Pokémon Mystery Dungeon-L’espansione dello spazio

di Suriru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-Il Pokémon col ciondolo blu ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-Una nuova amica ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-In viaggio verso una nuova avventura ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-Verso il Lago Foschia ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5-L'Ingranaggio dello Spazio ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6-Vecchie conoscenze ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-Di nuovo insieme ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-Le strade si dividono ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9-Vicolo cieco ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10-Verso il Dirupo Inerte ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-Dugtrio il custode ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12-Le ombre del passato di Celebi ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-Lotta contro Palkia ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14-Mai dire addio ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-Il Pokémon col ciondolo blu ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 1

Il Pokémon col ciondolo blu
 

Tutti voi conoscerete la storia di Piplup e Chimchar e della lotta contro il tempo per evitare la paralisi del pianeta.Dopo aver sconfitto Dialga Oscuro e aver salvato il mondo,i Pokémon del futuro sarebbero scomparsi e così con loro sarebbe scomparso anche Piplup. Chimchar si disperò dopo aver perso il suo migliore amico,ma Dialga gli fece un regalo per averlo salvato:gli regalò il futuro,così tutti i Pokémon tornarono al loro tempo e i due amici poterono riunirsi e vivere felici.
Erano passati ormai parecchi mesi dal ritorno di Piplup,ormai tutti a Borgo Tesoro si erano abituati ad avere due eroi in città,il nostro Team Pokéamici superò la prova finale e divenne una Squadra d’Esplorazione a tutti gli effetti.Tutto era felice e sereno,ma qualcuno muoveva i fili del destino.Stava succedendo di nuovo!Una nuova avventura attende i nostri eroi!

Era stata una notte tempestosa,ma era ormai mattina.Sulla spiaggia qualcuno era disteso e cercava di scrivere qualcosa sulla sabbia:
“N-Non…deve…succedere...anche…a me,non….posso…dimenticare!Ho…una…missione.”
e svenne.Qualcosa li vicino brillava:un ciondolo,un ciondolo blu a forma di cuore!

Era una giornata bellissima e al Promontorio Sharpedo qualcuno si era svegliato più in forma che mai:
“Haa, mi sento proprio bene e scommetto che riusciremo nelle nostre missioni oggi. Giusto,Piplup?…Piplup?”
Chimchar non si era accorto che il suo amico stava ancora dormendo:
“Ehi,è ora di alzarsi,svegliati!” iniziò a scrollarlo energicamente
“…Ancora cinque minuti.”
“È tempo di andare alla Gilda,muoviti!”
Piplup si strofinò gli occhi,si alzò e uscirono insieme verso la Gilda.
Era presto,ma Borgo Tesoro era già pieno di vita. I negozi erano appena stati aperti e in piazza molti Pokémon si scambiavano saluti ed informazioni.
“Ciao,ragazzi!” Piplup e Chimchar si sentirono chiamare
“Ciao,Ursaring.Ciao,Teddiursa!”
“State già andando alla Gilda?”
“Naturalmente!”
“Catturerete qualche altro criminale oggi?”
“È il nostro mestiere,e poi,lo sapete che ci piace aiutare gli altri. Voi,invece?”
“Andiamo a comprare delle mele ai Magazzini Kakleon.”
“Allora buona spesa. Ciao!”
“Ciao!”
Non c’era Pokémon in città che non conoscesse il Team Pokéamici e che non conoscesse ciò che avevano fatto.
Come tutte le mattine andarono alla Gilda,luogo dove venivano addestrati i Pokémon per creare Squadre d’Esplorazione e dove chiunque poteva chiedere aiuto con la certezza di non essere ignorato.Il loro compito era di acciuffare i ladri e consegnarli alla polizia.Andarono subito a controllare la bacheca dei ricercati:
“Allora,quale criminale acciufferemo oggi,Piplup?”
“Guarda!Alla Grotta Salmastra hanno rubato un intero carico di  bacche rare e il ladro si chiama Lileep.Potremmo recarci lì,non è molto lontano.”
“Potremmo passare dalla spiaggia!”
“OK,andiamo!”
E si precipitarono subito fuori.

“È tanto che non andiamo alla spiaggia!”disse Chimchar
“Già!Siamo sempre indaffarati con le missioni che non abbiamo più il tempo per divertirci e,comunque,non stiamo andando a fare una gita.”
“Lo so,Piplup.Abbiamo una missione da portare a termine!”
Ma arrivati alla spiaggia lo spettacolo fu meraviglioso:il sole era già sorto da un po’, ma si vedevano ancora le sfumature di colore di quando nasce.
I due amici erano meravigliati:
“Non so se è meglio il tramonto o l’alba.Sono tutti e due così affascinanti!”
“Hai ragione,Chimchar.”
Piplup si girò e vide qualcosa sulla sabbia:
“CHIMCHAR!!!!!!”
L’amico si girò spaventato:
“Si può sapere cosa ti è preso?!?”
 “Guarda là!!!”
Chimchar guardò dove l’amico aveva indicato e vide qualcosa sulla sabbia.Un Pokémon!
“Andiamo ad aiutarlo subito!!!”
A terra era distesa una Piplup e vicino a lei erano scritte delle lettere:
“GRO…CE…P…C…Cosa vorrà mai dire,Piplup?”
“Non ne ho idea,ma appena si sveglierà glielo potremo chiedere.Facciamo così:vai ad avvertire Wiglituff e gli altri,intanto io cerco di portarla verso la Gilda.”
“D’accordo!”
Chimchar corse via e Piplup prese in spalla il Pokémon svenuto.Appena la alzò vide qualcosa brilluccicare sulla sabbia e lo raccolse.Era un bellissimo ciondolo di pietra blu a forma di cuore.
Aspetta un attimo,io ho già visto questo ciondolo.Ma dove?
Notò che il ciondolo era attaccato ad un nastro tutto sfilacciato e rovinato.
 
“E come c’è arrivata lì?”
“Non lo so,Loudred,ma quando si sarà svegliata glielo chiederemo.”
“Anche se siamo di fretta potreste aspettarmi?”
“Non c’è tempo da perdere,Bidoof!”
Chimchar aveva avvisato tutta la Gilda e due suoi amici erano venuti ad aiutarlo. Loudred era entrato a far parte della Gilda prima di Piplup e Chimchar,ma era diventato membro di una squadra,il Team Granvoce,poche settimane dopo di loro,mentre Bidoof doveva ancora sostenere la prova finale.
“Ecco Piplup!”gridò Chimchar
Il Pokémon pinguino stava portando un altro Pokémon sulle spalle.
“Lascia,ci pensiamo noi a portarla fino alla Gilda.” gli disse Loudred
“Grazie ragazzi. Chimchar,hai avvisato anche il Capitano?”
“Tutti.Chimecho sta preparando qualcosa da mangiare quando si sveglierà e Sunflora le sta preparando un letto nella nostra vecchia camera.”
“Bene.Voi andate alla Gilda,io ho una commissione da sbrigare!”corse via avanti a loro
“DOVE STAI ANDANDO?”gli urlò Loudred con il suo vocione
“A BORGO TESORO!”gli rispose Piplup e si avviò verso la città.
“Come sarebbe a dire?!?Ci siamo appena passati e non doveva fare niente!”
“Si sarà ricordato adesso.” azzardò Bidoof
“Proprio ADESSO!”
“Su ragazzi,non litigate!Dobbiamo portare lei alla Gilda il più presto possibile.”
“D’accordo!”
 
All’entrata della Gilda li attendeva Wiglituff,meglio conosciuto come Capitano,e Chatot,il Gazzettino della Gilda:
“Eccovi  qui!È lei?”
“Sì!”
“Portatela dentro!”
Scesero due piani,superarono la camera del Capitano,quelle principali ed entrarono in una stanza dove tre pokémon li stavano aspettando:Sunflora e i fratelli Maril e Azumaril.
Sunflora avrebbe dovuto sostenere la prova finale tra due settimane,mentre i fratelli Maril e Azumaril non facevano veramente parte della Gilda,perché erano troppo piccoli,ma aiutavano quando c’era bisogno di una mano,proprio come Diglet,un altro piccolo amico.
“Mettetela sul letto.”
“Allora,come sta?”chiese subito Sunflora
“Non lo sappiamo. È così da quando l’abbiamo trovata.”
“Dove è Piplup?Non era con voi?”chiese Wiglituff
“Sì,l’ha portata fino ad un pezzo…”iniziò Chimchar
“…e poi ha detto che doveva andare a Borgo Tesoro…”disse Loudred
“…senza darci spiegazioni.”concluse Bidoof
“State tranquilli.Conoscendolo avrà avuto i suoi buoni motivi e arriverà il prima possibile.”
“Mi conosci bene, Wiglituff!”
Tutti si girarono:
“PIPLUP!”
“Si può sapere cosa hai fatto?” chiese subito Chimchar
“Dovevo comprare una cosa.” e fece vedere un sacchetto che aveva in mano
“ADESSO?!?” tuonò Loudred
“Sì,adesso.”
“CON TUTTI I MOMENTI PROPRIO...”
“Cosa…” si sentì una voce
“Si sta svegliando!” disse Sunflora tutta eccitata

L' Angolo di Piplette
Ciao a tutti,io sono Piplette(dal nome si capisce che sono una GRANDE fan dei Pokémon) e questa è la mia prima fic a capitoli.
Molte domande vi frulleranno per la testa:Chi è questa Piplup?Da dove viene?Cosa è andato a comprare Piplup?Perchè gli sembrava di aver già visto quel ciondolo?Cosa significa"GRO...CE...P...C..."?Come continuerà la storia?
Quante domande!Ma per sapere la risposta dovrete aspettare il prossimo capitolo
Alla prossima fic
                                                                              Piplette

llpplllLlllLL  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2-Una nuova amica ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 2

Una nuova amica

 
 
“Cosa…” si sentì una voce
“Si sta svegliando!” disse Sunflora tutta eccitata
“D-Dove mi trovo?”disse il Pokémon svenuto
“Sei al sicuro nella Gilda di Wiglituff.Ti abbiamo trovato sulla spiaggia e ti abbiamo portato qui.”gli disse subito Piplup
“Nella Gilda di Wiglituff?”
“Esatto! Piacere,io sono Wiglituff.”
“Io sono il suo secondo,Chatot.”
“Io sono Sunflora.”
“Io mi chiamo Loudred.”
“Io sono Maril.”
“E io sono suo fratello Azumaril.”
“Ohibò,io sono Bidoof.”
“E io mi chiamo Chimchar. Piplup ed io ti abbiamo trovato!”
“E tu come ti chiami?”gli chiese Piplup
“M-Mi chiamo Piply.”rispose un po’ intimidita dal gran numero di Pokémon nella stanza “Ma come ci sono finita sulla spiaggia?”
“Non lo sai?!?”gli chiese stupito Chimchar
“Non mi ricordo più niente.So solo che ero qui perché avevo una missione.”
“Ti ricordano niente le lettere GRO…CE…P…C…? gli chiese ancora Chimchar
“…No,mi spiace.”
“Non importa. Ah,a proposito,credo che questo sia tuo!”
Piplup aprì il sacchetto che rivelò un bellissimo ciondolo blu a forma di cuore.
“Il mio ciondolo!”
“L’ho trovato sulla spiaggia vicino a te.Era sporco e il nastro era tutto rovinato,così l’ho pulito e ho comprato un nuovo nastro identico a quello che avevi prima.È meglio che torni nelle mani della sua padrona.”e glielo diede
“Non so come ringraziarti.”
“Oh,io sì.”rispose lui con la faccia furbetta
“COSA!!!”urlarono Loudred,Sunflora,Chimchar e Bidoof
 “VUOI CHIEDERLE DEI SOLDI DOPO CHE È NAUFRAGATA?!?”urlò Loudred
“SHOCK!!!”
“NON È DA TE!!!” gridò Chimchar
“OHIBò,NON  È  VERAMENTE DA TE!!!”
“MA COSA ANDATE MAI A PENSARE!!!” urlò a quel punto Piplup”VOGLIO SOLO CHE PIPLY SI RIMETTA PRESTO E CHE POSSA RESTARE QUI PER RIPRENDERSI!!!!”
“Fiuu. Menomale!” tutti quanti tirarono un sospiro di sollievo
“Per un attimo credevamo che le volessi chiedere dei soldi!” disse Loudred
“Non lo farei mai e voi lo sapete!” rispose Piplup arrabbiato
“Ad ogni modo…” prese a parlare il Capitano “Piply potrà restare qui da noi tutto il tempo che vorrà.”
“Oh,ma non vorrei essere troppo di disturbo.”
“Nessun disturbo,mia cara.”le disse Sunflora “Anzi,così ci faresti contenti.Il nostro compito è di aiutare chiunque ne abbia bisogno,a questo serviamo noi membri della Gilda.”
“Si è svegliata,finalmente!”
Tutti si voltarono verso la voce
“Ah,eccoti qui Chimecho.Lei è Piply.” Le disse Sunflora
“Molto piacere,Chimecho.”
“Il piacere è tutto mio. Tieni,ti  ho preparato qualcosa da mangiare.” le passò un piatto pieno di bacche di tutti i tipi
“ È  meglio se mangi. Chimecho è una cuoca con i fiocchi!” disse Maril
“Proprio così!” gli fece eco suo fratello
“Vi ringrazio.Siete così gentili con me,tutti quanti.”
“Immagino che quando ti sarai ripresa vorrai subito iniziare delle ricerche su di te visto che hai perso la memoria.Ho indovinato?” gli chiese Piplup
“In effetti è così.”
“Allora io ti aiuterò. È anche un dovere verso me stesso questo.” le disse
“E come mai,scusa?”
“Tu non lo sai,ma Piplup è arrivato qui proprio come hai fatto tu.Circa un anno fa l’ho trovato proprio alla spiaggia e anche Piplup aveva perso la memoria!”disse Chimchar
“Hai ragione!” Piplup non ci aveva pensato!La storia di Piply aveva molte affinità con la sua!
“E come hai fatto a ricordarti ciò che avevi dimenticato?” Piply era curiosa.Forse con il loro aiuto si sarebbe ricordata da dove veniva e cosa ci faceva lì.
“Non mi sono proprio ricordato tutto il mio passato,in realtà ne conosco solo una piccola parte…ma è un storia lunga e complessa.”
“Conosci per caso la storia della paralisi del pianeta?” gli domandò Wiglituff
“No,mai sentita.Ma perché me lo hai chiesto?”
“Perché è molto strano.” disse a questo punto
“Come mai?” chiese Bidoof 
“Di solito si dimentica quello che riguarda se stessi e le altre cose no,allora come puoi non conoscere una storia così importante?Non me lo spiego.”
“Io non l’ho mai sentita.”
“Adesso basta!Lasciamola riposare.” propose Chimecho
“Sono d’accordo.” disse Sunflora
Così tutti lasciarono la stanza che divenne molto più vuota e silenziosa.
 
“Eri scappato via per comprare un nuovo nastro per il ciondolo di Piply?”
“Proprio così.”
Piplup e Chimchar erano tornati alla spiaggia per andare finalmente alla Grotta Salmastra.
“E come mai,scusa?Cioè,è stato un bel gesto,ma non ho capito il perché di tutta quella fretta.”
“Vedi…”Piplup si fermo e si rabbuiò,come se stesse pensando a qualcosa di strano “Il fatto è che io avevo già visto quel ciondolo.”
“Lo avevi già visto?Solo il ciondolo?Non Piply?”
“No,ma il suo nome mi ricorda qualcosa.”si mise a pensare “…ma non ricordo cosa!”
“Non importa.Siamo arrivati alla Grotta Salmastra.”
“Allora andiamo.”
 
Da dove vengo?Cosa ci faccio qui?
Piply era rimasta sola.Stava ripensando a quello che le era successo.
…Forse potrei restare qui visto che non so da dove vengo e dove devo andare.Potrei aiutare…ma non scoprirò mai niente così. Forse.
Si sentiva stanca e aveva bisogno di dormire.
Anche se qui sono stati molto gentili con me…soprattutto Piplup.
E si addormentò.
 
Una nuova giornata era appena cominciata.Era molto presto,più presto del solito e due nostre conoscenze erano quasi arrivate alla Gilda.
“Yawn,perché mi hai svegliato così presto?Non lo avrai fatto mica per vendicarti visto che sono io che ti sveglio sempre?” si lamentò Chimchar
“Volevo arrivare presto alla Gilda.”
“Per vedere Piply?” gli chiese con la faccia furbetta ma ancora assonnata
Piplup divenne rosso più di un peperone “…E anche se fosse!Voglio solo vedere come sta. Nient’altro!”
“Sicuro?”
“Certo!”
“Non hai pensato che è presto!Credo che stia ancora dormendo.”disse ancora con la faccia furbetta
“Cavoli!Non ci avevo pensato!”
Entrarono nella Gilda.Tutti gli apprendisti si svegliavano sempre molto presto perciò a quell’ora non disturbavano.Nessuna squadra era ancora arrivata,ma con loro grande sorpresa l’atrio non era vuoto.
“Piply?”
La pinguinetta sobbalzò.
“Ah,ciao ragazzi.Cosa ci fate qui così presto?”
“Chiedilo a lui!Mi ha alzato presto perché voleva assolutamente vedere come stavi.”
Piplup divenne molto più rosso di prima “NO,cioè si!Beh…ecco…” era in imbarazzo totale “Volevo solo sapere se stavi bene…e l’ho fatto anche per vendicarmi di quando mi sveglia lui.”
Si sentiva meglio.Era tornato al suo colorito originale. Notò che Piply aveva indosso il ciondolo ed il nastro che il giorno prima gli aveva regalato.
“Sei troppo buono con me…ma adesso è arrivato il momento di salutarci.Ho deciso di partire.”
“COSA!”dissero i due amici
“Così presto?”gli chiese Chimchar
“Sì,siete stati molto gentili con me,ma devo scoprire chi ero prima di perdere la memoria e ho bisogno di informazioni.”il tono della sua voce era leggermente triste e Piplup lo notò
“ALLORA RESTA QUI!”era stato proprio lui a dirlo “La Gilda è il luogo più informato dell’intera regione!Non andartene!Perché non resti qui?…Perché non diventi un membro della nostra squadra?”
“Cosa?”
Chimchar e Piply erano sorpresi.
Quella richiesta l’aveva messa in difficoltà.Si sentiva bene li,ma aveva bisogno di risposte.Cosa doveva dire.Voleva restare…oppure no?

