Mirtilla malcontenta

di __siddy__Lol
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 essere me ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 essere me ***


Mirtilla malcontenta

 

 

 

Quando non vorrai essere solo, va in compagnia di te stesso. (Carlo Maria Franzero)

 

 

 

Nome: Mirtilla Broket

età: 17 anni

altezza: un metro e un barattolo

occhi: marrone cacca

capelli: ...passo!

Fisico: le modelle mi fanno un baffo ù___ù

Propositi per il futuro: baciare un ragazzo

sogni nel cassetto: diventare un'artista famosa in tutto in mondo!

Condizione famigliare: una madre isterica e un gatto di nome Bibi l'obesa...

 

Questa più o meno sarei io, sfigata e malcontenta.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Mirtilla malcontenta

 

 

Capitolo 1 “ E' stata lei la mia rovina!”

 

 

Quando venne Isabella Swan dalla California la mia popolarità pari allo 0.01% passò a zero,

 

perché?! La risposta sta nel semplice fatto che lei era come me, solo più carina e nelle grazie di

 

Edward Cullen, un montato pallido e mingherlino. L'ispettore capo Swan fu molto contento e mia

 

madre ,vista la sua cotta adolescenziale verso quest'ultimo, organizzò una cena a casa nostra di

 

benvenuto*. Mi sarei dovuta sorbire la zombie e mia madre che sbavava dietro al padre, io dico

 

Charlie non ti accorgi che mia madre sembra una gallinella in calore quando ti vede?! Bah

 

sta di fatto che mentre io con l'amore avevo un conto in sospeso mia madre si confidava con me

 

come le bambine, descrivendo il comportamento del Capo in tutti i possibili particolari( cosa

 

molto irritante per giunta). Era orribile, in tutto questo trambusto c'era Jake il mio migliore amico

 

era della vicina riserva indiana, ed ero cotta di lui dalla prima media. Un piccolo particolare:

 

lui era cotto e stracotto della Swan da secoli. E io ero l'unica forever alone della situazione,

 

incastrata in questo schifo di cittadina di poco più di 3000 abitanti, con una madre schizzata,

 

una semi nemica in amore, una cotta sbagliata, e un gattone obeso di 7 chili e mezzo. Lui

 

si chiama Bibi, l'ho preso per strada; il più grosso sbaglio della mia vita. Non sarei dovuta passare

 

per quella via e incontrare una gattone rosso con gli occhi verdi e supplicanti che chiedevano

 

cibo, cibo, scatolette... :Q____” manco a dire che si stesse morendo di fame...

 

lui però i miei sfoghi li ascolta con calma mentre si mangia le mie ciabatte nuove o mentre mi

 

distrugge i compiti lindi e appena fatti.

 

Era terribile quel gatto maledizione! Ma ora mi sto divulgando troppo, non è il gatto il mio

 

problema attuale, ma la zombie, Charlie, mia madre e questa fottutissima cena del cazzo a cui

 

dovevo partecipare per forza; cosa avrei indossato? Certo stare stravaccata sul letto stile Tarzan

 

non aiutava di certo, quindi decisi di dirigermi verso l'armadio. Una delle mie qualità era proprio

 

il guardaroba: pieno zeppo di roba. Era la mia salvezza, mia madre poi aveva buon gusto in fatto

 

di vestiario quindi potevo benissimo sbizzarrirmi. Presi un paio di jeans strappati neri, una

 

maglietta nera con Emily che Strange che accarezza un gatto e poi vari gingilli da mettere come

 

accessori; pronta! Soddisfazioni della vita

 

-” Mirtillaaaaaaaaaaaaa! Aiutami con la cena, deve essere tutto perfettooooo!-”

 

Eccola, l'incubo chiamato mamma che urlava come un'oca; la cena doveva essere perfetta,

 

-” Ok mamma arrivo subito!”-

 

urlai per farmi sentire, era anche sorda. Spalancai la porta e mi incamminai

 

verso la cucina. Lo spettacolo che mi si parò davanti era orribile: mia madre tutta

 

agghindata manco fosse un matrimonio, aveva imbandito la tavola a festa,

 

una comunione sarebbe stata meno ricca di cibo. Inorridii e mia madre notando la

 

mia faccia sorrise sorniona; toglietele quel sorriso dalla bocca altrimenti la strangolo!

