Con lui, lei o suo fratello??

di LaDamaLuthien
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Draco/Harry...il principio... ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** ADDIO VECCHIA HOGWARTS! ***
Capitolo 4: *** A te non importa!!! ***
Capitolo 5: *** Prima d'ora... ***
Capitolo 6: *** Mi rivedrai... ***
Capitolo 7: *** L'angelo di Ron... ***
Capitolo 8: *** Aria di complicazioni... ***
Capitolo 9: *** L'ultimo bacio ***
Capitolo 10: *** STOP! ***



Capitolo 1
*** Draco/Harry...il principio... ***


PREMESSA...
Intanto ringrazio le persone che hanno fatto commenti sulla mia storia...che state tranquille sono bene accetti... soprattutto quelli che mi aiutano a migliorare..
Ho deciso di riscrivere il primo capitolo in modo che la storia risulti più chiara e scorrevole..
Mi dispiace se ci metterò tanto tempo a continuare la storia..ma sono molto impegnata di mio...poi ci si aggiungono anche le pile di compiti e le verifiche di fine primo quadrimestre ed inizio secondo quadrimestre, naturalmente sono tutte scuse per farci sgobbare, ma il fatto è..che scuse o non scuse...noi dobbiamo sgobbare lo stesso...ç_ç
Chiedo dunque umilmente perdono...spero che mi risparmiate dalla forca..(come se a noi ci fregasse di questa storia!!! NdTutti...). Grazie e ciao ciao!! Spero vi piaccia!!!

Tana. Una di notte.

Harry si era appena coricato a letto, quando una figura scura si materializzò davanti al suo letto. Harry fece per prendere la bacchetta, ma poi vide i capelli biondi riflettere la luce della luna e si bloccò. Inforcò gli occhiali e si alzò di botto a sedere.

- Ma che cavolo ci fai qui? - domandò un po' confuso al biondino.
- Oh, ho sbagliato a materializzarmi…scusa. Sei già a letto? Non si batte un chiodo qui alla tana vero? - Tentò quello con voce indifferente.
Ma Harry non abboccò. Sapeva esattamente cosa stava cercando di fare: - Non cambiare discorso! Che ci fai qui? -
Draco lo guardò intensamente, poi quando capì di non poter nascondere la verità, cedette.
- Ok, ok. La verità è che non riuscivo più a controllarmi. Dovevo vederti Harry, non potevo aspettare ancora.-
- Ma proprio qui alla Tana? Non lo sai che ci sono i Weasley!! Non potevi aspettare…ti avrei raggiunto ad Hogwarts tra qualche giorno!!-
- No…non potevo.-
Lo sguardo duro di Harry si addolcì in un sorriso..Poi sospirò...e la sua voce divenne comprensiva...
- Ok vieni qui furettino mio.-
Detto questo Harry lo attirò a se nel suo letto. Draco premette le sue labbra su quelle di Harry, che iniziò a sbottonargli la camicia.

Un raggio di sole alquanto fastidioso destò Harry dal suo splenido sogno. Fino ad allora aveva sognato di aver passato una splendida notte con il suo amore. Guardò la sveglia.
Erano le 10:00. Doveva alzarsi.
Provò quindi a tirarsi su dal letto, ma qualcosa gli bloccava il petto. Alzò lo sguardo e vide una massa bionda sopra di lui.
- M-Mal-Malfoy? - bofonchiò ancora mezzo addormentato.
Draco mugugnò e si spostò al fianco di Harry, che si rese conto che quello che aveva sognato non lo aveva veramente sognato.. perché il sogno non era un vero sogno…cioè era un sogno per Harry aver passato una nottata con Draco…ma non era un vero sogno quello che credeva aver sognato..…insomma...era tutto vero...
Finalmente il biondino si svegliò. I loro sguardi si incontrarono...Harry lo fissò...non capiva più nulla, voleva solo riprendere quello che avevano lasciato la notte scorsa…i due si avvicinarono guardandosi negli occhi, le loro labbra rano a pochi millimetri di distanza…ancora un attimo e sarebbero ripiombati in un lago di passione...
TOC-TOC!!
- Harry? La mamma mi ha detto di svegliarti, la colazione è pronta!!-
Harry maledisse mentalmente il suo migliore amico...proprio ora doveva venire a rompere la pa***...
Malfoy guardò Harry spaventato...poi fece per girarsi a raccogliere i suoi boxer, ma cadde dal letto in un tonfo.
Ron chiese incerto: - Harry? Tutto bene? Posso entrare? -
- Si, si tutto bene..cioè… N-No..NO!!Non entrare..io…mi sto vestendo…Sono nudo!! -
Harry si guardò…in effetti…era la verità…
- Ah, ok. Però muoviti che dobbiamo andare a Diagon Alley. -
Draco spazientito gli rispose senza pensare: - Si, si..-
Ron che stava per andarsene si fermò di colpo: - Harry? Hai cambiato voce? -
- No..em..è solo un po’ di raffreddore…-
Ron si allontanò senza alcun sospetto…
Harry guardò Draco.
Draco guardò Harry.
Harry riguardò Draco…erano nudi.
Ad un certo punto Draco cominciò a vestirsi rassegnato ed Harry seguì l’esempio.
Poi Draco afferrò il mantello, se lo mise guardò e Harry con un ghigno.
- Ci vediamo a Diagon Alley.-
Detto questo si smaterializzò prima che Harry potesse fermarlo.
Harry finì di vestirsi e scese di sotto.
Il tavolo era completamente occupato, tranne quattro sedie, di cui una era della Signora Weasley, indaffarata per la colazione. Harry si sedette e salutò gli altri.
Il Signor Weasley stava chiacchierando con Charlie, Bill e Fleur. Dall’altra parte Fred, Gorge, Alicia e Angelina chiaccheravano allegramente, vicino a lui Ginny stava litigando con Ron per l’ultimo pezzetto di burro.
Harry guardò le due sedie vuote…e capì all’istante di chi erano..Proprio in quel momento Hermione e Percy scesero dalle scale e si accomodarono a fare colazione. Qualcosa nelle loro facce suggerì a Harry che quella notte alla Tana non era stato l'unico a non dormire solo...


Diagon Alley. Ore 11:00

L’allegra combriccola si stava avviando verso il Ghirigoro, quando Harry riconobbe in mezzo alla folla un cespuglio di capelli biondi che si dirigeva verso Notturn Alley.
Harry dette un’occhiata al suo gruppetto e dato che nessuno lo stava badando corse dal suo amato.
Draco era appoggiato su un muro. Guardò Harry avvicinarsi. i arrivato!! Cominciavo ad essere geloso di quel pel di carota...
- Finalmente sei arrivato!! Cominciavo ad essere geloso di quel pel di carota...-
- Ehi!! Quel “pel di carota” è il mio migliore amico..-
Draco distolse lo sguardo:- Ump..non è che ora mi tradisci con Weasley???-
Harry si rabbuiò. Come poteva pensare che lui potesse tradirlo?!?
Lui, il suo più tenero amante.…tradire il suo piccolo e adorato furetto!!!!!!
- Ma come puoi dire una cosa del genere dopo tutte quelle notti passate assieme?! Cos'è, ti sei dimenticato di quello che abbiamo passato??-
Draco tornò a guardarlo: - Va bene scusa!! Non ti devi arrabbiare che poi sudi e ti becchi un raffreddore con questa aria gelida!!!! E non hai neanche la sciarpa..con questo ventaccio!!-
Draco porse la sciarpa ad Harry che la prese mentre cercava di ricacciare indietro le lacrime.
Draco sospirò...gli piaceva quando Harry sembrava così indifeso...amava proteggerlo..tenerlo sotto la sua ala...
- Credo che tu debba andare amore...I Weasley ti staranno cercando...Allora ci vediamo ad Hogwarts fra due giorni..ti giuro che questa volta aspetterò- si alzò dal muro ed aggiunse con aria maliziosa...- così stanotte possiamo dormire..-
E detto questo sorrise ad Harry..poi allungò la mano, gli scostò dal viso una ciocca ribelle e lo baciò prima di smaterializzarsi...
Harry sorrise e tornò sulle vie soleggiate di Diagon Alley.
La signora Weasley gli corse incontro preoccupata...
- Harry caro!!!! Dov'eri finito?? Credevamo...credevo che i mangiamorte ti...-
- Suvvia cara..Harry è sano e salvo, non devi più preoccuparti. Piuttosto...qualcuno ha visto che fine hanno fatto Hermione e Percy?- Il signor Weasley si guardò attorno. Per tutta l'estate quei due non avevano fatto altro che sparire.
Cominciarono a guardarsi intorno..e visto che Hermione e Percy non si trovavano, la compagnia si rassegnò e decisero di avviarsi verso il Ghirigoro per prendere i libri.
Ron si avvicinò ad Harry, lo guardò e gli chiese in un tono che sembrava casuale...
- Dove hai preso quella sciarpa da Serpeverde?-
- Eh?..em..non è da Serpeverde!! E' solo..verde...cos'è..non posso portare il colore verde?- rispose brusco. Da quando il suo amico aveva un così grande acume per i dettagli?
Ron si finse indifferente:- No..è che mi sembrava familiare.- ma Harry non potè non notare una nota di scetticismo nella sua voce.
Come se niente fosse il rosso si mise a guardare le vetrine con aria poco convinta...

§ FINE PRIMO CAPITOLO §

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***



PREMESSA: si…lo so...ci ho messo un secolo…ma non sapevo cosa scrivere...ero andata in tilt…per fortuna Jessire mi ha aiutata dandomi un bel calcio nel sedere…per questo e per gli spunti che mi ha dato la ringrazio..(il mio didietro ti ringrazia un po’ meno ..XDXD…n.d.a.). Beh...che dire…godetevi il secondo capitolo e recensite così capisco cosa ne pensate!!
Da qui le cose si fanno un po’ più intricate...e presto ci saranno anche scene un po’ spinte...ma dovrete aspettare un po’ di capitoli.....quindi...chi non volesse leggere...non legga..

IMPORTANTE: Premetto anche un’altra cosa che mi sono dimenticata di spiegare nel primo capitolo: la storia si svolge al settimo anno di Harry&Co…Voldemort è stato sconfitto dal trio la scorsa estate.. Tutti i mangiamorte rimasti in vita sono stati rinchiusi ad Azkaban…tutti tranne Draco, veramente pentito che è stato riammesso ad Hogwarts da una magnanima McGranitt. Harry si è rimesso con Ginny, ma ha passato tutta l’estate a tradirla con Draco, a cui non sa resistere.





CAPITOLO SECONDO




Il gruppetto si avviava allegramente verso il Ghirigoro quando alla signora Weasley caddero a terra tutte le borse.
Il signor Weasley preoccupato guardò la moglie: - Cara, cosa ti succ………- e subito si bloccò fissando sbalordito verso la vetrina di un negozio alla loro destra..
Tutti si girarono verso il negozio…

-E che ci sarà di strano? è solo il negozio”TUTTO SPOSI E GENITORI” – disse Ron guardando l’insegna.

Harry alzò gli occhi al cielo: -Guarda più in basso Ron!!!-

Ron abbassò lo sguardo e cominciò a segnare con il dito: -Guarda…un abito da sposa!....guarda….Percy!!!...guarda…H-Hermione….!..guarda…Cos’ha in mano?? Sembra…UN VESTITO DA BAMBINI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Ma il suo urlo fu coperto da quello della signora Weasley che entrò sbraitando nel negozio: -CHE COSA FATE QUI SCIAGURATI???!!!!SIETE TROPPO GIOVANI PER SPOSARVI!!!!!!!!E TU…TU…TU NON ASPETTERAI MICA UN BAMBINO VERO???!!!!!!-

Il vestitino cadde dalle mani di Hermione : -Ma signora Weasley……stavamo solo cercando un regalo per il piccolo di Fleur e Bill…..-

Alle parole della ragazza la signora Weasley diventò tutta rossa e andò fuori a prendere un po’ d’aria…
Intanto ad Diagon Alley era sceso un silenzio di tomba…nemmeno le mosche osavano volare……tutta Diagon Alley li stava fissando.
La signora Weasley divenne ancora più rossa e mormorò qualcosa che suonava come”scusate”.
Pian piano il caos tornò a regnare…
Tutto il gruppetto riprese a camminare…tutti tranne Ron che per pochi secondi fissò una figura nera dai biondi capelli color platino svoltare l’angolo e sparire.


Ore:11.30 Espresso di Hogwarts

Harry, Ron, Hermione e Ginny se ne stavano tranquillamente sdraiati sul sedile del treno che li stava riportando ad Hogwarts per il loro settimo anno. La porta dello scompartimento si aprì di botto:

-Ehi Malfoy…sei in anticipo...di solito passi verso le 11:32 .-disse sarcastica Hermione.

-Ah ah ah Granger…non mi aspettavo battute del genere da una mezzosangue…-

Il moro che se ne stava zitto nell’angolo lanciò a Malfoy un’occhiata truce. Anche se era il suo amante non gli piaceva che offendesse i suoi amici.

-Sta zitto Malfoy!- replicò la rossa.

-Bene bene bene…Ginevra Weasley…non sai quanto mi scoccia dirlo…ma stai crescendo bene. Non è che ti stai stancando di essere una stracciona? Non ambisci a qualcosa di meglio?-

-Ti riferisci a te Malfoy?-

-Si…forse, basta che non si sappia in giro…-

-Non saprei…sei e rimarrai sempre un grande stronzo...ma c’è anche il fatto che tutta Hogwarts parli delle tue prestazioni amorose….-

A quel punto il moretto si alzò di scatto e prese il biondino per il colletto. Senza guardarlo negli occhi lo sbattè fuori dallo scompartimento. Fatto questo chiuse la porta e tirò le tende, poi si rimise a sedere sotto lo sguardo attonito dei suoi compagni.

Ron guardò sospettoso Harry...aveva immaginato che tra di loro ci fosse qualcosa…ma il moretto aveva sempre negato.

Ginny dal canto suo si mise a leggere l’ultimo numero del Cavillo borbottando esasperata: -Dai Harry...lo dicevo solo per scherzo! Non ci vado mica a letto veramente..- la sua voce però era un po’ troppo poco convinta. Nella sua mente infatti stava già pregustando l’eccitazione di un sotto e fuggi con quella serpe di Malfoy.
Hermione non sapendo cosa fare si rimise a pensare a quanto successo quella mattina sui binari dell’espresso di Hogwarts.


Flashback

L’intera famiglia Weasley più Harry si stavano salutando prima di partire. Poco più in là Percy si sbaciucchiava con Hermione.

