Fiction

di willow11
(/viewuser.php?uid=28122)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la performance migliore ***
Capitolo 2: *** Brit o Heath? ***
Capitolo 3: *** stronzetta ***
Capitolo 4: *** dinamiche ***
Capitolo 5: *** la magia della macchina da presa ***
Capitolo 6: *** mai provato ***
Capitolo 7: *** caffè nero ***
Capitolo 8: *** scelte ***
Capitolo 9: *** gelosia ***
Capitolo 10: *** fiction ***
Capitolo 11: *** la magia della macchina da presa2 ***



Capitolo 1
*** la performance migliore ***


fiction 1

di ritorno con una ff un pò particolare...

questo è solo il primo capitolo... e spero che l'idea vi piaccia.

c'è solo un piccolo SPOILER della 2x15 il resto è completamente fiction/finzione.

FICTION

-Ti prego dimmi che mi ami… Ti prego- chiese la mora singhiozzando.

-Certo che ti amo... Davvero! E starei sicuramente con te se non stessi con Artie!- rispose la bionda con estrema ingenuità.

-Artie?-

-Amo anche lui, non voglio fargli del male, non è giusto!-

-Si che puoi è solo uno stupido ragazzo-

-Si ma non sarebbe giusto, Santana devi sapere che se un giorno mi lasciassi con Artie e avessi la fortuna di trovarti ancora single…- aggiunse la bionda accarezzandole un braccio.

-No…- replicò la mora scansandosi dal contatto.

-Sarei tua… E ne sarei orgogliosa- spiegò la bionda con aria felice.

-Wow, chi l’avrebbe detto che essere tanto aperta poteva farti sentire così in trappola-  replicò sarcastica la mora.

-Mi dispiace…- disse la bionda abbracciando l’amica.

-No, toglimi le mani di dosso-

La mora si scansò nuovamente dall’abbraccio e si allontanò dandole le spalle.

 

-STOOOOP-

Il regista guardò prima il cameramen e poi il fonico accertandosi che la scena fosse venuta bene.

-Ragazze era perfetta- disse il regista rivolgendosi alle attrici.

-Dov’è Naya?- chiese alla bionda non trovando la ragazza che interpretava Santana.

-Qua…-

il regista si girò e la vide in lacrime.

-Era perfetta…- disse all’attrice non curandosi del suo stato emotivo, infondo era un'attrice e lui un regista, era abituato a  quei momenti di ipersensibilità.

La mora annuì senza dire niente.

La bionda la stava osservando compiaciuta.

Il regista si girò verso il suo aiuto regia e buttò un occhio alla scaletta delle riprese (l’ordine del giorno).

-Non ci posso credere, abbiamo finito… In orario?- chiese stupito alla ragazza coi fogli che gli faceva da aiuto.

-Già… Ragazzi per oggi abbiamo finito…- urlò l’aiuto regia alla troupe e agli attori.

Tutti fecero un grosso applauso e cominciarono a smontare le luci nel corridoio della scuola.

 

-Alex… Senti ma io mi pare che ho finito con questa puntata…- chiese la mora all’aiuto regia.

-Si Naya, tu e Heath avete finito- rispose guardando anche la bionda che sperava in quella risposta.

-Quindi quando riprendiamo?- chiese la bionda

-la puntata delle regionali la cominciamo  a girare lunedì… venerdì vi mando le convocazioni e la sceneggiatura- rispose Alex tagliando corto.

-Ok, ok… Tre giorni liberi, non ci credo… Voglio solo dormire… Naya ma stai bene?- chiese la bionda vedendo l’amica un po’ giù di morale.

-E’ tutto ok davvero…-  replicò la mora ancora scossa –Senti vado a casa sono stanca- disse la mora ancora ferma davanti all’armadietto della scena.

-Fatti almeno fare i complimenti… La tua performance migliore direi…- disse la bionda abbracciandola

La mora la guardò sorridendo, e si staccò dall'abbraccio. Era ovvio che era sua migliore performance… Lei non stava recitando.

 

sperando in critiche recensioni

un saluto

Will

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Brit o Heath? ***


fiction2

un rigraziamento a tutti quelli che hanno letto e recensito.

FICTION

-Devo ammetterlo, quando mi hai chiamato, ho pensato che volessi dei consigli di moda, poi mi sono ricordato… Kurt è solo il mio personaggio- disse il ragazzetto coi capelli scuri e con i lineamenti molto delicati.

-Chris… lo so che di solito frequentiamo gruppi diversi… Ma lo sai che ti stimo molto come attore e come… Uomo!- replicò la mora passandogli il caffè che aveva appena ordinato alla cassa del bar.

-Uomo…? Non so se prenderla come complimento o come un…-

-E’un complimento…- rispose Naya indicandogli con la testa un tavolo libero.

-Lo sai che con Kurt non ho solo in comune il look…- disse il ragazzetto facendogli l’occhiolino.

-E proprio per questo che ti ho chiesto di uscire…-

Il ragazzo la guardò curioso e si sedette al tavolo del bar dove i ragazzi erano soliti rilassarsi dopo le riprese. Era un bar accanto gli studios per lo più frequentato da professionisti del mestiere e quindi nessuno prestava attenzione ai due attori che li, fortunatamente potevano sentirsi persone normali.

-Chris, il tuo personaggio è gay, e tu sei gay… cioè voglio dire non è strano?- chiese perplessa la mora.

-Cosa è strano? Interpretare un personaggio che rispecchi la mia identità sessuale? So da dove attingere…- rispose bevendo il caffè.

-Si ma… non è troppo semplice?-

-Senza dubbio… Avrei trovato più stimolante interpretare un super fusto eterosessuale… Ma… Sinceramente mi sta bene così… E tu stai trovando stimolanti i risvolti sessuali di Santana?-

La mora prese in mano il cucchiaino e lo infilò nella tazza di cioccolata.

-Santana non è mai stata nelle mie corde- disse la mora assaggiando un po’ di cioccolata dal cucchiaino.

-E per questo che ti viene così bene- disse ridendo il ragazzo –Ti sei sporcata!-

La mora si pulì il labbro superiore con quello inferiore.

-Ecco questo lo farebbe Santana… maledettamente sexy ragazzina.-

-Non trovavo il tovagliolo…- disse la mora guardandosi intorno –Ah… Eccolo- aggiunse prendendo il tovagliolo e asciugandosi la bocca.

- E poi la cioccolata non è sexy… Santana beve solo caffè nero- replicò ridacchiando.

Chris la guardò confuso.

-Al liceo non ero popolare e ho dovuto vedermi un sacco di film per capire come costruire il mio personaggio… E ti dirò…- Naya lo guardò seriamente per poi cambiare espressione -Mi diverte da morire…-

-E… i ragazzi?- chiese malizioso Chris

-Quali ragazzi…?-

-Dai… Sei così disinibita quando ti chiedono di strusciarti con… devo cominciare la lista?-

-Ovvio che sono disinibita… sono un’attrice, mi pagano per far credere di essere una stronza disinibita… ma…-

-Ma…?-

-Penso di avere un problema con i risvolti di Santana- disse la mora guardandosi intorno.

-Dai… Che problemi puoi avere, l’hai detto tu… Ti pagano per far credere al pubblico di essere lesb.- il ragazzo s’interruppe leggendo nel viso della mora un espressione spaventata.

- Naya sei lesbica?-

-Come dice Santana le uniche etichette che m’interessano…-

-Sono quelle dei capi che rubo… l’ho vista mille volte quella scena- replicò il ragazzetto ridendo.

-Ascolta Chris, io non so cosa sono, cioè voglio dire, non l’ho mai escluso ma non mi era mai successo prima, e se ci penso non mi è mai successo con un uomo…-

-Cosa non ti è mai successo con un uomo?-

-Di perdere la testa… Ieri quando abbiamo girato il finale della puntata con Heath… ti giuro che volevo morire…-

-Anche a me hai fatto morire… Cioè nel senso buono del termine- disse il ragazzo deglutendo.

-Dai Chris come faccio, come faccio ad interpretare qualcosa che sento per davvero, e se poi al regista non sta bene? E mi dice… No guarda questa cosa la devi fare così… Io entro nel pallone…-

-Dai Naya non dire cazzate, lo sai che non è questo quello che ti preoccupa… Sei un’attrice piena di talento- disse il ragazzo prendendole la mano.

La mora guardò la mano del ragazzo sopra la sua.

-Lo sai che siamo spiati dai paparazzi-

-Si ma… lo sanno tutti che sono froscio…- disse alzando la voce.

-Non è carino usare quel termine…-lo rimproverò la mora.

-Io sono l’unico che lo può usare… La smetti di cambiare argomento… Abbiamo problemi molto più grossi di un vocabolo…-

La mora fece un respiro, chiedendosi se uscire con Chriss fosse una stata una buona idea.

Il ragazzo le schioccò le dita davanti agli occhi per richiamare la sua attenzione.

-tu sei innamorata di Heath… o di Brit?-

-Che domanda è?-

-Mi spiego meglio, a me è capitato con Darren… e Blaine… abbiamo un sacco di duetti e il mio personaggio è palesemente innamorato di lui…-

-Ma voi due state insieme? Mi sono persa qualcosa?-

-Certo che non stiamo insieme… lo sapresti, le notizie corrono quel set è come un paesino di montagna- rispose prontamente il ragazzo.

-E quindi?-

-E quindi niente, pensavo di essere innamorato di Darren, ma poi ho capito che mi ero preso una cotta solo per Blaine… quel personaggio è costruito a misura di Kurt… è tanto tenero…-

-Continua?- chiese spazientita la mora.

-Alla fine ho capito che non mi interessava, e avevo confuso le due cose-

-Insomma mi vuoi dire che sono innamorata della ingenua e tenera Brit… e che questo mi ha confuso le idee…- chiese stranita la mora bevendo altra cioccolata.

