La Principessa Stellaris

di Paolo Ciraolo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Principessa Stellaris ***
Capitolo 2: *** Capitolo. Il Fanciullino Creativo ***
Capitolo 3: *** Capitolo. Lo Scrigno dei Segreti ***
Capitolo 4: *** Capitolo. Lo Specchio dei Sogni. ***
Capitolo 5: *** Capitolo. L'Extraterrestre Potente ***
Capitolo 6: *** Capitolo. Amore tra le Stelle ***



Capitolo 1
*** La Principessa Stellaris ***


 

 

 La Pricipessa Stellaris.
Tanto tempo fa, nel nostro pianeta, esisteva una reggia costituita da una dimensione fatata: il sogno diventava realtà e la realtà che diventava sogno. Nel palazzo viveva una principessa di nome Stellaris, che, avendo ormai raggiunto l'età ideale per il matrimonio, non stava più nella pelle.
Il re e la regina, genitori della principessa, organizzarono a tal proposito mille e una festa, tante quanti erano i suoi pretendenti. La loro splendida figlia l’anno prima aveva pure vinto il titolo di miss universo, tanto era straordinariamente bella. Ogni sera nel giardino dei sogni incantati, la principessa incontrava un baldo pretendente tra i giovani del regno, principi, granduchi, sultani, conti e baroni tutti molto ricchi.
In una di quelle sere, una splendida notte con un cielo limpido e cristallino, la nostra principessa stava ascoltando un suo pretendente, il re Ubaldo, che le sussurrava le seguenti parole: -Stellaris, mia cara, tu non sei una principessa, ma una divinità! Dai tuoi occhi esce una luce soave che affascina chiunque. Ti conosco da sempre e sei la donna più incantevole che io abbia mai potuto desiderare.- Disse il re realmente catturato dalla bellezza favolosa della principessa, dandole un diadema come pegno di amore.
In quello stesso momento passava di li Agi, un giovane indiano, che si guadagnava da vivere vendendo fiabe. La principessa Stellaris amava moltissimo le fiabe e dal momento che era di buon umore, chiese al giovane: «Buon Agi, che favola mi proponi oggi?» fece lei con tanta dolcezza. «Che ne diresti de: “Il Commerciante di stelle”?» disse Agi, colmo di felicità ogni volta che la principessa si rivolgeva a lui.
«Andrà benissimo, ne sono sicura. La compro immediatamente, il tuo animo dolce non mi deluderà» affermò la principessa, distogliendo per una buona manciata di minuti lo sguardo dal diadema donatole dal principe Ubaldo. Di fronte a tutta quella scena il principe restò profondamente colpito, e si congedò dicendo: « Mia principessa, hai preferito una fiaba ad un mio così importante regalo! Stanotte alla mezzanotte in punto, ti farò pentire di questo Stellaris, parola di Ubaldo!» fece lui in preda a un forte senso di nausea, si ripeteva che per nulla al mondo si sarebbe fatta sfuggire quella così meravigliosa creatura.
La nostra principessa, per nulla pentita di avere fatto quella scelta dettata dal cuore, si ritirò nella sua maestosa dimora, fatta da una singolare dimensione, in cui il tempo e lo spazio erano dilatati. Stellaris adagiò sul suo comodino con molta cura il suo nuovo acquisto, dove vi era una libreria in cristallo che conteneva tutte le più belle fiabe del mondo. Si abbandonò sul suo sontuoso letto a baldacchino, trasparente e di color turchese, e puntò gli occhi in direzione della volta della sua stanza, da dove si poteva osservare un bellissimo cielo stellato (era la notte di San Lorenzo e, vedendo cadere delle stelle comete, espresse un desiderio). Poi, rapita dal sonno, si addormentò beata, sognando la favola "Il commerciante di stelle". La principessa infatti non aveva alcun bisogno di leggerle le favole, una volta che le acquistava, le viveva meravigliosamente in sogno.
Nulla poteva svegliarla dai suoi sogni, ad eccezione del bacio di uno dei suoi pretendenti.
Alla mezzanotte in punto, mentre la principessa Stellaris sognava la favola bellissima che con tanta simpatia aveva comprato, il re Ubaldo decise  di fare irruzione nel castello in modo tale da svegliare la principessa dal suo sonno, baciarla, e, rapendola, sposarla finalmente nel suo regno. Quindi aggirandosi per qualche tempo nelle stanze della reggia, trovò finalmente quella della principessa che, in uno stato di estasi, scopriva le meraviglie della sua nuova fiaba… entrò, quatto quatto, e per qualche minuto non poté fare altro che rimanere a bocca aperta di fronte a quanta meraviglia lo circondava in quella stanza reale.
