Sulle orme del Vampiro

di Ran Malfoy
(/viewuser.php?uid=4382)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Traccie di sangue ***
Capitolo 2: *** "Terinen,dottor Tuomas Terinen" ***
Capitolo 3: *** I Manoscritti di Nessuno ***
Capitolo 4: *** In viaggio verso l'eternità ***



Capitolo 1
*** Traccie di sangue ***


“Noi che la vita la subiamo

“Noi che la vita la subiamo.

Noi che il dolore lo contempliamo.

Noi che la pace non abbiamo.

Noi che siamo aria della notte.

Noi che siamo la morte.

Noi che siamo carne e sangue senza vita.

Prigionieri eterni di Morfeo.

Fantasmi della solitudine.

Demoni che calpestano la Terra.

Vita eterna ed eterna dannazione.

Grande è la disperazione in un Mondo di ombre.

Intrappolati tra Cielo e Terra senza un destino.

Ladri di vita;figli del nulla.

Corpi senz’anima.

Spettatori immobili del Tempo che corre.

Risorgiamo ogni sera dalla nostra tomba.

Il messaggero di morte consuma il suo pasto.

La stessa non-vita ogni notte per sempre.

Ma tutto ha una Fine come ha un Inizio.

Attenderemo l’alba con i suoi raggi distruttori.

Requiem eterna per noi Vampiri.

Amen”

Tratto dai “Manoscritti di Nessuno”,anno 1625

Così finisce l’epopea del mio antenato, Rjalden Terinen.

Mi chiamo Tuomas Terinen. Sono ormai sei anni che cerco di risalire alle origini della mia famiglia.

Sapete,io sono orfano di nascita. Alla tenera età di otto anni,nell’orfanotrofio di Helsinki,un ragazzino mi diede del mostro. Lui sapeva di me più di quanto ne sapessi io.

Da quel giorno lontano sono alla ricerca del mio passato,il passato di una famiglia di cui io sono l’ultimo discendente.

Tutti in città conoscono la leggenda del “Predone di sangue”. La leggenda vuole che durante gli anni 1620-30,in Finlandia si siano consumate le peggiori tragedie che questo Paese abbia mai visto.

Un essere si aggirava per le strade,mescolandosi tra la folla. Egli era un distinto gentiluomo che tutti rispettavano per le sue ricchezze e la sua filantropia. Anche se tutti cercavano di stargli distante.

Il signor Terinen aveva,infatti,uno stile di vita molto “particolare”:usciva solo la notte,vagabondando come uno straniero per i locali notturni. Si dice che abbordasse uomini,donne e bambini indifferentemente e che ognuno dei poveri sfortunati scomparisse nel nulla,come se non fosse mai esistito.

Quando il mio antenato abbandonò la città,furono ritrovati i cadaveri,uno dopo l’altro,come se cadessero dal cielo. A ognuno di essi era stata diagnosticata al stessa identica causa di morte:dissanguamento,nonostante nessuno di loro riportasse tagli o ferite di alcun genere.

I casi vennero archiviati come “Irrisolti” dopo poco tempo,anche perché la gente era terrorizzata dalla verità che si sarebbe potuta trovare.

Tutti pensavano,però,che i cadaveri fossero inspiegabilmente collegati con quello strano uomo che si era dato alla macchia poco prima,e si crearono le leggende più strane e disparate.

Alcuni credevano che fosse solo un pazzo assassino e che avesse dato alle vittime dei veleni sconosciuti che prosciugavano il sangue.

Altri,invece,sostenevano che fosse un sacerdote di Satana,che avesse fatto un Patto con il Diavolo,e avesse venduto il loro sangue per la sua immortalità.

Solo i vecchi e i più creduloni,credevano che fosse il Vampiro che era in realtà.

Nonostante nessuna delle credenze sia ora risultata esatta(tranne che a me,ovviamente),il nome della mia famiglia da quel giorno è stato macchiato per sempre. Per questo,tutti mi etichettano come “mostro”.

Tutti gli altri miei parenti sono morti di una strana malattia mai identificata,che li lasciava rugosi ed esangui sul letto di morte.

Il paese la chiama la “Maledizione del Vampiro”,che succhierebbe il sangue a ogni membro della sua famiglia per continuare a vivere in eterno. Ma io so che Rjalden è morto,sotto il caldo sole dell’Egitto un mattino d’estate del1999.

Lui scrive che “la morte sarebbe stato il grande Nulla consolatore”. Ma è stato uno stolto.

Gettare via l’immortalità è qualcosa che solo uno stupido potrebbe fare.

Tre mesi fa,ritrovai le sue memorie che lui stesso intitola i “Manoscritti di Nessuno”. Lui si considerava nessuno;lui che aveva il possibilità di vivere in eterno,senza invecchiare,senza cambiare.

Folli sono state le sue azioni,dalla prima all’ultima. Ma io non commetterò i suoi stessi errori.

Io troverò il Vampiro che generò il mio antenato che,da quanto ne so,è ancora in vita. Si lascia dietro di se una scia di cadaveri,da quando è arrivato in Russia. Lo troverò. Farò in modo che lui mi trasformi nell’essere sovrumano che bramo di essere. Sarò immortale.