L' Angolo di Piplette
Ciao a tutti.Non avevo niente da fare e in un giorno ho finito un altro capitolo.Adesso c'è una nuova amica ma vuole(o non vuole?)andare via.Lei è molto simpatica(anzi,di più) a Piplup e non vuole che se ne vada.
Cosa risponderà?Resterà o se ne andrà?Lo scoprirete nel prossimo capitolo
Alla prossima fic
                                                                         Piplette

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Capitolo 3
*** Capitolo 3-In viaggio verso una nuova avventura ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 3

In viaggio verso una nuova avventura

 
 Ma adesso è arrivato il momento di salutarci.Ho deciso di partire.”
“COSA!”dissero i due amici
“Così presto?”gli chiese Chimchar
“Sì,siete stati molto gentili con me,ma devo scoprire chi ero prima di perdere la memoria e ho bisogno di informazioni.”il tono della sua voce era leggermente triste e Piplup lo notò
“ALLORA RESTA QUI!”era stato proprio lui a dirlo “La Gilda è il luogo più informato dell’intera regione!Non andartene!Perché non resti qui?Perché…non diventi un membro della nostra squadra?”
“COSA?”Chimchar e Piply erano sorpresi,molto sorpresi.Piply era rimasta addirittura scioccata.
Quella richiesta l’aveva messa in difficoltà.Si sentiva bene lì,ma aveva bisogno di risposte.Cosa doveva dire.Voleva andarsene…oppure no?
“Pensaci su.Vuoi veramente partire?”
Quella richiesta l’aveva lasciata senza parole…letteralmente!Era come se fosse caduta in trans.
“Secondo me no.”
A quelle parole era come se si fosse svegliata. Alzò lo sguardo e incrociò quello di Piplup.
Il Pokémon le stava sorridendo con uno sguardo dolce. Lei era diventata tutta rossa.
“Tu non vuoi partire e io lo so.Ti trovi bene qui,ti senti a tuo agio,Allora perché vuoi andartene?”
“Perché ho una missione!”disse in un sussurro lei
Piplup non capiva!Una missione?
“Quale missione?”
Gli occhi di Piply si fecero malinconici “Non lo so,ma sento che sono qui per uno scopo ben preciso.Ho una missione da portare a termine!”
“Ma noi ti possiamo aiutare!Ti ho promesso di…”
 “Adesso basta ,Piplup!Non la puoi costringere!”
Chimchar stava cercando di farlo ragionare,e ci riuscì.Le parole dell’amico gli fecero capire che era stato troppo diretto e in questo modo aveva messo in difficoltà Piply.
“Scusami.Ho detto delle cose senza senso.”
Era mortificato e abbattuto.Voleva aiutarla e invece aveva peggiorato le cose.Si sentiva malissimo!
“D’accordo!”disse lei
“Spero però di rivederti presto.”
“No,d’accordo!Resto!Entro a far parte della vostra squadra!”disse Piply sicura e sorridente
Piplup era quasi scioccato“Ma io stavo solo…”
“…dicendo quello che stavi pensando.Mi vuoi aiutare e di questo te ne sono grata. E poi…ti dico che non mi dispiacerebbe entrare a far parte di una Squadra d’Esplorazione.” poi gli si avvicinò fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo muso,Piplup era imbarazzo sottoforma di Pokémon.
“Ti ringrazio.”gli disse dolcemente
“P-Prego.”disse completamente rosso
Sentirono qualcuno gridare al piano di sotto:
“LA VUOI SMETTERE DI URLARE!”
“DEVO URLARE,ALTRIMENTI TU NON TI SVEGLIERESTI VISTO CHE HAI IL SONNO PESANTE!”
“COSA?!?GIURO CHE SE TI PRENDO…”
“OHIBò,SMETTETELA,VI PREGO!”
“CALMATEVI!”
“Non è possibile!Litigano anche di primo mattino!”disse Chimchar esasperato
 “Di chi parli?”chiese Piply
“Di Sunflora e Loudred!Litigano almeno sette volte al giorno,ma in fondo si vogliono bene.”
In cuor suo ringraziava gli amici per aver salvato Piplup dall’imbarazzo “Se vuoi veramente entrare nella nostra squadra devi dirlo al Capitano.Vai nella sua stanza,noi arriviamo subito.”
“D’accordo.”
Piply era scesa al piano di sotto e i due amici erano rimasti soli.
“Avanti,Piplup.”il Pokémon si girò verso l’amico “Ti piace così tanto che non la volevi far andare via!”
Ora era molto più che imbarazzato “NO,NO,NO,NO!COME TI VENGONO IN MENTE CERTE IDEE!”
“Si capisce lontano un miglio.Non sono mica cieco!Sei stato brusco solo perché non la volevi perdere.Forse hai fatto bene a chiederle di diventare un membro della nostra squadra. Andiamo! Dobbiamo parlare con Wiglituff.”
Così scesero al piano di sotto.
 
“Sono molto felice della tua scelta,Piply.”
I tre Pokémon erano nella stanza del Capitano. Piplup e Chimchar si ricordarono della prima volta in cui misero piede in quel posto:volevano diventare apprendisti e creare un Squadra d’Esplorazione,erano stati molto eccitati(soprattutto Chimchar)di aver fatto quella scelta e con tutti gli altri apprendisti loro amici avevano vissuto molte avventure,molti ricordi riaffioravano in quella stanza.
Adesso un nuovo membro entrava a far parte della loro squadra:Piply.Con lei avrebbero vissuto molte altre avventure,ne erano sicuri.
“Da oggi anche tu farai parte del Team Pokéamici.Spero che ti impegnerai affondo nelle missioni che vi verranno assegnate.”
“Te lo prometto Wiglituff…cioè Capitano!” si corresse dopo aver incrociato lo sguardo di Chatot, che voleva che tutti chiamassero Wiglituff con un nome rispettoso,Capitano appunto.
“Non sai molte cose sulle Squadre d’Esplorazione,giusto?”
“Direi che non so proprio niente!”
“Allora Chimchar e Piplup ti spiegheranno tutto ciò che devi sapere.” poi fece cenno di andare. Piply fu la prima ad uscire,seguita dai due Pokémon che però vennero trattenuti da Wiglituff:
“Ragazzi!”i due Pokémon si girarono “Dopo averle fatto vedere tutto e averle spiegato ogni cosa,vi prego di tornare qui.” poi fece una piccola pausa “Tutti e tre.”
I due Pokémon erano sorpresi!Non avevano praticamente mai visto il Capitano così serio e preoccupato!
Si guardarono,annuirono e lasciarono la stanza.
La porta si chiuse.
“Capitano?” disse poco dopo Chatot “Lei pensa al peggio?”
Wiglituff ci pensò un po’ prima di rispondere
“Purtroppo sì,Chatot.”
 
I tre Pokémon erano andati a fare tutto il giro della Gilda e di Borgo Tesoro,spiegando tutto quello che sapevano e rispondendo ad alcune domande di Piply.Dopo il “giro turistico” tornarono alla Gilda:
“Perché siamo tornati?”chiese Piply
“Di preciso non lo sappiamo.”rispose Chimchar “Wiglituff ci ha chiesto di tornare tutti e tre da lui dopo averti spiegato tutto.”
“Ma credo che ci voglia parlare di qualcosa di molto delicato.”aggiunse Piplup
“Cosa te lo fa pensare?”
“Wiglituff è sempre stato…come posso dirlo…molto giocherellone mentre quando ci ha fatto questa richiesta era molto serio.”
I tre erano arrivati,bussarono ed entrarono:
“Bene,ci siete tutti.Vi ho chiamato per affidarvi una missione molto importante,ma sono sicuro che riuscirete a portarla a termine visto che lo avete già fatto.”
“Che tipo di missione?”chiese curioso Piplup
“Dovete recarvi al Lago Foschia.”
“Dove vive…”Chimchar stava per parlare quando si ricordò che li con loro c’era anche Piply.
“Esatto!È lui che dovete incontrare.”
“Lui?”chiese Piply che di quella storia non ci stava capendo molto.
“Uxie.Dovete incontrare Uxie.”
“Ma…”disse Piplup indicando Piply
“Ormai quella storia è conosciuta e anche lei ha il diritto di saperla.”
“Quale storia?Parlate,perché non ci sto capendo niente!”
“Esiste un posto che si chiama Lago Foschia dive si narrava,fino a poco tempo fa,che vivesse un Pokémon che avesse il potere di cancellare la memoria.”raccontò Piplup
“Cancellare la memoria?”chiese curiosa.
“Non può aver cancellato la tua perché cancella solo ciò che riguarda il lago.Durante un nostra spedizione lo abbiamo incontrato e ci siamo guadagnati la sua fiducia,in questo modo non ci cancellò i ricordi,a patto che noi non raccontammo di averlo incontrato.”
“Perché?”continuava a chiedere.Era sempre più curiosa.
“Perché lui custodiva un Ingranaggio del Tempo.”
“Un…cosa?”questa volta non aveva proprio capito.
“Un oggetto che controlla il flusso del tempo.”rispose Chimchar
“Domani mattina voglio che partiate e controlliate il Lago Foschia e l’Ingranaggio del Tempo.
Voglio che siate puntuali e che vi prepariate subito.”
I tre annuirono e uscirono diretti a Borgo Tesoro.


L'Angolo di Piplette
Ciaoooooooo
Ecco a voi un altro capitolo.Le cose iniziano a farsi interessanti.Wiglituff pensa al peggio.
Ma quale peggio?
Piply ha deciso di entrare nella loro squadra,secondo voi perchè?
Aspettate ancora un po' perchè le cose inziano a farsi interessanti.
Alla prossima fic
                                                                                                   Piplette
P.S. Alcune parti non sono un granchè perchè ho visto il 5° film dei Pokémon e una cosa mi ha sconvolto,quindi siate clementi

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Capitolo 4
*** Capitolo 4-Verso il Lago Foschia ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 4

Verso il Lago Foschia

 
“Mi spiace tanto,ma continuo a non capire!”
I tre Pokémon erano a Borgo Tesoro per prepararsi all’importantissima missione che gli aveva affidato Wiglituff.Avevano spiegato a Piply in breve la storia del Lago Valore,ma lei continuava a essere perplessa:
“Non ti abbiamo raccontato bene la storia?”gli chiese Chimchar
“Forse.Mi è sembrato che ci fosse qualcos’altro in questa faccenda.”
“E cioè?”chiese Piplup
“Perché ha chiamato proprio noi?Insomma,io sono anche nuova e non credo di esserne all’altezza e, da quel che ho capito,tutta la Gilda ha partecipato a quella spedizione.”
I due Pokémon si fermarono e rifletterono un momento prima di dare una risposta.
“Forse perché siamo stati i primi a incontrare Uxie.”azzardò Chimchar
“…O forse perché siamo quelli più vicini agli Ingranaggi del Tempo.”disse con un velo di tristezza Piplup,ricordando l’avventura che avevano vissuto tempo prima,ma anche in tono molto serio.
“Che intendi dire?”chiese Piply incuriosita
I due Pokémon si guardarono allibiti per poi ricordarsi che lei,misteriosamente,non conosceva la storia più famosa di tutta la regione.
“Ti ricordi che Wiglituff ti aveva chiesto se conoscevi una certa storia?”le chiese Chimchar
“Intendi quella della paralisi del pianeta?”
“Sì,esatto.Vedi…quella storia racconta che dei Pokémon raccolsero tutti e cinque gli Ingranaggi del Tempo e li portarono alla Torre del Tempo per evitare la paralisi del pianeta.Ma sulla Torre del Tempo incontrarono Dialga,il guardiano e padrone del Tempo,che era diventato oscuro a causa del cedimento della torre.Questi Pokémon combatterono contro Dialga Oscuro e lo sconfissero,evitando la paralisi del pianeta.”raccontò Chimchar
“Ma non ho capito due cose.”rispose lei
“Cosa?”chiese Piplup
“Che cos’è la paralisi del pianeta?”chiese per prima
“È un po’ difficile da spiegare…”disse Chimchar grattandosi la testa
“Prova ad immaginarti un mondo oscuro,dove il vento non soffia,il giorno non arriva mai e tutto tace in un silenzio angoscioso.”disse Piplup ricordandosi come lo aveva descritto a loro Grovyle.
Piply si sforzò ad immaginare e quando riaprì gli occhi lo vide:un mondo deserto e oscuro,dove i Pokémon vivono lottando tra di loro per la sopravvivenza,dove vince il più forte,dove tutto è fermo e immobile.
Ma c’era qualcosa di strano!Lo vedeva come un’immagine impressa nella sua mente,come qualcosa di lontano.
“Piply?Stai bene?”le domandò il Pokémon pinguino
“Cosa?Ah,sì.”rispose come sa si fosse svegliata da un sogno “E riguardo alla seconda domanda,cosa centrate voi con la storia che mi avete appena raccontato?”
I due amici si guardarono come se si stessero leggendo nella mente a vicenda.
“Anche qui la faccenda è complicata.”disse il Pokémon scimpanzé
“Ecco…il fatto è che…siamo stati noi a sconfiggere Dialga Oscuro.”continuò Piplup con una faccia che fece comprendere meglio ciò che stava dicendo a Piply
Lei era sorpresa,anzi sconvolta!I suoi migliori amici erano due eroi!E avevano salvato il mondo! Era stata una rivelazione da Shock,come avrebbe detto Sunflora.
“Come stai?”le chiesero in coro
“E come volete che stia!?!Vengo a sapere che i miei compagni hanno salvato il mondo,come potrei stare?”disse con voce tremante “…È  una cosa fantastica!”e li abbracciò tutti e due.
Chimchar ricambiò l’abbraccio amichevole,mentre Piplup arrossiva visibilmente.
“E ora a prepararci!”urlarono in coro (Piplup era ancora scosso e non disse niente per un po’)
 
Era una bellissima mattinata e il Team Pokéamici era diretto alla Gilda.Oggi sarebbero andati al Lago Foschia a controllare l’Ingranaggio del Tempo.Erano emozionati,soprattutto Piply che avrebbe portato a termine la sua prima missione,ne era certa!
Wiglituff e Chatot erano all’entrata della Gilda.
“Eccoci,siamo pronti a partire!”disse Chimchar che non aspettava altro
“Non ancora.Dovete aspettare una persona che vi aiuterà.”gli rispose Wiglituff sorridendo.
Una persona?Cosa significava?Dovevano partire il prima possibile,altrimenti non sarebbero mai tornati!Durante la loro ultima esplorazione ci avevano messo circa quattro giorni per andare e tornare e non avevano tempo da perdere.
“Eccolo!”urlò Wiglituff volgendo lo sguardo al cielo.
I tre Pokémon alzarono lo sguardo e  rimasero senza parole,Chatot compreso,perché avevano davanti a loro uno Fearow di dimensioni gigantesche,quasi tre volte Wiglituff!
Il Pokémon atterrò elegantemente a terra.
“È da parecchio che non ci vediamo,Wiglituff!”disse
“Ciao,Fearow.Grazie per essere accorso così velocemente per aiutarci.Ragazzi,salite!”disse rivolto ai tre
“COSA!?!” disse Piplup spaventato perché soffriva di vertigini “Dobbiamo viaggiare su Fearow!?!”
“Non farò alcuna acrobazia con voi in dorso!Wiglituff mi  ha chiesto di portarvi per farvi risparmiare tempo e arrivare prima a destinazione.”disse Fearow leggermente offeso e allo stesso tempo divertito
“Io non mi tiro certo indietro!”disse Piply salendo sul dorso del Pokémon
“Neppure io!”le fece eco Chimchar
Tutti si girarono verso Piplup.Mancava solo lui!Il pinguinetto aveva una gran paura,ma aveva una missione da portare a termine e non voleva farsi vedere terrorizzato,ci avrebbe rimesso il suo orgoglio(tutti i Piplup,più che altro maschi,sono molto orgogliosi).Così salì in groppa al Pokémon senza dire niente.
Quando fu salito il Pokémon partì in direzione est,verso il Lago Foschia.
“Buona fortuna.” augurò Wiglituff ai suoi amici mentre si perdevano nel rosa del cielo.
Il sole era appena sorto.
 
Erano partiti da circa mezzora e Fearow gli aveva detto che sarebbero arrivati al lago il mattino dopo proprio quando sarebbe sorto il sole.
Piply e Chimchar erano emozionantissimi.Stavano volando,in modo indiretto,ma stavano volando,era una sensazione bellissima.Piplup era di tutt’altro parere,voleva arivare a terra il prima possibile ed era partito poco tempo prima.Piply si accorse che l’amico tremava e stava per guardare di sotto.Lei,involontariamente,gli prese la mano,suscitando su tutti e due imbarazzo.
“La cosa importante è non guardare mai di sotto,chiaro?”disse ancora rossa in viso e con voce gentile ma tremante.Piplup annuì senza lasciarle la mano e senza far diminuire il rossore sul muso.
Qualcuno intanto li guardava con l’aria furbetta.
“Volete tenervi la mano per tutto il tempo,piccioncini?”chiese Chimchar
I due Pokémon lasciarono andare la mano dell’altro e divennero ancora più rossi.
“Lo stavo solo consolando!”disse Piply imbarazzatissima e Piplup annuì senza dire una parola per la vergogna.
“Sarà.”disse Chimchar.Si divertiva un mondo a far sprofondare quei due nell’imbarazzo totale e ci era riuscito anche questa volta.Non lo faceva per cattiveria,però.
Lo faccio per fargli  capire che sono cotti l’uno dell’altra.Sono troppo timidi per accorgersene,
soprattutto Piplup!Pensava mentre li guardava con la sua solita faccia furbetta.
I due erano zitti,ancora imbarazzati,ma Piplup ruppe il ghiaccio.
 “Piply?”
La pinguinetta si girò verso di lui.
“Grazie.”disse lui sorridendole.A quel punto anche lei sorrise,senza essere più imbarazzata.
Chimchar adesso sorrideva felice,girandosi e guardando davanti a se.
In fondo li invidio.Hanno trovato l’anima gemella,cosa che Piplup credeva inesistente per lui.
Guardò in alto,oltre le nuvole e il suo volto divenne serio all’improvviso.
Ma adesso non è il momento di pensare al romanticismo, abbiamo una missine.Ma mi chiedo…perché Wiglituff ci ha inviato a controllare l’ingranaggio del tempo?Forse sa qualcosa che noi non sappiamo!Qualcosa di brutto!
Poi si girò verso i due Piplup che si stavano ancora sorridendo.
Sorrise a sua volta.
Spero di sbagliarmi.