Con fare furtivo si avvicinò a lei e, mentre era li per li per baciarla, si frappose tra loro due lo stesso "Commerciante di stelle", che da sogno era diventato realtà: «Re Ubaldo! Questa notte farò finta di non aver visto niente, ma come segno della tua nobiltà, ti trasporterò con me nel tuo regno, dove vi rimarrai per punizione finché la principessa Stellaris non si sposerà».
Il re preso in castagna non ebbe altra scelta, e a malincuore, accettò. La Principessa continuò a sognare beata la sua favola, per tutta la notte, ignara di quanto era avvenuto alla mezzanotte.
L'indomani era una giornata bellissima e tiepidi raggi del sole rendevano incantevole quella splendida reggia, circondata da spiagge tropicali piene di uccellini (dal cinguettio celestiale), palme altissime piene di cocchi (grossi e succulenti), ed la brezza di mare accompagnava ogni respiro nelle grandi facciate dei balconi. La principessa amava bagnare i suoi soffici piedi nelle tiepide acque marine, ascoltare il fruscio delle onde, scrutare in lontananza le barriere coralline, ricchissime di pesci multicolori. Decise di entrare in acqua e farsi un bagno, l’acqua era troppo invitante. Appena un’ora più tardi, la principessa salì sul suo nerissimo destriero di nome Furente, e al galoppo tornò al castello raggiungendo la sua reggia scortata da dei possenti gabbiani bianchi che si stagliavano in un cielo azzurro.
Alla sera nel giardino dei sogni incantati la giovane ricevette il sultano Miramar. Lei, coi suoi sublimi occhi celesti, rapiva immediatamente lo sguardo di ogni suo pretendente, coi suoi finissimi capelli d’orati, profumava di un balsamo eccelso ogni baldo giovane cercava di farsi spazio tra i suoi interesse. Aveva una carnagione lievemente abbronzata e delle labbra molto sottili, il suo portamento era da vera principessa e tutto faceva di lei una donna favolosa. Il sultano riservò alla sua morosa parole dolcissime, la paragonò alla bellezza del sole, preziosa come il mare ed eterna come le stelle. Anche lui porse lei un grande diamante in segno del suo amore, ma, anche allora, proprio in quel momento passò il caro giovane indiano Agi. Ancora una volta il giovane attirò tutta l’attenzione della principessa che, di buon cuore, si rivolse a lui dicendo: «Che fiaba porti questa volta, caro Agi?». Sperava tanto che glielo chiedesse anche stavolta, e subito rispose: « “La colomba bianca”, mia signora» e, continuando disse «questa fiaba racconta di una colomba che diventa impertinente con i superbi e molto dolce e benevola con i candidi e i puri, raccontò Agi l'indiano alla nostra principessa».
Anche il sultano però non prese bene la simpatica scenetta, e cominciò a inveire contro la povera principessa accusandola di aver oltraggiato il suo buon nome, minacciandola che alla scoccare della mezzanotte avrebbe scagliato su di lei la sua stregoneria e l’avrebbe rapita.
Stellaris non si fece intimorire da quelle parole, sapeva che non c’era nulla di male nell’apprezzare con garbo e gentilezza le storie di un giovane cantastorie. Congedò il suo pretendente e comprò la fiaba, riempiendo di gioia il cuore del ragazzo.
Ancora una volta la buona principessa si ritirò nella sua stanza dimensionale dove adagiò la sua bella favola nella vetrinetta di cristallo insieme a tutte le altre fiabe. Si adagiò nel suo letto turchese ammirando il cielo stellato e le stelle cadenti, poi pian piano si addormentò sognando la storia fiabesca della Colomba Bianca. Verso la mezzanotte in punto il sultano Miramar, fece breccia nelle difese del castello grazie ai suoi poteri, ed entrò nella reggia e si diresse in direzione della stanza della principessa, intenzionato anche lui a rapirla e sposarla nel suo regno. Avvicinandosi al letto, pensando a come rapire la splendida fanciulla, apparve una grande colomba Bianca che si materializzò davanti a lui impedendogli di avanzare anche di un solo passo verso il letto della principessa. A quel punto il sultano, parecchio indispettito, evocò un fortissimo vento in modo tale da fa sparire quella dannata colomba; ma questa non si spostò neppure per un millimetro, facendo continuare al contempo il bellissimo e fiabesco sogno alla principessa. Il sultano allora provò ad intervenire con una grande tempesta, con lampi ed acqua a non finire, ma la colomba respinse tutto con la forza delle sue ali. Allora il Miramar, arrabbiato come non mai, provò lui stesso a gettarsi sulla principessa, ma in un attimo la colomba spedì lui e la sua magia da quattro soldi dritto nella sua terra, lì dove sarebbe stato intrappolato fino a quando Stellaris non si fosse sposata.
Quale altro pretendente avrebbe incontrato Stellaris l'indomani, e quale altra fiaba le avrebbe portato l'indiano Agi?

