The vampire diaries

di Iside_Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Cap 1

Primo giorno di scuola

Mi chiamo Elena Gilbert ho diciassette anni e vivo a Mystic Fools con mia zia Jenna,e mio fratello più grande di un anno,di nome Jeremy. Sei mesi fa ci fu un incidente,stavamo ritornando da una partita di footbool io mia madre e mio padre.All’epoca ero una cherlideer,eravamo in macchina dovevanoaccompagnarmi ad una festa a casa della mia amica Caroline,e visto che era sera e la strada era scura non volevano che ci andassi da sola.Inoltre quella sera io e Mett  ci eravamo lasciati.Ricordo ogni istante di quella sera...la notte era umida si sentiva il fruscio del vento e della sottile pioggia che bagnavano i vetri della macchina, mi misi a pensare che non avevo neanche molta voglia di andare a quella festa,sapevo che c’era anche Mett e dopo la nostra rottura non volevo incontrarlo.Ma c’era Bonnie,la mia pazza migliore amica,siamo amiche da piccole, le nostri madri si conoscevano.ma poi si sono dovuti trasferire e lei è rimasta con sua nonna, non potrei immaginare una amica migliore, poi mentre mi facevo strada tre i miei pensieri successe tutto in un secondo:la nebbia si alzò all’improvviso i tuoni nel cielo rimbombarono nella macchina la strada era umida e la macchina sbandò. Mi risvegliai in ospedale, con una flebo al braccio destra e un aggeggio che controllava le pulsazioni del mio sangue. Mi ci volle un secondo per capire tutto: la macchina capovolta, i miei genitori ricoperti di sangue...poi vuoto.Ed eccomi qua sei mesi dopo l’incidente,quella notte è stata l’ultima volta in cui vidi i miei genitori.Oggi è il primo giorno di scuola, Bonnie viene a prendermi con la sua nuova auto,scendo giù e vedo Jeremy che prende un po’ di latte, lui è sempre stato il giocherellone della famiglia, ma dopo la morte dei nostri genitori, ritornava a casa sempre fatto...trovai anche dell’erba sotto il suo letto, non so come farlo smettere, ma ci devo provare...non può distruggersi così...mamma e papà non  lo vorrebbero.
"Elenaaaaaaaa...."strilla una voce troppo troppo  familiare,io e Bonnie ci guardiamo e sospiriamo:ed eccola il nostro peggiore incubo...Caroline...
"ciaoooo...che bello rivedertii..."strilla affogandomi nel suo grandissimo abbraccio...
"si...anche per me..."cerco di dire finché non mi molla...
"allora come sta?"domanda a Bonnie...io stupita rimango a bocca aperta...
"Caroline...sono qua..."dico lei si gira e sospira...
"allora stai bene?"...ecco la domanda che non ho voglia di rispondere...
"sto bene..."dico con un falso sorriso,che bugiarda che sono..
.non sto bene..non sto affatto bene..
"oooh...povera cucciola miaaa"dice riabbracciandomi.
Sciolto l’abbraccio ci avviamo a lezione. Nonostante tutto sono legata anche a Caroline... lei è sempre stata allegra, non so forse ha le “duracell” non si scarica mai. Ma il legame che unisce me e Bonnie non è neanche paragonabile a Caroline. Siamo a lezione e infondo all’aula vedo Mett  che mi guarda, lo saluto ma lui fa finta di niente...io e Mett eravamo migliori amici, sono stata una sciocca a mettermi con lui...cosa credevo di fare?...prendo un respiro e mi siedo al mio solito posto.Il professore di storia richiama la nostra attenzione, dopo aver fatto l'appello iniziamo la lezione. Il professore M. James, inizia a parlare della rivoluzione russa del 1917, che i bolscevichi di Lenin un politico russo fecero una specie di assalto al palazzo dello zar Nicola Romanov II. Ma la mia attenzione viene attratta da un albero di quercia accanto alla finestra, pensai agli sguardi di oggi, alla mia migliore amica, che non mi ha abbandonato in un momento del genere, quando ad un tratto,vedo un corvo sull'albero, un corvo nero con i riflessi rossi sul tutto il pelo, non riesco a togliergli lo sguardo di dosso.E' così inverosimile, e inquietante allo stesso tempo, forse è frutto della mia immaginazione, ma mi sembra irreale...
"Elena Gilbert... mi chiedo cosa c'è di tanto interessante la fuori.."mi rimprovera il professore M.James.
"nulla professore, mi scusi..."dico distogliendo lo sguardo dal corvo nero, guardo il prof per tre secondi esatti,
il tempo di girarmi  e il corvo è sparito. Inquietante ripeto tra me e mè.
"hey... tutto bene?"mi sussurra Croline dietro di me..
"si... credo di si..."dico girandomi verso il professore James che continua la sua spiegazione.
Suonata la prima ora mi avvio al mio armadietto con Bonnie e Caroline...
"finalmente è suonata... "dice Bonnie scocciata dalla lezione di James,
"finalmente andrà via..."dice Caroline sorridendo...
"va via? come l'hai saputo?"dico riponendo i libri nell'armadietto
"ho sentito il preside Smith parlare con il professore, l'hanno trasferito in una scuola privata..."dice sorridendo
"ah... bhe era pure ora che andasse via di qui..."dissi con sarcasmo.
E' un tipo all'antica il professore James, si veste tipo giacca e cravatta, con i pantaloni neri e cn le bratelle, insomma mio nonno si sarebbe vestito meglio.Mentre Caroline, andava in presidenza per una riunione dei rappresentati di classe, io e Bonnie ci avviamo nel giardino.
"sai, prima in quella quercia ho visto un corvo..."dico ricordando quel bellissimo corvo dal pelo scuro e con sfumature rosse.
"davvero?.... per questo eri distratta a lezione?"domanda alzando le sopracciglie...
"si..."dico sorridendo, eh già ... è proprio da me distrarmi per qualsiasi cosa.
"ti voglio un mondo di bene Elena Gilbert..."dice Bonnie abbracciandomi di slancio.
"anche io Bonnie Bennet..."dico abbracciandola forte al mio petto.
In questo momento mi rendo conto dell'amicizia che lega me e Bonnie, è qualcosa al difuori del normale,siamo più che amiche, siamo delle sorelle. Ci aiutiamo nel momento del bisogno, affrontiamo qualsiasi cosa insieme,e so che Bonnie, non mi abbandonerà mai.

Note dell'Autrice:
Salve ragazzeeeee... Questa è una nuova Fan- Fic su The Vampire Diares. Sono una fano sfegatata della serie, ho letto tutti i libri e visto tutte le puntate.Così ho pensato di fare una fan fic su Elena Gilbert a modo mio. Ci saranno molti colpi di scena, personaggi misteriosi, e nuovi incontri.
Spero che la storia sia di vostro gradimento... Baci Vale =)
 

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


2 Cap

Incubo

Ero in una foresta, stavo stesa a terra, sentivo il cinguettio degli uccelli e il vento pungente sulla mia pelle. Mi chiedevo cosa ci fcevo li?
E perchè mi trovavo  proprio in quel posto isolato dal mondo? Mi alzai, avevo una camicia da notte bianca di seta, e i capelli ricci, arruffati. Stavo morendo dal freddo, più cercavo di camminare, più il freddo si faceva pungente, quasi irritante a contatto con la pelle.
"C'è nessuno?" urlai in preda alla disperazione, volevo andare a casa, starmene al sicuro con zia Jenna e mio fratello.
Sentì un rumore, urlai per lo spavento...
"fatti avanti!"urlai con le lacrime agli occhi. Quando in un battito di ciglia, la scena cambiò.
Ero in una casa di legno, l'avrei riconosciuta a occhi chiusi. Era la casa vicino al lago, di mamma e papà,
scoppiai a piangere, sicura che questo inferno sarebbe continuato ancora.
"mamma fallo smettere!"disse una voce di una bambina in lontananza, corsi verso la voce, in cerca di aiuto, magari loro potevano aiutarmi.
"Jeremy, quante volte ti ho detto di non tirare i capelli a tua sorella?"disse una voce alle mie spalle, mi girai e la vidi.
"M...Mamma..."sussurrai, ma lei sembrava non vedermi. Volevo stringerla forte al mio petto, sentire che lei era viva, solo per me.

