Capitolo 1 – Homura incontra Goku: la via per il declino.
È
così che Homura, da Dio della Guerra, com’era soprannominato, diventa il Re
degli Idioti, con la I maiuscola. In
compenso, inizia subito ad essere apprezzato nel mondo della moda kitsch, quella
che vuole sempre stupire.
Perché Homura, dopo aver incontrato Goku ha probabilmente resettato il cervello in maniera scorretta.
Dopo
aver incontrato Goku è diventato una specie di incrocio
tra Robin Hood e Raffaella Carrà.
Ma questo è successo solo dopo che Homura ha incontrato
Goku.
Prima
ha conosciuto Zenon e Shien. E insieme hanno formato
il gruppo di teppisti più temibile della loro zona, conosciuti come Il gruppo divino del Dio della Guerra.
Sempre pronti alla rissa.
Homura
ha una spada laser originale di Star Wars, ora chiusa e impolverata nello sgabuzzino. È un vero
peccato perché, essendo interattiva, riproduce colori e suoni da battaglia. A
suo tempo li ha infatti riprodotti.
Shien
ha un frustino da cavallerizzo che ora usa solo nei giochi erotici.
E Zenon ha un Super Liquidator ora
senza serbatoio.
Prima
che Homura abbia la sola possibilità di conoscere Goku il
giorno prima dell’inizio del suo secondo anno di scuola superiore, non è
rammollito. È il tipico stallone che tutte le ragazzette con gli ormoni alle
stelle venerano, inchinandosi, offrendogli il pranzo,
spargendo petali di rosa al suo passaggio. Con quella sua aria da duro e il suo
sguardo imperscrutabile.
Ma questo è il passato.
Il
presente è ben diverso. Ora le ragazze sanno. Ora lui ha solo Goku in testa.
Com’è
successo?
Non
è stato graduale. È stato come un fulmine su un aquilone.
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«Buon giorno! » dice un ragazzo
appena arrivato, carico di baguette come nemmeno un panettiere francese.
Ovviamente è Goku. Gambe depilate, petto nudo e pelle
abbronzata, vagamente sudaticcio e con un’aria innocente per nulla innocente.
Non per Homura per lo meno.
Homura
lo vede e cade dalle scale con un’erezione molto vistosa
nei pantaloni da yankee.
Goku
lo guarda sorridendo «Ciao, io sono Goku, il nuovo vicino. Perché
tieni un panino nei pantaloni? »
Homura capisce che in qualche modo potrebbe
cavarsela, perché quel tipo è veramente secsi da morire, ma è anche tonto come una cimice.
«Eh … » risponde. E
poi non sa che cosa dire. Potrebbe prenderlo a pugni,
dopotutto l’ha già fatto per molto meno. Ma
proprio non gli riesce. Quindi si alza coprendosi il pisello che punta Goku
come un freccia e si rintana nel suo appartamento. A
smaltire l’agitazione con una doccia lunghissima e gelata.
*
Il
giorno dopo lo vede con in mano un Silk
Epil che si sta depilando accuratamente le gambe sul
primo gradino del pian terreno. Scende baldanzoso le scale, con la sua spada laser originale di Star Wars
stretta in una mano e appoggiata su una spalla, con una posa e un’espressione
degna di un uomo da calendario nudista. Vuole fare il gallo. Vuole far vedere
che lì, in quel condominio, lui conta. E che è quello che conta
di più. Vuole mettere Goku in soggezione, cosicché lo rispetti da
subito.
Ma
fallisce miseramente perché Goku è tonto come una cimice e non ha mai visto
Star Wars, quindi è inutile fargli vedere la spada
laser originale; è inutile la posa da figo da calendario
nudista perché a Goku non piacciono i peli sulle gambe mezz’esposte di Homura
(e infatti gli passa un rullo di Silk
Epil facendolo urlare dal dolore) ed è inutile fare
il gallo a petto nudo se ancora siamo alla fine di febbraio e si ha la pelle d’oca
a coprire un pettorale nemmeno troppo muscoloso. Il fatto che Goku abbia una
straordinaria termoregolazione che gli permette di stare a
petto nudo, sudando, nella neve, non significa che tutti debbano per forza
averla. Goku, ad esempio, potrebbe avere freddo
d’estate, chissà.
Goku
finisce di depilarsi le gambe e rientra nel suo appartamento perché ha bisogno
della pinzetta per togliere gli ultimi peli superstiti.
E Homura capisce d’esserci caduto completamente.
«Amici miei… ho
bisogno di parlarvi… » dice Homura, di fronte ai poster di Chuck
Norris e Obi-Wan Kenobi. Perché
è pur vero che Homura è il teppista in cima alla scala dei teppisti, il
teppista per eccellenza, ma anche lui combatte per il bene comune. Questo non è
vero, ma lui n’è convinto.
Ma tornando alla confessione
che Homura sta facendo ai due poster di due leader che fanno a botte per il
bene.
«Io non so che mi succede! »
Shien e Zenon decidono che
non hanno più voglia di essere messi in disparte e in quanto
persone viventi e in grado di rispondere, svelano il loro segreto.
«Noi due stiamo assieme. » dice Zenon sulla difensiva «E
spero vivamente che questo non sia un problema, Homura, oppure… »
Homura si gira e li guarda
e poi dice «Qui si sta parlando di me! »
«Semplicemente, » dice allora Zenon mantenendo la calma
come sempre, quando non ha il suo frustino in mano « ti sei preso una cotta per
il nuovo vicino. »
Homura decide che non può
essere, perché lui è il secs simbol
per antonomasia. Quello che conquista le donne semplicemente schioccando le
dita, quello che si fascia il petto per sembrare più duro di quanto già non
sia.