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Capitolo 2
*** Capitolo. Il Fanciullino Creativo ***


Il Fanciullino Creativo.

 

 

Anche questa volta come per le precedenti volte, il Gran Duca si arrabbiò moltissimo che la principessa Stellaris mostrava più interesse per una favola anziché per la sua pietra preziosa di gran valore, e disse lei:

  • Stanotte principessa io ti rapirò e ti sposerò nel mio regno!!-

  • Inutile che ci provi Gran Duca già in precedenza altri pretendenti lo hanno fatto senza nessun risultato, perché io sono protetta dalle mie fiabe- rispose lei fieramente e orgogliosa di avere scelto anche questa volta una fiaba da comprare con tanto buon cuore.

Stellaris si ritirò nel suo appartamento adagiò come al solito la sua favola nella colonnina di cristallo insieme a tutte le altre, si fece una doccia rilassante e dopo si distese nel suo letto color turchese da dove poteva ammirare la volta celeste.

La luna era di un intenso colore rosso quella sera e anche questa volta la principessa espresse un desiderio.

Poi pian pianino fu rapita dal sonno e come per incanto incominciò a sognare la fiaba che aveva comprato dall'indiano Agit; la storia era quella di un fanciullino che creava delle opere d'arte che vendeva poi ai nobili e ai ricchi per ottenerne qualcosa di valore in cambio.

Verso la mezzanotte però evadendo la sorveglianza il Gran duca riuscì effettivamente a indrodursi nella camera di Stellaris per rapirla.

E mentre lei stava sognando di gran gusto quatto quatto, egli si avvicinò al letto della principessa per svegliarla, quando si materializzò lo stesso “Fanciullo Creativo” che disse:

  • Gran Duca se per stasera lasci dormire la principessa io ti darò un mio quadro in cui Stellaris è così reale in esso che il medesimo ha un valore astronomico; in più di darò una scultura rassomigliante la principessa che vale una fortuna, ma devi lasciar dormire lei nel suo sogno in questo momento.-

Il Gran Duca era anche un uomo d'affari e pratico e sapeva che si sarebbe arricchito al di la di ogni sogno con un quadro e una scultura rassomiglianti la principessa Stellaris e, quindi accosentì a questa richiesta che gli aveva fatto il “Fanciullino Creativo”.

La notte era ancora giovane il nobile uomo era andato via e il fanciullino Puff... era ritornato nel mondo dei sogni della nostra principessa.

Quale altro pretendente avrebbe incontrato Stellaris l'indomani e quale altra fiaba le avrebbe portato l'indiano Agit?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo. Lo Scrigno dei Segreti ***


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo Scrigno dei Segreti.

 

 

La principessa Stellaris si era alzata dal suo letto e quella era una giornata favolosa con gli uccellini che cinguettavano felici delle soavi melodie, i tiepidi raggi del sole di primavera riscaldavano il cuore di Stellaris e di tutti i regnanti compreso il buon popolo.

La nostra principessa fatta colazione a base di marmellate esotiche caffè al ginseng, e frutta di ogni tipo, si mise il costume e andò a fare un bagno nella spiaggia tropicale a lei vicina ma badando di cavalcare il suo destriero Fuentes.

Il bagno fu particolarmente bello, l'acqua del mare era cristallina e ti temperatura calda, la barriera corallina era di mille colori e vi erano pesci tropicali multiformi.

Quando Stellaris fini di fare il bagno si ritirò nella spiaggia e si sdraiò per prendersi l'abbronzatura; ad un tratto le si avvicinò un principe di nome Augustus che la salutò:

  • Salve mia principessa!!- fece lui con tono cordiale

  • Salve principe Augustus!- fece lei altrettanto gentile

  • Posso sedermi vicino a te??- chiese il Principe.