L'Angolo di Piplette
Ciao a tutti,
Finalmente!Sono riuscita a scrivere il 4° capitolo!E ieri ho visto la finale del Gran Festival!
Tanto sapevò già chi vinceva(intuito femminile).
Ma tornando a noi(ho già usato questa frase)vi prometto che nel prossimo capitolo le cose si faranno molto interessanti.
Vorrei fare un ringraziamento speciale a Lily Waterflower per la sua storia "L'albero di Natale"
che parla della coppia AshxMisty(la mia preferita),se volete un consiglio LEGGETELA
Vi farò avere il prima possibile il prossimo capitolo.
COMMENTATE!!!
Alla prossima fic(Anche questa frase è STRA-utilizzata)
                                                                                                              Piplette

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Capitolo 5
*** Capitolo 5-L'Ingranaggio dello Spazio ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 5

L’Ingranaggio dello Spazio

 
 
I deboli raggi del sole appena sorto svegliarono Piplup. Non sapeva il perché, ma aveva dormito male. Sentì un venticello colpirlo in pieno muso.
È piacevole questa brezza, ti sveglia completamente!
Poi gli venne in mente una cosa.
Aspetta un attimo! Al Promontorio Sharpedo non arriva mai vento!
Aprì gli occhi e vide vicino a se Piply e Chimchar, sopra a qualcosa che si muoveva, anzi, volava!
“HAAAAAAAAA!!!” lanciò un urlo che fece svegliare i due poveri addormentati di scatto e fece sobbalzare dalla paura Fearow. Fu Chimchar a urlargli di tutto contro.
“TI È ANDATO DI VOLTA IL CERVELLO!!! PERCHÈ  HAI URLATO IN QUEL MODO???”
Solo allora Piplup realizzò: erano sopra Fearow diretti al Lago Valore per portare a termine la loro missione!
“Mi ero dimenticato dove fossimo e sono finito nel panico totale.” disse imbarazzato. Che brutta figura aveva fatto!
In quel momento Fearow si mise a ridere e insieme a lui anche Piply, mentre Chimchar sorrideva all’amico meno imbarazzato.
Poco dopo Fearow smise di ridere “Mi spiace interrompere questo momento, ma siamo arrivati!”
I tre guardarono davanti a loro e lo videro.
Il Lago Foschia.
Era proprio come se lo ricordavano, anche se la nebbia era meno fitta. Piply ,invece, era la prima volta che lo vedeva e ne era rimasta affascinata, rapita dalla bellezza di quel luogo.
Un’enorme lago che stava sopra di un monte che si faceva sempre più grande mano a mano che si innalzava verso il cielo.
Fearow atterrò elegantemente vicino al lago.
“Voi andate, io resto qui.”
I tre si avviarono.
Poco dopo arrivarono al lago. La vista era sensazionale! Dalle acque del lago si vedevano due luci, una fucsia e una verde provenire dal centro di esso. Qualcosa però turbava Piplup e Chimchar.
“Due luci?” disse il primo
“Quando eravamo venuti ce ne era solo una!” gli fece eco l’amico
“Solo una?” chiese Piply
“E VOI COSA VOLETE?”
I tre si girarono verso la voce e si ritrovarono faccia a faccia con un Pokémon di dimensioni enormi, color lava, che li guardava storto.
“E quello sarebbe Uxie?” chiese Piply spaventata e intimorita.
“Non proprio.” disse Chimchar sorridendo “Ciao,Uxie. È tanto che non ci vediamo! Usi sempre il trucco del finto Groudon?”
L’enorme Pokémon rosso sparì e ne apparve uno molto più piccolo, con un viso simpatico, di colore giallo e azzurro.
“Chimchar, Piplup, come sono felice di rivedervi!” disse
“Lo stesso vale per noi.” risposero in coro
Il Pokémon andò incontro ai due amici. In quel momento il suo sguardo ricadde su Piply
“Tu chi sei?”
“Molto piacere, Uxie. Io sono Piply.” rispose cordialmente lei
“È appena entrata nella nostra squadra.” gli raccontò Piplup
“Sono molto felice di fare la tua conoscenza, Piply.”
“Lo stesso vale per me.” disse lei sorridendogli
Poi l’attenzione di Uxie ricadde su i due Pokémon “Non credo che siate qui solo per salutarmi, sbaglio?”
 “Non sbagli. Wiglituff ci ha fatto venire qui per controllare l’Ingranaggio del Tempo e vedo che siamo arrivati al momento giusto.” disse Chimchar riferendosi alla luce fucsia.
“È apparsa poco tempo fa. Avvicinatevi e guardate meglio.”
I tre fecero ciò che gli aveva detto Uxie e rimasero sbalorditi! Vicino all’Ingranaggio del Tempo brillava
un altro ingranaggio identico ad esso, solo che emanava una luce fucsia e non verde!
“Che cos’è?” chiese Piplup
“Non lo so. Ma guardate il fondo del lago. È quello che mi preoccupa di più!”
Alzarono lo sguardo verso la fine del lago e videro soltanto oscurità, nient’altro che oscurità.
Chimchar mise una mano nell’acqua del lago “Sta diventando torbida!”
Lo stesso fece Piply, ma appena toccata l’acqua sentì qualcosa entrarle nella testa, e una voce, una voce familiare:
Allora è tutta colpa sua! È colpa dell’Ingranaggio dello Spazio!
Tutto tornò normale.
Cosa è stato? Di chi era quella voce?
“È successo tutto da quando è apparso quell’oggetto.”
“L’Ingranaggio dello Spazio.”
“Cosa?” chiese Piplup
“Quello è un’ Ingranaggio dello Spazio!” disse lei quasi spaventata da quello che aveva detto
“Come lo sai?” le chiesero
“Ho toccato l’acqua e ho sentito una voce che mi diceva che era tutta colpa dell’Ingranaggio dello Spazio.”
“HAI TOCCATO L’ACQUA…” disse Piplup
“…E HAI SENTITO UNA VOCE?!?” concluse Chimchar
“Sì, perché?”chiese lei
“M-Ma allora tu…” disse Piplup con una faccia pallida
“Le spiegheremo tutto più tardi. Ora, Uxie, puoi contattare Mesprit e Azelf? Ho un brutto presentimento!
Il Pokémon si concentrò sotto lo sguardo attento dei suoi amici, mentre Piply non capiva più niente.
“Oh,no!” disse con una faccia preoccupatissima dopo aver contattato i suoi fratelli “Mesprit dice che è apparso un altro ingranaggio al Lago Sotterraneo e che sta oscurando tutta la grotta! Azelf, invece non risponde!”
“Deve essergli successo qualcosa!” disse Chimchar stringendo i pugni.
“Torniamo da Fearow e andiamo al Lago di Cristallo!”
Piply notò lo sguardo di Uxie “Aiuteremo tuo fratello, è una promessa!” disse sorridendogli
“Grazie.”
Così salirono in groppa a Fearow e volarono in direzione del Lago di Cristallo, il lago di Azelf.

L'Angolo di Piplette
Sono veloce a scrivere!
Ecco il capitolo 5! Ne sono successe di cose! Qui la storia inizia a farsi interessante.
Perchè Azelf non risponde? Gli è veramente successo qualcosa?
Aspettate e vedrete.
Ringrazio(in ritardo,SCUSA!!!) eletro54 per il commento che ha lasciato.
EHI, MA QUALCUNO VUOLE COMMENTARE SI O NO???
Non importa.
Alla prossima fic
                                                                                                             Piplette

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Capitolo 6
*** Capitolo 6-Vecchie conoscenze ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 6

Vecchie conoscenze

 
 
“Dove dobbiamo andare?”
“Alla Grotta di Cristallo, dove vive Azelf, e dobbiamo arrivarci il prima possibile!”disse Chimchar a Fearow.
Uxie lo aveva contattato con la telepatia, ma lui non aveva risposto. Doveva essergli successo qualcosa! Qualcosa che, secondo Chimchar, aveva a che fare con, come gli aveva chiamati Piply, gli Ingranaggi dello Spazio. Prima di andarsene però, avevano capito una cosa in più riguardo alla loro amica, cosa che lei voleva assolutamente sapere.
“Quando ho sentito quella voce, dopo aver toccato l’acqua del lago, avete avuto una reazione strana.
Voi ne sapete qualcosa di quello che mi è successo?”
I due amici si scambiarono uno sguardo.
“Fin troppo!” disse Piplup alzando lo sguardo al cielo
“Hai un potere che viene chiamato Squarcio Dimensionale.” le raccontò Chimchar
“Squarcio Dimensionale?” ripeté lei, con un tono come per dire Cos’è?
“È un potere che ti permette di vedere cose o sentire voci del passato o del futuro. Hai mai sentito la voce che ti ha detto quelle cose? Ti dovrebbe arrivare molto chiara, se ben ricordo.” disse Piplup
“Se ben ricordi?…Hai anche tu questo potere?” chiese lei sbalordita, curiosa ed estasiata per aver scoperto qualcosa in più su di lei e scoperto che anche Piplup aveva questo potere.
Lui annuì “Allora, la conosci?”
Piply ci rifletté un attimo “Aveva qualcosa di familiare, ma non riesco a ricordarmi di chi possa essere.”
“Allora si è trattata di una visione del passato, secondo me. Forse con il tuo potere potresti ricordarti qualcosa riguardo a te prima di perdere la memoria!” le disse Chimchar
Forse aveva ragione! Se con il suo potere si fosse ricordata qualcosa del suo passato?
Il Team Pokéamici continuò a parlare di tutto quello che era successo fino a che non fu sera.
 
Era ormai notte, Piply si era svegliata e non riusciva a prendere sonno. Le erano successe troppe cose tutte in una sola volta. Guardò Chimchar che dormiva come un angioletto e si girò verso Piplup, ma lui non stava dormendo, era seduto sul bordo, vicino alla coda di Fearow e stava osservando le stelle.
Gli si avvicinò.
“Non riesci a dormire?” le chiese sentendo che lei si era seduta affianco a lui, mentre continuava a guardare il cielo
“No, mi sono successe troppe cose emozionanti oggi!” rispose lei imitandolo
“Sta diventando la nostra avventura.” disse distogliendo lo sguardo dal cielo e guardandola
Lei fece lo stesso “Già.” poi, però, abbasso lo sguardo e divenne cupa all’improvviso “Ma non credo di essere  all’altezza della nostra avventura.”
A quelle parole Piplup la gardò sorpreso.
“Il fatto è che tu e Chimchar siete molto forti e io non ho mai lottato. Credo che causerei solo danni facendomi aiutare sempre da voi nelle lotte, vi rallenterei il passo!”
Lui si fece subito serio “Questo non lo devi neanche pensare!”
Rimase colpita dalle sue parole! Si girò verso di lui. Adesso le sorrideva.
“Secondo me sei più forte di quello che pensi, solo che non hai ancora avuto l’opportunità di dimostrarlo a te stessa. E non ti preoccupare se dovremo aiutarti nelle lotte.” fece una piccola pausa e la guardò dritto nei suoi occhi blu notte “Io ti difenderò sempre.”
Lei era imbarazzata da quello che le aveva appena detto, ma poco dopo gli sorrise anche lei e restarono per un po’ a specchiarsi negli occhi l’uno dell’altra.
Qualcuno invece faceva finta di dormire e li guardava con il suo solito sguardo malizioso, sorridendo sotto i baffi, felice per loro.
 
Il sole era sorto già da un bel pezzo. Piply si era appena svegliata vicino a Piplup. Aveva dormito tutta la notte affianco a lui, dopo aver parlato. Era felice per quello che le aveva detto, l’aveva incoraggiata e le aveva promesso che l’avrebbe protetta sempre. Sorrise al Pokémon ancora addormentato.
“Ti sei svegliata, finalmente!”
Piply si girò.
“Buongiorno, Chimchar.” disse all’amico
“Come è andata la nottata?” chiese con un sorrisino malizioso riferendosi a Piplup
Arrossì “B-Bene.”
L’amico sorrise “Mi fa piacere.”
In quel momento si svegliò anche Piplup.
“Ben svegliato, dormiglione.” disse Piply
“Yawn…buongiorno.” disse con lo sguardo ancora assonnato
“Allora, secondo la tabella di marcia dovremmo arrivare alla Grotta di Cristallo questo pomeriggio.” disse Chimchar con tono da capitano
“Errore.” disse in quel momento Fearow
“Siamo in ritardo?” chiese Piply
“No, siamo già arrivati! Mi avevate detto che non c’era un momento da perdere!”
“Bene.” dissero tutti e tre
 
Erano all’entrata della grotta. La loro avventura stava cominciando! Chimchar passò in testa, Piply lo stava seguendo quando Piplup la fermò.
“Piply?”
Lei si girò.
“…Manterrò la mia promessa, costi quel che costi!” le disse serio
Gli sorrise. L’avrebbe veramente protetta per tutta la loro avventura! Era felice.
“Vi volete muovere?” chiese, sorridendo Chimchar
Annuirono entrambi ed entrarono.
 
Superarono la Grotta di Cristallo e, dopo aver superato la prova dei tre cristalli guardiani, arrivarono al Bivio di Cristallo.
Piply era affascinata dalla bellezza di quel luogo, cercava di concentrarsi sulla sua missione, ma vedere tutti quei giochi di luce, quelle ombre, quei riflessi, era sbalordita. Piplup e Chimchar, invece erano preoccupati: fino a quel punto non trovarono neanche un Pokémon e ciò era molto strano.
Arrivarono ad una gola , per attraversarla dovettero prendere una strada molto stretta e pericolosa.
In testa camminava Chimchar, a seguire Piplup e Piply.
Piplup vide qualcosa muoversi non lontano da loro. Si fermò e Piply gli sbatté contro.
“Cosa ti è preso?”
Chimchar che era davanti a loro si fermò.
“Mi era sembrato di vedere qualcosa.” disse
“Sarà stato il riflesso della luce. Non abituatevi, credo che ci sia anche qui un Ingranaggio dello Spazio. Guardate più in là!”
Aveva ragione! Da quel punto i cristalli non brillavano più. Erano opachi!
Piplup accellerò il passo, Piply era ancora incantata da quel luogo e tra di loro si creò uno spazio di circa due metri. All’improvviso, proprio in quello spazio, qualcuno lanciò un raggio di una luce viola e nera.
Piplup lo schivò e così fece anche Piply, ma il terreno sotto di lei cedette.
“AHHHH!”
“PIPLYYY!”
Chimchar si fermò quando vide la Piplup cadere e un’altro raggio colpì il terreno facendo cadere anche loro. La gola era molto profonda e precipitarono per svariati di metri fino a che non videro una luce.
 
Chimchar si doveva essere addormentato. Gli faceva male la testa e si ricordava solo che erano caduti nella gola e che aveva visto una luce. Si guardò intorno, erano in una stanza buia e tutti e tre…legati! Legati a dei pali di legno!
“Ma cosa…Piplup, Piply, svegliatevi, presto!”
I due amici si svegliarono intontiti, si guardarono attorno, notarono le corde ed ebbero la stessa reazione di Chimchar
“Come ci siamo finiti qui? E chi ci ha legati?” chiese Piply confusa ma anche spaventata
“Io vorrei semplicemente sapere dove siamo!” disse Piplup iniziando a perdere la calma
“A questo posso risponderti io.” disse una voce proveniente dal lato più oscuro della stanza
Il Pokémon avanzò fluttuando, aveva il corpo spettrale di colore grigio argilla e un occhio rosso che incuteva paura. Piply gli chiese, notando che Piplup e Chimchar erano impalliditi all’improvviso:
“Tu chi sei?”
“D-D-D…” balbettò Chimchar
“DUSKNOIR!” urlò il Pokémon  pinguino
“Sorpresi di rivedermi?”
I due ripresero un po’ del loro colorito
“Cosa ci fai tu nel nostro tempo?” chiese Chimchar con vigore
Nel nostro tempo?Che significa?  si chiese Piply confusa
“Errore. Io sono nel tempo giusto. Voi invece…”
I due impallidirono più di prima e si guardarono esterrefatti.
“V-Vuol dire che siamo…” disse Chimchar
“…n-nella Sala Punizioni del Futuro!” concluse quasi urlando Piplup
“SALA PUNIZIONI!?! FUTURO!?!” urlo invece Piply
Solo allora Dusknoir si accorse di lei. Le si avvicinò e le alzò il mento con un dito
“E tu chi saresti?” le chiese
Piply non aveva il coraggio di rispondere. Fu Piplup a difenderla:
“Non provare a toccarla, mi hai capito?!” gli urlò con  vigore
Lo guardò un po’ stupito e poi la lasciò tornando all’entrata della stanza “Io non torcerò neanche un capello alla tua fidanzatina e neanche a voi.” si fermò e si girò “Ma loro sì.”
Schioccò le dita e dietro di lui circa una ventina di occhi brillò. Delle creature si fecero avanti.
I Sableye, gli scagnozzi di Dusknoir. I Pokémon si avvicinarono a loro.
Abbassarono le voci
“Chimchar, ricordi come abbiamo fatto a scappare la volta scorsa?”
“Certo, ma non sono sprovveduti! Non cadranno di nuovo in inganno!”
Erano lontani pochi metri.
“Vale la pena provare. Piply, se i Sableye useranno l’attacco Sfuriate le corde cederanno e noi potremmo attaccarli e fuggire.”
Lei annuì “Ma se non usano l’attacco Sfuriate?”
Piplup esitò a rispondere “In quel caso…sono felice di avervi conosciuto.”
Erano ormai vicinissimi! La loro sorte era segnata!
Ma all’improvviso un oggetto cadde a terra sprigionando una luce sfolgorante
FENDIFOGLIA” urlò una voce maschile, liberandoli dalle corde
Piply si ricordò
Questa voce…
Dusknoir, anche se non si poteva vedere niente, era evidentemente sorpreso e arrabbiato
“T-TU!”
“Credevi veramente che ti avrei lasciato fargli del male?” chiese la voce rivolto al Team Pokéamici
“PRENDETELI!” ordinò ai Sableye
“È ORA DI VIAGGIARE!” gridò una voce femminile
Ci fu un secondo bagliore e scomparvero.
 
Si ritrovarono in una radura pochi secondi dopo
“State bene?” chiese Piplup
“Sì.” rispose Piply “Ma la tua voce…” disse rivolta a un Pokémon alle spalle di Piplup e Chimchar.
I due si girarono e furono sorpresi, ma felici a differenza di quando videro Dusknoir.
“GROVYLE! CELEBI!”

L'Angolo di Piplette
Ciaooooooo
Un nuovo capitolo!
Ahi,ahi,ahi, è tornato Dusknoir! Poverini! (nel videogioco lo odiavo, anche se alla fine non era molto cattivo, adesso non lo sopporto)
Una bella rimpatriata, sono tornati anche Grovyle e Celebi (sono tra i miei Pokémon preferiti)
Molte cose verranno spiegate nel prossimo capitolo e *si guarda in giro son fare sospetto, si avvicina e sussurra* ci sarà un nuovo personaggio ma non voglio anticiparvi chi è.
Vi aspetto
Alla prossima fic
                                                                                                           Piplette
P.S. Quanto sono carini Piplup e Piply*occhi a cuoricino*
Ora vi lascio veramente
CIAOOOOOOOOOOOOOO

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7-Di nuovo insieme ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 7

Di nuovo insieme

 
I due Pokémon erano rimasti a bocca aperta dopo quello che era successo, Piply invece era un po’ confusa: quei due Pokémon avevano qualcosa di familiare.
“Non immaginate neanche quanto siamo felici di rivedervi!” disse Chimchar
“E anche di essere ancora vivi. Come facevate a sapere che ci avevano rapito?” domandò Piplup
“Li abbiamo pedinati da quando anno aperto un varco temporale a quando sono tornati con voi.” rispose Celebi gonfia d’orgoglio, visto che nessuno poteva credere che un esserino piccolo come lei potesse avere molto coraggio. E Celebi ne aveva da vendere, come lo spirito di sacrifici e la testardaggine.
“Immagino che voi sappiate tutto quello che stia succedendo. E perché la paralisi del  pianeta ha colpito il futuro? Non avevamo sconfitto Dialga Oscuro?” chiese Chimchar
“Volete dire che non sapete niente? Ma abbiamo inviato una persona ad informarvi!” disse Grovyle sorpreso e anche un po’ preoccupato per l’inviato
“Nessuno sa niente di questa storia!” disse Piply che quel momento era rimasta in silenzio cercando di ricollegare gli ultimi eventi.
Solo allora Grovyle e Celebi si accorsero veramente di lei.
“Chi sei?” le chiesero
La presentò Piplup “Voi non la conoscete. È appena entrata nella nostra squadra dopo averla soccorsa. Si chiama…”
“PIPLY!” urlarono i due, più che sorpresi, sconvolti.
“Come fate a conoscermi?”
“Cosa ti è successo?!?” urlò Celebi
“Successo cosa?”
Non capiva.
“Come sei diventata un Pokémon?” chiese Grovyle scandalizzato
“EHHHHH!!!”
 
