Un nuovo inizio. di KStewLover (/viewuser.php?uid=93986)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Salve
a tutti,questa è la prima fan fiction su Twilight che
scrivo,e che,finalmente,ho avuto il coraggio di postare.Devo
ringraziare
Antonya,per questo,che mi ha fatto trovare il coraggio per farlo.^^
La
trama era delineata nella mia testa gia da un po’ di
tempo,e,riguardo la storia,in generale,posso dire che sarà
incentrata
ovviamente sulla storia di Edward e Bella,ci sarà molto
romanticismo (sono
molto smielata,io xD).
Questo
primo capitolo non è decisamente un
granchè,potrebbe
essere considerato perlopiù come un lungo
prologo.E’ piuttosto
monotono,incentrato sul racconto degli ultimi nove mesi trascorsi da
Bella dopo
l’abbandono di Edward.Dal prossimo,le situazioni si
evolveranno maggiormente.
Ok,questo
è tutto,spero di non avervi annoiato.Dal prossimo
capitolo comincerò a inserire alcune foto^^
Un nuovo inizio
Primo capitolo
Osservai assorta nei miei
pensieri il lungo mare di Santa
Monica sfrecciarmi davanti agli occhi,seduta nel mio solito posto
sull’autobus
che era passato con un po’ di ritardo rispetto al solito.
Era un venerdì
pomeriggio di giugno,che volgeva alla
sera,e il sole che
tramontava sul mare
calmo ne era una prova.
Sulla spiaggia,i bagnanti
cominciavano a radunare borse e
tavole da surf per tornare a casa,tranne chi restava appositamente per
osservare il mare di sera.
Il grande
boulevard,invece,era affollato come sempre:
ragazzi in comitiva che scherzavano tra loro,mogli frettolose di
tornare a casa
e vecchie coppie di signori che preferivano cominciare ad assaporare
l’aria
afosa che faceva capolino.
L’autobus si
fermò con una brusca frenata davanti la prima
fermata del boulevard del lungo mare. Subito il veicolo si
riempì di ragazzi di
ritorno dal mare,chiassosi e
sorridenti.
Con un sorriso fugace mi
infilai le cuffiette del mio mp3 e
mi persi di nuovo ad osservare il paesaggio esterno.
Fino a nove mesi
fa,forse,avrei anche io avevo fatto parte
di una comitiva simile;bisticciavo con la mia migliore amica Alice sul
vestito
da indossare,e arrossivo ai commenti estroversi di Emmett.
Se nove mesi fa avessi
immaginato che sarei finita in un
sobborgo di Santa Monica con i miei genitori nuovamente insieme,a
lavorare in
una trattoria sul mare e con una figlia nata da quindici giorni,sarei
sicuramente
scoppiata a ridere.
Decisamente,le mie
prospettive di vita erano totalmente
differenti.
-Non puoi,Bella.Dove
stiamo andando…non è il posto adatto a
te-
-Il mio posto è
dove sei tu-
-Non sono la persona
giusta per te,Bella-
Quel ricordo
provocò un’ondata di dolore,che si
concentrò
nel cuore,a fare compagnia a tutte le altre degli ultimi nove
mesi.Avvertii le
lacrime spingere ai lati degli occhi,quasi a chiedere il permesso
d’ uscire,e
le ricacciai indietro.
Non.dovevo.ricordare.
Ma,come spinti da una
forza invisibile,i ricordi
riaffiorarono in maniera ancora più violenta.
-Tu…non…mi
vuoi?-
-No-
-In cambio ti faccio
anch’io una promessa.Prometto che è
l’ultima volta che mi vedi.Non tornerò.Non ti
costringerò mai più ad affrontare
una situazione come questa.Proseguirai con la tua vita senza nessuna
interferenza da parte mia.Sarà come se non fossi mai
esistito-
Sarà come se
non fossi mai esistito.
Sarà come se
non fossi mai esistito.
Quelle sette parole
rimbombavano nella mia testa,si
capovolgevano,assumendo sempre lo stesso significato: lui non
c’è più,se n’è
andato.
Appoggiai la testa sullo
schienale del sedile e guardai il
soffitto.
Sei sorpresa,Bella?Credevi
che lui,cosi
perfetto,intelligente,buono,ti amasse davvero?Non eri la persona giusta
per lui.
Non eri abbastanza.
Eppure,nel bel mezzo della
notte,quando tutto taceva e rimanevo
a pensare,poco prima di prendere
sonno,non mi ritenevo capace di riuscire a credere che tutto fosse
completamente finito.
Semplicemente,il mio
corpo,cosi come la mia testa,rifiutava
di crederlo.Non dopo la sera del mio diciottesimo compleanno.
-Ti…ti faccio
male?-
Il suo era un
sussurro,smorzato da un gemito di piacere.Mi
teneva stretta a lui,le sue mani ai lati della mia testa,i suoi occhi
dorati
splendenti alla luce della luna.
-No.Ti prego,continua-lo
supplicai carezzandogli i capelli.
Avvertii immediatamente la
presenza delle sue labbra,soffici
e vellutate,sulle mie.
-Per favore,se ti faccio
male,dimmelo,Bella-
Le sue mani sul mio
corpo,i nostri gemiti,nella nostra bolla
privata.
Nel buio della mia stanza
a Forks ci eravamo amati con una
passione incontrollata,una di quelle passioni dettate dal
cuore,dall’anima,quell’anima che Edward era
convinto di non possedere.
Udii una risata
più forte delle altre;mi ricomposi e guardai
nel centro dell’autobus,dove uno dei ragazzi del gruppo del
mare,mi guardava
ridendo.
Era massiccio,e aveva un
piercing sul labbro.Mi fece
l’occhiolino e io di riflesso arrossii, voltandomi di scatto
verso il
finestrino.
Sarà come se
non fossi mai esistito.
Mi spiace Edward,ma questa
tua promessa non è stata
rispettata.Non puoi rispettarla,non sarai capace di
farlo.C’è qualcosa che non
lo permette.
Qualcuno.
I primi tempi dopo
l’abbandono di Edward,non erano stati
facili.Avevo affrontato un cambiamento cosi radicale nella mia vita che
non ero
stata capace di reggere,e ,lentamente,l’oblio profondo della
depressione mi
aveva risucchiato.
Studiare era diventato un
incubo;mangiare uno
sforzo;prestare attenzione ai discorsi preoccupati di mio padre e di
mia madre
che ci aveva raggiunti poco dopo aver saputo cosa era accaduto inutili.
Vivere era diventato un
peso,un enorme peso,un tunnel buio
senza fondo,che necessitava solo e soltanto di lui per riuscire a
trovarne
l’uscita.
Perciò,nel
profondo della mia sofferenza,non avevo prestato
attenzione,un mese dopo l’abbandono di Edward,al mio mancato
ciclo
mensile,preciso sempre come un orologio svizzero.
Me ne accorsi una sera di
metà ottobre,mentre ero in bagno a
ripulire la mensola per fare spazio ai prodotti cosmetici di mia madre
,che
aveva deciso di rimanere con noi fino a un mio,quanto
impossibile,miglioramento.
Ero nell’atto di
sistemare una crema per le mani quando il
pacchetto blu di assorbenti che utilizzavo solitamente era caduto per
terra.
Lo avevo raccolto con mani
tremanti,e successivamente avevo
controllato il calendario,contando e ricontando i giorni fino allo
stremo,sperando di aver sbagliato i conti.
Il test di gravidanza che
avevo fatto pochi giorni dopo
avevano confermato i miei dubbi:ero incinta,di quattro settimane.
Le domande nella mia testa
erano tante,le paure
molteplici,ma una cosa sicura:l’unica persona con la quale
avessi mai fatto
sesso era un vampiro.
Un vampiro che mi aveva
lasciata sola in un paese sperduto
degli Stati Uniti,senza nessun recapito,e che aveva concepito con me
una nuova
vita.
Non avevo mai affrontato
con Edward una discussione che
avesse come soggetto il funzionamento della fertilità nei
vampiri.
Erano decisamente discorsi
che non avevano nessuna ragione
per essere intavolati,e,in realtà,non era mai stata una cosa
che aveva occupato
un posto centrale nei miei pensieri,tantomeno l’idea di
riuscire un giorno a
convincere Edward a farmi vivere l’esperienza umana che
più desideravo
consumare con lui.
Edward aveva sempre
espressamente proibito qualsiasi
contatto troppo intimo tra noi .La sua paura di farmi del male a causa
della
sublime tentazione del mio sangue troppo forte e dolce per lui lo aveva
purtroppo mantenuto sempre a una
debita
distanza di sicurezza.
Eppure quella sera,la sera
prima del suo abbandono,si era
lasciato andare,abbandonandosi ad una disperata passione.
Forse avrei dovuto notare
i suoi gesti disperati,di totale
abbandono,ma nella foga del momento,non ero riuscita a pensare ad altro
che ad
amarlo con anima e corpo.
E ora il risultato del
nostro intenso,quanto
breve,amore,riposava a casa in compagnia di mia madre .
Pensando a mia figlia
Elizabeth,nata da quindici giorni,la
luce tornò a splendere sul mio viso.Lo sentii spandersi in
tutto il corpo,il
profondo amore che mi legava alla luce della mia vita.
Elizabeth era nata il
quindici maggio,con una settimana di
anticipo e tanta voglia di vivere,tanto che il parto era durato due
ore,seppur
dolorosissime.
Era una piccola dea.
Ripensai al viso di mia
figlia con un sorriso grandissimo:
la sua pelle pallida,chiara e splendente come la luna;gli occhi
marroni,come i
miei,vispi e luminosi;la boccuccia rossa,che si distendeva spesso in un
sorriso.
Era diventata la mia
ragione di vita;colei che mi aveva
aiutata a trovare la forza di riprendere in mano le redini della mia
vita.
I miei genitori reagirono
in maniera del tutto differente
alla notizia di diventare nonni.
Mio padre Charlie non era
riuscito a frenare la rabbia che
lo imperversava,e aveva battuto fortemente le mani sul tavolo della
vecchia
cucina a Forks.Lo ricordai come fosse stato ieri.
Mi ero talmente spaventata
da non riuscire a guardarlo per
una settimana intera.La sua rabbia era orientata verso ragioni ben
precise:primo,era arrabbiato in modo incontenibile verso Edward,che mi
aveva
abbandonato e lasciato cadere in depressione.
Ora si aggiungeva anche il
fatto di aver violato la mia
innocenza( cosa che,avevo tentato di spiegargli più
volte,avevamo voluto
entrambi) e mi aveva lasciata incinta,mentre lui si era dato alla bella
vita.
E purtroppo questi erano
rimasti i suoi pensieri su Edward.
Fortunatamente,riguardo la
gravidanza,molto lentamente,si
era abituato all’idea,e nel corso dei novi mesi si era
affezionato cosi tanto
alla sua nipotina,che la ricopriva di attenzioni parlando spesso con la
mia
piccola pancia.
Mamma,invece,aveva reagito
in maniera completamente
opposta,lasciandomi del tutto tramortita.
-Tesoro,lo avevo
sospettato- mi aveva detto,riguardo la
questione della mia verginità –mi è
bastato lanciarvi una sola occhiata per
capire che tu ed Edward riuscivate a malapena a contenere la vostra
passione
davanti agli altri.Edward per te non era soltanto una cotta del momento-
Ciò non aveva
contribuito a far risanare la voragine nel mio
petto,ma la sua reazione,decisamente più moderata di mio
padre,mi aveva
tranquillizzata.
-Ci sono passata anche
io,crescere una bambina a diciotto
anni-aveva detto,strizzando l’occhio.-Ed è stata
la cosa più bella e grandiosa
di cui non mi pentirò mai-
E mi aveva abbracciato
forte.
Proprio io che mi ostinavo
a vivere nel ricordo di Edward a
Forks, avevo deciso di cambiare città.
Mia figlia doveva crescere
in un posto allegro,dove poter
cominciare una vita sorridente e serena.
Avevo preso la decisione
di lasciare la scuola,e dedicarmi
solamente alla mia gravidanza,ma mio padre mi sorprese non poco quando
annunciò
che aveva intenzione di seguirmi.
Mi ero opposta con vigore
alla notizia,ma egli non aveva
voluto sentire ragioni;mia madre,per starmi accanto anche lei,aveva
proposto di
andare in Florida,e partì subito per dare la notizia a Phil
e trovare una
piccola casa per me e Charlie.
Invece ricevemmo una sua
chiamata la sera stessa,dove, in
lacrime, ci invitava a cambiare meta e ci annunciava che sarebbe venuta
con noi
.
Non avevo fatto in tempo a
protestare che la linea era gia
caduta giù.
Solo più tardi
scoprimmo che Renèe,tornando a casa,aveva
trovato Phil in compagnia della segretaria del club sportivo dove
insegnava,in
una situazione non molto casta.
Nonostante più
volte avessi sospettato una cosa simile , mi
ero sempre trattenuta dal riferirlo a mia madre;dopotutto,da quando mi
ero
trasferita a Forks con Charlie,non sapevo come si erano evoluti i
rapporti tra
lei e Phil.
Mio
padre,fortunatamente,si era trattenuto dall’esprimere
opinioni volgari riguardo Phil,e si era limitato a stringere le labbra.
E fu cosi che decidemmo di
stabilirci in una piccola casa a
Santa Monica,in California,vicino al mare.Un bel cambiamento,per una
che ormai
viveva in una cittadina dove pioveva quasi 365 giorni
all’anno.
Non era una villa
maestosa,tantomeno una baracca,ma era
comoda per tre persone adulte e una bambina.
Mia madre era impegnata
nelle pratiche del divorzio e
straordinariamente,aveva trovato lavoro come assistente di yoga in un
beauty
center del quartiere di Malibu.
Perlomeno,i suoi assurdi
corsi cui in passato mi aveva
costretta a frequentare,erano serviti a qualcosa .
Charlie invece,vantando un
curriculum non proprio
negativo,era stato assunto in veste di carabiniere d’ufficio
nel commissariato
di Santa Monica.Certo,non era come essere uno sceriffo,ma non ci
trovavamo
nemmeno più in una cittadina sperduta degli Stati Uniti.
Mi sentivo in colpa per
mio padre,che era stato costretto a
lasciare tutto ciò che si era costruito in 18 anni
;invece,in seguito mi stupì
molto:aveva affrontato il cambiamento molto serenamente e ormai si era
già
creato il suo gruppo di amici al
lavoro,cosi come mia madre.
Io invece,nonostante
avessi una gravidanza in corso,non
avevo abbandonato gli studi,continuando autonomamente (avrei dovuto
dare gli
esami tra pochi giorni in una scuola di Santa Monica) e avevo trovato
un lavoro
part-time come cameriera in una trattoria sul mare,frequentata
perlopiù da
ragazzi come me,e ,ormai,anche io avevo stretto qualche
amicizia,sebbene fossi
molto restia a stringere rapporti.
La gravidanza era
proceduta bene,e ,allo scadere dei nove
mesi,vantavo un pancione notevolmente grande,che quindici giorni
fa,diede alla
luce la mia bellissima bimba che ora mi stava aspettando a casa.
Sorrisi di nuovo pensando
a Elizabeth.
Non ero riuscita a non
donare qualcosa di Edward alla nostra
piccola,chiamandola come sua madre,quella naturale. In
più,era un nome che mi
era sempre piaciuto.
Era cosi simile ad Edward.
Quando sorrideva rivedevo
il sorriso sghembo dell’amore
della mia vita,e non riuscivo a non pensare dove fosse,cosa facesse,e
come
avrebbe reagito sapendo di avere una figlia.
Ma non l’avrebbe
mai saputo,e Elizabeth avrebbe per sempre
ignorato di avere un padre bellissimo,generoso e buono,proprio come io
desideravo ricordarlo.
Stavo per farmi assalire
di nuovo dalla tristezza quando mi
accorsi che l’autobus era appena passato davanti il
parrucchiere che si trovava
poco prima della fermata dove dovevo scendere.
Con un sussulto prenotai
la fermata e spensi l’mp3,riponendolo
nella borsa bianca.
Mi alzai con cautela e a
tentoni riuscii ad arrivare davanti
alle porte centrali.
Vidi il ragazzo di prima
osservarmi attentamente e
arrossii,desiderando scendere
all’istante;dopotutto,nonostante fossi diventata
,madre,avevo pur sempre diciotto anni.
L’auto
frenò e pochi secondi dopo le porte si aprirono,e
scesi.
Poco prima che si
richiudessero,udii un fischio e il ragazzo
salutarmi con la mano.
Scuotendo la testa,mi
avviai verso la via piena di negozi
che portava nella zona residenziale dove abitavamo.
Percorsi velocemente la
lunga fila di piccole villette a
schiera della zona prima
di raggiungere
frettolosamente la numero diciannove.
Frugai nella borsa e tirai
fuori il mazzo di chiavi,che
infilai nella serratura.
Percorsi il vialetto con i
piedi che sembravano andare a
fuoco e finalmente entrai.
-Bella?-
La voce di mia madre mi
chiamò dalla cucina.
-Si,sono
io-risposi,posando la borsa sul tavolino
all’ingresso e richiudendomi la porta alle spalle.
Con un sospiro di
sollievo,mi liberai dei sandali lasciando
posare i piedi sul pavimento fresco e mi diressi dolorante in
cucina,dove
trovai mia madre a bere una spremuta d’arancia,in pigiama.
Strabuzzai gli occhi.-Ti
sei gia preparata per andare a
dormire oppure non ti sei mai svestita?-
-Spiritosa- disse mandando
giù l’ultimo sorso.-Non m sento
molto bene,credo sia influenza intestinale,sto rigettando da questa
mattina-disse,reprimendo una smorfia.-Ho tentato di avvicinarmi il meno
possibile a Lizzie,per non farle contrarre nulla.Ora è di
sopra in camera tua
che dorme,tanto per cambiare-
Sorrisi.Questo non sapevo
da chi l’aveva ripreso.Di
sicuro,non da Edward.
Pessima battuta,Bella.
Annuii e mi diressi di
sopra,nella mia piccola stanza che
dava su un bagno personale.Mi avvicinai alla carrozzina rosa e
silenziosamente
scostai le copertine .
Ed eccola li,il mio
miracolo personale,che dormiva
tranquillamente,ignara di tutto e di tutti.
Elizabeth aveva le
braccine rilassate lungo i fianchi,e
indossava una tutina rosa;la bocca era distorta in un sorriso,come
sempre.
Restai ancora lì a guardarla per un po’ e poi mi
diressi al bagno.
Mi lavai le mani e
nel frattempo lasciai correre lo sguardo sul grande
specchio del
mobiletto;con una mano ravvivai i capelli marroni mossi.
Il riflesso di una
diciottenne stanca ricambiava lo sguardo.
Avevo in programma di
studiare matematica,approfittando del
sonnellino di Lizzie,ma ero talmente stanca che alla fine optai per una
doccia
veloce.Prima di infilarmi nel box,però,tornai in camera per
dare un’altra
occhiatina a Lizzie,che dormiva ancora tranquillamente.
Stavo
ritornando in
bagno quando mia madre mi chiamò.
-Bella,tesoro,scendi un
secondo-
Feci dietro front e scesi
per le scale,raggiungendola in
cucina.
-Sì?-chiesi,guardandola
interrogativa.
-Ehm…ti
arrabbieresti se ti chiedessi di arrivare un secondo
qui al supermercato a comprare il latte per domani mattina? Mi sono
resa conto
ora che manca...-disse,guardandomi dispiaciuta,poi aggiunse-ci sarei
andata io
,ma non vorrei rigettare proprio nel momento in cui…-
-Non ti preoccupare,vado
io-la liquidai con un
sorriso,tentando di far svanire dalla mia testa l’immagine di
una doccia
rilassante –sai che mi piace camminare.Porto anche Lizzie a
farle prendere un
po’ d’aria-aggiunsi.
Sebbene fossi stanca,tanto
da non reggermi in piedi,non
potevo far uscire mia madre in quelle condizioni,e Lizzie non usciva
dal giorno
prima.
Velocemente mi diressi di
nuovo sopra e raccolsi un paio di
infradito per stare più comoda.
Presi la borsa contenente
tutto ciò che serviva per
Elizabeth e la depositai sotto la carrozzina,controllai che dormisse
ancora e
scesi giu,facendo attenzione a non creare danni come ero solita fare.
-Torno tra
poco-dissi,prendendo di nuovo la borsa sul
tavolino
-Grazie tesoro,mi dispiace-
-Non ti preoccupare mamma-
Chiusi la porta dietro di
me e con un sorriso tutto rivolto
a mia figlia mi avviai.
Mentre camminavo,mi persi
a pensare con un sorriso quando
mio padre sarebbe rientrato a casa e di nuovo rimasto da solo con mia
madre.Era
una situazione molto strana,vederli abitare sotto lo stesso tetto;dopo
nove
mesi,non ci avevo ancora fatto l’abitudine.Dormivano in due
camere separate,ma
i loro rapporti si erano rafforzati tantissimo;venivano spesso
scambiati per
coppia e questo imbarazzava papà molto più del
dovuto.Inoltre,ero a conoscenza
del fatto che lui non l’aveva mai dimenticata.
Quanto a mia madre,forse
per conseguenza della grande
delusione di Phil,o di essere di nuovo riunita con me e
papà,la trovavo molto
più bendisposta nei confronti di Charlie.
Ero sul punto di girare a
destra ,quando udii un flebile
lamento.
Immediatamente rivolsi la
mia attenzione a Lizzie,che aveva
appena aperto gli occhi.
Contenta ,mi fermai un
momento sul ciglio della strada e mi
chinai a sfiorarle il nasino con il dito.
-Amore
mio,buonasera,eh?-le dissi ,passando poi il palmo
della mano sul pancino.
La vidi distendere la
bocca in un sorriso e guardarmi
attenta. Ormai sapeva riconoscere i visi più famigliari,ed
io ero il primo di
questi.
-Hai fame?Eh?Riesci
resistere ancora un
pochino,amore?-sussurrai,sorridendole dolcemente.
Stavo per rimettermi in
moto quando una macchina,o meglio,un
bolide,sfrecciò a tutto gas lungo la strada,avvicinandosi
cosi tanto al
marciapiede da far spostare la carrozzina;mi spaventai talmente tanto
che
portai una mano sul cuore.
Immediatamente ,portai la
mia attenzione su mia
figlia:Elizabeth non si era accorta di nulla,anzi sorrideva ancora
più forte e
agitava le gambe per aria.
Un moto di rabbia mi
invase: chi diavolo era quel cretino /a
che correva cosi forte in periferia?
Feci in tempo solamente a
notare una Jaguar XF rosso fuoco con il tettuccio scoperto
svoltare
verso sinistra e una chioma bionda svolazzare al vento.
-Uno di quei soliti
ricconi menefreghisti-borbottai,ancora
spaventata.
-Signorina,tutto bene?-
Mi voltai,sorpresa.
Una coppia di
anziani,sottobraccio,mi osservavano
preoccupati,alternando lo sguardo da me alla carrozzina.
-Idiota,lui e chi gli ha
regalato la patente. C’è mancato
poco che sfiorasse la carrozzina.E nemmeno si è fermato a
chiedere cosa è
successo!Sicura di stare bene,signorina?-chiese la signora,osservandomi.
Aveva in testa un cappello
di paglia e si era sporta per
controllare Lizzie.
-Era una
femmina-dissi,storcendo il viso in una
smorfia.-Sì,grazie comunque,sono a posto,sia lei che io
–
-Grazie al cielo.Questi
ricconi snob. Perchè non se ne
stanno a fare le loro gare di macchine nei loro quartieri extra lusso a
Beverly
Hills e Orange County?
No,devono venire a
rovinare la vita a noi,poveri periferici-
Sorrisi,stringendomi nelle
spalle.-Questa è la vita-
Dopo un altro paio di
insulti verso il guidatore della
Jaguar si allontanarono e li ringraziai di nuovo della
disponibilità.
Con un sospiro,mi avviai
di nuovo verso il supermercato.
Quando entrai,notai con
piacere che era quasi del tutto
deserto,tranne qualche donna in tailleur di ritorno dal lavoro.
Ressi il manico della
carrozzina con una mano,e con l’altra
recuperai un cestino e,dopo aver passato in rassegna un pacco di dolci
al
cioccolato contornati da zucchero a velo,che mi tentavano fortemente,
mi arresi
e decisi di comprare anche qualche schifezza .
Mai sottrarsi al richiamo
del cibo.
Mi diressi velocemente
verso il reparto patatine,il mio
preferito,ed ero indecisa se prendere quelle al formaggio o quelle alla
paprica
quando Lizzie cominciò a lamentarsi.
Aveva
fame,evidentemente;erano più di quattro ore che non
prendeva la sua poppata e sebbene ora fosse molto precisa nel
mangiare,spesso i
suoi piantarelli improvvisi erano dovuti alla fame momentanea.
La presi in braccio
cullandola lentamente,e baciandole di
tanto in tanto la testolina.
-Allora,che dici,tesoro,le
prendiamo?Tanto per farci un po’
male al fegato…-scherzai,prendendo sia il tubo delle
pringles alla paprica e i
puff al formaggio.Tanto valeva strafare.
Raccattai anche una
confezione di cipster e la gettai dentro
il cestino.
Nonostante fossi venuta
per comprare il latte,alla fine mi
ritrovai con il cestino pieno,e ringraziai mentalmente di avere un
grande
scomparto per la spesa sotto la carrozzina di Lizzie,altrimenti non
sarei mai
riuscita a portare tutto dietro al ritorno.
Lizzie continuava a
piangere,un pochino più forte ora,perciò
velocizzai il mio andamento e mi diressi finalmente verso i frigoriferi
per
prendere il latte.
-Shhh,shh,tesoro sta
buona-sussurrai,cullandola
energicamente.
Presi velocemente una
bottiglia di latte scremato e feci per
riporla nel cestino,ma,come sempre ,nei momenti meno opportuni,il mio
scarso
equilibrio tornò a farsi sentire. Mentre con un braccio
reggevo Lizzie la
bottiglia mi scivolò dalle mani.
Chiusi gli occhi
istintivamente pronta a sentire l’impatto
della bottiglia sul pavimento,ma passò più di un
secondo e non udii nulla.
Riaprii gli occhi
sorpresa,e seguii il veloce movimento di
una mano bianca che l’aveva afferrata al volo.
Prima ancora di guardarlo
in faccia,ringraziai l’intervento
di quel salvatore.
Lizzie ,nel frattempo,
muoveva scalpitante le
braccia,tentando di reclamare la mia attenzione.
Lentamente alzai lo
sguardo per ringraziare chiunque fosse,e
la bocca si spalancò.
Non poteva essere vero.Non
lì.In un anonimo supermercato
dell’assolata Santa Monica,in un anonimo giorno,in
un’anonima serata.
I capelli ramati,proprio
come li ricordavo, erano
disordinati,scompigliati come da un forte vento;l’espressione
sbalordita come
la mia,che stonava con l’imperfezione della sua figura,e la
mano ancora
bloccata a mezz’aria ,nell’atto di riconsegnarmi la
bottiglia di latte.
La carnagione chiara,che
lo rendeva cosi etereo,più
somigliante ad una divinità che ad un essere umano,brillava
sotto la debole
luce del frigorifero.
Edward era davanti a me,in
tutta la sua imponente bellezza.
Sarei dovuta rimanere
abbagliata dalla sua presenza,forse;
sarei dovuta cadere a terra o,probabilmente ,scappare via.
Ma non riuscivo a
distogliere lo sguardo dai suoi
occhi…verdi.
Mentre percorrevo con gli
occhi il suo corpo,forse gia
consapevole in un certo qual modo di ritrovarmi di fronte
l’amore della mia
vita,aspettavo con impazienza di ritrovare quello sguardo caldo e
dorato tipico
di Edward,pronto a riscaldarmi il cuore.
Tutto ciò che
mi ritrovai davanti,invece,furono due occhi
verdi,limpidi e brillanti,che mi fissavano sbalorditi.
Verdi,come Carlisle una
volta mi aveva confessato,possedeva
da umano.
Quando sentii la forza
venire meno,mi ricordai di avere tra
le braccia mia figlia,e di trovarmi in un luogo pubblico.
Tutto era scomparso:il
battere della cassiera ,lo stridio
dei carrelli,i pianti di mia figlia.
Fissavo Edward e lui
fissava me,con la stessa espressione
sbalordita,alternando lo sguardo tra me e Lizzie che tenevo stretta al
petto.
Una confezione di yogurt
che cadde dalle mani di una signora
di fianco a noi ci fece sussultare entrambi,e lui sembrò
riprendere il
controllo di se stesso.
-Bella…-
Non potei far altro che
assaporare il mio nome uscire dalle
sue labbra,gustare la gioia di risentire la sua voce meravigliosa.
Eravamo ancora cosi presi
a fissarci che sussultai di nuovo
quando vidi una ragazza-sicuramente vampira,per la sua bellezza
eterogenea,e il
colorito pallido,con lunghi capelli biondi -avvicinarsi a noi con aria
annoiata.
-Edward,insomma hai
fatto?Ci aspettano a
casa-disse,alternando lo sguardo tra me e lui ,perplessa.
Edward scosse la testa e
io,tentai di imporre al mio corpo
di muoversi,afferrando la bottiglia con mani tremanti.
-Forza,Edward,dobbiamo
andare!-
La ragazza lo scosse per
un braccio,e lui ,ancora sotto
shock,si fece trascinare via,sotto il mio sguardo sconvolto.
D’un tratto,uno
strillo particolarmente acuto di mia figlia
mi fece ricordare dove fossimo,il giorno,l’ora.
Non riuscivo a credere di
averlo visto sul serio.
Edward era veramente
lì?
O,cosa molto
più probabile,era tutto frutto di
un’allucinazione?Ero arrivata veramente fino a questo punto?
Mentre posavo lentamente
la bottiglia nel cesto,la mano mi
tremava ancora.
Ebbene
sì,Edward è tornato ^^ Come mai proprio
lì,a LA?E
soprattutto,non ha gli occhi dorati ma verdi?E chi è la
misteriosa vampira
bionda al suo fianco?
I
nodi cominceranno a sciogliersi gia dal prossimo capitolo
;P
Spero
di ricevere qualche commento,buono o cattivo che
sia,cosi da postare il secondo capitolo velocemente^^
A
bientot <3
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Salve a tutti!Eccomi qui a postare il secondo
capitolo dopo una
settimana,perdonatemi,ma credo che il tempo di pubblicazione
sarà sempre questo
più o meno,la scuola non perdona *sospiro triste*
Dunque,prima di tutto,devo ringraziare,con il cuore
in mano,i 14 angeli che
hanno recensito il primo capitolo.
Cosa dire?*_________________* Le vostre recensioni
mi hanno decisamente
tirata su di morale!Non sono una ragazza che ha molta stima di
sé stessa,e
penso sempre di aver creato un lavoro pessimo,sono decisamente
leopardiana .__.
Ringrazio le 300 e passa visite,chi ha inserito la
storia tra le seguite e
i 30 preferiti *-* davvero,non so cosa dire,se non grazie,vi adoro
<3
Ora,venendo al capitolo…sono 18 pagine
di Word *sospiro*;purtroppo,non
conosco il senso della misura.Ma vi prego,se trovate il capitolo troppo
noioso
o pesante,di riferirmelo.Tenterò di essere più
“stretta”.
Diciamo
che questo non è il capitolo che avevo previsto,in quanto
avevo in
mente di spiegare prima ciò che è accaduto nello
scorso capitolo,ma poi…non
so,è uscito questo^^
Una cosa importante: ho consultato il regolamento
di efp,ma non sono
riuscita a capire molto riguardo il discorso dell’inserimento
delle
immagini.Qualcuno potrebbe spiegarmi come funziona esattamente?
Detto questo,vi lascio alle risposte delle
recensioni e alla lettura
del capitolo.
Ci
si rivede sotto,se mai riuscirete ad arrivarci xD
mary_cullen90 : oh,ma grazie cara*arrossisce* Eeh,quante
domande*risata sadica* come ho
detto prima,avevo pensato di rispondere a tutto in questo capitolo,ma
poi ho
pensato di far slittare tutto al prossimo!Comunque stai tranquilla,al
prossimo
tutto sarà sicuramente spiegato :P Già,Lizzie
è un angelo <3 E soprattutto
l’unica persona non complessata in tutta questa faccenda xD
fracullen : Grazie mille <3 Per il momento si,Lizzie
è completamente umana;ma non
è detto che qualcosa possa verificarsi con il tempo ;P a
presto <3
vanderbit :
sono contenta che ti incuriosisca!spero che anche questo capitolo ti
piaccia.Riguardo Edward,bisogna attendere il prossimo capitolo^^Bacioni
crista :
ciao! Oh si,non mi piace prolungare tanto la distanza tra Ed e
Bella^^Tanya?Si saprà al prossimo capitolo!Bacioni <3
eka:
Grazie mille^^Eccomi qui con il secondo capitolo.Sono stata veloce?xD
nanerottola :
Ciao!mi fa piacere che ti abbia incuriosita!Anche se questo capitolo
ancora non placherà la tua curiosità xD ^^
Elisewin :
Ciao !Per il momento,posso solo dirti che ci saranno molte,molte
sorprese^^
gegge_cullenina : Eccoti accontentata^^ Spero ti piaccia anche
questo :P
giova71 :
Grazie del benvenuto *-* I misteri da sciogliere sono ancora
tanti,basterà attendere il prossimo capitolo^^
ilariaechelon :Ciao!Grazie
mille *-* E’ Tanya?Non è Tanya?Chi lo sa xD
samy88 :
Grazie mille *-* Spero ti piaccia anche questo^^
Antonya :
Antonya,grazie mille *-* Se non fosse stato per te,questa storia non
sarebbe mai arrivata qui!Spero che questo secondo capitolo non deluda
le tue
aspettative!Bacioni <3
flavy624 :
Ciao!Ecco qui il nuovo capitolo^^
Luna
Renesmee Lilian Cullen
: Ciao!Mi fa piacere che ti piaccia il nome della
bimba,è un nome che anche io adoro <3 Grazie mille
dei complimenti *-*
Bacioni <3
Secondo
capitolo
Fissavo il soffitto della mia stanza con insistenza.
Attorno a me,il silenzio assoluto. Elizabeth
dormiva nella sua carrozzina;
non si era svegliata nemmeno un minuto durante la notte,a differenza
della
sottoscritta,che si era rivoltata nelle coperte per tutto il tempo.
Ieri sera,quando ero rientrata a casa,con il fiato
corto,avevo consegnato
la spesa a Renèe e mi ero ritirata in camera con mia
figlia,arrancando la scusa
di avere da studiare e di non avere fame.
Mamma e papà non avevano detto nulla,ma
dall’espressione della loro faccia
avevo compreso che non l’avevano bevuta.
Avevo tentato di prendere sonno,inutilmente;ogni
qualvolta riuscivo a
chiudere gli occhi,quelli verdi di Edward (che fosse stata o no
un’allucinazione,la sua figura mi era rimasta impressa molto
dettagliatamente)
facevano capolino,facendomi sussultare e accelerare i battiti del mio
cuore.
Avvertii i primi rumori in camera di mio padre,di
fianco la mia,e gettai
uno sguardo sulla radiosveglia poggiata sul comodino vicino al mio
letto a due
piazze.
Segnava le 6.00 in punto. Erano esattamente
ventiquattro ore che non
chiudevo occhio.
Grandioso,Bella.
Udii il cigolio della porta e Charlie che
probabilmente entrava nel bagno
che lui e la mamma condividevano.
Con un sospiro mi voltai e premetti le dita sulle
tempie,tentando di
ignorare il mal di testa insistente e di rilassarmi. Per quanto
dolorosa fosse
la questione,non potevo di certo non pensarci.
Avevo incontrato Edward.
Il solo ripensare al suo nome mi fece andare in
iperventilazione,e dovetti
ricominciare il processo di rilassamento daccapo.
Ragiona in modo obiettivo,mi dissi. Ragiona Bella.
Doveva essere stato tutto un sogno,non
c’era dubbio:era statisticamente più
possibile che il mio cervello,che ormai consideravo definitivamente
fuori
commercio ,avesse immaginato tutto piuttosto che Edward si fosse
trovato sul
serio in quel supermercato .
La prima ipotesi aveva molti punti a suo favore.
Primo di tutto: se i Cullen avessero dovuto
scegliere un posto dove
trasferirsi di una cosa ero sicura: l’ultima meta proposta
sarebbe stata
sicuramente la California,che con il suo sole onnipresente,li avrebbe
costretti
a nascondersi giornalmente dentro casa.
Secondo punto: Edward aveva gli occhi verdi.
Il colore degli occhi di un vampiro ,da quanto ne
avevo appreso durante la
mia permanenza a Forks,potevano oscillare tra due varietà
molto distinte di
colore : il rosso( per coloro che si nutrivano di sangue umano) e il
dorato
(per coloro che preferivano uno stile di vita più simile a
quello
umano,cibandosi del sangue degli animali).
Eppure,nonostante tutto,la mia mente non riusciva a
togliersi dalla testa
l’idea che Edward fosse veramente tornato.
Lo sguardo che aveva indirizzato a Elizabeth - uno
sguardo di puro
smarrimento-mi aveva anche lasciata intendere che probabilmente non
aveva
capito che quel piccolo angelo fosse sua figlia.
E poi,chi diavolo era quella vampira bionda accanto
a lui,che lo aveva
trascinato via nel momento meno opportuno?Non avevo potuto
immaginarla,perché
non la conoscevo.
Aveva detto “ ci stanno aspettando a
casa”.In quel momento,la
consapevolezza e la verità mi colpirono con la stessa
violenza di un fiume in
piena.
Edward era tornato,non era stato frutto della mia
immaginazione. E
probabilmente con lui,erano tornati anche tutti i Cullen.In quel
momento,ancora
sconvolta dalla notizia,mi rifiutai di pensare cosa sarebbe potuto
accadere
riguardo Elizabeth,ma pretendevo solamente di sapere perché
la sorte si
avversava cosi duramente contro di me.
Lo scrosciare dell’acqua della doccia in
bagno mi ridestò.
Dopo aver gettato un altro sguardo alla sveglia e
aver scoperto che era
passato solamente un misero quarto d’ora da quando
l’avevo guardata l’ultima
volta,decisi di alzarmi. Tanto,in quelle condizioni dormire era
impossibile,e
ringraziai il Cielo che quel giorno non dovessi lavorare. Scalciai via
il
lenzuolo e mi stiracchiai. Infilai le mie comodissime infradito,infilai
la
vestaglia e mi avvicinai alla carrozzina dove Lizzie dormiva a pancia
in
giù,con la mano sinistra poggiata vicino la guancia.
Lentamente la accarezzai,pensando a quanto sarebbe
stato bello...
No Bella,non pensarci. Non illuderti di nuovo.
In punta di piedi,arrivai alla porta che lasciai
accostata e allacciandomi
la vestaglia mi diressi giù in cucina.
Il tavolo che usavamo, veramente ampio e comodo,era
coperto per la metà da
vestiti che probabilmente Renèe doveva stirare. Reprimendo
uno sbadiglio,mi
diressi verso il frigorifero in cerca della mia salvezza : un bel
cappuccino
schiumante, che era proprio quello che faceva al caso mio.
Misi il caffè a bollire e mentre
controllavo la fiamma mio padre scese, già
vestito di tutto punto con la sua uniforme lavorativa,che vantava una
bella
etichetta con nome e cognome sul petto,in bella vista.
-Bella!-esclamò,avvicinandosi alla
credenza per trangugiare il solito
croissant mattutino.
-Cosa ci fai già in piedi?Mio Dio,sei
stravolta-disse osservandomi
sospetto.
-Non ho dormito molto bene-risposi,evitando il suo
sguardo.
Mi persi un secondo a pensare inorridita a come
avrebbe reagito Charlie
alla notizia di un eventuale ritorno di Edward.Decisamente,era meglio
per il
momento tenere la bocca chiusa.
-Colpa dello studio?-chiese,lanciandomi
un’occhiata furtiva.
Si avvicinò al bancone e
strappò un foglio di scottex dal rotolo,poi fece
il giro dell’isola e si sedette al tavolo.
-Ehm,si-risposi evasiva,voltandomi di nuovo a
controllare il caffè.
-Farò finta di
crederci-borbottò tranquillo.
Arrossii all’istante. Possibile che fosse
cosi semplice interpretare le mie
emozioni?
- Elizabeth dorme?-chiese,cambiando discorso.
-Sì,sì- risposi ,ancor rossa
in viso,ma lieta che avesse cambiato
argomento.-Come un sasso. Anche se tra poco vado a svegliarla. Non
vorrei che
sballasse gli orari delle poppate-aggiunsi,spegnendo la fiamma. In
punta di
piedi raccattai una tazzina e ci versai dentro il caffè.
-Quella bambina è un ghiro. Da te
proprio non ha
ripreso-borbottò,ripulendosi la bocca.
Non risposi,e versai il latte a fare compagnia al
caffè. Misi un cucchiaino
di zucchero e mi sedetti di fianco a lui.
-Riposati- sussurrò,guardandomi
comprensivo.
Annuii,con il viso nascosto dalla tazza.
- Bè ,allora io
vado-borbottò,schiarendosi la gola. Si alzò e si
diresse
verso l’ingresso.-Ah,a proposito: avvisa
Renèe,oggi torno a pranzo a casa .La
mensa è in sciopero questi giorni,e non sprecherò
metà del mio stipendio per
comprare un misero hot dog al centro-
-Va bene-lo rassicurai con un sorriso.-A dopo.-
Sparì dietro la porta e poco dopo udii
la macchina lasciare il vialetto.
Scolai la tazza e,una volta sciacquata,mi ritirai di nuovo su.
Tirai su le serrande,e mi avvicinai a Lizzie.Si
agitava,segno che stava per
svegliarsi;delicatamente,la presi sotto le ascelle e me la poggiai sul
petto
.Le accarezzai la testolina e ,desiderosa di sapere le condizioni di
mia
madre,bussai alla sua camera.
-Mamma?Posso?-chiesi. Probabilmente dormiva ancora.
-Certo,tesoro,vieni-mi rispose invece lei da dentro.
Con la mano libera,abbassai la maniglia ed entrai.
La camera di mia madre era leggermente
più grande della mia,con un balcone
che dava sul giardino retrostante. Un grande armadio in legno occupava
la
parete di fronte a quella dove era sistemato il letto matrimoniale,
sempre in
legno.
Mia madre,con le sue fissazioni che cambiavano
spesso di mese in mese,aveva
preso la decisione di arredare la sua camera in stile etnico,e il
risultato era
stato quello.
Era ancora a letto,con la schiena appoggiata ai
cuscini. Indossava un
completo composto da canottiera e calzoncini,e stava leggendo un libro.
Appena
vide Lizzie,la sua bocca si aprì in un dolcissimo sorriso.
-Eccola qui,la piccola di Renèe -disse
con la voce carica di tenerezza.
-Vieni qua-continuò,battendo con la mano
sul lato vuoto del letto.
Lentamente e con cautela,mi lasciai andare sul
materasso morbido.
Lizzie cominciava a sbattere gli occhi velocemente
e dalla sua bocca
uscivano mugolii indistinti,segno che si stava svegliando.
Feci calare la spallina del mio top,e dopo essermi
slacciata il
reggiseno,avvicinai la bocca della piccola al mio capezzolo.
Il momento dell’allattamento era uno dei
miei preferiti.
La prima volta che lo avevo fatto,ero stata pervasa
da un’emozione
incontenibile.
Adoravo essere il sostentamento di mia figlia.
Vederla prendere energia dal
mio corpo che la amava cosi inesorabilmente era per me la gioia
più grande,e
all’istante tutte le altre preoccupazioni svanivano.
-Mi raccomando,attenta a non usare la parola
nonna-dissi ridendo .Renèe
faticava ad accettare l’appellativo
“nonna” a soli 37 anni.
-Sono ancora in età da figlio,ti vorrei
ricordare-mi rispondeva sempre,ma
poi si rabbuiava,forse rivolgendo i suoi pensieri a Phil.
Mi lanciò un’occhiataccia e
poi il suo sguardo si addolcì,e accarezzò la
testolina di Lizzie che succhiava ingorda.
-Volevo sapere come andava-
Sbuffò.-Bene,direi. Credo fosse un virus
intestinale. Giuro,non c’è niente
che non sopporti più del vomito. Mi destabilizza
completamente,e odio stare a letto,lo
sai. Fortuna che è sabato e la scuola è
chiusa,altrimenti sarei tornata al
lavoro immediatamente…-
Alzai gli occhi al cielo. Mia
madre,l’uragano Renèe.Impossibile tentare di
placarla.
-Piuttosto tu?-
Sobbalzai.-Io?-ripetei,presa in contropiede.
-Ieri non mi sembravi molto…in
forma-disse lentamente,osservandomi
attentamente.
Avvertii il sangue colorarmi le guance,ma tentai di
calmarmi prendendo a
cullare lentamente Elizabeth.Mi infondeva tranquillità.
-Sul serio?Ero solo un po’ stanca-dissi
con indifferenza.
-Sicura che sia tutto a posto?-insistette.
Era impossibile nascondere qualcosa a
Renèe ; possedeva un metal detector o
era probabilmente una sensitiva,proprio come me.
Sospirai.-No-
-Chissà perché,lo avevo
intuito-replicò lei con un sorriso vago,poggiando
una mano sul mio braccio. –Quando sei tornata dal lavoro eri
tranquilla. E’
successo qualcosa…dopo?-
Per un secondo,non risposi. Lasciai che il
ciucciare ritmico e tranquillo
di mia figlia riempisse la stanza e mi calmasse.
-Ho incontrato Edward al supermercato-
Mia madre sgranò gli occhi,e
spalancò la bocca. -Sei…sei sicura?-
-Si- sussurrai,lo sguardo fisso sulla testolina di
Lizzie.-Cioè,per tutta
questa notte ho tentato di auto convincermi che non fosse cosi,ma
si,era lui
.In carne ed ossa .-
Mia madre si portò una mano alla
bocca.-E…Lizzie?L’ha vista?Cosa ha detto?-
-Non ha detto nulla .In realtà,non
abbiamo nemmeno parlato .Era con una…era
con una ragazza che non avevo mai visto. Credo fosse un’amica
dei Cullen,della
famiglia a Denali,da quanto mi avevano raccontato. E lo ha
letteralmente
trascinato via-
-Non posso crederci-borbottò scuotendo
la testa.-Non è possibile- ripeté .
-Ho faticato anche io a crederci-aggiunsi.
-E tesoro…tu come
stai?-sussurrò, carezzandomi i capelli.
-Una meraviglia-borbottai sarcastica.-Non so,ancora
non riesco a
metabolizzare…il tutto. Vorrei solo sapere
cosa…cosa diavolo ci fa qui,ecco.
Non ero pronta a ciò…e poi
Elizabeth,io…-borbottavo senza senso,scuotendo la
testa.
-Tesoro. Tesoro, guardami -mia madre mi
alzò il viso,e mi scontrai con i
suoi occhi marroni,cosi simili ai miei.
-Non permettere che ti faccia nulla .Tu sei
forte,lo sai. Poche sarebbero
riuscite ad affrontare quello che hai affrontato tu, cosi in fretta .E
poi c’è
Lizzie.Non ti fasciare la testa-
-Mamma,ho sbagliato tutto-.
Portai la testa in alto e le lacrime che avevo
tanto trattenuto mi
scivolarono sulle guance,fino a posarsi sul
collo.-Io…io vorrei tanto che
Lizzie conoscesse il suo papà…mamma forse
avrò sbagliato sul conto di
Edward.Che lui non mi amasse,lo ha messo in chiaro-la voragine nel
petto bruciò
ma continuai.-Ma credo di conoscerlo. Lui è buono,mamma. E
ha il diritto di
sapere che ha una figlia.-
Mi fissò a lungo prima di
parlare.-Perciò,cosa hai intenzione di fare?-
-Da quello che ho capito,credo che si trovino qui
vicino,o almeno cosi ho
inteso dalle parole della ragazza. Proverò a chiedere in
giro. Edward ha il
diritto di sapere .Se fino ad ora non l’ho fatto è
perché…-
-Lui ti ha lasciato sola a Forks,abbandonandoti a
te stessa e alla tua
depressione-concluse mia madre acida. Ma poco dopo si
pentì.-Perdonami,tesoro,non era mia intenzione ferirti .Ma
ti voglio bene,E non
voglio che tu soffra di nuovo .Ti ritieni pronta ad affrontare una cosa
simile?-
Presi un grosso respiro.-Si,mamma. Se fosse stato
per me,sarei stata cosi
codarda da risponderti di no. Ma per Elizabeth,farei di tutto. E voglio
che
anche lei cresca come tutte le altre bambine. Magari Edward non la
accetterà,ma
io un giorno non voglio avere rimorsi. Voglio essere sicura di aver
fatto tutto
per mia figlia,tutto quello che potevo-
Mia madre annuì.- Charlie lo sa?-
Inorridii.-Assolutamente no,E ti prego,mamma,ti
prego di non farne
parole,per il momento. Sai Charlie come la pensa. Non …non
voglio che si creino
problemi. Per favore. Per il momento. -La supplicai.
-La pensa come me,solo che lo dimostra in maniera
più aggressiva-
Sospirai,e notai che Lizzie aveva lasciato la presa
sul mio capezzolo.
Aveva la bocca tutta impiastricciata di latte,e soddisfatta,sorrideva.
Avrei affrontato tutto per lei. Avrei scalato
montagne,cambiato città altre
venti volte,assistito a un trapianto di cuore,avrei venduto il mio per
lei.
E avrei affrontato anche la parte che
più odiavo dell’allattamento.
Il ruttino.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** **
**
-Qui c’è scritto che dovrei
aggiungere ancora due pizzichi di sale. Ma sei
sicura che la ricetta sia giusta?-chiese mia madre,girando non convinta
con il
mestolo quella che doveva essere una zuppa di pesce.
-Mi avvalgo della facoltà di non
rispondere-replicai,accigliata.
Di solito,a Forks,e anche quando vivevo con
Renèe,ero io ad occuparmi del
pranzo e della cena,salvo quando compravamo pizze o schifezze varie.
Qui,invece,Renèe si era messa in testa
di imparare a cucinare,e ciò non
rincuorava me e Charlie,che affrontavamo con un certo disagio ogni sua
novità
culinaria,che si rivelava poi non molto adatta a stomaci delicati.
Oggi si era proposta di cucinare una succulenta
zuppa di pesce.
-Visto che fai tanto la saccente in fatto di
cucina,dovresti rispondermi
invece- rispose stizzita e si voltò di nuovo per prestare
attenzione alla
pentola.
Sorrisi leggermente sfogliando il quotidiano,e
lanciando di tanto in tanto
un’occhiata a Lizzie che si guardava intorno con occhi
attenti e vispi dalla
carrozzina.
Passarono neanche due minuti,e mia madre
sbuffò.
-Bella!Per favore,non capisco dove diavolo ho
sbagliato-
Non riuscii più a resistere e scoppiai a
ridere. Abbandonai il giornale sul
tavolo e mi accostai al fornello,levandole il mestolo di mano.
-Saccente -ripeté lei incrociando le
braccia al petto.
Ridendo,immersi il mestolo nell’intruglio
che aveva assunto un color
arancione e lo portai alle labbra.
Non era nemmeno poi cosi male. Forse un
po’ troppo salato.
-Hai esagerato prima con il sale…per il
resto,non è neanche cosi
immangiabile. Dai mamma,stai migliorando-le dissi,tentando di
consolarla.
-Questo si che mi solleva- rispose sconsolata.
Risi e in quell’istante il campanello
suonò.
-E’ arrivato papà-dissi.
-Vai ad aprire per favore-mi disse.
Ciabattando,arrivai all’ingresso e aprii
la porta. E di nuovo,il cuore
balzò in gola.
Non di nuovo.
Questa volta non poteva essere
un’illusione.
Esme Cullen ,con il volto etereo come suo figlio,e
i capelli color
caramello che balzavano soffici sulle sue spalle,mi sorrideva gentile e
imbarazzata.
I suoi occhi marroni. Non dorati.
Marroni. Non poteva essere.
Per favore,ditemelo,sto impazzendo.
-…Bella?-
Risentire la sua voce fu un colpo al cuore.
- Esme - risposi,con un filo di voce.
Restammo a guardarci per un tempo indefinito,fino a
quando mi imposi di
restare calma.
Ragiona Bella. E’ tutto ok .Ricordati di
Lizzie.Di quello che hai
affrontato. Comportati in modo maturo.
Mi rievocai queste nozioni in mente mentre tentavo
di pensare a cosa fare.
-Io…bè…ecco,entra-
dissi,spostandomi di lato.
Lei mi sorrise gentile.-Grazie,cara.-
Salì gli ultimi due scalini
e,stringendosi la borsetta nera sulla
pancia,entrò timidamente,elegante come sempre.
Mi rammentai di mia madre nell’altra
stanza,e non sapendo come affrontare
la situazione,tentai di trovare una soluzione.
-Ehm,io…ecco,arrivo subito.
Puoi…puoi accomodarti in salotto-
Le dissi,indicandole con un cenno della mano il
divano bianco che faceva capolino
dalla stanza dell’altra parte del corridoio.
-Oh,…certo-disse lei
comprensiva,lanciando un’occhiata alla cucina.
Sicuramente aveva compreso.
La vidi attraversare il corridoio,leggera,sui suoi
tacchi neri lucidi,e con
un sospiro,tentando di mantenermi lucida e calma,barcollai verso la
cucina.
Mia madre era immersa nel fumo;in quel momento la
mia ultima preoccupazione
era la zuppa di pesce,e mia figlia muoveva le braccia nella sua
carrozzina.
Mi avvicinai carezzandole il pancino e sentii la
familiare sensazione delle
lacrime in arrivo salirmi su per gli occhi.
Bella ,ce la puoi fare .Tu sei forte.
Mia madre si voltò,imbronciata.-Credo
che Charlie passerà la giornata in
bagno,dopo aver trangugiato questa zuppa. Sono una fallita-
Quando non risposi,alzò la testa e la
voltò nella mia direzione.
Ingoiai a vuoto.
-Mamma,non è papà.
E’ venuta…è venuta una persona a
trovarmi,ora è di là in
salotto. Credo voglia parlarmi-tentai di limitare il discorso sapendo
che Esme
poteva ascoltarmi dall’altra parte,con il suo udito
sopraffine.
Mia madre lasciò cadere il mestolo.
-E’..è…lui?-sussurrò
.I suoi occhi saettarono veloci su Lizzie.
-No- risposi velocemente,le mani
sudate.-E’ Esme ...la…la madre. Mamma,se
arriva papà,per favore…-
-Non preoccuparti. Mi inventerò
qualcosa-disse lei liquidando con un gesto
della mano.
Nonostante non volesse darlo a vedere,la
curiosità nel conoscere quella
donna che era la madre del padre della sua nipotina veniva a malapena
celata
nei suoi occhi;ma non era quello il momento più adatto.
-Io…ora siamo di là. Torno
tra poco. Guardala tu-le dissi,lanciando
un’occhiata al mio angioletto .Non potevo parlare ad alta
voce,consentendo a
Esme di capire tutto.
Lei annuì e mi osservò con
aria preoccupata mentre lasciavo la cucina.
Attraversai il corridoio tentando di placare
l’agitazione e i battiti del
mio cuore.
Esme era lì,seduta compostamente sul
divano bianco,in mia attesa.
Quando arrivai,alzò gli occhi e sorrise.
Ricambiai,seppur in modo molto più
debole,e mi affrettai a richiudere le
porta del salotto.
Meglio non rischiare.
Ero ancora indecisa se prendere posto accanto a lei
sul divano ,quando si
alzò di scatto e mi venne vicino.
La guardai timorosa.
-Bella,tesoro-disse lei,abbandonando ogni barriera.
Mi prese le mani tra le
sue,e notai con orrore che non erano nemmeno lontanamente gelide come
quelle di
Edward una volta. I suoi occhi ,umani,mi fissavano imploranti,sembrava
fosse
sul punto di piangere.
- Esme -ripetei,osservandola.
E fu impossibile non abbracciarla. Mi gettai tra le
sue braccia con un
bisogno disperato,e lei mi strinse forte a sé,le braccia
intorno alla mia
schiena;trattenere le lacrime fu impossibile;mi sfogai per un tempo
indefinito,inzuppando la sua camicia delle mie stesse lacrime. Lei se
ne stava
in silenzio,carezzandomi in silenzio la schiena, tentando di infondermi
tranquillità.
Quando ripresi in mano la situazione,tutte le
lacrime era quasi state
esaurite.
Soffiando su con il naso,mi staccai dalla sua
spalla,e alzai lentamente gli
occhi. Mi guardava addolorata.
-Oh,piccola mia- disse carezzandomi una guancia.
Era piacevolmente
rilassante il tocco della sua mano calda.
- Esme ,io…scusami,non so che
dire…-
-Non devi scusarti di nulla-mi interruppe lei con
voce dolce.
-io…io non so cosa mi sia
preso,è tutto cosi
confuso…cosa…come…perché
qui?-balbettai infine,mentre le mie guance si coloravano di rosso.
Lei mi sorrise comprensiva.-Credo sia meglio
sedersi.-
Annuii e mi lasciai trascinare sul divano.
Sempre tenendo strette le mie mani tra le sue,mi mi
rivolse uno sguardo
carico d’amore.
-Bella,tesoro…io,non so come cominciare -
La guardai supplichevole.-
Esme…io…io non riesco a capire se tutto questo
sia un sogno,o un incubo-
Mi sorrise in modo triste.
-Vorrei poter capire cosa sta accadendo,se tutto
ciò è reale, o se sto
chiaramente diventando pazza-
A quel punto,lei sorrise.
-A detta di Emmett,sei sempre stata pazza-
Strabuzzai gli occhi.-Anche Emmett è
qui?-
-Oh,no,lui no-disse lei,con un sorriso nostalgico.
Era evidente che avvertiva la mancanza del figlio.
-Come mai?-chiesi.
-Tesoro,queste cose non credo che sia mio dovere
spiegartelo. Io…io ho
saputo che ieri,ieri hai incontrato mio figlio.-
La sensazione di panico si attanagliò di
nuovo nello stomaco,ma la
respinsi.
Io ero più forte.
-Si- balbettai.-Ieri sera-
-Lui non sa che sono qui .Mi ucciderebbe se lo
sapesse,e non lo dico in
senso metaforico -aggiunse,sorridendo colpevole.
-Ma come…?-
-Tesoro,io non so cosa dire .A dirla tutta,non sono
neanche sicura come sia
possibile una cosa simile. Bella tu ci credi al destino?-mi
chiese,osservandomi
attentamente.
-Il destino?Io…non lo so-risposi.
-Tante cose sono cambiate dall’ultima
volta,tesoro. Mi rendo conto di
quanto questo possa risultare sconvolgente ai tuoi occhi. Ma non sono
qui per
questo ora…-
I miei occhi saettarono ai suoi,e ricordai quelli
verdi di Edward.
-Ma cosa sta succedendo?Esme,io…io non
so se sto impazzendo,ma io ieri…ieri
Edward i suoi occhi,e ora i tuoi,..-balbettai.
Lei mi sorrise comprensiva.-Sono cambiate molte
cose -ripetè. -Ma non è il
momento e non sono la persona giusta per dirtelo. Se sono
qui,è perché Bella,
desideravo rivederti,perché ti voglio un bene indicibile,ti
ho sempre
considerata una figlia,e perché Edward…-
La guardavo sconvolta .
Lei sospirò.
-Non posso dire nulla .E so che probabilmente tu ci
odierai-
Feci per parlare,ma lei mi interruppe con un gesto
della mano.
-Hai tutti i diritti del mondo per farlo;quello che
Edward ha fatto è
imperdonabile. Non posso nemmeno immaginare quello che hai potuto
passare,e il
dolore che mi affligge sapendolo;ma per favore, Bella -il suo tono era
divenuto
una supplica. Mi guardava con occhi imploranti.
Impossibile non commuoversi.
- Esme ,dimmi-
-Ti supplico, Bella. Ti considero come una
figlia,lo sai. Sono venuta qui
perché devi promettermi che farai una cosa.
Tesoro,è per te. Ti prego-
La guardai,terrorizzata.-Esme ,non propormelo ti
prego,mi sentirei uno
schifo. Perchè sai che non potrei mai accettare-dissi
chiudendo gli occhi.
Udii il tocco delicato delle sue mani tra i
capelli.-Dovete parlare.
Vieni,tesoro,ti prego-
La reazione fu immediata. Scattai in piedi, aprendo
gli occhi
immediatamente.-No,Esme - tentai di mantenere la voce
pacata.-Esme,questo è
…impossibile-
Lei mi guardò addolorata. Sembrava
aspettarsi una reazione simile.
-Ti fidi di me,Bella?-
Sentivo le lacrime pronte a scendere di nuovo.
-Io…si,Esme.Mi fido,di te-
Calcai bene l’ultima parola.
-Ti ha ferito inesorabilmente ,lo so. E forse non
ci sarà più modo di
risanare la ferita. Ma te lo chiedo con il cuore in mano. Te lo chiedo
per me.
Bella,vieni da noi .Ha tante cose da dire.-
Risponderle fu un colpo al cuore. Mi sentii un
verme.
Ma no,non potevo rompere gli argini di
quell’equilibrio che avevo faticato
a rimettere in sesto e che ancora era in fase di lavorazione.
-No,Esme.Non posso. Perdonami-
Lei mi guardò ancora una volta,non
lasciando trasparire nessuna emozione.
Poi sospirò.-Non posso costringerti
,Bella.-
- Esme ,io..-
-Non preoccuparti,tesoro-
Si alzò e mi rivolse un sorriso di
scusa.-Perdonami per averti rubato del
tempo .Hai davvero una bella casa-
Sorrisi. –In
realtà,papà l’ha ristrutturata .Cadeva
letteralmente a pezzi
quando siamo arrivati-
Il suo viso si rabbuiò.-Da quanto..?-
-Da ottobre-risposi,intuendo la sua domanda.
Sentivo che ci stavamo addentrando in un campo
pericoloso. Non era questo
il momento.
-Credo sia ora di togliere il disturbo.-
Ma non avevo ancora saputo nulla.
Cosa vuoi Bella?Prima rifiuti il suo invito e poi
vuoi saperne di più?
-Vieni,ti accompagno alla porta.-
Pregai mentalmente che papà non fosse
ancora tornato e che mamma non si
affacciasse dalla cucina.
Esme uscì dopo di me e mi
seguì per il corridoio.
Eravamo arrivate alla porta quando uno strillo
acuto di Lizzie irruppe
nell’aria,gelandomi il sangue nelle vene.
Esme si voltò stupita verso di me.
Aprii la bocca tentando di trovare qualcosa da
dire, ma non feci in tempo a
formulare un’idea che mia madre sbucò dalla
cucina,con Elizabeth tra le braccia
che strillava a gran polmoni.
Appena ci vide sull’uscio di casa,rimase
paralizzata.
-Oh,mio Dio..io,Bella,Lizzie,non so…la
stavo portando in camera,credevo
fossi in…in salotto…farfugliò,tentando
di distogliere lo sguardo da Esme,che
guardava la piccola meravigliata.
-Oh,mi scusi,che maleducazione .Sono
Renèe ,la mamma di Bella-
L’eleganza di Esme intimoriva
Renèe,che nervosa,strinse la mano di Esme.
-Molto piacere di
conoscerla-disse,Esme,cordiale.-E’ sua
figlia?-chiese,guardando con amore e trasporto Lizzie,che ,spaventata
dal nuovo
volto estraneo,lanciava urletti, soffocando il viso nel petto di mia
madre.
-La mia?Oh,ehm,la piccola,non..-
Esme si avvicinò.-Posso?-disse cercando
di contenersi .-Adoro i
bambini-spiegò.
Mia madre mi lanciò uno sguardo
disperato. Sapeva che la somiglianza tra me
e Lizzie era palpabile. E soprattutto,la sua pelle cosi chiara e
diafana non
sarebbe potuta sfuggire agli occhi attenti di Esme.
Tutto accadde in una frazione di secondo, il tempo
di osservare la piccola
da vicino.
La reazione di Esme mi era
proibita,poiché girata di spalle.
Ma quando si voltò,mi osservò
con uno sguardo di puro sbalordimento e
confusione.
Chiusi gli occhi,e ciò fu la prova
tangibile per Esme.
Mi si avvicinò, sconvolta.
-Bella…-
Tenevo ancora gli occhi chiusi e quando parlai,non
li riaprii.-Sono io che
adesso chiedo una cosa a te,Esme - sussurrai.
-Non dirgli niente,te ne prego.-
-Bella,ma cosa…lui…lui ha il
diritto di sapere!E’ il pad…-
-Non ora,Esme ti prego. Io…io lo
farò,Esme.Ti prego,ora ti chiedo di
andare-
Non osavo riaprire gli occhi,vedere la sua
espressione.
Poco dopo,sentii la porta chiudersi,gli urli di mia
figlia attutirsi e mia
madre abbracciarmi forte. Tra noi,Elizabeth che reclamava la mia
attenzione.
-Mi dispiace,tesoro. E’ tutta colpa mia-
Lentamente riaprii gli occhi e li posai su mia
figlia, prendendola tra le
braccia.-Amore mio- sussurrai.
Desideravo tornare su,e dormire;magari immergermi
sotto il getto di una
doccia fredda.
Era difficile comprendere cosa fosse appena
accaduto.
Non mi curai neanche di rivolgere uno sguardo a mia
madre,sebbene non fossi
minimamente arrabbiata con lei.
-Bella,tesoro…-
-Mamma è tutto a posto-la
liquidai,voltata verso le scale.
-No,Bella,tesoro,ehm,Esme ha lasciato
questo…questo,ecco…-
Stringendo Lizzie al petto,mi voltai.
Renèe mi tendeva un foglietto
bianco,vergato dalla grafia elegante di Esme.
Con mani tremanti,lo presi e lo lessi.
Kennedy Street,Beverly Hills,54
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** **
**
Rigiravo il biglietto tra le mani,inerme,sul
letto,la schiena poggiata ai
cuscini.
Fuori,i raggi di sole del primo pomeriggio
riscaldavano l’ambiente,rendendolo
quasi afoso;Lizzie dormiva tranquilla nella sua carrozzina,e io,dopo
una doccia
fredda e un pranzo alquanto silenzioso mi ero ritirata nella mia stanza.
Mia madre mi aveva lasciata stare,e lo stesso mio
padre,sebbene fosse molto
confuso,percependo il mio stato d’animo.
Avrei tanto voluto sapere se Esme avesse mantenuto
la promessa;il fatto che
Edward non si fosse presentato ancora alla porta mi faceva pensare
positivamente.
O forse non gliene importa nulla,Bella.
Mi vergognai di aver pensato una cosa simile.
Sebbene Edward non si fosse
propriamente comportato bene con me,il suo animo era pur sempre uno dei
più
buoni e altruisti che avessi mai conosciuto.
Con un sospiro ,gettai la testa
all’indietro,sui cuscini.
Di nuovo,i miei occhi caddero sul biglietto rigido
di carta bianca.
Esme mi aveva lasciato una possibilità
.E a me la scelta di utilizzarla.
Cosa dovevo fare?Ero pronta a permettere a Edward
di entrare di nuovo nella
mia vita?E se non proprio nella mia,in quella di mia figlia?
Ripensai alle parole di mia madre,e per un momento
mi permisi di pensare al
futuro,e contemporaneamente al passato.
Anche io ero cresciuta cosi,forse ancora meglio
della situazione in cui si
trovava Elizabeth.Quante volte avevo sofferto a scuola,vedendo i
genitori delle
mie amiche prenderle per mano e portarle insieme a prendere il gelato
al parco?
Quante volte,quando mi sentivo sola,avevo
desiderato i miei genitori al mio
fianco,entrambi?
Lasciai vagare il mio sguardo su Lizzie.
Dormiva,e il suo piccolo petto si abbassava
ritmicamente.
Le presi una manina tra la mia,e rimasi ad
osservarla per un po’.
Poi,non so come,in un lampo,raccattai
dall’armadio un paio di jeans e un
top bianco,ravvivai i capelli mossi e preparai la borsa della piccola
.Presi la
mia e ci infilai dentro il biglietto.
Prima che potessi cambiare idea,scesi a raffica le
scale.
Mia madre era in salotto a fare zapping alla
tv,completamente annoiata
-Mamma!-dissi trafelata.
Lei sobbalzò e si voltò a
guardarmi preoccupata-
-Tesoro!Che succede?-
-Devi assolutamente accompagnarmi in un posto-
Mia madre spense il motore e guardò con
le sopracciglia aggrottate l’enorme
cancello in ferro battuto della villa che aveva l’aria di
estendersi per molti
chilometri quadrati.
-Però -disse.-A trattarsi bene si
trattano bene-
Dal canto mio,non riuscivo propriamente a pensare
alla magnificenza della
zona.Ero abituata alla ricchezza dei Cullen.
Bella,sei ancora in tempo. Puoi tornare indietro.
-Sei sicura,Bella?-chiese Renèe,
stringendomi la mano.-Vuoi che venga con
te?-
Presi un respiro profondo.-No.E’ una cosa
che devo fare io.-
-Va bene-disse annuendo dopo un lungo momento.-Ti
aiuto a scaricare la
carrozzina.-
Mi slacciai la cintura di sicurezza e aprii la
portiera.Mi concessi un
secondo per osservare la villa.
Ovviamente,non potevo aspettarmi altro.
La visione della dimora dei Cullen mi risultava
impossibile per via
dell’enorme muro che la circondava,ma gia mi capacitavo delle
sue
dimensioni interne.
La vecchia Peugeot di mia madre,che usavamo molto
raramente(era lì lì per
spegnersi definitivamente) sembrava un catorcio in confronto alle
porche e alle
Ferrari che passavano ogni tanto,e l’enorme via contornata di
palme sembrava
non terminare mai,intervallata da maestose ville gigantesche.
Non mi sarei stupita di vedere passare Britney
Spears o Paris Hilton a
passeggiare con il proprio cane.
Sembrava di essere in un altro mondo rispetto al
mio quartiere,nonostante
fosse la stessa città.
Con un sospiro,slacciai la cintura intorno al
corpicino di mia figlia,che
ora era sveglia,e se ne stava sull’ovetto tranquilla nel
sedile posteriore.
Mia madre smontò la carrozzina e io la
infilai dentro.
Ancora pochi minuti,e l’avrei rivisto.
-Allora…dimmi quando devo venire a
riprenderti - disse mia madre.
-Va…va bene-risposi,non molto cosciente.
Mi abbracciò forte.-Buona fortuna
tesoro.-
-Ciao piccola –disse poi salutando poi
Elizabeth.
Con un sospiro,la vidi salutarmi dalla macchina,poi
riavviare il motore e
,quando sparì definitivamente,con un sospiro mi voltai.
L’enorme cancello nero mi agitava ancora
più del solito. Spinsi la
carrozzina e mi avvicinai al citofono con videocamera.
-Perfetto- borbottai.
Con mano tremanti,suonai.
Nessuno mi chiese chi fossi,forse avevano visto
dalla videocamera. Nel
pensare ciò,le mie gambe tremarono di nuovo.
Il cancello elettronico si aprì e una
villa,simile a quella dei miei
sogni,si parò dinanzi ai miei occhi.
Una piscina enorme,con l’acqua
più trasparente e azzurra del cielo,era
circondata da un profumato e curato prato verde.
Scuotendo la testa di fronte a tanta ricchezza,mi
avviai per il sentiero
marcato da una serie di sassolini artistici fino a ritrovarmi davanti
alla
villa color panna dei Cullen.Le vetrate erano ampie e trasmettevano un
senso di
calore.
Lentamente,sollevai la carrozzina e salii i gradini
del portico.La figura
di Esme,commossa,si avvicinò fino a delinearsi del tutto.Il
cuore batteva più
forte di un martello.
-Oh,tesoro-mi salutò,aprendo
l’ampia porta finestra e sbirciando nella
carrozzina.-Vieni,entra-
-Ciao piccolina-sussurrò,commossa.
Elizabeth la guardò indispettita.
L’agitazione era arrivata ad un livello
tale che fu difficile concentrarsi
sull’ambiente che ci circondava.
-Vado a chiamarlo-disse soltanto,dopo pochi secondi.
Nella casa non si udiva alcun rumore. Pregai che
fossimo soli.
Esme salì una rampa di scale e
sparì di sopra.
Mi imposi di restare calma.
Bella,e’ tutto a posto. Sei nel giusto.
Stai facendo quello che avrebbe
fatto chiunque altro.
Tentando di stemperare la tensione,rivolsi
un’occhiata all’ambiente.
Come a Forks,i Cullen avevano evidentemente tentato
di riprodurre tutto con
toni molto chiari .Il colore prevalente era il bianco.
Un caminetto,naturalmente spento,era circondato da
quelli che parevano,alla
vista, soffici divani bianchi .
Notai che le pareti,cosi come i tavolini,erano
decorati con quadri e statue
molto etniche;che fossero di ritorno da qualche paese del Sudamerica?
Prima che potessi perdermi in queste
riflessioni,udii dei passi dietro di
me.
Mi voltai espirando lentamente,e posando le mani
sul manico della
carrozzina di Lizzie.
Esme non c’era.
Edward stava fermo sul terzultimo scalino della
scala,la mano poggiata sul
corrimano.
Di nuovo,la voragine nel petto si riapri,questa
volta ancora più
forte,ancora più dolorosa. Una morsa mi stringeva lo
stomaco,mentre contemplavo
ancora una volta i suoi limpidi occhi verdi .Il fisico,più
simile ad una statua
greca che a un essere umano,era coperto da un paio di jeans e una
camicia a
mezze maniche bianca.
Mi guardava sorpreso,come stentasse a credere che
fossi veramente li.
Che Esme non gli avesse veramente detto nulla?
- Ciao -
La voce mi uscì
tranquilla,pacata;lentamente,avvertii l’agitazione scemare,e
la tranquillità che egli sapeva infondermi pervadere il mio
corpo e la mia
essenza.
I suoi occhi di nuovo saettarono verso la
carrozzina,e ci rimasero più del
dovuto.
-Ciao Bella-
La sua voce,una meravigliosa sinfonia.
Lentamente,scese gli ultimi due gradini.
In completo imbarazzo,mi guardai intorno,alla
ricerca di Esme.
Luì sembrò intuire il mio
sguardo.
-Esme non c’è.
Lei…mi ha detto che eri qui .E che dovevi parlarmi-
Era ancora sorpreso.
Sentii il sangue affluire sulle guance e gettai un
rapido sguardo a
Elizabeth,sveglia e attenta.
Tesoro,questo è il tuo papà.
-Io…si…si dovrei
parlarti-balbettai,passandomi una mano tra i capelli.
Sembrava così…strano.Dopo
tutto quello che avevamo condiviso.In un’altra
vita,forse.
Il suo sguardo vagò per il mio
corpo,fino a posarsi sul mio viso,fissandomi
intensamente.
Arrossii ancora di più.
-Se vuoi…possiamo sederci,o andare in
camera mia,come…come preferisci…-
Il suo sguardo ora era fugace .Sembrava quasi
dedicarmi un’attenzione
minima. O forse,era semplicemente…nervoso.
Cosa ti aspettavi Bella?Ti ha lasciato.
Poco importa,mi dissi mentalmente. Dirò
quello che di diritto deve sapere,e
me ne andrò.
-No,q-qui… va benissimo-
Piano,mi sedetti sul divano,di fianco la
carrozzina. Lui mi imitò,
sedendosi su quello di fronte.
I suoi occhi vagavano molto spesso sulla carrozzina.
-Devo chiederti scusa-mormorò,lo sguardo
puntato ora a terra. Sembrava a
disagio,ora. Timido.
-Ieri,se sono scappato in quel modo,ma ero..-
-Sorpreso-completai io per lui. Per un breve
istante sorrisi,e lui
ricambiò,alzando lo sguardo.
Ma fu questione di un attimo.
Immediatamente,arrossii di nuovo.
Presi un respiro e aprii la bocca per parlare,ma
lui mi precedette.
-Bella,devo spiegarti cosi tante cose- Il suo tono
era diventato
addolorato.
-Oh- riuscii solamente a dire.
-Ma dimmi tu.Sei venuta qui per un motivo
specifico?-
Era speranza quella che udivo nella sua voce?
Di nuovo,lo sguardo venne puntato sulla carrozzina.
Chissà cosa aveva pensato in quei due
giorni.Possibile che non avesse
ancora capito?
-Io…sono qui per parlarti di una cosa
molto importante. Io,Edward,non so da
dove cominciare…-
Lui aprì la bocca,ma un mugolio forte di
Lizzie lo stroncò sul nascere.
Con le mani che tremavano,mi alzai e mi avvicinai
alla carrozzina.
Lizzie si stava agitando ,e scalpitava le gambe e
le braccine.Evidentemente
aveva caldo.
Con un sospiro,la presi in braccio,posando una mano
sul suo sedere e
l’altra sulla schiena,e le poggiai il capo sulla mia spalla.
Colsi di sfuggita lo sguardo pieno di meraviglia di
Edward.
-E’…una bellissima
bambina.L’ultima…l’ultima volta mi avevi
detto che tua
madre aveva intenzione di avere un altro bambino.E’
semplicemente
bellissima.Sarei contento se le porgessi i più sinceri
auguri da parte mia-
Oh.mio. Dio.
Mi ero completamente dimenticata.
Poco prima che Edward se ne andasse,a Settembre,
mia madre mi aveva
riferito che lei e Phil avrebbero voluto provare ad avere un bambino.Ne
ero rimasta
sorpresa,ovviamente.E l’avevo riferito ad Edward.
Ma non era cosi la storia ora.
Chiusi gli occhi,mordendomi il labbro.
Immediatamente,percepii uno spostamento
d’aria intorno a me. Il tempo di
riaprire gli occhi,e due verdi erano vicinissimi a me,che mi guardavano
intensamente.
Edward si era alzato velocemente, e ora mi fissava
con occhi preoccupati.
Tra di noi,Elizabeth,che guardava curiosa quello che era suo padre.
-Bella?Cosa succede?Ti senti bene?-chiese
preoccupato.
La sua vicinanza non mi faceva molto bene.
Soprattutto,non mi aiutava a
mettermi in una condizione agevole per quello che stavo per dirgli.
-Sì,Edward,sto bene,grazie-
Mi guardava ancora preoccupato.
Poi il suo sguardo si posò sulla piccola
e sorrise dolcemente.
Sembrava quasi che i miei sogni si fossero avverati
per volontà della
Divina Provvidenza. Avrei voluto prolungare quell’istante per
sempre.
-Ti somiglia tantissimo-disse,osservandola
attentamente. Possibile che non
vedesse quanto fossero simili?
Era la nostra fotocopia .Con uno sguardo Esme se ne
era accorta quella
mattina.
-Edward,lei non è mia
sorella-sussurrai,con la voce che tremava. Percepivo
la presenza calda di mia figlia tra le braccia,e mi imposi di portare a
termine
la frase.
Lui sollevò lo sguardo,stupito.
- Edward,lei è nostra figlia-.
A me sinceramente non piace molto.Non è
come lo avevo programmato nella mia
testa,ma questo è quello che è uscito fuori.Siete
autorizzate a lanciare
pomodori ^^
Una cosa : non giudicate male il comportamento di
Edward,lui è ancora
follemente innamorato di Bella.Ma ,come tutti gli altri Cullen
è reduce da un
cambiamento molto forte ^^
Mi raccomando,aspetto qualche spiegazione su come
inserire le immagini! *me
incapace*
Grazie di cuore a tutti <3
Alla prossima settimana,spero^^
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Carissime!Nuovo
mercoledì,nuovo aggiornamento^^
In realtà,questa volta ho
fatto i salti mortali per
aggiornare. Il finesettimana non ci sono stata,impegnata in un progetto
scolastico (sorvoliamo -_- ’’) e praticamente ho
dovuto scrivere questo
capitolo,così importante ( per me è il
più importante di tutti,perché dà
l’avvio alla storia vera e propria) in due giorni.Non so il
risultato,questo lo
giudicherete voi,ma io ce l’ho messa proprio
tutta,considerato che sono stanca
morta xD
In questo capitolo saranno spiegate
molte cose,spero
che non rimarriate male se alcune cose sono troppo ovvie, ma
questa era
la storia che ho sempre avuto in mente e cosi ho voluto
svilupparla,perché
questo è quello che mi serve per portarla avanti^^ Come ho
detto prima,la parte
seria e noiosa diciamo che termina con questo capitolo.Ora le cose
saranno
molto più leggere,e più gradevoli da
leggere,spero^^
Ora,devo ringraziare (davvero,non so
cosa dire,se non
grazie) le 13 persone che hanno commentato lo scorso capitolo.Mi date
tanta
gioia di andare avanti,anche se ho notato che invece i preferiti sono
diminuiti
e le seguite aumentate ^^ Ma a me va bene lo stesso =)
Risposte alle recensioni
_Elisewin_
: Oh ,grazie tesoro <3 sei
veramente gentilissima!Mi fa piacere che il capitolo precedente non ti
abbia
annoiato =) Spero ti piaccia anche questo^^
gegge_cullenina
: ah!*risata malefica* è la mia
specialità far finire i capitoli in modo drammatico o
sospesi!xDLizzie <3 io
la amo*.* sono il tuo mito? Dopo aver letto questo capitolo mi dirai se
era
cosi che la pensavi xD
nanerottola
: eccoti qui la spiegazione! =) bacio
nanerottola
malefica : breve ma diretta! =) Mi fa
piacere che ti piaccia^^Ecco il nuovo capitolo =)
vanderbit
: Ciao!Dopo aver letto questo capitolo
voglio sapere cosa ne pensi^^ Bacioni <3
Luna
Renesmee Lilian Cullen : Oddio,mi sento in colpa
per aver causato danni a tutto il tuo vicinato xD Chiedi perdono da
parte mia^^
Non ti dico nulla,è tutto scritto qui^^ Buona lettura
<3 p.s anche io adoro
Esme! =)
Fortheternity
: Oh,grazie *.* In realtà è che ho cosi
tante cose in mente che poi m irendo conto che se lo dovessi scrivere
tutte,anche word impazzirebbe xD Quindi quando termino un capitolo
sento sempre
di non aver dato il massimo…spiegazione strana,lo so,ma sono
fatta così xDMi fa
piacere che ti sia piaciuto^^Le tue risposte?Tutte qui =) Bacio
spidermapi
: Condivido la tua idea^^ Solo che alcune
volte potrebbero diventare troppo pesanti e non voglio rendervi la
lettura una
fatica =) Bacio
fracullen
: Svenire? Mmm…diciamo che ci va vicino xD
Spero ti piaccia anche questo!=)
eka
: oddio,non voglio essere causa di suicidio!xD Ho
cercato di postare il più presto possibile,anche se ora ho
bisogno di un intero
giorno di dormita ^^
mary_cullen90
: Carissima!Oh meno male,perché mi sa
che i capitoli diverranno semrpe più lunghi! xDAnche io
adoro Esme,ed Edward
quando ci si mette è un vero idiota xDNon posso dire nulla
ancora,dopo aver
letto sarò pronta a ricevere pomodori,in caso non vi sia
piaciuto^^ Ti
ringrazio tantissimo per avermi detto come risolvere il problema delle
immagini!Ora il mio profilo utente è più carino=)
A presto,bacio <3
giova71
: bella domanda^^ Diciamo che tutti e due
avevano un bel po’ di cose da dirsi xD Bacio,<3
Antonya
: Antonya carissima!Spero che non mi lancerai
melanzane ( cambio verdura xD) quando leggerai il capitolo
^^Sì,l’ultima frase
dello scorso capitolo l’avevo in mente da un bel
po’ di tempo xD Bacioni <3
Capitolo 3
- Edward ,è tua figlia -
Fosse stato uno scherzo,sarei
scoppiata a ridere e
l’avrei abbracciato forte.
Ma la mia espressione seria e
inflessibile e la sua
,dipinta di panico,stupore e meraviglia,non avevano precedenti.
Era in shock totale.
Restai zitta e immobile per un tempo
indeterminato;non
seppi neanche quanti minuti passarono;a me sembrarono ore.
Ad un certo punto,finalmente,il suo
volto di pietra si
mosse impercettibilmente. I suoi occhi guizzarono su Lizzie,ancora
stretta tra
le mie braccia, ed impegnata a succhiarsi il pollice. Probabilmente
aveva di
nuovo fame.
-Lei…lei è
…- ripeté ,puntando di nuovo i suoi occhi
nei miei.
-Sì-risposi
velocemente.-E’ tua figlia,Edward.E’ nata
sedici giorni fa.Si chiama Elizabeth-
Temetti di aver dato troppe
informazioni insieme.
I suoi occhi,verdi,sembravano pronti
ad uscire dalle
orbite,farsi un giro sulla Luna,e tornare sulla Terra.
Allungò lentamente una
mano,per sfiorare sua
testolina.
Nonostante la sua pelle non fosse
minimamente in
contatto con la mia,il pensiero che Edward,il padre di mia
figlia,stesse
accarezzando la mia piccola,fece aumentare i battiti del mio cuore in
maniera
sproporzionata.
-Come ho potuto non
accorgermene-sussurrò,rivolto a sé
stesso.La sua mano,ancora ferma sui pochi capelli di Elizabeth,si
mosse,scivolando
lungo il visino impegnato a rimirare la sua imponente figura,sfiorando
le
labbra,il nasino,le braccine piccole ed esili,per poi arrivare al
pancino,e ai
piccoli piedini.
Elizabeth,incantata davanti alle
soffici carezze del
padre,aveva smesso di lamentarsi.
Mi chiesi se,in una qualche
maniera,avvertisse
l’importanza che la legava a quella figura che per lei era
sempre stata
estranea.
-La sua
pelle…-continuò,ancora immerso nella sua
riflessione.
D’un tratto,alzò
gli occhi verso di me e sussultai.-La
sua pelle è chiara come la nostra.-
Annuii,con un timido sorriso.-Credo
anche il colore
dei capelli sia il tuo,ma ora ancora non si può capire bene-
-Mia figlia-sussurrò di
nuovo,riportando il palmo
della mano sulla guancia di Lizzie.-Sembra un angelo-
“Come te” avrei
voluto rispondere,ma riuscii a
fermarmi in tempo,e la cruda verità mi piombò
addosso un’altra volta.
Lui non ti ama più,Bella.
Ma la sua reazione di stupore,e
meraviglia,verso
Elizabeth,mi inducevano a pensare che avesse reagito in maniera
positiva alla
notizia.
-Io…Bella,mi sento un
po’…fuori da tutto,in questo
momento-confessò,portandosi una mano in mezzo ai
capelli.-Credo…credo di dover
avere qualche spiegazione-continuò,invitandomi con un gesto
della mano a
sedermi di nuovo sul divano.
Attenta a non schiacciare Lizzie,mi
risedetti,e questa
volta lui si mise vicino a me.
Pregai che i battiti del mio cuore si
confondessero
con quelli di mia figlia.
-Già,e sono disposta a
raccontarti tutto,Edward- nonostante
ciò mi faccia un male cane.-Ma
anche io ho bisogno di sapere
qualcosa-
Annuì prima ancora che
portassi a termine la
frase.-Naturalmente-cominciò inquieto.-Devo assolutamente
parlare in privato
con te-continuò.-Ho tante cose da …spiegare-
Una piccola luce di speranza si accese
dentro me,a
quelle parole,per poi spegnersi di nuovo.Inutile illudersi.
-Se vuoi,posso cominciare
io-proposi,timidamente.Era
strano sottostare al suo sguardo,che mi faceva perdere così
profondamente il
senso della ragione,in un salotto e una casa totalmente estranei.
Edward stava per aprire bocca,ma poi
cambiò idea e
sorrise,e sentii le gote infiammarsi ancora di più.-Prima le
signore-rispose,e
il mio cuore vibrò alle sue parole.
Era sempre il mio Edward.
-Ecco-cominciai,tentando di mantenere
un tono di voce
solido e fermo.-E’ una faccenda alquanto complicata.Credo che
impiegherò molto
tempo.Ma spero che alcune risposte sappia darmele anche tu.-lanciai un
timido
sguardo ,ma la sua attenzione era rivolta a Elizabeth,tra le mie
braccia.Poi di
nuovo mi guardò e posò una sua mano sulla mia.
Non ero preparata a quel contatto
inatteso. Mille
scariche di fuoco mi inondarono il petto,e di riflesso strinsi la
sua,che
sprigionava un calore medio.
Non era gelata,come era sempre stata.
-Sono qui.Desidero sapere ogni cosa-.
Lentamente,la sua mano si
spostò sulla testolina di
Lizzie,che sorrise alla coccola,e di nuovo scese a stringere la mia.
Tentando di non farmi sopraffare
dall’emozione,riordinai le idee e,con il calore della sua
mano nella
mia,cominciai a spiegare.
-Me ne sono accorta circa un mese
dopo-cominciai,sussurrando.Lo sguardo fisso su un punto indefinito del
suo
petto.-I sintomi sono stati più o meno gli stessi di
tutte…le comuni
gravidanze:assenza del ciclo,nausea,e tanta,tanta stanchezza.Appena ho
preso in
considerazione l’idea…non volevo crederci.La
rifiutavo
categoricamente.Insomma,mi ci opponevo con tutte le forze.Non che
avessimo mai
affrontato l’argomento in modo cosi approfondito,ma da quello
che pensavo non
avrei mai creduto possibile che…-
-Fossimo capaci di procreare-concluse
lui al posto
mio,e annuì,a denti stretti.-Continua,ti prego-
Non capii perché fosse
così teso,ma mi concentrai a
scegliere parole accurate per non turbarlo ulteriormente.-Sulle prime
rimasi
spaventata,ovviamente;credevo di andare incontro a qualcosa di
inumano,ma i
sintomi che avevo non mi dicevano nulla di tutto
ciò.Cosi,dopo averlo riferito
a mamma e papà-sorvolai sulle loro reazioni- e su loro
richiesta decisi di fare
la prima ecografia.E i risultati furono assolutamente normali: tutto
decisamente a posto.L’unica cosa un po’ strana fu
che il sesso fu riconoscibile
subito,e ho provato a pensare che magari si sia formata poco
più velocemente
rispetto ai feti normali.
Naturalmente andare a scuola era
diventato
piuttosto…faticoso,mia madre voleva restare vicina per
controllarmi e papà alla
fine prese la decisione di trasferirci qui.-
Lo vidi aggrottare le
sopracciglia.-Cosa c’è?-chiesi
immediatamente.Ne approfittai per far sgusciare fuori il pollice dalla
sua
stretta per accarezzarne il dorso.
Ecco il Paradiso.
E stavo solo accarezzando la sua mano.
Patetico,veramente patetico.
-Anche vostra madre è con
voi,nella stessa casa?-
Oh,giusto.Mia
madre.Sospirai.-Sì.Ovviamente,quando
intendeva “seguirmi da vicino”,il suo progetto era
quello di farmi andare in
Florida.In realtà,quando è ritornata a casa,ha
trovato Phil in buona
compagnia.E il risultato…bè,è questo
qui-Sorrisi amaramente.
-E’ tornata con
Charlie?-chiese lui incredulo.
Scossi immediatamente la
testa,ridendo.-Oh,per
carità.no.Non oso immaginare!Già la convivenza
è abbastanza difficile
così.Posso dire che Elizabeth li abbia fatti riavvicinare,ma
non credo che mia
madre sia pronta per ricominciare di nuovo.Perlomeno,non adesso.-
Annuì silenziosamente e
sorrise guardando
Elizabeth,che ora giocava con il bordo della manica della sua camicia.
Con l’altra mano,quella che
non era stretta intorno
alla mia,accarezzò i suoi ditini,e lei emise una seri di
versetti gioiosi.
Era troppo,troppo bello per essere
vero.
D’un tratto alzò
la testa di scatto e sussultai.-Non
hai terminato la scuola per questo?-
Era senso di colpa quello che sentivo
trasparire dalle
sue parole?
Sorrisi a metà.-In
realtà no. Quando siamo arrivati
qui,ero ancora a inizio gravidanza.Ho studiato a casa per tutto questo
tempo,e
tra una settimana dovrò dare gli esami a una scuola qui a
Santa Monica.Tanto
per fare felice,papà,sai.Vuole vedermi con il diploma in
mano-scherzai.
Ma lui era impassibile, triste.
-Cosa
c’è?-sussurrai.
Il suo petto si mosse in un
respiro.-Mi dispiace
tantissimo.E’ tutta colpa mia.-
Strano che ancora non si fosse preso
tutte le
colpe.Stavo cominciando seriamente a preoccuparmi.
-No Edward,davvero.Io sono felicissima
qui- non ero un
granché come bugiarda ,perciò tentai
un’altra strada – cioè,non è
che mi fossi
programmata ciò,ma in questi nove mesi di gravidanza mi sono
cosi affezionata a
lei- guardai in basso,verso Lizzie,e anche lui guardò li
–la amo cosi
immensamente che il resto mi sembra tutto una grande cosa senza
valore.E’ la
mia vita- o meglio,la mia rinascita,ma questo
evitai di dirglielo.
Tacemmo per un po’,e io
impaurita,lo osservare
coccolare Lizzie in maniera dolcissima.
-Quello che hai
fatto…è straordinario.Unico.Proprio
come te.Poche avrebbero avuto la tua volontà…e io
sono un fiasco totale.Sono un
verme.-
-Non potevi saperlo,Edward.Non potevi
neanche
immaginarlo-mi riscaldai,togliendo la mano dalla sua e posandola sulla
sua
spalla.-Sono sicura che,se lo avresti saputo…-
Ops,non sapevo cosa dire.Non volevo
far tornare a
galla ciò che non ero ancora pronta ad affrontare.
-Mi è bastato posare lo
sguardo su di lei la prima
volta per amarla di già.-mi interruppe.
I suoi occhi,verdi,erano scintillanti
di
determinazione.-E’ mia figlia- concluse,assaporando quella
parola.Io me ne
stavo lì,immobile,emozionata.
-E’ mia figlia,la cosa
più bella che tu potessi
darmi.Quello che sto provando ora,io…queste emozioni cosi
forti,sento di
riuscire ad abbattere ogni cosa mi si trovi davanti.Mia figlia.La amo-
Chiusi un momento gli occhi,ma fu
inutile : le lacrime
percorsero le mie guance e arrivarono sul collo.
Senza più pensare
razionalmente,posai il viso sulla
sua spalla,che odorava di lui,della sua virilità.
-Non puoi immaginare come mi senta
ora,a sentire tutto
questo-
Sentivo Elizabeth muoversi
impaziente,forse si era
accorta della grande tensione tra i due corpi cui si trovava in mezzo.
La mano di Edward si mosse,e
passò a massaggiare la
mia schiena scossa dai tremiti per tutta la sua lunghezza.
-Sssh-mormorò,aumentando il
movimento.-Non devi
piangere.Elizabeth avrà un padre che si prenderà
cura di lei e che la ama
inesorabilmente-
Quelle parole furono per me la gioia
più grande;per un
momento,tutto passò in secondo piano:anche la mia voglia di
lui,ma solo per un
momento.
Mi lasciò sfogare per un
po’,continuando il suo dolce
massaggio e baciandomi di tanto in tanto la testa con baci cosi soffici
e
veloci che quasi credevo di averli immaginati.
In fondo,quale motivo aveva per farlo?
-Perché Elizabeth?-chiese
dopo un po’,quando mi fui
calmata.
Spalancai gli occhi,e sentii
arrossirmi,ma
fortunatamente il mio viso era ancora nascosto nell’incavo
del suo collo.
Tentai di restare buona e alzai
leggermente la testa.
Lui era lì,con le labbra a
pochi centimetri dalle
mie,che attendeva una risposta.
-Volevo…che avesse qualcosa
di tuo-sussurrai,e fu
inutile tentare di non arrossire –era anche tua figlia,e non
volevo che non
avesse nulla di suo padre .Così…ho pensato di
chiamarla come la tua madre
naturale. Non ti dispiace vero?-chiesi subito dopo.
Forse avrebbe potuto turbarlo.
Scoppiò a ridere
incredulo,scuotendo la testa.-Sei
sempre la solita.Sono...esterrefatto .Bella,è stato un gesto
bellissimo.Chiamarla come mia madre,io…non ho parole.- mi
guardò,fisso,e il
cuore batté fortissimo.
Sicuramente lo udiva anche lui,ma in
quel momento non
me ne importava un accidente.
-Grazie-
Elizabeth,in quel momento,rise.
Entrambi abbassammo la testa a quel
sono,e lei era
lì,che ci fissava sorridente.
Sembrava l’idillio di una
favola ;il suo viso era cosi
vicino al mio,i nostri nasi quasi si sfioravano;potevo persine udire il
suo
respiro nella mia bocca…
-Brutti cafoni incivili!Guadagnano
tutto dallo Stato!-
Sobbalzai e mi allontanai al suono di
una voce
femminile sconosciuta.
Il tempo di stringere Lizzie tra le
braccia,con Edward
che sospirava pesantemente,e vidi la stessa donna che era con lui al
supermercato chiudere forte la porta d’ingresso.
La osservai meglio :poteva fare
concorrenza a
Rosalie,in quanto a bellezza.I lunghi capelli biondi,tendenti al
rosso,incorniciavano
il suo viso pallido,gli occhi azzurro ghiaccio splendevano in quel
salotto
dalle tonalità cosi chiare.
Indossava una gonna di Jeans e una
maglietta a fiori e
teneva alcune bollette,a giudicare dalla forma,in mano.
-Tanya-la salutò Edward
impassibile. Posò una mano
sulla base della mia schiena.
Immediatamente,sobbalzai.
Tanya alzò lo sguardo dalle
bollette e sorrise a
Edward .-Ciao,Ed-
Aggrottò le
sopracciglia quando si accorse della
mia presenza e della bambina tra le mie braccia.
-Ah,è lei-disse
solamente,fissandomi a lungo.
Probabilmente i Cullen l’avevano informata dopo
l’incontro di ieri sera.-Vedo
che vi ho disturbato -aggiunse,scettica.
Non sapevo il perché,a ma
la sua presenza mi metteva
molto a disagio.
-Non preoccuparti-rispose Edward,dando
un’altra
carezza Lizzie ed alzandosi in piedi.
Il calore alla schiena
svanì.-Possiamo continuare
nella mia camera-
La sua ultima frase mi fece arrossire
; lo sguardo di
Tanya sembrava alquanto furioso,ma non capii il perché.
-Bella,questa è Tanya.Fa
parte del gruppo di Denali ed
è venuta qui con noi-mi presentò Edward.
Goffamente,mi alzai in piedi reggendo
Lizzie con un
braccio e mi avvicinai,stringendole la mano.
Il suo sguardo era indecifrabile.
-Tanya,lei è Isabella-
-Lo avevo capito-mormorò,e
guardò mia figlia,che
nascose il visino sotto il mio braccio.
-Tanya,si può sapere cosa
succede?-
Esme era ricomparsa
dall’anticamera,con un foglio in
mano.
Arrossii al pensiero che avesse
ascoltato tutto quello
che io e Edward ci eravamo detti,ma in fondo ne fui contenta.Era grazie
ad Esme
se avevo trovato il coraggio di affrontare Edward.
Alzando gli occhi al cielo,forse
leggendo la risposta
che Tanya stava per dare,Edward
si avvicinò a me ed
Elizabeth e carezzò la guancia di
nostra figlia.
-C’è che in
questa città è tutto cosi maledettamente
noioso-rispose Tanya,avvicinandosi al tavolino all’entrata.
Sbattè le bollette
sulla superficie in cristallo e alzò lo sguardo su Esme.
-500 dollari di multa per guida ad
alta velocità.”Alta
velocità”,capito?.E’ veramente
ridicolo.E pensare che sto anche
migliorando.Sono arrivata ad andare a 180 in zona abitata.- Disse
reprimendo
una smorfia.
Edward scosse la testa desolato,e poi
si
voltò,rivolgendomi un sorriso dolce.
-Vogliamo continuare di sopra?-
Perché in ogni frase che
prevedesse la sua camera ci
vedevo sempre qualcosa di malizioso?
Vidi Esme sorridere contenta ed
emozionata dinanzi
quel quadretto famigliare e si avvicinò.
-Bella,tesoro,di là ci sono
alcuni dolcetti che ho
appena sfornato.Se vuoi,potete andare in cucina…-
-Anche io ho voglia di biscotti.
Decisamente. Sono
nervosa,e se non mangio mi sento male,e andare in cerca di animali qui
proprio
non ne ho voglia-disse Tanya seccata.
Esme e Edward si voltarono
immediatamente a guardarmi
preoccupati.
Solo dopo capii il perché :
aveva detto forse mangiare
biscotti?
Ma se lei era un vampiro,cosa
diavolo…
Rivolsi un’occhiata
perplessa a Edward,che mi fece un
sorriso di scuse e teso.
-Ora spiegherò
tutto,promesso-
Poi si rivolse ad Esme.-Noi andiamo su-
Esme annuì sconsolata.
-Benissimo,quindi i dolci sono tutti
miei-
Ancheggiando,Tanya scomparve sopra i
suoi tacchi 12
dietro un corridoio che probabilmente portava alla cucina.
Ero ancora allibita quando Edward mi
spinse
gentilmente verso le scale.
-Ti spiegherò
dopo-ripetè.
Annuii e lo seguii per le scale, con
Lizzie tra le
braccia,ed osservando le pareti decorate da quadri ,proprio come nella
loro
casa a Forks.
Non osavo neanche pensare a quanto
costassero.
Arrivati al primo piano,di nuovo
alcune statue etniche
decoravano il corridoio bianco.
Lo seguii fino a quando non
svoltò su una camera a
destra,e aprì una porta in legno.
La camera era molto ampia,e
probabilmente il sole la
illuminava completamente,ma la luce era stata oscurata
dall’enorme tenda bianca
che svolazzava mossa dal vento afoso che penetrava dalla
finestra
lasciata aperta.
Anche qui,la disposizione dei mobili
era la stessa
della sua camera a Forks; la parete a destra era ricoperta di scaffali
di cd;lo
stereo che aveva a Forks riposava in un angolo vicino
all’armadio,e dall’altra
parte un grande letto matrimoniale bianco,sontuoso,catturava
l’attenzione.
Un letto.
I vampiri non dormivano mai.
Cosa diavolo ci faceva un letto nella
camera di
Edward?
-Prego,entra-
D’un tratto timida,varcai la
soglia,ed Edward richiuse
la porta dietro di sé.
Mi invitò a sedermi su una
poltrona a destra,e lui
prese posto sul letto.
A disagio,in una situazione troppo
timida,accavallai
le gambe e rimasi a fissarlo.
Elizabeth,tranquilla,ciucciava il
pollice.
Adesso Edward sembrava teso,agitato.
-Credo sia arrivato il mio
turno-disse,sorridendo
agitato.
Lo fissai perplessa
–E’ cosi brutto quello che devi
dirmi?-
-No…solo,complicato-
-Penso di poterlo capire-
Mi guardò,e si
alzò di scatto.Prese a camminare per la
stanza,rivolgendo di tanto in tanto occhiate a me e Lizzie.
-Poco dopo aver …lasciato
Forks,ci siamo diretti in
SudAmerica,in Colombia,precisamente.
In realtà,Esme aveva
pensato di tornare un po’ di
tempo a fare visita ai nostri amici di Denali,in Alaska. Emmett invece
voleva
cambiare gusti alimentari,sai,in SudAmerica c’è
una grande abbondanza di
giaguari,cattivi e feroci-sorrise fugacemente.
-Ma lì sono cambiate molte
cose-
Smise di passeggiare e si
voltò a guardarmi.
Velocemente,si avvicinò
alla poltrona dove io e Lizzie
eravamo sedute e si abbassò sulle ginocchia,arrivando
all’altezza del mio viso.
-Bella,quello che sto per raccontarti
sarà una grande
novità.Non mi aspetto che tu la accetti immediatamente,se
vorrai-e qui la sua
voce tremò-accetterò anche l’idea di
non vederti più.-
Era profondamente umano.Nei gesti,e
nei movimenti.
Presi un grande respiro
–Edward,ti ho accettato anche
dopo aver saputo che fossi un vampiro: cosa può esserci di
più terribile di
questo da non riuscire ad adattarmi?-
I suoi occhi si piantarono nei miei. -
Noi tutti
abbiamo acquisito caratteristiche umane-
Sulle prime,non compresi bene;ero
troppo occupata a
rimirare il suo viso perfetto per pensare ad altro.Ma bastarono pochi
secondi
per rimettere in moto il cervello.
-Cosa?-urlai,tirandomi in piedi.Nel
farlo,Lizzie agitò
i piedi,ed Edward,preoccupato,si rialzò,sospirando.
Il suo sguardo si rivolse ad Elizabeth.
-Posso…posso tenerla?-
Caratteristiche umane.Cosa diavolo
andava dicendo?Lo
guardai,sconvolta.
-Bella-mi
richiamò,esasperato.-Ti prego,dammi
Elizabeth-
Scossi energicamente la testa e
strinsi la piccola
ancora più forte al petto.Non riuscivo a trovare la forza di
mantenere la
calma.
-Cosa vuol dire caratteristiche
umane?Tu…i Cullen…i
tuoi occhi,cosa diavolo…merda…no,Edward
,NO!-urlai,quando tentò di prendere in
braccio Lizzie.
Lei era l’unica persona al
mondo capace di
rilassarmi.L’unica via d‘uscita in quel discorso
buio e assolutamente senza senso.
-Ho solo paura che…-
-Sta tranquillo.Me la sono cavata per
nove mesi con
lei nella pancia e ti assicuro che non è mai accaduto nulla
di
terribile-risposi,per la prima volta con un tono pungente,
Subito dopo,mi pentii.
Edward era lì,per spiegarmi
tutto ed io non lo stavo
aiutando per nulla.
Immersi il volto nel collo di mia
figlia,che agitava i
piedini ed emetteva mugolii indistinti,e tentai di calmarmi.
Chiusi gli occhi,espirando
lentamente,e poi li
riaprii. Edward era ancora lì che mi fissava preoccupato.
-Va meglio-chiarii soltanto.
Il tremore delle mie mani non
confermava proprio la
mia risposta,ma mi risedetti sulla poltrona e lo guardai
fisso.-Spiegati-
Lui guardò
un’ultima volta Lizzie e me e si avvicinò
alla finestra riparata dalla tenda,che evitava al calore di spandersi
per la
camera.
Posò una mano sul tessuto
pregiato bianco e l’altra
abbandonata sul fianco,con lo sguardo rivolto verso un punto indefinito.
-Ti avevo avvertito dicendo che non
era una questione
molto semplice da affrontare.Tuttavia,tenterò di essere
calmo e razionale ma
soprattutto obiettivo.-
Mi sistemai meglio Lizzie sulle gambe
e lo guardai
fisso.-Prego-
Prese un grande sospiro .-Come ti ho
detto prima,ci
siamo trasferiti in Colombia,a Turbo.E’ una città
sulla costa.Non che io fossi
molto contento di questa scelta,ma…- esitò un
attimo –alla fine accettai.Era la
mia famiglia.-
Si voltò e si
appoggiò al comodino del letto,vicino a
me.
-Naturalmente,il clima colombiano non
era proprio uno
dei più favorevoli per noi.Spesso eravamo costretti a
rimanere in casa e uscire
di sera.Una vita perlopiù da nomadi.E questo era quello che
avevo
previsto,visto che in gran parte ci ero già passato,ma Alice
non poteva
saperlo,e lei ci teneva tantissimo a visitare posti
nuovi.Carlisle,però,riuscì
,grazie al suo curriculum immacolato,a trovare lavoro
nell’ospedale del
quartiere per i turni serali.-
Incrociò le braccia al
petto e puntò lo sguardo su una
mattonella del pavimento.
-Una sera di dicembre,particolarmente
afosa,tornò a
casa con gli occhi lucenti.Dire che fosse felice è un vero
eufemismo.Sembrava
l’emblema della gioia stessa.Raramente avevo visto un vampiro
cosi felice-
I suoi occhi saettarono su di me per
poi abbassarsi
immediatamente.Mi sentii arrossire.
-Tuttavia,non era solo.Con lui
c’era un
ragazzo,vampiro anche lui.Lo si poteva benissimo capire.Era un
nomade,ma una
cosa mi colpì immeditamente : gli occhi.Non erano
né dorati,né rossi,e il
colore degli occhi di un vammpiro possono essere solo questi .Rimanemmo
sconvolti : come era possibile che un vampiro avesse certi occhi?
Carlisle ci
spiegò tutto : Nahuel era un mezzo vampiro,nato da un
accoppiamento di sua
madre,umana,con suo padre vampiro-
Sobbalzai impaurita e entrambi
guardammo Lizzie,
tranquilla e placida.
-C-c…cosa vuoi dire?-chiesi
con voce tremante.
Mi fu accanto in un
istante.-Oh,o,no,niente di quello
che tu stia pensando.Elizabeth è completamente umana,e sana
e forte.Il suo
cuore batte esattamente come tutti gli altri esseri umani.-
-Allora,perché..-
-Non ne ho idea-rispose,cupo.-Ed
è di questo che io e
Carlisle ci occuperemo quando tornerà-
-Carlisle non è qui?-chiesi
confusa.
-E’ rimasto con Emmett e
Rosalie in Colombia-
La domanda mi si leggeva chiara in
faccia,ma lui
scosse la testa.-Un momento,ci sto arrivando.
Nahuel possedeva sia caratteristiche
vampiresche-la
forza,l’agilità,colore della pelle chiaro- ma allo
stesso tempo caratteristiche
umane.Era in grado di mangiare cibi umani,nonostante non lo
soddisfacessero
come il sangue,il suo cuore batteva,dormiva,e i suoi occhi potevano
assumere un
colore umano.Era in grado di vivere una vita umana,alla luce del sole e
sotto
gli occhi di tutti.-
La mia bocca aveva raggiunto il
pavimento per lo
sbalordimento.
Troppe informazioni insieme; mi
sembrava che la mia
mente galleggiasse su una superficie morta,in attesa di essere
ripescata e
riportata alla realtà.
Ovviamente,non avevo avuto tempo
materiale per sapere
tutto sui vampiri,ma quello che Edward aveva appena detto mi aveva
completamente destabilizzato ; voleva forse dirmi che anche
lui…?
-Posso comprendere la tua
sorpresa-mormorò piano con
un sorriso fugace.-Ho accettato l’idea a fatica anche io.Sono
passati 7 mesi e
ancora,la sera,quando,devo infilarmi a letto,la sensazione è
abbastanza strana-
Il cuore prese a battere furiosamente
nel
petto.Sentivo il sangue affluire nelle vene e la familiare sensazione
di panico
scorrere nel corpo.
-Cosa,tu…cosa mi stai
dicendo…?-
Di nuovo si abbassò sulle
ginocchia,posando una mano
sulla mia stretta intorno al fragile corpicino di Elizabeth.
-Nahuel era un mezzo vampiro,ma
riuscì a incrementare
le sue caratteristiche umane grazie a un composto scoperto per caso. Un
giorno
scoprì dei pacchi di morfina che dovevano arrivare dritti
all’ospedale,e ci si
scagliò addosso.Era appena tornato dalla montagna,dove era
ruzzolato su uno
strano tipo di pianta che lo aveva inzuppato dalla testa ai piedi.Non
appena la
morfina si unì a questo elemento,sentì la forza
abbandonarlo,e il cuore battere
ancora più forte.Subito dopo scoprì di aver
cambiato colore degli occhi,e la
sua forza era notevolmente diminuita.I cambiamenti furono pochi;era
già un
mezzo vampiro di natura.
E fu cosi che Carlisle decise di
provare con
noi.Naturalmente,i rischi erano molto alti : con noi la situazione era
nettamente più complicata. Ora non sono qui a descriverti
quanto ci lavorammo
su; la mia opinione era negativa a tutto ciò,non ci avrebbe
aiutati molto,e,
per me ,era una situazione troppo pericolosa.Esme e Jasper erano della
mia
stessa idea,nonostante provare li attirasse inesorabilmente ;
Rosalie,Emmett,
Alice e Carlisle,invece,vollero tentare.Sai quanto Alice rimpianga la
sua vita
umana,proprio come Rosalie.-
Il mio sguardo disorientato la diceva
lunga.-Chi è
stata la cavia?-
Nonostante la serietà del
momento,le sue labbra si
tesero in un piccolo sorriso.-Chi,se non Emmett?Era più
esaltato di un ubriaco
davanti una bottiglia di vino-
Scossi la testa con fervore.-Non posso
credere che
abbiate corso un rischio simile,una cosa da incoscienti! E
Esme,Carlisle,Rosalie
non posso crederci che lo abbiano lasciato provare…-
Mi guardò comprensivo.- La
pensavo come te.Ma
vedi-spiegò,carezzando lentamente la mia mano –
non tutti riescono ad accettare
la nostra natura. Rosalie più di tutti.Grande è
stato il pericolo che abbiamo
corso,ma ancora più miracoloso è stato il
risultato-
Scossi di nuovo la testa .-Non
può essere vero…-
-…non sono del tutto
umano,Bella.Sebbene in forza
minore,il sangue continua ad essere il mio sostentamento maggiore,ma
posso
evitarlo di bere anche per settimane.Stesso discorso per la forza-
Alzai lo sguardo su di lui.Mi fissava
attento.Probabilmente dovevo avere un aspetto devastato dopo una simile
rivelazione.Sentivo gli occhi stanchi.
-Aspetta-scattai,quando mi resi conto
di una cosa.
-Sì?-chiese.
-Tu hai recuperato sentimenti
umani,giusto?Ma anche
cose fisiche,come il colore degli occhi…-
Stupendi,avrei voluto
aggiungere.Sarebbe stato
difficile scegliere tra quelli di ora e quelli che aveva avuto
precedentemente.
Annuì comprensivo- Nelle
mie vene scorre sangue.Non
come il tuo,ovviamente.Carlisle è ancora in fase di
sperimentazione e
ricerca.Vuole saperne di più.Non puoi immaginare quanto sia
stato stupefatto,e
in un certo senso anche sorpreso dal nuovo adattamento.Per un momento
è stato
difficile.-
-Da quanto…?-
-Tre mesi-rispose immediatamente,con
un mezzo sorriso.
-E’ terribilmente
confortante poter camminare sotto il
sole,sotto gli occhi di tutti, e la notte poter chiudere gli occhi e
abbandonarsi al sonno.-
Facevo ancora fatica ad accettare la
situazione,ma ero
molto interessata al discorso.
-E sogni anche?-
Il sorriso si
allargò.-Può darsi.La mattina non
ricordo niente,però.Non che dorma molto.Carlisle crede sia
una conseguenza del
fatto che la nostra forza sia un po’ diminuita;dobbiamo
recuperare un po’ le
forze-
-E’ sconvolgente-sussurrai.
Lui
annuì,comprensivo.-Esattamente.Sono cosi tante le
novità…ora si può dire che mi ci stia
abituando ,ma all’inizio…veramente,è
stato unico.Un notevole passo in avanti.Chissà,magari tra
qualche anno ci
ritroveremo a convivere tutti insieme,umani e vampiri-e rise.
Assaporai il suono di quella dolce
melodia,ma poi
scattai di nuovo: Elizabeth stava reclamando la pappa.
-Oh-
Edward guardò la piccola e
la sua bocca si distorse in
un sorriso di venerazione. Accarezzò una sua guancia.-Credo
abbia
fame-sussurrò.
-Oh si,piccola birbantella-risposi
alzandomi in
piedi.Lui mi imitò.
-Credo che quando Carlisle lo
saprà,farà i salti di
gioia-
Mi girai a guardarlo,con le guance
rosse.-Intendi di
Lizzie?-
Lui sorrise.-Sì.Non credo
abbia mai valutato l’opzione
di diventare nonno.Ma,oltre a questo,c’è anche un
altro motivo.Come ti ho
detto,Carliesle,Rosalie ed Emmett sono rimasti in Colombia.-
-Si-concordai.
-Bè,ci sono rimasti per un
motivo
preciso-disse,avvicinandosi al cassetto del suo comodino.
-Stanno tentando di scoprire se
ora,possiamo essere in
grado di …riprodurci.Naturalmente,sarebbe una cosa
meravigliosa.E Rosalie tiene
particolarmente a questo.-
-Ma se io e te…-avvampai di
vergogna.Mi imbarazzava
dire il resto.
-Gia-completò lui.-Ma con
me e te il discorso è
diverso.Non avevo…messo in conto quella volta che tu,essendo
umana,saresti
stata in grado di riprodurre.Una vampira donna,in teoria,non sarebbe in
grado
di riprodurre,perché il ciclo mensile si
arresta.Invece,sembra proprio che ora
sia possibile-
-E’ una cosa
bellissima-sospirai,tentando di calmare
Elizabeth.-Io…ancora non riesco a
crederci.Tu….non riesco a concentrami su
questo.E’ veramente…stupefacente-
I discorsi seri li avrei lasciati a
quando mi fossi
ripresa. Se mi fossi ripresa.
Sorrise e si abbassò ad
aprire il cassetto.
Mi avvicinai,curiosa.Ne estrasse una
confezione di
pillole,giallastre.Lo guardai curiosa.
-Ne dobbiamo prendere una al
mese,altrimenti il
meccanismo si blocca-disse,con un sorriso..
-Carlisle è un
genio-sussurrai.
Lui annuì.-Il migliore di
tutti-
A quel punto,però,Elizabeth
non ne voleva più sapere.
Con la bocca,tentava di
addentare il mio
capezzolo.
Edward mi
guardò.-Bella,potrei…potrei fare una cosa?-
Lo guardai,interrogativo.
-Voglio…prenderla in
braccio-
-Oh-risposi solamente,mentre tentavo
di reprimere la
gioia del momento.-Oh,ma certo…-
Con fatica,la staccai dal mio seno,che
tentava di
scoprire,,e la tesi piano verso Edward.
Lui allungò le
braccia,emozionato e dolcemente la
prese tra le braccia.
Elizabeth,invece di agitarsi di
più,si calmò
miracolosamente.Si rilassò tra le braccia protettive e
muscolose del padre,che
la strinse forte a sé,baciandole la testolina.
-La
amo-sussurrò,emozionato.-E’ un angelo.Il mio
angelo-
Sentivo le lacrime salire su per gli
occhi.Quante
volte avevo sognato una scena simile?Quante volte,vedendo genitori per
strada
con i loro figli,avevo immaginato me e Edward in un contesto simile?
Ed ora eravamo lì,con la
nostra piccola Elizabeth,lui
che la stringeva tra le braccia,con un cuore che batteva forte come me.
Restò per un poco cosi,e io
lo permisi.Era suo
padre.Poteva stare con lei quanto lui volesse.
Ma dopo un po’,Elizabeth
cominciò a reclamare di
nuovo.
-Credo sia veramente ora di farla
mangiare-disse
sorridendo.-Piccola birbantella-aggiunse pizzicandole il naso.
-Dove
posso…?-chiesi,arrossendo.
-Oh- disse lui,interpretando il mio
disagio.
Mi parve di notare una sua occhiata
diretta al mio
seno,ma non ne fui sicura.Nonostante ciò,avvampai lo stesso.
-Puoi rimanere qui,io posso andare di
sotto.Ti serve
qualcosa di specifico…?-
-Oh,no,non ti
preoccupare.-E’ tutto nella borsa.Adesso
vado a recuperarla-dissi con un sorriso,ma non feci in tempo a voltarmi
che
questa si spalancò rivelandomi una fantastica Esme con gli
occhi
luccicanti.Perchè ero sicura che avesse ascoltato tutto?
Stava piangendo.
Sarei mai stata capace di abituarmi a
tutte quelle
novità?
Teneva un canovaccio in una mano e
nell’altra la mia
borsa.
Raggiante dalla gioia,si
avvicinò e mi strinse in un
forte abbraccio.-Oh,tesoro mio.Mi sei mancata tantissimo.La piccola
Lizzie…-sfrenava senza senso con la testa poggiata sulla mia
spalla.
-Oh Esme-sussurrai,stringendola
forte.-Sono qui-
Mi diede un’ultima stretta
forte,e poi si allontanò
leggermente.
-Ecco la borsa,cara.Se vuoi ,posso
farti
compagnia-disse
Sentii Edward ridere dietro di noi e
ci voltammo a
guardarlo.Teneva Lizzie tra le braccia e rideva,coccolandola.
Sospirai,felice.Era tutto un sogno.Non
poteva essere
altrimenti.
-Mi farebbe molto piacere,Esme-le
sorrisi contenta.
Lei battè le mani contenta
e si avvicinò a
Edward.-Tu!-ordinò perentoria verso il figlio.
-Controlla che ogni centimetro della
casa sia libero
dalla polvere!La piccola Lizzie ha bisogno di stare in un ambiente
pulito e
ordinato-
Edward alzò gli occhi al
cielo.-Vado-disse,poi prese
Lizzie per le ascelle,la sollevò fino al suo viso,e le
baciò teneramente una
guancia.-Buon appetito,tesoro mio-
Eh si,era proprio un sogno.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** ** ** **
-Oh,dai,Bella,non puoi lasciarmi
così!-
Chantal,una delle poche ragazze
femmine che lavorava
con me,mi fissava con occhi imploranti e le mani giunte,mentre mettevo
a posto
nel mio armadietto la borsa .
-Chantal,veramente,non
c’è nient’altro da dire-
Dal momento in cui avevo messo piede
al lavoro,e il
discorso era finito su Elizabeth,la mia amica,che conosceva la
storia,pretendeva di sapere tutto sul conto del padre e su cosa fosse
accaduto
il giorno prima.
-Niente da dire?Il padre di tua figlia
torna qui,vi
incontrate per caso ,fate due cuori e una capanna e non
c’è niente da dire?-
chiese retorica,scuotendo la testa rassegnata.
Le lanciai
un’occhiataccia.-Nessun cuore e capanna; ha
conosciuto sua figlia,punto.-
Inarcò le
sopracciglia,totalmente contraria.-Ma a chi
vuoi darla a bere?-
Non risposi,impegnata davanti lo
specchio a
raccogliermi i capelli in una coda di cavallo.
-Hai praticamente un sorriso da ebete
da quando sei
entrata qui dentro-
Le rivolsi un’altra
occhiataccia dallo specchio,e mi
strinsi il fiocco del camice dietro la schiena.
-Come se non bastasse,ti sei infilata
la camicia al
contrario-
-Ora basta!-sbottai,rossa in
viso,voltandomi di
scatto. Lei cominciò a ridere forte,e dopo avergli tirato
dietro la
spazzola,scomparve dietro la porta di servizio.
Sbuffai,e mi tolsi di nuovo il camice
e la camicia
messa male.
Ma dove avevo la testa?
Sorrisi quasi istantaneamente.
Nonostante non mi fosse
permesso fare sogni riguardo Edward,perché sapevo che i suoi
sentimenti verso
di me fossero sempre gli stessi,non potevo impedire a me stessa di non
pensarci,perché,naturalmente,ero ancora follemente
innamorata di lui.
Ieri sera,io ed Elizabeth eravamo
rimaste fino a tarda
ora dai Cullen,permettendo ad Edward di restare più tempo
possibile con nostra
figlia.Purtroppo,avevo messo in conto che in questo modo avrei dovuto
passare
moltissimo tempo con Edward,e allontanarmi anche da Elizabeth al tempo
stesso.Ma,finchè fosse stata con Edward,non mi sarei mai
lamentata.
Quella mattina,quando mi ero
svegliata,per un momento
avevo pensato di essermi immaginata tutto.Invece,quando mi ero voltata
verso il
comodino e il numero di cellulare di Edward era li,per chiamarlo per
qualsiasi
emergenza,capii che tutto fosse vero.
Sospirando,rivoltai la camicia dal
verso giusto e me
la infilai.
Edward mezzo vampiro.Era una di quelle
cose che
mai,mai nella vita avresti mai pensato di averci a che fare.
La sensazione era stata la stessa di
quando avevo
scoperto,un anno fa,che fosse un vampiro.
Nonostante lo sbalordimento
iniziale,ero rimasta calma
e tranquilla.
Come si stesse discutendo di politica.
Come fosse normale.
-Ehi Giulietta,una mossa,Steve non ce
la fa da solo!-
Chantal era sbucata con la testa dalla
porta,e di
nuovo arrossii.
-Chantal,se non la smetti subito con
questa storia
io…-
Ma lei ridendo se ne era
già andata di nuovo.
Borbottando parole senza senso,mi
aggiustai il fiocco
delle scarpe e con un sospiro mi avviai a trascorrere quella domenica
pomeriggio al lavoro.
Il locale era abbastanza pieno,per
essere le tre e
mezzo del pomeriggio;solitamente,a quell’ora era difficile
trovare tanti
clienti,a parte coloro che si godevano il sole scottante sulla spiaggia.
Steve,il mio capo,era alla cassa,e
tentava di
arrotolare un nuovo rotolo di scontrini nell’apparecchio.
Steve era uno di quelle persone a cui
era impossibile
non abituarsi immediatamente;allegro e alla mano,se non fosse stato per
i suoi
5 tatuaggi che coprivano la schiena e le braccia muscolose,si poteva
considerare come un dolce agnello a tutti i livelli.
Amava le donne; era conosciuto in
tutta Santa Monica
per questo suo debole,ed era raro trovarlo più di due
settimane con la stessa
ragazza:mora,bionda o castana,per lui era lo stesso.
Talvolta,il bar diveniva un vero e
proprio punto di
raccolta per tutte le sue corteggiatrici.
Qualcosa ,però,lo aveva
trattenuto dal provare la
stessa cosa con me e Chantal.
Forse il problema era che dovevamo
avere solo rapporti
professionali?
-Bella!-esclamò lui a
mò di saluto.
Con un sorriso,mi avviai verso di lui
e gli tolsi la
carta dalla mano.
-Mi sa che se continui ad avvolgerla
al contrario sarà
un po’ difficile inserirla-dissi sorridendo.
Lui mise le mani sulla vita a
mò di difesa e mi guardò
in modo giocoso.-Cos’è,oggi ti senti
particolarmente saccente?-
-E’ innamorata
,Steve!-urlò Chantal,dall’altra parte
del bancone,con un piatto di soffritto di mare in mano.
-Chantal!-la ripresi io,con le guance
a fuoco.
-Innamorata?-chiese
Steve,stupito.-Dolcezza,è la prima
volta da quando hai messo piede qui dentro che sento dire una cosa
simile-
-Non è vero,Steve-replicai
immediatamente scuotendo la
testa.-Sai Chantal come è fatta,deve sempre esagerare.-
Lui inarcò le sopracciglia.
-Ma chi è …-
-Ok,ora veramente,devo andare a
lavorare…anzi,per la
miseria,me lo dovresti dire tu,sei il mio capo!-sbottai,tentando di
reprimere
una risata.
Lui sorrise e mi indicò la
veranda posta
all’esterno,dove un gruppo di surfisti attendevano le
ordinazioni.
-Vado-dissi con le mani alzate,e preso
il blocco di
appunti sul bancone,mi avviai fuori.
Dire che facesse caldo era un
eufemismo.
Il sole batteva forte,ma per i clienti
in bikini e
costume non era un problema,anzi,il problema era il mio,con una divisa
e scarpe
da ginnastica addosso.
Le prime ore passarono come sempre,tra
frecciatine di
Chantal,a cui ormai avevo cessato di replicare e occhiate languide di
surfisti,volgari e incivili,dirette al mio fondoschiena.
Purtroppo,essere una cameriera
equivaleva anche a
questo.
Quando rientrai,reggendo un vassoio
con due calici
sopra,udii Chantal parlare eccitata con Cathy,una nostra collega.Quando
mi
vide,battè le mani entusiasta.
-Bella,tu verrai stasera,vero?Non puoi
perdertela,è la
prima volta che c’è da quando sei qui!-disse
eccitata.
Non avevo minimamente idea di cosa
stesse parlando.Per
alcuni versi,certe volte mi ricordava proprio Alice.
Probabilmente era l’ennesima
sfilata di moda, o festa
a cui aveva tentato di trascinarmi altre volte e ogni volta non ci era
riuscita.
-Dove,Chantal?-chiesi
annoiata,poggiando i bicchieri
nel lavello.Mi poggiai con i gomiti sul bancone e mi unii alla
conversazione.
Il sorriso le si spense.-Oh,per
piacere,non cominciare
subito a fare quella faccia da Dolores; stasera si apre
l’annuale fiera estiva
di Santa Monica !-
Mi poggiai le mani sul
mento.-Mmmm.Interessante-
-Esatto,lo è
–replicò lei assottigliando lo sguardo.-E
a questa dovrai partecipare.Per favore,Bella.Credimi,è
veramente bellissimo.Ci
saranno stands per tutto il lungomare,e ogni anno ce
n’è uno che vende degli
oggetti di bigiotteria stupendi!Porta anche Elizabeth,dai…-
Tentennai,indecisa.-Chantal,non so
.Devo vedere
bene.Tra poco ho anche gli esami di maturità e forse sarebbe
il caso che
rimanessi a studiare-
-Sei veramente
patet…-
Alzai lo sguardo,verso di lei,che
stava fissando la
porta d’entrata con aria sbalordita.
-Oh.porca.miseria. –disse.
–Ok che qui di fighi non ne
passino pochi,ma questo li batte veramente tutti-
Quando voltai la testa verso la porta
d’entrata,per
poco la mascella non mi cadde a terra.
Edward stava varcando la
soglia,attirando lo sguardo
di tutto il popolo femminile presente nel locale,le mani nei jeans e la
camicia
bianca a maniche corte che evidenziavano il suo fisico scultoreo.
-Edward- sussurrai,incredula.
Il cuore cominciò a battere
forte,e avvertii gli occhi
di Chantal su di me.
-Cosa?Lo conosci?-chiese
sconvolta,voltando
ripetutamente lo aguardo da Edward a me.
Il sorriso che Edward mi stava
rivolgendo non mi
aiutava di certo a connettere il cervello per formulare una risposta
sensata da
dare alla mia amica.
In poche falciate,Edward raggiunse il
tavolo e si mise
seduto sul primo sgabello libero,di fronte a me,senza smettere di
fissarmi.
-Ciao Bella-
I suoi occhi luminosi sembravano
illuminare tutto il
locale.
Chantal,di fianco a
noi,tentò di darsi un contegno.
-Edward,c-ciao…cosa ci fai
qui?-chiesi,e la mia bocca
si stese automaticamente in un sorriso .
Lui ricambiò.
–Cosi ,passavo…mi hanno detto che una
cameriera molto carina lavora da queste parti.La conosci per caso?-il
sorriso
si allargò,,mentre i suoi occhi perlustravano la mia figura
fin dove il bancone
che ci separava lo permetteva.
-Oh-
Probabilmente era il caldo che mi
faceva andare a
fuoco; anzi,era molto più che sicuro.
-D-desideri qualcosa?-chiesi,tentando
di apparire
professionale.
Evitavo di guardarmi intorno per non
ritrovarmi
davanti gli occhi le occhiate stupite di clienti e colleghi.
-Non
particolarmente-rispose,continuando a sorridere.-
Questa divisa ti sta veramente bene-osservò poi,tornando a
osservarmi.
Ma cosa diavolo aveva in mente di
fare?Se il suo scopo
era farmi morire di combustione,ci stava riuscendo alla grande.
-Grazie-balbettai,insicura.
Lui mi osservò,rivolgendomi
il più dolce dei
sorrisi.-Elizabeth è a casa?-
-Sì,è con
Renèe e Charlie-sorrisi di rimando.-Dormiva
serenamente quando sono uscita.Non che sia una novità-
Inarcò le
sopracciglia.-Dorme molto?-chiese
interessato.
Annuii vigorosamente.-Decisamente
si!E’ quello che fa
la maggior parte del tempo.Credo che questo lo abbia ripreso da
Charlie-sorrisi
e lui con me.
-Sai Bella,sono venuto per chiederti
una
cosa-disse,rivolgendo una rapida occhiata alla mia amica,che lavava i
bicchieri
cui prima me ne stavo occupando io,ma sapevo che stava ascoltando ogni
singola
parola della nostra conversazione.
E probabilmente anche lui stava
sbirciando nella sua
testa,dato che non faceva che tentare di reprimere un sorriso.Sperai
con tutto
il cuore che non stesse pensando a niente di vergognoso.
-Dimmi- replicai tesa. Aveva avuto da
ripensare su
Elizabeth?Se ne stava andando di nuovo?
In quel caso non avrei resistito .Non
sarei stata in
grado di farcela.
Mentre attendevo la sua
risposta,rimasi con il fiato
sospeso.
-Mi chiedevo se andrebbe,a te e
Lizzie,stasera,di
venire alla fiera con me-
La sorpresa fu cosi tanta che per poco
non scivolai su
una macchia d’olio sul pavimento.
-Cosa?-chiesi.
-Mi chiedevo-ripetè lui,con
un sorriso-se stasera
andrebbe a te e Lizzie di venire con me alla fiera.Mi piacerebbe
trascorrere un
po’ di tempo con voi,sai. Tanto-
Il suo sguardo era luminoso.
-Oh-risposi soltanto.
Perché davanti a lui dovevo
fare sempre la figura
dell’idiota?
Era molto difficile trovare una
risposta coerente in
quel momento,ma in un istante mi immaginai io e lui soli con nostra
figlia;
sapevo dove la conversazione sarebbe andata a finire,per non parlare
dei
momenti di imbarazzo che ci sarebbero stati tra noi.
-Io,Edward…non so,dovrei
vedere un secondo.Sai,gli
esami della settimana prossima…non credo sia il caso,non
stasera…-balbettai,a
disagio.
Il suo sorriso si spense
leggermente.-Oh,non fa
niente.Davvero.-
-Naturalmente,se vuoi vedere
Elizabeth,puoi passare
anche ora a prenderla.Non devi assolutamente farti problemi-aggiunsi.
Perché mi sembrava di aver
dato la risposta che
neanche io avevo voluto dare?
-Oh,certo.Grazie-rispose lui,con un
piccolo sorriso.Mi
sembrava leggermente più triste dopo la mia risposta.
-Bè,ora devo andare-disse
scattando in piedi.In quella
frazione,il muscolo del suo braccio si tese,e mi venne
letteralmente
l’acquolina in bocca.I miei poveri ormoni gridavano impazziti.
-Oh…certo.Immagino avrai da
fare-dissi con un gesto
disinvolto della mano.-Allora…buon pomeriggio-
-Anche a te-
Con un’andatura lenta si
diresse verso la porta e
sparì dietro l’angolo.
Con un sospiro,ripresi lo straccio in
mano.
-Ma.sei.completamente.impazzita?-urlò
Chantal
,facendomi sobbalzare.
-Chantal!-
-Mi chiedo cosa tu abbia al posto del
cervello!-sbottò
brandendo un bicchiere insaponato.
-Il sapone ,Chantal,sta cadendo tutto
per terra…-
-Non me ne frega un accidenti del
sapone!Fammi
capire,quel figo pazzesco,da quanto ho capito,è il padre di
tua figlia,viene
qui per invitarti fuori e tu rifiuti??-
Era assolutamente fuori di
sé. Mi chiesi se fosse
tutto a posto.
Sospirai,alzando gli occhi al cielo.
-Chantal,non era nessun invito,nessun
appuntamento.Vuole stare con la figlia,punto.-
-Oh,si,è per quello allora
che è venuto fino a qui,e
gli si sono illuminati gli occhi quando ti ha vista, manco fossi
Jennifer
Lopez,o che so io,Madonna!E poi tra poco ti sbatteva al muro e ti
violentava
seduta stante-replicò lei in tono acido.
Sbarrai gli occhi.-Cosa hai detto?-
-Oh,Bella ma per favore-rispose lei
,sbuffando e
riposando il povero e martoriato bicchiere nel lavello.-Certe volte
davvero
penso che tu lo faccia apposta. Tu.gli.piaci. E credimi,cara,si vede da
un
miglio di distanza-
Scoppiai a ridere.
-Chantal, questa è buona.-
-Sei innamorata di lui?-
-Ma che dom…-
-Rispondi!-
-Uff!Sì,Chantal,sì,per
la miseria sì!Sono innamorata
follemente di lui,da sempre,e per sempre sarà
così!Sei contenta ora? -risposi
scocciata.
-Allora vai,sbrigati!- disse in tono
concitato.
-Ma cosa diavolo ti sei
fumata?-urlai.-Andare dove,per
la miseria?-
-Oh Bella,vai su,corri!
Sarà ancora per strada!Non
vorrai mica che ti dica anche cosa devi dirgli,vero?chiese con uno
sguardo
esasperato.
Rimasi li,con lo straccio un
mano,senza sapere cosa
fare.
Da un occhio esterno,Edward sembrava
provasse ancora
qualcosa per me.Ma era veramente cosi?
Mi aveva veramente chiesto di uscire o
era solo un
modo per passare una normale serata con sua figlia?
E io? Cosa avrei dovuto fare?
-Bella,è solo una sera-
Lentamente alzai gli occhi sul volto
della mia amica,e
con uno scatto mollai lo straccio sul bancone.
-Steve, torno subito!-
E corsi verso l’uscita.
Non feci in tempo a chiudere la porta
che la risata
della mia amica echeggiava ancora nell’aria.
Correndo, e stando attenta a non
inciampare sulla
sabbia come probabilmente sarei riuscita a fare in quelle
occasioni,risalii per
gli scalini che portavano sul lungo boulevard,trafficato da bagnanti
diretti
verso il mare,e ,con un colpo al cuore,riconobbi la sagoma
perfetta di
Edward.
Camminava velocemente,diretto verso
una BMW nera
parcheggiata sul ciglio della strada.
-Edward!-urlai. Corsi ancora un altro
po’ e lo
richiamai nuovamente.
Lui si voltò.sorpreso.
Una folla di persone ci spintonava.Era
veramente
difficile riuscire a non perderci di vista.
-Ci vediamo stasera sotto casa
mia!-gli urlai,con un
sorriso sulle labbra.
Anche da quella distanza,fu
impossibile non notare il
sorriso che si allargò sul suo viso.
Quando salì in macchina e
sgommò via,ero ancora lì a
sorridere come un’ebete.
Casa Swan:
Salotto
Casa Cullen:
*si prepara al lancio di verdure*
Una cosa : non riuscivo a trovare un
termine adatto,ma
con fiera intendevo tutti gli stand che d’estate sono
disposti per il
lungomare,e che personalmente adoro *.*
Ci sarà da divertirsi ora con
la famigliola in giro
per conto loro xD
Alla prossima settimana,scuola
permettendo^^
Cristina <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Ok,sono in ritardo di un giorno,ma vi
prego di
perdonarmi!xD
Davvero,ho provato ad aggiornare ieri ma
è stato
praticamente impossibile,causa…indovinate un
po’.Cosa,se non la maledetta
scuola?=_=’’
Comunque,ecco qui il nuovo capitolo =)
Come sempre,non
ne sono molto soddisfatta,ma va bene,non è una
novità._.
Alcune parti di un momento mooolto
importante di
questo capitolo,sono riprese da New Moon.Era praticamente impossibile
riuscire
a non usarle,sono rimaste stampate dentro di me e dovevo per forza
inserirle =)
Detto questo,ribadisco ancora una volta
che vi
adoro.Le vostre recensioni sono adorabili,e mi fanno sorridere
tantissimo =)
I preferiti sono aumentati,e
,davvero,non so cosa dire
*-*
Risposte alle recensioni:
Spidermapi :Oddio grazie*-* mi fa piacere che non si
sia
rivelata una cavolata la storia dei Cullen=)Già,quando
scrivo cerco soprattutto
di concentrarmi sulle sensazioni di Bella,perché,in un certo
senso,sono quelle
che viviamo noi,no?Grazie mille cara <33
fracullen:lo vedrai in questo capitolo.Il discorso
di
Edward è abbastanza succulento,e volevo creare
l’atmosfera adatta=) Bacione
nanerottola:oh,la rosa è il mio fiore
preferito xD Bè,il
lancio di verdure è posticipato ad adesso XD Anche io adoro
Lizzie,è la
migliore qui xD
vanderbit:Mmm…scene di
gelosia?Bè,con Tanya di mezzo
credo proprio di si…per ora però godiamoci la
tranquillità xD Bacio <3
gegge_cullenina : meno male *-* a me ha sempre
attirato
tantissimo l’idea dei Cullen mezzo vampiri,non so
perché *-*Faccio penare
Edward?Ah ah (risata diabolica xD) è il minimo! ;P Grazie
mille dei
complimenti,bacio<3
mary_cullen90 :buoni i pomodori*-* xDMi fa piacere che
l’idea ti sia piaciuta,spero di non deluderti con questo
capitolo.Ah ah Emmett
che fa da cavia è stata la prima cosa che ho messo per
iscritto quando ho
elaborato l’idea di fare dei Cullen dei mezzo vampiri
xDAnticipo che ci saranno
mooolti momenti Edward/Lizzie,adoro vedere Edward in veste di
papà *w*Mi fa
piacere che ti piacciano i capitoli lunghi,perché mi sa che
meno di questa
misura non riuscirò a farli xDGrazie dei complimenti
tesoro,bacio <3
LadySile : Ciao!Tanya?Ah ah ah!Povera
ragazza,è così
sconvolta ultimamente xD Pensava di avere campo libero con Edward e
invece
prima piomba la sua ex-ragazza,che tra parentesi ama ancora alla
follia,e poi
pure la loro figlia!xD Compatiamola xDDDD
crista:Edward e Lizzie *-* Ammetto che una
delle
cose che mi piace più scrivere sono i loro momenti <3
Mi ci sono
affezionata,specialmente a Lizzie =) Per quanto riguarda la fiera,qui
le
risposte ;P Bacio
giova71:Tanya?Vedremo con il
tempo…xDD per ora
godiamoci Ed e Bella in santa pace=)
rebecca73:Ciao!Grazie mille,mi fa piacere che la
storia ti piaccia <3 Spero continuerai a seguirla =) Bacioni
twilighte4ever:mito?O_O oh mio dio!xDovvio che la
continuo!xD non mi piace lasciare le storie a metà,anche
perché anche io sono
una lettrice e ci rimango malissimo quando le storie non vengono
terminate ^^
spero continuerai a seguirmi =) bacio
Antonya:Ciao Antonya!Ah ah ah povera
Tanya,veramente,compatiamola xDEdward padre…*sbav*
è veramente il
massimo,quando la Meyer in BD mi ha tolto la soddisfazione di leggere
tanti
momenti Edward/Nessie ci son orimasta davvero malissimo =( Grazie
dell’incoraggiamento!A proposito,il nuovo cap di dove
l’aria è polvere è
magnifico ! <3
_Elisewin_:oh grazie,che carina *-* Sono
contentissima,davvero =) Spero ti piaccia anche questo.Bacioni <3
Fortheternity:Sono carini i pomodori xD Si si,mezzi
vampiri,altrimenti tutti umani sarebbe stata troppo romanzata =) Anche
se
ultimamente mi sta prendendo l’ispirazione per scrivere
un’altra storia con
loro completamente umani…vedremo =) Per ora,spero ti piaccia
anche questo
capitolo,anche se a me non molto ._.Bacio <3
Capitolo 4
Quelle trappole mortali,nocive alla
salute,alla mia
salute,erano lì,comodamente posizionate dentro la
loro scatola finemente
decorata.
Sembravano guardarmi con
superiorità,come per dire
“Stasera vinceremo noi,stasera vinceremo noi!” per
poi ricordarmi che erano
solo un innocuo paio di scarpe.
Con 10cm di tacco.
Non 5,non 7,no!Erano 10 cm di tacco.Il
mio incubo più
assoluto.
Probabilmente non sarei neanche
arrivata alle scale,e
di conseguenza,sarei cascata e la mia uscita con Edward annullata.
-Uff,Bella,e basta- sbuffai
imprecando. Stavo per fare
concorrenza a Thomas Gray,in quanto pessimismo.
Appena ero arrivata a casa,la prima
cosa che avevo
fatto era stata fare il bagnetto a Lizzie,e farla mangiare.
Poi,mi ero dedicata a me
stessa,purtroppo,con l’aiuto
di mia madre.
Raccontarle quello che era successo,il
giorno
precedente,e l ‘”invito di Edward” era
stato più o meno come partecipare a una
lotta di sumo.
Non si era naturalmente trattenuta
dall’esprimere la
propria opinione.
-Dovrai farlo sudare sette camicie
-aveva detto poco
prima,con la testa infilata nel mio guardaroba.- Dovrai fargli vedere
quanto
vale quello che ha perso e che intende riconquistare-
Avevo alzato gli occhi al cielo e mi
ero gettata sul
letto.
Non avevo obiettato quando aveva
tirato fuori
dall’armadio un jeans nero che mi mettevo spesso e una
maglietta
particolare,con delle balze bianche sulla pancia,ma ,quando,con un
sorriso
malizioso,aveva estratto quelle trappole mortali,ero balzata su di
scatto,ma a
nulla erano servite le mie lamentele.
E ora,dopo una doccia (per nulla
rilassante),con i
nervi a tremila,guardavo il mio vestiario sul letto,con un telo a
coprire il
mio corpo.
Bussarono alla porta e subito dopo
comparve la figura
di mia madre,con Lizzie in braccio.
-Ancora così?-chiese
inarcando le sopracciglia.
Lizzie,appena mi vide,sorrise.
-Amore della mamma,vieni qui-
Mia madre alzò gli occhi al
cielo,e si
avvicinò.-Questa bambina diventerà il
mostriciattolo più viziato dell’universo-
Le lanciai un‘occhiataccia e
in un solo colpo presi la
mia piccola e la strinsi al petto. Con una mano,le accarezzai la
testolina.
-Hai fatto il ruttino con la
nonna,tesoro,eh?-
sussurrai,scoccandole un sonoro bacio sulla guancina.
-Con Renèe-mi corresse mia
madre alzando gli occhi al
cielo.
Sconsolata scossi la testa e,a
dispiacere,riconsegnai
Lizzie alle braccia della non…di Renèe.
-Non ti ha detto a che ora sarebbe
stato
qui?-chiese,sedendosi su un lato del letto.
Scossi la testa.-No.Bè,nel
caso…arrivi prima,potrebbe
entrare,no?-
Sentii di essere arrossita.
Mia madre sorrise.-Solo
perché sono sicura che lo
farai dannare per riconquistarti e perché è il
padre di tua figlia gli permetto
di varcare la soglia di casa. Oh,e aggiungerei anche perché
tuo padre stasera
non c’è.-
Sobbalzai e per poco non sbattei il
mignolo sullo
spigolo dell’armadio.-Charlie!-urlai.
Come ero stata cosi stupida da
dimenticarmene?
Renèe alzò gli
occhi al cielo.-Sei un pochino
elettrica,tesoro;calmati.Ci ho pensato io per questa volta :
l’ho spedito a
casa del suo amico George,con la scusa che lo sfornato di patate che
avevo
preparato per stasera si era bruciato. A volte la mia incompetenza
culinaria
può essere utile,non credi?-
-Oh mamma- dissi sorpresa.
In quel momento le avrei costruito una
statua.-Sei la
mamma più ingegnosa del mondo-le dissi.
Lei con un sorriso posò
Elizabeth sul copriletto,e poi
si voltò verso di me con un sorriso
accecante.-Naturalmente.Ma Bella-e qui si
fece seria- sai che non condivido questi segreti,soprattutto
così importanti. E
per quanto io sia tua madre,sai benissimo che per Charlie questo
è un argomento
molto delicato.In fondo,anche lui è stato spettatore della
vostra storia-
Sospirai,e raccattai una spazzola dal
comodino.
-Sì lo so-risposi.-Sto solo
aspettando…il momento
giusto.Ancora io non riesco a rendermi conto di cosa sta accadendo,o
stasera
cosa accadrà…appena si staranno stabilizzate le
cose,gliene parlerò.-
Lei annuì,poi
lanciò uno sguardo ai miei
vestiti,ancora sul letto.
-Allora!-squittì alzandosi
in piedi.-Qui abbiamo una
bellissima ragazza da vestire!-
Oh-oh.
-Mamma,non ti preoccupare,hai gia
fatto tanto per
me-compreso tirare fuori quelle scarpe dall’armadio-non
c’è bisogno che tu
faccia altro-
Il suo sorriso diabolico non mi
rilassava per niente.
-Tesoro,sei in iperventilazione
praticamente da quando
sei tornata,e,probabilmente,se non ti controllo potresti anche metterti
la
camicia a rovescio,quindi…- batté le mani-rimango
qui. Giuro che starò
buona.Qui,vicina a Lizzie,vero amore?-disse,rivolta alla piccola,che
giocava
con le sue manine.
Sospirai.
Non sapevo se rivolgere la mia
preoccupazione a
Edward,che tra poco sarebbe arrivato,alle conversazioni che avremmo
avuto,alle
scarpe o a mia madre.
Forse,un mix di tutto quanto poteva
essere abbastanza
esplosivo da indurmi ad annullare tutto e restarmene nel mio
lettuccio,con i
ventilatori accesi,e una vaschetta di gelato.
-Vado a pettinarmi e
truccarmi-annunciai,facendo march
indietro.
Davanti lo specchio del bagno,mi
accorsi che le mani
mi tremavano.
Ricordando che la persona con cui
stavo per uscire era
Edward,sempre Edward,piano piano il tremolio si arrestò e
riuscii a stendere
sul mio viso un velo di matita nera con un ombretto bianco,e ad
applicare un
filo di lucidalabbra.
Ravvivai i capelli con le
dita,lasciandoli cadere al
naturale,con i boccoli sulle spalle,misi un po’ di profumo e
poi tornai in
camera.
Mia madre era sempre lì,che
giocava con Lizzie.
-Wow-disse,con un sorriso,quando mi
vide.
La mia risposta fu un
“mmm” piuttosto prolungato.
Ero in procinto di indossare la
maglietta,quando il
rombo di un motore piuttosto potente tagliò la quiete della
casa.
Sarebbe potuta appartenere a
chiunque,ma,immediatamente,intuii che Edward fosse arrivato.
Poco dopo,il campanello di casa
suonò,e confermò i
miei sospetti.
Edward era arrivato.
Le farfalle nello stomaco,che si erano
assopite
durante il mio processo di rilassamento,tornarono ad
agitarsi,più vive che mai.
-Mamma-tentai di controllare il
tremolio della mia
voce.-Potresti…andare ad aprire,per favore?-
Lei scattò in piedi,con un
sorriso a trentadue
denti.-Ma certo!Porto anche Lizzie-
Con un movimento fluido,prese la
piccola in braccio e
chiuse la porta dietro di sé.
Poco dopo ,udii voci concitate.
Respirando ripetutamente
più volte,velocemente mi
infilai la camicia e i jeans,e con un sospiro più grande
degli altri mi infilai
le scarpe.
-Ok,ce la puoi fare-
Controllai che la porta fosse ben
chiusa,e cominciai a
passeggiare lentamente per la stanza.
Da perfetta idiota.
Riuscii a inciampare due volte,solo
perché il pensiero
che Edward fosse giù ad aspettarmi mi fece distrarre e non
rivolgere la mia
attenzione alle scarpe.
Perciò,dopo aver imposto la
mia filosofia di serata(
prestare attenzione solo alle scarpe),mi diressi di nuovo in bagno per
controllarmi,e poi,presa la borsa,mi diressi,giù,molto
lentamente.
All’ingresso non notai
nessuno,se non la carrozzina
vuota di Lizzie.
Mi diressi verso la cucina.
Edward era lì,in una
maglietta grigia e i jeans neri,i
capelli disordinati,seduto al tavolo della cucina.
Dovetti strabuzzare gli
occhi,per accertarmi che
non fosse una delle mie solite illusioni.
Come se non bastasse,teneva Elizabeth
tra le braccia,e
infilava il dito indice nella sua bocca,e lei sorrideva,contenta.
Avevo notato fin dalla prima volta che
Elizabeth
sorrideva moltissimo quando c’era il padre. Che avvertisse
una presenza
speciale vicino a lei?
Mia madre parlava con un sorriso
stampato in volto,e
con un bicchiere d’acqua in mano.
Quando mi videro entrare in cucina,mia
madre strizzò
l’occhio (non potei non arrossire) ed Edward si
voltò.
La magia del suo sguardo mi
colpì .I suoi occhi
vagarono per tutto il mio corpo,per poi posarsi di nuovo sul
viso,rivolgendomi
un sorriso estatico.
Ancora con Lizzie in braccio,si
alzò,venendomi
incontro.
-Ciao,Edward-dissi.
Decisi di rompere il ghiaccio per
prima.
Lui sorrise,tendendomi la
bambina.-Ciao Bella.Sei
bellissima-
La sua voce dolce mi colpì
fin dentro il cuore,e
facendo affluire il sangue sulle guance.
Con un sorriso timido,chinai
leggermente la
testa.-Grazie-
Mia madre,dietro di noi,osservava la
scena rapita.
Con un sorriso,presi Lizzie in
braccio,rivolgendole un
sorriso.La strinsi forte al petto,e posai la borsa sulla spalla.
-Stavo giusto dicendo ad Edward che
stasera dovrà fare
attenzione a non averti sulla coscienza-disse mia madre con un
risolino,lanciando un’occhiata allusiva ai miei piedi.
Non aveva mica detto…?
-Visto Edward?Le ha messe,il che
è già un notevole
passo in avanti-
Edward sorrise e guardò le
mie
scarpe.-Naturalmente,Bella è magnifica anche a piedi nudi.Ma
queste la
valorizzano ancora di più-
Ok,se questo era l’inizio
serata,probabilmente non
sarei poi durata molto.
Non potevo,anzi,non era
assolutamente possibile,sacrificare
la mia attenzione su un paio di scarpe con Edward che mi rivolgeva
complimenti
del genere.
Di nuovo arrossii.
-Bè,allora,se vogliamo
andare…-disse sorridendo.
Annuii vigorosamente,prima che mia
madre potesse
svelare altri dettagli imbarazzanti.
Mia madre ci seguì per
l’ingresso,sempre con un
sorriso in volto.Mi chiesi se fosse realmente solo un sorriso di
cortesia.
Sistemai Lizzie nella carrozzina,e mi
voltai a
guardarla. Il suo sguardo birichino la diceva lunga.
-Allora divertitevi-disse,aprendo la
porta.
Il cielo era scuro;le prime stelle
cominciavano a
comparire e l’aria estiva accarezzava la mia pelle nuda.
-E mi raccomando,non cadere troppo-
Ancora?
Sorrisi per poi rivolgerle
un’occhiataccia,ed Edward
soffocò un risolino.
Arrossendo vistosamente,mi ricomposi
e,facendo
attenzione,scesi gli scalini del portico,per poi arrestarmi nuovamente.
-Wow-sussurrai incantata.Quel
pomeriggio non avevo
fatto molto caso alla macchina,ma ora era lì che richiedeva
la mia totale
attenzione,nera e potente.
Edward ridacchiò,camminando
al mio fianco,con grazia
innaturale.
-Eh già-disse.-Ti piace?-
Una Bmw,a giudicare dal logo della
macchina,nera,grande,con i finestrini oscurati,occupava il vialetto.
-Direi…di si- dissi,e lo
guardai.-A chi non
piacerebbe?-
Lui sorrise e scosse la
testa.Infilò una mano nei
jeans e tirò fuori le chiavi.
Le luci si accesero e le serrature
della macchina
scattarono.
All’improvviso,mi ricordai
di una cosa.-Ehm,Edward…-
-Sì?-si
voltò,interrogativo.
-Mi sono dimenticata il seggiolino per
Lizzie.A dire
la verità,potrei anche tenerla in
braccio,però…-dissi dubbiosa.
Lui sorrise.-Non
preoccuparti-rispose,aprendo
velocemente lo sportello posteriore. L’interno era ancora
più lussuoso.-Vieni
qui-
Guardandolo dubbiosa, mi
avvicinai,gettando uno
sguardo all’interno.
Spalancai gli occhi.
Un seggiolino per bambini,con inserti
rosa e
spugnosi,occupava il centro dei sedili,messo in bella mostra.
-L’ho comprato appena sono
andato
via,oggi-spiegò,grattandosi la nuca imbarazzato.
Sorrise,rivolgendosi alla
carrozzina.
