It's now, or never again - Love or lust?

di Liz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One more chance ***
Capitolo 2: *** Closer ***
Capitolo 3: *** I have all these thoughts, and I'm pretty sure they all contradict each other ***
Capitolo 4: *** Don’t panic ***
Capitolo 5: *** The space between dream and reality ***
Capitolo 6: *** Our distance and that person ***
Capitolo 7: *** I’m afraid to forget you ***
Capitolo 8: *** Flare ***
Capitolo 9: *** You have to make a choice ***



Capitolo 1
*** One more chance ***


Sinceramente non so dove io voglia andare a finire con questa storia. Ne avevo un’altra in mente, totalmente diversa, eppure quando mi sono messa a scrivere, le parole mi hanno portato da tutt’altra parte. Le parole e la musica, aggiungerei – perché la musica sarà molto importante in questa storia. Seguirà molto i sentimenti dei protagonisti… per questo vi lascio i link alle canzoni presenti già in questo primo capitolo: ascoltatele appena le cito, secondo me il testo rende molto di più con questo sottofondo. Premetto che non proprio tutte seguono il mio gusto personale, ma siccome sono molto eclettica dal punto di vista musicale (non me ne vanto affatto, dato che proprio per questo non conosco nessun genere molto a fondo ._.) sono tutte canzoni che mi regalano qualcosa.
Shut up and let me go:http://www.youtube.com/watch?v=x50nU0a5l4s
Pump it:http://www.youtube.com/watch?v=ZaI2IlHwmgQ
One more chance:http://www.youtube.com/watch?v=AFYxUiXqPOosoprattutto questa canzone è FONDAMENTALE che la ascoltiate XD
Ringrazio infinitamente la mia shori, la mia Kokky (
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=36431
), che ha la pazienza di farmi da beta… e andata a leggere le sue storie che è un’autrice fantastica u_u
Che altro dire? Spero che questa mia nuova storia vi piaccia e che riesca a coinvolgervi
.
L' idea dell' immagine a inzio capitolo l'ho presa dalla mitica Fallsofarc che mi ha ispirato davvero tantissimo con le sue bellissime storie (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=71978)
Ah, e c’è il ritorno di Birillo, il gatto suicida! Dai tempi di Loving Comes Naturally… sigh…
Alla prossima!!

Liz




Capitolo 1 – One more chance

Ogni volta che mi capita di posare gli occhi sui suoi lineamenti magnetici, un brivido di disappunto misto ad eccitazione mi percorre interamente, scorrendo vibrante lungo la schiena. Di sicuro anche lui se n’è accorto, a giudicare dagli sguardi divertiti che mi rivolge di nascosto da Kim; e indubbiamente la pietrificazione istantanea del mio corpo come reazione ai suoi ghigni fin troppo compiaciuti non mi aiuta a mascherare il disagio che mi dà stare alla stessa tavola con lui. Davanti a lui, oltretutto.
Dio, non riesco neanche a pensare il suo nome…
“Va tutto bene, Ellie?”
La domanda improvvisa di Matt mi fa sussultare e quasi strozzare con l’acqua. “Sì, non preoccuparti” biascico dandomi dei leggeri colpi sul petto per non affogare, ma il mio tono di voce è talmente poco convinto che neanche lui ci casca: infatti alza il tanto temuto sopracciglio dubbioso e mi scruta attentamente.
Per impedirgli di sondare la mia anima lancio un’occhiata a Kim e noto sconcertata che anche lei ha capito che qualcosa non va; del resto è la mia migliore amica da ormai tre anni, è comprensibile che mi conosca bene… ma come posso rivelarle che il suo nuovo quasi-fidanzato… è lui?
Afflitta, torno a concentrarmi sull’ultimo quarto di pizza che mi osserva triste dal piatto, ma sento più volte i suoi occhi spostarsi su di me e bruciare la pelle dove si posano. ‘Non devi pensare a lui’ mi ribadisco più volte con fermezza, ma ormai è impossibile spegnere il fuoco che la sua vista ha riacceso dopo così tanto tempo; o meglio, conosco bene un modo per riuscire ad attenuare quel calore, ma una pizzeria piena di gente non è proprio il luogo adatto.
Senza neanche pensarci alzo gli occhi verso di lui e lo sorprendo a fissarmi con quel suo sguardo sicuro e penetrante in grado di sciogliere anche il ghiaccio; e così mi sciolgo anche io.
No.
Non posso ricadere nella stessa trappola, non dopo essermi già fatta male, sarebbe troppo stupido persino per me.
È chiaro che io stia facendo dei pensieri del genere su di lui solo perché sono anni che non lo vedo, ed è quindi comprensibile che la me adolescente cotta di lui si sia risvegliata di colpo, resuscitando con sé la tempesta ormonale giovanile.
Non è difficile, Ellie. Basta far finta che non esista e che questo sia tutto un brutto sogno. Vedrai che prima o poi scomparirà, improvvisamente come è ricomparso.
Ma per quanto mi sforzi di ignorarlo anche la sola percezione di un suo movimento riaccende la mia attenzione e la mia memoria, in modo che il ricordo del suo corpo e delle sue mani calde torni ad occuparmi la mente, rimpiazzando con vigore i discorsi divertiti di Kim e Matt.
“Che ne dite se andassimo a ballare?” propone Kim alla fine della cena, occhieggiando verso lui.
Nono, non se ne parla, per niente: per conto mio la serata poteva finire benissimo appena l’ho visto, figurarsi se accetto di prolungarla fino a notte fonda…! Ma all’improvviso Kim si gira verso di me coi suoi occhioni da cucciolo speranzoso, facendomi intendere che ha bisogno di me.
Cosa devo fare? Non resisterò un minuto di più vicino a lui, lo so con certezza, ma non posso abbandonare la mia amica; così chino la testa, sconfitta, e con un sospiro di arresa annuisco verso Kim, che mi sorride radiosa.
Ci alziamo da tavola verso le dieci di sera, decisamente troppo presto per i miei gusti… al solo pensiero di dover stare in un ambiente buio e chiuso, quasi sicuramente vicina a lui, mi viene uno scompenso cardiaco acuto. Oh, ma alla fine basterà non allontanarmi da Matt e non succederà niente…
Ci incamminiamo nella notte verso il club più vicino e Kim ne approfitta per prendermi sotto braccio. “Allora? Che te ne pare? Da sballo, vero?!” mi bisbiglia tutta eccitata, indicando con un movimento del volto lui, che cammina davanti a noi di fianco a Matt.
“Sì, un vero schianto” rispondo senza neanche impegnarmi a fingere un qualche coinvolgimento.
Kim schiocca la lingua, come fa sempre ogni qualvolta qualcosa le da fastidio. “Ma si può sapere che hai stasera? Prima a cena non dici una parola, e ora hai l’energia di un bradipo in letargo…”
Sorrido divertita alla definizione di Kim, come sempre calzante. “Scusa Kim, sono solo un po’ stanca… sai tra poco è periodo di esami”.
“Ellie, non sei obbligata a venire se non te la senti…” mi dice dispiaciuta.
“Non preoccuparti, mi siederò al bancone con Matt mentre tu ti scateni con… con…”
Deglutisco rumorosamente, nervosa. Santo cielo, è un nome, un fottutissimo nome qualunque… eppure non riesco a dirlo.
“Lucas!” completa Kim energica, fraintendendo la mia esitazione come una dimenticanza.
Appena sento il suo nome, improvvisamente tutto diviene reale: i saluti imbarazzati all’inizio, il dubbio che mi abbia riconosciuta, la cena e questa assurda situazione. Non volevo dire il suo nome per impedire a me stessa di realizzare che Lucas, quel Lucas, era tornato nella mia vita e che molto probabilmente era tornato per sconvolgerla. Di nuovo.

***

Appena mettiamo piede nel locale, mi dirigo spedita verso il barman, trascinando con me Matt con la scusa di prendere qualcosa da bere. Mentre ci sediamo al bancone osservo attentamente Kim e Lucas prendere posto in due divanetti rossi e parlare assiduamente, anche se Kim è notevolmente a disagio. Strano, lei è sempre allegra e solare con tutti… Comunque, dopo essermi accertata che Lucas non mostri l’intenzione di raggiungerci, mi volto verso Matt, che mi osserva con sguardo indagatore neanche fossi un messaggio in codice, e gli sorrido colpevole, cercando di far calare i suoi sospetti.
“Stasera sei strana, Ellie! Cos’è, oggi Birillo ha cercato di uccidersi ancora?”. Emetto un sospiro di sollievo alla battuta di Matt, nel vedere che ha rinunciato a sondarmi.
“No, il mio gatto tenta di suicidarsi solo di notte… a dire il vero sono un po’ preoccupata ad averlo lasciato solo!”
Matt ride, ride in quel modo che riesce sempre ad incantarmi, come se fosse una formula magica in grado di ipnotizzarmi. Osservo rapita il suo viso, così rassicurante ma allo stesso tempo tremendamente affascinante, ma devio prontamente lo sguardo appena lui si gira verso di me, sentendosi osservato.
“Allora com’è andata oggi in università? Lezioni ancora incomprensibili?” continua Matt senza interessarsi troppo, sorseggiando il cocktail che il barman ci ha appena portato.
“Bah, abbastanza. Io e la fisiologia non andiamo per niente d’accordo, ma ho la sensazione che prima o poi si dovrà arrivare allo scontro finale, dopodiché solo una sopravviverà…” bevo il mio shot tutto d’un fiato, mentre sento Matt sorridere.
“Sono sicuro che riuscirai a vincere tu!”
“Speriamo! Certo che se il mio mentore” faccio un cenno con la testa verso Kim “passa tutte le serate fuori a rimorchiare invece che studiare, non so come farò…” pronuncio le ultime parole più lentamente, abbassando la voce: per un attimo Lucas era riuscito a sparirmi dai pensieri ed ecco che io stupida ce lo riporto protagonista!
Matt sembra non accorgersi del mio fastidio e finisce di bere, mentre ordine al barista un altro giro per entrambi. “Quel Lucas non mi convince”.
Fremo, con un brutto presentimento nel cuore. “P-perché?”
Lui esita un attimo; sta per dire qualcosa quando scuote la testa, come per scacciare un brutto pensiero. “Niente, solo una sensazione”, dice alla fine.
Non rispondo e rido leggermente, sperando così di far morire il discorso: non voglio che Matt mi faccia domande perché io, di mentirgli, proprio non ne sono capace e in questi due anni lui ha imparato a conoscermi talmente bene da capirmi all’istante, tanto che ancora qualche volta me ne stupisco anche io.
Ho la tentazione di girarmi verso il centro del locale e di guardare Kim e Lucas che ballano avvinghiati come sardine, ma alla fine mi trattengo, più per istinto di autoconservazione che per altro. Svuoto con un solo sorso il bicchiere di Long Island, cercando di scacciare l’ombra di Lucas dalla mia mente; e, inseguendo sempre questo scopo, ordino un altro drink.
“Ehi, non esagerare Ellie” mi rimprovera Matt, ma ormai il mondo comincia già a girare un po’ troppo velocemente; non sono ubriaca, solo brilla, eppure questo basta per farmi smarrire un po’ del mio – forse già troppo poco – buon senso.
Non l’avessi mai perso.
Infatti, subito dopo la paternale di Matt, sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla; mi giro di scatto, già sapendo chi mi sarei trovata davanti e tutti i guai che questo avrebbe portato: dinanzi a me c’è Lucas, con lo sguardo sicuro di chi pensa di dominare il mondo, il suo sorriso sfacciato ma irresistibile che richiama la mia attenzione come una calamita, e i suoi capelli corti e scuri, spettinati. Un vero e proprio maschio alpha.
“Non venite a ballare?” dice, strappandomi il cuore con gli occhi.
Il mio respiro accelera pericolosamente, ma mi rendo conto di mostrarmi calma ad osservatore esterno; per questo Lucas continua a fissarmi con quella luce eccitante negli occhi, tentando di farmi perdere completamente il controllo. Non sa di esserci già riuscito.
“A dire il vero io e Ellie stiamo bene qui” interviene Matt, notevolmente scocciato. “Piuttosto, dov’è finita Kimberly?”
Oh già, è vero: Kim. Come se mi risvegliassi all’improvviso, mi drizzo sulla sedia sporgendomi oltre le spalle di Lucas per cercare Kim sulla pista da ballo; la trovo mentre parla allegra con un altro ragazzo, un biondino decisamente atletico che la guarda con un sensibile interesse. E brava Kim…
“Matt, giusto?... io e Kimberly abbiamo concluso di non vederci più, ma mi sembra inutile sprecare una serata e tornarmene a casa” gli risponde Lucas, usando un tono di voce cordiale ma, non so come, allo stesso tempo ostile. Maledizione, anche così la sua voce calda e profonda riesce a farmi venire la pelle d’oca… ‘Non va bene, non va affatto bene’ dico al mio corpo, che avvampa contro la mia volontà. Non devo ricordare com’era piacevole il suo respiro pesante, non devo pensare al calore eccitato del suo corpo; basta, Ellie: contegno!
“Inoltre penso che Ellie sia abbastanza grande da decidere da sola” continua Lucas, tornando a guardarmi seducente attraverso le lunghe ciglia scure.
È arrivato il momento di dire di no, Ellie. Dillo, forza, lo dice pure la canzone che il Dj ha messo qualche minuto fa: shut up and let me go.
“Va bene”.
Merda. Perché devo sempre fare ciò che mi dice l’istinto e mai quello che suggerisce la testa?!
Senza sapere come mi ritrovo in mezzo alla pista da ballo, circondata da persone accaldate che si dimenano come me per scaricarsi di tutte le tensioni sulle note di Pump it, mentre la mia mente vuota gestisce il mio corpo senza preoccuparsi del mio giudizio, alzando la mano al cielo insieme a cento altre. All’improvviso percepisco il braccio di Lucas stringermi la vita, sfregando sul tessuto della maglietta mentre dei brividi freschi ed elettrici mi scorrono sottopelle, costringendomi a chiudere gli occhi; mi accosta a sé lentamente e per fortuna mi regge in piedi, altrimenti le mie gambe si sarebbero sciolte di sicuro tra il suo tocco e l’alcol. Per un istante infinito riesco a sostenere il suo sguardo intenso, ma poi scosto il viso di lato, mentre mi costringe sensualmente a muovere un passo portando le mie gambe tra le sue. Ci muoviamo uno addosso all’altro, strusciandoci e provocandoci con movimenti dei bacini, ispirati nei movimenti languidi dalla nuova canzone, One more chance.
Mi accorgo di aver portato istintivamente le braccia attorno al suo collo, mentre la sua mano attorno al mio fianco si fa più forte e decisa; sposto il viso vicino al suo, col cuore a mille e, mentre chino la testa e continuiamo a muoverci assieme, gli sfioro il mento con la fronte, dove lui deposita un bacio morbido.
Sento il suo calore, sento il suo respiro, il suo profumo. Ho un’altra possibilità di sentirli miei, finalmente.
“Allora ti ricordi di me, piccola” mi sussurra all’orecchio; nonostante la musica altissima riesco a sentirlo chiaramente e i miei occhi si spalancano di stupore, mentre osservo il suo sorriso compiaciuto e dolce, svelato ad intermittenza dalle mille luci colorate.
“S-sì…” gli balbetto in preda a uno scompenso cardiaco, mentre ritorno a fissare il suo collo, imbarazzata. ‘Anche lui si ricorda di me’: questo pensiero mi riempie la testa, annebbiando ulteriormente i miei sensi con una forte scarica di emozioni.
Col pollice mi alza il mento, portando il viso sulla mia gola, che sfiora col naso, le guance, il respiro, facendomi perdere il senso della realtà; alzo le braccia sopra la testa, giocando coi miei capelli e sfiorandomi i polsi, ricominciando ad assecondare la sua danza sensuale e tremendamente eccitante.
Sono io lì, sotto le sue mani, in mezzo a non so quante persone mai viste, a fare l’amore con Lucas; perché questi movimenti sono troppo intimi, troppo elettrici e travolgenti per non essere definiti ‘fare l’amore’. Ci sfioriamo dolcemente, con un leggero impaccio anche da parte sua, ma allo stesso tempo siamo tremendamente impazienti, ci torturiamo a vicenda come se tutto questo fosse una sfida a chi impazzisce per primo, i nostri corpi si accarezzano attraverso la stoffa dei vestiti senza conoscersi, ma sapendo bene cosa fare.
Mentre la canzone sfuma lasciando spazio a una più movimentata, Lucas mi trascina via dalla pista da ballo e si ferma vicino alla parete, attirandomi poi a sé per i fianchi. Sussulto a quel contatto più che altro per la vicinanza pericolosa a cui porta i nostri visi e perché so che sta per dire qualcosa, esattamente le parole che decideranno il mio destino.
“Che ne dici se ci riprovassimo?”





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Capitolo 2
*** Closer ***


E siamo al secondo capitolo! Ho deciso che gli aggiornamenti saranno settimanali, di mercoledì… nei limiti del possibile, logicamente u.u
Nonostante sia ormai in vacanza, il tempo rimane infatti comunque non molto XD e poi devo prepararmi al test d’ammissione, quindi… ma vabbè.
Long Walk home:http://www.youtube.com/watch?v=aK-ime8e6L8
Closer (che io personalmente adoro): http://www.youtube.com/watch?v=KkFQleOWdYA
The middle: http://www.youtube.com/watch?v=nZ7ZvxXvn90 
Runnin’ wild (quanto amo questa canzone XD): http://www.youtube.com/watch?v=2T6e_mk0O24
 
Grazie a chi ha inserito tra i preferiti e le seguite la mia storia :) sono contenta che vi piaccia!
Passiamo alle recensioni!
 
laelefante: Grazie per i complimenti, mi hanno fatto molto piacere! Uuuh, la prima seguace di Lucas! Vediamo… Lucas 1-Matt 0 XD Già, Matt è figo… u.u e purtroppo Ellie lo sa! È questa la cosa più difficile da ignorare :) ciau <3
 
sciona: Lucas 2-Matt 0! Ahi ahi XD comunque sono felice che la mia storia ti piaccia e grazie per tutti i complimenti… così mi fai arrossire ^///^ ciau <3
 
CherryBomb: Ahahaha! Ok, è chiaro che anche te favorisci Lucas! Sono contenta che lui ti piaccia così tanto, vuol dire che sono riuscita nell’intento! Ora si tratta di nobilitare anche Matt… anche se è più difficile XD Grazie, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto <3 ciau
 
4lb1c0cc4: Bè, logicamente è difficile resistere al fascino di Lucas, ma chissà magari Ellie resisterà, magari no… boh :D Per quanto riguarda il loro passato dovrai attendere ancora un poco, comunque è abbastanza torbido… :3 spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! Ciau <3
 
Pikky91: Olèè! Lucas 3- Matt 1 XD comunque tranquilla, anche io… sono indecisa tra Lucas e Matt u_u ebbene sì! Grazie per tutti i complimenti, sei stata molto gentile! Fammi sapere se anche questo capito ti è piaciuto :) ciau <3
 
Ancora grazie alla mia shori/beta Kokky (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=36431) per tutto il supporto e l’aiuto che mi dà. Chu!
Bien, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Forza Matt, rimonta XD
Alla prossima!!
Liz
 

Capitolo 2. Closer

“Che ne dici se ci riprovassimo?”
Rimango spiazzata davanti al suo sorriso abbagliante, che mi fa tremare le gambe; Lucas, quel Lucas, mi ha appena fatto la domanda che molti anni fa mi avrebbe fatto toccare il cielo con un dito… ma ora?

