Veronica Mars: Third Season

di isya14
(/viewuser.php?uid=77351)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Troubled Time ***
Capitolo 2: *** No Blue Sky ***
Capitolo 3: *** We Used To Be Friends ***
Capitolo 4: *** Back To The Past ***



Capitolo 1
*** Troubled Time ***


Premessa:


Lo so, lo so: ho troppe FF incomplete, ma giuro che questa è l'ultima che inizio prima di finire le altre ç___ç
Comunque lascerò alla fine qualche mio pensiero su ciò che ho scritto. Prima di tutto la mia FF si ambienta in un'ipotetica 3 stagione ambientata ancora al liceo. Quindi è da escludere la reale 3 stagione e alcuni particolari della seconda stagione, come ad esempio il diploma, che non c'è stato.

Troubled Time


La porta dell'aula di giornalismo si aprì all'improvviso lasciando entrare il preside Clemmons seguito da tre uomini in divisa. Uno di essi era lo sceriffo.
Scusi professoressa Dent, lo sceriffo aveva premura di parlare con una nostra studentessa”
Una donna dai capelli lunghi e marroni annuì con un leggero sorriso stampato sul volto che lasciava facilmente trasparire il suo disagio di fronte alla singolare visita.

Veronica Mars..” cominciò lo sceriffo.

Lamb!” lo interruppe la ragazza “Lo so che non riesci a fare a meno di me, ma sarei a lezione...a scuola...in un luogo pubblico”
Devo farlo davanti a tutti o mi segui di tua spontanea volontà?” chiese l'uomo mettendosi impaziente le mani sui fianchi.
Cosa dovresti fare? Invitarmi forse al ballo?”
Don Lamb non era famoso per la sua pazienza, era sì un uomo di legge, ma della sua legge, semplicemente sceglieva lui chi condannare e chi lasciar libero e, molte volte, lo faceva senza tener conto della colpa.

Veronica Mars, ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Molly Fitzpatrick. Hai il diritto di rimanere in silenzio; qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te in tribunale. Hai il diritto di chiamare un avvocato, se non lo farai te ne sarà affidato uno d'ordinanza.” disse lo sceriffo prendendo le manette.


Qualche ora prima...

Veronica rimase sveglia quasi tutta la notte, un pensiero, quel pensiero le attanagliava il cuore. Il pensiero di rivederlo tutti i giorni, con quel suo sorriso da idiota, con quel sorriso che la faceva impazzire ma che allo stesso tempo abbatteva tutte le sue difese.
Era ormai mattina e la ragazza decise di preparare la colazione per il padre, ma, quando andò in cucina, trovò Keith Mars seduto sulla poltrona con il giornale in mano.

Buongiorno tesoro, pronta per un nuovo anno?” le chiese alzando lo sguardo dalla lettura.
Ciao papà..” cominciò dandogli un bacio sulla fronte “..ricorda: noi Mars siamo sempre pronti a tutto!”
Lo era davvero? Era davvero pronta ad un nuovo anno di bugie e chiacchiere?
Prese una ciotola in cui versò una quantità abbondante di cereali. Mentre versava il latte, suo padre la riportò alla realtà leggendo il titolo in prima pagina.

Adolescente scomparso: continuano le indagini sulla sparizione di Molly Fitzpatrick...pazzesco come Lamb non si sia ancora deciso a chiamarmi”
Veniva nella mia scuola, l'anno scorso Weevil l'ha aggredita dopo la morte del suo amico Felix”
Pensi sia stato lui?”
No, l'ha aggredita a parole, non fisicamente..Weevil non ne avrebbe il coraggio” disse prima di cominciare a mangiare.
Qualche minuto dopo, Keith uscì di casa per andare in ufficio lasciando la figlia da sola. Veronica, molto svogliatamente, si vestì, prese la borsa e la macchina fotografica e si diresse verso il parcheggio.

Arrivata a scuola, parcheggiò la macchina di fianco ad una Lamborghini da cui uscì una ragazza dai capelli neri.

Jackie, non eri tornata da tua madre?” chiese sorpresa la giovane detective.
Veronica! Noto che il mio ritorno ti rende estasiata! Comunque durante l'estate mio padre ha cambiato idea e ha pensato bene che fosse meglio per me tornare e finire gli studi qui” disse sorridendo.
Le due ragazze si incamminarono insieme verso l'entrata dell'istituto dove trovarono Wallace con un sorriso a 32 denti che venne presto nascosto da un bacio della giovane Cook.