-Allora tesoro…me lo prometti?-

-Per la centesima volta..SI!-

-Mi prometti che non mi tradirai con nessuno? Mi prometti che mi aspetterai?-

-Eddaie…SI Percy!!! Te lo prometto!! Ti giuro che non mi sognerò mai di uscire per Hogsmeade con altri ragazzi!!-

Percy la guardò sorridendo: -lo sapevo…ti amo..-

-grazie…anche io tvb..-

-tvb?-

-ti voglio bene..- rise Hermione che si avviò a salutare gli altri felice del fatto che il suo fidanzato non si era accorto delle dita di Hermione…che erano rimaste saldamente incrociate per tutto il tempo…


Fine flashback


- Ron, Harry…fuori! Io e Hermione ci dobbiamo mettere le divise..-


Castello di Hogwarts, Sala Grande. Ore 19:30.

Per tutto il tragitto dalle carrozze alla sala grande Harry tenne gli occhi puntati sul pavimento, tanto che se Ginny non l’avesse fermato sarebbe andato a sbattere verso l’armatura dotata di lancia.
Intanto Hermione si dava da fare guardandosi in giro soddisfatta. Molti ragazzi infatti la guardavano con le bocche spalancate e le ragazze quasi rimanevano folgorate. In effetti Hermione Granger era cambiata. Nell’ultima estate aveva imparato come valorizzare la sua bellezza. Certo, crescendo era diventata ancora più bella, ma aveva imparato ad essere più spigliata, più provocativa e più intrigante. Aveva scacciato la vergogna e migliorato il portamento. E il risultato finale, lo vedeva bene, era incredibile. Sorrise tra se.
Ron intanto la guardava. Tutti la stavano fissando…e avevano ragione. Hermione era diventata bellissima…e lui non ci aveva ancora provato. Ultimamente i suoi sentimenti erano un po’ confusi. Ron infatti, si sentiva tremendamente attratto da Hermione già da un po’ di anni, ma ultimamente, precisamente dalla fine dell’anno scorso, un altro pensiero si era insinuato nella sua mente...qualcosa di più eccitante di Hermione...qualcosa di più provocante...qualcosa di estremamente proibito… qualcosa, o meglio, qualcuno che non aveva mai considerato prima della fine della guerra. Qualcuno con gli occhi biondi che in quel momento passò e lanciò uno sguardo furtivo verso il suo amico Harry.
“Amico”…Ron non sapeva più cosa provasse per Harry. La scorsa estate avevano sconfitto Voldemort e da allora Harry era cambiato. Era tornato a stare con Ginny, ma più di una volta Ron si ritrovò a pensare che Harry avesse un’altra relazione. Una relazione segreta. All’inizio aveva zittito quelle sue voci, ripetendosi che il suo migliore amico non avrebbe mai tradito sua sorella. Ma man mano che passava l’estate il rosso aveva raccolto sempre più indizi che riconducevano sempre e solo al suo primo pensiero: Harry tradiva sua sorella…e quel che per Ron era peggio è che la tradiva con l’oggetto dei suoi desideri..di questo ormai ne era certo.

Il discorso di inizio anno non fu certo alleviato dalla novità che non era Silente a pronunciarlo, per la prima volta da anni. Anzi, la McGranitt lo rese ancora più pesante, se possibile.
Quello che sconcertò mezza tavolata di Grifondoro fu il fatto che Hermione Granger non prestava la minima attenzione alle parole della preside. Anzi! Era intenta in una seducente ed infuocata gara di occhiatine con un bel Corvonero del settimo anno.
Il banchetto fu ottimo come al solito. Almeno, pensò Ron, gli elfi domestici non erano cambiati. Loro no…ma tutti gli altri si…
In tutti loro infatti, si era risvegliata una parte che mandava a mille gli ormoni. Una parte che prima, forse perché erano troppo impegnati a pensare alla guerra e alla paura di morire, non si era mai manifestata. In tutti loro era in circolo una piena tempesta adolescenziale.
Ron sorrise tra se. Si preannunciava un anno eccitante. Quest’anno infatti non aveva intenzione di sprecare neanche una curva di tutto quel ben di Dio che c’era ad Hogwarts, soprattutto dal quarto anno in su…e a dir la verità anche qualcuna del terzo anno.
Un tavolo più in là un ragazzo chiamato Zabini era della stessa opinione di Ron. Ora che la guerra era finita ed i mangiamorte, alias i genitori di metà serpeverde, erano morti o ad Azkaban, si poteva sperare in un anno di pazze ed eccitanti avventure…Senza farsi tanti problemi sulla famiglia di chi si portava a letto o di quelli con cui usciva.
Blaise si guardò in giro...e subito i suoi occhi si soffermarono sulla sua prima preda: Ginny Weasley...la focosa Ginny Weasley…che sarebbe stata sua entro pochi gior…

-Molla l’osso...la Weasley me la faccio prima io..- disse il biondo seduto lì affianco.

-Eddai Draco…non mi starai dicendo che ti piace la stracciona?-

-Mpf...non mi piace…è che Harry mi ha detto che a letto è moooolto brava…e poi i miei non lo verranno mai a sapere visto che sono rinchiusi ad Azkaban..-

-Harry ti ha detto? E da quando parli con san Potter? –

-E da quand’è che ti farai gli affari tuoi?-

Blaise ghignò e si rimise a fissare la Weasley. Era proprio un bel bocconcino...che non si sarebbe fatto scappare.


Hogwarts. Ore 10:00

Il primo giorno di lezioni si preannunciò eccitante per mezza Hogwarts. Infatti, apparte i piccoletti dei primi anni, tutti gli altri erano impegnati in una fitta rete di bigliettini ed appuntamenti nei corridoi e nelle classi.
I professori erano sbalorditi dall’insolita mole di studenti che sembrava prendere appunti.
Sembrava infatti…In verità erano tutti impegnati ad appuntarsi nell’agenda i vari appuntamenti o a scrivere inviti nei bigliettini.
In tutta Hogwarts sembrava essere scoppiata una nuova moda. E nessuno sembrava dissociarsi, nemmeno luna Lovergood che si era già accordata con Neville per un certo ripasso nello sgabuzzino del quarto piano.
Harry, Ron e Hermione si avviavano verso l’aula di storia della magia che purtroppo dopo le riforme del dopoguerra, avrebbero dovuto frequentare comunque, dato che il ministro la chiamava “cultura generale obbligatoria”.
Le tasche di Hermione erano piene di quelli che sembravano almeno un centinaio di bigliettini.
Ron invece ne aveva contati una cinquantina.
Harry non li aveva contati. Non gli interessava.
Finalmente, dopo tutti gli slalom tra i gruppetti del corridoio, arrivarono a destinazione.
La campanella era suonata da cinque minuti ma nessuno sembrava essersene accorto.
Infatti quando entrarono l’aula era semivuota. Ruf dal canto suo teneva il libro davanti alla faccia e spiegava animatamente qualcosa sulla rivolta del ’47.
Hermione si sedette tra Ron e Harry, ma al posto di prendere appunti come al solito si dedicò alla selezione dei bigliettini. Ron decise di imitarla ed insieme si misero a scegliere i candidati migliori.
Harry prese i suoi bigliettini e aveva la piena intenzione di buttarli nel cestino, quando con la coda dell’occhio vide Draco entrare abbracciato con una ragazza di serpeverde. La sua mano si bloccò di botto. Si rimise al proprio posto e cominciò ad aprire i vari bigliettini.
Ad occhio dovrebbero essere stati una settantina. Harry si mise a pensare...a quello che provava per Malfoy. Lui ci aveva creduto…aveva creduto di essere amato da Draco…credeva che anche lui volesse stare con Harry…ma a giudicare dai suoi recenti comportamenti Harry non gli interessava più. Probabilmente una volta resosi conto di quante bellezze c’erano ad Hogwarts aveva deciso di scaricarlo per fare la bella vita.
Bene.
Bene..
…se Malfoy voleva giocare…Harry l’avrebbe accontentato.
Ordinò i bigliettini, attento a non perderne neanche uno…avrebbe partecipato a tutti gli appuntamenti richiesti…tutti…senza tralasciarne uno...e lo avrebbe fatto nel modo più vistoso possibile…

§FINE SECONDO CAPITOLO§






Ed un altro capitolo è finito...spero che cominci a rendere l’idea della storia che scriverò… Ho in mente un bellissimo finale...ma anche mooolti fatti del tutto imprevedibili…grazie se avete letto fino a qui!!!

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Capitolo 3
*** ADDIO VECCHIA HOGWARTS! ***


Eccoci tutti al terzo capitolo

Eccoci tutti al terzo capitolo!!!!! Mi sto stupendo di me stessa…insomma…già al terzo!!!

Anche se credo che questa ff non la stia leggendo quasi nessuno… ç.ç!!

Cmq…ormai Hogwarts è ricominciata e ai nostri eroi spetta un anno pieno di inciucci e tradimenti. Alla fine…arriveranno tutti ad una conclusione, ma per ora: GIRINO LE COPPIE!!!

Siamo solo all’inizio. Bene...vi lascio al terzo capitolo…anche se prima farò un piccolo appunto per capire dove ci eravamo lasciati.

 

 

ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!: Alla fine del capitolo ci sono delle cose a cui cortesemente vorrei rispondeste dopo aver letto. Tutto ciò è al fine di come continuare gli eventi di questa FF. Grazie per la vostra attenzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEL CAPITOLO PRECEDENTE….

 

[…]

 

Hermione si sedette tra Ron e Harry, ma al posto di prendere appunti come al solito si dedicò alla selezione dei bigliettini. Ron decise di imitarla ed insieme si misero a scegliere i candidati migliori.

Harry prese i suoi bigliettini e aveva la piena intenzione di buttarli nel cestino, quando con la coda dell’occhio vide Draco entrare abbracciato con una ragazza di serpeverde. La sua mano si bloccò di botto. Si rimise al proprio posto e cominciò ad aprire i vari bigliettini.

Ad occhio dovrebbero essere stati una settantina. Harry si mise a pensare...a quello che provava per Malfoy. Lui ci aveva creduto…aveva creduto di essere amato da Draco…credeva che anche lui volesse stare con Harry…ma a giudicare dai suoi recenti comportamenti Harry non gli interessava più. Probabilmente una volta resosi conto di quante bellezze c’erano ad Hogwarts aveva deciso di scaricarlo per fare la bella vita.

Bene.

Bene..

…se Malfoy voleva giocare…Harry l’avrebbe accontentato.

Ordinò i bigliettini, attento a non perderne neanche uno…avrebbe partecipato a tutti gli appuntamenti richiesti…tutti…senza tralasciarne uno...e lo avrebbe fatto nel modo più vistoso possibile…

 

 […]

 

 

 

 

 

 

 

Tana: 01.00 di notte.

 

Percy Weasley stava sognando. Anzi. Per essere più precisi, dal suo punto di vista, stava facendo un incubo. Da qualche giorno ormai, Morfeo stava prendendo la brutta abitudine di trasformare in sogno la sua peggior paura.

 

 

Hogwarts. Dalla finestra aperta della camera si poteva vedere il tramonto ormai giunto al termine.

La fresca aria entrava dalla piccola fessura della finestra, accostata al cardine, ma non chiusa.

Ad un certo punto qualcuno bussò. Una figura dai crespi capelli mori si alzò di colpo dal letto, mettendosi a sedere.

-Si?-

-Sono io- sussurrò una voce.

-Entra muoviti!-

Un ragazzo di Corvonero entrò di soppiatto, togliendosi il mantello dell’invisibilità.

-Utile  questo coso…non mi dici proprio di chi è ?-

-No. Per fortuna sei riuscito ad entrare senza problemi. Cominciavo a preoccuparmi…credevo di averti dato l’incantesimo sbagliato.-

-Non preoccuparti. L’incantesimo era giusto. Ci ho messo solo un po’ a confondere le scale del dormitorio.-

-Spero almeno che ne sia valsa la pena…- disse la moretta un tono noncurante ma con una nota maliziosa nella voce.

-Oh, si. Credo proprio che ne sia valsa la pena.-

Detto questo il ragazzo cinse Hermione alla vita e cominciò a baciarla appassionatamente.

Hermione gli mise le mani sui glutei, poi con la destra prese la bacchetta dai jeans del ragazzo e la puntò verso la serratura. Un sonoro clang annunciò che si era appena chiusa. Il ragazzo fece sdraiare la ragazza sul letto, mentre dalla sua bocca uscivano le ultime parole sensate che avrebbe detto di lì a ore…

-Così ora non ci disturberà più nessuno…-

Gemiti appassionati si levarono dal letto a baldacchino, mentre i vestiti della divisa volavano sul pavimento.

 

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!-

Percy si svegliò con il sudore alla fronte. Erano ormai 5 notti che sognava la sua fidanzata mentre lo tradiva.

Fred e George entrarono nella stanza.

-Che c’è fratellone, hai sognato ancora che non approvavano la tua relazione sulle ruote delle carrozze magiche?-

-Secondo me era inseguito dagli orsetti giganti…-

-Già Perce...forse dovresti smetterla di indossare il pigiama con gli orsetti…sai…per la tua mente potrebbe essere troppo traumatico…-

-LA VOLETE SMETTERE??? SEMPRE Lì A METTERE BOCCA E UMIGLIARE GLI ALTRI!! SEMPRE Lì A FAR BATTUTINE DEL CAVOLO QUANDO MAGARI LA GENTE STA MALE!!! QUAND’è CHE CRESCERETE??? QUAND’è CHE CAPIRETE CHE CI SONO MOMENTI PER SCHERZARE E MOMENTI IN CUI ESSERE SERI????E ORA FUORI!!!!!!!-

 

Percy prese i gemelli per il pigiama e li sbattè fuori dalla porta della sua camera. I gemelli si guardarono allibiti. Percy non si era mai arrabbiato così. Non aveva mai fatto paura a nessuno, sebbene lanciasse molte minacce. Mai nessuno lo aveva visto trasformarsi in una furia.

Qualcosa di importante affliggeva Percy…e forse non era tanto saggio scherzarci su.

 

Intanto Percy percorreva a gran falcate il perimetro della sua stanza con le mani tra i capelli.

 

Sempre a rompere le scatole!!! Non hanno mai di meglio da fare che affliggere gli altri. Forse era stato un po’ troppo duro. Ma ci avrebbe pensato dopo. Ora doveva pensare a come parlare con Hermione. E’ vero che lei glielo aveva promesso, ma Percy aveva bisogno di un’ulteriore conferma del fatto che Hermione non lo stesse tradendo.

 

La porta della camera si aprì di nuovo e la signora Weasley apparve in vestaglia e pantofole.

