Dopotutto

di sweetPotterina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***




PRIMO ANNO - NESSUNO

Percorri il corridoio con il tuo solito portamento altezzoso e fiero, degno di una principessa, celando in realtà una febbrile eccitazione.
È il tuo primo giorno di scuola e tu sei bellissima.
Hai curato a lungo ogni minimo particolare, perché tua madre te lo ripeteva sempre: «La prima impressione è tutto».
Improvvisamente degli schiamazzi attirano la tua attenzione.
-Oscar! Vieni qui.
Ti volti verso un ragazzo paffutello che rincorre un orribile ranocchio, mentre molti studenti ridono di lui divertiti.
-Chi è quello?- chiedi alla tua compagna, semplicemente curiosa.
-Un Gryffindor del primo anno. Neville Longbottom.
Disinteressata, fai spallucce e a testa alta prosegui.
Per una come te non è nessuno.

***

SECONDO ANNO - UNO DEI TANTI

Sei nuovamente nei guai e la lezione del professor Snape sta per iniziare.
Chino, corri verso l’infermeria sperando di poter risolvere il tuo problema prima che divenga di dominio pubblico.
Una vana speranza. Sei imbranato quanto sfortunato.
-Neville dove vai? Pozioni è da quella parte- ti richiama Harry.
Ti fermi riluttante e provi a rispondere –Nnmm...
–Come?
Vorresti sprofondare per l’imbarazzo ma, tirandoti su, indichi la tua lingua incollata al palato1.
Finalmente Harry intuisce e pone fine all’incantesimo. Tu, mago inetto, non ci sei riuscito.
L’umiliazione è la costante della tua vita.
-Chi è stato stavolta?
Tutti sanno.
–Parkinson. Dice che tanto, quando parlo, non si capisce niente lo stesso.

***

TERZO ANNO - STUPIDO IMPIASTRO

Odi Erbologia. Sporcarti per qualche mostriciattolo raccapricciante è rivoltante.
Un incubo, se presenti i Gryffindor come stamani.
Trattieni il fiato schifata, raccogliendo malamente i fagioli del Puffagiolo2, quando lui osa parlarti.
Lui che odi e, per un’incomprensibile disgrazia, ti è a fianco.
-Do-dovresti stare attenta…
Tu non sei brava in nessuna materia, mentre persino lui adesso riesce in qualcosa.
–Longbotton sparisci- gli rispondi infastidita.
-Ma…
Spazientita, getti alla cieca un fagiolo verso il secchio e ti volti per fronteggiarlo quando qualcosa ti afferra la caviglia facendoti perdere l’equilibrio sopra il secchio vicino, rovesciandolo.
Qualche istante dopo ti ritrovi a terra aggrovigliata tra le piante velocemente cresciute.
Inspiegabilmente, Neville con te.

***

QUARTO ANNO - L’IMPREVEDIBILE

Febbricitante attraversi su e giù il corridoio centrale da minuti.
-Non spererai di fare colpo perché per una volta indossi abiti decenti!
La riconosci e ti volti stizzito. Non le permetterai di vanificare i tuoi sforzi, non questa sera.
-Parkinson, lasciami stare.
-Non prendertela! Sono sicura che troverai qualcuno, ehm, vediamo… mai!
Stai per ribattere arrabbiato quando Ginevra ti affianca sorridendoti timidamente.
Ti rilassi stringendole la mano e prima di andare alla festa3, ti prendi la tua rivincita.
-Ho già qualcuno, io.
Il suo sguardo ferito ti colpisce e, per un attimo, la vedi diversa. Per un attimo, provi pena per lei.
Tutti sapevano che ancora attendeva l’invito di Malfoy, invano.



NdA:
Buon salve a tutti! Questa raccolta nasce per il contest indetto da Only Me "Neville Paciock - Pansy Parkinson", classificandosi, con mia immensa sorpresa, prima.
Come suggerito dal titolo del contest, i protagonisti principali di questa storia saranno proprio Neville e Pansy. Per questa occasione, infatti, ho cercato di raccontare come sarebbe potuta nascere un’eventuale loro storia d’amore, come missing moment –da me inventati ovviamente- su un quotidiano giorno all’anno, uno per ogni anno passato ad Hogwarts, mantenendo gli avvenimenti descritti dalla Rowling il più possibile. È un lento ma progressivo evolversi del loro rapporto in positivo, descritto tra le righe, lasciando un po’ di spazio all’immaginazione.
Comprende, dunque, sei drabble e due flashfic, compreso l'epilogo. Il colore dei titoli, sta ad indicare i punti di vista di Neville(rosso) e Pansy(verde).
Concludo con un infinito grazie a Only, e uno a tutti voi che siete giunti fin qui. Spero la storia piaccia anche a voi.
Alla prossima!
Note:
1 L’incantesimo inflitto a Neville è Languelingua: un incantesimo offensivo, che rende muta la vittima, attaccandogli la lingua al palato.
2 Il Puffagiolo è una pianta di fagioli con grassi bacilli rosa luminosi. Appena i fagioli toccano il terreno cresce la pianta. (Io l’ho immaginata come la versione mignon della pianta del fagiolo magico di topolino!)
3 L’evento accennato, come tutti avrete capito, è il Ballo del Ceppo. È risaputo che Neville ha invitato con sorpresa di tutti Ginevra Weasley, mentre pensavo che non si sapesse nulla di esatto su Pansy e Draco, immaginando quindi, per l’occasione, che lei fino alla fine fosse rimasta senza accompagnatore, per un ultima speranza, o che per lo meno fosse accompagnata da qualcuno di circostanza solo per non presentarsi al ballo da sola.
In realtà, la giudice mi ha fatto presente che effettivamente Pansy alla fine è stata realmente accompagnata da Draco al Ballo. Non lo sapevo, mi deve essere sfuggito, quindi chiedo perdono. Avevo pensato di modificare questo dettaglio ma alla fine mi sarebbe saltata tutta la storia: chiedo perciò venia per questo piccolo particolare.

