Dieci modi per traumatizzare l'infanzia del proprio fratellastro

di LyndaWeasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morgana e la piccola spada di Arthur ***
Capitolo 2: *** Morgana e la prima colazione ***
Capitolo 3: *** Morgana e i bambini ***
Capitolo 4: *** Morgana e le lucciole ***
Capitolo 5: *** Morgana e il Principe Azzurro ***
Capitolo 6: *** Morgana e l'igiene ***
Capitolo 7: *** Morgana e gli animali domestici ***
Capitolo 8: *** Morgana e la caccia ***



Capitolo 1
*** Morgana e la piccola spada di Arthur ***


Dieci modi per traumatizzare l’infanzia del proprio fratellastro

 

 

 

 

Capitolo 1.

Morgana e la piccola spada di Arthur

 

 

Il giovane Arthur saltellava allegramente nel cortile del castello, sbandierando ai quattro venti la sua ultima, nonché nuova, spada di legno regalatagli da suo padre per il suo ottavo compleanno.

Sferzava l’aria come se volesse distruggerla, ascoltando distrattamente i commenti e le risatine che gli rivolgevano i passanti, ricordandogli quanto fosse carino e cresciuto in quegli ultimi anni; Arthur non ci badava - erano sempre così noiosi e chiacchieroni - ma si concentrava solamente sul suo nuovo giocattolo.

Come di consueto, la sua sorellastra Morgana, aveva preso l’abitudine di sorprenderlo nei momenti meno opportuni, facendogli prendere spaventi e interrompendolo qualunque cosa facesse: come in quel momento, mentre lui era ancora intento a saltellare qua e là come un grillo, lei gli andò in contro trillando istericamente.

Purtroppo - per Arthur - proprio in quel momento, mentre infilava la spada in una crepa tra due mattonelle fingendo di averle rotte lui stesso con la sua immane forza, la piccola bambina gli era capitombolata addosso; con il peso di entrambi la spadina, con un sonoro crack, si era spezzata a metà.

Arthur raggelò.

«Arthur!» esalò la piccola Morgana, sventolandogli davanti agli occhi il polso, incorniciato da un braccialettino dorato e ricoperto di perle. «Guarda che bello il regalo di papà!».

Ma lui non riusciva a togliere gli occhi di dosso dalla piccola scheggia che teneva ancora unite le due parti penzolanti della spada ormai inutilizzabile.

«Morgana!» la richiamò, «Guarda che hai fatto! Era il mio nuovo regalo di compleanno!».

Morgana fece spallucce e continuò a sorridere raggiante, carezzando piano il braccialettino.

«Tanto papà te ne regalerà un’altra, come sempre» disse tranquillamente. «Questa è la quarta che rompi, vero?».

«Che tu mi rompi, piccola insolente!» ribatté acido il biondo, portando le due parti penzolanti della spada di fronte a Morgana. «Ti ho detto centinaia di volte di smetterla di piombarmi addosso!».

Che poi, oltretutto, perché non la smetteva di chiamarlo papà? Uther non era suo padre, Morgana faceva parte della famiglia da quando lui era piccolo; lui era suo figlio.

«E comunque, si può sapere perché anche tu ricevi regali il giorno del mio compleanno?» continuò Arthur, squadrandola imbronciato e offeso al tempo stesso.

Morgana si erse in tutta la sua fierezza. «Ti ricordo che ad ogni tuo compleanno papà mi regala qualcosa».

«E invece ai tuoi non mi regala niente, a me, che sono suo figlio!».

«Questi non sono affari miei» rispose acida la piccola, rivolgendogli un’occhiata scocciata. «Ora vado, devo fare vedete a Mary il regalo che mi ha fatto papà il giorno del tuo compleanno!».

E detto ciò sparì saltellando allegramente dalla sua vista.

Lui rimase lì immobile, abbattuto dalla perdita del suo nuovo dono... ma forse Morgana aveva ragione: dopotutto quella era ben la quarta spada che gli veniva donata ed era sicuro che suo padre gliene avrebbe certamente regalate altre.

Un po’ più sollevato, si allontanò per raggiungere il re ed informarlo dello sfortunato incidente capitato giusto qualche minuto prima.

~ ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Buongiorno a tutti i merliniani (:

Ed ecco che vi propongo la mia nuova raccolta di Flashfiction che sto progettando da un sacco di tempo; quest’idea è nata un giorno mentre ero al mare e osservavo una coppia di fratelli completamente opposti: lui era tutto pane e miele, mentre lei era parecchio peperina! Poi gli somigliavano anche xD

E mi son detta, perché non farne una raccolta?

Eccola qua u.u

Come dice già il titolo, ci saranno dieci Flashfiction riguardanti alcuni momenti divertenti ed imbarazzanti completamente inventati avvenuti tra Arthur e Morgana.

Ho già scritto quattro Flash e intendo pubblicarne ogni pochi giorni, giusto per non tirarla tanto per le lunghe.

Premetto che sono prevalentemente demenziali e comiche e che non ho la minima idea se Arthur da bambino possedesse una vasta gamma di spade di legno! Ma mi piace immaginarmelo così .-.

Ammetto che quelle che seguiranno saranno molto più divertenti di questa, o almeno credo ‘-‘

La prossima si intitolerà: Morgana e i bambini. Per darvi un indizio vi dirò la seguente frase: “come nascono i bambini?” :D

Piccolo appunto: l’altro giorno sono quasi morta di spavento quando ho visto “Frammenti di vita” di Irmetta. Non so perché, ma mi sono sentita una cretina ._. ora, io non voglio ricadere assolutamente nel plagio, perché anche la mia raccolta tratta di alcuni momenti dell’infanzia di questi due personaggi e non avevo alcuna intenzione di copiarle nulla. Come ho già detto questa storia è nata questa estate e mi sembra che lei l’abbia pubblicata dopo... Comunque ora mi rivolgo ad Irmetta, se mai leggerà questa storia xD Io ti ho spedito un messaggio di posta parlandoti proprio di questa coincidenza, ma non mi è arrivata alcuna risposta. Se per caso ti senti offesa o se hai qualcosa in particolare da dirmi, non esitare a mandarmi un mp ^^

Scusa ancora per l’inconveniente.