E se dovrò uccidere per vivere,lo farò. In fondo questa è la legge del più forte. E io sarò il più forte…….

Salve^^Come vi sembra??Amo i Vampiri e tutto ciò che concerne il sovrannaturale*_*!*_*!

Questo era un piccolo capitoletto introduttivo solo per vedere come veniva.

Fatemi sapere^^ Ran^^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** "Terinen,dottor Tuomas Terinen" ***


-Professor Terinen

-Dottor Terinen?Mi scusi,il signor Drook la vuole nel suo ufficio.-

-Si,arrivo subito.-

La segretaria sembra sempre sorridente. Per un reietto come me che ha sempre ricevuto solo occhiatacce o sguardi spaventati è una novità sorprendente.

Nel mio Paese ricordo ancora le occhiate che mi scoccavano gli uomini da dietro le loro spalle e le mamme che allontanavano i bambini dicendogli “Stai lontano,non vedi che è un Terinen?Loro sono dei mostri.”

Perfino all’università,le altre matricole mi squadravano con terrore,affrettando il passo.

Però,ora che ho la laurea in Archeologia,posso finalmente esercitare.

Fin da quando studiavo ad Helsinki ho cercato notizie sui vampiri. Ho scoperto che,bene o male,tutti i Paesi europei conoscevano i vampiri,chiamandoli in molti modi diversi. Un numero piuttosto rilevante di documenti attesta l’esistenza di menomi di vampirismo fin dal Medioevo.

Durante l’età del rogo alle streghe,i vampiri venivano considerati delle streghe che sapevano tramutare il loro aspetto e che potevano diventare pipistrelli o lupi.

Nonostante ciò,non c’è prova certa che i vampiri siano mai esistiti o che esistano ancora. Il mio antenato veniva etichettato dal buon senso come un pazzo visionario.

Un caso che,ho scoperto,non è stato l’unico.

Molte indagini su morti inspiegabili sono state abbandonate,per prolungamento di tempo o altre scusanti futili.

Nei miei studi sono arrivato a far risalire la radice dei vampiri già prima dei Romani,grazie all’aiuto di non pochi linguisti. Quindi è probabile che essi esistano fin da quando esiste il genere umano.

Gli scritti di Rjalden mi indicano più di un vampiro,ma lui li dipinge come ombre notturne,senza una casa o un luogo dove stare.

Solo di questo ‘Julius’ descrive ogni minimo particolare.

Lui era il colui che lo iniziò alla Notte eterna. Ed è anche il vampiro che io sto cercando.

Poco tempo fa ho scoperto una cosa alquanto curiosa:un gruppo di archeologi americani ha organizzato una ricerca volta al fine di trovare resti “sovrannaturali”.

Bene. E’ giunta l’occasione di utilizzare la mia laurea e di lasciare quella terra che io non ho mai considerato come la mia patria.

Ora lavoro in una società di archeologi e ho chiesto più volte al mio principale,il signor Drook,di mettermi in contatto con il famigerato gruppo di ricercatori del soprannaturale.

-Eccomi,signor Drook. Mi ha fatto chiamare?-

-Si,signor Terinen. Ma prego,si accomodi.-

Mi siedo su una poltrona d’antiquariato. Il signor Drook non si direbbe un archeologo:sembra un bancario,con la sua aria impeccabile e le sue risapute capacità contabili.

-Giorni fa mi aveva chiesto se riuscivo a procurargli dei contatti con il gruppo del soprannaturale,è esatto?-

-Si-

-Bhe........io sono riuscito a sapere che fra un paio di giorni torneranno a Chicago per un consulto qui in sede. Penso che potrà parlargli non appena saranno arrivati.-

-Certo. La ringrazio della sua disponibilità,signor Drook.-

-Perdoni la mia insana curiosità,signor Terinen,ma potrei sapere qual è il motivo di tanto interesse verso quel gruppo di studiosi?-

Sapevo che mi avrebbe fatto questa domanda.

-Vede,il soprannaturale mi ha sempre affascinato,fin da quando ero piccolo e dai miei studi ho scoperto che molte antiche civiltà possedevano un loro bagaglio soprannaturale.

Io vorrei unirmi alle ricerche di quegli archeologi-

-Capisco.-

-Grazie ancora signor Drook. Con permesso.-

-A presto,signor Terinen.-

La curiosità è una mala bestia. Quando una persona sa troppo può diventare scomoda………

-Mi scusi,signor Terinen. Sono arrivati i signori che aspettava.-

-Grazie,Korin. Eccomi.-

Il palazzo è scosso dai mormorii. Le segretarie si scambiano un pettegolezzo dietro l’altro.

Non riuscirò mai a capire il piacere che trovano le persone nel parlare alle spalle.

Io non ci vedo nulla di così divertente.