-Spero che ci stia comoda.-
Non mi sfuggì la marca
preziosa del seggiolino.
Scossi la
testa,commossa.-Edward,è bellissimo-
Scrollò le spalle.-Una cosa
di poco valore.Posso…posso
metterla io?-
Sorrisi.-Ma certo-
Si chinò e delicatamente
tirò fuori Lizzie,che si
abbarbicò al petto del padre.
Piccola sbruffona.
Posandole un bacio sulla testolina
ramata,la poggiò
delicatamente nel seggiolino,la strinse con cura e dolcemente richiuse
lo
sportello.
Il su sguardo si posò sulla
carrozzina.
-Sì,ogni volta sembra che
si stia traslocando con
lei-dissi,reprimendo una risata.
Rise anche lui.-Lo farei per tutto il
giorno,però,sai-.
Se è un sogno,non
svegliatemi.
Flettendo i muscoli del
braccio,aprì il cofano –una
specie di soppalco portatile -e infilò con leggerezza la
carrozzina. Ero sul
punto di accomodarmi sul lato del passeggero,quando mi precedette,e la
sua mano
bianca mi aprì la portiera,invitandomi galantemente ad
entrare.
-Le abitudini sono dure a
morire,eh?-dissi,sorridendo.
Ora la situazione sembrava essersi
notevolmente
calmata. Perlomeno,le gambe non mi tremavano più e
l’idea di avere ancora un
po’ di tempo prima di mettere a dura prova le mie scarpe
riuscivano a darmi un
po’ di sollievo.
-Con ragazze come te,la cavalleria non
tramonterà
mai-disse,guardandomi negli occhi.
Rimasi ipnotizzata dalla sua fragranza
maschile,e dai
suoi occhi verdi che mi osservavano rapiti.
Un leggero sbuffo di vento mosse una
ciocca dei miei
capelli,facendola finire dritta sul naso,ma, prima che potessi
rimuoverla,la
sua mano si era già mossa.
Con una dolce carezza,la
riportò dietro l’orecchio.
-Prego,Signorina Swan-disse,indicando
l’abitacolo.
Con una risata,mi arrampicai sul
“mostro” e mi guardai
intorno.
L’interno era ancora
più lussuoso.I sedili in pelle
bianca conferivano un aspetto elegante,così come i mille
aggeggi,tra cui
navigatore satellitare,e stereo sofisticatissimo.Mi chiesi se da un
momento
all’altro potesse uscire anche una macchinetta che preparasse
il caffè.
Ma prima che potessi studiare
l’ambiente più
accuratamente,Edward salì,e inserì la chiave nel
quadro.
-Posso farti una domanda?-dissi.
L’ansia era quasi del tutto
svanita;sembrava quasi non
ci fosse mai stata,e la familiare sensazione di tranquillità
e sicurezza che mi
pervadeva con la sua presenza era tornata a galleggiare
nell’aria.
Sembrava quasi che quei 9 mesi di
distanza fossero
stati cancellati,fatta eccezione per il piccolo angelo seduto dietro
che con le
manine tastava incuriosita il nuovo seggiolino.
Lui si voltò,con un
sorriso.- Quante ne vuoi.-
Alzai gli occhi al cielo,e tentai di
non farmi
distrarre dal movimento particolarmente eccitante del suo tendine
mentre
cambiava marcia.
-La vecchia Volvo che fine ha
fatto?-chiesi.
Lui soffocò una risata.-Non
avrei mai il coraggio di
buttarla via;è nel garage,insieme a tutte le altre
macchine.In verità,sapendo
che qui potevamo permetterci di guidare ad alta velocità..-
-…non hai perso tempo per
rimpiazzarla con questo
mostro gigante.-conclusi,io sarcastica.-Certe abitudini non cambiano-
Lui sorrise.-Eh no.Eppure,mi
è sembrato che ti
piacesse,prima-
-Il tuo gesto cavalleresco?Direi di
si,chi lo fa più
ai tempi d’oggi?E’ una tua speciale
caratteristica-dissi con un sorriso.
Lui si tratteneva dallo scoppiarmi a
ridere in
faccia;non ne capii il motivo.
-Che c’è?-che ho
detto?-chiesi,guardandolo fisso in
volto.
Lui non resistette più e
scoppiò a ridere.
-Bella,intendevo la macchina. Non
avevi detto prima
che ti piaceva?-
E quasi si contorse sul volante dalle
risate.
Figure di cacca-Bella,1 a 0.
E la serata era appena cominciata.
Arrossii,e voltai la testa verso il
finestrino.Perchè
dovevo sempre sembrare l’idiota di turno accanto a lui?
Immediatamente,la sua mano strinse la
mia.-Naturalmente,intendevo la macchina. Anche perché,credo
ti dovrai abituare
ai miei gesti di galanteria. Di nuovo.Perchè li
farò molto spesso-
Con i capelli a coprirmi il viso mi
girai
lentamente.-Ruffiano-
Lui rise e girò a destra.
Mi concessi uno sguardo fuori. Il
finestrino oscurato
rendeva il paesaggio molto più grigio.
Eravamo già arrivati. Una
lunga serie di stands si
estendeva lungo il grande boulevard,e da lontano la ruota panoramica
illuminava
il mare,dipingendolo di giallo. Un grande sciame di gente intasava il
boulevard,e gli stands.
Tentai di reprimere un rantolo di
orrore;sarei
piombata a terra molto presto.
Sbuffai piano,e lui se ne accorse.
-Che
c’è?-chiese,osservandomi attentamente. Sembrava
poco interessato a prestare attenzione alla manovra di parcheggio.
-Niente-risposi.-Pensavo solo che
questo è il genere
di serata adatto a Chantal.-
Lui corrugò le
sopracciglia.-La tua collega di
lavoro?-
Annuii sofferente.-Una copia esatta di
Alice.Credo che
tu abbia compreso ora-
-Immagino di si-
Con un sorriso,spense il motore e
tirò fuori la chiave
dal quadro.
Contemporaneamente,ci girammo
all’indietro,per
controllare Elizabeth.
Nel movimento,le nostre teste si
scontrarono,avvicinandosi pericolosamente;sobbalzai,presa
dall’impetuoso
desiderio di posare le mie labbra sulle sue.
Elizabeth,che giocava con le sue
manine,ci osservava
sorridenti.
-Eh…-
Evitai di guardarlo.
-Sì,andiamo-disse,e,velocemente,saltò
giù.
Figure di cacca,Bella 2-0.
Ottimo.
Se salire non era stato un
problema,quello si
presentava a scendere.
Lentamente,aprii lo sportello e
deglutii impaurita
quando vidi la distanza che mi separava dal marciapiede.
Ma,in men che non si dica,Edward fu
davanti a me,e mi
cinse la vita con le braccia.
Facendo aderire il mio petto al suo,mi
portò
giù,stringendomi forte fino a quando non si
assicurò che ebbi piantato bene i
piedi per terra.
-Grazie- dissi,con un sorriso.-Sai che
questa
situazione si ripeterà molte volte,stasera,vero?-
Lui mi abbagliò con il suo
sguardo luminoso.- E tu
dovresti sapere che ciò non può che farmi
enormemente piacere-
Ciò non aiutava
particolarmente.
Averlo lì,alla mia completa
mercé,con il suo corpo
magnificamente perfetto a pochi centimetri da me,mi faceva sentire una
ninfomane.
Nel vero senso della parola.Poveri i
miei ormoni.
-Credo sia il caso di...prendere
Lizzie-dissi,tentando
di reprimere a fatica la voglia di sbatterlo contro lo sportello della
macchina.
Le sue braccia non accennavano a
lasciarmi.-Direi di
si-
Quando mi mossi,per aprire lo
sportello posteriore,mi
lasciò andare,e si voltò verso il cofano.
Slacciai la cinta a Lizzie e la presi
in
braccio,mentre lui prese la carrozzina.
-Piccolina- sussurrai,stringendola
forte.Lentamente la
cullai e le massaggiai la schiena.
Quando alzai lo sguardo,trovai Edward
fissarci con
un’espressione …commossa.
Si riscosse subito,e mi rivolse un
sorriso .
Tese le braccia,e gliela passai,e la
sistemò nella
carrozzina.
Espirai lentamente e guardai con aria
di sfida il mio
nemico:la strada.
Ma prima che potessi fare un passo,un
braccio mi
scivolò lungo la vita,e mi voltai sorpresa.
Edward accostò il proprio
corpo al mio ,e con la mano
dell’altro braccio mi scostò i capelli sulla
schiena,scoprendomi il viso.
-Bè,così
è sicuro che non cadi,non
credi?-disse,strizzando l’occhio.La sua stretta si
rafforzò.
Immediatamente,mi sentii invadere da
una calma e una
sensazione di protezione fortissima. Desiderai stringermi completamente
a lui,e
poggiare il capo sul suo petto.Emozioni assopite da qualche parte
stavano
prepotentemente tornando a galla.
Temevo di socppiare da un momento
all’altro.
-Credo di si-risposi con un sorriso.
Lentamente,ci incamminammo verso gli
stands.Facevo
attenzione a pilotare bene la carrozzina tra la folla che intasava il
grande
boulevard,e a non inciampare in buche maligne,ma la
protezione di Edward
rendeva tutto più facile,ma soprattutto più
armonico.
Per un momento,mi persi a pensare come
potevamo
apparire all’esterno: una coppia con la loro piccola
bambina,in una romantica
sera d’estate.
A quel pensiero,mi strinsi ancora
più forte e lui
ricambiò.
Totalmente a mio agio,lasciavo
scorrere lo sguardo
sulle varie bancarelle,e sul mare che,con il riflesso argentato della
luna
creava, strani giochi di luce.
-Lo sai,credo che mi somigli veramente
molto-sussurrò
Edward,dopo un po’.
Guardava Lizzie,rapito,e con la mano
le torturava il
piedino che scalpitava.
Annuii
vigorosamente.-Assolutamente.E’ la tua copia-
Ma lui scosse la testa.-Non
è vero.I lineamenti sono
proprio i tuoi.E i suoi occhi …sono così
dolci,che potrei annegarci dentro.
Esattamente come i tuoi. Sono
fortunato: trovare te è
stata una fortuna,ma addirittura duplicarti… un miracolo
sceso dal cielo-
A quel punto,non resistetti
più.-Edward,sei
davvero…dolce-sussurrai l’ultima parola,attenta a
non farmi colpire dal suo
sguardo ammaliatore. Lo sentii ridere.-Dico solo la verità-
Maledetto cuore scalpitante.
-Allora…-dissi,studiando i
suoi capelli così
vicini.-Chi è quella Tanya di ieri?-
La domanda doveva risultare
tranquilla;ero interessata
alle novità in casa Cullen,e soprattutto alle persone con
cui mia figlia
avrebbe trascorso il suo tempo.
Lo sentii irrigidirsi. Strinse ancora
più forte il mio
fianco,lo sguardo puntato davanti a sé.- Una ragazza del
clan di Denali.Te ne
avevo parlato,mi sembra,no?-
-Sì-risposi,attenta a non
turbarlo
ulteriormente.-Anche lei è una …mezza
vampira,giusto?-
-Sì-rispose,sospirando.
Lo guardai,studiando la sue
espressione. Sembrava
turbato.Decisi di accantonare l’argomento,ma poi lui riprese
parola.
-E’ solo
che…alcune volte veramente,esagera.-sbuffò.
Confusa,attesi il resto.
-Comunque sia-e spuntò di
nuovo un sorriso sulle sue
labbra.- Stasera dovrebbero esserci anche loro,Esme e Tanya,con Alice e
Jasper.Alice non era nella pelle per incontrarti…-
-Alice!-strillai,fermandomi
all’improvviso.
Per un momento mi scordai di avere ai
piedi i
trampoli,ma la stretta sicura di Edward fece prevenire qualsiasi caduta
al
suolo.
-Alice!-ripetei di nuovo
,contenta.-Oh,quanto mi è
mancata,non vedo l’ora di riabbracciarla…-
Lui sorrise,un sorriso venato di
malinconia.-Anche per
lei è lo stesso. Trattenerla dal venire con noi è
stata un’ardua impresa.
Jasper ha dovuto legarla all’armadio.-disse,leggermente teso
quando pronunciò
il nome del fratello.
-Sa di Lizzie,vero?-chiesi,euforica.
La mia
amica/sorella mi era mancata tantissimo.
-Naturalmente-disse lui con un
sorriso.-A dire la
verità,sta già progettando qualche vestitino di
Chanel da regalarle.-
E spostò lo sguardo su
Lizzie,che giocava con il
lenzuolino nella carrozzina.
Sbarrai gli occhi.-Fammi capire : ora
vuole utilizzare
come sua bambola personale la mia povera bambina?-chiesi,con finto
orrore.
Lui sorrise,ma i suoi occhi restarono
seri.-Sai,sono
molto geloso della mia principessa-disse bloccandosi,vicino una palma.
Una
coppia di signori ci passò accanto e curiosarono nella
carrozzina.
Edward prese in braccio
Elizabeth,posandola sulla
spalla e sorreggendola con una mano sul sedere.-Non credo che
permetterò a
nessuno di toccarla.E’ mia-
Il senso di protezione e devozione che
provava verso
la figlia mi faceva venire la pelle d’oca e mi emozionava
tantissimo.
Mi avvicinai,posando un braccio sulla
sua spalla e
avvolgendo l’altro attorno al corpo di mia figlia.
La vicinanza mi rendeva ubriaca del
suo odore.
-Sai-sussurrai-credo proprio che si
sia innamorata di
te.Hai fatto caso che sorride sempre appena ti vede?-
Lui rise,posando la sua guancia contro
la sua e
carezzandole la schiena.-Fascino dei Cullen-
Scossi la testa ridendo.-Eh si-
Senza accorgercene,le nostre bocche si
avvicinarono,come due calamite.
Il suo respiro fresco mi
inondò la bocca,e la
lingua;il desiderio di baciarlo era cosi forte che…
-Bella,io…-sussurrò
guardandomi negli occhi.
-Sì?-
-Devo…devo…-
Sentii le sue labbra sfiorare le
mie;la voglia di
baciarlo era cosi forte che neanche ero in grado
più di pensare e …
-Ahi!-
Un dolore lancinante mi
colpì la spalla.Mi voltai
infastidita,e lui sobbalzò,stringendo Lizzie.
-Oh,Mio Dio,signorina scusi!-
Una signora,dietro di me,mi
guardò preoccupata.Teneva
un palloncino in mano,la stecca puntata verso l’alto.Vicina a
lei,una bambina
con i capelli legati in due trecce si nascondeva dietro la schiena
della madre.
-Jane,quante volte ti ho detto di fare
attenzione
quando cammini per strada!-
Poi si voltò verso di
me,che ancora mi stavo
massaggiando la parte lesa.
-Ci scusi,signorina-
-Non si preoccupi-la interruppi con un
sorriso.-Grazie
al cielo la stecca è di plastica-scherzai,alludendo al
palloncino.Mi rivolsi
alla piccolina.
-Ehi piccolina,non
preoccuparti.Capita,sai?Anche io da
piccola sballottavo il palloncino di qua e di là-
Lei mi guardò spaventata e
annuì.
Dopo altre scuse,mamma e figlia si
allontanarono,e mi
voltai verso Edward.Sorrideva,coccolando Lizzie.
-Stavo pensando di prenotarti una
visita da un
chiromante.La tua sfortuna non è rimasta a Forks-
Alzai gli occhi al cielo e non appena
i miei occhi si
fermarono sullo stand che occupava il posto di fronte noi,sobbalzai.
-La liquirizia!-urlai,voltandomi verso
il bancone di
dolciumi,dove erano esposte le schifezze più golose del
pianeta,dai colori
sgargianti.
Inarcò un sopracciglio-Da
quando in qua vai matta per
la liquirizia?-
Arrossii.-Ehm…da quando ero
incinta .Non facevo altro
che mangiarmi liquirizia,tanto che ormai sono diventata
liquirizia-dipendente.E’ diventato il mio sostentamento
principale-
Mi guardò,sempre con
quell’aria malinconica quando
accennavo al periodo della gravidanza.
-Ne vuoi un
po’?-disse,tornando a sorridere.
Spalancai gli occhi.-Decisamente
sì!-
Rise e mi passò Lizzie,per
andare a fare la fila.
-Mi raccomando,il laccio,Edward!-urlai.
Si voltò mentre tentava di
sopprimere una risata.
Scuotendo la testa rivolsi tutte le
mie attenzioni a
mia figlia,vezzeggiandole la guancia.
-Allora piccola,che ne dici del tuo
papà?Ti coccola
tanto vero?Brutta approfittatrice…-dissi,mordendole la
guancia.
Un piccolo sorriso le
stiracchiò il viso.
Quando Edward tornò,aveva
tra le mani una busta di
liquirizia.
-Edward!-lo
sgridai,esterrefatta.Dl’altronde,lo dovevo
sapere.
Perchè lo avevo lasciato
andare da solo?
-Sì?-chiese
innocentemente,allargando le braccia.
Gli diedi di nuovo Elizabeth,e presi
il sacchetto.
Accidenti se pesava. Come minimo,sarei
ingrassata
cinque chili.
-Credevo che tra le nuove
caratteristiche umane avessi
acquisito anche quella del senso della misura-.Gli lanciai
un’occhiataccia.
Sorrise e scosse la testa,cullando
nostra figlia.-Eh
no-rispose.-Quella è rimasta-.
Alzai gli occhi al cielo e riprendemmo
a camminare,io
impegnata a gustarmi la mia liquirizia e lui a coccolare nostra
figlia,che
buona buona,si godeva tutte le coccole.
Tale madre,tale figlia.
Eravamo arrivate su uno spiazzo
che dava dritto
sul mare,dove erano posizionati tavolini e sedie,e i
camerieri,freneticamente,
prendevano le ordinazioni.
Troppo interessata alle quattro figure
che sedevano in
un tavolo piuttosto anonimo,non mi curai delle occhiate femminili che
vennero
rivolte alla comparsa di Edward.
In realtà,non mi curai
più di nulla,quando Alice
Cullen si voltò e il suo viso si aprì in un
sorriso di sorpresa.
-Bella!-
La sua vocina,che così
tanto mi era mancata,e così
tanto avevo desiderato risentire,mi fece desiderare che i pochi metri
che ci
separavano si riducessero magicamente.
Si alzò e,catturando
qualche occhiata perplessa,ci
corse incontro,gettandosi tra le mie braccia.Inspirai il suo odore
particolare,e la strinsi forte a me.Fu impossibile trattenere le
lacrime di
commozione.
Ultimamente piangevo un po’
troppo spesso.
-Oh ,Alice-sussurrai,immergendo il
volto nel suo
collo.-Mi sei mancata tantissimo!-
Ormai singhiozzavo,e anche lei non era
da meno;vedere
Alice Cullen piangere non era solamente strano per ovvi motivi,ma anche
perché
era capace di commuovermi ancora di più.
Dopo un po’,quando ci fummo
calmate,lentamente si
allontanò ,e ,senza sciogliere l’abbraccio,mi
guardò in viso.
I suoi occhi marroni mi guardavano
gioiosi.
-Però-commentai,tirando su
con il naso.-Mi hai copiato
gli occhi-
Lei rise,sbattendo le palpebre.-Nuovo
look!Non trovi
che sia fashion?-
E ridemmo
insieme,felice,contente,pazze.
La gioia di avercela davanti era una
sensazione di
euforia completa;in quel momento,sarei stata capace anche di gettarmi
in
picchiata in mare.
-Alice,sei tornata ad abbracciarla da
due minuti e già
hai utilizzato una parola attinente al campo della moda-
Era stato Edward a parlare,alzando gli
occhi al
cielo.Elizabeth,che ormai aveva preso residenza sul petto del padre
(non che
potessi biasimarla),osservava curiosa la nuova arrivata.
Ultimamente,incontrava molti visi
sconosciuti.
Lei si voltò verso il
fratello,già pronta a
rivolgergli un’occhiataccia,ma quando vide chi teneva tra le
braccia,,il suo
voltò si aprì in un sorriso estatico.
-Oh mio Dio,è lei,la mia
nipotina!Elizabeth!-
Dire che gli occhi le luccicassero era
un eufemismo.
Ridacchiai contenta.
Ah,pazza,unica ed inimitabile Alice.
La scena che seguì fu molto
comica:Alice tentava di
prendere in braccio la piccola,ma Edward,scoccandole diverse
occhiatacce, se la
stringeva al petto.
-Alice,è piccola e
fragile,devono tenerla mani forti…-
-Oh Edward dai!Fammi fare conoscenza
con la mia
nipotina!Bella-si voltò verso di me,giungendo le mani a
preghiera-Bella,è vero
che posso prenderla in braccio?-
Risi forte.-Ma certo.Edward,non credo
che
Alice…-dissi,coprendomi la bocca con una mano.Un eccesso di
risate mi aveva
colpito,e faticavo a tornare seria.Ero così contenta che non
riuscivo a non
ridere.
Lui mi lanciò
un’occhiata triste,e a malincuore
cedette la piccola alle braccia della sorella,ma non si
allontanò di un
millimetro.
-Piano- la ammonì,con
un’occhiataccia.
Lei sbuffò e la
alzò verso l’alto.
-ciao,amore piccolissimo…io
sono zia Alice,lo sai?Ma
che bel vestitino che hai,mi fa piacere che tua madre abbia riscoperto
un
valore estetico…-e mi lanciò un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo,per poi
rivolgere lo sguardo
verso il tavolino dove erano seduti Esme,Tanya e Jasper.
Il cuore sobbalzò alla
vista di quest’ultimo.Esme mi
stava guardando.
Appena vide che mi ero accorta della
loro presenza,mi
salutò con la mano e mi invitò a
raggiungerli;sentivo lo sguardo di Edward
puntato su di me.
Sapevo che era il momento di
affrontare Jasper;in
fondo,lui non aveva nessuna colpa di tutto quello che era accaduto,e
ora,per
me,era acqua passata.
Voltai lo sguardo verso Edward.-Vado
lì-dissi,rassicurandolo con un sorriso.
Lui mi
guardò,preoccupato.-Sei sicura?-
-Ma certo-dissi strizzando
l’occhio.-Tu sei impegnato
a controllare che Alice non faccia il lavaggio del cervello a nostra
figlia,no?-risi.
Il modo in cui avevo detto nostra
figlia era sembrato
così naturale,così…normale.
Lui annuì e
continuò a osservarmi mentre mi dirigevo
al tavolo.
Mi ricordai di concentrarmi sui
tacchi,e
miracolosamente,riuscii ad arrivare sana e salva.
Quasi non riuscivo a crederci; avevo
superato per me
una prova impossibile.
-Bella,tesoro!-
Esme si alzò,dandomi un
leggero abbraccio.
-Ciao,Esme-la salutai,rivolgendole un
sorriso.
Adottai la stessa calma per salutare
Jasper,che mi
rivolgeva un sorriso.
I suoi occhi erano grigi.
-Bella,mi fa piacere
rivederti-disse,calmo.
Notai però che manteneva
una certa distanza,nonostante
ora il pericolo di aggredirmi fosse praticamente nullo.Mi chiesi come
avesse
affrontato il cambiamento Jasper,e mi appuntai mentalmente di
domandarlo in
seguito ad Edward o Alice.
Mi voltai per salutare anche Tanya,ma
lei mi lanciò
uno sguardo di sufficienza,quasi mi ignorò.
Ci rimasi male. Era la seconda volta
che mi rivolgeva
quel trattamento, e non riuscivo a comprenderne il motivo.
Era evidente che non era contenta
della mia presenza.
La prima volta avevo pensato fosse
soltanto arrabbiata
per il momento in cui l’avessi conosciuta,ma adesso non aveva
nessun motivo per
riservarmi quel tipo di trattamento.
Mi ricordai delle parole di Edward e
pensai solamente
che fosse una vampira un po’ ostile e burbera con
tutti.
-Bella,tesoro,siediti qui-disse
Esme,spostando una
sedia accanto a lei.
Mi accomodai con un
sorriso.-Grazie,Esme.-
-Allora,come procede la
serata,cara?-chiese,con
curiosità nella voce.
Mi sentii arrossire.
-B-bene,direi…si.Edward e
Lizzie ormai sono legati
indissolubilmente-scherzai,lanciando un’occhiata un
po’ indietro,ed Edward si
voltò,lanciandomi un sorriso.
Sentii uno sbuffo e mi voltai.Tanya
stava alzando gli
occhi al cielo,e tormentava con la mano un bicchiere di vetro,dove
faceva
vorticare furiosamente il liquido
all’interno.
Edward e Alice ci raggiunsero,e il
primo si accomodò
vicino a me,sistemando la carrozzina tra noi,e Alice,con Lizzie,vicino
Jasper.
Continuava a vezzeggiarla,e a
lisciarle il
vestitino.Jasper lanciò un’occhiata stupita verso
mia figlia,e le sorrise.
-Devo decisamente ammettere che con
tua figlia ci sai
fare-disse Alice,annuendo con la testa.-E anche con te il risultato
stasera è
ottimo;ma ti sei vestita da sola?-
Alzai gli occhi al cielo.-Alice,ho un
paio di jeans
con una maglia.Ti risulta così
fenomenale?-chiesi,inespressiva.
-Acida come sempre; ed è
inutile che non menzioni
quello che mi ha colpita di più; se avessi saputo che nel
tuo armadio si
nascondevano certi aggeggi,avrei provveduto a farteli mettere
immediatamente
anche a Forks-
Evitai di guardarla,con le guance
rosse.-Non avevo
queste scarpe a Forks.E non è stata mia iniziativa
metterle-sussurrai,in
imbarazzo.
Vidi Jasper ed Esme sorridere,ed
Edward mi passò un
braccio attorno alla vita,avvicinando la sua sedia alla mia.
-Alice-la
rimproverò,guardandola male –lasciala in pace.-
Lei e il fratello si scambiarono uno
sguardo carico
d’intesa,poi lei alzò gli occhi al cielo e riprese
a coccolare
Lizzie,chiaramente contenta che tutte le attenzioni fossero rivolte a
lei
quella sera.
-Edward-
Ci voltammo verso Tanya,che sorrideva
al diretto
interessato.-Sai dov’è il bagno?-
Lui scosse la testa.-No,Tanya,non ne
ho idea-
Lei gli sorrise,gentilmente,molto
gentilmente per i
miei gusti,e tornò ad attaccarsi al bicchiere,lanciandomi
un’occhiata.
Sembrava quasi volesse controllare una
mia reazione.
Era una mia impressione,o
Edward era l’unica
persona a cui si rivolgeva in maniera amichevole?
Lui si rivolse a me.-Vogliamo rimanere
qui un altro
po’ o continuiamo ?-chiese.
Sembrava seccato.
Alice non mi diede tempo di pensare a
cosa rispondere.
-Edward!-strillò,con la sua
voce acuta. Jasper si
coprì l’orecchio con un braccio e quasi scoppiai a
ridere.-Assolutamente
no!Rimanete qui ora!Non puoi togliermi Bella…-
-Oh,Alice scusa,se questa sera era
previsto che uscissi
con Bella e nostra figlia-disse lui,sottolineando l’aggettivo
nostra e
rivolgendole un’occhiataccia.
Lei alzò gli occhi al
cielo.-Sapevo che saresti
diventato un papà super noioso e possess…-
-Davvero Edward?-
La voce di Tanya interruppe il
bisticcio tra i
due.-Pensavo ci fossimo dati appuntamento tutti
qui.Bella,perdonami,allora io
credo che me ne tornerò a casa-
-No-dissi,tentando di pensare
velocemente.
Non mi andava di rovinare la serata in
famiglia.-Possiamo anche rimanere qui,davvero.Alice,è tanto
che non la vedo…-
Ma lei guardava in malo modo
Tanya,proprio come
Edward.
Mi chiesi quale fosse il motivo che
turbasse così
tanto quella ragazza.
Ma,mentre Alice parlava
dell’ennesima moda
primaverile,colsi un’occhiata di Tanya a
Edward,un’occhiata di tenerezza,una di
quelle occhiate…che io lanciavo a lui.
E allora compresi.
Cominciai a sudare,mentre una
sensazione di tristezza
si impadroniva di me;come avevo fatto a non capirlo prima?
Tanya era innamorata di Edward.
Era così ovvio;dai suoi
gesti,dai suoi comportamenti
verso Edward,dalla cattiveria che mostrava verso di me.
E Edward?Perchè ogni volta
che parlavo di lei si
irrigidiva?
Il panico prese pieno possesso di me.
Probabilmente tra lui e lei
c’era stata una
storia,dopo di me;tutte le mie illusioni crollarono,con questa nuova
sicurezza
e certezza che andava impadronendosi della mia mente.
-Bella?-
La sua voce mi ridestò.Mi
resi conto di aver chiuso
gli occhi.Li riaprii,e mi ritrovai davanti il suo sguardo
preoccupato.-Cosa
succede?Sei stanca?Vuoi tornare a casa?-
Trattenere le lacrime era quasi
impossibile.
Lo vedi Bella? Lo avevi sempre saputo.
Scossi la testa.-No-sussurrai.-V-va
benissimo così-
Mi sentii osservata da molte paia di
occhi,ma il mio
sguardo si indirizzò a mia figlia,che muoveva tranquilla le
braccia in braccio
a sua zia.
E io che avevo sognato di formar la
bella famiglia dei
miei sogni…
Lui continuava a guardarmi preoccupato.
Colsi lo sguardo attento di
Alice.-Credo stiano per
fare i fuochi d’artificio-disse,gettando lo sguardo sul
mare.-E’ quasi
mezzanotte.Che dite,andiamo a vederli da lassù?Secondo me si
vedono meglio-
Alzai lo sguardo giusto in tempo per
vedere la faccia
perplessa di Esme trasformarsi in uno sguardo di comprensione .
Si alzò,prendendo la
borsa.Jasper la imitò.Alice si
rivolse a me.
-Bella…posso…posso
portarla con noi?-chiese
sorridendo,stringendo Elizabeth.
Non capii perché se ne
stessero andando;il dolore che
mi squarciava il petto era così forte che riuscii
solo ad annuire.
Tra le braccia di Alice,la mia piccola
sarebbe stata
al sicuro.
-Ci vediamo dopo—disse.
Lanciò
un’occhiata di fuoco a Tanya,che alzò gli occhi
al cielo,ma si alzò lentamente e li seguì.
Quando sparirono tra la folla,compresi
il motivo di
quella messa in scena.
-Bella?-
Alzai lo sguardo verso Edward,senza
dire nulla.
Lui tolse il braccio dalla mia
vita,dove era rimasto
fino a quel momento,e racchiuse il mio viso tra le sue mani.La sua
vicinanza mi
stordiva i sensi,e allo stesso tempo,mi lacerava il cuore.
Ti amo,Edward.
Scandì le parole con
lentezza.-Bella,qualsiasi cosa tu
stia pensando,e dico qualsiasi,lascia stare.Non è vero nulla-
Impedire alle lacrime di uscire si
stata rivelando
un’impresa molto ardua,ma mi feci forza e mantenni lo sguardo
fermo e rigido.
-Non puoi sapere a cosa stia
pensando-risposi.La voce
mi tradì,tremando leggermente.
-Credo di sì invece-rispose
lui,avvicinando ancora di
più il suo viso al mio;ormai,la forza di ragionare stava
venendo sempre meno.
I suoi occhi verdi luccicarono.
-Non sto pensando
nulla-ribattei,guardandolo con aria
di sfida,nonostante le lacrime spingessero per uscire.
-Stavo aspettando il momento
giusto-sussurrò,chiudendo
gli occhi.
La sua mano si mosse in una
carezza,fino ad arrivare
al collo,che accarezzò con il pollice.
Riaprì gli occhi, e vidi
riflesso nei suoi occhi un
dolore così forte ,così antico,da farmi gelare
sul posto.
-Edward…-dissi,ma lui
richiuse gli occhi,scuotendo la
testa con un sorriso triste.
-Non.puoi.immaginare…-parlava
a denti stretti
-l’atrocità…del momento-
Corrugai le sopracciglia.-Quale
mom…-
-Ti prego-mi bloccò
lui-Fammi finire.E’ ora che tu
sappia,finalmente-
Il cuore cominciò a
palpitare furioso,ma incurante,ma
mi concentrai sul suo bellissimo viso.
-Quel giorno,nella
foresta…è stato atroce-
Il cuore mi balzò in gola.
Lui sorrise tristemente,massaggiandomi
i capelli
dietro il collo.
-Ma ciò che mi ha sconvolto
di più è stata la
tua…reazione. Come hai potuto pensare che avessi potuto
cancellare così,in un
momento,tutto quello che provo per te?-
Lo guardavo confusa,rifiutandomi di
capire.
Volevo evitare l’ennesima
illusione al mio cuore,che
aveva già ricevuto troppe bastonate per la sua giovane
età.
-Non capisco-dissi soltanto.
Lui si infervorò,e il suo
sguardo si fece
furioso,deciso.
Quasi mi spaventai.
-Bella,io ti ho amato,ti amo e sempre
ti amerò.
Sono stato un vile,un vigliacco,lo
ammetto,utilizzando
l’idea che non ti amassi più.Desideravo per te
farmi odiare,creare un taglio il
più netto possibile,farmi dimenticare al più
presto…ma come hai potuto credermi
così in fretta?
Dopo tutte le volte che ti ho ripetuto
di amarti,dopo
aver fatto l’amore…come hai potuto pensare che
fosse solamente possibile
dimenticarmi di te,dell’amore che provo per te?Eh?-
Non riuscivo a parlare,tantomeno a
pensare. Ciò che
stava dicendo era per me qualcosa di inspiegabile,perché
impossibile.
-Non può essere
vero-sussurrai.Prima che le potessi
controllare,le lacrime fuoriuscirono inondandomi le guance.
Lui si avvicinò,lambendole
con le proprie labbra.
-Ti amo,amore
mio.-sussurrò,parlando sulla mia pelle.
Il mio cuore si fermò.
-Ti ho sempre amata.Ci sei sempre
stata soltanto
tu.Nessuna Tanya,nessuna distrazione,tesoro mio. Credevo che
andandomene avrei
migliorato la tua vita,sapevo cosa significasse per te vivermi
accanto...una
vita sul filo del rasoio,lontana dall’umanità.
Da quando la nostra natura
è cambiata,non ho fatto
altro che progettare il mio ritorno da te.E l’avrei
fatto.Presto-
Staccò le labbra dalle mie
guance e si allontanò
pochissimo,piantando i suoi occhi sui miei.
Percepivo il suo respiro nella mia
bocca.
-Ma forse,è stato il
destino a volere che ci
rincontrassimo,ora,qui.-
Era ancora tutto troppo
impossibile.Non riuscivo a
formulare una frase concreta.
Edward è qui. Edward mi ama.
-Io…non so che dire-
Lui sorrise,triste.-Quando ho visto
Elizabeth,mia
figlia,mi sono sentito … rinascere. Non potevo crederci.Una
figlia.L’ennesimo
regalo che tu potessi farmi,amore mio.
E ora,sono qui,ad implorarti di
accettarmi di nuovo
nella vita di Elizabeth,e la tua,se lo vorrai-disse.
Sembrava quasi stesse sul punto di
piangere; i suoi
occhi erano lucidi,scintillanti come due gemme preziose.
Lo guardai.
-Tu mi ami-
Lui sorrise,annuendo vigorosamente.
-Da matti,amore mio.Come ti ho sempre
amato.-
Con la mano,lentamente,percorsi i
lineamenti del suo
magnifico viso.
Gli occhi verdi,il naso perfetto,le
labbra piene
dischiuse,i capelli color bronzo spettinati.
Edward,l’amore della mia
vita.
Il padre di mia figlia.
Edward era lì,e mi amava.
Ripensai a tutto quello che aveva
detto,mentre la
consapevolezza di quello che aveva appena detto penetrava nelle mie
ossa,incendiandomi le vene.
Edward mi amava.Edward amava me.Non
Tanya,me.
E non aveva mai smesso di farlo.
Le mani mi tremarono,e ,incapace di
contenere l’emozione,mi
alzai di scatto,compiendo pochi passi,a poggiando le mani sulla
ringhiera.
Sotto,la sabbia era mossa da un vento
leggero.
Percepii immediatamente la sua
presenza dietro di me.
-Bella?-
Dal tono della voce,sembrava
spaventato.
Si sistemò al mio
fianco,prendendo una mia mano tra le
sue.
Volsi lo sguardo verso il
cielo,proprio mentre una
serie di scoppiettii invadeva l’aria .
Poco dopo,un enorme cerchio di stelle
lucenti invase
il cielo,illuminando il mare di un luminoso color oro.
Uno spettacolo mozzafiato,certo,ma
nulla paragonato
all’angelo al mio fianco.
-E’ bellissimo-dissi,sempre
con il volto rivolto verso
l’alto.-Ma è nulla in confronto a te.-
Mi voltai,verso di lui,che mi guardava
ansioso.
-Ti amo,Edward.Non devi
implorarmi di nulla.Ti
amo,e ti ho sempre amato durante ogni singolo minuto di lontananza;non
sai
quante volte la mattina…mi svegliavo,convinta che quel
giorno ti avrei
rivisto,e saresti tornato da me e Lizzie.Non sai quanto avrei voluto
averti
vicino,la sera,quando Lizzie nella mia pancia scalpitava e passavo la
notte
rigirandomi nel letto…-tirai su con il naso,mentre una
lacrima mi scivolava giù
per la guancia.-E ora sei qui,con me,a ripetere di amarmi-
Il dolore che si rifletteva nei suoi
occhi era un
colpo al cuore.
-Non mi perdonerò mai
per…-
Lo bloccai con una mano,mentre,uno
dietro l’altro,i
fuochi esplodevano nel cielo,e il rumore dei botti si confondeva con le
urla
estasiate di bambini,adulti,mamme,papà fidanzati che ci
circondavano.
-Ti amo,Edward.E voglio che tu rimanga
qui,con noi,per
sempre-
La mia voce risuonò limpida
e decisa come non mai.
Il suo volto si aprì in
un’espressione
sorpresa,e,prima che potesse dire anche solo una parola,avvicinai il
mio volto
al suo.
Feci appena in tempo a cogliere di
sfuggita l’ultimo
fuoco spandersi nel cielo prima che la sua bocca,finalmente,ritrovasse
la mia.
Macchina
di Edward:
Interni
macchina di Edward:
Seggiolino
di Lizzie:
Non potevo non descrivere la
difficoltà di Bella di
camminare sui tacchi,era troppo divertente,forse perché
anche io sono cosi =)
Per quanto riguarda la storia della liquirizia,è un fatto
personale.Mia madre
quando era incinta di me,è impazzita per la liquirizia,e
l’ha trasmesso anche a
me =)
Detto questo,vi lascio in pace
xD,sperando di riuscire
a postare per la prossima settimana.
La scuola non perdona
ç__ç
Bacioni,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Buonasera. Sono di pessimo umore,mi
dispiace non aver
postato ieri ma è stata una settimana d’inferno a
scuola.Tra ieri e oggi ci
sono stati i colloqui pomeridiani,e lasciamo perdere matematica. Ma
perché
esiste questa materia così odiosa?Deve sempre rovinarmi la
media =_=’’.Fosse
per me,farei solo inglese,francese e spagnolo.xD
Il capitolo,a mio
parere,è…strano.Non so…manca
qualcosa,non sembra quasi che sia stata io a scriverlo.Mi
sembra…vuoto.Mi
spiace per questo,ma davvero,sono di cattivissimo umore,e non sono
riuscita a
fare di meglio.
Fortunatamente,ci sono le vostre
recensioni a tirarmi
su,siete sempre così tenere,vi ringrazio tantissimo.
Ringrazio i preferiti che sono
aumentati,così come chi
ha inserito la mia storia tra le seguite.
LadySile: No,tra Ed e Tanya non
c’è mai stato
nulla.La storia di Tanya è un po’
complicata,c’è un motivo se ora si trova con
i Cullen,credo sarà affrontata più in
là,per ora voglio incentrarmi sul
rapporto Ed/Bella.Ma visto che sono molto lunatica,potrei anche
ritrovarmi a
parlarne nel prossimo chap. xD Edward era in procinto di tornare da
lei,infatti
si sono trasferiti da poco lì a LA ( lo so,ho un
po’ copiato NM per questo,ma
era impossibile non farlo =) ).Oddio perché povero Eddy lo
consideri un co**
ne? Ahha ne passerà delle belle! Grazie mille della
recensione !Bacio
Spidermapi :Oh mio Dio,grazie!Però
Stephenie no,lei è
Dio xD Dopo questo capitolo credo proprio cambierai idea,ma
perdonami,è stata
una settimana troppo orrenda ç_ç.Grazie 1000 del
supporto,sei magnifica *-*
Bacio
Fortheternity:e chi ha detto che l’ho tolta
di mezzo
subito? * risata maligna* xDDGuarda,per quanto riguarda Charlie,dovrai
aspettare il prossimo capitolo,ho già in mente la scena
=)Oh,Ed e Lizzie *-* In
questo chap non li vedremo molto,è più incentrato
sul rapporto Ed/Bella e
Bella/Alice ( che con la sua mania della moda farà quasi
impazzire Bella xD)
Grazie mille tesoro <3,bacio
Ila_cullen : Ciao Ilaria!Ti ringrazio tantissimo
<33
Spero che anche questo ti piaccia,anche se a me non tanto
<.< Bacioni
baby2080: Ciao!Grazie mille cara <3 Spero
ti
piaccia anche questo =) Bacio
vanderbit : Grazie tesoro *-*Si si Edward,anche
se ha
assunto caratteristiche umane,è pur sempre immortale.Per il
resto,Tanya
compresa,si saprà con il tempo xD Bacio
FunnyPink : Ciao!Mi fa piacere che sia risultato
originale,io avevo una paura che invece sarebbe sembrato idiota xD Ma
avevo
questa idea in testa da tantissimo tempo e non ho resistito a non
metterla per
iscritto. Spero ti piaccia anche questo chap ^^ Bacioni
giova71 : Sì,Alice è
sempre la solita matta xDD E
in questo chap lo sarà ancora di più =) ahhaahha
ce l’avete tutte con
Tanya,povera donna xD Vedremo cosa ha in mente xD Bacio
bellina97 : oddio bellissimo quel coro da stadio
xD
Adesso cosa si fa? Bella domanda xD Per ora goditi questo chap ( anche
se a me
non piace molto ._. ) =) Bacio
Luna Renesmee Lilian Cullen : Ciao
cara!Oddio sono responsabile del tuo pianto xDSono contenta che ti
piaccia,e
sì,gli altri Cullen torneranno,non ti so dire tra quanto
però.Non ho una
scaletta precisa,quindi decido al momento cosa trattare nel chap
successivo.Bella sui tacchi è come me ,lasciamo
stare,è veramente una tragedia
.__. Ed e Lizzie? Una delle cose più belle che mi piace
descrivere in questa ff
è il loro rapporto <3 Buona lettura =) Bacio
Ed4e : Ciao,benvenuta cara!Grazie 1000,sei
gentilissima *-* Sì,descrivere i momenti Ed/Lizzie, e
Bella/Lizzie è una delle
cose che mi piace di più =) Charlie? Ahha,ho in mente una
bella scenetta =)
Dato che la scoperta di diventare mezzi vampiri è stata
trovata in
Colombia,Emmett e gli altri hanno deciso di rimanere lì per
riuscire a trovare
qualcosa di utile.Mah,chissà =) Bacioni,e grazie
mille *-*
Gegge_cullenina :Ahhha ci credo,siete tutte avvelenate
con
Tanya xD Oh si,Eddy e Lizzie,adoro descrivere i loro momenti.Oddio,la
preoccupazione di Bella sui tacchi è sembrata realistica
perché io purtroppo
sono così,è davvero un problema di Stato per me
camminare sui tacchi xDD
Pff,non è che anche io abbia apprezzato la totale remissione
di Bella in NM
quando Ed è tornato,però loro non sono una
coppia,sono LA coppia,e come
tale non ci si poteva aspettare altro =) Bacioni cara <3
nik81 : Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia la
mia ff
=) Eh si,Tanya non poteva proprio mancare xD Sulla questione Tanya,in
seguito
si spiegherà tutto,ilperchè del lei si trova
lì con i Cullen,ecc.Buona lettura
cara,bacio <3
mary_cullen90: mi stavo quasi preoccupando di non
trovare
la tua recensione!xD No scherzo,mi spiace di postare con ritardo ma
specialmente questa settimana è stata un inferno
ç-çTi ringrazio tantissimo, i
tuoi commenti sono bellissimi <3 Oh si,anche io adoro scrivere
di Ed e
Lizzie…e ora è ancora a livelli accettabili! Tra
poco,diventerà di una
smielatura pazzesca xDTanya? Ahha *risata maligna* si
vedrà… xDDGrazie mille
cara,bacioni <3
cloe cullen : ciao! Grazie mille cara,sono contenta
che
ti piaccia. Una delle cose che più desideravo descrivere in
questa ff era
Edward dalla prospettiva di padre.A proposito,colgo
l’occasione per ripeterti
che la tua storia mi sta facendo davvero sognare,sei davvero bravissima
*-*
purtroppo con tutti gli impegni di questa settimana non ho potuto
ancora
leggere il nuovo chap,ma rimedierò presto :Q_ Bacio
Capitolo 5
-Mmm…Edward…-mugolai,mentre
le sue mani scendevano a
carezzarmi i fianchi.Le sue labbra lambivano il mio collo,lo mordevano
con
furore.Non riuscii a trattenere un gemito di piacere:era estasi
pura.Con una
mano scesi a carezzare la sua pelle dura e vellutata;entrai a contatto
con i
suoi addominali tesi,pronta a sfilare la sua maglietta…
-Bella!Sto per sparare un cannone
direttamente sulla
tua stanza se non ti alzi immediatamente!-
Sobbalzai,spalancando gli occhi. La
visione di Edward,finalmente
senza maglietta,si dissolse lentamente. Sbattei un paio di
volte le
palpebre e sospirai forte.
L’ennesimo sogno.
Sbattei forte la testa sul cuscino.
Ero rigirata su un lato,nel mio comodo
letto,e,fortunatamente,da
quella posizione,i raggi del sole che entravano dalla finestra non mi
colpivano, e potevo controllare Lizzie che dormiva tranquilla nella sua
carrozzina.
Gettai uno sguardo alla sveglia.
Segnava le sei di
mattina. Sbuffai,pronta ad affrontare l’ennesimo lunedi di
studio,e la solita
routine.
Mia madre che tra poco sarebbe entrata
armata di
fucile se non mi fossi alzata di lì a poco,Lizzie che doveva
mangiare,mio padre
che…
-Oh mio Dio!-urlai,portandomi a sedere
nel letto.
-Oh.Mio.Dio-ripetei di
nuovo,sorridendo euforica.
Mi portai la mano alle labbra,e chiusi
gli
occhi,tentando di comprendere se mi fossi immaginata tutto o no.
Ieri sera era veramente successo.
Edward mi aveva realmente baciato.
Edward aveva confessato di amarmi
ancora e di voler
ricominciare una nuova vita con me e Elizabeth,nostra figlia.
Chiusi gli occhi,portandomi i palmi di
entrambe le
mani sulle guance.Erano accaldate.
Completamente euforica,cominciai a
ridere e ricaddi di
peso sul letto.
Ieri sera,era stata il coronamento di
tutti quei sogni
che popolavano la mia mente dallo scorso settembre.
Inspirai,schiudendo le labbra e
ripensando al suo
bacio,alle sue labbra fresche e morbide…
-Bella!-
Scattai,voltandomi verso la porta.
Nonostante mia madre fosse apparsa
sulla soglia della
camera con un’espressione alquanto seccata(come tutte le
mattine),non riuscii a
cancellare il sorriso dalla bocca.
-Sì,ecco mamma,ora mi
alzo…-dissi canticchiando.
Lei mi osservò allibita,poi
alzò gli occhi al
cielo.-Ok,sicuramente mi sono persa qualcosa d’importante
riguardo ieri sera
,ma,e dico ma,a meno che non ti abbia fatto una
proposta di matrimonio o
in caso contrario vi siate uccisi a vicenda,non riesco a capire come
possa
essere così folle un ragazzo-
Scosse la testa,desolata.
Ancora assonnata e sulle nuvole,mi
stropicciai gli
occhi.-Ma che diavolo stai dicendo…-borbottai,tastando con i
piedi il
pavimento,tentando di ritrovare le pantofole.
-Sto dicendo che in questo momento
c’è sotto casa un
fioraio ,armato di molta buona
pazienza,che sta scaricando un
qualcosa come trenta mazzi di rose di tutti i colori !E parlo di rose
molto,molto pregiate!-sbottò,ancora sconvolta.-Ma i soldi
chi glieli dà?-
Spalancai gli occhi,ora completamente
sveglia.
Trovai in fretta le pantofole e dopo
aver dato una
rapida occhiata a Lizzie che dormiva profondamente,la guardai scioccata.
-Ma che diavolo stai
dicendo?-chiesi,infilando la
vestaglia.
Lei sbuffò e
indicò con la mano il piano di sotto.
Scesi rapidamente le scale,chiudendo
la vestaglia,e
rimanendo bloccata sul terzultimo gradino.
Spalancai la bocca .
Diverse confezioni di bouquet di rose
erano state
stipate vicino l’ingresso,una sopra l’altra.
Ogni bouquet vantava una composizione
floreale di
diversi colori,e ce ne erano davvero di tutti i tipi.
Gialle,rosa,blu,color
corallo,color pesca,arancione,bianco…
-Non ci posso
credere…-sussurrai,sbalordita,portandomi
una mano al cuore.
Una piccola lacrima di commozione mi
scese lungo la
guancia e rapidamente scesi gli ultimi gradini,con mia madre al seguito.
Non feci in tempo ad avvicinarmi,che
la porta
d’ingresso si aprì,rivelando alla mia vista un
piccolo ometto grassoccio che
teneva tra le braccia altre confezioni.
Le scaricò sulle altre,e
poi mi guardò allibito.-Erano
le ultime.Però,complimenti per la scelta del ragazzo-disse
ironico.
Salutò e quando se ne fu
andato,ridendo istericamente
mi avvicinai.
Non potevo credere che fosse stato
davvero così
pazzo,così folle,da regalarmi tutte quelle rose.
-Saranno costate centinaia di
euro-borbottò mia madre
dietro di me.
Ero troppo emozionata per stare ad
ascoltarla,e quando
mi avvicinai ulteriormente,notai che un foglietto era ripiegato su ogni
tipo di
mazzo di colore diverso.
Presi quello più
vicino.Notai che molti mazzi erano
composti da rose rosse.
Sfilai il foglietto e lo aprii.
Rosa rossa:passione,amore. Innamorato
folle di
te,pazzo di te.
E.
Le mani mi tremarono,e alzai la testa.
-E’
pazzo…-borbottai,stringendomi il bigliettino al
petto.Volsi di nuovo lo sguardo verso gli altri mazzi,e presi un altro
bigliettino
da quello delle rose color corallo.
Rosa color corallo : desiderio. Ti ho
sempre
desiderato,ti desidero ora e sempre ti desidererò. In ogni
momento.
E.
E andai avanti con tutti gli
altri;ogni nuovo mazzo di
un nuovo colore riportava il significato e una sua frase personale.
Quando arrivai
all’ultima,scoppiai a ridere e mi
sedetti per terra.
Mia madre si
avvicinò,guardandomi stupita.
-Dovrei essere allibita lo so,ma ora
sono più
preoccupata per le tue facoltà mentali. Sei sicura di
reggere?-chiese alzando
un sopracciglio.
Ma io non la ascoltavo.
Mi rigiravo i biglietti tra le mani,e
aspiravo il
profumo dei fiori.
-Oh,mamma-dissi,sorridendo,con un
labbro tra i
denti.-Non è tanto dolce e tremendamente romantico?-
Lei alzò gli occhi al
cielo.-Decisamente sì.Però
vorrei anche sapere dove li ficchiamo ora tutti questi mazzi di rose.-
Scoppiai a ridere forte e lei mi
guardò in modo
strano.
Forse dubitava realmente
delle mie facoltà
mentali,e non la biasimavo.In quel momento ne dubitavo anche io,ero
troppo
contenta per pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse lui,e la sua
straordinaria dolcezza.
Il mio amore.
-Ok,sono contentissima,e presumo che
ieri sera la cosa
sia andata piuttosto bene. Ti chiedo solo di non riportami particolari
scabrosi,per l’Amor del Cielo,sono sempre tua madre.-
Arrossii,ma continuai a sorridere.-Non
ne avevo
l’intenzione-
Lentamente,ripresi pieno controllo di
me stessa e mi
rialzai,senza togliermi dalla faccia quel sorriso che continuava ad
albergare
sul mio viso.
Solo allora notai che mia madre era
vestita da capo a
piedi.
-Stavo per andarmene-spiegò
velocemente,guardandomi
preoccupata.-Sono venuta ad avvertirti,perché se tuo padre
scende e vede tutto
questo…-
Sobbalzai.-Oh mio Dio!-esclamai- Hai
ragione,Charlie…aiutami mamma…-
Lei annuì,seccata.-Non
è che queste bugie mi piacciano
tanto eh…-
-Mamma- dissi,guardandola
supplicante.-Prometto che
stasera spiegherò tutto,lo giuro,ma ora…-
Lei alzò gli occhi al
cielo,posò di nuovo la borsa sul
tavolino all’ingresso e mi aiutò a portare i fiori
di sopra. Per trasportarli
tutti,dovemmo fare tre viaggi.
Quando finimmo,l’armadio
sembrava scoppiare.
-Adesso devo andare-disse,lanciandomi
un’occhiataccia.-Sono
in ritardo.Stamattina c’è lezione di yoga
intensiva…-
-Scusami- dissi,facendo gli occhi
dolci.
Lei rise scuotendo la testa e se ne
andò,borbottando
senza senso.
Io mi gettai sul letto.
L’occhio mi cadde sul
cellulare,ancora spento.
Velocemente lo accesi,e la bustina che
comparve sullo
schermo mi avvisò di aver ricevuto un messaggio.
Il cuore cominciò a battere
velocemente.
Sarebbe potuto essere chiunque:
Chantal,Steve,addirittura Alice…
Mittente: Edward
Testo: In realtà avrei
voluto aggiungere molte più
rose blu,sai quanto adoro quel colore vicino a te,ma il suo significato
era
troppo insoddisfacente per descrivere tutto quello che provo.Ti sono
piaciute?
E Lizzie sta bene?
Non c’era altra
spiegazione.Era tutta una
burla,decisamente .Non poteva essere vero.
Con il sorriso sulle labbra mi
preparai a scrivere un
nuovo messaggio di testo.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** **
** ** ** ** ** **
-L’angolo alfa è
la semiretta tra la linea
dell’origine della circonferenza e il punto P,dove si possono
ricavare il seno
e il coseno dell’angolo,denominati generalmente PH e
OH…-
Ripetevo ad alta voce,annoiata,non
prestando
minimamente attenzione a quello che stavo dicendo.
Tenevo Lizzie in braccio,passeggiando
per la cucina,in
attesa che facesse il ruttino,con il libro di trigonometria aperto sul
tavolo e
poco più in là, il cellulare.
Inutile dire che il mio sguardo si
posava molto
più spesso sul cellulare che sul libro.
Dopo un rapido
scambio di messaggi (durato più
o meno due ore) ,Edward mi aveva salutata dicendo che si sarebbe andato
a fare
una doccia e che dopo mi avrebbe chiamata.
Chiusa nella mia camera,per fare
qualcosa
nell’attesa,rischiando di non impazzire,avevo atteso di
sentire mio padre
uscire di casa .Non appena sbatté la porta
d’ingresso, scesi giù,per allattare
Lizzie.Nel frattempo,avevo deciso di riaprire il libro di
trigonometria,che
ormai si era decisamente ammuffito.
Gli esami sarebbero stati
giovedì;avevo già richiesto
un permesso speciale al lavoro.Fortunatamente,grazie a tutti gli eventi
degli
ultimi giorni,avevo avuto poco tempo per agitarmi anche per gli esami,e
ciò non
era che un bene per me.Ultimamente avevo molte cose a cui pensare.
Famiglia di mezzi vampiri in primis.
-Il radiante,invece, è il
rapporto tra la lunghezza
dell’arco rettificato uguale al raggio…- ripresi
,borbottando senza sosta,ma mi
bloccai quando udii il ruttino sostanzioso di Lizzie.
Con un sorriso la cullai,carezzandole
la testolina,e
la rimisi nella carrozzina.
Prima ancora che potessi aprire bocca
per riprendere
il mio noioso monologo,il cellulare squillò.
Mi catapultai sul tavolo,afferrandolo
con mani
tremanti.
Giusto il tempo di verificare che
fosse lui,e già mi
ero portata il cellulare all’orecchio.
-Pronto?-
Maledetta vocina tremante.
-Bella?-disse.
La sua voce,a confronto,sembrava la
più rilassante
delle sinfonie.
-Buongiorno-
Dalla sua voce potevo percepire che
stesse sorridendo.
-Buongiorno anche a te-risposi,ridendo
senza motivo.
O forse ,per il semplice sollievo di
sentirlo.
Rise anche lui.-Dai il buon giorno
anche a Lizzie.E’
sveglia?-
Risi.-Sì.Direi che il
buongiorno l’ha dato lei a noi
con un ruttino molto sostanzioso.-
-Piccolina.Ha mangiato tanto?Ha
dormito tutta la
notte?O si è agitata?-
Le sue domande a raffica mi
facevano venire da
sorridere.
Quanto era tenero.
-Sì,Edward,ha dormito tutta
la notte,su quello stai
sicuro che non c’è dubbio -scherzai. Era difficile
che Lizzie non dormisse. -E
come sempre ha mangiato tantissimo-
Arrossii al pensiero che lui stesse
pensando a come
nutrissi nostra figlia,per poi darmi della stupida.Era una cosa
assolutamente
normale.
-Mi manca tantissimo. E anche tu-
Deglutii.-E’ lo
stesso…per me-sussurrai.-Anzi,per
noi.A proposito,detto attraverso un sms è stato
più romantico ,lo
so-scherzai-ma preferisco ripetertelo: grazie delle rose,è
stato un gesto
dolcissimo-
Lo sentii sorridere.-E’ il
minimo per te.A
proposito,mi stavo chiedendo…-
-Vuoi portarmi sulla Luna?-lo
interruppi preoccupata.
Rise.-Potrei pensarci
bene,però no. Volevo limitarmi a
portarti a cena fuori-
Pensai per un secondo alla
proposta,sorridendo.
-Andrebbe benissimo -risposi
,attorcigliando una
ciocca di capelli intorno al dito.
-Perfetto allora.Ti devo chiedere una
cosa purtroppo…-
La sua voce ora pareva seccata.
Aggrottai le
sopracciglia.
-Cosa?-
-Cogliendo l’occasione,mia
madre e mia sorella stanno
chiedendo se Lizzie può rimanere con loro…-
Lo immaginavo alzare gli occhi al
cielo,e Alice che
probabilmente dall’altro lato della cornetta lo supplicava.
Tentai di camuffare
una risata con un colpo di tosse,gettando uno sguardo a Lizzie.
Naturalmente,averla lontana per poche
ore mi avrebbe
fatto sentire in ansia come sempre,ma questa sarebbe stata una buona
occasione
per far conoscere a Lizzie la sua nonna e i suoi zii.
E poi,nella mia mente si
formò l’immagine di me ed
Edward soli per un’intera serata…
L’idea mi allettava
particolarmente.
-Naturalmente,non ci sono
problemi-risposi con un
sorriso.-A patto che Alice non la faccia tornare a casa con un vestito
formato
mignon di Valentino,Gucci,o che so io …-
Lui rise.-Tenterò di
tenerla a bada. Allora, per
stasera è confermato-
-Come mi devo vestire?-chiesi,con vago
orrore.
La mia mente aveva tracciato una mappa
concettuale
molto precisa ed elaborata:dovevo andare a cena con Edward,che
non
possedeva il senso della misura,che abitava a
Beverly Hills,che
molto probabilmente mi avrebbe trascinato in un ristorante di lusso,e
tutto ciò
prevedeva un abbigliamento adeguato che sapevo di
non possedere.
-Per me saresti fantastica anche in
tuta. -
- Edward! -lo richiamai,rossa in
viso.-Sto dicendo sul
serio-
Rise.
-Niente di troppo elegante-disse
criptico.
-Ma almeno il nome del ristorante me
lo dici?- lagnai.
Rise ancora più
forte.-No.E’ una sorpresa-
Maledetto sbruffone.
-Sei una cosa assurda- dissi
sconsolata.
Lui rise ancora più
forte.-Lo so,ma fa parte del mio
fascino.Comunque,cosa stavi facendo?-
Lanciai uno sguardo al libro di
matematica,ancora
aperto sul tavolo.
-In teoria stavo studiando
matematica,devo dare gli
esami giovedì-dissi,sbuffando.-Ma non è che ci
capisca poi molto-
-Potrei aiutarti io-suggerì.
Avvampai. Sarebbe stato difficile
mantenere la
concentrazione su una cosa così futile come la matematica
con lui intorno,preso
dalla spiegazione.
-Credo di potercela fare-borbottai.
Lui rise –Allora passo a
prenderti stasera verso le
19,00,con Alice-
Sentii che aveva assunto un tono di
voce
preoccupato.-Che succede?-
-Niente-rispose.-Solo che Alice
è misteriosamente
scomparsa.E non è mai una buona cosa quando sparisce nel
nulla-
Risi.-Sarà con Jasper o ad
architettare già cosa fare
alla mia povera bambina-
Finsi di rabbrividire.
-Deve solo provare a fare una minima
cosa in più di
quanto le è concesso di fare e se la vedrà con
me-disse,risoluto.
Sorrisi.-Sai che sei un
papà davvero dolce,protettivo
e apprensivo?-
-Solo questo?-
-Anche bellissimo- E straordinariamente
sexy,avrei
aggiunto,ma non mi sembrava il caso,non ancora.
Lui rise.-Allora rimaniamo
così. Mi raccomando,studia
bene,e salutami Lizzie.-
-Lo farò,quando si
sveglierà- dissi con un sorriso.-A
stasera Edward-
-Ciao amore-
Quando riattaccai,avevo gli occhi a
cuoricino. Poggiai
il cellulare sul tavolo e saltellai fino alla credenza,prendendo un
bicchiere e
riempiendolo d’acqua.
Dovevo assolutamente mettere a
soqquadro il
guardaroba.
Nonostante dubitassi di possedere
qualcosa di più sexy
di un pantaloncino e una maglia con una graziosa scollatura,avrei
dovuto
trovare assolutamente qualcosa da mettere.
Feci finta di non notare il libro che
mi richiamava
con aria minacciosa,e a testa alta volai su per le scale,raggiungendo
la mia
camera.
Aprii l’anta
dell’armadio e cominciai a
rovistare,tentando disperatamente di ritrovare qualcosa di vagamente
elegante.
Ero nel bel mezzo di una
contemplazione di una gonna
nera troppo corta,per i miei gusti,quando sentii il
campanello suonare.
Sobbalzai,aggrottando le sopracciglia.
E ora chi
diavolo era?
Mollai la gonna sul letto e scesi
giù,spiando dallo
spioncino.
No,non poteva essere.
Aprii la porta,con la bocca spalancata.
-Finalmente. Abbiamo poco tempo,e devo
vestirti dalla
testa ai piedi. Muoversi, su!-
Alice,con una borsa grande quanto una
valigia appesa
al braccio,spalancò completamente la porta di casa,tirandosi
su gli occhiali da
sole neri.
Dietro di lei,Esme,molto
più riservata,entrò
lanciandomi un’occhiata di scusa.
-Bella,che ci fai ancora sulla
porta?-chiese
Alice,posando la borsa sul tavolino all’ingresso.
Dovevo ancora richiudere la bocca.
Chiusi la porta e
mi voltai verso di lei.
-E tu che diavolo ci fai
qui?-chiesi,confusa.
Esme alzò gli occhi al
cielo.-Perdonala,Bella cara.
Appena ha saputo che Edward avrebbe voluto portarti fuori a cena,si
è
precipitata qui.-
Chissà
perché,credevo di conoscere anche il motivo del
perché si fosse presentata.
Mi rivolsi verso di lei,che si stava
dirigendo in
cucina sui suoi trampoli .
-Non vorrai mica vestirmi tu,vero?-le
dissi,tentando
di mantenere la voce pacata.-Vero?-ripetei,con orrore.
Lei alzò gli occhi al
cielo,e si chinò sulla
carrozzina.-Ciao,amore della zia-disse,carezzando il braccino di Lizzie
con un
dito.
Poi si voltò verso di
me.-In effetti no-
Rilasciai un sospiro di sollievo.
-In effetti no perchè
c’è da fare molto di più
.Dobbiamo innanzitutto andare a comprare un vestito adatto,con
scarpe adatte,con
acconciatura adatta per stasera.-
Spalancai gli occhi .
-Stai scherzando?No
Alice,veramente,apprezzo
moltissimo il tuo gesto,ma non è proprio il caso,credimi,ho
già tutto
l’occorrente…-
Inarcò un
sopracciglio.-Scommetto che fino ad un
secondo fa stavi cercando disperatamente qualcosa da indossare-
Arrossii.
-Come pensavo-disse alzando gli occhi
al cielo.
Si rivolse ad Esme.-Allora rimani tu
con Lizzie?-
-Cosa?-sbottai
all’improvviso,voltandomi a guardare
Esme.-No ,Alice per favore.Ho da studiare,e davvero Lizzie ha
bisogno…-mi
incespicai.
In effetti,l’idea di Alice
non era nemmeno così
assurda.
Non avevo un abito adatto,e tantomeno
ero capace di
trovarmene uno decente .Alice era lì ad aiutarmi,ed Esme
sarebbe rimasta con la
piccola.
In fondo,sarebbero state poche ore,e
poi mi sarei
imposta e sarei tornata casa presto,con il vestito per la serata. Alzai
gli
occhi verso Alice.
-E shopping sia-
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** **
** ** **
-Dammi almeno tre motivi per cui non
debba ucciderti
seduta stante-dissi,una volta scesa dalla porche gialla di Alice.
Non potevo crederci.
-Semplice-rispose lei chiudendo la
portiera e
inforcando gli occhiali da sole.
Era tremila volte più
abbagliante di una diva del
cinema o una star.
-Nonostante sia una vampira per
metà,sono sempre più
forte di te e non avresti la forza per uccidermi.
Secondo,c’è Lizzie a casa.Non
ci pensi a lei,vuoi passare la vita in carcere?Terzo,prima voglio
vedere cosa
ne penserà Edward del vestito stasera-
Alzai gli occhi al
cielo,sbalordita.-Alice-mormorai a
denti stretti.-Ti avevo espressamente chiesto di andare a fare shopping
in
locali con un prezzo avvicinabile,non nel pieno centro di Beverly
Hills!-sbottai,mentre la calma andava a farsi un giro.
Per tutta
risposta,sbuffò.-Non è mica colpa mia se non
conosci LA e le sue strade.Ho sbagliato strada e ci siamo
ritrovate
qui,punto.Su,che vuoi che sia?Offro io,naturalmente-
Ribollivo di rabbia.-A chi la vuoi
dare a bere?-
Mi accecò con un sorriso
abbagliante.-A nessuno.Ma
Bella-disse,rendendo la sua voce adulante e stringendomi una
mano.-Bella,per
l’amor del Cielo,guarda cosa diavolo hai davanti!Come fai a
rimanere così … inespressiva?!-
Sbuffai.Davanti a noi,si estendeva il
lungo boulevard
di Beverly Hills.
Di quante ragazze era il sogno
proibito?
Limousine,Mercedes a tutto spiano,sole e boutique Vuitton,
Bulgari,Prada,e chi più ne ha più ne metta,
grandi quanto una villa.
Non mi sarei stupita di incontrare una
star se
non fosse stato che era ancora mattina.
-Alice,non se ne parla.Non ti
concederò di sprecare
uno stipendio mensile per comprarmi un vestito che…-
-Bella,tu mi vuoi veramente
bene?-chiese,con gli occhi
da cucciolo.
Ecco,eravamo ancora una volta arrivate
a quel punto.
-Sì,Alice,e non mi
abbindolerai questa volta con
questa storia del bene…-borbottai,lasciando vagare lo
sguardo intorno a noi per
non fissare il suo viso.
Sapevo che non sarei stata capace di
resistere.
-Non credo.Se me ne avessi voluto
veramente,adesso
saremmo già dentro quella bella boutique di Chanel-
Sbuffai.-Andiamo.Subito.Immediatamente-
Lei rise e mi prese per mano. Tentai
di non farmi
prendere dal panico.
-Toglimi una curiosità. Tu
sai dove mi porterà
Edward,vero?-chiesi,guardandola di sbieco.
Rise. –Naturalmente .Ma mi
sembra altrettanto naturale
che non te lo dirò-
Scossi la testa.-E poi sono io quella
che non vuole
bene alle persone-
Sbuffò. I suoi capelli neri
svolazzavano e la borsa
sbatteva contro il suo ginocchio.-Quante storie.Vedrai,mi ringrazierai
dopo.-
Notai due ragazze passare accanto a
noi,con al braccio
due buste di Luis Vuitton.
-Ahhha!-
Alice sobbalzò davanti una
vetrina che metteva in
bella mostra una borsa,alquanto normale per me,ma che dal prezzo non
risultava
così normale.
In fondo ,cosa aveva di
così speciale una borsa con
una scritta sopra?
-Oh mio Dio,la nuova collezione di
Dior!Bella ti
prego,due secondi,per favore…prometto che poi ci occuperemo
del tuo vestito…-
Alzai gli occhi al cielo,sospirando
forte.
Due ore dopo,quattro acquisti da
Vuitton,Bulgari e
Chanel,finalmente ci trovavamo a scegliere il mio abito per la
serata.Alice mi
aveva trascinata nella boutique di Valentino,convinta che facesse al
caso mio,e
ci mancava poco che le due commesse non stendessero un tappeto rosso
alla
nostra entrata. Mi chiesi se fosse per le numerose buste che Alice
teneva
appese al braccio o perché già la sua persona
dava l’impressione di essere una
donna chic.
Alice aveva dato disposizioni molto
chiare : abito non
troppo elegante,che risaltasse le mie forme,e ,io avevo aggiunto,che
avesse un
prezzo abbordabile.
Non che credessi di trovare qualcosa a
un prezzo
accettabile in una boutique di Valentino a Beverly Hills,ma ci avevo
provato lo
stesso.
Finora,l’unica cosa che
avevamo trovato erano state le
scarpe. Fortunatamente ,il tacco non era nemmeno così
pericoloso ( dopo
l’avventura di ieri sera,di cui miei piedi stavano
ancora pagando le
conseguenze,tutti i tacchi più bassi mi sembravano
più semplici da portare).
Nere,lucide,erano davvero carine.Ma mi
rifiutavo di
conoscere il prezzo.
-Non so,Alice- dissi,specchiandomi
davanti al grande
specchio della sala dei camerini.
L’abito indossato era
corto,troppo corto,nero,e
veramente attillato. Mi sembrava di essere Catwoman. Decisamente non da
me.
Lei alzò gli occhi al
cielo.-Sono in
disaccordo,naturalmente.Ma devi sentirti a tuo
agio.Perciò,possiamo provarne
altri-
Le rivolsi un’occhiata di
sufficienza.-Grazie per
questa enorme possibilità-
Lei rise e si
voltò,recuperando dall’appendi abiti un
altro capo pronto ad essere indossato.
Ogni singolo capo era protetto da un
velo di
plastica.Mi girava la testa al pensiero di quanto costassero quegli
abiti.
-Prova questo-disse. Me lo tese e lo
afferrai.-E’ più
il tuo genere-
Le lanciai un ‘occhiataccia
e richiusi dietro di me la
tenda di velluto rosso.
Facendo attenzione a non strappare
nulla,mi tolsi
l’abito alla Catwoman (repressi un brivido),e mi infilai il
nuovo.
Mi guardai da sola allo specchio,prima
di riaprire la
tenda.
Però .Questo non era mica male.
Nero,tendente leggermente al blu
scuro,aveva una gonna
al balzo con un enorme fiocco sul davanti,all’altezza della
vita.
Niente di eccessivo,ma che sapeva
valorizzare la mia
figura.
Soddisfatta,riaprii la tenda e mi
presentai davanti ad
Alice.
Lei fischiò,mentre i suoi
occhi si allargavano per lo
stupore.-Wow!-
Sorrisi.-Mi sta bene,vero?-
-Non è esattamente il mio
genere,ma a te sta
benissimo.D’altronde,un abito bisogna saperlo indossare,e
quando si è capace di
questo tutti i capi diventano belli.-
Alzai gli occhi al cielo.-Ma per
piacere.Addosso a te
anche un sacco dell’immondizia ti starebbe bene-
Sorrise in modo accecante.-Lo so-
Scossi la testa.-Quindi che si fa?-
-Lo compriamo ovviamente-rispose con
naturalezza.-E,prima che tu mi chieda quanto costi,consideralo un
regalo di
bentornato-
La guardai fissa.-Sei incredibile-
Non fece in tempo a ribattere che la
commessa comprave
di nuovo,con un gran sorriso. Probabilmente era stata lì
tutto il
tempo,nascosta dietro la colonna, ad attendere la nostra scelta.
Trattava Alice
come una star.
-Come va la ricerca?-
-Benissimo grazie-rispose Alice con un
sorriso,mentre
mi faceva cenno di rientrare a spogliarmi.-Abbiamo deciso per questo-
Velocemente,lo sfilai e glielo passai.
Quando uscimmo dalla boutique,con la
busta di
Valentino,ero pronta a mangiarmi la mia migliore amica.
-3.500 euro??-sbraitai,fermandomi
davanti a delle
panchine lì davanti. Brandii la busta con forza.-Ma sei
impazzita?-
Lei alzò gli occhi al
cielo.-Bella,rilassati.Sai che i
soldi non sono un problema per noi…-
-Per me sì invece!E non mi
va giù che tu abbia sprecato
una somma del genere per un semplice abito blu che…-
-Nero- mi corresse lei.-Bella,la moda
è
raffinatezza,eleganza-mi interruppe,chiudendo gli occhi e facendo un
gesto
disinvolto con la mano.-Osserva la prelibatezza di questo tessuto,la
sua fine
ricamazione ,e…-
-Non me ne importa un accidente della
fine
ricamazione!-
-Ti piace l’abito?-
Tentennai.-Sì,ma..-
-Allora ,è tutto perfetto-
Incrociai le braccia al petto e
velocemente mi diressi
verso dove avevamo lasciato la macchina.
Una limousine bianca passò
in quel momento. Mi chiesi
chi ci fosse dentro.
La strada ora era leggermente
più trafficata,anche da
turisti veri e propri,venuti ad ammirare quel luogo considerato da
tutti
paradisiaco,tranne che per me.
-Allora,cosa mi dici di ieri sera?-mi
chiese
Alice,raggiungendomi velocemente. Si era infilata di nuovo gli occhiali
da
sole.
Con il dispositivo
automatico,aprì la macchina e mi
accomodai al sedile del passeggero.
La guardai,mentre accendeva il motore
e sgommavamo
via.
-Niente-
-A me non sembra,dato che mio fratello
oggi sembrava
totalmente sulle nuvole.-
Mi voltai di scatto,mentre Alice
procedeva
tranquillamente inserendosi nel traffico los angelino.
-Davvero?-
Lei rise.-Ecco come essere in grado di
catturare la
tua attenzione.Comunque sì,mi fa piacere che abbiate
chiarito subito-
Mi morsi un labbro,voltandomi verso il
finestrino.-A
dire la verità,faccio ancora fatica
a…metabolizzare il tutto.Ogni tanto penso
di stare ancora sognando-
Ci fu una piccola pausa.
-Anche lui è stato
male-sussurrò lei,gettandomi una
rapida occhiata.-Ma l’ha fatto per te.Solo tu eri
più importante dei suoi
capricci.Ma credo che non si perdonerà mai per averti
abbandonata ,e oltretutto
incinta di Lizzie-
Scossi la testa-Non glielo
permetterò. L’importante è
che ora lui sia qui,con noi. Lizzie è ancora così
piccola; avrà tutto il tempo
del mondo per farla crescere con lei.-
Alice svoltò a
destra,imboccando una strada
deserta.-Così arriviamo prima.Devi ancora
prepararti-Strizzò l’occhio.
Alzai gli occhi al cielo,gettando uno
sguardo
all’orologio digitale sul cruscotto.Segnava mezzogiorno. Mi
occorrevano sette
ore per prepararmi?
-Alice,posso farti una
domanda?-chiesi,arrossendo
lievemente.
Lei mi guardò sorpresa.-Ma
certo-
Mi morsi il labbro
nervosamente.-Tu…mi assicuri al 100
% che tra Edward e Tanya non ci sia mai stato nulla?-
Inaspettatamente,lei
scoppiò a ridere.
-Oh mio Dio,Bella-disse,asciugandosi
gli occhi.
-Cosa c’è?-chiesi
seccata. Non trovavo nulla di
divertente in quella situazione.
-Pensa solo a questo : ma tu ce lo
vedresti ad Edward
con una bionda dalla bocca larga e il cervello vuoto?Preferisce di gran
lunga
le brune,credo tu lo sappia-
E mi strizzò
l’occhio,ingranando la quarta.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
-Dovrei essere stupita,in
teoria-dissi,guardandomi
attorno.-Ma in realtà,era proprio ciò che mi
sarei aspettata-
Edward sorrise.-E meno male.
Comunque,non voglio
risultare ripetitivo,ma stasera sei un incanto della natura-
Arrossii.-Sarà la
quindicesima volta che me lo ripeti-
Scrollò le spalle con
indifferenza.-Dico solo la
verità-
Lusingata,mi guardai attorno,in attesa
del cameriere
che venisse a prendere le nostre ordinazioni.
Naturalmente,il ristorante scelto da
Edward era un
qualcosa di magnifico,incantevole e paradisiaco.
Ci trovavamo in una sala con lussuosi
pareti decorate
da rifiniture dorate, e al centro della sala,faceva capolino una
bellissima
piscina con un ponte pittoresco a per poterne attraversare gli
estremi.I
tavoli,coperti da una tovaglia color salmone,erano disposti
attorno.Fortunatamente,c’era poca gente,e tutti erano
impegnati nelle loro
conversazioni.
Semplicemente favoloso. A quel
punto,quasi desiderai
di ringraziare Alice per avermi trovato il vestito adatto.
Sicuramente,gli shorts che possedevo
non sarebbero
stati per nulla consoni in quella
situazione.
Però mi pentii subito
quando ripensai alle cure cui mi
aveva sottoposta quel pomeriggio.
Aveva iniziato con il farmi fare un
lungo bagno
(diceva che rilassava i sensi) per poi passare ad abboccolarmi i
capelli e
truccarmi.
Il risultato era stato più
che buono ( a detta di
Edward stupefacente,ma il suo parere non contava) ,ma non avevo potuto
passare
nemmeno un momento da sola con la mia piccola Lizzie,che ora avevo
lasciato
nelle mani di Alice ed Esme.
Mi ero premurata di dire a Esme di
tenere sotto
controllo Alice.
Tanto per sicurezza.
Mi riscossi quando vidi un
cameriere,in smoking
nero,avvicinarsi a noi con un palmare in mano.
Ormai,l’antica carta e penna
erano andati a farsi
benedire.
Pescai immediatamente il
menù,dalle lettere rifinite
in oro,per ordinare qualcosa velocemente,mentre Edward ordinava il suo
piatto.
-E lei signorina,cosa ordina?-
Mi morsi un labbro,mentre scorgevo in
fretta la lista
dei primi piatti.-Uhm…direi un risotto alla pescatora-
Notai Edward ghignare.
Quando il cameriere se ne
andò,gli rivolsi
un’occhiataccia.-Che diavolo c’è?-
-Niente,stavo solo ascoltando i
pensieri di quel
povero ragazzo-
Strabuzzai gli occhi.-Chi,il
cameriere?-
Annuì.-Ha pensato che non
gli capita spesso di godere
di certe visioni-Mi indicò con una mano.-E che ero
molto,molto fortunato a
trovarmi qui con te-
Arrossii.-Ma per favore.-
Si trovava di fronte a me,ma
ciò non gli impedì di
allungare una mano sul tavolo per prendere la mia. –E lo sai
che ha
ragione?Sono un uomo molto,molto fortunato-
Gli ormoni presero a vorticare
impazziti quando,con
una lentezza estenuante,prese la mia mano e ne portò il
dorso alle sue
labbra,baciandolo dolcemente.
-Possibile che ogni volta debba sempre
sentirmi
così…così…euforica
-scelsi il termine con cura-quando mi trovo con
te?-
Scoppiò a ridere.
Ah,che dolce melodia. I suoi denti
brillavano,e
vestito con uno smoking nero assolutamente favoloso (era difficile,se
non
impossibile, trovare qualcosa che non fosse favoloso addosso a lui)
,rappresentava in tutto e per tutto il mio ultimo sogno della serata
precedente.
Arrossii al pensiero.
-Perché sei arrossita?-
Maledizione.
-Niente-risposi in fretta,le guance
accaldate.
-Non me la racconti
giusta-disse,carezzandomi il dorso
della mano con il pollice.-Bella,a cosa pensavi?-
-Non riuscirai ad estorcermi
informazioni grazie al
tuo potere di ammaliare la gente…-
La sua bocca risalì per il
braccio.
Mi guardai intorno,imbarazzata. Le
poche coppie
presenti,parlottavano tra loro,pochi interessati a ciò che
accadeva intorno.
Inoltre,la musica di sottofondo copriva quasi del tutto la nostra
conversazione.
-Ora me lo dici?-
Parlò sulla mia pelle,e
fremetti.-N-no-
Sapevo di stare per cedere.
Sbuffò,ritirando su la
testa. Con un movimento
fulmineo,scattò in avanti sul tavolo,prendendo il mio viso
tra le sue mani.
Senza darmi il tempo di capire cosa
stesse
accadendo,le sue labbra furono sulle mie.
Ah,finalmente.
Presa da un totale sconvolgimento dei
sensi,aprii la
bocca,desiderosa di trovare un contatto più profondo;la sua
lingua trovò subito
la mia,e si incastrarono,dando vita ad una danza unica,personale.
Sentii la pelle surriscaldarsi.
Desiderosa di sentirlo
ancora più vicino,infilai le mani nei suoi capelli morbidi e
setosi.
Che meraviglia.
Dopo un tempo indefinito,lentamente,si
allontanò,riaprendo gli occhi. Scintillavano come gemme
preziose.
-Mmmm- fu il mio unico commento,ancora
ad occhi
chiusi.
La sua risata cristallina mi costrinse
a riaprirli.
-Credo di aver capito a cosa pensassi-
Arrossii.-Sei davvero incredibile!-
Rise e poggiò il viso sul
palmo della mano.-Sei
bellissima.-
Alzai gli occhi al cielo.
-Spero che Alice non stia dando il
tormento a Lizzie-
-Non credo,sai?Lo sa che poi si
troverebbe ad
affrontare la tua ira-dissi ridendo.
Non osavo immaginare come avesse
minacciato la
sorella.
Dopo il suo bacio magnifico,fu
difficile riuscire a
saziarsi solo con il cibo,ma,alla fine,mi dovetti ricredere.
-Credo di essere ingrassata venti
chili-borbottai,posando finalmente il cucchiaino nel piattino da
dessert( un
magnifico tartufo bianco).
Vedere Edward mangiare era stata
un’esperienza
alquanto…strana,ma non per questo non affascinante.
Sebbene il suo fascino maggiore era
sempre consistito
nell’essere un vampiro super sexy,alcune caratteristiche
umane gli calzavano
proprio a pennello.
-Suppongo quindi che tu allora non sia
pronta per una
passeggiata sul lungo mare-disse con un sorriso.
Inarcai le sopracciglia.-Per queste
cose sono sempre
in perfetta forma-
E forse,la serata si sarebbe conclusa
in modo ancora
più perfetto.
Lui si alzò,pescando il
portafoglio (non volli vedere
il prezzo.Per quella giornata ne avevo avuto abbastanza di cifre
esorbitanti),e
si avvicinò,avvolgendomi la vita con le braccia.
Il suo viso si avvicinò al
mio,facendo combaciare le
nostri fronti.
I nasi si sfiorarono,e lentamente mi
avvicinai fino a
baciarlo con dolcezza.
-Mmm-
La sua mano,dalla
vita,risalì lentamente lungo la
schiena,cullandomi in una tenera carezza.
-Andiamo?-chiese dolcemente.
Finchè eravamo
restati chiusi in un locale
pubblico,seduti ad un tavolo davanti ad altra gente,ero riuscita a
mettere da
parte momentaneamente il mio desiderio continuo di baciarlo fino allo
svenimento.
Ma ora,non era più
possibile .Desideravo nuovamente
stringere il suo viso,bearmi delle sue labbra,del suo abbraccio
protettivo…
E cosa era meglio di una bella
passeggiata sulla
spiaggia?
Sorrisi,baciandolo di nuovo e
prendendolo per mano.
-Andiamo.-
Spero siate ancora vive
xD.Dunque,diciamo che ho messo
molto del personale anche qui.Prima di tutto la trigonometria (
ç_ç maledetti
seno e coseno!), i bouquet di rose ( adoro i fiori,le rose in
particolare
<3).Ho voluto incentrare questo capitolo sul rapporto
Alice/Bella,anche se
il prossimo sarà quasi totalmente dedicato a Ed e Bella,che
poverina,è
sconvolta dagli ormoni xD Ma con uno come Ed come si fa a stare
tranquille xDD
Le immagini le inserirò nel
prossimo chap,ora davvero
non mi reggo in piedi,perdonatemi.
Ora,mi ritiro a vedere New Moon con la
mia
deluxe edition del DVD.
Spero di riuscire a postare la prossima
settimana .
Baci a tutte,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
'Giorno a
tutte ^^ Devo assolutamente chiedere scusa,sono passate due settimane
dal mio ultimo aggiornamento,ma la colpa non è mia!La storia
è piuttosto lunga,quindi sarò molto breve xD.Il
mio caro pc ( il mio povero Gino ç-ç),che ha
funzionato alla grande per ben 10 anni,ha deciso di rompersi proprio
durante le vacanze di Pasqua.Pensare che in 10 anni non aveva mai visto
un tecnico nella sua vita ç-ç.Comunque sia,ora
sono qui,con il nuovo pc (che ho ribattezzato Gino Junior,in onore
all'altro,si lo so,sono pazza xD)a postare il capitolo che avevo
scritto a mano,non mi sento più le dita xD.
Perciò,anche
se in ritardo,auguro a tutti BUONA PASQUA!
Dunque,prima di
lasciarvi al capitolo,volevo dirvi che forse questa storia
passerà al Rating Rosso.In realtà,ancora non sono
sicura...voi che cosa ne pensate?Non so cosa fare,però una
cosa è sicura:i nostri piccioncini più in
là si faranno sempre più audaci=)
Un'altra cosa: nello
scorso capitolo ho commesso un errore che (soprattutto per me stessa)
è stato imperdonabile.xD Ho scritto che il vestito di Bella
è costato 3,500 euro,quando i nrealtà negli USA
la moneta utilizzata è il dollaro,come molte voi mi hanno
ricordato.Dico che è stato imperdonabile perchè
io amo tutto ciò che riguardi la lingua,i ragazzi,le
abitudini,i luoghi,insomma tutto e di più riguardo gli USA,i
miei Stati Uniti *-*,ma quando scrivo alcune volte mi sfuggono certi
particolari cosi stupidi^^ Grazie comunque per avermelo fatto notare =)
Ok,per ora non vi
scoccio più ( dite la verità,non avevate sentito
la mia mancanza,vero?xD)e vi lascio alla risposte delle
recensioni(15,ma io vi adoro ragazze!*-*) e al capitolo!
_Elisewin_:
Oh carissima*-* scusa invece a me per il ritardo!Oh meno male che ne
sei rimasta soddisfatta<3 A me sembrava superficiale xD Spero
che ti piaccia anche questo^^Bacio
Antonya:
Oh,Antonya,grazie,sei veramente dolce e gentile<3 Sai che
ricevere complimenti da te per me è sempre una grande
gioia=)Per quanto riguarda Edward e Bella,condivido con te.Ma,per il
momento,Bella è euforica,eccitata,dal ritorno di Edward.Per
lei ora è tutto nuovo,e poi c'è anche Lizzie...ma
una volta che le acque si saranno calmate,stai sicura che anche Bella
dovrà sfogare il suo dolore una volta per tutte ;) Un bacio
( devo ancora andare a leggere il tuo aggiornamento,sono rimasta
indietrissimo con tutte le ff che seguo!)<3
Fortheternity:
Alice è tornata! ( e anche io xD).Diciamo che Bella
è molto simile alla sottoscritta,anche per quanto riguarda i
vestiti...e quindi quando scrivo ritraggo moltissim oanche me stessa!Eh
già (sospiro triste)...quando riuscirò a trovare
anche io un ragazzo che si presenterà con un mazzo di
rose?Mi sa mai .__. Grazie per avermi fatto notare la piccola svista
dell'euro! =) Spero ti piaccia anche questo chap^^Kiss <3
cloe cullen:*__*
ciao cara!oddio sei veramente gentile,poi detto da te,una delle mie
autrici preferite!Ho letto l'aggiornamento di "Una vita,un
amore"...sono rimasta cosi *____* Spero non ti deluda questo chap^^
Bacio
ila_cullen
:Oddio tesoro,sei veramente gentilissima*-* potrei commuovermi,sei
avvertita eh!xDPerdona il ritardo,ma non è stata colpa
mia,come ho spiegato di sopraç-ç Spero ti piaccia
anche questo chap^^ Bacioni
nanerottola malefica
:Oh,grazie cara,sei gentilissima,davvero <3Sciolgo subito il tuo
dubbio!=) Sì,i Cullen sono ancora
immortali,assolutamente,anche perchè...come si
può far invecchiare un bel pezzo di ragazzo come Ed?Sarebbe
uno spreco!xDIn questo chap,ti ho risparmiato la presenza di Tanya xD
Bacioni
rebecca73:
Grazie cara^^Oh si,Edward romantico *__* (*sogna ad occhi
aperti*)Lizzie per il momento diciamo di ...sì,anche se
ancora non so bene cosa potrebbe accadere in seguito^^Grazie per avermi
corretto la svista degli euro=) Bacioni
spidermapi
:Ciao cara^^Si,condivido con te per quanto riguarda la descrizione di
fatti personali...in questa storia c'è sempre una piccola
parte che ricorda qualcosa vissuto da me ^^Per quanto riguarda Ed e
Bella...per il momento,Bella è euforica,Edward estasiato
della novità di essere padre.Ma quando le acque si
calmeranno...eh,un po' di sano litigio ci vorrà!xD Baci
tesoro ^^
mary_cullen90
: ops,sto per essere uccisa vero?xD Cara,perdonami il ritardo
ç-ç Grazie dei complimenti,sei veramente
dolcissima *-* Alice è sempre Alice,mi diverto tantissimo a
scrivere i dialoghi tra lei e Bella! xDD Edward *___* dopo questo chap
credo sarai ancora più innamorata di lui xDD Lasciamo
perdere,io ancora non l'ho trovato un Edward vero .___.Ho soddisfatto
le tue curiosità con questo chap? =) Bacioni <33
giova71
:Grazie carissima^^Eh gia,Alice è tornata alla
carica,più in forma che mai!Si prevedono tempi duri per
Bella xD E Edward *__* Lo so,è proprio un romanticone
<33 * me con gli occhi a cuoricino* Spero ti piaccia anche
questo chap ;) Bacioni
LadySile:
tutte le risposte alle tue domande in questo chap! =) Tanya?Sicuramente
darà del filo da torcere a Bella,quello è sicuro
xDD Ma per il momento,lasciamo in pace i due piccioncini xD
Bacioni<33
vanderbit
: Ciao carissima!Grazie mille sei gentilissima *-* Si,Alice ha ancora
le visioni,ma in modo ridotto rispetto a quando era completamente
vampira,comunque per quanto riguarda il discorso sulle
abilità speciali ci sarà una spiegazione
più in là^^Oh si,io adoro le rose,ma se me le
regalasse Edward le adorerei ancora di più xD
Bacioni <33
Ed4e :
carissima grazie *-* sei gentilissima <3 ahhaahha
bisognerà che cominci a fare l'abitudine con le spese
esorbitanti dei Cullen,sono tornati ricchi come non mai! xDAnche io
adoro Lizzie,è uno dei miei personaggi preferiti della mia
ff <3 Bacioni =)
eka :
Tesoro non preoccuparti,ora quella a dovermi scusare sono io per
l'immenso ritardo!Oh si,io sono famosa anche a scuola per non credere
in me stessa,non so,penso semrpe che gl ialtri siano più
bravi di me.In realtà,sono una delle migliori in classe,ma
sono sempre così in tutto,che devo farci *sospiro* Spero ti
piaccia questo chap =) Bacioni <33
nik81 :
Ciao cara!Che Edward non abbia mai tradito Bella,posso confermartelo io
stessa xD Non avrei mai permesso a Edward di fare ciò xDD
Però,non posso assicurarti che Tanya non faccia danni in
seguito =) Sono contenta che ti stia affezionando a Lizzie <33
Perdona il mi oritardo,ma non è stata propriamente colpa
mia,come ho spiegato prima ç-ç Bacioni <3
Capitolo 6
-Mmmmm-
-Sarà la quinta volta che mormori mmm-disse
Edward,soffocando una risata.
-Mmmmm-
Sciolsi la mia mano dalla sua,che l’aveva tenuta stretta da
quando eravamo usciti dal ristorante,per raccogliere i rimasugli di
gelato che colavano dal cono.
-Te l’ho già detto che adoro il gelato?-chiesi
retoricamente,leccando via il resto.
Non appena terminai,subito la sua mano si riappropriò della
mia.
Stavamo camminando sul lungomare da un tempo indefinito;quando ero
insieme a lui,perdevo la cognizione del tempo.
Appena usciti dal ristorante,Edward mi aveva stretta a
sé,nella calda brezza estiva,mi aveva comprato un gelato,e
con il rumore delle onde come sottofondo,tutto sembrava una fiaba,la
mia fiaba preferita.
-Si-rispose lui sorridendo.-Anche se devo ammettere che sono
molto,molto geloso-
Inarcai le sopracciglia,dando un’altra leccata.-Di cosa?-
-Di questo-sussurrò,e mi tolse il cono dalla mano.
Non feci in tempo ad aprire bocca per protestare che le sue labbra si
posarono sulle mie.
Ansiosa di sentire il suo sapore in bocca,schiusi le labbra e la sua
lingua trovò immediatamente la mia.
Che meraviglia.
Incurante delle mani sporche di gelato,le portai immediatamente tra la
sua soffice chioma ramata,massaggiandola dolcemente.
Quando abbandonò,riaprii gli occhi.Incapace di allontanarmi
da lui,sorrisi e gli diedi un altro bacio a stampo.
Edward sorrise strofinando il suo naso con il mio.Mi avvolse con le
braccia e subito mi sistemai sul suo petto.
Quel momento era perfetto.Non c’era altro posto al mondo dove
sarei voluta essere in quell’istante,se non tra le sue
braccia protettive,che mi offrivano un riparo dal mondo.
Strofinai la faccia sul suo petto,e arrossii quando sentii le sue mani
scivolare dalla schiena molto più giù.
-Edward?-
-Sì?-
Alzai leggermente il viso,lasciandolo nascosto nella sua camicia,e lo
guardai.-E il gelato adesso me lo ridai?-
Scoppiò a ridere e scosse la testa.Tentai di non non far
vedere che avevo notato che una delle sue mani,ancora placidamente
poggiate sul mio sedere,si era mossa in una carezza.
Quel gesto,nonostante non lo diedi a vedere,riportò a galla
vecchi ricordi: io ed Edward intrecciati sul mio lettino dalle coperte
viole nella mia cameretta a Forks...le sue mani febbricitanti che mi
toglievano con impazienza la parte superiore del pigiama…
-Adesso il gelato è mio-
Sussultai,al suono della sua voce,e arrossii.Perchè la mia
mente andava sempre a ripescare certi ricordi?
La risposta ce l’avevo,ma preferii ignorarla.
Rialzai il viso,e lo trovai ad osservarmi perplesso.
-Tutto bene?-mi chiese.
-Direi…di sì-dissi,sorridendo.Lui fece lo stesso
e avvertii un vortice di calore farsi strada nel mio stomaco,nel mio
petto.Era una cosa incredibile;anzi molto di più,era una
cosa fantastica.
Incapace di restare ferma,con una mano percorsi tutto il suo torace.
Lo vidi chiudere gli occhi,un istante prima che la mia mano incontrasse
il bordo della sua camicia incredibilmente costosa e si infilasse al di
sotto di essa.
Quasi volevo svenire dalla gioia quando sentii di nuovo il tanto
agognato contatto con i suoi addominali pronunciati.
La mossi piano per accarezzarlo dolcemente.
-Bella…-
Il suo era un sussurro d’avvertimento.Lentamente,strofinai il
viso sul suo petto fino ad arrivare sul collo,che mordicchiai.-Mmmh?-
-Siamo in un luogo pubblico-
Risi contro la sua pelle.-E a me che importa?-
Lo sentii ridere e una sua mano cominciò a scivolare su e
giù lungo la mia schiena.
-A me importa-rispose,un sussurro strozzato,perché avevo
appena cominciato a mordicchiare il lobo del suo
orecchio.-Perché se ci arrestassero con l’accusa
di essere due pervertiti maniaci … Lizzie ci andrebbe di
mezzo e dovrebbe venirici a trovare per il resto del suoi
giorni in carcere.E’ questo che vuoi?-
Sentivo che stava sorridendo.Per questo,decisi di stare al gioco.
-Secondo me,invece-gli diedi un ultimo morso e poi mi sposai dal mio
rifugio,guardandolo negli occhi.-Sai di non sapermi resistere e allora
utilizzi la scusa di Lizzie.Non è così?-
Mi morsi le labbra,non appena terminai la frase,consapevole di aver
osato troppo.
-Sei una tentazione insostenibile-disse,scuotendo la testa.La sua mano
raggiunse l’altra,incontrandosi sulla mia vita, che strinse
forte, per avermi più vicina possibile al suo corpo.
Conseziente,lasciai la pelle del suo ventre e gli gettai le braccia al
collo,tornando ad immergerci il mio viso.
Non avevo la minima idea di quanta gente ci fosse in quel momento come
noi,lì,a passeggiare.Probabilmente,molta,ma io non ci facevo
caso.Il mio miracolo personale,che ora accarezzava il mio viso con le
sue labbra vellutate,erano il mio unico interesse.
-Te l’ho già detto che adoro i tuoi
capelli?-sussurrò,baciandomi ripetutamente una guancia.Il
suo odore era un mix floreale dissetante e assolutamente
afrodisiaco;sapevo di stare per cedere,i miei ormoni erano decisamente
surriscaldati.
-Sì…può darsi-risposi,non proprio
cosciente di quello che dicevo.
-E che amo indiscutibilmente il tuo vestito?-
-Sì…anche questo,mi sembra-
La sua bocca raggiunse la mia,sfiorandola delicatamente.Ingorda,tentai
di approfondirlo,ma lui rise e deviò per il mio orecchio,che
mordicchiò prima di sussurrarmi qualcosa.
-Anche se…devo ammettere che staresti meglio senza-
Spalancai gli occhi,e mi irrigidii involontariamente.
Wow.
L’aveva detto sul serio?
Si era irrigidito anche lui,automaticamente.Tentai di fargli
comprendere che la pensavo esattamente come lui.
-Condivido la stessa cosa su di te-balbettai,tentando di non cedere
all’imbarazzo.E ci riuscii.Senza incespicare su nessuna
parola.
Lui rise,sollevato,e mi carezzò doclemente una guancia con
la punta delle dita.-Sei bellissima-
Alzai gli occhi al cielo,e in quel momento il suo cellulare
squillò.
Edward aggrottò le sopracciglia e infilò la mano
nella tasca della sua giacca.
Diede un’occhiata e poi sorrise,rivolgendomi uno sguardo di
scuse.-Carlisle-
-Sul serio?-dissi sorridendo.-Rispondi,su!-
Lui annuì,prendendomi per mano.Intrecciai le mie dita alle
sue e prendemmo a camminare per il grande boulevard.
Solo in quel momento mi resi conto della grande folla di gente che lo
occupava,come sempre,d'altronde.
Sul molo,la grande ruota panoramica girava,colorando il cielo .
Rivolsila mia attenzione a Edward,felice,e strinsi ancora
più forte la sua mano;il suo sguardo era attento,concentrato
a tutto quello che diceva Carlisle.
-Credo di si,sarebbe una buona idea-
Chissà cosa si stavano raccontando.
Annuì con la testa.-Non so,intanto Rosalie ed Emmett
potrebbero tornare,no?-
Sobbalzai al nome della vampira bionda,e Edward mi
rassicurò,carezzandomi il pollice con le dita.
Continuai a camminare,persa nelle mie riflessioni.Da quando Edward era
tornato,ero stata totalmente presa dalla sua figura,e dal suo rapporto
con Elizabeth,trascurando,chi più chi meno,gli altri membri
della famiglia Cullen,salvo Alice ed Esme.
L’ultima volta che avevo visto Jasper,mi sembrava di averlo
trovato sereno.
Chissà gli altri come avevano affrontato il cambiamento,in
primis Rosalie;Edward mi aveva sempre ricrodato che Rosalie
non fosse realmente cattiva,bensì invidiosa…della
vita umana che io potevo condurre e che a lei mancava terribilmente.
Mi chiesi ora cosa pensasse di me,ma,in realtà,non ero
nemmeno sicura che sapesse del mio ritorno.Rabbrividii.
-Lo dirò sicuramente ad Esme.Si,è probabile-si
voltò velocemente mi sorrise.-La piccola ora è
con lei e Alice.Saranno così impegnate ad adorarla che il
telefono lo avrà scordato chissà dove-
Sorrisi.
-Si,ora vado,sono impegnato.A presto-
Richiuse lo sportellino con un gesto secco e lo infilò di
nuovo nella giacca.
Sorridendo,si avvicinò al mio viso e mi stampò un
bacio sulla guancia.
-Era Carlisle?-chiesi.
-Sì-rispose lui sorridendo.Mi diede un altro bacio
sull’orecchio.-Voleva dirmi che Rosalie ed Emmett stanno per
tornare-
Sussultai leggermente.Lui notò subito il mio disagio.-Sta
tranquilla-disse,fermandosi improvvisamente.
Mi chiuse il viso tra le sue mani e mi diedie un piccolo bacio a
stampo.-Ho già informato Carlisle di te e di
…Lizzie.Credo che anche Rosalie ed Emmett ne siano al
corrente.Non ha motivo di essere arrabbiata con
te,ora,perché a quanto pare i risultati delle ricerche sono
piuttosto...positivi .Rosalie ed Emmett probabilmente riusciranno a
riprodurre-
-Davvero?-esclamai sorpresa.
Lui rise.-Sì.Povero Emmett,credo si stia rassegnando
all’idea di diventare padre-
Strabuzzai gli occhi-E’ incredibile-
-Già-rispose lui.Poi mi accarezzò una guancia.-Ma
anche se non fosse così,non permetterò a Rosalie
di trattarti male o offenderti in qualche modo.Ti proteggerò
io-
Abbozzai un sorriso,avvampando leggermente.-Le abitudini sono dure a
morire,eh?-
-Bella-
Il suo sguardo serio mi stupì.Poggiò le mani sul
mio collo.-Bella,ti amo.Non permetterò a nessuno,neanche a
te stessa,di permetterti di farti del male.Sono molto
possessivo e geloso delle mie proprietà.-
Arrossi,lusingata,e abbassai gli occhi.-Edward….-
-Ad esempio-disse.La sua voce era diventata dura.Alzai gli occhi giusto
in tempo per vedere un lampo di rabbia passare nei suoi occhi.
-Ad esempio,ora dovrei staccare la testa a morsi a uno di quegli
imbecilli seduti su quella ringhiera che stanno pensando a cose vili e
ributtanti sul tuo conto-
Sbarrai gli occhi,neanche interessata a voltarmi per vedere chi
fossero.-No,Edward,devi stare calmo,ricordi?-
La rabbia era ancora incandescente nei suoi occhi,poi con un gran
respiro,si calmò.
-Perdonami-disse,chiudendo gli occhi.-E’ ancora un
po’ difficile controllare questi sbalzi d’umore.Ma
la testa potrei staccargliela lo stesso-
Alzai gli occhi al cielo e risi.-Non ce n’è
bisogno,davvero-
Mi diede un bacio sulla fronte e con un braccio mi cinse le
spalle.Riprendemmo a camminare.
-E poi...-riprese.
Capii che volesse dirmi tutto quello che gli passava per la testa,e non
potei fare a meno di esserne felice.Desideravo sapere tutto quello che
pensasse,in ogni singolo istante.
-Ad esempio,ieri quando sono passato a trovarti al lavoro-nuovo lampo
di rabbia-quasi volevo strozzare tutti i singoli esseri maschili
presenti li dentro.E poi,quella divisa così corta....ma
siete proprio obbligate a port...-
Lo bloccai,baciandolo con impeto.Non mi importava nulla della gente per
strada,che guardassero pure,che invidiassero il nostro amore.
Portai le mani tra i suoi capelli,accarezzandoli,e la sua bocca si
mosse decisa contro la mia.
Quando mi staccai,per carenza di ossigeno,avevo ancora i
lfiatone.Poggiai la mia fronte sulla sua.-Io ti adoro,Edward
Cullen,mettitelo bene in testa,ok?Adoro ogni tuo singolo pensiero,adoro
la tua protettività verso di me e verso nostra figlia,e
adoro la tua gelosia-
Mi guardò storto.-Sei maligna-
Risi,e gli baciai il naso.-Oh,si,un vero diavoletto,pronto a diventare
il tuo inferno personale-
Infilò il viso nel mio collo e non potei far altro che
ridere.
-Cosa c’è?-Ti diverte cosi tanto vedermi oppresso
dalla gelosia?-
La sua voce mi arrivava ovatatta.
Gli carezzai la schiena.-No,amore no,è che
sono…felice-
Non restava da dire altro.Lo strinsi ancora più forte e
seppellii il mio viso nel suo petto,per rifugiarmi dal mondo.
** *** **
-Bella?-
-Mmmh?-
Mi riscossi,tirando leggermente su la schiena.Mi uscì uno
sbadiglio involontario,e mi resi conto di aver chiuso gli occhi.
Quando vidi le mani di Edward abbandonate sul mio ventre,e il mare di
fronte a noi,nero come la pece,mi resi conto di essermi addormentata.
-Oddio!Mi sono addormentata!Ma come ho potuto…-sobbalzai,ma
le mani di Edward mi strinsero ancora più forte.
Ero seduta tra le sue gambe,la schiena poggiata al suo petto,sulla
sabbia.
Ero un po’ confusa.Ricordavo che a un certo punto avevamo
deciso di scendere in spiaggia,e che ci eravamo seduti ad osservare il
mare.E probabilmente lì avevo ceduto al
sonno,perchè non mi ricordavo più nulla.
Mi voltai e incontrai il suo viso pperfetto a pochi centimentri dal
mio,che sorrideva.
-Noto con piacere che i miei massaggi ai tuoi capelli sortiscono ancora
l’effetto desiderato…-
Avevo la mente ancora troppo annebbiata per seguire il filo dei suoi
pensieri.
-Mmm?-dissi,gettandomi con il viso sul suo petto.Mi girai di
poco,abbracciando il suo torace con le braccia.
Sentii una risata scuoterlo,e le sue mani accarezzarmi il corpo.Mi
lasciò un bacio tra i capelli.
-Mi era mancato vederti dormire-spiegò.-Sapevo che non
avresti resistito con le coccole giuste-
Senza alzare il viso,gli diedi un piccolo pugno sul
ventre.-Sei cattivo-
Le parole uscirono fuori come poltiglia.
Edward mi sollevò leggermente e mi mise su una sua
gamba,mettendo il mio viso al pari del suo.Gli lasciai una scia di
bacini sulla guancia e dietro la nuca e mi rifugiai dietro il suo
collo,lasciandomi cullare e coccolare.
Ah,il paradiso terrestre.
-Che ore sono?-borbottai,carezzando con la mano la sua
nuca.-Lizzie…-
-Ha chiamato prima mia madre-mi rassicurò lui,carezzandomi
la schiena ininterrottamente.-Si è addormentata e le hanno
già cambiato il pannolino.Hanno detto che è un
vero angioletto-
Nonostante fossi ancora annebbiata,potevo chiaramente percepire il tono
reverenziale che usava quando parlava della figlia.
Reprimendo un altro sbadiglio,alzai finalmente il viso e mi risistemai
tra le sue gambe.
-Fa un po’ paura di notte-dissi,indicando con un dito il mare
davanti a noi.
Lui rise.- Ti proteggo io-
Sorrisi e mi feci più piccola tra le sue braccia,giocando
con le dita della sua mano abbandonate di nuovo sul mio vestito.
-Sai,credo che a Lizzie piaccia molto il mare-dissi,osservando le onde
infrangersi sugli scogli del molo.
-Davvero?-chiese interessato.-Dimmi,te ne prego-
Sorrisi e alzai la testa per lasciargli un bacio sul pomo
d’Adamo.
-Da quando è nata,l’ho portata due volte al
mare.La prima volta aveva sette giorni,ed è stato qui che ha
sorriso per la prima volta quando mi sono avvicinata per prenderla in
braccio.Cioè,so che ancora non è in grado di
riconoscere perfettamente i volti più
conosciuti,però a volte ho questa sensazione…-
-Potrebbe anche essere.Non dimenticare che Lizzie è stata
concepita quando io ero ancora totalmente un vampiro,quindi,potrebbe
avere dei piccoli vantaggi rispoetto a tutti gli altri
neonati-
Spalancai gli occhi.-Sul serio?-
Alzò le spalle.-Poterebbe darsi.E’ così
piccola.-disse sorridendo dolcemente.
Sorrisi,sospirando felice.-E ho notato anche che quando la prende in
braccio il suo papà sorride in continuazione-
Lui rise,e mi baciò una spalla.-Fascino dei Cullen-
Risi e gli diedi uno schiaffetto sulla gamba.-Smettila con questa
storia!-
Lui si ricompose.-E la seconda volta?-
-E’ stato…poco prima che arrivassi tu.La mattina
ai bambini fa bene respirare un po’ di aria di mare,e
poi...adoro osservare il mare di mattina presto,proprio come al
tramonto.Poi la spiaggia comincia ad affollarsi...tornei di
pallavolo,musica sfrenata,cocktail party…-sbuffai-un vero
casino.-
Ancora con le mie mani tra le sue,mi carezzò il dorso.
-Perché proprio la California?O meglio,Los Angeles-mi chiese.
Sospirai.-In realtà,non so; forse,dopo il
tuo…-volevo non utlilizzare quella parola,ma era
strettamente necessario –abbandono,Charlie ha pensato che la
cosa migliroe per me e la piccola sarebbe stato…vivere in un
luogo assolato.Senza dimenticare mia madre.Lei odia i posti freddi-
Lui annuì.Potei scorgere,dalla mia posizione,una vena di
dolore e malinconia assalirlo.
Mi lasciò le dita e le sue mani presero a massaggiare la mia
pancia.Stupita ,spostai la testa di lato,e lui mi guardò
abbozzando un sorriso.
-Non mi perdonerò mai per averti abbandonata.Mai.Non ci
riuscirò mai,Bella.Porterò questa consapevolezza
per sempre con me.-
-Edward…-
-Ti prego,raccontami tutto.Quando hai scoperto di Lizzie,tutti i
dettagli possibili,se vuoi.Voglio poter sapere ogni minima
cosa,riguardo la nascita di mia figlia.-
Sorrisi,emozionata,e lasciai che le sue mani continuassero a
girare in circolo sulla mia piancia, omai completamente piatta.
-Va bene-risposi,prendendo un gran respiro.-Il parto di Lizzie
è stato abbastanza...tranquillo.Non che io abbia molta
esperienza per paragonarlo ad altri,ma è filato tutto
liscio.Lo sai,Lizzie ha da diciotto giorni.Era la mattina del
15-sorrisi,ripensando a quella giornata,una delle più
traumatiche e belle della mia vita-e non ti dico il pancione a che
punto mi era arrivato,ero più grande di una balena-
-Scommetto che è tutta una tua impressione.Secondo me avevi
un pancino piccolo piccolo-mi interruppe lui con una risata,e mi
lasciò un bacio tra i capelli.-Ma anche se avessi avuto un
pancione enorme,saresti stata ugualmente stupenda-
Gli lanciai un'occhiataccia-Edward Cullen,stai forse dubitando della
veridicità delle affermazioni della sottoscritta?-lo accusai
scherzosamente.
-Assolutamente.-
Spalancai gli occhi sorpresa e lo colpii sul petto.
-Ahiii-disse,fingendo dolore.
-Sei veramente un...un..-balbettai,senza sapere bene cosa dire.
Lui rise ancora più forte e immerse il viso nel mio
collo,tra i miei capelli.Percepii perfettamente la sua bocca lasciare
un bacio umido sulla mia pelle.
Rabbrividii di piacere e lasciai che le sue mani mi accarezzassero le
gambe superando la stoffa.
-Ti crederò solamente se mi farai vedere delle foto-disse.
Le sue parole mi giunsero soffocate.Deglutii prima di rispondere (causa
le sue mani che giocavano con il bordo del mio abito).
-Assolutamente!A casa ne ho un album strapieno!-
Lo sentii sollevare il viso .-Davvero?-
Annuii.-Mia madre aveva la fissa.Non voleva perdere nemmeno un piccolo
cambiamento della gravidanza della sua "piccola
bambina"-dissi,gesticolando.
Mi aspettavo una risata,ma alle mie parole vidi il suo sorriso
intristirsi.
Ah,ma certo.Ero sempre la stupida
insensibile.Probabilmente,anzi,sicuramente, ora si stava sentendo in
colpa per avermi abbandonata.
Allora gli accarezzai una guancia con la punta delle dita,delicatamente.
-Ehy?-
Il suo sguardo,concentrato su un punto indefinito del mare di fronte a
noi,tornò a fissare il mio.
Avvicinai il mio viso al suo e gli diedi un leggero bacio a
stampo,poi,senza allontanarmi,sussurrai sulle sue labbra.-Posso
continuare?Era solo l'inizio del racconto-
Riuscii nel mio intento:tornò a sorridere.-Continua-
Mi risistemai per bene appoggiando la schiena al suo petto e
ripresi.-Come dicevo,ero arrivata ad un punto drammatico,davvero ,quasi
non riuscivo più a muovermi!Di solito la mattina era Lizzie
che mi svegliava con dei calcetti ben assestati,invece quel
giorno...niente.Neanche una giravolta.Ma mi iniziai a preoccupare
seriamente solo dopo pranzo,quando un dolore forte mi colpì
lo stomaco-
Lo sentii trattenere il fiato e sorrisi.-Naturalmente,sapevo che il
parto era ormai alle porte,ma...non so,forse sapevo gia che sarebbe
stato quello il giorno che avrei messo al mondo mia figlia gia dalla
mattina,quando non mi aveva salutato con il solito calcetto;ma tentavo
di tutto per autoconvinvermi che non fosse così.-
Edward inarcò le sopracciglia delicate.-Ma...-
-Avevo paura-replicai immediatamente,scuotendo la testa.-La solita
idiota,cosa ci devi fare-
.Aprì la bocca per protestare ma non gliene diedi il
tempo.-E quando mia madre mi disse che erano le prime contrazioni,quasi
non svenni-
Lui scosse la testa,addolorato.Mi strinse ancora più forte e
io mi rifugiai tra le sue braccia,in cerca del mio riparo dal mondo.
-Sarei dovuto esserci io,lì con te.Avrei dovuto stringerti
forte e ...-
Non.doveva.sentirsi.in.colpa.
Non gliel'avrei permesso.
-Ero in totale panico.Cominciai a piangere,ad andare in
iperventilazione ...non ti dico quando mi si ruppero le
acque-risi,nervosamente.-Fortunatamente mia madre e mio padre mi
avevano già portato in ospedale.Quelle sono state le ore
più traumatiche-rivelai,muovendo il viso sul suo petto.
Sentii le sue mani stringermi il ventre,con possessione.
-Avevo una paura tremenda...era qualcosa di così...nuovo.Mi
ero documentata riguardo il parto durante quei 9 mesi,ma mi ritrovai
comunque sperduta e terrorizzata in sala parto-
Più andavo avanti,più sentivo la sua stretta
rafforzarsi attorno a me,cosi come il suo respiro che andava
velocizzandosi.
Detestavo l'idea di essere l'artefice del suo dolore,ma sapevo anche
che raccontargli una delle cose che gli sarebbero rimaste dentro per
tutta la vita l'avrebbero fatto sentire felice,completo.
-Amore-mi chiamò.Tremai al suono di quella parola.
Amore.
Non c'era al mondo parola più bella.
-Amore,Lizzie...quando è nata?Subito?E' passato tanto
tempo?Ti prego raccontami qualsiasi dettaglio,anche quello che tu
ritieni il più insignificante-
Sorridendo,lo baciai dolcemente su una guancia.
-Mia madre era entrata con me in sala parto.La prima cosa che feci
quando mi adagiarono sul lettino fu quella di scalciare-
Risi,ripensando a quei momenti.
Fortunatamente,riuscii a far ridere anche lui.-Scalciare?-
Risi ancora più forte.-Sì.Non lo so
perchè,ma tiravo calci dappertutto.A un certo punto,una
delle infermiere,è dovuta uscire fuori,non mi sopportava
più-
La sua espressione era unica.Aveva gli occhi spalancati,e sorrideva
ancora.Io risi.-Le avevo mollato un calcio sulla
pancia.Rientrò solamente quando si cominciò a
intravedere la testa di Lizzie,così che fosse sicuro che non
potessi più muovermi-
Stava ridendo forte,e io lo seguivo a ruota,un po' perchè
non si poteva non essere felice di ascoltare quel suono incantevole che
era la sua risata,un po' perchè ripensavo a quei momenti,e
un po' anche perchè ero sollevata di sentire Edward ridere.
Sapevo che il mio racconto,così come ogni volta ci sarebbe
stata qualche allusione al passato in cui Edward non c'era
stato,sarebbe stato un colpo al suo cuore,più puro di
qualsiasi altro,miracolosamente tornato a battere,lì, nel
petto.Ci poggiai sopra una mano,e ancora con il sorriso sulle labbra lo
guardai ridere,e rimasi a bearmi della sua risata,del suo sorriso.
Lui,Edward...l'uomo che mi aveva rapito letteralmente il cuore e chiuso
nella sua anima straordinaria.
Quando smise di ridere,mi baciò dolcemente una guancia,e
prese a vezzeggiarla,parlando sulla mia pelle.
-E poi?-
Non potei fare a meno di sorridere,appagata dalle sue coccole
continue.-E poi,non ho sentito più nulla fino a quando
Lizzie non è uscita.Solo un dolore tremendo;le mie urla
coprivano qualsiasi altro suono e rendevano ovattati persino gli
incitamenti dell'ostetrica e di mia madre.Quando poi ho sentito un
vagito irrompere nell'aria io...-mi bloccai,gli occhi improvvisamente
lucidi.-...è stato il suono più bello che avessi
mai udito in tutta la mia vita-completai,sussurrando.
Le mani mi corsero istintivamente sul vente,e si poggiarono su quelle
di Edward,che non si erano mai allontanate da lì.
Le sue mani si chiusero sulle mie e all'improvviso mi ritrovai la sua
bocca sulla mia.Colta da un'irrefrenabile voglia di sentirlo
ancora più vicino,più mio,sfilai le mie mai dalle
sue e allacciai le braccia al suo collo,voltandomi completamente verso
il suo corpo.
I miei seni si schiacciarono contro il suo petto duro e roccioso,ma fu
praticamente impossibile rilasciare un gemito:la sua lingua reclamava
la mia,privandomi dell'aria necessaria per respirare.Le sue mani si
posarono sulla mia schiena,che inarcai sotto il suo tocco.
Non riuscivo ad accontentarmi.Cercavo sempre di più,e morsi
con fugore le sue labbra.
Provavo la voglia irrefrenabile di privarlo di quell'inutile giacca e
quell'inutile camicia,di toccare,saggiare i suoi muscoli perfettamente
definiti,di slacciare quel maledetto bottone del pantalone...
-Bella...-sussurrò lui.
Gli morsi il bbro inferiore di nuovo ,e gemette.
Portai le mani al colletto della sua giacca e gliela
sfilai,completamente assuefatta dalla passione.
Solo una piccola parte della mia mente si ricordava che mi trovassi su
una spiaggia,a pochi metri dalla strada affollata,e che chiunque
avrebbe potuto vederci o passare di lì per caso.Ma questo
non faceva che eccitarmi di più,e cominciai a sbottonargli
la camicia,partendo dall'ultimo bottone.Lo sentii sfilarsi le proprie
scarpe con i piedi,mentre era occupato con le mani a cercare la zip del
mio vestito.
Mi stupì.
Edward,tra i due,era solitamente quello più riflessivo e
razionale.Ero sicura mi avrebbe fermata di lì a
poco,invece,mi assecondava,mi aiutava.
Lasciai la bocca per dirigermi verso il suo collo.Lo sentii gemere di
nuovo,questa volta più forte,e con un sorriso lo morsi
ripetutamente,proprio nell'incavo.Le sue mani,che probabilmente non
erano riuscite a liberare la zip,corsero sotto le mie
natiche,infilandosi sotto il vestito,tentando di trovare un altro
metodo per sfilarmelo.
Liberai le prime asole e infilai la mano sotto la sua camicia,godendo
del contatto con il suo ventre duro.Le sue mani si strinsero sulle mie
natiche e inarcai ancora di più la schiena.
Slacciai l'ultimo bottone della camicia,e quando gliela sfilai
facendola passare per le sue spalle asciutte e muscolose al punto
giusto,non ebbbi il tempo di poter ammirare la perfezione del suo
corpo:con un colpo secco,Edward si alzò in piedi,rafforzando
la presa sul mio sedere e stringendomi al suo petto.
Tolsi il viso dal suo collo,e cacciai un urlo di sopresa.
-Edward!Cosa diavolo...-urlai.Schiacciata contro il suo petto,lo sentii
ridere,e sfilarmi i tacchi.
-E' piuttosto facile...distrarti-
Stava di fatto morendo dal ridere,e io ero ancora confusa
dall'interruzione improvvisa.
Quando vidi dove si stava dirigendo,piuttosto velocemente,splancai gli
occhi e realizzai,cacciando un urlo.
-No,Edward,no!Questa è veramente
una...una...bravata!-urlai,scalciando e colpendolo al petto con i pugni
delle mani.
Si stava dirigendo verso il mare,nero come la notte.
Atterrita all'idea di essere gettata lì dentro,strinsi le
braccia intorno al suo collo,affondandoci il viso.
E poi,avvertii l'impatto con l'acqua,caldissima.
Edward mi lasciò,e finii sott'acqua.Non appena tornai a
galla,sputai fuori l'acqua ingoiata e annaspai,muovendo le braccia,
tentando di togliere i capelli dalla fronte.
Immediatamente,sentii due braccia cingermi la vita e voltarmi.Sbattei
il viso sul petto bagnato di Edward.
-Edward?-sussurrai,raccogliendo con le labbra una goccia che scendeva
verso il suo ventre.
-Si?-lo avevo evidenetemente colto di sopresa.
Probabilmente si aspettava che urlassi, o cominciassi a muovermi
freneticamente per l'impatto con l'acqua subito.
Sorrisi baciando il suo petto,e allacciai le braccia al suo collo.
Parlai sulla sua pelle.
-Dovrei essere furiosa, lo so,ma non lo sono solo perchè
questa situazione mi piace molto-arrossi,ma strofinai il mio viso fino
ad arrivare sulla sua gola.
-Solo una cosa-continuai con un sorriso,mordendo il lobo del suo
orecchio -glielo dici tu ad Alice,che hai sporcato di salsedine il
vestito di Valentino di 3.500 dollari perchè non riuscivi a
togliermelo?-
** ** **
-Hai freddo?-mi chiese Edward premuroso,carezzandomi un braccio.
Scossi la testa,stringendogli le braccia al collo.
Eravamo in macchina.L'orologio segnava mezzanotte e mezza,e la
stanchezza sembrava essersi accumulata tutta insieme.
Edward era al posto di guida,diretto verso casa mia.La radio,a volume
basso,inondava l'abitacolo. La movida los angelina era nel pieno.Si
poteva dire che Los Angeles fosse affollata di giorno,ma
affollatissima di notte.
Lungo tutti i boulevards,avevo osservato la folla,che si era
moltiplicata ,se non triplicata,da quando io ed Edward eravamo arrivati.
Stavamo raggiungendo la mia zona abitata.
Era stata una serata fantastica:la migliore in assoluto.
Mi strinsi ancora più forte contro il fianco di Edward,che
osservò le mie dita ancorate al suo collo.
-Si sono raggrinzite-
Risi ,sistemandomi meglio la sua giacca addosso.-Colpa tua,e della tua
idea di fare il bagno di mezzanotte-
-A me pare che la mia folle idea ti sia alquanto...piaciuta-
Arrossii.-Mi è piaciuta,molto-ammisi,sfacciata.-Sta di fatto
che adesso la tua auto dai sedili di pelle puzzerà di alghe
e sale-
Lui rise e mi lasciò un bacio tra i capelli,svoltando nella
mia via.Sospirai,conscia del fatto che tra poco avrei dovuto
abbandonarlo.
Quanto avrei desiderato che lui parcheggiasse,e entrasse con me a
casa,sotto il buio e l'intimità della notte.
Che entrasse nella mia,anzi nostra,camera da letto,cococcolasse Lizzie
e poi che si addormentasse al mio fianco...
Sussultai quando lo sentii baciarmi le labbra.
Aveva spento il motore.
Mi staccai e vidi le luci di casa accese.
Mi chiesi se Esme ed Alice sarebbero rimaste ancora un altro
pò,ma poi mi ricordai che mamma e papà ancora non
erano tornati;avevo convinto mia madre ad uscire con lui,per lasciarmi
via libera,e mi aveva garantito che sarebbero rimasti fuori fino
all'una e mezza.
Per non rischiare,sapevo che Edward sarebbe dovuto andare via in
fretta,ma forse avevamo ancora un po' di tempo disponibile.
Mi voltai verso di lui.-Vuoi che faccia uscire Alice ed Esme oppure
passi a salutare Lizzie?-
Mi guardò come se gli avessi posto la più idiota
delle domande.-Entro,ovviamente-
Sorrisi e scossi la testa.Mi voltai verso la portiera,per scendere,ma
Edward mi cinse la vita e mi voltò.
-Vieni qui-sussurrò.-Fatti coccolare un altro po'-
Risi.
-Non riesco a staccarmi da te,lo sai,Edward Cullen?-
-Non farlo-sussurrò sulle mie labbra,prima di ricorprile del
tutto con le proprie.
Le sue mani si infilarono sotto la sua giacca,poggiata sulle mie
spalle,e io portai le mie tra i suoi capelli bronzei.
-Mmm...-mugolai.-Edward,dobbiamo....mmm...dobbiamo entrare...-
-Mmmh...si...-disse,deviando sul mio collo.
Socchiusi gli occhi dal piacere,ma ciò non mi
impedì di osservare due fari invadere il buio della notte.
Quando un angolino remoto della mia mente si rese conto do
ciò che stava accadendo,era troppo tardi.
-ISABELLA SWAN!Cosa diavolo ci fa LUI qui????Scendi
IMMEDIATAMENTE dalla macchina!-
Edward si staccò velocemente,e io sbarrai gli occhi.
Mio padre,con le mani sui fianchi,il volto distorto in un'espressione
furiosa,stava davanti la macchina di Edward,illuminato dai fari della
vettura che aveva lasciato accesa,dietro di lui.
Vicino a lui,mia madre guardava la scena ansiosa,mordendosi il labbro.
Rivolsi uno sguardo nervoso e preoccupato ad Edward.
-Scendiamo-
Dunque
dunque...terminato anche questo chap^^Come avrete visto,Ed e Bella ora
sono entrambi circondati da quest'aura di passione,di voglia
irrefrenabile uno per l'altra...per il momento.Anche
Edward,avrà momenti di grande tristezza,perchè il
rimorso per aver abbandonato Bella sarà più o
meno un tema che ricorrerà in tutta la storia.Ho deciso di
inserire anche la storia del parto di Bella,sebbene molto brevemente^^
E il finale? xD Nel
prossimo chap vedremo i due piccioncini alle prese con l'ex sceriffo
Swan arrabbiatissimo ^^
Per chiunque volesse
aggiungermi,e fare due chiacchiere,questo è il mio contatto
di msn :
krystina_92@hotmail.it
Detto questo,mi
dileguo a studiare Blake <3
Alla prossima
settimana (spero!) con il prossimo chap!
Bacioni,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
'Giorno a
tutte!Come va?Spero che almeno a voi vada bene =) Io sono in
modalità agitazione perchè stasera
dovrò andare al ballo di fine anno della scuola .___. Pff,io
odio i balli.Odio gli abiti complicati.E odio anche i tacchi
<.< Spero di uscirne viva!
Bene,oggi sono di
poche parole,ringraziate il ballo xD
Una piccola
comunciazione: ho deciso di non passare la storia a rating rosso,in
quanto non mi sembra giusto privare la possibilità di
leggere la ff a chi non può^^
I preferiti sono
aumentati,le seguite anche,ma le recensioni diminuite :( Va bene,io non
mi tiro giù di morale,mi è solo un po'
dispiaciuto perchè quello scorso era il mio capitolo
preferito ^^
Risposte alle
recensioni:
ledyang: Ciao!Grazie mille della
recensione e dei complimenti <3Oh si,anche io adoro le storie
con i bimbi,cioè,diciamo proprio che adoro i neonati
<333 Spero ti piaccia anche questo chap ;P Alla prossima,bacioni
<3
spidermapi:Grazie carissima <3 Eccoti qui le
risposte^^
mary_cullen90:ciao
cara!Tranquilla,non preoccuparti del ritardo.Ti ringrazio tantissimo,eh
si,era anche la mia di scena preferita quella sulla spiaggia
^^Charlie?Ahah sarà un po' complicato,sappiamo tutti come
diventa lo sceriffo Swan quando si arrabbia xDOh si,il mio povero Gino
ç-ç ha trovato però un valido
sostitutore!xDBacioni<3
crista:
Grazie mille^^Spero ti sia piaciuto anche questo =)
Luna Renesmee Lilian
Cullen:Carissima!Tranquilla,non preoccuparti,ho deciso che
non la cambierò.Ci ho riflettutto,e in effetti non mi va di
proibire di leggere la storia a chi non può,e specialmente
tu,che mi hai supportata fin dall'inizio ,<3Oh si,povero
Edward,mi spiace di farlo soffrire così ma vedrai che non
sarà sempre cosi... leopardiano!xDOh,lasciamo perdere: i oe
i PC siamo due mondi completamente opposti!xD Bacioni
<3
Fortheternity:
ahahah gia è arrivato!E ora saranno guai ;PSpero di aver
soddisfatto la tua curiosità con questo chap e grazie mille
per i tuoi magnifici complimenti *-* Bacioni
ELLAPIC:
Ciao,grazie mille dei complimenti!Eh già,povera Bella,ma
anche Charlie alla fine,su compatiamolo,in tutto quel casino!xDTanya?
no,non se ne è andata =)
giova71:
O.O Bella incinta?no no! Bella ed Edward NON hanno fatto l'amore nello
scorso capitolo!xDHanno solo fatto un bagno in mare^^E poi,poverina,gia
le vogliamo far fare un altro figlio? xDD Bacioni
cloe cullen:
ciao carissima!Innanzitutto ti ringrazio per averm iaggiunta su MSN,e
per i tuoi complimenti,che fatti da te sono per me importantissimi
*-*Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^Bacioni
nanerottola malefica
: Oh,grazie mille cara *-*Spero ti sia piaciuto questo chap!Bacio
vanderbit:
Oh si,era anche il mio preferito lo sai? =)No no,Edward e Bella non
hanno fatto l'amore,solo un innocente bagno di mezzanotte xDPer Bella
incinta...diciamo che adesso è gia troppo occupata con
Lizzie e con Edward mezzo umano e mezzo vampiro!xD Bacioni
LadySile:
Ciao cara!Oh mamma le domande xDAlcune risposte le troverai qui^^ Per
quanto riguarda Ed e Bella,ora si,sono molto affiatati,ma è
anche giusto,si sono appena ritrovati ^^No no,Lizzie è nata
il 15 di Maggio,e non ha nemmeno un mese =) Eh,ma ci sarà un
motivo se Tanya è li,non trovi? ;P Bacioni<3
Capitolo
7
Eravamo seduti in cucina,io ed Edward,fianco a fianco,di fronte ai miei
genitori.Alice ed Esme -con mia figlia in braccio-erano appartate in un
angolo della cucina,ansiose.
Charlie aveva uno sguardo furioso,che si era accentuato quando aveva
scoperto che Lizzie era rimasta a casa con Alice ed Esme,e quindi,di
conseguenza,che mamma gli aveva mentito.Era lì,con i pugni
delle mani serrati sul tavolo;i suoi occhi sprizzavano lampi d'odio.
Mi morsi il labbro e lanciai un'occhiata di puro panico ad Edward,e lui
di tutta risposta mi strinse una mano sotto il tavolo.
Nonostante volesse apparire calmo,la sua compostezza era anche capace
di tradirlo.Si poteva notare lontano un miglio che fosse nervoso,e
lanciava frequenti occhiate a sua madre e a sua
sorella,che,rannicchiate nell'angolo,assistevano temerarie alla scena.
Inoltre,era alquanto improbabile che Charlie non avesse notato il
cambiamento del colore degli occhi di Edward,di Alice ed Esme,ma non
era quella la mia principale fonte di preoccupazione.
Con la scusa di indossare un paio di lenti a contatto colorate,tutto si
sarebbe risolto.Ciò che mi preoccupava maggiormente era la
situazione,assolutamente pazzesca,in cui ci trovavamo.Non che mi
trovassi in una buona posizione(mentire ad un genitore non era mai una
cosa positiva),ma temevo che la rabbia di Charlie sarebbe potuta
esplodere anche verso le persone a cui volevo bene,Edward in primis.
Alzai lo sguardo e arrossii quando mi accorsi che mio padre mi stava
osservando,torvo.
-E allora?-esordì,con tono duro.
Sospirai,passandomi una mano sulla fronte sudata,e aprii la bocca per
confessare finalmente il mio reato.Colsi di sfuggita lo sguardo
colpevole di mia madre,che si mangiava le unghie,ma Edward mi
interruppe ancor prima che cominciassi a parlare.
-Mi rendo conto che la situazione che si è venuta a creare a
causa del mio ritorno sia per lei fonte di grande
nervosismo,Charlie-disse,in tono serio e composto.Si
raddrizzò sulla sedia,e,se non fosse stato per il fatto che
ero nel bel mezzo di un processo dove l'imputata ero io,l'avrei trovato
affascinante nella sua serietà.
-...e ne ha tutte le ragioni-continuò,scatenando tutta la
forza del suo sguardo su Charlie,che lo guardava ora un po' imbarazzato.
Come sempre,la calma e la diplomazia che Edward utilizzava riuscivano a
metterlo sempre a disagio.
-Ma la prego di non prendersela con Bella.Lei ha agito solamente in mia
difesa-terminò.
Aprii la bocca per protestare,ma ciò mi fu impossibile
perchè la risposta di Charlie fu immediata.
-Come ti permetti,TU,di dirmi con chi devo o non devo prendermela
io,eh?E ti proibisco di avere posizioni di pretesa riguardo Bella!-
Eccola là.La goccia che fece traboccare il vaso.Povere le
mie orecchie.
-...lei è mia FIGLIA!-
Edward alzò una mano ,nel tentativo di placarlo,ma Charlie
pareva fuori di sè.-Tu,razza di verme,tu che hai avuto il
coraggio di abbandonarla dopo che lei aveva dato la ...la vita per
te,per di più lasciandola incinta,hai il coraggio di tornare
e pretendere posizioni riguardo a lei?-
I toni si erano decisamente surriscaldati.Non avevo il coraggio di
guardare Edward,perchè sapevo che le parole di Charlie erano
state l'ennesimo colpo per lui.
Mai,non
avrebbe mai
fatto pace con sè stesso per quello che aveva fatto.
-Papà-sussurrai.
Guardavo le venature del tavolo in ferro battuto,ma percepivo tutti gli
occhi puntati su di me,anche quelli di Edward.-Papà,non hai
il diritto di dire queste cose.-
-Ah!Io non avrei il diritto di dire queste cose?Ascoltami
bene,signorina.
Mai,mai,mi sarei aspettato da te un comportamento simile,mai.Ti credevo
una ragazza matura e responsabile,ma evidentemente mi
sbagliavo-disse,scuotendo la testa.Perlomeno,ora non urlava
più.
-Papà,ho diciotto anni!-sbottai,alzandomi in piedi.
Ero decisa ad affrontarlo.-Sono maggiorenne e perfettamente cosciente
della mia vita,di quello che faccio,anche di quella di mia figlia se
è per questo.E mi dispiace per te,ma...-
-Sei maggiorenne!-mi schernì lui,
,interrompendomi.-Eppure,lo eri anche nove mesi fa,quando questo
qui-indicò Edward-ti ha lasciata incinta e in
depressione.E,se non fosse stato per me e tua madre...-Renèe
mi guardava,intimorita.Chissà se aveva già visto
Charlie infuriato così altre volte,durante il loro
matrimonio lampo.
-...chissà dove saresti finita,per colpa sua!-un cenno del
mento verso Edward.
-Ma te lo ricordi Bella,come sei stata?I sacrifici,non solo miei,ma
anche quelli di tua madre che ci sono stati dietro a tutto questo?Ho
passato nove mesi in angoscia a pensare al modo di far raffiorare sul
viso di mia figlia un sorriso,un sorriso vero!E l'ultima
cosa che mi sarei aspettato era l'alleanza tra te e tua madre!-
Lei aprì bocca,ma Charlie
continuò,imperterrito.-Non avevo sospettato nulla,questi
giorni;o forse,mi rifiutavo di sospettare qualcosa,perchè mi
fidavo ciecamente di mia figlia.
Ma tu mi hai mentito,Bella.Anzi,mi avete mentito-disse voltandosi verso
Renèe.-Poi noi due faremo un discorso a parte-
-Papà,ma se mi lasciassi spiegare!-dissi,allargando le
braccia.
-Lo so,so tutto quello che hai fatto e ti ringrazio,ma proprio
perchè so quanto tu mi voglia bene che ho deciso di non
dirtelo subito.Per parlarne con più calma!Perchè
c'è un motivo se Edward mi aveva abbandonato...-
Mi interruppe di nuovo.-Deve essere stato molto convincente,allora,per
essere riuscito ad imbambolarti di nuovo.Scusami Bella,ma per oggi ne
ho abbastanza;ho davvero bisosogno di una dormita-
Seccato,si voltò verso Alice ed Esme-che aveva appena
lasciato Lizzie nella mani di mia madre-,senza degnare di uno sguardo
Edward.
Non l'avevo ancora guardato,e non avevo il coraggio di farlo,stremata
dalla discussione e dalla paura di ciò che stesse pensando
in quel momento.
-Ovviamente Esme,i miei doverosi rispetti a te,e anche a
te,Alice,sapete di essere sempre le benvenute-
Esme gli lanciò un'occhiata dispiaciuta.-Grazie,Charlie-
Alice alzò solamente gli occhi verso di me,ma senza
sorridere.
Mio padre arrivò alla porta della cucina,ma poi si
voltò,guardandomi negli occhi.
-Mi hai deluso,Bella,davvero-
E sparì di sopra.
Lo avevo deluso.Avevo deluso mio padre.Non appena scomparve,mi
accasciai sulla sedia di nuovo,una mano davanti gli occhi,cercando di
non pensare.Restai così fino a quando non udii Alice ed Esme
salutarmi dolcemente.Riaprii gli occhi e le trovai pronte per andare
via.Il mio sguardo era interrogativo.
-Noi andiamo-spiegò Alice,gesticolando.Esme
annuì.-Credo sia meglio lasciarvi soli-
Sapevo che si stava riferendo ad Edward.
Approfittai del lasso di tempo che impiegò mia madre per
accompagnare le ospiti alla porta per voltarmi verso di lui.
Lo vidi lanciare un cenno di salute a sua madre e a sua
sorella.
Era...devastato.
Non riuscivo a trovare altra parola per descriverlo;il mio cuore
sanguinava,alla vista del suo sguardo straziato,e per la paura di
essere abbandonata nuovamente.Sapevo che le parole di mio padre gli
avevano inferto un duro colpo,proprio come a me.Ma erano parole che non
si meritava affatto;mio padre non sapeva nulla di noi,nulla.
La serata trascorsa felicemente con lui mi parve così
lontana...
-Edward-mormorai,toccandogli un braccio,ma lui lo ritrasse
immediatamente.
Sospirai,e in quel momento rientrò mia madre con la mia
piccola stretta al petto,che si guardava intorno incuriosita.Ci
guardò,a disagio,anche lei dispiaciuta.
-Io vado di sopra,sono molto...stanca.Vuoi che Lizzie la tenga io
o...?-chiese,rivolgendosi a me.
-No,no-risposi immeditamente,tendendo le braccia verso di lei.Quel
giorno mia figlia mi era mancata in maniera indicibile.
Ed era l'unica,o quasi,in grado di farmi
tranquillizzare.Renèe mi passò la piccola e
salutando Edward sparì anche lei di sopra.Accarezzai
lievemente la schiena di Lizzie e le poggiai il capo sulla mia
spalla,sorreggendola sul sederino.
Mi voltai verso Edward,di nuovo.
E lo trovai a fissarci nostalgico.
-Edward...-riprovai.Con la mano libera,tentai di nuovo di accarezzare
il suo braccio,e questa volta non si ritrasse.
-Vorrei dirti mi dispiace,ma non lo faccio,perchè so che non
è abbastanza.Quello che ho fatto a te,alla tua famiglia,a
Lizzie...è orribile.Sono un
mostro-sussurrò,fissando il soffitto.
Trasalii e serrai la mano intorno al suo gomito.
-Edward,no.Non ti permetterò di sentirti in colpa per il
resto della tua vita,ok?Non.lo.permetterò. Tu non sei un
mostro.Punto.Quello che Charlie ha detto è ...-
-...tutto assolutamente vero-,mi interruppe,triste.-Non ho nessun
diritto di presentarmi qui e pretendere che tu mi dia carta
bianca,Bella.Perciò...-
-Non.osare.dire.altro!-sputai fra i denti,scattando in piedi.Nel
movimento ,la testa di Lizzie scivolò di pocò
sulla mia spalla.-Non lascerai mai di nuovo me e Lizzie di nuovo da
sole!E ora stammi a sentire bene,Edward Cullen,intesi?-
Stupito dalla mia reazione,lanciò uno sguardo a Lizzie e
annuì.
Alzai la testa verso il soffitto ,e cullando Lizzie,tentai di tenere a
bada lo sconvolgimento emotivo che stava avvenendo nel mio corpo.
-Non mentirò-sussurrai,prendendo un respiro
profondo.-...perchè sarebbe inutile farlo.Il tuo abbandono
è stato...atroce.Non
ci sono parole per descrivere la mia sofferenza in questi ultimi mesi
senza te.-
Vidi le sue mani stringersi in due pugni,di marmo.
-Ma-mi avvicinai,sedendomi di nuovo accanto a lui,e con la mano libera
voltai il suo viso verso di me.I suoi occhi verdi erano sofferenti.Non
riuscivo a sopportarlo.
-Ma,Edward,tu ora sei qui.Sei qui,con me e nostra figlia.-Sorrisi,e
accarezzai la testolina di Lizzie.Lui fece lo stesso e un piccolo
sorrise triste gli attraversò il viso.
-Edward,io ora so perchè tu hai fatto quello che hai
fatto.Non sarò ipocrita da dire che il tuo è
stato un gesto salutario,per me,ora,ma
in quel momento,Edward, hai fatto quello che ritenevi
giusto.
Per me.Dio,Edward,tu
hai sacrificato la tua gioia,la tua felicità,per farmi
vivere una vita serena e normale!Come puoi minimamente giudicarti un
mostro?-dissi,riscaldandomi.
I suoi occhi ora fiammeggiavano.-Già,e guarda che cosa ho
combinato!Alla fine,quello che ho fatto non è servito a
nulla.Il mio egoismo,la mia voglia di riaverti mia,mi ha praticamente
riportato indietro,e ora ti ritrovi di nuovo nei casini.Sono tornato da
pochi giorni e già ho scatenato un putiferio nella tua
famiglia!Ti ho sempre recato,danni,ed errori,Bella,sempre.Per il mio
stupido egoismo-concluse,indurendo la mascella.
Quello che stava dicendo era senza senso ,assolutamente.La mia mente si
rifiutava di comprendere.
-E tu questo miracolo-dissi,la voce rotta dalle lacrime che
minacciavano di uscire,stringendo Lizzie al petto,che stava cominciando
ad agitarsi-tu lo ritieni un errore?Dio
Mio,Edward,io...-le lacrime mi solcarono il viso,e io,impotente,non
riuscii a fare nulla per trattenerle.-Edward,vattene-
Mi diressi velocemente verso la carrozzina di Lizzie,all'ingresso,e la
misi dentro,carezzandole il pancino.
Imediatamente,sentii le sue braccia cingermi la vita e la sua bocca
vicina al mio orecchio.
-Vorrrei...vorrei poter tornare indietro,Bella.-sussurrò,il
dolore intriso nella voce.In ogni sua parola.
Mi passai una mano sulla guancia,nel tentativo di placare la mia
assurda crisi di pianto.
-Io...vorrei poter cancellare questi nove mesi.Vorrei poter avere una
seconda possibilità.Amore mio,il solo sapere di essere la
causa del tuo dolore,della tua sofferenza,è per me
straziante.Vorrei essere in grado di eliminare qualsiasi
cosa,persona,causa del tuo dolore,anche me stesso.-
A quelle parole,sobbalzai,impaurita.-Edward...-
Mi voltai nel suo abbraccio,e presi il suo volto tra le mie mani.Il suo
magnifico volto.
Il volto dell'uomo che amavo.Edward.
-E,se penso di averti lasciata sola,con nostra figlia in grembo,non
posso far altro che odiarmi.Io odio me stesso,Bella.Perchè
non ci sarà mai più occasione di tornare
indietro,e stringerti forte ,durante la notte, quando Lizzie ti
riempiva di calcetti,o,quando,in ospedale,tenevi la mano a tua madre.
Io sarei dovuto essere lì a stringerti la mano, quando
mettevi alla luce nostra figlia.E invece non c'ero.-
Teneva gli occhi chiusi,ma quando vidi due lacrime scendere dai suoi
occhi,pensai di aver toccato il fondo.
Edward piangeva.
Calde lacrime salate scendevano lungo le sue guance,per il suo volto
magnifico,e finivano sulla sua camicia.
-Edward.Edward,amore,guardami.-Con la punta delle dita,raccolsi quelle
lacrime incredibili,causa della sua sofferenza,e gli sfiorai piano le
palpebre.
Quasi si vergognasse di mostrarsi cosi vulnerabile ai miei
occhi,aprì timidamente gli occhi.
Le sue bellissime gemme verdi erano rese lucide dalle lacrime vere,umane,che non
accennavano a fermarsi.
Nonostante quel momento non fosse propriamente adatto per ammirarlo,non
potei farne a meno.E allora compresi.
Compresi che l'amore che io provavo verso Edward era qualcosa di
irraggiungibile,di platonico.Perchè
io non amavo solamente l'Edward vampiro,quello che mi portava sulle sue
spalle e correva a una velocità mozzafiato,e si nutriva di
animali,o che con il suo sguardo dorato era in grado di farmi perdere
il filo del discorso.
No,io non amavo solo quello,ma anche l'Edward umano.L'Edward che stavo
scoprendo ora,che ,vulnerabile,stava mettendo a nudo i propri
sentimenti e il proprio dolore.
L'avrei amato fino alla morte,in tutte le forme con cui egli si sarebbe
presentato.
-Io sono qui.Sono qui,per cominciare una vita insieme a te,di nuovo.E
con nostra figlia.E per quanto tu in quei momenti non ci sia
stato...-sfiorai le sue labbra con le mie,e cinsi la sua testa con le
braccia.-Per quanto questi nove mesi siano stati i più
atroci della mia vita,io Edward, sono felice.Io ti amo,Edward.
Amore mio,io non so come,come dirtelo...io voglio passare il resto
della mia vita con te.E con Lizzie,come ho sempre sognato.La nostra
piccola bambina.E non m'importa nulla del resto.Voglio solo voi,gli
altri vengono dopo-
Un sorriso increspò le sue labbra,mentre con le labbra
finivo di raccogliere i rimasugli di lacrime sul suo viso.
-Anche io voglio questo-disse.-Tu e la piccola siete il mio unico
pensiero,la mia unica preoccupazione.Piccola,mi hai donato la cosa
più bella che un uomo potesse mai chiedere : una bellissima
bambina.-
Sentivo le lacrime pronte a scendere nuovamente,ma le frenai.
-Bella-
I suoi occhi ardevano;quasi mi spaventai.
-Bella,amore mio,giuro su me stesso che farò di tutto per
rendervi felici.E non permetterò a nessuno di toccarvi,o di
farvi del male.Siete la mia droga,la mia vita-
Lentamente,tolse le braccia dalla mia vita,e prese in braccio Lizzie
che,non appena lo vide,sorrise.
Edward,con un sorriso,la avvicinò al suo volto,stampandole
un lungo bacio sulla guancia paffuta.Si riavvicinò,e mi
avvolse nella sua stretta.
Scossi la testa,sorridendo ma con le lacrime che scendevano copiose
giù per le guance.
-Ti amo-
** ** ** ** **
Con un sopracciglio inarcato,richiusi il pacco d'esame sul tavolo e
posai la penna sul bordo.Delicatamente,spostai la sedia e mi alzai,con
l'obiettivo di raggiungere la cattedra.
Quando posai il fascicolo sugli altri,di quelli che avevano terminato
prima di me,il professore seduto alla catedra mi sorrise,e arrossii.
Poggiai in fretta il fascicolo e tornai a recuperare i miei effetti
personali in modo più silenzioso possibile,dato che ero
stata quasi una delle prime a terminare.Rivolsi un cenno di saluto al
prof e uscii dalla sala,richiudendomi la porta alla spalle.
Il corridoio era deserto,e la luce del pomeriggio entrava dalle ampie
finestre.
Cosciente di aver appena terminato gli esami di
maturitàportai una mano alla bocca,felice.
Corsi verso l'uscita,tentando di non inciampare nei miei stessi
piedi,e,quando venni inghiottita dal sole cocente,sugli scalini
dell'entrata,non potei fare a meno di saltellare sul posto.
-Siii!Ho finito!-urlai euforica,alzando i pugni al cielo.Solo allora
notai gruppetti di ragazzi sparsi nel cortile,che parlottavano eccitati
della prova appena compiuta;alcuni erano esausti,altri in collera
probabilmente per la prova andata male.
Da parte mia,era risultato tutto abbastanza semplice,soprattutto la
parte della letteratura e della storia,ma avevo trovato un po' di
difficoltà sulla trigonometria.
Tuttavia,sapere che il voto sarebbe stato unico mi faceva sperare bene.
D'altronde,quel giorno non era stato esattamente l'esame di
maturità ad essere il fulcro dei miei pensieri,nonotante
fosse stata la preoccupazione maggiore di tutti i maturandi.
Quel giorno,Lizzie avrebbe avuto il primo vero controllo medico ,e i
primi vaccini.Sorrisi,sistemando meglio la borsa sulla spalla,e vi
frugai dentro,alla ricerca del cellulare.Pigiai velocemente sul numero
di Edward e portai il telefono all'orecchio.
Il tempo di uno squillo ed Edward rispose.
-Bella?-
-Ho terminato ora!-esplosi,contenta,attorcigliando una ciocca di
capelli attorno al dito.
La sua voce era euforica.-Di già?Complimenti,tesoro-
-Grazie-risposi sorridendo.-La tua ragazza è un
genio,ammettilo;pochi istanti e già sapevo cosa scrivere su
quel maledetto foglio bianco!-scherzai,scendendo i gradini.
Mi avvicinai al cancello sventolando una mano per attenuare il caldo
soffocante.
-Ti vengo subito a prendere-disse,e udii il motore della macchina
rombare in sottofondo.-Passo a prendere prima Lizzie?-chiese
poi,dubbioso.
-Se per te è più comodo...si,ho tutto il
necessario dietro-risposi,ma poi pensai che fosse in
difficoltà per Charlie e allora aggiunsi velocemente.-Ma se
per te è un problema,possiamo andare insieme-
-No,assolutamente-sentii che sorrideva.
-Va bene,allora ti aspetto qui-
-Arriviamo subito,amore-
Sorridendo,attaccai e infilai il cellulare in borsa.
Dato che il caldo soffocante non perdonava,decisi di andarmi a sedere
nell'attesa sui gradini in ombra.
Mentre passavo,mi accorsi di avere puntati addosso lo sguardo di due
ragazzi,e arrossii violentemente.Velocemente mi sedetti e provai ad
isolarmi da tutto e da tutti.
Gli ultimi giorni erano stati un po'...difficili,ma stupendi allo
stesso tempo.
Se con Edward andava alla grande,non si poteva dire la stessa cosa di
Charlie.
Ce l'aveva ancora sia con me sia con mia madre.Sebbene in teoria
avrebbe dovuto essere infuriato molto di più con la
sottoscritta,avevo notato che la sua ira era riversata molto
più verso Renèe,e ciò non mi rendeva
piuttosto serena.Ma sopettavo che il rancore di Charlie andasse molto
più in là rispetto a una bugia di mia
madre.
Tante erano le questioni che entrambi avevano alle spalle,e
quell'episodio era stato solo la miccia per accendere il fuoco.
Perlomeno,Charlie non poteva impedire ad Edward di oltrepassare il
confine di casa.
Era totalmente inammissibile,sarebbe apparso come un divieto di vedere
sua figlia,e come ex sceriffo che era stato in carica tanti
anni,Charlie non poteva che attenersi alle regole,sebbene con molta
irritazione.
Mi chiesi quanto sarebbe andata avanti,e quando tutto si sarebbe
risolto.Puntualmente,a cena,quando tornava dal lavoro,tentavo di
avvicinarmi timidamente a Charlie,ma papà non ne voleva
sapere,e mi liquidava con la scusa del sentirsi stanco o che doveva
uscire nuovamente.
Ma,prima o poi,sapevo che le sue scuse sarebbero arrivate al termine.
Lasciai scorrere lo sguardo sulla siepe dietro di me e con un sorriso
ripensai ad Edward.
Gli ultimi giorni con lui erano stati...favolosi.
Non c'era altra parola per descriverli.Un sogno.
Edward cercava di passare la maggior parte del tempo sia con me,sia con
sua figlia,adattandosi perfettamente ai miei ritmi di vita e ai miei
turni di lavoro.
Ciò che mi stupiva -e rendeva enormemente
felice-più di tutto,era sì,il nostro
ricongiungimento,ma soprattutto il rapporto che si era instaurato tra
lui e Lizzie.
Più volte avevo sognato come sarebbe potuto essere,ma la
realtà si era rivelata la sorpresa migliore.
Edward sembrava totalmente soggiogato da Lizzie,che,a sorpresa,si era
affezionata completamente al padre,donandogli sorrisi in continuazione.
Sospirai,forse non ancora del tutto convinta che stesse accadendo tutto
ciò.Quando pensavo ad Edward,e a Lizzie,a noi tre insieme
come famiglia,i
problemi scomparivano dissolvendosi nel nulla:Charlie,gli esami,il
lavoro...
