Misty, dalla precedente avventura ha incontrato una nuova amica, Lucinda, ex fidanzata di Ash.
Finalmente Misty dopo tanto cammino, arriva a Levantopoli, la prima città di cui parlava Ash.
All’improvviso qualcuno la fermò: “Eccoci qui pronti all’azione!” “Pieni di Pokemon al battaglione!” “Noi conquisteremo l’energia del futuro!” “Per portarla al nostro capo fiero e maturo” “L’impetuosa distruttrice Jessy!” “Con le mie emozioni tempestose io sono James!” (E in coro) “E tutti e due uniti sotto il nome di Team Rocket!” “E ora cosa volete?”
“E’ naturale! Vogliamo il tuo blastoise e il pikachu del tuo compagno bamboccio!” “Ash non c’è più… è…. è…. è morto….
Però Pikachu ce l’ho io e non-vi-permetterò-di-toccarlo e quindi sono costretta a mandare in campo Vaporeon!” “Vaporeooon!” “Vaporeon, usa acquagetto!” “Vapooooreon!”
“Ma all’improvviso il Team Rocket scomparve e riapparve dietro a Misty e acquagetto fallì: “Ma come….? “Se non te sei accorta la nostra mongolfiera è ricoperta da 40 misdreavus!
Usate palla ombra sulla  mocciosa!” “Misdreeavuuus!” “Ahia! Vaporeon usa protezione!” “Vapooreee!” “Cosa?! Il Vaporeon della mocciosa sa usare protezione?” “Non l’hai capito James? Il Vaporeon della mocciosa è raro!” “Oooh! Non l’avevo capito allora dobbiamo aggiungere vaporeon a blastoise e pikachu!”
(tutti in coro cantando): “Diventeremo ricchi, ricchi a più non posso!” “Vaporeon usa morso sulla mongolfiera!” “Vaporeon!” SSSSH…. “O-oh, andiamo verso la lunaaaaaa!!!!”
Perfetto, li abbiamo sistemati! Vaporeon ritorna!”
Misty sentì all’improvviso una voce alle sue spalle: “Signorina, ho un favore da chiederle… Si trovò davanti un signore dall’aspetto un po’ preoccupato, era molto elegante con uno smoking e un cravattino e portava con sé una valigetta marrone.
Misty rispose: “Si, mi dica!” “Io devo partire per la Regione di Jotho sa…. Affari!.... ma non posso lasciare mio figlio da solo!” “Ma non ha qualche parente, nonna, zia….”
“No, purtroppo no! Sono tutti partiti! E quindi le posso chiedere di fare la baby-sitter a mio figlio?” Ehm…. Non so” “La prego, Lei è l’unica che mi rimane in questa città…..! Ed è solo per un giorno, domani mattina sarò di ritorno!...

*pause*           ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ........................................................................................................................ *finish pause*