Allora ragazzi, pronti per affrontare il nostro ultimo fantastico anno al liceo?” disse Veronica con una voce tanto euforica che avrebbe quasi entusiasmato persino lei.
Veronica e Wallace salutarono Jackie per recarsi ai propri armadietti dove la ragazza trovò Logan Echolls ad aspettarla.
Qualche mese prima sarebbe stata contenta nel trovarsi lo 09 di fronte, ma ora, dopo tutti i casini successi quell'estate, non lo era e anzi avrebbe preferito cambiare universo pur di non affrontarlo.

Buon giorno anche a te, Veronica..” disse Logan notando che la ragazza non aveva intenzione di rivolgergli la parola “..ehi Wallace, ultimo anno eh? Forza pirati!” aggiunse rivolgendosi all'altro ragazzo prima di andarsene.
Non vi capisco, è un prendi e lascia continuo la vostra relazione..” cominciò Wallace riponendo dei libri nell'armadietto.
Mi stai dicendo che la tua relazione con Jackie è stabile? Andiamo Wallace, siamo a Neptune, figurati se qualcosa di semplice come una relazione possa essere poco complicata. L'unico che forse non ha problemi in questo ambito è Dick Casablancas, solo per il fatto che non ha una relazione..” rispose Veronica chiudendo l'armadietto “..Ora di giornalismo, uno dei pochi motivi per cui vengo ancora a scuola!”
Ci vediamo a pranzo” disse Wallace vedendo la sua amica allontanarsi.

Buon giorno ragazzi, spero abbiate passate un'ottima estate..” cominciò la professoressa Dent mentre distribuiva tra gli studenti dei volantini “..questi sono esempi di articoli di giornale che voglio trovare quest'anno sul giornalino della scuola, saranno, in poche parole, i vostri modelli. Per quanto riguarda le foto, confermo i nomi dell'anno scorso: Meredith Arson, John Martin e Veronica Mars.”
Veronica, come tutti, cominciò a sfogliare il materiale appena datole dalla professoressa, cercava di star concentrata su quei fogli, cercava di non guardare intorno per non incrociare il suo sguardo, lo sguardo di Logan.
La porta dell'aula di giornalismo si aprì all'improvviso lasciando entrare il preside Clemmons seguito da tre uomini in divisa. Uno di essi era lo sceriffo.

Scusi professoressa Dent, lo sceriffo aveva premura di parlare con una nostra studentessa”
Una donna dai capelli lunghi e marroni annuì con un leggero sorriso stampato sul volto che lasciava facilmente trasparire il suo disagio di fronte alla singolare visita.

Veronica Mars..” cominciò lo sceriffo.
Lamb!” lo interruppe la ragazza “Lo so che non riesci a fare a meno di me, ma sarei a lezione...a scuola...in un luogo pubblico”
Devo farlo davanti a tutti o mi segui di tua spontanea volontà?” chiese l'uomo mettendosi impaziente le mani sui fianchi.
Cosa dovresti fare? Invitarmi forse al ballo?”
Don Lamb non era famoso per la sua pazienza, era sì un uomo di legge, ma della sua legge, semplicemente sceglieva lui chi condannare e chi lasciar libero e, molte volte, lo faceva senza tener conto della colpa.

Veronica Mars, ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Molly Fitzpatrick. Hai il diritto di rimanere in silenzio; qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te in tribunale. Hai il diritto di chiamare un avvocato, se non lo farai te ne sarà affidato uno d'ordinanza.” disse lo sceriffo prendendo le manette.
Veronica rimase shockata, non aveva mai rivolto la parola a quella ragazza e ora era la prima sospettata per il suo omicidio? Ecco perchè Lamb non aveva chiamato suo padre, non lo voleva semplicemente tra i piedi.
Nell'aula scolastico precipitò il silenzio, rimasero solo pochi bisbiglii. La maggior parte dei presenti, Logan compreso, rimase ad osservare la scena incapace di poter dire o fare qualcosa.


Spazio dell'autrice:
Allora? Che ne pensate? Siate clementi ç__ç
Ho deciso che pubblicherò un capitolo a settimana, se mi è possibile ogni mercoledì (:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** No Blue Sky ***


