Un nuovo inizio.

di KStewLover
(/viewuser.php?uid=93986)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Salve a tutti,questa è la prima fan fiction su Twilight che scrivo,e che,finalmente,ho avuto il coraggio di postare.Devo ringraziare Antonya,per questo,che mi ha fatto trovare il coraggio per farlo.^^

La trama era delineata nella mia testa gia da un po’ di tempo,e,riguardo la storia,in generale,posso dire che sarà incentrata ovviamente sulla storia di Edward e Bella,ci sarà molto romanticismo (sono molto smielata,io xD).

Questo primo capitolo non è decisamente un granchè,potrebbe essere considerato perlopiù come un lungo prologo.E’ piuttosto monotono,incentrato sul racconto degli ultimi nove mesi trascorsi da Bella dopo l’abbandono di Edward.Dal prossimo,le situazioni si evolveranno maggiormente.

Ok,questo è tutto,spero di non avervi annoiato.Dal prossimo capitolo comincerò a inserire alcune foto^^

 

Un nuovo inizio

 

Primo capitolo

 

Osservai assorta nei miei pensieri il lungo mare di Santa Monica sfrecciarmi davanti agli occhi,seduta nel mio solito posto sull’autobus che era passato con un po’ di ritardo rispetto al solito.

Era un venerdì pomeriggio di giugno,che volgeva alla sera,e  il sole che tramontava sul mare calmo ne era una prova.

Sulla spiaggia,i bagnanti cominciavano a radunare borse e tavole da surf per tornare a casa,tranne chi restava appositamente per osservare il mare di sera.

Il grande boulevard,invece,era affollato come sempre: ragazzi in comitiva che scherzavano tra loro,mogli frettolose di tornare a casa e vecchie coppie di signori che preferivano cominciare ad assaporare l’aria afosa che faceva capolino.

L’autobus si fermò con una brusca frenata davanti la prima fermata del boulevard del lungo mare. Subito il veicolo si riempì di ragazzi di ritorno dal mare,chiassosi  e sorridenti.

Con un sorriso fugace mi infilai le cuffiette del mio mp3 e mi persi di nuovo ad osservare il paesaggio esterno.

Fino a nove mesi fa,forse,avrei anche io avevo fatto parte di una comitiva simile;bisticciavo con la mia migliore amica Alice sul vestito da indossare,e arrossivo ai commenti estroversi di Emmett.

Se nove mesi fa avessi immaginato che sarei finita in un sobborgo di Santa Monica con i miei genitori nuovamente insieme,a lavorare in una trattoria sul mare e con una figlia nata da quindici giorni,sarei sicuramente scoppiata a ridere.

Decisamente,le mie prospettive di vita erano totalmente differenti.

 

-Non puoi,Bella.Dove stiamo andando…non è il posto adatto a te-

-Il mio posto è dove sei tu-

-Non sono la persona giusta per te,Bella-

 

Quel ricordo provocò un’ondata di dolore,che si concentrò nel cuore,a fare compagnia a tutte le altre degli ultimi nove mesi.Avvertii le lacrime spingere ai lati degli occhi,quasi a chiedere il permesso d’ uscire,e le ricacciai indietro.

Non.dovevo.ricordare.

Ma,come spinti da una forza invisibile,i ricordi riaffiorarono in maniera ancora più violenta.

 

-Tu…non…mi vuoi?-

-No-

 

-In cambio ti faccio anch’io una promessa.Prometto che è l’ultima volta che mi vedi.Non tornerò.Non ti costringerò mai più ad affrontare una situazione come questa.Proseguirai con la tua vita senza nessuna interferenza da parte mia.Sarà come se non fossi mai esistito-

 

Sarà come se non fossi mai esistito.

 

Sarà come se non fossi mai esistito.

 

Quelle sette parole rimbombavano nella mia testa,si capovolgevano,assumendo sempre lo stesso significato: lui non c’è più,se n’è andato.

Appoggiai la testa sullo schienale del sedile e guardai il soffitto.

 

Sei sorpresa,Bella?Credevi che lui,cosi perfetto,intelligente,buono,ti amasse davvero?Non eri la persona giusta per  lui.

 

Non eri abbastanza.

 

Eppure,nel bel mezzo della notte,quando tutto taceva e  rimanevo a pensare,poco prima di prendere sonno,non mi ritenevo capace di riuscire a credere che tutto fosse completamente finito.

Semplicemente,il mio corpo,cosi come la mia testa,rifiutava di crederlo.Non dopo la sera del mio diciottesimo compleanno.

 

-Ti…ti faccio male?-

Il suo era un sussurro,smorzato da un gemito di piacere.Mi teneva stretta a lui,le sue mani ai lati della mia testa,i suoi occhi dorati splendenti alla luce della luna.

-No.Ti prego,continua-lo supplicai carezzandogli i capelli.

Avvertii immediatamente la presenza delle sue labbra,soffici e vellutate,sulle mie.

-Per favore,se ti faccio male,dimmelo,Bella-

 

Le sue mani sul mio corpo,i nostri gemiti,nella nostra bolla privata.

Nel buio della mia stanza a Forks ci eravamo amati con una passione incontrollata,una di quelle passioni dettate dal cuore,dall’anima,quell’anima che Edward era convinto di non possedere.

Udii una risata più forte delle altre;mi ricomposi e guardai nel centro dell’autobus,dove uno dei ragazzi del gruppo del mare,mi guardava ridendo.

Era massiccio,e aveva un piercing sul labbro.Mi fece l’occhiolino e io di riflesso arrossii, voltandomi di scatto verso il finestrino.

 

Sarà come se non fossi mai esistito.

 

Mi spiace Edward,ma questa tua promessa non è stata rispettata.Non puoi rispettarla,non sarai capace di farlo.C’è qualcosa che non lo permette.

 

Qualcuno.

 

I primi tempi dopo l’abbandono di Edward,non erano stati facili.Avevo affrontato un cambiamento cosi radicale nella mia vita che non ero stata capace di reggere,e ,lentamente,l’oblio profondo della depressione mi aveva risucchiato.

Studiare era diventato un incubo;mangiare uno sforzo;prestare attenzione ai discorsi preoccupati di mio padre e di mia madre che ci aveva raggiunti poco dopo aver saputo cosa era accaduto inutili.

Vivere era diventato un peso,un enorme peso,un tunnel buio senza fondo,che necessitava solo e soltanto di lui per riuscire a trovarne l’uscita.

Perciò,nel profondo della mia sofferenza,non avevo prestato attenzione,un mese dopo l’abbandono di Edward,al mio mancato ciclo mensile,preciso sempre come un orologio svizzero.

Me ne accorsi una sera di metà ottobre,mentre ero in bagno a ripulire la mensola per fare spazio ai prodotti cosmetici di mia madre ,che aveva deciso di rimanere con noi fino a un mio,quanto impossibile,miglioramento.

Ero nell’atto di sistemare una crema per le mani quando il pacchetto blu di assorbenti che utilizzavo solitamente era caduto per terra.

Lo avevo raccolto con mani tremanti,e successivamente avevo controllato il calendario,contando e ricontando i giorni fino allo stremo,sperando di aver sbagliato i conti.

Il test di gravidanza che avevo fatto pochi giorni dopo avevano confermato i miei dubbi:ero incinta,di quattro settimane.

Le domande nella mia testa erano tante,le paure molteplici,ma una cosa sicura:l’unica persona con la quale avessi mai fatto sesso era un vampiro.

Un vampiro che mi aveva lasciata sola in un paese sperduto degli Stati Uniti,senza nessun recapito,e che aveva concepito con me una nuova vita.

Non avevo mai affrontato con Edward una discussione che avesse come soggetto il funzionamento della fertilità nei vampiri.

Erano decisamente discorsi che non avevano nessuna ragione per essere intavolati,e,in realtà,non era mai stata una cosa che aveva occupato un posto centrale nei miei pensieri,tantomeno l’idea di riuscire un giorno a convincere Edward a farmi vivere l’esperienza umana che più desideravo consumare con lui.

Edward aveva sempre espressamente proibito qualsiasi contatto troppo intimo tra noi .La sua paura di farmi del male a causa della sublime tentazione del mio sangue troppo forte e dolce per lui lo aveva purtroppo mantenuto sempre a  una debita distanza di sicurezza.

Eppure quella sera,la sera prima del suo abbandono,si era lasciato andare,abbandonandosi ad una disperata passione.

Forse avrei dovuto notare i suoi gesti disperati,di totale abbandono,ma nella foga del momento,non ero riuscita a pensare ad altro che ad amarlo con anima e corpo.

E ora il risultato del nostro intenso,quanto breve,amore,riposava a casa in compagnia di mia madre .

Pensando a mia figlia Elizabeth,nata da quindici giorni,la luce tornò a splendere sul mio viso.Lo sentii spandersi in tutto il corpo,il profondo amore che mi legava alla luce della mia vita.

Elizabeth era nata il quindici maggio,con una settimana di anticipo e tanta voglia di vivere,tanto che il parto era durato due ore,seppur dolorosissime.

Era una piccola dea.

Ripensai al viso di mia figlia con un sorriso grandissimo: la sua pelle pallida,chiara e splendente come la luna;gli occhi marroni,come i miei,vispi e luminosi;la boccuccia rossa,che si distendeva spesso in un sorriso.

Era diventata la mia ragione di vita;colei che mi aveva aiutata a trovare la forza di riprendere in mano le redini della mia vita.

I miei genitori reagirono in maniera del tutto differente alla notizia di diventare nonni.

Mio padre Charlie non era riuscito a frenare la rabbia che lo imperversava,e aveva battuto fortemente le mani sul tavolo della vecchia cucina a Forks.Lo ricordai come fosse stato ieri.

Mi ero talmente spaventata da non riuscire a guardarlo per una settimana intera.La sua rabbia era orientata verso ragioni ben precise:primo,era arrabbiato in modo incontenibile verso Edward,che mi aveva abbandonato e lasciato cadere in depressione.

Ora si aggiungeva anche il fatto di aver violato la mia innocenza( cosa che,avevo tentato di spiegargli più volte,avevamo voluto entrambi) e mi aveva lasciata incinta,mentre lui si era dato alla bella vita.

E purtroppo questi erano rimasti i suoi pensieri su Edward.

Fortunatamente,riguardo la gravidanza,molto lentamente,si era abituato all’idea,e nel corso dei novi mesi si era affezionato cosi tanto alla sua nipotina,che la ricopriva di attenzioni parlando spesso con la mia piccola pancia.

Mamma,invece,aveva reagito in maniera completamente opposta,lasciandomi del tutto tramortita.

-Tesoro,lo avevo sospettato- mi aveva detto,riguardo la questione della mia verginità –mi è bastato lanciarvi una sola occhiata per capire che tu ed Edward riuscivate a malapena a contenere la vostra passione davanti agli altri.Edward per te non era soltanto una cotta del momento-

Ciò non aveva contribuito a far risanare la voragine nel mio petto,ma la sua reazione,decisamente più moderata di mio padre,mi aveva tranquillizzata.

-Ci sono passata anche io,crescere una bambina a diciotto anni-aveva detto,strizzando l’occhio.-Ed è stata la cosa più bella e grandiosa di cui non mi pentirò mai-

E mi aveva abbracciato forte.

Proprio io che mi ostinavo a vivere nel ricordo di Edward a Forks, avevo deciso di cambiare città.

Mia figlia doveva crescere in un posto allegro,dove poter cominciare una vita sorridente e serena.

Avevo preso la decisione di lasciare la scuola,e dedicarmi solamente alla mia gravidanza,ma mio padre mi sorprese non poco quando annunciò che aveva intenzione di seguirmi.

Mi ero opposta con vigore alla notizia,ma egli non aveva voluto sentire ragioni;mia madre,per starmi accanto anche lei,aveva proposto di andare in Florida,e partì subito per dare la notizia a Phil e trovare una piccola casa per me e Charlie.

Invece ricevemmo una sua chiamata la sera stessa,dove, in lacrime, ci invitava a cambiare meta e ci annunciava che sarebbe venuta con noi .

Non avevo fatto in tempo a protestare che la linea era gia caduta giù.

Solo più tardi scoprimmo che Renèe,tornando a casa,aveva trovato Phil in compagnia della segretaria del club sportivo dove insegnava,in una situazione non molto casta.

Nonostante più volte avessi sospettato una cosa simile , mi ero sempre trattenuta dal riferirlo a mia madre;dopotutto,da quando mi ero trasferita a Forks con Charlie,non sapevo come si erano evoluti i rapporti tra lei e Phil.

Mio padre,fortunatamente,si era trattenuto dall’esprimere opinioni volgari riguardo Phil,e si era limitato a stringere le labbra.

E fu cosi che decidemmo di stabilirci in una piccola casa a Santa Monica,in California,vicino al mare.Un bel cambiamento,per una che ormai viveva in una cittadina dove pioveva quasi 365 giorni all’anno.

Non era una villa maestosa,tantomeno una baracca,ma era comoda per tre persone adulte e una bambina.

Mia madre era impegnata nelle pratiche del divorzio e straordinariamente,aveva trovato lavoro come assistente di yoga in un beauty center del quartiere di Malibu.

Perlomeno,i suoi assurdi corsi cui in passato mi aveva costretta a frequentare,erano serviti a qualcosa .

Charlie invece,vantando un curriculum non proprio negativo,era stato assunto in veste di carabiniere d’ufficio nel commissariato di Santa Monica.Certo,non era come essere uno sceriffo,ma non ci trovavamo nemmeno più in una cittadina sperduta degli Stati Uniti.

Mi sentivo in colpa per mio padre,che era stato costretto a lasciare tutto ciò che si era costruito in 18 anni ;invece,in seguito mi stupì molto:aveva affrontato il cambiamento molto serenamente e ormai si era già creato il suo gruppo di amici al  lavoro,cosi come mia madre.

Io invece,nonostante avessi una gravidanza in corso,non avevo abbandonato gli studi,continuando autonomamente (avrei dovuto dare gli esami tra pochi giorni in una scuola di Santa Monica) e avevo trovato un lavoro part-time come cameriera in una trattoria sul mare,frequentata perlopiù da ragazzi come me,e ,ormai,anche io avevo stretto qualche amicizia,sebbene fossi molto restia a stringere rapporti.

La gravidanza era proceduta bene,e ,allo scadere dei nove mesi,vantavo un pancione notevolmente grande,che quindici giorni fa,diede alla luce la mia bellissima bimba che ora mi stava aspettando a casa.

Sorrisi di nuovo pensando a Elizabeth.

Non ero riuscita a non donare qualcosa di Edward alla nostra piccola,chiamandola come sua madre,quella naturale. In più,era un nome che mi era sempre piaciuto.

Era cosi simile ad Edward.

Quando sorrideva rivedevo il sorriso sghembo dell’amore della mia vita,e non riuscivo a non pensare dove fosse,cosa facesse,e come avrebbe reagito sapendo di avere una figlia.

Ma non l’avrebbe mai saputo,e Elizabeth avrebbe per sempre ignorato di avere un padre bellissimo,generoso e buono,proprio come io desideravo ricordarlo.

Stavo per farmi assalire di nuovo dalla tristezza quando mi accorsi che l’autobus era appena passato davanti il parrucchiere che si trovava poco prima della fermata dove dovevo scendere.

Con un sussulto prenotai la fermata e spensi  l’mp3,riponendolo nella borsa bianca.

Mi alzai con cautela e a tentoni riuscii ad arrivare davanti alle porte centrali.

Vidi il ragazzo di prima osservarmi attentamente e arrossii,desiderando scendere all’istante;dopotutto,nonostante fossi diventata ,madre,avevo pur sempre diciotto anni.

L’auto frenò e pochi secondi dopo le porte si aprirono,e scesi.

Poco prima che si richiudessero,udii un fischio e il ragazzo salutarmi con la mano.

Scuotendo la testa,mi avviai verso la via piena di negozi che portava nella zona residenziale dove abitavamo.

Percorsi velocemente la lunga fila di piccole villette a schiera della zona  prima di raggiungere frettolosamente la numero diciannove.

Frugai nella borsa e tirai fuori il mazzo di chiavi,che infilai nella serratura.

Percorsi il vialetto con i piedi che sembravano andare a fuoco e finalmente entrai.

-Bella?-

La voce di mia madre mi chiamò dalla cucina.

-Si,sono io-risposi,posando la borsa sul tavolino all’ingresso e richiudendomi la porta alle spalle.

Con un sospiro di sollievo,mi liberai dei sandali lasciando posare i piedi sul pavimento fresco e mi diressi dolorante in cucina,dove trovai mia madre a bere una spremuta d’arancia,in pigiama.

Strabuzzai gli occhi.-Ti sei gia preparata per andare a dormire oppure non ti sei mai svestita?-

-Spiritosa- disse mandando giù l’ultimo sorso.-Non m sento molto bene,credo sia influenza intestinale,sto rigettando da questa mattina-disse,reprimendo una smorfia.-Ho tentato di avvicinarmi il meno possibile a Lizzie,per non farle contrarre nulla.Ora è di sopra in camera tua che dorme,tanto per cambiare-

Sorrisi.Questo non sapevo da chi l’aveva ripreso.Di sicuro,non da Edward.

 

Pessima battuta,Bella.

 

Annuii e mi diressi di sopra,nella mia piccola stanza che dava su un bagno personale.Mi avvicinai alla carrozzina rosa e silenziosamente scostai le copertine .

Ed eccola li,il mio miracolo personale,che dormiva tranquillamente,ignara di tutto e di tutti.

Elizabeth aveva le braccine rilassate lungo i fianchi,e indossava una tutina rosa;la bocca era distorta in un sorriso,come sempre. Restai ancora lì a guardarla per un po’ e poi mi diressi al bagno.

Mi lavai le mani e  nel frattempo lasciai correre lo sguardo sul grande specchio del mobiletto;con una mano ravvivai i capelli marroni mossi.

Il riflesso di una diciottenne stanca ricambiava lo sguardo.

Avevo in programma di studiare matematica,approfittando del sonnellino di Lizzie,ma ero talmente stanca che alla fine optai per una doccia veloce.Prima di infilarmi nel box,però,tornai in camera per dare un’altra occhiatina a Lizzie,che dormiva ancora tranquillamente.

 Stavo ritornando in bagno quando mia madre mi chiamò.

-Bella,tesoro,scendi un secondo-

Feci dietro front e scesi per le scale,raggiungendola in cucina.

-Sì?-chiesi,guardandola interrogativa.

-Ehm…ti arrabbieresti se ti chiedessi di arrivare un secondo qui al supermercato a comprare il latte per domani mattina? Mi sono resa conto ora che manca...-disse,guardandomi dispiaciuta,poi aggiunse-ci sarei andata io ,ma non vorrei rigettare proprio nel momento in cui…-

-Non ti preoccupare,vado io-la liquidai con un sorriso,tentando di far svanire dalla mia testa l’immagine di una doccia rilassante –sai che mi piace camminare.Porto anche Lizzie a farle prendere un po’ d’aria-aggiunsi.

Sebbene fossi stanca,tanto da non reggermi in piedi,non potevo far uscire mia madre in quelle condizioni,e Lizzie non usciva dal giorno prima.

Velocemente mi diressi di nuovo sopra e raccolsi un paio di infradito per stare più comoda.

Presi la borsa contenente tutto ciò che serviva per Elizabeth e la depositai sotto la carrozzina,controllai che dormisse ancora e scesi giu,facendo attenzione a non creare danni come ero solita fare.

-Torno tra poco-dissi,prendendo di nuovo la borsa sul tavolino

-Grazie tesoro,mi dispiace-

-Non ti preoccupare mamma-

Chiusi la porta dietro di me e con un sorriso tutto rivolto a mia figlia mi avviai.

Mentre camminavo,mi persi a pensare con un sorriso quando mio padre sarebbe rientrato a casa e di nuovo rimasto da solo con mia madre.Era una situazione molto strana,vederli abitare sotto lo stesso tetto;dopo nove mesi,non ci avevo ancora fatto l’abitudine.Dormivano in due camere separate,ma i loro rapporti si erano rafforzati tantissimo;venivano spesso scambiati per coppia e questo imbarazzava papà molto più del dovuto.Inoltre,ero a conoscenza del fatto che lui non l’aveva mai dimenticata.

Quanto a mia madre,forse per conseguenza della grande delusione di Phil,o di essere di nuovo riunita con me e papà,la trovavo molto più bendisposta nei confronti di Charlie.

Ero sul punto di girare a destra ,quando udii un flebile lamento.

Immediatamente rivolsi la mia attenzione a Lizzie,che aveva appena aperto gli occhi.

Contenta ,mi fermai un momento sul ciglio della strada e mi chinai a sfiorarle il nasino con il dito.

-Amore mio,buonasera,eh?-le dissi ,passando poi il palmo della mano sul pancino.

La vidi distendere la bocca in un sorriso e guardarmi attenta. Ormai sapeva riconoscere i visi più famigliari,ed io ero il primo di questi.

-Hai fame?Eh?Riesci resistere ancora un pochino,amore?-sussurrai,sorridendole dolcemente.

Stavo per rimettermi in moto quando una macchina,o meglio,un bolide,sfrecciò a tutto gas lungo la strada,avvicinandosi cosi tanto al marciapiede da far spostare la carrozzina;mi spaventai talmente tanto che portai una mano sul cuore.

Immediatamente ,portai la mia attenzione su mia figlia:Elizabeth non si era accorta di nulla,anzi sorrideva ancora più forte e agitava le gambe per aria.

Un moto di rabbia mi invase: chi diavolo era quel cretino /a che correva cosi forte in periferia?

Feci in tempo solamente a  notare una Jaguar XF rosso fuoco con il tettuccio scoperto svoltare verso sinistra e una chioma bionda svolazzare al vento.

-Uno di quei soliti ricconi menefreghisti-borbottai,ancora spaventata.

-Signorina,tutto bene?-

Mi voltai,sorpresa.

Una coppia di anziani,sottobraccio,mi osservavano preoccupati,alternando lo sguardo da me alla carrozzina.

-Idiota,lui e chi gli ha regalato la patente. C’è mancato poco che sfiorasse la carrozzina.E nemmeno si è fermato a chiedere cosa è successo!Sicura di stare bene,signorina?-chiese la signora,osservandomi.

Aveva in testa un cappello di paglia e si era sporta per controllare Lizzie.

-Era una femmina-dissi,storcendo il viso in una smorfia.-Sì,grazie comunque,sono a posto,sia lei che io –

-Grazie al cielo.Questi ricconi snob. Perchè non se ne stanno a fare le loro gare di macchine nei loro quartieri extra lusso a Beverly Hills e Orange County?

No,devono venire a rovinare la vita a noi,poveri periferici-

Sorrisi,stringendomi nelle spalle.-Questa è la vita-

Dopo un altro paio di insulti verso il guidatore della Jaguar si allontanarono e li ringraziai di nuovo della disponibilità.

Con un sospiro,mi avviai di nuovo verso il supermercato.

Quando entrai,notai con piacere che era quasi del tutto deserto,tranne qualche donna in tailleur di ritorno dal lavoro.

Ressi il manico della carrozzina con una mano,e con l’altra recuperai un cestino e,dopo aver passato in rassegna un pacco di dolci al cioccolato contornati da zucchero a velo,che mi tentavano fortemente, mi arresi e decisi di comprare anche qualche schifezza .

Mai sottrarsi al richiamo del cibo.

Mi diressi velocemente verso il reparto patatine,il mio preferito,ed ero indecisa se prendere quelle al formaggio o quelle alla paprica quando Lizzie cominciò a lamentarsi.

Aveva fame,evidentemente;erano più di quattro ore che non prendeva la sua poppata e sebbene ora fosse molto precisa nel mangiare,spesso i suoi piantarelli improvvisi erano dovuti alla fame momentanea.

La presi in braccio cullandola lentamente,e baciandole di tanto in tanto la testolina.

-Allora,che dici,tesoro,le prendiamo?Tanto per farci un po’ male al fegato…-scherzai,prendendo sia il tubo delle pringles alla paprica e i puff al formaggio.Tanto valeva strafare.

Raccattai anche una confezione di cipster e la gettai dentro il cestino.

Nonostante fossi venuta per comprare il latte,alla fine mi ritrovai con il cestino pieno,e ringraziai mentalmente di avere un grande scomparto per la spesa sotto la carrozzina di Lizzie,altrimenti non sarei mai riuscita a portare tutto dietro al ritorno.

Lizzie continuava a piangere,un pochino più forte ora,perciò velocizzai il mio andamento e mi diressi finalmente verso i frigoriferi per prendere il latte.

-Shhh,shh,tesoro sta buona-sussurrai,cullandola energicamente.

Presi velocemente una bottiglia di latte scremato e feci per riporla nel cestino,ma,come sempre ,nei momenti meno opportuni,il mio scarso equilibrio tornò a farsi sentire. Mentre con un braccio reggevo Lizzie la bottiglia mi scivolò dalle mani.

Chiusi gli occhi istintivamente pronta a sentire l’impatto della bottiglia sul pavimento,ma passò più di un secondo e non udii nulla.

Riaprii gli occhi sorpresa,e seguii il veloce movimento di una mano bianca che l’aveva afferrata al volo.

Prima ancora di guardarlo in faccia,ringraziai l’intervento di quel salvatore.

Lizzie ,nel frattempo, muoveva scalpitante le braccia,tentando di reclamare la mia attenzione.

Lentamente alzai lo sguardo per ringraziare chiunque fosse,e la bocca si spalancò.

 

Non poteva essere vero.Non lì.In un anonimo supermercato dell’assolata Santa Monica,in un anonimo giorno,in un’anonima serata.

 

I capelli ramati,proprio come li ricordavo, erano disordinati,scompigliati come da un forte vento;l’espressione sbalordita come la mia,che stonava con l’imperfezione della sua figura,e la mano ancora bloccata a mezz’aria ,nell’atto di riconsegnarmi la bottiglia di latte.

La carnagione chiara,che lo rendeva cosi etereo,più somigliante ad una divinità che ad un essere umano,brillava sotto la debole luce del frigorifero.

Edward era davanti a me,in tutta la sua imponente bellezza.

Sarei dovuta rimanere abbagliata dalla sua presenza,forse; sarei dovuta cadere a terra o,probabilmente ,scappare via.

Ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi…verdi.

Mentre percorrevo con gli occhi il suo corpo,forse gia consapevole in un certo qual modo di ritrovarmi di fronte l’amore della mia vita,aspettavo con impazienza di ritrovare quello sguardo caldo e dorato tipico di Edward,pronto a riscaldarmi il cuore.

Tutto ciò che mi ritrovai davanti,invece,furono due occhi verdi,limpidi e brillanti,che mi fissavano sbalorditi.

Verdi,come Carlisle una volta mi aveva confessato,possedeva da umano.

Quando sentii la forza venire meno,mi ricordai di avere tra le braccia mia figlia,e di trovarmi in un luogo pubblico.

Tutto era scomparso:il battere della cassiera ,lo stridio dei carrelli,i pianti di mia figlia.

Fissavo Edward e lui fissava me,con la stessa espressione sbalordita,alternando lo sguardo tra me e Lizzie che tenevo stretta al petto.

Una confezione di yogurt che cadde dalle mani di una signora di fianco a noi ci fece sussultare entrambi,e lui sembrò riprendere il controllo di se stesso.

-Bella…-

Non potei far altro che assaporare il mio nome uscire dalle sue labbra,gustare la gioia di risentire la sua voce meravigliosa.

Eravamo ancora cosi presi a fissarci che sussultai di nuovo quando vidi una ragazza-sicuramente vampira,per la sua bellezza eterogenea,e il colorito pallido,con lunghi capelli biondi -avvicinarsi a noi con aria annoiata.

-Edward,insomma hai fatto?Ci aspettano a casa-disse,alternando lo sguardo tra me e lui ,perplessa.

Edward scosse la testa e io,tentai di imporre al mio corpo di muoversi,afferrando la bottiglia con mani tremanti.

-Forza,Edward,dobbiamo andare!-

La ragazza lo scosse per un braccio,e lui ,ancora sotto shock,si fece trascinare via,sotto il mio sguardo sconvolto.

D’un tratto,uno strillo particolarmente acuto di mia figlia mi fece ricordare dove fossimo,il giorno,l’ora.

Non riuscivo a credere di averlo visto sul serio.

Edward era veramente lì?

O,cosa molto più probabile,era tutto frutto di un’allucinazione?Ero arrivata veramente fino a questo punto?

Mentre posavo lentamente la bottiglia nel cesto,la mano mi tremava ancora.

 

Ebbene sì,Edward è tornato ^^ Come mai proprio lì,a LA?E soprattutto,non ha gli occhi dorati ma verdi?E chi è la misteriosa vampira bionda al suo fianco?

I nodi cominceranno a sciogliersi gia dal prossimo capitolo ;P

Spero di ricevere qualche commento,buono o cattivo che sia,cosi da postare il secondo capitolo velocemente^^

 

A bientot <3

Cristina

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Salve a tutti!Eccomi qui a postare il secondo capitolo dopo una settimana,perdonatemi,ma credo che il tempo di pubblicazione sarà sempre questo più o meno,la scuola non perdona *sospiro triste*

Dunque,prima di tutto,devo ringraziare,con il cuore in mano,i 14 angeli che hanno recensito il primo capitolo.

Cosa dire?*_________________* Le vostre recensioni mi hanno decisamente tirata su di morale!Non sono una ragazza che ha molta stima di sé stessa,e penso sempre di aver creato un lavoro pessimo,sono decisamente leopardiana .__.

Ringrazio le 300 e passa visite,chi ha inserito la storia tra le seguite e i 30 preferiti *-* davvero,non so cosa dire,se non grazie,vi adoro <3

Ora,venendo al capitolo…sono 18 pagine di Word *sospiro*;purtroppo,non conosco il senso della misura.Ma vi prego,se trovate il capitolo troppo noioso o pesante,di riferirmelo.Tenterò di essere più “stretta”.

Diciamo che questo non è il capitolo che avevo previsto,in quanto avevo in mente di spiegare prima ciò che è accaduto nello scorso capitolo,ma poi…non so,è uscito questo^^

Una cosa importante: ho consultato il regolamento di efp,ma non sono riuscita a capire molto riguardo il discorso dell’inserimento delle immagini.Qualcuno potrebbe spiegarmi come funziona esattamente?

Detto questo,vi lascio alle risposte delle recensioni e  alla lettura del capitolo.

Ci si rivede sotto,se mai riuscirete ad arrivarci xD

mary_cullen90 : oh,ma grazie cara*arrossisce* Eeh,quante domande*risata sadica* come ho detto prima,avevo pensato di rispondere a tutto in questo capitolo,ma poi ho pensato di far slittare tutto al prossimo!Comunque stai tranquilla,al prossimo tutto sarà sicuramente spiegato :P Già,Lizzie è un angelo <3 E soprattutto l’unica persona non complessata in tutta questa faccenda xD

fracullen : Grazie mille <3 Per il momento si,Lizzie è completamente umana;ma non è detto che qualcosa possa verificarsi con il tempo ;P a presto <3

vanderbit : sono contenta che ti incuriosisca!spero che anche questo capitolo ti piaccia.Riguardo Edward,bisogna attendere il prossimo capitolo^^Bacioni

crista : ciao! Oh si,non mi piace prolungare tanto la distanza tra Ed e Bella^^Tanya?Si saprà al prossimo capitolo!Bacioni <3

eka: Grazie mille^^Eccomi qui con il secondo capitolo.Sono stata veloce?xD

nanerottola : Ciao!mi fa piacere che ti abbia incuriosita!Anche se questo capitolo ancora non placherà la tua curiosità xD ^^

Elisewin : Ciao !Per il momento,posso solo dirti che ci saranno molte,molte sorprese^^

gegge_cullenina : Eccoti accontentata^^ Spero ti piaccia anche questo :P

giova71 : Grazie del benvenuto *-* I misteri da sciogliere sono ancora tanti,basterà attendere il prossimo capitolo^^

ilariaechelon :Ciao!Grazie mille *-* E’ Tanya?Non è Tanya?Chi lo sa xD

samy88 : Grazie mille *-* Spero ti piaccia anche questo^^

Antonya : Antonya,grazie mille *-* Se non fosse stato per te,questa storia non sarebbe mai arrivata qui!Spero che questo secondo capitolo non deluda le tue aspettative!Bacioni <3

flavy624 : Ciao!Ecco qui il nuovo capitolo^^

Luna Renesmee Lilian Cullen : Ciao!Mi fa piacere che ti piaccia il nome della bimba,è un nome che anche io adoro <3 Grazie mille dei complimenti *-* Bacioni <3

 

Secondo capitolo

 

Fissavo il soffitto della mia stanza con insistenza.

Attorno a me,il silenzio assoluto. Elizabeth dormiva nella sua carrozzina; non si era svegliata nemmeno un minuto durante la notte,a differenza della sottoscritta,che si era rivoltata nelle coperte per tutto il tempo.

Ieri sera,quando ero rientrata a casa,con il fiato corto,avevo consegnato la spesa a Renèe e mi ero ritirata in camera con mia figlia,arrancando la scusa di avere da studiare e di non avere fame.

Mamma e papà non avevano detto nulla,ma dall’espressione della loro faccia avevo compreso che non l’avevano bevuta.

Avevo tentato di prendere sonno,inutilmente;ogni qualvolta riuscivo a chiudere gli occhi,quelli verdi di Edward (che fosse stata o no un’allucinazione,la sua figura mi era rimasta impressa molto dettagliatamente) facevano capolino,facendomi sussultare e accelerare i battiti del mio cuore.

Avvertii i primi rumori in camera di mio padre,di fianco la mia,e gettai uno sguardo sulla radiosveglia poggiata sul comodino vicino al mio letto a due piazze.

Segnava le 6.00 in punto. Erano esattamente ventiquattro ore che non chiudevo occhio.

 

Grandioso,Bella.

 

Udii il cigolio della porta e Charlie che probabilmente entrava nel bagno che lui e la mamma condividevano.

Con un sospiro mi voltai e premetti le dita sulle tempie,tentando di ignorare il mal di testa insistente e di rilassarmi. Per quanto dolorosa fosse la questione,non potevo di certo non pensarci.

Avevo incontrato Edward.

Il solo ripensare al suo nome mi fece andare in iperventilazione,e dovetti ricominciare il processo di rilassamento daccapo.

 

Ragiona in modo obiettivo,mi dissi. Ragiona Bella.

 

Doveva essere stato tutto un sogno,non c’era dubbio:era statisticamente più possibile che il mio cervello,che ormai consideravo definitivamente fuori commercio ,avesse immaginato tutto piuttosto che Edward si fosse trovato sul serio in quel supermercato .

La prima ipotesi aveva molti punti a suo favore.

Primo di tutto: se i Cullen avessero dovuto scegliere un posto dove trasferirsi di una cosa ero sicura: l’ultima meta proposta sarebbe stata sicuramente la California,che con il suo sole onnipresente,li avrebbe costretti a nascondersi giornalmente dentro casa.

Secondo punto: Edward aveva gli occhi verdi.

Il colore degli occhi di un vampiro ,da quanto ne avevo appreso durante la mia permanenza a Forks,potevano oscillare tra due varietà molto distinte di colore : il rosso( per coloro che si nutrivano di sangue umano) e il dorato (per coloro che preferivano uno stile di vita più simile a quello umano,cibandosi del sangue degli animali).

Eppure,nonostante tutto,la mia mente non riusciva a togliersi dalla testa l’idea che Edward fosse veramente tornato.

Lo sguardo che aveva indirizzato a Elizabeth - uno sguardo di puro smarrimento-mi aveva anche lasciata intendere che probabilmente non aveva capito che quel piccolo angelo fosse sua figlia.

E poi,chi diavolo era quella vampira bionda accanto a lui,che lo aveva trascinato via nel momento meno opportuno?Non avevo potuto immaginarla,perché non la conoscevo.

Aveva detto “ ci stanno aspettando a casa”.In quel momento,la consapevolezza e la verità mi colpirono con la stessa violenza di un fiume in piena.

Edward era tornato,non era stato frutto della mia immaginazione. E probabilmente con lui,erano tornati anche tutti i Cullen.In quel momento,ancora sconvolta dalla notizia,mi rifiutai di pensare cosa sarebbe potuto accadere riguardo Elizabeth,ma pretendevo solamente di sapere perché la sorte si avversava cosi duramente contro di me.

Lo scrosciare dell’acqua della doccia in bagno mi ridestò.

Dopo aver gettato un altro sguardo alla sveglia e aver scoperto che era passato solamente un misero quarto d’ora da quando l’avevo guardata l’ultima volta,decisi di alzarmi. Tanto,in quelle condizioni dormire era impossibile,e ringraziai il Cielo che quel giorno non dovessi lavorare. Scalciai via il lenzuolo e mi stiracchiai. Infilai le mie comodissime infradito,infilai la vestaglia e mi avvicinai alla carrozzina dove Lizzie dormiva a pancia in giù,con la mano sinistra poggiata vicino la guancia.

Lentamente la accarezzai,pensando a quanto sarebbe stato bello...

 

No Bella,non pensarci. Non illuderti di nuovo.

 

In punta di piedi,arrivai alla porta che lasciai accostata e allacciandomi la vestaglia mi diressi giù in cucina.

