Il bacio dell'angelo caduto

di giulyduci93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


prologo                                                                                                                                    VALLE DELLA LOIRA,FRANCIA
                                                                                                       novembre 1565



Quando scoppiò un temporale,Orochimaru si trovava in compagnia della figlia di un fattore sulla sponda erbosa della Loira.
Aveva lasciato il suo castrone libero di vagare per il prato,quindi poteva fare affidamento solo sulle proprie gambe per tornare al castello.
Staccò la fibbia d'argento di uno stivale,la mise in mano alla ragazza,poi la guardò scappar via,mentre il fango le inzaccherava l'orlo della gonna.
Quindi si tirò su gli stivale con forza e si avviò verso casa.
La pioggia iniziò a scrosciare sulla buia campagna che circondava il castello di Langeais,ma Orochimaru superò agevolmente le tombe interrate e i tumuli del cimitero,persino nella nebbia più fitta non avrebbe esitato a ritrovare la strada di casa.
Quella notte,però,sebbene non ci fosse un filo di nebbia,la violenza del temporale era sufficente a confondere le idee.Con la coda dell'occhio,Orochimaru vide qualcosa che si muoveva alla sua sinistra
e alzò di scatto la testa.Quello che a prima vista era sembrato un grande angelo in cima al monumento poco distante si levò in tutta la sua altezza.Non era di pietra,nè di marmo.IL ragazzo aveva  braccia
e gambe,petto e piedi nudi.Pesanti calzoni da contadino erano mollemente legati sui fianchi.
Saltò giù dal monumento,le punte dei capelli grondanti di pioggia,e alcune ciocche che scivolavano sul viso pallido.
La mano di Orochimaru si mosse lentamente verso l'elsa della spada
-Chi va là?-
Il ragazzo accennò un sorriso.
-Non prenderti gioco del duca di Langeais-lo ammonì Orochimaru.-Ho chiesto il tuo nome.Dimmelo-
-Duca'-il ragazzo si appoggiò ritorto-Oppure bastardo?-
Orochimaru sfoderò la spada-Rimangiati quella parola!Mio padre era il duca di langeais.E adesso il duca sono io-
Il ragazzo scosse pigramente la testa.-Tuo padre non era il vecchio duca-
Quell'insinuazione fece ribollire il sangue a Orochimaru,che sfoderò la spada e domandò-E il tuo di padre?-
Non conosceva ancora tutti i vassalli,ma stava imparando.Il cognome del ragazzo gli sarebbe rimasto impresso nella memoria.
-Te lo chiederò un'altra volta-aggiunse-Chi sei?-
Il ragazzo mosse un passo verso di lui e contemporaneamente allontanò da sè la punta della lama.All'improvviso sembrò più vecchio di quanto Orochimaru avesse pensato,forse di un paio di anni.
-Sono della schiatta del diavolo-rispose.
Orochimaru avvertì una stretta di paura allo stomaco
-TU sei pazzo-replicò a denti stretti-Sparisci dalla mia vita-
-Ascoltami attentamente ho bisogno di una cosa e non me ne andrò finche non l'avrò ottenuta.Hai capito?-
IL ragazzo lo afferò per le mani e Orochimaru gridò per il forte calore che emanavano.
-Devi giurarmi fedeltà-disse il ragazzo-Inginocchiati-
Allora il ginocchio di Orochimaru si piegò e all'improvviso si ritrovò nel fango.
-Giura-ripetè il ragazzo.
-SIgnore vi giuro fedeltà-sibilò Orochimaru.
IL ragazzo lo tirò su.-Fatti trovare qui all'inzio del mese ebraico di Cheshvan.Nei giorni compresi tra la luna nuova e la luna piena avrò bisogno dei tuoi servigi-
-Due settimane?-la voce di Orochimaru tremò dalla rabbia-Io sono il duca di Langeais!
-
TU sei un Nephilim-disse il ragazzo stiracchiando un sorriso.
-Cosa hai detto?-la voce di Orochimaru era carica di odio,piena di veleno.
-Tu appartieni alla razza biblica dei Nephilim.Tuo padre era un angelo caduto.Tu sei mortale solo per metà e per metà sei angelo caduto-
-Chi sei tu?-chiese orochimaru.
Per tutta risposta il ragazzo si voltò e andò via.Però Orochimaru riuscì a vedere due grosse cicatrici sulla schiena del ragazzo.Formavano una V rovesciata.
-Tu sei...caduto?-gridò-Ti sono state strappate le ali vero?-
Il ragazzo,o chiunque fosse,non si voltò ma Orochimaru non aveva bisogno di conferme....

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


capitolo 1                                                                                                  COLDWATER,MAINE
                                                                                                              Oggi
Entrai nell'aula di biologia e rimasi a bocca aperta.Attaccati non si sa come alla lavagna,c'erano una barbie e un Ken.
Le braccia era state sistemate in modo che le mani si toccassero,ed erano nudi,a parte delle foglie finte piazzate nei punti strategici.
Sopra le loro teste,scritto con un gessetto rosa,si leggeva.BENVENUTI A RIPRODUZIONE UMANA(SESSO)
Accanto a me,Ino Yamanaka bisbigliò
-Ecco perchè la scuola vieta l'ultilizzo dei cellulari con fotocamera.
