Lollipops

di Veri_995
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** eins ***
Capitolo 2: *** zwei ***



Capitolo 1
*** eins ***


Seduta su quel divano che ormai ha preso la forma del mio didietro guardavo la loro centesima intervista. Perchè? Semplice, i ragazzi sono partiti per il tour subito dopo l'uscita del loro album, e io sono rimasta a casa con Jess che mi fa compagnia, saremmo dovute partire anche noi, ma un piccolo incidente ha impedito la nostra partenza, o per meglio dire, la mia partenza, Jess avrebbe potuto benissimo partire, ormai era stata presentata al mondo come la fidanzata di Bill, che aveva preso due piccioni con una fava: il primo, non era più geloso del mio rapporto con Tom, e adesso è felice, secondo, ha messo a tacere le voci che mettevano in discussione la sua sessualità; ma tornando a noi, il problema per cui non sono potuta partire è perchè sono rimasta in cinta. Eccovi svelato il problema della nausea. Quando l'ho detto a Tom ha avuto una reazione leggermente diversa da quella che mi aspettavo.

 

Flashback

 

Tom è seduto sul divano in una posizione non del tutto definita con lo sguardo sullo schermo intento a guardare un film in lingua originale, italiano mi sembra, dice che così impara più lingue, se ci crede lui.

Mi avvicino lentamente e mi siedo accanto a lui:

N: -Tom-

T: -mmh_

N: -ascoltami attentamente-

T: -ok, ma fai in fretta, o perdo parte del film-

N: -tanto non capisci niente-

T: -ai ragione, allora cosa mi devi dire di tanto in portante?-

N: -ti ricordi che l'altra sera quando siamo tornati a casa non mi sentivo tanto bene e sono andata direttamente a letto?-

T: -sì e io ti ho detto che sarebbe stato meglio andare dal dottore-

N: -io ieri sono andata dal dottore e mi ho scoperto di essere in cinta-

T: -ok vedo che non è niente di grave-

N: -ma mi hai ascoltata-

T: -sì...hai detto di essere incinta, ...aspetta come sarebbe a dire incinta-

N: -dai Tomi, non è difficile da capire...-

T: -non intendevo dire quello, comunque va bene lo terremo-

N: -avevo paura della tua reazione, e soprattutto per il fatto che il tuo lavoro è leggermente particolare-

T: -amore, ci sono moltissime star che hanno figli, non dico che sarà facile, ma se non ci proviamo non lo sapremo mai-

N: -grazie amore-

e ci sistemiamo meglio sul divano per finire quel bellissimo film di cui Tom non capisce niente, io conoscendo lo spagnolo, insegnatomi da mio fratello, me la cavavo.

 

Fine Flashback

 

Adesso sono al sesto mese e i ragazzi per quando partorisco dovrebbero essere rientrati, Tom ha spostato mari e monti per riuscire a partire in anticipo. Pensi al diavolo e ti spuntano le corna, infatti il mio cellulare squilla, e chi è se non lui

N: -pronto-

T: -indovina chi è?-

N: -ciao Tom-

T: -come hai fatto a sapere che ero io?-

N: -so leggere Tom, mi è apparso il tuo nome sullo schermo e la prossima volta camuffa la voce almeno-

T: -arg...comunque come sta mio figlio-

N: -NOI stiamo bene, tu?-

T: -anch'io...tu non sai che idea si è messo in testa mio fratello-

N: -spara-

T: -hai presente la sfilata di Milano, quella dove lo appendevano per i fianchi?-

N: -sì?-

T: -ecco per l'ultima data del tour, ha deciso di fare una cosa del genere-

N: -qual'è il problema, l'ha già fatto prima-

T: -non ho ancora finito, non verrà calato da solo, ma in sella alla moto dello scorso Tour, dice che così fa rievocare agli spettatori i vecchi tempi, la moto sarà legata, ma lui no, e sicuramente non canterà una nota quando sarà lassù, perchè soffre di vertigini, e finché non vede il vuoto sotto di lui non se lo ricorda-

N: -Tom, è tuo fratello, non c'è niente di normale in voi, dovresti solo cercare di convincerlo a mettersi le protezioni, vedrai che poi sarete tranquilli sia tu che lui-

T: -grazie amore, mi hai migliorato la giornata, la maternità ti fa bene, ci sentiamo più tardi-

N: -a dopo allora-

Saluto tutti quelli che continuano a seguirmi anche in questa ff e spero che ce ne siano anche di nuovi.....ciauuuu veri!!!

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Capitolo 2
*** zwei ***


Mi alzo dal divano per andare ad aprire la porta visto che non c'è nessuno in casa per poterlo fare al mio posto. Dopo non poche difficoltà riesco a mettermi in piedi. Ormai sono diventata una botte con tutti i requisiti. Ecco allora che mi avvio lungo il corridoio e apro la porta. E chi poteva essere se non quei quattro scapestrati

N: -ma per voi le chiavi sono un optional?-

B: -io non le porto mai in tour, di solito le porta David, ma visto che adesso ci sei tu che puoi venire ad aprirci a cosa serviva portarle-

N: -sisi vabbè.....- e mi sposto dall'entrata per fare in modo a quei cinque di passare-