"Elena svegliati!!!"grida zia Jenna, la guardo confusa, "Era solo un brutto sogno non preouccuparti" sussurra coccolandomi.
Neanche me ne accorgo che sto tremando, mi aggrappo a lei, e scaccio quelle lacrime tenute troppo a lungo,
quelle lacrime che ormai credevo non avrei mostrato più a nessuno, le uniche lacrime che mi fanno sentire fragile, e io non volevo esserlo.
"Sto bene..."dico con voce cauta
"ti preparo un pò di the?"dice Jenna asciugandomi le lacrime
"no, magari un pò d'acqua..."dico sorridendole.
Mentre Jenna scende per prendermi da bere, apro la finestra per una boccata d'aria, scascualmente entra un ... corvo?
Eh si, lo stesso corvo che stava sull'albro fuori dalla classe, è appoggiato vicino alla sedia della scrivania. E' più scuro di come lo ricordavo.
"Stanotte ho fatto un incubo, quindi già sono spaventata a morte di mio, mi faresti il piacere di uscire?"dico con calma avvicinandomi piano a lui..
"ma che parlo a fare? tanto comunque non rispondi..."dico sedendomi sul pavimento, con un movimento fluido, il corvo nero si siede accanto a me.
"non sei così spaventoso come dimostri..."dico sorridendo..
"ok, cono pazza, parlo con un corvo nero..."aggiungo alzandomi.
"va via, sta arrivando mia zia, gli verrebbe un infarto se ti vedesse..."dico agitando le mani.
Mi giro verso le scale, ritorno nella stanza, e il corvo non c'è più, strano penso, forse è un corvo ammaestrato, chissà.
"ecco l'acqua, dai rimettiti a dormire, domani è una lunghissima giornata!"dice incamminandosi verso la sua stanza.
Dopo aver sorseggiato un pò d'acqua, mi rimetto nel letto, cercando di riprendere sonno, fino a quando non crollo fra le braccia di morfeo.
I primi raggi del sole invadono la mia stanza, e la sveglia inizia a suonare...
"Alzati pigrona, altrimenti Jeremy mangierà tutte le frittelle..."dice zia Jenna con voce squillante e togliendo le tende.
"Elena, hai rimasto la finestra aperta, sarebbe potuto venire qualcuno!"sgrida richiudendola.
"mmmm...."dico rigirandomi nel letto, quando ad un tratto non sento più il calore del mio bellissimo piumone,
"alza quelle chiappe e scendi giù!"dice Jenna alzando un sopracciglio, ancora addormentata, mi alzo e vado in bagno.
Dopo essermi lavata, corro giù e trovo Bonnie e Caroline giù in salotto
"ah finalmente, mi stavo preouccupando che fossi caduta nella doccia..." dice Jeremy salendo le scale,
"Buon Giorno...."dico prendendo il cappotto e avviandomi verso la macchina.
Apro la porta della macchina e salgo dentro, accendiamo lo stereo e si va a tutta benzina a scuola.
Il secondo giorno è migliore rispetto a quello precedente, gli sguardi sono diminuiti, e non mi guardano più dalla testa ai piedi con quello sguardo triste.
"Finalmente la situazione è migliorata..."dice Bonnie aprendo il suo armadietto,
"in che senso ?"domando prendendo i libri
"non lo sai? Il professore oggi è andato via, quindi, nuovo professore..."dice Caroline sorridendo a trentadue gradi
"si dice che sia un figo pazzesco..."aggiunge saltellando
"un professore... di storia... che sia un figo pazzesco.... impossibile..."dico con superficialità..
"bene, io scommetto 10 dollari che è un bonazzo da far paura, e che sia addirittura single..."dice Caroline
"sposato..."dice Bonnie
"brutto, puzzolente e sposato ..."dico scommettendo con le mie amiche.
Entriamo nell'aula, io Bonnie e Caroline siamo ai primi posti, aspettiamo solo l'arrivo del nuovo professore, nel frattempo guardo fuori alla finestra.
In cerca di qualcosa, del corvo forse? Si mi mi sono affezzionata a quel corvo dal pelo nero e con sfumature rosse.
"Elena Gilbert e Bonnie Bennett, mi dovete 10 dollari!"strilla Caroline, mi giro, e vedo un uomo alto capelli biondo scuro e occhi azzurri.
Resto incantata, a fissarlo per circa cinque secondi...
"ragazze al vostro posto..."dice con voce delicata mentre io e le altre torniamo a sederci.
"Io sono Alaric Salzman, e sono il vostro insegnante di storia..."dice scrivendo il suo nome alla lavagna.
"che didietro..."ci sussurra Caroline, facendo gli occhi tipo a cuoricino.
"vi conviene non parlare durante la mia lezione, e non fare commenti sul mio aspetto fisico... vero signorina Forbes?"dice il professore Alaric sorridendo,
mentre Caroline sgrana gli occhi e si abbassa sulla sedia per la figuraccia fatta, mentre tutta la classe ride.
La lezione passa piuttosto veloce, e il professore Alric, è molto simpatico, e Caroline, bhe non ha fiatato per tutta la lezione,
sicuramente un record per lei. Finite anche le altre ore di scuola, mi reco nel mio posto, nel posto, dove posso parlare cn loro.
Mi siedo accanto alla tomba di mia madre, ripenso a quel sogno, e ancora ho i brividi.
Che senso ha quel sogno? perchè mi sono sognata proprio la casa sul lago? E perchè ho visto solo il volto di mia madre?
"sapete non dovreste venire in un cimitero da sola..."dice una voce seducente, mi volto e lo vedo.Chi sei?

                                                                            - Note dell'Autrice -

 
nemy salvatore : Ciaooo... si in realtà volevo che assomigliasse al film, ma non sarà così. Bhe in realtà Bonnie è solo un personaggio secondario,
                                  che ha comunque un ruolo importante in questa storia... Spero che continuerai a seguirla...Ala prossima baci Vale :D

 
Fra Cullen : hahahahhahaha... mmm sai ke nn posso risponderti... ma .... credo che lo scoprirai nel prossimo capitoloo :D
                    hahahahah spero che non mi molleraiiii *___* xD.
                    Comunque grazie per la correzzionee... Oddiooo nn me ne ero proprio accorta xD
                     Non preouccuparti, anzi grazie per le correzzioni. Alla prossimaa baci Vale :D


   Ps:
La donna nella foto con Elena, l'ho messa per rappresentare la madre...
         Penso che sei a perfetta per la madre, forse un pò giovane...
          ma penso che vada bene, ditemi cosa ne pensate :D Baci Vale











