Malandrini : Il Viaggio nel Mondo Magico!

di dramy96123
(/viewuser.php?uid=83733)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Malandrini : Il Viaggio nel Mondo Magico! ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Malandrini : Il Viaggio nel Mondo Magico! ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Io sono dramy96123, e questa è la mia prima long sui Malandrini, e non ho la più pallida idea di come mi sia venuta in mente, né di come continuarla da questo capitolo in poi!

 

I protagonisti sono i Malandrini più la nuova “recluta” Lily.

 

Ricordate nel settimo libro, quando Elphias Doge dice nell’articolo che era una tradizione dei maghi quella di girare per il Mondo Magico per studiare le altre culture?

Quindi anche i Malandrini, nonostante la guerra, ci saranno andati!

E di questo parla la mia storia!

 

Vi lascio subito al capitolo, baci!!!

 

 

Capitolo 1

 

- Un…Un viaggio?? Ma tu sei pazzo! – urlò Lily, guardando Sirius come si guarderebbe un Berretto Rosso che gioca a Gobbiglie.

Il ragazzo si era fiondato nella Sala Comune di Grifondoro con una pila di depliant tra le braccia ed un sorriso gengivale.

Lily aveva tardato a capire il perché di cotanta allegria.

Poi aveva capito, e lo aveva guardato come guarderebbe il famoso Berretto Rosso che vince il Torneo di Gobbiglie.

- Un viaggio?? Ma tu sei un genio! – gridò James, in contemporanea con la ragazza. A differenza di Lily, lui guardava Sirius come un Berretto Rosso che ribaltava le sorti dell’eclatante Torneo di Gobbiglie.

- No,no. No, Non ci penso neanche. No. Scordatelo Sirius! – disse Lily, scuotendo la testa ripetutamente.

- Ma Lily, è tradizione! I diciassettenni fanno Il Viaggio da secoli! – le disse Remus, cercando di calmare l’amica.

Lily si inginocchiò sulla poltrona

- C’è una GUERRA in corso! Voldemort sta diventando forte! I suoi seguaci sono dappertutto! E…E io come lo dico ai miei genitori, che voglio fare un viaggio con quattro RAGAZZI?? –

Esclamò con aria sconvolta, accasciandosi sullo schienale.

- Meglio godersi il viaggio ora che quando dovremo imitare i conigli, stretti stretti nelle nostre case sicure a fare l’uncinetto. E poi i tuoi genitori dovrebbero preoccuparsi solo di un ragazzo…–  disse Sirius, ammiccando all’indirizzo di James.

- E’ vero, meglio ora che fra decine e decine d’anni – aggiunse Peter.

- Sempre se ci arriviamo, a decine e decine d’anni – Il commento divertito di James fu accompagnato dai ghigni dei Malandrini.

- Ma Voldemort…Lui potrebbe,,,. – esitò Lily, ma venne interrotta quasi subito da Sirius.

- …Potrebbe chiederci se si può unire, e noi gli risponderemo “Ok, ma cucini tu…e i veleni sono vietati!” …Andiamo,Lily! E’ un’occasione per stare tutti insieme! –

- Già, non voglio invecchiare prima del tempo! L’uncinetto me lo insegnerà mamma di ritorno al viaggio!–  disse James, buttandosi nel divanetto di fronte a quello di Lily.

Dov’era seduto Remus.

- AHIA! JAMES! IDIOTA DI UN CERBIATTO, LEVATI! – urlò il povero ragazzo. James in risposta si sistemò meglio sul divano.

- Oh, scusa, non ti avevo visto. –

Con uno spintone Remus riuscì a far sedere Ramoso su un bracciolo, e il suo viso tornò lentamente della sua tonalità.

- Ramoso, giuro che alla prossima uscita ti sbrano – disse, sorridendo debolmente.

- Forse…forse si potrebbe fare…- disse pensierosa Lily.

- Cosa, sbranare James? -

- No, fare il Viaggio! –

- Grazie Lily, almeno tu ti preoccupi della mia sanità fisic…-

- EVVAI!!! VADO A FARE LE VALIGIE! – urlò Sirius,cominciando a salire le scale del Dormitorio.

- FELPATO! Siamo a maggio! – urlò Peter, alzandosi dalla sua sedia.

- E quello è il Dormitorio Femminile… - aggiunse James, ghignando.

- Troppo tardi – commentò Remus, vedendo le scale che si appiattivano e il corpo di Sirius rotolare giù.

- Lo sapevo che era quello femminile!! Era per testare il meccanismo – disse lui con fare altezzoso, rialzandosi subito e spolverandosi la divisa.

- E’ un caso perso. – sospirò Remus.

- Certo, è amico mio! –

- Io me lo sentivo dal primo anno…- commentò Lily.

- Che siamo belli,affascinanti, intelligenti e assolutamente perfetti? – chiese James, passandosi una mano sui capelli.

- Che siete due casi persi –

- Era più carino e romantico come lo avevo detto io – borbottò lui.

 

* * *

 

Peter prese un depliant dal tavolino e guardò interessato l’immagine di due piramidi al tramonto.

- Andremo anche in Egitto, vero? E le tombe maledette?– chiese curioso, aprendolo.

- Ovviamente! Ma…ci portiamo dietro anche Mocc…Piton, vero? – chiese Sirius, con un sorrisetto.

- Perché? – chiesero Lily, Remus e Peter, sorpresi.

James aveva già capito, e con un ghigno affiancò l’amico.

- Speriamo nell’eventualità…nella vaga e impossibile probabilità che una Tomba lo imprigioni per sempre e che delle Mummie lo sbranino… - disse con aria innocente.

Ma poiché “James Potter” e “Innocente” nella stessa frase non ci possono stare, Lily inarcò il sopracciglio.

- Ok…forse non proprio nell’eventualità…- borbottò Sirius.

Lily guardò James.

- E VA BENE! Vogliamo dare una mano al destino e far felice l’umanità intera chiudendo Mocciosus in una tomba! VOLEVAMO UNA  MEDAGLIA A VALOR CIVILE, E’ UNA COSA COSI’ BRUTTA?!?  - esclamò James esasperato, facendo ridere Peter e Remus.

- Ti prego Lily…possiamo portarlo? – chiese Sirius, con le mani giunte.

- No, Sirius. –

- Ma…-

- No, Sirius. –

- E va bene! – sbuffò il ragazzo, nascondendo un sorriso.

Poi dopo un minuto guardò la ragazza.

- E se…-

- SIRIUS HO DETTO NO! –

 

* * *

 

Era fine maggio nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e i M.A.G.O. e i G.U.F.O. si  avvicinavano, con la chiara intenzione di mietere vittime. 

Sulla bocca di tutti quelli del settimo, oltre ai vari metodi per copiare, e/o ripassare in cinque minuti spaccati, c’era anche Il Viaggio.

Il Viaggio era Tradizione secolare dei maghi diciassettenni, che giravano per il loro Mondo studiando culture, posti…

Tutti ne avevano sentito parlare almeno una volta, e tutti almeno una volta sognavano di farne uno.

E sempre meno persone avevano il coraggio di farlo. Con la guerra alle porte e l’ascesa di Voldemort, sempre meno gente proponeva ai propri amici di fare Il Viaggio.

Le paure di Lily erano più che fondate, era ciò che pensava la maggior parte della gente, ma in fondo anche i Malandrini avevano la loro parte di ragione…

Dopo la scuola ci sarebbe stato ben poco tempo per stare insieme.

 

* * *

 

- Dite che i nostri genitori ce lo daranno il permesso? – chiese Lily, preoccupata. Stavano studiando Trasfigurazione, vicino al  Lago nero.

L’esame sarebbe stato il giorno dopo, e i Malandrini non erano mai stati più rilassati.

- Lily, siamo maggiorenni! – esclamò James, mentre giocherellava con una sua ciocca di capelli.

- Ma sono i nostri genitori, Jam! La guerra…-

- Noi rimaniamo maggiorenni! Vedrai, non ci metteremo nulla a convincerli! –

 

* * *

 

- No. –

- Ma mamma! –

Inizio luglio. James e Sirius come di consueto erano andati per un po’ di tempo a casa Potter, e durante il pranzo dello stesso giorno avevano sganciato la notizia bomba.

- C’è la guerra, James! –

- Non l’avevamo notato.– borbottò il ragazzo, sedendosi sulla sedia.

- Per favore, la prego! Ci lasci andare!!–

- Cosa ho detto Sirius? –

- Ha detto di no – sbuffò lui.

- C’è la guerra, ragazzi…- ripetè la Signora Potter, facendo un incantesimo agli stracci, che si misero ad insaponare i piatti sporchi. Con un altro cenno della bacchetta le sedie attorniarono ordinatamente il tavolo sparecchiato.

- Ma noi siamo maggiorenni! E siamo maturi, e capaci, e…e maturi! – esclamò Sirius con ardore.

- Sir, ti devo ricordare che sto parlando con le stesse pesti che hanno fatto volare la mia edera rampicante per tutto il quartiere con una magia “involontaria”?? –

- Eravamo piccoli, in quei tempi lontani, mamma! – protestò James, incrociando le braccia al petto.

- E’ stato ieri, James – intervenne il padre, senza neanche distogliere gli occhi dalla sua “gazzetta”.

- Appunto! Siamo maturati! –  esclamò Sirius, sorridendo convincente.

- E responsabili! –

- Coscienti delle nostre azioni! –

- Ti prego!!! –

Quando quei due mascalzoni la guardavano in modo così implorante, avrebbe ospitato in casa una banshee e le avrebbe portato cornetto e cappuccino a letto,se necessario.

Suo figlio e il suo quasi - figlio afferrarono immediatamente

- GRAZIE!!!!! – la Signora Potter barcollò sotto gli abbracci

- Se finite ad Azkaban io la cauzione non la pago – avvertì,sorridendo.

Sirius e James corsero in salotto, diretti al camino, e dopo qualche secondo lì sentì gridare

- HA DETTO DI SI!QUANDO SI PARTE??? –

La Signora Potter sospirò.

 

* * *

 

Fine Agosto. Tutto il gruppetto era riuscito alla fine a convincere i propri genitori senza l’ausilio utile della maledizione Imperius.

Avevano deciso di incontrarsi qualche giorno prima, per preparare insieme gli ultimi dettagli, come :

“ Scegliamo Passaporta o Aereo? (Unica risposta possibile perché l’ha scelta Lily : aereo)”

Erano a casa di James, ovviamente, che ormai fungeva più da  Centro Hotel Profughi che da casa vera e propria.

Lily si stava disperando per la sua valigia strapiena di roba, lamentandosi che in aereo non l’avrebbero mai accettata e avrebbe dovuto pagare i chili in più.

- Cosa dovremo portare in valigia? – chiese, mentre James finiva di scegliere le sue camicie, magliette e jeans. Il ragazzo la guardò.

- Quello che vuoi, tanto al massimo dopo la trasfiguriamo! –

- E i libri? – chiese scettica lei.

-Rimpiccioliscili – rispose logico Remus, che aveva già pronta la valigia completa di tutto.

- E le scarpe? –

- Beh, rimpicciolisci anche quelle – intervenne Peter mentre piegava una maglietta, scrollando le spalle.

- E le bor…-

- LILY MA COSA TI COSTA FARE UN INCANTESIMO ESTENSIBILE INVISIBILE?- si esasperò Sirius, mentre cercava qualcosa sotto al letto

- Oh…oh, giusto! – si illuminò lei, e mosse immediatamente la bacchetta verso il trolley.