Una foto così nell'e-zine basterebbe a convincere il ministero dell''istruzione a tagliare biologia.Il che renderebbe quest'ora
disponibile per qualcosa di produttivo,tipo prendere lezioni private da ragazzi carini e aristocratici-
-Sei strana,Ino.Avrei scomesso che aspettassi questo corso da tutto il semestre.-
Lei abbassò le ciglia e sorrise maliziosa
-Questo corso non può insegnarmi niente che non sappia già-
Il coach Kakashi afferrò il fischietto che gli penzolava al collo e ci soffiò dentro
-Squadra,ai posti!-
Il coach considerava l'insegnamento della biologia in seconda superiore un'attività marginale rispetto al suo lavoro di allenatore di basket all'università
-Voi ragazzi potreste non aver notato che il sesso è più di un giretto di un quarto d'ora sul sedile posteriore dell'aula.In effetti, è scienza.
Cos'è la scienza?-
-NOiosa-gridò qualcuno dalle ultime file.
-L'unica materia in cui faccio schifo-disse qualcun altro.
Gli occhi del coach passarono in rassegna la prima fila e si fermarono su di me.
-Sakura?-
-Lo studio di qualcosa-risposi.
Si avvicinò e piantò l'indice sul mio banco.-Che altro?-
-LA conoscenza acquisita attraverso la sperimentazione e l'osservazione-.Perfetto.Sembrava stessi facendo un provino per l'audiolibro
del nostro testo scolastico.
-Dillo con parole tue-
MI toccai il labbro superiore con la punta della lingua e cercai un'alternativa.-La scienza è indagine-
-LA scienza è indagine-ripetè il coach,sfregandosi le mani-La scienza ci obbliga a trasfomarci in spie-
Detta così,sembrava quasi divertente,ma io avevo trascorso abbastanza tempo nella classe del coach per illudermi.
-UNa buona indagine richiede pratica-continuò.
-Anche il sesso-commentò qualcuno dal fondo.CI furono delle risatine,ma isolate per l'allenatore aveva puntato già
l'indice contro il colpevole.
-Quello non farà parte dei compiti a casa di oggi-disse il coach prima di rivolgere l'attenzione di nuovo su di me.
-Sakura sei seduta accanto a Ino dall'inizio dell'anno-
Annuii,ma avevo una brutta sensazione riguardo a dove sarebbe andato a parare quel discorso.
-Lavorate entrambe all'e-zine della scuola-annuii ancora-Scommetto che sapete parecchie cose l'una dell'altra-
INo mi diede un calcetto sotto il banco.Sapevo quello che stava pensando:il nostro insegnante non aveva la più pallida idea di quanto sapessimo
l'uno dell'altra.E non si parla di segreti seppelliti nelle pagine dei rispettivi diari.INo è la mia gemella diversa.Lei è una biondina con occhi azzurri
e molte curve.IO ho gli occhi verde smeraldo con una massa di capelli rosa e lisci.E sono tutta gambe,come uno sgabello da bar.Eppure c'è un filo invisibile
che ci unisce,ed entrambe siamo pronte a giurare che questo legame esisteva prima della nostra nascita.
IL coach si rivolse alla classe-In realtà credo che ciascuno di voi conosce abbastanza bene la persona seduta accanto.
E c'è una ragione che vi ha spinto a scegliere quei posti,no?La consuetudine.Purtroppo i migliori detective rifuggono la consetudine.
Impigrisce l'istinto investigativo.Ecco perchè,oggi,cambieremo i posti a sedere-
Aprii la bocca per protestare,ma INo mi battè sul tempo.
-CHe senso ha?Siamo ad aprile,manca poco alla fine dell'anno.Non può farci una cosa simile proprio adesso-
IL coach accennò un sorriso-IO posso fare una cosa simile anche l'ultimo giorno di semestre.E se non superi il mio corso,
l'anno prossimo ti ritroverai di nuovo qui,dove cose simili accadranno ancora,e ancora,e ancora-
INo gli lanciò un occhiataccia.é famosa per quella sua occhiata,talmente tagliente che quasi si può sentirla sibilare.
Apparentemente immune allo sguardo della mia amica,il coach ci spiegò cosa aveva in mente.
-Tutti quelli seduti sul lato sinistro del banco,la vostra sinistra,avanzino di un posto.Quelli della prima fila,sì anche tu INo,
si spostino all'ultima-
Rivolsi alla mia amica un cenno di saluto,mentre lei sbatteva il quaderno nello zaino e chiudeva di scatto la zip.POi mi voltai
lentamente,ispezionando la stanza.Conoscevo il nome di tutti i miei compagn,tranne uno.Quello che si era trasferito.IL coach non lo chiamava mai
e lui sembrava apprezzare.Sedeva pigramente nel banco dietro il mio,gli occhi scuri puntati come al solito davanti a sè.Per un attimo faticai a credere
che fosse sempre stato seduto lì,giorno dopo giorno,a fissare il vuoto.Di sicuro stava pensando a qualcosa,ma l'istinto mi diceva che non avrei voluto sapere che cosa.
Posò il suo libro di biologia sul banco e scivolò su quella che era stata la sedia di INo.
Sorrisi.- Ciao,io sono Sakura-
IL suo sguardo mi passò da parte a parte e gli angoli delle labbra si sollevarono.Il mio cuore perse un battito.E in quella pausa,una sensazione di tristezza,come un'ombra fredda,
mi scivolò addosso.L'istante dopo la sensazione era sparita,mentre io lo stavo ancora osservando e il suo sorriso non era diventato più amichevole.
Era un sorriso che prometteva guai.
Mi concentrai sulla lavagna.Barbie e Ken ricambiarono il mio sguardo,stranamente allegri.