-Tesoro. Cos’ è successo? Ti ho sentito urlare.-

-Nulla mamma. Erano solo Fred e George.-

-Quei due! Ora vado io a metterli a letto!! Ma tu torna a dormire tesoro. E’ l’una e mezza di notte e domani devi andare a lavoro.-

-Si mamma…hai ragione.-

Percy si ridiscese sul letto mentre la signora Weasley chiudeva la porta.

Aveva deciso. L’indomani, appena terminato a lavoro, sarebbe andato ad Hogwarts ed avrebbe bussato alla finestra di Hermione.

 

 

 

 

Hogwarts: 01:06

 

Harry si guardò intorno appena uscito dal ritratto e constatò che Hermione aveva ragione. Non gli sarebbe servito a niente mettersi il mantello dell’invisibilità. Tanto i corridoi erano talmente pieni di studenti scorazzanti o di coppiette appartate che sarebbe stato scoperto. Era incredibile la quantità di studenti che se ne infischiava delle regole.

Gli insegnanti dal canto loro non potevano accorgersi di nulla, in quanto la nuova lega L.I.M.O.N.A.R.E. ( Libertini Impegnati con Massima Ostinazione in Naturali Richieste Effusive) ovvero il comitato studentesco che assicurava agli studenti la massima libertà nell’agire indisturbati per Hogwarts, stregava ogni sera le porte degli alloggi degli insegnanti con il muffliato, in modo che non sentissero i rumori provenienti dai corridoi. Inoltre molto spesso riuscivano anche a mettere un po’ di pozione soporifera nel cibo.

L’unico intralcio era Mrs. Purr, che se ne andava in giro a soffiare e miagolare. Ed una volta scoperto che Gazza non accorreva si appostava nei corridoi per saltare addosso agli studenti di passaggio. Per fortuna il problema era stato risolto dal LIMONARE, che aveva incaricato Pix, membro onorario dell’associazione, di occuparsi del problema.

Proprio in quel momento un’irritata Mrs. Purr correva verso il giardino, seguita da Pix che la rincorreva con una cerbottana di caccabombe.

Harry finalmente arrivò a destinazione. Quarto angolo del sesto piano del quinto corridoio a sinistra della scala adiacente alla principale del primo piano. Ad un certo punto arrivarono Dean e Lavanda praticamente incollati per la bocca e si sistemarono nell’angolo vicino a Harry.

Loro però non sembravano aver notato l’intruso, che dal canto suo era rimasto a bocca aperta dalla “passione” con cui i due compagni si esploravano lo stomaco con le lingue. Dopo essersi ripreso Harry tossicchiò un po’ per cercare di farsi notare. Cosa che rimediò scarsi risultati.

-Em…em!! Ehi!!! Dico a voi!!!-

-……

-EH MA INSOMMA VI POTRESTE STACCARE PER TRE SECONDI????!!!!!?!?!?!?!?!?!?!

-Harry?- Inspirò Dean che sembrava un malato d’asma –Cosa c’è?-

-Oh, Dean- disse Lavanda in tono malizioso –non mi avevi detto che avremmo fatto una cosa a tre!-

-Ma io non mi ero messo d’accordo per nessuna cosa a tre tesoro…ma se vuoi la pross-

-Non per disturbarvi…ma questo era il mio angolo…-

-No! Questo è il nostro!! Prova a guardare nel prossimo!-

 

Harry voltò l’angolo e vide Jessica, una ragazzina di tassorosso, che lo stava aspettando. Affianco a lei c’era Colin, con la sua macchina fotografica.

Harry sorrise e si avviò verso l’angolo in cui c’era attaccato un post-it rosa con scritto: Harry Potter, Jessica Feedman. Dalle ore 01.10 alle ore 02.30.

 

-Sei arrivato finalmente- Jessica gli sorrise.

-Si eccomi…ciao Colin, sei venuto. Grazie!-

-Di nulla Harry-

-Harry…perché c’è anche lui? -

-Oh, Jessica. Lui è qui per scattare qualche foto. Ti dispiace?-

Lei lo guardò maliziosa –Oh…no! Anzi…-

Il cuore di Harry fece un balzo soddisfatto. Quelle foto gli servivano per il suo piano. Infatti ad ogni incontro si portava dietro Colin che fotografava le ragazze con cui stava.  Alla fine avrebbe usato quelle foto per il suo piano che riguardava un biondino… un certo biondino di nome Draco.

 

 

 

 

 Hogwarts: 02:16

 

Draco si stava avviando verso la sala comune dei Grifondoro. Aveva un appuntamento con una certa Milly del quinto anno. Era carina, ma non gli interessava. L’unico motivo che l’aveva portato ad uscirci assieme era che Milly passava la maggior parte del tempo con Ginny. E Ginny si fermava spesso a parlare con il trio, dove c’era anche Harry. Il suo Harry.

Fin dal primo giorno di scuola il moretto sembrava essersi dimenticato di Draco e di tutto quello che avevano passato quell’estate. Così Draco, per attirare l’attenzione, andava in giro per Hogwarts accompagnato da belle ragazze e appena incrociava Harry si metteva a sbaciucchiarle per bene.

Questo, secondo Blaise, avrebbe dovuto far ingelosire Harry. Anche se Draco non ne era molto convinto dato che il moro sembrava evitarlo con cura. Certe volte Draco si chiedeva se lo evitasse o se non gli importasse più niente. Eppure gli sembrava impossibile che Harry avesse già dimenticato Draco e la loro relazione per qualche ragazzetta insulsa di Hogwarts. Infondo lui era o non era il sexsimbol di Hogwarts? Il ragazzo più bello e richiesto della suola? 

Finalmente arrivò alla torre dove Milly lo attendeva appoggiata sul muro vicino alla Signora Grassa.

-Oh, ciao Draco!- le sue guance diventarono leggermente rosa.

Draco sorrise tra se, infondo non sarebbe stato male ingannare l’attesa con qualche ragazzina- Ciao Milly. Allora, andiamo?-

E così si avviarono a braccetto verso il quarto angolo del sesto piano, del quinto corridoio a sinistra della scala adiacente alla principale, del primo piano.

Dove avevano prenotato per la 02.30.

 

 

Hogwarts: 02:23.

 

Ginny Weasley aveva appena finito di giocare a strip-poker sul tavolo dei Serpeverde in sala grande. Decise di non andare subito a dormire. Era stata una partita molto combattuta (era rimasta in mutande) e decise di uscire a prendere un po’ d’aria. Uscì mentre si stava riallacciando i bottoni della camicetta quando qualcuno la bloccò e le prese la bacchetta.

-Eh, no. Mi piacevi di più prima.-

Ginny cercò di girarsi per vedere chi era, ma non ci riuscì.

-Chi sei?-

-Ah! Dovrai scoprirlo-

La figura misteriosa prese Ginny  e la trascinò di peso, anche se dolcemente, verso l’erba, dove la distese supina. Poi l’ombra si adagiò al suo fianco.

Ginny moriva dalla voglia di scoprire chi era quel ragazzo, ma era completamente buio. Una scura notte senza luna. Sentì una mano tiepida accarezzargli la pelle intorno all’ombelico, poi pian piano salire fino al suo reggiseno di pizzo. Poi l’ombra pose un bacio sulle sue labbra. Poi un altro ancora, ed ancora. Ginny non esitò, si concesse in ogni cosa al suo amante segreto. Non aveva paura, quelle mani tiepide e lisce che le accarezzavano leggere la pelle, tradendo comunque il tremendo desiderio dell’altro, quelle labbra morbide, che la ricoprivano di baci elettrizzanti dappertutto.

Presto i vestiti volarono sul prato e loro rimasero assorti nei loro piaceri per più di un’ora. Poi accadde che Ginny vide una cosa. In un tremulo fiotto di luce, dato da una finestra che si illuminò per poco, riuscì a vedere gli occhi del suo amante, che erano di un intenso azzurro. Poi fu invasa dall’estasi totale e la sua testa si svuotò di ogni pensiero. Il ragazzo senza volto si accasciò di fianco a lei. Dopo alcuni minuti si alzò e si vestì.

-Aspetta!!- fece Ginny in tono spaventato. Non voleva perderlo. Voleva rivederlo. Voleva sapere chi era.

-Cosa?-

-Chi sei?-

-Te l’ho detto. Lo scoprirai.-

-Non andare!! Voglio rivederti.-

-Mi rivedrai-

La voce del ragazzo suonava dolce e gentile.

-Ti rivedrò?-

-Mi rivedrai-

E mentre un lieve rumore di passi attutiti dall’erba si allontanavano, Ginny prese a tastare il prato in cerca dei vestiti. Era contenta. Più contenta che mai, qualcosa le diceva che il ragazzo senza volto avrebbe mantenuto la sua promessa.

 

 

Hogwarts: 02:29.

 

Colin se n’era andato da un pezzo. Aveva raggruppato materiale sufficiente nei primi 10 minuti. Poi aveva lasciato Harry e Jessica alla loro intimità.

Harry si staccò dalla ragazza che non sembrava essere disposta a fare altrettanto.

-Em, Jessica. Mi dispiace ma sono le due e mezza. Ora arriverà qualcun altro.-

Jessica lo guardò con aria delusa. Poi capì che non aveva speranza di continuare e si sistemò i capelli ed i vestiti. Harry si stava rimettendo la camicia quando notò che nella foga un post-it gli si era appiccicato sulla spalla. Fece per rimetterlo nel muro quando l’occhio cadde sulle scritte nere:

 

DRACO MALFOY & MILLY PIWERS Dalle 02.30 alle 04.00.

 

Harry guardò l’orologio. Erano le 02.30.

 

 

ALLLLLLLLLLLLLLLORA!!!!!! Eccoci alla fine del terzo capitolo. Il prossimo sarà un’esplosione di eventi. Percy andrà da Hermione per parlarle e scoprirà se i suoi sogni sono veri o no. Harry incontrerà Draco e ci sarà il primo vero faccia a faccia dopo le vacanze estive.

Ginny vivrà nella speranza di scoprire chi è il suo amante senza volto. Vedremo Ron come non l’abbiamo mai visto. Entreranno in gioco altri personaggi che fin’ora sono stati trascurati. Forse vedremo in azione anche qualche professore.

 

ATTENZIONE:

 

Prego, chiunque abbia il tempo e la voglia di lasciare una risposta nella recensione, di rispondere a queste domande:

 

-Quali coppie di prof vorreste vedere?

-Vorreste che approfondissi di più le scene hot? Insomma…volete che descriva anche le scene intime dei vari personaggi o preferite che le accenni come fatto fino ad adesso?

 

Se mi sembreranno buoni, prenderò in considerazione i vostri commenti e le vostre idee, in modo da arricchire questa ff.

 

GRAZIE ED ARRIVEDERCI!!!!!!!!!!!

 

E GRAZIE A CHI HA RECENSITO NEI CAPITOLI PRECEDENTI!!!!

 

 

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Capitolo 4
*** A te non importa!!! ***


RINGRAZIO enormemente chi ha recensito fin’ora

RINGRAZIO enormemente chi ha recensito fin’ora!!! Siete fantastici!!! Ringrazio anche chi legge questa ff

Ho deciso che per ora manderò una situazione alla volta. Così i capitoli saranno pi corti, ma magari li posterò più in fretta.

Ecco a voi il primo faccia a faccia di Harry/Draco dopo le vacanze.

 

 

NEGLI EPISODI PRECEDENTI……

 

[…]

 

Harry si stava rimettendo la camicia quando notò che nella foga un post-it gli si era appiccicato sulla spalla. Fece per rimetterlo sul muro quando l’occhio cadde sulle scritte nere:

 

DRACO MALFOY & MILLY PIWERS Dalle 02.30 alle 04.00.

 

Harry guardò l’orologio. Erano le 02.30.

 

[…]

 

 

 

 

A TE NON IMPORTA….

 

 

Le 02.30. Harry fece in tempo ad alzare lo sguardo che vide i suoi peggiori timori realizzati. Draco Malfoy era davanti a lui.

 

Le 02.30. Finalmente aveva raggiunto l’angolo in cui si sarebbe appartato con Milly.

E fra poco sarebbe stato tutto finito.

Guardò verso l’angolo ma vide che era ancora occupato.

Non aveva voglia di perdere tempo.

Prima questo stupido appuntamento sarebbe finito, meglio sarebbe stato per lui.

Draco fece per sfoderare una delle sue irritanti affermazioni quando si rese conto di chi erano i ritardatari.

 

Prima d’ora non si erano più ritrovati faccia a faccia.

Prima d’ora non aveva mai pensato a cosa gli avrebbe detto se fosse successo.

 

Harry abbassò lo sguardo e prese a camminare a gran carriera.

 

Draco rimase spiazzato. Appena prima aveva pensato che il moro volesse colpirlo. Ma poi era svanito dalla sua visuale.

-Mi dispiace, ma devo andare. Facciamo un’altra volta, eh?-

-Ehi!-

Ma Draco non prestò attenzione alle proteste di Milly. Si mise a rincorrere Harry.

 

Harry vagava per i corridoi senza una meta.

Non aveva avuto il coraggio di gridargli addosso tutta la sua frustrazione, tutta la sua delusione, tutto il suo dolore.

Se n’era andato.

E probabilmente Draco non si era accorto di nulla, ed ora lui vagava solitario come un’anima in pena mentre la persona che desiderava di più al mondo si stava facendo…

 

Sciaf

 

Qualcosa lo colpì violentemente sulla guancia. Uno schiaffo per la precisione.

Quando si girò vide una chioma bionda e due occhi azzurro ghiaccio guardarlo intensamente, come a scrutare le sue emozioni.

Ma Harry rimase impassibile.

E Draco se ne accorse, tanto che la sua voce sfociò in una rabbia disumana.

-COME FAI A RIMARTENE COSì? ALLORA PER TE NON SIGNIFICA NULLA TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO QUESTA ESTATE? IO CREDEVO CHE TU MI AMASSI!!!-

Harry sentì la collera montare in lui.

-SAREI IO QUELLO A CUI NON IMPORTA? PROPRIO TU VIENI QUI A RINFACCIARMI CHE NON M’IMPORTA, QUANDO OGNI VOLTA CHE TI VEDO SEI A SPASSO CON QUALCHE RAGAZZA?-

-Lo facevo perché tu non mi badavi!!!-

-TU non mi badavi!!-

-IO?-

-SI!-

-TU!!-

-NO!!-

I due si guardarono in cagnesco.

Poi, piano piano, i loro sguardi si addolcirono e finalmente capirono entrambi  in quale stupido equivoco erano caduti.