- Cosa stai cercando,Felpato? –  chiese Remus curioso, sporgendosi verso il ragazzo, che tossì per la polvere.

- Mi sa che cerca il collare, vero cagnolino? – scherzò James.

Sirius riemerse e gli fece una linguaccia

- Per tua informazione, no! –

- Meglio, fatica inutile…l’ho già messo in valigia! –

 

* * *

- Sirius e James! Non nascondete le valigie degli altri passeggeri – li avvertì la Signora Potter, mentre li lasciava davanti all’aeroporto della Londra Babbana.

- No, tranquilla! – risposero loro, ghignanti.

- E non provate a usare il nastro trasportatore,serve SOLO per i Trolley e le borse! – disse.

- Si, tranquilla!  -

- Remus, Lily, Peter…ve li lascio. Non acconsentite alle loro richieste per nessuna ragione al mondo! – disse la Signora Potter, guardando gli altri ragazzi che ridevano

- Stia tranquilla! – la rassicurò Remus, sorridendo.

Non appena la macchina partì, Sirius sospirò, felice, e guardò quell’universo sconosciuto che era l’aeroporto.

- Prima tappa : Loch ness! –

 

 

Primo capitolo terminato!

Che ne pensate??

Fatemi sapere, baci!!

dramy96123

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!!

Prima di lasciarvi al capitolo vorrei ringraziare tantissimo per le recensioni che ho ricevuto!

Grazie mille, sono fantastiche, sul serio!

Ma visto che immagino di aver fatto fin troppo ritardo, rimedio subito lasciandovi al capitolo!

Baci!

 

Capitolo 2

 

 

Lily Evans era sempre stata una ragazza paziente, gentile, disponibile e beneducata.  Aveva sempre aiutato le amiche con i compiti, visto del buono in tutti, portato pazienza quando James le aveva tinto i capelli di rosa due anni prima, difeso i primini dalle cattiverie dei Serpeverde,preso buoni voti in classe…

Ma questo era sempre stato possibile solo e soltanto perché poteva rimediare a tutti i guai che potevano capitarle a causa di due persone a caso con un paio di incantesimi,che facilitavano la vita e impedivano l’omicidio delle stesse due persone.

Ecco.

Lì,in un aeroporto Babbano, pieno di Babbani, con controllori Babbani, la magia non era propriamente la cosa più brillante che potesse venirle in mente.

Di conseguenza Lily Evans era tutto fuorché paziente, gentile, disponibile e beneducata.

- JAMES POTTER, SCENDI DA QUEL NASTRO O TI AFFATTUR…AMMAZZO CON LE MIE STESSE MANI! – urlò Lily, correndo verso James e Sirius inginocchiati, che stavano per sparire insieme alla valigie.

Remus sospirò profondamente, trattenendo con maestria la voglia di ridere a crepapelle per quei due scavezzacollo.

Avrebbero fatto venire le crisi d’isteria alle mutande a pois di Merlino!

- Che sei acida, Evans…i limoni a colazione fanno male! – sbuffò Sirius, saltando giù dal nastro sotto gli occhi sbigottiti della gente in fila.

- James. –  disse Remus, la voglia di ridere che saliva vertiginosamente.

- Si? – sorrise lui, ancora a gattoni sul nastro trasportatore.

- Scendi. –

- Devo proprio? –

- SI! – esclamò Lily, sull’orlo di una crisi di nervi.

James sospirò, guardando quello strano coso che si muoveva lentamente. Poi scese con un saltello, e si affiancò a Peter, che non aveva smesso un attimo di ridere da quando Sirius e James si erano arrampicati vicino ai bagagli.

- Mi mancherà…- disse.

- Non sai quanto – annuì Sirius, nostalgico.

- Dove si va? – chiese allegramente Remus, guardando i miliardi di cartelli con le frecce che facevano più che altro far venire mal di testa.  Portava il suo trolley ( bagaglio a mano) con goffaggine. Quel suo baule non faceva che sbattergli sulle gambe non appena si fermava bruscamente, e alle curve solo una miracolo avrebbe aiutato Remus a non insultare quelle infide rotelline.

Peter stava messo peggio di lui. Completamente convertito al filosofico pensiero del : “No Rotelline = Pace dei Sensi”, aveva deciso di trasportarselo in braccio, così già dai primi cinque minuti era stanco morto. I due Malandrini per eccellenza invece erano così rapiti dall’aeroporto, questo mondo sconosciuto, che non facevano neanche tanta attenzione ai loro bagagli, al punto che avevano già rischiato di perderli un paio di volte.

- Ma i cari vecchi bauli no? – borbottò Peter, posando per un attimo il suo trolley bianco. Pessima scelta, per altro, si sarebbe sporcato durante il primo viaggio, ma Peter ovviamente non era così pratico.

- I Babbani hanno cominciato a pensare che i bauli sui carrelli non siano poi così alla moda – rispose Lily senza guardarlo, leggendo attentamente i cartelli degli stage.

- Andiamo,dobbiamo passare i controlli  e poi ci fanno andare sull’aereo – disse, avviandosi subito.

James corse a rotta di collo col suo trolley, fino a raggiungerla

- Ecco…a questo proposito…Non ci hai ancora spiegato bene cosa FA questo aereo. –

- Vola, Jam – rispose Remus, scuotendo la testa con aria rassegnata.

Quante volte gli aveva spiegato come faceva a star su un aereo?

Tantissime.

E quante volte lui lo aveva dimenticato?

Ancora di più.

- C-Come sarebbe a dire, vola?? – chiese Sirius, sgranando gli occhi.

E quante volte Sirius aveva tremato all’idea di un macchinario infernale con loro sopra che magari cadeva giù?

Infinite.

- Ma voi volate ogni giorno con quelle scope! Cosa vi fa paura? E’ come se…se usaste una lavastoviglie ma vi facessero paura i piatti! – esclamò Lily, guardandoli stupita, a braccia aperte.

I quattro Malandrini la guardarono.

- E’ completamente diverso.

- Come fai a confrontare le due cose?

- Non c’è confronto, Lily!

- Cos’è una lavastoviglie?

- E i piatti fanno paura! Quelli MordiMani di nonna terrorizzano!

- Ok, BASTA! Mi arrendo, ma andiamo in aereo lo stesso! Veloci! –

 

 

* * *

 

Sirius guardò sospettoso quello strano “portale” che trillava.

No. Non gli piaceva.

Dopotutto, perché andare in aereo?

La materializzazione era così comoda…

- Lunastorta, ma io non sono in possesso di armi. – disse logicamente.

- Si,lo so, Felpato. – rispose confuso l’amico, mentre si levava il cappotto e la bacchetta dalla tasca dei pantaloni.

- E allora perché devo passare da lì? – Sirius indicò il coso, che come a confermare le sue parole, fece il suo buffo suono di nuovo.

Il signore distinto che era passato guardò male i controllori e tornò indietro, levandosi l’orologio.

- Perché è la regola, Sir…- rispose Lily, che si stava slacciando la cintura.

- Hey hey hey! HEY! Lily ma che stai facendo? Uno spogliarello? – intervenne James, guardandola storto.

Non poteva mica spogliarsi lì!

Davanti a tutti!

La ragazza si trattenne dal ridere

- Ma James, la cintura…-

- La cintura niente! –

- Anche tu ti devi levare la cintura, Jam  - intervenne Peter, che almeno un po’ aveva dato ascolto al Martire Remus.

- Cosa? Qui? Davanti a tutti? – chiese lui, sgranando gli occhi

- Mica ti devi togliere i pantaloni, Ramoso! – lo prese in giro Sirius, che pure guardava con nervosismo il “coso”.

- James, levati la cintura o te la levo io con queste mani – esclamò Lily, spazientita. A James brillarono gli occhi

- Accomodati, tesoro –

- Ma cos…JAMES! –

- Dimmi –  rispose lui, sorridente.

- Qui non la finiamo più – sospirò Remus, prendendo coraggio e passando per il portale.

Non uscì un suono, e lui sospirò sollevato. Prese il suo cesto nero e cominciò a rivestirsi, tutto soddisfatto.

- Hey, ragazzo…ma tu non ce l’hai il cellulare? – chiese un controllore, curioso. Remus lo guardò, con gli occhi spalancati.

- Io? Ehm…sono un….un rivoluzionario. Si,esatto, un rivoluzionario dei cellulari! Intendo non indossare il cellulare per…-

- Intende “portare” –

Remus sudò freddo – Ecco, sì…portare il cellulare perché ce l’hanno tutti. E a me non sta bene, per questo non lo…porto più. Troppa tecnologia! Sta guastando il mondo! –

Il controllore lo fissò pensieroso. Poi sorrise.

- Hai completamente ragione, ragazzo! Farò anche io così! – prese la sua scatoletta e la mise in un cesto lontano, strizzandogli l’occhio.

Remus sospirò sollevato,e poi si girò, giusto in tempo per vedere James che sorpassava disinvolto la porta e sorrideva ammiccante ad una signora con un…coso inquietante in mano, che assomigliava molto a quello che aveva usato una volta Gazza.

Senza successo,peraltro. Era un coso nero che vibrava e doveva essere passato sul tutto il corpo della vittima, e se trovava qualcosa di sospetto faceva “bip”.

Quello di Gazza era uguale, solo che non faceva “bip”.

Toccò a Lily, e ancora una volta non suonò nulla.

Lei sorrise, rimettendosi le scarpe e l’orologio.

Peter tornò indietro una volta, non si capisce bene per cosa, e ancora sussultava quando arrivò dai ragazzi

- Quel suono infernale! – balbettò a mo’ di spiegazione, facendo ridacchiare gli amici.

Per ultimo toccò a Sirius, che pur valoroso Grifondoro qual era, non aveva certo esitato a cedere il passo ai suoi cari amici.

Del tipo :

“ Certo che non ho paura del Drago Feroce, ma i miei migliori amici potrebbero andare per prima, a scopo dimostrativo…muoiono dalla voglia di venire sbranati, perché privarli di questo fattibile desiderio?”

 

Poi ovviamente toccò a lui, e con un sospiro profondo Sirius accettò la crudele verità : Dal Drago Feroce bisognava andarci comunque.

Che sfiga.

Passò attraverso la porta, e per un momento (uno splendido momento) non successe assolutamente nulla.

Sorrise, sollevato, quando il trillo fastidioso si fece sentire, assordandolo.

- Non ho droghe! – urlò subito, alzando le braccia.

- Ne siamo sicuri, ragazzo, ma deve tornare indietro e ripetere la procedura, assicurandosi che non abbia in tasca cellulari o qualche altro oggetto metallico. – rispose conciliante un controllore.

- Ah…ok. –

Sirius tornò indietro, tastandosi le tasche.

E se aveva un cellulare? Che avrebbe fatto se si fosse saputo che aveva un cellulare e non lo sapeva?

Oddio. Non voleva avere un cellulare.

Non poteva avere un cellulare!

Quella macchina riconosceva i cellulari, e se lui ne aveva uno allora…deglutì,preoccupato.

Lily lo vide in difficoltà ( e come non vederlo? Si stava tastando freneticamente le tasche, neanche avesse una tarantola in corpo), e sospirò, scocciata.

- Mi deve un grosso favore. – sibilò agli altri tre, che se la stavano ridendo alla grande, e poi si avvicinò alla donna che aveva l’Aggeggio-Gazza in mano.

- Signora, mi lasci parlare con lui…non ha mai preso l’aereo, è completamente smarrito…-

- Ma certo, vada – sorrise la donna.

Lily andò subito da Sirius, e con uno sguardo ammonitore lo gelò sul posto.