Molto tempo e parecchie spiegazioni dopo…
 
“Volete dire che io sono un essere umano con il potere dello squarcio dimensionale proveniente dal futuro?”
I due annuirono.
“E che sono andata nel passato per avvertire Piplup e Chimchar che stavano apparendo dei nuovi ingranaggi che avrebbero causato un’altra paralisi del pianeta?”
Annuirono di nuovo.
Con una faccia ancora sconvolta si lasciò cadere sull’erba soffice della radura
“Volevo sapere qualcosa in più di me dopo aver perso la memoria, ma non cose così tutte in una volta! Come avete capito che ero io?”
“Dalla collana.” risposero
“Caspita!” poi ragionò su una cosa e si risedette “Ecco perché la tua voce, Grovyle, mi era familiare quando ho avuto quella visione!”
“E anche perché avevo già sentito il tuo nome e avevo già vistola collana.”
Anche Chimchar ragionò un attimo e poi urlò facendo venire un colpo a tutti “Ecco cosa volevano dire quelle lettere che avevi scritto sulla sabbia: GROvyle, CElebi, Piplup e Chimchar!”
“È vero!” rivide il momento in cui scrisse quelle parole “Le avevo scritte per ricordarmi chi stavo cercando e chi mi aveva mandato. Sapevo cosa ti era successa, Piplup, sapevo che anche io stavo perdendo la memoria!”
Fu Grovyle a interrompere i loro ragionamenti.
“Adesso, però, sarà meglio pensare a un piano.”
“Ma prima…” iniziò Celebi, poi si rivolse a Piply “…c’è una persona che vorrebbe vederti. Seguiteci!”
I tre si guardarono e seguirono Grovyle e Celebi.
 
Da qualche minuto stavano camminando per una strada tortuosa e oscura. Piply si domandava chi volesse vederla:
“Ma come farò a riconoscerlo? Ho perso la memoria e non ricordo più niente!”
Celebi girò la testa e la guardò continuando a camminare, poi sorrise.
“Non preoccuparti. Di lei non ti potrai mai dimenticare.”
Arrivarono in un’altra radura un po’ più piccola dove, a lato, si trovava una grotta con una porta. Doveva essere la casa temporanea di qualcuno.
“Siamo tornati. E ti abbiamo portato una persona.” urlò Celebi
La porta si aprì lentamente, come se il proprietario avesse paura di qualcosa al di fuori della sua dimora, e ne spuntò una Chimchar con un grazioso fiore di ibisco fucsia in testa e una collana identica a quella di Piply, solo rossa.
Celebi diede una spintarella a Piply e per poco non la fece cadere.
Lei restò un po’ ad osservare la Chimchar non molto distante. La cosa che la colpì di più furono i suoi occhi, di un rossiccio intenso. Quegli occhi…
Anche la Chimchar contemplò Piply per tanto tempo, poi posò lo sguardo sulla collana, e le lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi.
“P-Piply!”
La pinguinetta riconobbe subito quella voce e si mise a piangere pure lei.
“C-Chimy!”
Le due amiche si fondarono nelle braccia l’una dell’altra continuando a piangere lacrime di gioia.
“Da quando sei partita…da quel momento ti ho aspettato…mi sei mancata tantissimo….”
“Oh, Chimy…”
Le due amiche allargarono l’abbraccio in modo da potersi guardare in faccia.
“Cavoli! Ma cosa ti è successo? Come sei diventata…”
“Non lo so neanche io.”
“Non importa. Se lo vuoi sapere ti preferisco così! Quando eri un essere umano eravamo troppo diverse, ma adesso…adesso…”
Si riabbracciarono. Piplup si avvicinò e iniziò a osservare bene Chimy, cosa che la infastidiva leggermente.
“Umm…non mi sembra di conoscerti.” disse incarnando un sopracciglio
“Per forza! Chimy è arrivata quando tu vivevi già nel passato, Piplup.”
Il volto di Chimy si illuminò “E così sei tu il famoso Piplup!”
Tutti e due arrossirono.
“F-Famoso?”
“Oh…ehm…dovevo aver parlato a Chimy di te, qualche volta.”
Chimy alzò un sopracciglio notando l’imbarazzo dei due.
“Beh, ad ogni modo, piacere di conoscerti.” e sorrise
Ci fu un lungo silenzio nel quale Piplup continuò a sorridere, poi si stufò e si girò dietro dove stava Chimchar. Era come addormentato. Gli andò dietro e lo spinse davanti a Chimy. Fu come se si fosse svegliato.
“Ti vuoi presentare sì o no?”
Chimy lo guardava tra il curioso e il divertito.
“Oh…ehm…sì. P-Piacere, io sono Chimchar.” sorrise e le tese la mano.
Lei ricambiò e gli strinse la mano “Sono molto felice di conoscerti.”
Chimchar era un po’ impacciato e questo Piplup lo aveva notato. Guardò meglio l’amico: sorrideva come un beota ed era tutto rosso.
Qui gatta ci cova.   pensò con un sorrisino malizioso.
“…Piplup?”
Il Pokémon si girò.
“Dimmi Piply.”
Lei si avvicinò un po’ imbarazzata “Volevo dirti…grazie. Grazie perché stai mantenendo la tua promessa. Quando avevo paura di Dusknoir tu hai cercato di proteggermi.”
“Io mantengo sempre le mie promesse!” disse
Dopo averli visti, Chimy si avvicinò furtiva a Chimchar, con lo sguardo furbetto.
“Sbaglio o tra quei due c’è del tenero?” disse guardando i due Piplup che chiacchieravano amabilmente
Anche lui aveva il suo stesso sguardo “Direi che non ti sbagli.”
I suoi occhi divennero fiammeggianti “Allora riuscirò a far sbocciare in loro due l’amore! Questa sarà la mia prima missine!”
“Guarda che questa è la mia missione.”
Chimy lo guardò stupita poi tornò più energica di prima “Bene, allora sarà la nostra missione.”
Poi prese le mani di Chimchar “Mi aiuterai?” chiese con un tono dolce
Lui era molto imbarazzato, se ne rendeva conto, e stette zitto per un po’, poi vinse la timidezza e disse:
“Andata!”
Grovyle li interruppe.
“Bene, ma adesso è il momento di riposare. Domani noi tre torneremo nel passato.”
Fece un passo verso l’uscita della radura, ma qualcosa lo blocco per la foglia: Celebi, più infuriata che mai.
“VOI TRE! SOLO VOI TRE! Eh no, mio caro! L’ultima volta siete andati voi perché io ho avuto un impedimento, ma questa volta io vengo con voi!”
Grovyle cercò di dissuaderla “È una missione molto importante e pericolosa, Celebi! È meglio se resti qui.”
Ma lei non demordeva “Io sono molto forte e tu lo sai benissimo. Avrete bisogno di qualcuno veloce e scattante, bene, sono qui, verro con voi e non accetto discussioni!”
“Ma…” cercò di ribattere prima che Piply lo interrompesse
“Non è giusto! Se viene Celebi vengo anch’io!”
“Ma Piply…” anche Piplup cercò di convincerla a restare
“Mi spiace, ma in questa questione ci sono dentro come voi. E poi, sei stato tu a dirmi che io ero forte ma non lo avevo ancora dimostrato a me stessa.”
Naturalmente Chimy non voleva restare indietro rispetto alle amiche
“Allora vengo anch’io! Non è giusto che solo voi vi divertiate!”
Chimchar era un po’ preoccupato e lo avrebbe detto se Grovyle non lo avesse preceduto
“Ragazze! Questo non è un gioco, ma una missione rischiosa! Non dobbiamo fallire né distrarci!”
Adesso le ragazze erano arrabbiate perché, da come aveva detto Grovyle, loro sembravano delle bambine immature e irresponsabili “NOI VENIAMO CON VOI!!!”
Erano spaventati dalla reazione che avevano avuto, si guardarono tutti e tre, Piplup e Chimchar sospirarono “D’accordo.”
“A patto che non ci ostacoliate. Al primo errore vi facci restare alla Gilda o vi faccio tornare qui”
Ora erano più contente.
“Ok!”
 
Erano passate ore da quando erano arrivati nel futuro e la stanchezza iniziava a farsi sentire.
“Yawn…propongo di farci una dormita. Sono stanco!” sbadigliò Piplup
“Sono d’accordo. Dobbiamo trovare un luogo dove dormire.” disse Grovyle
“Che ne dite della mia “quasi” casa?” propose Chimy indicando la grotta
Tutti annuirono. Almeno avrebbero avuto un tetto sulla testa!
“D’accordo. Per questa notte farò la guardia.”
Andò di nuovo verso l’uscita della radura e di nuovo Celebi lo prese per la foglia.
“Tu dormirai come tutti noi!” gli impose cercando di trascinarlo verso la casa, ma lui si divincolò
“Ma Dusknoir potrebbe tornare!”
Per fortuna intervenne Chimy “Dusknoir non potrà mai trovarci qui, te lo assicuro.”
Grovyle non era convinto. Era sempre stato un tipo prudente e piuttosto schivo, pronto ad agire in qualunque situazione, sapeva molte cose e sapeva sempre cosa fare al momento giusto, aveva un grande spirito di sacrificio e sapeva imporsi. Non si dava mai arie, proprio un tipo che pensa agli altri prima di se stesso, un Pokémon che molti stimavano. Solo una persona gli poteva tenere testa: Celebi. Il piccolo Pokémon rosa con una grande determinazione, coraggio, allegria ed energia, anche se parecchio civettuola e molto orgogliosa.
“Bene. Allora io e Piply dormiremo nella mia stanza, la prima camera verrà usata da Piplup e Chimchar e la stanza più grande da Grovyle e Celebi. Ora sarà meglio preparare i letti.”
“Cosa?!? Devo dormire con Grovyle? Non potremmo fare una stanza femminile e una maschile?” chiese imbarazzatissima Celebi.
Chimy la guardò divertita. Celebi si sforzava di non farlo notare, ma tutti quelli che la conoscevano sapevano benissimo che aveva una grande cotta per Grovyle da tempo immemorabile( se una ragazza chiama mio caro un ragazzo si fa notare, e anche parecchio). Purtroppo Grovyle sembrava non interessato, ma non si riuscivano mai a comprendere i suoi veri sentimenti.
Prima di conoscere Celebi e Piplup era sempre stato solo, solitario, e questo a lui non aveva dato fastidio, con tanti amici intorno non viveva male, ma ogni tanto preferiva isolarsi.
Sapeva che forse avrebbe dato fastidio a tutti e due dormire insieme, ma la casa non era abbastanza grande.
“Scusami, ma io e Piply dobbiamo parlare in privato questa notte e raccontarci molte cose.”
Celebi annuì sospirando.
 
“Finalmente sole!” disse Chimy buttandosi sul suo letto di paglia. Da quando aveva detto a Celebi che dovevano parlare in privato quando sarebbero state da sole in camera, Piply si era chiesta di cosa, e finalmente poteva chiederglielo. Si sdraiò comodamente.
“Cosa devi dirmi in privato?”
La Chimchar girò la testa verso l’amica e le sorrise maliziosamente.
“Cosa devo chiederti in privato, vorrai dire. E la domanda è “Da quando ti piace Piplup?””
Piply avvampò. Stette zitta per molti secondi.
“Allora? Sto aspettando una risposta!” disse divertita Chimy. Il suo trucco era identico a quello di Chimchar, ovvero usare a proprio vantaggio l’imbarazzo.
“Non mi piace nessun Piplup!” disse l’amica girandosi dal lato opposto a quello in cui era girata la Chimchar.
“Eddai! A me puoi dirlo!”
“Ti prego, ho sonno possiamo dormire?”
Chimy sbuffò. In fondo anche lei era stanca e perciò sarebbe stato meglio partire alla carica il mattino dopo.
“D’accordo.”
 
Anche Celebi e Grovyle si erano messi comodi nei propri letti. Lui supino, con le mani dietro la testa e gli occhi chiusi, lei accovacciata verso il  lato opposto a quello di Grovyle, ancora un po’ imbarazzata. Nella stanza non volava una mosca, erano tutti e due zitti, si potevano quasi sentirei rumori provenienti dall’esterno e dalle altre stanze. Celebi si era quasi addormentata quando Grovyle le chiese:
“Perché vuoi venire con noi a tutti i costi?”
Lei si rannicchiò verso il lato di lui “Non voglio lasciarvi andare da soli.”
“In questo modo verranno anche Piply e Chimy! Lo so che tu sei forte, ma loro…non sono pronte!”
“Sembrano andare tutti e quattro molto d’accordo, non volevo separarli. E poi…Piply e Chimy sono molto più forti di quello che pensiamo. Ne sono certa!”
Ci furono alcuni minuti di silenzio. Celebi chiuse gli occhi.
“Ancora una cosa…”
Li riaprì e vide Grovyle che la guardava con uno sguardo che le faceva sempre perdere la testa. Sentì il suo cuore accelerare il battito.
“Perché non mi hai lasciato andare a fare la guardia?”
Aspettò un po’ a rispondere, poi gli sorrise.
“Tu ti preoccupi troppo per noi. Ci vuoi proteggere, ma anche tu hai bisogno di riposare. Pensi al nostro bene e io penso al tuo.”
Le sorrise.
“Quando è così…grazie.”
 
“Finalmente un po’ di riposo!”
Piplup e Chimchar dovevano essere i più stanchi di tutti. Atterrarono sul letto e non si mossero più.
Anche se la lingua di energie ne aveva ancora, almeno quella di Piplup.
“Chimchar?”
“Che c’è?”
“Dimmi la verità, ti piace Chimy!”
Forse di energie ne avevano ancora, infatti Chimchar si alzò con una velocità pazzesca tutto rosso urlando “COME TI VENGONO IN MENTE CERTE IDEE?!?”
L’amico si mise la pinna davanti alla bocca. Così Chimchar iniziò a sussurrare
“Non è vero! È una bugia!”
Piplup lo guardava divertito.
“Ne sei proprio sicuro?”
“Sicurissimo!”
“Non credo, ma sono troppo stanco per mettermi a discutere. Buona notte, Chimchar.”
L’amico si sdraiò.
“Buona notte, Piplup.”
 
“Buona notte,Celebi.”
“Buona notte, mio caro Grovyle.”
 
“Buona notte, Piply.”
“Buona notte, Chimy.”
Il silenzio calò, la sola voce che si sentiva era quella dei pensieri di Piply.
Buona notte, amici. Domani sarà un grande giorno. Me lo sento.

L' Angolo di Piplette
Sono sempre io!!!!!!!!!!
Ci ho messo un po' perchè ho dovuto fare molte cose in questi giorni.
Voglio ringraziare  Lily Waterflower e Justice Gundam per le storie "L'albero di Natale"(credo di aver già ringraziato, ma la storia mi piace troppo) e per " Pokemon Heart Soul Adventures"
Un ringraziamento speciale alla mia più grande fan:
julia28 (ti avevo promesso di finire il più preso possibile la storia e invece me la sono presa comoda PERDONAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII)
Comunque adesso vi lascio
Alla prossima fic
                                                                                           
Piplette

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Capitolo 8
*** Capitolo 8-Le strade si dividono ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 8

Le strade si dividono

 
Il cielo era sempre oscuro. Da quando la paralisi del pianeta aveva di nuovo colpito il futuro non si poteva capire se era mattina o sera, anzi, si sarebbe potuto dire che era sempre notte. Solo una cosa era certa per alcune nostre conoscenze: era ora di alzarsi.
Celebi si svegliò e la prima cosa che vide fu il letto di Grovyle vuoto. Si alzò e si stropicciò gli occhi, vide che la porta della casa era aperta. Uscì sperando che Grovyle non avesse passato la notte a sorvegliare la radura. Si sbagliava!
Grovyle aveva trovato delle bacche e stava preparando la colazione. Aveva un cuore d’oro, era il motivo più importante del perché aveva una grandissima cotta per lui. Sorrise, si avvicinò silenziosamente a lui e gli scoccò un bacio sulla guancia, cosa che lo sorprese più del previsto.
“Buongiorno, mio caro Grovyle.” gli disse con un gran sorriso
Era rimasto senza parole.
“Cosa ti succede?” gli chiese notando la sua faccia.
“C-Celebi…” disse, quasi sussurrando, toccandosi la guancia
Lei fece una faccia arrabbiata “E allora? È il mio modo di darti il buongiorno!”
Grovyle si “risvegliò” anche lui un po’ arrabbiato “Ah, sì? Allora…”
Le scocco un bacio sulla guancia proprio come aveva fatto lei prima e la guardò con quello sguardo che Celebi trovava dolcissimo.
“Buongiorno, Celebi.”
Adesso era lei senza parole. Non se lo sarebbe mai aspettato da uno come Grovyle. Lei si girò e si avviò verso la “casa”.
“…Vado ad avvertire gli altri che la colazione è pronta.”
Dopo un paio di passi si fermò e sorrise toccandosi la guancia, per poi andare a chiamare i loro amici.
Grovyle rimasto solo, ancora imbarazzato, si continuava a domandare cosa lo aveva spinto.
Era uno stupido! Per lui Celebi era solo un’amica. Allora perché lo aveva fatto?
 
Dopo la colazione, tutti e sei si avviarono fuori dalla radura, anche se non sapevano dove. Grovyle era in testa, a seguire Piplup, Piply, Chimchar, Chimy e a chiudere Celebi.
Dopo aver camminato per un paio d’ore, Chimy chiese stufa:
“Ma dove stiamo andando?”
Fu Celebi a risponderle “Dove ti abbiamo incontrato per la prima volta.”
“Ah, intendi dove c’è quella strana porta luminosa?”
“Porta luminosa?” chiesero Piply e Piplup
“Deve trattarsi del Portale del Tempo. Giusto?” azzardò Chimchar
“Esatto.” Rispose Grovyle “È l’unico modo per tornare in dietro nel tempo.”
Passarono altre ore e finalmente arrivarono.
Davanti a loro c’era una porta che sprigionava una luce azzurra chiara. Celebi passò in testa. Era l’unica che potesse aprire il Portale del Tempo oltre a Dialga.
Iniziò a concentrarsi e sprigionò una luce bianco-rosa che colpì il portale. Questo iniziò a brillare ancora di più e lentamente si aprì. Con un po’ di paura per quello che sarebbe potuto succedere, perché i viaggi del tempo possono essere molto rischiosi, così aveva detto Grovyle, i sei entrarono e subito vennero circondati da un vortice di luce che li risucchiò.
“AHHHHHHHHHH!”
 
Il primo a svegliarsi fu Chimchar. Si ritrovò in un luogo a lui familiare: la spiaggia di Borgo Tesoro. Come era felice di ritrovarsi la sabbia sotto le zampe, e cosa ancora più bella , il sole, il sole ormai alto nel cielo dava a tutti loro il bentornato, e anche il benvenuto.
Si affrettò a svegliare gli amici ancora semisvenuti.
“Ragazzi, ragazzi! Ci siamo riusciti, siamo arrivati! Avanti, svegliatevi!”
Dopo esser riuscito a svegliare i suoi compagni, anche loro furono felici di rivedere la luce, soprattutto chi non la vedeva da troppo tempo, come Chimy, si sentivano rinati e pieni di energie, ma era venuto il momento di agire, agire in fretta! Prima però dovevano tornare alla Gilda, saranno stati in pensiero per loro, visto che erano spariti così, e forse il Capitano e tutti i membri li avrebbero potuto aiutare.
Celebi e Chimy non c’erano mai state e quando scesero le scale che portavano al primo piano della Gilda rimasero stupite: moltissimi Pokémon di tutti i tipi venivano a scambiarsi informazioni, a chiedere aiuto e a darne. Sembrava un cuore pulsante, e lo era! Era il cuore di Borgo Tesoro.
I tre andarono spediti verso una bacheca dove un Pokémon di loro conoscenza stava scegliendo una missione da portare e termine. Bidoof si sentì toccare la spalla e fu sorpreso di quello che vide:
“Piply, Piplup, Chimchar! Ma dove siete stati? Vi abbiamo…” poi il suo sguardo ricadde su qualcun altro e fu ancora più sorpreso se non un po’ spaventato.
“GROVYLE!?!”
 