-Ehi,ciao!-
Sussultai,e la borsa cadde per terra.Alzai lo sguardo,e mi ritrovai
davanti uno dei due ragazzi che prima mi guardavano da lontano.Mi
guardava dall'alto,un sorriso sul volto.
-Ciao-risposi di riflesso,raccogliendo la borsa.La rimisi in spalla e
mi alzai,timidamente,osservando di sottecchi il ragazzo di fronte a me.
A occhio a croce,doveva avere la mia stessa età.Era smilzo,e
aveva un piercing sopra il sopracciglio.
-Ti ho vista prima in aula,abbiamo svolto l'esame insieme-disse
amichevole.
Non sapevo cosa dire.
-Oh...ehm,si si,ti ho visto-borbottai,mentendo.
In realtà,era la prima volta che gli prestavo attenzione.
Ma mi resi conto di aver detto una gran cavolata ,quando il suo sorriso
si accentuò.-Davvero?Come ti è andato
l'esame?Facile vero?-chiese,tentando di intavolare una conversazione.
Ma in quali diavolo di pasticci mi andavo cacciando?
Edward sarebbe arrivato a momenti,ed io ero qui sotto le avances di uno
sconosciuto.Tentai perciò di tagliare corto.
-Ehm,si,direi di si-risposi,velocemente.Gli rivolsi un piccolo sorriso
di gentilezza.-Adesso devo proprio andare,scusami.Piacere di averti
conosciuto-
Non gli diedi il tempo di replicare e mi avviai verso l'uscita,ma la
sua voce mi bloccò nuovamente.
-Ehy!Ehy aspetta!- la sua voce si fece sempre più vicina,e
mi voltai di scatto.Mi aveva raggiunta.
-In realtà,mi stavo chiedendo se ti andrebbe di venire a
festeggiare con noi-indicò con il dito i suoi amici,e notai
con imbarazzo che erano tutti interessati al nostro dialogo.Notando il
mio sguardo,lo scambiò per imbarazzo dovuto alla sua
proposta.
-Non mordiamo mica,sai!-scherzò.
Il mio ragazzo
però sì,pensai,e quasi mi venne da
ridere.
Gesticolai nervosamente con la mano.-No,vedi,il fatto è che
io sono già...-
-Impegnata sentimentalmente,e mamma di una splendida bambina nata da
pochi giorni-
Mi voltai di scatto,giusto in tempo per vedere il braccio di Edward
passare intorno alle mie spalle e il suo sorrriso di sfida dipingersi
sul suo bellissimo volto.
Oh oh.
Il ragazzo impallidì,di fronte al suo imbattibile
avversario.-Oh.Non pensavo fossi già...-
-Lo è -dichiarò Edward con voce decisa,e mi
strinse a sè.Che situazione...imbarazzante.
Tentai di reprimere un sorriso e nascosi il viso nell'incavo del suo
collo.
-Allora,ehm...io vado-
Rialzai il viso solo per vedere il povero infortunato,con il viso
ancora spaurito,tornare dai suoi amici,che avevano assistito a bocca
aperta alla scena.
Risi,scuotendo la testa,e la voltai per lasciare un bacio al
mio dolce,iperprotettivo,sexy e geloso super vampiro.
Edward mosse deciso le labbra sulle mie,e mi trascinò verso
la macchina,parcheggiata lì di fronte.Azionò il
comando automatico e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-E' mai possibile che appena ti lascio sola ti ritrovo accerchiata da
spasimanti?-
Risi,e passai le braccia intorno al suo collo,inarcandomi contro il suo
corpo.-Eh,dovresti stare attento.-
Per tutta risposta,un ringhio involontario nacque nel suo petto e il
mio sorriso si allargò.-Li decapito tutti-
-Mmm...- mormorai lasciandogli un bacio sul petto.Avvicinai il suo
orecchio alla mia bocca.-Il mio dolce,tenero,sexy,sensuale,violento
vampiro-
Gli lasciai un ultimo bacio sul lobo dell'orecchio e mi allontanai di
malavoglia dal suo corpo,voltandomi per aprire lo sportello posteriore
della BMW.Nel suo seggiolino nuovo,Lizzie era placidamente
addormentata,i pugnetti delle manine abbandonati sul pancino.Indossava
la stessa tutina rosa che le avevo messo quella mattina.Era la mia
preferita,smanicata,bianca con righe rosa.
Edward mi abbracciò da dietro,sporgendosi anche lui dentro
la macchina.Poggiò il mento sulla mia spalla,ed entrambi
rimanemmo ad osservare il nostro piccolo miracolo.
Con una mano,le sfiorai il braccino,e lei arricciò il
naso,voltando la testa di lato.
Soffocai una risatina ed Edward mi stampò un bacio sulla
guancia,sorridendo.-Sono sempre più convinto che somigli a
te,lo sai?-
Alzai gli occhi al cielo.-Spero che somigli molto più al suo
papà.-
Mi lasciò un bacio sul collo e poi si
allontanò.-Sciocca-
Risi,e mi avvicinai alla portiera.-Su,Edward Cullen,andiamo!-
Ridendo spensierata,salii a bordo e ci avviamo verso l'ospedale.
Raggiungemmo l'ospedale in pochissimo tempo,grazie alla guida
spericolata e allo stesso tempo sicura di Edward.
Fortunatamente,la mia era una visita prenotata,altrimenti
chissà quanto saremmo dovuti rimanere lì.
Tentando di mettermi davanti la finestra,cosa alquanto
inutile,perchè non passava un filo d'aria,coccolavo
Lizzie,passeggiando avanti e indietro.Si era appena svegliata,e
reclamava la pappa,ma,a momenti,ci avrebbero potuti chiamare.
Perciò,camminavo avanti e indietro,accarezzandole la
schiena,tentando di placarla prima che inziasse a urlare sul serio.
Edward era ancora giù,a ritirare le ultime analisi che mi
avevano detto di prendere quando Lizzie avrebbe fatto la prima visita,e
sperai che si sbrigasse.
Lizzie emise un altro urletto,e con un sospiro,la cambiai di
posizione,mettendola a pancia in giù.
Annusai il pannolino per vedere se aveva bisogno di essere cambiata,ma
era più profumato di una saponetta.Dunque,aveva fame.Pregai
che si sbrigassero a farci entrare.
Quando la porta si aprì,vidi uscire una coppia.La
ragazza,giovane aveva un pancione piuttosto pronunciato,e teneva in
mano l'ecografia.Il compagno le teneva le mani,e ad entrambi brillavano
gli occhi.Sorrisi,intenerita dalla scena,e mi strinsi forte al petto
Lizzie.
Il mio sorriso si allargò quando vidi comparire dalle scale
il mio miracolo personale:Edward,in jeans e maglietta,camminava verso
di noi,tenendo alcune analisi in mano,un sorriso stampato in volto.
Quando vide la mia espressione rabbuiata,si preoccupò.
-Cosa succede?-chiese,abbracciandomi.
Scossi la testa,cullando energicamente Elizabeth.-Niente,è
che non ne vuole sapere di calmarsi-dissi,mentre i suoi urli si
facevano più forti.-Povera piccola,mi sa che deve mangiare-
Edward si intenerì e tese le braccia.-Dammela,provo io.Vieni
da papà,principessa -
Gli affidai Lizzie che nel movimento si contorse ancora di
più.
Mi sedetti su una delle tante sedie in plastica e rimasi ad
osservarli.Erano adorabili insieme.Perfetti.
Edward camminava avanti e indietro per il corridoio,dando piccole
pacchette sulla schiena di Lizzie,rasserenandola con quella
che,presumevo,fosse una ninna nanna.
Incredibile a crederci,nel giro di cinque minuti,le urla di Lizzie
presero ad affievolirsi,fino a cessare definitivamente.
Quando Edward passò per l'ennesima volta davanti la mia
sedia,mi fece l'occhiolino,continuando a cullare la piccola.
Scossi la testa,incrociando le braccia al petto.
Immediatamente,percepii che si era seduto di fianco a me.
-Amore,cosa c'è?-
Era divertito,lo capivo dal tono.Non potevo crederci.
Io sprecavo le mezz'ore intere,talvolta anche le ore,per tentare di
placare Lizzie,e lui arrivava,con il suo fascino maschile (sfidavo
chiunque a non cedere nella sua trappola),e la furbetta si calmava
immediatamente.
Era veramente...irritante.
-Tsk,già stanco di fare avanti e indietro?-chiesi,con aria
di superiorità,guardando da un'altra parte.
A quel punto,scoppiò a ridere,e mi passò un
braccio attorno alle spalle.Alzando gli occhi al cielo mi lasciai
stringere e lui mi posò un bacio sulla tempia.
Lizzie mi guardava con i suoi occhioni spalancati,orma completamente
serena.
-Piccola furbacchiona-le sussurrai,con un sorriso.
Edward rise di nuovo e,come fossero legati da un filo unico,Lizzie rise
con lui.
Era una di quelle cose troppo incredibili da raccontare.
Avevo ancora la bocca aperta quando la porta dello studio dove erano
usciti la giovane coppia di prima si aprì,rivelando una
baldanzosa infermiera ai nostri occhi.
Si avvicinò a noi,con un foglio e una penna in mano.
-Swan?-chiese.
-Sì,siamo noi-risposi,sciogliendomi dall'abbraccio di Edward
e tirandomi su.Raccattai la borsa e con Edward che teneva Lizzie
seguimmo l'infermiera.
Lei alzò gli occhi su di noi,e rimase completamente
imbambolata a fissare Edward.Ci mancava poco che aprisse la bocca come
un pesce lesso.
Alzai gli occhi al cielo,irritata,e posando una mano sotto la maglietta
del mio ragazzo,la
precedemmo nello studio.
Mi parve di sentire una risatina scuoterlo.
Cretino.
La stanza era molto carina,rassenerante.Su un lato,erano disposti tutti
gli oggetti utili alla visita del piccolo,e le pareti erano decorate
con fiori e disegni infantili,in modo da mettere i piccoli a proprio
agio.
A destra una scrivania bianca sormontata da un computer era occupata da
un uomo con i baffi e un camice bianco,che,con aria
professionale,esaminava alcuni documenti.
Edward si avvicinò,tendendo la mano,ed io feci lo stesso.
-Piacere,sono il dottor Cawell-si presentò,con un sorriso
affabile.Con un'espressione di tenerezza,si avvicinò ad
Elizabeth,nascosta nel petto del padre.-E questa bella piccolina chi
è?-
-Elizabeth-risposi con un sorriso,mentre io ed Edward ci accomodavamo
sulle due sedie di fronte.
L'infermiera,intanto,preparava gli elementi necessari alla visita della
mia picccola,lanciando di tanto in tanto ancora qualche occhiata
sbalordita a Edward.
Ero troppo agitata in quel momento per prestare attenzione ai suoi
patetici tentavi di farsi notare.
-Dunque dunque...vediamo un po' la scheda di questa piccolina-disse
sorridendo.
Quasi ad aver notato che era una cosa che la interessava,Elizabeth si
rifugiò ancora di più tra le braccia del
padre,che la strinse protettivo.Le lasciò un bacio sulla
testolina ramata.
-Allora,nata il 15 Maggio.E' piccolina-disse il
dottore,sorridendo.Diede un'occhiata a tutto ciò che mi
avevano chiesto di portare per la prima visita,poi alzò lo
sguardo su di noi.
-Bene,direi di cominciare misurandola e pesandola.Ma,prima di
tutto...non so ,avete notato qualcosa che vi ha lasciati
perplessi,volete qualsiasi chiarimento...?-ci guardò
interrogativo.
Scossi la testa sorridendo.-E' tutto ok.-
L'infermiera si avvicinò,molto contenta ,e prese Lizzie
dalle braccia di Edward,che non riusciva ad allontanarsene.
Strinsi i denti e pregai che quella tizia facesse bene il suo lavoro.
-La notte dorme?Si agita?-
chiese il dottore,avvicinandosi alla piccola bilancia per neonati.
-Assolutamente-risposi,mentre Edward seguiva attentamente ogni mossa
dell'infermiera.-Dorme moltissimo.Non si sveglia quasi mai-
Lo vidi rivolgere un'occhiata stupita.-Molto interessante.Le
feci?Mangia spesso?-
L'infermiera ora stava posando Lizzie sulla bilancia,e la vidi
cominciare ad irritarsi.
-Si si.All'inizio i pasti erano un po' irregolari,ora però
ha preso i suoi ritmi.La poppata è la mattina,il pomeriggio
e la sera-
Il dottore annuì e si rivolse all'infermiera,che controllava
il peso della piccola.
-4.90-disse lei sottovoce,e il dottore lo appuntò sulla
scheda di Lizzie.
Si rivolse a noi.-Però.-dsse con un sorriso.-Ha preso due
chili.Molto bene.E' perfettamente nella norma.-
Per l'altezza invece,si era alzata di pochissimi decimetri,ma il
dottore ci rassicurò:era tutto nella norma.
D'altronde ,Edward pareva molto tranquillo e quindi di conseguenza lo
ero anch'io:se Edward con due lauree di medicina ad Harward diceva che
tutto era a posto,che motivo avevo io di dubitarne?
Sfortunatamente per Lizzie,che ora aveva cominciato di nuovo a
lamentarsi,era arrivato il momento più temuto,ma di cui
ancora non era a conoscenza:i vaccini.
La mia faccia terrorizzata la diceva lunga.
-Bella,amore,è per il suo bene-mi tranquillizzò
Edward prendendo la mia mano tra le sue.
Tentai di respirare a fondo.-Sì,lo so-dissi.-E' che non li
sopporto io,figurati vederli fare a mia figlia.-
Con un sorriso,mi baciò la guancia.-Stai tranquilla-
Annuii e mi voltai verso il lettino,dove l'infermiera stava
somministrando il primo vaccino,quello per l'Antirosolia.
Il grido conseguente di Lizzie mi fece ghiacciare il sangue nelle vene.
-Amore mio...-dissi,avvicinandomi.Le sue urla spaccatimpani
cominciarono a farsi sentire.Raramente l'avevo vista urlare
così.Mi spaventai,ma Edward dietro di me mi accarezzava le
spalle per tranquillizzarmi.
-Posso...posso tenerla in braccio?-chiesi.Sentivo di essere prossima
alle lacrime.
Il dottore mi sorrise comprensivo.-Ma certo.Questa è la
parte più difficile che devo affrontare.Tutte le mamme
reagiscono cosi la prima volta.-
Sapere di non essere l'unica mi fece sentire leggermente meglio.
Presi Lizzie dalle braccia dell'infermiera,e me la posai
sulla spalla.-No,amore,no...non piangere...ci sono la mamma e il
papà qui con te...-sussurrai,baciandole la guancia e
tentando di eliminare le sue lacrime.
Edward dietro di me,le carezzava la testolina.
-Forza, questo è l'ultimo.-
La siringa si avvicinò pericolosamente al braccino di mia
figlia e per evitare di vedere,alzai lo sguardo sul soffitto.Sentii
Edward cingermi la vita,e quando le urla di mia figlia si
intensificarono capii che anche quello era andato.
-Questo è per il morbillo-disse il dottore.Era quasi
impossibile riuscire ad ascoltarlo.
-Amore...-sussurrai,tentando di placarla,ma sembrava indemoniata.
-Tesoro,dalla a me,la porto fuori-disse Edward,sorridendomi teneramente.
Annuii e la affidai a lui,agitata.Edward salutò il dottore e
l'infermiera-che arrossì vistosamente-ed uscì
fuori,richiudendosi la porta alle spalle.
Le urla di Lizzie si affievolirono all'istante.
Velocemente,mi risedetti alla scrivania,pronta al verdetto.
-Ok,direi che questo è tutto-disse,sorridendo.-Non ho
riscontrato particolari rilevanti nella piccola;è sana e
forte.Qui le lascio il resoconto della visita e,direi che per ora non
ci sia bisogno di viste a breve termine.Per quanto riguarda il
latte,credo che non appena terminerà di prendere il suo non
ci saranno problemi a farla adattare a quello in polvere-
Annuii,contenta.La mia piccola era in ottima forma.
-Per quanto riguarda il vaccino,potrebbe darsi che questa sera la
piccola ne risenta leggermente,forse avrà alcune
colichette.Le consiglio di provare a sciogliere un po' di camomilla nel
biberon-concluse,sistemandosi gli occhiali da vista.
Annuii e mi alzai,sistemandomi la borsa in spalla.Allungai la mano e
lui la strinse.-E' stato un piacere.Arrivederci-mi salutò
con un sorriso.
Salutai e uscii dalla stanza,ritrovando in corridoio di nuovo le urla
di Lizzie,sebbene affievolite,ed Edward che camminava avanti e indietro.
Mi voltai,e mi accorsi di essere seguita dall'infermiera,che
evidentemente non voleva risparmiarsi un'ultima occhiata al mio ragazzo.
Irritata,li raggiunsi,e cominciammo a scendere i gradini.
Sentii che rideva sotto i baffi.
-Cosa ti ridi?-chiesi,tentando di non risultare aggressiva.
-No,no nulla...mi divertivano i pensieri di quella ragazza-
-Ma chi,l'infermiera?-chiesi,tentando di passare per indifferente.
Lui mi guardò tentando di non scoppiarmi a ridere in
faccia.-E' inutile che tenti di fare l'indifferente.Lo so che sei
gelosa-
-Chi io?-lo attaccai immediatamente.-Ma non penso proprio!Ma l'hai
vista?Era bionda!-dissi,schifata.
Lui rise e si fermò,molto probabilmente per stamparmi un
bacio.Ma in quel momento il suo cellulare squillò.
Con le sopracciglia aggrottate,lo tirò fuori,e rispose.
-Esme?-chiese,interrogativo.
Scorsi un lampo di felicità nei suoi occhi.-Davvero?Ma
è fantastico!Sì,noi tutto bene.Arriviamo subito-
Riagganciò .
-Cosa succede?-chiesi,prendendo Lizzie dalle sue braccia.
Mi cinse le spalle con il suo braccio,sorridendo euforico.-Sono tornati
Emmett e Rosalie.Ci stanno aspettando a casa-
Emmett e Rosalie,erano tornati.
Quanto mi era mancato il mio fratello orso!Non vedevo l'ora di
riabbracciarlo.Ma poi,il pensiero volò a sua moglie:come
avrebbe reagito Rosalie alla mia presenza?E a quella di mia figlia?
Tentai di non entrare in stato di panico.
E quella volta,fu davvero semplcie riuscire a tranquillizzarmi,grazie
all'abbraccio protettivo di Edward,al mio fianco,e al respiro sereno di
mia figlia tra le braccia.
Ed eccoci alla fine
di questo chap^^Vi è piaciuto?Povera Bella,adesso le tocca
anche Rosalie xD
Spero di postare per
la prossima settimana,se tutto va bene,ma credo di sì^^
Per chiunque volesse
aggiungermi o farsi una chiacchierata,lasci oqui il mio contatto di msn
:
krystina_92@hotmail.it
Bacioni,e alla
prossima settimana!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
'Giorno a
tutte/i!Sono stata precisa questa volta nel postare,non trovate?=)
Allora allora...come
vedete,sono ancora sana e salva,e ho superato il ballo di fine anno
senza rimanerne travolta.xD Ovviamente,la sbronza l'ho presa,ma me
l'aspettavo,io non reggo molto l'alcool xD Diciamo che...è
stato interessante parteciparvi,anche
perchè...si,insomma,c'era un certo ragazzo che ha attirato
l'attenzione della sottoscritta,ma ,bando alle ciance,non sono qui per
stressarvi con cotta che mi sono presa xD
Dunque...sul
capitolo non c'è da dire molto,sono le solite 19 pagine di
word^^ Vi lascio alle risposte alle recensioni-ringrazio chi continua a
recensire con continuità,ragazze,davvero,non so cosa farei
senza i vostri dolcissimi commenti *-* -e alla lettura del capitolo.
ila_cullen: tesoro,non preoccuparti^^Grazie
mille,non so davvero cosa dire=) Già,mi sono fatta non so
quanti complessi mentali per descrivere un Edward
piangente,ma era una di quelle cose che più desideravo
scrivere,per quanto riguarda il suo essere trasformato in mezzo
umano*-*Grazie mille cara,spero ti piaccia anche questo =)
Antonya: Antonya carissima,non
preoccuparti,anzi,tengo a ringraziarti,tu sei una di quelle che
recensisce semrpe con regolarità,e per me è
davvero importante ricevere un tuo commento.Hai ragione,Edward
è davvero una palla quando ci si mette ^^...ma noi l
oadoriamo anche per questo ,giusto? ;P comunque,con il tempo il suo
senso di colpa,sebbene rimanga ,diminuirà con l'evolversi
della storia.Oh,anche io amo Elizabeth!Direi che è il mio
personaggio preferito,ma forse prima viene Bella^^Per quanto riguarda
Charlie,compatiamolo,poverino. xd Pensava di essersi tolto dalle
scatole Edward,e invece eccolo qui che ricompare in tutto il suo
fascino xD Bacioni,e alla prossima cara!
Austen95: Ciao,e grazie mille!Oh,sono
stata veloce questa volta,non trovi? xD Spero ti piaccia anche questo
capitolo =)Bacioni cara!
Congy: Non posso crederci,la mia
carissima amica di msn mi ha lasciato una recensione! *-*
Chissà perchè,sapevo che il pianto di Edward ti
avrebbe commossa,^^Ah ah in effetti,non ci avevo
pensato,però Charlie potrebbe usare come minaccia la tua
idea di colpire Edward nelle parti basse!Renèe e
Charlie?*risata* tra poco ne combineranno delle belle anche loro!xD Nel
frattempo,corro a leggere i ltuo aggiornamento,sono rimasta indietro
*W*Bacioni,cara!
Luna Renesmee Lilian Cullen: Tesoro,tu sei veramente
dolcissima^^Grazie per avermi sostenuta fin dall'inizio,davvero *-* Per
quanto riguarda Rosalie,troverai la risposta in questo chap^^ahah
Charlie ormai dobbiamo compatirlo!xD Lasciamo perdere i vaccini .___.
Il mio problema non è tanto quello,più che altro
io ho la fobia del sangue xDNoooo,non hai msn? Che peccato,mi sarebbe
piaciuto parlare in modo più diretto con te!Ma va
bene,potremmo usare dei piccioni viaggiatori xD Buona lettura,bacioni
cara <3
ledyang: giuro,mi sta venendo troppo da
ridere!Pardon cara,ma è che i nquesto momento sto temendo le
tue ire perchè ho tardato a pubblicare xDSpero che questo
capitolo sia stato all'altezza delle tue aspettative,e ti rignrazio per
aver recensito anche l'altra storia ^^ Bacioni <33
Ed4e: carissima,non preccuparti
,può capitare ,non preoccuparti *-*Ahah già,anche
io odio i vaccini,lasciam ostare .__.Ahah,arriverà il
momento che Edward assisterà Bella allattare Lizzie,ma sto
aspettando il momento giusto,che probabilmente sarà il
prossimo chap,o l'altro ancora.^^Un bacione <3
vanderbit: Ciao cara!Oddio,il ballo *-* *
si nasconde al pensiero che era lei che una settimana fa non ci voleva
andare* ok,.diciamo che...il mio giudizio sul ballo non è
cambiato,ma ho fatto un incontro alquanto...interessante*arrossisce* Io
frequento il quarto anno del liceo linguistico,e sono di
Roma^^Oh,guarda,a me piace osservare gli abiti e i tacchi,ma non
portarli,perchè casco di continuo ç__ç
Hai msn?Cosi possiamo parlare meglio!Bacioni <33
baby2080: Grazie mille cara!Ahah si,
Charlie è proprio andato fuori di brutto!xDSpero ti piaccia
anche qeusto chap ;P Bacio<3
nanerottola
malefica: Ah ah grazie
carissima!Non telo aspettavi?Eh,ma il mio scopo è proprio
quello:stupirvi! xDDEmmett è tornato,con tutta la sua
stupidità xD Bacione <33
giova71: Ciao!Eh gia,Charlie lasciamolo
stare per questo chap ,a questo ho lasciato spazio alla famiglia
Cullen^^ Fammi sapere che ne pensi! Bacio <3
LadySile: Ciao!Credo di aver fatto la tua
felicità,Tanya ricompare in questo chap xDD Abbi
pazienza,per la storia di Tanya;P Piano piano si saprà
=)Tutte le altre risposte qui! Spero ti piaccia anche questo chap =)
Grazie mille del supporto che mi dai a ogni chap,cara^^^ Bacioni
Fortheternity: Ahah Charlie arrabbiato devo
dire che ha fatto scalpore!xDEh gia,come dobbiamo fare co nquesto
Edward?Ma noi lo amiamo anche per qeustono?;PAhah ...l'orso Emmett
è tornato alla carica!Fammi sapere che ne pensi di questo
chap! Bacioni <3
Capitolo 8
-Edward….
Edward aspetta un momento-sussurrai,ancorandomi
con le mani al sedile in pelle.
Lui mi
guardò,sorpreso,e,in qualche
modo,impaziente.-Cosa?Che succede?-
Eravamo davanti il
cancello di casa sua,in macchina,in
attesa che si aprisse e che Edward potesse entrare e parcheggiare.
Durante tutto il
tragitto,ero stata in soprappensiero,e ora,
l’agitazione cominciava a farsi sentire.
Era una cosa stupida,lo
sapevo- Edward mi sarebbe stato
accanto e Rosalie, al massimo,mi avrebbe ignorata come sempre- ma avrei
voluto
sapere un po’ prima del suo arrivo...giusto per abituarmi un
po’ all’idea.
I miei rapporti con la
sorella acquisita di Edward erano
sempre stati un vero e proprio … disastro,alimentato dal
fatto che Rosalie mi
riteneva indegna di essere parte della sua famiglia e di rivestire il
ruolo di
“anima gemella” di suo fratello.
Nulla a che vedere con suo
marito Emmett,che utilizzava ogni
occasione per prendermi in giro della mia natura umana.
Ah,ora ci sarebbe stata la
mia,di rivincita.
-Niente-risposi,dopo un
po’,mordendomi il labbro e
concentrata sul movimento lento del cancello che si apriva davanti a
noi.
Le sue mani si chiusero a
coppa sul mio viso che voltò dalla
sua parte.-Dimmi cosa c’è-sussurrò,e lo
vidi lasciare la mano dalla marcia.
Sospirai e chiusi gli
occhi. Inutile tentare di nascondere
qualcosa a Edward.Vampiro,mezzo vampiro ,o stregone benefico fosse
stato, la
sua capacità di comprendere quando avevo qualcosa che non
andava era sempre la
stessa.-Niente,è solo che…lo
sai,no.Rosalie-sussurrai,quasi con paura.
Ma dovevo mettermi in
testa che potevo dire qualsiasi cosa
ad Edward.Noi due eravamo anime indissolubili,e legate per
sempre.Dovevo
tornare a fidarmi di lui come avevo sempre fatto.
Il suo sguardo preoccupato
si tramutò in un’espressione di
sollievo e sorrise leggermente,carezzandomi una guancia con il
pollice.-Ah,Bella-sussurrò.-Pensi davvero che,se anche fosse
stato,avrei
permesso a Rosalie di prendersela con te?Amore,dovresti aver capito
ormai. Siamo
solo io,te e nostra figlia.Gli altri…-
-…vengono
dopo,sì- lo bloccai,sorridendogli dolcemente.Poi
però,rivalutai la sua frase.-Aspetta un momento!-dissi.-Cosa
vuol dire “se
anche fosse stato”?-
Era divertito,ed era
evidente che stava tentando di
trattenere le risate.-Mi sembra che leggevo nel pensiero già
prima che mi
svampirizzassi,o no?-chiese,retorico,strizzando l’occhio.
Il mio sguardo era
interdetto. Ancora sorridente,inserì la
marcia,entrò dentro,e il cancello si richiuse dietro le
nostre spalle.
Poi,compresi.
Lo colpii con uno
schiaffetto sulla spalla.-Sei
veramente…maligno!Io ti confesso che sono in ansia e
preoccupata al pensiero di
rivedere tua sorella e tu che fai?Mi tieni nascosti i suoi pensieri!-
Mi imbroncia,e incrociai
le braccia al petto.
Edward percorse a passo
d’uomo il piccolo vialetto e aprì
con il telecomando automatico il portone del garage,senza
rispondere.Solo quando
spense il motore,si concesse una risata.
-Vieni
qui,permalosa-disse,ridendo.Si avvicinò,molto
probabilmente per stamparmi un bacio,ma io mi allontanai.-Cosa sta
pensando
Rosalie?-
Inarcò un
sopracciglio.-Lo vuoi davvero sapere?-
Sc ossi freneticamente la
testa in senso affermativo-Sì!-
-Proprio sul serio?-chiese
di nuovo,ridendo.
Alzai gli occhi al
cielo.-Sì,Edward,voglio saperlo. E se non
me lo dirai entro…- guardai l’orologio digitale
sul cruscotto della BMW-…5
secondi esatti scenderò da questa macchina,andrò
fuori strada,e farò il non
stop fino a quando qualcuno non mi caricherà sulla sua
macchina e riporterà a
casa me e Lizzie-
Spalancò gli
occhi.-Non credo che vivrebbe a lungo,allora.Lo
ucciderei prima del tempo.
E va bene,se proprio ci
tieni a saperlo…- sussurrò con un
sorrisetto divertito.
-Io ti avevo
avvertita…-
Non me la raccontava
giusta.
Io ero in ansia e lui si
divertiva a prendermi in giro.Questo
nuovo carattere di Edward,prettamente umano,che stavo cominciando a
conoscere in
questi giorni,a volte sapeva risultare piuttosto fastidioso.
Si avvicinò al
mio orecchio,e ci sussurrò dentro.
-…Rosalie stava
pensando se indossare il bikini giallo con
le ciliegine o quello verde con le palme per risultare più
sexy agli occhi di
Emmett-
Sobbalzai,e gli diedi uno
scappellotto sul collo.-Razza di
idiota!-dissi,avvampando,e lui rise,strofinando il suo volto nel mio
collo.-Dicevo sul serio!-
Che …idiota.Non
potevo crederci che avesse curiosato in dettagli
cosi intimi della sorella.Per l’ennesima volta,ringraziai che
gli fosse
precluso leggere nella mia mente.
-Scusa tesoro,ma eri
troppo buffa con quella faccia
ansiosa-disse tra le risate,cominciando a lasciarmi una serie di baci
che si
stavano dirigendo verso l’orecchio.
E la mia vergogna nel
frattempo stava andando scemando,per
lasciare posto a ben altre sensazioni.
-Dovremmo…andare-dissi,tentando
di allontanarlo.
-Perché?Ancora
due secondi…-mugugnò,ancorando le sue mani
sui miei fianchi.
Un ansito mi
uscì dalle labbra prima che potessi
trattenerlo,e mi voltai a vedere Lizzie,che,sul sedile posteriore,a
tutto
sembrava interessata fuorchè ai suoi genitori alle prese
con… gli ormoni
scatenati.
-Edward,Lizzie…-mormorai,tentando
di non ridere.La sua
lingua sul collo mi stava facendo il solletico.-Non vedevi
l’ora di
riabbracciare i tuoi fratelli?-chiesi,socchiudendo gli occhi per il
piacere.
Sbuffò sulla
mia pelle e si allontanò. Avevo notato che,dopo
un po’ di carezze,ehm,alquanto audaci,o
un bacio appassionato,i suoi occhi diventavano più scuri del
solito.E ancora
più belli.Tras,ettevano…virilità.
Lentamente,lasciò
andare le sue mani dai miei
fianchi,e,prima di scendere,mi lasciò un ultimo bacio sulla
guancia.
Sorrisi,e scesi
anch’io,prendendo all’ultimo momento la
borsa poggiata sul porta oggetti.
Il tempo di chiudere la
portiera,e lui aveva già caricato
nostra figlia in braccio.
-Amore
mio-sussurrai,torturandole il nasino.Mi piaceva
troppo morderlo :era cosi…pacioccona.
Alzai lo sguardo verso
Edward,che sorrideva.-Sei bellissima-
Alzai gli occhi al cielo,e
lo presi per mano.-Se stai
tentando di abbindolarmi perché la vuoi tenere in braccio
te,sta funzionando-
Rise e si
sistemò meglio Lizzie tra le braccia.-Meno male. Non
devo faticare molto-
Scossi la testa e mi
lasciai guidare da lui,su per una
scaletta che,probabilmente,portava all’interno della casa via
garage.
D’altronde,non
avevo di che stupirmi; in una villa del
genere,il minimo che ci potesse essere per conservare le loro preziose
auto al
caldo ,era un garage.
Ero piuttosto
concentrata
nell’osservare il fondoschiena del mio
ragazzo,nonché padre di mia
figlia,nonché amore della mia vita –era facile
trovare motivi che
giustificassero la mia libertà nel godere della vista di certi beni messi a disposizione-quando
una macchina in
particolare,infilata tra la jeep di Emmett,ancora la ricordavo,a quanto
pare
non l’aveva cambiata-e una colonna di
cemento,attirò la mia attenzione.
Il garage era buio,ma la
luce che entrava dalla piccola
finestra in alto mi permetteva di osservarne le forme e il colore.
Era una Jaguar XF.
Rosso sangue.
Mi bloccai,sul terzultimo
gradino,la bocca aperta. No,non
poteva essere.
Poteva essere stata
sicuramente una coincidenza,non c’era
dubbio.Era stata sicuramente una
coincidenza.
Perché sarebbe
stato alquanto … incredibile,e scandaloso,se
,il giorno che avevo incontrato Edward al supermercato,la ragazza
bionda al
volante di una jaguar XF che aveva quasi rischiato di investire me e
Lizzie
senza neanche curarsi di chiedere se ci fossimo fatte male,fosse stata
Tanya.
Non volevo crederci.
Eppure,eppure…
quella macchina,da quello che ricordavo,aveva
svoltato proprio nella via del supermercato.E pochi minuti dopo,Tanya
era comparsa
proprio lì,insieme ad Edward.
Incredibile. Era stata lei.
Immediatamente ,sentii
avvampare dentro di me una scintilla
di rabbia al pensiero che avesse quasi rischiato di fare del male non
tanto a
me,ma soprattutto a mia figlia.
La figlia mia e di Edward.
-Bella,amore?-
Richiusi in fretta la
bocca e voltai di nuovo la testa verso
di lui. Si era bloccato,e mi stringeva la mano.
-Oh.No,è
che…-deglutii,e accennai con la testa all’auto
fiammante-è …molto bella.Di chi è
?-chiesi,con il cuore in gola.
Spalancò gli
occhi,sbalordito.-Non ci credo.Ti stai
interessando sul serio a una macchina?Se ti piace,posso comprartene una
uguale.E…-
Lo frenai,prima che
corresse alla prima concessionaria
d’auto più vicina.Ogni pretesto per lui era buono
per farmi regali.
-No,mi ha solamente
…colpita.E’ per caso…di
Rosalie?-tentai,sperando in una risposta affermativa.
In tal caso,era stata una
pura coincidenza.Rosalie non era
ancora lì quando eravamo tornati.
-No-rispose,sistemandosi
meglio Lizzie in spalla.-E’ di
Tanya-
Lo stomaco si
contrasse,e,involontariamente,chiusi gli occhi
per un secondo.-Ah-riuscii solamente a dire.
-Perché?Cosa
c’è,Bella?-
Riaprii gli occhi,e lo
trovai a fissarmi preoccupato.
Per un momento,la parte
meno nobile di me,era tentata a
rivelargli tutto;pochi secondi dopo,però,vinse quella
obiettiva, che mi
raccomandava di non rovinargli l’umore proprio oggi che i
suoi fratelli erano
tornati.
Glielo avrei detto un
altro giorno,o magari più tardi.
-No
niente-risposi,tentando di sorridere.-E’ solo
che,bè,insomma,mi piace-affermai alla fine,sapendo che
sicuramente aveva capito
che stessi mentendo.
Invece,sorrise,e mi
strinse più forte la mano.-Meno male.So
cosa regalarti al più presto-
-Edward!No,non se ne parla-
Mannaggia a me e a quando
davo risposte senza pensare alle
conseguenze.
-Va bene,va bene-mi disse
lui,come se stesse cercando di
accontentarmi.
Alzai gli occhi al
cielo.-Forza,andiamo a salutare l’orso-
Lui rise e con un
strattone mi portò su .
Eravamo tutti accomodati
nel salotto di casa Cullen,Edward
con Lizzie tra le braccia,seduto sul bracciolo del divano bianco,con
Alice e Jasper
di fianco a lui.
Esme era vicino al
tavolino in cristallo-che ora non veniva
più usato solamente per bellezza-e Tanya,che aveva
un’espressione pensierosa,sul
divano di fronte all’altro.
Appena eravamo arrivati,la
prima cosa che vidi fu un enorme
omone sollevarmi in aria.
Solo dopo aver recuperato
il respiro,mi ero accorta che si
trattava di Emmett.
Il più grande
dei fratelli Cullen –con i suoi capelli ricci
neri e i suoi muscoli che sembravano aumentare sempre più-
non sembrava essere
cambiato molto.Solamente il colore roseo della sua pelle lasciava
capire che
era avvenuto qualcosa nel suo corpo.
Dopo avermi rimessa
giù,mi aveva stretta di
nuovo,salutandomi con -“Ciao Bella!”-
Inutile dire che Edward
l’aveva fulminato con lo sguardo non
appena egli si rese conto di avermi stretta troppo forte,e allora si
era
staccato subito.
Rosalie,invece,era
semplicemente…perfetta.Poteva diventare
qualsiasi cosa,ma sempre stupenda sarebbe rimasta: i suoi capelli
biondi,che
ora splendevano come oro al sole,ricadevano in grandi boccoli lungo le
spalle,e
,per un secondo,i suoi occhi azzurri mi avevano scrutata,quasi
con…imbarazzo.
Possibile?
Il suo corpo era avvolto
da un abito blu,a balze,che
risaltava ancora di più le sue forme.
Semplicemente
perfetta,anche se,per alcuni versi,mi
ricordava un pochino Tanya,che ,quando ero entrata,non mi aveva rivolto
più del
semplice benvenuto di cortesia.
E ora,eravamo tutti
lì,io ed Edward a tentare di prendere
parola,per presentare nostra figlia ai nuovi arrivati.
Mi schiarii la voce e mi
avvicinai a Edward,che mi fece
accomodare accanto a lui.
Con un sorriso emozionato
–e gli occhi lucidi-,prese Lizzie
da sotto le ascelle e la voltò,facendo aderire la sua
piccola schiena al suo
petto.
La piccola si
guardò intorno curiosa,e io ,di riflesso,la
accarezzai,quasi per ricordarle che ero lì con lei,sempre
pronta a proteggerla
da tutti.
Edward mi rivolse un
‘occhiata veloce,e,sempre
sorridendo,racchiuse una mia mano nella sua,l’altra impegnata
a reggere il
corpicino di nostra figlia.
-Immagino…che
voi siate al corrente su chi sia questa
meravigliosa bambina-disse,e potei cogliere in ogni parola la sfumatura
emozionata della sua voce nel presentare sua figlia ai suoi fratelli.
E,ovviamente,come da
prassi,Emmett scoppiò a ridere.-E come
se lo sappiamo!Dimmi un po’,Bella,ma Edward a letto
è davvero così fort…ahi!-
-Cosi la prossima volta ti
impari a non rovinare i discorsi
solenni con le tue battutine insulse- disse Alice torva,ritirandosi sul
divano
vicino a Jasper ,dopo avergli dato uno scappellotto in testa.
Edward alzò gli
occhi al cielo e accarezzò la testolina di
Lizzie.
-Edward,continua-disse
Rosalie accorata,e sorrise.
Un momento…
aveva sorriso davvero?Cioè,ma davvero davvero?
-Lei è nostra
figlia,mia e di Bella.Lei è Elizabeth-disse
Edward,con la voce carica di soddisfazione. Evidentemente,non vedeva
l’ora di
dirlo.
Vidi Esme sorridere ,ma
immediatamente venni travolta
dall’uragano Emmett,che mi abbracciò molto
calorosamente.
-Bellina!Cosa posso
dirti?Complimenti veramente!La piccola
sfornata è davvero un bellissimo bocconcino!-
-Bocconcino?-esclamò
Rosalie con una smorfia.-Emmett...bocconcino??Casomai
,una bellissima
principessa,vorrai dire.-disse,intenerita,rivolgendo uno sguardo a
Lizzie.-Edward,Bella,i
miei più sinceri complimenti-disse,e,lasciandomi
stupefatta,si avvicinò per
abbracciare prima suo fratello,e poi me.
Non potevo crederci.
Evidentemente,c’era qualcosa che non
andava.
Forse,con lei
l’esperimento era riuscito male e questi erano
gli effetti collaterali.
Altrimenti,come si sarebbe
potuto spiegare tutta quella
benevolenza e … gentilezza nei miei confronti?Era
…assurdo.
Con la coda
dell’occhio,ancora immersa tra le braccia di
Rosalie,vidi Tanya fare marcia indietro e salire le scale,sparendo al
piano di
sopra.
E allora,in quel momento
capii che adesso il problema non
sarebbe stato più Rosalie,bensì lei.
-E così,mi
toccherà diventare zia di nuovo,quasi
sicuramente-esordì Alice,sorridendo,mentre si sedeva in
braccio a Jasper su una
delle tante sdraio nella piscina di casa Cullen.
Il sole batteva
forte,essendo tardo pomeriggio,e
l’acqua,limpida,e fresca,della piscina infinita mi attirava
inesorabilmente,ma
non avevo nulla con cui fare il bagno.
E,sinceramente,non ci
tenevo neanche a sfilare in bikini
davanti a bellezze come Rosalie,o Alice.
Infatti,Rosalie
ed
Emmett non ci avevano pensato due volte ed erano corsi a infilarsi il
costume
da bagno;ora,già erano immersi nell’acqua,mentre
io, comodamente accoccolata
sul petto di Edward,appoggiato allo schienale della sdraio,mi lasciavo
massaggiare le spalle.
Ah,pace.
E non c’era cosa
più appagante del vedere i miei
cari,dolci,amati vampiri sotto la luce del sole,in piscina,a divertirsi
,schizzandosi l’acqua.
Edward
abbandonò le mie spalle e mi strinse le braccia
intorno alla vita,accarezzando il lembo di pelle scoperta che
traspariva dalla
canottiera.
Il cuore
cominciò a battere forte,così come la voglia di
voltarmi e farlo mio su quella dannata sdraio.
No,forse non era
propriamente il momento giusto,con Alice e
Jasper a fissarci curiosi.No,decisamente no.
Perlomeno,Elizabeth,che si
era placidamente addormentata
dopo le coccole delle sue zie che non l’avevano lasciata un
attimo,stava
risposando nella carrozzina dentro casa con Esme.
Edward,però,la
controllava,a suono d’orecchio .
A proposito di
quello…
Mi voltai,e lasciai un
bacio sul suo pomo
d’adamo.-Edward?-sussurrai,e lo sentii alzarmi ancora di
più la maglietta.
Oh oh.Non è il
caso,Edward.
-Sì?-mi
chiese,sistemandomi meglio in braccio a lui.Mi portò
all’altezza del suo viso.
-Edward…ripetei,e
mi voltai per rendere partecipi anche
Alice e Jasper,anche perché
non mi
sembrava carino nei loro confronti.-Ma con tutto questo
ehm,cambiamento,qui che
è accaduto…-
Sentii Emmett
ridere,mentre lui e Rosalie si avvicinavano al
bordo piscina,per ascoltare anche loro.
Mi sentivo un
po’ sotto osservazione,a parlare davanti tutti
loro,ma…ero tra le braccia protettive di Edward,e la mia
famiglia ,a rilassarmi
sotto il sole della California.
Non c’era nulla
da temere.
-Volevo
sapere,bè,ecco…cosa era accaduto alle vostre
abilità
…vampiresche
-dissi,abbassando
istintivamente la voce.
Jasper sorrise,e il
momento dopo mi sentii calma e rilassata,più
di quanto non lo fossi già prima.
-Bè,tu che
dici?-disse poi,e mi strizzò l’occhio.
All’istante,compresi.
-Jasper!-esclamai,irritata.
Tutti risero e io incrociai le
braccia al petto.-Deduco quindi che non sia cambiato nulla-borbottai
indispettita.
In realtà,il
mio primo pensiero era stato che,come era
cambiato tutto con il loro processo di svampirizzazione,anche questo
fosse
andato perso …poi però mi ricordai di Edward che
ancora riusciva a leggere nel
pensiero.
-No ,amore,qualcosa
è cambiato-mi disse Edward,sorridendo
ancora per prima e accarezzandomi il braccio.
Mi voltai a guardarlo e
tentai di non farmi distrarre dai
suoi occhi luminosi.
-In
realtà,nulla di rilevante -sussurrò,lasciandomi
un bacio
a stampo frettoloso.-E’ come con tutte le altre cose:la
corsa,l’agilità,la
forza…le possediamo ancora,ma in maniera
ridotta-spiegò,sorridendo.
Inarcai un sopracciglio,ed
Emmett scoppiò a ridere,uscendo
dalla vasca e accomodandosi sul bordo.Scrollò i capelli,e
bagnò Rosalie,appena
uscita dalla piscina anche lei.
-Brutto idiota,cosa
diavolo..-urlò lei,tentando di afferrargli
i capelli con le mani.
Edward alzò gli
occhi al cielo e mi strinse più forte.-Cosa
c’è?-chiese,vendendo che c’era qualcosa
che non mi era chiaro.
-Non …ho capito
bene-dissi,rivolgendomi anche a Jasper,che
era in ascolto,attento.-Cosa vuol dire
“ridotto”?Cioè,capisco cosa vuol dire
per agilità,forza,ecc…ma non riesco a
…imaginare come possa accadere la stessa
cosa con tu che sai leggere nel pensiero –dissi,rivolta a
Edward-o …-accennai
verso gli altri due-Jasper che controlla lo stato d’animo
delle persone e Alice
che legge il futuro.Cosa…-
-Vedi,Bella-iniziò
Jasper,e si raddrizzò sulla sdraio,con Alice
in braccio.-…in realtà,è molto
semplice.Edward prima sapeva leggere nel
pensiero di tutti ,no?-disse,pratico.
Annuii,sicura.-Sì,tranne
che nel mio-
Jasper annuì di
riflesso.-Già,chissà perché
poi.Bè,ora,con
tutto quello che è accaduto,Edward possiede ancora il suo
dono,solamente non
può utilizzarlo… con tutti.-
-Aspetta-dissi,bloccando
sia lui che allo stesso tempo la
mano di Edward che mi stava accarezzando la gamba.
Non che non mi desse
piacere,chiaro,ma il problema era
proprio quello. Ero impegnata nel tentar di capire cosa stesse
accadendo,e lui
così di certo non mi aiutava.
-Vuoi dire
che…ora puoi leggere nel pensiero solo di alcune
persone?-chiesi,rivolgendomi a lui.
Annuì,mordendosi
il labbro.-Già….solamente che non sono io a
decidere quale ascoltare.Semplicemente,ora ascolto tante menti,ma tante
mi sono
altrettanto precluse-disse-E soprattutto,i pensieri mi arrivano
più ovattati.Prima
era tutto più limpido e chiaro-
Alzai un sopracciglio.-Mi
sembra quasi che tu sia
dispiaciuto-constatai.
Lui rise,e mi
lasciò un bacio sul collo.-In effetti,un pochino
lo ero,all’inizio.Ma in realtà,non è
che mi interessino molto i pensieri
altrui.Per alcuni versi era meglio ascoltarli,per altri
no.E’…molto più rilassante
di quanto immagini non sentire più all’improvviso
qualcosa come centomila voci
nella tua testa-
-Ci credo-risposi-Quindi
la stessa cosa è accaduta anche a
voi?-chiesi,tentando di farmi sentire.Emmett schizzavano
l’acqua e urlavano
divertiti in maniera piuttosto rumorosa.
-Esattamente.-rispose
Alice,sorridendo.-All’inizio odiavo il
fatto di non riuscire a vedere nel futuro di tutti.-Fece una
smorfia.-Non è che
ami molto non vedere nel futuro.Ma va bene,se questo è il
prezzo da pagare in cambio
del fare shopping a Beverly Hills tutti i giorni sotto il sole,va più che bene-disse con un
sorriso.
Scossi la testa sconsolata.
Jasper
continuò.-Anche con me è accaduta la stessa
cosa.E
anche a Emmett,la cui forza è abbastanza
diminuita.E’ancora in crisi per questo-
ridacchiò,ed Emmett si voltò,lanciandogli
un’occhiataccia.
-Sono comunque
più forte di te!-urlò,e non potei fare a meno
di ridere.
-E così,tra
quanto dobbiamo aspettarci un altro
pargoletto?-urlò Alice,e lui e Rosalie si
voltarono,imbarazzati.
-Fino a un mese fa neanche
immaginavo di diventare zia.E ora
addirittura ne arriva un altro-commentò Alice,sorridente.
Emmetti si alzò
e ci raggiunse,gocciolando,e si sistemò sulla
sdraio di fianco la nostra.-Allora Alice preparati,perché
Rose è già pronta
all’attacco.-sussurrò,prima che la sua dolce
metà arrivasse,impegnata ad
avvolgersi il telo intorno al corpo.-Pensa di farmi capitolare stasera-
Scoppiammo a ridere.-E
sentiamo,cosa te lo fa
pensare,Emmett?-chiesi,tentando di reprimere le risate.
Emmett sorrise,un sorriso
malizioso.-L’ho beccata a cercare
biancheria intima alquanto osè…prima.Forse pensa
che così rimanga incinta alla
prima botta.Non capisce che in realtà anche in tuta sarebbe
in grado di…-
-Ok,ok-lo fermò
Alice, con un gesto della mano.-Eravamo
interessate solo alla parte del pargoletto,stop-
Risi di nuovo ed Edward
cominciò a tracciare una serie di
cerchi immaginari sulla pelle della mia pancia.Mi abbandonai
completamente a
lui e gli massaggiai i capelli con le dita.
-Bene,allora noi andiamo
dentro-disse Alice,tirandosi su,e
trascinando anche Jasper con lei.-Devo cominciare a pensare a come
sistemare la
casa per il piccolo che ancora deve essere concepito-disse,una luce
maniaca
negli occhi.Non si era mai visto che qualcuno prepararasse una
cameretta per un
bambino che ancora non era stato concepito.
Rosalie si
illuminò di un sorriso immenso e Emmett alzò gli
occhi al cielo.-Vi seguo.Ho seriamente bisogno di una partita alla play-
Lentamente,si
incamminarono verso il portico,ma in quel
momento avvertii un po’ d’imbarazzo.
Eravamo rimasti solo
io,Edward e Rosalie,che ora si stava
avvicinando a noi.
Mi sentii un po’
nervosa,ed Edward se ne accorse,perché mi
strinse forte,vezzeggiandomi l’orecchio.
-Credo che
andrò a controllare Lizzie-ci sussurrò
dentro,lasciandomi
interdetta.
Era forse impazzito?Non
voleva mica lasciarmi sola con
Rosalie…?
-Vengo anche io-dissi
subito,alzandomi in piedi,ma lui mi
rimise seduta,con dolcezza.-Amore,non preoccuparti,ci penso io.Se vedo
che ha
fame ti vengo a chiamare immediatamente-
-Ma,Edward…-dissi.Mi
stavo irritando.Stava facendo finita di
non capire?
Sapeva benissimo che la
situazione con Rosalie era ancora
del tutto imbarazzante,nonostante lei si fosse comportata come una vera
amica
quel pomeriggio,ma…
-Bella?-
Sobbalzai,sbalordita.La
voce sensuale di Rosalie mi
raggiunse,e mi voltai.Era lì,seduta sulla sdraio,accanto a
me.
-Sì
ehm…Rosalie?-chiesi trepidante,ma anche curiosa.
La vidi torcersi le mani
nervosamente.-In realtà,volevo…parlare
due secondi con te,se è possibile-
Rosalie.voleva.parlare.con.me.
Avevo capito bene?
Dovevo star sognando.
Decisamente.
Edward mi
strizzò l’occhio e si
avvicinò,chiudendo il mio
volto tra le sue mani.-Torno tra pochissimo,o vuoi che rimanga
qui?-sussurrò,baciandomi l’orecchio.
Scossi la testa,soffocata
dai suoi capelli.-Non
preoccuparti.Vai a vedere Lizzie come sta-
Lui annuì e mi
baciò dolcemente un’ultima volta,prima di
salutare Rosalie e voltarsi per raggiungere gli altri.
Tossii,e mi voltai verso
di lei,trovandola a fissarmi.
Che situazione pazzesca.
Alla luce del tramonto,era
ancora più bella.
Sembrava quasi
…finta.
-Bè…direi
che tra di voi va di nuovo alla
grande-esordì,sorridendo,ma si vedeva lontano un miglio che
fosse imbarazzata
anche lei.
Annuii
vigorosamente.-Già-risposi,non sapendo cos’altro
aggiungere.-E poi,la notizia di Lizzie lo ha reso ancora più
dolce e protettivo
di quanto non lo fosse già-
Eccola là,la
grande cavolata che dovevo dire.Rosalie mi
aveva appena dato una possibilità e io cosa facevo?Parlavo
subito di Lizzie.Magari
le dava fastidio.In fondo…lei ancora non sapeva se sarebbe
riuscita ad avere un
bambino.
Ma,incredibilmente,i suoi
occhi si tinsero di …di amore,e di
venerazione.
-Lizzie,già…non
ti ho ancora fatto i complimenti come si
deve,Bella.E’ una bambina meravigliosa.E’
bellissima-
Arrossii,anche se sapevo
che il complimento di Rosalie era
rivolto più che altro a mia figlia.
-Grazie,Rosalie.Tu
invece….-dissi,a disagio.Non sapevo come
continuare.
Lei rise,una risata di
scampanellii,che lanciò la mai
autostima femminile più giù di quanto non lo
fosse già.
-Oh,Bella,è
stata una notizia bellissima,non posso ancora
crederci,che diventerò madre-
Ne parlava ormai come
fosse sicura che sarebbe accaduto.
Annuii.-E’
che…oggi ti ho vista così….diversa.Non
fraintendermi-aggiunsi,preoccupata che capisse
male-intendevo…in senso
positivo.Sei molto più raggiante,e…solare-
Lei ,con uno sguardo
nostalgico,mi fissò.-Lo sono,Bella.Non
so se tu lo sappia ma…la vita umana era tutto ciò
che mi mancava più di tutto-
-Sì,ehm…diciamo
che Edward mi aveva accennato qualcosa a
riguardo-borbottai.
Lei rise.-Il solito
gentiluomo.Sì,bè,non puoi immaginare la
mia gioia…quando…ho saputo che sarei potuta
tornare umana.Non potevo crederci-
-Ci
credo,davvero-dissi,accorata,guardandola con tenerezza.
-Naturalmente,penso che tu
ti stia interrogando sulla mia
saluta mentale-sorrise-.L’ultima volta che ci siamo viste non
ero propriamente …beh,ecco…amichevole
,nei tuoi confronti.E Bella,se tu me lo permetti,volevo spiegarti il
perché-
Avevo la bocca
spalancata,ne ero certa,perciò la richiusi
velocemente e annuii.-C
erto,Rosalie.Mi
farebbe…piacere saperlo,anche
perché…non so,io non ti ho
mai…odiato.Ma ho fatto
qualcosa di preciso,per meritarmi il tuo disprezzo?-
Lei sorrise,un sorriso di
scusa,e ,gentilmente,mi prese una
sua mano tra le sue.-Oh,Bella,non sai quanto mi ferisce sapere di
averti offesa
in questo modo.Non parlare di disprezzo,te ne prego.
In realtà,devo
scusarmi di molte cose.Ma vedi,in realtà il
mio odio,non era rivolto verso la tua persona-
Mi si leggeva in faccia
che non capivo.
-Io…non riesco
a capire-
Fece un sorriso
triste.-Quando Edward ci informò che era innamorato
di te,di un’umana,non ci vidi più.E non
perché lui fosse Edward-disse,prima che
io cominciassi a parlare.-Solamente,odiavo i l fatto che tu
frequentassi dei mostri
come noi.Io …io…non riuscivo a sopportare la tua
natura umana,che tu eri
disposta a sacrificare,per diventare un mostro come noi-
La mia bocca si
spalancò.-Ma,Rosalie…-balbettai,sotto
shock.-Voi,voi non siete dei mostri…-
Mi interruppe.-Non sei
l’unica dirlo ,Bella.Anche Carlisle
sostiene la tua teoria.Ma io,io non posso fare a meno di pensarla
così.Quello
che mi irritava di più era …il fatto che tu eri
disposta a sacrificare tutto
ciò che la natura umana poteva offrirti,tutto quello a cui a
noi,a me…era stato
negato.E non riuscivo a farmene una ragione-
Annuii,consapevole.-Avevo…pensato
una cosa simile-
-Naturalmente,le cose ora
sono cambiate.Ma Bella-la sua voce
si fece più acuta,e lei si avvicinò
ulteriormente-non voglio assolutamente che
tu pensi che io ce l’avessi con te.Non mi hai mai fatto
nulla-sorrise ,e
ricambiai.
-Ne
sono contenta…-
Non ci potevo
credere.Rosalie Hale era lì a chiarire quella
situazione pazzesca con me,Isabella Swan.
-Ancora non mi sembra vero
di poter pensare che ora possa
essere in grado di mettere su famiglia,di avere un bambino
mio…tutto mio.Mio e
di Emmett.E’ un qualcosa credo a cui non mi
abituerò mai-disse,sorridendo
felice,e stringendo le braccia introno alla pancia.
Quell’immagine
mi intenerì.Sorrisi .-A quanto ho capito,le
probabilità di farcela sono molte-
Lei
annuì.-Sì.E devo ringraziare Carlisle per tutto
questo.Se non fosse stato per lui…-disse,lasciando in
sospeso la frase.-Bè,spero
che nasca femmina,tanto per fare un dispetto a
Emmett-sussurrò con fare
cospiratorio,strizzando l’occhio- lui vuole per forza un
maschio,perché vuole impararlo
a giocare a basket-
Risi.-Non ci
credo,è tutta recita!Guardalo già con Lizzie,si
è sciolto quando lei gli ha accarezzato la guancia.Scommetto
che sotto sotto è
peggio di una femminuccia…-
Lei rise,e io la seguii.
Era incredibile il modo in
cui ci stavamo
conoscendo,così,all’improvviso.Rosalie,da
sempre,mi aveva dato l’impressione di
una persona con la quale riuscire a stringerci un rapporto,o
semplicemente
parlare,sarebbe stato imbarazzante,o…indegno,ma in
realtà stavo scoprendo che
era facile parlarci quasi come Alice,o Chantal.
-…no ti
giuro,è tutto vero!-stavo dicendo.L’argomento ora
era passato a Lizzie,e alla storia del mio parto.
Quasi pendeva dalle mie
labbra,e ora stava ridendo mentre le
raccontavo l’episodio dell’infermiera presa a calci
che avevo raccontato anche
a Edward.
-…poverina,è
dovuta uscire fuori,però poi è rientrata
quan…-mi
interruppi all’istante.
Lo sguardo mi era caduto
accidentalmente su una delle ampie
vetrate del piano alto della villa.
E avevo visto una lunga
chioma bionda,quella di
Tanya,passare davanti la finestra.
Mi bloccai,persa a
guardare la sua figura .Probabilmente
stava girovagando nella sua stanza.Rosalie mi guardò.
-Oh-dissi,arrossendo.-No,niente,è
che…-guardai di nuovo
su,ma ora la finestra era vuota.
-Ah-disse solamente
lei,annuendo.-E’ lei-
Mi voltai di
scatto.-Cosa…cosa è lei?chiesi,rizzandomi in
una posizione più composta.
Lei mi guardò
fugacemente,e si sistemò meglio sulla sdraio.
Mentre parlava,si
attorcigliava una ciocca di capelli biondo
splendente intorno al dito.-No,è che…mi
è giunta voce che
Tanya…si,insomma,nutra ancora
un
particolare interesse per Edward-
Sospirai.-Ti è
giunta bene la voce-
Lei rise,e mi
accarezzò il braccio.-Bella,andiamo,non
crederai mica che tra Tanya e Edward…-
-No-la interruppi
subito,tentando di non apparire
maleducata,ma era abbastanza complicato non reagire male al pensiero di
Tanya e
del mio ragazzo assieme.-Io ed Edward ne abbiamo parlato,e sono sicura
che mi
abbia detto la verità.Lui non mi mentirebbe mai.Non prova
assolutamente nulla
per Tanya-
Rosalie
annuì.-Ovviamente.Non che sia una novità.Non vede
altro che te-alzò gli occhi al cielo,mentre un timido
sorriso si dipingeva sulle
mie labbra.
-Sul
serio?-chiesi,insicura.
Lei rise,guardandomi
stralunata.
-Ma certo!Bè
Bella non è che ci voglia un genio per notarlo,
sai.Ti ha sempre venerato come fossi ,che so,Venere!Quando ti ha dovuto
lasciare è stato…un grande colpo per lui-disse,a
tentoni,quasi insicura nel
dirlo.
Apprezzai e ammirai la sua
lealtà nei confronti del
fratello.
-Lo so,ne abbiamo parlato
di tutto questo-la rassicurai,con
un sorriso.-Adesso stiamo benissimo,anzi,è tutto
perfetto.Solamente….-il sorriso
diminuì un pochino.-Non c’è niente da
fare;quella….Tanya,non mi mette a mio
agio.E mi odia.Si vede lontano un miglio-dissi,impaurita.
Lei rise.-Oh,si,ce ne
siamo accorti anche io ed
Emmett.Bè,farebbe bene a imparare l’educazione
.Sai Bella,a Tanya è sempre piaciuto
Edward-
Sobbalzai,impaurita.-Cosa…-
Lei rise.-Ma fammi finire
di parlare!Lei si,è attratta da
Edward,ma non riesce a rassegnarsi riguardo il fatto che lui non
ricambia.Non
ha mai ricambiato per nessuna,vampira o umana che sia.Ci sei sempre
stata solo
tu,e ora,Lizzie.La guardava come un cieco che vede la luce per la prima
volta-
Rimasi profondamente
colpita da quelle parole,quasi non mi
commossi.
-Rosalie,quello che tu hai
detto è davvero…cioè,grazie,non
so che dirti,davvero.Sono contenta di tutto quello che è
accaduto,e …sono felice
che tu abbia trovato la voglia di aprirti con me-
Un piccolo sorriso
affiorò sulle nostre labbra.
-Perciò…-disse,allungando
una mano verso di
me.-…amiche,Bella?-
Risi,e ricambiai la
stretta.-…amiche!-
Colsi solo di sfuggita
Edward con nostra figlia in braccio,che
ci osservava dalla vetrata del portico,un sorriso sulle labbra.
** * **
-Tu.sei.matto-dissi,ancora
con la bocca spalancata per lo
stupore.
-Grazie del
complimento,amore-
Eravamo in camera
mia,io,Edward e Lizzie-appoggiata sul mio
letto matrimoniale-,ed io che osservavo l’enorme scatola
contenente la culla
che Edward aveva appena scaricato dal cofano della sua BMW.
Era quasi mezzanotte;la
serata appena trascorsa era stata
una delle migliori,che non avrei mai dimenticato;Esme aveva invitato a
cena me
e Lizzie,e ovviamente,avevo raccolto l’invito con piacere.
Vedere i Cullen,e
specialmente Edward,alle prese con il cibo
vero,era uno spettacolo esilarante,se non,nel caso di
Edward,addirittura sexy.
Per un momento,ero rimasta
con la forchetta a mezz’aria,totalmente
soggiogata dalla maniera,assolutamente erotica,con la quale Edward
stava
portando alle labbra quelle fettuccine al ragù.
Poi,ci aveva
riaccompagnate a casa,e durante il ritorno ero
stata a pensare se fosse stato il caso di invitarlo a casa oppure no.
Ma,quando eravamo
arrivati,il problema non si era
posto:Edward aveva annunciato che dove dare qualcosa a tutte due.
Muovendomi piano per la
casa-come avevo previsto,i miei
genitori erano gia nel mondo dei sogni,data l’ora tarda-gli
avevo fatto cenno
di andare in camera mia dalla porta di casa,e lo avevo visto tirare
giù dal
cofano uno scatolone enorme,con un grosso fiocco rosa a fargli da
ornamento.
Avevo chiuso la porta di
casa,sconvolta,e l’avevo seguito su
per le scale,e poi eravamo entrati nella mia camera.
-Una culla-dissi,ancora
attonita.
Lui si grattò
imbarazzato la nuca,guardando per terra.-E’
che…non ho saputo resistere,davvero;l’altro giorno
Alice mi ha costretto ad
andare ad accompagnarla a fare shopping e c’era questo
negozio per neonati,e
l’altra volta mi avevi detto che avresti dovuto comprarle una
culla, e…-
Mi avvicinai,mentre lui
continuava il suo sproloquio. Quando
mi abbassai e tolsi il fiocco,lessi la marca della culla: L’inglesina.
Ovvio.Non potevo mica
aspettarmi una culla da due
soldi,naturalmente.
Osservai la figura sullo
scatolone: la culla riprodotta era
in legno,dipinto di bianco,con un grande baldacchino di veli rosa e
bianchi.Naturalmente,era
incluso anche il corredino rosa.Bellissima.Perfetta.
Non volevo neanche
immaginare quanto gli fosse costata.
Ma il pensiero di quello
che aveva fatto,mi commosse,come
ogni qualvolta metteva in mostra la dolcezza e il bene infinito che
riservava a
nostra figlia,e a me.
Avevo progettato di
comprare una culla a Lizzie non appena
avessi messo in tasca qualche soldo in più delle mance,ma di
certo mai le avrei
mai comprato una meraviglia del genere.Non ci sarei mai arrivata
neanche
mettendo insieme lo stipendio di un anno.
Mi voltai verso di
lui,tentando di ricacciare indietro le
lacrime che minacciavano di uscire.Era imbarazzato,quasi in attesa di
una mia
sfuriata.
-…ma
naturalmente,se vuoi ,amore,ecco,possiamo portarla
indietro,davvero.E’ solo che me ne sono innamorato a prima
vista e…-
-Edward?-
-Sì?-
Ritornai su,e mi gettai
contro di lui,passando le mani sulla
sua schiena,sotto la camicia.-Sta zitto e baciami-
Non gli fu difficile
obbedire a quel comando;le sue braccia
passarono a circondarmi il collo,stringendo il mio corpo in una morsa
ferrea.
Le mie mani andarono a
incastrarsi perfettamente tra i suoi
capelli,e le sue scivolarono ancora più
giù,mentre le nostre bocche si
riunivano,finalmente.
-Mmmm…-mormorò
lui,voltandomi verso il muro,e appoggiandomi
lì.
Tentai di mantenere la
ragione a un livello tale da non farmi
dimenticare che dall’altra parte c’erano i miei
genitori,che,ignari di
tutto,dormivano beati.
Ma era impossibile
farlo,non quando la sua lingua cominciò a
torturare il mio collo per tutta la sua lunghezza.
-La
…culla…è…bellissima-ansimai,passando
le mani sul
davanti,mentre lui sorrideva sulla mia pelle.
-Mi fa piacere-
-Ma siamo dei pessimi
genitori-bofonchiai,mentre sentivo le
sue mani risalire lungo la gamba e fermarsi sulla vita.
Rise,e tirò su
la testa,tenendomi però sempre stretta al suo
corpo.
Voltò
leggermente la testa all’indietro,ed entrambi restammo
a guardare Lizzie,che faceva bollicine di saliva con la bocca.
Risi,e mi staccai da
lui,con il fiato corto.Nel
movimento,strusciai la mia gamba contro la sua,e mi bloccai quando
sentii
qualcosa di…inaspettato.
Oh oh.Qualcuno
lì sotto…si stava facendo sentire.
Oh.mio.Dio.
Sentivo di stare andando
in iperventilazione e mi staccai
velocemente,consapevole che,se fossi rimasta ancora un minuto di
più con le
mani sul suo petto,lo avrei fatto mio su quel muro.Mi avvicinai
velocemente a
Lizzie,e lo sentii seguirmi.Mi sedetti sul bordo del letto
matrimoniale,appoggiando
Lizzie sulle mie gambe,e lo guardai in volto,tentando di non far cadere
il mio
sguardo più giù.
-Ehi,piccolina…-sussurrò,inginocchiandosi
davanti a noi.Con
il naso,percorse tutto il pancino di nostra figlia,che
cominciò ad emettere
suoni simili a vaghe risate.
Risi
anch’io,cullata da quel dolce momento,e desiderai che
non finisse mai.Non c’era niente di più bello
dell’osservare l’uomo che amavo
impegnato a fare le coccole a nostra figlia,nella mia piccola camera da
letto,di notte,nella nostra
intimità.
Edward rise e si
staccò,ancorando le mani sui miei fianchi,e
restando però inginocchiato.
-Perciò…deduco
che la culla sia piaciuta anche a
te-constatò,con una luce maliziosa negli occhi.
Finsi di pensarci
su.-Mmmm…si,direi di si…-dissi
indifferente.-Certo,se la montasse il mio sexy ragazzo supereroe,però,mi
piacerebbe ancora di più…-
Sorrise,sghembo,e una mano
passò dal mio fianco a percorrere
tutta la mia gamba,fasciata dal jeans.
Repressi un brivido di
piacere.
-Ovviamente-disse,strizzando
l’occhio.Poi si rivolse a
Lizzie,che stava allungando una manina nel tentativo di accarezzare il
viso del
papà.-Eh Lizzie,cosa dobbiamo farci…la mamma non
riesce a resistere al fascino
di papà… -borbottò,ridendo.
Alzai gli occhi al
cielo,punta sul vivo.-Pff.Non ti montare
la testa,adesso-
Lui rise ancora
più forte e si tirò su,per poi abbassarsi
leggermente e lasciarmi un dolce bacio a stampo.
-Adesso
vado-disse,parlando sulle mie labbra e facendo
scorrere le mani sulle mie braccia.-E’ stata una giornata
faticosa,e le mie
donne devono riposare.Se vuoi,domani potrei passare a montare la culla
e magari
dopo potremmo fare un giro al
mare…-borbottò,malizioso,e la sua mano destra si
posò sotto la mia maglietta,sulla pelle nuda della schiena.
Deglutii,sospirando forte.
Ma ,quando le sue mani
lasciarono il mio corpo,sentii un’ondata
di freddo avvolgermi,nonostante la stanza fosse avvolta da un calore
tremendo.
Non volevo lasciarlo
allontanare dal mio corpo nemmeno un
attimo,nemmeno un centesimo di secondo.
Lui doveva rimanere
lì,accanto a me e nostra figlia,con noi.
-Allora…io
vado-borbottò,e dopo un ultimo bacio a me e a
Lizzie,sorrise e si voltò,aprendo la porta della mia camera.
E ,in quel momento,senza
pensarci due volte,affidandomi
completamente all’istinto,mi alzai,poggiando Lizzie sul letto
e raggiungendo in
poche falcate la porta,che lui stava per chiudere.
-Edward…Edward,aspetta-sussurrai,afferrandogli
il braccio
teso e muscoloso.
Lui si
voltò,sorpreso.-Sì,amore?-
Mi morsi il
labbro,timorosa che rifiutasse.-Edward…non...andartene-
Perplesso,mi
fissò.-Cosa…-
Scossi la testa.-Rimani
qui…stanotte.Non andartene,Edward,ti
prego.Voglio…voglio che tu resti qui,con noi,Edward.-
E il suo volto si
aprì in un’espressione di sorpresa.
...abbassate i forconi per il
finale !xD Prometto di postare il più presto
possibile,e,mi raccomando,mi aspetto tante recensioni!...vero? *sorriso
dolce*
Ah,una comunicazione importante
: Ho pubblicato una nuova ff,"Una settimana a Parigi".Se
riceverò abbastanza commenti,la porterò
avanti^^Spero di ritrovarvi tutte lì!
Un'altra curiosità,e
poi giuro che vi lascio in pacexD: c'è qualche ragazzo che
segue la mia ff? Ero curiosa di saperlo xD
Detto questo,vi lascio,e me ne
ritorno a sognare il principe azzurro di sabato scorso^^ *-*
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
'Giorno a
tutte e buon primo Maggio,sia a tutte le lavoratrici e a coloro
che,come me,sono ancora rinchiuse in quell'inferno chiamato scuola!xD
Prima di tutto,devo
ringraziarvi di cuore,con lo scorso chappy siamo ritornati alle 15
recensioni,il massimo che abbia mai avuto,siete davvero le migliori
lettrici del mondo *__*Mi hanno fatto molto ridere le vostre minacce di
morte rivolte a Tanya,sul serio,preparatevi,perchè tra poco
entrerà in azione sul serio anche lei,ma non voglio
spoilerare U.U
Inzialmente questo
chappy doveva essere molto più lungo,perchè
pensavo di farci entrare anche un altro avvenimento,ma poi mi sono
resa conto che sarebbe diventato chilometrico quindi l'ho
diviso in due parti.
Seconda
cosa: tengo a ringraziare ancora una volta Cristina,una ragazza
che ho conosciuto sul forum della grande Kristen
Stewart,che,nonostante non sia iscritta ad efp,non ha esitato un
momento a realizzare la locandina per questa ff.E' una vera maga con
Photoshop*-*Io la trovo assolutamente magnifica,e voi?Grazie ancora
Cri!=)
Bene,oggi
sono di poche parole ( per vostra fortuna xD)... devo ripassare per il
compito di trigonometria di Lunedi,spero di passarlo proprio come
Bella,.ma la vedo dura :S
Vi lascio alle
risposte delle recensioni e al capitolo ;)
cloe
cullen:
Aaaaaa tesoro *______________* sei sempre troppo gentile,lo sai!Ahahah
invece questa volta Charlie non sarà così
"cattivo":anche lui riflette sui suoi errori e comprende dove
sbaglia!Grazie mille tesoro <33 Io aspetto l'aggiornamento di
"Una vita,un amore".eh! xD Bacio
Luna
Renesmee Lilian Cullen: Ciao tesoro!Io sono
veramente stressata,e ho un'ansia incredibile per il compito di
matematica di lunedi.__. odio quella materia :SGrazie dei
complimenti,sei sempre così dolce *-* Ad essere sincera,a me
invece il personaggio di Rosalie non fa impazzire molto nel
libro,proprio per questo qui l'ho voluto far riscattare,infatti Rosalie
si porrà come protettrice di Bella in molte occasioni^^Spero
ti piaccia anche questo chap <3 Baci
ila_cullen:*arrossisce* lasciamo
perdere,non l'ho più sentito ç--ç
chissà se riuscirò a incontrarlo di nuovo,ho
scoperto che è amico di alcuni miei conoscenti,non si sa mai
xDEh no,quanto a vampiri,niente,nessun Edward *sospiro triste* Grazie
dei compliemtni tesoro,sei davvero carina *W* Spero ti piaccia anche
questo chap =) Bacio
baby2080: Grazie mille cara *W*
Eh gia,ma sappiamo tutte come è fatta Bella,mette sempre il
bene degli altir prima di sè ;PPer vedere cosa
farà Tanya,dovrai aspettare un altro po' di capitoli,poi
entrerà in azione,purtroppo ._. Ti ringrazio per aver
commentato anche l'altra storia!<3Bacio
Fortheternity: Ciaoooo
tesoro!^^Oddio,quanto mi piace scrivere parti con Emmett xDD
Già,ma questo è soltanto il minimo di quello che
farà Tanya.Un'azione in particolare
che farà lei sono sicura che ti
farà andare sulle furie xD Spero ti piaccia anche questo
chap!Bacio
aLiCe__CuLlEn:
Ciao
cara!Grazie mille,sei davvero gentile *_* Ah ah,vedo che tutte quante
ce l'avete con Tanya! mi fa piacere,anche io non la sopporto xD E pensa
che questo è niente rispetto a quello che farà
tra un paio di capitoli,più o meno xD Sei davvero
gentilissima,che dici ho fatto presto a postare? ;P Spero ti piaccia
anche questo chappy! =) Bacio
Austen95: xDD Ciao!Ma certo che
mi interessa i ltuo parere!xDGrazie mille,sei gentilissima *-* Spero ti
piaccia anche questo chappy ^^ Bacio
Isotta: Ciao cara!Tu sei la
ragazza che mi ha aggiunta su msn,vero?*-* Mi fa davvero piacere che tu
abbia commentato! xDD Si lo so,avrebbe dovuto dirlo,ma sappiamo che
Bella mette semrpe il bene degli altri davanti al suo,e,ad essere
sinceri,è anche un po'...come dire?Impaurita,ecco,dalla
maestosità della persona di Tanya <.< Spero ti
piaccia anche questo chappy!^^ Baci
giselle: Ciao tesoro!Prima di
tutto ti rignrazio per avermi aggiunta su msn,sei davvero una ragazza
fantastica!Ma si,noi adoriamo Ed geloso e protettivo,non è
vero?*-* Io personalmente si *-*Oh si si,l'uragano Tanya sta per
entrare in azione,ma non antici po nulla,anche se so che la odierete
per quello che farà,in quanto non si sfogherà
proprio su Bella ...ops,ho detto troppo!Mi fa piacere quello
che hai detto,il mio obiettivo infatti era aquello di descrivere un
Edward appunto più "umano".Quanto a Rosalie,la mia si
distaccherà molto dai libri della Meyer,in quanto
sarà sempre una valida sostenitrice di Bella ^^ Ti ringrazio
ancora per i complimenti,sei davvero gentilissima *-* Spero ti piaccia
anche questo chap! Bacio
vanderbit: ciao tesoro!ti ho
aggiunta ma ancora non ti ho vista entrare...però
si,perchè no con le e mail? Sarebbe fico *-* xDMi fa piacere
che ti sia piaciuta la mia versione di Rosalie,che si
distaccherà molto da quella della Meyer ^^Quanto ad
Edward,la culla è solo uno delle tante spese che
farà (preparatevi a tutto,sul serio O.o)Proprio
perchè Bella mette sempre il bene degli altri prima di
sè,non ha detto nulla ad Edward di Tanya,ma quando Tanya si
sfogherà non proprio su di lei,ma su qualcos'altro,Bella
diventerà una belva anche lei ;) Ti ringrazio di essere tra
quelle che recensisce sempre tutte le volte,davvero,sei gentilissima
*-* Spero ti piaccia anche questo chap <3 bacio
Ed4e: Ciao tesoro!xDD Oh ti
capisco,anche a me succede sempre ! xDMi fa piacere che ti sia piaciuto
il chappy^^Sì,è vero,Ed e Bella ormai non
riescono più a contenersi,dai su,li farò penare
ancora per poco xDSpero ti piaccia anche questo chap ^^ Bacio
nanerottola
malefica
: ciao carissima!Oh si,Bella si fa davvero tante paranoie!xD Ma a me
piace tanto scriverle queste paranoie,perchè anche i osono
cosi xDDQuesta Tanya credo che prima del tempo sarà
sterminata da un omicidio di massa da tutte voi xD Allora
più in là quando davvero farà cose
terribili che farete? xDSpero ti piaccia anche questo chap^^Bacio
giova71: Ciao carissima!Rose
incinta?Si vedrà,non svelo nulla=)Oh si,Edward ormai
è completamente partito per Lizzie,ma quanto è
dolce? *-* Quanto a Tanya,non immagino sapere cosa farete tra qualche
capitolo,quando ne combinerà una bella grossa ;)Spero ti
piaccia anche questo chap =) Bacio
LadySile:Ciao cara!Oddio ,uno
spettro! xDDD Mi viene troppo da ridere,perchè
anche io l'ho definita così al termine del chappy
xDSì,è stata lei che ha quasi investito Bella e
Lizzie,ma non sapeva ancora che erano loro due.Questo però
fa capire quanto sia educata .__.Preparati,perchè quello che
farà non sarà per niente una bella cosa.Oh
si,Rosalie adora Lizzie,e anche per Lizzie è la stessa
cosa,si affezionerà tantissimo alle zie,piccolina*-*Edward
rimane sorpreso perchè Bella lo coglie di sopresa,e poi
perchè lui sa che Bella,nonostante lo ami più
della sua vita,abbia ancora un po' di paura a lanciarsi
completamente,dopo il suo abbandono.Sì,I Cullen hanno
bisogno di dormire^^.E poi...la richiesta di Bella andava ben oltre il
dormrie a casa sua,ma cosi m ifai spoilerare troppo sul chappy xD Fammi
sapere che ne pensi ;)Bacio
nik81:Ciao cara!Grazie della
recensione magnifica,non sai quanto m ison oemozionata a leggerla*-*Mi
fa piacere che ti sia piaciuto il rapporto che Bella e Rose hanno
instaurato,e che migliorerà sempre più col
passare del tempo^^Quanto a Tanya....si,aspetta decisamente
l'esplosione della bomba!Quello che farà,non sarà
per niente una bella cosa :(Ti ringrazio tantissimo dei
complimenti,sono contenta di non cadere nel volgare,più che
altro già mi imbarazzo a scrivere scene cosi
pudiche,figurarsi con le altre!xDOh si,ho visto i ltrailer di Eclipse
*____________* cavolicchi,Rob è semplicemente magnifico,Kris
però con quella parrucca non è che m ifaccia
impazzire molto!xD Spero ti piaccia anche qeusto chappy^^Bacio
Capitolo 9
Il suo volto era disteso in un'espressione di sorpresa.
Una sorpresa che ora stava spandendosi anche dentro me stessa,non
appena mi ero resa conto di quello che avevo fatto.
Avevo chiesto ad Edward di rimanere a dormire da noi.Era stata una
decisione irruenta,quasi senza pensarci; il bisogno e il desiderio che
mi rendevano totalmente soggiogata dalla sua presenza mi avevano
privata anche della facoltà di ragionare.
Ma,in quel momento,vedendo la sua espressione stupita,diversi pensieri
mi passarono per la testa,tutti insieme.
Dirà di
no,Bella.E' troppo presto!Non sei più a Forks!
Va tutto bene Bella,in
fondo quante volte ti ha vista dormire a Forks?
Bella,è ovvio
che ci sia una richiesta implicita dietro il tuo invito all'apparenza
innocente.
Mentre questi pensieri giravano vorticosamente nella testa facendomi
innervosire più del dovuto,mi focalizzai di nuovo su
Edward,che ora stava riprendendo il controllo di sè stesso.
-Tu...vuoi che io rimanga?-chiese,mentre stendeva le sopracciglia in un
cipiglio rilassato.
Sorrisi.-Lo voglio,sì.Ma se tu pensi
che,sì,insomma,sia troppo presto,non devi essere obbligato a
risp...-
-Voglio rimanere anche io-mi interruppe,sfoderando il suo sorriso
sghembo e facendo un passo avanti.
Sospirai di sollievo e lui richiuse la porta della mia camera dietro le
sue spalle.
-Speravo che me lo chiedessi-disse poi,azzerando la distanza tra i
nostri corpi e circondandomi con le sue braccia la vita-l'avrei fatto
io,ma volevo che fossi tu a chiedermelo,solo quando ti saresti sentita
pronta-
Il solito Edward.
Alzai gli occhi al cielo,mentre,con un sorriso,Edward posò
le sue labbra sul mio collo.-Dovresti pensare un po'
più a te stesso,lo sai?Così finirai per farmi
viziare-risposi,ma con la mente cominciavo a metabolizzare il tutto,non
prestando molta attenzione a quello che stessi dicendo.
Edward sarebbe rimasto.Edward aveva accettato.Avrei passato la notte
con lui.
Prima che i miei pensieri deviassero su territori che mi avrebbero
portato a farmi i soliti complessi mentali,mi staccai da lui,e indicai
con la mano dietro di noi.
-Abbiamo una spettatrice !-dissi,scherzando.
Lui rise,ma non mi sfuggì il fatto che fosse emozionato a
passare la notte con sua figlia e la sua ragazza.
Con un elegante balzo,raggiunse il letto,dove Elizabeth era
accoccolata,impegnata a tastare con le manine la
superficie,assolutamente morbida,dove era stata poggiata.
Passando le mani dietro la sua piccola schiena,Edward la
sollevò e se la portò al petto,posandole una mano
sul sederino.
Sorrisi,a quella scena tremendamente tenera: mi sarei mai abituata alla
perfezione che erano in grado di creare i più grandi amori
della mia vita insieme?
-Mamma,vieni
qui-mi richiamò Edward,sarcastico.-Credo che la
principessina qui presente abbia fame-disse,cullando energicamente la
piccola.
Mi avvicinai,aggrottando le sopracciglia.Aveva mangiato meno di due ore
fa a casa di Edward.Strano.
-Non so se abbia fame-dissi,sfilandola dalle braccia protettive di
Edward.Con gli occhi impiastricciati di sonno,Elizabeth si
accoccolò sul mio petto,e con la boccuccia rossa
cominciò a emettere una serie di mugolli indefiniti.
-Può darsi che abbia ancora fame,amore-ipotizzò
Edward,avvicinandosi.Una piccola ruga di preoccupazione si
formò proprio sulla sua fronte.
-Tu dici?-dissi,dubbiosa.Elizabeth non reclamava mai la pappa a
quell'ora;e ,perdipiù,aveva mangiato da pochissimo tempo.
Allora,mi sorse un dubbio.Ma come avevo fatto a non pensarci prima?
Ridendo,infilai una mano tra le sue gambe e la rivoltai a pancia in
sotto,avvicinando il naso al suo pannolino.
Oh cavolo.
Avevo decisamente ragione.
Con una smorfia mi allontanai dal suo sederino profumato e la
riportai in posizione normale,ridendo.
Edward,che aveva compreso,mi imitò,scuotendo la
testa.-Questa piccolina è proprio una sporcacciona,non
è vero?-disse,retorico,prendendo il nasino di Lizzie tra le
dita,che lo guardava curiosa.
Alzai gli occhi al cielo,e me la sistemai meglio sulla
spalla,incamminandomi verso la porta del piccolo bagno comunicante con
la mia camera.
-Forza papà-dissi,tentando di reprimere un sorriso.-Non
penserai mica di occuparti solo delle cose profumate,vero?-dissi,con
aria di superiorità.
Lui strabuzzò gli occhi e alzò le
mani,ironicamente.-Oh,no,assolutamente.Non potrei mai perdermi la
pulizia del sederino di mia figlia.No no-
Sorrisi ,e con la testa gli indicai la porta del bagno.-Forza,tesoro,le
salviettine ci aspettano-
Abbassai la maniglia e spalancai la porta,accendendo la luce.Il
fasciatoio di Lizzie,composto da una cassettiera in noce ,contornata da
tutti gli oggettini con cui faceva il bagno mia figlia,ci
attendeva,riposato,sotto la finestra.
Era stato un regalo di mia madre e mio padre,poco prima della nascita
della piccola.
La poggiai di schiena sulla superficie spugnosa del fasciatoio,e
lei,istintivamente,alzò di poco le gambine,guardandosi
smarrita intorno.
Edward,che ci aveva seguite,si piegò leggermente sui gomiti
e con il dito accarezzò il visino vellutato e liscio come
una pesca di Lizzie,distraendola.
-Ehi piccolina del papà,guarda un pò qui-le
disse,tenero,racchiudendo nella sua grande mano le ditine minuscole
della piccola.
Sorrisi,inginocchiandomi appena per aprire il primo cassetto del
fasciatoio,dove erano conservate le salviettine e i pannolini formato
mignon.
Una volta recuperati,richiusi.
-Questa paperella è davvero carina-disse lui,con una risata
smorzata,osservando la paperella che,quando sarebbe stata
più grande,Lizzie avrebbe usato durante il bagno.-Ci fai il
bagno anche tu con questa?-chiese,ridendo.
Gli lanciai un'occhiataccia,sganciando i bottoni della tutina di
Lizzie.-Veramente no-
Alzai i lembi della tutina e strappai l'involucro del pannolino,mentre
lui ancora ridendo metteva a posto la paperella.
Che scemo.
Sarei risultata tanto maniaca a dirgli che avrei preferito tremila
volte fare il bagno con lui invece che con la paperella?
Scossi la testa,sospirando,ma entrambi facemmo una smorfia quando il
contenuto del pannolino di Lizzie si rivelò ai nostri occhi.
Però.
-Complimenti,amore-disse Edward,portandosi una mano al naso,e con
l'altra accarezzando la testolina di Lizzie.-Devo dire che non hai
problemi intestinali di nessun genere-
Scoppiai a ridere e gettai il pannolino sporco dentro il cestino,e
raccattai un paio di salviettine profumate.
Ma,prima di cominciare a pulirle il sederino,mi voltai verso di lui,che
mi osservava rapito.
-Ti consiglio di farci attenzione-dissi,a mò di
avvertimento.-Non ti assicuro che domani mattina tu sia esentato da
questo lavoro.-continuai,faticando a trattenere una risata.
Edward alzò un sopracciglio.-Sei veramente...una
streghetta-disse,con un sorriso malizioso.
Scrollai le spalle in segno di indifferenza e alzai le gambe di
Lizzie,ripulendola per bene,mentre lui mi osservava con uno strano
sorriso dipinto in faccia.
Assottigliai lo sguardo.-Perchè mi guardi così?-
Lui rise.-Cosa ti fa pensare che stia guardando te?-
Spalancai la bocca, indignata,e scossi la testa,indicando con il dito
il cassetto del mobiletto del bagno.-Idiota.Renditi utile,prendi la
crema dentro quel cassetto-
Lui rise,e si voltò,raccattandola .
Allungai la mano per prenderla,ma, proprio mentre intingevo il dito
nell'intruglio morbido e profumato,avvertii le sue braccia cingermi la
vita.
-Ti sei offesa?-mormorò sul mio collo,strofinandoci sopra la
guancia.Un brivido mi percorse il corpo,fino a concentrarsi sulla parte
accarezzata.
-Può...darsi-risposi,attenta a non disconcentrarmi.Era
maledettamente difficile,con lui che mi coccolava a quel modo.Le sue
mani,posate sulla mia pancia,alzarono di poco la maglietta,e presero a
massaggiare in modo circolare il lembo di pelle scoperta.
-Sai che scherzavo-mormorò suadente al mio
orecchio, leccandone il lobo.
Oddio,datemi la forza di non violentarlo in bagno.
Tentando di mantenermi calma,conclusi il lavoro di impomatazione di
Lizzie e richiusi il barattolino.
-Che fai,non mi rispondi?-continuò,e ,dalla posizione delle
sue labbra sulla mia pelle,capii che stesse sorridendo.
Scrollai le spalle,fingendo indiffrenza,ma un sorriso mi stava per
tradire.
Infilai il pannolino a Lizzie e lo chiusi sul suo pancino,proprio nel
momento in cui Edward iniziò a farmi il solletico.
-Ah...no,Edward,no!-urlai,sbattendo freneticamente le mani sul
fasciatoio.
Tutto,tranne il solletico!
La sua risata era perfettamente udibile,mentre avevo le lacrime agli
occhi dalle risate.
-Piccola furbacchiona,cosi la prossima volta impari a
rispondermi...-disse,continuando la tortura sulla pancia.
Risi,contorcendomi,ma,con un po' di agili mosse,riuscii a
voltarmi.-La...verità...è...che..non...ti ho
dato...corda-dissi,tra le risate,spingendo con le braccia sul suo
petto,nel tentativo di allontanarlo,ma era come spingere contro il muro
di cinta.
D'un tratto,il solletico cessò,e avvertii le sue mani
infilarsi sotto le natiche,e premere il mio corpo su,verso
l'alto.Automaticamente,senza neanche pensare cosa stessi
facendo,intrecciai le mie gambe attorno al suo bacino,e mi lasciai
trasportare in camera da letto,tra le risate.
Edward mi scaricò sul letto,lasciandomi un bacio proprio
sulla guancia.
-Tu-disse,puntandomi un dito contro-Resta lì.Vado a
recuperare nostra figlia,e dopo sarai tutta mia,da spupazzare-
Risi,ma non appena si voltò, il mio cuore prese a battere
all'impazzata.
Fino a quel momento,il pensiero che avrebbe dormito con me era stato
sempre una cosa lontana,ma ora che il momento era arrivato,l'agitazione
prese il sopravvento.
Cosa aveva in mente Edward?Cosa pensava che facessimo?Si sarebbe
aspettato una semplice dormita e qualche abbraccio,oppure...oppure una
nottata di fuoco?
Arrossii,a quel pensiero,stranamente agitata.
Dal canto mio,la seconda idea mi allettava particolarmente.Primi fra
tutti,il desiderio e la passione che mi legavano ad Edward erano stati
compressi troppo a lungo; in secondo luogo,l'unica esperienza provata
era stata ottima,e l'idea di ripeterla mi entusiasmava non poco.
...Ma cosa ne pensava lui?
Prima che potessi perdermi in ulteriori paranoie,fu di ritorno,con
Lizzie tra le braccia.
Sorrisi ,tesa.-Deve essere coccolata un pò,prima di essere
messa a dormire-
Lui,con un'espressione tenera e protettiva,le carezzò i
pochi ciuffi sulla testa.-Shhh,piccola.-mormorò,cominciando
a cullarla.
Gli occhi si inumidirono,mentre ripeigavo le gambe sotto il
sedere,seduta sul letto.Lui mi sorrise,e cominciò a
passeggiare per la stanza.-Ci penso io,stanotte.Non sarai
più sola-disse,sorridendomi.
Mi morsi il labbro,commossa,e mi alzai,raggiungendo l'armadio.
Di fronte al suo sguardo interrogativo,risposi.- Nel frattempo vado a
cambiarmi-.Ero nervosa all'idea.
Ero ben consapevole di non possedere nulla di cosi "accattivante"da
indossare per la notte,ma d'altronde,quando avevo perso la
verginità,indossavo un misero pantalone della tuta
bucherellato e un ancor più ridicolo paio di slip a pallini
colorati.
Perciò,non c'era di che imbarazzarsi.
Lui annuì,sorridendo,e poi mi fece l'occhiolino -Spero che
troverai qualcosa anche per me-
Oh cavolo,me ne ero dimenticata!Lui non aveva nulla dietro!
Una parte del mio cervello si stava autoconvincendo che avrei
più gradito se avesse avuto solo i boxer indosso che
qualcos'altro,ma non era una cosa molto...raffinata da
dire,perciò pensai in fretta.
-Aspetta...-mormorai,pescando il il mio pigiamino preferito,e
avvicinandomi alla cassettiera dove conservavo tutte le trapunte pulite
del letto.
Mi abbassai,e aprii l'ultimo cassetto,dove erano conservati alcuni
pigiami di Charlie.E mi venne da ridere solo a vederli.
Il più "moderno" era uno di flanella color bordeaux con dei
grandi rombi disegnati sul davanti .
Scoppiai a ridere,e presi la maglia,voltandomi per mostrarla a
Edward.-Che te ne pare di questa?Io trovo sia molto sexy-dissi,tra le
risate.
In realtà,non stavo scherzando molto;l'avrei
trovato sexy anche con un sacco dell'immondizia addosso.
Lui strabuzzò gli occhi,e si fermò un
momento.-Ok.Credo dormirò con i miei adorati boxer e
basta-disse,sorridendo malizioso.
Avvampai,e chinai la testa immediatamente,per poggiare di nuovo tutto
dentro il cassetto.
Quando mi voltai,lo vidi che tentava di non ridere.
-Vado...vado a cambiarmi-borbottai,rossa in viso.Sparii e poco prima di
chiudere la porta uddii nuovamente la sua risatina smorzata.
Appena fui sola,tirai un gran sospiro,agitata.
-Oh cavolo,Bella,calmati!-borbottai a me stessa,mentre tentavo di dare
un senso al groviglio di emozioni e timori che mi bloccavano la bocca
dello stomaco.
Ero eccitatissima,anzi,molto di più,al pensiero di vedere
Edward dormire,soprattutto al mio fianco,lì,anche con
Lizzie;sapevo già che non avrei chiuso occhio per tutta la
notte.Allo stesso tempo,la sensazione di panico mi avvertiva che
probabilmente quella sera...sarebbe successo qualcosa di molto
più che dormire.
Aprii il rubinetto del lavandino per spruzzarmi un po'
d'acqua sul viso,e cominciai a spogliarmi.Quanto a biancheria
intima,poteva andare più che bene:semplice intimo nero,con
culottes bordate di pizzo rosa.
Carina.E innocente.
Spiegai il pigiama,uno dei miei preferiti,blu,composto da pantaloncino
e cannottiera.
Aguzzai l'udito,ma
dopo un po' mi parve di non sentire più i rumori dei passi
di Edward.
Possibile che Lizzie si fosse già addormentata?
Velocemente,mi infilai il pigiama,e diedi una spazzolata ai
capelli,nervosa.
Con un sospiro,aprii la porta e rimasi sorpresa.Edward era seduto di
spalle,dal lato dove di solito dormivo io nel letto,l'orlo dei boxer
blu che si notavano appena.Era rivolto verso la carrozzina,poggiata di
fianco al letto,che cullava dolcemente dal manico.
L'ansia sparì in un istante,davanti il profilo della sua
schiena nuda,e perfettamente liscia e maestosa.
Salii a tentoni sul letto e lo abbracciai da dietro,posando il viso
sulla sua schiena,strofinandoci le labbra sopra.
Ero io quella che si faceva problemi per la serata?
No,non poteva essere.Assolutamente.
-Edward?-mugugnai,lasciandogli un bacio proprio al centro della spina
dorsale.
Sentii riderlo.-Sì?-
Tirai su il volto e lo poggiai sulla sua spalla,osservando
Lizzie,già placidamente addormentata.
-Questo è il lato del letto dove dormo io-protestai
debolmente,tastando con una mano il materasso.
Lui rise e si voltò,prendendomi per i fianchi e facendomi
sedere con cura in braccio a lui.-Mmm...non credo proprio per
stasera,lo sai?-
Gli lanciai un'occhiataccia.-Solo perchè sei riuscito a
farla addormentare presto,questo non significa che avrai un
premio-dissi,altezzosa,voltando il viso dall'altra parte.
Rise,e le sue mani mi strinsero ancora più forte la vita.Si
avvicinò,accarezzando la mia guancia e travolgendomi con il
suo sguardo.
-Ma il premio che voglio...io gia ce
l'ho-sussurrò,sorridendo,sulle mie labbra.
Aprii leggermente la bocca,arida come un 'oasi nel deserto,ma, prima
che potessi formulare qualcosa di materia pensante o orale,la sua bocca
ricoprì la mia,chiedendo immediatamente ,con la lingua,di
varcarne il confine.
E allora l'istinto prevalse su qualsiasi altro pensiero.
Aprii la bocca ,mordendo la sua,con furore,quasi fino a farmi
sanguinare il labbro.
Con impazienza,sebbene mantendendo sempre la solita eleganza,Edward mi
sollevò,premendo le mani sulla mia vita,e mi stese sul
letto.Avvertii il contatto con la superificie morbida del cuscino,e
mugugnai,soddisfatta,senza lasciare la sua bocca.
Lui rise,soffocando la risata nella mia bocca,e si posizionò
sopra di me.La pressione del suo corpo sopra il mio era un eccitante
naturale a cui era impossibile resistere.Aprii un attimo gli occhi,e i
suoi muscoli tesi nello sforzo di non pesarmi addosso mi eccitarono
ulteriormente .Con un mugolio,circondai la sua vita,e cominciai a
passare su giù le mani sulla sua schiena liscia,e nuda.
Che perfezione....aprii la bocca,e mi staccai un momento dalla sua ,per
rilasciare un sospiro piuttosto prolungato.
La sua bocca,immediatamente,si mosse verso il mio
collo,leccandolo,saggiandolo,fino a passare a forza di baci sul
decoltè.Si fermò proprio nell'incavo tra i
seni,baciando ripetutamente in quel punto.
La mia mano destra,per tutta risposta,si ancorò ai suoi
capelli,tirandoglieli forte.-Edward...-
La bocca scese ancora di più,e con i denti tirò
su il bordo della mia fine canottiera,cominciando a prestare attenzione
alla pancia.
Dal canto mio,mi era impossibile muovermi.Era gia troppo complicato
tentare di controllare i gemiti che fuoriuscivano dalla mia bocca,e
quindi stavo lì,ferma,a godermi la sua passione.
Istintivamente allargai le gambe,e presa da un desiderio
irrefrenabile,infilai le mani nei suoi boxer,ma proprio nel momento in
cui stavo per raggiungere il mio obiettivo,la
sua mano mi fermò.
-...Bella-sussurrò,facendo un grande sforzo.
Alzai lo sguardo,stupita.
E quasi non venni travolta dall'esagerazione della sua bellezza, in
quel momento : i capelli arruffati dalla sottoscritta,le labbra
rosse,una goccia di sudore sulla sua fronte increspata,la bocca che
sospirava .
Il ritratto della perfezione.
-Bella-ripetè,e,con i gomiti,il suo viso arrivò
sul mio.
Il contatto più intimo dei nostri corpi mi fece sospirare di
piacere.-Cosa?-chiesi,portando le braccia attorno al suo collo.
Edward mi guardò,tenero,e una sua mano scese per tutto il
mio addome,risalendo e fermandosi su un mio seno,che
accarezzò.-Bella,amore...non ora-
La sorpresa mi paralizzò.Cosa aveva appena detto?
-Cosa...-ripetei,sconcertata,mentre,con un gesto secco,facevo ricadere
le mie mani sui lati del materasso.
-Non ora,amore-ripetè ,con dolcezza,strusciando il suo naso
contro il mio.
Sentii un moto di rabbia salirmi su per lo stromaco,fino ad
arrivare agli occhi.Le lacrime erano imminenti.
Cosa diavolo voleva dire non ora?
Arrossii,infastidita dalla sua risposta.
Edward mi aveva appena rifiutata.Edward non voleva fare l'amore con me.
Scostai lo sguardo dal suo,volgendolo al cuscino di fianco a me,mentre
la sensazione di essere indesiderata si stava impadronendo del mio
corpo.
Avrei dovuto saperlo.In fondo,era passato così tanto tempo
dalla prima e ultima volta che avevamo condiviso qualcosa di
così...fisico.
Probabilmente,ora non voleva.Complimenti,Bella.Solo tu sei in grado di
far passare la voglia ad un uomo di fare sesso.
-...Bella?-
La sua voce mi fece vergognare ancora di più,e d'istinto,con
le mani,tentai di allontanarlo dal mio corpo.
Non volevo guardarlo in volto,ma sapevo che era stupito.
Mi lasciò fare,e rimase inginocchiato,ai piedi del mio
corpo.Sempre senza guardarlo,mi voltai dal lato della
carrozzina,impedendogli la vista del mio volto,e fissando
insistentemente la lampada beige sul comodino.
Sentii che si era spostato dietro di me.Il suo petto combaciava con la
mia schiena,e d'un tratto vidi il suo viso fare capolino
dalla mia spalla.
Con il naso,strusciò sul mio orecchio,e con le labbra mi
baciò il lobo.-Ti sei offesa?-chiese,stringendo
più forte le braccia attorno alla vita.
Premetti il viso sul cuscino.-No- La voce mi uscì soffocata.
-Non è vero-La sua mano si infilò sotto il
pigiama,e prese ad accarezzarmi la pelle della pancia.-Amore,guardami-
Non volevo assolutamente averci niente a che fare.Oltre alla
delusione,alla sensazione di essere indesiderata,e alla vergogna ,ora
si stata aggiungendo anche la rabbia.
Perciò,continuai a restare così.
La sua mano si mosse ancora più su,arrivando a toccare la
stoffa del reggiseno.-Amore...-
A quel punto scoppiai.Mi voltai,trovando il suo volto a pochi
millimetri dal mio.-Amore cosa?Amore un corno!Non vuoi fare
l'amore,Edward,d'accordo,ho capito,non c'è bisogno di farne
un'epopea!-urlai,a pieni polmoni,tentando di ricacciare indietro le
lacrime.Mi sentivo accaldata.
Il volto di Edward si tramutò in un'epressione di
sorpresa,e,scavalcando il mio corpo,si fece spazio a forza sul bordo
del letto,dalla parte dove ero girata.-Amore,non è vero.Io
muoio dalla voglia fare l'amore con te,non sai quanto lo stia
desiderando,ma...-
-Si,si,sempre la stessa storia-lo bloccai,tagliente,voltandomi
dall'altra parte,per ripicca.-Insomma,non è che tu poi sia
stato molto corretto,stasera!Non si capisce mai nulla di te!Rimani a
dormire qui,fai allusioni,e poi tronchi tutto
così-dissi,mentre il rossore aumentava, così come
la vergogna.Infilai una mano sotto al cuscino ,irritata.
-Amore-
-Buonanotte,Edward-
-Ah!-sbottò,in un accesso di rabbia.-Bella,ma
perchè devi essere così?Vuoi proprio
saperlo,eh,lo vuoi sapere?-disse,avvicinandosi di nuovo e appoggiando
il petto alla mia schiena.
Sobbalzai a quel tono furioso.Edward non si arrabbiava quasi mai.Mi
strinse forte la vita,e trattenni un respiro quando qualcosa si fece
sentire contro le mie natiche.Molto forte.
-Lo senti?-sussurrò,contro il mio orecchio,stringendomi in
una morsa ferrea.-Dio mio,lo senti quanto ti desidero,quanto
ti voglio?-disse,e marcò ancora di più la
posizione.
Tentai di non rilasciare un gemito .-Edward...-
-Perchè,perchè devi sempre pensare in
negativo,Bella?-disse,afflitto.Mi era impossibile guardarlo in
volto,data la posizione,ma immaginavo la sua espressione.-Come puoi
minimamente credere che io non abbia la voglia di fare l'amore con
te?Dio solo sa cosa sto facendo per resistere ai tuoi richiami,fin da
quando ti ho rivista la prima volta!Ti desidero da morie,Bella,come
sempre-
Una piccola fiammella di speranza mi riscaldò il cuore,a
quelle parole.
-Allora...perchè non vuoi fare l'amore
adesso,eh?-chiesi,timidamente.
Lo sentii ridere,e accucciò la testa sulla mia
spalla.-Piccola,devi sempre rovinarmi le sorprese-
Aggrottai le sopracciglia.-Sorprese?Quali sorprese?-chiesi,sospettosa.
Rise.-Avrei voluto creare qualcosa di magico anche per la prima
volta-sussurrò,triste-ma...le circostanze non me l'hanno
permesso.Perciò stavolta,nessuno mi distoglierà
questa idea.Fare l'amore con te è stata la cosa
più bella che abbia mai fatto nella mia non vita,e questo
è stato il meraviglioso miracolo-disse,indicando la culla
dietro di noi,dove Lizzie dormiva,ignara di tutto.-E ora,devo
battezzare questa vita da umano.Voglio che sia tutto perfetto;ti meriti
il massimo,amore mio,per ringraziarti di quanto mi rendi
felice-
Sciocca,fu il primo pensiero che mi passò per la
mente.Perchè ogni volta finivo sempre per fare la figura
dell'idiota davanti a lui?
Senza che potessi fermarle,le lacrime cominciarono a scendere,un po'
per sollievo,un po' per averle trattenute prima,un po' per la gioia.
-...amore?Sei ancora arrabbiata?-
Scossi la testa,provando ad asciugarmi le lacrime senza farmi vedere,ma
era impossibile.Con uno scatto rapido,Edward mi prese il volto tra le
mani e lo girò nella sua direzione.
Il suo volto si distese in un'espressione tenera e allo stesso tempo
risentita a vedermi piangere.
-Vieni qui-disse,passandomi le braccia attorno alla schiena.-Permalosa
e tenerona della mia ragazza-
Risi,accucciata nel suo collo,e mi lasciai traportare da lui,sul suo
corpo,mentre si distendeva.
Che sciocca,a sprecare quel momento piangendo.Dovevo sempre rovinare
tutto.
Edward cominciò a massaggiarmi le spalle,proseguendo poi
verso la schiena,e sussurrandomi parole dolci all'orecchio.
Dopo un po',i singhiozzi si placarono,e avvertii le sue mani fermarsi
proprio sul mio fondoschiena.
-Va meglio,piccola?-sussurrò al mio orecchio,baciandone il
lobo.
Annuii,e strusciai la guancia sul suo collo,per poi tirarmi
su.-Scusa-dissi,tirando su con il naso-...per...per aver pensato quelle
cose di te-
Scosse la testa,rirpendendo a coccolarmi.-Ne avevi tutto il
diritto.Perdona me per aver esagerato e per la sfuriata di prima-
Risi,vezzeggiandogli il viso.-Mmm...invece io ti ho trovato
piuttosto...eccitante-
Si morse il labbro malizioso e la sua mano si infilò sotto
il pigiama,sulla pelle nuda della schiena.-Nel frattempo...potremmo
dedicarci ad attività simili senza esagerare-propose,ridendo.
Gli diedi un piccolo schiaffetto sulla spalla e mi sistemai meglio su
di lui.-Signor Cullen,sta abusando troppo della sottoscritta,che,ora,
è troppo curiosa di osservare il suo ragazzo dormire-
Lui rise.-Ti ci dovrai abituare-
-La cosa mi alletta particolarmente-
Sorrise,e mi strinse forte,ma mi divincolai.In risposta al suo sguardo
interrogativo,indicai la carrozzina.-Controllo sempre Lizzie prima di
dormire.E' un'abitudine-
Annuì,e mi seguì.Entrambi ci sporgemmo.Lizzie
dormiva,le braccine rilassate lungo i fianchi ,un sorriso in
volto.Avrei tanto voluto che capisse.Che capisse che lì di
fianco a lei quella notte non le avrebbe fatto compagnia solo la sua
mamma,ma anche il suo papà...
-E' bellissima.Piccola,e bellissima-
Sorrisi,e gli presi la mano.-Vieni-
Spensi la luce e il buio inondò la stanza,ma tutto era
tranquillo.Mi sentivo protetta,con Edward che mi stringeva.il suo volto
era illuminato dai raggi della luna che entravano dagli spiragli della
serranda.Mi accoccolai sul suo petto.
-Edward,ribadisco che ti trovi sul mio lato del
letto-sussurrai,sorridendo,vittima delle sue mani che mi massaggiavano
la cute.
Lui rise- Shhh.Dormi-
Alzai la testa.-Assolutamente no!Non esiste.Dovrai addormentarti prima
tu.Voglio vederti dormire-
Lui rise,e mi baciò la fronte.-Vedremo.Sta certa che ti
addormenterai prima tu-
Lo guardai con occhio di sfida.-Vedremo-
Chissà quando,in un momento non proprio preciso,le sue
mani,che continuavano a coccolarmi,mi fecero cadere nel sonno
più profondo.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!
Con un mugolio di protesta,mi voltai dall'altra parte,allungando il
braccio per spegnere quel fastidioso affare elettronico denominato dal
genere umano "sveglia".
Quando si azzittì,mi voltai nuovamente,soddisfatta,e mi
rannicchiai ancora di più sotto il fine
lenzuolino,strusciando la guancia contro la spalla di Edward.
Un momento...Edward?
Aprii gli occhi di scatto,e mi trovai davanti il volto addormentato di
Edward.
Con un sorriso,ripercorsi il momento della serata precedente,e
rimanendo leggermente delusa di essermi addormentata per
prima.Perciò,il più silenziosamente possibile,mi
districai dal groviglio delle sue braccia e delle gambe e mi misi a
rimiralo per benino.
Edward dormiva.Serenamente.Era uno spettacolo unico vederlo immerso nei
suoi sogni,in quello stadio di irrealtà umana.Il
petto,coperto in gran parte dal lenzuolo,si alzava e abbassava a
seconda dei respiri,la bocca leggermente dischiusa,i capelli arruffati.
Facendo attenzione a non svegliarlo,con un sorriso liberai la mia mano
dal sotto il cuscino,e cominciai a passare il polpastrello lungo il
profilo del suo viso;accarezzai la guancia,le palpebre chiuse,le
labbra,per poi tornare su,per massaggiargli i capelli.
Dopo un po' ,un sorriso si formò sul suo viso.-Potrei
continuare a fingere di dormire se questa è la
ricompensa-disse,con voce roca,aprendo a malapena gli occhi.La sua
presenza,di prima mattina,sapeva gia mettere a posto la mia giornata.
-Posso farlo anche mentre sei sveglio-sussurrai,e raschiai la
gola.Anche la mia voce era ancora assonnata.
Edward sorrise,e il suo braccio passò a circondarmi
nuovamente la vita,come aveva fatto tutta la notte;mi aveva tenuta
stretta a sè tutto il tempo.
Incapace di stare lontana da lui,appoggiai il mio viso sul suo petto,e
lo strofinai sopra.
-Hai perso la scommessa-disse,con tono di voce più
alto.Piano piano,si stava svegliando.Sbadigliò sonoramente,e
io,punta viva dalla sua osservazione,alzai la testa.
-Tsk.Non è vero.Hai giocato sporco.Se non mi avessi
coccolato per tutto il tempo,sarei riuscita a ...-
Venni bloccata dalle sue labbra,che,dolci e leggere,si erano posate
sulle mie.Ah,che bacio.
Di prima mattina,poi,era davvero il massimo.
Le mie labbra si mossero con sincronia sulle sue,fino a farmi perdere
la cognizione del tempo.Quando si staccò,percorse con lievi
baci,alternati a morsetti ,tutta la pelle del mio viso,fino a fermarsi
sulla fronte,dove lasciò un bacio più prolungato
rispetto agli altri.-Buongiorno,amore mio-
-Mmmm-mugolai,stringendogli le braccia al collo.-Buongiorno anche a
te.Questo sì che è un bel risveglio-
Una lieve risata scosse il suo petto,ma mi allontanò
leggermente.Con un cipiglio aggrottato,mi misi a pancia in
giù,osservandolo curiosa,mentre si sporgeva oltre il letto
per guardare Lizzie.
-Dorme?-chiesi,a bassa voce.Ero sicura di sì.Quella piccola
birbantella dormiva sempre.
Lui appoggiò le mani sui bordi della carrozzina,e si sporse
dentro per guardare.
Nel mentre,osservai la sua meravigliosa e tonica schiena muoversi
flessuosamente.
-Sì-rispose.Si abbassò ancora di più
per stampare un bacino sulla fronte di Lizzie.
Sorrisi,contenta.Ne avrei voluti migliaia di risvegli così.
Prendendogli un braccio,l'attirai a me,facendolo ricadere di nuovo di
schiena sul materasso.-Voglio un buongiorno come si
deve-sussurrai,sorridendo maliziosa.
Lui mi imitò e mi mise le mani intorno alla
vita,stringendomi forte.Mi sollevò e mi adagiò
esattamente sopra il suo corpo,e mi misi a cavalcioni sopra di
lui,riprendendo a percorrergli tutto il petto con le labbra.Lo sentivo
sospirare forte,conscia che i miei baci stessero facendo effetto,anche
più giù.
Tornai su,immergendo le mani nei suoi capelli e baciandogli
ripetutamente, e, con adorazione ,il collo.Le sue mani si insediarono
sulle mie natiche.-Amore...-sussurrò,sospirando
rumorosamente.
Mi parve di sentire da lontano un rumore,poi,come un fulmine che
squarcia il cielo sereno,la voce di mia madre.
-Bella!Bella svegliati!-
-Oh cavolo!-urlai,staccandomi immediatamente da lui e rimettendo a
posta la spallina del pigiama che era scesa durante
ehm...durante la foga del momento.-Mia
madre!-continuai,spingendolo via.
Colsi solo per un momento la sua espressione sorpresa,prima che si
tirasse su il lenzuolo per coprire il petto.
Con un agile balzo,scesi giù dal letto,raggiungendo in due
falcate la porta.La aprii giusto in tempo per ritrovarmi mia madre di
fronte.
Era ancora in pigiama;solo allora mi ricordai che quel venerdi era di
riposo,perchè il centro di benessere era sotto manutenzione.
Mi scrutava con aria sospettosa ,e immaginai come dovessi apparire ai
suoi occhi: capelli arruffati,sguardo trafelato.
-Tutto bene,tesoro?-chiese,alzando un sopracciglio.-Come mai sei
già sveglia?-continuò,sempre più
sospettosa.
Borbottai una serie di parole incomprensibili,poi ,con un
sospiro,chiusi la porta dietro di me,lasciandoci entrambe sul piccolo
corridoio.
A questo non ci avevo mica pensato ieri sera.Considerando che ero stata
io la causa del litigio tra mamma e papà,forse non era poi
così contenta di sapere che Edward aveva passato la notte
lì.
-Sì,sto bene-risposi,senza poter evitare che le mie guance
si accaldassero.-Ehm,è solo che...bè...-
Il suo sopracciglio si arcuò ancora di più.
Uff,ma perchè dovevo sentirmi in difficoltà?Non
ce n'era motivo.
Ero un donna,ormai,con una figlia a carico,e Edward voleva solo passare
una notte con sua figlia,come giusto che fosse.
-Edward ha passato la notte qui con noi-dissi,con voce ferma,mantendo
il suo sguardo.
Strabuzzò gli occhi,ma poi,incredibilmente,
scoppiò a ridere.
Rimasi spaesata.-...mamma?-
Lei smise per un momento,per rispondermi.-Niente,tesoro.E' solo che
sembra che tu abbia commesso un crimine.-
Ero sempre più sconcertata.-Scusami,non
sei...arrabbiata?-chiesi.
Lei scrollò le spalle.--Non ne vedo il motivo-
No,decisamente non stava bene.
-Credo che mi sia persa qualcosa.-dissi,inarcando le
sopracciglia.-Edward ha dormito qui stanotte.Non ti da fastidio?-
Lei rise di nuovo.-No,tesoro,no,assolutamente.E' anche giusto.Mi
cheidevo quando sarebbe successo-
Il mio viso incredulo doveva essere uno spasso,probabilmente,visto da
un occhio esterno.-Stai dicendo sul serio?-chiesi di nuovo,sconvolta.
Lei rise ancora più forte.-Ma
certo,tesoro!Anzi,perchè non scendete giù,tutti e
due?Charlie e io vi aspettiamo per la colazione!-
No,stava male.Se prima avevo avuto qualche dubbio,ora avevo la conferma.
-Charlie?-chiesi,mentre pensavo che forse il mondo si era
ribaltato.-Mamma,papà non ci parla da giorni.E' arrabbiato
con noi.Ricordi vagamente?-dissi,vagamente isterica.
Lei rise,sventolando la mano.Sembrava...raggiante.-Ma
no,tesoro.Perchè non scendete giù?Credo vi voglia
parlare,ora che ne ha l'occasione-
Il silenzio fu l'unica cosa che riuscii a concedermi in quel momento.
-Sembra che tu abbia perso l'uso della parola-disse,sempre con quel
sorriso...strano.-Bè,cerca di riprenderti in fretta.Vi
aspettiamo giù.Io nel frattempo vado a riscaldare quei
cornetti caldi alla crema che piacciono tanto a Charlie-
E ,facendomi l 'occhiolino,scese,quasi a passo di danza,le scale.
Passò un minuto buono prima che mi smuovessi da quella
posizione.Visto che il mio cervello si rifiutava di ragionare,aprii di
fretta la porta e entrai,richiudendola immediatamente.Edward era
lì,con indosso i vestiti della sera prima.Si era rivestito,e
cullava nostra figlia che,a quanto pareva,si era svegliata ed era in
vena di urlare.
Quando alzò gli occhi,mi sorrise.-Credo debba mangiare-
Ma ,in fretta e furia,mi avvicinai a lui,mettendogli le mani sulle
braccia.-Edward,mia madre e mio padre sono usciti fuori di senno!-lo
informai,preoccupata seriamente per la sanità mentale dei
miei genitori.
Ma,quando vidi scoppiare a ridere anche lui,pensai di essere io,l'unica
anormale.
-Si può sapere cosa diavolo avete da ridere tutti
quanti?-sbottai,mollandogli uno schiaffetto sul braccio.-Siete per caso
impazziti?O sono io che sto ancora dormendo?-
Di tutta risposta,rise ancora più forte e mi
passò Lizzie,che accolsi tra le mie braccia.Con la
bocca,reclamava la pappa.Solo la mia piccolina era rimasta a farmi
compagnia.
Lo sentii prendermi per la vita e farmi sedere in braccio a lui,mentre
si accomodava sul bordo del letto.
-Sono riuscito a sentire i pensieri di tuo padre,stranamente-mi
spiegò,con unsorriso.-L'altra sera non ci sono riuscito-
-Fantastico-dissi,ignorando gli strilli di Lizzie.-La radio Edward ha
funzionato.Cosa hai sentito?-
La sua espressione fu eloquente-Pessima battuta ,Bella.Comunque,credo
che Charlie ce l'abbia davvero con sè stesso per come ci ha
trattati entrambi l'altra sera.Si è pentito.E stamattina ha
parlato anche con Renèe.E beh...si insomma,hanno fatto
pace-disse,con un sorriso malizioso.
Lo guardai fisso-Edward-
-Sì?-
-Edward,spiegami esattamente cosa vuol dire che hanno fatto
pace-dissi,mentre uno strano presentimento si faceva strada dentro di
me.
Lo vidi un po' in difficoltà.-Bella,non credo sia giusto
curiosare in questo modo nella privacy di Charlie e
Renèe.Forse te lo diranno loro...-
-Edward-
-Ok,come vuoi-replicò,un po' ,infastidito,sfilandomi Lizzia
dalle braccia.-Prevedo già che Lizzie finirà per
terra,quindi ti preparo, prima di dirti la notizia.I tuoi genitori si
sono baciati.E Charlie non fa che pensarci tutto il tempo-
-Lo sapevo!-urlai,alzandomi di scatto e ponendomi davanti a lui,alzando
le braccia al cielo.-Oddio,lo sapevo-ripetei,mentre una sensazione di
angoscia mi opprimeva il petto.-Non ho parole,davvero.Sono
completamente ALLIBITA!-urlai,sconvolta.-Cosa diavolo pensano di
fare?Non sono più ragazzini!Perchè non si mettono
in testa che ...-
-Shhh,agiti ancora di più Lizzie ,e i tuoi genitori
potrebbero sentirti-mi interruppe lui,riprendendomi per la vita e
facendomi riappoggiare sulle sue gambe.-Lo vedi come diventi?Dovevo
stare zitto-
Incrociai le braccia al petto.-Non puoi pensare veramente che una cosa
del genere non mi sconvolga.Mi sembra il minimo-
Alzò gli occhi al cielo.-Ti spiegheranno
loro.Adesso,Bella,potresti allattare Lizzie?Sta piangendo da cinque
minuti-
Sobbalzai,e la presi dalle sue braccia.-Vieni qui,amore
mio-sussurrai,stringendola al petto,mentre si dimenava,piagendo.-La
mamma non ti aveva dimenticata,principessa-sussurrai,ma in quel momento
mi resi vagamente conto che Edward avrebbe visto per la prima volta
come allattavo nostra figlia.
Mi sfilai le bretelle del pigiama e le feci scorrere,rivelando i
lreggiseno.Udi un respiro trattenuto di Edward e sorrisi sotto i
baffi,fiera di me stessa.Con lentezza,sganciai i ferretti del reggiseno
e Lizzie si abbarbicò peggio di un koala,cominciando a
ciucciare rumorosamente.
-Povera piccola-sussurrai,accarezzandole un braccino-Stava morendo di
fame-
-Siete...siete fantastiche-
Alzai il viso,per vedere l'espressione di Edward.Era emozionato;con gli
occhi,seguiva attentamente ogni mossa di Lizzie,ma non appena si
accorse che lo stavo fissando,alzò lo sguardo su di
me,rafforzando la sua presa attorno alla mia schiena.Sorrisi,mentre le
sue labbra si congiungevano con le mie,in un dolce bacio.-Sei
maledettamente eccitante mezza nuda,lo sai?-sussurrò sulle
mie labbra.
Gli feci l'occhiolino.-Galeotta fu la colazione di Lizzie.-
Lui rise,e mi baciò di nuovo,alternando le coccole tra me e
mia figlia.
Quando Lizzie terminò il suo pasto,soddisfatta,lui le
ripulì la boccucia ancora sporca di latte.
-Vado a darmi un'occhiata allo specchio-annunciai,alzandomi,e
affidandogli la piccola.-Deve fare il ruttino-
Lui sorrise,e se la poggiò sulla spalla,alzandosi in
piedi.Lo vidi massaggiarle i piedini,che scalciavano.-Non ne hai
bisogno.Comunque ci penso io-
Alzai gli occhi al cielo e mi diressi verso il bagno.Quando mi guardai
allo specchio,trovai esattamente ciò che mi
aspettavo:capelli arruffati,sguardo vivace e allo stesso tempo
sconvolto.
Mi spruzzai un po' d'acqua sul viso e mi lavai i denti,e poi mi depilai
le gambe,tanto per fare qualcosa nell'attesa che Lizzie facesse il
ruttino.Ero ansiosa di scendere giù,e quello che era
successo tra i miei genitori mi metteva abbastanza preoccupazione.
Chissà perchè,avrei dovuto saperlo che una volta
che saremmo andati a vivere tutti insieme mi sarei dovuta aspettare
qualcosa del genere.
Non ero abitutata a tutto ciò ;d'un tratto,mille domande mi
si affacciarono nella testa.
Cosa sarebbe accaduto?Cosa avrebbero fatto Renèe e
Charlie?Me ne avrebbero parlato?
Sbuffai,gettando l'asciugamano nella cesta dei panni sporchi,ed Edward
bussò alla porta.-Amore?-
La aprii e me lo trovai di fronte,con la mano posata sul sederinodi
Lizzie.
-Ha fatto il ruttino-disse,sereno.-Credo si stia riaddormentando.La
rimetto nella carrozzina?-chiese.
Sorrisi.-Si,papà-dissi,scoccandogli un bacio sulla
guancia.-E poi vediamo di uscirne indenni da questa pagliacciata-
Lui rise e la sistemò con la dovuta delicatezza nella
carrozzina.Prima di scendere ,le scoccò l'ennesimo bacio
sulla fronte.-Il papà e la mamma tornano subito,principessa-
Sorrisi sulla porta,a quella scena.Era un papà davvero
dolcissimo.Edward mi raggiunse,e chiuse la porta,mentre terminavo di
legarmi la vestaglia da camera.
Quando entrammo in cucina,tenendoci per la mano,trovammo mio padre
seduto a capotavola,i baffi incrostati di crema.Aveva gia indossato la
divisa,segno che tra poco sarebbe andato al lavoro.Almeno,la sfuriata
sarebbe durata poco.
Mamma era ai fornelli,sempre con quell'aria baldanzosa,a versare il
caffè in quattro tazzine.
Quando ci videro,entrambi alzarono gli occhi.
-oh,eccovi,finalmente!-disse mia madre,scoccando un sorriso a
Edward.-Buongiorno,Edward.Vieni ,siediti qui,ho cucinato proprio per te
stamattina.Non sono proprio il massimo in cucina-disse,scoccando
un'occhiata alla sottoscritta-non sono fenomenale come Bella,in
cucina,ma con le cose basilari me la so cavare,più o meno-
-La ringrazio,Renèe-rispose Edward,un sorriso sereno.Mi
trascinò affianco a lui,e ci accomodammo davanti al vassoio
di cornetti.Reneè ci poggiò davanti il
caffè e si andò a sedere vicino a Charlie,che
ancora non aveva detto nulla.Deglutii a vuoto.
-Buongiorno anche a te,tesoro-disse mia madre,sorridendomi.-Lizzie
è di sopra?-
-Sì-borbottai,recuperando la mano di Edward da sotto il
tavolo.-Ha appena mangiato-Edward me la strinse forte.Sapevo che la
bomba era in arrivo.
-Buongiorno,Edward-
Alzai di scatto la testa.Charlie stava guardando Edward,l'ombra di un
sorriso amichevole sul viso.
Per poco la mascella non mi cadde.Allora forse Edward e mia madre
dicevano il vero.Charlie aveva gettato l'ascia di guerra.
Edward non parve sorpreso;chissà se riusciva a sentire
i suoi pensieri anche
ora.-Buongiorno,Charlie-disse,completamente a suo agio.
Sarei voluta essere come lui,capace di adattarsi cosi perfettamente
alle varie situazioni.Ma il massimo che potessi fare in quel momento
era evitare di sudare.
-Mi spiace di aver disturbato la sua famiglia in un momento cosi
intimo-continuò Edward.
Inarcai un sopracciglio.
Charlie fece un gesto disinvolto con la mano.-Oh,non
preoccuparti.Assaggia pure -disse,indicando il vassoio,-non ti assicuro
il risultato, però;Renèe non è proprio
una cuoca affidabile-scherzò,con un sorriso,lanciando uno
sguardo a mamma.Lei fece la finta offesa,e gli diede uno schiaffetto
sul braccio.
-Ma Charlie!-disse,ridendo.
Oh Signore ,non fatemi rimanere un minuto di più.Poco ci
mancasse che alzassi gli occhi al cielo.
Edward afferrò un cornetto e lo portò alla
bocca,masticandolo;per un momento fui distratta dalla
sensualità di quel gesto,ma poi la frase che Charlie disse
mi distrasse completamente.
-Vi do la mia benedizione-
Sobbalzai,mollando la mano di Eward.-Cosa?-dissi,petulante.
Lui mi guardò ,addolcendo lo sguardo.Percepivo l'attenzione
di mia madre addosso.-Ho detto che vi concedo la mia
benedizione-ripetè,con un certo sforzo.
Ah,l'orgoglio maschile.
-Ah-dissi solamente.
-In questi giorni ho riflettuto e bè...ho capito di aver
esagerato.Non dovevo permettermi di dire quelle cose nè a
te,Bella,nè a Edward.Vi chiedo scusa.Ma in quel momento
ero...abbastanza,arrabbiato-disse,tenendo il capo abbassato.
Il mio papà,sempre cosi tenero e imbarazzato.
-Ma quindi...-borbottai,risentita.-Non è vero che...sei
rimasto deluso da me?-
Lui scosse la testa,e allungò la mano.Io tirai furoi la mia
e la strinsi.-Bella,tesoro ,ma come potrei essere deluso da una figlia
come te?Sei fantastica.Hai una figlia,eppure lavori e non trascuri lo
studio.Sei perfetta.E sono fiera di tutto quello che fai-
Stavo per commuovermi.-Grazie,papà-
-Charlie,la ringrazio,per me la sua approvazione è qualcosa
di importantissimo.Ci tengo a scusarmi per tutto quello che...ho
fatto.Ma la prego di credermi: quello che provo per Bella e Lizzie sono
un amore e una devozione cosi reali che quasi possono essere percepiti
materialmente:d'ora in poi,nulla più ci separerà-
Era impossibile dubitare di quel tono.Era intriso di
sincerità.
Charlie annuì,in qualche modo rincuorato dalle parole di
Edward.-So che lo farai-
Mia madre stemperò la tensione,invitandoci tutti quanti a
bere il caffè,e la tensione si sciolse.Chiacchierammo del
più e del meno,fino a quando Charlie non ci
salutò,perchè doveva andare al lavoro.
Trascinai Edward in corridoio,e quando arrivammo ai piedi delle
scale,mi alzai sulle punte e lo baciai.
-Cosi,tutto si è risolto bene-disse,quando ci
staccammo,abbracciandomi forte.
-Più o meno-
Aggrottò le sorpacciglia.-Non sei contenta di quello che ha
detto tuo padre?-chiese.
-Certo che lo sono-risposi immediatmente.-E' solo
che...bè,non mi hanno detto nulla riguardo quello che era
successo prima tra loro due-dissi,leggermente delusa.
Edward sorrise,e mi accarezzò la guancia.-Sono sicuro che
stanno aspettando il momento giusto.Ho sentito i pensieri di tuo
padre;anche lui deve ancora metabolizzare il tutto-
Annuii,e scrollai le spalle,sospirando.-Ma si,per ora,accontentiamoci
della sua benedizione-
Ridemmo all'unisono,e io gli stampai un altro bacio sulle labbra.-Devo
andare al lavoro oggi pomeriggio.Rimano con noi?-chiesi,sperando in una
risposta affermativa.
-Ovviamente-rispose,sorridendo-Ho una culla da montare,ricordi?-disse.
-E due donne da coccolare-aggiunsi,con una risata.
-E poi,potremmo andare un po' al mare,che ne
pensi?-propose,carezzandomi la schiena.
Sorrisi.-Penso che sia un 'idea fantastica-
-E meno male-rise lui,e di nuovo unì le sue labbra alle mie.
In quel momento,tutto mi sembrava perfetto.
Ed eccoci alla fine!E
cosi,chi se l'aspettava di Charlie e Renèe alzi la mano!xD
Dopo il prossimo
capitolo,anticipo che ci sarà un salto temporale di due
mesi^^
Lascio qui il mio
contatto di msn per chiunque volesse farsi una chiacchierata:
krystina_92@hotmail.it
Ricordo che ho
postato una nuova ff ,"Una settimana a Parigi",rating rosso.Mi farebbe
piacere ritrovarvi tutte lì!^^
Adesso scappo,mi
attende la trigonometria *sospiro*
Alla prossima
settimana! ;)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Ehm,si ,sono proprio io.*si
nasconde sotto il PC*.Dopo ben più di un mese,sono riuscita
a postare il nuovo capitolo.So di essere imperdonabile,ma la mia
è una giutificazione più che buona
ç__ç in due parole? LA SCUOLA!Davvero,non riesco
a dire altro.L'ultimo mese è stato da incubo.Compiti a non
finire,il tentativo di riuscire a non beccarmi il debito di matematica(
forse riuscito,chissà?),e il conseguente nervosismo che mi
impediva di mettere in fila due parole decenti.Ma ora sono
tornata(poveri voi!),nonostante mi aspetti ancora una settimana di
interrogazioni ç___ç Venerdi farò un
mega party virtuale per ka fine della scuola,siete tutte invitate!
Sarò molto concisa,non voglio farvi attendere oltre,giusto
un paio di cosine.Il capitolo è quello che è;non
sono riuscita a fare di meglio,nonostante abbia sognato di scrivere
questo momento tantissime volte.E' un periodo un po' cosi,non so,credo
d aver riversato il mio malessere troppo in questo capitolo,spero di
non annioarvi troppo.
Ora,una cosa importantissima.
Questo capitolo
è dedicato a una scrittrice speciale,che è in
grado di farmi emozionare anche con le più semplici delle
parole:Antonya.E'
grazie a lei se ho trovato il coraggio di scrivere qui su efp,e che mi
ha tanto spronato per postare questo capitolo nonostante questo mese
sia stata insopportabile,con i miei sbalzi d'umore,ecc.Per chi non
avesse letto la sua ff,lo faccia subito."Non andare via"è
una delle fan fiiction più belle che io abbia mai
letto,ancora quando la rileggo mi emoziono e piango come una disperata
*_* Perciò,grazie ancora,Antonya,di tutto.Smack ,un bacione
grande<3
Ok,ora basta davvero,vi lascio al capitolo orrido e alla risposta delle
recensioni,sperando di non essere stata dimenticata in qualche angolo
remoto del pianeta xD
Antonya: Aaaaa tesoro
una recensione che se la rileggo ancora mi fa commuvoere
tantissimo,soprattutto perchè scritto dalla mia
Antoç__ç L'hai inserita nei preferiti! *si
scioglie* troppo,troppo dolce!Ecco il nuovo
capitolo,tanto...sofferto,vero?xD Un bacione
ila_cullen: Oddio
grazie mille *_* Oh che bello,allora Charlie e Renèe non
sono stati scontati!Temevo proprio di si invece :S Grazie ancora dei
complimenti sei veramente dolcissima,e perdona il ritardo,purtroppo
giustificato dalla scuola,come ho scritto sopra
ç_ç bacio
vanderbit:Tesoro!Troppo
carina,mi commuovo! ç_çOh,bè neanche
io posso dirlo per esperienza personale,però non penso
proprio sia una bella cosa xD
Condivido sula fatto di
Edward padre,è stato molto trascurato dalla Meyer in
BD,forse in questa ff cerco di riscattarlo anche per questo :D Per
quanto riguarda Tanya,mi spiace preannunciarlo,ma dai prossimi capitoli
cominceranno i guai seri! ç_çMmm...non mi
sbilancio oltre :D Un bacio,e perdona il mio ritardo,giustificato dalla
scuola purtroppo,come ho spiegato sopra ç_ç Un
kiss grande!
nik81:Oddio dolcissima
*_* Grazie,sei troppo gentile,e perdona il ritardo purtroppo per colpa
della scuola,spero non mi abbandonerai ç_ç Un
bacio :D
Ed4e:Tesoro grazie,sei
gentilissima *_*Oh si,ci vorrebbe un Edward per ogni donna sulla
Terra,io lo sto ancora cercando,ma invano purtroppo
ç_ç Oh si,sono cosi dolci Ed e Bella con
Lizzie,però qui lasciamoli un po' per conto loro,mentre
Lizzie si schiaccia un bel sonnellino :D Perdona il ritardo,che almeno
per tutta l'estate non avverrà più! :D Un bacione
Austen95: Grazie
mille,gentilissima *_* Spero ti piaccia anche questo chap,e perdona il
ritardo ç_ç Bacio
ledyang:*si nasconde
sotto il letto* *coff coff* ehm,si...è l'aggiornamento
letiiii!L'avresti mai detto? ahah xD Grazie dei complimenti,come sempre
sei dolcissima,voglio vedere cosa ne pensi di questo ahah xD Un bacio,e
perdona ancora il ritardo ç_ç
giselle:Oddio tesoro,tu
sei dolce *_* Devo farmi perdonare di questo ritardo immenso,spero che
il capitolo riesca farne una buona parte :DAnche a me è
piaciuto molto scrivere la scena del pannolino,adoro questi momenti
cosi intimi <3Preparati a ritirare quello che hai detto su
Tanya,penso che nel giro di pochi capitoli cambierai subito idea,non
aggiungo altro *risata diabolica* Un bacio :D
Fortheternity: Ciao
tesoro,perdona il ritardo immenso ç_ç Ah,meno
male,non sono risultata del tutto scontata con Charlie e
Renèe!E' che li adoro troppo quei due insieme
xDPreparati,Tanya sta per entrare in azione,purtroppo,gia so che
sarà un male fisico per me scrivere i guai che accadranno
ç_ç Un bacio
nanerottola malefica:
Non dico nulla :D Altrimenti dove sta la suspence? :D Perdona il mio
ritardo immenso dovuto alla scuola,e spero che questo capitolo non sia
troppo zuccheroso,sono un'inguaribile romantica,non c'è
nulla da fare *_* Un bacio tesoro,grazie di supportarmi sempre *_*
giova71 : Ciao
tesoro,perdona il ritardo ç_ç ...Ci mancavano
Charlie e Renèe innamorati,vero?xDMmm,non so quanto possa
procedere per il meglio,staremo a vedere,ricordati che c'è
una certa Tanya in giro *risata diabolica* Spero ti piaccia anche
questo capitolo *W* Bacio :D
_Elisewin_: Ciao
tesoro,sorry sorry sorry per il ritardo! ç_ç Sono
io questa volta a chiedere scusa per non aver postato per tutto il
mese,colpa della scuola,purtroppo ç_çOh,a chi lo
dici,anche io sono un'inguaribile romantica <3 Oddio si,io sono
ancora alla ricerca del mio Edward,ma niente da fare,come diciamo a
Roma,nun se trova!xD Bacio :D
LadySile: Oddio
carissima,perdona il mio immenso ritardo,ma la scuola mi ha
letteralmente trascinata via ç_ç Con Charlie
direi che siamo a posto,un problema in meno da affrontare per la
coppietta piena di complessi xD ...anche perchè ce ne
saranno da affrontare tantissimi in seguito!Ti ricordi una certa Tanya?
xD *risata diabolica* Spero ti piaccia anche questo capitolo,per me
è stato molto importante,ci ho riversato molto di me stessa
*Q* Bacio:D
congy:Fedeeee *___* *si
nasconde* tu lo sai vero perchè ho ritardato cosi tanto a
postare,non c'è bisogno che mi metta in ginocchio,no?xD Mmm
ma si,diciamo che dalla tua ff si è "leggermente"capito che
odi Phil ahaha xD Tesoro mi raccomando non ti far prendere dall'ansia
per l'esame (senti chi parla!xD)e aspetto il tuo aggiornamento con
ansia!Spero ti piaccia questo chap ;) Bacio:D
Luna Renesmee Lilian
Cullen: Oh tesoro,perdona il mi oritardo mostruoso,purtroppo non
è colpa mia,come ho spiegato prima ç_ç
Oddio meno male,non sono risultata banale con la storia di Charlie e
Renèe,avevo una paura di esserlo!Con msn come siamo messi?
:D Ti mando un bacione,spero ti piaccia questo chap alquanto diabetico
:D
Capitolo dieci
Con un sorriso sulle labbra,mi sporsi verso la guancia che
Chantal mi porgeva,e posai leggermente le mie labbra sulla sua pelle
soffice.
-A domani allora-disse,quando mi scostai.Annuii con un sorriso e mi
avvicinai alla porta d'ingresso,ma prima che potessi compiere un altro
passo,la sua mano mi bloccò il polso.-...e non credere che
abbia creduto alla storia che ieri notte voi due abbiate solo dormito!-
Spalancai gli occhi,tentando di reprimere una risata.Chantal era
davvero assurda,a volte.Una copia esatta di Alice.Prima o poi avrei
dovuto farle conoscere.
-Chan,ti ho detto la verità-replicai,portando una mano alla
bocca,fingendomi inorridita.-Non ti mentirei mai!-
Lei assottigliò lo sguardo.-Non posso credere che tu non
abbia combinato nulla con quel ...quel...-borbottò,indicando
con un dito fuori,dove Edward,con Elizabeth,mi attendeva.Era rivolto al
mare,con le spalle verso di noi;tuttavia pregai che non stesse
ascoltando quella pazza della mia amica.-...insomma,quel bel pezzo di
ragazzo,scsuami Bella,è impossibile non usare certi
termini,è veramente bellissimo,e...-
Alzai gli occhi al cielo.-Potrei cominciare ad ingelosirmi,lo
sai?-dissi,incrociando le braccia al petto.Ovviamente ,stavo
scherzando;non sarei mai potuta essere gelosa di Chantal,e,soprattutto
non potevo biasimarla.Insomma,quanto ero fortunata a possedere un
ragazzo e unico e perfetto come Edward?Tantissimo.Sorrisi
beffarda,tenendo questo pensiero nascosto.
Rialzai gli occhi,per trovarla con gli occhi sbarrati.-...ma
no,Bella,io non mi permetterei mai,sai che ci tengo a te ...-
Sbuffai,con finta irritazione,avvolgendo una ciocca di capelli intorno
al dito.-Sei veramente una pizza.Mi diverto a prenderti in
giro.E,comunque,non è accaduto nulla con Edward ieri
sera,non ti mentirei-
Sussurrai l'ultima parte,a disagio.Era davvero imbarazzante tutta la
questione.
Chantal tamburellò il piede contro il parquet.-Devo fidarmi?-
Annuii vigorosamente.
-Lo do per certo?-
Annuii di nuovo,reprimendo una risata.
Lei sospirò,poi incrociò le braccia al petto,e
puntandomi poi un dito contro mi disse: -Ah,povera Liz.Spero proprio
che non riprenda questa tua parte di carattere.Tendi sempre a sciupare
tutte le fortune-lanciò
uno sguardo allusivo fuori alla vetrata-che ti capitano-.
Istintivamente,allungai un braccio con lo scopo di darle uno
schiaffetto al braccio,ma non fui abbastanza rapida.Ritirò
l'arto e rise,scoccandomi un bacio con la mano.-A domani,tesoro-
Alzai gli occhi al cielo,senza parole,e la osservai sparire dietro il
bancone.
Fortuna che LA era una metropoli così grande che nessuno
sapeva tutto di tutti.Altrimenti,la mia storia avrebbe fatto il giro di
bocche di tutti e rimasta all'apice della hit dei pettegolezzi per
molto tempo.
Ma,mentre richiudevo dietro di me la porta d'entrata,non ebbi
più tempo per riflettere sui miei pensieri distorti.
La mia attenzione venne assorbita da Edward,che ora mi attendeva con le
spalle poggiate alla ringhiera,una mano poggiata sul manico della
carrozzina,un sorriso sul volto.
Il mio sguardo si soffermò dapprima sul suo corpo,per
arrivare poi al viso,e mi stupii ancora una volta della fortuna che
qualcuno mi aveva donato a possedere quell'angelo cosi splendente.
Illuminato dal sole arancione,prossimo al tramonto,le onde del mare
dietro di lui,non potei non rimirarlo con ammirazione e venerazione.
Perciò,affrettai il passo e mi gettai sul suo
petto,incurante delle persone attorno a noi.
Strofinai il viso sul suo petto,e una risata lo scosse.Percorsi con le
labbra tutto il suo petto,inoltrandomi sotto la sua maglietta
bianca,fino a raggiungere il collo,dove lasciai un dolce bacio.
-Ciao-dissi,staccandomi leggermente,per guardarlo in volto.I suoi occhi
verdi splendevano,un sorriso illuminava il suo volto.
-Ciao anche a te-rispose,con una leggera risata.La sua mano
lisciò i miei capelli.
-Mi sei mancato-mormorai,alzandomi in punta di piedi e gettandogli le
braccia al collo.-Tanto-continuai,accarezzandogli i capelli morbidi e
setosi.
Edward sorrise,avvicinando pericolosamente il suo volto al mio.-Sono
passate solo quattro ore.Ma hai ragione.Mi sei mancata anche
tu.Sopratutto questo-
Le sue labbra si unirono alle mie,e,con un gemito di approvazione,mossi
la mia bocca contro la sua,permettendo alla sua lingua di trovare la
mia.
Era un'esperienza unica baciare Edward;mille emozioni attraversavano il
mio corpo in quel momento: sicurezza,protezione,amore,palpitazioni
frenetiche,ma soprattutto,voglia irrefrenabile di far parte di lui.
Mentalmente e fisicamente.
Sorridendo,mi staccai un poco,non prima di lasciargli un altro piccolo
bacio a stampo.
-Ti amo-sussurrai,conscia dell'autentica veridicità di
quelle parole.
In risposta,mi abbandonai alle sue coccole,e alle sue mani che
accarezzavano il mio corpo con dolcezza.
Lanciai uno sguardo a mia figlia.Era sveglia.I suoi occhi si guardavano
attorno con aria circospetta,e i suoi piedini vagavano in aria.
Lasciai che Edward continuasse a mordermi il collo,senza dire una
parole,semplicemente godendo di quell'atmosfera cosi irreale e perfetta.
Il mare.La spiaggia.Il tramonto.Il leggero vento caldo che mi
scompigliava il vestitino a fiori.La sua presenza.Quella di nostra
figlia.E mi chiesi se me ne sarei mai potuta stancare.
Ma la risposta era ovvia.
No,non sarebbe mai stato possibile.
-Ho una sorpresa per te-dichiarai,con un sorrisino,frugando nella borsa
bianca da mare.
-Una sorpresa?-ripetè,perplesso Edward,smettendo di
torturare i piedini di Liz,abbarbicata al petto del padre.
-Una sorpresa in parte già annunciata-mi corressi,tastando
in continuazione sul fondo della borsa.Ogni volta,sembrava di cercare
dentro una valigia.
Prima o poi avrei dovuto cambiarla.
Finalmente,percepii la mia mano entrare a contatto con uno spigolo ben
definito,e tirai fuori l'album di foto che avevo promesso di mostrare
ad Edward.
Ed ero segretamente soddisfatta,per aver colto l'atmosfera e il
paesaggio giusto.C'era un qualcosa di incredibilmente protettivo
nell'osservare il mare al tramonto con ciò che proprio si
desidera al proprio fianco.Ci si sente come se finalmente avessi
trovato un significato nel vivere,come se tutto fosse palesemente
giusto.Perfetto.
La spiaggia era deserta,finalmente;aspettavo impazientemente questo
momento da ore,fin da quando Edward,io e Lizzie ci eravamo goduti una
sana giornata sotto il sole.
...perchè non approfittare finalmente della
possibilità di mostrare il proprio ragazzo sotto la luce del
sole?
Era stato quasi esilarante(quasi,perchè la gelosia mi
impediva di godermi la scena del tutto),osservare le facce sbalordite e
assolutamente venerande delle ragazze che affollavano la spiaggia,
rivolte ad Edward.In costume,con quei pettorali messi cosi in
evidenza,e i capelli bagnati,a malapena riusciva a frenare la mia
voglia di farlo mio davanti a tutti.
E' mio!E' mio!E voi
potete solo osservarlo da lontano,perchè è di mia
proprietà.
Questi erano i pensieri che avevano affollato la mia testa per tutto il
pomeriggio.Non li avrei mai esposti,perchè mi sentivo
terribilmente infantile solo a pensarli.Ma era così.
-shhh,amore di papà,fai la brava-
Mi riscossi con un sussulto.Edward stava cullando Liz,che emetteva
flebili lamenti.
Sorrisi fugacemente.-Piccola furbacchiona.Sa che ora non
potrà sorbire le coccole del papà per un po'-
Edward sorrise e la strinse più forte al petto,passando
velocemente una mano sulla sua piccola schiena.-Piccola principessa.Lei
è la mia piccola principessa-ripetè,indirizzando
uno sguardo al mio viso.
Assottigliai lo sguardo.
-L'unica principessa
del papà-
-Edward,se pensi di irritare la sottoscritta non ci
riuscirai-dissi,stizzita,spostandomi una ciocca di capelli ricaduta
davanti al viso per colpa del vento.-Anzi,se continui cosi,rimetto a
posto l'abum di fotografie che mi ero tanto premurata di portare a
vedere al mio ragazzo-terminai,tentando di non scoppiare a ridere,e a
mantenere il cipiglio serio.
Alcune volte ero davvero cattiva.Sapevo l'estrema generosità
e devozione di Edward nei miei confronti.
Non ebbi il tempo di meditare sulla mia cattiva condotta;le braccia di
Edward mi circondarono,e la mia testa si poggiò
immeditamente sul suo petto nudo.Inspirai forte il suo odore,conscia
che non sarei mai stata capace di separarmene;lo avrei ricordato in
tutte le sue sfumature.
Caldo,protettivo e rassicuratore.Il vento continuava a
soffiare,ma,stretta nelle sue braccia,nulla poteva scalfirmi.
-Anche tu sei la mia principessa-sussurrò al mio
orecchio,depositandovi un dolce bacio.
Rabbrividii,e accarezzai il braccino della mia piccolina.
-Mi prendi sempre in giro,però-mugugnai,sotto
voce,strofinando il viso sul suo petto.
L'eco di una risata vibrò nel suo petto.-Sei troppo
spassosa-disse,passando ripetutamente la sua mano lungo la mia
schiena.Diede un piccolo bacino sulla fronte increspata di rughine di
Lizzie,e quasi fosse fatta di vetro,la poggiò nella
carrozzina,tirando su la protezione ,per non permettere al bento di
disturbarla.
Poi,tornò nella stessa posizione di prima,e mi
abbracciò ancora più forte di prima.
-Pff,Edward...-borbottai,tentando di districarmi dalla sua stretta,ma
in realtà l'unico risultato che ottenni fu di rimanere con
le braccia incastrate sul suo collo.
-Cosa?-chiese,sorpreso dal mio tono petulante.
Misi su il broncio.-Cosi mi distrai da quello che avevo in mente di
fare-
Il suo volto si distese,e mi riacchappiò di nuovo per la
vita.-Io avevo in mente di fare proprio questo
invece-borbottò,ridendo,e le sue labbra deviarono verso il
mio collo.
-Sei veramente un ...un... ninfomane!-
La sua risata riecheggiò per la spiaggia deserta e per un
momento sovrastò anche il rumore delle onde ,che,stanche del
percorso compiuto,si accasciavano sulla spiaggia colorata di arancione .
-Amore,su questo non posso darti torto.I miei ormoni stanno impazzendo
per la voglia che ho di te-
Oh Signore,datemi la
forza di non gettarlo a terra in questo medesimo istante.
Tuttavia,la parte più razionale e riflessiva di me
riuscì a comportarsi come previsto e ripescai l'album che
nel movimento era caduto sull'asciugamano,accanto a noi.
Rivolsi una veloce occhiata a Lizzie e notai ,non con molta
sorpresa,che si era addormentata. Perciò,mi riaccoccolai
addosso al petto di Edward,l'album sulle nostre gambe,approfittando di
quel piccolo momento tutto per noi.
-Carino-fu il suo commento,inarcando il sopracciglio.-Chissà
dove me lo avevi nascosto in tutti questi anni-
Sorrisi diabolicamente.-Ben lontano dalle tue mani.Non potevo rischiare
che vedessi certe foto obbrobriose della mia infanzia-
Ahi,risposta sbagliata.Il suo volto si trasfmormò in un
cipiglio offeso.-Vorresti dirmi che hai nascosto di tua
volontà le foto della tua fanciullezza ?Bella...-
Alzai gli occhi al cielo.-Edward!Non fare il
melodrammatico.Seriamente,non c'è nulla da vedere.Sono foto
orrende.Davvero,inguardabili.Ce n'è una dove ho un paio di
occhiali da sole degli anni '30,i capelli arruffati e la maglietta
sporca di cocomero,e non penso sia proprio il massimo dell'orgolio
mostrarla al proprio ragazzo-sputai,assottigliando lo sguardo.
Neanche sotto tortura avrei messo in giro quelle foto.Mai.Specialmente
sotto il suo,di sguardo.
Alzò un sopracciglio.-Potrei sapere perchè io non
le posso proprio vedere?-
-Semplice-risposi,sorridendo.-Ti renderesti conto della tua
incocepibile attrazione per me,persona assolutamente normale
e sciatta,specialmente se il confronto è con te-
Scosse la testa.-Sei assurda.Quando mai comprenderai che l'amore che
provo per te è assoluto e indissolubile?Perchè ti
sottovaluti sempre in questo modo?-
Il mio sorriso andò pian piano scemando.Non mi piaceva
quest'ultima domanda.Proprio no.
E tantomeno non mi piaceva parlare di questioni
cosi...pungenti,soprattutto perchè era un mio fortissimo
punto debole.
Ero sempre stata una ragazza sola;il mio problema maggiore era riuscire
entrare in sintonia con qualcuno,e questo era accaduto solo pochissime
volte.Le mie amicizie si potevano contare sulle dita di una
mano.Qualcuna sparsa a Phoenix,Angela a Forks,Chantal ora.
Non ero una ragazza bellissima;neanche brutta,dovevo riconoscerlo,ma
neanche cosi speciale da venire esaltata.Mi confondevo nella
normalità.Il mio era un carattere particolare,e,alcune
volte,totalmente fuori posto per questo mondo.
Lo dicevo sempre .Sarei dovuta nascere in un'altra epoca.
-...Bella?-
Avvertii il contatto delle sue dita sulla mia guancia,e successivamente
il dorso della mano accarezzarmela dolcemente.-Cosa c'è?-
Mi morsi un labbro,abbassando gli occhi sulla sabbia.Il sole scottava.
-E' che...alcune volte mi sento
così...così...sola,Edward.Così...diversa.Tanto-
Non sapevo neanche io perchè mi stessi aprendo in questo
modo.Perchè proprio in quel momento,così
bello,cosi sereno,cosi giusto.Perchè dovessi rovinarlo per
forza.
In diciotto anni di vita,ero stata capace di scegliere il momento meno
adatto a una crisi esistenziale.Ma la verità era che morivo
dalla voglia di sfogarmi con qualcuno.
Qule senso oppressivo di inadeguatezza che mi colpiva cosi,nei momenti
più disparati,all'improvviso,ma sempre presente...io dovevo
parlare con qualcuno.Uscire dal guscio.
Ed Edward...bè,lui era la mia stella.Il mio tutto.Tutto
quello che,con un semplice sguardo,era in grado di far scomparire dal
mio animo tutte le emozioni negative,e lo riempiva con il suo amore e
la sua devozione per me.
Lui era il mio angelo.Inviato dal cielo personalmente per me.
Come faceva alcune volte a pensare di non possedere un'anima?
-Tesoro,guardami-
-No-
Era cosi...brutto.Vergognoso.Mi sentivo esposta,toccata nel
profondo.Non è mai semplice parlare di argomenti deboli per
noi stessi.
Continuavo a tenere gli occhi bassi.L'ultima cosa che volevo vedere era
il suo volto contorto in un'espressione di dispiacere per me.
Lui non doveva essere triste.
