Romeo e....Giulietto?

di Nyla_Starlight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La festa in maschera ***
Capitolo 2: *** Amore a prima vista ***
Capitolo 3: *** Rinnega tua nonna! ***
Capitolo 4: *** Non s'ha da fare! ***
Capitolo 5: *** Si faccia gli affari suoi! ***
Capitolo 6: *** L'amore della mia vita ***
Capitolo 7: *** Nuvolette e Unicorni ***
Capitolo 8: *** La mia sciabola (PT 1) ***
Capitolo 9: *** La mia sciabola 2 (ovvero tutti i santi del calendario) ***
Capitolo 10: *** Il gondoliere e liti in famiglia ***
Capitolo 11: *** ANNUNCIO SERIO (?) DELL'AUTORE ***
Capitolo 12: *** Fantasmi e raggi di luna ( il famoso capitolo 11) ***
Capitolo 13: *** Il tesoro dei templari e l'avvento della Marching Band ***
Capitolo 14: *** Marietta monta in gondola ***



Capitolo 1
*** La festa in maschera ***


Bonsoire a tutti! E' la prima volta che pubblico una Fanfiction, spero che vi piaccia =)  - Nyla-
 
I personaggi non mi appartengono, non conosco i Muse, i My Chemical Romance e i Green Day, non mi pagano per scrivere ed è tutto frutto della mia immaginazione, i fatti citati non sono avvenuti realmente.
 


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Una normale mattina di Marzo a Verona il capofamiglia Capuleti vagava per le stanze della sua immensa magione alla ricerca del suo adorato figlio.Il  Lord Capuleti era un omino basso e magro, aveva i capelli neri un po’ scompigliati e dei profondi occhi verdi che incutevano timore ai nemici e ai villici che si recavano al suo palazzo per chiedere grazie e favori.Billie Joe Capuleti, era questo il nome del vassallo del principe Matthew, percorreva a gran passo il lungo corridoio dell’ala ovest del maniero, quando ad un certo punto si arrestò poiché aveva sentito dei rumori provenienti da dietro una porta, senza avere timore di scoprire qualche fuga amorosa dei suoi cortigiani o qualche altro affare oscuro, aprì violentemente la porta e si trovò davanti suo figlio con un enorme pennello in mano.
Il signorino Capuleti, Jimmy Capuleti, era un ragazzino magro come uno spillo, somigliava molto a suo padre, tranne che per gli occhi, infatti gli occhi del Lord Capuleti erano unici al mondo. Dunque dicevamo, Billie Joe aprì la porta e trovò suo figlio intento a verniciare una grande gabbia di verde.
-         Che diamine stai facendo Jim? – chiese al ragazzo il quale gli rivolse un sorriso angelico che lo fece rabbrividire, tutti erano al corrente della perfidia del Lord e infatti egli si domandava spesso di chi avesse ripreso quel ragazzo, con quel viso dolce e gentile e quel cuore nobile.
-         Non vedi padre? Sto verniciando – fece una pausa e sorrise alla sua destra dove, probabilmente, c’era qualcuno. Infatti aggiunse – E Dominic mi da una mano
Billie Joe si sporse all’interno della sala e, arrampicato su una scala, vide l’affascinante balia bionda,  si portò una mano al mento e lo scrutò per bene, era davvero un bel ragazzo, biondo e vestito in maniera molto provocante, tanto provocante che il perfido Lord si lasciò sfuggire un apprezzamento – Bravo Dominic, Bravo – rimase imbambolato a fissare il fondoschiena di Dominic per ben cinque minuti, poi si riscosse.
-         Bando alle ciance – disse gesticolando nervosamente – Jim ti cercavo per avvisarti che questa sera ci sarà una festa in maschera qui a casa nostra in onore dell’avvento del carnevale e della vittoria che il nostro re ha riportato a Como contro il Marchese Clooney che occupava il lago, quindi vestiti bene, piantala di verniciare questa gabbia enorme e datti una sistemata! – così dicendo il Lord uscì dalla stanza, non prima di aver lanciato un’ultima occhiata a Dominic.
Scese giù in cortile chiamando a gran voce suo nipote Trè, figlio di suo fratello Mike, senza ottenere risposta, per il piazzale incontrò un paggio, lo prese brutalmente per un braccio e gli chiese dove fosse Trè, quando improvvisamente lo vide correre verso di lui affannato, così lasciò a malo modo il paggio e si diresse a grandi falcate dal nipote.
-         Zio mi hanno detto che mi cercavi, cosa è successo?
-         Niente, nipote, questa sera daremo una festa in maschera, vedi di farmi fare una bella figura-
Mentre i due parlavano delle festa, nascosto dietro ad un muro di cinta particolarmente basso c’era un membro della famiglia rivale del Lord Capuleti, il migliore amico del figlio del Barone Montecchi, Frank, un nanetto iperattivo e che, appena recepì la notizia della festa, ghignò e prese il suo I-PHONE per mandare un sms al suo amico
“ Mikey preparati, questa sera si va dai Capuleti!” poi montò in sella alla sua bicicletta rosa e cominciò a pedalare alla velocita’ della luce fino al palazzo dei Montecchi. Un grandepalazzo azzurro immerso nella desolazione, strane voci di corridoio parevano affermare che l’amplesso fosse stato costruito su un cimitero, il che non era particolarmente sorprendente visti i componenti della famiglia. Il capo era Helena, una vecchietta alquanto stramba che si ostinava a voler far disegnare e cantare il maggiore dei suoi nipoti, GerardMontecchi, che Frank amava segretamente. I due eredi Montecchi, ossia Gerard e Mikey erano davvero strambi, il primo era ossessionato da morte e spiriti, l’altro aveva strane manie suicide, una volta aveva perfino infilato una forchetta in un tostapane, ma lui doveva adeguarsi alle loro stranezze se voleva restare accanto al suo amato. Frank bussò algrande portone con i  battenti a forma di tristo mietitore, nessuno sembrò aver sentito così suonò al campanello nascosto nella bocca di una statua con le sembianze da vampiro e un urlo di donna riecheggiò nello spazio circostante. Il palazzo Montecchi era arroccato su una collina, gli alberi intorno erano spogli e dalle forme inquietanti, Frank aveva l’impressione che fossero esseri umani traformati in alberi e che quei rami protesi in avanti fossero le loro braccia tese in una muta richiesta d’aiuto, anche se tanto muta non era,Frank era pronto a giurare che nelle notti tempestose dal viale alberato provenivano delle urla. Rabbrividì al pensiero degli alberi e rimase in attesa mentre l’eco dell’urlo usato come suoneria del campanello, si disperdeva nella valle sottostante.

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Capitolo 2
*** Amore a prima vista ***


Rieccomi qua :) volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto e quelli che hanno commentato :) 
ecco qua il nuovo capitolo è venuto un po' così, spero vi piaccia,enjoy!

 
 
 
Finalmente nonna Helena aprì la porta.
  • Dove sei stato Frank?
  • Oh a fare un giro – disse cercando di non guardare negli occhi quella vecchietta inquietante, altrimenti avrebbe capito che era andato a spiare i loro nemici. Sgusciò nell’ingresso e si dileguò sulle scale di legno scuro, quasi nero, ricoperto da un pesante tappeto di velluto rosso, l’unica luce che illuminava quelle scale era quella proveniente dalle candele, Frank corse velocemente per evitare di sostare troppo in quell’angolo buio. Si rifugiò in camera di Mikey dove i due fratelli Montecchi stavano svuotando il grande armadio.
  • Che diamine…?
  • Hey hai detto che c’è una festa dai Capuleti! Qualcosa dovremo anche mettere no? – disse Gerard come scusa per la torre di abiti che aveva fatto sul pavimento, Frank sorrise nel vedere l’espressione che aveva assunto il suo Gerard, Mickey gli diede una gomitata e gli lanciò un’occhiata che stava per “ se continui a guardarlo così prima o poi si consuma!”, Mikey sapeva del suo amore per Gerard ma, da bravo migliore amico, aveva tenuto la cosa per se.
  • Da cosa ci mascheriamo? – chiese Frank
  • Da morti? – propose Mikey
  • E’ una festa in maschera, non potete vestirvi come tutti i giorni – rise il nanetto
  • Ma come sei simpatico – sbuffò Gerard tirando fuori da un cassetto una maschera piumata – Questa può andare? – Frank la scrutò pensieroso
  • Sì, credo di sì, l’importante è che non si vedano le nostre facce, altrimenti ci cacceranno via a calci!
I tre ragazzi si misero a cercare altre due maschere, quando le ebbero trovate andarono nelle proprie stanze per decidere cosa avrebbero indossato la sera, poi scesero al piano di sotto, per non far sospettare a Helena che avevano in mente qualcosa di losco.
La giornata passò più in fretta di quanto i tre ragazzi si aspettavano e in un batter d’occhio arrivò l’ora in cui avevano deciso di recarsi dai Capuleti, si mascherarono per bene ed uscirono, dicendo a Helena che sarebbero andati a fare un giro con degli amici.
Il palazzo Capuleti era uno splendore quella sera, addobbato all’esterno con tante luci, fari e altre cose del genere, quando i tre si avvicinarono all’ingresso furono circondati da persone con le maschere più strambe, si diedero d’occhio e si mischiarono alla folla.
Nel frattempo,nel salone principale, Jimmy era seduto su un divano.Aveva i gomiti poggiati sulle ginocchia e si teneva la testa con le mani, visibilmente annoiato. Lanciò un’occhiata a suo cugino che si stava divertendo con alcune dame, mentre aveva le entrambe le mani occupate da enormi bicchieri stracolmi di alcolici. Sbuffò e si alzò per andarsene in camera sua, quando notò, poco distante da lui, una figura magra che avanzava nella sua direzione, aveva sul viso una bellissima maschera piumata del colore dell’oro, dietro ai buchi della maschera vide gli degli occhi luminosi e subito ne rimase affascinato. Si sedette di nuovo sul divano, aspettando che lo sconosciuto, perché era sicuro che fosse un ragazzo, si avvicinasse abbastanza. Rimase molto sorpreso quando il suddetto ragazzo si sedette proprio accanto a lui, rivolgendogli un sorriso e salutandolo.
  • Ciao
  • C-ciao – rispose Jimmy imbarazzato
  • Ti piace la festa? – domandò il ragazzo, Jimmy lo aveva osservato mentre parlava, aveva le labbra a cuore e i tratti del viso erano spigolosi, ma lui li trovò adorabili.
  • Ehm….in realtà no, anzi stavo per andare via quando sei arrivato tu – confessò
  • Oh, scusami allora, tolgo il disturbo – disse cordialmente il ragazzo alzandosi, ma Jimmy lo afferrò per un braccio e lo fece sedere di nuovo accanto a se.
  • No, rimani!  - i due si scrutarono per un po’, poi Jimmy preso dalla curiosità di voler vedere a tutti i costi il viso del ragazzo, gli tolse la maschera, l’altro fece lo stesso con lui, si scrutarono un po’ prima che lo sconosciuto catturasse le labbra di Jimmy tra le sue. Il contatto durò qualche secondo, poi si separarono e si guardarono.
  • Come ti chiami? – domandò il ragazzo
  • Jimmy – disse l’altro incapace di distogliere lo sguardo dal suo viso – e tu?
  • Mikey  - Jimmy sorrise e si avvicinò a Mikey, prendendo l’iniziativa e baciandolo nuovamente, Mikey cerò la sua mano, quando la trovò la strinse forte facendo sussultare l’altro.
  • Mickey!!!  - l’urlo scandalizzato di Gerard riscosse i due ragazzi.
  • Ehi ciao Mikey, hai rimorchiato eh? – disse Frank ridendo sconnessamente, Mikey pensò che fosse ubriaco poiché barcollava e rideva indicando tutti gli oggetti che vedeva per la stanza. Jimmy nel frattempo si era raggomitolato contro il suo petto cercando di nascondersi.
  • Mikey, ti rendi conto che quello che ti sta spalmato addosso è il figlio di Capuleti?? – Gerard era furioso, gli aveva puntato il dito contro e lo faceva solo quando era veramente arrabbiato, ma la scena non era per nulla tragica: Frank era dietro di Gerard e stava imitando ogni sua mossa, ridendo a crepapelle. Gerard gli lanciò uno sguardo rabbioso e strattonò Mikey per un braccio costringendolo a separarsi da Jimmy.
  • Andiamo idiota, rimettiti la maschera e filiamocela, prima che si sparga la voce che siamo qui! – Mikey gettò un’ultima occhiata  a Jimmy che lo guardò tristemente biascicando un timido saluto.
  • Si può sapere che ti è saltato in mente? Ti vai a baciare con i figlio dei Capuleti! – gridò Gerard quando furono abbastanza lontani dal palazzo.
  • Ahahahahah Capuleti ahahahah – la sbronza di Frank stava avendo brutti riscontri sulla sua sanita’ mentale, oramai ripeteva tutto quello che sentiva accompagnandolo con una sonora risata.
  • Ma io non ne sapevo nulla, io…io credo di essermi innamorato di lui
  • Ma dai Mikey! Non avete nemmeno parlato!
  • Si lo so, però ha qualcosa che…io….non lo so – Mikey si voltò a guardare le luci del palazzo alle sue spalle, poi guardò seriamente il fratello.
  • Io non lo lascio lì, non voglio fare finta di nulla! Torno la’
  • Ma tu sei scemo! Lo hai appena incontrato!-
  • NON ME NE IMPORTA NULLA! TORNO INDIETRO – prima che Gerard potesse fermarlo, Mikey si era messo a correre in direzione del castello.
  • Si caccerà in un bel guaio – disse Gerard preoccupato.
  • Ahahahahahah è andato via ahahahahah
  • E basta tu! Hai rotto le palle! – sbottò Gerard mollando uno schiaffo al più basso che però continuò a ridere per tutto il viaggio di ritorno. Quando finalmente fu nel suo letto Gerard si mise a fissare il cielo attraverso il vetro della finestra e, pensando a quel matto di suo fratello, si addormentò.
 
 
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Ed eccoci giunti alla fine di questo capitolo un po' troppo sdolcinato...fatemi sapere se vi è piaciuto! a presto 
-Nyla-

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Capitolo 3
*** Rinnega tua nonna! ***


Eccomi qua sono tornata! Grazie ancora a tutti quelli che hanno letto questa FF :) e a chi ha recensito! ecco qui il capitolo della famosa scena del balcone, fatemi sapere che ne pensate!
 