Io non sono più la Ellie adolescente, sono cresciuta, anche se ancora non riesco a liberarmi della mia disastrosa ed ingenua impulsività – ma ci sto lavorando. Proprio per questo rimango interdetta a quelle parole: riprovarci?
Riprovare insicurezza, lacrime e decisioni difficili? Ma anche riprovare emozioni potenti come monsoni, brividi che partono dalle mani che lo stanno toccando per perdersi potenti nel cuore? Riprovare… cosa?
No, per una volta non devo seguire i miei istinti ed essere razionale: ricascare una seconda volta nella trappola di quest’angelo diabolico è l’ultima cosa che su questa terra devo fare. Sta nascendo qualcosa tra me e Matt, un ragazzo dolce e sensibile, bello e simpatico: non posso buttare tutto all’aria per l’ebbrezza che mi dà Lucas… anche se lo vorrei.
Sospiro chinando la testa, sfuggendo alla presa infallibile dei suoi occhi, mentre lo allontano da me; lui mi osserva sbalordito. “Che c’è?”
“Non siamo più ragazzini, Lucas. È ora di crescere e trovare una relazione stabile” scuoto la testa, cercando di convincere anche me stessa; forse proprio questa mia insicurezza è il punto debole del discorso e Lucas non ci casca neanche per un secondo. “Una relazione stabile? Dio mio Ellie, abbiamo 23 anni, dobbiamo divertirci!” esclama ridendo.
Le sue parole mi mettono notevolmente a disagio, tanto che sento l’eccitamento cominciare ad essere rimpiazzato dal fastidio, lo stesso che mi aveva accompagnata per tutta la serata prima di quel ballo sconsiderato. “Vedi? Divertimento, l’hai appena detto: non sarei altro che quello. E io non voglio essere il divertimento di nessuno”.
“Ok, ok, scusa” risponde subito, poco convinto. “Andiamo, non vuoi farti guidare dall’istinto come quella volta?”
Arrossisco violentemente. “No!” ribatto decisa. Mi stacco definitivamente dalla sua presa. “È l’ultima cosa che voglio. Voglio cambiare, essere meno impulsiva, imparare che ogni azione ha delle conseguenze: voglio crescere ed essere adulta. E tu non sei compreso nel piano… stasera è stato un incidente di percorso”.
Lucas sbuffa, scompigliandosi i capelli castani con una mano, in un gesto nervoso. “Sei cambiata” afferma come se fosse una colpa capitale.
“Vattene, allora” rispondo stizzita; lui mi sorride colpevole ma in modo irresistibile e sento la mia sicurezza vacillare pericolosamente. “Sono sicuro che da qualche parte tra tutti questi assurdi propositi c’è la mia Ellie, impulsiva e imprevedibile” mormora, sfiorandomi la mano con la punta delle dita: un contatto minimo e breve, che basta a far urlare il mio corpo di fregarsene di crescere. Devo avere un’espressione sconvolta, così decido titubante che è meglio girarmi e andarmene, dirigendomi verso il bancone del bar dove trovo Matt, Kim e il misterioso biondino di prima.
Kim mi accoglie con un sorriso a trentadue denti, facendomi intendere che le devo parecchie spiegazioni, mentre invece Matt mi guarda come se volesse fulminarmi; sopporto il suo sguardo e gli prendo una mano, che mi concede senza però troppe reticenze. “Andiamocene, vi prego!” imploro con tutta me stessa verso i tre.
Matt mi osserva impensierito mentre usciamo dal club e mi ferma un attimo, appoggiandomi una mano sulla schiena. “Va tutto bene? Perché se quel… quel tizio ha osato farti qualcosa giuro che…” mi chiede pieno di energia.
“Matt, non è successo nulla, abbiamo solo ballato e nient’altro. Ho solo voglia di riposarmi un po’”.
Il mio sorriso riesce a rassicurarlo abbastanza, ma riesco a leggergli sul viso la persistenza di qualche dubbio; lo riprendo nuovamente per mano e lo guido fuori dal locale, lontano da Lucas e dal passato, dove ho deciso di stare.
Sotto la luce di un lampione, Kim si sta sbaciucchiando con Biondino; che non abbia problemi a rimorchiare non mi meraviglia affatto, dato che è sempre stata una ragazza bella e intelligente, molto più di me, ma la sua repentina ‘rottura’ con Lucas mi fa pensare. Ma soprattutto: è mai possibile che io riesca farmi queste domande sensate solo ora, senza Lucas che mi ronza attorno?
Comunque, appena Kim ci vede ci rivolge un sorrisino colpevole; “Ehm… stasera mi sa che torno a casa con James” dice come per chiederci il permesso.
‘Tornare a casa’… si dice così ora? Le sorrido di rimando e le do un bacio salutandola, allontanandomi poi con Matt verso la sua macchina.
Sono fiera di me stessa per come mi sono comportata stasera. Certo, ballare con Lucas in quel modo è stato… troppo bello, ma sbagliato. Sto crescendo e mi sto impegnando per diventare una persona migliore, perché troppo spesso in passato questa mia impulsività mi ha portato tristezza e dolore; non è stupidità né incoscienza, ma solo un’eccessiva mancanza di autocontrollo.
Però non mi sento felice; fiera, sì: ma non felice, anzi, sento nel cuore un vuoto che pian piano sta risucchiando tutte le mie forze. È forse il vuoto dell’addio?
“Ellie, ma mi stai ascoltando?!” strilla Matt tra l’innervosito e il divertito, mentre mette in moto l’automobile, facendomi sussultare per lo spavento.
“Ehm, scusa Matt, ma ero persa nei miei pensieri…” mi giustifico arrossendo come un peperone.
“Lo so, conosco lo sguardo che avevi poco fa”.
Rido. “Già, ormai mi conosci davvero bene, vero? Comunque di cosa stavi parlando?”.
“Non era nulla di importante… è solo che mi sembri triste”.
Lo osservo stupita, mentre le note di Long walk home riempiono il mio silenzio, diffondendosi dalla radio. Matt è un ragazzo fantastico, riesce a capirmi all’istante senza eccezioni facendomi intendere che lui c’è, sempre, e che in ogni istante che spendo con lui, lui è con me e solo con me; non come me che divago perdendomi in mondi irreali, dove sono ancora in quel club a ballare con Lucas. Mi sento tremendamente a disagio, ma poi mi schiarisco la voce per tentare di mettere assieme una frase sensata.
“Non sono triste, ma neanche felice: sono in quello stato sospeso… sono normale, ecco” dico di getto, quasi scherzando, ma Matt si fa ancora più serio.
“È questo il punto! Tu non sei mai normale!”
Gonfio le guance e metto un finto broncio “E come dovrei prendere quest’affermazione?!”
Matt ride di gusto. Come ogni volta, la sua risata è talmente spontanea e cristallina che riesce a calmarmi e ad alleviare leggermente il vuoto dentro il mio petto; come farei a vivere senza questo suono?
“Voglio dire…” sussurra mentre parcheggia sotto casa mia “… che tu sei un insieme esplosivo di emozioni. O esplodi di felicità o sei depressa al limite del suicidio; tu non conosci vie di mezzo. Tu non sai cosa sia il ‘normale’!”
Sostengo il suo sguardo luminoso nell’oscurità, mentre indovino nella penombra i suoi lineamenti tanto conosciuti; il suo discorso mi strappa un sorriso: il non avere vie di mezzo è proprio la cosa che voglio risolvere! “Allora lo prendo come un complimento” mi limito a dire, giocando.
Lo intravedo sorridere sereno, senza togliere gli occhi dai miei. Rimaniamo in silenzio, l’unico rumore è la radio ancora accesa che ora trasmette Closer; ed è così che mi sento: vicina a lui, tremendamente.
Lo sento sospirare e sporgersi su di me all’improvviso, il cuore comincia a battermi all’impazzata. Ci stiamo… per baciare? Lo vedo avvicinarsi al mio viso, sporgo le mani tremanti attorno al suo collo; lo raggiungono l’istante dopo il suo casto bacio amichevole posato sulla mia guancia. Oh cavolo: era il solito bacio della buonanotte!
Rimango impietrita dall’imbarazzo con le dita attorcigliate sul suo capo, mentre i suoi occhi si spalancano a dir poco allibiti sul mio viso, sempre più rosso. “Ah… ehm…” balbetto senza sapere cosa dire.
Cazzo, avevo appena finito anche solo di pensare di essere riuscita a mettere da parte gli istinti che subito il mio corpo sfugge al mio controllo portandomi in situazioni del genere. Che odio.
In un secondo sciolgo la presa e raccolgo la borsa, bisbigliando un “Buonanotte” tremolante quando apro la portiera; Matt non accenna a smuoversi dalla sua posizione instabile e protesa verso di me, come se fosse rimasto paralizzato in quell’istante.
Sbatto la portiera sperando così di risvegliarlo, ma non ho il coraggio di voltarmi indietro né di guardare il parcheggio dalla finestra di camera mia, una volta arrivata in casa dopo una corsa precipitosa.
***
“Sul serio con Lucas non è successo nulla?!”
“No”.
“Neanche un bacetto, un abbraccio...”
“No”.
“Neanche il numero di cellulare, un ciao perlomeno!!”
“Neanche”. Kim sbuffa dall’altra parte del telefono, con totale disappunto. “Senti Kim, ma perché mi vuoi spingere tra le braccia di Lucas? Voglio dire, volevi uscirci tu fino a ieri sera…”
Silenzio. Quando Kim tace non succedono mai cose belle, perché vuol dire che sta pensando; e quando Kim pensa ho imparato ad aspettarmi il peggio.
“Bè, è perché io so!”
“Sai? Sai cosa?” le domando sconcertata, mentre incrocio le dita: ti prego ti prego ti prego, fa che non sappia quello
Quello. Ciò a cui tu stai pensando ora, sperando che io non lo sappia davvero”.
Ecco appunto. Sospiro mentre mi sento arrossire come una stupida. “È il passato Kim. Ormai per Lucas non provo più nulla! Piuttosto, tu e James…”
“Eh no, bella mia!” sbotta indignata “Non te la caverai come al solito sviando il discorso su James! Che tra l’altro è talmente bravo a baciare, che neanche te lo immagini…”
“Non dirmi che vi siete limitati a baciarvi perché non ci credo. Stavate per farlo in mezzo al locale!” Perfetto, è fatta; Kim si è persa per la tangente come ogni volta: ormai ho imparato perfettamente a deviare dai discorsi che non mi piacciono, anche se stavolta sento un senso di amarezza per non aver potuto scoprire come Kim avesse saputo quello. Ma alla fine è meglio così: prima Lucas uscirà definitivamente dalla mia vita, meglio sarà.
“Ma per chi mi hai preso, Ellie! Te l’ho detto, è talmente un ottimo baciatore che mi dispiaceva esaurire subito tutte le esperienze…” mi spiega mentre ride un po’ impicciata.
Mi siedo di scatto sul mio letto dov’ero rimasta sdraiata fin’ora, portandomi una mano alla bocca estasiata. “Kim! Ti interessa davvero!”
La sento ridere imbarazzata, intanto che mi risponde con un “Sì” leggermente soffocato. Per una come Kim, ammettere di trovare interessante qualcuno è davvero difficile: non era successo neanche con Lucas, che era stato catalogato come uno ‘staremo a vedere’… La categoria ‘interessante’ nella vita di Kim è decisamente vuota, conta infatti due o tre altri ragazzi risalenti alla sua adolescenza, che a quel tempo le erano sembrati adoni e che nella sua immaginazione erano rimasti tali. Sicuramente, se li incontrasse oggi andrebbero in non molto tempo sotto la voce ‘fai finta che non esistano’.
“Accidenti, Ellie! Ti detesto! Sei riuscita a farmi cambiare argomento!” urla fintamente arrabbiata, mentre soffoca una risata.
Rido anche io, sentendomi finalmente leggera e spensierata, cosa che non succedeva da ieri notte. Mi era rimasta stampata in mente l’espressione di Matt a quel mio gesto sconsiderato – forse dettato dall’alcol e dalla mia solita idiozia? – e mi aveva accompagnato per tutta la notte, disturbando anche i miei sogni e impedendomi di dormire bene. Non so perché io sia rimasta così turbata da questa situazione; forse mi impensierisce di più la spontaneità del mio gesto e ciò che dirà Matt la prossima volta che ci vedremo…
Dopo aver salutato Kim e pranzato, mi metto a studiare ma ci riesco ben poco; tra Birillo che mi guarda dal mio letto con gli occhi gialli socchiusi – dal sonno o dal male di vivere? Chissà – e il viso di Matt che fa capolino tra i miei pensieri in modo quasi fastidioso mi è totalmente impossibile concentrarmi.
Dopo meno di un’ora chiudo con un tonfo sordo il Lehninger [*] e mi butto sul letto, prendendo al volo il cuscino a righe rosse e immergendoci il viso; devo smetterla di pensare così tanto e di farmi tutte queste paranoie: non sono felice che tra me e Matt stia nascendo qualcosa? Alla fine la mia è stata una svista più che legittima, dato il suo avvicinarsi così ambiguo e improvviso! Mi metto le mani tra i capelli e urlo soffocata dal cuscino, mentre Birillo salta in aria e soffia nella mia direzione.
Non va per niente bene.
Dentro di me lo so perché sto dando così tanta importanza a un fatto così sciocco: la mia mente sta semplicemente facendo di tutto pur di non pensare a Lucas, quindi si concentra su cazzate… ma non posso – non voglio – ammetterlo con me stessa.
Guardando la sveglia rotonda, lievemente nascosta dal vasetto di violette che tengo sul comodino di legno chiaro, mi accorgo che sono già le quattro del pomeriggio. Sbuffo girandomi supina, mentre Birillo prende posto sulla mia pancia facendo le fusa e strusciandosi in cerca di coccole; tuttavia non lo accontento e mi alzo di scatto, saltellando verso l’armadio a prendere la tuta da ginnastica: una bella corsa nel parco, gli alberi appena in fiore e l’Ipod; ecco cosa mi serve.
***
Capelli: legati. Scarpe da ginnastica: allacciate. Ipod: acceso e in hold, col volume al massimo e The middle in play.
Dopo aver fatto un po’ di stretching comincio a correre, cercando di prendere il ritmo giusto, mentre respiro velocemente l’aria già scaldata dal sole del tardo pomeriggio: l’inverno sta ormai finendo e sui rami degli alberi spuntano i primi boccioli, l’azzurro del cielo si fa più intenso e vicino.
Canticchio nella mente le note della canzone e alzo il viso al cielo con occhi sereni, senza perdere regolarità nei movimenti, e sento già la tensione sciogliersi in calore e scivolare via dal mio corpo a ogni passo battuto sull’erba.
Nella mia mente la nebbia comincia a diradarsi e a mostrare una luce d’ottimismo: andrà tutto bene, alla fine, ci vorrà solo un po’ di tempo. Ho detto addio a Lucas, mentre con Matt la situazione si sta evolvendo; anche il mio gesto di ieri sera è servito a farci avvicinare, a dare ad entrambi un sentore che qualcosa sta cambiando… smetterò di pensare a Lucas e ogni cosa si sistemerà, dato che non lo vedrò mai più.
La canzone cambia: Runnin’ wild. Mi sento volare leggera sul mondo, mentre arrivo a costeggiare il laghetto artificiale al centro del parco e corro in mezzo alle altre persone, fino a quando davanti a me non compare…
No. Solo no. Semplicemente no. Dio, no!
Dinanzi a me di una decina di metri c’è Lucas, che passeggia assorto con di fianco un cane di razza Golden Retriever. Cosa faccio, cosa devo fare?!
Giusto il tempo di decidere di scappare veloce come un fulmine che anche lui si accorge di me e chiama più volte il mio nome, cominciando a rincorrermi trascinandosi dietro il cane, che divertito abbaia felice per quella corsa inaspettata.
Non posso permettergli di raggiungermi, non ora che avevo finalmente preso la decisione ferrea di eliminarlo dalla mia vita; così corro, corro sempre più veloce chiudendo gli occhi per lo sforzo, non curandomi affatto della gente che si gira stupita al mio passaggio furioso. Mi volto credendo di averlo seminato e con mio stupore me lo trovo ancora più vicino, sempre più agguerrito, ma  i muscoli cominciano a farmi male anche per la corsa precedente.
“Ellie, cazzo! Fermati!” urla all’improvviso boccheggiante, facendomi quasi spaventare per il tono minaccioso.
Rallento la corsa ansimante e mi fermo appoggiando le mani alle ginocchia, tentando di recuperare il fiato, e sento che pure Lucas e il cane si sono fermati poco dietro, affannati anche peggio di me.
Dopo aver spento l’Ipod mi giro ancora ansante e mi asciugo la fronte madida di sudore, e al mio movimento Lucas apre gli occhi e li posa lucidi su di me, sorridendo soddisfatto: io gli rispondo con uno sguardo carico di astio e di sfida, mentre appoggio le mani sui fianchi.
“Finalmente” ansima lui “ti sei fermata. Perché sei scappata come una pazza?”
“Perché io con te ho chiuso” gli rispondo secca. Perché ho deciso di fermarmi? Non lo so bene neanche io, credo per dargli un addio maggiormente definitivo…
Mi si avvicina di qualche passo, portandosi dietro anche il cane che mi mostra curioso la lingua a penzoloni. “Ah sì?” dice suadente, usandola più come mezzo per riempire il silenzio che come domanda. Annuisco silenziosa mentre si appressa ancora di più, riesco a scandire i suoi passi coi battiti del mio petto ormai tornati normali; mi mordo le labbra quando arriva a pochi centimetri, muovendo il viso verso il suo… e i suoi occhi sono la mia condanna. Verdi e profondi, dannatamente magnetici e irresistibili. Esistono sostanze elettronattrattive: ebbene, Lucas è Ellieattrattivo.
Infatti tutti i buoni propositi cadono come castelli di carte, la mia decisione è impronta sulla sabbia e il mio cuore fa un salto in gola; tuttavia in qualche modo vinco la sua forza attrattiva e distolgo il viso dal suo, ritrovando il mio briciolo di autocontrollo.
“Certo che è proprio strano” mi sussurra dolcemente “Tre anni senza vederci né sentirci e in due giorni ci incontriamo due volte”.
Non rispondo, più che altro perché sento il cuore talmente in gola che temo di poterlo sputare da un momento all’altro, così lui è libero di continuare a torturarmi con la sua voce irrimediabilmente erotica – sì, ho appena definito ‘erotica’ una voce – “Non pensi che sia il destino?”
“No, affatto. Sono coincidenze del cavolo, che da questo momento avranno fine” ribatto, balbettante per colpa di un improvviso giramento di testa; non posso credere che la sua presenza sia davvero in grado di ridurmi così…
“Sei davvero sicura di volerlo, Ellie? La mia proposta è ancora valida, sai…”
“Sì, al cento per cento”.
Lucas sorride, sento le mie gambe tremare e un vuoto istantaneo opprimermi il petto in modo sgradevole.
“Allora per me diventa una sfida”.
Scorro confusa il suo viso, notando come anche nella sua barba leggera ci sia qualcosa di fastidiosamente affascinante. “Una sfida?” pronuncio con un filo di voce quando mi pone una mano sulla guancia.
“Ti prometto che riuscirò a farti innamorare di me”.
Sussulto alle sue parole, mentre il cuore sale ancora di più in gola.
No, un attimo… non è il cuore. È vomito.
Ed è così che, in un momento del genere, vomito addosso a Lucas sporcandogli la bella Lacoste azzurrina, mentre il cane abbaia sguaiatamente.
 
 
 
 

[*] Manuale universitario di biochimica 
 

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Capitolo 3
*** I have all these thoughts, and I'm pretty sure they all contradict each other ***


Perdonatemi il ritardo, come al solito i propositi rimangono solo tali XD solo che è stata una settimana decisamente piena...
Anche ora non ho granchè tempo, ma vi prometto che la prossima volta risponderò alle vostre recensioni. Nel frattempo vi ringrazio per i vostri complimenti e i vostri commenti che mi fanno sempre sorridere! Grazie per tutto il vostro appoggio *_* come farei senza di voi?
Spero che anche questo capitolo vi piaccia :) Spero che non ci siano troppi errori, dato che non ho avuto il tempo di rileggerlo e Kokky è in vacanza ^^
Alla prossima!!
Liz




Capitolo 3. I have all these thoughts, and I'm pretty sure they all contradict each other

Per fortuna avevo giurato a me stessa di abolire ogni cosa riguardante Lucas dalla mia vita… figuriamoci dove sarei ora se non l’avessi fatto, dato che mi trovo stesa nel suo letto con indosso solo una sua maglia e i miei pantaloncini neri da corsa.
Tuttavia mi sento talmente male che anche questa situazione sgradevole passa in secondo piano rispetto al dolore allo stomaco e alla pancia, e ai continui giramenti di testa: mi porto un braccio sugli occhi per coprirli e riposarli, mentre cerco di non ricordare a me stessa di essere nel letto del maschio alpha della mia vita per antonomasia.
Tutto questo è totalmente, tremendamente e oggettivamente assurdo: per due anni abbiamo vissuto in isolati vicini e non ci siamo mai visti, nel giro di due giorni ci siamo trovati per due volte e gli ho appena vomitato addosso.
Questa figura di merda batte decisamente tutte le precedenti, in grado di merdosità, anche quella volta in cui il prete della mia parrocchia aveva beccato me e il mio fidanzatino dodicenni a baciarci nella sagrestia.
Comunque da un lato sono sollevata perché i giramenti di testa, i tremori e i brividi che avevo provato al parco non erano opera di Lucas ma del malessere…
Sento i rumori di Lucas che in bagno sta cercando di pulire la maglietta sporcata dal mio rigetto – vi lascio immaginare la sua espressione al parco e la faccia delle persone che si trovavano per la strada un ragazzo sporco di vomito, una ragazza appesa a lui praticamente svenuta, sudata da far schifo, e un cane contento e trotterellante. Sorrido istintivamente a ripensare a quella scena grottesca, quando Lucas entra nella stanza all’improvviso.
“CHE FINE HA FATTO LA TUA MAGLIETTA?!” urlo in preda a una crisi isterica, mentre sento la nausea aumentare nonostante ciò che ho davanti è tutt’altro che vomitevole: una bella vista del torace di Lucas semplicemente perfetto, definito al punto giusto, scattante e asciutto.
“Secondo te? Ci hai vomitato addosso!” replica con voce ironica ma calma, e lo osservo mentre si siede sul letto e si slaccia le scarpe.
Lucas è cambiato molto in questi tre anni e ormai è diventato un uomo: dalla fine del liceo è cresciuto di statura e il viso si è fatto più maturo nei lineamenti; le spalle si sono allargate e le braccia rafforzate, ma gli occhi – quelli Ellieattrattivi – no, sono rimasti gli stessi occhi del ragazzino che conoscevo. La loro luce leggermente strafottente, sicura ed eccitante è rimasta sempre la stessa, anzi, forse si è acuita ancora di più.
Non c’è dubbio che, da bel ragazzino, Lucas sia diventato un uomo affascinante.
E io…? Sono cambiata anche io così tanto? Sono diventata pure io una donna, adulta e sensuale come lui? Non lo so, io mi sento sempre la ragazzina quattordicenne con la coda di cavallo che ama prendere il gelato con le amiche e discutere di attori e cantanti.
Sentendomi di nuovo male mi riporto il braccio sugli occhi, proprio prima di sentire di fianco a me il materasso tendersi sotto un peso: apro le palpebre esterrefatta nel vedere Lucas sistemarsi accanto a me, in modo da potermi guardare in viso mentre appoggia la testa sul proprio braccio.
“Che… che stai facendo?” gli domando perplessa, col cuore a mille.
“Ti faccio compagnia, mi sembra ovvio! Così ti rilassi meglio”
Lucas allunga una mano portandola dietro la mia schiena e la sento premere soffice sulla mia vita attraverso la stoffa della maglia. Avvampo all’istante non appena mi accorgo della nostra vicinanza e della sua bocca rosea e carnosa, schiusa in respiri caldi a pochi centimetri dalla mia.
“Così non riesco a rilassarmi”  lo incalzo scorbutica, ma tremo e lui se ne accorge; forse crede che io abbia freddo e ne approfitta per stringermi di più, fino a quando non appoggio la testa al suo petto. Dio, com’è caldo e piacevole il suo corpo…
“… E così?” mormora al mio orecchio, mentre una scia di scosse mi percorre sottopelle il braccio, nei punti dove lui sta facendo scorrere le dita; i suoi polpastrelli si muovono talmente leggeri e delicati, evocando chissà che tocchi, che mi sembra di impazzire, tanto che senza rendermene conto emetto un sospiro più forte degli altri… no. Emetto un vero e proprio gemito.
Appena me ne rendo conto sbarro gli occhi e sento di stare raggiungendo la tonalità magenta, mentre la risata sommessa di Lucas mi riempie la testa, già affollata di imprecazioni.
“Ellie, Ellie… dici che con me hai chiuso e poi fai le fusa appena ti sfioro…”
Senza lasciarmi il tempo di ribattere, Lucas si porta sopra di me con un agile movimento che mi fa trattenere il respiro e incatena il mio viso al suo: ora è a carponi su di me, pericolosamente vicino, e qualcosa dentro di me si sveglia urlando, facendomi andare quasi a fuoco.
Dappertutto, tutto ciò che lui ha già toccato comincia a fremere, come tendendosi verso colui che, alla fine, è stato… semplicemente Lucas. Non ha bisogno di aggettivi: lui è tutto, per me.
Mi passa una mano sul collo, stendendo le dita fino a sfiorarmi il lobo dell’orecchio; socchiudo gli occhi sospirando profondamente, mentre sento anche il suo respiro tremare, cosa che mi rassicura non poco: non sono l’unica a sentirsi così allora.
Le sue labbra che si posano vellutate sul mio mento mi svuotano la mente di ogni pensiero e interrompono dolcemente ogni minimo tentativo di ragionare: a cosa serve pensare? È talmente impossibile farlo sotto le sue carezze e i suoi baci, col suo petto nudo e caldo sopra di me, tremendamente eccitante.
Si solleva un attimo, provocandomi un profondo disappunto che si riflette sul mio viso. “Ellie… ti voglio, come tre anni fa… Non appena ti ho rivisto ho provato il desiderio di tornare com’eravamo tre anni fa…”
Sento qualcosa dentro di me vibrare e tendersi, slanciarsi verso il suo corpo: la stessa identica sensazione di tre anni fa.
Le sue parole mi offuscano la mente, accendendo le mie fantasie perché anche io ho provato i medesimi sentimenti, sebbene cercassi di nasconderli; lo desidero, lo voglio anche io… Come risposta alla sua proposta implicita chiudo gli occhi, completamente modellabile sotto le sue mani, che scorrono ardite sempre più basso sul mio collo, sfiorando la clavicola e la cute sotto di essa; la mia pelle e le mie labbra lo reclamano, mentre si china di nuovo su di me portando la sua bocca – così calda e umida che il solo pregustarla mi fa impazzire – vicina alla mia.
“WOF WOF”
Ci interrompiamo entrambi e giriamo la testa verso il bordo del letto, da cui il cane di Lucas ci studia attento e curioso, come per dire “Ehi state giocando? Voglio giocare anche io!”
Lucas sospira scocciato, ma alla fine si siede e gli da una carezza sul muso, facendogli muovere la coda affannosamente “Sei proprio una guastafeste, Zoe!”
Guardo divertita la Retriever, che in tutta risposta al padrone abbaia, voltandosi poi verso l’uscita, annoiata.
“Non sapevo ti piacessero i cani” dico a Lucas, intenerita dalla sua espressione luminosa e quasi infantile.
“Non lo sapevo neanche io fino a quando non mi hanno regalato Zoe. Purtroppo non posso tenerla chiusa in questo piccolo appartamento, quindi abita da mia nonna, ma quasi tutti i giorni la prendo e la porto a fare una passeggiata…”
Gli sorrido comprensive, ma questa pausa ha consentito al mio cervello di rientrare in funzione, nonostante il mio corpo sia ancora tutto un fuoco… un fuoco domabile, però. Così, quando Zoe esce dalla camera e Lucas torna a rivolgere il suo meraviglioso sorriso verso di me, qualcosa di troppo razionale per essere davvero frutto del mio ragionamento – soprattutto in questo momento – mi apre gli occhi: qui, su questo letto non ci sono io, ma la Ellie di diciannove anni, ancora cotta di lui.
Sbarro gli occhi, confusa, mentre mi sdraio distratta sotto di lui: cosa so di lui ora? Lavora, studia ancora? Ha la ragazza? Magari è pure sposato! Tre anni sono tanti, troppi.
Il ragazzo che mi sta baciando le guance e mi massaggia il collo non è il mio Lucas, ma è un altro, che ha vissuto chissà che esperienze ed è cresciuto in un modo che io non conosco. Se deve succedere qualcosa con Lucas non sarà così di fretta, con un tizio che ormai conosco a malapena.
Lo allontano dolcemente, esattamente come avevo fatto ieri sera: devo smetterla di gettarmi in azioni sconsiderate per poi pentirmene a metà; di sicuro anche lui sta cominciando ad odiare questo fatto e la sua espressione disorientata riflette benissimo il suo fastidio.
“… Basta Lucas. È una follia che non voglio fare” gli dico con decisione, sostenendo i suoi occhi, stranamente meno magnetici del solito.
“Ellie, tutta la vita è follia! Se non viviamo ora quando potremo fare queste cose?!” esclama convinto, sicuramente più di me.
“Hai già tentato questa strada ma non ha funzionato. Non mi convincerai a venire a letto con te” rispondo distogliendo lo sguardo, abbracciandomi le spalle.
Lucas sorride, con dolcezza ma anche con  un’aria fin troppo sicura, quasi da schiaffi “Non voglio convincerti: sarai tu a dovermi pregare. Ho fatto la mia promessa e la manterrò: riuscirò a sedurti, a farti impazzire fino a quando non mi implorerai di farti mia”.
Queste parole mi agitano nel profondo, facendomi quasi paura; Lucas si fa serio e mi guarda attraverso le ciglia, accarezzandomi la guancia col pollice. “Questa tua maschera da persona razionale riesco a farla crollare in un secondo, facendoti tornare la vera Ellie: passionale e impulsiva, incapace di pensare alle conseguenze. Ti prometto che ti farò urlare così tanto che dimenticherai perfino il tuo nome e quel punto non avrai più bisogno della ragione…” mi sussurra queste ultime parole all’orecchio, soffiando leggermente, e mandando dei brividi che mi percorrono la schiena; ho la pelle d’oca e rimango basita nel guardarlo uscire dalla stanza, come paralizzata su questo letto, ancora avvolta dalle lenzuola e dal suo profumo.
Io non dovrei mai essere qui. Dovrei essere da Matt a parlare del più e del meno, a guardare un film orrendo e riderci su, non qui a farmi prendere in giro. Mi alzo di scatto, recupero le mie cose e mi fiondo fuori dalla camera da letto, arrivando nel salotto dove trovo Lucas intento a dar da mangiare a Zoe.
La Retriever abbaia nella mia direzione, scodinzolando come se fossi una sua vecchia amica. “Piaci molto a Zoe a quanto pare” osserva Lucas ridendo.
Annuisco fredda. “Ora vado. Grazie per l’aiuto” dico sempre più gelida verso lui, che mi osserva con espressione indecifrabile. Sorpresa? Sfida? Non lo so, ma guardarlo troppo non mi fa bene, per niente.
Me ne vado senza aspettare neanche una risposta, sbattendo la porta.
***
“È una situazione complicata, sicuramente” osserva Kim aggiustandosi i boccoli biondi dietro la schiena, mentre usciamo dall’aula dove si è appena tenuta una noiosissima lezione di chimica analitica, che io e lei abbiamo usato per aggiornarci rispettivamente sulle questioni di cuore.
Kim mi aveva raccontato con un sorriso radioso che James la cercava spesso, le mandava frequenti sms che più che messaggi erano poesie, e che si erano dati appuntati per l’indomani sera in un ristorante molto elegante: per questo ora la stava accompagnando a fare shopping nei negozi più raffinati della città.
È strano pensare che Kim abbia perso la testa per uno che le manda sms del genere e la porta al ristorante invece che a ballare: di solito un individuo del genere l’avrebbe fatta ridere senza ritegno… chissà cos’ha James di così speciale!
Confesso di essere un po’ gelosa di Kim e della sua indole decisa, della sua chiarezza e sincerità nei sentimenti; è esattamente com’ero io qualche anno fa – ottusa istintività a parte – prima dell’università, poi chissà perché sono cambiata, diventando paranoica e riflessiva – ma l’impulsività è rimasta comunque il mio marchio di fabbrica: la differenza è che, se mentre prima agivo e basta, senza riflettere né prima né dopo, ora agisco lo stesso senza pensare, ma dopo comincio a farmi mille paturnie.
“Ma tu che intenzioni hai con Matt?” mi chiede all’improvviso, mentre ci dirigiamo verso la metropolitana. La sua domanda mi provoca un leggero disagio, soprattutto perché non so come rispondere.
“Non lo so”
Kim ride con un leggero sbuffo, incredula “Come sarebbe a dire che non lo sai? Una persona ti piace o non ti piace. È facile!”
“Il mio non è bianco e nero, Kim!” ribatto irritata “Esistono mille tonalità di grigi!”
Lei mi guarda strana, ma divertita “Cosa centrano ora i colori, Ellie? Stiamo parlando di ragazzi, e non c’è cosa più semplice di un uomo. La domanda non è ‘Che cosa devo fare?’, ma ‘Mi piace o no Matt?’. Non complicare le cose pensando ai come e partendo dalla cima; prima pensa alle questioni di base. Com’è che si dice? Non fasciarti la testa prima di esserti fatta male… credo”
“Wow” osservo stupita, mentre scendiamo dalla metro “Da dove arriva tutta questa saggezza?”
“Non cambiare discorso, signorina” mi avvisa minacciosa, prendendomi sottobraccio e mi trascina verso l’uscita della fermata.
“Non sto cambiando discorso, davvero!” rispondo indignata. “È che mi ha stupito il fatto che tu…”
“Bla bla bla! Quante parole inutili! Rispondi alle mie domande, per una volta” mi interrompe osservandosi attorno, cercando una vetrina da cui iniziare la caccia “Provi qualcosa per quel cazzo di Matt?!” dice poi alzando la voce, e facendomi sprofondare dall’imbarazzo in mezzo alla strada.
Mi faccio piccola piccola, stringendomi nelle spalle. “È… complicato”
Kim sbuffa sonoramente, spazientita, mentre alza gli occhi al cielo; all’improvviso mi indica un negozio, facendomi intuire di aver trovato la sua prima preda.
“Sia chiaro, trovo che Matt sia davvero un ragazzo davvero affascinante…” sento Kim esclamare un “A chi lo dici!” ma decido di ignorarlo “… e mi piace moltissimo stare con lui. È sempre divertente, dolce e premuroso…” continuo mentre scorriamo i vestiti appesi al muro, una di fianco all’altra.
“Bimba, questa a casa mia si chiama ‘attrazione’. Secondo te il nero è troppo serio? Insomma, è un primo appuntamento e poi sicuramente andremo in qualche locale… però è anche vero che è un ristorante molto, ma molto chic…”
“Non lo so Kim, è tutto così strano. Non capisco perché non riesco ad ammettere che Matt mi piace, nonostante io sappia che sia così…” rispondo sospirando, mentre osservo un carinissimo vestito bianco senza spalline; lo mostro a Kim che però nega con la testa, con disappunto. Questo quasi quasi me lo prendo io.
“Ti rendi conto che stai dicendo cose senza senso? Hai appena detto che ti piace Matt ma non vuoi ammetterlo. Scusa ma che senso ha? Oh! Guarda questo che carino! Fucsia con tutti i fiori!” esulta esibendomi un vestito decisamente troppo corto. Storco la bocca e le dico “Se vuoi sembrare una prostituta d’alto borgo…”. Purtroppo non mi accorgo di avere di fianco anche una commessa del negozio che mi squadra con ribrezzo dal basso verso l’alto, così mi trovo ad arrossire come un peperone e a ridacchiare come una stupida con Kim mentre cambiamo scomparto.
“Non è che magari non sei sicura di volerti mettere con Matt perché in realtà c’è qualcun’ altro?” osserva acutamente Kim, ghignando soddisfatta per essere riuscita a introdurre l’argomento Lucas, che anche prima avevo glissato nonostante le sue pressioni.
Per deviare il discorso le porgo un vestito violetto con le spalline asimmetriche, lungo fino alle ginocchia e molto aderente. Kim lo studia interessata, sfiorando con le mani i leggeri ricami bianchi che decorano la gonna e poi lo afferra decisa, portandomi verso i camerini.
“Quindi non vuoi cominciare una storia con Matt perché provi interesse anche per qualcun’ altro?” ricomincia lei, intanto che entrambe siamo impegnate a provare i rispettivi abiti.
“Puoi anche dirlo il suo nome, non mi scandalizzo…” mi azzardo a ribattere.
“Lucas” Appena sento il suo nome il cuore manca un battito; rimango in silenzio a riflettere quanto io sia stupida e masochista.
“Io con Lucas ho chiuso. Non siamo più ragazzini del liceo che giocano a fare gli adulti… con Lucas non c’è futuro”
“Ehi su, non demoralizzarti. Da quanto ho capito però per Lucas non provi altro che attrazione fisica, no? Mentre per Matt è anche qualcosa di più…”
“Quindi tu mi consigli di provare a stare con Matt?” le chiedo speranzosa in una risposta rivelatrice, che metta fine a tutti i miei dubbi. Usciamo entrambe dai camerini nello stesso momento e ci osserviamo l’una con l’altra, annuendo entrambe soddisfatte, per poi rivolgerci alla specchiera davanti a noi.
“Io non ti consiglio niente, bimba,  non voglio mettermi in mezzo in queste cose e poi vederti soffrire per colpa mia. Ti pongo solo questa domanda: preferisci qualche scopata con Lucas o una storia seria con Matt?”
Rimango basita davanti al suo riflesso che si liscia il vestito sulla pancia, valutando se l’aderenza metta sufficientemente in evidenza i suoi fianchi sottili; i suoi occhi riflessi, incuriositi dal mio silenzio, incontrano di sfuggita i miei per poi tornare a contemplare il loro corpo.
“Che c’è? Guarda che non mi ci è voluto molto a catalogare Lucas. Si è un bel tipo: sexy e interessante, e scommetto che a letto è in grado di farti urlare” mi rivolge uno sguardo eloquente “ma con lui non ci può essere niente più; mi hai raccontato anche tu che vuole solo divertirsi!”
Annuisco sentendo le guance andarmi a fuoco: perché mi sento così a disagio?
Senza saperlo, Kim mi sta mettendo davanti al dilemma che è sempre stata la mia vita, facendomi capire che è arrivato il momento di scegliere: non si può vivere per sempre di ‘vorrei, ma se poi…’. Sperimentare un’avventura piena di brividi e piacere intensi o cominciare una soddisfacente storia duratura?
Sì, decisamente tutta la mia vita si è giocata su questi due desideri, che convivono e lottano nella mia mente.
“Conoscendoti so che preferisci una storia seria a una di solo sesso. O forse devo cominciare a rivalutarti, data la tua espressione dubbiosa… o magari una scopata con Lucas è il quarto mistero di Fatima! È l’evento che può concludere felicemente la vita di qualsiasi donna!”
Scoppiamo a ridere divertite e rientriamo nei camerini per cambiarci, convinte dei nostri prossimi acquisti.
Appena fuori dal negozio decidiamo di fermarci in un bar a prendere qualcosa da bere, mentre discutiamo dei vari abbinamenti di scarpe e gioielli da poter fare per l’appuntamento di Kim.
“Tornando al discorso di prima Ellie, voglio svelarti una cosa” dice all’improvviso, subito dopo aver deciso che l’avrei accompagnata a casa.
Le rivolgo uno sguardo curioso, anche se sono preoccupata: il suo tono di voce non mi piace per niente.
“È stato Lucas a rivelarmi la vostra passata… conoscenza. Inizialmente mi ha infastidito perché si era messo a parlare di te, quando invece era con me… poi ho capito dove voleva andare a parare: ha detto che avrebbe voluto tanto divertirsi con me, ma che appena ti aveva rivista qualcosa dentro di lui si era come svegliato. Mi ha chiesto aiuto per riuscire a farti stare con lui, ma ho rifiutato e me ne sono andata. Conoscendo Lucas non credo intendesse una storia…”
Deglutisco agitata, ma non sono molto sorpresa: mi aspettavo un episodio del genere e, sinceramente, non aggiunge né toglie nulla ai miei dubbi; rimango sempre divisa tra l’attrazione per Lucas e l’affetto per Matt.
Giunte sotto casa sua, Kim mi prende le mani all’improvviso, parlandomi in modo dolce e comprensivo. “Valuta bene di cosa hai voglia, di cosa hai bisogno, Ellie. Non voglio che tu soffra… e poi magari scopri che anche Matt a letto è un dio!” sorrido alla sua solita sfacciataggine e le do un bacio sulla guancia, salutandola e tranquillizzandola.
Mentre torno a casa mi perdo a pensare, isolata in mezzo alla folla; la gente mi scorre attorno come se fosse di un’altra dimensione e io giungo a una conclusione, sulle note di Closer, in play nel mio Ipod: la stessa canzone che qualche giorno fa ha accompagnato me e Matt...
All’improvviso inverto direzione, tornando indietro e cambiando strada.
Non posso negare di volere Lucas e di desiderare di sentirlo mio ancora una volta, ma con Matt è diverso: io voglio essere sua, in tutti i sensi. Voglio essere la sua amica, la sua ragazza, la sua donna, voglio stare con lui perché mi fa stare bene e questo è più importante dell’attrazione sessuale, che svanisce consumato l’atto.
Perché quando si accende l’amore è una pazzia temporanea.
L’amore scoppia come un terremoto e in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione, bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle. Perché questo è… l’amore è questo. L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare svegli alla notte immaginando che lui sia lì a baciare ogni parte del tuo corpo. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L’amore è invece, è quello che resta nel fuoco quando l’innamoramento si è consumato. [*]
Senza sapere come mi trovo a correre per le strade, alla ricerca di un luogo sicuro; sono guidata dall’istinto certo, ma stavolta è diverso: non è mancanza di giudizio ma una forza cieca, un desiderio travolgente che tuttavia so avere un senso.
In questo modo, persa tra i pensieri e tra la folla, mi trovo davanti a quel negozio di musica che è stato l’inizio di tutto. Porto lo sguardo al di là della vetrina, tra gli scaffali pieni di poster, custodie e altro e lo vedo, intento a sistemare dei cd: così, studiando il suo sguardo concentrato e i suoi movimenti attenti, sento battermi il cuore mentre mi perdo sul profilo del suo volto.
Matt.
 