In quanto alle altre persone che leggeranno questa raccolta, spero davvero che vi piaccia e che ogni breve racconto vi possa strappare lo stesso sorriso che è comparso a me durante la stesura.

Oh, cacchio, quasi dimenticavo! Ringrazio tantissimo tutte coloro che hanno commentato il mio precedente esperimento “La nascita è un errore alla quale cercherai di porre rimedio per tutta la vita “, Angorian, Gigettina, mistica (*hug*), Murasaki, elfin emrys, vogue (cara lei!**), Mo Caffrey, elyxyz (ma non ti preoccupare dei ritardi ** sei gentilissima, come sempre ) e GiulyB!  

Lasciate un segno del vostro passaggio!

Lin <3

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Capitolo 2
*** Morgana e la prima colazione ***


Attenzione: nello scorso capitolo vi avevo accennato che avrei postato Morgana e i bambini, ma ho avuto una certa confusione di idee a riguardo e ho deciso di postare questo. Il capitolo è già stato scritto, ma sono confusa riguardo ad una piccola cosa e ci devo pensare x)

 

 

 

 

Capitolo 2.

Morgana e la prima colazione

 

 

«Arthur, mi passeresti del miele per piacere?».

Il giovane principe, dato l’ultimo morso alla sua deliziosa pagnotta, prese il vasetto di miele e lo porse alla bambina seduta si fronte a lui che, momentaneamente, gli stava rivolgendo uno sguardo fin troppo gentile.

C’era un silenzio di tomba quella mattina nella sala: il re, Uther, stava sorseggiando del vino e guardava spesso in direzione del portone in legno, come se si aspettasse un attacco nemico da un momento all’altro e Morgana trangugiava pane da almeno dieci minuti.

«Arthur, mi passeresti il marzapane per piacere?».

Ma quanto mangia? Pensò lui, allungando nuovamente il braccio per porgerle ciò che gli era stato chiesto.

«Arthur, mi passeresti anche quella pagnotta lì?» domandò lei indicando il pezzetto di pane più piccolo di tutto il cesto. «Quella lì sopra, a forma di zoccolo...».

Come fa una pagnotta ad avere la forma di uno zoccolo!? Si chiese Arthur sporgendosi per l’ennesima volta – anche se molto più seccamente – in direzione d Morgana, che aveva tutta la bocca sporca di una polverina bianca.

Arthur prese la cialda che aveva adocchiato qualche istante prima e l’addentò.

«Arthur, mi passeresti quella cialda che stai mangiando per piacere?».

Il bambino spalancò la bocca, un po’ per l’irritante comportamento della sorella e un po’ per il fatto di non riuscire a fare colazione in santa pace; poi rivolse uno sguardo supplichevole al padre della serie “vi prego di portarla via il più lontano possibile”.

L’uomo, per tutta risposta, si allargò in un debole sorriso in direzione della figlioccia.

«Hai tanta fame oggi, Morgana?» le chiese gentilmente, quasi le stesse dicendo quando fosse bella e intelligente.

«Sì, padre» rispose ella sbattendo convulsamente le ciglia.

«Se vai avanti così diventerai più grassa della signora della bancarella delle verdure!» commentò Arthur, sputacchiando cialda ovunque.

Uther gli rivolse uno sguardo di rimprovero.

«Suvvia, Arthur! Non dire queste cose a tua sorella, che potrebbe crescere con la convinzione d’esser brutta e leggermente sovrappeso».

Cosa? Ci si metteva pure lui ora?

Morgana sbancava ogni mattina l’intero pasto che veniva messo loro a disposizione! Era troppo per una bambina di cinque anni e, Arthur poteva giurarlo sulla sua statuetta di Cavaliere d’oro, ultimamente aveva anche messo su qualche chiletto.

«Padre, lei non è mia sorella, è un piccolo mostro!» tuonò puntandole un dito contro, «E se continua a mangiare miele, pagnotte con il miele, cialde, marzapane e marzapane con il miele, diventerà lei stessa una bancarella!».

Morgana si voltò verso il fratellastro e lo guardò con un’espressione a cavallo tra l’offeso e il dispiaciuto: sembrava quasi finta. Le labbra cominciarono a tremolare e parve farsi largo tra le ciglia, l’ombra di una lacrima.

«Io... una bancarella» disse solamente, abbassando lo sguardo e posando l’ultimo morso di pagnotta sul piatto. «Padre, io non voglio somigliare ad una bancarella».

Uther posò una mano su quella della figlia.

«Ma tu non somigli ad una bancarella, Morgana mia! Tu sei splendi come il sole e sei bella come la notte...».

«...e acida come un limone» continuò per lui Arthur sottovoce, sperando vivamente che né lei né il padre l’avessero sentito.

~ ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Ooooh, salve popolo!

Ed è in questa noiosa e piovosa sera di Ottobre che vi propongo il secondo capitolo di questa raccolta; lo ammetto, è molto corto, però mi sono divertita un sacco a scriverlo xD

Morgana è davvero una bambina peperina!

Ah, mi permetto di fare un appunto: sia Morgana sia Arthur sono dei bambini piuttosto piccolo, come ho già sottolineato, quindi capirete se vi dico che i dialoghi non li creerò in maniera complicata, ma saranno semplici e diretti.

Se l’avete già notato, beh, è per questo motivo qua^^

Se per caso ve lo state chiedendo sì, nel Medioevo mangiavano sia cialde, sia marzapane e sia miele... mi sono documentata XD

Beh, non ci sono particolari appunti da fare a questo capitolo essendo breve e diretto. Morgana è davvero una gran rompipalle v_v

Vorrei ringraziare tutte coloro che hanno commentato lo scorso capitolo, siete state davvero gentilissime! *-*

Quindi un grazie a Gigettina, vogue, elfin emrys, Murasaki, elyxyz, _ichigo_85 e mistica per le magnifiche recensioni!

Sappiate che mi fanno davvero molto piacere :D

Spero che anche questo capitolo vi abbia fatto sorridere e ci vediamo con il prossimo (stavolta sul serio x) ) Morgana e i bambini.

Una buona serata a tutti!

Lin.

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Capitolo 3
*** Morgana e i bambini ***


Capitolo 2.