-Nyla-


Mikey correva veloce per raggiungere al più presto il palazzo dei Capuleti, ma quando fu giunto davanti al cancello sentì alcuni tizi mascherati confabulare tra di loro, non riuscì a capire bene cosa stessero dicendo ma carpì alcune parole che per qualche momento gli fecero venir voglia di tornare indietro. I due stavano dicendo che i Montecchi si erano intrufolati nel palazzo e che Billie Joe li stava cercando. Mikey si nascose dietro al muro di cinta e respirò profondamente per calmarsi,. Fu proprio allora che notò che il muro si faceva più basso in prossimita’ di una delle camere dell’ala più nascosta del palazzo. Attento ad essere più silenzioso possibile, raggiunse quella frazione di muro, scavalcandola. Si ritrovò in mezzo a cespugli fioriti e alberi di ogni genere, si guardò intorno e capì di essere nel giardino privato dei signori Capuleti, alzò lo sguardo e notò che su quell’oasi verde si affacciava un graziosissimo balcone in marmo decorato. Improvvisamente la luce della stanza dietro al bancone si accese e Mikey si nascose dietro ad un cespuglio più grande. Dalla porta a vetri ne uscì Jimmy e si appoggiò a parapetto del balcone, sospirando triste. Mikey si sentì stringere il  cuore a quella visione, ma decise di rimanere nascosto ancora per un po’ convinto che prima o poi il ragazzo si sarebbe lasciato andare a pensieri ad alta voce. Jimmy sospirò ancora una volta e ne uscì un lamento, poggiando la testa sulle mani.
  • Ah, se ci fossi io lì con lui, invece della sua mano, su quella guancia ci sarebbe la mia – si lasciò sfuggire Mikey
  •  Ma porca puttana! – gemette Jimmy
  • Sta parlando! Che bella voce che ha! Così dolce anche quando impreca! – “ Ok Mikey sei completamente rincoglionito” disse una voce dentro di se che somigliava maledettamente a quella di suo fratello.
  • Oh Mikey, Mikey, perché sei tu Mikey, rinnega tua nonna e rifiuta il tuo nome o se non vuoi unisciti a me per sempre, giurami amore eterno ed io non sarò più un Capuleti.
Mikey era rimasto a bocca aperta ad ascoltare incredulo quelle parole che uscivano con disperazione dalla bocca di quel ragazzo che in qualche minuto gli aveva rubato il cuore.
  • Oh Dio, oh Dio e adesso che faccio? Me ne sto qui ad ascoltare o esco da questi maledetti cespugli e gli urlo tutto il mio amore? – mentre il Montecchi era preso dai suoi pensieri, Jimmy parlò di nuovo.
  • Com’è che diceva la Capuleti di quel romanzo? Ah sì! Il tuo nome soltanto è mio nemico: tu sei sempre tu stesso, anche senza essere un Montecchi. Che significa "Montecchi"? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un'altra parte qualunque del corpo di un uomo. Oh, mettiti un altro nome! Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave; così Romeo, se non si chiamasse più Romeo, conserverebbe quella preziosa perfezione, che egli possiede anche senza quel nome. Romeo, rinunzia al tuo nome, e per esso, che non è parte di te, prenditi tutta me stessa.
  • MA SI CHE TI PRENDO! – disse uscendo dai cespugli, poi si rese conto del doppio senso che avrebbe potuto cogliere il ragazzo – Ehm cioè…io….
  • Mikey! Che ci fai qui??? – gli occhi di Jimmy si illuminarono per la gioia – come hai fatto a scavalcare le mura? Ma lo sai che è pericolosissimo per te stare qui?
  • Non mi importa niente! Io sono qui per te! È l’amore che mi ha guidato fin qui, Jim e dopo aver ascoltato le tue parole sono convinto di aver fatto la cosa giusta! Sposami Jimmy! – aveva detto quelle parole tutte d’un fiato e Jimmy lo guardava incredulo, incapace di proferire parola.
  • Oh…oh Mikey sì! Sì! Dimmi dove e quando!
  • Domani mattina alle dieci! Alla chiesa in  piazza, dirai a tuo padre che vai in chiesa a pregare e quando verrai io sarò lì ad aspettarti!
  • Sì! Sì! O Mikey io…SIIIIII’ – gridò Jimmy in preda all’euforia
Mikey sorrise e gli lanciò un bacio prima di scavalcare le mura e correre verso casa.
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Nel frattempo a casa Montecchi

  • Gee?
  • Mmmh
  • Gee?
  • Ghjndf
  • GERARD!!!!
  • AAAAAARGH – Gerard urlò saltando spaventato giù dal letto, quando alzò lo sguardo davanti a lui trovò Frank e subito il nervoso per il brusco risveglio nel bel mezzo della notte gli passò, lasciando il posto ad un tenero sorriso, Gerard non sapeva bene il perché ma quando era con Frank si sentiva bene, lo vedeva così piccolo e fragile e bisognoso di protezione, anche se in realtà non lo era affatto.
  • Che succede Frankie? – chiese teneramente afferrandogli una manina
  • Non riesco a dormire, ho mal di testa – disse il più piccolo con due occhini da cucciolo che avrebbero fatto addolcire perfino Satana.
  • Hai bevuto troppo, piccino. Sei piccolo e pieno di alcool, sai di tappo1 – rise Gerard.
  • Uff, devi sempre ricordarmi che sono basso! – si finse offeso tenendosi la testa dolorante con la mano libera.
  • Vieni qua – lo tirò gentilmente verso il suo letto, Frank poggiò la testa sul suo petto e si lasciò accarezzare, beandosi di quelle attenzioni e pensando tra se e se che sarebbe stato bello se non fosse stata solo amicizia. Cullato da quei pensieri e dalle carezze di Gerard, Frank cadde in un sonno profondo. Gerard lo guardò e pensò che era davvero tenero, con quel nasino perfetto, le guance paffute e le labbra sottili. “ E’ l’essere più bello che abbia mai visto” scosse la testa scioccato da quei pensieri che gli erano saltati in testa, si ripeté più volte che Frank era solo suo amico e che doveva essere il sonno a fargli pensare ciò.
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Casa Capuleti
 
  • Balia?? – Jimmy cercava Dominic in ogni angolo dei suoi appartamenti senza riuscire però a trovarlo.
  • BALIAAAAAAAA – continuò imperterrito il ragazzo alzando la voce,
  • OOOOOH BALIAAAAAAAAAAAAAAAA – Stavolta Jimmy urlò poco elegantemente e poco dopo il ragazzo biondo comparve nella stanza da letto del giovane Capuleti.
  • DOMINIC! MI CHIAMO DOMINIC! Che vuoi?– chiese poco cortesemente, sistemandosi i ciuffi biondi dietro le orecchie.
  • Oh Balia Dominic mi sposo! Domani mi sposo – Dominic lo guardò sconsolato e gli fece una carezza.
  • Sì, Jimmy, hai ragione! Ora mettiti a letto fatti un bel sonno e domani sara’ tutto finito.
  • No, Balia! Io mi sposo davvero! Domani dirò a mio padre che andrò in chiesa a pregare e invece andrò a sposarmi con Mikey Montecchi! – disse il ragazzo esaltato. “ Oh mio Dio questo è pazzo sul serio! “ pensò Dominic sedendosi sul letto
  • Cos’è quella faccia, Baliuccia cara?
  • Innanzitutto non chiamarmi baliuccia, al massimo baliucciO! Poi…non so se sia peggio che tu voglia dire a Billie che vai in chiesa a pregare o che ti vuoi sposare con il Montecchi!
  • Ma io lo amo!
  • Ma dove diamine lo hai visto tu il Montecchi??? E soprattutto quale dei due??
  • Questa sera! Alla festa c’erano anche loro, e Mikey quello biondo, mi ha baciato e poi è venuto qui sotto e mi ha chiesto di sposarlo – disse emettendo un gridolino eccitato. Dominic era sempre più sconvolto, si passò una mano sul volto e sospirò
  • Ok, ragioniamo con calma, Jim, tu mi stai dicendo che dopo esserti baciato con Mikey Montecchi vuoi sposarlo domani?
  • Esattamente! Mi aiuterai, vero balia???
  • Sì, così tuo padre mi licenzia e chissà dove andrò a finire.
  • Dai Balia accompagnami!!! – si inginocchiò tenendo le mani a Dominic che alla fine acconsentì guadagnandosi un abbraccio dal ragazzo.
Peccato che i due non si erano accorti che la loro non era una conversazione privata, infatti Trè, il cugino di Jimmy che era andato nei suoi appartamenti per cercarlo, aveva ascoltato tutto ed era intenzionato a riferire allo zio i loschi piani del ragazzo. Si diresse correndo di sotto al cortile ma vide che lo zio era impegnato a parlare di affari con delle persone importanti molto vicine al principe Matthew. Decise così che l’indomani si sarebbe svegliato presto per dirglielo.

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Riusciranno i nostri eroi a sposarsi??? questo è l'ultimo capitolo quasi uguale al romanzo originale, dal prossimo capitolo la trama divergerà molto e ci sarà anche la comparsa di un personaggio famosissimo di un celeberrimo romanzo!  se ci riesco lo posto questa sera!
Kisss
-Nyla-

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Capitolo 4
*** Non s'ha da fare! ***


 

Eccomi qua, ieri sera  internet faceva i capricci e non sono riuscita ad aggiornare…
E finalmente i nostri ragazzi si sposano….ma andra’ tutto liscio??? Enjoy!
 
 
 

  • MI SPOSOOOOOOOOOOO -  Urlò Mikey entrando nella stanza del fratello e svegliandolo.
  • Ahia la testa!!! Cazzo Mikey fai piano! – si lamentò Frank accucciandosi tra le braccia di Gerard sperando che rimproverasse il fratello.
  • Che vuol dire che ti sposi? – chiese invece questi
  • Che ho chiesto a Jimmy di sposarmi – disse saltellando euforico
  • Con calma! – disse Gerard tirandosi a sedere, sempre stringendo il povero Frankie a se – Che ore sono?
  • Le sette e mezzo! – rispose Mikey euforico – e devo sbrigarmi perché devo andare in chiesa
  • Oh Dio! Allora fai sul serio!!! – disse Frank voltandosi per guardare il faccia il suo migliore amico
  • Ma si che faccio sul serio…piuttosto, tu che ci fai avvinghiato a mio fratello? Non è che avete qualcosa da nascondermi? Cos’è successo?
  • Ninte Mikey, niente – disse Frank con una nota di rassegnazione nella voce che, fortunatamente, solo Mikey notò.
  • E…quindi ora che vorresti da noi? – continuò Gerard riportando i due al discorso del matrimonio.
  • Che mi accompagnaste a parlare col suoro! – Gerard lo guardò sconvolto
  • No, Mikey sul serio…il suoro?? 
  • Oh il prete, scusami sembro un deficiente è che sono euforico!!! O mio Dio non vedo l’ora! Andremo a vivere insieme! Avremo dei bambini – Frank scese dal letto e scosse bruscamente Mikey!
  • Cristo, riprenditi!!! Sei diventato idiota nel giro di così poche ore?
  • È che…
  • Sei felice sì, sì! – Gerard si alzò dal letto buttando a terra le coperte, aveva capito che ormai il suo sonno era stato interrotto ed era irritato per il fatto che per colpa di suo fratello aveva dovuto rinunciare a qualche altro minuto con Frank, non riusciva a capire bene il perché, ma quella cosa lo infastidiva parecchio.

Fatto sta che i tre si andarono a preparare e poco dopo si ritrovarono davanti alla chiesa in piazza. Mikey prese un bel respiro prima di entrare, la struttura era deserta in quanto era ancora molto presto, il rumore dei loro passi rimbombava mentre si dirigevano nel locale dietro all’altare. Lì trovarono il prete intento a trafficare con delle scartoffie. Gerard si schiarì la voce per attirare l’attenzione dell’uomo che si voltò e sorrise gioviale.
 

  • In che cosa posso esservi utile?
  • Ehm, scusi…lei non è Don Abbondio? – chiese Frank confuso, ricordava che Don Abbondio fosse basso grassoccio e con pochi capelli.
  • No, io sono Don Matteo,  sono ospite qui da un  po’ questo è il mio ultimo giorno, vado subito a chiamare Don Abbondio – l’uomo si avviò dietro ad una stretta porticina che corrispondeva all’entrata degli alloggi della chiesa e poco dopo ne uscì Don Abbondio.
  • Uh ma guarda, i Montecchi! Qual buon vento – chiese sarcasticamente, era evidente che non era affatto felice di vederli, ma loro ci avevano fatto l’abitudine, lui era ….un po’ così! Sì, “ un po’ così” era la giusta definizione per quell’uomo.
  • Salve Suor Abbondio, ehm no, Don Abbondio – Mikey sorrise nervoso – E’ difficile, sono emozionato. Ecco io…volevo chiederle se…..be’….sepuòcelebrareilmatrimoniotrameeilfigliodeicapuletifradueore! – disse velocemente?
  • Che hai detto ragazzo?
  • Ha detto se puo’ celebrare il matrimonio tra lui e il figlio dei Capuleti fra due ore – disse Don Matteo con un sorriso comparendo alle loro spalle. Don Abbondio sbarrò gli occhi e cominciò a farfugliare parole sconnesse in latino, poi continuò a balbettare.
  • Ma…ma voi siete matti! Vi odiate e …immagino che sia tutto all’oscuro dei vostri parenti…e….oh Signore! Mi ricorda molto un matrimonio che celebrai anni fa….uhm…speriamo bene…o forse non dovrei neanche immischiarmi in questa faccenda….dovrebbero spicciarsela da soli….inoltre con tutti i divorzi che ci sono come mai a sti due viene voglia di sposarsi…
  • Io credo invece che lei dovrebbe sposarli, questo giovane mi sembra molto innamorato – disse Don Matteo continuando a sorridere.
  • Ma perché sorride sempre? – sussurrò Frank a Gerard
  • Boh….forse fa una vita serena – guardò il più piccolo sorridere e sentì un balzo nel petto, cercò di non dargli peso.
  • Don Matteo ma è possibile che lei non sia capace di farsi gli affari suoi neanche quando è in vacanza? – disse Don Abbondio bruscamente, Don Matteo sorrise
  • Con permesso, signori, io vado a fare un giro in bicicletta – così dicendo andò via.
  • Ecco, sì, bravo vada via! – disse Don Abbondio, poi si rivolse ai ragazzi – Da quando è qui non si ha un attimo di pace. Comunque, io non posso sposarvi… - a quel punto Gerard, vedendo l’espressione afflitta del suo adorato fratellino, prese il portafogli e diede un bel mucchietto di soldi
  • Allora?? – chiese Gerard mentre Don Abbondio contava avido le banconote.
  • Be’…sì direi che si può fare! Ci vediamo qui fra due ore!