 

 

[*] Tratto da “Il mandolino del capitano Corelli”



 
 

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Capitolo 4
*** Don’t panic ***


 
 
Note poco serie
Stupiti della velocità di questo aggiornamento? XD E invece eccolo quiii! Il “favoloso” capitolo 4! :D
Sono quasi impazzita per scriverlo, soprattutto perché è Ellie a farmi diventare matta. Ma anche Matt e Lucas non scherzano… ogni cosa che fa uno la fa anche l’altro!! Ghgh!
Comunque. Ho postato prima di mercoledì perché martedì parto e faccio 6 giorni al mare col mio amoruccio (se sapesse che l’ho chiamato così mi ucciderebbe, quindi shhhh!!) e non volevo lasciarvi senza darvi un piccolo saluto, che spero apprezzerete :D
Il capitolo 5 è già scritto (UN PARTO!!!!) quindi il 17 o il 18 ci sarà il nuovo aggiornamento – credo comunque manterrò il mercoledì come giorno di pubblicazione (anche se conoscendomi non succederà mai XD)
Bè, che altro dire, spero che questo capitolo un po’… strano vi piaccia. Ellie ha un cuore molto forte, sennò non riuscirebbe a sopravvivere ai continui sbalzi d’umore che le faccio avere :D ma non è colpa mia!! È Lucas che reclama la scena e vuole gareggiare con Matt! Che cavolo, io non c’entro niente, sono solo la povera autrice che li ha creati…
Ehm ehm.
A dire il vero non so neanche come sia venuto questo capitolo, l’ho scritto in momento di relax mai sperimentato prima u.u è ormai una settimana che ostento una vita da gatto – mangiare, dormire, pigroneggiare in giro – o meglio, come direbbe la mia ormai ex prof di italiano, una vita da Ficus Benjamin *Lisa sparge in giro il suo polline*.
Ehm ehm.
Questa nota sta diventando qualcosa di veramente amorfo.
Ma ridiamoci su e passiamo ai r i n g r a z i a m e n t i !!
Grazie alle 20 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti e/o i seguiti! E fatevi sentire ç^ç voglio sapere cosa ne pensate!
E, logicamente, un grazie grande come… mmm… come una casa – viva la banalità! – a chi ha recensito! Vorrei poter regalare un Birillo – il gatto eh! Che non mi si accusi di molestie e proposte oscene!! - a ciascuna di voi :D
(A coloro che hanno recensito il capitolo 2 ho mandato una mail di risposta, dato che nel capitolo non avevo avuto tempo ;D)
sciona: Cara! Grazie per aver risposto alla mia mail, sono contenta di riuscire a confonderti così! Cioè, non perché ti voglio male, anzi XD Sono felice di riuscire a trasmettere almeno un po’ del caos interiore di Ellie :) Lucas è proprio un bel gnoccone, però avevo paura che col suo carattere risultasse antipatico (e per alcune è così), ma alla fine credo che dipenda anche dai gusti personali. Ci sono alcune che quelli così diretti e sicuri li odiano e altre che invece li adorano :D Ed Ellie è davvero sfigatella perché Lucas rappresenta la vita che ha condotto finora – passionale e istintiva – mentre Matt il carattere futuro che vorrebbe avere – responsabile e assennato. Bè la scelta è ardua anche per me! XD Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti piaccia!
Pikky91: Ehehehe, in questo capitolo la tua curiosità verrà finalmente colmata ma… non durerà molto ;) anche se il capitolo 5 penso ti piacerà parecchio (o forse no… ihihi). Spero che il pezzo sul primo incontro di Matt ed Ellie ti sia piaciuto :) ho cercato di renderlo il più “Mattoso” possibile XD Comunque sono felice che tu abbia rivalutato anche Lucas… alla fine anche lui ha il suo lato teneroso e Zoe è uno dei pochi modi per farlo uscire allo scoperto! È più bambino di quanto pensi io stessa… Mah! Kim invece rappresenta in un certo senso la coscienza di Ellie e tutto ciò che lei vorrebbe essere: è sicura e decisa, ha una mente semplice perché per lei una cosa o è bianca o è nera! Quindi era inevitabile che non diventassero grandi amiche! E poi come dice lei, magari Matt non è così male sotto le lenzuola…!
Non preoccuparti se non riuscirai a recensire subito questo capitolo, l’estate ci riempie di impegni e ne sono pienamente consapevole ^^
bibii: Ciao! Mmm… anche se non lo dice apertamente perché ha paura così di condizionare Ellie, Kim preferisce Matt a Lucas, e penso che dalle sue parole si capisca bene. Lucas non le sembra adatto ad Ellie, più che altro perché sono troppo uguali e due pazzi sconsiderati del genere assieme finirebbero sicuramente male XD Che però Ellie rimanga sempre attratta da Lucas è certo! Non bastano delle parole di Kim per cambiare i suoi sentimenti, però le sue idee sì :) Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
CherryBomb_: WOW! Che recensione lunga *__* sono tanto felice! Concordo  con te a pieno su tutte le cose che hai detto sulle recensioni… anche a me è successo di trovare la forza e la voglia di scrivere quando invece ero triste solo nelle recensioni ^^ Grazie per farmi sapere sempre il tuo parere :* Sul fatto che neanche io so chi sceglierà Ellie alla fine io ho due atteggiamenti opposti: da un lato mi rimprovero perché sto scrivendo una storia che ancora non ha una fine… dall’altro però in questo modo non pregiudico né Matt né Lucas, descrivendo entrambi come se fossero i futuri prescelti di Ellie XD mah, staremo a vedere! Il resto del tuo commento mi ha fatto morire, è geniale! XD Per quanto riguarda la tua riflessione… hai ragione, proprio perché Ellie non conosce più Lucas potrebbe sbagliarsi pensando che lui voglia solo sesso, e lo stesso Kim, che comunque non lo conosce granchè. Però c’entra molto il passato di Ellie e Lucas, che voi ancora non sapete – mi spiace! XD Comunque non credere che Lucas sia così intelligente e profondo (XD) da capire con un solo sguardo di voler cambiare tutto perché s’è scoperto innamorato di Ellie… c’entra il loro passato, c’entra il loro passato… Dai, ti do un piccolo indizio: Ellie è SEMPRE stata una sorta di sfida per Lucas perché… bè, lo scoprirai presto. Quindi hai pensato bene il fatto che Lucas ci provi con lei solo per questo, però non è  una mera dimostrazione delle proprie capacità di maschio alpha. È sì una sfida, ma più che con se stesso, col passato. Un bacione anche a te, grazie per il commento!
 
Grazie inoltre a Kokky che come sempre è una beta e shori fantastica <3 Ne approfitto anche per farle gli auguri perché… il 12 fa 18 anni!!!! Siccome non sarò a casa non potremo sentirci bene… sappi che ti voglio tanto bene e che apprezzo tantissimo tutto ciò che fai per me! Sono fortunata ad avere una shori così!
 
… Dopo questa nota chilometrica vi lascio al capitolo.
Vi penserò mentre mi crogiolo al sole (anche se dicono che l’abbronzatura non è più di moda… ma chissenefrega dico io XD)!!
Alla prossima!! <3
Liz

Capitolo 4 – Don’t panic

Mi ricordo come se fosse ieri quel pomeriggio d’inverno di due anni fa, troppo freddo per permettere una camminata per le vie del centro.
Kim mi aveva appena dato buca perché le era salita la febbre, quindi mi ero ritrovata come una stupida da sola a girare senza meta per la città. A un certo punto ero passata davanti a un negozio di musica, uno di quelli modesti, piccolo e segnalato da un’insegna luminosa intermittente.
Ancora adesso non so perché mi fermai proprio davanti ad esso, attirata forse dalla luce al neon – o chissà, magari era destino.
Dopo essermi osservata un po’ in giro mi diressi sicura verso l’angolo alternative rock, alla ricerca di qualche cd del mio gruppo preferito: i Coldplay.
Stavo scorrendo interessata le copertine quando una voce imprevista ma rassicurante mi spaventò, facendomi alzare il viso verso il suo proprietario.
“Posso aiutarla?” mi aveva chiesto cordiale Matt, sorridendomi.
Appena incrociai il suo sguardo lo vidi sussultare, solo un attimo, tanto che quasi non me ne accorsi. Gli sorrisi negando con la testa ma non se ne andò: la sua attenzione era stata infatti attirata dai cd che stavo osservando.
“Ti piacciono i Coldplay?” mi aveva chiesto quasi felice.
Esitai un attimo, sorpresa. Poi risposi con gioia “Certo, è il mio gruppo preferito!”
Il suo volto si illuminò all’improvviso; me lo ricordo ancora adesso come mi era sembrato bello con quell’espressione: quegli occhi, quel paio d'occhi che brillavano, sembravano due fari, due torce… E quel sorriso... così accecante, sembrò di vedere il sole quando lui rise. Ancora adesso il suo sorriso rimane la mia medicina migliore.
“Davvero?! È anche il mio gruppo preferito! Senti… La senti la canzone che sta passando ora alla radio?” sollevò l’indice verso il soffitto.
Tesi l’orecchio e mi bastarono due note per riconoscere la melodia che riempiva il locale “Don’t panic! Amo questa canzone!”
Matt annuì, radioso, come ora mi farebbe palpitare; ma al tempo provavo nulla o poco più.
Cominciammo a discutere sui Coldplay, su quale fosse il nostro album preferito. Chiacchierammo per ore, credo.
All’improvviso mi chiese “Tu ci vai al loro concerto? Quello di martedì, intendo”.
Gli risposi di no, leggermente invidiosa.
“Se ti va allora potremmo andarci assieme. Sai, ho due biglietti e nessuno che venga con me…”
La sua proposta mi stupì e mi lasciò un attimo silenziosa; studiai il suo volto speranzoso con diffidenza, ma alla fine sorrisi ed accettai.
È cominciata così la nostra amicizia, che col tempo si è approfondita sempre di più. Matt è tutto quello che ho sempre cercato: simpatico, dolce, generoso, bello; forse un po’ tonto, ma tutti abbiamo dei difetti e su di lui questo particolare non stona affatto, anzi: lo rende sempre più il “ragazzo della porta accanto”, quello semplice e gentile, che tutte sognano.
So di poter contare su di lui ogni volta che ho bisogno non solo di un appoggio quando sono triste, ma anche di un amico con cui divertirmi e passare le giornate. Per me lui c’è sempre stato, c’è e ci sarà sempre – perché come potrei pensare di guardare un film mangiando la pizza senza lui accanto a farmi ridere?
Così appena entro nel negozio facendo tintinnare la campanella sulla porta e lui si gira verso di me, accennando un “buonasera”, mi avvicino a lui velocemente, gettandomi tra le sue braccia.
Stringo le mani sulla sua schiena, che sento grande e forte sotto il mio tocco, e mi sento al sicuro. Al sicuro da cosa? Non so, dal mondo intero?
Qui non ci sono Lucas o esami universitari impossibili; qui c’è Matt, che respira addosso a me, che ricambia la stretta con un’espressione che posso solo immaginare essere molto sorpresa.
Chissà cosa starà pensando! Qualche sera fa quasi lo bacio sulla bocca e ora gli corro incontro come un cagnolino… forse è questo che sono diventata, essendo del tutto emotivamente legata a lui.
Mi sento arrossire leggermente appena percepisco il suo volto abbassarsi sulla mia testa, odorare i miei capelli, mentre con la mano destra li liscia con lievi carezze. “Che ci fai qui?” mi sussurra dolcemente, con voce flautata.
Mi stupisco del fatto di provare certe sensazione con Matt quando sento una serie di brividi caldi e smaniosi lungo tutto il corpo, che mi costringono a stringerlo maggiormente per soddisfarli; affondo così sempre di più il viso nella stoffa della sua felpa, morbida e calorosa. “Secondo te? Sono qui per te”.
Il suo silenzio teso dovrebbe come minimo mettermi in imbarazzo: invece questo non si fa sentire, rimpiazzato dalla sensazione di tranquillità che solo Matt è in grado di infondermi. “Era da qualche giorno che non ci sentivamo. Mi mancavi…” continuo decisa, sospirando le parole.
Appena finisco di parlare Matt abbandona la presa attorno alla mia vita e mi allontana, con un gesto che risulta quasi brusco se paragonato ai suoi standard di delicatezza; i suoi occhi chiari inchiodano i miei e mi impediscono di pensare, talmente sono penetranti e intensi. Eppure c’è qualcosa di diverso in Matt stavolta: nel giro di pochi secondi mi sembra essere diventato un’altra persona.
Non so bene cosa sia lo scintillio che ho intravisto nei suoi occhi un attimo fa, ma sembrava una luce quasi folle di impazienza, di esasperazione, forse di sofferenza.
Sono io che lo rendo così? Non riesco a capirlo perché subito torna alla sua tipica espressione mansueta, rimanendo comunque serio.
Mi alza il volto col pollice e lo porta vicino al suo, togliendomi il fiato. Dalla piega delle labbra sembra quasi arrabbiato e infastidito, ma dai suoi occhi traspare un sentimento profondo, che mi provoca  un leggero sfarfallio nello stomaco.
“Anche tu mi mancavi…”
Eccolo, è ritornato il mio Matt, gentile e affettuoso, il mio scoglio sicuro nei momenti difficili: è tornato a guardarmi teneramente coi suoi occhi azzurri come il mare e a farmi sciogliere col suo sorriso splendido. Mi piace tanto, Matt.
Mi piace perché senza di lui non saprei come andare avanti.
Chiudo istintivamente gli occhi, sospirando, in attesa della sua prossima mossa che – lo so, ne sono sicura – è baciarmi. E non sarà un bacio qualsiasi tra un ragazzo e una ragazza: sarà IL bacio tra Matt e me, tra due amici che non sono più solo quello.
Sento già il suo respiro pizzicarmi le labbra mentre cominciano a percepire la morbidezza di quelle di Matt, carnose e vellutate, da assaporare come un frutto maturo…
“Matt! È questo il tuo modo di lavorare?”
Ci giriamo entrambi sgomenti verso una collega di Matt, che ci osserva appoggiata alla parete come se fossimo un film molto interessante. È una ragazza carina, niente di che, coi capelli ricci leggermente crespi e dei lineamenti che potrebbero sembrare un po’ troppo duri su una ragazza; niente da dire sul fisico che, anzi, è molto atletico e sodo. Tuttavia al momento non ho alcun interesse ad invidiarla ma solo ad ucciderla lentamente con le mie stesse mani, per aver interrotto me e Matt proprio sul più bello: si può essere più bastardi?
“Maggie!” esclama Matt notevolmente a disagio “Ehm… scusa, torno subito al lavoro!” scioglie l’abbraccio che mi legava a lui, con mio grande disappunto, e io non posso fare altro che frenare gli istinti omicidi: questa tizia mi sta osservando dall’alto in basso con aria di sufficienza, come se non avesse neanche voglia di esprimere un giudizio su di me. Ricambio il suo sguardo quando lei si solleva dalla parete, borbotta qualcosa e se ne va, facendo oscillare quel pezzo di steppa che si ritrova sulla testa.
Scommetto che ha aspettato il momento meno opportuno per interromperci, approfittando del fatto che eravamo entrambi troppo presi l’uno dall’altra.
Ma improvvisamente, mentre ancora sto affogando nel rancore, Matt si china di nuovo su di me, velocemente, prendendomi la testa con entrambe le mani.
Poi… lo sento. Lo percepisco appoggiare la bocca sulla mia, in un movimento deciso e celere, ma tremendamente e dannatamente dolce; sono pochi istanti, ma per quel breve tempo il mondo attorno a me scompare e io esisto solo perché esistono Matt, il suo bacio e le sue labbra delicate.
Lo sapevo, lo sapevo: sono leggere e soffici come mi aspettavo, ma allo stesso tempo piacevolmente forti, quasi… possessive. Avrei voluto accarezzare anche i suoi capelli, il suo collo e le sue guance, ma… “Dobbiamo parlare, io e te… ti chiamo io” mi sussurra suadente, staccandosi solo di qualche millimetro.
Non gli rispondo, mi limito a guardarlo con occhi sbarrati, mentre anche il sangue all’interno del mio corpo ha smesso di circolare per concentrarsi e tendersi verso di lui.
Wow.
Rimango basita a osservarlo mentre si allontana verso la cassa, dove quella Maggie lo sta aspettando, ma ormai non mi importa più niente né di lei né dell’università che va male o di Lucas; solo di Matt e di quello che ci diremo la prossima volta che ci vedremo.
Mi porto le dita sulle labbra, in un tentativo infantile di imprimere su di esse il sapore delizioso di Matt, e capisco che per la prima volta nella mia vita ho fatto la cosa giusta fidandomi di me stessa. Sì, stare con Matt è la soluzione ai miei stupidi drammi esistenziali: è la chiave per mettere tutto a posto. Ne sono sicura.
***
Quando mi sveglio la mattina dopo mi sembra di toccare il settimo cielo, sebbene debba andare in università e affrontare sette, e sottolineo sette, ore di lezione… ma l’unico pensiero che occupa la mia mente è Matt, il fatto che sto quasi assieme a lui e che molto presto questo ‘quasi’ potrò eliminarlo per sempre.
Dopo aver dato da mangiare a Birillo, che mi ringrazia e saluta con un miao e una strusciata condita di fusa, mi incammino verso l’università trattenendomi dal saltellare e dal cantare la canzone che il mio Ipod sta riproducendo: You can bethe one.
Matt può essere quello di cui finalmente innamorarmi, per riuscire a dimenticare il passato; Matt è quello che voglio, perché rappresenta una nuova vita, una nuova me, una nuova scelta.
Voglio essere adulta, responsabile, sicura di me: a questo punto della mia vita non c’è più spazio per la Ellie impulsiva e sbarazzina, ancora adolescente, e Matt, con la sua indole generosa, matura e assennata, è la cura giusta.
Il cellulare comincia a squillare, distraendomi, quando ormai mi mancano solo pochi metri per arrivare alla facoltà; guardo il display colorato, il cuore a mille, il respiro mozzato dall’emozione nel leggere ‘Matt ti sta chiamando’.
“P-pronto?” balbetto in preda alle palpitazioni. Meno male che non può vedermi: sarebbe sicuramente scoppiato a ridere a causa del color pomodoro del mio viso.
“Ciao Ellie…” Oddio la sua voce è sempre stata così terribilmente sexy?
No, no, Ellie: controllo. Devi fargli capire che sei sicura di te e che non stai venendo in mezzo alla strada per colpa della sua voce. Concentrati sul marciapiede, grigio e triste. Concentrati.
“Oh, ciao Matt! Cosa c’è?” dico con finta noncuranza.
Lo sento sorridere dall’altro capo del telefono – scommetto che ha capito che mi sto solo atteggiando – per poi chiedermi: “Stasera non posso uscire perché devo lavorare fino a tardi, sai oggi è giorno di arrivi… ma domani sera…”
Purtroppo non mi è concesso di bearmi neanche in questo momento, poiché noto un ragazzo in piedi davanti all’entrata dell’università: Lucas.
La sua vista mi fa fremere al ricordo del nostro ultimo ‘incontro’, a tutte le sensazioni lasciate in sospeso;  mi blocco un attimo nel camminare, ma subito decido di ignorarlo e continuo a parlare con Matt. “Non preoccuparti, stasera non avrei potuto neanche io perché oggi ho sette ore di lezione e dopo sarò distrutta…”
Mi avvicino veloce e appena Lucas mi nota riesco scorgere molto bene la luce che accende il suo viso, dandomi un certo piacere. Apre la bocca come per dire qualcosa, ma viene zittito dal mio passargli affianco senza degnarlo del ben più minimo sguardo. L’ho ormai superato quando lui si gira velocemente e mi blocca, afferrandomi per un braccio.
Mi volto verso di lui e lo guardo con astio, mentre continuo a parlare con Matt: forse così gli farò capire che sono cambiata e che sto per mettermi con un altro.
“Domani sera andrà benissimo, Matt!” scandisco bene le parole per evitare tremolii nella voce e i miei occhi scorrono sui lineamenti magnetici di Lucas, riuscendo comunque a mantenere un’espressione di rancore.
“Ho pensato che magari possiamo andare in un locale che hanno appena aperto, vicino alla stazione, si chiama ‘Dandelion’… che ne dici?” mi chiede Matt, esitante.
La sua proposta riesce lo stesso ad elettrizzarmi, nonostante Lucas che ancora mi tiene per il braccio e mi studia serio. “Uh, si per me va benissimo! Dandelion, hai detto? Un posto nuovo finalmente!”
Matt ride, alleggerendomi il cuore. “Allora ci troviamo alle 10 là?”
Sorrido “Sì. Non vedo l’ora di vederti, Matt. Ho così tante cose da dirti…” gli confido radiosa, con voce appena poco più bassa del normale.
Un attimo di silenzio da parte di Matt, seguito poi da dei saluti che mi ricorderò per sempre. “… Ellie, non sai da quanto ho desiderato che arrivasse questo momento. E ora che manca solo un giorno mi sembra di impazzire. Vorrei essere già lì con te, a tenerti la mano, a... baciarti… Ciao, Ellie, a domani.”
“C-ciao…”
Dio solo sa quanto lo vorrei anche io! Ma purtroppo, colui che mi sta tenendo la mano al momento è Lucas, che mi osserva ancora con cipiglio sorpreso e infastidito allo stesso tempo.
“Ehi non inviti anche me?” mi chiede scherzando. Peccato che io non ne abbia la minima voglia.
“Se vuoi morire…” gli rispondo acida.
Ride “È una cosa che non temo.”