Morgana e i bambini

 

 

Ancora due frasi e finalmente sarebbe stato libero di giocare tranquillamente e senza rottura di scatole tutta la mattina: ricopiare quei testi era un lavoro estremamente noioso e perditempo. Avrebbe certamente potuto impiegarlo meglio giocando in giardino ai finti combattimenti.

Non aveva alcun senso trascrivere sulle pergamene cose che avevano scritto secoli e secoli addietro altre persone nei libri, insomma, a che serviva?

Lui sapeva scrivere e leggere benissimo anche se aveva appena otto anni, non ci volevano quegli scritti a ricordarglielo.

Per di più era certo che Morgana sarebbe stata lontana da lui, visto l’invito a pranzo ricevuto da parte della famiglia della sua amichetta; tanto meglio...

«Arthuuuur!».

Splash.

Attimi di terrore.

No. No.

Non quello!

Morgana se ne stava composta di fronte a lui, le mani intrecciate elegantemente sulla lunga treccia scura e le ciglia si muovevano freneticamente, quasi in modo innaturale.

Arthur, invece, aveva lo sguardo fisso sulla sua pergamena – quasi terminata – ed ora ricoperta da un’ampia e terribile macchia d’inchiostro: la sorellastra si era catapultata così velocemente e di soppiatto sulla scrivania che lui nemmeno si era accorto del suo arrivo.

Tre ore di lavoro buttate al vento.

Materiale irrecuperabile, a meno che non si potesse ripulire il disastro con la magia anche se lui, Arthur, non avrebbe mai osato chiedere a suo padre di convocare un mago per rassicurarlo che quelle non erano state tre ore buttate via. O forse -  sempre per magia - magari avrebbe potuto chiedere se fosse possibile far sparire la gente... aveva un certo nome familiare in mente...

«Mor-gana» scandì il nome della bambina, lo sguardo ancora pietrificato; mancavano solamente due righe... «Ti rendi conto di cosa hai appena fatto?».

La piccola fece spallucce, continuando a guardare il fratello dall’alto con il suo sguardo tranquillo.

«Ho forse migliorato la tua pacchiana vita?» azzardò la bambina, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

«No, piccola insolente, la stai rendendo un inferno! E’ da circa tre ore che ricopio queste assurdità e ora devo ricominciare daccapo! E tutto questo per colpa tua!» inveì Arthur spostando lo sguardo infuriato dal foglio a quello beatamente tranquillo della sorellastra.

«Si può sapere quale arcana scongiura ti porta da me?» continuò poi, «Non dovevi essere fuori dalle pa-scatole, a pranzo!?».

«Appunto, a pranzo. E’ ancora tarda mattina! Comunque sono venuta perché devo farti una domanda importante» rispose secca.

Arthur scrutò l’espressione tranquilla e nel frattempo curiosa di Morgana e, senza saperne con esattezza il motivo, cominciò a preoccuparsi. «Che tipo di domanda?».

«Volevo chiederti se tu sai come nascono i bambini».

La piuma che Arthur teneva in mano cadde sulla pergamena, impiastricciandola ulteriormente.

Ma perché – perché! Morgana non era una bambina normale come tutte le altre? Quale bimbetta minuscola sarebbe andata dal proprio fratello a fare domande idiote!?

«Hai cinque anni! Che ti interessa sapere di come sei nata!?» ribatté lui piuttosto in imbarazzo.

«Ho visto il bambino nato da poco di Lady Selena ed è talmente brutto, poverino... volevo sapere perché è così brutto!» replicò insistente la piccola Morgana, assumendo un’espressione leggermente schifata.

Arthur deglutì e, cercando di essere più diplomatico possibile – sebbene lui non sapesse realmente come fanno i bambini a fuoriuscire dalla pancia della propria madre né tantomeno ad essere creati –, si rivolse alla sorella.

«Beh, vedi Morgana, il fatto è che tutti siamo così brutti appena nati».

A questa dichiarazione l’espressione schifata della bambina tramutò in una a dir poco inorridita.

«Sul fatto di come vengono creati» continuò lui non sapendo che altro dire, «questi sono, beh, segreti degli adulti, ecco».

La verità era che l’aveva messo in imbarazzo, molto in imbarazzo.

Morgana lo scrutò imperterrita per qualche istante per poi uscire all’impazzata dalla stanza del fratellastro strillando a squarciagola.

«Paaadreeeee! Arthur dice che io da piccola ero bruttissima!».

~ ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Buonaseraaa gentaglia (:

E, dopo qualche giorno, finalmente sono riapparsa con questa raccolta! Devo dire che non mi immaginavo esattamente così la scena tra i due bimbi, però non mi dispiace troppo com’è venuta^^

Certo che Morgana è una vera rompipalle, eh... u.u Povero Arthur che deve subire sempre le sue angherie: personalmente tifo per lui! xD

Volevo ringraziare immensamente tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e i seguiti, siete davvero molti *_*

In particolare ringrazio Anthy, elfin emrys, Murasaki, vogue, _ichigo_85, _Saruwatari_, Fenis79, Gigettina, Simphony, mistica e elyxyz. Grazie che mi sostenete sempre ! <3

E vi devo ringraziare anche perché molte di voi mi continuano ad aggiungere agli autori preferiti!

Eeeh, niente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi anticipo che il prossimo si intitolerà “Morgana e le lucciole”. Non anticipo altro v_v

Grazie ancora, ragazze (:

Lin.

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Capitolo 4
*** Morgana e le lucciole ***


Capitolo 4.

Morgana e le lucciole

 

 

«... perché non riesco né a leggere né a fare i compiti, padre» stava dicendo il giovane principe a suo padre, mentre entrambi sorseggiavano del tè. «Non vedo niente, è come starsene rinchiusi in una grotta!».

Il re assentì con un gesto del capo e posò delicatamente la tazza sul tavolo.

«Va bene, va bene» disse poi, poggiando una mano sulla spalla esile del figlio, «faremo mettere una lampada più luminosa nella tua stanza».

Arthur esibì un’espressione raggiante ed uscì trotterellando dalla sala del trono, ignaro che qualcuno avesse spiato quella conversazione.

 

***

 

Morgana osservava con un cipiglio il contenuto della piccola ciotola che teneva stretta in mano, ricoperta da un velo trasparente.

«Solo due?» domandò altezzosa in direzione del bambino cicciottello che le stava di fronte. «Halbert, te ne avevo chieste a centinaia!».