Draco si avvicinò ad Harry e gli scostò una ciocca di capelli ribelli dal viso.

-Mi dispiace.-

-Dispiace anche a me-

Non ci fu bisogno di aggiungere altra parola…sappiate solo che i due diedero sfogo a tutta l’attesa che li aveva separati.

 

 

 

Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! E’ cortissimo…lo so!!!! Ma ne arriverà prestissimissimo un altro!!!!! Lo giuro!!! Penso oggi stesso o domani!!! RECENSITE!!!! VI PREEEEEGOOOOOO!!!!!!!!

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Capitolo 5
*** Prima d'ora... ***


Prima d’ora

 

Prima d’ora.

 

Mise via la cartella con la relazione sui funghi illegali il più presto possibile. Per la prima volta Percy aveva qualcosa di più importante del lavoro e della sua carriera a cui pensare.

Hermione. Era lei la cosa più importante.

Se glielo avessero detto qualche mese prima avrebbe provveduto a far internare al S.Mungo reparto “andati fuori di testa” chiunque avesse pronunciato quelle congetture. Ma ora si rendeva conto che qualcosa in lui era cambiato.

Del resto, se quella mattina di fine giugno non avesse incontrato per caso Hermione a Diagon Alley non sarebbe neanche tornato alla Tana. Qualcosa di quella ragazza aveva acceso in lui una scintilla. Aveva fatto riemergere in lui emozioni dimenticate.

Ed ora quei sogni non gli davano tregua.

Non che non si fidasse di Hermione.

Lui l’amava.

Ok...lui l’amava…ma lei?

Una voce prepotente disse un fiero si!

Ma subito dopo un grillo nefasto fece la sua inappropriata affermazione.

Si?

In effetti quei sogni avevano portato Percy a riflettere.

Quei sogni avevano indotto Percy a passare nottate sveglio per passare in rassegna tutti i momenti, i gesti, le situazioni in cui era stato con Hermione.

Pensò al modo in cui la ragazza si concedeva a lui.

Forse era una sua impressione, ma dietro ogni bacio, ogni carezza, ogni effusione nella loro intimità c’era un trattenersi da parte di Hermione.

Non come se fosse impaurita. Ma come se non volesse concedere tutta se stessa.

Come se volesse mantenere una piccola parte per qualcos’altro.

Per qualcun altro.

Percy cacciò via quei pensieri scuotendo prepotentemente la testa. Non doveva pensare a queste cose. Hermione gli aveva promesso di aspettarlo. E lui le credeva. Hermione non gli aveva mai mentito….prima d’ora.

 

 

 

Prima d’ora Hermione non aveva mai mentito, non per cose così importanti almeno.

Prima d’ora Hermione era sempre stata brava, buona e diligente.

Prima d’ora.

Ma ora…ora, non prima, ora non era più così.

Lei era cambiata, dentro.

Ed era venuto il momento di cambiare anche fuori.

Di cambiare i suoi comportamenti, le sue parole.

Distesa sul suo letto a baldacchino pensava a quello che sarebbe successo di lì a pochi minuti. Aveva un appuntamento con un ragazzo di Tassorosso molto carino, con cui aveva scambiato un paio di intriganti occhiatine il primo giorno di scuola.

Forse un po’ si sentiva in colpa…un pochettino…poco poco…Ok…si sentiva maledettamente in colpa. Ma non perché stava tradendo Percy. Perché lo stava prendendo in giro.

Avrebbe dovuto mollarlo al binario 9 e ¾, ma non ci era riuscita, anzi, aveva persino promesso che non l’avrebbe tradito, che l’avrebbe aspettato. Hermione avrebbe tanto voluto confessare a Percy ciò che provava veramente. Ok, forse all’inizio era stata con lui perché le piaceva. Le sembrava una novità. Era tutta un’eccitazione sapere che un ragazzo ti ama alla follia. Ma, più avanti, si era resa conto che le carezze che desiderava venivano dal corpo sbagliato, che le parole sussurrate dolcemente al suo orecchio non avevano la voce che tanto sognava, che i capelli rossi che tanto bramava non erano i suoi….

Un bussare affrettato alla porta del dormitorio la ridestò.

Al diavolo le promesse…per una volta voleva vivere il presente…lasciarsi trasportare da un attimo di pazzia….

 

 

Percy si era appena smaterializzato ad Hogsmeade con la sua scopa. La inforcò e volò verso Hogwarts. Non gli ci volle molto per individuare la sua vecchia torre dei Grifondoro.

Ci mise qualche minuto a trovare la finestra dei dormitori femminili del settimo anno. Ma alla fine riuscì nell’intento. Vide che la finestra era accostata, così fece per spalancarla ed entrare quando vide dall’altra parte del vetro una figura che conosceva fin troppo bene…

 

Hermione si tirò su a sedere sul letto a baldacchino…doveva aprire la porta…

-Arrivo..-

Fece per andare, ma qualcosa attirò la sua attenzione. Fuori dalla finestra c’era un volto che conosceva fin troppo bene, dato che ci aveva passato un’estate incollata….

Corse verso la finestra con il cuore che batteva a mille e il panico nella mente…spalancò di botto la finestra, ma un altro toc toc la fece voltare per un attimo verso la porta…

-Arrivo!!-

Tornò a guardare fuori, ma non vide niente.

 

Calmati Hermione. Era solo un’illusione della tua mente che ti sta ricordando che dovresti sentirti in colpa.

 

Hermione chiuse la finestra che le impedì di sentire l’urlo che si era appena levato un po’ di metri più sotto.

Andò alla porta ed aprì.

Un ragazzo di Corvonero entrò di soppiatto, togliendosi il mantello dell’invisibilità.

-Utile  questo coso…non mi dici proprio di chi è ?-

-No. Per fortuna sei riuscito ad entrare senza problemi. Cominciavo a preoccuparmi…credevo di averti dato l’incantesimo sbagliato.-

-Non preoccuparti. L’incantesimo era giusto. Ci ho messo solo un po’ a confondere le scale del dormitorio.-

-Spero almeno che ne sia valsa la pena…- disse la moretta un tono noncurante ma con una nota maliziosa nella voce.

-Oh, si. Credo proprio che ne sia valsa la pena.-

Detto questo il ragazzo cinse Hermione alla vita e cominciò a baciarla appassionatamente.

Hermione gli mise le mani sui glutei, poi con la destra prese la bacchetta dai jeans del ragazzo e la puntò verso la serratura. Un sonoro clang annunciò che si era appena chiusa. Il ragazzo fece sdraiare la ragazza sul letto, mentre dalla sua bocca uscivano le ultime parole sensate che avrebbe detto di lì a ore…

-Così ora non ci disturberà più nessuno…-

Gemiti appassionati si levarono dal letto a baldacchino, mentre i vestiti della divisa volavano sul pavimento.

 

Percy guardò il volto incredulo di Hermione avvicinarsi alla finestra, molto frettolosamente in effetti, forse troppo frettolosamente, decisamente

Percy non si rese conto di ciò che stava per succedere finchè la finestra gli arrivò dritta in faccia, spaccandogli come minimo il naso.

Come riflesso a quell’enorme dolore portò le mani sul volto, senza rendersi conto che così facendo perdeva la sua precaria stabilità sulla scopa.

Cadde.

Urlò.

E continuò a cadere.

Finchè un freddo e duro impatto gli spappolò le ossa e lo compresse a terra.

Svenne.

E non vide più nulla.

 

 

Jeremy, il stupendo ragazzo di Tassorosso, se n’era appena andato. Hermione rimase ancora un po’ distesa sul letto. Aveva appena passato tre ore di immenso godimento. Niente a che vedere con l’intimità con Percy. Questo era solo sesso. Puro sesso. Immenso piacere. Qui non contavano tanto i sentimenti. Almeno…i sentimenti verso l’altro patner….perchè Hermione di sentimenti ne aveva provati tanti….Ogni singola carezza, ogni singola spinta, ogni singolo brivido, aveva mandato l’immaginazione di Hermione e i suoi pensieri verso il ragazzo che desiderava veramente…come se fosse stato lui a prenderla in quel momento.

-E’ ora di alzarsi..- sospirò come per convincere se stessa.

Guardò l’orologio. Le sette. Era ora di scendere a cena.

Si rivestì e scese in sala comune. Stava per attraversare il buco del ritratto quando una chioma rosso fuoco le coprì la visuale.

-Ginny!! Sai che…-

-Hermione!!! Devi venire subito in infermeria!! Subito!! Mio fratello è ferito e non fa che ripetere il tuo nome!!-

Ron. O mio Dio.

Hermione cominciò a correre come mai in vita sua. Arrivata in infermeria scostò le tendine del letto dove giaceva il suo R….

 

-Percy?-

 

Percy era steso nel lettino davanti a lei, privo di sensi e coperto di sangue.

Madama Chips arrivò dal suo studio con un vassoio di bende, pozioni ed altro.

-Cosa ci fa qui signorina Granger? Ho detto che finchè non l’ho curato dovete stare fuori!-

-Hermione- Percy mugugnò nel sonno.

-Ora vada fuori per favore. La chiamerò io quando ho finito.-

Hermione venne trascinata fuori da Ginny, che aveva finalmente raggiunto Hermione.

Nelle panche fuori dell’infermeria attendevano Harry e Ron con i gemelli, giunti appena avevano saputo dell’incidente.

Appena lo sguardo di Hermione si posò su Ron cominciò a piangere. Aveva preso un grandissimo spavento. Credeva che il suo migliore amico fosse morto appena aveva visto il sangue e quei capelli rossi. Ma poi aveva visto che era Percy.

Percy. Allora non era stata la sua immaginazione. Era veramente lui quello che la guardava dalla finestra. Due braccia la circondarono in un abbraccio. Ed Hermione si sentì confortata come mai prima d’ora. Cominciò a piangere per liberare tutta la frustrazione che teneva nel cuore. Quando si staccò si accorse che era Ron. Il suo cuore cominciò a battere più forte.

-Ora potete entrare, ma uno alla volta.- Madama Chips fece capolino dall’infermeria.

-Vai tu Herm. Voleva te, non faceva altro che ripetere il tuo nome. Poi quando arrivano mamma e papà andiamo noi.- Ginny guardò i fratelli, che annuirono.

Hermione si diresse verso il lettino di Percy. Lo guardò. Era sveglio.

 

 

Percy si svegliò dolorante. Mise a fuoco la Chips, che lo guardava torva.

-Abbiamo fatto un bel volo, eh? Ma cosa le è saltato in mente?? Dico io…In tutti i miei anni lei è stato l’unico, dico, l’unico studente a non essere mai venuto in infermeria per farsi curare…e ora ha deciso di venire proprio ad Hogwarts a farsi ammazzare???-

Percy non fece ora a ribattere che la Chips gli ficcò un cucchiaio di pozione rinvigorente in bocca.

Percy lo ingoiò mentre Madama Chips spariva ad avvisare gli altri. Dopo qualche minuto sentì dei passi avvicinarsi al lettino. Dei passi che non erano certamente di madama Chips. Erano meno frettolosi, più incerti e più leggeri. Ad un certo punto si fermarono e dalle tende apparve una chioma cespugliosa di capelli marroni. Due occhi incontrarono i suoi. Percy notò come gli occhi di Hermione fossero gonfi ed arrossati, segno che aveva appena smesso di piangere.

Le sorrise.

O almeno…ci provò. Il risultato fu una qualche smorfia, ma Hermione colse lo stesso il messaggio. Anche lei fece un accenno di sorriso.

-Siediti, dai.-

Hermione si sedette vicino a lui, ma senza guardarlo negli occhi.

-Come va?-

-Beh, considerando la situazione attuale potrebbe andare meglio. Ma mi sento molto migliorato ora che ti ho qui vicina a me.-

-Percy…ma com’è che ti sei fatto male? Cosa ci facevi qui?-

-Da dove cominciare…vedi,..- Percy le raccontò dei sogni, delle sue paure, della sua decisione di venire a trovarla, di quello che provava e di quanto aveva paura di perderla.

-…ecco perché ora mi ritrovo qui. Lo so. Sono stato uno stupido. Avrei dovuto avere fiducia in te. Non so cosa mi è preso, veramente. Credevo di impazzire. Non posso sopportare di perderti. Tu mi hai riportato alla vita. Mi hai fatto provare cose che mai avevo provato…tu sei…-

-BASTA!-

Percy la guardò allibito.

-Io non…- Hermione fece un gran respiro – io non ti amo- queste quattro parole prosciugarono tutta la forza interiore di Hermione che per la prima volta dal giorno alla stazione riuscì a guardare Percy negli occhi e a mantenere lo sguardo.

Questa volta però, fu lui a distogliere lo sguardo.

Hermione si alzò e senza aggiungere altro si diresse verso la stanza comune, ignorando le domande degli altri.

 

Prima d’ora Hermione non si era mai sentita così libera.

 

Prima d’ora Percy non si era mai sentito così vuoto.

 

 

 

 

 

Eilà!!!!!!!!!! Che bello!! Ho finito il quinto cap….spero che a qualcuno piaccia questa fic…non è che recensite??? Daaaaaiiiiiiii!! Vi Preeeeegooosig sigç.ç….sono tanto triste…se non vi piace faccio anche a meno di scrivere….a me in fondo non sembrava così male…ç.çsnif!!

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Capitolo 6
*** Mi rivedrai... ***


Ringraziamenti: grazie a chi ha letto e recensito

Ringraziamenti: grazie a chi ha letto e recensito!!! Mi ha fatto piacere…mi ero molto scoraggiata, ma mi avete tirato su il morale…GRAZIE!!!

 

Piper1831: ace mille!!! Aggiorno il più presto possibile. Un kiss!!

 

Ombrix: Neanche io sono molto fan di draco/Harry…alcune volte si..ma altre no…ma probabilmente più avanti si cambieranno ancora coppie. Sono felice che anche a te piaccia la coppia Hermione/Ron…in questa fic è l’unica sicura!!! Alla fine…saranno sempre loro due!!!

 

Moonlight rage: ^^’…forse non hai visto che quando hai recensito c’era già il quinto cap..che risponde alle tue domande su Percy e Herm

 

 

ATTENZIONE!!!!!!!!!! QUESTO CAP AVRà UNA PARTE NC17, DOVE CI SARà UNA SCENA DI SESSO ESPLICITA CON TANTO DI DESCRIZIONI!! SE QUESTO POTREBBE TURBARVI…NON LEGGETE LA FINE DI QUESTO CAPITOLO.

GRAZIE!!!