-Questo non lo so, ma è probabile… Cerca di ricordare cosa hai provato quando hai conosciuto Heather?-

Naya si fermò un attimo e cominciò a pensare al suo passato.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** stronzetta ***


fiction 3

FICTION

Naya stava sdraiata sul letto di camera sua fissando il soffitto.

Da quando erano iniziate le riprese della seconda stagione di Glee non aveva mai avuto tre giorni consecutivi di pausa. Sapeva bene che il suo personaggio non era uno dei principali ma era fondamentale per la scena, praticamente c’era sempre, e con lei c’era Heather.

Come Brittany e Santana loro due stavano sempre insieme.

-Allora come è andata?- chiese la ragazza alta e bionda alla ragazza mora che era appena uscita dalla sala dei provini.

Naya la guardò un po’ perplessa…

-Credo bene, anche se non ho capito bene quale fosse il regista-

-Era quello pelato- rispose la bionda ridendo.

-Quello pelato dici… Allora non so se ci rivedremo… non sembrava tanto convinto.-

-Ma dai quella è la sua faccia, e poi dai per scontato che mi abbiano presa… probabilmente non ci rivedremo comunque-

La mora la squadrò dalla testa ai piedi provando un filo di invidia.

-Ma ti sei vista? Hai un fisico pazzesco e prima ti ho spiato… Balli da dio…!- aggiunse Naya prendendo la borsa che era appoggiata accanto alla roba della ragazza bionda.

-Ti sono piaciuta… Dici che ho possibilità?-

-Mettiamola così… ringrazio mia madre che non sono alta magra e bionda, se no avrei già perso il provino- dirigendosi verso il banco dove gli attori dovevano firmare una volta fatto il provino.

-Giusto tu hai fatto il provino per…-

-Santana- rispose Naya firmando al banco.

-Ah… La stronzetta ispanica arrapata-

-E cheerleader…- aggiunse ridendo la mora.

-Come me… cioè come il mio personaggio… Brittany, la cheerleader stupida e…-

-Zoccola…- finì Naya.

-Dici che è zoccola?- chiese la bionda firmando al banco.

Naya sorrise.

-Senti devo andare… mi aspetta…-

-Il tuo ragazzo?- chiese curiosa la bionda.

-Mia  madre…- rispose imbarazzata la mora.

La bionda sorrise.

-Non prendermi in giro… Non ricordo il tuo nome?- chiese la mora un po’ impacciata.

-Heather…-

-Naya molto lieta- disse la mora stringendogli la mano.

-Piacere mio- rispose Heather con un sorriso stampato in fronte.

Naya sentì uno strano movimento allo stomaco.

-Vado…E’ stato un piacere, davvero!-

La mora si congedò dirigendosi verso l’uscita.

-In bocca al lupo!- le urlò Heather che si era appena fermata a parlare con altri ragazzi.

La mora si girò e la guardò da lontano –crepi!!!-

Continuava a fissare il soffitto perdendosi in quei ricordi che per la prima volta cominciavano ad avere una forma ben definita.

In fondo l’aveva sempre saputo cosa significava “il movimento allo stomaco” e non che avesse qualche problema a riguardo, era piena di amiche e amici gay, non aveva mai escluso l’ipotesi di essere…

Eppure quel sostantivo d’identificazione sessuale su di lei aveva un suono diverso.

Forse era semplicemente innamorata di...

Senti il bip dell’I-phone (tipico cellulare di chi lavora nel cinema)

Messaggio:HeathBrit

La mora perse un battito vedendo il nome dell’amica sulla lista dei messaggi da leggere.

_Stronzetta sei sparita_

La ragazza guardò più volte il cellulare e sorrise con un filo di amarezza, lei era la sua stronzetta.

 

-Fa che l’abbiano presa, fa che l’abbiano presa- disse a bassa voce Naya mentre la costumista le prendeva le misure per la divisa dei cheerios.

La mora si guardava intorno cercando la chioma dorata dell’attrice.

-Heather?- chiese alla bionda che vide entrare nella sala costumi.

La ragazza bionda si avvicinò.

-Scusa?- disse la bionda.

La mora sgranò gli occhi cercando di mettere a fuoco.

-Scusa non ho gli occhiali e sono cecata…-si giustificò la mora.

-Tranquilla, comunque se sei qui anche tu dovremmo presentarci, mi chiamo Dianna-

-Naya… Sei stata presa per il ruolo di… Brit- rispose la ragazza mulatta stringendogli la mano.

-Quinn!- la interruppe la bionda.

La mora tirò un sospiro di sollievo, ma non ebbe il tempo di riprendersi che si sentì mancare il respiro.

Delle mani bianche e gelate le avevano coperto la vista.

Naya sentiva il respiro de Heather mischiarsi col suo.

Tolse con dolcezza le mani di Heather e si girò guardandola negli occhi.

 

-Lo sai che dopo le grandi performance le grandi attrici hanno bisogno di tempo per riprendersi- si giustificò Naya al telefono.

-Non trovare scuse stronzetta, fonti certe mi hanno confermato che dopo le riprese sei stata con Chris- disse ironica Heather all’altro capo del telefono.

-Che fai mi spii?- chiese la mora che adesso si era concentrata sedendosi sul letto.

-Forse… Che ne dici se per farmi perdonare del mio pedinamento ti porto a cena fuori… Domani non lavoriamo!-

-Allora lo ammetti… Mi hai pedinato.-

-Ma no passavo li per caso, però ero preoccupata ti ho vista provata l’altro giorno.-

-No macchè…- mentì la mora che era diventata completamente rossa in viso, per fortuna era al telefono.

-Se lo dici tu… A che ora passo a prenderti?-

-Quando vuoi- rispose la mora che non poteva dirle di no.

-Alle 20 sono da te, a dopo stronzetta.-

La mora staccò la chiamata e poggiò il cellulare sul comodino.

Come poteva essere semplicemente innamorata di Brittany se quando parlava con Heather era tutto così maledettamente perfetto.

ok, spero che i risvolti vi siano piaciuti.

ringrazio tutti quelli che leggono.
un ringraziamento speciale a tutti quelli che recensiscono...
suggerimenti e consigli e critiche sono ben accolte.

spero che dal dialogo sia venuto fuori il rapporto tra le due, mi piaceva tanto il fatto che appena conosciute si trovassero subito!
ci aggiorniamo al prossimo capitolo
un saluto
Will

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** dinamiche ***


fiction4

FICTION

-Stronzetta sei ritardo…- disse la bionda quando la ragazza entrò nella sua macchina.

-Stronzetta con gli occhiali- aggiunse vedendo che la mora indossava i suoi soliti occhiali con una montatura quasi inesistente.

-E con minigonna… che si festeggia?-

Naya guardò la sua minigonna, sapeva bene che le piaceva quando si vestiva molto femminile e sapeva anche che effetto le facevano occhiali, anche perché non li metteva mai, usava le lenti a contatto, e quelle rare volte che li aveva messi Heather era andata fuori di testa.

-Tre giorni di pausa?- rispose titubante con un mezzo sorrisetto.

La bionda abbassò la testa per guardare le scarpe della mora.

-Lo sapevo scarpe da ginnastica-

-Adesso non esageriamo, mica stiamo andando ai Golden Globe.- si giustificò la ragazza che sapeva benissimo dove voleva arrivare la bionda.

-Puoi giurarci, non ti facevo mica andare con le scarpe di ginnastica!- la rimproverò la bionda.

-Però non hai avuto da ridire ai Globe… o sbaglio?-

Heather la guardò sorridendo e accese il motore.

Naya era una ragazza semplice, solitamente vestiva casual e sportiva e si sentiva a suo agio immersa nelle felpe che le regalava il fratello più grande, ma per le serate di gala sbocciava come un fiore, ed ogni volta che indossava un abito da sera, la bionda, che di solito andava in giro leggermente più in tiro di lei, la ricopriva di complimenti, e i suoi complimenti le piacevano da morire.

-Senti chica non mi hai ancora salutata- disse spazientita la mora.

Heather spense il motore le si avvicinò e baciò la guancia accaldata della mora.

Naya si era appena pentita di quella richiesta, rimanendo rigida dopo il contatto.

La bionda si staccò stranita sentendo che il cuore della mora batteva più forte.

Le due si scambiarono uno sguardo poco chiaro.

-Dove mi porti?- chiese la mora che per distrarla tirò giù lo specchietto del sedile anteriore controllando che non fosse rossa.

Ovviamente lo era, e richiuse al volo lo specchietto per l’imbarazzo.

La bionda non ci fece caso, stava guidando.

Forse doveva semplicemente parlargliene, e tutto quell’imbarazzo sarebbe sparito, infondo era amica sua che c’era di male?

Ovvio che non poteva.

-Stronzetta… a che stai pensando?- le domandò la bionda distraendola dai suoi pensieri.

-A niente- mentì.

-Allora ti va bene alla pizzeria italiana vicino agli studios?-

-Perfetto, avevo proprio voglia di pizza, era da un po’ che non mi portavi a mangiare cibo italiano, e poi è da una vita che non andiamo in quel posto!-

-Ci sono andata l’altra sera con Dianna... E…-

-Sono gelosa esci con Dianna e non con me… Dicevi?- la interruppe Naya con un sorrisetto malizioso.

La bionda frenò di botto la macchina e la guardò dritta negli occhi.

La guardò intensamente come se stesse aspettando qualcosa, poi si slacciò la cintura e  fece uno scatto verso il viso della mora e la baciò.

-Perché ti sei fermata di botto.- chiese la mora che si era immaginata tutto.

Heather indicò il semaforo rosso

-Non devi essere gelosa di Dianna, è stata appena mollata dal ragazzo- aggiunse.

-Ma quello con cui stava da prima di iniziare le riprese- disse incredula la mora.

