Onde infrante

di Jules_Black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Salsedine ***
Capitolo 2: *** Relitto ***
Capitolo 3: *** Sabbia ***



Capitolo 1
*** Salsedine ***


Nick Autore (sul forum e su EFP):  Jules_Black  in entrambi i casi
Titolo: Onde infrante
Personaggio ricevuto: Pansy Parkinson
Canzone scelta: How to save a life- The Fray
Genere: Malinconico, Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Raccolta, One-shot
Introduzione: Tre momenti della vita di Pansy, ambientati tutti dopo la battaglia di Hogwarts, collocati rispettivamente subito dopo la battaglia, dieci anni dopo e venti anni dopo. Lo scenario è sempre lo stesso: una spiaggia deserta.
NdA: Mi sono presa la libertà di immaginare che Pansy vivesse in una casa sopra una collina, vicina al mare. E’ la stessa che viene citata nel primo capitolo. In corsivo sono riportati, oltre che alcune frasi della canzone, anche ricordi di Pansy.

 

1. Salsedine

Il mare sciabordava contro scogli aguzzi. Nemmeno Pansy sapeva bene perché si fosse Smaterializzata proprio lì. Forse perché quella spiaggia sapeva di infanzia, di famiglia, di amore. L’aria non odorava esclusivamente di salsedine: aveva anche il retrogusto amaro dei ricordi. Il cielo era di un azzurro rivoltante.

And you stay right,
between the lines of fear and blame
and you begin to wonder why you came…

Aveva perso tutto, Pansy. Forse un po’ anche se stessa. La casa sulla collina, bruciata dal fuoco delle battaglie, riluceva di speranze infrante. Dopo, non c’era stato più spazio nemmeno per pensare. Chiuse gli occhi.

“-Mamma! Papà! Correte!

Una bambina dai lucenti capelli neri stava chiamando a gran voce i suoi genitori. Era seduta in riva al mare. Sulla mano una piramide di sabbia si disfaceva e si ricostruiva. Si disfaceva e si ricostruiva.

- Tesoro, sarai una strega grandiosa!- le sussurrò la signora Parkinson, orgogliosa di quella prima magia.

- La migliore strega Purosangue di sempre!- aggiunse il signor Parkinson, dandole un buffetto sulla testa. La signora Parkinson la prese in braccio. La piccola Pansy si era rabbuiata.

- Io non voglio essere la migliore strega Purosangue! Io voglio essere la migliore Principessa Purosangue!- si lamentò, agitando i piccoli pugni nel vento. La madre le accarezzò i capelli.

- Sarai la migliore Principessa Purosangue e sposerai il migliore Principe Purosangue!- le bisbigliò all’orecchio. Pansy soppesò per un attimo quella nuova prospettiva.

- Però il Principe deve avere i capelli biondi e gli occhi azzurri! Se è diverso, non lo voglio!- esclamò infine. Il signore e la signora Parkinson sorrisero.”

Quando Pansy riaprì gli occhi, non c’era nessun Principe pronto ad abbracciarla.





***
Eccomi qui. Di nuovo.
Ancora una volta incredula del risultato.
E per questo, ovviamente, ringrazio la mia Lu. <3
Sono solo tre capitoli (il giudizio, a proposito, sarà riportato nell'ultimo).
Tengo molto a questa raccolta. Spero vi piaccia.
Jules

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Capitolo 2
*** Relitto ***


2. Relitto

Gli anni avevano intaccato il suo viso da bambina. Se quella notte non si fosse alzata, urlando al cielo il nome del vincitore, probabilmente sarebbe cambiato tutto. Dieci anni dopo ancora sentiva il peso della vergogna. Se avesse combattuto, avrebbe potuto salvare almeno uno di quei cinquanta, morti anche per lei.

And I would have stayed up with you all night
had I known how to save a life…

Era uno di quei relitti che adesso navigavano senza meta nel mare tempestoso che le riluceva davanti. Le lacrime si mischiavano con l’aria salata e cadevano veloci sulla sabbia umida. Non aveva lottato per nessuno: né per lei né per Draco. Una stella la fissava lontana, da un cielo nero di paura.

“- Non c’è bisogno che provi a convincermi!- sibilò brusco lui. Lei cercò di afferrargli un braccio, il braccio sinistro, ma il ragazzo si ritrasse.

- Possiamo scappare insieme! Salvarci!- esclamò lei, come se quella soluzione tanto vigliacca fosse la migliore.