  • Ma certo che puoi!- rispose lei

Lui così facendo si sdraiò accanto alla principessa e come da copione decantò la sua meravigliosa bellezza, paragonandola a una stella del cielo anzi di più a una costellazione.

Il principe era davvero gentile con Stellaris e gli promise il suo regno e le sue terre se solo lei avesse acconsentito a sposarlo.

Ma neanche a farlo apposta passò di li il giovane indiano Agit.

  • Che favola porti Agit oggi??- chiese lei sempre di buon cuore

  • Lo Scrigno dei Segreti!! - rispose Agit

  • Bene la comprò!!-

  • Questa volta te la voglio donare io !!- rispose gentilmente Agit

  • Ma come io ti offro Castelli terre e ricchezze e tu preferirisci a tutto ciò una stupida fiaba, mia principessa Stellaris??- chiese sbigottito il principe Augustus

  • Non averne a male mio principe ma le fiabe del giovane Agit sono preziose per me e io le sogno di notte- rispose lei dolcemente.

  • La mia realtà è più bella di un sogno mia principessa fai male a preferirmi a una vile fiaba!!- rispose lui acido

  • Non sono daccordo con te principe, le mie fiabe per me hanno un gran valore. E poi io sono già ricca!!- rispose Stellaris in buona letizia.

Così la nostra principessa si congedò con la sua fiaba e sopra il suo cavallo Fuentes si ritirò nel suo favoloso castello.

Quindi entrò nella sua stanza fatta da un altra dimensione e adagiata la favola nella sua vetrinetta di cristallo si fece una doccia ristoratrice nella sua vasca ad ipermassaggio.

Quindi si sdraio nel suo letto turchese e si perse guardando il meraviglioso spettacolo del cielo stellato.

Pian pianino verso l'imbrunire si addormentò e verso sera sognò la sua fiaba Lo Scrigno dei Segreti.

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo. Lo Specchio dei Sogni. ***


 

 

 

 

 

 

 

Il Cavaliere Nero.

 

 

La principessa Stellaris venne chiamata dal re e dalla regina i suoi genitori per discutere insieme il da farsi:

  • Cara figliola hai incontrato re e principi gran duchi e sultani , possibile che nessuno di loro ti sia piaciuto?- fece il re imbarazzato.

  • Caro padre erano tutti pretendenti bellissimi e molto ricchi ma di fronte a una delle mie fiabe divengo impertinente e trascuro ciascuno di loro.- disse Stellaris a cui non faceva certo difetto l'essere genuina.

  • Ma cara figliola di questo passo i migliori partiti se ne andranno via e rimarranno solo contadini, verdurieri, e zoticoni- Fece la madre disperata.

  • No!! Sono sicura che il mio principe azzurro e qui vicino a me lo sento!!- disse Stellaris speranzosa

  • Cerca di essere più umile di cuore figliola nostra o non troverai la persona che ti farà felice- dissero i loro genitori i reali.

La nostra principessa messa in allarme e pensierosa andò nelle scuderie prese il suo destriero Fuentes e cominciò una lunga cavalcata tra le rive del mare caraibico.

  • Corri veloce mio cavallo e fammi passare ogni ansietà!!- disse Stellaris

Il cavallo correva veloce e a briglie sciolte, in una corsa sfrenata ma leggera.

Alla fine i due arrivarono in un boschetto, Stellaris si era sfogata e sembrava più serena ma bisbigliava le seguenti parole:

  • Povera me forse rimarrò zitella per sempre-

  • Non sia mai detto ciò!!- rispose una voce a lei vicina

  • Chi siete voi che osate spiare la principessa Stellaris??-

  • Sono il Cavaliere Nero!!- rispose lui fieramente

Lei si volto e vide un uomo molto alto formidabilmente robusto e molto virile.

  • Sono qui per conquistarvi mia principessa!!-

fece lui in modo rude e spartano che non dispiaceva a Stellaris.