Allora decide che
probabilmente i due poster non gli avrebbero ma risposto
e si gira verso i suoi due amici, seduti agevolmente sul letto, molto vicini
tra loro.
«Questo condominio è abitato da gay? Io non sono gay! Io
non sono! Io non… » ma non sa che altro non essere. Perché la
prima volta che ha visto Goku ha avuto un’erezione indiscutibile. Bhe,
non secondo Goku. Lui ancora crede che abbia avuto un panino nei pantaloni.
«Vai da Hakkai. Aiuta molto parlare con lui. » dice
Shien, sempre calmo, ma con gli occhi socchiusi.
Quindi ora Homura è da Hakkai.
Hakkai è il genere di persona con la testa un po’ in aria, pensa Homura quando
questi si presenta come se fosse la
prima volta che lo vede.
«E quindi… » gli dice «… questo
nuovo vicino ha svegliato il tuo amico sopito. »
Che pessimo modo di
esprimersi. Ma Homura non s’è mai visto così vicino ad
una descrizione del genere come in quel momento.
«Bhe, non mi sembra così difficile la soluzione di questo enigma: hai un’indiscutibile cotta.»
«Io non! »
Hakkai ridacchia versando
del tè per entrambi.
«Io credo di si. Ma se vuoi, ho un rimedio omeopatico che può prevenire
un’erezione indesiderata. »
Homura annuisce vigorosamente.
E mezz’ora dopo è
all’ospedale a farsi una lavanda gastrica per aver ingerito mezzo flacone di
pillole anticoncezionali.
Il giorno dopo inizia la
scuola e Homura, ancora un po’ indolenzito, è pronto a fare a botte col primo
che passa.
Sfortunatamente
il primo che passa è Sanzo. Un maschio biondo alto senza
muscoli che lo gonfia come un pallone da calcio. Giura
solennemente di fargliela pagare, un giorno, non sa quando.
Quindi va a scuola, col
morale sotto i piedi, l’espressione più lugubre che gli
riesce e due amici dietro di lui che si tengono per mano.
Poi una mano gli si
abbatte vigorosamente su una spalla tumefatta. Ed è
Goku, vagamente preoccupato. «Ehi, che ti prende? » chiede ad
Homura, masticando un pezzo di kebap (la sua
colazione).
Homura sente la faccia
bollente e il suo amico che lotta per uscire dalla costrizione del parapalle in acciaio inox 18 10 .
«Uh… » dice Homura, come sempre quando è in difficoltà «…
ho perso valorosamente un incontro. »
«Oh! Che figo!
» risponde Goku con gli occhi che brillano d’emozione. E
Homura sente il cuore lottare per uscire dalla sua maltrattata cassa toracica.
«Bhe, ci vediamo! » riprende poi il giovinetto.
E Homura va a seguire per
la seconda volta i corsi del secondo anno col cuore un po’ più leggero.
E Goku diviene così il suo
confidente, semplicemente perché Homura vuole ritagliare il più tempo possibile
per passarlo con lui. E le battaglie diventano una
seconda scelta perché parte della rabbia che lo caratterizzava sembrava volata
via insieme a frammenti del suo cervello.
Poi tutto precipita il
giorno di capodanno.
Nel
mentre sono arrivati due nuovi vicini: Gojyo e Dokugakuji. Due fratelli non degni
di nota per chi non ha in testa che Goku.
Le cose precipitano perché
il capodanno prevede la sbronza. Non una sbronza qualsiasi,
ma quella che te la ricordi per il resto della vita come qualcosa di non ben
definito, ma sicuramente da non ripetersi. Per poi ricaderci l’anno dopo
e quello dopo ancora.
E Goku non ha nemmeno
finito il suo bicchiere di vodka alla menta che è già marcio. Homura pensa di approfittarne, m qualcuno lo precede.
Dieci minuti dopo, Goku è
chiuso in un cubicolo del bagno degli uomini con Sanzo. Non un uomo qualsiasi!
Sanzo! Un Sanzo altrettanto sbronzo dopo almeno quindici bicchieri di
Martini!
Qui Homura ancora non lo
sa, ma è già decaduto.
La scelta degli abiti di
Homura, quelli che sembrano un incrocio tra Robin Hood e Raffaella Carrà, non è
casuale. A dire il vero è stato un errore d’interpretazione.
Infatti dopo il capodanno è
ancora a casa di Hakkai, disperato e molliccio come un marshmallow.
E le parole che Hakkai
pronuncia in quel momento hanno dato via a quello che in futuro sarà quello che
diventerà Homura: «Puoi, non so, fare qualcosa per
farti notare. Forse dovresti essere più eccentrico, meno minaccioso, meno trash
nel modo di vestire. Non so, segui un po’ il carattere di Goku e cerca di
capire cosa potrebbe fargli piacere. »
Ma a Goku piacciono i
cartoni animati, il balletto e i biondi.
E quindi eccoci qui, con Homura, Idiota con la I
maiuscola che salta da un tetto all’altro come se fosse Spiderman, vestito in calzamaglia pesante.
E Sanzo che lo pesta a
sangue ogni singola volta.
Da qui le cicatrici.
Dall’autrice debilitata dal
cenone di Natale:
Per me
il natale è sempre una schifezza, quindi, per sentirmi meglio
ho dovuto maltrattare qualcuno. Quindi ho
scritto questo primo capitolo ascoltando Noi no di J-ax
con Max Pezzali e quella canzone da orgasmo dei Dir
en grey (Toguro).
Spero che
non sia uscito il solito polpettone mal impastato di parole ç_ç!
Lasciatemi
un commentino per farmi sapere cosa ne pensate *_*! Mi
sento molto cattiva ultimamente, quindi potrebbe
essere che l’aggiornamento arrivi presto U_U!
Ja ne!