- Sir…che jeans hai indossato oggi? –

Lui scrollò le spalle

- Quelli che i miei genitori volevano incenerire. –

- Sono quelli con le catene, vero? –

- Beh, si,non sono magnifici? –

 

 

* * *

 

E infine arrivarono al tanto sognato aereo.

- Noi dobbiamo salire in quel coso lì??? – balbettò Peter, indicando l’aggeggio che si stagliava davanti ai loro occhi.

- E come fa a volare? E’ troppo pesante, ci vorrebbe la magia di cento maghi per farlo alzare di pochi centimetri. –commentò James, schermandosi gli occhi dal sole.

- Non si tratta di magia, Jam...e comunque potrei chiederti la stesa cosa. Come fanno dei pezzetti di legno a volare? – chiese Lily.

Sirius e James la guardarono feriti, e poi il Cercatore toccò affettuosamente la sua borsa da viaggio

- Non diceva sul serio, piccola…tu non sarai mai un inutile pezzetto di legno…non voleva offenderti.-

- Ti sei portato appresso la scopa??? -

- La chiami Piccola?? – chiese Remus

- Hey, Lunastorta, mi conosci da sette anni! – esclamò James, ridendo.

- Si, ed infatti ti abbiamo sentito chiamarla nei peggiori modi possibili, ma Piccola mi mancava – ghignò Sirius, salendo per primo sulla scala.

Fece l’occhiolino alla Hostess, che arrossì, e poi si avanzò fino a metà file,  trascinandosi il bagaglio con non poca difficoltà.

- James! Aiutami! – urlò Lily, che si stava  uccidendo, con tutti quei trolley che doveva mettere  nei mobiletti su.

Il Prode Salvatore della Rossa Donzella ci mise un attimo… a farli cadere tutti. Imbarazzato si scompigliò i capelli, sorridendo.

- Scusa, Lily…metto a posto io – disse, ammiccando con aria disinvolta alle Hostess che già cominciavano a guardarlo storto.

 

Dopo i cinque minuti necessari a chiudere un mobiletto e impedire all’altro di aprirsi, coinvolgendo così anche Sirius che cercava di dare una mano dal suo posto accanto al finestrino, creando così solo un impaccio inutile, e dopo l’intervento di  Remus che continuava a dare consigli che puntualmente non venivano ascoltati….Arrivò la Hostess che con un colpo secco mise a posto tutte e cinque le valigie.

- Grazie,signorina –sorrise Lily, immensamente sollevata.

Lei sorrise fredda, tornando alla sua postazione

- Però. Poteva anche dire una parolina. –  sbuffò Sirius immusonito.

Non aveva reagito al suo sguardo ammaliatore.

IL SUO SGUARDO AMMALIATORE!

No dico…qui si parlava del suo sguardo ammaliatore.

Chi era ,lei, per resistere al suo sguardo ammaliatore??

- Sirius? –

- Si? –

- Non ti guardava quando le hai lanciato il tuo sguardo ammaliatore –

- Ah, ora si spiega -

 

Finalmente si sedettero ai loro posti.

Lily si era messa nel lato del corridoio, lasciando James accanto a lei e Sirius vicino al finestrino.Remus era dalla parte opposta del corridoio, e sorrideva nervoso cercando di calmare Peter,

- Ma cosa sta facendo? Cerca di eliminare i Nargilli dalla sua testa? – chiese James all’amico riferendosi alla Hostess, che indicava le uscite di sicurezza e il giubbotto salvagente.

- Nargilli? E cosa sono i Nargilli? – chiesero Lily e Sirius curiosi.

- Ah non ne ho idea, me ne ha parlato Xenophilius Lovegood, quel ragazzo originale del settimo…- disse James sorridendo.

- Oh,quello fidanzato con la ragazza del quinto? Quella che fa gli esperimenti? –

- Si, lui! –

- Oh, quello che ci ha aiutato a cambiare le divide dei Corvonero in tutù verdi? –

- Si, lui! –

- Ragazzi si parte – sussurrò Remus.

L’aereo sussultò, all’inizio, e poi cominciò a vibrare.

- Preferisci la scopa o l’aereo, James? – chiese Lily sorridendo.

Lui la guardò, serissimo

- L’aereo –

- Davvero? –

- No. –

 

* * *

 

Evitando di parlare degli urletti di Peter quando si furono alzati in volo, della parrucca volante della signora davanti alla fila di Sirius e James, delle domande senza fine di Remus a Lily, della crisi di nervi delle Hostess chiamate insistentemente da Sirius e dall’atterraggio tutt’altro che dolce, finalmente arrivarono a destinazione.

- Ah, aria pura di un nuovo luogo, una nuova lingua, un nuovo mondo…- esclamò Sirius, sorridente, uscendo dall’aereo.

Remus rise - Siamo comunque in Inghilterra, Sir – gli ricordò, al che lui fece un’aristocratica linguaccia

- La sensazione è la stessa! – disse, con supponenza.

- Si, si…- ghignò James. Sirius lo guardò, ferito.

- James! Credevo che tu fossi mio amico! Appoggiami! –

- Ti appoggio. -

- Non sei credibile, James. Non lo sei. –

- Ma quanto siamo vicini a Loch Ness, Lil? –  chiese Remus velocemente.

- Oh, siamo vicinissimi – rispose lei sorridendo – Ci basterà arrivare in Hotel, e poi andremo al lago! Non è fantastico? –

- E come arriviamo in Hotel? –

- Con un’automobile,no? – rispose Lily,alzando le spalle.

Poi notò gli sguardi smarriti dei ragazzi, e sospirò.

- Ma voi di preciso a Babbanologia cosa ci stavate a fare? –

Sirius e James scrollarono le spalle, distogliendo lo sguardo.

Peter indicò i Malandrini, arrossendo.

Remus sorrise divertito.

- Ok. Ok. Calma Lily. – si disse la ragazza massaggiandosi le tempie.

- Ora prendiamo quella scatoletta che fa tanto fumo, ok? E ci saliamo sopra. Quella cosa ci porta in un grande Albergo, dove staremo due giorni, e poi riprenderemo l’aereo e andiamo in un altro posto,non ancora deciso, peraltro. – elencò.

I ragazzo sorrisero sollevati, e James la prese a braccetto

- Cosa farei senza di te, Mia dolce Lily? –

- Probabilmente saresti ad Azkaban – rispose lei sorridente.

- Amo la tua dolcezza –

- Amo la tua tranquillità,parte intrinseca del gene Potter  -

- Ok, piccioncini, ora basta però – intervenne Sirius, dividendoli.

- Dov’è che andiamo ora Lily? –

- Fuori dall’aeroporto, no? –

Gli sguardi interrogativi dei ragazzi le fecero venir voglia di un’aspirina.

 

 

Finito!!

Grazie mille a tutti per le recensioni fantastiche, e mi scuso molto per il ritardo!

Rispondo subito ai vostri commenti!

 

Writer96 : Ciao! Ahahaha avevi ragione, sono così abituata alle       one - shot che mi è automatico mettere “completo” alla storia! Comunque ho subito rimediato!  Si, la scena della Signora Potter è stata quella più piacevole sa scrivere, sicuramente! Forse perché è quella più vicina alla realtà,no? Comunque sono molto contenta che ti sia piaciuto il nuovo capitolo, e spero ti piaccia anche questo!

Grazie tantissimo per la recensione (fantastica), mi ha fatto molto piacere! Baci!

 

Lily_potter_cullen: Ciao! A dire la verità anche a me l’idea non mi aveva dato molta ispirazione, poi un giorno mi sono detta : perché no? E così mi sono messa a scrivere! Ti piace questo capitolo? Fammi sapere, baci!!!!

 

TheOnlyWay :  Ciao!!! Ahahaha non ho idea di dove mi arrivino certe idee, ma credimi, credo che provengano da un universo parallelo u.u …ed è possibile, conoscendomi! Ahahaha visto? Ti ho accontentato e ho inserito i nastri trasportatori! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, fammi sapere!

Grazie mille per la recensione, baci!!!

 

Albyyy_black : Ciao!!! Hai ragione, non hai idea di quante ne combineranno! Ahahah la mia mente malvagia è all’opera…tremate!

No, ok, a parte gli scherzi! Si, Lily sarà proprio una balia, per i nostri Malandrini! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, fammi sapere che ne pensi!! Baci!!!

 

DoraremusLupin ;  Ciao!! Sono molto contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo, spero continuerai a seguirmi! Che ne pensi di questo? Fammi sapere, baci!!

 

Zoraya : Ciao! Certo che adori i malandrini, chi è che non adora i Malandrini? No…non dire Povero Piton, poi mi sento in colpa verso di lui ( so che è impossibile, ma sono capace di provare sensi di colpa). Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, spero che ti sia piaciuto anche questo! Fammi sapere, baci!

 

Fle9 : Ciao! Si, Mi segui in tutte le storie! Mi fa sempre piacere una tua recensione! No, dai ,Sirius non viene paragonato ad un Berretto Rosso…la sua idea viene paragonata ad un Berretto Rosso! Comunque l’incantesimo estensivo irriconoscibile è lo stesso di quello fatto ad Hermione ;)…o almeno credo, no? Ho sbagliato io a scrivere? Vabbè, ora hai capito, quindi nessun problema! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, spero che anche questo ti sia piaciuto! Fammi sapere, baci!

 

Moony96 : Ma guarda te se a mezzanotte mo’ mi metto a rispondere al romanzo che mi hai scritto…ma visto che è una recensione stupenda, mi  metto a scrivere quell’enciclopedia che dovrebbe essere la mia risposta.

Ma davvero c0hai Gheddafi sotto casa? Noo, sul serio? Io voglio anche io! Io invece c’ho solo un paio di nani da giardino e l’ex piantato come una rapa, da me.

Comunque no che non ho inserito la tua risposta, avevo già postato la storia! Comunque immagino la scena “UN BERRETTO ROSSO CHE GIOCA A GOBBIGLIE ESISTE! ESISTE, NON SONO PAZZO! “ eccetera eccetera…sarebbe uno spettacolo memorabile,non credi?

Ahahahahah  tutto il tuo monologo sul nostro bianchiccio Voldy è stato illuminante! Sul serio! Ahahahahah  fantastico! Ma visto che non so che risponderti a proposito di questo salto al paragrafo successivo.

Peter : allora, Peter qualcosa…di vagamente intelligente dovrà pur dirla. Non è un fantasma, cazzo! 8scusa il termine, ma rafforza la frase), e poi i malandrini lo avranno accettato nel gruppo per qualcosa almeno no? a parte fare il palo e adorarli, intendo.

No,eh?

E comunque l’ex è più magro (somiglianza ancora più marcata)

Non osare chiamarmi cerbiatto o ti chiamo sacco di pulci.

Che hai mangiato? Devo saperlo. DEVO, CAPISCI?

Pucci puccioso Sev? No, dico…pucci puccioso Sev???? Stiamo parlando dello stesso untuoso,bianchiccio, pallidoso,ALLEGRO Sev?

Comunque hai ragione, sei molto affettuosa oggi. E mi preoccupa. Oh se mi preoccupa.

No. sul serio. Mi stavi quasi per paragonare alla Rowling.

CHI SEI E CHE NE HAI FATTO DEL MIO GEMELLO????

Ok, a parte gli scherzi, grazie. Sul serio.

Grassssssie ( qui posso dire la S, pfu)

Baci!

 

E con questo è tutto, ci vediamo al prossimo capitolo!!!