- E chi ti dice che non moriremo prima, come è successo a Vincent?- urlò lui. Il corridoio era deserto. Pietre divelte ed un corpo coperto da un mantello nero giacevano sulle fredde lastre di marmo. Pansy abbassò la mano che ancora tendeva verso di lui.

- Ce la faremo! Siamo Purosangue, noi!- disse lei, animata da una speranza che non credeva di possedere ancora. Draco per un attimo la guardò dritta negli occhi.

- E se io non volessi venire con te?

Pansy abbassò gli occhi, sconfitta. Non aveva preso in considerazione quella possibilità.”

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Capitolo 3
*** Sabbia ***


3. Sabbia

Il castello di carte vent’anni dopo era crollato. Fin da bambina aveva creduto di venire da un mondo dove le speranze non si infrangevano come bolle di sapone. Aveva sostenuto la gloria, la potenza. Ed adesso, del passato, le era rimasta una manciata di sabbia. Talmente sottile da scivolare via. Eppure lei aveva provato ad aggrapparsi ai bordi dell’abisso. Ad andare avanti. Aveva perso semplicemente l’obiettivo. Non era diventata la Principessa Purosangue.

You lower yours and grant him one last choice,
drive until you lose the road

or break with the ones you've followed…



Non ce l’hai fatta, Pansy. In questo mondo o segui la corrente o affondi. E tu decidi di affondare. Un passo dopo l’altro. I flutti ti lambiscono le caviglie in un’ultima, delicata, carezza. La superbia, i desideri, la paura sono rimasti sulla riva.

“Il cimitero era deserto. Le lapidi bianche, marmoree, cupe, la circondavano. Si inoltrò in quel labirinto di vite morte, spezzate. Nomi importanti rilucevano sulla pietra. I signori Parkinson erano lontani dall’entrata, vicino a quel muretto sgretolato pieno di fili d’erba. Le loro lapidi erano spoglie. Pansy vi posò un mazzo di viole.

- Ciao mamma, ciao papà.

Tirava un vento gelido.

- Come state?

O forse era lei che aveva terribilmente freddo.

- Io sto bene.

Mentiva.

- Anche Draco sta bene.

Non lo vedeva da anni.

- Domani vado a trovare Daphne.

Forse abitava ancora lì. Tanto non ci sarebbe andata.

- Ora scappo. Ci vediamo presto.

-Molto più di quanto crediate- pensò.

Aveva detto le solite bugie. E, per quanto avesse sbagliato, se ne andò, felice di non averli delusi.”

 

 

 

 

***
L'ultimo capitolo. <3
Beh, in questa raccolta ci ho messo il cuore.
Riporto il giudizio della somma Lu. <3

Stile: 9.5/10 punti
Il tuo –come sempre- meraviglioso stile. L’unica cosa da farti notare è che le frasi sono un po’ troppo spezzate, a volte sarebbe stata meglio una virgola.
Grammatica: 7/10 punti
Ah Jules, cosa mi combini. L’unico problema, ne sono CERTA, è che tu non hai riletto prima di mandarmi la storia, facendo i seguenti errori.
“Gli anni AVEVA (avevano) intaccato il suo viso da bambina”.
“Draco per ATTIMO (un attimo) la guardò DRITTO (dritta) negli occhi”.
“FINA (fino) da bambina”.
“ED (e – la D ci vuole solo se la parola dopo inizia con un’altra E) adesso”.
“Lontani DELL’ (dall’) entrata”.
“Vicino QUEL (a quel) muretto”.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti
Oh sì, mi è piaciuta la tua Pansy, mantieni integra la descrizione che dà di lei la Rowling, ricamandoci sopra e dandole una personalità tutta sua. Brava.
Originalità della trama: 10/10 punti
Molto originale anche la trama, soprattutto il finale mi ha spiazzata totalmente.
Attinenza al tema (ambientazione al mare): 10/10 punti
Sempre presente, quasi avvolgente, la presenza del mare in tutta la storia. Alla fine poi, davvero perfetto.
Utilizzo della canzone: 10/10
Ero molto curiosa di vedere come avresti utilizzato la canzone, e devo dire che non mi hai delusa. Brava, soprattutto riguardo la prima parte della canzone.
Gradimento personale: 9.5/10
Ehi, cosa posso dire? Una bella storia. Mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca alla fine, ecco mi è sembrato che finisse in modo un po’ frettoloso, però nulla che pregiudicasse la sua... bellezza.


Come le ho promesso, la prossima volta rileggerò la storia almeno 10 volte. :P
Jules

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