No Blue Sky

Dopo esser stata portata al dipartimento, Veronica dovette aspettare l'arrivo del padre e di Cliff McCormack, l'avvocato amico di famiglia, nella stanza degli interrogatori.
Non aveva mai dato troppa importanza al caso dei Fitzpatrick, aveva pensato a un classico capriccio da adolescente di Molly, ma ora, con il suo omicidio e con l'accusa a proprio nome, Veronica dovette ricredersi. Mentre pensava a come lo sceriffo fosse arrivato al suo nome, la porta della stanza si aprì ed entrò Keith Mars seguito da Cliff e da Lamb.
“Papà!” disse Veronica buttandosi tra le braccia del padre.
“Veronica, non ti preoccupare. Ho già detto allo sceriffo che collaborerai nelle indagini. Mi devi promettere che non agirai di testa tua, sono arrivati ad accusarti di omicidio, chiunque sia stato non si farà scrupoli” rispose l'investigatore ricambiando l'abbraccio.
“Le questioni di famiglia potrete affrontarle più tardi, se non vi dispiace ho un interrogatorio da portare avanti...” disse Don Lamb sedendosi di fronte alla ragazza “..e visto che sia tuo padre che il tuo avvocato sono arrivati, possiamo iniziare”
Veronica cercò di allontanare qualsiasi pensiero dalla propria mente per affrontare le domande dello sceriffo nel modo più serio possibile. Solitamente i loro dialoghi erano pieni di battibecchi e battute sarcastiche, ma stavolta la questione era troppo seria.
“Quand'è l'ultima volta che hai visto Molly Fitzpatrick?”
“A giugno, durante l'ultimo giorno di scuola”
“Che rapporti avevi con questa ragazza?”
“Nessuno, ci avrò parlato sì e no un paio di volte”
“E' vero che l'anno scorso sei andata a far visita al signor Liam Fitzpatrick che ti ha mostrato il River Stix?”
“Sì, è vero”
“Ti ricordi cos'è successo?”
“Ero andata da Liam per cercare di raccogliere più informazioni possibili sul dottor Griffith. Ho finto di voler apportare qualche modifica al mio corpo e Liam mi ha portato nel River Stix per mostrarmi l'operato del dottore. Dopo che Liam finì di raccontarmi come si era procurato una ferita, accuratamente curata dal dottor Griffith, Molly mi riconobbe e lo disse a suo zio che prontamente mi buttò sul tavolo da biliardo e minacciò di tatuarmi il volto finchè non avessi parlato..”
“E a quel punto cosa accadde?”
“Arrivò Logan Echolls e minacciò i presenti dicendo che avrebbe chiamato la polizia..”
“Sbaglio o Logan Echolls aveva una relazione con la figlia del dottore..una certa Hannah Griffith?”
“E' vero, avevano una relazione”
“Quindi aver ucciso Molly Fitzpatrick..era una sorta di avvertimento per Hannah Griffith, che, in mezzi termini, ti aveva rubato il ragazzo”
“Il motivo per cui io e Logan ci siamo lasciati l'anno scorso non è Hannah, visto che né io né Logan la conoscevamo ancora e poi non conoscevo nemmeno Molly Fitzpatrick, tutto ciò che so è che veniva a scuola alla Neptune High School, si frequentava di nascosto con Felix Toombs e..e basta, non so altro”
“Quindi non ti ritieni colpevole della sua morte?”
“No, non mi ritengo colpevole.”
“Dove ti trovavi il 3 agosto di quest'anno?”
“Ero a San Diego con mio padre, siamo rimasti lì per tutta settimana”
“Signor Mars, lei può confermare?” chiese rivolgendosi a Keith.
“Sì, posso confermare. Posso anche procurarti delle foto, delle ricevute..”
“Possono sempre tornar utili..Veronica, ora seguimi, devo tenerti sotto sorveglianza per qualche giorno a meno che non abbiate 25.000 dollari in quella 24 ore.”
Il tono dello sceriffo tornò ad essere sarcastico, Veronica giurò persino di averlo visto sorridere mentre la chiudeva in cella.

