Ringraziamenti:
grazie a chi ha letto e recensito!!! Mi ha fatto
piacere…mi ero molto scoraggiata, ma mi avete tirato su il morale…GRAZIE!!!
Piper1831: ace mille!!!
Aggiorno il più presto possibile. Un kiss!!
Ombrix: Neanche io sono molto fan di draco/Harry…alcune
volte si..ma altre no…ma probabilmente più avanti si cambieranno
ancora coppie. Sono felice che anche a te piaccia la coppia Hermione/Ron…in
questa fic è l’unica sicura!!!
Alla fine…saranno sempre loro due!!!
Moonlight rage: ^^’…forse
non hai visto che quando hai recensito c’era già il quinto cap..che risponde alle tue domande su Percy
e Herm…
ATTENZIONE!!!!!!!!!!
QUESTO CAP AVRà UNA PARTE NC17, DOVE CI SARà UNA SCENA DI SESSO ESPLICITA CON TANTO DI DESCRIZIONI!! SE QUESTO POTREBBE TURBARVI…NON
LEGGETE LA FINE DI
QUESTO CAPITOLO.
GRAZIE!!!
NEGLI EPISODI
PRECEDENTI……
[…]
Presto i vestiti volarono sul prato e loro rimasero assorti
nei loro piaceri per più di un’ora. Poi accadde che Ginny vide
una cosa. In un tremulo fiotto di luce, dato da una finestra che si illuminò per poco, riuscì a vedere gli occhi del suo
amante, che erano di un intenso azzurro. Poi fu invasa dall’estasi totale e la
sua testa si svuotò di ogni pensiero. Il ragazzo senza
volto si accasciò di fianco a lei. Dopo alcuni minuti si alzò e si vestì.
-Aspetta!!- fece Ginny in tono
spaventato. Non voleva perderlo. Voleva rivederlo. Voleva sapere chi era.
-Cosa?-
-Chi sei?-
-Te l’ho detto. Lo scoprirai.-
-Non andare!! Voglio rivederti.-
-Mi rivedrai-
La voce del ragazzo suonava dolce e gentile.
-Ti rivedrò?-
-Mi rivedrai-
E mentre un lieve rumore di passi
attutiti dall’erba si allontanavano, Ginny prese a tastare il prato in cerca
dei vestiti. Era contenta. Più contenta che mai, qualcosa le diceva
che il ragazzo senza volto avrebbe mantenuto la sua promessa.
[…]
Mi
rivedrai.
Ginny tornò nel dormitorio distrutta.
Per tutta la sera aveva consolato la madre che piangeva per Percy. Ginny si chiedeva cosa c’era da piangere per
quell’idiota.
Non aveva ancora perdonato Percy
per come aveva trattato la sua famiglia durante la guerra e di certo non aveva pianto quando quel zuccone era caduto dalla scopa. Il “come”
fosse caduto, poi, non lo sapeva nessuno. Percy non voleva parlarne. Era chiuso come un riccio.
Il fatto era molto strano. In effetti, nessuno si spiegava
il perché era venuto proprio ad Hogwarts per cadere da
un manico di scopa.
Poi Ginny s’illuminò. Percy era
stato trovato sulle siepi sotto la torre dei grifondoro.
E le uniche persone con cui avrebbe
voluto parlare potevano essere lei e suo fratello e…
-Hermione!!-
Ma certo!! Perché non ci aveva
pensato prima!!! In effetti, anche Hermione era strana
da quando era uscita dall’infermeria.
Ginny moriva dalla curiosità. C’era qualcosa che Hermione le
nascondeva. E quella cosa riguardava suo fratello. Ed Hermione era la sua migliore amica ed anche del suo
fidanzato Harry.
Dunque, sapere tutti i loro affari
era più che lecito. Soddisfatta decise che il giorno dopo avrebbe fatto ad Hermione un bel terzo grado.
E la questione Hermione era
momentaneamente a posto.
Ora poteva addormentarsi in pace. Non riusciva mai ad addormentarsi se aveva delle cose a cui pensare.
Sistemò il cuscino e si abbandonò su di esso,
facendo un bel respiro profondo e chiudendo gli occhi.
Passarono uno, due, cinque,
tredici, venti, quarantatre minuti.
Ginny sbuffò sedendosi sul letto.
Non poteva ingannare se stessa. C’era qualcos’altro che la
opprimeva.
Harry.
Si.
Da tempo lo sentiva distante. Alla Tana credeva fosse perché
la guerra era appena finita. Credeva che Harry fosse ancora scosso.