“Che cosa ci fai qui?” gli chiedo stizzita, tagliente al massimo.
“Bè… studio! Frequento anche io questa università!”
Lo guardo esterrefatta. “ Cosa? E da quando?”
“Da sempre. Faccio lettere e non avendo l’obbligo di frequenza vengo poco spesso…” controbatte, cercando di immaginarsi una mia reazione, ma lo prendo in contropiede: semplicemente non rispondo e, riprendendo il cellulare, comincio a scrivere un SMS a Kim per aggiornarla della novità con Matt.
“Se hai finito di tubare con quel tizio puoi finalmente accorgerti che esisto?” mi rimprovera scontroso credendo che io stia messaggiando con Matt, ma io non mi lascio intimidire. “Sono affari miei, chiamo chi voglio e ci parlo per il tempo che voglio. Se tu vuoi dirmi qualcosa fallo ora, così ti leverai subito di torno”.
Lucas mi lascia andare il braccio, portandosi la mano tra i capelli corti, come se fosse sconvolto. “Ma si può sapere che cazzo hai? Un momento stai al gioco e mi lasci fare, quello dopo ti trattieni a stento dall’uccidermi! Tu non sei normale, Ellie!”
Non riesco a rispondere perché la sua affermazione mi ha lasciata parecchio amareggiata: lo so benissimo di stare comportandomi come una malata di mente, ma non  ci posso fare niente. Devo frenare i miei istinti per essere felice, e se questo vuol dire apparire pazza agli occhi di Lucas non me ne importa assolutamente nulla.
“Vieni subito al sodo, Lucas. Tra poco ho lezione” riprendo alla fine, atona, sostenendo i suoi occhi tremendamente seducenti.
Dopo aver tratto un lungo sospiro, sul viso di Lucas ricompare quell’espressione che conosco e temo molto bene, accattivante ma insolente allo stesso tempo. “Ti ho fatto una promessa o sbaglio? Ti riconquisterò… per questo sono qui. Per darti il bacio del buongiorno”.
Senza lasciarmi il tempo di reagire, Lucas mi intrappola la testa tra le mani e nel giro di pochi secondi appoggia le labbra sulle mie, privandomi di ogni volontà. Sono ferma, immobile, creta nelle sue mani: non ho voglia né di allontanarlo, né di ricambiarlo…
Ma è un contatto prolungato, anche se molto superficiale, e basta per farmi ardere completamente dalla testa ai piedi, sommergendomi all improvviso come un ondata di acqua bollente.
È mai possibile che tutto ciò che finora ho costruito con difficoltà sia stato spazzato via da un solo bacio a stampo di Lucas? Tutti i miei propositi, tutta la razionalità conquistata in seguito a lunghi ragionamenti, tutti i miei desideri di felicità, non valgono più nulla a confronto con la voglia che Lucas mi fa venire.
Io sono una che pensa troppo e non vorrebbe farlo; vorrei vivere senza pensieri, senza il timore del giudizio altrui: vorrei vivere come voglio io, ma ciò non è possibile… e soffro. Non voglio ragionare… io voglio vivere.
Tutta questa farsa di voler crescere è semplicemente un tentativo di conformarmi alla società e di trovare in essa un posto senza essere criticata; vista da questo punto di vista, è paura di me stessa… ed è bastato un solo, singolo, castissimo bacio di Lucas a farmelo capire.
Dopo essersi allontanato sfoggia un’espressione talmente dolce e ardente da farmi palpitare, mentre coi pollici mi accarezza le guance arrossate. Sorride alla mia faccia sicuramente sbalordita e mi deposita un altro bacio sul naso, leggero e delicato come quello di prima.
Pensavo che fossero la sua irruenza e la sua passionalità ad accendermi e ad attirarmi come una falena alla fiamma; pensavo fosse il suo agire come me. Invece anche gesti più contenuti, più controllati e morbidi sortiscono su di me lo stesso effetto, se non peggiore.
“Ci rivedremo molto presto, piccola…” mormora al mio orecchio, con una voce provocante piena di promesse.
Ho una sorta di déjà vu nel rimanere immobile mentre Lucas si allontana lungo la strada: come ieri, con Matt.
Ma stavolta è diverso: mentre con Matt provavo gioia nelle mie decisioni, con Lucas provo solo una grandissima, gigantesca confusione che mi destabilizza nel profondo.
Non ho più alcuna certezza… cosa voglio essere?
 
 
 

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Capitolo 5
*** The space between dream and reality ***


Note poco serie
Buongiorno!
Ritorno afflitta da una vacanza da sogno che purtroppo è finita… è stata una settimana indimenticabile: io, lui (e i suoi amici ma erano simpaticissimi *_*) e il mare… aaahhh… ma ora si torna alla vita normale! E mi tocca studiare per il test d’ammissione .____. SIGH!
Ma passiamo alla storia, del resto siete qui per questo mica per le mie vacanze u.u
Mi duole dirlo ma questo capitolo sarà un po’ “triste” per tutte le fan di Lucas… comunque dal prossimo ci sarà la sua ricomparsa… e che ricomparsa!! Basta arrivare a fine capitolo e si capisce perché ;P
E sempre sulla fine del capitolo… ghgh, mi piacerebbe sapere che ne pensate e soprattutto che ipotesi avete avanzato leggendo. Sono queste le cose che mi danno gioia – seee!! – perché se non è contorto non ci piace :D
Grazie a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti, i seguiti, da ricordare, nel quaderno, nel piatto di pasta e sotto il letto!
Passiamo alle recensioni <3 vi adoVo! Spero che abbiate visto tutti l’email che vi ho mandato… anche se ormai è tardi dato che conteneva spoiler di questo cap XD
sciona: Cara! Ahi ahi, fan di Lucas… ti prego, non volermi troppo male >_< ti prometto che verrai soddisfatta anche tu <3 Ma magari chissà questo capitolo ti ha deviato almeno un po’ su Matt…? Fammi sapere <3
Witch_Hazel: Grazie per i complimenti! Se sei fan di Matt allora questo capitlo è fatto apposta per te! Spero ti sia piaciuto! Un bacio
hateful: Wow che onore *_* il tuo primo commento in assoluto è per me >///< Aaah un’ altra Matt-supporter… bene bene! Bè se io non fossi crudele con Ellie la storia non potrebbe esserci :D Ciao!
CherryBomb_: Quanto adoro le tue recensioni kilometriche! Andiamo con ordine *_* Sono contenta che tu sia empatica con Ellie, vuol dire che almeno un po’ sono riuscita a scrivere come volevo! XD Come ti ho già detto il loro passato si svelerà tra poco, se non il prossimo capitolo quello dopo… quindi devi pazientare ancora poco! Sì, tra Matt ed Ellie è stato un colpo di fulmine, ma solo per lui. Anche se non è che è stato proprio fulmine fulmine, diciamo una scossa. L’ha vista e gli è piaciuta, senza innamorarsi subito o cose del genere. Per Ellie ci è voluto mooolto più tempo perché prima ha imparato a fidarsi di Matt… Ahahaha! Se lo scorso capitolo il bacio di Matt ti ha coinvolto così tanto, voglio proprio sapere come hai reagito in questo XD Eh, sul fatto che Ellie è poco furba m’hai sgamato, ho dovuto farlo per dare un senso compiuto a ciò che verrà… comunque la mia misera giustificazione è che voleva fargli capire che aveva un appuntamento con Matt e che quindi lui non aveva più speranze ma il messaggio non è stato ricevuto! XD Ahahaha però vedo che anche il pezzo con Lucas ti è piaciuto… bene bene, sono fiera di me per essere riuscita a confonderti *_* Grazie per i complimenti e scusa per questa risposta sconnessa e non degna di essere definita tale! Un bacio
Black Lolita: Carissima! Oohohohooo i soprannomi sono tornati XD e come con Snowdrops saranno usati, mi sa proprio di sì! :D Eh, sul fatto che Ellie è poco furba m’hai sgamato, ho dovuto farlo per dare un senso compiuto a ciò che verrà… comunque la mia misera giustificazione è che voleva fargli capire che aveva un appuntamento con Matt e che quindi lui non aveva più speranze ma il messaggio non è stato ricevuto! XD Sei fan di Matt, quindi credo che questo capitolo ti piacerà :) Grazie di tutto, un bacione!

Come al solito, un grazie infinito a Kokkyche ha la pazienza di farmi da beta <3 ringraziatela tutti su! Che nonostante fosse in vacanza ha corretto questo capitolo il prima possibile!
Ho detto tutto, sì. Ah, ho fatto una nuova immagine apposta per questo capitolo, è la scena finale… così, mi andava XD (per la serie non abbiamo nulla da fare).
Alla prossima!!
Liz


Capitolo 5 – The space between dream and reality

“E ti ha baciata” conclude secca Kim, anche lei sconvolta dal gesto di Lucas. “Certo che è buffo! Ogni passo avanti che fai con Matt, lo fai anche con Lucas!”
Le annuisco devastata, sentendomi gli occhi umidi e tremolanti.
Anche se io e Matt ufficialmente non stiamo assieme mi sento in colpa per quello che è successo; non tanto per il gesto in sé, quanto per il pensiero che mi ha attraversato la mente mentre Lucas mi baciava: ‘Voglio stare con lui’.
Mi sembra di aver tradito Matt.
Ma soprattutto ora non so più che fare: devo mettermi con Matt nella speranza di dimenticare completamente Lucas o gettarmi tra le braccia del mio maschio alpha?
“Ellie, devi riuscire a reagire a Lucas. Non puoi farti trattare così! Quello lì vuole solo giocare con te… e quando avrà esaurito i giochi ti lascerà.” sospira Kim nel vedermi afflitta e mi carezza i capelli tentando di confortarmi.
“Grazie, sei molto consolante!” la rimprovero, prima di soffiarmi il naso in un fazzoletto trovato per caso nella tasca dei jeans.
Kim mi risponde con un sorriso pieno di pietà. “Bimba, io voglio solo il tuo bene. E Lucas non è bene, perché ti farà soffrire.”
“Cosa ne sai? Magari è davvero interessa-”
“No Ellie, fidati. Ho MOLTA più esperienza di te con il genere maschile e quando uno si comporta così è perché vuole solo una cosa…”
La guardo indispettita, sia perché m’ha interrotto sia perché non ha la minima fiducia in me. Ok, avrò avuto un solo vero ragazzo – durato solamente un mese – ma questo non vuol dire che sono totalmente ottusa in questioni di cuore.
… Mi sto sopravvalutando, vero?
“Concentrati piuttosto su cose migliori. Cioè sul cosa metterti domani sera per far impazzire completamente Matt!” esclama maliziosa, battendo le mani.
Quasi la fulmino con lo sguardo, per tornare poi abbattuta a torturarmi le dita. “A dire il vero non so più se ci voglio andare…”
Ma non appena finisco di pronunciare questa frase, dalla tasca dei miei jeans arriva un beep unito a una vibrazione; lo estraggo dai pantaloni e sullo schermo osservo ‘1 nuovo messaggio da Matt’, indecisa su cosa pensare.
Lo apro titubante, timorosa che il contenuto possa ancora una volta stravolgermi del tutto.
Non vorrei sembrarti impaziente, ma io non ce la faccio più ad aspettare. Ti voglio parlare ora. DEVO averti con me, in questo istante’.
Deglutisco, mentre lo sconvolgimento dentro al mio cuore non fa che confermare la mia tesi: perché dovrei correre dietro a uno da una botta e via – sì, ma che botta! – quando invece posso avere una relazione stabile con Matt?
Rileggo il suo messaggio centinaia di volte in pochi secondi, rimanendo impietrita, mentre Kim si sporge curiosa sul mio telefono per leggere.
“Oh ohhh!” esclama più che entusiasta “Cosa gli rispondi Ellie?”
Ah, è vero, devo rispondergli.
“Che non posso. Ora abbiamo lezione e sai che abbiamo l’obbligo di frequenza!”
Dalla faccia di Kim comprendo che come risposta effettivamente non va molto bene: mi squadra con gli occhi e la bocca spalancati, come se avessi appena detto che Birillo ama la vita.
“…No, eh?” chiedo imbarazzata.
“Decisamente, no.”
“Ma Kim, cosa posso fare? Non mi sento ancora pronta per scegliere!”
La mia amica mi osserva pensierosa per poi dirmi: “Provaci almeno, poi vedi come va. Va’ da lui, senti cosa ha da dirti e poi decidi… E comunque mica vai a sposarlo! Al massimo puoi tornare indietro!”
Come sempre – e non so come, dato che è così frivola – Kim ha ragione. Non devo per forza rispondergli ora, posso chiedergli di darmi del tempo per riflettere. E se poi capisco di aver fatto la scelta sbagliata posso lasciarlo, tornare indietro.
“Allora cosa gli scrivi?”
“Niente, lo chiamo.”
Kim mi rivolge un sorriso soddisfatto e orgoglioso, come un maestro che ha appena capito che l’allievo l’ha raggiunto.
Appoggio tremante il cellulare all’orecchio, fissando un punto impreciso sul tavolo e attendendo impaziente. Quando il “Pronto?” emozionato di Matt fa capolino dall’altoparlante il mio cuore fa un tuffo talmente forte da impedirmi di parlare.
“Ellie?” mi richiama Matt, preoccupato, mentre Kim mi tira degli schiaffi sul braccio per rimproverarmi l’esitazione; la guardo malissimo simulando un ‘Ahi’ con le labbra e poi torno da lui. “Matt! Ciao!” esclamo radiosa “Ho ricevuto il tuo messaggio e…”
“Sono qua fuori, Ellie. Davanti al cancello dell’università”.
Ingoio l’informazione rumorosamente, mentre mi paralizzo agitata. Matt è già qui e sta per dichiararmi i suoi sentimenti… nello stesso punto in cui Lucas mi ha baciata poche ore prima?!
In preda a una nuova frenesia, mi alzo di scatto, afferro la borsa e, correndo fuori dal bar del campus, saluto rapidamente Kim, che mi risponde ridendo.
Mi precipito verso l’uscita dell’università col cuore a mille non solo per la corsa, ma soprattutto per Matt – perché basta anche solo immaginare il suo sorriso per farmi provare un’intensa allegria, ma mai avrei potuto immaginare l’emozione che il suo viso mi avrebbe trasmesso questa volta.
È di schiena rispetto a me e guarda assorto il cielo, con le mani nella tasca della giacca; appena sente i miei passi veloci si gira di scatto, con espressione sorpresa e felice, mentre i suoi capelli corti e scuri si agitano nel movimento. Mi fermo un attimo sul portone, scendendo poi lentamente le scale per arrivare di fronte a lui.
“Ciao Ellie” mormora dolcemente chinandosi su di me, facendomi arrossire.
Chino il capo istintivamente, incapace di guardarlo negli occhi. “Ciao Matt” balbetto torturandomi le mani, su cui all’improvviso sento un calore e una stretta inaspettati: Matt ha posato le sue mani sulle mie, circondandole dolcemente con entrambi i palmi. I suoi occhi mi contemplano silenziosi, quasi in adorazione: mi danno una sensazione piena, fantastica; mi fanno percepire il calore del loro amore.
Capisco di essere talmente cara a Matt che il cuore mi fa male. Posso davvero ricambiare sinceramente tutto questo sentimento?
Mi sento tremendamente sporca.
Solo due ore fa, nello stesso punto da cui Matt mi guarda c’era Lucas, le sue labbra e il nostro bacio; arrossisco violentemente dalla vergogna e dal disagio, senza neanche preoccuparmi che Matt si accorga o no dei miei turbamenti. E infatti sposta una mano sul mio viso – è così calda e confortante, così piacevole, da farmi sfuggire una lacrima. I suoi occhi seguono la scia della piccola goccia stupefatti lungo la mia guancia, per poi tornare prepotentemente preoccupati sui miei.
“Va tutto bene? Perché stai piangendo?” mi domanda delicato.
Scuoto la testa, tremante. “Non sto piangendo.”
‘Sono un essere orrendo’ vorrei dire, ma le parole che mi escono sono ben altre. Sono egoista e meschina: basta una parola dolce di Lucas che mi sciolgo come ghiaccio e decido di voler stare con lui; poi con un solo sguardo di Matt dimentico tutto e voglio lui.
Se lui sapesse cos’ho fatto mi odierebbe e lo perderei per sempre… Kim si sbagliava: ormai non posso tornare indietro. Non posso più concedermelo da quella sera in cui per sbaglio lo stavo per baciare.
L’ho illuso e a questo punto, se decidessi di tirarmi indietro, porrei fine per sempre al nostro rapporto… e non lo voglio assolutamente. Posso immaginarmi una vita senza Lucas – una vita sicuramente meno problematica – ma il solo pensiero di una senza Matt mi opprime il cuore.
È arrivato il momento di scegliere, Ellie. Nell’istante in cui Matt ti dirà cosa prova dovrai essere sicura di te e dei tuoi sentimenti; non puoi permetterti di ferirlo ancora!
Il sorriso di Matt riesce a tranquillizzarmi un po’ e a farmi convincere della mia scelta definitiva. Una volta detto sì, non potrò più ritrattare…
“Ellie” sussurra Matt, avvolgendomi tra le sua braccia e cingendomi così la testa, portandola sul suo petto. Il fruscio dei nostri vestiti a contatto mi dà dei brividi di gioia: siamo talmente vicini… Sento il suo respiro battermi sull’orecchio sinistro con regolarità mentre mi aggrappo alla sua schiena, fremendo.
“Perdona la mia impazienza” continua con voce bassa e terribilmente suadente “… Ma stamattina mi sono svegliato con la voglia di averti addosso, mentre mi prendi e dai sogni mi trascini verso di te”.
Rimango sconvolta dalle sue parole e intanto la mia mente vaga cercando una risposta, ma Matt non ha ancora finito.
“Sono talmente pazzo di te che non sono riuscito a resistere un giorno di più. Da troppo tempo aspetto di poterti dire ciò che provo ormai da anni, e ora che ho l’opportunità non me la lascerò scappare. Tu mi piaci Ellie, e credo di potermi facilmente innamorare di te se me ne darai la possibilità”.
Man mano che procede nel discorso, la sua stretta aumenta attorno al mio corpo: è tremendamente dolce e caldo, ma posso sentire distintamente una leggera volontà di possesso e di desiderio, lo capisco dal battito del suo cuore, dai suoi polpastrelli cauti e vellutati che mi sfiorano da sopra la felpa, dall’incrinatura particolare della sua voce.
Sospiro tremante, il mio intero corpo ormai batte come un unico cuore e brucia come un’unica fiamma. Ma non è solo desiderio fisico come con Lucas… c’è anche quello, però è stemperato da mille altri sentimenti; si confonde e si cela, ma non per questo è meno forte.
Se avrò definitivamente Matt al mio fianco riuscirò ad avere la forza per dire addio a Lucas; e se lui tornerà all’improvviso, come sempre ha fatto nella mia vita, mi troverà preparata per fronteggiare l’uragano Lucas.
“Mi piaci tanto anche tu, Matt. Tanto tanto” gli rispondo infine.
Matt inspira profondamente e rilassa i muscoli, ma lo sento ancora teso nei gesti: mi libera dalla sua stretta per poi ricatturarmi subito, premendo con fermezza le mani sulle mie guance e trattenendo per sbaglio delle ciocche di miei capelli tra le dita.
Velocemente mi tira sé con impazienza e smania, e sospirando preme la sua bocca sulla mia.
Oh, dio.
È una bacio morbido e bollente, pieno di passione: le sue labbra si muovono tra le mie sfiorando e premendo, accarezzando e possedendo.
È totalmente diverso da come me lo aspettavo, ma proprio per questo è decisamente meglio: credevo sarebbe stato tenero, calmo e tranquillo; invece c’è talmente tanto in questo bacio che il turbinio di sensazioni che scatena in me mi fa tremare le gambe. Mi aggrappo istintivamente alle sue spalle, curve su di me, stringendomi al tessuto leggero della sua giacca, legandomi a lui ancora di più.
Ci separiamo ansanti, entrambi completamente rossi in viso; sorridiamo, ridendo leggermente. Mi sento pacifica e serena, come ormai non mi sentivo da quella che mi sembra una vita.
Ancora sotto i miei occhi attenti Matt si porta una mano alle labbra e le sfiora pensieroso, scatenando la mia curiosità. “Che c’è?”
Alza gli occhi su di me, mentre il suo viso si apre in un sorriso malizioso. “Sei buona… hai un sapore molto dolce…”
Ho capito bene? Matt ha appena commentato il sapore… della mia bocca? Arrossisco violentemente per lo stupore, completamente rapita dal suo sguardo… è dolce e felice, ma emana anche una luce strana che non riesco a identificare e proprio per questo mi attrae terribilmente.
Mi prende una mano, dandole un lieve bacio. “Devi tornare a lezione o per oggi puoi essere mia?”
Mi ricordo di respirare non appena percepisco le sue dita spostarmi una ciocca di capelli dietro l’orecchio; mi guarda affascinato, come se non mi avesse mai osservata prima davvero… o forse sono io che non riesco a riconoscerlo, così eccitante.
“A dire il vero dovrei andare a lezione…”. Brava Ellie, scelta giusta da persona responsabile e matura.
O forse no, data la delusione mostrata da Matt… scommetto che se Kim fosse qui mi avrebbe già picchiata! Oggi non ne azzecco una…
“P-però per oggi posso saltarla! Non ne ho mai persa una… posso permettermelo!” mi affretto a dire e subito mi mostra un sorriso di quelli che mi fanno andare il cuore in gola.
“Dove vuoi andare?”
“Mmm… oggi fa ancora un po’ freddo per andare al parco o in centro città. Se andassimo a casa mia?”
Matt mi guarda accigliato. “Casa tua?”
“Sì! Guarda che io sono tranquilla, lo so che non mi salterai addosso!” scherzo allontanandomi da lui, verso la strada di casa.
Lo vedo fremere ed esitare, come se lo avessi appena ferito, ma torna immediatamente sorridente come prima, affiancandomi.
***
“Quindi se dovessi scegliere tra un pomeriggio di shopping e uno passato a leggere… sceglieresti davvero i libri?”
“Certo! Risparmio anche soldi!”
“Pensavo di conoscerti meglio di chiunque altro, e invece certe cose di te mi sorprendono ancora!”
“Bè, in quanto a conoscenza di me stessa, devi ancora battermi!”
Ride, voltando un attimo il viso verso il soffitto, per poi tornare a guardarmi.
Siamo stesi sul letto in orizzontale, uno davanti all’altro; con un braccio Matt fa da cuscino ad entrambi, mentre con l’altra mano mi carezza teneramente dalla guancia al collo con movimenti ritmici e morbidi. Birillo è acciambellato dalla parte opposta del letto e si comporta come se non esistessimo in segno di protesta per la turbata pace.
“E chi è il tuo autore preferito?” mi domanda curioso.
“Mmm… ce ne sono molti, ma il mio preferito è Whitman!”
“Aaah, poesia!”
Sorrido, leggermente imbarazzata. “Sì, bè… trovo ogni sua poesia un capolavoro…”
Matt sorride con dolcezza e gli rispondo di rimando.
“Ora tocca a te, mio caro” esclamo euforica. “Vediamo… preferiresti un pomeriggio di sesso con un modella di Victoria’s Secret… o uno passato con me a… tentare di divertire Birillo?” A sentir pronunciare il suo nome il micio fa scattare la coda e si volta verso di me, guardandomi con gli occhi gialli socchiusi e aria di superiorità, ma è il volto di Matt quello più bello: è di un bel rosso pomodoro, stupito come non l’avevo mai visto.
Rido della sua reazione e gli do un pizzicotto sulla guancia, intenerita dalla sua ingenuità. “Dai Matt, scherzavo…”
“Se… se dovessi scegliere tra spassarmela con tutte le ragazze e restare a casa con te a mangiare una pizza guardando qualche schifezza in tv… Sceglierei sempre te!”[*] risponde all’improvviso, serio e deciso.
Il sorriso mi si spegne sul volto, sostituito da un’espressione assorta e adorante. “Matt…” mormoro emozionata, mentre la sua mano scivola sul mio fianco e mi trascina verso di lui. Il fruscio della coperta riempie l’aria tesa calata tra di noi.
“Io non voglio una modella qualsiasi o costruire relazioni sul sesso e sul desiderio. Quando queste finiscono, cosa rimane? Niente. Sei intrappolato con una persona con cui non hai niente in comune, perché era tutto costruito su fondamenta di sabbia… e so che con te non sarà così. Perché io ti voglio, in ogni modo possibile: non voglio essere solo il tuo ragazzo, ma anche il tuo amico, il tuo uomo…”
Rimango rapita da ciò che ha detto, più che altro perché sta criticando tutto ciò che mi tiene legata a Lucas in qualche modo oscuro; non posso che concordare con il suo discorso mentre brividi intensi e vibranti mi percorrono interamente, provocati sia dalle sue parole che dal suo corpo: la sua mano, il suo respiro, i suoi occhi… in questo momento sento di possederli tutti e di essere posseduta a mia volta da loro. Matt mi sta mettendo davanti i miei stessi sentimenti, e lo sta facendo con un candore tale da sciogliermi la mente.
Che io sia attratta da lui più di quanto pensi? So solo che non riesco a dire di no alla tacita richiesta delle sue iridi chiare, rischiarate da quella luce che ancora non so riconoscere: può essere desiderio, o forse qualcosa di più profondo e potente, talmente forte da farmi frizzare a ogni spostamento della sua mano, tornata a lambirmi il viso.
Mentre ancora mi accarezza una guancia col dorso delle dita si avvicina, in un unico movimento veloce che tuttavia mi appare al rallentatore, tale è la voglia che ho di godere delle sue labbra.
Appena sfiora la mia bocca mi abbraccia con slancio e passione, intrappolando la mia testa tra le sue braccia forti e sicure; mi bacia lentamente per gustarmi a tempo pieno, e così anch’io posso assaporare le sue labbra calde e soffici, i cui movimenti languidi mi provocano tremolii freschi lungo tutta la schiena.
Approfondisce il bacio dolcemente e con un movimento deciso ma tremendamente eccitante comincia ad accarezzare la mia lingua con la sua per la prima volta, stando attento a non fare nulla che anche io non ricambi.
Il sapore di Matt è particolare: è umettato e forte, mi lascia la bocca secca, la mente vuota, le gambe tremolanti. Mi pervade completamente.
All’improvviso percepisco un lieve calore sotto la clavicola, all’attaccatura dei seni: le dita di Matt, forse trascinate dalla situazione, hanno deviato dal loro movimento cadenzato per raggiungere e sfiorare ardite per la prima volta la mia pelle in quella zona. Interrompo il bacio per la sorpresa ma voglio subito riprenderlo, non riesco più a stare senza quelle labbra; tuttavia Matt mi studia ancora confuso, segno che non era un gesto intenzionale, ed è in cerca di qualcosa da dire; vaga sul mio viso, come se su di esso ci fosse scritta la prossima mossa da fare… e probabilmente è così, perché basta che io chiuda gli occhi per farlo riavvicinare.
È dannatamente piacevole sentire addosso il corpo di Matt, caldo ed eccitato, ma nonostante siamo così vicini e le sue mani vaghino incerte lungo i miei fianchi, Matt è lontano. Avverto senza difficoltà la sua passione, ma è come se si stesse trattenendo e fosse troppo concentrato su questo piuttosto che su di me.
Lo allontano, tremando per lo sforzo a cui devo costringermi. “Che hai?” gli chiedo boccheggiante.
“Come che ho?” esclama sinceramente meravigliato, aggrottando le sopracciglia.
Ci muoviamo entrambi mettendoci seduti, mentre gli prendo una mano. “Non lo so… mi sembri distratto, come se ti stessi sforzando”.
“Non mi sto affatto sforzando di baciarti, credimi…”
“Non intendevo questo!” lo riprendo, trattenendo a stento un sorriso a trentadue denti “Piuttosto è come se ti stessi frenando”.
Alle mie parole serra le labbra, in un’espressione di disagio, e non risponde nulla. Cerco di studiare il suo viso per capire cosa sta rimuginando ma non ci riesco, è sfuggente; senza pensarci gli riporto la mano sul mio collo e la faccio scorrere lungo la mia pelle, fino al seno.
Lo vedo trattenere il fiato e tendersi come una corda.
“Non devi avere paura di fare ciò che vuoi” mormoro fingendo di essere calma e sicura e, a giudicare dal suo fremito, devo riuscirci anche molto bene, sebbene io abbia il cuore a mille e la pelle d’oca per l’agitazione.
All’improvviso però Matt si volta e strappa la mano dalle mie, con un gesto brusco che mi lascia attonita e offesa. Mi dà la schiena e si siede sul bordo del letto, rimettendosi le scarpe.
“Scusa Ellie, devo andare. Ci vediamo domani sera alle 10 al Dandelion. Ciao” sbotta infine, uscendo celere dalla stanza e poco dopo da casa mia.
Rimango accovacciata sul letto, incapace di muovermi perché il mio cervello sta faticando troppo per metabolizzare gli ultimi due minuti, mentre Birillo sbadiglia fiacco e torna a dormire.
Ma che cazzo è successo?
Un attimo prima sembra disposto a uccidere per me… quello dopo a uccidere me!
Forse gli fa schifo il modo in cui bacio. Forse gli fa schifo il pensiero di toccarmi.
Forse non si è nemmeno un po’ eccitato, come invece avrebbero fatto tutti gli altri uomini. Forse per questo ha appena scoperto di essere gay.
… Ellie, ma cosa vai a pensare?! Ora Matt è il tuo ragazzo, magari si è solo spaventato perché non vuole correre troppo! Ormai lo conosco così bene da poter confermare quest’ipotesi con prove e valide argomentazioni.
Però non sono in grado di cancellare questo senso di rifiuto e abbattimento che sta rovinando una delle giornate più belle e importanti della mia vita…