 

 

 

NEGLI EPISODI PRECEDENTI……

 

[…]

 

Presto i vestiti volarono sul prato e loro rimasero assorti nei loro piaceri per più di un’ora. Poi accadde che Ginny vide una cosa. In un tremulo fiotto di luce, dato da una finestra che si illuminò per poco, riuscì a vedere gli occhi del suo amante, che erano di un intenso azzurro. Poi fu invasa dall’estasi totale e la sua testa si svuotò di ogni pensiero. Il ragazzo senza volto si accasciò di fianco a lei. Dopo alcuni minuti si alzò e si vestì.

-Aspetta!!- fece Ginny in tono spaventato. Non voleva perderlo. Voleva rivederlo. Voleva sapere chi era.

-Cosa?-

-Chi sei?-

-Te l’ho detto. Lo scoprirai.-

-Non andare!! Voglio rivederti.-

-Mi rivedrai-

La voce del ragazzo suonava dolce e gentile.

-Ti rivedrò?-

-Mi rivedrai-

E mentre un lieve rumore di passi attutiti dall’erba si allontanavano, Ginny prese a tastare il prato in cerca dei vestiti. Era contenta. Più contenta che mai, qualcosa le diceva che il ragazzo senza volto avrebbe mantenuto la sua promessa.

 

[…]

 

 

 

Mi rivedrai.

 

 

 

 

Ginny tornò nel dormitorio distrutta. Per tutta la sera aveva consolato la madre che piangeva per Percy.  Ginny si chiedeva cosa c’era da piangere per quell’idiota.

Non aveva ancora perdonato Percy per come aveva trattato la sua famiglia durante la guerra e di certo non aveva pianto quando quel zuccone era caduto dalla scopa. Il “come” fosse caduto, poi, non lo sapeva nessuno. Percy non voleva parlarne. Era chiuso come un riccio.

Il fatto era molto strano. In effetti, nessuno si spiegava il perché era venuto proprio ad Hogwarts per cadere da un manico di scopa.

Poi Ginny s’illuminò. Percy era stato trovato sulle siepi sotto la torre dei grifondoro.

E le uniche persone con cui avrebbe voluto parlare potevano essere lei e suo fratello e…

-Hermione!!-

Ma certo!! Perché non ci aveva pensato prima!!! In effetti, anche Hermione era strana da quando era uscita dall’infermeria.

Ginny moriva dalla curiosità. C’era qualcosa che Hermione le nascondeva. E quella cosa riguardava suo fratello. Ed Hermione era la sua migliore amica ed anche del suo fidanzato Harry.

Dunque, sapere tutti i loro affari era più che lecito. Soddisfatta decise che il giorno dopo avrebbe fatto ad Hermione un bel terzo grado.

E la questione Hermione era momentaneamente a posto.

Ora poteva addormentarsi in pace. Non riusciva mai ad addormentarsi se aveva delle cose a cui pensare.

Sistemò il cuscino e si abbandonò su di esso, facendo un bel respiro profondo e chiudendo gli occhi.

Passarono uno, due, cinque, tredici, venti, quarantatre minuti.

Ginny sbuffò sedendosi sul letto.

Non poteva ingannare se stessa. C’era qualcos’altro che la opprimeva.

Harry.

Si.

Da tempo lo sentiva distante. Alla Tana credeva fosse perché la guerra era appena finita. Credeva che Harry fosse ancora scosso.

Ma ora ad Hogwarts lui sembrava perfino averla dimenticata.

Qualcosa le diceva che c’era un’altra.

Ma Ginny non aveva il coraggio di parlargli dopo che lei per prima lo aveva tradito.

Con chi, poi?! Non sapeva neanche chi fosse. Nemmeno che volto avesse.

Sapeva solo che quell’unica ombra senza volto aveva rivoltato il suo cuore e le sue certezze.

Prima di incontrarlo credeva di amare Harry. Voleva passare il resto dei suoi giorni accanto a lui. Ma dal giorno di quell’incontro Ginny non lo desiderava più. Se prima si angosciava tutto il giorno perché non l’aveva più visto, dopo non ci aveva neanche più pensato. E sebbene per sette anni avesse creduto di amarlo, capì che quello che in verità provava per lui era solo affetto. Gli voleva bene. Ma non lo amava. Se n’era accorta quando aveva capito cosa vuoleva dire amare. Se n’era accorta quella fredda sera in cui si era unita al suo principe senza volto.

Ed ora che l’aveva spiegato a se stessa doveva cercare un modo poco complicato per spiegarlo ad Harry.

E poi cosa avrebbe fatto? Avrebbe vissuto nella speranza che lo sconosciuto riapparisse?

E se lui non avesse mantenuto la sua promessa?

 

Ginny prese il cuscino, se lo mise in faccia e soffiò di rabbia per scaricare la tensione.

Una sua compagna si rigirò nel sonno mugugnando.

-Non andare…resta qui!!! Potter sei un bastardo!-

A Ginny si accapponò la pelle.

Non poteva essere lui.

No. A Milly non piaceva Harry, non ci sarebbe mai stata. No.

No?

O si?

Del resto…quanti Potter conosceva?

Ginny non poteva crederci. Anche se Harry non le piaceva più, lo sapeva solo lei, visto che ci era appena arrivata.

In quel momento Ginny era ancora la fidanzata di Harry.

Ed il fatto che una delle sue migliori amiche uscisse con il suo ragazzo la rendeva furente.

Però…però forse si stava immaginando tutto. Forse aveva sentito male. O forse Harry si era comportato male con Milly, per questo lei lo chiamava bastardo.

-Ahhhh..si!! Adoro quando fai così…-

Ginny si voltò di scatto verso Milly. Questa volta non poteva essersi sbagliata. Quella era un’affermazione di godimento.

-Che guerra sia!!- sibilò Ginny.

 

SDONG!!! Una luce gialla attraversò la stanza.

 

-AHI!!!!-

Le luci del dormitorio si accesero.

-Che c’è?- Vivian, compagna di dormitorio di Ginny, sembrava preoccupata. –Chi ha urlato?-

-CHI è STATO?- Milly era furente e si teneva le mani sulla cuffia da notte.

-A fare che?- chiese Betty.

-Ho sentito qualcosa che mi batteva sulla testa e poi mi ha tirato i capelli!-

Betty rise – Ma dai!! Te lo sarai sognato!! Fammi vedere…-

Betty si avvicinò a Milly e cominciò a slacciarle la cuffia.

-Vedi…qui non c’è nient…AHHHH!!- Betty si portò le mani alla bocca.

Ginny scoppiò a ridere.

Vivian sgranò gli occhi e rimase impalata.

-Che c’è?- Molly si toccava i capelli preoccupata. –Cos’hanno i miei capelli?-

La porta si spalancò ed Hermione, la nuova caposcuola, entrò non poco seccata nel dormitorio.

-Si può sapere che state facendo? Si sente un baccano infernale!! Se non la smettete io..- la minaccia di Hermione si perse nel vuoto appena il suo sguardo si posò su Milly, che esasperata dal comportamento delle altre nei suoi confronti, andò in bagno a specchiarsi.

Un urlo echeggiò in  tutta la sala comune dei Grifondoro.

 

Quella mattina Ginny si svegliò bene. Si stiracchiò e scese a colazione.

Intanto in tutta Hogwarts si era sparsa la voce della misteriosa disgrazia capitata alla bella Milly Piwers. Ginny non si era trattenuta nel descrivere minuziosamente come una mucosa belligenerea era apparsa misteriosamente sulla testa di Milly e di come aveva cominciato a nutrirsi dei suoi capelli e della sua forfora, tanto che i suoi bellissimi capelli stavano diventando trasparenti.

Passarono due giorni e Ginny non riuscì a beccare ne’ Harry, ne’ Hermione e nemmeno il cavaliere senza volto si fece sentire.

Finalmente una sera, mentre era seduta a leggere in sala comune, Hermione si fece viva.

-Ciao!! Disturbo?-

-Herm!! Ti cercavo!!!-

Hermione si sedette curiosa. –Dimmi tutto-

Ginny arrivò subito al punto: -Cos’è successo in verità a Percy?-

Hermione fu colta dalla più totale sprovvista. Aprì e richiuse la bocca due volte.

-N-non lo so. Non me l’ha detto..-

-Seeee, dai!!! Perché non mi dici la verità?? Eppure credevo di essere tua amica!! Non sono mica tanto scema sai?? Potresti anche trattarmi me..-

Ma non finì la frase perché Hermione scoppiò a piangere senza ritegno.

-E’ colpa mia!!! Sono ABOMINEVOLE!!!-

E scappò via in dormitorio. Tutti si erano voltati a vedere la scena. Ron guardò interrogativo Ginny, che però era talmente sbalordita da non poter dare una risposta.

Pian piano il chiacchierio tornò a riempire il silenzio che si era creato.

Un aeroplanino di carta volò in grembo a Ginny. Si guardò intorno, ma nessuno la degnava di uno sguardo.

Curiosa aprì il bigliettino.

 

Stanza delle necessità. So di certo che sai come arrivarci. A mezzanotte di questa sera.

Mi rivedrai.

 

Le ultime parole le balzarono agli occhi. Mi rivedrai. Era lui.

Il suo amante senza volto.

Ginny corse in dormitorio a prepararsi. A mezzanotte meno un quarto si incamminò verso il settimo piano. Quando arrivò, una decina di minuti dopo, notò che c’era già una porta.

Quando entrò si ritrovò immersa nel buio. La luce del corridoio era molto fioca.

SBAM!!

La porta si chiuse ed anche l’ultimo spiraglio di luce si spense.

Ginny tentava di regolarizzare il proprio respiro, ma era troppo agitata.

Dopo qualche minuto di silenzio, si mosse incerta. Brancolò nel buio le mani, tentando di afferrare qualcosa.

-Chi c’è? Sei tu?-

Ma nessuno rispose. Forse non c’era nessuno e la porta si era chiusa da sola.

Ginny sussultò. Qualcosa aveva afferrato le sue mani e la conduceva nel buio.

Il panico la abbandonò quando riconobbe il calore di quelle mani. Senza esitare si lasciò condurre nell’oscurità, finchè le sue ginocchia non toccarono qualcosa di morbido.

Tastò con le mani.

Un materasso.

Sentì le molle del letto cigolare e poi due mani prenderle la vita ed attirarla sul letto.

Una voce le sussurrò all’orecchio –te l’avevo detto che ci saremmo rivisti-

Ginny sorrise in risposta, ma poi si ricordò che erano al buio quindi disse –sono contenta..-

-E lo sarai ancora di più…fidati…-

Le mani del ragazzo cominciarono ad esplorare il suo corpo. Quando scoprì che Ginny indossava una camicetta, cominciò a sbottonare i bottoni con la bocca. Ginny sentiva il suo respiro caldo salire pian piano sulla sua pelle, finchè l’ultimo bottone non fu liberato.

Decise di passare all’azione.

Cominciò a muovere le mani sul corpo del ragazzo. Aveva dei Jeans, e sotto di essi delle natiche da capogiro. Salì sulla schiena, sotto il maglione e seguì la linea della colonna vertebrale del suo amante che rabbrividì. Lui le tolse la camicetta e si mise a baciarla, scendendo sul collo e sulle spalle, poi le diede un piccolo morso tra il collo e la spalla..

-così tutti sapranno che sei mia..-

Ginny non rispose…stava andando in tilt…lo voleva…subito…si sentiva accaldata e desiderosa. Cominciò a strusciare il proprio ventre sul suo. Sentiva che anche lui era eccitato.

Ma appena provò ad affrettare i tempi, il suo amato la frenò.

Con estenuante calma cominciò a darle baci su tutto il corpo, mentre pian piano le toglieva i vestiti.

Ginny era troppo eccitata. Si liberò dai suoi abbracci e cominciò a spogliarlo, finchè lui rimase in boxer, mentre lei era ancora in mutande. Ginny fremeva dalla voglia di possederlo subito, ma lui continuava a frenarla con baci e carezze che la facevano impazzire.

Ginny decise: voleva la guerra? L’avrebbe avuta.

Con un colpo di reni Ginny ribaltò la situazione e si mise a cavalcioni del suo amante.

Sentendo sotto di se il sesso del compagno che a ogni contatto cresceva, cominciò una lenta danza col suo bacino, facendo in modo che le loro parti intime si congiungessero e separassero ad un ritmo lentissimo, quasi esasperante per il poveretto che rantolava sotto di lei.

Poi con la lingua cominciò a torturargli il lobo dell’orecchio. Lo mordicchiò. Prima ancora che lui gemesse, si mise a leccare le sue labbra. Lui cercò di baciarla, ma lei era già scesa al collo. Lui rabbrividì e lei scese ancora più giù. Pensò di vedere come reagiva se gli leccava i capezzoli.

Lui le mise le mani tra i capelli e gemette. Soddisfatta, continuò la sua tortura. Li leccava pian piano, poi cominciava con piccoli morsetti, li succhiava, leccava ed infine li mordeva.

Sembrava che il suo principe non si controllasse più…gemeva e respirava affannosamente.

Sempre continuando la danza dei ventri, Ginny spostò le mani sulla sua schiena e lo graffiò con le unghie.

-così tutti sapranno che sei mio…-

Lui la baciò, ma Ginny si staccò subito.

Era ora di passare ad uno stadio più avanzato.

Fece scivolare le mani sui suoi fianchi e lentamente gli tirò via i boxer. Pian piano avvicinò la bocca finchè non trovò quello che cercava (XD…chissà cosa..eh? n.d.a.) (guarda che non siamo scemi…lo capiamo…n.d.lettori) (*-* e va beh!! Magari qualcuno non lo sapeva…n.d.a. ) (senti..ma che cavolo di autrice sei??? Ti sei fermata sul punto più bello!! FINISCI STA STORIA!!!! N.d.lettori) (sorry..ç.ç riprendo subito dalle ultime parole…)…finchè non trovò quello che cercava.

Alitò pian piano e poi cominciò un bel lavoretto labbra-bocca.

Il suo principe inarcò la schiena più volte…ed invocò il suo nome. Ginny era estasiata dal piacere che stava provocando in lui. Prima d’ora non si era mai sentita così indispensabile, così desiderata…così amata.

Voleva amore.

Voleva sentirlo sul suo corpo.

Lui sembrò intuirlo perché capovolse di nuovo le posizioni.

Ginny si ritrovò distesa sotto il suo corpo ansante e decisamente accaldato.