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Capitolo 2
*** Seconda parte ***




QUINTO ANNO - AMICO

Nuovamente usata, segretamente piangi perché, accecata dall’amore, non vuoi accettare la verità.
A discapito dell’opinione comune, anche tu hai un cuore, in fondo.
Un’ombra improvvisamente si avvicina e in fretta ne nascondi ogni traccia. Nessuno deve saperlo.
-Vattene idiota- sibili, riconosciuto l’impiastro.
-Piangere per lui è da idioti.
Sai che ha ragione. Si legge sul tuo volto colpito, nel tuo orgoglio visibilmente ferito.
-Come osi? Sparisci- insisti umiliata.
Neville invece si china su di te, posandoti un fazzoletto sulle ginocchia.
Stupore. -Perché?
-È quello che farebbe un amico.
Sospetto. -Noi non siamo amici!
Lo vedi scrutarti attentamente e sparire.
-Lo so- odi in lontananza.
Tu semplicemente non capisci, non puoi.

***

SESTO ANNO – UN OTTIMO PARTITO

-Longbottom ha una corteggiatrice.
Pettegola alzi lo sguardo sul tavolo nemico, notando una bionda Ravenclaw chiacchierare con il Gryffindor eccitata.
-È Lunatica, capirai!
-Strano no? Ha occhio, sui ragazzi.
Inarchi un sopracciglio, valutando la stabilità mentale della tua amica.
–Sei impazzita?
-Pensaci, è parecchio migliorato, anche se non puoi definirlo bello.
Con l’ES ha dimostrato di avere fegato, senza contare che è un Purosangue cui il denaro non manca. Volendo, è un ottimo partito!
Il suo discorso non faceva una piega.
-È Gryffindor- replichi improvvisamente incerta.
Daphne però fa spallucce e tu ti ritrovi a voltarti per guardarlo davvero.
Da qualche parte, in camera tua, conservi ancora il suo fazzoletto.

***

SETTIMO ANNO - DOPOTUTTO

Il caos regna sovrano tra le mura del castello.
La gente urla, corre, piange, e c’è chi combatte o chi, troppo codardo, si nasconde.
Fasci di luce verde, come un oscuro arcobaleno, attraversano i respiri di uomini e donne, anziani e bambini, portando solo morte certa.
Eppure nessuno desiste, aggrappandosi forsennatamente a quella lontana voce della speranza.
Persino tu, stavolta non piangerai o scapperai, ma lotterai al fianco dei tuoi amici per sopravvivere.
Negli ultimi mesi, hai mostrato il tuo coraggio e la tua fedeltà, scontrandoti contro il regime dei Mangiamorte senza la benché minima esitazione ma, adesso, è arrivato il momento di dimostrare al mondo che anche tu sei un vero mago, degno studente della casata di Godric Gryffindor.
Oggi non deluderai te stesso.
Non deluderai nessuno.

Un urlo femminile attira la tua attenzione su un Mangiamorte. Istintivamente lo schianti e corri in soccorso della ragazza a terra ferita.
Pur riconoscendo la sua divisa verde e argento la trascini dietro delle macerie al sicuro.
Chino su di lei, non ti occorre spostarle i neri capelli dal volto per riconoscerla, sai che è lei.
Eppure la carezzi, e sorridi impercettibilmente quando vedi il suo petto continuare a respirare.
Lei però indietreggia, sussultando al lieve tocco della tua mano.
-Sei al sicuro adesso.
I suoi occhi si assottigliano incerti e titubanti, e tu ne approfitti per soddisfare la tua curiosità.
-Che ci fai tu qui?
Tremante, Pansy però rimane in silenzio con gli occhi terrorizzati.
Provi allora compassione per lei che, così fragile e disavvezza a questo genere di cose, non ha mai dovuto convivere con i pericoli costanti della guerra, protetta dagli agi del suo nome e della sua reputazione.
-Perché voleva ucciderti?
Lei scuote la testa e i suoi occhi ti rispondono, riempiendosi di lacrime.
Di colpo impacciato, le sorridi per rassicurarla. -Tranquilla, va tutto bene.
Una piccola bugia, perché non sai come tutto finirà; sai, però, di avere un compito da svolgere in cui il tempo è essenziale, così ignori la sua occhiata scettica e ti rialzi.
-Rimani nascosta qui, nessuno ti vedrà.
Sgomenta, le sue mani sul tuo mantello ti bloccano.
Non ti crede, lo leggi nei suoi occhi.
–Quando sarà tutto finito ti manderò a prendere. Te lo prometto.
Non c’è incertezza o esitazione nelle tue parole, ma solo assoluta e palese sincerità, che abbatte persino il cuore più diffidente.
La vedi improvvisamente farsi forza sulle braccia per sedersi meglio, prima di provare a tirarti nuovamente giù.
Passano pochi attimi dal momento in cui decidi di assecondarla, ritrovandoti poi senza rendertene conto a sfiorare le sue labbra.
Un piccolo e delicato bacio, che dura soltanto un istante.
-Perché lo hai fatto?- chiedi, conscio delle tue gote rosso fuoco.
-Perché non sei male, dopotutto- ti confessa semplicemente, accennando un sorriso.
I tuoi occhi allora cadono per la prima volta nelle sue pozze nere e tutto inaspettatamente si ferma mentre le sue parole rimangono sospese nel tempo, assopendo attorno ogni rumore, ogni paura.
Rimanete che voi due, soltanto.