Ge: -mamma mia che stanchezza ragazzi-

T: -non dirlo a me, ciao amore- e visto che ci siamo coroniamo il tutto con un bel bacio che venne interrotto dal tossicchiare di Bill

B: -ok che non vi vedete da mesi, ok che vi manca la vostra dolce metà, ok che...-

T: -vuoi arrivare al dunque-

B: -non serve che diate spettacolo-

T: -mamma mia quante storie-

Gu: -io ragazzi avrei delle cose da fare, ci vediamo più tardi-

N: -sapete cosa deve fare-

Ge: -no, non mi aveva detto niente, però ho notato che nell'ultimo periodo del tour era molto strano-

B: -allora l'hai visto anche tu?-

T: -secondo me è solo stressato e si è voluto andare a fare un giro al parco, sapete che gli piace il verde e la natura-

B: -può essere, anche se secondo me non è così-

In quel momento dalla porta sul retro entra Peter con un'alta pila di libri in mano

P: -ciao ragazzi, com'è stato il tour? Avete fatto nuove conoscenze? Avete visitato almeno un po' le città che avete toccato?

T: -wow Pet calma...-

P: -scusate ragazzi ma sono veramente di corsa. Allora?-

T: -il tour è andato perfettamente, quasi tutti sold-out, non abbiamo fatto nuove conoscenze e non tutte ma alcune città le abbiamo visitate. Tu invece dove devi andare?-

P: -alla facoltà di giurisprudenza-

Ge: -ti laurei per la terza volta?-

P: -sarebbe la seconda, per diventare professore di musica basta fare il conservatorio e alcuni esami ma non l'università e poi visto come mela sono cavata in tribunale mi vedrei come futuro avvocato, e sarebbe anche comodo visto che posso fare anche da detective senza farmi affiancare da qualcuno. Come dicono in Italia chi fa da sé fa per tre-

B: -e che significherebbe?-

P: -a fare da solo ci guadagni-

B: -mi piace sto detto-

P: -ciao allora io vi lascio-

e si incammina verso la porta mentre noi ci sistemiamo sul divano pronti a gustarci un film, in attesa che anche Jess, Gustav e Peter tornino per mettere qualcosa in tavola per una cena di famiglia al completo. Tom mi ha accennato che un giorno della prossima settimana sarebbero venuti a farci visita i suoi genitori, in previsione del parto. Il film non lo seguo minimamente, sono troppo concentrata ad assaporare il profumo di Tom a cui sono abbracciata, con la testa sul suo petto, e ad intervalli di alcuni minuti sento delle fitte alla pancia, ma non ci faccio caso, anche se sono più forti di quelle che ho ricevuto nei giorni precedenti, sarà il fatto che sta crescendo e non ha abbastanza spazio per muoversi liberamente. Vengo scossa dai miei pensieri dalla voce di Bill che ha deciso di non fermarsi per la cena ma di andare subito in camera per riposarsi, seguito a ruota da Georg.

N: -Tom, andiamo anche noi su?-

T: -ok, ma gli altri non li aspettiamo?-

N: -non mi sento molto bene ho voglia di andare nel letto-

T: -ok, manderò un messaggio agli altri tre che noi dormiamo tutti e che non vogliamo essere disturbati-

N: -grazie amore-

T: -di niente tesoro, allora andiamo?-

N: -Tom...come facciamo con il bambino una volta che sarà nato? Tu non hai detto niente ala stampa e io sono uscita il minimo indispensabile per non essere sorpresa dai paparazzi-

T: -finché è piccola non credo sia un problema se il mondo lo sa, secondo me il problema arriverà quando dovrà andare a scuola e avere contatti con altri bambini-

N: -hai ragione, e adesso mettiamoci a letto-

 

nello stesso momento in un angolo molto distante da quella casa Gustav

 

Gu: -non è possibile-

S: -non è possibile cosa? Il fatto che mi buchi, o il fatto che non ti voglia più voglia di vederti?-

Gu: -tutti e due, voglio solo sapere perchè-

S: -vuoi sapere il perchè? Posso più contare su di te, sei sempre lontano o se sei qui devi sempre lavorare, mi sono stancata di aspettare mesi interi prima di rivederti ed è per questo che ho iniziato a farmi, volevo alleviare il dolore che mi facevi-

Gu: -ok ho capito, non sei come mi aspettavo, pensavo di aver trovato qualcuno che andasse bene per me e stesse bene con me, ma evidentemente mi sbagliavo, sei solo una bambina che alla prima difficoltà vai a cercare qualcosa che ti renda più grande non rendendoti conto che non risolverai nulla facendo così, perchè ti rovini con le tue stesse mani e inoltre avresti potuto parlarmi. Sono sempre stato un tipo comprensivo. Non ho mai fatto del male a nessuno e poi ti amavo,e non credere che tutto quello che hai provato tu non lo abbia passato pure anch'io, ma a differenza tua qualcosa in testa ho e prima di fare stupidaggini come quella che hai appena fatto tu ci penso e valuto i vantaggi e gli svantaggi. Ora, mi hai perso definitivamente, ma evidentemente era quello che volevi-

mi allontano velocemente da quella casa. Poi da quel quartiere, diretto a casa mia. Do un sguardo al telefono che mi sta vibrando in tasca, è un messaggio di Tom, dice che sono tutti a dormire, bene, questo significa che non i faranno domande inutili su dove sia stato e con chi.....

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