All'improvviso,le sue dita mi alzarono il mento verso l'alto,e il suo
sguardo si scontrò con il mio.
Temevo di trovare i suoi occhi fiammeggianti,ardenti;accadeva sempre
quando sottovalutavo me stessa paragonandomi a lui.Mi rimproverava in
continuazione.
Questa volta però no.Il suo sguardo era gentile; i suoi
occhi caldi e dolci,in attesa delle mie parole,pronto a confortarmi,a
ricordarmi che lui era sempre lì,a sostenermi.
Scossi la testa.-...è cosi,e basta.Succede.Succede che ti
rendi conto che non sei adatta a questo mondo.Ti chiedi come diavolo
sei venuta fuori.Ti senti inadatta.E so che dovrei solo stare zitta.Non
dire nulla.Perchè ho tutto quello che una donna possa
desiderare:una bellissima bambina,un ragazzo che mi ama e...e non
è cosi.Alcune volte non è così.Chi mi
assicura che tutto resterà per sempre
così,immutabile e perfetto?La felicità
può durare anche solo un attimo.E io ho paura,Edward.Ho una
paura matta di perdere ciò che amo più al
mondo,ho paura di tutto quello che potrebbe accadere,a Lizzie,a te,e...-
Sentivo le lacrime premere al bordo degli occhi.Le mani tremavano,le
guance bollivano.
Era tutto così..fuori posto.Tutto.
Perchè dovevo sempre rovinare tutto?
Come diavolo avevo pensato di far uscire tutto questo?
Non potevo credere di aver parlato delle mie paure più
remote,cosi remote,cosi forti che quasi stentavo di pensarle,sotterrate
nel mio subconscio.
Il fiato di Edward mi accarezzò la guancia,facendo
rabbrividire la mia pelle.Appoggiò la sua guancia contro la
mia,facendomi poggiare la testa sul suo collo.
Aggrappata a lui, in quel modo,era difficile credere di aver pensato
quelle cose,ma,non appena lui si allontanava, seppur minimamente,la
paura,quel disagio senza nome tornava a tormentarmi.
La sua mano mi accarezzò dolcemente la schiena nuda,coperta
solo dalla parte superiore del bikini,fino ad arrivare sulla testa,dove
accarezzò tutta la lunghezza dei miei capelli pieni di
salsedine.
-Mi sento una completa nullità,Bella,in questo
momento-sospirò,bloccando la sua mano alla base della
schiena.
Alzai gli occhi di scatto.Il suo volto era rivolto verso il
cielo,pensieroso.
-Cosa...cosa vuoi dire?-chiesi,smarrita.
Sbattè le palpebre un paio di volte,prima di riprendere ad
accarezzarmi dolcemente.Scosse la testa.-Mi sento una
nullità perchè...perchè solo cosi ci
si può sentire di fronte a te.E' buffo,in un certo senso,non
trovi?Proviamo lo stesso sentimento,ed entrambi pensiamo a quanto sia
assurdo che l'altro lo provi-
Rimasi immobile,a meditare sulle sue parole.-Ma...bè,non
riesco a concepire come possa tu ora sentirti
così...infelice.Cioè,ascoltami bene-mi sistemai
meglio,appoggiandomi completamente al suo corpo,confortata dal suo
calore.-Quando parlo di adesso,intendo ora,ora che il tuo cuore ha
ripreso a battere.-
Scossi la testa,ridendo amaramente.-Ecco,come sempre non riesco a
spiegarmi.Incredibile.Sbaglio sempre su tutto.Volevo dire...non che
prima di tutto ciò per me non fossi la persona
più dolce,gentile,generosa,buona e splendida che io abbia
mai conosciuto,con l'anima più pura dell'universo-
Il suo fu un sorriso amaro.-Bella...-mormorò,chiudendo gli
occhi.
-No,Edward.La tua anima c'è sempre stata;è sempre
stata qui dentro-toccai il suo cuore con il palmo aperto della
mano.-Per me,non è cambiato nulla ripetto a prima,da questo
punto di vista;tu sei sempre la stessa meravigliosa persona che sei
sempre stata-
-Può darsi-mi bloccò lui,animato.-Ma non lo
sapremmo mai.Mai.Bella...non sopporto me stesso,capisci?Non sopporto il
fatto di non riuscire ad amarti,a farti sentire amata quanto tu
dovresti esserlo.E le parole dette prima...vorrei avere un potere
speciale,in certi momenti.Vorrei essere capace di far sparire tutti i
brutti pensieri che affollano la tua testa,vorrei farti sentire
unica,amata per la meravigliosa persona che sei.E invece...non riesco a
fare nulla di tutto ciò.-
-Non è vero,Edward-replicai -qui sbagli clamorosamente-
Mi fermai un attimo.-Tu e nostra figlia siete le uniche persone che mi
fanno trovare il posto giusto nel mondo,un senso a questa vita.Non
c'è...altro da dire.Siete voi la mia forza- terminai.
E non appena conclusi,sentii qualcosa abbandonare il mio
petto,improvvisamente più leggero.L'oppressione sullo
stomaco svanì,così come lo strano senso di
inadeguatezza a tutto quello che mi circondava,persona o cosa.
L'avevo detto.
Le sue labbra non mi diedero il tempo di pensare oltre.Si incollarono
alle mie,e la sua lingua chiese subito il permesso di varcare il
confine.Lo lasciai fare,permettendo di farlo entrare il più
possibile dentro di me.
Il sole scottava,nonostante fosse ormai tardo pomeriggio,ma,invece di
essere un elemento negativo,contribuiva a surriscaldare l'atmosfera che
si stava creando.
Le mani di Edward vagarono per la mia schiena,leggermente sudate,fino a
raggiungere le mie natiche,dove si fermarono,e presero a massaggiarle
vigorosamente.Rilasciai un gemito nella sua bocca,che di innocente
aveva ben poco.
-Lizzie...-borbottai sulle sue labbra,posando le mani sulle sue forti
spalle.
-Mmm...dorme Bella...-mi rispose lui,mordicchiando il lobo del mio
orecchio.
Le sue mani tornarono su,verso la parte centrale della schiena,e si
fermarono proprio sul laccio della parte superiore del mio
bikini.Indugiarono lì,e i suoi polpastrelli presero ad
accarezzarmi la pelle proprio in quel punto.
Le sue labbra lentamente si allontanarono,rimanendo di qualche
centimento staccate dalle mie.Incollai i suoi occhi ai miei.
Erano ardenti ora.
Una sua mano raggiunse la mia guancia,carezzandola dolcemente.
-Bella-
I nostri corpi si richiamavano come due calamite,prossime al
ricongiungimento.I suoi occhi non si staccavano dai miei,e avvertivo
chiaramente la sua pelle fremere,proprio come la mia,bisognosa di un
contatto con l'altra.
Lo sentivo.Sentivo che era quello il momento.Il momento che entrambi
stavamo aspettando,ricercando assiduamente il momento,l'atmosfera
giusta.
-Bella,voglio fare l'amore con te.Qui .Ora-
Improvviso.Come tutte le cose più belle.Capitano tutte
così,senza una programmazione.Tante volte,senza neanche un
motivo reale.
Ma qui il motivo c'era.C'era,eccome.
Alle sue parole,il mio cuore prese a battere velocemente,tentando di
assaporare il vero significato di quello che di lì a poco
sarebbe accaduto.
-Edward,ma Lizzie...-sussurrai.
In risposta,voltò il capo all'indietro,dove era posizionata
la carrozzina,ma eravamo troppo in basso per riuscire a sbirciare
all'interno.
Perciò,con un gesto elegante,Edward mi sorrise,poggiandomi
sull'asciugamano,e alzandosi per andare a controllare meglio cosa
stesse facendo la nostra piccola bimba.
Con lo sguardo,percorsi ancora una volta il suo magnifico corpo
scultoreo muoversi sinuosamente,chianarsi poggiando le braccia
muscolose sul bordo della carrozzina.
Una sensazione di piacere e eccitazione si propagò in tutto
il mio corpo,dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi.
Lui era mio.
E nessuno me lo avrebbe portato più via.
In quel momento non ci vidi più.Lo volevo.Immeditamente.E
non mi importava nient'altro.
Nè se ci avessero visti dalla strada,nè se
l'imbarazzo e il pudore mi avessero colpita...no,nulla.
Noi due ci appartenevamo.Anima e corpo.
-Dorme come un ghiro.Ti preoccupi sempre troppo Bella.Meglio di lei chi
ci sta?-disse,scherzando.
Lentamente,riportai il mio sguardo sul suo viso,lasciandolo percorrere
di nuovo lungo tutto il suo corpo.
Eccitazione pura.
Mi portai in ginocchio,piantando le gambe nella sabbia,e presi la sua
mano nella mia,invitandolo dolcemente a sedersi di fronte a me.
-Lo voglio anche io,Edward-mormorai,consapevole di quelle parole.
Il suo sorriso dolce fu la risposta più bella che potessi
ricevere.Le sue mani raggiunsero la mia vita,e con gentilezza mi
sollevò,facendomi sedere a cavalcioni su di lui.
Petto contro petto.
Viso contro viso.
Il suo naso percorse il mio collo,fino a strusciarsi con il
mio.Parlò sulle mie labbra.
Fu solamente un sussurro.
-Ti farò sentire amata più che mai,Bella-
Non ci fu bisogno di sentire altro.
Talvolta,le parole non hanno bisogno di grandi artifici o ghirigori per
colpire nel cuore.No.Tante volte,anche semplici sillabe messe insieme
sono capace di farti emozionare,scomparire i dolori,portarti in
paradiso.
-Edward,oh,Edward...-
Caldo insopportabile.Avvertivo il sudore sulla mia fronte che si
confondeva con quello di Edward.Tutto in quel momento andava
confondendosi.
Gemiti,sospiri,urli,movimenti,passione,amore,piacere,tutto fuso nei
nostri due corpi uniti,che viaggiavano verso il culmine,pronti a
raggiungere l'estasi finale.
Soggiogata dal suo corpo,mi muovevo su di lui impazzita,alternando i
movimenti del bacino in moti circolari e verticali.
Le orecchie fischiavano,udendo solo i miei e i suoi gemiti,prolungati e
affannati;il rumore delle onde era scomparso.I miei occhi erano
incollati sul suo volto,trasfigurato nell'espressione più
bella che avevo mai visto dipinta sul suo viso.Piacere puro.
La bocca spalancata,le leggere goccioline di sudore che partivano dalla
fronte per arrivare al mento,gli occhi ardenti,le sue mani che
esploravano il mio corpo,partendo dalle spalle,per arrivare ai seni,che
poi scendevano giù verso le mie natiche e le mie gambe.
Accarezzata,protetta,amata.
Il piacere stava divenendo insopportabile;lo sentivo,la scarica stava
per arrivare.
Quel piacere provato solo una volta,che ci aveva reso responsabili
della creazione di una nuova vita.
Mai,mai ci sarebbe stata esperienza più bella del fare
l'amore con Edward.
Mai.
-Bella,lo sento..-mormorò,a fatica,tentando di trovare la
forza per dire qualcosa.
Continuai la mia danza,portando le braccia al suo collo e soffocando
completamente nel suo corpo.
Le sue labbra raggiunsero il mio orecchio.
-Edward!-
Eccolo,lo sentivo.Stava arrivando.
-Sapere...che...-
Le sue parole appena sussurrate nel suo orecchio erano una dolce
ninnananna,che mi accompagnava verso il piacere in onde sempre
più forti.
-...il nostro...amore...è...in grado di
far...nascere...qualcosa di cosi bello...Dio,Bella,ti amo...-
I suoi gemiti erano ormai divenuti vere e proprie grida.
Mille stelle esplosero davanti ad i miei occhi,e mi abbandonai alla
sensazione unica e totalmente destabilizzante dell'orgasmo.
Ok,mi ritiro da
qualche parte per non farmi più vedere in giro dopo questo
aggiornamento pessimo ç_ç
Ultimi avvisi:ora che la scuola è agli
sgoccioli,riprenderò anche "Una settimana a Parigi",sebbene
darò comunque la precendenza ad "Un nuovo inizio".
Cosa che non centra un ciufolo con tutto ciò:
STASERA CI SONO GLI MTV MOVIE AWARDS,MI RACCOMANDO SEGUITELI TUTTE E
TENIAMO LE DITA INCROCIATE PER TUTTO IL CAST DI NEW MOON! (E SE KRIS E
ROB NON SI BACIANO PROTESTERO' PUBBLICAMENTE,SONO UNA ROBSTEN ACCANITA
u_u)
Notte <3
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Sera a
tutte,donzelle :DEccoci qui con un nuovo capitolo,anche questa volta in
ritardo,ma questa volta sono più che giustificata,davvero.
*-* La volete davvero sentire?E va bene,l'avete voluto voi(so che non
ve ne frega una cippa lippa ma mi piace raccontarlo,mi commuovo sempre
:D) Il 17 Giugno Kristen Stewart(ospite qui a Roma con Taylor Lautner)
mi ha fatto gli auguri per il mio prossimo compleanno,facendola
commuovere,e ci ho beccato pure due suoi autografi più
quello di Taylor..Presumo si fosse capito dal mio nick,dal mio
tutto,che sono una grandissima fan di Kristen,e intendiamoci,non
perchè abbia interpretato solamente la parte di Bella Swan
nei Twilight movies.Anzi.Se non l'avete fatto,vi consiglio di guardare
gli altri suoi films,sono m.e.r.a.v.i.g.l.i.o.s.i.
Perciò,per
farla breve,il motivo del mio ritardo è dovuto anche al
fatto che è stato un po' difficile ritornare con i piedi per
terra,davvero,è difficile farlo quando un sogno del genere
viene realizzato ç___ç *riparte a piangere*
Immagino abbiate
preso gia tutte le vostre pagelle,spero sia andato tutto bene,e io,come
sempre mi sono fatta tante paranoie per nulla.Matematica mi ha dato il
6,e sono riuscita ad ottenere una più che buona media
generale dell' 8 ^^
COSA
IMPORTANTE!!
Vorrei spiegarvi bene qualcosa
riguardo ad Un nuovo Inizio.Come vedrete,questo
è un capitolo di passaggio(orrendo,aggiungerei),due mesi
dopo rispetto ai precedenti.Per questo,è abbastanza corto.E'
incentrato moltissimo sulla coppia ,è soprattutto una specie
di spartiacque.Infatti,la mia idea è sempre stata quella di
dividere questa ff in 3 parti(l'ultima sarà abbastanza
lunga).
La prima parte si
è conclusa con lo scorso capitolo,e abbiamo visto il
ricongiungimento di Edward e Bella,il loro riallacciamento sia fisico
che a livello di coppia ,di genitori,e bla bla bla :D
La seconda parte
comincerà dal prossimo capitolo,e sarà,per me,la
più complicata da scrivere.Ci saranno molti fatti da
esporre,e tante complicazioni da affrontare(Tanya,vi ricorda qualcosa?
:D),ma,a parte i problemi della coppia,in generale,vedremo il ritorno
dei Cullen,che torneranno ad avere il loro ruolo primario,insieme agli
altri personaggi che ruotano intorno ad Edward,Bella e Lizzie;
Per quanto riguarda la terza parte,non
anticipo nulla. :D
Direi che
è tutto (e chi mi sopporta più?:D),ma prima mi
lasciarvi alla lettura non
posso non dare un ENORME BACIO VIRTUALE a tutti e 19 gli angeli che
hanno recensito lo scorso capitolo.Grazie,grazie,grazie.Che altro posso
dire?Grazie di supportarmi sempre con tanta dolcezza e gentilezza,siete
le migliori. <3
Ok,direi che
è tutto :D
RISPOSTA ALLE
RECENSIONI:
LudoCullen96:Oh,grazie,sei troppo dolce,e ti ammiro davvero per la tua
forza d'animo,leggere tutti questi capitoli insieme!Addirittura la
Meyer?Sei davvero troppo,troppo gentile *-*Oh si,io Robsten a vita
,sono una loro sfegatata fan <3Spero ti sia piaciuto anche
questo chap,un bacio <3
ila_cullen:Siiiiiiii * saltella sul pavimento* che belli che erano,sono
morta quella sera *___* Grazie davvero tesoro,sei
gentilissima(no,niente altri bimbi per ora,cioè,a meno
che...mmm,ma vabbè,ti lascio al capitolo e capirai xD)grazie
mille,e scusa il ritardo nel postare ^^ Un bacio <3
giselle:oddio tesoro,la tua recnesione mi ha fatto commuovere.Sei
dolcissima,davvero,e ti rignrazio tantissimo per supportarmi sempre in
questa maniera fantastica *_*Allora per rispondere alle tue domande:
1)Chantal: ad essere sincera,il personaggio di Chantal non l'ho mai
programmato a fondo,o meglio,l'ho programmato per alcune scene
fondamentali e utili al rapporto ed/bella,e per far inquadrare meglio
il posto di lavoro di Bella,quindi non ho mai pensato a una sua
ipotetica situazione snetimentale da raccontare,ma perchè
no,potrei pensarci sù ;D;
2)La frase inserita nel culmine della passione fisica tra Edward e
Bella è sempre stata l'unica frase che ho avuto in mente
prima ancora che questa ff prendesse vita nella mia mente,forse
perchè racchiude un po' tutta la storia.L'amore di Edward e
Bella,coronato dalla nascita della loro bambina;
3)Paura di Bella di essere abbandonata nuovamente:rispetto ai primi
capitoli,la paura di Bella si sta pian piano affievolendo,come vedrai
anche in questo capitolo.Ma si sa,i fantasmi tornano sempre;ci
vorrà ancora un po' prima che Bella accantoni del tutto la
paura di perdere Edward(e Tanya avrà un ruolo rilevante in
tutto questo),ma per ora goditi questo capitolo (oserei dire l'ultimo
per un po' tranquillo),dove la coppia si gode tranquilla la lro
relazione ;Per quanto riguarda le immagini,non so perchè,ma
non me le fa inserire NVU,avrà dato di matto con il
caldo,mah .__.DUn bacio<3
vanderbit:Grazie,oddio non sai quanto mi faccia piacere avere dei
consesn isullo scorso capitolo,io e le scene un po' hot siamo un po' in
conflitto xDEh gia,Tanya ora comincerà a rompere le suddette
scatole,ma per ora goditi questo capitolo tranquillo tranquillo ;D Un
bacio <3
Ed4e: Grazie *___* Si ,il momento dello sfogo di Bella non era
programmato,ma il giorno che ho terminato di scrivere il capitolo,per
alcune esperienze personali,ho sentito il bisogno di scriverlo...la
Bella che descrivo somiglia molto alla sottoscritta,dal punto di vista
interiore,per me scrivere è anche una specie di cura per me
stessa <3Un bacio<3
Antonya:Oh*arrossisce* Ma lo sai,Antonia,una dedica è pure
una sciocchezza in rapporto alla grande spinta che mi hai dato per
pubblicare questo obbrobrio xD.Meno male,avevo tanta paura di
risultare,non so...inesperta,io e le scene hot non andiamo molto
d'accordo,proprio no <.< Lizzie ti piacerà
anche qui,spero,oh si,anche io sono sua fan,e ce l'ho anche programmata
nella mia testa,insomma la sua fisionomia,i capelli ecc.Grazie mille
Antonia, di tutto <3Tanya?*fischietta e se ne va senza dire
nulla* xD
ledyang:Letiiii ecco il nuovo capitolo,grazie come sempre *___*
<3333 Non mi uccidere per il ritardo!LOL xD
francesca 96:grazie carissima,davvero,sei molto gentile *-*complimenti
per il coraggio,leggerla in un giorno solo deve essere stato
terrificante =S per ora,l'affare bimbi si riduce ad Elizabeth,in
seguito...bè,non dico nulla! :D
nik81:Ciao carissima,grazie di non avermi abbandonata *-* come sempre
sei gentilissima,e goditi bene questo capitolo di passaggio che io
considero l'ultimo diciamo cosi,incentrato sulla coppia e basta^^ Un
bacio <3
Luna Renesmee Lilian Cullen : siiiiiii *saltella* hanno vinto e si sono
dati un bacino *___________* * muore* gli esami come sono andati? ma
sono di licenza media o la maturità?quindi sei riuscita a
mettere msn? *___* allora ti aspetto li per qualche spoiler eh! :D ciao
ciao <3
Fortheternity:ciao cara,eh si,la mia specialità è
scrivere personaggi con un minimo di depressione e paranoie mentali LOL
:D fortunatamente matematica mi ha dato il 6,altrimenti avrei fatto un
casino ._-. hai visto,rob e kris si son odati un bacino,seppur
piccolo...ma c'era! *_* un bacio <3
valeriuccia:ciao cara,grazie dei complimenti,sei molto gentile *-*
Oddio si anche io ho fatto la nottata,è stato stupendo *_*
Robsten *sogna* grazie ancora,spero che ti piaccia anche questo
capitolo ,un bacio <3
nanerottola malefica: ahahaha *risata scompisciata* ma siii,cosi
insieme fanno la coppia perfetta,con tutte queste paranoie mentali LOL
:DDevo dire che Chantal ha riscosso molto successo,ne sono contenta!oh
si ,Edward e Lizzie *__* Spero ti piaccia anche questo chap,un bacio
<3
Austen95: Li trasmettevano su MTV!Li hai visti? *_____________* Rob e
Kris si on odati il baciiiino LOL :D un bacio <3
giova71: grazie cara del supporto,sei davvero gentile e
dolce...eh,gia,Edward e Bella hanno entrambi le paranoie,bè
cosi siamo sicuri che insieme sono la coppia perfetta LOL :DSi,sulla
spiaggia ,sempre cosi ho sognato la loro prima volta nella mia ff,siamo
o non siamo a LA?Bisogna pure approfittarne! ;DNo no,per ora direi che
alla coppietta basti e avanzi Lizzie xD Goditi questo capitolo
tranquillo,che dal prossimo cominceranno i guai! xP un bacio <3
fiorella91: Ciao!Grazie mille *-* Oh si,Edward è davvero
dolce,lo ammetto,i miei pezzi preferiti da scrivere sono quelli dove
lui fa tutto il romanticone *-* no no,per ora,alla coppietta basta e
avanza Lizzie xP Sperto ti piaccia anche questo chap^^ un bacio
<3
LadySile: Ciao!Credo che dal prossimo capitolo comincerò a
non senrtirti più,mi odierai LOL :D La tua amata Tanya
entrerà in azione,purtroppo .__. Gia in uesto capitolo
avremo un accenno di come si è evoluto il rapporto tra lei e
Bella,se in bene o in male.Mi fa piacere che ti sia piaciuta la scena
un pochino hot,non sono un granchè con queste scene xD Spero
ti piaccia anche questo chap :D un Bacio <3
cloe cullen: claudiiiiia!^^ ma una vita un amore che fine ha fatto?Enon
tentare di nasconderti,guarda che ti vedo!:D Ma certo,anche se oltre ad
essere diventato un vampirozzo responsabile oras è
diventanto anche un po' ninfomane,ma a noi piace anche cosi,non
è vero? xP Gli MMa,un sogno *-* Un bacio <3
spidermapi: ciao cara!grazie *___* sei sempre cosi gentile
<3,chissà perchè,descrivere Edward
è molto semplice,forse percè è il
tipico uomo che vorrei anche io? :D un bacio,spero ti piaccia anche
qeusto chap ^^
CAPITOLO 11
2
MESI DOPO
-Mmmm...sei al corrente che se continui in questa maniera,probabilmente
non riuscirò a muovere un dito per andare al
lavoro?-mugugnai,fermando la sua mano,che,incurante delle mie deboli
proteste,seguitava il suo percorso verso le parti basse del mio corpo.
-E tu sei al corrente del fatto che un uomo davanti a tanta bellezza
non può starsene buono e fermo?-replicò Edward
con una leggera risata,realizzando il suo obiettivo.
-Edward...-
Un sospiro di piacere mi uscì dalle labbra,e tentai di
recuperare la sua mano.Questo lato così...intrapendente me
lo aveva nascosto molto bene gli anni passati.
-Mmmm... dai amore,shh,abbiamo ancora un po' di
tempo...-mormorò suadente al mio orecchio,stendendosi
completamente sopra il mio corpo .
Il calore del suo corpo mi sovrastò,il che poteva essere
positivo in date situazioni,ma anche negative in altre,complice il
fatto di essere in pieno agosto non aiutava per niente.
Le sue mani si aggrapparono ai miei fianchi e iniziarono a
massaggiarli;erano inutili i miei tentativi di opposizione ,anche
perchè...non ne ero proprio del tutto scontenta di quello
che stava accadendo.
...Anzi.
-Lo vedi-sussurrò,e potei percepire il suo sorriso dal modo
in cui le sue labbra si posavano sul mio collo,alternando morsi e
piccoli baci su tutta la sua lunghezza-non mi sembra che un po' di
coccole possano ucciderti-
-Sei uno sbruffone-replicai con una risata,passando le mani sulla sua
schiena maestosa-So benissimo che le coccole sono solo il preludio
dell'idea che hai in mente-continuai,mentre i suoi baci si spostavano
verso il mio seno.
Alle mie parole,alzò di poco la testa.-Ah,si?E
sentiamo...-le sue mani si inoltrarono sotto la maglietta,raggiungendo
il gancetto del reggiseno che portavo.-Quale sarebbe la mia
idea?Assomiglia vagamente a...questa?-continuò,sempre
ridendo,e la sua mano scivolo giù,dentro i miei
pantaloncini,ad accarezzare il mio sedere.
Che paradiso.Letto,sole,bottiglia di coca cola sul comodino
ghiacciata,ventilatore puntato in faccia,coccole del proprio ragazzo.
Come sempre,sarebbe stato difficile solo il pensiero di dovermi alzare
da quella superficie morbida,ma quelle erano una delle poche volte di
cui io e Edward potevamo approfittarne liberamente.
Il caldo era afoso,ma erano anche le tre del pomeriggio;quella pazza di
Alice si era presentata a casa all'ora di pranzo con la chiara
intenzione di prelevare Lizzie per un pomeriggio di sano
shopping.Povera la mia piccola.Neanche aveva la facoltà di
parlare,che già era diventata una povera personal shopper di
quella sadica.
Ovviamente il nostro parere,mio e quello di Edward,era stato negativo
(ogni occasione era buona per spupazzarci insieme il nostro piccolo
tesoro),ma alla fine avevamo dovuto acconsentire,in quanto Alice doveva
servirsi di Lizzie per fare un giro di prova con gli abitini per un
affare molto,molto importante.Già.
Quei due mesi di stallo erano stati molto significativi per
riallacciare definitivamente il rapporto con i Cullen,e con Edward
soprattutto.
Ormai,la sua presenza era diventata un qualcosa di quotidiano,una
piacevole abitudine.La maggior parte delle volte si fermava con me e
Lizzie a dormire da noi,sotto il tacito consenso dei miei,e anche io e
Lizzie spesso passavamo la notte lì dai Cullen.
Ormai ,la nostra giornata tipo era diventata un qualcsoa simile al:
alzarsi,coccole,colazione,spiaggia,lavoro,coccole e ancora coccole.
Eio di certo non me ne lamentavo.Per me,era tutto assurdamente
perfetto.Certo,quei momenti in cui io ed Edward eravamo costretti ad
allontanarci,quando magari doveva tornare a casa,per un cambio
d'abito,o una commissione di Alice ed Esme,io e mia figlia ne
risentivamo immediatamente la mancanza.
Noi eravamo una famiglia.
Quanto noi due ,come coppia....bè,anche li era il
massimo.Non che ci fosse da dire molto.
Edward mi faceva sentire una ...principessa,in tutti i
sensi.Dolce,romantico e sottile.Ma allo stesso tempo, sotto le
lenzuola...il nostro rapporto era magnifico,esplosivo.Arrossii
ripensando all'audacia che alcune volte gli avevo dimostrato,proponendo
luoghi della nostra passione come il bagno,la spiaggia di notte(quella
era diventata ormai una specie di tradizione),o il tavolo della cucina.
Alice e Jasper avevano deciso di sposarsi,o meglio,ricelebrare le
nozze,in teoria,ma questa sarebbe stata una vera e propria prima
volta,per entrambi,e ciò aveva causato una tremenda euforia
ed eccitazione in tutta la famiglia.
Jasper era riuscito ad ottenere lavoro come avvocato in uno
degli studi legali più rinomati di LA,e,ovviamente,Alice
poteva benissimo starsene a casa a fare la benestante e trascorrere le
sue giornate tra shopping e,sua nuova passione umana,il frozen yogurt.
Perciò,da un mese a quella parte,tutti eravamo immersi nei
preprativi del loro matrimonio,che essendo di Alice,somigliava molto
più a un'incoronazione di Stato.
-Spero seriamente che Alice non voglia davvero trasformare Lizzie in
una baby star-borbottai alla fine,scostando la sua mano dalla mia
pancia scoperta e mettendomi a sedere.
Ora o mai più.
Edward ricadde di schiena sui cuscini,osservandomi infilare
le infradito.Un sorriso gli balenò in volto.-Non credo.Sa a
cosa andrà incontro-
Alcune volte,quello sguardo di pura follia protettiva nei confronti
della figlia,invece di spaventarmi,mi faceva sentire solo
più protetta e...felice.
-Penso che con questa storia del matrimonio ormai sia
irrecuperabile.Per non parlare poi di quell'assurdità di
farmi fare la damigella.Non se ne parla-borbottai,passandomi una mano
tra i capelli.Raccattai la divisa da lavoro in armadio e mi diressi
verso il bagno.
-Saresti divina,amore.Uno splendore-
Non potevo vederlo,ma alzai gli occhi al cielo immaginando la sue
espressione.
Il riflesso allo specchio di una ragazza esasperata ricambiò
il mio sguardo.
-Tu sei di parte.E poi,sai che odio essere al centro
dell'attenzione.Tacchi,abiti complicati,flash accecanti...no no,me ne
starò in un angolo con te e Lizzie,punto-dissi
categorica,aprendo il rubinetto dell'acqua,spruzzandomene un po' sul
viso,e poi mi passai un leggero strato di trucco .
-Bella-
Comparve dietro di me,e lo osservai dallo specchio.Era bellissimo.A
petto nudo,poi,era una tentazione irresistibile.Sublime.
Le sue braccia mi circondarono la vita.-Però,come siamo
belli insieme-mormorai,stringendo le sue mani sul davanti.
-Una coppia perfetta-ridacchiò lui stringedo più
forte la presa.-E comunque,saresti bellissima a percorrere la navata.In
effetti,la cosa potrebbe anche ingelosirmi,ma sarebbe fantastico
sentire l' invidia degli altri uomini presenti nella Chiesa.Tu sei solo
mia-concluse,con tono minaccioso.
Mi sentii confortata e protetta dalla sua possessività,e,non
volendolo,un'immagine comparve davanti ai miei occhi.
Io e lui.In Chiesa.Solo che invece di essere nelle vesti di
invitati,eravamo nelle vesti di sposi.Io,un lungo abito bianco,e
lui,giù,ad attendermi,radioso.
Scacciai via l'immagine velocemente.
Edward mi baciò la guancia.-Mia dolce Bella.Sempre tra le
nuvole-
Avvertii le gote arrossarsi.-Scemo-Mi districai dalla sua presa e mi
legai i capelli in un'alta cosa di cavallo,mentre lui con una risata
cominciò a vezzeggiarmi il viso e il collo.
-Edward,dai,su,fai il bravo-mugugnai,tentando,controvoglia,di
allontanarlo.-Sono in ritardo.-
-Con me non sarai mai in ritardo-mugugnò sul mio
collo,mentre le sue mani si facevano strada verso i seni.Prese a
massaggiarli.
-Edward,sul serio-rilassai uno sbuffo di piacere,e mi
voltai,lasciandogli un ultimo bacio sulla guancia.-Devo davvero andare-
-Mi stai rifiutando-mormorò,facendo la fina faccia da cane
bastonato.Ma certo,come sempre tentava di far passare la sottoscritta
come peccatrice,ma questa volta non ci sarei cascata.Nemmeno di fronte
a quello sguardo cosi dolce.
No.
-Muoviti-dissi solo,passandogli davanti e reprimendo un sorrisino.
Sentivo i suoi passi dietro di me.
-Nemmeno un bacino piccolo piccolo?-
-No-
-Però una palpatina al sed...-
-Edward,amore della mia vita,luce della mia esistenza-lo
bloccai,voltandomi di scatto e poggiando la nocca della mano sul suo
petto scolpito-vuoi andare in bianco stasera?-
Il suo sguardo atterrito mi fece scoppiare a ridere.
-No,non è esattamente il mio desiderio
maggiore-rispose,interpretando ancora la parte dell'offeso.Le sue
mani,però,nonostante i miei avvertimenti,scesero
giù,fino a saggiare le mie rotondità.
-Edward,quelle mani,levale-dissi,guardandolo negli occhi.
Strinse la presa,fissandomi e tentando di non ridere.-Quali mani?-
-Quelle che stanno torturando il mio povero
sederino-borbottai,stringendo gli occhi.
Scoppiò a ridere,mollandomi una piccola sculacciata, e si
ricompose.-Sei proprio una streghetta.-
-Andiamo,scemo-
Lo presi per mano,e lo portai giù ridendo.
Ah,che meraviglia.
Edward parcheggiò la BMW proprio in un posto davanti la
spiaggia,e scesi,mentre lui faceva scattare le sicure.
Cominciavo gia a rimpiangere il mio letto fresco.L'aria era afosa,la
spiaggia affollata,e il mare calmo come una tavola da surf.In quei
momenti,odiavo essere al lavoro piuttosto che lì,in sole,a
tentare di prendere la tintarella e magari a ricevere tante coccole
sull'asciugamano da Edward o fare il bagno con mia figlia .
-Non capisco perchè ti ostini a lavorare
ancora-borbottò Edward,quasi leggendomi nel
pensiero,intrecciando la sua mano alla mia,diretti verso il piccolo
sentiero acciottolato incastonato nella sabbia.
Da quando era tornato,non aveva mai mancato l'occasione di ribadirmi
quanto fosse contrario all'idea che lavorassi.Del lavoro di per
sè,sebbene non volesse vedermi affaticata senza
motivo,perchè pretendeva di prendersi cura di me e nostra
figlia anche economicamente,con un po' di fatica lo avrebbe anche
potuto accettare,ma quello che non sopportava davvero era il tipo di
lavoro che svolgevo.
Da quando un giorno aveva scoperto dell'occhiata allusiva di un giovane
surfista straniero verso le mie gambe(venuto a sapere poi grazie a
Chantal,come sempre),aveva dato in escandescenza.
Ero a conoscenza della sua gelosia,ma quella era davvero paura.Paura
che nemmeno riuscivo a comprendere.Io ero sua,non avrebbe mai potuto
dubitare del mio amore.Non gliene avrei mai dato possibilità.
Perciò,non appena notava lo sguardo di qualche individuo
maschile posarsi su di me,subito il povero malcapitato dopo averlo
visto in faccia scappava a gambe levate,e stessa cosa accadeva con
Elizabeth.
Ormai restava sempre con me durante le ore di lavoro,a farmi
compagnia,ed era diventato amico di tutti i miei colleghi e dei
frequentatori periodici del fast food.E questo,invece di
infastidirmi...mi faceva sentire coccolata.Avevo sempre odiato gli
sguardi e le parole pesanti dei clienti.Da morire.
Ormai,con mia grande sorpresa,i Cullen non erano più ai
margini della società,ma perfettamente integrati;Alice ormai
era diventata una sottospecie di diva del quartiere,poco ci mancava che
finisse presa per un casting di un film,per non palrare di Jasper,ormai
aveva la sua cerchia di amici /colleghi.Prevedevo un qualcosa come
mille invitati al loro matrimonio.Non volevo pensarci.
Le mie rilfessioni furono interrotte dallo squillo del mio cellulare.Lo
afferrai con la mano libera,e alzai gli occhi al cielo quando
lessi chi mi stava chiamando.
-Pronto,Alice-borbottai.
Edward camuffò una risata in un colpo di tosse.
-Ciao Bella!Senti,volevo chiederti una cosa,solo una,giuro che sono
stata brava...-
Chissà perchè,avevo una vaga idea della sua
piccola richiesta.
-Se ha a che fare con il comprare l'ennesimo capo di
abbigliamento,scarpa,o qualcosa attinente a ciò per
Elizabeth la mia risposta è no-dissi,anticipandola.
Silenzio,e uno sbuffo dall'altra parte della cornetta.-Bella,sei
davvero una pizza.Fino a prova contraria,sono la sorella del
papà,e se voglio comprarle qualcosa...-
-E io sono la mamma,fino a prova contraria-la bloccai,lanciando un
'occhiataccia ad Edward che stava scuotendo la testa
allibito.-Alice,seriamente.Non permetterò che spendiate
tutti questi soldi per vestitini firmati che si metterà un
giorno all'anno,proprio non riesco a concepire questa idea...-
-Va bene,va bene come vuoi.Sei una lagna-mi interruppe,con voce
offesa.-Una vera pizza.E per punizione non accetto rifiuti per il ruolo
di damigella-
Mi attaccò in faccia prima ancora che mi desse il tempo di
elaborare la sua frase mentalmente.
Quando infilai il cellulare in borsa,il fumo gia mi usciva dalle
orecchie.
-Non è possibile!-sbottai,poggiando la testa sulla spalla di
Edward.Come se non bastasse,il sudore cominciava a farti sentire.-Non
lo farò mai!-
-Ti ha incastrata-assentì Edward,con una smorfia sul
viso.-E' la cosa che le riesce meglio.Piccolo puffetto traditore.Ma se
non vuoi farlo,nessuno ti obbliga.Ci penso io,amore.Anche se ,a dire la
verità...non capisco una cosa-
Alzai gli occhi verso di lui,che mi stava osservando,e mi bloccai
proprio davanti l'entrata posteriore del bar.Un po' d'ombra.Finalmente.
-Cosa?-chiesi,prendedogli le mani e stringendole.
-Perchè hai questa fissa dei soldi?Cioè insomma
Bella,li abbiamo,non vedo perchè non dovremmo spenderli per
nostra figlia-
Chiusi gli occhi,sospirando.-So che... quello che fai,che
fate,è tutto perchè amate Lizzie,ma ,alcune volte
mi sento come...se fossi nulla senza di voi,ed è cosi in
realtà,ma...non so,è cosi.Non voglio dipendere
da...voi,perlomeno economicamente.-dissi,con un debole
sorriso,guardando a terra.Ora ero davvero imbarazzata.
Le dita della sua mano mi alzarono il mento,e mi scontrai nuovamente
con i suoi dolcissimi occhi verdi,cosi protettivi,ardenti.
-Bella,non voglio assolutamente che tu pensi queste cose.Noi siamo una
famiglia,e io ti voglio trattare come meriti,una principessa.Non
è nessuna dipendenza economica.Io voglio prendermi cura di
te,di voi.Ma... capisco,o meglio,sto cercando di comprendere, il tuo
punto di vista,quindi non mi opporrò con la forza alla tua
decisione,nonostante voglia staccare ogni singola testa di quei
pervertiti li dentro-accennò con la testa verso l'entrata,e
scorsi un lampo di rabbia momentaneo passargli negli occhi.-Siamo una
squadra-
Scossi la testa,desolata.-Ma come fai ad essere sempre cosi
maledettamente dolce?-
Un sorriso si aprì sulle sue labbra-E' grazie a
voi-disse,lasciandomi un bacio sulla fronte.-Ora devo andare,torno
subito-
Corrugai le sopracciglia,confusa.-Andare?Dove devi
andare?-chiesi,abbracciandolo forte,curiosa e perplessa.Il solo
pensiero di non vederlo anche per pochi minuti mi metteva ansia e
tristezza.
Edward mi guardò con sguardo dolce,mordendosi il
labbro.-Bè,Liz oggi ha terminato i barattolini plasmon per
il pranzo,quindi...ecco pensavo,bisogna prenderne altri,e ho consultato
l'orario di apertura di alcune farmacie nei dintorni,stanotte,mentre tu
dormivi.Non me la sento di comprarglieli al supermercato,è
ancora così piccola -rivelò,con voce preoccupata.
Spalancai la bocca,completamente disorientata.-Tu...stanotte,ti sei
messo a cercare orari delle farmacie qui intorno per comprare i
barattolini delle pappette per il pranzo di Liz?-ripetei.
Scrollò le spalle,intensificando la sua stretta attorno alla
mia vita,e non disse nulla,in dolce imbarazzo.
Sentii le lacrime premere al bordo degli occhi,ma scossi la
testa,commossa.-Vieni qui-mormorai,prendendolo per il mento.-Ti
amo,Edward Cullen.Non lasciarci mai-e r appoggiai le mie labbra sulle
sue,in un soffice bacio.
-Piccola lei,amore del papà,con questi occhi dolci...il
papà non ti lascerà mai andare via da lui...-
Le note di "With you" di Chris Brown risuonavano dallo stereo ultimo
modello e si spandevano nella stanza,ed io,seduta sul bordo della vasca
del bagno, di marmo,assolutamente enorme,del bagno di Edward,un
asciugamano avvolto attorno al corpo,osservavo lui e mia figlia fare il
bagnetto,immersi fino all' orlo e soffocati dalle tante
bollicine profumate.
In quei momenti,la mia felicità si ergeva verso le vette
più alte dell'universo.
Edward era un papà dolcissimo,un amante
perfetto...chissà,forse sarebbe stato anche un marito
perfetto,non c'era dubbio.
Saltai,a quel pensiero,ma fu impossibile alla mia mente evitare di
ricreare la scena esatta di me in abito bianco,in attesa di
Edward,lì sull'altare,magari con abito classico.
Ero completamente,definitivamente partita di cervello.
Con gli occhi,ritornai a fissare Edward,le spalle e le braccia
muscolose che sporgevano fuori dalla superficie dell'acqua,che
reggevano il corpicino di Elizabeth stretto sul suo petto.
Mi rasserenavo,quando mia figlia era tra le braccia del padre;sapevo
che Elizabeth con lui sarebbe stata per sempre al sicuro,al rifugio
dalla dura realtà che ancora le era preclusa,sebbene per
poco,dalle sue forti braccia protettive.
Ed era in questi momenti,che era impossibile non riuscire a pensare a
me ed Edward ,a una vita insieme.Sebbene gia ora eravamo abbastanza
uniti,sempre insieme,il pensiero di svegliarsi insieme tutti i
giorni,attendere il suo ritorno a casa,la notte
dormire,coccolarsi,assistere insieme alla crescita di nostra
figlia...no,non esisteva qualcosa di più bello.No.Era tutto
quello che chiedevo.
-Bella Addormentata?-
La mano di Edward mi accarezzò il braccio,causandomi pelle
d'oca,non tanto a causa del suo braccio bagnato,quanto per il suo tocco
assolutamente destabilizzante.-A cosa
pensi?-continuò,accarezzando poi la mia guancia.
Scossi la testa,sorridendo,e mi portai una mano tra i capelli appena
lavati.-A quanto sia meraviglioso tutto questo-
Entrambi osservammo Elizabeth sbattere i piedini
nell'acqua.Rideva,contenta.
Era semplicemente adorabile.
Il suo corpicino ormai era diventato consistente,e incredibilmente
morbido;era ...assurdo, come fosse cresciuta cosi tanto ,sotto i nostri
occhi,senza neanche realmente accorgerci del cambiamento cosi
repentino;i capelli bronzei,tendenti al mosso,erano morbidi al tatto e
gli occhi,quegli occhi,la mia fotocopia.Era bellissima.
-Liz,non credi sia ora della nanna?-dissi,con un sorriso dolce,tendendo
le braccia.
Edward sbarrò gli occhi fintamente inorridito e se la
strinse più forte al petto.-No no.Proprio non se ne parla.La
cucciolotta rimane ancoraun po' tra le braccia del papà,non
è vero?-chiese retorico,facendo pernacchie sulla guancia
della figlia,che,di tutta risposta,continuò ad affondare i
piedini nell'acqua.
Alzai gli occhi al cielo.-Potrei cominciare ad ingelosirmi.Ormai siete
una squadra voi due.Ed Esme ci ucciderà,quando
vedrà cosa abbiamo combinato qui per terra-dissi,indicando
il secondo lago creato sul pavimento di marmo lucido,assolutamente
costoso,del bagno alias piscina della camera di Edward.
-Sai benissimo che per la sua nipotina sradicherebbe anche la casa,ed
è tutto dire-replicò Edward,con una risata,e
finalmente mi passò Lizzie,non prima di averle poggiato un
ultimo bacio sulla fronte.La infagottai velocemente
nell'asciugamanino,tentando di bloccarle i piedini irrequieti.
-Vuoi che ci pensi io a metterla a letto?-chiese,premuroso come
sempre.Scossi la testa,accarezzando la testolina della piccola.I suoi
occhi mi guardarono,sorridenti.-Ti mette la mamma a letto,non
è vero?-chiesi retorica,accarezzandole poi la schiena.
Edward chiuse gli occhi e riappoggiò la schiena contro il
bordo della vasca idromassaggio,dove prima tutti e due avevamo
rimuginato sulla nostra..." questione esistenziale" in maniera molto
fisica,e spedita mi richiusi la porta dietro di me,prima che mi
sofffermassi sul movimento,assolutamente eccitante,dei suoi pettorali
bagnati.Cavolo.Ormai ero una ninfomane a titolo pieno.Non c'era posto
dove io ed Edward non avessimo dato prova del nostro amore,e lu,con
quell'atteggiamento cosi cosi...bè,così,non
aiutava di certo.
Poggiai la testolina di Elizabeth sulla mia spalla,cominciando a
frizionarla con l'asciugamano di spugna morbida.La sua pelle,simile a
pesca vellutata,con l'odore del bagnoschiuma era ancora più
dolce.Presi a massaggiarle la cute,prima di poggiarla sul letto di
Edward,per infilarle il pigiamino,ennesimo regalo di Alice,che ora era
giù con il resto della famiglia.Emmett e Rosalie dovevano
essere rientrati,a giudicare dal volume alto della tv.Erano spariti per
tutta la giornata,senza far sapere nulla a nessuno.Mah.Mi chiesi se
anche Tanya stesse giù,ma,non appena lo pensai,mi diedi uno
schiaffo virtuale.
Bella,non avevi detto che l'avresti evitata per il resto dei tuoi
giorni?
Tanya.
Che situazione...pazzesca,ed irritante.Sembrava tutto una grande burla.
Probabilmente,ero solo un'egoista,ma il solo pensiero che quell'oca
giuliva,con il seno messo sempre in bella mostra,e un sedere
più grande di una barca(seriamente,prima o poi ne avrei
preso le misure),gironzolasse e vivesse con il mio ragazzo,era una cosa
che mi dava alla testa.
No,di più.Mi faceva salire il sangue al cervello.
I nostri rapporti si limitavano a quelli di due
conoscenti,più o meno,il che era da considerare un po'
assurdo visto che ormai viveva in famiglia.Bè,di certo non
eravamo in quelle condizioni per colpa mia.Proprio no.
Ma mi era troppo difficile riuscire a farmela piacere.Odiavo il modo in
cui,approfittando dell'assoluta generosità e
bontà di Edward,riusciva a cavar fuori le migliori scuse per
allontanarlo da me o dalla figlia.
E questo non lo sopportavo,e più di una volta,per colpa
sua,io ed Edward avevamo avuto delle discussioni.Soprattutto,il modo in
cui considerava mia figlia,mi faceva venir voglia di prenderla a
schiaffi,ma Edward trovava sempre una giustificazione,con la dannata
storia dei problemi che Tanya aveva con la propria famiglia,che stava
cercando di lasciarsi alle spalle un momento difficile,che aveva
bisogno dell'affetto dei suoi cari amici...
Fortunatamente,però,quando si trattava della figlia,o di
me,ilsuo senso di bontà e generosità andava a
farsi un giro,perlomeno la maggior parte delle volte.
Edward era davvero troppo buono.E generoso.Ma lo amavo anche per questo.
-Bella,amore?-
Avvertii Edward chiamarmi a gran voce dal bagno,e lasciai Lizzie sul
letto,non prima di averle scoccato un bacino sulla guancia profumata.
Era sempre lì,a mollo nella vasca,un sorriso sul
volto.Sembrava eccitato per qualcosa.
Conoscevo bene quello sguardo.
-Ho l'impressione che tra pochi secondi Alice spalancherà la
porta insieme a Rose,o,molto probabilmente,Emmett la
sfonderà per tutte e due-mi informò,trattenendo
una risata,e indicò l'asciugamano dietro le mie
spalle,poggiato sullo sgabello.
-Cosa?-chiesi confusa e disorientata dalle sue parole.-Che diavolo vai
blaterando?-
-Carlisle sta tornando proprio ora,appena ha ricevuto la
notizia-continuò,ora immerso ,da quello che ne deducevo,nei
pensieri dei suoi famigliari al piano di sotto.-Oh oh,eccole,l'uragano
Alice -Rose.Tesoro,passami l'asciugamano,non voglio farmi trovare nudo
proprio in questa lieta circostanza.-
-Edward,potresti gentilmente parlare in tono più chiaro ,per
piacere?-sbottai,non capendo un accidente.Cominciavo ad
innervosirmi.-Che stanno facendo Rosalie e Al...-
Non ebbi tempo di terminare la frase,che udii prima la porta della
camera da letto di Edward venire aperta con furia,fino a quando non
piombò nel bagno la figura di Rosalie,raggiante,i
capelli sparpagliati,le mani sulla pancia,e dietro di lei,a partire da
Emmett,raggiante come la moglie,Alice e tutta la famiglia.
Feci in tempo solo a notare che Edward era riuscito ad allacciarsi
l'asciugamano in vita in tempo,prima che Rosalie esplodesse in una
risata solare.
-Sono incinta!-esclamò.
Ricordo sempre l'altra mia
ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti
di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe
conoscervi meglio :
MSN:
kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_
Baci a tutte
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Buon
pomeriggio a tutte,girls!Eccoci con un nuovo aggiornamento.
Dalla lettura delle recensioni,ho scoperto che molte di voi siete fans
della fantastica Kristen,e questo non può che farmi un
enorme piacere*-* Spero che per la premiere di BD veniate tutte a
Roma,io vi aspetto!Ho letto che tante non sono venute perchè
Robert non c'era ,ma la volete sapere tutta?La sottoscritta ha parlato
e ha l'autografo anche di lui xD Le premieres me le sono fatte tutte xD
Non uccitedetemi,per favore xD
Oggi è il 4 di luglio,e ,oltre a ricordarci che l'estate
è nel pieno con questo caldo assurdo (ma quando arriva il
mio adorato Natale? *O*),è anche la festa d'Indipendenza
Americana,tenevo a ricordarlo,immagino che ormai anche i muri sappiano
del mio American dream,e un giorno spero anche io di passare questa
festa facendo un pinic nei prati di Central Park *sogna*
Bando alle ciance,vi lascio al capitolo ;D
Risposta alle recensioni:
Antonya:Grazie dei
complimenti,sei sempre tanto dolce <3 Mi fa piacere che l'idea
di Rosalie incinta abbia riscosso successo,d'altronde,si sa che il suo
maggior rimpianto della vita umana è proprio quello di non
aver potuto far figli,e qui l'ho fatta riscattare.^^ Un bacio Anto,e
grazie ancora <33 P.SSono in attesa del 3 MM di NAV ,mi
raccomando eh! ;D
Giselle:...e fortuna che sei una
recensionista in erba!Pensa quando diventerai più
brava!xDPer quanto riguarda Chantal,non so se per la seconda parte
della ff ci sarà abbastanza spazio per il suo
personaggio,quindi per il momento è meglio archiviarla per
la terza parte,ci sto facendo un pensierino ;DAllora,vedo che il
quesito principale tuo,come quello della maggior parte delle
lettrici,è Tanya.Questo è un capitolo
fondamentale,e come vedrai,sarà incentrato totalmente su di
lei,e risponderà a quasi tutte le tue domande,credo :D Mi ha
fatto piacere vedere che Rosalie incinta abbia riscosso successo,in
questa storia l'ho voluta far riscattare^^Ora bisognerà
vedere come Edward si adatterà a quello che sta accadendo,e
che vedrai nel capitolo,ma di una cosa devi essere certa:per
Edward,niente è più importante di Bella e
Lizzie.P.S.Ho risolto il problema con le immagini,a breve
posterò quelle che non si sono viste nei capitoli scorsi,e
come hai visto,ho ripreso ad evidenziare il nome dell'autrice della
recensione.Ti ringrazio per avermelo fatto notare!;D Un bacio
fiorella91:Aaa eri anche tu qui?Che bello
*____* Chissà,magari eravamo pure vicine e non lo sapevamo
xDLasciamo perdere,io ci piango ancora *___*
ç*çSono contenta che ti sia piaciuto per
Rosalie,di scoop ne avremo molti prossimamente!:P Kiss <3
aLiCe__CuLlEn:
*si ripara dal grido* xD Sono contenta che l'idea di Rosalie incinta
abbia riscosso successo!Povera Bella,altri che attiva,qui va a finire
che sarà il primo caso di donna a violentare l'uomo e non
viceversa:DSto ancora ridendo per la definizione di Tanya
"vaccona"xDDOra vedrai perchè Tanya sta con i Cullen,e sono
sicura rimarrai abbastanza scioccata ;PGrazie ancora dei complimenti,
un bacio <3
ila_cullen:Oddio
grazie,sei davvero dolcissima *___*Ahahah alzi la mano chi vorrebbe
Edward come ragazzo! *assalto di donne* xDD Prova ad immaginarlo sulla
spiaggia di LA:che magnifica visione *__*Cosa ne pensi di questo
capitolo,incentrato quasi totalmente sulla storia di Tanya?Secondo me
non ve lo aspettavate xD Un bacio <3
Luna Renesmee Lilian
Cullen:Ciao cara!Sono contenta che l'idea di Rose incinta
ti sia piaciuta!Oh si,la mia Kristen *___*Into the Wild *__* Uno dei
suoi film che più mi piacciono,se non hai ancora visto
Speak,vedilo assolutamente *.* E' uscito da poco il cofanetto in
Italia,e il film purtroppo è soltanto in inglese,ma con i
sottotitoli in italiano.E' magnifico *.*Se vuoi,puoi aggiungermi su
msn,il mio contatto lo lascio sempre a fondo pagina^^ Gli esami li hai
gia fatti?Spero siano andati bene^^Credimi,è meglio essere
piccoline,io mi sto disperando,tra 11 giorni diventerò
diciottenne,ho la sindrome di Peter Pan,io xD
Ed4e:Aaaa
che bello,mi fa piacere che ti sia piaciuto *__*Non anticipo nulla su
Rosalie,anche perchè tra poco si verrà a sapere
tutto :D*_____* si ,la mia Kristen <33 Cucciola lei,mi ha fatto
gli auguri per il compleanno *riparte a piangere* Spero ti piaccia
anche questo nuovo chap,un bacio <3
ledyang:
letiiiiii dai ammettilo,sono stata abbastanza veloce! ;D Ho aggiornato
anche l'altra,quindi mi merito un applauso U_U xD Voglio proprio vedere
cosa ne penserai di questo chap dopo aver letto della "fanciulla" Tanya
ahah xD Un bacio <3
LadySile:Ahahaha
*parte a ridere* immagino che dopo aver letto questo chap considererai
Edward molto più che deficiente!Quando scrivo parti
riguardanti Tanya ti penso molto,sai? xD Questo è il
capitolo chep enso aspettavi da tanto,qui si spiega perchè
Tanya vive con i Cullen,e tutto il casino che c'è dietro,che
,credimi,sarà fondamentale per l'avvenire.Di una cosa
però devi stare certa:per Edward nulla è
più importante di Bella e Lizzie,e con questo credo di
averti tranquillizzata abbastanza ^^ Un bacio <3
tamy79:ciao
cara,hai visto che brava,ho aggiornato oggi? *.*Ahaha ci mancava solo
Jacob qui ed era finita,sta diventando peggio di Beautiful xDGrazie per
supportare anche l'altra ff,davvero,sei un angelo *_* Spero che questo
chappy ti piaccia e che nonti lasci addosso un senso troppo vivo di
ansia!xD Bacio <3
giova71:Grazie,sono
contenta che l'idea di Rose incinta ti sia piaciuta *__*Mmm...si,la
storia procede a gonfie vele,ma...credo proprio che comincerai ad avere
dei dubbi dopo aver letto questo capitolo *risata sadica * Un bacio
<3
Austen95:Siiii
sono molto contenta per Rose,l'ho voluta far riscattare in uesta ff,ed
ora anche lei è felice *.* Bisognerà vedere se tu
lo sarai ancora dopo aver letto questo capitolo un po' ansioso xD Un
bacio <3
Fortheternity:Bella
gelosa di Tanya?Bella è gelosa marcia di Tanya ! xDD Mi
spiegherò meglio alla fine deel cap,non voglio spoilerare
nulla :D Si,io sono di Roma,quindi non mi sono persa neanche una
premiere xDIl mio cartellone era bianco con le scritte nere,ed ero
vicina a quelle ragazze con il cartellonenero,però stavo
più avanti *-*Rob speriamo tornerà per BD *-* Lo
sai che ho anche i lsuo autografo?xD*__* Solo che mi imbarazza
ripensarci,sai,quando ci ho parlato ci ho fatto una figura di m***a
indimenticabile xD Tu di dove sei?Spero che per la prossima premiere
verrai qui a Roma,io ti aspetto! :D un bacio <3
LudoCullen96:Grazie
cara,sei gentilissima!La gelosia di Edward è bellissima,ma
secondo me rimarrai di sasso a vedere quanto Bella sia anche lei molto
gelosa!Le tue domande sono molto interessanti,e vedrai,tra poco avrai
tutte le risposte,a cominciare da questo capitolo!Sono contenta
che l'idea di Rose incinta ti sia paiciuta *-* Grazie ancora
del supporto cara,sei dolcissima *_* Un bacio <3
vanderbit:Ciaooo!
oddio che bello,anceh tu fan di Kristen!Queste cose non possono che
farmi piacere *____*La seconda parte la sto riguardando un
pochino,forse dovrbbe essere lunga quanto la prima,una decina di
capitoli,forse o di meno,non vi voglio far soffrire troppo xDEdward e
Bella in questa ff sono due sagome,devo ammetterlo xDSono contenta che
lidea di Rose incinta ti sia piaciuta,e che ogni votla sottolinei il
tuo piacere a vedere il rapporto di Ed e Lizzie cosi forte,adoro
scrivere i loro momenti *__* Secondo me,dopo questo chap,mi odierai a
morte xD Ma no dai,ancora è tropp o presto ;P Un bacio
tesoro <3
baby2080:Penso
che mi odierai a morte dopo avertelo detto,ma ho l'autografo anche di
Rob xDSpero che per la premiere di BD verrai qui a Roma,sarebbe bello
essere tutte unite! *.*Mi fa piacere che l'evolversi della storia sia
di tuo gradimento,anche se secondo me questo capitolo ti
lascerà un vago senso d'ansia xDUn bacio <3
nanerottola malefica:ciao
cara!Grazie davvero,Kristen*__* Ho l'autografo anche di Robert a dire
la verità,e ho parlato anche con lui *.* Non è
che ora mi ammazzi vero? xDInfatti io ho viaggiato tra le nuvole tipo
per due mesi prima di ritornare con i piedi per terra dopo Rob xDSei la
prima che nota finalmente il mio nuovo Jasper più solare,e
sono contentissima di questo!Poverino,deve sopprotare questa alice
molto stile "Paris Hilton" xDD Compatiamolo xDSpero che questo chap
abbastanza Tanyoso non ti abbia fatto venire troppa ansia xD Un bacio
<3
Capitolo 12
-E cosi,sei incinta-ripetè di nuovo Edward.
La sorpresa aleggiava ancora per la casa,e tra tutti i presenti.
Io in primis,non riuscivo a realizzare il concetto.Rosalie era incinta.
In realtà,ripensandoci,avrei dovuto immaginarlo.Sarebbe
potuto accadere;ormai Rosalie ed Emmett,come gli altri,avevano
acquisito caratteristiche parzialmente umane,e la
possibilità di procreare era tra quelle.Anche se...
Arrossii,e non terminai il pensiero.La mano di Edward,calda,mi
accarezzò la guancia bollente.
-Tutto a posto?-chiese.Si vedeva lontano un miglio quanto fosse
emozionato per la sorella.Semplicemente adorabile.
Annuii.-Sono molto felice per Rosalie-dissi,con un sorriso,e alzai gli
occhi su di lei.
Mi rivolse un sorriso solare.Era il ritratto della
felicità.Emmett non l'aveva lasciata un istante sola,e si
rigirava le mani emozionato,annuendo alle varie raccomandazioni che i
membri della famiglia gli facevano.
-Non vedo l'ora che Carlisle rientri-disse,alzandosi per la centesima
volta dal divano.Ormai i suoi piedi si muovevano da soli,per quante
volte aveva girato in cerchio nel soggiorno.-Voglio che visiti
immediatamente Rosalie-
Rosalie gli rivolse un sorriso dolce.-Stai tranquillo,amore...se gia
cominci cosi credo che il pavimento non ti reggerà per i
prossimi nove mesi-
Ovviamente,seppur nella veste di papà in dolce attesa,Emmett
rimaneva sempre il giocherellone dei giocherelloni.
Si bloccò vicino alla tv al plasma,poggiandoci una mano
sopra,e alzò un sopracciglio rivolgendosi allusivamente al
divano dove io ed Edward eravamo seduti.-Rose,amore della mia vita,se
Edward e Bella non l'hanno distrutto fino ad ora,credimi,siamo a posto-
Spalancai la bocca,sbalordita,e udii soltanto lontanamente le risatine
soffocate di Alice ,Jasper e Rosalie.-Emmett,che diavolo...-
-Bella,lo sappiamo che tu ed Edward avete ripreso le vostre
"attività",su,non fare la melodrammatica...dovresti
nascondere meglio le prove quando venite a limonare a casa nostra-
A quel punto,lui e Rosalie esplosero in una fragorosa risata.
Edward ringhiò,accanto a me.-Smettila,idiota-
Dal canto mio,ero imbarazzatissima.Che
prove...?-Edward...-borbottai.Sentivo le guance più rosse di
un pomodoro maturo.
La sua mano scivolò per la
schiena,accarezzandomela.-Lascialo
perdere-borbottò,scuotendo la testa,ancora irritato-sta
bleffando,la sua è solo una supposizione-
Assottigliai lo sguardo,ma gli altri non ne volevano sapere di smettere.
Avrei dovuto farla pagare molto presto a quello scimmione.Le sue
allusioni alla mia vita sessuale erano abbastanza imbarazzanti.
-Dai Bella,volendo il pavimento di casa nostra potrebbe essere
testimone del concepimento del fratellino o della sorellina di Liz...-
Ormai ridevano a tutto spiano,e io volevo sotterrarmi.Odiavo queste
battute,soprattutto quando il soggetto ero io.Perciò,mi
ritirai sotto il braccio di Edward,in imbarazzo.
-Adesso basta-La voce di Edward era diventata autoritaria.
Fortunatamente,in quel momento rientrò in soggiorno Esme,con
Elizabeth tra le braccia.Quando vidi che era seguita da
Tanya,però,mi irriggidii.Il pensiero che lei fosse cosi
vicina a mia figlia mi infastidiva.Mi alzai di scatto,avvicinandomi ad
Esme,sorridendole.Lei capì subito e mi lasciò la
bimba tra le braccia.Senza degnare di uno sguardo Tanya,mi riaccomodai
accanto ad Edward,che prese ad accarezzare i piedini di Liz.
Emmett stava ancora ridendo.
Esme lo guardò incuriosita,ma con un sorrisone sulle
labbra.Immaginavo la sua felicità;la vita le stava offrendo
tutto quello che aveva sognato,e ora,non solo aveva una nipotina da
coccolare,ma era in arrivo addirittura un'altro/a.
-Emmett,cosa succede?-gli chiese con tono dolce.Si avvicinò
alla coppia in dolce attesa,e Tanya si accomodò sulla sedia
del tavolo.Per un momento sentii i suoi occhi addosso,ma non ricambiai
lo sguardo.
Aveva reagito felicemente alla notizia di Rosalie,proprio come tutti
noi.Chissà perchè,l'unica bimba che non le andava
a genio era mia figlia.
Forse stavo diventando troppo paranoica,ma ultimamente la mia mente
concepiva pensieri troppo assurdi;per esempio,il fatto che il primo
giorno dell'incontro con Tanya per la strada non fosse così
casuale.Che il mancato
tentativo di investire me e mia figlia non fosse del tutto
casuale.
Fortunatamente,questi pensieri sparivano subito dalla mente,quando mi
rendevo conto della pesante accusa ero a un passo dal formare nella mia
mente.
Certo,io e Tanya non eravamo migliori amiche,nè tantomeno
simpatiche una all'altra,ma pensare questo era davvero troppo.
-Edward e Bella ci stavano parlando delle loro attività
intime-rispose Emmett,e il petto gli si mosse di nuovo,in un accenno di
risate.
Ok,questo era davvero troppo.Davanti ad Esme no!
-Emmett,ho detto basta-Mi voltai verso Edward.Ora era serio,e fissava
Emmett,nella maniera che io definivo minacciosa.Assolutamente.
-Emmett,smettila-asserì Esme lanciandogli un'occhiataccia,-E
poi,non mi sembra che Rosalie sia rimasta incinta per iniziativa dello
Spirito Santo.Quindi fossi in te non parlerei-
-Esme!-esclamarono all'unisono Alice e Rosalie ,scandalizzate.
Io ed Edward scoppiammo a ridere della faccia di Emmett e della
risposta di Esme.Grandiosa!
Edward scuotendo la testa prese in braccio Liz,poggiandola sulle sue
gambe.
Appoggiai la testa sulla sua spalla,contenta.Era cosi bello trovarsi in
un clima cosi...familiare.
-Tanya,Carlisle a che punto sta?-chiese Jasper,seduto sul fondo della
sala con Alice.Stavano sfogliando insieme un enorme catalogo,e
chissà perchè,ero sicura riguardasse il loro
matrimonio.Non che Alice ultimamente si stesse occupando di altro.
-E' a buon punto-rispose Tanya ,annuendo.-E' sulle coste del Messico.Se
continua cosi,rientrerà prima dell'alba-
Edward aggrottò le sopracciglia.-Hai sentito Carlisle?-
Tanya si voltò verso la nostra direzione.-Sì.Ha
deciso di tornare non appena Rosalie ed Emmett gli hanno dato la
notizia.Ha detto che lì le ricerche sono ad un punto morto-
I suoi occhi continuavano a rimanere fissi in quelli di Edward;lo
guardai,e vidi che anche lui stava mantenendo il contatto visivo.Era
ovvio che si stavano scambiando qualche pensiero.
Mi irritai,e poggiai la mano sulla gamba di Edward,d'istinto.Tanya
sospirò e tornò a guardarsi intorno.
Edward,forse per aver compreso,mi passò un braccio attorno
alle spalle e mi strinse ancora di più a sè.
-Bella,scusami potresti venire un momento qui?-
Alice mi chiamò dal tavolinetto in fondo.Alzai un
sopracciglio,stanca.
Insomma,era sempre notte fonda.E io avevo bisogno di
dormire,più di loro,a cui bastavano due ore di sonno per
riprendersi.
-Perchè,Alice?-chiesi,gia sapendo il motivo.
-Qui ci sono dei fantastici abiti da cerimonia.Perchè non ne
vieni a vedere qualcuno?-
Il tono era troppo gentile,per i miei gusti;forse aveva deciso di
cambiare tattica per farmi avvicinare al mondo dello
shopping.Poverina,mi faceva quasi pena.Non ci sarebbe mai riuscita.
Con un sospiro,decisa a non deluderla,rivolsi un sorriso dolce a Edward
e tolsi il suo braccio dalle mie spalle.Sospirò.
-Alice,sei davvero irritante-disse,abbracciandomi la vita come a non
voler lasciarmi andare.Alice di risposta gli fece la linguaccia.
Ridacchiai,e baciai un bacino sulla guancia a lui e Liz,prima di
dirigermi da Alice.
Inutile dire che le mie supposizioni fossero esatte.Volumi su volumi
erano poggiati sul fragile tavolinetto in cristallo.Tremavo per lui.
Mi accomodai sul cuscino per terra,di fianco a lei,gettando un
'occhiata in tralice a Jasper,seduto sul divano,e anche lui con un
depliant in mano.
Ci capimmo al volo.
-Tieni,questo è Marchesa-borbottò,concentrata
nella divisione di alcuni volumi per chissà quali criteri.
Mi mise in mano un depliant(fortunatamente piccolo),di abiti da
cerimonia,e cominciai a sfogliarlo fingendo interesse.In
realtà,non vedevo l'ora ora di tornarmene di sopra.Era
giusto lasciare Emmett e Rosalie un po' da soli e magari
chissà,io ed Edward avremmo potuto riprendere il discorso
della vasca da bagno...
-Bella,a me questo piace,sinceramente-
Sbattei le palpebre,e focalizzai l'immagine dell'abito a cui
non avevo degnato nemmeno un decimo della mia attenzione.E solo per
intervento della Grazia Divina riuscii a non fare una smorfia di
disappunto.
Era verde,e ovviamente,molto elaborato.Troppo,elaborato,per
me.
Alzai gli occhi verso Alice,senza dire nulla.Lei capì subito.
-Ok,ok,ho capito-disse,alzando gli occhi al cielo.-Però
Bella,questo qui di fianco non è male,devi ammetterlo...-
Ma non la stavo ascoltando.Avevo alzato gli occhi ,e percorso con lo
sguardo la sala.Gli altri erano raccolti sul divano bianco,vicino
Emmett e Rosalie,e parlavano concitati.
Ma non erano loro ad attirare l'attenzione;Edward e Tanya erano seduti
uno accanto all'altra,vicino a loro,e prendevano parte alla
conversazione.Cercai subito Lizzie,e la trovai di nuovo tra le braccia
di Esme.Perchè Edward non l'aveva in braccio?E
perchè parlavano in maniera così fitta?
L'istinto di alzarmi immediatamente e raggiungerlo mi
penetrò nel cervello;mi sarei seduta sulle sue gambe e...
-Bella,ma mi stai ascoltando?E' tutta la sera che ti vedo strana-
Alice mi sventolò una mano davanti agli occhi,e
sobbalzai,distogliendo lo sguardo da Edward.
-No,niente,ehm,continuiamo.A me questo qui Alice non piace.Non mi ci
sentirei a mio agio-dissi,fissando la pagina aperta davanti a me,ma in
realtà i miei occhi ripercorrevano ancora l'immagine di
Tanya ed Edward seduti cosi vicini su quel divano.
Un moto di rabbia mi salì su per la gola.Era ridicolo.Dovevo
smetterla con questa storia.Edward mi amava.Amava me e nostra
figlia.Punto.
Alice sospirò.-Certo,come no.E' ovvio che non ci sentiresti
a tuo agio.E' un abito da sposa-
Alzai lo sguardo,confusa,per poi accorgermi che in effetti era proprio
cosi.Un lungo abito da sposa,color avorio,con strascico e scarpe
abbinate,svettava sulla pagina di carta lucida.Arrossii,colta in
flagrante.
-Ti stavo facendo vedere questi abiti da sposa-disse,gettando una
veloce occhiata a Jasper,che sorrise.-Amore,giuro,non stavo sbirciando!-
-E' meglio per te-replicò lei sorridendo a sua volta,e si
voltò di nuovo verso di me.-Cosa succede,Bella?-
-Niente-replicai subito,alzandomi in piedi.Basta.Non ne potevo
più.Dovevo uscire da quella stanza.-Sono un po' stanca,vado
a letto.Ne riparliamo domani,Alice,ok?-
Mi dispiaceva essere stata scortese,ma l'atmosfera era diventata
insopportabile.E quando il mio umore si anneriva,la solitudine era la
miglior soluzione.
Edward mi guardò,ma forse lo stava gia facendo da
prima.Aveva uno sguardo preoccupato,e non appena li raggiunsi,mi
acchiappò per la vita.-Amore che hai?Ti fa male qualcosa?-
Scossi la testa,passando la mia mano tra i suoi capelli disordinati.Era
bellissimo.
-Ho solo sonno-borbottai,sentendo gli sguardi degli altri addosso.-Vado
di sopra a dormire.Tu continua pure.-
Le sue mani mi strinsero più forte i fianchi.-Vengo con te-
Scossi la testa,e me ne liberai.-No,davvero,rimani qui,metto Lizzie a
letto e mi riposo.-
Senza guardarlo in volto,presi Lizzie da Esme e me la accoccolai al
petto.
-'notte-dissi velocemente,sparendo su per le scale.
Non appena arrivai davanti la camera di Edward,tirai un sospiro di
sollievo.
Era ovvio,avevo appena fatto un'uscita teatrale.Probabilmente,si erano
tutti accorti che qualcosa non andava,Edward in primis.
Solo una piccola parte del mio cervello riusciva a registrare il fatto
che il modo in cui mi stavo comportando era davvero ridicolo.
Insomma,Tanya era parte della famiglia;lei ed Edward si conoscevano da
molto più tempo della sottoscritta,ed io creavo un'epopea
per il fatto che loro due stessero parlando.
Eravamo alle solite.Nell'ultimo mese,era accaduto molto spesso.
Eppure,non c'era nulla da fare.Ero maldettamente gelosa.
Tanya era bionda,bellissima;era femminile,e il fatto che conoscesse
Edward da molto più tempo di me era una cosa che mi faceva
mandare in bestia.
Chissà quante cose avevano condiviso.Forse lei era in grado
di comprenderlo più di quanto fossi capace di farlo io.
E poi,la sua indifferenza verso nostra figlia.
Quella era la cosa che più di tutte mi faceva venir voglia
di sbatterla al muro.Incredibile come le riuscisse bene la parte della
tenerona davanti ad Edward quando si trattava di Liz,e poi lanciare
occhiate di fuoco alla sottoscritta.
E Edward ovviamente non lo comprendeva.
Mi chiesi perchè ancora non avessi parlato con lui del fatto
che Tanya avesse quasi investito me e Lizzie.
Mi chiusi la porta alle spalle,e osservai la camera di Edward.Un
piccolo sorriso apparve sulle mie labbra,percorrendola con lo
sguardo.Incredibile come fosse cambiata nel corso di tre mesi.
Quella stanza sapeva di Lizzie.La culla posizionata vicino alla
libreria,la casetta delle bambole in legno che Emmett aveva costruito e
verniciato (forse un po' troppo prematura)per la sua nipotina,le
migliaia di foto di Edward e Lizzie al mare,in giardino,dappertutto.
Baciai la testolina della piccola,e lasciai che giocasse con i miei
capelli.
Fortunatamente,appena la misi giù nella culla,si
addormentò.Poverina,per lei l'ora della nanna era
già passata da un pezzo.Mi persi ad osservarla,poggiata alla
sbarra in ferro della culla assolutamente costosa che la
ospitava.Somigliava sempre più ad Edward.Con un dito le
sfiorai la pelle pallida,di porcellana,e le lasciai un bacino sulla
fronte delicata.Una volta rimboccatele le coperte,mi diressi senza
tante cerimonie a letto,raccattando una maglietta di Edward posta sotto
il cuscino.Non avevo nemmeno la forza di prendere il pigiama nella
borsa che mi ero portata dietro.
Mi voltai verso la finestra,mettendo una mano sotto il cuscino.Il cuore
mi batteva forte,e la mente di nuovo cominciò a fare i suoi
viaggi mentali a velocità supersonica.Chissà ora
cosa stavano facendo;probabilmente ora lei si stava sentendo
vittoriosa,ci aveva messo poco a mettermi k.o.
E io,da perfetta cretina,avevo fatto la parte della
bastonata,lasciandole totalmente campo libero.Quasi non mi salirono le
lacrime agli occhi,al pensiero che Edward non mi aveva seguito.
La realtà era quella.Volevo fortemente che lui venisse da
me,mollando quella cretina di sotto.
Ma in realtà non l'aveva fatto.
Mi morsi un labbro,e chiusi gli occhi nel vano tentativo di prendere
sonno,ma gia sapevo che sarebbe stato impossibile.
Il cigolio della porta che si aprì e poi richiuse mi fece
spalancare di nuovo gli occhi.Non mi voltai.
Due mani raggiunsero la mia vita,imprigionando il mio corpo nella loro
morsa ferrea.
Oh.
-Che succede?-
Il sussurro di Edward mi arrivò dritto all'orecchio,insieme
ai brividi causati dai piccoli baci che stava posando sul lobo,sul
collo,la spalla.Dovunque riuscisse ad arrivare.
Non risposi,e continuai a fissare la culla di Lizzie davanti ai miei
occhi.
-Bella,cosa c'è?-la sua mano si strinse sulla pancia,e
cominciò ad accarezzarla con gesti circolari delle dita.
-Niente-borbottai,consapevole di essere ridicola ma irritata allo
stesso tempo dal suo comportamento.
-Non è vero-rispose lui.Lo sentii trafficare con qualcosa e
improvvisamente la luce venne accesa.Mi sentii nell'immediato esposta.
-Edward,scusami ma stavo provando a dormire.Sono molto stanca.Potresti
lasciarmi in pace?-
-No-la sua risposta mi lasciò la bocca aperta.Non ero
abituata a sentir uscire dalla sua bocca dei "no" quando si trattava di
richieste da parte mia.
Il suo sguardo si addolcì,e con un sorriso
osservò la parte del mio corpo non coperta dal
lenzuolo.-Adoro vederti indossare le mie magliette-
Scossi la testa,cercando di trattenere un sorriso.-Grazie-dissi
solamente.
La sua mano si poggiò sul mio collo,e la mosse in una dolce
carezza.
Se pensava di farmi capitolare in questo modo,non ci sarebbe riuscito.
Tuttavia,non riuscii a prevenire la sua mossa:in un batter d'occhio mi
prese per i fianchi,facendomi sdraiare sopra di lui.
-Edward!-esclamai,irritata.-Ho detto di lasciarmi in pace!-
-Eh no-rispose lui,ora serio.Mi bloccò sul suo corpo con le
mani,aspettando una mia risposta.
Scossi la testa,sempre più nervosa.Ero
stanca,insonnolita,irritata,nervosa...e assurdamente gelosa.
-Odio quando fai il prepotente a questo modo-dissi ad alta
voce,riuscendo,incredibilmente,a mettermi seduta sulla sua
pancia.Certo,questa posizione non aiutava a rimanere lucidi,ma in quel
momento i problemi sovrastavano la mia voglia irrefrenabile di una
serata di sesso sfrenato con lui.
La sua faccia si fece sconvolta;evidentemente,non riusciva a capire
quale fosse il problema;forse stava valutando la mia salute mentale.
Mi sentii ancora più incompresa e irritata,e cercai di
scendere dal suo corpo,ma le sue mani ancorate ai miei fianchi erano
due pezzi di ferro.
-Bella,Lizzie sta dormendo,cosa urli?Mi spieghi cosa diavolo
è questa sceneggiata?Voglio capire,amore mio,è
successo qualcosa,ti prego parlamene.Non riesco a capire,mi stai
facendo impazzire,Bella-
Mi morsi il labbro così forte che a momenti avrebbe
cominciato a sanguinare,ma,invece di provare a scostarmi dal suo
corpo,inaspettatamente mi ci gettai sopra di nuovo distesa,e nascosi il
mio viso nell'incavo del suo collo.
-Non c'è nessun problema.Puoi tornare pure giù a
riprendere la tua conversazione con gli altri-borbottai,con la voce
soffocata dal cuscino.
Lo sentii trattenre il fiato per un momento,e poi espirare
lentamente.-Non posso crederci- sussurrò.
Nascosi ancora di più la testa nelle pieghe del cuscino.
Dio,se mi stavo vergognando.Ero peggio di una bambina.
Edward alzò la schiena portandosi a sedere,trascinando su
anche a me.Evitavo il contatto visivo con i suoi occhi.
-Tesoro...-
-Lo so,sono ridicola-lo bloccai,alzando improvvisamente la
testa.Sbattei le mani sulle mie cosce ,scoperte dal lenzuolo caduto
giù,e presi a gesticolare teatralmente.-Sono fottutamente
ridicola!Ma sai che ti dico?Va benissimo cosi.Non me ne frega niente di
niente.Voglio essere così.E se non ti sta bene...-
Presi una boccata d'aria,confusa e sconvolta.Alzai lo sguardo e lo
trovai perplesso.
-Bella,ma si può sapere cosa stai blaterando?-disse
preoccupato,passando una mano sulla mia schiena.
Presi un respiro,e con il dito della mano indicai la porta.-E' lei il
problema.Lei.Ti
sta sempre appiccicata.In continuazione.E tu...tu sei cosi buono,cosi
generoso,che non capisci che lei lo fa per arrivare a te.E
io...-sentivo le guance andare a fuoco,ma continuai,imperterrita-io
sono gelosa marcia.Perchè tu sei mio.Mio e basta-
I suoi occhi verdi si spalancarono sempre di più.-Dovevo
immaginarlo.Tanya.-
Il solo sentire il suo nomeuscire dalla sua bocca mi faceva venire la
pelle d'oca.
-Amore mio-disse Edward,sorridendo,e passando la mano tra i miei
capelli lunghi.Li percorse tutti in una dolce carezza,fino a sfiorare
il mio collo,il mio seno coperto dalla sua maglietta,per arrivare a
poggiarla sulla mia coscia nuda.La mia pelle fu percorsa da un fremito
di calore al contatto con la sua mano calda e protettiva.-Ne abbiamo
gia parlato-disse dolcemente,poggiando le labbra sulla mia
guancia.Prese a vezzeggiare il mio viso,continuando a parlarci
delicatamente sopra.-Questo pensiero non deve neanche esistere.I miei
occhi vedono solo te.La mia mente pensa solo a te.Il mio cuore
è tuo,e di Lizzie.Perchè dobbiamo farci rovinare
questi momenti così dolci da lei?Lo sai che non devi essere
gelosa,Bella.E' una cosa assurda.Io vedo solo te.-
-Certo,è facile parlare-dissi,irritata,ma poggiai le braccia
sulle sue spalle,lasciandolo continuare a coccolarmi.-Me lo chiedo
anche io perchè continua a rovinarci i nostri momenti,ma se
continui a darle corda...-
Smise di baciare il mio orecchio,e prese il mio viso tra le
mani.Pochissimi centimetri dividevano i nostri volti-Cosa dovrei
fare?Non rivolgerle nemmeno la parola?Amore,lei vive con noi ormai.Non
è un trattamento gentile da riservare a una fanciulla-
Alzai gli occhi al cielo,e sbuffai.-No,certo.Vorrei solo che...uff-.Ora
mi sentivo un'idiota totale.-Non è facile da...da
sopportare,ok?Vorrei solo che tu mi capissi.Prima,eravate seduti
vicini,e lei...lei con quelle gambe accavallate,cosi vicine alle
tue,e...-
Ridicola.Ridicola.Sentii gli occhi farsi lucidi,e provai un senso di
vergogna cosi forte che quasi sperai se ne andasse.Lo pensai solo per
un momento,però.
Una risata lo scosse,e mi sentii ancora più esposta.
-Fammi scendere!-dissi,cercando di scostarmelo da dosso.Ma era come
combattere contro un ammasso di ferro.Imbattibile.
-Le tue,di gambe,sono le più belle che io abbia mai
visto.Lisce,sode,calde-sussurrò,guardandomi negli occhi,e
scendendo a baciarle pian piano.Risalì verso lo
stomaco,sulla maglietta,fino ad arrivare al collo.-Il tuo corpo
è perfetto,tu sei perfetta.Sei tutta da
baciare,mordere,venerare-continuò,affondando il volto nel
mio collo.
Deglutii,ma mi lasciai stringere da lui.Nelle sue braccia,ecco dove
dovevo stare.Quello era il mio posto.
-Quindi tu non la guardi neanche ?-chiesi,timida.Edward rise di
nuovo,accarezzandomi i fianchi.
-No,amore.Te l'ho gia detto mille volte-
Sospirai,lasciandogli un bacio sulla guancia.-Però
è uguale.Io non la sopporto lo stesso-
Per un momento fui tentata di raccontargli quello che era accaduto al
supermercato,ma poi ci ripensai.Ultimamente avevamo gia troppe
discussioni da affrontare sull'argomento Tanya.Meglio non alimentare la
fiamma.
-So che la sua cotta per me non le è
passata-asserì ,stendendosi di nuovo e
trascinandomi con lui.Coprì entrambi con il lenzuolo.-Ma ci
sta facendo i conti.C'è stato un momento in cui anche io non
ho potuto sopportarla,quando io e te stavamo riprendendo la nostra
relazione ,ricordi?Ma prova a metterti nei suoi panni:come
reagiresti a vederti portar via in pochi minuti,o giorni,il ragazzo per
cui hai sempre provato un interesse,scoprendo poi che ha anche una
figlia con l'amore della sua vita?-
Non risposi,e lui continuò.-Ovviamente,se solo prova a fare
qualcosa di sbagliato o che non deve fare nei confronti tuoi o di
Lizzie divento una belva.Ma non ha fatto nulla,amore-
Certo ,come no.Possibile che vedesse del buono in tutti?
-Ultimamente però vi siete molto riavvicinati-borbottai,a
disagio.
Edward sospirò,e ricorì il mio corpo con il
suo.Sentivo il suo torace muscoloso premere sui miei seni .Che bella
sensazione.Mi sentivo protetta e completa.
-Ci sono stati dei sviluppi sulla sua
famiglia-borbottò-Stasera si sono fatti vivi con lei-
-Cosa?-dissi,sorpresa.-Sul serio?-
Edward annuì,passando le braccia dietro la mia schiena e
stringendomi forte al suo petto.-Amore,non ti ho mai parlato della
storia di Tanya,perchè non è bella da
raccontare,e non me la sono mai sentita di angosciarti fino in fondo
con tutto ciò.Ma credo che a questo punto,sia giusto che tu
ne venga al corrente.-
Deglutii,e annuii,seria come non mai.-Ti ascolto-
Edward si mosse piano,a disagio.Era sempre stato contrario a
raccontarmi certe storie.
-Come ti avevo gia accennato,Tanya era la leader del clan di
Denali,l'unico clan di vampiri esistente che seguiva il nostro stesso
regime alimentare-
-Sì-
-Originariamente il clan era composto da Tanya,e le sue due
sorelle,Kate e Irina,e dalla loro madre adottiva ,Sasha,che
era anche la loro creatrice.Bè,Sasha
compì un'azione illegale che la portò ad essere
distrutta dai Volturi-
I Volturi.Perchè
li avevo già sentiti nominare?Cercai di ricordarne
l'occasione,ma...
-I vampiri italiani-risolse ogni dubbio Edward
,addolorato.Evidentemente,non piaceva che venissi a conoscenza di certi
lati così oscuri del mondo vampiresco.-Te ne parlai poco
prima di...di andarmene via.-disse con voce strozzata.-Sono la famiglia
reale di vampiri che controllano la nostra esistenza e si assicurano
che venga mantenuta all'oscuro di quella umana-
I miei occhi la dicevano tutta.Aggrottai le
sopracciglia,confusa.-Edward,ma i Volturi...-
-Fammi finire-disse dolcemente,posandomi un bacio sul naso.Annuii,e lo
lasciai continuare.
-Sasha aveva compiuto un'azione terribile,e per questo venne punita con
la morte.Tanya,Kate e Irina assistettero alla sua
distruzione,che,inutile dirlo,fu molto violenta.I Volturi non sono di
certo riconosciuti per la loro delicatezza-disse,con
un sorriso amaro.-Da allora,Tanya,Kate e Irina non hanno più
voluto accostarsi a qualcosa che potesse permettere ai Volturi di
ditruggere una di loro tre.Seguono le loro regole molto attentamente.-
Lentamente,la nuvola di confusione nella mia testa cominciava a
diradarsi e a prendere forma.-Però...Tanya...ora,hai detto
che si sono divise...-
Edward annuì.-Sì.In seguito,si sono uniti a loro
altri due vampiri,Carmen,e il suo compagno Eleazar,e da allora si sono
sempre mossi insieme.Quando Carlisle li informò di questa
grandissima scoperta,ovviamente,reagirono malissimo.Quello che abbiamo
fatto,Bella...non abbiamo chiesto il permesso.I Volturi sono all'oscuro
di tutto questo.-
Sentii il cuore fermarsi per un momento,e spalancai gli
occhi,sconvolta.-Cosa?-urlai,alzandomi di scatto.Incredibilmente,lui si
spostò di lato,lasciandomi urlare.-Cosa...oddio mio,non
posso crederci,Edward,come diavolo avete potuto fare una cosa
simile...siete tutti in pericolo di morte...-
Prima che potessi rendermene conto,le lacrime avevano gia iniziato il
loro percorso,scendendo sulle guance fino ad arrivare sul collo.Edward
scosse la testa,preoccupato dalla mia reazione e cercò di
abbracciarmi,ma scacciai via le sue mani in malomodo.
-Dimmi che non è vero-dissi con voce strozzata.Mi coprii gli
occhi con le mani,cercando di bloccare il flusso di lacrime.
-Bella...-
-Ti porteranno via da me un 'altra volta!Dio,Edward,dobbiamo
fuggire...-urlai,sempre più adirata,sconvolta e confusa.Mi
levai di dosso il lenzuolo leggero e feci per scendere dal letto.
-Bella,Bella,ferma per favore!-
Edward mi seguì immediatamente,alzandosi anche lui dal
letto,e mi prese un braccio con forza.Mi ritrovai con la faccia
addossata al suo petto,in singhiozzi.
-Bella,amore mio,no.Non dobbiamo fuggire.-mormorò,con la sua
voce dolce.Ebbe un effetto rilassante,e riuscii a calmarmi quel poco
che mi permetteva di comprendere le sue parole.
-Carlisle conosce bene Aro,Caius,Marcus e tutti i Volturi,devi stare
tranquilla.Ricordi?Ti avevo raccontato una volta che Carlisle per un
po' convisse con loro.C'è una grande amicizia tra loro,molto
forte-
-E con questo?-singhiozzai,stringendogli le braccia intorno al
torace.-Hai detto che non sono molto famosi per la loro
delicatezza.Edward,perchè siete stati così
avventati...-mormorai,sempre più agitata.La mia mentestava
fabbricando immagini terribili:Edward,combattente per la sua
famiglia,bloccato con le mani dietro la schiena,ad un passo dalla
morte...
I singhiozzi si fecero più forti.-Dobbiamo andarcene via...-
Edward sospirò,e si sedette al bordo del letto,con me sulle
sue gambe.Mi abbarbicai al suo petto.
-Bella,Carlisle torna anche per questo.Vuole parlarne con loro.Devi
stare tranquilla.Anche altre volte sono accaduti fatti simili ma
Carlisle è sempre riuscito a farcela cavare.Tra lui e i
Volturi c'è un'amicizia molto salda,che si è
consolidata nel corso dei secoli.Credi davvero che lui avrebbe permesso
una cosa del genere,se non fosse stato sicuro al cento per cento della
nostra sicurezza?Non c'è nulla da temere.Devi credermi.Sono
sincero e tranquillo-
Rilasciai un sospiro sulla sua spalla.-Quanto posso fidarmi di queste
parole?-
Ridacchiò.-Direi totalmente.Bella.-mi
chiamò,costringendomi a immergere il mio sguardo nel suo.
Era serissimo,ora.-Pensi davvero,che se avessi avuto il minimo timore
che qualcosa potesse andare storta,avrei esposto in questa
maniera anche te ed Elizabeth?-
Un brivido lo percosse a quella parole.-Non posso neanche
pensarci-sussurrò,chiudendo gli occhi e scuotendo la testa.
Mi riappoggiai al suo corpo e lo lasciai accarezzarmi la schiena.Poco a
poco,riuscii a riacqusitare di nuovo padronanza del mio corpo,dopo la
sua rassicurazione.
-Immagino che le sorelle di Tanya reagirono molto male alla
notizia-dissi.Avevo la voce ancora roca.
La mano di Edward non smise di accarezzarmi la
schiena.-Sì.Tanya ha sempre rimpianto la vita umana;quando
le raccontammo di quello che ci era accaduto,si trovò a
discutere con le sue sorelle.Voleva essere trasformata anche lei.Ci fu
una lite grandissima,e lei decise di abbandonare il suo clan.Per questo
ora vive con noi.-
Ora era tutto più chiaro,nonostante una strana ansia
continuasse ad attanagliarmi lo stomaco.-E ora,hai detto che sono
ricomparsi-
Edward annuì,e mi fece scivolare sul letto.Si
alzò,e prese a spogliarsi.
-Hanno contattato Tanya,vorrebbero parlare con noi.Lei è un
po' confusa.Ha sofferto tantissimo della separazione,e ora ha bisogno
del nostro supporto-
Non risposi,e mi limitai ad osservarlo.Si infilò un paio di
calzoncini,e si diresse verso la culla,per dare la buonanotte a Lizzie.
Sospirai.Le tempie pulsavano,e avevo un mal di testa terribile.Mi
sdraiai sul letto,affondando il volto nel cuscino.
Era tutto così assurdo.Le novità sembravano non
finire mai.Ora capivo perchè Edward non voleva raccontarmi
tutta la storia di Tanya:ne ero letteralmernte terrorizzata,ma sapevo
anche che Edward non avrebbe mai permesso a me e Lizzie di metterci in
pericolo.
Mi chiesi che reato avesse commesso la creatrice delle tre sorelle,per
essere stata punità cosi brutalmente.Glielo avrei chiesto in
seguito.Per quella sera,ne avevo abbastanza.
Le braccia di Edward mi circondarono la vita,e il suo petto si
appoggiò alla mia schiena.Mi lasciai abbracciare,lieta di
sentirlo cosi vicino.
-Buonanotte piccola-sussurrò,scoccandomi un bacio sulla
guancia visibile.
-'Notte-replicai,accarezzandogli le dita poggiate sulla mia pancia.Il
mal di testa non accennava a diminuire.Prevedevo una notte insonne.
Lasciai che per un po' il silenzio invadesse la camera,con la mente
altrove,e il respiro tranquillo di Edward vicino al mio orecchio.
-Edward?-
-Mmmh?-mormorò sul mio collo.Le sue braccia mi strinsero
più forte.Ogni volta,erano in grado di farmi tranqulllizzare
e dormire serena.Adoravo la sua protezione.
-Sta di fatto che Tanya continua a non piacermi,neanche dopo quello che
mi hai raccontato-borbottai.
Mi lasciò un bacio sul collo,delicato.-Tu e Lizzie siete le
cose più importanti per me,e se tu non approvi la sua
compagnia,lo rispetto.Voi due venite prima di tutto.Ma lei mi
è stata vicina quando...ho dovuto lasciarti,ha sempre avuto
un pensiero per me.E ora è giusto che io ricambi,in un
momento di sua difficoltà -
Lasciai che continuasse a coccolarmi ,anche
se...straodinariamente,quella volta le sue carezze non riuscirono a
calmarmi.L'ansia continuava a persistere,attanagliata allo stomaco.
MI VOLEVO SOFFERMARE
SU 3 COSE!
1)ESME:Come avete potuto vedere,qui i desideri della mia Esme sono
diversi da quelli della Esme della Meyer,nel senso che come Rosalie,il
suo rimpianto più grande nella saga è quello di
non aver potuto avere figli.Qui l'ho voluta ritrarre più
nelle vesti di "nonna" giovane,contenta di Lizzie e di questo nuovo
nipotino in arrivo;
2)LA GELOSIA DI BELLA:Forse un po' esagerata,ma,a mio
parere,assolutamente realista.Mi permetto di dirlo perchè
per descrivere la gelosia di Bella mi son orispecchiata molto nella
mia,di gelosia.Mi piace ritrarre una Bella gelosa,nella saga della
Meyer quella ad essere contesa è soprattutto lei,quindi ho
deciso di farla riscattare qui;
3)I VOLTURI:Ovviamente,saranno molto importanti,non li ho inseriti a
caso,cosi come la famiglia Denali,per questo Tanya è molto
importante.Una cosa su cui mi volevo soffermare:l'amicizia tra i Cullen
e i Volturi, qui è ancora più forte di quella che
la Meyer ci presenta nella saga tra loro e Carlisle.
Bene direi che è tutto.
Ricordo sempre l'altra mia ff,"Una settimana a Parigi",e
lascio qui i miei contatti di Twitter e msn,per chi volesse farsi due
chiacchiere,mi piacerebbe conoscervi meglio :
MSN:
kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_
Baci a tutte
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Dopo aver
seguito la finale di calcio, e con gli occhi che stanno per
chiudersi,sono qui a postare l'aggiornamento.^^Sono di poche parole
quindi,il sonno sta parlando per me xD
Volevo
dedicare questo capitolo a tutte le magnifiche ragazze che recensiscono
regolarmente,supportandomi sempre e comunque *-* Grazie girls,siete
FAVOLOSE!
Risposta alle
recensioni:
LudoCullen96:Ciao
cara...oh meno male!Ah,qui se la combatteranno tutti e due per il
primato del più geloso,credimi ...ah,si si ,siete in tante
ormai a minacciare Tanya,quasi mi fa pena xD Scherzo ovviamente,non la
reggo neanche io .__. Ti posso dare una piccola anticipazione:Emmett
sarà un papà dolcissimo!;D Sul resto non mi
sbilancio,spero che tu non mi morirai con questo nuovo chap xD Se ti
va,dai un'occhiatina all'altra mia ff,"Una settimana a Parigi" ;D Bacio
tamy79:Ciao
tesoro!Ahahah lo sapevo che odiavi Tanya,me lo dici sempre anche su msn
xD Bella è gelosa forte,vero?Chissà se questo
basterà a tenere l'arpia lontana dal suo uomo,mah
*fischietta* Spero ti piaccia anche quesot nuovo chap incentrato molto
sulle famiglie Cullen e Swan^^
nik81:Ciao
tesoro,ma che bella recensione! *-*Tranquilla,ti sei fatta perdonare
con questo bellissimo commento *-*Che dici,sono stata veloce?Una
piccola anticipazione:i prossimi due capitoli saranno il fulcro della
seconda parte di questa storia,stop,non dico più nulla
;POddio ahaha Edward nella vasca,mamma mia,io i sogni che ci faccio
ogni volta che mi metto a scrivere di lui,forse è per quello
che per le parti di Edward sono sempre molto soddisfatta xDGrazie
ancora,sei dolcissima*-* PS Se ti va,vai a fare un saltino alla mia
nuova ff "Una settimana a Parigi",mi piacerebbe avere un tuo parere *-*
Bacio
ila_cullen:Ma
ciao cara!Oh,grazie *-*Oh si,io per descrivere la gelosia di Bella mi
sono ispirata proprio a me stessa,hai presente quando a Bella da
fastidio che le gambe di Tanya siano troppo vicine a quelle di Edward?
Credimi,so cosa vuol dire,nah,noi donne siamo cosi gelose ;PI prossimi
due capitoli saranno MOLTO importanti,non dico altro ;P PS Se ti va,dai
un'occhiatina alla mia nuova ff,"Una settimana a Parigi",ha bisogno di
un po' di supporto *-*Bacio
Fortheternity:Ciao
tesoro!Oh si,Bella è gelosa marcia ma...c'è un
motivo se Bella non ha ancora parlato del quasi incidente con Edward,mi
servirà tra poco,però stai tranquilla ;P I
prossimi due capitoli saranno il fulcro della seconda parte della
storia.Allora,per quanto riguarda Tanya:è
vero,apparentemente sembra non fare nulla e la sua storia essere
alquanto infelice,ma è proprio qui che io mi
vorrò fermare ad analizzare la sua mente:a cosa
può portare il bisogno di vendetta umano provocato dalla
gelosia.Oddio,detto cosi sembra un po' un thrillerxDMi raccomando,tieni
a mente i Volturi :D Per quanto riguarda Rob:nah,lascia perdere,ci ho
fatto delle figure pazzesche,ma lui dal vivo è ancora
più bello,mi hanno colpita tantissimo i suoi occhi *-* Uuuu
vicino a Monza *-*Mi rivengono in mente i Promessi Sposi xD PS.Se ti
va,dai un'occhiatina alla mia nuova ff "Una settimana a Parigi",non
è molto recensita ç_ç Bacio <3
:D
Giselle:Ahhh
*W* Le tue recensioni sono da incorniciare cara *-*Io sono
letteralmente devota,ossessionata dagli USA,loro sono il mio sogno
più grande,ti basti sapere che io non ho un euro nel
portafogli,qualsiasi soldo arriva nelle mie mani finisce nella bustina
per il mio american dream xD *_*Allora,per quanto riguarda il
chap,andiamo con calma:prima di tutto,volevo farti i miei complimenti
perchè hai proprio centrato in pieno il personaggio di
Tanya,voglio vedere cosa mi dirai dei prossimi due capitoli xD Anche se
...no vabbè,sto zitta *si cuce la bocca*Per descrivere la
gelosia di Bella,mi sono ispirata alla mia,soprattutto nel pezzo quando
a Bella da tanto fastidio che le gambe di Tanya siano così
vicine a quelle di Edward.Tieniti a mente i Volturi ,mi raccomando ;P
Son ocontenta anche che questa Esme ti piaccia,anche il modo in cui ha
risposto a Emmett,mi sono proprio immaginata la scena quando l'ho
descritta xD Spero che questo chap non ti sia risultato troppo noioso
cara *-* bacio
Austen95:Grazie
tesoro,gentilissima *-* Piccola anticipazione : Emmett sarà
un papaà dolcissimo ;D Spero che non ti annoierai con questo
chap ;D bacio
ledyang:
letiiii scommetto che ora sei con claudia *-* che dolci che siete*_*
Chissà perchè,prevedo che mi manderai tantissime
faccine minacciose su msn quando terminerai di leggere il chap ma
soprattutto nei due prossimi capitoli *scappa via* Un bacio <3
giova71:Ciao
cara!Bella domanda la tua,lo sai?E io posso solo dirti che troverai la
risposta nei prossimi due capitoli,non uccidermi però xD
*scappa via* Spero che questo chap non ti annoi^^ bacio<3
fiorella91:Ciao
cara,grazie sei gentilissima *-* Bella è gelosa
marcia,quella che hai letto è tutta la mia gelosia riversata
nel suo personaggio xDVedrai,il quasi incidente con Tanya
verrà usato tra poco ;P Io ero in prima fila,verso la parte
dove loro sono arrivati *__* e tu?intendi l'inizio da dove sono
arrivati?se è cosi eravamo vicine *_*
nanerottola malefica:Ciao
cara!Oddio Rob *-* che ricordi ç*ç *scoppia a
piangere*Ti anticipo che Emmett nelle vesti di papà
sarà dolcissimo,quasi non ce lo saremmo mai aspettate cosi
dolce! *-*Volevo soffermarmi su una cosa:non odiare Edward per quello
che sta facendo,povero cucciolo *-* Ora ti spiego:per lui,nulla
è più importante di Bella e Lizzie,darebbe la
vita per loro,ne è quasi ossessionato potremmo dire xD
Però,(e da qui ho ripreso l'Edward della Meyer) è
estremamente buono e generoso nei confronti di Tanya perchè
cerca di mettersi nei suoi panni,e soprattutto per lui è una
questione di rispetto perchè la conosce da molto tempo ma
anche potremmo dire...una sorta di dovere.Tanya gli è stata
vicino quando lui ha passato quel momento infernale lontano da Bella,e
ora a lui sembra giusto ricambiare per la situazione che ha lei con le
sorelle;sta di fatto,però,che Edward è troppo
buonista. ...A buon intenditor,poche parole,e ho gia
spoilerato troppo ;DMi fa piacere che io sia simpatica,credimi ,dal
vivo non lo sono,mi dico tutti che sono acidissima xDD mah .__. spero
che questo capitoli non ti annoi^^PS Se ti va,vai a dare un'occhiata
alla mia nuova ff,"Una settimana a Parigi",è all'inizio ma
è poco recensita ç_çbacio <3
aLiCe_CuLlEn:Ciao
cara!Oddio la vaccona xD Bellissimo soprannome,lo ricorderò
sempre xDOddio sono un po' scioccata dalla tua gelosia,spero tu non sia
fidanzata,altrimenti il tuo ragazzo è gia una polpetta o
cosa? xDDMi fa piacere che ti piaccia l'idea di Emm e Rose futuri
genitori e questa Esme cosi maliziosa!xD Spero non mi ucciderai per il
finale di questo chap xD PS Se vuoi,fai un salto dalla mia nuova ff
,"Una settimana a Parigi" *-* Bacio <3
Antonya:Anto!
*-*Ti stavo pensando proprio prima,oggi non ti ho mai beccata su
msn,colpa di questo compleanno e del ragazzo alla reception
dell'albergo che mi fa letteralmente sbavare e rimuovere dalla
dimensione terrestre xD Allora,lo so,Tanya è antipatica,e lo
capisco xD Però per me è importante
perchè sarà lei che userò per
descrivere a cosa può portare il desiderio di vendetta
causato dalla gelosia umana.Non sottovaslutarla,mi raccomando ;P
Pff,povero Edward,cucciolo lui *-* Vedrai come rimarrà
scottato da questa esperienza U_U Un bacio <3
cloe cullen:*__*
Grazie cara!Sei gia da Letizia,immagino *-* Bene,cosi mi
beccherò doppie faccine minacciose per il modo in cui ho
fatto terminare questo chap xDOddio Tanya zoccola patentata ahahaah
gliene state dicendo di tutti i colori xD Fortuna che sono mora ;P
ahahahahah bacio <3
vanderbit:Ciao
cara!Grazie,gentile come sempre *-* Si io sono andata a tutte,e anche a
Montepulciano :DTu di dove sei?Spero che per BD verrai qui a Roma ,io
ti aspetto! ^^Io sono letteralmente ossessionata dall'America,sul
serio:nel mio portafogli non c'è un euro,qualsiasi soldo
arriva nelle mie mani finisce nel salvadanaio per il mio American Dream
xDAhaha mi son osalvata dalla mianccia nello scorso chap (sono contenta
che la gelosia di Bella ti sia piaciuta) ma non credo di potermela
salvare con questo e nemmeno con i prossimi due,credo
ç_ç*scappa via*Sulle tue domande mi cucio la
bocca,perchè non voglio sciuparti la sorpresa,e l'attesa
ormai è finita,siamo arrivate alla resa dei conti: i
prossimi due capitoli saranno il fulcro della seconda parte della ff
^^Ma viva Emmett,che in questa situazione complessata è
l'unico che se ne frega di tutto (tranne di sua moglie incinta,grazie
al Cielo xD)!Allora guarda,ti ho aggiunta su msn,ma ancora non ti ho
vista entrare,altrimenti posso mandarti tutte le informazioni sui film
di Kris tramite mail ,va bene *-* Un bacio <3 Ah,dimenticavo!Se
ti va,fai un salto alla mia nuova ff ,"Una settimana a Parigi",mi
piacerebbe avere un tuo parere anche su questa nuova ff,ci sono molto
affezionata <3 Un bacio <3
LadySile:
Ma ciao cara! ^^Ahahah ma ovvio che penso di te in senso buono!Anche io
non la reggo Tanya,ma giustamente ce la devo inserire,altrimenti
è tutto troppo piatto,non credi?Penso che per i prossimi tre
capitoli mi ucciderai,saranno il fulcro della seconda parte della
storia:preparati all'invasione oca bionda!xDVolevo spiegarti una cosa
riguardo Eddy :non odiare Edward per quello che sta facendo,povero
cucciolo *-* Ora ti spiego:per lui,nulla è più
importante di Bella e Lizzie,darebbe la vita per loro,ne è
quasi ossessionato potremmo dire xD Però,(e da qui ho
ripreso l'Edward della Meyer) è estremamente buono e
generoso nei confronti di Tanya perchè cerca di mettersi nei
suoi panni,e soprattutto per lui è una questione di rispetto
perchè la conosce da molto tempo ma anche potremmo
dire...una sorta di dovere.Tanya gli è stata vicino quando
lui ha passato quel momento infernale lontano da Bella,e ora a lui
sembra giusto ricambiare per la situazione che ha lei con le
sorelle;sta di fatto,però,che Edward è troppo
buonista. ...A buon intenditor,poche parole,e ho gia
spoilerato troppo ;D Mi fa tantissimo piacere che la storia ti
appassioni,e ti prometto una terza parte della storia dolcissima e
bellissima *-* Grazie del supporto *-* Ps: se ti va,dai un'occhiatina
alla mia nuova ff "Una settimana a Parigi",mi piacerebbe sapere cosa ne
pensi,ci sono molto affezionata *-* Un bacio cara <3
PS.Uno
scusa enorme per non aver risposto nello scorso capitolo alla
recensione di Francesca96,scusa cara,ma avevi commentato per sbaglio il
primo capitolo e non me ne sono accorta ç_ç
Capitolo 13
Il mattino dopo mi svegliai a causa della luce del sole infuocato che
penetrava il vetro e penetrava in camera,illuminandola
completamente.Avevo la faccia sprimacciata contro il cuscino,il
lenzuolo ormai attorcigliato attorno alle caviglie e avvertivo il
sudore che mi bagnava il collo.Faceva caldo oltre ogni limite.LA era di
per sè calda tutto l'anno,ma durante i mesi estivi diveniva
un qualcosa di assurdo.
D'istinto,allungai la mano sull'altro lato del letto,e corrugai le
sopracciglia quando lo tastai .Vuoto.
Ancora insonnolita,aprii un occhio,che mi confermò quello
che avevo non sentito al tatto.Edward non c'era.
Sbattei le palpebre un paio di volte,e mi misi seduta,guardandomi
intorno.Lizzie era nella culla,probabilmente dormiva ancora.
La conversazione di ieri sera mi tornò alla
mente,prepotente, e allora sobbalzai.Probabilmente Carlisle era tornato
già da un pezzo.Per un momento mi irritai perchè
Edward non mi aveva chiamata,ma sicuramente voleva lasciarmi riposare
un po'.La serata prima era stata abbastanza ricca di
avvenimenti,e,nonostante fossi poi riuscita a prendere sonno,il mal di
testa non aveva voluto sapere di lasciarmi in pace.Le tempie mi
pulsavano ancora.Mi stiracchiai leggermente e poggiai i piedi sul
pavimento,ancora non del tutto sveglia.
Quando mi avvicinai alla culla,rimasi sorpresa.Lizzie era
già sveglia,nel suo piccolo nido,e teneva i pugnetti chiusi
con le gambine in alto,gli occhioni spalancati.Faceva piccoli versetti
con la bocca,tranquilla e a suo agio.Sorrisi,scuotendo la testa.Il mio
miracolo.
-Ciao,amore della mamma-sussurrai,passando leggera la mano sul suo
pancino.La presi delicatamente in braccio e me la rigirai sul davanti
appoggiandola al petto,per poi dirigermi in bagno.
-Adesso la mamma prende una bella aspirina che ha un mal di testa
terribile...-
La porta del bagno si aprì.Edward entrò,vestito
di tutto punto.Il suo sguardo vagò su di me e sulla
piccola,e sorrise.Mi accorsi che era leggermente
teso:sicuramente,temeva che fossi ancora innervosita per la scorsa
serata.Si avvicinò lentamente,circondandomi i fianchi con le
braccia,e poggiando un bacio sulla testolina di Liz,inglobata
involontariamente nel nostro abbraccio.
-Buongiorno piccolina del papà-disse,abbassandosi
leggermente.Prese a baciare le manine di Lizzie,che,appena riconosceva
le coccole del papà,cominciava ad emettere una serie di
gorgoglii incomprensibili al genere umano.
-E buongiorno alla mia principessa-continuò,tirandosi su e
avvicinandosi al mio viso.Sorrisi,alzando gli occhi al cielo,prima che
le sue labbra ricoprissero le mie,in un soffice bacio del buongiorno.
-Cos'hai?Stai male?-chiese aggrottando le sopracciglia quando ci
separammo.Scossi la testa,passando una mano tra i capelli arruffati.
-Solo mal di testa-risposi,passandogli Lizzie.Aprii l'armadietto delle
medicine per vedere cosa ci fosse,e trovai fortunatamente la mia
aspirina preferita contro l'emicrania.
-Solo?Dovresti riposarti .Perchè non torni a dormire un
altro po'?Ci penso io a dar da mangiare a Liz-disse
premuroso,carezzandomi la schiena.Scossi la testa,sorridendo.
-Edward ,è solo un mal di testa.E poi,non riuscirei a
dormire...Carlisle è tornato,non è
vero?-dissi,trepidante.
Edward annuì sorridendo.I suoi occhi luccicavano dalla
gioia,si notava da un miglio di distanza quanto fosse contento.Tra lui
e Carlisle c'era sempre stato un rapporto speciale.
Era stato il primo ad entrare a far parte della famiglia,e portava per
il suo padre adottivo nonchè creatore grandissima stima e
rispetto.
-Sono molto...emozionato,a presentare mia figlia a mio
padre-sussurrò,imbarazzato,portandosi una mano tra i
capelli.-E' molto importante per me.-
Mi morsi un labbro,intenerita dal suo imbarazzo,e mi
avvicinai,poggiandogli una mano sulla guancia.-Quello che è
importante per te,lo è anche per me-
Mi avvicinai lentamente al suo viso,e gli lasciai un delicato,ma
prolungato,bacio a stampo.
-Da quanto è arrivato?-chiesi,aprendo il lavandino di
marmo,regolandolo sull'acqua fredda.
-Saranno un paio d'ore.Esme non l'ha lasciato un attimo in pace,gli si
è abbarbicata addosso praticamente da quanto ha messo piede
in casa-disse con una risata,cullando energicamente Lizzie,che rideva
contenta.-Le ricerche non hanno portato a nessuna novità.Ha
appena terminato di visitare Rosalie-
Mi riempii il palmo della mano di acqua e inghiottii la compressa.-E
come sta?-
-Bene,a detta sua.Naturalmente deve fare delle visite più
appropriate,ma per il momento non ha trovato nulla di anomalo.Emmett
è già con la mente nove mesi in
avanti-continuò,stampando un bacio sulla fronte di Liz.
Risi,e mi diedi una veloce occhiata allo specchio.Orrenda.Non potevo di
certo scendere così.
-Vado a recuperarti un paio di pantaloncini dalla borsa-disse Edward
quasi leggendomi nel pensiero.-Sei meravigliosa con la mia maglietta
addosso,ma queste visioni sono riservate solamente al
sottoscritto-aggiunse sorridendo malizioso,e,veloce come un
lampo,tornò con in mano i miei pantaloncini del pigiama che
ancora stavo scuotendo la testa.
-Sono orrenda lo stesso,però va bene,non voglio farti
perdere tempo.Si vede che muori dalla voglia di far vedere Liz a
Carlisle,e sinceramente anche io non vedo l'ora di
riabbracciarlo-dissi,alzandomi i capelli in una coda alta.
Edward mi prese la mano ed insieme ,tutti e tre ci avviammo per le
scale.-Tu non sei mai orrenda.Anche un sacco della spazzatura ti
renderebbe la donna più bella che io abbia mai visto in 109
anni della mia esistenza-
Lo guardai,fisso,e scossi di nuovo la testa.-Edward Cullen,tu sei
proprio...-
-Cosa?-mi anticipò lui con un sorriso,ma venni interrotta
dalla figura del padre di famiglia ai piedi della scala.
Carlisle se ne stava lì,in piedi,appoggiato al corrimano.I
capelli biondi tirati all'indietro lo facevano apparire come sempre una
star del cinema,e se si voleva proprio dirla tutta,ora era nella
città appropriata.Gli occhi tendenti al grigio,era in forma
e smagliante come sempre.
I suoi occhi sorridenti si posarono sul mio viso,poi su
quello di Edward,fino a volgere lo sguardo al piccolo miracolo che
giocava con i bordi della tutina tra le braccia del papà.
Scesi di corsa gli ultimi scalini,lasciando la mano di
Edward.-Carlisle!Che piacere rivederti!-dissi,sinceramente emozionata.
Lo ammiravo tantissimo.
-Bella,il piacere è mio-ricambiò,forse un po'
sorpreso dalla mia audacia.Mi strinse un pochino,e poi mi
allontanò di poco.-Ti trovo in forma eccezionale.Merito
della gravidanza,forse?-chiese,con un sorriso,che ricambiai.
-Può darsi-cinguettai,e sentii Edward dietro di me.Gli occhi
di Carlisle passarono dietro alla mia figura,e si soffermarono a
osservare Lizzie,che guardava curiosa il suo nonno.
Edward ,emozionato,si avvicinò di pochi
centimetri.-Papà,lei è mia
figlia,Elizabeth.Elizabeth,amore mio-sussurrò baciandole
ripetutamente la guancina-questo è il tuo nonno.La prese da
sotto le ascelle e portandola all'altezza del suo viso le
baciò la fronte,per poi avvicinarla a Carlisle.
Era una mia impressione,o anche lui aveva gli occhi lucidi?
Quasi desideravo mettermi da parte.Era bellissimo quel loro momento.
Lizzie osservava il nonno con quel cipiglio curioso e la
boccuccia aperta,una espressione che ormai avevo imparato a riconoscere
facesse quando valutava persone nuove .Carlisle le
accarezzò la testolina,e poi,abbracciò di slancio
Edward,stringendo poco per non far del male alla bimba.
-E' un angelo,figliolo.E' meravigliosa.Edward e Bella,figlioli miei,le
mie congratulazioni-
Edward sorrise emozionato,e se la strinse al petto così
forte che quasi non si riusciva più a vederla.Non riuscendo
a trattenere una lacrima ,mi lasciai abbracciare da mio suocero e poi
mi strinsi ad Edward.
Ora i Cullen erano tornati.Sul serio.
Edward fece scattare le sicure della macchina,mentre io ,con un sospiro
affranto,mi trascinavo con Lizzie ad aprire la porta di casa.
Avevamo appena lasciato casa Cullen,subito dopo aver terminato di
pranzare.In realtà,speravo di poter riuscire a dormire due
orette prima di andare al lavoro,visto che quella mattina mi ero
svegliata abbastanza presto.
Mi sentivo debolissima;il caldo era incredibilmente assurdo.Quando
eravamo passati per Malibu,il contatore appeso al contagradi
elettronico segnava oltre i 45 gradi.
Assurdo.
Edward richiuse la porta alle spalle,ma mi accorsi da strani rumori che
in casa c'erano Renèe e CharlieMi affacciai di poco e li
trovai entrambi in cucina.
Mi arrestai,all'ingresso.
Edward si fermò di riflesso.-Cosa c'è?-
-Oh oh-borbottai,con la testa piegata verso l'entrata della cucina.
Stavano ridendo.Probabilmente non avevano sentito entrarci.
La situazione tra Renèe e Charlie era diventata a dir
poco...ridicola.
Durante quei due mesi ,dopo il loro bacio (di cui ancora non me ne
avevano parlato,e cosa di cui ero molto offesa),il loro rapporto era
limitato a semplice affetto colloquiale.
Supponevo quindi che tra loro non ci fosse nessuna relazione
amorosa,anche perchè,dopo due mesi,mi sarei aspettata di
ricevere notizie al riguardo,e Edward me lo avrebbe sicuramente
detto,se fosse stato altrimenti.Anche perchè avevo trovato
un nuovissimo metodo
per estorcergli informazioni.
Quando sentii mia madre ridere più forte,e intravidi poggiar
la sua bocca sui capelli di Charlie in un gesto molto affettuoso,a mio parere,sobbalzai.
Mi voltai verso Edward,ma lui mi anticipò,un sorrisetto in
volto.-Ti devono annunciare alcune cosine,tra cui alcune piccanti-mi
rivelò,concentrato nel captare i pensieri dei miei genitori.
Mi allarmai.-Edward,oh no,dimmi che non si sono davvero messi
insieme!Potrei rimanerci secca!-esclamai stringendo forte Lizzie al
petto,ma mi dimenticai di parlare a voce bassa,e le risate nell'altra
stanza si bloccarono istantaneamente.
-Bella?-mi chiamo Renèe.
Edward scosse la testa.-Ecco,ti sei fatta beccare.Fantastico,stiamo
proprio facendo una pessima figura,beccati ad origliare alla porta come
due vecchie zitelle-
Alzai gli occhi al cielo,cullando energeticamente mia figlia tra le
braccia.-Edward Cullen,sei davvero irritante.Qui c'è di
mezzo del probabile sesso tra i miei genitori.E'...è
raccapricciante!E Se pensi di riuscire a svignartela non ci
riuscirai,devi accompagnarmi al lavoro-borbottai assottigliando lo
sguardo,puntando l'indice verso di lui.
Mia madre spuntò sulla porta,sorpresa.-Cosa diavolo stavate
facendo voi due qui a cospirare nascosti dal muro?-chiese,sospettosa.
Feci un passetto indietro e mi lasciai prendere per la vita da Edward.
-Tre-precisai,passandogli la piccola.
Renèe alzò gli occhi al cielo.-Come mai gia di
ritorno?-
Io ed Edward ci scambiammo un'occhiata.-Perchè
scusa,c'è un limite di tempo per rientrare a
casa?-chiesi,perplessa.
-Renèe,Bella ha pensato di venirsi a riposare un po',prima
di andare al lavoro-rispose Edward con la sua voce vellutata,in modo
rispettoso e gentile.
Percepii però nella parola lavoro una nota amara,per
sottolineare ancora una volta quanto fosse contrariato all'idea che
lavorassi lì.
Mia madre alzò un sopracciglio,guardandoci entrambi,ma poi
un sorriso tornò ad aleggiare sul suo volto.
Ero sempre più preoccupata.
Sentii una lieve risata provenire dal petto di Edward,ma non ero sicura
se fosse per qualche pensiero di mia madre o causata da Lizzie che
strusciava la testolina sul suo collo provocandogli il solletico.
-Mamma...stai bene?-chiesi,esitante.
Lei battè le mani entusiasta e io sobbalzai.Edward mi
strinse per un attimo il fianco più fortemente.
-Ma certo tesoro!Dovresti venire un secondo di
là,però,io e tuo padre vorremmo parlarti un
secondo,è necessario-
Lo sapevo.E io che mi ero cullata nell'illusione di una non loro
relazione.
-Ehm...si certo-borbottai nervosa,passandomi una mano tra i capelli
sudati.-Arrivo subito.E,ehm,Lizzie...-
-Ci penso io-intervenne Edward,abbassandosi di poco per lasciarmi un
bacio prolungato sulla guancia.-La rinfresco un secondo e la
metto nella culla-
Annuii.-Grazie,sei un tesoro-
-Va bene Edward-si inserì mia madre
sorridendo.-Però mi farebbe piacere se dopo
scendessi,sai.Ormai...sei anche tu parte della famiglia-
Edward sorrise,palesemente contento dell'affermazione di
Renèe.-Con molto piacere,Renèe.Arrivo subito-
Mi lanciò un'altra occhiata,e lasciandomi un ultimo bacio a
stampo,salì per le scale.
-Vieni tesoro-
Alzai gli occhi al cielo,e a passo strascicato mi trascinai in
cucina.Sperai che Edward si sbrigasse a scendere,prima che i miei
sganciassero la bomba.
Fortunatamente,la cucina si trovava in ombra,e ciò
consentiva almeno per il momento di evitare la formazione di laghi di
sudore sul pavimento.
Charlie era seduto al tavolo,e faceva zapping alla piccola televisione
posta sopra il bancone.
Quando mi vide,si morse un labbro ,proccupato per un secondo,ma poi
sorrise.-Ah,eri tu quindi.Edward dove lo hai lasciato?-chiese,tentando
di apparire tranquillo.Spense la tv e appoggià il
telecomando sul tavolo.
Ma non riusciva a prendermi in giro,ormai lo conoscevo troppo bene.Si
stava torcendo le dita proprio nel modo in cui faceva quando era
nervoso.
-Ciao papà-lo salutai,poggiando la borsa sul tavolo.Mi
diressi verso il freezer in cerca di una bottiglietta d'acqua
ghiacciata da portare dopo in camera.Sempre che fossi sopravvissuta
alla notizia.-Edward è qui,sta mettendo Liz a riposare-
Charlie si sistemò meglio sulla sedia.-Ah,perfetto.-
borbottò,agitato.Lanciò un 'occhiata nervosa a
Renèe,che trafficava vicino alla lavagnetta promemoria del
frigo.-Che caro ragazzo che è .E' proprio un bravo
papà-
Annuii,a disagio.Sapevo che quello di Charlie era un modo per prendere
tempo.Sentivo mia madre rovistare in mezzo alle cinafrusaglie,e quindi
mi voltai,le mani nelle tasche posteriori dei jeans.
-Allora,ehm,Bella tesoro,qui c'è una bellissima notizia per
te...-
-Oddio!-esclamai,portandomi una mano alla bocca-Le risposte della
maturità!-cacciai un urletto,avvicinandomi alla busta bianca
che mia madre tendeva verso di me con un sorriso stampato in volto.
In fretta e furia,strappai la carta,e mi ritrovai a leggere il
contenuto.
Rimasi attonita per un secondo,poi alzai lo sguardo incredula sui miei
genitori.-Cosa?-dissi,sconvolta.
Reneèe e Charlie si scambiarono un'occhiata.-Tesoro,non
l'abbiamo aperta noi.L'abbiamo solo prelevata dalla cassetta della
posta-
Fissavo il foglio di carta bianca,inerme.Non poteva essere.
-95 su 100-sussurrai.
Mia madre e mio padre spalancarono gli occhi.
-Oh mio Dio tesoro complimetnti!-
In un attimo, mi ritrovai circondata da due paia di braccia.
-95 su 100!-ripetè Charlie emozionato.-Bella,bravissima!-
Quando mi lasciarono andare,tenevo ancora il foglio tra le mani,non
riuscendo a capacitarmi di quel risultato.
Sentii all'improvviso due braccia cingermi la vita e il viso di Edward
sul collo,che mi lasciava un dolce bacio a stampo proprio
lì.Rabbrividii di piacere.
-Congratulazioni piccola-mi sussurrò
all'orecchio,mordicchiandolo.Avvampai,a disagio in quelle effusioni
amorose davanti ai miei genitori.
-Grazie-borbottai.
Edward ridacchiò e tirò su la testa,tenendomi
solo per mano.
-Risultato eccellente,non c'è che dire-borbottò
Charlie,ancora palesemente contento e sorpreso.-Bella,siamo molto fieri
di te-
Sorrisi,sollevata e contenta,ma quando il silenzio si fece di nuovo
imbarazzante,compresi che non era terminata lì.E,quasi come
conferma,Edward mi strinse forte la mano.
-Ehm,credo che ora sia il caso che tutti ci
accomodassimo-iniziò Renèe,accompagnando le sue
parole con lievi cenni di assenso del capo.-Dovremmo riferirti un'altra
cosa,tesoro.E ' una cosa bella...quindi,ehm,credo impiegheremo molto
poco tempo-disse,con voce speranzosa.
-Oh no-borbottai,ma mi sentì solo Edward,che
cercò di reprimere un sorrisino.
Mi accomodai vicino a lui,lasciando i miei genitori sedersi accanto, di
fronte a noi due.Edward non riusciva a staccarsi quel sorrisino dalla
faccia,e quasi non mi irritai.
Battevo il piede sul pavimento dal nervosismo.Come avrei dovuto reagire
davanti alla loro notizia?Magari si stavano lasciando e volevano farmi
partecipe.O forse volevano semplicemente cambiare casa.O forse...
-Bella,io e tuo padre abbiamo deciso di riprovarci,una seconda volta-
La voce di mia madre risuonò netta e decisa in
quell'istante,fiera e vittoriosa.La invidiai per la sua tempra.Charlie
era l'esattamente l'opposto:si era ripreso a torturare le mani,e
spostava lo sguardo dappertutto,tranne che sul mio viso.
La batosta arrivò in pieno.Avvertii una mano di Edward
posarsi sulla mia coscia,lasciata scoperta dai pantaloncini corti e mi
rilassai immediatamente.
-Ah-fu l'unica cosa che riuscii a dire.-Ah...bene.-
Idiota,mi
insultai mentalmente.
I tuoi genitori ti
dicono che si sono rimessi insieme e l'unica cosa che sai dire
è bene?
-Bella-guardai stupita mio padre,che aveva preso la parola.Sembrava
più agitato di prima.-Posso capire la tua
perplessità,ma sappi che...questo non verrà a
rovinare nessun rapporto tra noi tre.Voglio che questo sia messo in
chiaro.Tu e Lizzie venite prima di tutto,e puoi stare sicura che
saremmo enormemente responsabili e maturi per quanto riguarda
ciò.Volevo solo che tu lo sapessi prima di tutto-
-Papà,io sono...sono contentissima per voi-replicai
immediatamente,e nel fondo del mio cuor sapevo che era così.
Era ...strano forse,e sulle prime sarebbe stato imbarazzante
ma...quante volte da piccola avevo sperato che i miei genitori si
riunissero,che abitassimo tutti insieme sotto la stessa casa?
Io ero stata la prima a soffrire della separazione di loro due.E
ora,veniva data un'altra possibilità alla nostra famiglia.La
famiglia Swan.
-Cioè..non nego che sia un po'...come
dire,strano,ma...si,sono contentissima.Sono contenta,non c'è
altro aggettivo che voglio usare.-continuai, incartandomi da sola,
Situazione molto
imbarazzante.
Il sollievo di Charlie era palpabile e percepibile a occhio nudo.
-Non sai il sollievo che mi rechi,Bella-disse,passandosi una mano sulla
fronte sudata.-Ero tremendamente spaventato dall'idea che tu rifiutassi
tutto ciò-
-Dovresti imparare a fidarti un po' di più della
sottoscritta-lo rimbeccò mia madre,dandogli uno scalpellotto
sul collo.Charlie sobbalzò.
-Scusami cara,non dubiterò mai più delle tue
facoltà da veggente-disse,sciogliendosi solo a guardarla.
Oh.Mio .Dio.
Sospirai forte,e Edward mi cinse le spalle con il braccio muscoloso.
Mi voltai a guardarlo,un sopracciglio alzato,e lui
ridacchiò,poggiando le labbra sulla mia guancia.
-Sei stata bravissima-sussurrò al mio orecchio.-Nessuna
scenata-
-Bella,ti vedo poco...sorpresa,a dire la verità-disse
Renèe,alzandosi in piedi.Si diresse al bancone per prendere
un bicchiere d'acqua.Lo riempì e si voltò,poco
prima che io lanciassi un'occhiata di panico ad Edward.
Ero sempre stata una pessima attrice.
-Ehm...-mi incespicai,presa sotto accusa.Mamma e papà mi
guardavano attenti,valutando ogni mia singola reazione.-In
realtà,un po' di tempo fa...-
-E' colpa mia-si intromise Edward,sporgendosi in avanti,prendendo
parola pubblica per la prima volta.-Qualche mese fa vi ho visti
baciare,e l'ho riferito a Bella senza curarmi di chiedere prima il
permesso a voi.Mi scuso enormente per questa enorme gaffe ma l'avevo
fatto in buona fede-
Avrei dovuto saperlo.Ma ogni volta ci ricascavo.Perchè non
lo fermavo mai prima che cominciasse a parlare?Doveva sempre assumersi
la responsabilità di tutto.Ok,in teoria quello che diceva
era vero,certo,detto in forma un po' romanzata(certamente Edward non
sarebbe potuto andare a raccontare ai miei genitori del vero
modo in cui aveva scoperto il loro bacio),ma ...l'aveva detto come
fosse colpa sua.
-In realtà sono stata io ad insistere-aggiunsi,alzando gli
occhi al cielo.-Ti vedevo un po' strana e ...vabbè,si
insomma,avevamo qualche sospetto-conclusi,prima di cacciarmi in altri
pasticci.
Renèe scoppiò a ridere scuotendo la testa e
Charlie la guardò come se fosse pazza.
-Renèe!Ma cosa ridi?Nostra figlia sa la verità da
due mesi e tu ridi?-chiese,sbalordito.
Ma mia madre continuava a ridere.-Charlie rido perchè ci
ostiniamo a considerare nostra figlia ancora come la consideravamo
all'età di otto anni,ma è molto più
furba di noi-disse,a singhiozzi,asciugandosi gli occhi.
Scossi la testa,desolata.Che famiglia di pazzi.
-Perciò,fai attenzione.Il tempo che accompagno Carlisle al
colloquio all'UCLA Medical Center e sarò gia qui di ritorno.-
-Amore,non preoccuparti-borbottai alzando gli occhi al cielo.-Non
morirò soffocata dall'olio grasso o dalle patatine
fritte-dissi,facendolo ridere.
Edward si avvicinò al mio orecchio,mordendolo
maliziosamente,e ci sussurrò dentro-Meno
male,perchè solo dai miei baci puoi rimanere soffocata-E
prese a baciarmi il collo lasciandomi una scia umida sulla pelle.
-Si, ho capito,su su forza, è ora di andare
-borbottai,cercando di farlo smuovere.In questo modo non ci saremmo
mossi nè lui,ne io.Edward rise ancora più forte.
-Va bene allora,torno subito.Copri bene le gambe,Bella,per favore,non
farmi stare con il pens...-
-Metterò un burka,e già che ci sono anche un
cappottino invernale,va bene amore?-esclamai,alzando gli occhi al
cielo.Gli occhi di Edward si fecero tristi.
-Bella,ti sto soffocando troppo?-
Sospirai scuotendo la testa,e mi riavvicinai al suo
corpo,appropriandomi di nuovo delle sue mani grandi e
protettive.-No,amore.Sai che adoro la tua protezione.Ma devi stare
tranquillo.Ormai Chantal ti adora,c'è lei che mi fa da
bodyguard-dissi,ridendo.-Perciò,ora muovi quel fantastico
sederino che ti ritrovi e fai compagnia a tuo padre al
colloquio,ok?-dissi persuasiva,aiutandomi nell'opera di convincimento
carezzandogli dolcemente la nuca.Sapevo che adorava quel dolce
massaggio.
-Mmm-borbottò infatti lui,a occhi chiusi,rilassato.-Va
bene,streghetta.Ma sappi che stasera te la farò pagare.Stai
vincendo in maniera disonesta-
Scoppiai a ridere e le mie mani finirono sul bordo della cinta dei suoi
pantaloni.Edward sussultò.
-Non c'è problema.Pronta alle sue punizioni-sussurrai
maliziosa ad un centimetro dalle sue labbra.
Edward fece un enorme sospiro,e mi accarezzò i
fianchi.-Torno presto piccola.Fa' attenzione-
Sorrisi e lo strinsi forte,prima di costringerlo ad
andare.-Sì.E torna presto.Io ti aspetto-
Dopo un ultimo bacio a stampo,Edward si voltò e velocemente
rientrò in macchina,sgommando via.
Con un sorriso sulle labbra,entrai dall'entrata posteriore del locale
per ritrovarmi nella camera degli armadietti.Con la testa completamente
da un'altra parte,mi persi a pensare ad Edward.Adoravo la sua
protezione,la sua gelosia,sia nei miei confronti,che in quelli di
Liz.Saperlo lì con me,al lavoro,a preservarmi dai commenti
volgari ed incivili dei clienti ,mi faceva sentire protetta e amata in
maniera incondizionata.Tuttavia,non potevo impedirgli di non
accompagnare Carlisle al colloquio di lavoro all'UCLA Medical
Center.Chissà perchè,ero convinta che lo
avrebbero assunto senza tante riflessioni.Carlisle era un ottimo
medico,e sicuramente avrebbe ricevuto molti riconoscimenti.
Totalmente immersa nei miei pensieri,sobbalzai quando la porta
scorrevole si aprì,rivelando Chantal gia in divisa e capelli
legati in un'alta coda.
-Sei pronta già per scortarmi di la?-chiesi alzando gli
occhi al cielo.
Lei rise,infilando una manica nell'abito da lavoro.-Più o
meno,tesoro.No ,volevo dirti che di là c'è una
persona che vorrebbe parlarti,è entrata ora-mi
riferì,gia pronta a tornare al
lavoro.Sbuffò,passandosi una mano tra i capelli.-Vedi di
darti una mossa,il locale è
strapieno-borbottò,sparendo di nuovo dietro la porta.
Agitata e perplessa,mi sistemai velocemente i capelli e mi diressi
verso la porta.Chi mi stava cercando?I miei pensieri si diressero
immediatamente a Elizabeth,Edward,la mia famiglia e i Cullen.Era
successo loro qualcosa?
Con il cuore in gola aprii la porta scorrevole e mi ritrovai nel
locale,e una vampata di calore mi colpì in pieno.Era
così affollato che era difficile pure respirare.Incrociai lo
sguardo di Chantal e lei mi indicò con il dito un tavolino
nascosto dal bancone,vicino la finestra che dava sul mare.
Mi avvicinai ,tesa,e le mani cominciarono a sudarmi quando
vidi chi fosse il misterioso ospite.
Avrei dovuto
aspettarmelo.
-Ciao-
La sua voce sensuale sovrastò il vociare confuso degli altri
clienti.
Sospirai,mordendomi un labbro,prima di rispondere.
-Ciao,Tanya-
Capitolo un po'
noioso,forse,ma necessario,incentrato sulle famiglie.Prima i Cullen,con
il ritorno di Carlisle,poi i Swan,e infine *comincia a scappare* questo
finale un po' cosi xD
Per il prossimo
capitolo,non assicuro un aggiornamento immediato.Sarà molto
importante,e voglio lavorarci sopra con cura.
Ricordo sempre l'altra mia
ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti
di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe
conoscervi meglio :
MSN:
kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_
Notte a tutte,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Ma
salve!Oramai,ho preso confidenza con gli aggiornamenti a notte fonda
,ma non potevo farvi aspettare di più,dopo aver ricevuto
più di qualche minaccia sull'incontro Tanya/Bella. :D
Spero sia all'altezza delle vostre aspettative,anche se sono sicura che
non era quello che vi aspettavate,ma non voglio spoilerare *bocca
cucita*
Questo
capitolo è dedicato a tutte le nuove lettrici della mia
ff,per il coraggio dimostrato a leggere tutti e 13 i capitoli
chilometrici in un solo giorno!Complimenti per la forza di
volontà,ragazze *-*
Ci si rivede a fine capitolo ;D
Risposte alle recensioni:
Luna Renesmee Lilian
Cullen:Ciao cara!Oh,ti sei messa a recensire davvero tutti
i capitoli scorsi? *-* Complimenti per la forza di
volontà!E' strano vedere insieme Charlie e
Renèe,lo ammetto,ma a me piacciono un sacco
insieme,perlomeno qui ^^Spero questo capitolo non ti metta troppa ansia
xD
Fortheternity:Ciao!Renèe
e Charlie:i due pazzi . xDD Quante ne combineranno questi due
insieme!Cosa ne pensi dell'incontro-scontro Tanya/Bella?Hai qualche
pensiero in merito?Io ho la bocca cucita :D Ciao Ciao <3
nik81:Ciao
cara!Prima di tutto,ti ringrazio per aver recensito anche l'altra mia
storia,grazie*-*Oddio,le rughe sono gia venute?xDSpero di no!Puoi stare
sicura,non c'è stato nessuno contatto fisico tra Edward e
Tanya,Edward l'ha sempre vista come un'amica.Tanya però,per
un momento,quando Bella è uscita di scena,quando Edward era
così triste e lei gli è stata accanto,ha pensato
di poter avere una qualche possibilità con lui,stroncata poi
violentemente con il ritorno di Bella e soprattutto dalla notizia che
Edward avesse una figlia.Per quanto riguarda il rating,avevo pensato di
alzarlo in realtà,avevo fatto un sondaggio qualche capitolo
fa,ma alcune ragazze giustamente che seguivano la ff dall'inizio che
non possono leggere RR mi hanno chiesto di non alzarlo.In effetti,pesno
che questa arriverà massimo all'arancione,ma non mancheranno
comunque le scene hot.La vasca da bagno prometto che verrà
riusata!xD In compenso,c'è l'altra ff a RR,è la
prima volta che mi cimento in ff eortiche,vedremo come me la
caverò^^Grazie mille di tutto,cara,ciao ciao ;P
ManuCullen:Ciao
cara,e benvenuta soprattutto!Oh mamma,complimenti per la forza di
volontà,hai letto la ff tutta di seguito!O.O Mi fa piacere
che il tema della storia ti piaccia,e anche di Rose
incinta.Vedrai,sarà uno spasso vedere Rose ed Emmett
genitori :P Ho aggiornato presto,che dici?^^ Ciao ciao<3
micol_cullen1997:Benvenuta!
*-* Che piacere sapere che seguivi la mia ff dall'inizio!Cosa ne pensi
di questo incontro-scontro Tanya/Bella?
amanecer:Ciao!Ok,direi
che Tanya non è molto benvenuto dal club delle lettrici xD
Cosa ti è venuto in mente da questo incontro
Tanya/Bella?Ciao ciao <3
fiorella91:Ciao!Mi
fa piacere*-*Io non so come spiegarlo,cioè ,io non ero
vicino l'entrata dell'auditorium,ma all'inizio del red carpet,dal lato
dove loro sono entrati,hai presente?Dove sono scesi con le
macchine*-*Si ho facebook,ma praticamente non lo uso mai ,comunque puoi
aggiungermi,anche se ti chiedo di non parlare di efp
lì,perchè è una cosa privata ;D Mi
trovi con questa mail : krystina_92@hotmail.it,xD
ste87:Ciao,e
benvenuta!*-* Grazie mille,sei gentilissima*-*So che Tanya non
è molto in effetti xD Cosa ne pensi di questo
incontro?Grazie mille ancora dei complimenti *-*Ciao ciao <3
baby2080:Ciao!Edward
non è arrivato abbastanza in fretta
ç_çSi,ho visto anche Rob,in giro sul net
c'è una foto dove mi vedo anche io con lui,che vergogna xD
Ma si,sono sicura che torni per Breaking Dawn*-* Un bacio <3
giova71:Ciao
cara!Esattamente,la guerra è cominciata!Prepariamoci con i
pop corn!xD Cosa ne pensi di questo incontro?Ciao *_*
Antonya:Ciao
Anto!Eh,mi sa che è il caso allora che cominci a prendere a
sberle Tanya.Mi sa tanto che nel prossimo capitolo mi ucciderai
*prepara a scappare dalla minaccia che probabilmente Antonia le
farà su msn*Charlie e Renèe sono due sagome,lo
devo ammetterexDCosap ensi di Tanya dopo questo incontro?Sono proprio
curiosa del tuo pensiero ahah xD Un bacione *_*
LudoCullen96:Ciao!Ah,guarda,anche
io odio Tanya,e sono la scrittrice della ff!xDDirei che i lsoggetto
della loro discussione è proprio Edward,purtroppo
<.< Cosa ne pensi di questo incontro?Grazie dei
complimenti,sei sempre gentilissima *-* Un bacione<3
Austen95:Ciao!Oddio
sto ancora ridendo del tuo commento xDD Cosa ne pensi,Tanya ha fatto la
siliconata anche qui? xD Un bacio<3
vanderbit:Ciao
cara!Ah,Genova*_* Un giorno la devo visitare!Sì,io sono di
Roma,spero davvero riusciremmo a incontrarci,sarebbe fighissimo
*W*Oddio,ma scherzi?Sul serio andrai a New York?Mamma mia
*_________________________* Guarda,ora nella mail ti invio le
informazioni sui film di Kiki e il link di un forum assolutamente
fornitissimo di news sia su Rob che Kristen,io sono proprio dello
staff^^Ti è piaciuta unasettimana a Parigi?Spero di
si*-*Bisogna stare attenti a Tanya,io vi avevo avvertite xD Un bacio
<3
aLiCe___CuLlEn:Ahahaha,si
è la vaccona!Ciao cara!La vaccona è entrata in
azione!Mannaggia,questo capitolo è stato un parto,quel
diavolo di incontro/scontro tra Bella e Tanya mi ha esaurito le forze
-.-Hai visto che dolce Carlisle in questo chap? *-* Gia si prende cura
della nipotina!Renèee e Charlie sono due
sagome,'è vero,fanno troppo ridere xD,e Bella invece
è sempre la solita paranoica *-*Hai visto Ed che
gelosone?*-* Bè,pure Bella mica scherza!xD Un bacio <3
LadySile:Ciao
cara!Hai visto Charlie e Renèe?Fanno troppo ridere a mio
parere xDHai gia qualche pensiero su questo scontro/incontro avvenuto
tra Bella e Tanya?Si,ho nominato i Volturi due capitoli fa,non so,forse
ti è sfuggito...però ti consiglierei di leggere
co nattenzione quel pezzo,perchè sarà molto
importante ai fini della trama:D *bocca cucita* un bacio <3
nanerottola malefica:Ciao
cara,mi fa piacere che lo scorso chap no nti sia ridultato noioso!Bella
ha avuto quella reazione in quanto ha paura di ripetere i ltrauma del
passato,ovvero una nuova separazione dei suoi genitori.Non vuole
illudersi di nuovo .Tanya vittima,vero?La odio pure io U_U Un bacio
<3
tamy79:Ciao cara!Oh si,Charlie e
Renèe m ifanno morire*_*ops *si nasconde*scusa per i finali
del cavolo,li tronco sempre sul più bello
xDGrazie,grazie come sempre del supporto,ti adoro <3Un bacio
<3
Capitolo 14
Era seduta con la schiena poggiata allo schienale
della sedia,apparentemente rilassata,e poco prima che arrivassi aveva
lo sguardo rivolto verso il mare cristallino che splendeva dalla
finestra aperta.
I suoi occhi incrociarono i miei,e per una frazione di secondo nessuna
delle due parlò.
Mille domande si affacciarono nella mia mente.
Perchè era venuta lì?Era venuta per parlare con
Edward?O forse,molto più probabile,per parlare
esclusivamente con me?Ed era stata una pura coincidenza il fatto che
Edward non fosse presente proprio in quel momento?
Con la mano,Tanya battè leggermente sul tavolo,invitandomi a
prendere posto di fronte a lei.-Desidererei parlarti,se è
possibile-mi comunicò,scuotendo i lunghi capelli biondi.
Con una mano,indicai l'ampio locale affollato.-In
realtà...questo non è proprio un buon
momento,Tanya.Non sono sicura che Steve,il mio capo,mi dia il
permesso,c'è tanto lavoro ora-
Gia percepivo il sudore sulla fronte,ma non capii se fosse per il caldo
o per l'agitazione di trovarmi da sola con lei.Speravo con tutto il
cuore che Edward si sbrigasse a tornare,avevo bisogno di lui.Quando
c'era Edward era tutto molto più semplice da affrontare.
-Tranquilla-rispose lei facendo l'occhiolino,e solo dopo capii che non
fosse rivolto a me,ma più indietro.Quando mi voltai,vidi
Steve fissarla estasiato.Tanya gli rivolse un sorriso mozzafiato,e io
mi sentii ancora più a disagio.
Chi diavolo ero io in confronto ad una bellezza del genere?
Assolutamente nessuno.
-Io e Steve abbiamo fatto una bella chiacchierata prima che tu
arrivassi,e non ha assolutamente riscontrato nessu tipo di problema-
Il sorriso che ancora aleggiava sul suo volto mi faceva intendere come
avesse ottenuto il permesso da Steve.
Mi morsi un labbro,tremando,e presi posto sulla sedia di fronte a
lei,tormentandomi l'orlo della divisa.-Bene-fu l'unica cosa che riuscii
a dire.
Tanya incurvò le labbra,trattendendo l'ennesimo sorriso
divertito.-Bella,ti vedo molto agitata.Non capisco cosa tu stia
pensando-
Fantastico.Se ne era accorta anche lei.
-Non...sono agitata,solo molto curiosa.E sorpresa.A cosa devo la tua
visita?-chiesi,tentando di non apparire antipatica.
Ma con lei era impossibile non esserlo.Vada perchè voleva
rubarmi la mia ragione di vita,vada perchè aveva rischiato
di fare del male sia ad Elizabeth che alla sottoscritta,era
assolutamente improbabile che riuscissi ad instaurare un rapporto
perlomeno definito accettabile con lei.
Rise,portandosi elegantemente una mano curatissima a coprire la bocca.
-In effetti,ammetto di essere stata piuttosto irruenta.Nemmeno
avvisarti.Ma desideravo parlarti di alcune cose,e ho scelto ora
perchè...-si morse un labbro
rosso,perfetto-bè,è l'unico momento in cui lui ti
lascia sola,più o meno-
Bene.
-A dir la verità,Edward rimane anche al lavoro ora-risposi
veloce,annuendo con la testa.Beccati
questa,Tanya.
-Davvero?-rispose,inarcando un sopracciglio.-Cavolo,è
proprio ossessionato da te-continuò,con una risatina.
Forse,mi stavo comportando da immatura.E da idiota.
O forse no.
-Mi ama-risposi semplicemente,guardandola in volto.
Era proprio una brava attrice.Doveva esserlo,perchè il suo
volto non mutò di una virgola a quelle mie parole.
-Si vede-rispose invece,congiungendo le mani sul tavolino e
conteporanemanete accavallando le gambe.
Scorsi le occhiate di due surfisti rivolte alla sua schiena.Erano a dir
poco...estasiati.
Questo era l'effetto che Tanya faceva agli uomini.
Pazzesco.
Non se ne salvava uno.Anche il mio capo.
-Bella,so che ti sto facendo perdere tempo prezioso-riprese
Tanya,passandosi una mano tra i capelli.
La vidi sorridere e salutare con la mano a qualcuno dietro di me.Mi
voltai e scoprii che il saluto era rivolto a Steve,che non faceva altro
che camminare con il volto rivolto verso di noi.Prima o poi sarebbe
inciampato e caduto,se non avesse guardato di fronte a sè.
-A quanto pare,non credo ci siano problemi-borbottai,e trattenni
l'istinto di alzare gli occhi al cielo.
Non fare la
maleducata,Bella.
Le parole di Edward della sera prima mi tornarono alla mente,e rivolsi
a fatica un sorriso a Tanya.-Dimmi pure-
Lei fece un sospiro.-Senti,so che molto probabilmente tu mi odierai,ed
hai tutte le ragioni per farlo,ma sento il dovere di scusarmi con
te,per il comportamento che ho adottato in questi
tempi-parlò,in modo chiaro e limpido.
Era davvero bella.
-...so che le mie scuse ,non serviranno a molto,ma ci tenevo a
farle.Ammetto che sulle prime è stato abbastanza...come
dire,insomma,non è stato facile,Bella,spero tu mi
comprenda.Sei arrivata così,dal nulla,a riprenderti lui,e
io...è stata dura,non so se mi spiego-disse,a
disagio,scompigliandosi i capelli.
Alzai un sopracciglio.-Dura?-
I suoi occhi si piantarono nei miei.-Bè,non mi sembra fosse
un segreto di Stato il fatto che avessi una cotta per Edward-
Quelle parole,pronunciate da lei,mi stroncarono il fiato e fecero
ribollire le viscere.Anche il solo udirle.Tuttavia,tentai di rimanere
calma.
-Ma certo-risposi-Si...bè,si notava-aggiunsi,annuendo con il
capo.-Edward mi ha detto che ora...le cose stanno cambiando-
Tanya annuì ancor prima che terminassi la frase.-Oh,ma
certo.D'altronde,non
è proprio il mio punto forte rubare il ragazzo
alle altre.Oltretutto,siete una famiglia ora,no?-abbozzò,con
un sorriso.
Non mi convinci,Tanya.
-Si,lo siamo-risposi.-Immagino che tu stia puntando lo sguardo su altri
orizzonti-
Chiara allusione a Steve.
Tanya rise.-Oh ,bè,di scelte ce ne sono tante,i ragazzi non
mi mancano-ridacchiò,portandosi una mano alla bocca.
Però,modesta.
-Insomma,quello che voglio dire è che...tengo molto ad
Edward.Lo conosco da molto,e gli voglio bene.E non voglio avere
problemi di alcun genere con lui scaturiti da liti per certe
sciocchezze-disse,giocherellando con il sale sul tavolo.-Tantomeno con
te.Mi spiace di aver dato l'impressione sbagliata.Ammetto di essere
stata irritante,ma non voglio giustificarmi per quello che ho
fatto.Permettimi di dire che è tutto lecito-I suoi occhi non
abbandonavano i miei,determinati-insomma,non è semplice
scoprire che il ragazzo che...bè,che questo ragazzo sia
innamorato di un'altra e abbia una figlia.In ogni caso,ci tengo a
scusarmi-continuò,chiudendo gli occhi.-Cercherò
di migliorarmi,da oggi in poi-
Ero a dir poco sconvolta.Lo stava dicendo davvero?Tanya si stava
davvero scusando con me?
E perchè a me sembrava tutto incredibilmente assurdo?
-Io...sì,cioè,ti scuso-borbottai,infilando una
mano nella tasca della divisa,a disagio.-In effetti,credo che...non sia
stato facile, per te,affrontare tutto questo.-
I suoi occhi si riaprirono.-No.Assolutamente.Spero che d'ora in poi
accetterai la mia presenza nei Cullen,così come io sto
tentando di accettare la tua-
Era tutto inutile.Ogni qualvolta si associava con i
Cullen,l'irritazione prendeva il sopravvento.
La mia presenza dai Cullen?Lei tentava di accettare la mia presenza?Io ne
facevo parte,punto.Io ero la ragazza di Edward.Ero la madre di sua
figlia.
Preferii rimanere in silenzio.
-Naturalmente,spero che non ti dia fastidio la collaborazione tra me ed
Edward in questo periodo-continuò,quando vide che non
rispondevo.-E' che...è un momento un po' difficile,per me,e
ho bisogno del suo aiuto,dell'aiuto di tutti i Cullen-
Tieni
giù le mani da lui,stronza.
-Ma certo-risposi troppo velocemente,nonostante il mio cervello
pensasse la cosa opposta.-Nessun fastidio.Io mi fido di
Edward-risposi,e,incapace di tenere a freno la gelosia,continuai.-Lui
mi ama,non ho alcun motivo di essere gelosa-
Ti senti
soddisfatta,adesso,Bella?
Il sorriso di Tanya non si scompose.-Allora è perfetto.Ci
tenevo a saperlo,visto che d'ora in poi passerò con lui
molto tempo-raccolse la borsa dal tavolo,e si preparò ad
alzarsi.
visto che d'ora in poi
passerò con lui molto tempo
visto che d'ora in poi
passerò con lui molto tempo
visto che d'ora in poi
passerò con lui molto tempo
Le sue parole rimbombavano nella mia testa,mentre la osservavo
spolverarsi la gonna,sotto gli occhi di tutti i clienti maschi.
Le avevo appena dato via libera.Avevo appena fatto il suo gioco.Ne ero
certa.
-Credo sia il caso che io tolga il disturbo-la sua voce mi fece
sobbalzare,e mi alzai,imitandola.-Ho gia disturbato
troppo-continuò,guardandosi intorno.
In un batter d'occhio,Steve fu da noi.Sembrava un cagnolino davanti una
confezione di croccatini al manzo.Ci mancava poco che tirasse fuori la
lingua.
-Ehi,dolcezza-disse,osservando le gambe di Tanya-niente disturbo.Vuoi
che la casa ti offra qualcosa?-
Tanya sorrise provocatoria,una mano sul fianco.-Direi di no,oggi.Ma
chissà,uno di questi giorni potrei tornare-disse
poi,rivolgendomi una rapida occhiata.
Steve si passò una mano tra i capelli.-Quando vuoi,pupa-
Tanya rise scuotendo la testa,facendo ondeggiare i morbidi e lunghi
capelli biondi.
-E' stato un piacere,Bella-disse,rivolgendomi un'occhiata
penetrante,che io ricambiai.
I nostri occhi non si lasciarono neanche per un momento,in una muta
guerra che tutte e due sapevamo fosse appena scoppiata.
Al diavolo le promesse di pace.
Allungò la mano,prendendo la mia,senza chiedere il
permesso.-Per una lunga rapporto confidenziale-disse,senza abbandonare
i miei occhi.
Quando lasciò il mio sguardo,mi sembrò di tornare
a respirare.Si voltò verso Steve.-Tesoro,uno di questi
giorni verrò ad assaggiare la frittura di mare.Parlano molto
bene di questo posto-gli fece l' occhiolino e si diresse alla porta.