 La bionda fece di si con la testa.

-Ma perché l’ha lasciata? L’ha tradita?-

-Vuoi ridere?- chiese sarcastica la bionda mentre cercava parcheggio davanti la pizzeria.

-Ha scoperto di essere gay.-

Naya rimase agghiacciata.

-Veramente?E lui come sta?-

-Bhe sta un po’ di merda ma sapendo che non è per un’altra donna…- spiegò la bionda che aveva appena parcheggiato -Aspetta mi hai chiesto come sta lui?- replicò togliendosi la cintura.

La mora annuì.

-Ah già dimenticavo, gli ultimi risvolti di Santana ti hanno sensibilizzato verso la causa omosessuale- disse ridendo la bionda.

La mora continuava ad annuire senza aprire bocca.

-Stronzetta stai bene?- le chiese preoccupata.

-Veramente no, mi gira un po’ la testa… Ti dispiace se rinviamo a domani.- rispose turbata la mora.

-Certo tesoro… Vieni qua!- disse la bionda stringendola in un abbraccio.

La ragazza mulatta si staccò.

-Heathy scusa mi manca l’aria- aggiunse la mora che adesso aveva gli occhi lucidi.

-Scusa vado a piedi- tagliò corto Naya che dopo aver aperto la portiera uscì dalla macchina.

Heather la guardò allontanarsi dalla macchina, non sapeva e non capiva cosa le stesse passando per la testa, ma di una cosa era certa, quando alla stronzetta girava male bisognava lasciarla sola, e lei lo sapeva bene visto che spesso avevano litigato per i suoi troppi “perché” nei momenti di depressione della mora.

Naya sapeva che Heathy non l’avrebbe seguita, avevano litigato troppe volte per l’eccessivo senso di protezione della bionda.

Ma sapeva anche che quella uscita di scena doveva avere una spiegazione agli occhi della bionda, anche perché Heathy a differenza di Brittany non era stupida o ingenua anzi era maledettamente intelligente e acuta, e come la sua Santana amava l’ingenuità di Brit, Naya amava… Già amava!

Naya amava Heathy.


un saluto
will

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** la magia della macchina da presa ***


fiction5

buongiono a tutti, 

eccomi qui puntuale con un nuovo aggiornamento.

a  questo capitolo sono molto legata emotivamente, 

quindi spero che vi piaccia!

FICTION

…calma, calma, il mondo è quieto
calma, calma, entrambi non riusciremo a combatterlo
siamo stati noi a combinare questo casino
perchè non riesci a capire?
oh non dormirò stanotte, non dormirò stanotte
eccoci di nuovo, eccoci di nuovo
oh voglio di più
oh cosa stai aspettando?
dai un morso al mio cuore stanotte!
oh voglio di più
oh cosa stai aspettando?
eccoci di nuovo, eccoci di nuovo
eccoci di nuovo, dì addio al mio cuore stanotte!

-STOOOP- urlò l’aiuto regia dopo il segno del regista.

Tutti i ragazzi vestiti con una divisa collegiale si fermarono.

Certi stavano sopra la grande impalcatura ricostruita nello studio cinematografico, altri invece erano ai piedi sommersi di schiuma che  scendeva da un bidone posto alla punta dell’impalcatura dove c’era Chris con accanto un altro ragazzo che direzionavano il ventilatore posto davanti al bidone.

L’idea di riempire i collegiali di schiuma per farli sembrare più sexy era del regista.

-Chris, Darren andava bene però la rifacciamo- disse il regista ai due ragazzi poi si diresse al operatore della prima macchina –Mi tieni più stretto Chris-

L’operatore fece l’inquadratura e la mostrò al regista che annuì.

-Chris, mi raccomando con le espressioni del piffero- urlò il regista al ragazzo che interpretava Kurt.

 

-Non capisco perché si ostini ad usare questo termine- disse l’aiuto regia all’orecchio della mora .

-Cosa?- chiese Naya che saltò in aria, in realtà sperava di passare inosservata.

-Alex mi hai fatto saltare-

-Non capisco perché le chiami facce da piffero…- disse scherzando alla mora che alzò le spalle.

-Alex, un minuto e giriamo- disse una voce gracchiante.

Alex prese il piccolo walkie-talkie che aveva nella cinta.

-Arrivo- disse al telefono tenendo tenuto il pulsante

-A dopo!- disse Alex alla mora scattando verso il regista.

La mora squadrò l’aiuto regia.

Alex era una ragazza abbastanza semplice, stava sempre in jeans e maglietta e portava delle strane cinture piene di tasche che ogni giorno erano piene di fogli, nastro adesivo e ovviamente il piccolo walkie-talkie sempre in funzione.

Aveva i capelli rosso rame, ma erano sempre legati, però stavano bene con la montatura degli occhiali, anche quella di colore rosso, che fosse lesbica pure lei?

-Ok SILENZIO RIPRENDIAMO- urlò Alex facendo le veci del regista.

-MOTORE-

La mora smise di fissare la ragazza e cominciò a guardare la scena affascinata. L’aveva vista ripetere miliardi di volte da quando lavorava nel cinema, ma ogni volta era sempre magico anche quando non era lei a stare davanti la macchina da presa.

L’aiuto regia chiamava il “motore”, poi l’operatore faceva un cenno e il fonico urlava “partito”poi sempre Alex urlava ciak ed il ciakkista dichiarava il ciak davanti alla telecamera… e alla fine, quando non volava una mosca, il regista guardava il video assist per controllare che l’inquadratura fosse perfetta e alla fine guardava noi… i suoi pupilli, accertandosi che fossimo pronti, e solo allora, soltanto quando tutto era perfetto dava “l’azione”.

Se non era magico quello.

Forse era per questo che anche quando non lavorava le piaceva andare sul set.

Il set la rilassava, e lei ne aveva bisogno

La notte precedente non aveva dormito, non riusciva a dormire ma neanche a piangere, perché pensava troppo.

Il fatto che le piacesse Heather in quanto donna non era un problema, era una cosa normale, non c’era nulla di male, però c’era qualcosa che non tornava.

Il suo lavoro la portava a vivere e a sperimentare ogni tipo di emozione e situazione affinché fosse più vasto il campo da cui attingere per interpretare un personaggio lontano da lei e dal suo carattere, così una volta avuta in mano la sceneggiatura poteva preparare il suo personaggio; ma quando il regista dava l’azione cominciava a viverlo.

Ogni qual volta che si accendeva la macchina da presa, lei diventava Santana, sentiva il suo sangue ispanico correre nelle sue vene, ma la cosa magica era che quando il regista chiamava lo stop tutto questo svaniva. Certo era meglio rimanere concentrata, ma era come se fosse tornata a respirare dopo un lungo periodo di apnea, peccato che Naya era un pesce senza branchie e stare in apnea la faceva sentire viva ma risalire a volte era necessario.

Ma quella volta successe qualcosa di diverso.

Il regista chiamò lo stop e lei non si placò, il cuore le batteva forte ed era come se la delusione che Brittany dava a Santana, l’avesse data a lei, che in fondo era stata Santana fino a qualche istante prima.

Ma allora aveva ragione Chris, Naya si era innamorata di Brittany.

La mora guardò il ragazzetto che la stava salutando da sopra l’impalcatura dove era fermo da circa 10 minuti aspettando che il direttore della fotografia posizionasse le luci giuste per il suo primo piano.

Eppure non poteva essere così, la mora ci aveva pensato tutta la notte, quel momento, quel personaggio era solo un sogno rivelatore, lei amava Heathy solo che non l’aveva mai saputo o intuito.

Era infastidita dal fatto che una cosa così intima come il suo orientamento sessuale le fosse saltato all’occhio solo grazie ad uno stupido copione.

-Ehy… -

-Siete lunghi oggi!- disse ridendo la mora all’aiuto regia che si era appena seduta accanto a lei.

La rossa cominciò a colpirsi il petto con un pugno simulando una coltellata.

Naya sorrise, anche Heather quando si annoiava faceva quella simulazione di suicidio, certo fatta dalla bionda era tutta un’altra storia.

-Prima che me lo dimentico- disse la rossa che aveva appena tirato fuori un blocco di fogli che cominciò a sfogliare velocemente.

-Questo è l’ordine del giorno e la sceneggiatura per lunedì-disse porgendole un foglio pieno di orari e numeri.

-Grazie, cazzo è già venerdì?-chiese delusa la mora che pensava di avere più giorni liberi.

-Finalmente direi…- replicò Alex tirando un respiro di sollievo.

-Ah già scusa, tu hai lavorato tutta la settimana-

La rossa si strofinò gli occhi con la mano e annuì.

-A questo proposito, hai impegni domani sera?-

La mora rimase di stucco.

-Come?- chiese Naya per sicurezza.

-Ti va di andare a bere una cosa con me, domani sera…?- ripeté la rossa seriamente imbarazzata.

Naya ci aveva azzeccato, era lesbica.

-Ma non eri tu che un mese fa rimproveravi il ragazzo che porta i caffè perché aveva chiesto a Dianna di uscire?- domandò sarcastica non sapendo cosa rispondere.

Era ovvio che ci stava provando, ma lei non era pronta ad una cosa del genere e per quanto facesse figo uscire con l’aiuto regia, che era anche particolarmente intrigante, non era quello che voleva.

-Naaa… e poi stare ai vertici ha i suoi vantaggi… E comunque l’ho fatto per Dianna, è fidanzata!- rispose la rossa che si era appena alzata perché la stavano chiamando dal walkie-talkie

La mora fece una smorfia strana.

-Veramente?- chiese scioccata la rossa che non riusciva a staccarsi da lei –bene potrai raccontarmi tutto domani… passo a prenderti alle 8.00?- aggiunse frettolosamente.

-Domani non posso- mentì la mora.