Il giorno seguente il padre andò a trovarla di prima mattina portandole qualche rivista e un libro, passarono pochi minuti insieme, visto che Keith doveva andare in ufficio per sbrigare alcune faccende.
Nel pomeriggio uno dei ragazzi più viziati di Neptune andò a farle visita.
“Ho come la sensazione che si siano invertiti i ruoli” cominciò a scherzarci su, ma Veronica era troppo stanca per dargli peso.
“Cosa vuoi Logan? Come vedi sono impegnata a leggere un articolo su come riempire un tacchino per il giorno del ringraziamento” disse Veronica alzando il giornale per mostrare la figura al ragazzo.
“Sono passato a vedere come stavi e ..ho bisogno del tuo aiuto”
“Non ci credo..” cominciò alzandosi dalla brandina e dirigendosi verso le sbarre “..sono in prigione e hai il coraggio di chiedermi un favore?! Logan ma ti rendi conto?”
“Lo so, non dovrei, ma potrebbe centrare con il tuo arresto”
“A meno che tu non tiri fuori da una tasca l'assassino di Molly, beh, niente potrà essermi utile in questo momento”
“Quest'estate Hannah è venuta a cercarmi..” iniziò Logan senza dar corda alle parole della ragazza “..aveva detto a suo padre di esser andata in vacanza con delle amiche”
“Non vedo quale sia il problema”
“Il problema è che suo padre l'ha scoperta, il problema è che lui mi aveva espressamente detto che se l'avessi rivista, lui avrebbe rovinato me e tutte le persone a me care..non vorrei che questa sia la sua vendetta”
Non ha senso Logan, lui lavora per i Fitzpatrick, dev'essere un depravato mentale se mette in pericolo la sua vita e quella di sua figlia solo per una vendetta così..inutile
“Ti ho detto ciò che so, magari è pertinente, magari no..”
“Di che favore hai bisogno?” chiese maledicendo la sua bontà d'animo.
“Hannah vorrebbe tornare a Neptune e frequentare liberamente la nostra scuola, solo che per far ciò ha bisogno di un nuovo nome e di nuovi documenti..”
“Vedo quello che posso fare. Ovviamente, lo farò quando Lamb capirà che non ricambierò il suo amore se mi tiene prigioniera nel suo macabro castello” disse alzando un po' la voce avendo prima notato la presenza dello sceriffo dietro alla porta.
“La visita è finita Echolls, torna alla tua spensierata vita da adolescente”
“Sissignore!” disse battendo i tacchi come se avesse preso l'ordine da un comandante di guerra.
“Ti riservo la cella migliore per la tua prossima visita” aggiunse lo sceriffo uscendo dalla stanza.
“Non vedo l'ora..” rispose sorridendo lo 09 prima di salutare Veronica per andarsene a sua volta.

Dopo un'ora lo sceriffo tornò di fronte alla cella della ragazza e la aprì.
“Veronica Mars, sei libera” disse facendosi da parte.
“Suona così sexy il mio nome sulle tue labbra..” disse sarcasticamente la bionda uscendo dalla prigione “..non avevi detto che mi avresti tenuta un paio di giorni?”
“L'avrei fatto, se qualcuno non avesse pagato 25.000 dollari”
“Andiamo furbone, mio padre non ha tutti questi soldi”
“Infatti non ha pagato tuo padre, ma il tuo amico Logan”
Veronica rimase quasi impietrita nel sentire quel nome, Logan aveva pagato la sua cauzione? L'aveva fatto per Hannah o semplicemente per farle un favore?
-Andiamo Veronica, Logan Echolls non farebbe mai niente per te, specialmente ora-
Pensò la ragazza mentre riprendeva le sue cose e si accingeva ad uscire dal dipartimento. Una volta uscita trovò Logan appoggiato al suo Hammer giallo ad attenderla.
“Mi domandavo quanto ci avresti messo ancora ad uscire..” disse alzando lo sguardo “..andiamo, ti accompagno a casa, la tua auto l'ha già presa tuo padre stamattina”
Veronica rimase in silenzio, indecisa su cosa dire. Il silenzio tra i due durò per tutto il viaggio, solo quando Logan ebbe parcheggiato di fronte alla casa della ragazza, quest'ultima decise di ringraziarlo.
“Grazie, per la cauzione e per il passaggio”
“Avresti fatto lo stesso, no aspetta, non l'hai mai fatto” rispose sarcasticamente.
“Domani vedrò cosa fare per Hannah, cerca di procurarti i suoi documenti” disse seriamente Veronica. Era stanca e l'ultima cosa che voleva era intraprendere una discussione con il ragazzo.
Quando uscì dalla macchina, notò che il cielo era di un colore scuro, di un colore che faceva presagire che una tempesta era imminente. Pioggia e caos avrebbero distrutto tutte quelle barriere che davano sicurezza, tutte quelle barriere che col tempo si erano screpolate.
Entrò in casa e si diresse subito in bagno, voleva levarsi di dosso la pesantezza di quegli ultimi due giorni e andare finalmente a dormire.

Spazio dell'autrice:
Ed ecco il secondo capitolo! Spero sia di vostro gradimento (:
Lasciatemi un commentino, mi farebbe molto piacere! ^__^

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** We Used To Be Friends ***


We Used To Be Friends

Tornare a scuola non era mai stato così difficile, nemmeno il tempo di scendere dall'auto che tutti la fissavano come se fosse un animale da circo. Ma Veronica era la ragazza forte che teneva testa a tutta la scuola, Veronica era la ragazza dal sangue freddo, Veronica era semplicemente Veronica.
“Hei Wallace, hai sentito?” disse la ragazza al suo migliore amico non appena arrivò al suo armadietto “..Veronica Mars è la più odiata della scuola”
“Come stai, fuorilegge?” chiese Wallace chiudendo l'armadietto.
“Bene, sul serio. Scoprirò chi mi vuole incastrare, chiunque sia stato ha provocato la persona sbagliata e..ho bisogno di un favore”
“Lo sapevo che era una cattiva idea farmi assumere di nuovo in segreteria”
“Ho bisogno del fascicolo di Molly Fitzpatrick” disse sorridendo Veronica.
Al suono della campanella i due ragazzi si salutarono per dirigersi ognuno alla propria lezione.