Il coach disse.-LA riproduzione umana può essere un argomento spinoso...-
-Ahia-fece un coro di studenti.
-Richiede maturità.E come per tutte le scienze,il medoto migliore è quello investigativo.Durante il resto dell'ora esercitate
questa tecnica  cercando di scoprire quanto più possibile sul vostro nuovo compagno.Domani porterete una relazione con le vostre
scopert e ,credetemi,controllerò che rispondano alla verità.Questa è biologia,non letteratura,quindi non romanzate le risposte.Voglio vedere una vera
collaborazione e un vero lavoro di squadra-.E nella frase c'era l'implicito avvertimento  a non azzardarsi a fare altrimenti.
Restai seduta immobile.La palla era nella metà campo del mio nuovo compagno.Avergli sorriso non si era rilevata una buona mossa.
Arricciai il naso,cercando di capire cosa mi ricordasse il suo odore.NOn sigarette.Qualcosa di più intenso,nauseante.Sigari.
Notai l'orologio sul muro e iniziai a tamburellare con la matita al ritmo dei secondi.Sospirai,il gomito piantato sul banco,il mento
poggiato al pugno.
Grandioso.A quella velocità non avrei fatto in tempo a scoprire un bel niente.Dieci minuti di convivenza sullo stesso banco
non lo autorizzavano a ipotizzare niente sul mio conto.COn la coda dell'occhio,vidi parecchie frasi sul foglio,e la lista si allungava.
-Che cosa stai scrivendo?-chiesi.
-Parla la mia lingua-disse mentre scriveva quella frase,ogni movimento della mano fluido e pigro allo stesso tempo.
MI avvicinai il più possibile,tentando di leggere dell'altro,ma lui piegò il foglio a metà comprendo la lista.
-Che cosa hai scritto?-ripetei.
Lui allungò lA Mano per prendere il mio foglio bianco e lo fece scivolare verso di sè,quindi lo appallottolò e,prima che potessi
protestare,lo lanciò nel cestino dei rifiuti dietro la cattedra.
Rimasi un attimo a fissare il cestino,metà allibita e metà arrabbiata.POi aprì di scatto il taccuino alla prima pagina
bianca e,matita alla mano,chiesi-Come ti chiami?-
Alzai in tempo gli cchi per cogliere uno sguardo gelido.Sembrava volervi avvertire che non avrebbe tollerato altre domande
sul suo conto.
-Come ti chiami?-ripetei.
-CHiamami Sasuke.Dico sul serio.Chiamami-disse ammiccando,così mi convinsi che volesse prendermi in giro.
-CHe cosa fai nel tempo libero?-chiesi.
-Non ho tempo libero-
-Senti,suppongo che prenderemo un voto per questo compito,quindi mi fai un favore?-
Si appoggiò alla spalliera della sedia,le mani incrociate dietro alla testa
-CHe tipo di favore'-
- -.- -
-Tempo libero...-ripetè invece lui,pensieroso-Faccio fotografie-
Scrissi sul foglio Fotografia.
-NOn ho finto-disse-Ne ho una bella collezionedi un cronista dell'e-zine che crede sia giusto mangiare biologico,
scrive poesie in gran segreto e rabbrividisce al pensiero di dover scegliere tra Stanford,Yale e ...qual'è quell'altra università che inizia per H?-
LO fissai per un momento,scioccata da quanto maledettamente ci avesse preso.E non mi sembrava che avesse tirato a indovinare.Lo sapeva.
E io volevo sapere come facesse a saperlo.
-Alla fine non andrai a nessuna delle tre-
-Ah no?-chiesi senza riflettere.
Agganciò la parte inferiore della mia sedia con le dita e mi trascinò vicino a lui.Indecisa se spostrarmi di scatto e mostrarmi spAVentata,oppure fingermi annoiata,
scesi la seconda opzione.
-Anche se otteresti degli ottimi risultati in tutte e tre le università,le snobbi perchè le consideri lo stereotipo del successo.Sputare sentenze è il tuo terzo difetto-
-E il secondo?-dissi in preda a una rabbia gelida.CHi era questo tizio?A che razza di gioco stava giocando?
-NOn ti fidi di nessuno.No,aspetta,mi spiego meglio.Ti fidi,ma solo delle persone sbagliate-
-E il primo?-
-Tieni la vita al guinzaglio-
-E questo che vorrebbe dire?-
-Hai paura di quello che non puoi controllare-
In circostanze normali,mi sarei alzata,sarei andata dal coach e avrei preteso di cambiare posto.In quella circostanza però non sopportavo che Sasuke
pensasse di avermi intimidito o spaventato.Provai un bisogno irrazionale di difendermi e decisi di non dargliela vinta.
-Dormi nuda?-chiese.
La bocca minacciò di spalancarsi,ma riuscii a rallentare la caduta della maschella.
-Sei l'ultima persona alla quale lo direi-
-Mai stata da uno strizzacervelli?-
-NO-mentii.Per la verità ero in terapia dallo psicologo della scuola.NOn era una mia scelta e non avevo voglia di parlarne.
-Mai fatto qualcosa di illegale'-
-NO-superare occasionalmente i limiti di velocità non contava.Non con lui-Perchè non mi fai delle domande normali?Tipo
il mio genere di musica preferito?-
-Non chiedo quello che posso indovinare-
-Tu non conosci la mia musica preferita-
-Barocca.In te è tutto questione di controllo,di ordine.Scommetto che suoni...il violoncello?-lo disse come se l'idea
gli fosse venuta in mente dal nulla.