-Ok, facciamo domenica- replicò la rossa che non mollava la presa.

Alla mora non sarebbe dispiaciuto passare del tempo con Alex, ci parlava bene e probabilmente aiutata con Heathy ma non poteva prenderla in giro, sapeva benissimo che quell’uscita aveva un secondo fine le si leggeva in faccia.

-Alex non so che problema c’è in attrezzeria, ma devi andare, ora!- disse un ragazzo della troupe che si era appena avvicinato alle ragazze.

Alex lo guardò e annuì poi guardò l’attrice completamente paralizzata, le fece un sorriso e le diede un bacio sulla fronte.

-Ci vediamo domenica, ci conto- disse scomparendo velocemente in mezzo alla troupe.

Naya era abbastanza incerta su cosa fosse realmente successo, ma dopo pochi secondi fu riportata alla realtà dalla vibrazione dell’i-phone che aveva in tasca.

Messaggio:HeathBrit

La mora sentì il cuore scoppiarle nel petto.

_...Ci vediamo?_

grazie a tutti quelli che leggono, e un grazie alle "fedelissime" che recensiscono sempre :)
spero di riuscir ad essere puntuale con l'aggiornamento... anche se ho i miei dubbi
un saluto
Will

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** mai provato ***


FICTION 6

FICTION

Naya guardava Heathy completamente assorta.

In quel momento la bionda era al telefono in balcone mentre lei se ne stava seduta in cucina osservandola.

Ogni qual volta che le si avvicinava per salutarla o per abbracciarla le si scatenava il terremoto dentro il petto, non aveva mai provato una sensazione simile se non con lei.

La bionda si girò verso Naya e incrociando lo sguardo con lei, le fece segno che stava per finire la conversazione.

Bellissima.

-Chi era?- chiese curiosa la mora che raramente vedeva l’amica stare a telefono con qualcuno davanti a lei.

-Dianna-

-E come sta?-

-Meglio… Mi ha detto che ha parlato con l’ex a telefono e che l’ha sentito depresso e che per questo non riusciva ad essere arrabbiata con lui… Certo che dev’essere strano-

-Cosa?- chiese la mora che voleva capire dove voleva arrivare l’amica.

-Svegliarsi una mattina e capire di essere gay…-

-Penso che infondo l’abbia sempre saputo…-

-Come Santana- le disse scherzando la bionda.

La mora si girò di scatto sentendosi esplodere le guance per l’imbarazzo.

Heather sentiva che c’era qualcosa che non andava, ma non capiva cosa, o forse non voleva capire.

-Vediamo la scena?- chiese la mora per cambiare discorso.

La mora si mise gli occhiali e prese in mano il copione e cominciò a sfogliarlo. Leggere insieme il copione e commentarlo a casa sua davanti a un caffè, che beveva solo la bionda (perché a lei non piaceva), era un rituale che le due si erano create dal primo giorno delle riprese di glee, e in quel momento era importante rispettare i rituali.

La bionda prese la sua copia e cominciò a sfogliarla.

-Praticamente in questa scena tu non mi parli perché sei incazzata con me- osservò Heather.

-Si è tutto molto semplice, praticamente Santana nell’ultima scena le ha detto…-

-Da quanto parli in terza persona del tuo personaggio- la interruppe la bionda.

-Giusto- disse la mora che sapeva benissimo perché usava la terza persona e non la prima.

-Nell’ultima scena ti ho detto che sono innamorata di te, mi sono sforzata di accettarlo, mi sono messa in gioco, cosa che non faccio mai, mettendo da parte le mie paure per stare con te, ma tu…-

Prese fiato.

-Ma tu mi hai rifiutata perché ami Artie e allora io ho smesso di parlarti, era la prima volta che venivo rifiutata… E adesso tu torni da me perché ti manca la nostra amicizia, e io… Che non vorrei fare altro che saltarti addosso perché ti amo e sei la persona più importante della mia vita… Ti allontano- disse la mora che stava faticando a respirare per la tachicardia.

-In parole povere, torno stronza!- precisò sempre la mora per sdrammatizzare.

-Stronzetta- la corresse Heather.

Naya spense il fornello e prese la macchinetta del caffè versandolo nella  che aveva poggiato sul tavolo della cucina del suo bilocale, doveva tenere almeno il suo corpo occupato per non dare nell’occhio alla bionda che sembrava non avere colto il messaggio.

La bionda prese la tazzina azzurra e guardò intensamente l’amica.

Naya si spaventò.

-Sarà buono?- chiese con un’aria di sfida.

-Dipende da quanto sei stata brava ad insegnarmelo- rispose Naya tirando un respiro di sollievo.

Heathy aveva una specie di fissazione per l’Italia e per il caffè. L’aveva visitata diverse volte, una volta c’era pure stata per una tournée col gruppo di danza, e ogni volta che tornava, riempiva la borsa di caffè e ne portava una confezione a lei.

Naya non beveva il caffè, ma prepararlo all’amica, che per scherzo la criticava sempre, le dava tante soddisfazioni.

-Bevibile- disse la bionda con un sorrisetto malizioso.

Le piaceva da morire criticarla, ma in realtà amava quel semplice gesto che l’amica faceva sempre e solo per lei.

-La prossima volta lo faccio ad Alex e vediamo se le piace- replicò la mora.

Heather la guardò confusa.

-Alex?-

-La rossetta che fa da aiuto regia- spiegò Naya

-Allora avevo capito bene… E perché dovresti farle il caffè?- le chiese con un filo d’invidia.

Naya prese la tazzina della bionda che aveva appena finito di bere e si alzò per poggiarlo nel lavello.

-Mi ha chiesto di uscire- disse tutto d’un fiato la mora che stava ancora di spalle a lavare le tazzine nel lavello.

Aveva buttato appositamente quella bomba.

-Vorrà proporti qualche progetto a cui sta lavorando, fa duecento cose… Quella- disse la bionda senza lasciar trapelare nessun tipo di emozione.

-Penso fosse un altro tipo di proposta- precisò la mora voltandosi

-Ah.-

Ci fu un momento di imbarazzante silenzio.

-Senti non c’è nulla di male- disse Naya sedendosi accanto a lei

-Quindi ci uscirai?-

-Non lo so, cioè lei crede di si, ma sai com’è-

-No non lo so com’è io non ci esco insieme- replicò Heathy alterata.

-Ma neanche io…-

-Appunto non ci devi uscire… non è professionale flirtare con un membro della troupe-

-E da quando sei diventata così moralista, l’altra settimana volevi scoparti l’elettricista-

Adesso anche la mora si era alterata.

-Ma è diverso… quello era un gran figo e poi non ha mica potere decisionale, e poi scusa da quant’è che ti piacciono le donne?-

Naya la guardò delusa.

La bionda fece uno scatto e l’abbracciò.

Lei era immobile e sudava freddo sotto l’abbraccio.

-Scusa stronzetta- le sussurrò all’orecchio campendo di averla ferita.

La mora non aveva mai pensato a cosa avrebbe fatto in quella situazione; mezza verità era stata detta ed erano così maledettamente vicine. Non c’era bisogno di pensare a cosa sarebbe successo “se”, in quel momento era li con lei e voleva fare solo una cosa.

Naya spostò leggermente la testa, la guardò negli occhi e la baciò.

La bionda rimase immobile guardandola negli occhi.

Questo non l’aveva calcolato.

Fece uno movimento in avanti per baciarla nuovamente.

In quel momento Heather si tirò indietro per scansarla.

-Non so cosa tu abbia capito o pensato ma io non sono lesbica- le disse con tranquillità.

Naya abbassò lo sguardo assaporando il rifiuto sulle sue labbra.

-Tutto bene?- chiese Heather che dopo averle preso la mano cominciò ad accarezzarla con il pollice.

-No, lasciami da sola- rispose la mora con un filo di voce.

-Non ti lascio la sola- replicò l’amica che adesso la guardava con dolcezza.

La mora alzò lo sguardo, aveva gli occhi pieni di lacrime.

-Vattene ti prego-disse riabbassando lo sguardò.

La bionda non rispose, si alzò prese la borsa e si diresse verso la porta d’ingresso.

Naya sentì un rumore e alzò prontamente la testa verso la porta.

Heathy era andata via, era sola.

Scoppiò a piangere, era la prima volta che veniva rifiutata.

­­­­­­­­­­­­­­

piccola annotazione,

da adesso in poi siete autorizzate ad odiarmi, ma ricordate io sono per il lieto fine!

grazie per le recensioni!

un saluto Will

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** caffè nero ***


fiction7

FICTION

Chiamata in entrata: HeathBrit

Naya guardò il cellulare e lo girò poggiandolo sul tavolo del  bar.

Era dalla mattina che la bionda provava a chiamarla, ma lei non voleva parlarle, non poteva, si sentiva ferita, tradita, umiliata, e l’idea che si era immaginata tutto la devastava.

Dalla prima volta che si erano incontrate non si erano mai lasciate ed erano sempre state in sintonia. A volte succedeva che lei stava poco bene e allora la bionda rimaneva a dormire da lei e l’abbracciava tutta la notte cullandola tra le sue braccia. Tutte quelle volte lei si sentiva viva, ma solo adesso aveva capito il significato, evidentemente per Heathy non era lo stesso, ma non poteva, non voleva crederci.

-E’ lei?-

La mora guardò il ragazzo con aria scocciata.

Chris fece uno scatto per prendere il cellulare ma la mora fu più veloce.

-Rispondile!- le ordinò il ragazzetto.

-No!- rispose a tono la mora.

-Scusa, mi porta un caffè nero… Corretto?- chiese il ragazzo al cameriere che stava passando accanto al tavolo.

-Da quando bevi alcolici alle 3 del pomeriggio- chiese la ragazza scioccata.

-Non ne bevo infatti-

La mora lo guardò perplessa.