All'ora di pranzo Veronica era seduta ad un tavolo nel cortile aspettando che una massa di ragazzi e ragazze uscisse dall'edificio per mangiare quello che sarebbe stato un pranzo pieno di sguardi.
Non appena vide la figura di uno 09 a lei familiare, si alzò in direzione del suo tavolo e tirò fuori delle carte.
“Logan, fai firmare a Hannah questo modulo..sei riuscito a procurarti i suoi documenti?” chiese la ragazza prendendolo da parte.
“Ce li ho nell'armadietto, ti aspetto nel parcheggio al termine delle lezioni”
Veronica si girò per andarsene, ma si trovò faccia a faccia con Madison Sinclair.
“Veronica Mars, hai già deciso chi uccidere questo mese?” chiese scatenando le risa di alcune ragazze alle sue spalle.
“Ho dimenticato l'agenda a casa, però nel pomeriggio ti aggiungo alla lista” rispose cominciando a camminare per tornare al suo tavolo, dove trovò Wallace tutto sorridente con un fascicolo in mano.
“Missione compiuta!”
Dopo aver letto accuratamente il fascicolo di Molly, Veronica decise che non le sarebbe stato utile.
Sono inoltre riuscito a scoprire che Molly si frequentava con un certo Casey Gant..”
“Casey, ogni giorno è una rivelazione, vado ad allargare i miei orizzonti sociali” disse Veronica prima di alzarsi per ritornare al tavolo degli 09.
“Veronica, potrei cominciare a pensare che non riesci a star senza di me” cominciò Logan sorridendo.
“Non vorrei deluderti Logan, ma sono qui per Casey..puoi venire un attimo?”
Casey si alzò svogliatamente e raggiunse Veronica.
“Quale onore, Veronica”
“Mi hanno detto che ti frequentavi con Molly Fitzpatrick, non mi sembri provato dalla sua scomparsa”
“Era come un'estranea per me, sì ci frequentavamo, ma è durato un mese al massimo due. Suo zio, un certo Liam, ha minacciato i miei genitori...sai la faccenda degli 80 milioni di dollari..beh la nostra relazione era d'affari. Però ha preferito i PCHers e mi ha scaricato da un giorno all'altro senza spiegazioni”
“In che senso ha preferito i PCHers?”
“Da quanto ne so, è stato con ognuno di loro, a partire da uno che si chiama Hector..non so altro”
“Grazie Casey, almeno non mi hai chiesto se avevo intenzione di ucciderti” disse Veronica scherzando.
“Perché non penso sia stata tu” rispose prima di tornare al tavolo degli 09.

“Hector, Hector, Hector..”
“Cosa c'è Veronica?”
“Volevo proporti un po' di divertimento con una fantastica bionda”
“Non mi interessa”
“E' perchè non mi chiamo Molly o è qualche altro motivo?” rispose Veronica con una voce dispiaciuta.
“Eccoci arrivati al dunque allora, cosa vuoi sapere?”
“Quand'è l'ultima volta che l'hai vista?”
Hector esitò nel rispondere. Dopo pochi secondi disse con sicurezza di averla vista verso ferragosto.
-Lo sceriffo sa che lei è morta il 3 agosto, ma Hector mi ha appena detto di averla vista verso la metà di agosto. Chiunque abbia dato il mio nome al dipartimento, ha sbagliato giorno e molto probabilmente luogo-

Al termine delle lezioni Veronica si incamminò verso il parcheggio, dove trovò Logan appoggiato alla sua auto.
“Hai tutto?” chiese la ragazza fermandosi di fronte al ragazzo.
“Documenti e modulo firmato” rispose lui sorridendo.
“Perfetto, ora vado che ho delle cose da fare”
Così dicendo aprì la macchina, ma venne fermata da Logan che la fece girare nuovamente.
“Come stai Veronica?” le chiese tornando serio.
Bene, insomma, sono solo accusata di omicidio..meglio di così” rispose fingendo un sorriso.
Logan le si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte dicendo poi
“Grazie per quello che stai facendo”
A quel punto si girò e se ne andò in direzione del suo Hammer, Veronica rimase a fissarlo finchè la sua figura non scomparve all'interno dell'auto.