Baci!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Allora comincerei dal ringraziarvi tantissimo per le recensioni, stupende davvero.  In più ne ho ricevuta una che mi ha fatto pensare…a scopo di non dover rispondere ad altre del genere, volevo avvertire che molte tecnologie Babbane che sicuramente verranno inventate dopo i Malandrini le farò trovare durante il viaggio. Semplicemente perché senza tutta la tecnologia gli incidenti non sarebbero divertenti come possono essere solo i Malandrini!

Per questo non stupitevi dei frullatori,dei cellulari…de…delle televisioni…insomma! Avete capito!

Ora vi lascio alla storia, baci!!

 

Capitolo 3

 

Remus Lupin pensò che dopotutto lui era un Santo.

Santo Martire.

Santo Martire Protettore dell’Abbazia di NonSoDove.

Suonava bene,

la sua improvvisa voglia di diventare pelato ed indossare un saio tenuto su da una corda in vita, derivava dal fatto che Sirius e James avevano appena visto un’auto.

Un taxi, per la precisione.

E non è possibile presentare un taxi a James e Sirius e sperare che non succeda l’Apocalisse. Eppure Nostradamus l’aveva predetto.

E lui non gli aveva dato ascolto, come al solito.

Bravo scemo.

Se lo doveva stampare in testa, decisamente.

Quando una persona ha –us alla fine del nome,bisogna dargli retta!

Non per niente lui si chiamava Remus, no?

Era la prova del nove!

 

James e Sirius spalancarono la bocca alla visione di quel..coso travestito da ape, senza molto successo,peraltro, con un cartellino sopra che diceva a chiare lettere “Taxi”.

- Ci entriamo vero? vero? Vero Evans? – urlò Sirius sovraeccitato, indicando freneticamente l’auto che si avvicinava.

- Non indicare, non sta bene – lo apostrofò Lily,per poi annuire con grande sforzo. Si. Sarebbero dovuti salire. E no, non sapeva come avrebbero fatto, con tutti quei bagagli. E si, erano irrimediabilmente fregati. E no, non aveva intenzione di usare la magia.

-  Ma…dobbiamo salirci sopra? – chiese Peter diffidente, guadagnandosi un’occhiata in tralice da parte del tassista.

- Beh, a meno che tu non voglia aggrapparti alle ruote, si Coda – scherzò Remus.

- Oh, almeno tu che hai seguito qualche lezione di Babbanologia  - sospirò Lily sollevata.

Remus si grattò la testa,imbarazzato – Per la verità ho visto i sedili, e sai…ho collegato le cose- si  guardò i piedi, mentre James ghignava.

Lily sospirò.

- Ok, caricate le valigie in macchina. Senza magia – esclamò,battendo le mani una volta.

- Ma sono pesanti! – protestò James,una nota lamentosa nella voce.

- ma i tuoi muscoli tanto scolpiti nell’allenamento da Quidditch? –

- Tutti qui, tesoro – affermò il ragazzo passandosi una mano fra i capelli.

- Dimostramelo – disse allora Lily, scuotendo i capelli rossi. La sua machiavellica mossa di strategia fece sì che James prendesse non solo il proprio, ma anche il suo bagaglio.

- Grazie Ramoso – disse lei,scoccandogli un bacio in bocca e mettendosi nel  posto davanti.

In risposta al sorriso ebete di James, Sirius gli diede una pacca sulla spalla, sorridente.

- Ah le donne…-

- Mi ha baciato.-

- …la nostra rovina – rispose Remus ridacchiante.

- Mi ha baciato. –

- Ramoso…-

- Mi ha baciato. –

- Si, ma era uno sfiorarsi di labbra,mica un…-

- Mi ha baciato. 

- ODDIO JAMES! MA E’ POSSIBILE CHE OGNI VOLTA CHE TI BACIA RIMANI IN TRANCE PER VENTICINQUE MINUTI??  - urlò Sirius esasperato.

- Venticinque minuti e quarantasette secondi – puntualizzò Remus.

James lo guardò male

- Non c’era bisogno di essere tanto precisi –

- Oh, ma lo sai che non è nessun disturbo – ribatté Remus, accompagnando le risate di Felpato con un ghigno tranquillo.

- VOLETE ENTRARE IN MACCHINA??? –

- Si, tesoro! –

- Non chiamarmi tesoro, Black! –

- Non chiamarla tesoro, Black! –

- Hey! - protestò Sirius, offeso.

- Oh, Sirius, non fare così, lo sai come sono fatti . – rispose Remus, con la consueta calma.

- E com’è che saremmo fatti? – ribatté Lily, seccata.

- Ehm, signorina, stiamo bloccando il traffic…-

- ZITTO TU! – urlarono i Malandrini più Lily (anche Peter, che era completamente rapito dalla scena)

- Solo io posso chiamarla tesoro! –

-Nessuno di voi può chiamarmi tesoro! – esclamò Lily esasperata.

- Neanche io? – chiese Remus stupito, che usava spesso quel soprannome per far ingelosire James.

- No, tu sì –

- PERCHE’ LUI SI E IO NO?? –

- Perché tu sei il mio ragazzo, James, e non c’è bisogno di soprannomi stupidi per dimostrarlo! –

- Pensi che "Tesoro” sia un soprannome stupido?? – chiese ancora Remus. Non era minimamente ferito, ma voleva vedere Lily che s’impietosiva e James che ribolliva dalla rabbia.

- Oh, no Remus, no che non lo è…-

Prevedibile.

- AH, PER LUI NON LO E’?? –

Troppo prevedibile.

- Guardate, i sedili sono in pelle – commentò Sirius entusiasta.

Decisamente imprevedibile.

In quel momento si accorsero di aver dato spettacolo in modo quasi (quasi.) comico, e una lunga fila di macchine stava suonando il clacson con impazienza.

- Oh, ma stiamo bloccando il traffico! Perché non ce l’hai detto?? – Lily guardò stupita l’autista, e senza aspettare risposta fece cenno agli altri di entrare in auto.

L’uomo sospirò,affranto.

Ecco, non era la prima volta che arrivavano i matti, ma come quei ragazzi scapestrati mai.

- Signore? – chiese il ragazzo moro dai capelli impossibili.

- Mi dica –

- Mi può far suonare il…il…-

- Clacson – suggerì Remus sottovoce.

- …Il Clacson?? –

- No. 

Il ragazzo sbuffò, come un bambino di sette anni.

- La prego! –

Quello che sembrava il fratello del ragazzo moro si mise fra i due sedili davanti. - Si, voglio suonare anche io il…il…-

- Clacson – disse ancora Remus, sorridente.

- Il Clacson,esatto. – 

- No. – disse l’autista determinato – Nessuno ha mai suonato il clacson nella mia macchina e intendo continuare quest’abitudine per molto,molto tempo. –

 

4 minuti e 17 secondi dopo

 

- FINITELA CON QUEL MALEDETTO CLACSON! –

- Ma è divertente, Lily! Prova anche tu! –

- NON CI VEDO,NON RIESCO A VEDERE LA STRADA!!! – urlava invece il pover’uomo, che aveva davanti le braccia di due ragazzi a caso.

- Ragazzi, siamo in autostrada, non potreste lasciare il clacson per un po’? – chiese diplomaticamente Remus.

I due si guardarono, e poi sospirarono all’unisono.

- Solo perché ce lo dici tu, Lunastorta – chiarì James, serio.

Lily sospirò. Per fortuna che lei era seduta davanti.

E in effetti…come facevano a stare in quattro, quelli?

Si girò, e vide Remus schiacciato tra James e Sirius, che ridevano come al solito, e Peter al finestrino che cercava di farsi piccolo piccolo per non dare fastidio a James.

- Siamo quasi arrivati – riferì la ragazza, sorridendo debolmente.

Voleva l’albergo.

Ora.

 

* * *

 

Ce l’avevano fatta.

James fece cadere le borse,spalancando la porta davanti all’albergo che aveva davanti.

- Questo è…questo è…nostro? – chiese, passandosi una mano fra i capelli.  Lily sorrise, estremamente sollevata dal fatto di non essere morta per colpa di un clacson maledettamente attraente.

- Non è proprio nostro…ci staremo due giorni, James – disse, ben sapendo che lui non la stava ascoltando minimamente.

- Hey, abbiamo ancora tempo per fare uno spuntino e poi andare al lago – commentò Remus, il trolley ancorato al braccio. Era già inciampato cinque volte in quella maledetta valigia.

- Ma…dobbiamo sistemare le camere…- ricordò Peter.

- Personalizzare, Peter…personalizzare le camere –  lo corresse Sirius, gli occhi che brillarono.

- Ma quante camere hai preso? –

- Beh, una ovviamente! Sono tutti letti singoli, con un po’ di insistenza sono riuscita a convincerli a farci stare assieme. Io i guai di DUE camere non li pago – disse Lily, sistemandosi il trolley accanto.

- Hai ragione – Remus scrollò le spalle – Stai solo attenta agli attacchi notturni di Ramoso… –

James lo guardò male  -Guarda che è il Piccolo Problema Peloso qui, che non si controlla di notte – disse, sorridendo divertito.

Remus arrossì, e distolse lo sguardo, però dopo un po’ sorrise anche lui.

Sirius prese le proprie valigie al volo, e corse all’interno dell’Hotel, con un urlo di gioia.

- Aspettami, cagnaccio!!! – gridò James ridendo, e prese anche lui le valigie si scapicollò all’inseguimento dell’amico.

- Oh, per fortuna che almeno di serio ci sei tu, Re…- sospirò Lily, ma l’urlò di Remus non le fece finire la frase.

-  SIETE PARTITI PRIMA!!! –

- Oh, ma non è possibile!!! – esclamò Lily seriamente esasperata.

Era il primo giorno, e già rischiava una crisi di nervi.

Ma ovviamente non poté far altro che seguirli di corsa, ridendo e minacciando di farli diventare delle Mimbulus Mimbletonia da giardino. Minaccia da non sottovalutare.

 

- Buonasera signori, avete prenotato la stanza a nome? – chiese la ragazza della reception, cortese.

- Hai sentito? Hai sentito? Ci ha chiamato signori! – disse James contentissimo.

- Evans – rispose Lily alla ragazza, che sorrise e prese la chiave.

- Perché col nome tuo? Potevamo prenotare a nome “Malandrini” o... “I fantastici cinque”…o…-

 - Sirius? –

- Si? –

- Zitto. –

- Uff –

 

- LETTO! LETTO LETTO LETTO LETTO! – urlò Sirius, buttandosi in piedi sul letto e cominciando a saltare

- E’ STRAORDINARIO!! VOGLIO VIVERE QUI!!! – urlò, riuscendo ad annodarsi i piedi fra le lenzuola e cadendo di faccia sul cuscino.

Lily scoppiò a ridere, e James, da bravo malandrino, rivendicò l’onore e la dignità di Sirius prendendola in braccio e buttandola nella vasca ( - Remus, è una cosa ASSURDA! Ci stiamo tutti qui dentro-) per poi aprire l’acqua.

- Ma cos…FREDDA FREDDA FREDDA FREDDA! – gridò Lily isterica,trascinando anche James nella vasca.

- NO!! HAI BAGNATO ANCHE ME! –gridò Ramoso sbigottito.

Peter si fermò davanti alla stanza. Fuori dalla porta. Remus aveva cercato di far scendere Sirius dal letto. Non riuscendoci.

Però era riuscito anche lui a legarsi con le lenzuola, così erano finiti sul pavimento e stavano ridendo a crepapelle.

James inseguiva Lily con la doccetta, cercando di prenderla, ma alla fine erano scivolati nell’acqua ed erano finiti anche loro a terra.