[*] J.D. a Elliott (Scrubs)
 




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Capitolo 6
*** Our distance and that person ***


 
Note poco serie
Ehm… mi stupirei se ci fosse ancora qualcuno interessato a questa storia dopo una pausa così lunga ._. Perdonatemi ma non è stata tutta colpa mia. Diciamo che sì, in agosto non ho scritto praticamente niente… ma era estate, avevo bisogno di spegnere totalmente la mente… poi nella prima metà di settembre Word ha deciso di boicottarmi, abbandonarmi da sola senza neanche una motivazione… ebbene, come ho spiegato nell’avviso già cancellato, non ho potuto usare Word per molto tempo, non potevo scrivere, né aprire file… quindi niente scrivere, dato che avevo lo schema della storia su Word con parti già scritte…
Ma finalmente… grazie alle mani magiche del mio ragazzo l’altro ieri Word è resuscitato! *_* Così mi sono precipitata a scrivere e nel giro di due giorni ecco l’aggiornamento. Dovete ringraziare lui e solo lui u_u
Perdonatemi davvero… spero solo di ritrovarvi ancora ^_^’
 
Pooooi volevo dirvi che ho aperto questo sito (http://lizefp.blogspot.com/) dove troverete vari spoiler, in che stadio versa il nuovo capitolo, magari qualche curiosità (se mi girerà…), fateci un salto e fatemi sapere che ne pensate! Ho aperto pure un sondaggio su Lucas e Matt XD
 
Passiamo alla storia và…
Ahahaha! In molte avete pensato che Matt fosse vergine… anche Ellie l’ha pensato! E la verità verrà svelata in questo capitolo… per il resto non so bene cosa dirvi, se non che la fine sarà traumatica (spero *_*), ancora una volta!
Per quanto riguarda il comportamento di Ellie sempre alla fine, nel prossimo capitolo non mancherà l’interrogatorio di Kim, quindi saprete bene tutto anche voi ^^
Invece, per quanto riguarda il passato di Ellie e Lucas, che viene svelato in questo capitolo (a linee moooooooolto grandi XD) ho avuto la malsana idea di fare uno spin-off che vedrà pubblicazione insieme al prossimo capitolo (SPERO!)
Poooi… ah, qui http://i225.photobucket.com/albums/dd207/_sakura_hime_/b38ace12-2bab-4267-8126-32663f85463f.jpgc’è l’abbigliamento di Ellie (I <3 Looklet).
Niente… passiamo ai ringraziamenti ^_^
 
Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto la storia nei preferiti, nelle seguite, nelle “da ricordare”, o semplicemente hanno letto o sono passati di qua :D Fatemi sapere che ne pensate!
 
sciona: Ciao! Bè scommetto che da fan di Lucas questo capitolo non potrà che piacerti :D Ho seguito i tuoi “consigli” (o minaccie XD) e ho fatto tornare Lucas, con le sue solite entrate trionfanti ^^ Spero nonostante l’attesa di ritrovarti ancora, voglio sapere cosa ne pensi *_* un bacione!
CherryBomb_: +Lisa si rimbocca le maniche+ Evviva le tue recensioni chilometriche *_* le adoro! Per questo spero di risentire anche te :(
Eh, non so che rispondere alla tua recensione, se non che hai centrato perfettamente tutti i punti XD Avrai tutte le risposte in questo capitolo comunque, non temere... ma proprio tutte tutte ;) Da come pensi poi io ti vedo come una proiezione di Ellie o_o davvero è impressionante… senza offesa eh, dato quello che le faccio patire! Mwahahaha! :3 Un bacione!
Witch_Hazel: Ahaha! Birillo più che calma e zen applica il concetto “Ok, io non ti piaccio e tu non mi piaci, vediamo di convivere senza darci fastidio! Però quando mi dai la pappa ti voglio bene”, che secondo è molto intelligente. Del resto, chi non vorrebbe fare una vita da gatto! *_* Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se sei una pro-Matt :) un bacione!
Pikky91: Eheheh! Scrivere storie è una mia valvola di sfogo, quindi giù con le cattiverie :3 i miei personaggi devono soffrireeeee! E comunque, non preoccuparti, le tue teorie hanno tutte centrano la situazione, hai azzeccato in tutto XD Mi spiace di avervi fatto aspettare così tanto, spero solo che questa storia ti piaccia ancora ^^ un bacione!
Black Lolita: Carissima! Ahahaha, mi spiace ma qua Mr. Strafigo sta partendo alla ribalta ;) ma non anticipo niente… per quanto riguarda il personaggio di Kim ho cercato di renderla un po’ il “faro nella nebbia” di Ellie, colei che tra tutti è l’unica in grado di usare correttamente l’organo cerebrale XD Sono felice che ti stia così simpatica <3 E ancora una volta avevi ragione, la sera dell’uscita sarà… bè dimmelo tu ^_^ un bacioneeee :*
p.s. i soprannomi compariranno nel prossimo capitolo, per bocca della tua amata ;)
4lb1c0cc4: Ahahah XD e ora dove gira l’ago della bilancia? Sono curiosa *__* comunque, che posso dirti, la prima intuizione di solito è la migliore ;D Sì, adoro le frasi sibilline… perdonami. Un bacione!
 
Ancora una volta, grazie alla mia beta Kokky, come al solito disponibile e bravissima! Shori mi manchi ç__ç
 
Bene, penso di aver detto tutto.
Vado a farmi ancora un po’ di pare su Inception (Dio, quanto amo Nolan!). E ricordatevi il blog :D
Alla prossima!!
Liz
 