-Sbagliato-altra bugia.Stavolta fui attraversata da un brivido.Chi era quel ragazzo?Che altro sapeva?
-Quello cos'è?-chiese Sasuke dandomi un colpetto con la penna all'interno del polso.Istintivamente,mi scostai.
-Una voglia-
-Sembra una cicatrice.HAi tentato il suicidio,Sakura?-i nostri sguardi si incrociarono e io capii che si stava divertendo.-Genitori sposati o divorziati?-
-Vivo con mia madre-
-Dov'è tuo padre?-
-é morto l'anno scorso-
-Come?-
-Ucciso.Queste però sono faccende private se non ti dispiace-
Ci fu un momento di silenzio e lo sguardo di Sasuke sembrò ammorbidirsi-Deve essere dura-Sembrava sincero.
La campanella suonò e Sasuke si alzò,diretto alla porta.
-EHi-gridai,ma lui non si voltò.-Scusa!-era già oltre la soglia-Sasuke! NOn ho scritto niente su di te-
Si voltò,tornò indietro,mi prese la mano e si scrisse sopra qualcosa prima che avessi il tempo di pensare.POi guardai i sette numeri rossi che avevo sul palmo della mano.
Volevo dirgli che non c'era possibilità che il suo telefono squillasse questa sera.Volevo dirgli tante cose ma dissi solo- STasera ho da fare-
-Anch'io-sorrise e sparì.
RImasi immobile a elaborare i fatti.
-GUarda che non ti chiamo!-gli gridai dietro-SUl serio!-

-

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


capitolo 2 Mia madre e io viviamo alla periferia di Coldwater,in una fattoria del diciottesimo secolo piena di spifferi.
é l'unica casa sulla Hawthorne Lane e l'abitazione più vicina si trova a circa a un chilometro di distanza.
Trascorsi la sera appollaiata su uno degli sgabelli della cucina,in compagnia dei compiti di algebra e di Dorothea,la nostra donna di servizio.
Mia madre lavora per La Casa d'aste Hugo Renaldi;coordina le aste immobiliari e antiquarie della costa orientale e quella settimana si trovava nella parte settentrionale
dello stato di New York.Il suo lavoro la portava a viaggiare molto e lei pagava Dorothea perchè cucinasse e pulisse.Io però ero sicura che tra le sue mansione
ce ne fosse un'altra scritta in piccolo:tenermi d'occhio.
-Com'è andata a scuola?-chiese DOrothea con un leggero accento tedesco.
-HO un nuovo compagno di banco a biologia-
-é una cosa bella o brutta?-
-Prima ero seduta con Ino-
-Allora è una cosa brutta-
Annuii sospirando.
-Dimmi di  questo nuovo compagno,che tipo è?-
-é alto e irritante-e impenetrabile in un modo che mette i brividi.Gli occhi di Sasuke erano due sfere nere:assorbivano tutto e non rilevano tutto.Non che
io volessi saperne di più.Quello che avevo visto in superficie non mi era piaciuto,quindi dubitavo potesse piacermi ciò che si celava più in profondità.
Peccato non fosse del tutto vero.I muscoli lunghi e asciutti delle braccia,le spalle larghe e aperte e il sorriso,allegro e seducente allo stesso tempo.
Alle nove Dorothea terminò il suo turno.Ero sola.
Passai in rassegna i sentimenti che mi agitavano.Andai in cucina a prendere il telefono e mi guardai la mano per vedere cos'era rimasto dei sette numeri.
In fondo,speravo che Sasuke non rispondesse.FIduciosa,composi il numero.
SAsuke rispose al terzo squillo-Che c'è?-
In tono asciutto,dissi-Volevo sapere se possiamo vederci stasera.So che hai detto di essere occupato,ma.....-
-Sakura-pronunciò il mio nome come se lo trovasse divertente-Credevo non avresti chiamato.Davvero-
Odiavo rimangiarmi la parola e odiavo il fatto che lo sottolineasse-Allora possiamo vederci?-
-A quanto pare non posso-
-Non puoi o non vuoi?-
-SOno nel bel mezzo di una partita a biliardo-il tono della voce tradì un sorriso-Una partita molto importante-
Dal rumore di fondo,capii che stava dicendo la verità,per  lo meno riguardo alla partita.Se poi fosse più importante del compito...bè quello era da dimostrare.
-Dove sei?-
-Bo's Arcade.NOn è il tuo genere di locale-
-Allora facciamo un'intervista telefonica.HO qui un elenco di domande che..-
Riattaccò.
Restai a fissare il telefono incredula,strappai un foglio bianco dal taccuino e scrissi Stronzo.Nella riga sotto aggiunsi:Fuma il sigaro.Morirà di cancro ai polmoni.Si spera presto.
Forma fisica eccellente.
CAncellai l'ultima osservazione fino a renderla illegibile.
Decisa a chiudere la questione il prima possibile,presi al volo una cartina attaccata al frigo,afferrai le chiavi,saltai sulla mia macchina e uscii dal garage.
La Bo's Arcade si rivelò più lontano del previsto.MI misi in fila per superare le sbarre.NOn appena il gruppo davanti a me ebbe pagato,mi infilai dentro,verso il labirinto di luci
lampeggianti e suoni assordanti.
-Credi di poter entrare gratis?-gridò una voce,
Mi voltai e lancia uno sguardo ammiccante al cassiere,tatuato dalla testa ai piedi-Non sono qui per giocare,cerco una persona-
-Vuoi passare?Paga-grugnì lui.