I miei graditi ospiti sono giù nella hall. Scendendo le scale,incrocio molti colleghi che bisbigliano tra loro. “Hai sentito?Sono arrivati quei lunatici!Dicono che vogliono il trasferimento nella sede di Helsinki perché sono sicuri di aver fatto la scoperta della loro vita”,“Ah si?Che scoperta?”,“Nessuno lo sa con certezza,ma si vocifera che sia qualche strano mostro”.

Come è stupida la gente. Creduloni,palloni gonfiati,tutti credono di sapere tutto.

Ma loro non sanno nulla. Nulla.

Nella hall,benché sia molto affollata,il gruppo si riconosce subito,giacché tutti gli occhi sono puntati su di loro:sono quattro giovani uomini dall’aspetto sparuto,in piedi davanti alla segreteria.

Due di loro potrebbero essere sulla trentina:uno ha i capelli neri come la pece raccolti in una coda alta,vestito quasi interamente di pelle nera e con una vistosa cicatrice sulla mano destra,indelicatamente poggiata sul bancone;l’altro ha gli occhi blu e i capelli di un biondo cenere spento che gli scendo dritti dritti fino alle scapole.

Gli altri due devono avere venti-venticinque anni:uno è di media statura,con occhi scuri e capelli bruni;l’ultimo,invece,sembra il più giovane e,a mio modesto parere,il più bello:i suoi enormi occhi verdi esploravano in lungo e in largo la stanza;delle onde color mogano si adagiavano morbidamente sulle sue spalle e le sue belle labbra carnose continuavano a rimanere ostinatamente chiuse.

Il primo uomo discute animatamente con l’impiegato dietro il vetro,mentre gli altri si guardano in giro.

A un tratto,gli occhioni verdi si fermano su di me,e a poco a poco,anche gli altri si accorsero che li stavo fissando,al contrario degli altri che lanciavano solo occhiate schive.

Mi avvicino al gruppo,seguito da tutti gli sguardi dei miei colleghi.

-Scusate,voi siete il famoso gruppo di studiosi che cercano prove sul soprannaturale?-

L’uomo con la coda si volta e all’apparenza sembra molto stizzito.

-Si. Cosa vuole?-

-Parlare,signori. In privato.-

-Come può ben vedere,abbiamo ben altre cose da fare ora,che sentire i pettegolezzi di giornata-

-Lei mi ha frainteso,signore.-

Continua a guardarmi irritato. Gli altri invece mi guardano perplessi,genuinamente curiosi.

-Di cosa vorrebbe parlare signor.......signor?-

-Terinen,dottor Toumas Terinen-

La sua faccia svogliata sembra rinascere a nuova vita,guardandomi con degli occhi luccicanti.

-Avete detto Terinen?Lo stesso Terinen della leggenda che si racconta ad Helsinki?-

-E’ di questo che volevo parlarvi. Se volete seguirmi signori.......-

-Io sono Aleandro Quades,lui è Daniel Sempter- mi dice indicandomi l’uomo con gli occhi blu.

Voltandosi indica il ragazzo con gli occhi neri –Lui è Max McRiver e lui è Raffaele Santorini-

-Piacere- mi rispondono tutti in coro.

-Piacere mio. Bene,ora che le presentazioni sono fatte,volete gentilmente seguirmi?-

Si guardano per un attimo,ma Aleandro annuisce con determinazione.

A quanto pare il mostro di cui parlavano quegli uomini per le scale era Rjalden,e le voci sono giunte anche agli orecchi di questi studiosi.

Mi dirigo con passo sostenuto verso il mio ufficio.

Gli altri impiegati si voltano spesso a guardarci,ricambiati dagli sguardi di fuoco miei e dei miei ospiti.

Quando finalmente la porta è chiusa alle nostre spalle,posso iniziare a parlare.

-Si,signor Quades. Il Terinen di cui parla la leggenda è un mio antenato.-

-Fantastico!Come ben saprà,noi stiamo cercando delle vere prove che attestino l’esistenza del soprannaturale,e la storia della sua famiglia è molto creduta e temuta,se posso permettermi,dalle genti finlandesi.-

-Già. Quello leggenda è l’eredità della mia famiglia. All’inizio io credevo che fosse solo una storia,ma recentemente ho scoperto che non lo era.........-

L’attenzione di tutti sembra canalizzata sul nostro discorso.

-Come sarebbe a dire?-

-Secondo ciò che si dice,cosa sarebbe il mio antenato,signor Quades?-

-Gli anziani dicono che sia un vampiro spietato che vive del sangue della sua famiglia,mentre la polizia lo cataloga come un pazzo.-

-E voi che ne pensate?-

-Io?Bhe,sinceramente spero di trovare la prova che sia un vampiro,o qualcosa di soprannaturale,anche se finora risulta essere solo una diceria popolana. Potremmo dire un mito finlandese.-

-E se io le dicessi che è tutto fuorché un mito?-

-Non vedo perché dovremmo fidarci-

Gli americani non hanno fede,questo è risaputo. Materialisti e concreti. Ma allora cosa ci fa questo qui in una spedizione sul paranormale?

-Quando vedrete con i vostri occhi,signor McRiver,allora capirete.-

-Cos’è che dovremmo capire?-

Mi alzo in piedi per dare peso e gravità alle parole che sto per pronunciare.