«E’ tutto quello che sono riuscito a rimediare!» si scusò lui, rattristato. «Non è facile prenderle, cercherò di fare meglio».

La bambina porse al compagno di giochi la ciotola che fino ad un attimo prima teneva stretta in mano e lo lasciò fare il suo lavoro.

 

***

 

Oh, com’era grande e luminosa...

Sembrava quasi fosse lei a brillare e non il sole.

Si muoveva con leggerezza e orgoglio, ed era proprio lui a muoverla.

Il modo in cui quel Cavaliere armeggiava con la sua spada era davvero affascinante e Arthur avrebbe voluto tanto poterla toccar-

Crack.

Un colpo secco e Arthur si svegliò nel bel mezzo della notte, maledicendo chiunque avesse interrotto quel suo sogno a dir poco perfetto! Non era la prima volta che sognava un Cavaliere e, ogni volta che accadeva, si risvegliava sempre con un senso di serenità e contentezza.

Ma qualcosa, o forse qualcuno, si era preso la briga di interromperlo.

La risposta arrivò poco dopo, quando notò con orrore una vasetto che emanava una strana luce verde poggiato su suo comò.

Che diamine...

«Ben svegliato!» cinguettò un’irritante e ben conosciuta vocina ai piedi del suo letto: Morgana, la sua perfida sorellastra.

Che cosa le era passato in mente per piombare nella sua stanza in piena notte? E... quel vaso verde?

«Morgana, che cavolo ci fai con un vaso stregato!?» trillò scostandosi di dosso le coperte e raggiungendola a carponi.

«Non è un vaso stregato!» ribatté ella, offesa. «Sono lucciole!».

...

«E allora, piccola insolente ed invadente bambina, che cosa ci fai in piena notte in camera mia e con un vaso di lucciole?» mormorò infastidito.

«Ho sentito quello che dicevi stamattina a nostro padre, che la tua stanza era troppo buia e che non riuscivi a fare i compiti... così ho provveduto io! Ho catturato personalmente questi animaletti apposta per illuminartela!».

Inutile dire che lui rimase senza parole. C’era da dire (purtroppo) che era un gesto carino da parte sua, il fatto di volerlo aiutare, ma anche bizzarro in quanto nemmeno una vasta gamma di lucciole sarebbero riuscite a rendere luminosa quella stanza!

«Sei g-gentile, Morgana» disse poi non riuscendo nemmeno lui a credere di averlo realmente detto, «ma un po’ di lucciole rinchiuse dentro a quel barattolo non illumineranno una stanza grande come questa».

Quasi gli veniva da ridere. Insomma, era una situazione piuttosto comica.

«Oh, ma non ti preoccupare!» rispose Morgana, entusiasta. «Lo so che rinchiuse qui dentro non faranno nulla, per questo adesso le libero...».

«NO!».

Troppo tardi... Morgana aveva sollevato il coperchio del barattolo e, proprio in quel momento, centinaia di lucciole inondarono la stanza; Arthur era a dir poco disperato: una quantità abnorme di insetti spopolava dappertutto, gli andavano in contro e si posavano ovunque.

Morgana, d’altro canto, cercava di acchiapparle ridendo come una forsennata.

 

~ ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Buonsalve salvino gentaglia :D

Spero con tutto il cuore che stiate meglio di me, visto che sono rinchiusa in casa da qualche giorno -.-

Ebbene, ecco che vi propongo la quarta Flash di questa raccolta, nata dalle particelle geneticamente modificate del mio cervellino. Beh, che ve ne pare?

Io trovo che Morgana in versione aiuta-Artù sia fantastica u.u

Volevo ringraziare infinitamente chiunque abbia commentato lo scorso capitolo, ovvero elfin emrys, vogue, GiulyB, elyxyz, Simphony, _ichigo_85, Murasaki, Gigettina e _Saruwatari_.

Siete splendide ragazze, mi riempite il cuore di gioia ogni qualvolta leggo una vostra

recensione

Siete anche in molti che hanno aggiunto questa raccolta tra i seguiti e i preferiti, quindi vi ringrazio, sperando di leggere anche una vostra opinione ogni tanto ^-^

Ora vi lascio, che corro a bermi una bella cioccolata calda e fumante *-*

Ah, dimenticavo! Il prossimo capitolo si intitolerà Morgana e il Principe Azzurro.

Un abbraccio,

Lin.

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Capitolo 5
*** Morgana e il Principe Azzurro ***


Capitolo 5.

Morgana e il Principe Azzurro

 

 

Arthur la trovava irritante. Estremamente irritante.

Soprattutto quando saltellava in giro per il castello qua e là, seguendolo in qualsiasi posto andasse; una volta l’aveva scoperta mentre lo spiava dallo spiffero del bagno in un momento decisamente inopportuno. Lui non capiva come mai non fosse come il resto delle bambine del villaggio, ovvero come mai non giocasse in continuazione con le bambole o qualsiasi altra cosa da femminucce!

Perché doveva sempre stargli tra i piedi?

«Ehm, ehm» la sentì schiarirsi la voce, quella fresca mattina d’autunno.

Non aveva alcuna intenzione di distogliere lo sguardo da quell’interessantissimo libro che stava leggendo, per darle bada... dopotutto, qualsiasi cosa avrebbe voluto dirgli, avrebbe potuto tranquillamente esporgliela più tardi.

«Ehm, ehm...?».

Quella sarebbe stata di certo una meravigliosa giornata: dopo pranzo sarebbe andato a cavalcare nel bosco con Sir Frederick e nel tardo pomeriggio si sarebbe cimentato nella sua abilità con la spada.

«Ehm, EHM!».

...d’altronde non sarebbe stata una piccola spocchiosa a rovinargli tutto e...

«Quando dico ‘ehm, ehm’ significa che tu devi ascoltarmi» inveì la piccola Morgana, squadrando il fratellastro infastidita.

Arthur sbuffò, infastidito dall’usuale insistenza della sorellastra. «Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, non puoi aspettare che finisca di leggere il libro? Oppure puoi sempre andare a porgere i tuoi arcani quesiti a quella tua amichetta, com’è che si chiama? Ah, Katrina... ecco, va’ da lei a giocare con le bambole, su su!».