E Misty poco convinta rispose: “Va bene” “Oh! Davvero? Oh, grazie Lei è la persona più gentile che abbia mai incontrato! Si vede che è una brava allenatrice!! E pure carina!” E Misty rispose tutta imbarazzata: “Oh, non esageriamo!” “Oh, mi scusi mi sono lasciato trasportare!” “Noooo, si figuri!”
“Mi raccomando, mio figlio è un po’ birbantello! Si ricordi di queste cose: deve mangiare alle 8.00 e deve dormire alle 10.00 poi fargli vedere i cartoni alla tv 1 ora e poi fargli fare i compiti. Mi raccomando!” “Stia tranquillo!” “La mia casa è all’angolo a destra, vicino a quella bellissima quercia!”
Misty lo salutò e si avviò un po’ preoccupata verso la casa dove l’aspettava Avery, il bambino. “Misty suonò alla porta e le venne ad aprire Avery che subito le chiese: “Tu chi sei?” “Ciao Avery, sono la tua baby-sitter, Misty”. “Bene, e allora giochiamo!” “Ma no, Avery devi mangiare! Sono quasi le 8.00!” “Io vado in camera mia!” “Va bene, io intanto ti preparo la cena! Non mettere tutto sottosopra!” … “Wow, non pensavo che essere una baby-sitter fosse così semplice!”                                                                                                                                        
SCRASCBUMPATATRAF!!! Però Misty, andando in camera di Avery… non trovò tutto a posto: “AVERYYYY! CHE COSA HAI COMBINATO!!! Ok, ho capito vuol dire che sistemerò le costruzioni io!” ……… “Uff, quante sono!”  sccccCCCCCHH!!! “Ehi Misty, stanno bruciando le uova! Ihihihih!” “Oh no! Ouf-ouf-couf! si sono sbruciacchiate! E va bene signor saputello! Ora vai a fare i compiti!” “Prima i cartoni…" “Sennò dico a mio padre che mi hai sbattuto le uova in faccia!” Ma ovviamente Misty non è una che si fa intimorire facilmente: “Io te li faccio vedere soltanto perché me l'ha detto tuo padre.”  “E VAI!!!” “1 ora” “2!” “No! 1!” “Gli racconto delle uova!” “Se lo sai fare… dimostralo!”
Ma ovviamente le chiacchiere lo fanno stancare e quindi: “E va bene… 1 ora. Sono troppo pigro per chiamare papà”. E dopo aver visto i cartoni è ora dei compiti. CLIC! “Ehi Misty, perché mi hai spento la tv!?” “Perché è passata 1 ora caro! A fare i compiti forza! Io intanto sistemo la cucina.”

Misty pulì e sistemò la cucina ma quando ritornò in salone… Avery non c’era più.
Misty era preoccupata, ma non perché il padre di Avery l’avrebbe uccisa, ma era preoccupata per Avery. Misty uscì e pensò: “Forse si è cacciato in qualche casa!” Ma non era così, perché Misty davanti alla porta trovò un biglietto con scritto: SE RIVUOI IL PICCOLETTO VIENI AL “CANTIERE DEI SOGNI” SENZA NESSUN ALTRO A PARTE  PIKACHU, BLASTOISE E VAPOREON, COSÌ NESSUNO CI VEDRÀ. FIRMATO…….. TEAM ROCKET!!!
Misty non sapeva che fare, ma non le rimase altra scelta. Arrivò al cantiere dei sogni e trovò il: “TEAM ROCKET!!! Lo sapevo che c’eravate voi sotto questa storia!” “Mocciosa? Vuoi vedere il bambino? Eccotelo!” Il povero Avery era stato addormentato con sonnifero ed era legato da tutte le parti: “AVERYYYY!”
Ma all’improvviso Avery si svegliò perché riconobbe la voce e si liberò: “AVERY, VIENI DA ME PRESTO!” “Carnevaine usa frustata!” “Caaarnevaine!”
“Attento Avery!” E Misty coprì Avery da frustata e svenì: “Siii!!! Abbiamo preso la bamboccia!!!”
Ad Avery scese una lacrima e si stava preoccupando molto, ma in quel momento pensò alla sua arma segreta. Avery tirò fuori una specie di flauto che usava in casi urgenti, suonò il flauto che faceva FIIIFIFIIIFIFI… e all’improvviso si vide un ombra volare… era Lugia!
 Lugia usò idrocannone e Misty fu salva.
Qualche minuto dopo a casa: “Scusa Misty se sono stato cattivo. Mi dispiace”. “Va bene! Scuse accettate! Io vado a buttare le uova.” “NO ASPETTA!” “Eh? Che c’è Avery?” “Le ho sbruciacchiate io le uova perché mi piacciono così”. “Ah va bene, sono contenta! Almeno non le devo buttare! Ahahahah!”
La mattina dopo: “Ecco tuo padre, vai a salutarlo!” “Ciao papà!!!” “Piccolo mio stai bene?” “Salve!” “Salve! Quindi è andato tutto bene, niente pericoli?” Misty e Avery risposero: “No, no non è successo niente, figuriamoci!”
“Bene Avery, ora devo andare!” “Di già?” “Si mi dispiace, io sono una allenatrice di Pokèmon, e devo continuare il mio viaggio!” “Allora buona fortuna Misty!” “Grazie Avery!”
E dopo questa avventura da baby-sitter, Misty prosegue il suo viaggio.