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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


cap 3

Uno sconosciuto e una vecchia storia

Mi volto, e uno sconosciuto a poco lontano da me, mi fissa con uno sguardo che fa venire i brividi.
Forse è solo una mia impressione, ma sembra un viso familiare, eppure sono certa che non l'ho mai visto in vita mia.
"come ti chiami?..."domando guardandolo meglio, solo ora mi accorgo dei suoi occhi azzurri come il mare,
"non ha importanza milady..."risponde sorridendo, ha un viso familiare, qualosa in lui, mi ricorda qualcuno.
"ci conosciamo?"domando un pò impaurita alzandomi da terra.
"non che io sappia, mi avrei ricordato sicuramente di voi..."dice parlando soavemente, la sua voce è più che un sussurro,
quasi inaudibile  dalla distanza che ci separa. Lo fisso, quasi incantata e impaurita allo stesso momento.
"come vi chiamate?"chiede sorridendo, un sorriso che lascia senza fiato.
"perchè dovrei dire il mio nome a voi?"domando alzando un sopracciglio.
"siete ostinata... mi ricordate tanto una persona..."dice sorridendo amaramente.
"chi vi ricordo?"dico increspando le sopracciglia.
"una persona a me tanto cara..."dice voltandosi e sparendo tra la nebbia.
Confusa, ecco come sono. Letteralmente confusa, chi era? chi era quel sconosciuto dagli occhi così profondi?
Letteralmente spaventata, prendo la mia roba e inizio a camminare verso casa mia.
"Heyyyy... che ci fai qui?"dice Bonnie nella sua auto..
"io... sono andata a trovare..."dico quasi imbarazzata.
"dai sali su, ti accompagno io.."dice fermando l'auto, sorrido e mi siedo al posto del passeggiero.
Rcconto a Bonnie del ragazzo di prima, sono sicura di averlo già visto, forse a scuola, chissà...
"Elena Gilbert smettila di farti paranoie su quel sconosciuto..."mi ordina sorridendo..
"Forse viene a scuola con noi... ma non l'ho mai visto... cioè forse sarà un nuovo arrivato?..."dico domando più a me stessa...
"E va bene... Domani vedremo chi è il misterioso sconosciuto..."dice Bonnie sarcastica.
"Sembrava venire da un altro pianeta, e si ostinava a darmi del voi, come se fosse di un altro mondo..."dissi guardando fuori dal finestrino
"ok... adesso smettila di parlare di questo misterioso principe azzurro ..."disse Bonnie trattenendo le risate.
"d'accordo... tu che ci facevi da queste parti?"domando voltandomi verso di lei.
"stavo andando da mia nonna, gli ho preparato un dolce, oggi è il suo onomastico.."dice sorridendo e puntando gli occhi sulla strada.
Bonnie è molto legata a sua nonna, si chiama Sheila, è molto solitaria , appassionata di lettura, di tutti i generi.
Soprattutto sprannaturali, un giorno mi ricordo che da piccola Sheila raccontò a me e Bonnie una storia di due fratelli,
che amavano la stessa donna, ma la donna era egoista e piena di sè, e aveva un grandissimo segreto, era una vampira,
i due amanti erano a conoscenza del segreto della donna, e entrambi per amor proprio decisero di nascondere il segreto con lei,
fino a che, uno dei due fratelli, geloso del rapporto che l'altro aveva con la sua amante, decise di sfidarlo in un duetto,
un duetto all'ultimo sangue, La vampira cercò di farli ragionare, così la notte prima del duetto diede a loro il suo sangue,
così in caso di morte i fratelli si sarebbero trasformati, il duetto si evolse, con la morte di entrambi i fratelli,
che in seguito si trasformarono e decisero di farsi guerra l'uno con l'altro per sempre. Ma la vamprira,decise di uccidersi,
forse perchè non voleva vedere i suoi amanti distruggersi in quel modo. Non ho mai capito il senso di quella storia,
nè il perchè Sheila la raccontava così tante volte, ricordo ancora i suoi occhi quando la raccontava,
sembrava che lei, avesse vissuto quella storia, sembrava così incantata nel vuoto, che quasi venivano i brividi.
"A che pensi Elena?"dice Bonnie fermando l'auto per farmi scendere.
"Ricordi la storia che ci raccontava tua nonna?"dico voltandomi verso di lei, che sembra confusa.
"la storia dei fratelli che amavano la stessa donna, la sotria dei vampiri..."aggiunsi cercando di fargli ricordare.
"si... la nonna tutt'ora me la racconta..."dice sorridendo
"secondo te, è una leggenda, come quella di dracula..?"domando incuriosita
"penso di si...perchè me lo chiedi?"domanda alzando un sopracciglio
"curiosità..."dico sorridendo..."grazie del passaggio Bonnie, ci vediamo domani a scuola..."aggiungo sendendo dall'auto...
"Certo, per vedere il misterioso sconosciuto di questa mattina.." dice sorridendo e poi andare via.
Ritornata a casa, mangio qualcosa e mi immergo nella mia vasca da bagno, lasciandomi trasportare dall'acqua della vasca.
Dopo una bella doccia. Crollo tra le braccia di Morfeo, sperando di rivederla ancora, forse per un'ultima volta.

                                                                    -Note Dell'Autrice-

Elena01:
Sono molto contenta che ti piace la mia storia, spero che questo capitolo sia di tuo gradimento... fammi sapere cosa ne pensi.. Baci Vale :D


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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


cap 4

Un corvo nero.