Ma ora ad Hogwarts lui sembrava
perfino averla dimenticata.
Qualcosa le diceva che c’era
un’altra.
Ma Ginny non aveva il coraggio di
parlargli dopo che lei per prima lo aveva tradito.
Con chi, poi?! Non sapeva neanche
chi fosse. Nemmeno che volto avesse.
Sapeva solo che quell’unica ombra senza volto aveva
rivoltato il suo cuore e le sue certezze.
Prima di incontrarlo credeva di amare
Harry. Voleva passare il resto dei suoi giorni accanto a lui. Ma dal giorno di quell’incontro Ginny non lo desiderava più.
Se prima si angosciava tutto il giorno perché non
l’aveva più visto, dopo non ci aveva neanche più pensato. E
sebbene per sette anni avesse creduto di amarlo, capì che quello che in verità
provava per lui era solo affetto. Gli voleva bene. Ma
non lo amava. Se n’era accorta quando aveva capito
cosa vuoleva dire amare. Se
n’era accorta quella fredda sera in cui si era unita al suo principe senza
volto.
Ed ora che l’aveva spiegato a se
stessa doveva cercare un modo poco complicato per spiegarlo ad Harry.
E poi cosa avrebbe fatto? Avrebbe
vissuto nella speranza che lo sconosciuto riapparisse?
E se lui non avesse mantenuto la
sua promessa?
Ginny prese il cuscino, se lo mise in faccia e soffiò di
rabbia per scaricare la tensione.
Una sua compagna si rigirò nel sonno mugugnando.
-Non andare…resta qui!!! Potter sei
un bastardo!-
A Ginny si accapponò la pelle.
Non poteva essere lui.
No. A Milly non piaceva Harry, non ci
sarebbe mai stata. No.
No?
O si?
Del resto…quanti Potter conosceva?
Ginny non poteva crederci. Anche se Harry non le piaceva
più, lo sapeva solo lei, visto che ci era appena
arrivata.
In quel momento Ginny era ancora la fidanzata di Harry.
Ed il fatto che una delle sue migliori amiche uscisse con il
suo ragazzo la rendeva furente.
Però…però forse si stava
immaginando tutto. Forse aveva sentito male. O forse Harry si era comportato male con Milly, per questo
lei lo chiamava bastardo.
-Ahhhh..si!!
Adoro quando fai così…-
Ginny si voltò di scatto verso Milly. Questa volta non
poteva essersi sbagliata. Quella era un’affermazione di godimento.
-Che guerra sia!!- sibilò Ginny.
SDONG!!! Una luce gialla attraversò
la stanza.
-AHI!!!!-
Le luci del dormitorio si accesero.
-Che c’è?- Vivian, compagna di dormitorio
di Ginny, sembrava preoccupata. –Chi ha urlato?-
-CHI è STATO?- Milly era furente e
si teneva le mani sulla cuffia da notte.
-A fare che?- chiese Betty.
-Ho sentito qualcosa che mi batteva sulla testa e poi mi ha
tirato i capelli!-
Betty rise – Ma dai!! Te lo sarai
sognato!! Fammi vedere…-
Betty si avvicinò a Milly e cominciò a slacciarle la cuffia.
-Vedi…qui non c’è nient…AHHHH!!-
Betty si portò le mani alla bocca.
Ginny scoppiò a ridere.
Vivian sgranò gli occhi e rimase impalata.
-Che c’è?- Molly si toccava i
capelli preoccupata. –Cos’hanno i miei capelli?-
La porta si spalancò ed Hermione, la nuova caposcuola, entrò
non poco seccata nel dormitorio.
-Si può sapere che state facendo? Si sente un baccano
infernale!! Se non la smettete io..-
la minaccia di Hermione si perse nel vuoto appena il suo sguardo si posò su
Milly, che esasperata dal comportamento delle altre nei suoi confronti, andò in
bagno a specchiarsi.
Un urlo echeggiò in tutta la sala comune dei Grifondoro.
Quella mattina Ginny si svegliò bene. Si stiracchiò e scese
a colazione.
Intanto in tutta Hogwarts si era sparsa la voce della
misteriosa disgrazia capitata alla bella Milly Piwers. Ginny non si era
trattenuta nel descrivere minuziosamente come una mucosa belligenerea era
apparsa misteriosamente sulla testa di Milly e di come aveva cominciato a
nutrirsi dei suoi capelli e della sua forfora, tanto
che i suoi bellissimi capelli stavano diventando trasparenti.