“Ciao papà, sono tornata” disse Veronica una volta arrivata nell'ufficio del padre, la Mars Investigazioni.
Keith Mars si affacciò alla porta della sua stanza e disse alla figlia che era con una cliente e che si sarebbe liberato presto. Veronica annuì e si sedette alla scrivania tirando fuori dalla borsa il suo computer.
-Diciamo addio alla figlia del dotto Griffith-
Pensò mentre cercava un nome appropriato per Hannah.
-Selena Martinez? Troppo sudamericano. Angelina Jolie? Troppo da Hollywood. Hermione Granger? Troppo da libro. Eccolo: Andrea Myers. Non è particolare e non è banale.-
La ragazza stampò sul modulo firmato da Hannah la firma del padre e prese il telefono per chiamare l'ufficio anagrafe di Neptune.
“Pronto, ciao Lewis, sono Inga”
“Ciao Inga! Tutto bene?”
“Tutto a posto, grazie. Ascolta è venuto qui un certo signor Griffith dicendomi che voleva far cambiare nome a sua figlia, è possibile?”
“Certo, ma dovresti farlo venir qui con i documenti della figlia e il modulo compilato e firmato”
“Capisco..il signore mi chiede se non è un problema mandare una sua assistente, al momento è pieno di impegni e trova veramente difficile recarsi all'ufficio anagrafe”
“Per questo volta chiudo un occhio Inga, solo perchè sei tu..dimmi pure il nome dell'assistente”
“Meredith Johnson”
“Perfetto, la aspettiamo nel pomeriggio allora, arrivederci”
“Grazie Lewis”
Veronica riagganciò il telefono, si alzò e si avvicinò alla porta dell'ufficio del padre per bussare.
Quando aprì la porta trovò seduta di fronte al padre Celeste Kane, la madre del suo ex ragazzo fuggitivo Duncan Kane.
“Papà, io sto uscendo..ci vediamo a casa per cena. Signora Kane”
“Veronica” risposa la donna senza alzare lo sguardo da delle carte che teneva in mano.
Il padre annuì e le fece gesto di inserire la segreteria telefonica: non voleva esser disturbato.

“Buongiorno, sono Meredith Johnson. Inga ha chiamato prima a nome del dottor Griffith un certo signor Lewis” disse Veronica arrivando all'ufficio anagrafe.
“Certo, glielo chiamo subito” rispose una giovane ragazza alla reception.
Dopo pochi minuti un uomo sulla quarantina arrivò al bancone e sorrise a Veronica.
“Cosa posso fare per lei?”
“Lewis? Sono l'assistente dei dottor Griffith, poco fa ha chiamato Inga per quella faccenda dei documenti”
“Certo, dammi il modulo firmato e i documenti della ragazza, provvederò a cambiare il nome”
“Grazie mille!” disse Veronica porgendo all'uomo il materiale da lui richiesto “Non ho fretta, quindi mi vado a sedere in sala d'attesa”
La bionda investigatrice passò le seguenti due ore seduta su un divanetto alquanto scomodo a leggere riviste degne di una cheerleader. Quando ormai stava decidendo di andarsene, Lewis si affacciò nella sala d'attesa.
“Signorina Johnson, la richiesta è stata approvata. Questi sono i nuovi documenti, purtroppo però per la patente il signor Griffith dovrà aspettare una settimana al massimo.”
“Grazie mille, mi ha letteralmente salvato la vita. Sa sono una nuova assistente e diciamo che non ho ancora combinato niente di buono, ma con questo..wow!” disse Veronica prendendo i documenti.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Back To The Past ***


Back To The Past

Prima di tornare a casa, Veronica decise di fermarsi in un posto. Lasciò l'auto nell'enorme parcheggio di un hotel e dopo pochi minuti si trovò davanti a quella porta. Restò per qualche secondo con il pugno in aria, indecisa se bussare o meno.
Toc, toc.

Toc, toc.
Qualcuno bussò alla porta della suite. Logan mise in pausa il videogioco e si alzò per aprire.
“Hei piccola, ti sei dimenticata di nuovo la chiave?” chiese alla ragazza bionda di fronte a lui.
Senza nemmeno farla entrare le prese il volto tra le mani e la baciò.
“Mi sei mancata..” disse facendola entrare.
Era pomeriggio tardi e l'unica luce presente nella stanza era quella della televisione. La suite era proprio come il primo giorno in cui Logan si trasferì lì tralasciando il fatto che ora era solo sua.
“Quando pensi che potrò tornare a scuola?” disse la giovane Griffith buttandosi sul divano.
“Domani, principessa. Veronica mi ha mandato un messaggio scrivendo che ci aspetta nel parcheggio prima dell'inizio delle lezioni” rispose Logan sedendosi di fianco alla ragazza e prendendole una mano, che si portò successivamente alla bocca per baciarla.