-Signori,io ho la prova che all’ultimo gradino della scala alimentare non ci sia l’essere umano,ma qualcosa di ben più evoluto:il vampiro.-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I Manoscritti di Nessuno ***


-Si rende conto di ciò che sta dicendo

-Si rende conto di ciò che sta dicendo?-

-Perfettamente.-

-Lei ha delle prove certe?Ne è sicuro?Si insomma,stiamo parlando dell’esistenza di un essere sovrumano…….-

-Pensa che lo direi se non ne fossi assolutamente certo?Si,signor McRiver,ho prove certe.-

-E quali?-

-Vedete,la leggenda che si narra al mio paese............se ci pensate sembra una burla,ma in realtà non è così. Il popolo ha creato diversi fronzoli che non sono mai successi,ma la verità è quella di fondo:il mio antenato era un vampiro.-

Si lanciano delle occhiate furtive che la dicono lunga su quanto non credano ad ogni mia parola.

-Tse,un vampiro...........-

-Non giudichi prima di aver sentito la fine della storia,signor McRiver.-

Se quel tipo non impara a tenere la lingua in bocca,lo rimpiangerà per il resto della sua vita. Lui non sa con chi ha a che fare.

-I fatti sono questi:il mio antenato,Rjalden Terinen,era un uomo di alta borghesia,rispettato e considerato una persona di cuore. Lui amava viaggiare e in uno dei suoi viaggi,ha incontrato il suo destino. Rinato a questa nuova vita,decise di abbandonare il suo villaggio natio e vagabondare di città in città,di paese in paese,e tra queste mete c’era anche Helsinki.

Lui uccideva,è naturale,ma non prosciugava tutto il sangue. Questa è un’invenzione. Saprete bene che i vampiri non possono bere il sangue dei morti.-

-Ok,ok . Dunque era un vampiro. Mi dia qualche minuto per metabolizzare la cosa.

Le dirò,se dovessi dare un commento a caldo,direi che lei non mi sembra il tipo da inventare di sana pianta simili cose,quindi le credo. E questo vampiro?Dov’è?-

-Come molti altri,non è riuscito a sostenere l’eternità. Si è ucciso nel 1999.-

-Capisco.-

Ora tutti sembrano caduti in contemplazione. Il signor Quades sembra credermi,mentre gli altri sono più diffidenti. Il signor McRiver trasuda odio verso di me fin da quando mi ha visto,mentre il signor Sempter l’ho sentito parlare una sola volta. Santorini,invece,non ha mai aperto bocca e si limita a guardarci con le braccia incrociate sul petto.

-E lei che prove ha?-

-Il mio antenato,da bravo viaggiatore,teneva un diario dove conservava i suoi pensieri e le sue giornate,cioè nottate. Lui stesso lo ribattezzò i “Manoscritti di Nessuno”. Titolo molto pittoresco,che denota la sua malinconia. Io l’ho trovato poco tempo fa e ho potuto tracciare una mappa dettagliata della sua vita e dei luoghi che ha frequentato.-

-Fantastico!Lui si è ucciso,giusto?E ha lasciato solo questi manoscritti dietro di sé?-

-Che io sappia,si.-

-La domanda sorge spontanea,signor Terinen,cos’è che lei vuole da noi?-

-Questo è il nocciolo della questione:vorrei unirmi a voi nei vostri viaggi. Vorrei visitare i luoghi che Rjalden ha descritto e vorrei scoprire se i vampiri esistono ancora.-

Cala il silenzio. Ovviamente,io per loro sono uno sconosciuto,e fidarsi tanto da accogliermi non è una decisione facile.

Aleandro Quades sembra che voglia convincerli,ma gli altri sono restii ad accettare.

-Signor Terinen,ci concede qualche tempo per ponderare la sua proposta?capirà che non è una scelta semplice da fare.-

-Ma certamente. Capisco perfettamente.-

-Se per lei va bene,ci rincontreremo tra due giorni verso le sei di sera nel parco qui accanto. Ora però,dobbiamo proprio andare,questioni improrogabili.-

-Va benissimo. Venite,vi accompagno.-

Ho bisogno di loro e delle loro conoscenze per affrontare il viaggio. Mi sono ben guardato dal rivelare loro di Julius. Ma quando si troveranno di fronte la dura realtà se ne accorgeranno.

Non credo che viaggerebbero con un aspirante vampiro.

-Scusatemi,signor Quades,ma parla?-

-Chi,Raffaele?Certo che parla,anzi ha una lingua biforcuta e tagliente. In effetti mi stupisco anch’io che non abbia aperto bocca.-

Quel ragazzino diventa sempre più interessante. Chissà perché un tipo con la lingua lunga come lui non ha parlato oggi.

-Bene. Ci rivedremo nel giorno e nell’ora stabiliti. Arrivederci.-

-Arrivederci,signori.-

Si,sono sicuro che ne varrà la pena.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Durante questi due giorni ho deciso di studiare gli scritti. Tutti gli scritti che si posso leggere in due soli giorni inerenti ai vampiri.