Morgana incrociò le braccia e sbuffò talmente forte che alcune pagine del libro che stava leggendo Arthur svolazzarono ribelli, facendogli perdere il segno.

«Ma insomma!» sbottò poi lei, «T-tu sei mio fratello e-e-e dovresti essere sempre disposto ad ascoltarmi...» continuò con un tono falsamente – molto falsamente – supplichevole e piagnucoloso.

«Hai ragione, Morgana» rispose pacato lui posando lo sguardo fuori dalla finestra, pensieroso. «Però ora fila via, lasciami finire il capitolo!».

La piccola incrociò le braccia, alquanto offesa dal comportamento maleducato del fratello: prese a fissarlo insistentemente perché sapeva benissimo che a lui dava fastidio il modo in cui lo scrutava.

Infatti, poco dopo, lui sbuffò e chiuse il libro con un tonfo, senza tener conto del segno.

«Ci sarà mai un giorno in cui potrò almeno restare immune dalle tue stupidaggini per almeno due o tre ore?» disse più a sé stesso che a Morgana, che in quel momento esibì un sorrisetto compiaciuto.

«Ehi, le mi non sono ‘stupidaggini’!» sbottò la bimba, «Sono venuta per parlarti di una cosa importante».

«Sarebbe?» domandò Arthur per nulla interessato.

Morgana sospirò, cercando di trovare il tono più pratico per esporre quella delicata faccenda.

«Esiste il Principe Azzurro?».

Prima di chiudere pazientemente gli occhi e cercare con tutto sé stesso di non mollarle un ceffone, Arthur sbuffò tutta la sua rabbia: era andata da lui per chiedergli se esiste il Principe Azzurro?! Cosa gliene importava a lei, dato che aveva appena cinque anni!

«Morgana... perché non mi porgerai nuovamente la domanda tra una quindicina d’anni, eh?» ribatté il principe, portando lo sguardo sul soffitto, che momentaneamente era di certo più interessante dei farfugliamenti della sorella.

«I-io vorrei tanto trovarlo, Arthur» sospirò sognante lei, non badando al tono sgarbato del bambino. «Sai come me lo immagino?».

«No e non mi interessa, sinceramente» inveì lui.

«Me lo immagino biondo» riprese la piccola Morgana facendo finta di non aver ascoltato l’intervento del fratello, «poco più vecchio di me e con gli occhi azzurri come il cielo. Un carattere particolare, sempre pronto ad aiutare il prossimo! Dovrà avere un carattere forte, pronto a ribattere, non un pappamolle! Ma so già che non lo troverò mai...».

Arthur non si prese la briga di farle notare che lo aveva appena descritto.

«Mmh, interessante» commentò, trattenendo a stento una risata, «beh, quando verrà il momento te ne troverò uno, ora smamma».

Morgana si rabbuiò. «Ma Arthur, tu non capisci! Io ne ho bisogno ora!».

«Sì, non capisco... Non capisco come mai tu desideri ardentemente un ‘Principe Azzurro’, ammesso che esista. Pensa prima a farti crescere gli attributi e poi ne riparleremo, eh?».

Ma Morgana aveva lo sguardo perso e non lo ascoltava; lui avrebbe preferito che lei la smettesse con quelle domande fuori luogo! Insomma, prima la questione ‘bambini’ e ora questo... ci mancava pure che gli chiedesse come fare per diventare una maga!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Eccomi ritornataaa :D

Come promesso, eccovi la storia di Morgana e il Principe Azzurro: che ne dite? Abbastanza demente? xD

Ammetto che non è la mia preferita della raccolta, ma mi sono divertita a scriverla. La prossima sarà Morgana e l’igiene... quella sì che sarà buffa!

Bene, ora passo ai ringraziamenti: ringrazio di cuore tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, anche se sono stati meno del solito (sigh ç.ç), ovvero _Saruwatari_, _ishigo_85, Gigettina, Murasaki, elyxyz, GiulyB, vogue, Lyla_sly, mistica ed Egle. Mi fanno sempre tanto piacere i vostri complimenti, davvero! Siete splendide

Ringrazio anche tantissimo tutte coloro che hanno aggiunto la storia tra i seguiti e/o preferiti... siete davvero molte e mi piacerebbe ascoltare anche il vostro parere ogni tanto ^o^

Non mordo ancora ;D

Bene, ora vi lascio perché oggi ho una giornata di cazzegging assieme a mistica :)

Spero a presto!

Lin.


ps: lo so che non vi interessa una cippa, ma ieri ho comprato un criceto e l'ho chiamato Merlino xD Non sono adorabile? *-*

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Capitolo 6
*** Morgana e l'igiene ***


Capitolo 6.

Morgana e l’igiene

 

«Arthur, puzzi».

Il giovane principino distolse improvvisamente lo sguardo dalla sedia su cui aveva ingarbugliato volontariamente tutti i vestiti sporchi usati nell’arco della mattinata.

Infatti, dopo essere stato ad allenarsi con la sua spadina ed aver sudato, si era cambiato gli abiti, impiastricciandoli subito dopo quando era andato con il suo amico Leon a saltare nelle pozzanghere della città bassa.

Posò i suoi occhi ridotti a due piccole fessure sulla sorellastra, che in quel momento era in piedi accanto a lui e lo stava osservando; Arthur doveva ammetterlo: a volte il suo sguardo celeste lo inquietava non poco.

«Un’ottima idea per toglierti dalle scatole, quindi» la liquidò, voltandosi in direzione dell’armadio per cercare l’ennesima maglia da mettersi.

Morgana assunse un’espressione disgustata.

«Che intendi dire?».

«Che se puzzo davvero come dici, non c’è motivo di gironzolarmi attorno, quindi evapora da un’altra parte, su su!»

«Come sei maleducato e poco igienico» commentò con fare seccato la piccolina, «quando sarai grande nessuna ragazza vorrà stare con te perché puzzerai come una capretta e sarai arrogante come un bisonte!».

Arthur aggrottò la fronte e fissò Morgana come se la vedesse per la prima volta in vita sua.

«Che schifo! Voi ragazze siete brutte! Siete... strane».

«Ma almeno profumiamo» inveì acida la sorellastra, fulminandolo con lo sguardo. «Voglio proprio vedere se la penserai così quando sarai grande e avrai tu gli attributi di cui mi predichi tanto... Tsk, sei così viziato!».