Quando uscirono dalla chiese Mikey abbracciò suo fratello, dopo di chè i tre andarono a prepararsi per il matrimonio.
 
Casa Capuleti
Billie Joe era tranquillamente seduto al tavolo della grande cucina a inzuppare i suoi adorati ORO SAIWA nel caffelatte, quando arrivò Jimmy, vestito di tutto punto, accompagnato da Dominic, inutile dire che lo sguardo di Billie Joe si soffermò sulla figura del biondo più del dovuto. Fu la voce di Jimmy a riscuoterlo.
 

  • Buongiorno padre
  • Buongiorno, Jim, piaciuta la festa ieri? – disse mentre beveva un bel sorso del suo caffelatte
  • Ehm, sì è stata davvero una bella festa
  • Mi fa piacere – Billie Joe si riempì la bocca di biscotti e bevve per cercare di mandare giù
  • Padre io vado in chiesa a pregare, ci vediamo dopo – Billie Joe sentì l’aria mancargli, cominciò a tossire mandandosi di traverso latte e biscotti, Dominic dovette dargli una pacca sulla spalla per farlo riprendere.
  • DOVE VAI TU?
  • In chiesa a pregare – rispose Jimmy con un sorriso angelico, detto ciò, gli scoccò un sonoro bacio sulla guancia e si diresse verso l’uscio seguito da Dominic.

Rimasto solo,  Billie alzò gli occhi al cielo.
 

  • Ma da chi ha ripreso quel ragazzo? – si chiese addolorato – Io sono un duro, un despota e lui è uscito fuori così – si prese la testa tra le mani per qualche secondo, poi continuò a bere.
  • ZIO ZIO! SCUSA HO FATTO TARDI DOVEVO DIRTI UNA COSA IMPORTANTISSIMA! – disse Trè entrando trafelato in cucina.
  • Vediamo se oggi riesco a fare colazione, prima quello che va a pregare, ora tu che urli! Che vuoi???
  • JIMMY NON VA A PREGARE, QUESTA MATTINA ALLA CHIESA IN PIAZZA SI SPOSERA’ CON IL NIPOTE DI HELENA MONTECCHI

A quelle parole Billie Joe sputò il latte, sconvolto.
 

  • Eh no! Questo è troppo! Portami un telefono un falò un qualcosa!  - urlò fuori di se – CHE POI DOVE L’HA VISTO IL MONTECCHI??? DA QUANTO SI FREQUENTANO????
  • Si sono visti ieri sera, zio – disse Trè, tornando con un cellulare
  • Non è possibile! Non c’erano i Montecchi ieri sera! Abbiamo controllato!!! MA GUARDA TU CHE FIGLIO CRETINO CHE MI DOVEVA CAPITARE!!! – con mani tremanti compose il numero di Helena Montecchi.
  • Pronto? – fece quella con voce gentile
  • HELENA??? – Billie Joe urlava per telefono come un ossesso, Trè fuggì via tappandosi le orecchie.

 Nel frattempo nella chiesa tutto era pronto, Don Abbondio stava recitando il sermone mentre Jimmi e Mikey si guardavano emozionati e un po’ imbarazzati. Gerard non vedeva l’ora di andar via e continuava a guardare l’orologio, Dominic si limava tranquillamente le unghie non prestando attenzione a ciò che gli accedeva intorno e Frank immaginava che quelli all’altare fossero lui e Gerard e senza accorgersene aveva reclinato la sua testa fino a farla poggiare sulla spalla dell’amico  che con un braccio gli circondò la vita.
 

  • Se c’è qualcuno che non è d’accordo parli ora o taccia per sempre – disse Don Abbondio sollevato per la fine della cerimonia che, fino a quel momento, era andata bene.
  • QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE! – disse Bille Joe entrando nella chiesa dopo aver spalancato con violenza il portone di legno.
  • E LO SAPEVO IO CHE DOVEVO SMETTERLA COI MATRIMONI DOPO RENZO E LUCIA! – detto ciò andò a nascondersi in un confessionale sperando di non venire coinvolto in un’eventuale rissa.

 
Ringrazio come al solito chi ha detto e chi ha recensito =) spero vi piaccia anche questo capitolo ah ieri nell'altro capitolo ho dimenticato di scrivere la nota
la frase " sai di tappo" è una citazione di Enrico Brignano =)
Alla prossima…ci metterò un po’ più di tempo per aggiornare perché a differenza di questo, il prossimo capitolo non è pronto però ho le idee ben chiare J
Kissss – Nyla-
 

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Capitolo 5
*** Si faccia gli affari suoi! ***


Buonasera!! Rieccomi qua! Questo capitolo è un po’ così, non avevo idea di come scriverlo, non è proprio comico anche perché è abbastanza triste quello che succede…spero vi piaccia!
Volevo ringraziare la mia Pina che ha letto paragrafo per paragrafo tutto il capitolo subendosi i miei scleri per la mancanza di ispirazione…detto ciò…Enjoy!
 
 
 
 
 

  •  
  • Papà? – disse Jimmy spaventato aggrappandosi a Mikey
  • N-nonna? – balbettò questo accorgendosi che in chiesa c’era anche Helena e lo guardava con aria di rimprovero
  • Jimmy staccati da quel…coso e vieni qua! – urlò Billie Joe in collera
  • Chiama un’altra volta coso mio nipote e giuro la pagherai cara, Billie! – fece seria Helena
  • Su, Billie calmati! – disse Dominic, staccandosi dalla limetta per le unghie e tornando ad interessarsi di quello che gli accadeva intorno – Qual è il problema se tuo figlio si è innamorato
  • TACI DOMINIC! – il biondino rimase scioccato, mai prima di allora Billie si era permesso di rispondergli in quel modo. Frank e Gerard si guardarono impauriti quando Billie, dopo aver risposto in malo modo a Dom, andò sull’altrare e strappo’ il figlio dalle braccia di Mikey che si sentì male come se gli avessero strappato il cuore dal petto.
  • Papa’ lasciami stare! Io lo .. – Jimmy non finì la frase, Billie lo zittì con un sonoro schiaffo.
  • Taci! Tu non sei innamorato! E tanto meno lo sei di un Montecchi!

Mikey si sentì crollare il mondo addosso e guardò il fratello che cercò di fargli forza con lo sguardo.
 

  • Dominic andiamo – Billie Joè girò sui tacchi strattonando il figlio e lanciando un’occhiataccia a Helena. Dominic si affrettò a seguirlo, lanciando un’ultima occhiata a Mikey disperato sull’altare.
  • Allora? Com’è andato il matrimonio?  - tutti i presenti si voltarono verso l’entrata dove c’era Don Matteo sorridente, il prete guardò Jimmy che ti teneva una guancia, singhiozzando.
  • Ma, cos’è successo a questo ragazzo?
  • Senta Don Matteo ma lei i cazzi suoi proprio non se li sa fare? – così dicendo Billie lo scostò ed uscì dalla chiesa. Gerard sciolse l’abbraccio di Frank ed andò da suo fratello, mentre Helena si infilava nel confessionale con l’ombrello brandito a mò di spada.
  • Don Abbondio io ti faccio scomunicare!!! È colpa tua se adesso avrò un nipote depresso! Già vede gli unicorni ovunque, ti ci metti pure tu! – cominciò a colpire il prete in ogni dove.
  • Ehi ehi! Ma io che c’entro?
  • TACI! TU C’ENTRI SEMPRE.
  • Suvvia, signora non si alteri – disse Don Matteo sorridente.
  • MA SI PUO’ SAPERE CHE SI RIDE LEI, SCUSI? PIUTTOSTO PORTI IN SALVO IL SUO COLLEGA PRIMA CHE IO LO UCCIDA QUI! – Helena prese sottobraccio Mikey e lo strattonò per farlo uscire, il ragazzo era catatonico, non riusciva ancora a capire cosa stesse accadendo.Per strada Frank si strinse alla mano di Gerard che ricambiò e per mano seguirono Helena e Mikey fino a casa.

 
Casa Capuleti
Billie Joe scortò suo figlio fin nella sua stanza e lo spinse finchè non fu dentro, disse a Dominic di rimanere con lui e di non lasciarlo solo per nessun motivo. Dopo di che se ne andò sbattendo violentemente la porta alle sue spalle, quando l’eco dei passi fu cessato, Jimmy abbracciò Dominic, scoppiando a piangere.
 

  • Su, Jimmy, non fare così
  • Come faccio a non fare così? Mio padre è peggio del conte Ugolino! – si lamentò lui. Dominic lo guardò allibito, accarezzandogli i capelli appuntiti.
  • Perché fa così?
  • Ma perché è idiota, Jimmy!! – Il ragazzo lo fissò
  • Tu…tu pensi questo di mio padre?
  • In realtà sì!
  • DOMINIC!!! IO TI ADORO! Tu…sai che facciamo adesso? Io faccio una corda con le lenzuola e le tende, tu ti cali, arrivi dai Montecchi e mi organizzi un incontro!!! – il ragazzo era esaltato, mentre il biondo lo guardava sconvolto. “ cioè, questo ragazzino mi ha preso per uno 007?” si chiese. Perso tra i suoi pensieri Dominic non si era accorto che Jimmy si era infilato nell’armadio per prendere un completo nero e degli occhiali da sole in tinta.
  • Se ti metti questi sembrerai proprio un agente segreto, Dommy!

“ Dommy? Agente segreto? Fortuna che mi pagano altrimenti me ne sarei già andato da un pezzo! È una gabbia di matti ‘sta casa!” Dominic prese i pantaloni neri aderenti, la t.shirt e la giacca. Guardò Jimmy che ammiccò entusiasta e andò in bagno a cambiarsi, quando uscì e si guardò allo specchio.
 

  • Sei perfetto! Devi solo stare attento a papa’, se ti trova…
  • Se mi trova mi stupra tuo padre!!! – disse rimirandosi nello specchio.

“ devo ammettere che mi violenterei pure io, sono proprio bello! E che bel fondoschiena che ho!”
 

  • Quando hai finito di violentarti con gli occhi dimmelo che ti spiego che devi fare -  fece Jimmy divertito scrutando il biondo tutto preso dal suo riflesso.

 
 
Casa Montecchi.
Helena era seduta sul letto con suo nipote cercando di consolarlo con carezze e parole materne, ma non stava vincendo, il ragazzo era sempre più disperato e ad un certo punto esplose.
 

  • Se Billie Joe è stronzo ma io che ci posso fare, Mikey? Non vuole che suo figlio si frequenti con te! Io non posso mica rapirlo!
  • Bella idea! Rapiamolo! – disse Mikey entusiasta
  • Non metterti in testa strane idee, ragazzino. Io non voglio far scoppiare una guerra qui! Ti conviene farti passare questa cosa, Mikey – disse un po’ duramente, si sentiva morire dentro quando uno dei suoi nipoti, o Frank, stava male anche lei. In altre circostanze avrebbe fatto di tutto per vedere Mikey felice, ma cosa poteva fare se Billie Joe non accettava che suo figlio si fosse innamorato di suo nipote, mentre camminava andò a sbattere contro Gerard.
  • Nonna! Come sta Mikey? – chiese accorato
  • Triste, devo dar l’ordine alle guardie di sorvegliare tutto il muro di cinta, tante volte gli venisse in mente di andarsi a riprendere Jimmy – Gerard sorrise e la nonna lo guardò interrogativo.
  • È proprio perso di quel ragazzo, eppure neanche si conoscono
  • L’amore non ha regole, tesoro – Notò che l’espressione sul volto di Gerard si fece malinconica – Cosa ti succede Gerard?
  • Mi stavo chiedendo se…se..
  • Se?
  • Se troverò anche io qualcuno che mi ami così tanto...- arrossì, si vergognava un po’ di quel pensiero. Helena rise.
  • L’amore della tua vita è più vicino di quanto immagini, mio caro. Vado ad avvertire le guardie, tu va nella tua stanza e lascia sfogare Mikey solo – Gerard rimase a fissare la nonna che si allontanava mentre cercava di interpretare le sue parole, chi era il suo amore? E quanto era vicino? Per quanto si sforzò non gli venne in mente nessuno.

 
 
Eccoci giunti alla fine…cosa avranno in mente Jimmy e Dominic? E Gerard riuscirà a capire chi è il suo amore???
Ringrazio tutti quelli che hanno letto\commentato il capitolo precedente e chi mi ha messo tra le seguite\preferite.
Alla prossima –Nyla-
 

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Capitolo 6
*** L'amore della mia vita ***


Ma buonasera! Rieccomi qui in un ritardo vergognoso! Chiedo perdono ma l’ispirazione era andata a farsi benedire e la Telecom ce l’aveva con me. Chiedo scusa se non ho risposto alle recensioni ma stavo utilizzando il cellulare come modem e andava lentissimo e non ho potuto caricare la pagina. Comunque vi ringrazio tantissimo i vostri commenti mi fanno felice in una maniera incredibile, grazie grazie veramente!!  
Ed ecco il capitolo,…riusciranno Jimmy e Mikey ad escogitare un piano per vedersi? Enjoy! Fatemi sapere se vi piace!
Ps: questo capitolo è per Valentina, Alessia e Fabrizia che ascoltano le mie crisi per la mancanza di ispirazione!
 