Mi girai e rigirai nel letto, fino a che,  guardai la sveglia sul comodino erano le quattro del mattino.
Quella notte non riuscivo a dormire, forse per paura di sognare di nuovo mia madre.
Mi alzai dal letto, ancora intorpidita  mi avvicinai alla finestra, era ancora buio fondo, ma qualcosa nella notte, mi fece rabbrividire.
Mi avvicinai ancor di più, e d'improvviso un corvo si appoggiò alla ringhiera del mio balconcino,
trattenni un urlo per lo spavento, e iniziai a respirare piano. Il corvo con un movimento fluido e incantevole, volò dalla ringhiera vicino alla finestra,
quasi come se volesse farmi segno di entrare. Impaurita appoggio una mano sul vetro, e il corvo lo picchiettia.
 Sorrido tra me e me, e lentamente aprì la finestra.
"ecco, adesso cosa vuoi?" domando sarcastica. "Sai non riuscivo a dormire, non dirmi che neanche tu non riuscivi a dormire..."aggiungo sedendomi sul letto.
Guardo il corvo e come per magia, i suoi occhi incontrano con i miei, mi ricordano quelli dello sconosciuto, batto più volte le ciglia, è impossibile.
"sai... il colore dei tuoi occhi, mi sembra di averli già visti da qualche perte..."dico, e il corvo vola verso di me, appoggiandosi lentamente sul letto.
Cammina lentamente su quelle piccole e esili zampe, che con le unghie s'incastra con il piumone...
"aspetta che ti aiuto io, basta che non mi fai del male..."sussurro, e con una mano gli prendo la piccolissima zampa e la libero dal piumone,
il corvo sembra essere immobile, come una statua, sorrido e lentamente porto le mie mani sul suo bellissimo pelo nero.
"sei ... morbido..."dico sorridendo, abituandomi al suo pelo morbido. La serata passò lentamente così, fino a quando non mi crollai tra le braccia di Morfeo.
DRIN DRIN...
Mi svegliai di soprassalto, erano già le sette di mattina, butto la testa all'indietro, ripensando a questa notte, il corvo... dove era finito?
"Heylà... corvo nero...?"susurro quasi come una cretina, mi alzo dal letto, e corro vicino alla finestra aperta. Il corvo era sicuramente andato via..
"Elena, chiudi quella finestra, vuoi ammalarti per caso?... E iniziati a cambiare altrimenti farai tardi a scuola!"sgrida mia zia entrando nella mia stanza come un uragano. La guardo storto, e con molta, moltissima calma prendo un jeans e una maglia per poi andare sotto la doccia.
Il getto di acqua calda rilassa tutti i miei muscoli, stanotte non avevo sognato niente di particolare, il corvo era riuscito a calmarmi, strano che un'animale possa
calmarmi, soprattutto un corvo nero. Di solito i corvi erano spaventosi, mettevono suggezione ecco, ma il -mio- corvo no, lui era buono, anche se un pò
inqietante. Era la prima notte che non facevo incubi, sogni strani, che riguardavono spesso mia madre, mi sentivo un pò vuota, il fatto che la vedessi spesso nei
miei sogni, mi rassicurava, anche se il sogno era inqietante, e spesso mi procurava un dolore forte al cuore per la mancanza, ma ora sembra strano,
come se potessi affrontare la giornata forte, più forte di prima, più forte di ieri, e lo devo tutto a un corvo nero. Dopo la doccia, scendo le scale e
trovo Bonnie che ride scherzosamente con mio fratello Jeremy. Mi blocco sulle scale e li guardo divertita, non vedevo mio fratello ridere da tempo.
"che avete da ridere?"dico con un sorriso
"Elena... niente di che, Bonnie mi raccontava come ha corrotto suo padre a comprargli la macchina.."dice Jeremy ridendo, ridendo di cuore per la prima volta.
"ah interessante..."dico ridendo e scendendo le scale.
"allora vieni a farti un giro con la mia auto?"dice Bonnie prendendo le chiavi della macchina...
"ora?"dice Jeremy sgranando gli occhi.
"Bhe, a scuola ci dovrai pur andare... giusto Elena?" dice Bonnie con un sorriso.
"giustissimo Bonnie..."dico prendendo la giacca e la cartella, e poi dritta a scuola con Jeremy. Entriamo nella macchina, e Bonnie inizia a parlare con Jeremy
di musica e varie cose, io sposto la mia attenzione verso il finestrino, penso ancora al corvo nero. Eppure mi sembra di aver visto quei occhi... forse è tutto
frutto della mia immaginazione.
"Elena ci sei...ma a che diavolo pensi?"Solo la voce di Jeremy mi distrae dai miei pensieri.
"si... ci sono scusa ero sovrappensiero..."dico sorridendo
"so io a chi stavi pensando!! " dice Bonnie guardandomi con la coda dell'occhio e ridendo
"chi?"s'intromette Jeremy inarcando un sopracciglio
"nessuno.... vero Bonnie..??"dico ridendo
"certo che no, il mio commento era tanto per dire..."dice ridendo a crepapelle."Amo questa canzone..."aggiunge alzando il volume al massimo.
E nella macchina rimbomba la nuova canzone di Bip - Calimenio ( http://www.youtube.com/watch?v=UvDaCBA0TOc ) e le nostre voci.
Adoro Bonnie, è spensierata, e con il suo sorriso, mi fa pensare che non è tutto perduto. E come una speranza, si Bonnie è la mia speranza,
è la mia migliore amica!


                                                         -  Note Dell'Autrice-
Nemy Salvatore: Grazie Mille... Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo >.<... Baci :D

Elena01: Sono felice che la storia sia di tuo gradimento, continua a recensire!! :D

 Binca: Grazie mille :D ... Farò sicuramente un salto da te!! Baci... fammi sapere cosa ne pensi del nuovo capitolo! :D

     Grazie a tuttie voi che recensite. E un onore vedere i vostri commenti! Continuate a recensire :D



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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Capitolo V
Studente nuovo.
Guardavo tutti i ragazzi che c'erano nell'istituto, e nessuno, neanche minimamente assomigliava a quel ragazzo del cimitero.
Stanca appoggiai la mia schiena vicino al mio armadietto, guardavo Bonnie che rideva a crepapelle.
"che hai da ridere?"dico mettendo il broncio, lei invece di smetterla di ridere, continuava ancora di più
"sei... adorabile, quando metti il broncio!"dice tra le rise. La guardai storto, e subito dopo iniziai a ridere anche io.
"Signorine, sono felice che sorridete e scherzate a prima mattina, ma cercate di perdere la mia lezione! Quindi entrambe in classe!"dice il nuovo professore di storia.
Lo guardammo arrossite e con un sorriso innocente ci avviammo nell'aula con lui.
Entrate nell'aula ci sedemmo ai primi banchi, aprimmo il libro e ascoltammo il prof che spiegava.
"psss... Elena..." bisbigliava qualcuno dietro di me, mi voltai e vidi Bonnie e Caroline che indicavono il cartellone del ballo in maschera questo fine settimana.
Risi, sarei andata volentieri al ballo, le guardai ed annui.
"Signorina Elena Gilbert, mi sa dire di cosa stiamo parlando?" mi chiese il professore, io non sapevo neanche cosa stava dicendo un attimo prima.
"Stavate narrando la guerra civile spagnola. Fu un conflitto combattuto dal Luglio 1936... All' Aprile del 1939 fra i Nazionalisti , noti come Nacionales,
ed i Republicanos composti da truppe governative e sostenitori della Repubblica Spagnola." Dice un ragazzo entrando dall'aula.
 Aveva un giubbino di pelle nero, un jeans scuro e delle
scarpe alla moda ultimo modello. Mi ricordava molto il ragazzo del cimitero, probabile che fosse lui?
"E lei chi è?"chiese il professore Salzman aprendo il registro.
"Nuovo arrivato..." dice portandogli un fogliettino della segreteria. Si accomoda al banco dietro di me, solo un pò più a sinistra.
Volevo guardarlo in viso, ma qualcosa mi tratteneva.
"Bene signor Salvatore, stava per caso origliando alla porta?"dice il professore ridendo.
"Bhe, diciamo che ho un udito molto sviluppato!"dice ridendo. Mi voltai, e i suoi occhi si incatenarono con i miei. Nessuno dei due toglieva gli occhi dall'altro.
Fino a che lui non abbassò lo sguardo duro, si era il ragazzo del cimitero. Guardai Bonnie, che aveva assistito al nostro scambio di sguardi, e mi sorrise.
L'ora passo molto velocemente, suonata la campanella mi alzai, e mi ritrovai lui difronte a me.
"Elena giusto?"dice con voce melodiosa, la stessa voce del cimitero.
"Bhe almeno mi avete riconosciuta!"dissi ironicamente.
"E voi avete riconosciuto me!"dice sorridendo per poi andare via. Mi avvicino a Bonnie e la trascino con la maglia fuori dall'aula.
"è lui, il ragazzo del cimitero..."dico quasi incredula.
"Quel figo pazzesco?... Sul serio?... Ma è così sexy!"dice Bonnie guardando il suo didietro.
"Bonnie. Non mi aiuti!"dico guardandola preouccupata.
"Ok, stagli lontana... ho un brutto presentimento..."dice fissandolo meglio, nello stesso istante in cui alzo gli occhi, rincontro i suoi.
Lui sorride e si dilegua di nuovo. Mi sentivo frustrata, non ero riuscita nemmeno a sapere il suo nome.
"Ho bisogno di Caroline! E non posso credere di averlo detto..."dico guardando Bonnie,
"Tutti abbiamo un pò bisogno di Caroline...."dice assecondandomi. Andiamo alla ricerca di Caroline, e la vediamo parlare con Tayler Lookwood.
"Tayler???" dico sbalordita... "da quando Caroline, la superficiale Caroline parla con Tayler?" aggiungo ad occhi sgranati
"e io che diamine ne so. Vieni..."dice Bonnie trascinandomi con lei.
"Bene, allora i cartelloni li puoi gentilmente addobbare nella sala di teatro?"dice Caroline
"Io non ho sentito quella parolina..."dice Tayler sorridendo
"Perfavore!"dice Caroline trattenendo una crisi di isteria!
"ok... come desiderate. Domani addobberò la stanza.
"Perfetto. Ora mi spieghi perchè sei ancora qui?"dice Caroline
"Ciao Caroline."saluta Tayler, e io e Bonnie iniziamo a ridere.
"Hey! Non ridete. Ho a che fare con gli idioti, superficiali che non sanno fare niente!" dice avvicinandosi a noi.
"Bene. Caroline, abbiamo bisogno di te. Anzi Elena ha bisogno di te" dice Bonnie ridendo
"dimmi tutto tesoro." dice Caroline fissandomi
"ok. Sai dirmi qualcosa sul ragazzo nuovo?"domando quasi sussurrando.
"Tesoro so solo che si chiama Damon Salvatore, ha 17 anni, e si è appena trasferito. Non so dirti altro."dice quasi dispiaciuta.
"ok... non preouccuparti, grazie Caroline."dico..."vado un attimo in bagno" aggiungo avviandomi nel bagno delle ragazze.
Bhe almeno sapevo il suo nome, Damon Salvatore.
"Perchè hai così tanta voglia di sapere chi sono?" dice una voce dietro alle mie spalle, mi volto e lo vedo.
"E tu come lo sai?"chiesi accigliata.
"L'ho detto anche in classe. Ho un udito molto sviluppato, mia cara. Cos' mi fai pensare che non sei attenta in quel che dico."dice avvicinandosi a me
"Non puoi stare qui, va via!"dico scostandomi da lui.
"non posso o non vuoi che io stia qui?"dice avvicinandosi
"guarda che se continui così, urlo e credimi mi sentirà tutto l'istituto!" dico guardandolo con sfida!
"non lo faresti!" dice sorridendo. Bene l'ha voluto lui, inizio ad aprire la bocca, ma lui mi blocca con la mano.
"ma sei scema? mi prenderanno per pervertito! E avrò una punizione, e sinceramente ho da fare oggi." disse tappandomi la bocca.
Gli afferrai i capelli, come per dire di lasciarmi.
"okey. Io ti lascio se tu non urli!" dice alzando un sopracciglio, annuì. Mi lascio e lo guardavo in maniera tale che avrei incendiato una foresta.
"Bene..."disse continuandomi a fissare, si era perso. Come se mi stesse scrutando dalla testa ai piedi, come se avesse visto un fantasma.
Abbassai gli occhi per cinque secondi, e quando gli rialzai, lui non c'era più. Il cuore mi batteva a mille, e riuscivo a stento a respirare.
Ma che diamine mi stava capitando? Non mi ero mai sentita così, dovevo smettere di parlare con lui, Bonnie aveva ragione.
Non avrei più rivolto la parola a Damon Salvatore.
 