Il tavolo che usavamo, veramente ampio e comodo,era coperto per la metà da vestiti che probabilmente Renèe doveva stirare. Reprimendo uno sbadiglio,mi diressi verso il frigorifero in cerca della mia salvezza : un bel cappuccino schiumante, che era proprio quello che faceva al caso mio.

Misi il caffè a bollire e mentre controllavo la fiamma mio padre scese, già vestito di tutto punto con la sua uniforme lavorativa,che vantava una bella etichetta con nome e cognome sul petto,in bella vista.

-Bella!-esclamò,avvicinandosi alla credenza per trangugiare il solito croissant mattutino.

-Cosa ci fai già in piedi?Mio Dio,sei stravolta-disse osservandomi sospetto.

-Non ho dormito molto bene-risposi,evitando il suo sguardo.

Mi persi un secondo a pensare inorridita a come avrebbe reagito Charlie alla notizia di un eventuale ritorno di Edward.Decisamente,era meglio per il momento tenere la bocca chiusa.

-Colpa dello studio?-chiese,lanciandomi un’occhiata furtiva.

Si avvicinò al bancone e strappò un foglio di scottex dal rotolo,poi fece il giro dell’isola e si sedette al tavolo.

-Ehm,si-risposi evasiva,voltandomi di nuovo a controllare il caffè.

-Farò finta di crederci-borbottò tranquillo.

Arrossii all’istante. Possibile che fosse cosi semplice interpretare le mie emozioni?

- Elizabeth dorme?-chiese,cambiando discorso.

-Sì,sì- risposi ,ancor rossa in viso,ma lieta che avesse cambiato argomento.-Come un sasso. Anche se tra poco vado a svegliarla. Non vorrei che sballasse gli orari delle poppate-aggiunsi,spegnendo la fiamma. In punta di piedi raccattai una tazzina e ci versai dentro il caffè.

-Quella bambina è un ghiro. Da te proprio non ha ripreso-borbottò,ripulendosi la bocca.

Non risposi,e versai il latte a fare compagnia al caffè. Misi un cucchiaino di zucchero e mi sedetti di fianco a lui.

-Riposati- sussurrò,guardandomi comprensivo.

Annuii,con il viso nascosto dalla tazza.

- Bè ,allora io vado-borbottò,schiarendosi la gola. Si alzò e si diresse verso l’ingresso.-Ah,a proposito: avvisa Renèe,oggi torno a pranzo a casa .La mensa è in sciopero questi giorni,e non sprecherò metà del mio stipendio per comprare un misero hot dog al centro-

-Va bene-lo rassicurai con un sorriso.-A dopo.-

Sparì dietro la porta e poco dopo udii la macchina lasciare il vialetto. Scolai la tazza e,una volta sciacquata,mi ritirai di nuovo su.

Tirai su le serrande,e mi avvicinai a Lizzie.Si agitava,segno che stava per svegliarsi;delicatamente,la presi sotto le ascelle e me la poggiai sul petto .Le accarezzai la testolina e ,desiderosa di sapere le condizioni di mia madre,bussai alla sua camera.

-Mamma?Posso?-chiesi. Probabilmente dormiva ancora.

-Certo,tesoro,vieni-mi rispose invece lei da dentro.

Con la mano libera,abbassai la maniglia ed entrai.

La camera di mia madre era leggermente più grande della mia,con un balcone che dava sul giardino retrostante. Un grande armadio in legno occupava la parete di fronte a quella dove era sistemato il letto matrimoniale, sempre in legno.

Mia madre,con le sue fissazioni che cambiavano spesso di mese in mese,aveva preso la decisione di arredare la sua camera in stile etnico,e il risultato era stato quello.

Era ancora a letto,con la schiena appoggiata ai cuscini. Indossava un completo composto da canottiera e calzoncini,e stava leggendo un libro. Appena vide Lizzie,la sua bocca si aprì in un dolcissimo sorriso.

-Eccola qui,la piccola di Renèe -disse con la voce carica di tenerezza.

-Vieni qua-continuò,battendo con la mano sul lato vuoto del letto.

Lentamente e con cautela,mi lasciai andare sul materasso morbido.

Lizzie cominciava a sbattere gli occhi velocemente e dalla sua bocca uscivano mugolii indistinti,segno che si stava svegliando.

Feci calare la spallina del mio top,e dopo essermi slacciata il reggiseno,avvicinai la bocca della piccola al mio capezzolo.

Il momento dell’allattamento era uno dei miei preferiti.

La prima volta che lo avevo fatto,ero stata pervasa da un’emozione incontenibile.

Adoravo essere il sostentamento di mia figlia. Vederla prendere energia dal mio corpo che la amava cosi inesorabilmente era per me la gioia più grande,e all’istante tutte le altre preoccupazioni svanivano.

-Mi raccomando,attenta a non usare la parola nonna-dissi ridendo .Renèe faticava ad accettare l’appellativo “nonna” a soli 37 anni.

-Sono ancora in età da figlio,ti vorrei ricordare-mi rispondeva sempre,ma poi si rabbuiava,forse rivolgendo i suoi pensieri a Phil.

Mi lanciò un’occhiataccia e poi il suo sguardo si addolcì,e accarezzò la testolina di Lizzie che succhiava ingorda.

-Volevo sapere come andava-

Sbuffò.-Bene,direi. Credo fosse un virus intestinale. Giuro,non c’è niente che non sopporti più del vomito. Mi destabilizza completamente,e odio stare a letto,lo sai. Fortuna che è sabato e la scuola è chiusa,altrimenti sarei tornata al lavoro immediatamente…-

Alzai gli occhi al cielo. Mia madre,l’uragano Renèe.Impossibile tentare di placarla.

-Piuttosto tu?-

Sobbalzai.-Io?-ripetei,presa in contropiede.

-Ieri non mi sembravi molto…in forma-disse lentamente,osservandomi attentamente.

Avvertii il sangue colorarmi le guance,ma tentai di calmarmi prendendo a cullare lentamente Elizabeth.Mi infondeva tranquillità.

-Sul serio?Ero solo un po’ stanca-dissi con indifferenza.

-Sicura che sia tutto a posto?-insistette.

Era impossibile nascondere qualcosa a Renèe ; possedeva un metal detector o era probabilmente una sensitiva,proprio come me.

Sospirai.-No-

-Chissà perché,lo avevo intuito-replicò lei con un sorriso vago,poggiando una mano sul mio braccio. –Quando sei tornata dal lavoro eri tranquilla. E’ successo qualcosa…dopo?-

Per un secondo,non risposi. Lasciai che il ciucciare ritmico e tranquillo di mia figlia riempisse la stanza e mi calmasse.

-Ho incontrato Edward al supermercato-

Mia madre sgranò gli occhi,e spalancò la bocca. -Sei…sei sicura?-

-Si- sussurrai,lo sguardo fisso sulla testolina di Lizzie.-Cioè,per tutta questa notte ho tentato di auto convincermi che non fosse cosi,ma si,era lui .In carne ed ossa .-

Mia madre si portò una mano alla bocca.-E…Lizzie?L’ha vista?Cosa ha detto?-

-Non ha detto nulla .In realtà,non abbiamo nemmeno parlato .Era con una…era con una ragazza che non avevo mai visto. Credo fosse un’amica dei Cullen,della famiglia a Denali,da quanto mi avevano raccontato. E lo ha letteralmente trascinato via-

-Non posso crederci-borbottò scuotendo la testa.-Non è possibile- ripeté .

-Ho faticato anche io a crederci-aggiunsi.

-E tesoro…tu come stai?-sussurrò, carezzandomi i capelli.

-Una meraviglia-borbottai sarcastica.-Non so,ancora non riesco a metabolizzare…il tutto. Vorrei solo sapere cosa…cosa diavolo ci fa qui,ecco. Non ero pronta a ciò…e poi Elizabeth,io…-borbottavo senza senso,scuotendo la testa.

-Tesoro. Tesoro, guardami -mia madre mi alzò il viso,e mi scontrai con i suoi occhi marroni,cosi simili ai miei.

-Non permettere che ti faccia nulla .Tu sei forte,lo sai. Poche sarebbero riuscite ad affrontare quello che hai affrontato tu, cosi in fretta .E poi c’è Lizzie.Non ti fasciare la testa-

-Mamma,ho sbagliato tutto-.

Portai la testa in alto e le lacrime che avevo tanto trattenuto mi scivolarono  sulle guance,fino a posarsi sul collo.-Io…io vorrei tanto che Lizzie conoscesse il suo papà…mamma forse avrò sbagliato sul conto di Edward.Che lui non mi amasse,lo ha messo in chiaro-la voragine nel petto bruciò ma continuai.-Ma credo di conoscerlo. Lui è buono,mamma. E ha il diritto di sapere che ha una figlia.-

Mi fissò a lungo prima di parlare.-Perciò,cosa hai intenzione di fare?-

-Da quello che ho capito,credo che si trovino qui vicino,o almeno cosi ho inteso dalle parole della ragazza. Proverò a chiedere in giro. Edward ha il diritto di sapere .Se fino ad ora non l’ho fatto è perché…-

-Lui ti ha lasciato sola a Forks,abbandonandoti a te stessa e alla tua depressione-concluse mia madre acida. Ma poco dopo si pentì.-Perdonami,tesoro,non era mia intenzione ferirti .Ma ti voglio bene,E non voglio che tu soffra di nuovo .Ti ritieni pronta ad affrontare una cosa simile?-

Presi un grosso respiro.-Si,mamma. Se fosse stato per me,sarei stata cosi codarda da risponderti di no. Ma per Elizabeth,farei di tutto. E voglio che anche lei cresca come tutte le altre bambine. Magari Edward non la accetterà,ma io un giorno non voglio avere rimorsi. Voglio essere sicura di aver fatto tutto per mia figlia,tutto quello che potevo-

Mia madre annuì.- Charlie lo sa?-

Inorridii.-Assolutamente no,E ti prego,mamma,ti prego di non farne parole,per il momento. Sai Charlie come la pensa. Non …non voglio che si creino problemi. Per favore. Per il momento. -La supplicai.

-La pensa come me,solo che lo dimostra in maniera più aggressiva-

Sospirai,e notai che Lizzie aveva lasciato la presa sul mio capezzolo. Aveva la bocca tutta impiastricciata di latte,e soddisfatta,sorrideva.

Avrei affrontato tutto per lei. Avrei scalato montagne,cambiato città altre venti volte,assistito a un trapianto di cuore,avrei venduto il mio per lei.

E avrei affrontato anche la parte che più odiavo dell’allattamento.

Il ruttino.

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

-Qui c’è scritto che dovrei aggiungere ancora due pizzichi di sale. Ma sei sicura che la ricetta sia giusta?-chiese mia madre,girando non convinta con il mestolo quella che doveva essere una zuppa di  pesce.

-Mi avvalgo della facoltà di non rispondere-replicai,accigliata.

Di solito,a Forks,e anche quando vivevo con Renèe,ero io ad occuparmi del pranzo e della cena,salvo quando compravamo pizze o schifezze varie.

Qui,invece,Renèe si era messa in testa di imparare a cucinare,e ciò non rincuorava me e Charlie,che affrontavamo con un certo disagio ogni sua novità culinaria,che si rivelava poi non molto adatta a stomaci delicati.

Oggi si era proposta di cucinare una succulenta zuppa di pesce.

-Visto che fai tanto la saccente in fatto di cucina,dovresti rispondermi invece- rispose stizzita e si voltò di nuovo per prestare attenzione alla pentola.

Sorrisi leggermente sfogliando il quotidiano,e lanciando di tanto in tanto un’occhiata a Lizzie che si guardava intorno con occhi attenti e vispi dalla carrozzina.

Passarono neanche due minuti,e mia madre sbuffò.

-Bella!Per favore,non capisco dove diavolo ho sbagliato-

Non riuscii più a resistere e scoppiai a ridere. Abbandonai il giornale sul tavolo e mi accostai al fornello,levandole il mestolo di mano.

-Saccente -ripeté lei incrociando le braccia al petto.

Ridendo,immersi il mestolo nell’intruglio che aveva assunto un color arancione e lo portai alle labbra.

Non era nemmeno poi cosi male. Forse un po’ troppo salato.

-Hai esagerato prima con il sale…per il resto,non è neanche cosi immangiabile. Dai mamma,stai migliorando-le dissi,tentando di consolarla.

-Questo si che mi solleva- rispose sconsolata.

Risi e in quell’istante il campanello suonò.

-E’ arrivato papà-dissi.

-Vai ad aprire per favore-mi disse.

Ciabattando,arrivai all’ingresso e aprii la porta. E di nuovo,il cuore balzò in gola.

Non di nuovo.

Questa volta non poteva essere un’illusione.

Esme Cullen ,con il volto etereo come suo figlio,e i capelli color caramello che balzavano soffici sulle sue spalle,mi sorrideva gentile e imbarazzata.

I suoi occhi marroni.  Non dorati. Marroni. Non poteva essere.

Per favore,ditemelo,sto impazzendo.

-…Bella?-

Risentire la sua voce fu un colpo al cuore.

- Esme - risposi,con un filo di voce.

Restammo a guardarci per un tempo indefinito,fino a quando mi imposi di restare calma.

Ragiona Bella. E’ tutto ok .Ricordati di Lizzie.Di quello che hai affrontato. Comportati in modo maturo.

Mi rievocai queste nozioni in mente mentre tentavo di pensare a cosa fare.

-Io…bè…ecco,entra- dissi,spostandomi di lato.

Lei mi sorrise gentile.-Grazie,cara.-

Salì gli ultimi due scalini e,stringendosi la borsetta nera sulla pancia,entrò timidamente,elegante come sempre.

Mi rammentai di mia madre nell’altra stanza,e non sapendo come affrontare la situazione,tentai di trovare una soluzione.

-Ehm,io…ecco,arrivo subito. Puoi…puoi accomodarti in salotto-

Le dissi,indicandole con un cenno della mano il divano bianco che faceva capolino dalla stanza dell’altra parte del corridoio.

-Oh,…certo-disse lei comprensiva,lanciando un’occhiata alla cucina.

Sicuramente aveva compreso.

La vidi attraversare il corridoio,leggera,sui suoi tacchi neri lucidi,e con un sospiro,tentando di mantenermi lucida e calma,barcollai verso la cucina.

Mia madre era immersa nel fumo;in quel momento la mia ultima preoccupazione era la zuppa di pesce,e mia figlia muoveva le braccia nella sua carrozzina.

Mi avvicinai carezzandole il pancino e sentii la familiare sensazione delle lacrime in arrivo salirmi su per gli occhi.

 

Bella ,ce la puoi fare .Tu sei forte.

 

Mia madre si voltò,imbronciata.-Credo che Charlie passerà la giornata in bagno,dopo aver trangugiato questa zuppa. Sono una fallita-

Quando non risposi,alzò la testa e la voltò nella mia direzione.

Ingoiai a vuoto.

-Mamma,non è papà. E’ venuta…è venuta una persona a trovarmi,ora è di là in salotto. Credo voglia parlarmi-tentai di limitare il discorso sapendo che Esme poteva ascoltarmi dall’altra parte,con il suo udito sopraffine.

Mia madre lasciò cadere il mestolo.

-E’..è…lui?-sussurrò .I suoi occhi saettarono veloci su Lizzie.

-No- risposi velocemente,le mani sudate.-E’ Esme ...la…la madre. Mamma,se arriva papà,per favore…-

-Non preoccuparti. Mi inventerò qualcosa-disse lei liquidando con un gesto della mano.

Nonostante non volesse darlo a vedere,la curiosità nel conoscere quella donna che era la madre del padre della sua nipotina veniva a malapena celata nei suoi occhi;ma non era quello il momento più adatto.

-Io…ora siamo di là. Torno tra poco. Guardala tu-le dissi,lanciando un’occhiata al mio angioletto .Non potevo parlare ad alta voce,consentendo a Esme di capire tutto.

Lei annuì e mi osservò con aria preoccupata mentre lasciavo la cucina.

Attraversai il corridoio tentando di placare l’agitazione e i battiti del mio cuore.

Esme era lì,seduta compostamente sul divano bianco,in mia attesa.

Quando arrivai,alzò gli occhi e sorrise.

Ricambiai,seppur in modo molto più debole,e mi affrettai a richiudere le porta del salotto.

Meglio non rischiare.

Ero ancora indecisa se prendere posto accanto a lei sul divano ,quando si alzò di scatto e mi venne vicino.

La guardai timorosa.

-Bella,tesoro-disse lei,abbandonando ogni barriera. Mi prese le mani tra le sue,e notai con orrore che non erano nemmeno lontanamente gelide come quelle di Edward una volta. I suoi occhi ,umani,mi fissavano imploranti,sembrava fosse sul punto di piangere.

- Esme -ripetei,osservandola.

E fu impossibile non abbracciarla. Mi gettai tra le sue braccia con un bisogno disperato,e lei mi strinse forte a sé,le braccia intorno alla mia schiena;trattenere le lacrime fu impossibile;mi sfogai per un tempo indefinito,inzuppando la sua camicia delle mie stesse lacrime. Lei se ne stava in silenzio,carezzandomi in silenzio la schiena, tentando di infondermi tranquillità.

Quando ripresi in mano la situazione,tutte le lacrime era quasi state esaurite.

Soffiando su con il naso,mi staccai dalla sua spalla,e alzai lentamente gli occhi. Mi guardava addolorata.

-Oh,piccola mia- disse carezzandomi una guancia. Era piacevolmente rilassante il tocco della sua mano calda.

- Esme ,io…scusami,non so che dire…-

-Non devi scusarti di nulla-mi interruppe lei con voce dolce.

-io…io non so cosa mi sia preso,è tutto cosi confuso…cosa…come…perché qui?-balbettai infine,mentre le mie guance si coloravano di rosso.

Lei mi sorrise comprensiva.-Credo sia meglio sedersi.-

Annuii e mi lasciai trascinare sul divano.

Sempre tenendo strette le mie mani tra le sue,mi mi rivolse uno sguardo carico d’amore.

-Bella,tesoro…io,non so come cominciare -

La guardai supplichevole.- Esme…io…io non riesco a capire se tutto questo sia un sogno,o un incubo-

Mi sorrise in modo triste.

-Vorrei poter capire cosa sta accadendo,se tutto ciò è reale, o se sto chiaramente diventando pazza-

A quel punto,lei sorrise.

-A detta di Emmett,sei sempre stata pazza-

Strabuzzai gli occhi.-Anche Emmett è qui?-

-Oh,no,lui no-disse lei,con un sorriso nostalgico.

Era evidente che avvertiva la mancanza del figlio.

-Come mai?-chiesi.

-Tesoro,queste cose non credo che sia mio dovere spiegartelo. Io…io ho saputo che ieri,ieri hai incontrato mio figlio.-

La sensazione di panico si attanagliò di nuovo nello stomaco,ma la respinsi.

Io ero più forte.

-Si- balbettai.-Ieri sera-

-Lui non sa che sono qui .Mi ucciderebbe se lo sapesse,e non lo dico in senso metaforico -aggiunse,sorridendo colpevole.

-Ma come…?-

-Tesoro,io non so cosa dire .A dirla tutta,non sono neanche sicura come sia possibile una cosa simile. Bella tu ci credi al destino?-mi chiese,osservandomi attentamente.

-Il destino?Io…non lo so-risposi.

-Tante cose sono cambiate dall’ultima volta,tesoro. Mi rendo conto di quanto questo possa risultare sconvolgente ai tuoi occhi. Ma non sono qui per questo ora…-

I miei occhi saettarono ai suoi,e ricordai quelli verdi di Edward.

-Ma cosa sta succedendo?Esme,io…io non so se sto impazzendo,ma io ieri…ieri Edward i suoi occhi,e ora i tuoi,..-balbettai.

Lei mi sorrise comprensiva.-Sono cambiate molte cose -ripetè. -Ma non è il momento e non sono la persona giusta per dirtelo. Se sono qui,è perché Bella, desideravo rivederti,perché ti voglio un bene indicibile,ti ho sempre considerata una figlia,e perché Edward…-

La guardavo sconvolta .

Lei sospirò.

-Non posso dire nulla .E so che probabilmente tu ci odierai-

Feci per parlare,ma lei mi interruppe con un gesto della mano.

-Hai tutti i diritti del mondo per farlo;quello che Edward ha fatto è imperdonabile. Non posso nemmeno immaginare quello che hai potuto passare,e il dolore che mi affligge sapendolo;ma per favore, Bella -il suo tono era divenuto una supplica. Mi guardava con occhi imploranti.

Impossibile non commuoversi.

- Esme ,dimmi-

-Ti supplico, Bella. Ti considero come una figlia,lo sai. Sono venuta qui perché devi promettermi che farai una cosa. Tesoro,è per te. Ti prego-

La guardai,terrorizzata.-Esme ,non propormelo ti prego,mi sentirei uno schifo. Perchè sai che non potrei mai accettare-dissi chiudendo gli occhi.

Udii il tocco delicato delle sue mani tra i capelli.-Dovete parlare. Vieni,tesoro,ti prego-

La reazione fu immediata. Scattai in piedi, aprendo gli occhi immediatamente.-No,Esme - tentai di mantenere la voce pacata.-Esme,questo è …impossibile-

Lei mi guardò addolorata. Sembrava aspettarsi una reazione simile.

-Ti fidi di me,Bella?-

Sentivo le lacrime pronte a scendere di nuovo.

-Io…si,Esme.Mi fido,di te-

Calcai bene l’ultima parola.

-Ti ha ferito inesorabilmente ,lo so. E forse non ci sarà più modo di risanare la ferita. Ma te lo chiedo con il cuore in mano. Te lo chiedo per me. Bella,vieni da noi .Ha tante cose da dire.-

Risponderle fu un colpo al cuore. Mi sentii un verme.

Ma no,non potevo rompere gli argini di quell’equilibrio che avevo faticato a rimettere in sesto e che ancora era in fase di lavorazione.

-No,Esme.Non posso. Perdonami-

Lei mi guardò ancora una volta,non lasciando trasparire nessuna emozione.

Poi sospirò.-Non posso costringerti ,Bella.-

- Esme ,io..-

-Non preoccuparti,tesoro-

Si alzò e mi rivolse un sorriso di scusa.-Perdonami per averti rubato del tempo .Hai davvero una bella casa-

Sorrisi. –In realtà,papà l’ha ristrutturata .Cadeva letteralmente a pezzi quando siamo arrivati-

Il suo viso si rabbuiò.-Da quanto..?-

-Da ottobre-risposi,intuendo la sua domanda.

Sentivo che ci stavamo addentrando in un campo pericoloso. Non era questo il momento.

-Credo sia ora di togliere il disturbo.-

Ma non avevo ancora saputo nulla.

 

Cosa vuoi Bella?Prima rifiuti il suo invito e poi vuoi saperne di più?

 

-Vieni,ti accompagno alla porta.-

Pregai mentalmente che papà non fosse ancora tornato e che mamma non si affacciasse dalla cucina.

Esme uscì dopo di me e mi seguì per il corridoio.

Eravamo arrivate alla porta quando uno strillo acuto di Lizzie irruppe nell’aria,gelandomi il sangue nelle vene.

Esme si voltò stupita verso di me.

Aprii la bocca tentando di trovare qualcosa da dire, ma non feci in tempo a formulare un’idea che mia madre sbucò dalla cucina,con Elizabeth tra le braccia che strillava a gran polmoni.

Appena ci vide sull’uscio di casa,rimase paralizzata.

-Oh,mio Dio..io,Bella,Lizzie,non so…la stavo portando in camera,credevo fossi in…in salotto…farfugliò,tentando di distogliere lo sguardo da Esme,che guardava la piccola meravigliata.

-Oh,mi scusi,che maleducazione .Sono Renèe ,la mamma di Bella-

L’eleganza di Esme intimoriva Renèe,che nervosa,strinse la mano di Esme.

-Molto piacere di conoscerla-disse,Esme,cordiale.-E’ sua figlia?-chiese,guardando con amore e trasporto Lizzie,che ,spaventata dal nuovo volto estraneo,lanciava urletti, soffocando il viso nel petto di mia madre.

-La mia?Oh,ehm,la piccola,non..-

Esme si avvicinò.-Posso?-disse cercando di contenersi .-Adoro i bambini-spiegò.

Mia madre mi lanciò uno sguardo disperato. Sapeva che la somiglianza tra me e Lizzie era palpabile. E soprattutto,la sua pelle cosi chiara e diafana non sarebbe potuta sfuggire agli occhi attenti di Esme.

Tutto accadde in una frazione di secondo, il tempo di osservare la piccola da vicino.

La reazione di Esme mi era proibita,poiché girata di spalle.

Ma quando si voltò,mi osservò con uno sguardo di puro sbalordimento e confusione.

Chiusi gli occhi,e ciò fu la prova tangibile per Esme.

Mi si avvicinò, sconvolta.

-Bella…-

Tenevo ancora gli occhi chiusi e quando parlai,non li riaprii.-Sono io che adesso chiedo una cosa a te,Esme - sussurrai.

-Non dirgli niente,te ne prego.-

-Bella,ma cosa…lui…lui ha il diritto di sapere!E’ il pad…-

-Non ora,Esme ti prego. Io…io lo farò,Esme.Ti prego,ora ti chiedo di andare-

Non osavo riaprire gli occhi,vedere la sua espressione.

Poco dopo,sentii la porta chiudersi,gli urli di mia figlia attutirsi e mia madre abbracciarmi forte. Tra noi,Elizabeth che reclamava la mia attenzione.

-Mi dispiace,tesoro. E’ tutta colpa mia-

Lentamente riaprii gli occhi e li posai su mia figlia, prendendola tra le braccia.-Amore mio- sussurrai.

Desideravo tornare su,e dormire;magari immergermi sotto il getto di una doccia fredda.

Era difficile comprendere cosa fosse appena accaduto.

Non mi curai neanche di rivolgere uno sguardo a mia madre,sebbene non fossi minimamente arrabbiata con lei.

-Bella,tesoro…-

-Mamma è tutto a posto-la liquidai,voltata verso le scale.

-No,Bella,tesoro,ehm,Esme ha lasciato questo…questo,ecco…-

Stringendo Lizzie al petto,mi voltai. Renèe mi tendeva un foglietto bianco,vergato dalla grafia elegante di Esme.

Con mani tremanti,lo presi e lo lessi.

 

Kennedy Street,Beverly Hills,54

 

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

 

Rigiravo il biglietto tra le mani,inerme,sul letto,la schiena poggiata ai cuscini.

Fuori,i raggi di sole del primo pomeriggio riscaldavano l’ambiente,rendendolo quasi afoso;Lizzie dormiva tranquilla nella sua carrozzina,e io,dopo una doccia fredda e un pranzo alquanto silenzioso mi ero ritirata nella mia stanza.

Mia madre mi aveva lasciata stare,e lo stesso mio padre,sebbene fosse molto confuso,percependo il mio stato d’animo.

Avrei tanto voluto sapere se Esme avesse mantenuto la promessa;il fatto che Edward non si fosse presentato ancora alla porta mi faceva pensare positivamente.

 

O forse non gliene importa nulla,Bella.

 

Mi vergognai di aver pensato una cosa simile. Sebbene Edward non si fosse propriamente comportato bene con me,il suo animo era pur sempre uno dei più buoni e altruisti che avessi mai conosciuto.

Con un sospiro ,gettai la testa all’indietro,sui cuscini.

Di nuovo,i miei occhi caddero sul biglietto rigido di carta bianca.

Esme mi aveva lasciato una possibilità .E a me la scelta di utilizzarla.

Cosa dovevo fare?Ero pronta a permettere a Edward di entrare di nuovo nella mia vita?E se non proprio nella mia,in quella di mia figlia?

Ripensai alle parole di mia madre,e per un momento mi permisi di pensare al futuro,e contemporaneamente al passato.

Anche io ero cresciuta cosi,forse ancora meglio della situazione in cui si trovava Elizabeth.Quante volte avevo sofferto a scuola,vedendo i genitori delle mie amiche prenderle per mano e portarle insieme a prendere il gelato al parco?

Quante volte,quando mi sentivo sola,avevo desiderato i miei genitori al mio fianco,entrambi?

Lasciai vagare il mio sguardo su Lizzie.

Dormiva,e il suo piccolo petto si abbassava ritmicamente.

Le presi una manina tra la mia,e rimasi ad osservarla per un po’.

Poi,non so come,in un lampo,raccattai dall’armadio un paio di jeans e un top bianco,ravvivai i capelli mossi e preparai la borsa della piccola .Presi la mia e ci infilai dentro il biglietto.

Prima che potessi cambiare idea,scesi a raffica le scale.

Mia madre era in salotto a fare zapping alla tv,completamente annoiata

-Mamma!-dissi trafelata.

Lei sobbalzò e si voltò a guardarmi preoccupata-

-Tesoro!Che succede?-

-Devi assolutamente accompagnarmi in un posto-

 

Mia madre spense il motore e guardò con le sopracciglia aggrottate l’enorme cancello in ferro battuto della villa che aveva l’aria di estendersi per molti chilometri quadrati.

-Però -disse.-A trattarsi bene si trattano bene-

Dal canto mio,non riuscivo propriamente a pensare alla magnificenza della zona.Ero abituata alla ricchezza dei Cullen.

 

Bella,sei ancora in tempo. Puoi tornare indietro.

 

-Sei sicura,Bella?-chiese Renèe, stringendomi la mano.-Vuoi che venga con te?-

Presi un respiro profondo.-No.E’ una cosa che devo fare io.-

-Va bene-disse annuendo dopo un lungo momento.-Ti aiuto a scaricare la carrozzina.-

Mi slacciai la cintura di sicurezza e aprii la portiera.Mi concessi un secondo per osservare la villa.

Ovviamente,non potevo aspettarmi altro.

La visione della dimora dei Cullen mi risultava impossibile per via dell’enorme muro che la circondava,ma gia mi capacitavo delle  sue dimensioni interne.

La vecchia Peugeot di mia madre,che usavamo molto raramente(era lì lì per spegnersi definitivamente) sembrava un catorcio in confronto alle porche e alle Ferrari che passavano ogni tanto,e l’enorme via contornata di palme sembrava non terminare mai,intervallata da maestose ville gigantesche.

Non mi sarei stupita di vedere passare Britney Spears o Paris Hilton a passeggiare con il proprio cane.

Sembrava di essere in un altro mondo rispetto al mio quartiere,nonostante fosse la stessa città.

Con un sospiro,slacciai la cintura intorno al corpicino di mia figlia,che ora era sveglia,e se ne stava sull’ovetto tranquilla nel sedile posteriore.

Mia madre smontò la carrozzina e io la infilai dentro.

 

Ancora pochi minuti,e l’avrei rivisto.

 

-Allora…dimmi quando devo venire a riprenderti - disse mia madre.

-Va…va bene-risposi,non molto cosciente.

Mi abbracciò forte.-Buona fortuna tesoro.-

-Ciao piccola –disse poi salutando poi Elizabeth.

Con un sospiro,la vidi salutarmi dalla macchina,poi riavviare il motore e ,quando sparì definitivamente,con un sospiro mi voltai.

L’enorme cancello nero mi agitava ancora più del solito. Spinsi la carrozzina e mi avvicinai al citofono con videocamera.

-Perfetto- borbottai.

Con mano tremanti,suonai.

Nessuno mi chiese chi fossi,forse avevano visto dalla videocamera. Nel pensare ciò,le mie gambe tremarono di nuovo.

Il cancello elettronico si aprì e una villa,simile a quella dei miei sogni,si parò dinanzi ai miei occhi.

Una piscina enorme,con l’acqua più trasparente e azzurra del cielo,era circondata da un profumato e curato prato verde.

Scuotendo la testa di fronte a tanta ricchezza,mi avviai per il sentiero marcato da una serie di sassolini artistici fino a ritrovarmi davanti alla villa color panna dei Cullen.Le vetrate erano ampie e trasmettevano un senso di calore.

Lentamente,sollevai la carrozzina e salii i gradini del portico.La figura di Esme,commossa,si avvicinò fino a delinearsi del tutto.Il cuore batteva più forte di un martello.

-Oh,tesoro-mi salutò,aprendo l’ampia porta finestra e sbirciando nella carrozzina.-Vieni,entra-

-Ciao piccolina-sussurrò,commossa.

Elizabeth la guardò indispettita.

L’agitazione era arrivata ad un livello tale che fu difficile concentrarsi sull’ambiente che ci circondava.

-Vado a chiamarlo-disse soltanto,dopo pochi secondi.

Nella casa non si udiva alcun rumore. Pregai che fossimo soli.

Esme salì una rampa di scale e sparì di sopra.

Mi imposi di restare calma.

 

Bella,e’ tutto a posto. Sei nel giusto. Stai facendo quello che avrebbe fatto chiunque altro.

 

Tentando di stemperare la tensione,rivolsi un’occhiata all’ambiente.

Come a Forks,i Cullen avevano evidentemente tentato di riprodurre tutto con toni molto chiari .Il colore prevalente era il bianco.

Un caminetto,naturalmente spento,era circondato da quelli che parevano,alla vista, soffici divani bianchi .

Notai che le pareti,cosi come i tavolini,erano decorati con quadri e statue molto etniche;che fossero di ritorno da qualche paese del Sudamerica?

Prima che potessi perdermi in queste riflessioni,udii dei passi dietro di me.

Mi voltai espirando lentamente,e posando le mani sul manico della carrozzina di Lizzie.

Esme non c’era.

Edward stava fermo sul terzultimo scalino della scala,la mano poggiata sul corrimano.

Di nuovo,la voragine nel petto si riapri,questa volta ancora più forte,ancora più dolorosa. Una morsa mi stringeva lo stomaco,mentre contemplavo ancora una volta i suoi limpidi occhi verdi .Il fisico,più simile ad una statua greca che a un essere umano,era coperto da un paio di jeans e una camicia a mezze maniche bianca.

Mi guardava sorpreso,come stentasse a credere che fossi veramente li.

Che Esme non gli avesse veramente detto nulla?

- Ciao -

La voce mi uscì tranquilla,pacata;lentamente,avvertii l’agitazione scemare,e la tranquillità che egli sapeva infondermi pervadere il mio corpo e la mia essenza.

I suoi occhi di nuovo saettarono verso la carrozzina,e ci rimasero più del dovuto.

-Ciao Bella-

La sua voce,una meravigliosa sinfonia.

Lentamente,scese gli ultimi due gradini.

In completo imbarazzo,mi guardai intorno,alla ricerca di Esme.

Luì sembrò intuire il mio sguardo.

-Esme non c’è. Lei…mi ha detto che eri qui .E che dovevi parlarmi-

Era ancora sorpreso.

Sentii il sangue affluire sulle guance e gettai un rapido sguardo a Elizabeth,sveglia e attenta.

 

Tesoro,questo è il tuo papà.

 

-Io…si…si dovrei parlarti-balbettai,passandomi una mano tra i capelli.

Sembrava così…strano.Dopo tutto quello che avevamo condiviso.In un’altra vita,forse.

Il suo sguardo vagò per il mio corpo,fino a posarsi sul mio viso,fissandomi intensamente.

Arrossii ancora di più.

-Se vuoi…possiamo sederci,o andare in camera mia,come…come preferisci…-

Il suo sguardo ora era fugace .Sembrava quasi dedicarmi un’attenzione minima. O forse,era semplicemente…nervoso.

 

Cosa ti aspettavi Bella?Ti ha lasciato.

 

Poco importa,mi dissi mentalmente. Dirò quello che di diritto deve sapere,e me ne andrò.

-No,q-qui… va benissimo-

Piano,mi sedetti sul divano,di fianco la carrozzina. Lui mi imitò, sedendosi su quello di fronte.

I suoi occhi vagavano molto spesso sulla carrozzina.

-Devo chiederti scusa-mormorò,lo sguardo puntato ora a terra. Sembrava a disagio,ora. Timido.

-Ieri,se sono scappato in quel modo,ma ero..-

-Sorpreso-completai io per lui. Per un breve istante sorrisi,e lui ricambiò,alzando lo sguardo.

Ma fu questione di un attimo. Immediatamente,arrossii di nuovo.

Presi un respiro e aprii la bocca per parlare,ma lui mi precedette.

-Bella,devo spiegarti cosi tante cose- Il suo tono era diventato addolorato.

-Oh- riuscii solamente a dire.

-Ma dimmi tu.Sei venuta qui per un motivo specifico?-

Era speranza quella che udivo nella sua voce?

Di nuovo,lo sguardo venne puntato sulla carrozzina.

Chissà cosa aveva pensato in quei due giorni.Possibile che non avesse ancora capito?

-Io…sono qui per parlarti di una cosa molto importante. Io,Edward,non so da dove cominciare…-

Lui aprì la bocca,ma un mugolio forte di Lizzie lo stroncò sul nascere.

Con le mani che tremavano,mi alzai e mi avvicinai alla carrozzina.

Lizzie si stava agitando ,e scalpitava le gambe e le braccine.Evidentemente aveva caldo.

Con un sospiro,la presi in braccio,posando una mano sul suo sedere e l’altra sulla schiena,e le poggiai il capo sulla mia spalla.

Colsi di sfuggita lo sguardo pieno di meraviglia di Edward.

-E’…una bellissima bambina.L’ultima…l’ultima volta mi avevi detto che tua madre aveva intenzione di avere un altro bambino.E’ semplicemente bellissima.Sarei contento se le porgessi i più sinceri auguri da parte mia-

 

Oh.mio. Dio.