Dopo averli condotti nelle stanze del Capitano, che fu felice di rivederli, ci fu un riassunto, non proprio breve, di tutto quello che era successo.
“Capisco, allora la situazione è grave. Potete contare sul mio aiuto e su quello di tutti i membri della Gilda.”
Chimchar però era perplesso: “Ma Wiglituff, tu sapevi cosa stava succedendo, altrimenti non ci avresti fatto controllare l’ingranaggio di Uxie. Perché non ce l’ hai detto?
Fu colto in fallo. Il Capitano si rabbuiò. Si vergognava di averlo nascosto.
“Lo sospettavo. Avevo sentito dire che erano apparsi degli altri ingranaggi come quelli dei laghi misteriosamente. Mi ero preoccupato e allora vi ho mandato a controllare. Era solo un mio presentimento e non volevo rovinarvi la vostra prima missione come trio. Mi spiace.”
I tre non erano arrabbiati con lui. Il Capitano Wiglituff era fatto così, pensava prima al bene dei suoi apprendisti e di quelli che lo erano stati! Anche se a volte si comportava come un bambinone o si addormentava con gli occhi aperti nei momenti meno opportuni, era un Pokémon molto forte e potente. Solo in pochi erano riusciti a batterlo, tra cui Piplup e Chimchar. Non c’era bisogno di perdonarlo, non erano neanche lontanamente arrabbiati con lui, lo aveva fatto per il loro bene.
“Non devi scusarti, Capitano. Non ce l’abbiamo con te.” gli disse Piply
Chimchar si era avvicinato a Grovyle. Voleva fargli una domanda e lui lo sapeva. Una domanda che aveva portato tristezza nei cuori dei due amici.
“Grovyle, se sarà tutto come l’altra volta…i rischi saranno gli stessi?”
Intendeva la scomparsa dei Pokémon del futuro, cosa che temeva molto.
“Sì.”
“Ma poi siamo tornati. Come è possibile?” disse Piplup cercando di risollevare Chimchar, anche se lui stesso avrebbe sofferto molto.
“È stato Dialga.” disse facendosi avanti Celebi
“Dialga?”
“Esatto.” poi si rivolse a Chimchar “Ha sempre percepito la tua tristezza per la mancanza di Piplup e ha voluto farvi un regalo per averlo salvato.”
“Quindi potrà rifarlo di nuovo!” disse felice Piplup
“Così non dovremo separarci!” gli fece eco Chimchar
Grovyle, però, non aveva il loro entusiasmo. Stava nascondendo qualcosa, qualcosa che ai suoi amici non sarebbe piaciuta. Ma non voleva dirglielo!
“Ragazzi, abbiamo due missioni: raccogliere gli Ingranaggi dello Spazio e trovare il luogo dove si trova il padrone dello spazio, Palkia, ovvero L’Arena dello Spazio.”
Un nuovo nemico: Palkia, forse diventato oscuro, e un luogo da trovare.
“Sarebbe meglio se io e Celebi andassimo a prendere gli ingranaggi e voi quattro cercaste l’arena.”
Loro annuirono.
“Ma…da dove iniziamo?” chiese a quel punto Chimy
Non ci avevano pensato! Che sciocchi!
“Che ne dite dalla Torre del Tempo?” disse Wiglituff, dirigendosi verso uno scrigno a lato della stanza da cui prese un oggetto di pietra molto curioso con uno strano disegno sopra.
“Ma è il Frammento Antico! Come fai ad averlo tu?” chiese Piplup
“L’ ho chiesto a Lapras quando voi siete andati al lago. Pensavo potesse servire, e avevo ragione.” Poi lo porse a Chimchar che lo prese in mano. Il Pokémon si girò verso i suoi tre compagni.
La loro vera missione era appena iniziata!
“Prossima fermata…”
“…LA TORRE DEL TEMPO!”

L'Angolo di Piplette
Sono tornata!
Come sempre vorrei ringraziare
julia28 e lampadina
per i loro commenti (i miei fedelissimi!)
e vorrei farmi pubblicità da sola per la mia storia "Di nuovo in viaggio" (anche se non è un granchè)
Alla prossima fic
                                                                                                           Piplette

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Capitolo 9
*** Capitolo 9-Vicolo cieco ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 9

Vicolo cieco

 
Il sole era appena sorto a Borgo Tesoro e si preannunciava una giornata impegnativa per i nostri quattro eroi. Il giorno prima Grovyle e Celebi erano partiti per andare a recuperare tutti e cinque gli Ingranaggi dello Spazio, mentre loro dovevano trovare un posto chiamato Arena dello Spazio e avevano deciso che sarebbero andati a chiedere informazioni a Dialga, il padrone del tempo.
Si erano alzati presto e si erano diretti alla Grotta Salmastra per essere portati alla Torre del Tempo da Lapras.
Finalmente arrivarono alla fine della grotta, dove su una parete si trovava uno strano disegno identico a quello del Frammento Antico e uno sbocco sul mare.
“Ci siamo!” disse Chimchar energico prendendo il frammento e portandolo vicino a quello strano dipinto.
Passarono alcuni secondi, ma non successe nulla.
“Cosa c’è che non va?” chiese Chimy
I due Pokémon non capivano! Perché il Frammento Antico non richiamava Lapras? Forse perché Piply e Chimy non potevano andarci, o forse era successo qualcosa!
Aspettarono ancora dei minuti, forse era veramente successo qualcosa! Piplup temeva che quest’ipotesi fosse vera, così si buttò in mare con stupore dei suoi amici.
“Che cosa fai?” gli chiesero
“Vado a cercare la Torre del Tempo!”
“EHH!?!”
“Ma sei impazzito?!? Non sappiamo neanche dove si trova e solo Lapras sa come arrivarci!” gli urlò Chimchar “Torna subito qui! Troveremo un altro modo.”
“NO!”
Era irriconoscibile! Sembrava un bambino a cui si diceva di tornare a casa dal Luna Park, ma Piplup non era capriccioso, cosa gli era successo? La risposta non tardò ad arrivare.
Una lacrima gli rigò il viso, una lacrima quasi impercettibile. Piply se ne accorse e capì.
“Hai paura per quello che potrebbe succedere, vero?”
Il Pokémon alzò la testa e incontrò i suoi due occhioni blu che lo fissavano come per rincuorarlo.
“Credi di non essere all’altezza. Anche io sono spaventata, ma sei stato tu a dirmi che devo credere nelle mie capacità e anche tu lo devi fare. Tu credi in me e io credo in te! Troveremo un’altro modo, te lo prometto!”
“Faremo come ha detto Piply.Ti prego, esci!” lo implorò Chimchar
“Siamo una squadra e dobbiamo lavorare come tale!” cercò di persuaderlo Chimy
“Piplup, fallo per noi.”
Il Pokémon uscì dall’acqua a testa bassa. Si vergognava, aveva agito d’impulso solo per paura, paura della responsabilità che avevano. Dovevano salvare il mondo, già una volta lo avevano fatto, ma non era sembrato così complicato…forse perché non sapevano che ci sarebbero stati dei rischi.
Era questo che lo preoccupava! I rischi!
Avevano già trovato una soluzione,ma lui era incerto, come se avesse una brutta sensazione addosso. Da quando era tornato,aveva paura di perdere gli amici e adesso ne aveva altri, paura di perdere anche loro…e paura di perdere lei!
 
Non essendo riusciti ad andare da Dialga, tornarono alla Gilda senza uno straccio di idea e abbattuti.
“Dobbiamo pensare a una soluzione.” disse Chimy
Erano nella loro camera, dove adesso era in atto una riunione strategica sul da farsi. Quella stanza era stata quella di Piplup e Chimchar  quando facevano ancora parte della Gilda. Quelle quattro pareti gli ricordavano tutte le avventure che avevano vissuto insieme: dal loro primo incontro sulla spiaggia a quando si erano dovuti dire addio, da quando avevano catturato Drowzee a quando avevano lottato contro Dialga Oscuro, dopo aver visitato tutta la regione, aver superato il Dungeon più pericoloso, aver salvato e aiutato molti Pokémon, perfino aver salvato il mondo, adesso tutto sembrava ricominciare, ricominciare da un vicolo cieco. Dovevano trovare quel luogo in un modo o nell’altro, ma a chi potevano chiedere? Chi conosceva bene le leggende, le storie, chi poteva dare a loro un aiuto, una risposta, chi poteva aiutarli?
La risposta balenò nella mente dei due Pokémon:
“Torkoal!”
 
Ecco la risposta! Il saggio e vecchio Pokémon che già una volta aveva dato consiglio e aiuto, ecco chi poteva aiutarli! Dopo aver dato alle due amiche qualche informazione sul saggio a loro sconosciuto, si diressero verso la Sorgente Termale, luogo che si poteva definire la sua casa, visto che passava molto più tempo lì che in qualsiasi altro posto.
Quando arrivarono si ritrovarono in una specie di laghetto di acqua calda da cui saliva del vapore, molti Pokémon si stavano rilassando e dal loro numero Piply e Chimy pensavano che la Sorgente Termale dovesse avere un grande prestigio. Su uno spiazzo stava il saggio Torkoal. I quattro si avvicinarono e dopo avergli spiegato la situazione il Pokémon si mise a rimuginare.
“Uhm…L’ Arena dello Spazio? Credo di aver sentito una leggenda in proposito.”
“Davvero?” chiese emozionata Chimy, visto che le leggende l’avevano sempre incuriosita
“Sì. Si dice che si trovi nelle profondità remote del mondo, in un posto che non ha una collocazione precisa, né forma, né grandezza né si trovi un luogo vero e proprio e, proprio come la Terra Nascosta, serve una prova per arrivarci.”
“Una prova?” chiese leggermente preoccupato Piplup.
“Veramente due: il cuore d’acqua e il cuore di fuoco.”
“E dove si trovano?”
“Ah, io questo non lo so.”
Altro problema: dovevano trovare non una, ma ben due prove in pochissimo tempo, senza avere indicazioni. Il loro morale era a terra. Piply però si era accorda di un piccolo particolare.
“Torkoal, sei sicuro che si trovi al centro del mondo?”
Il Pokémon sembrava leggermente perplesso.
“Beh, forse è un po’ esagerato, ma si trova senz’altro in un luogo molto profondo, al contrario della Torre del Tempo che si trova sospesa in aria.”
“Allora abbiamo un indizio!” disse tirando subito su l’umore dei suoi amici.
Ecco cosa dovevano fare: trovare i due cuori (cosa piuttosto complicata) e trovare un luogo dove potessero trovare l’entrata per l’Arena dello Spazio. Con questo nuovo indizio sentivano che si stavano avvicinando alla soluzione, anche se con un problema in più.

L' Angolo di Piplette
Mi scuso.
Ho dovuto cancellare il vecchio capitolo perchè avevo scritto una cosa riguardante una mia futura storia e quindi l'ho dovuto rifare.
Lasciando perdere questo particolare (sono una stupida, lo sò) vado (di nuovo) a ringraziare:
julia28
lampadina
e la new entry Emy96
Con altre scuse
(Alla prossima fic)
                                                                                         Piplette

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Capitolo 10
*** Capitolo 10-Verso il Dirupo Inerte ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 10

Verso il Dirupo Inerte

 
Erano di nuovo alla Gilda, nella loro camera. Ormai era diventato il loro quartier generale! Avevano pensato e ripensato sul da farsi, ma senza alcun risultato. Dove potevano trovare l’Arena dello Spazio? C’erano solo questa domanda nelle loro teste e forse un indizio, o meglio dire una speranza: si doveva trovare in un luogo molto profondo. Avevano chiesto a Wiglituff mappe, carte informative e un aiuto da parte di tutte le Squadre d’Esplorazione, sperando che sarebbe servito, ma fino a quel momento non avevano raccolto alcuna informazione.
Erano ore che controllavano le carte e Chimchar non ce la faceva più. Aveva la faccia di uno che non dormiva da giorni.
“Basta, ci vuole una pausa!” disse buttandosi sul letto “Abbiamo controllato circa una decina di mappe della regione centimetro per centimetro, una cinquantina di carte informative e abbiamo chiesto a tutti gli abitanti di Borgo Tesoro e a tutte le Squadre d’Esplorazione informazioni. Fermiamoci un attimo!”
Fecero una piccola pausa. Era quasi il tramonto e cercavano dal mattino dopo aver saltato la colazione, non avevano più avuto notizie di Grovyle e di Celebi, sembrava che non potesse andare peggio! E avevano dimenticato una cosa.
“E poi…dove li troviamo i due cuori?” chiese Chimy.
Adesso il loro morale era completamente a terra! Se ne erano dimenticati! Le prove, le due prove! Non potevano trovare quel luogo senza prima avere i due cuori!
Solo quando i tre amici sospirarono Chimy si rese conto che quello che aveva detto, pur essendo la verità, aveva aggravato la situazione.
“Credevo che ve ne sareste ricordati! Non volevo peggiorare le cose, volevo solo…”
“Si batte la fiacca, eh?”
Chimy ringraziò il cielo per averla salvata dal malumore degli amici. Chimecho era entrata appena in tempo!
“Cosa sono quelle facce?” disse guardandoli “Ah, ho capito!” esclamò facendosi da parte e facendo passare Sunflora e Bidoof che stavano portando dei piatti stracolmi di bacche “Avete fame, ho indovinato? Non avete fatto colazione e non si può lavorare a stomaco vuoto, dovete fare uno spuntino!”
“Uno spuntino?” chiese Piplup guardando la quantità di bacche nei loro piatti
“Stavo scherzando! Questa è la vostra cena. Non vi siete accorti del tempo che passava!”
“Grazie, ma non abbiamo fame.” dissero Piply e Piplup ancora semi-depressi e stanchi dalla loro ricerca.
“Parlate per voi!” disse Chimy iniziando a mangiare, o meglio dire, iniziando a divorare le bacche nel piatto “Quando sono stanca, nervosa o non so cosa fare inizio a mangiare a più non posso!”
“Anche io!”
Si fermò e vide Chimchar che si stava ingozzando. Anche lui aveva fame, anche se “fame” non era sufficiente. Gli amici lo guardavano stupefatti e leggermente inorriditi: sembrava che non avesse toccato cibo da settimane! Sentì gli occhi di tutti fissi su di lui e si bloccò prima di poter buttar giù un altro boccone. Vide le loro facce. Che vergogna! Stava mangiando come uno Snorlax o peggio! Sarebbe voluto sprofondare.  Ma poi sentì una cosa che lo rallegrò subito: delle risate, quelle di Chimy e subito dopo quelle di tutti i suoi amici. Gli sembrava un momento così divertente che si mise a ridere pure lui.
Dopo lo “spuntino” ricominciò il lavoro. I piatti dei due Pokémon Pinguino erano ancora pieni sopra il letto e, ogni tanto, venivano “alleggeriti” dai due Pokémon Scimpanzé. Passò un’altra ora di ricerche: niente. Ormai era ora di andare a letto. Cercarono di raccogliere tutti i fogli sparsi per terra dividendoli per tipo. Piplup ne raccolse una pila e la mise sul letto, facendo cadere una bacca per terra. Chimy la raccolse e notò che sotto al letto c’era qualcosa. Un altro foglio! Un foglio che parlava di un posto chiamato “Dirupo Inerte”. Tra tutti gli altri questo nome non gli suonava famigliare.
“Questo non lo abbiamo ancora letto!”
I tre si voltarono incuriositi e leggermente speranziosi.
“State a sentire: “Il Dirupo Inerte è la gola più profonda dell’intera regione, nata non per l’erosione di un fiume, ma per la nascita di due valli distanziate tra di loro, infatti si dice che fu il primo strapiombo a nascere. Nessun Pokémon ci vive per una sua caratteristica misteriosa. Sembra infatti che nessuno sia mai riuscito ad arrivarci in fondo a causa, come  l’ hanno descritto gli esploratori, di una forza misteriosa. Sono stati trovati molti reperti che risalgono a circa 100.000.000 di anni fa, all’età delle leggende sullo spazio-tempo.” È questo il posto! Deve essere qui che si nasconde Palkia! Dobbiamo andarci!”
“Ma gli ingranaggi?” chiese Piply
“E i due cuori?” domandò Piplup
“Dobbiamo comunque accertarci che sia il posto giusto, anche se sarà difficile arrivarci da quello che si dice.”
“Io ci sto.” disse Chimchar porgendo la mano davanti
“Sì, anche io.” gli fece eco Piplup appoggiandoci sopra la sua, seguito da Chimy.
Tutti si girarono verso Piply. Lei ci pensò su un attimo. Era la più riflessiva dei quattro, ma poi si decise.
“Io pure.” appoggiando a sua volta la mano su quella degli amici “Questa è la nostra avventura.” disse all’amica
“Ci puoi scommettere!” 
 
Il giorno era arrivato, era il momento di partire. Avrebbero trovato quel luogo con o senza prove! Ma prima, cosa che stupì Piply e Chimy, i ragazzi vollero passare dai Magazzini Kakleon per una commissione e cosa che le stupì ancora di più fu proprio essa.
“Una gaiogala e un nastrodifesa?”
“Sì.” disse il Pokémon Pinguino sistemandosi un papillon rosso a pois bianchi “Sono degli accessori che ti aiutano durante le lotte.”
“Non credevo che la moda aiutasse le squadre d’esplorazione.” disse in tono divertito Piply
“Beh, adesso puoi crederci!” le disse il Pokémon Scimpanzé dopo essersi aggiustato un foulard bianco perlato a pallini neri.
Dopo quella commissione Chimy fremeva dalla voglia di partire e iniziò a correre verso la strada madre guardando i suoi amici.
“Vi volete muovere?”
Ad un tratto però scontrò contro qualcuno e cadde a terra. Gli amici si precipitarono subito verso di lei.
“Stai bene?” le chiese preoccupato Chimchar
“Sì, ma mi dispiace di esserle finita addosso, mi perdoni.” disse scusandosi con l’altra persona
“A me non più di tanto.”
Solo in quel momento i quattro alzarono lo sguardo.
“Celebi, Grovyle!”
“Chimy, hai sempre la testa più dura di tutti noi.”
“Li avete trovati?” chiese speranzoso Piplup riferendosi agli ingranaggi
“Sì.” fu solo quella la risposta di Grovyle “E voi avete scoperto qualcosa, giusto? Wiglituff ci ha detto che stavate partendo e la nostra unica speranza era di trovarvi ancora qui.”
“Per nostra fortuna è andata così. Non volevate mica partire senza di noi?”
Silenzio di tomba.
“Non sareste durati molto!”
“Modesta come sempre.” scherzarono le ragazze
Fu Piplup a stringare la situazione.
“Vi spiegheremo tutto per strada, ma adesso il Dirupo Inerte ci attende!”
 