Tutti hanno una visione di loro piuttosto pessimistica. Li identificano con Satana,Belzebù…….ma nessuno li vede come esseri dotati di un’anima. Esseri che hanno una concezione del vivere distaccata e solitaria,ma non per questo malvagia.

L’eternità è un qualcosa che neanche il più forte e savio può concepire,e che ogni vampiro si ritrova ad affrontare.

Rjalden non è stato trasformato per scelta sua. Lui è stato costretto.

Racconta il momento del suo cambiamento come il più orribile che lui abbia mai vissuto. Sentire il proprio corpo contrarsi e morire era per lui un dolore insopportabile.

Quando uccise la sua prima vittima,sentiva di essere un abominio,un errore della natura,una sorta di macchina per uccidere.

Come avrebbe potuto uno così vivere in eterno?Il suo creatore non se ne era accorto?

Scegliere un essere umano degno di essere elevato a un grado superiore,è un lavoro laborioso e che richiede tempo. Molti falliscono in questa impresa.

Ma il mio antenato era veramente un rammollito,che si doleva per ogni notte della sua vita. Questa non può neanche definirsi vita. E’ una tortura.

Ho letto e riletto i Manoscritti di nessuno migliaia di volte,e sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa.

C’è poi il fatto del sangue. Per noi umani,il sangue è essenziale per la vita,ma non ce ne curiamo molto. Per i vampiri,il sangue è tutto.

E’ la vita,ciò che non li fa morire. E’l’attrazione più magnetica,quello che più li avvicina agli umani. E’ il piacere supremo,l’estasi che và oltre quella carnale.

Io non vedo l’ora di sperimentare su di me ogni singola cosa. E’ vero anche che io ho assaporato poche volte i piaceri della carne,ma supplire questi ai piaceri del sangue,non mi crea nessun rammarico.

Non è detto,poi,che io debba rinunciarvi. Può anche darsi che succeda qualcosa prima.

Comunque sia,io non rinuncerò al mio obbiettivo. Andrò fino in fondo. Fino all’eternità……

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

-In perfetto orario,signori.-

-Amiamo la puntualità.-

Benissimo. Sicuramente andiamo d’accordo su questo punto.

-Bene. Siamo….quasi tutti uomini adulti- inizia rivolgendosi soprattutto a Raffaele –quindi preferirei arrivare subito al succo,perché girare intorno alle questioni è roba da filosofi e letterati,cosa che noi non siamo.-

Anche il ragionamento di questo Aleandro mi piace. Diretto,passionale,in una sola parola direi spagnolo.

-Signor Terinen,noi abbiamo ragionato a lungo…….-

Ma non voleva arrivare subito al sodo?Da come parla sembra che stia per annunciarmi la morte di mia madre. Il che è tutto un dire.

-…………sono lieto di accoglierla tra di noi.-

Stringo velocemente la mano a tutti. McRiver non sprizza felicità,ma non sembra neanche poi così contrariato. Raffaele,invece,mi fa un mezzo sorriso furbetto. Non stuzzicare il can che dorme,Santorini.

-Noi partiremo domani sera,sul tardi. Prima di tutto,dobbiamo passare alla succursale di Londra,poi in tutti i luoghi riportati nei suoi manoscritti.-

-A proposito dei Manoscritti di Nessuno,dovrei parlarvene,non credete?-

-Certo. Ci farai un sunto completo durante il viaggio.-

-Come ve lo aspettate il diario di un vampiro?-

-Io direi interessante.-

-In parte si,signor Quades.-

-Ma chiamami Aleandro,chiamaci tutti per nome,ormai sei dei nostri.-

-Va bene.-

-Misterioso.-

-E’ tutto avvolto in un alone di mistero,Daniel.-

-Triste e malinconico.-

-Si,molto malinconico,Max.-

-Segnato da un destino crudele.-

E’ giovane,non avrà diciassette anni,ma dalle sue parole si evince un animo profondo,come se avesse esperienza della vita.

-E’ questo che lo distingue dai racconti dell’orrore:è il racconto straziante di un prigioniero,di un ostaggio della vita. Lui prova dolore,un dolore immenso nel fare quello che fa. Hai ragione,Raffaele,è il destino che lo affliggeva,che lo ha portato a compiere quel gesto.

Immortale,potente e glorioso,ma una pedina sulla scacchiera del fato,un microscopico tassello di un puzzle infinito…………….-

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Eccoci qua^^Questo cap. mi ha fatto sudare sangue,ma alla fine l’ho postato^^Come avrete potuto vedere,ho abbassato il rating,perché sto prendendo in considerazione l’idea di togliere la lemon. La scelta non è ancora sicura al 100%,ma presto dovrò decidere. Nel frattempo mi fate sapere che ne pensate della ficcy?