La spogliò definitivamente. E mentre anche lui scendeva con la bocca verso il suo tempio proibito Ginny si accorse che era eccitata da morire. Quando lui la portò all’orgasmo la prima volta, decisero entrambi che era arrivato il momento. Rimasero un po’ abbracciati a baciarsi ed accarezzarsi, poi lui si rimise sopra di lei e cominciò a baciarle i capezzoli. Ginny si sentiva talmente elettrizzata da tremare. Cominciò a passare le mani sui suoi addominali. Si sentiva che aveva un fisico ben fatto. Non era certo un palestrato, ma il suo fisico era tonico e giovane.

Poi lui entrò in lei ed insieme volarono fino al punto più alto del paradiso, per poi ricadere tra le braccia l’una dell’altro. Ginny non si era mai sentita così appagata.

Si strinse al suo amante senza volto.

Quando si fu ripresa, lo baciò gli chiese:

-Ora mi dici come ti chiami? Chi sei? Io ti amo…non posso resistere senza di te…-

Lui in risposta le accarezzò i capelli. Poi parlò.

-Verrà il momento, in cui saprai.-

Lei intanto stava per sprofondare nel regno dei sogni, ma riuscì a mormorare.

- Voglio vederti e rincontrarti.-

Lui le rispose con una voce dolcissima.

-Mi rivedrai-

 

 

 

 

 

 

Eccoci alla fine del capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ho tolto un po’ di scene troppo HOT perché sennò dovevo alzare il rating della ff…voi potete sempre immaginare come sia andata.

Spero che vi sia piaciuto!!! Recensite vi prego!!! Così fate un po’ di ginnastica alle dita!!! Daaaaaaiiii!!!! XDXD grazie lo stesso…

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Capitolo 7
*** L'angelo di Ron... ***


Grazie mille a chiunque ha recensito…dall’inizio fino ad ora

Grazie mille a chiunque ha recensito…dall’inizio fino ad ora. Siete molto gentili…ed i vostri consigli mi fanno piacere!!! Eccovi un altro capitolo…finalmente mi sono messa e sono riuscita a farlo….il fatto è che ho ben chiara la fine…ma non tutto quello che ci sta in mezzo…quindi devo riflettere e creare le situazioni giuste…Beh…dedico questo capitolo a EFP che finalmente ha riaperto!!!!!!!!EVVIVA!!!!!!!!!

 

 

 

 

Ultimamente Hermione era strana.

Ron non era riuscito a parlarci molto ultimamente, se non per riuscire a dirle “ciao” la mattina e “mi presti la penna?” durante le lezioni.

Ron non capiva proprio le ragazze.

Harry poi…lui sembrava nel mondo dei sogni ogni giorno, minuto e secondo. Ormai Ron non provava neanche più a chiamarlo…ormai non rispondeva neanche, tanto era assorto nei suoi pensieri. Una volta Ginny e lui pensarono seriamente di portarlo da Madama Chips…ma poi era sparita anche Ginny.

Chissà dove stavano tutti ultimamente. Ok che c’era questa nuova moda delle coppiette…ma dopo un po’ diventava stressante.

E poi…c’erano comunque i compiti, che purtroppo non si facevano da soli…e senza i suoi due migliori amici…non aveva neanche la possibilità di copiare. Gli rimaneva un’ultima drastica alternativa: la biblioteca.

Per quanto possa sembrare inverosimile, Ron non ci era mai stato da solo. Con lui c’erano sempre Hermione, Harry, Hermione, Lavanda, Hermione…

Ron sospirò guardando la pila di pergamene che aspettavano ormai da troppi giorni per rimandare ancora. Così si fece coraggio, del resto era un grifondoro, e si avviò verso la biblioteca.

Entrò trascinando pesantemente i piedi, così da guadagnarsi un’occhiata poco rassicurante da Madama Prince. Decise subito di cambiare aria ed andò verso gli ultimi scompartimenti, in modo da mettere un centinaio di libri tra lui e la Prince.  Si sedette su un tavolo di legno vicino alla finestra e cominciò a scrivere.

Dopo due ore, Ron decise di concedersi una piccola pausa. Si stiracchiò e per caso lo sguardo capitò sui tavoli alla sua sinistra. Una quindicina di metri più in là un angelo biondo era chino su una pergamena mentre rileggeva ciò che aveva scritto. Ron non aveva mai visto quella ragazza.

I lunghi boccoli biondi ricadevano soffici sulla camicetta azzurra, leggermente sbottonata e le gambe erano accavallate in un modo involontariamente sensuale. Ron si stropicciò gli occhi un paio di volte, poi li riaprì.

Con sua grande gioia lei era ancora lì. Senza pensare ai minuti che trascorrevano, Ron rimase a fissare la ragazza. Il suo corpo era longilineo, ma formoso…molto formoso. Ron arrossì tutto. Nella sua mente una voce simile a quella di Hermione lo stava rimproverando.

Sospirò e provò a riconcentrarsi sui compiti che ancora gli rimanevano da fare. Pian piano riuscì a dominare il proprio istinto e guardare solo la sua pergamena, ma l’immagine della ragazza era fissa nella sua mente. Qualche ora dopo Ron finì l’ultimo tema e rimise le sue cose nella borsa.

Con sua grande delusione, notò che l’angelo se n’era già andato.

Rassegnato prese il libro della biblioteca e si infilò nella stretta corsia dove doveva riporlo.

Si alzò sulle punte dei piedi per riporre il libro sullo scaffale in alto, quando qualcuno lo urtò da dietro e lo fece cadere di lato. Il suo campo visivo fu ricoperto di un intenso color biondo paglia e il suo olfatto percepì un dolce profumo di vaniglia.

-Opss…scusami…-

Ron non aveva mai sentito una voce così melodiosa.

-Però…non è che ora potresti spostarti?-

Ron si rese finalmente conto della situazione in cui si trovava. Le sue mani poggiavano sul pavimento e le sue braccia dritte sostenevano il suo corpo. Sotto di lui c’era l’angelo biondo lungo disteso.

-Opsem..scusa…- Ron si alzò ed aiutò la ragazza ad alzarsi. Non potè fare a meno di notare quanto fosse morbida la sua pelle.

-Grazie. Mi dispiace, non ti avevo visto. Sai…ho la brutta abitudine di camminare mentre leggo.-

-Oh. Non c’è problema…anche la mia amica Hermione lo fa spesso….-

 

..forza Ron…se non ti fai avanti ora…magari non la incontrerai più…

 

-…ma non ti ho mai vista. Io sono Ronald Weasley, Grifondoro, ma puoi chiamarmi Ron. Di che casa sei tu?-

L’angelo scoppiò a ridere lasciando Ron un po’ spiazzato…

-Beh, Ronald Weasley, devo dedurre che sei uno dei tanti studenti che non è stato attento al banchetto iniziale. Io sono Renè  Hatwuud, sono la nuova…insegnante di Difesa contro le Arti oscure…-

Ronald non capì più nulla…non era possibile…lei era così…bella e…e giovane!

-I-insegnante?-

-Si.- rise lei. –Tu devi essere del settimo anno, no? In effetti non ho ancora avuto lezione con quelli del settimo. Tu sarai nella classe di difesa?-

-Certo!! Cioè...si.  Si...io…sono stato promosso.-

-Bene…allora ci rivedremo…Ronald detto Ron…-E si allontanò con un portamento sublime. Ron rimase impalato finchè il suo stomaco gli ricordò che doveva andare a cena.

 

 

La sala grande era gremita di studenti come al solito. Ron prese posto con aria assente al tavolo di Grifondoro e si prese un po’ di patate al forno e qualche coscia di pollo…ma non mangiò nulla.

Quando arrivò Harry, Ron era immerso in una sorta di contemplazione del bicchiere, tanto che non si accorse dell’aria alquanto trafelata di Harry e del fatto che fosse abbastanza accaldato.

Harry inspirò rumorosamente. –Fiiiu…fa caldo, no?-

Ron inspirò…

-Em…Ginny ed Hermione?- continuò Harry…

Fissò per almeno un minuto Ron che finalmente si accorse dell’amico…

-Harry!-

-Ron….-

-Hermione? Ginny?-

-Ron? Che ti prende?-

-Mm? Nulla, ti ho solo chiesto dove sono finite le altre due…-

-Già…sorvoliamo sul fatto che te lo avevo appena chiesto io…-

Ma l’attenzione di Ron si era spostata nuovamente altrove. Harry ci rinunciò e cominciò a mangiare.

Ron intanto guardava verso il tavolo degli insegnanti, dove aveva appena visto sedersi Renè

Renè…che nome splendido…

..Ron? E’ un’insegnante!!..

..Chi sei? Che vuoi tu?...

..la voce della tua coscienza…

..chissà perché assomiglia tanto a quella di Hermione…

…beh...in effetti…in questo periodo c’è mancanza di doppiatori…

..doppiatori? E che cavo…?

lasciamo perdere…stavamo parlando di…

….Renèèèèèèèèèèèèaww……è..lei è…

….la tua insegnante?...

…bellissima..e…e…

…troppo grande?...

…è magnifica…e…

…e proibita?...

…e così gentile e solare!!…Io..io….

…vuoi lasciare difesa per non compromettere la sua carriera e la tua?...

..io la amo!!...

..lo sapevo…ascolta Ron…

 

E mentre Ron era impegnato con la sua coscienza al tavolo era arrivata anche Hermione, con l’aria più depressa e stanca del solito.

Quando però si accorse dello stato di Ron, tornò per un attimo la Hermione di sempre…

-Ron?-

-Lascia stare Herm…tanto non risponde…è così da un po’…-

-Ma…che cosa gli è successo?-

Harry alzò le spalle. –Non ne ho idea…però mi sta preoccupando…in effetti non ha neanche toccato cibo…non è da Ron..-

-No...non è decisamente da Ron…Ron?? ROON?? RONALD WEASLEY POTRESTI SVEGLIARTI PER UN SECONDO??-

- Ehm…Hermione? Ti stanno guardando tutti..-

Hermione tornò ad un tono normale…-Tutti tranne Ron…-

 

Intanto nella testa di Ron lo scontro era ancora acceso…

 

…non puoi amarla!!...

..a no? Chissà come mai io credo di si

…senti…tu sei uno studente del settimo anno..lei è…

…quanti anni vuoi che abbia più di me??? Insomma…vedi di smetterla..io la amo e…

..tu non la ami!!!! Tu ti sei solo infatuato di lei…

..NO!...

..perchè…

…SMETTILA!!!!…

..SOLO PERCHé è BELLA!!!!...

 

-Insomma Ron….vuoi ascoltarmi?-

-Ho detto SMETTILA!!!-

Hermione lo guardò ferita…in quell’istante Ron si rese conto di aver urlato l’ultima  frase…

-Hermione!! Mi…mi dispiace…non stavo parlando con te!!-

-A no? E allora con chi?? Con l’omino invisibile??-

-Io…em…- inventati una balla…inventati una balla…. em…credo che stessi sognando…-

Hermione lo guardò con aria di sufficienza, così lui adottò l’aria da cane bastonato. Lei non potè  resistergli…

Sospirò…- Perdonato…ma sono per questa volta…-

-Allora non ci dobbiamo preoccupare?- Intervenne Harry. –Insomma…stavi solo sognando, no?-

-Si...io, certo!!-  Ron cominciò ad arrossire pericolosamente…

-Bene…ci hai fatti spaventare…-

-Si..em…io vado di sopra…devo ancora finire il compito di..em…di trasfigurazione. Ci vediamo.-

 

Ron si fiondò in sala comune. Forse era meglio farsi un bel bagno, tanto per starsene in pace e riflettere. Ron afferrò le sue cose e si diresse verso il bagno dei prefetti.

 

-Pignamela-

La porta del bagno si aprì e Ron entrò sbattendo la porta dietro di sé.

 

Il tepore dell’acqua rilassò i muscoli tesi di Ron, che appoggiò la testa al bordo della piscina e chiuse gli occhi mentre galleggiava, ricoperto da uno strato vellutato di bollicine. Senza accorgersene si addormentò.

A svegliarlo fu il rumore della porta che si chiudeva. Ron stropicciò gli occhi e si rese conto che era ancora nella vasca. Fece per uscire, ma vide che sul bordo una ragazza in camicia da notte si stava togliendo le pantofole.

Una gocciolina di sudore cadde dalla fronte di Ron…quella non era una semplice ragazza…era Renè…decise di farsi notare prima che cominciasse a spogliarsi o lo avrebbe preso per un maniaco.

Ron tossì un paio di volte.

Renè si girò sorpresa verso la vasca ed appena vide Ron fece per balzare indietro…ma scivolò nella vasca…

Ron guardò ammutolito la scena. Istintivamente andò verso Renè e l’aiutò a tornare in superficie.

-Pffff…oddio!! Io…scusami tanto!!! No credevo ci fosse qualcuno qui!!- Renè era assolutamente rossa in viso.

-Non importa…cioè...può capitare…-

-Ronald? Ronald Weasley?-

-Si…sono io…-

-Opss…ora penserai che ti perseguito…-

I due si guardarono poi scoppiarono a ridere.

Tutti e due erano eccessivamente rossi in viso. Ron diventò viola quando vide che la camicia di Renè era diventata trasparente. Renè dal canto suo cercava di non badare al fatto che Ron fosse praticamente nudo e che un sottile strato di bollicine la separava dalla vista completa del ragazzo.

-Beh...io credo…che dobbiamo uscire…-

-Già…-

-Em…chi esce per primo?-

I due distolsero lo sguardo. Questo era un bel dilemma. Ron non voleva uscire mentre lei poteva guardarlo…ma non era neanche sicuro che se lei fosse uscita per prima, lui non avrebbe ceduto alla tentazione di sbirciare.

-Insieme…- fece lei.

-Mm?-

-Usciamo insieme…-

Ron rimase di stucco…

Anche lei si accorse del doppio senso - Em..dalla vasca intendo…-

-Ah…si…certo…em..ok…al tre?-

-Uno…- nuotando si avvicinarono al bordo -..due…- pian piano cominciarono ad issarsi sulle braccia…-..tre.- Entrambi caddero sul pavimento, Renè afferrò la bacchetta ed asciugò entrambi dopo che Ron si fu velocemente coperto con l’asciugamano.

-Bene…e ora è meglio che torn..-

Renè scivolò di nuovo, ma questa volta Ron l’afferrò per la vita e la trattenne.

-Uuuuf….grazie..- Renè alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi.

-Di nulla..- sussurrò Ron. I loro volti erano così vicini…le loro labbra si stavano sfiorando…

 

SDONG!!! CRASH!! MEOOOOWW!!!!!

Fuori, nel corridoio si alzò il finimondo. I due si staccarono e si diressero alla porta per origliare.