Era un martirio.

Peter tossì piano, sorridendo.

- Si?? - chiesero i Malandrini più Lily,sorridenti.

Bilancio dei feriti : due bagnati fino al midollo, capelli gocciolanti e lividi per la caduta. Due sotto probabile effetto di stupefacenti, ancora legati dal lenzuolo e incapace di fare un passo senza inciampare.

Unica soluzione : posare la valigia, chiudere la porta e fare come se nulla fosse accaduto, andando magari a vedere se c’era un Pub aperto. E fu ciò che esattamente Peter fece.

 

* * *

 

- Signore? Signore, i vostri amici stanno bene? Mi è sembrato di sentire delle urla – disse un uomo che aveva visto prima in Reception, preoccupato.

Peter sorrise, era probabile che sarebbero diventati il suo peggior incubo. Ma che probabile, era Ovvio.

- Si figuri, fanno sempre così –si limitò a dire.

- Oh…-

- Si abituerà – lo tranquillizzò il ragazzo.

-JAMES POTTER, POSA QUELLA DOCCETTA O TI TAGLIO I CAPELLI! –

- Ecco, vede? Sono innamorati – spiegò Peter, con un sorriso timido.

- Non mi sembrava una minaccia tanto grave – replicò l’uomo stupito.

Peter alzò un dito. Indicandogli la camera.

- NO!! I MIEI LUCENTI APELLI NO! NON PUOI FARLO,ROSSA! NON OSARE! NON PRENDERE QUELLE FORBICI! NON OSARE…–

- Potrebbe indicarmi il Pub più vicino? – chiese Peter noncurante.

 

 

FINITO! Intanto mi scuso molto per il ritardo, so di essere imperdonabile eccetera, però ho diverse storie in cantiere, e quindi mi sono brillantemente scordata di aggiornare questa!

Ok, rispondo subito alle fantastiche recensioni!!

 

TheOnlyWay : Ciao! Sono molto contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo! Come avrai capito la sto tirando molto per le lunghe, perché non ho idea di cosa scrivere su Loch Ness, quindi allungo u.u

Si, anche io adoro Sirius, Sirius è unico. Ma James è meglio,le scene che fa con Lily …mi diverte tantissimo scriverle!! Ora ti saluto, sperando che ti sia piaciuto il capitolo! Baci!

 

Volpotta : Ti avevo già risposto per messaggio privato, volevo solo farti notare che ho messo all’inizio del capitolo un piccolo avvertimento sul fatto che li ho spostati ai giorni nostri. Baci

 

Bethpotter :  Ciao!!! La tua recensione mi ha fatto davvero piacere! Sono contenta che ti piace il mio modo di scrivere, sinceramente propendo più per il comico per il drammatico (al punto che una volta ho scritto una storia su Luna e le mie amiche non ci potevano credere. Non credevano al fatto che l’avevo scritta io!!) E con questo ti saluto, sperando che ti sia piaciuto questo capitolo! Aspetto il tuo commento, baci!!

 

Lily_potter_cullen : Ciao!!! Beh, la parte di Sirius è mezzo storia vera, visto che avevo un amico che si era scordato di avere i jeans con le catene e quello continuava a suonare e lui stava andando in panico…Sono molto contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, spero che anche questo ti abbia fatto ridere, baci!

 

Moony96 : Sei sempre modesta, lo sai? Però devi trovare un altro modo per enunciarti al tuo pubblico, questo sta diventando banale u.u e non nominarmi Cioeta nella recensione, per favore.

Comunque! Non vale che tu puoi usare un tono intimidatorio e IO NO!!

Uff, ma non è possibile, questa recensione tirerà avanti sul “tu non capisci niente in matematica”?? Ok, farò questo sforzo.

E comunque le rotelline dei trolley sono malefiche! Quasi quanto te! Se devi correre perché hai perso l’aereo, quelle trovano il modo di dirottarti/ inciampare/ cadere/sbagliare rotta/sollevarsi da terra nella maggior parte dei casi!

Comunque sei crudele con Cioffy. Anche perché lei ESCE CON QUALCUNO E IO NO! Quindi dovrei essere presa in giro io. Insomma! Anche lei ora c’ha il ragazzo!!!

Chiudiamo questa parentesi infelice.

Georgy, ma tutte le protagoniste femmine di cui scrivo secondo te sono delle…brave donne di strada?? Prima Herm,poi Lily…eddaii!!

E non prendertela per Peter, sappi che l’ultima parte quando lui parla è dedicata esclusivamente a te, così potrai mandargli tutti gli accidenti che vuoi.

Ok, ora ti saluto, baci!

 

Fle9 : Ciao! Non ho la più pallida idea di come mi vengano certe frasi, a volte penso che sia la tastiera ad avere qualche congegno malefico che la fa lavorare da sola u.u

Oh tranquilla, ti capisco. Io ho appena finito di studiare latino, e son ancora sconvolta moralmente.

Ok, ora ti lascio, e spero ti sia piaciuto questo capitolo, baci!!

 

Chia : Ciao!!! Spero di non essere stata insistente, chiedendoti di recensire anche a questa storia..davvero, credo che non avrei dovuto chiedertelo esplicitamente, ma comunque sono contentissima che tu abbia scritto il commento! Ahahahah beh, il merito non è tutto mio, sono i Malandrini che mi regalano spunti…e poi è davvero facile caratterizzare James e Sirius,non puoi capire quanto! Ahahaha tranquilla,n on mi monto la testa, però mi fa un sacco piacere, non puoi capre quanto! In quanto a Remus…beh, è Malandrino pure lui, e ho immaginato che a stretto contatto con James e Sirius per sette anni…si sia sciolto un po’, ecco.

Si, i piatti MordiMani sono una mia invenzione e ne vado fierissima. Adorerei averli in casa!!

Per quanto riguarda la bacchetta di Remus, non so se l’ho scritto male un attimo che controllo…oh no! ecco perché…allora, secondo la mia al quanto appannata intelligenza, la bacchetta era dentro il cappotto di Remus. Quindi Remus sfilava la bacchetta dal cappotto, metteva il cappotto nel nastro e poi  se la infilava nei pantaloni.

Ovviamente non ho scritto così u.u

Ok,ora ti saluto, sperando che ti sia piaciuto il capitolo! Baci!

 

 

E con questo è tutto, ci vediamo al prossimo capitolo!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!

Ed eccomi ancora qui con voi, ad implorare il vostro perdono per l’immancabile ritardo a cui vi ho sottoposti.

Non ho idea di ciò che ho detto.

Vi lascio subito al capitolo, baci!!!

 

Capitolo 4

 

 

Quando Peter tornò, tutto era in ordine.

Ordine.

Oscura parola, questa.

Era tutta una questione di prospettiva.

Remus definiva in ordine quella camera che non aveva vestiti sul lampadario.  E poteva dire con certezza che ad Hogwarts la loro camera non era MAI stata in ordine.

James definiva in ordine quella camera di cui si vedeva un quadratino di pavimento libero.

Sirius definiva in ordine quella camera in cui si poteva vedere vagamente, in forma quasi realistica, la parvenza di un letto.

In questo caso la camera dell’Hotel era ORDINATISSIMA.

Per gli standard di Lily Evans, certo, era un accampamento profughi, ma per i Malandrini era semplicemente la villa al mare di Merlino.

 

 

* * *

 

 

- Spuntino. – disse James sorridente.

- Spuntino? Hai mangiato tutti i biscotti che avevo portato! – protestò Remus, incrociando le braccia con aria offesa.

Erano al cioccolato, quei biscotti. 

Quello che James, grazie a Morgana,  non sapeva, era che altri due barattoli erano stati abilmente nascosti.  Remus represse una risata malvagia al pensiero di tutto il cioccolato che avrebbe mangiato…

Ed era solo suo.

SUO… e basta.

A volte la sua parte ossessivo – compulsiva lo preoccupava un po’.

- Remus, piantala di pensare alla cioccolata e pensa allo spuntino di Ramoso – borbottò Sirius, levandosi il lenzuolo dalla testa.

I letti erano in condizioni disastrose, e Sirius non faceva nulla perché tornassero al loro precedente splendore.  Ovviamente.

- Voglio fare merenda – si imbronciò James, assomigliando vagamente (vagamente.) ad un bambino piccolo.

- C’è un Pub qui vicino – disse Peter dondolandosi sui piedi.

James lo guardò come un naufrago guarderebbe una bottiglia e un pezzetto di carta dove scrivere una richiesta d’ aiuto.

- Pub uguale mangiare! Andiamo! – urlò,afferrando a mo’ di guinzaglio Sirius e trascinandoselo dietro.

- POTTER NON SONO UN CANE!! -urlò il giovane Black, cercando di divincolarsi. Era ovvio che non si era minimamente reso conto di ciò che aveva detto.

- Beh,tecnicamente…-

- TACI EVANS! JAMES,MOLLAMI! – Sirius spalancò così tanto le braccia che James perse l’equilibrio e cadde per terra. Riuscì a trattenere l’amico, afferrandolo per una manica, il quale cadde a faccia in giù.

Sirius, disperato, cercò un appiglio.

Lo trovò.

Ma Lily non ci pensava proprio ad essere l’appiglio personale di Black, e così si limitò a schiaffeggiargli la mano con forza.

Sirius lasciò l’unica speranza di salvezza per il suo naso.

E cadde a terra. Di faccia.

Oh, che macabra soddisfazione ebbe James in quel preciso momento.  Amò col cuore la moquette, che nonostante in apparenza sembrasse morbida, era dura come una lastra di acciaio.

- AAH! DOLORE! – invocò Sirius, rotolandosi a terra,le mani sul naso.

- Sirius stai calmo. Se vuoi posso riaggiustartelo i…- Peter non riuscì a dire il resto della frase, perché Sirius si allontanò gattonando (notare “gattonando”. Sirius sta gattonando…ok,battuta triste),  sgranando gli occhi,spaventato

- Voglio Rebus per il mio daso

- Vuoi un Rebus?  Se vuoi ti compro un giornaletto di enigmi – disse Lily scettica, chinandosi verso di lui.

- No, voglio ReBus – enfatizzò Sirius, guardandola male.

- Oh, certo. Capisco…-

- Davvero? –

Lily scosse la testa – No. Cos’è che vuoi? –

- LUNASTORTA! –

- E bastava dirlo prima – rispose tranquillo James, sdraiandosi sul pavimento con le braccia dietro la testa.

- Epismendo – pronunciò Remus, agitando la bacchetta. Il naso di Sirius ritornò bello, dritto e nobile come al solito.

- Potter, sei ufficialmente morto – ringhiò il ragazzo, passandosi una mano sul naso e alzandosi in piedi, traballante.

- I morti non ridono, Sirius – commentò Remus, nascondendo dietro la mano un ghigno spontaneo.

Lily si sedette sul letto, sospirando contenta. Aveva ancora i capelli un po’ umidi, sentiva le gocce d’acqua che le bagnavano la maglietta, ma non le importava più di tanto. Insomma, preoccuparsi per cosa? Per un po’ d’acqua quando avevano rischiato l’inabissarsi della camera d’albergo a causa del suo ragazzo?

- Allora…spuntino? –

Rettifica : il suo stupido ragazzo.

 

 

* * *

 

 

- E come ci arriviamo a lago? – chiese Remus curioso, addentando la sua tavoletta di cioccolato.

- A piedi – rispose pratica Lily.

James,Sirius e Peter si strozzarono con la bibita.

- COSA? No!  - esclamò Sirius, scandalizzato.