Veronica rimase ad aspettare una risposta, ma nessuno venne ad aprire. Eppure era sicura che la stanza fosse quella. Nel momento in cui decise di tornare alla macchina, la porta si aprì svelando un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi azzurri.
“Veronica, che sorpresa..” disse invitandola ad entrare con un gesto della mano.
“Duncan, ho pensato avessi bisogno di qualcosa” rispose Veronica entrando nella stanza dell'hotel Camelot.
La stanza di Duncan era la classica stanza di un albergo da quattro soldi: un letto matrimoniale con tanto di lenzuola “bianche”, una cassettiera dalle modeste dimensioni con sopra una televisione, un mini bar contenente le peggiori bevande di Neptune e un bagno quasi sicuramente poco igienico.
Ciò che attirò l'attenzione della bionda fu una culla posta di fianco all'enorme letto: una piccola creaturina stava dormendo accoccolata ad una bambola con le treccine nere.
“E' bellissima Duncan..” disse accarezzandole una guancia.
Il ragazzo sorrise e si sedette sul letto fissando Veronica, che prese anche lei posto sul letto.
“I Menning hanno ritirato l'accusa..” cominciò lei “..prima della fine delle vacanze si sono trasferiti nell'Illinois”
“Lo so, Clarence Weidman mi ha aggiornato non appena sono tornato”
Cos'hai intenzione di fare?” chiese Veronica sperando vivamente che lui rispondesse Rimanere.
“Non lo so, da una parte non voglio lasciare Neptune, ma dall'altra..non credo che questa città sia il posto migliore per Lilly”
Il cellulare della ragazza vibrò, così lo prese e lesse il messaggio.
Veronica dove sei? Si sta facendo tardi e la cena è quasi pronta.

Papà.

“Devo andare..” disse per poi aggiungere “..se hai bisogno di qualcosa chiamami, d'accordo?”
“D'accordo, grazie per esser passata” disse Duncan aprendole la porta.
“Ah, pomeriggio Celeste era in ufficio da mio padre..credi ti stia cercando ora che le accuse sono cadute?”chiese uscendo dalla camera.
“Non ne ho idea, ma sicuramente da lei non mi farò trovare..” rispose il ragazzo sorridendo “..ci vediamo Veronica, stammi bene”

Buongiorno Pirati! Oggi al "Ahoy, Mateys!" si parlerà di niente po-po di meno che Veronica Mars. E' davvero una ragazza così depravata? E' vero, ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio, ma arrivare all'omicidio? Veronica, Veronica chissà cos'altro ci nascondi..”
Veronica era in auto ad ascoltare la radio e quando sentì la “notizia del giorno” cominciò a pensare a un modo per torturare il figlio del preside, Vincent.
I pensieri poco cristiani della ragazza vennero interrotti da qualcuno che bussava sul finestrino della sua auto. Abbassò il finestrino ed esclamò:
“Salve agente, andavo troppo forte?”
“Patente e libretto, Mars” disse il ragazzo aprendo la portiera dell'auto.
“Desolata, ma la macchina è rubata..” cominciò sorridendo “..a parte gli scherzi sono riuscita a far cambiare tutti i documenti tranne la patente ci..”
Venne interrotta da un gridolino alle sue spalle: “Logan!”
“E' il sogno di ogni ragazzo arrivare a scuola e vedere una bionda sexy chiamare il tuo nome..” cominciò interrotto da un bacio della ragazza “..lei è Hannah”
“Tu devi essere Veronica, Logan mi ha parlato tantissimo di te..spero diventeremo amiche”
“La mia fama mi precede..” iniziò Veronica “..dicevo..questi sono i tuoi nuovi documenti. Per la patente c'è da aspettare una settimana al massimo..ah il tuo nome è Andrea Myers”
“Fantastico! Grazie Veronica, ci vediamo a pranzo?” chiese prendendo le carte dalle mani della giovane investigatrice.
“Non ci conterei molto, a pranzo devo tornare a casa..ho dimenticato la macchina fotografica”
“D'accordo, è stato un piacere! Logan andiamo in segreteria che compilo il modulo di iscrizione..” disse avviandosi verso l'entrata dell'istituto.
“Grazie Veronica..”
“Non ringraziarmi Logan, non l'ho fatto per te.” mentì la ragazza prima di rientrare in macchina, dove si rifugiò per non restare a parlare con lo 09.