Quando la aprì,senza voltarsi,mi salutò con la
mano.-A presto,Bella-
** ** ** **
-Buona Liz,adesso ti controlliamo il pancino,e abbiamo fatto,va bene
,piccola?-
Seduta sulla comoda poltrona dello studio di Carlisle,osservavo mio
suocero terminare la visita alla mia bambina.Edward era in piedi,vicino
a loro,e premurosamente carezzava le manine della piccola che si
agitava e urlava a tutti polmoni.
Quanto a simpatia per ospedali,aveva decisamente ripreso dalla
sottoscritta.
-Amore,mi passeresti il pupazzetto di Liz,per favore?-mi chiese
Edward,lanciandomi una rapida occhiata.Diressi uno sguardo a mia
figlia.Povera piccola.Le sue gambine sembravano preda di un attacco
isterico,si muovevano avanti e indietro in continuazione,imitando il
movimento delle piccole manine.Il suo visino era tutto rosso.
Leggermente preoccupata,come ogni volta che mia figlia doveva subire
una visita medica,raccattai il piccolo leoncino di peluche-uno dei
tanti regali di Edward-e mi avvicinai al lettino dove era stesa.
-Shhh,amore,non fare così,il nonno ha quasi
finito-sussurrai,carezzandole la piccola guanciotta, rossa per lo
sforzo del pianto.
Quando Carlisle le tastò anche il pancino,Elizabeth pianse
più forte.
Mi spaventai.
-Carlisle,che ha?Perchè piange cosi forte?-Chiesi
apprensiva,tuttavia voltandomi verso Edward in cerca di una
rassicurazione.
Mi posò un piccolo bacio sulla tempia,ma non rispose.
-Tranquilla Bella,sono solo un po' di colichette-disse Carlisle con
tono esperto.Tastò un'ultima volta il piccolo addome della
nipotina piangente ,per poi passarsi una mano tra i capelli.-Ho
terminato.Potete rivestirla e farla passeggiare un po' per farla
calmare-
Rapidamente,Edward la rivestì e se la poggiò
sulla spalla,coccolandola con le sue dolci carezze.
-Carlisle,hai riscontrato qualcosa di strano?-chiesi,con il cuore in
gola,avvicinandomi alla sua scrivania.Mi sedetti di fronte a lui,mentre
Edward faceva avanti e indietro per la stanza cercando di calmare Liz.
-No-disse Carlisle scuotendo la testa,scrivendo velocemente su un
blocco appunti con una penna blu- nulla di rilevante o preoccupante-disse,alzando
un attimo lo sguardo,non rivolto a me,bensì ad Edward dietro
di noi-E sapete con preoccupato che cosa intendo dire.Potete stare
tranquilli.Elizabeth è completamente umana,non
c'è nemmeno una minima traccia di DNA alterato-
Sebbene lo sapessi gia da molto,sentirlo dire dal mio suocero fu molto
pù confortante.
-Bene-sospirai di sollievo.Le urla di Liz si affievolirono,fino a
diventare flebili lamenti.Edward ci raggiunse,accomodandosi sulla
poltrona di fianco la mia.
Tesi immediatamente le braccia verso di lui,in una muta
richiesta.Edward poggiò le labbra sulla fronte di Liz e me
la passò.La strinsi forte al petto.
La mia piccola ragione di vita.
-Per le colichette?-chiese Edward,poggiando i gomiti sulla scrivania in
legno.
Lo osservai,con un lieve sorriso sulle labbra.Era semplicemente
adorabile,con quell'espressione corrucciata in viso.Proprio come me,si
preoccupava anche solo se Liz si procurava un graffietto sulla guancia
con le proprie unghiette.
Quando aveva proposto di andare a far visitare nostra figlia da
Carlisle-che naturalmente era stato assunto senza tanti
problemi,proprio come pensavo-non avevo potuto dirgli di
no.Primo,perchè il parere di mio suocero era quello di cui
mi fidavo in assoluto più di tutti.Secondo,perchè
si vedeva lontano un miglio quanto Edward volesse trascorrere tempo con
suo padre e sua figlia insieme.
Come negargli questa felicità?E io ero tanto felice di
accontentarlo.
-In effetti,per le colichette sono rimasto un po' sorpreso-disse
Carlisle,giocherellando con la penna-Vi ho appena trascritto alcuni
sciroppi da darle nel caso si lamenti assiduamente-
Corrugai le sopracciglia.-In che senso,sorpreso?-
-Niente di preoccupante,Bella-mi rassicurò per l'ennesima
volta lui,con un sorriso sulle labbra-solo che essendo prossima ai
quattro mesi è strano che abbia ancora colichette cosi
frequenti.Probabilmente è conseguenza dello
svezzamento-disse,staccando il foglio e consegnandolo ad Edward-il
passaggio dal latte materno al latte artificiale non è mai
semplice per un bambino.Vi volevo chiedere di far caso se il mal di
pancia ce l'ha quando mangia le pappette oppure quando beve il
latte,anche se io sono più preponderante per la
seconda-concluse,alzandosi.
Annuii con la testa,e io ed Edward lo imitammo.Carlisle ci
accompagnò alla porta.-In ogni caso,datele questo
sciroppetto se si lamenta ancora.E' un antibatterico-
Edward andò a recuperare la carrozzina,e mi strinsi
nuovamente forte Lizzie al petto.-Va benissimo.Carlisle,grazie di
tutto.-
Mi posò un braccio sulla spalla.-Di
niente,Bella-disse,sorridendo alla piccola.-Ehi,tu,piccola
scimmietta,vedi di non far disperare i tuoi genitori-
Sorrisi,e quando Edward ci raggiunse,ci congedammo.
Una volta rientrati in auto,lo sguardo mi cadde sull'orologio digitale.
-Sono gia le sette e mezzo di sera?-chiesi,stupita.Incredibile come
fosse passato il tempo.
Edward sistemò bene Lizzie nell'ovetto e si mise al posto di
guida.Il motore si accese,rombante.
-In effetti,abbiamo occupato Carlisle per un po' di tempo-rispose,con
un sorriso,impegnato a lasciare libero il parcheggio.
-Dici che sarà seccato?-chiesi preoccupata,mordendomi un
labbro.Dopotutto,non stavamo parlando di un ospedale qualsiasi.
Stavamo parlando dell'UCLA Medical Center di Los Angeles.L'ospedale
delle star.Più che un ospedale sembrava un hotel di lusso.
L'enorme entrata
era imponente,e una serie di finestre argentate si affacciavano sulla
strada pulita e ordinata.Una struttura decisamente moderna.
Per ottenere una visita lì,bisognava avere una prenotazione
fatta anni prima,addirittura.
Ed io ed Edward eravamo riusciti ad entrare il giorno dopo l'assunzione
di Carlisle.
Pazzesco.
Edward scoppiò a ridere.-Bella,ma stai scherzando?Penso che
non lo avremmo potuto fare più felice.Liz ha fatto una
radiografia completa,papà l'ha rivoltata come un
calzino-disse,ancora ridendo.
Un sorriso involontario si dipinse sul mio viso,e
lasciai correre lo sguardo fuori dal finestrino.
Quando ero con Edward,i problemi sparivano in maniera molto
facile.Eppure,quel giorno era stato difficile tentare di rimuovere
dalla mente l'incontro con Tanya,al lavoro.
Il suo viso,le sue parole,tornavano a riaffacciarsi nella mia mente
come un'incombente minaccia,e sapevo che Edward se ne fosse accorto che
ci fosse qualcosa che non andava.
Ancora non gliene avevo parlato,e in realtà non sapevo se lo
avrei fatto.
Ci avrei pensato una volta giunti a casa.Quella sera i miei ci avevano
lasciato la casa libera,a nostra disposizione,per una cenetta romantica
sul molo della baia di Santa Monica.
Pazzesco.Sembravano ringiovaniti di dieci anni.
Il sorriso si allargò quando pensai alla serata che ci
attendeva:coccole,Liz,mangiata davanti la tv,e forse,dopo,una volta
messa Liz a dormire...
Arrossii.
La mano di Edward si intrecciò alla mia,e un secondo dopo
sentii le sue labbra sul dorso.-A che pensi?-
Mi voltai verso di lui.-A stasera.A noi.-risposi,semplicemente.
Edward sorrise,volgendo prima uno sguardo a nostra figlia, dietro,e poi
si portò le nostre mani intrecciate sul cambio.
** ** **
-Dai,amore della mamma,Liz,mangia la pappetta di pollo,è
buonissima amore mio...-
Il tentativo disperato di dare da mangiare alla piccola
fallì,quando Liz sputò fuori la cucchiata
precedente che le avevo fatto ingoiare a forza,sul seggiolone ,in
cucina.
Sospirai,correndo a prendere un tovagliolino per pulirmi il viso.In
quel momento Edward entrò in cucina,un sorriso sulle
labbra.Gettò uno sguardo a Liz,che,seduta sul seggiolone
faceva bolle di saliva e poggiava i pugnetti sul piccolo tavolino,e poi
a me.
Scoppiò a ridere.
Alzai gli occhi al cielo,puntando un dito verso nostra
figlia.-Certo,certo.Prendi pure in giro-borbottai,gettando il
tovagliolo nel secchio della spazzatura.-Lascio a te il compito-
Mi sedetti sulla sedia del tavolo e accavallai le gambe,con un
sorriso.Edward raccolse la sfida,lucidandosi fintamente una
spalla.-Amore mio-disse,con finta superiorità.-Io abbaglio
tutte le donne-disse,con una risata avvenente,prendendo in mano il
barattolino e il cucchiano della pappetta di pollo.
Pure troppe,pensai
mentalmente,ma tenni il pensiero per me.
Lo osservai posizionarsi davanti al seggiolino,il viso a pochi
centimentri da quello di Liz.
Alzai un sopracciglio,in attesa.
Edward prese un po' di pappa dal miscuglio giallastro e l'
avvicinò alla bocca di Liz.
-Principessa del papà-mormorò con voce soave,gli
occhi che brillavano di una devozione unica.-Guarda qui che buona
pappetta c'è da mangiare,facciamo vedere alla mamma che con
le maniere giuste si può ottenere tutto-disse,con un sorriso.
E dopo rimasi a bocca aperta.
Elizabeth spalancò la bocca tirando fuori la linguetta rossa
rossa,poco prima di inghiottire tranquilla e serena il grande contenuto
giallastro che Edward le porgeva sul cucchiaino.
Ingoio giù soddisfatta,e poi sorrise.
Edward la imitò,girandosi trionfante verso di me.-Hai visto
amore?-disse,ruggendo.
Scossi la testa,senza parole.-Sono allibita.E brava la signorina-dissi
alzandomi,incrociando le braccia sotto al seno.-Bene,d'ora in poi ci
pensa papà la mattina ad alzarsi alle sei e mezzo per darti
il latte-lo provocai.
Non feci in tempo a muovere un passo che le braccia muscolose di Edward
mi circondarono la vita.D'istinto,appoggiai la schiena al suo petto.
-Amore,non te la prendere-sussurrò lascivo al mio
orecchio,mordicchiandone il lobo.-Non tutti possono vantare il
privilegio di abbagliare tutte le donne-ripetè
strafottente,e gli diedi uno schiaffetto sulla nuca,facendolo scoppiare
a ridere.
Eravamo seduti sul comodo divano del soggiorno,a guardare il divertente
epilogo di American Pie,piangenti dal ridere sul
divano.Bè,in realtà,io ero la piangente.Edward
era impegnato a far gironzolare le mani e le labbra sul mio corpo,in
maniera non del tutto innocente.
-Edward-lo ammonii,quando i titoli di coda apparvero sullo schermo del
televisore diventato di colpo nero.
Le sue mani si bloccarono all'altezza del mio seno
sinistro.-Sì?-ruggì famelico.
Alzai gli occhi al cielo,lasciandomi coccolare dalle sue mani.-Sembri
alquanto...impaziente,stasera.Il film non ti piaceva?-ridacchiai.
Nascose il viso sul mio collo e mi trascinò sopra di lui,a
cavalcioni.Le mie mani si inoltrarono nella sua massa di capelli
disordinata accarezzandoli e tirandoli.
-Mmmm,diciamo che...avevo uno spettacolo più interessante di
cui godere-borbottò,slacciando i primi bottoni della mia
camicetta.
Le mie mani volarono sul bordo dei suoi pantaloni,alla ricerca del
bottone dei jeans.-Ringrazia...-ansimai,spinegndo la sua testa sul
collo,più a fondo-ringrazia tua figlia che si è
addormentata in fretta,sennò saresti andato in bianco-
Ridacchiai quando soffiò sulla mia pelle.-Ringrazia che i
tuoi ci abbiano lasciato casa libera,più che altro.A casa
mia ce lo possiamo solo che sognare il sesso sul divano-
Mi bloccai,e istantaneamente si gelò anche lui,percependo il
mio irrigidimento.
-Cosa c'è?-chiese subito,alzando il viso dal mio collo,e
poggiando una mano sulla mia guancia.
Casa sua.I Cullen.Lei.Tanya.
Dovevo dirglielo.
Sospirai.-Ieri è successa una cosa-
Aggrottò le sopracciglia,e mi sistemò meglio
sopra di lui,appoggiandosi al morbido schienale del divano.
-Cosa?-chiese con curiosità.
Mi passai una mano tra i capelli prima di rispondere.-Tanya
è passata a lavoro,mentre tu accompagnavi Carlisle all'UCLA-
Le sue mani immediatamente si artigliarono alla mia schiena.
-Cosa?Che voleva?Ti ha fatto del male?-chiese subito,in
apprensione-Dì la verità,Bella-
Scossi immediatamente la testa,accarezzandogli distrattamente il
petto.-No...no.Non ha fatto nulla.Era venuta
perchè...bè,perchè voleva
scusarsi,credo.Cioè,sì-
E' venuta
perchè voleva in realtà dichiararmi guerra aperta.
Lo sentii chiaramente rilassarsi,sotto di me.-Ma certo.E cosa vi siete
dette?-chiese gentile,strofinandomi la schiena.
Mi morsi un labbro.La tentazione di riferirgli le mie vere impressioni
erano forti,ma sapevo gia cosa mi avrebbe risposto lui.
-Lei...si è scusata per il comportamento che ha avuto.E mi
ha detto che potremmo provare ad essere amiche,più o
meno,perchè...-esitai-perchè tu e lui dovrete
stare in contatto ravvicinato molto tempo,d'ora in
poi-terminai,cercando di incudere un tratto tagliente alla mia ultima
affermazione.
Edward sorrise.-Bè,è stata gentile no?-chiese
speranzoso.-Non trovi amore?-
Guardai il muro dietro di noi.-Sai come la penso su di lei,no?-
Edward mi prese il mento tra due dita,facendo incontrare i nostri
sguardi.Sembrava un po' turbato.-Bella,amore,le opinioni possono
cambiare.E lei lo ha fatto,è stata gentile,tesoro.Secondo
me,sei un po' troppo severa-
Scattai.-Come scusa?Severa?Ah no scusa,Edward,se sono severa
perchè quella cerca di rubarmi il ragazzo e la
famiglia,scusami tanto,eh-borbottai,alzando di poco la voce,e mi
sollevai da lui,dirigendomi verso il tavolo al centro della
stanza,senza motivo.
Lo sentii sospirare,e poco dopo cingermi la vita.-Tesoro,non le
interesso più,ormai.Mi ha parlato chiaramente,e me lo ha
detto.Sapevo che prima o poi ti avrebbe chiesto un
chiarimento.Perchè non provi a conoscerla un po',eh?Magari
ti potrebbe addirittura diventare
simpatica-disse,sorridendo,strofinando le mani sulle mie braccia.
Scossi la testa,arrabbiata.-No,non credo.E forse è ora che
tu apra un po' gli occhi,Edward.Il mondo non è tutto rose e
fiori-continuai tagliente,togliendomi le sue mani di dosso.Mi diressi
verso la scala,pronta ad infilarmi a letto.
La bella serata era stata rovinata.
Ancora una volta da lei.
In maniera indiretta o diretta,riusciva sempre a rovinare
tutto.
Cercai di trattenere le lacrime,chiudendomi in bagno.
Pochi secondi dopo,la porta si aprì,ed Edward
entrò,intrappolandomi nella sua presa.-Sono stufo Bella,di
litigare per certe assurdità.Per favore,amore,cerchiamo di
parlarne in maniera serena e tranquilla-
-Sono serena e tranquilla-borbottai,aprendo l'acqua del lavandino.-Non
mi sembra di averle puntato un fucile contro,o no?Ma tu continui a
chiedermi di cercare di accettarla,cosa che sai non
accadrà,Edward.Non può accadere,punto.Se non ti
sta bene,bè...-non sapevo più cosa dire.
In un attimo Edward fu da me.-Il tuo parere lo rispetto,amore,e per me
conta tremila volte più del suo.E' solo che secondo me il
tuo è derivante da certi pregiudizi che dovresti iniziare a
lasciarti alle spalle.Finchè non vi tocca,a te e Lizzie,non
c'è motivo di odiarla,non trovi?-
Ok,era il momento di dirglielo.Di dirgli cosa era accaduto quel
giorno,prima del nostro incontro al supermercato.
Aprii la bocca pronta per parlare,ma in quel momento il suo cellulare
squillò.Edward aggrottò le sopracciglia,e prese
l'aggeggio dalla tasca dei jeans,portandoselo all'orecchio.
-Sì,Carlisle-
Lo osservai,tentando di lasciar placare il nervosismo accumulato in
quei pochi minuti.Dovevo restare calma,e tranquilla.
-Cosa?-
La voce secca e sorpresa di Edward mi fece sobbalzare.
-Certo,certo arrivo subito-
Chiuse velocemente la chiamata e si avvicinò,prendendomi il
viso tra le mani.-Devo andare a casa.I Denali si sono presentati
proprio ora sulla porta di casa.Dobbiamo sapere cosa vogliono-mi
informò,baciandomi la fronte.
Ancora lei.
-Immagino che la tua presenza sia fondamentale-commentai,sarcastica.
I suoi occhi mi implorarono.-Bella,per favore.Hanno bisogno di me,del
mio potere.-
Anuii ripetutamente,scostandolo dal mio corpo.-Va bene.Vai a
collaborare con i tuoi famigliari.Io
vado a controllare nostra figlia-borbottai,incupita.
Edward mi bloccò il poso con la sua mano.-Bella,ti
supplico,amore,sii ragionevole.Sarò di ritorno tra
pochissimo.Avrei preferito portarti con me,ma Liz dorme e
più sei lontana da loro più sono tranquillo e
sicuro.Ti prego,cerca di capirmi.-
Abbassai la testa,tuttavia senza girarmi.-Buonanotte,Edward-dissi
soltanto,nonostante il mio cuore dicesse di farla finita,voltarmi,e
baciarlo fino allo stremo,lasciandomi soffocare dalle sue coccole.
Un sospiro,il suo.Un piccolo bacio si posò sulla mia
nuca,una lieve stretta al mio corpo,e uscì.
Fu solo quando sentii la porta di casa sbattere,che mi gettai sul
letto,in lacrime.
La nostra serata era terminata nel modo peggiore.
*SI PREPARA A
SCAPPARE*
Prima di essere travolta dalle vostre maledizioni,volevo chiedervi:cosa
pensate di Tanya?Voglio sentire le vostre supposizioni,gia so che mi
divertirò troppo a leggerle xD Tentativo per non essere
uccisa:conservate le vostre mazze,per il prossimo chap,sarà
molto peggio di questo ç__ç
Ricordo sempre l'altra mia
ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti
di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe
conoscervi meglio :
MSN:
kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_
Notte a tutte,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
'Sera-o
meglio-dovrei dire buongiorno xD.E' più o meno tutta la
giornata che scrivo,e questo capitolo è stato un vero e
proprio parto.Non so come sia venuto.Lascio a voi il giudizio,io non mi
reggo in piedi xD
Ho solo la forza di
dire due cose:
1)Siete i lettori
più strepitosi del mondo!Dico io,25 recensioni per lo scorso
capitolo!*__* Ho gongolato come una scema tutta la settimana xD ;
2)Ricordate che vi
servo per il prossimo capitolo,quindi aspettate un po' prima di
meditare su come bastonarmi xD *prepara la valigia *
Risposte
alle recensioni:
tamy79:Tamiiii!!
*-* Grazie tesoro sei sempre cosi gentile e affettuosa!Hai proprio
ragione,le donne se vogliono sanno essere proprio stronze,penso che
questo capitolo ne sia proprio il manifesto.Un bacio <3
LadySile:Ciao
cara!In effetti,mi stavo preoccupando di non vederti in giro,pensavo
stessi preparando la mia delapidazione xD Allora,capisco
perfettamente-purtroppo-la vostra ira verso Tanya,del tutto lecita
(potete ucciderla,anche se sono io la scrittrice xD),ma vi prego di non
avercela con Edward.Lui lo fa perchè è troppo
buono,si fida ciecamente di Bella ,e ama con tutto il cuore lei e
Liz.Vi prego di non pensare mai che lui preferisca o privilegi in
qualche modo Tanya rispetto a lei,assolutamente.Infatti,come hai detto
tu giustamente,Edward la prima cosa che fa quando viene a sapere
dell'incontro tra Tanya e Bella chiede se le ha fatto del male o
infastidita.Quello che Edward si rifiuta di credere è che
Tanya sia cosi malvagia,e capirai il perchè.Per il resto,ho
spiegato bene sopra.Tranquilla,la vednettà ci
sarà,soprattutto dopo questo capitolo.E soprattutto non solo
di Bella.Dico solo una cosa:mai prendere per i fondelli Edward Cullen
(credo si sia capito che quando Edward verrà a sapere
farà un casino U.U)
LudoCullen96:Ciao!Sì,ho
ben capito cosa pensi di Tanya xDNon ti aspettavi le scuse di
Tanya,vero? xD Secondo me non ti aspettavi nemmeno quello che succede
in questo chap*scappa*Per Edward ,ho spiegato bene sopra,non dovete
avercela con lui povero cucciolo *o* lui è troppo buono
*O*Grazie davvero dei complimenti,gentilissima come sempre *-*
<33 Un bacio <3
ila_cullen
:Ciao!Aahaha xDD Lo so,ce l'avete con Edward,ma non dovete
avercela,come ho spiegato sopra,povero piccolo
ç*çLo so,Tanya è irritante davvero,ma
soprattutto pericolosa.Capirai dopo aver letto questo capitolo^^ Devo
scappare? xD
Fortheternity:Ciao
cara!Mmmm...sulla prima parte della tua recensione non
parlo,perchè risolverai i tuoi dubbi con questo
capitolo,credo xDPer quanto riguarda del quasi incidente,Bella ne
parlerà a Edward,di questo puoi starne certa,ma purtroppo
non sarà l'occasione proprio giusta xDPer quanto riguarda
Edward,ho spiegato sopra *-*Ah,lo so,sono perfida,una vera e propria
streghetta,e questo è solo l'inizio xD Ma non può
mica essere sempre rose e fiori,no?;D Un bacio
erika1975:Ciao,si
ho postato,devo dire che ultimamente vi sto viziando un po' troppo con
gli aggiornamenti rapidi,non trovi?Ma penso che vi faccia piacere
:)Allora,per quanto riguarda le tue riflessioni su Tanya non
rispondo,semplicemente perchè avrai le risposte nel
capitolo.Per quanto riguarda Edward,ho spiegato bene sopra.Lo
so,purtroppo la storia è raccontata solo dal pov di Bella
(ma stavo pensando di fare alcuni pov Edward extra,quando la storia
terminerà),però dobbiamo anche un po' capire
Edward.Insomma,la situazione con i Denali non era semplice da
affrontare,e la sua famiglia stava correndo un rischio.Non so,io
nell'ultima parte(appunto dove Edward se ne va),ho trovato Bella...non
dico infantile,perchè non lo è ,l'ho trovata
solamente e puramente gelosa.E la gelosia è una brutta
bestia.In ogni caso,povero Edward,non dovete avercela con lui
ç*çLa vera colpa di tutto è Tanya
,purtroppo.Devo scappare dopo questo aggiornamento?xD
mocy :
Ciao,e benvenuta!Grazie mille per i complimenti *-* Il continuo di
NM?Oddio,sei troppo gentile <3 Si,qui rispetto alla saga direi
che c'è MOLTO più movimento tra
questi due,sarà l'aria di
mare?xDAllora,per quanto riguarda Jacob,posso dirti che in questa ff il
suo personaggio ,se mai ci saà (ma non
credo),sarà solo in veste del figlio dell'amico di Charlie,e
stop,anche perchè Bella ha chiuso con Forks,ora la sua nuova
vita è a LA.Grazie ancora dei complimenti,sei gentilissima
*-*
vanessa_91_:Ciao,e
benvenuta!Grazie mille,sei gentilissima*-*Allora,per la tua
supposizione su Tanya mi è piaciuto sapere cosa ne pensi,e
posso dirti che troverai la risposta in questo chap.Per quanto riguarda
Edward che disperato si inginocchia a chiedere scusa a Bella,non posso
che essere d'accordo con te.Adoro i gesti estremi di Ed,e adoro farli
litigare e fargli far pace*O* Anche se stavolta la questione
è più pesante ç_ç Un
bacio,e spero di non dover scappare dopo questo aggiornamento xD
fiorella91:Ciao!Ahahah
bastarda fino al midollo,ma soprattutto pericolosa!Ecco cosa
è Tanya!Per quanto riguarda Edward,ho spiegato prima sopra
*O* Spero che non mi odierai dopo questo chap,un bacio <3
ste87:Ciao!Ahahah
questo capitolo sarà MOLTO peggio del precedente!E' il
più importante di tutto la storia,secondo me,fino ad
ora!Devo scappare?*si fa la valigia timorosa* xDD
ManuCullen
: Ciao!Ebbene,dopo aver letto il capitolo,vedrai se avevi ragione o
no.Spero di non ricevere bastonate ç_ç
BarbieTwins:Ciao!Certo,a
dire non ci vuole molto,il problema è trovare il coraggio
per dirlo!Non trovi? ;D
vanderbit
:Ahw,ciao cara!Hai visto il film?Ti è piaciuto? *-* Poi
fammi sapere di Una settimana a Parigi,mi raccomando,se preferisci
questa o quella ;D *me impicciona* Dopo questo capitolo-oltre ad essere
uccisa-credo che un pochino mi ringrazierete anche un pochino-spero
xD-perchè vengono a galla molte cose,finalmente.Anche se il
modo in cui vengono a galla non è propriamente fantastico
:S Mi vien da ridere,perchè su una cosa che hai
detto accadrà proprio in questo capitolo *bocca cucita* Si
arriva al momento della verità ,su tutto U.U
aLiCe__CuLlEn
:*argh!* *comincia a preparare la valigia per darsi alla fuga* ops
ç_ç La vaccona ha combinato il casino,lo so
ç__ç Vi do il permesso di odiarla,anche se penso
che dopo questo chap ci saranno proprio le condanne a morte per lei
xD.Per Edward,ho spiegato bene sopra *-* Ahah Renèe e
Charlie fanno troppo ridere,lo ammetto pure io,sono insuperabili xD
Oddio tesoro,sei dolcissima,i tuoi occhi diventano stelline *__* Mi fai
felicissima,davvero,anche perchè io mi tiro molto
giù.Se vuoi,fai un salto all'altra mia ff,nella pagina
autore,sono curiosa di vedere che ne pensi *me impicciona* ...E non
annoi mai,anzi,è sempre un piacere leggere i tuoi commenti!
*-* Un bacio
Chanellina94
:Ciao!Ahah oddio sto ancora ridendo delle tue imprecazioni contro Tanya
xDD Credo che dopo questo chap saranno ancora peggiori,ma vi do ruota
libera xDD Per quanto riguarda Edward,ho spiegato di sopra *-* Ti
ringrazio per i complimenti,sei davvero dolcissima,grazie grazie grazie
*-* E spero che non mi odierai dopo questo chap!xDD Un bacio
Rosy_Cullen:Ciao,e
benvenuta!*-*Ok,anche tu odi Tanya,ma ne ero sicura xD Spero che dopo
questo chap tu non ce l'abbia troppo con me...mica può
andare tutto rose e fiori,no? xD Ma tranquilla,prometto un lieto
fine,anche se la fine è ancora lontana di questa storia
*-*Per quanto riguarda Edward,ho spiegato di sopra <3 *-* Spero
ti piaccia anche questo chap,e grazie per avermi aggiunta su Twitter ;D
Un bacio
cloe cullen:
*prepara la valigia*scappa in un luogo esotico con il sederino di Rob
U.U * Me la sto rischiando brutta,vero?Credo che non entrerò
su twitter e msn per un bel po' LOL Insomma,che ne pensi?Aspettavi
questo aggiornamento con tanta ansia xD forse con te clà
dovrei stare più tranquilla,ami le scene sadiche,la vera
preoccupazione sarà letizia ahah LOL Un bacio <3
Ed4e:Cara!Rieccoti!:D
Bentornata^^No non te la prendere con Edward,vedrai che starai
più tranquilla dopo aver letto il chap su di lui,io mi
preoccuperei più di una certa Tanya
ç_ç Per quanto riguarda il fatto del finto
incidente,piccolo spoiler : se ne parlerà nel prossimo
chap^^ Un bacio
amanecer:
Ciao!Davvero,anche tu ti chiami Cristina?*-* A me piace un sacco come
nome <3Per quanto riguarda Tanya,avrai le tue risposte qui su
quello che sta combinando.Non dico nulla,perchè non voglio
rovinarti il capitolo e soprattutto non voglio essere ammazzata prima
del tempo xD Un bacio
nanerottola malefica:Ma
ciao!:D Tutte le tue domande verranno risolte in questo
chap,più o meno,ma non voglio spoilerare!Spero di essere
ancora viva per il prossimo aggiornamento!xD un bacio
baby2080:
Ciao cara!Hai visto che brava?Mi sto allenando a cercare di postare
questa ff tutti i lunedi e l'altra tutti i giovedi,ma è un
po ' stressante xDAllora,sul fatto dell'incidente del primo
giorno,posso darti un solo spoiler:se ne parlerà nel
prossimo chap,finalmente :D Quindi,se avrai voglia di uccidermi dopo
aver letto questo chap ricordati che devo aggiornare e non conviene
uccidermi subito!xD Un bacio
ledyang:
*si nasconde sotto la scrivania facendo di tutta fretta la valigia*
ehm...si...ho aggiornato...e...ti avevo detto che era un chap bruttino!
ç_ç *piange di fronte alle faccine minacciose che
letizia le manderà su msn* Sul serio,tra te e Claudia chi mi
ucciderà prima?Non lo so in realtà xD Un bacio
tesoro,e grazie di tutto come sempre <3
nik81:Ciao
carissima! *-* Oddio xD In effetti,ultimamente con questi finali un po'
così sto diventando antipatica <.< xDD
Bè,sennò come faccio a tenervi in suspance?
xDDSpero che tu abbia dormito queste notti,altrimenti mi
sentirò in colpa per bè...diciamo il resto della
vita?xD Non poilero nulla sul chap,non voglio rovinarti la sorpresa :D
Poi spero di restare in vita quando avrai terminato di leggere
xD Un bacio
giova71:
Ciao cara!*-* Posso rassicurarti: i parenti di Tanya sono arrivati,come
vedrai in questo chap il povero Ed ne avrà i segni
ç_çCredimi,di coldi di scena ce ne saranno
molti!Uno è proprio in questo chap ^^ Un bacio
CarlyCullen:
Ciao!Ah lo so che odiate Tanya,penso che prima o poi io ci
rimetterò di brutto a creare questo putiferio xD Dici che ho
aggiornato presto?Spero di si!Ho paura a sapere la tua reazione dopo il
finale del chap xD Un bacio
Capitolo 15
-La sposa cadavere-disse Chantal,lanciandomi un'occhiata veloce-ecco
cosa mi sembri,questa mattina,la Sposa cadavere.Sì-
Le rifilai un'occhiataccia,e poggiai l'ultimo portatovaglioli sul
tavolo in veranda.
Era mattina presto,ed io e lei,come tutti i giorni,ci stavamo occupando
dell'allestimento dei tavoli,prima dell'apertura.Tuttavia,la
mattina,fino a mezzogiorno,era poco frequentato,in quanto tavola
calda,quindi ci potevamo permettere chiacchierate tranquille e
pacifiche.Il pomeriggio...bè,quello era un altro paio di
maniche.
-Mi spieghi che diavolo hai?Hai dormito poco?Tu ed Edward avete fatto
scintille stanotte,come sempre d'altronde?-mi sommerse con la sua
rapida fila di domande,poggiando distrattamente bottiglie d'acqua di
vetro sui tavolini che io avevo appena terminato di apparecchiare,in
perfetto stile californiano.-Però no,di solito quando
limoneggi con Edward sei stanca,ma ...appagata.Oggi sei
solamente...triste,o sbaglio?-insistette,davanti al mio silenzio.
Alzai gli occhi al cielo.
-Chantal,non mi va di parlarne-dichiarai,voltandomi e tornando dentro
il locale.La vista delle onde infrangersi contro gli scogli era
divenuta insopportabile,così come il sole
che,mattiniero,cominciava a riscaldare tutta la costa losangelina.Ogni
cosa,ormai,di quella città,era impregnata del nostro
amore,della nostra storia,mia e di Edward.Di nostra figlia.
Quella notte avevo dormito sì e no due ore
complessive,intervallate da brutti sogni e risvegli bruschi,dovuti al
mal di pancia di Liz.Sapevo di avere una brutta cera,anche se speravo
che le occhiaie fossero scomparse.
Quando poi la mattina non avevo trovato Edward nel letto,pronto a dare
il buongiorno -che di solito durava almeno un'ora buona-a me e
Lizzie,una grande morsa di dolore mi aveva colpito lo stomaco.
Non
tornerà,Bella.
Edward non aveva trascorso la notte con noi.Sebbene da un lato la mia
preoccupazione era alzata a livelli impressionanti,dall'altro era
impossibile non pensare che il motivo della sua assenza fosse proprio
il litigio causato dalla sottoscritta la sera prima.
Perchè sapevo,che la colpa era mia.
Non proprio.
Sapevo di avere ragione,ma il modo in cui esponevo ad Edward i fatti
non lo rappresentavano molto.
Sebbene Edward avrebbe dovuto dare di principio ragione a me-cosa che
poi in realtà aveva sempre detto-io non gli avevo dato degli
indizi validi che confermassero o quantomeno avessero potuto prendere
in considerazione il mio pensiero.
Quando pensavo di parlare con Edward in maniera matura e non irrompere
in crisi di gelosia ogni volta ?
Sentii dei passi dietro di me.Chantal era rientrata.
Con un sospiro,raccolsi con un dito la piccola lacrima scesa sulla
guancia e mi voltai,sorridendole.Un sorriso molto teso.
E lei se ne accorse.
-Dobbiamo andare a svuotare i secchi della spazzatura di ieri-disse
soltanto,indicando il retro del locale.
Annuii,e mi trascinai al suo fianco.
Compresi che lei sapeva che qualcosa non
andava,e,incredibilmente,provai la voglia di aprirmi con lei.Con
qualcuno che era fuori da tutta questa storia,che avrebbe potuto darmi
un giudizio imparziale.Una visione imparziale della faccenda.
Prelevammo i sacchi neri ,pieni fino all'orlo,dall'enorme secchio verde
dove la scaricavamo prima di gettarla via e la infilammo nei
carrelli,prima di incamminarci lungo il boulevard che dava sulla
spiaggia.
Gettai un'occhiata,e notai solamente due o tre uomini correre a riva,e
qualche cane solitario appostato vicino alle palme degli alberi,in
cerca di ombra da quel sole che gia di prima mattina scottava
forte.Dopotutto,eravamo ad agosto,anche se la spiaggia a quell'ora era
pressochè deserta.Tempo quattro ore,e non ci si sarebbe
potuti muovere di un centimentro.
Lanciai un'occhiata a Chantal,e la trovai a
fissarmi.Sobbalzò,colta in flagrante e tornò a
guardare davanti a sè.Se non fosse stato per la situazione
tragica in cui mi trovavo,avrei riso,ma non in quel momento.
Presi un grosso respiro.-Edward e io...stiamo passando un momento un
po' difficile-mormorai,torturando l'estremità di plastica
della busta .
Chantal si voltò velocemente verso di me.-Lo
sapevo-disse,annuendo con la testa.-Cioè,lo avevo
sospettato.Stamattina poi quando ho visto che sei arrivata con
l'autobus e con quella faccia smorta,ne ho avuto la conferma-
Mi morsi un labbro,abbassando lo sguardo.-Già-
In quel momento,una Lamborghini giallo canarino,dal tettuccio
scoperto,ci passò davanti,il motore
ruggente.Svoltò nella Rodeo Street,proprio mentre
io e Chantal finalmente raggiungevamo i secchi della spazzatura posti
sotto una delle tante palme del viale.
Scaricai il mio peso non con poca difficoltà-la mia forza
fisica era alquanto scarsa-e attesi che anche lei terminasse,prima di
ritornare in spiaggia.
-Se vuoi parlarne-riprese Chantal,tornando a guardarmi-sappi che mi
farà piacere ascoltarti.E magari aiutarti.O puoi anche
prendermi solamente a pugni per sfogarti-aggiunse,con un piccolo
sorriso divertito.
La imitai,seppur debolmente.-Grazie Chan.Ti voglio
bene-dissi,carezzandole il braccio,e lei mi sorrise .
Una volta tornate,rimettemmo a posto i carelli dietro e ritornammo in
locanda.
Steve ancora non era arrivato.La mattina,di solito,lasciava a noi il
compito di aprire,in modo da allestire tutto prima dell'arrivo dei
clienti.
-Bene,qui abbiamo terminato tutto-disse Chantal,pulendosi le mani sulla
divisa.-Che ne dici di andare un po' in spiaggia,eh?-propose,indicando
con la testa il mare .
Annuii,e insieme ci trascinammo sui gradini della veranda,sedendoci
lì.
Quanto avrei voluto Edward al mio fianco,in quel momento.
Il mare all'alba era uno spettacolo ancora più suggestivo
del tramonto,a mio parere.Il modo in cui le onde,tranquille,sbattevano
contro gli scogli lontani prima di arrivare a riva,oppure la spiaggia
ancora fresca che odorava di mattino,e l'aroma delicato del
caffè italiano che cominciava a spandersi dalle caffetterie
chic dall'altro lato del viale.
Quel mondo era una bolla di sapone.
Peccato che o facevi parte della miseria,o del lusso più
sfrenato.
Ed io cosa ero?Probabilmente a metà tra i due poli.Con un
ragazzo che vantava un patrimonio probabilmente più
succulento di Brad Pitt,forse,la mia situazione preponderava
più per la seconda.
O forse no.
Io non ero fatta per quel mondo di lusso,di ricchezza.Non sapevo
giostrare certe faccende.L'importante per me era avere una piccola casa
dove vivere,mia figlia tra le braccia,e un lavoro,seppur misero,che mi
permettesse di garantirle un futuro dignitoso.
Non mi importava granchè di fare dello shopping nella Rodeo
Street,tantomeno aspirare un giorno a cavalcare la Walk of Fame o
prendere una villa extra lusso,con tanto di piscina,sulle colline di
Hollywood.
Non ne ero capace,semplicemente.
D'un tratto,mi sentii inutile.E piccola.
Tanya era molto più esperta di me,in queste cose,come su
tutto,d'altronde.La immaginavo,nei miei incubi peggiori,mano nella mano
con Edward,entrambi in abito da sera,a partecipare ad uno dei tanti
ricevimenti delle persone sicuramente di alta classe che avrebbero
conosciuto di lì a poco.Sicura di
sè.Bella.Elegante.
Edward presto mi avrebbe lasciato .Per lei.Ne ero certa.
Chissà cosa
hanno fatto tutta questa notte.
Tirai su con il naso e non mi accorsi di avere gli occhi di nuovo
appannati dalle lacrime,e mi affrettai a rimuoverle .
-Te la senti di...dirmi cosa è successo?-sussurrò
Chantal,prendendomi la mano,preoccupata davanti al mio stato.
Tirai su un altro po' con il naso,poi annuii.Mi sistemai meglio contro
il gradino.
-Te la ricordi Tanya?-chiesi,guardando la sabbia.
-Mmm...-la sentivo pensierosa.-Era per caso quella ragazza che tu mi
hai detto vive con Edward e la sua famiglia?
-Sì-
-Quella di cui eri incredibilmente gelosa?-
-Sì-
Alzai lo sguardo,e ci guardammo.-Credo non sia il caso di usare
l'imperfetto-aggiunsi.
Un angolo del labbro di Chantal si alzò-Sei gelosa di lei?-
Sospirai,di fronte quella verità ormai
certa.-Sì.Da morire,Chantal-
Lei sorrise comprensiva,accarezzandomi il braccio.-Tesoro,è
normale.Insomma,vive con la famiglia di Edward e non è una
sua parente..-
-Lui la considera tale-la bloccai,alzando gli occhi al cielo.-Ed
è cosi cieco da non capire che le sue intenzioni sono ben
altre-
Chantal alzò le mani.-Aspetta,aspetta.Mi sono
persa.Lui cosa pensa di lei?-chiese.
Sospirai.-E' questo il motivo dei nostri litigi,se cosi si possono
chiamare,continui.Lui è convinto che a Tanya non interessi
più lui,quando in realtà io so che non
è così.Ti ricordi l'altro ieri,quella bionda che
è venuta qui per parlare con me?-
Lei annuì,al ricordo,e poi spalancò la bocca.-Non
ci credo...era lei?Tanya?-chiese.
Annuii.-Sì.Era lei.Era venuta a chiedermi scusa del
comportamento che ha avuto nei primi tempi con me e con Lizzie,e
assicurandomi che a lei Edward non interessava più.Ma io so
che non è così...Chantal,no.Lei è
venuta qui per dichiararmi guerra aperta.Ne sono sicura.Era una
minaccia-dissi,torturandomi l'orlo della divisa.
-Bè-Chantal prese a giocherellare con un portachiavi che
teneva dentro la tasca .Probabilmente le chiavi della sua
macchina.-Ammetto che fossi stata in te,sarei preoccupata allo stesso
modo.Insomma,è una bellissima ragazza,per non parlare
dell'avvenenza che esercita sui maschi.Ma questo non significa
niente-aggiunse,notando il mio sconforto alle sue
parole-perchè l'ultima cosa di cui ti devi preoccupare
è che Edward possa cadere nelle sue grinfie.Insomma,Bella,io
lo vedo,vi vedo.E credimi,voi due siete due anime gemelle.Vi
completate.Lui...lui ti guarda come se fossi l'unica donna sulla
Terra.E non esagero.Non lo sto dicendo per consolarti o illuderti,ma
perchè è quello che i miei occhi vedono.Lui ti
ama.Ti...cavolo,credo che se fossi una statuetta ti venererebbe come
gli Arabi!-
Quella battuta funzionò.Scoppiammo entrambe a
ridere,tornando poi lentamente serie.
-Io...io,dentro di me,so di avere la certezza che lui mi ami.Io mi fido
di lui.Il problema è che...questa fiducia è
coperta da questa gelosia,così,così...-allargai
le mani in un gesto teatrale,cercando un termine
giusto-...così esagerata.Mi ribolle il sangue solo al
pensiero che lei abiti con lui.Con il mio ragazzo.E che lui sia
così ingenuo da credere alle sue menzogne.-
-Bè,Bella...io non voglio creare altri casini o
cose simili-disse lei,scuotendo la testa al
pensiero.-Però...se come dici tu,la tua mente non riesce a
ragionare in modo molto lucido sul suo conto perchè
offuscata dalla gelosia...non potrebbe essere che tu vedi
dell'esagerato in tutto quello che la riguarda?Magari è vero
che ora sta cercando di dimenticare Edward.-disse,timorosa.
Temeva forse la mia ira?
-No-replicai subito,netta.
Chantal si avvicinò.-Riflettici,solo per un momento:se Tanya
davvero avesse cambiato idea sul conto tuo e di Edward,e si fidanzasse
con qualcun' altro,tu riusciresti comunque a fidarti di lei o
penseresti sempre a lei come "quella che ha provato a rubarmi il
ragazzo e la famiglia"?-chiese.
Sospirai.-No,in effetti.Non riuscirei ad essere obiettiva-
Ovviamente.
Chantal annuì,sicura di sè.-Ma certo.E non te ne
faccio una colpa per questo.E' tutto assolutamente normale.Lei
rimarrà comunque colei che ci ha provato con Edward.Quello
che non capisco è ...insomma,perchè tu ed Edward
litighiate.Se hai detto che ti fidi di lui...-
-Certo-la interruppi.-Mi fido,ma questo non vuol dire assolutamente
nulla.I fatti sono questi.Lui si ostina a cercare di instaurare un
rapporto d'amicizia tra me e lei quando io non voglio.-
Chantal rimase pensierosa per un momento.-Hai detto che la considera
come una sua parente?Da quanto la conosce?-
Un altro colpo al cuore.-Tantissimo-risposi,triste.-Da molto
più di me.Ha avuto un litigio,a quanto dice,con la sua
famiglia,e ora vive con i Cullen,credo più o meno da
quando...si,da quando io ed Edward ci siamo...lasciati-dire quella
parola mi fece venire i brividi sulla pelle.
Chantal mi guardò .-Pensi sia accaduto...qualcosa tra
loro,in quel momento...?-
-No-risposi,negando con la testa.-Assolutamente.Io ed Edward abbiamo
già affrontato questo discorso.Lui me l'ha assicurato.Il
problema è che Edward,come me,non se l'è passata
tanto bene durante il nostro periodo di lontananza,e Tanya le
è stata vicino,ma credo abbia frainteso le intenzioni di
Edward.E ci è rimasta scottata quando io ed Edward,ci siamo
rincontrati-
Annuì.-E' del tutto comprensibile-
-Ed ora che la famiglia di lei si sta facendo risentire,a lui sembra
giusto ricambiare il favore di Tanya,standole accanto
-conclusi,risentita.
Chantal mi fissò più del dovuto.-Ah-
-Cosa?-chiesi immediatamente,sulle spine.-Cos'era quell'Ah"?-insistetti.
-Niente-rispose lei.-E' solo che...beh,capisco la tua gelosia,ma
comprendo anche lui.-
Un'irritazione improvvisa mi colpì il petto.-Come scusa?Stai
dicendo che lui ha ragione?-chiesi,trepidante.
Lei scosse la testa.-Non ho detto questo.Qui...ah,Bella,qui non
è il fatto di avere ragione o
meno!-sbottò,lanciandomi un'occhiata determinata.-In amore
non c'è la ragione,capisci?Tutti i problemi vengono fuori
per via delle emozioni.E tu sei gelosa.E non sei obiettiva.E lui
è troppo buono,ma,se posso permettermi di dirlo,anche
giusto.Insomma,gli hai mai affermato i tuoi pensieri bene,precisa e
concreta?-
-Sì-risposi subito,punta dalla sua risposta.-E lui ha detto
che non ci poteva fare niente.Che ha le mani legate perchè
comunque Tanya fa parte della famiglia ormai,perchè non lo
ritiene giusto nei suoi confronti in quanto ha sofferto della nostra
unione,e bla bla bla-dissi,infervorandomi.-Non posso crederci.Ha messo
prima i suoi bisogni rispetto ai miei-
Ecco che sentivo di nuovo le lacrime formarsi al bordo degli occhi.
Questa era la realtà.Lui preferiva lei.
-No-rispose Chantal,immediatamente,scuotendo la testa.-E' qui che ti
sbagli.Tu non ti sei spiegata bene secondo me e non gli hai fatto
capire bene le tue paure.O se l'hai fatto,l'hai fatto in maniera
infantile.Insomma,Bella,stai comunque parlando della sua famiglia.Se tu
avessi un caro amico di famiglia,a cui vuoi del bene,ed Edward si
mostrasse geloso per motivi senza fondo,tu allontaneresti il tuo amico
che sta passando un momento difficile,cosi,via?L'amore è
potente ,Bella.Ma non deve rovinare tutti gli altri sentimenti.-
-Ma no!-replicai infervorata,prendendo un pizzico di sabbia tra le
mani.La gettai di nuovo immediatamente per terra.-Io non voglio
rovinare nessun suo rapporto in famiglia!Vorrei solo che...che desse
ascolto al mio istinto...-la voce pian piano si affievolì.-E
l'stinto mi dice che Tanya è pericolosa,Chan.Lo sento.E io
non sbaglio mai.-
Mi guardò fisso.-Stai parlando in maniera obiettiva?Senza
gelosie o altro?-
-No-risposi sicura.-Ne sono convinta,Chantal.E soprattutto,l'ho capito
da una cosa-dissi.
-Cioè?-
Un attimo di silenzio.-Lizzie.Il modo in cui...la guarda.Mi mette
paura.E quando puntualmente c'è Edward,cambia faccia.Per non
parlare del primo giorno che ci siamo incontrati io ed
Edward...-borbottai,a disagio.
Era la prima volta che ne parlavo con qualcuno.
Chantal mi guardò .-Cosa?-chiese curiosa.
Sospirai,puntando lo sguardo su due anziani signori che piantavano
l'ombrellone vicino la riva del mare.-Sarà stato un
caso,forse,ma...il giorno che io ed Edward ci siamo rincontrati,lei era
con lui.E ha quasi investito a me e Lizzie.Non so quanto possa essere
una coincidenza,sinceramente-
Chantal si portò una mano alla bocca,sconvolta.-Oh Mio
Dio.Non ci posso credere.Questo cambia tutto sul conto di Edward.
Queste sono le cose preoccupanti.Gliene hai
parlato,spero.Perchè se è cosi comincerei
seriamente a pensare alla separazione,Bella.Significa che a lui a te e
di Lizzie non gliene importa un acc...-
-Non gliel'ho detto-
La bocca di Chantal si aprì sempre di più.Era
sbalordita.-Cosa?Ma sei impazzita,Bella?Non gli hai detto una cosa
SIMILE?-
Mi alzai,agitata.-Chantal,diavolo,la situazione non è
semplice,ok?Non so,non so cosa sta accadendo...-borbottai,passandomi le
mani tra i capelli,.-E' tutto cosi confuso,e io sono nervosa,tanto
nervosa...-
Singhiozzi.Percepii poco dopo l'abbraccio sicuro e confortante della
mia amica che cercava di placare il mio sfogo.
-Tesoro,sono qui-sussurrò dolce al mio orecchio.-Devi
parlare con lui. Oddio,riesco solo a immaginare cosa
combinerà Edward quando lo verrà a
sapere...Bella,dovete parlare.Venirvi incontro.Immediatamente.Anche per
vostra figlia.E per voi.Capitano questi momenti di confusione e
incomprensione in una coppia.Ma riuscirete a superarli.Dai,voi siete
Edward e Bella!-disse lei,con il suo solito tono scherzoso,e
riuscì nel suo intento.
Risi.
-Non ho mai visto una coppia più dolce e affiatata della
vostra.Superate questo scoglio e sarete ancora più uniti di
prima-continuò,passandomi la mano sulla schiena.
Annuii,placando i miei singhiozzi e asciugandomi le lacrime con i pugni
delle mani.
-Grazie,Chantal-dissi,quando riuscii a controllare il tono della
voce.-Grazie-
-Stai scherzando,vero?-disse lei,con un sorriso,accarezzandomi il
braccio.-Quando vuoi,io sono qui,tesoro.-
Annuii di nuovo,e lanciai un'occhiata nel locale.-Credo sia ora di
rientrare-
Lei annuì,ma prima estrasse dalla tasca della divisa un
borsellino.-Si, rientriamo...ma prima tu devi fare una cosa-disse
categorica,indicando la sala armadietti.-Devi truccarti e dare un po'
di vitalità a questo visino pallido e triste-disse,mettendo
due dita sotto il mento.-E poi chiami Edward e gli dici di venire ,che
ne pensi?-continuò,con un sorriso.
Mi morsi un labbro.-Questa notte non ha dormito con me e la piccola.Non
so cosa pensare-
-Io sì-disse lei,spingendomi dentro.-Probabilmente si
starà autoflagellando in camera da solo ,ad aspettare una
tua chiamata per poi supplicarti di perdonarlo in ginocchio.-
Risi.-Possibile.Ma non voglio chamarlo io.Lui non è tornato
e lui deve tornare da me.Questo è il punto-
Lei alzò gli occhi al cielo.-Nah,come sei
complicata.Sarà che io me ne frego di tutti questi
convenevoli-
Alzai la testa.-Bè,io sono Isabella Swan,e intendo fare di
testa mia-
Lei mi strizzò l'occhio.-Come sempre,d'altronde-
** ** **
Sospirai,portandomi una mano sulla fronte sudata e contemporaneamente
guardando l'orologio a forma di gabbiano sul muro.
Le tre e mezzo del pomeriggio.Ancora mezz'ora e avrei
staccato,fortunatamente.
Il locale era nel pieno del lavoro,anche se,stranamente,non era
affollato come gli altri giorni,per essere l'ora di punta,ma meglio
così.
Steve era fuori,a fumarsi tranquillo una sigaretta,e io e Chantal ci
scambiavamo qualche occhiata mentre servivamo i vari tavoli.
Incredibilmente,quella conversazione aveva rafforzato ancor di
più il nostro rapporto.
Come avevo sperato,parlare con lei mi aveva fatta sentire
meglio.Certo,avevo dovuto mettere da parte alcuni lati vampireschi
della faccenda,ma il succo era stato quello di cui avevamo parlato.
Anche se...Edward ancora non si era visto.Da nessuna parte.Ormai,mi era
venuto il torcicollo a forza di guardare fuori la porta.
Immaginavo già la scena:lui che spalancava la porta,ed
entrava,bello e forte come sempre,con quel sorriso sghembo riservato
solo a me,nonostante ci sarebbero state quaranta e più
ammiratrici abbagliate dalla sua bellezza.
Epoi mi avrebbe baciata,e chiesto scusa.
In realtà,non vedevo nulla di tutto questo.
E tra mezz'ora sarei dovuta andare via.
Oltre all'irritazione e alla delusione,ora andava aggiungendosi anche
la preoccupazione.
E se gli fosse capitato qualcosa a casa con i Denali ? E se non
riuscisse a mettersi in contatto con me?E se..
-Oh Mio Dio Bella,non posso crederci,sei tu!-
Mi voltai di scatto.Quella voce...
Mi portai una mano alla bocca,sorpresa.-Roger!-urlai,correndo incontro
al ragazzo che se ne stava appoggiato allo steccato della veranda,fuori.
Mi strinse forte in vita,e poi scostandomi di poco dal suo corpo,mi
osservò,valutandomi.
-Però-disse,sorridendo.-Me ne vado via sei mesi e ti ritrovo
meglio ancora dell'ultima volta-disse,facendomi arrossire-e soprattutto
senza pancione!-continuò,strizzandomi l'occhio.
-Già-dissi ridendo,facendo un passettino indietro,e
guardandolo per bene.
Roger era un cliente abitudinale della tavola calda,almeno una
volta.Rappresentava in tutto e per tutto il tipico californiano:pelle
abbronzata,pantaloni hawaiani,addominali scolpiti,capelli
biondi.Sembrava uscito dalle ville di Orange County,ma in
realtà abitava non poco distante da me.Lo conobbi alla
tavola calda,nei primi mesi in cui lavoravo lì;simpatico e
alla mano,solo dopo aver rifiutato il suo invito a prendere parte ad
alcuni party in piscina avevo compreso che aveva una cotta per me.
Ovviamente,non ricambiata.
Quando poi aveva scoperto che fossi incinta,si era giustamente messo da
parte,senza porre inutili domande o scoprire qualcosa sul mio passato.
Anche se sapeva che il papà di Lizzie non era con me.
Roger aveva una grande passione per il surf,e proprio per questo motivo
aveva abbandonato la California.Si era trasferito alle Hawaii,dove era
stato scelto per una selezione accuratissima di tornei di surf.
Ero completamente all'oscuro del suo ritorno.
-Insomma,non mi dici nulla?-disse lui,sorridendo,e guardandosi
attorno.-Certo che qui non è cambiato niente.A parte che le
cameriere diventano sempre più
carine-continuò,sorridendo impertinente.
Alzai gli occhi al cielo,arrossendo di nuovo.-Roger,smettila-
Lui esplose in una fragorosa risata e si appoggiò alla
ringhiera,imitato da me.-Va bene.Ma almeno dimmi qualcosa.Quando
è nata?-chiese,curioso.
-Il 15 Maggio-risposi con un sorriso-Ha poco più di tre mesi-
Annuì,entusiasta.-Alla fine l'hai chiamata Elizabeth come
avevi deciso?-
-Si si-cinguettai,poggiando una mano sulla ringhiera.-La mia piccola
Lizzie.E' bellissima-
-Ci credo-rispose subito lui.Poggiò una mano sul mio
ventre,scherzosamente,anche se gli occhi mantennero un'espressione
seria.-Scommetto che sei una mamma eccezionale-
Aprii la bocca per parlare,ma una voce mi precedette.
-Sì.Lo è-
La mano di Roger venne tolta malamente dalla mia pancia e rimpiazzata
da una più grande,e protettiva.La mia
schiena,automaticamente,andò a scontrarsi contro un petto
muscoloso e tonico.
Il viso di Edward era tra i miei capelli.
Rimasi a bocca aperta,mentre Edward si metteva di fianco a me,facendo
rimanere intrecciate le nostre mani sinistre,e tendendo l'altra a Roger.
I suoi occhi.Emanavano scintille da tutte le parti.
-Piacere,Edward.Sono il ragazzo di Bella e il papà di
Elizabeth-si presentò con un sorriso gentile,ma sapevo che
in realtà quel sorriso di gentile aveva ben poco.
Nel linguaggio dei gesti edwardeschi,significava :"stai alla larga da
lei".
Ormai conoscevo le reazioni del suo corpo meglio delle mie.
Roger era rimasto di sasso.-Oh.Oh.Oh,bè,si,ehm..io sono
Roger,un...si,un amico di Bella.-e strinse la mano di Edward,che
continuò a guardarlo fisso,senza scomporsi.
Faceva quasi paura.
E difatti Roger ne aveva.Si grattò la
nuca,imbarazzato,guardando a
terra.-Bè,Bella...poi,sì,insomma,poi mi dirai.Ora
devo scappare ,vado ad allenarmi un po'in mare.Ci...ci
risentiamo,ok?-borbottò,lanciando un'occhiata al mio ragazzo.
Sorrisi gentile,togliendo la mia mano da quella di Edward ed
avvicinandomi ad abbracciarlo.
Sentii un ringhio profondo alle mie spalle.
Oh oh.
-Contaci-
Quando Roger sparì dalla nostra visuale,mi girai di
scatto.Edward era ancora lì.Ero pronta a cominciare una
paternale sul modo in cui aveva trattato il mio amico,quando lo vidi.
-Oh mio Dio!-urlai preoccupata,sollevandogli i capelli dalla
fronte.-Edward,cosa è questo?-
Proprio vicino al sopracciglio sinistro,un lungo taglio faceva
capolino,ancora lucido di sangue.Era lungo almeno quanto il
sopracciglio.
-Edward,rispondi!-ripetei,quasi in crisi di panico.Cosa diavolo era
successo?
Le sue braccia circondarono la mia vita,e lui mi appoggiò
sulla ringhiera.Si mise tra le mie gambe.
I suoi occhi erano all'altezza dei miei.Verdi,elettrici.
Ero troppo preoccupata per comprendere che lui fosse realmente
lì con me.
-Sta tranquilla-disse dolcemente,prendendomi il viso tra i palmi delle
mani.Mi guardava come...come se non mi vedesse da anni.
Le sue dita,delicatamente,sfiorarono le mie sopracciglia,le mie
palpebre,il naso,le guance,le labbra-che si schiusero al suo
passaggio,fino a poggiarle entrambe sul collo,muovendole in un
massaggio.
-Dio,Bella-mormorò,una smorfia sul suo volto.
Quello era autentico dolore.Cosa era accaduto?
Rischiavo di impazzire.Solo allora notai sul suo braccio sinistro dei
lividi enormi,giallognoli,tendenti al violetto,prima che lui affondasse
ilsuo viso nel mio collo.
-Edward...-ero sull'orlo della lacrime.-Spiegami,per favore-
Sentii il suo viso muoversi,alla ricerca di una posizione
più comoda,fino a quando non percepii le sue labbra baciarmi
il collo,ripetutamente.
Tantissimi piccoli baci.Infiniti.
-Abbracciami-disse soltanto.
E lo feci.
Cosi piccola e indifesa,rispetto a lui,in quel momento tuttavia avevo
in mano la situazione.Con il palmo della mano presi ad accarezzargli i
capelli disordinati,dalla fronte alla base della nuca,in un movimento
dolce e rilassante allo stesso tempo.Eccola lì,la dolce
fragranza del ritrovarsi.
Non ne avrei mai potuto fare a meno.
Edward era la mia droga.La mia ragione di vita.
Eravamo due fili legati da un nodo così stretto che
scioglierlo sarebbe stato impossibile.
Tantomeno tagliarlo.
Sarebbe stato resistente contro ogni tipo di sabotaggio.
-Edward,parlami,ti prego-sussurrai,dopo un periodo interminabile
passato in quella posizione eterna.-Ho tanta paura.-
Lentamente,alzò il capo,e mi ritrovai i suoi occhi immersi
nei miei.
Due occhiaie li contornavano.Anche da un miglio di distanza si vedeva
quanto fosse stanco.
Chiuse gli occhi,per un momento,carezzandomi la guancia delicatamente.
Gli carezzai dolcemente il braccio infortunato.-Cosa...cosa sono questi
lividi?-sussurrai flebile.
Riaprì gli occhi,sorridendomi dolcemente.-Non è
niente,amore.Ci sono stati un po' di problemi...a casaSono potuto
venire solo ora.Dio solo sa come mi sento in col...-
-Quali problemi?-lo interruppi,preoccupata,prendendogli dolcemente il
viso tra le mani.Le mie labbra si poggiarono delicatamente sul
taglio,sopra il sopracciglio.-Chi ti ha fatto questo?-
-Sta tranquilla,amore-ripetè,abbracciandomi forte dietro la
schiena.-Non è niente.Solo un graffietto.C'è
stata una discussione piuttosto...accesa,con i Denali.Sono riuscito ad
uscirne fuori solo ora-
Sconvolta.Ecco cos'ero.-Siete arrivati alle mani?-
Edward non rispose.
-Edward?-
Lui sospirò.-Non proprio.Emmett e Garrett stavano discutendo
sulla gravidanza di Rosalie quando lui l'ha insultata pesantemente,ed
Emmett non ci ha visto più.Siamo dovuti intervenire io e
Jasper per placare la situazione.E mi sono procurato
questi-disse,indicando il braccio e il taglio.
Scossi ripetutamente la testa,cominciando a lasciargli una piccola
serie di baci sulle parti lesionate.-Tu sei matto!Edward,devi fare
attenzione,amore promettimelo,non puoi...-
-Oh,amore-mi interruppe lui ,stringendomi forte a
sè.-Tesoro,Dio,odio quello che è successo
ieri.Non puoi immaginare come sono potuto stare fino ad
ora,lì,a difendere la mia famiglia e andando con il pensiero
a te e alla piccola,sole e indifese...-
-Lo so-borbottai,mentre una lacrima mi scendeva sulla guancia.Le nostre
fronti si scontrarono,poggiandosi dolcemente una sopra all'altra.-Lo
so-ripetei,strofinando il mio naso contro il suo.
-Vieni qua-
Le sue mani si poggiarono a palmo aperto sulla mia schiena,stringendomi
in una morsa ferrea.Quasi non riuscivo a respirare,ma a me andava
benissimo così.Le strofinò per tutta la lunghezza
della schiena,fino a riempirsi i palmi delle mie natiche.
Affondai il viso nel suo collo.-Mi sei mancato da
morire-singhiozzai,soffocata dalla sua pelle
-Anche tu,amore.In maniera indicibile-
Restammo così per un altro tempo eterno,fino a quando non lo
sentii prendere un grosso respiro.Lentamente si
allontanò dal suo rifugio-il mio collo-e mi
guardò negli occhi.
-Tesoro,perdonami per aver dubitato di te-disse,lasciandomi un bacio
sulla fronte.-Io...non avrei mai dovuto farlo.E forse dentro di me ho
sempre pensato che tu avessi ragione,ma...-
-Edward-lo zittii poggiando due dita sulle sue labbra.-Edward,la colpa
non è solo tua.-dissi dolcemente,carezzandogli i
capelli-abbiamo sbagliato entrambi,io in primis-
-Lasciami finire-mi interruppe lui,posando le grandi mani sui miei
fianchi-E non voglio che tu ti dia la colpa per qualcosa di cui tu non
centri assolutamente nulla.Tu sei la mia vta,il mio tutto,tu e Liz.E io
mi sarei dovuto fidare del tuo buonsenso senza pormi dei dubbi.Ma se
non l'ho fatto,è solo perchè per un momento ho
creduto di poter evitare una separazione in famiglia.Per quanto noi
Cullen non sopportiamo Tanya,in realtà soffriremmo
di una seperazione.Specialmenye Esme.Lei ci tratta tutti come suoi
figli,lo sai-
Lo guardai comprensiva,continuando ad accarezzargli i capelli.-Ma
certo,amore.L'ho capito solo ora.E' solo che...per un momento mi sono
sentita come trascurata.Lo so che è brutto da dire,ma ho
pensato che tu avessi messo i suoi...bisogni davanti ai miei-
Scosse la testa sconvolto dalla mia affermazione prima ancora che
potessi terminare di parlare.-Bella,non posso nemmeno pensare una cosa
simile!Io,tu...amore,esistiamo solo io e te.Mai,mai,devi dubitare del
mio amore per te.Tu sei l'unica persona di cui io sia
interessato,preoccupato.Tu sei la mia principessa,il mio tutto.Mai
nessuno ci dividerà e soprattutto mai nessuno
sarà più importante di te e Lizzie per me.Mai.Non
dubitarlo mai.-
Sentivo gli occhi appannati.-Sono stata una stupida a dubitarlo.Scusa
amore,scusa scusa scusa-dissi agitata,cominciando a baciargli
ripetutamente le labbra.Ci staccavamo solo per respirare,per carenza di
ossigeno.
Come avevamo potuto stare lontani per una sciocchezza simile?Non
riuscivo a capacitarmene.
-Non passerò mai più una notte lontano da
te,mai.Mai.E nemmeno da nostra figlia.Vedere l'alba nascere e non
sentire i vagiti di Lizzie, o i tuoi calci nel letto...è
qualcosa di troppo doloroso.Tu devi stare con me sempre,in ogni momento
della giornata-addolorato,mi strinse forte.-Non lasciarmi mai,Bella-
-Neanche tu-dissi,baciandogli piano l'orecchio.-Ti amo,Edward-
-Anche io,amore mio.-
Sorrisi,tirandolo forte a me.Con lui.Protetta.Amata.
-Elizabeth stamattina ha sentito la tua mancanza-sussurrai,mordendogli
la guancia ripetutamente.-Sentiva che il papà era
lontano,non faceva altro che piagnucolare,anche se penso che in
realtà il problema siano soprattutto le colichette-
Edward si tirò indietro,preoccupato.Riuscivo a scorgere
scintille di panico nei suoi occhi.-Cosa?Ancora le colichette?Devo
andare a vederla-
-Aspetta,aspetta-dissi ridendo,scendendo dalla ringhiera e tenendolo
per mano.-Tra una mezz'oretta stacco e possiamo andare insieme -dissi
entusiasta,poggiando il volto sul suo petto.
Percepii chiaramente un sospiro.
Alzai il volto,incontrai il suo sguardo triste.-Qualcosa mi dice...che
non si può fare-
Edward chiuse gli occhi,addolorato.-Sono corso via.In realtà
la situazione è ancora irrisolta.Ma non ce la facevo
più,a starti lontano-
Gli accarezzai una guancia,consapevole di quanto lo avessi fatto
preoccupare.
Ancora non riuscivo a crederci.
Come avevo potuto dubitare della sua fiducia e dell'amore che nutriva
verso me e Lizzie?
Sembrava una cosa così...assurda.
-Ho provato a chiamarti al cellulare.Spento.Mi hai fatto morire di
paura,Bella-continuò,con aria di
rimprovero.-Perchè tieni sempre quel cellulare spento?-
Abbassai il capo,colpevole.-Scusami,hai ragione.In realtà
non ce l'ho nemmeno dietro con me.Stamattina non ero proprio nel pieno
delle mie facoltà mentali.Avrò dormito si e no
due ore.Non riesco più a fare un sonno tranquillo senza te
al mio fianco-
Edward scosse la testa,e mi strinse forte al suo petto.-Vieni
qui,piccolina.Non vi lascerò mai più.E sai cosa
ti dico?Che me ne frego dei Denali.E-esitò-e anche della...-
-Non dire della mia famiglia-lo bloccai io,puntandogli un dito contro
il petto.-No,Edward.Non permetterò che tu lasci la tua
famiglia da sola a fronteggiare certe persone senza un aiuto importante
come il tuo.Non lo farò.-
Edward scosse la testa.-Tu e Lizzie siete la mia famiglia.La mia
priorità assoluta.-disse con devozione.-Ho gia rischiato fin
troppo per questa situazione-
-Io e Lizzie stiamo entrambe bene-lo rassicurai,strofinando le mani sui
suoi bracci.-E la tua famiglia ha bisogno di te.E non posso far altro
che dispiacermi di averti fatto sentire in colpa ieri sera.E-lo
fermai,prima che cominciasse la sua sfilza di scuse -Lizzie ha solo un
po' di mal di pancia,Edward.Non è nulla di grave.Devi stare
tranquillo.-
Scosse la testa prima ancora che finissi di parlare.-Bella,no.Io la
devo vedere.Devo vedere mia figlia,immediatamente.La devo avere in
braccio e coccolarla,cambiarle il pannolino.E' una
necessità,capisci?-disse,preoccupato,accarezzandomi una
spalla.
Gli sorrisi,comprensiva e commossa.-Lo capisco.Vai
ora-suggerii,avvicinandomi all'angolo della sua bocca,lasciandogli un
piccolo bacio.-E' con Renèe.Penso proprio sia contenta di
farsi fare il bagnetto dal papà,le metti sempre troppo
sapone nell'acqua-borbottai.
Edward rise,scuotendo la testa.-Sei tu invece che non apprezzi,e non
apprezzi nemmeno la paperella nell'acqua che sguazza quando io e Liz
facciamo il bagno insieme.Sei gelosa di una paperella-
-Edward Cullen,sparisci dalla mia vista
immediatamente-scherzai,dandogli un finto pugno sulla spalla.
Rise,e mi riallacciò al suo corpo
tonico.-Mmm.-mormorò,soffiando tra i miei capelli.-Non ce la
faccio-
Sospirai.-Vai,Edward-
-Mi prometti di stare attenta?-
-Sì-
-Di chiamare per ogni minimo problema?-
Alzai gli occhi al cielo.-Sì,amore-
-E..-
-Tesoro,stai tranquillo.-lo rassicurai,con un bacio delicato sulle
labbra.-Promettimi solo una cosa:stai attento.Non voglio che stasera
torni a casa con altri graffi.Appena stacco mi fermo al supermercato e
compro del disinfettante.Ci penso io a te stasera-mormorai
premurosa,accarezzandogli le parti lese.
Lui alzò gli occhi al cielo,e strofinò il naso
sul collo,facendomi il solletico.-Allora,non vedo l'ora di
tornare.Chissà,magari hanno gia finito.Lo spero.Non se ne
può più-
-La situazione è tanto grave?-chiesi,preoccupata.
Edward scosse la testa.-Carlisle sta parlando con le sorelle di Tanya e
gli altri da questa mattina;gli sta spiegando tutto quello che
è accaduto,ma loro sono irremovibili.Non ci sono stati
momenti di grande tensione,a parte la reazione di Emmett,del tutto
comprensibile-
-Quindi non devo stare in pensiero,vero?-chiesi,mordendomi un labbro.
Lui sorrise.-No,assolutamente.I Denali sono pur sempre nostri "
parenti".Non potrebbero mai farci realmente del male.-
Annuii,sospirando.-Va bene.Fa' attenzione,ti prego-
Mi lasciai baciare contro la ringhiera della veranda,riscaldata dal
globo infuocato dietro di noi,prima di lasciarlo andare ancora una
volta.
Poggiai le buste della spesa sul tavolo della cucina,prima di dirigermi
velocemente nella mia camera da letto.Lizzie era lì,che
dormiva a pancia in sotto,con un fiocchettino rosa sulla
testa,sicuramente messo da mia madre.Trattenni l'istinto di alzare gli
occhi al cielo,Quando non c'era Alice,c'era lei.
Sorrisi contenta,e le accarezzai delicatamente la
schiena.Fortunatamente dormiva.Si agitava davvero tanto ultimante per
via delle colichette.
Mi lavai le mani con cura,sorridendo al pensiero di mamma e
papà.Nemmeno il tempo di varcare la soglia di casa,e
già lei si era proferita in mille scuse per non cenare con
me neanche quella sera.
Lei e Charlie erano ospiti a casa del collega di lavoro di mio padre.
Sconvolgente.Sciolsi i capelli,precedentemente legati in una coda
alta,e decisi di condermi una lunga doccia calda,senza pensieri che
invadessero la mia mente.
La leggera preoccupazione per Edward si attenuò quando
trovai sul ripiano del bagno,vicino la paperella gialla che Liz usava
per fare il bagnetto,un foglio vergato dalla sua elegante grafia .
Stasera la paperella la
lasciamo sul fasciatoio.Voglio qualcun 'altro con me nell'acqua,a fare
il bagno caldo .
Ti amo,Edward
Sorrisi,e percepii solo in lontananza il saluto di mamma che
usciva.Probabilmente papà la stava aspettando in macchina.
Avevo premeditato di passare la serata a coccolare la mia piccola
puzzoletta,ma quando tornai in camera ,la trovai ancora a
dormire,questa volta a pancia in sù.Teneva le gambe flesse
sulla pancia.Strano.Non l'avevo mai vista sonnecchiare in quella
posizione.
Perciò,aspettando il risveglio di Lizzie,decisi di dedicarmi
un po' a me stessa prima del ritorno di Edward.Mi feci la ceretta sulle
gambe e sull'inguine,e fonai addirittura i capelli,indossando un abito
floreale bianco e nero che lui aveva gia mostrato di preferire.
Ero davanti allo specchio impegnata a sistemare le coppe del mio
reggiseno quando un flebile lamento mi giunse alle orecchie.
Eccola.La mia piccolina.Si stava svegliando.
Volai in camera,e quasi non svenni,quando mi affacciai nella culla.
Lizzie era nella stessa posizione di prima,gambe flesse sulla
pancia,con la differenza che il suo volto aveva assunto una sfumatura
rossa,quasi bordeaux.
Sembrava quasi non riuscire a respirare.
La testa cominciò a girarmi forte,e dovetti aggrapparmi alle
sbarre della culla per non cadere a terra.
La mia piccola...la mia bambina...
-LIZZIE!-urlai,a pieni polmoni,prendendola in braccio.Aveva gli occhi
chiusi,il corpo immobile.-Lizzie ti prego!Cosa...oddio,Oddio,Edward..--
Con le lacrime agli occhi,il panico che scorreva nelle vene del mio
corpo,scesi le scale e mi precipitai in soggiorno,la testa che girava
fortemente.Faticavo a respirare.Individuai subito il mio cellulare sul
comodino all'ingresso,e lo presi velocemente,singhiozzando disperata.
Fu quando notai che tra le mani reggessi un Nokia e non un Samsung che
mi resi conto che il cellulare che tenevo tra le mani fosse quello di
mia madre.
E che anche lei aveva l'abitudine di lasciare il cellulare su quel
comodino all'ingresso.
La mia mente sconvolta e spventata a morte,riusciva a captare solo un
piccolo pensiero :ha
preso il mio telefono mamma.
-CAZZO!-urlai,cullando forte mia figlia tra le braccia,singhiozzando
disperata.-Lizzie,amore,tranquilla,la mamma ora ti porta...-
Trattenni il respiro,scioccata.Vomito.Lizzie stava vomitando sul
pavimento di casa.La piccola si contorceva tra le mie braccia,gettando
fuori tutto il pranzo imboccato dalla nonna,il volto ancora rosso.
Non emetteva altro che flebili lamenti.
Mi portai una mano sul petto,sentendo il respiro divenire
più corto e accellerato.Le gambe tremavano,la sensazione
dello svenimento era vicina.
Solo per miracolo,riuscii a recuperare il cellulare di mia madre e
comporre l'unico numero che conoscevo a memoria:quello di Edward.
Attesi,singhiozzante,cosciente ancora per poco,il tu tu telefonico,il
cuore in gola.
Edward,amore,rispondi.Amore,ti
prego.Vieni a prenderci.
-Pronto?-
Gioia,Confusione.Terrore.
I tre stadi che attaversarono il mio animo in pochi secondi.
Gioai,perchè la chiamata era stata
accettata.Confusione,perchè la voce femminile che aveva
risposto non era nemmeno lontanamente quella di
Edward.Terrore,perchè l'interlocutore dall'altra parte del
telefono era Tanya.
-Tanya-parlai strozzata a causa delle lacrime che scendevano
fitte.Spaventata a morte.-Tanya,sono Bella...ti prego,Edward
è lì con te?-
Silenzio dall'altro capo del telefono.-No-rispose poi,tranquilla-Edward
è occupato,al momento.-
Respirai velocmente,cercando di trovare la calma almeno per parlare
coerentemente,-Tanya,ti scongiuro,devi trovare Edward e
passarmelo.Subito.E' urgente.La mia bambina...-un respiro dall'altra
parte-...Lizzie,nostra figlia,Tanya,sta male.Non so cosa abbia.Sono
spaventata,tanto.Per piacere,passami Edward...-mormorai a fatica.
Ancora silenzio,per me interrotto dai piccoli lamenti che fuoriuscivano
dalle labbra di Liz.Perchè non
urlava,diavolo?Perchè non spaccava i miei timpani?-Urla
liz,per favore,amore mio,la mamma è qui con
te...-dissi,cullandola energicamente,disperata.
-Mi spiace,Bella.Edward al momento non può rispondere.-
La furia cieca si impadronì di me.
-Cosa cazzo dici?Tanya,mia figlia STA MALE!Ho bisogno di Edward,ora!Non
ho nessuno che mi possa portare in ospedale,Tanya-respirai
affannosamente,mentre la testa girava sempre più
forte.Poggiai una mano sul muro,per cercare di reggermi in piedi,a
fatica.-Tanya,ti supplico,chiama Edward.Ti supplico,Tanya-
Una serie di respiri affrettati dall'altra parte della cornetta,poi il
sangue si ghiacciò nelle vene.
tu tu tu tu
Aveva riattaccato.
*Cristina scappa
veloce*
PICCOLA PRECISAZIONE:Nelle recensioni,avevo accennato ad una
spiegazione generale sul comportamento di Edward,visto che è
stato criticato da molte di voi ,povero cucciolo
ç*ç Ora però non riesco a fare un
discorso decente,e il discorso su Edward è abbastanza
impegnativo,ma spero che sia riuscita a far comprendere i suoi
sentimenti attraverso il chiarimento con Bella.Ma se avete
ulteriori domande,chiedete pure.Ammetto di essere un po'
sadica e contorta sul carattere di quel povero ragazzo xD*-*
Alla prossima settimana,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Capitolo 16 ***
Buonasera-o meglio-buonanotte
a tutti!.So che non è lunedi,e di solito posto sempre di
settimana in settimana,ma come potevo farvi aspettare dopo aver
terminato il capitolo in quella maniera?E dopo aver ricevuto 37
recensioni?Dico io,37 recensioni!Ho gongolato come una scema tutti
questi giorni.Le vostre imprecazioni contro Tanya mi hanno fatto morire
dal ridere.Vi adoro tutte,dalla prima all'ultima!Grazie ragazze,grazie
grazie! *.*
Volevo
però soffermarmi su due cosine in particolare che sono
emerse dalle vostre recensioni.
1.Una
piccola parentesi sul comportamento di Tanya.
Ho visto,come mi
aspettavo,che molte di voi sono rimaste sorprese dalla fine
dello scorso capitolo.Perchè ho scelto di far accadere
questo?
Ci tenevo a
rispondere.In tante ff,solitamente,ciò che causa la rottura
tra Ed e Bella è un bacio finto,o uno screzio dovuto ad un
problema tra i due.Qui,invece io ho voluto rappresentare a dove
può arrivare realmente la mente umana,per bisogno di
vendetta o per esaudire i propri desideri.
Nel caso di
Tanya:Lizzie.Perchè si è vendicata sulla
piccola?perchè per Tanya Lizzie è il simbolo
dell'amore di Edward e Bella,vero tangibile,reale.E,aggiungo
a ,mio nome,che secondo Tanya ciò che fa rimanere
uniti Ed e Bella è proprio lei.Questo
personaggio-Tanya-rappresenta in tutto è per tutto la
massima espressione del bisogno di vendetta umano.
2.Seconda
parentesi:Molte
di voi mi hanno chiesto perchè Edward non abbia sentito il
cellulare squillare o perchè Alice non avesse
previsto tutto.Se tornate a qualche capitolo fa,ricorderete che i
Cullen hanno spiegato a Bella che con il loro semi-ritorno ad umani,i
loro poteri sono diminuiti,e che non riescono ad essere utilizzati in
tutte le situazioni.Praticamente,non sono loro che scelgono con chi e
quando usarli ^^.
Bene,detto questo,vi
lascio al capitolo!
Risposte alle
recensioni:
nanerottola
malefica:Ciao cara!Stai tranquilla,vedrai che tutto si
risolverà ;D Spero ti piaccia anche questo chap^^Un bacio!
nik81:Ciao!La
risposta ci sarà qui!Non sono così crudele,io amo
la piccola Lizzie,non le farei mai del male *.* Ahah voiglio vedere
cosa ne pensi di Edward in questo capitolo,ma soprattutto anche di
Bella!*bocca cucita* Sono contenta di averti sorpresa,il mio compito
è questo U.U xDDStai tranquilla,Tanya non ha fatto nulla ad
Edward e purtroppo Alice non può prevedere tutto
perchè come i Cullen avevano spiegato a Bella qualche
capitolo fa,con la loro semi-trasformazione i loro poteri si sono
ridotti,quindi non sono a conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando
accade accade,ma non con tutto *mente diabolica*xDCiao;D
Luna Renesmee Lilina
Cullen:Ciao cara!Eh lo so,le imprecazioni contro Tanya
sono del tutto lecite U.U Se devo proprio sincera,Roger lo avevo
programmato come personaggio lampo,nel senso di farlo comparire per
necessità due volte massimo,ma adesso mi sta balenando
un'ideuzza in mente,non so,devo rimuginarci sopra xD Ciao ;D
giova71:Ciao!Stai
tranquilla con Liz,le voglio troppo bene,non le farò mai
accadere nulla U.U Quanto a Tanya,vedrai,è riduttivo dire
che Edward se la mangerà viva.Ricordi le parole di Edward?
"Ma se osa toccarvi divento una belva" / Oh oh. xDD Ciao ;D
amanecer:Ciao!Oddio
*.* Giuro,ho dormito pochissimo questi giorni per cercare di aggiornare
il prima possibile,ma dovevo aggiornare l'altra mia ff e ho rischiato
davvero la sindrome del tunnel carpale!xD Anche perchè
scrivo tantissimo purtroppo non ho il senso della misura -.- Sta
tranquill,aqui più o meno si risolverà
tutto,vedrai,la reazione di Edward sarà da guinness. xD Ciao
;D
damaristich:
Ciao!*.* Ho cercato di farcela,non so,sono stata veloce?Spero che tu
non mi sia morta nel frattempo *.* Lo so,Tanya è stata
stronza,ma come ho spiegato di sopra,è servito per fare
capire a voi pubblico quanto pericolosa possa essere.Spero che la
reazione di Edward-e non solo la sua *bocca cucita*xD-ti abbia
soddisfatto abbastanza!Ciao ;D
latin12:Ciao,e
benvenuta!*.*Guarda,hai proprio ragione,ed era proprio questo che
volevo sentir dire dalle mie lettrici.Questa cosa l'ho spiegata bene
sopra,meritava una spiegazione valida,per farvi comprendere il
perchè di questa mia scelta -riguardo Tanya che attacca i
ltelefono in faccia a una bambina che sta male-.Diciamo che Edward
ormai l'aveva già capito dal capitolo precedente,ma
poverino,anche lui si trova in una situazione
difficile.Tuttavia,ricordi le parole di Edward qualche capitolo
fa?"...ma se osa toccarvi divento una belva".Ecco,appunto.Tanya ha
finito di vivere,dico solo questo xDD Ciao,e grazie dei
complimenti,davvero *.* ;D
DreamE:Eleee
*___________* L mia twit-friend!<3 Non sai quanto sia contenta
di sapere che adori le mie ff,sul serio,sono contentissima! *-*Per
quanto riguarda Tanya-e quello che ha fatto-ho spiegato bene sopra il
perchè di questa mia scelta così diciamo
"pesante".Perchè attaccare il telefono in faccia ad una
mamma disperata per la propria bambina che sta male è
qualcosa per me di INACCETTABILE.Vedrai,Edward si arrabbierà
da morire,ed era ora!xD Ci sentiamo su Twitter,sì *.* Ciao ;D
kuciola94:
Ciao,e benvenuta!Guarda,ce l'ho messa tutta per aggiornare il prima
possibile ma dovendo aggiornare due ff nel giro di una settimana
è stato un po' massacrante xD In ogni caso,eccomi qui *.*
Allora,per quanto riguarda il gesto senza pietà di Tanya,ho
spiegato bene sopra,perchè meritava assolutamente una
spiegazione.Quello che ha fatto non si può assolutamente
perdonare.Ma scherzi?Ma quale scuse!Sono contentissima che tu abbia
recensito,non è corta ed esaurientissima,mi fa piacere cosa
ne pensi,e credimi,con un po' di allenamento possiamo migliroare tutti
nella scrittura,non scoraggiarti così!Ciao ;D
ila_cullen:
*si nasconde dalle urla* xD ops xD Allora,per quanto riguarda Edward e
i lfatto dell'udito-cosi come dei poteri di Alice,di ERdward
stesso,ecc-come avevano spiegato i Cullen a Bella qualche capitolo
fa,con la loro semi-trasformazione i loro poteri si sono ridotti,quindi
non sono a conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando accade
accade,ma non con tutto. *mente sadica* xDSta tranquilla,comunque,l'ira
di Edward sarà cosi tanta che sarà un miracolo se
LA resterà in piedi xD Meno male,niente uccisioni
all'autrice,sono viva! *.*xDD Un bacio ;D
Chanellina94:Oddio
ahahahaha xDDD Giuro,sto ridendo troppo!*.* *si nasconde dall'urlo di
drago* No sto troppo ridendo ahahahah xDD Se vuoi,ad aiutare la tua
vendetta c'è Edward,penso proprio che ti dia man forte!xD
Mai toccare le sue piccoline U.U L'allegro chirurgo? Hahah xD invece io
e le cose mediche siamo totalmente opposte *trema al pensiero* Chantal
ricambia il bacio ricevuto! xD *.*E soprattutto Cristina ricambia il
bacino,e ringrazia dei complimenti * -* * Grazie <33 *.* Ciao ;D
erika1975:Ciao!Si
devo ammettere che "gesti edwardeschi" ha avuto il suo successo
xDOddio,leggi la mia storia anche al lavoro? *.* * me onorata *.* *Qui
verrà a galla tutto,tranquilla!*.* No,l'unico numero che
Bella ricorda a memoria è quello di Edward,proprio per
quello ho fatto in modo che avesse tra le mani il cellulare di sua
madre e non il suo.Ho preso spunto da me,tanto per
cambiare,perchè anche io non so nessun numero e anche *si
vergogna* anche ilmio non so a memoria xD Edward si è fatto
valere vero? *.* Un bacio<3
Ed4e:Ciao!*.*
No no tranquilla,non morirà,non lo permetterei mai ,la mia
piccola Liz*.* Guarda,per il gesto di Tanya ho spiegato bene
sopra,perchè richiedeva una bella spiegazione
ç_ç Per quanto riguarda Alice,come avevano
spiegato i Cullen a Bella qualche capitolo fa,con la loro
semi-trasformazione i loro poteri si sono ridotti,quindi non sono a
conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando accade accade,ma non con
tutto. *mente sadica* Oddio ho provato davvero ad aggiornare prima ma
non ce l'ho fatta,ho dovuto aggiornare anche l'altra ff,tesoro
perdonami ç*ç Un bacio,e buone vacanze!
LadySile:Purtroppo
abbiamo un parere differnete su Edward,ma ognuno giustamente ha le
proprie visioni,quindi posso comprendere il tuo punto di vista^^Spero
che cambierai opinione comunque dopo aver letto cosa è
accaduto veramente con Tanya al telefono.;D In ogni caso,credo che
finalmente la vendetta di Bella sia arrivata!Per quanto riguarda i
poteri di Alice,ecc,ho spiegato in maniera dettagliata sopra ;DUn
bacio<3
ledyang:tsk...e
tu che continui a diffidare di me!ma ti pare che lo facevo terminare il
chap? -.-''Ahahh povero Roger U.UCi risentiamo su msn,ladra di spoiler
ahah LOL
Rosy_Cullen:Ciao!Guarda,ti
vendicherai insieme a Bella su Tanya in questo capitolo!xDPurtroppo
l'uccellino...è morto D: Ti spiegherò meglio su
twitter tesoro,se ci ripenso ora,mi vengono ancora le lacrime :( Un
bacio
ste87:No
no,io non ti tengo,anzi,sei autorizzata ad andarti a vendicare insieme
a Bella!xDHai visto che brava?aggiornato in un lampo!;DUn bacio!
mocy:Concordo
esattamente su Tanya!Traquilla,ti puoi unire al gruppo vendicativo
contro Tanya,ccapitanato da Bella!xDHai visto come ho aggiornato in
fretta?;D Grazie dei complimenti *.* Un bacio <3
Twilighterina:Ciao!Non
penserai sul serio che Edward non tenga alla figlia,vero?Vedrai che ti
ricrederai e capirai tutto con questo chap ;D un bacio!
cloe cullen:
*si nasconde* ehi,non potete dirmi tu e letizia su questo chap!l'ho
fatto finire bene *.* ah ma lo so clà che a te ti piace il
mio lato sadico LOLCioè,hai letto il mio chap sul cell
*______* Tu sei pazza!Ahah mi spiace ma il tuo surfista simpatico non
porta Liz e Bella all'ospedale U.U Un bacio cara,ci sentiamo su msn
ahah!
Giselle:
carissima!*.* Quante volte dovrò ripetere che le tue
recensioni sono meravigliose? *.*Mi è piaciuto molto il
passaggio riguardo il motivo per i lquale Tanya vuole colpire Lizzie,e
posso dire che ci hai azzeccato davvero!I Volturi ancora non sono
passati all'azione,fortunatamente,ma tienili appuntati
perchèp entreranno in scena prossimamente,e ho gia detto
troppo ;DUn bacio ,e grazie come sempre!*.*
Isotta:Ciao!Oddio,ho
cercato di fare il più presto possibile,considerando anco
che scriverlo è stato un parto,il più complicato
che abbia mai scritto fino ad ora ç_çIn
realtà,questa storia non ho mai pensato di farla pov
Edward,forse perchè ai fini della trama non so...non ci ho
mai pensato.Ci saranno pov Edward nell'altra mia ff,ma non in
questa.Forse,su richiesta,potrei fare degli EXTRA a fine ff
;D Un bacio!
ManuCullen:
Ciao!Tranquilla,non potrei far morire Liz,povera cucciola*.*Oddio,il
forcone lo potevamo prestare a Bella per questo chap ahah!xD un bacio!
Antonya:Sono
contentissima di averti fatto provare qualcosa attraverso le mie
parole,non sai quanto ne sono felice!*.*aspetta che devo fare una
cosa...*prende Tanya e la manda via pacco postale ad Antonya*ecco,ora
puoi farle quello che vuoi U.U xDHai visto gesti edwardeschi?ahaha sono
unica,su,lo devi ammettere,specialmente da quando ti impartisco lezioni
di inglese U.U Perchè,vogliamo parlare di quando ti chiesi
il passato remoto di pungere? ahah xD Un bacio!
franz1000:Ahah
porca paleta è stata bellissima!xD Potrei
promettere,però poi ti rovinerei il chap,non
trovi?;DBè,devi ammettere che sono stata brava,i ho fatto
aspettare solo 5 giorni!;D un bacio!
fiorella91:due
parole in risposta: l'ho fatto!;D ahaha xD un bacio!
aLiCe__CulLen:ç_ç
hai visto che ha combinato la vaccona?Mannaggia!No tesoro non ti
puoiessere messa a piangere *si sente in colpa* dai,che qui
c'è una bella vendetta! *.*La Vaccona Porca finalmente
sarà messa alle strette U.U Un bacio!
consu89:Ciao,e
grazie mille!*.*Sta tranquilla,non farei mai accadere qualcosa di grave
a Lizzie,la amo troppo *.*Sono stata veloce,vero?;D Un bacio!
vanderbit:Ciao
cara!Mi fa piacere che ti piaccia una settimana a Parigi
*.*Mmmm...diciamo che a Roger non ho ancora dato un significato
decisivo,ma forse l orivedremo in un paio di capitoli^^Le risposte alle
tue domande sono qui ;D Un bacio!
_Elisewin_
:Ah,il mio intento è proprio quello di
sorprendervi!xDTranquilla,vedrai che tutto si sistemerà,non
farei mai del male alla piccola Lizzie! ^^ Un bacio!
Fortheternity:Oddio
ahah è vero lo sai?Faccio terminare i capitoli sempre in
maniera tragica!edrai,questo finirà bene U.UPosso
rassicurarti su una cosa,il mal di pancia di Lizzie non centra niente
con Tanya.Per quanto riguarda i Denali,sono arrabbiati con i Cullen
perchè non approvano la loro semi-trasformazione in umani e
ora anche perchè Tanya si è unita a loro.Per
quanto riguarda i Volturi,ho la bocca cucina xD Un bacio!
crista:
Ahahah vuou unirti al gruppo "uccidiamo Tanya" il cui capo è
Bella?ahahaxD Un bacio!
jennyvava: Ciao,e
grazie mille dei complimenti! *.*Oh si,quella dell'immagine
è proprio la Lizzie dei miei sogni *.* Vedrai,Tanya la
pagherà caraU.USono stata abbastanza veloce? ;D un bacio!
baby2080:
Ciao,scusami per il finale tragico,ma doveva fare effetto
ahah!xDDGuarda un po' che succede e poi mi dici se condividi o meno!xD
ma secondo me si ;D un bacio
tamy79:tesoroooo
*.* Ma io ti voglio bene,non ti farei mai del male U.U vedrai.la fine
di questo chap ti piacerà^^ Grazie come sempre del supporto
e dell'amore che nutri verso le mie storie! Un bacio!
cloh:
Ciao!Si,lo so il finale non è dei migliori,ma doveva fare
effetto!xDDHai visto che brava?Ho fatto passare solo 5 giorni!xD Un
bacio!
Capitolo 16
Seduta nello
studio del dottor Sedler,gli occhi chiusi,la schiena appoggiata alla
poltrona,cercavo di dosare il respiro affrettato e agitato che
fuoriusciva dalle mie labbra.Una mano grande e callosa racchiuse la mia.
-Bella...-La
voce di mio padre,per la seconda volta,dolcemente,tentò di
farmi tornare nel mondo reale.
No.Non ne
volevo sapere.
-Shh,papà-mormorai,con
una voce che sapevo non mi appartenesse.
Roca,distrutta.Come
la forza di un nuotatore che ha appena percorso velocemente migliaia di
vasche in allenamento.Come uno scalatore di montagne ,che arrivato in
cima,si accascia distrutto sulla terra spigolosa.
Come una
mamma in ansia per la propria bambina,seduta in uno studio medico di un
anonimo ospedale,in attesa di notizie sulla salute della stessa.
-Tesoro...-
-Papà.Non
voglio sentire nulla-mormorai ancora,autoritaria.Sentivo il respiro di
mia madre,dietro di me,appoggiata alla parete giallognola dello studio.
Sapevo che
anche loro erano preoccupati.Spaventati a morte.Ma non potevano
comprendere fino a fondo il dolore e la paura che mi attanagliava il
petto in quel momento,fissando le radici attorno al mio cuore.Alla mia
vita.Elizabeth.
La mia
piccola bambina.Il mio piccolo miracolo.
Continuavo a
rivivere la scena.Piccola,indifesa,tra le mie braccia,agonizzante.Il
suo viso-la sua pelle di porcellana,le guanciotte sempre rosse-contorto
in un'espressione sofferente,rosso vivo.Le manine irrequiete,gli occhi
lucidi.
Le lacrime mi
bagnarono le ciglia,colando lungo le guance.
La mia
Elizabeth.
Rivivevo in
continuazione quegli attimi successivi al terrore puro della sensazione
di abbandono.
L'unica
persona di cui mi fidavo ciecamente.Quella
che ci sarebbe venuta a salvare da tutto e da tutti.Dal mondo intero,se
necessario.Anche dalla morte.
Un improvviso
lampo di lucidità mi aveva colto.Avevo aperto la rubrica del
cellulare di Renèe ,alla ricerca del numero di telefono di
papà.E l'avevo trovato.
Tre quarti
d'ora dopo,eravamo all'UCLA Medical Center.Mi avevano tolto la bambina
dalle braccia,e fatta accomodare nello studio anonimo del dottor
Sedler,il caporeparto notturno della neonatologia.
Non sapevo
nulla da mezz'ora.
Non capivo
più nulla da due ore.
L'immagine
vivida di mia figlia nei miei pensieri.
Il suo
sorriso.Le sue guanciotte gonfie quando il papà le faceva i
dispetti.Le manine che cercavano di spremere l'acqua entrata nel
pancino della paperella di gomma.Le sue mani tra i miei capelli.
La sensazione
di pace ad averla tra le mie braccia,piccola e calda.
Riaprii gli
occhi,singhiozzando forte.Le spalle si muovevano freneticamente,le
gambe tremanti.
La mia testa
si poggiò sul ripiano liscio della scrivania preziosa del
dottore,percependo solo lontanamente le espressioni spaventate dei miei
genitori.
-Bella,amore...-la
voce strozzata di mia madre mi arrivò ovattata.Sapevo che
stava piangendo.-Tesoro,andiamo di là.Hai bisogno di
stenderti.Per favore...-
Negai con il
capo,troppo sconvolta per riuscire a parlare.
-Bella,Renèe
ha ragione.Amore,per favore,andiamo a prendere una camomilla calda...-
-LASCIATEMI
STARE!-
Mi alzai di
scatto,padrona di un'ira mai conosciuta.Scaraventai la borsa sul
ripiano della scrivania,aprendo freneticamente la porta dello studio e
dirigendomi senza motivo nel lungo corridoio bianco.Correvo,nemmeno io
sapevo dove.Nessuno si curava di me,forse erano abituati a queste scene
in ospedale.
Quante altre
mamme si erano ritrovate nella mia situazione?
Quanti
parenti,amici,fidanzati,mariti soffrivano la perdita dei loro cari?
Tanti.
I singhiozzi
aumentarono,mentre mi lasciavo cadere su una sedia in plastica vicino
ad un vetro sigillato ,posto esattamente a metà della parete
di destra.Mi avvicinai,silenziosamente,gli occhi appannati.
Il nido
dell'ospedale.
Poggiai una
mano sul vetro,rapita da quelle piccole culle in ferro che contenevano
la vita.Tante piccole vite appena messe al mondo,che vestivano tutine
di tutti i colori.Azzurre,rosa,verdi,gialle...
Quando una
piccola tutina rosa si mosse,per mostrare ai miei occhi il sorriso
stiracchiato di una piccola lei,un piccolo sorriso
innacquato spuntò sulle mie labbra.
Ricordai
Lizzie,appena nata.Era così piccola,e indifesa,in quella
culla di ferro.Ricordavo che appena nata aveva indossato una bellissima
tutina arancione,cucita da mia madre.Era l'unica tranquilla nel
nido.Gli altri piccolini si muovevano in continuazione,rigirando il
corpicino esile,strillando a pieni polmoni.Mia figlia se ne stava in un
angoletto,tranquilla,dormendo profondamente.
Un piccolo
angioletto.
Una mano
calda si poggiò sulla mia spalla.Sapevo appartenesse a mia
madre.Alzai gli occhi,rendendomi conto solo in quel momento di aver
ripreso a piangere.Incrociai il suo sguardo.Distrutta anche lei.
Mi ci
scaraventai addosso,stringendole le braccia al collo,disperata.
-Mamma...-singhiozzai,mentre
la sua mano mi percorreva la schiena sù e
giù,tentando di placarmi.
-Amore mio...-
-Mamma,mamma...ho
t--tanta paura-soffocai il viso bagnato nel collo di mia
madre,abbandonandomi alle premure e alle coccole che solo una mamma
è in grado di donare.
-Tesoro,sono
qui.Sono qui-disse,stringendomi più forte.
-Mamma...se
Lizzie...io,io...-
-No.-La sua
voce risuonò netta e decisa.Mi costrinse ad alzare il volto.
Sapevo di
essere in condizioni disastrose.Avvertivo i capelli appiccicati alle
tempie,colpa delle lacrime copiose.Gli occhi rossi e gonfi.I polsi
delle mani pulsavano.
-Non devi
neanche pensarlo.Non è niente di tutto
ciò.Bella,amore mio,Lizzie starà bene.E'
forte,tesoro.Devi stare tranquilla.Probabilmente è...-
-Mamma,tu non
l'hai vista-la bloccai,lo sguardo basso.La voce incolore.-Quelle
immagini le porterò per sempre con me.-
A quello,mia
madre non seppe rispondere.Si limitò a riabbracciarmi,a
farmi sfogare tra le sue braccia.
Per la
tensione accumulata in quei giorni.Per mia figlia.Per tutto.
Rimasi
lì,a bearmi del suo calore ,del suo abbraccio,del suo
conforto,cercando di estraniarmi da tutto e da tutti.
-Tesoro,forse...sarebbe
meglio se tornassimo di là-mi disse lei dopo un
po',smettendo di strofinare la mano sulla mia schiena.-Andiamo a
prendere una bella camomilla calda,eh?-chiese,dolcemente.
Annuii,e mi
lasciai trascinare per mano .Evitai di guardare i disegni dei
cartoni animati sulle pareti,così come i numerosi giochi
posti nella sala d'attesa.Era tutto deserto,eccezion fatta per qualche
medico o infermiera di turno che passava regolarmente,vestiti
rigorosamente in bianco.
Mia madre mi
fece accomodare sulla sedia vicino Charlie,che ci accolse con
un'occhiata preoccupata.Non disse nulla,e io lo imitai,lo sguardo fisso
sulla porta bianca di fronte a noi,dove sapevo ci fosse la mia piccola.
Mia madre
tornò poco dopo con un bicchiere di carta in mano,girando
vorticosamente dentro il bastoncino di plastica della macchinetta.
Me la mise
tra le mani,lasciandomi un bacio sui capelli,poi si accomodò
vicino a Charlie.Lui le prese la mano.
I miei
pensieri volarono a lui.
Solo un
istante.
Un solo
millesimo di istante.
Sorseggiai
lentamente la camomilla bollente,lasciando che il liquido caldo
inondasse la mia gola.Già mi sentivo meglio.Perlomeno,il
tremore alle mani era terminato.
Tuttavia,l'agitazione
riprese possesso del mio corpo quando la porta bianca davanti a noi si
aprì,lasciando uscire il dottor Sedler,le mani nel camice
blu.
Ci alzammo
immediatamente,il mio cuore in tumulto.Avvertivo il sudore sulle
mani.Mia madre mi prese la mano,stringendomi al suo fianco.
Fu mio padre
a parlare.-Allora?-chiese,spostando i piedi da una mattonella
all'altra,nervoso.
Il dottore
indicò la porta da cui era appena uscito.-Sta bene.Ora sta
riposando di là,nelle cure della nostra infermiera notturna-
Sta
bene.Sta bene.Sta bene.Sta bene.
La mia mente
ripeteva quelle parole ,in continuazione,senza fermarsi mai.
Sta
bene.Liz sta bene.La mia piccola sta bene.
Senza
accorgermene veramente,ricominciai a piangere,la stanchezza tutto ad un
tratto incombente sul mio fisico.Mi portai le mani al
viso,singhiozzante.
Mamma e
papà mi abbracciarono.
Riuscivo a
sentire i singulti contenti ed emozionati di Renèe.-Te
l'avevo detto tesoro...-
-Bella,non
piangere,amore mio...-
-Ha avuto un
principio di indigestione-ci spiegò il dottore,infilando di
nuovo le mani nel camice.-Non è raro che questo accada nei
bambini,soprattutto nei neonati.Solitamente l'80% di loro ne soffre nei
mesi seguenti alla nascita.L'unica pecca è che sareste
dovuti intervenire prima.Le colichette erano un chiaro indizio .Prima
mi ha detto che il Dottor Cullen le ha prescritto un antibatterico da
dare alla piccola per evitare colichette
continue-continuò,rivolgendosi a me.
Annuii,non
del tutto cosciente.L'unico pensiero che mi vorticava in mente era :voglio
vederla.Voglio prenderla in braccio.
Tuttavia,cercai
di dare una risposta adeguata,per il bene di mia
figlia.-Sì.Le ho nella borsa-
Tornai
indietro,aprendo la mia borsa-valigia alla ricerca delle medicine che
Carlisle mi aveva consigliato di somministrare alla piccola in caso di
coliche continue.
Consegnai il
pacchetto rosa e verde al dottore ,che le guardò
annuendo.-Certo.Diamo sempre queste ai neogenitori.Sono le migliori
nella prevenzione di colichette fastidiose.-
-Cosa
può averle dato fastidio?-chiese mia madre,mordendosi un
labbro.Era abbarbicata al braccio di Charlie.
-Da quanto la
mamma mi ha detto-rispose ,lanciandomi un'occhiata-La bimba ha
rigettato contenuto giallognolo,il che mi induce a pensare che fosse
quasi sicuramente del latte.Probabilmente non riesce a digerirlo e
questo le provoca un blocco intestinale continuo-
Annuii
ripetutamente.-Il Dottor Cullen lo aveva detto.Ci aveva chiesto di fare
attenzione quando Elizabeth avesse le colichette,e avevamo
notato che era sempre dopo aver bevuto il latte artificiale-
Lui
annuì,attento.-Dovremmo fare delle analisi
dettagliate.Probabilmente è intollerante a qualche tipo di
latte specifico.Escludo un'allergia.E' ancora troppo presto per
scoprire se sia affetta da un'allergia o altro.-
-Posso....posso
andare dentro?-chiesi,con il cuore in gola,indicando la porta
bianca.-Posso vederla?-
Il dottore
sorrise,annuendo.-Ma certo.Anche se ora sta dormendo.-
Lo
ringraziai,lanciando un'occhiata ai miei genitori.Mi sorrisero
entrambi,e mi avviai dentro,agitata.
Una piccola
stanza verde,simile allo studio del dottore ,mi accolse.Notai degli
strumenti per misurare la pressione e altri aggeggi medici appesi alla
parete di destra.Un lungo bancone in metallo occupava lo spazio di
fronte a me.
Fu
lì che si poggiò il mio sguardo.Un'infermiera
anziana,abbastanza pienotta,cullava tra le braccia la mia piccola
bambina.Mi catapultai,avvertendo di nuovo le lacrime scendere copiose.
-Sono la
mamma-riuscii a balbettare,gli occhi fissi su quel piccolo fagotto.
Lei
annuì e mi lasciò prendere tra le braccia Liz.
Eccola
lì,di nuovo.Tra le mie braccia.L'unico posto sicuro dove
poteva essere.
Le
lacrime mi inzuppavano la maglia,mentre la consapevolezza di
averla ancora lì con me diventava tangibile,reale.Vera.
-Amore
mio,amore della mamma-ripetevo,stringendomela al petto,ripetutamente.
Era
bellissima.Stanca,ma bellissima.La sua pelle di porcellana,illuminata
dalla fioca lampada al neon.I suoi occhietti chiusi,riposati.Respirava
tranquilla,il piccolo petto che si alzava e abbassava ritmicamente.Le
toccai i piedini freddi,lasciando che si bagnassero delle mie lacrime.
-La mamma
è qui con te ...non ti lascerà mai...-
Le baciai i
capelli morbidi,la fronte fresca.Il suo profumo di neonato.-Amore
mio...sono la mamma...-
Incastrai il
suo visino nel mio collo,passandole la mano sulla piccola schiena.Non
riuscivo a smettere di piangere.
Sbam.
I miei occhi
volarono verso la porta d'emergenza,le cui ante erano appena state
aperte con furie,e che riuscivo ad intravedere al di fuori della
stanzetta dove io e la piccola ci trovavamo.
Lui.
La
disperazione sul suo volto.La
paura.Il terrore puro.
Quell'espressione
mi strozzò il fiato.Mai,non l'avevo mai visto
così.Non avevo mai visto nessuno così.
I suoi occhi
terrorizzati volarono per tutta la sala d'attesa dove mi trovavo poco
prima,incontrando le figure dei miei genitori che stavano ancora
parlando con il dottore.
Il cuore si
strinse in una morsa dolorosa.
Volò
dai miei,e strinse la mano al dottore,che gli indicò la
stanzetta.
Istintivamente,abbassai
lo sguardo,continuando a riservare dolci carezze alla piccola,ma sapevo
che era appena entrato.
-Bella!-
La sua voce
era spaurita,terrorizzata.Ed ecco le sue braccia attorno a me.
Fu un attimo.
Mi scostai
disgustata,alzando per la prima volta lo sguardo su di lui.
Evitai i suoi
occhi verdi,agonizzanti,e le sue mani tremanti.I suoi occhi erano
focalizzati su sua figlia,tra le mie braccia.
-Amore
mio,Liz...-ripetè con voce strozzata.-Lizzie,amore del
papà...Bella,cosa...-
Indietreggiai
ancora di più,di fronte al suo avvicinamento,stringendo
più forte la bambina al petto.Sapevo di essere in luogo
pubblico.Sapevo che un'infermiera stava per assistere all'esplosione
della bomba.
Sapevo che
presto nessuno sarebbe stato più in grado di fermarmi.
-Edward-
La voce mi
uscì fredda.Non mia.
Alzai lo
sguardo verso il suo volto distorto dalla sofferenza,gli occhi lucidi e
distrutti che si alternavano tra me e sua figlia .
-Edward-ripetei
glaciale,a denti stretti.-Fuori
dalla nostra vita.-
Assistetti
inerme all'ingrandirsi dei suoi occhi,mentre assorbiva il significato
delle mie parole.
La mia mente
era sigillata da qualche parte,insieme alla razionalità.
Il fuoco che
avevo dentro da settimane.Dapprima basso,domabile:poi... le fiamme
alte.Ed ecco l'esplosione.L'incendio.
Da quando lo
avevo visto entrare lì dentro.
-Bella-disse
soltanto,sconvolto.
Scossi la
testa,mentre le immagini del dolore di fronte a quel telefono muto
scorrevano davanti ai miei occhi.La mia bambina vomitante.Tanya al suo
telefono.Lui che era occupato.
Il mio
spavento.Io e i miei genitori che correvamo all'ospedale.Il mio dolore
di fronte a quella porta bianca,nell'attesa di sapere cosa fosse
accaduto a nostra figlia.
La mia
disperazione.
La sua assenza,in tutto questo.
-Bella,cosa...-ripetè,cercando
nuovamente di avvicinarsi a noi.
-HO DETTO
FUORI DALLA NOSTRA VITA!-urlai,sputandogli addosso il mio
disprezzo.-FUORI,EDWARD,FUORI!-
Tantissime
cose accaddero in quel momento:l'infermiera si avvicinò a
prendermi la bambina dalle braccia,i miei genitori,il dottore e Alice e
Jasper,che non avevo notato prima, si affacciarono alla porta della
stanzetta preoccupati.
-Cosa...-sentii
dire ad Alice,sbalordita.-Bella...-
Ma io non ci
vedevo più per nessuno.
-VAI VIA
EDWARD,VAI VIA!-
Il suo
sguardo era sconvolto.Indietreggiò di qualche passo,le mani
alzate davanti,come a difendersi.-Va bene,Bella,va bene.Ma per
favore...-
-NO,NO!NON
PARLARE!Edward,non parlare...-strillai,consapevole che ci fosse
un'audience ad assistere al mio sfogo.-Non parlare più
,Edward,te ne prego.Sono stanca.Stufa delle tue parole,Edward.Ti
prego,vattene via-dissi,scuotendo la testa distrutta.
Sentivo le
lacrime premere al bordo degli occhi,pronti ad uscire.Il mio corpo era
agitato,nello sforzo delle urla.
-Ma...Bella...perchè...Bella,amore
mio,sono preoccupato,non ci capisco più nulla...ti prego...-
I miei occhi
si allargarono a quelle parole.-Tu ti stai preoccupando,Edward?TU TI
STAI PREOCCUPANDO?Oh,ma povero piccolo!SI STA PREOCCUPANDO!Non eri
preoccupato però due ore fa,quando io tenevo tra le braccia
tua figlia in quelle condizioni,sola e disperata,vero,quando eri
impegnato a fare da infermiere a quella lurida puttana,non è
vero?Che c'è,stavate giocando alla paziente e al dottore?O
avevate direttamente saltato i preliminari?-sputai rabbiosa,la testa
pulsante.Il petto in fiamme.
La sua
espressione era scioccata,come se non afferrasse nulla di tutto
ciò.-Quale infermiere,non sto capendo nulla!...Bella,ti
prego,amore mio,parliamone privatamente e con calma.Ti giuro che
qualsias...-
-No,Edward,no.-lo
bloccai,passando una mano sulla mia guancia.Solo in quel momento mi
accorsi delle lacrime che la inondavano.-No,Edward-ripetei,la voce
strozzata.-Non ti credo più.E' troppo tardi.Non giurare
più-
-MA COSA
DIAVOLO STAI DICENDO?-esplose lui,avvicinandosi ulteriormente a me.
I nostri
corpi erano tesi,frementi.Riuscivo a percepire il calore che emanava il
suo anche a centimetri di distanza.
-STO DICENDO
CHE DEVI USCIRE FUORI DALLA VITA MIA E DI ELIZABETH,CHE NON TI VOGLIO
VEDERE MAI PIU'!-urlai,scuotendo la testa ripetutamente.
-Bella,per
favore,calmati.Non penso che questio sia il luogo consono a una
discussione di questa port...-
-DOV'ERA IL
PADRE DI MIA FIGLIA MENTRE CORREVAMO QUI IN OSPEDALE,CON LEI TREMANTE
TRA LE MIE BRACCIA...EH,DOV'ERA?-Non sapevo neanche chi avesse provato
a parlare e che io avevo interrotto.Sentivo solo la mia voce.
-DOV'ERI
QUANDO MI SONO SENTITA MORIRE,FUORI DA QUESTA FOTTUTA PORTA BIANCA
,SENZA SAPERE NULLA DI QUELLO CHE LE STAVA ACCADENDO?-
Mi
guardava,in silenzio,mentre scuoteva la testa
sconvolto,sbalordito.-Cosa...Bella amore,io...cosa diavolo stai dic...-
-DOV'ERI
QUANDO MIA MADRE MI ABBRACCIAVA,GIURANDOMI CHE TUTTO SAREBBE ANDATO
BENE?DOV'ERI,EDWARD?SARESTI DOVUTO ESSERE AL SUO POSTO!ACCANTO
A ME!-
Ormai era ad
un passo da me.Tentò di afferrarmi per il braccio,ma lo
scostai malamente,scuotendo ripetutamente la testa.Nonostante avessi
gli occhi appannati di lacrime,individuai bene il suo
viso,più in alto rispetto al mio.
Lo schiaffo
che gli diedi,sulla guancia,gelò tutti i presenti.
Giusto il
tempo di vedere una chiazza rossa formarsi sulla parte colpita,e mi
voltai verso l'uscita,raggiungendola velocemente.
Superai
tutti,evitando Alice che cercava di afferrare il mio braccio,e presi la
borsa di mia madre ,poggiata ancora in sala
d'attesa.Freneticamente,cercai le chiavi della macchina di Charlie,le
mani tremanti.Quando le trovai sul fondo della borsa,mi precipitai
verso l'ascensore.
-Bella!-
Gli urli
confusi dei miei genitori,di Alice e Jasper,mi arrivarono ovattati.
-BELLA!-
Anche il
suo.Stringendo in una mano le chiavi,puntavo verso una cosa sola.
** **
Bussavo
ripetutamente e fortemente alla porta in vetro di Villa Cullen.
-Un
attimo!-sentii pronunciare Rosalie,assonnata,la voce sempre
più vicina alla porta d'ingresso.
Quando
aprì,si sorprese.
-Bella!Ho
saputo di Lizzie.Adesso com...-
Entrai
velocemente,lanciando una veloce occhiata all'ingresso.Mi diressi nella
camera da pranzo,buia,illuminata solamente dalle grandi vetrate.
-Dov'è?-chiesi,freneticamente,guardandomi
intorno.La furia cieca impadronita del mio corpo.-Dov'è lei?-
Rosalie mi
aveva seguita,sbalordita.-Cosa stai dicendo ,Bella?Lei chi...-
-Cerchi forse
me?-
Le luci si
accesero di colpo.
I miei occhi
si arrestarono sulla rampa di scale,dove esattamente a
metà,c'era lei.
Avvolta in
una corta vestaglia di seta,i lunghi capelli biondi perfettamente
lisci,mi osservava dall'alto,un sorriso divertito stampato in volto.
La sola vista
mi annebbiò la mente più di quanto non lo fosse
già.Totalmente.
La rabbia
pura mi incendiò le vene del corpo,le mani pronte a colpire.
Non ci vidi
più.
Percorsi i
pochi metri che ci separavano,e mi avventai su di lei.
Una lunga
spinta sul petto la fece leggermente indietreggiare,ma si
rialzò immediatamente.Non troppo in fretta,però.
Una mia mano
si appoggiò sulla sua guancia,conficcando le unghie nella
carne soffice,mentre l'altra le teneva i capelli saldamente.
-Non.ti.azzardare.mai.più.a.fare.del.male.a
.mia.figlia.-
-Emmett!Scendi
giù!-
L'urlo
spaventato di Rosalie mi indusse a voltare la testa per un momento,ma
fu la mossa sbagliata.Tanya scostò malamente la mano
artigliata sulla sua guancia,che le servì per conficcarla
sul mio fianco.Mi sbattè malamente al muro.
-E tu esci
fuori dalla vita di Edward-sibilò,il viso a pochi centimetri
dal mio,il viso distorto in un'espressione di furore,gli occhi
ghiacciati.
La sua mano
faceva premere la mia nuca contro la parete dura alle mie
spalle.Sentivo la testa pulsare,e la schiena bruciare dopo il brusco
contatto.
-Ah...-mi
lasciai sfuggire un gemito di dolore,ma non gliela diedi vinta.
-Fa
male...vero?-sussurrai,dolorante,tenendo gli occhi fissi nei suoi.-Il
rifiuto,intendo.-
-STAI
ZITTA!-mi indusse lei,facendomi sbattere di nuovo spalle al muro.
Urlai,e con
me Rosalie,le mani sulla bocca.
-Tanya,lasciala
andare!La UCCIDERAI!-
-Ci ero quasi
riuscita,bastarda!Non ti è mai venuto in mente che Edward
stesse con te solo per la mocciosetta,eh?Pensavi davvero di formare la
bella famigliola?-sputò,alitando a pochi centimentri dalle
mie labbra.-Lo sai vero,questo?-
-Tu sei solo
una lurida PUTTANA-sussurrai,sprezzante,mentre scosse di dolore mi
attraversavano le ossa,costrette ancora in quella posizione-che si
è vendicata sull'unica cosa che sapevi di poter colpire e
dove poter vincere sicuramente.Ma puoi ingannare lui,non me-
-Come
osi,bastarda...-urlò.Vidi il pugno della sua mano destra
alzarsi in alto.Chiusi gli occhi,istintivamente,pronta a rivecere quel
colpo,ma Rosalie le bloccò la mano.
-FERMA!-urlò.
Tante cose
accaddero in quella frazione di secondo.
Tanya fece
volare Rosalie giù per le scale,mentre i restanti abitanti
della casa scendevano velocemente le scale.Tra Emmett,Carlisle ed
Esme,intravidi due vampire bionde.La porta di casa si aprì
rivelando Edward,Alice e Jasper.
-ROSALIE!-urlò
Emmett spaventato,seguito a ruota da Carlisle,giù per le
scale,verso di lei.
Solo per un
momento,incrociai lo sguardo terrorizzato di Edward,quando si accorse
dove mi trovavo.
-GIU' LE MANI
DA LEI!-
Tempo due
secondi,e il peso del corpo di Tanya mi venne tolto malamente di
dosso.Un petto caldo ospitò il mio viso-sapevo
già di chi fosse-e due braccia mi circondarono il
corpo,tenendomi stretta.
-Che cosa
pensavi di fare,EH?-urlò Edward,stringendomi più
forte.-COME DIAVOLO TI SEI PERMESSA DI METTERLE LE MANI ADDOSSO?-
La testa mi
pulsava,ma non era in niente in confronto alle vibrazioni che
mi arrivavano dal corpo caldo di Edward.Alzai di poco il viso,solo per
incrociare lo sguardo sconvolto di Esme.
-Edward,io...-
-NON VOGLIO
SENTIRE NULLA!FUORI DA QUESTA CASA!-
-Edward,figliolo...-
Due braccia
mi presero e staccarono da Edward,e solo dopo riconobbi che fossero
quelle di Esme.
Mi
poggiò sul divano,mentre la pancia mi doleva a causa del
duro colpo contro il muro.Sentivo le ossa tirare dietro la schiena,e la
testa pulsare forte.
Tuttavia,non
riuscivo a staccare lo sguardo dalla scena che si presentava ai miei
occhi.
Edward,in
posizione di attacco,il petto vibrante,teso verso Tanya,che
indietreggiava sempre più ad ogni passo,i Cullen a formare
una sorta di cerchio attorno a loro.
-Edward,è
venuta a cercarmi lei-la voce di Tanya,chiara e
decisa,risuonò nel silenzio della casa.Percepivo lo sguardo
delle due vampire bionde sconosciute su di me.
La rabbia si
rimpadronì del mio corpo,a quelle parole.Mi rialzai,ma la
testa mi girò lievemente,e le mani di Esme mi indussero a
sedermi di nuovo.
-Cosa pensavi
facessi,eh?-le urlai contro,disgustata.-Dopo che hai tentato di
uccidere nostra figlia!-
I Cullen si
scambiarono occhiate perplesse e sbalordite.Compreso Edward.
Si
voltò di scatto nella mia direzione-Bella,...cosa?-
-IO NON HO
TENTATO DI UCCIDERE NESSUNO!-urlò Tanya,nel tentativo
estremo di difendersi.-Mettitelo in testa,idiota!-
La faccia di
Edward era ...Sconvolta.Sbalordita.
E allora,un
pensiero mi passò per la mente.
Un pensiero
assurdo.
Edward
non era a conoscenza di nulla.
Ecco il
perchè del suo sconvolgimento all'ospedale.
-Edward!-esclamai
allora velocemente,voltandomi verso di lui.-Edward,ha cercato
di far uccidere Elizabeth!-urlai,mentre lui si avvicinava lentamente a
me.-Lizzie si è sentita male questa sera,e ti ho chiamato al
cellulare.Ha risposto lei-dissi,indicando Tanya con la mano e
contemporaneamente portandomi una mano sulla tempia,dolorante.-L'ho
supplicata di chiamarti,per venire da me,da noi.E lei ha detto che eri
occupato.Mi ha attaccato in faccia,Edward.HA LASCIATO TUA FIGLIA IN
QUELLE CONDIZIONI!!-
La rabbia
esplose di nuovo.Mi alzai di nuovo,per vendicarmi ,ma Esme mi
riprese un'altra volta.
-Bella,per
favore...-mi pregò,inducendomi a restare seduta.
Edward
restò due secondi immobile.Una statua di pietra.Poi si
voltò lentamente verso Tanya.
Il suo
sguardo.
Quello di un
assassino,pronto a colpire.
-Tu...hai
fatto questo?-chiese,lentamente in un sussurro.Gli occhi spalancati.
Silenzio
attorno.
Tanya
esitò,schiacciandosi contro il muro.-Io,io...-
-RISPONDI!-
Sobbalzai,impaurita,di
fronte la furia di Edward.I suoi occhi verdi erano scuri,puntati nelle
pupille di lei.
-Ha tentato
anche il primo giorno che ci siamo rivisti,al
supermercato-singhiozzai,tremante,lasciandomi andare contro lo
schienale del divano,la schiena in fiamme.Chiusi gli occhi.-Ha cercato
di investirci...era lei...la macchina,l'ho vista...Edward...-
Il ringhio
proveniente dal suo corpo fu l'unica cosa che udii.
Dopo,la fine.
Edward si
scaravetò su Tanya,ma le due vampire bionde,anticipando le
sue mosse,si gettarono a difenderla.
-EDWARD!-urlammo
all'unisono io ed Esme.
Jasper
lasciò immediatamente la mano di Alice,gettandosi verso di
lui.
Assistevo
alla scena terrorizzata,le mani nei capelli.Alice si voltò
verso Carlisle ed Emmett,che erano ancora con Rosalie,in un
angolo del salone.
-Carlisle!-lo
incitò,in una muta richiesta di aiuto.
Esme,sempre
più preoccupata per i miei occhi appannati,e per i miei
gemiti di dolore,mi costrinse a farmi prendere in braccio.
-NO!-urlai,guardando
nella mischia.-EDWARD!Esme...-
Dov'era
Edward?Cosa gli stava accadendo?Perchè la testa mi girava
così forte?
-Tesoro,stai
vacillando...-
Le lacrime mi
coprivano la visuale,mentre la testa che girava fortemente,mi costrinse
a chiudere nuovamente gli occhi.
-EDWARD!-urlai
,ancora,ma le voci pian piano si rimpicciolirono.
Sprofondai
nel buio.
** **
Mani
dolci,gentili e rassicuranti mi accarezzavano il corpo.Potevo percepire
la loro morbidezza anche nel sonno.
-Amore mio...-
Una voce
dolce mi chiamava da lontano.Sentivo le papebre pesanti.Tuttavia,seppur
con molta fatica,provai ad alzarle.
Avvertivo un
forte dolore all'altezza del petto,e qualcosa incastonato dietro la
schiena.Morbido.Forse un cuscino.
Aprii gli
occhi.
Il viso di
Edward era a pochi centimetri dal mio.
-Edward...-sussurrai,insonnolita.
La testa
pulsava forte.Sentivo il mio corpo debole.La voce roca.
-Shhh...-sussurrò
lui dolcemente,carezzandomi delicatamente la guancia.-Devi riposare.-
L'ospedale.Lizzie.Eward
che combatte.Spalancai gli occhi,svegliandomi d'un colpo.
Il mio
sguardo si piantò in quello di Edward.
Scoppiai a
piangere,gettandomi sul suo petto caldo.
Un sospiro,e
le sue braccia mi strinsero ancora di più al suo corpo.
Immagino
sappiate chi fossero le due vampire bionde.Ho trovato questo capitolo
un po' strano.Di solito non faccio urlare così tanto Edward
e Bella xD
So
di avervi lasciato con un bel punto interrogativo su quello che
è accaduto dopo lo svenimento di Bella-ormai dovrete farci
l'abitudine ai miei finali xD-ma verrà ripreso tutto nel
prossimo chap.
PS.Non
pensate che i guai siano terminati!Sono sadica,io.Cloe cullen e ledyang
ne sanno qualcosa,vero? xD
Alla
prossima settimana,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Capitolo 17 ***
'Giorno
*entra in punta di piedi*
Lo
so,sono in ritardo,ma perchè la sottoscritta è
andata a prendersi la tintarella al mare ieri ùù
Certo,il risultato non è stato dei grandiosi,visto che oggi
ho dovuto rinunciarvi causa schiena,gambe-e qualsiasi altra parte del
corpo non coperta dal bikini-letteralmente bruciate -.-''
In
ogni caso,ecco il nuovo chap *.*
Vi
ringrazio come sempre,ragazze,siete davvero gentilissime e
carinissime,per i vostri bellissimi commenti che mi fanno ridere ogni
giorno e invogliare sempre più a scrivere.Siete un
tesoro,grazie,grazie ,e grazie anche a chi ha aggiunto la mia storia
tra i preferiti,le ricordate e le seguite,e a chi legge
soltanto<3
Buona
lettura.
Risposte
alle recensioni:
cloe
cullen:
Oddio,ahahah,tesoro *__*!Possibile che tu azzecchi sempre tutto quello
che succede?-.-'' Sarà che sono sadica come te,in ogni caso
eccoti qui un Edward super-iper colpevolizzato *.* Un bacio,e grazie
come sempre,sei dolcissima clà *.*
crystal1989:Ciao
cara!Grazie mille,sono contenta che la storia ti piaccia.Spero ti
piaccia anche questo chap,un bacio
tittyswan89:Ciao,cara,e
grazie mille dei complimenti,troppo gentile!*.*Sì,rivelo una
piccola cosa:acnche io ho pianto alla scena dell'ospedale mentre la
scrivevoç*ç spero ti piaccia anche questo nuovo
chap,un bacio
kuciola94:Ciao!Sei andata
in vacanza?Beata te*.* Mi fa piacere ti sia piaciuto lo scorso
chap,spero non ti deluda questo,un bacio<3
DiamondDior:Ciao!Ahah
bè,Tanya non è morta,ma ce la siamo tolti dalle
scatole,forse ùù chi lo sa
ùù spero ti piaccia anche questo chap dolce dolce
*.*,un bacio
Ed4e:Ciao cara!Devi
dirmi come è andata in vacanza!*.*Scusa per il ritardo,ma
ieri son oandata anche io al mare :) Tutte le risposte in questo chap,e
spero che ne rimarrai soddisfatta! Mi spiace di averti fatta emozionare
*.*Un bacione grandissimo <3
ila_cullen:Ahah un
urrà per Bella!Lo avevo detto che Bella diventava una
furia,Liz non si tocca ùùTutte le tue risposte in
questo chap!;D ps.ci ha pensato Edward a vendicarsi su Tanya per noi
ùù Un bacio<3
Giselle:Ciao carissima!
*_* Ah,è sempre un piacere leggere le tue recensioni,lo sai
vero?Le aodro sopratutto perchè le domande che fai sono
proprio quelle a cui non posso rispondere x)Allora,posso dirti che per
quanto riguarda Tanya,purtroppo non mi trovo d'accordo.Tanya
è un personaggio,spietato,cattivo,e ti dirò di
più:se si fosse limitata a vendicarsi su Bella,forse avrei
potuto comrpenderla.Sarebbe stata pure gelosia,in quel caso.Ma dal
momento che di mezzo c'è la salute di un 'innocente
bambina,non posso non pensare a lei se non come u nessere cattivo e
maligno.Tutte gli altri quesiti troveranno risposta in questo chap ;D
Per quanto riguarda USAP,spero di riuscire a postare entro la
settimana,ma la vedo difficile,i miei sono in ferie e ormai a casa non
ci sono mai x) Un bacio grandissimo<3
DreamE:Ciao tesoro,in
questo momento stiamo parlando su twitter *.* Aha *:* Oh,mi fa piacere
che anche tu abbia comrpeso Bella,è una cosa che mi fa
felicissima ,non sai quanto <3Ahaah,giuro che d'ora in poi salvo
qualche litigatina da fidanzatini Ed e Bella saranno sempre insieme
ùù parola di scout LOL Oh,sono la tua scrittrice
preferita *le da un bacino* Grazie tesoro,un bacio<3
erika1975:Ciao!Aahah
è arrivata la nostra vendetta!D'ora in poi le cose tra Ed e
Bella torneranno normali e dolci dolci come sempre *.*
ùù Un bacione <3
Chanellina94:Aahah
oddio,ogni volta che leggo le tue recensioni muoio dal ridere,giuro!Le
risposte le avrai in questo chap ;D un bacione cara,e tranquilla,sono
pazza io,andremo d'accordo vedrai!x) un bacio <3
ste87:Ciao cara!Non
l'hai capito?Saprai allroa in questo chap chi erano le due biondine ;D
Mi fa piacere che il chap ti sia piaciuto,ogni tanto qualche sana
litigata ci vuole!x) Ahaha sì,ammetto di essere malvagia a
terminare i chap cosi,ma poi come faccio a no nfarvi stare sulle spine?
Ahah x) Un bacio<3
aquizziana: Ciao
cara!Ops,credo di essere in pericolo ahah x) Tranquilla,questo capitolo
sarà molto più sof e tranquillo,un bacio <3
Antonya:Anto!Ti avevo
mandato lo spoiler del chap su MSN ma non hai risposto
ùù *me offesa*Grazie grazie,lo sai che per me i
tuoi complimenti sono un qualcosa che mi rendono stra-stra-stra-felice
*.* Un bacione <3
Lau8910:Oddio,sei una
veggente?x) ahah ,no vabbè,nel chap Bella non si traferisce
però si incacchia comunque tantissimo x) Spero ti piaccia
anche questo chap,un bacio <3
Fortheternity:Ahaha ciao
cara!Hai visto Bella che tornado?xTutte le tue risposte nel chap,e ad
alcune non posso ancora rispondere!x) Un bacione grandissimo cara,e
grazie <3
tamy79: Ciao tami!Ma
sei partita?Perchè su MSN non ti vedo più
ç_çTutte le tue risposte in questo chap,spero non
ti deluda e mi raccomando,goditi la vacanza anche per me!<3 Un
bacio<33
aLiCe__CuLlEn:Oh no,ti ho
fatto piangere ç_ç mannaggia
ç_çAhaha hai visto che la porca vaccona
è stata tolta di mezzo?Te l'avevo detto io di riporre
finducia in me ùù Mi spiace deluderti,ma i
problemi ancora non sono finiti ahahah x))) Sono sadica io x) Intanto
goditi questo chap dolce dolce *.* un bacio
ManuCullen:Ciao!Tutte le
risposte in questo chap!Un bacione x)
LadySile:Ciao cara! *.*
Mi fa piacere che il chap ti sia piaciuto *.*Tutte le tue risposte in
questo chap,insieme al chiarimento dei due che terminerà in
maniera molto dolce ;D un bacione
nanerottola
malefica: Ciao
cara!Esattamente,le vampire bionde sono le sorelle di
Tanya^^Tranquilla,Rose sta benissimo,non la farei mai sentire
male,proprio come Lizzie *.* Un bacione <3
franz1000:Ciao!ahaha
oddio una mazza o un'accetta? x))) per la casetta tutta per Bella e
Ed,ti anticipo che c'è una ragione per la quale ancora non
hann oaffrontato il discorso del vivere insieme,ma non voglio
spoilerare ùù Le tue risposte in questo chap ;D
un bacione ps.non ricordo se te l'ho detto,ma adoro il tuo nick!^^
Luna
Renesmee Lilian Cullen:Ciao
cara!*.*Esattamente le due vampire sono le sorelle di Tanya ;DQui avrai
tutta la spiegazione di quello che è accaduto,un bacione
<3
vanderbit:Ciao cara!*.* Ho
letto la tua mail,so che sei partita ,mi spiace che dovrai leggerlo
quando torneraiç_ç Le risposte alle tue domande
sono in questo chap ;D ps. sei un tesoro,hai recensito tutti i chap di
USAP!*__* Grazie,sei dolcissima ttesoro *.* Un bacio,e buone
vacanze<3
FunnyPink:
Ciao!Sì,Liz sta bene,e i casotti ogni tanto servono,no
ntrovi? x) Un bacio
amanecer: Ciao
cara!Bella supposizione ,la tua riguardo Liz che non digerisce il
latte,ma posso risponderti che non è
così,Liz è del tutto umana,e il sangue non la
attrae minimanete ;D Sai che quasi ci rimuginavo sopra sulla
tua supposiione?x)Un bacio
ledyang:tesooooro mio
*_* hai visto che brava?ùù ho postato
ùù ahaha questo capitolo è dolce
dolce,così non mi accuserai di essere sadica
ùù un bacio
baby2080:Ciao cara!Sul
serio rileggi i miei chap? *.* *me onorata* Sono contenta che ti sia
piaciuto!Tutte le tue risposte in questo chap ;D un bacione
damaristich: Ciao!Mi spiace
di essere in ritardo co nquesto chap,ma con il caldo,le ferie dei mciei
e i capitoli lunghi che scrivo e l'aggiornameto dell'altra ff davvero
sono stremata!x) in ogni caso,spero di essere stata abbastanza veloce
*.* un bacione
mocy:ahahah
tranquilla,Emmett e Rose sono ok,non potrei mai farli soffrire *.* Mi
fa piacere che ti sia piaciuto,e ti dò ragione,se tutto
è rose e fiori poi che divertimento c'è?
ùù x) un bacione
giova71:Ciao cara!Le
tue risposte sono tutte in questo chap,non spoilero nulla;D Un bacione
nik81:Ciao cara!Hai
visto che brava?Sto aggiornando in fretta ùù Non
posso ancora risponderti alla tua domanda,ma presto vedrai che avrai le
tue risposte ;DGrazie mille,sei gentilissima *.* Un bacione ;D
Capitolo
17
Mi
risvegliai di colpo,una mano abbandonata sotto il cuscino,l'altra
adagiata sul morbido materasso del letto.
Un
incubo terribile.
Il
Dottor Sendler che usciva dalla camera bianca dell 'ospedale,il volto
serio e composto.
Lo
sguardo basso.
Il suo
annuncio.Liz morta.
Liz
morta...morta...non c'è più...
Mi
passai una mano sugli occhi,trovandoli bagnati.Stavo piangendo,e un
rivolo di sudore stava colando lungo la tempia sinistra.Il respiro
affannato.
Calmati
Bella,è solo un incubo.Sei al sicuro.State entrambe bene.
Mi
guardai intorno,riconoscendo subito l'ambiente corrispondente alla
camera di Edward.Il letto enorme,circondato da una nuvola soffice di
zanzariera bianca,era esposto completamente alla luce del sole che
filtrava dalla grande porta-finestra, comunicante con il balcone del
retro della villa.
Siamo
al sicuro.
Poggiai
velocemente lo sguardo sulla sveglia,che segnava le nove del
mattino,quando i ricordi della nottata colpirono la mia mente con uno
schiocco di frusta.
La
litigata con Edward.La rissa con Tanya.Edward che si gettava su di
lei,il buio.
Mi girai
lentamente per scoprire se lui fosse dall'altro lato del letto,ma
ciò comportò solamente una delusione e un forte
dolore all'altezza del fonodoschiena.
Il letto
era vuoto.
Sospirai,portandomi
una mano sulla tempia pulsante.Avvertivo delle fitte alla testa,molto
forti,e gli occhi gonfi.
Decisamente,non
ero al top delle mie forze.
Riappoggiai
lentamente il capo sul cuscino,stendendomi prona.La schiena faceva un
male cane.
Stavo
per chiudere gli occhi,stanca,quando la porta si aprì
lentamente.
Voltai
il capo sul cuscino,osservando con un singulto Edward che stava
varcando l'ingresso della camera,un vassoio d'argento tra le mani.
Una
fitta di dolore dovuta ai sensi di colpa mi colpì lo
stomaco,ripensando al trattamento che gli avevo riservato poche ora fa.
Lo
schiaffo,la mia richiesta di uscire fuori dalla vita di nostra figlia.
Come se
lo avessi mai davvero pensato.
Il solo
pensarlo mi stava causando un magone all'altezza del petto.Mai,mai lo
avrei voluto lontano da noi.
Come
avevo potuto accusarlo in quel modo?Perchè non mi ero
fermata a pensare a quello che magari c'era stato dietro?
Io e le
mie accuse.
Ero una
persona orrenda.
-Buongiorno-
Edward
sorrise,chiudendosi la porta alle spalle.Lo osservai,tentando di
cacciare indietro il groppo di lacrime che stava per
colpirmi.Indossava ancora i pantaloni del pigiama e una maglietta a
mezze maniche blu.
-Buongiorno-risposi
debolmente,ancora assonnata.I miei occhi volarono al taglio sul
sopracciglio e ai lividi sul braccio.Niente in più rispetto
a quello che era gia presente prima di ieri sera.
Un
piccolo respiro di sollievo si levò dal mio petto.Stava
bene.Il mio amore stava bene.
Erano
ancora più vistosi di ieri,forse perchè in via di
guarigione.Vederlo in quelle condizioni era per me un dolore indicibile.
-Cosa
c'è lì?-chiesi,indicando il vassoio che stava
poggiando vicino a me,sul letto.
Sorrise,e
si adagiò piano al mio fianco,una mano a fare da supporto
alla sua testa,voltato verso di me.
-La tua
colazione.Hai bisogno di rimetterti-rispose,leggermente corrucciato.
I nostri
occhi si legarono in una muta conversazione,e nel frattempo i suoi
vagavano lungo il mio viso,il mio corpo,analizzando bene tutto
ciò che incontravano.
Volsi lo
sguardo sul vassoio,a disagio,per sottrarmi a quell'analisi
dettagliata.Mi sentivo sporca.
Come
faceva ad essere così tranquillo e dolce dopo le rivoltose
affermazioni che gli avevo urlato addosso poco prima?
Odiavo
questo suo modo di fare.Avrei preferito insulti e
imprecazioni,piuttosto che farmi sentire ancora
più...più...in colpa.
-Le uova
fritte con il bacon-mormorai sorridendo,annusando il delicato profumo
della mia colazione preferita.
-Cucinate
da Esme-aggiunse lui dolce,piegando l'angolo della bocca.La sua mano
raggiunse la mia guancia,e la carezzò così
delicatamente che quasi non mi parve di percepire il suo tocco
leggero.-Come stai?-
Mi morsi
un labbro,poggiando la mia mano sopra la sua.-Bene,credo.Un po' di mal
di testa,forse.E la schiena-risposi.
Edward
annuì.I suoi occhi si spensero,mentre la sua mano continuava
dolcemente a percorrere la mia carne con attenzione e cura.-Carlisle
questa notte ti ha controllata.Hai...preso una botta forte,contro il
muro-la voce gli si incrinò-forse ti verrà un
livido.Dobbiamo curarlo con una pomata.Sta tranquilla,ci
penserò io-continuò tutto d'un
fiato,avvicinandosi ancora di più al mio corpo.
La sua
mano si arrestò sul mio fianco,e prese a massaggiarlo
dolcemente,sopra la maglia del pigiama che solo in quel momento scoprii
fosse una maglietta bianca di Edward.
I nostri
occhi si incontrarono di nuovo.
Sapevamo
entrambi che tra noi due erano sospese tante domande,e dubbi da
risolvere.Eppure,la paura di affrontare tutto ciò impediva
alla mia bocca di aprirsi.
Il senso
di sporcizia riguardo le parole e il gesto da me usati mi faceva
sentire indegna in quel momento di riposare nel suo letto gigante,e di
donarmi alle sue dolci cure.
Perchè
non era arrabbiato?Perchè non riversava contro di me quelle
parole che sapevo di meritare?
Soprattutto,perchè
era ancora lì con me?
-Lizzie
dov'è?-riuscii a chiedere,cercando di sollevarmi a sedere.Un
piccolo dolore all'altezza della spina dorsale causò una
smorfia sul mio viso.
-Aspetta,tesoro.Ci
penso io-mormorò preoccupato,poggiando delicatamente le sue
grandi mani dietro la mia schiena.
Con
meticolosa cura,sollevò leggermente il cuscino e la mia
schiena,permettendomi una posizione poco più comoda per
parlare.
-E' con
i tuoi-rispose,parlando sulla mia fronte.Il suo respiro caldo alitava
sulla mia pelle.-Ho appena chiamato tuo padre.Sta dormendo.Ho detto
loro che saremmo passati a prenderla appena ti fossi svegliata-
Annuii,stordita
dalla sua vicinanza improvvisa.Quelle braccia.Che sicurezza mi
infondevano.
Tuttavia,sapevo
di non meritarle.Non meritavo quell'abbraccio,quella premura,quella
dolcezza.No.Non più.O forse,non le avevo mai meritate.
Non
avevo mai meritato l'amore di Edward Cullen.
-Cosa
c'è?-dolcemente,con due dita alzò il mio
mento,fino a far trovare le nostre labbra a pochi centimetri di
distanza le une dalle altre.
Scossi
la testa,poggiando tuttavia il mio viso sul suo collo,in cerca di quel
calore così forte e protettivo.Le sue mani passarono dolci
sulla mia schiena,fino ad arrestarsi sul fondo.Presero ad accarezzare
in orizzontale,proprio sulla parte lesa.
-E' qui
che ti fa male?-chiese delicato,continuando il suo dolce massaggio.
Annuii,nascondendo
ancora di più il viso tra le pieghe della sua pelle.
-Bella...Bella,tesoro,cosa
c'è?Dì qualcosa,ti prego.Ti fa male,non
è vero?Dio,è tutta colpa mia...-
Scossi
ancora di più la testa a quelle parole,e a quel punto fu
inevitabile tentare di trattenere le lacrime.-Ma come
fai?-chiesi,rialzando il viso.
Attraverso
gli occhi appannati,riuscivo a vedere il suo viso corrucciato.-Come
faccio a fare cosa?-
-Ad
essere così...dolce con me.Anche dopo tutto quello che ho
fatto.Che
ti
ho fatto.-
Le sue
sopracciglia si inarcarono,e mi strinse leggermente più
forte.-Che
mi hai fatto?Che tu hai fatto a me,Bella?Tu hai
fatto tutto quello che dovevi-la voce gli si
incrinò.-Anzi,neanche quello.Mi chiedo cosa ci faccio
qui,ancora al tuo fianco-
-Cosa...-deglutii,cercando
di dare un senso alle sue parole.-Cosa diavolo dici?-
Edward
scosse la testa,e lentamente le sue braccia mi
rilasciarono.Piegò le ginocchia sul letto per appoggiarci
sopra i gomiti ,e si avvolse la testa tra le mani.-Che
schifo-mormorò solo,soffocato dalla stoffa del pigiama.
-Edward-mormorai.
Ci
eravamo promessi di non cascarci più.Di non essere
più vittime di terribili incomprensioni che avrebbero potuto
compromettere anche lontanamente la nostra relazione.La nostra famiglia.
E ora ci
eravamo ricascati.
Ma non
l'avrei sopportato.Non avrei mai permesso ad Edward di sentirsi in
colpa di nuovo.Non quando entrambi avevamo sbagliato,in ogni caso.
-Mia
figlia ...la mia vita...ho rischiato di...AH!-rialzò la
testa di scatto,battendo fortemente il pugno sul suo ginocchio.
Sobbalzai
di fronte il suo gesto violento,e lo guardai con occhi
spaventati,soprattutto quando notai i suoi occhi lucidi.
No,no.Ti
prego,non c'è sofferenza più forte e dolorosa di
questa.
-Tu eri
sola,e io...io sono una nullità.Come padre e come
compagno.Mia figlia.Mia figlia stava male e io ero lontano chilometri
da lei,ad occuparmi di altre cose,invece di essere con voi.Faccio
schifo-
-Edward,basta!-esclamai,alzandomi
lentamente,cercando di non riportare dolori fastidiosi alla
schiena.Riuscii a raggiungere il suo braccio con la sua mano,ma il suo
sguardo mi era precluso.
Era
voltato dalla parte opposta,ma con la sua pelle a contatto con la mia
capii che stesse tremando.
-No,Bella.-dichiarò
con voce decisa.-Non ci sono giustificazioni per ciò che ho
fatto-
-Sì,invece!-mi
riscaldai,ma dimenticai della schiena e un gemito di dolore
fuoriuscì dalle mie labbra.
Se non
altro,Edward si voltò preoccupato.-Sta
attenta-mormorò,riaccompagnandomi sul cuscino-Niente gesti
bruschi...-
-Edward-lo
richiamai,poggiando una mano sulla sua guancia morbida.-Sì
che ci sono le giustificazioni,eccome,Edward,per ciò che
è successo.Credimi.Qui l'unica che dovrebbe vergognarsi sono
io.-mormorai,triste,ma consapevole delle mie parole.
-TU?-chiese
Edward allibito,alzando di scatto la testa.-Tu,Bella?Tu
che sei corsa in ospedale,come qualsiasi genitore avrebbe fatto,tu che
hai pianto e ti sei preoccupata per tua figlia?Bella,se ti sta
a cuore la mia salute mentale,per favore,non dire idiozie-
A bocca
aperta,lo vidi alzarsi dal letto e cominciare a fare avanti e indietro
per la camera,furioso.
-Tu...pensi
che io stia dicendo idiozie?-chiesi,cercando di mantenere calmo il tono
della voce.-Edward,abbiamo sbagliato entrambi,lo capisci
questo,vero?Sì,d'accordo,tu in quel momento non c'eri,e io
mi sono arrabbiata,e non sai quanto mi stia corrodendo l'anima per
questo.Se fossi stata un po' meno precipitosa e ti avessi
ascoltato,avrei capito che...-
-Bella-mi
interruppe,fermandosi al centro della camera.Mi guardò
neglio occhi.-Qualsiasi sia la giustificazione,sappi che per me non
sarà mai sufficiente.Ho sbagliato.Questi sono i fatti-
-Ahw,Edward!-sbottai,mettendo
i piedi fuori dal letto.Sapevo benissimo di non essere nelle condizioni
di poter urlare,con quel mal di testa che mi fracassava le orecchie,ma
tentai comunque di farmi sentire.
Perchè
non era possibile tutto questo.Non gli avrei permesso di farsi sentire
in colpa per qualcosa di cui non era venuto a conoscenza.
-Bella,non...-
-Sto
benissimo-lo fermai,prima che mi costringesse a rimettermi
sdraiata.-Anche se ora sono incazzata.Anzi,incazzata è un
eufemismo.Sono nera-
Abbassò
di colpo il capo.-Hai tutte le ragioni per esserlo-
-No,Edward,no!-esclamai,battendo
forte il palmo della mano sul materasso super costoso.-Non sono
arrabbiata per quello,Edward.Non
più.Perchè ora so la verità.Tu non
sapevi nulla di Lizzie.Gesù,Edward...-alzai gli occhi al
cielo,cercando di abbassare il tono della voce-perchè devi
sempre fare così?Sentirti in colpa per ogni minima cosa?Sii
obiettivo e ammettilo.Abbiamo sbagliato entrambi.Tu avresti dovuto
darmi più fiducia riguardo...-un brivido sulle
braccia-Tanya,e io avrei dovuto essere meno precipitosa ed
irascibile.Non sono arrabbiata con te-mormorai,dolcemente-non lo
sono.So che tua figlia è il tuo tesoro più
grande,e non è stata colpa tua se non hai potuto
soccorrerci,sono io che ti ho spinto dai tuoi,ricordi?Così
come so che d'oggi in poi diventerai più o meno...mm
sì,la sua ombra-risi,cercando di portarlo sul buonumore.
-Voi-mi corresse,-Tu
e lei siete il mio tesoro più grande.-
Alzai
gli occhi al cielo.-Sempre che tu mi voglia ancora al tuo
fianco-mormorai.Sapevo di avere le guance rosse come il fuoco.
Mi
sentii improvvisamente una tredicenne alla sua prima cotta.
-Tu?Casomai
se voi vorrete me ancora al
vostro fianco-borbottò lui di rimando,avvicinandosi di pochi
passi.
Giocherellai
con il lenzuolo,senza smettere di interrompere il nostro contatto
visivo.
Fu un
attimo.
Scoppiammo
a ridere entrambi,sollevati,e forse un po' pazzi,e in poche falciate fu
da me.Si inginocchiò tra le mie gambe,il suo viso
all'altezza del mio petto.
-Scusami
amore.Perdonami-borbottò,affondando tra i miei seni.-Scusami
perchè non sono il compagno e il papà perfetto
che vorresti avere al tuo fianco -
-Shhhh-mormorai,stringendo
forte i suoi capelli tra le dita.Immersi il volto nel suo collo,il mio
rifugio preferito.La sua pelle fresca,virile,profumata.-Non ti rendi
conto di quanto perfetto sei,buono,generoso,geloso,protettivo-
Mi
strinse ancora più forte a sè,e con leggerezza mi
prese in braccio,sedendosi poi con me addosso sul letto.
Edward
avvicinò il suo volto al mio,e i nostri nasi si sfiorarono.I
miei occhi si poggiarono sulle sue labbra rosse,e assolutamente
succose,da mordere,e lo feci,senza remore.
Eravamo
stati fin troppo lontani.Sia mentalmente che fisicamente.
-Mmm...-mi
lasciai andare contro il suo corpo,mentre le sue mani dolce e leggere
mi carezzavano la schiena infondendomi sicurezza e
tranquillità.
Aprii di
poco la bocca per permettere alla sua lingua di varcare l'ingresso,e
quasi non mi accorsi di essere stata trascinata di schiena sul letto.
Edward
era sopra di me,che si reggeva con i gomiti,attento a non pesarmi
addosso.
-Come
va...la schiena?-ansimò,quando le sue labbra si spostarono
sul mio collo.Piccoli,candidi,soffici baci che mi facevano arrivare
sull'orlo della pazzia.
-Bene-riuscii
a rispondere,tuttavia senza constatare realmente le mie condizoni.Un
fuoco basso dirampava dal mio ventre,al passaggio delle sue labbra
sulla mia pelle morbida e sensibile al contatto.
-Edward...-la
sua bocca si spostò sul mio decolletè,e le sue
mani risalirono lungo le mie cosce lasciate scoperte dalla maglietta.
-Sì-
Raggiunse
le mie natiche,e le massaggiò con lentezza e
soddisfazione.-Te l'ho mai detto che quando indossi le mie cose mi fai
impazzire?-borbottò,baciando le punte dei miei seni
,dritte,da sopra la mia maglietta.
Impennare
il bacino verso il suo gonfiore fu una cosa del tutto
naturale.-sì-risposi deglutendo,poggiando una mano alla base
della sua schiena.-Edward,voglio fare l'amore.Adesso.-
Mai
richiesta fu più apprezzata.I suoi occhi carichi di
determinazione e desiderio percorsero il mio viso e il mio corpo,e poi
si tuffò sulla mia pancia,prendendo a strofinarci il volto
sopra.
Una
scarica elettrica mi percosse il corpo al pensiero che tra poco mi
sarei mossa dentro Edward;il suo corpo contro il mio,i suoi addominali
tesi nello sforzo,le sue mani che mi avrebbero spinta verso il suo
bacino per rafforzare le spinte e che in quel momento erano di nuovo
sulle mie gambe...
-Edward,Bella,forza!-
Le
nostre furono due reazioni diverse.Sobbalzai e lanciai un
gridolino,riportata brutalmente alla realtà.
Edward,al
contrario,si afflosciò,e con un sospiro di frustrazione
poggiò la sua testa tra i miei seni.
-Edward...-mormorai,ancora
ansante per la situazione in cui ci trovavamo poco prima.
-Non
rispondere-borbottò,la voce ovattata dalla maglietta che
indossavo.
-Edward,non
avremo più il super udito ma credimi che ci sento ancora
benissimo!-rispose Alice dalla porta.
E chi
poteva essere,altrimenti?
Edward
alzò la testa e la voltò verso la porta
chiusa,che Alice stava ancora bussando.Sorrisi,guardando la sua chioma
disordinata.
Adoravo
questi momenti tra me e lui,abbandonati tra le lenzuola.Adoravo vederlo
in maniera così...intima.Non mi ci sarei mai abituata.Mai.
-Cosa
vuoi,Alice?-
La
sentimmo sbuffare.-Lo sappiamo che avete fatto la pace,le vostre urla
non si sentono da un po'.Quindi,muovete quel bel sederino che si va al
mare!-
** ** **
**
-Carlisle
è fin troppo buono-terminò Alice,stringendomi
ancora più forte il braccio.-Se lui non si fosse messo in
mezzo,probabilmente Edward l'avrebbe uccisa.E non scherzo-
Preferii
rimanere in silenzio,meditando sulle sue parole,e concentrandomi sulla
sabbia scottante sotto i nostri piedi.