Il cameriere arrivò col caffè e il ragazzo gli fece cenno che era per la ragazza di fronte a lui.

-Tu sei tutto scemo-

-Bevi! Magari ti sciogli- ordinò Chris.

-Lo sai che non bevo caffè- rispose la ragazza.

-Ma Santana si!- replicò il ragazzo con un sorrisetto maligno.

Naya si fermò ad osservare il ragazzo e subito dopo ci fu un momento di silenzio; i rumori dei macchinari del bar, le chiacchiere fragorose della gente e le macchine che passavano fuori dal bar erano diventate solo delle immagini vuote, come se qualcuno avesse abbassato il volume.

Fino ad un momento prima avrebbe voluto mettersi a urlare e a piangere ma in quel momento sentiva solo il sangue ispanico ribollirle nelle vene che spingeva il cuore a battere più forte.

Doveva fare qualcosa.

A quel punto successero una serie di cose tutte insieme.

La mora bevve alla goccia il caffè corretto, prese il cellulare dell’amico che stava, come il suo, sul tavolo, cercò la rubrica e si fermò al primo numero.

Prese il suo cellulare, copiò il numero e inviò la chiamata.

-Ehy, sono Naya-

-Lo so- rispose una voce di donna.

-Allora a che ora mi passi a prendere domani?-

piccolo capitolo di transizione,

volevo fare un ringraziemto speciale, a ttt quelli che seguono la mia storia anche se non la recensiscono... (sarei curiosa di sapere cosa ne pensano)

e un ulteriore ringraziamento alle due lettrici accanite sempre pronte con la loro recensione...

grazie davvero...

un saluto

Will

ps dal prossimo capitolo la questione si farà molto seria...

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** scelte ***


fiction 9

FICTION

Messaggio:HeathBrit

_dove sei? Mi manchi…_

La mora lesse il messaggio e mise il silenzioso al cellulare riponendolo nella borsetta.

Uscì dal portone, teneva lo sguardo basso perché aveva paura di inciampare sui gradini, in quel momento portava i tacchi.

-Ehy!- le disse la ragazza appoggiata a una moto.

-E’ tua quella?- chiese la mora incuriosita.

La ragazza si girò e guardò la moto.

-Direi di si!-disse sorridendo.

Alex si avvicinò alla mora e la baciò sulla fronte -Ciao comunque!-

La mora arrossì, in fondo le piaceva quel modo di fare.

-Tieni- disse Alex passandole il casco integrale.

-Ma… Non sapevo che avessi la moto, cioè… i miei capelli- replicò la mora che ci aveva messo un sacco di tempo a farsi la piastra ai capelli.

-Ovvio che non l’hai mai vista, sono la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via sul set- disse mettendosi il casco e salendo sulla moto –Sali?-

La mora era sempre più imbarazzata e confusa.

Alex accese la moto col pedale che fece un rombo assordante.

-Ok smettila di fare la sborona- disse la mora salendo sulla moto.

-Santana si regga forte- aggiunse la rossa lasciando il parcheggio.

-Vado al bagno, ti dispiace?-

-Vai a rifarti il trucco?- chiese sarcastica la mora seduta al tavolo della pizzeria.

La rossa si limitò a farle una smorfia visto che aveva solo un filo di matita nera sotto gli occhi.

La mora la vide allontanarsi in mezzo ai tavoli e tirò un respiro di sollievo, quella situazione per quanto potesse essere assurda non le dispiaceva affatto.

 

-Stronzetta!-

Naya perse un battito sentendo la sua voce.

Si girò piano e la vide.

Heather era in piedi dietro di lei che la guardava senza rompere il contatto visivo.

La mora si girò di nuovo dandole le spalle.

-Perché non rispondi alle mie chiamate?- chiese la bionda senza troppa aggressività.

-Non ho niente da dirti- rispose la mora senza alzare lo sguardo.

-Stronzetta sto parlando con te guardami!-

Naya si alzò di scatto, adesso le due erano alla stessa altezza, perché la mora portava i tacchi.

-Che vuoi? Mi pare che abbiamo chiarito tutto-

-Non abbiamo chiarito un bel niente, ho bisogno di parlarti- replicò la bionda sottovoce.

-Parla!-

Heather si guardò intorno un po’ imbarazzata.

-Mi manchi, mi manca la nostra amicizia e voglio starti vicina in questo momento così delicato…- disse accarezzandole il braccio.

La mora fece uno scatto allontanando il braccio da quel contatto.

-Senti… Lo so cosa stai passando…-

-No che non lo sai! L’hai detto tu, tu non sei LESBICA- replicò la mora alzando la voce.

La bionda rimase senza parole fino a quel momento non si era realmente resa conto di quanto l’avesse ferita.

-Ciao Heather!- disse Alex che era appena tornata dal bagno –Vuoi unirti a noi?- chiese con gentilezza.

Heather guardò la mora sconcertata.

-No, c’è Dianna che mi aspetta all’altro tavolo… Grazie comunque e divertitevi- aggiunse la bionda acidamente allontanandosi dal tavolo delle due.

Naya la seguì con lo sguardo e la vide sedersi al tavolo con l’altra bionda che non aveva capito bene cosa era successo.

La rossa che adesso si era seduta al tavolo con lei, la guardava con malizia.

-Ordiniamo?- le chiese la mora per evitare qualsiasi domanda.

 

-Penso che se mangio ancora altra pizza scoppio!- disse la mora mettendo giù il tovagliolo.

-Poi qua la fanno buonissima!-aggiunse la rossa mentre le riempiva il bicchiere di coca cola.

-E’tutta la serata che mi versi da bere… E’la tua tattica per rimorchiare?- chiese la ragazza lusingata da quel gesto.

-Forse…-

Alex allungò la mano allungò la mano accarezzandole la sua –Se una persona mi interessa, faccio di tutto per farglielo capire prima di dirglielo.-

La mora tolse la mano per prendere il bicchiere, si sentiva osservata.

-Posso farti una domanda?-chiese dopo aver bevuto.

-Solo se poi tu rispondi alla mia- rispose pronta la rossa.

Naya ci pensò un attimo.

-Sei terribile… OK!-

L’aiuto regia sorrise.

-Mi hai chiesto di uscire perché sei interessata a me, giusto?-

La rossa annuì.

-Come facevi a sapere che potevo essere interessata a te… Nel senso… Dai hai capito no?- chiese Naya un po’ impacciata.

-Non lo sapevo,non ne avevo la certezza… in realtà è da un po’ che volevo chiederti di uscire… Ma sai non è il top da un punto di vista professionale… Potrebbero licenziarmi per questo!.-

-Solo per avermi portato fuori a cena?- chiese preoccupata l’attrice.

-No, certo che no… Però è meglio non rischiare…-

-Si ma, come sapevi che ero… Sempre che lo sia-

-Perché lo sei?-

La mora rimase senza parole in realtà non era ancora riuscita a dare una risposta a quella domanda.

-Le uniche etichette che mi interessano…-

-Sono quelle dei capi che rubi… Si lo so, ho scritto io quella battuta…-

-A si?- chiese sempre più incuriosita.

-No, però sono molto amica dello sceneggiatore e mi ha chiesto una mano per sviluppare Santana adesso che si scopre lesbica-

La mora non poteva credere che la sadica, che le aveva messo in bocca quelle parole tanto sofferte e che l’avevano portata alla luce, fosse lei.

-Hai scritto dei dialoghi splendidi- disse sincera la mora.

-Non li ho scritti io… l’ho solo aiutato, comunque grazie…-

-Non c’è di che-

-Sai, la scrittura è una delle prime cose che mi ha avvicinato al cinema… Si parla di un secolo fa-

-Ma scusa quanti anni hai?-

-Quanti me ne dai?- rispose a tono la rossa.

-Ventiquattro?-

-Sai potrei chiedere al regista di darti più assoli…- rispose ridacchiando l’aiuto regia – ventinove… E’ da circa otto anni che faccio la gavetta, questa è la mia prima esperienza da aiuto regia… Pagata…-

-Cazzo, non pensavo ci volesse così tanto…-

-I rimborsi spese non pagano l’affitto, però pare che sia riuscita a fare qualcosa di decente… Sono un paio d’anni che riesco a pagarmi da vivere col cinema- disse la rossa tirando fuori le chiavi della moto.

-Ti vizi…- aggiunse Naya guardando le chiavi.

-Anche… ma il mio sogno non è fare cinema-

-No?- chiese stranita Naya.

La rossa fece di no con la testa.

-Voglio fare la regista teatrale…- aggiunse sorridendo –il cinema è stupendo, ma l’ebbrezza del palcoscenico… I musical…-

Naya notò che alla rossa brillavano gli occhi e si commosse per lei.

-Perché fai cinema allora?-

-Se entri nel circuito e ti fai conoscere, il cinema paga molto bene… ma per il teatro… è ancora più difficile avere un contratto!-

La mora le prese la mano –Ci riuscirai!-

Alex arrossì.

-Beccata!- disse la rossa che aveva notato il rossore.

Al tavolo accanto, Heather cercava di captare cosa successe nel tavolo di Naya, ma l’unica cosa che aveva notato, oltre che una palese sintonia, era stato il gesto della rossa di prenderle la mano che l’amica non aveva ricambiato più di tanto.

-Tocca a me, la mia domanda bonus-

-No aspetta la tua risposta non è stata esaustiva- la rimproverò scherzando la mora.

-Cazzate… Tocca a me…-

Naya alzò le spalle, era impossibile vincere con lei.

-Perché hai scelto di fare l’attrice?-

La mora era stupita da quella domanda, era sicura che le avrebbe chiesto di Heathy e del perché erano fredde, invece non ne avevano parlato minimamente.

-Non credo di avere scelto, credo di essere stata scelta…-

-Come Frodo del signore degli anelli?- chiese ironica l’aiuto regia.