 
 
Dominic sgusciava veloce nella notte, attendo a non farsi notare troppo “ Io però mi noterei, sono proprio sexy così!” penso tra se e se mentre, passando davanti ad un automobile, si era imbattuto nel suo riflesso, rimase a guardarsi per un po’ scordandosi della missione, si ricosse solo quando udì dei passi. Corse nel buio, cercando di raggiungere in fretta casa Montecchi, quando fu davanti al cancello che portava al viale alberato, rabbrividì. Aveva sentito voci riguardo all’aspetto di casa Montecchi, ma credeva fossero solo balle e invece era tutto vero, quel palazzo su una collina era davvero inquietante, ma la cosa peggiore era che c’erano sentinelle in ogni dove che pattugliavano le mura, era praticamente impossibile entrare. Così fece l’ultima cosa che sarebbe potuta venire in mente ad una persona sana di mente in quella situazione: suonò il campanello.
  • Si chi è? – rispose Helena
  • Dominic, la balia di Jimmy
  • Oh! Dominic, aspetta che mando Gerard a prenderti lì fuori perché ci sono le pattuglie che fanno la ronda – “ Io sì che so trattare col nemico!” pensò tra se mentre aspettava Gerard. Il ragazzo arrivò poco dopo.
  • Ehi ciao! – lo salutò il biondo.
  • Ciao Dominic, vieni – Gerard lo fece entrare nel viale e richiuse per bene il cancello.
  • Come stai, caro?
  • Eh! Insomma un po’ spossato per questa mattina.
  • Oh, ti capisco, gioia! E tuo fratello? Povero amore sarà tristissimo
Parlarono del più e del meno e quando arrivarono davanti al portone Gerard si rese conto dell’assurdità della cosa, lui stava parlando con la balia del figlio del suo nemico come se fossero amici di vecchia data. Non ebbe il tempo di pensarci ancora perché Helena aprì la porta.
  • Dominic! Salve, entra caro. Sarai infreddolito
  • Helena cara! – Dominic abbracciò la donna sempre più convinto di essere un genio nel trattare con i nemici.
Helena lo condusse nel grande salone e lo fece accomodare sul divano mentre un cameriere portava delle bibite e degli stuzzichini. Helena intimò a Gerard di andare a chiamare Frank e Mikey.
  • Allora, Dominic. Qual buon vento ti porta qui?
  • Oh Helena cara, mi manda Jimmy. Ha una lettera per Mikey e mi ha detto di riferirgli alcune cose – disse con un sorriso brillante.
  • Senti Enzo Paolo piantala con queste moine da idiota! Con me non attacca, ti ho fatto entrare perché mi ispiri fiducia non perché sei bravo a trattare con i nemici – disse Helena come se, solo osservandolo, avesse capito perfettamente i pensieri del biondo.
  • Oh…io… - abbassò la testa mortificato.
  • Avrai tempo per perfezionare le tue tecniche da 007. oh ecco che arrivano i ragazzi! – Mikey si precipitò  da Dominic.
  • Oh Balia che succede?- chiese con apprensione mentre Gerard si sedeva sul divano accanto alla nonna e Frank prendeva posto sulle ginocchia del suo amato.
  • Non chiamarmi balia!!!! – disse irritato, poi prese la lettera di Jimmy dalla tasca interna della giacca e la porse a Mikey che la guardò come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo e se la strinse in petto, all’altezza del cuore, con gli occhi lucidi.
  • Mikey, prima che tu vada a leggere la lettera…Jimmy ha detto che vorrebbe passare almeno una giornata intera con te e…uhm…Domani Billie non c’è, so che va  a trovare Matthew perché deve chiedergli una grazia…quindi…se domani vuoi…potrai venire da noi di nascosto ed andartene al tramonto prima che torni Billie Joe. Dovrai fare molta attenzione a non dare nell’occhio e dovrai entrare dal giardino sul retro, provvederò io a lasciarlo libero per te – Gli occhi di Mikey si illuminarono ed abbracciò Dominic.
  • Oh grazie, grazie Dominic! Tu sei dalla nostra parte! Oooh grazie! – Mikey finì di ringraziare e scappò in camera sua per leggere la lettera dopo aver raccomandato a Dominic di aspettarlo giù.
Aprì con mani tremanti la busta rosa profumata e ne estrasse un foglio rosa e profumato anch’esso con tanti cuoricini disegnati sopra. Estasiato cominciò a leggere.
“ Mikey, oh Mikey. Mi tremano le mani mentre scrivo, perché non posso fare a meno di pensare al nostro meraviglioso bacio, ai tuoi occhi alle tue mani al tuo fondoschiena…aaah sto sospirando e sono pieno d’amore! Voglio fare tanti figli con te! Voglio salire in groppa ad un unicorno e fuggire sulle nuvole con te! In mezzo alle fatine! Scivoleremo sugli arcobaleni e ci ameremo! Amore mio ti prego vieni a casa mia domani! Potremo passare una splendida giornata.
Ti amo”
Mikey si asciugò una lacrima, prese un foglio pulito e cominciò a scrivere.
“ Oh piccolo Jimmy anche io ti amo e anche io voglio avere dei figli con te, fare lo scivolo sugli arcobaleni e scappare con un unicorno” Mikey si bloccò di colpo”  cazzo sto dicendo??” si chiese, ma scosse subito la testa e ricominciò a scrivere. “ Sì che verrò da te domani, amore mio! Non vedo l’ora sarò lì all’alba. Penserò a te tutta la notte!” lesse soddisfatto quelle poche righe, piegò il foglio, e anche lui spruzzò del profumo su di esso, poi scese al piano di sotto e lo consegnò a Dominic che fece un’espressione disgustata.
  • EEW Mikey! Cos’è sto profumo?? Ma quanto ne hai messo? Vuoi farmi scoprire?
  • Quanto ti lamenti Dominic! Forza corri da Jimmy che sarà in ansia! – disse Helena alzandosi e spingendo il biondo verso la porta.
  • Domani io e Jimmy ci faremo tante coccole – disse sognante Mikey al fratello.
  • Ma non è giusto! – esclamò Frank – Anche io voglio le coccole – fissò per qualche secondo Gerard – Me le fai tu?
Gerard non seppe resistere a quegli occhioni da cucciolo e lo abbracciò forte.
  • Ma sì nano che te le faccio io! Ora però andiamo a dormire altrimenti domani il nostro Romeo non si sveglierà in tempo.
I tre ragazzi salirono al piano di sopra. Al momento di salutarsi Frank si mise in punta di piedi e posò un lieve bacio sulle labbra di Gerard.
- Notte – disse sorridendo. Gerard si rifugiò in camera sua con gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore.
“ e se…e se fosse Frank l’amore della mia vita?”
 
Eccoci giunti alla fine del capitolo, il Gerardo sta finalmente aprendo gli occhi e tutto sembra andare per il verso giusto tra i due innamorati pazzi tra nuvolette e arcobaleni! Alla prossima, credo di postare entro venerdì sera. Bye!

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Capitolo 7
*** Nuvolette e Unicorni ***


 Come promesso eccomi qui!!! Devo ringraziare tanto ma proprio tanto tanto tanto friem che mi ha  dato una splendida idea per completare questo capitolo! Grazie mille ancora!!!
Eccoci arrivati alla famosa giornata che i due fanciulli passeranno insieme…andra’ tutto bene? E Frank e Gerard? Che faranno dopo quel bacino? Enjoy!
 
 
 
La mattina dopo Mikey si svegliò tutto esaltato per l’incontro e per la prospettiva della magnifica giornata che stava per vivere. Si vestì in tutta fretta e si avviò verso casa Capuleti con la bicicletta rosa di Frank. Arrivato nella parte di muro bassa dove era entrato la sera della festa, la scavalcò ed entrò nel giardino, nascondendosi in un cespuglio, qualche secondo dopo la finestra si aprì e si affacciò Dominic che calò una corda di lenzuola di sotto. Mikey si guardò intorno furtivo e, quando si fu assicurato che non ci fosse nessuno nei paraggi, si aggrappò alla corda e salì, quando fu dentro Dominic tolse in fretta e furia le lenzuola e chiuse la finestra.
  • Jimmy è nei miei appartamenti, non ci entra mai nessuno e sono più sicuri – Mikey annuì mentre seguiva Dominic in una serie di passaggi segreti nel muro. Dopo qualche minuto sbucarono in una stanza tutta leopardata. Al centro c’era un letto enorme a baldacchino con lenzuola di seta bianche e rosa leopardate, sul letto c’era Jimmy che, appena vide Mikey emise dei gridolini eccitati e scese dal letto correndo ad abbracciarlo. Mikey ricambiò la stretta.
  • Io vado nel mio studio a farmi la manicure perché mi si è spezzata un unghia e poi mi taglio i capelli che non sono più fashion come una volta – disse Dominic
  • Dommy non puoi chiamare un parrucchiere? – chiese Jimmy senza sciogliere l’abbraccio con Mikey.
  • NO! Ma stiamo scherzando? Qualcuno che non sono IO che tocca i MIEI capelli? Ragazzo tu stai dando i numeri – girò sui tacchi mulinando la chioma bionda ( ahahah Swish NdA) e sparendo dietro una porta.
  • Oddio Mikey come sono felice che tu sia qui – Jimmy prese l’iniziativa e gli diede un bel bacio sulle labbra, Mikey ricambiò il bacio con trasporto, poi si guardò intorno.
  • Jimmy, oh Jimmy, sembra il paradiso che abbiamo descritto nelle lettere! Sembra di essere tra arcobaleni e nuvolette! Manca solo l’unicorno che ci porterà via! Amore io credo che prima o poi arriverà e allora… - si bloccò di colpo “ Ma…è l’amore che fa questo effetto?” “ Ma quale amore! Quella è grappa!” sembrò rispondergli la voce di suo fratello nella sua testa.
  • Amore che c’è? – chiese Jimmy preoccupato vedendo l’espressione accigliata del suo amante.
  • No è che..mi è venuto in mente mio fratello e…niente – Baciò di nuovo Jimmy e mentre si baciavano si scontrarono contro il letto. Si guardarono e sorrisero. Mikey si sedette ed attirò Jimmy accanto a se riprendendo a baciarlo finchè…
  • Jimmy...
  • Mikey…. – dallo sguardo dell’altro capì che anche Jimmy aveva i suoi stessi dubbi.
  • Chiediamo a Dominic?  - chiese Mikey, Jimmy annuì.
  • Chiediamo a Dominic – i due si diressero verso lo studio di Dominic e bussarono insistentemente.
  • CHE C’E’??? – Il biondo aprì la porta ravvivandosi i riccioli biondi, sulla soglia c’erano i due ragazzi con un’espressione afflitta sui volti  - Che succede, piccioncini? – chiese scostandoli e facendoli entrare. I due si sedettero sul divanetto leopardato e lo fissarono con due occhi pieni d’angoscia.
  • Ehi! Mi spaventate così! Che succede?– si chinò dinanzi a loro facendo una carezza a Jimmy.
  • Oh Balia ecco vedi…- Mikey interruppe Jimmy, per colpa di un altro dubbio che sembrava angustiarlo.
  • Dimmi, Dommy – “ ahahaha Dimmi Dommy” pensò emettendo una risatina e guadagnandosi lo sguardo perplesso dell’interessato – Se tu sei la balia di Jimmy vuol dire che lo hai allattato tu? – Dominic lo fissò per un po’ per capire se il ragazzino stesse scherzando o faceva sul serio, ma poi si accorse dell’innocenza negli occhi del ragazzo e capì che non scherzava affatto.
  • Ma, Mikey come ti viene in mente? Tua nonna non te l’ha spiegato? Io sono un uomo come diamine ho potuto allattare Mikey?
  • Quindi non sei tu mia madre??? – chiese Jimmy sconvolto
  • Ma santo Billie Joe! No! Ci mancherebbe altro!
  • Oh…Dommy sappi che io ti voglio bene come se fossi mia madre – il biondo lo guardò con un sopracciglio inarcato.
  • Mi fa davvero piacere Jimmy – “ povero me che ho fatto di male!!! Potevo andare anche io a fare la perpetua con quel mio amico di scuola…com’è che si chiamava? Christopher?”
  • Però dobbiamo chiederti un’altra cosa – riprese Mikey imbarazzato.
  • Chiedete tutto quello che volete
  • Noi…non sappiamo come si fa  - “ come si fa cosa?” pensò atterrito il povero Dominic
  • Eh?
  • Come…ehm..noi vorremmo amarci ma…ecco…non sappiamo dove mettere mano..o meglio..dove mettere… - Dominic alzò le mani facendo zittire Mikey
  • OK OK BASTA COSI’!! ho capito…ehm…- “ e mo come glielo spiego?” si chiese Dominic passandosi una mano tra i capelli
 
 
 
Casa Capuleti. Helena e Gerard stavano parlando tranquillamente in cucina davanti ad una tazza di caffè.
  • E così mi ha baciato – disse Gerard alla nonna che lo guardava sorridendo
  • E cos’è che ti ha turbato, tesoro?
  • È che…per me lui è il mio migliore amico, quel bacio cosa…? – Helena guardò stupita suo nipote, era convinta che Gerard ricambiasse i sentimenti di Frank, lei si era accorta che quel ragazzino amava suo nipote e spesso li aveva trovati in atteggiamenti che le avevano fatto intuire che anche suo nipote ricambiava i suoi sentimenti, si abbracciavano, dormivano insieme. Non avrebbe mai pensato che però suo nipote provava solo una forte amicizia.
  • Forse ti vuole molto bene, tu gliene vuoi? – azzardò
  • Non lo so – Frank, che stava ascoltando la conversazione sulle scale, si sentì morire e corse in camera.
  • Come non lo sai?
  • È che..lui è perfetto. Sto bene quando c’è anche lui, mi piace quando dormiamo abbracciati però…ho paura – Helena gli fece una carezza e gli sorrise.
  • Pensaci bene, tesoro mio, forse ti accorgerai che non è solo amicizia quella che provi per Frank e forse è proprio la paura che non ti fa accettare il bacio – Helena sorrise ancora, prese le tazze vuote e si avviò al lavello. Gerard tornò in camera sua e mentre saliva le scale incontrò Frank che scendeva.
  • Buondì Frankie
  • Buondì un corno! – rispose lui correndo fuori e sbattendo la porta. Gerard rimase a fissare il punto in cui il suo piccolino era sparito.
 
Casa Capuleti.
 
  • E questo è tutto quello che dovete sapere – disse Dominic sollevato di aver finito quel discorso imbarazzante.
  • Oh…Sembra doloroso – osservò Jimmy.
  • Che ci vuoi fare, è la vita…però potete fare altre cose se ancora non vi sentite pronti – suggerì il biondo.
  • Sì! Potremmo saltare a corda! O fare un unicorno con i cuscini e far finta di volare via! O fare delle ghirlande con le margherite – Dominic rimase a fissare Mikey
  • Non è esattamente quello che intendevo ma se vi fa piacere…perché no?
  • Mikey hai sempre queste splendide idee!! Andiamo a prendere i cuscini e facciamo un unicorno! – Jimmy prese Mikey per mano e lo trascinò, saltellando, nella stanza  leopardata.
“ Mi chiedo dove abbia sbagliato Helena nell’educazione di Mikey” scosse la testa, chiuse la porta e tornò alla sua manicure.
 