 

 

-”Ma...mma...cos'è questo sfarzo, insomma è solo Charlie”-

 

a quelle parole mia madre sobbalzò, che fosse incazzata?

 

-” Come solo Charlie? Come puoi dire una cosa simile dopo avermi sentito

 

sgallinare per anni? Ti prego tesoro comportati bene suuuu fallo per la mamma!-”

 

come dirle di no?! Annuii con una scrollata di spalle.

 

Poi il campanello squillò, 4 minuti di anticipo e bravo Charlie. L'incubo stava per

 

avere inizio...

 

 

 

 

 

salve ragazze questa è la mia prima ff seria quindi siate molto clemente, aggoirnerò una volta alla settimana. Di più non posso fare...

 

Bacioni, Siddy

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

Cena, con contorno di ameba.”

 

 

Quando suonò il campanello un brivido mi corse per tutta la mia povera schiena

 

da ottantenne. Beh starsene sdraiate ventiquattro ore su ventiquattro sul divano a

 

poltrire come una barbona non aiutava di certo. Mia madre respirava a fatica

 

dall'eccitazione, io invece per l'ansia. Non volevo stare seduta a tavola con

 

l'ispettore capo Swan e la sua tenera(fin troppo) ed innocente figlioletta; mi dava

 

fastidio anche le sua misera presenza, con i suoi silenzi rotti da qualche risposta

 

a domande futili da parte di mia madre con deboli ed inudibili sussurri. Mi irritava

 

anche la sua vocina insulsa, non era gelosia, era antipatia e fastidio. Fastidio perché

 

si stava prendendo tutte le mie “amicizie”, e cosa più importante il ragazzo che

 

amavo. Jake è stato il mio primo amore, appena avevo incrociato i suoi occhioni

 

neri e solari, mi aveva subito ammaliato. Eravamo amici da una vita, praticamente

 

eravamo cresciuti assieme, a parte per il fatto che era più piccolo di me di

 

un annetto scarso; poi arrivò lei, Bella e tutte le mie sicurezze andarono a farsi

 

fottere. Arrivava ogni estate, la madre la smollava dal padre causa nuovi amori e

 

nuovi attrezzi( sapete tutti cosa intendo) da provare. E fu così che Jacob, dalla

 

più tenera età rimase folgorato da quella ragazzina timida e taciturna. Io ero

 

diventata il terzo incomodo, anche se i nostri vecchi ci obbligavano a giocare

 

assieme, mi sentivo fuori posto. Beh chi può capire la psicologia di una dodicenne

 

in piena fase ormonale? Sfido chiunque. Ero diventata schiva e perché no anche

 

antipatica, la presenza della piccola Bella mi infondeva troppa tristezza. Poi una

 

settimana fa venne ad abitare qui, esatto proprio a Fork, la madre aveva trovato

 

un galletto da ravanare ogni sera e così figlioletta dal cuore innocente si era

 

rifugiata dal padre. Quale luogo migliore? Non cercava neanche di fare amicizia,

 

dovevano essere gli altri a relazionarsi con lei, era anche maleducata. Ma veniamo

 

di nuovo a noi, naturalmente fui io ad aprire la porta e lo spettacolo che mi si

 

parò davanti mi raggelò il sangue nelle vene. Charlie con un mazzo di rose rosse in

 

mano, Bella che faceva la civetta vergognosa con un'invitato di troppo alias Jake.