LadyKiller:Sono contenta che ti piace la mia storiella^^Ti piace questo cap.? baci Ran^^ p.s:scusa il ritardo^^’

Jessy16:Grazie^^Anche a me piace la Russia. baci Ran^^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** In viaggio verso l'eternità ***


-Si annuncia che il volo BA221 sta per decollare

-Si annuncia che il volo BA221 sta per decollare. Si prega i passeggeri di recarsi all’imbarco numero 5. Ripeto,il volo B………-

Una fredda voce femminile rimbomba tra le pareti dell’aeroporto,scivolando fuori dai megafoni. Miriadi di persone si precipitano da parte a parte,in un interminabile andirivieni tipico degli aeroporti. Nessuno si preoccupa degli altri,camminano dritti verso il loro destino,dimentichi di tutto. Del Mondo.

Certo,non c’è nessuno che possa comprendere a fondo la problematica che stiamo affrontando,ma vedere i loro volti sereni,ridanciani,mi fa venire un moto di stizza.

Da quando ho lasciato quell’ufficio mi sento libero,proiettato verso il futuro cui anelo dal giorno in cui trovai un vecchio libro muffito in una cassa tarlata e logora. Da allora ho capito. O meglio,ho trovato il modo di capire. Il mio caro antenato ha fornito le risposte a un venticinque avido di domande. Ora mi appresto a cambiare i pensieri in fatti.

Essere un vampiro,il mio sogno nel cassetto. Avere una vita eterna,non rimpiangendo niente e nessuno. In fondo,io non avrei niente da rimpiangere. Sono sempre stato solo,fin da quando ero piccolo. Covavo un insano odio verso tutto e vero tutti. Una profonda gelosia verso i raggi splendenti del sole e i sorrisi allegri degli altri. Mi sentivo alieno a tutto questo.

Poi ho trovato un mondo adatto a me,dove sanguinose creature notturne vivono all’ombra della notte. Un vampiro sostiene da solo il peso dell’eternità. Tutti loro imparano presto la legge del vivere a proprie spese e del tribolamento della solitudine. Ma una tempra morale come la mia ha già imparato quanto necessario per vivere autonomamente.

Attualmente,sono compresso tra una ressa di persone frenetiche che si accalcano verso l’imbarco numero 5. Il mio viaggio comincia su quell’aereo che accende i motori fuori dalle ampie finestre. I miei compagni di viaggio sono quattro rivoluzionari archeologi,malvisti dai loro stessi colleghi. ‘Lunatici’,’folli’ e molti altri aggettivi confacenti a uomini che se ne fregano dell’etichetta sociale.

Sono tre uomini di buon cervello e aspetto gradevole. Poi c’è un ragazzino,avvolto in un alone di mistero. Con la sua giovane età deve essere un prodigio per entrare a far parte di un gruppo che si sposta da Paese in Paese. Da quanto mi dicono,sembra che abbia una buona parlantina. Posso comunque giudicare da me la sua notevole bellezza. Sembra uscito da un quadro,o modellato nella porcellana più fina. Sarà interessante scoprire i suoi segreti.

-I biglietti,signori. Mostratemi i biglietti poi seguite il corridoio……-

Persone e bagagli vengono fatte confluire in un andito tappezzato di moquette grigio polvere.

Una volta che ogni passeggero si è seduto al proprio posto,il comandante annuncia il volo e le hostess iniziano a vagare con i loro carrelli. Noi siamo in prima classe. Max e Daniel sono seduti vicini alla mia sinistra,mentre Aleandro e Raffaele lo stesso a destra. Sembra che vogliano tenermi d’occhio anche a chilometri e chilometri di distanza dal suolo.

Che facciano quel che vogliono,a me non interessa minimamente. Ho bisogno di menti esperte,forbite di informazioni. Un’intelligenza che queste persone sembrano possedere,insieme a un carattere,se posso dirlo,abbastanza sprezzante del pericolo. Il ché non guasta.

Rovisto un po’ nelle tasche e mi metto ad esaminare alcuni appunti. Il linguaggio del mio avo è piuttosto criptico,e per capire le sue parole è necessaria una lunga e paziente traduzione.

-Desidera qualcosa,signore?-

-No,grazie.- il carrello sferragliando si avvia verso gli altri posti.

......soltanto la luna può ciò che neanche la stella del vespro,Lucifero,sa fare. Brillare del buio della morte,oscurando la luce che è vita per voi,sangue del mio sangue,immensamente s.........

-Signore,mi scusi.......- e adesso che succede?

-Mi dica.-

-Potrei prendere quel giornale?-

Nella retina del posto avanti al mio c’è un vecchio numero del Times che sembra aver attraversato la Seconda Guerra Mondiale. A giudicare dal suo stato malconcio e umidiccio,qualcuno deve averlo usato anche per soffiarsi il naso o roba del genere.

-No,tenga pure.-

Lo estraggo dalla retina come se stessi facendo un’operazione a cuore aperto. E’ tremendamente disgustoso,e non vedo come questo tizio possa aver voglia di leggerlo. Sempre che riesca a decifrate le parole nell’inchiostro sciolto........

Dunque,dov’ero rimasto?

......immensamente simili quanto diversi alle Ombre Notturne. Sento quel buio dilagare in me,scorrere nel sangue che non è il mio,ma che scalda la mia salma. Sono un ladro di vita. Oh Jiulius,maledetto sia il giorno in cui i tuoi occhi brillarono nei miei!Le lusinghe di Satana hanno così..........