- Abbiamo camminato tantissimo, oggi! – protestò James, gli occhi sgranati rivolti verso la ragazza.

- James,vorrei farti notare che siamo stati due lunghe ore seduti nell’aereo, siamo stati fino ad ora nell’albergo e tutt’ora siamo seduti. Ora, se tu consideri “faticoso” maneggiare un cucchiaino da zucchero, allora i tanto proclamati addominali da Quidditch sono solo leggende…- insinuò la ragazza, sorridendo con aria innocente.

- Troppo tempo con Mocciosus, decisamente – borbottò James a Felpato, che annuì con aria grave.

- Vedrai che appena starà un po’ più con noi si redimerà – disse, con aria ottimista. James respirò profondamente.

- Fammi capire bene…quanto, esattamente, è distante questo lago? –

Chiese Sirius guardingo. Remus scosse le spalle, a disagio. Lui sapeva la risposta. E a Felpato sarebbe venuto un infarto, probabilmente.

Lily esitò.

E Sirius deglutì.

- Così tanto? –

- Una decina di chilometri, a piedi si può benissim…-

- Felpato. Calmati. – esclamò James, sventolandogli un toast alla marmellata di more davanti alla faccia.

- Mirtilli? – borbottò lui, accasciato completamente sulla sedia.

- Quasi. –ghignò l’amico.

- Dieci…dieci?? E conoscendoti hai anche mentito, per non causarci un duro colpo! – Lily arrossì, distogliendo lo sguardo – quindi saranno quindici…o peggio. Venti. – Disse Sirius con voce leggermente tremolante. Lily sbuffò.

- Oddio…oddio il cuore… - ansimò James, una mano sul petto al pensiero di tutti quei chilometri. A piedi.

- Oh, andiamo Potter, hai fatto i peggio allenamenti di Quidditch sotto la pioggia, al freddo, al gelo, con la neve, con la grandine, con il Tornado Junior che aveva creato il ragazzo Lovegood,  con l’assenza di un battitore e due cacciatori…e non riesci a farti una decina di chilometri? – chiese, cinica.

- E’ diverso – svicolò James,arrossendo

- Sei pigro, Ramoso – commentò Sirius, con aria compiaciuta.

- Disse quello a cui stava venendo un infarto – replicò James ghignante.

- Sei solo un…un cerbiatto! Ecco! – lo prese in giro Felpato, sorridendo come pochi.

James fece una smorfia, trattenendo le risate - Non chiamarmi cerbiatto! Sono un cervo come si deve! Ho le corna! –

Sirius scrollò le spalle, sotto gli sguardi divertiti di Peter e Remus – Sei il primo ragazzo che va fiero di avere un bel palco di corna –

- Sirius! –

- Oh, ma è un problema tuo e della Evans, ovviamente, non sia mai che io ora vada ad indagare su quanti letti Lily sia andata a rotolarsi gaiamente...-

- Sirius!! – Ora non era solo James che lo guardava allibito.

- Certo, dipende anche da che gusti ha la nostra Evans…no, perché se fosse per me ti farei capire la differenza fra me e Ramoso…-

- SIRIUS!!! -

- James! – esclamò Sirius esasperato - Nonostante la tua vicinanza malsana, sono al cento per cento sicuro che le mie facoltà mentali siano ancora illese, e mi ricordo come mi chiamo – dichiarò solennemente rivolto all’amico, rosso come un papavero.

- Brutto cagnaccio di strada! – urlò James, ridendo e  cercando di aggredirlo a morsi sul braccio. Sirius urlò e cercò di scostarsi.

- Siamo in un Pub – cercò di dire Remus, ma venne bellamente ( ed ovviamente) ignorato.

- I CERVI NON MORDONO! – urlò Sirius massaggiandosi il braccio.

- Tu dici? – chiese James perfido.

Appunto.

Ma si, dai, facciamo vedere al mondo cosa succede a stare vicino a quei due squilibrati. Pazzia interiore, autismo, suicidio volontario, ecco cosa, pensò Remus spalmandosi una mano sulla faccia.

- Noi…Ehm…Noi non dovevamo andare al lago? – chiese Lily imbarazzata fino all’inverosimile.

 - Ti prego,sì. – disse Remus con voce soffocata.

 

 

* * *

 

 

Il lago era affollato, ovviamente.

Miliardi di flash. Miliardi di miliardi.

James cominciò a pensare che in fondo le persone come la famiglia Black poteva aiutare la comunità e fare fuori accompagnare gentilmente all’altro mondo quei dannati turisti.

- Neanche ci fosse un mostro, qui dentro – borbottò Sirius, cercando di farsi largo tra la folla.

- Beh…in effetti il mostro ci sarebbe stato…- chiarì Remus, sorridente

- Un Basilisco, per l’esattezza. Però è stato tantissimo tempo fa, e i Babbani ci hanno ricamato sopra. –

- E le foto? – obiettò Lily, guardando fisso il lago.

- Manomissione, ovviamente. Ah, se non sbaglio fu un mio lontano zio a fare i primi montaggi – disse con aria sognante James.

Lily e Sirius lo guardarono oltraggiati.

 - COSA?? – urlarono.

- Oh, dovevo immaginarlo, Potter! SOLO I TUOI GENI  potevano fare uno scherzo del genere, al punto che tutto il mondo ci crede!! –

- Oh, tesoro, sono parole così belle da dire – cinguettò Ramoso con fare angelico.

Sirius era offeso.

Mortalmente offeso.

Perché Ramoso aveva gli antenati fighi e lui no??

- Sono offeso – annunciò solennemente, incrociando le braccia.

I Malandrini trattennero una risata, Peter gli diede una pacca consolatoria sulla spalla.

- Mortalmente offeso – ribadì Sirius, alzando il mento.

Ancora una volta, Remus, James e Lily dovettero chinare la testa per non fargli vedere il ghigno spontaneo.

- Beh? Non fate niente per consolarmi? Vorrei far notare che mi SONO OFFESO! – sbottò Felpato impaziente.

Ramoso scoppiò a ridere così forte che molti turisti si girarono interrogativi. Alcune ragazze asiatiche gli fecero una foto.

E Lily le fulminò con lo sguardo.

Il Pallone Gonfiato Potter non doveva essere guardato dalle altre ragazze, perché era Suo. SUO PER MERLINO.

Peccato che il Pallone Gonfiato Potter in questione non fosse esattamente d’accordo. Ammiccò alle turiste e fece per avvicinarsi a loro, ma la mano gentile e delicata della sua ragazza lo afferrò per il colletto e lo trascinò indietro.

- Provaci ancora, Potter caro, e sei Morto. – sibilò, dolce come lo zucchero. James deglutì.

- Afferrato. –

- Facciamo un picnic? – chiese Sirius, guardando con desiderio il prato vicino al lago. In quel momento erano su una collina rialzata, vicini al lago ma con l’impedimento della staccionata in legno.

- Ma è vietato – balbettò Peter indicando il cartello

- Sciocchezze – agitarono la mano James e Sirius. James frugò nel suo zaino e fece uscire un mantello liscio come acqua.

- Su, prima Remus, Sirius e Peter, poi torna Sirius e porta noi – disse concitato James, lanciando il mantello a Peter.

- Ma…e se ci vedono? –

- Vedi perché non potrai mai essere una Malandrina, Evans? – chiese Sirius gioviale, tuffandosi sotto il mantello

- Oh, Black, sei irritante – sbottò Lily. James le sorrise ampiamente, mentre Remus seguiva Sirius sotto il mantello, ridacchiando.

- E tu sei una perfettina – rimbeccò Black, dall’alto del suo essere invisibile.

- Non litigate e andiamo, Felpato! – lo riprese Remus, e dopo un paio di secondi James e Lily sentirono solo dei passi che si allontanavano in modo goffo.

- E così…- cominciò James ridente  - siamo rimasti solo io e te, Lily…-

- Io, te e una mandria di turiste asiatiche che vogliono mangiarti vivo – frecciò lei con aria risentita, ma nascondendo un sorrisetto di puro divertimento.  James distolse lo sguardo, passandosi lentamente una mano fra i capelli.

- Tesoro, lo sapevi che mettendoti con me avresti dovuto far fronte ad un’orda di mie fans sfegatate – disse, sorridente come non mai.

Le cosiddette fans sfegatate stavano trucidando con lo sguardo Lily, che ricambiò volentieri l’occhiataccia e si strinse leggermente a James. Che non poteva far altro che essere contentissimo di questa nuova situazione

- Vedrai – sibilò fra i denti Lily – Vedrai quando andremo in Francia e ci troveremo di fronte a tanto bei ragazzi muscolosi…-

James impallidì di botto.

 

 

* * *

 

 

- Remus? –

- Dimmi  Ramoso –

- E’ vero che cancelleremo la Francia come prossima tappa e quelle avvenire? –

 

 

Finito!!

Che ne pensate???? Fatemi sapere, anche con critiche eccetera…personalmente ho trovato molto difficile scrivere questo capitolo, ma pazienza!

 baci!!!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Ed eccomi ancora con voi con i Malandrini!!

Ok, non ho idea di cosa gli farò fare…bah.

Vedremo :D

Vi lascio subito al capitolo, ringraziandovi tantissimo per le recensioni!

Baci!

 

Capitolo 5

 

 

- Adoro stare qui – sospirò beato Sirius, le braccia incrociate dietro la testa  e un sorriso compiaciuto grande quanto l’ego di James.

In effetti il posto era spettacolare. Grazie al Mantello dell’Invisibilità erano riusciti ad arrivare nel prato vicino al lago. Certo, la riva era piena di sassi, ma a cento passi dal lago si estendeva un manto d’erba verde, perfetto per fare un picnic.

E il cibo aiutava a far sembrare un paradiso quel posto!

Remus, col permesso di Lily e con una certa dose di concentrazione,si era Smaterializzato, ed era tornato poco dopo con un cesto da picnic strapieno di cibo. Delizioso cibo. Succulento cibo.

Sirius, James e Peter lo avevano amato.

In effetti era stata proprio quella la causa del quasi - duello fra Sirius e James.

Più o meno la conversazione girava su questo :

- Remmy è mio! Lo sposo io, io sono un cane, sono…fedele, lo farò felice! – aveva esclamato Sirius, mentre addentava una coscia di pollo. 

Lily e Remus si guardarono scettici alla parola “fedele”.

- Ma chi, tu? – aveva chiesto ironica Lily, prendendo una mela.

James aveva afferrato una fetta di pane e l’aveva puntata contro Sirius.

- Lunastorta è di mia proprietà. Te lo sei venduto al secondo anno in cambio di Peter, perché lui ti sgraffignava il cibo dalle cucine. Lo hai scoperto solo dopo che era utile per i compiti! E io sono stato tanto gentile da metterlo in comune. –

Lily aveva sbarrato gli occhi, allibita, e si era girato verso Peter e Remus, che si erano limitati a scrollare le spalle, con rassegnazione.

- Si, noi siamo merci di scambio – aveva sorriso Remus.

- E non vi ribellate? –  Peter li aveva indicati.

- Tu ti ribelleresti? Non avresti paura a farlo? –

In effetti Sirius e James che si guardavano con sfida erano seriamente inquietanti.

La pacata conversazione era continuata fino a che Remus, in preda ad una crisi di nervi (beh, toccavano pure a lui, di tanto in tanto) aveva detto che sarebbe rimasto scapolo tutta la vita, se doveva proprio dividere il matrimonio con uno dei due.  Lily lo stimò profondamente, in quel momento.