Dopo pochi minuti decise di uscire nuovamente dall'auto e di incamminarsi verso l'aula di storia. Arrivata al suo armadietto trovò Mac intenta a scrivere malamente un biglietto.
“Mac..cosa stai facendo?” chiese avvicinandosi alla ragazza che sentendo il suo nome sobbalzò.
“Veronica! Mi hai fatto prendere un colpo..ti stavo lasciando scritto un biglietto, volevo chiederti se ti andava di venir con me ad una festa stasera”
“Dovrò ricordarmi di regalarti un libretto di istruzioni per il cellulare, sai, c'è l'opzione messaggi..comunque non credo di poter venire, insomma, non credo che andare ad una festa gioverebbe alla mia reputazione”
“Oh andiamo, Veronica Mars che si fa intimidire dalla massa? Aspetta un attimo, ma quella specie di biondina avvinghiata a Logan è..Hannah?”
“Andrea per la precisione, le ho cambiato i documenti..” disse Veronica girandosi nella direzione dei due piccioncini “..disgustoso” aggiunse voltandosi nuovamente.
“Qualcuno è geloso?” chiese una voce maschile alle spalle di Mac.
“No Wallace, disgustata..tra me e Logan è finita. Punto.”
“Sì, certo..vi abbandono ragazzi: informatica mi aspetta!” esortò Mac salutando i suoi amici.
“Non ci credo nemmeno se ti vedessi con un altro ragazzo. Tu provi ancora qualcosa per quello 09, ma non lo vuoi ammettere”
“Wallace guarda la mia faccia, essa rappresenta la mia euforia nel pensare a Logan” disse Veronica indicandosi il volto completamente serio.
“Ok, ok..non insisto! Ma poi non venire a piangere da me quando capirai che ho ragione”
Veronica sorrise chiudendo il suo armadietto, diede un'ultima occhiata a Logan e Hannah e andò nell'aula di storia.

-Tutto è tornato esattamente come un anno fa: Wallace e Jackie, Logan e Hannah, i Fitzpatrick immischiati in loschi affari e io, Veronica Mars, sono tornata ad essere la più odiata adolescente di Neptune.-
All'ora di pranzo Veronica era seduta ad un tavolo da sola quando all'improvviso due persone si sedettero di fronte a lei.
“Ciao Veronica!” esclamò la ragazza bionda prima di addentare una mela.
“Ha insistito per sedersi al tuo tavolo” disse Logan appoggiando i libri sul tavolo.
“Non vi preoccupate, non credo che Samantha se la prenderà..” disse Veronica, ma, notando gli sguardi dubbiosi dei suoi interlocutori, aggiunse “..sì, sono solita avere degli amici immaginari”
“Com'è andata la tua mattinata a scuola?” chiese allegramente Hannah.
“Oh bene, sono riuscita a farmi sbattere fuori dal professore di Storia, ho affermato di essere innamorata di Annibale e lui, beh, patteggiava per i romani”
“Sei simpatica a differenza..” cominciò interrompendosi.
“..a differenza delle voci che girano, giusto? Scusate ma ora devo andare..” Veronica finì la frase della bionda e si alzò dal tavolo. Dopo pochi passi venne fermata da Logan, che rimase impietrito nel vedere gli occhi lucidi della ragazza.
“Non è per quello che ha detto Hannah, vero?”
“No figurati, è che odio profondamente i romani, non riesco a digerirli”
“Sii seria Veronica, cosa devo fare?”
“Torna dalla tua ragazza, potrebbe pensare male”
“E' questo il problema?”
“No Logan. Questo non è il problema. Tra noi è finita, per sempre.” disse più per convincere se stessa che altro.
Se ne andò senza dare tempo al ragazzo di rispondere, arrivò alla macchina e si chiuse dentro. Scoppiò a piangere e, dopo aver messo in moto, tornò a casa. Per fortuna il padre era ancora in ufficio, non voleva dargli spiegazioni su ciò che stava per fare.
Prese una borsa e vi mise dentro alcuni vestiti, il computer, la macchina fotografica, un paio di libri, il carica batterie del cellulare e una cartina

Qualche ora dopo Keith Mars aveva finito di lavorare e stava tornando a casa. Quando scese dalla macchina si stupì nel trovare le luci dell'appartamento spente, entrò e tutto ciò che trovò fu un biglietto scritto dalla figlia.
Non mi cercare. Tornerò presto.

Ti voglio bene, Veronica.
 

Spazio dell'autrice:
Ok, potete odiarmi. Ma voglio un odio profondo ç___ç
Chiedo enormemente scusa per il ritardo, ma ho un casino di cose da fare e trovo poco tempo per scrivere e pubblicare T___T
Fatemi sapere cosa ne pensate (:

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=681281