Capitolo 6 – Our distance and that person

Manca poco alle nove e mezza e sono di umore decisamente nero, nero come la notte. Nero puro.
Esisterà il nero puro, poi?
Ah, non mi importa: sono troppo arrabbiata con Matt per perdermi in queste sciocchezze!
Neanche la mia immagine riflessa nello specchio che mostra una ragazza a cui io stessa salterei addosso mi rallegra almeno un po’… ed è grave, perché so di essere dannatamente sexy, fasciata in questo vestitino nero troppo corto e troppo leggero e appollaiata su degli stivali altezza coscia gentilmente offerti – mio malgrado – da Kim.
Voglio farlo pentire amaramente per quello che ha fatto, checcavolo!
Passi anche il fatto che ieri Matt sia scappato senza dirmi niente, ma non posso tollerare che non si sia più fatto sentire; solo qualche ora fa si è ricordato della mia esistenza, mandandomi un SMS che mi verrebbe voglia di infilargli su per il… naso: ‘Ti vengo a prendere io alle 9.30’, ecco cosa ha da dirmi Matt in questa situazione.
Non vuole più parlare? Bene, non parleremo.
Ripasso mentalmente gli imperativi di Kim, mia alleata in questa piccola ma piacevole vendetta, tra cui appunto il ‘Parla a monosillabi’; poi ci sono il ‘tieniti in disparte’, ‘non farti toccare/non farti baciare eccetera’, ‘non guardarlo negli occhi’, ‘sii sexy e provocante’.
Mi rendo conto che è difficile pure a parole… ma ha ragione Kim. Non ha senso dargli buca com’era stato deciso nel mio piano originario, anche perché passerei la sera a pensare e pensare… e quando penso troppo, so per esperienza che è male.
Avevo passato le ultime ventiquattro ore a tenere il broncio e a rimuginare su ogni singola parola, su ogni minimo gesto per trovare una qualche spiegazione logica al suo comportamento, ma ancora non ero giunta a una conclusione degna di questo nome.
Matt non è così: lui è dolce e premuroso, e non mi ferirebbe mai.
Proprio per questo sono così incacchiata con lui.
Quando sento suonare il campanello sono talmente sono tesa da saltare per aria come una molla e per poco non crollo dai trampoli che ho ai piedi; vado subito a prendere la giacca e trafelata corro per le scale, stando attenta a non cadere.
‘Ok Ellie. Ci siamo’ penso poco prima di aprire il portone. So già cosa mi aspetta: un Matt cupo e irritato, che a malapena si accorgerà di quanto abbia cercato di farmi bella per lui… Aspetta, aspetta! Io non mi sono fatta bella per lui, ma per vendetta! Lui non si merita niente…
Scuoto la testa per riordinare i pensieri ed esco all’aria fredda della sera.
Trovo Matt appoggiato alla macchina, con gli occhi fissi su di me; cammino verso di lui concentrata sul non cadere dai trampoli, ma sento distintamente il suo sguardo rapito scorrere su tutto il mio corpo, bruciarlo ovunque si posi.
Resisti, Ellie.
Arrivo davanti a lui senza guardarlo in viso, salutando a bassa voce la sua camicia nera così sexy… aspetta cosa aveva detto Kim?
Niente pensieri sconci, altrimenti non sarei riuscita a resistergli.
“Allora andiamo?” sbraito secca, senza aspettarmi una risposta; muovo un passo verso l’altro lato della macchina ma con un rapido movimento di mano Matt mi blocca per un braccio. Un fremito mi attraversa, ma non è per il freddo.
“Ellie, aspetta” mormora con voce roca.
Mi volto verso di lui inespressiva, concentrandomi ancora sui bottoni slacciati del colletto della sua camicia, per non deconcentrarmi dalla mia rabbia.
“Guardami”
Al suo ordine mi viene in mente un altro imperativo di Kim, che sa quanto sono debole di fronte agli  sguardi languidi: non guardarlo negli occhi… Ma né io né Kim potevamo prevedere l’azione di Matt che, chinandosi velocemente, mi intrappola in un bacio senza preavviso.
 ‘Resisti, resisti…’ mi ripeto ma, mentre ancora la mia mente è concentrata in tale proposito, il mio corpo si avvinghia a Matt, infilando le mani nei suoi capelli corti e setosi, intanto che le sue braccia si stringono attorno alla mia vita in modo forse un po’ troppo possessivo.
Devo avere una qualche strana malattia celebrale o magari qualche collegamento cervello-corpo saltato, perché non è possibile – proprio no! – pensare una cosa e fare l’opposto!
Ma non è colpa mia, sono il suo profumo inebriante e la sua bocca a rapirmi completamente! Sono ormai già dipendente da essi e dalle sensazioni che mi provocano, non vorrei lasciarli mai, vorrei crogiolarmi in essi per sempre…
“Scusami per ieri, Ellie” mi sussurra poi a fior di labbra, interrompendo il bacio.
Come risvegliata all’improvviso da un bellissimo sogno, mi ricordo all’improvviso di essere furente con lui: mi allontano squadrandolo con astio e lui mi osserva stupito dal mio cambio di espressione.
“Non te la caverai con un semplice scusa. Mi devi delle spiegazioni, Matt” lo attacco veemente.
Lui china il capo, diventando serio. “Lo so, sono praticamente scappato senza dirti nulla, ma… io con te non voglio correre troppo! Stiamo assieme da neanche due giorni, penso sia normale aspettare…”
“Hai scelto la motivazione più nobile, eh?” continuo scontrosa, spostando lo sguardo altrove.
Matt sospira leggermente spazientito. “Io non ho scelto niente, Ellie! Mi sento così e basta!”
“Ma non è normale per un ragazzo di 25 anni non saltare addosso alla ragazza che gli piace in una situazione del genere!”
Matt esita un attimo, diventando scuro in volto. “Scusami se con te non voglio solo fare sesso” mormora a voce bassa, pietrificandomi.
Vista sotto questa luce sono io quella da biasimare: Matt ha agito nel modo migliore, in linea con la sua indole generosa e dolce, cercando di essere un vero gentiluomo. In quest’ottica la ninfomane sono io... Però questo non lo giustifica dall’essere scappato così rudemente, neanche avesse scoperto che ho la peste nera.
“Potevi anche non correre via così, senza neanche una spiegazione…” borbotto arrampicandomi sugli specchi.
Matt mi appoggia una mano sul viso, mentre sfodera il sorriso che mi piace tanto e manda un tilt i miei ormoni. “Per questo ti chiedo scusa, ma mi hai preso alla sprovvista. Credimi quando ti dico che mi sono dovuto trattenere con tutte le mie forze… ”
Esito un attimo, valutando se mantenere la mia linea di attacco o se arrendermi ai suoi baci. Alla fine è il mio intero essere che mi suggerisce cosa fare.
“Credevo che fossi arrabbiato… Temevo che anche stasera mi avresti ignorato…” ammetto alla fine. Non è per fargliela pagare che mi sono vestita così: è per sentire il suono della sua voce dire che sono bella.
La mano di Matt mi accarezza delicatamente la guancia, facendomi alzare lo sguardo verso il suo: sta sorridendo, dolce e comprensivo come è sempre stato.
Perché ero così arrabbiata con lui? Forse perché aveva mostrato che non può essere sempre buono e gentile?
Eppure questo lo rende più affascinante ora, ai miei occhi…
“Non vuoi proprio capire che tu mi piaci veramente tanto? E che questo va oltre ogni litigio che potremmo avere?” bisbiglia al mio orecchio, come se mi stesse confidando un segreto; il mio cuore manca un battito, mentre le sue braccia mi stringono, ancora una volta.
Adesso, a mente lucida, non riesco più a capire perché mi fossi così irritata: forse perché inconsciamente, sapevo che questa situazione era stata creata ancora una volta dalla mia mancanza di via di mezzo. Però c’è ancora qualcosa che non mi torna.
Comprendo che il non voler correre troppo è in piena linea con l’indole di Matt, ma tutto questo imbarazzo e questa sensazione continua, come se si stesse trattenendo, cosa vogliono dire? È possibile che esternare così i propri desideri lo metta a disagio?
Mentre sono ancora immersa nel calore piacevole delle sue braccia, un lampo mi illumina la mente. E se Matt fosse…?
… No, non può essere ancora vergine. So che prima di conoscermi ha avuto due ragazze… oltretutto Matt è molto carino, quindi dubito che quelle due non abbiano voluto fare niente…
Ma non posso esserne sicura sulla sola base di mie supposizioni. L’unico modo per saperlo è chiederlo, ma sai che gaffe!
Oh, al diavolo! In fondo siamo una coppia e dobbiamo dirci qualsiasi cosa, oltretutto questo è un mio diritto di fidanzata!
Raccolgo tutta la mia sfacciataggine e decido per la via più schietta e dolorosa. “S-senti Matt…”
“Sì?” mormora lui distratto, ignaro dei miei propositi.
“Tu… tu hai mai avuto un rapporto… sessuale?”
Non penso di riuscire a descrivere a parole il volto di Matt: è una di quelle cose che o vedi o non comprenderai mai.
Stupore? Fastidio? Imbarazzo? Confusione?
Credo che la soluzione giusta sia: tutte. Per non parlare poi del colorito.
“Pe-perché hai questo dubbio?”
Oh cazzo. “Ehm… così…”
Matt piega la testa, sconsolato e atterrito. “No, Ellie. Non sono più vergine da un pezzo.”
“Oh”
Non ho la più pallida idea di cosa dire. Devo scusarmi, devo dire che era uno scherzo… che cosa devo fareee?!
Sono talmente impegnata a cercare una soluzione, da non accorgermi che Matt ha alzato il viso e mutato completamente espressione, per questo quando sento la sua voce un improvviso formicolio di sorpresa si diffonde in tutto il mio corpo, attraversato dai suoi occhi improvvisamente liquidi e magnetici, profondi.
“Vuoi che ti dimostri che non sono vergine? Vuoi che ti dimostri che so come comportarmi con una donna?” dice con voce sicura e leggermente impertinente. Non so come sia possibile, ma in questo momento Matt mi pare identico a Lucas, e non so se è un complimento o un’ offesa .
Mentre parla le sue mani scorrono intrepide lungo la mia schiena, scendendo lentamente, alimentando il fuoco che le sue parole hanno acceso; sento il mio corpo aderire al suo e il viso divampare rosso… sto perdendo il controllo.
“Matt…” mugolo in un gemito, incatenandomi ai suoi occhi. Si china su di me, schiudendo le labbra morbide, diventate uno dei fuochi di maggior attenzione.
Impercettibilmente, avvertibile solo per il calore che il tocco mi infonde, la carezza della sua bocca sfiora i miei zigomi. Poi giunto alle orecchie vi deposita un bacio lieve, quasi un sospiro. “Però mi sa che dobbiamo andare a casa tua…” mormora sensuale.
Trattengo il respiro per l’emozione, mentre Matt mi sorride divertito dalla mia reazione sconvolta. “Tranquilla, stavo scherzando! Dai, andiamo, sennò facciamo tardi!”
Sorrido di rimando ed annuisco felice, anche se una vocina in fondo al cuore urla ‘Ma io volevo davvero andare a casa mia!’, ma decido bellamente di ignorarla.
***
Mi chiedo come sia possibile costruire un locale come il Dandelion.
Descriverlo con una parola? Immenso. Bello di sicuro, ma immenso.
Infatti, non appena entro mano nella mano con Matt, mi manca l’aria e ho subito voglia di uscire: nonostante ci sia uno spazio infinito, le persone sono troppe e la calca attorno al bancone non permette neanche di prendere da bere molto facilmente.
Miracolosamente Matt riesce a trovare un divanetto libero al piano superiore e mi fa sedere per alleviare un po’ il giramento di testa; mi bacia la fronte e dice “Vado a prendere da bere”, per fortuna qua sopra la musica non è così assordante.
Rimango così sola a canticchiare la canzone, Celebration, mentre osservo al piano di sotto la pista e tutte le persone che ballano e si dimenano. Decisamente il Dandelion non è un posto per me, dato che odio i posti troppo affollati…
“Ehi principessa! Sei sola?”
Mi giro scocciatissima verso l’essere che sta tentando un approccio e lo squadro da capo a piedi: non è malaccio, però decisamente non è il benvenuto.
“No, sono con il mio ragazzo” rispondo stizzita, sperando che se ne vada di sua spontanea volontà… e invece no, si siede di fianco a me, sporgendosi verso il mio viso in modo disgustosamente sfacciato. “Ma come? E ti lascia qui da sola in balia dei lupi cattivi?”
“Non temere, ho le unghie e mi so difendere”
“Aaah! Allora qui abbiamo una gattina, non una principessa!” dice ridendo.
“Senti, per favore, vattene via…” continuo senza guardarlo e cercando di prendere le distanze, ma lui mi insegue.
“Eddai, non voglio farti niente di male, micina…”
Ok, questo è troppo. “Senti un po’, cazzone! Non sono la micina di nessuno, tantomeno tua! Vedi un po’ di girare fuori dalle palle!” sbraito alla fine, mentre un pizzicore alle mani mi fa venir voglia di tirargli un pugno.
Lui mi fissa sbalordito, per poi assumere un cipiglio arrabbiato che mi impaurisce non poco. All’improvviso mi afferra un polso saldamente, stringendo talmente forte da farmi male. Ma quando torna Matt…?
“Ci sono problemi?” si intromette all’improvviso una voce che mi sa sobbalzare il cuore fino in gola.
È proprio vero che le disgrazie non vengono mai da sole!
Dopo aver visto l’espressione arrabbiata di Lucas per nulla incoraggiante, il tizio decide di andarsene, borbottando qualcosa che non voglio neanche sapere. Ma ormai tutto mi sembra avvenire in un universo lontano, che fa da sfondo alle solo esistenze importanti: me e Lucas. Le voci, le luci lampeggianti, le persone… non sono niente.
Torno in me bruscamente, sentendo Lucas sedersi al mio fianco e allungare il braccio attorno alle mie spalle.
“Ellie! Ma che piacevole sopresa!” dice con voce suadente, catturandomi coi suoi meravigliosi occhi scuri.
“Lucas…” mormoro mentre mi sento sciogliere come cera al fuoco. “Ah… ma che ci fai qui?!” gli chiedo repentinamente appena ritrovo la connessione con le mie facoltà mentali.
Lui alza le spalle con aria annoiata, senza smettere di sorridere. “Mah… ogni tanto vengo qui, è un bel posto. Sei qua da sola?”
“N-no, sono con Matt. È andato a prende da bere” rispondo distratta. È una coincidenza troppo strana questa…
“Ah. Sì, anche io sono qui con un ragazza. Anzi due” mi provoca indicando un tavolo poco più in là dove siedono due ragazze, due biondone da copertina di rivista porno, che hanno visibilmente subito uno spostamento del cervello dalla testa al seno.
“Che squallore Lucas… dove le hai trovate quelle due? Scommetto che non sono neanche in grado di articolare una frase completa…” ribatto ridendo, leggermente infastidita che Lucas si sia ridotto così: mi sembra di essere stata messa nella stessa schiera di quelle due… chissà perché.
“Sei gelosa, eh? Vuol dire che la mia strategia allora ha funzionato”
Lucas si avvicina ancora di più, mantenendo lo sguardo Ellie-attrattivo ed entrando nell’area del ‘molto, molto pericoloso’; mi irrigidisco in un istante, sentendomi arrossire violentemente, neanche fosse la prima volta che sento Lucas così vicino.
“… Che strategia?” domando curiosa, assorta nel suo sorriso così affascinante e rapita dalle sue labbra soffici e calde.
“Quella di baciarti all’improvviso, l’altro giorno…” sussurra con un filo di voce, spostando gli occhi sulla mia bocca.
“Ellie?”
Ci giriamo entrambi di scatto verso Matt, che ci guarda ad occhi spalancati con una birra e una pina colada nelle mani.
***
Non sono mai stata una persona particolarmente fortunata: l’unica volta che ho vinto qualcosa è stato alla tenera età di undici anni, alla lotteria pasquale della parrocchia del mio vecchio paesino, ed era un piatto di plastica dipinto a mano da una qualche vecchietta…
Ma di tutte le serate di merda e stramerda della mia vita, e credetemi sono davvero tante, questa le batte decisamente tutte. E non è che i miei standard siano poi tanto elevati.[*]
“Quello che ha appena detto è vero, Ellie?” mi chiede Matt, con apparente tranquillità, senza accennare a muoversi dalla sua posizione, come neanche Lucas. Possibile che io qua sia l’unica ad essere agitata da morire?
Scatto in piedi prendendo le distanze da Lucas, balbettando nell’attesa di sapere cosa dire. Ma è inutile continuare a mentire… chino la testa, incapace di guardarlo negli occhi.
“Sì… è vero”
Matt si avvicina, posando i due bicchieri sul tavolo davanti a noi. “Non tenti neanche di giustificarti?” dice guardandomi negli occhi.
È furente, lo so; anche se da fuori sembra tranquillo, la sua voce tradisce un’inclinazione a dir poco adirata e… delusa. È questo quello che mi fa più male, quello che volevo evitare: leggere delusione sul suo volto, negli occhi del mio migliore amico e del ragazzo che amo.
“Matt… io… amo te. Non ho giustificazioni per quello che ho fatto, ma è stato l’errore di un attimo! Sai com’è il mio carattere…”
Lui decide di ignorarmi bellamente, dopo aver scrutato la mia espressione affranta per qualche secondo; si rivolge poi a Lucas, stringendo i pugni fino a farli diventare rossi. “E tu… tu che intenzioni hai con Ellie?”
Lucas si risistema seduto, sorridendo beffardo. “Riprendermela, è chiaro”
Matt sembra sorpreso per un attimo. “Che intendi con ‘riprendertela’?”
“Bè… Ellie al liceo era innamorata di me, e io… sono stato il primo ragazzo con cui ha fatto l’amore”
Crack.
Qualcosa dentro di me si spezza, mentre Lucas pronuncia quelle parole che tanto avrei voluto Matt non sentisse mai.
Subito tutti i ricordi di quella volta, una follia momentanea nel ripostiglio della palestra, mi sembrano sporchi, vergognosi; i sospiri, il calore, il leggero dolore, la felicità di quel momento… tutti sembrano una colpa orrenda, solo perché stanno facendo soffrira Matt.
Qualcosa si è spezzato non solo dentro di me, ma anche dentro Matt: riesco a leggerglielo palese sul volto, che si rivolge a me frustrato e amareggiato.
“Matt, ascoltami…!” tento di sistemare la situazione, mi sporgo verso di lui, che però mi guarda con astio.
Oh no, Matt. Non guardarmi così, ti prego. Ti scongiuro non giudicarmi…
Senza dire niente Matt si gira verso le scale e scompare tra la folla, camminando velocemente; appena capisco che se ne sta andando decido di seguirlo, correndo dietro di lui, mentre sento uno sfocato “Ellie!” di Lucas provenire dietro di me.
Io amo Matt, amo lui e i suoi sorrisi, amo la sua gentilezza e il suo equilibrio nei sentimenti… mi faccio schifo per aver anche solo pensato a Lucas in quel modo.
Lucas per me rappresenta il proibito, quello voglio ma non posso; Matt è invece il mio punto di riferimento, il punto saldo della mia vita.
Come posso scegliere?
Sono entrambi due elementi del mio carattere! Non posso scindermi in due…
Ma un motivo per scegliere Matt c’è: io lo amo. Lo amo, ne sono sicura!
“MATT!” urlo appena giunta fuori dal locale, scorgendolo mentre si dirige verso il parcheggio. Lui si ferma, voltandosi verso di me con sguardo indifferente.
“Non so più chi sei, Ellie. Non conosco più il tuo carattere…” mormora distrutto non appena lo raggiungo, con voce rotta.
“Non giudicarmi così Matt. È stato molto tempo fa…”
“E quel bacio allora?!” esclama riscaldandosi “Ora capisco perché tutti questi problemi sul fatto che non ti sono saltato addosso l’altro ieri. Se vuoi un ragazzo che ti veda solo in quel modo allora dovresti andare da Lucas, sono sicuro che lui non esiterà a soddisfarti!”
“Non è così Matt, ti prego ascoltami!”
Cerco di prenderlo per mano, ma stavolta neanche questo contatto basta a calmarlo.
Eppure io lo sento ancora quel piccolo fuocherello così caldo che si accende ogni volta che ci sfioriamo… ma credo che per Matt non sia più così.
“Forse non hai idea di quanto io fossi felice qualche sera fa, quando mi stavi per baciare, fraintendendo le mie intenzioni. Ho capito che non ero l’unico a provare certi sentimenti… ed ero così contento di poterteli finalmente rivelare! Finalmente avrei potuto averti, ed ero sicuro che ci sarei riuscito.  Ma forse mi sbagliavo, e non solo su quest’ultima cosa. Forse mi sbagliava su tutto.”
Il mio cuore manca un battito; Matt sta soffrendo e mi odia, è ferito per colpa mia.
Chiudo gli occhi e nel buio della mia coscienza capisco cosa devo fare. Glielo devo.
“… Anche io” sussurro, provocando in lui stupore. “Quando ieri sei scappato via da me senza dirmi niente mi sono arrabbiata perché avevo capito che tu non eri completamente buono e gentile. Ti avevo idealizzato troppo e quando ho capito che anche tu potevi comportarti in modo sbagliato mi sono sentita disorientata.
Forse mi sono innamorata di un’illusione. Credo di non aver mai amato te, ma l’idea che avevo di te. Per questo quando sei andato contro il mio ideale mi sono arrabbiata… ti ho odiato per questo”
Perché sto dicendo questo? Non è vero! Non credermi Matt!
Quando ho capito queste cose io ero solo… felice. Perché anche tu eri umano come me. Sto facendo tutto questo perché ti sto facendo soffrire per colpa del mio carattere… e non voglio più ferire la persona che amo.
È meglio che una persona come te stia lontano da una come me: io non mi merito tanto splendore.
Dopo aver subito l’ultima ferita da parte mia, Matt mi lascia la mano e lentamente si allontana verso la macchina.
Non sono più le sue braccia calde ad abbracciarmi, ma il vento gelido della notte in cui ho dovuto far ammenda per tutti i miei errori.
***
“Ellie…” la voce di Lucas mi giunge come estranea e nemica. Sento i suoi passi avvicinarsi, mentre mi pulisco il viso dalle lacrime e tento di trattenere i singhiozzi.
“Ellie, non volevo arrivare fino a questo punto…”
“Pensavi che sarebbe stato felice di sapere del nostro passato?!” gli urlo contro all’improvviso, spaventandolo e ignorando il tono triste della sua voce.
È strano vedere Lucas così… indifeso, sembra sinceramente dispiaciuto, tanto che china la testa e si scusa, cosa che mai avrei creduto di vederlo fare.
“Scusami Ellie, mi sono comportato come un verme. È che io ti voglio talmente tanto… io non ho mai smesso di amarti, mai”
Lo guardo diffidente, mentre una lacrima sfugge al mio controllo. “Tu non mi hai mai amato Lucas…” dico con voce tremante.
“Questo è falso” ribatte leggermente stizzito, guardandomi negli occhi. “Sei tu che non mi hai mai lasciato l’occasione di dimostrartelo”
Distolgo lo sguardo, turbata dalle sue parole e dalla sua reazione così tremendamente sincera.
“Tu non hai colpa, Lucas. Se io non mi fossi comportata così… Se fossi stata più onesta con me stessa e più sicura, Matt non si sarebbe arrabbiato così… anzi, agendo da bastardo mi hai tolto un peso dall’anima”
“Mi dispiace, Ellie”  mormora affranto, mentre il suo corpo avvolge il mio in un tenero abbraccio che non ha nulla di erotico o seducente: è un semplice gesto tra due persone che si vogliono bene e si stanno confortando a vicenda. Riesce a farmi sentire meno tesa e così, con le difese completamente abbassate, scoppio in un pianto incontrollato addosso a Lucas, l’ultima spalla su cui mi sarei aspettata di poter piangere.
È un pianto liberatorio, è la mia confessione, è  un momento di crescita, in cui comprendo quanto le relazioni siano delicate: due persone sono costrette stare sulla stessa pagina dello stesso libro, ed entrambe devono essere allo stesso punto delle loro vite, volere le stesse cose. Non possono avere alcun dubbio o paura.
Fa qualcosa troppo presto e puoi rovinare tutto, incasinare le cose. Aspetta troppo e forse sarà troppo tardi.
Ci sono così tante altre variabili dietro ciò che una persona è… bisogna considerare chi si era nel passato, chi si è ora, chi si sarà nel futuro, se si ha il potenziale di crescere come coppia…
Matt, io so che tu sei sulla mia stessa pagina. Il dubbio è… continuerai ad esserlo?
 
 
 
 
 
 

 
[*] Tratto da “Ti ricordi di me?” di Sophie Kinsella 
 
 

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Capitolo 7
*** I’m afraid to forget you ***


Note poco serie
Scusate ma non ho il minimo tempo di rispondere alle recensioni. Solo ringrazio tutti coloro che mi seguono da molto e tutto l’affetto che mi dimostrano capitolo per capitolo, storia per storia, facendomi sorridere di felicità.
Siete i miei Matt <3 (quando si comporta bene, ovviamente XD)
Spero che questo capitolo vi piaccia e mi scuso per il leggero ritardo, ma ormai mi conoscete :D
Al posto di scrivere questa storia, ho ripreso in mano una mia vecchia storia, la prima pubblicata qui su EFP: Snowdrops. Ebbene… senza sapere né come né perché mi sono ritrovata a riscriverla =_= sono stupida, lo so.
Ma mi è venuta nostalgia… chissà magari in questi giorni pubblicherò i capitoli (ri)fatti se non la considererò una cosa troppo stupida XD
Ah, e per lo spin-off Ellie-Lucas mi sa che si deve aspettare il prossimo capitolo o addirittura la fine della storia. Io non riesco a fare troppe cose contemporaneamente… non temete che comunque in questo capitolo verrà svelato tutto. La descrizione più “accurata” la lasciamo a questo fantomatico spin-off XD
Vi ricordo i due canali per essere sempre in contatto con la Liz u_u
http://lizefp.blogspot.com/
http://twitter.com/LizEFP
 
Grazie di tutto, un bacione a tutti e alla prossima!!
p.s. Perdonatemi eventuali errori ma è stato fatto tutto di fretta. Ho letto due volte, ma sono distratta, se ci sono errori segnalatemeli pure che li correggo ^^ scusatemi, davvero!
 
Liz
 
 

Capitolo 7 – I’m afraid to forget you

Apro la porta di casa tremante, facendo tintinnare le chiavi rumorosamente, e solo dopo molti tentavi riesco a sbloccare la serratura. Lucas mi aiuta ad entrare mentre accendo la luce e mi tolgo gli stivali con gesti nervosi, buttandoli per terra.
“Ellie, sei sicura di stare bene?” domanda lui, preoccupato.
No, non sto affatto bene. Ho deluso la persona che amo perché ho un carattere di merda, ed è tutta colpa mia se ora lui mi odia.
Avrei dovuto resisterti, Lucas. Dovevo spingerti via e chiuderti fuori dalla mia mente, ma non sono stata abbastanza sicura e ti ho lasciato via libera, ben sapendo che così mi sarei messa nei guai.
Avrei dovuto picchiarti e insultarti come ho fatto questa sera col tizio che mi chiamava “micina” quando mi hai baciato. Eppure non l’ho fatto.
Perché?
“Sì, non preoccuparti” lo rassicuro, vestendo un sorriso ipocrita che non riesce ad ingannarlo; Lucas sbuffa e sorreggendomi per un fianco mi chiede dov’è la camera da letto.
In un primo momento la sua domanda mi agita non poco, ma subito il ricordo di tutti i miei sbagli blocca ogni altro pensiero. Gli indico tremolante la porta della mia stanza e all’improvviso sento la terra mancarmi da sotto i piedi: Lucas mi ha preso in braccio costringendomi ad allacciare le braccia attorno al suo collo.
Sarà pure un donnaiolo arrivista che stasera ha contribuito a rovinare il rapporto tra me e Matt, ma devo ammettere che ora si sta comportando come un vero uomo. Ho deciso di credere a ciò che mi ha detto prima, cioè che non aveva intenzione di combinare un tale casino questa notte: lo conosco bene, so a memoria ogni sua singola espressione nei minimi dettagli e capisco quando è sincero o no.
Forse si sente davvero in colpa per come sono ridotta…
Mi appoggia dolcemente sul letto e sento i suoi occhi scrutarmi nella penombra, le sue dita esitare un poco sulla pelle del mio viso per poi staccarsi di pochi centimetri prima che io le afferri e di nuovo le porti sulla mia guancia.
Non so il perché del mio gesto, è stato puramente istintivo… tuttavia ancora una volta lo sto facendo, sto trattenendo Lucas nel mio mondo.
Alzo gli occhi verso i suoi e scorgo un sorriso sofferto sul suo volto circondato dal buio. “Come vorrei che tu non fossi arrabbiata con me, Ellie…” mi confida in un sussurro spezzato. Vorrei rispondergli che non lo sono affatto, ma non riesco a trovare le forze: tutte queste emozioni mi hanno debilitato e privato di qualsiasi volontà. Mi limito a mettermi sul fianco, così da poterlo guardare in faccia.
“Mi dispiace talmente tanto di aver provocato tutto questo. È che io non conosco altro modo per farti mia… sono troppo egoista ed egocentrico. Non sono capace di essere romantico, va bene lo stesso? Io non le so dire tutte quelle frasi dolci, che ti fanno arrossire. Non mi viene spontaneo. Non ci posso fare nulla, e questo mi porta molto spesso a ferire coloro che amo. E te prima di tutti”
Il tono basso della sua voce smuove qualcosa nel mio intimo, portando a galla ricordi dimenticati: perché mi ero innamorata di lui così tanto?
Io odio i ragazzi così beffardi e sicuri di sé, eppure Lucas mi aveva rapito il cuore. Cosa vedevo in lui di così bello?
“Non sono arrabbiata con te. Se Matt mi ha abbandonata è stata solo colpa mia e delle mie debolezze. Dovevo mandarti via finché potevo e pensare solo a lui, come avrebbe dovuto essere. Io… quello che ho detto a Matt non lo penso, affatto. L’ho fatto solo perché lui merita una ragazza che lo sappia amare senza remore…” ammetto alla fine, ricominciando a piangere.
Strizzo gli occhi singhiozzando, li sento bruciare e mi fanno male. Lucas deve accorgersene perché li accarezza pulendoli dalle lacrime; poi si appoggia al materasso, avvicinandosi al mio viso.
“Sei una stupida, Ellie. Agisci senza pensare e poi ti penti… pensi di essere una brutta persona, in realtà sei buona e gentile, ma ti lasci guidare troppo dalle tue sensazioni. Non hai vie di mezzo e ti cacci sempre nei casini… per questo mi sono innamorato di te ai tempi del liceo, per questo quando ti ho rivisto così bella, così donna, ma sempre uguale nell’anima, mi sono reso conto di non averti mai dimenticata”
Lo guardo sconvolta, col viso ancora bagnato di pianto, ma lui mi sorride quasi rallegrato. “Non ritiro la mia promessa: tu ti innamorerai di me, ancora. Ma capisco che non è il momento migliore, quindi se per un po’ non vorrai vedermi ti capirò…” “No!”
Mi porto istintivamente una mano sulla bocca, stupita anche io di ciò che ho appena detto e di ciò che sto per dire. “… Non andare. Stanotte, almeno… non voglio stare sola. Possiamo… possiamo essere amici, no?”
Lucas mi guarda interdetto, con gli occhi accesi di uno strano scintillio; la stretta della sua mano attorno alla mia si acuisce un attimo per rilassarsi, come se si fosse arreso.
“Cosa ti aspetti da me, Ellie?” sospira, senza staccare lo sguardo dal mio. Sembra stia… soffrendo.
“Non mi aspetto nulla, Lucas. Non mi aspetto che tu accetti di essere mio amico, di restare qua stanotte…”
Ti prego, Lucas, resta con me.
Ho bisogno di qualcuno che mi faccia ricordare che non sono sola e che nella vita non ho fatto solo sbagli. Va bene chiunque, anche te, purché stanotte io non vada in pezzi così come il cuore mio e di Matt.
Ti prego…
“Va bene” dice alzandosi e spostandosi a cavalcioni sul materasso “Stanotte dormirò con te. Anche se…”
“Se…?” lo incalzo io, curiosa della sua esitazione.
Lucas si blocca nell’atto di sollevare le coperte, pensieroso, per poi sorridere leggermente alla mia domanda. “Anche se mi sarà difficile resistere alla tentazione… Tu sei la mia occasione sfuggita, Ellie, sei il mio sogno proibito” bisbiglia poi, coricato di fianco a me nel letto.
All’improvviso mi ritornano alla mente le parole di Lucas: “Io non ho mai smesso di amarti, mai”.
Il ricordo è un fulmine a ciel sereno e all’improvviso mi sento più sveglia che mai: Lucas avrà detto la verità o stava cercando solo di consolarmi…?
Cazzo… perché devi sempre sconvolgere così i miei pensieri?!
Sento la sua mano bollente appoggiarsi nuovamente sulla mia guancia e tirarmi verso di lui, mentre il battito del mio cuore accelera improvvisamente; percepisco le sue labbra morbide appoggiarsi sulla mia fronte e lasciare uno stampo ardente sulla mia pelle, scendere poi ad sfiorar il profilo del mio viso, in una carezza lenta e rovente fino alla mia bocca.
Mentre la mia temperatura sale vertiginosamente, Lucas esita un attimo su di essa, accarezzandola impercettibilmente ma infondendomi brividi incontrollati… ma si allontana, sforzandosi di sorridere alla mia espressione sconvolta.
“Buonanotte Ellie” bisbiglia mentre le sue braccia mi avvolgono attorno alle spalle in un abbraccio forte e caldo, che capisco essere destinato a durare tutta la notte. Ricambio timidamente la stretta, capace solo di pensare a quanto sarebbe stato meraviglioso se ad abbracciarmi così ci fosse stato Matt.
***
Quando mi sveglio la mattina dopo, subito una fitta di dolore mi attraversa la testa preannunciandomi uno di quei mal di testa epici che mi accompagnerà per tutta la giornata; mi porto una mano sulla fronte e mi sfrego gli occhi, impastati di lacrime, trucco e sonno e mi sporco tutto il palmo.
Un risveglio ottimo.
Ma lo shock più grande è aprire gli occhi e trovarmi ancora stretta al petto di Lucas, ancora beatamente addormentato: durante la notte la sua stretta non si è allentata minimamente, anzi mi ha portato ancora più vicino a lui. Sospirando sistemo la testa tra le sue braccia, ritornando alla posizione iniziale, mentre con una mano mi stringo alla sua schiena.
Socchiudo le palpebre e inspiro profondamente il suo profumo, così diverso da quello di Matt da farmi scappare qualche piccola lacrima.
“Ehi…” mugola all’improvviso Lucas, svegliandosi. Lo sento stiracchiarsi leggermente e lasciarmi un leggero bacio tra i capelli, per poi allontanarmi e guardarmi negli occhi. Anche appena sveglio è tremendamente affascinante…
“Stai un po’ meglio?” chiede preoccupato.
Gli sorrido leggermente, rassicurandolo di sì. Ed effettivamente è davvero così: dormire stretta a lui immersa nel calore del suo corpo mi ha rinvigorito molto. Mi sento più calma, ma non per questo meno triste ed amareggiata. Lucas lo capisce e mi accarezza dolcemente il viso.
“Chissà che ore sono…” balbetto per deviare il discorso, sporgendomi verso il comodino dove tengo la sveglia. Quando leggo l’ora sgrano gli occhi sconvolta.
Oh merda! “Lucas sono le 2 del pomeriggio! La sveglia non ha suonato!” urlo isterica scattando in piedi.
Oh no, ho perso un altro giorno di università!
“Ellie calmati! È inutile correre, ormai la giornata è andata!” cerca di calmarmi Lucas, alzandosi e rincorrendomi per casa mentre corro agitata. Mi blocca per una mano e ridendo mi ripete di fermarmi.
Lo fisso imbronciata e un po’ scocciata di aver perso così una giornata, ma alla fine il suo sorriso contagia anche me e ci troviamo come due stupidi a ridere mentre Birillo trotterella miagolando reclamando la pappa.
“Forse è meglio fare colazione non credi?” suggerisce Lucas, mentre sto soddisfacendo i desideri del micio.
“Colazione? Direi pranzo… o forse merenda!”
Lucas ride di gusto. “Hai ragione, direi che un bel panino ci sta tutto!”
Annuisco e apro il frigorifero, tirando fuori formaggi e salumi.
“Lascia fare a me!” proclama Lucas tronfio, rimboccandosi le maniche. Lo squadro sorpresa e divertita, e anche lui si accorge della mia espressione poco convinta. “Cosa c’è? Guarda che i miei panini sono fantastici e famosi in tutto il mondo!”
Scoppio a ridere e mi siedo al tavolo, osservandolo mentre prepara la nostra colazione/pranzo/merenda.
Mentre mangiamo ci troviamo a chiacchierare del più e del meno, ridendo per ogni minima cosa e ricordando i tempi del liceo: è facile parlare con Lucas, mi sento leggera e spensierata, anche se in ogni pensiero una vocina sottile mi ricorda cosa sento veramente.
‘Come vorrei che Matt fosse qui’. Pur essendomi rassegnata alla sua assenza, provo un dolore sordo nel cuore, come una frattura che, sia pur guarita, duole ancora di tanto in tanto. [*]
“Ti senti meglio ora, vero?” mi chiede Lucas all’improvviso, rischiando di farmi soffocare con l’ultimo boccone di panino.
Annuisco lentamente, arrossendo imbarazzata. È vero: se non ci fosse stato Lucas probabilmente ora sarei a deprimermi in un angolo buio…
“Grazie, davvero. È bello averti… come amico” ammetto alla fine.
Lucas esita un attimo, evidentemente ferito dalle mie parole che risultano essere un rifiuto di tutte le sue avances. Il sorriso triste che compare sul suo volto mi fa sentire un po’ in colpa, ma se c’è una cosa che ho imparato in questa storia è essere schietta e sincera, senza farmi mille viaggi mentali cercando di analizzare tutte le possibilità del caso.
È una cosa impossibile. A un certo punto la scelta va fatta, anche se così si chiudono infine altre possibilità… ma non sempre questo è un male.
Proprio mentre Lucas sta per dire qualcosa, suona il campanello alla porta, facendomi balzare il cuore in gola.
Oh merda. E se fosse Matt, venuto a fare pace, e mi trovasse così con Lucas? O peggio… se fosse Kim?!
Cammino titubante verso la porta, avvicinando l’occhio allo spioncino: come temevo si è avverato il peggio. È Kim.
“Lo so che sei in casa, bimba!” urla da dietro la porta. Apro la porta e chiudo gli occhi, preparandomi all’arrivo dell’uragano.
“Dio santo, Ellie! Ma cos’hai combinato ieri sera?!” esordisce senza neanche salutarmi, entrando in casa mia come un lampo. “Non sei venuta a lezione, ma soprattutto non mi hai nemmeno chiamata! Mi sono preoccupata, sai? Così sono passata dal negozio di Matt, e indovina lui cosa mi ha detto?”
“C-cosa?” mugolo impaurita.
“Che non state più assieme!” esplode alla fine,agitando le braccia in aria. “Come cavolo è potuto succedere?” chiede retorica dirigendosi verso la cucina e, a sua insaputa, verso Lucas.
“Ah Kim, prima di tutto devo dirti che…” troppo tardi: Kim guarda ad occhi sgranati Lucas, che la saluta anche lui intimidito. “Oh. Mio. Dio.” sibila lei, trattenendosi per poi rivolgermi uno sguardo assassino. “Eeeellie?!”
“Ti posso spiegare tutto Kim, non è come sembra!” cerco di giustificarmi ma non mi sta già più ascoltando.
“Dobbiamo parlare Ellie, e Mr. Strafigo non è compreso nel pacchetto. Mandalo via!” mi ordina categorica. Sposto lo sguardo su Lucas che annuisce e corre come un lampo a recuperare giacca e scarpe; nel giro di un minuto già è scappato via lontano dalla furia Kim. Beato lui!
Kim si siede dove prima c’era Lucas e mi guarda, notevolmente più calma. “Spiegami, Ellie”
Deglutisco nervosa e comincio a torturarmi le mani, a disagio. “Matt… ha scoperto che ho baciato Lucas. E sa anche che lui è stato il primo ragazzo con cui sono andata a letto. Si è arrabbiato, io gli ho detto delle cose orribili e se n’è andato. Lucas mi ha portato a casa e mi ha consolata, è romasto a dormire qui, ma non abbiamo fatto niente!” confesso in un soffio, aspettandomi una pioggia di rimproveri, che però non arrivo.
Apro gli occhi e trovo Kim a fissarmi stupita. “… Tutto qui?”
Rimango sorpresa della sua reazione minimalista. “Bè… sì”
“Momento, momento” temporeggia lei, facendo ordine nei pensieri “Tu e Matt vi piacete da due anni, finalmente vi mettete assieme e dopo qualche giorno vi lasciate per un bacio dato prima della vostra storia e per una notte di sesso risalente all’ante guerra?”
Detto così sembra una cosa senza senso.
Non si può neanche dire che Kim sbagli qualcosa nel ragionamento… non ho la minima idea di come reagire, non riesco neanche a muovermi: vago con lo sguardo perso nel vuoto, con la mente piena di domande senza senso.
Kim sospira sconsolata e si tira uno schiaffo sulla fronte. “Santo cielo, sapevo che eravate messi male, ma così tanto…! Voi due avere bisogno di cure, non sto scherzando!”
“Ma Kim io ho tradito la fiducia di Matt! Lui mi credeva una ragazza seria, e invece scopre che un attimo prima di mettermi con lui ho baciato il mio ex più importante!”
“Effettivamente il bacio potevi anche evitare di confessarlo, ma non credere che lui pensasse che tu fossi una suora santa! Con qualcuno dovevi pure averla persa la verginità!”
Scuoto la testa contrariata. “Non capisci. Matt è rimasto deluso perché ho baciato Lucas mentre avevo una mezza storia con lui. Il fatto che Lucas sia il mio primo ragazzo non è importante, però aggrava la situazione! Anche se lo amo l’ho ferito per colpa del mio stupido carattere del cazzo!” sbraito, mente sento gli occhi bruciarmi per le lacrime impellenti.
Kim si alza per venirmi vicino e mi abbraccia dolcemente, impedendomi di crollare ancora una volta. “Sei una sciocchina Ellie. Posso già immaginare le parole che hai detto a Matt per allontanarlo… ma non capisco perché vuoi punirti così tanto. Non hai fatto niente di male, mai. Non ti rendi conto di quello che state facendo? Vi state arrendendo entrambi senza nemmeno chiarirvi. Al posto di spiegarle a me queste cose, valle dire a lui!”
Le parole di Kim mi colpiscono come un pugno, come svegliandomi da un lungo sonno durato anni; ricambio il suo abbraccio commossa, riuscendo a calmare l’istinto di piangere. Non voglio perdere Matt, né come amico né come fidanzato. Non voglio dimenticare il suo viso e il suo sorriso, né pensare con rammarico ai bellissimi momenti passati assieme.
Non voglio pentirmi di essere stata felice e di non aver neanche lottato per continuare ad esserlo.
Forse non sono la persona adatta a lui e non lo merito neanche; forse non mi vorrà più. Ma almeno potrò dire di averci provato e in quel caso non mi peserà ridiventare ancora una semplice amica.
“Hai ragione Kim. Non posso permettermi di lasciarlo andare così… Questo è il momento giusto per mettere tutto a posto: ho già chiarito con Lucas, ora tocca a Matt!”
Kim mi allontana e mi guarda stupita me trapelando orgoglio dagli occhi. “Così si ragiona Ellie! Però anche Teddyman avrebbe bisogno di una bella strigliata, arrabbiarsi così per un bacio senza neanche la lingua…!”
“T-Teddyman?” balbetto trattenendo una risata.
“Sì, perché Matt è tenero e snuffioloso, però ha il cervello di un peluche”
***
Sono stata poche volte a casa di Matt e non mi è mai piaciuto andarci. Il motivo? I suoi coinquilini, Andy e Tom.
Due ragazzi simpatici quanto vuoi, ma tanto tanto tanto invadenti; non so come faccia Matt a conviverci, io do di matto dopo un solo pomeriggio in loro compagnia.
Sto pregando che non siano in casa perché con la loro presenza chiarirmi con Matt sarebbe praticamente impossibile…
Giungo davanti al condominio tremante, sudando freddo e con la bocca secca; il cuore mi batte in gola come un tamburo impazzito e mi stordisce, impedendomi di controllarmi.
Calmati, Ellie. Non è difficile.
Citofono, scale, porta. Matt, spiegazione, augurato lieto fine.
Costringo la mia mano a schiacciare il bottoncino del citofono e attendo, sperando di non esplodere nell’attesa.
“Sì, chi è?” la voce metallica di Andy mi fa crollare totalmente i nervi, spargendo l’adrenalina in tutto il mio corpo.
“S-sono Ellie… devo parlare con Matt…” bofonchio impacciata, desiderando solo un bicchiere d’acqua fresca.
“Ciao Ellie! Sali, Sali pure!” esclama lui tutto eccitato.
Salgo le scale ripassando mentalmente il discorso preparato mentre venivo e alla fine busso alla porta dell’appartamento; mi apre sempre Andy, salutandomi calorosamente con due baci sulle guance a cui rispondo a stento.
“Dio, grazie Ellie per essere venuta a parlare con Matt. Da ieri sera è diventato insostenibile! Non riusciamo a starci assieme per più di cinque minuti, ti viene voglia di spararti un colpo in testa!”
Sorrido fiacca per l’inversione delle parti e mi faccio guidare fino alla stanza in Matt è chiuso.
Forza e coraggio, da qui ha inizio la tua felicità.
Fidati di quella piccola voce nella tua testa che dice “Non sarebbe bello se…” e poi fallo.[**]
 