L' Angolo di Piplette
Eccomi qui
Ho un paio di cosette da scrivervi:
1)Ho cambiato il 9° capitolo perchè mi ero confusa con una mia storia in lavorazione
2)Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, ovvero
julia28
ninfagillia(non ce ne sarebbe bisogno perchè ti vedo tutti i giorni) e ringraziate lei se mi sono sbrigata perchè tutti i giorni a scuola mi assillava con questa storia
e emy(scusa ma non ho più la tua recensione perchè ho combinato un pasticcio)
3)L'idea (Nico,questa è per te, vero ninfa?) degli accessori (papillon e foulard).
Non è stata mia perchè dovete sapere che in America e in Giappone esiste la serie animata e loro sono così.
Dopo 30 minuti di chiacchiere vi lascio
Alla prossima fic
                                                                                              Piplette
P.S.4)Me lo dico da sola, non è un granchè come capitolo,  ma siate clementi, non avevo più idee!!!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11-Dugtrio il custode ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 11

Dugtrio il custode

 
Erano diretti verso il Dirupo Inerte, lì erano sicuri che aspettasse Palkia, aspettasse qualcuno che avrebbe cercato di combatterlo e fermarlo. Nessuno dei sei osò parlare, non fino alla destinazione. Tutti quanti erano impauriti, più di tutti, colui che aveva sempre avuto sangue freddo e calma, colui che poteva essere un ottimo leader, colui che tutti stimavano: Grovyle. Sì, aveva paura di quello che aveva fatto, di quello che aveva detto e di quello che sarebbe successo, ma soprattutto del dolore che avrebbe causato a tutti i suoi amici.
Davanti a quella caverna si sentivano piccoli, come se tutto il loro coraggio fosse svanito, qualcosa  diceva loro di andare il più lontano possibile e di non tornare. Era la paura o la forza “misteriosa” di cui avevano sentito parlare?
“Ragazzi…” la voce tremante di Piplup ruppe quel silenzio devastante “Non possiamo arrenderci adesso, non dopo quello che abbiamo passato, dopo tutti gli sforzi che abbiamo fatto solo per una leggenda o per paura! Dobbiamo farlo per tutti coloro che conosciamo… e per il futuro!”
Fece due passi avanti verso la grotta e si girò verso i suoi compagni. Dovevano trovare la forza ad ogni costo! Anche Piply fece due passi avanti e si affiancò a Piplup.
“Ha ragione! Ricordate, è la nostra avventura, il nostro scopo, il nostro compito e dobbiamo portarlo a termine!”
Avevano ragione! I loro amici e tutti quelli che conoscevano contavano su di loro! Si scambiarono uno sguardo d’intesa e si inoltrarono giù, nell’oscurità.
 
Scendevano giù per il dirupo già da un bel po’ e non avevano ancora incontrato nessuno, né avevano ancora visto il fondo. Erano stanchi dopo aver camminato per, secondo loro, ore e così si fermarono un attimo in una piana piena di buche.
“Un luogo non può essere così profondo!” si lamentò Piplup
“Non è che per caso arriveremo al centro del mondo?” disse scherzando Chimchar, per sdrammatizzare la situazione
A quella battuta Chimy ridacchiò.
“Non è il momento di fare i poeti!” li interruppe Grovyle
“Rilassati!” gli consigliò Chimchar sedendosi su un cumulo di terra “Dobbiamo solo riposarci e poi torneremo in esplorazione.”
“E se nel frattempo ti levi dalla mia testa…”
Chimchar si alzò di scatto spaventato da quella voce e solo allora notò che quel cumulo di terra era in realtà un Dugtrio. Il Pokémon li squadrò tutti e sei da cima a fondo.
“È una cosa più che rara vedere dei visitatori da queste parti! Vediamo se indovino…siete qui perché volete fare delle ricerche storiche in questo dirupo, giusto?” disse come uno che la sa lunga
“Oh, no! Noi stiamo cercando…il fondo.” si giustificò Chimy come se fosse una cosa strana
“Potresti dirci quanto manca per arrivarci?” chiese Piply gentilmente
“Niente.” fu la risposta
I sei si scambiarono uno sguardo confuso.
“Cosa significa?” chiese Piply turbata
“Quello che ho detto. Siete arrivati!”
Qualcosa non quadrava! E allora la strada che portava ancora più in basso? Non era possibile essere già arrivati.
A Dugtrio quei Pokémon erano simpatici. Forse di loro ci si poteva fidare, non sembrava avessero cattive intenzioni.
“Lo so, è difficile da credere, ma quando ti sembra di andare in basso tu torni verso l’alto. Io non ho ancora capito come funziona, viaggio sempre sotto terra!”
“E come mai questo trabocchetto?” chiese Grovyle
Dugdrio non poteva rivelare quello che doveva proteggere, così rimase sul vago.
“Serve a nascondere un segreto.” disse solo, per poi sparire sottoterra e andando verso la finta discesa.
“Allora il posto è questo! Palkia deve essere qui vicino!” disse Chimy tutta eccitata
A sentir quel nome, Dugtrio tornò indietro a gran velocità tempestandoli di domande
“Cosa sapete di questo posto? Come conoscete Palkia? Cosa volete da lui? Come facevate a sapere che lui si trovava qui? Quali sono le vostre vere intenzioni? Volete provocare qualche danno al raggio dello spazio?” dopo quest’ultima domanda si accorse di aver detto troppo e sprofondò, letteralmente!
“Noi vogliamo aiutare Palkia a riassestare il raggio!” gli dovette urlare Piplup nel buco “Devi dirci solo dove si trova.”
A quel punto riemerse. In fondo, cosa poteva perdere? Servivano le prove e dei cuori puri per poter entrare. Così gli fece strada verso la finta discesa.
 
Dopo alcuni metri non riuscivano a capire dove stessero andando. In quel modo non si girava in tondo? L’unica cosa che potevano fare era quella di seguire quel Pokémon, forse poteva veramente aiutarli! Dopo alcuni minuti Dugtrio si fermò annunciando:
“Siamo arrivati!”
“Questo lo hai già detto e non vedo altra strada oltre a quella principale!” fu il commento di Celebi
“Hai detto giusto! Non vedi.”
Poi si avvicinò alla parete sinistra dove sembrava più scura e sembrò che ci stette andando contro e invece la superò come se non ci fosse: non c’era! La strada era nascosta a tutti coloro che non potevano conoscere quel luogo! Dugtrio fece una specie di inchino per invitarli a muoversi, cosa che loro fecero subito.
La galleria era ancora più buia di quella principale e non ci volle molto ad arrivare in fondo. Finalmente erano arrivati, come non capirlo! Sul muro era disegnato uno strano disegno identico a quello del frammento antico della Grotta Salmastra, con la sola differenza di due incavature a forma di cuore al centro dell’incisione. Ora lo avevano trovato! Mancavano solo i due cuori! Stavano per andarsene quando…i due ciondolo di Piply e Chimy si illuminarono assieme al disegno con lo stupore di tutti i presenti.
“M-Ma cosa…?”
“I nostri ciondolo, Piply!”
“Sono il cuore d’acqua e il cuore di fuoco!”
“Questo è quello che si dice avere la risposta sotto il naso!” scherzò la Chimchar, ma in quel momento tutti erano concentrati su quello che doveva succedere. Le due amiche presero in mano i ciondoli, fecero qualche passo avanti, si scambiarono uno sguardo d’intesa e collocarono le due pietre al loro posto.
Il dipinto emanò una luce sfolgorante, così tanto che tutti dovettero coprirsi gli occhi per non essere accecati. Pochi secondi dopo la parete si aprì come una porta mostrando un passaggio segreto.
Dovevano assolutamente arrivare a Palkia!
La loro vera avventura stava appena iniziando!
Si scambiarono uno sguardo d’intesa, mentre le tre teste di Dugtrio erano ancora sbalordite da quello che era appena successo, e si avviarono verso l’Arena dello Spazio.
 
Continuarono a camminare per alcuni minuti. Erano molto tesi (e chi non lo sarebbe se dovesse salvare il mondo?) e per questo nessuno osava parlare, ma in un ceto modo riuscivano a capirsi con solo lo sguardo. Sapevano quale era la domanda che galleggiava nella loro mente: ce l’avrebbero fatta?
Dopo altri minuti finalmente arrivarono: erano in una enorme grotta circolare dove al centro si ereggeva una specie di palco e tutto in torno delle colonne molto antiche disposte circolarmente, ma di Palkia neanche l’ombra. O almeno quello che avrebbero pensato un attimo prima che dal centro dell’arena si sprigionasse una luce rossa molto potente da cui apparse lui.
Palkia.
Era la prima volta che lo vedevano ma era inconfondibile che stesse diventando oscuro: la sua corazza era bianca e fucsia molto acceso e i suoi occhi rossi e malvagi. Fece un passo verso di loro.
“E allora siete voi che volete ostacolarmi! Non sapete da quanto vi aspetto!”
Non sapevano in che modo Palkia sapesse del loro arrivo, ma non se lo chiesero. In quel momento la cosa importante era cercare di farlo ragionare.
Chimy fece due passi verso di lui:
“Palkia, ascoltaci. Noi vogliamo solo aiutarti!”
Quelle parole colpirono Palkia come una freccia avvelenata.
“Vogliamo semplicemente che il nostro mondo venga risparmiato dalla paralisi del pianeta. Devi semplicemente aiutarci e fermare il tuo piano! Così rovini il mondo e te stesso!”
“BUGIE!” urlò lanciando un micidiale attacco Dragospiro rivolto alla piccola Chimchar.
Lei cercò di schivarlo meglio possibile, ma subendo comunque danni.
“Chimy, Chimy, stai bene?” disse Chimchar correndo verso l’amica colpita.
“Sto…bene, non preoccuparti.” rispose lei con un debole sorriso
Chimchar strinse i denti.
“La pagherai per questo!”
Si mise subito a correre a gran velocità verso di lui per poi saltare e attaccarlo con uno dei suoi più potenti attacchi Lanciafiamme che colpirono violentemente Palkia e lo fecero indietreggiare.
Forse li stava sottovalutando. Pochi erano riusciti a schivare i suoi colpi e a centrarlo in pieno. Non voleva sporcarsi le mani con loro e decise, anche per prudenza, di fargli dare una lezione prima dai suoi seguaci migliori. La sua bocca si serrò in un ghigno minaccioso.
“Credo che prima vi debba mettere alla prova.”
E così dicendo aprì un varco da dove lui scomparve, ma al suo posto apparsero altri Pokémon, la maggior parte da loro conosciuti: Dusknoir e la sua banda di Sableye e un Pokémon mai visto, ma che fece accendere il volto di Celebi di terrore puro. Era un Celebi di colore verde brillante, ma con degli occhi spenti e carichi di odio.
La sua voce era senza una vera e propria tonalità:
“Sono passati parecchi anni, Celebi.”
Quelle parole furono come una lancia che le trafisse il cuore. Ne era sicura. Era lui.
“C-Celebien!”

L'Angolo di Piplette
Sarò breve!
Le cose iniziano a farsi interessanti! Ed ecco un nuovo personaggio. Chi sarà mai? E perchè Celebi lo conosce?
Non voglio anticiparvi niente, ma vi avviso per i prossimi capitoli: preparate i fazzoletti!!!
(Alla prossima fic)
                                                                                                              Piplette

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Capitolo 12
*** Capitolo 12-Le ombre del passato di Celebi ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 12

Le ombre del passato di Celebi

 
Celebi era come paralizzata. Quel Pokémon…sì, era proprio lui! Un’ombra del suo passato che non si sarebbe mai aspettata di rivedere, e che non voleva vedere.
“Ti ricordi ancora di me? Non ci avrei scommesso.” disse il Pokémon con un ghigno malvagio
Il suo sguardo gelido squadrò ad uno ad uno tutti i suoi amici e si fermò su Grovyle. Il famoso Grovyle. Riusciva solo a provare odio verso di lui che gli aveva tolto una cosa così importante.
“Allora tu sei Grovyle.”
Gli occhi di tutti lo puntarono straniti, tranne quelli di Celebi che continuavano ad osservare il suo simile.
“Come fai a conoscermi?” disse lui con la sua solita calma, ma si notava nella sua voce che c’era una nota di sfida
“So solo quello che sa Celebi” disse voltandosi verso di lei “E quello che pensa.”
Celebi si sentì mancare. Come faceva a sapere quelle cose, i suoi pensieri?
“Credo che vogliate sapere del perché conosco Celebi, è una cosa più che ragionevole. D’accordo.”
Chiuse come per far rievocare quelle immagini per lui tristi.
“Io e Celebi ci conosciamo da quando siamo nati. Eravamo molto amici e andavamo più che d’accordo per questo le nostre famiglie avevano deciso di farci sposare.” un brivido percorse il corpo della piccola Pokémon e lo stupore, misto anche un po’ alla paura, si accese sul volto dei suoi amici, soprattutto su quello di Grovyle, ma lui era bravo a nascondere i suoi sentimenti e nessuno lo notò.
“Era una cosa che a noi andava più che bene: ci amavamo e nessuno ci avrebbe mai diviso.” poi il suo sguardo divenne gelido “Ma poi un giorno accadde una cosa che mi riempì il cuore di gioia ma anche di tristezza, che piano piano si trasformò in odio. Quel giorno Dialga e Palkia ci chiamarono a tutti e due: ci avevano scelti come guardiani del Tempo e dello Spazio. Ne fummo onorati e felici, ma ci saremmo dovuti separare e prima di lasciarci ci dichiarammo amore eterno.Quella…era una promessa…E TU NON L’HAI MANTENUTA!!!”
“Lo sai anche tu! Non è possibile andare contro i sentimenti, non è possibile!” urlò lei scoppiando a piangere e capendo di cosa stava parlando
I suoi amici erano sgomenti. Loro invece non ci stavano capendo più niente, almeno Piply e Chimy avevano un sospetto, ma sperarono con tutto il cuore che non fosse proprio quello.
“Celebi…di cosa sta parlando?” domandò Grovyle, che forse era il più preoccupato in quel momento
“Di cosa sto parlando!?! Proprio tu chiedi questo! Tu che sei la causa di tutto! TU CHE…”
“BASTA! Ti prego, non dirlo, non farlo!”
Era disperata. Non poteva veramente dirlo, non era pronta!
“Oh, sì che lo farò! Tutto quello che c’era tra di noi è finito solo perché…solo perché tu ti sei innamorata di lui!”
Un silenzio imbarazzante cadde nell’Arena dello Spazio. Tutti si erano girati verso Celebi per cercare un segno di negazione, ma lei continuava a piangere come se nessuno ormai potesse fermare quelle parole fatali. Solo Grovyle era rimasto immobile: non se lo sarebbe mai immaginato (sarà pure molto intelligente e sveglio, ma come quasi tutti i maschietti di queste cose non capisce molto)! Era praticamente sconvolto! Piply e Chimy lo sapevano già da tempo, ma non volevano che lui lo venisse a sapere così! Volevano che Celebi riuscisse a manifestare i suoi sentimenti senza provare vergogna, di cosa forse non si sa. Forse…era questo il motivo: Celebien! Forse si vergognava di averlo tradito perché il suo cuore aveva scelto un’altra strada!
Fu Dusknoir a interrompere quel silenzio maledetto, anche lui come tutti gli altri era molto sorpreso e quasi scioccato, ma aveva una missione e non voleva lasciarsi sfuggire quell’attimo di debolezza da parte dei suoi nemici.
“Bene, il nostro padrone ci ha ordinato di sbarazzarci di voi ed è quello che faremo. Celebien?” disse rivolto a quello che lui considerava ormai un collega “Mi spiace tanto deluderti, ma Grovyle è il mio nemico e voglio liberarmi di lui da solo.”
“Come preferisci. Però…mi sarei voluto divertire anche io con lui.”
Grovyle strinse i denti. Quello non gli piaceva per niente! Aveva calpestato i sentimenti di Celebi e portato un po’ di male nei loro cuori. Non meritava pietà, voleva farlo sparire dalla faccia della terra per far sparire tutto il male che era subentrato tra di loro a causa sua!
Si misero in posizione di difesa, sarebbero stati Dusknoir e i suoi Sableye ad attaccare per primi, ma Celebien aveva ancora un cosa da dire al Pokémon spettro.
“Un avvertimento: lascia stare Celebi…. lei è ancora mia.”
No, Grovyle non ce la faceva più! Voleva attaccarlo adesso!
“NO!”
La voce di Celebi riecheggiò in tutta la grotta, questa volta, ferma e sicura. Non voleva lottare, non con il suo passato! Voleva solo che i suoi amici sconfiggessero Palkia e fermassero la paralisi del pianeta e per riuscirci doveva teletrasportare i suoi nemici in un luogo solo conosciuto dai Celebi, ma era rischioso…e anche parecchio, ma doveva tentare per il bene di tutti! Si smaterializzò sotto i loro occhi per poi riapparire un attimo dopo alle spalle di Celebien, Dusknoir e i Sableye e imprigionarli in una specie di bolla che sembrava piuttosto resistente, ma che non sarebbe durata molto: stava usando l’attacco Protezione su di loro, ma perché? Naturalmente loro iniziarono ad attaccare la barriera per distruggerla, ma lei stringeva i denti e resisteva.
“Che stai facendo?” le chiese Chimchar
“Beh, li porto via.”
A quelle parole Celebien impallidì. E lei lo notò.
“Sì, esatto. Vi porto nella Selva Senza Uscite.”
Dusknoir sentì quel nome per la prima volta, ma non gli ispirava niente di buono, e da come aveva reagito il suo compare forse era peggio di quello che poteva immaginare.
“Sei impazzita? Non ti ricordi la pena per chi prova ad entrarci?”
“Ovviamente, ma è un rischio che voglio correre.”
Celebien iniziò ad attaccare con tutte le sue forze quella barriera per distruggerla. Era terrorizzato, forse per quello che sarebbe successo a lui…o per quello che sarebbe successo a Celebi?
Lei guardò i suoi amici sorridendo.
“La Selva Senza Uscite è un luogo che conosciamo solo noi Celebi, che non ha un suo spazio né un tempo, da dove nessuno può fuggire, neanche Palkia e soltanto noi sappiamo arrivarci.” fece una pausa per trovare le parole giuste “Ma per arrivarci bisogna pagare.”
“Pagare con cosa?”
I suoi occhi si gonfiarono di lacrime, ma lei cercò di trattenerle.
“Con un sacrificio.”
Un sacrificio? Celebi voleva sacrificarsi? Voleva farlo per loro e per il mondo?
“No, Celebi!” si fece avanti Chimy iniziando a piangere “Non adesso! Dobbiamo sconfiggere Palkia tutti insieme!”
“No.” disse scrollando il capo dolcemente “Se non lo faccio voi non riuscirete mai a sconfiggere Palkia.”
Non riusciva quasi più a trattenersi, aveva voglia di piangere, piangere come non aveva mai fatto, ma voleva dimostrare di essere forte e non solo orgogliosa e testarda. Le sarebbe piaciuto molto restare con loro, sconfiggere Palkia e tornare ad una vita felice. Era ancora in tempo. No, se non lo avesse fatto non ci sarebbe stato un futuro.
No, doveva farlo, sentiva che era la cosa giusta.
“Dovete andare avanti e sconfiggerlo e dopo prendervi cura l’uno dell’altra.” disse ai quattro facendogli un occhiolino che sembrava molto forzato. Poi si girò verso Grovyle e allora le lacrime iniziarono a rigarle le guance.
“E tu, invece, devi prenderti cura di loro anche da parte mia, non fare il leader troppo serio!” lui rise quasi impercettibilmente, ma lei se ne accorse “E dopo quello che è successo, beh…sono felice anche se non te l’ho detto io…” aveva gli occhi pesanti dal troppo trattenere le lacrime “Mi mancherai più di tutti!”
Fu così che iniziò a brillare di una luce sfolgorante e tutti si dovettero coprire gli occhi.
“NO! NON ANDARE!”
“CELEBI!”
Ormai stava andando via. Sentiva solo la voce dei suoi pensieri.
Addio.
E così sparì, portandosi via Dusknoir e Celebien.
Era caduto di nuovo il silenzio, ma mai pesante come in quel momento. Ormai nessuno riusciva più a trattenere le lacrime, nemmeno Grovyle. Celebi si era sacrificata come aveva fatto lui durante la lotta contro Dusknoir, lo aveva riportato nel futuro per far proseguire Piplup e Chimchar e sconfiggere Dialga.
E lei aveva fatto la stessa cosa. Lei era sempre stata molto importante per lui, ma non se ne era mai accorto, fino a quel momento, fino a quando non era scomparsa.
Allora è vero…non sai quello che hai fino a che non lo perdi.
L’unica cosa che adesso loro potevano fare era andare avanti.
“…ragazzi…”
La voce del Pokémon d’erba era tremante come non mai, ma era allo stesso tempo più decisa “…credo sia il momento di sconfiggere Palkia.”
“Sì.” Piply si asciugò le lacrime “Adesso abbiamo anche un motivo in più per distruggerlo. Se non lo facciamo quello che ha fatto Celebi sarebbe stato inutile.”
“Dobbiamo farlo anche per lei!” neppure Chimy voleva essere debole in quel momento
La vittoria, l’unica cosa che sarebbe servita contro le ferite dei loro cuori era quella.
Come era svanito tempo prima Palkia era riapparso, ma questa volta furente. Nessuno era mai riuscito a sconfiggere i suoi servitori e nessuno sarebbe mai riuscito a fermarlo.
Quei pazzi non sapevano contro chi stavano andando.
Li avrebbe fermati.
A qualunque costo.