                                                                    -Note Dell'Autrice-


AriaSolis
:
Grazie. Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento, aspetto una tua recensione :)
nemy salvatore:
eh già Corvo Nero... hihihihih cmq non preouccuparti, sono felice che ti sia piaciuto, spero che anche questo capitolo ti piacerà,
                          fammi sapere cosa ne pensi!














 

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Capitolo VI
Mio fratello
Guardo quella fotografia di quattro anni fa, quella foto...
Mi ricordo il giorno in cui è stata scattata, eravamo nella casa al lago,
papà accendeva il fuoco, mentre mamma leggeva un libro a me e Jeremy.
Ricordo quel giorno come se fosse oggi, allora era tutto diverso.
Allora eravamo tutti felici, guardo i loro sorrisi in questa foto,
come vorrei tornare indietro e dire a loro quanto sono importanti per me.
"Elena...?"bussa zia Jenna dolcemente, rimetto la fotografia a posto e guardo zia Jenna
"tutto bene piccola?"dice entrando nella stanza
"tutto bene..."dico con un sorriso
"bhe non direi... hai gli occhi lucidi..."dice avvicinandosi a me
"allergia agli occhi, niente di cui preouccuparsi.."dico accennando un sorriso
"Elena lo vedi anche tu???"dice zia Jenna spalancando gli occhi, mi volto e vedo il -mio- corvo sulla finestra.
"Jenna è solo un piccolo innocente corvo...nero" dico scoppiando a ridere
"non c'è niente di divertente... io odio i corvi..."dice facendo una faccia disgustosa.
"è tutto ok, non ti farà del male... lui è buono.."dico avvicinandomi a lui
"ok...vado da Jeremy. Tu, parlante dei corvi, sicura di stare bene?"dice Jenna facendo una faccia ancora più disgustosa di prima
"si... sto bene."dico ridendo, finalmente ero sola, bhe non proprio avevo qui il corvo nero.
"hai fatto prendere uno spavento a mia zia, non farlo mai più."dico sorridendo, stranamente quel corvo mi metteva allegria.
Non sono mai stata un'amante dei corvi, ma questo corvo era speciale, so che lo è, non è un corvo qualsiasi,
mi sdraio sul letto e guardo quel corvo che mi fissa, mette in parte soggezione, ma è quasi incantevole guardarlo.
Chiudo gli occhi e subito mi appare un volto, era il suo... quello di Damon Salvatore. Apro subito, di scatto gli occhi e faccio dei respiri profondi.
Mi voltai verso la finestra, il corvo non c'era più. La malinconia torna, sò di non dover restare da sola, perchè se resto da sola i ricordi fanno mancare l'aria,
e tutto sembra un incubo. Le lacrime trattenute per sei lunghi mesi percorrono il mio viso, ed ecco le fitte di dolore al petto, fa male, fa male essere in questa città,
fa male non rivedere il volto di mia madre, quello di mio padre, fa male non avere detto a entrambi che erano la mia vita, che grazie a loro sono diventata una donna.
"Elena!... Elena, sono qui... è tutto finito!"dice una voce in lontananza, eppure sento le sue braccia scuotermi, cosa mi sta succedendo? non mi riconosco.
"Elena sono qui, va tutto bene..."ormai è diventato un mormorio lieve, ormai troppo lontano per udirlo.
Bip....Bip
Un rumore fastidioso mi fa aprire gli occhi, mi guardo attorno, non è la mia stanza. Questa stanza è bianca con poche finestre, mi volto e vedo Jeremy seduto sulla sedia leggendo un libro,
lo stesso libro che ci leggeva mamma da piccoli, lo guardo, assomiglia così tanto a loro, e una lacrima scende sul mio viso, questa volta è una lacrima di gioia, se così si può definire
"Hey..."dice accorgendosi di essere fissato, ripone il libro sul tavolo di questa stanza e viene accanto a me stringendomi la mano
"cosa... cosa mi è successo?"dico con voce sottile
"hai ... perso i sensi...."dice stringendomi ancora più forte la mano
"scusa..."dico dolorante facendo spazio per farlo sedere, lui si siede accanto a me tenendomi ancora la mano.
"non devi scusarti, devi reagire... solo non così."dice puntando i suoi occhi marroni nei miei.. "Elena sei, l'unica famiglia, l'unica persona per cui darei la vita..."aggiunge singhiozzando,
debolmente lo abbraccio ed entrambi scoppiamo a piangere.Abbiamo trattenuto queste lacrime per sei lunghi mesi entrambi, il dolore è forte,
 ma Jeremy, zia Jenna, Bonnie ,Caroline, sono con me, sono al mio fianco, sono tutti con me. Ci faremo forza a vicenda, superando le avversità i dolori, e ora ho bisogno di loro più che mai.
Ho bisogno di mio fratello Jeremy, perchè solo lui può capirmi meglio di chiunque altro.