 

Mi ero completamente dimenticata.

Poco prima che Edward se ne andasse,a Settembre, mia madre mi aveva riferito che lei e Phil avrebbero voluto provare ad avere un bambino.Ne ero rimasta sorpresa,ovviamente.E l’avevo riferito ad Edward.

Ma non era cosi la storia ora.

Chiusi gli occhi,mordendomi il labbro.

Immediatamente,percepii uno spostamento d’aria intorno a me. Il tempo di riaprire gli occhi,e due verdi erano vicinissimi a me,che mi guardavano intensamente.

Edward si era alzato velocemente, e ora mi fissava con occhi preoccupati. Tra di noi,Elizabeth,che guardava curiosa quello che era suo padre.

-Bella?Cosa succede?Ti senti bene?-chiese preoccupato.

La sua vicinanza non mi faceva molto bene. Soprattutto,non mi aiutava a mettermi in una condizione agevole per quello che stavo per dirgli.

-Sì,Edward,sto bene,grazie-

Mi guardava ancora preoccupato.

Poi il suo sguardo si posò sulla piccola e sorrise dolcemente.

Sembrava quasi che i miei sogni si fossero avverati per volontà della Divina Provvidenza. Avrei voluto prolungare quell’istante per sempre.

-Ti somiglia tantissimo-disse,osservandola attentamente. Possibile che non vedesse quanto fossero simili?

Era la nostra fotocopia .Con uno sguardo Esme se ne era accorta quella mattina.

-Edward,lei non è mia sorella-sussurrai,con la voce che tremava. Percepivo la presenza calda di mia figlia tra le braccia,e mi imposi di portare a termine la frase.

Lui sollevò lo sguardo,stupito.

- Edward,lei è nostra figlia-.

 

A me sinceramente non piace molto.Non è come lo avevo programmato nella mia testa,ma questo è quello che è uscito fuori.Siete autorizzate a lanciare pomodori ^^

Una cosa : non giudicate male il comportamento di Edward,lui è ancora follemente innamorato di Bella.Ma ,come tutti gli altri Cullen è reduce da un cambiamento molto forte ^^

Mi raccomando,aspetto qualche spiegazione su come inserire le immagini! *me incapace*

Grazie di cuore a tutti <3

Alla prossima settimana,spero^^

Cristina

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Carissime!Nuovo mercoledì,nuovo aggiornamento^^

In realtà,questa volta ho fatto i salti mortali per aggiornare. Il finesettimana non ci sono stata,impegnata in un progetto scolastico (sorvoliamo -_- ’’) e praticamente ho dovuto scrivere questo capitolo,così importante ( per me è il più importante di tutti,perché dà l’avvio alla storia vera e propria) in due giorni.Non so il risultato,questo lo giudicherete voi,ma io ce l’ho messa proprio tutta,considerato che sono stanca morta xD

In questo capitolo saranno spiegate molte cose,spero che non rimarriate male se alcune cose sono troppo ovvie, ma questa era la storia che ho sempre avuto in mente e cosi ho voluto svilupparla,perché questo è quello che mi serve per portarla avanti^^ Come ho detto prima,la parte seria e noiosa diciamo che termina con questo capitolo.Ora le cose saranno molto più leggere,e più gradevoli da leggere,spero^^

Ora,devo ringraziare (davvero,non so cosa dire,se non grazie) le 13 persone che hanno commentato lo scorso capitolo.Mi date tanta gioia di andare avanti,anche se ho notato che invece i preferiti sono diminuiti e le seguite aumentate ^^ Ma a me va bene lo stesso =)

Risposte alle recensioni

 _Elisewin_ : Oh ,grazie tesoro <3 sei veramente gentilissima!Mi fa piacere che il capitolo precedente non ti abbia annoiato =) Spero ti piaccia anche questo^^

 

gegge_cullenina : ah!*risata malefica* è la mia specialità far finire i capitoli in modo drammatico o sospesi!xDLizzie <3 io la amo*.* sono il tuo mito? Dopo aver letto questo capitolo mi dirai se era cosi che la pensavi xD

 

nanerottola : eccoti qui la spiegazione! =) bacio

 

nanerottola malefica : breve ma diretta! =) Mi fa piacere che ti piaccia^^Ecco il nuovo capitolo =)

 

vanderbit : Ciao!Dopo aver letto questo capitolo voglio sapere cosa ne pensi^^ Bacioni <3

 

Luna Renesmee Lilian Cullen : Oddio,mi sento in colpa per aver causato danni a tutto il tuo vicinato xD Chiedi perdono da parte mia^^ Non ti dico nulla,è tutto scritto qui^^ Buona lettura <3 p.s anche io adoro Esme! =)

 

Fortheternity : Oh,grazie *.* In realtà è che ho cosi tante cose in mente che poi m irendo conto che se lo dovessi scrivere tutte,anche word impazzirebbe xD Quindi quando termino un capitolo sento sempre di non aver dato il massimo…spiegazione strana,lo so,ma sono fatta così xDMi fa piacere che ti sia piaciuto^^Le tue risposte?Tutte qui =) Bacio

 

spidermapi : Condivido la tua idea^^ Solo che alcune volte potrebbero diventare troppo pesanti e non voglio rendervi la lettura una fatica =) Bacio

 

fracullen : Svenire? Mmm…diciamo che ci va vicino xD Spero ti piaccia anche questo!=)

 

eka : oddio,non voglio essere causa di suicidio!xD Ho cercato di postare il più presto possibile,anche se ora ho bisogno di un intero giorno di dormita ^^

 

mary_cullen90 : Carissima!Oh meno male,perché mi sa che i capitoli diverranno semrpe più lunghi! xDAnche io adoro Esme,ed Edward quando ci si mette è un vero idiota xDNon posso dire nulla ancora,dopo aver letto sarò pronta a ricevere pomodori,in caso non vi sia piaciuto^^ Ti ringrazio tantissimo per avermi detto come risolvere il problema delle immagini!Ora il mio profilo utente è più carino=) A presto,bacio <3

 

giova71 : bella domanda^^ Diciamo che tutti e due avevano un bel po’ di cose da dirsi xD Bacio,<3

 

Antonya : Antonya carissima!Spero che non mi lancerai melanzane ( cambio verdura xD) quando leggerai il capitolo ^^Sì,l’ultima frase dello scorso capitolo l’avevo in mente da un bel po’ di tempo xD Bacioni <3

 

 

 

 

Capitolo 3

 

- Edward ,è tua figlia -

Fosse stato uno scherzo,sarei scoppiata a ridere e l’avrei abbracciato forte.

Ma la mia espressione seria e inflessibile e la sua ,dipinta di panico,stupore e meraviglia,non avevano precedenti.

Era in shock totale.

Restai zitta e immobile per un tempo indeterminato;non seppi neanche quanti minuti passarono;a me sembrarono ore.

Ad un certo punto,finalmente,il suo volto di pietra si mosse impercettibilmente. I suoi occhi guizzarono su Lizzie,ancora stretta tra le mie braccia, ed impegnata a succhiarsi il pollice. Probabilmente aveva di nuovo fame.

-Lei…lei è …- ripeté ,puntando di nuovo i suoi occhi nei miei.

-Sì-risposi velocemente.-E’ tua figlia,Edward.E’ nata sedici giorni fa.Si chiama Elizabeth-

Temetti di aver dato troppe informazioni insieme.

I suoi occhi,verdi,sembravano pronti ad uscire dalle orbite,farsi un giro sulla Luna,e tornare sulla Terra.

Allungò lentamente una mano,per sfiorare sua testolina.

Nonostante la sua pelle non fosse minimamente in contatto con la mia,il pensiero che Edward,il padre di mia figlia,stesse accarezzando la mia piccola,fece aumentare i battiti del mio cuore in maniera sproporzionata.

-Come ho potuto non accorgermene-sussurrò,rivolto a sé stesso.La sua mano,ancora ferma sui pochi capelli di Elizabeth,si mosse,scivolando lungo il visino impegnato a rimirare la sua imponente figura,sfiorando le labbra,il nasino,le braccine piccole ed esili,per poi arrivare al pancino,e ai piccoli piedini.

Elizabeth,incantata davanti alle soffici carezze del padre,aveva smesso di lamentarsi.

Mi chiesi se,in una qualche maniera,avvertisse l’importanza che la legava a quella figura che per lei era sempre stata estranea.

-La sua pelle…-continuò,ancora immerso nella sua riflessione.

D’un tratto,alzò gli occhi verso di me e sussultai.-La sua pelle è chiara come la nostra.-

Annuii,con un timido sorriso.-Credo anche il colore dei capelli sia il tuo,ma ora ancora non si può capire bene-

-Mia figlia-sussurrò di nuovo,riportando il palmo della mano sulla guancia di Lizzie.-Sembra un angelo-

“Come te” avrei voluto rispondere,ma riuscii a fermarmi in tempo,e la cruda verità mi piombò addosso un’altra volta.

Lui non ti ama più,Bella.

Ma la sua reazione di stupore,e meraviglia,verso Elizabeth,mi inducevano a pensare che avesse reagito in maniera positiva alla notizia.

-Io…Bella,mi sento un po’…fuori da tutto,in questo momento-confessò,portandosi una mano in mezzo ai capelli.-Credo…credo di dover avere qualche spiegazione-continuò,invitandomi con un gesto della mano a sedermi di nuovo sul divano.

Attenta a non schiacciare Lizzie,mi risedetti,e questa volta lui si mise vicino a me.

Pregai che i battiti del mio cuore si confondessero con quelli di mia figlia.

-Già,e sono disposta a raccontarti tutto,Edward- nonostante ciò mi faccia un male cane.-Ma anche io ho bisogno di sapere qualcosa-

Annuì prima ancora che portassi a termine la frase.-Naturalmente-cominciò inquieto.-Devo assolutamente parlare in privato con te-continuò.-Ho tante cose da …spiegare-

Una piccola luce di speranza si accese dentro me,a quelle parole,per poi spegnersi di nuovo.Inutile illudersi.

-Se vuoi,posso cominciare io-proposi,timidamente.Era strano sottostare al suo sguardo,che mi faceva perdere così profondamente il senso della ragione,in un salotto e una casa totalmente estranei.

Edward stava per aprire bocca,ma poi cambiò idea e sorrise,e sentii le gote infiammarsi ancora di più.-Prima le signore-rispose,e il mio cuore vibrò alle sue parole.

Era sempre il mio Edward.

-Ecco-cominciai,tentando di mantenere un tono di voce solido e fermo.-E’ una faccenda alquanto complicata.Credo che impiegherò molto tempo.Ma spero che alcune risposte sappia darmele anche tu.-lanciai un timido sguardo ,ma la sua attenzione era rivolta a Elizabeth,tra le mie braccia.Poi di nuovo mi guardò e posò una sua mano sulla mia.

Non ero preparata a quel contatto inatteso. Mille scariche di fuoco mi inondarono il petto,e di riflesso strinsi la sua,che sprigionava un calore medio.

Non era gelata,come era sempre stata.

-Sono qui.Desidero sapere ogni cosa-.

Lentamente,la sua mano si spostò sulla testolina di Lizzie,che sorrise alla coccola,e di nuovo scese a stringere la mia.

Tentando di non farmi sopraffare dall’emozione,riordinai le idee e,con il calore della sua mano nella mia,cominciai a spiegare.

-Me ne sono accorta circa un mese dopo-cominciai,sussurrando.Lo sguardo fisso su un punto indefinito del suo petto.-I sintomi sono stati più o meno gli stessi di tutte…le comuni gravidanze:assenza del ciclo,nausea,e tanta,tanta stanchezza.Appena ho preso in considerazione l’idea…non volevo crederci.La rifiutavo categoricamente.Insomma,mi ci opponevo con tutte le forze.Non che avessimo mai affrontato l’argomento in modo cosi approfondito,ma da quello che pensavo non avrei mai creduto possibile che…-

-Fossimo capaci di procreare-concluse lui al posto mio,e annuì,a denti stretti.-Continua,ti prego-

Non capii perché fosse così teso,ma mi concentrai a scegliere parole accurate per non turbarlo ulteriormente.-Sulle prime rimasi spaventata,ovviamente;credevo di andare incontro a qualcosa di inumano,ma i sintomi che avevo non mi dicevano nulla di tutto ciò.Cosi,dopo averlo riferito a mamma e papà-sorvolai sulle loro reazioni- e su loro richiesta decisi di fare la prima ecografia.E i risultati furono assolutamente normali: tutto decisamente a posto.L’unica cosa un po’ strana fu che il sesso fu riconoscibile subito,e ho provato a pensare che magari si sia formata poco più velocemente rispetto ai feti normali.

Naturalmente andare a scuola era diventato piuttosto…faticoso,mia madre voleva restare vicina per controllarmi e papà alla fine prese la decisione di trasferirci qui.-

Lo vidi aggrottare le sopracciglia.-Cosa c’è?-chiesi immediatamente.Ne approfittai per far sgusciare fuori il pollice dalla sua stretta per accarezzarne il dorso.

Ecco il Paradiso.

E stavo solo accarezzando la sua mano.

Patetico,veramente patetico.

-Anche vostra madre è con voi,nella stessa casa?-

Oh,giusto.Mia madre.Sospirai.-Sì.Ovviamente,quando intendeva “seguirmi da vicino”,il suo progetto era quello di farmi andare in Florida.In realtà,quando è ritornata a casa,ha trovato Phil in buona compagnia.E il risultato…bè,è questo qui-Sorrisi amaramente.

-E’ tornata con Charlie?-chiese lui incredulo.

Scossi immediatamente la testa,ridendo.-Oh,per carità.no.Non oso immaginare!Già la convivenza è abbastanza difficile così.Posso dire che Elizabeth li abbia fatti riavvicinare,ma non credo che mia madre sia pronta per ricominciare di nuovo.Perlomeno,non adesso.-

Annuì silenziosamente e sorrise guardando Elizabeth,che ora giocava con il bordo della manica della sua camicia.

Con l’altra mano,quella che non era stretta intorno alla mia,accarezzò i suoi ditini,e lei emise una seri di versetti gioiosi.

Era troppo,troppo bello per essere vero.

D’un tratto alzò la testa di scatto e sussultai.-Non hai terminato la scuola per questo?-

Era senso di colpa quello che sentivo trasparire dalle sue parole?

Sorrisi a metà.-In realtà no. Quando siamo arrivati qui,ero ancora a inizio gravidanza.Ho studiato a casa per tutto questo tempo,e tra una settimana dovrò dare gli esami a una scuola qui a Santa Monica.Tanto per fare felice,papà,sai.Vuole vedermi con il diploma in mano-scherzai.

Ma lui era impassibile, triste.

-Cosa c’è?-sussurrai.

Il suo petto si mosse in un respiro.-Mi dispiace tantissimo.E’  tutta colpa mia.-

Strano che ancora non si fosse preso tutte le colpe.Stavo cominciando seriamente a preoccuparmi.

-No Edward,davvero.Io sono felicissima qui- non ero un granché come bugiarda ,perciò tentai un’altra strada – cioè,non è che mi fossi programmata ciò,ma in questi nove mesi di gravidanza mi sono cosi affezionata a lei- guardai in basso,verso Lizzie,e anche lui guardò li –la amo cosi immensamente che il resto mi sembra tutto una grande cosa senza valore.E’ la mia vita- o meglio,la mia rinascita,ma questo evitai di dirglielo.

Tacemmo per un po’,e io impaurita,lo osservare coccolare Lizzie in maniera dolcissima.

-Quello che hai fatto…è straordinario.Unico.Proprio come te.Poche avrebbero avuto la tua volontà…e io sono un fiasco totale.Sono un verme.-

-Non potevi saperlo,Edward.Non potevi neanche immaginarlo-mi riscaldai,togliendo la mano dalla sua e posandola sulla sua spalla.-Sono sicura che,se lo avresti saputo…-

Ops,non sapevo cosa dire.Non volevo far tornare a galla ciò che non ero ancora pronta ad affrontare.

-Mi è bastato posare lo sguardo su di lei la prima volta per amarla di già.-mi interruppe.

I suoi occhi,verdi,erano scintillanti di determinazione.-E’ mia figlia- concluse,assaporando quella parola.Io me ne stavo lì,immobile,emozionata.

-E’ mia figlia,la cosa più bella che tu potessi darmi.Quello che sto provando ora,io…queste emozioni cosi forti,sento di riuscire ad abbattere ogni cosa mi si trovi davanti.Mia figlia.La amo-Elizabeth

Chiusi un momento gli occhi,ma fu inutile : le lacrime percorsero le mie guance e arrivarono sul collo.

Senza più pensare razionalmente,posai il viso sulla sua spalla,che odorava di lui,della sua virilità.

-Non puoi immaginare come mi senta ora,a sentire tutto questo-

Sentivo Elizabeth muoversi impaziente,forse si era accorta della grande tensione tra i due corpi cui si trovava in mezzo.

La mano di Edward si mosse,e passò a massaggiare la mia schiena scossa dai tremiti per tutta la sua lunghezza.

-Sssh-mormorò,aumentando il movimento.-Non devi piangere.Elizabeth avrà un padre che si prenderà cura di lei e che la ama inesorabilmente-

Quelle parole furono per me la gioia più grande;per un momento,tutto passò in secondo piano:anche la mia voglia di lui,ma solo per un momento.

Mi lasciò sfogare per un po’,continuando il suo dolce massaggio e baciandomi di tanto in tanto la testa con baci cosi soffici e veloci che quasi credevo di averli immaginati.

In fondo,quale motivo aveva per farlo?

-Perché Elizabeth?-chiese dopo un po’,quando mi fui calmata.

Spalancai gli occhi,e sentii arrossirmi,ma fortunatamente il mio viso era ancora nascosto nell’incavo del suo collo.

Tentai di restare buona e alzai leggermente la testa.

Lui era lì,con le labbra a pochi centimetri dalle mie,che attendeva una risposta.

-Volevo…che avesse qualcosa di tuo-sussurrai,e fu inutile tentare di non arrossire –era anche tua figlia,e non volevo che non avesse nulla di suo padre .Così…ho pensato di chiamarla come la tua madre naturale. Non ti dispiace vero?-chiesi subito dopo.

Forse avrebbe potuto turbarlo.

Scoppiò a ridere incredulo,scuotendo la testa.-Sei sempre la solita.Sono...esterrefatto .Bella,è stato un gesto bellissimo.Chiamarla come mia madre,io…non ho parole.- mi guardò,fisso,e il cuore batté fortissimo.

Sicuramente lo udiva anche lui,ma in quel momento non me ne importava un accidente.

-Grazie-

Elizabeth,in quel momento,rise.

Entrambi abbassammo la testa a quel sono,e lei era lì,che ci fissava sorridente.

Sembrava l’idillio di una favola ;il suo viso era cosi vicino al mio,i nostri nasi quasi si sfioravano;potevo persine udire il suo respiro nella mia bocca…

-Brutti cafoni incivili!Guadagnano tutto dallo Stato!-

Sobbalzai e mi allontanai al suono di una voce femminile sconosciuta.

Il tempo di stringere Lizzie tra le braccia,con Edward che sospirava pesantemente,e vidi la stessa donna che era con lui al supermercato chiudere forte la porta d’ingresso.

La osservai meglio :poteva fare concorrenza a Rosalie,in quanto a bellezza.I lunghi capelli biondi,tendenti al rosso,incorniciavano il suo viso pallido,gli occhi azzurro ghiaccio splendevano in quel salotto dalle tonalità cosi chiare.

Indossava una gonna di Jeans e una maglietta a fiori e teneva alcune bollette,a giudicare dalla forma,in mano.

-Tanya-la salutò Edward impassibile. Posò una mano sulla base della mia schiena.

Immediatamente,sobbalzai.

Tanya alzò lo sguardo dalle bollette e sorrise a Edward .-Ciao,Ed-

 Aggrottò le sopracciglia quando si accorse della mia presenza e della bambina tra le mie braccia.

-Ah,è lei-disse solamente,fissandomi a lungo. Probabilmente i Cullen l’avevano informata dopo l’incontro di ieri sera.-Vedo che vi ho disturbato -aggiunse,scettica.

Non sapevo il perché,a ma la sua presenza mi metteva molto a disagio.

-Non preoccuparti-rispose Edward,dando un’altra carezza Lizzie ed alzandosi in piedi.

Il calore alla schiena svanì.-Possiamo continuare nella mia camera-

La sua ultima frase mi fece arrossire ; lo sguardo di Tanya sembrava alquanto furioso,ma non capii il perché.

-Bella,questa è Tanya.Fa parte del gruppo di Denali ed è venuta qui con noi-mi presentò Edward.

Goffamente,mi alzai in piedi reggendo Lizzie con un braccio e mi avvicinai,stringendole la mano.

Il suo sguardo era indecifrabile.

-Tanya,lei è Isabella-

-Lo avevo capito-mormorò,e guardò mia figlia,che nascose il visino sotto il mio braccio.

-Tanya,si può sapere cosa succede?-

Esme era ricomparsa dall’anticamera,con un foglio in mano.

Arrossii al pensiero che avesse ascoltato tutto quello che io e Edward ci eravamo detti,ma in fondo ne fui contenta.Era grazie ad Esme se avevo trovato il coraggio di affrontare Edward.

Alzando gli occhi al cielo,forse leggendo la risposta che Tanya stava per dare,Edward

si avvicinò a me ed Elizabeth e carezzò la guancia di nostra figlia.

-C’è che in questa città è tutto cosi maledettamente noioso-rispose Tanya,avvicinandosi al tavolino all’entrata. Sbattè le bollette sulla superficie in cristallo e alzò lo sguardo su Esme.

-500 dollari di multa per guida ad alta velocità.”Alta velocità”,capito?.E’ veramente ridicolo.E pensare che sto anche migliorando.Sono arrivata ad andare a 180 in zona abitata.- Disse reprimendo una smorfia.

Edward scosse la testa desolato,e poi si voltò,rivolgendomi un sorriso dolce.

-Vogliamo continuare di sopra?-

Perché in ogni frase che prevedesse la sua camera ci vedevo sempre qualcosa di malizioso?

Vidi Esme sorridere contenta ed emozionata dinanzi quel quadretto famigliare e si avvicinò.

-Bella,tesoro,di là ci sono alcuni dolcetti che ho appena sfornato.Se vuoi,potete andare in cucina…-

-Anche io ho voglia di biscotti. Decisamente. Sono nervosa,e se non mangio mi sento male,e andare in cerca di animali qui proprio non ne ho voglia-disse Tanya seccata.

Esme e Edward si voltarono immediatamente a guardarmi preoccupati.

Solo dopo capii il perché : aveva detto forse mangiare biscotti?

Ma se lei era un vampiro,cosa diavolo…

Rivolsi un’occhiata perplessa a Edward,che mi fece un sorriso di scuse e teso.

-Ora spiegherò tutto,promesso-

Poi si rivolse ad Esme.-Noi andiamo su-

Esme annuì sconsolata.

-Benissimo,quindi i dolci sono tutti miei-

Ancheggiando,Tanya scomparve sopra i suoi tacchi 12 dietro un corridoio che probabilmente portava alla cucina.

Ero ancora allibita quando Edward mi spinse gentilmente verso le scale.

-Ti spiegherò dopo-ripetè.

Annuii e lo seguii per le scale, con Lizzie tra le braccia,ed osservando le pareti decorate da quadri ,proprio come nella loro casa a Forks.

Non osavo neanche pensare a quanto costassero.

Arrivati al primo piano,di nuovo alcune statue etniche decoravano il corridoio bianco.

Lo seguii fino a quando non svoltò su una camera a destra,e aprì una porta in legno.

La camera era molto ampia,e probabilmente il sole la illuminava completamente,ma la luce era stata oscurata dall’enorme tenda bianca che svolazzava mossa dal vento afoso che penetrava  dalla finestra lasciata aperta.

Anche qui,la disposizione dei mobili era la stessa della sua camera a Forks; la parete a destra era ricoperta di scaffali di cd;lo stereo che aveva a Forks riposava in un angolo vicino all’armadio,e dall’altra parte un grande letto matrimoniale bianco,sontuoso,catturava l’attenzione.

Un letto.

I vampiri non dormivano mai.

Cosa diavolo ci faceva un letto nella camera di Edward?

-Prego,entra-

D’un tratto timida,varcai la soglia,ed Edward richiuse la porta dietro di sé.

Mi invitò a sedermi su una poltrona a destra,e lui prese posto sul letto.

A disagio,in una situazione troppo timida,accavallai le gambe e rimasi a fissarlo.

Elizabeth,tranquilla,ciucciava il pollice.

Adesso Edward sembrava teso,agitato.

-Credo sia arrivato il mio turno-disse,sorridendo agitato.

Lo fissai perplessa –E’ cosi brutto quello che devi dirmi?-

-No…solo,complicato-

-Penso di poterlo capire-

Mi guardò,e si alzò di scatto.Prese a camminare per la stanza,rivolgendo di tanto in tanto occhiate a me e Lizzie.

-Poco dopo aver …lasciato Forks,ci siamo diretti in SudAmerica,in Colombia,precisamente.

In realtà,Esme aveva pensato di tornare un po’ di tempo a fare visita ai nostri amici di Denali,in Alaska. Emmett invece voleva cambiare gusti alimentari,sai,in SudAmerica c’è una grande abbondanza di giaguari,cattivi e feroci-sorrise fugacemente.

-Ma lì sono cambiate molte cose-

Smise di passeggiare e si voltò a guardarmi.

Velocemente,si avvicinò alla poltrona dove io e Lizzie eravamo sedute e si abbassò sulle ginocchia,arrivando all’altezza del mio viso.

-Bella,quello che sto per raccontarti sarà una grande novità.Non mi aspetto che tu la accetti immediatamente,se vorrai-e qui la sua voce tremò-accetterò anche l’idea di non vederti più.-

Era profondamente umano.Nei gesti,e nei movimenti.

Presi un grande respiro –Edward,ti ho accettato anche dopo aver saputo che fossi un vampiro: cosa può esserci di più terribile di questo da non riuscire ad adattarmi?-

I suoi occhi si piantarono nei miei. - Noi tutti abbiamo acquisito caratteristiche umane-

Sulle prime,non compresi bene;ero troppo occupata a rimirare il suo viso perfetto per pensare ad altro.Ma bastarono pochi secondi per rimettere in moto il cervello.

-Cosa?-urlai,tirandomi in piedi.Nel farlo,Lizzie agitò i piedi,ed Edward,preoccupato,si rialzò,sospirando.

Il suo sguardo si rivolse ad Elizabeth.

-Posso…posso tenerla?-

Caratteristiche umane.Cosa diavolo andava dicendo?Lo guardai,sconvolta.

-Bella-mi richiamò,esasperato.-Ti prego,dammi Elizabeth-

Scossi energicamente la testa e strinsi la piccola ancora più forte al petto.Non riuscivo a trovare la forza di mantenere la calma.

-Cosa vuol dire caratteristiche umane?Tu…i Cullen…i tuoi occhi,cosa diavolo…merda…no,Edward ,NO!-urlai,quando tentò di prendere in braccio Lizzie.

Lei era l’unica persona al mondo capace di rilassarmi.L’unica via d‘uscita in quel discorso buio e assolutamente senza senso.

-Ho solo paura che…-

-Sta tranquillo.Me la sono cavata per nove mesi con lei nella pancia e ti assicuro che non è mai accaduto nulla di terribile-risposi,per la prima volta con un tono pungente,

Subito dopo,mi pentii.

Edward era lì,per spiegarmi tutto ed io non lo stavo aiutando per nulla.

Immersi il volto nel collo di mia figlia,che agitava i piedini ed emetteva mugolii indistinti,e tentai di calmarmi.

Chiusi gli occhi,espirando lentamente,e poi li riaprii. Edward era ancora lì che mi fissava preoccupato.

-Va meglio-chiarii soltanto.

Il tremore delle mie mani non confermava proprio la mia risposta,ma mi risedetti sulla poltrona e lo guardai fisso.-Spiegati-

Lui guardò un’ultima volta Lizzie e me e si avvicinò alla finestra riparata dalla tenda,che evitava al calore di spandersi per la camera.

Posò una mano sul tessuto pregiato bianco e l’altra abbandonata sul fianco,con lo sguardo rivolto verso un punto indefinito.

-Ti avevo avvertito dicendo che non era una questione molto semplice da affrontare.Tuttavia,tenterò di essere calmo e razionale ma soprattutto obiettivo.-

Mi sistemai meglio Lizzie sulle gambe e lo guardai fisso.-Prego-

Prese un grande sospiro .-Come ti ho detto prima,ci siamo trasferiti in Colombia,a Turbo.E’ una città sulla costa.Non che io fossi molto contento di questa scelta,ma…- esitò un attimo –alla fine accettai.Era la mia famiglia.-

Si voltò e si appoggiò al comodino del letto,vicino a me.

-Naturalmente,il clima colombiano non era proprio uno dei più favorevoli per noi.Spesso eravamo costretti a rimanere in casa e uscire di sera.Una vita perlopiù da nomadi.E questo era quello che avevo previsto,visto che in gran parte ci ero già passato,ma Alice non poteva saperlo,e lei ci teneva tantissimo a visitare posti nuovi.Carlisle,però,riuscì ,grazie al suo curriculum immacolato,a trovare lavoro nell’ospedale del quartiere per i turni serali.-

Incrociò le braccia al petto e puntò lo sguardo su una mattonella del pavimento.

-Una sera di dicembre,particolarmente afosa,tornò a casa con gli occhi lucenti.Dire che fosse felice è un vero eufemismo.Sembrava l’emblema della gioia stessa.Raramente avevo visto un vampiro cosi felice-

I suoi occhi saettarono su di me per poi abbassarsi immediatamente.Mi sentii arrossire.

-Tuttavia,non era solo.Con lui c’era un ragazzo,vampiro anche lui.Lo si poteva benissimo capire.Era un nomade,ma una cosa mi colpì immeditamente : gli occhi.Non erano né dorati,né rossi,e il colore degli occhi di un vammpiro possono essere solo questi .Rimanemmo sconvolti : come era possibile che un vampiro avesse certi occhi? Carlisle ci spiegò tutto : Nahuel era un mezzo vampiro,nato da un accoppiamento di sua madre,umana,con suo padre vampiro-

Sobbalzai impaurita e entrambi guardammo Lizzie, tranquilla e placida.

-C-c…cosa vuoi dire?-chiesi con voce tremante.

Mi fu accanto in un istante.-Oh,o,no,niente di quello che tu stia pensando.Elizabeth è completamente umana,e sana e forte.Il suo cuore batte esattamente come tutti gli altri esseri umani.-

-Allora,perché..-

-Non ne ho idea-rispose,cupo.-Ed è di questo che io e Carlisle ci occuperemo quando tornerà-

-Carlisle non è qui?-chiesi confusa.

-E’ rimasto con Emmett e Rosalie in Colombia-

La domanda mi si leggeva chiara in faccia,ma lui scosse la testa.-Un momento,ci sto arrivando.

Nahuel possedeva sia caratteristiche vampiresche-la forza,l’agilità,colore della pelle chiaro- ma allo stesso tempo caratteristiche umane.Era in grado di mangiare cibi umani,nonostante non lo soddisfacessero come il sangue,il suo cuore batteva,dormiva,e i suoi occhi potevano assumere un colore umano.Era in grado di vivere una vita umana,alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti.-

La mia bocca aveva raggiunto il pavimento per lo sbalordimento.

Troppe informazioni insieme; mi sembrava che la mia mente galleggiasse su una superficie morta,in attesa di essere ripescata e riportata alla realtà.

Ovviamente,non avevo avuto tempo materiale per sapere tutto sui vampiri,ma quello che Edward aveva appena detto mi aveva completamente destabilizzato ; voleva forse dirmi che anche lui…?

-Posso comprendere la tua sorpresa-mormorò piano con un sorriso fugace.-Ho accettato l’idea a fatica anche io.Sono passati 7 mesi e ancora,la sera,quando,devo infilarmi a letto,la sensazione è abbastanza strana-

Il cuore prese a battere furiosamente nel petto.Sentivo il sangue affluire nelle vene e la familiare sensazione di panico scorrere nel corpo.

-Cosa,tu…cosa mi stai dicendo…?-

Di nuovo si abbassò sulle ginocchia,posando una mano sulla mia stretta intorno al fragile corpicino di Elizabeth.

-Nahuel era un mezzo vampiro,ma riuscì a incrementare le sue caratteristiche umane grazie a un composto scoperto per caso. Un giorno scoprì dei pacchi di morfina che dovevano arrivare dritti all’ospedale,e ci si scagliò addosso.Era appena tornato dalla montagna,dove era ruzzolato su uno strano tipo di pianta che lo aveva inzuppato dalla testa ai piedi.Non appena la morfina si unì a questo elemento,sentì la forza abbandonarlo,e il cuore battere ancora più forte.Subito dopo scoprì di aver cambiato colore degli occhi,e la sua forza era notevolmente diminuita.I cambiamenti furono pochi;era già un mezzo vampiro di natura.

E fu cosi che Carlisle decise di provare con noi.Naturalmente,i rischi erano molto alti : con noi la situazione era nettamente più complicata. Ora non sono qui a descriverti quanto ci lavorammo su; la mia opinione era negativa a tutto ciò,non ci avrebbe aiutati molto,e, per me ,era una situazione troppo pericolosa.Esme e Jasper erano della mia stessa idea,nonostante provare li attirasse inesorabilmente ; Rosalie,Emmett, Alice e Carlisle,invece,vollero tentare.Sai quanto Alice rimpianga la sua vita umana,proprio come Rosalie.-

Il mio sguardo disorientato la diceva lunga.-Chi è stata la cavia?-

Nonostante la serietà del momento,le sue labbra si tesero in un piccolo sorriso.-Chi,se non Emmett?Era più esaltato di un ubriaco davanti una bottiglia di vino-

Scossi la testa con fervore.-Non posso credere che abbiate corso un rischio simile,una cosa da incoscienti! E Esme,Carlisle,Rosalie non posso crederci che lo abbiano lasciato provare…-

Mi guardò comprensivo.- La pensavo come te.Ma vedi-spiegò,carezzando lentamente la mia mano – non tutti riescono ad accettare la nostra natura. Rosalie più di tutti.Grande è stato il pericolo che abbiamo corso,ma ancora più miracoloso è stato il risultato-

Scossi di nuovo la testa .-Non può essere vero…-

-…non sono del tutto umano,Bella.Sebbene in forza minore,il sangue continua ad essere il mio sostentamento maggiore,ma posso evitarlo di bere anche per settimane.Stesso discorso per la forza-

Alzai lo sguardo su di lui.Mi fissava attento.Probabilmente dovevo avere un aspetto devastato dopo una simile rivelazione.Sentivo gli occhi stanchi.

-Aspetta-scattai,quando mi resi conto di una cosa.

-Sì?-chiese.

-Tu hai recuperato sentimenti umani,giusto?Ma anche cose fisiche,come il colore degli occhi…-

Stupendi,avrei voluto aggiungere.Sarebbe stato difficile scegliere tra quelli di ora e quelli che aveva avuto precedentemente.

Annuì comprensivo- Nelle mie vene scorre sangue.Non come il tuo,ovviamente.Carlisle è ancora in fase di sperimentazione e ricerca.Vuole saperne di più.Non puoi immaginare quanto sia stato stupefatto,e in un certo senso anche sorpreso dal nuovo adattamento.Per un momento è stato difficile.-

-Da quanto…?-

-Tre mesi-rispose immediatamente,con un mezzo sorriso.

-E’ terribilmente confortante poter camminare sotto il sole,sotto gli occhi di tutti, e la notte poter chiudere gli occhi e abbandonarsi al sonno.-

Facevo ancora fatica ad accettare la situazione,ma ero molto interessata al discorso.

-E sogni anche?-

Il sorriso si allargò.-Può darsi.La mattina non ricordo niente,però.Non che dorma molto.Carlisle crede sia una conseguenza del fatto che la nostra forza sia un po’ diminuita;dobbiamo recuperare un po’ le forze-

-E’ sconvolgente-sussurrai.

Lui annuì,comprensivo.-Esattamente.Sono cosi tante le novità…ora si può dire che mi ci stia abituando ,ma all’inizio…veramente,è stato unico.Un notevole passo in avanti.Chissà,magari tra qualche anno ci ritroveremo a convivere tutti insieme,umani e vampiri-e rise.

Assaporai il suono di quella dolce melodia,ma poi scattai di nuovo: Elizabeth stava reclamando la pappa.

-Oh-

Edward guardò la piccola e la sua bocca si distorse in un sorriso di venerazione. Accarezzò una sua guancia.-Credo abbia fame-sussurrò.

-Oh si,piccola birbantella-risposi alzandomi in piedi.Lui mi imitò.

-Credo che quando Carlisle lo saprà,farà i salti di gioia-

Mi girai a guardarlo,con le guance rosse.-Intendi di Lizzie?-

Lui sorrise.-Sì.Non credo abbia mai valutato l’opzione di diventare nonno.Ma,oltre a questo,c’è anche un altro motivo.Come ti ho detto,Carliesle,Rosalie ed Emmett sono rimasti in Colombia.-

-Si-concordai.