Improvvisamente pensò di avere una calamita di qualche tipo che attirasse tutte le pare mentali della sorella disgraziata.

«Uther lo sa? Sa che te ne vai in giro ad impiastricciarti di fango?».

«No, ed è meglio per te che tu non glielo dica!» disse lui puntandole un dito contro il nasino a patatina, poi sospirò, affranto. «Morgana, ho un tremendo bisogno di farmi il bagnetto – come tu mi hai gentilmente consigliato – potresti per una volta farmi contento e volatilizzarti da qualche parte?».

La piccola incrociò le braccia, offesa, e si diresse a passi lunghi e pesanti – per quanto pesanti potessero essere quelli di una bambina gracilina – verso la porta e, prima di aprirla ed uscire, si voltò verso il biondo.

«Ah, e comunque dirò a nostro padre che stai impuzzando tutte le stanze del castello!» e scomparve, con le minacce sconnesse di Arthur che le arrivavano alle orecchie, facendo tranquillamente finta di non sentirle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Oooh *-*

Ne è passato di tempo da quando ho aggiornato! Chiedo venia, ma non so perché mi sono fissata su una nuova AU e sto cercando di fare il possibile per renderla leggibile!

Ma non mi dimenticherò mai dei miei piccoli e adorati e teneri (?) mini Arthur e mini Morgana

Un piccolo grazie a mistica per averla letta in anticipo e per averla epurata dagli errori ^o^

Dunque, veniamo a questo capitolo.

Vorrei specificare una cosa che forse vi sarà risultata poco chiara: quando lui dice a Morgana che le ragazze fanno schifo, mi sono basata sul comportamento che ho sempre riscontrato nei bambini maschi fin da quando sono piccola; sebbene io sappia che a loro siamo sempre piaciute (tsk u_ù), hanno sempre dimostrato per me e per le mie altre compagne un certo senso di ‘disgusto’.

*sospira* marmocchi!

E lo sto notando anche con i compagni del mio fratellino... tutti, escluso LUI, che sta seguendo le orme della sorella, ma tralasciamo :D

Bene, ve l’ho detto solo per chiarire eventuali dubbi.

Poi volevo anche aggiungere che utilizzo apposta un linguaggio scomposto e sconclusionato (ad esempio: “arrogante come un bisonte!”) appunto perché sono due bambinetti (:

Infine comunicare che la prossima Flash non so ancora come intitolarla visto che non l’ho cominciata: surprise u_u

Ora volevo ringraziare tutte voi bellissime persone che hanno commentato lo scorso capitolo ç_ç siete tantissime per i miei standard, ci sono rimasta quasi secca xD

Quindi un grazie va a vogue (le tue recensioni mi fanno sempre piacere *hug*), Murasaki (non importa se è maschio o femmina u.u tanto il mio vecchio criceto si chiamava Voldemort ed era una femmina xD Ti ringrazio per i tuoi commenti, e spero di aver reso Arthur un po’ meno adulto!), Simphony (credimi, io sicuramente sarei stata processata per omicidio xD lei è così... rompipalle ‘-‘ )  elyxyz (evviva i gusti di Morgana :D sono contenta che quello sia stato il tuo capitolo preferito *-* spero ti sia piaciuto anche questo!), elfin emrys (anche io ho un piccolo fratellino che rompe i Boccini! Delle volte anche lui se ne esce con queste ‘delicate’ domandine xD), _Saruwatari_ (ebbene sì, anche io a cinque anni pensavo a come vestire le Barbie! Morgana è decisamente una bambinetta viziata e troppo – decentemente – cresciuta! [: ), _ichigo_85 (Ichi, tesor *-* io sono soddisfatta, ma per la maggior parte solo dei vostri bei commenti ^-^), Benzina (sono contentissima che questa Fiction ti piaccia** E, ehm, a dirtela tutta, penso che Morgana crepi prima di aver trovato marito XD se nessuno la farà uccidere, allora sarò io u_ù con i miei superpoteri *risata malefica*), GiulyB (Picci, il mini Merlin non so come incastrarlo ç_ç magari sarà la guest star nell’ultima Flash =D boh, mah, chi lo sa... *sbatte le ciglia* ), Gigettina (sunshine <3 ma la miniMorghy è un po troppo viziatella e scassa balle, quindi io continuo a fare il tifo per il mini Arthur u.u), mistica (cuor *-* lo sai che io mi sciolgo ai tuoi deliziosi commenti, quindi ti ringrazio personalmente domani nel nostro solito e cazzeggi oso pomeriggio together *_*), GiuLy93 (unaltra lettrice *-* sono davvero contenta che ti sia piaciuta questa mia raccolta! Grazie grazissime dei complimenti!), Lyla_sly (ehi! Io sinceramente non li ho mai shippati, non mi piacciono come coppia amorosa ._. però assieme sono divertenti anche da grandi xD Anzi, correggo, erano divertenti ù.ù) e kribja (ti ringrazio infinitamente sia della bellissima recensione, sia del fatto che hai pubblicizzato la raccolta imponendo di leggerla ç_ç *commossa* e sono anche contentissima che ti faccia ridere! Con la prossima mi imporrò di farti cadere dalla sedia dalle risate u.u xD).

Okay, dopo aver scritto ringraziamenti più lunghi della storia stessa, mi dileguo!

Alla prossima :D

Lin :3

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Capitolo 7
*** Morgana e gli animali domestici ***


Capitolo 7.

Morgana e gli animali domestici

 

 

Lo sapeva.

Se ne era accorto qualche istante prima.

Sapeva che lo stava fissando intensamente con il suo sguardo pungente, come solo lei sapeva fare.

Poi, dopo pochi secondi, la conferma.

«Che cosa fai?».

«Quante altre volte ancora ti devo ripetere che mi sto preparando per la cena?» sbottò il giovane biondino, scoccando alla sorellastra uno sguardo fulminante.

La piccola Morgana incrociò le braccia, leggermente offesa dalla risposta brusca del bambino.

«Non serve che mi rispondi così, eh?» esclamò infervorata.

«Ti risponderò così finché la tua esistenza sarà collegata – purtroppo – alla mia, quindi fattene una ragione... e finché continuerai a macellare le mie povere scatole!» rispose prontamente Arthur, certo di averla offesa; così magari sarebbe fuggita via piangendo com’era suo solito fare.