                                                                                            - Note dell'autrice-


Ragazze ... scusate tanto per il ritardo, ma mi hanno resettato il computer T.T... e tutta la storia la tenevo scritta lì. Fortunatamente ho un piccolo computer personale
dove c'è questa storia, non prorpio i capitoli, però c'è scritto come voglio impostarla, quindi mi tocca riscrivere tutto d'accapo. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento,
volevo concentrare questo capitolo sul legame che unisce Elena e Jeremy, sapete, secondo me dopo una perdita così dolorosa, mi è sembrato molto ovvio creare un legame molto
forte tra i due. Ho parlato un pò poco del bellissimo Damon Salvatore (siiii sono una grandissima fan di Delena Nian) quindi nel prossimo capitolo, cercherò di parlare un pò di lui
sempre dal punto di vista di Elena. Aspetto con ansia le vostre recensioniiiii.... Baciooo Valee




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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Capitolo VII

Damon Salvatore.
Quel giorno saltai la scuole, il medico aveva detto che era meglio se restavo a riposo per un pò.
Anche se mi sentivo bene, mia zia Jenna aveva insistito che restassi a casa. Ritornati a casa aiutai zia Jenna con il lavoro, stava un pò indietro con dei documenti, li abbiamo ordinati insieme
in ordine alfabetico, in ordine di cronologia; passarono le ore e finalmente avevamo finito.
"Finalmente, non ne posso più di questi stupidi documenti."dice Jenna stirandosi sulla sedia, anniuisco sorridendo
"vuoi qualcosa da mangiare?"aggiunge ritornando seria
"no, magari più tardi, ora devo vedere Caroline e Bonnie al Grill."dico prendendo la borsa e le chiavi della macchina.
"okey. Fai attenzione..."dice Jenna ancora un pò incerta. Mi chiudo la porta alle spalle e inizio a guidare verso il Grill.
Spensi il motore della macchina e scesi dall'auto.
"ancora tu? non è che mi stai seguendo?"dice una voce sensuale alle mie spalle, mi volto e vedo due occhi azzurri incatenarsi con i miei.
"cosa vuoi?"dico distogliendo lo sguardo dal suo, lo vedo sorridere, un sorriso furbo ma terribilmente sexy.
"voglio capire perchè sei così acida con me."disse guardandomi, non mi toglieva gli occhi da dosso, era come se fosse ammirato da me.
"perchè non dovrei?"risposi guardandolo negli occhi, lui scoppiò a ridere.
"Ostinata. In realtà volevo sapere come stai..."disse, ora il suo sorriso era scomparso e le ciglie si erano incurvate formando una piccola fossa sulla fronte.
"Sto bene grazie."dico voltandomi e incamminandomi verso l'entrata del Grill. Trovai Bonnie e Caroline in un tavolo appartato, gli andai incontro e le salutai.
"Ti abbiamo visto parlare con quella bomba sexy di Damon Salvatore..."dice Caroline alzando un sopracciglio.
"Mi ha solo chiesto come stavo, sai Mystic Fools è una piccola città, si viene a sapere tutto."dico mettendomi una mano tra i capelli.
"Ti ha chiesto solo questo?"dice Bonnie incredula
"Si, non so neanche perchè me l'ha domandato..."dico scrollando le spalle.
"D'accordo ora non pensarci..."mi rassicura Bonnie, parliamo del più e del meno, quando sono con loro dimentico i miei problemi, sono la mia cura.
"Ecco, guardate chi c'è..."dice Caroline con una faccia schifata, io e Bonnie ci voltiamo e vediamo Viky Donovan, sorella di Mett.
"Mi spieghi perchè la odi così tanto?"dice Bonnie sorseggiando il suo thè.
"è una drogata, sta sempre appiccicata a quel Lookwood, il giorno prima a Jeremy, il giorno dopo ai ragazzi della squadra di basket, a quelli di hokey."dice Caroline guardando trucidamente Viky.
"Aspetta, mio fratello cosa?"dico guardandola accigliata.
"bhe, li ho visto insieme tre giorni fa. Ti consiglio di tenere alla larga Jeremy da Viky, se non vuoi avere problemi di droga con tuo fratello..."dice amareggiata.
Riguardo Viky, sta servendo un cliente, che sorseggia la sua tequila e mi guarda . Merda ci mancava anche Damon Salvatore.
"Hey, quello non è Damon?"dice Bonnie irritata
"Si, è proprio lui."dico con amarezza, ritorno a guardarlo e lu mi fissa, alza il bicchiere sorride e fa l'occhiolino.
"Oddio è così sexy..."dice Caroline respirando a fatica
"Oh si lo è..."conferma Bonnie
"No, è solo un cretino che si da tante arie, e credere di essere un dio."dico iniziando a soreseggiare il mio drink. Riguardo verso il tavolone, ma lui non c'è.
"Salve ragazze..."dice una voce, mi volto di scatto e lo vedo dinanzi a noi, all'impiedi.
"Sono Damon Salvatore, voi dovreste essere Carline e Bonnie... giusto?"dice soffermandosi su Bonnie
"certamente..."dice Carline sorridendo
"è un piacere conoscervi.."dice sorridendo.. "Posso unirmi a voi?"aggiunge guardandomi
"ma certo..."risponde subito Caroline, che da parte mia e di Bonnie riceve un'occhiata trucida.
"Allora, parlatemi un pò di voi. Avete sempre vissuto qui?"dice Damon guardandomi
"si siamo nate tutte e tre in questa città. I nostri genitori si conoscono dal tempo delle medie, e quindi noi tre siamo amiche da piccole."dice Caroline sorridndo.
"Capisco. Tu sei la figlia dello sceriffo, giusto?" dice Damon con sguardo attraente.
"s...si..."dice Caroline balbettando.
"si non avevo dubbi. E tu invece sei Bonnie...?"dice sorridendo
"E chi altri sennò?" dice sorridendo, Damon annuisce e con lo sguardo ritorna da me.Poi il suo sguardo si fa cupo, lontano da me.
"quello non è tuo fratello?"dice Damon arricciando le sopracciglia, mi volto e vedo Jeremy con Viky che si scambiano qualcosa.
"Elena, ti ho detto che è meglio tenere lontano Viky da tuo fratello!"dice Caroline infastidita.
"Scusatemi..."dico alzandomi di scatto e correndo dietro a mio fratello. Mi nascondo dietro a un palo del locale, volevo sentire di cosa stavano parlando.
"Grazie Jeremy per quello. "dice Viky sorridendo
"Di niente, è un piacere..."dice Jeremy
"bene, la prossima volta fai una dose doppia."dice Viky dando un bacio a mio fratello. Una dose doppia? Ma io lo uccido a quel cretino!
"Jeremy!"dico uscendo allo scoperto.
"Elena...c..che ci fai qui?"dice sgrandnando gli occhi
"Ti riporto a casa."dico avvicinandomi
"lui non va da nessuna parte."risponde Viky sfrontata.
"lui va via con me. E tu stanne fuori!"dico avvicinandomi a lei
"altrimenti? cosa mi fai elena?"dice Viky guardandomi con aria di sfida.
"Lei niente, perchè ora Jeremy va a casa con sua sorella! "dice Damon dietro di me, aveva gli occhi più chiari del solito e le pupille erano dilatate, ma non ci feci molto caso
"E tu sei?"dice Viky passando accanto a me e andando vicino a Damon.
"credimi, non lo vorresti sapere. Ora vai a pulire i tavoli !" dice Damon fissando intensamente Viky. Lei si volta verso Jeremy
"Ci vediamo Jeremy..."dice per poi andare a pulire i tavoli.
"Bene. Vi lascio soli... Elena..."dice salutandomi Damon.
"Tu! A casa ora!" dico prendendolo per la maglia e trascinarlo a casa.
Arrivati a casa inizio a urlare contro mio fratello, e lui sembra irritato, ma un pò dispiaciuto.
"Per adesso non dirò niente a Jenna. Ma non costringermi a farlo! Sarà meglio per te che la smetti di frequentare Viky e la tua banda di drogati!"dico scendendo dalla macchina.
Furiosamente Jeremy scende anche lui dalla macchina e rientre in casa.
"Stai bene?"dice una voce facendomi sobbalzare.
"Damon, mi hai spaventata..."dissi mettendomi una mano sul cuore.
"Scusami, non volevo.."disse guardandomi
"non preouccuparti..."dico sorridendo."Grazie per prima, ma non dovevi intrometterti."aggiungo guardando in basso, non dovevo incontrare i suoi occhi!
"Si invece! Era necessario. Comunque non preouccuparti di Viky, starà buona per un bel pò di tempo."dice con voce sensuale.
"okey...grazie lo stesso."dico sorridendo e alzando gli occhi, punto a mio svantaggio quando incontrai i suoi occhi.
"devo dirti una cosa."dice avvicinandosi a me, fissai i suoi occhi e quasi mi incantai
"Qual'è il tuo vero nome?"dice con voce dura
"Elena Gilbert."dico quasi imbambolata.
"Chi sono i tuoi veri genitori?"domanda
"Julie e Anthony "dico fissando ancora i suoi occhi
"dimentica quello che ti ho domandato, tu non mi hai visto qui."dice sparendo nella notte.
Rientro in casa e vedo Jenna stesa sul divano guardando la tv.
"Sono rientrata."dico salendo le scale.
"okey, buona notte piccola."dice dal salone.
Entro in camera e mi butto sul mio letto morbido. Crollando finalmente nelle braccia di Morfeo.