-Si una specie… credo che sia come l’amore… non possiamo scegliere di chi innamorarci no? Succede.-

-Già succede!-replicò la rossa affranta.

 

Alex aveva appena spento la moto e si era tolta il casco.

La mora era appena scesa dalla moto.

Non l’avrebbe mai detto, ma quella serata era stata sorprendente, anche perché si era sforzata di non guardare Heathy al tavolo vicino a lei, ed evidentemente c’era riuscita.

-Domani alle 10.00?- chiese Alex ricordandosi alla perfezione a che ora fosse la convocazione della mora.

-Tu a che ora vai?-

-8.30-

-Ti ho fatto fare tardi…-

-Un po’, forse è meglio che vada.- rispose la rossa guardando l’orologio.

Naya si avvicinò all’aiuto regia.

-Grazie per la cena… -

-Grazie a te di aver accettato il mio invito!-replicò la rossa dandole un bacio sulla fronte.

Alex si girò per tornare sulla moto ma l’attrice le prese la mano e la tirò nuovamente a se.

Le due adesso si stavano abbracciando con molta passione.

Naya sentiva il cuore della rossa battere forte e non capì più niente, a quel punto mirò dritto alle labbra e la baciò.

L’attrice e l’aiuto regia si stavano baciando con passione dondolandosi l’una su l’altra.

-No, non posso- disse Alex allontanandosi di botto.

La mora era frastornata, alzò lo sguardo sulla ragazza cercando una risposta.

-Hai idea da quanto tempo io aspetti questo momento… Cazzo!!-

La mora continuava a non capire.

-Sei innamorata di Heather… è evidente.-

La mora si gelò sul colpo.

 

-Ma sono stata davvero bene con te stasera-

-Lo so, per questo mi hai baciata… E ti assicuro che da quanto vi ho viste litigare prima non ho fatto altro che sperare che non fosse così… Ma poi quando hai detto che non possiamo scegliere di chi innamorarci hai guardato Heather… E li ho capito che non avevo chance…-

Naya continuava a guardarla senza parole, neanche lei si era accorta di quello sguardo, che fosse così naturale? Era sorpresa dalla capacità di osservazione della rossa e adesso si sentiva completamente nuda, senza protezione, come se tutti potessero vedere i suoi sentimenti. Questa cosa la spaventava da morire e per questo cominciò a tremare.

La rossa la prese di forza per calmarla.

-Me ne sono accorta perché mi piaci, e mi piace osservare la gente, stai tranquilla…-

-Alex davvero non so cosa dire…-

-Non dire niente… L’hai detto tu, non siamo noi a scegliere, veniamo scelti, no?-

La mora annuì senza dire niente anche perchè non sapeva più cosa dire, la maturità di quella donna l’aveva sorpresa per l’ennesima volta, e adesso si sentiva un’idiota ad essere uscita con lei per fare un dispetto a Heathy.

Le due si salutarono con un abbraccio e si separarono.

Naya si sdraiò sul letto, aveva riflettuto parecchio su quella serata, su Alex e sul suo gesto di lasciarla andare perché non era innamorata.

Il suo pensiero cascò sulla bionda, forse era stata troppo dura con lei.

Interpretare Santana nella vita non le era servito a niente, e visto che teneva maledettamente alla loro amicizia, era disposta a sacrificare il suo amore per lei pur di non perderla. Sapeva bene che Heather non l’avrebbe abbandonata e voleva recupare, e anche se in fondo sapeva che la sua non poteva essere una semplice amicizia, aveva capito che non poteva forzarla.

Avrebbe aspettato, d'altronde non possiamo scegliere chi amare… No?

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** gelosia ***


fiction 9

FICTION

-Ma dove cavolo è Naya, mi chiamate la Rivera per favore, grazie- disse il regista alterato.

-Sta arrivando- rispose un ragazzo che aveva in mano il walkie-talkie.

-Ok… Heathy la scena è chiara?- chiese il regista alla bionda.

La ragazza annuì.

-Eccomi!- disse Naya sbucando dal nulla.

Il regista la guardò come per rimproverarla e lei rispose allo sguardo con un espressione da cane bastonato, tattica per farsi perdonare al volo, la usava sempre.

-Volete un minuto per rivedervi la scena?- chiese il regista alle ragazze.

Le due si guardarono e risposero di noi.

-Ok-

-Devo parlarti!- disse Naya avvicinandosi all’orecchio dell’amica.

-Della tua nuova fidanzata?-chiese acida Heather.

-No, di noi!- rispose sorridendo la mora.

La bionda rimase di stucco.

-Motore!-

Naya si girò di scatto sentendo la voce di un uomo e vide un ragazzo che non aveva mai visto.

-Partito-

-Ciak-

-4, 1, prima-

Il regista guardò le ragazze e la mora si ricompose facendogli cenno che poteva partire, era li per lavorare, dopo avrebbe chiesto il perché di quella sostituzione.

-Azione!- disse piano il regista.

-Ehy-

Santana girò lo sguardo e la vide, maledettamente bella come sempre.

-Posso farti una domanda?-

La mora continuava a smanettare col lucchetto non prestando evitando il contatto visivo.

-Eravamo molto unite e mi manca davvero la tua amicizia…-

-Sto aspettando la domanda- disse prontamente la mora continuando a guardare il lucchetto.

-Ti ho fatto qualcosa di male? Perchè…-

La mora si girò di scatto per interromperla.

-No, senti, non lo so, secondo te? Solo che mi hai rifiutata per stare con coso, ed è ok, sei tu che ci perdi… E adesso ho la possibilità di scrivere una canzonetero per il mio favoloso ragazzo.- disse la mora.

-Esci ancora con Sam? Una settimana fa mi hai detto che eri innamorata di me- disse la bionda delusa.

-Non so cosa mi sia venuto in mente…-

La bionda continuava a guardarla incredula.

-Senti la finisci di fissarmi, non riesco a ricordare la combinazione-

-STOOOP- urlò il regista

-OK ragazze con voi abbiamo finito oggi.-disse il ragazzo che la mora non conosceva.

-Complimenti Naya- disse il regista alla mora –Heather bravissima pure tu, ottima interpretazione- aggiunse alla bionda.

-Si è stata grande- commentò la mora sorridendo all’amica.

La bionda arrossì, di solito le facevano i complimenti solo quando ballava.

-Ok ragazze ci vediamo dopo- disse il regista lasciandole da sole.

 

-Dovevi parlarmi?- chiese la bionda

-Si… devo dirti una cosa importante, e ti prometto che questa volta non mi incazzerò per nessun motivo.-

Le due si guardarono intorno, non erano sole perché accanto a loro i macchinisti stavano smontando le luci.

-Ti va se mi aspetti in camerino e ne parliamo li, devo fare una cosa prima- le chiese la mora con tranquillità.

-Ok- rispose Heather leggermente preoccupata.

La bionda si allontanò seguita dal suo sguardo, quanto cavolo era bella.

La mora si avvicinò a una delle ragazze della produzione.

-Ehy scusa, dov’è Alex?-

La ragazza la guardò storta.

-Come non lo sai?-

-Cosa dovrei sapere?- chiese preoccupata Naya.

-E’stata licenziata stamattina-

La mora sgranò gli occhi.

-Non ne so molto, ma mi hanno detto che ha violato non so quale articolo del contratto di lavoro-

Naya perse un battito non poteva essere quello che pensava, prese di fretta il cellulare e fece il suo numero ma dopo qualche squillo la chiamata s’interruppe.

Era come pensava.

Entrò nel camerino sbattendo la porta.

-Sei arrabbiata vero?- disse la bionda con un filo di voce.

-Dimmi che non sei stata tu, dimmi che stamattina non sei andata dalla produzione a dire che Alex ci aveva provato con me, ti prego dimmi che non è così!- disse infuocata la mora.

-Non pensavo che la licenziassero su due piedi-

La mora non poteva crederci.

-Il tuo problema è che non pensi, sei diventata idiota come Brittany?-

-Ero arrabbiata!-

-E perché di grazia?-

La bionda abbassò lo sguardo.

-Non lo so- disse con un filo di voce.

-Lo so io! Eri gelosa! E sai quando una persona è gelosa di un’altra?-

La bionda non rispose.

-Tu sei innamorata di me- le urlò la mora.

-Si ma non come credi tu! Non sono lesbica…-

-Hai rotto il cazzo con questa storia! Tu e la tua omofobia del cazzo – replicò la mora che stava camminando su e giù per il camerino.

-Non sono omofobica-

-Non con gli altri… Ma evidentemente lo sei con te stessa…-

La bionda si alzò di scatto, la prese, la mise spalle al muro, e la baciò a stampo.

Naya si staccò, stava piangendo.

-No, non è così che doveva succedere!- disse la mora guardandola negli occhi.

Aprì la porta e uscì dal camerino lasciando la bionda da sola

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** fiction ***


fiction 10

grazie per le numerose recensioni,

sono contenta che questa storia vi sia piaciuta. nb il prossimo è l'ultimo :(

FICTION

Sul set di glee i giorni volavano e le due ragazze non si rivolgevano parola, e per quanto Chris o Dianna cercavano di convincere le due a un confronto, erano irremovibili.

Santana e Brittany, d'altronde, non avevano avuto particolari risvolti emotivi, evidentemente gli sceneggiatori volevano creare un po’ di suspance  e quindi le due attrici non avevano avuto particolare difficoltà ad interpretarle.

Spesso, durante le prove, Naya si fermava a fissarla.

La bionda provava i passi di danza con gli altri, era eccezionale, muoveva il corpo in un modo così lineare e preciso che era difficile pensare che non fosse una macchina.