 
 
Nel frattempo in piazza Frank piangeva appoggiato ad una fontana, non poteva credere che Gerard non ricambiasse i suoi sentimenti, lui ne era certo, stava solo aspettando il momento giusto per dirglielo e ora che lo aveva trovato si trovava anche a fare i conti con un’opzione che non aveva affatto considerato : Gerard non lo amava. Mentre si asciugava una lacrima solitaria che era sfuggita al suo controllo, sentì una musica nell’aria e poco dopo vide Don Matteo avvicinarsi con la bicicletta a lui. Scese sapientemente da essa, mentre ancora era in moto e si inginocchiò davanti a lui.
  • Che ti succede, figliolo?
  • Oh, nulla è che …sono solo un po’ triste – disse Frank tirando su col naso
  • Ti va di parlarne? – Frank scosse la testa
  • Ma, Frank, io voglio aiutarti  - “ com’è che questo sa come mi chiamo?” pensò il piccolino.
  • Uhm…va bene…ma non qui, non mi va di parlare dei fatti miei  in strada  - Don Matteo sorrise e recuperò la bicicletta. 
  • Salta su, ragazzo, vieni a pranzo in canonica – Frank ricambiò il sorriso con un po’ meno entusiasmo del prete e salì a bordo della bicicletta. In poco tempo furono in chiesa. Frank seguì Don Matteo fin dietro la canonica deserta.
  • NATALINA? NATALINA? – cominciò a chiamare a gran voce il prete, da una porta ne uscì un ragazzone alto e robusto che di una Natalina aveva ben poco.
  • Chris, padre! Mi chiamo Chris! Ho la faccia da Natalina io? – chiese un po’ irritato e un po’ rassegnato, come se ormai fosse abituato.
  • Natalina ho portato qui questo ragazzo, è un po’ triste ed ha bisogno di parlare un po’, rimarrà a pranzo da noi. Io ho alcune commissioni da sbrigare lo lascio con te – sorrise di nuovo e se ne andò
  • Natalina? – chiese Frank ridendo
  • Oh lasciamo stare, mi chiamo Christopher e faccio la perpetua per arrotondare un po’, ho cinque figli e i soldi non bastano mai.
  • Oh…mi spiace
  • Non preoccuparti, a te che è successo ragazzo? – Frank raccontò a Chris della conversazione. Il ragazzo ci pensò un po’ su poi rispose.
  • Secondo me il tuo amico è cotto ma ha paura che il vostro rapporto cambi se ammettesse i suoi sentimenti…scusati con lui e digli quello che provi, poi dagli del tempo di assimilare la cosa.
Frank passò una bella giornata con Chris e Don Matteo, mangiò tanto e si divertì, verso il tardo pomeriggio salutò Chris e Don Matteo lo accompagnò a casa con la sua inseparabile bicicletta. Quando rientrò, Helena lo aggredì dicendogli che l’aveva fatta morire di paura, per fortuna Don Matteo decise di spiegarle tutto. Mentre i due parlavano lui andò di sopra e bussò alla camera di Gerard.
  • Sì? – la voce di Gerard era incerta, come se stesse piangendo.
  • Sono Frank…uhm…volevo scusarmi per questa mattina, posso entrare? – Gerard non rispose per un po’ poi disse un flebile “sì”. Frankie aprì la porta ed entrò richiudendola. Gerard era accucciato sul letto che avevano condiviso innumerevoli volte, quando lui faceva un brutto sogno o quando c’era il temporale o quando semplicemente voleva un po’ di coccole.
  • Gee? – Gerard si voltò a guardare il suo amico – Mi spiace, è che io…ho sentito per sbaglio quello che dicevi a Helena e…io ero sicuro che tu provassi almeno qualcosa per me…ma poi hai detto a Helena che sono solo un amico e… - Frank non riuscì a finire la frase perché si ritrovò le labbra di Gerard premute sulle sue.
  • Scusami tu se ho detto quelle cose – disse Gerard scostandosi un po’ – E’ che tu sei così importante per me e…io avevo paura…. – Frank gli sorrise e lo strinse forte. Dall’altra parte della porta, Helena e Don Matteo sorrisero a loro volta, spiando i due dalla serratura.
 
 
Casa Capuleti
 
  • Ciao Mikey! Grazie della splendida giornata! Ti amo! – disse Jimmy salutando Mikey dalla finestra, il ragazzo ricambiò il saluto e gli mandò un bacio, prima di salire in sella alla bicicletta e sparire lungo la via di casa.
  • Oh Dominic io lo amo! – disse Jimmy abbracciando la sua balia.
  • Ma va’! non lo avevo capito! – Mentre parlavano sentirono bussare alla porta degli alloggi di Dominic.
  • Chi è?- Fece quest’ultimo
  • Billie, è con te mio figlio?
  • Sì, entra – Dom aprì la porta e Billie entrò nella stanza, abbracciò suo figlio sorridente e diede una pacca sul didietro di Dominic che lo fissò spaventato.
  • Tutto bene, figlio?
  • Sì, papà!
  • Ti sei ripreso?
  • Sì! È tutto ok!
  • Bene! Allora fa’ le valige! Domani partiamo per Como, il principe Matt ci ha invitati a corte per qualche tempo – Jimmy rimase a fissare il padre con il terrore dipinto sul volto, guardò Dominic che gli fece cenno di sorridere perché avrebbe sistemato tutto lui….
 
 
Che si inventerà stavolta Dominic??? Posterò il prossimo capitolo entro lunedì sera! Buon fine settimana a tutti!!!
- Nyla-

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Capitolo 8
*** La mia sciabola (PT 1) ***


Eccomi qui!volevo scrivere un capitolo per il compleanno di Gerard ma non ho fatto in tempo finirlo ieri, quindi anche se con un po’ di ritardo TANTI AUGURI GEE! Ma tornando a noi...Jimmy dovrà partire con il padre? Che avrà in mente Dominic?   Enjoy!
Grazie ad Alessia per la storia dei persiani!!
 
Dominic bussò alla porta della camera di Billie Joe e attese che qualcuno aprisse. Fu sorpreso di vedere che fu proprio Billie ad aprire.
  • Che succede Dom? vuoi dormire qui? – chiese Bille con un sorriso malizioso “ vuoi vedere che se ci vado a letto questo si convince e non partiamo più?”
  • Se servisse a farti cambiare idea…volentieri Billie – disse il biondo avvicinandosi pericolosamente al despota.
  • Farmi cambiare idea su cosa, Dominic? – Billie nel frattempo aveva preso saldamente per i fianchi Dominic e cercava di attirarlo verso di se.
  • Sul viaggio a Como – gli occhi di Billie lampeggiarono per l’ira e scostò violentemente Dominic.
  • Tu stai dalla parte di mio figlio! Tu vuoi che si sposi con il Montecchi! –
  • Ma che dici, Bille? Io sono sempre dalla tua parte – disse suadente Dominic avvicinandosi nuovamente a Billie e facendo scorrere una mano sul suo braccio.
  • E allora perché vuoi rimanere qui? – “ ecco e mo che gli dico?? Maledetto Jimmy”
  • Perché voglio finire di dipingere la gabbia – Billie Joe rimase a fissare Dominc, basito.
Qualche minuto dopo nella stanza di Jimmy…
  • Jimmy io ti ammazzo! A momenti mi tocca andare a letto con tuo padre e non ho nemmeno ottenuto niente! – disse Dominic in collera
  • Quindi… - Jimmy aveva le lacrime agli occhi per la disperazione.
  • Mi dispiace – Dominic allargò le braccia pronto ad accogliere Jimmy, che pianse disperato contro la sua spalla.
  • Su, su…troveremo una soluzione, in fondo si tratta solo di qualche settimana, poi torneremo qui
  • E se Mikey si dimentica di me?
  • Faremo in modo che non accada, te lo prometto! – Disse Dominic accarezzando la testa di Jimmy con una  mano e componendo il numero di Mikey sul cellulare, con l’altra.
 
 
 
Mikey, tornato a casa, corse in camera del fratello per raccontargli la giornata con Jimmy, ma quando aprì la porta trovò Frank seduto a cavalcioni su suo fratello che lo stava baciando appassionatamente emettendo strani versi.
  • MA MA CHE STATE FACENDO? – urlò scandalizzato, Frank si girò di colpo e scese da Gerard, sedendoglisi accanto.
  • Era evidente, Mikey…ci stavamo semplicemente dando qualche bacio – disse Gerard. “ sì proprio qualche bacetto innocente” pensò Frank ironicamente.
  • Ma, ma….siete due ragazzi! – disse con orrore.
  • Mikey, con calma…anche tu e Jimmy siete due ragazzi, a meno che Jimmy non sia una ragazza… - azzardò Gerard
  • Naaah secondo me è Mikey la ragazza! – lo prese in giro Frank.
  • Smettetela! Io… -  fu interrotto dallo squillo del suo cellulare, era Dominic – Dommy che è successo.
  • Brutte notizie Mikey, Billie Joe vuole farci partire per Como domattina presto, ci ha vietato di uscire ed ha raddoppiato le guardie, ti passo Jimmy.
  • Mikey,amore mio! Io…io dovrò stare via per un po’ – disse Jimmy piangendo – Ma non ti dimenticherò mai, mai! Promettimi che non lo farai e che guarderai le stelle tutte le sere pensandomi.
  • Oh certo amore che lo farò! E ti prometto che se trovo un unicorno ti vengo a prendere! Non ti lascerò mai!
  • Mikey devo andare,sta arrivando mio padre, ti amo – Jimmy attaccò e Mikey rimase a fissare il display del telefonino.
  • Che succede Mikes? – chiese Frankie preoccupato
  • Billie Joe e Jimmy se ne vanno…a Como… non so per quanto…io…ho bisogno di stare da solo – Mikey uscì di corsa dalla stanza, cercando di reprimere un singhiozzo.
  • Povero Mikey – disse Gerard
  • Già – rispose Frank, accoccolandosi sul suo petto – Tu non mi lascerai vero?
  • No, piccino! Non ti lascio – gli posò un lieve bacio sulla fronte prima di accorgersi che la mano di Frank stava armeggiando con la cintura dei suoi jeans.
  • Che diamine stai facendo Frank? – gli chiese Gerard sbarrando gli occhi.
  • Una cosa che volevo fare dal primo giorno che ti ho visto! – disse riuscendo finalmente a slacciare la cinta e ad insinuare la mano nei boxer del suo ragazzo.
  • Piccolo pervertito! Hai pure la mano fredda!! – si lamentò Gerard
  • E tranquillo mo si scalda – Frank sorrise e baciò Gerard, cominciando a muoversi sempre più velocemente finchè Gerard non si lasciò andare sulla sua mano.
  • Nano malefico – rise Gerard, guardando dolcemente Frank.
  • Mmmh…lo so – rispose il più piccolo baciandolo teneramente.
 
La mattina dopo – Lago di Como
  • Eccoci qui, Jim! Guarda com’è bello il palazzo di Matt – disse Bille Joe mentre attraversava il viale che portava al grande palazzo.
  • Sì…bellissimo – disse a testa bassa. Sentì una mano sulla sua spalla, si voltò e vide Dominic che gli rivolse un sorriso, come a dire “ ci sono io “
  • Billie cawo!!! – un sinistro figuro veniva loro incontro con le braccia aperte.
  • Vostra maestà! –Billie si inchinò
  • No Billie mi metti in imbawazzo così! Siamo amici da tantissimo tempo, cawo su alzati! – Billie allora salutò il sovrano con un abbraccio amichevole, poi si scostò e gli presentò suo figlio e Dom.
  • Ma com’è cwesciuto tuo figlio, Billie! E questa è la sua balia? – scrutò interessato Dominic che si sentì piacevolmente osservato. Improvvisamente sentì una stretta sul suo fianco, era Billie.
  • Sì! Lui è come una moglie per me e come una madre per Jimmy – “ CAZZO DICI BILLIE???” pensò atterrito il biondo.
“ prova solo anche a pensare a Dominic e ti dichiaro guerra brutto brillantino che non sei altro!” pensò Billie Joe tenendosi Dominic stretto a se.
Matt fece vedere loro le stanze, Billie ne aveva una tutta per se, mentre Dominc e Jimmy, per fortuna, avrebbero dormito insieme. Quando furono soli Dominic diede il telefono a Jimmy che telefonò a Mikey.
I giorni passavano e Mikey e Jimmy si sentivano per pochi minuti, ma quasi ogni giorno. Marzo passò velocemente e non tardò ad arrivare il 9 aprile, ovvero il giorno del compleanno di Gerard. Frank aveva una mezza idea. Era da molto che i baci e le carezze non gli bastavano più e voleva altro da Gerard e aveva pensato che il giorno del suo compleanno fosse il migliore per spingersi oltre, solo che non sapeva come fare a chiederglielo e inoltre c’era Helena in casa. Sospirò e tornò in camera di Gerard che ancora dormiva. Decise di svegliarlo lasciandogli dei piccoli baci umidi sullo zigomo spigoloso. Gerard mugolò nel sonno ed aprì leggermente gli occhi per poi richiuderli e continuare a dormire.
  • - Eh ma uffa che palle!!! Io voglio fare…tante cose e tu dormi? – disse scuotendolo, ma Gerard non si svegliava.
  • E va bene, non ti svegli, ci penso io! – si accostò all’orecchio di Gerard e… - GERARD ARTHUR WAY O TI SVEGLI O TI VIOLENTO NEL SONNO!
  • Cos’è che fai tu? – chiese Helena sulla soglia della porta, Frank arrossì violentemente.
  • No…ma io dicevo così per dire – si difese il piccoletto con una risatina nervosa.
  • Mmh buongiorno, che vi urlate tutti di prima mattina?
  • Io ero venuta a farti gli auguri…Frank invece credo che voglia DARTI QUALCOSA – marcò le ultime due parole lanciando un’occhiata divertita a Frank che faceva di tutto per nascondersi.
  • Che devi darmi? – chiese Gerard ingenuamente “ sapessi…” pensò Frank, decise di agire, si sedette a cavalcioni sul ragazzo e cominciò a baciarlo con foga, cercando di fargli capire il suo desiderio ma proprio quando Gerard si stava riprendendo dallo shok e cominciava a ricambiare le sue attenzioni, Mikey spalancò la porta e guardò i due.
  • Mikey io ho da fare, non vedi? – chiese Frank irritato, continuando a tentare di togliere i pantaloni del pigiama a Gerard.
  • Ha detto Dominic che fa male… - disse Mikey pensieroso.
  • Come scusa? – chiese Gerard
  • Sì…dice che…
  • Mikey se te ne vai e mi lasci fare, poi veniamo a raccontartelo! – disse Frank al limite della sopportazione
  • Ma se è una cosa che fa male perché vuoi farla per forza? – Mikey era confuso – io e Jimmy ci siamo messi a fare gli unicorni con i cuscini proprio perché avevamo capito che sarebbe stato doloroso.
  • Qual è il problema di tuo fratello? – domandò Frank a Gerard che si limitò a ridere scuotendo la testa
  • Ma io non ho nessun problema è che Dominic…
  • Vaffanculo a te a Dominic! – Frank scese da Gerard e se ne andò sbattendo la porta della camera.
  • Ma certo che sei idiota eh, Mikey! – disse Gerard irritato.
 