-Bè,ci sono rimasti per un motivo preciso-disse,avvicinandosi al cassetto del suo comodino.

-Stanno tentando di scoprire se ora,possiamo essere in grado di …riprodurci.Naturalmente,sarebbe una cosa meravigliosa.E Rosalie tiene particolarmente a questo.-

-Ma se io e te…-avvampai di vergogna.Mi imbarazzava dire il resto.

-Gia-completò lui.-Ma con me e te il discorso è diverso.Non avevo…messo in conto quella volta che tu,essendo umana,saresti stata in grado di riprodurre.Una vampira donna,in teoria,non sarebbe in grado di riprodurre,perché il ciclo mensile si arresta.Invece,sembra proprio che ora sia possibile-

-E’ una cosa bellissima-sospirai,tentando di calmare Elizabeth.-Io…ancora non riesco a crederci.Tu….non riesco a concentrami su questo.E’ veramente…stupefacente-

I discorsi seri li avrei lasciati a quando mi fossi ripresa. Se mi fossi ripresa.

Sorrise e si abbassò ad aprire il cassetto.

Mi avvicinai,curiosa.Ne estrasse una confezione di pillole,giallastre.Lo guardai curiosa.

-Ne dobbiamo prendere una al mese,altrimenti il meccanismo si blocca-disse,con un sorriso..

-Carlisle è un genio-sussurrai.

Lui annuì.-Il migliore di tutti-

A quel punto,però,Elizabeth non ne voleva più sapere.

 Con la bocca,tentava di addentare il mio capezzolo.

Edward mi guardò.-Bella,potrei…potrei fare una cosa?-

Lo guardai,interrogativo.

-Voglio…prenderla in braccio-

-Oh-risposi solamente,mentre tentavo di reprimere la gioia del momento.-Oh,ma certo…-

Con fatica,la staccai dal mio seno,che tentava di scoprire,,e la tesi piano verso Edward.

Lui allungò le braccia,emozionato e dolcemente la prese tra le braccia.

Elizabeth,invece di agitarsi di più,si calmò miracolosamente.Si rilassò tra le braccia protettive e muscolose del padre,che la strinse forte a sé,baciandole la testolina.

-La amo-sussurrò,emozionato.-E’ un angelo.Il mio angelo-

Sentivo le lacrime salire su per gli occhi.Quante volte avevo sognato una scena simile?Quante volte,vedendo genitori per strada con i loro figli,avevo immaginato me e Edward in un contesto simile?

Ed ora eravamo lì,con la nostra piccola Elizabeth,lui che la stringeva tra le braccia,con un cuore che batteva forte come me.

Restò per un poco cosi,e io lo permisi.Era suo padre.Poteva stare con lei quanto lui volesse.

Ma dopo un po’,Elizabeth cominciò a reclamare di nuovo.

-Credo sia veramente ora di farla mangiare-disse sorridendo.-Piccola birbantella-aggiunse pizzicandole il naso.

-Dove posso…?-chiesi,arrossendo.

-Oh- disse lui,interpretando il mio disagio.

Mi parve di notare una sua occhiata diretta al mio seno,ma non ne fui sicura.Nonostante ciò,avvampai lo stesso.

-Puoi rimanere qui,io posso andare di sotto.Ti serve qualcosa di specifico…?-

-Oh,no,non ti preoccupare.-E’ tutto nella borsa.Adesso vado a recuperarla-dissi con un sorriso,ma non feci in tempo a voltarmi che questa si spalancò rivelandomi una fantastica Esme con gli occhi luccicanti.Perchè ero sicura che avesse ascoltato tutto?

Stava piangendo.

Sarei mai stata capace di abituarmi a tutte quelle novità?

Teneva un canovaccio in una mano e nell’altra la mia borsa.

Raggiante dalla gioia,si avvicinò e mi strinse in un forte abbraccio.-Oh,tesoro mio.Mi sei mancata tantissimo.La piccola Lizzie…-sfrenava senza senso con la testa poggiata sulla mia spalla.

-Oh Esme-sussurrai,stringendola forte.-Sono qui-

Mi diede un’ultima stretta forte,e poi si allontanò leggermente.

-Ecco la borsa,cara.Se vuoi ,posso farti compagnia-disse

Sentii Edward ridere dietro di noi e ci voltammo a guardarlo.Teneva Lizzie tra le braccia e rideva,coccolandola.

Sospirai,felice.Era tutto un sogno.Non poteva essere altrimenti.

-Mi farebbe molto piacere,Esme-le sorrisi contenta.

Lei battè le mani contenta e si avvicinò a Edward.-Tu!-ordinò perentoria verso il figlio.

-Controlla che ogni centimetro della casa sia libero dalla polvere!La piccola Lizzie ha bisogno di stare in un ambiente pulito e ordinato-

Edward alzò gli occhi al cielo.-Vado-disse,poi prese Lizzie per le ascelle,la sollevò fino al suo viso,e le baciò teneramente una guancia.-Buon appetito,tesoro mio-

 

Eh si,era proprio un sogno.

 

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

-Oh,dai,Bella,non puoi lasciarmi così!-

Chantal,una delle poche ragazze femmine che lavorava con me,mi fissava con occhi imploranti e le mani giunte,mentre mettevo a posto nel mio armadietto la borsa .

-Chantal,veramente,non c’è nient’altro da dire-

Dal momento in cui avevo messo piede al lavoro,e il discorso era finito su Elizabeth,la mia amica,che conosceva la storia,pretendeva di sapere tutto sul conto del padre e su cosa fosse accaduto il giorno prima.

-Niente da dire?Il padre di tua figlia torna qui,vi incontrate per caso ,fate due cuori e una capanna e non c’è niente da dire?- chiese retorica,scuotendo la testa rassegnata.

Le lanciai un’occhiataccia.-Nessun cuore e capanna; ha conosciuto sua figlia,punto.-

Inarcò le sopracciglia,totalmente contraria.-Ma a chi vuoi darla a bere?-

Non risposi,impegnata davanti lo specchio a raccogliermi i capelli in una coda di cavallo.

-Hai praticamente un sorriso da ebete da quando sei entrata qui dentro-

Le rivolsi un’altra occhiataccia dallo specchio,e mi strinsi il fiocco del camice dietro la schiena.

-Come se non bastasse,ti sei infilata la camicia al contrario-

-Ora basta!-sbottai,rossa in viso,voltandomi di scatto. Lei cominciò a ridere forte,e dopo avergli tirato dietro la spazzola,scomparve dietro la porta di servizio.

Sbuffai,e mi tolsi di nuovo il camice e la camicia messa male.

Ma dove avevo la testa?

Sorrisi quasi istantaneamente. Nonostante non mi fosse permesso fare sogni riguardo Edward,perché sapevo che i suoi sentimenti verso di me fossero sempre gli stessi,non potevo impedire a me stessa di non pensarci,perché,naturalmente,ero ancora follemente innamorata di lui.

Ieri sera,io ed Elizabeth eravamo rimaste fino a tarda ora dai Cullen,permettendo ad Edward di restare più tempo possibile con nostra figlia.Purtroppo,avevo messo in conto che in questo modo avrei dovuto passare moltissimo tempo con Edward,e allontanarmi anche da Elizabeth al tempo stesso.Ma,finchè fosse stata con Edward,non mi sarei mai lamentata.

Quella mattina,quando mi ero svegliata,per un momento avevo pensato di essermi immaginata tutto.Invece,quando mi ero voltata verso il comodino e il numero di cellulare di Edward era li,per chiamarlo per qualsiasi emergenza,capii che tutto fosse vero.

Sospirando,rivoltai la camicia dal verso giusto e me la infilai.

Edward mezzo vampiro.Era una di quelle cose che mai,mai nella vita avresti mai pensato  di averci a che fare.

La sensazione era stata la stessa di quando avevo scoperto,un anno fa,che fosse un vampiro.

Nonostante lo sbalordimento iniziale,ero rimasta calma e tranquilla.

Come si stesse discutendo di politica.

Come fosse normale.

-Ehi Giulietta,una mossa,Steve non ce la fa da solo!-

Chantal era sbucata con la testa dalla porta,e di nuovo arrossii.

-Chantal,se non la smetti subito con questa storia io…-

Ma lei ridendo se ne era già andata di nuovo.

Borbottando parole senza senso,mi aggiustai il fiocco delle scarpe e con un sospiro mi avviai a trascorrere quella domenica pomeriggio al lavoro.

Il locale era abbastanza pieno,per essere le tre e mezzo del pomeriggio;solitamente,a quell’ora era difficile trovare tanti clienti,a parte coloro che si godevano il sole scottante sulla spiaggia.

Steve,il mio capo,era alla cassa,e tentava di arrotolare un nuovo rotolo di scontrini nell’apparecchio.

Steve era uno di quelle persone a cui era impossibile non abituarsi immediatamente;allegro e alla mano,se non fosse stato per i suoi 5 tatuaggi che coprivano la schiena e le braccia muscolose,si poteva considerare come un dolce agnello a tutti i livelli.

Amava le donne; era conosciuto in tutta Santa Monica per questo suo debole,ed era raro trovarlo più di due settimane con la stessa ragazza:mora,bionda o castana,per lui era lo stesso.

Talvolta,il bar diveniva un vero e proprio punto di raccolta per tutte le sue corteggiatrici.

Qualcosa ,però,lo aveva trattenuto dal provare la stessa cosa con me e Chantal.

Forse il problema era che dovevamo avere solo rapporti professionali?

-Bella!-esclamò lui a mò di saluto.

Con un sorriso,mi avviai verso di lui e gli tolsi la carta dalla mano.

-Mi sa che se continui ad avvolgerla al contrario sarà un po’ difficile inserirla-dissi sorridendo.

Lui mise le mani sulla vita a mò di difesa e mi guardò in modo giocoso.-Cos’è,oggi ti senti particolarmente saccente?-

-E’ innamorata ,Steve!-urlò Chantal,dall’altra parte del bancone,con un piatto di soffritto di mare in mano.

-Chantal!-la ripresi io,con le guance a fuoco.

-Innamorata?-chiese Steve,stupito.-Dolcezza,è la prima volta da quando hai messo piede qui dentro che sento dire una cosa simile-

-Non è vero,Steve-replicai immediatamente scuotendo la testa.-Sai Chantal come è fatta,deve sempre esagerare.-

Lui inarcò le sopracciglia.

-Ma chi è …-

-Ok,ora veramente,devo andare a lavorare…anzi,per la miseria,me lo dovresti dire tu,sei il mio capo!-sbottai,tentando di reprimere una risata.

Lui sorrise e mi indicò la veranda posta all’esterno,dove un gruppo di surfisti attendevano le ordinazioni.

-Vado-dissi con le mani alzate,e preso il blocco di appunti sul bancone,mi avviai fuori.

Dire che facesse caldo era un eufemismo.

Il sole batteva forte,ma per i clienti in bikini e costume non era un problema,anzi,il problema era il mio,con una divisa e scarpe da ginnastica addosso.

Le prime ore passarono come sempre,tra frecciatine di Chantal,a cui ormai avevo cessato di replicare e occhiate languide di surfisti,volgari e incivili,dirette al mio fondoschiena.

Purtroppo,essere una cameriera equivaleva anche a questo.

Quando rientrai,reggendo un vassoio con due calici sopra,udii Chantal parlare eccitata con Cathy,una nostra collega.Quando mi vide,battè le mani entusiasta.

-Bella,tu verrai stasera,vero?Non puoi perdertela,è la prima volta che c’è da quando sei qui!-disse eccitata.

Non avevo minimamente idea di cosa stesse parlando.Per alcuni versi,certe volte mi ricordava proprio Alice.

Probabilmente era l’ennesima sfilata di moda, o festa a cui aveva tentato di trascinarmi altre volte e ogni volta non ci era riuscita.

-Dove,Chantal?-chiesi annoiata,poggiando i bicchieri nel lavello.Mi poggiai con i gomiti sul bancone e mi unii alla conversazione.

Il sorriso le si spense.-Oh,per piacere,non cominciare subito a fare quella faccia da Dolores; stasera si apre l’annuale fiera estiva di Santa Monica !-

Mi poggiai le mani sul mento.-Mmmm.Interessante-

-Esatto,lo è –replicò lei assottigliando lo sguardo.-E a questa dovrai partecipare.Per favore,Bella.Credimi,è veramente bellissimo.Ci saranno stands per tutto il lungomare,e ogni anno ce n’è uno che vende degli oggetti di bigiotteria stupendi!Porta anche Elizabeth,dai…-

Tentennai,indecisa.-Chantal,non so .Devo vedere bene.Tra poco ho anche gli esami di maturità e forse sarebbe il caso che rimanessi a studiare-

-Sei  veramente patet…-

Alzai lo sguardo,verso di lei,che stava fissando la porta d’entrata con aria sbalordita.

-Oh.porca.miseria. –disse. –Ok che qui di fighi non ne passino pochi,ma questo li batte veramente tutti-

Quando voltai la testa verso la porta d’entrata,per poco la mascella non mi cadde a terra.

Edward stava varcando la soglia,attirando lo sguardo di tutto il popolo femminile presente nel locale,le mani nei jeans e la camicia bianca a maniche corte che evidenziavano il suo fisico scultoreo.

-Edward- sussurrai,incredula.

Il cuore cominciò a battere forte,e avvertii gli occhi di Chantal su di me.

-Cosa?Lo conosci?-chiese sconvolta,voltando ripetutamente lo aguardo da Edward a me.

Il sorriso che Edward mi stava rivolgendo non mi aiutava di certo a connettere il cervello per formulare una risposta sensata da dare alla mia amica.

In poche falciate,Edward raggiunse il tavolo e si mise seduto sul primo sgabello libero,di fronte a me,senza smettere di fissarmi.

-Ciao Bella-

I suoi occhi luminosi sembravano illuminare tutto il locale.

Chantal,di fianco a noi,tentò di darsi un contegno.

-Edward,c-ciao…cosa ci fai qui?-chiesi,e la mia bocca si stese automaticamente in un sorriso .

Lui ricambiò. –Cosi ,passavo…mi hanno detto che una cameriera molto carina lavora da queste parti.La conosci per caso?-il sorriso si allargò,,mentre i suoi occhi perlustravano la mia figura fin dove il bancone che ci separava lo permetteva.

-Oh-

Probabilmente era il caldo che mi faceva andare a fuoco; anzi,era molto più che sicuro.

-D-desideri qualcosa?-chiesi,tentando di apparire professionale.

Evitavo di guardarmi intorno per non ritrovarmi davanti gli occhi le occhiate stupite di clienti e colleghi.

-Non particolarmente-rispose,continuando a sorridere.- Questa divisa ti sta veramente bene-osservò poi,tornando a osservarmi.

Ma cosa diavolo aveva in mente di fare?Se il suo scopo era farmi morire di combustione,ci stava riuscendo alla grande.

-Grazie-balbettai,insicura.

Lui mi osservò,rivolgendomi il più dolce dei sorrisi.-Elizabeth è a casa?-

-Sì,è con Renèe e Charlie-sorrisi di rimando.-Dormiva serenamente quando sono uscita.Non che sia una novità-

Inarcò le sopracciglia.-Dorme molto?-chiese interessato.

Annuii vigorosamente.-Decisamente si!E’ quello che fa la maggior parte del tempo.Credo che questo lo abbia ripreso da Charlie-sorrisi e lui con me.

-Sai Bella,sono venuto per chiederti una cosa-disse,rivolgendo una rapida occhiata alla mia amica,che lavava i bicchieri cui prima me ne stavo occupando io,ma sapevo che stava ascoltando ogni singola parola della nostra conversazione.

E probabilmente anche lui stava sbirciando nella sua testa,dato che non faceva che tentare di reprimere un sorriso.Sperai con tutto il cuore che non stesse pensando a niente di vergognoso.

-Dimmi- replicai tesa. Aveva avuto da ripensare su Elizabeth?Se ne stava andando di nuovo?

In quel caso non avrei resistito .Non sarei stata in grado di farcela.

Mentre attendevo la sua risposta,rimasi con il fiato sospeso.

-Mi chiedevo se andrebbe,a te e Lizzie,stasera,di venire alla fiera con me-

La sorpresa fu cosi tanta che per poco non scivolai su una macchia d’olio sul pavimento.

-Cosa?-chiesi.

-Mi chiedevo-ripetè lui,con un sorriso-se stasera andrebbe a te e Lizzie di venire con me alla fiera.Mi piacerebbe trascorrere un po’ di tempo con voi,sai. Tanto-

Il suo sguardo era luminoso.

-Oh-risposi soltanto.

Perché davanti a lui dovevo fare sempre la figura dell’idiota?

Era molto difficile trovare una risposta coerente in quel momento,ma in un istante mi immaginai io e lui soli con nostra figlia; sapevo dove la conversazione sarebbe andata a finire,per non parlare dei momenti di imbarazzo che ci sarebbero stati tra noi.

-Io,Edward…non so,dovrei vedere un secondo.Sai,gli esami della settimana prossima…non credo sia il caso,non stasera…-balbettai,a disagio.

Il suo sorriso si spense leggermente.-Oh,non fa niente.Davvero.-

-Naturalmente,se vuoi vedere Elizabeth,puoi passare anche ora a prenderla.Non devi assolutamente farti problemi-aggiunsi.

Perché mi sembrava di aver dato la risposta che neanche io avevo voluto dare?

-Oh,certo.Grazie-rispose lui,con un piccolo sorriso.Mi sembrava leggermente più triste dopo la mia risposta.

-Bè,ora devo andare-disse scattando in piedi.In quella frazione,il muscolo del suo braccio si tese,e  mi venne letteralmente l’acquolina in bocca.I miei poveri ormoni gridavano impazziti.

-Oh…certo.Immagino avrai da fare-dissi con un gesto disinvolto della mano.-Allora…buon pomeriggio-

-Anche a te-

Con un’andatura lenta si diresse verso la porta e sparì dietro l’angolo.

Con un sospiro,ripresi lo straccio in mano.

-Ma.sei.completamente.impazzita?-urlò Chantal ,facendomi sobbalzare.

-Chantal!-

-Mi chiedo cosa tu abbia al posto del cervello!-sbottò brandendo un bicchiere insaponato.

-Il sapone ,Chantal,sta cadendo tutto per terra…-

-Non me ne frega un accidenti del sapone!Fammi capire,quel figo pazzesco,da quanto ho capito,è il padre di tua figlia,viene qui per invitarti fuori e tu rifiuti??-

Era assolutamente fuori di sé. Mi chiesi se fosse tutto a posto.

Sospirai,alzando gli occhi al cielo.

-Chantal,non era nessun invito,nessun appuntamento.Vuole stare con la figlia,punto.-

-Oh,si,è per quello allora che è venuto fino a qui,e gli si sono illuminati gli occhi quando ti ha vista, manco fossi Jennifer Lopez,o che so io,Madonna!E poi tra poco ti sbatteva al muro e ti violentava seduta stante-replicò lei in tono acido.

Sbarrai gli occhi.-Cosa hai detto?-

-Oh,Bella ma per favore-rispose lei ,sbuffando e riposando il povero e martoriato bicchiere nel lavello.-Certe volte davvero penso che tu lo faccia apposta. Tu.gli.piaci. E credimi,cara,si vede da un miglio di distanza-

Scoppiai a ridere.

-Chantal, questa è buona.-

-Sei innamorata di lui?-

-Ma che dom…-

-Rispondi!-

-Uff!Sì,Chantal,sì,per la miseria sì!Sono innamorata follemente di lui,da sempre,e per sempre sarà così!Sei contenta ora? -risposi scocciata.

-Allora vai,sbrigati!- disse in tono concitato.

-Ma cosa diavolo ti sei fumata?-urlai.-Andare dove,per la miseria?-

-Oh Bella,vai su,corri! Sarà ancora per strada!Non vorrai mica che ti dica anche cosa devi dirgli,vero?chiese con uno sguardo esasperato.

Rimasi li,con lo straccio un mano,senza sapere cosa fare.

Da un occhio esterno,Edward sembrava provasse ancora qualcosa per me.Ma era veramente cosi?

Mi aveva veramente chiesto di uscire o era solo un modo per passare una normale serata con sua figlia?

E io? Cosa avrei dovuto fare?

-Bella,è solo una sera-

Lentamente alzai gli occhi sul volto della mia amica,e con uno scatto mollai lo straccio sul bancone.

-Steve, torno subito!-

E corsi verso l’uscita.

Non feci in tempo a chiudere la porta che la risata della mia amica echeggiava ancora nell’aria.

Correndo, e stando attenta a non inciampare sulla sabbia come probabilmente sarei riuscita a fare in quelle occasioni,risalii per gli scalini che portavano sul lungo boulevard,trafficato da bagnanti diretti  verso il mare,e ,con un colpo al cuore,riconobbi la sagoma perfetta di Edward.

Camminava velocemente,diretto verso una BMW nera parcheggiata sul ciglio della strada.

-Edward!-urlai. Corsi ancora un altro po’ e lo richiamai nuovamente.

Lui si voltò.sorpreso.

Una folla di persone ci spintonava.Era veramente difficile riuscire a non perderci di vista.

-Ci vediamo stasera sotto casa mia!-gli urlai,con un sorriso sulle labbra.

Anche da quella distanza,fu impossibile non notare il sorriso che si allargò sul suo viso.

Quando salì in macchina e sgommò via,ero ancora lì a sorridere come un’ebete.

 Casa Swan:

Casa Swan

Salotto Casa Cullen:

Salotto casa Cullen

*si prepara al lancio di verdure*

Una cosa : non riuscivo a trovare un termine adatto,ma con fiera intendevo tutti gli stand che d’estate sono disposti per il lungomare,e che personalmente adoro *.*

Ci sarà da divertirsi ora con la famigliola in giro per conto loro xD

Alla prossima settimana,scuola permettendo^^

Cristina <3

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ok,sono in ritardo di un giorno,ma vi prego di perdonarmi!xD

Davvero,ho provato ad aggiornare ieri ma è stato praticamente impossibile,causa…indovinate un po’.Cosa,se non la maledetta scuola?=_=’’

Comunque,ecco qui il nuovo capitolo =) Come sempre,non ne sono molto soddisfatta,ma va bene,non è una novità._.

Alcune parti di un momento mooolto importante di questo capitolo,sono riprese da New Moon.Era praticamente impossibile riuscire a non usarle,sono rimaste stampate dentro di me e dovevo per forza inserirle =)

Detto questo,ribadisco ancora una volta che vi adoro.Le vostre recensioni sono adorabili,e mi fanno sorridere tantissimo =)

I preferiti sono aumentati,e ,davvero,non so cosa dire *-*

Risposte alle recensioni:

Spidermapi :Oddio grazie*-* mi fa piacere che non si sia rivelata una cavolata la storia dei Cullen=)Già,quando scrivo cerco soprattutto di concentrarmi sulle sensazioni di Bella,perché,in un certo senso,sono quelle che viviamo noi,no?Grazie mille cara <33

fracullen:lo vedrai in questo capitolo.Il discorso di Edward è abbastanza succulento,e volevo creare l’atmosfera adatta=) Bacione

nanerottola:oh,la rosa è il mio fiore preferito xD Bè,il lancio di verdure è posticipato ad adesso XD Anche io adoro Lizzie,è la migliore qui xD

vanderbit:Mmm…scene di gelosia?Bè,con Tanya di mezzo credo proprio di si…per ora però godiamoci la tranquillità xD Bacio <3

gegge_cullenina : meno male *-* a me  ha sempre attirato tantissimo l’idea dei Cullen mezzo vampiri,non so perché *-*Faccio penare Edward?Ah ah (risata diabolica xD) è il minimo! ;P Grazie mille dei complimenti,bacio<3

mary_cullen90 :buoni i pomodori*-* xDMi fa piacere che l’idea ti sia piaciuta,spero di non deluderti con questo capitolo.Ah ah Emmett che fa da cavia è stata la prima cosa che ho messo per iscritto quando ho elaborato l’idea di fare dei Cullen dei mezzo vampiri xDAnticipo che ci saranno mooolti momenti Edward/Lizzie,adoro vedere Edward in veste di papà *w*Mi fa piacere che ti piacciano i capitoli lunghi,perché mi sa che meno di questa misura non riuscirò a farli xDGrazie dei complimenti tesoro,bacio <3

LadySile : Ciao!Tanya?Ah ah ah!Povera ragazza,è così sconvolta ultimamente xD Pensava di avere campo libero con Edward e invece prima piomba la sua ex-ragazza,che tra parentesi ama ancora alla follia,e poi pure la loro figlia!xD Compatiamola xDDDD

crista:Edward e Lizzie *-* Ammetto che una delle cose che mi piace più scrivere sono i loro momenti <3 Mi ci sono affezionata,specialmente a Lizzie =) Per quanto riguarda la fiera,qui le risposte ;P Bacio

giova71:Tanya?Vedremo con il tempo…xDD per ora godiamoci Ed e Bella in santa pace=)

rebecca73:Ciao!Grazie mille,mi fa piacere che la storia ti piaccia <3 Spero continuerai a seguirla =) Bacioni

twilighte4ever:mito?O_O oh mio dio!xDovvio che la continuo!xD non mi piace lasciare le storie a metà,anche perché anche io sono una lettrice e ci rimango malissimo quando le storie non vengono terminate ^^ spero continuerai a seguirmi =) bacio

Antonya:Ciao Antonya!Ah ah ah povera Tanya,veramente,compatiamola xDEdward padre…*sbav* è veramente il massimo,quando la Meyer in BD mi ha tolto la soddisfazione di leggere tanti momenti Edward/Nessie ci son orimasta davvero malissimo =( Grazie dell’incoraggiamento!A proposito,il nuovo cap di dove l’aria è polvere è magnifico ! <3

_Elisewin_:oh grazie,che carina *-* Sono contentissima,davvero =) Spero ti piaccia anche questo.Bacioni <3

Fortheternity:Sono carini i pomodori xD Si si,mezzi vampiri,altrimenti tutti umani sarebbe stata troppo romanzata =) Anche se ultimamente mi sta prendendo l’ispirazione per scrivere un’altra storia con loro completamente umani…vedremo =) Per ora,spero ti piaccia anche questo capitolo,anche se a me non molto ._.Bacio <3

 

 

Capitolo 4

 

 

Quelle trappole mortali,nocive alla salute,alla mia salute,erano lì,comodamente posizionate dentro la loro scatola finemente decorata.

Sembravano guardarmi con superiorità,come per dire “Stasera vinceremo noi,stasera vinceremo noi!” per poi ricordarmi che erano solo un innocuo paio di scarpe.

Con 10cm di tacco.

Non 5,non 7,no!Erano 10 cm di tacco.Il mio incubo più assoluto.

Probabilmente non sarei neanche arrivata alle scale,e di conseguenza,sarei cascata e la mia uscita con Edward annullata.

-Uff,Bella,e basta- sbuffai imprecando. Stavo per fare concorrenza a Thomas Gray,in quanto pessimismo.

Appena ero arrivata a casa,la prima cosa che avevo fatto era stata fare il bagnetto a Lizzie,e farla mangiare.

Poi,mi ero dedicata a me stessa,purtroppo,con l’aiuto di mia madre.

Raccontarle quello che era successo,il giorno precedente,e l ‘”invito di Edward” era stato più o meno come partecipare a una lotta di sumo.

Non si era naturalmente trattenuta dall’esprimere la propria opinione.

-Dovrai farlo sudare sette camicie -aveva detto poco prima,con la testa infilata nel mio guardaroba.- Dovrai fargli vedere quanto vale quello che ha perso e che intende riconquistare-

Avevo alzato gli occhi al cielo e mi ero gettata sul letto.

Non avevo obiettato quando aveva tirato fuori dall’armadio un jeans nero che mi mettevo spesso e una maglietta particolare,con delle balze bianche sulla pancia,ma ,quando,con un sorriso malizioso,aveva estratto quelle trappole mortali,ero balzata su di scatto,ma a nulla erano servite le mie lamentele.

E ora,dopo una doccia (per nulla rilassante),con i nervi a tremila,guardavo il mio vestiario sul letto,con un telo a coprire il mio corpo.

Bussarono alla porta e subito dopo comparve la figura di mia madre,con Lizzie in braccio.

-Ancora così?-chiese inarcando le sopracciglia. Lizzie,appena mi vide,sorrise.

-Amore della mamma,vieni qui-

Mia madre alzò gli occhi al cielo,e si avvicinò.-Questa bambina diventerà il mostriciattolo più viziato dell’universo-

Le lanciai un‘occhiataccia e in un solo colpo presi la mia piccola e la strinsi al petto. Con una mano,le accarezzai la testolina.

-Hai fatto il ruttino con la nonna,tesoro,eh?- sussurrai,scoccandole un sonoro bacio sulla guancina.

-Con Renèe-mi corresse mia madre alzando gli occhi al cielo.

Sconsolata scossi la testa e,a dispiacere,riconsegnai Lizzie alle braccia della non…di Renèe.

-Non ti ha detto a che ora sarebbe stato qui?-chiese,sedendosi su un lato del letto.

Scossi la testa.-No.Bè,nel caso…arrivi prima,potrebbe entrare,no?-

Sentii di essere arrossita.

Mia madre sorrise.-Solo perché sono sicura che lo farai dannare per riconquistarti e perché è il padre di tua figlia gli permetto di varcare la soglia di casa. Oh,e aggiungerei anche perché tuo padre stasera non c’è.-

Sobbalzai e per poco non sbattei il mignolo sullo spigolo dell’armadio.-Charlie!-urlai.

Come ero stata cosi stupida da dimenticarmene?

Renèe alzò gli occhi al cielo.-Sei un pochino elettrica,tesoro;calmati.Ci ho pensato io per questa volta : l’ho spedito a casa del suo amico George,con la scusa che lo sfornato di patate che avevo preparato per stasera si era bruciato. A volte la mia incompetenza culinaria può essere utile,non credi?-

-Oh mamma- dissi sorpresa.

In quel momento le avrei costruito una statua.-Sei la mamma più ingegnosa del mondo-le dissi.

Lei con un sorriso posò Elizabeth sul copriletto,e poi si voltò verso di me con un sorriso accecante.-Naturalmente.Ma Bella-e qui si fece seria- sai che non condivido questi segreti,soprattutto così importanti. E per quanto io sia tua madre,sai benissimo che per Charlie questo è un argomento molto delicato.In fondo,anche lui è stato spettatore della vostra storia-

Sospirai,e raccattai una spazzola dal comodino.

-Sì lo so-risposi.-Sto solo aspettando…il momento giusto.Ancora io non riesco a rendermi conto di cosa sta accadendo,o stasera cosa accadrà…appena si staranno stabilizzate le cose,gliene parlerò.-

Lei annuì,poi lanciò uno sguardo ai miei vestiti,ancora sul letto.

-Allora!-squittì alzandosi in piedi.-Qui abbiamo una bellissima ragazza da vestire!-

Oh-oh.

-Mamma,non ti preoccupare,hai gia fatto tanto per me-compreso tirare fuori quelle scarpe dall’armadio-non c’è bisogno che tu faccia altro-

Il suo sorriso diabolico non mi rilassava per niente.

-Tesoro,sei in iperventilazione praticamente da quando sei tornata,e,probabilmente,se non ti controllo potresti anche metterti la camicia a rovescio,quindi…- batté le mani-rimango qui. Giuro che starò buona.Qui,vicina a Lizzie,vero amore?-disse,rivolta alla piccola,che giocava con le sue manine.

Sospirai.

Non sapevo se rivolgere la mia preoccupazione a Edward,che tra poco sarebbe arrivato,alle conversazioni che avremmo avuto,alle scarpe o a mia madre.

Forse,un mix di tutto quanto poteva essere abbastanza esplosivo da indurmi ad annullare tutto e restarmene nel mio lettuccio,con i ventilatori accesi,e una vaschetta di gelato.

-Vado a pettinarmi e truccarmi-annunciai,facendo march indietro.

Davanti lo specchio del bagno,mi accorsi che le mani mi tremavano.

Ricordando che la persona con cui stavo per uscire era Edward,sempre Edward,piano piano il tremolio si arrestò e riuscii a stendere sul mio viso un velo di matita nera con un ombretto bianco,e ad applicare un filo di lucidalabbra.

Ravvivai i capelli con le dita,lasciandoli cadere al naturale,con i boccoli sulle spalle,misi un po’ di profumo e poi tornai in camera.

Mia madre era sempre lì,che giocava con Lizzie.

-Wow-disse,con un sorriso,quando mi vide.

La mia risposta fu un “mmm” piuttosto prolungato.

Ero in procinto di indossare la maglietta,quando il rombo di un motore piuttosto potente tagliò la quiete della casa.

Sarebbe potuta appartenere a chiunque,ma,immediatamente,intuii che Edward fosse arrivato.

Poco dopo,il campanello di casa suonò,e confermò i miei sospetti.

Edward era arrivato.

Le farfalle nello stomaco,che si erano assopite durante il mio processo di rilassamento,tornarono ad agitarsi,più vive che mai.

-Mamma-tentai di controllare il tremolio della mia voce.-Potresti…andare ad aprire,per favore?-

Lei scattò in piedi,con un sorriso a trentadue denti.-Ma certo!Porto anche Lizzie-

Con un movimento fluido,prese la piccola in braccio e chiuse la porta dietro di sé.

Poco dopo ,udii voci concitate.

Respirando ripetutamente più volte,velocemente mi infilai la camicia e i jeans,e con un sospiro più grande degli altri mi infilai le scarpe.

-Ok,ce la puoi fare-

Controllai che la porta fosse ben chiusa,e cominciai a passeggiare lentamente per la stanza.

Da perfetta idiota.

Riuscii a inciampare due volte,solo perché il pensiero che Edward fosse giù ad aspettarmi mi fece distrarre e non rivolgere la mia attenzione alle scarpe.

Perciò,dopo aver imposto la mia filosofia di serata( prestare attenzione solo alle scarpe),mi diressi di nuovo in bagno per controllarmi,e poi,presa la borsa,mi diressi,giù,molto lentamente.

All’ingresso non notai nessuno,se non la carrozzina vuota di Lizzie.

Mi diressi verso la cucina.

Edward era lì,in una maglietta grigia e i jeans neri,i capelli disordinati,seduto al tavolo della cucina.

Dovetti strabuzzare gli occhi,per  accertarmi che non fosse una delle mie solite illusioni.

Come se non bastasse,teneva Elizabeth tra le braccia,e infilava il dito indice nella sua bocca,e lei sorrideva,contenta.

Avevo notato fin dalla prima volta che Elizabeth sorrideva moltissimo quando c’era il padre. Che avvertisse una presenza speciale vicino a lei?

Mia madre parlava con un sorriso stampato in volto,e con un bicchiere d’acqua in mano.

Quando mi videro entrare in cucina,mia madre strizzò l’occhio (non potei non arrossire) ed Edward si voltò.

La magia del suo sguardo mi colpì .I suoi occhi vagarono per tutto il mio corpo,per poi posarsi di nuovo sul viso,rivolgendomi un sorriso estatico.

Ancora con Lizzie in braccio,si alzò,venendomi incontro.

-Ciao,Edward-dissi.

Decisi di rompere il ghiaccio per prima.

Lui sorrise,tendendomi la bambina.-Ciao Bella.Sei bellissima-

La sua voce dolce mi colpì fin dentro il cuore,e facendo affluire il sangue sulle guance.

Con un sorriso timido,chinai leggermente la testa.-Grazie-

Mia madre,dietro di noi,osservava la scena rapita.

Con un sorriso,presi Lizzie in braccio,rivolgendole un sorriso.La strinsi forte al petto,e posai la borsa sulla spalla.

-Stavo giusto dicendo ad Edward che stasera dovrà fare attenzione a non averti sulla coscienza-disse mia madre con un risolino,lanciando un’occhiata allusiva ai miei piedi.

Non aveva mica detto…?

-Visto Edward?Le ha messe,il che è già un notevole passo in avanti-

Edward sorrise e guardò le mie scarpe.-Naturalmente,Bella è magnifica anche a piedi nudi.Ma queste la valorizzano ancora di più-

Ok,se questo era l’inizio serata,probabilmente non sarei poi durata molto.

Non potevo,anzi,non era assolutamente possibile,sacrificare la mia attenzione su un paio di scarpe con Edward che mi rivolgeva complimenti del genere.

Di nuovo arrossii.

-Bè,allora,se vogliamo andare…-disse sorridendo.

Annuii vigorosamente,prima che mia madre potesse svelare altri dettagli imbarazzanti.

Mia madre ci seguì per l’ingresso,sempre con un sorriso in volto.Mi chiesi se fosse realmente solo un sorriso di cortesia.

Sistemai Lizzie nella carrozzina,e mi voltai a guardarla. Il suo sguardo birichino la diceva lunga.

-Allora divertitevi-disse,aprendo la porta.

Il cielo era scuro;le prime stelle cominciavano a comparire e l’aria estiva accarezzava la mia pelle nuda.

-E mi raccomando,non cadere troppo-

Ancora?

Sorrisi per poi rivolgerle un’occhiataccia,ed Edward soffocò un risolino.

Arrossendo vistosamente,mi ricomposi e,facendo attenzione,scesi gli scalini del portico,per poi arrestarmi nuovamente.

-Wow-sussurrai incantata.Quel pomeriggio non avevo fatto molto caso alla macchina,ma ora era lì che richiedeva la mia totale attenzione,nera e potente.