-Se non torno tra due minuti,pago quindici dollari -dissi.
SEnza riflettere mi abbassai e passai sotto le sbarre.
Il cassiere mi seguì urlando-EHi!EHi tu-
Vidi una fila di tavoli da biliardo,Sasuke era allungato su quello più lontano da me e tentva un difficile tiro di sponda.
-Sasuke!-gridai.
Lo chiamai proprio nell'istante in cui stava tirando.La stecca colpì il panno.Sasuke mi rivolse uno sguardo tra lo stupido e l'incuriosito.
Nel frattempo il cassiere mi aveva raggiunta e mi affferrò per una spalla-Di sopra.Subito-
Le labbra di Sasuke si piegarono in un mezzo sorriso,difficile dire se fosse beffardo o amichevole-Lei è con me-
SEmbrò funzionare,perchè il cassiere allontanò la presa.
Rimasti soli tirai ffuori il mio compito con le prime due righe già compilate-Solo qualche domanda veloce e me ne vado-
-Stronzo?- lesse a voce alta Sasuke,appoggiata alla stecca-CAncro ai polmoni?Cosa dovrebbe essere una profezia'-
-Sto solo ipotizzando che tu dia il tuo contributo all'atmosfera.Quanti sigari fumi in una sola sera?Uno?Due?-
-Io non fumo-
-Mmm-dissi posando il foglio tra la palla 8 e quella viola.Senza volerlo urtai la vola.
-Stai mandando all'aria la partita-disse Sasuke senza smettere di sorridere.
I suoi occhi catturarono i miei e non potei fare a meno di ricambiare il sorriso,ma solo per un attimo
-Spero che fossi in vantaggio allora.IL tuo sogno più grande?-
-Baciarti-
-NOn è divertente-dissi sostenendo il suo sguardo.
-No,ma ti ha fatto arrossire-
Impassibile almeno in apparenza mi sedetti sulla sponda del tavolo,accavallai le gambe e usai il ginocchio come appoggio.
-Lavori'-
-Faccio l'aiuto cameriere al Bordeline,il miglior messicano della città-
-Religione'-
Non sembrò sorpreso dalla domanda ma neanche felicissimo-Credevo avessi detto solo qualche domanda veloce.Sono già quattro-
-Religione?-ripetei.
-Più che religione..setta-
-Appartieni a una setta?-
-A quanto pare,ho bisogno di un sacrificio femminile.Avevo programmato di attirare la ragazza in questione dopo aver conquistato la sua fiducia
quindi se ora sei pronta...-
-Guarda che non mi impressioni-
-Non ho nemmeno iniziato a provarci-
Scesi dal tavolo e lo affrontai.Era parecchio più altro di me-
-Ino mi ha detto che sei più grande di noi.Quante volte hai ripetuto biologia?-
-Ino non è il mio portavoce-
-Stai negando di essere stato bocciato?-
-Sto dicendo di non essere andato a scuola l'anno scorso-
-Hai saltato la scuola?-
Sasuke appoggiò la stecca al tavolo e con l'indice fece segno di avvicinarmi.Non mi mossi.
-Vuoi sapere un segreto-sussurò-Non ero mai andato a scuola prima.Un altro segreto?Non è noiosa come credevo-
Bugiardo.Per legge,tutti dovevano andare a scuola.Mentiva per farmi innervosire.
-Credi che stia  mentendo-disse con un gran sorriso.
-Non sei mai andato a scuola?Mai?Se è vero e hai ragione,ma non lo credo,allora cos'è che ti ha fatto cambiare idea quest'anno?-
-Tu-
Per un attimo cedetti all'istinto che mi suggeriva di avere paura,poi dissi a me stessa che era esattamente quello che voleva.Per quello non mi diedi per vinta
e cercai di sembrare seccata
-Bella risposta-
-I tuoi occhi,Sakura.Occhi sorprendentemente irresistibili.E quella bocca meravigliosamente cArnosa-
Allarmata non dal commento quanto dal fatto che una parte di me fosse stata colpita da quelle parole,arretrai.
-Ora basta.Me ne vado.Abbiamo finito puoi tornare alla tua partita-
Afferai la stecca che avevo poggiato sul tavolo e gliela porsi,ma lui non la prese.
-Non mi piace stare seduta accanto a te-dissi-NOn mi piace studiare con te.Non mi piaci-
-Sono contento che il coach ci abbia messo insieme-replicò lui.Allungò una mano verso di me e prima che riuscissi a spostarmi,mi sfilò qualcosa dai capelli.
-Un pezzetto di carta-spiegò.Fu allora che notai un segno sulla parte interna del polso.All'inizio pensai a un tatuaggio invece mi accorsi che era una voglia rossiccia leggermente
in rilievo,simile a una goccia di vernice.
-Posizione infelice per una voglia-dissi.
-Sasuke si tirò giù la manica con noncuranza-Preferiresti che fosse in un posto più intimo?-
-Non la preferirei da nessuna pparte-Incerta sull'effetto della frase la riformulai-Non mi importa che tu ce l'abbia o no-terzo tentativo-Non m'importa niente della tua voglia.Punto-
-Altre domande?-chiese-Commenti?-
-No-
-Allora ci vediamo in classe-
Quella notte fui svegliata da un rumore.Girai un pò la testa e vidi una forma indistinta allungata sul pavimento.Mi misi di scatto a sedere e guardai verso la finestra.