La giornata procedette in fretta tra i preparativi per la festa di compleanno che Helena aveva organizzato per suo nipote, aveva invitato tutti i membri della famiglia ed aveva anche dato un tema, aveva optato per il tema persiano ed ora la casa era sommersa da tappeti e cuscini. Gerard si era opposto e non si era voluto mascherare, Mikey, invece si era vestito da Visir e Frank in stile Dastan di Prince of Persia. Gerard non aveva fatto altro che mangiarselo con gli occhi per tutta la serata, ignorando sfacciatamente tutti gli altri invitati, finchè ad un certo punto scomparve dalla sua vista. Pensò che fosse andato in bagno, quando improvvisamente arrivò Mikey con un bigliettino.
  • Me lo ha dato nonna – disse prima di andare a ballare con una vecchietta vestita da odalisca.
Aprì il biglietto pensando che fosse solo un banale biglietto di auguri, invece il messaggio era di Frank e diceva “ Vieni nello stanzino delle scope”. Gerard sorrise e corse di sopra nello stanzino. Aprì la porta, dentro era buio ma riusciva a sentire il profumo delicato di Frank, come se fosse di fronte a lui. Poi ad un certo punto sentì la porta chiudersi dietro di se e due labbra morbide che catturavano le sue.
  • Frank – soffiò contro quello che probabilmente era il collo del più piccolo.
  • Gerard – rispose lui mentre lo baciava.
  • Come mai mi hai fatto salire fin qui? -  chiese Gerard con una punta di malizia
  • Devo farti vedere quanto è grande la mia sciabola – così dicendo il più piccolo lo spinse contro il muro e cominciò a strusciarsi su di lui continuando a baciarlo avidamente….
 
TO BE CONTINUED….
Ok  vado a nascondermi in una delle cabine della barca del video di Strarlight!!! Riusciranno stavolta a concludere qualcosa o Mikey rompiscatole tornerà all’attacco???
- Nyla-

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Capitolo 9
*** La mia sciabola 2 (ovvero tutti i santi del calendario) ***


Buonasera!! Non mi dilungherò molto, volevo solo ringraziare Valentina e dire che i diritti del capitolo sono i suoi! Grazie mille!!!
Enjoy!
 
 
 
Incominciò a toccarlo mentre lo baciava, infilando le sue mani sotto la maglietta di Gerard che rabbrividì a quel contatto, sentì una  scarica percorrergli la schiena, il suo amico ai piani bassi gradì molto e cominciò a risvegliarsi, ma ad un certo punto Gerard si staccò da quel bacio appassionato.
- cosa stai facendo?-  chiese Gerard lievemente ansimante con le labbra gonfie per il bacio prolungato e le gote rosse per l’eccitazione e l’imbarazzo.
- Ti tocco! – rispose Frank innocentemente, come fosse la cosa più normale del mondo.
- Si l’avevo notato – rispose Geard un po’ agitato, passandosi una mano tra i capelli
- E allora qual è il tuo problema?
- È che…non lo avevi mai fatto così
- C’è sempre una prima volta – Frank sorrise malizioso strusciandosi un po’ sul corpo del più grande.
- Ehm…
 Gerard fu interrotto improvvisamente dalle labbra di Frank che catturarono le sue in un gesto bisognoso continuando a toccare Gerard con molta più audacia di prima e di quanta non credeva di avere.Fece scivolare le sue mani più giù fino alla cerniera dei pantaloni del suo amante, poi si fermò improvvisamente e lo guardò serio.
- Io ti voglio toccare
- Si…ecco io…- Fu tutto quello che Gerard riuscì a dire, in quanto Frank , senza aspettare che il suo amante parlasse, gli aveva infilato le mani nei boxer ed aveva cominciato a muoverle magistralmente, mozzandogli il respiro.
- Stà zitto e fammi toccare – soffiò Frank quando capì che Gerard stava per dire qualcosa.
Gerad annuì e Frank continuò ad armeggiare nei suoi boxer facendogli emettere un lamento mentre si appoggiava alla sua spalla.
- Gerard? – lo chiamò per accertarsi che stava bene.
- devo scartare i regali! – disse lui cercando di liberarsi della mano di Frank che gli stava facendo perdere la testa
- Ma vaffanculo
- Io…si insomma non mi sembra il caso
- Ah  non ti sembra il caso? E questo? – Frank prese la mano di Gerard e la portò sul cavallo del suoi pantaloni per far sentire al più grande la sua eccitazione.
-          Ehm
-          No niente ehm!
-          Ok ok d’accordo come vuoi tu
-          Se devi farlo solo per farmi piacere lascia perdere –  Disse Frank offeso, togliendo la mano dai boxer di Gerard e scostandogli la mano dai suoi pantaloni.
-          Pensi che io lo faccia solo per farti piacere?- chiese Gerard – si vede proprio che non hai
 capito nulla!- iniziò a baciarlo energicamente facendo arrivare le mani
 alla vita del piccoletto, rimise la mano sulla patta dei suoi pantaloni e la strofinò per provocarlo, Frank, contento e preso da una foga incredibile, afferrò la mano di Gerard e la guidò dentro i suoi boxer.Il più grande in quel preciso istante non capì più nulla, incominciò a muovere la sua mano facendo uscire dalla bocca del piccoletto dei versi eccitati, ma Frank non contento di questo sì abbassò i pantaloni insieme ai boxer.
- Gee?
- Dimmi!
- Vuoi veder ancora la mia sciabola?
- Ehm..io…mi vergogno
- Ti fidi di me?
- Mica tanto
- Posso?
- O-ok
Frank con gesti lenti e dolci cominciò a spogliare Gerard che tremava sotto il suo tocco, il piccoletto lasciava dei baci su ogni lembo di pelle che scopriva e sussurrava parole dolci al più grande, con un gesto repentino gli tolsi pantaloni e boxer e gli diede un tenero bacio sulle labbra.
- Girati
- Frank io…
- Non ti farò male – sorrise e Gerard ricambiò abbracciandolo teneramente prima di voltarsi. Frank prese un respiro ed entrò piano in lui. Aspettò un po’, giusto il tempo di far abituare Gerard al corpo estraneo dentro di lui, poi cominciò a muoversi, dapprima dalla bocca di Gerard uscivano dei piccoli lamenti, ma in poco tempo si trasformarono i gemiti di piacere.
- F-frank?
- Aaah
- C-cosa st…
- Aaah
- Frank cazzo vuoi rispondere?
- Oh dio
- Aah
- S-stavi dicendo qualcosa? – Frank recuperò un momento di lucidità. Ma ormai anche Gerard stava abbandonato il mondo reale per lasciarsi andare a quel piacere che lo stava facendo impazzire.
- Oh santa madonna
- Tutto il calendario Gee?
- No…è che tu…io… e poi…
- Ok stiamo calmi! – Frank afferrò la sua eccitazione e cominciò dargli piacere– Va meglio?
- S-si…oh Cristo!
- Aaah oh gesùgiuseppeemaria!
- N-noi…io…F-Frank?
- AAH che….che cavolo vuoi…ma…AAah come fai a chiacchierare anche in..m-momenti simili?
- Io…ecco… io ti amo!
- Gerard io – Frank si liberò dentro di lui e poco dopo Gerard si lasciò andare contro la sua mano.
- Aaaaah
In quel momento bussò Mikey che  non sentendo rispondere aprì la porta trovandosi davanti i due ragazzi nudi avvinghiati.
- scusate il disturbo…ma ma ma com’è stato? – Frank si dovette trattenere dal picchiarlo mentre Gerard, ancora in balia di quelle emozioni, non si era accorto del fratello.
- E’ stato stupendo- rispose Frank, poi guardò Gerard  che gli sorrise – lo rifacciamo?
Gerard annuì e ignorando completamente Mikey riprese a baciarlo.
Frank scocciato dalla presenza di Mikey si staccò dal bacio e lo spinse fuori chiudendo la porta a chiave.
- Ma…era Mikey?
- E quindi? – Frank zittì Gerard baciandolo e intrecciando le dita tra i suoi capelli.
Tornarono al piano di sotto parecchio tempo dopo, tutti spettinati e affannati ma nessuno fece caso a loro, solo Helena lanciò un’occhiata  divertita a Gerard che le rispose con un ampio sorriso. Si gettarono nella mischia e ripresero a festeggiare. Mangiarono la torta e scartarono i regali. Quanto tutto fu finito e tutti gli invitati furono andati via. La famiglia Montecchi si diede da fare per riordinare. Mentre Gerard e Frank sparecchiavano un tavolo, Mikey si avvicinò a loro, Gerard arrossì imbarazzato credendo che volesse parlare di quello che era successo, invece assunse un’espressione seria, si sistemò gli occhiali sul naso e fissò i due che lo guardavano curiosi.
  • Io voglio andare a riprendermi Jimmy, partirò domattina, venite con me?
 
Ma buonasera!!! Eccoci qua i due finalmente hanno concluso e il nostro Mikey ha deciso di fare il principe azzurro che va a salvare la sua bella!
Ringrazio chi ha letto e chi ha recensito, pubblicherò il prossimo capitolo entro venerdì sera – Nyla-

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Capitolo 10
*** Il gondoliere e liti in famiglia ***


Buonaseraaaa!! arieccomi qua! sono davvero contenta che sia piaciuta la scena hot dello scorso capitolo! ringrazio come sempre chi ha letto e chi ha recensito! con questo capitolo torniamo alle cose dementi e alla comicità...i nostri tre eroi vogliono andare a Como...Enjoy!


Nel frattempo a Como le cose non andavano proprio benissimo, nei giorni successivi all’arrivo della famiglia Capuleti, Billie aveva notato che Matthew girava spesso intorno a Dominic e questo non gli andava giù. Dominic era suo, non solo era un gran bel pezzo di ragazzo, ma aveva allevato suo figlio e gli voleva bene. Matthew non poteva portarglielo via. Quanto a Dominic, l’idea che qualcun altro, oltre Billie, gli riservasse attenzioni non poteva che fargli estremamente piacere, Jimmy invece si struggeva giorno e notte per il suo Mikey lontano, passava le giornare nel roseto della villa a pensare a quel ragazzo che gli aveva rubato il cuore.  La sera del nove aprile, Billie Joe stava camminando per i corridoi, attento ad ispezionare ogni angolo buio, da qualche tempo il gondoliere privato di Matthew gli tendeva degli agguati. Aspettava che si avvicinasse e saltava fuori da posti improbabili gridandogli di ricordarsi che sarebbe dovuto morire, rabbrividì al ricordo di quando l’aveva incontrato per la prima volta.
“ Era una giornata piuttosto soleggiata e Matt, avendo visto Billie Joe parecchio teso, aveva deciso di portarlo a fare un giro in gondola nel Bellamy Lake. Mentre scendevano le scalette per arrivare al piccolo molo sbrilluccicoso , Matt raccontava di come aveva rubato quella gondola a Venezia e l’aveva ricoperta di glitter. Quando finalmente erano giunti  al molo li aveva accolti un losco figuro con l’espressione da idiota. Aveva fatto  una risata molto simile a quella di Matthew e disse teatralmente
- Prego! Salite a bordo! – aveva una voce nasale che Billie aveva trovato estremamente irritante.
- Gwazie, Luca, ti pwesento il mio amico Billie Joe  - il gondoliere aveva fatto  un inchino, ma
- Billie era convinto che stesse ridendo.
Durante il giretto in barca Matthew aveva chiesto a Billie come mai fossero andati a Como, e Billie aveva raccontato tutta la faccenda di suo figlio e di Mikey a Matthew, al che il gondoliere si era voltato e lo aveva fissato agghiacciato.
- TUUU cos’hai fatto tu?? Stai ostacolando la storia d’amore di tuo figlio!
- Coso non sono affari tuoi –  aveva ringhiato Billie
- Tu! Sto parlando con tu! Tu morirai per questo!”
Da quel momento il gondoliere sbucava da ogni angolino gridando “ tuuuuuu ricordati che devi morire” suo figlio e Dominic, non sapendo nulla, lo trovavano estremamente divertente. Billie era preso dai suoi pensieri quando….
- TUUUU STO PARLANDO CON TU!!! RICORDATI CHE DEVI MORIRE
- Basta!!! Hai rotto le palle – urlò di rimando mentre suo figlio e Dominic erano piegati in due dalle risate.
- E voi cosa ridete e soprattutto che ci fate in piedi a quest’ora?
- Jimmy non riusciva a dormire e mi ha chiesto se voglio andare a fare una passeggiata nei giardini – spiegò Dominic posando una mano sulla spalla di Jimmy con fare…materno?
Billie si commosse nel vedere quanto Dominic corrispondesse al suo ideale di moglie e madre per suo figlio.
- E’ inutile che fai il tenerone! Tanto devi morire! – disse Luca rovinando l’atmosfera e guadagnandosi un’occhiataccia da Billie.
- Vado nella mia stanza prima che lo uccido – disse il Capuleti girando sui tacchi e sparendo per il lungo corridoio.
Intanto Dominic, Luca e Jimmy ridevano mentre andavano nei giardini.
- Come mai tuo padre ha così paura della morte? Sa che finirà all’inferno perché ha la coscienza sporca? – chiese Luca
- Di cosa parli? – domandò Jimmy
- Del fatto che non ti lascia amare liberamente il figlio dei Montecchi – Jimmy si aprì in un sorriso
- Sei dalla mia parte anche tu?
- E certo! Tu lo ami! – Dominic guardò teneramente il ragazzo sorridere e illuminarsi e fissò il cielo. In quel momento vide una stella cadente e chiuse gli occhi, desiderando ardentemente che le cose per Jimmy andassero bene.