  • E in che modo intendete farlo??- chiese lei addolcendosi

  • Ecco vi ho portato una fiaba io medesimo questa volta-

  • Voi una fiaba? Siete cosi imponente che quasi non ci si crede che vi piacciono le fiabe!!- disse Stellaris insospettita

  • Eppure e così. La fiaba si intitola “Lo Specchio dei Sogni” e voi vi comparite nel capitolo “La Donna dei Sogni”-

  • Io come protagonista di una fiaba?? E' davvero stupefacente, vi ringrazio davvero della vostra offerta, cosa vi devo per questo??-

  • Io vi darò la fiaba ma dovrete diventare mia sposa!!-

  • Ma noi ancora non ci conosciamo??-

  • E già tutto scritto nella fiaba!! Voi la sognerete e ci incontreremo in sogno e ci sposeremo.-

  • Davvero singolare!!- rispose Stellaris per nulla convinta di tutto ciò e con fare fulmineo prese dalle mani del Cavaliere Nero la fiaba , e in modo altrettanto lesto sali sul suo cavallo e partì a galoppo.

  • Maldestra io vi sposerò lo stesso!! E sarete non la mia regina ma la mia schiava!!- fece stizzito il cavaliere...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo. L'Extraterrestre Potente ***


L'Extraterrestre Potente.

 

 

Stellaris conobbe in sogno il suo vero amore il Cavaliere Tom protagonista con il Cavaliere Nero della fiaba Lo Specchio dei Sogni; la gentilezza di lui , il suo animo buono, la sua fermezza e la sua generosità insieme al suo aspetto fisico facevano di Tom l'uomo dei sogni di Stellaris, lei se ne innamorò perdutamente e voleva con tutte le sue forze incontrarlo nella realtà, per poterlo sposare un giorno nella più memorabile cerimonia di tutti i tempi.

Nel frattempo i suoi genitori erano disperati e sebbene la facessero incontrare con la migliore nobiltà di quel mondo poliedrico, lei rifiutava puntualmente ogni pretendente per quanto ricco e bello.

Un giorno qualunque faceva come al solito il bagno nelle acque esotiche e multicolore delle sue terre, quando si tuffò in acqua il principe Teodoris nobilissimo e ricchissimo oltre che un bell'uomo; egli le disse:

  • Soave stella di tutti i tempi, tu che fai girare la testa a tutti i tuoi corteggiatori, tu che sei la musa ispiratrice di poeti pittori e scultori, tu che fai muovere le stelle e le galassie, sei il più bel fiore della terra, emani i più bei profumi d'oriente, sei una perla di ragazza, la tua bellezza è pari al sole, al mare , alla stessa terra che abitiamo. Concedimi la tua mano e io sarò l'uomo più felice del mondo e dell'universo Stellaris mia principessa- disse lui mosso da reale e genuino interesse e amore per lei.

  • Principe Teodoris, pur sei uno dei principi più belli di questo reame, possiedi molti castelli grandissimi e lussuosissimi, sei tra i più ricchi proprietari terrieri di questo pianeta.Eppure il mio cuore appartiene al Cavaliere Tom un nobilissimo uomo , generoso e unico che io voglio sposare al più presto perché lo amo di un amore infinito-

  • Ma cara Stellaris come puoi amare un uomo che hai sognato in una fiaba; sai bene qual'è il limite tra sogno e realtà, non puoi amare un uomo che esiste solo nei tuoi sogni-

  • Eppure è così mio caro principe, io l'amo e l'amerò per sempre è un capriccio lo so, la vita avvolte è strana ma io amo lui e soltanto lui, e nessuno dico nessuno è come lui.- rispose lei colma d'amore per il Cavaliere Tom.

  • Mia principessa non oso contraddire la tua volontà , ma permettimi di offrirti questo anello, se mai cambiassi idea sappi che io ti aspetterò per tutta la vita- e cosi dicendo il principe diede a Stellaris un meraviglioso diamante.

  • Agit mio caro indiano come al solito vieni nei momenti più impensabili!! Quale fiaba mi porti oggi, per caso Lo Specchio Dei Sogni??- chiese Stellaris che come al solito preferiva le fiabe del suo amico indiano a qualsiasi diadema le venisse offerto.

  • No ti porto quest'oggi L'Extraterrestre Potente mia cara principessa- rispose emozionato l'indiano Agit...

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo. Amore tra le Stelle ***


Cap.7 Amore fra le Stelle.

 

La pricipessa Stellaris quella notte non poteva proprio dormire, pensava e ripensava col cuore che palpitava d'amor, al suo bianco cavaliere si tanto audace e impavido col nobile animo e capace di gesta eroiche.

Il suo viso regolare i suoi capelli nerissimi e i suoi occhi che sembravano due tizzoni ardenti lei era solo e solamente per Tom il Cavaliere Bianco,

a cui voleva dedicare la sua intera vita e a cui voleva giurare amore eterno.