DIssi a  me stessa che si trattava di una nuvola di passaggio oppure di un sacchetto trasportato dal vento.
L'unico rumore proveniva dai rami dell'albero che strisciavano sul muro di casa e dal mio cuore che martellava nel petto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


capitolo 3 IL coach Kakashi spiegava con voce monotona qualcosa alla lavagna,ma la mia mente era lontana mille miglia dalla complessità della scienza.
Ero occupata a formulare i motivi per cui Sasuke e io non avremmo dovuto più studiare insieme e,a mano a mano che li individuavo,li trascivevo sul retro
di un vecchio questionario.
Alla fine dell'ora sarei andata dal coach per esporgli le mie ragioni.NOn collaborava ai compiti scritti,avevo scritto.
Trovavo strano che Sasuke avesse una voglia proprio in quel punto del polso e l'ombra alla mia finestra,la notte prima,mi aveva spaventata.All'inizio non avevo sospettato che fosse stato Sasuke a spiarmi,ma con il passare del tempo avevo trovato sempre più difficile ignorare la coincidenza che qualcuno mi spiasse dalla finestra poche ore dopo averlo incontrato.
Sasuke mi spiava.Quel pensiero fece correre la mano alla tasca anteriore dello zaino.Trovai un flacone.Lo aprii facendo uscire due pastiglie ricostituenti a base di ferro che mandai giù senza acqua.
Con la coda dell'occhio,vidi Sasuke che mi guardava con aria interrogativa.
Presi in considerazione l'idea di spiegargli che ero anemica e che dovevo assumero ferro tutti i giorni,soprattutto quando ero stressata,ma poi ci ripensai.L'anemia non era pericolosa,sempre che si prendano dosi regolari di ferro.
-Sakura?-
Il coach era in piedi e la mano tesa indicava che stava aspettanto qualcosa:la mia risposta.
-Può ripetere la domanda?-chiesi.
La classe ridacchiò.
Leggermente irritato il coach chiese-Quali caratteristiche ti attraggono in un potenziale patner?-
-Non ci ho mai pensato-
-Bene allora pensaci e alla svelta-
-Potrebbe chiedere prima a qualcun altro?-
-Sasuke tocca a te-
Diversamente da me Sasuke parlò con sicurezza.Ed era leggermente rivolto dalla mia parte,le ginocchia a pochi centimetri dalle mie.
-Intelligente.Attraente.Vulnerabile-
Il coach scrisse gli aggettivi alla lavagna-Vulnerabile?In che senso?-
-Gli umani sono vulnerabili-proseguì Sasuke-perchè possono essere feriti-In quel momento,il ginocchi di Sasuke colpì il mio.Mi scansai,imponendomi di non pensare a cosa avesse voluto alludere con quel gesto.
Il coach annuì-La complessità dell'attrazione e della riproduzione umana è una delle caratteristiche che ci differenziano dalle altre specie-
MI sembrò che Sasuke sbuffasse;era un suono talmente lieve,però,che non potevo esserne certA.
-Fin dalla notte dei tempi,le donne sono state attirate da compagni con spiccate caratteristiche legate alla sopravvivenza,come l'intelligenza e la forza fisica,perchè uomini con queste qualità hanno più probabilità di portare a casa la cena a fine giornata-
-Allo stesso modo-proseguì-gli uomini sono attratti dalla bellezza perchè è indice di salute e giovinezza e non ha senso accoppiardi con una donna malaticcia e incapace di crescere dei figli-
-é una teoria così sessista-protestò INo-Mi parli diqualcosa che riguardi le donne del ventunesimo secolo-
-Se esamina la riproduzione dal punto di vista scientifico,signorina Yamanaka,vedrà che i figli sono la chiave della sopravvivenza della nostra specie.E più figli facciamo,maggiore sarà il nostro contribuito al pool genetico-
-A quanto pare siamo finalmente arrivati all'argomento di oggi.Il sesso-disse la mia amica.
-Non ancora-dichiarò il coach-Prima del sesso viene l'attrazione e dopo l'attrazione il linguaggio del corpo.Bisogna comunicare a un potenziale patner<< sono interessata>> con meno parole.
-Allora Sasuke.Diciamo che sei a una festa,la stanza è piena di ragazze.BIonde,castane,rosse e brune.Alcune sono loquaci,altre sembrano timide.Hai trovato una ragazza che corrisponde al tuo profilo:attraente,intelligente e vulnerabile.COme le fai a capire che sei interessato a lei?-
-Mi avvicino e le parlo-
-Bene.Ora viene la parte più difficile.come fai a sapere se lei è interessata a te o vuole che te ne vada?-
-La studio-rispose Sasuke-Cerco di capire a che cosa sta pensando e quali emozioni prova.Non verrà certo a dirmelo,quindi devo fare attrazione.Si avvicina?Mi fissa negli occhi e poi distoglie lo sguardo?Si morde le labbre e gioca con i capelli come sta facendo Sakura adesso?-
Nell'aula risuonò una risata collettiva.Le mani mi ricaddero sulle ginocchia.
-é interessata-dichiarò Sasuke rifilandomi un altro colpetto con il ginocchio.A quel punto,avvampai.
-Bene!Molto bene!-esclamò il coach,soddisfatto che tutta la classe fosse attenta.