Avevo
appena scoperto che i Cullen avevano comprato uno spazio per la loro
famiglia nello stabilimento privato,e assolutamente chic, di Venice
Beach,e sapevo anche che era probabilmente una delle spiagge
più costose d'America.
Enormi
villoni si affacciavano direttamente sull'Oceano,e migliaia di locali
alla moda e palafitte esotiche accompagnavano lo splendore dello
stabilimento.
Alice e
io avevamo deciso di fare un giro per la spiaggia,lasciando Edward con
il resto della famiglia.Lizzie era con lui.Edward non l'aveva lasciata
nemmeno un attimo da quando eravamo tornati,e non aveva voluto sentire
storia sulla pretese dei suoi parenti di coccolarla un pochino.
Era
stato categorico.
Sapevo
che sarebbe stato così i primi tempi,o forse anche
più.
-Sono
contenta che Rosalie stia bene-dissi dopo un pò,lasciando
che l'acqua che si infrangeva sugli scogli e arrivava a riva mi
bagnasse i piedi.
L'acqua
era trasparente,e il mare affollato.Avevamo lasciato la privacy e la
raffinatezza del nostro paradiso,per passeggiare anche nella spiaggia
libera.Urla divertite di bimbi ci arrivavano dal mare,contenti a
scavalcare le onde,e alcuni ragazzi in fondo partecipavano ad una gara
di surf.
Le
ragazze con i loro drinks sulla spiaggia,il sole splendente.
Ah,la
California.
La golden
coast.
-Sì-borbottò
Alice,e immaginai che stesse alzando gli occhi al
cielo,poichè i suoi occhi erano celati da un paio di
occhialoni scuri.-Anche perchè altrimenti Emmett avrebbe
combinato un casino peggio di Edward-
Sorrisi,lasciando
vagare il mio sguardo lungo il suo corpo snello e perfetto.
Aveva
indosso un bikini colorato,stile hawaiano,e un grande pareo
bianco-trasparente legato intorno al corpo.Sembrava proprio una diva.
Dal
canto mio,avevo indossato il mio bikini preferito.Giallo e
arancione,con i laccetti.Niente di sofisticato,ovviamente,anche se ora
il pezzo di sotto era coperto da un paio di pantaloncini che Edward mi
aveva costretta a mettere per andare con Alice.
Geloso
marcio.
-Perchè
mi guardi così?-
Mi
voltai,e sorrisi.-Perchè sei bella-dissi,prendendola a
braccetto.-La mia amichetta preferita-scherzai,dandole un bacino sulla
guancia.
-Tsk-disse
lei sorridendo.-Tanto lo so che mi hai rimpiazzata con la tua collega
di lavoro,Chantal,o come si chiama-
Risi,stringendola
ancora di più.-Non è vero,gelosona.Tu sarai
sempre la mia migliore amica.Nessuna potrà mai prendere il
tuo posto-
Alice
arricciò il nasino.-Lo spero.E sono anche la zia di tua
figlia,quindi non hai scampo.Mi avrai per sempre tra i piedi-
Risi
ancora più forte e mi accorsi della strada che avevamo fatto
quando ricomparve di nuovo il piccolo passaggio per tornare nel nostro
mondo fatato.
Alice
tirò fuori il pass di riconoscimento,ma l'occhio mi cadde su
una coppia al bar tremendamente elegante dello stabilimento.
Perchè
mi sembrava di averli gia visti...?
-Sono
due produttori importanti di Hollywood,sì-mi disse Alice
sorridendo eccitata,scalpitando i piedini nella sabbia-Ci ho gia
parlato prima,cioè,diciamo che l'ho fatto un po' apposta.Ho
creato la situazione.Ho fatto finta di rovesciare il mio Martini,e loro
mi hanno aiutata..-
Alzai
gli occhi al cielo.-Non hai bisogno di questi sotterfugi per farti
notare-borbottai,ma la mia attenzione si focalizzò sulla
serie di letti matrimoniali posti sulla spiaggia,sormontati da nuvole
di tulle soffice,dove sedeva la nostra famiglia.-Appena ti avrebbero
vista ti avrebbero richiesta per un casting-
-Ma
infatti...-
Non udii
più le parole di Alice.Con un sorriso a trentadue denti,mi
incamminai rapidamente sulla sabbia,per raggiungere uno dei letti,dove
Edward stava coccolando mia figlia tra le lenzuola.
-Ehi
Bella!-mi salutò Emmett,ridendo.Mi faceva strano vederlo
ridere,considerando la sua faccia di stamattina.Sarebbe stato capace di
sbranare anche un elefante.Rosalie era seduta sul letto,vicino a lui,e
si massaggiava la pancia.
Una
fitta di sensi di colpa mi investì,quando pensai che per
colpa mia aveva rischiato di perdere il suo
bambino.Fortunatamente,avevo saputo che tutto era andato per il meglio.
Alice mi
aveva prelevata per un giro sulla spiaggia,e io avevo
accettato,nonostante le richieste di Edward di rimanere con lui,per
venire a conoscenza di ciò che era accaduto dopo il mio
svenimento.
Non
volevo chiederlo ad Edward.Sapevo che si sarebbe rabbuiato
nuovamente,ed era l'ultima cosa che volevo.
Tuttavia,non
ci fu molto da raccontare.Alice mi disse solamente che Carlisle era
intervenuto,impedendo ad Edward di fare qualcosa di cui poi si sarebbe
pentito a mente lucida.
I Cullen
,mantenendo la loro composta compassione,avevano fatto presente a Tanya
che dopo i fatti accaduti,non avrebbe più potuto convivere
con noi,e naturalmente i Denali si erano schierati dalla sua
parte,comprese le sue sorelle.Quando le avevo viste,di sfuggita,non
avevo ricollegato immediatamente a Kate e Irina,tuttavia Alice aveva
sciolto ogni mio dubbio.Erano le due sorelle di Tanya.Non sapevo in che
rapporti fosse terminata la loro disputa,ma qualcosa mi faceva pensare
che non fosse finita bene.
Tuttavia,sapere
che ne erano usciti tutti illesi mi faceva respirare di sollievo,e
sapevo anche di dover ringraziare ancora una volta mia madre e mio
padre.
Erano
stati loro ad avvertire Edward del ricovero di Lizzie.Quando eravamo
arrivati a casa,poco prima di andare alla spiaggia,per prendere
Liz,mamma mi era sembrata molto più sollevata.Mi aveva
raccontato tutto.
Un
po',mi vergognavo di quello che avevo fatto davanti a loro,ma sapevo
che se fosse stata al mio posto probabilmente anche lei avrebbe reagito
in quel modo.
-Amore-
Mi
abbandonai alle premure del mio ragazzo,che,poggiata di schiena la
piccolina sul letto immenso,mi avvolse il corpo con le
braccia,portandomi sul letto morbido.
Sembrava
una favola.Il mare che arrivava ai nostri piedi,rumoroso e al tempo
stesso delicato.Il letto morbido,e la leggera brezza di vento caldo.Il
contatto della stoffa sulla pelle.
-Edward,attento-dissi
ridendo ,quando mi stese completamente sul letto-Sporcherò
tutto con la sabbia!-
Il suo
sguardo divertito vagò lungo il mio corpo,voglioso.-Mmm.Non
mi importa-
Emmett
sbuffò.-Non comincerete mica a fare gli asociali e a
pomiciare,vero?-
Edward
gli lanciò un'occhiataccia.-Ci sono le tendine
apposta,appese al letto.-
Alzai
gli occhi al cielo,ridendo,e mi voltai di fianco.-Smettetela-
-Amore,è
lui che mi provoca-rispose Edward,scuotendo la testa.-Idiota-
Emmett
rise ancora più forte.-Non avete proprio pudore.Liz,vieni da
zio,che i tuoi genitori hanno intenzione di limonare ora-
Rosalie
gli diede uno scalpellotto in testa,e poi mi
sorrise.Ricambiai,rilassata.
-L'amore
del papà non si tocca-borbottò Edward,carezzando
il pancino della figlia.
Risi
ancora più forte,di fronte allo sguardo incredulo di Emmett.
-Ehi
Bella,la vuoi una coca cola?-mi chiese Alice,dall 'altra
parte,avvinghiata a Jasper.
Scossi
la testa,girandomi a pancia in sotto.-No,grazie,Alice-
-E'
impegnata ora Alice-tuonò Emmett,facendo voltare alcune
donne sedute ad un tavolo in vimini sotto un gazebo in paglia.-Il suo
ragazzo vuole fare ses...-
-Emmett,parla
ancora una volta,e ti sfido in acqua-lo bloccò Edward
minaccioso,voltandogli le spalle e sdraiandosi accanto a me,Liz tra noi.
-Bene.Ci
sto-sentii dire a Emmett,che ovviamente non perdeva mai l'invito a una
competizione.Mi era precluso il suo
volto,però,perchè Edward mi aveva coperto tutta
la visuale.
Non che
me ne lamentassi.
Edward
in costume era semplicemente l'erotismo fatta persona.
I miei
occhi vagarono per il suo viso,che mi guardava
dolcemente,giù per il suo corpo,ammirando gli addominali
scolpiti,e...bè, la parte bassa.
Che
meraviglia.
Mio.Solo
mio.
-Mmm.Lo
sai che il papà ti ama,non è vero?-
Mi
riscossi,guardandolo mentre con dolcezza tempestava di piccoli baci il
braccino di Liz,che rideva contenta.Piccola sbruffona.Quando il
papà la coccolava era sempre al settimo cielo.
-Perchè
tu sei il piccolo tesorino di papà,che ti ama tanto tanto-
Liz rise
più forte,quando il papà passò a farle
versacci con la bocca sul pancino.
Mi
lasciai andare ad una risata spontanea,giusta.-Dove sono Carlisle ed
Esme?-gli chiesi,accarezzandogli il braccio.
Lui
alzò la testa .-Credo siano in acqua.-
-A fare
anche loro gli zozzoni-
La voce
di Emmett ricomparve,e Edward alzò gli occhi al cielo.Senza
voltarsi,portò la mano indietro e lasciò cadere
con un colpo secco le tendine a farci da riparo dal resto del mondo.
Le
imprecazioni di Emmett mi fecero morire dal ridere,ma ero alquanto
contenta del gesto di Edward.Non appena mi assicurai di avere davvero
privacy,con attenzione,attenta a non schiacciare Liz e a farmi male
alla schiena,mi portai sopra il corpo di Edward.
-Wow-mormorò,gli
occhi fissi sul mio seno.-Questa sì che è una
bella visuale-
Sorrisi,
scuotendo la testa,e gli lasciai un bacio a fior di labbra.-Ti amo-
-Io di
più-
Scossi
la testa,sorridendo divertita.-No,io più di te-
-Non
credo-
Un
piccolo verso strozzato di Liz ci fece interrompere il nostro
divertentissimo battibecco.La piccola agitava i piedini e le
manine,cercando di catturare l'attenzione.
-Oh,ma
povera piccola principessa-mormorai,prendendola sotto le ascelle e
poggiandola sul petto di Edward.-L'abbiamo lasciata sola,non
è vero?-le morsi il nasino dolcemente,prima che Edward
cominciasse a farle il solletico.Sdraiata sulla sua pancia,in quel
letto al di fuori del mondo,era tutto perfetto.
-Ti sei
divertita prima,con Alice?-mi chiese,accarezzando la schiena di Liz.
-Mmm,sì-mormorai,lasciandogli
un bacio all'altezza del cuore.-Mi ha...spiegato cosa è
successo dopo stanotte-
Sentii
chiaramente il suo respiro rallentare.-Ti chiedo scusa.Credo di aver
esagerato.Non volevo risultare così violento davanti ai tuoi
occhi-mormorò.
Appoggiai
il mento sul suo petto e spostai le gambine di Liz per guardarlo in
volto.Non riuscii a trattenere un sorriso.-Tu sei violento?E io
allora,che mi metto a schiaffeggiarti?-
Scossi
la testa passandomi una mano tra i capelli.-Sono davvero mortificata.-
La mia
mano si poggiò sulla guancia ,e la mossi in una dolce
carezza.-Ti fa ancora male?-
Edward
sorrise.-Bella,spero tu stia scherzando.Il male più grande
è stato quando ho creduto di aver perso la tua fiducia e il
tuo amore-
Scossi
la testa ancor prima che terminasse di parlare.-Mai.Mai,quelli non li
perderai mai.-
Il
nostro momento fu interrotto dalla piccola sbruffona che
tirò i capelli di Edward con forza,e non potei fare a meno
di scoppiare a ridere.
-Amore,credo
che tra poco avrai bisogno di un parrucchino...-mormorai tra le
risate,cercando in qualche modo di fermare le manine di Lizzie,ma
Edward sorrise anche lui.
-Simpatica.Ma
per la mia principessa potrei anche diventare
calvo...-mormorò,baciandole ripetutamente le manine
minuscole.
Liz
scalpitò contenta.
Alzai
gli occhi al cielo.-Guarda che a me non piacciono gli uomini calvi-
Il suo
sorriso si allargò.-E allora?Io devo piacere a Liz,mica a te-
-Sei
proprio un...un...-borbottai,scendendo dal suo corpo.Mi stesi al loro
fianco,ma mi girai dalla parte opposta.-Pensa un po',e io che volevo
farmi perdonare per lo schiaffo-
Due
secondi dopo le sue braccia mi spinsero sul suo
petto.-Ah,sì?E come?-chiese soffiando dentro al mio orecchio.
Una
scarica di eccitazione mi travolse,ma decisi di restare al
gioco.-Mah,io,te,Charlie e Renèe spediti fuori a cena,casa
tutta per noi...-mormorai indifferente,ma al ringhio che
vibrò nel suo petto non seppi resistere.
Mi
voltai,incontrando le sue labbra,per un bacio umido ma passionale.
-Mmmm...la
cosa si fa ineteressante-mormorai,quando le sue mani si
agguantarono un mio seno, cercando di spostare il
costume.-Signor Cullen,lei è un maiale-
Edward
rise,ostacolato nella sua impresa da Liz che giocava con le formine del
mare esattamente in mezzo a noi.-Un maiale sexy,però,non
trova,signorina Swan?-disse,facendomi l'occhiolino.
Arrossii.-Scemo.Comunque
non è carino quello che stiamo facendo-
-Ovvero?-chiese,l'attenzione
focalizzata ancora sul mio seno.Ci mancava poco avesse l'acquolina in
bocca.
-La tua
famiglia è qui di fianco a noi,e noi stiamo per i fatti
nostri-borbottai,indicando fuori le tende.
Edward
scrollò le spalle,abbassando la voce.-Non mi va di fare
davvero quella sfida con Emmett.Preferisco rimanere qui a sorbirmi le
coccole della mia adorata ragazza-continuò,infilando un dito
dentro il costume,riuscendo nella sua impresa.
Un
sorriso vittorioso gli illuminò il viso.
-Sei
peggio di un bambino-risi,mettendomi a sedere e aggiustandomi il
bikini.-E poi io volevo fare il bagno con Lizzie-mormorai,prendendola
in braccio e portandomela al petto.-Voglio vedere che combina-
Edward
sorrise e si alzò a sedere anche lui.-Probabilmente
scalcerà come fa nella vasca da
bagno.Vieni,andiamo-disse,tendendomi una mano.
Mi
alzai,e non volle sentire storie riguardo Liz.Se la agguantò
al petto e mi prese per mano,aprendo le tende.
Il sole
pomeridiano ci colpì,forte e caldo come non mai.-Dove sono
gli altri?-chiesi,quando vidi i lettini accanto ai nostri vuoti.
-Probabilmente
al bar-disse Edward alzando gli occhi al cielo-da quando siamo mezzi
umani,Emmett ha predisposto un piacere innato verso l'alcool.Rosalie lo
decapiterà se beve più di un bicchierino di
tequila al giorno.-
Risi,e
mi tolsi i pantaloncini gettandoli sulle lenzuola.Ci incamminammo sulla
riva.
-Odio il
fatto che tu sia così esposta-borbottò,cercando
di tenere ferme le gambe di Lizzie.-Se qualcuno si azzarda a
guardarti,è finito-
Ridacchiai,prendendolo
di nuovo per mano.-Oh,sì,fatto e finito.Edward,non mi
lasciare la mano-
-Che
c'è,hai paura?-chiese premuroso-Posso portarvi entrambe-
Scossi
la testa,sorridendo.-No,non è quello.E' che ho paura di
scivolare-
-Vieni
qui-disse passando la sua mano attorno alla mia vita.-Non ti
lascerò cadere.-
Sorrisi,contenta,e
insieme entrammo in mare.
L'acqua
era piacevolmente calda,e il sudore che gia cominciava a condensarsi
sulla pelle sparì in un secondo.
Che
sensazione rinfrescante.
Le onde
non erano altissime,perlomeno in quel tratto,perciò
arrivammo con facilità in un punto medio,dove Liz non
correva pericoli.
Rimasi
incantata a guardarla battere i piedini nell'acqua,mentre
rideva felice,ed Edward che la sorreggeva da sotto le ascelle.
Erano un
amore.
Mi
avvicinai lentamente,e appoggiai il viso sulla spalla di
Edward,continuando a guardare il sorriso di mia figlia risplendere
sotto i raggi solari, caldi.
La mia
famiglia.
Non
avrei permesso a nessuno di portarmela via.
Mai.
...alzi
una mano chi vuole condividere un letto sulla spiaggia con Edward
Cullen!*.* Credo,nell'ultima parte,di essermi lasciata trascinare dalla
mia fissa per l'America,spero non vi sia dispiaciuto *.*
PS.Per
chi segue Una settimana a Parigi,spero di riuscire a postare in
settimana.I miei sono in ferie e il mare finalmente è
arrivato anche per me *.*
Alla
prossima settimana,
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** Capitolo 18 ***
Ma
buongiorno a tutti!
Ho
fatto i salti mortali per aggiornare oggi.
Perchè
proprio oggi,vi chiederete?Perchè è il compleanno
della fantastica Antonya,che oggi compie 18 anni.Auguri tesoro
*__________*
Dovete
sapere che è grazie a lei se ho trovato il coraggio di
iscrivermi su questo sito e postare la mia prima ff .Ho trovato
coraggio nella sua meravigliosa storia,una lezione di vita.Happy B-day
Anto,di nuovo <3
Sono
contentissima oggi.Ieri finalmente un sogno si è
avverato.Sono uscite le foto del bacio tra Rob e Kris.Da grande fan
accanita di entrambi,come coppia,non posso non esplodere di gioia.Ho
sempre creduto in loro,nonostante tutti mi prendessero per visionaria e
credulona -ùù-e ora sono stata ripagata .
Perciò,urrà
per i Robsten(vero cloe cullen e ledyang?*.*) ,diciamo che questo
chappy è dedicato anche a loro. :D
Ho
notato che in molte volete condividere un lettino sulla spiaggia con
Edward Cullen,chissà come mai. *faccina maliziosa mode on*
La
biglietteria è all'angolo per un pomeriggio da passare al
mare con lui x)
Ok,basta
con questo cianciare,vi lascio alla risposta alle recensioni - ve lo
ripeto sempre,siete le migliori,punto *___*-e al capitolo molto tenero.
*.*
Buona
lettura.
Risposte
alle recensioni:
Antonya: Auguriiiiiiiiiiii
*____* Lo so chep robabilmente oggi non leggerai perchè
sarai incasinata da morire,ma questo capitolo è per te *_*
Non mi sono soffermata molto sulla faccenda di Tanya
perchè...in realtà non è ancora del
tutto risolto,ma non provare a parpire informazioni
ùù Un bacio diciottenne *_*
aLiCe__CuLlEn:Ciao cara!Sono
contenta che ti sia piaciuto il chap,anche questo è molto
tranquillo.La vaccona per ora ha lasciato in pace i nostri amati
piccioncini.Condivido riguardo Chantal,è una bravissima
ragazza ma Alice è Alice,è inimitabile,e in
questo capitolo ce la dobbiamo sorbire un po' :D Un bacio,e grazie dei
complimenti,dolcissima come sempre *.*
Chanellina94:Oddio ahah ci
credo,c'è la fila per condividere il lettino con Ed
x)Sì,Emmett è una forza della natura,adoro quando
fa esasperare ed e bella con le sue battutine.Ho notato in effetti che
ancora non hai minacciato nessuno x) Un bacione
erika1975:Ciao cara!Oh
bè,altro che lavata,Edward è passato direttamente
alle mani ahah x)) In ogni caso,non riponete le armi,ancora non
è detta l'ultima parola ùù Un bacio
Rosy_Cullen: Ciao
carissima!Tranquilla,non preoccuparti,capita x)Anche tu amante degli
USA?awww*___* dillo a me,sono il sogno della mia vita,il mio
americandream *__* Un bacione
Isotta:Ahahah *bocca
cucita* non so,tu che credi? :D
francytwilighter80:Ciao !Innanzitutto
grazie mille dei complimenti,sei troppo gentile,non li merito tutti
*.*Oh,son ocontentissima che la famigliola ti piaccia,anche io adoro
Edward in versione papà,forse perchè la Meyer in
BD ce lo ha un po' privato,non credi? *.* Grazie ancora ,un bacio,spero
ti piaccia questo chap
Austen95:Grazie cara,sono
felice che tu ora sia felice-scusa i lgioco di parole!- x) Grazie come
sempre!Un bacio
baby2080:Ciao
cara!Sì,ora è momento di goderci la famigliola in
versione tenera tenera,e Emmett con le sue battutine infelici ahah x)
un bacio
franz1000:Ciao
cara!Sì,mi piace i ltuo nick,io li reputo importantissimi
per conoscere i lcarattere di una persona.Ad esempio con il mio,penso
proprio si capisca subito che sono devota a Kristen Stewart x))ahah
complimenti,sei l'unica che ha notato il particolare di Alice con i
produttori di Hollywood,e avrai la risposta a uqello che ha combinato
in questo chap :D Per ora godiamoci momenti teneri con la famigliola
^^. PS. Ora mi sto spellando -.- Sono stata sotto tortura una settimana
intera,odio l'abbronzatura -.-''
ledyang: tesssoro sei ancora
viva dopo le foto di ieri?Io non sono sicura x)In ogni caso,ecco qui un
nuovo chappy per te,anche se in questo momento immagini non te ne
freghi molto ahah x)) Un bacio
ste87:Ciao,mi fa piacere
che ti sia piaciuto!E' il momento di goderci la famigliola,non trovi?
:D Un bacio
tittyswan89:Ciao cara,e
grazie,sei gentilissima *.* In effetti,c'è la fila per
condividere i lettino con Ed x)Grazie,la tua recensioni mi è
particolarmente piaciuta,mi sono commossa,perchè sono
felicissima di riuscire a donarvi qualche emozione :D un bacio
Fortheternity: Ciao cara!Grazie
come sempre <3Mmm diciamo che alla tua domanda non posso
rispondere...tu cosa ne pensi?Cosa accadrà?Mi piace leggere
supposizioni x) Un bacio
nik81: Ciao cara!Oddio,a
quanto pare vorresti condividere motli posti con Edward ahah x)) Ma li
condivido tutti ùù Hai ragione,Edward si
è sentito uno schifo i ntutti i sensi,ma fortunatamente
è maturato e ha capito di dover andare avanti alla
faccenda,ache se sappiamo che attraveros i suoi piccol igesti
tenterà sempre di ripagare all'errore
commesso.Sì,hai ragione,le recensioni sono aumentate e io
sono contentissima,quando scrivo immagino sempre la vostra reazione,e
le imprecazioni che mi naderete ogni volta,è bellissim
oessere supportate i nquesto modo.Grazie,siete tutte fantastiche!^^ Un
bacio
cloe
cullen:ahaha
smettiiiila di fare la pervertita ahah x))) ti sei ripresa dalle foto?
io no *__* io lo so che tu ami le scene stile tenera famigliola e anche
con questo nuovo chap ti ho accontentata in tutto e per tutto,son
troppo buona ùù ahah Un bacio
Luna
Renesmee Lilian Cullen: Oh,anche tu fissata
con gli USA*__**me trova compagne di viaggio x D* Io preferisco New
York a Los Angeles,ma in generale amo tutti gli United States
*__*Grazie come sempre,spero ti piaccia questo chap tenero tenero con
la famigliola in primo piano!Un bacione
Ed4e:Ahahah ciao
tesoro!Oh,ma lo so,chi non vorrebbe condividerlo *.* Allroa per la
facdenda di Tanya non posso rispondere,ma mi piacerebbe sapere cosa ne
pensi tu su quello che accadrà :DComunque si,son ostata
idiota a non usare la protezione al mare,son oda ricnhiudere -.- mi son
ospellata tutta -.- un bacione ^^
kuciola94: Ciao e allora
bentornata dalle vacanze!:DGrazie,i fa piacere che ti sia piaciuto,e
sì,Edward steso sul lettino deve essere un sogno *__* Un
bacione
consu89:Ciao!Oh si,siamo
tutte in fila,io ho la precedenza però
ùù ahah x)) Mi fa piacere che ti sia
piaciuto,sì,Edward è fissato con il vino ahah te
lo immagini? x)) Un bacio
DiamondDior:Grazie cara *.*
Sì ora ci aspetta un po' di pace-all'appArenza
ùù- Mi fa piacere che ti sia piaciuto il momento
Alice/Bella :D Oh si,c'è la fila per condividere il lettino
con Edward x)) Un bacione
FunnyPink:* dà il
biglietto per condividere il letto con Edward* c'è la fila
ahah x)) Mi fa piacere che ti sia piaciuto,è ora di un po'
di pace,non torvi? *.*
vanderbit:...ciao
cara,divertiti anche per me in vacanza *.*Hai visto le foto del bacio
tra i Robsten? Ahw,io sono morta *_*Siamo in molte a voler condivdiere
un lettino con Edward a quanto pare x))Spero ti piaccia questo chappy
x) Un bacione
crystal1989:Ciao,mi fa piacere
che ti sia piaciuto!C'è un motivo se non ho messo il
confronto Ed tanya,ma non posso parlare ;D Un bacione
giova71: Ciao
cara!Sì,ora è ora di un po' di sana pace per la
famigliola,non trovi? *.* Un bacione
DreamE: tesssoro *__* ti
sei ripresa dalle foto di ieri? ahah x))) *___*Oddio speriamo che non
ti commuovi troppo co nquesto chap tenero tenero sulla famigliola *.*
Un bacione <3
Capitolo 18
-No-
-Invece
sì-
-Emmett,ma
per piacere!-
Camuffai la
mia risatina in un colpo di tosse,stringendo più forte le
dita della mia mano attorno a quelle di Edward,poggiate sul tavolo.
Lui
piantò il mio sguardo nel mio e lessi nel suo la mia stessa
espressione.
Non c'era
nulla di più divertente al mondo dei battibecchi di Emmett e
Rosalie.
Se poi la
questione in corso era la scelta del nome del loro futuro bambino/a
,era ancora più esilarante.
-A me piace
il nome Cassiopea-borbottò Emmett ancora una
volta,indignato,mollando la forchetta sul piatto.-Carlisle,diglielo
anche tu alla mia bellissima mogliettina.-Si rivolse al capo
famiglia,che in realtà era del tutto estraneo alla
discussione e conversava amabilmente con i miei genitori sul fondo
della tavolata.
-Emmett,penso
che dovreste trovare un punto d'accordo voi due e basta-intervenne
Esme,con il suo solito sguardo materno.-E' il vostro piccolo bambino.-
Gli occhi di
Rosalie si illuminarono,e prese ad accarezzarsi il pancino ancora
lieve.-Hai ragione,Esme.Purtroppo-assottigliò lo sguardo,in
direzione del marito-questo piccolo raggio di luce avrà come
padre questo patentato di fianco a me che pensa solo a giocare alla
play station.E che inoltre vuole darle il nome della costellazione
notturna se nasce femmina-
Questa volta
fu impossibile trattenere le risate,ma Edward mi bloccò con
un rapido bacio sulla bocca.
Sorrisi
ancora,indugiando più del dovuto sulle sue labbra,ma sentivo
lo sguardo di mia madre addosso.
Quando mi
voltai,la trovai ad osservarmi con un leggero sorriso sulle labbra.
Era
evidentemente contenta di come si erano evolute le cose,e io non potevo
non condividere la sua gioia.
Oramai la
pace calma e piatta si era diffusa sulla nostra relazione e nelle
nostre vite.Dopo il brusco allontanamento di Tanya,e le conseguenze
dovute all'attacco innocuo di Lizzie,finalmente io ed Edward eravamo
riusciti a trovare il nostro equilibrio .Erano due settimane che
passavamo insieme,-tutti e tre-sia il giorno che la notte.
Come avevo
previsto,Edward era diventato l'ombra mia e di Lizzie.Restava seduto
fuori ,sulla veranda al lavoro,per ore con Lizzie,mentre io adempivo al
mio dovere,e poi insieme ci godevamo gli ultimi giorni d'estate in riva
al mare,nel circolo privato dei Cullen.
Avevamo
addirittura fatto amicizia con alcuni frequentatori assidui dello
stabilimento privato,ma ,perlomeno io,mantenevo i rapporti su un
livello di base.Erano un po' troppo snob,per i miei gusti.
Inutile dire
che Alice aveva subito stretto amicizia.
Un brivido mi
percorreva la schiena quando osservavo la lista degli invitati del suo
matrimonio allungarsi inesorabilmente.
Edward
mordicchiò il mio orecchio,e con un sorriso tornai al
presente.
Era una
bellissima serata di fine agosto,e i Cullen ci avevano invitato a
cenare da loro.In quell'esatto momento,stavamo aspettando che il
barbecue-ultima generazione-fosse pronto per la brace,e ne avevamo
approfittato per fare quattro chiacchiere seduti al lungo tavolo nel
giardino retrostante all'immensa villa.
-A che
pensi?-mormorò dolce,soffiando nel mio orecchio.
-A niente in
particolare-risposi,facendo girare le nostre mani intrecciate sul
tavolo.-A quanto sia bello tutto questo-continuai sorridendo,e mi
voltai verso di lui.
Le sue labbra
furono sulle mie,e ben presto avvertii la sua lingua chiedere il
permesso per varcare il confine .Lo lasciai fare,sciogliendomi sulla
sua spalla.
-Ah,ci
risiamo-
La voce di
Alice mi fece staccare dalle labbra del mio fantastico
ragazzo,nonchè suo fratello,per guardarla arrivare a tavola
seguita a ruota da Jasper,che aveva l'aria di un condannato a morte.
-Cosa
succede?-chiese Rosalie,cercando di allontanare la bottiglia di vino
dalle mani di Emmett.
Risi di nuovo.
-Niente,solo
che sono preoccupata per Bella-mormorò lei,salutando i miei
genitori con un cenno della mano.-Se continua a limonare in questo modo
con Edward,si scaricherà.E noi non potremmo far altro che
rimpiangerla e ...-
-Alice,i tuoi
pensieri circa la salute sessuale di Bella non ci interessano-la
bloccò Edward,scuotendo la testa.Mi nascosi sulla sua
spalla,sbuffando.-Ora ti ci metti anche tu,non bastava Emmett?-chiese
ancora,carezzandomi la schiena.
-Infatti-concordai
io con una vocina imbarazzata.Sperai che i miei genitori non fossero in
ascolto,altrimenti avrei pensato bene a come vendicarmi su Alice
più tardi.
-Fratellino,tu
dovresti essere meno acido e più rispettoso verso la tua
cara sorellina minore che si sposa-disse lei con un gran
sorriso,sventolando un giornale tra le mani.
-Oh,no-dissi
guardando Jasper.La sua faccia stravolta la diceva tutta.
Mi chiesi
quante volte avesse ripensato seriamente sulla sua proposta di
matrimonio.
Lui
captò il mio sguardo,e
sorrise.-No,tranquilla,Bella.Fortunatamente oggi me la sono
scampata.Abbiamo una bella novità-aggiunse poi,stringendo
forte la mano di Alice.
Edward
terminò la sua serie di baci lungo la mia spalla e si
ricompose,lanciando uno sguardo ai due futuri sposi.-Di cosa si
tratta?-chiese.
Alice gli
lanciò uno sguardo eccitato e saltellò sulle sue
zeppe di dieci centimetri.
-Abbi,pazienza
,Edward.Ho intenzione di parlare a tutti
quanti.Famiglia-urlò poi con la sua vocina
stridula,richiamando anche l'attenzione dei più anziani.
-Abbiamo una
bellissima notizia da darvi-cominciò poi,quando tutta
l'attenzione fu rivolta verso di loro.
Edward la
fissò.-Non sarai mica incinta-
Esme si
portò una mano alla bocca.-Oh mio Dio...-
Alice
alzò gli occhi al cielo.-Uff,se magari mi fate
parlare!No,Edward,non sono incinta-
-Assolutamente-confermò
Jasper con sguardo atterrito.-La novità riguarda soprattutto
lei.-
-Esattamente-annuì
Alice,poggiando sul tavolo la rivista patinata che aveva sventolato
prima.
Poggiai la
testa sualla spalla di Edward,che vi posò un bacio
sopra,completamente rilassata .
-Bella,ti
ricordi quel giorno in spiaggia che ti ho parlato di quei due
produttori di Hollywood?-si rivolse a me sorridendo in maniera
abbagliante.
-Ehm,sì-risposi,perplessa.-Perchè?-
Lei
alzò gli occhi al cielo.-Ammetto che quello non era il
giorno adatto per reclamare la tua attenzione,visto che tu e Romeo
avevate appena fatto la pace...-
Edward
sospirò.-Falla breve-
Mi morsi un
labbro,curiosa.
-Edward,la
sto facendo più corta di quanto immagini.Bè,se tu
non fossi corsa tra le braccia di Edward come se fossimo in BH90210
avresti ascoltato le mie parole per dirti che quei due mi avevano
proposto un contratto per lo spin off ,proprio di quella serie
tv!!-rivelò eccitata,battendo le mani.
Ci scambiammo
un lungo sguardo,lungo tutto la tavolata.
Esme e
Carlisle erano ammutoliti.L'unica a battere le mani fu mia
madre,che,ovviamente,non sapeva nulla della situazione "strana"dei
Cullen.
-Ma che
brava,Alice!Non posso crederci!Bella,ma hai senti...-
-Spero tu
stia scherzando ,Alice-la interruppe bruscamente Edward,protendendosi
in avanti con il petto e lanciando un'occhiataccia sia a lei che a
Jasper.-Sai benissimo che...-
-Edward-lo
ammonì Carlisle con lo sguardo.
Lanciai
un'occhiata nervosa ai miei genitori e gli misi una mano sulla
spalla-Amore...-
-Lasciatemi
finire!-urlò lei,incrociando le braccia al petto.-So
benissimo di non poter svolgere quel ruolo
perchè...-deglutì,guardando i
miei-...bè,per ovvi motivi,infatti a malincuore ho negato.Ma
loro sono stati così gentili da offrirmi ancora un'altra
mansione-gli occhi le si illuminarono di nuovo,e sentii il petto di
Edward rilassarsi.
-...sono
stata assunta come truccatrice ,estetista e deisgner di moda delle
stars della FOX TV!-urlò,lanciando i pugni per aria.
Scoppiammo
tutti a ridere,io per prima,e per poco non mi uscirono le lacrime.
C'era da
aspettarsi altro da Alice?
-Ma
è fantastico,tesoro-Esme,fiera della figliola,le si
avvicinò ,stampandole un bacio sulla guancia.
-La mia
fantastica donna di mondo-borbottò Jasper,carezzandole la
schiena.
Edward scosse
la testa divertito.-Alice,sono senza parole-
Il piccolo
folletto gli si avvicinò pronta a dargli uno scalpellotto
sulla nuca,ma di fronte al mio sguardo si arrestò
e alzò gli occhi al cielo.-Oh,Bella,non dirai davvero...-
Annuii,
sicura.-Oh,certo che sì.Lui non si tocca-mormorai
decisa,carezzando la chioma ramata di Edward.Lui mi
guardò,puntando lo sguardo sulle mie labbra,ma a pochi
centimetri di distanza si ritirò.
Lo guardai
delusa,e lui rise.-La principessina si è svegliata-mi
informò con sguardo tenero.
-Oh-mormorai,scattando
in piedi.Lui mi imitò,prendendomi di nuovo per mano.
-Dove
andate?-chiese Rosalie.
Emmett ci
anticipò.-A pomiciare un po' in camera di Ed.O in
piscina.Chi lo sa...-
-Liz si
è svegliata-disse Edward a voce alta,girandosi solo per
ammonire con lo sguardo Emmett.-Torniamo subito-
Scossi la
testa desolata mentre salivamo in veranda e passavamo per
l'ingresso,diretti in salotto.
-Se Emmett
non la smette...-borbottai.
-Lo
farò smettere a suon di calci,amore-mi promise Edward
minaccioso,e risi.
Corsi verso
la carrozzina rosa ed eccola lì,il mio splendore che si
stiracchiava, in tutti i versi possibili e urlava a gran
polmoni.-Sssh,eccola,la mia piccolina che ha fatto un bel
sonnellino...-cantilenai con voce dolce,passando le braccia dietro la
sua schiena e sollevandola.Edward era dietro di me,e subito si sporse a
baciare la testolina della sua "principessina",come la chiamava lui.
-Ma
buongiorno-mormorò,facendo strofinare il suo naso contro
quello piccolo e pallido della nostra piccolina.-Buongiorno amore mio-
Liz non ne
voleva sapere.Probabilmente aveva fame.
-Amore,credo
debba mangiare...-mormorai,notando le sue gambe scalpitanti.
Respirai di
sollievo.Non erano tese.Quindi niente colichette.
Nelle ultime
settimane Liz era stata visitata sia da Carlisle che da suoi colleghi
al Medical Center che l'avevano rivoltata come un calzino.
Come avevamo
pensato,o meglio,come aveva ipotizzato Carlisle,il colpevole delle sue
indigestioni continue era proprio il latte artificiale,in polvere,e da
allora avevamo cominciato a dosare la quantità.Ne prendeva
mezzo biberon ogni due giorni,e si era ormai consacrata alle pappette
di manzo e di pollo bianco.
Le colichette
erano diminuite,tuttavia alcune volte le prendevano di nuovo.Nulla di
esagerato o preoccupante,però.Normali colichette neonatali.
Avevo dovuto
soccombere di fronte la richiesta di Edward di cambiare il medico di
cura di Liz,che ora veniva visitata presso il Medical Center.Lo avrei
fatto anche io tanto tempo fa,se non ci fosse stato un problema non
poco rilevante:la paga.
Ma ora con
Edward problemi di quel tipo erano fortunatamente risolti.
-Vieni,andiamo
di là-mormorò con un sorriso,vezzeggiando la
guanciotta della figlia.
Gliela
passai,e prelevai la mia borsa con il kit di Liz completo sotto la
carrozzina.
Quando
arrivammo in cucina,presi una delle pappette dal frigorifero,che Edward
teneva nella sua casa quando io e Liz passavamo più di
qualche giorno lì.
La aprii e vi
immersi il cucchiaino,mentre lui si sedeva sullo sgabello al bancone
dell'isola,carezzandole il pancino con gesti circolari.-Ecco,ecco,ora
la pappa arriva...-
-Vuoi
dargliela tu?-chiesi,sorridendo,conoscendo già la risposta.
-Ovviamente-
Scossi la
testa ridendo,e gli passai il vasetto.Annusai il pannolino.Profumato.
Fortunatamente.
Non era mai
una grandissima cosa cambiare il pannolino poco prima di mangiare.
Rimasi
incantata a guardarli,mentre Edward ,con uno sguardo di pura
venerazione,portava il cucchiaio colmo di pappa alle labbra della
piccola.
Il loro
rapporto era un qualcosa di unico,eccezionale.
Ogni tanto mi
soffermavo a pensare al futuro.
Sarebbe stato
bello donare alla nostra piccola principessa un fratellino o un'altra
sorellina.Sapevo che Liz aveva solo quattro mesi,ma era impossibile
alcune volte tentare di tenere a freno la mia immaginazione.
Immaginavo
dare la notizia della gravidanza ad Edward,e vederlo premuroso e
coccoloso con me durante i novi mesi di gestazione.Immaginavo la sua
mano stretta alla mia mentre davo alla luce un altro nostro piccolo
miracolo...immaginavo tutte quelle cose che erano venute a mancare con
Elizabeth.
Tuttavia,prima
di tutto ciò sapevo che avremmo dovuto affrontare tante
altre cose.
Sebbene o io
o lui passassimo tanto tempo uno a casa dell'altro o viceversa-talvolta
anche più giorni-immaginavo che il passo successivo riguardo
la nostra relazione sarebbe accaduto a momenti.
E non parlavo
di matrimonio,nonostante lo avrei voluto con tutta me stessa,ma anche
di semplice convivenza.A dire la verità,ero ancora stupita
che lui non avesse proposto niente del genere.
Sapevo
benissimo che la lontananza tra noi lo dilaniava,e che amava voler
passare del tempo in un posticino tutto nostro.
Me lo
sussurrava sempre,dopo aver fatto l'amore,mentre mi teneva stretta al
suo petto.
Oltretutto,presto
Rosalie ed Emmett avrebbero lasciato la casa,per andare a vivere
separatamente.In realtà,la decisione era stata presa
già da tanto tempo,ma per colpa dei gusti ricercati e
raffinati di Rosalie ancora non era stata trovata una casa che la
soddisfacesse pienamente.Il che era quasi sconvolgente,considerando che
se non riusciva a trovare una villa che le piacesse a Beverly
Hills,difficilmente l'avrebbe trovata in qualsiasi altra parte del
mondo.
E poi...Alice
e Jasper.Anche loro si erano messi in moto per trovare casa,ma Alice
era passata direttamente al sodo.Se la stavano facendo costruire.
Per una che
abitava in una modesta casetta ai bordi della città
risultava ancora tutto sconvolgente,così come passare le
giornate nella mega villa dei Cullen.
-Tesoro,a
cosa pensi?-
Sobbalzai,accorgendomi
che Liz aveva già trangugiato la metà del suo
pasto.Edward mi guardava curioso,un sorriso sulle labbra,e mi fece
cenno con la mano di avvicinarmi.
Ancora
pensierosa,mi incastrai tra le sue gambe,carezzando distrattamente i
pochi capelli di Elizabeth.
-Nulla,pensavo
ad Alice e Jasper,e al fatto che tra poco si sposano-mormorai,rivelando
parte dei miei veri pensieri.
E
al fatto che tu non mi hai ancora proposto una semplice convivenza.
-Già-borbottò
lui,raccogliendo i rimasugli di quella poltiglia marroncina e
portandola alla bocca di Liz.Dopo qualche capriccio,lei la
ingoiò soddisfatta e ci sorrise.Le accarezzai le
labbra,color pesca.
-E allora?-
Sollevai lo
sguardo.-E allora...?-
Eccolo
lì all'angolo.Notavo il suo sorriso sghembo prendere vita.Il
mio sorriso preferito.-Cosa ne pensi?-chiese,probabilmente riferendosi
ad Alice e Jasper.
-Sai cosa ne
penso-risposi,poggiandogli le braccia sulle spalle.-Sono felicissima
per loro.Ma un po' meno di fare la damigella-
Edward
scoppiò a ridere,poggiando il vasetto ormai vuoto sul
bancone,e,dopo l'ennesima coccola alla piccola,me la tese,in attesa del
ruttino.
La
afferrai,portandola contro il mio petto e facendole appoggiare la
testolina sulla spalla.
-Sarai
perfetta.Bellissima.Incantevole-
-Si
sì-borbottai lanciandogli un sorrisino.-Te l'ho
già detto,tu sei di parte.E quando inciamperò
davanti a tutti...-
-Non lo
farai-Passò il suo braccio attorno alla mia vita ed insieme
ci avviamo in sala da pranzo.Prese la carrozzina e uscimmo in
giardino.
A quanto
pareva,la brace era iniziata.Il fumo e il delizioso odorino della carne
arrostita arrivava fino a noi,e sorrisi quando vidi Emmett brandire una
gigantesca forchetta da brace per infilzare le bistecche.
-Mi
è concesso ridere?-chiesi,indicando con il dito suo fratello.
-Certo che
puoi ,amore.Più che altro,mi chiedo come sia possibile non
ridere di un certo individuo.-
Emmett si
voltò puntandoci contro il suo arnese.-Ehi,vi ho
sentito!-tuonò.-Forza ,rammollito di un fratello,vieni a
darci una mano!-aggiunse poi invitando Edward,che sospirò.
-Non ti
va?-Gli baciai il collo.
-Preferisco
rimanere con te e Liz-
Alzai gli
occhi al cielo e con una lieve spinta lo invogliai ad
andare.-Forza,vai.Non vedi che tutti gli uomini sono lì?Noi
dobbiamo parlare di questioni di donne-dissi con fare
cospiratorio,indicando il tavolino,dove in effetti le femmine si erano
tutte raggruppate in un angoletto a parlare concitate.
Appena
Rosalie vide Liz,si precipitò da noi.
-Oh,eccola,l'amore
della zia si è svegliata...-
-Rose,vedi di
non sbatacchiarla troppo-le intimò Edward.
Lei scosse la
testa desolata.-Oh,Edward,non rompere,lo so che non è un
giocattolo!-
La breve
occhiata che ci scambiammo io ed Edward la disse lunga.
-Vado-disse
Edward sorridendo.-Devo portare altra carne da
cuocere?-chiese,guardandosi attorno.
-Sì,Edward,caro-rispose
Esme,avvicinandosi con un pacco di carne.-Sono le salsicce-
-Mmm,interessante-borbottò
Rosalie,carezzandosi la pancia.-Da quando sono incinta la carne alla
brace è diventato il mio cibo preferito-
Risi,accomodandomi
insieme a loro,e gettando un 'occhiata ad Edward.
Gli uomini
erano qualche decina di metri più in là,raccolti
intorno al braciere.Riuscivo a scorgere mio padre attraverso la coltre
di fumo,ma la mia attenzione era focalizzata su Edward.
Quei bermuda
a fiori gli donavano,e non poco.E poi,con quella maglietta a mezze
maniche che lasciava scoperti gli avambracci muscolosi...
-Bella,smettila
di fissare il tuo ragazzo-borbottò Alice passandomi un
piccolo depliant sotto il naso.-E dammi un parere obiettivo sui
centrotavola per il matrimonio.-
Oh
no,ci risiamo.
-Alice,a cosa
ti serve il mio parere se poi fai sempre di testa
tua?-Annoiata,cominciai a dare un'occhiata.Erano tutti uguali.
-Non
è colpa mia se hai dei gusti pessimi-
-Non ho gusti
pessimi-ribattei,piccata.-Ma il matrimonio è il tuo.Devi
scegliere tu.-
-Su questo ti
devo dare ragione-ammise lei,con un sorriso estatico.-Ah,Bella,il
matrimonio è ...non so neanche come spiegartelo.-
Mi morsi un
labbro...curiosa.
-Cioè?-chiesi,cercando
di apparire indifferente.
Esme e
Renèe,impegnate a vezzeggiare Liz tra le braccia di Rose ,in
attesa del ruttino,si voltarono interessate.
-Non
so...è tutto una fiaba.E' emozionante.Vuoi che ogni piccola
cosa sia perfetta.E poi...bè,sistemare la futura casa,sapere
che presto sarete solo voi due insieme,la mattina che cucinerai per lui
caffè e frittelle...non so come spiegarlo-
La
osservai,stupita e meravigliata ,e non perchè era la prima
volta che trovavo Alice così...imbarazzata e timida,ma
perchè desideravo tantissimo ciò che lei stava
descrivendo.
Io non volevo
la convivenza.Volevo
sposare Edward.Portare il suo
cognome.Appartenergli in tutti i modi possibili.
-E' proprio
così,tesoro-Esme ,emozionata,strinse una mano alla
figlia.Percepii lo sguardo di Renèe su di me.Lo alzai,e le
sorrisi.Sapevo di essere arrossita,e temevo che il desiderio di
quell'atto fosse dipinto sul mio viso.
Inconsciamente,girai
lo sguardo verso Edward.
Arrossii
ancor di più quando lo trovai a guardarmi,con un sorriso.Gli
sorrisi di rimando,e lui si immerse di nuovo nel fumo,scherzando e
ridendo con gli altri.
-Dai Bella-mi
esortarono Alice e Rose.-Parlaci un po' tu.Hai mai immaginato di
sposarti?Insomma,immagino di sì,tutte le donne sognano prima
o poi di indossare l'abito bianco-
Arrossii,imbarazzata
di tutti quegli sguardi puntati su di me.
-Io,bè...-
Sperai che
Edward non fosse in ascolto.
-Bè,in
realtà la colpa è un po' mia ,se Bella non
è fissata con il matrimonio come qualsiasi altra
ragazza-ridacchiò Renèe,con una mano alla
bocca.-Da piccola non l'ho...diciamo,istruita egregiamente sul valore
postivo del matrimoni-
-Oh,bè,penso
le cose siano cambiate-borbottò Rosalie,sorridendo
teneramente a Liz che giocava con le sue manine.-Da piccola non aveva
una figlia e un ragazzo-
Arrossii
ancora di più.Perchè dovevo sempre essere io il
soggetto delle loro conversazioni imbarazzanti?
E
poi,perchè dovevamo parlarne proprio davanti ad Edward?
-Sentite,ritorniamo
al matrimonio di Alice...-borbottai.
-No,no-mi
contraddisse lei,sporgendosi con una luce fanatica negli
occhi,appoggiando la testa sui palmi delle mani e i gomiti sul
tavolo.-Sono curiosa,ora.Non so ,descrivimi qualcosa,insomma,come ti
immagini almeno il tuo futuro!-
Alzai gli
occhi al cielo,in fiamme.-Non mi lascerai in pace fino a quando non
avrò parlato,vero?-
Annuì.-Esattamente-
-Non
c'è nulla da dire.Insomma,non ci ho mai pensato in
realtà così bene...-
Bugiarda.
E sapevo che
Alice capiva sempre quando mentissi.-Sono sicura che non è
così.-
Sbuffai,stremata.-Chiedi
quello che ti pare-
-Ok,allora.-Battè
le mani eccitata.-Sono curiosissima-
Inarcai un
sopracciglio.-Mmm-
-E non fare
quella faccia annoiata,che lo so che sotto sotto anche tu ti vuoi
sposare-
Oh,no.Edward,non
ascoltare.-Alice,ti
prego di smetterla...-
-Dai,come ti
immagini la casa dei tuoi sogni?-chiese,sorridendo.Rose ed Esme
annuirono,pendenti dalle mie labbra.
Oh,Signore
mio.
-Prometti che
dopo mi lascerai in pace?-chiesi,assottigliando lo sguardo.
Mise la mano
sul cuore.-Parola di scout-
Fu
impossibile non sorridere.Mi passai una mano tra i capelli,ridendo,e in
fondo felice di condividere una parte dei miei sogni nascosti con loro.
-Bè-iniziai,a
bassa voce.-Uhm,la casa dei miei sogni.Bè,dovrebbe avere un
giardino immenso.Con un prato verde all'inglese.Fontane,fiori
colorati,qualcosa di allegro,dove Liz e i suoi futuri fratellini
potranno giocare all'aperto.Una bellissima veranda con una piscina dove
nuotare d'estate .Una cucina con un ampio tavolo dove fare la colazione
tutti insieme...e la camera da letto con grandi vetrate,ampie e
luminose,non voglio una casa buia...-
---
-Promettimelo-
-Amore...-
-Me lo devi
promettere,Bella-con occhi angosciati,mi guardava attentamente,in
attesa del mio sì.
Sbuffai,cercando
di non distrarmi dalle sue mani che giravano in tutte le direzioni
possibili sul mio ventre,e fissai il nostro riflesso allo specchio.
-Avevi detto
che ci avresti pensato-continuò lui,leggermente
stizzito,fermando le mani sui miei finachi.
Quasi
sorrisi,e terminai la coda ai miei capelli.Battei leggermente le mie
mani sulle sue,inducendolo a lasciarmi andare.
-Certo,te lo
avevo quasi promesso.Peccato che tu sia stato così sleale da
chiedermelo di nuovo mentre eravamo all'apice del nostro amplesso-dissi
sorridendo divertita,raccogliendo le mutandine che mi aveva
letteralmente strappato di dosso poco prima.
Fortunatamente
i miei non erano in casa.Ultimamente io ed Edward eravamo piuttosto
insaziabili,sotto certi punti di vista.Non che non lo fossimo sempre
stati,ma si sa,quando si fa la pace...bè,non c'è
modo migliore di recuperare il tempo perduto tra baci,coccole e fare
l'amore.
-Almeno
spiegami il perchè-
Mi
seguì in bagno,dove mi spruzzai una leggera dose di profumo
e sistemai il colletto della divisa del
lavoro.-Semplice-replicai,lisciando il tessuto addosso.-Mi servono i
soldi-
Scoppiò
a ridere,quasi istericamente.-Spero tu stia scherzando.Sai benissimo
che quello è l'ultimo problema-
Era quasi
scioccato.
Gli rivolsi
un'occhiataccia.-Oh,per te,lo è .Non per me,Edward.Sai
benissimo che odio fare la mantenuta,e abito con i miei genitori.E'
giusto che io paghi la mia porzione di alloggio,nonostante loro non
vogliano.-
Era un'accusa
implicita quella che gli avevo rivolto sottolineando il fatto che
abitassi ancora con i miei genitori?
-Bella,tutto
questo è ridicolo-disse accorato,prendendomi per i polsi.-Te
l'ho già detto una volta.Desidero,e voglio prendermi cura di
voi,di te e Liz,anche economicamente.Pensavo avessimo messo in chiaro
questo.Siamo una famiglia.E la famiglia condivide tutto-
Mi morsi un
labbro,per tentare di non rispondere a dovere.Le famiglie sposate condividono tutto.
-Bè,sai
che sono scrupolosa.E voglio lavorare.-
-Non
lì ,almeno.Non in quella bettola frequentata da gente del
genere-mi implorò di nuovo,tenendomi stretta a sè
con forza.-Ti prego,amore-
Quasi mi
venne da sorridere.Il mio tenero amore iperprotettivo.
-Devi stare
tranquillo,tesoro.Non mi è accaduto e
accadrà nulla.E poi,sei sempre lì a
sorvegliarmi-risi,passandogli le braccia attorno alla vita e premendo
il viso sul suo petto.-Si può sapere perchè ti
lamenti?-
Lo sentii
sospirare.-Per un po' di tempo avrò da fare mentre tu sei al
lavoro.-
Alzai la
testa di scatto.-Cosa?Che hai da fare?-chiesi,curiosa.
Era alquanto
assurdo che mi lasciasse sola al lavoro.Cosa aveva da fare di
più importante?
-E' una
sorpresa-mormorò lui con un sorriso.-Per te e Lizzie-
Oh,no.
-Edward,ti
prego.-lo supplicai.-Sai che odio le sorprese.Dimmi cosa stai
combinando,per favore-per incrementare la mia supplica,cominciai a
baciargli il petto ripetutamente.
Lui rise,e mi
accarezzò la schiena.-No,per quanto sono sicuro che
cercherai in tutti i modi di farmi cedere.Sarò muto come un
pesce.Una sorpresa è una sorpresa-
Incrociai le
braccia al petto.-E' la tua ultima risposta?-
Annuì,convinto.-E
non mi muoverai di una virgola.-
Scossi la
testa,stizzita.-Bene.Fantastico.Una sorpresa.-
Edward
alzò gli occhi al cielo,e mi prese per mano.-Smettila di
fare così.Sai che adoro farti le sorprese.-
-Come quando
hai cercato di comprarmi quel bracciale di Bulgari da tremila dollari
solo perchè avevo detto che mi piacevano i ciondoli?-Alzai
gli occhi al cielo.
-Mmm
si,più o meno-
Scossi la
testa e insieme ci avviammo giù per le scale.Liz era...Liz
era nella carrozzina,vicino... all'ingresso?Perchè?
Rivolsi uno
sguardo interrogativo ad Edward,che sorrise.-La porto con me-
Mi appoggiai
alla porta d'ingresso,incredula.-Non ho capito bene.Io non posso sapere
nulla sulla sorpresa,e lei può venire con te?-
-Esattamente-rispose,spostandomi
teneramente dalla porta e aprendola.Mi fece l'occhiolino.-Dopo di
lei,Milady-
Gli puntai un
dito contro.-Me la pagherai,Cullen-borbottai,prendendo la carrozzina e
avviandomi fuori.
Fortunatamente,la
temperatura si era leggermente abbassata,nonostante fosse comunque alta.
Eravamo pur
sempre a Los Angeles.
Entrammo in
macchina dopo aver sistemato adeguatamente Liz sul suo seggiolino,e
accesi lo stereo tanto per fare qualcosa.Di solito trovavamo sempre un
po' di traffico a quell'ora del pomeriggio,verso la direzione
Malibu-Santa Monica,e avevo scoperto che Liz si rilassava sempre con la
musica accesa,anche musica rock.
Proprio come
il papà.Musica-dipendenti.
E
difatti,presto ci trovammo immersi nel traffico.Io fissavo il panorama
fuori dal finestrino,mentre Edward tamburellava distrattamente le dita
sul volante.
Adoravo quel
tratto di strada.Appena ci eravamo trasferiti,con i miei genitori,una
parte di me sognava di poter vivere un giorno tra le colline verdi, tra
la scritta bianca di Hollywood,o che so io,Orange County,o Beverly
Hills.
Purtroppo,i
telefilms ambientati in quella terra dei sogni la maggior parte delle
volte mostrano solo una parte di quella vita.Ricca,agiata,da favola.
L'altra
metà della città era però una
normalissima periferia tranquilla,con case modeste e vita abitudinaria.
Ma ora con i
Cullen era diventato -quasi- normale passeggiare
per le vie più illustri della città,o tra quei
quartieri sognati da tutto il mondo.
Edward mi
prese la mano,intrecciandola sul cambio.Mi
voltai,sorridendogli e sporgendomi a lasciargli un piccolo
bacio sulle labbra.
-Vorrei avere
la tua stessa pazienza per sopportare il
traffico-sbuffò,mordicchiandomi il naso.
Risi,baciandogli
ripetutamente le labbra.-Oh,non l'hai mai avuta.Ma io sono qui per
questo-mormorai suadente,infilando le mani sotto la sua maglietta e
toccando la sua pelle nuda.
-Bella...-mormorò,già
ansimando.-C'è nostra figlia dietro,e siamo imbottigliati
nel traffico.Se vuoi farmi morire...-
Risi,lasciandogli
un morso sul collo e mi tirai indietro,riaggiustandomi sul sedile in
pelle della sua BMW.-Il mio fantastico uomo sempre molto sensibile alle
carezze audaci della sua fidanzata-
-Esattamente.-borbottò
lui,avvicinandosi di nuovo fino a premere la sua guancia contro la
mia.La fila davanti a noi si mosse di poco.
-Cosa
guardi?-sussurrò,notando il mio sguardo.
-Mmm,nulla,è
che mi piace molto questa zona.Sembra...tranquilla,non
trovi?-chiesi,indicando la distesa verde degli alberi,le fantastiche
ville che si affacciavano sul mare blu.Un posto da favola.
Edward mi
guardò.-Ti piace Malibu?-
-Bè...a
chi è che non piacerebbe, Edward?-
-No dico,ti
piace di più,rispetto a ...che so io,Santa Monica,BH oWest
Hollywood?-chiese,velocemente e attentamente.
Mi morsi un
labbro,confusa.-Perchè mi stai elencando tutti i
distretti di Los Angeles?-
Edward si
rilassò,scrollando le spalle con indifferenza.-Nulla.E' solo
che...bè,non sapevo ti piacesse tanto Malibu-
Arrossii.-E'
il mio quartiere preferito.Il mare,le ville enormi,tutto quel
verde...-mi persi di nuovo ad ammirare il panorama fuori dal
finestrino,a dal riflesso vidi Edward che continuava a fissarmi.
-Si
può sapere cosa c'è?-chiesi,sentendomi sotto
inchiesta.
Le macchine
davanti a noi si mossero.
-No,niente-mormorò,riprendendo
a guidare,lo sguardo fisso davanti a sè.-Non lo sapevo.-E
sorrise teneramente,sporgendosi un istante a baciarmi la guancia.-Ora
lo so-
Scossi la
testa desolata e mi girai a osservare la mia piccola
bimba.-Tesoro,siamo quasi arrivati-mormorai,carezzandole i piedini.
Ma Liz
sembrava tranquilla,e muoveva le manine,attirata dalla musica
nell'abitacolo.
Finalmente,riuscimmo
a raggiungere il lungo mare dopo tre quarti d'ora.Ero in ritardo di
mezz'ora.Pazzesco.
-Sta
attenta-mormorò Edward,stringendomi forte prima di lasciarmi
andare.-Non voglio che nessuno ti ronzi attorno,compreso quel Roger-
Risi,baciandogli
la guancia e poi le labbra.-Ti amo.Anche se non mi vuoi dire cosa stai
combinando-
Sentii le sue
labbra piegarsi in un sorriso mentre mi baciava il collo.
Dopo aver
strapazzato abbastanza mia figlia e il mio ragazzo,scesi,e
attesi che Edward ripartisse con una sgommata.
Avevo ancora
il sorriso sulle labbra quando la macchina scomparve nel traffico
losangelino.Mi incamminai lentamente,confondendomi tra i bagnanti che
affollavano il lungo boulevard,fino a marciare nel retro della
rosticceria.
Mi era sempre
piaciuto quel piccolo spazio deserto e tranquillo,dove accatastavamo i
rifiuti.Certo,preferivo di gran lunga la veranda sul davanti
che permetteva di rimirare il mare e la spiaggia,ma mi piaceva
isolarmi e riflettere un po' lì,lontana da occhi indiscreti.
Stavo per
aprire la porta d'emergenza per entrare,quando una folata di vento
gelido mi colpì alle spalle.
Rabbrividii,voltandomi
di scatto.
La
temperatura sfiorava i ventisette gradi.Cos'era stato quel brivido
gelido?
Mi guardai
attorno,con la strana sensazione di essere osservata.Ma dagli alberi e
dalle palme che gettavano l'ombra in quel piccolo spiazzo non giunse
alcun movimento o suono.
Scossi la
testa,turbata,e entrai velocemente dentro il locale.
Mmmm.Cosa
sta combinando il nostro Ed?x) Si accettano ipotesi.
Capitolo
tranquillo.Per un po',dovrete sorbirmi con le mie ampie descrizioni
sulla terra Losangelina,da grande amante degli States che sono *.*
Immagino
conosciate tutti la serie televisiva di culto Beverly Hills 90210 di
cui io vado letteralmente pazza.Lo spin off citato da Alice
è 90210,appunto lo spin off reale della serie televisiva *.*
Ok,penso
di aver detto tutto.
Spero
di riuscire a postare entro domani l'aggiornamento di Una settimana a
Parigi .^^
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** Capitolo 19 ***
Avevo
detto che mi sarebbe servito del tempo per riflettere un po' su me
stessa,e il tempo l'ho avuto.Rieccomi di nuovo tra voi (:
Sono
stata imperdonabile,lo so,ma spero davvero di non mettere
più avvisi del genere,perchè siete meravigliose e
il minimo che io possa fare è tornare qui a scrivere (:
Ringrazio
singolarmente una di voi per le belle parole,e ho seguito il consiglio
di twilighterina,godendomi queste ultime giornate d'estate gironzolando
per il centro *O*
Sapete,ho
passato un'estate tremenda,ho litigato con le mie amiche,e,insomma,mi
sono chiusa in me stessa,pensando addirittura di rimuoverle dalla mia
vita.Ma durante questi giorni ho capito che non è
così che funziona,che per quanto potranno esserci disguidi e
litigate,loro rimarranno per sempre le mie vere
amiche.Quelle con cui piango e rido insieme e con cui mi
sfogo,che conoscono la vera me,la vera Cristina.Perciò,ho
sfruttato questo tempo chiarendo con loro,e non vi dico,sono rinata nel
vero senso della parola.Sono tornata a ridere e a fare la scema,cosa in
cui riesco meglio,xD,e mi è tornata anche la voglia di
scrivere (: Perciò,sono tornata più in carica che
mai! -tralasciando il fattore scuola,quest'anno mi tocca la
maturità- * piange*
In
merito ad un nuovo inizio,volevo avvisarvi che sta per concludersi la
seconda parte *Cristina tira un sospiro di sollievo*E' ora di lasciare
in pace questi due poveretti e farli vivere felicemente a LA senza
problemi *O*
Buona
lettura (:
Capitolo
19
-Buon
compleanno,amore mio-
-Smettila di
guardarmi in quel modo-
Sorrise,il
suo volto illuminato dai raggi del sole dell'alba,e la sua mano
raggiunse la mia guancia carezzandola dolcemente.-In che
modo?-sussurrò,strofinando il pollice sulla mia pelle.
Rilasciai un
sospiro.-Così-Fermai la sua mano,stringendola nella
mia.-Come se...fossi l'unica cosa esistente a questo mondo-
Edward
sorrise di nuovo,e lentamente si lasciò andare sopra il mio
corpo.-Ma tu sei l'unica cosa esistente al mondo ,per me.La
più importante-
Rilasciai una
risata leggera,passando le braccia a circondargli la schiena immensa,le
spalle forti.-Non ci credo-mormorai,grattandolo leggermente e con fare
sensuale.
-Ah no ,ti
prego,i grattini no,rischio sul serio di non lasciarti andare questa
mattina,se cominci così,Bella-
A quel punto
fu difficile cercare di ridere piano.-Ma se ogni mattina è
così!-Lui rise con me e cercò di soffocare le
nostre urla nel cuscino.-...npvi pmattdnna pfrmi fai farwsre tardi al
lavpvoro...-
-Cerco di
indurre il tuo capo a licenziarti-rise,baciandomi ripetutamente il
collo.-E comunque,rettifico:tu sei la cosa più importante
per me,ma vieni dopo un'altra donna-La sua faccia si fece misteriosa,e
si guardò fintamente intorno con fare segreto.
-Ah ah-lo
scimmiottai,dandogli un pizzicotto sul fianco nudo.-Non ci casco
più,tesoro.E poi di questa tua donna,o amante,non sono
gelosa-scossi la testa,sorridendo.-Proprio no.-
Entrambi ci
voltammo alla nostra destra,dove sul lato del mio letto solitamente
occupato da Edward, Liz dormiva serenamente.
Era il
tredici di Settembre,e Edward aveva insistito affinchè la
piccola dormisse con noi e ovviamente io come le altre volte non avevo
saputo resistergli e avevo acconsentito.
Avevo
diciannove anni da poche ore.
Stranamente,non
avevo fatto grandi storie sul mio compleanno quell'anno,anzi,sorridevo
ogni volta che ne veniva menzionato l'avvicinarsi,e soprattutto sapevo
che sarebbe stato diverso dall'ultimo compleanno.Questa volta Edward
non mi avrebbe lasciato,non ci avrebbe lasciate.
Nessuno
avrebbe potuto più separarci.
Fu per quello
forse che avevo accettato di buon grado la decisione di mia madre e mio
padre di cenare insieme ai Cullen a casa loro,nulla di sofisticato,una
semplice cena.Avevo tassativamente proibito di farmi regali costosi,e
-soprattutto ad Edward ed Alice-con la scusa, di fare l'ennesimo regalo
anche a mia figlia.
Quella
bambina sarebbe diventata la più viziata della Terra.
E cosa,ancora
più strana,ero io ad aver fatto un regalo ad Edward per il
mio compleanno.
Sorrisi,impossibilitata
a parlare per via delle sue carezze che mi facevano perdere la testa e
soprattutto il solletico,e affondai ancora di più con la
schiena nel materasso morbido.
-Liz dorme ed
è il mio compleanno-riuscii a dire,cercando di soffocare una
risata.
Edward
sbuffò.-Esattamente.E potremmo sfruttare il nostro tempo in
maniera molto più proficua-borbottò,strofinando
il suo volto sul mio collo.-E invece no,perchè tu devi
andare a servire uomini vogliosi.-
-Detta
così la fai sembrare una cosa
pornografica-ridacchiai,carezzandogli i capelli.-E poi,ti sbagli.-
Alzò
di poco il viso,scalciando nella coperta.-Su cosa,stavolta?-
Risi di
nuovo.-Niente più sveglia all'alba-la buttai lì
tranquillamente,guardando il soffitto ,tuttavia senza riuscire a
nascondere un sorriso divertito.
-Dimmi che
non è quello che penso-mormorò con voce
sorpresa.-Non dirmi che...-
Risi ancora
più forte e approfittai della sua sorpresa per spingerlo con
forza sulla schiena e ribaltare la posizione.Mi stesi sopra il suo
corpo coperto dai pantaloni del pigiama e da una maglietta a
mezze maniche blu.-Niente più puzza di olio fritto.Non
voglio toccare pesce fritto per i prossimi...uhm,vediamo...direi che
cinquant'anni potrebbero bastare-continuai,ridendo più
forte,di fronte la sua espressione sempre più scioccata.
-Non posso
crederci.Ti sei...cioè,hai lasciato... il lavoro!-quasi
urlò,sconvolto,ma tappai la sua bocca con un bacio.
Era uno
spasso vedere Edward Cullen colto di sorpresa.E me lo stavo godendo
tutto.
-Mmm,chiamarlo
lavoro è esagerato,amore-gli concessi,battendo una mano, con
l'aria di chi la sapeva lunga ,sulla sua spalla.-Insomma,come
è che la chiamavi?Bettola?-risi.-Ah,ho finito di gironzolare
lì dentro.-
-Perchè
lo hai fatto?-
Lo guardai
perplessa.Sembrava quasi dispiaciuto.-Come perchè?Non sei
contento?-
-Lo sono,ma
lo hai fatto per me,e non è giusto.-
Alzai gli
occhi al cielo e scossi la testa desolata,abbracciando il suo volto con
le braccia.I miei capelli gli fecero il solletico sugli occhi.
-L'ho fatto
per noi.E perchè ho capito che avevi ragione,che
è stupido perdere tutto questo tempo lontano da mia figlia
che cresce ,senza un reale motivo.E
perchè...-sorrisi,mordendomi un labbro maliziosa.Edward
capì le mie intenzioni e le sue mani si ancorarono alla mia
schiena,sotto la maglietta,sulla mia pelle.
-...perchè
con dell'ottimo sesso mattutino la giornata non può che
iniziare bene-terminai ridendo,e mi tirai sù ,sedendomi
sulla sua pancia,le gambe arpionate ai suoi fianchi.
Edward mi
seguì,e mi sfilò con frenesia la maglietta.
-Ben
detto-mormorò,lasciandomi un bacio sulle labbra e
prendendomi in braccio,dirigendosi verso il bagno.-Scusa Liz,amore
mio,ma il papà va a festeggiare con la mamma il suo
compleanno nella vasca.-
Risi forte e
scalciai,prima che lui ridendo con me si chiudesse la porta alle spalle.
---
-Povero
Jasper.Lo hai costretto a lavorare-
Rosalie
alzò gli occhi al cielo e chiamò con lo sguardo
il cameriere in divisa bianca, che se ne stava appollaiato vicino al
bancone.
-Non l'ho
costretto-replicò Alice,sfogliando distrattamente il
menù,con aria pensierosa.-E' lui che ha deciso di farlo-
-Forse
perchè cercava un modo per sfuggire alla tua isteria
prematrimoniale-suggerii io,e Rosalie rise.
-Ahah.Da
quando tu e mio fratello siete tornati insieme il vostro senso
dell'umorismo si è incredibilmente elevato.Non
andrà a finire che vi vedrò in un circo?-rispose
lei,e mi fece la linguaccia.
Il cameriere
prelevò le nostre ordinazioni per lasciarci poi di nuovo
sole.
-Vedrai,un
po' di tirocinio con tuo padre non sarà altro che una buona
cosa-la rassicurai,prendendole una mano e stringendola.Sorrisi.-Chi
l'avrebbe mai detto che quel Jasper che ha rischiato di gustarmi come
se fossi una bevanda sarebbe diventato un tirocinante
medico?-ridacchiai.
Rosalie
sorrise e Alice parve più tranquilla dalla mia
risposta.-Sono tranquilla,infatti.So che è con Carlisle,e
che lo terrà d'occhio.-
-Ben
detto-approvò Rosalie,e il suo sguardo cadde nuovamente su
di me.-Abbiamo fatto proprio bene a decidere di passare questa
mattinata insieme per il compleanno di Bella.Una bella sessione
sfrenata di shopping non ce la risparmiava nessuno-
-Sì,ma
alla fine compriamo sempre noi-soggiunse Alice,alzando gli occhi al
cielo.-Bella,vorrei che scegliessi il tuo regalo entro stasera.Sappi
che volente o nolente rientrerai a casa con una busta tra le mani-
Non potei
fare a meno di ridere.
Il programma
della giornata era stato già organizzato da tempo- da
Alice,ovviamente-e io ero solo colei che lo doveva portare in vita.
Dopo il
meraviglioso risveglio con Edward,la successiva tappa nella vasca da
bagno e il bagnetto a Liz,le due care vampirelle mi avevano prelevata
per un giro di shopping a Beverly Hills.Ora ci trovavamo in un bar
lungo la Rodeo Street,e Rosalie,che cominciava ad avvertire i primi
crampi della fame,aveva ordinato un'insalata provvista di tutto e di
più.
-Non ho
ancora visto nulla di economico che mi piaccia-sottolineai
l'"economico" con un'occhiata eloquente-e poi,dovete dirmi chi avete
invitato stasera alla cena di compleanno.Non ci credo che saremo solo
noi.Alice non potrebbe mai ridursi a tanto-
Rosalie
sorrise.-Questa volta sì,Bella.Rilassati,saremo solo noi-
-Esattamente-rincarò
Alice-Dovresti avere più fiducia verso di me-
-Ad essere
sincera-replicai,con un sorriso-In questo momento l'unica sana di mente
tra noi tre sono io.Insomma,tu sei incinta-indicai Rosalie ridendo-e tu
nel bel mezzo della preparazione del matrimonio del secolo.E' ovvio che
non posso fidarmi del vostro stato mentale al momento-
-Mia cara-mi
riprese Alice-Il mio non sarà il matrimonio del
secolo,sarà il matrimonio della storia.Brad Pitt e Angelina
Jolie passeranno in secondo piano dopo il mio matrimonio,vedrai-
-A
proposito-sorvolai sulla sua ultima affermazione-come va il lavoro alla
FOX?-
-Oh
no,Bella-borbottò Rosalie.-Dovevi proprio ricordarglielo?-
-Va
benissimo!-esclamò Alice,battendo entusiasta le mani.Una
coppia di innamorati al tavolo di fianco al nostro si
girò,curiosa.
Sarebbe stato
meglio tenere la bocca chiusa,decisamente.
-...se non
fosse che ho un fidanzato e un matrimonio da preparare rimarrei tutto
il giorno in quei camerini.E' cosi..così eccitante
,preparare gli abiti,le scarpe,il trucco,e tutte quelle star che
camminano nei corridoi...è un sogno-terminò,gli
occhi scintillanti.-Un giorno vi porterò a vedere!-
-Contaci-dissi
con un sorrisone.
-Liz
è con Edward?-
-Sì-risposi,sbuffando.Il
cameriere tornò con le nostre ordinazioni,e
poggiò il cappuccino schiumoso che avevo richiesto sul
tavolo.
Presi una
zolletta di zucchero dal centrotavola e la gettai nel liquido bianco e
marrone,prendendo a girarlo con il cucchiaio.-E' sparito di nuovo a
preparare quella sua sorpresa misteriosa,dopo avermi dato il bouquet di
rose rosse,ha detto che è il primo regalo della
giornata.-Alzai gli occhi al cielo-Sono assurdamente curiosa e
preoccupata,e so che voi siete al corrente di quello che sta
combinando.Pensate che riuscirò mai a venirne a
conoscenza?-chiesi infine,seccata.
Alice e
Rosalie masticarono lentamente le loro insalate,lanciandosi un'occhiata
.-No-risposero insieme.
-Bene-feci
tintinnare il cucchiaio contro il piattino di ceramica.-Odio le
sorprese-borbottai.
-Oh,vedrai,questa
ti piacerà-mi riprese Alice,sorridendo.Rosalie le
lanciò un'occhiataccia e lei alzò le
mani.-Ehi,che ho detto?-
-Edward
è stato tassativo su questa cosa,Alice-
-Su quale
cosa?-mi intromessi curiosa.-Rispondete-
-Niente!-esclamò
lei velocemente.
-Allora
è vero che siete al corrente di quello che sta
combinando!-
Alice
sorrise.-Credevi davvero che non lo sapessimo,Bella?E ora non ci
tentare più-borbottò lei-che poi lui se la prende
con noi.-
Rilasciai un
sospiro e bevvi velocemente il resto del cappuccino.
-Non posso
lamentarmi-commentò Alice soddisfatta,ingranando la quarta e
svoltando a destra,verso l'entrata di West Hollywood.-Hai fatto
un'ottima scelta.Quell'abitino ti starà addosso che
è una meraviglia-
Le
sorrisi,lasciandomi scompigliare i capelli dal vento che entrava dal
finestrino.-E non l'hai pagato neanche tanto.Quindi posso ritenermi
soddisfatta anche io.Grazie Alice,grazie Rosalie-
Sorrisi ad
entrambe,e lo feci ancora di più quando finalmente davanti a
noi cominciarono a sfilare le familiari ville antecedenti a quella dei
Cullen,in fondo alla strada.
Finalmente
stavamo tornando a casa,cioè,alla loro casa.Amavo Alice e
Rosalie,ma passare tutto quel tempo a fare shopping non era decisamente
salutare per la sottoscritta.Avevo bisogno dei miei due amori,ero stata
lontana troppo tempo da loro.
-Di
niente,Bella.Ti vogliamo bene-
Mi fece
piacere sentire quelle parole da Rosalie,seduta sul sedile posteriore
della porche di Alice.Nonostante ormai fossi abituata al rapporto che
si era instaurato tra noi,era sempre una sorpresa vedere quanto fosse
gentile e affabile nei miei confronti.
E io
ovviamente ricambiavo.
-Bene,è
ora di festeggiare!-esclamò Alice eccitata.
Mi gelai sul
sedile,mentre lei estraeva il telecomando elettronico e il cancello
della villa si apriva lentamente.-Cosa?Non avevi detto che...-
Alzò
gli occhi al cielo.-Oh,cielo ,Bella,intendevo proprio quello che pensi
tu.Nessuna festa megagalattica.-Parcheggiò sul selciato con
un sorriso,e aprì lo sportello per scendere.Io e Rosalie la
seguimmo,prelevando le varie buste dal cofano della macchina.
Lo sguardo mi
cadde dietro il giardino.Sembrava non ci fosse nessuno in casa.
-Ma siamo
sole?Dove sono tutti?-chiesi,con una punta di delusione.Ero sicura di
trovarci Edward,invece a quanto pareva era ancora a lavorare nel suo
luogo misterioso.
-Saranno
dentro casa-rispose Rosalie indifferente,alzando le spalle-Con questo
caldo assurdo,sfido chiunque a stare sotto questo sole.O forse in
piscina.Tranquilla,Bella,Edward non si scorda di te-rise e io
annuii,arrossendo.
In
silenzio,percorremmo il vialetto e una volta sulla porta Alice
frugò nella sua borsa,probabilmente in cerca delle chiavi.
-A meno
che...-
Guardai
Rosalie perplessa,e Alice con un sorrisetto inserì la chiave
nella serratura, e tirò la maniglia.
-...a meno
che non siano tutti in attesa della neo-diaciannovenne per
festeggiarla!AUGURI BELLA!-
Percepii la
risposta di Alice solo a metà,perchè non appena
ebbe aperto la porta,venni circondata da uno stuolo di persone e un
coro di trombette stonanti.
Aprii la
bocca sbalordita,e osservai il drappo appeso in soggiorno,dove un
"HAPPY BIRTHDAY"faceva bella mostra.
Emmett ,con
un ridicolo cappellino da festa in testa,mi prese in braccio,facendomi
volare per aria.Sentivo le gambe tremare,e Alice e Rosalie intonare
"Happy birthday to you".
-Auguri alla
piccola Bellina che tanto piccola non è più!-
-Emmett,non
me la strapazzare troppo-
La voce di
Edward arrivò da un punto indefinito alle mie spalle,e poco
dopo venni presa dalle sue braccia.
Sorrisi,voltandomi
nel suo abbraccio,fino a trovarmi con il volto di fronte al suo,Liz tra
i nostri corpi.
-Siete
pazzi-esclamai ridendo.
Edward mi
imitò,e passò una mano a lisciare i miei capelli
e quelli di Liz.Le lasciai un bacino sulla testolina.Quanto mi era
mancata.
-Buon
compleanno di nuovo ,amore mio-
Le sue lebbra
si unirono alle mie in un bacio mozzafiato,che venne presto stroncato
dalle urletta della nostra bambina e dalla voce tuonante di mio padre.
-Ok che ormai
è grande,Edward,ma vedi di non tirare troppo la
corda-scherzò Charlie,avvicinandosi con
Renèe,sinceramente emozionati entrambi.-Auguri tesoro-. Li
strinsi forte.
A poco a
poco,abbraccio dopo abbraccio,vidi chi fossero i presenti.Oltre ai
Cullen,era presente anche Chantal e qualche conoscenza stretta al club
sulla spiaggia.
Sapevo che
non avrei dovuto fidarmi di Alice.
Una festa a
sorpresa.
Chissà
da quanto la stavano programmando.
-Alice,Rosalie,cominciate
a scappare finchè siete in tempo-intimai loro poco
dopo,seduta in braccio ad Edward sul divano,a lasciarmi dovutamente
coccolare.In fondo,era il mio compleanno.
Loro,che
erano in piedi a trascinare vassoi di cibo per il buffet in
giardino,sorrisero.-Ricorda che siamo pur sempre mezzevampire,tesoro-mi
ricordò Rosalie .-Oh,tanto per cominciare a
scappare prima del previsto,Edward,mostrale dove sono i veri regali-e
fuggì fuori in giardino,seguita a ruota da Esme.
Alzai un
sopracciglio,e mi voltai verso di lui,che continuava a intrecciare i
miei capelli e tentava di nascondere un sorriso.
-Uhm.Penso
che tu debba spiegarmi qualcosa-lo incitai,incrociando le braccia al
petto.
Si
portò una ciocca di capelli al naso aspirandone il
profumo.-Io?Quando mai?Che dovrei dirti?-
Scossi la
testa.-Sei assurdo.Cos'è questa faccenda dei veri regali?-
Edward
sorrise ancora più largamente e appoggiò il suo
viso sul mio collo.-Non avrai mica creduto davvero che ci fossimo
limitati a quei regali lì-
Ma
certo.Stupida ero stata io a pensarlo.
-Su di te non
avevo dubbi-risposi sconsolata,carezzandogli i capelli.-Strano che non
siano ancora comparsi una carrozza o una limousine davanti casa per
portarci chissà dove-lo ripresi,alzando gli occhi al
cielo.-Ma anche da loro,bè...ah,ma che parlo a fare.Siete la
mia pazza famiglia-
Edward
tirò su il viso e sorrise.-Ti amo-
Gli stampai
un bacio sulle labbra.-Ti amo anche io.Come è andato quello
che dovevi fare?-chiesi,assottigliando lo sguardo.
Divenne
subito serio.-Oh,bene.Sono a buon punto.-
-Pensi mai
che riuscirai a dirmi quello che stai combinando?-
-Sì-
Rimanemmo a
guardarci in finto cagnesco per un po',poi Edward mi indusse ad alzarmi
dalle sue gambe e si alzò anche lui.-Oh,Liz piange fuori con
Emmett.Credo sia ora di mangiare per la piccolina-mi
intimò,prendendomi per mano,e esortandomi ad uscire fuori
con gli altri.
-Chissà
perchè,quando tiro fuori questo argomento Liz deve sempre
mangiare-borbottai.Lui rise.
Tutto
sommato,non potevo lamentarmi.La festa procedeva bene.Nonostante non
fossi una grande amante dei party e odiassi essere al centro
dell'attenzione,gli invitati erano davvero quelli originari tranne
Chantal e qualche altra persona di cui ero contenta ci fosse la
presenza.
Avevo
scherzato con Emmett,accettato di buon grado il regalo di Esme e
Carlisle-un set da cucina,la mia grande passione-e parlato con
Chantal,spiegandole la mia decisione di lasciare il lavoro.Lei aveva
compreso e mi aveva rivelato di star frequentando un surfista hawaiano
da poco.Anche lei era caduta nella trappola dell'amore.
Mamma e
papà non la smettevano di coccolare Liz,e Edward non aveva
lasciato la mia mano neanche un secondo,e sorrideva di tanto in tanto
quando io gli lanciavo un'occhiataccia ,dovute alla conversazione di
poco prima.
-Bella,è
ora di spegnere la torta!-
Alice,totalmente
a suo agio a giostrare tutta la situazione,eccitata si diresse dentro
casa,invitandoci tutti a seguirla.
Feci un gran
respiro.Quella era la parte più complicata
Edward mi
diede un bacio sull'orecchio ed insieme rientrammo per spegnere e
mangiare la torta.
Mi accomodai
al tavolo,sorridendo a tutti e sperando che la cosa si risolvesse
subito,quando suonarono alla porta.
Esme e
Rosalie si guardarono sorprese.
-Avevi
invitato qualcun'altro ?-chiese quest'ultima.
Esme scosse
la testa.-No,siamo già tutti-
Carlisle si
diresse alla porta,e quando aprì percepii un'ondata gelida
investire tutti i presenti.In meno di un secondo,Edward fu al mio
fianco,Liz stretta al suo petto,un suo braccio a proteggermi.
Alice,sulla
porta della cucina con la torta e le candeline accese tra le mani,si
gelò sul posto.
Una voce
sconosciuta tuonò dalla porta,viscida.
-Siamo ancora
in tempo per la torta?-
Ormai
ci ho preso gusto con i finali sadici (:
Ricordo
i miei contatti di Twitter e msn:
MSN:kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:DreamingUSA_
Alla
prossima settimana*cerca di non pensare che è l'ultima
settimana di vacanza*
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** Capitolo 20 ***
Buon
pomeriggio a tutte.Come va?Spero tutto bene.Io sto facendo tutto il
possibile per illudermi che siano ancora gli inizi di Giugno.Non
fraintendetemi,amo l'inverno,ma odio la scuola.E Lunedi si comincia.Non
sono pronta psicologicamente. -.-'
Volevo
approfittare di questo aggiornamento per riflettere sulla data di
oggi.Nove anni fa il cuore di New York venne distrutto.Ora,sapete tutti
la mia passione per gli Stati Uniti,e quanto io un giorno speri di
andare vivere proprio lì,a New York.Volevo dedicare questo
capitolo a tutte quelle persone che l'undici settembre del 2001 ,ignare
di quello che stava per accadere,sono uscite di casa,andate al
lavoro,cominciato un giorno come un altro,per poi non tornarci
più, a casa.I miei pensieri vanno a loro,ai famigliari delle
vittime,e spero che un giorno davvero tutto questo possa smettere di
accadere.La guerra è la cosa più brutta che
l'uomo possa fare.Siamo nel 2010,eppure continuiamo a vivere situazioni
che andrebbero benissimo per qualche secolo addietro.
Ok,detto
questo, vi lascio direttamente al capitolo.Solo una cosa.Con questo
capitolo posso annunciare che la seconda parte della ff è
terminata *tira un sospiro di sollievo*.E' stata dura da scrivere
questa parte,perchè cercare di mantenere tutti i
personaggi,tutte le cose tecniche della mezza trasformazione
è stato complicato,però devo ammettere che sono
mediamente soddisfatta.Dopo ciò,ci aspetteranno solo bei
tempi,lo giuro solennemente ù.ù
Ringrazio
come sempre voi,le fantastiche ragazze che commentano con
regolarità,chi continua a inserire la ff tra le
preferite,le seguite,le ricordate,chi legge in silenzio.Siete
fantastiche.
Buona
lettura.
Risposte
alle recensioni:
Giselle:Ciao
cara.Prima di tutto perdonami per non aver risposto alla recensione di
USAP ma hai recensito proprio nel momento in cui stavo postando il
nuovo chap e ho letto dopo la tua recensione ç_ç
Scusami ancora,provvederò a rispondere a tutti i tuoi
quesiti quando posterò il prossimo chap.Anyway,parliamo di
UNI.Allora,per quanto riguarda i regali di compleanno,se devo essere
sincera,in realtà non ci ho pensato in maniera
approfondita,perchè la mia idea è sempre stata
quella di interrompere la festa di Bella sul più bello
proprio per permettere l'entratat teatrale dei Volturi.Per quanto
riguarda Chantal,credo che in futuro mi soffermerò un po' di
più sul suo nuovo amore,ma sempre in maniera non molto
approfondita.Spero che questo capitolo sia all'altezza delle tue
aspettative!Un bacione.
Isotta:Lo
so,ma poi che gusto ci sarebbe ?x)
Austen95:Intendi
per la scuola o le amicizie?x) Scoprirai in questo chap chi sono i
misteriosi ospiti.
Fortheternity:Ciao
cara,grazie del bentornato.Si,son oassolutamente d'accordo con te per
quanto riguarda la scelta di Bella,e Alice è assolutamente
formidabile!Un bacione.
aLiCe__CuLlEn:Ciao
cara,e grazie per il bentonrato e dei complimenti!Oh si,ora sono
curiosissima di sapere che soprannome darai ai volturi x) Un bacione.
isabellacullen:Ciao
cara,ti ringrazio davvero per il bentornato,e si,lo so che sono
piuttosto sadica a far terminare i capitoli cosi,ma mi piace tenervi
sulle spine!Comunque,troverai le tue risposte in questo capitolo,spero
sia all'altezza delle tue aspettative!Un bacione.
nik81:Ciao
e grazie del bentornato cara!(lo stregattox) )Jacob in questa ff non ci
sarà,proprio perchè è iniziata nel
momento in cui Bella è disperata dopo l'abbandono di Edward
e Jacob ancora non c'era.Davvero anche tu hai fatto il
linguistico?Ah,io adoro la scuola che faccio,perchè amo
tutte tre le lingue.Un bacione.
Rosy_Cullen:Ciao
cara!E' da un po' che non ti sento,tutto bene?Sono contentissima per la
tua amica:cercate di risanare il rapporto,perchè le amiche
sono fondamentali.Tranquilla ,non è Tanya alla porta x)
Oh,sai che anche io odio Rosalie in BD?Lasciamo perde,si è
sol oapprofittata di Bella._. Si,Jasper medico devo dire che ha colpito
come cosa!x) Un bacione.
franz1000:Ciao
cara,ti rignrazio davvero per le bellissime parole di bentornato.Uh,un
fratellino per Liz,dici? *faccina maliziosa* si vedrà...nel
frattempo spero che questo chap sia all'altezza delle tue
aspettative,verranno alla luce molte cose!Un bacione.
baby2080:Ciao
cara,grazie del bentornato,e tranquilla,non preoccuparti,anche io ho
internet dal cellulare e facci ocerti danni '-' In questo capitolo
tutte le tue risposte ^^Un bacione.
DreamE:Tesoro*.*
Ogni tanto su Twitter sparisci xD °-°Grazie dei
complimenti e del bentornato come sempre *.*Tanto gia lo so che tu lo
sai chi è alla porta LOL Noi siamo veggenti,ricordi?xD Un
bacione.
ste87:Ciao
cara,grazie del bentornato*.*No ,con me mai finali tranquilli,come
vedrai anche con questo xD Un bacione.
vanderbit:ciao
cara,grazie del bentornato *.*Sono stata abbastanza
veloce?xDC'è una tua domanda che avrà proprio
risposta in questo chap,losai?xD Comunque,posso assicurarti che alla
porta non è Tanya x)Un bacione.
nanerottola
malefica:Ciao
cara,grazie del bentornato,tranquilla,ripagherò questa
estate tremenda con un inverno favoloso!xDTranquilla,posso assicurti
che alla porta non è Tanya ùù Dopo
questo chap,ci saranno solo cose belle,lo prometto
ùù Un bacione.
ManuCullen:Ciao
cara,grazie del bentornato.No no,non sono nessno dei due xD U n bacione.
LadySile:Ciao
cara,eh gia,hai ragione,mai un momento di tranquillità,ma
dopo qesto chap ci sarà la pace assoluta
ùù No,per ora Bella ancora non è
incinta xD Un bacione.
cloe
cullen:
ahah sei sempre la solita,lo sapevi che sarei tornata .-.Hai avuto
anche lo spoiler,quindi non puoi parlare ùù Lo
sai gia chi sono,ovviamente,tu riesci sempre a sapere tutto in
anteprima ò-ò Un bacione.
ledyang:pure
con il mal di testa?ma che dolce *.*tu stai sempre a pensare ai
bebè,non è che qualche giorno viene fuori che sei
in dolce attesa?*faccia maliziosa* Vabbè,tanto lo sai che
Bella rimarrà incinta di nuovo,quindi smettila ahahah Grazie
del supporto *.* Un bacione.
cloh:Aah
ciao cara,si è vero,con me non ci sono finali tranquilli xD
Comunque no Chantal e i genitori di Bella non hanno scoperto
nulla,perchè quando ed e bella sono dentro casa gli altri
sono fuori al buffet in giardino^^Un bacione.
KrisCullen:Ciao
cara,ti ringrazio per i complimenti,sono contentissima e onoratissima
che questa storia ti piaccia sempre di più!No,non sono mai
andati In Italia,la sotria riparte dopo l'abbandono di Edward in NM
.Oddio la maturità ç_ç Il fatto
è che io ho dei problemi di ansia molto forti,e ho paura sul
serio di non aprire bocca!ç_ç Un bacione.
giova71:Eh
gia sono proprio i Volturi!^^ Sul regalo di eddy ancora non posso dirti
nulla (: Un bacione.
Capitolo 20
Non
capii.
Il
braccio di Edward mi strinse ancora più forte al suo
fianco,permettendo ad entrambi di indietreggiare fino al mobile dietro
al tavolo di lacca lucida.Elizabeth,tra le braccia del padre,emise un
lamento flebile,forse a causa del freddo che sembrava aver colpito la
stanza.
Le
luci vennero accese di colpo.La torta con le mie candeline accese venne
poggiata sul tavolino da un'Alice tremante.
Rivolsi
un'occhiata ad Edward,terrorizzata.
Cosa
stava accadendo?
Tuttavia,nel
suo volto trovai la mia stessa espressione,mentre stringeva
spasmodicamente Elizabeth al suo petto.Il visino della piccola era
invisibile,nascosto dalle braccia forti del padre.
Carlisle,irrigidito,mosse
un passo in avanti,accanto alla moglie,ancora paralizzata davanti alla
porta di casa.
Non
mi sfuggì l'occhiata calma e razionale di Jasper indicata a
Chantal e ai miei genitori,e fu in quel momento che capii.
Il
gelo,la paura di tutti.
Lì
fuori c'erano dei vampiri.Vampiri veri.
Quasi
a concretizzare la mia ipotesi,un viso scarno,mortalmente
pallido,costellato da rughe continue,viscide,fece il suo ingresso in
casa,seguito da due figure altrettanto pallide e temerarie come la
prima.Indossavano tutti e tre dei mantelli.
Nonostante
fossero a qualche metro da me,non ci misi molto a notare il colore
delle pupille dei loro occhi.
Rosso
sangue.
Gelai
sul posto.
Avvertii
chiaramente il cuore perdere un battito,le gambe cedere al peso del mio
corpo.La testa mi girava.
Erano
loro.
Erano
loro.I Volturi.Ci avevano trovati.
Erano
venuti a portarmelo via.A portare via Edward da me e nostra figlia.
-No...-Un
sussurro strozzato mi uscì dalle labbra.Le lacrime
incastrate negli occhi,strinsi cosi forte il braccio di Edward ,che se
fosse stato completamente umano, avrei sicuramente spezzato.
-Oh,Dio.Ti
prego,no...-
-Bella?-Edward
sussurrò,preoccupato,cercando di reggere anche il peso del
mio corpo che non voleva collaborare.
Liz
emise dei lamenti ancora pù flebili.
Poi,quasi
in contemporanea,i Cullen si sbloccarono,dopo lo shock iniziale.Emmett
e Rosalie volarono ai nostri fianchi,il primo ad affiancare Edward,la
seconda a reggere il mio braccio.
Jasper
e Alice si misero davanti ai nostri genitori e a Chantal,coprendoli del
tutto alla visuale dei Volturi.
Esme
e Carlisle ,ancora davanti alla porta,i più vicini agli
ospiti in ritardo.
I
Volturi.
Erano
lì.
Non
riuscivo a smettere di tremare,a pensare in qualche maniera
lucidamente.I miei genitori,la mia amica,erano tutti in pericolo.
Eppure,l'unica
cosa che il mio cervello riusciva a registrare era che tra poco
avrebbero portato via mia figlia ed Edward.
Lontano
da me.
-Aro,Caius,Marcus-
La
voce di Carlisle tremò leggermente all'inizio,per poi
consolidarsi definitivamente.Rivolse un sorriso di cortesia agli
ospiti,come se si trattasse di un normale party.Cosa che fino a pochi
minuti fa era.
-Carlisle-
La
voce del primo,Aro,quello con i capelli lunghi e neri,era
viscida,mentre porgeva la mano rugosa a Carlisle,che la strinse con
perizia.
Edward
rabbrividì di fianco a me.
-E'
un piacere rivedervi.Qual buon vento vi porta qui?-Carlisle sapeva
fingere alla perfezione.Indicò il salotto dove eravamo
stipati tutti quanti.-Perchè non vi accomodate in salotto?-
Il
petto di Edward,a contatto con la mia schiena,vibrò,e la sua
presa si rafforzò.
Non
mi sfuggì l'occhiata che gli rivolse Jasper,indicando i miei
genitori, la mia amica,le conoscenze del club alla spiaggia,cosi come a
me non sfuggirono le occhiate perplesse dei miei.
Cosa
sarebbe accaduto?
Sentii
di nuovo le gambe cedere,al pensiero che di lì a poco
saremmo tutti morti.
Io,Lizzie,i
miei genitori...
Quasi
a leggerci nella mente,Carlisle accennò un'occhiata a
Renèe e Charlie.
-Renèe,Charlie,vogliate
scusarci.Loro sono nostri carissimi amici italiani,hanno fatto tanta
strada per salutarci.Jasper,se puoi...-
-Ma
certo-
Velocemente,intimando
loro di seguirli,Jasper condusse i miei genitori e gli altri sulle
scale opposte a quelle dell'entrata dove si trovavano i tre
ospiti.Prima di salire,Renèe mi lanciò un
'occhiata dubbiosa.
Trattenni
le lacrime.
-Li
hanno visti?-
Il
sussurro di Emmett,al fianco di Edward,mi arrivò chiaramente.
Lui
scosse la testa.-I loro volti erano in penombra-
Allora
capii:parlavano degli occhi di Aro,Caius e Marcus,e della
possibilità che i miei genitori e Chantal potessero averli
notati.
-Edward-solo
un mormorio,il mio.
Edward
mi strinse fino a che feci fatica a respirare.-Amore mio...-
-Edward,Elizabeth-
Un
bacio sulla testa.-E' con me.Tranquilla-
Quando
i tre Volturi,che indossavano tutti e tre tre mantelle lunghe fino ai
piedi,passarono davanti al tavolo,le candeline sulla torta si
spensero teatralmente.
In
quel momento un pensiero macabro mi passò per la testa.
Questo
sarebbe stato il mio ultimo compleanno?
Non
avrei mai visto mia figlia crescere,diventare una donna?
Sarebbe
morta anche lei con noi?
Un
brivido mi colpì.
No,Edward
non lo avrebbe mai permesso.
Mi
morsi un labbro cercando di non urlare,e accarezzai la guanciotta
liscia di mia figlia,tranquillizzandola con lo sguardo.
Lei
strofinò una manina sul petto del padre e il viso sulla mia
mano.
Quando
i tre si sedettero,e la luce li illuminò del tutto,quasi non
urlai sul serio.Tre paia di occhi rubino si posarono su di me,e poi su
mia figlia.
Edward
ringhiò,stringendomi più forte.
A
quel suono,Esme si portò una mano sulla bocca.Carlisle
lanciò un'occhiata di ammonizione al figlio.
-Ah,Edward-
Aro,seduto
in mezzo ai due fratelli,si alzò lentamente,di nuovo.Non ci
avevo messo molto a capire che lui fosse il leader tra tutti e tre.
Poggiai
una mano sul braccio di Edward,intimandogli di mantenere la calma.
Cercai
di rcordare che tra i Volturi e i Cullen ci fosse sempre stata
un'amicizia particolare,e quanto loro amassero i poteri ,soprattutto di
Edward ed Alice.
Lei
lanciò un'occhiata tenera ,al tempo stesso preoccupata,a mia
figlia,e poi a me.
-Aro-
La
voce di Edward suonò neutra,ma solo io che lo conoscevo cosi
bene potevo percepire il nervosismo e la collera trapelare da questa.
-Io
credo che...-Carlisle tossicchiò,lanciando un'occhiata a
tutti noi,ammassati al fondo della sala.Era come se fossimo divisi in
due fazioni,Volturi contro Cullen.-Direi che possiamo accomodarci,no?-
Lanciò
un'occhiata ai tre.
Arò
annuì,palesemente contento.-Oh,ma certo,perchè
no?In fondo è casa vostra-e rise,sguaiatamente,al contrario
dei suoi due fratelli,che non si mossero,nè dissero nulla.
Tuttavia,gli
altri si sedettero,ma io,Edward e Liz rimanemmo in piedi.Rvolsi
un'occhiata ad Edward.Non accennava a togliere lo sguardo dalle tre
figure davanti a noi.
-Immagino
che la vostra non sia una visita di semplice
cortesia-azzardò,respirando a fondo.
Chiusi
gli occhi,incassando il colpo.
Jasper
scese le scale,da solo,e dopo aver annuito a Carlisle,si
accomodò vicino ad Alice,attento a quello che accadeva.
-Ah,Edward-
Aro
si alzò,con un sorriso sinistro.-Chiaramente non
è una visita di cortesia,anche se ci ha fatto molto piacere
rivedere Carlisle dopo tanti anni.Fosse per lui,non ci rivedremmo
mai ,nonostante il nostro essere immortali-e rise di nuovo.
Carlisle
abbozzò un sorriso di circostanza.-Aro,mio caro,sai
benissimo che non è così,è sempre un
piacere ricevere la vostra visita.Tuttavia...-sospirò,e
Edward strinse ancora di più il mio fianco-negli ultimi
tempi abbiamo attraversato un periodo di installo non molto semplice
che non ci ha permesso di ricambiare la tua visita in tempi affrettati-
Silenzio.
E'
troppo tardi,Carlisle.Avreste dovuto parlare prima.
Con
una morsa al cuore,ricordai le parole di Edward.I
Volturi non concedono seconde possibilità.
Non
volevo osservare quello che accadeva,perciò abbassai lo
sguardo,affondando il volto nel braccio di Edward,tra il profumo di mia
figlia.
Tuttavia,non
potei non ascoltare.
-Proprio
di questo volevamo parlare,caro Carlisle.Siamo venuti a conoscenza di
alcuni avvenimenti che,perdona il momento serio,ci hanno fatto drizzare
i pochi capelli che possediamo.Non pensavamo che potessi arrivare a
così tanto.Tradire la nostra fiducia,il nostro mondo,le
nostre regole-
Il
braccio di Edward era così teso che temevo sarebbe scoppiato
da un momento all'altro.
Solo
i brevi mormorii di Liz.
-Non
è come credi,Aro-
Alzai
di poco la testa,solo per osservare Carlisle accomodarsi vicino ai
tre.Esme lo guardava preoccupata.
Edward
mi mise una mano sulla testa,portandomela di nuovo sul suo braccio.
Circondai
con il mio Liz,tra le sue braccia.
-Sinceramente,Carlisle,credo
che sia proprio come credo.Lo testimoniano la ragazza e la piccola
creatura che tuo figlio minore tiene tra le braccia-
Rabbrividii,e
alzai la testa.
Marcus
mi guardava annoiato,quasi gli pesasse trovarsi
lì.Aro,invece,mi osservava quasi...curioso.Mi venne da
rigettare quando osservò più del dovuto mia
figlia.Quella piccola bambina innocente non avrebbe dovuto sopportare
lo sguardo di un essere così viscido.
Edward
ci strinse ancora più forte.-Bella è la mia anima
gemella.Lei è Elizabeth,nostra figlia-
Aro
si avvicinò si scatto,e per poco non urlai.
-Edward...-mormorai.
-Allora
è vero-Le pupille del vampiro ultracentenario si
dilatatarono,avvicinandosi ancor di più a noi.Jasper si
alzò,pronto a difenderci.
Ormai
pochi centimetri ci separavano.
-Cosa
è vero?-chiese Edward,con voce ferma.-Posso leggere quello
che stai pensando ,Aro,e sono scioccato.Come puoi davvero pensare che
Carlisle avrebbe permesso una cosa simile?-
Le
pupille di Aro si ridimensionarono
nuovamente.-Oh,certo.Certo-Sembrò meditare.-Sapete che entro
stasera sarete morti tutti,vero?-
Le
lacrime cominciarono a solcarmi le guance.Edward cullò
Elizabeth.-Shhh,piccolina...-
-Aro,permettici
di spiegare.Saremmo venuti presto da te per farlo.Questa è
una scoperta che cambierà il nostro mondo,cerca di capire-
-Vi
siete rivelati agli umani,Carlisle.La nostra legge parla chiaro.Posso
ripagarvi solo con la morte.Che terribile spreco,uno dei clan da noi
più acclamati-Sospirò,in realtà per
niente dispiaciuto.
Edward
anticipò Carlisle.-Non posso crederci-La sua bocca si
spalancò-E' stata...è stata lei!-
Tutti
si voltarono a guardarlo.
-Lei
chi,Edward?-
Ma
Edward era troppo arrabbiato.Il suo petto ringhiò forte,e
allora,in un accenno di lucidità,prelevai Liz dalle sue
braccia.
-TANYA!-
Mi
portai una mano alla bocca.-Edward...-
I
suoi occhi fissi suAro emanavano scintille.-Non posso credere che tu
abbia creduto a lei piuttosto che...-
-...a
quanto pare ho fatto bene a crederle.Le prove sono davanti ai miei
occhi,no,Edward?-Rise.
Era
difficile mantenere la concentrazione tra i due.Il potere di Edward non
consentiva di farci comprendere molto.
-Non
è come pensi.Io sono il suo padre biologico.Elizabeth
è mia figlia in tutti i sensi,non sono il suo creatore.Bella
l'ha partorita.-ringhiò lui.Lizzie mosse le manine verso il
padre,ma gliele fermai.
Caius
scoppiò a ridere.-Questa è la cosa più
assurda che io abbia mai udito!-
Aro
lo bloccò con un gesto della mano,incuriosito da
Edward.-Spiegati.-
Carlisle
si intromise.-Aro,se posso permettermi,vorrei prima farti partecipe di
qualcos'altro,ben più importante di quello che mio figlio ti
dirà.-
Con
passò strascicato,si voltò a guardarlo.-Non so
cosa sia accaduto,ma qualunque cosa sia stata sappiate che non ne
uscirete vivi-
-Quando
saprai cosa è accaduto non la penserai così-
Rosalie
parlò per la prima volta,e si alzò,vantando il
suo pancino.-Sono incinta,Aro-
Emmett
immediatamente la affiancò.
I
tre vampiri spalancarono gli occhi.-Cosa...-
-Se
permetti di spiegarmi-Carlisle riprovò-Vedrai anche tu i
benefici che quello che è stato scoperto porterà
alla nostra specie.-
I
tre si guardarono.Edward ,attento,seguiva con la mente i loro pensieri.
-Va
bene-acconsentì alla fine Aro.Si risedette tra i due
fratelli.
-Ti
ringrazio-
Carlisle
si inchinò,per poi lanciare un'occhiata a noi
tutti.-Cercherò di essere il più breve possibile.
Come
tu sai,da una recente lettera che ti inviai lo scorso anno,decidemmo di
lasciare Forks in seguito alla decisione del mio figlio più
giovane di allontanare Isabella dal nostro mondo diverso dal suo-
Un
brivido lungo la schiena.La mano di Edward me la accarezzò
per tutta la sua lunghezza,a ricordarmi che fosse lì,pronto
a difendermi da tutto e da tutti.
-Ci
stabilimmo a Turbo,la città Colombiana.Avevamo nostalgia del
calore,del mare,e anche se tutto ciò comportava solamente
uscite notturne,riuscii a trovare un impiego nell'ospedale della
città in turno serale.Fu in una di quelle sere che incontrai
Nahuel,un mezzovampiro.-
I
tre seguivano attentamente,ora quasi curiosi.-Continua,mio caro amico-
Non
sapevo quanto potessi affidarmi a quel "mio caro amico".Cullai Liz tra
le mie braccia.
-Ebbene,fu
così che scoprimmo tutto quello che ora vedi.In Colombia
nasce in maniera del tutto naturale una strana pianta,la Olocteraus
Cilenyiy,che ,mischiata con della particolare morfina,riesce ad
azionare il meccanismo umano ai nostri corpi-
-Non
ci credo-Marcus,sempre con fare annoiato,poggiò il braccio
sul divano-Aro,fratello mio,ci stanno deliberatamente prendendo in
giro.Consiglio di farli fuori ora-
-Abbiamo
le prove-Emmett si alzò nuovamente,facendo tremare le grandi
spalle.-Non siamo del tutti umani,possiamo definirci dei
mezzivampiri,ma ti posso assicurare che riusciamo in entrambi i
modi.Non noti mia moglie?E' incinta,Aro.Come te lo spieghi,come ve lo
spiegate voi tutti?-chiese,allargando le braccia.
A
quello non poterono rispondere.
Aro
annuì.-Emmett,non so spiegarmelo-
-Certo-lui
si risedette,passando un braccio attorno alle spalle della
moglie.-Invece di pensare a farci fuori,dovreste pensare ai vantaggi e
alla grande scoperta che la nostra famiglia ha portato al mondo dei
vampiri.E non c'è neanche più bisogno di una
cavia.Eccoci qui,e siamo tutti sani e salvi.Viviamo sotto il sole di
Los Angeles.Carlisle ha un lavoro affermato.Mia moglie aspetta un
bambino.E non abbiamo rinnegato la nostra discendenza.Qual è
il problema?-
Esme
lanciò un'occhiata ammirata al figlio,ma Eward trattenne il
fiato.Capii quando Aro si voltò a guardarmi.
-Quella
bambina.Come si chiama?-
Tremai,stringendola
più forte.
-Lei
è..-
-Edward,non
tu-Aro lo bloccò,sorridendo verso di me.-Isabella,vorrei
poter avere l'onore di conoscere la fanciulla che ha rapito il cuore
del nostro Edward-
Edward
mi strinse ancor di più,carezzandomi la forte con i suoi
capelli.
Annuii.-Io...lei
è mia figlia.Elizabeth.-
Arò
emise un verso interessato.-Elizabeth.Gran bel nome.La regina di tutti
i tempi,la "Virgin Queen" di Inghilterra.Nome molto regale-
-Lei
è regale-si introdusse Edward,lanciando un'occhiata gelida
al vampiro.
Aro
rise.-Vedo che sei molto affezionato a tua figlia.Tuttavia,vorrei
conoscere le dinamiche che hanno portato a metterla al mondo-
Incredibilmente,Edward
rise.-Aro,davvero mi stai chiedendo come ho fatto a concepire nel
grembo di un'umana una bambina?-
Nonostante
la situazione,non riuscii a non arrossire.
Alice
mi lanciò un'occhiata comprensiva,nascosta dalle spalle di
Jasper.
Aro
stette in silenzio per qualche secondo.
-Interessante-disse
alla fine,scoccandoci una lunga occhiata.-E'...incredibile,il modo in
cui riesci a essere cosi vicino ad un'umana-
-Riuscivo-mormorò
Edward.-Ora risulta tutto più semplice.Aro,vorrei solo
riferirti qualcosa-
Lui
si piegò in avanti,interessato.Sembrava quasi affascinato da
Edward.-Parlami,giovane Edward.Ti ascolto-
Caius,al
contrario,alzò gli occhi al cielo.Ringraziai tutti i Santi
il fatto che Aro sembrava non seguire mai i consigli dei
fratelli,altrimenti saremmo stati gia tutti polvere da una mezz'ora
buona.Mi chiesi i miei genitori cosa stessero facendo di
sopra.Chissà Jasper cosa avevo detto loro.
-Tanya,la
ragazza del clan dei Denali-
Seguii
con attenzione,cosi come tutti.Non era andata via?Cosa centrava lei con
tutto questo discorso?
-Lei
ha avuto qualche disguido con la nostra famiglia.Ha deciso di allearsi
nuovamente con la sua famiglia,con la quale aveva avuto dei
problemi.Credo che il suo sia stato solo desiderio di vendetta,quando
è corsa da voi con le sue sorelle,rivelandovi le
novità della nsotra famigali e di Elizabeth-
Allora
capii.E per poco non svenni.
Lei,Tanya.Era
stata lei con le sue sorelle a spifferare ai Volturi tutto quello che
era accaduto.Era lei che...
Oh
mio Dio.
Non
potevo crederci.
-Devo
dire che il tuo potere funziona ancora in maniera ottimale Edward-Aro
sorrise.-Sì,è vero,quello che dici.Il mese scorso
Tanya ,Kate ed Irina si presentarono a Volterra,al nostro
castello,annunciando di avere novità importanti per tutti
noi.Le ascoltammo.Dal principio non credemmo alle loro parole,poi
però,incuriosito dalla sua storia,inviai una mia
guardia personale a verificare il tutto,Demetri,per rintracciarvi qui
in California.Scoprì anche di Isabella,e di Elizabeth-
-Era
lui!-con un brivido,compresi.
Edward
si voltò a guardarmi.-Lui cosa,Bella?-
-Non
posso crederci,sono stata controllata!Quel giorno,al lavoro,prima di
entrare,dopo che tu te ne andasti con la macchina,avvertii del gelo
dietro la schiena...mi sembrava quasi di essere...-
-...spiata-concluse
Aro ,annuendo soddisfatto.-Sì,il mio Demetri è
molto efficiente.E quando mi riportò che era vero,che aveva
visto una bambina nella macchina oscurata di Edward Cullen,e che tu e
Isabella la coccolavate come due veri genitori,credetti alla storia di
Tanya-
-Non
posso crederci!-Edward esplose,piantando un pugno nel
tavolo.Sobbalzammo,e Esme si avvicinò preoccupata.
Liz,spaventata,fece
tremolare il labbro.-No,amore,no...-mormorai,carezzandole la
testolina.Lei si rilassò,stringendosi forte al mio corpo.
-Tanya
ci disse che Edward aveva creato una bambina immortale,proprio come
fece sue madre Sasha ,reato per il quale venne uccisa brutalmente da
noi.Ricordate,immagino-si sfregò le mani lussurioso,al
ricordo.
Mi
si rivoltò lo stomaco.Come poteva parlare di morte e omicidi
in quel modo,come se ne aspirasse goduria?
Edward
tremava ancora.Il petto proteso verso i tre fratelli.Emmett e Jasper si
lanciarono un'occhiata,ed entrambi si misero ai lati del fratello,come
a prevenire qualche suo attacco.
-Edward,sta
calmo-mormorai.
Ecco
quale era stato il reato della mamma di Tanya.Ora tutti i tasselli si
stavano mettendo al posto giusto.
-Tanya
è stata spinta dal desiderio di vendetta,Aro-Carlisle si
intromise di nuovo.-Come tu puoi notare,Elizabeth è
completamente umana.Riporta somiglianze ad Edward prettamente
fisiche.Edward e Bella l'hanno concepita in maniera umana,con il loro
amore.-
-Amore-Aro
sputò questa parola,alzandosi nuovamente in piedi.I fratelli
lo imitarono.
Cominciai
a tremare.-Amore-ripetè di nuovo.-Mi chiedo come sia
possibile che un essere umano possa provare dei sentimenti per dei
pezzi di ghiaccio come noi-
-Posso,invece-mi
intromisi.Edward mi prese la mano,e ,incoraggiata dalla sua
stretta,fissai negli occhi Aro con determinazione.-Amo Edward,sarei
disposta a morire per lui.E amo nostra figlia.-
-No-Edward
mi tirò indietro,insieme a Lizzie.-Loro non centrano
nulla.Se qui c'è qualcuno che ha sbagliato,sono io-
Proteggendo
me e Liz da loro,Edward ci oscurò completamente la visuale.
Si
stava sacrificando per noi.
-No...-mormorai,le
lacrime che ripresero a scendere.
Aro
rise.-Edward,se dorete morire,morirete tutti.Non verrà
risparmiato nessuno,tantomeno gli umani ignari di tutto al piano di
sopra-
Singhiozzai,stringendo
forte la piccola al mio petto.
Oh,Liz,Piccola
mia.La mamma e il papà ti amano.
-Posso
sapere...-udii Alice,con la sua vocina squillante.-Tanya.Possiamo
rivederla?Avremmo un conto in sospeso con lei-
La
schiena di Edward vibrò,di nuovo in tensione.-Non credo sia
possibile,Alice-mormorò,anticipando Aro.-L'hanno uccisa.-
Silenzio
tombale.
Trattenni
il fiato.Tanya era stata uccisa.
Cosa
avrei dovuto fare?Sentirmi felice?Dispiaciuta?
Quando
lo sguardo mi cadde sul visino innocente di mia figlia,che rischiava
la vita per colpa di lei,non potei non essere
contenta della sua morte.
-Già-Aro
riprese a parlare.-Ci è servita il tempo necessario.Era
completamente tornata una vampira,ci ha spiegato che prendete delle
pasticche speciali per mantenervi in iquesto stadio-
-Sì-spiegò
Carlisle,professionale.-Sono delle pasticche che ho creato io stesso.Se
non si prendono più,si ritorna ad essere dei normali vampiri-
-Carlisle,amico
mio,sei il genio della scienza-
Nascosta
dalle spalle di Edward,riuscii a vedere l'inchino di Carlisle.-E'
troppo,Aro,ma ti ringrazio.Se posso...vorrei spendere due parole in
più,con il tuo permesso-
I
tre fratelli s guardarono.-Parla-
Lui
prese un piccolo sospiro,poi il padre di famiglia ci indicò
tutti quanti.Nonostante le proteste di Edward,mi spinsi in
avanti,tornando di fianco a lui,che mi passò un braccio
attorno alla vita.
Elizabeth
alzò lo sguardo verso quello del padre.In quel momento,capii
che nessuno avrebbe potuto dividere noi tre.Perchè quello
che ci legava,era un rapporto cosi forte che neanche la morte era in
grado di rompere.Noi tre eravamo destinati ad essere insieme per sempre.
-Il
papà è con te-sussurrò lui,gli occhi
fiammeggianti.-E ti proteggerà fino alla fine.-
-Sapete
benissimo il legame che mi lega a voi,Aro,Caius,Marcus.Così
come sapete che in tutti questi secoli vi sono sempre stato fedele e ho
rispettato le regole da voi imposte.La scoperta da noi fatta
è stata una sorpresa-in tutto e per tutto-così
come la novità di Elizabeth.Quando Edward ha scoperto di
essere diventato padre,Bella aveva già dato alla luce sua
figlia.Siamo ancora fragili dal punto di vista umano,e solo ora ci
stavamo abituando a tutte queste novità.Stavo programmando
di venire in visita in Italia tra poco,per informarvi di tutti i
particolari.Se preferite che tutto questa venga
tolto,io,noi...-Lanciò velocemente un'occhiata a
Edward-Lo faremo.Dsitruggeremo tutte le pastiglie che ci permettono
questo.Torneremo ad essere i vampiri di un tempo.Ma vi prego solo di
risparmiarci.Quello che abbiamo fatto è stato tutto in buona
fede-
Chiusi
gli occhi,aspettando il verdetto finale,affondando il volto nel petto
di Edward.Lui circondò me e Liz con le
braccia,stringendoci forte a lui.Insieme fino alla
fine-mormorò al mio orecchio.Annuii.
Non
vidi cosa accadde.
Aro
sospirò,dopo qualche minuto di silenzio terribile.
-Siete
risparmiati.-
Oh.Oh.Oh.
Siete
risparmiati.Siete risparmiati.
Quelle
parole continuarono a susseguirsi nella mia mente in
continuazione,mentre lentamente comincavo a capirne il significato.
Eravamo
vivi.
Edward
mi strinse forte,mentre lacrime di gioia solcavano il mio viso.
-Amore,amore
mio...-la sua voce tremava,frutto della pressione che
probabilmente aveva provato in quel momento.
Alzai
gli occhi umidi.-Baciami,Edward.Baciami-
Le
nostre bocche si appropriarono una dell'altro,mentre solo vagamente
intorno a noi udivo le urla di giubilo di Emmett,Rosalie e tutti gli
altri.
La
risata di Elizabeth ci fece staccare ,ed entrambi,sorridenti,gioiosi,la
stringemmo forte.
-L'amore
della nostra vita-mormorò Edward,stringendoci forte entrambe.
Quando
riprendemmo facoltà di quello che era accaduto,ci
voltammo.Edward mi prese per mano .
Aro,Caius
e Marcus si stavano avvicinando alla porta,trascinando i loro lunghi
mantelli.
Il
primo sembrava palesemente soddisfatto della sua scelta,i secondi un
po' meno.
Continuavano
a lanciare occhiatacce a me e Liz.
Tuttavia,Aro
si fermò sulla porta,poco prima di varcarla.-E' proprio una
bella bambiina-annuì verso Liz.-Farà
grandi cose,con due genitori del genere.Ma Isabella- sorrise eccitato,e
capii che non era finita lì.Edward mi strinse di nuovo
fortemente.
-Isabella
dovrà essere trasformata-concluse.
-Cosa?-sbottò
Edward.-No,non esiste!-rabbioso,lasciò la mia mano per
avvicinarsi ai tre.
-Edward!-Esme
ed io urlammo all'unisono.
Carlisle
fermò il figlio.-Edward...cerca di capire-gli
lanciò un'occhiata ammonitrice.
Aro
alzò le braccia.-Siamo stati fin troppo generosi con
voi.Permetterò ad Isabella di condurre il vostro stesso
stile di vita,metà umano,metà vampiro,ma
dovrà essere trasformata.Carlisle,verremmo ad accertarci di
persona della trasformazione.Tra qualche giorno manderò
nuovamente Demetri a prelevare le pasticche,vorrei ne fabbricassi
abbastanza.Voglio portarle in Italia e farle studiare più
accuratamente.Arrivederci,miei cari-
Un
ultimo sorriso macabro,e teatralmente i tre uscirono di scena.
Un
sospiro di sollievo pervase la stanza.
Sospirai
anche io.
-Edward?-
Lo
sentivo tremare dietro di me.-NO.Bella,non se ne parla.NO-
-Sì,invece-mormorai,senza
voltarmi.Un altro sospiro.-Edward,dobbiamo farlo.Io voglio stare con te
per l'eternita.Per sempre.Dobbiamo parlare della mia trasformazione-
Questo
capitolo è stato un parto.Ora devo davvero scappare ad
aiutare mia madre a cucinare la pizza -.-' Non sono un
granchè ai fornelli -.-'
Un
bacione,alla prossima settimana,e...buon inizio di anno scolastico a
tutte,in particolare a chi come me avrà gli esami!
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Capitolo 21 ***
*entra di
soppiatto*
Ehm si,sono
io.Cristina,ricordate?*si vergogna*
Lo so,questo
è un ritardo imperdonabile,e sto frettolosamente postando
perchè sono riuscita a trovare ehm,diciamo più o
meno due ore per scrivere questo capitolo.
Mi spiace
moltissimo,ma da Settembre mi si è davvero rivoluzionata la
vita,in tutti i sensi.Approfitto di questo aggiornamento per spiegarvi
meglio,mi piace confidarmi con i miei lettori :)
Il fatto è
che sto improvvisamente vivendo la mia vita da teenager.La scuola
è ricominciata,quest'anno incombe la maturità,e
già questo mi manda in isterismo assoluto :) Il mio rapporto
con le mie amiche si è felicemente restaurato,e ora diciamo
che ho conosciuto un gruppo di ragazzi universitari che escono spesso
con noi.Un mondo cosi diverso rispetto a quello dove mi trovavo due
mesi fa.E' bellissimo uscire la sera per Roma,rientrare tardi...e
poi,bè,mi sono presa una cotta.Una bella cotta.Sento delle
emozioni stranissime e forti a cui non sono abituata.Quando lo vedo in
macchina,quando sorride,quando parla...è una cosa
bellissima.Peccato però che lui si sia appena fidanzato con
una mia amica.E ora ho imparato a conoscere anche sentimenti come la
gelosia,il soffrire perchè pensi"perchè lei si e
io no?",anche se cerco di non pensarci.Ho o no 18 anni?VIVA LA VIDA
LOCA ùù
Tanto per completare
il tutto,mi sono messa a fare anche la rappresentante Avon e
c'è questa maledetta scuolaguida che incombe minaccisoamente
sulla mia testa ç_ç Sono negata,punto.Dovrei
avere la teoria i primi di Novembre. ç__ç
Ok,probabilmente vi
avrò annoiato a morte,ma mi è piaciuto raccontare
ai miei carissimi lettori quello che mi sta passando propri oadesso e
per dirvi che non mi sono dimenticata di voi,semplicemente ho i minuti
contati per ogni cosa e che tra poco rischio che mi vengano i capelli
bianchi prima del tempo xD
Ora veniamo alla
storia.Questo capitolo è orrendo,seriamente,sono
insoddisfattissima,ma non posso neanche lamentarmi perchè
con lo stretto tempo a disposizione che ho avuto non avrei potuto fare
di meglio.
Un'altra cosa che mi
ricnresce tantissimo:purtroppo credo che per un po' non
potrò più rispondere alle vostre amatissime
recensioni ç__ç Era una cosa che adoravo
fare,rapportarmi con ognuno di voi,ma già ho il tempo
limtiato per scrivere,figuriamoci per rispondere ai commenti
ç_ç anche se penso che preferiate il capitolo al
mio inutile ciarlare,vero? xD
In ogni caso,mi
appunterò i vostri questi e riflessioni e
cercherò di raggruppare le vostre domande
cosicchè cercherò di trovare del tempo per
rispondere a tutti i vostri dubbi,scusatemi ancora
ç*ç
Credo sia ora di
lasciarvi a questo benedetto (non)capitolo .
Buona lettura.
Capitolo 21
-No,no.NO.-
-Alice...-
-Ho detto no!Più a sinistra!Non deve stare attaccato al
camino,prevedo quello che combinerà Lizzie ora che
ha cominciato a gattonare...-
-Alice...-
-C'è il rischio che si appigli su qualche ramo e
poi...BUM!Già immagino il fracasso delle palline a terra,gli
aghi caduti,e io devo pensare al vestito,alla cerimonia,alla...-
-Ok,basta.-
Decisa,feci due passi in avanti ponendo al minimo la distanza tra me e
lei.
Le misi le mani sulle spalle.-Stai calma ,ok?-La rassicurai con un
sorriso e un occhiolino,cercando di assumere un tono di voce calmo e
convincente al tempo stesso.-Sposteremo l'albero poco più in
là del camino.Lizzie sarà sorvegliata quando
gattonerà per il salotto,e tra pochi giorni sarai la sposa
più bella e felice dell'universo-
Alice espirò profondamente,e quasi la sentii tremare sotto
le mie mani.-Hai ragione-Chiuse gli occhi.-E' che sono tanto,ma
tanto,nervosa.Insomma,tra pochi giorni mi sposo-
-Lo so-
-E ho ancora tantissime cose da fare-continuò,riaprendo gli
occhi-E anche sistemare la casa per stasera!Ci siamo ricordati la sera
della Vigilia!Non riuscirò mai a reggere questo ritmo-
Scossi la testa.-Sì che puoi.Ci siamo noi.La tua
famiglia,io,Renèe...-
Mi interruppe.-Escludi Rosalie.Lei e il suo pancione sono ormai utili
solo per assaggiare nuove ricette -
Trattenni una risata.-Va bene.Ma stai attenta a non farti sentire da
lei...-
-Troppo tardi!-
La voce di Rosalie irruppe nell'aria,accompagnata dalle dolci curve del
suo corpo ormai in evidente dolce attesa.
Scese le scale con cura,appoggiandosi al corrimano,avvolta in un caldo
e all'apparenza morbido maxi maglione rosso,gli stivaletti con i pon
pon.Il pancione di otto mesi faceva bella mostra.La gravidanza aveva
addolcito le sue forme provocanti,e il seno si era leggermente
ingrossato.
Nonostante fosse ormai di lacrime facile,colpa degli ormoni svolazzanti
-cosa del tutto normale per le donne in dolce attesa-il suo volto
sembrava esplodere di gioia in ogni momento della giornata.
Era radiosa.
D'altronde,il più grande desiderio di Rosalie era sempre
stato quello di poter riuscire a donare la vita a un piccolo bambino.
E io la potevo capire in pieno,ora.
Con un sorriso,poggiai lo sguardo sulla mia piccola.Poggiata di sedere
sul tappeto caldo del salotto di casa Cullen,Elizabeth giocava con una
pallina dell'albero di Natale ancora da appendere.Indossava un
completino regalato regalato dalla nonna Esme e dal nonno Carlisle-non
che fosse una novità-e osservava entusiasta tutto quel
luccicare delle decorazioni natalizie attorno a lei.
Elizabeth cresceva a vista d'occhio.Stentavo a credere che avesse ormai
compiuto gli otto mesi.Ricordavo ancora il momento che l'avevo tenuta
tra le braccia,appena nata,morbida e fragile sotto il mio tocco,o
quando aveva cominciato a mangiare le prime pappine...
-Forza,Bella.Non perderti in ricordi commuoventi.Ci manchi tu e abbiamo
terminato-
Rosalie rise,balzando elegantemente sul pavimento.Ci
raggiunse,salutando teneramente con la mano mia figlia.
-Siete ancora a questo punto?-chiese sbalordita,osservando la miriade
di palline,sciarpette luciccanti,lucine e spray vari per terra.
Elizabeth emise un gorgoglio,lasciando cadere la pallina martoriata a
terra.
-Sì,amore della zia,hai ragione.-Rosalie si chinò
a prenderla tra le braccia con cautela e lei si accucciò
contro la sua spalla.-Tua madre e tua zia sono impossibili-
-A dire il vero,ci siamo fatte prendere dalla commozione che il Natale
comporta-dichiarai,portandomi una mano tra i capelli.-E ' il primo
Natale che passiamo insieme-continuai,sinceramente emozionata.
Che passiamo insieme io ed Edward.
-E l'ultimo da nubile,per quanto mi riguarda-aggiunse Alice alzando gli
occhi al cielo.-Visto che rimproveri tanto,non potresti
aiutarci?-continuò,additando la sorella con fare critico.
Lei alzò le mani.-Non posso.Sono incinta.E comunque sto
aiutando Esme a cucinare i biscotti da appendere a questo albero ancora
inesistente-
Alice scosse la testa.-Assurdo.Ed è ancora più
assurdo che tocchi a noi preparare l'albero.Dove finiscono gli uomini
di questa casa quando c'è bisogno del loro aiuto?-
-Sanno nascondersi bene-rispose Rosalie sospirando.-Ora capisco
perchè Emmett si è improvvisamente ricordato
prima di dover fare una commissione urgente in centro.-
-E perchè Jasper sia rinchiuso giorno e notte in ospedale
con Carlisle.-
-Bè,io neanche mi esprimo su Edward.Tanto è
più o meno quattro mesi che sparisce così.-
Alice e Rosalie finsero di guardare attorno.
Ma ormai non me la bevevo più.-Potete anche evitare la finta
sceneggiata.So che sapete.-
-Chi,io?-ribattè Alice sgranando gli occhi.-Non credo
proprio.Io sono un angelo.Non ti nasconderei mai niente,Bella.Non
è vero,Lizzie Lizzuccia?-Schioccando le labbra,si
avvicinò a Rosalie,e tese le braccia in una muta richiesta
di prendere tra le braccia Liz.
-No,lei ora sta in braccio alla zia Rosalie,non è vero
amore?-
Alice alzò gli occhi al cielo.-Dai,dammela un pochino.Ce
l'hai sempre tu-
Sospirai.
-Senti chi parla!E poi l'altro giorno le hai dato l'omogeneizzato
sbagliato...-
-...sei tu che hai riposto la scatola nel cassetto sbagliato!-
-Ok,ok-Mi feci avanti con un sorrisone,e con leggerezza sfilai Liz
dalle braccia di Rosalie.La piccola con un sorriso,le guanciotte rosse
dall'atmosfera riscaldata,poggiò le manine paffute sulle mie
guance.
-Sei bellissima-le mormorai,baciandole il nasino.-La bimba
più bella del mondo.Bene-aggiunsi poi,di fronte allo sguardo
sbigottito delle altre due.-adesso io e Liz ci mettiamo comode comode
sul divano e ci spariamo una bella maratona dei cartoni Disney che a
Liz piacciono tanto.E Rosalie tornerà
dillà preparare biscotti.E Alice a occuparsi del
suo matrimonio.-
-E l'albero?-chiesero entrambe,in sincrono.
Alzai le spalle con noncuranza.-Non possono pensare di passarla liscia
cosi facilmente.Prima o poi tutti e quattro dovranno tornare a casa.E
allora capiranno di non potersi sottrarre a questo compito-
-Ben detto-Rosalie approvò,con un sorriso sadico.-Anche
perchè sennò so come ricattare Emmett-
-Risparmiaci queasti particolari,te ne prego-Alice alzò gli
occhi al cielo.
La porta di casa si aprì con fragore e si richiuse allo
stesso modo.
Poco dopo la figura di Edward irruppe in soggiorno.
Come sempre,i miei occhi percorsero con bramosia il suo volto,il corpo
,perfetti.Indossava un paio di jeans abbinati a un giacchetto di pelle
nera non molto pesante.
Poteva anche essere Dicembre,ma eravamo pur sempre in California.
Quando mi trovò,sul divano,con in braccio nostra figlia,un
sorriso gli fiorì sul volto.In poche falcate,ci raggiunse.
Lizzie cominciò a urlare.Ormai riconosceva a memoria i volti
dei parenti,e quelli mio e di Edward in primis.Era prossima a compiere
i primi passi,ma in cuor mio speravo che mancasse ancora un po' di
tempo a quel momento.Diventava grande,e io non volevo perdermi
assolutamente nessuna tappa importante della sua crescita.
Nè io nè Edward.
-Ciao amore-mi salutò con la sua voce vellutata.Un brivido
di piacere mi cosparse il braccio.Edward si
inginocchiò,cercando di afferrare le manine paffute di
Lizzie che sbattevano sulle mie ginocchia.-Ciao piccolina del
papà.Ma che bel vestitino che ti ha messo la mamma.Sei
bellissima-
Sorrisi sarcastica.-La mamma vorrebbe sapere dove finisce il
papà in continuazione.E' abbastanza seccata,a dire la
verità-
Rosalie alzò gli occhi al cielo.-Oh,si è fissata
con questa storia.Fossi in te,Edward,glielo direi-
Lui sollevò un sopracciglio,guardandola turbato.-Sei
impazzita?Non ora che ho quasi terminato!-
Lizzie richiamò la nostra attenzione,in particolare quella
del suo papà.Allungo le braccine verso di lui,ed Edward la
accontentò di buon grado,prendendola tra le braccia.La
strinse forte al petto,baciandole la guancia.
Ma ora ero troppo seccata per dedicarmi a rimirare i miei due
più grandi amori.Insomma,ora cominciavo ad essere seriamente
preoccupata.Edward spariva in continuazione,da ormai quattro mesi.
E non apriva bocca sull'argomento.Nemmeno una singola parola.
Cosa diavolo andava combinando?
Odiavo le sorprese.E soprattutto il fatto che tutti fossero
al corrente di quello che stava accadendo tranne io.
E poi...no.
Fermai la mia mente ancor prima di fare un pensiero assurdo.
Tuttavia,fu impossibile tentare di arginare il flusso di pensieri che
mi occupò la mente in quell'istante.
E se Edward...si fosse stancato di me?Della nostra relazione?
-Hei tesoro,ci sei?-
Lo schiocco di due dita mi fece sobbalzare.I suoi occhi verde smeraldo
si incastrarono nei miei.
-Co...cosa?-chiesi,disorientata da quel pensiero.
-Ti ho chiesto se stasera dopo il cenone ti andava di uscire,soli
soletti,io e te-Edward mi scrutò con fare indagatorio.-Non
starai ancora pensando alla mia sorpresa,vero?-chiese,esasperato.
Incrociai le braccia al petto.-Può darsi.Comincio a
stancarmi di questa situazione-
-Sei veramente assurda-ribattè lui alzando gli occhi al
cielo.-E' una sorpresa.Possibile che tu debba fare tutte queste storie?-
-Certo,come no,sorpresa-piantellai il piede per terra.-Non è
che è tutta una farsa per nascondermi qualcosa di
più terribile?-
Alice scosse la testa.-Bella,sei pazza-
-Certo,certo-
Mi alzai,il nervosismo che pervadeva il mio corpo.-Sono pazza,sono
assurda...poi?-
Edward aveva gli occhi sbarrati.-Amore...-
-No amore!Se pensi che il nostro rapporto sia in crisi,dimmelo
subito!Non è che ti stai frequentando con
qualcun'altra?-chiesi,prendendo Liz tra le braccia.
Lui rimase a bocca aperta.Alice scosse la testa .
-Sentite,io tra pochi giorni mi sposo.Non posso stare a pensare anche a
voi due.Rose,andiamo di sopra.Lizzie,amore della zia Alice,buona
fortuna con quei tuoi due pazzi genitori che ti ritrovi-
Alice prese Rose per la manica del maglione e la trascinò
,sempre con le dovute cautele, al piano superiore.
-Adesso mi spieghi questa cosa-
Edward appoggiò di nuovo Liz a terra sul tappeto,e lei si
mise a giocare con le palline ancora da appendere sull'albero
inesistente.
Fuori aveva cominciato a farsi buio.Di lì a poco sarebbero
rientrati tutti i componenti della famiglia,e ,cosa più
importante di tutte,avremmo festeggiato per la prima volta il Natale
insieme,tutti e tre.Forse non era il caso di aprire il discorso adesso.
-Non devo spiegarti niente-replicai,troppo orgogliosa per spiegargli
quale fosse in realtà il problema che mi affliggeva.
Perchè nel fondo del mio cuore sapevo benissimo che l
'ultima cosa che mi sarei potuta aspettare da Edward sarebbe stato il
tradimento.
Mai,non avrei mai potuto dubitare del suo amore.
Quello che in realtà mi innervosiva,e che nonostante
cercassi di essere obiettiva e giusta nei confronti di Edward
stesso,era la sua remissione a non voler parlare della mia
trasformazione.
Erano ormai passati quattro mesi dalla sgradevole visita dei Volturi a
casa Cullen.Solo grazie alla Provvidenza Divina eravamo riusciti a
uscirne illesi,e l'unica condizione che ci avevano posto-e che
nonostante ciò prima o poi io ed Edward avremmo dovuto
comunque affrontare-era quella della mia trasformazione.
Fosse stato per me ,mi sarei fatta trasformare immediatamente.
Gli unici motivi che mi avevano frenata erano stati mia figlia e i miei
genitori.
Cosa sarebbe accaduto una volta che mi sarei trasformata?
Probabilmente sarei stata una neonata al 100%,del tutto diversa dallo
stile di vita che avevano adottato i Cullen da un anno a questa parte.
E se Carlisle mi avesse somministrato immediatamente la pasticca che
lui e gli altri prendevano una volta al mese?Sarei diventata innocua e
rimasta parzialmente umana?
Erano più se che si o no .
Edward non voleva neanche sentire parlare sull'argomento.Riteneva fosse
una cosa di poca rilevanza;i Volturi,mi aveva spiegato,avevano una
concezione del tempo molto più prolungata rispetto alla
nostra e si sarebbero occupati della faccenda sicuramente non
immediatamente.
Da parte mia,non riuscivo a rimanere calma.Vivevo nella costante paura
di essere assalita dalle loro mani ,o peggio,dai loro canini,anche se
sapevo di essere superprotetta.Edward mi accompagnava dovunque,sia a me
che a Liz,e quando non c'era lui c'erano i suoi fratelli o sorelle.
Stessa cosa per i miei genitori.
Era stato difficile spiegare loro che non era accaduto nulla quella
sera di settembre del mio compleanno e che quei simpatici signori
con il cappuccio e il mantello nero erano degli amici stravaganti di
Carlisle ed Esme.
E difatti non se l'erano bevuta.
Ma Charlie e Renèe sapevano benissimo della stranezza che
accerchiava la famiglia e non si erano azzardati molto con le
domande,anche se a volte li vedevo guardarmi con espressione
pensierosa.Con il tempo si erano poi autoconvinti che erano stati solo
uno scherzo di compleanno.
Più facile era stato spiegare il tutto a Chantal e gli altri
invitati.Avevano chiaramente pensato che fossero degli animatori della
festa o una sorpresa personalizzata,e si erano addirittura congratulati
con Alice per l'originalità del tema.
Non vedevo Chantal da molto tempo.Ormai,da quando non lavoravo
più,vedevo con regolarità solamente le amiche del
club e del circolo del tennis dove Alice giocava settimanalmente.
-A me sembra di si,invece.Ti rendi conto di quello che hai appena
detto?-Edward incredulo,scosse la testa.-A volte penso che tu lo faccia
solo per rinfacciarmi qualcosa-
Sapeva sempre prenderci.
-Bè,forse è davvero cosi-replicai,togliendo dalle
mani di Lizzie il puntale da appendere all'albero.Era un oggetto a
punta;non volevo rischiasse di scorticarsi,o peggio,si facesse male
all' occhio giocando.
-Oh,ci risiamo.Bella...-
Liz cominciò a piangere,additando il puntale tra le mie
mani.-Edward,far finta che il problema non ci sia non vuol dire che
esso scompaia.E' lì sempre dietro l'angolo.E prima o poi
dovrai metterti in testa che dovremmo affrontarlo.Per quanto pensi
ancora di distrarmi?-chiesi,inginocchiandomi.
Lui sospirò.-Bella,non se ne parla.Ti ho già
spiegato che non è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci
adesso.Ne riparleremo...un giorno.Non ora.Ancora non è tempo-
Mi morsi un labbro.Era la vigilia di Natale.Il nostro primo Natale
insieme.E volevo passarlo bene.Felice.
-E' tempo,invece.E che tu lo voglia o no dovremmo parlarne.-presi Liz
in braccio,baciandole la tempia.Lei continuò a
piangere,disperata,indicando il suo puntale .Edward sorrise
dolcemente,e la piccola si rassicurò.Alzai gli occhi al
cielo,e gliela passai.Immediatamente smise di piangere.
-Non ora-continuai,lanciandogli un'occhiataccia.-Ma ne riparleremo-
Incredibilmente,lui scoppiò a ridere.
Allargai le braccia.-Cosa?Che c'è?-
Per poco non si piegò in due dal ridere,trascinando anche
Lizzie con lui.Ma nel farlo,inciampò sul tappeto,atterrando
sul divano di schiena e trascinando Lizzie sopra di lui.
Scoppiai a ridere fragorosamente.-Oh mio Dio!-
Vedere lui,lì,con quella faccia a metà tra il
riso e lo sconcertato,mi fece venire i crampi allo stomaco.
Lizzie,con un suono gutturale,scoppiò a ridere anche lei.
Mi avvicinai a entrambi,tutti e tre ridenti,e quando fui abbastanza
vicina,Edward mi afferò per il braccio,facendomi cadere di
fianco a lui.
Non riuscivamo a smettere di ridere,tutti e tre.
D'un tratto,un suono di passi ci fece voltare la testa.
Esme era lì,avvolta in un grembiule natalizio raffigurante
una renna e babbo natale,un mestolo in mano,la bocca aperta.
-E qui cosa succede?Oh santo cielo,perchè l'albero non
è ancora montato?Edward,tra poco qui ci saranno gli
ospiti!METTITI SUBITO AL LAVORO!-
Risi ancora più forte,e presi Liz,adagiata sulla pancia del
papà.
Esme alzò gli occhi al cielo.-Che famiglia-
-Già-disse Edward con un ultimo cenno di risata,alzandosi in
piedi.Cercai di non farmi distrarre dalla piega che aveva assunto la
maglietta quando si era teso per tirarsi su.-Che
famiglia-ripetè poi,guardando me e Lizzie.Ci
baciò entrambe sulla testa.
** ** **
-Buona vigilia !-
-Buon Natale a tutti!-
-Auguri!-
La tavola imbandita di ogni pietanza esistente sulla Terra,e decorata
ad arte,fu pervasa da uno sbattere di bicchieri di cristallo.
Con una mano avvolta da quella di Edward e l'altra impegnata a bere il
tonico,sorrisi guardando i miei genitori,a mio agio.
Era una situazione perfetta.
La televisione sintonizzata sul primo canale della CNN,che riprendeva
il tipico concerto di New York al Rockefeller Plaza,il suono
dei calici,le candele sul tavolo rosso accese,l'albero,finalmente
montato e scintillante vicino la finestra,Lizzie vicina a me,sul suo
seggiolone di legno,che batteva le mani sul suo piccolo tavolino
cercando di reclamare l'attenzione.
-Esme,tesoro,hai decorato il salotto in maniera eccezionale-
Carlisle lanciò un'occhiata di ammirazione alla moglie,che
rispose in maniera scettica.
-Considerando che l'abbiamo messa a posto mezz'ora prima che tornaste
tutti a casa,direi di si.A proposito,è stata una coincidenza
il fatto che tutti gli uomini di questa casa fossero scomparsi proprio
al momento di fare l'albero di Natale?-
Emmett finse di sputare nel piatto.-Io ero a fare un giro per il mio
futuro campione-si giustificò,carezzando la pancia della
moglie.
-Io a revisionare alcuni dettagli sulla cerimonia- aggiunse Jasper.
-E io al lavoro-concluse professionale Carlisle.
Alice e Rosalie scossero la testa.-Vergognatevi.-
-Il mio fidanzato no-aggiunsi fieramente,con un sorriso,baciando la
guancia liscia di Edward.-Lui è una persona seria.Ci ha
aiutate a me e Lizzie a fare l'albero,non è vero,amore?-
-Solo perchè siete esageramente e spudoratamente smielati e
romantici-replicò Emmett con una finta faccia
disgustata.-Scommetto che avete addirittura fatto una foto
ricordo-aggiunse ridendo sguaiatamente.
Arrossii.-Anche se fosse?-
Renèe scoppiò a ridere.-Non eri quella allergica
alle foto tu?-
Scrollai le spalle,abbandonandomi sul petto di Edward.-Ho cambiato
pensiero al riguardo-
-Ti amo-mi sussurrò Edward all'orecchio.
Alzai gli occhi,incontrando il suo sguardo caldo.-Ti amo anche io-
-Bene,direi che possiamo cominciare a mangiare-
Esme con un sorriso aveva tolto il coperchio alla prima pietanza,che
prevedeva uno sfornato di papate accompagnato dal salmone marinato.
Era solo il primo di una lunga serie di portate.Arrivati al dolce,la
mia pancia alzava bandiera bianca.
Ero sicura di essere ingrassata più o meno venti chili,e
cominciavo a sentire un leggero torpore dovuto anche alla sonnolenza e
all'ora tarda.
Ormai non ero più abituata a fare le ore piccole,o
meglio...impiegavo il tempo in maniera migliore.
Seduta al tavolo,Liz sulle ginocchia-si era rifiutata di rimanere
più di una mezz'ora sul seggiolone-la imboccavo a piccole
dosi per farle mangiare la pappina di frutta.
Lanciai un'occhiata ad Edward.Quasi non lo invidiai.
Come era possibile che riuscisse a non mettere su nemmeno un filo di
grasso?
Linea perfetta.Addominali perfetti.Nulla fuori posto.
I capelli scompigliati.Il sorriso caldo.Io,lui e nostra
figlia,lì,che tutti insieme,insieme alle persone che
più amavamo,festeggiavamo il Natale.
-E' ora!-
Alice,saltellante nel suo vestitino rosso,indicò
l'albero,dove poco prima erano stati depositati tutti i regali.Si erano
moltiplicati,anche se avevo letto più volte sui biglietti il
nome di Liz.Immaginavo già la quantità ingente di
regali per la mia piccola bimba.
-Alice,mancano ancora cinque minuti a mezzanotte-Edward
sbuffò.-Sei davvero irritante-
La sorella gli fece la linguaccia.-E tu sei mortalmente noioso!-
Lizzie battè le manine.Edward le sorrise,dolce.-Vuoi venire
in braccio a papà?-chiese,allungando le braccia.
Feci una smorfia.-Uff.Lizzie ora vuole stare con la mamma,non
è vero,Lizzie?-
Lei,con i suoi occhioni,sorrise furtivamente,e con il ditino paffuto
indicò più volte Edward.
Alzai gli occhi al cielo.Lui rise.
-E' una battaglia sconfitta in partenza-borbottai,allungadole la
piccola.Lui la prese tra le braccia,stringendosela al petto.
-Allora!-Alice,eccitata,lanciò uno sguardo all'orologio,poi
prese il primo di una lunga serie di pacchi confezionati
elegantemente.-Questo è per...-lesse il
biglietto.-...Lizzie!-
-Chissà perchè,ci avrei scommesso-borbottai
sorridendo,allungando le braccia-Mettiamoli tutti in un angolo,visto
che prevedo che saranno molti-
Edward rise e mi circondò le spalle con un braccio.Mi chiesi
se gli sarebbe piaciuto il regalo che gli avevo fatto.
Purtroppo,l'originalità e io non andavamo di pari passo.E
poi,cosa più importante,Edward possedeva già
tutto.Alla fine,avevo optato per un regalo che speravo avrebbe gradito.
Chissà cosa mi aveva regalato lui.Speravo solo non fosse
nulla di eclatante o grandioso del tipo un viaggio in Antartide o il
castello della regina Elisabetta.
-Questo è da parte di Emmett per Rosalie- Alice
alzò un sopracciglio,continuando a leggere il
biglietto.-Emmett,vuoi davvero che io legga quello che hai scritto
davanti a tutti?-
Lui si fece avanti in due falciate e strappò di mano il
pezzo di carta alla sorella.-No.Rosalie,luce della mia vita,il regalo
verrà utilizzato dopo la nascita del nostro campione.Ti
basterà sapere che è qualcosa di Victoria's
Secret-
Esme si coprì la faccia con le mani.
-Sei proprio senza pudore-commentò Jasper scuotendo la testa.
Alice gli lanciò un'occhiata.-Tu cosa mi hai regalato?Non
hai messo niente sotto l'albero-borbottò,controllando i
pacchi.
Lui sorrise.-Tu hai me stesso.Non è abbastanza?-
-Incredibilmente romantico-commentai,accavallando le gambe.
-Spudoratamente ehm...lecchino,non per essere volgare-aggiunse Alice
scuotendo la testa.Si indicò la mano,dove un solitario
brillava sul suo anulare.-Potrei quasi ripensarci-
Jasper le si avvicinò,cicondandola con le braccia.Le
posò un bacio sul collo,causando le risate generali.-Ma come
puoi davvero pensare che non abbia fatto il regalo di Natale alla mia
fantastica e futura mogliettina?-
-Ah bene-commentò lei,circondandogli di risposta il collo
con le braccia.
-Dai Alice,manca poco a Natale-la richiamò Esme,sorridendole
affettuosamente.Non mi sfuggì la piccola lacrima di
commozione che le sfiorò la guancia.
Guardai Elizabeth in braccio ad Edward.Erano cosi
stupendamente...simili.
I miei amori.
-Questo...oh,ora sono davvero curiosa!-Alice rise.-Da Bella per Edward-
Arrossii,improvvisamente agitata.-Se vuoi aprirlo
dopo...-mormorai,lanciandogli un'occhiata.
Ma lui era evidentemente curioso.Mi accarezzò una guancia
rossa.-Se preferisci che lo apriamo in privato va
benissimo,altrimenti...-
-No no-mi affrettai a rispondere,mentre Alice gli depositava il piccolo
pacchetto quadrato sulla gamba.-Puoi benissimo aprirlo qui.Non
è ...niente di che-
Edward mi lanciò un'occhiataccia e si sistemò
Lizzie sull'altra gamba,cercando contemporaneamente di aprire il
pacchetto.Bloccai le manine di Lizzie,impegnate a giocare con il
fiocchettino arriciato del nastro della carta.
-Tu sei già il mio regalo più grande.Qualsiasi
cosa tu mi abbia fatto sarà per me il regalo più
importante del mondo-dichiarò,avvicinandosi alla mia bocca.
Mi stampò un lungo bacio sulle labbra.
Sentii lo sbuffo di Emmett e sorrisi mordendomi il labbro.
Quando la piccola
scatola venne rivelata ai suoi occhi,tutti trattenero il fiato.Un
orologio della Calvin Klein comparve in tutta la sua bellezza.
In realtà,non sapevo neanche perchè avessi scelto
proprio un orologio.
Forse perchè ormai il tempo costituiva un aspetto
fondamentale della mia vita con Edward.Stavo vivendo i
minuti,ore,settimane,mesi più belli di una intera vita,e
volevo gustarli secondo per secondo.
E poi...bè,mi avevano da sempre affascinato gli uomini che
indossavano gli orologi da polso.
Emanavano una carica sensuale ed erotica pazzesca.
Questo però glielo avrei detto forse in privato.
-E' bellissimo,amore
mio-mormorò,avvicinandosi.Baciò prima Liz sulla
testa,poi passò il suo braccio attorno al mio collo,per
coinvolgermi in un bacio che tutto era tranne casto e puro.
Quella notte probabilmente non avremmo dormito per niente...
-Va bene-Alice alzò gli occhi al cielo.-Andiamo avanti-
I miei mi regalarono una versione aggiornata di tutte le opere di Jane
Austen,e Carlisle ed Esme una confezione assortita di trousse.
I regali per Liz crescevano a dismisura.Emmett e Rosalie le avevano
comprato un'altalena.Il miosguardo sbalordito persisteva ancora.
Io ed Edward avevamo regalato a Lizzie una bellissima giostrina per
giocare a terra e un box tutto rosa.
Ora eno nervosa per il regalo di Edward.
I regali mi incutevano sempre una certa ansia.Il non sapere cosa ci
fosse dietro quella carta,e,conoscendo Edward,qualcosa di
sicuramente gigantesco,mi terrorizzava.
Quando però i regali terminarono,rimasi scettica.
Possibile che Edward non me l' avesse fatto?
No,impossibile.
Non sarebbe mai potuto accadere.
-E' mezzanotte!-
Un coro di applausi mi circondò,e Emmett stappò
lo spumante facendo volare il tappo per la stanza.Lizzie,entusiata e
affascinata dalla traiettoria del tappo,volle scendere per gattonare e
recuperarlo.Edward la lasciò fare divertito,seguendola
però con lo sguardo.
Mamma e papà mi abbracciarono calorosamente,e
Alice quasi non si commosse quando Carlisle la fece volteggiare per
aria.La femmina più piccola di casa Cullen stava per
sposarsi.
Edward mi poggiò una mano sul sedere,carezzandolo
dolcemente.Tentai di fare l'indifferente,ma lui,con un
sorriso,divertito,poggiò le sue labbra sul mio orecchio
destro,soffiandovi dentro.-Lo so che ci stai pensando-
Arrossii.-Non so di cosa tu stia parlando-
-Del mio non regalo-le sue labbra si poggiarono sulla
guancia,mordendola leggermente.
Repressi un gemito di piacere.-Ah-
Rise,vibrando sulla mia pelle,e una sua mano andò a finire
nella tasca del suo maglione abbinato alla camicia bianca di cui si
intravedeva solamente il colletto.Frugò dentro.
Alzai un sopracciglio,perplessa.Improvvisamente avvertii diverse paia
di occhi puntati addosso.
Oh oh.
Edward smise di cercare e un sorriso vittorioso gli
fiorì in volto.
Aprì la mano davanti ai miei occhi.