L' Angolo di Piplette
...FINALMENTE CE L'HO FATTA!!!
Non immaginate quanto ci ho messo per scrivere questo capitolo! 
È stato il piu difficile di tutta la mia vita!
Ho cercato di farlo il meglio possibile, credetemi.
...Beh, dopo queste piccole scusa vi lascio.
Alla prossima fic
                                                                                              Piplette

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Capitolo 13
*** Capitolo 13-Lotta contro Palkia ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 13

Lotta contro Palkia

 
La tensione era tale che la si poteva squarciare con un attacco Sfuriate, ma l’aria che capeggiava in quel luogo mai violato era carica di rabbia, ma anche di paura e tristezza. La perdita di una amica aveva dato più forza e determinazione ai nostri eroi. Se lo erano ripetuto milioni di volte in quei pochi minuti: dovevano assolutamente sconfiggere Palkia.
Nessuno si era ancora mosso. Palkia fissava quei Pokémon come se volesse scoprire cosa si celava nei loro cuori, cosa li aveva spinti fino a quel punto; loro aspettavano solo che lui facesse il primo passo.
“Perché lo state facendo?” chiese lui
“Per salvare il nostro mondo.”
Solo Grovyle riusciva a parlare, gli altri erano troppo tesi. A Palkia quei Pokémon sembravano più tosti di quello che facevano credere, ardeva all’idea di poterli sfidare e in quel momento non gli importava chi avrebbe vinto.
“E fino a che punto vi osereste spingere?”
“…Fino alla fine.”
Palkia sorrise malevolo. Quella era la sfida che aspettava da tempo! Era pronto a combattere. Le danze si erano aperte. Senza indugiare fece un salto, ma non molto alto, vista la sua mole, e li colpì con un attacco Dragospiro. Loro lo schivarono come meglio poterono e vennero colpiti solo di striscio. Chimchar fece un salto all’indietro, atterrò poggiando una mano per terra, si diede la spinta e si mise subito a correre verso di lui. Quando non gli fu molto lontano fece un salto, ben più alto del suo e attaccò.
LANCIAFIAMME.”
Una vampata focosa colpì in pieno Palkia, creando una coltre di fumo. Quell’attacco, anche se inefficace, doveva comunque averlo stordito. Ma quando Palkia riapparve non aveva neanche un graffio, anzi, sembrava più forte. I suoi occhi rossi come lava brillavano allo stesso tempo in uno sguardo raggelante come se avessero assorbito l’attacco di Chimchar.
La sua faccia si contrasse in un ghigno di sfida e lo colpì con un altro attacco Dragospiro, ma il Pokémon Scimpanzé fu più veloce e lo schivò con un attacco Fossa.
Credeva di averla scampata, ma…
IDROPULSAR.”
Palkia lanciò un potente attacco d’acqua nel buco e Chimchar non ne rimase illeso. Uscì da un altro buco poco più distante trascinato da un potente getto d’acqua che lo fece atterrare pesantemente a terra.
“Chimchar!”
I suoi amici corsero verso il Pokémon che giaceva steso a terra privo di energie. Quello era stato un colpo micidiale! Era impossibile non subire danni, soprattutto per un tipo fuoco come lui. Chimy fu la prima a cercare di aiutarlo, prese dalla sacca dei tesori una Baccarancia per farlo rimettere in forze. Piplup e Piply seguirono i suoi movimenti con lo sguardo, si sarebbe occupata lei del loro amico, e dopo attaccarono anche loro.
IDROPOMPA.”
Due potenti getti d’acqua colpirono Palkia a destra e a sinistra, ma l’unica cosa che ottennero fu la sua risata sadica.
“È inutile! L’acqua è anche un mio elemento, non ha senso cercare di sconfiggermi in questo modo!”
“Lo sappiamo, ma questo è il modo migliore per bloccarti.
FENDIFOGLIA.”
Le foglie-lame di Grovyle trapassarono il corpo di Palkia facendolo cadere a terra in ginocchio. Quello era stato un attacco superefficacie! Ci sapevano proprio fare, ma non doveva lasciarsi stupire. Erano solo dei miseri scarafaggi che sarebbero stati spazzati via dal suo potere.
Era arrabbiato, anzi…furioso!
FORZANTICA.”
Cumuli di roccia vennero innalzati dal Pokémon drago e scagliati con forza verso i nemici. I tre vennero centrati in pieno e scaraventati a terra. Anche loro dopo quell’attacco avevano subito molti danni, ma non come Chimchar.
Intanto Chimy non sapeva più cosa fare. Gli aveva già dato una decina di Baccarancie, ma lui non si era ancora alzato né aveva aperto gli occhi. Che cosa poteva fare? La sua coda stava quasi per spegnersi e allora sarebbe stato fatale! Cosa poteva fare, cosa?
…poi una voce dentro di lei disse una cosa: dagli la tua energia. Cosa significava? Doveva donargli dell’energia? Ma come?
Quelle parole sembrava facessero parte del suo passato, parole che le appartenevano: energia, curare, donare, e involontariamente usò un attacco Braciere sulle sue mani e le appoggiò al petto dell’amico ferito.
Chimchar sentiva un fuoco che gli ridonava forza e di colpo aprì gli occhi, rialzandosi.
“Che è successo?” chiese sedendosi e portandosi una mano alla testa, confuso
“Sei vivo!” urlò lei abbracciandolo, gesto avventato visto che dopo arrossirono entrambi imbarazzati e lei lo lasciò subito dopo essersi accorta di quello che aveva fatto
Grovyle, Piplup e Piply intanto si erano rialzati lentamente. Palkia era più potente di quanto si erano immaginati. Attaccare separati e senza una strategia sarebbe stato troppo rischioso, l’unico modo per sconfiggerlo era attaccare nello stesso momento. Sì, avrebbero attaccato insieme, perché insieme erano più forti di lui!
Si misero in fila, si scambiarono uno sguardo d’intesa e…attaccarono.
ENERGIPALLA.”
LANCIAFIAMME.”
IDROPOMPA.”
Gli attacchi colpirono simultaneamente il padrone dello Spazio e provocarono un nuvolone di polvere che li fece tossire. Intanto, aspettavano di vedere che effetto avesse fatto su di lui. Ma per loro sfortuna Palkia era molto potente, forse troppo, aveva subito molti danni, ma non abbastanza per metterlo ko. Ora però lui paura l’aveva. Che potenza in quell’attacco! Quasi paragonabile alla sua …ma non superiore.
FORZANTICA.”
Con quell’attacco spazzò via tutti e sei quei Pokémon coraggiosi quanto stupidi. Credevano veramente di poterlo sconfiggere così facilmente? Se proprio qualcuno doveva sconfiggerlo, sarebbe stato alla sua altezza. Loro non lo erano, neanche lontanamente. Lui era lì e doveva proteggere quel luogo sacro a qualsiasi costo e non sarebbero stati quei cinque a mettergli il bastone tra le ruote.
“Allora, volete ancora provare a sconfiggermi? Non ne avete avuto abbastanza?”
Li osservava per vedere un segno di arresa, e invece no! Con suo grande stupore, stavano cercando di rialzarsi a fatica.
Il suo sguardo adesso non era più di sfida.
“Non volete arrendervi? Siete disposti a qualsiasi cosa per distruggere l’arena dello spazio e bloccarlo?”
“Ma noi non vogliamo affatto distruggerlo.”
Chi aveva parlato di loro? Ah, sì. La piccola Chimchar, sembrava la più forte a parole, ma non a fatti. In un vero incontro uno contro uno l’avrebbe subito sconfitta.
“E secondo te io ti credo? Anche la caverna in cui ci troviamo adesso sta subendo una metamorfosi. La paralisi del pianeta completa è vicina…”
“Solo perché tu stai venendo consumato dall’oscurità!”
Che cosa? Come osava quella piccola pulce?
“L’unico nemico qui sei tu! Credi che noi stiamo cercando di distruggere il nostro mondo? No, noi lo stiamo salvando. Sei tu che non te ne sei ancora reso conto! Tu…tu stai diventando il nemico di te stesso!”
DRAGOSPIRO.”
In quel momento d’ira, Chimy venne colpita dall’attacco e andò a sbattere contro una roccia.
Crack!
Il cuore di fuoco si divise in due.
“Chimy!”
Chimy era ancora in forze, ma non sarebbe resistita molto. Si era alzata lentamente e aveva visto affianco a se due pezzi di pietra brillare per poi spegnersi per sempre.
“N-No, no!”
Prese in mano i frammenti del cuore di fuoco come se dentro di loro si sprigionasse ancora quell’energia calda, ma non sentiva niente. Subito le lacrime le riempirono gli occhi. Quello, quello era qualcosa di più di una pietra, era il simbolo dell’amicizia tra lei e Piply! Distrutto. Diviso in due. Come un segno del male.
Palkia, intanto, stava ancora rimuginando sulle parole che quel Pokémon le aveva detto. Nemico di se stesso? No, mai! Lui stava difendendo e non distruggendo. E adesso sarebbe stato qualcun altro ad esser distrutto!
“Mi avete stufato! Non meritate pietà!”
Davanti a lui si stava formando una sfera di energia che fece tremare la terra. Era uno dei suoi attacchi più potenti. La grandezza della sfera stava aumentando sempre di più, e così anche il terremoto da lei creato. A Piplup ricordava molto l’attacco finale di Dusknoir. Dusknoir? Ma certo! Ora sapeva come sconfiggere Palkia!
“Ragazzi, dobbiamo attaccare tutti insieme!”
“Ma ci abbiamo già provato!” ribatté Grovyle
“No, abbiamo attaccato nello stesso momento, non abbiamo fuso gli attacchi! Chimchar, Grovyle, ricordate come abbiamo sconfitto Dusknoir? Dobbiamo fare lo stesso!”
“D’accordo!” fu la loro risposta
“Piply, Chimy, fate quello che facciamo noi!”
“Ok.” risposero in coro
Si misero in fila e aspettarono il momento propizio. La sfera di Palkia era quasi pronta per essere lanciata. Tre…due…uno…
“ORA!”
MULINELLO.”
I due mulinelli si fusero formando un super-mulinello
LANCIAFIAMME.”
Le due fiammate andarono ad avvolgere l’attacco precedente
ENERGIPALLA.”
E al centro l’attacco d’erba
Anche Palkia era pronto a colpire
“È la vostra fine!
FORZASFERA.”
I due attacchi si scontrarono provocando una luce accecante. Nessuna delle due mosse stava avendo la meglio. I cinque stavano perdendo tutte le energie, tra poco Palkia avrebbe vino!
“R-Ragazzi…”
Chimy stava cercando di sostenerli.
“Abbiamo passato di tutto e di più per arrivare fino a qui, non ci possiamo arrendere!”
“Giusto!”
Anche Piply non voleva fermarsi in quel momento
“È la nostra missione…e dobbiamo portarla a termine.”
La fusione di attacchi si fece più potente e spazzò via l’attacco di Palkia colpendolo.
“NOOO!”
Una luce sfolgorante gli fece chiudere gli occhi e quando fu più fioca la prima cosa che videro fu Palkia a terra ko. Si avvicinarono a lui con cautela, ma non successe nulla, non si rialzò.
Nei loro volti si accese la gioia e il sollievo. Avevano vinto, lo avevano sconfitto!
Ma, si erano dimenticati una cosa. Dal centro dell’arena si innalzò una specie di pilastro rotondo, alto poco meno di loro dove sopra c’erano cinque incavature. Ci incastrarono gli Ingranaggi dello Spazio che sprigionarono un’energia luminosa magnifica e quando si spense sentirono una presenza alle loro spalle. Quando si girarono per lo spavento fecero un salto indietro. Palkia era tornato normale e si era ripreso in modo quasi spaventoso, i suoi occhi erano diversi, completamente diversi e il suo viso non sembrava il suo da quanto sorrideva.
“Ecco i nuovi salvatori del mondo” anche la sua voce era diversa, più amichevole “Direi che la vostra strigliata di capo sia servita!” disse sorridendo a Chimy “Avevi ragione, stavo diventando il nemico di me stesso, vedevo il male in ogni cosa. Ma non ero intenzionato a farne, cercavo solo di proteggere il potere dello Spazio.”
“Questo lo sapevamo, non preoccuparti.” lo rincuorò Chimchar
Grazie a quei Pokémon, piccoli all’apparenza, ma grandi nel cuore, il mondo ora era salvo, grazie a quei cinque. Aspetta, aveva contato bene? Uno…due…tre…quattro…cinque. Cinque!
“Scusate la domanda, ma prima di combattere non eravate in sei?”
Istintivamente tutti si girarono verso Grovyle, doveva essere quello che soffriva di più, anche se non lo faceva vedere. Lui fece un sorrisetto forzato vista la preoccupazione degli amici.
“Una nostra compagna si è sacrificata per permetterci di lottare contro di te.”
“Oh. Mi spiace tanto, se solo io non avessi perso il controllo…”
“Non ti preoccupare, ha scelto lei di portare Dusknoir e Celebien alla Selva Senza Uscite, non è stata obbligata da nessuno!”
A sentire quel nome, Palkia si illuminò.
“Hai detto Selva Senza Uscite? È un luogo che abbiamo creato io e Dialga e per necessità lo abbiamo fatto conoscere ai guardiani. Celebi era la guardiana del Tempo?”
Grovyle annuì.
“Puoi riportarla indietro?” chiesero con sguardo supplichevole Piply e Chimy
“Beh, non è cosa facile, ma visto che ci avete salvato questo è il minimo!”
Non credevano alle loro orecchie! Celebi sarebbe tornata da loro!
Palkia si concentrò al massimo e sulle sue mani spuntò una piccola scintilla rosa. Il cuore dei nostri giovani amici continuava a riempirsi di gioia mentre sotto i loro occhi quella piccola scintilla si ingrandiva sempre di più fino a diventare delle loro dimensioni. Piano piano la luce si affievolì e apparve invece una sagoma piccola e a loro familiare.
“CELEBI!”
Quando sentì pronunciare il suo nome, Celebi aprì gli occhi di scatto come per accertarsi di quello che aveva udito. Era vero! Tutti i suoi amici erano lì, con le lacrime agli occhi ad aspettare una sua reazione. E quale meglio delle lacrime di gioia? Non riusciva a trattenerle mentre andava ad abbracciare i suoi compagni d’avventura, e quando si ritrovò davanti a lui non sapeva più cosa fare. Non poteva più trattarlo da amico dopo quello che era successo, come doveva comportarsi? Sembrò quasi che lui le leggesse nel pensiero, perché l’abbracciò forte e si mise a piangere anche lui.
“Mi sei mancata tantissimo!”
“Anche tu.”
In quel momento Grovyle maledisse il destino. Perché l’aveva riportata indietro quando stava per succedere quello per cui si era maledetto da solo? Per farlo soffrire ancora di più, certo! Per punirlo della bugia che aveva detto! Ormai era imminente, avrebbe rivelato tutto solo alla fine.
 
Stavano tornando indietro, tutti e sei finalmente. Chimchar, prima di andare, si era tolto il suo nastrodifesa e ci aveva fasciato il ciondolo di Chimy, Piply le aveva fatto notare che si stava comportando da vero cavaliere e lei le aveva tirato una gomitata. Non riuscivano a pensare ad altro oltre alla festa che gli avrebbero fatto gli amici e che avrebbero fatto loro. Stavano progettando la loro vita tutti insieme, ma una luce disturbò quel sogno e lo portò via.
“Eh?”
Piply non era impazzita, ma dal suo corpo stavano volteggiando scintille gialle che salivano in alto per poi sparire e non solo dal suo!
“Dite che è venuto il momento di sparire?” chiese Piplup
“Come sparire!?!” a questa domanda Piply si era spaventata
“Non ricordi che dopo aver riportato tutto alla normalità i Pokémon del futuro sarebbero scomparsi?”
“Allora perché a me non succede niente?”
Cosa? Chimy si guardava tutta stupita del fatto che lei non stesse sparendo come loro. Grovyle tirò un sospiro di sollievo. Almeno erano in due.
Celebi era insospettita:
“Come è possibile? Tutti i Pokémon del futuro devono sparire!” poi si ricordò di quando l’avevano trovata “…a meno che tu non venga dal futuro. Sì, quella volta ti abbiamo trovato vicino al Portale del Tempo priva di sensi! Potresti venire da chissà quale anno!”
“Sì, potrebbe essere…ma per voi come si fa?”
“Non c’è problema!” disse Chimchar battendosi il pugno al petto “Dialga già una volta li aveva fatti tornare e lo farà un’altra volta di sicuro.”
Grovyle si morse il labbro.
“Allora non ci resta che aspettare. E poi torneremo ad occuparci delle nostre missioni, forse in quattro.”
Era il momento della verità!
“…Io…non credo che sia possibile.”
“Cosa?”
Tutti si girarono verso di lui, che adesso aveva abbassato la testa, cosa che faceva solo quando era veramente pentito o dispiaciuto. Questa volta tutte e due le cose.
“Non…non cedo che potremo rivederci.”
“In che senso?” domandò Chimchar impaurito
“Me lo ha detto Dialga…ha perso i suoi poteri, tutti! Me lo ha rivelato prima di partire per ritrovarli, per questo non potevate andare all’Isola Nascosta. Non potrà più aiutarci, non può più riportarci indietro.”
Quella confessione li lasciava perplessi, ma gli aveva fatto capire anche delle cose che fino a quel momento non quadravano.
“E…e quindi?” chiese titubante Piply avendo paura di sapere la risposta
“...È ora di dirsi addio.”
Addio. La parola che poco tempo prima avevano pronunciato e che si era rivelata neanche un arrivederci adesso era tornata a portare indietro più Pokémon, era venuta a separarli…di nuovo. E questa volta definitivamente. Ma era troppo presto, avevano ancora tante cose da fare insieme, tante cose da dirsi. A cominciare da Piplup. Voleva rivelare i suoi sentimenti a Piply prima di sparire, ma non gli sembrava il momento più adatto per farlo. Lei stava soffrendo perché non avrebbe più rivisto Chimy e tutti gli altri, lui soffriva per lo stesso motivo. Si ricordava quanto era stato triste dire addio al proprio migliore amico e si era augurato di non riprovare più quel sentimento, adesso doveva dire addio anche all’amore.
Le due migliori amiche si tenevano strette l’un l’altra continuando a piangere come se in quel modo avessero potuto rallentare il corso del tempo o di fermarlo per restare ancora insieme.
“Non…non potete andare! Piply…mi mancherai tantissimo…”
“Tu non ti immagini quanto mi mancherai…ma devi andare avanti, non farti condizionare da questo, ci sono ancora tante cose da fare.” poi alzò lo sguardo su Chimchar “Una in particolare. Mi prometti che non ti arrenderai per qualsiasi cosa?”
“Te lo prometto.”
“Ancora una cosa…devi sapere che sei la mia migliore amica…e che tale resterai per sempre.”
“Anche tu!”
Si strinsero ancora più forte mentre la luce diventava più intensa e i loro corpi iniziavano a smaterializzarsi.
“Piplup, Grovyle, Celebi.”
I tre amici guardarono Chimchar che non riusciva più a trattenere le lacrime
“Vi prometto che farò qualsiasi cosa per riportarvi indietro.”
Anche Piplup piangeva a dirotto
“Ne sono certo, amico mio.”
Lentamente iniziarono a svanire, ma Piply aveva una cosa da dire ancora.
“Chimchar.”
Il Pokémon scimpanzé alzò il capo.
“Prenditi cura di lei.”
E sparirono.
Chimy continuò a piangere senza fermarsi. Non c’erano più, non sarebbero tornati. Non li avrebbe più rivisti, non avrebbe più fatto arrossire Piply parlando di Piplup, non avrebbe più litigato ogni tanto con Celebi, per poi rifare la pace subito dopo, non avrebbero più scherzato, riso insieme. No, tutto era finito. Per sempre. Sarebbe stata sola da ora in poi.
“Chimy…”
Si girò. Non era vero, non sarebbe stata sola. C’era Chimchar con lei.
“Manterrò le mie promesse. Mi prenderò cura di te e insieme li riporteremo indietro.”
Lei senza pensarci cercò riparo tra le sue braccia e continuò a piangere. Lui l’abbracciò.
Amici miei, ve l’ho promesso, vi riporterò indietro, anche se ci dovessi mettere anni.
L'Angolo di Piplette
BWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mi metto a piangere per le cose che scrivo io!*si soffia il naso rumorosamente*
Ho fatto finire la storia in modo tragico!*le si illumina una lampadina in testa e controlla in un registro*
Aspetta, non è finita quì, no. Il prossimo capitolo è quello in cui io mi divertirò di più. Eh eh eh.
Comunque passando ai ringraziamenti (la volta scorsa non ho scritto niente, scusate)
The King of jaguars (terrò presente la tua idea)
Xanum
julia28 (la mia julia28)
ninfagillia (anche tu sei mia, ma poi facciamo i conti per aver scritto cose che non dovevi)
Emy96
Direi che ci siete tutti, bene.
Vi aspetto alla prossima fic.
                                                                                                                Piplette