Mrs Purr stava scappando mentre Pix giocava a freccette con la sua coda…

-Bene. E’ meglio che tu torni in dormitorio…un prefetto non dovrebbe girare di notte per i corridoi.-

Ron fu colpito dalla freddezza della donna. Renè prese la vestaglia e scomparì in corridoio. A Ron non restò altro che tornare in sala comune. Ma appena mise il piede fuori della porta si rese conto che qualcuno lo stava fissando con lo sguardo sconvolto…

 

 

 

 

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeee stop!!! Chissà chi lo stava spiando???!!?? Pissi pissi bau bau!!!

Ho deciso di far vivere a Ron una relazione “proibita”… Intanto si avvicina il momento in cui scopriremo come se la spassano gli altri insegnanti. Sono ancora molti gli interrogativi che non hanno risposta….Chi è l’amante misterioso di Ginny? Come se la passano Draco e Harry? Quand’è che Ginny e Harry si lasceranno? Hermione cosa pensa di fare? E Percy? Come andrà a finire la storia di Ron con la bella Renè? Harry e Draco si dichiareranno? E Zabini? Cosa sta facendo? Insomma…non dovete fare altro che aspettare le prossime puntate…intanto potete rimurginare su questi interrogativi…e magari potete azzardare una risposta nel commento..non si sa mai..potrei prendere spunti…

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Capitolo 8
*** Aria di complicazioni... ***



Intanto voglio esprimere la mia felicità per la riapertura di efp!!! Vai Erika!!
Nonostante ciò…dedico questo capitolo alle mie grandissime amiche Astramatti, Jessire e Fruzzy che mi hanno dedicato una bellissima festa a sorpresa per la mia partenza!! VI VOGLIO BENE!!! MI MANCHERETE UN MONDO!!!


Ed ora…via con le considerazioni!!! Mi sto stupendo di me stessa…SONO RIUSCITA AD ARRIVARE ALL‘OTTAVO!!!!! Bah..allora..vediamo di rispondere ad un po’ di cose:

1)QUESTIONE DRACO/HARRY: vorrei specificare per tutte quelle che mi dicono che non gli piace il paring D/H che mi è venuto così…in un momento di pazzia con una mia amica ho iniziato questa fic…ed è stato deciso che si provasse anche questa coppia…Dunque…io non ci posso fare niente…sebbene anche io creda strana una relazione tra harry e draco ho voluto sperimentare…e mi dispiace per chi non l’apprezza…comunque…se vi da molto fastidio…ci sono semplicemente un migliaio di altre fic che non hanno il paring D/H…io mi sto convincendo che non è male, anzi…ho pensato a una bella fic d/h…anche se sarà incentrata più che altro su un problemino di Draco… vedrete…

2)Le vostre recensioni sono sempre più belle!! Vi adoro tutti!!!!! Non credevo che arrivassi ad avere un tal numero di persone che leggono…sono molto contenta!!!
Ho deciso di ringraziare tutti…fin dal primo capitolo così non escudo nessuno…allora…un milione di grazie a:
Judeau, LullyDracuz, moon89, Mana, sara, thesan, ASTRAMATTI (mi lasci poche recensioni…guarda che ti picchio poi a scuola…scherzo…sei l’amica migliore del mondo…non ti picchio solo per questo…), freeze, piper1831, Jessire(amore!!!!! Tu si che sei un’amica…XD…come sta venendo la fic?), micia (…è proprio per questo che ho scritto qst fic…senza guerra e senza problemi…è tutto un divertimento…e in ciucci…ce ne sono troppe di serie…diamo ai nostri personaggi una fic che parla solo di cuore…), terry (sono contenta che la mia fic ti piaccia..grazie per le recensioni..mi fanno molto piacere…le risposte che hai dato…sono molto interessanti…alcune supposizioni sono azzeccate…XD sei anche molto simpatica…ciao un bacio!!), ombrix, Moonlight rage(ho letto una tua fic e credo tu sia molto brava!! Che onore!!!), Sole83, Lady Guinever, Kri Black I (grazie per l’incoraggiamento..sono contenta che ti piaccia…), Evan88, Janet, Ellie (ciao!! Mi piacciono un sacco le tue fic..sono contenta che tu abbia letto questa…), Diavolettadark (il tuo entusiasmo mi fa piacere…non preoccuparti che continuo…XD), suzako, joe'93 (la relazione tra due insegnanti la vedremo più avanti…ma ho pensato che sarebbe stato bello far vivere a Ron una relazione “proibita”…grazie per i complimenti..), 1992 .





CAPITOLO 8



E’ una notte buia e tempestosa….sull’orlo del ponte di Brooklin si staglia una nera figura…con i capelli che si muovono lievi nel vento e negli occhi la luce riflessa della luna che sbuca timida dalle nere nuvole della notte…è la scrittrice di questa fanfiction…che si scusa enormemente per il catastrofico ritardo…e medita di buttarsi..(almeno in senso cartaceo…non lo faccio veramente…perché anche se può sembrare...non sono una pazza suicida…) perché scrive troppe fic e poi non riesce a continuare le altre…MI DISPIACE!!! Non vi posso promettere che aggiornerò presto...ma farò del mio meglio!!!!!

Intanto…a Hogwarts…

NEI CAP PRECEDENTI:

[….]
Fuori, nel corridoio si alzò il finimondo. I due si staccarono e si diressero alla porta per origliare.
Mrs Purr stava scappando mentre Pix giocava a freccette con la sua coda…
-Bene. E’ meglio che tu torni in dormitorio…un prefetto non dovrebbe girare di notte per i corridoi.-
Ron fu colpito dalla freddezza della donna. Renè prese la vestaglia e scomparì in corridoio. A Ron non restò altro che tornare in sala comune. Ma appena mise il piede fuori della porta si rese conto che qualcuno lo stava fissando con lo sguardo sconvolto…
[…]

Harry guardò la sveglia. Le 07.39.
Che sonno…non ho voglia di…le sette e quaranta????????
-ROOOOON!! Svegliati!! Siamo in ritardo! Tra venti minuti iniziano le lezioni e noi dobbiamo ancora fare colazione!!-
Harry saltellò su un piede solo, mentre si infilava un calzino nell’altro, verso il letto di Ron. Tirò le tende in un colpo e cadde sul pavimento. Quando si rialzò Ron era nella stessa identica posizione, ovvero aveva lo sguardo fisso davanti a se ed era seduto sul letto con le gambe incrociate.
Non sembrava dare segni di vita. Harry gli mise la mano sul braccio…
-AAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Ron cadde dall’altra parte del letto, Harry era finito nel vicino letto di seamus e guardava preoccupato l’amico.
-R.ron? Stai..stai bene?-
-Harry…eri tu? Solo tu…?-
-Si..solo io…-
-Ah…mi hai spaventato…-
-Eh…ho visto…ma che facevi? Sognavi? Comunque…siamo in ritardo…dai che andiamo a colazione.-


La sala grande era già gremita di studenti. Molti si stavano avviando a lezione quando harry e Ron corsero verso il loro tavolo.

-Ma dove eravate finiti?- Hermione li guardava corrucciata.
-Ci siamo svegliati tardi…-
-Umpf…-Hermione sbuffò sonoramente – Tenete…vi ho imburrato del pane con la marmellata di mirtilli.-
Ron e Harry divorarono il pane e poi si misero a mangiucchiare qualche toast.
Ginny apparve da dietro Hermione, guardò Harry:
-Ciao…dopo ti dovrei parlare.-
Harry se l’aspettava. Sapevano entrambi che continuare a stare assieme era una presa in giro per loro e per gli altri. – Dopo le lezioni al campo da Quiddich?-
-ok…ciao Herm..- per tutto il tempo Ginny aveva tenuto lo sguardo basso..ma quello che non sfuggì ad Hermione…era che non aveva rivolto la parola a suo fratello.
-Dai ragazzi andiamo! Abbiamo la McGranitt…-
I tre si incamminarono per i corridoi.
-Oggi si incomincia Difesa…vero?- Harry guardò l’orario.
-Già…chissà cosa faremo. Quest’anno l’insegnante è una donna e…Ron?-
Ron si era fermato alcuni metri prima. Il suo sguardo era pieno di orrore.
-Hey Ron…che ti succede?-

Intanto nel cervello di Ron gli ingranaggi giravano febbrilmente…tanto che al criceto che girava la rotellina centrale degli ingranaggi del suo cervello stava venendo un infarto…(di certo a mia differenza lui potrà superare la prova costume…)
Non può essere…mi ero…mi ero dimenticato che lei era la mia insegnante…e ora??
E ora come cavolo faccio? Caspita!! Non avrò il coraggio di guardarla in faccia.
Ginny ha ragione. Quello che sto facendo…che ho fatto…è sbagliato.
Lei è un’insegnante!! Un’insegnante…molto attraente…NO RON!!! NO NO!!!


Inutile dire che questi furono più o meno i pensieri di Ron durante tutte le lezioni…e anche negli intervalli…e nella pausa pranzo…e nelle ore buche…
Naturalmente Ron non ascoltò neanche una lezione…e questo fu un danno non tanto per lui…ma per i suoi due amici.
-Finalmente mancano solo due ore di lezione! Oggi è stato un disastro- Hermione si stava massaggiando un po’ dappertutto dopo che ad erbologia Ron aveva accidentalmente aizzato una pianta carnivora dotata di tentacoli che li aveva schiaffeggiati tutti e tre…
-Già…erbologia! Per non parlare dell’allagamento ad incantesimi, lo stormo di fagiani a trasfigurazione..- Harry ed Hermione guardarono l’amico che camminava spaesato davanti a loro.
Alcuni alunni del primo anno lo guardarono spaventati.
-Oggi non ne combina una giusta…credo che sia perché non ha dormito…-
-Non ha dormito? Come mai?-
-non lo so…ma l’ho trovato seduto sul letto a gambe incrociate, che pensava…-
Hermione rise –Pensava? Ma allora è grave!-
Risero entrambi poi rassegnati presero sotto braccio il loro amico e lo trascinarono per i corridoi verso l’aula di difesa contro le arti oscure. Ma Ron si fermò di botto davanti alla porta dell’aula.
Sembrava essersi svegliato tutto d’un tratto.
-Ehm…ragazzi...io…io credo che me ne andrò in infermeria…non mi sento bene…-
-E dai Ronald! Mancano solo due ore…e poi non puoi saltare la prima lezione di una materia così importante!-
Ron si lasciò trascinare dentro rassegnato…

Il chiacchierio si fermò all’istante…non tanto perché l’insegnante incutesse timore..anzi…mail fatto era che incuteva…ammirazione.
Non si poteva negare che fosse bella…e che sembrasse giovane…così giovane.
-Sedetevi…-
Metà alunni del settimo anno, la parte maschile, si afflosciò sulla sedia dopo aver sentito la sua voce soave.
Renè li guardò stupita, poi scosse la testa mentre un sorriso le increspava le labbra.
-Ehhh..- fece un lungo sospiro – questi ormoni…-
Le ragazze, passato il momento di gelosia, risero e si sedettero anche loro, rincuorate.
-Io sono Renè Hatwood e come avrete intuito sono la vostra insegnate di difesa contro le arti oscure. Per oggi vorrei vedere come ve la cavate, quindi dividetevi in coppie e cercate di ingaggiare dei semplici duelli…Non usate gli incantesimi non verbali…così potrò verificare la varietà degli incantesimi che conoscete.-

Hermione guardò incerta dove prima c’erano i suoi due amici…e dove ora Ron era seduto mentre seguiva l’insegnante con occhi sognanti. Hermione spazientita lo scaraventò giù dalla sedia. Ron rassegnato la seguì ed insieme cominciarono ad esercitarsi.

Intanto un certo biondino stava trascinando in un angolo della classe il povero Harry, che cercava invano di tenere il passo con Malfoy.
Finalmente si fermarono. Draco si mise a posto la divisa, tirò fuori la bacchetta e la puntò verso Harry.
-Allora?-
Harry lo guardò confuso: - Allora cosa? –
-Cosa c’è? Che ti è successo?-
-Ehm…in che senso?-
-Non fare il finto tonto- sbottò Draco –è da un secolo che non ci incontriamo…noi due da soli. Sei sempre occupato, sembra quasi che tu non mi voglia!-
-Aspetta un attimo…chi era quello che fino a poco tempo fa voleva tenere tutto nascosto?-
-Beh…ho cambiato idea, ok?-
-Ok. Ma la prossima volta prima di accusarmi ricordati che anche io ho i miei impegni!|-
Draco sbuffò –Se se…va bene. Allora, possiamo vederci questa sera?-
-Veramente…non posso-
-Mpf, immagino centri una certa Weasley.-
-Senti..-
-Ehm, ehm!!- Renè era appena arrivata e li guardava con le mani sui fianchi –Vogliamo cominciare a lavorare?-
Harry sfilò la bacchetta dai pantaloni –Ci scusi.-
-Bene, allora cominciate…- L’insegnante appiattì il foglio sulla tavoletta e si preparò per prendere appunti. Draco guardò Harry in cagnesco e senza neanche inchinarsi sparò uno stuperficium dalla bacchetta.
Harry fu preso alla sprovvista ma riuscì a scansarlo all’ultimo momento.
-Levicorpus!- Draco fu appeso a testa in giù ma riuscì a sparare un altro stuperficium, che harry riuscì a parare, ed una fattura gambemolli che prese il moro in pieno. E mentre quello barcollava, Draco riuscì a rompere l’incantesimo afflosciandosi sul pavimento, prima di rialzarsi.
-Expelliarmus!-
-Impedimenta!-
La bacchetta di Harry finì sulla lavagna, mentre Draco volò dall’altra parte della stanza.
Renè si avvicinò al biondino –Innerva- che riprese i sensi – Molto bravi e veloci. Bene, tornate tutti al lavoro..-
Vari gruppi, che fin’ora si erano fermati ad ammirare il duello, ricominciarono a spararsi addosso incantesimi di tutti i tipi. Renè dovette evitare alcuni schiantesimi e saltare una decina di fatture prima di arrivare alla prossima coppia.
Ron, che fin’ora aveva pigramente respinto gli incantesimi di Hermione si fece attento, oltre che rosso come un peperone.
I lineamenti di Hermione si congelarono.
Renè dal canto suo fece finta di nulla. –Prego…cominciate.-
Nessuno dei due si mosse.
-Potete cominciare l’esercizio…io vi guarderò.-
Hermione guardò Ron, che fissava il pavimento e lanciava occhiatine furtive alla professoressa. Mise via la bacchetta, girò sui tacchi e prese la borsa dei libri.
-Dove sta andando, signorina Granger?-
-Fuori! Professoressa. Non voglio più stare in compagnia di questo stupido!-
Le lacrime cominciarono a scorrere copiose sulle guance rosse della ragazza.
-Abbassi il tono signorina…-
-Come hai detto?- Ron guardava Hermione con gli occhi ridotti a fessure.
-Signor Weasl…-
-HO DETTO STUPIDO! STUPIDO RONALD! TU! SCOMMETTO CHE SE APRIAMO IL VOCABOLARIO E CERCHIAMO STUPIDO CI TROVIAMO SCRITTO AFFIANCO IL TUO NOME COME ESEMPIO!!!!-
-Ora basta voi…-
-AH SI? SAREI IO LO STUPIDO? TI CREDI TANTO INTELLIGENTE VERO? QUELLO CHE NON CAPISCI è CHE ESSERE INTELLIGENTI NON VUOL DIRE SOLO LEGGERE E STUDIARE TUTTO IL GIORNO! VUOL DIRE ANCHE LASCIARSI ANDARE, VIVERE, FARE ESPERIENZE! CREDI DI ESSERE INTELLIGENTE RIFUGIANDOTI BEI LIBRI AL POSTO DI VIVERE?-
-ORA BASTA!- Renè guardava furiosa i due, mentre la classe aveva di nuovo abbandonato gli esercizi per seguire gli eventi.
- Dieci punti in meno a Grifondoro! E vi voglio tutti e due mercoledì alle 8 nel mio ufficio per una punizione. Sono stata chiara?-
Ron annuì mentre Hermione scappava fuori dall’aula. In quel momento suonò la campanella e la classe cominciò a spopolarsi.
Harry guardò Draco. –Facciamo domani. Oggi devo parlare con Ginny perché la voglio lasciare, in modo da poter stare con te senza problemi.-
Draco lo guardò ed annuì. Ma il moro non sapeva che nella mente di Draco si era formato un unico pensiero: PEDINARE HARRY.




AAAAAAAHHHHHHHWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW!!
Finalmente ho finito l’ottavo cap!!! E’ solo un cap transizionale. Il prossimo girerà attorno a quattro persone….e Ginny sonderà il terreno a proposito dell’amante misterioso. XDXD
Per scoprire cosa si sono detti ron e hermione durante la lezione..e come andrà a finire la punizione…credo che dovrete aspettare ancora due o tre cap…ma arriverà.,.non preoccupatevi…!
Lasciate un commentino..eh????

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Capitolo 9
*** L'ultimo bacio ***


Ancora grazie a chi ha recensito

Ancora grazie a chi ha recensito!!

Vi voglio un mondo di bene!!

Grazie anche a chi leggerà e recensirà questo capitolo!!

Bene. Vi lascio al nono capitolo “L’ultimo bacio” che di ultimo non ha quasi nulla perché è l’inizio di una simpatica concatenazione di eventi.

UAAAAUUUU!!!! Non vedo l’ora di farvi leggere il seguito…devo mettermi a scrivere!!! Spero di riuscire a postare presto il prossimo capitolo perché ora ho iniziato il mio lavoro estivo…ma ce la metterò tutta. PROMESSO!!!

 

                                       

 

                                   L’ULTIMO  BACIO

 

Ginny uscì da lezione e si avviò per i corridoi verso il campo da Quiddich.

-Ehi Weasley! Carina la gonnellina di seconda mano. Immagino sia quella del primo anno, da quanto è corta e sbiadita.-

-Almeno a me va ancora bene, tu da quanto sei ingrassata Pansy non ci entreresti neanche con una gamba nella divisa del primo anno.-

-Ma che boccuccia gentile Weasley. Credevo che i Grifondoro fossero più cordiali.-

Muci Zabini, non puoi capire la rivalità tra donne…o forse si…-

I ragazzi lì intorno cominciarono a tenersi la pancia dal ridere.

-Uuuuuu. Colpo basso. Ma se esci con me posso dimostrarti qual è la supposizione giusta.-

-Non uscirei con te neanche se…-

-Scusate! State bloccando il passaggio.-

Un prefetto del quinto anno li guardava spazientito.

Ginny lanciò un’occhiataccia a Zabini che ricambiò ed ognuno andò per la sua strada.

 

 

Harry aspettava seduto sul mantello che aveva disteso sul prato del campo da Quiddich.

Ginny arrivò correndo, rossa in viso.

-Ciao!-

-Ciao.- Ginny si sedette accanto ad Harry.

-Prima che tu mi dica nulla devo dirti una cosa importante. Io…ecco vedi…-

-Hai un’altra vero?- Ginny lo guardò negli occhi. Harry rimase sorpreso. Non c’era traccia di accusa o ira.

-In verità ho un altro.-

Ginny strabuzzò gli occhi, poi scoppiò a ridere.

Harry la guardò di traverso.

Certo che le ragazze a volte sono proprio strane. Dolci. Ma strane.

-Perché ridi?-

-Beh…è solo che è buffo. Non so perché…ma mi fa ridere il fatto che il mio ragazzo mi abbia mollato per un altro ragazzo.-

-Già. Contenta tu. Allora…cos’è che mi volevi dire?-

-Più o meno la stessa cosa.- Ginny sospirò. –Harry, guardiamo in faccia la realtà. Noi due stiamo bene insieme come amici, ma non come compagni. Ci abbiamo provato.-

-Giusto. Hai ragione. Forse se passiamo un po’ di tempo come amici capiremo meglio ciò che proviamo.-

-Esatto! Bene, sono contenta che abbiamo risolto. Amici?-

Harry guardò Ginny che gli sorrideva e sorrise a sua volta.

-Amici!-

-Bene. Ora è meglio che rientriamo, mi sa che sta per piovere.-

Harry l’aiutò a tirarsi su ma lei inciampò e finì tra le sue braccia.

Ginny guardò Harry e poi sorrise.

-Sai. Sto pensando…che sarebbe bello…insomma…che la nostra storia finisse bene come è iniziata.-

-Cioè?-

-Ti chiedo l’ultimo…l’ultimo bacio.-

 

Draco si massaggiava le braccia con le mani, nella speranza di non diventare un ghiacciolo. L’aria lassù negli spalti stava diventando rognosamente violenta e gelida.

Harry dal canto suo se ne stava disteso beato decine di metri più sotto.

Finalmente vide un puntino rosso correre verso il campo.

Speriamo che sia una cosa veloce.

-Dannazione!-

Avrebbe dovuto pensarci. Da lì non si sentiva nulla di quello che si stavano dicendo.

Era salito sugli spalti per non farsi vedere, ma non aveva pensato a quell’inconveniente.

Deciso a non perdersi almeno la scena Draco si sporse cautamente dal parapetto, in modo da avere una visione completa della situazione.

La rossa scoppiò a ridere.

-Oca.-

La cosa buona era che almeno loro non avrebbero sentito i suoi commenti, quindi lui era libero di dare sfogo ai propri pensieri.

Di colpo i due diventarono seri.

Poi si sorrisero.

-Però…viva gli sbalzi d’umore!-

Draco si ritirò un po’ indentro in quanto i due si stavano alzando.

-Uau…già finito…ehi! Ma che fa????? Scommetto che l’ha fatto apposta quella…!!!!-

Ginny era caduta tra le braccia di Harry che la sostenne sorridendo.

Draco diventò furente. Le sue guance presero a tingersi di rosa…rossa…fucsia…viola…

Poi di colpo sbiancò.

 

Intanto i due si staccarono e riaprirono gli occhi, si sorrisero ed andarono ognuno per la propria strada.

 

 

 

Zabini passeggiava tranquillamente per i corridoi, senza nulla da fare.

Ad un tratto una folata di vento spostò un arazzo.

Blaise strizzò gli occhi…poi gli si avvicinò e lo alzò con una mano.

-Fico! Un passaggio segreto!-

Guardando in giro che non ci fosse nessuno si infilò nel nero cubicolo. Delle torce si accesero all’istante rivelando una scalinata di pietra a chiocciola.

Cominciò a salire, ma la scala sembrava non finire più. Si fermò ansante e poggiò una mano sulla parete.

Ora la curiosità per il nuovo passaggio segreto stava diminuendo in modo considerevole.

Fece per continuare ma quasi inciampò.

Si girò a guardare la sua mano e scoprì che era sprofondata fino al polso nella parete.

Provò a tirare, ma il risultato fu che si ritrovò nel muro con entrambe le braccia fino al gomito.

Fece un respiro profondo cercando di calmarsi.

Che cosa doveva fare?

Prendere la bacchetta naturalmente…ma non poteva perché le mani erano saldamente incastrate.

Qualcosa sembrò risucchiarlo allorché si ritrovò con il naso spiaccicato al muro.

Ok. Forse la domanda giusta era cosa poteva fare…

La risposta era evidente. Terribilmente nulla.

Forse poteva urlare…magari il suo urlo sarebbe echeggiato fino al corridoio, ma prima che potesse fare qualunque cosa cadde in avanti e tutto intorno a lui divenne buio.

Il naso gli doleva non poco, visto che aveva sbattuto abbastanza violentemente sul pavimento. Attorno a lui era buio pesto. Come prima cosa cercò di regolarizzare il respiro.

Poi cominciò a tastare le tasche dei pantaloni in cerca della bacchetta, ma non la trovò.

Si sedette a terra con le mani tra i capelli, maledicendo se stesso in tutte le lingue che conosceva.

 

Harry guardò l’orologio. Era quasi ora di cena e lui aveva abbastanza fame, quindi decise di correre a cambiarsi. Prese una scorciatoia per la sala comune e cominciò a salire le scale.

Per poco non cadde quando il suo piede scivolò.

-Porc…una bacchetta?-

Si guardò intorno. Chi mai poteva averla persa?

Gazza no di sicuro.

Poi la sua attenzione fu attirata verso il muro, da dove provenivano dei sordi tonfi.

Appoggiò l’orecchio e gli parve che qualcuno stesse urlando.

Fece per staccarsi ma l’orecchio rimase appiccicato al muro.

Ben presto il suo occhio destro vide nero.

Prima ancora che pensasse ad un qualche incantesimo anche l’altro occhio si oscurò.

-EEEEEEEEEEEEHHHHIIIIIII!!!!-

Per poco quell’urlo non gli spaccò i timpani.

-Ma sei pazzo?????? Smettila di urlare!!!!!-

-Ah…sei qui??-

-Lumos!- finalmente la situazione diventò più luminosa.

-Potter?-

-Zabini?-

Presto entrambi furono al corrente dei fatti accaduti.

-Quindi tra tutti quelli che mi potevano salvare sei capitato tu?-

-Sarei io a dover dire che tra tutti quelli che ho salvato tu sei il peggiore. I miei canoni stanno calando dopo la guerra. Mi sta che sto perdendo colpi.-

-Ah, ah!-

-Bene…direi che come prima cosa dovremmo guardarci in giro.-

-Perché…vuoi barattarlo con il tuo dormitorio?- Lo canzonò lui.

-No scemo…voglio trovare l’uscita. Non mi va di respirare la tua stessa aria.-

-Hai ragione. E a me non va di dividerla con te, quindi direi che per questa volta posso accettare il tuo suggerimento.

 

Draco si riscosse appena una goccia fredda gli cadde sulla mano.

I suoi occhi vitrei fino a quel momento scintillarono di una luce vendicativa. Non gli restava altro che attuare il suo piano e Draco avrebbe avuto la sua rivincita.

Deciso si avviò verso il cortile gremito di studenti che si accingevano ad entrare per la cena. Con estrema facilità individuò i lunghi capelli rossi che cercava.

Non gli importava che ci fossero centinaia di studenti, anzi…così era meglio perchè la voce della sua vendetta si sarebbe sparsa in fretta.

Gli studenti si aprirono in un varco mentre lui passava con passo deciso.

Ginny si girò verso Draco e nel cortile cadde il silenzio assoluto.

 

-Ho trovato una finestra!-

-Fa vedere…Si beh…è proprio una finestra. Ma bene Zabini…devo dire che mi hai sorpreso.-

-Taci potter! Muoviamoci ad aprirla.-

-Ok spostati…BOMBARDA!-

La finestra si spalancò di colpo, i due guardarono fuori…erano al terzo piano, su una finestra che dava sul cortile centrale.

-Ma bene…e opra che facciamo?-

-Ehi guarda! Che stanno facendo tutti?-

Harry guardò gli studenti in cortile poi il suo sguardo si focalizzo su una testa bionda ed una rossa.

Lo stesso fece Blaise.

 

Ginny guardò Draco stupita, chiedendosi perché si era fermato proprio davanti a lei.

Ma prima che potesse chiederglielo lui la baciò.

Intorno a loro scoppiarono delle ovazioni e dei risolini.

Stordita cercò di capire quella strana situazione, poi il suoi occhi si fermarono su quelli di Draco.

Azzurri.

Gli occhi di Draco erano azzurri.

Anche se un po’ meno intensi di quelli che si ricordava.

Però…lui l’aveva baciata…quindi…

-S-sei tu?-

 

Ma che è scema? Certo che sono io!!

-Ehm…si. Sono io.-

Lo sguardo della ragazza si illuminò e subito lo strinse forte a se.

Draco reprimette l’istinto di scacciarla e anche quello di vomitare. Poi senza tante storie la prese per mano e cominciò a trascinarla verso la sala grande.

Gli altri studenti li seguirono senza smetterla di fare commentino stupidi, ma Draco fece finta di nulla e continuò la sua sceneggiata.

 

 

Altre due persone intanto cercavano di reprimere un altro impulso…quello di gettarsi dalla finestra.

Reagirono all’unisono:

 

-QUEL BRUTTO…!!!!-

-QUELLA BRUTTA…!!!!-

 

I due si guardarono…

-Tu e Ginny…?-

-Tu e Draco…?-

 

-QUEI BRUTTI……!!!!!-

 

 

 

 

TADAAAAANNNN!!!! Allora?? Avete finalmente capito chi era l’amante segreto di Ginny??

Spero vi sia piaciuto…alla prossima!!!!

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Capitolo 10
*** STOP! ***



Salve a tutti amici lettori!!!
Mi rincresce dirvi che per diversi motivi questa fic subirà un temporaneo intervallo.
In questo periodo i capitoli verranno scritti, ma non pubblicati.
Avete quindi ragione di credere che quando tornerò a postare questa fic verrà aggiornata regolarmente fino alla fine.
Intanto prendo l'occasione per segnalarvi la fic a cui sto lavorando (eh, eh...un po' di pubblicità progresso...):
PREPARATI PSICOLOGICAMENTE...EVANS

Spero farete un salto a leggerla! A prestissimo!!!

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