***

EPILOGO – QUINDICI ANNI DOPO

È passato molto tempo da quel tragico giorno e tante cose sono cambiate, persino qui, in questa vecchia e rude fortezza che conserva anni e anni di tradizione.
La creatività del Cappello Parlante si è esaurita, tanto che le sue canzoncine durante lo smistamento sono divenute alquanto noiose.
Noiose, come la monotonia e la routine che si sono istaurate nel castello, portando nostalgia per quei tempi ormai lontani.
Tuttavia c’è chi è rimasto sempre lo stesso: più alto e più sveglio, tu adesso sei un uomo, e perfino qualcosa di più.
-Buon giorno, professor Longbottom.
-Buon giorno, Nick.
-La vedo parecchio eccitato, qualche novità?
-Bhè, oggi ho la prima lezione con la classe di mio figlio.
-Oh, sì. Ho avuto modo di conoscerlo ieri sera dopo lo smistamento: Gryffindor, proprio come suo padre.
Il tuo petto è colmo di orgoglio, ti si legge in viso.
Più volte, in passato, mi sono chiesto se tu hai mai scoperto che la giovane Slytherin non era mai stata in pericolo quel giorno, che non era lei l’obiettivo del Mangiamorte nonostante per qualche ragione i tuoi occhi hanno visto soltanto lei. Mi sono anche chiesto se Pansy Parkinson ha poi capito che quell’impulsivo bacio datoti è stato dettato da qualcosa di più, che semplice gratitudine.
Potevo, certo, anche sbagliarmi, dopotutto sono soltanto un vecchio fantasma ancora schernito per essere quasi senza testa. Cosa potrei capirne io?
-A proposito, sua moglie come l’ha presa?
La tua espressione cambia repentinamente, e con un sorriso tirato ti gratti la testa rispondendomi impacciato. -Non molto bene a dir la verità.
Ma, oggi, sfido chiunque ad avere qualche dubbio!



NdA:
Buon salve a tutti! Ed eccoci arrivati alla fine di questa raccolta. Riguardo gli ultimi due paragrafi/capitoli, come avrete notato, essendo quelli decisivi, mi sono dilungata scrivendo delle flash al posto delle drabble.
Ho poco da dire a riguardo, se non che spero vi sia piaciuta fino alla fine. È stato divertente e alle volte difficile scrivere di questa coppia, ma sono soddisfatta del risultato finale. Vi saluto con il mio più sincero ringraziamento, a tutti voi che mi avete seguita e avete commentato questa piccola follia. Grazie!!!
Note:
-Il quinto capitolo si svolge durante la fondazione dell’Esercito di Silente, dunque immagino un Neville più sicuro di sé, e di conseguenza in grado dire la propria senza averne però paura. Oltretutto si considera che dall’anno precedente, dal Ballo del Ceppo, lui inizia ad avere un certo interesse per Pansy, dimostrato in questo paragrafo dal suo gesto di porgerle il fazzoletto.
-Il sesto capitolo è volto ha mostrare come finalmente anche Pansy inizia ad interessarsi a Neville.
-Nel settimo anno/capitolo Neville si sa che ha abbandonato la goffaggine e le insicurezze degli anni precedenti divenendo un grifondoro a tutti gli effetti (questo ho cercato di dimostrarlo nei primi righi del capitolo) con tanto di coraggio e ardimento necessario per affrontare la battaglia. Ma al contempo è anche maturato, segretamente, il suo sentimento per Pansy, forse infine ricambiato.
-Epilogo: Credo sia chiaro, ma nel caso non lo fosse, la storia viene narrata dal fantasma Nick quasi senza testa, che a dispetto degli altri fantasmi c’è lo vedevo bene come cantore più o meno imparziale, visto che non riuscendo a spaventare più nessuno nonostante il suo aspetto non credo abbia di meglio da fare se non curiosare in giro. Infine è il fantasma che più mi sta simpatico!
-Fonti: www.lumos.it

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