Passarono due giorni e Ginny non riuscì a beccare ne’ Harry, ne’ Hermione e nemmeno il cavaliere senza volto
si fece sentire.
Finalmente una sera, mentre era seduta a leggere in sala
comune, Hermione si fece viva.
-Ciao!! Disturbo?-
-Herm!! Ti cercavo!!!-
Hermione si sedette curiosa. –Dimmi tutto-
Ginny arrivò subito al punto: -Cos’è
successo in verità a Percy?-
Hermione fu colta dalla più totale sprovvista. Aprì e
richiuse la bocca due volte.
-N-non lo
so. Non me l’ha detto..-
-Seeee, dai!!!
Perché non mi dici la verità?? Eppure credevo di essere
tua amica!! Non sono mica tanto scema sai?? Potresti
anche trattarmi me..-
Ma non finì la frase perché
Hermione scoppiò a piangere senza ritegno.
-E’ colpa mia!!!
Sono ABOMINEVOLE!!!-
E scappò via in dormitorio. Tutti
si erano voltati a vedere la scena. Ron guardò interrogativo Ginny, che però era talmente sbalordita da non poter dare una
risposta.
Pian piano il chiacchierio tornò a riempire il silenzio che
si era creato.
Un aeroplanino di carta volò in
grembo a Ginny. Si guardò intorno, ma nessuno la degnava di uno sguardo.
Curiosa aprì il bigliettino.
Stanza delle
necessità. So di certo che sai come arrivarci. A
mezzanotte di questa sera.
Mi rivedrai.
Le ultime parole le balzarono agli occhi. Mi rivedrai. Era lui.
Il suo amante senza volto.
Ginny corse in dormitorio a prepararsi. A mezzanotte meno un
quarto si incamminò verso il settimo piano. Quando arrivò, una decina di minuti dopo, notò che c’era già
una porta.
Quando entrò si ritrovò immersa nel
buio. La luce del corridoio era molto fioca.
SBAM!!
La porta si chiuse ed anche l’ultimo spiraglio di luce si
spense.
Ginny tentava di regolarizzare il proprio respiro, ma era
troppo agitata.
Dopo qualche minuto di silenzio, si mosse incerta. Brancolò
nel buio le mani, tentando di afferrare qualcosa.
-Chi c’è? Sei tu?-
Ma nessuno rispose. Forse non c’era
nessuno e la porta si era chiusa da sola.
Ginny sussultò. Qualcosa aveva afferrato le sue mani e la
conduceva nel buio.
Il panico la abbandonò quando
riconobbe il calore di quelle mani. Senza esitare si lasciò
condurre nell’oscurità, finchè le sue ginocchia non toccarono qualcosa
di morbido.
Tastò con le mani.
Un materasso.
Sentì le molle del letto cigolare e poi due mani prenderle
la vita ed attirarla sul letto.
Una voce le sussurrò all’orecchio –te l’avevo detto che ci saremmo rivisti-
Ginny sorrise in risposta, ma poi
si ricordò che erano al buio quindi disse –sono contenta..-
-E lo sarai ancora di più…fidati…-
Le mani del ragazzo cominciarono ad esplorare il suo corpo. Quando scoprì che Ginny indossava una camicetta, cominciò a
sbottonare i bottoni con la bocca. Ginny sentiva il suo
respiro caldo salire pian piano sulla sua pelle, finchè l’ultimo bottone non fu
liberato.
Decise di passare all’azione.
Cominciò a muovere le mani sul corpo del ragazzo. Aveva dei Jeans, e sotto di essi delle natiche da capogiro. Salì
sulla schiena, sotto il maglione e seguì la linea della colonna vertebrale del
suo amante che rabbrividì. Lui le tolse la camicetta e si mise a baciarla,
scendendo sul collo e sulle spalle, poi le diede un piccolo morso tra il collo
e la spalla..
-così tutti sapranno che sei mia..-
Ginny non rispose…stava andando in
tilt…lo voleva…subito…si sentiva accaldata e desiderosa. Cominciò a strusciare
il proprio ventre sul suo. Sentiva che anche lui era eccitato.
Ma appena provò ad affrettare i
tempi, il suo amato la frenò.
Con estenuante calma cominciò a darle baci su tutto il
corpo, mentre pian piano le toglieva i vestiti.