Edward ridacchiò,camminando al mio fianco,con grazia innaturale.

-Eh già-disse.-Ti piace?-

Una Bmw,a giudicare dal logo della macchina,nera,grande,con i finestrini oscurati,occupava il vialetto.

-Direi…di si- dissi,e lo guardai.-A chi non piacerebbe?-

Lui sorrise e scosse la testa.Infilò una mano nei jeans e tirò fuori le chiavi.

Le luci si accesero e le serrature della macchina scattarono.

All’improvviso,mi ricordai di una cosa.-Ehm,Edward…-

-Sì?-si voltò,interrogativo.

-Mi sono dimenticata il seggiolino per Lizzie.A dire la verità,potrei anche tenerla in braccio,però…-dissi dubbiosa.

Lui sorrise.-Non preoccuparti-rispose,aprendo velocemente lo sportello posteriore. L’interno era ancora più lussuoso.-Vieni qui-

Guardandolo dubbiosa, mi avvicinai,gettando uno sguardo all’interno.

Spalancai gli occhi.

Un seggiolino per bambini,con inserti rosa e spugnosi,occupava il centro dei sedili,messo in bella mostra.

-L’ho comprato appena sono andato via,oggi-spiegò,grattandosi la nuca imbarazzato. Sorrise,rivolgendosi alla carrozzina.

-Spero che ci stia comoda.-

Non mi sfuggì la marca preziosa del seggiolino.

Scossi la testa,commossa.-Edward,è bellissimo-

Scrollò le spalle.-Una cosa di poco valore.Posso…posso metterla io?-

Sorrisi.-Ma certo-

Si chinò e delicatamente tirò fuori Lizzie,che si abbarbicò al petto del padre.

Piccola sbruffona.

Posandole un bacio sulla testolina ramata,la poggiò delicatamente nel seggiolino,la strinse con cura e dolcemente richiuse lo sportello.

Il su sguardo si posò sulla carrozzina.

-Sì,ogni volta sembra che si stia traslocando con lei-dissi,reprimendo una risata.

Rise anche lui.-Lo farei per tutto il giorno,però,sai-.

 

Se è un sogno,non svegliatemi.

 

Flettendo i muscoli del braccio,aprì il cofano –una specie di soppalco portatile -e infilò con leggerezza la carrozzina. Ero sul punto di accomodarmi sul lato del passeggero,quando mi precedette,e la sua mano bianca mi aprì la portiera,invitandomi galantemente ad entrare.

-Le abitudini sono dure a morire,eh?-dissi,sorridendo.

Ora la situazione sembrava essersi notevolmente calmata. Perlomeno,le gambe non mi tremavano più e l’idea di avere ancora un po’ di tempo prima di mettere a dura prova le mie scarpe riuscivano a darmi un po’ di sollievo.

-Con ragazze come te,la cavalleria non tramonterà mai-disse,guardandomi  negli occhi.

Rimasi ipnotizzata dalla sua fragranza maschile,e dai suoi occhi verdi che mi osservavano rapiti.

Un leggero sbuffo di vento mosse una ciocca dei miei capelli,facendola finire dritta sul naso,ma, prima che potessi rimuoverla,la sua mano si era già mossa.

Con una dolce carezza,la riportò dietro l’orecchio.

-Prego,Signorina Swan-disse,indicando l’abitacolo.

Con una risata,mi arrampicai sul “mostro” e mi guardai intorno.

L’interno era ancora più lussuoso.I sedili in pelle bianca conferivano un aspetto elegante,così come i mille aggeggi,tra cui navigatore satellitare,e stereo sofisticatissimo.Mi chiesi se da un momento all’altro potesse uscire anche una macchinetta che preparasse il caffè.

Ma prima che potessi studiare l’ambiente più accuratamente,Edward salì,e inserì la chiave nel quadro.

-Posso farti una domanda?-dissi.

L’ansia era quasi del tutto svanita;sembrava quasi non ci fosse mai stata,e la familiare sensazione di tranquillità e sicurezza che mi pervadeva con la sua presenza era tornata a galleggiare nell’aria.

Sembrava quasi che quei 9 mesi di distanza fossero stati cancellati,fatta eccezione per il piccolo angelo seduto dietro che con le manine tastava incuriosita il nuovo seggiolino.

Lui si voltò,con un sorriso.- Quante ne vuoi.-

Alzai gli occhi al cielo,e tentai di non farmi distrarre dal movimento particolarmente eccitante del suo tendine mentre cambiava marcia.

-La vecchia Volvo che fine ha fatto?-chiesi.

Lui soffocò una risata.-Non avrei mai il coraggio di buttarla via;è nel garage,insieme a tutte le altre macchine.In verità,sapendo che qui potevamo permetterci di guidare ad alta velocità..-

-…non hai perso tempo per rimpiazzarla con questo mostro gigante.-conclusi,io sarcastica.-Certe abitudini non cambiano-

Lui sorrise.-Eh no.Eppure,mi è sembrato che ti piacesse,prima-

-Il tuo gesto cavalleresco?Direi di si,chi lo fa più ai tempi d’oggi?E’ una tua speciale caratteristica-dissi con un sorriso.

Lui si tratteneva dallo scoppiarmi a ridere in faccia;non ne capii il motivo.

-Che c’è?-che ho detto?-chiesi,guardandolo fisso in volto.

Lui non resistette più e scoppiò a ridere.

-Bella,intendevo la macchina. Non avevi detto prima che ti piaceva?-

E quasi si contorse sul volante dalle risate.

Figure di cacca-Bella,1 a 0.

E la serata era appena cominciata.

Arrossii,e voltai la testa verso il finestrino.Perchè dovevo sempre sembrare l’idiota di turno accanto a lui?

Immediatamente,la sua mano strinse la mia.-Naturalmente,intendevo la macchina. Anche perché,credo ti dovrai abituare ai miei gesti di galanteria. Di nuovo.Perchè li farò molto spesso-

Con i capelli a coprirmi il viso mi girai lentamente.-Ruffiano-

Lui rise e girò a destra.

Mi concessi uno sguardo fuori. Il finestrino oscurato rendeva il paesaggio molto più grigio.

Eravamo già arrivati. Una lunga serie di stands si estendeva lungo il grande boulevard,e da lontano la ruota panoramica illuminava il mare,dipingendolo di giallo. Un grande sciame di gente intasava il boulevard,e gli stands.

Tentai di reprimere un rantolo di orrore;sarei piombata a terra molto presto.

Sbuffai piano,e lui se ne accorse.

-Che c’è?-chiese,osservandomi attentamente. Sembrava poco interessato a prestare attenzione alla manovra di parcheggio.

-Niente-risposi.-Pensavo solo che questo è il genere di serata adatto a Chantal.-

Lui corrugò le sopracciglia.-La tua collega di lavoro?-

Annuii sofferente.-Una copia esatta di Alice.Credo che tu abbia compreso ora-

-Immagino di si-

Con un sorriso,spense il motore e tirò fuori la chiave dal quadro.

Contemporaneamente,ci girammo all’indietro,per controllare Elizabeth.

Nel movimento,le nostre teste si scontrarono,avvicinandosi pericolosamente;sobbalzai,presa dall’impetuoso desiderio di posare le mie labbra sulle sue.

Elizabeth,che giocava con le sue manine,ci osservava sorridenti.

-Eh…-

Evitai di guardarlo.

-Sì,andiamo-disse,e,velocemente,saltò giù.

Figure di cacca,Bella 2-0.

Ottimo.

Se salire non era stato un problema,quello si presentava a scendere.

Lentamente,aprii lo sportello e deglutii impaurita quando vidi la distanza che mi separava dal marciapiede.

Ma,in men che non si dica,Edward fu davanti a me,e mi cinse la vita con le braccia.

Facendo aderire il mio petto al suo,mi portò giù,stringendomi forte fino a quando non si assicurò che ebbi piantato bene i piedi per terra.

-Grazie- dissi,con un sorriso.-Sai che questa situazione si ripeterà molte volte,stasera,vero?-

Lui mi abbagliò con il suo sguardo luminoso.- E tu dovresti sapere che ciò non può che farmi enormemente piacere-

Ciò non aiutava particolarmente.

Averlo lì,alla mia completa mercé,con il suo corpo magnificamente perfetto a pochi centimetri da me,mi faceva sentire una ninfomane.

Nel vero senso della parola.Poveri i miei ormoni.

-Credo sia il caso di...prendere Lizzie-dissi,tentando di reprimere a fatica la voglia di sbatterlo contro lo sportello della macchina.

Le sue braccia non accennavano a lasciarmi.-Direi di si-

Quando mi mossi,per aprire lo sportello posteriore,mi lasciò andare,e si voltò verso il cofano.

Slacciai la cinta a Lizzie e la presi in braccio,mentre lui prese la carrozzina.

-Piccolina- sussurrai,stringendola forte.Lentamente la cullai e le massaggiai la schiena.

Quando alzai lo sguardo,trovai Edward fissarci con un’espressione …commossa.

Si riscosse subito,e mi rivolse un sorriso .

Tese le braccia,e gliela passai,e la sistemò nella carrozzina.

Espirai lentamente e guardai con aria di sfida il mio nemico:la strada.

Ma prima che potessi fare un passo,un braccio mi scivolò lungo la vita,e mi voltai sorpresa.

Edward accostò il proprio corpo al mio ,e con la mano dell’altro braccio mi scostò i capelli sulla schiena,scoprendomi il viso.

-Bè,così è sicuro che non cadi,non credi?-disse,strizzando l’occhio.La sua stretta si rafforzò.

Immediatamente,mi sentii invadere da una calma e una sensazione di protezione fortissima. Desiderai stringermi completamente a lui,e poggiare il capo sul suo petto.Emozioni assopite da qualche parte stavano prepotentemente tornando a galla.

Temevo di socppiare da un momento all’altro.

-Credo di si-risposi con un sorriso.

Lentamente,ci incamminammo verso gli stands.Facevo attenzione a pilotare bene la carrozzina tra la folla che intasava il grande boulevard,e a non inciampare in buche maligne,ma la  protezione di Edward rendeva tutto più facile,ma soprattutto più armonico.

Per un momento,mi persi a pensare come potevamo apparire all’esterno: una coppia con la loro piccola bambina,in una romantica sera d’estate.

A quel pensiero,mi strinsi ancora più forte e lui ricambiò.

Totalmente a mio agio,lasciavo scorrere lo sguardo sulle varie bancarelle,e sul mare che,con il riflesso argentato della luna creava, strani giochi di luce.

-Lo sai,credo che mi somigli veramente molto-sussurrò Edward,dopo un po’.

Guardava Lizzie,rapito,e con la mano le torturava il piedino che scalpitava.

Annuii vigorosamente.-Assolutamente.E’ la tua copia-

Ma lui scosse la testa.-Non è vero.I lineamenti sono proprio i tuoi.E i suoi occhi …sono così dolci,che potrei annegarci dentro.

Esattamente come i tuoi. Sono fortunato: trovare te è stata una fortuna,ma addirittura duplicarti… un miracolo sceso dal cielo-

A quel punto,non resistetti più.-Edward,sei davvero…dolce-sussurrai l’ultima parola,attenta a non farmi colpire dal suo sguardo ammaliatore. Lo sentii ridere.-Dico solo la verità-

Maledetto cuore scalpitante.

-Allora…-dissi,studiando i suoi capelli così vicini.-Chi è quella Tanya di ieri?-

La domanda doveva risultare tranquilla;ero interessata alle novità in casa Cullen,e soprattutto alle persone con cui mia figlia avrebbe trascorso il suo tempo.

Lo sentii irrigidirsi. Strinse ancora più forte il mio fianco,lo sguardo puntato davanti a sé.- Una ragazza del clan di Denali.Te ne avevo parlato,mi sembra,no?-

-Sì-risposi,attenta a non turbarlo ulteriormente.-Anche lei è una …mezza vampira,giusto?-

-Sì-rispose,sospirando.

Lo guardai,studiando la sue espressione. Sembrava turbato.Decisi di accantonare l’argomento,ma poi lui riprese parola.

-E’ solo che…alcune volte veramente,esagera.-sbuffò.

Confusa,attesi il resto.

-Comunque sia-e spuntò di nuovo un sorriso sulle sue labbra.- Stasera dovrebbero esserci anche loro,Esme e Tanya,con Alice e Jasper.Alice non era nella pelle per incontrarti…-

-Alice!-strillai,fermandomi all’improvviso.

Per un momento mi scordai di avere ai piedi i trampoli,ma la stretta sicura di Edward fece prevenire qualsiasi caduta al suolo.

-Alice!-ripetei di nuovo ,contenta.-Oh,quanto mi è mancata,non vedo l’ora di riabbracciarla…-

Lui sorrise,un sorriso venato di malinconia.-Anche per lei è lo stesso. Trattenerla dal venire con noi è stata un’ardua impresa. Jasper ha dovuto legarla all’armadio.-disse,leggermente teso quando pronunciò il nome del fratello.

-Sa di Lizzie,vero?-chiesi,euforica. La mia amica/sorella mi era mancata tantissimo.

-Naturalmente-disse lui con un sorriso.-A dire la verità,sta già progettando qualche vestitino di Chanel da regalarle.-

E spostò lo sguardo su Lizzie,che giocava con il lenzuolino nella carrozzina.

Sbarrai gli occhi.-Fammi capire : ora vuole utilizzare come sua bambola personale la mia povera bambina?-chiesi,con finto orrore.

Lui sorrise,ma i suoi occhi restarono seri.-Sai,sono molto geloso della mia principessa-disse bloccandosi,vicino una palma. Una coppia di signori ci passò accanto e curiosarono nella carrozzina.

Edward prese in braccio Elizabeth,posandola sulla spalla e sorreggendola con una mano sul sedere.-Non credo che permetterò a nessuno di toccarla.E’ mia-

Il senso di protezione e devozione che provava verso la figlia mi faceva venire la pelle d’oca e mi emozionava tantissimo.

Mi avvicinai,posando un braccio sulla sua spalla e avvolgendo l’altro attorno al corpo di mia figlia.

La vicinanza mi rendeva ubriaca del suo odore.

-Sai-sussurrai-credo proprio che si sia innamorata di te.Hai fatto caso che sorride sempre appena ti vede?-

Lui rise,posando la sua guancia contro la sua e carezzandole la schiena.-Fascino dei Cullen-

Scossi la testa ridendo.-Eh si-

Senza accorgercene,le nostre bocche si avvicinarono,come due calamite.

Il suo respiro fresco mi inondò la bocca,e la lingua;il desiderio di baciarlo era cosi forte che…

-Bella,io…-sussurrò guardandomi negli occhi.

-Sì?-

-Devo…devo…-

Sentii le sue labbra sfiorare le mie;la voglia di  baciarlo era cosi forte che neanche ero in grado più di pensare e …

-Ahi!-

Un dolore lancinante mi colpì la spalla.Mi voltai infastidita,e lui sobbalzò,stringendo Lizzie.

-Oh,Mio Dio,signorina scusi!-

Una signora,dietro di me,mi guardò preoccupata.Teneva un palloncino in mano,la stecca puntata verso l’alto.Vicina a lei,una bambina con i capelli legati in due trecce si nascondeva dietro la schiena della madre.

-Jane,quante volte ti ho detto di fare attenzione quando cammini per strada!-

Poi si voltò verso di me,che ancora mi stavo massaggiando la parte lesa.

-Ci scusi,signorina-

-Non si preoccupi-la interruppi con un sorriso.-Grazie al cielo la stecca è di plastica-scherzai,alludendo al palloncino.Mi rivolsi alla piccolina.

-Ehi piccolina,non preoccuparti.Capita,sai?Anche io da piccola sballottavo il palloncino di qua e di là-

Lei mi guardò spaventata e annuì.

Dopo altre scuse,mamma e figlia si allontanarono,e mi voltai verso Edward.Sorrideva,coccolando Lizzie.

-Stavo pensando di prenotarti una visita da un chiromante.La tua sfortuna non è rimasta a Forks-

Alzai gli occhi al cielo e non appena i miei occhi si fermarono sullo stand che occupava il posto di fronte noi,sobbalzai.

-La liquirizia!-urlai,voltandomi verso il bancone di dolciumi,dove erano esposte le schifezze più golose del pianeta,dai colori sgargianti.

Inarcò un sopracciglio-Da quando in qua vai matta per la liquirizia?-

Arrossii.-Ehm…da quando ero incinta .Non facevo altro che mangiarmi liquirizia,tanto che ormai sono diventata liquirizia-dipendente.E’ diventato il mio sostentamento principale-

Mi guardò,sempre con quell’aria malinconica quando accennavo al periodo della gravidanza.

 -Ne vuoi un po’?-disse,tornando a sorridere.

Spalancai gli occhi.-Decisamente sì!-

Rise e mi passò Lizzie,per andare a fare la fila.

-Mi raccomando,il laccio,Edward!-urlai.

Si voltò mentre tentava di sopprimere una risata.

Scuotendo la testa rivolsi tutte le mie attenzioni a mia figlia,vezzeggiandole la guancia.

-Allora piccola,che ne dici del tuo papà?Ti coccola tanto vero?Brutta approfittatrice…-dissi,mordendole la guancia.

Un piccolo sorriso le stiracchiò il viso.

Quando Edward tornò,aveva tra le mani una busta di liquirizia.

-Edward!-lo sgridai,esterrefatta.Dl’altronde,lo dovevo sapere.

Perchè lo avevo lasciato andare da solo?

-Sì?-chiese innocentemente,allargando le braccia.

Gli diedi di nuovo Elizabeth,e presi il sacchetto.

Accidenti se pesava. Come minimo,sarei ingrassata cinque chili.

-Credevo che tra le nuove caratteristiche umane avessi acquisito anche quella del senso della misura-.Gli lanciai un’occhiataccia.

Sorrise e scosse la testa,cullando nostra figlia.-Eh no-rispose.-Quella è rimasta-.

Alzai gli occhi al cielo e riprendemmo a camminare,io impegnata a gustarmi la mia liquirizia e lui a coccolare nostra figlia,che buona buona,si godeva tutte le coccole.

Tale madre,tale figlia.

Eravamo arrivate su uno spiazzo  che dava dritto sul mare,dove erano posizionati tavolini e sedie,e i camerieri,freneticamente, prendevano le ordinazioni.

Troppo interessata alle quattro figure che sedevano in un tavolo piuttosto anonimo,non mi curai delle occhiate femminili che vennero rivolte alla comparsa di Edward.

In realtà,non mi curai più di nulla,quando Alice Cullen si voltò e il suo viso si aprì in un sorriso di sorpresa.

-Bella!-

La sua vocina,che così tanto mi era mancata,e così tanto avevo desiderato risentire,mi fece desiderare che i pochi metri che ci separavano si riducessero magicamente.

Si alzò e,catturando qualche occhiata perplessa,ci corse incontro,gettandosi tra le mie braccia.Inspirai il suo odore particolare,e la strinsi forte a me.Fu impossibile trattenere le lacrime di commozione.

Ultimamente piangevo un po’ troppo spesso.

-Oh ,Alice-sussurrai,immergendo il volto nel suo collo.-Mi sei mancata tantissimo!-

Ormai singhiozzavo,e anche lei non era da meno;vedere Alice Cullen piangere non era solamente strano per ovvi motivi,ma anche perché era capace di commuovermi ancora di più.

Dopo un po’,quando ci fummo calmate,lentamente si allontanò ,e ,senza sciogliere l’abbraccio,mi guardò in viso.

I suoi occhi marroni mi guardavano gioiosi.

-Però-commentai,tirando su con il naso.-Mi hai copiato gli occhi-

Lei rise,sbattendo le palpebre.-Nuovo look!Non trovi che sia fashion?-

E ridemmo insieme,felice,contente,pazze.

La gioia di avercela davanti era una sensazione di euforia completa;in quel momento,sarei stata capace anche di gettarmi in picchiata in mare.

-Alice,sei tornata ad abbracciarla da due minuti e già hai utilizzato una parola attinente al campo della moda-

Era stato Edward a parlare,alzando gli occhi al cielo.Elizabeth,che ormai aveva preso residenza sul petto del padre (non che potessi biasimarla),osservava curiosa la nuova arrivata.

Ultimamente,incontrava molti visi sconosciuti.

Lei si voltò verso il fratello,già pronta a rivolgergli un’occhiataccia,ma quando vide chi teneva tra le braccia,,il suo voltò si aprì in un sorriso estatico.

-Oh mio Dio,è lei,la mia nipotina!Elizabeth!-

Dire che gli occhi le luccicassero era un eufemismo.

Ridacchiai contenta.

Ah,pazza,unica ed inimitabile Alice.

La scena che seguì fu molto comica:Alice tentava di prendere in braccio la piccola,ma Edward,scoccandole diverse occhiatacce, se la stringeva al petto.

-Alice,è piccola e fragile,devono tenerla mani forti…-

-Oh Edward dai!Fammi fare conoscenza con la mia nipotina!Bella-si voltò verso di me,giungendo le mani a preghiera-Bella,è vero che posso prenderla in braccio?-

Risi forte.-Ma certo.Edward,non credo che Alice…-dissi,coprendomi la bocca con una mano.Un eccesso di risate mi aveva colpito,e faticavo a tornare seria.Ero così contenta che non riuscivo a non ridere.

Lui mi lanciò un’occhiata triste,e a malincuore cedette la piccola alle braccia della sorella,ma non si allontanò di un millimetro.

-Piano- la ammonì,con un’occhiataccia.

Lei sbuffò e la alzò verso l’alto.

-ciao,amore piccolissimo…io sono zia Alice,lo sai?Ma che bel vestitino che hai,mi fa piacere che tua madre abbia riscoperto un valore estetico…-e mi lanciò un sorriso.

Alzai gli occhi al cielo,per poi rivolgere lo sguardo verso il tavolino dove erano seduti Esme,Tanya e Jasper.

Il cuore sobbalzò alla vista di quest’ultimo.Esme mi stava guardando.

Appena vide che mi ero accorta della loro presenza,mi salutò con la mano e mi invitò a raggiungerli;sentivo lo sguardo di Edward puntato su di me.

Sapevo che era il momento di affrontare Jasper;in fondo,lui non aveva nessuna colpa di tutto quello che era accaduto,e ora,per me,era acqua passata.

Voltai lo sguardo verso Edward.-Vado lì-dissi,rassicurandolo con un sorriso.

Lui mi guardò,preoccupato.-Sei sicura?-

-Ma certo-dissi strizzando l’occhio.-Tu sei impegnato a controllare che Alice non faccia il lavaggio del cervello a nostra figlia,no?-risi.

Il modo in cui avevo detto nostra figlia era sembrato così naturale,così…normale.

Lui annuì e continuò a osservarmi mentre mi dirigevo al tavolo.

Mi ricordai di concentrarmi sui tacchi,e miracolosamente,riuscii ad arrivare sana e salva.

Quasi non riuscivo a crederci; avevo superato per me una prova impossibile.

-Bella,tesoro!-

Esme si alzò,dandomi un leggero abbraccio.

-Ciao,Esme-la salutai,rivolgendole un sorriso.

Adottai la stessa calma per salutare Jasper,che mi rivolgeva un sorriso.

I suoi occhi  erano grigi.

-Bella,mi fa piacere rivederti-disse,calmo.

Notai però che manteneva una certa distanza,nonostante ora il pericolo di aggredirmi fosse praticamente nullo.Mi chiesi come avesse affrontato il cambiamento Jasper,e mi appuntai mentalmente di domandarlo in seguito ad Edward o Alice.

Mi voltai per salutare anche Tanya,ma lei mi lanciò uno sguardo di sufficienza,quasi mi ignorò.

Ci rimasi male. Era la seconda volta che mi rivolgeva quel trattamento, e non riuscivo a comprenderne il motivo.

Era evidente che non era contenta della mia presenza.

La prima volta avevo pensato fosse soltanto arrabbiata per il momento in cui l’avessi conosciuta,ma adesso non aveva nessun motivo per riservarmi quel tipo di trattamento.

Mi ricordai delle parole di Edward e pensai solamente che fosse una vampira  un po’ ostile e burbera con tutti.

-Bella,tesoro,siediti qui-disse Esme,spostando una sedia accanto a lei.

Mi accomodai con un sorriso.-Grazie,Esme.-

-Allora,come procede la serata,cara?-chiese,con curiosità nella voce.

Mi sentii arrossire.

-B-bene,direi…si.Edward e Lizzie ormai sono legati indissolubilmente-scherzai,lanciando un’occhiata un po’ indietro,ed Edward si voltò,lanciandomi un sorriso.

Sentii uno sbuffo e mi voltai.Tanya stava alzando gli occhi al cielo,e tormentava con la mano un bicchiere di vetro,dove faceva vorticare  furiosamente  il liquido all’interno.

Edward e Alice ci raggiunsero,e il primo si accomodò vicino a me,sistemando la carrozzina tra noi,e Alice,con Lizzie,vicino Jasper.

Continuava a vezzeggiarla,e a lisciarle il vestitino.Jasper lanciò un’occhiata stupita verso mia figlia,e le sorrise.

-Devo decisamente ammettere che con tua figlia ci sai fare-disse Alice,annuendo con la testa.-E anche con te il risultato stasera è ottimo;ma ti sei vestita da sola?-

Alzai gli occhi al cielo.-Alice,ho un paio di jeans con una maglia.Ti risulta così fenomenale?-chiesi,inespressiva.

-Acida come sempre; ed è inutile che non menzioni quello che mi ha colpita di più; se avessi saputo che nel tuo armadio si nascondevano certi aggeggi,avrei provveduto a farteli mettere immediatamente anche a Forks-

Evitai di guardarla,con le guance rosse.-Non avevo queste scarpe a Forks.E non è stata mia iniziativa metterle-sussurrai,in imbarazzo.

Vidi Jasper ed Esme sorridere,ed Edward mi passò un braccio attorno alla vita,avvicinando la sua sedia alla mia.

-Alice-la rimproverò,guardandola male –lasciala in pace.-

Lei e il fratello si scambiarono uno sguardo carico d’intesa,poi lei alzò gli occhi al cielo e riprese a coccolare Lizzie,chiaramente contenta che tutte le attenzioni fossero rivolte a lei quella sera.

-Edward-

Ci voltammo verso Tanya,che sorrideva al diretto interessato.-Sai dov’è il bagno?-

Lui scosse la testa.-No,Tanya,non ne ho idea-

Lei gli sorrise,gentilmente,molto gentilmente per i miei gusti,e tornò ad attaccarsi al bicchiere,lanciandomi un’occhiata.

Sembrava quasi volesse controllare una mia reazione.

Era una mia impressione,o  Edward era l’unica persona a cui si rivolgeva in maniera amichevole?

Lui si rivolse a me.-Vogliamo rimanere qui un altro po’ o continuiamo ?-chiese.

Sembrava seccato.

Alice non mi diede tempo di pensare a cosa rispondere.

-Edward!-strillò,con la sua voce acuta. Jasper si coprì l’orecchio con un braccio e quasi scoppiai a ridere.-Assolutamente no!Rimanete qui ora!Non puoi togliermi Bella…-

-Oh,Alice scusa,se questa sera era previsto che uscissi con Bella e nostra figlia-disse lui,sottolineando l’aggettivo nostra e rivolgendole un’occhiataccia.

Lei alzò gli occhi al cielo.-Sapevo che saresti diventato un papà super noioso e possess…-

-Davvero Edward?-

La voce di Tanya interruppe il bisticcio tra i due.-Pensavo ci fossimo dati appuntamento tutti qui.Bella,perdonami,allora io credo che me ne tornerò a casa-

-No-dissi,tentando di pensare velocemente.

Non mi andava di rovinare la serata in famiglia.-Possiamo anche rimanere qui,davvero.Alice,è tanto che non la vedo…-

Ma lei guardava in malo modo Tanya,proprio come Edward.

Mi chiesi quale fosse il motivo che turbasse così tanto quella ragazza.

Ma,mentre Alice parlava dell’ennesima moda primaverile,colsi un’occhiata di Tanya a Edward,un’occhiata di tenerezza,una di quelle occhiate…che io lanciavo a lui.

E allora compresi.

Cominciai a sudare,mentre una sensazione di tristezza si impadroniva di me;come avevo fatto a non capirlo prima?

Tanya era innamorata di Edward.

Era così ovvio;dai suoi gesti,dai suoi comportamenti verso Edward,dalla cattiveria che mostrava verso di me.

E Edward?Perchè ogni volta che parlavo di lei si irrigidiva?

Il panico prese pieno possesso di me.

Probabilmente tra lui e lei c’era stata una storia,dopo di me;tutte le mie illusioni crollarono,con questa nuova sicurezza e certezza che andava impadronendosi della mia mente.

-Bella?-

La sua voce mi ridestò.Mi resi conto di aver chiuso gli occhi.Li riaprii,e mi ritrovai davanti il suo sguardo preoccupato.-Cosa succede?Sei stanca?Vuoi tornare a casa?-

Trattenere le lacrime era quasi impossibile.

 

Lo vedi Bella? Lo avevi sempre saputo.

 

Scossi la testa.-No-sussurrai.-V-va benissimo così-

Mi sentii osservata da molte paia di occhi,ma il mio sguardo si indirizzò a mia figlia,che muoveva tranquilla le braccia in braccio a sua zia.

E io che avevo sognato di formar la bella famiglia dei miei sogni…

Lui continuava a guardarmi preoccupato.

Colsi lo sguardo attento di Alice.-Credo stiano per fare i fuochi d’artificio-disse,gettando lo sguardo sul mare.-E’ quasi mezzanotte.Che dite,andiamo a vederli da lassù?Secondo me si vedono meglio-

Alzai lo sguardo giusto in tempo per vedere la faccia perplessa di Esme trasformarsi in uno sguardo di comprensione .

Si alzò,prendendo la borsa.Jasper la imitò.Alice si rivolse a me.

-Bella…posso…posso portarla con noi?-chiese sorridendo,stringendo Elizabeth.

Non capii perché se ne stessero andando;il dolore che mi squarciava il petto era così forte che  riuscii solo ad annuire.

Tra le braccia di Alice,la mia piccola sarebbe stata al sicuro.

-Ci vediamo dopo—disse.

Lanciò un’occhiata di fuoco a Tanya,che alzò gli occhi al cielo,ma si alzò lentamente e li seguì.

Quando sparirono tra la folla,compresi il motivo di quella messa in scena.

-Bella?-

Alzai lo sguardo verso Edward,senza dire nulla.

Lui tolse il braccio dalla mia vita,dove era rimasto fino a quel momento,e racchiuse il mio viso tra le sue mani.La sua vicinanza mi stordiva i sensi,e allo stesso tempo,mi lacerava il cuore.

 

Ti amo,Edward.

 

Scandì le parole con lentezza.-Bella,qualsiasi cosa tu stia pensando,e dico qualsiasi,lascia stare.Non è vero nulla-

Impedire alle lacrime di uscire si stata rivelando un’impresa molto ardua,ma mi feci forza e mantenni lo sguardo fermo e rigido.

-Non puoi sapere a cosa stia pensando-risposi.La voce mi tradì,tremando leggermente.

-Credo di sì invece-rispose lui,avvicinando ancora di più il suo viso al mio;ormai,la forza di ragionare stava venendo sempre meno.

I suoi occhi verdi luccicarono.

-Non sto pensando nulla-ribattei,guardandolo con aria di sfida,nonostante le lacrime spingessero per uscire.

-Stavo aspettando il momento giusto-sussurrò,chiudendo gli occhi.

La sua mano si mosse in una carezza,fino ad arrivare al collo,che accarezzò con il pollice.

Riaprì gli occhi, e vidi riflesso nei suoi occhi un dolore così forte ,così antico,da farmi gelare sul posto.

-Edward…-dissi,ma lui richiuse gli occhi,scuotendo la testa con un sorriso triste.

-Non.puoi.immaginare…-parlava a denti stretti -l’atrocità…del momento-

Corrugai le sopracciglia.-Quale mom…-

-Ti prego-mi bloccò lui-Fammi finire.E’ ora che tu sappia,finalmente-

Il cuore cominciò a palpitare furioso,ma incurante,ma mi concentrai sul suo bellissimo viso.

-Quel giorno,nella foresta…è stato atroce-

Il cuore mi balzò in gola.

Lui sorrise tristemente,massaggiandomi i capelli dietro il collo.

-Ma ciò che mi ha sconvolto di più è stata la tua…reazione. Come hai potuto pensare che avessi potuto cancellare così,in un momento,tutto quello che provo per te?-

Lo guardavo confusa,rifiutandomi di capire.

Volevo evitare l’ennesima illusione al mio cuore,che aveva già ricevuto troppe bastonate per la sua giovane età.

-Non capisco-dissi soltanto.

Lui si infervorò,e il suo sguardo si fece furioso,deciso.

Quasi mi spaventai.

-Bella,io ti ho amato,ti amo e sempre ti amerò.

Sono stato un vile,un vigliacco,lo ammetto,utilizzando l’idea che non ti amassi più.Desideravo per te farmi odiare,creare un taglio il più netto possibile,farmi dimenticare al più presto…ma come hai potuto credermi così in fretta?

Dopo tutte le volte che ti ho ripetuto di amarti,dopo aver fatto l’amore…come hai potuto pensare che fosse solamente possibile dimenticarmi di te,dell’amore che provo per te?Eh?-

Non riuscivo a parlare,tantomeno a pensare. Ciò che stava dicendo era per me qualcosa di inspiegabile,perché impossibile.

-Non può essere vero-sussurrai.Prima che le potessi controllare,le lacrime fuoriuscirono inondandomi le guance.

Lui si avvicinò,lambendole con le proprie labbra.

-Ti amo,amore mio.-sussurrò,parlando sulla mia pelle.

Il mio cuore si fermò.

-Ti ho sempre amata.Ci sei sempre stata soltanto tu.Nessuna Tanya,nessuna distrazione,tesoro mio. Credevo che andandomene avrei migliorato la tua vita,sapevo cosa significasse per te vivermi accanto...una vita sul filo del rasoio,lontana dall’umanità.

Da quando la nostra natura è cambiata,non ho fatto altro che progettare il mio ritorno da te.E l’avrei fatto.Presto-

Staccò le labbra dalle mie guance e si allontanò pochissimo,piantando i suoi occhi sui miei.

Percepivo il suo respiro nella mia bocca.

-Ma forse,è stato il destino a volere che ci rincontrassimo,ora,qui.-

Era ancora tutto troppo impossibile.Non riuscivo a formulare una frase concreta.

 

Edward è qui. Edward mi ama.

 

-Io…non so che dire-

Lui sorrise,triste.-Quando ho visto Elizabeth,mia figlia,mi sono sentito … rinascere. Non potevo crederci.Una figlia.L’ennesimo regalo che tu potessi farmi,amore mio.

E ora,sono qui,ad implorarti di accettarmi di nuovo nella vita di Elizabeth,e la tua,se lo vorrai-disse.

Sembrava quasi stesse sul punto di piangere; i suoi occhi erano lucidi,scintillanti come due gemme preziose.

Lo guardai.

-Tu mi ami-

Lui sorrise,annuendo vigorosamente.

-Da matti,amore mio.Come ti ho sempre amato.-

Con la mano,lentamente,percorsi i lineamenti del suo magnifico viso.

Gli occhi verdi,il naso perfetto,le labbra piene dischiuse,i capelli color bronzo spettinati.

Edward,l’amore della mia vita.

Il padre di mia figlia.

Edward era lì,e mi amava.

Ripensai a tutto quello che aveva detto,mentre la consapevolezza di quello che aveva appena detto penetrava nelle mie ossa,incendiandomi le vene.

Edward mi amava.Edward amava me.Non Tanya,me.

E non aveva mai smesso di farlo.

Le mani mi tremarono,e ,incapace di contenere l’emozione,mi alzai di scatto,compiendo pochi passi,a poggiando le mani sulla ringhiera.

Sotto,la sabbia era mossa da un vento leggero.

Percepii immediatamente la sua presenza dietro di me.

-Bella?-

Dal tono della voce,sembrava spaventato.

Si sistemò al mio fianco,prendendo una mia mano tra le sue.

Volsi lo sguardo verso il cielo,proprio mentre una serie di scoppiettii invadeva l’aria .

Poco dopo,un enorme cerchio di stelle lucenti invase il cielo,illuminando il mare di un luminoso color oro.

Uno spettacolo mozzafiato,certo,ma nulla paragonato all’angelo al mio fianco.

-E’ bellissimo-dissi,sempre con il volto rivolto verso l’alto.-Ma è nulla in confronto a te.-

Mi voltai,verso di lui,che mi guardava ansioso.

-Ti amo,Edward.Non devi  implorarmi di nulla.Ti amo,e ti ho sempre amato durante ogni singolo minuto di lontananza;non sai quante volte la mattina…mi svegliavo,convinta che quel giorno ti avrei rivisto,e saresti tornato da me e Lizzie.Non sai quanto avrei voluto averti vicino,la sera,quando Lizzie nella mia pancia scalpitava e passavo la notte rigirandomi nel letto…-tirai su con il naso,mentre una lacrima mi scivolava giù per la guancia.-E ora sei qui,con me,a ripetere di amarmi-

Il dolore che si rifletteva nei suoi occhi era un colpo al cuore.