-I vasi sanguigni del viso di Sakura si dilatano e la pelle si riscalda-disse Sasuke-Sa di essere sotto esame.Le piace ricevere attenzioni,ma non sa come gestirle-
-Non sto arrossendo-
-é nervosa-continuò Sasuke-Si accarezza il braccio per allontanare l'attenzione dal viso e spostarla sul corpo o sulla pelle perchè sono i suoi punti forti-
Mi sentii soffocare.<>pensai<>.
NOn  ci sapevo fare con i matti e si vedeva.Di sicuro ero rimasta a fissarlo tutto il tempo a fissarlo a bocca aperta.
Aprii le mani sul banco,alzai il mento e assunsi l'aria di una a cui è rimasto un briciolo di dignità-Tutto questo è ridicolo-
Sasuke stese il braccio e lo appoggiò allo schienale della mia sedia.Avevo la strana sensazione di un gesto allo stesso tempo allusivo e minaccioso,rivolto esclusivamente a me,quasi non si rendesse conto nè gli importasse di come avrebbe reagito la classe.
In effetti i nostri compagni ridero,ma lui sembrò non sentirli.Mi guardava negli occhi e io mi convinsi che volesse ritagliare un piccolo mondo privato solo nostro,impenetrabile per chiunque altro.
Sulle sue labbre lessi la parola "vulnerabile".
USai le caviglie per agganciare le gambe delle sedia e spostai di scatto.Sentii il suo braccio cadere dalla spalliera.Non ero vulnerabile.
-Ed ecco a voi-disse a un tratto il coach-la biologia in azione!-
-Adesso possiamo parlare di sesso per favore?-chiese INo.
-Domani.Intanto leggete il capitolo sette e preparatevi perchè discuteremo per prima cosa di quello-
La campanella suonò e Sasuke si alzò facendo strisciare la sedia.
-é stato divertente dobbiamo rifarlo-Prima che riuscissi a dire qualcosa di meglio di <> lui era sparito fuori dalla porta.
-Voglio presentare una petizione per far licenziare il coach-disse Ino avvicinando al mio banco-Cos'era la lezione di oggi?Pornografia annascquata?Praticamente ha messo te e Sasuke su un tavolo da laboratorio,nudi e in posizione orizzontale a commettere il Fattaccio-
La fulminai con un'occhiata che diceva<>
-Okay,okay-disse ino facendo un passo indietro.
-Devo parlare con il coach.Ci vediamo davanti al tuo armadietto tra dieci minuti-
-Va bene-
Mi avvicinai alla cattedra.Il coach era curvo su un librodi schemi da basket.
-Ciao Sakura-disse senza alzare lo sguardo-Cosa posso fare per te?-
-Sono qui per informarla che la nuova disposizione dei posti e questo tipo di lezione mi mettono a disagio.
Il coach si appoggiò alla sedia,le mani incrociate dietro la testa-Mi piace la disposizione dei posti.Quasi quanto mi piace questo nuovo schema,lo utilizzerò nella partita di sabato.
Tirai fuori una copia del codice di etica professionale e dei dirritti degli studenti e ce l'appoggiai sopra-Secondo il codice applicato in questa scuola,nessuno studente dovrebbe sentirsi minacciato all'interno degli edifici scolastici-
-Ti senti minacciata?-
-Mi sento a disagio.E vorrei proporle una soluzione-visto che non ero stata interrotta,presi  un bel respiro e continuai-Farò da tutor a qualsiasi studente di una qualsiasi classe di scienze....se mi rimette vicino a Ino-
-Sasuke avrebbe bisogno di un tutor -
Strinsi i denti-Così torniamo al punto di partenza-
-Hai visto come partecipava alla discussione oggi?Non gli ho mai sentito dire una parola per tutto l'anno,poi lo mett accanto a te e...tombola!I suoi voti miglioreranno di sicuro-
-Quelli di Ino peggioreranno-
-Il che accade quando non non si possono copiare le risposte del compagno di banco-disse asciutto.
-Il problema di Ino è che non si applica.Le farò da tutor-
-Niente da fare-diede un'occhiata all'orologio e aggiunse-Faccio tardi a una riunione.Abbiamo finito?-
Cercai disperatamente di aggrapparmi a qualcosa,ma avevo esaurito tutti gli argomenti.
-LAsciamo passare qualche altra settimana.Oh,e guarda che dicevo sul serio riguardo a Sasuke.Vorrei che fossi il suo tutor.Ci conto-non aspettò la risposta.

Eravamo in biblioteca io e Ino e in quel momento Karin Hebi,l'unica studentessa del secondo anno nella storia di Coldwater High a essere diventata cheerleader in una squadra del college.Aveva i capelli rossi e la pelle del viso nascosta sotto mezza boccetta di fondotinta..La prova?Non c'era una sola lentiggine in vista e io non vedevo lentiggini di Karin dalla seconda media,anno in cui aveva scoperto i prodotti Mary Kay.Tra la fine della gonna e l'inizio della biancheria intima,sempre che la indossasse,c'erano al massimo due centrimentri.
-Ciao taglieforti-disse.
-Ciao mezzosgorbio-rispose lei.
-Mia madre sta cercando modelle per il fine settimana.Pensavo potesse interessarvi.Non riesce a trovare modelle per taglieforti-disse Karin.
-Hai dek cibo tra i denti-replicò Ino-Sembra cioccolato...probabilmente del lassativo che prendi continuamente-
karin si passò la lingua sui denti e schizzò via.Si allontanò sculettando.