 

 

* * *

 

- Ti prego Lily…ti preeeego -  implorò James, le mani congiunte in preghiera.

- Merlino, James, stai facendo gli occhi da….-

- …da pesce lesso? –  suggerì Lily incrociando le braccia.

- Per la verità volevo dire da cerbiatto…-

James scoppiò a ridere, portandosi una mano fra i capelli.

- Ha parlato quello che quando fa gli occhioni sembra un cucciolo abbandonato per Nocturn Alley…-  frecciò, facendo arrossire Sirius.

Remus si schiarì la voce – Cosa stavi dicendo, James? –

- Oh giusto…- annuì lui, illuminandosi - ti preeeeeego Lily!! –

Lily sospirò, scocciata.

- No James, non possiamo rimanere clandestinamente nella camera. E no, non eviteremo la Francia come tappa -  Ramoso impallidì, e Sirius e Remus risero, sinceramente divertiti dal colorito cinereo dell’amico.

- N-Non dici sul serio…-

- Oh, io credo proprio di sì, Potter – ghignò lei.

- E quando partiamo? – chiese Peter, rallentando il passo.

Stavano tornando all’Hotel. Erano più o meno sette minuti che camminavano, e Sirius già si lamentava delle scarpe troppo strette, della strada troppo impervia (quando Remus aveva replicato che era stata appena ricostruita, lui aveva replicato che c’erano troppe curve e che comunque era stata troppo asfaltata), dell’effetto serra e dei suoi genitori. Che non c’entravano niente ma nessuna occasione veniva sprecata per imprecargli contro.

 Una volta li aveva incolpati di essere la causa dello scioglimento dei ghiacci.

E un’altra del buco dell’ozono.

E…No, la colpa del the caduto dalla finestra e finito sulla testa della cugina Bellatrix era sua. Che facevano, ora si prendevano anche i suoi meriti?

Ma guarda che arroganza certa gente.

- Partiamo domani mattina, presto.  Dove andiamo, a proposito? – chiese Remus curioso.  Frugando nel giubbotto Lily prese un foglio con varie destinazioni.

- Mm…a me piace proprio la Francia…- disse, con studiata nonchalance.

James stava già per rischiare un attacco di panico, che Sirius lo tirò da parte e gli sussurrò due parole all’orecchio, sogghignando.

Il colorito di James si stabilizzò, e sorrise anche lui.

- Va bene, andiamo in Francia allora – disse tranquillo. Si mise subito di fianco a Peter e Sirius, che non smetteva di ghignare.

Lily sbatté gli occhi, stupita.

- Cosa mi nascondi, Potter? –

- Chi, io? – chiese lui sorridendo con innocenza. 

- Vuota il sacco, Potter. – minacciò lei.

Sirius intervenne, con aria terribilmente seria.

- Obiezione, vostro onore. Evans. Come puoi anche solo pensare, partorire nella tua testolina rossa cose come “James sta macchiando qualcosa”?. No. Il mio cliente…  - si era appassionato ai film gialli da quando Lily gliene aveva fatto vedere uno, e in molti di questi erano presenti degli avvocati. Sirius se n’era innamorato subito.

- …il mio cliente non accetta questo, Evans. Lei parte con dei pregiudizi. Questa è discriminazione. –

Remus a quel punto si dovette trattenere davvero tanto dallo scoppiare a ridere.

Quasi si strozzò con l’acqua della bottiglia, e Peter dovette dargli diverse pacche sulla schiena per farlo tornare al colorito normale.

- Black, stai zitto. Potter. Parla. –

- Oh, no tesoro – sorrise James  - Io voglio andare terribilmente in Francia…capitale del bacio alla francese… - la guardò malizioso e Lily arrossì – …dei più bei musei, della Tour Eiffel, di Beauxbatons…senza contare che son famosissime le belle francesine, che prendono un caffè al mattino nei bar raffinati…ecco, l’ho detto.-

- Oh no, l’ha detto. – sussurrò Remus.

- Oh, l’ha detto. – annuì Peter, pensoso.

- L’HA DETTO! – urlò Sirius scoppiando a ridere.

- COSA. HAI. DETTO? – gridò Lily,  infiammandosi all’istante.

- Felpato? –

- Ramoso? –

- Dimmi che hai qualche tua perla di saggezza per risparmiarmi la vita. –

- Assolutamente… scappa. –

 

 

* * *

 

Ed ECCO perché in vacanza non bisognava usare la magia, pensò James con disappunto. Lily quella volta aveva proprio esagerato, e lei lo sapeva, e non se ne pentiva minimamente!! Ma che donna era? Non era una donna, era una despota! James ringhiò, guardandosi con apprensione allo specchio.

Per Merlino, non poteva andare in giro con le corna di cervo a vita!!

- EVANS VIENI QUI O TI FACCIO DIVENTARE COME TUA SORELLA! – urlò James dal bagno. Seduti sul letto Remus e Lily ridacchiarono come ragazzini.

- Ok, questa è fondata come minaccia…,vado da lui .- sorrise  a Remus, mentre Sirius cercava di levarsi quelle orecchie da beagle con tutti gli incantesimi possibili.

- Per la collezione di bambole di porcellana in bikini di Merlino, Evans! NON SONO UN BEAGLE! Dovevi proprio farmi le orecchie così? – gemette, passandosi una mano sui capelli, con aria disperata.

Remus ne avrebbe avuto quasi compassione, ma la Evans se avesse saputo  - e lei lo avrebbe saputo. – si sarebbe certo ritrovato con una codina da lupetto.

Ed era l’ultima cosa che voleva.

-  Felpato, conosci Lily da sette anni…sapevi che si sarebbe conclusa così – disse, con voce ragionevole.

Ma Sirius Black aveva mai dato ascolto a delle banali voce ragionevoli?

- Che figura ci farò? Io sono un cane come si deve, non un esserino tutto occhioni dolci! – ci mancava poco che si mettesse ad uggiolare.

E Remus si rese conto che in fondo Sirius era suo amico, e lui era un membro dei Malandrini, e che lui aveva fatto tantissimo per il suo amico Lunastorta, e che erano un gruppo, e dovevano rimanere sempre uniti.

E questo valeva anche sotto la minaccia di una codina da lupetto di peluche.

Sorrise affettuosamente a Sirius - Ora ti sentirai meglio. –  e agitò con un movimento fluido la bacchetta.

 

 

- Lunastorta? – chiamò Sirius con un’espressione che sembrava più una paresi che un sorriso. Remus si girò, sorridente anche lui

- Dimmi -

Sirius indicò la propria testa – Mi spieghi…ehm…cosa vogliono dire QUESTE??? –

“Queste” era un modo gentile per indicare le orecchie da cane lupo che Remus aveva trasfigurato.

- Oh, ehm…-

- POTTER, CHE COSA MERLINO HAI FATTO AI MIEI CAPELLI?? –

Remus sorrise ancora, all’indirizzo di Peter, visto che Sirius aveva incrociato le braccia con aria offesa e si era girato dalla parte del letto.

- Non sono una bella coppia? –

- Fantastica – aveva annuito Peter. Nello stesso momento una voce femminile aveva urlato un incantesimo. Sirius fece una smorfia al rumore dei vetri infranti.

- Adorabile. –

- NO, EVANS, NON TOCCARE I MIEI OCCHIALI! – il suono di un tonfo nell’acqua aveva sottolineato le parole del povero, povero James.

Remus si sedette sul letto, a gambe incrociate.

- Dici che lo sta affogando?  -

- Mm…- dal bagno si sentivano alcuni lamenti e diversi spruzzi d’acqua.  – Si, credo di sì. E Ramoso sta opponendo una fiera resistenza. –

- Vorrei  vedere te al suo posto –

Corpo che riemerge tossendo dall’acqua. Ai ragazzi sembrò che Lily borbottasse, scocciata. Corpo immerso nuovamente nell’acqua.

- Ma che fine ha fatto la Lily dolce gentile che non farebbe male ad una mosca?-  Chiese Peter, dondolandosi sui piedi. Sirius lo guardò inarcando un sopracciglio.

- Ha fatto le valigie quando ha saputo che sarebbe venuta in vacanza con noi –

Altro tonfo nell’acqua. Urlo femminile. Probabilmente furibondo.

- Credete che ne avranno per molto? –

- Un’oretta o due –

- AH, SEI IN MIO POTERE, EVANS! –

- TE LO SOGNI, POTTER! –

Corpo immerso nell’acqua.  Tipico rumore di una persona che sta affogando.

- Credete che dovremmo andare ad aiutarlo? –

Sirius scosse la testa, drizzando le orecchie canine

- Peter Peter Peter…tu ti metteresti contro Lily Evans? E poi lo sanno tutti, tra moglie e marito non mettere il dito…- disse, con aria di saperla lunga.

- …perché finisce che te lo mordono – concluse Remus con un’alzata di spalle.

- I cervi non mordono, Remus! –

- …e Lily? –

 

 

* * *

 

- Allora Francia? – chiese Lily, passandosi un asciugamano sui capelli. Era quasi completamente sdraiata su James, che si frazionava le ciocche bagnate con preoccupazione.

 - Francia – annuì Remus sorridente - Naturalmente avete concordato tutti e due che se solo vi azzardate a guardare qualunque parte del corpo di qualunque francese e/o francesina, siete autorizzati a tormentare il partner…e, ovvio, in caso questo accada Io, Felpato e Codaliscia provvederemo a incantarvi con L’incantesimo di Adesione Permanente tra di voi. –

James impallidì –Abbiamo detto tutte queste cose? – chiese a Lily, che era ugualmente nervosa.

- No, beh…io ho cercato di affogarti, tu ti sei lamentato, siamo venuti qui, abbiamo scagliato incantesimi in giro, abbiamo urlato cose tipo “ PROVA A GUARDARE QUALCUN’ALTRA E GIURO CHE…”   e bla bla bla…il resto è invenzione loro! –  disse, cogliendo al volo gli sguardi indignati dei restanti Malandrini.

- Cosa? NOI? Voi avete detto queste cose! – esclamò Sirius. Le sue parole, il suo  tono di voce era tremante, tanta era la sincerità con cui le disse.

James inarcò un sopracciglio

- Andiamo Felpato, l’hai provata davanti allo specchio al sesto anno, quella voce. C’ero anche io, per Merlino! – lui chinò la testa, ghignando.

- Dillo che sono un attore nato…-

- Comunque noi le abbiamo sentite – disse Remus, chiudendo gli occhi e incrociando le braccia. 

- Ma perché quando la sua natura di Malandrino emerge io sono sempre la vittima? – borbottò James.

Lily sospirò, passando l’asciugamano umido a James.

- Non è vero niente, io non ci tengo a finire appiccicata a lui a vita! – disse, indicandolo. Peter la guardò nervosamente, ma Sirius sorrise con fare affabile.

- Ok, mettiamolo ai voti allora. Abbiamo diversi testimoni, qui, no? La maggioranza. Chi è che ha sentito dire ciò che abbiamo effettivamente sentito? –  e alzò subito la mano ,seguito dal ghigno di Remus e dalla sua mano alzata.  Sirius fulminò Peter, che si affrettò ad alzare la mano.

- NON VALE!  - urlò James alzandosi in piedi – Obiezione!  - anche lui aveva visto i film di Sirius – Questa è minaccia ai danni del testimone! –

- Ha fatto tutto di sua spontanea volontà – disse sulla difensiva Felpato, e guardò di nuovo Peter – Vero Codaliscia? -  Lui annuì, seriamente terrorizzato.