-Non mi perdonerò mai per…-

Lo bloccai con una mano,mentre,uno dietro l’altro,i fuochi esplodevano nel cielo,e il rumore dei botti si confondeva con le urla estasiate di bambini,adulti,mamme,papà fidanzati che ci circondavano.

-Ti amo,Edward.E voglio che tu rimanga qui,con noi,per sempre-

La mia voce risuonò limpida e decisa come non mai.

Il suo volto si aprì in un’espressione sorpresa,e,prima che potesse dire anche solo una parola,avvicinai il mio volto al suo.

Feci appena in tempo a cogliere di sfuggita l’ultimo fuoco spandersi nel cielo prima che la sua bocca,finalmente,ritrovasse la mia.

Macchina di Edward:

Macchina di Edward

Interni macchina di Edward:

Interni

Seggiolino di Lizzie:

Seggiolino

Non potevo non descrivere la difficoltà di Bella di camminare sui tacchi,era troppo divertente,forse perché anche io sono cosi =) Per quanto riguarda la storia della liquirizia,è un fatto personale.Mia madre quando era incinta di me,è impazzita per la liquirizia,e l’ha trasmesso anche a me =)

Detto questo,vi lascio in pace xD,sperando di riuscire a postare per la prossima settimana.

La scuola non perdona ç__ç

 

Bacioni,

Cristina

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Buonasera. Sono di pessimo umore,mi dispiace non aver postato ieri ma è stata una settimana d’inferno a scuola.Tra ieri e oggi ci sono stati i colloqui pomeridiani,e lasciamo perdere matematica. Ma perché esiste questa materia così odiosa?Deve sempre rovinarmi la media =_=’’.Fosse per me,farei solo inglese,francese e spagnolo.xD

Il capitolo,a mio parere,è…strano.Non so…manca qualcosa,non sembra quasi che sia stata io a scriverlo.Mi sembra…vuoto.Mi spiace per questo,ma davvero,sono di cattivissimo umore,e non sono riuscita a fare di meglio.

Fortunatamente,ci sono le vostre recensioni a tirarmi su,siete sempre così tenere,vi ringrazio tantissimo.

Ringrazio i preferiti che sono aumentati,così come chi ha inserito la mia storia tra le seguite.

LadySile: No,tra Ed e Tanya non c’è mai stato nulla.La storia di Tanya è un po’ complicata,c’è un motivo se ora si trova con i Cullen,credo sarà affrontata più in là,per ora voglio incentrarmi sul rapporto Ed/Bella.Ma visto che sono molto lunatica,potrei anche ritrovarmi a parlarne nel prossimo chap. xD Edward era in procinto di tornare da lei,infatti si sono trasferiti da poco lì a LA ( lo so,ho un po’ copiato NM per questo,ma era impossibile non farlo =) ).Oddio perché povero Eddy lo consideri un co** ne? Ahha ne passerà delle belle! Grazie mille della recensione !Bacio

 

Spidermapi :Oh mio Dio,grazie!Però Stephenie no,lei è Dio xD Dopo questo capitolo credo proprio cambierai idea,ma perdonami,è stata una settimana troppo orrenda ç_ç.Grazie 1000 del supporto,sei magnifica *-* Bacio

 

Fortheternity:e chi ha detto che l’ho tolta di mezzo subito? * risata maligna* xDDGuarda,per quanto riguarda Charlie,dovrai aspettare il prossimo capitolo,ho già in mente la scena =)Oh,Ed e Lizzie *-* In questo chap non li vedremo molto,è più incentrato sul rapporto Ed/Bella e Bella/Alice ( che con la sua mania della moda farà quasi impazzire Bella xD) Grazie mille tesoro <3,bacio

 

Ila_cullen : Ciao Ilaria!Ti ringrazio tantissimo <33 Spero che anche questo ti piaccia,anche se a me non tanto <.< Bacioni

 

baby2080: Ciao!Grazie mille cara <3 Spero ti piaccia anche questo =) Bacio

 

vanderbit : Grazie tesoro *-*Si si Edward,anche se ha assunto caratteristiche umane,è pur sempre immortale.Per il resto,Tanya compresa,si saprà con il tempo xD Bacio

 

FunnyPink : Ciao!Mi fa piacere che sia risultato originale,io avevo una paura che invece sarebbe sembrato idiota xD Ma avevo questa idea in testa da tantissimo tempo e non ho resistito a non metterla per iscritto. Spero ti piaccia anche questo chap ^^ Bacioni

 

giova71 : Sì,Alice è sempre la solita matta xDD E in questo chap lo sarà ancora di più =) ahhaahha ce l’avete tutte con Tanya,povera donna xD Vedremo cosa ha in mente xD Bacio

 

bellina97 : oddio bellissimo quel coro da stadio xD Adesso cosa si fa? Bella domanda xD Per ora goditi questo chap ( anche se a me non piace molto ._. ) =) Bacio

 

Luna Renesmee Lilian Cullen : Ciao cara!Oddio sono responsabile del tuo pianto xDSono contenta che ti piaccia,e sì,gli altri Cullen torneranno,non ti so dire tra quanto però.Non ho una scaletta precisa,quindi decido al momento cosa trattare nel chap successivo.Bella sui tacchi è come me ,lasciamo stare,è veramente una tragedia .__. Ed e Lizzie? Una delle cose più belle che mi piace descrivere in questa ff è il loro rapporto <3 Buona lettura =) Bacio

 

Ed4e : Ciao,benvenuta cara!Grazie 1000,sei gentilissima *-* Sì,descrivere i momenti Ed/Lizzie, e Bella/Lizzie è una delle cose che mi piace di più =) Charlie? Ahha,ho in mente una bella scenetta =) Dato che la scoperta di diventare mezzi vampiri è stata trovata in Colombia,Emmett e gli altri hanno deciso di rimanere lì per riuscire a trovare qualcosa di utile.Mah,chissà =)  Bacioni,e grazie mille *-*

 

Gegge_cullenina :Ahhha ci credo,siete tutte avvelenate con Tanya xD Oh si,Eddy e Lizzie,adoro descrivere i loro momenti.Oddio,la preoccupazione di Bella sui tacchi è sembrata realistica perché io purtroppo sono così,è davvero un problema di Stato per me camminare sui tacchi xDD Pff,non è che anche io abbia apprezzato la totale remissione di Bella in NM quando Ed è tornato,però loro non sono una coppia,sono LA  coppia,e come tale non ci si poteva aspettare altro =) Bacioni cara <3

 

nik81 : Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia la mia ff =) Eh si,Tanya non poteva proprio mancare xD Sulla questione Tanya,in seguito si spiegherà tutto,ilperchè del lei si trova lì con i Cullen,ecc.Buona lettura cara,bacio <3

 

mary_cullen90: mi stavo quasi preoccupando di non trovare la tua recensione!xD No scherzo,mi spiace di postare con ritardo ma specialmente questa settimana è stata un inferno ç-çTi ringrazio tantissimo, i tuoi commenti sono bellissimi <3 Oh si,anche io adoro scrivere di Ed e Lizzie…e ora è ancora a livelli accettabili! Tra poco,diventerà di una smielatura pazzesca xDTanya? Ahha *risata maligna* si vedrà… xDDGrazie mille cara,bacioni <3

 

cloe cullen : ciao! Grazie mille cara,sono contenta che ti piaccia. Una delle cose che più desideravo descrivere in questa ff era Edward dalla prospettiva di padre.A proposito,colgo l’occasione per ripeterti che la tua storia mi sta facendo davvero sognare,sei davvero bravissima *-* purtroppo con tutti gli impegni di questa settimana non ho potuto ancora leggere il nuovo chap,ma rimedierò presto :Q_  Bacio

 

 

 

Capitolo 5

 

-Mmm…Edward…-mugolai,mentre le sue mani scendevano a carezzarmi i fianchi.Le sue labbra lambivano il mio collo,lo mordevano con furore.Non riuscii a trattenere un gemito di piacere:era estasi pura.Con una mano scesi a carezzare la sua pelle dura e vellutata;entrai a contatto con i suoi addominali tesi,pronta a sfilare la sua maglietta…

 

-Bella!Sto per sparare un cannone direttamente sulla tua stanza se non ti alzi immediatamente!-

Sobbalzai,spalancando gli occhi. La visione di Edward,finalmente senza maglietta,si dissolse lentamente. Sbattei un paio di volte le palpebre e sospirai forte.

L’ennesimo sogno.

Sbattei forte la testa sul cuscino.

Ero rigirata su un lato,nel mio comodo letto,e,fortunatamente,da quella posizione,i raggi del sole che entravano dalla finestra non mi colpivano, e potevo controllare Lizzie che dormiva tranquilla nella sua carrozzina.

Gettai uno sguardo alla sveglia. Segnava le sei di mattina. Sbuffai,pronta ad affrontare l’ennesimo lunedi di studio,e la solita routine.

Mia madre che tra poco sarebbe entrata armata di fucile se non mi fossi alzata di lì a poco,Lizzie che doveva mangiare,mio padre che…

-Oh mio Dio!-urlai,portandomi a sedere nel letto.

-Oh.Mio.Dio-ripetei di nuovo,sorridendo euforica.

Mi portai la mano alle labbra,e chiusi gli occhi,tentando di comprendere se mi fossi immaginata tutto o no.

Ieri sera era veramente successo.

Edward mi aveva realmente baciato.

Edward aveva confessato di amarmi ancora e di voler ricominciare una nuova vita con me e Elizabeth,nostra figlia.

Chiusi gli occhi,portandomi i palmi di entrambe le mani sulle guance.Erano accaldate.

Completamente euforica,cominciai a ridere e ricaddi di peso sul letto.

Ieri sera,era stata il coronamento di tutti quei sogni che popolavano la mia mente dallo scorso settembre.

Inspirai,schiudendo le labbra e ripensando al suo bacio,alle sue labbra fresche e morbide…

-Bella!-

Scattai,voltandomi verso la porta.

Nonostante mia madre fosse apparsa sulla soglia della camera con un’espressione alquanto seccata(come tutte le mattine),non riuscii a cancellare il sorriso dalla bocca.

-Sì,ecco mamma,ora mi alzo…-dissi canticchiando.

Lei mi osservò allibita,poi alzò gli occhi al cielo.-Ok,sicuramente mi sono persa qualcosa d’importante riguardo ieri sera ,ma,e dico ma,a meno che non ti abbia fatto una proposta di matrimonio o in caso contrario vi siate uccisi a vicenda,non riesco a capire come possa essere così folle un ragazzo-

Scosse la testa,desolata.

Ancora assonnata e sulle nuvole,mi stropicciai gli occhi.-Ma che diavolo stai dicendo…-borbottai,tastando con i piedi il pavimento,tentando di ritrovare le pantofole.

-Sto dicendo che in questo momento c’è sotto casa un fioraio ,armato di  molta buona pazienza,che sta scaricando un qualcosa come trenta mazzi di rose di tutti i colori !E parlo di rose molto,molto pregiate!-sbottò,ancora sconvolta.-Ma i soldi chi glieli dà?-

Spalancai gli occhi,ora completamente sveglia.

Trovai in fretta le pantofole e dopo aver dato una rapida occhiata a Lizzie che dormiva profondamente,la guardai scioccata.

-Ma che diavolo stai dicendo?-chiesi,infilando la vestaglia.

Lei sbuffò e indicò con la mano il piano di sotto.

Scesi rapidamente le scale,chiudendo la vestaglia,e rimanendo bloccata sul terzultimo gradino.

Spalancai la bocca .

Diverse confezioni di bouquet di rose erano state stipate vicino l’ingresso,una sopra l’altra.

Ogni bouquet vantava una composizione floreale di diversi colori,e ce ne erano davvero di tutti i tipi. Gialle,rosa,blu,color corallo,color pesca,arancione,bianco…

-Non ci posso credere…-sussurrai,sbalordita,portandomi una mano al cuore.

Una piccola lacrima di commozione mi scese lungo la guancia e rapidamente scesi gli ultimi gradini,con mia madre al seguito.

Non feci in tempo ad avvicinarmi,che la porta d’ingresso si aprì,rivelando alla mia vista un piccolo ometto grassoccio che teneva tra le braccia altre confezioni.

Le scaricò sulle altre,e poi mi guardò allibito.-Erano le ultime.Però,complimenti per la scelta del ragazzo-disse ironico.

Salutò e quando se ne fu andato,ridendo istericamente mi avvicinai.

Non potevo credere che fosse stato davvero così pazzo,così folle,da regalarmi tutte quelle rose.

-Saranno costate centinaia di euro-borbottò mia madre dietro di me.

Ero troppo emozionata per stare ad ascoltarla,e quando mi avvicinai ulteriormente,notai che un foglietto era ripiegato su ogni tipo di mazzo di colore diverso.

Presi quello più vicino.Notai che molti mazzi erano composti da rose rosse.

Sfilai il foglietto e lo aprii.

 

Rosa rossa:passione,amore. Innamorato folle di te,pazzo di te. 

                                                                                        E.

Le mani mi tremarono,e alzai la testa.

-E’ pazzo…-borbottai,stringendomi il bigliettino al petto.Volsi di nuovo lo sguardo verso gli altri mazzi,e presi un altro bigliettino da quello delle rose color corallo.

 

Rosa color corallo : desiderio. Ti ho sempre desiderato,ti desidero ora e sempre ti desidererò. In ogni momento.

                                                                                            E.

E andai avanti con tutti gli altri;ogni nuovo mazzo di un nuovo colore riportava il significato e una sua frase personale.

Quando arrivai all’ultima,scoppiai a ridere e mi sedetti per terra.

Mia madre si avvicinò,guardandomi stupita.

-Dovrei essere allibita lo so,ma ora sono più preoccupata per le tue facoltà mentali. Sei sicura di reggere?-chiese alzando un sopracciglio.

Ma io non la ascoltavo.

Mi rigiravo i biglietti tra le mani,e aspiravo il profumo dei fiori.

-Oh,mamma-dissi,sorridendo,con un labbro tra i denti.-Non è tanto dolce e tremendamente romantico?-

Lei alzò gli occhi al cielo.-Decisamente sì.Però vorrei anche sapere dove li ficchiamo ora tutti questi mazzi di rose.-

Scoppiai a ridere forte e lei mi guardò in modo strano.

Forse dubitava  realmente delle mie facoltà mentali,e non la biasimavo.In quel momento ne dubitavo anche io,ero troppo contenta per pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse lui,e la sua straordinaria dolcezza.

Il mio amore.

-Ok,sono contentissima,e presumo che ieri sera la cosa sia andata piuttosto bene. Ti chiedo solo di non riportami particolari scabrosi,per l’Amor del Cielo,sono sempre tua madre.-

Arrossii,ma continuai a sorridere.-Non ne avevo l’intenzione-

Lentamente,ripresi pieno controllo di me stessa e mi rialzai,senza togliermi dalla faccia quel sorriso che continuava ad albergare sul mio viso.

Solo allora notai che mia madre era vestita da capo a piedi.

-Stavo per andarmene-spiegò velocemente,guardandomi preoccupata.-Sono venuta ad avvertirti,perché se tuo padre scende e vede tutto questo…-

Sobbalzai.-Oh mio Dio!-esclamai- Hai ragione,Charlie…aiutami mamma…-

Lei annuì,seccata.-Non è che queste bugie mi piacciano tanto eh…-

-Mamma- dissi,guardandola supplicante.-Prometto che stasera spiegherò tutto,lo giuro,ma ora…-

Lei alzò gli occhi al cielo,posò di nuovo la borsa sul tavolino all’ingresso e mi aiutò a portare i fiori di sopra. Per trasportarli tutti,dovemmo fare tre viaggi.

Quando finimmo,l’armadio sembrava scoppiare.

-Adesso devo andare-disse,lanciandomi un’occhiataccia.-Sono in ritardo.Stamattina c’è lezione di yoga intensiva…-

-Scusami- dissi,facendo gli occhi dolci.

Lei rise scuotendo la testa e se ne andò,borbottando senza senso.

Io mi gettai sul letto.

L’occhio mi cadde sul cellulare,ancora spento.

Velocemente lo accesi,e la bustina che comparve sullo schermo mi avvisò di aver ricevuto un messaggio.

Il cuore cominciò a battere velocemente.

Sarebbe potuto essere chiunque: Chantal,Steve,addirittura Alice…

 

Mittente: Edward

Testo: In realtà avrei voluto aggiungere molte più rose blu,sai quanto adoro quel colore vicino a te,ma il suo significato era troppo insoddisfacente per descrivere tutto quello che provo.Ti sono piaciute? E Lizzie sta bene?

 

Non c’era altra spiegazione.Era tutta una burla,decisamente .Non poteva essere vero.

Con il sorriso sulle labbra mi preparai a scrivere un nuovo messaggio di testo.

 

 

 

 

 

 

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

 

 

 

-L’angolo alfa è la semiretta tra la linea dell’origine della circonferenza e il punto P,dove si possono ricavare il seno e il coseno dell’angolo,denominati generalmente PH e OH…-

Ripetevo ad alta voce,annoiata,non prestando minimamente attenzione a quello che stavo dicendo.

Tenevo Lizzie in braccio,passeggiando per la cucina,in attesa che facesse il ruttino,con il libro di trigonometria aperto sul tavolo e poco più in là, il cellulare.

Inutile dire che il mio sguardo si posava molto più spesso sul cellulare che sul libro.

Dopo un rapido scambio di messaggi (durato più o meno due ore) ,Edward mi aveva salutata dicendo che si sarebbe andato a fare una doccia e  che dopo mi avrebbe chiamata.

Chiusa nella mia camera,per fare qualcosa nell’attesa,rischiando di non impazzire,avevo atteso di sentire mio padre uscire di casa .Non appena sbatté la porta d’ingresso, scesi giù,per allattare Lizzie.Nel frattempo,avevo deciso di riaprire il libro di trigonometria,che ormai si era decisamente ammuffito.

Gli esami sarebbero stati giovedì;avevo già richiesto un permesso speciale al lavoro.Fortunatamente,grazie a tutti gli eventi degli ultimi giorni,avevo avuto poco tempo per agitarmi anche per gli esami,e ciò non era che un bene per me.Ultimamente avevo molte cose a cui pensare.

Famiglia di mezzi vampiri in primis.

-Il radiante,invece, è il rapporto tra la lunghezza dell’arco rettificato uguale al raggio…- ripresi ,borbottando senza sosta,ma mi bloccai quando udii il ruttino sostanzioso di Lizzie.

Con un sorriso la cullai,carezzandole la testolina,e la rimisi nella carrozzina.

Prima ancora che potessi aprire bocca per riprendere il mio noioso monologo,il cellulare squillò.

Mi catapultai sul tavolo,afferrandolo con mani tremanti.

Giusto il tempo di verificare che fosse lui,e già mi ero portata il cellulare all’orecchio.

-Pronto?-

Maledetta vocina tremante.

-Bella?-disse.

La sua voce,a confronto,sembrava la più rilassante delle sinfonie.

-Buongiorno-

Dalla sua voce potevo percepire che stesse sorridendo.

-Buongiorno anche a te-risposi,ridendo senza motivo.

O forse ,per il semplice sollievo di sentirlo.

Rise anche lui.-Dai il buon giorno anche a Lizzie.E’ sveglia?-

Risi.-Sì.Direi che il buongiorno l’ha dato lei a noi con un ruttino molto sostanzioso.-

-Piccolina.Ha mangiato tanto?Ha dormito tutta la notte?O si è agitata?-

 Le sue domande a raffica mi facevano venire da sorridere.

Quanto era tenero.

-Sì,Edward,ha dormito tutta la notte,su quello stai sicuro che non c’è dubbio -scherzai. Era difficile che Lizzie non dormisse. -E come sempre ha mangiato tantissimo-

Arrossii al pensiero che lui stesse pensando a come nutrissi nostra figlia,per poi darmi della stupida.Era una cosa assolutamente normale.

-Mi manca tantissimo. E anche tu-

Deglutii.-E’ lo stesso…per me-sussurrai.-Anzi,per noi.A proposito,detto attraverso un sms è stato più romantico ,lo so-scherzai-ma preferisco ripetertelo: grazie delle rose,è stato un gesto dolcissimo-

Lo sentii sorridere.-E’ il minimo per te.A proposito,mi stavo chiedendo…-

-Vuoi portarmi sulla Luna?-lo interruppi preoccupata.

Rise.-Potrei pensarci bene,però no. Volevo limitarmi a portarti a cena fuori-

Pensai per un secondo alla proposta,sorridendo.

-Andrebbe benissimo -risposi ,attorcigliando una ciocca di capelli intorno al dito.

-Perfetto allora.Ti devo chiedere una cosa purtroppo…-

La sua voce ora pareva seccata. Aggrottai le sopracciglia.

-Cosa?-

-Cogliendo l’occasione,mia madre e mia sorella stanno chiedendo se Lizzie può rimanere con loro…-

Lo immaginavo alzare gli occhi al cielo,e Alice che probabilmente dall’altro lato della cornetta lo supplicava. Tentai di camuffare una risata con un colpo di tosse,gettando uno sguardo a Lizzie.

Naturalmente,averla lontana per poche ore mi avrebbe fatto sentire in ansia come sempre,ma questa sarebbe stata una buona occasione per far conoscere a Lizzie la sua nonna e i suoi zii.

E poi,nella mia mente si formò l’immagine di me ed Edward soli per un’intera serata…

L’idea mi allettava particolarmente.

-Naturalmente,non ci sono problemi-risposi con un sorriso.-A patto che Alice non la faccia tornare a casa con un vestito formato mignon di Valentino,Gucci,o che so io …-

Lui rise.-Tenterò di tenerla a bada. Allora, per stasera è confermato-

-Come mi devo vestire?-chiesi,con vago orrore.

La mia mente aveva tracciato una mappa concettuale molto precisa ed elaborata:dovevo andare a cena con Edward,che non possedeva il senso della misura,che abitava a Beverly Hills,che molto probabilmente mi avrebbe trascinato in un ristorante di lusso,e tutto ciò prevedeva un abbigliamento adeguato che sapevo di non possedere.

-Per me saresti fantastica anche in tuta. -

- Edward! -lo richiamai,rossa in viso.-Sto dicendo sul serio-

Rise.

-Niente di troppo elegante-disse criptico.

-Ma almeno il nome del ristorante me lo dici?- lagnai.

Rise ancora più forte.-No.E’ una sorpresa-

Maledetto sbruffone.

-Sei una cosa assurda- dissi sconsolata.

Lui rise ancora più forte.-Lo so,ma fa parte del mio fascino.Comunque,cosa stavi facendo?-

Lanciai uno sguardo al libro di matematica,ancora aperto sul tavolo.

-In teoria stavo studiando matematica,devo dare gli esami giovedì-dissi,sbuffando.-Ma non è che ci capisca poi molto-

-Potrei aiutarti io-suggerì.

Avvampai. Sarebbe stato difficile mantenere la concentrazione su una cosa così futile come la matematica con lui intorno,preso dalla spiegazione.

-Credo di potercela fare-borbottai.

Lui rise –Allora passo a prenderti stasera verso le 19,00,con Alice-

Sentii che aveva assunto un tono di voce preoccupato.-Che succede?-

-Niente-rispose.-Solo che Alice è misteriosamente scomparsa.E non è mai una buona cosa quando sparisce nel nulla-

Risi.-Sarà con Jasper o ad architettare già cosa fare alla mia povera bambina-

Finsi di rabbrividire.

-Deve solo provare a fare una minima cosa in più di quanto le è concesso di fare e se la vedrà con me-disse,risoluto.

Sorrisi.-Sai che sei un papà davvero dolce,protettivo e apprensivo?-

-Solo questo?-

-Anche bellissimo- E straordinariamente sexy,avrei aggiunto,ma non mi sembrava il caso,non ancora.

Lui rise.-Allora rimaniamo così. Mi raccomando,studia bene,e salutami Lizzie.-

-Lo farò,quando si sveglierà- dissi con un sorriso.-A stasera Edward-

-Ciao amore-

Quando riattaccai,avevo gli occhi a cuoricino. Poggiai il cellulare sul tavolo e saltellai fino alla credenza,prendendo un bicchiere e riempiendolo d’acqua.

Dovevo assolutamente mettere a soqquadro il guardaroba.

Nonostante dubitassi di possedere qualcosa di più sexy di un pantaloncino e una maglia con una graziosa scollatura,avrei dovuto trovare assolutamente qualcosa da mettere.

Feci finta di non notare il libro che mi richiamava con aria minacciosa,e a testa alta volai su per le scale,raggiungendo la mia camera.

Aprii l’anta dell’armadio e cominciai a rovistare,tentando disperatamente di ritrovare qualcosa di vagamente elegante.

Ero nel bel mezzo di una contemplazione di una gonna nera troppo corta,per i  miei gusti,quando sentii il campanello suonare.

Sobbalzai,aggrottando le sopracciglia. E ora chi diavolo era?

Mollai la gonna sul letto e scesi giù,spiando dallo spioncino.

No,non poteva essere.

Aprii la porta,con la bocca spalancata.

-Finalmente. Abbiamo poco tempo,e devo vestirti dalla testa ai piedi. Muoversi, su!-

Alice,con una borsa grande quanto una valigia appesa al braccio,spalancò completamente la porta di casa,tirandosi su gli occhiali da sole neri.

Dietro di lei,Esme,molto più riservata,entrò lanciandomi un’occhiata di scusa.

-Bella,che ci fai ancora sulla porta?-chiese Alice,posando la borsa sul tavolino all’ingresso.

Dovevo ancora richiudere la bocca. Chiusi la porta e mi voltai verso di lei.

-E tu che diavolo ci fai qui?-chiesi,confusa.

Esme alzò gli occhi al cielo.-Perdonala,Bella cara. Appena ha saputo che Edward avrebbe voluto portarti fuori a cena,si è precipitata qui.-

Chissà perché,credevo di conoscere anche il motivo del perché si fosse presentata.

Mi rivolsi verso di lei,che si stava dirigendo in cucina sui suoi trampoli .

-Non vorrai mica vestirmi tu,vero?-le dissi,tentando di mantenere la voce pacata.-Vero?-ripetei,con orrore.

Lei alzò gli occhi al cielo,e si chinò sulla carrozzina.-Ciao,amore della zia-disse,carezzando il braccino di Lizzie con un dito.

Poi si voltò verso di me.-In effetti no-

Rilasciai un sospiro di sollievo.

-In effetti no perchè c’è da fare molto di più .Dobbiamo innanzitutto andare a comprare un vestito adatto,con scarpe adatte,con acconciatura adatta per stasera.-

Spalancai gli occhi .

-Stai scherzando?No Alice,veramente,apprezzo moltissimo il tuo gesto,ma non è proprio il caso,credimi,ho già tutto l’occorrente…-

Inarcò un sopracciglio.-Scommetto che fino ad un secondo fa stavi cercando disperatamente qualcosa da indossare-

Arrossii.

-Come pensavo-disse alzando gli occhi al cielo.

Si rivolse ad Esme.-Allora rimani tu con Lizzie?-

-Cosa?-sbottai all’improvviso,voltandomi a guardare Esme.-No ,Alice per favore.Ho da studiare,e davvero Lizzie ha bisogno…-mi incespicai.

In effetti,l’idea di Alice non era nemmeno così assurda.

Non avevo un abito adatto,e tantomeno ero capace di trovarmene uno decente .Alice era lì ad aiutarmi,ed Esme sarebbe rimasta con la piccola.

In fondo,sarebbero state poche ore,e poi mi sarei imposta e sarei tornata casa presto,con il vestito per la serata. Alzai gli occhi verso Alice.

-E shopping sia-

 

 

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

 

 

 

 

-Dammi almeno tre motivi per cui non debba ucciderti seduta stante-dissi,una volta scesa dalla porche gialla di Alice.

Non potevo crederci.

-Semplice-rispose lei chiudendo la portiera e inforcando gli occhiali da sole.

Era tremila volte più abbagliante di una diva del cinema o una star.

-Nonostante sia una vampira per metà,sono sempre più forte di te e non avresti la forza per uccidermi. Secondo,c’è Lizzie a casa.Non ci pensi a lei,vuoi passare la vita in carcere?Terzo,prima voglio vedere cosa ne penserà Edward del vestito stasera-

Alzai gli occhi al cielo,sbalordita.-Alice-mormorai a denti stretti.-Ti avevo espressamente chiesto di andare a fare shopping in locali con un prezzo avvicinabile,non nel pieno centro di Beverly Hills!-sbottai,mentre la calma andava a farsi un giro.

Per tutta risposta,sbuffò.-Non è mica colpa mia se non conosci LA  e le sue strade.Ho sbagliato strada e ci siamo ritrovate qui,punto.Su,che vuoi che sia?Offro io,naturalmente-

Ribollivo di rabbia.-A chi la vuoi dare a bere?-

Mi accecò con un sorriso abbagliante.-A nessuno.Ma Bella-disse,rendendo la sua voce adulante e stringendomi una mano.-Bella,per l’amor del Cielo,guarda cosa diavolo hai davanti!Come fai a rimanere così … inespressiva?!-

Sbuffai.Davanti a noi,si estendeva il lungo boulevard di Beverly Hills.

Di quante ragazze era il sogno proibito? Limousine,Mercedes a tutto spiano,sole e  boutique Vuitton, Bulgari,Prada,e chi più ne ha più ne metta, grandi quanto una villa.

Non mi sarei stupita di incontrare una star se non  fosse stato che era ancora mattina.

-Alice,non se ne parla.Non ti concederò di sprecare uno stipendio mensile per comprarmi un vestito che…-

-Bella,tu mi vuoi veramente bene?-chiese,con gli occhi da cucciolo.

Ecco,eravamo ancora una volta arrivate a quel punto.

-Sì,Alice,e non mi abbindolerai questa volta con questa storia del bene…-borbottai,lasciando vagare lo sguardo intorno a noi per non fissare il suo viso.

Sapevo che non sarei stata capace di resistere.

-Non credo.Se me ne avessi voluto veramente,adesso saremmo già dentro quella bella boutique di Chanel-

Sbuffai.-Andiamo.Subito.Immediatamente-

Lei rise e mi prese per mano. Tentai di non farmi prendere dal panico.

-Toglimi una curiosità. Tu sai dove mi porterà Edward,vero?-chiesi,guardandola di sbieco.

Rise. –Naturalmente .Ma mi sembra altrettanto naturale che non te lo dirò-

Scossi la testa.-E poi sono io quella che non vuole bene alle persone-

Sbuffò. I suoi capelli neri svolazzavano e la borsa sbatteva contro il suo ginocchio.-Quante storie.Vedrai,mi ringrazierai dopo.-

Notai due ragazze passare accanto a noi,con al braccio due buste di Luis Vuitton.

-Ahhha!-

Alice sobbalzò davanti una vetrina che metteva in bella mostra una borsa,alquanto normale per me,ma che dal prezzo non risultava così normale.

In fondo ,cosa aveva di così speciale una borsa con una scritta sopra?

-Oh mio Dio,la nuova collezione di Dior!Bella ti prego,due secondi,per favore…prometto che poi ci occuperemo del tuo vestito…-

Alzai gli occhi al cielo,sospirando forte.

 

 

Due ore dopo,quattro acquisti da Vuitton,Bulgari e Chanel,finalmente ci trovavamo a scegliere il mio abito per la serata.Alice mi aveva trascinata nella boutique di Valentino,convinta che facesse al caso mio,e ci mancava poco che le due commesse non stendessero un tappeto rosso alla nostra entrata. Mi chiesi se fosse per le numerose buste che Alice teneva appese al braccio o perché già la sua persona dava l’impressione di essere una donna chic.

Alice aveva dato disposizioni molto chiare : abito non troppo elegante,che risaltasse le mie forme,e ,io avevo aggiunto,che avesse un prezzo abbordabile.

Non che credessi di trovare qualcosa a un prezzo accettabile in una boutique di Valentino a Beverly Hills,ma ci avevo provato lo stesso.

Finora,l’unica cosa che avevamo trovato erano state le scarpe. Fortunatamente ,il tacco non era nemmeno così pericoloso ( dopo l’avventura di ieri  sera,di cui miei piedi stavano ancora pagando le conseguenze,tutti i tacchi più bassi mi sembravano più semplici da portare).

Nere,lucide,erano davvero carine.Ma mi rifiutavo di conoscere il prezzo.

-Non so,Alice- dissi,specchiandomi davanti al grande specchio della sala dei camerini.

L’abito indossato era corto,troppo corto,nero,e veramente attillato. Mi sembrava di essere Catwoman. Decisamente non da me.

Lei alzò gli occhi al cielo.-Sono in disaccordo,naturalmente.Ma devi sentirti a tuo agio.Perciò,possiamo provarne altri-

Le rivolsi un’occhiata di sufficienza.-Grazie per questa enorme possibilità-

Lei rise e si voltò,recuperando dall’appendi abiti un altro capo pronto ad essere indossato.

Ogni singolo capo era protetto da un velo di plastica.Mi girava la testa al pensiero di quanto costassero quegli abiti.

-Prova questo-disse. Me lo tese e lo afferrai.-E’ più il tuo genere-

Le lanciai un ‘occhiataccia e richiusi dietro di me la tenda di velluto rosso.

Facendo attenzione a non strappare nulla,mi tolsi l’abito alla Catwoman (repressi un brivido),e mi infilai il nuovo.

Mi guardai da sola allo specchio,prima di riaprire la tenda.

Però .Questo non era mica male.

Nero,tendente leggermente al blu scuro,aveva una gonna al balzo con un enorme fiocco sul davanti,all’altezza della vita.

Niente di eccessivo,ma che sapeva valorizzare la mia figura.

Soddisfatta,riaprii la tenda e mi presentai davanti ad Alice.

Lei fischiò,mentre i suoi occhi si allargavano per lo stupore.-Wow!-

Sorrisi.-Mi sta bene,vero?-

-Non è esattamente il mio genere,ma a te sta benissimo.D’altronde,un abito bisogna saperlo indossare,e quando si è capace di questo tutti i capi diventano belli.-

Alzai gli occhi al cielo.-Ma per piacere.Addosso a te anche un sacco dell’immondizia ti starebbe bene-

Sorrise in modo accecante.-Lo so-

Scossi la testa.-Quindi che si fa?-

-Lo compriamo ovviamente-rispose con naturalezza.-E,prima che tu mi chieda quanto costi,consideralo un regalo di bentornato-

La guardai fissa.-Sei incredibile-

Non fece in tempo a ribattere che la commessa comprave di nuovo,con un gran sorriso. Probabilmente era stata lì tutto il tempo,nascosta dietro la colonna, ad attendere la nostra scelta. Trattava Alice come una star.

-Come va la ricerca?-

-Benissimo grazie-rispose Alice con un sorriso,mentre mi faceva cenno di rientrare a spogliarmi.-Abbiamo deciso per questo-

Velocemente,lo sfilai e glielo passai.

Quando uscimmo dalla boutique,con la busta di Valentino,ero pronta a mangiarmi la mia migliore amica.

-3.500 euro??-sbraitai,fermandomi davanti a delle panchine lì davanti. Brandii la busta con forza.-Ma sei impazzita?-

Lei alzò gli occhi al cielo.-Bella,rilassati.Sai che i soldi non sono un problema per noi…-

-Per me sì invece!E non mi va giù che tu abbia sprecato una somma del genere per un semplice abito blu che…-

-Nero- mi corresse lei.-Bella,la moda è raffinatezza,eleganza-mi interruppe,chiudendo gli occhi e facendo un gesto disinvolto con la mano.-Osserva la prelibatezza di questo tessuto,la sua fine ricamazione ,e…-

-Non me ne importa un accidente della fine ricamazione!-

-Ti piace l’abito?-

Tentennai.-Sì,ma..-

-Allora ,è tutto perfetto-

Incrociai le braccia al petto e velocemente mi diressi verso dove avevamo lasciato la macchina.

Una limousine bianca passò in quel momento. Mi chiesi chi ci fosse dentro.

La strada ora era leggermente più trafficata,anche da turisti veri e propri,venuti ad ammirare quel luogo considerato da tutti paradisiaco,tranne che per me.

-Allora,cosa mi dici di ieri sera?-mi chiese Alice,raggiungendomi velocemente. Si era infilata di nuovo gli occhiali da sole.

Con il dispositivo automatico,aprì la macchina e mi accomodai al sedile del passeggero.

La guardai,mentre accendeva il motore e sgommavamo via.

-Niente-

-A me non sembra,dato che mio fratello oggi sembrava totalmente sulle nuvole.-

Mi voltai di scatto,mentre Alice procedeva tranquillamente inserendosi nel traffico los angelino.

-Davvero?-

Lei rise.-Ecco come essere in grado di catturare la tua attenzione.Comunque sì,mi fa piacere che abbiate chiarito subito-

Mi morsi un labbro,voltandomi verso il finestrino.-A dire la verità,faccio ancora fatica a…metabolizzare il tutto.Ogni tanto penso di stare ancora  sognando-

Ci fu una piccola pausa.

-Anche lui è stato male-sussurrò lei,gettandomi una rapida occhiata.-Ma l’ha fatto per te.Solo tu eri più importante dei suoi capricci.Ma credo che non si perdonerà mai per averti abbandonata ,e oltretutto incinta di Lizzie-

Scossi la testa-Non glielo permetterò. L’importante è che ora lui sia qui,con noi. Lizzie è ancora così piccola; avrà tutto il tempo del mondo per farla crescere con lei.-

Alice svoltò a destra,imboccando una strada deserta.-Così arriviamo prima.Devi ancora prepararti-Strizzò l’occhio.