 

Avrei voluto piangere, strappare i capelli a quella gallina e castrare senza pietà

 

quel sottospecie di ragazzino ciuccia...ah lasciamo perdere va! La mia rabbia salì

 

ancora di più quando mia madre accettò le rose con fare civettoso e salutò

 

calorosamente l'ameba che arrossì come un pomodoro maturo; Charlie gli sorrise

 

gentile “- Salve Mirtilla, ciao Violet!”-

 

Come avrete ben capito avevamo degli strani nomi in famiglia, tuttavia non mi ero

 

mai lamentata del mio nome, aveva un non so che di strano ma carino allo stesso

 

tempo. Bella e Jacob mi salutarono con un cenno e io mi sentii morire; Jake aveva

 

occhi solo per Bella. Con una maschera d'indifferenza feci accomodare gli ospiti

 

in sala da pranzo, addobbata a festa per la “grande” occasione. Non ce la facevo

 

più a sopportare questa situazione così con una scusa mi rifugiai in bagno. Lì

 

mi sfogai un poco, le lacrime solcavano lente il mio viso, mi guardai allo specchio

 

e quello che vidi non mi piacque per niente. La matita sbavata lasciava segni

 

indelebili sulle mie guance arrossate dal pianto, i miei occhi erano rossi e spenti.

 

Dovevo ricompormi e in fretta

 

-” Mirtiiii la cena è pronta! Forza sbrigati”-

 

Mia madre urlò dalla cucina e io mi spaventai a morte, maledetta!

 

-Ok mamma arrivo subito-”

 

Non ci misi molto a ridarmi una nota decente al viso e così scesi nel mio inferno

 

personale.

 

 

 

La cena procedeva in silenzio, rotto dai bisbiglii di quei due inetti, e dalla voce

 

di mamma che parlava sotto voce con Charlie. Avevo notato un nuovo feeling

 

fra di loro, per fortuna, mi ero stufata dei continui lamenti di mia madre, prima si

 

mettono insieme e meglio è. Dopo la cena, Charlie aiutò a sparecchiare mentre noi

 

ragazzi ci spostammo in salotto; Jake naturalmente fece come a casa sua e accese

 

la televisione, io lo fulminai con lo sguardo ma lui mi fece la linguaccia dandomi

 

un buffetto sulla guancia. Io mi sedetti sulla poltrona davanti a quei due

 

- Allora Bella come mai ti sei presa la briga di trasferirti nel posto più umido

 

degli stati uniti?-” domandai con una punta i acidità che notò solo Jake. Lei

 

balbettò una risposta del tipo “- Beh, perchè mia madre aveva bisogno di stare

 

da sola con il suo nuovo marito”- tradotto “ Mia madre non voleva una figlia

 

ameba fra le palle e voleva ravanarsi in santissima pace il suo nuovo super-figo

 

maritino”; quanto sono simpatica

 

- Beh mi sembra un'ottima ragione, dimmi conosci da molto Jake?”-

 

dissi lanciando al sottoscritto un'occhiata glaciale

 

- Beh veramente ci siamo conosciuti ieri ma ci giocavo anche da piccola e se non

 

sbaglio c'eri anche tu giusto?-”

 

 

-Sì c'ero anch'io, facevamo le torte di fango-”

 

E dopo questa mia uscita l'animata conversazione by Bella l'ameba finì lì.

 

Jake continuava imperterrito a guardarmi strano e con un velo di pentimento, bravo

 

stronzetto pentiti pure tanto non ti perdonerò mai. Poi si udirono delle risatine,

 

mia madre stava salutando con un bacio Charlie, io e Bella ci guardammo, io

 

con una faccia disgustata lei invece era felice.

 

- Su Bells è ora di andare-” benedetto Charlie. Bella mi salutò con un cenno

 

io feci lo stesso, invece Charlie mi diede un'abbraccio goffo e bofonchiò un ciao;

 

non era male quell'uomo. Mia madre accompagnò alla porta i due e Jake ne

 

approfittò per portarmi su in camera. Si chiuse dietro la porta e pronunciò la

 

fatidica frase “- Mi vuoi spiegare che cosa cazzo ho fatto?”- e ora???

 

 

Ragazze, ecco a voi il secondo capitolo, come vedete Mirtilla è troppo presa dal nostro Jake e chi non lo sarebbe?! :Q____

 

Ok apparte gli sbavi dell'autrice, ringrazio  Gizzmo95  per la bellissima recensione e voi sbattete un po' le vostre ditine sulla tastiera e scrivete una recensione! ù___ù mi fareste mooolto feliceeeee.

 

Un abbraccio, Siddy

 

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