 
 

[*] Cit. Tracy Chevalier
[**] Cit. Duane Michals
 
 
 

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Capitolo 8
*** Flare ***


 

 
Note poco serie
HOLA :D Chi non muore si rivede, eh?! Ehehe… temevate il peggio (o il meglio, spero di no però XD) e invece eccomi qui, dopo un mese e poco più con un nuovo capitolo :)
Un po’ cortino forse sì… ma che capitolo :D Perché finalmente Matt ci svelerà chi è veramente u_u
Cioè. Era il vero Matt anche nei capitoli prima, eh. Solo che c’era questa “piccola” parte del suo carattere che si risveglia solo con Ellie che gli causava un po’ di problemucci.
Comunque, spero che vi piaccia la piega che sta prendendo la storia. Ma due capitoli ancora e anche le vicende di Ellie avranno fine, almeno credo. L’intenzione è quella, anche perché quanto si può tirare avanti il “solito triangolo”?
 
Non risponderò alle recensioni dello scorso capitolo, ma sappiate che vi ringrazio davvero tanto per tutto l’affetto che mi dimostrate, sopportando i miei IMMENSI ritardi… GRAZIE!
Ma ora grazie a quella figata che è il “rispondi alla recensione” potrò sproloquiare anche nei commenti… Evviva!
 
Ne approfitto per ricordavi l’esistenza di:
http://lizefp.blogspot.com/
http://twitter.com/LizEFP
E per dirvi che ho iniziato una “nuova” storia (a dire il vero è la riedizione della mia prima ff, Snowdrops). Se vi fa piacere, la trovate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=603104&i=1
 
Grazie di tutto, un bacione a tutti e alla prossima!!
p.s. Perdonatemi eventuali errori ma è stato fatto tutto di fretta. Ho letto due volte, ma sono distratta, se ci sono errori segnalatemeli pure che li correggo ^^ scusatemi, davvero!

nota: Flare è la traduzione del termine astronomico "brillamento" che indica una violenta esplosione di calore e fuoco in una stella. Immagino che il collegamento con gli avvenimenti del capitolo sia ovvio :P

Liz
 
 

Capitolo 8 – Flare


Giro la maniglia e entro nella stanza, illuminata solo dalla piccola abat jour sulla scrivania e nella cui aria c’è una canzone a basso volume, Disintegration. Matt è steso sul letto, ma appena mi vede scatta in piedi sconvolto della mia presenza.
“Ellie? Che diavolo…”
“Aspetta, Matt. Ascoltami ti prego. Ti racconterò tutto, ma tu promettimi che dopo mi perdonerai, o almeno ci proverai. Ti scongiuro, fallo per me” gli dico subito, raccogliendo tutte le forze.
Matt mi osserva interdetto e con sguardo triste, ma poi annuisce.
Mi siedo sul letto e lo invito a fare lo stesso; gli prendo la mano, faccio un respiro profondo e mi preparo a mettere a nudo la mia anima.
“Ti racconterò tutta la storia, fin dall’inizio, ai tempi del liceo. Anche allora Lucas era tale uguale a com’è adesso: sbruffone e pieno di sé, donnaiolo già a quei tempi; lo odiavo e sicuramente ero ricambiata. Però in quarta siamo capitati vicini di banco e ho imparato a conoscerlo, come ragazzo dal carattere forte, deciso e orgoglioso, ma anche comprensivo e dolce all’occorrenza. Logicamente mi innamorai di lui follemente, come mai prima mi era successo, ma a lungo non ebbi il coraggio di dichiararmi.” Mi fermo perché percepisco Matt fremere e osservo i suoi lineamenti contrarsi, come se si stesse trattendo dal correre da Lucas e dargli un pugno sul naso. Chiudo gli occhi e continuo. “Lucas aveva miriadi di ragazze e non volevo essere una tra le tante… avevo paura. Per un anno rimasi in silenzio, ma poi in quinta non ce la feci più. Stavamo facendo educazione fisica e il professore ci aveva mandati nel capanno degli attrezzi a prendere gli ostacoli per la corsa, ma era un vecchio sgabuzzino e rimanemmo chiusi dentro…” esito un attimo, temendo la reazione di Matt “Non dicemmo niente, neanche una parola: venne quasi naturale fare l’amore.”
Scruto i suoi occhi in cerca di una qualche reazione ma lui mi osserva immobile, come se non stesse pensando a nulla, e questo mi amareggia un po’.
“Solo dopo mi accorsi della follia che avevo fatto: era diventata una delle tante… a partire dal giorno dopo tagliai completamente i rapporti con lui. Mi feci cambiare di posto, non rispondevo più ai suoi messaggi, non uscivo se c’era anche lui. Poi il liceo finì, incontrai altri ragazzi, ti conobbi e lo dimenticai… ma ora che l’ho visto… io non lo amo più, ne sono sicura, perché il mio cuore ora appartiene a te. Però… il desiderio s’è un po’ riacceso. Il mio corpo ha reagito ai ricordi che avevo di lui, mi sono chiesta cosa sarebbe successo se fossimo tornati come al liceo… io era solo tanto confusa, ma sul fatto che io ti amo… non ho mai avuto dubbi.
Le cose che ti ho detto fuori dal Dandelion non sono vere per niente, neanche una. Io amo te, i tuoi pregi e i tuoi difetti. Soprattutto questi ti rendono mille volte più caro a me, perché posso capirti, sei come me e sbagli, ti lasci guidare dai sentimenti.”
Anche alla fine del racconto Matt continua a guardarmi serio con la bocca serrata.
“Perché allora mi hai detto quelle cose?” chiede con tono piatto.
Esito un attimo, intimorita dalla sua reazione. “I-io volevo allontanarti perché non volevo ferirti ancora di più. Io non ti merito, ma ora sono qui perché non voglio causarmi altri motivi di rimpianto. Dovevo chiarire la situazione con te e…”
“Non so più cosa pensare Ellie” mi interrompe lui, sospirando afflitto
No, no, lacrime non arrivate vi prego. Non ora.
“Solo… solo dimmi che hai capito e che vuoi che siamo amici. Mi basta questo…”
Gli occhi di Matt si fanno più sottili, illuminandosi di una luce strana. “Vuoi dirmi che sei venuta fino a qui solo per essere mia amica?”
Non faccio in tempo a rispondere: Matt mi afferra per un polso e con un gesto fluido e veloce mi trascina tra le sue braccia, intrappolandomi sul suo petto con forza.
“Ellie… io ho sbagliato, ma  sono impazzito di gelosia e non ci ho visto più. Tu sei la ragazza di cui mi sono innamorato: pasticciona, indecisa e impulsiva… È stato un giorno infernale senza di te. Crei estrema dipendenza, lo sai?…”
Sorrido di felicità mentre ricambio la stretta attorno alla sua schiena, facendomi cadere con lui sul letto.
“È tutto a posto ora vero?” sussurro con voce spezzata a pochi centimetri dalle sue labbra. Sono così certa di sentirmi rispondere affermativamente che il sospirare di Matt e il suo sollevarsi da me mi lasciano a dir poco pietrificata.
Dov’è il dolce suono di un sì nelle mio orecchie? Perché il suo viso è contrito ed evita di guardarmi?
“Non lo so, Ellie. Forse è meglio separarsi” taglia lui.
“Cosa?” mi esce subito con voce stridula.
Matt sbuffa ancora una volta, voltandosi verso un punto imprecisato lontano da me. “Io voglio stare con te Ellie, ma è chiaro che tu non sei ancora decisa sui tuoi sentimenti. E io voglio che tu stia con me perché è la cosa che più vuoi al mondo. Abbiamo sbagliato a metterci assieme così”
A sentire queste parole comincio a sentirmi male: ho nausea e il cuore batte all’impazzata, mentre un fastidioso sudore freddo mi imperla la fronte e delle lacrime calde mi bruciano gli occhi.
Non sta succedendo davvero…
“Mi sono arrabbiato perché ero geloso e invidioso” continua senza guardarmi “Perché avevo compreso che per te non ero l’unico. Ma ora ho capito. Basta trattenermi e fingere qualcosa che non sono”
All’improvviso alza i suoi occhi verdi screziati verso i miei, attirandomi come miele, mentre un sorriso ammagliante e sensuale che mai avrei immaginato su di lui mi investe come un’onda in piena; si avvicina si nuovo a me, appoggiandosi sul materasso con le braccia oltre il mio corpo e costringendomi ad annegare confusa nelle sue iridi socchiuse.
“Ti lascio Ellie… ma solo per poterti riprendere. Ti conquisterò totalmente e così sarai solo mia.”
Sento il respiro farsi sempre più pesante man mano che Matt procede nel discorso e si avvicina  a me: la sua voce roca e bassa, così provocante e piena di passione mi sta facendo tremare le gambe; se fossi stata in piedi sarei sicuramente crollata sotto la carica di ormoni risvegliatisi nel mio corpo.
“Cosa…? Vuoi dire che adesso mi farai la corte?” chiedo trattenendo un sorriso, meravigliandomi io stessa della mia lucidità di parola.
Matt sorride, gustando le mie labbra che si muovono con gli occhi come fossero un frutto succoso e maturo.
“È così, no? Tu non vuoi un bravo ragazzo che aspetti i tuoi voleri mentre ti legge una poesia, non vuoi che io con te vada cauto. Tu vuoi che io ti prenda e ti imponga i miei sentimenti con forza e decisione… Se è così, va bene. Basta fingere di essere un bravo ragazzo.”
E come se finora si fosse sempre trattenuto, Matt si precipita sulle mie labbra, agguantandole e facendomi gemere per la sorpresa. Mi fa scivolare sotto di lui sul letto, e sento mancarmi il fiato quando il suo corpo si posa completamente sul mio.
Decisamente, questo non è il Matt che ho sempre conosciuto: si muove nella mia bocca con urgenza e sentimento, chiedendo subito in modo sensuale e allo stesso tempo gentile l’ingresso per la sua lingua; cedo sospirando sotto il suo massaggio deciso e possessivo, sentendolo finalmente completamente libero da ogni pensiero o freno. È questo il vero Matt?
Un lampo di lucidità irrompe nella mia mente: e se avesse sempre mentito? Se in realtà… fosse arrogante e sfacciato come Lucas?
“Matt” la risolutezza nella mia voce blocca i suoi movimenti, facendogli alzare il viso verso il mio. “Tu… sei così? Voglio dire… la tua gentilezza, la tua dolcezza, il tuo impaccio… erano finzione? ”
Lo guardo leggermente spaventata ma sul suo viso compare il suo solito sorriso dolce e gentile. “Ellie, Ellie… tu senza preoccupazioni non riesci a stare, vero? Ma certo che non erano finzione…”
“E allora perché ti trattenevi quando mi toccavi, quando mi baciavi?” lo interrompo alzando la voce.
Finalmente sono riuscita a chiederglielo… ma temo la sua risposta.
Lui appoggia la fronte sulla mia, chinando gli occhi e raccogliendo le forze. “Perché io ti voglio troppo. Il mio amore è in realtà possessivo ed egoista, e avevo paura che mostrandoti l’irruenza dei miei sentimenti ti saresti spaventata, come ne ero spaventato io” mi rivela con grande sforzo.
“Eh?” chiedo incredula.
“È così, piccola. Ogni tuo gesto, ogni tuo bacio, ogni parola scandita dalle tue labbra mi facevano impazzire; non mi era mai successo finora di sentirmi così, e ne avevo paura perché sono emozioni che cozzano con il mio solito carattere.  E ti volevo, ti voglio ancora talmente tanto da quasi soffrire… Tu non sai quanto io ti desideri.”
“Fermo Matt” bisbiglio col cuore in gola, non riuscendo bene a capire il suo discorso. “Quindi… in cosa saresti diverso da Lucas?”
Alla mie parole sul suo viso compare un’espressione ferita ed amareggiata: Lucas deve stargli davvero sulle scatole…
“È semplice, Ellie. Perché l’unica che mi abbia mai fatto sentire così perso… sei tu. L’unica che io ho mai davvero desiderato è qui davanti ai miei occhi”
Trattengo il respiro per l’emozione e lui si china nuovamente su di me, per baciarmi ancora così lentamente da mozzarmi il fiato come faceva il “vecchio” Matt. Ma stavolta è diverso: è lui, col suo sapore, i suoi movimenti dolci e le sue labbra carnose… ma quella nota stonata, quell’agitazione che sentivo in lui ogni volta che mi toccava erano svanite. Ora è libero di amarmi come vuole.
Il suo amore è più profondo di quanto avessi mai pensato: posso sentire la sua gelosia e il suo attaccamento verso di me nel suo bacio delizioso ma asfissiante, bello da annebbiarmi la mente talmente tanto da non farmi neanche accorgere che le sue mani – stavolta non caute e timorose – si sono nel frattempo insinuate sotto la felpa ad accarezzarmi la schiena in gesti continui e ripetitivi, prima a fior di pelle, poi più calcati e sentiti.
Il suo sapore  e le sue parole mi ha completamente inebriata, non mi fermo a pensare neanche quando solleva felpa e maglietta con un gesto unico e veloce.
“Matt…” mormoro soltanto, quando ci separiamo un istante per riprendere fiato e non morire in quel bacio così pieno, così vero. Piego le gambe, accarezzando le sue, aspettandomi subito di continuare il bacio: ma Matt rimane lontano, mi guarda sorridendo eccitato. È una visione che mi fa salire la temperatura vertiginosamente.
“Ho un largo vantaggio su quel Lucas al momento e penso sia meglio mantenere la distanza…”
Torna a baciarmi impetuoso, mentre le sue dita scorrono sul mio ventre lasciando lividi infuocati. Gemo tra le sue labbra quando le sento posarsi infine sui miei seni, coprirli completamente con entrambi i palmi, massaggiarli dolcemente.
La bocca di Matt scende sul mio mento, sulla mia gola, in mille baci lenti e gustosi, accendendo il mio corpo come un tizzone ardente: sono fuoco sotto le sue labbra, creta tra le sue mani calde. Non rispondo più di me stessa.
“Matt…” mugolo quando raggiunge la mia clavicola.
“Ellie, sei… bellissima…” La sua voce è roca ed affannata, probabilmente anche lui è quasi allo stremo. Con le dita solleva cautamente la stoffa del reggiseno, per poi scendere con le labbra a solleticarmi la pelle appena scoperta e i punti più sensibili, facendomi impazzire.
Quanto ho voluto che Matt mi prendesse così, senza esitare, senza aspettare sempre un mio consenso. Ora mi sento voluta, sento che mi desidera anche fisicamente, ed è una sensazione fantastica…
Sento che ora è felice di amarmi senza più freni.
Puoi essere egoista e possessivo Matt, mi vai bene lo stesso… hai anche tu dei difetti, ma se questo è l’effetto che hanno su di me possono essere decisamente interpretati come pregi… e sento anche un altro pregio premere sul mio bacino, lì dove i nostri corpi si toccano per la prima volta nei punti più intimi.
Sorrido compiaciuta e un po’ imbarazzata, mentre la sua bocca mi assaggia e gusta con devota concentrazione; le sue mani nel frattempo mi hanno dolcemente costretto a portare le braccia all’indietro, sopra la mia testa, trascinando in alto la felpa e intrappolandomi in essa i polsi come fosse un paio di manette, in una posizione che mi lascia completamente sotto il suo controllo.
Alla fine Matt si alza dal mio seno, sollevandosi fino al mio viso per guardarmi attentamente negli occhi; nei suoi riesco a vedere passione, ma anche adorazione: lui mi ama completamente ed incondizionatamente e so che prima o poi riuscirò a mettere da parte la mia stupida attrazione per Lucas per potermi dare completamente a lui.
Percepisco la sua mano destra scorrere lungo il mio braccio e poi sul mio corpo, infondendomi scosse elettriche sotto la pelle, ma non stacco gli occhi dai suoi neanche quando sento i suoi polpastrelli chiedere il permesso di infilarsi sotto la stoffa dei miei jeans.
“Lasciati andare, piccola… ci penso io a te”
L’ultima cosa che vedo è Matt mordersi le labbra carnose, prima di abbandonarmi totalmente al suo tocco e al piacere che è in grado di darmi.
***
La faccia di Kim il giorno dopo, mentre le racconto cosa è successo, è impagabile.
“Fammi capire bene… Tu e Matt vi siete lasciati, ma solo perché così lui può conquistarti davvero e farti dimenticare Lucas… E per farlo ti…?!”
“Shhhh! Zitta!” le impongo agitandomi.
“In pratica vuole farti dimenticare Lucas facendoti capire che anche lui a letto ci sa fare, senza però farti sentire costretta dal peso di una relazione che non sei sicura di volere appieno… Però! Bravo Matt, lo pensavo più farloccone…”
“Mah, non so. Penso che ciò che è successo ieri sia dipeso anche dal fatto che eravamo entrambi allo stremo, trascinati dalla situazione… Sai, soli in una stanza buia… Non credo che il suo modo di corteggiare sia… sia…”
“…Masturbarti tutti i giorni?”
“KIM!!!” urlo spazientita, mentre la vergogna sale fino ai capelli.
“Cosa c’è…?! Ho detto solo la verità!” ride lei, sicuramente divertendosi un mondo. “Dai, se non altro la situazione si è in parte risolta… è più incasinata di prima, perché avere sia Matt che Lucas a farti le moine sarà una dura prova di resistenza, ma almeno avete fatto pace… e che pace…”
“La vuoi smettere Kim?! E poi io ho già chiarito con Lucas che non potrò mai amarlo…” sbraito aprendo la porta dell’ aula dove il professore è già entrato.
“Sarà, ma secondo me non l’ha capito molto…”
La guardo interdetta, sperando con tutta me stessa che abbia torto ma ben sapendo in fondo che Kim ha proprio ragione.
“Non sai come ti invidio, bimba. Se solo James fosse un po’ più intraprendente…” sbuffa afflitta all’improvviso. Lei e James stanno ufficialmente assieme da quasi due settimane e finora si erano baciati solo due volte: per Kim la situazione era apocalittica.
“E se provassi a fare tu la prima mossa?” le consiglio sottovoce, mentre prendiamo posto in una delle file centrali.
“Ci proverò. Magari scopro che anche lui era uno stallone represso come Matt!”
“KIM! Per l’amor del cielo!”
***
Poco prima dell’ora di pranzo mi arriva un SMS da parte di Lucas, che mi chiede se ho voglia di pranzare assieme a lui.
Ci troviamo davanti al bar dell’università e appena lo vedo mi sento un po’ colpevole della situazione creatasi con lui e Matt: lui è totalmente allo scuro del fatto che io e Matt abbiamo fatto pace, ma non faccio neanche in tempo a preoccuparmi sul come dirglielo che subito Kim mi toglie dall’impiccio, come al solito.
“Trattamela bene, mi raccomando, voglio una lotta fino all’ultimo colpo tra te e Matt, chiaro?”
Lucas mi guarda esterrefatto e io arrossisco nervosa. “Cosa voleva dire?”
“Niente… io e Matt abbiamo fatto pace, ma…”
“State assieme?” taglia corto lui, con aria infastidita.
“Non preoccuparti bello, non stanno assieme. Ma Matt le ha giurato che la conquisterà…” interviene Kim punzecchiandolo. “Ah, a proposito. Stasera ho deciso che si andrà tutti al Dandelion, non ci sono mai stata e voglio proprio vederlo. Vedi di non mancare”
…COSA? Ho sentito bene?
Mi giro verso Kim squadrandola con sguardo omicida: se potessi la strozzerei all’istante!
“Ma stai dicendo sul serio?” le chiedo aggrappandomi alla speranza che fosse solo uno scherzo di pessimo gusto.
“Nope! Seria seria! Tranquilla, Matt lo avviso io!” mi dice raggiante, per poi voltarsi e fuggire verso casa, appena in tempo per non cadere vittima della mia follia assassina. Ma cosa diamine le è saltato in mente?! Mettere me, Matt e Lucas nello stesso posto…? Ma siamo pazzi?!
Non posso neanche non andare perché so che Kim non me lo perdonerebbe mai…
“Ehi, va tutto bene?” mi chiede all’improvviso Lucas, notando il mio colorito terreo.
“Sì… cioè no… non preoccuparti” balbetto senza avere la forza di guardare i suoi occhi Ellie-attrattivi. All’improvviso sento le sue braccia avvolgermi la vita e il suo viso farsi tremendamente vicino.
“Davvero quel tizio ha detto quelle cose?”
“Se per quel tizio intendi Matt, allora sì” rispondo senza nascondere una vena ostile.
“Ottimo. Allora posso considerarti già mia”
Mi allontano da lui con decisione, stupendomi della mia stessa determinazione. “Mi pareva di essere stata chiara Lucas. Io e te siamo amici.”
Ma lui sorride radioso, facendomi già tremare le gambe. E tanti cari saluti alla determinazione. “Amici, certo. Fino a quando non ti innamorerai di me.”
Dannazione, lo sapevo! Kim aveva ragione, come sempre.
Sto per dirgli di no, di lasciarmi stare, quando all’improvviso Lucas si china su di me, baciandomi sulle labbra in gesto veloce ma capace di mandarmi la mente a viole.
“Una promessa è una promessa, no?” sussurra a pochi millimetri dal mio viso.
Arrossisco incapace di mandarlo via, è il mio stesso corpo che urla di abbracciarlo e non lasciarlo andare.
“Dai, andiamo! Ti ho promesso anche un pranzo e come hai capito non mi piace non mantenere quello che dico!”
Annuisco incerta se fidarmi o meno, e lo seguo fuori dall’edificio verso un pomeriggio in sua totale compagnia.
Kim ha spesso ragione, ma su una cosa oggi aveva torto: la situazione non è affatto più semplice.
Perché se il cuore grida Matt… il corpo grida Lucas.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** You have to make a choice ***