E quando vidi quello che conteneva,nel silenzio più assoluto
interrotto solo dal rumore strascicato delle ginocchia di Lizzie sul
tappeto,rimasi ancora più perplessa.
-Una chiave?-
Mi sembra di
ricordare che il concerto a NY sia quello di Capodanno,ma
vabbè,qui l'ho descritto come concerto di Natale xD
Lascio il mio
contatto di Twitter ---> Twitter
Scusatemi ancora per
il ritardo e per l'aggiornamento frettoloso e orrendo
ç__ç
Bacio,
una super impegnata
Cristina :S
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** Capitolo 22 ***
Sono stata
piuttosto celere stavolta,dovete ammetterlo v.v
Anche se questa volta
vado di fretta -una novità,insomma x)) - volevo solo dirvi
che vi ringrazio per non aver abbandonato la ff e per i vostri
bellissimi commenti sebbene non aggiorni più con un ritmo
programmato ç__ç Domani ho due interrogazioni.Una
di storia,sul colonialismo,e credo di andare bene.L'altra di inlgese
sulla Victorian Age.E' un po' complicata e non ho studiato bene,spero
che venga interrogato qualcun'altro prima di me
ç__ç
Anyway,vi lascio al
capitolo.
Ci stiamo avvicinando
sempre più verso il succo degli avvenimenti,tenetevi
pronte!^^
Uh,un'ultima cosa:
non ho corretto il capitolo,quindi sicuramente troverete degli
errori,pardon ç__ç
Buona lettura.
Capitolo 22
La mia testa
sporgeva dal finestrino,e i capelli erano scompigliati dal vento
moderato fresco della notte,mentre la luna argentea rifletteva la sua
luce sul mare della California.
In quel momento,senza alcun motivo,mi misi a pensare alle temperature
fredde e basse che probabilmente c'erano a Forks in quell'esatto
istante.
E,assurdamente,guardando il profilo di Edward illuminato dalla luna,
seduto di fianco a me che guidava,e Elizabeth sul sedile posteriore
della BMW che giocava con le sue scarpine,pensai che la mia vita non
poteva essere meglio di così.
Non che rimpiangessi il mio passato trascorso a Forks.Lì era
nato tutto quello che adesso possedevo,ma in un certo qual modo era
come se...come se mancasse qualcosa lì.
Come se avvertissi la mancanza di qualcosa.
E quel qualcosa era la nostra bimba.
La sua mano mi sfiorò la gamba,e un brivido mi
salì su per il ventre.
Incredibile come ogni suo minimo gesto,nonostante fossi ormai abituata
alle sue carezze audaci e quitidiane,continuasse a far nascere in me un
desiderio incontrollabile.
Mi voltai verso di lui,e ancora una volta fu impossibile non rimanere
abbagliati dalla sua bellezza quasi improponibile.
-Cosa?-chiesi,sorridendo divertita.Poggiai la mia mano sulla sua.
Era molto calda.Gli accarezzai le dita una per una,partendo dalla nocca
bianca per arrivare alla punta dell'unghia.
Lo vidi stringere i denti e guardare davanti a sè,mantenendo
più salda l'altra mano sul volante.
-Non è corretto-borbottò,lanciandomi rapidamente
un'occhiataccia.
Sorrisi,continuando a carezzare la sua pelle attraverso cerchi
concentrici sul dorso della mano.-Non è corretto che tu non
mi dica dove stiamo andando.-
-Sai benissimo dove stiamo andando- replicò,scuotendo la
testa.
Mi morsi un labbro.-Il fatto che abbia capito cosa racchiuda quella
chiave non significa che tu debba mantenermi all'oscuro dei tuoi
pensieri fino a quando non arriveremo a destinazione-
-Illuminami-
Poggiò il piede sul freno,e la macchina rallentò
gradualmente fino ad arrestarsi a pochi centimetri di una golf rossa
davanti a noi.
Oh,no.Anche la fila.Ci mancava.
Chi diavolo andava in giro per strada la notte di Natale?
Lo guardai interrogativa.
Edward sorrise,avvicinandosi maggiormente al mio corpo,e
passò le braccia attorno alla mia vita,portandomi sul suo
petto.
Strofinai il naso contro di esso,inspirando il suo odore fresco,di
bosco.Se fosse stato possibile,se solo la scienza avesse potuto trovare
il metodo di fondere due corpi in uno,avrei voluto sciogliermi nel
suo.Lui costituiva la mia essenza.
Proprio come Catherine ed Heathcliff di Wuthering Heights.
Come avrei potuto vivere senza la mia anima?Come?
Il suo respiro caldo mi inondò l'orecchio.-Ti amo-
Chiusi gli occhi.-Anche io-
-Mi dici a cosa pensi che appartenga quella chiave?-
Scoppiai a ridere.-Sei impossibile-
Le sue grandi mani mi carezzarono tutta la superficie della
schiena,soffermandosi sulle scapole.-Me lo dai un bacio?-
Risi ancora più forte.-No-
Edward spalancò gli occhi e offeso tentò di
allontanarsi.-Bene...-
-In realtà...-replicai,avvicinandomi con fare
seducente,impedendogli di sfuggire alla mia presa,-potrei dartene anche
due.-mormorai, la bocca sul suo collo.
Gli lasciai un bacio proprio sulla vena pulsante.
-O due-continuai,salendo su per l'orecchio e mordendone il lobo.
-Bella...-
-O tre-risi sulle sue labbra ,quasi con l'acquolina in bocca al
pensiero di farmi assalire da quella meraviglia rossa e lucente.
Il suono dei clacson ci fece rinsavire.
Ringraziai il cielo che la macchina di Edward avesse i finestrini
oscurati e cosi potemmo solo vedere,voltando la testa all'indietro,il
conducente della macchina dietro di noi inveire.
Lizzie scoppiò a ridere,e mentre Edward
accellerava di botto,fu impossibile non imitarla.
Quando Edward parcheggiò,sul ciglio della strada pulita e
ordinata del distretto di Malibu,fu tutto più chiaro.
Limpido.
Cristallino.
La testa iniziò a girare,quando l'illuminazione mi
colpì improvvisamente.
Edward mi osservò.I suoi occhi erano caldi e liquidi,segno
che era emozionato.
Forse capì che avevo capito,perchè sorrise
dolcemente.
-Tu...-sbarrai gli occhi,portandomi una mano sul cuore.
Lui distolse lo sguardo,aprendo la portiera e mantenendo il sorriso.
Con gesti meccanici,scesi dal mostro-la BMW- e lo raggiunsi sull'altro
ciglio della strada.
-Tu non avrai mica...-
Mi venne in mente la conversazione con Alice e le altre.
Quante volte gli avevo ripetuto il mio amore per questo quartiere di LA?
-Edward...-
-Hey, hey ,you know what to do ...oh, baby drive away to Malibu ...*-
canticchiò,continuando a sorridere divertito.
Rimasi a fissarlo paralizzata mentre prendeva Elizabeth dal seggiolino.
Chiuse la macchina con il telecomando elettronico e ,poggiandosi
comodamente la piccola su una spalla,mi porse l'altra mano .
Gliela offrii,sebbene fosse tremante.
-Coprila bene-riuscii solamente a balbettare,riferendomi a Lizzie.
Non poteva essere.
Il motivo per il quale ancora non ero crollata a terra o non avevo
pianto era che la mia mente rifiutava quel pensiero.
Insomma,non poteva davvero essere...Edward non poteva aver davvero
comprato una ...si,insomma per noi.
No,non poteva essere.
Non dovevo neanche pensarci.
"Non pensarlo",mi ripetei mentalmente,scuotendo la testa.
Quella chiave avrebbe potuto aprire molte altre cose.
Forse Edward aveva affittato qualche gazebo sulla spiaggia per passare
insieme la notte.
Non era la prima volta che faceva quelle sorprese inaspettate.
In un secondo momento poi realizzai che c'era anche Liz con
noi,quindi...non poteva essere così.
-Per favore,parla-mi indusse lui,guardandomi preoccupato.-Cosa stai
pensando?-
-Sto pensando alle tue parole di prima-mormorai,rivelando in parte la
verità.
Mi guardò interrogativo.
Incredibilmente,riuscii a muovere i muscoli facciali per una piccola
risatina che mi rilassò il crampo nello stomaco dovuto
all'agitazione.-Pensi seriamente che io non sia aggiornata in campo
musicale?-
-Pensi davvero che io non sappia che tu ascolti sempre quella canzone
in macchina,quando siamo immersi nel traffico?-Replicò
lui,guardandomi intensamente.
Aprii la bocca,ma non uscì alcun suono.
Edward si fermò,giusto il tempo di lasciar sfrecciare una
macchina -una Ferrari-davanti a noi.
-Posso...posso almeno sapere dove siamo?-chiesi,indicando la lunga fila
di ville immerse nel verde reso più scuro dal buio della
notte.
Edward sorrise,continuando a guardare davanti a sè.-In un
consorzio residenziale di Malibu-
Deglutii.-A fare cosa?-
Non ottenni risposta.
Per placare la mia ansia non potei fare altro che concentrarmi sul mio
piccolo amore, che si guardava intorno spaesata.
Le accarezzai le manine paffute,infondendole tranquillità.
Avrei voluto sussurrarle paroline dolci,ma l'emozione mi aveva
letteralmente chiuso lo stomaco.
O forse era desiderio?
Piacere?
Perchè se Edward mi avesse davvero reglalato una casa -un
tremolio mi percorse a quel pensiero-,questo significava che avremmo
vissuto presto insieme.Tutti e tre.Come una famiglia.
Come avevo sempre desiderato.
Questo significava che ...
Il bacio sulla mano da parte di Edward mi riscosse.Lizzie
gorgoliò,reclamando attenzione.Allungai le braccia,ed Edward
me la passò velocemente.
La strinsi forte al petto.Aveva l'incredibile capacità di
calmarmi,in momenti di pressione come quello.
Continuammo a camminare,in silenzio,lungo il viale
intervallato da palme e cespugli.
Il verde della natura splendeva rigoglioso,e ogni tanto spuntavano
ville di cui si riusciva a vedere solo la punta,per la
vastosità e l'estensione dei vialetti che le
contornavano.Sapevo che eravamo proprio sulla costa:avvertivo la brezza
marina soffiarmi sulla pelle.
Era proprio il mio promontorio preferito di Malibu.
Ogni tanto guardavo Edward,ma lui continuava a sorridermi di tanto in
tanto e a lasciare una coccola o un bacio a Lizzie.
Ad un certo punto,ci fermammo.
Giusto il tempo di comprendere quello che stava accadendo,che Edward mi
aveva già poggiato le sue mani sugli occhi.Tutto si fece
improvvisamente buio.
Sentivo la bocca di Liz sul collo.
-Edward!-esclamai,cercando di dinvolarmi,ma era come lottare contro una
cinta muraria.
-Shh,stai buona-mormorò dolcemente al mio
orecchio,strofinando la sua guancia contro la mia.Percepii l'agitazione
nella sua voce.
Era emozionato.Molto emozionato.
-Ma Liz...-
-Liz sta bene.La controllo io-continuò,continuando a
spingermi alla cieca .
-Ma...-
-Bella,per favore-mi implorò,baciandomi delicatamente e
ripetutamente la guancia.Mi calmai all'istante.-Voglio che
questo...questo momento sia perfetto-La voce gli vibrò.-Ci
ho lavorato così tanto.-
Sentivo la testa girare.Probabilmente sarei caduta a terra ,se non ci
fosse stato il suo corpo a sostenermi.
-So benissimo che tu hai capito di cosa sto parlando,ma spero che sia
ugualmente una sorpresa piacevole per te.
Scusami se sono sparito per così tanto senza giustificarti
la mia assenza,inducendoti anche a pensare che avessi un'altra
storia.E' che ...Bella,la nostra storia è qualcosa di
unico,di favoloso,di platonico,ma... mancava qualcosa.
Abbiamo l'amore,abbiamo la nostra ragione di vita-percepii che stava
toccando i capelli morbidi di Elizabeth ,e mi morsi un labbro
perchè sentivo le lacrime premere per uscire.
Mi conoscevo bene,e sapevo che sarebbe stato difficile resistere.
-...Bella,ho provato a crearne una che rispecchiasse esattamente i tuoi
desideri,i tuoi sogni.
Vorrei che diventasse il nostro nido d'amore.Il luogo dove crescere
Elizabeth,e concepire altri piccoli bimbi.Il luogo dove fare l'amore in
tutte le ore della giornata,il luogo dove mangiare,dove tornare dopo
una giornata stressante...il nostro luogo-
Singhiozzai.-Edward...-
-Shhh.Ti amo.E perdona il mio ritardo,avrei dovuto farlo molto tempo
fa.Ti amo,Bella-
Prese un gran respiro prima di lasciar scivolare le sue mani dai miei
occhi.
Rimasi senza fiato.
Il mio primo
pensiero fu :Oh mio Dio.
Il secondo anche.
Il terzo anche.
Le sue braccia mi avvolsero la vita,riscaldandomi.
Lizzie gorgoliò,muovendo le manine eccitata.
Non è una casa,fu il mio quarto pensiero.
Mi ero sbagliata.
Quella era una reggia.
Spalancai la bocca e il mio cuore perse un battito,quando notai
il prato all'inglese e i lampioni accesi che indicavano un
sentiero acciottolato fino all'ingresso.
Gli occhi divennero lucidi.
Edward mi prese per mano,dolcemente.-Vieni-mormorò.
Mi lasciai trascinare,inerme,e lasciai anche che prendesse in braccio
Elizabeth.Non ero sicura di essere in possesso di tutte le
facoltà mentali.
-Il prato è verde brillante,e contorna tutta la
villa,proprio come piace a te-mormorò,baciandomi una
guancia.-E ci sono tantissime fontane con spruzzi d'acqua altissimi-
Mi voltai verso di lui,senza sapere cosa dire.-Tu...-
-Shh-continuò,e camminammo sul sentiero ,fino a quando non
fu visibile tutto l'edificio.
Color crema scuro,con ampie vetrate e immerso nella natura,il nostro
nido d'amore era lì.
Non riuscivo a capacitarmi delle dimensioni.
-Qui c'è la veranda,con i divanetti
colorati...-mormorò citando le mie stesse parole quando
avevo descritto la casa dei miei sogni ad Alice e alle altre.
Mi trascinavo dietro di lui,per mano,per tutta quella magnifica reggia.
Con la chiave che mi aveva donato,aprì la porta.
L'ingresso era vasto,e regale,e un'ampia scalinata conduceva ai piani
superiori.
Il pavimento di marmo,intervallato da lunghe composizioni
orientali...ero senza parole.
Sapevo di star piangendo.
Era come avevo sempre immaginato,da bambina,la casa dei miei sogni.
Piccoli balconcini che si affacciavano sul prato,la cucina ad isola;una
piscina contornata da palme,e un salotto caldo e confortevole,dove un
camino acceso accentuava ancora più la bellezza di quel
piccolo angolo di paradiso.
-Ti piace piccola?-Edward cullò energicamente Elizabeth.Lei
lo guardò con gli occhi spalancati.
Fu in quel momento,che,ripresa possesso di me stessa,cominciai a
comprendere quello che stava accadendo.
-Tu...tu hai costruito una casa per me e per
Eizabeth?-chiesi,avvicinandomi a loro due.
Edward mi fissò intensamente,continuando a carezzare la
guanciotta di Liz.-Sì.-
Chiusi gli occhi,scuotendo la testa,e poi mi gettai contro di lui.Mi
accolse subito,stringendo forte il braccio destro attorno al mio corpo.
-Ti amo amore.Grazie,è la cosa
più...più...-strofinai il viso bagnato sulla sua
camicia.Alzai il viso,e ci baciammo .La sua lingua entrò nel
mio palato,e la sua mano si mosse in giù,andando a finire
sul mio sedere.
Repressi un gemito di piacere nella sua bocca.
-La ...cosa...più...-chiese,ansimando,quando ci staccammo.
Continuai a lasciargli ripetuti baci sulle labbra.-La cosa
più assurda,favolosa,bella,magnifica,che tu potessi fare.A
volte mi chiedo se tu sia davvero reale.
Perchè sai,a volte mi vengono dei dubbi.Sei troppo...-
Mi carezzò la guancia,sorridendo dolcemente,guardando me e
Liz come se fossimo le uniche due cose a mantenerlo in vita.-Bella,devi
far entrare nella tua testolina la concezione che io per te e per
Elizabeth farei di tutto.
Gettarmi da un ponte,costruire case su case come queste,andare a vivere
nello spazio...-
Sentii gli occhi pungermi nuovamente.Scossi la testa.-Ti amo tanto-
Le sue labbra mi raggiunsero di nuovo.-Anche io...-soffiò a
un centimetro da esse,prima di immergermi di nuovo nel suo dolce sapore.
Furono i movimenti di Lizzie ad indurci a staccarci l'uno dall'altra
,prima di finire a battezzare la cucina della casa.
-Vieni-disse,tenendomi attaccata al suo corpo.
Salimmo le scale,arrivando al piano superiore.Una serie di corridoi si
diramava e tante porte si affacciavano su quello principale.
Edward mi condusse verso una porta ad est,che aprì.
Era completamente in parquet marrone,le pareti bianche.Sembrava l'unica
camera della casa ancora non toccata.
Lo guardai interrogativa.
-Cosa...-
-Questa-mormorò,entrando e sorridendo ad
Elizabeth-è l'unica camera su cui non hai dato
disposizioni.Forse perchè non l'avevi mai messa in conto nei
tuoi sogni di bambina...-
Compresi.Sorrisi,baciando Elizabeth sulla testolina.-Non avevo mai
pensato ai bambini come ...insomma,come figli miei.Ma devo nettamente
ricredermi ora.-Mi guardai intorno.-La costruiremo insieme.Che ne
dici?-proposi sorridendo.-Potremmo metterci tanti bei peluche sulla
mensola,e un bellissimo guardaroba creato da Alice...-
Elizabeth rise quando sentì il nome della zia.
-Il balcone affaccia dallo stesso lato della nostra camera-aggiunse
Edward.-Sul mare-
-Ti amo-
Mi lanciò una lunga occhiata,e sorridemmo dolcemente.
-Sbaglio o ...manca una camera?-chiesi intraprendente,quando rientrammo
nel corridoio,dopo aver dato un'occhiata alla dimensione dei bagni .
Solo il bagno era tutta casa mia,probabilmente.
Edward sorrise divertito e ammiccò,poggiandomi casulamente
una mano sul sedere.-E tu pensi che io non l'abbia fatto apposta a
lasciarla per ultima?-
Mi morsi un labbro.-Sono curiosissima-dissi,cercando di mantenere la
voce a un tono basso.
Non volevo passare per una maniaca sessuale.Però morivo
dalla voglia di vedere il letto dove avremmo fatto l'amore tutte le
notti,le mattine,i pomeriggi...
Edward aprì la porta.
E,se non fosse
stato per il semplice fatto che ce l'avevo avuta aperta avuta
già per tutto il tempo,avrei spalancato la bocca.
Mi guardati attorno,rapita,mentre un soffio di vento caldo faceva
sventolare la tenda bianca della porta-finestra gigantesca.
Era bellissima.
Un armadio di lacca lucida a riflesso posava sulla sinistra,mentre un
letto moderno, sui colori del bianco e del nero, svettava in centro
alla stanza.Un tappeto floreale degli stessi colori lo anticipava.
Intravidi una piccola rietranza del muro,che custodiva un altro piccolo
luogo con divanetti e poltrone e ...una vasca idromassaggio.
Sospirai,voltandomi verso Edward.
Lui aspettava ansioso la mia reazione.
Quando vide il mio sospiro,si allarmò.-Non ti
piace,amore?Possiamo cambiarla.Se vuoi possiamo prenderne una
più stampo classico,o magari...-
Scossi la testa sorridendo.-No scemo!La ...cavolo,la
adoro-mormorai,girando su me stessa,a braccia aperte.-Mi chiedevo solo
...-passai le mani sul suo sedere,con fare seducente e indicai con un
sorriso divertito la piccola rientranza.-Lì cosa
c'è?-
Recepì il messaggio.Guardò Elizabeth,baciandole
il nasino,e poi si mise a pensare.-Ma per la piccolina di
papà...-
-e della mamma-lo bloccai,lanciandogli un'occhiata.
Lui sorrise-per la piccolina della mamma e del papà non
è ora di fare le ninne?-
-Tante ninne-aggiunsi,carezzandole i capelli.Lei
sbadigliò,accocolandosi sulla spalla di Edward,e chiuse gli
occhi.Lui la strinse forte.
Quella visione fu meravigliosa.Quasi mi pentii di non aver portato con
me la macchina fotografica,ma possedevo tantissimi scatti di Edward e
Liz in posizioni dolci e tenere.
E poi...avremmo avuto tutta la vita per viverci la casa con nostra
figlia.
Le avremmo comprato una bellissima altalena,e perchè no,una
piscina gonfiabile.
D'altronde,per i primi cinque anni sarebbe stata troppo piccola per
nuotare nella piscina grande.
Le avremmo comprato un bellissimo lettino comodo dove dormire la
notte,per rifugiarsi nei suoi sogni,e dove crescendo avrebbe pianto le
sue cotte adolescenziali.
Per il momento,però,mi limitai solamente a condurre per mano
Edward,dopo aver fatto addormentare Liz e averla poggiata sul letto
morbido e profumato,nella vasca idromassaggio.
*Hey...tu sai cosa
fare ...oh baby, fuggi a Malibù* Canzone degli Hole,si
chiama Malibu v.v
Se vi interessa dare
un'altra occhiata alle camere della casa,eccole qui,vi consiglio di
guardare perchè questa villa è stupenda *---*
Giardino
Ingresso
Salotto
Bagno
Veranda
Veranda
2
Piscina
Spero che approviate
la scelta della casa *.* A me è piaciuta fin
dall'inizio.Ovviamente,quando Bella parla dei gusti della sua
casa...bè,sono i miei,di gusti.Sapete che mi piace
aggiungere un po' di me a questa storia <3
Grazie delle
recensioni ancora una volta,i vostri commenti mi fanno sempre sorridere.
Un salutino super
veloce a tutte,I love you <3<3
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** Capitolo 23 ***
Buon pomeriggio e soprattutto buon week-end a tutte voi!Avete fatto
l'albero di Natale e il presepe?Io sì,due giorni di lavoro
ci sono voluti,ma io sono malata per il Natale,quindi rientra tutto
nella normalità :D
Spero che le cose procedino bene anche con la scuola e il lavoro,io mi
sono beccata il primo 4 e 5 a matematica,ma tralasciamo,ormai
è una battaglia persa,la mia,con la matematica x)
Dunque,come sempre sono stata lentina a postare,ma a mio favore va
detto che questo non è un capitolo qualsiasi,questo
è IL capitolo.
Sono ben 24 pagine,non vorrei sbagliarmi,ma credo sia il più
lungo di tutta la ff.Ci ho messo l'anima per scriverlo,e udite
udite,sono soddisfatta completamente per la prima volta.Sono riuscita a
descrivere tutto proprio come desideravo.
Se posso consigliarvi una musica da accompagnare alla lettura del
capitolo,vi consiglio "All yours "dei Metric.E' anche la colonna sonora
di Eclipse,sicuramente la conoscete .Ho scritto il chap con questa
musica di sottofondo,e ammetto che la lacrimuccia è scesa :)
Questo capitolo
è dedicato a nik81.Avrei dovuto postare per il
suo compleanno,ma non sono riuscita a farcela.Cara,spero che vada bene
lo stesso ora :)
Bene.Ah,un'ultima cosa.Con la nuova (e utilissima)funzione introdotta
nell'account,ovvero la risposta alle recensioni,posso finalmente
tornare a rispondervi,anche perchè così non sono
costretta a rispondere al momento di postare il nuovo capitolo e
soprattutto entro in contatto più diretto con i miei lettori
:)
Ora vi lascio alla lettura del capitolo,che spero vi faccia emozionare
come ha fatto emozionare me.
Buona lettura.
Capitolo 23
Poggiata con la schiena alla testata del letto di Edward,ridevo
contenta osservando la "lotta" tra papà e figlia.
Edward era sdraiato a letto,di fianco a me,e teneva Lizzie sulla sua
pancia.
Era difficile dire chi la stesse avendo vinta:Lizzie,con le sue manine
che erano perfettamente in grado di arpionare i capelli disordinati del
padre,riusciva ad essere una valida rivale.
Era arrivato il grande giorno.
Il matrimonio di Alice e Jasper si sarebbe celebrato tra poche ore,e io
e Lizzie eravamo rimaste a dormire,come facevamo spesso,da Edward.
-Ahia!-
Scoppiai a ridere,quando Lizzie infilò,fomentata dal
gioco,un piccolo ditino nell'occhio di Edward.
-Oddio... ahah...- urlai,rotolandomi tra le lenzuola ridendo.
-Brutta pestifera di una bimba che non sei altro...-
Edward,asciugandosi l'occhio lacrimoso,mi lanciò
un'occhiata.-Ma che bella e brava ragazza che ho,che mi prende in giro
e si allea con la piccolina di casa invece di difendere il suo indifeso
cavalie...-
-Ovviamente-lo interruppi,seguitando a ridere.Mi girai,poggiando la
pancia sulla superficie morbida del letto matrimoniale,e puntellai i
gomiti sul materasso.-Prendo le parti di Lizzie-
La piccola battè le mani.
Ridemmo entrambi.
-Hai fatto caso come ride ogni volta che ripetiamo il suo nome?-mi
chiese Edward,sistemandosela meglio sul petto.Lei ci si
spalmò,giocando con i pochi peli sul petto del padre,e lui
coprì tutti e tre con il pesante piumone.
Mi morsi un labbro,trattenendo un sorriso.-Edward,amore,sembra
incredibile,ma il nostro piccolo tesoro sta crescendo.-
-Sì-replicò lui,carezzandole un ciuffetto di
capelli.-E' bellissima-disse,guardandola con degli occhi
così limpidi che mai,mai avrei potuto dubitare dell'amore di
Edward per lei.
Allungai una mano,carezzando il suo braccio.Un brivido di piacere mi
colpì,arrivando nel bassoventre.
Mi ero ormai per cosi dire,messa l'anima in pace.
Ogni qualvolta Edward e io ci sfioravamo,finivamo per restare nudi e
coinvolti in un amplesso che ci lasciava a bocca aperta.
Probabilmente,il fatto che tra poco avremmo convissuto faceva sua buona
parte.
Non potevo far altro che immaginare noi tre vivere in quella
casa,così vicini al mare della California,così
lontani dal mondo intero.
Immaginavo io ed Edward fare l'amore nella piscina azzurra,Lizzie
mangiare le minestre di verdura nell'isola della cucina,la sua
cameretta colorata...
E sorridevo.Sorridevo sempre.
Sorridevo cucinando per mamma e papà.Sorridevo quando facevo
la personal shopper di Alice per il suo matrimonio ,lungo la Rodeo
Street.
Sorridevo.
Felicità.
Una parola che ormai ricorreva spesso nel mio vocabolario quotidiano.
Era un bel periodo.
-Sai,mi chiedo sempre come sarebbe se...bè...-
Alzai lo sguardo,immergendolo in quello verde di
lui.-Sì?-chiesi,in risposta al suo balbettio incomprensibile.
Edward sospirò,cingendomi con il braccio la
vita.Sorrisi,rispondendo al suo invito poggiando la testa sul suo
petto.Da una parte Lizzie,dall'altra me.Noi tre insieme.
-E' sbagliato secondo te essere così felici,eppure...volere
di più?-chiese.Poggiai il mento sul suo petto,in modo da
riuscire a guardarlo dritto negli occhi.
-Non capisco cosa vuoi dire-replicai.Un attimo di pausa.-Non sei
felice?-chiesi,preoccupata.
-Ahw,Bella-la sua mano mi carezzò i capelli in un movimento
estremamente rilassante.-Non sono felice,sono di più.Sono
immerso nella più completa gioia.Se potessi,andrei sulla
Luna e tornerei in due secondi,sto toccando il cielo con un dito.Ho
tutto quello di cui ho bisogno.Solo che...beh,sapere che che questa
gioia potrebbe essere triplicata,non so...c'è un limite alla
felicità?-chiese,con uno strano sorriso.
-Non saprei-risposi lentamente,alzando leggermente il busto.Mi posi al
suo stesso livello,per osservarlo bene in viso.-Di cosa parli,in
particolare?-
-Di te.-rispose,dandomi un piccolo e rapido bacio a stampo.Ripresi le
sue labbra,la mia droga,dandone uno più approfondito.-Di
lei.-continuò,carezzando la testolina di Lizzie.
La piccolina si rilassò,e poggiò nuovamente il
capo sul petto del papà.Chiuse gli occhi.Tempo due secondi e
si sarebbe riaddormentata.
Seguii lo sguardo di Edward,e per qualche minuto non
parlammo.Continuava a carezzare i riccioli di Elizabeth.
-Come sarebbe guardare tante Lizzie correre sul prato?-chiese,con un
piccolo sorriso.-Tante Lizzie al maschile che giocano con un pallone o
si tuffano nella nostra piscina urlando e schiamazzando?-
Chiusi gli occhi,accennando una piccola risata,non del tutto
sorpresa.-Sarebbe...indefinibile.Sarebbe
bellissimo,incredibile.Edward,so che vuoi altri figli,e ti prometto che
ne avremo,amore-dissi,con la voce tremante.Gli carezzai il collo,e lui
di risposta mi cinse più forte la vita.-Ma non ora.Lizzie
è ancora così piccola,e voglio che abbia la
nostra più completa e totale attenzione.-
-Me lo giuri?-disse,con una piccola risata.
Lo imitai,e gli baciai il naso.-M certo!Voglio tanti piccoli bimbi
uguali a te-
-E sentiamo sentiamo...-disse,carezzandomi la schiena.-Come te li
immagini?-
Scossi la testa ridendo.-Non so-
-Non ci credo che tu non te li sia mai immaginati-
-Smettila-continuai,ridendo.
-Almeno dimmi...il prossimo vorresti che fosse un maschietto o una
femminuccia?Perchè se è così dovremmo
impegnarci tanto,sai...-
-...basta!-esplosi,ridendo apertamente,rossa in viso,e gli lanciai il
mio cuscino.
Lizzie riaprì gli occhi di scatto,e si agitò
eccitata quando vide il papà e la mamma in aperta lotta con
i cuscini.
-Lizzie,la mia piccola principessa,si allea con il papà,non
è vero?-disse Edward,posizionandola sulle sue spalle-Contro
la mamma!-
** ** **
-Alice,stai calma- le ripetè Rosalie per l'ennesima volta,ma
era come parlare con il muro.
I bigodini tra i capelli,un accappatoio sopra il suo abito da sposa,e a
meno di un'ora dal diventare la moglie di Jasper Hale,Alice era ormai
incontrollabile.
Camminava avanti e indietro lungo la sua camera da letto,trascinando
l'abito avanti e indietro.
-Alice-la ripresi,mordendomi il labbro.-Se continui
così,quando arriverai in chiesa l'abito sarà
diventato avorio-
Lei si bloccò immediatamente,e registrò le mie
parole.
Sapevo dove colpire con Alice,e dovetti cercare di non ridere quando
ammise -Hai ragione-
-Sorellina mia,se non avessi avuto questo pancione ti avrei incollato
alla sedia con la forza-disse Rosalie,sistemandosi una ciocca di
capelli sfuggita alla sua crocchia elegante.-Ma date le
circostanze,temo che se non voglia partorire il giorno del tuo
matrimonio,devi stare buona da sola ed attendere la truccatrice-
Mi passai una mano tra i capelli,quasi innervosita.L'agitazione di
Alice stava influenzandomi.Non mi sarei stupita se l'avessi vista d'un
tratto con i capelli dritti a causa dell'elettricità.
D'altronde,c'era da comprenderla.Il matrimonio avviene una volta sola
nella vita.Perlomeno,il matrimonio vero.
E' il giorno nel quale si decide di unirsi in amore con la propria
anima gemella.
Da quel giorno,non si è più soli ad affrontare il
lungo ed impetuoso cammino della vita.Si sarà sempre
accompagnati da lui,o
da lei,e
dalla famiglia che si costruirà.
Mi venne da ridere quando pensai che io ed Edward avevamo bruciato un
po' le tappe.
Il matrimonio non era mai stata una questione che avevamo
trattato,perlomeno seriamente.
Alcuni cenni scherzosi,e basta.
Probabilmente,Edward ancora non era pronto.
D'altronde,se avesse dovuto fare qualche proposta,l'avrebbe fatta
quando mi aveva condotto alla nostra nuova casa.
Invece non aveva dettato neanche una parola sull'argomento.
Ma poco mi importava.
L'importante per me era vivere con lui,l'amore della mia vita,e la
nostra piccola Lizzie.
Il resto avrebbe avuto tutto meno importanza.
-S.I.A.M.O.I.N.R.I.T.A.R.D.O.!-
L'urlo di Alice mi fece sobbalzare.Urlava a pieni polmoni.
-...io tra esattamente quarantacinque minuti dovrei essere su una
spiaggia a SPOSARMI!-continuò,rossa in viso.-Avete vagamente
idea del significato della parola matrimonio?!Ecco,se ce lo
avete,cercate di comprendere che è totalmente ASSURDO,e
ripeto,ASSURDO,che la truccatrice non sia ancora qui,e...-
-Calma,stai calma-le ripetè Rosalie,alzando gli occhi al
cielo.-Tesoro,hai ragione,ma non perdere la lucidità,te ne
prego,sennò mi agito anche io e nelle mie condizioni non
è salutare.Vuoi che mi accada qualcosa?-chiese,inarcando un
sopracciglio.
-No...-
-Ecco.Allora stai calma,Jasper non scappa.Ci sono Edward ed Emmett a
trattenerlo con la forza-sorrise teneramente.-ora chiamiamo Jessica e
vediamo perchè è in
ritardo.Calma-ripetè,rassenerante.
Annuii.-Ha ragione Rose,Alice.Così ti agiti soltanto e non
ti godi questo giorno.Calma.-le ripetei.
Rosalie mi guardò,accennando alla povera Alice,come a dire
di supervisionarla.Si aggiustò la spallina dell'abito di
satin argentato.-Vado a chiamare.La lascio nelle tue mani-
-Non sono un giocattolo-pigolò Alice,sprofondata nella
poltrona rossa,ticchettando con il tacco sul pavimento di marmo.
Roteai gli occhi,e risposi con un'altra domanda.Tutto pur di
distrarla.-Non trovi che Rose sia bellissima anche con quel
pancione?-chiesi retoricamente,con un sorriso.
-Rose sarebbe magnifica anche con cinque gemelli dentro la pancia,calva
e con uno straccio addosso-rispose lei atona,continuando a guardare un
punto fisso della parete.
-Quell'abito argentato è davvero una meraviglia-osservai.Mi
voltai allo specchio,osservando me.
Ero la damigella d'onore,e,sebbene la cosa mi spaventasse un
pochino,non potevo non ammettere di essere lusingata della scelta di
Alice.
Rosalie sarebbe stata la testimone,insieme ad Edward.
-Vorresti dirmi che il tuo non è magnifico?-chiese lei,per
la prima volta calma.
E allora sorrisi a me stessa,davanti allo specchio.
L'abito rosso,di seta,senza spalline,scendeva morbido fino ai
piedi.Avevo illuminato il viso con un rossetto rosso -alquanto inusuale per me-e
la matita e il mascara nero intorno agli occhi.
I capelli erano lisci,e ricadevamo flessuosi lungo la schiena.
Ero molto ...spagnola.
-Certo che lo è -le risposi,sinceramente contenta.-Non
è un rosso volgare,appariscente,anzi: è elegante-
-Devo ammettere che dei passi in avanti li abbiamo fatti con te e la
moda-replicò lei ,alzando gli occhi al cielo.
Ridacchiai.-Bè,anche se devo ammettere che quello che hai
scelto per Lizzie è un po'...come dire?Pomposo,si direi che
è la parola esatta-
-Solo perchè non hai gusto estetico-
Risi ancora più forte.-Certamente-
Alice si torturò le mani smaltate di bianco.-Lo
sai-mormorò,nervosamente-In queste settimane ho dedicato
anima e corpo ai preparativi.La spiaggia,gli invitati,gli abiti,il
ricevimento,ma la verita è che ora che mi trovo ad un passo
ad essere veramente sposata,mi tremano le
gambe.-confessò.Abbassò lo sguardo.
-Oh,Alice-mormorai,gli occhi improvvisamente lucidi.-Sorellina
mia,io...io credo sia normale sentirsi così ,sai?E' un passo
importante quello che stai per fare.Però ascoltami,ok?-
Annuì,rialzando lo sguardo e fissandomi.
Presi un gran respiro,accovacciandomi davanti a lei e prendendole le
mani tra le mie.Le sfregai leggermente.-E' normale essere
agitati,è un momento importante della tua vita,forse ,e dico
forse,secondo solo alla nascita di un figlio.Ma io sono dell'idea che
se si ama una persona,quando ci si ritrova lì,davanti a
questa persona,e la trovi ad attenderti all'altare,le paure scompaiono.
Non parlo per esperienza personale,lo sai,ma questa è un po'
l'idea che io ho dell'amore,del matrimonio.
Ami la persona che stai per sposare?Se sì,stai sicura che
questo nervosismo ti abbandonerà appena vedrai Jasper-
Un piccolo sorriso fiorì sulle sue labbra,fino a quando una
lacrima le scese lungo la guancia.-Hai ragione,sai.Io lo amo-
-Certo tesoro che lo ami-replicai,intenerita,e la abbracciai forte.-Ti
voglio bene,Alice-
-E io ne voglio a te-replicò lei,sepolta nel suo abito di
chiffon.-Uff,ne riparleremo al tuo matrimonio-
Imbarazzata,mi allontanai di poco.-Allora ne riparleremo tra un po' di
tempo-
Alice scoppiò a ridere.-Oh bè,Bella,mi
stupisci-mormorò,raccattando un kleenex che le porgevo.
-Sì?-chiesi perplessa.
-Bè,così praticamente dichiari di non conoscere
mio fratello.Edward è all'antica,e lo sappiamo tutte due -
-Quindi?-
-Quindi,conoscendolo,mi sembra alquanto inusuale che decida di andare a
vivere con te ed Elizabeth senza prima averti sposato-
-Alice,non ne abbiamo ancora parlato.La parola matrimonio è
ancora lontana-le risposi,tranquilla.-Ok,non nego che probabilmente
accadrà.In fondo,il passo di vivere insieme è
molto vicino a quello dello sposarsi.Io sarò pronta a
rispondere quando Edward lo chiederà.Ma per ora l'argomento
ancora non è stato toccato.Adesso come
adesso,sembrerà assurdo,ma non ne sento la
mancanza,perchè ho già Edward per me-
La sua risposta fu inarcare il sopracciglio.-Certo che tu sei proprio
strana-
Ridacchiai.-E tu sei proprio un piccolo folletto irritante che non si
fa mai i proprio affari-
Scoppiammo a ridere,poco prima che la porta si aprì e
Rosalie rientrò con Esme al seguito.
Si era cambiata.
Aveva indossato un abito rosa scuro,morbido anch'esso,e accompagnato da
un lungo scialle.Esme era sempre incantevole.
Difficile dire chi non lo fosse in quella famiglia.
Tuttavia,appena vide sua figlia sulla poltrona ,sepolta nel suo abito
bianco,i suoi occhi si velarono di lacrime di commozione.
Sorrisi mordendomi un labbro,cercando di non cedere alla
rarità e preziosità di quella scena.
-Sta arrivando-ci informò Rosalie,carezzandosi il
pancione.-C'è un incidente sulla A4,direzione Santa
Barbara.Le ho chiesto quanto ci sarebbe voluto,e ehm,ha detto che
quarantacinque minuti servono.Tranquilla Alice,non fare
così,stai calma,adesso Bella chiama Edward e informa
tutti,compreso,Jasper,e chiediamo all'autista poi di fare una strada
diversa-
-Oddio,quarantacinque minuti...-
Alice era sull'orlo dello svenimento.
-Figlia mia,sei bellissima.Amore mio-
Esme,ancora sulla porta,non riusciva a staccare lo sguardo dalla sua
figlia minore.
Alice alzò lo sguardo,immergendolo in quello della sua mamma
adottiva,e il suo viso si distese immediatamente.Esme avanzò
verso di lei,a braccia aperte.
Sorrisi nuovamente,e silenziosamente accennai a Rosalie la porta e lei
annuì.
Mi mossi lentamente,lasciando alle tre ragazze il momento "famiglia".Mi
ritrovai nel lungo corridoio di casa Cullen,e ,cercando di non fare
fuori i tacchi che indossavo prima ancora di usarli veramente,mi
diressi al cordless sul tavolino in vetro all'angolo delle scale.
Digitai il numero di Edward ed attesi.
-Pronto?-
-Amore,sono io-risposi sorridendo.Sentivo il rumore dell'orchestra
sinfonica di sottofondo e le onde del mare.Probabilmente stavano
provando la marcia nuziale.
-Bella.Siete ancora a casa?-chiese,sorpreso.
Mi morsi un labbro.-Ehm,in realtà ho chiamato proprio per
dirti che faremo un po' di ritardo.La truccatrice di Alice ha trovato
un incidente sulla A4,e ha ritardato.Sta per arrivare.-
-Deve ancora arrivare?-esclamò,a voce più
alta.-Oddio,Emmett ed io non crediamo di farcela.Jasper è
convinto che Alice non voglia più sposarsi-
Alzai gli occhi al cielo.-Io e Rose non siamo messe
meglio.Alice è totalmente ingestibile.I miei sono
arrivati?Elizabeth?-
-Sì,sono arrivati da poco.Lizzie sta bene-rispose lui,e lo
sentii sorridere.-Se la stanno spupazzando tutti.A proposito,i colleghi
di lavoro di Carlisle e Alice dicono che mi somiglia tantissimo.Un
punto a favore mio-
-Scemo-mormorai sorridendo.-Hai indossato la cravatta che ti ho detto?-
-Certo,Madame.Sono
uno schianto.Le donne stanno già tutte sbavando per
me.-disse,ridacchiando.
Il sorriso mi sparì dalla faccia.-Non sei simpatico,per
niente.-
Rise ancora più forte.-Scherzo,amore.Sono solo tuo,lo
sai.Però sbrigatevi.Mi manchi.-
Alzai un sopracciglio,lisciandomi la stoffa dell'abito.-Non ci vediamo
più o meno da tre ore-
-Troppe-
Sentii arrossirmi,e scossi la testa.-Se non arriviamo entro
mezzogiorno,dai a Lizzie i biscottini plasmon.Sono dentro la borsa in
macchina-
-Mmm,ok.Mi raccomando,cercate di velocizzare perchè primo mi
manchi,secondo non reggo più Jasper-
Risi.-Va bene.A dopo tesoro-
-Bella?-
-Sì?-
-Ti amo.Da morire-
Chiusi gli occhi,gongolando,assaporando quelle dolci parole.-Anche
io,Edward.Per sempre-
La limousine
arrivò in spiaggia.Il cielo era limpido,e sebbene la
giornata fosse ventosa,le condizioni erano ottimali.
D'altronde,l'inverno californiano non può neanche essere
definito tale.
Scesi dalla macchina,appostata sulla sabbia,in uno spiazzo di poco
antecedente alla porzione di spiaggia dove si sarebbe svolta la
funzione.
Era semplicemente meraviglioso.
Alice era una maga.
Le sedie,rivestite di tulle,erano tantissime,quasi tutte occupate.Un
arco complicato,intrecciato da rose bianche e gigli,ospitava il
funzionario e Jasper,in un completo lucido,i capelli domati dal gel,che
guardava allucinato nella nostra direzione.Scorsi Carlisle,in prima
fila,che mi guardava sorridendo,venendo verso di noi,pronto a scortare
la figlia all'altare.
Arrossii quando mi resi conto che ero stata la prima a scendere.
Qualcosa come cento e passa occhi erano rivolti verso la sottoscritta.
Cercando di non farmi prendere dal panico,velocemente feci due passi
sulla sabbia per aprire lo sportello dalla parte di Esme e Rosalie,che
erano entramabe molto più pratiche di me a gestire queste
situazioni di protagonismo.
L'orchestra cominciò a suonare la marcia nuziale.Distinsi
nettamente l'organo e il pianoforte.Il sole splendeva alto nel cielo,e
quando l'autista,con un cappello bianco in testa,aprì lo
sportello di Alice,sembrò quasi illuminare la sua
figura,splendente,luminosa nel suo facoltoso abito da sposa.
Tutti trattennero il fiato.Sentii esclamazioni di stupore,e tanti
"Oooow".Sorrisi,e,stringendo forte il mio bouquet di rose rosse,mi
avviai per il piccolo sentiero creato tra la sabbia.
La marcia nuziale procedeva verso le sue note più
alte,mentre Alice varcava il cammino che l'avrebbe condotta tra le
braccia di Jasper.
Sotto gli occhi di tutti gli invitati,guardavo dritta davanti a
me,guardavo il mare,guardavo gli scogli luccicare alla luce del
sole,guardavo lui.
Osservavo Edward.
Ammiravo Edward.
In un completo nero e bianco,una rosa nel taschino,mani incrociate sul
bassoventre,lui mi guardava emozionato.
E per un momento...per un momento credetti di stare sposandomi
io.Credetti di poter infilarmi al dito la fede che ci avrebbe
unito per sempre.
Credetti di essere al
mio,di matrimonio.
La marcia nuziale arrivò al suo assolo più
alto,per poi diffondere nell'aria gli ultimi toni, fino ad affievolirsi
drasticamente.
Non sapevo cosa stesse accadendo dietro di me,ma quando arrivai
all'arco di fiori,Edward mi porse la mano con un sorriso.
La presi subito,stringendola forte,e lui,passandomi l'altro braccio
intorno alla vita,mi portò vicina al suo corpo.Il suo viso
era a pochi centimetri dal mio.Sentivo il suo respiro sui miei occhi
truccati,sul rossetto vivo.
-Sei bellissima-soffiò.
-Grazie-mormorai,sorridendo.-Anche tu-continuai,alzando lo sguardo.
Poco importava che in quel momento si stesse celebrando un altro grande
amore.
Avevo bisogno di lui,del mio Edward,delle sue labbra,che lui non mi
negò.
Quando alzai lo sguardo sugli invitati,il panico non mi
colpì.
Primo perchè ero tra le braccia protettrici di
Edward,secondo perchè tra quelle tante teste una sola era in
grado di scaldarmi il fuoco come fosse una fiamma ardente:Elizabeth,in
braccio a Esme,che la coccolava,nel suo abitino di tulle rosa.
Lei mi fece l'occhiolino e io le sorrisi di rimando.Era in mani sicure.
Riconobbi Chantal,Steve,e tanti altri visi che avevo imparato a
conoscere ed amare in questa mia nuova vita a LA.
Alice e Jasper non
si lasciarono mai la mano,neanche quando il funzionario chiese loro di
leggere le promesse che li avrebbe legati l'uno all'altra,neanche
quando si scambiarono gli anelli dorati.Solamente quando,tra gli
applausi concitati degli invitati,fu permesso a Jasper di baciare la
sua sposa,la prese tra le sue braccia,totalmente.
Una palla sopra di noi scoppiò,facendo uscire alcune
colombe,che volarono dritte in cielo.
Mi resi conto di quanto stupida e cieca potessi essere stata a dire di
non cercare così ardentemente un matrimonio con Edward.
La verità era che Edward era lì,pronto a
cominciare una nuova vita con me ed Elizabeth,eppure...eppure non era
vero che pensavo che il matrimonio fosse solo l'ufficializzazione di un
amore,come avevo detto ad Alice.
Il matrimonio è il voto di due individui pronti a legarsi
davanti a Dio,indissolubilmente.
E' l'atto che concretizza l'amore.Che mi avrebbe resa sua ufficialmente
davanti a tutti,e viceversa.
Edward mi avrebbe sposata presto.
Fu una certezza quella,che venne concretizzata quando alzai lo
sguardo,incontrando gli occhi di Edward fissi nei miei.
Sembravano dirmi: sposami,Bella.
-Blublublu...buah!-
Emmett solleticò il pancino di Lizzie,sulle sue gambe,per
indurla ad assaggiare la salsa di gamberetti che era nel piatto.
Edward,impegnato a baciare il mio collo,sbuffò,per poi
voltarsi verso di lui.-Non la mangerà,Emmett.E' troppo
piccola.E poi non la vuole-
Teatralmente,Emmett alzò gli occhi al cielo.-Emmett
no,Emmett sì.Emmett è piccola,Emmett è
fragile,e bla bla bla.Seriamente Lizzie,ma come fai a sopravvivere con
un papà del genere?-
Presi la mano di Edward,intrecciandola alla mia e portandola sopra al
tavolo.-Edward ha ragione.E' troppo piccola,Emmett.-
-Oh,mi sembrava strano he non fossi ancora intervenuta in difesa della
tua dolce metà-,mi prese in giro lui.-Mi è
concesso fare battute a sfondo sessuale in presenza di una bimba cosi
piccola?-
-No- La risposta di Edward fu netta e chiara.-O mi inventerò
la voce che Rosalie non è incinta di te ,per colpa di un tuo
principio di impotenza,e che questo fliglio l' ha spacciato per tuo ma
non è così.-
Mia madre e Charlie,seduti proprio di fronte a noi,impallidirono
e fecero finta di tossire,ma per me fu impossibile non ridere.
Scoppiai a ridere fragorosamente.-Oh mio dio!-urlai,asciugandomi le
lacrime.
Rosalie scosse la testa,continuando a mangiare il suo piatto e dando un
piccolo buffetto a Lizzie.
-Ma come siamo simpatici,fratellino-lo rirpese Emmett.-Vuoi che ti
sfidi a braccio di ferro?-
-Smettetela-mormorai,chiedendo la bottiglia d'acqua frizzante.-A casa
vi scontrerete quanto vorrete.Per ora sarebbe meglio non rovinare il
matrimonio di Alice e Jasper-
-Hai capito il caro e vecchio Jasperino-commento Emmett,rinunciando
all'impresa con Lizzie.Me la passò,ma Edward la volle
prendere e non obiettai.Adoravo vederli insieme.
-E' stato molto più gentiluomo di te,che appena sposati
pensavi sempre e solo alla prima notte di nozze-commentò
Rosalie indifferente,ingoiando di buon gusto un'altra forchettata di
linguine.-Mmm...queste linguine sono formidabili.Quasi quasi ne chiedo
un'altra porzione-
-Statti buona,Rosalie-la avvertì Emmett,guardandola di
sbieco.-Poi non ti lamentare se non ti entrano le cose-
Risi,appoggiando il viso sulla spalla di Edward.Infilai un dito tra i
riccolini di Lizzie.-Smettetela-ripetei,per la seconda volta.
Rosalie stava ancora incendiando Emmett con lo sguardo quando Esme e
Carlisle si accomodarono a tavola,mano nella mano.
Sembravano due divi del cinema.
Eravamo alla prima portata del pranzo nuziale.Eravamo più o
meno tutti morti di fame,per via del ritardo di Alice,ma ora che
eravamo a tavola eravamo tutti più rilassati e soprattutto
felici di mangiare.
La famiglia,ovvero noi,compresi mamma e papà,era tutta
riunita in uno dei tavoli più vicini al tavolino centrale
dove sedevano gli sposi.Altri dodici tavoli erano sistemati e affollati
sotto il gazebo sistemato sulla spiaggia.
Avevo salutato chi
conoscevo,e Edward mi aveva presentato con grande soddisfazione ai
colleghi di lavoro della famiglia.Gongolava come un matto quando
qualcuno si avvicinava a coccolare Lizzie.
-Allora,hai visto quanto è bella la nostra piccolina?-gli
sussurrai,sorridendo ad Elizabeth.Anche Edward abbassò lo
sguardo,carezzandole la guanciotta paffuta.La sollevò fino a
far scontrare il naso con il suo.-Bella?E' magnifica.Me la
mangerei di baci...awrh!-imitò il ruggito di una
tigre,mordendo delicatamente la guancia di Lizzie,e lei
scalpitò ridendo con i piedini.Scossi la testa ,felice.
-Hey,Bella!-
Prima ancora di voltarmi,vidi perfettamente la schiena di Edward
irrigidirsi.
Girai di poco la sedia,trovandomi di fronte Roger.
-Roger!-
Sorrisi,baciandogli le guance,e regalandogli un abbraccio.
-Cosa ci fai qui?-chiesi,sorpresa.
Allargò le braccia.-Mi sembra evidente,no?Sono al matimonio
di Alice-
Allargai gli occhi.-Tu e Alice vi conoscete?-
-Più o meno-rispose lui sorridendo -Qualche volta facciamo
surf insieme,la mattina-
-Sono sorpresa-ripetei.
-In effetti ,non sapevo neanche se avrei potuto partecipare-rispose
lui,le mani in tasca-sai,non posso lasciare spesso le Hawaii.I
biglietti aerei costano.Ma mi fermerò per qualche
altra settimana,credo.Mia sorella è in procinto di
partorire.-
-Oh,sono contenta per te,un bambino è sempre una buona
cosa-dichiarai,sorridendo.
-A proposito,la tua piccola Elizabeth dov'è?-
Edward si alzò,con Lizzie tra le braccia.Feci finta di non
notare il suo sguardo freddo e composto.
-Oh-Roger annuì leggermente,allungando la mano.-Non so se ti
ricordi .Sono...-
-Ricordo perfettamente-lo interruppe Edward,allungando una mano e
lasciando l'altra sotto il sederino di Lizzie.-Va tutto bene?-
-Sì,oh certo...sì.Vedo che la piccolina sta bene-
-Sì.Perfettamente-
Sorrisi,tesa.-Anche la sorella di Edward è vicina al
parto-dissi,cercando di cambiare argomento.-Porta i miei auguri a tua
sorella-
-Ma certo-Roger ricambiò il sorriso,e
poi,inconsapolvolmente,fece scendere il suo sguardo sul mio
abito.Deglutì.-Sei...sei molto bella,oggi.E...e anche
Lizzie-aggiunse,quando si rese conto di aver osato troppo.-Che bel
vestitino principesco-
Non osavo guardare Edward.
Sapevo quanto protettivo e geloso fosse.
-Sì-la sua risposta ferma e composta quasi non mi
stupì.-E' tutta opera della zia Alice,è fanatica
della moda;immagino già cosa combinerà quando
riempirà il suo armadio di vestitini all'ultima moda.Sai,io
e Bella andiamo a vivere insieme-
Lo avrei dovuto sapere.
Era stato fin troppo calmo per i miei gusti.
Un principio di rabbia mi salì su per il petto.
Roger aprì la bocca,guardandomi deluso.-A-a...ndate a vivere
insieme?-
-Sì-rispose lui al posto mio,sistemando meglio Lizzie sulla
spalla,impegnata a giocare con la sua cravatta.-Ci amiamo,abbiamo una
figlia,quindi non vediamo il motivo per restare separati-
Scossi la testa,chiudendo gli occhi.
Aveva superato ogni limite.
-Capisco-mi raggiunse la voce affievolita di
Roger.-Bè,si...allora,tanti aguri...sì,tanti
aguri anche a voi.Credo che...debba tornare a mangiare.Bella,ci...ci
rivediamo,allora-
Aprii gli occhi e gli sorrisi.-Certo.Stammi bene,Roger-
E contro ogni aspettativa,mi feci avanti e lo strinsi
forte,carezzandogli la schiena,ignorando chi mi stava dietro.-Ti voglio
bene-
-Oh...anche io-replicò lui subito.Mi salutò di
nuovo.-A presto...Bella-
Quando mi voltai,livida,mi accorsi che tutta la tavolata ci fissava.
Me ne fregai.
-Non.rivolgermi.la.parola-dissi,prendendo Lizzie tra le sue
braccia.-Sono nera.-
La faccia di Edward era più livida della mia.-Che cosa era
quel numero dell'abbraccio?-
-Era un abbraccio amichevole,un sentimento,l'amicizia,che a quanto pare
tu non sai rispettare!-risposi,cercando di mantenere calmo il tono
della voce.
Edward rise,incredulo.Allargò le braccia.-Bella,mi stai
prendendo in giro?Quel tizio ci sta provando con te da una vita!-
-Quel tizio è MIO amico-replicai,arrabbiata e seccata.-E non
ha mai fatto nulla di inappropriato o che venisse a rivendicare
ciò che è tuo.Edward,la tua uscita è
stata terribile....e l'ultima cosa che voglio,ora è
parlarti,quindi lasciami in pace-
-Sei incredibile!-esclamò lui,alzando la voce.
Un paio di teste del tavolo vicino al nostro si voltarono.
-Dovevo stare qui a sentire ancora le sue belle parole sul tuo
vestito...poteva denudarti direttamente,no?
Bella,apri gli occhi...non tutti sono gli angeli che tu credi siano!-
Scossi la testa,senza parole-Sono...disgustata,davvero.Edward,non ho
bisogno del cavaliere che ogni volta che qualcuno mi dice
qualcosa di troppo debba intervenire reputandomi
un'incapace!-urlai,prendendo la carrozzina di Elizabeth lì
vicino.-Lasciami in pace.Non voglio parlarti ora.Mi hai rovinato la
giornata.Andiamo,Lizzie-
La infilai sotto le coperte e cominciai a spingere la carrozzina,sotto
gli sguardi increduli di tutti.Edward mi prese il braccio.-Dove vai
ora?Non puoi andartene!-
Lo scansai via.-Và al diavolo,Edward-
Seduta sullo scoglio,i tacchi tra la sabbia,accarezzavo Lizzie,tra le
mie braccia.
Era ormai tardo pomeriggio;il sole aveva raggiunto il livello del mare
all'orizzonte,e il cielo era dipinto di un color arancione da film.
Tuttavia,un leggero vento aveva cominciato a soffiare,e,per paura che
Lizzie prendesse freddo,sapevo di dover tornare al ricevimento.
La rabbia non era ancora sbollita del tutto.
Mi sentivo uno schifo.
Quella che era iniziata come la giornata perfetta si era trasformata in
un litigio tra me ed Edward -voluto
da me-,e avevo rovinato il giorno più bello di
Alice e Jasper.
Non me lo sarei mai perdonato.
Tuttavia,in fondo al cuore,sapevo di non aver sbagliato del tutto.
Edward non era stato carino,nemmeno un po'.
E' vero,Roger avrebbe dovuto evitare certi commenti,ma lui era sempre
stato gentile,con me,con mia figlia,e anche con Edward stesso.
Che bisogno c'era di farlo soffrire così inutilmente?
Non che non volessi che Roger sapesse che andassi a vivere con Edward e
Lizzie.
Era ormai chiaro a tutti quelli che mi conoscevano che eravamo
diventati una famiglia a tutti gli effetti.
Quello che mi aveva irritato era stata l'intenzione di Edward di ferire
i sentimenti di Roger,e sebbene la sue gelosia era sì,
dolce,a volte diventava qualcosa di troppo.
E poi mi sentivo uno schifo perchè avevo esagerato anche io.
Lo avevo chiaramente mandato al diavolo,senza giri di parole,davanti a
tutti.
Probabilmente,era ancora arrabbiato con me,altrimenti,sarebbe venuto a
cercarmi già da tempo.
Sospirando,lasciai un bacino sulla fronte ad Elizabeth,che si era
addormentata con i pugnetti delle mani chiusi sul mio vestito.
Mi alzai leggermente per rimetterla nella carrozzina,e poi mi
risedetti,poggiando il mento sulla mano.
Non udii il fruscio dell'abito di Alice,perciò sobbalzai
quando mi raggiunse alle spalle.
-Hey-
-Alice!-esclamai,alzandomi in piedi nuovamente.-Cosa...che ci fai
qui?Come hai fatto a trovarmi?-chiesi,sorpresa.
Lei sorrise.L'acconciatura si era leggermente scompigliata.-Quante
domande!Diciamo che ho deciso di fare una passeggiata per il
lungomare.E bè...eccomi qui-
Scossi la testa.-Oh,Alice...è il tuo matrimonio.Dovresti
essere con Jasper.-
Lei rise.-Oh,ma tranquilla,che con Jasper ci sto e ora ci ritorno.E
poi,ci starò per tutta la vita,no?-aggiunse sorridendo.-E'
impegnato a ballare con Esme.Abbiamo aperto le danze-
Sorrisi tristemente.
Lei sospirò,e ,non con poche difficoltà,si
adagiò vicino a me,sul masso.
-Così lo sporcherai-mormorai,accennando all'abito.
-Direi che ormai è concesso-replicò
lei,carezzandomi piano la spalla.-Tesoro,non pensi che sia ora di
tornare?Lui sta uno schifo.E' seduto al tavolo a fissare il suo
bicchiere di champagne.Sta male-
La guardai.-Sono stata un mostro.L'ho trattato malissimo,e l'ho
umiliato davanti a tutti.Non mi perdonerà mai.-
La sua risata mi sorprese.
-Oh,Bella!Non dirai mica sul serio?Tu ed Edward avete affrontato di
molto peggio.E' stata una semplice discussione.E sì,ammetto
che avete dato spettacolo e che tu non sia stata proprio una
principessa,ma Edward non è arrabbiato con te.-
-Ma se hai appena detto che è triste-
-E' triste perchè odia queste situazioni.Ed è
arrabbiato con se stesso.Si sente in colpa,come sempre.Non
potrà mai avercela con te,Bella,lo sai.Ora,perchè
non torniamo insieme dillà e vi fate un bel ballo romantico
sotto questo tramonto?-propose,strizzando l'occhio.
-Mi vergogno-borbottai,le guance in fiamme.
-Ah,Bella-fece lei,scuotendo la testa.-Ti credevo più
coraggiosa!Forza!Non eri tu quella che stamattina mi dicevi quelle
perle di coraggio?Dove è andato a finire il tuo?Lizzie poi
si congelerà-
Sospirai,pulendo i chicchi di sabbia finiti sul fondo del mio abito,e
mi alzai,lanciandole un'occhiata di sbieco.-Solo perchè
è il tuo matrimonio-
Lei rise.-Ma certo,cara.Anche se ho bisogno di un aiuto per rialzarmi
da qua sopra.-disse,tendendo la sua mano.
Ci rimettemmo in piedi,e le concessi di riportare la carrozzina per
tutto il tragitto di ritorno.
-Sul serio,mi dispiace di averti rovinato la
giornata,Alice-mormorai,cercando di tenere fermi i capelli,mossi dal
vento.
Lei alzò gli occhi al cielo,e io li abbassai quando mi resi
conto che eravamo arrivate.
La musica si udiva anche da lì,e i miei occhi saettarono
subito al tavolo,incontrando però solo il profilo dei miei
genitori.
Esme e Jasper ballavano sulla pista da ballo,insieme a Carlisle e
Rosalie.
-Bella,non farti queste paranoie.Non mi hai rovinato proprio un bel
niente,anzi,l'hai vivacizzato,se cosi possiamo dire-rise lei.Poi si
fece seria,quando arrivammo proprio sotto al gazebo.
-Alice,ma lui...non c'è-mormorai,mordendomi il labbro.
Avrei dovuto saperlo.
Era ancora arrabbiato.Se ne era andato.
-Si Bella,lui c'è-mi corresse lei,indietreggiando con la
carrozzina.-Lizzie ora resta con me.C'è una cosa per
te,Bella-
Mi accorsi che tutti mi stavano osservando.
Non compresi.
La musica si interruppe.La voce del dj risuonò nel microfono.
Rimasi al centro della spiaggia,i tacchi in una mano,i piedi affondati
nella sabbia.
Alice-la chiamai,ma lei era mano nella mano con Jasper dietro,insieme a
tutti ,e guardava con un sorriso.-Alice,cosa sta succedendo?-
Continuò a sorridermi ,senza rispondere.
-C'è una certa persona,tra gli invitati,che ,a quanto
so,è un po' triste oggi-
La voce del dj risuonò dalla sua postazione,e mi voltai a
guardarlo.Lui passeggiava avanti e indietro,mentre il silenzio calava
sulla spiaggia.
Deglutii,a disagio.
Cosa...
-...e questa persona è un po' triste perchè ha
avuto un litigio-chiamiamolo
cosi-con il suo ragazzo.Si è addirittura fatta
un chilometro di spiaggia prima che la sposa in persona riuscisse a
portarla indietro-
Spalancai gli occhi.No.No.
No.
-Oddio...-mormorai.
-Quesa persona oggi indossa un bellissimo vestito rosso,e,forse,lei non
lo sa,ma è
la vita di un'altra persona,una persona che oggi aveva
deciso di creare un'atmosfera un po' particolare per chiederle una cosa.
Poi però,è accaduto questo litigio,dovuto alla
gelosia-.
Silenzio.La sua voce venne sosittuita da un'altra che conoscevo molto
bene.
-Isabella-
La sua
voce.
Una serie di mormorii tra i tavoli.Alzai lo sguardo.Lui era
lì ora, alla postazione,con il microfono,e mi
guardava,bellissimo.
-Bella,amore,ti prego,scusami.Scusami se non sono perfetto come vorrei
essere,scusami se puntualmente riesco a ferirti con le mie
parole.Scusami se non riesco a donarti tutto quello che in
realtà provo,e scusami se delle volte piangi a causa
mia.Scusami se a volte la gelosia non mi permette di controllare me
stesso,ma la paura di perferti è così forte che
sarei capace di mettermi contro il mondo intero.
Ho promesso,tempo fa,ti
ho promesso,che non ti avrei fatto più
piangere,nè soffrire,ma puntualmente mi ritrovo a fare i
conti con questa promessa,e tu sei sempre qui,a porgermi di nuovo la
mano,a sorridermi,a farmi tuo.
Amore mio,tu e nostra figlia siste ciò che di più
importante potessi mai aver chiesto al mondo,e...e le cose sarebbero
dovute andare diversamente,oggi.-
Pausa.Alzò lo sguardo nel mio,che era appannato dalle
lacrime.
-...avevo preparato un altro discorso,avevo preparato un mazzo di rose
rosse,e avrei voluto infilare l'anello in un tovagliolo,forse,o
direttamente nella tua mano.
Ma quando mi sono ritrovato su questa spiaggia,quando ti ho stretta a
me mentre Alice e Jasper si scambiavano i voti,ho capito che non era
così che la cosa sarebbe dovuta andare.
E ti chiedo scusa per i miei comportamenti,che mai si adeguano a tutto
quell'amroe e quella gioia che tu mi irradi ogni giorno.
La mia è solo la richiesta simile a qualsiasi di un altro
uomo,che,innamorato fino allo stremo,farebbe di tutto per la propria
luce.
E tu sei la mia
luce,Bella.Quella luce che vorrei consacrare davanti a
tutti,davanti a Dio,sei quella luce che spero esaudirà la
richiesta che ho scritto sulla sabbia che il vento presto
cancellerà via-
Le gambe mi tremavano,e ,senza riuscire a dire nulla,mi feci avanti
verso Emmett che sorridente indicava un punto della sabbia.
E lì,a lettere cubitali,vergate dalla grafia elegante di
Edward,c'erano quelle parole.
Quelle che avebbero cambiato definitivamente la mia vita.
MARRY ME
-Oddio-mormorai singhiozzando,portandomi le mani sulla bocca.Le lacrime
scendevano copiose dai miei occhi,ma non me ne curai.
Alcuni invitati si asciugavano gli occhi con il tovagliolo,ma non me ne
curai.
Emmett sorrideva,ma non me ne curai.
Edward camminò lentamente,scendendo le
scalette,raggiungendomi,mentre infilava la mano nella tasca.
Si inginocchiò di fronte a me,senza preoccuparsi di sporcare
il completo con la sabbia.
Il suo viso bellissimo era illuminato dai raggi del sole.Gli
occhi,lucidi, non abbandonarono mai i miei,neanche quando
aprì la scatola,rivelando ai miei occhi l'anello.
-Isabella Swan-disse,in modo netto e chiaro-unico e solo amore della
mia vita,e madre di mia figlia,mi concedi l'onore di diventare mia
moglie?
Sposami,Bella-
Mi passai le mani
tra i capelli,continuando a singhiozzare.Quasi non riuscivo
più a distinguere i contorni del suo viso.
Eppure,fu facile come camminare rispondergli. Con
naturalezza.-Sì amore mio...si che ti sposo!-
Gli applausi che sfociarono dietro di noi furono solo una cornice al
quadro di cui i protagonisti in quel momento eravamo io ed Edward.
Volai tra le sue braccia,al sole,mentre le sue labbra di velluto
assaggiavano le mie ,salate,per il primo bacio da fidanzati.
Sono sinceramente
soddisfatta di questo capitolo,il che non accade spesso xD
Piccolo appuntino:
alcune di voi mi hanno fatto giustamente notare che i links
alla casa dello scorso chap non erano funzionanti,pardon,una mia
svista.Ora li ripropongo qui corretti.Dovrebbero vedersi.In caso
contrario,non esitate a contattarmi. ( giardino
; ingresso
; bagno
; salotto
; veranda
; veranda2
)
Spero,e conto,di riuscire a postare un nuovo capitolo per le vacanze e
prima di partire per Londra.In caso contrario,ci si risente al nuovo
anno,ma non pensiamo negativo,dovrei quasi sicuramente riuscire a
postare prima :):)
Come sempre,lascio il mio contatto di twitter
:)
Un bacione,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** Capitolo 24 ***
Good
morning a tutte,e happy new year!:) Scusatemi,sono ancora in clima
londinese praticamente,è difficile che mi riprenda
entro...il 2012?xD Spero che abbiate passato tutte delle belle feste,io
sì,e a Londra mi sono divertita così tanto che
non si può nemmeno esprimere a parole come sono
stata.Ah,adoro viaggiare.Adoro l'inglese.E poi Londra è
così simile a NY...ahw,una meraviglia.
E,cosa
ancora più meravigliosa,mi sono spalmata addosso alla statua
in cera di Rob al Madame Tussauds.Queste sì che sono
soddisfazioni della vita! :D
Vi
lascio senza tanti giri di parole al capitolo,che è la cosa
che più vi interessa :)
Piccola
nota riguardo "Una settimana a Parigi" : ho deciso di concludere prima
Un nuovo inizio, (purtroppo manca poco,sigh),e poi prendere di nuovo in
mano l'altra,semplicemente per semplificarmi un po' il
lavoro.Già mi riesce difficile scriverne una con sta scuola
del cavolo,figuriamoci due °--°
Buona
lettura ragazze :)
Capitolo
24
-E' tutta una
questione di anello-ci informò Rosalie compiaciuta,seduta
sulla poltrona del salotto.-A noi donne piace far vedere che siamo poco
interessate al gioiello di per sè,ma la realtà
è che ci rende felicissime-
E in quel
momento,sebbene sapessi l'esagerazione di Rosalie e Alice per
gioielli,bigiotteria,vestiti e scarpe,non potei non essere d'accordo
con lei.
L'anello era al suo
posto,sul mio anulare,e splendeva di luce propria.
Lì doveva
stare,non c'era nulla da fare;erano passate poche ore dal momento in
cui lo avevo indossato,eppure pareva già di averlo da una
vita.
-Eccoci qui,siamo
pronti-
Alice e Jasper
comparvero sulle scale.
Si erano entrambi
cambiati d'abito;Alice indossava un tailleur beige composto da gonna
larga e una giacca giovanile;Jasper,invece,un paio di jeans e una
camicia nera.
-State
benissimo-commentò Esme emozionata,portandosi le mani al
petto,ed Emmett fischiò.
Naturalmente,dopo il
teatrino rivolto alla scena per il mio fidanzamento,al momento del
taglio della torta,non aveva potuto esentarsi dal fare il cretino e
aveva tirato fuori un pacco di riso,rovesciandolo addosso ai due
neosposini.
Alice aveva
riso;Jasper lo aveva fulminato con gli occhi.
-Fate buon
viaggio,allora-si premurò Esme,avvicinandosi a sua figlia.Le
mise in testa un cappello abbinato al tailleur,tipico cappello delle
neospose,e poi si fece abbracciare forte da Jasper.
-Ti voglio bene,mamma-
-Anche io,figliolo-
Emmett alzò
gli occhi al cielo,e Edward,riservato come sempre,si morse un labbro
nel tentativo di non ridere.
Scossi la testa e
abbracciai forte entrambi.-Buona vacanza-augurai loro con un sorrisone
che avevo stampato in faccia praticamente da quando Edward mi aveva
fatto la proposta.
-Grazie,sorellina
mia-rispose Alice,facendomi l'occhiolino.-Hai visto come è
andata a finire?Mi dovresti descrivere la tua casa dei sogni
più spesso-e ridacchiò.
Scossi la testa.-Siete
assurdi.Complottate meglio dei servizi segreti -
-Vero?-Approvò
lei,lasciandosi stringere da Carlisle.-Vedete di non fare troppo i
porcellini durante la nostra assenza,o Lizzie ne risentirà e
ce la prenderemo io e Jasper...non è vero,amore della
zia?-disse,facendo il motivetto,aprendo le braccia.
Alzai gli occhi al
cielo.
Lizzie,tra le braccia
di Edward,allargò le braccine anch'essa,esprimendo la
volontà di salutare la zia.
Edward la
lasciò andare di buon grado,e lei se la
sbaciucchiò tutta,curandosi di ricoprire ogni porzione di
pelle visibile.
-La mia piccola Alice
in Wonderland...come farò senza di lei per una
settimana...-mormorò,stritolandole una guanciotta.
-Secondo me invece
riprenderà fiato-borbottò Edward,legando la sua
mano alla mia.La mano
con l'anello.
Un brivido mi percorse
il braccio.
-Guarda che ti
sento,fratello ingrato!-
Ma lui era troppo
preso dal mio viso,noi eravamo troppo immersi nella nostra bolla
privata,da interessarci alle altre persone.
Lentamente,Edward
alzò il mio braccio,e baciò la mia mano.
Arrossii,e abbassai lo
sguardo.
-Dreams are
my reality, a wondrous world where I like to be...*- canticchiò
Emmett con fare romantico.
Arrossii ancor di
più ,a dispetto della risata generale che ci fu.
-Vedete di non fare
danni-si premurò Esme,preoccupata.-E chiamate per ogni
evenienza-
-Danni al muro dietro
al letto o danni in generale?-
-EMMETT!-
-Ok,ok-
-Stà
tranquilla,mamma-la rincuorò Alice, gli occhi
sicntillanti.-Prevedo già tanto shopping,non è
vero,amore?Non è così?-
L'espressione di
Jasper lasciava ben intendere.
Emmett rise.-Buona
fortuna,fratello-solidale,gli diede una pacca sulla spalla.
Sull'uscio di
casa,Alice,già con il cappello in testa e la borsa sulla
spalla,si voltò improvvisamente facendoci trasalire tutti.
-E
tu!-additò Rosalie,con fare minaccioso.-Vedi di far nascere
il campione quando noi saremo già tornati,ok?Non voglio far
nascere il mio secondo nipotino senza la mia presenza.-
Emmett improvvisamente
si fece serio.-Potrebbe essere anche una campionessa.Comunque,su quello non
c'è problema.Nel caso voglia uscire,lo facciamo rimanere
dentro la pancia di Rose.Non sono ancora psicologicamente pronto-
-Emmett,i bambini non
funzionano a batteria-gli ricordai,alzando gli occhi al cielo.Elizabeth
mi prese la mano senza anello,e cominciò a giocare
distrattamente con le mie dita smaltate di rosso.
Il rosso era un colore
che la aveva sempre affascinata.Quando Esme e Carlisle le avevano
regalato un corredino rosso per la nuova culla,non si era lamentata
nemmeno una volta di uscire,anzi,ci rimaneva dentro tutta
contenta.
Da quel momento in
poi,tutto ciò che Edward le comprava,era quasi,o
relativamente,rosso.
-In ogni caso stai
tranquilla-la rassicurò Rosalie,carezzandosi il pancione
enorme.-Per il piccolo non è ancora
ora-continuò,guardandolo con amore.
Non mi sarei sorpresa
se il bambino fosse nato proprio quella settimana.
Perchè,si
sà,le cose non vanno mai come devono andare.
-Un anello.Tu quello...lo chiami un
anello?-commentò Charlie,strabuzzando gli occhi.-Vale
più della nostra casa riprodotta quattro volte!-
Seduta in braccio ad
Edward,passai le braccia attorno al suo collo.Lui mi baciò
la mano,e io la stesi davanti ai nostri volti,rimirando il lieve
candore che il diamante al mio anulare
emanava.-Papà...-dissi,con occhi sognanti,immersi in quelli
di Edward.-...papà,si chiama Tiffany.-
Lui alzò
gli occhi al cielo,-Ok d'accordo,Tiffany o quello che è ...-
-Ti
amo-mormorò Edward,baciandomi con irruenza,all'improvviso.
Le sue labbra si
poggiarono sulle mie,la sua lingua cominciò a danzare con la
mia.
-Ti amo anche
io-mormorai dandogli un ultimo bacio a stampo.-Tanto-
Quando rialzammo gli
occhi,papà non era più lì.
Tuttavia,Lizzie ci
guardava dalla porta del salotto,il pigiamino rosa indosso,un dito in
bocca,con ai piedi due pantofole giganti dello stesso colore del
pigiama.
Spalancai la
bocca.Cosa...
-Edward...-con la mano
tremante,gli strattonai il braccio.
In meno di un
secondo,egli fu alla porta del salotto.Si
inginocchiò,portando le braccia attorno alla vita esile di
Lizzie.Le gambine le tremavano.
-ODDIO!-urlai,portandomi
le mani alla bocca.-EDWARD,STAVA CAMMINANDO!-
In men che non si
dica,la raggiunsi anche io .
-Cosa diavolo succede?-
Mio padre
tornò trafelato,e il suo sguardo cadde su me ed
Edward,entrambi attorno alla sua nipotina.
-Lizzie?Le
è successo...oddio,ma è in
piedi!-urlò,inginocchiandosi anche lui.-Ma come,Lizzie,amore
del nonno...stavi camminando,amore...-
Se la scena non fosse
stata altamente significativa,sarebbe quasi risultata comica.
Arrivò
anche Emmett,sorridendo sotto i baffi,e alla fine,tranquillamente,anche
Rosalie.
-Direi che la sorpresa
è stata bella grossa-commentò lei,lanciandosi
un'occhiata complice con Emmett.
-Cosa?-chiesi,alzando
di colpo il viso per guardarli.-Come?Che andate blaterando?-
-Emmett l'ha lasciata
arrivare fino a qui-ci spiegò lei,indicando le ciabatte
che,con un'analisi dettagliata scoprii essere le
sue.Rosalie,difatti,era a piedi nudi.
-Mi stai dicendo
che...-
-Le stavo facendo il
sollettico,nel box,e, all'improvviso ,da sola,si è
alzata.Era proprio determinata.L'ho tirata fuori,pensando che volesse
gattonare,e invece si è mantenuta in piedi.-ci
spiegò lui,esaltato.
-Oh,amore...-mormorai,sconvolta,prendendola
tra le braccia.Mi alzai,carezzandole la piccola schiena.
-Oh,Edward,tesoro,l'hai
vista,ha camminato...-
-L'ho vista
sì-
Era ancora
più scioccato di me.Si avvicinò,carezzandole i
capelli.-Piccolina,avevi voglia di muovere le gambine,non è
vero?Piccola principessa di papà...vieni...-
-No...aspetta..-mormorai,con
gli occhi lucidi-non posso crederci...la mia piccolina ha camminato...-
-Era tutta determinata
ad arrivare dal suo papà e dalla sua
mamma-continuò Rosalie sorridendo.-Le abbiamo fatto un
piccolo filmato e una foto con la macchinetta digitale!Fortuna che
lascio sempre tutto sul bancone della cucina...-
-Veramente te l'ho
data io l'idea-le rammentò Emmett lanciandole
un'occhiataccia.
-Che significa,sempre
io il video l'ho fatto-ribattè lei,tagliente.
-Sù,sù,è
la stessa cosa-borbottò Charlie,calmando i due futuri
genitori.-Concentriamoci su di lei ora-
-Era in piedi-mormorai
ancora sotto shock.-Lizzie era in piedi...oh,Edward...era bellissima...-
Colsi solo di sfuggita
l'occhiata scettica che Emmett mi riservò.
Un piccolo angolino
della mia mente si rendeva conto che forse la mia reazione stava
andando verso l'esagerazione,ma loro non potevano ancora capire.
Non
potevano capire.
Rintracciai il volto
di Edward e mi spinsi verso di lui,seppellendo il mio viso e quello di
Lizzie sul suo petto profumato e confortante.
Solo lui poteva
capirmi.
Finchè non
si è genitori,finchè non si prova sulla propria
pelle la sensazione di divenire una mamma o un papà,non si
potranno mai capire a fondo le sensazioni scaturite da quella
piccola parte di te che tu hai messo al mondo.
Lizzie aveva camminato.
La mia piccolina
bambina stava compiendo i primi passi in quel mondo dove io ed Edward
l'avevamo creata.
La lasciai tra le
braccia del papà,tranquilla,asciugandomi velocemente una
lacrima.
Le braccia di Charlie
mi avvolsero e mi voltai verso di lui ,gettandogli velocemente le
braccia al collo.-Oh,papà...-
-So cosa si prova.Fa
un certo effetto,non è vero?-disse,cercando di dosare la
voce.
Annuii
solamente,staccandomi.-E' che..non ero preparata...-
-Diventeremo
così anche noi con il piccolo esserino?-chiese Emmett ad
alta voce a Rosalie,affiancandola.
Quello
servì a smorzare la tensione e la commozione in sala.
Edward rise.-Credo che
Rosalie sia già cosi,in effetti-poi baciò la
guancia di Lizzie,che ora invece non aveva nessuna voglia di scendere
dalle braccia del suo adorato papino.-Eh,amore della mia vita,sei
pronta ad avere un cuginetto?Ora sa anche camminare l'amore di
papà,dovrà imparare tante belle cosine al suo
cuginetto più piccolino...-
-O cuginetta-lo fulminò Rosalie
con gli occhi.
Lei lo osservava con i
suoi grandi occhi,e gli toccò il naso con le ditina
paffute.Edward gliele baciò con la riverenza più
assoluta.
Scossi la testa,felice.
-Stasera si cena
speciale allora-propose Emmett sfregandosi le mani.-Che ne dici
fratellino di una bella brace?-
Risi.-Perchè
tu non pensi a preparare la valigia per l'ospedale per tua moglie?-
-Bella,certo che sei
proprio impossibile!-ribattè lui nervoso,mordendosi il
labbro.-Te ne stai approfittando!-continuò,additandomi.
Mi sentii un po' in
colpa,ma non potei non continuare a ridere.
Nell'ultima
settimana,Emmett era diventanto irascibile e incredibilmente nervoso.
Ora che il momento del
parto si avvicinava sempre più,e l'idea del bambino
cominciava a divenire sempre più reale,Emmett sembrava
all'improvvisso impreparato,ma in realtà,sapevo per
esperienza,era solo ansia per gli ultimi giorni.
Rosalie
invece...Rosalie era la luce.
La luce che si poteva
veder risplendere su di lei in ogni momento della giornata,in ogni
attività che compiva.
Stendere i
vestiti,ripiegare le gonne,spolverare il mobile del salotto(uniche
attività che Esme e Emmett le permettevano di fare).
D'altronde,sapevo
quanto importante fosse per Rosalie divenire una mamma,e,se non mi
fossi trovata anche io nella stessa situazione,probabilmente non lo
avrei mai compreso fino a fondo.
-Che dici,le
ciabattine le ridiamo indietro alla zia ora?-chiese Emmett,e io
rinsavii.
Pizzicò il
naso a Elizabeth,che sembrava compiaciuta di tutte quelle attenzioni
che le stavano riservando i suoi zii,i suoi genitori e il suo nonno.
-Puoi anche tenerle
come ricordo della sua prima piccola camminata,in fondo sono soltanto
di Gucci-con nonchalance,Rosalie sventolò la mano.
Inarcai un
sopracciglio.Mia figlia aveva compiuto la sua prima camminata con un
paio di pantofole rose di Gucci.
Solitamente,i bimbi
portavano ai piedi un paio di calzini antiscivolo.
Come si sarebbe
trovata mia figlia tra qualche anno?
-Bè...-
Emmett si grattò la testa imbarazzato,poi mi
guardò.-Sarebbe un problema se dassi indietro le ciabatte a
Rosalie,Bella?-
Un po'
allibita,annuii.-...Certo-
-Ah-Edward scosse la
testa,ridendo.-Sei impossibile-
-Qual è il
problema,Emmett?-chiese Rosalie,senza capire.-Ti preoccupi di un paio
di scarpe?Cos'è ora, sei diventato maniaco della moda?-
-No-rispose in tutta
sincerità.-Mi preoccupo dei tuoi piedi.Meglio non camminare
a piedi nudi,nelle tue condizioni.E se poi ti venisse la febbre?-
No,era troppo per me.
Scoppiai
deliberatamente a ridere,così forte che dovetti poggiarmi al
fianco di Edward.
-Oh Santo Cielo...-mi
asciugai gli occhi-Emm,sei in assoluto la persona più
divertente che io abbia mai conosciuto.Sul serio.-
-A me invece
preoccupa-Rosalie era ancora a bocca aperta.Si poggiò le
mani sul pancione.-E ancora deve nascere.Cosa farà quando
nascerà?-
Fu impossibile
trattenere un'altra risata.
** ** **
-Marzo-
-No-
-Aprile-
-No-
-Giugno-
-No!-
Risi,lanciandogli un
bacio con la mano libera.L'altra era occupata dalle manine di Lizzie.
Una manina
nella mia,e l'altra in quella di Edward,Lizzie muoveva piccoli
passettini sul molo di LA.
Aveva camminato altre
due volte dalla sua prima camminata.
Una volta la sera
prima,cercando di raggiungere il suo papà che suonava al
pianoforte.
La seconda,quella
mattina stessa,e molto più lunga,per reclamare i suoi
biscottini plasmon che si trovavano sul ripiano dell'isola della
cucina,e che aveva prodotto risultati molto più buoni.
Le gambe le tremavano
di meno,e,cosa ancor più grandiosa,era riuscita a fare due
cose contemporaneamente:reclamare i biscotti e concentrarsi nel
camminare.
Così,Edward
e io avevamo deciso di farle provare un terreno esterno al perimetro
della casa,e,dato che Alice e Jasper sarebbero tornati quella sera
stessa dalla luna di miele,avevamo deciso di fare una passeggiata prima
di andare in aeroporto.
Il molo era poco
affollato,quel pomeriggio.Tranne per qualche turista armato di macchina
fotografica e qualche coppia infuocata che si baciava appoggiata alle
ringhiere,non c'era nulla di nuovo.
-Trovalo tu allora,un
mese-borbottò Edward indispettito,guardando dritto davanti a
sè.Lizzie,quasi saltellando per i piccoli passettini che
faceva,guardò curiosa il suo papà.
Lui guardò
in basso,e il suo viso si trasformò subito in un'espressione
di dolcezza pura mista ad amore.-Sì,principessa.Mamma fa i
capricci su quando sposarmi-
Alzai gli occhi al
cielo.-Amore,non fare il melodrammatico.Ho detto solo che non voglio
sposarmi a giugno-
-Neanche a marzo,se
è per quello.E neanche aprile-borbottò
lui,scuotendo la testa.-Dì la verità:ci hai
ripensato-
Spalancai gli
occhi,tentando di ricordarmi che tenevo in mano Lizzie.-Sei
impazzito?Oh Edward,smettila-Scossi la
testa.-Perchè...maggio non va bene?-chiesi,sentendo il fuoco
avvampare sulle guance.
Guardai dritta davanti
a me,imbarazzata,ma ovviamente lui se ne accorse e non mi diede la
possiblità di scappare.
-Cosa?Oh,ok-si
arrestò di botto,prendendo in braccio Lizzie e facendole
fare una giravolta in aria.La bimba rise contenta.Farsi lanciare in
aria dal papà era uno dei suoi giochi preferiti.
Tutto questo si svolse
in meno di pochi secondi.
-Uno di questi giorni
mi farai prendere un colpo-urlai,cercando di non prendere in pieno una
signora dall'aria snob con il suo cagnolino sottobraccio,che veniva
dritta dalla mia parte.
Edward rise,guancia a
guancia con Lizzie.Ero senza parole.
Quei due mi
preoccupavano sempre di più.Uno rideva,l'altra pure.Uno era
triste,l'altra pure.Uno giocava,l'altra pure.
Erano...Santo
Cielo,erano complementari.
Nessuno,anche il
più cieco sulla Terra,avrebbe potuto dubitare del fatto che
Edward era il suo papà e Lizzie la sua piccola bambina.
In meno di un
secondo,mi ritrovai anche io schiacciata sul corpo di Edward,al
perfetto centro del molo.La ruota panoramica girava,dandomi un lieve
senso di vertigine.
Sorrisi sulle labbra
del mio amore.-Cosa?-chiesi.
Lui mi morse il labbro
inferiore.-Lo sai che sei veramente eccitante oggi?-
-Mmmm-approvai,lasciandomi
coccolare dalle sue mani e dalle sue labbra assolutamente
formidabili.-Solo oggi?-
-Modesta-rispose,baciandomi
teneramente una guancia.-Lo sei sempre-continuò,portando le
sue labbra vicino al mio orecchio.Mi morse un lobo,strusciando il suo
viso tra i miei capelli.
-Edward,capisco che
siamo in astinenza,ma fare certe cose davanti al fulcro di Los Angeles
e a pochi centimetri da nostra figlia non mi sembra l'idea
migliore-ridacchiai,poggiando il viso sulla sua spalla.
Avvertii
immediatamente le piccole dita di Lizzie farsi strada tra i miei
capelli.Se c'era una cosa che adorava,era toccare i capelli delle
persone.
Certo,era meno
rilassante per me ed Edward soprattutto,che non amava particolarmente
farsi toccare i capelli,però per sua figlia tutto si poteva
fare.
-L'astinenza non
è voluta da me-rispose lui,abbattuto.Sospirò tra
i miei capelli.-Ho un sonno pazzesco.Devo recuperare sette
notti -
Ridacchiai.-Neanche a
dire che fosse perchè abbiamo fatto sesso.Non dormiamo
perchè corriamo ogni volta fin sotto l'ospedale
perchè Rosalie è convinta di avere le
contrazioni,invece poi niente-Alzai gli occhi al cielo,e mi scostai
leggermente.Lui posizionò Lizzie su un fianco,e
utilizzò la mano libera per intrecciarla con la
mia.Sorrisi,quando notai che la mano era quella con l'anello.
In quel momento
eravamo una famiglia felice che si concedeva un momento di relax
facendo una passeggiata nella loro città.
Era...era meravigliosa
la sensazione di appartenenza che provavo per Edward.Mi sentivo
protetta,e probabilmente,sarebbe risultato sciocco se lo avessi detto
ad alta voce ,ma ,quando giravo in un territorio esterno a casa mia o
casa sua e Lizzie era tra le sue braccia,.ero...ero
tranquilla.Perchè sapevo che Elizabeth tra le sue braccia
era al sicuro;sarebbe sempre stata al sicuro tra le braccia di Edward.
-Bisogna capirla-mi
rispose lui,e cominciammo a camminare di nuovo,stavolta lentamente,mano
nella mano.
-Evidentemente,il
piccolo nipotino ha già capito di non dover contraddire la
zia Alice-ridacchiai-stava aspettando che gli zii tornassero-
-Ho una strana
sensazione-mi rivelò lui,lanciandomi un'occhiata.
-Riguardo
cosa?-chiesi,alzando un sopracciglio.
Rimase
zitto,limitandosi a una scrollata di spalle.-Non lo so neanche io.So
solo che ho una strana sensazione-
Lo fissai,incerta,ma
in quel momento il cellulare nella mia borsa squillò.
-Oh,questa deve essere
Alice-borbottai,infilando la mano libera nella mia borsa-valigia.Era
stato più o meno un trauma uscire di casa senza portarsi
dietro il passeggino,e sebbene fosse sempre un po' scocciante portarsi
dietro l'armatura,sicuramente era comodo per passeggiare.Le cose di
Lizzie venivano infilate nello scomparto inferiore e tirate fuori
all'evenienza.
Invece,oggi,avevo
dovuto infilare tutto dentro la mia borsa normale,e ridacchiai quando
sentii la mia mano entrare in contatto con delle salviettine profumate.
Finalmente riuscii a
tirare fuori il telefono.-Proprio come pensavo-sorrisi,rispondendo alla
chiamata.-Hola chica!-
-Oh oh.Simpatica-
Corrugai le
sopracciglia,ma sorrisi quando Edward mi spostò una ciocca
di capelli che,mossa dal vento,si era posizionata davanti ai miei occhi.
-Come mai questa
vocina così triste?-chiesi.
Ci fermammo proprio
lungo la ringhiera che delimitava la fine del molo.
Era uno spettacolo
suggestivo.
Il mare si batteva impetuoso
lungo le rocce,e il sole alto nel cielo illuminava la spiaggia dorata.
Quella
era la California.
In quel momento,non
avrei potuto definire quello spettacolo se non:americano.
Era uno di quei
paesaggi,che,digitando la parola california su un motore di
ricerca,sarebbe uscito come risultato.
-Sono in fase
depressione.Anzi,siamo in fase depressione.Una settimana è
volata-mi informò,sempre con voce triste.
Edward,che
ascoltava,scosse la testa sconsolato.Si poggiò di schiena
alla ringhiera,prendendo a giocare con Lizzie.
-Dille che
può rimanere anche un mese,se vuole.Noi non ci disperiamo-
Cercai di non
ridere,sentendo la risposta secca di Alice.-Edward,sempre
così gentile.Sei uno zuccherino solo con Bella e
Lizzie.Povera la cucciolina della zia.Aspetta che la zia Alice torna e
ti fa fare la passeggiatina lungo Rodeo Street,cosi i tuoi piedini la
imprimeranno bene a memoria-
-Jasper cosa
dice?-Sorvolai sulla sua ultima frase.Ormai era un caso senza speranza.
-Niente.E' depresso
anche lui,ma appagato.Oh...oh,accipicchia,non capite
male.C'è Emmett lì con voi?Ci prenderà
in giro per tutta la vita-
Ridemmo.-No,sei
fortunata.Siamo al molo,io Edward e Lizzie.A proposito,vi veniamo a
prendere noi all'aeroporto.Rosalie ed Emmett sono a casa,Emmett che fa
avanti e indietro praticamente da una settimana,Esme stava dando
un'ultima ripulita alla vostra nuova casetta e Carlisle è al
lavoro-
-Amo già il
mio secondo nipotino-dichiarò lei-che dolce,ha aspettato di
venire al mondo che la sua zia tornasse dalla luna di miele!-
-O forse vuole far
impazzire di nervoso il suo papà-disse
Edward,ridendo.Avvicinò la bocca al telefono-Jazz,Emm
è uno spasso.Sbrigati a tornare,ti siai perdendo uno
spettacolo magnifico-
Udii la risata di
Jasper nel sottofondo.
-Comunque,abbiamo
chiamato per dirvi che ci stiamo imbarcando.Dovremmo decollare tra una
ventina di minuti.-
-Ok,quindi vediamo di
arrivare verso orario di cena in aeroporto-conclusi,lanciandomi
un'occhiata di intesa con Edward.
-C'è anche
la patatona della zia?-
Alzai gli occhi al
cielo.-Sì-
-Ah,amoricciolo
mio.Non vedo l'ora di riabbracciarla!-
-Sei mancata a tutti
noi,Alice,sul serio-
Edward fece un finto
colpo di tosse.
Ridacchiai.
-Idiota di un
fratello-borbottò lei.-Mi spiace solo che Lizzie lo abbia
come papà.Va bene,aspettateci per orario di cena.Dobbiamo
lasciarvi.A tra poco-
-Buon
viaggio-augurai,sorridendo.-Ciao ragazzi-
Attaccai ,e
rimisi il cellulare al suo posto.
Quando alzai lo
sguardo,trovai Edward e mia figlia osservarmi,attenti.
-Cosa
c'è?-chiesi,in soggezione.-Ho qualcosa in viso?-
Edward scosse la
testa,rapito,allungando la mano per carezzarmi delicatamente una
guancia.-No...no.E' solo che...sei bellissima.Ti amo tanto-
Chiusi gli
occhi,laciandomi travolgere dalla brezza calda.Quelle parole
erano...musica.Musica.
-Ti amo anche
io,Edward-replicai,avvicinandomi al suo corpo.Adoravo nascondere il
viso sul suo petto,quel petto così caldo e forte da
proteggermi dal mondo intero.-Vi amo-
-E allora...-mi prese
per le spalle,dandomi la possibilità di vederlo bene in
viso-e allora perchè non vuoi sposarmi?-
Scossi la
testa,ridendo scioccata.-Ancora con le tue idee da pazzo.Quando lo
capirai che ti amo come nessuno abbia mai amato qualcosa o qualcuno e
che non aspetto altro che vivere con te e Elizabeth e di essere tua in
ogni forma umana e non possibile?-Lo baciai teneramente sulle
labbra,per poi soffiarci sopra.-Uff,perchè me lo devi far
dire.Voglio sposarmi ...a Maggio-
Lo avevo
sorpreso.-Spiegami perchè proprio Maggio.-
Scrollai le
spalle,sentendo le guance rosse.-In realtà...non puoi non
saperlo.Maggio è il nostro mese,Edward.E' a Maggio che ci
siamo rincontrati.Un anno fa ho ricominciato a vivere.Ed è
proprio a Maggio che nostra figlia è venuta al mondo.Maggio
ci appartiene.E poi,mi piace il suono di questa parola.Maggio.Quando penso a questo
mese,penso al sole,agli alberi di pesco,al profumo delle
margherite.Sono impazzita?-dissi,ridendo.
Lui rise con
me,sorpreso ma addolcito.-Penso di sì.-Alzò un
sopracciglio.-Non ti merito,quando dici tutto questo.Non ti merito.-
Mi morsi un
labbro.-Io...cioè,non so-esitai-non è che debba
decidere solo io.A sposarci siamo in due.Se tu hai una preferenze per
un...-
-No no-immediatamente
mi bloccò,e le sue labbra avvolsero le mie di nuovo.-Quello
che tu vuoi o preferisci,per me è sacro,lo sai.Anzi,questa
cosa che ultimamente ti stai aprendo di più e mi confessi
cosa preferisci...è magica.Adoro farti le sorprese.Adoro
vederti felice-
-Ma tu mi fai sempre
felice-risposi immediatamente.-Edward,io solo respirando la tua aria
sono la persona più felice della Terra.E lo vedi questo
piccolo tesoro?-chiesi,carezzando delicatamente il pancino di
Elizabeth.Lui la strinse a sè ancora più
forte.-Lei è me e te-
Annuì,e
sorrise,baciando la guanciotta paffuta di Lizzie.-Amore,tu che ne
pensi?Ce la farai ad aspettare Maggio per vedere mamma e
papà sposati?-
-Secondo me
sì-risposi,facendo la finta sostenuta-ha occhi solo per
te,la signorina-
-la mamma è
gelosa,Lizzie-ridendo,mi lasciò un bacio all'altezza della
tempia-bisogna fare qualcosa-contiuò,facendola saltellare
tra le sue braccia.
Lei rise di cuore.
-Voi due siete
insopportabili-borbottai,poi sorrisi.-Ah,amore,ma ci pensi?I fiori,la
chiesa,l'abito...-
Era inutile descrivere
gli occhi di Edward,perchè sarebbe stato come descrivere la
reazione di un ubriaco davanti ad un bicchiere di vino.
-Le notti a fare
l'amore,la mattina svegliarsi nel nostro lettuccio caldo con gli urli
di Lizzie?-
-Le passeggiatine
insieme,gli anniversari...-
Lì,appoggiata
al mio amore e con mia figlia tra le braccia,tutto era perfetto.Tutto.
Il sole,il mare,il
vento...era come se in quel momento nulla potesse scalfirmi,nulla.
I mali nel mondo erano
tanti,eppure,quel momento,quella bolla di felicità,era
mia.Non poteva essere scoppiata,perchè era un momento troppo
perfetto.
-Born in
the U.S.AAAA, I was born... in the U.S.A!I was born in the U.S.A.A,
born in the U.S.AAAAA!-
Scuotendo la testa e i
capelli,di fronte alla risata sempre più forte di Edward che
guidava spensierato,alzai il volume della radio.
In quel
momento,nessuna canzone era migliore di quella.Dentro la BMW di
Edward,con il sole al tramonto e i bagnanti che tornavano a casa sul
lungomare,mi parse di rivivere uno di quei momenti in cui,Lizzie,appena
nata,mi aspettava a casa con mamma,mentre io,sull'autobus,tornavo a
casa dopo la giornata di lavoro.
Quante cose erano
cambiate da quei giorni?Tante.
-Cosa
c'è?Non canti più?-
Sobbalzai,e Edward mi
guardò.
Un angelo.
I suoi capelli erano
illuminati dalla luce del sole,leggermenete disordinati.Aveva lasciato
il finestrino aperto,così da far entrare la luce
nell'abitacolo.
Lizzie
agitò le manine e fece una bolla di saliva per reclamare la
nostra attenzione.
-Sì
tesoro,siamo quasi arrivati-mormorai,lanciandole un'occhiata e
rivolgendole un sorriso rassicurante.
-Edward,credo debba
mangiare-aggiunsi.-Manca tanto ad arrivare?-
-Altri dieci
minuti,più o meno-rispose,dando un'occhiata al
finestrino.-Vogliamo fermarci?Tanto l'aereo ritarda sempre-
Mi morsi un
labbro.-Ora le dò un biscottino Plasmon-
Frugai nella borsa di
Mary Poppins fino a trovare il pacco di biscotti preferiti da mia
figlia.Con un sorriso,glielo passai,e lei cominciò a
mangiarlo contenta,con le sue manine paffute.
Quando
arrivammo,l'aeroporto era gremito di persone.
Dopotutto,il LAX era
uno degli aeroporti probabilmente più noti di tutti gli
States,dato il fatto che molte stars passavano di lì.
Dopo aver speso circa
venti minuti per trovare un parcheggio-Edward fu costretto a fermare la
macchina dentro il garage sotterraneo-riuscimmo a raggiungere il
terminal degli arrivi.
-Li vedi da qualche
parte?-chiesi,non sapendo se ridere o disperarmi della condizione delle
mani di Elizabeth.Erano interamente piastricciate di rimasugli di
biscotto.
-Il volo dovrebbe
essere arrivato-mi rispose lui ,osservando il tabellone elettronico
sopra le nostre teste.
Indirizzò
il suo sguardo a Lizzie,poi alle sue mani,e rise.-Vieni qui,pasticciona
di papà-
-Reggila un attimo,che
cerco le salviettine-Alzai gli occhi al cielo-A ripensarci,il
passeggino non era così male-
Lizzie andò
di buon grado tra le braccia del papà.Era uno spasso vedere
Edward cercare di entrare a contatto il meno possibile con le mani
pericolose di Lizzie in azione.
Fu mentre eravamo
impegnati a pulire la piccola,che un urlo familiare ci fece voltare la
testa.
-Edward!Bella!-
Alice correva
verso di noi.Non mi sfuggì la figura di Jasper,dietro,che
trascinava l'enorme trolley da viaggio.
Fin da dieci metri di
distanza mi sembrava essersi gonfiato il doppio.
Come minimo,Alice si
era comprata tutti i negozi del posto.
In men che non si
dica,fu tra le mie braccia.
-Oh,Bella,mi sei
mancata tantissimo!Oh...-
-Anche tu
Alice,tantissimo-mormorai,sinceramente commossa,ricambiando saldamente
l'abbraccio.-Sono contenta che tu sia tornata,ti voglio bene sorellina!-
I gorgoglii di Lizzie
la fecero rinsavire.Tolse le braccia dal mio collo,e rimasi allibita
dalla reazione di Lizzie.Agitò le gambe e le
braccia,segnalando la voglia di voler andare tra le braccia della zia.
-Oh,la mia piccola
Alice in Wonderland...oh amore,della zia,tesorino prezioso...vieni qui
da zia Alice!-
Risi allibita da tanta
voglia ma contenta di vedere quell'affinità tra Alice e
Elizabeth.
-Salve,fratello
cattivo-lo salutò lei,lanciandogli un'occhiata.-Hai
visto?Per tuo dispiacere sono tornata-contuò,mantenendosi
sostenuta.
Edward rise e
l'abbracciò,senza tanti preamboli.-Vieni,mostriciattolo-
-Scusate se ci sono
anche io!-
Il povero
Jasper,trascinante la valigia-carro armato,ci raggiunse.Notai come il
colore della pelle fosse leggermente più scuro.
Mi feci abbracciare
anche da lui.-Bentornato,Jasper-
-Ma guardala,che
pasticciona!-Alice ancora era impegnata a venerare Elizabeth.-Ma lo sai
che non è una cosa elegante per una fanciullina
tesoro?-Lizzie battè le mani.
Alzai gli occhi al
cielo.-Stai portando la mia bambina sulla cattiva strada-
-Tranquilla-mi rispose
lei noncurante-porterò anche il pargoletto in arrivo sulla cattiva strada-
-A proposito,come sta
Rosalie?-chiese Jasper,mentre lentamente ci avviavamo verso il
parcheggio-Ancora nessun segnale di allarme?-
Io ed Edward ci
scambiammo un'occhiata,esausti.-Uno?-chiesi,ironicamente.-Aspetta che
ti raccontiamo dove abbiamo passato le ultime sette notti-
Lui e Alice si
guardarono.-Cosa è successo?-
-Niente di che-rispose
Edward noncurante-tranne il fatto di essere svegliati ogni notte verso
l'una,con una Rosalie che credeva di star per partorire-
-Sono due fasci di
nervi-aggiunsi mordendomi un labbro.-Emmett non si regge
più,è nervosissimo-
-C'è da
comprenderli-constatò Alice,pizzicando il nasino di
Elizabeth.-Per loro è tutto così nuovo ed
è stato così desiderato che...penso ancora
debbano elaborare bene la cosa-
Edward aprì
con il telecomando la macchina e aiuto Jasper a caricare i bagagli.
-Allora,dovete
raccontarci TUTTO!-esclamai,salendo sul posto del passeggero ,accanto
ad Edward -Com'era il mare?-
-Oh,una
meraviglia-rispose Alice con tono sognante.Jasper sorrise,guardando
dritto davanti a sè.
Cercai di non pensare
a visioni spacevoli di Jasper ed Alice in mare,in situazioni
compromettenti.
-...per non parlare
della spiaggia-riprese lei,passandosi una mano tra i capelli-...altro
che questa!E il mare,trasparente...il cocco...-
Continuò
così per circa una ventina di minuti,fin quando non ci
immettemmo in autostrada.
A quel punto,il
cellulare di Edward squillò,e lui alzò un
sopracciglio,guardando il numero sul display.
Io e Alice ci
lanciammo un'occhiata interrogativa.
-Pronto?-
Silenzio.
Edward scosse la
testa,e,in concomitanza con ciò,premtte a fondo il piede
sull'accelleratore.-Stiamo arrivando-Disse soltanto.
-Cosa
succede?-chiesi,non appena attaccò.
Mi passò il
cellulare in mano.
-Si sono appena rotte
le acque a Rosalie-
*
Riferimento alla canzone di Richard Sanderson,ovviamente,colonna sonora
del Tempo delle mele *---*
L'ultima
parte non l'ho riletta,spero solo di non aver fatto errori orotografici
ò-ò
Ringrazio
chi recensisce sempre e continua a farlo,i vostri commenti mi fanno
sempre sorridere,siete meravigliose :)
A
presto,si spera :/ Ora devo correre a leggere l'aggiornamento di quelle
due pazze di Fiorella e Cloe,e di Antonya,leggete le loro ff se non lo
fate già,son odelle autrici bravissime! :)
Un
bacione,
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** Capitolo 25 ***
Buonasera
a tutti!Questa è una sorpresa,vero?Letizia non se lo
aspettava ahah ...SORPRESA,NUOVO AGGIORNAMENTO!:D
In effetti,alcune cose accadute alla sottoscritta questa settimana mi
hanno gettato in una scrittura folle,e questo capitolo è
uscito fuori così,di getto.Ne sono mediamente soddisfatta :)
Vi lascio direttamente alla lettura,prima di ringraziarvi ancora una
volte per le 16 magnifiche e bellissime recensioni,ahw,girls I love you
*---* Non c'è nulla da fare,siete tutte innamorate del
rapporto Edward/Lizzie,e come darvi torto?Quei due li amo
troppo,scriverei su di loro per pagine intere *---*
Adesso vi lascio alla lettura:)
Capitolo 25
-Cavolo,cavolo,cavolo!-
Alice corse
velocemente sui suoi tacchetti all'ultima moda,volando dentro
l'ascensore,dove Jasper ed Edward erano già arrivati.
La raggiunsi per
ultima,con il fiatone.
-Bella,devi essere
più veloce!-mi riprese lei mentre Edward,con in braccio
Elizabeth,spingeva il tasto numero cinque,il reparto neonatologia.
-Bè,certo!-sbottai-Alice,ti
ricordi di me?Sono Bella,la ragazza normale,quella che non ha
superpoteri,mezzi poteri o cosa accipicchia sono,ok?E sono lenta,quindi
non scocciare-
-Sì,infatti,lasciala
perdere,Alice-internevenne Edward,cullando energicamente Lizzie.
Fortuna che
l'ascensore era completamente vuoto,altrimenti tutti avrebbero
risentito della nostra ansia e del nostro nervosismo,e non poco.
Finalmente il numero
cinque ,in verde fosforescente,comparve sul piccolo display
elettronico.Le porte si aprirono velocemente,e la prima figuara che ci
trovammo davanti fu quella di Esme, avvolta in una tuta di ciniglia
viola,e i capelli vaporosi raccolti in una coda alta.Raramente l'avevo
vista vestita così sportiva.Probabilmente,era stata gettata
giù dal letto in tutta fretta.
-Come...-
-Sta facendo il
monitoraggio-interruppe lei Alice rapidamente.Nervosamente,ci
indicò con un dito il lungo corridoio blu che ci attendeva.
Solamente i tacchi di
Alice risuonavano sul pavimento lucido.Nonostante fosse il momento meno
adatto,lasciai correre lo sguardo intorno a me.Notai una lavagnettta su
un lato della lunga parete,dove i famigliari lasciavano scritte
riguardo i loro piccolini appena venuti al mondo.Mi incuriosii,ma
Edward mi prese la mano,incitandomi a velocizzare il passo.
-Eccoci-annunciò
Esme,svoltando a sinistra.Lì lo spazio era molto
più affollato,e capii che fossimo arrivati al nido.Una
tendina verde oscurava il vetro dove tanti piccoli pulcini ,in quel
momento,probabilmente dormivano i loro sogni più beati.
Una serie di poltrone
erano sistemate nella piccola stanzetta accanto,dove alcuni giovani
mamma e papà in attesa conversavano tranquillamente.
-Ma noi possiamo
entrare?-chiese Alice,indicando il lato opposto,dove una porta
smerigliata impediva il percorso all'interno.
Esme
sospirò.Si vedeva lontano un miglio quanto fosse
agitata.-Teoricamente no.L'orario delle visite è
terminato.Ma Rose è dentro con Carlisle.Lui potrebbe trovare
il modo di farvi entrare-rispose,aprendo la porta.Intravidi alcuni
dottori in camice bianco camminare nella corsia.
-Di quanti centimetri
è ?-volle sapere Edward,professionale.
-Non so,ancora devono
visitarla,nel senso vero della parola.Mai,mai avrei pensato che avrebbe
partorito stasera.Eppure avrei dovuto arrivarci.Non ha avuto nessun
dolore,a differenza delle notti scorse.-Agitata,si portò una
mano in mezzo ai capelli,per poi ricordarsi di averli legati in una
coda.-Rientro-aggiunse,spalancando nuovamente la porta-e chiedo a
Carlisle di farvi entrare-
Poi guardò
Edward,con in braccio Elizabeth.-Edward,tesoro,credo che con Lizzie
Carlisle non possa fare proprio nulla-
-Tranquilla Esme-le
risposi con un sorriso rassicurante-possiamo aspettare qui.Ho chiamato
mamma e papà,prima.Stanno venendo a prenderla-
Lei
annuì.-Va bene.Torno subito-
-Non posso
crederci-mormorò Jasper subito dopo-che Rosalie stia per
partorire...sul serio-
-Hai visto Esme come
è agitata?-eccitata,Alice si avvicinò a
Lizzie.-Tesorino,sei pronta ad avere un cuginetto?Tra qualche ora non
sarai più la piccola di casa!-
Ma Elizabeth era
troppo stanca per ascoltare la zia.D'altronde,era stata una giornata
piena per lei.Tra la passeggiata al molo,il percorso in
aeroporto,l'attesa e il ritorno,aveva speso davvero tutte le sue
energie giornaliere.E ora se ne stava lì,accucciata sul
petto di Edward,il pollice in bocca.Il mio piccolo pulcino.
-Alice,non urlare
così-Edward le lanciò un'occhiataccia.Stringeva
possesivamente il corpo di sua figlia,e le accarezzava dolcemente la
schiena.-Si sta addormentado-
Lei alzò
gli occhi al cielo,e in quel momento Esme comparve di nuovo.Fece segno
di entrare,con la testa,mimando un "forza".
-Noi allora restiamo
qui-dissi,avvicinandomi ad Edward e poggiandogli una mano sulla
schiena.-In attesa che arrivino i miei-
Ci dirigemmo verso la
piccola sala,e prendemmo silenziosamente posto all'estremità
destra,vicino la finestra.
La luna era alta nel
cielo,e le stelle facevano da trapunta.
Sarei rimasta ad
osservare quello spettacolo,se la mia attenzione non fosse stata
richiamata dalle paroline dolci che Edward bisbigliava all'orecchio di
Elizabeth.E quello,di spettacolo,era tremila volte migliore di quello
fuori dalla finestra.
Se la teneva spalmata
sul petto,le braccia forti e possenti a circondarle il corpicino
esile,e,di tanto in tanto,le accarezzava i capelli morbidi.
-Lo sai,visti
così,sembrate due angeli-sussurrai,cercando di risultare
ironica ,ma in realtà visibilmente commossa.
-Ammettilo,stai per
creare un'esondazione-
Risi
flebilmente,e,senza rispondere,mi limitai a poggiare la testa sulla sua
spalla,condividendo con lui le carezze sulla testa di Liz,fino a quando
lei,stremata,cominciò a respirare più
rumorosamente.
-Si è
addormentata-sussurrai,mordendomi un labbro,un po' stordita.Un senso di
stanchezza si era impossessato anche di me.
Chiusi gli
occhi,respirando il profumo fruttato che Edward emanava.
-Sì-sussurrò
lui di rimando,la voce angelica.-Quanto può essere
meravigliosa.Ed è nostra.Nostra.-
-Mmm-mormorai,immergendomi
ancor più nell'incavo del suo collo.In fondo,era stata una
giornata pesante anche per la sottoscritta.
-Devo cantare una
ninnananna anche a te?O preferisci le coccole allegate alle paroline
dolci?-sussurrò lui al mio orecchio.
Sorrisi contro la sua
pelle,strusciandomici sopra.-Mah,vanno bene entrambe.Se a questo puoi
accompagnare le carezze ai capelli e un letto morbido,è
ancora meglio-
-Un letto come quello
di casa nostra?-
Sorrisi,alzando
leggermente lo sguardo -Sì-
-Lo inaugureremo per
bene,stanne certa-mi promise lui.
Mi sistemai
meglio,continuando a cadere sempre più nell'oblio.
-Forse è
meglio in effetti se certe cose le facciamo a casa nostra-bisbigliai.
Edward rise;il suo
petto tremò,e con esso anch'io.
-Sì
amore,penso di sì.Non sarebbe il caso di dare spettacolo a
queste povere signorine in procinto di partorire...-
-Mmm-
-...anche se non
nascondo che essere qui,per me ,è ragione di grande
commozione-
Era troppo difficile
tentare di tenere gli occhi aperti,così li mantenni chiusi e
mi concentrai sulle sue parole.-Lizzie non è nata
qui-mormorai,allungando una mano e carezzandogli il solo lembo di petto
visibile,non coperto dal corpicino di Liz.
-Lo
so-rispose,stringendola più forte-ma è comunque
questa l'atmosfera che...bè,che si associa alla nascita di
un bimbo.Bouquets,mamme con il pancione che passeggiano per la corsia
tenendosi per mano con i propri compagni,piccoli bimbi urlanti,e
confezionati dentro tutine minuscole...è meraviglioso.E' la
vita che inizia-
Gli occhi erano
chiusi,ma una lacrima scivolò lo stesso.-Stai facendo questo
discorso perchè sai che in questo momento non ho la forza di
risponderti.Sappi che sto ascoltando,e che domattina ne parleremo-
Rise,e la sua
mano,scivolando agilmente sul corpo di sua figlia, arrivò
sulla mia pancia piatta.
-Il nostro miracolo
era qui-Lieve carezza-Qui,al sicuro da tutto e da tutti-
-Bè-mormorai-anche
ora è al sicuro.E' tra le tue braccia.Per quanto mi
riguarda,Edward,quello è l'unico posto dove mia figlia
sarà realmente e per sempre al sicuro-
-Tu mi...esalti
troppo-rispose,continuando a carezzare la mia
pancia.Continuò così,attraverso morbidi e dolci
giri circolari,trascinandomi ancora di più
nell'oblio.Sentivo la testa pesante,ma da qualche parte,percepivo
l'emozione e la sicurezza che la sua mano su quella parte del mio corpo
emanava.
-Bella-
Aprii gli occhi,e
sebbene vedessi un po' appannato,distinsi perfettamente il suo volto a
pochi centimetri dal mio.Le sue labbra erano lì:
rosee,leggermente lucide.Mi bastò spostare di poco la testa
per farle unire alle mie,in un breve ma dolce e sonoro bacio a
stampo.-Sarei voluto esserci,Bella.Avrei voluto....stringerti a me,la
notte,il giorno,e carezzarti di continuo la pancia.Avrei voluto starti
vicino,consolarti quando i tuoi ormoni ti facevano impazzire.Avrei
voluto partecipare alla nascita di mia figlia.E' un dolore troppo
grande,questo,per me,Bella,il non esserci stato.E sappi che anche se in
me persiste la consapevolezza di essere ora qui presente,con voi,con
lei,comunque un angolo della mia mente si rimprovererà
sempre di non averti stretto la mano in sala parto mentre Elizabeth
liberava a pieni polmoni il suo primo vagito.Sappilo,Bella-
Scossi la testa per
tutto il tempo,sentendomi ancora più stanca,ma qualcosa
dentro di me si era mosso,a quelle parole.
-Tu sei il padre che
Lizzie mai,mai rimpiangerà di avere.Sei la
perfezione,Edward,e nostra figlia già lo sa.Ti ama in
maniera incondizionata,proprio come me.Tu sei il suo papà.Il
suo unico e meraviglioso papà.-
Lui mi
guardò con gli occhi lucidi,prima di coinvolgermi in un
bacio carico di dolcezza.-Ti amo,tesoro mio.Dormi,sei
stanchissima.-disse alla fine in un sussurro,prendendo a carezzarmi la
schiena,lentamente.
E,prendendo in parola
la sua affermazione,mi addormentai stretta tra le sue braccia che si
prendevano cura di me e di nostra figlia.
-STA NASCENDO!-
-Alice,per la
miseria,abbassa la voce!La svegli!-
-Oh,Edward,quanto
scocci!Svegliala tu con i tuoi bacettini allora,che ti devo dire!Basta
che la svegli...-
-Se è
proprio così necessario...-
-Bè,sai
com'è,tua sorella sta partorendo!-
-Uff,e va bene.E
abbassa comunque la voce.Ora la sveglio e veniamo in corsia-
Udivo lievi rumori e
voci intorno a me,ma i miei occhi non ne volevano sapere di aprirsi.Ero
altresì consapevole di non essere distesa nel letto di casa
mia,tantomeno in quello di Edward,ma ero poggiata su qualcosa di
così morbido e comodo che era perfetto così.
-Allora?-
-Tu vai dentro,poi ti
raggiungiamo-
Un sospiro,poi
riconobbi la voce di Alice.La mia mente cominciava a prendere coscienza
di sè.-Anche le coccole per svegliarla.Dovrò
ricordare a Bella di chiederti quanti mazzi di fiori le regali al
mese.Sei qualcosa che va oltre l'impossibile,Edward...-
-Ma Alice,Rosalie non
stava per caso partorendo?-
-Scemo.Vedi di
sbrigarti-
Una lieve risata,che
mi mosse leggermente.Poi,una serie di baci sulla mia fronte,il mio
naso,le mie labbra,guance.-Bella,amore-
-Mmm-repressi uno
sbadiglio.-Edward...-
-Tesoro mio,mi spiace
svegliarti.Ma Rosalie sta partorendo...-
Mani che mi
carezzavano la schiena.
A quel punto,tornai
sul pianeta Terra.
-ODDIO,MI SONO
ADDORMENTATA!-esclamai,sussultando e aprendo immediatamente gli
occhi.Mi ritrovai nella sala d'aspetto,con l'unica differenza che ora
era completamente vuota e che mi trovavo in braccio ad Edward.
-Dov'è
Lizzie?-chiesi,smarrita.
Edward rise
leggermente,sistemandomi i capelli scompigliati e il piccolo lembo di
maglietta che si era spostato sul petto.-Tranquilla piccola-mi
rassicurò,baciandomi la guancia-E' con Renèe e
Charlie.Sono passati mentre dormivi,sono andati via da poco.Liz dormiva
ancora-
Mi passai una mano tra
i capelli,che lui mi aveva appena sistemato.
-Ma poi la passiamo a
prendere vero?Non rimane lì tutta la notte?E Rosalie a che
punto è?-
Edward rise.-La
andremo a prendere quando vuoi,tesoro.Rosalie è ...non so
bene,Alice ha detto di entrare...-
-Sì,ho
sentito vagamente-mormorai,ancora stordita.-Andiamo-
Mi prese per mano ed
entrammo nel vivo del reparto.La corsia ora era meno trafficata.
Su di essa vi si
affacciavano le varie camere di degenza,e,poco più in
là,un 'altra porta,chiusa,recava l'indicazione e la freccia
"sala parto".Fu lì che trovammo il resto dei Cullen,riuniti.
-Eccola la Bella
addormentata-mormorò
Alice eccitata.-Alla buon'ora!Se non fosse stato per me,Edward ti
avrebbe lasciata dormire!-
Quest'ultimo le
lanciò un'occhiataccia.
-Bè,non
vedo cosa si sia risolto ora.Ti risulta che possiamo entrare dentro a
stringere la mano di Rose?-
Jasper alzò
gli occhi al cielo,interrompendo il battibecco scherzoso tra i due.-Va
bene,continuate dopo.Ora direi di concentrarci su Rosalie-
-Emmett
è uscito pochi minuti fa,assieme a Carlisle-ci
informò Esme,seduta sul divanetto blu.Teneva tra le mani una
tutina azzurra.Intercettò il mio sguardo.-Nel caso sia
maschio-spiegò-Rose ne ha dentro una anche rosa.Ma Emmett
è convinto che sia un maschio.Ancora non capisco
perchè non hanno voluto sapere prima il sesso del bambino-
Mi appoggiai al fianco
di Edward,e lui mi cinse la vita con le braccia.-Anch'io ho la
convinzione che sia maschio-dissi.
-Tu sei l'unica che ha
vissuto queste esperienza,un anno fa-disse Alice ,guardandomi con occhi
scintillanti.-Cosa si prova in questi momenti,Bella?-
Sentii la stretta di
Edward intensificarsi.
-Bè,Alice...non
credo ci siano parole per descrivere quello che accade in questi
momenti.E' un qualcosa di così...soggettivo,personale,che a
mio parere è impossibile trovare una nozione universale. Lo
proverai anche tu-aggiunsi con un sorriso.
Lei fece l'occhiolino
a suo marito.-Che ne pensi,amore?-
Carlisle in quel
momento aprì la porta,non prima che vidi Jasper impallidire
alle parole della neo-moglie.
-Carlisle!-urlò
Esme,alzandosi di scatto.Si avvicinò al marito.
-E'
nato-mormorò lui,gli occhi lucidi.Immaginavo sarebbe
entrato.Il camice era spiegazzato,gli occhi cerchiati,ma il sorriso che
aveva stampato in volto era qualcosa di insuperabile.
-E' un
maschio...-sussurrò Alice ,portandosi le mani alla bocca.
-...un bellissimo e sanissimo maschietto,e direi che
è la cosa più importante-continuò
Carlisle,sottolineando il secondo dei due aggettivi.-Pesa tre chili e
urla come un matto-
-Il mio
nipotino!!-Alice cominciò a saltellare,coinvolgendo tutti in
un enorme abbraccio.-E' nato il mio nipotino!-
Ridemmo,contenti e
sollevati,consapevoli che quel momento sarebbe entrato nella storia
della nostra grande e allargata famiglia.
Carlisle tese la mano
verso sua moglie,indicando la tutina azzurra tra le sue mani.
-Credo proprio che
serva quella,cara.
Famiglia,diamo il
benvenuto a Thomas
Carlisle Cullen,dettoTommy-
---------
-Sta
sbadigliando!Guarda,sta sbadigliando!-
Emmett
Cullen,diventato papà da sette giorni,si chinò
sulla carrozzina blu del piccolo Tommy,carezzando delicatamente con il
polpastrello il nasino di suo figlio.
Io ed Alice ci
scambiammo un'occhiata,cercando di trattenere una risata.
Lei era in procinto di
tornare a casa,nella sua casa,sua e di Jasper,nella quale ormai
vivevano da una settimana.
Emmett e
Rosalie,invece,avevano deciso,per i primi tempi,di rimanere a casa con
Esme e Carlisle,in caso di aiuto con il piccolo,e Esme non poteva non
essere felice di questa cosa.
-Emmett,fratellone,credimi,è
una cosa naturale...lo
sbadigliare-disse
Alice,sorridendo largamente e sistemandosi la borsa sulla spalla.
-Tututurù-lui,ignorando
le parole di Alice,completamente immerso nella sua bolla privata con
suo figlio,continuò a strizzargli il nasino.
Rosalie e Tommy erano
tornati a casa dopo una permanenza in ospedale durata quattro giorni.
Tommy era un vivacissimo bimbo
con tutti i valori rientranti nella normalità,e due occhi
azzurri presi dalla mamma ,e i capelli neri presi dal papà.
La pelle era
rossa,anche se purtroppo piangeva in continuazione.
Carlisle aveva detto
di non preoccuparsi a un nevrotico Emmett,che aveva praticamente
soggiornato per quattro giorni interi vicino alla moglie e al figlio.
Rosalie
era...bè ,Rosalie era felice.Probabilmente,era la prima
volta che avrei potuto utilizzare quella parola.
Girava per casa con la
gioia negli occhi.
Un po'
stremata,certo-aveva pur sempre partorito da una settimana-ma il modo
in cui osservava suo figlio,come se fosse la sua unica ragione di
vita,era qualcosa di inspiegabile.
Probabilmente,era lo
stesso sguardo che io riservavo ad Elizabeth.
-Va bene,io devo
andare-Alice scosse la testa continuando ad osservare le moine di suo
fratello,trasformatosi improvvisamente da una settimana a quella parte
in un orso docile e domato da tre chili ciccetta,e poi mi
fece l'occhiolino.-Ci vediamo domattina.Bella,salutami Liz,mi
raccomando.-
-Sarà
fatto-risposi con un sorrisone,e la salutai.
Lei salutò
Esme e Carlisle,dillà,e poi poco dopo udimmo la porta di
casa aprirsi e richiudersi .
Una folata di vento
freddo penetrò la casa in quei pochi secondi.
Mi sistemai i
capelli,raccolti in una treccia,e sospirai guardando fuori dalla
finestra.
Una bufera terribile
,una pioggia ininterrotta e un freddo spaventoso aveva invaso Los
Angeles quell'ultima settimana.
I telegiornali
riportavano che un freddo del genere non si era ripetuto a LA dagli
anni Sessanta.
Ovviamente,per evitare
di far prendere un malanno a Liz,io ed Edward avevamo cercato di farla
uscire il meno possibile,e lei aveva sfruttato questo tempo facendosi
piccole camminate con il papà per casa,affinando la sua
capacità di mantenersi ferma sulle gambine.
Edward se la portava
fin sullo sgabello del pianoforte,e si faceva aiutare a comporre
melodie armoniose.Lei,battendo le ditine sui tasti,rideva a crepapelle.
Nel frattempo,avevamo
cominciato a dare un'occhiata ai primi programmi per il
matrimonio,grazie anche ai miei,che ci avevano aiutati a fare la lista
per gli invitati di Forks.
Angela,Jessica,Ben,Mike,i
Black.La lista era abbastanza corposa,data la conoscenza di Edward di
colleghi di lavoro di suo padre e dei suoi fratelli, e dei vicini di
casa.
Potevo ben
dire,quindi,che in casa Cullen,a differenza della pioggia gelata
all'esterno,si respirava un 'aria di assoluta felicità.
-Rose,amore,Tommy deve
mangiare!-
Alzai un
sopracciglio,riportando lo sguardo su Emmett.Lui prese velocemente il
figlioletto in braccio,sistemandolo bene.
C'era un non so
chè di tenero nell'osservare un omone della sua stazza alle
prese con un esserino così minuscolo.
-Emmett,ne sei proprio
sicuro?-mormorai,titubante.-Ha mangiato mezz'ora fa-
Rosalie comparve
immediatamente in salotto,con indosso una vestaglia rosa,i capelli
legati in una coda.-Cosa?Di già?-
Mi morsi un
labbro,cercando di non ridere.
-Sì,sono
sicuro,Rosie.Ha mosso le labbra nello
stesso modo in cui le muove il bimbo del filmato che abbiamo comprato
in edicola.E questo segnale significa che devono magiare-
Rose
sospirò-Emmett,tesoro,non devi prendere tutto alla
lettera.Probabilmente lo avrà fatto per altre mille
ragioni.Non è che ogni volta che un neonato muove le labbra
significa che ha fame!-
-Ma io...per
favore,prova a farlo attaccare,magari ha davvero fame.Tanto che ti
costa?-
Ridacchiai,alzando gli
occhi al cielo,e salutai entrambi.-Io me ne vado a letto.Buona ennesima
nottata in bianco-mormorai.
Emmett mi fece la
linguaccia e Rosalie alzò gli occhi al cielo.
Salutai anche Esme e
Carlisle e mi diressi dai miei due amori,che teoricamente dovevano
essere già a letto.
Quando aprii la
porta,li trovai entrambi realmente sul letto di Edward,tutti
silenziosi e intenti a costruire chissà quale edificio con i
cubi giocattolo colorati che i miei avevano regalato a Lizzie.
-Wow-mormorai,richiudendo
la porta dietro di me.Mi avvicinai a loro.-Addirittura Lizzie
già in pigiama e tu pure.Questo è un
miglioramento.-
Edward alzò
lo sguardo solo per un momento,sorridendo sensuale,e tornando a mettere
in bilico un cubo verde sopra l'altro blu.Lizzie lo
osservava,attentamente,battendo le manine quando riusciva a non far
cadere nulla.-Tradotto vuol dire:" è sconvolgente che non
siate entrambi stravolti e il letto in condizioni disastrose
perchè vi mettete a giocare a fare la lotta?"-
-Mmm...sì,più
o meno-mormorai.Tolsi l'elastico,cominciando a sciogliere la
treccia.-Ho bisogno di fare una doccia calda,sto morendo di freddo.Mi
sembra di essere tornata a Forks-
-Con l'unica
differenza che stavolta posso scaldarti quanto vuoi.Guarda i lati
positivi,amore:almeno abbiamo avuto la possibilità di usare
il camino in salotto per la prima volta-
Un lampo
squarciò il cielo,seguito da un rombo fortissimo,che fece
tremare la porta-finestra.
-Hai bisogno di
compagnia?-
Gli
sorrisi,rivolgendomi verso il bagno e togliendomi la maglietta.La feci
roteare sul mio dito in maniera sensuale,gettandogliela poi sulla
faccia.
-In
realtà,preferirei che tu mettessi a letto Lizzie.Nessuna
offesa,vero,amore?-
Ridevo ancora mentre
mi infilavo sotto il getto della doccia.
L'acqua calda mi
distese i muscoli,donandomi una sensazione di pace e
tranquillità.I piedi,che si erano trasformati in due blocchi
di ghiaccio,pian piano cominciarono a scaldarsi.
Quando rientrai in
camera,ritrovai solo Edward,a letto,trafficante con dei fogli,e la luce
dell' abat jour accesa.
-Si è
addormentata?-chiesi,cominciando ad asciugarmi.
Lui non
alzò lo sguardo ,continuando a leggere qualcosa che a me era
preclusa la vista,e annuì solamente.-Sì.Ormai
è innamorata dell'orsacchiotto Gesualdo.A noi non ci si fila
più-
Ridacchiai,infilandomi
l'intimo e il pigiama.-Che diavolo stai facendo?Perchè non
mi hai guardato nemmeno una volta?-
Mi sembrò
di scorgere un sorriso.-Sto contando la lista degli invitati annotati
fino ad ora.Dobbiamo fissare la data precisa,tesoro.Ah,e se non ti
guardo,è perchè probabilmente finiresti per non
infilarti il pigiama ma sotto le mie mani-
Mi infilai sotto le
coperte,e la mia mano raggiunse subito il morbido tessuto della sua
maglietta elasticizzata.-E se fossi io a farti finire sotto le mie,di mani?-mormorai
sensuale,baciandogli l'orecchio.
-Sei la donna
più pericolosa che abbia mai conosciuto-mormorò
lui con un sorriso accattivante,poggiando i fogli sul
comodino.Lasciò accesa la luce.-Non ti basta il sesso di
stamattina,ieri sera e di oggi pomeriggio?-
Scossi vivacemente la
testa.-No.Non c'è ne mai abbastanza di fare l'amore-
-Tesoro,vorrei
ricordarti che sono un uomo,e in quanto tale mi è
difficile,come dire...contenermi,quando parli in certo modo-
-Allora non
trattenerti-
La mia bocca
cominciò a vagare sulla parte scoperta del suo petto,e lo
sentii rabbrividire.
-Quindi...-un
bacio-dobbiamo scegliere...-un altro ancora-la data?-
-In questo momento non
credo di voler scegliere nessuna data-mormorò stordito.
Risi,e saltando,mi
misi a cavalcioni sopra di lui,le mani puntate sul su petto.Ignorai qualcosa poco più in
giù che aveva preso vita.-Quindi,Maggio.E' sicuro?-
Lui mi
carezzò le braccia.-Tutto quello che tu preferisci-
Alzai gli occhi al
cielo,e mi abbassai per lasciargli un bacio sulla fronte.Lui gemette.
-Bella,sei sleale-
-Shh-mormorai,tornando
a sedermi compostamente su di lui.-Forza,mio futuro maritino.Sentiamo
le date che proponi-
-Prima tu-
-Io ho scelto il
mese.E' giusto che tu scelga il giorno-
-No.Devi scegliere
tu.Per me andrà bene qualsiasi giorno sceglierai.Anche
domani,volendo-
-Oh,Edward-mormorai,sorridendo.Gli
carezzai il petto.-Lo sai che mi stai viziando troppo,vero?-
Lui mi
poggiò le mani sui fianchi.-Io adoro viziarti.Il problema
è che in realtà non riesco mai a farlo-
-E di questo cosa ne
dici?-lo contestai subito,mostrando la mia mano con l'anello.-Lo
adoro.Non lo toglierò mai più dal mio dito.-
-Voglio una data.Non
provare a cambiare discorso-
Alzai gli occhi al
cielo,giocando distrattamente con il laccio dei suoi pantaloni del
pigiama.-Non ne ho la più pallida idea...insomma...-
Mi immobilizzai,non
appena il pensiero passò nella mia testa.
-Bella?Amore?-
Sorrisi
entusiasta,infilando con vigore una mano tra i suoi capelli
disordinati.-E se...insomma,e se ci sposassimo il 25 Maggio?Che ne
dici?-
I suoi occhi si
allargarono,meravigliati.-Il giorno del compleanno di
Lizzie?Ma...oh..ma certo,sarebbe fantastico!-mi appoggiò
lui,alzando la schiena e stringendomi a sè.-Festeggeremo
tutto in un giorno solo!Il primo anno di vita di nostra figlia e
l'inizio della nostra vita coniugale-
Risi
contenta,lasciandolo baciarmi il collo ,fino a sentire le sue labbra
posarsi lievi sul lembo di pelle della pancia lasciata scoperta dalla
maglietta.
-E
così...-ansimai,le mani perse tra i suoi capelli-potremmo
tirare su tutta la sqaudra di basket che desideri-
Le sue labbra si
fermarono sulla mia pancia,così come il suo corpo.-Cosa
c'è?-chiesi,sorridendo.-Pensi che non l'abbia capito quanto
desideri un altro figlio?Ti ho sentito quando parlavi in ospedale,eh-
In un attimo,mi
ritrovai catapultata sul materasso di schiena,i capelli sparsi sul mio
cuscino,Edward sopra di me.
Mi lasciai
baciare,mentre le sue mani liberavano le mie gambe dai pantaloncini del
pigiama.-Un'altra piccola Elizabeth...un'altra piccola Bella...-
-...o un altro piccolo
Edward...-mormorai,sfilandogli la maglia a mia volta.
E il resto fu storia.
Capitolo
molto baby :) E poi,sti due avevano bisogno di "sfogarsi un po'"
ùù
Piccolo
appuntino sulla data del matrimonio:su Maggio ci sono
andata più o meno diretta,ma qualche giorno fa ho scoperto
che una persona con cui ho legato tantissimo e che ho conosciuto
proprio qui,compie gli anni il 25 Maggio.E allora...come potevo non far
sposare Ed e Bella e far compiere gli anni a Lizzie quel giorno? :)
Sì,cara,si tratta proprio di te cloe cullen ahahaha,ma tanto
già lo sapevi che lo avrei fatto ùù
Secondo
appuntino: guardando bene questo capitolo,potreste avere
un'idea di quello che accadrà nel prossimo,Leti,mi aspetto
tue ipotesi,lo sai ahah :)
Detto questo,mi ritiro a leggere Bel Ami,sperando di aver detto tutto.
P.S.Nel
caso Bella rimanga di nuovo incinta ,ma proprio nel caso...(sì,sono
la genia della suspance,insomma -.-'' ahah),preferireste un maschietto
o una femminuccia?Io in teoria so già cosa fare,ormai i
prossimi capitoli sono ben delineati nella mia testa,ma volevo sapere
la vostra idea,sempre nel caso
fortuito (u.u),che la nostra Bella rimanga incinta di
nuovo ùù
Lascio qui il mio contatto di twitter :)
Vi auguro un buon finesettimana a tutte,sperando che sia migliore del
mio,lasciamo perdere -.-''
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** Capitolo 26 ***
Capitolo 26
Aprile era ormai alle porte,e con esso,la primavera poteva dirsi
ufficialmente arrivata.Non che a LA il tempo non fosse sempre ottimo,ma
con il risveglio dei mesi più caldi dell'anno,e l'enorme
afflusso di turisti che venivano a godersi le spiagge
californiane-famose in tutto il mondo-l'atmosfera cambiava.
Ricordavo perfettamente come,esattamente un anno fa,in questo periodo
dell'anno,fossi sull'orlo di una crisi di nervi dovuta al mio pancione
di ormai otto mesi.
Incredibile come erano cambiate le cose in un anno.Ora mi ritrovavo con
una figlia prossima a compiere il suo primo compleanno,e a sposarmi con
l'uomo della mia vita.
I fiori colorati,la sabbia dorata , testimoni delle giornate trascorse
con la mia famiglia e quella del mio fidanzato,le sessioni di shopping
con Alice,riempivano i miei giorni,facendoli scorrere via veloci.
E così,ora dopo ora,giorno dopo giorno,mi ero ritrovata a
fare i conti con l'inesorabile passare del tempo,seppur vissuto in
maniera strepitosa.
Osservavo con aria un po' malinconica Lizzie sguazzare nella piscina
dei Cullen,nella ciambella di Sailor Moon,con Edward che le schizzava
l'acqua sul corpo.
Dal canto mio,ero seduta sul muretto,i piedi immersi nell'acqua,il
resto del corpo esposto al caldo sole losangelino.
-Un dollaro per i tuoi pensieri-
Sussultai,quando ritrovai Edward a pochi centimetri da me.Mi
allargò leggermente le gambe,posizionandosi nel mezzo,e io
non potei,di nuovo,per quella che ormai consideravo l'infinitesima
volta,ammirare la sua splendida persona.
I capelli bronzei,bagnati,sembravano cosparsi di brillantini-effetto
dei raggi solari-la pelle pallida,gli occhi verdi splendenti,le labbra
umide,il petto e le braccia muscolose percorsi da centinaia di
goccioline.
Mi appoggiò le braccia sulle spalle,sorridendo,e le sue
labbra furono sulle mie.La sua lingua varcò il confine della
mia bocca,e,passionale,le sue braccia volarono dietro la mia
schiena,bagnandola ma carezzandola lentamente,dolcemente.
-Ti mangerei di baci.E non solo.In bikini sei...-i suoi occhi
percorsero il mio corpo,seminudo,per poi fissarsi sul mio seno.-Lo
possiamo togliere il pezzo di sopra?-
Scandalizzata,e nolente,gli schizzai l'acqua in faccia.-Ma Edward!E se
i tuoi tornassero da un momento all'altro,cosa penserebbero guardandomi
sguazzare mezza nuda in acqua?-
-Ah,allora un pensiero lo stavi facendo-malizioso,accattivante,prese un
mio seno nella sua pienezza nella sua mano e lo strinse
dolcemente,soffermandosi sul capezzolo eretto e sensibile.
-Sei un maiale...-
-..e tu sei eccitante da morire...-
L'altra mano finì sull'altro seno,e cominciò a
massaggiarli velocemente entrambi.
-Ah...-chiusi gli occhi,abbandonandomi alle sue carezze,la testa
gettata all'indietro,quando il suono della paperella gommosa di Lizzie
pervase l'aria.
-L-l-Lizzie...-
-...è nella ciambella,tranquilla...-
-ma...-
-shhh...-
BOOM!
Urlai,sobbalzando,e nello stesso tempo,dando involontariamente un
calcio nelle parti basse di Edward.
-Ahi!-
BOOM!
Un'altra esplosione di acqua,sul muretto della piscina opposto al
nostro.
Lizzie saltellava nella ciambellina,muovendo freneticamente le mani,ed
indicando con la mano i piani superiori della villa.
Seguiii la traiettoria del suo dito,trovando con lo sguardo,affacciato
al balcone della sua camera da letto,Emmett,tra le mani palloncini ad
elio gonfiati d'acqua,che se la rideva sguaiatamente.
-Io...-
Edward non sapeva se ridere anche lui per disperazione o lanciare
maledizioni al fratello.
Dal canto mio,mi limitai a poggiare una mano sul cuore,che batteva
forte a causa dello spavento avuto.
-...bisogna stare attenti a non tubare nell'acqua,specie in presenza di
una bimba piccola!-
Emmett non riusciva neanche a parlare,soffocoato com'era dalle risate.
Edward scosse la testa,mandando le varie gocce uscenti dai capelli
addosso a me.
Uscì dall'acqua,indicando provocatoriamente con la mano a
Emmett di scendere giù.
Sospirai.A volte erano peggio dei bambini.
-Tu.Io.Qui.Ora.Sfida ai gavettoni,se ne hai coraggio-
Alzai gli occhi al cielo.-Lizzie è più matura di
voi!-
-E' una minaccia,fratellino?Non penserai mica di battermi,vero?-Emmett
si battè una mano sul petto.Sembrava non aspettasse altro
dal fratello.
Alzai un sopracciglio,entrando in acqua e raggiungendo mia figlia,che
continuava a seguire con aria attenta lo scambio di battute "pacifiche"
tra lo zio e il papà.Se ne stava a galla,placida,il ditino
in bocca.
-Amore mio,lo so,il papà è partito di testa.Ma lo
zio Emmett ancora di più-le dissi,appoggiando una mano sulla
schiena e indicando la figura di Emmett,poco prima che sparisse dentro
casa,probabilmente per raggiungerci.
-..io-
Al suono della sua vocina delicata,mi intenerii.Negli ultimi giorni
stava cercando di parlare,in modo molto più articolato,ma i
risultati erano ancora lontani dal creare una parola pefettamente
composta.
Della parola "papà" riusciva a mettere insieme solo l'ultima
sillaba,e peggio ancora con la parola mamma.
Tuttavia,i piccoli passi in avanti si notavano,non ero assolutamente
preoccupata.
Avevo letto in una delle mie numerose riviste che non necessariamente
un bambino dovesse apprendere a camminare o parlare
contemporaneamente.Avveniva quando doveva avvenire,senza limiti di
tempo arbitrari.
-Zio,tesoro,zio-mormorai,carezzandole la testolina accaldata.Bagnai una
mano e la passai sui suoi capelli,per rinfrescarla.
Era uno spasso vederla contorcere la bocca,e molto probabilmente anche
le corde vocali,per riuscire a pronunciare correttamente il nome da me
detto.
-..io-
Risi,carezzandole la guancia.-Piano piano riuscirai a dirlo.Vedrai-
I passi pesanti di Emmett preannunciarono il suo arrivo.
Scossi la testa,quando notai che si era anche cambiato
d'abito,indossando il costume.
All'inizio,ero convinta che la recente paternità lo avrebbe
cambiato e sepolto la parte giocherellona del suo carattere.
Invece,con gran sorpresa di tutti -rimasti scioccati dalla "tenerezza"
grandiosa che Emmett aveva dimostrato di possedere nei confronti del
suo piccolo pargoletto- quel lato del suo carattere era aumentato in
maniera spasmodica.
Thomas aveva ormai due mesi e mezzo,e,sebbene fosse ancora piccolo per
comprendere qualsiasi cosa,sorrideva costantemente quando il suo
papà commetteva qualcosa di simpatico o talmente esilarante
da far ridere.
Erano queste piccole cose a farmi credere che i bambini avevano sempre
avuto un sesto senso per qualsiasi cosa,o forse,come aveva azzardato
Carlisle,era una piccola marcia in più che Thomas aveva
ereditato non essendo nato da due genitori completamente "normali"
geneticamente.
Tuttavia,Carlisle controllava meticolosamente le sue analisi e dai
vaccini compiuti ,il piccolo di casa non dimostrava nessun dato
allarmante.
I suoi capelli neri erano diventati una massa informe,non ereditando i
ricciolini del papà;gli occhi,a quanto sembrava,erano
rimasti del colore azzurro della mamma,che,felice come una Pasqua,lo
lasciava tra le braccia di qualcun'altro solo lo stretto necessario.
-Fratello,alle armi!-
Il ruggito di Emmett mi riportò all'attenzione.Se ne stavano
entrambi uno di frotne all'altro,perpendicolari al perimetro della
piscina.
-Scontratevi da qualche parte che non sia qui-mormorai,alzando gli
occhi al cielo-non vorrei che spaventaste Lizzie con i vostri assurdi
giochetti liceali,anzi,direi...elementari-
-Ma se era l'unica che rideva.Bella,sei poco predisposta al
gioco.Edward,invece di farla tubare in continuazione,dovresti incitarla
a darsi al gioco-
-Sta zitto,idiota,che tra poco ti ritroverai bagnato dalla radice dei
capelli all'alluce del piede-
Risi,trascinando la ciambella con me poco lontano dal campo di
"battaglia".
Mi sarebbero mancate quelle idiozie quotidiane una volta trasferiti
nella nostra casa.
Ormai mancava poco al matrimonio.Ogni qualvolta i miei pensieri
cadevano su quell'argomento -ovvero sempre,data la continua
preparazione di tutto il necessario-,le mie braccia si cospargevano di
brividi e l'eccitazione prendeva il sopravvento.
Il pensiero che di lì a poco io,Edward e Lizzie avremmo
condiviso tutto,mi emozionava all'inverosimile.
Da poco,avevamo terminato di sistemare la cameretta di Lizzie.L'avemo
fatto insieme,io ed Edward,colorandola di rosa,arredandola con tocchi
personali,facendola sua.
Morivo dalla voglia di metterla a letto lì,di andarla a
svegliarla coccolandola la mattina.
Morivo dalla voglia di vivere la mia vita.
-Per la miseria!-
L'urlo di Edward mi riportò alla realtà,e un
brivido mi percorse la schiena,quando mi accorsi di essere rimasta
troppo a lungo immobile nell'acqua.Mi mossi un poco,per non permettere
al vento di asciugarmi la pelle bagnata.
-Mi sa che papà sta perdendo,tesoro-mi morsi un
labbro,osservando i tre palloncini che Emmett aveva gettato di seguito
sulla testa del mio povero quasi-marito.
Di tutta risposta,Edward corse sul giardino recuperando dalla piscina
il secchiello giallo di Lizzie,rimpeiendolo,alla velocità
della luce.
Applaudii e risi spudoratamente quando Emmett si trovò
incollato davanti agli occhi i capelli gocciolanti.
Lizzie battè anch'essa le manine nell'acqua,velcoemente,e
mosse la bocca come a sforzarsi di parlare,la faccina rossa.Osservava
il papà.
-...ora te la faccio vedere io,fratellone imbroglione!-
Emmett,abbandonata la regola principale del gioco -gettare l'acqua
addosso all'avversario-puntò direttamente al petto del
fratello con la testa.
In quel frangente,mille cose accaddero.Edward respinse Emmett,facendolo
cadere in acqua,generando con la caduta una fontana gigante di schizzi.
Io mi coprii la testa per non essere colpita mentre ridevo,e Lizzie,il
faccino rosso rosso,urlò -Papà!-
Mi immobilizzai al suono della sua voce,e i miei occhi corsero
immediatamente a Edward,ancora in posizione estrema,sul bordo della
piscina.Era immobile,proprio come me.
-Lizzie...-
Senza parole,mi voltai verso di lei,che mi osservò con un
sorriso,soddisfatta,come se fosse riuscita a fare quello che intendeva
fare da tanto tempo.-Papà.M-m-mamma. ...mma.-
Emmett riemerse dall'acqua,un omone completamente bagnato,ma in quel
momento non vi badai minimamente.
La mia bambina aveva appena pronunciato la parolina "mamma".La mia
bambina aveva appena espresso a parole il rapporto che legava me ed
Edward a lei.
La reazione fu ben peggiore di quella legata alla prima camminata.Le
lacrime presero a scorrere sulle mie guance,e la presi immediatamente
tra le mie braccia,sollevandola dalla sua ciambellina di Sailor Moon.
Edward si gettò in acqua senza pensarci due
volte,raggiungendoci immediatamente.
-Ridillo,amore,ridillo,ti prego-disse,appena ci raggiunse.
Non c'era suono più bello della sua
voce.Dolce,tenera,delicata...infantile.
Lizzie aveva parlato,aveva detto due singole paroline,le più
importanti probabilmente della sua vita,e io già non
riuscivo più a dimenticare la cadenza della sua voce.
Lei gongolava tra le mie braccia,i capelli ora un po' bagnati,le mani
che si contorcevano,imbarazzata dei nostri sguardi estasiati.
-Ripeti quello che hai detto,amore-ripetè
Edward,stringendole le manine.La voce gli tremava leggermente.Lo
osservai.I suoi occhi erano lucidi,e sicuramente non per effetto del
cloro.
-Dillo.Mamma e papà.Papà e mamma-
-Ha parlato?-
Emmett,con sguardo esterrefatto,ci raggiunse a falcate
nell'acqua.Ruggì davanti ai nostri silenzi spiegabili
attraverso le nostre espressioni e si infilò tra me e Edward.
-Ma dai!La piccola Lizzie ha parlato!-
-Tesoro,ripetilo ti prego.Ho bisogno di risentire la tua
voce-mormorai,baciandole ripetutamente la guancia.Edward le
carezzò i capelli.
-Mamma .Papà-
Lei sorrise,abbassando gli occhi imbarazzata,e nascose il faccino nel
petto del padre.-Papà-mormorò,con voce
dolce,delicata.-Mamma.-
Scossi la testa,stringendo sott'acqua la mano di Edward e stringendo
più forte con l'altra la piccola vita di mia figlia,che,ora,
piccola non sembrava più.
** ** **
-La piccola Lizzie che parla.Quanto mi manca,quella tenera puzzola.Devo
venire a trovarla.Permettimelo,Bella-
Spalancai gli occhi.-Chantal,tu sei benvenuta quando vuoi a casa Cullen
e anche a casa Swan,lo sai benissimo!Charlie ti adora.-
-Sì,anche se la sua preferita resterò sempre
io-Alice si intromise,alzandosi gli occhiali da sole sulla
testa,marcando il territorio di migliore amica.
Alzai gli occhi al cielo.
Era pieno pomeriggio,e io ,Alice e Chantal avevamo deciso di fare un
ultimo giro di shopping per gli ultimi abiti per il matrimonio.
In realtà,l'unica che mancava era proprio la
sottoscritta,che non riusciva a trovare un abito che le piacesse
abbastanza.
L'abito da sposa,che avrei dovuto indossare il giorno del mio
matrimonio,era qualcosa che mi emozionava troppo.
Alice era riuscita a convincermi a farmi provare solamente due
abiti,che sulla stampella, sembravano piaciucchiarmi.
In realtà,una volta indossati,mi ero sentita inadatta.Come
se non fossi pronta per indossarlo,o meglio,non meritassi
ciò.
In fondo,quell'abito mi avrebbe condotta da Edward.
Ero davvero io quella perfetta per Edward?Lo ero davvero.
In cuor mio sapevo benissimo la risposta,ma,tra quel tulle bianco,e una
figura perfetta quanto una modella al mio fianco -Alice- ,mi ero
sentita piccola ed insignificante.
-Lo sentirai a prima vista,l'abito giusto per te-aveva risposto la mia
sorella/migliore amica,quando le avevo confessato i miei
pensieri.-Evidentemente non era quello giusto,credimi.Quando indossi
l'abito giusto...lo senti.Lo senti,Bella-
E io l'avevo voluta prendere in parola.
Tuttavia,ci ritrovavamo ai primi di Aprile,poco meno di due mesi al
matrimonio,e io ancora non avevo trovato nessun abito.Nemmeno uno straccio di abito.
Ed eravamo a LA.
Mi chiesi se fossi io quella sbagliata.
-Sei proprio sicuro di volere l'archetto con rose blu e gigli?-mi
chiese Chantal,dubbiosa.-Lo vedo un po' troppo...ehm,artificioso.-
Se ne stava lì,con il suo nuovo colore di capelli -nero
tendente al blu-e mi guardava compiaciuta.
-Oh,ma certo.Bianco e blu,è perfetto.La combinazione di
questi due colori si sposa benissimo con Edward e Bella.Il bianco
appartiene a lui;il blu a lei-
Alzai un sopracciglio.-Diciamo che hai fatto tutto tu-
Alzò le mani in segno di difesa.-Eh no,non ci provare!Io ti
ho consigliato,tu mi hai detto che avevo avuto un'idea grandiosa.Non ho
intenzione di rovinarti il matirmonio-aggiunse,stizzosa-sono solo la
tua wedding planner,visto che non hai voluta una-
-Non ne vedo il motivo-replicai,mentre Chantal se la rideva sotto i
baffi-Sei molto più efficiente tu di qualsiasi wedding
planner esistente al mondo-
-Oh,Bella,suvvia!-Si fermò in mezzo al
boulevard,costringendoci ad arrestarci.
Sembrava appena uscita da una limousine,lo Starbucks tra le mani,la
borsa trapuntata,gli occhiali da sole e i tacchi ai piedi.-Siamo a
LA!Fiori,lusso,matrimoni,wedding planners sono all'ordine del giorno.E
tu ne hai rifiutata una.Inconcepibile-
-Penso che abbiamo modi diversi di vedere LA-Risoluta,ripresi a
camminare.
-Prima o poi,riuscirò ad allargare le tue...vedute-
Sospirai,lanciandomi un'occhiata con Chantal.
Senza speranza.