Alzai gli occhi al cielo,gettando uno sguardo all’orologio digitale sul cruscotto.Segnava mezzogiorno. Mi occorrevano sette ore per prepararmi?

-Alice,posso farti una domanda?-chiesi,arrossendo lievemente.

Lei mi guardò sorpresa.-Ma certo-

Mi morsi il labbro nervosamente.-Tu…mi assicuri al 100 % che tra Edward e Tanya non ci sia mai stato nulla?-

Inaspettatamente,lei scoppiò a ridere.

-Oh mio Dio,Bella-disse,asciugandosi gli occhi.

-Cosa c’è?-chiesi seccata. Non trovavo nulla di divertente in quella situazione.

-Pensa solo a questo : ma tu ce lo vedresti ad Edward con una bionda dalla bocca larga e il cervello vuoto?Preferisce di gran lunga le brune,credo tu lo sappia-

E mi strizzò l’occhio,ingranando la quarta.

 

 

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

 

 

 

-Dovrei essere stupita,in teoria-dissi,guardandomi attorno.-Ma in realtà,era proprio ciò che mi sarei aspettata-

Edward sorrise.-E meno male. Comunque,non voglio risultare ripetitivo,ma stasera sei un incanto della natura-

Arrossii.-Sarà la quindicesima volta che me lo ripeti-

Scrollò le spalle con indifferenza.-Dico solo la verità-

Lusingata,mi guardai attorno,in attesa del cameriere che venisse a prendere le nostre ordinazioni.

Naturalmente,il ristorante scelto da Edward era un qualcosa di magnifico,incantevole e paradisiaco.

Ci trovavamo in una sala con lussuosi pareti decorate da rifiniture dorate, e al centro della sala,faceva capolino una bellissima piscina con un ponte pittoresco a per poterne attraversare gli estremi.I tavoli,coperti da una tovaglia color salmone,erano disposti attorno.Fortunatamente,c’era poca gente,e tutti erano impegnati nelle loro conversazioni.

Semplicemente favoloso. A quel punto,quasi desiderai di ringraziare Alice per avermi trovato il vestito adatto.

Sicuramente,gli shorts che possedevo non sarebbero stati per nulla consoni  in quella situazione.

Però mi pentii subito quando ripensai alle cure cui mi aveva sottoposta quel pomeriggio.

Aveva iniziato con il farmi fare un lungo bagno (diceva che rilassava i sensi) per poi passare ad abboccolarmi i capelli e truccarmi.

Il risultato era stato più che buono ( a detta di Edward stupefacente,ma il suo parere non contava) ,ma non avevo potuto passare nemmeno un momento da sola con la mia piccola Lizzie,che ora avevo lasciato nelle mani di Alice ed Esme.

Mi ero premurata di dire a Esme di tenere sotto controllo Alice.

Tanto per sicurezza.

Mi riscossi quando vidi un cameriere,in smoking nero,avvicinarsi a noi con un palmare in mano.

Ormai,l’antica carta e penna erano andati a farsi benedire.

Pescai immediatamente il menù,dalle lettere rifinite in oro,per ordinare qualcosa velocemente,mentre Edward ordinava il suo piatto.

-E lei signorina,cosa ordina?-

Mi morsi un labbro,mentre scorgevo in fretta la lista dei primi piatti.-Uhm…direi un risotto alla pescatora-

Notai Edward ghignare.

Quando il cameriere se ne andò,gli rivolsi un’occhiataccia.-Che diavolo c’è?-

-Niente,stavo solo ascoltando i pensieri di quel povero ragazzo-

Strabuzzai gli occhi.-Chi,il cameriere?-

Annuì.-Ha pensato che non gli capita spesso di godere di certe visioni-Mi indicò con una mano.-E che ero molto,molto fortunato a trovarmi qui con te-

Arrossii.-Ma per favore.-

Si trovava di fronte a me,ma ciò non gli impedì di allungare una mano sul tavolo per prendere la mia. –E lo sai che ha ragione?Sono un uomo molto,molto fortunato-

Gli ormoni presero a vorticare impazziti quando,con una lentezza estenuante,prese la mia mano e ne portò il dorso alle sue labbra,baciandolo dolcemente.

-Possibile che ogni volta debba sempre sentirmi così…così…euforica -scelsi  il termine con cura-quando mi trovo con te?-

Scoppiò a ridere.

Ah,che dolce melodia. I suoi denti brillavano,e vestito con uno smoking nero assolutamente favoloso (era difficile,se non impossibile, trovare qualcosa che non fosse favoloso addosso a lui) ,rappresentava in tutto e per tutto il mio ultimo sogno della serata precedente.

Arrossii al pensiero.

-Perché sei arrossita?-

Maledizione.

-Niente-risposi in fretta,le guance accaldate.

-Non me la racconti giusta-disse,carezzandomi il dorso della mano con il pollice.-Bella,a cosa pensavi?-

-Non riuscirai ad estorcermi informazioni grazie al tuo potere di ammaliare la gente…-

La sua bocca risalì per il braccio.

Mi guardai intorno,imbarazzata. Le poche coppie presenti,parlottavano tra loro,pochi interessati a ciò che accadeva intorno. Inoltre,la musica di sottofondo copriva quasi del tutto la nostra conversazione.

-Ora me lo dici?-

Parlò sulla mia pelle,e fremetti.-N-no-

Sapevo di stare per cedere.

Sbuffò,ritirando su la testa. Con un movimento fulmineo,scattò in avanti sul tavolo,prendendo il mio viso tra le sue mani.

Senza darmi il tempo di capire cosa stesse accadendo,le sue labbra furono sulle mie.

Ah,finalmente.

 

Presa da un totale sconvolgimento dei sensi,aprii la bocca,desiderosa di trovare un contatto più profondo;la sua lingua trovò subito la mia,e si incastrarono,dando vita ad una danza unica,personale.

Sentii la pelle surriscaldarsi. Desiderosa di sentirlo ancora più vicino,infilai le mani nei suoi capelli morbidi e setosi.

Che meraviglia.

Dopo un tempo indefinito,lentamente,si allontanò,riaprendo gli occhi. Scintillavano come gemme preziose.

-Mmmm- fu il mio unico commento,ancora ad occhi chiusi.

La sua risata cristallina mi costrinse a riaprirli.

-Credo di aver capito a cosa pensassi-

Arrossii.-Sei davvero incredibile!-

Rise e poggiò il viso sul palmo della mano.-Sei bellissima.-

Alzai gli occhi al cielo.

-Spero che Alice non stia dando il tormento a Lizzie-

-Non credo,sai?Lo sa che poi si troverebbe ad affrontare la tua ira-dissi ridendo.

Non osavo immaginare come avesse minacciato la sorella.

Dopo il suo bacio magnifico,fu difficile riuscire a saziarsi solo con il cibo,ma,alla fine,mi dovetti ricredere.

-Credo di essere ingrassata venti chili-borbottai,posando finalmente il cucchiaino nel piattino da dessert( un magnifico tartufo bianco).

Vedere Edward mangiare era stata un’esperienza alquanto…strana,ma non per questo non affascinante.

Sebbene il suo fascino maggiore era sempre consistito nell’essere un vampiro super sexy,alcune caratteristiche umane gli calzavano proprio a pennello.

-Suppongo quindi che tu allora non sia pronta per una passeggiata sul lungo mare-disse con un sorriso.

Inarcai le sopracciglia.-Per queste cose sono sempre in perfetta forma-

E forse,la serata si sarebbe conclusa in modo ancora più perfetto.

Lui si alzò,pescando il portafoglio (non volli vedere il prezzo.Per quella giornata ne avevo avuto abbastanza di cifre esorbitanti),e si avvicinò,avvolgendomi la vita con le braccia.

Il suo viso si avvicinò al mio,facendo combaciare le nostri fronti.

I nasi si sfiorarono,e lentamente mi avvicinai fino a baciarlo con dolcezza.

-Mmm-

La sua mano,dalla vita,risalì lentamente lungo la schiena,cullandomi in una tenera carezza.

-Andiamo?-chiese dolcemente.

Finchè  eravamo restati chiusi in un locale pubblico,seduti ad un tavolo davanti ad altra gente,ero riuscita a mettere da parte momentaneamente il mio desiderio continuo di baciarlo fino allo svenimento.

Ma ora,non era più possibile .Desideravo nuovamente stringere il suo viso,bearmi delle sue labbra,del suo abbraccio protettivo…

E cosa era meglio di una bella passeggiata sulla spiaggia?

Sorrisi,baciandolo di nuovo e prendendolo per mano.

-Andiamo.-

 

Spero siate ancora vive xD.Dunque,diciamo che ho messo molto del personale anche qui.Prima di tutto la trigonometria ( ç_ç maledetti seno e coseno!), i bouquet di rose ( adoro i fiori,le rose in particolare <3).Ho voluto incentrare questo capitolo sul rapporto Alice/Bella,anche se il prossimo sarà quasi totalmente dedicato a Ed e Bella,che poverina,è sconvolta dagli ormoni xD Ma con uno come Ed come si fa a stare tranquille xDD

Le immagini le inserirò nel prossimo chap,ora davvero non mi reggo in piedi,perdonatemi.

Ora,mi ritiro a vedere New Moon con la mia  deluxe edition del DVD.

Spero di riuscire a postare la prossima settimana .

Baci a tutte,

Cristina

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


'Giorno a tutte ^^ Devo assolutamente chiedere scusa,sono passate due settimane dal mio ultimo aggiornamento,ma la colpa non è mia!La storia è piuttosto lunga,quindi sarò molto breve xD.Il mio caro pc ( il mio povero Gino ç-ç),che ha funzionato alla grande per ben 10 anni,ha deciso di rompersi proprio durante le vacanze di Pasqua.Pensare che in 10 anni non aveva mai visto un tecnico nella sua vita ç-ç.Comunque sia,ora sono qui,con il nuovo pc (che ho ribattezzato Gino Junior,in onore all'altro,si lo so,sono pazza xD)a postare il capitolo che avevo scritto a mano,non mi sento più le dita xD.
Perciò,anche se in ritardo,auguro a tutti BUONA PASQUA!
Dunque,prima di lasciarvi al capitolo,volevo dirvi che forse questa storia passerà al Rating Rosso.In realtà,ancora non sono sicura...voi che cosa ne pensate?Non so cosa fare,però una cosa è sicura:i nostri piccioncini più in là si faranno sempre più audaci=)
Un'altra cosa: nello scorso capitolo ho commesso un errore che (soprattutto per me stessa) è stato imperdonabile.xD Ho scritto che il vestito di Bella è costato 3,500 euro,quando i nrealtà negli USA la moneta utilizzata è il dollaro,come molte voi mi hanno ricordato.Dico che è stato imperdonabile perchè io amo tutto ciò che riguardi la lingua,i ragazzi,le abitudini,i luoghi,insomma tutto e di più riguardo gli USA,i miei Stati Uniti *-*,ma quando scrivo alcune volte mi sfuggono certi particolari cosi stupidi^^ Grazie comunque per avermelo fatto notare =)
Ok,per ora non vi scoccio più ( dite la verità,non avevate sentito la mia mancanza,vero?xD)e vi lascio alla risposte delle recensioni(15,ma io vi adoro ragazze!*-*) e al capitolo!

_Elisewin_: Oh carissima*-* scusa invece a me per il ritardo!Oh meno male che ne sei rimasta soddisfatta<3 A me sembrava superficiale xD Spero che ti piaccia anche questo^^Bacio

Antonya: Oh,Antonya,grazie,sei veramente dolce e gentile<3 Sai che ricevere complimenti da te per me è sempre una grande gioia=)Per quanto riguarda Edward e Bella,condivido con te.Ma,per il momento,Bella è euforica,eccitata,dal ritorno di Edward.Per lei ora è tutto nuovo,e poi c'è anche Lizzie...ma una volta che le acque si saranno calmate,stai sicura che anche Bella dovrà sfogare il suo dolore una volta per tutte ;) Un bacio ( devo ancora andare a leggere il tuo aggiornamento,sono rimasta indietrissimo con tutte le ff che seguo!)<3

Fortheternity: Alice è tornata! ( e anche io xD).Diciamo che Bella è molto simile alla sottoscritta,anche per quanto riguarda i vestiti...e quindi quando scrivo ritraggo moltissim oanche me stessa!Eh già (sospiro triste)...quando riuscirò a trovare anche io un ragazzo che si presenterà con un mazzo di rose?Mi sa mai .__. Grazie per avermi fatto notare la piccola svista dell'euro! =) Spero ti piaccia anche questo chap^^Kiss <3

cloe cullen:*__* ciao cara!oddio sei veramente gentile,poi detto da te,una delle mie autrici preferite!Ho letto l'aggiornamento di "Una vita,un amore"...sono rimasta cosi *____* Spero non ti deluda questo chap^^ Bacio

ila_cullen :Oddio tesoro,sei veramente gentilissima*-* potrei commuovermi,sei avvertita eh!xDPerdona il ritardo,ma non è stata colpa mia,come ho spiegato di sopraç-ç Spero ti piaccia anche questo chap^^ Bacioni

nanerottola malefica :Oh,grazie cara,sei gentilissima,davvero <3Sciolgo subito il tuo dubbio!=) Sì,i Cullen sono ancora immortali,assolutamente,anche perchè...come si può far invecchiare un bel pezzo di ragazzo come Ed?Sarebbe uno spreco!xDIn questo chap,ti ho risparmiato la presenza di Tanya xD Bacioni

rebecca73: Grazie cara^^Oh si,Edward romantico *__* (*sogna ad occhi aperti*)Lizzie per il momento diciamo di ...sì,anche se ancora non so bene cosa potrebbe accadere in seguito^^Grazie per avermi corretto la svista degli euro=) Bacioni

spidermapi :Ciao cara^^Si,condivido con te per quanto riguarda la descrizione di fatti personali...in questa storia c'è sempre una piccola parte che ricorda qualcosa vissuto da me ^^Per quanto riguarda Ed e Bella...per il momento,Bella è euforica,Edward estasiato della novità di essere padre.Ma quando le acque si calmeranno...eh,un po' di sano litigio ci vorrà!xD Baci tesoro ^^

mary_cullen90 : ops,sto per essere uccisa vero?xD Cara,perdonami il ritardo ç-ç Grazie dei complimenti,sei veramente dolcissima *-* Alice è sempre Alice,mi diverto tantissimo a scrivere i dialoghi tra lei e Bella! xDD Edward *___* dopo questo chap credo sarai ancora più innamorata di lui xDD Lasciamo perdere,io ancora non l'ho trovato un Edward vero .___.Ho soddisfatto le tue curiosità con questo chap? =) Bacioni <33

giova71 :Grazie carissima^^Eh gia,Alice è tornata alla carica,più in forma che mai!Si prevedono tempi duri per Bella xD E Edward *__* Lo so,è proprio un romanticone <33 * me con gli occhi a cuoricino* Spero ti piaccia anche questo chap ;) Bacioni

LadySile: tutte le risposte alle tue domande in questo chap! =) Tanya?Sicuramente darà del filo da torcere a Bella,quello è sicuro xDD Ma per il momento,lasciamo in pace i due piccioncini xD Bacioni<33

vanderbit : Ciao carissima!Grazie mille sei gentilissima *-* Si,Alice ha ancora le visioni,ma in modo ridotto rispetto a quando era completamente vampira,comunque per quanto riguarda il discorso sulle abilità speciali ci sarà una spiegazione più in là^^Oh si,io adoro le rose,ma se me le regalasse Edward le adorerei ancora di più xD  Bacioni <33

Ed4e : carissima grazie *-* sei gentilissima <3 ahhaahha bisognerà che cominci a fare l'abitudine con le spese esorbitanti dei Cullen,sono tornati ricchi come non mai! xDAnche io adoro Lizzie,è uno dei miei personaggi preferiti della mia ff <3 Bacioni =)

eka : Tesoro non preoccuparti,ora quella a dovermi scusare sono io per l'immenso ritardo!Oh si,io sono famosa anche a scuola per non credere in me stessa,non so,penso semrpe che gl ialtri siano più bravi di me.In realtà,sono una delle migliori in classe,ma sono sempre così in tutto,che devo farci *sospiro* Spero ti piaccia questo chap =) Bacioni <33

nik81 : Ciao cara!Che Edward non abbia mai tradito Bella,posso confermartelo io stessa xD Non avrei mai permesso a Edward di fare ciò xDD Però,non posso assicurarti che Tanya non faccia danni in seguito =) Sono contenta che ti stia affezionando a Lizzie <33 Perdona il mi oritardo,ma non è stata propriamente colpa mia,come ho spiegato prima ç-ç Bacioni <3

Capitolo 6

-Mmmmm-
-Sarà la quinta volta che mormori mmm-disse Edward,soffocando una risata.
-Mmmmm-
Sciolsi la mia mano dalla sua,che l’aveva tenuta stretta da quando eravamo usciti dal ristorante,per raccogliere i rimasugli di gelato che colavano dal cono.
-Te l’ho già detto che adoro il gelato?-chiesi retoricamente,leccando via il resto.
Non appena terminai,subito la sua mano si riappropriò della mia.
Stavamo camminando sul lungomare da un tempo indefinito;quando ero insieme a lui,perdevo la cognizione del tempo.
Appena usciti dal ristorante,Edward mi aveva stretta a sé,nella calda brezza estiva,mi aveva comprato un gelato,e con il rumore delle onde come sottofondo,tutto sembrava una fiaba,la mia fiaba preferita.Baia Santa Monica
-Si-rispose lui sorridendo.-Anche se devo ammettere che sono molto,molto geloso-
Inarcai le sopracciglia,dando un’altra leccata.-Di cosa?-
-Di questo-sussurrò,e mi tolse il cono dalla mano.
Non feci in tempo ad aprire bocca per protestare che le sue labbra si posarono sulle mie.
Ansiosa di sentire il suo sapore in bocca,schiusi le labbra e la sua lingua trovò immediatamente la mia.
Che meraviglia.
Incurante delle mani sporche di gelato,le portai immediatamente tra la sua soffice chioma ramata,massaggiandola dolcemente.
Quando abbandonò,riaprii gli occhi.Incapace di allontanarmi da lui,sorrisi e gli diedi un altro bacio a stampo.
Edward sorrise strofinando il suo naso con il mio.Mi avvolse con le braccia e subito mi sistemai sul suo petto.
Quel momento era perfetto.Non c’era altro posto al mondo dove sarei voluta essere in quell’istante,se non tra le sue braccia protettive,che mi offrivano un riparo dal mondo.
Strofinai la faccia sul suo petto,e arrossii quando sentii le sue mani scivolare dalla schiena molto più giù.
-Edward?-
-Sì?-
Alzai leggermente il viso,lasciandolo nascosto nella sua camicia,e lo guardai.-E il gelato adesso me lo ridai?-
Scoppiò a ridere e scosse la testa.Tentai di non non far vedere che avevo notato che una delle sue mani,ancora placidamente poggiate sul mio sedere,si era mossa in una carezza.
Quel gesto,nonostante non lo diedi a vedere,riportò a galla vecchi ricordi: io ed Edward intrecciati sul mio lettino dalle coperte viole nella mia cameretta a Forks...le sue mani febbricitanti che mi toglievano con impazienza la parte superiore del pigiama…
-Adesso il gelato è mio-
Sussultai,al suono della sua voce,e arrossii.Perchè la mia mente andava sempre a ripescare certi ricordi?
La risposta ce l’avevo,ma preferii ignorarla.
Rialzai il viso,e lo trovai ad osservarmi perplesso.
-Tutto bene?-mi chiese.
-Direi…di sì-dissi,sorridendo.Lui fece lo stesso e avvertii un vortice di calore farsi strada nel mio stomaco,nel mio petto.Era una cosa incredibile;anzi molto di più,era una cosa fantastica.
Incapace di restare ferma,con una mano percorsi tutto il suo torace.
Lo vidi chiudere gli occhi,un istante prima che la mia mano incontrasse il bordo della sua camicia incredibilmente costosa e si infilasse al di sotto di essa.
Quasi volevo svenire dalla gioia quando sentii di nuovo il tanto agognato contatto con i suoi addominali pronunciati.
La mossi piano per accarezzarlo dolcemente.
-Bella…-
Il suo era un sussurro d’avvertimento.Lentamente,strofinai il viso sul suo petto fino ad arrivare sul collo,che mordicchiai.-Mmmh?-
-Siamo in un luogo pubblico-
Risi contro la sua pelle.-E a me che importa?-
Lo sentii ridere e una sua mano cominciò a scivolare su e giù lungo la mia schiena.
-A me importa-rispose,un sussurro strozzato,perché avevo appena cominciato a mordicchiare il lobo del suo orecchio.-Perché se ci arrestassero con l’accusa di essere due pervertiti maniaci … Lizzie ci andrebbe di mezzo e dovrebbe venirici a trovare per il  resto del suoi giorni in carcere.E’ questo che vuoi?-
Sentivo che stava sorridendo.Per questo,decisi di stare al gioco.
-Secondo me,invece-gli diedi un ultimo morso e poi mi sposai dal mio rifugio,guardandolo negli occhi.-Sai di non sapermi resistere e allora utilizzi la scusa di Lizzie.Non è così?-
Mi morsi le labbra,non appena terminai la frase,consapevole di aver osato troppo.
-Sei una tentazione insostenibile-disse,scuotendo la testa.La sua mano raggiunse l’altra,incontrandosi sulla mia vita, che strinse forte, per avermi più vicina possibile al suo corpo.
Conseziente,lasciai la pelle del suo ventre e gli gettai le braccia al collo,tornando ad immergerci il mio viso.
Non avevo la minima idea di quanta gente ci fosse in quel momento come noi,lì,a passeggiare.Probabilmente,molta,ma io non ci facevo caso.Il mio miracolo personale,che ora accarezzava il mio viso con le sue labbra vellutate,erano il mio unico interesse.
-Te l’ho già detto che adoro i tuoi capelli?-sussurrò,baciandomi ripetutamente una guancia.Il suo odore era un mix floreale dissetante e assolutamente afrodisiaco;sapevo di stare per cedere,i miei ormoni erano decisamente surriscaldati.
-Sì…può darsi-risposi,non proprio cosciente di quello che dicevo.
-E che amo indiscutibilmente il tuo vestito?-
-Sì…anche questo,mi sembra-
La sua bocca raggiunse la mia,sfiorandola delicatamente.Ingorda,tentai di approfondirlo,ma lui rise e deviò per il mio orecchio,che mordicchiò prima di sussurrarmi qualcosa.
-Anche se…devo ammettere che staresti meglio senza-
Spalancai gli occhi,e mi irrigidii involontariamente.
Wow.
L’aveva detto sul serio?
Si era irrigidito anche lui,automaticamente.Tentai di fargli comprendere che la pensavo esattamente come lui.
-Condivido la stessa cosa su di te-balbettai,tentando di non cedere all’imbarazzo.E ci riuscii.Senza incespicare su nessuna parola.
Lui rise,sollevato,e mi carezzò doclemente una guancia con la punta delle dita.-Sei bellissima-
Alzai gli occhi al cielo,e in quel momento il suo cellulare squillò.
Edward aggrottò le sopracciglia e infilò la mano nella tasca della sua giacca.
Diede un’occhiata e poi sorrise,rivolgendomi uno sguardo di scuse.-Carlisle-
-Sul serio?-dissi sorridendo.-Rispondi,su!-
Lui annuì,prendendomi per mano.Intrecciai le mie dita alle sue e prendemmo a camminare per il grande boulevard.
Solo in quel momento mi resi conto della grande folla di gente che lo occupava,come sempre,d'altronde.
Sul molo,la grande ruota panoramica girava,colorando il cielo .
Rivolsila mia attenzione a Edward,felice,e strinsi ancora più forte la sua mano;il suo sguardo era attento,concentrato a tutto quello che diceva Carlisle.
-Credo di si,sarebbe una buona idea-
Chissà cosa si stavano raccontando.
Annuì con la testa.-Non so,intanto Rosalie ed Emmett potrebbero tornare,no?-
Sobbalzai al nome della vampira bionda,e Edward mi rassicurò,carezzandomi il pollice con le dita.
Continuai a camminare,persa nelle mie riflessioni.Da quando Edward era tornato,ero stata totalmente presa dalla sua figura,e dal suo rapporto con Elizabeth,trascurando,chi più chi meno,gli altri membri della famiglia Cullen,salvo Alice ed Esme.
L’ultima volta che avevo visto Jasper,mi sembrava di averlo trovato sereno.
Chissà gli altri come avevano affrontato il cambiamento,in primis Rosalie;Edward mi aveva sempre  ricrodato che Rosalie non fosse realmente cattiva,bensì invidiosa…della vita umana che io potevo condurre e che a lei mancava terribilmente.
Mi chiesi ora cosa pensasse di me,ma,in realtà,non ero nemmeno sicura che sapesse del mio ritorno.Rabbrividii.
-Lo dirò sicuramente ad Esme.Si,è probabile-si voltò velocemente mi sorrise.-La piccola ora è con lei e Alice.Saranno così impegnate ad adorarla che il telefono lo avrà scordato chissà dove-
Sorrisi.
-Si,ora vado,sono impegnato.A presto-
Richiuse lo sportellino con un gesto secco e lo infilò di nuovo nella giacca.
Sorridendo,si avvicinò al mio viso e mi stampò un bacio sulla guancia.
-Era Carlisle?-chiesi.
-Sì-rispose lui sorridendo.Mi diede un altro bacio sull’orecchio.-Voleva dirmi che Rosalie ed Emmett stanno per tornare-
Sussultai leggermente.Lui notò subito il mio disagio.-Sta tranquilla-disse,fermandosi improvvisamente.
Mi chiuse il viso tra le sue mani e mi diedie un piccolo bacio a stampo.-Ho già informato Carlisle di te e di …Lizzie.Credo che anche Rosalie ed Emmett ne siano al corrente.Non ha motivo di essere arrabbiata con te,ora,perché a quanto pare i risultati delle ricerche sono piuttosto...positivi .Rosalie ed Emmett probabilmente riusciranno a riprodurre-
-Davvero?-esclamai sorpresa.
Lui rise.-Sì.Povero Emmett,credo si stia rassegnando all’idea di diventare padre-
Strabuzzai gli occhi-E’ incredibile-
-Già-rispose lui.Poi mi accarezzò una guancia.-Ma anche se non fosse così,non permetterò a Rosalie di trattarti male o offenderti in qualche modo.Ti proteggerò io-
Abbozzai un sorriso,avvampando leggermente.-Le abitudini sono dure a morire,eh?-
-Bella-
Il suo sguardo serio mi stupì.Poggiò le mani sul mio collo.-Bella,ti amo.Non permetterò a nessuno,neanche a te stessa,di permetterti di farti del male.Sono molto possessivo  e geloso delle mie proprietà.-
Arrossi,lusingata,e abbassai gli occhi.-Edward….-
-Ad esempio-disse.La sua voce era diventata dura.Alzai gli occhi giusto in tempo per  vedere un lampo di rabbia passare nei suoi occhi.
-Ad esempio,ora dovrei staccare la testa a morsi a uno di quegli imbecilli seduti su quella ringhiera che stanno pensando a cose vili e ributtanti sul tuo conto-
Sbarrai gli occhi,neanche interessata a voltarmi per vedere chi fossero.-No,Edward,devi stare calmo,ricordi?-
La rabbia era ancora incandescente nei suoi occhi,poi con un gran respiro,si calmò.
-Perdonami-disse,chiudendo gli occhi.-E’ ancora un po’ difficile controllare questi sbalzi d’umore.Ma la testa potrei staccargliela lo stesso-
Alzai gli occhi al cielo e risi.-Non ce n’è bisogno,davvero-
Mi diede un bacio sulla fronte e con un braccio mi cinse le spalle.Riprendemmo a camminare.
-E poi...-riprese.
Capii che volesse dirmi tutto quello che gli passava per la testa,e non potei fare a meno di esserne felice.Desideravo sapere tutto quello che pensasse,in ogni singolo istante.
-Ad esempio,ieri quando sono passato a trovarti al lavoro-nuovo lampo di rabbia-quasi volevo strozzare tutti i singoli esseri maschili presenti li dentro.E poi,quella divisa così corta....ma siete proprio obbligate a port...-
Lo bloccai,baciandolo con impeto.Non mi importava nulla della gente per strada,che guardassero pure,che invidiassero il nostro amore.
Portai le mani tra i suoi capelli,accarezzandoli,e la sua bocca si mosse decisa contro la mia.
Quando mi staccai,per carenza di ossigeno,avevo ancora i lfiatone.Poggiai la mia fronte sulla sua.-Io ti adoro,Edward Cullen,mettitelo bene in testa,ok?Adoro ogni tuo singolo pensiero,adoro la tua protettività verso di me e verso nostra figlia,e adoro la tua gelosia-
Mi guardò storto.-Sei maligna-
Risi,e gli baciai il naso.-Oh,si,un vero diavoletto,pronto a diventare il tuo inferno personale-
Infilò il viso nel mio collo e non potei far altro che ridere.
-Cosa c’è?-Ti diverte cosi tanto vedermi oppresso dalla gelosia?-
La sua voce mi arrivava ovatatta.
Gli carezzai la schiena.-No,amore no,è che sono…felice-
Non restava da dire altro.Lo strinsi ancora più forte e seppellii il mio viso nel suo petto,per rifugiarmi dal mondo.