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Capitolo 14
*** Capitolo 14-Mai dire addio ***


 

Pokémon Mystery Dungeon

L’espansione dello spazio

Capitolo 14

Mai dire addio

 
Non era neanche l’alba, il sole non era ancora spuntato sulla riga dell’orizzonte, ma Chimchar era già sveglio. Erano passate circa due settimane da quando i suoi amici erano scomparsi e da due settimane stava cercando informazioni su Dialga, l’unico che li avrebbe potuti far tornare indietro. Ma quel giorno si sarebbe dedicato ad un’altra cosa. Dopo quello che era successo lui e Chimy avevano vissuto al promontorio Sharpedo e durante il giorno cercavano informazioni e salvavano Pokémon come squadra d’esplorazione. Da quel giorno a Borgo Tesoro evitavano di usare parole come “sparire” e “addio” in loro presenza. Quella mattina, definiamola così, Chimchar aveva una commissione da sbrigare e anche di fretta. Senza far rumore per non svegliare Chimy, prese da sotto il suo letto un fazzoletto che serviva sicuramente ad avvolgere qualcosa. Furtivo e senza farsi sentire uscì diretto a Borgo Tesoro.
 
La città era deserta, non poteva che esserlo a quell’ora! Eppure Chimchar stava cercando qualcuno, e li aveva trovati.
“Scusate ragazzi per il ritardo, ma non volevo farmi sentire da Chimy.” disse arrivando di corsa
I fratelli Kakleon lo stavano aspettando davanti al loro negozio.
“Non ti preoccupare, siamo appena arrivati. Hai portato l’oggetto che ci avevi descritto?”
“Certo!”
Si misero intorno al banco del negozietto, Chimchar prese il fazzoletto, lo poggiò sul tavolo e lo aprì. Dentro c’era un ciondolo rotto in due di un rosso vivo. Era il ciondolo di Chimy, il cuore di fuoco!
“Siete sicuri di riuscire ad aggiustarlo?”
“Anche a migliorarlo se vuoi.” dissero loro osservando bene la pietra
“Davvero?”
Loro annuirono.
“Torna stasera e tutto sarà pronto.”
“Non so proprio come ringraziarvi.”
“Figurati, voi ci avete salvato due volte. Questo ed altro.”
Chimchar intanto stava tornando al Promontorio Sharpedo. Mancava circa un’ora all’alba, poteva dormire ancora un po’. Arrivò, si sdraiò sul letto e si riaddormentò profondamente.
 
Erano passate circa due ore e questa volta a svegliarsi era stata Chimy. Il sole era sorto da poco e sembrava una giornata splendida. Chimy vide vicino al suo letto Chimchar che dormiva beatamente. Lei ormai doveva tutto a quel Pokémon: da quando i loro amici erano scomparsi, lui le era sempre stato accanto, l’aveva tirata su di morale quando era a terra e quando la mancanza di Piply era troppo forte, ma anche lui si sentiva così, o anche peggio. Lui aveva già perso un amico mentre adesso ne aveva persi molti, eppure si prendeva cura di lei e cercava di andare avanti. Lo invidiava. E poi…quel Pokémon la faceva sentire strana, certo, stava bene con  lui , ma era sempre molto imbarazzata in sua presenza. Da giorni si poneva sempre una domanda: era innamorata di Chimchar? Forse, neanche lei sapeva rispondere.
Intanto però era ora di preparare la colazione. Andò verso l’angolo dove tenevano le scorte di cibo, prese delle bacche, due piatti e…trovò un piccolo modo per ringraziarlo.
 
Il sole era alto nel cielo, era arrivata l’ora di svegliarsi per Chimchar. Mai aveva fatto una dormita così lunga. Però qualcosa non quadrava: di solito Chimy lo svegliava prima, molto prima. Che avesse scoperto tutto e che avesse frainteso? Di scatto si alzò dal letto e vide una cosa piuttosto strana. La Chimchar aveva acceso il fuoco, sopra ci aveva messo una scodella piena d’acqua e di bacche e affianco un’altra scodella con dentro un fazzoletto macchiato di succo.
“Buongiorno, dormito bene?” chiese lei notandolo
“Eh? Ah, sì, molto bene.” rispose  “Che stai facendo?”
Chimy sorrise “Preparo la colazione.”
“Ah,sì?” disse lui alzandosi “Non avevo mai notato che la preparavi in modo strano.” scherzò
Lei rise “È una colazione speciale. Guarda!”
Dietro la Pokémon Scimpanzé  c’erano delle scodelle piene di succo di bacche di tutti i tipi, anche se sembravano più una purea.
“Umm…”
“Che c’è?” chiese notandolo perplesso mentre metteva delle bacche appena bollite in un’altra ciotola. Lui gliele prese di scatto.
“Ho un’idea per rendere il succo migliore.”
Detto questo lanciò in aria le bacche, saltò e usò l’attacco Sfuriate mentre ricadevano nella scodella. Erano tutte tagliate a pezzettini, sarebbe stato più facile ricavarne il succo.
“Bravissimo!”
“Però adesso ho fame. Che tipi di succo ci sono?” domandò indeciso su quale prendere
“Alla baccapesca, baccaliegia, baccamora e baccabana.” rispose indicandoli uno per uno Chimy
“E quello?” disse Chimchar indicando una ciotola con un liquido rosso fuoco
“Sei un intenditore! Quello lo avevo preparato per me perché è il mio preferito: alla baccamodoro.”
“Cosa? Anche le baccamodoro sono le mie preferite! Ma…sono piuttosto forti. Non preferiresti un succo più dolce alla bacca pesca o alla baccabana?”
Adesso lei lo guardava storto, ma allo stesso tempo divertito “Mi spiace. Ci hai provato, ma non ci sei riuscito! Il succo alla baccamodoro è mio.”
Chimchar fece una finta faccia delusa “Uffa, non è giusto.” e si misero a ridere di gusto tutti e due
 
La giornata era passata normalmente: per tutto il giorno avevano cercato informazioni sulla Torre del Tempo e Dialga, ma non avevano ancora trovato niente. In compenso il dolore di due settimane prima era diminuito, come se la convivenza tra loro due fosse servito a sorreggerlo per non farlo crollare. Ormai era tardi, era arrivato il tramonto. Stavano tornando al promontorio quando a Chimchar era venuta un’idea:
“Ehi, che ne dici di andare un attimo al Kakleon Market?”
“Cosa? E perché mai?” gli chiese
“Beh, potremmo chiedergli se hanno delle baccamodoro, così domani mattina prepariamo degli ottimi succhi.”
Dopo quella mattinata aveva trovato la scusa perfetta per darle il suo regalo. Chimy ci pensò un attimo. Poi sorrise.
“D’accordo!”
 
Erano davanti al negozio.
“Benvenuti.”
I fratelli Kakleon erano spuntati da dietro il balcone ed erano pronti per la recita.
“Vorremmo delle baccamodoro, per favore.” disse nel suo solito tono dolce Chimy
“Subito.” e come erano apparsi, sparirono, per poi riapparire pochi secondi dopo “Ecco a voi.”
Avevano in mano un sacchettino pieno di bacche e uno strano pacchetto
“Che cos’è?” l’istinto curioso di Chimy non si faceva pregare di uscire fuori
“Aprilo e lo scoprirai.” le disse Chimchar
Era per lei? Da parte sua? Cosa poteva contenere? Beh, l’unico modo per saperlo era aprirlo. Istintivamente sentì il battito accelerare, neanche lei sapeva il perché, ma dentro quel pacco c’era qualcosa di veramente speciale. Lo aprì e dentro trovò una collana con un ciondolo rosso fuoco a forma di cuore, rivestito a metà di metallo e allacciato ad una catenina. Era il suo ciondolo, il cuore di fuoco riparato. Era rimasta senza parole.
“Te l’ho regalato perché in questi giorni eri sempre triste e non mi piaceva vederti così. Allora ho chiesto ai fratelli se potevano fare qualcosa e questo è stato il risultato. Spero che ti piaccia.”
Subito lei lo abbracciò e si mise a piangere dalla gioia.
“Oh, grazie…È il più bel regalo che qualcuno mi abbia mai fatto. Grazie, grazie.”
Chimchar era rimasto bloccato dall’imbarazzo, ma cercò di riabbracciarla sforzandosi di sorridere e di non rimanere impacciato. Intanto i fratelli Kakleon si scambiavano un cinque e un’occhiata di vittoria.
 
Dopo quello che era successo, avevano deciso di fare ancora un passeggiata ed erano diretti alla spiaggia. Camminavano a distanza di un metro e ad ogni passo Chimchar si avvicinava sempre di più a Chimy. Adesso voleva confessarle tutti i suoi sentimenti, sentiva che era il momento giusto. Ma lei fu più veloce.
“Dimmi una cosa, Chimchar.” si era fermata e lo guardava con il viso gioioso, le braccia dietro alla schiena e il nuovo ciondolo al collo “Perché mi hai fatto questo regalo?”
Lui avvampò. Prima aveva dato una mezza spiegazione, ma non era sembrata una dichiarazione. Questa era la volta buona.
“B-Beh, ecco…l’ho fatto perché…non volevo vederti così abbattuta…perché… mi devo prendere cura di te…perché ti voglio bene” a volte era una fortuna essere un Pokémon di fuoco, nascondevi meglio l’imbarazzo
“Ah, ok.” e si rimise in marcia
Chimchar, invece era rimasto indietro a darsi dei pugni sulla testa
Scemo, scemo, scemo! Non potevi dirle semplicemente “Ti amo” o “Mi piaci” ? Questa non sembrava una dichiarazione!
Ci avrebbe riprovato. Continuavano a camminare come prima e lui cercava sempre di avvicinarsi per prenderle la mano, ma anche questa volta lei fu più veloce.
“Beh, per quello che hai fatto ti meriti un premio.” gli prese la mano e gli scoccò un bacio sulla guancia
Chimchar rimase pietrificato, con l’imbarazzo alle stelle. Cosa significava? Che gli piaceva? A giudicare da come gli sorrideva e da come le teneva la mano, direi di sì! Lui invece sorrideva come un beota. Beh, l’amore era così. Si sentiva leggero come una piuma, sentiva che poteva toccare il cielo con un dito. Era riuscito a dichiararle i suoi sentimenti (anche se veramente era stata lei a fare il primo passo). E sempre tenendosi per mano continuarono la loro passeggiata.
 
Arrivati alla spiaggia lo spettacolo fu meraviglioso: i Krabby erano usciti allo scoperto per fare le bollicine, il sole si stava nascondendo dietro il mare diventato di un colore vicino all’arancione e i suoi raggi creavano mille arcobaleni riflessi nelle piccole sfere che fluttuavano nell’aria. Anche loro si fermarono ad ammirare il paesaggio, ancora tenendosi per mano.
“È bellissimo! Non ho mai visto un tramonto più bello! E tu, Chimchar?” gli chiese Chimy con gli occhi che brillavano dalla gioia
“Sì, due volte.”
“Davvero? Quando?”
“Beh, quando…” e qui non riuscì ad andare avanti
Fino a quel momento si tenevano mano nella mano, ma improvvisamente la sua presa divenne meno forte e le lasciò andare la mano. Chimy se ne accorse e si preoccupò.
“Cosa c’è che non va?”
“No,no niente. Solo che…” il suo tono di voce era assente e il suo volto scuro, poi la guardò come per rincuorarla “Questo tramonto l’ho visto quando ho conosciuto Piplup e quando lui è ritornato. In tutti e due i casi era così bello il cielo.” finì alzando la testa
Chimy si sentiva malissimo. Si erano ripromessi di essere forti e di non parlare più di quello che era successo fino a quando loro non fossero tornati, mentre ora era stata lei a rievocare quei sentimenti tristi. Sentendosi in colpa si mise a piangere. Chimchar la sentì singhiozzare e cercò subito di rincuorarla.
“Ehi, perché piangi? Non sarà stato mica per quello che ho detto? Non preoccuparti, io sto bene. Andiamo,non essere triste.” cercava di aiutarla, ma anche lui ci soffriva e visto che lei continuava, iniziò a preoccuparsi seriamente “Ti prego Chimy, smetti di piangere. Andrà tutto bene, ma ora smettila. Non mi piace vederti così.”
Lei lo abbracciò continuando a piangere. Neanche lei voleva essere più triste, ma non ci riusciva.
E neanche lui.
 
Molto più lontano, qualcuno era alla ricerca di qualcosa di molto importante: erano settimane che Dialga cercava i suoi poteri. Era venuto a conoscenza di quello che era successo e voleva rimettere tutto a posto, ma senza poteri si sentiva inutile,e sapeva di esserlo. Mentre vagava per la foresta vide davanti a se una lucina rosa che fluttuava nell’aria. Si fermò. La lucina si fece sempre più grande fino a diventare delle sue dimensioni e da essa apparve Palkia. Dialga non sembrava sorpreso di vederlo.
“È molto tempo che ti cerco, sai?” gli disse il padrone dello Spazio
“Cosa vuoi?” se pure fossero come fratelli,tra loro due non correva buon sangue
“Sono venuto a ridarti ciò che è tuo. In cambio voglio che tu gli aiuti.”
Sapeva benissimo di chi stava parlando.
“Lo avrei fatto anche se tu non melo avessi chiesto.”
Palkia lo prese come un sì. Dal suo petto uscì una lucina azzurra che volteggiava in aria verso Dialga ed entrò nel suo corpo. Subito sentì di nuovo la forza fluire nelle sue vene. Si sentiva rinato: erano tornati i suoi poteri. Senza neanche degnare Palkia di uno sguardo mise una zampa davanti per darsi vigore e ringhiò.
“GROWWWWW!”
 
Alla spiaggia Chimchar tratteneva a stento le lacrime mentre Chimy invece continuava a piangere tra le sue braccia. Lui gettò lo sguardo al luogo dove aveva conosciuto l’amico scomparso e…per un attimo credette di avere le allucinazioni, ma poi si convinse.
“Chimy…guarda…”
Con gli occhi ancora pieni di lacrime lei lo lasciò e si girò. Proprio lì, vicino a quelle pietre quattro vortici di luce stavano iniziando a prendere forma davanti ai loro occhi. Increduli e speranziosi si avvicinarono lentamente. Quelle luci si fecero intense piano piano si unirono per creare una forma, anzi, quattro, e riapparvero coloro che non credevano di poter rivedere.
“Piply!”
“Chimy!”
Le due amiche senza pensarci un attimo si abbracciarono e scoppiarono in lacrime.
“Sono qui…sono tornata Chimy!”
Chimchar era andato incontro a i tre che ancora non capivano quello che era successo.
“Siete tornati! Siete qui, siete a casa!” le lacrime gli sgorgavano dagli occhi come se fossero state due cascate
“Sì! È meraviglioso amico mio!”
 
Finalmente erano diretti a casa, tutti e sei. E sei sarebbero rimasti. Piply e Chimy erano in testa chiacchierando del più e del meno, soprattutto del nuovo ciondolo di Chimy, Grovyle e Celebi, al contrario, parlottavano fitto fitto, di che cosa non si sa, mentre Piplup e Chimchar chiudevano la fila. Silenzioso, Piplup si avvicinò a Chimchar e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
“Ehi,senti. Se regalo anche io un ciondolo così a Piply secondo te accetterà di diventare la mia ragazza?”
Chimchar aveva già la battuta pronta.
“Mah,  può darsi che ti dica di sì solo per  la collana. Sai com’è.”
Lui si offese.
“Cosa intendi con “Sai comè”?”
“Solo la verità.”
Divenne tutto rosso dalla rabbia e si mise rincorrere Chimchar, che si stava divertendo un mondo e avrebbero continuato così per sempre tutti quanti insieme.
Quella sera il cuore di fuoco era più splendente che mai, era il simbolo della loro amicizia, dapprima divisa, ma poi riparata e migliorata.

L'Angolo di Piplette
BWAAAAAAA!*piango come una disperata*
Ho finito! Ho finito! Che cosa triste" *mi soffio il naso rumorosamente*
Ma ho ancora una cosa da dire: grazie,a tutti voi che avete letto dall'inizio alla fine sopportandomi e a coloro che hanno recensito ad ogni capitolo. E secondo voi la storia finisce quì? Chi lo sa! Forse ci sono ancora delle avventure che attendono i nostri eroi dietro l'angolo.
Mi basta augurarvi buona lettura per tutto quello che leggerete
Alla prossima fic
                                                                                                      la vostra Piplette

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