Ricordava tutte quelle volte che la bionda si fermava da lei dopo le riprese per spiegarle dei passi che non aveva capito, e ogni volta che lei non ci riusciva, la rassicurava dicendole che era troppo bella e che tutti si sarebbero concentrati sul suo viso e sulla sua voce, senza notare le imperfezioni dell’esibizione.

Ma a volte capitava, i loro sguardi s’incrociavano per qualche secondo e accadeva qualcosa di magico, palese solo ai loro occhi, ma poi tutto tornava normale perché una delle due girava lo sguardo da un’altra parte per evitare l’inevitabile confronto.

Poi successe.

Le riprese di quel giorno erano appena finite e le ragazze sedute ai due angoli opposti dell’auditorium aspettavano il copione per il giorno dopo.

-Naya, Heather venite un attimo?- urlò l’aiuto regia.

Le due ragazze si alzarono andando sotto il palco dove c’era il ragazzo.

-Ragazze queste sono le scene della puntata delle nazionali- disse il ragazzo guardandole con malizia.

Le ragazze sfogliarono i rispettivi copioni e arrivate alla sesta pagina alzarono contemporaneamente lo sguardo, erano scioccate.

-E questa quando la giriamo?- chiese la mora indicando la scena a metà pagina del foglio.

Il ragazzo guardò il foglio e sorrise malizioso.

-Domani!- rispose facendo un sorriso a trentacinque denti.

La bionda fu infastidita da quel atteggiamento e cominciò ad alterarsi.

-Senti coso arrapato, non hai mai visto due donne darsi un bacio?- domando Heathy.

Il ragazzo rimase immobile non si aspettava una reazione così aggressiva.

-Ecco appunto, e se pensi di vederlo domani te lo sogni!- aggiunse acida.

-Heather è pericolosa sai? Ha già fatto licenziare un aiuto regia… Vuoi essere il prossimo?- gli domandò seriamente la mora reggendole il gioco.

-Vi mando per mail le convocazioni- disse il ragazzo preoccupato.

-Meglio!- replicò la bionda.

La mora gli fece cenno di sparire e il ragazzo si volatilizzò in pochi secondi.

Le due ragazze si guardarono e cominciarono a ridere, era da troppo tempo che non giocavano a fare Santana e Brittany fuori dal set.

Dopo qualche secondo le due si ricomposero.

Naya fece un respiro profondo e tornò seria.

-E’meglio che vada!-

-No- disse prontamente la bionda afferrandola per un braccio.

La mora si voltò leggermente seccata.

-Dobbiamo provare la scena per domani…- disse seriamente non notando nessun assenso da parte dell’amica –vuoi improvvisare come hai fatto fino adesso?-

Naya ci pensò un attimo, il suo lavoro veniva prima di tutto.

-Ok, proviamo le battute…-

Heather sorrise soddisfatta.

-Ma il bacio lo improvvisiamo… Domani… sul set!-

La bionda immaginava quella clausola e accettò senza replicare.

 

Le due ragazze si erano posizionate sopra il palco, anche se la location della scena era la classe di canto. La bionda stava provando dei passi di danza da sola mentre alla mora serviva l’aula per provare un assolo col pianoforte.

-Dai parti da dietro le quinte mentre io sono già in scena.- disse la bionda che si era tolta il giubbetto ed era rimasta in tuta.

La mora non rispose si limitò a guardarla con aria di sufficienza, era proprio la situazione che voleva evitare. Come se non bastasse quella scena era piena di note di regia che descrivevano ogni singola emozione che l’ispanica avrebbe dovuto provare, in più l’idea che quella scena l’avesse scritta Alex la faceva incazzare ancora di più, ma doveva farlo, era il suo lavoro.

 

Santana si fermò davanti la tenda del palco e la vide, era bellissima mentre provava, il corpo oscillava perfettamente e anche se non c’era la musica sentiva una dolce melodia accompagnare quei movimenti, ma lei era Santana la stronza del glee club e Brittany l’aveva rifiutata per un paraplegico, non poteva lasciarsi intenerire.

-Ehy tu, mi serve l’aula devo provare- disse Santana rimanendo ferma davanti la porta/tenda del palco.

Brittany si fermò di botto.

-Sto provando io!-

-Stavi provando tu… Adesso ci sono io… Tu… Si tu vai in auditorium- disse aggressiva Santana poggiando la borsa e il giubbotto sul pianoforte.

La bionda diede un occhiata al copione e lo gettò a terra.

-L’auditorium è occupato-

La mora sfogliò il copione per cercare le sue battute.

Heather si avvicinò e le tolse il copione dalle mani.

-Ci sono due stronze che stanno litigando- aggiunse avvicinandosi sempre di più.

Il battito di Naya aveva completamente oscurato la sua lucidità mentale.

-Ah si, due stronze che litigano... e perché stanno litigando?- chiese Naya che voleva capire dove volesse arrivare l’amica.

-Non ne so molto, so che una ha fatto un gran casino perché era spaventata-

-E perché era spaventata?-domandò la mora che si stava sciogliendo sempre di più.

Adesso anche Heather era agitata.

-Perché non riusciva ad accettare il fatto di essere diversa.- disse la bionda a cui stavano cominciando a cascare gocce salate sulle guancie.

– E per questo ha fatto una bastardata… E ora, vorrebbe solo tornare indietro perché ha perso l’unica persona che contava nelle sua vita, e forse l’unica persona che l’abbia mai amata.- aggiunse affannata.

La mora stava trattenendo le lacrime per darle forza.

-Heathy- disse prendendola per mano.

La bionda alzò lo sguardo cercando di placarsi.

-Non mi hai perso- le disse piano.

-No, non è vero, non dovresti neanche guardarmi in faccia ho fatto una cosa terribile.-

-Come faccio a non guardare gli occhi della persona che amo!- disse la mora tutto d’un fiato.

La bionda sorrise per la prima volta e le lacrime si fermarono sugli zigomi.

La mora salì sulle punte e le baciò le guancie per asciugarle le lacrime.

-Ricorda, queste per me, mai!-

La bionda l’abbracciò forte.

-Ti amo stronzetta-disse per la prima volta ad alta voce.

Naya perse un battito e si staccò dall’abbraccio. Poi la guardò negli occhi e sorrise.

Era così che doveva succedere.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** la magia della macchina da presa2 ***


fiction11

FICTION

La sveglia cominciò a suonare.

La mora stava ancora con gli occhi chiusi, ma aveva appena lasciato le braccia di morfeo per cercarne delle altre che l’avevano cullata fino a qualche ora prima.

Allungò la mano sul cuscino accanto a lei ma era vuoto, a quel punto aprì gli occhi.

Faticava a mettere a fuoco anche perché non aveva gli occhiali, in più un odore di cioccolata le inebriava i sensi.

Prese gli occhiali dal comodino e si alzò leggermente dal letto per cercare i vestiti.

La camera era stata visibilmente provata dalla performance delle due attrici: le scarpe, i calzini colorati, le due giacche e i suoi vestiti erano sparsi per tutta la stanza, non era mai stata così disordinata.

Cominciò a cercare l’intimo sotto le coperte e alla fine riuscì a trovare solo le mutandine, poi alzò lo sguardo e si accorse che il suo reggiseno stava appeso sulla maniglia della finestra.

-Me lo vuoi rompere?-chiese scherzando la mora mentre la ragazza bionda cercava di slacciarle il reggiseno.

La bionda abbassò le braccia e la guardò delusa.

Naya le diede un bacio e mettendo la mano sulla schiena si slacciò il reggiseno.

-Fatto- disse soddisfatta.

Heather cambiò subito espressione.

-Questo via!- disse la bionda facendoglielo volare sulla maniglia della finestra.

-Wow!-

-Stronzetta hai finito di parlare ?- le domandò seria Heather.

La mora allungò le mani fino alla nuca della bionda e la tirò a se.

-Si, non parlo più- le sussurrò ad un orecchio.

 

La mora sorrise, era tutto così chiaro nella sua mente, e se andava avanti col ricordo le prendevano i crampi allo stomaco per l’emozione.

Decise di alzarsi dal letto, infondo non poteva essere andata lontana.

Prese la felpa arancione della bionda e se la mise addosso, stranamente la ragazza il giorno prima portava la tuta perché aveva provato delle scene di ballo.

Aprì la porta della camera e la vide, sembrava un angelo; i capelli dorati le accarezzavano dolcemente le spalle che erano nude, perché di sopra aveva solo un top azzurro. Poi, abbassò lo sguardo sulle gambe scolpite che erano completamente esposte a lei, come una scultura di marmo dell’età greco-romana.

Il suo corpo era perfetto, tonico e morbido allo stesso tempo.

Non avrebbe mai immaginato di poter apprezzare tanto il corpo di una donna.

Non avrebbe mai creduto che la notte più bella della sua vita l’avrebbe passata con lei, eppure era successo, si erano trovate.

Si avvicinò piano per non farsi sentire, la bionda era intenta a girare la cioccolata col mestolo nel pentolino.

La mora l’abbracciò da dietro.

-Ehy- sussultò la bionda sentendo il suo corpo caldo avvolgerla.

-Buongiorno- le disse la mora dandole un bacio sulla guancia.

-Torna a letto stronzetta, mi hai rovinato la sorpresa.-

Naya non si staccò.

-Pensavo di averla già scartata- replicò mordendole un orecchio.

Heathy spense il fuoco e si girò con in mano il mestolo di legno sporco di cioccolata

-Attenta che è caldo- disse porgendole il mestolo.

La mora avvicinò la bocca e ne assaggiò poco per non scottarsi poi si leccò il labbro superiore con quello inferiore.

La bionda vedendo quel gesto così sexy la baciò.

-Non farlo mai in pubblico- le sussurrò ad un orecchio.

-Perché sei gelosa?- chiese con sfida la mora.