La mattina dopo Mikey andò a svegliare gli altri due anche se quando entrò in camera del fratello stava per ripensarci e partire da solo. I due ragazzi stavano dormendo insieme Gerard era supino e Frank stava raggomitolato sul suo petto con un’espressione felice. Non voleva svegliarli e rovinare quell’atmosfera, ma doveva. Li chiamò piano ma non sentirono, così urlò, Frank si spaventò e si strinse a suo fratello che lo abbracciò con fare protettivo.
- COSI’ LO SPAVENTI! – gli urlò contro
- NON E’ UN BAMBINO DI TRE ANNI CHE HA PAURA DELL’ASPIRAPOLVERE!!!!
- E’ uguale dormiva lo hai spaventato – Poi si rivolse a Frank – Amore tutto bene?
Il piccino annuì e si mise seduto gemendo.
- Che succede? – chiese Mikey
- Tuo fratello non si è regolato – così dicendo si alzò a fatica ed andò in bagno.
Poco dopo si ritrovarono tutti all’ingresso, Gerard vestito di nero, portava una tracolla nera e l’album da disegno in mano, Frank una maglietta a maniche corte e i jeans strappati, aveva uno zaino su una spalla e la chitarra sull’altra. Mikey li guardò sconcertato.
- Non andiamo a fare una scampagnata
- Va be’ ma dovremmo pur fare qualcosa in treno – disse Gerard
- Ma quale treno? Andiamo in bici!!! – i due lo fissarono come se fosse pazzo, in quel momento arrivò Helena.
- Dov’è che andate così presto? – Mikey si avvicinò all’orecchio della nonna e le sussurrò.
- Andiamo a Como a rapire Jimmy, ma mi raccomando acqua in bocca perché tu non devi saperlo.
Helena sospirò rassegnata
- Tranquillo, terrò il segreto, posso sapere però dove andate a prendere il treno?
- No ma non andiamo col treno, andiamo in bici, ora andiamo dal suoro a prenderne altre due. Frank ha già la sua rosa.
Helena si passò una mano sul viso e augurò buona fortuna  a Frank e Gerard.
Poco dopo i tre erano in canonica a prendere le biciclette, Don Matteo suggerì a Chris di accompagnarli ed infatti il ragazzo si unì a loro. Non era neanche un’ora che pedalavano e Frank già aveva iniziato a rompere, una volta aveva sete, un’altra volta fame, poi voleva un bacio. Quando finalmente sembrava andare tutto bene, Frank si avvicinò a Gerard
- Gerard io…ehm…devo fare pipì
- Eh no! Frank basta! Tienitela  sono stufo di perdere tempo per te! Sei peggio di un neonato! – disse Mikey infuriato
- La faccio addosso a te se non mi fai fermare!
- No Frank! Non ti faccio fermare! – Gerard stava guardando male suo fratello, mentre Chris pensava ad un modo per trovare un compromesso.
- MA IO DEVO FARLA! – vedendo che il piccoletto si stava innervosendo, Gerard frenò la bicicletta invitando Chris a fare lo stesso. Scese ed andò da Frank che si lamentava poco lontano. Gli diede un bacio e lo portò in mezzo agli alberi con se. Dopo parecchio tempo tornarono sul sentiero e ricominciarono a pedalare. Verso sera arrivarono a Como. Appena entrarono nella città furono bloccati dal passaggio di una banda. Erano tutti vestiti di nero e suonavano una musica allegra. C’era un solo batterista, lo notarono subito perché era l’unico. Era biondo e robusto ed aveva un’espressione concentrata che fece ridere Frank. Improvvisamente Gerard si voltò verso gli altri e disse.
- Sapete, quando ero un giovane ragazzo mio padre mi portò in città per vedere una banda che marciava, mi disse “ figlio! Quando crescerai vorresti essere il Salvatore degli afflitti, degli sconfitti e dei dannati?" mi disse: "li sconfiggerai, i tuoi demoni? e tutti i non-credenti, i piani che hanno fatto? perchè un giorno ti lascerò un fantasma che ti guidi durante l'estate per unirti alla Parata Nera
- La..Parata Nera? – chiese Chris
- Sì! La morte! Ci ho anche scritto una poesia, è qui sul blocco, magari un giorno di questi ve la faccio leggere.
- Sì perché no!
- Ehi! Perché papa’ voleva che tu fossi il salvatore? Siamo in due! – disse Mikey
Perché io sono più bello! – rispose Gerard
- Nono! Adesso mi sente! – Mikey prese il cellulare e telefonò al padre, che non viveva a Verona con loro per motivi di lavoro.
- Pronto?
- Papa’? sono Mikey!
- Ciao figliolo!
- No! io non voglio essere tuo figlio! Perché Gerard deve essere il salvatore dei dannati e io no?
- perché non hai portato anche me a vedere la banda che marciava? E poi quando è successo?
- Ma….ma non saprei….non ricordo di preciso….
- Be’ non si fa così! – disse chiudendo la chiamata!
- Tu sei scemo! – fece Gerard.
Aspettarono che la banda fu passata, per addentrarsi nella città e trovare un albergo. Lo trovarono poco distante da dov’erano. Entrarono e un ragazzo riccio riccio alla reception li accolse con un sorriso.
- cosa posso fare per voi?
- Vorremmo due stanze doppie – disse Chris, il ragazzo riccio sorrise e porse loro le chiavi. Salirono insieme le scale e dopo essersi augurati la buonanotte, si dileguarono nelle loro stanze.


eccoci alla fine di questo capitolo!! spero vi piaccia, posterò il prossimo o sabato sera o domenica mattica così colgo l'occasione e vi faccio li auguri di pasqua!
- Nyla-

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Capitolo 11
*** ANNUNCIO SERIO (?) DELL'AUTORE ***


*musichetta della pantera rosa, qualcuno si aggira furtivo nella pagina, guardandosi intorno, vede un tavolo (???)posa lentamente un bigliettino sul suddetto tavolo e silenziosamente se ne va* la scena si sposta sul biglietto
 
" Cari lettori...ehm...una volta eisteva il capitolo 11, era su una pen drive...la suddetta pen drive è stata brutalmente formattata dal cugino scroccone che, dimenticando le sue pen drive a casa, per lavoro viene a prendere le mie! Quindi *voce da direttore della RAI* mi scuso per il disagio cari telespettatori ( ma possibile che nemmeno un annuncio serio so fare io?? bah) il capitolo 11 sarà pubblicato entro giovedì! un abbraccio a tutti
- Nyla - "

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Capitolo 12
*** Fantasmi e raggi di luna ( il famoso capitolo 11) ***


Si avvicina furtiva e lascia il capitolo….
 
 
 
La mattina dopo si ritrovarono tutti al bar dell’albergo a fare colazione, Frank aveva ordinato due tazze di cioccolata calda e tre cornetti farciti e si abbuffava sotto gli sguardi schifati degli altri.
- Ora che siete qui cosa avete intenzione di fare? – chiese Chris mentre inzuppava il suo cornetto nel caffelatte.
- Genio hai sentito Chris? Cos’è che faremo ora? – domandò Gerard a Mikey
- Io con te non ci parlo! Perché non mi hai portato a vedere la banda?
- Ancora con questa storia? Io non lo so perché non sei venuto con noi, forse avevi la febbre quel giorno – fece Gerard esasperato
- E non c’entra nulla! Potevate rimanere a casa con me! Io queste preferenze proprio non le capisco – al ché Frank alzò gli occhi dai suoi 8237984375 cornetti e guardò Mikey.
- Piantala-di-fare-il-bambino
- Da che pulpito
- TACI! – disse puntando un dito contro il ragazzo occhialuto.
La loro discussione fu interrotta dall’entrata nel locale di un ragazzo biondo. Frank lo riconobbe subito come il batterista della banda. Il ragazzo si sedette al bancone ed attese che arrivasse il ragazzo riccio, poi si misero a parlare tra di loro.
- Io vado a chiedergli l’autografo! – disse Frank alzandosi e saltellando fino al bancone.
- Ciao! – disse sorridendo una volta arrivato davanti al ragazzone biondo.
- Ehm…ciao – rispose quest’ultimo  diffidente.
- Mi fai un autografo?
-Mi stai prendendo in giro, nano?
- Ehi ehi io non sono un nano! Sono alto così, guarda! – Frank si mise in punta di piedi, facendo ridere il ragazzo riccio.
- Oh mio Dio! Hai proprio ragione! Sei altissimo! – disse il biondo ridendo, poi prese un tovagliolo, estrasse un pennarello dalla sua tasca e firmò sul tovagliolo, poi lo porse a Frank.
-Tieni gigante, il tuo autografo! – Frank sorrise
- Grazie! Comunque io sono Frankie!
- Piacere Bob e lui è Ray.
Frank cominciò a parlare con i due ragazzi e ben presto lo raggiunsero anche gli altri, scoprirono che Ray e Bob erano due musicisti, Bob suonava la batteria e Ray la chitarra. Poi fu il loro turno di raccontare e dissero della festa, del matrimonio e del perché erano andati fin lì. Alla fine del racconto Ray lo guardò pensieroso.
-Io conosco un tipo che fa il gondoliere a Villa Bellini. Pranzava sempre qui prima, ora però il principe ha ospiti e non fa più in tempo a venire, però magari potremmo riuscire a rintracciarlo. Forse ci vorranno un po’ di giorni però potete rimanere qui, offre la casa – disse Ray sorridente.
I quattro accettarono volentieri e nei giorni successivi, mentre loro lavoravano all’hotel, Ray faceva le sue ricerche, nel frattempo però tra i Montecchi e i due musicisti si stava creando un bel rapporto e una sera mentre erano tutti nella stanza dei due piccioncini, Gerard tirò fuori dalla sacca il suo blocco con la famosa poesia, la lesse ad alta voce agli altri.
- Caspita! È bella! Potremmo comporre una melodia e trasformarla in una canzone – propose Bob. A quelle parole Frank saltò giù dal letto della camera di Gerard ed andò a prendere la sua amata chitarra nell’armadio.
- Sì dai! Cominciamo! – disse con entusiasmo.
Lavorarono sodo quasi tutta la notte, ma alla fine, quando la suonarono e la voce di Gerard diede vita a quelle parole, si sentirono molto soddisfatti.
Passarono altri giorni e di questo famoso gondoliere neanche la traccia, una sera molto tardi, entrò qualcuno nel locale, Mikey era nella reception. Era un tipo strano, vestito con una tunica da frate e un cappuccio calato sul volto.
- Desidera? – chiese Mikey all’uomo.
- Un caffè, grazie – disse l’avventore , Mikey gli disse di andare al bar, dove  quel giorno di turno c’era Ray. L’uomo andò al bar e chiese il caffè. Ray lo scrutò per bene e poi fece un sorriso. Si avvicinò all’uomo e sussurrò.
- Ciao Luca, come vanno le cose a Villa Bellini? – Frank che giocherellava lì vicino con un tovagliolo, come sentì il nome di Villa Bellini, corse a chiamare Gerard che stava sparecchiando i tavoli.
- Gee – disse saltellando sul posto. Il ragazzo si voltò e lo scrutò.
- Devi andare in bagno?
- Nooooo – disse continuando a zompettare.
- E allora che hai? Perché saltelli?
- È arrivato! – disse entusiasta
- Ma chi??
- IL MARINOOOOO – urlò facendo girare tutti
- Frank, sul serio, che hai bevuto?
- Io niente idiota! Chi è che stiamo aspettando da giorni?
- Il…è arrivato il gondoliere? – disse a bassa voce, il piccoletto annuì. Gerard abbandonò la sua occupazione e si precipitò alla reception per avvertire il fratello che raggiunse Ray al bar.
- Ciao!! – fece Mikey allegro all’uomo che lo guardò inarcando un sopracciglio. -             Sono Miley!
- Ora si che è tutto chiaro – fece sarcastico il gondoliere
- Non mi riconosci? – chiese Mikey fuori di se.
- Ma non ti ho mai visto!! – disse il Gondoliere spazientito
- Ma sicuramente mi conosci, avrai sentito parlare di me! – Il Gondoliere lo scrutò per un po’ poi sorrise e annuì, Mikey gli sorrise entusiasta.
- Ma dove l’hai trovato questo qui –fece sottovoce il Gondoliere a Ray
- È solo emozionato, ora ti spiego io, lui è Mikey il fidanzato del figlio di Billie Joe – spiegò Ray con calma. Sul viso dell’uomo si aprì un largo sorriso e prese in braccio Mikey
- TUUU – lo fece girare – Tu sei il Mikey di Jimmy! – il gondoliere si liberò della cappa e salì su un tavolo cominciato a ballare  - Go on and go! Walk out the door! Just turn around now, ‘cause you’re not welcome anymore….I WILL SURVIIIVEEEEE
Il gondoliere si diede alla pazza gioia mentre Ray cercava di far ucire le persone dal locale e di riportare la calma. Dopo quasi un’ora ci riuscì e si riunirono tutti quanti  intorno ad un tavolo per ascoltare i racconti del Gondoliere che si presentò a loro come Luca.
- Billie Joe è un tipo molto strano, mi diverto tanto a prenderlo in giro ed ha una paura morbosa di morire… - disse pensieroso – Jimmy è sempre triste invece, per fortuna che c’è quel Dominic…
- Luca, puoi trovare un modo per farci entrare a Villa Bellini e far rincontrare di nascosto Mikey e Jimmy? – domandò Ray.
- Posso fare di più! Posso fare in modo che Billie Joe si rassegni ed accetti il fatto che suo figlio e Mikey si amano...serve solo qualcuno che sappia cucire bene…molto bene
Chris sorrise ed estrasse dalla sua borsa ago e filo….
 