-Signore,le consiglio di allacciare la cintura,stiamo per attraversare una turbolenza.-

Oggi ci si mettono d’impegno per non farmi fare nulla.

Mi allaccio questa stramaledetta cintura,così come tutti gli altri passeggeri intorno a me,con un fastidioso ‘clack’.

.........nel sangue che.............hanno così bene attecchito al mio cuore,e quando finalmente Belzebù si mostrò per quello che era,il sole era già tramontato.........

Una turbolenza leggermente più forte sbalza gli appunti e il diario per terra.

Con un’imprecazione a denti stretti cerco di flettermi quanto basta per arrivarci,ma la cintura mi mozza il fiato. Dannazione!

Le turbolenze continuano,facendo oscillare il diario come in una culla. Mi avvicino più che posso,sperando che una fortunata virata lo riporti tra le mie mani. Non appena mi sfiora i polpastrelli,però,si allontana come per farmi un dispetto.

Una mano inguantata di nero lo raccoglie e se lo rigira un secondo tra le mani come per soppesarlo. E’ il tizio del Times lurido.

-Questo le appartiene?-

-Si,grazie.- mi affretto a rispondere mentre me lo porge.

Ora che lo guardo meglio posso intuire perché volesse leggere quel giornale. Deve essere un tipo strano,forse uno di quegli eccentrici europei che vogliono dare l’impressione di sapere l’inglese a mena dito. E’ completamente vestito di nero:giacca nera,pantaloni neri,mocassini neri,guanti neri,e un paio di grandi occhiali da sole a mosca. Pochissimi centimetri di pelle sul suo volto rivelano una carnagione lattea,in netto contrasto col suo abbigliamento.

Non riesco a vedere i suoi occhi,ma sento l’impulso irresistibile di strappargli via quegli occhiali. E’ come se li potessi sentire:magnetici,profondi e attraenti.

Lo sconosciuto si volta dall’altra parte col mio totale disappunto. Sarei rimasto ore a “sentire” il muto grido dei suoi occhi.

Torno di mala voglia sui miei appunti. Mi sento come se mi avessero staccato bruscamente il cordone ombelicale. E il ché è strano,perché io sono sempre stato orfano e di certo non ricordo il momento della mia nascita!

L’aereo atterra con una discesa nauseante,che mi fa sentire lo stomaco sotto ai piedi. In effetti,non amo usare questo mezzo,lo faccio solo per necessità.

All’aeroporto ritiriamo tutti i nostri bagagli. Aleandro è l’organizzatore ufficiale ed è lui che ferma il taxi più vicino e gli indica la nostra meta.

Nel taxi siamo in cinque più l’autista e ci sentiamo tutti invadere il nostro spazio vitale. Si vede dall’astio che inizia a permeare l’aria,tesa come una corda.

-Lei sa che quello non è il posto migliore in cui una persona desidera trovarsi,non è vero signore?- l’autista(un londinese bruno,con un completo color petrolio)sembra imbarazzato da questo silenzio costretto.

-Qualunque posto di Londra è ben accento per noi.- risponde prontamente Aleandro. –La periferia non ci spaventa,giusto?-

La domanda è indirizzata a noi,ma nessuno risponde. Qualcuno accenna distrattamente con la testa.

-Bè,i miei colleghi non sembrano essere molto in vena di chiacchiere oggi. Dovremmo esserci quasi.-

Svoltato l’angolo,infatti,il panorama cambia radicalmente. I bei palazzi raffinati lasciano il posto a vecchi edifici che cadono a pezzi. Le botteghe,i bar,le vie dello shopping spariscono,inghiottite da serrande sprangate e bidoni traboccanti di spazzatura. Non c’è traffico,né semafori e le macchine sembrano parcheggiate accanto ai marciapiedi da anni,tanto più che alcune non hanno più le ruote o il parabrezza. Sotto mucchi di panni sporchi,mendicanti,zingari o semplicemente ubriachi e bucomani si trascinano da un violetto buio all’altro.

La macchina fa una brusca frenata davanti a una delle tante costruzioni crepate.

-Bene,questa è la nostra fermata. Prendete i bagagli e andiamo.-

Uscendo,calpesto qualcosa che suona con uno stridulo rumore metallico:una targa di ferro incurvata con su scritto ‘Hotel’. Penso che una volta doveva essere attaccata al palo che ora giace semi distrutto all’altro lato della strada. Inspirando la mia ultima boccata d’aria,mi appresto a salire le scale con gli altri.

-E voi,dove pensate di andare?Non mi pagate?-

-Ah già,dimenticavo..........-

Aleandro ridiscende velocemente i cinque o sei gradini e si affaccia dal finestrino del taxi.