 
Note poco serie
Anche se in immenso ritardo, ecco l’ultimo capitolo di questa storia :) Spero vi piaccia come ho deciso di risolvere le cose, se ci ho messo tanto a decidere cosa fare un motivo c’è: non avevo la più pallida idea di chi far vincere alla fine XD
Alla fine mi sono riletta tutta la storia, tutti capitoli pubblicati e mi sono messa a scrivere senza sapere bene dove andare a parare. Alla fine, sono stati Ellie e tutto ciò che ha detto e pensato negli scorsi capitoli a farmi arrivare alla parola “fine”.
Spero di soddisfare tutti, anche se so che le fan dello scartato forse non saranno tante contente XD ma le motivazioni di Ellie ci sono e spero che siano chiare, non so se sono riuscita a renderle al massimo.
Non mi andava di descrivere troppo la scena finale, penso avrebbe perso un po’ il mordente, scadendo nel banale. Non che sia un inno all’originalità, però non volevo essere troppo melensa, anche perché come stanno messe le cose per Ellie, è “ancora presto” per le smancerie da sposini :P
Ma capirete anche queste mie parole XD
 
Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito, supportandomi nell’andare avanti e perdonando la mia lentezza XD Non basterebbe tutta la pagina di Word per dirvi grazie nel modo adeguato, ma sappiate lo stesso che… grazie XD Spero che anche voi possiate trovare il vostro Lucas/Matt/tutti e due ;D

(p.s. Per la frase finale ho preso spunto da una riflessione di Carrie di Sex and the city ^_^ trovavo che azzeccasse molto e non ho resistito!)

 
Alla prossima!!
Liz
 
http://lovelizefp.blogspot.com/
http://twitter.com/LizEFP
SNOWDROPS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=603104&i=1
PERCHè TI SOGNO TROPPO: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=663506&i=1
 
 
 

Capitolo 9 –  You have to make a choice

“Come sarebbe a dire che non vuoi venire?!” urla Kim con voce stridula, osservandomi furente mentre batte contrariata il tacco 13 che porta al piede.
La osservo scocciata, avvolgendomi nel mio pigiama della depressione – quello bianco di flanella, di dieci taglie più grande, con delle paperelle che nuotano. “Sarebbe a dire che non riuscirei mai a sopravvivere ad una serata del genere e ci tengo alla mia vita”
“Mhm ok, va bene. Allora vuoi continuare così per sempre? Addio sanità mentale?”
“La sanità mentale me la farebbe perdere questa serata!”
Mi squadra infastidita. “Sai che ti dico? Hai ragione. Ti meriti di stare a cuocere nel tuo brodo e di continuare a fare l’ape che vola di fiore in fiore, senza mai arrivare a niente!”
“Ma che stai dicendo?”
“Non puoi continuare a rimanere in questa situazione di stallo, Ellie. Devi prendere una decisione. Perché credi che abbia organizzato questa serata?” afferma sedendosi accanto a me.
“Per divertimento?” le rispondo buia.
“Sì! Bè… anche! Ma soprattutto perché così puoi finalmente scegliere, decidere! E quei due avranno l’opportunità di scannarsi sotto i tuoi occhi per te!”
“Era solo questo che volevi, vero?”
Sorride a trentadue denti perché capisce di essere sulla strada giusta per convincermi. “Scherzi?! Due uomini che lottano per averti… è il sogno di ogni donna!”
“Leggi troppi romanzi, Kim”
“Allora cosa hai deciso di fare? Stai a casa da sola nel tuo pigiama della depressione o vieni a gustarti due gnocconi che ti fanno la corte?”
Kim – tanto per cambiare – ha ragione: anche se probabilmente non sarà la fine di tutta questa storia, questa serata sarà sicuramente determinante sull’esito della mia scelta.
Vivere la storia d’amore che ho sempre sognato con Matt o cedere agli istinti insieme a Lucas?
Prima o poi questa domanda dovrà avere una risposta, non posso girarci attorno per sempre sperando che qualcuno decida per me.
“Va bene, Kim. Vengo”
Scatta in piedi battendo le mani e mi prende per un braccio, portandomi in bagno.
“Ora infilati sotto la doccia. Dobbiamo pettinarti, truccarti, vestirti e tutto in mezz’ora!”
 
“Ma è davvero necessario tutto questo? Cioè… non è meglio non essere troppo… provocanti?”
Kim fa schioccare la lingua con disappunto, probabilmente pensando che non capisco niente. “Proprio perché stasera ci sono sia Teddyman che Mr. Strafigo devi essere un bocconcino assurdo”
“Sarà…” sussurro fidandomi di lei, mentre finisce di passarmi il rossetto sulle labbra.
“Finito! Sei perfetta Ellie!”
“Dici…?” chiedo insicura, squadrandomi allo specchio avvolta in un abito troppo corto, leggero e scollato. Non mi sento molto a mio agio…
“Fidati, se fossi un uomo ti sarei già saltato addosso. Diamo un ultimo colpo a quei due e poi vedrai come si combatteranno l’osso!”
Sospiro affranta e le annuisco, poco convinta del suo piano.
La mia intenzione stasera non era sconvolgere ancora di più le acque con un vestito che non sapevo neanche di avere, ma acquietarle con una decisione definitiva.
“Bene, andiamo. Di sicuro ci stanno già aspettando al Dandelion”
***
Quando arriviamo sia Matt che Lucas sono fuori dal locale che ci aspettano ignorandosi l’uno con l’altro, mentre James non sa da che parte voltarsi.
Riesco a sentire l’aria diventare sempre più pesante mentre ci avviciniamo e mi stupisco che non si siano ancora uccisi a vicenda.
“Lucas! Matt! James!” li chiama Kim allegra, sventolando una mano.
Si girano e vorrei sprofondare: appena mi vede Matt solleva una mano alla bocca, corrugando la fronte, come se si stesse trattenendo con tutte le sue forze; Lucas invece rimane a fissarmi immobile, con uno sguardo da pesce lesso che poco gli si addice.
Kim mi tira una leggera gomitata e si sporge verso di me per sussurrarmi “Direi che il mio piano ha funzionato!”
Ti odio, Kim!
“Bene, vogliamo entrare?” suggerisce James, precedendoci all’entrata con Kim sottobraccio.
Lucas mi si avvicina furtivo, probabilmente per non farsi notare da Matt. “Ciao piccola” mormora sorridendo, sfoderando il suo migliore sguardo Ellie-attrattivo “Stasera sei splendida”.
Arrossisco lievemente, stringendomi nelle spalle e lo ringrazio. Senza che me ne accorga però mi si avvicina anche Matt che, senza nascondere un lieve rossore, mi prende la mano e mi osserva dolcemente “Ellie, sei sempre meravigliosa ma stasera sei una visione…”
“Eh… grazie…” balbetto in enorme disagio.
Noto che Kim si è girata verso di noi e mi sorride complice mentre verosimilmente sta pensando “1 a 0 per Matt”.
Ci siamo, la sfida è cominciata.
Dopo questo inizio promettente ci sediamo al bancone per prendere qualcosa da bere, e subito Lucas mi chiede cosa voglio.
“Ehm… non saprei… un cuba libre?”
“Va bene, te lo offro io!” mi dice lui, sicuro di sé.
“Cosa? No, glielo voglio offrire io” si intromette Matt all’improvviso.
Oh Dio, ci risiamo di già.
“Sta zitto, gliel’ho chiesto prima io!”
“E cosa centra? Sono sicuro che Ellie vuole che glielo offra io”
“Ma che razza di discorsi sono? Non montarti la testa!”
“Glielo offro io!”
“No, glielo offro io!”
“LA VOLETE SMETTERE?!” urlo alla fine, coi nervi che sprizzano scintille. “Lucas, tu offrimi una coca-cola, e tu Matt un bicchiere di Rum”
Mi osservano spiazzati per un attimo, per poi tornare a guardarsi in cagnesco; li sento quasi ringhiare tra i denti.
Il barista mi porta i due “ingredienti” e li mescolo assieme nello stesso bicchiere: ecco come devo ridurmi per avere il drink che voglio. Mi sembra di essere accompagnata da due bambini dell’asilo che continuano a rubarsi il proprio gioco preferito e ciò non contribuisce per niente a chiarirmi le idee.
Ora come ora non voglio nessuno dei due.
“Ehm… vieni James, andiamo a ballare” dice Kim, fiutando aria di guai.
La osservo allontanarsi, la mia ultima ancora di salvezza.
“Scusami, Ellie, ho esagerato” mi sussurra Matt all’orecchio, ben attento a non farsi beccare da Lucas “Ma se alla fine di tutto questo potrò averti, allora il gioco vale la candela”
Gli sorrido arrossendo, sentendo il cuore battere un attimo più veloce. Eccolo il mio Matt, il ragazzo di cui sono innamorata.
All’improvviso, mentre Lucas e Matt cominciano un altro battibecco su chi debba ballare con me per primo, capisco una cosa, alla faccia del vestito della discordia.
Com’è possibile che io non ci sia arrivata prima?
Io la mia scelta l’ho già fatta, da un sacco di tempo.
Io amo Matt, non ne ho mai dubitato. Ma i sentimenti che provo per lui, le emozioni che provo quando sono con lui e anche quando siamo lontani… le gambe che cedono, il cuore in subbuglio, la pelle rovente… la voglia di vederlo e toccarlo, di stare bene tra le sue braccia e nel suo profumo… non sono affatto sicura di riuscire a definirli dentro un’unica parola.
Se davvero amassi Matt allora l’uragano Lucas avrebbe dovuto passare senza toccarmi minimamente.
Perché è dovuto succedere tutto questo? Che io in realtà non sia innamorata di Matt?
E allora perché in questo momento ho così chiaro nella mia mente cosa fare?
“Lucas” dico all’improvviso, rivolgendomi a lui “Vieni a ballare con me”
Mi sorride beffardo e rivolge uno sguardo vittorioso a Matt, che stringe i pugni nervoso.
Ci allontaniamo sulla pista da ballo mentre parte una nuova canzone: Finally found.
Lo guardo negli occhi, riuscendo a sostenere il suo sguardo concentrato, e stringo le mani sul suo collo, lasciandomi andare al ritmo sul suo corpo.
Le sue dita si chiudono sulla mia schiena, avvolgendomi, scorrendo dalle spalle alla vita; si china su di me, baciandomi il collo, e piego il capo all’indietro perdendomi nei brividi.
“Piccola…” ansima staccandosi dalla mia pelle. Lo interrompo mettendo un dito sulle sue labbra e continuo a ballare, abbassandomi lentamente senza staccarmi da lui, continuando a sfregarmi sui suoi vestiti, sentendolo trattenere il fiato.
Mi giro portando la mia schiena sul suo petto, mentre lui mi lascia dei piccoli baci sulla spalla nuda e porta le mani sulla mia pancia, stringendomi con passione. Sento il suo desiderio.
È un perdersi nel piacere dei nostri corpi, che si sfiorano e si riconoscono ma… che altro?
Come pensavo: non sono per niente innamorata di Lucas.
Certo, è bello quando mi tocca e non smetterò mai di essere attratta dal suo aspetto, ma è tutto completamente diverso quando sono con Matt: quando l’altro giorno mi ha toccata e amata… non saprei neanche come descriverle certe emozioni.
Con Lucas è facile, so cosa mi muove verso di lui e quindi so come comportarmi, so cosa voglio.
Ma con Matt… mi fa paura cosa è in grado di farmi provare; quando sono con lui non so come sia giusto comportarmi ed è questo l’origine di tutto.
Non è il gusto del proibito che mi spinge verso Lucas, ma la paura di cambiare e crescere; mi sono aggrappata inconsciamente a tutto ciò che ho sempre conosciuto con certezza, cioè il mio passato istintivo e irrazionale.
Io non amo Lucas, né lo desidero – almeno, non così tanto come credevo. Amo e desidero la tranquillità della totale consapevolezza di ciò che sto provando, cosa che con Matt non riesco ad avere.
Matt, il ragazzo di cui forse sono innamorata, che mi fa tremare il cuore e le gambe, mandandomi in completo subbuglio.
Io sono sempre la solita stupida che segue i propri istinti senza preoccuparsi delle conseguenze, ma davanti a ciò che provo per Matt mi ritrovo completamente spiazzata. Non si tratta di voler diventare adulti ed equilibrati, ma di trovare una risposta a ciò che Matt suscita in me. Non devo crescere per stare accanto a Matt, ma semplicemente avere il coraggio di lasciarmi andare all’irrequietezza che dà avere il proprio cuore diviso in due: una parte nel proprio petto, l’altra in quello della persona amata.
Forse il fatto di agire da sconsiderata senza ascoltare la ragione è sempre stato solo un meccanismo di difesa.
Appena finisce la canzone mi fermo sfinita, senza preoccuparmi della folla che si dimena attorno a noi su delle nuove note.
Mi volto verso Lucas, che mi squadra enigmatico, forse preoccupato per la mia espressione spossata, ma sono appena giunta alla conclusione della mia vita e non riesco a respirare bene, annaspando tra così tanti pensieri soffocanti.
Gli prendo la mano e lo conduco lontano dalla ressa e dalla musica assordante, dove posso parlargli con calma.
“Ellie… hai fatto la tua scelta, non è così?” mi domanda Lucas, stringendomi i fianchi con le braccia.
Annuisco tremante, senza cedere ai suoi occhi.
“Mi dispiace, Lucas” gli dico con voce spezzata.
Mi fissa sorpreso, come se non si fosse aspettato una risposta del genere. “Non… non hai scelto…”
“No, Lucas. Finiamola qui, ok? È giunto il momento di andare avanti”
“Come sarebbe a dire? Ti aspetti che io ti lasci andare così a quel mollaccione?!” ribatte alzando un po’ la voce, acuendo la sua stretta fino a farmi male.
“Sì. Una parte di me ti apparterrà sempre… ma io non provo più nulla per te. Ti ho amato, ti ho amato tanto ma tanto, tanto tempo fa. Ora voglio un amore nuovo, voglio gettarmi in qualcosa che ancora non conosco…”
“Cosa vuoi dire? Che non sono alla tua altezza?”
Sospiro, fallendo nel sostenere il suo sguardo deluso. “Non ho mai detto questo e sai che non è così. Non so come sia successo, ma sento che ora io e te siamo amici, non roviniamo tutto litigando…”
“Mi stai dicendo rimaniamo amici?”
“… Se vuoi metterla così, sì. Non voglio ferirti, ma ti sto dicendo che ormai non hai più alcun potere su di me”
Rimane in silenzio, lo vedo indeciso su cosa fare mentre vaga con gli occhi sul mio viso, spaesato.
“Cosa te lo ha fatto capire?”
Gli sorrido, prendendogli entrambe le mani. “È in realtà tutto il contrario di ciò che ho sempre pensato di questa situazione. Non sei tu lo sconosciuto e il proibito, non è Matt la sicurezza e la stabilità emotiva, ma il contrario. Tu sei il mio unico appiglio ad un passato che ho paura di lasciare, il mio unico punto saldo in una vita che va avanti senza darmi alcuna certezza. Ma non si può stare fermi mentre tutto scorre: avrei paura di non stare vivendo affatto. Bisogna andare avanti. La vita deve andare avanti”
Lucas sorride, ma stavolta non è sfrontato o seducente. Forse è questo il suo vero sorriso, quando non si atteggia a nulla. “Non ti facevo così profonda, Ellie”
Rido ma rimango inquieta. “Neanche io”
“Ti amo, Ellie” dice all’improvviso, bloccandomi le risa in gola.
Gli lascio le mani e chino il capo. “Grazie di tutto Lucas. Mi sei stato accanto in dei momenti difficili e il mio passato con te rimane luminoso e pieno di bei ricordi. Grazie di tutto”
Lo sento accarezzarmi i capelli e andarsene senza fretta, allontanandosi dietro di me senza guardare indietro.
Ora rimane solo un’ultima cosa da fare, prima di poter finalmente mettere la parola fine a questa storia.
Attraverso correndo il locale, senza preoccuparmi di urtare la folla attorno a me. Mi dirigo senza fiato e col cuore sottosopra verso il bancone del bar, dove avevo lasciato Matt.
Ho una leggera paura di non trovarlo, ma eccolo lì che mi aspetta, dolce e gentile come sempre.
“Matt…” gli sussurro arrivandogli alle spalle.
Lui si gira verso di me stupefatto, probabilmente credeva che io avessi scelto Lucas. “Ellie?! Ma…”
Rido per la sua espressione buffa e mi avvicino a lui, portando una mano sul suo viso.
“Tu mi vuoi ancora Matt?”
Esita un attimo, ma poi appoggia la propria mano sulla mia e mi rivolge uno sguardo serio. “Ti voglio da sempre, Ellie”
Gli sorrido felice, chinandomi su di lui per baciarlo, lentamente… ma all’improvviso il suo braccio si avvolge sul mio collo, trascinandomi sulle sue labbra.
Mi sto innamorando di Matt.
Non lo amo ancora completamente, altrimenti Lucas non avrebbe avuto la possibilità di mettersi tra di noi: questo è ciò che ho capito.
Non lo amo ancora – perché l’amore è un sentimento esclusivo – ma mi sto innamorando di lui, sempre di più.
Il tocco di Lucas non era niente confronto a queste emozioni travolgenti che mi trasmettono le labbra di Matt, così calde e morbide, così forti e possessive.
Mi sta divorando l’anima, sempre di più.
“Io… mi sto innamorando di te, Matt” sussurro quando ci stacchiamo.
Lui mi osserva sconcertato e sorrido divertita dalla sua espressione. “Sì, ma non è perché penso a qualcun altro. Sento che mi sto innamorando di te talmente tanto da non riuscire ad esprimerlo con le parole”
Si alza in piedi all’improvviso, prendendomi il viso in entrambe le mani, guardandomi con due occhi che mi scavano dentro fino al cuore. “Quindi… come vuoi spiegarmi ciò che provi?” mormora provocandomi, chinandosi nuovamente sulla mia bocca.
“Mmm… non saprei. Magari riesco a trovare un modo per farlo nella tua stanza…”
Non voglio più chiedermi se ho fatto la scelta giusta e perdermi in mille rimorsi: voglio vivere ogni singolo secondo con tutta me stessa.
***
Partivo dal presupposto che solo con Lucas avrei potuto avere del sesso da urlo, mentre con Matt mi sarei dovuta rassegnare a del normale e semplice sesso.
Invece ora ho capito: non era Lucas, non è neanche Matt; sono i sentimenti che provo io.
Scommetto che se adesso facessi l’amore con Lucas risulterebbe di poco conto, mentre invece ciò che mi sta facendo Matt… oh, dio, credetemi non vorreste essere da nessun’altra parte se non al posto mio.
È il fatto che mi sto innamorando di lui e che voglio farlo con lui che lo fa sembrare così speciale: un uomo può essere Ellie-attrattivo quanto vuole, ma se io non provo nulla per lui, unirci risulterà sempre e comunque un atto banale.
E io amo amo amo Matt. Da impazzire.
O almeno, non ancora ma per poco, se continua a toccarmi così!
“Matt…” ansimo in una tacita preghiera, a cui lui risponde con un tenero bacio e un sorriso un po’ teso.
Com’è bello il mio Matt. Riesce ad essere premuroso e dolce anche mentre mi prende in un unico gesto e mi allarga le gambe per avere più mobilità.
Tra i gemiti e i sospiri affannati e il nostro odore, invoco il suo nome più volte, completamente persa in lui. Mi bacia, senza frenare le spinte.
Godo dei suoi gemiti sulla mia pelle, del suo respiro travisato dalla fatica ma soprattutto dal piacere: mi sento così bene, così completa, così piena. Mi sento grande e brillante, mentre un fuoco divampa improvviso in tutto il mio corpo dal punto più profondo.
“Matt… Matt…” continuò a gemere ormai perso il controllo della mia voce, mentre il piacere più dolce svanisce lentamente, lasciandomi senza fiato.
Poi lui all’improvviso mi abbraccia con forza, facendomi quasi male e tra sospiri sempre più potenti lo sento alla fine fremere e venire.
Esce da me e crolla sul mio corpo ansimante e soddisfatto, ma già malinconico di lui.
“Sei mia, finalmente” Mia. Una parola, tre lettere e un’emozione così grande.
Mi bacia ancora, mentre il mio cuore sale alle stelle e una piccola lacrima di felicità imperla le mie ciglia.
Quante deviazioni, quante scelte e quanti sbagli si fanno durante la vita. Di tanto in tanto è concesso sentirsi persi e a quel punto credo ci si debba liberare dei Potevo, Volevo, Dovevo e andare avanti. Verso la meta chiamata Cosa vorremmo essere, attraverso una strada incerta e oscura, non posso fare a meno di chiedermi: ci sono già?
 
 
 
 
 
 
 
 

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