Si girava e rigirava nel suo letto a baldacchino col tetto trasparente e illuminata dalla luna, lo pensava il suo cavaliere fiero e svettante sopra il suo destriero di pura razza araba che combatteva strenuamente contro il Cavaliere Nero e lo vinceva.

Non ne poteva proprio più e anche se aveva tutto e dimorava in una reggia meravigliosa e la sua stanza era di un altra dimensione, lui era l'altra metà del cielo quindi in un impeto d'amor si vestì precipitosamente convinta di andare a incontrarsi con il suo amato nelle terre lontane dove lui abitava.

Serrò il suo cavallo Fuentes e si fece aprire il grande portone dalle guardie rassicurandole che stava facendo una passeggiata notturna in riva al mare e che sarebbe tornata poco dopo.

Lei era la Principessa Stellaris e tutto le era permesso e le sentinelle ubbidirono all'istante.

Stellaris correva velocissima sul suo cavallo più veloce del vento lungo un sentiero di faggi che non finiva mai, perduto il suo orizzonte nella notte dei tempi.

Voleva a tutti i costi congiungersi con il suo unico amore Stellaris non ce la faceva più a stare da sola in un limbo dorato senza riabbracciare Tom il suo cavaliere forte e coraggioso.

Poi ad un tratto si sentirono ululati da lontano prima sommessi poi pian pianino sempre più vicini e rimbombanti; si trattava di un branco di lupi affamati e rabbiosi di numero assai elevato.

No forse Stellaris non doveva proprio uscire quella notte , il destino le aveva riservato una sorpresa bruttissima, lei la principessa che dimorava in un regno meraviglioso stava sfidando le tenebre per congiungersi

con il suo amatissimo cavaliere.

Lei che era la principessa assoluta e futura regina di un fantastico luogo le cui coste erano paradisiache ora si trovava nel mezzo della notte sola contro un branco di lupi bramosi di carne.

Povera Stellaris aveva proprio perso la testa per il Cavaliere Tom e ora era davvero brutta da affrontare quella situazione, una lacrima le rigò il viso perché i lupi l'avevano raggiunta e saltando la volevano azzannare.

Uno in particolare tutto nero e mastodontico era il più veloce e Fuentes non ce la faceva proprio a farsi strada contro quelle numerose belve.

Tutto sembrava perduto e il capobranco dei lupi sferrò il suo attacco finale, quando fece per addentare la mano di Stellaris ululò per l'ultima volta però.

Un uomo gli aveva decapitato la testa di netto e ora sferrava colpi durissimi a tutte le belve atterrandole stecchite a destra e a manca.

Colpi di spada fortissimi e vibranti stilettate col coltello, in un batter baleno quella fulgida figura abbatte' tutto il gruppo di lupi rabbiosi davanti a una luna piena.

Stellaris scese da cavallo lentamente riconoscente e commossa per quel gesto eroico e fece per stringere la mano all'estraneo che ancora non distingueva:

  • Sono la Principessa Stellarisi signore! Posso avere l'onore di conoscere l'uomo che con un gesto eroico ha salvato la mia vita?-

  • Incantato principessa!! Sono il Cavaliere Bianco del regno di Fredis- rispose lui fiero.

  • Quasi svengo mio amatissimo Cavaliere Tom! Proprio tu sei!-

    disse Stellaris al colmo dello stupore.

  • Mia Principessa dagli occhi celestiali sono onorato di averti salvato!Io ti amo con tutto il mio cuore e dal mio regno da dove tutto si vede e tutto si sa ho saputo che stavi venendo verso di me! Ora sono qua per vivere per sempre con te mia amatissima Stellaris!- disse Tom

  • Amore mio!- rispose la principessa e i due giovani si abbracciarono fortemente e poi un bacio appassionato li lego per sempre.

    Qualche tempo dopo i due regni si unirono per incanto e la Principessa Stellaris e il Cavalier Tom si sposarono nella più celestiale e paradisiaca cerimonia davanti a tutti i regni nobiliari per vivere una realtà più bella di un sogno e un sogno migliore della più bella delle realtà.

 

 

 

 

Dedicato con tanto affetto a Chiara 97 e a Liyen con l'indicazione assoluta e netta che fatti a persone sono puramente e totalmente frutto di fantasia e immaginazione mia ovviamente.

 

 

 

 

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