Tuttavia lei rimase lì, in piedi di fronte a lui.

«Volevo solo parlarti di una questione di massima importanza» soffiò la bambina, con la schiena dritta e l’aria buffamente autoritaria.

Arthur diede un risolino. «Del tipo? Ti si è rotta un unghia? Hai scoperto che la tua amica Katrina ha i capelli di un centimetro più lunghi dei tuoi? Caspita, mi dispiace molto...».

Morgana aggrottò la fronte, infastidita. «Ma come sei spiritoso» ribatté, facendogli una boccaccia poco femminile, «chiedevo solo il tuo aiuto: voglio addomesticare una marmotta».

Arthur alzò lo sguardo sulla sorella, completamente sconcertato.

«T-tu vuoi... EH?».

«E’ quello che ho detto. Voglio-addomesticare-una-marmotta» scandì lei.

Man mano che i mesi passavano, Arthur era sempre più convinto di avere una sorella del tutto spostata: aveva tutte le cose del mondo – essendo la pupilla del re – e quello che chiedeva era di addomesticare una marmotta!?

«Non si possono addomesticare le marmotte!» esordì il ragazzino, lo sguardo ancora allibito.

«Ma io la voglio!».

«Perché invece non ti prendi- mh, che so, una cicala? O un topo? O addomestichi quelle stupide lucciole!».

Morgana assunse uno sguardo orripilato.

«Bleah! Io non voglio una pantegana come animale domestico!».

«E allora arrangiati, io di certo non condannerò una povera bestiola ad una vita d’inferno tra pizzetti rosa e coccole da parte di una bambina spocchiosa!» inveì il piccolo principe: ormai le parole con lei non bastavano, bisognava ricorrere a sgridate o ad ‘insulti’.  

«Ora volatilizzati che mi devo togliere i pantaloni».

Magari avrebbe capito e...

«Paaadreeeee! Arthur dice che sono una spocchiosa e che devo addomesticare pantegane!» e corse via frignando, lasciando Arthur - oltre che allibito dall’assurda richiesta - demotivato e di malumore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

No, non è un miraggio: è la nuova flash sui miniMerlin *-*

Scusate per il ritardo, davvero, ma sono stata occupata tra i vari contest, fare giudizi e scrivere fic da inviare ç_ç

Ma sono tornata!

NON chiedetemi come mi siano venute in mente le marmotte perché non ne ho idea ._.

Una flash che – personalmente – mi ha divertito scrivere ma che non è tra le mie preferite: scrivere di Morgana che vuole addomesticare marmotte è una cosa che ha sorpreso anche me .__.

Ah! Prima di scriverla ho indagato se effettivamente ci fossero marmotte nel Medioevo e, se per caso non ci fossero state, date la colpa a Simphony u__u (scherzo tesoVa )

Comunque fate finta che ci siano u.u

Or dunque, dopo aver scritto una marea abnorme di immani cacchiate, veniamo ai ringraziamenti! Non mi stancherò mai di ringraziarvi abbastanza per tutte le recensioni che ricevono questi capitoli e per tutti coloro che hanno inserito la storia tra preferiti/seguiti/ricordati. Grazie di

Un enorme thanks a vogue (ma tesorina, meglio che non mi lasci recensioni serie in questa raccolta ** grazie <3), bacinaru (ma che carina** anche io adoro voi che apprezzate più la mia Morgana che quella del TF: io stessa preferisco la miniMorgana anziché quella... cosa che è diventata!), Mistica (cuor^^ il miniLeon non so come mi sia venuto in mente xD Dovrò trovare il modo – magari nell’ultima della raccolta – di inserire un miniGaius... anche se non tanto mini, solo un po’ più giovane! E poi... manca la miniGwen *ride malvagiamente* Grazie per le tue recensioni sempre bellissime e più lunghe delle flash stesse**), Benzina (eh eh, non credo che le ragazze le faranno poi così schifo ;D anche se noi tutte ben sappiamo con chi si dovrebbe piazzare u_ù l’unica ragazza che dovrebbe fargli schifo è Gwen è.é), elfin emrys (ahaha dicevi di Morgana? Più matura e sopportabile? u.u dopo questo capitolo non credo xD), Emrys___ (grazieeeee *-*), _Saruwatari_ (grazie per tutti i complimenti, sono contenta ti sia piaciuta! **), kribja (un genio? *_* ma quanto ti adoro!? Sei stata gentilissima con quella recensione, è sempre un piacere far rotolare le persone dalle risate xD), GiuLy93 (ti ringrazio! Eh sì, Morgana in quel capitolo non aveva tutti i torti, ma rimane e rimarrà sempre una sfracella palle :D), Emily Alexandre (xD grazie Emy!), _ichigo_85 (Ichiiii** come sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! Ti ringrazio per tutti i millemila complimenti che mi hai fatto <3), Murasaki (ecco, sono contenta di aver reso Arthur più piccolo u.u grazie grazissime per la tua recensione sempre apprezzata!), elyxyz (essì, Morgana ha sempre la meglio xD insomma, nel TF diciamo che lui scampa sempre, ma nella mia raccolta rendo giustizia alla miniMorgana! Anche se ormai la odio per quello che sta facendo è_é  Comunque lo sai che non mi ero accorta del doppio senso?? Ahaha mi ci hai fatto ponderare tu non appena ho letto la tua recensione! E questo tuo commento l’ho amato: non importa, Morghy cara, a Merlin non dà fastidio se Arthur puzza, tanto è sempre alla gogna!), antote (oh, un’altra persona a cui piace la mia Morgana *o*) e GiulyB (eh, vedrai vedrai cosa combinerò nell’ultimo capitolo u.u spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! **).

E un grazie immenso a tutti coloro che continuano ad inserirmi tra gli autori preferiti, facendo crescere la mia autostima. Non avrei mai pensato di arrivare a tanto <3

Alla prossima!

Lin :3

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Capitolo 8
*** Morgana e la caccia ***


Capitolo 8.

Morgana e la caccia

 

 

S’infilò i pantaloni con foga per poi accorgersi che, nella fretta, li aveva messi al contrario. Sbuffando, li tolse nuovamente per poi sistemarseli a dovere; non aveva altro tempo da perdere, doveva farsi trovare al portone d’ingresso il più pr-

«Ciao, Arthur».