Nel frattempo a Villa Bellini, Billie Joe vagava per i corridoi con un ombrello in mano, era più che deciso a suonarle a Luca, se lo avesse incontrato di nuovo. Ad ogni minimo rumore scattava o si nascondeva per tendere agguati. Mentre camminava cercava di trovare una spiegazione alla sua paura del gondoliere. Gli diceva costantemente che sarebbe dovuto morire e Billie Joe si stava convincendo che forse l’uomo non aveva tutti i torti. Lui era malvagio con suo figlio e doveva morire. Qualcosa si fece largo nell’oscuro cuore del Capuleti, come una lucina, una piccola fiammella che fece sentire a Billie un po’ di calore. Forse avrebbe dovuto lasciare che suo figlio amasse quell’occhialuto, ma il suo orgoglio gli diceva di lasciar perdere. Improvvisamente sentì un peso sulla spalla, si voltò e vide un piccolo se stesso vestito di rosso con un paio di corna che ghignò e gli disse.
- Quello che fa tuo figlio è sbagliato, devi impedirglielo per salvare il nome della famiglia – Billie lo guardò sconcertato “ ok sto impazzendo” si disse
- No! ma cosa dici? Vuoi farlo diventare un mostro? – disse un’altra vocina proveniente dall’altra spalla. Si voltò a guardare e vide un altro piccolo se stesso vestito di bianco con un’arpa in mano.
- E te chi sei? – disse Billie Joe sobbalzando e facendo scivolare l’altro omino che sedeva sulla sua spalla che per non cadere giù si aggrappò ai suoi capelli.
- Io sono la tua coscienza – disse angelicamente l’omino in bianco
- No! io sono la tua coscienza! – replicò l’omino rosso
- Ok! Stiamo calmi! – disse Billie Joe alzando la voce agitando le mani con veemenza. Il caso volle che Dominic si trovasse a passare di lì proprio in quel momento e sentendo delle voci, si nascose dietro una colonna per spiare Billie e il suo misterioso interlocutore. La scena che gli si presentò davanti fu agghiacciante, Billie Joe parlava da solo guardando talvolta la spalla sinistra, talvolta la destra.
- No! non posso permettere una cosa simile! Ma neanche far soffrire mio figlio!  - Silenzio, dopo un po’ Billie ricominciò a parlare guardandosi la spalla destra, poi sbarrò gli occhi e corse urlando per tutto il corridoio, chiudendosi in camera a chiave. Dominic, allora, uscì dal suo nascondiglio e, grattandosi la testa confuso, raggiunse il punto del corridoio dove stava Billie Joe e si guardò le spalle senza vedere nulla.
- Ma..con chi parlava? -  mentre pensava e cercava indizi per rassicurare se stesso e provare che Billie non fosse pazzo. In quel momento passò Matthew in corridoio che appena vide Dominic  si rallegrò.
- Salve, che ci fai a quest’owa in mezzo al cowwidoio? – Dominic fu colto di sorpresa e non seppe che dire, di certo non poteva rivelare ciò che aveva visto, così si guardò intorno e fu attratto da un raggio di luna che passava attraverso la finestra.
- Faccio prendere ai miei capelli un po’ di luce lunare, è il mio segreto per farli diventare luminosi – sorrise a Matthew
- Intewessante, pewchè non vieni in camewa mia a spiegawmelo?  - Dominic sorrise e porse il braccio a Matthew …
 
 
Locanda
Chris stava disegnando dei modelli per delle giacche che Luca gli aveva detto di cucire per entrare a Villa Bellini, mentre gli altri sonnecchiavano. Gerard ebbe un guizzo di vita.
- Luca ma che intendi fare?
- Billie ha paura di morire, se noi entriamo in casa sua vestiti da fantasmi e gli diciamo di dar retta a quello che gli dico io, si impaurirà e lascerà in pace il figlio! – Gerard si grattò il mento riflettendo
- Ho un’idea geniale!!! Vediamoci tra quattro giorni  qui dopo cena…andremo a Villa Bellini e faremo spaventare a morte quel despota!!
 
 
TO BE CONTINUED
 
Eccoci quaaaa allora dopo…tipo 5 ere geologiche sono tornata!!! Questo capitolo è per la Pina anche se so che mi ucciderà per la storia di Billie Joe che vede gli ominini, già è qui affianco a me che mi scruta minacciosa…se non pubblicherò più sarà perché mi ha ucciso. Spero vi sia piaciuto, alla prossima

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Capitolo 13
*** Il tesoro dei templari e l'avvento della Marching Band ***


 
Eccomi qua! Non ero morta ma semplicemente non avevo ispirazione, vi prometto che non accadrà mai mai mai più e tornerò ad aggiornare regolarmente.
Innanzitutto volevo ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente e mi scuso se non ho risposto, siete stati davvero gentilissimi *saltella felice*’detto questo il capitolo è dedicato a Pansina! Tu sai chi sei :3
GUEST STAR: Jared Leto ( che ovviamente non mi appartiene e non ha mai fatto quello che è scritto qui)
buona lettura a tutti
 
 
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Passarono quattro giorni ( NdA: n’è vero so passati 4 mesi) e tutto era pronto per il colpo a villa Bellini. A mezzanotte meno un quarto Ray cominciò a far uscire le persone dal locale. Quando tutti se ne furono andati, l’allegra combriccola si preparò ad aspettare il gondoliere che li avrebbe condotti alla Villa. A mezzanotte e ventisette ( NdA sì a mezzanotte e 27!!)  arrivò e guidò furtivamente i ragazzi alla sua gondola e li fece remare fino all’ingresso segreto al lago di Como. Una volta lì, spensero la torcia che Frank aveva fatto accendere sostenendo di aver paura del buio e attraccarono silenziosamente. A quel punto Luca guardo Gerard e fece una risata ( NdA avete presente le risate di laurenti? Quelle che fa all’improvviso?) il ragazzo lo guardò sconcertato e decise di ignorarlo.
-         Ho fame! – disse Frank all’improvviso, Mikey gli puntò la torcia contro e lo fulminò con lo sguardo, al chè Frank decise che era meglio stare zitto finchè non fosse finito tutto. Luca nel frattempo li stava guidando per l’immenso giardino della villa, fino alla suo capanno nascosto, lì accese una lampada ad olio e rise tutto eccitato.
-         Adesso passeremooooo nel passaggio segreto! – con il fare di un personaggio del fantabosco si avvicinò ad una pietra nel capanno e la parete roteò lasciando spazio ad un corridoio buio. I sette si avviarono per il passaggio, seguendo Luca che con la sua lampada ad olio si sentiva il capo di un movimento segreto e raccontava la storia di quelle mura. Più dietro Gerard strinse la mano a Frank e gli sorrise.
-         Ehi hai paura Frank?
-         No ma…..
-         Ma? – Gerard mise una mano intorno ai suoi fianchi
-         È che sento un ronzio…come una zanzara che mi ronza nella testa* - Gerard rise e lo baciò, poco più in la’…
-         Luca siamo arrivati? Eh Luca? Siamo arrivati? Lucaaaa – Mikey era in preda ad una crisi e voleva arrivare il più presto possibile per abbracciare il suo Jimmy. Invece, al centro, Ray e Bob ascoltavano presi Chris che diceva loro come le lasagne. Passò qualche minuto e il rumore dei zoccoli di un cavallo risuonò nell’angusto spazio della galleria segreta. Luca alzò la torcia e illuminò lontano, comparve quasi subito un uomo a cavallo che recava la bandiera dei templari, quando vide i ragazzi si fermò e si tolse l’elmo scoprendo due occhi color ghiaccio e una folta chioma castana, scese dal cavallo e si rivolse a Luca.
-         Salve buon uomo – disse il templare
-         Salve! – rispose Luca- lei chi è?
-         Mi chiamo Jared, sono un templare, sto cercando il sarcofago della Maddalena – disse annuendo serio
-         Per di là – disse Luca indicando la direzione opposta, il ragazzo ringraziò, dopo di che se ne andò al galoppo verso la direzione che gli avevano indicato.
-         Luca…chi era quello? – chiese Ray
-         Uno dei tanti che passa di qui! Ma ciancio alle bande! Andiamo! – riprese a marciare con gli altri finchè non arrivarono a destinazione, Luca spense la lampada, aprì il passaggio segreto e fece entrare gli altri nella villa. Frank si guardava intorno affascinato dalle cose splendide che si trovavano in quella casa, ma Mikey con uno strattone lo riportò alla realtà e gli disse di sbrigarsi. Proseguirono furtivi per il corridoio e si fermarono davanti ad una porta di mogano elaborata. Luca fece un sorrisino, abbassò la maniglia e prese la fisarmonica, dicendo agli altri di entrare mentre lui andava a staccare la corrente.
La stanza era completamente buia e Frank accese un fiammifero, grazie alla luce fioca videro un letto ed una figura minuta che ci dormiva dentro, il nanetto si avvicinò al letto ed illuminò il volto di Billie Joe, tornò accanto a Gerard e tutti insieme aspettarono il “via “ di Luca. Il gondoliere entrò poco dopo iniziando a suonare la fisarmonica, al chè Billie Joe si svegliò di soprassalto.
-         CHI E’??? – si guardò intorno spaventato, spinse l’interruttore dell’abat jour ma non si accese, preso dal panico cominciò a spalmarsi  sullo schienale del letto.
-         Siamo venuti a prenderti – disse Gerard con voce tenebrosa
-         CHI SEI?? – urlò in falsetto
-         Sono il capo della Marching Band, sono venuto a prenderti per portarti insieme ai dannati all’inferno- rise malefico
-         C-che vuoi??? C-chi ti manda? I-io dannato? P-perché? – Billie Joe iniziò a balbettare per la paura.
-         Perché impedisci a tuo figlio di essere felice – quando Gerard disse così, Luca iniziò a suonare le note della canzone che avevano composto per spaventare Billie, Frank e Mikey accesero delle lucine che diedero a tutta la band un’aria spettrale. Gerard iniziò a cantare.
-         When I was a young boy, my father took me into the city, to see a marching band, he said “ son when you grow up, would you be the savior of the broken, the beating and the damned ? he said will you defeat them your deamons and all the non believers …. – Billie Joe gridava di paura nel suo letto, il gondoliere aveva avuto ragione, era stato cattivo col figlio ed ora la stava pagando,era questo che pensava mentre Gerard continuava a cantare  - the plans that they have made? Because one day I’ll leave you, a phantom to lead you in the summer to join the Black Parade….
-         NO! – Mikey urlò e tutti si fermarono credendo di aver sbagliato qualcosa, il ragazzo prese una delle lucine e la puntò in faccia al fratello.
-         Eravamo d’accordo che dovevamo essere tutti e due i salvatori dei dannati! Anche se papa’ ha sbagliato! E tu che fai??? Non mi consideri! Che bell’egoista che sei!
Frank e gli altri si voltarono sconvolti e imbarazzati, sperando che Billie Joe fosse ancora sotto  shock, quest’ultimo invece era ancora attaccato alla spalliera e sbatteva le ciglia confuso. Fu un attimo, il rumore di un generatore elettrico che torna in funzione e una luce accecante nella stanza, la porta si aprì e comparvero Dominic e Matthew con i capelli scompigliati e i vestiti rimessi di fretta e Jimmy che guardava a bocca aperta la scena….
 
TO BE CONTINUED….
 
  • i diritti della frase sono di Pansina
 

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Capitolo 14
*** Marietta monta in gondola ***


Dopo lunghi anni rieccomi qua! XD chiedo umilmente perdono e spero che abbiate ancora voglia di sapere cos’altro succedera’ ai due poveri ragazzi. Buona lettura!
 
 
 
Billie Joe non riusciva a riscuotersi dallo stato di shock in cui era caduto e fissava quelle persone mentre suo figlio, preso da un attacco di euforia, corse incontro a Mikey abbracciandolo e mettendo fine a quell’assurda lite sul ruolo di salvatori dei dannati. Luca tirò un sospiro di sollievo e Ray si avvicinò deluso a Frank, dicendo che gli era dispiaciuto dover interrompere una così bella performance. In tutto quel trambusto, all’improvviso, Billie Joe si riebbe e fece cenno a Matthew e Dominic di avvicinarsi, raggomitolandosi su se stesso. I due si avvicinarono scambiandosi sorrisini complici, ma il signore dei Montecchi prese Dominic per il colletto della camicia e lo fissò con fare isterico e uno strano tic all’occhio ( NdA : tipo quello di Scrat dell’era glaciale)
-          Chi sono tutte queste persone? Che ci fanno in camera mia? – urlò in falsetto.
-          Tranquillo signore, ora le facciamo uscire  - disse Dominic, Ma Billie Joe scattò giù dal letto e corse fuori urlando.
-          Il signore non sta affatto bene, tutto questo stress lo spossa – sospirò Dominic ridendo.
Nel frattempo, qualche mattonella più in la’, Mikey  e gli altri stavano raccontando a Jimmy del piano per convincere suo padre a farli sposare.  Erano tutti la’ che si raccontavano le cose e spargevano amore, quando un urlo fece calare il silenzio. Billie Joe, tornato in se, procedeva a grandi falcate verso il figlio che stava abbarbicato a Mikey. Quando fu abbastanza vicini li scrutò grattandosi il mento, il gondoliere si avvicinò e gli offrì la pipa, Billie Joe lo guardò.
-          Uhm….sì grazie – afferrò la pipa e la accese, aspirò un po’ di fumo e lo buttò fuori sotto forma di tante piccole nuvolette che Frank si incantò a guardare, questa cosa durò più o meno 45 minuti, poi all’improvviso, Billie Joe sospirò e disse.
-          E va bene…potete stare insieme e sposarvi -  al quel punto ci fu un boato di applausi e grida di gioia e tra la confusione del momento, Luca prese per mano i due innamorati e scappo’ fuori dal trambusto.  I due ragazzi lo guardarono confusi .
-          Adesso che vi siete ritrovati dovete passare una serata speciale! Vi porto a fare un giro sulla mia gondola! – detto ciò iniziò a saltellare stile Gollum, verso l’uscita del palazzo per arrivare al molo, i due amanti si scambiarono un’occhiata e si sorrisero prima di seguirlo.  
Arrivarono che Luca aveva già preparato tutto, aveva messo una piccola luce sulla gondola e ci era saluto su, tenendo il remo in mano, quando li vide fece un inchino teatrale e prese un mandolino dal nulla.
-          Questa sera per voi eseguirò i brani romantici più belli della storia – pizzicò le note ed iniziò a cantare – Mariettaaa monta in gondolaaaa che mi te porto al lidooooo
Jimmy guardò Mikey atterrito ed entrambi salirono,incerti, sulla gondola, facendosi trasportare in quell’assurdo “tour dell’amore”
Al castello la situazione era ben diversa, i Montecchi e i Capuleti progettavano il rientro a casa e Frank saltellava sulle soglie delle finestre per far prendere segnale al cellulare e telefonare  Helena per comunicare la notizia, Billie Joe stava facendo il punto della situazione  insieme a Dominic e Mattew cercava di parlargli sopra dicendo di conoscere un fantastico Wedding Planner per l’evento. Delle grida straziate provenivano dal lago ma nessuno ci fece caso, tanto erano presi da festeggiamenti e preparativi.  Quando finalmente ebbero finito andarono tutti a dormire, mentre i due innamorati rientravano dalla gita in gondola. Ridacchiavano per il corridoio quando all’improvviso Mikey  sbattè Jimmy contro la porta della camera e cominciò a baciarlo avidamente, quando si staccò per prendere fiato, guardò il suo ragazzo con un sorrisetto e tirò fuori dalla tasca un taccuino che l’altro scrutò confuso.
-          C’è tutto quello che ci ha detto Dominic….ora siamo pronti – Jimmy gli sorrise ed entrambi sparirono nella camera.
 
Penso che sia la cosa più brutta che io abbia mai scritto ç_ç ci ho provato e riprovato ma non è venuto come speravo, mi auguro che almeno vi abbia fatto ridere, alla prossima! E GIURO che stavolta sara’ presto!
Baci –Nyla-
 

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