-Buon uomo,ma le sa chi siamo noi?-

-No,e non me ne frega un’accidenti!Sganci la grana!-

-Noi siamo gli ispettori del paranormale e siamo venuti qui per un sopralluogo a una casa infestata.-

-E a me che mi frega?-

-Si da il caso che io sappi parlare con gli esseri sovrumani e che possa chiedere loro ciò che voglio,ragion per cui,le chiedo di andarsene senza tante cerimonie.-

-Ma io ti spacco il naso!!Prima mi fate venire in questo posto dimenticato da Dio e poi neanche mi pagate??E no,bello mio!!- c’era rabbia nella sua voce,ma anche una crescente sfumatura di panico.

-Io la pagherei,ma di questi tempi sono un po’ a corto di soldi. Io la prego con le buone di andarsene,ma le se lei rifiuta,mi vedrò costretto a fare qualcosa di sgradevole.-

-Io non le credo!!Lei sta cercando di prendermi per il naso!!!-

-Vuole mettermi alla prova?- la sua voce e serafica e calda,ma ha un che di maligno,di perfido.

Con un ringhio e una bestemmia,il taxi si allontana in retromarcia. Aleandro sale le scale e ci strizza l’occhio. Eravamo rimasti lì sulla soglia come idioti per tutto il tempo.

-Fa sempre così.........- sospira in un sussurro Daniel,stile ‘Ma che ho fatto di male?’

-Qualcosa deve pur fare!Le spese del viaggio e dell’alloggio sono a carico nostro e i superiori non ci fanno vedere il becco d’un quattrino fino a lavoro concluso!-

-Lo vedi,Daniel?Max mi appoggia!-

-Perché siete due taccagni!-

-Me lo riverrai a dire il giorno in cui dormiremo sotto i ponti.-

Per la prima volta da quando li conosco,mi scappa un sorrisino. Sono molto affiatati,il ché si evince dai loro battibecchi ironici. D’improvviso,mi accorgo che Raffaele mi fissa come fa un bambino con una formica. Mi sta studiando,e non è la prima volta. Mi irrita questo atteggiamento calcolatore. Lo fisso a mia volta. La sua espressione è indecifrabile. I suoi tratti sottili sono immobili e nei suoi occhi grandi posso vedere riflessi i miei.

Il cigolio dell’uscio che si apre mi fa voltare. Raffaele mi imita,puntellandosi sui piedi per vedere chi è.

Un uomo basso e tarchiato si spalanca la porta come se volesse sfondarla. Sembra uscito da un vecchio film western:camicia aperta che lascia scoperto un petto sporco e villoso,barba incolta e pantaloni con le braghe.

-Oh,oh. Giovincelli di primo spullo. Siete stati voi a prenotare?- ha una voce bassa e roca.

-Si-

Si sposta e ci fa cenno di entrare. Modi da hotel a cinque stelle,non c’è che dire.

E ‘l’hotel’ lo segue di pari passo. Se mi fossi messo a fare il falegname,con tre assi di legno avrei costruito una catapecchia migliore di quella:un piccolo atrio con mura in pietra viva funge da reception,un elefante su una mela si tiene sicuramente più in bilico di quel lampadario sul soffitto,una traballante scala di legno si snoda verso un oscuro secondo piano e,ciliegina sulla torta,ogni oggetto,dal più piccolo al più grande è coperto da almeno due diti di polvere.

Il proprietario infila malamente due mazzi di chiavi in mano ad Aleandro.

-Andate al piano di sopra. Le vostre camere sono le prime a sinistra. Portatevi i bagagli da voi e svegliatevi presto,perché in questo posto chi arriva tardi non mangia. Il bagno è la porta blu in fondo al corridoio. Un doccia giornaliera cada uno e non vi azzardate a sforare. I letti sono messi in fila e non macchiate le coperte,altrimenti ve le terrete così. Tutto chiaro?Bè, buon soggiorno.-

Un istinto omicida germoglia tra di noi.

-Non guardatemi con quelle facce assassine!Sto risparmiando più che posso.......Comunque,Daniel,tu e Max dormirete nella prima camera,mentre io,Raffaele e Tuomas dormiremo nella seconda.-

Non ci posso credere. Cosa dirò quando sarò un vampiro?Che la mia eternità iniziò in una stamberga decrepita alla periferia di Londra?

Ok,guardiamo i lati positivi. Finalmente sto muovendo e i miei primi passi verso la vita eterna e poi penso che non sarà tanto male dormire in camera con Aleandro e Raffaele. Quel ragazzino stuzzica la mia fantasia..........le mie fantasie...........sarà un soggiorno interessante..............

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Salve a tutti^^Dopo lungo tempo finalmente posto il mio quarto cap. ^^Come lo trovate?Me lo lasciate un commentino?????Sapete,le recensioni fanno bene a chi scrive......me lo fate questo piacere??

Comunque,dopo aver letto il commento di LadyKiller mi sono convinta e ho fatto tornare la storia una NC17. Non so se si possono fare tutte queste ‘manovre’,spero di si^^

LadyKiller:non ti preoccupare,l’importante è che alla fine ci sei riuscita^^Ti ringrazio tanto per il tuo giudizio^^E(come direbbe la fatina di Cenerentola)ho esaudito il tuo desiderio^^ Baci Ran^^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=55984