Ginny era troppo eccitata. Si liberò dai suoi abbracci e
cominciò a spogliarlo, finchè lui rimase in boxer,
mentre lei era ancora in mutande. Ginny fremeva dalla voglia di possederlo
subito, ma lui continuava a frenarla con baci e carezze che la facevano
impazzire.
Ginny decise: voleva la guerra? L’avrebbe avuta.
Con un colpo di reni Ginny ribaltò la situazione e si mise a
cavalcioni del suo amante.
Sentendo sotto di se il sesso del compagno che a ogni contatto cresceva, cominciò una lenta danza col suo
bacino, facendo in modo che le loro parti intime si congiungessero e separassero
ad un ritmo lentissimo, quasi esasperante per il poveretto che rantolava sotto
di lei.
Poi con la lingua cominciò a torturargli il lobo
dell’orecchio. Lo mordicchiò. Prima ancora che lui gemesse,
si mise a leccare le sue labbra. Lui cercò di baciarla, ma lei era già scesa al collo. Lui rabbrividì e lei scese ancora
più giù. Pensò di vedere come reagiva se gli leccava i capezzoli.
Lui le mise le mani tra i capelli e gemette. Soddisfatta,
continuò la sua tortura. Li leccava pian piano, poi cominciava con piccoli
morsetti, li succhiava, leccava ed infine li mordeva.
Sembrava che il suo principe non si controllasse più…gemeva
e respirava affannosamente.
Sempre continuando la danza dei ventri, Ginny spostò le mani
sulla sua schiena e lo graffiò con le unghie.
-così tutti sapranno che sei mio…-
Lui la baciò, ma Ginny si staccò subito.
Era ora di passare ad uno stadio più avanzato.
Fece scivolare le mani sui suoi fianchi e lentamente gli
tirò via i boxer. Pian piano avvicinò la bocca finchè
non trovò quello che cercava (XD…chissà cosa..eh? n.d.a.) (guarda che non siamo scemi…lo capiamo…n.d.lettori) (*-* e va beh!! Magari qualcuno non lo sapeva…n.d.a. ) (senti..ma che cavolo di autrice sei??? Ti sei fermata sul punto
più bello!! FINISCI STA STORIA!!!! N.d.lettori)
(sorry..ç.ç
riprendo subito dalle ultime parole…)…finchè non trovò quello che cercava.
Alitò pian piano e poi cominciò un bel lavoretto
labbra-bocca.
Il suo principe inarcò la schiena più volte…ed invocò il suo
nome. Ginny era estasiata dal piacere che stava provocando in lui. Prima d’ora
non si era mai sentita così indispensabile, così desiderata…così amata.
Voleva amore.
Voleva sentirlo sul suo corpo.
Lui sembrò intuirlo perché capovolse di nuovo le posizioni.
Ginny si ritrovò distesa sotto il suo corpo ansante e decisamente accaldato.
La spogliò definitivamente. E mentre anche lui scendeva con
la bocca verso il suo tempio proibito Ginny si accorse
che era eccitata da morire. Quando lui la portò all’orgasmo la prima volta,
decisero entrambi che era arrivato il momento.
Rimasero un po’ abbracciati a baciarsi ed accarezzarsi, poi lui si rimise sopra
di lei e cominciò a baciarle i capezzoli. Ginny si sentiva talmente
elettrizzata da tremare. Cominciò a passare le mani sui suoi addominali. Si
sentiva che aveva un fisico ben fatto. Non era certo un palestrato,
ma il suo fisico era tonico e giovane.
Poi lui entrò in lei ed insieme volarono
fino al punto più alto del paradiso, per poi ricadere tra le braccia l’una
dell’altro. Ginny non si era mai sentita così appagata.
Si strinse al suo amante senza volto.
Quando si fu ripresa, lo baciò gli chiese:
-Ora mi dici come ti chiami? Chi sei?
Io ti amo…non posso resistere senza di te…-
Lui in risposta le accarezzò i
capelli. Poi parlò.
-Verrà il momento, in cui saprai.-
Lei intanto stava per sprofondare nel regno dei sogni, ma
riuscì a mormorare.
- Voglio vederti e rincontrarti.-
Lui le rispose con una voce dolcissima.
-Mi rivedrai-
Eccoci alla fine del capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho tolto un po’ di scene troppo HOT perché sennò dovevo alzare il rating della ff…voi potete sempre immaginare come sia andata.
Spero che vi sia piaciuto!!!
Recensite vi prego!!! Così fate un po’ di ginnastica alle dita!!! Daaaaaaiiii!!!! XDXD grazie lo stesso…