-Le è andata bene che siamo in biblioteca-ringhiò INo.-Deve sperare di non incrociarmi in un vicolo buio-
Ino andò a buttare un sacchetto di caramelle.Qualche minuto dopo tornò con un romanzo rosa,si sedette accanto a me e,mostrandomi la copertina dissse
-Un giorno queste qui saremo noi.Avvinghiate a cow-boy mezzi svestiti.Chissà cosa si prova a baciare labbra cotte dal sole e incrostate di fango-
.Mmm..fantastico-mormorai,continuando a scrivere.
-A proposito di fantastico-esclamò con un tono inaspettatamente alto-C'è il tuo tipo-
Smisi di scrivere,sbircia di sopra il computer e il cuore perse un battito.Sasuke era dall'altra parte della stanza,in fila per restituire un libro.Come se avesse avvertito il mio sguardo,si voltò.Ci fissammo per uno,due,
tre secondi.Distolsi lo sguardo per prima,ma non senza avere ricevuto un sorriso.
Il cuore continuava a fare i capricci,per quanto mi imponessi di riprendere il controllo.Non avrei lasciato che accadesse,non con Sasuke,non finchè fossi stata nel peno possesso delle mie facoltà mentali.
-Andiamo-dissi a Ino.Chiusi il portatile e lo infilai nella custodia.Cercai di ficcare i libri nello zaino,ma alcuni caddero a terra.
-Sto cercando di leggere il titolo del libro che ha in mano...-stava dicendo Ino-Aspetta..."il manuale del molestatore"-
-Figurati se sta restituendo davvero un libro con quel titolo!-esclamai,ma non ne ero affatto sicura.
-Mah,quello oppure " Come sprizzare sensualità senza neanche volerlo"-
-Shhh-sibilai.
-Calmati,non può sentirci sta parlando con la bibliotecaria-
-NOn ti fa venire i brividi?Lui  è qui proprio nello stesso momento in cui ci siamo noi-disse INo.
-A te si'??--
-Credo che ti segua-
-é una coincidenza-Bè non era proprio così.Se avessi dovuto compilare una lista con i posti in cui mi sarei aspettata di non trovare Sasuke di sera,la biblioteca pubblica non sarebbe stata tra i primi dieci.NEanche tra i primi cento.
-Sasuke!-Ino si era voltata verso di lui e sussurava-Vuoi molestare Sakura?-
Le tappai  la bocca con la mano-Smettila.Dico davvero-intimai.
-Scommetto che ti sta seguendo-insistette lei.
Presi due pillole di ferro dalla boccetta che avevo nello zaino e le ingoia in un solo colpo.

L'auto di Ino entrò sobbalzando nel vialetto di casa sua subito dopo le nove e trenta.Lei spense il motore,tolse le chiavi e me le consegnò.
-Non mi accompagni a casa?-chiesi.
-C'è nebbia-
-Nebbia a banchi.Come quelli che mi rovinano la vita-
Ino sorrise-Accidenti,ce l'hai sempre in mente!Ti capisco intendiamoci.Per quanto mi riguarda,spero di sognarlo stanotte-
-La nebbia è sempre più fitta a casa tua-proseguì Ino-E con il buio mi manda fuori di testa-
Afferrai le chiavi-Tante grazie!-
-Guarda che non è colpa mia.Dì a tua madre di trasferisi.Raccontale di questo nuovo club chiamato civiltà al quale dovreste iscrivervi.-
-Quindi supponfo di doverti passare a prendere per andare a scuola?-
-Sette e mezza andrebbe bene.TI offro la colazione-
Durante il viaggio,lascia i pensieri liberi di vagare in zona Sasuke.Ino aveva ragione:c'era qualcosa di incredibilmente seducente in lui e..qualcosa che metteva i brividi.
A uno stop rallentai fino a fermarmi,controllai che la strada fosse libera e mi immisi nell'incrocio.
Sentii l'impatto prima ancora di accorgermi della sagoma nera che atterrava sul cofano.Urlai e pigiai il freno.La sagoma colpì di schianto il parabrezza con un boato di vetri in frantumi.
D'impulso sterzai a destrA.La sagoma rotolà attraverso il cofano e cadde a terra.
Sollevai i piedi dai pedali e l'automobile,con un sobbalzo,si spense.
Era vestito di nero,tanto da fondersi con la notte,senza lasciar intuire niente del suo aspetto.
Si alzò in piedi,percorse la distanza che ci separava e battè le mani nel finestrino.I nostri sguardi s'incontrarono attraverso i fori del passamontagna.E,per un istante,mi sembrò che nei suoi occhi balenasse un sorriso pericoloso.
VIdi con orrore che la portiera si apriva.Stava cercando di....strapparla.
Ingranai la prima.Le scarpe scivolarono sui pedali.
Un'esplosione di vetri accompagnò il suo pugno attraverso il finestrino.La mano si mosse a tentoni sulla mia spalla ,mi afferrò il braccio.Urlai,schiacciai il pedale dell'accelerazione,mollai la frizione.
La Neon si mosse,odore di gomma bruciata.Aggrappato al mio braccio,lui corse accanto all'auto per metri prima di lasciare la presa.Spinta dall'adrenalina mi allontanai a tutta velocità.Controllai nello specchietto che non mi stesse seguendo,le labbra serrate per non scoppiare a piangere.



Bene finalmente ho finito il capitolo,scusate se non ho aggiornato prima ma ho avuto una settimana stressante -.- ..... CMq torniamo al capitolo...Chi sarà quest'uomo misterioso che ha aggredito la nostra Sakura??? =S lo saprete nel prossimo capitolo(non è vero xD) bacioni alla prossima =D.

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