- LO STAI FACENDO ANCORA! –

- Non è vero, vogliamo mettere ai voti anche questo?? Chi pensa che io stia minacciando Coda? –  James alzò furiosamente la mano, seguito da Lily.

- REMUS! –

- Che c’è? –

- Perché non stai alzando la mano? Sei un Grifondoro, sei leale! –

- Sì, leale finché non mi corrompono con del cioccolato – Lunastorta arrossì

 – avevo finito le scorte…-

- Corrompi anche i giudici?? – chiese James, non sapendo se farsi vedere allibito o orgoglioso di Sirius.

- Non l’ho corrotto! – Felpato si alzò – chi pensa che io abbia cattive intenzioni? –

Tutti alzarono la mano.

- Ok, tanto lo sapevo che ce l’avevate con me – si imbronciò lui – e comunque il patto vale, noi siamo autorizzati a lanciarvi un incantesimo di Adesione –

- Bene – disse Lily, gli occhi pieni di sfida – Lui non guarderà nessuna, e saremo a posto! –  James sorrise, tranquillo, quando un piccolo dubbio gli attraversò la mente.

- …Solo io? E tu sarai libera di guardare gli altri ragazzi? – chiese, sospettoso.

Lei scrollò le spalle – Se proprio insisti…-

- EVANS! –

 

 

* * *

 

 

- E noi che facciamo in TUTTO il tempo che ci rimani fino a domani mattina? –  chiese Sirius, che ovviamente non riusciva a stare in uno spazio chiuso per più di tre ore. Pure durante il sonno non stava fermo, e Remus lo sapeva bene.

Aveva ancora i lividi.

In effetti erano ancora le due del pomeriggio e loro non avevano neanche mangiato.

- Potremmo farci una passeggiata – propose Lily - o affittare delle biciclette, oppure…dovremmo andare a comprare un ricordino!  -

- Un ricordino? – ripeté Peter confuso.

- Potremmo prendere un ricordo di ogni parte di dove andremo – propose annuendo James.

- Va bene, va bene…ma prima mangiamo. – decise Sirius, incrociando le braccia al petto con cipiglio severo.

- Ma Sirius! Hai mangiato cinque minuti fa!–

- Era un minuscolo spuntino – si difese lui incrociando le braccia.

- Era una busta gigante di chips, Felpato – obiettò Remus, guardandolo con un piccolo ghigno.

- Erano…erano patatine piccole

- Erano un metro per due, Sirius – rispose Lily ridendo.

- Erano poco salate! –

- Erano extrapiccanti! – Sirius sbuffò ,alzando gli occhi al cielo.

- Ma per i sacrosanti usi pervertiti che fa Merlino con la propria Scopalinda…-

- SIRIUS! – esclamò scandalizzata Lily. James scoppiò a ridere

- Che c’è? È’ vero! –

- Oh, Merlino…- gemette Remus cercando di non scoppiare a ridere

- Oh Scopalinda – James si stava per rotolare a terra dalle risate – quali luoghi oscuri avrai visitato…- Alla fragorosa risata di James si unì anche quella tanto simile ad un latrato di Sirius

- JAMES!!! – urlò ancora Lily, ancora più sconvolta.

Peter cercò di salvare il salvabile. - Ehm…questo ricordino? –

 - Quale, quello che La Scopalinda fece a Merlin…-

- REMUS!!!! –

 

 

 

Finito!

Che ne pensate?

Ok, Remus è molto…molto così, ma io lo adoro da Malandrino, e poi ha fatto un po’ troppo il padre, negli scorsi capitoli u.u

Spero vi sia piaciuto il capitolo!!

Baci!!!

 

Dramy96123

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Ed eccomi ancora con voi, signore e signori

Ed eccomi ancora con voi, signore e signori!!

Allora, continuiamo finendo in Francia…e più specificatamente a Parigi…la città degli innamorati (sse…vabbè. Crediamoci, noi povere zitelle)

Ok, vi lascio :D

 

 

Capitolo 6

 

Alla fine l’ambigua immagine di Merlino che faceva un uso assai meno cavalleresco della Scopalinda venne messa in secondo piano.

Con molta difficoltà da parte di Sirius e James, che contribuivano ad aumentare i dettagli dell’amore carnale fra le due anime gemelle.

 

Alla fine avevano comprato il ricordino. Essendo in Inghilterra avevano comprato una minuscola bandierina, una cartolina e un minipaesaggio del lago di Loch Ness, con tanto di mostro che usciva fuori dall’acqua.

L’aveva trovato Lily, che li aveva trascinati di peso per i negozi centrali, caparbiamente intenzionata a trovare un benedetto ricordino.

 

Sarebbe stato bellissimo avere una macchina fotografica in quel momento, aveva pensato Lily. Tutti i malandrini ai suoi imperiosi comandi, che camminavano a testa bassa, le braccia incrociate e il broncio caparbio.

Non erano mai stati così belli, aveva pensato intenerita.

Ovviamente, se n’era ben guardata dal dirlo, o il loro ego sarebbe lievitato come una torta di mele due metri per due.

 

- Io ancora mi chiedo di chi sia stata questa malsana idea – aveva borbottato james.

Lily si era schiarita la voce, con fare ironico

- Beh, sarebbe stata la tua ragazza…qualcos’altro da ridire, sulla mia malsana idea? –

James era sbiancato

- No, no…io non mi stavo lamentando! Come osi pensare questo di ME? –

- Non oserei mai! –

Sirius ringraziò ancora una volta di essere single, figo e affascinante.

Ma soprattutto single.

…Anche se il fascino dava la sua parte…

E la sua figherrima immagine era così….così…

Ok. Fra poco si sarebbe messo a guardare con aria languida il suo riflesso, come James.

…No. lui non si guardava con aria languida allo specchio. era solo un mix di compiacimento, sensualità e studiata indifferenza.

Ecco.

- Sirius? –

- Si? –

- Perché stai parlando da solo da mezz’ora? –

- Tu vaneggi, Remus –

 

 

E alla fine, l’aereo prenotato e i bagagli pronti, erano partiti alla volta della Francia, dove di comune accordo sarebbero rimasti circa una settimana.

Avevano anche deciso di far evanescere gran parte della loro roba. Un borsone ciascuno bastava ed avanzava, aveva decretato Remus  con fare pratico.

- I biglietti? I Passaporti? E sappiate che il prossimo viaggio si fa in treno – disse Lily, decisamente stanca di prende l’aereo.

- Ma Lily, è solo la seconda volta! – esclamò James, stupito. Da parte sua si divertiva un mondo, da bravo giocatore di Quidditch qual era. Lui amava volare. Certo, la scatola di latta gigante lo innervosiva un po’, ma era in aria!

- Si, ma non possiamo spendere sempre tutti questi soldi solo per andarcene da una parte all’altra –

- Io consiglio sempre la smaterializzazione – borbottò Sirius, facendo cadere il borsone con un tonfo, ma Remus scosse la testa

- Sissy…-

- Non chiamarmi Sissy. –

- Sissy, dobbiamo comportarci almeno un po’ come Babbani, ti pare? –

- Remussino! Lo posso chiamare anche io Sissy?? – urlò ramoso, sorridendo smagliante.

- No. –

- Prego, fai pure –

- REMUS! –

- Sissy? –

Lily scosse la testa – Remus, non puoi essere diventato anche tu come loro..-

James si limitò ad inarcare un sopracciglio – E’ entrato nei Malandrini mica per niente –  

- Ha preso tutto da noi, modestie a parte..-

- Tutto? SOLO IL PEGGIO! –

Continuarono per tutto il check-in a discutere sul fatto che Remus sotto la maschera da bravo santarellino nascondesse un Malandrino coi fiocchi e controfiocchi.

Da questa discussione Remus fu, ovviamente, escluso a prescindere.

 

 

- Ah…Paris…- sospirò Lily, sorridendo agli alberi agli angoli delle strade. Dopo il viaggio in autobus che li aveva portati in albergo – James, non puoi chiedere all’autista perché non prova a ballare la samba!! Sta guidando, Merlino! Sirius, ti VIETO di provare il clacson. – erano nuovamente usciti. Di comune accordo decisero da cominciare dall’opera più famosa…la Tour Eiffel, ovviamente.

Ormai erano le sette di sera, tra pranzo e il disfare le valigie non si erano più accorti dell’ora.

- Ma…è davvero come una cartolina – disse Remus, spalancando gli occhi, un piccolo sorriso che aleggiava sul volto.

La Tour Eiffel era illuminata splendidamente, e le luci li colpivano in modo tenue e delicato, e nonostante la magnificenza c’era qualcosa di incredibilmente calmo, e bello, nella Torre.

- Ci saliamo? Ci saliamo vero?? Ti prego! – implorarono Sirius e Peter, e gli altri non poterono fare altro che sorridere e seguirli.

James prese la mano di Lily, che sorrise, arrossendo un po’. Non era molto da Ramoso essere romantico, ma c‘erano delle volte che se ci si sforzava era davvero…davvero dolce.

 Intrecciò le sue dita con le proprie, e si in camminarono, sotto il lontano sguardo malizioso di Sirius.

- Il nostro ramoso sta crescendo davvero, Coda –

Peter annuì, sorridendo.

 

 

La vista era…spettacolare, di notte. Migliaia di luci che venivano dalle case, le voci dall’accento morbido che si sentivano da giù…e, oh, quella vista. Era semplicemente meraviglioso.

- Possiamo trasferisci a Parigi? – sussurrò Lily, guardando incantata il panorama.

- Aspetta quando assaggerai le lumache…-

Lily si voltò verso James, che ghignava, ed assunse un’espressione dignitosamente schifata.

- Le…cosa?  -

- Le lumache. È giudicato un piatto molto raffinato, sai? –

- Oh. –

- Non credo che le mangerò – commentò James sporgendosi.

- Cervide che non sei altro, non fare lo schizzinoso – lo prese in giro Sirius -Ti ricordo che tu hai osato mangiare patatine e cioccolato. Roba da far tremare il migliore degli chef –

James guardò il fratello, con un mezzo sorriso

– Erano buone! E le hai assaggiate anche tu! –

- Non è vero! –

- Si invece – ribatté James.

- No invece! Remmie, diglielo anche tu! –

- Sirius, ma tu hai mangiato quella roba – disse il ragazzo con aria pacifica.

Sirius si rabbuiò – tutti contro di me, oggi…per fortuna c’è la Evans che..-

- Sirius, ti ho visto anche io che ti strafogavi –

- Peter, almeno tu! –

-..hai nascosto il sacchetto sotto il cuscino per non fartele mangiare da Ramoso, Sir –

- Bene. Mangiatevi le vostre lumachine viscide, allora! – Esclamò Sirius con un broncio da tipico bambino di sette anni.

Poiché tutti lo ignoravano batté un piede a terra, con forza.

Niente.

Come osavano ignorarlo? Ma dico!

Fece un secco colpo di tosse, guardando con aria eloquente James, il suo fratellino James che sempre gli era stato vicino e che….PENSAVA SOLO ALLA EVANS!

Oh, ma per Merlino e la sua collezione di portaombrelli fuxia! Lo sapeva che doveva opporsi a quel fidanzamento, avrebbe portato solo guai, e lui lo sapeva!

Tossì di nuovo, stavolta all’indirizzo di Remus, che però stava attaccato al binocolo, con un sorriso vago.

Tossì così forte che diverse persone si girarono

- Vuoi una mentina, Felpato? –

- No, Coda. –

 

 

 

 

 

So che è un capitolo cortissimo, mi dispiace molto!

Ma giuro che il prossimo sarà denso di avvenimenti :D baci!

dram

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=683935