-Che ne dici di andare a vedere da Valentino?Lì qualcosa
devi trovarlo per forza-
-Alice,no-
Lei pestò un piede per terra.-Bella,se continui
così non lo troverai mai-
Mi passai una mano tra i capelli.-Oh,ma infatti io non lo
troverò mai,ancora non ci eri arrivata?Piuttosto,parliamo di
un'altra cosa.Tu sai Edward dove vuole portarmi?-
Lei ammutolì.-Intendi in viaggio di nozze?-
No-Alzai gli occhi al cielo.-Quello lo so già,me lo sono
fatto dire con metodi che preferirei non raccontarti.Intendo ora-
La sua espressione era buffissima.-Non te lo dico.E' una
sorpresa,punto.-
-Ma quanto staremmo in questo posto?-
-Poco,credo.Al massimo stasera sarete di ritorno-
Sospirai,abbattuta.Edward e le sue sorprese
quotidiane.Finchè si trattava di regali a Lizzie e mazzi di
fiori per me,potevo quasi accettarlo,ma ora anche viaggi no.Poi,con
così poco preavviso.Me lo aveva accennato appena quella
mattina.
-Quanto ci metteremo ad arrivare?-
-Quante domande!-replicò Alice,prendendo a braccetto
Chantal.-Ti basterà sapere che...ti commuoverai-
** ** **
-Posso levarmi questa benda,insomma?-
Piuttosto seccata,le mani sui fianchi,sentii la risata di Edward,e poi
la portiera dalla mia parte si aprì.Un freddo gelido invase
l'abitacolo facendomi rabbrividire.Distinsi in sottofondo un odore
floreale e le allodole cantare.
Dove diavolo mi aveva portata?
Quando mi fece scendere e mi tolse la benda,rimasi senza parole.
Una radura circolare,straripante di erba verde mista a fiori viola,si
presentava davanti ai miei occhi,ai nostri occhi,illuminata dal cielo
azzurro.In lontananza,però,scorsi un ammasso di nuvole
pronte ad avvicinarsi.
La nostra radura.
-Oh,Edward...-mi voltai verso di lui.-Tutto mi ero immaginata tranne
questo.Forks.-la
voce mi tremò leggermente,gli occhi ormai bagnati.-...la
nostra radura,il paese dove abbiamo concepito Lizzie...-
Dove tutto aveva avuto inizio.E,in un istante,i ricordi tornarono
vividi nella mia mente,seppellendola nella mia vita passata.
L'arrivo in questo piccolo paese che così tanto detestavo,la
scuola,i pianti sotto il piumone mentre la pioggia batteva sulla
finestra della mia cameretta,io ed Edward in fuga da James,Edward che
mi componeva una ninnananna,io che perdevo la verginità con
l'unico amore della mia vita...la radura.
Era tutto lì,nella mia testa,che faceva battere forte il mio
cuore e scorrere l'adrenalina nel sangue.
-Ho pensato...-La sua voce,ridotta ad un mormorio,era dentro il mio
orecchio.-...ho pensato che ti sarebbe piaciuto,tornare qui.Dove tutto
ha avuto inizio-
-E'...Edward,non ci sono parole-mormorai.
Mi lasciai prendere dalle sue braccia,baciare dalle sue labbra,che
raccoglievano le mie lacrime che lentamente scendevano lungo le
guance,carezzare i capelli.
-Abbracciami più forte-sussurrai,seppellendo il viso nel suo
giaccone nero.-Più forte,Edward,voglio...dissolvermi dentro
di te.Voglio fare l'amore con te,qui,nella nostra radura,sdraiati tra i
fiori-
Non ci fu bisogno di pregarlo,forse perchè anche lui
avvertiva il miostesso bisogno.Eravamo du anime complementari,che non
potevano vivere una senza l'altra.Due pezzi di un puzzle che si
incastravano alla perfezione.
Gemetti,quando le sue labbra si mossero,cariche di un desiderio
potente,sul mio collo,sul mio petto.
Freneticamente, mi liberai di tutto che quello che avevo
addosso,incurante del freddo che ci circondava.Era Aprile,ma eravamo
pur sempre a Forks.
La sua lingua tracciò un percorso immaginario sul mio seno,e
io,vittima di un fuoco ardente,mi strinsi forte a lui,alle sue
premure,al suo corpo maschile,virile,che mi proteggeva dal mondo intero.
Lo liberai dal cappotto,dalla sciarpa,dalla camicia incredibilmente
costosa che indossava,e mi trascinò sopra di lui,per
terra,tra i fiori, testimoni della nostra storia d'amore.
-Edward-gemetti,sentendo le dimensioni della sua erezione sotto di
me.-Ti prego,subito-
-Vieni qui,ti voglio qui-Premette la mia vita sui suoi fianchi,e
gemetti ancora più forte.
-Edward...-Ero ad un passo dall'urlare.
-Più forte,Bella.Voglio sentirti urlare.Qui ci siamo solo
noi due,e il nostro amore.Urla,gemi,amami,Bella-
Edward,i capelli più scompigliati del normale-colpa delle
mie mani che avevano arpionato la sua chioma magnifica durante
l'amplesso,e il petto sudato,alzò leggermente la schiena per
recuperare il suo cappotto caldo.Mi strinsi più forte a
lui,mentre i primi brividi di freddo,posteriori al rapporto,si
impadronivano del mio corpo.
Il petto di Edward era caldo e morbido:stesa sopra di lui,e coperta dal
suo giaccone,respirante l'aria dei fiori colorati,non potevo chiedere
di meglio.Ciò che mancava al quadretto era solo Lizzie,a
casa,a LA,che probabilmente dormiva.
-A cosa pensi?-mormorò,carezzandomi i capelli.
Chiusi gli occhi,a quel movimento rilassante,e poggiai una mano sul suo
petto,carezzandolo lentamente.
-A Lizzie.A noi-
-Sai,avrei voluto portarla-rispose,guardando il cielo sopra di noi.-Ma
ho deciso che...questa volta era una cosa che avremmo dovuto rivedere
prima noi due da soli.A giudicare come siamo finiti,abbiamo fatto
bene.-Una risata lo scosse leggermente.-Però mi piacerebbe
portarla un giorno in luogo che è caro così tanto
a tutti e due.-
Annuii.-Un giorno che non finiremo a fare l'amore nel prato,tra i
fiori-sorrisi ,baciandogli la gola.-Mi hai aggredita tu-
Spalancò gli occhi.-Cosa?No,non provarci proprio.Sei tu che
mi ti sei gettata addosso.E io...io sono solo un uomo,un uomo
innamorato pazzo di te,che non ha resistito-
-Come faremmo una settimana intera a stare così?Mi
distruggerai-finsi di lamentarmi,mentre una gioia calda mi lambiva il
petto al pensiero di trascorrere una settimana di nozze solamente con
lui.
-Meglio non pensarci,altrimenti...potrei,come dire,anticipare quello
che farò quella settimana,ora-
-Già fatto-
Mi arrampicai un poco,facendo combaciare dolcemente le sue labbra con
le mie.Gli accarezzai una guancia liscia.-Edward- Il mio tono serio e
intimo al tempo stesso lo sorprese.
-Sì,amore?-
Puntai i gomiti sul suo petto,lasciando aderire i miei seni nudi sulla
sua pelle.Le sue mani finirono sulla mia schiena,sotto il
cappotto,carezzandola lentamente sù e giù.
-Perchè non vuoi trasformarmi?Sai che un giorno dovrai farlo-
La mano si arrestò immediatamente ,e percepii il suo corpo
irrigidirsi.-Bella...-
-Amore,guardami.Sono io,Bella.La tua quasi moglie,la madre di tua
figlia.Non vuoi trascorrere con me l'eternità intera?-
Sapevo,e pretendevo,che quella conversazione sarebbe arrivata un
giorno.E lì,sepolti in quel posto così nostro,la
domanda era uscita spontanea.
-Bella,Bella-scosse la testa,baciandomi la punta del naso,gli occhi
chiusi-Io voglio te,solo te.Sei tu la donna con cui io voglio
trascorrere la mia eternità-
-E allora...allora perchè non vuoi...-
-Oh,Bella-
Si alzò con la schiena,trascinando a sedere anche a me.Mi
avvolse per bene il cappotto attorno al corpo,e mi strinse a
lui.Poggiai la testa sotto il suo mento.
-..pensi che sia facile,per me,costringerti a diventare qualcosa che
non sei costretta a diventare?Chi sono io,ragazzo che ha trovato il
coraggio di lasciarti una volta,per di più incinta di mia
figlia,a costringerti a uccidere la tua vita per diventare un...un...-
Scosse la testa,addolorato,e io gli carezzai la guancia.
-Non sapevi che io fossi incinta,e questa storia l'abbiamo
archiviata,amore,mi avevi giurato che non avrebbe pià
influenzato il nostro presente e il nostro futuro.
Edward,io ho deciso cosa voglio fare della mia vita.E anche
tu,inconsciamente,sai che succederà quello che non vuoi
accettare nella tua testa.E' questo il mio destino,lo è
sempre stato.
Come lo chiamaersti tu altrimenti il nostro incontro in quel
supermercato,quasi un anno fa?-
Riaprì gli occhi verdi.Tentennava.-Vorrei...vorrei solo che
non ti costringessi a prendere questa soluzione drastica...hai una vita
a LA,i tuoi genitori,e poi Lizzie,come faremmo...-
-La mia vita a LA è la tua vita.I miei
genitori...oh,Edward,so a quello che vado incontro,ma credimi,nulla
vale quello che andrò prendendo trascorrendo la mia
eternità con te.I miei genitori vogliono che io sia felice,e
tu sei ciò che mi rende felice-
-E Lizzie?-
Sospirai.-Non...non credere che non ci abbia pensato.Edward,io non
costringerò mia figlia a decidere,un giorno,quando
sarà in grado di comprendere,se diventare come noi o
proseguire con la sua vita da umana.Voglio che sia lei a decidere,senza
nessun intervento nè da parte mia nè da parte
tua.Il mio divenire immortale non significherà essere una
mancanza d'attenzione per mia figlia,anzi;e poi,guarda il lato
positivo:non avrò sete di sangue umano,perlomeno...perlomeno
non come avete sofferto voi,giusto?-
-Carlisle non sa molto a riguardo.Probabilmente dovremmo comunque
portarti in un posto lontano prima di...di
trasformarti-deglutì -e in seguito somministrarti la pillola-
-Andrà tutto bene,Edward-lo rassicurai,poggiando una mano
nei suoi capelli.-E,quando sarà il momento,quando Lizzie
sarà pronta,le diremo tutto.-
-Bella...-
-Edward,ho deciso-
Il mio tono si fece più duro,autoritario.-Questa
è la mia decisione al riguardo.-
-Sei così ansiosa di divenire immortale?-chiese,scuotendo la
testa.Nonostante tutto,un piccolo sorriso apparve sulle sue labbra.
-Immortale,sì,ma felice.Potrò godermi ancora i
raggi solari,le gioie della gravidanza,del cibo.Edward,ti prego-lo
implorai,fermando la mia richiesta a metà.
Lui mi guardò,poggiando la fronte sulla mia,gli occhi verdi
cosi vicini ai miei da farmi girare la testa per il loro colore
brillante.-Cosa,Bella?-
Parlai sulle sue labbra.-Ti prego,sorridimi.Ho bisogno che tu mi dia la
tua benedizione,Ho bisogno di sentirti felice di questo-
Un altro piccolo sorriso.-La mia piccola Bella,tra le mie braccia,con
il suo corpo voluttuoso e morbido sopra il mio,nella nostra
radura.Dimmi,come posso minimamente pensare di non accondiscere a ogni
tua richiesta?-
-No-risposi-Voglio che tu lo faccia perchè sia una cosa che
nasca dal cuore.Voglio che tu sia felice dal profondo.Non voglio che tu
me lo dica ora,"sono contento Bella",perchè so che non
sarebbe nato dal cuore.Ti dò del tempo.Ma sappi che la mia
decisione è presa.Aspetto solo..solo di sentirmi dire
dall'amore della mia esistenza delle parole gioiose al riguardo-
Aprì la bocca per parlare,ma io non gliene diedi
tempo,ricoprendo le sue labbra meravigliose con le mie.
Stavo per varcare il loro interno con la mia lingua,quando alcune gocce
d'acqua cominciarono a cadere sul mio corpo e sui miei capelli.
Mi staccai da lui,guardando verso il cielo.Le nuvole che qualche tempo
prima avevo viste essere in lontnanazan erano ora
arrivate,più nere che mai,con pioggia al seguito.
D'altronde,Forks non poteva tradire la sua compagna più
fedele,la pioggia.
-Io volevo dirti solo che stava per piovere,malfidata-Edward mi
pizzicò il sedere sotto il cappotto.-Poi,non venirmi a dire
che sono io che ti aggredisco-
Ci vestimmo in tutta fretta e ritornammo in macchina.Edward propose di
dormire una notte in hotel,tanto per bissare ciò che la
pioggia aveva interrotto,e io non potei che acconsentire.Dopotutto ,con
la sua guida spericolata,ci saremmo alzati presto e tornati a LA dalla
nostra piccola Lizzie in un batter d'occhio.
Tuttavia,mentre Edward guidava e pigiava il navigatore satellitare-uno
dei tanti aggeggi elettronici dentro quella BMW tuttofare-mi persi ad
ammirare il paesaggio bagnato esterno.
Quei marciapiedi,il forno dove compravo il pane quando Charlie
rincasava e portava il pesce pescato...
-Amore?-
-Dimmi-
-Hai trovato qualcosa?-
-Mmm,nulla di che.Pensavo...ti andrebbe di andare a dormire nella
nostra vecchia casa?-
Sorrisi.-L'idea mi piace.Anche se volevo chiederti una cosa-
-Dimmi tutto-
-Ti andrebbe di...fare una passeggiata insieme?-timidamente,presi la
sua mano sul cambio.-Che importa se piove.Abbiamo vissuto per un anno
con la pioggia fin dentro i calzini.Voglio passeggiare per queste
strade mano nella mano con te-
Non dissi che volevo cancellare via l'ultimo ricordo che avevo avuto di
Forks,prima di partire per LA con Charlie e Renèe.
-Va bene,come vuoi.-Edward sorrise,parcheggiando lungo il ciglio di una
strada,accanto a un giornalaio.-Se rimaniamo a dormire da me,dovremmo
pure comprare qualcosa da mettere sotto ai denti.-
Nonostante l'aria fredda,il piacere che provavo nel
camminare nella strade praticamente deserte con Edward era
insuperabile.
Immaginavo incontrare qualche vecchio compagno di liceo per
caso.Probabilmente,alla vista di noi due ancora insieme,sarebbero
svenuti senza tanti preamboli.
Edward individuò un supermarket proprio dietro l'agolo dove
svoltammo,ma la mia attenzione venne reclamata da un luccichio emesso
dalla vetrina accanto,la cui saracinesca era di poco abbassata.
Alzai losguardo,curiosa,sull'insegna,e sgranai gli occhi.
Negozio di abiti da
sposa.
-Bella?-
Deglutii,trovandolo ad aspettarmi con il cestino in mano.
-Io...-indicai a caso la farmacia che avevamo appena passato.-Mi sono
appena ricordata di dover prendere gli assorbenti....sì,gli
assorbenti ...ehm,quelli che si trovano solo in farmacia.Non vorrei mi
arrivasse il ciclo proprio stasera,visto che deve arrivare tra
poco.Puoi...aspettarmi dentro?Intanto comincia pure.-
Mi guardò un attimo perplesso,infine annuì.-Va
bene.Stai attenta-
Sorrisi rassicurante fino a quando non sparì dalla mia
vista,poi,con passo tremante,raggiunsi il negozio affianco.
E quando alzai lo sguardo,compresi la sensazione di cui Alice parlava.
Avevo trovato l'abito giusto.
* Riguardo i limiti
di tempo per imparare a camminare e parlare ho chiesto aiuto a coloro
che più sono esperte del campo,ovvero cloe,fiorels
e letizia.Sono più informate di un sito internet
ò-ò
*Come avrete potuto
notare,vi ho privati di qualsiasi descrizione riguardo la meta del
viaggio di nozze di Bella ed Edward,e anche la descrizione dell'abito
da sposa.E' una cosa voluta,in quanto voglio fornirvi l'effetto
sorpresa,che,vi annuncio,non è poi così
lontano.Infatti,posso ufficialmente annunciare che alla fine di "Un
nuovo inizio" mancano esattamente tre capitoli,escluso questo
qui,più l'epilogo.
Quasi non mi sembra
vero di essere alla fine di quella che è la mia prima
fanfiction.Ieri,mentre sceglievo l'abito da sposa di Bella,mi sono
commossa:ormai questi personaggi mi appartengono.Sarà
difficile staccarmi da loro.
*Ho letto i vostri
desideri riguardo la preferenza della gravidanza di Bella.Non dico
nulla su questo punto,acqua in bocca :)
*Non giudicate male
Edward riguardo la trasformazione di Bella.Sappiamo tutte come
è fatto,e,anche nella saga della Meyer,non l'ho mai
pienamente criticato per la sua testardaggine riguardo il voelr
trasformare Bella.Penso che,vista dal suo punto di vista,tutte noi
saremmo riluttanti,se amiamo davvero la persona al nostro fianco.
Ok,questo
è tutto.Vorrei cercare di terminare per il 13 Febbraio,prima
di partire nuovamente per l'Inghilterra,così da non avere
distrazioni,ormai sono interamente immersa in questi ultimi
capitoli,tanto che ho già abbozzato il prossimo.
Ringrazio le persone
che recensiscono sempre con continuità,ho notato che
ultimamente le recensioni sono un po' calate,un po' questo mi
dispiace,perchè questi sono i capitoli in cui ci sto
mettendo l'anima,e rappresentano la fine di questo percorso.Ma so anche
che è Gennaio,ci sono le pagelle,i viaggi :)
...Hanno appena
comunicato le materie della seconda e terza prova!Bene,sto
ufficialmente morendo.Mi sa che la fine di un nuovo inizio non l'avrete
°-°
A presto
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 27 *** Capitolo 27 ***
Capitolo
27
Buon pomeriggio e buona domenica!Eccoci con l'aggiornamento.Questa
volta non dico nulla,lascio a voi il giudizio.
Grazie delle
magnifiche recensioni,soprattutto chi recensisce sempre,nonostante
ormai questa storia sia arrivata vicina ai 30 capitoli :)
Buona lettura.
La sveglia sul
comodino in noce della mia camera scattò,aggiugendo un altro
minuto al tempo che,traditore,sembrava scorrere più veloce
del solito.
L'una e trentacinque.
Sbuffai,voltandomi
dall'altra parte,per evitare il bagliore verde continuo della
sveglia,cercando di non rovinare la piega leggermente mossa che Alice
mi aveva fatto la sera prima.
Tuttavia,tra poche
ore,sarebbe arrivata un'estetista,parrucchiera qualificata,che si
sarebbe occupata dei miei capelli e del mio viso.
Poche
ore.Solamente
poche ore mi dividevano dal mio matrimonio con Edward.
Un respiro profondo mi
distrasse,accanto a me,e bastò scorgere la figurina
tranquilla e addormentata di mia figlia al mio fianco per riprendere la
calma.
Lizzie dormiva,il
volto sepolto nel cuscino mordibido,nel suo pigiamone di cotone .
Aveva ufficialmente un
anno da un'ora e trentacinque minuti.
La mia piccola bambina
era cresciuta.
Il panico
tornò a impossessarsi di me,e allora,afferrando il
telefonino sopra il comò,schiacciai il tasto sull'ultima
chiamata ricevuta la sera prima.
-Bella?-Il tono di
Edward era leggermente preoccupato,probabilmente si stava chiedendo per
quale motivo la quasi moglie lo stava chiamando nel bel mezzo della
notte.
-Sì,sono
io-risposi,scalciando via le coperte.Distinsi musica in
sottofondo.-Come va l'addio al nubilato?-
Sbuffò,e
poco dopo non sentii più nulla.Si era
spostato,probabilmente.-Uff,bene,relativamente.Ma sai che queste cose
non fanno per me.Insomma,l'addio al nubilato sempra quasi si voglia
rimpiangere i giorni che ci si sta lasciando alle spalle.Io invece
più felice di questo non posso essere-
-Ma dove ti hanno
portato?-
-Una
discoteca...più o meno-
-Ma ci sono...donne
nude?No,vero?-
Rise-Bella,sta
tranquilla.Non avrai mica avuto un attacco di panico per questo
motivo,vero?Piuttosto,fai gli auguri a Lizzie.Dalle un bacio da parte
mia.Domani me la spupazzo per bene.Mi manca-
-Sono poche ore che
non la vedi-sorrisi-Sarà fatto.E comunque,no,non sono
preoccupata per quello,mi fido di te.Sono semplicemente...in ansia.Temo
di essermi dimenticata qualcosa,o qualcuno,o...insomma,come fai a stare
così calmo?-
-Semplice.Penso a me e
te domani sposati e me ne frego del resto-
Sbuffai.-Certo,è
facile per te.Non sei tu a dover percorrere la scalinata di marmo di
quel giardino,con i tacchi alti perlopiù,e con il vestito-
Rise di
nuovo.-Amore,stai calma,andrà tutto bene.Sarai
favolosa,sarà difficile per me cercare di non saltarti
addosso davanti a tutti.Non pensarci.Piuttosto,dimmi,come è
stata la vostra di serata?-
Alzai gli occhi al
cielo.-Delirio totale.Alice voleva chiamare dei pompieri per lo
spogliarello,ma Rose fortunatamente l'ha fatta desistere.Abbiamo bevuto
un po' di limoncello e poi giocato e visto film.Lizzie è
crollata presto-
-E' il 25 Maggio.Ha un
anno ufficialmente da un'ora e mezza.-
-Ed è il
giorno del nostro matrimonio-
Un attimo di
silenzio,poi gli occhi cominciarono a farsi improvvisamente pesanti.
-Dormi,amore.Domani
sarà una giornata pesante.E la mia sposa la voglio al top
delle sue forze-
Affondai nel
cuscino.-Me la canti la ninnananna?-
-Certo amore,tutto
quello che vuoi-
Non so quando,ma in un
momento non ben preciso,mi abbandonai alla sua voce dolce,carica
d'amore,e alla morbidità del letto.
-Sveglia,sveglia,sù,in
piedi,suonano le campane,iuuuuh!-
-Alice,che
diavolo...-mi rigirai nel letto,la testa che scoppiava.
-Bella,ti ricordi per
caso che oggi devi sposarti?-
La mia mente ci mise
un poco ad elaborare le sue parole.
-Mmmm...COSA?-Aprii
gli occhi di scatto,saltando a sedere.-OH MIO DIO,OGGI MI
SPOSO!ODDIO!-scostai le coperte,le mani improvvisamente sudate,per poi
guardarmi intorno,scoprendo che nella mia camera era presente solo
Alice.
-Dov'è
Lizzie?-esclamai-Dov'è?-
-Se magari ti calmi,io
con te ci parlo.Altrimento,faccio retro-front-
Mi misi le mani sui
fianchi.-Dov'è.mia.figlia?-
-E' di sotto con i
tuoi,a fare colazione.E...mi spiegheresti perchè hai quella
faccia bianca e quelle due borse sotto agli occhi?-chiese strabuzzando
gli occhi.-Lo sai quanto lavoro dovrai far fare a Madeleine?-
-Madeleine viene
pagata apposta-borbottai,infilandomi a casaccio le pantofole e la
vestaglia.-Vado a fare gli auguri a mia figlia.Non posso credere di non
essere stata la prima-
Alice alzò
un sopracciglio.-Bè,a dire la verità,è
lei che si è alzata ed è corsa giù per
le scale urlando che doveva provarsi il vestitino perchè
oggi la mamma e il papà si sarebbero sposati-Sorrise
compiaciuta.-Quella bimba diventa sempre più simile alla
zia.Che cosa meravigliosa-
-Terribile-Aprii la
porta.-Alice,spero che Edward si ricordi di portare il regalo che le
abbiamo fatto-
-Tranquilla,l'ho
già avvertito io.Bè,lui sicuramente è
più sano di te.E' tranquillissimo.Aspettava questo giorno da
una vita-
-Anche io sono
tranquilla!-esclamai,punta viva dalla sua osservazione.-Sono
solo...ehm...-
-Vai vai-disse
lei,incitandomi a scendere con le mani,alzando gli occhi al
cielo.-Prima che spari qualche cavolata pure il giorno delle tue nozze-
Scesi con ansia
febbrile le scale,per poi piombare in cucina.
Ed eccola
lì,la mia piccola bambina che aveva appena un anno,sepolta
nel suo pigiamone a righe,il viso sepolto dentro la tazzona di latte
con il cacao che mia mamma le aveva probabilmente scaldato.
-Mamma!Mamma!-
Quando la sentii
parlare,una scossa di felicità mi percosse.Era ormai passato
un mese dalla pronuncia delle sue prime paroline,e ora riusciva a
comporre frasi anche un pochino più articolate,ma sentirla
dire quel nome ad alta voce era sempre un'emozione.
-Amore
mio!Amore della mamma,buon compleanno!-
Lei corse traballando
verso di me e io la presi tra le braccia,sollevandola per aria e
provocandole una risata leggera.
-Prrr-presi a darle
tanti bacini sulle guanciotte sporche di cacao.-La mia puzzola oggi
riceverà tanti bacini e regali,perchè
è diventata grande...-
-Io
grande-annuì lei con fare saccente-E papà e mamma
insieme-
Annuii anche
io,emozionata.-Sì,tesoro.Tutti e tre insieme.Io e
papà tra poco ti daremo il regalo.Sei curiosa di vedere cosa
ti abbiamo portato?-
Lei
annuì,giocando con una mia ciocca di capelli.Mi ricordai
vagamente della piega di Alice.
-Buongiorno tesoro-
Mi voltai,e trovai
mamma e papà,per mano,sulla soglia della cucina.
Erano entrambi
visibilmente tesi,e non fu una sorpresa;sapevo che per loro,vedere la
loro unica figlia all'altare sarebbe stata una forte
emozione.Dopotutto,potevo anche comprenderli.Un giorno Lizzie si
sarebbe trovata nella stessa mia situazione...e io non volevo
pensarci,perlomeno quel giorno.
Tuttavia,una risatina
mi percosse,al pensiero di come avrebbe appreso un giorno Edward la
notizia.
-Vieni,qui,sposina-
Mamma
lasciò la mano di Charlie,ed entrambi tesero le braccia.Mi
gettai su di loro,stringendoli forte.
-Vi voglio
bene-mormorai,sorridendo.-E mai dimenticherò il vostro aiuto
per quei mesì così...difficili-Chiusi gli
occhi.-Mi spiace avervi costretto ad abbandonare le vostre vite per...-
-Spero tu stia
scherzando,Bella-mi interruppe papà,un cipiglio serio in
volto.-Tu sei nostra figlia:vieni prima di tutto.E poi c'è
Lizzie.Oh,e non dimentichiamo che è grazie a te se ora io e
tua madre...-Arrossì,diventando estremamente tenero,e
tossicchiò.
Renèe
alzò gli occhi al cielo.-Oh,Charlie,incredibile.Ancora ti
imbarazzi a parlare della nostra relazione davanti a tua figlia che sta
per sposarsi-
-Papà,non
mi farai cascare,vero?-chiesi,un po' inquieta.-Te ne prego-
-Farò del
mio meglio-ridacchiò lui,lanciando nel frattempo un'occhiata
a Renèe.-E Ren,smettila di trattarmi così-
-Così come?-
-Come se fossi un
imbecille patentato...-
-...non ti tratto come
se tu fossi un imbecille patentato!-
-Invece
sì...-
Alzai gli occhi al
cielo,e li lasciai al loro battibecco,concentrandomi su mia
figlia.Abbandonò la sedia e si avvicinò
sorridente.Notai che brandiva qualcosa nella manina destra.
-Nonno e
nonna-mormorò,e presi in mano il piccolo oggettino.
-Oh-mormorai
rapita.-Il regalo di nonno e nonna e...oh,tesoro,è la favola
elettronica della Bella e la Bestia!-
Lei annuì
tutta contenta.-Sì.Nonno e nonna-ripetè.
Sorrisi
intenerita.-Sì amore,l'ho capito che è il regalo
di nonno e nonna.Li hai ringraziati?-
-Ma quale
ringraziamento-Renèe e Charlie si ricordarono della nostra
presenza.-Sai che non vedevamo l'ora di farle il regalino per il suo
primo compleanno-
-Vieni in
braccio alla mamma?-
Lizzie
saltellò.-Sì!-
La presi tra le
braccia,facendola vorticare velocemente,uno dei giochi che lei
preferiva fare con me,ma soprattutto con Edward.
Non potevo credere che
fosse trascorso un anno dalla sua nascita.
Suonò il
campanello,e improvvisamente,il pensiero del matrimonio,che era stato
accantonato per pochi minuti,si rifece strada nella mia mente.
-E' la ...-deglutii.
-...estetista!!-completò
Alice eccitata,comparendo sulle scale e brandendo il mio bouquet di
fiori.
La sola vista di quel
piccolo particolare fece aumentare il battito del mio cuore.
-Ci penso io ci penso
io!-Alice bloccò mia madre,che stava aprendo la
porta,e piombò sull'uscio di casa.
Una ragazza sui
trent'anni,i capelli legati in una lunga treccia biondo/rossiccio,con
un vestito fiorito e due ballerine ai piedi,sorrise.
-Bonjour.Io sono...-
-..Madeleine-Ad Alice
brillavano gli occhi.-Piacere di conoscerla personalmente,cara-Le
strinse la mano.-Prego,si accomodi-
Alzai un
sopracciglio,chiedendomi da quando Alice ormai faceva le presentazioni
al mio posto nella mia casa.
-Io sono Alice
Cullen,la quasi cognata della sposa-ridacchiò eccitata.
Gli occhi di Madeleine
si posarono su di me e sorrise.-Oh,piacere...?-
-Isabella-risposi,allungando
la mano.-E lei è mia figlia,Elizabeth-
E come ogni
volta,sapevo di colpire per il fatto che Lizzie non fosse nata
all'interno del matrimonio.
-Loro sono i
genitori,Charlie e Renèe.Ora vieni,siamo leggermente in
ritardo.Credo che in cinque ore dovremmo farcela-
Sbarrai gli
occhi.-Cinque ore,Alice?Cinque?-
-Bella,è un
processo molto particolare e delicato quello a cui stai per
sottoporti.Perciò,ci vuole tempo.Tranquilla,la sposa deve
farsi attendere.E' da prassi-
Scossi la
testa,agitata.-Oh mio Dio-
-Oh,pas de
panique-Madeleine mi sorrise,e ci avviamo tutte su per le scale,nella
mia camera/camerino.Presi la mano di Lizzie e la aiutai a fare gli
scalini.
Appena arrivati,si
sistemò sul letto intenta a giocare con il regalo dei nonni.
Alice si
rintanò in bagno e Madeleine posò la sua enorme
borsa sportiva sul letto,vicino a Lizzie.
-Ma che bella bambina
che sei-le disse,carezzandole i capelli.-Quanti anni hai?-
Sorrisi
orgogliosa,quando la vidi alzare il ditino a indicare uno.
-Un anno oggi-aggiunsi.
-Oh,ma auguri
allora!-disse lei.-Matrimonio e compleanno lo stesso
giorno?-ammiccò verso di me.
Annuii ,sospirando
teatralmente-Sì.Sempre se ci arrivo,al matrimonio-
-Oh si che ci
arrivi-mi rispose lei sorridendo-questo è il mio lavoro.Sai
quante ne ho viste di spose agitate.Anzi,devo dire che tu sei
relativamente tranquilla-
Alzai un
sopracciglio.-O forse,non lo dimostro-
-Potrebbe darsi-mi
concesse lei.Poi sorrise nuovamente.-E ora,vuoi o non vuoi essere
favolosa per il tuo sposo?Alice mi ha dato alcune idee di...-
-Alice è un
po',come dire,di grandi idee-borbottai cospiratoria,approfittando della
sua assenza-non dobbiamo starla a sentire per forza...-
La porta del bagno si
spalancò,e Alice trasportò lo sgabello davanti
allo specchio della camera da letto,incitandomi a prendere posto.
-Io non ho grandi
idee-mi lanciò un'occhiataccia.-Bella,non cominciare.Ti stai
solo agitando.Hai scelto una vita fa l'acconciatura.Ancora ti devo
perdonare il fatto di aver scelto l'abito senza di me...-
-E' stato amore a
prima vista-mormorai,osservando i numerosi strumenti che Madeleine
stava tirando fuori.-E poi,non potevo mica aspettare che tu arrivassi a
Forks per avere consigli.Ti ricordo che ho scelto il mio abito da sposa
in quindici minuti,mentre Edward a meno di cinque metri da me comprava
una scatola di prosciutto e la gorgonzola-
-Romantico-ridacchiò
Madeleine,posizionandosi alle mie spalle.
Respirai
ruomorosamente,incitandomi a restare calma.
-Pensava di fare
qualcosa di questo tipo-spiegò Alice al posto mio,tirando
fuori il catalogo fogliato centinaia di volte.
-Ma che bella!Credo
sia perfetta per il suo tipo di capello e poi li ha lunghi,verranno una
meraviglia-
Osservandomi allo
specchio,bianca come un ciencio,tutto pensavo di me,tranne una
meraviglia.
Lizzie ora mi
osservava curiosa dal lettino;potevo vedere il suo corpicino riflesso
nello specchio.Le sorrisi,facendole l'occhiolino.
Lei mi
salutò con la manina dallo specchio.
Poi,mi lasciai alle
premure di Madeleine.
Probabilmente,mi ero
addormentata,perchè quando riaprii gli occhi,ero in stato
confusionale.
Inoltre,lo specchio
era coperto da un panno nero,e Lizzie non era più sul letto.
-Mi sono
appisolata?-chiesi,tramortita,sentendo qualcosa di pungente sulla testa.
-Bè,diciamo
che ti sei proprio addormentata-precisò
Alice,sorridendo.Sentivo la sua voce da dietro,probabilmente era vicino
a Madeleine.
-Chiamiamola
fortuna-rispose quest'ultima-Ti sei calmata,Isabelle?-
Scossi solamente la
testa.
Alice
sospirò,poi disse-Senti,le vuoi un paio di gocce di fiori di
Bach?Ti calmano un pochino-
Annuii,torturandomi
nervosamente le mani.-Sì.Sono sul forno a microonde.Lizzie?-
-L'ho mandata a
cambiarsi da tua madre,loro sono già pronti,tra poco mi
cambio anche io.Sei sicura di poter restare qui due secondi da
sola?Madeleine,la affido a te-
-No problem ,cara-
Mi chiesi di cosa
avevano parlato in quelle ...
-Madeleine
scusami,quanto ho dormito?-
Lei
ridacchiò,e la vidi davanti a me in un attimo.Mi stava
sistemando una coroncina sulla testa.Guardai una ciocca di capelli
lunga fino al seno:boccoli.-Non tanto.Due orette-
-E a che punto siamo?-
Lei sistemò
bene la coroncina,poi fece due passi indietro,osservandomi estasiata.Mi
sentii in imbarazzo.
-M.a.g.n.i.f.i.c.a!-Battè
le mani,quasi saltellando.-Sei una merveille,Isabelle.Abbiamo finito i capelli-
Panico.
-Già?-Sbarrai
gli occhi.-Oddio,non ce la faccio,non sono pronta psicologicamente...-
-Belle,pas de
panique-ripetè
sorridendo,e pescando un ventaglio dalla sua borsa.Si
sventolò un attimo il viso accaldato,e solo in quel momento
noitai il ventilatore acceso sul comodino.
Eravamo quasi ai primi
di giugno,e il caldo si faceva sentire.
Mi imposi di non
agitarmi per non sudare.
-...credimi,l'agitazione
è tutta nell'attesa.E' come una interrogazione in classe.E'
un paragone un po' stupido lo so,mais c'est la meme chose.Quando
attendi che il professore ti chiami,sei nel panico.Quando poi inizi a
parlare,passa tutto-
-Sì-mormorai-Ma
non abbiamo terminato troppo presto?-
Inaspettatamente,scoppiò
a ridere.-Presto?E tu pensi che ora sia passato il difficile?Ci
vorrà più o meno un'altra ora per
truccarti,mezz'ora per infilarti e sistemarti il vestito,altra mezz'ora
per farti la manicure,poi immagino che devi depilarti...-
Alzai gli occhi al
cielo,e Alice tornò con il bicchiere e le gocce mischiate
nell'acqua.
Lo buttai tutto
giù in un sorso.
Un'ora e mezza dopo,i
risultati cominciavano a farsi sentire.
Le mie membra erano
intorpidite,e gli occhi pesanti,tuttavia una calma incredibile mi
pervadeva il corpo,mentre mi lasciavo fare la ceretta e Dio solo sa
cos'altro.
-...un altro tocco di
rimmel e...perfetta.Voilà.J'ai terminè.-
Aprii gli
occhi,sbattendo un paio di volte le palpebre.Erano rimasti chiusi
troppo a lungo.
-Finito?Sul
serio?-mormorai.Credevo che la fine non sarebbe mai arrivata.Erano
trascorse più o meno quattro ore.
-Oui,mademoiselle.E mi
raccomando,attenzione nell'infilare l'abito-
-Sei bellissima
Bella-Alice si posizionò davanti a me,mordendosi un
labbro.Aveva gli occhi lucidi,e si era cambiata d'abito,indossando
quello scelto per le damigelle,ovvero lei e Rose,accompagnate da
Elizabeth che avrebbe sparso i fiori di rosa lungo il sentiero tra il
giardino.
Era blu chiaro,e tra i
capelli aveva fissato un fiore anch'esso blu.Era bellissima,come
sempre,d'altronde.
-Mai quanto
te-mormorai,alzandomi in piedi.Ero avvolta in un accappatoio.
-Aspetta a
dirlo,scemetta-rispose,dandomi una pacca leggera sulla spalla.-E' ora
di infilarti il vestito-
Recuperò la
sacca chiusa nell'armadio,e tirò giù la
zip,rivelando il mio abito.
Deglutii,contorcendomi
le mani,e lasciai fare ad Alice tutto.
Il tulle e la stoffa
bianca e pura dell'abito cadde conme una nuvola soffice a rivestire il
mio corpo.
Poi,mentre mi infilavo
con cautela le scarpe (e i cerotti sulle caviglia,per prevenzione al
dolore dei tacchi),Alice tolse il panno nero dallo specchio.
Il viso di una bambola di
porcellana contornata da una criniera di boccoli voluminosi ricambiava
lo sguardo,a bocca aperta.
Sotto
shock,accompagnai il mio dito lungo la guancia.I miei capelli erano una
cascata di boccoli fermati davanti dalla coroncina che aveva in mano
Madeleine,terminando con una frangia liscia davanti.
La mia pelle era
liscia,rosata;gli occhi contornati,le palpebre colorate;stessa cosa per
le labbra.
Ero davvero io?
-Alice...-
-Che ne pensi,Bella?-
Mi voltai a
guardarla.Aspettava impaziente e un po' preoccupata il mio responso.
-E'...sono...sì...fantastica.Non
sembro nemmeno io-mormorai,ancora stordita.
-Lo sapevo che ti
sarebbe piaciuto!-esclamò,visibilmente sollevata.-Sei
bellissima tesoro.Tieni il bouquet-mi porse il mio bellissimo mazzo di
rose blu.
-Vuoi farla una foto
con Lizzie?-chiese,frugando nella sua pochette-prima che si macchi
il suo vestito-
Ridacchiai
felice,toccando fugacemente la stoffa morbida
dell'abito.-Sì.Voglio la mia puzzolina-
-Accompagno Madeleine
giù-aggiunse,e io mi voltai a guardare colei che mi aveva
praticamente ricostruita.
-Grazie-le
dissi,riconoscente.-Mi hai trasformato da brutto anatroccolo a cigno
emergente-
-Ma
smettila,cara-ridacchiò lei-mi è bastato solo
evidenziare qualcosa che era gia presente-
-Quanto...-
-Paga tutto
Edward-ridacchiò Alice.Alzai gli occhi al cielo.
-Sul serio
Bella,pensavi che Edward ti avrebbe permesso di pagare qualcosa?-
Ormai era tutto
pronto.Sull'uscio di casa,sotto l'archetto in fiori creato da Esme ed
Alice,per le apposite foto,mi stringevo a mia figlia.
Era semplicemente
incantevole.
Il suo abitino blu
,della stessa stoffa di quello di Alice e Rosalie,era accompagnato da
un paio di ballerine blu di vernice e una rosa del medesimo colore tra
i capelli.
Rosalie era arrivata
anche lei,vestita e pronta.
-Una foto con i
genitori!-urlò Alice,scattando l'ennesimo flash a me e mia
figlia.
Charlie,in smoking,e
mamma,con un tailleur bluette,mi affiancarono.Lei mi baciò
la guancia e Charlie si limitò ad accarezzarla.Quando mi
avevano vista,si erano entrambi commossi.E ora Charlie era sull'orlo
dell'isterismo assoluto per via della sfilata lungo la navata.
Al contrario,io
cominciavo a calmarmi.Complici i fiori di Bach,dovetti ammettere che la
teoria di Madeleine era più che fondata:ora che l'attesa
stava diminuendo,diminuiva anche la mia agitazione.E poi,il pensiero
che tra poco sarei stata finalmente tra le braccia di Edward,mi
confortava non poco.
Chissà lui
come stava.Probabilmente,era il mio completo opposto.
-Forza Bella
andiamo,è ora.Pensi di farcela?-
Rosalie mi
lanciò un'occhiata,dubitando forse delle mie
facoltà mentali in quel momento.
-Sì,ora
sono più...calma-mormorai,sistemando meglio la gonna
dell'abito.Deglutii.-Andiamo-
L'autista della
mercedes nera decorata ad arte mi lanciò un'occhiata e
sorrise.Arrossii,e,aiutata dalle mie due damigelle,mi misi a sedere nei
sedili posteriori,accanto a mio padre e a mia figlia.
Lei era tutto un
fremito,e compiaciuta,si ammirava le scarpine e il vestitino elegante.
-Papà
è lì?-chiese,indicando una villa a caso tra le
tante che apparivano lungo il sentiero.
-No amore-sorrisi
accarezzandole i capelli abboccolati-però stiamo per
arrivare da papà.Ti ricordi quello che devi fare?-
Lei
annuì,indicando il piccolo cestino di petali di rose blu che
Alice le aveva messo sulle gambe.
-Ma certo che se lo
ricorda,lei è grande ora-mormorò Charlie con un
sorrisino.
Lei rise annuendo e io
mi rilassai sempre più.Tuttavia,quando cominciai a
riconsocere i lineamenti del grande parco dove io ed Edward avevamo
deciso di sposarci,un breve crampo mi serrò lo
stomaco.Cercai di non pensare che lì fossero presenti orde
di invitate ad aspettare la sottoscritta,piuttosto mi concentrai sul
fatto che Edward era lì,e tra poco saremmo stati marito e
moglie.
Il cancello in ferro
battutto apparve ai miei occhi,decorato con alcune coccarde e fiori blu
e bianchi.
Lungo il ciottolo in
pietra,e tra l'erba tagliata e profumata,apparivano tulle sui rami
degli alberi e rose e composizioni floreali.
Respirai
profondamente,quando la macchina si arrestò.-Ok.Posso
farcela-
-Possiamo
farcela-
Tra me e mio padre,era
difficile capire chi dei due fosse a sposarsi.Era pallido e sudato.
-Papà,mi
hai giurato di non farmi cadere.Hai giurato-
-Cercherò
di mantenere fede alla mia promessa-
Alice aprì
la portiera,e Lizzie,prima di scendere,mi guardò negli
occhi.Il suo sguardo riuscì a tranquillizzarmi,come solo lei
ed Edward sapevano fare.
-Mamma?-
-Dimmi amore-le baciai
la testolina,traendo coraggio da quel gesto.
-Papà ci
aspettà lì,allora,non è vero?-
Gli occhi si
inumidirono.-Sì.Papà è
lì.Ci sta aspettando-
-Forza amore,zia ti
aiuta con i fiorellini?-
Lei scosse la testa
alla richiesta d'aiuto di Alice e riusciì a scendere dalla
vettura da sola.Si aggiustò la gonnellina del vestito e poi
mi sorrise.
Respirai di
nuovo a fondo,conscia di quello che stavo per fare,e seguii mia figlia
fuori dalla macchina,e Charlie con me.
Subito l'aria calda di
Maggio si fece sentire;i grilli cantavano tra le chiome degli alberi.
-Bella,hai bisogno di
qualche minuto?-mi chiese Rosalie,leggermente preoccupata.-Sei un po'
bianca-
-Sta per
sposarsi,è ovvio-
Rose lanciò
un'occhiataccia ad Alice,poi sorrise a Charlie.
-Sono pochi metri-
Lui
annuì,più nervoso di me,e mi prese a braccetto.
Tuttavia,i suoi occhi
erano lucidi.Mi baciò la fronte.
-Sei bellissima
tesoro.L'orgoglio di mamma e papà-
Mi morsi un
labbro,commossa,e mossi i miei primi passi,mentre Lizzie urlava-Dai
nonno!-
La sinfonia di Wagner
sferzò l'aria,mentre,con gli occhi rivolti in basso,il volto
in fiamme,guardavo i ciottoli in pietra che percorrevo.
Quando
però,dopo pochi metri,svoltammo l'angolo,seppi che era
davvero arrivato il momento.
Un coro di
"oooh",misto alle note più alte della marcia nuziale e ai
click del fotografo,avevano fatto da sfondo alla mia entrata in scena.
Continuavo a guardare
per terra,conscia che se avessi alzato lo sguardo,avrei incontrato i
suoi occhi,lui,lì ad aspettarmi,e l'enorme folla di invitati.
Lizzie saltellava
sulle sue scarpine,gettando per terra petali blu che
accompagnavano la sfilata di Rosalie,Alice,e me con papà.
Quando capii che ormai
avevamo percorso più di metà tragitto,alzai
finalmente gli occhi,coraggiosa.
Un mondo mi apparve
davanti.
Un centinaio di sedie
ricoperte di tulle bianco e blu si trovavano ai miei due
fianchi,occupate dai volti in quel momento,irriconoscibili,degli
invitati.
Perchè
ciò che mi colpiva,che aveva attirato il mio sguardo,la mia
mente,il mio cuore,era posizionato pochi metri prima dei cinque scalini
che avrebbero condotto davanti al piccolo altare sopra il rialzo in
marmo.
Edward indossava uno
smoking blu notte,quasi nero,accompagnato da una cravatta del medesimo
colore e da una camicia bianca.Nel taschino,una rosa bianca faceva la
sua comparsa.
I suoi occhi ,di un
verde limpidissimo,traboccavano di gioia;era lì,ad
aspettarmi impaziente,le mani incrociate sulla pancia.La sua bocca era
aperta in una "O" di stupore,mentre mi osservava rapito.
Velocizzai il passo,e
Lizzie gridò "papà!"
Una piccola risata
corse tra gli invitati,e spezzò la serietà del
momento,per poi ricomporsi quando finalmente arrivai vicino all'amore
della mia vita.
Lui si
abbassò,coccolando Lizzie.-Sei stata bravissima principessa
di papà.Sei bellissima.Buon compleanno amore mio-
Lei
gongolò,mentre il papà le mormorava paroline
dolci e le baciava la gunaciotta;poi,silenziosamente,Esme venne a
prenderla per portarla a sedere.
Mi ricordai
improvvisamente di essere al centro dell'attenzione di circa cento
persone.Tuttavia,lì,finalmente con Edward,non avevo
più paura di nessuno.
Lui era al mio fianco.
Charlie mi
lasciò il braccio lentamente,e per la seconda volta mi
lasciò un bacio in fronte.-Ti voglio bene,bambina mia-Poi
aggiunse-Edward,la affido a te-
Solenne,serio come non
mai,il mio amore strinse la mano a Charlie.-Glielo giuro su
ciò che ho di più caro,Charlie.-
E poi,la sua mano
trovò la mia.Intrecciai le sue dita alle mie,stringendo
forte,mentre,il suo viso splendido a pochi centimetri dal mio,mi
mormorava:
-Sei la cosa
più bella,divina,che io abbia mai ammirato nel corso della
mia lunga esistenza-
Chiusi gli
occhi,mordendomi un labbro-Non lasciarmi mai la mano,ti prego.Sei la
mia ancora di salvezza-
-Tu sei la mia vita-
I nostri occhi non
riuscivano a staccarsi gli uni dagli altri,e rimasero incollati per
tutto il tempo che seguì.
Il mio abito rivestiva come un
secondo manto gli scalini,le nostre mani intrecciate.
"Io
Edward Anthony Cullen, accolgo te, Isabella Marie Swan, come mia
sposa.Prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella
salute e nella malattia,e di amarti e onorarti
tutti
i giorni della mia vita."
"Io
Isabella Marie Swan, accolgo te, Edward Anthony Cullen, come mio
sposo.Prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella
salute e nella malattia,e di amarti e onorarti
tutti
i giorni della mia vita."
L'anello riluceva sul
mio anulare,insieme a quello di fidanzamento.
Le sue labbra
toccarono le mie,per un primo bacio da marito e moglie,mentre i raggi
del sole si facevano spazio tra le chiome verdi degli alberi secolari.
Ho
dovuto spezzare il capitolo,stava venendo chilometrico.Il seguito del
matrimonio sarà nel prossimo capitolo.Non so,devo essere
sincera,questo capitolo mi soddisfa,ma forse è troppo
"fiabesco".Io amo quest'atmosfera così utopica,ma forse
può non piacere a tutti :S
P.s
Il riferimento alle gocce di Bach è un fatto personale.Io
sono molto ansiosa soprattutto per la scuola,e prendo queste gocce;ho
pensato di farle prendere anche a Bella xD
Ci
si vede con il continuo prima di domenica (spero!),sto già
scrivendo il seguito :)
P.p.s
piaciuti l'acconciatura e l'abito? ;) io devo ringraziare Martybet ,che
mi ha aiutato,anche nella scelta della meta del viaggio di nozze di
Bella ed Edward,anche se ora sto ricambiando idea :/ Sono indecisa su
tutto io :/
Un
bacione girls!
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 28 *** Capitolo 28 ***
Buon
pomeriggio a tutte :) Come va?Io teoricamente dovrei fare la valigia,ma
non mi va proprio,fosse per me partirei con la borsa con cui esco tutti
i giorni -.-'' Sono stanchissima,oggi mi sono messa sotto per terminare
il capitolo,così da lasciarvi qualcosa per questa
settimana,e vi avverto,è un capitolo di 30 pagine :)
Ma
che belle recensioni per lo scorso capitolo!Siete semplicemente
fantastiche.Spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre
aspettative ^^
Buona
lettura.
Capitolo
28
-Sì,così,più
appoggiata a lui.Ecco,perfetto-
Le braccia di Edward
mi stringevano da dietro,e la sua bocca poggiata sul mio collo mi
provocava il solletico.
Risi,e il
fotografo,che ci stava scattando l'ennesima foto per l'album del nostro
matrimonio,esultò estasiato.-Fantastica!Perfetta.-
Edward mi strinse
più forte,lasciando scivolare le sue mani lungo la gonna del
mio abito bianco.
-Abbiamo
terminato-mormorò il fotografo ,soddisfatto-Auguri ancora
per le nozze-
Finalmente,pensai,nonostante mi fossi
divertita un mondo a scattare foto con mio marito e altre anche con
Lizzie.
Tuttavia,ora che la
cerimonia ufficiale era trascorsa,gli anelli brillavano ai nostri
diti,cominciavo ad avvertire un leggero languorino allo stomaco.Edward
non mi aveva mai lasciato la mano,nemmeno un secondo,e dubitavo che lo
avrebbe mai fatto quel pomeriggio.
Era il nostro giorno.
Alice teneva per mano
Lizzie,che,non appena il fotografo andò via,corse tra le
nostre braccia.
-Vieni da
papà-Edward la prese in braccio,e lei cominciò a
ispezionare i suoi capelli.-La mia piccola festeggiata,con questo
bellissimo vestito.Non sei impaziente di scartare il regalo che ti
hanno fatto mamma e papà?-
-Sì!-urlò,scalciando-regalo
mamma e papà!-
-Edward,Bella,vado ad
avvertire il catering che siamo pronti-si intromise Alice.
Edward
annuì,ringraziandola,e lei velocemente si dileguò
al telefono montando nella macchina di Jasper.La mercedes nera che
aveva trasportato me,Lizzie e Charlie all'andata,ci attendeva
all'uscita del giardino.
Improvvisamente,mi
appariva più confortevole.
Lizzie si sedette
subito sul sedile,accanto al finestrino,mentre Edward mi aiutava con il
vestito.
-Lo sai che sei
bellissima,amore?-
Lusingata,lasciai che
chiudesse lo sportello della macchina,che cominciò a
muoversi velocemente.
Destinazione:Villa
Floridia,dove gli invitati ci stavano attendendo per il ricevimento.
-Me l'avrai detto
più o meno cento volte.E comunque,anche tu sei uno schianto-
-A giudicare dallo
sguardo di Newton,anche lui la pensava così-
Alzai un
sopracciglio.-Mike?Mike Newton è venuto?Non l' ho
visto!-esclamai,togliendo la manina di Lizzie dal posacenere interno
della macchina.
-Ci sono
tutti:Angela,Jessica,Ben,Mike...-
-Angela-mormorai,emozionata
e contenta che ,nonostante le distanze,il mio vecchio gruppo di amici
di Forks avesse deciso di presenziare al nostro matrimonio.-Amore,non
fare il geloso,è stato carino da parte di Mike
venire-sorrisi.Adoravo vederlo geloso.
-Oh
sì,è fantastico,davvero,ma se evitasse di
guardarti il corpetto,sarebbe ancora meglio-
Risi,e mi avvicinai a
lui,per quanto il vestito me lo permettesse.-Quanto ti amo.Ti amo ti
amo ti amo!-
Le mie braccia
finirono attorno al suo collo,e le sue attorno alla mia vita.
-La mia
principessa-mormorò,sulle mie labbra.-Ti sta d'incanto
quest'abito,sei bellissima-
-Se ti dico dove l'ho
comprato,non ci crederai mai-mormorai sorridendo,baciandogli
leggermente le labbra.
-Ovvero?-
-Ti ricordi quando mi
hai portata a Forks?-
Perplesso,annuì.-Sì...-
-Bè,diciamo
che non erano gli assorbenti quelli che mi servivano in farmacia.Era
molto più interessante il negozio di abiti da sposa di
fianco il supermercato-Il mio sorriso si allargò,insieme ai
suoi occhi.
-Tu...-
Annuii,ridendo.-Sì,io-
-Non posso
crederci-mormorò con voce strozzata-Sei unica.E mi hai
abbindolato-
-Io ti abbindolo
sempre-risposi,contenta,radiosa.Niente quel giorno avrebbe potuto
cambiare il mio umore.
-Papà,papà-
Lizzie stava indicando
fuori il finestrino scuro,la villa dove avevamo deciso di fissare il
ricevimento.Inoltre,era perfetta per Lizzie:tanto verde dove camminare
e laghetto con i pesciolini colorati,che lei amava.
Apparteneva a un
famoso politico americano,ma da qualche anno l'aveva venduta ed ormai
era adibita a matrimoni di un certo
livello;ovviamente,l'ultimo problema che si era posto Edward
era quello dei soldi.Il primo,i desideri di me e Lizzie.
Quando la macchina si
fermò davanti i grandi cancelli,Edward aprì la
portiera e mi aiutò a scendere.Lizzie saltellava da una
scarpina all'altra,e volle prenderci entrambi per mano.
Insieme,ci
avviammo,salutati dal maggiordomo che si trovava proprio all'entrata
dell'enorme giardino.
-Regalo regalo!-
-Lizzie,tesoro,ora te
lo diamo-mormorai ridendo.
Quando arrivammo
all'intimo ricevimento tra gli alberi e il lago,gli invitati si
alzarono in piedi,applaudendo.
Strinsi forte la mano
di Lizzie,e abbassai la testa,in imbarazzo,come sempre.
-Viva gli
sposi!Urrà!-
Emmett
saltò sulla sedia brandendo uno spumante,e,poco dopo,vidi
volare il tappo vicino al mio vestito.
Un coro di risate e
urletti seguì il suo gesto,e risi,spontaneamente,mentre
osservavo Rosalie dargli uno scalpellotto in
testa.-Cretino!C'è la bambina vicino a loro!-
-Ahi!-
-Bella tesoro ho detto
ai camerieri di cominciare a portare l'antipasto!-
Mamma
spuntò dal nulla,a braccetto con Esme,che a sua volta era
accompagnata da Carlisle che aveva tra le braccia un pacco gigante
incartato.
Lizzie
cominciò ad urlare entusiasta.
-Il regalo di Lizzie!-
-Renèe,aspetta
un momento,è meglio fare prima le foto con i parenti...-
Alice agitò
le braccia per aria,mentre mille voci attorno a noi mi mandavano in
confusione.
Mi voltai incrociando
lo sguardo di Edward,e sorridemmo entrambi.
La nostra nuova vita.
--- --- --- ---
-...e poi,hanno una
squadra di pallacanestro formidabile.La migliore di tutto il
Kansas.Ovviamente,non potevano non prendermi-
Mi morsi un
labbro,cercando di non ridere di fronte a Mike.Infatti,Emmett,dietro di
lui,lo imitava alla perfezione,essendo in grado di riprodurre in
maniera impeccabile i suoi gesti vanitosi .
Stavo seduta accanto a
lui,al tavolino dove avevamo sistemato i nostri vecchi compagni di
liceo,e,girando per i vari tavolini,avevo deciso di conversare un
pochino con tutti.
Jessica mi guardava
ancora scioccata,forse per il mio improvviso matrimonio,con Edward
perdipiù,o per la visione in carne ed ossa di Elizabeth.
Angela,invece,mi aveva
stretta forte con un sorriso,ed ero stata contenta di scoprire che la
relazione tra lei e Ben proseguisse a gonfie vele.
D'altronde,Angela era
stata la compagna di liceo con la quale avevo il rapporto
più forte a Forks.
-Mamma,mamma!-
Lizzie
arrivò correndo e al tempo stesso saltellando,e in poco me
la ritrovai che si arrampicava sulle mie gambe,lottando con il mio
abito.
-E'
bellissima-mormorò Angela,sorridendo teneramente.-Ed
è uguale a te-
-A
me?-chiesi,carezzandole i boccoletti e il visino paffuto.-Ma se tutti
dicono che è uguale ad Edward!-
-Ha un po' di tutti e
due-intervenne Ben-Ma fa ancora più senso la somiglianza tra
Emmett e Thomas-
Lui si
sventolò con un tovagliolo blu con aria di
superiorità.-Ci ho dato dentro per creare quella
perfezione.E ovviamente,poteva venire uguale solo a me-
-Idiota-borbottai
sorridendo-Se ti sente Rosalie...comunque è vero quello che
dice Ben,Thomas fa alcune espressioni che...sembri veramente tu-
-Elizabeth,ci dici i
regali che ti hanno fatto i nonni e gli zii?-chiese Jessica,poggiando
sul tavolino il cellulare al quale stava attaccata praticamente
dall'inizio del lungo pranzo.
Mi chiesi se avesse un
qualche fidanzato;evidentemente,la cotta adolescenziale tra lei e Mike
era ormai archiviata.
Lizzie ovviamente
battè le manine, entusiasta di parlare e di descrivere i
regali ricevuti.-Palla grande...-
-Quella per saltarci
sopra-tradussi con un sorriso-con i pesciolini dentro,non è
vero amore?-
-Sì
mamma-mormorò ,poggiandomi le manine sul collo.Non mi
sfuggì l'espressione intenerita di Angela.-Poi la casetta di
Barbie...-
-...con tutti gli
accessori.Il lettino,il divano...-Aggiunsi.
I suoi occhi
brillavano.Ovviamente quello era stato il regalo di Emmett e
Rosalie.Alice invece,non si era potuta smentire e ...
-E zia Alice invece
amore?-le chiesi,alzando gli occhi al cielo.
-Zia Alice i
trucchi!-esclamò lei muovendo freneticamente le gambine.
Tutti scoppiammo in
una fragorosa risata e mi voltai sentendomi osservata.Alice ed Edward
parlavano con il dj ,ma quest'ultima mi guardava scuotendo la
testa.
Scrollai le
spalle,come a dirle "E'
impossibile non prenderti in giro,sorellina"
Edward improvvisamente
si voltò,sorridendomi abbagliante,e iniziò a
venirmi incontro,nel suo bellissimo completo blu.
Era più
abbagliante del sole .
-...e poi manca il
regalo della mamma e del papà,non è vero?Quello
è il più importante,piccolina...-
Sentii Angela parlare
ancora con mia figlia.
-Sì,il
regalo di mamma e papà dopo-mi intromessi
distrattamente,guardando con un vago presentimento di quello che stava
per accadere,Edward avvicinarsi a me.
Quando
arrivò,Lizzie sorrise.-Papà!-
-Amore mio-si
abbassò dandole un bacino sulla testolina,poi si
voltò verso gli altri al tavolino.
Improvvisamente,mi
sentii al centro dell'attenzione,mentre una vaga melodia dolce
cominciava a sferzare l'aria.
Oh...
-Posso rubarvi mia moglie per un po'?-chiese,stringendo
forte la manina di Elizabeth.
-Va bene
papà-rispose lei al posto degli altri,e scoppiammo a
ridere.Edward rise e se la strinse forte,carezzandole la schiena,poi mi
guardò negli occhi.-Mi concede questo ballo,signora Cullen?-
Emozionata,lasciai che
Elizabeth finisse nelle braccia di Emmett,mentre la musica si alzava di
tono-Con piacere,signor Cullen-
Mi lasciai prendere
per mano e condurre sulla pista da ballo,al centro del giardino.I miei
tacchi risuonarono sul parquet delicato,e Edward mi strinse forte la
vita,mentre io,calma e contenta,mi appoggiai a lui.
I love you,the love
of my life...
-Sei
meravigliosa-mormorò lui al mio orecchio,mentre risuonarono
le prime parole della nostra canzone, con cui stavamo aprendo le danze.
...I
need you,our love is right...
-Anche tu-mormorai
stordita-Sei perfetto-
Le nostre mani si
intrecciarono forte,e poi lasciai le sue per allacciarle al suo
collo.Muoversi leggermente con lui era facile,giusto.
Gli invitati erano
scomparsi;eravamo solo io,lui e la nostra canzone,e quel giorno
meraviglioso e perfetto.
You're
the one I prayed for long ago...
-Ti ho sempre
aspettato,amore mio-I nostri nasi si scontrarono,e il suo respiro si
unì al mio,le bocche separate da pochissimi millimetri.-Sei
tu quella giusta,lo sei sempre stata:fin da quando ti ho rivolto quello
sguardo,in quella mensa ,in quel piccolo paesino-
Una lacrima mi
sfuggì,e mi strinsi più a lui.-Ti amo,Edward.-
I've
found the answer to my dreams...
-...sei davvero la
risposta ai miei sogni-continuai,lasciando che la sua bocca,rapida e
delicata,dolce,si impadronisse della mia piccola lacrima-Forse
non siamo gli unici su questo mondo,ma io ti amo.Noi siamo
perfetti,giusti,siamo semplicemente noi,e la nostra bambina
è perfetta.La sensazione di completezza...quando sono con
te,vorrei che tu potessi entrare nella mia testa,nella mia anima,per
farti udire il mio cuore che batte forte solo vedendoti,o
sfiorandoti...-
La sua bocca fu sulla
mia,e io lo strinsi,se possibile,ancora più forte,lasciando
che le nostre labbra si adattassero le une alle altre,per un bacio
lunghissimo.
...the
love of my life...
Distinsi,sopra le
ultime note di quella bellissima canzone,gli applausi degli invitati,e
mi accorsi di avere brividi sulle braccia.
Continuai a stringermi
a lui,al mio amore,al mio sposo,fino a quando la canzone non
terminò.
Smisi di ondeggiare
lentamente,e io ed Edward continuammo a fissarci negli
occhi,dolcemente,come se nulla potesse scalfirci in quel momento,ed era
davvero così.
O
forse no.
Il suo sorriso si
allargò,mentre i suoi occhi si spostavano alle mie spalle.Mi
morsi il labbro,sorridente,incrociando allora gli sguardi dei miei
cognati,genitori, suoceri,amici,fino a che non scorsi mia figlia,al
bordo della pista da ballo,davanti tutti ,che ci guardava
attentamente,il ditino in bocca.Edward sciolse la presa sul mio corpo,e
allargò le braccia ,posizionandosi sulle ginocchia.
Il volto di Elizabeth
si aprì in un largo sorriso,e,presa la rincorsa,si
gettò tra le braccia del padre,che si alzò e la
fece volteggiare.
Applaudimmo tutti
insieme,con una fragorosa risata,metre una lacrima traditrice scendeva
lungo la mia guancia.Rimasi sulla pista,mentre Edward rimetteva
dolcemente a terra Lizzie,e lei allungava le braccine per ballare con
il papà.
Alice scattava foto a
non finire,e risi tantissimo,quando Edward,facendomi l'occhiolino,prese
Elizabeth per la vita,alzandole la gonna del vestitino,e portandola al
suo livello,facendola volteggiare.
-No,le mutandine non
si devono vedere,è vero
tesoro?-borbottò,poggiando le mani sul suo vestitino.Le fece
fare un piccolo casquet e lei rise a non finire urlando
-Papà,papà,papà!-
Erano uno
spettacolo,tutti e due.Vedere Edward ballare con la nostra
bambina,così piccola rispetto a lui,era...era magnifico.
La sensazione di
completezza nel mio corpo aumentò.
Edward si
voltò verso di me,e con lui Lizzie,che agitava le braccine.
Mi fissò
per un secondo,poi allungò una mano.
-Vieni mamma!-mi
incitò Lizzie,scalciando in braccio al papà.
Edward mi fece un
altro occhiolino,e,ridendo,lasciai che il nostro uomo ci facesse
ballare e divertire.
-Auguri,auguri!-
-Viva gli sposi!-
-Un urrà
per la nuova famiglia Cullen!-
Lasciai che Edward
tagliasse l'enorme torta ricoperta di panna,mentre i flash della
macchinetta sofisticata di Alice mi abbagliavano.
Lizzie
cercò di allungare una mano sulla torta,ma la presi in
braccio,allontanandola da quella montagna di panna dolce.
Era una
golosona;tuttavia,non volevo si sentisse male durante la settimana di
assenza dei suoi genitori.Al pensiero che di lì a poche ore
avrei dovuto lasciarla,mi intristii,ma sapevo anche che l'avrei
lasciata in buone mani.
E
poi...bè,quella settimana doveva essere solo nostra.Mia e di
Edward.
Avremmo passato tutto
il tempo insieme a fare...
Non
ora Bella,mi
riprese mentalmente la vocina della mia coscienza,e ritornai a
sorridere ancora più largamente di fronte a tutti gli
invitati.
Era stato un giorno
perfetto.
Edward mi diede un
bacio sulla guancia,stringendoci forte,e
Lizzie,dispettosa,poggiò il suo ditino sporco di panna sul
naso del papà.Scoppiai a ridere e lei con me,quando Edward
risultò avere il naso pieno di panna.
-Piccola
monella...vuoi il solletico?-rise lui,prendendola dalle mie braccia.
Feci un cenno di
assenso ai camerieri con il papilllon blu poco più in
là,che significava che potevano portare la torta di Lizzie.
Io ed Edward ci
guardammo:un altro bellissimo momento da fissare nell'album dei ricordi
della nostra famiglia.
-Altra
torta!Mia!-urlò Lizzie,e il papà le morse la
guanciotta.
-E chi lo dice che
è tua?Bisogna vedere se ti sei comportata bene...-
-Si papà,io
brava-rispose lei con gli occhioni dolci,mentre
tutti intonavano "Happy birthday".
Mi morsi un labbro e
sorrisi,rivedendo me in quel piccolo corpicino,quella piccola bimba,che
abbassava la testa con le guanciotte rosse,cosciente di essere al
centro dell'attenzione in quel momento.
-Soffia
amore!-esclamammo io ed Edward,quando la canzoncina
terminò,e la incoraggiai a soffiare insieme a noi due
l'unica candelina su quella torta dove era riprodotta la figura di
Sailor Moon,uno dei suoi cartoni preferiti.
Nonostante
tutto,però, quella panna mi diede un senso di nausea.
Seguì un
coro di appalusi,e lei di tutta risposta si rifugiò nel
petto del padre.Scossi la testa,sapendola sempre più simile
a me,e le baciai i capelli profumati.
Edward le stava
mormorando paroline dolci all'orecchio,ma non riuscivo a captare bene
le parole,visto il gran chiasso attorno a noi.Compresi solo "vuoi vedere
il regalo che ti hanno fatto mamma e papà,amore?"
-Un bellissimo
regalo,tesoro-aggiunsi abbracciandola forte.-Sono sicura che ti
piacerà.-
-Alice,ci passi il
regalo nostro per Lizzie?-urlò Edward alla
sorella,continuando a cullare la piccola,che sorrideva contenta.
-Ma
certo!-urlò lei in risposta,saltellando sui
suoi tacchi.Lasciò la sua fedele macchinetta ad
Emmett,che iniziò a scattare una foto dopo l'altra
,giusto per il gusto di far irritare Edward.
-Emmett,quella
macchinetta te la ficco...-
-Edward,non essere
scurrile!-Esme,scioccata scosse la testa.-Perlomeno davanti a Lizzie-
Emmett si stava
tenendo la pancia dal ridere.Alzai gli occhi al cielo,ma sorrisi quando
Alice tornò con il grande pacco tra le mani.
Edward
poggiò Lizzie a terra che squittiva eccitata alla vista di
quel regalo così grande,e mi aiutò a prenderlo.
La piccola quasi ci si
catapultò sopra.-Mamma è grande grande!-
-Hai visto
amore,è tutto tuo-mormorai lanciandomi uno sguardo felice
con Edward.Nel frattempo,si erano tutti avvicinati per vedere cosa ci
fosse dentro quello scatolone enorme.
Lizzie
cominciò a scartare contenta,aiutata da me ed Edward,e
quando l'oggetto si rivelò agli occhi di tutti,ci fu un
trattenimento di fiato generale.
-La
piscina!-strillò lei,indicando il disegno sulla scatola.-La
piscina mamma!-
-Altro che
piscina-commentò Emmett fischiando.-Hai capito Lizzie!Di chi
è stata l'idea?Edward scommetto.Bella non ha idee cosi
megalomani-
Effettivamente,non era
solo una piscina;insieme a quella gonfiabile,c'era una di quelle case
di plastica,dove salire,con tre scivoli,e che ,una volta gonfiata la
piscina,sarebbero terminati dentro l'acqua.
Io ero stata restia a
comprare,un po' per il prezzo,un po' perchè
mi sembrava eccessivo,ma Edward ovviamente ,che si scioglieva
e avrebbe comprato tutto per la figlia,mi aveva espresso per la
milionesima volta di non farmi problemi.
-Ovviamente-rispose
lui,sorridendo e accogliendo l'abbraccio entusiasta di nostra
figlia,che ci stava stringendo forte-Ehi principessa ,mica è
finito il regalo.Hai visto questo bel cuscino?-
Edward le porse il
piccolo cuscino a forma di cuore dove avevamo fatto stampare una foto
di noi tre,in riva al mare.
-Io,mamma e
papà!-mormorò lei,stringendoselo forte al
petto.-Così la notte dormiamo tutti insieme anche con
Barney!-
Con Barney intendeva
il piccolo pupazzetto di Sailor Moon che Chantal,una volta che era
venuta a trovarla,le aveva portato.
Mi si inumidirono gli
occhi,triste al pensiero di lasciarla una settimana-Va bene amore,puoi
dormirci anche tutte le notti se vuoi,nella nuova casetta,che ne pensi?-
-Grazie mamma,grazie
papà,voglio tanto bene io-rispose lei,i boccoli
saltellanti.Era bellissima nel suo vestitino blu,quella rosellina tra i
capelli.
Allora fu impossibile
fermare le lacrime.Io ed Edward la stringemmo forte,desiderando
fonderci tutti e tre in un corpo solo.
--- --- ---
-Roma-
-Già,Roma-
Scossi la testa,dentro
il taxi che ci stava traportando al nostro hotel dove avremmo trascorso
la nostra settimana di nozze,il finestrino abbassato,il vento tra i
capelli,mentre osservavo il Colosseo svettare fin sopra il
cielo azzurro e limpido,senza nuvole.
Quando Edward mi aveva
detto la meta di nozze,non ero potuta essere più contenta;in
fondo,l'Italia era sempre stato denominato il "Bel Paese",e,anche se
sapevo che a pochi chilometri da noi risiedevano i Volturi,non potevo
non ammirare quel bellissimo paesaggio.
Avevamo trascorso
tutta la serata a dettare raccomandazioni riguardo Lizzie ai nostri
parenti,per poi salutarla con un po' di lacrime e dirigerci in
aeroporto.
Il viaggio era stato
lungo,ma avevo dormito quasi tutto il tempo con il risultato di essere
completamente sveglia in quel momento,complici le coccole di Edward.
E poi,ora ero
eccitatissima al pensiero di trascorrere quella settimana completamente
sola con Edward.
Nessun Emmett,nessuna
Alice,niente di niente...solo noi due,e Roma.
Lui mi stringeva forte
a sè,mentre io guardavo incantata i monumenti di quella
città eterna passarmi davanti gli occhi.
-Già mi
manca-mormorai,carezzandogli i capelli.
-Mmm-le sue labbra si
fermarono sul mio orecchio,e la sua mano si arrestò sulla
mia pancia.-Sbalzi di umore?-chiese,carezzandomi i capelli.
Perplessa,mi morsi un
labbro.-Non capisco cosa vuoi dire.Sono solo preoccupata per Lizzie-
-Devi stare
tranquilla,amore-mormorò lui,baciandomi ripetutamente la
guancia.Presi la sua mano nella mia.-E' con i nonni,è a
posto-
-Lo
so-risposi,mentre,senza motivo,gli occhi mi diventavano lucidi.-E'
che...boh.Niente.E' solo un attimo di nervoso.Sarà stato il
lungo viaggio.Deve anche arrivarmi il ciclo.Ora che arrivo in albergo
mi faccio una doccia e passa tutto-
-Ci facciamo una doccia- mi corresse lui
sorridendo malizioso,e le sue mani finirono sulla mia
schiena,carezzandola lentamente.-Te l'ho detto quanto sei bella con
questo vestitino blu?-soffiò sulle mie labbra,prima di
baciarle.
-Mm...sì-risposi,lasciandolo
baciarmi il collo.-Ma preferirei che tu me lo togliessi,questo vestito
blu-
-Cinque minuti
ancora,più o meno,e lo disintegrerò-
Continuai a
sorridere,ora di nuovo felice,fino a quando il taxi non si
fermò proprio davanti quella che doveva essere Piazza del
Popolo-secondo la guida che avevamo comprato-popolata e affollata di
turisti.
Ovviamente,Edward
aveva scelto un hotel di lusso.Un facchino venne a prendere i nostri
bagagli,e,mentre Edward parlava alla hall,lasciai correre lo sguardo
lungo il giardino dell'hotel,sovrappensiero.
Avevo mentito.
In
realtà,il mio ciclo sarebbe dovuto arrivare cinque giorni
prima,ed ero sicura di questo,perchè quando avevo saputo che
mi sarei dovuta sposare con tutto il ciclo mi era preso un colpo.
Avevo un ritardo di
cinque giorni.In ogni caso,non c'era da preoccuparsi;probabilmente era
colpa dello stress degli ultimi giorni,molto frenetici.Sperai solo che
a questo punto ritardasse di qualche giorno per farmi vivere bene i
primi giorni della nostra luna di miele.
Non diedi retta alla
vocina nella mia testa che si domandava "E gli
sbalzi d'umore?La nausea degli ultimi giorni?"
Perchè per
me era impossibile prendere in considerazione un'idea del genere.Non
potevo neanche pensarci.
Così
inaspettata e assurda che la mia mente si rifiutava di prevederla come
possibilità.
Eppure...eppure...
-A che pensi?-
Sobbalzai,colta di
sorpresa.Le mani di Edward mi circondarono da dietro,e la sua
bocca si poggiò sul mio collo,succhiando piano la pelle.
-Mmm...a niente.E' un
bell'hotel-mormorai sorridendo.Mi lasciai trascinare dentro l'ascensore
in vetro trasparente,dando uno sguardo alla guida che tenevo in mano.
-Posa quella
guida,amore-mormorò lui ,e le sue mani finirono sul mio
fondoschiena.
-Non riusciamo a stare
fermi con queste mani,vero?-ridendo,gli allacciai le braccia al collo.
Mi
baciò,passionale,e quando le porte dell'ascensore si
aprirono,controllò che non ci fosse nessuno per il
corridoio,per prendermi in braccio.
-Edward!-
-Sto sognando di fare
l'amore con te da quando ti ho vista con quel vestito bianco addosso.E
ora con questo vestito blu...ti prego,Roma può
aspettare-mormorò,quasi disperato.Infilò la
tessera nella porta che si aprì con un suono veloce,e poi la
richiuse veloce alle sue spalle.
Strinsi le gambe
ancora più forte attorno a lui.-Edward,non mi stai
chiedendo il mondo,anzi-risi forte,cominciando a slacciargli
la cravatta.
Neanche uno sguardo
alla suite.Arrivammo subito in camera da letto.
La zip del vestito
scese velocemente,così come le scarpe, accuratamente scelte
da Alice ,volarono per la stanza.
La sua bocca non si
staccava famelica dalla mia.
-mmm...anche
se..-attimo di respiro-ci sarebbero l'Altare della Patria,il
Colosseo...-
-mmm...-
-...la Bocca della
Verità...-
-...mmm..-
-...Trastevere....-
-...mmmm...il nostro
letto,ci sarebbe anche...-
Mi fece sdraiare sulle
coperte morbide,e mordendomi il labbro,lo liberai anche dei pantaloni.
La nostra luna di
miele era cominciata.Roma avrebbe aspettato.
-Mmmm.Sono
distrutta-Strofinai il viso sul suo petto nudo,stringendomi meglio il
lenzuolo addosso.
-Sei sempre
distrutta-ridacchiò lui,carezzandomi le spalle,completamente
rilassato.-Come faremo una settimana intera?Ti porterò allo
stremo-
-Signor
Cullen-mormorai maliziosa,baciandogli il petto.Gemette.-Non vuole forse
ammettere di essere stanco anche lei?-
-Certo-,rispose,facendomi
il solletico sui fianchi.Mi contorsi ,e lui mi prese la mano,baciando
la fede.-Ma è mio diritto coniugale fare l'amore con mia
moglie,che,tra parentesi,preferiva andare a visitare la
città piuttosto che stare in questo fantastico letto con il
marito-
-Non è
vero-sorrisi ,e gli baciai le palpebre.-Però lo sai che mi
piace visitare nuove città.-
-Più di
baciare tuo marito-
Sorrisi,e presi la
guida sopra il comò.-Certo...ci pensi questa
città quanti anni ha?-
-Anni?-rispose lui
ridendo-Roma è eterna.Se mai ci sarà la fine del
mondo,sarà l'ultima città a crollare
giù-
Mi prese la guida
dalle mani e cominciò a sfogliarla,mente io mi accoccolavo
di nuovo sul suo petto,strofinando le mie gambe contro le sue,e
osservando il tramonto rosso sangue fuori dalla porta-finestra coperta
dalla tenda bianca.
Respirai il profumo
della sua pelle,chiedendomi se questa felicità sarebbe
durata giorno per giorno.Notte per notte.Per sempre.
Probabilmente mi
appisolai,perchè quando riaprii gli occhi,Edward non era
più a letto.Il cuscino era ancora caldo,segno quindi che si
era alzato da poco.
Mi
stiracchiai,recuperando la sua camicia da sotto il letto,sopra la
moquette,e scoprendo che in realtà era passato solo un
quarto d'ora.
Edward
tornò in camera,con due pizze tra le mani.
-E' arrivato il
servizio in camera-rispose al mio sguardo interrogativo.Si
rinfilò sotto le coperte e mi fece sistemare tra le sue
gambe.
Sorrisi,contenta,aprendo
le due pizze.Un profumo invitante si sparse per la stanza.
-Mmmm,che
odorino-osservai la pizza fumante,e,lasciando il mio corpo alle sue
mani dolci,mi mangiai tutta la pizza.
Il tocco italiano si
sentiva,decisamente.La mozzarella filante si scioglieva in bocca e il
sugo era semplicemente...delizioso.
-Ancora stai guardando
quella guida?-chiesi,quando ebbi finito,pulendomi la bocca con il
tovagliolo.
-Mmm...si.Ci sono
alcuni posticini che davvero non conoscevo-commentò lui
sfogliando le pagine.
Sorrisi scrollando le
spalle.-Se tu non sei a conoscenza di alcuni luoghi,è
davvero grave-
La sua mano si
fermò sulla mia pancia nuda,cominciando a carezzarla con
lunghi gesti circolari,e io mi irriggidii.
-Che
c'è?-chiese,facendomi voltare il capo verso di lui.
-N-n-niente-risposi,cercando
di calmare il battito del mio cuore.Quel sugo improvvisamente mi
disgustò.Era rosso,troppo rosso,e la mozzarella troppo
bianca.
Mi girò la
testa.-Scusa un attimo,Edward-
Sfilai dalle sue
braccia,e,nuda,mi diressi nel grande bagno/sauna della
suite,chiudendomi la porta alle spalle.Mi diressi subito al
water,mentre reprimevo un conato di vomito.Rimasi cosi,china,senza
rigettare nulla.
Quando fui certa di
stare meglio,rialzai la testa,mentre Edward picchiava forte contro la
porta.
-Bella?Bella?Che
succede?Bella apri!-
Tremante,deglutii.-Bella,sta
calma-dissi a bassa voce,imponendomi di stare tranquilla.
Camminai verso la
porta e mi stampai un sorriso in faccia,e coprendomi i seni con le
braccia.
Edward era
lì,anch'egli completamente nudo,il viso un po'
più pallido del solito,la mano ancora nell'atto di bussare
sulla porta.
-Si può
sapere che diavolo...-
-Niente-mormorai,cercando
di essere credibile.-Mi è semplicemente arrivato il
ciclo,come temevo-
I suoi lineamenti si
rilassarono all'istante,e le sue sopracciglia si spianarono.-Ah...ah.Mi hai fatto prendere un
accidenti-riprese,ancora un po' preoccupato-sei corsa via da me toppo
velocemente-
Ci aveva creduto.
Cercai di sorridere,un
po' nervosa,e mi lasciai avvolgere dalle sue braccia.
-Sei troppo
protettivo-mormorai,carezzandogli dolcemente le spalle.
Lui chiuse gli
occhi,poggiando la sua fronte alla mia.-Sei la mia ragione di vita.E'
normale che mi preoccupi-
Gli baciai velocemente
le labbra.-Allora,hai trovato qualche posto interessante da
vedere?Qualcosa di speciale?-
-Mmm,diciamo di
sì-rispose,carezzandomi le gambe-Ma se non te la
senti,possiamo andare domani.Ormai è il tramonto-
Scossi energicamente
la testa.-Voglio vedere Roma al tramonto con te.E voglio coccole da
film-sorrisi,strofinando il suo naso con il mio.
-Tutto ciò
che vuoi-fu la sua risposta,prima che le sue labra tornassero
dolcemente sulle mie.
Un altro capogiro mi
prese;mi staccai velocemente da lui.
-Ehm...allora
perchè non scendi giù a prenotare la cena per
stasera?-chiesi,proponendo la prima cosa che mi passava per la testa.
Dovevo chiamare
Alice,o Carlisle.Qualcuno.Immediatamente.
Edward mi
guardò perplesso-Non vuoi mangiare fuori?-
-No-scossi la
testa,raccogliendo i suoi boxer sotto la coperta.Glieli
passai,baciandogli la guancia.-Stasera voglio rimanere nei dintorni,e
voglio tante coccole.Solo questo-
-Tutto ciò
che vuoi-ripetè sorridendo-non mi puoi fare più
felice.Allora prenoto anche il taxi.Ti aspetto giù-
Annuii febbrilmente e
,non appena si vestì e se ne andò,corsi verso la
valigia,cercando il cellulare.
Tuttavia,prima di
allarmare la famiglia Cullen,mi chiesi se davvero valeva la pena.
Poteva anche non
essere quello.
In fondo,era solo un
po' di nausea e capogiri;poteva essere benissimo lo stress del
viaggio.Inoltre,avvertivo anche un leggero mal di testa.
Chi aveva detto che ...
Scossi la testa,un po'
emozionata,un po' agitata da quella possibilità che si stava
facendo sempre più reale,e decisi di prendere un'aspirina.
-Se entro stasera non
mi passa,lo dico ad Edward e basta-giurai a me stessa,aprendo il kit di
pronto soccorso che mi aveva preparato Alice.
Tuttavia,vi trovai un
piccolo foglio ripiegato,vergato proprio dalla grafia della sorella di
Edward.
Con la mano
tremante,lessi le sue poche parole.
Non
prevedo quasi più nulla,ma evidentemente era destino che
vedessi questo!
Non
agitarti,Bella.Posso solo dirti che è quello che tu pensi.
Due
fantastici bambini.Edward morirà di felicità.Non
uccidermi quando tornerai per il fatto di non avertelo detto prima,ma
ho pensato che tu preferissi scoprirlo da sola.Nel kit c'è
un test di gravidanza,se proprio vuoi averne la conferma.
Ti
voglio bene sorellina,e auguri!
Alice
Per poco non
svenni.-Non può essere...-mormorai,guardando stordita il
foglietto tra le mie mani.Lo gettai sulle coperte e setacciai la
piccola bustina nella valigia.Ne cavai fuori un vero test di gravidanza.
-Oh mio Dio...-
Corsi al
bagno,sconvolta,e non so come,visto il mio grado di tremore,riuscii a
fare la pipì.
Quando però
vidi il risultato del test,mi prese un capogiro molto più
forte degli altri.
Lo ero.Ero ...incinta.
Dopo un anno e
mezzo,ero nuovamente incinta di Edward.
Controllai di nuovo il
test,ma quella barretta era sempre lì.
Sembrava urlarmi :incinta,sei
incinta,Bella!Tu ed Edward avrete un altro bambino.
Poi ripensai alle
parole di Alice:due bambini.
Il respiro mi si
fermò in gola,mentre mi portavo le mani alla bocca.
-Incinta,sono
incinta!-urlai,non preoccupandomi del mio giramento di testa.
Le mani si diressero
verso la mia pancia,piatta,e le lacrime mi scesero sul viso al pensiero
che quella parte del mio corpo sarebbe stata nuovamente,presto,molto
presto,la culla dei miei bambini.
Uno scossone di
felicità mi percorse le membra,e non riuscii a reprimere la
gioia mandando urletti per tutta la stanza.
Mi ricordai
però di Edward,e allora indossai velocemente il vestito blu
che lui mi aveva sfilato con passione poche ore prima.Raccolsi a
casaccio la borsa e chiusi la porta.
Volai giù
per le scale,senza curarmi di prendere l'ascensore.
Lui era fuori la
hall,vicino ad un taxi dai finestrini scuri,ad attendermi,appoggiato
alla macchina.
-Ce l'hai fatta!Stavo
per...-
Gli volai tra le
braccia.
-Ti amo!Ti amo da
morire amore mio!Ti amo!-
Lo strinsi
forte,cercando di far entrare in contatto la pancia con il suo corpo
protettivo.Che sensazione magnifica.
La sensazione che due
anni fa mi era stata preclusa.
Mi morsi un
labbro,cercando di non piangere,altrimenti avrei dovuto dirgli tutto in
quel momento.
Cercai di mantenere la
notizia per me.
Dirlo in mezzo alla
strada mi sembrava il posto meno opportuno.
-Ti amo anche io
tesoro,anche se sei un po'... strana.Sicura che è tutto
apposto?-mi chiese curioso,sorridendo.
Annuii sorridendo
anch'io,ed entrai nel taxi,tenendolo per mano.-Sì.E' tutto
magnifico,perfetto.Roma è perfetta-
-Tutta questa passione
per Roma non l'avevo mai saputa-ridacchiò lui,dando il
segnale di partire all'autista.
Mi stringevo a
lui,mentre la gente camminava per i lunghi viali,al tramonto,e,ogni
volta che notavo una carrozzina,o un passeggino,gli occhi mi divenivano
lucidi.
Le sue braccia mi
tenevano stretta,le sue mani ogni tanto finivano sulla mia pancia,e un
brivido mi passava per il corpo.
-Che
cos'è?-chiesi,quando scendemmo.
Mi guardai
attorno,scorgendo solo qualche passante solitario.
Un vecchietto vendeva
caldarroste all'angolo di un cancello enorme che decretava l'ingresso
ad un giardino.
-Vieni-mormorò
lui sorridendo-E' un posto bellissimo-
Era un giardino,e fino
a lì ci ero ad arrivata.
Un
bellissimo giardino.
Il prato verde,curato
alla perfezione,ospitava moltissimi alberi,e qualche fontana faceva
capolino sui vari sentieri,costeggiati da cespugli di fiori colorati.
Edward mi teneva per
mano,conducendomi verso chissà dove.
Notai due ragazze
sedute su una panchina,ridere e scherzare,e parlare fitto fitto,e ,poco
più in là,una coppia giovane baciarsi,appoggiati
al tronco di un albero grandissimo.
Facendo attenzione a
non inciampare sui sassolini,guardai Edward.
-Eccoci-mormorò,sorridendo.Si
voltò verso di me,aiutandomi a fare gli ultimi due
scalini.-Guarda davanti a te,Bella-
Mi si
bloccò il respiro,di fronte quello spettacolo mozzafiato.
Roma intera,dipinta
dal tramonto rosso sangue,si prostrava davanti ai miei occhi.
Distinti la cupola
della Basilica di San Pietro,e il Colosseo;il marmo bianco dell'Altare
della Patria,il verde e l'acqua di Villa Borghese.
-Edwad...-mormorai,affascinata,rapita,da
quel paesaggio così bello,a cui non ero
abituata.-Edward,è fantastico-
Lui mi strinse forte a
se,facendo intrecciare le nostre mani.Ci avvicinammo al balcone che
permetteva quella vista così magnifica.
-E' il Giardino
degli Aranci.L'ho
trovato sulla guida.C'era scritto che da qui c'è una
panoramica di Roma stupenda-
-E avevano
ragione-mormorai,ancora ammirando quel magnifico paesaggio.
Roma mi stava entrando
sempre più nel cuore.
-Edward-
Mi voltai verso di
lui,il cuore che batteva forte.Poggiai la schiena al muretto,e lui mi
strinse tra le sue braccia.
-Sì?-
Osservai il profilo
del suo volto,del suo corpo.
Era adorabile con
quell'espressione così dolce,tenera,mentre aspettava che
parlassi.
Mi passarono davanti
agli occhi,in pochi secondi,tutti i momenti passati con nostra figlia.
Avevo gli occhi lucidi.
-Amore,sono incinta-
Non riuscii a trovare
un aggettivo per descrivere il suo viso nel preciso istante in cui
dissi quelle parole.
-Cosa?-
-Sono
incinta,amore-ripetei,sorridendo,prendendogli il viso tra le mani.
I suoi occhi erano
sconvolti.
-Bella...sei...sei...incinta?-
-Sì,lo
sono,Edward-mormorai,ridendo,contenta,quasi saltellando.-Incinta
incinta incinta.Sono incinta!Aspettiamo due bambini,amore-
-Non può
essere vero-mormororò lui con una risata scioccata.-...Oh
mio Dio,aspettiamo due bambini!Diventerò di nuovo
papà!-
Risi ancora
più forte,e mi lasciai prendere in braccio,mentre mi faceva
volteggiare.Mi baciò,estasiato,tremante.
I suoi occhi erano
lucidi,mentre mi appoggiava a terra,delicatamente,quasi fossi
fatta di cristallo.
Si
inginocchiò,e il suo viso fu sulla mia pancia.
Non mi curai della
gente attorno a noi.
Infilai le mani tra i
suoi capelli,mentre lui inspirava il mio odore.-Incinta.Sei
incinta.Dio,grazie.Grazie.-
Rialzò il
viso,lasciando le sue mani sulla mia pancia.-Grazie,amore mio.Grazie.E'
il regalo più bello che tu potessi mai farmi-
Con delicatezza,lo
feci tirare su,fino a quando il suo viso di nuovo non fu all'altezza
del mio ,le sue mani sempre sulla mia pancia.
-Non devi ringraziarmi
di nulla-mormorai piano,sorridendo dolcemente,poggiando le sue labbra
sulle sue.-Stringimi forte.Voglio sentire le tue mani sulla mia
pancia,a proteggere i nostri bambini-
-Sempre-mormorò
lui,guardandomi negli occhi.-Sempre,Bella.Io,te,Elizabeth,e i nostri
bambini-
Come
avete potuto vedere,ho scelto per i due gemelli.La maggior parte di voi
ha espresso il desiderio che fossero due gemelli,e mi è
sembrato più che giusto realizzare il vostro desiderio.E' un
mio regalo per farvi capire quanto io apprezzi la vostra passione per
questa storia.
Ovviamente,da
romana de Roma,potevo
non mettere Roma come meta del viaggio?Scommetto che qualcuno rimarrà
entusiasta della scelta del Giardino degli Aranci.Non te
l'aspettavi,vero?;) Diciamo che le scene descritte mi sono venute in
mente mentre tornavo l'altro giorno a casa,c'era un tramonto
bellissimo,e sull'autobus non ho potuto arrestare la mia
fantasia.Inoltre,penso che ognuno di noi dovrebbe esaltare la propria
città;ultimamente,gli italiani svalutano un po' troppo il
proprio Paese,senza rendersi conto che abbiamo delle città
favolose.Non mandiamo il nostro "Bel Paese"alla deriva,e lo dice una
che ama viaggiare :)
Per
l'appunto,credo sia ora di andare a fare la valigia,torno in
Inghilterra!Fatemi trovare tante belle recensioni al ritorno,va bene?
xD
Il
prossimo sarà l'ultimo capitolo,e poi l'epilogo.
Un
bacione a tutte,
Cristina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 29 *** Capitolo 29 ***
E ovviamente,Cristina
arriva con un mese di ritardo.
No comment
please.Sono ufficialmente nella crisi pre-maturità.Nella mia
testa vorticano le ansie più assurde,e, ogni giorno mi tocca
sorbire i miei professori sull'orlo dell'isterismo perchè
devono chiudere i programmi entro un mese,e non contribuiscono a farmi
vivere in pace questo periodo dove mi sembra praticamente di vivere sui
libri -.-'
Una buona notizia
però c'è!State parlando con una patentata!:) (che
oggi è andata a sbattere contro un muro rompendo un fanalino
per parcheggiare,ma vabbè,tralasciamo xDD)
Bene,detto
questo,devo anche ammettere che in realtà non volevo
scrivere questo capitolo.Come ben sapete,questo è l'ultimo
capitolo della storia,seguito poi da un epilogo che giuro (ho detto
giuro,appuntatelo xD),arriverà nel finesettimana.Non credo
sarà molto lungo.Il pensiero che questa storia,la mia prima
storia,stia terminando,è piacevole e doloroso al tempo
stesso.
Piacevole
perchè io,personalmente,sono mediamente fiera del risultato
che ne è venuto fuori,soprattutto
grazie a voi,fantastiche lettrici,adorabili commentatrici,che in ogni capitolo siete
riuscite a farmi sentire bravina in qualche cosa,e di questo non
smetterò mai di ringraziarvi.Grazie per avermi supportata
così tanto,grazie,grazie,grazie.Domani
risponderò alle recensioni dello scorso chap,ho pensato di postare
prima,altrimenti mi avreste uccisa xD.E' anche doloroso ciò
perchè il pensiero di staccarmi da questa ff un
po' mi mette timore,e soprattutto già so che avrò
nostalgia di Un nuovo inizio,di questi aggiornamenti,di
Lizzie e di questo Edward perfetto .
Ora,siccome vi
avrò annoiato e voi vorrete leggere il capitolo,faccio due
precisazioni riguardo la storia:
1)Non escludo la
possibilità che possa scrivere qualche
extra,magari anche dal pov Edward,e per questo volevo
chiedervi:c'è una scena in particolare che vorreste
leggere,un momento particolare(ambientato anche dopo la fine della
storia o nel mezzo) nel caso io decidessi di scrivere un extra?
2)Naturalmente,il
concepimento è avvenuto a Forks,quando Edward fece la
sorpresa a Bella,portandola lì :)
Buona lettura ragazze
<3
Capitolo 29
-Obladì,Obladà,life
goes on,braaah!Là là là how the life
goes on...!-
Con le mani immerse nella pasta del ciambellone che stavo tentando di
fare,mi muovevo ,goffamente,a ritmo dei Beatles,la cui musica usciva
dal sofisticato impianto stereo che Edward aveva comprato da poco e
installato nella veranda della nostra bellissima ed accogliente casa.
Sorrisi,quando ripensai alle sue scuse per giustificare l'acquisto
qualche giorno fa.
Ero nella vasca da bagno
al piano superiore,immersa fino al collo nell'acqua calda e
profumata,insieme a Lizzie,che cercava di far rimanere a galla il tappo
del bagnoschiuma,quando sentii la porta di casa sbattere.
Un sorriso mi era nato
spontaneo sulle labbra.
Edward era tornato.
-Tesoro,è
tornato papà-informai mia figlia,che lasciò
subito perdere quello che era stato l'oggetto del suo interesse fino a
quel momento,per concentrarsi sul suo adorato paparino.
In men che non si
dica,Edward era appoggiato al bordo della nostra immensa vasca.
-Amore-mi
salutò con un bacio sulle labbra.Gli strinsi forte le
braccia al collo,bagnandogli tutto il colletto della camicia.
-Mi sei
mancato-mormorai,baciandogli ripetutamente la guancia.
-Anche a
me!-strillò Lizzie,agitando le braccine.Una serie di schizzi
colpirono Edward in viso,che cercò di proteggersi con le
braccia.
Risi,prendendola sotto
le ascelle e avvicinandola al papà.Edward la strinse forte
al petto,mandando definitivamente a quel paese la camicia di Burberry
che Alice gli aveva regalato qualche giorno fa.
-La principessa di
papà..-mormorò,guardandola con venerazione negli
occhi-Sei mancata tantissimo anche a me amore-
Ma quando
cominciò a tempestarla di bacini sulle guance,Lizzie
cominciò a ridacchiare,strillando
"Solletico!Solletico!Solletico!"
Edward la rimise
nell'acqua per evitare che prendesse freddo,e poi,carezzandomi
attentamente una guancia,immerse una sua mano nell'acqua,fino a
raggiungere la mia pancia.
La accarezzò
lentamente,con dolci movimenti circolari.Una sensazione di benessere mi
pervase all'istante e potei sentire chiaramente le mie membra
distendersi,molto più di quanto era riuscito a fare il bagno
caldo.
-Si sono
calmati?-chiese,carezzandomi piano il ventre.Appoggiai la testa sulla
sua spalla,sorridendo.
-Sì,quando
sono entrata in acqua.L'acqua li calma.Diventeranno dei campioni di
nuoto-
Le sue labbra si
arcuarono in sorriso,che terminò sulle mie palpebre in parte
chiuse.
Una pace sovrana regnava
nel bagno,come d'altronde,regnava da quando ci eravamo trasferiti nella
nostra nuova casa.
-Michael Phelps
*dovrà cominciare a temere i nostri piccoli
-scherzò,e la sua mano cominciò a
risalire,arrivando al mio seno.Lo accarezzò
lentamente,rilassandomi ancora di più,per poi passare alla
schiena.
-Tu mi vizi
troppo-mormorai in uno stato di beatitudine,lasciando che continuasse i
suoi dolci massaggi.-Già sono diventata una balena,e
continui a comprarmi il rotolo alla nutella.Finirò per
rompere il nostro letto-
-Il nostro letto si
romperà per altri motivi-ridacchiò,baciandomi
l'orecchio-E non sei una balena.Sei semplicemente stupenda-la sua mano
tornò sulla mia pancia ormai di otto mesi pieni.-E anche
loro saranno stupendi-
-Il fratellino e la
sorellina?-chiese Lizzie distrattamente,che nel frattempo aveva
riportato l'attenzione al tappo che aveva lasciato galleggiare durante
l'arrivo del papà.
-Sì,amore-risposi,carezzandole
i capelli bagnati.Erano cresciuti,durante quei mesi.Più
volte,avevo pensato di tagliarglieli,ma Edward aveva sempre preferito
farli crescere,anche perchè Alice aveva messo in testa a mia
figlia che con i capelli lunghi sarebbe potuta diventare la principessa
Raperonzolo.
Mia cognata avrebbe
finito per essere uccisa.
-Il fratellino e la
sorellina ora stanno dormendo,lo sai-mormorò
Edward,continuando a carezzarmi la pancia.-Però ora manca
poco;tra poco li conosceremo,non sei contenta?-
Lizzie
sorrise.-Sì,voglio conoscere i miei fratellini-
Eravamo stati molto
attenti a farle accettare la notizia che presto ci sarebbero stati due
membri più in famiglia per evitare gelosie o invidie
infantili.
D'altronde,sapevo
benissimo che era una possibilità del tutto plausibile.I
bambini,specialmente molto piccoli,all'entrata in scena di due bimbi
ancora più piccoli,vedendosi portare via il primato
d'attenzione nella casa,spesso irrompevano in scenate di gelosia o in
piccoli ma malvagi scherzetti.
Tuttavia,io ed Edward
eravamo riusciti,con calma,a spiegarle cosa sarebbe accaduto di
lì a poco tempo in casa,chi si trovava nella mia
pancia,condendo il tutto con molti riferimenti al fatto che Lizzie mi
avrebbe aiutata con i suoi fratellini,a dar loro la pappa,a passeggiare
con la carrozzina,e ora non vedeva l'ora di avere i suoi due
fratellini,e,addirittura,stava molto attenta a chiunque mi si
avvicinasse troppo o disturbasse i due piccolini nella mia pancia.
La mano di Edward sulla
mia spalla mi risvegliò da quei piccoli ricordi,e me lo
ritrovai con il viso a pochi centimetri dal mio.
-Che cosa hai
comprato?-chiesi,carezzandogli la guancia con un sorriso.
Tentò di
assumere un'espressione neutrale.-Mah...niente di che.Giusto qualcosina
al supermercato come avevi detto...-
-...ci hai messo un'ora
per comprare la mozzarella al supermercato?-
Bingo.Si morse il
labbro,nervoso,quasi impaurito all'idea di parlarmi.
-Ok,l'hai voluto te.E'
che...beh,hai visto che i piccoli si rilassano ascoltando la musica?-
Sorrisi,annuendo
leggermente.-Sì...sì,lo so.Adorano anche la tua
voce-
Lui
annuì.-Bè,ho pensato che magari...-la sua mano
finì di nuovo sulla mia pancia,sott'acqua,e prese ad
accarezzarla.-Bè,che magari...comprando un semplice stereo
per la veranda,mentre prendiamo il tè o guardiamo la tv,non
sarebbe stato male,tanto per non farli sentire soli o esclusi..-
Mi si appannarono gli
occhi,non di certo per colpa dell'acqua calda che appannava i vetri del
bagno.-Amore...-
-...e poi si rilassano
così tanto,voglio abituarli alla musica fin da subito...-
-Ti amo-
Le mie labbra
azzittirono quel flusso ininterrotto di parole,quella dolcezza e quella
devozione che lui mostrava ed esprimeva attraverso piccoli e grandi
gesti.
-Bacio bacio
bacio-Lizzie fece una pernacchia sbattendo le mani
nell'acqua,reclamando anche lei la sua parte dal suo papino.
-Ma sei una gelosona tu
ehhhh-Edward l'agguantò,cominciando a solleticarle il
pancino,e lei cominciò a ridere a crepapelle.-Basta
papà,basta papà daiii-
-Che ne dici se
papà viene con noi tesoro?-proposi
sorridendo.-...così gliela fai pagare?-
Edward ebbe solo il
tempo di girarsi e lasciarmi un fugace bacio sulle labbra,prima di
buttarsi ridendo e provocando una marea di schizzi nella nostra grande
vasca,insieme a me e Lizzie.
Il cancello della villa che si apriva mi riportò alla
realtà.Lanciai un'occhiata fuori alla veranda,al giardino
profumato,per osservare la BMW di Edward entrare nel vialetto e
proseguire nel garage.Poco prima di scendere,vidi il finestrino scuro
abbassarsi e Lizzie salutarmi contenta con la manina, dal sedile
posteriore.
Risi ,contenta di saperli tornati a casa,e ricambiai,spargendo
involontariamente un po' di farina sul pavimento.
Li avevo spediti entrambi-Edward e Lizzie- a casa di
Esme,perchè mi mancava lo zucchero filato per terminare la
mia opera culinaria.
In realtà,speravo solo di tirare fuori un ciambellone ai
limiti della decenza.
Tuttavia,quando il portone di casa si aprì,e Lizzie
entrò come un uragano finendo tra le mie braccia,scoppiai in
un risolino.
-E tu che ci fai qui?-
-Potevo forse mancare?-
Alice,in un fantastico abito a fiori a balze,allargò le
braccia,facendo un giro su se stessa,e facendosi ammirare.Era
semplicemente fantastica.
-Già di ritorno?Non dovevi rimanere cinque
giorni?-chiesi,riferendomi al piccolo viaggio che aveva dovuto fare per
lavoro.
-Siamo riusciti a completare la lista degli abiti per gli Oscar in poco
tempo-mormorò lei distrattamente,osservandomi la
pancia.-Anche se Bora Bora non era per niente male.Ma non mi andava di
lasciare Jasper a casa solo inutilmente e ...una cognata sull'orlo del
parto nelle mani di mio fratello completamente impazzito-
-Mamma,mamma-Lizzie si aggrappò al mio collo,ma la sua
piccola manina finì sulla mia pancia.-Come stanno i
fratellini?-
-Bene amore-mormorai sorridendo,scompigliandole i capelli.-Hanno
dormito tutto il tempo,perchè la mamma ha messo la musica.E
tu invece?Zia Alice che ti ha combinato?-mormorai sospetta,osservando
tracce di rossetto rosa da bambina sulle sue labbra.
-Mi ha messo tanti trucchi sul viso-mormorò lei cantilenando
e lodando la zia,che,con un gesto disinvolto della mano,si
avvicinò a noi.-Ah,figurati tesoro.Sei talmente bella che i
trucchi sono inutili sulla tua fantastica pelle di pesca-
Alzai gli occhi al cielo.-Me la farai crescere complessata,Alice-
-Tranquilla,è in buone mani invece-Sorrise-Seriamente
Bella,e tu?Come stanno il campione e l'altra
principessina?-domandò,poggiando lievemente una mano sulla
mia pancia,ricoperta da un morbido vestito di cotone.
Sorrisi contenta,poggiando anche io la mano sul mio vasto
pancione.-Bene,Alice.Seriamente,nessun avvertimento.In fondo sono
sempre e comunque otto mesi.Penso proprio arriverò al limite
dello scadere del tempo,queste due puzzolette non ne vogliono sapere di
uscire-
-Perchè stanno bene lì protetti,non è
vero?-Alice si rivolse dolcemente alla mia pancia.
Scorsi la figura di Edward,in camicia a maniche corte e jeans,passare
per la veranda,fino a precipitarsi dentro.Poggiò le chiavi
sul mobile all'ingresso e poi ci raggiunse in cucina.
-Ciao amore-Si avvicinò rapidamente,e Alice,alzando gli
occhi al cielo,si spostò,lasciando campo libero a mio
marito.Mi prese la mano,baciando la fede,fino a stringere me e Lizzie
forte.Un piccolo bacio a stampo e si inginocchiò di fronte
al mio pancione.
-E ciao anche voi piccoli del papà-mormorò con
voce dolce-Vi sono mancato?-continuò,carezzando la pelle
dello stomaco così delicatamente da neanche sentire il tocco.
Eppure,la sensazione di protezione la avvertii immediatamente.
-Certo che sei mancato loro-mormorai,carezzandogli i capelli
folti.-Però si rilassano sempre con i Beatles.Devo
cominciare a preoccuparmi?-
Rise,mentre appoggiava le labbra sul pancione.-Mmm,no,non penso.Magari
avranno doti super raffinate per l'udito,chi lo sa.-
Scorsi Alice alzare gli occhi al cielo mentre si riscaldava una brioche
al microonde.
-Papà,cubi-mormorò Lizzie,dondolando le
gambine.La schiena cominciava a dolermi.Purtroppo,nell'ultima
settimana,quando tentavo di tenerla in braccio più di dieci
minuti,le mie braccia e la mia schiena cominciavano a
cedere.D'altronde,portare un peso di due feti sul davanti,su un corpo
magro ed esile come il mio non era di certo un'impresa facile.
Edward se ne accorse,e venne subito in mio aiuto,prendendola dalle mie
braccia e facendola accucciare sul suo petto.-Ma certo amore,ora
andiamo in cameretta a fare tante belle costruzioni mentre mamma si
risposa sul divano,non è vero?-
Mi lanciò un'occhiata eloquente e
sbuffai.-Amore,finchè riesco a tenerla,la tengo.Sai che non
resisto più di mezz'ora a non prenderla in braccio...-
-Devi fare attenzione-mormorò preoccupato e
apprensivo,carezzando nuovamente con una mano la stoffa che copriva la
mia pancia.-Per favore,Bella,sìì buona,almeno per
queste ultime settimane-
Il risolino di Alice non mi sfuggì e le lanciammo entrambi
un'occhiataccia,ma lei continuò imperterrita a fissare il
microonde in azione davanti a lei,sull'isola della cucina.
-Amore,io sto attenta,sei tu che sei troppo apprensivo.Stai
tranquillo.-gli accarezzai la guancia leggermente barbata-Ora termino
di impastare il ciambellone e poi..-
-Cosa?-disse,agitato-no,no,facciamolo finire ad Alice.In fondo
è qui per aiutarti.Tu stenditi un po' sul divano,o
perchè no,sul letto,magari stai più comoda...per
riposarti un pochino...-
Alzai gli occhi al cielo,mi scambiai un'occhiata con Alice,e insieme
scoppiammo a ridere,baciando poi le labbra al mio apprensivo maritino.
-Amore-ripetei,con calma,carezzandogli le braccia muscolose-vai con
Lizzie.Alice rimane qui con me e mi sorveglia.Tu stai tranquillo-
-Uno di questi giorni mi farai secco-borbottò lui baciandomi
una guancia.
Quando sparì con Lizzie,ancora ridevo.
-Seriamente,ma come hai fatto nove mesi a sopportarlo?-mi chiese Alice
con le mani sui fianchi.
Sentii un pizzico di irritazione.-Alice!Io lo adoro così
com'è-
Lei rise.-Tesoro,sai che scherzo.E' mio fratello,Santo Cielo.Anche se
ammetto che non l'ho mai visto così...così...-
-Iperattivo?-suggerii vagamente,sorridendo.-Controlla che i
fasciatoi,le carrozzine,i pannolini e il necessario siano apposto
più o meno quattro volte al giorno.Ma è
così dolce-mormorai,carezzandomi la pancia,gli occhi
sicuramente brillanti.-Mi fa sentire una principessa-
-Quello lo ha sempre fatto-ribattè lei ridacchiando.-Tra lui
ed Emmett se la battono forte-
-A proposito-dissi,terminando di mettere l'olio sulla padella e
spalmando bene l'impasto-come sta Tommy?Ha fatto il vaccino?-
-Sì sì-rispose,sedendosi sullo sgabello,e
osservando attentamente ogni mio gesto.-Rose mi ha chiamata prima.Quel
bambino è un miracolo.Non può non lamentarsi per
nulla-
-Già-Accesi il forno e infilai il tegame sulla prima
rata-Lizzie fa storie ancora ora,e quando era piccola come Tommy era
più o meno una missione impossibile cercare di portarla a
fare i vaccini dal dottore-
-Lo sai-mormorò lei pensante-intorno a me vedo solo
bimbi.Troppi nipoti-ridacchiò-Forse è il caso che
cominciamo a darci da fare anche io e Jasper-
-Ouch!-Saltellai sul posto,portandomi immediatamente il pollice alla
bocca-Sei matta?Non puoi dirmi queste cose così!-Continuai a
succhiare la pelle leggermente ustionata che era andata a toccare il
forno bollente.
Lei rise,allungando le braccia sul tavolo della cucina.-Bella,per
favore,non mi far accorrere Edward qua sconvolto perchè ti
sei bruciata il dito-disse,cercando di non ridere-e comunque,non
capisco perchè ti sconvolgi tanto...voglio dire,prima o poi
una coppia decide di affrontare questo passo,no?-
Misi il dito sotto il getto d'acqua freddo del lavandino,lanciandole
un'occhiataccia.-Certo che sì.Però non puoi
dirmelo così."Hey,io e Jasper abbiamo deciso di sfornare
bimbi".Insomma,tu sei Alice Cullen Hale.E ti ho sempre vista come la
perenne adolescente ribelle che rifiuta tutte le regole.-
-Bè,avresti dovuto smetterla di vederla così
da quando ho indossato l'abito bianco-
-Alice,seriamente volete un bambino?-sorvolai sulla sua domanda e
sorrisi,dolce,emozionata.
In quei mesi ci voleva poco per farmi piangere.Maledetti ormoni.
Lei sorrise,e dopo,un attimo di silenzio,annuì.-Forse ...non
proprio ora.Ma diciamo che comincio a sentire dentro di me quel
desiderio che...si fa sempre più forte quando vedo i miei
splendidi nipotini.E poi...vedere te così,Edward,voglio
dire...è una bella cosa,no?-Timida,abbassò lo
sguardo.
Mi avvicinai,stando attenta a non scivolare sulla farina sparsa sul
pavimento,e le alzai con la mano il mento.
-Sarà la cosa più bella della tua
vita-mormorai,scandendo bene ma piano le parole.
Si morse un labbro,e mi abbracciò forte,stando attenta
tuttavia a non stringere eccessivamente la presa sul mio pancione.
-Ti voglio bene,sorellina-
La strinsi forte,non potendo evitare a una lacrima di fare il suo
corso.Benedii chiunque mi avesse fatto il dono di vivere quella
vita.-Anche io,Alice...anche io.-
-...e ricordati di non usare troppa varechina,tesoro,mi
raccomando,potrebbe stordirti l'odore forte e ora come ora uno
svenimento...-
-...mamma,non ho mai usato la varechina per pulire il pavimento del
bagno,sinceramente-alzai gli occhi al cielo,tuttavia non potei evitare
di sorridere.
Chiunque mi circondava era troppo,oltre, preoccupato per me,soprattutto
negli ultimi giorni,Edward in primis (non che le sue coccole e
preoccupazioni mi dispiacessero);mamma e papà non erano da
meno:da quando mi ero trasferita nella nuova casa con Edward e
Lizzie,venivano a trovarci a cena almeno una volta la settimana,e
portavano ogni volta un dessert diverso,che avevano contribuito ad
alimentare il mio pancione,e naturalmente,non mancava la telefonata
quotidiana la sera,durante la settimana.
-Io te lo dico per prevenzione amore,so che sei fragile sotto quel
punto di vista,e non vorrei che dovessi correre all'ospedale
perchè sei svenuta e ...-
-Recepito il messaggio-sorrisi di nuovo-Mamma,devi stare
tranquilla.Sono con Edward 24 ore su 24.Come puoi ancora pensare che mi
capiti qualcosa?-
Lei colse l'ironia della mia frase e rise.-...effettivamente,non posso
darti torto.Sono solo un po' nervosa,credo sia normale.Sei sempre la
mia piccola grande Bella,che non riusciva a fare ginnastica in plaestra
o ballare in prima fila da piccolina-
-Mamma,ti avverto-borbottai,mettendo a posto lo straccio nell'enorme
armadio a muro dello sgabuzzino (che nella vecchia casa corrispondeva
praticamente alla mia camera)-sono a prova di lacrime oggi.Te ne
prego,non mi provocare-
Rise.-Va bene,la smetto.E' che...ogni tanto,è difficile
pensare che poco fa eri una goffa bimba timida e ora una madre di una
bimba,sposata,e in attesa di altri due bambini-
Cercai di spezzare la tensione del momento.-Bè...goffa e
timida direi che ci sono rimasta-
Riuscii.Rise di nuovo.-In ogni caso,stai attenta.E dai un bacione a
Edward e Lizzie-
-Sarà fatto-Entrai nel nostro bagno,e accesi le luci del
vetro della toeletta in marmo,facendo comparire così il mio
riflesso allo specchio-E saluta papà.E' già a
dormire?-
-Sì,o forse sta ancora blaterando riguardo la fine della
partita,ho preferito non indagare-Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
-Buonanotte mamma-
-Buonanotte tesoro,ci sentiamo domani-
Pigiai il tasto di spegnimento e poggiai il cordless sul ripiano del
mobile del bagno.
Mi lavai i denti con cura,strofinando forte,e poi presi a spazzolare i
capelli.
Si erano allungati tantissimo in otto mesi,e ancora non aveva dato una
piccola sforbiciata.
Sarebbe stato il caso di farlo presto,ma era difficile prendere
l'iniziativa,con Edward che ripeteva tutti i giorni quanto splendenti e
bellissima fossi con quei capelli lunghi e castani dai riflessi rossi.
Scossi la testa sorridendo e,impaziente di lasciarmi alle coccole di
mio marito e a giocare con mia figlia,mi sfilai la vestaglia e spensi
la luce del bagno,aprendo la porta che conduceva direttamente alla
nostra camera da letto.
A volte,mi chiedevo se quella che stessi vivendo fosse una
realtà vera,e non utopica,magari quella descritta da
Platone;forse era tutto un mondo di idee,e magari mi ero lasciata
andare alla totale deriva,e quel giorno che avevo incontrato Edward al
supermercato era stato solo un mio sogno mai terminato.
La vita matrimoniale con Edward,con mia figlia,era qualcosa di troppo
perfetto per trovare le parole giuste per descrivere cosa provassi
quando lui tornava a casa con la sua macchina,quando tutti e tre
insieme,ci lasciavamo andare alla luce calda del sole;le sue mani sulla
pancia erano diventate qualcosa di indispensabile,fuso ormai con i miei
due piccoli esserini.Edward non si staccava un attimo da me,da
Lizzie,dai suoi piccolini,e se lo faceva,tornava sempre con qualcosa
per noi.
Opprimente?Soffocante?
No.Semplicemente perfetto.La sua presenza era tutto ciò che
avevo mai chiesto in quel breve ma terribile momento di separazione,e
vedere Lizzie crescere con lui era la soddisfazione più
grande.
Senza tralasciare ovviamente quell'altro fattore.
Mi chiedevo se fosse possibile,che il mio amore crescesse ogni giorno
di più nei suoi confronti.Un'enorme marea,inarrestabile.
Un oceano inarrestabile di amore.
-Mamma!Che bella mamma!-
Lizzie,confezionata nel suo pigiamino composto da culotte e canottiera
con pois bianchi e neri,stava seduta sul lettone,le mani incatenate ai
suoi piccoli piedini.
-E tu che ci fai ancora sveglia?-Chiesi sorpresa,lanciando
un'occhiataccia ad Edward,che se ne stava seduto vicino a lei a ridere
sotto i baffi.
-Sei splendida amore,vieni qua-
-Ruffiano che non sei altro-mormorai,lasciandomi però
trascinare nelle sue braccia-Lizzie,tesoro,sei molto più
bella tu.Il pigiama te lo ha messo papà?-
-Ancora non riesce a vestirsi da sola mi sembra-mi prese in giro
Edward,pizzicandomi il sedere,e rise fragorosamente.
Gli diedi uno scappellotto in testa-Scemo.Era per dire semplicemente
che è più bella lei,sempre-
-Siete meravigliose tutte e due-rispose lui lasciandomi un bacio sulla
bocca e Lizzie gattonò sul letto facendosi avvolgere anche
lei dalle braccia del papà.
-E tu sei il papà più bello del mondo-lo
contemplò lei carezzandogli la poca barbetta che Edward
aveva.-E anche i fratellini saranno belittimi,non è
vero,mamma?-
-Ma certo amore-risposi,intenerita,e le mani di Edward subito corsero
sulla mia pancia.-Lo sai,avrò bisogno moltissimo del tuoi
aiuto i primi tempi.-
Riucii a catturare la sua attenzione.
-Perchè dobbiamo falli mangiare,lavalli?-
-Sì-risposi,carezzandole i capelli-E poi,sceglierai tu i
vestitini da mettere loro la mattina,no?-
-Sì sì sì
sì!-battè entusiasta le mani ,saltando sul
letto.-Che bello mamma!Però quando escono dalla pancia?Non
escono mai!-
Edward rise e prese una sua piccola manina.-Lo stiamo aspettando
tutti,tesoro.Tra un pochino usciranno fuori.Sentili come si
muovono.Stanno dicendo "ora arriviamo,ora arriviamo sorellina!-
Lei rise contenta e mi carezzò la pancia piano piano,insieme
a quella del papà.-Mamma,anche io ero così
piccola e stavo lì nella pancia?-
Risi.-Oh,sì.Ed eri molto più vivace dei tuoi
fratellini.Non riuscivo a dormire più gli ultimi tempi-
-E ola?-Chiese stupita.
Risi,lanciandomi uno sguardo d'intesa con Edward.-E
ora...bè,ora sei diventata molto molto più
brava.E lo sarai ancora di più quando arriveranno i
fratellini,non è vero?-
Le baciai la testolina folta,per poi stringerla forte.
-Sì,mamma e papà,farò la blava-
Edward ci osservava con amore,e ci riunimmo in un abbraccio collettivo.
Una piccola fitta mi scosse la pancia,e mi lasciai andare ad una
piccola imprecazione di dolore.
-Cosa?Si sono mossi?-
Edward scattò subito,aiutandomi a farmi stendere sul letto.
-Che è successo mamma?-
Lizzie strisciò fino al mio cuscino,poggiando la sua piccola
manina sopra quella di Edward,sul mio ventre.
-Niente-,mormorai,poggiando stordita la testa sul cuscino,sorridendo
appena.-E' che ogni tanto i due monellini si ricordano di farsi
sentire.Birbantelli-
-Cattivi fratellini,mamma deve riposare!-Lizzie prese a massaggiare
vigorosamente il punto dove i bimbi avevano scalciato.
-Adesso è ora per la principessa di andare a dormire-
Edward,sorridendo,la prese dolcemente tra le braccia,e lei
affondò il visino nel suo petto.-Papà,ma mamma...-
Soffocai una risata.-Sei un amore,puzzola-
Edward le carezzò i capelli soffocando una risata.-Giuro che
preserverò la mamma da qualsiasi attacco dei fratellini.Ti
fidi di papà amore?-
Lei rialzò la testa,e mise su un 'adorabile faccina
pensierosa.-Mmm.Sì.Bene.Però voglio dolmire con
Carty stasera-
Si riferiva a uno dei peluche regalo di Emmett e Rosalie.
-Va bene,Carty sia allora.Dai la buonanotte a mamma-
Edward si inchinò un poco e mi lasciai avvolgere da quel
paio di braccia piccole,ma in grado di rassicurarmi solo come un'altra
persona era in grado di fare.
Ed entrambe quelle persone erano presenti in quella stanza in quel
momento.
-Buonanotte mamma-mi schioccò un bacio sulla guancia,epoi
scese dalle braccia del padre,per lasciare un piccolo bacio proprio sul
mio ombelico-e buonanotte fratellini-
-Buonanotte amore-le carezzai il braccio,e rimasi ad osservarla
teneramente fino a quando Edward non la portò nella sua
stanza.
Scostai per bene le coperte,per immergermi sotto il lenzuolo fresco e
pulito,e chiusi gli occhi.
Un leggero mal di testa si era impadronito di me,e le tempie mi
pulsavano leggermente.
Un paio di mani presero posto sulla mia pancia,racchiudendola,sotto le
coperte,e istantaneamente sorrisi.
La presenza del corpo di Edward accanto al mio era inconfondibile.
-Messa a letto?-mormorai,e,seppur con gli occhi chiusi,capii che aveva
spento le luci.
-Sì-,soffiò al mio orecchio,lasciando una scia
leggera di baci.-Ora si è fissata con Carty la carota.Quanto
durerà?-
Risi,ma ciò provocò un'altra fitta alle
tempie,quindi smisi subito.-Non lo so.Ma è meglio
così,che sia serena questo periodo.Ho un po' di timore al
pensiero di come reagirà all'arrivo dei fratellini-
Le sue mani corsero alla pancia,carezzandola in lenti movimenti
circolari.Mi rilassai sotto al suo tocco,e la mia schiena
andò a modellarsi al suo petto sodo.-Piccola,sono sicura che
andrà tutto bene.Lizzie non è mai stata una
bambina particolarmente gelosa o vendicativa.Certo,il beneficio del
dubbio rimane,ma sono sicuro che quando vedrà i due
fratellini senza nome sarà al settimo cielo-
-Questo non lo metto in dubbio-Un attimo di pausa.-I fratellini senza
nome?-Risi.
-Bè...-la sua mano continuò il suo movimento
rilassante-...a quanto ne so,non mi sembra che siamo riusciti a trovare
due nomi da affidar loro.O sì?-
Sorrisi.-Ormai mi sono arresa.Verranno spontanei quando
nasceranno,tesoro-gli accarezzai il polso.
-Questo perchè tu non hai accettato la mia idea di chiamarla
Anastasia-
Alzai gli occhi al cielo,e lui rise.-Edward!Siamo nel ventunesimo
secolo.Posso chiamare una bambina Anastasia?-
-E' regale,è la principessa-mi contraddì
lui,dandomi un bacio sulla gola.-E poi hai avuto da ridire anche su
Rodolfo per il piccolino-
-Non siamo in Sissi-borbottai cercando di non ridere.-Questa tua
tendenza ad appellarti a nomi importanti storici mi spaventa-
-I nostri due esserini diventeranno due pezzi importanti-rispose
lui,passando a baciarmi la guancia.-Non è
vero?-mormormorò poi,immergendo la testa sotto le
coperte,fino ad arrivare a sfiorare con le labbra la mia pancia.
Sorrisi,a quel movimento cosi dolce,cosi lento,che caddi in un sonno
profondo senza neanche accorgermene.
Aprii gli occhi.Fu una cosa improvvisa,immediata.Un momento prima ero
immersa nel sonno più totale,l'attimo dopo a fissare il buio
nella camera da letto,con una consapevolezza totale in me.
La mano scattò verso la lucetta dell'abat-jour,che
illuminò fiocamente la camera.
Edward era appoggiato interamente a me,le sue braccia che mi cingevano
la vita,e dormiva in uno stato profondo.
Le mie azioni furono meccaniche,normali.
Scostai la coperta per osservare il fondo del mio
pigiama,lì,sulla mia vasta pancia,per poi osservare la
porzione di lenzuolo sottostante alle mie gambe.
Macchia.
Una macchia enorme,circolare,si estendeva sul lenzuolo azzurro,proprio
in mezzo alle mie gambe.
Un suono strozzato mi uscì dalla gola.-Edward-
Si mosse leggermente,solamente per affondare di più la testa
nel cuscino.
-EDWARD-
Aprì gli occhi immediatamente,e,quando mi vide,probabilmente
con una faccia bianca,capì subito.
-Cazzo!-imprecò,alzandosi in piedi.
-Edward,Edward ,mi si sono rotte le acque-mormorai,cercando di
mantenere la calma.
-Amore,cosa,come...-
Farfugliava,completamente fuori controllo.
Raramente mi era capitato di vedere Edward conciato a quel modo,e aveva
scelto il momento meno adatto per dare adito al suo momento di pazzia.
-Edward,devi chiamare i miei o i tuoi,avvertili,devi portare Lizzie da
loro.Noi dobbiamo correre in ospedale-dissi,sempre mantenendo la calma.
Non sapevo come,ma mi stavo rasserenando;era stata cosi anche la prima
volta:dopo il panico iniziale nello scoprire la rottura delle acque,era
venuto normale prendere la calma e cercare di razionalizzare il
tutto,cosa che non era proprio tipica di me.
-Ok-
Sparì in un secondo al bagno,e tornò con il
cordless in mano,gia che parlava al telefono con mia madre.
-...Sì.Sì,sta bene.E' calma.La
portiamo...sì,la portiamo ora.Arriviamo subito-
Una piccola fitta mi colpì il ventre.-Ah!-
-Amore!-
In un attimo,Edward fu da me,la mano sulla pancia.-Amore...-
-Andiamo.in.ospedale.-riuscii a dire fra i denti.-Edward,la borsa-
-Tranquilla,tu devi stare tranquilla-mormorò lui
carezzandomi i capelli sulla fronte.Mi aiutò ad infilare il
giacchetto della tuta e un quarto d'ora più tardi eravamo
davanti casa dei miei con Lizzie,addormentata tra le braccia di mia
madre accompagnata da mio padre,visibilmente agitati.
-Sei sicura che non...-
-Mamma,no-mormorai per la ventesima volta,cercando di mantenere la
pazienza.-Tu,Edward e papà dovete stare calmi.Sto ancora
relativamente bene ma non voglio parlare.Quindi,prima di partorire in
macchina,preferirei arrivare in ospedale,è possibile?-
-Ma certo amore-Edward mi reclinò il sedile della
macchina,sganciando nervosamente il freno a mano.-Renèe,ci
teniamo in contatto telefonico per Lizzie-
-State tranquilli-Mamma si affacciò al
finestrino,carezzandomi la mano.Mi lasciai abbracciare,e sentii le
lacrime al bordo degli occhi.
-Tesoro,in bocca al lupo-
-Grazie-mormorai,prima che Edward sfrecciasse per le strade luminose di
Los Angeles.
-Aaaaaaaaaaaaaa-
-Bella,respira,respira!-
-Sto respirando,idiota!-
Sentivo chiaramente il cuore essere uscito dal mio corpo,arrivato su
Marte,e tornato indietro.Il dolore al ventre era
insopportabile;lunghe,dolorose,laceranti fitte,che il mio cervello
rifiutava di chiamare contrazioni,si intervallavano a distanza di
neanche due minuti.
Sapevo che mancava poco.
Lo avevo capito quando Edward era entrato,ovvero da cinque minuti,e
quando l'ostetrica che mi aveva seguito per i nove mesi di gravidanza
si era munita di una paio di gunati di lattice,avvicinandosi al ripiano
di metallo dove ero sdraiata,a gambe aperte,senza la minima
vergogna,circondata da persone sconosciute.
Vidi chiaramente Edward essere colpito alla testa dall'asciugamano che
avevo di fianco a me,e che gli avevo tirato in un gesto di furia
improvvisa e inconsapevole.
-Amore...-
Mi fu di fianco di nuovo,nonostante il mio gesto per nulla
educato,sotto il getto soffuso delle luci della sala parto.
-Oh,scusa amore,scusa-urlai,stringendogli la mano che mi porgeva.-Io
non volevo essere cattiva,io,io,ho solo voglia di urlareeeee-
Un'altra contrazione.
-Bella,forza,vedo la testa!-
L'infermiera in mezzo alle mie gambe si lasciò andare ad un
grido entusiasta,e proprio in quel momento,nonostante i miei occhi non
focalizzassero bene le cose attorno a me,vidi Carlisle fare la sua
entrata,una mascherina sulla bocca.
-Papà-Edward gli si avvicinò,e potei vedere,da
quell'angolazione,i suoi capelli sudati,gli occhi lucidi.
Nonostante la terribile situazione di cui ero vittima in quel
momento,non potei non fermarmi a riflettere sulla bellezza del suo
volto.
Era lì,ad aspettare.Ad aspettare che io,la donna della sua
vita,gli concedessi i nostri due piccoli tesorini,che avevamo coccolato
nella mia pancia per nove mesi.
-Come andiamo?-chiese Carlisle,professionale,ma non mi
sfuggì la sua carezza sulla spalla.
-La testa è quasi interamente uscita-lo informò
qualcuno davanti a me.
Edward tornò ad appropriarsi della mia mano.Sentii il
respiro caldo nel mio orecchio.-Amore,sono qui,sono con te-
-Edward,Edward...-
-Sono qui...-
-Aaaaaaaaa-
Un altro dolore,un altro pezzo di carne infiammato.
Non potevo farcela.Non potevo resistere.
-Edward,non posso farcela...-
-Amore,amore.-Le sue mani cominciarono a massaggiarmi la schiena,le
spalle,doloranti.
Non c'era una parte del corpo dove non provassi dolore.
-Amore.Tu sei forte.Sei il mio amore.E i nostri bambini non aspettano
altro che conoscerci.Non vedi l'ora di stringerli tra le braccia eh?-mi
sussurrò all'orecchio.
Lasciai cadere la testa sulla sua spalla.
-...metterli nel fasciatoio,vederli dormire nella nostra casa
illuminata dal sole...-
I dolori eccedevano.
Sentii chiaramente scricchiolare la mano di Edward per quanto la stavo
stringendo forte.
-Bella,Bella,spingi,spingi più forte!-
Feci come mi dicevano,solamente pregando che quella tortura finisse
presto.
Non so quando,tra il dolore straziante,il sudore che mi penetrava fin
nelle ossa,e gli occhi che ormai faticavano a restare aperti,sentii un
grido.
Un vagito.
Subito dopo ne seguì un altro,più delicato.
E quando i miei occhi incontrarono quelli di Edward,tinti del
più meraviglioso stupore mai visti su questa Terra,capii di
aver donato la vita ai nostri due bambini.
Con le lacrime agli occhi,il cuore che batteva forte,vissi uno dei
momenti che sarebbero rimasti fissati nella mia mente per sempre.
Un piccolo corpicino,due piccoli corpicini,ricoperti di
sangue,,finirono tra le braccia sicure del mio grande amore,in lacrime
anche lui.
Piangevano,tutti e tre,chi di dolore,per essere appena arrivato in un
mondo dove tutto è facile ottenere tranne
pace,doveè difficile ottenere ciò che si
desidera,ma che io,ed Edward,avremmo cercato di donare loro.
Ed Edward piangeva,mentre mi porgeva i frutti del nostro
amore,baciandomi le labbra,bagnandole di sale,baciando ogni lembo di
pelle umana che riusciva a incontrare,del mio corpo.
E io,rivivendo come in un grande flashback tutti i momenti che avevamo
vissuto insieme,pregustando il momento in cui Lizzie avrebbe visto i
suoi due fratellini,cullando quelle due piccole anime,mi lasciai
travolgere da quell'enorme,e forse assurdo,ma reale sogno.
*il campione di nuoto
statunitense;
Preciso che io amo il
nome Anastasia(vorrei chiamare cosi mia figlia *.*),quindi non volevo
recare nessuna offesa,solamente mi è sembrato il nome
più adatto alla scena xD
Scusate il gioco di
parole "reale sogno",ma questa frase così sempre me la sono
immaginata e così l'ho voluta scrivere.
Spero che questo
capitolo sia riuscito ad emozionarivi almeno un pochino di quanto
è riuscito ad emozionare me.Vederlo fnalmente scritto
è qualcosa che...bè,penso che chi scrive storie
possa comprenderlo appieno.
Voglio riservarmi i
saluti e ringraziamenti finali all'epilogo,onde evitare di commuovermi
fin da ora,della serie,rimandiamo finchè è
possibile xD
Qui il mio contatto
di twitter per chi volesse seguirmi.
Al finesettimana con
l'epilogo.
Cristina
|
Ritorna all'indice
Capitolo 30 *** Epilogo ***
Epilogo
La testa rovesciata
all'indietro,la bocca aperta in un gemito silenzioso,mi muovevo con
enfasi sopra il meraviglioso corpo di mio marito,in una danza erotica e
sensuale.
Sentivo le sue membra
fremere sotto di me,il suo corpo perfetto ardere;gli addominali,tesi
nello sforzo del fare l'amore,mi avevano eccitato più del
dovuto.
Potevo chiaramente
distinguere i battiti del mio cuore farsi più
veloci,forsennati,in attesa dell'esplosione.
Fare l'amore con mio
marito era l'attività di gran lunga da me
preferita;tuttavia,nulla poteva superare quel momento,quella breve
parentesi,che mi separava dal raggiungere il paradiso.
Sapevo che,per
arrivare a ciò,mancava qualcosa in particolare:il suo
viso.
La mia testa
scattò insieme al bacino,e i miei occhi si rivolsero verso
il basso,aumentando le spinte,e i miei lunghi capelli,marroni,con
riflessi rossi,che lui adorava,si chiusero sui nostri corpi,come a
creare una profonda bolla personale, esterna perfino alla nostra camera
da letto.
Mi ritrovai
così di fronte il suo splendido viso,nell'atto estremo della
goduria,la bocca aperta,gli occhi verdi immersi nei miei in
un'adorazione così pura e divina che sapevo,avrebbe
riservato sempre e solo a me.
-Bella...-
La mia bocca
coprì la sua,e finalmente la sua lingua trovò la
mia,unendosi anch'esse in una passionale danza.Mi stesi completamente
su di lui,lasciando che le sue braccia avvolgessero il mio corpo
nudo,che venissimo così,insieme,abbracciati,fusi.
Quando riuscii a
tornare nel mondo reale,un paio di raggi di sole erano filtrati
attraverso le tende della nostra camera,colpendo la mia
pelle,leggermente più chiara del normale,e il suo petto sodo.
Mi lasciai andare
sulla sua spalla,strofinando il naso sopra,e per un poco le sue coccole
riuscirono a farmi restare nel mio mondo fatato.
Nonostante tutto,io
vivevo già nel mio mondo fatato,da sedici anni ormai.
-A cosa
pensi?-sussurrò,baciandomi lievemente la guancia.
Sorrisi,stringendo le
braccia attorno al suo bacino,e lasciai che coprisse entrambi con il
lenzuolo leggero.-A noi-
Intrecciò
la sua mano alla mia,e rimasi ad osservarle più del dovuto.
-Quel vestito ti stava
d'incanto-mormorò,osservandomi con amore.-Sei bellissima.Il
blu ti risalta-
Alzai gli occhi al
cielo,lasciando che la sua bocca si muovesse,dolce e delicata,lungo il
mio viso,la mia guancia sinistra.-Lo dici sempre-mormorai,persa nel mio
paradiso personale.Le sue mani erano un toccasana per il mio corpo.Se
solo me lo avesse chiesto,sarei stata pronta per fare l'amore
nuovamente.Sempre.
-Perchè
è vero-Poggiò le sue labbra sulle mie,e si
lasciò andare ad un gemito voglioso.Le sue mani scivolarono
lungo la mia schiena,stendendomi sulla mia parte del letto,esponendomi
così alla luce del sole,per poi finire sul mio
sedere.Contemporaneamente,la bocca terminò sul collo.
-Facciamo il bis?-gli
mormorai all'orecchio ridendo,lasciando vagare le mie mani lungo la sua
schiena perfetta e liscia.
-Anche il tris se
vuoi-rispose,sepolto nei miei capelli.
-MAMMA!PAPA'!SONO A
CASA!-
Scattai seduta sul
letto,e ringraziai il cielo di vivere in una casa che aveva le
dimensioni più o meno di un castello.In men che non si
dica,fummo vestiti,e Edward riuscì addirittura ad aprire la
finestra facendo finta di essere sulla sdraio del nostro terrazzo.
La porta della camera
si aprì,ed Elizabeth Cullen,diciassette anni e qualche
mese,si presentò ai nostri occhi.
Era vestita
esattamente come la mattina,pantaloncini di jeans abbinati a una
canottiera bianca,e sandali ai piedi,lo zaino poggiato su una spalla.I
capelli, tendenti al marrone chiaro,erano legati in una lunga treccia.
I suoi occhi
indugiarono lungo la camera,fino poi a posarsi nei miei e sorridere.-La
vostra figlioletta adorabile torna a casa con un ...-aprì
trionfalmente un foglio che aveva ripiegato nella mano-...una A a
storia!!-
-Complimenti tesoro
mio-Edward in un attimo fu da lei,e la abbracciò forte.-Non
ne avevo dubbio-
-Brava
amore-annuii,lisciandomi le pieghe dell'abito che Edward amava tanto e
che però si divertiva a sfilare molto spesso-Che argomento
era?-
Lei alzò
gli occhi al cielo.-Il crollo della borsa di Wall Street.E va
bene,forse sono partita un po' avantaggiata perchè
papà sa tutto su quel periodo,ma è comunque una
A-si difese,mordendosi un labbro.
Trattenni una
risata.-Papà è più fornito di un libro
di storia?-
-Considerando che ho
vissuto l'epoca,direi di sì-Edward mi lanciò
un'occhiataccia-vorrebbe affermare il contrario,signora Cullen?-
-Non mi permetterei
mai,signor Cullen-mi ripresi subito,facendogli l'occhiolino-Lei
è in assoluto il mio insegnante di storia preferito-
-Oh no,vi prego-Lizzie
fece finta di reprimere un conato di vomito-Non allusioni e doppisensi
davanti a me.Penso che oggi andrò con Tommy al
mare.-Tossì nervosamente-...è un problema?-
Edward si
irrigidì immediatamente.-Per domani devi fare i compiti-
-Già
fatti-Lizzie incrociò le braccia al petto.
Cercai di trattenere
un sorriso,di fronte al teatrino che si presentava ai miei occhi ogni
giorno.
-Dove sono Tatiana e
Alexander?-
-Li ho lasciati
giù-Mormorò facendo una smorfia-E,prima che tu me
lo dica,ho pulito la mia camera ieri con mamma.Quindi,oggi vado al mare
con Tommy-
-Zia Rosalie e zio
Emmett...-
-Non gli dicono
niente-lo stoppò con un sorriso trionfante.-Zio Emmett
è felicissimo dell'...amicizia tra me e Tomas,quindi non
vedo quale sia il problema-
-Ma...-
Mi passai una mano tra
i capelli,sorridendo.-Lizzie,tesoro,puoi andare-
Edward si
voltò,sentendosi tradito.-Ma Bella!-
Lo
ignorai,avvicinandomi.-A casa per l'ora di cena,mi raccomando.Stasera
vengono nonno Charlie e nonna Renèe.-
Gli occhi di Lizzie si
illuminarono e cominciò a saltellare .-Il che significa
cannoli ripieni di nutella e lasagne italiane.Sarò
sicuramente a casa-
Alzai gli occhi al
cielo e la osservai sparire nella sua camera.
-Ti rendi conto che
sarà in bikini davanti a lui?Un maschio!Come ti è
saltato in testa di darle il permesso?-
Sorrisi,avvicinandomi
al mio perfetto marito.Gli massaggiai le spalle,e le mie labbra
finirono sulle sue .
-Sei un
gelosone-mormorai,strofinando il naso con il suo.
Lui cercò
di mantenere la sua posizione indignata.-Non è vero.Sono
solo...irritato al pensiero che quello che teoricamente dovrebbe essere suo cugino la
veda mezza nuda.-
-Praticamente non è suo
cugino-risposi accarezzandogli la guancia-E dovresti essere contento
che Lizzie abbia trovato...la sua metà.Edward,come ti
sentivi tu appena trasformato?-
-Lizzie ha deciso di
diventare immortale.Io non ho avuto scelta-
Lo baciai a stampo.-Si
amano,amore.Sai benissimo che Lizzie ha deciso di trasformarsi per lui -
Reprimette una
smorfia.-Anche per noi.Anzi,soprattutto per noi-
Risi.-Naturalmente.Ha
deciso di fare la mia stessa scelta,di cui non me ne pento
minimamente-Un altro bacio.-La storia che si ripete-
Lui
continuò a guardarmi male.-Non si amano-
Sollevai un
sopracciglio e risi,prendendogli la mano.-Basta crederci.Andiamo
giù.Voglio sapere quelle due pesti che hanno combinato oggi
a scuola-
In
realtà,Alexander era sulle scale,la camicia rubata al
papà quella mattina(il che mi faceva supporre che anche lui
avesse trovato qualcuna,l'ennesima, su cui porre attenzione a scuola).
-Buongiorno
tesoro-sorrisi,lasciando un bacio al mio piccolo uomo.-Come
è andata a scuola?-
-Bene mamma-fece
scrocchiare le mani tra loro,prima di aprire velocemente la porta della
sua camera.-Ho addirittura preso la sufficienza al compito di
trigonometria-
-Questa sì
che è una novità-Edward sorrise e scoppiai a
ridere.-Campione,ti va una partita a basket con me e zio Emmett e
Jasper dopo?-
-Vorrei
papà,ma ho promesso a Tatiana che l'avrei accompagnata a
fare shopping-Alzò gli occhi al cielo-Devo ancora farmi
perdonare per lo scherzo di ehm,cattivo gusto,che le ho fatto-
Tatiana e Alexander
erano il completo opposto di Lizzie.
Se lei,determinata ma
pur sempre calma e riflessiva,non aveva mai dato grandi problemi,questo
non si poteva dire per i gemelli.
Fin da piccoli avevano
dato prova di differire del tutto dalla sorella maggiore;Tatiana,gli
occhi verdi come il padre,i capelli mossi,di un biondo cenere (non
avevo idea da dove fosse uscito fuori,tanto che alcune volte Edward
aveva detto scherzando se fosse passato la sera del concepimento un
tedesco a casa),era una peperina nata:partecipava a tutti i corsi della
scuola,si interessava di politica ma trascurava un pochino lo studio.Se
non ci fosse stato Edward a tenerla sott'occhio per quel punto di
vista,probabilmente si sarebbe lasciata andare.Il suo sogno era entrare
in politica.
Alexander era in tutto
e per tutto la fotocopia fisica di Edward.Ammirava suo padre,era il
modello da seguire,il suo mito;d'altronde,dal punto di vista
anagrafico,stava per compiere gli anni di suo papà.Gli occhi
erano i miei,nocciola scuro,ma il taglio di capelli,il colore,e la
corporatura fisica li aveva ripresi dal papà;la materia in
cui eccelleva a scuola era biologia,e,riscuoteva un profondo successo
tra le donne.Aveva sedici anni,ma io ed Edward avevamo avuto l'onore di
sapere che ogni settimana c'era una nuova
fiamma.Speravo
che fossero solamente gli ormoni e che prima o poi si sarebbe calmato.
Lizzie,la mia piccola
Lizzie,era cresciuta,ed era divenuta come me e suo padre.
Tremavo,il giorno che
io ed Edward decidemmo di parlare ai nostri piccoli tesori della nostra
vera identità.
All'inizio,non
reagirono bene.In seguito,grazie al tempo, e all'osservare
quotidianamente i lati postivi della nostra
trasformazione,erano riusciti ad abituarsi all'idea.
Stessa cosa accadde a
Tomas,il figlio di Rosalie ed Emmett.Lui optò per la
trasformazione molto tempo prima di Elizabeth.
Fu così che
Lizzie si presentò un giorno,non molto dopo la nostra
confessione,per riferirci tutto.
Io ed Edward sapevamo
che prima o poi sarebbe accaduto,che prima o poi,avremmo dovuto
affrontare la scelta.
Quando all'inizio
avevo notato sbocciare qualcosa tra Lizzie e Tomas,non vi avevo
badato.Erano entrambi bambini,e i bambini spesso non si rendono conto
di ciò che fanno o provano.
Quando
però,con il corso degli anni,le carezze divennero
paplpatine,le margherite regalate divennero mazzi di rose (Edward
sapeva solo la metà delle cose,fortunatamente),capii che la
cosa non era superficiale.
Lizzie si
innamorò di Tomas.
Io ed Edward,ancora
tuttoggi,non avremmo saputo dire cosa spinse nel particolare nostra
figlia a divenire come noi;il profondo amore che ci
legava,e,sicuramente,l'amore che legava lei a Tomas.Tuttavia,se c'era
una cosa cui entrambi ci eravamo imposti,era il non influenzare quella
che poi sarebbe divenuta la scelta dei nostri figli: seguire le nostre
orme o proseguire con la loro esistenza da umani.
Io la mia scelta la
feci,sedici anni fa.
Tattiana e Alexander
ancora non avevano affrontato la questione.
Sapevo che era un
grande conflitto interiore il loro,ma io ed Edward avevamo deciso di
restarne fuori.Se avessero deciso di divenire immortali...bene;in caso
contrario...con il dolore nel cuore,li avremmo lasciati andare per la
loro strada.
-Mamma??-
Sobbalzai,tornando al
presente,e sorrisi alla mia piccola ma garibaldina Tatiana,anche lei in
processione sulle scale.
La solita
routine;Lizzie,Alexander,Tatiana.Mangiavano,e poi si ritiravano nelle
loro stanze a studiare,o perlomeno,così ci facevano
credere.Ma a me ed Edward andava benissimo così;il tempo per
fare l'amore era sempre troppo poco.
-Prima che tu chieda
come al solito com'è andata a scuola,posso giustificare il
fatto che io abbia dimenticato di fare i compiti di scienze...-
Spalancai gli occhi,e
Edward sorrise scuotendo la testa.-La giustificazione sarebbe?-
-Lo sai
no,c'è quel ragazzo tanto tanto tanto carino
papà,lui è così maturo,è
all'ultimo anno...e poi è della mia stessa fazione
politica!Devi credermi,sa tutto sull...-
-Va bene va bene-alzai
gli occhi al cielo muovendo le mani in un gesto isterico.-Oggi ne ho
sentite abbastanza da tutti e tre.Te la passi-
Lei
spalancò gli occhi.-Sul serio?Oh grazie mamma,giuro che
domani ripeterò tutta scienze a memoria!-
-Sì
sì-mi lasciai coinvolgere dall'abbraccio scambiandomi un
sorriso con Edward,poi lei si avviò verso la sua camera.
-Ah
mamma,papà,dimenticavo-Tatiana tornò indietro con
un sorriso,e solo allora notai l'album che teneva tra le braccia.-L'ho
trovato giù di sotto mentre rovistavo per cercare la
bandiera degli States.Ho pensato che poteva ancora interessarvi,mamma
lo stava cercando un po' di tempo fa-
Lo riconobbi
subito.-Oh mio Dio sì!E' l'album dei ricordi !Edward, amore
eccolo!-
Lui sorrise e io presi
l'album dalle mani di mia figlia.
-Di niente,figurati
mamma-mormorò scrollando le spalle.-Bè...io
vado.Mi attende scienze,per la vostra
felicità-Alzò gli occhi al cielo e con un cenno
di mano si ritirò anche lei nella sua stanza.
-Era cosi tanto tempo
che lo cercavo-borbottai entusiasta.Prei per mano mio marito e insieme
ci dirigemmo giù,nella nostra veranda,dove lo stereo, che
calmava i gemellini quando erano ancora nella mia pancia, riposava
tranquillo.
Edward si
accomodò sul divanetto,lasciandomi poggiare sulle sue
gambe,e mi strinse in un abbraccio.Poggiò il viso sulla mia
spalla.
-Forza-mormorò-immergiamoci
in questo viaggio dei ricordi-Emozionata,aprii la prima pagina.Mi morsi
un labbro,già sull'orlo delle lacrime.
Io,con i tratti di
poco più giovani, tenevo tra le mani una Lizzie appea nata
in ospedale.
-Oh mio Dio-
Edward mi strinse
più forte,poggiando la sua mano,grande e protettiva,sopra la
mia.-Quel piccolo fagotto ora è di sopra a provare il bikini
migliore per sguazzare in acqua con il suo Romeo-
Annuii,lasciando
scivolare una lacrima sulla mia guancia.-Già.-
Continuai a voltare le
pagine,mentre i momenti più belli della nostra esistenza-mia
e di Edward-seguitavano a scorrere davanti ai nostri occhi.
Lizzie che gattonava.
Io,in abito da
sposa,appoggiata ad un Edward in smoking su un prato.
Di nuovo io,con i
capelli più lisci del solito,l'aria diversa,la pelle
leggermente più chiara del solito.Io vampira.
Alice con il pancione.
Alexander con la nuova
tuta da basket.
Tatiana nella
ciambella in piscina.
Io,Edward,Lizzie,Tatiana
e Alexander seduti sul salotto del soggiorno,sorridenti allo scatto
della macchinetta fotografica.
Volsi il mio sguardo
verso Edward,e potei leggervi chiaramente quel sentimento
che,nonostante il mondo andasse avanti,continuasse ad
evolversi,seguitava ad essere la materia prima dell'esistenza.
L'amore.
INFORMAZIONI
SUGLI ALTRI PERSONAGGI E POST EPILOGO.
-Bella,come avrete notato nell'epilogo,è una vampira.Edward
la trasforma tre anni dopo la nascita di Tatiana ed Alexander,il giorno
del loro anniversario di matrimonio.Prende la stessa pasticca che
utilizzano tutti gli altri Cullen,e la sua trasformazione non ha
comportato nessun periodo da "neonata ossessionata dal sangue";
-I Cullen proseguono la loro esistenza,anche se ormai ogni coppia si
è divisa e ha portato avanti la propria famiglia:Rosalie ed
Emmett hanno avuto altre tre figlie femmine dopo Tomas,Alice e Jasper
hanno due figli,un maschio e una femmina,e viaggiano per il mondo
(tornando di tanto in tanto a Los Angeles).Alice ha dovuto rinunciare
al suo lavoro per via del suo essere immortale,ma spende i soldi
ricavati compiendo questi lunghi viaggi con suo marito.Esme e Carlisle
seguitano a vivere nella loro grande villa a Beverly Hills,e accolgono
sempre con entusiasmo i loro "nipotini";
-Chantal ha frequentato la California University e poi ha deciso di
aprire un 'attività a New York;
-Renèe e Charlie sanno tutto riguardo la vera natura dei
Cullen,e di Bella.Come Esme e Carlisle,amano tantissimo
Alexander,Tatiana e Lizzie,ma proseguono la loro vita da umani.Si
sposano,di nuovo,pochi mesi dopo la nascita dei gemellini.Al tempo
dell'epilogo,Charlie ha superato i sessant'anni,Renèe
è vicina all'età del marito;
-Lizzie è diventata una vampira.Si innamora di suo "cugino"
(anche se effettivamente non hanno alcun legame di sangue) Tomas.Si
sposano dopo il liceo.
"Un
nuovo inizio" finisce qui.Come ho detto nell'ultimo capitolo,non
escludo la possibilità di scrivere qualche extra,magari su
vostra richiesta,riguardo una particolare scena che vi piacerebbe
vedere scritta,riguardo il pre-epilogo,o il post-epilogo,e da qualsiasi
pov.
Come
avete potuto notare,ho deciso di far divenire Lizzie immortale.Non
sapete quanto ho dovuto rifletterci sopra prima di prendere questa
decisione,ma il mio cuore ha suggerito che così doveva
essere e questo ho fatto avvenire.Per quanto riguarda Tatiana e
Alexander,ho lasciato il finale libero:lascio a voi la
possibilità di immaginarli in un futuro immortali,o umani.Se
avete domande più specifiche o curiosità su altri
personaggi,chiedete pure ^^
Prima
di salutare,volevo fare un grandissimo ringraziamento a TUTTI coloro
che hanno letto,recensito,supportato questa storia,nata da un sogno
durante l'estate.Grazie veramente di tutto,senza di voi questa storia
sarebbe rimasta compiuta solamente nella mia testa.
Vorrei
dire tante cose,ma ho paura di annoiarvi xD Perciò,mi limito
a ringraziare Antonya,che mi
ha fatto trovare il coraggio di postare questa fanfiction,ringrazio cloe
cullen e letizia90,che,grazie
a un nuovo inizio mi hanno conosciuta,e io ho potuto conoscere
loro,affezionandomi tantissimo.Ringrazio efp,per
avermi dato l'opportunità di rendere questa storia
leggibile a tutti quelli che ha fatto piacere leggerla.
Tuttavia,se
pensate di liberarvi così presto di me,vi sbagliate di
grosso!Da domani riprenderò in mano l'altra mia fanfiction,"Una
settimana a Parigi ",e
spero di ritrovarvi tutte lì.
Credo
di aver detto tutto e niente xD
Lascio
il link al mio twitter
:)
Grazie
a tutte di cuore.
Un
bacione grandissimo da Cristina,Bella,Edward,Lizzie,Tatiana,Alexander e
tutta la grande famiglia Cullen!x)
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=471269
|