                                                                                                       -Note dell'autrice-

AriaSolis
:
Ciao, spero che questo capitolo sia di tuo gradimento. Ho cercato di parlare di Damon, ma sempre con quella misteriosità che lo avvolge. Fammi sapere cosa ne pensi! Baci Vale :D



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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Capitolo VIII

Lezione con Saltzman
Mi svegliai di soprassalto quando nei sogni vidi il suo volto. Era stato il peggior incubo della mia vita.
Erano da giorni che facevo sempre lo stesso incubo... sognavo Damon Salvatore.
 Anche se il suo volto era piacevole, nei miei sogni appariva accanto a quello del mio corvo nero. Era sempre lo stesso identico sogno, i suoi occhi identici a quelli del corvo,
intrigante spaventoso come il corvo, forse ero impazzita sul serio. Mi alzai dal letto ancora insonnolita e andai in bagno, mi lavai la faccia, e quando alzai la testa nello specchio vidi il suo volto.
Impaurita mi girai dietro di me, ma non c'era nessuno. Forse avevo anche le allucinazioni, oltre ad essere impazzita, ero una pazza con le allucinazioni.
"Grande..."dissi a voce alta, feci un sospiro e mi spogliai per fare una bella doccia fredda. Nella doccia avevo l'impressione che qualcuno mi stesse orsevvando,
mi giravo e rigiravo ma non  c'era nessuno. Uscì velocemente dalla doccia, e rientrai nella mia stanza.
Diedi un veloce sguardo alla finestra, c'era un pò di sole, quindi decisi di indossare una maglia leggera. Mentre aprivo l'armadio sentì un scricciolio provenire dalla finestra,
con terrore la guardai, e vidi il mio corvo picchiettare vicino alla finestra, come per avvisarmi del suo arrivo.
"Sei tu... mi hai spaventata."dissi aprendo la finestra e facendo entrare il corvo che con un balzo raggiunse la scrivania.
"sai abbiamo cambiato il professore di storia, ed è un uomo molto intrigante"dissi mettendo la maglietta, il corvo si accovaccio sulla scrivania senza fare rumore.
"è arrivato anche un nuovo alunno, Damon Salvatore..."dico guardando il corvo che il un secondo mi affianca sopra la specchiera.
"Sai, non so... ma in lui vedo qualcosa di misterioso..."aggiunsi fissando il corvo nello specchio che gracchiava appena, come se volesse dire qualcosa.
"ma è uno stronzo."dico infine ridendo, e quando alzai lo sguardo il corvo non c'era più. Mi rigirai ma niente, era sparito di nuovo.
"Va bene, sono ufficialmente litigata con te!"dico urlando fuori dalla finestra.Scesi dalla stanza andai in cucina dove c'era già Bonnie che rideva e scherzava cn Jeremy.
"Hey..." salutai Bonnie e Jeremy
"Ciao tesoro."dice Bonnie con un sorriso splendente, Jeremy la guardava in modo quasi incantato
"emm... allora andiamo a scuola?"dico alzando un sopracciglio
"certo. Jeremy sei pronto?"domandò Bonnie fissando Jeremy
"Io sono nato pronto."dice sorridendo, mi veniva da vomitare.
"Grosso guaio a Chinatown"dice Bonnie con sguardo di sfida.
"okey, hai indovinato, stavolta.."dice scoppiando a ridere, oggi sembrano più in sintonia del solito.
Osservo come lui la guarda, sembra un bambino il giorno di natale. Non vedevo quella luce nei suoi occhi da molto.
"Su andiamo..."dice Bonnie prendendo le chiavi della macchina. Arriviamo a scuola con un pò di anticipo.
Prima ora Storia. Il professore Saltzman è un tipo molto tranquillo, amo le sue lezioni, oltre che a spiegare
di tanto in tanto fa delle battutine, interagisce con noi. Entro nell'aula e mi siedo nella fila centrale, terzo banco.
"Elena Gilbert, sei un pò in anticipo..."la voce del professore Saltzman mi fece sobbalzare, in effetti ero l'unica nell'aula.
"ehmm... si lo penso anche io."dico ridendo
"Bhe è un bene, vuol dire che non riesci a fare a meno delle mie lezioni.."dice sorridendo mentre sistema alcuni documenti del registro di classe.
"Mi avete scoperto prof... non riesco a fare a meno delle vostre lezioni!"dico ridendo.
"Elena Gilbert!!!"dice alzando lo sguardo severo, lo guardo dubbiosa, sembra arrabbiato.
"Quante volte devo ancora ripeterti che non devi darmi del VOI??"dice alzando un sopracciglio divertito..."mi fa sembrare vecchio..."aggiunge ironico
"oh... mi scusi...cioè scusami prof, è l'abitudine."dico giustificandomi..."e credimi, è molto giovane, anche per fare il professore."aggiungo sorridendo
"bhe, la prossima volta che mi dai del VOI  vai in presidenza."dice sedendosi sulla sedia dietro alla cattedra..." e grazie ..."aggiunge con un sorriso amichevole.
"si signore."dico sorridendo a 36° gradi. L'aula inizia a riempirsi, solita gente, solita routine. Mentre scarabocchio qualcosa sul libro alzo lo sguardo e lo vedo.
Damon Salvatore, entra nell'aula tipo come i fighi di Baywacth. Occhiali da sole, giacca di pelle jeans stretti maglia nera. Sembra un modello.
Lo guardo con aria schifata, si da tante arie solo perchè può permettersi una cavolo di macchina che nemmeno il presidente degli Stati Uniti può avere.
Lentamente si toglie gli occhiali e punta i suoi occhi così azzurri nei miei, si avvicina, Elena Gilbert respira.
"Buongiorno splendore.."dice avvicinandosi a me con quel sorrisino che solo lui sa fare. Alzo gli occhi al cielo e lui si siede dietro di me.
"Un pò nervosetta stamattina?"mi sussurra da dietro, posso sentire il suo profumo così bello.
"Non hai niente da fare che rompermi Salvatore?"dico girandomi verso di lui
"Sinceramente... No!"dice facendo l'occhiolino.
"Signori potreste gentilmente prestare la vostra attenzione al vostro caro professore??"dice Slztman guardandomi storto, credo che mi abbia sentito parlare con Damon.
"Okey, fantastico... Allora oggi faremo una lezione importante. "continua Saltzman alzandosi dalla sedia dietro alla cattedra.
"Allora formate un semi cerchio con i banchi."aggiunge radioso. Iniziamo a muoverci, accanto a me c'è Bonnie da un lato e Damon dall'altro.