-Anche… Ma potrei non controllarmi-

-Ma adesso ti stai controllando.- replicò seria la mora

-Chi te l’ha detto?- replicò la bionda cominciandola a baciare con passione.

 

Le due stavano correndo davanti agli studios, erano in ritardo.

-Mi hai fatto fare tardi- disse la bionda col fiatone.

-Io? Chi mi è saltata addosso stamattina- rispose affannata la mora.

-Se tu non fossi così sexy io non ti salterei addosso-

La mora si fermò e la tirò per un braccio affinché si fermasse pure lei.

-Mi trovi sexy? Davvero?- chiese Naya con gli occhi di una bambina che riceve il suo primo “bravissima” sul quadernone.

-Non immagini quanto- rispose la bionda che dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno la cominciò a baciare.

Dopo qualche istante Naya si staccò, si sentiva osservata.

-Alex?- domandò la mora confusa nel vedere li, in quel momento, l’ex aiuto regia.

Alex stava uscendo dagli studios con in mano uno scatolone.

-Che ci fai qui?- chiese curiosa.

-Sono venuta a prendere le mie cose… Ciao Heather- disse spostando lo sguardo sulla biondina che aveva la testa bassa.

-Da quel che ho capito vi stanno aspettando… Però visto che adesso non lavoro più qui e tecnicamente non mene frega niente, posso parlarti?- chiese tranquilla la rossa.

Naya guardò Heathy che annuì senza aprire bocca per poi allontanarsi verso gli studios.

-E così, alla fine state insieme- disse con un filo d’invidia.

La mora sorrise arrossendo, poi alzò lo sguardo.

-Perché non hai risposto alle mie chiamate? Mi è dispiaciuto davvero...-

-Richiamarti era nella lista di cose da fare, ma sai quando ti danno il ben servito non sei così predisposta al dialogo… E poi ero arrabbiata con la tua ragazza!-

Naya perse un battito, Heather era la sua ragazza non poteva ancora crederci.

-Eri?- chiese curiosa dopo aver realizzato le parole della rossa.

-Devo ammetterlo… Quella biondina è piena di risorse.- disse ridacchiando.

-Ehy!- replicò la rossa con un filo di gelosia possessiva.

-Bhe, saranno stati quanti, tre giorni fa… Comunque mi chiama e mi dice… Vediamoci domani alle 18 davanti al Globe, puntuale mi raccomando!-

-Si è un orologio svizzero- ammise la mora… Poi ci pensò un attimo –Scusa ti ha chiamato?-

La rossa annuì.

-Ciao- disse la rossa appena arrivata davanti al teatro.

-Senti non sono brava con le scuse, anche perché hai fatto la casca morta con Naya.. Quindi-

-Heather ma che cazzo vuoi da me?- chiese Alex incazzata.

La bionda la prese per un braccio.

-Seguimi!-

La rossa non oppose resistenza e la seguì dentro il teatro.

-Dianna mi ha detto che ti piace il teatro.-

-Già, ne abbiamo parlato un po’ di mesi fa, ma continuo a non capire cosa vuoi da me.-

Adesso la rossa era seccata.

Le due sbucarono nella platea del teatro che era affollata di gente con fogli in mano.

La bionda si guardò intorno fino a quando non incrociò lo sguardo di un uomo alto.

-Heather come stai?- disse l’uomo dopo averla abbracciata.

-Bene- rispose la bionda sorridendo.

-Questa è l’aiuto regia di cui mi hai parlato?- disse l’uomo guardando la ragazza.

-E’la migliore nel settore-

L’uomo squadrò la ragazza dai capelli rossi completamente confusa.

-Ok, senti devo andare a parlare con gli attori, ti dispiace aspettarmi qui così facciamo due chiacchiere prima d’iniziare.-

La rossa era incredula e annuì senza rispondere.

L’uomo si allontanò e lei si voltò di scatto verso l’attrice.

-Ha diretto una marea di spettacoli a Broadway lo conosco benissimo, cioè di fama naturalmente e adesso deve mettere in scena…-

A quel punto la rossa realizzò che Heather aveva lavorato con lui, era stata la sua prima ballerina in molti spettacoli.

-Tu… Mi hai raccomandato come aiuto regia?- chiese ancora incredula la rossa con gli occhi lucidi.

-Che brutta parola, diciamo che ho fatto il tuo nome nel momento del bisogno… Ovviamente pagata- precisò la bionda.

-Non so che dirti.-

-Non dire niente… Era il minimo che potessi fare.- disse la bionda un po’ impacciata.

-Grazie!.-

 

Naya non poteva crederci.

-E quindi adesso…-

-Realizzerai il tuo sogno…- l’interruppe l’attrice.

-Volevo dire che non sono più disoccupata... Però si, pare di si- rispose la ragazza.

la mora era estasiata e le brillavano gli occhi per la commozione.

-Forse è meglio che vai, se no rimarrà qualcun altro senza lavoro!-

-Oh CAZZO!-

La mora cominciò a correre verso gli studios.

-Fammi sapere come va, ti chiamo, promesso!- le disse urlando l’attrice.

 

-Eccomi- disse la mora entrando nella sala piena di luci e riflettori dove la troupe era pronta a girare la scena.

Heather le fece un sorriso dal centro della sala.

-Ok ci siamo, silenzio per favore, ragazze facciamo un master, quindi un totale tutto di seguito ok?- disse l’aiuto regia con molta professionalità, evidentemente il giorno prima si era cagato sotto.

La mora annuì e andò nel corridoio aspettando il ciak.

Dopo un po’ mise un orecchio sulla porta e sentendo che ancora c’era confusione entrò di corsa nella stanza e si avvicinò al viso della bionda.

-Ti amo- disse.

La guardò e tornò in posizione.

-Silenzio per favore.-

-Motore-

-Partito-

-Ciak-

-11, 1 , prima!-

Il regista guardò Heather aspettando un suo segnale, visto che la scena cominciava con lei che ballava nella sala canto.

La bionda annuì e cominciò a ballare.

-Azione!-

 

Santana entrò in aula e vedendola guardare si fermò un attimo ad osservarla, dopo qualche istante di ammirazione la mora cambiò espressione.

-Ehy tu, mi serve l’aula devo provare- disse Santana rimanendo ferma davanti la porta.

Brittany si fermò di botto.

-Sto provando io!-

-Stavi provando tu… Adesso ci sono io… Tu… Si tu vai in auditorium- disse aggressiva Santana poggiando la borsa e il giubbotto sul pianoforte.

-L’auditorium è occupato stanno facendo la distillazione perché ieri un topo è entrato nei pantaloni di Finn.-

La mora fece un espressione schifata.

-Disinfestazione comunque…- aggiunse addolcendo la voce.

-Puoi cantare mentre ballo, ti prometto che non ti disturbo- replicò la bionda con dolcezza.

La mora annuì e si sedette al pianoforte, aveva il viso provato.

Posizionò gli spartiti e cominciò a suonare

Girl-beatles

Is there anybody going to listen to my story (qualcuno vuole sentire la mia storia?)
All about the girl who came to stay? (sulla ragazza con cui mi sono messo?)
She's the kind of girl you want so much (è tipo la ragazza che desideri tanto)
It makes you sorry (ti fa soffrire)
Still, you don't regret a single day (ma non rimpiangi un solo giorno)
Ah girl…
Girl…

 

Santana, sentendosi osservata, alzò lo sguardo dagli spartiti e si fermò di botto.

-Perché ti sei fermata? era bellissimo-

-E che… Mi distrai!- si giustificò la mora acidamente.

La ballerina si avvicinò al pianoforte.

Santana seguiva tutti i suoi passi.

 Poi Brittany si sedette accanto a lei.

-Come va con Karofsky?- le chiese la bionda.

La mora la guardò stranita.

-Normale perché?-

-Speravo che dopo aver lasciato Artie saresti stata ancora single per metterti con me… Ma stai con Karofsky, quindi!- disse la bionda tutta d’un fiato.

Santana sgranò gli occhi incredula.

-Hai lasciato Artie?-

La bionda annuì in silenzio.

-Brit, io e Dave non stiamo insieme!- disse accennando un sorriso.

-Ma come, siete andati al ballo della scuola insieme-

-Si ma… Da amici…-

Alla bionda gli si illuminò il viso.

-In questo momento non voglio stare con nessuno- aggiunse l’ispanica.

La bionda abbassò lo sguardo e si alzò delusa ma la mora la bloccò con un braccio.

Brittany si girò di scatto con un espressione confusa, la solita.

-Nessuno… Eccetto te!- disse la mora alzandosi.

-Vuoi dire che…-

La mora annuì.

Adesso le due erano in piedi una di fronte all’altra.

-Quindi vuoi…-

-Certo che voglio- la interruppe Santana.

Brittany alzò una mano accarezzandole il viso, Santana fece un respiro chiudendo gli occhi e le toccò la mano.

Quando li riaprì, erano lucidi.

-Ti sto affidando il mio cuore Brit, non fargli del male-

-Promesso-

Adesso le due si scambiavano degli sguardi che passavano ripetutamente dagli occhi alle labbra.

Santana si avvicinò per prima alle labbra dell’altra e le baciò a stampo.

Brittany si staccò e la guardò confusa.

-Sai, è la prima volta che prima mi fidanzo e poi bacio…-

La mora sorrise con gli occhi lucidi.

-Anche io!- aggiunse Santana prima di annullare nuovamente le distanze con bacio passionale.

 

-STOOOOOP- urlò il regista.

-Perfetta- aggiunse con un sorriso.

 

 

FINE

 

 

 

 Ammetto di essere un pò megalomane, ma l'idea di far finire la storia sul set mi piaceva tanto.

Esigo tante tante recensioni... no scherzo! 

Però veramente spero che questa storia vi sia piaciuta... e vi abbia emozionato (sarebbe fanastico!)

vi saluto!

alla prossima ff

Will

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=685825