Il bambino biondo sussultò: la sorpresa di quella voce lo aveva fatto inciampare sulla camicia che aveva bellamente lasciato sul pavimento e, cadendo, non poté fare a meno di non aggrapparsi alla tenda che, come previsto, crollò a terra sovrastandolo.

«Mor-Morgana!» esclamò infuriato, scrollandosi la tela di dosso. «Da quanto tempo eri lì?».

«Abbastanza per constatare che predichi tanto i miei attributi, ma tu non stai messo tanto meglio di me» ridacchiò la bambina, dondolandosi qua e là.

Arthur, una volta ridestato e tornato ai preparativi, la trafisse con uno degli sguardi più irritati che riuscì a trovare; nemmeno prepararsi in pace, poteva?

«Che cavolo! Mi sto preparando, levati dalle scatole immediatamente!» sbottò lui, sistemandosi la giacca.

«Dove vai?» domandò la pupilla del re, poi.

«Non sono affari tuoi».

«Eddai, come sei antipatico!» sospirò ella, offesa. «Dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimm-».

«E va bene! Basta che dopo ti dilegui da altre parti!» strillò esasperato, rischiando di scivolare di nuovo. Morgana sorrise trionfante: ogni volta che Arthur perdeva il controllo, per lei era una piccola vittoria personale.

«Vado a caccia. Sir Frederik si è offerto di insegnarmi».

Era evidente, in quel momento, la disapprovazione che regnava nello sguardo della bambina: se non fosse stato Arthur Pendragon, avrebbe avuto paura.

«Vai a caccia?» chiese seria.

«E’ quello che ho appena detto, mi pare».

«Vai ad uccidere dei poveri animali indifesi... ma bravo».

Arthur non capiva. Cosa c’era di strano in quella bambina? Perché doveva essere sempre così irritante, in qualunque cosa facesse o dicesse? A volte avrebbe preferito che suo padre avesse comprato un gregge di pecore piuttosto che adottare quella marmocchia spocchiosa.

«Senti, non lascerò che una bambinetta mi faccia la predica sulle mie attività!» ribatté il giovane, superandola e andando dritto verso la porta: era in ritardo, Sir Frederik lo stava aspettando e la sua sorellastra lo stava ostacolando con le sue inutili chiacchiere.

«Tsk, pensa che anche loro hanno dei bambini... dei figli da sfamare, una vita da vivere... e tu gliela porti via! Sei cattivo!» trillò Morgana, furiosa. «Pensa alle famiglie che distruggerai... pensa a quelle povere marmotte... a quelle... marmot- Arthur?».

Arthur si guardò in giro, cercando qualcosa che gli avrebbe permesso di fuggire.

«C-che vuoi adesso?».

«Una marmotta!».

«Non se ne parla nemmeno! Non hai appena parlato di famiglie distrutte, vite da vivere...?» rispose lui, per nulla sorpreso dalla richiesta stramba della sorella. «E non osare iniziare a piagnucolare come fai sempre perché non mi sciolgo! Vai da qualche parte, gioca con le bambole, vai da Katrina. E poi, scusami tanto, Morgana: cosa credi che mangiamo a cena, erbe selvatiche? Pezzi di legno?».

«Vuoi dire che...» esalò la piccola bambina, gli occhi sgranati e la bocca spalancata.

«Sì, esatto. Quelli sono animali! E non credo che mentre tu ti mangi un boccone di maiale pensi alla sua famiglia – che probabilmente in quello stesso istante è già nello stomaco di qualcun altro».

Era indecifrabile l’espressione comparsa sul volto di Morgana; Arthur ne fu quasi compiaciuto. Si voltò e uscì dalla stanza, soddisfatto che - almeno una volta – i ruoli erano stati invertiti.

 

~~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

 

Oh... chiedo umilmente perdono.

Chiedo umilmente perdono per questo esagerato ritardo nell’aggiornare questa Fan Fiction, ma ho riscontrato diversi problemi questo mese. A parte quel maledetto blocco durato circa due mesi, in cui non ho scritto proprio niente, ho perso completamente la mano: le mie storie nemmeno le riconosco più ._.

Sto attraversando un periodo difficile e spero di riprendermi presto, anche perché sono stanca. Insomma, se non fosse per alcune persone a me care, ora non sarei manco in grado di scrivere il mio nome. Quindi... grazie questo capitolo è dedicato interamente a voi.

Or dunque, basta con queste cose tristi >_< eccheccavolo, il mio miniArthur e la mia miniMorgana non sono oggetto di tristezza!

Ed eccoli qua, finalmente. Uno più scemo dell’altro e io li adoro per questo! Alla fine, quando Arthur pensa che i ruoli sono ‘stati invertiti’, intende il fatto che è sempre lui a rimanere di stucco ogni volta, ma in questa ha avuto vittoria sulla sorellastra! Mi piaceva pensare che Morgana non conoscesse la natura dei suoi pasti, anche se ne dubito XD

Ma vabé, questa è una FF demenziale o no?

Ah, e voi non crederete mica che sia finita qui, vero? =P

Povero, non mi premuro di dirlo al mio piccolo principino u_ù lo scoprirà lui nel prossimo capitolo.

Per farmi perdonare per l’immane ritardo ho creato dei piccoli avatar che li rappresentano e li troverete a fine pagina: non sono magnificamente dolci e carini? *___*

Ho fatto anche un miniMerlin e una miniGwen che è venuta decisamente più carina di quella del telefilm: devo ritenermi soddisfatta!

Volevo ringraziare con tutto il cuore tutti coloro che continuano ad inserire questa raccolta tra preferiti/seguiti, ancor di più chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero Emily Alexandre, Simphony, Ichigo, Vogue, Murasaki, elfin emrys, Benzina, Lyla_sly, GiulyB, Fenis79, _Saruwatari_, elyxyz, GiuLy93 e kribja.

Grazie a tutte quante, non so come dirvelo *-* la prossima volta giuro che risponderò a tutte quante le recensioni!

Ora vi lascio, con la speranza che questo capitolo vi sia piaciuto e che non vi siate dimenticati dei miei due aMMMori in miniatura (:

Un bacio a tutte, spero di sentire i vostri pareri!

 


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