"Okey, perfetto ragazzi. Allora parlatemi di voi, di chi siete di cosa volete fare in futuro. Ad esempio Damon Salvatore, raccontaci di te."dice il prof indicando Damon.
Damon si acciglia fino a fare una faccia quasi ridicola, poi prende un bel respiro.
"Mi sono appena trasferito e vivo con mio zio Zach."dice scrollando le spalle. Credevo vivesse con i suoi genitori, forse sono rimasti nella propria città natale spedendo qui il figlio.
"Fantastico..."dice Salztman ironico
"Lei invece? Perchè non ci parla della sua vita. E cosa le è capitato di così brutto per trasferirsi in questo posto? " Dice Damon sotto lo sguardo furioso del prof.
"Bhe niente di particolare, mia moglie è scomparsa e per diciassette anni l'ho cercata in tutto il mondo. Ma non l'ho mai trovata."dice Slztman fissando il pavimento.
Sembra così debole, di sicuro la moglie sarà morta, ma lui continua a cercarla... in qualche modo, capisco il suo dolore.
"E ora è venuto qui per cambiare vita?"aggiunge Damon incrociando le mani al petto. Il prof annuisce. "Pessima idea."continua Damon con un sorriso da stronzo.
"Io invece credo che sia una bella idea. In fin dei conti è ancora giovane, è giusto ricominciare tutto d'accapo."intrvengo al discorso di Damon.
"Grazie Elena."dice il prof sorridendo. "Bonnie Bennett, dimmi qualcosa di te."aggiunge fissando Bonnie.
"D'accordo. Sono una ragazza simpatica allegra, sempre con la risposta pronta. I miei si sono trasferiti verso il Canada e io vivo con mia nonna,
una fanatica di fantascienza, ma tutto sommato ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei."dice Bonnie con un piccolo sorriso.
"è davvero fantastico quello che fai per tua nonna, è un gesto nobile..."dice il professore sorridendo.
"Caroline Forbes, parlaci di te."dice guardando Carol.
"Sono figlia dello sceriffo Forbes, sono capitano delle cheerliders, dirigo il teatro della scuola organizzo eventi come il ballo d'autunno, le feste in maschera."Dice Carol tutto in un fiato.
"Waw, sei una ragazza molto  iperattiva."dice Salztman sorridendo.
"Grazie prof, faccio del mio meglio."dice Caroline con un sorriso raggiante.
"Emmm... vediamo un pò. Matt Donovan. Parlami di te."dice il professore indicando Matt.
"Non amo parlare molto di me.."dice Matt scrollando le spalle.
"Bhe almeno dicci cosa vuoi fare nella vita."dice il prof con sguardo curioso.
"Da piccolo volevo essere un dottore, ora mi limito a lavorare al Grill."dice scrollando le spalle.
"D'accordo. Bhe buon per te, metti da parte dei soldi che ti possono servire in futuro. Questo è molto anche per un ragazzo di diciassette anni."dice il proff sorridendo
"Grazie."dice Matt fissandomi, mi fissa per due o tre minuti e poi toglie lo sguardo dal mio. Come vorrei essergli di nuovo amica come un tempo, mi manca Matt.
"Elena Gilbert, dicci qualcosa su di te."dice Salztman fissandomi. Vedo Damon irrigidirsi e guardarmi di sottecchi.
"Bhe, non ho molto da dire. Vivo con mia zia Jenna e mio fratello Jeremy."dico alzando le spalle.
"Capito..."dice Salztman guardandomi preouccupato.
"Elena qual'è il tuo sogno nel cassetto?"aggiunge, ora tutti mi fissavano aspettando una mia risposta.
"emm... in realtà non ho un sogno nel cassetto.."dico fissando un punto vuoto della stanza. "almeno non ora, ora mi limito a finire gli studi, poi si vedrà..."dico accennando un sorriso.
"okey ..."dice il prof senza sforzarmi ulteriormente. "ragazzi è stato un piacere parlare con voi, per la prossima volta portatemi una vacanza che avete trascorso con i vostri cari.."aggiunge.
Bene, di bene in meglio, la prossima volta avrei saltato la sua lezione, certo era piacevole la sua lezione, ma non volevo.
" Stai bene?"mi soccorre Bonnie affiancata da Caroline subito dopo uscite dall'aula.
"Sto bene ragazze. Ho solo bisogno di una serata tra amiche..."dissi fissandole.
"mi occupo io di tutto, ci vediamo stasera a casa mia."disse Caroline dando un bacio sulla guancia a me e poi a bonnie. "vado a vedere dove si è cacciato il mio tirapiede."aggiunse facendoci un occhiolino
"Tirapiede?"bisbigliai a Bonnie
"si, sta organizzando la festa in maschera tra due settimane, e diciamo che non vorrei essere nei panni del povero Tyler Lokwood.."dice Bonnie facendo una faccia buffa.
"Secondo me si piacciono. Ti immagini Tyler con Carol? "dico scoppiando a ridere
"Carolin piccina piccina posso tenerla per mano?"dice Bonnie imitando la voce di Tyler, scoppio a ridere
"E Caroline lo guarderà tipo così.."dico alzando la testa e guardando storto Bonnie. "Sparisci sgorbio."aggiunsi  con fare altezzoso, Bonnie scoppia a ridere
"Ribadisco povero Lokwood.."dice Bonnie prendendomi sotto braccio e incamminandoci verso il giardino della scuola.
La giornata passa molto tranquilla, tra risate e scambi di sguardi tra me e - il signor -  Damon Salvatore. Mi chiedo perchè quando incontro i suoi occhi quasi smetto di respirare,
è come se quei occhi li conoscessi da una vita, riconosco il modo quasi speciale in cui guarda me, e nel modo in cui guarda gli altri distratti. Quando mi guarda vedo quasi una strana luce nei suoi occhi.
Forse sto diventando pazza, sarà.... ma ai miei occhi appare diverso.

                                                                                                               -Note Dell'Autrice-

 Lulu 96 : Ciaooo sono felicissima che la mia storia ti piaccia, spero che questo capitolo ti piaccia. Sono contenta di avere una nuova "fan", fammi sapere questo capitolo se ti è piaciuto... Kiss Vale :)

 AriaSolis: Sono entusiasta che il capitolo precedente sia stato di tuo gradimento, spero che anche questo ti piaccia. Ho voluto creare un piccolo rapporto di "amicizia" tra Salzman e Elena, fammi sapere cosa ne pensi.. Kiss Vale :)

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