** *** **



-Bella?-
-Mmmh?-
Mi riscossi,tirando leggermente su la schiena.Mi uscì uno sbadiglio involontario,e mi resi conto di aver chiuso gli occhi.
Quando vidi le mani di Edward abbandonate sul mio ventre,e il mare di fronte a noi,nero come la pece,mi resi conto di essermi addormentata.
-Oddio!Mi sono addormentata!Ma come ho potuto…-sobbalzai,ma le mani di Edward mi strinsero ancora più forte.
Ero seduta tra le sue gambe,la schiena poggiata al suo petto,sulla sabbia.
Ero un po’ confusa.Ricordavo che a un certo punto avevamo deciso di scendere in spiaggia,e che ci eravamo seduti ad osservare il mare.E probabilmente lì avevo ceduto al sonno,perchè non mi ricordavo più nulla.
Mi voltai e incontrai il suo viso pperfetto a pochi centimentri dal mio,che sorrideva.
-Noto con piacere che i miei massaggi ai tuoi capelli sortiscono ancora l’effetto desiderato…-
Avevo la mente ancora troppo annebbiata per seguire il filo dei suoi pensieri.
-Mmm?-dissi,gettandomi con il viso sul suo petto.Mi girai di poco,abbracciando il suo torace con le braccia.
Sentii una risata scuoterlo,e le sue mani accarezzarmi il corpo.Mi lasciò un bacio tra i capelli.
-Mi era mancato vederti dormire-spiegò.-Sapevo che non avresti resistito con le coccole giuste-
Senza alzare il viso,gli diedi  un piccolo pugno sul ventre.-Sei cattivo-
Le parole uscirono fuori come poltiglia.
Edward mi sollevò leggermente e mi mise su una sua gamba,mettendo il mio viso al pari del suo.Gli lasciai una scia di bacini sulla guancia e dietro la nuca e mi rifugiai dietro il suo collo,lasciandomi cullare e coccolare.
Ah,il paradiso terrestre.
-Che ore sono?-borbottai,carezzando con la mano la sua nuca.-Lizzie…-
-Ha chiamato prima mia madre-mi rassicurò lui,carezzandomi la schiena ininterrottamente.-Si è addormentata e le hanno già cambiato il pannolino.Hanno detto che è un vero angioletto-
Nonostante fossi ancora annebbiata,potevo chiaramente percepire il tono reverenziale che usava quando parlava della figlia.
Reprimendo un altro sbadiglio,alzai finalmente il viso e mi risistemai tra le sue gambe.
-Fa un po’ paura di notte-dissi,indicando con un dito il mare davanti a noi.
Lui rise.- Ti proteggo io-
Sorrisi e mi feci più piccola tra le sue braccia,giocando con le dita della sua mano abbandonate di nuovo sul mio vestito.
-Sai,credo che a Lizzie piaccia molto il mare-dissi,osservando le onde infrangersi sugli scogli del molo.
-Davvero?-chiese interessato.-Dimmi,te ne prego-
Sorrisi e alzai la testa per lasciargli un bacio sul pomo d’Adamo.
-Da quando è nata,l’ho portata due volte al mare.La prima volta aveva sette giorni,ed è stato qui che ha sorriso per la prima volta quando mi sono avvicinata per prenderla in braccio.Cioè,so che ancora non è in grado di riconoscere perfettamente i volti più conosciuti,però a volte ho questa sensazione…-
-Potrebbe anche essere.Non dimenticare che Lizzie è stata concepita quando io ero ancora totalmente un vampiro,quindi,potrebbe avere dei piccoli vantaggi rispoetto a tutti  gli altri neonati-
Spalancai gli occhi.-Sul serio?-
Alzò le spalle.-Poterebbe darsi.E’ così piccola.-disse sorridendo dolcemente.
Sorrisi,sospirando felice.-E ho notato anche che quando la prende in braccio il suo papà sorride in continuazione-
Lui rise,e mi baciò una spalla.-Fascino dei Cullen-
Risi e gli diedi uno schiaffetto sulla gamba.-Smettila con questa storia!-
Lui si ricompose.-E la seconda volta?-
-E’ stato…poco prima che arrivassi tu.La mattina ai bambini fa bene respirare un po’ di aria di mare,e poi...adoro osservare il mare di mattina presto,proprio come al tramonto.Poi la spiaggia comincia ad affollarsi...tornei di pallavolo,musica sfrenata,cocktail party…-sbuffai-un vero casino.-
Ancora con le mie mani tra le sue,mi carezzò il dorso.
-Perché proprio la California?O meglio,Los Angeles-mi chiese.
Sospirai.-In realtà,non so; forse,dopo il tuo…-volevo non utlilizzare quella parola,ma era strettamente necessario –abbandono,Charlie ha pensato che la cosa migliroe per me e la piccola sarebbe stato…vivere in un luogo assolato.Senza dimenticare mia madre.Lei odia i posti freddi-
Lui annuì.Potei scorgere,dalla mia posizione,una vena di dolore e malinconia assalirlo.
Mi lasciò le dita e le sue mani presero a massaggiare la mia pancia.Stupita ,spostai la testa di lato,e lui mi guardò abbozzando un sorriso.
-Non mi perdonerò mai per averti abbandonata.Mai.Non ci riuscirò mai,Bella.Porterò questa consapevolezza per sempre con me.-
-Edward…-
-Ti prego,raccontami tutto.Quando hai scoperto di Lizzie,tutti i dettagli possibili,se vuoi.Voglio poter sapere ogni minima cosa,riguardo la nascita di mia figlia.-
Sorrisi,emozionata,e lasciai che le sue mani continuassero  a girare in circolo sulla mia piancia, omai completamente piatta.
-Va bene-risposi,prendendo un gran respiro.-Il parto di Lizzie è stato abbastanza...tranquillo.Non che io abbia molta esperienza per paragonarlo ad altri,ma è filato tutto liscio.Lo sai,Lizzie ha da diciotto giorni.Era la mattina del 15-sorrisi,ripensando a quella giornata,una delle più traumatiche e belle della mia vita-e non ti dico il pancione a che punto mi era arrivato,ero più grande di una balena-
-Scommetto che è tutta una tua impressione.Secondo me avevi un pancino piccolo piccolo-mi interruppe lui con una risata,e mi lasciò un bacio tra i capelli.-Ma anche se avessi avuto un pancione enorme,saresti stata ugualmente stupenda-
Gli lanciai un'occhiataccia-Edward Cullen,stai forse dubitando della veridicità delle affermazioni della sottoscritta?-lo accusai scherzosamente.
-Assolutamente.-
Spalancai gli occhi sorpresa e lo colpii sul petto.
-Ahiii-disse,fingendo dolore.
-Sei veramente un...un..-balbettai,senza sapere bene cosa dire.
Lui rise ancora più forte e immerse il viso nel mio collo,tra i miei capelli.Percepii perfettamente la sua bocca lasciare un bacio umido sulla mia pelle.
Rabbrividii di piacere e lasciai che le sue mani mi accarezzassero le gambe superando la stoffa.
-Ti crederò solamente se mi farai vedere delle foto-disse.
Le sue parole mi giunsero soffocate.Deglutii prima di rispondere (causa le sue mani che giocavano con il bordo del mio abito).
-Assolutamente!A casa ne ho un album strapieno!-
Lo sentii sollevare il viso .-Davvero?-
Annuii.-Mia madre aveva la fissa.Non voleva perdere nemmeno un piccolo cambiamento della gravidanza della sua "piccola bambina"-dissi,gesticolando.
Mi aspettavo una risata,ma alle mie parole vidi il suo sorriso intristirsi.
Ah,ma certo.Ero sempre la stupida insensibile.Probabilmente,anzi,sicuramente, ora si stava sentendo in colpa per avermi abbandonata.
Allora gli accarezzai una guancia con la punta delle dita,delicatamente.
-Ehy?-
Il suo sguardo,concentrato su un punto indefinito del mare di fronte a noi,tornò a fissare il mio.
Avvicinai il mio viso al suo e gli diedi un leggero bacio a stampo,poi,senza allontanarmi,sussurrai sulle sue labbra.-Posso continuare?Era solo l'inizio del racconto-
Riuscii nel mio intento:tornò a sorridere.-Continua-
Mi risistemai per bene appoggiando la schiena al suo petto e ripresi.-Come dicevo,ero arrivata ad un punto drammatico,davvero ,quasi non riuscivo più a muovermi!Di solito la mattina era Lizzie che mi svegliava con dei calcetti ben assestati,invece quel giorno...niente.Neanche una giravolta.Ma mi iniziai a preoccupare seriamente solo dopo pranzo,quando un dolore forte mi colpì lo stomaco-
Lo sentii trattenere il fiato e sorrisi.-Naturalmente,sapevo che il parto era ormai alle porte,ma...non so,forse sapevo gia che sarebbe stato quello il giorno che avrei messo al mondo mia figlia gia dalla mattina,quando non mi aveva salutato con il solito calcetto;ma tentavo di tutto per autoconvinvermi che non fosse così.-
Edward inarcò le sopracciglia delicate.-Ma...-
-Avevo paura-replicai immediatamente,scuotendo la testa.-La solita idiota,cosa ci devi fare-
.Aprì la bocca per protestare ma non gliene diedi il tempo.-E quando mia madre mi disse che erano le prime contrazioni,quasi non svenni-
Lui scosse la testa,addolorato.Mi strinse ancora più forte e io mi rifugiai tra le sue braccia,in cerca del mio riparo dal mondo.
-Sarei dovuto esserci io,lì con te.Avrei dovuto stringerti forte e ...-
Non.doveva.sentirsi.in.colpa.
Non gliel'avrei permesso.
-Ero in totale panico.Cominciai a piangere,ad andare in iperventilazione ...non ti dico quando mi si ruppero le acque-risi,nervosamente.-Fortunatamente mia madre e mio padre mi avevano già portato in ospedale.Quelle sono state le ore più traumatiche-rivelai,muovendo il viso sul suo petto.
Sentii le sue mani stringermi il ventre,con possessione.
-Avevo una paura tremenda...era qualcosa di così...nuovo.Mi ero documentata riguardo il parto durante quei 9 mesi,ma mi ritrovai comunque sperduta e terrorizzata in sala parto-
Più andavo avanti,più sentivo la sua stretta rafforzarsi attorno a me,cosi come il suo respiro che andava velocizzandosi.
Detestavo l'idea di essere l'artefice del suo dolore,ma sapevo anche che raccontargli una delle cose che gli sarebbero rimaste dentro per tutta la vita l'avrebbero fatto sentire felice,completo.
-Amore-mi chiamò.Tremai al suono di quella parola.
Amore.
Non c'era al mondo parola più bella.
-Amore,Lizzie...quando è nata?Subito?E' passato tanto tempo?Ti prego raccontami qualsiasi dettaglio,anche quello che tu ritieni il più insignificante-
Sorridendo,lo baciai dolcemente su una guancia.
-Mia madre era entrata con me in sala parto.La prima cosa che feci quando mi adagiarono sul lettino fu quella di scalciare-
Risi,ripensando a quei momenti.
Fortunatamente,riuscii a far ridere anche lui.-Scalciare?-
Risi ancora più forte.-Sì.Non lo so perchè,ma tiravo calci dappertutto.A un certo punto,una delle infermiere,è dovuta uscire fuori,non mi sopportava più-
La sua espressione era unica.Aveva gli occhi spalancati,e sorrideva ancora.Io risi.-Le avevo mollato un calcio sulla pancia.Rientrò solamente quando si cominciò a intravedere la testa di Lizzie,così che fosse sicuro che non potessi più muovermi-
Stava ridendo forte,e io lo seguivo a ruota,un po' perchè non si poteva non essere felice di ascoltare quel suono incantevole che era la sua risata,un po' perchè ripensavo a quei momenti,e un po' anche perchè ero sollevata di sentire Edward ridere.
Sapevo che il mio racconto,così come ogni volta ci sarebbe stata qualche allusione al passato in cui Edward non c'era stato,sarebbe stato un colpo al suo cuore,più puro di qualsiasi altro,miracolosamente tornato a battere,lì, nel petto.Ci poggiai sopra una mano,e ancora con il sorriso sulle labbra lo guardai ridere,e rimasi a bearmi della sua risata,del suo sorriso.
Lui,Edward...l'uomo che mi aveva rapito letteralmente il cuore e chiuso nella sua anima straordinaria.
Quando smise di ridere,mi baciò dolcemente una guancia,e prese a vezzeggiarla,parlando sulla mia pelle.
-E poi?-
Non potei fare a meno di sorridere,appagata dalle sue coccole continue.-E poi,non ho sentito più nulla fino a quando Lizzie non è uscita.Solo un dolore tremendo;le mie urla coprivano qualsiasi altro suono e rendevano ovattati persino gli incitamenti dell'ostetrica e di mia madre.Quando poi ho sentito un vagito irrompere nell'aria io...-mi bloccai,gli occhi improvvisamente lucidi.-...è stato il suono più bello che avessi mai udito in tutta la mia vita-completai,sussurrando.
Le mani mi corsero istintivamente sul vente,e si poggiarono su quelle di Edward,che non si erano mai allontanate da lì.
Le sue mani si chiusero sulle mie e all'improvviso mi ritrovai la sua bocca sulla mia.Colta  da un'irrefrenabile voglia di sentirlo ancora più vicino,più mio,sfilai le mie mai dalle sue e allacciai le braccia al suo collo,voltandomi completamente verso il suo corpo.
I miei seni si schiacciarono contro il suo petto duro e roccioso,ma fu praticamente impossibile rilasciare un gemito:la sua lingua reclamava la mia,privandomi dell'aria necessaria per respirare.Le sue mani si posarono sulla mia schiena,che inarcai sotto il suo tocco.
Non riuscivo ad accontentarmi.Cercavo sempre di più,e morsi con fugore le sue labbra.
Provavo la voglia irrefrenabile di privarlo di quell'inutile giacca e quell'inutile camicia,di toccare,saggiare i suoi muscoli perfettamente definiti,di slacciare quel maledetto bottone del pantalone...
-Bella...-sussurrò lui.
Gli morsi il bbro inferiore di nuovo ,e gemette.
Portai le mani al colletto della sua giacca e gliela sfilai,completamente assuefatta dalla passione.
Solo una piccola parte della mia mente si ricordava che mi trovassi su una spiaggia,a pochi metri dalla strada affollata,e che chiunque avrebbe potuto vederci o passare di lì per caso.Ma questo non faceva che eccitarmi di più,e cominciai a sbottonargli la camicia,partendo dall'ultimo bottone.Lo sentii sfilarsi le proprie scarpe con i piedi,mentre era occupato con le mani a cercare la zip del mio vestito.Abito
Mi stupì.
Edward,tra i due,era solitamente quello più riflessivo e razionale.Ero sicura mi avrebbe fermata di lì a poco,invece,mi assecondava,mi aiutava.
Lasciai la bocca per dirigermi verso il suo collo.Lo sentii gemere di nuovo,questa volta più forte,e con un sorriso lo morsi ripetutamente,proprio nell'incavo.Le sue mani,che probabilmente non erano riuscite a liberare la zip,corsero sotto le mie natiche,infilandosi sotto il vestito,tentando di trovare un altro metodo per sfilarmelo.
Liberai le prime asole e infilai la mano sotto la sua camicia,godendo del contatto con il suo ventre duro.Le sue mani si strinsero sulle mie natiche e inarcai ancora di più la schiena.
Slacciai l'ultimo bottone della camicia,e quando gliela sfilai facendola passare per le sue spalle asciutte e muscolose al punto giusto,non ebbbi il tempo di poter ammirare la perfezione del suo corpo:con un colpo secco,Edward si alzò in piedi,rafforzando la presa sul mio sedere e stringendomi al suo petto.
Tolsi il viso dal suo collo,e cacciai un urlo di sopresa.
-Edward!Cosa diavolo...-urlai.Schiacciata contro il suo petto,lo sentii ridere,e sfilarmi  i tacchi.
-E' piuttosto facile...distrarti-
Stava di fatto morendo dal ridere,e io ero ancora confusa dall'interruzione improvvisa.
Quando vidi dove si stava dirigendo,piuttosto velocemente,splancai gli occhi e realizzai,cacciando un urlo.
-No,Edward,no!Questa è veramente una...una...bravata!-urlai,scalciando e colpendolo al petto con i pugni delle mani.
Si stava dirigendo verso il mare,nero come la notte.
Atterrita all'idea di essere gettata lì dentro,strinsi le braccia intorno al suo collo,affondandoci il viso.
E poi,avvertii l'impatto con l'acqua,caldissima.
Edward mi lasciò,e finii sott'acqua.Non appena tornai a galla,sputai fuori l'acqua ingoiata e annaspai,muovendo le braccia, tentando di togliere i capelli dalla fronte.
Immediatamente,sentii due braccia cingermi la vita e voltarmi.Sbattei il viso sul petto bagnato di Edward.
-Edward?-sussurrai,raccogliendo con le labbra una goccia che scendeva verso il suo ventre.
-Si?-lo avevo evidenetemente colto di sopresa.
Probabilmente si aspettava che urlassi, o cominciassi a muovermi freneticamente per l'impatto con l'acqua subito.
Sorrisi baciando il suo petto,e allacciai le braccia al suo collo.
Parlai sulla sua pelle.
-Dovrei essere furiosa, lo so,ma non lo sono solo perchè questa situazione mi piace molto-arrossi,ma strofinai il mio viso fino ad arrivare sulla sua gola.
-Solo una cosa-continuai con un sorriso,mordendo il lobo del suo orecchio -glielo dici tu ad Alice,che hai sporcato di salsedine il vestito di Valentino di 3.500 dollari perchè non riuscivi a togliermelo?-



** ** **

-Hai freddo?-mi chiese Edward premuroso,carezzandomi un braccio.
Scossi la testa,stringendogli le braccia al collo.
Eravamo in macchina.L'orologio segnava mezzanotte e mezza,e la stanchezza sembrava essersi accumulata tutta insieme.
Edward era al posto di guida,diretto verso casa mia.La radio,a volume basso,inondava l'abitacolo. La movida los angelina era nel pieno.Si poteva dire che Los Angeles fosse affollata di giorno,ma  affollatissima di notte.
Lungo tutti i boulevards,avevo osservato la folla,che si era moltiplicata ,se non triplicata,da quando io ed Edward eravamo arrivati.
Stavamo raggiungendo la mia zona abitata.
Era stata una serata fantastica:la migliore in assoluto.
Mi strinsi ancora più forte contro il fianco di Edward,che osservò le mie dita ancorate al suo collo.
-Si sono  raggrinzite-
Risi ,sistemandomi meglio la sua giacca addosso.-Colpa tua,e della tua idea di fare il bagno di mezzanotte-
-A me pare che la mia folle idea ti sia alquanto...piaciuta-
Arrossii.-Mi è piaciuta,molto-ammisi,sfacciata.-Sta di fatto che adesso la tua auto dai sedili di pelle puzzerà di alghe e sale-
Lui rise e mi lasciò un bacio tra i capelli,svoltando nella mia via.Sospirai,conscia del fatto che tra poco avrei dovuto abbandonarlo.
Quanto avrei desiderato che lui parcheggiasse,e entrasse con me a casa,sotto il buio e l'intimità della notte.
Che entrasse nella mia,anzi nostra,camera da letto,cococcolasse Lizzie e poi  che si addormentasse al mio fianco...
Sussultai quando lo sentii baciarmi le labbra.
Aveva spento il motore.
Mi staccai e vidi le luci di casa accese.
Mi chiesi se Esme ed Alice sarebbero rimaste ancora un altro pò,ma poi mi ricordai che mamma e papà ancora non erano tornati;avevo convinto mia madre ad uscire con lui,per lasciarmi via libera,e mi aveva garantito che sarebbero rimasti fuori fino all'una e mezza.
Per non rischiare,sapevo che Edward sarebbe dovuto andare via in fretta,ma forse avevamo ancora un po' di tempo disponibile.
Mi voltai verso di lui.-Vuoi che faccia uscire Alice ed Esme oppure passi a salutare Lizzie?-
Mi guardò come se gli avessi posto la più idiota delle domande.-Entro,ovviamente-
Sorrisi e scossi la testa.Mi voltai verso la portiera,per scendere,ma Edward mi cinse la vita e mi voltò.
-Vieni qui-sussurrò.-Fatti coccolare un altro po'-
Risi.
-Non riesco a staccarmi da te,lo sai,Edward Cullen?-
-Non farlo-sussurrò sulle mie labbra,prima di ricorprile del tutto con le proprie.
Le sue mani si infilarono sotto la sua giacca,poggiata sulle mie spalle,e io portai le mie tra i suoi capelli bronzei.
-Mmm...-mugolai.-Edward,dobbiamo....mmm...dobbiamo entrare...-
-Mmmh...si...-disse,deviando sul mio collo.
Socchiusi gli occhi dal piacere,ma ciò non mi impedì di osservare due fari invadere il buio della notte.
Quando un angolino remoto della mia mente si rese conto do ciò che stava accadendo,era troppo tardi.
-ISABELLA SWAN!Cosa diavolo ci fa LUI  qui????Scendi IMMEDIATAMENTE dalla macchina!-
Edward si staccò velocemente,e io sbarrai gli occhi.
Mio padre,con le mani sui fianchi,il volto distorto in un'espressione furiosa,stava davanti la macchina di Edward,illuminato dai fari della vettura che aveva lasciato accesa,dietro di lui.
Vicino a lui,mia madre guardava la scena ansiosa,mordendosi il labbro.
Rivolsi uno sguardo nervoso e preoccupato ad Edward.
-Scendiamo-


Dunque dunque...terminato anche questo chap^^Come avrete visto,Ed e Bella ora sono entrambi circondati da quest'aura di passione,di voglia irrefrenabile uno per l'altra...per il momento.Anche Edward,avrà momenti di grande tristezza,perchè il rimorso per aver abbandonato Bella sarà più o meno un tema che ricorrerà in tutta la storia.Ho deciso di inserire anche la storia del parto di Bella,sebbene molto brevemente^^
E il finale? xD Nel prossimo chap vedremo i due piccioncini alle prese con l'ex sceriffo Swan arrabbiatissimo ^^
Per chiunque volesse aggiungermi,e fare due chiacchiere,questo è il mio contatto di msn :
krystina_92@hotmail.it
Detto questo,mi dileguo a studiare Blake <3
Alla prossima settimana (spero!) con il prossimo chap!
Bacioni,
Cristina

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


'Giorno a tutte!Come va?Spero che almeno a voi vada bene =) Io sono in modalità agitazione perchè stasera dovrò andare al ballo di fine anno della scuola .___. Pff,io odio i balli.Odio gli abiti complicati.E odio anche i tacchi <.< Spero di uscirne viva!
Bene,oggi sono di poche parole,ringraziate il ballo xD
Una piccola comunciazione: ho deciso di non passare la storia a rating rosso,in quanto non mi sembra giusto privare la possibilità di leggere la ff a chi non può^^
I preferiti sono aumentati,le seguite anche,ma le recensioni diminuite :( Va bene,io non mi tiro giù di morale,mi è solo un po' dispiaciuto perchè quello scorso era il mio capitolo preferito ^^
Risposte alle recensioni:
ledyang: Ciao!Grazie mille della recensione e dei complimenti <3Oh si,anche io adoro le storie con i bimbi,cioè,diciamo proprio che adoro i neonati <333 Spero ti piaccia anche questo chap ;P Alla prossima,bacioni <3
spidermapi
:Grazie carissima <3 Eccoti qui le risposte^^
mary_cullen90:ciao cara!Tranquilla,non preoccuparti del ritardo.Ti ringrazio tantissimo,eh si,era anche la mia di scena preferita quella sulla spiaggia ^^Charlie?Ahah sarà un po' complicato,sappiamo tutti come diventa lo sceriffo Swan quando si arrabbia xDOh si,il mio povero Gino ç-ç ha trovato però un valido sostitutore!xDBacioni<3
crista: Grazie mille^^Spero ti sia piaciuto anche questo =)
Luna Renesmee Lilian Cullen:Carissima!Tranquilla,non preoccuparti,ho deciso che non la cambierò.Ci ho riflettutto,e in effetti non mi va di proibire di leggere la storia a chi non può,e specialmente tu,che mi hai supportata fin dall'inizio ,<3Oh si,povero Edward,mi spiace di farlo soffrire così ma vedrai che non sarà sempre cosi... leopardiano!xDOh,lasciamo perdere: i oe i PC  siamo due mondi completamente opposti!xD Bacioni <3
Fortheternity: ahahah gia è arrivato!E ora saranno guai ;PSpero di aver soddisfatto la tua curiosità con questo chap e grazie mille per i tuoi magnifici complimenti *-* Bacioni
ELLAPIC: Ciao,grazie mille dei complimenti!Eh già,povera Bella,ma anche Charlie alla fine,su compatiamolo,in tutto quel casino!xDTanya? no,non se ne è andata =)
giova71: O.O Bella incinta?no no! Bella ed Edward NON hanno fatto l'amore nello scorso capitolo!xDHanno solo fatto un bagno in mare^^E poi,poverina,gia le vogliamo far fare un altro figlio? xDD Bacioni
cloe cullen: ciao carissima!Innanzitutto ti ringrazio per averm iaggiunta su MSN,e per i tuoi complimenti,che fatti da te sono per me importantissimi *-*Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^Bacioni
nanerottola malefica : Oh,grazie mille cara *-*Spero ti sia piaciuto questo chap!Bacio
vanderbit: Oh si,era anche il mio preferito lo sai? =)No no,Edward e Bella non hanno fatto l'amore,solo un innocente bagno di mezzanotte xDPer Bella incinta...diciamo che adesso è gia troppo occupata con Lizzie e con Edward mezzo umano e mezzo vampiro!xD Bacioni
LadySile: Ciao cara!Oh mamma le domande xDAlcune risposte le troverai qui^^ Per quanto riguarda Ed e Bella,ora si,sono molto affiatati,ma è anche giusto,si sono appena ritrovati ^^No no,Lizzie è nata il 15 di Maggio,e non ha nemmeno un mese =) Eh,ma ci sarà un motivo se Tanya è li,non trovi? ;P Bacioni<3

Capitolo 7

Eravamo seduti in cucina,io ed Edward,fianco a fianco,di fronte ai miei genitori.Alice ed Esme -con mia figlia in braccio-erano appartate in un angolo della cucina,ansiose.
Charlie aveva uno sguardo furioso,che si era accentuato quando aveva scoperto che Lizzie era rimasta a casa con Alice ed Esme,e quindi,di conseguenza,che mamma gli aveva mentito.Era lì,con i pugni delle mani serrati sul tavolo;i suoi occhi sprizzavano lampi d'odio.
Mi morsi il labbro e lanciai un'occhiata di puro panico ad Edward,e lui di tutta risposta mi strinse una mano sotto il tavolo.
Nonostante volesse apparire calmo,la sua compostezza era anche capace di tradirlo.Si poteva notare lontano un miglio che fosse nervoso,e lanciava frequenti occhiate a sua madre e a sua sorella,che,rannicchiate nell'angolo,assistevano temerarie alla scena.
Inoltre,era alquanto improbabile che Charlie non avesse notato il cambiamento del colore degli occhi di Edward,di Alice ed Esme,ma non era quella la mia principale fonte di preoccupazione.
Con la scusa di indossare un paio di lenti a contatto colorate,tutto si sarebbe risolto.Ciò che mi preoccupava maggiormente era la situazione,assolutamente pazzesca,in cui ci trovavamo.Non che mi trovassi in una buona posizione(mentire ad un genitore non era mai una cosa positiva),ma temevo che la rabbia di Charlie sarebbe potuta esplodere anche verso le persone a cui volevo bene,Edward in primis.
Alzai lo sguardo e arrossii quando mi accorsi che mio padre mi stava osservando,torvo.
-E allora?-esordì,con tono duro.
Sospirai,passandomi una mano sulla fronte sudata,e aprii la bocca per confessare finalmente il mio reato.Colsi di sfuggita lo sguardo colpevole di mia madre,che si mangiava le unghie,ma Edward mi interruppe ancor prima che cominciassi a parlare.
-Mi rendo conto che la situazione che si è venuta a creare a causa del mio ritorno sia per lei fonte di grande nervosismo,Charlie-disse,in tono serio e composto.Si raddrizzò sulla sedia,e,se non fosse stato per il fatto che ero nel bel mezzo di un processo dove l'imputata ero io,l'avrei trovato affascinante nella sua serietà.
-...e ne ha tutte le ragioni-continuò,scatenando tutta la forza del suo sguardo su Charlie,che lo guardava ora un po' imbarazzato.
Come sempre,la calma e la diplomazia che Edward utilizzava riuscivano a metterlo sempre a disagio.
-Ma la prego di non prendersela con Bella.Lei ha agito solamente in mia difesa-terminò.
Aprii la bocca per protestare,ma ciò mi fu impossibile perchè la risposta di Charlie fu immediata.
-Come ti permetti,TU,di dirmi con chi devo o non devo prendermela io,eh?E ti proibisco di avere posizioni di pretesa riguardo Bella!-
Eccola là.La goccia che fece traboccare il vaso.Povere le mie orecchie.
-...lei è mia FIGLIA!-
Edward alzò una mano ,nel tentativo di placarlo,ma Charlie pareva fuori di sè.-Tu,razza di verme,tu che hai avuto il coraggio di abbandonarla dopo che lei aveva dato la ...la vita per te,per di più lasciandola incinta,hai il coraggio di tornare e pretendere posizioni riguardo a lei?-
I toni si erano decisamente surriscaldati.Non avevo il coraggio di guardare Edward,perchè sapevo che le parole di Charlie erano state l'ennesimo colpo per lui.
Mai,non avrebbe mai fatto pace con sè stesso per quello che aveva fatto.
-Papà-sussurrai.
Guardavo le venature del tavolo in ferro battuto,ma percepivo tutti gli occhi puntati su di me,anche quelli di Edward.-Papà,non hai il diritto di dire queste cose.-
-Ah!Io non avrei il diritto di dire queste cose?Ascoltami bene,signorina.
Mai,mai,mi sarei aspettato da te un comportamento simile,mai.Ti credevo una ragazza matura e responsabile,ma evidentemente mi sbagliavo-disse,scuotendo la testa.Perlomeno,ora non urlava più.
-Papà,ho diciotto anni!-sbottai,alzandomi in piedi.
Ero decisa ad affrontarlo.-Sono maggiorenne e perfettamente cosciente della mia vita,di quello che faccio,anche di quella di mia figlia se è per questo.E mi dispiace per te,ma...-
-Sei maggiorenne!-mi schernì lui, ,interrompendomi.-Eppure,lo eri anche nove mesi fa,quando questo qui-indicò Edward-ti ha lasciata incinta e in depressione.E,se non fosse stato per me e tua madre...-Renèe mi guardava,intimorita.Chissà se aveva già visto Charlie infuriato così altre volte,durante il loro matrimonio lampo.
-...chissà dove saresti finita,per colpa sua!-un cenno del mento verso Edward.
-Ma te lo ricordi Bella,come sei stata?I sacrifici,non solo miei,ma anche quelli di tua madre che ci sono stati dietro a tutto questo?Ho passato nove mesi in angoscia a pensare al modo di far raffiorare sul viso di mia figlia un sorriso,un sorriso vero!E l'ultima cosa che mi sarei aspettato era l'alleanza tra te e tua madre!-
Lei aprì bocca,ma Charlie continuò,imperterrito.-Non avevo sospettato nulla,questi giorni;o forse,mi rifiutavo di sospettare qualcosa,perchè mi fidavo ciecamente di mia figlia.
Ma tu mi hai mentito,Bella.Anzi,mi avete mentito-disse voltandosi verso Renèe.-Poi noi due faremo un discorso a parte-
-Papà,ma se mi lasciassi spiegare!-dissi,allargando le braccia.
-Lo so,so tutto quello che hai fatto e ti ringrazio,ma proprio perchè so quanto tu mi voglia bene che ho deciso di non dirtelo subito.Per parlarne con più calma!Perchè c'è un motivo se Edward mi aveva abbandonato...-
Mi interruppe di nuovo.-Deve essere stato molto convincente,allora,per essere riuscito ad imbambolarti di nuovo.Scusami Bella,ma per oggi ne ho abbastanza;ho davvero bisosogno di una dormita-
Seccato,si voltò verso Alice ed Esme-che aveva appena lasciato Lizzie nella mani di mia madre-,senza degnare di uno sguardo Edward.
Non l'avevo ancora guardato,e non avevo il coraggio di farlo,stremata dalla discussione e dalla paura di ciò che stesse pensando in quel momento.
-Ovviamente Esme,i miei doverosi rispetti a te,e anche a te,Alice,sapete di essere sempre le benvenute-
Esme gli lanciò un'occhiata dispiaciuta.-Grazie,Charlie-
Alice alzò solamente gli occhi verso di me,ma senza sorridere.
Mio padre arrivò alla porta della cucina,ma poi si voltò,guardandomi negli occhi.
-Mi hai deluso,Bella,davvero-
E sparì di sopra.
Lo avevo deluso.Avevo deluso mio padre.Non appena scomparve,mi accasciai sulla sedia di nuovo,una mano davanti gli occhi,cercando di non pensare.Restai così fino a quando non udii Alice ed Esme salutarmi dolcemente.Riaprii gli occhi e le trovai pronte per andare via.Il mio sguardo era interrogativo.
-Noi andiamo-spiegò Alice,gesticolando.Esme annuì.-Credo sia meglio lasciarvi soli-
Sapevo che si stava riferendo ad Edward.
Approfittai del lasso di tempo che impiegò mia madre per accompagnare le ospiti alla porta per voltarmi verso di lui.
 Lo vidi lanciare un cenno di salute a sua madre e a sua sorella.
Era...devastato.
Non riuscivo a trovare altra parola per descriverlo;il mio cuore sanguinava,alla vista del suo sguardo straziato,e per la paura di essere abbandonata nuovamente.Sapevo che le parole di mio padre gli avevano inferto un duro colpo,proprio come a me.Ma erano parole che non si meritava affatto;mio padre non sapeva nulla di noi,nulla.
La serata trascorsa felicemente con lui mi parve così lontana...
-Edward-mormorai,toccandogli un braccio,ma lui lo ritrasse immediatamente.
Sospirai,e in quel momento rientrò mia madre con la mia piccola stretta al petto,che si guardava intorno incuriosita.Ci guardò,a disagio,anche lei dispiaciuta.
-Io vado di sopra,sono molto...stanca.Vuoi che Lizzie la tenga io o...?-chiese,rivolgendosi a me.
-No,no-risposi immeditamente,tendendo le braccia verso di lei.Quel giorno mia figlia mi era mancata in maniera indicibile.
Ed era l'unica,o quasi,in grado di farmi tranquillizzare.Renèe mi passò la piccola e salutando Edward sparì anche lei di sopra.Accarezzai lievemente la schiena di Lizzie e le poggiai il capo sulla mia spalla,sorreggendola sul sederino.
Mi voltai verso Edward,di nuovo.
E lo trovai a fissarci nostalgico.
-Edward...-riprovai.Con la mano libera,tentai di nuovo di accarezzare il suo braccio,e questa volta non si ritrasse.
-Vorrei dirti mi dispiace,ma non lo faccio,perchè so che non è abbastanza.Quello che ho fatto a te,alla tua famiglia,a Lizzie...è orribile.Sono un mostro-sussurrò,fissando il soffitto.
Trasalii e serrai la mano intorno al suo gomito.
-Edward,no.Non ti permetterò di sentirti in colpa per il resto della tua vita,ok?Non.lo.permetterò. Tu non sei un mostro.Punto.Quello che Charlie ha detto è ...-
-...tutto assolutamente vero-,mi interruppe,triste.-Non ho nessun diritto di presentarmi qui e pretendere che tu mi dia carta bianca,Bella.Perciò...-
-Non.osare.dire.altro!-sputai fra i denti,scattando in piedi.Nel movimento ,la testa di Lizzie scivolò di pocò sulla mia spalla.-Non lascerai mai di nuovo me e Lizzie di nuovo da sole!E ora stammi a sentire bene,Edward Cullen,intesi?-
Stupito dalla mia reazione,lanciò uno sguardo a Lizzie e annuì.
Alzai la testa verso il soffitto ,e cullando Lizzie,tentai di tenere a bada lo sconvolgimento emotivo che stava avvenendo nel mio corpo.
-Non mentirò-sussurrai,prendendo un respiro profondo.-...perchè sarebbe inutile farlo.Il tuo abbandono è stato...atroce.Non ci sono parole per descrivere la mia sofferenza in questi ultimi mesi senza te.-
Vidi le sue mani stringersi in due pugni,di marmo.
-Ma-mi avvicinai,sedendomi di nuovo accanto a lui,e con la mano libera voltai il suo viso verso di me.I suoi occhi verdi erano sofferenti.Non riuscivo a sopportarlo.
-Ma,Edward,tu ora sei qui.Sei qui,con me e nostra figlia.-Sorrisi,e accarezzai la testolina di Lizzie.Lui fece lo stesso e un piccolo sorrise triste gli attraversò il viso.
-Edward,io ora so perchè tu hai fatto quello che hai fatto.Non sarò ipocrita da dire che il tuo è stato un gesto salutario,per me,ora,ma in quel momento,Edward, hai fatto quello che ritenevi giusto.
Per me.Dio,Edward,tu hai sacrificato la tua gioia,la tua felicità,per farmi vivere una vita serena e normale!Come puoi minimamente giudicarti un mostro?-dissi,riscaldandomi.
I suoi occhi ora fiammeggiavano.-Già,e guarda che cosa ho combinato!Alla fine,quello che ho fatto non è servito a nulla.Il mio egoismo,la mia voglia di riaverti mia,mi ha praticamente riportato indietro,e ora ti ritrovi di nuovo nei casini.Sono tornato da pochi giorni e già ho scatenato un putiferio nella tua famiglia!Ti ho sempre recato,danni,ed errori,Bella,sempre.Per il mio stupido egoismo-concluse,indurendo la mascella.
Quello che stava dicendo era senza senso ,assolutamente.La mia mente si rifiutava di comprendere.
-E tu questo miracolo-dissi,la voce rotta dalle lacrime che minacciavano di uscire,stringendo Lizzie al petto,che stava cominciando ad agitarsi-tu lo ritieni un errore?Dio Mio,Edward,io...-le lacrime mi solcarono il viso,e io,impotente,non riuscii a fare nulla per trattenerle.-Edward,vattene-
Mi diressi velocemente verso la carrozzina di Lizzie,all'ingresso,e la misi dentro,carezzandole il pancino.
Imediatamente,sentii le sue braccia cingermi la vita e la sua bocca vicina al mio orecchio.
-Vorrrei...vorrei poter tornare indietro,Bella.-sussurrò,il dolore intriso nella voce.In ogni sua parola.
Mi passai una mano sulla guancia,nel tentativo di placare la mia assurda crisi di pianto.
-Io...vorrei poter cancellare questi nove mesi.Vorrei poter avere una seconda possibilità.Amore mio,il solo sapere di essere la causa del tuo dolore,della tua sofferenza,è per me straziante.Vorrei essere in grado di eliminare qualsiasi cosa,persona,causa del tuo dolore,anche me stesso.-
A quelle parole,sobbalzai,impaurita.-Edward...-
Mi voltai nel suo abbraccio,e presi il suo volto tra le mie mani.Il suo magnifico volto.
Il volto dell'uomo che amavo.Edward.
-E,se penso di averti lasciata sola,con nostra figlia in grembo,non posso far altro che odiarmi.Io odio me stesso,Bella.Perchè non ci sarà mai più occasione di tornare indietro,e stringerti forte ,durante la notte, quando Lizzie ti riempiva di calcetti,o,quando,in ospedale,tenevi la mano a tua madre.
Io sarei dovuto essere lì a stringerti la mano, quando mettevi alla luce nostra figlia.E invece non c'ero.-
Teneva gli occhi chiusi,ma quando vidi due lacrime scendere dai suoi occhi,pensai di aver toccato il fondo.
Edward piangeva.
Calde lacrime salate scendevano lungo le sue guance,per il suo volto magnifico,e finivano sulla sua camicia.
-Edward.Edward,amore,guardami.-Con la punta delle dita,raccolsi quelle lacrime incredibili,causa della sua sofferenza,e gli sfiorai piano le palpebre.
Quasi si vergognasse di mostrarsi cosi vulnerabile ai miei occhi,aprì timidamente gli occhi.
Le sue bellissime gemme verdi erano rese lucide dalle lacrime vere,umane,che non accennavano a fermarsi.
Nonostante quel momento non fosse propriamente adatto per ammirarlo,non potei farne a meno.E allora compresi.
Compresi che l'amore che io provavo verso Edward era qualcosa di irraggiungibile,di platonico.Perchè io non amavo solamente l'Edward vampiro,quello che mi portava sulle sue spalle e correva a una velocità mozzafiato,e si nutriva di animali,o che con il suo sguardo dorato era in grado di farmi perdere il filo del discorso.
No,io non amavo solo quello,ma anche l'Edward umano.L'Edward che stavo scoprendo ora,che ,vulnerabile,stava mettendo a nudo i propri sentimenti e il proprio dolore.
L'avrei amato fino alla morte,in tutte le forme con cui egli si sarebbe presentato.
-Io sono qui.Sono qui,per cominciare una vita insieme a te,di nuovo.E con nostra figlia.E per quanto tu in quei momenti non ci sia stato...-sfiorai le sue labbra con le mie,e cinsi la sua testa con le braccia.-Per quanto questi nove mesi siano stati i più atroci della mia vita,io Edward, sono felice.Io ti amo,Edward.
Amore mio,io non so come,come dirtelo...io voglio passare il resto della mia vita con te.E con Lizzie,come ho sempre sognato.La nostra piccola bambina.E non m'importa nulla del resto.Voglio solo voi,gli altri vengono dopo-
Un sorriso increspò le sue labbra,mentre con le labbra finivo di raccogliere i rimasugli di lacrime sul suo viso.
-Anche io voglio questo-disse.-Tu e la piccola siete il mio unico pensiero,la mia unica preoccupazione.Piccola,mi hai donato la cosa più bella che un uomo potesse mai chiedere : una bellissima bambina.-
Sentivo le lacrime pronte a scendere nuovamente,ma le frenai.
-Bella-
I suoi occhi ardevano;quasi mi spaventai.
-Bella,amore mio,giuro su me stesso che farò di tutto per rendervi felici.E non permetterò a nessuno di toccarvi,o di farvi del male.Siete la mia droga,la mia vita-
Lentamente,tolse le braccia dalla mia vita,e prese in braccio Lizzie che,non appena lo vide,sorrise.
Edward,con un sorriso,la avvicinò al suo volto,stampandole un lungo bacio sulla guancia paffuta.Si riavvicinò,e mi avvolse nella sua stretta.
Scossi la testa,sorridendo ma con le lacrime che scendevano copiose giù per le guance.
-Ti amo-

** ** ** ** **

Con un sopracciglio inarcato,richiusi il pacco d'esame sul tavolo e posai la penna sul bordo.Delicatamente,spostai la sedia e mi alzai,con l'obiettivo di raggiungere la cattedra.
Quando posai il fascicolo sugli altri,di quelli che avevano terminato prima di me,il professore seduto alla catedra mi sorrise,e arrossii.
Poggiai in fretta il fascicolo e tornai a recuperare i miei effetti personali in modo più silenzioso possibile,dato che ero stata quasi una delle prime a terminare.Rivolsi un cenno di saluto al prof e uscii dalla sala,richiudendomi la porta alla spalle.
Il corridoio era deserto,e la luce del pomeriggio entrava dalle ampie finestre.
Cosciente di aver appena terminato gli esami di maturitàportai una mano alla bocca,felice.
Corsi verso l'uscita,tentando di non inciampare nei miei stessi piedi,e,quando venni inghiottita dal sole cocente,sugli scalini dell'entrata,non potei fare a meno di saltellare sul posto.
-Siii!Ho finito!-urlai euforica,alzando i pugni al cielo.Solo allora notai gruppetti di ragazzi sparsi nel cortile,che parlottavano eccitati della prova appena compiuta;alcuni erano esausti,altri in collera probabilmente per la prova andata male.
Da parte mia,era risultato tutto abbastanza semplice,soprattutto la parte della letteratura e della storia,ma avevo trovato un po' di difficoltà sulla trigonometria.
Tuttavia,sapere che il voto sarebbe stato unico mi faceva sperare bene.
D'altronde,quel giorno non era stato esattamente l'esame di maturità ad essere il fulcro dei miei pensieri,nonotante fosse stata la preoccupazione maggiore di tutti i maturandi.
Quel giorno,Lizzie avrebbe avuto il primo vero controllo medico ,e i primi vaccini.Sorrisi,sistemando meglio la borsa sulla spalla,e vi frugai dentro,alla ricerca del cellulare.Pigiai velocemente sul numero di Edward e portai il telefono all'orecchio.
Il tempo di uno squillo ed Edward rispose.
-Bella?-
-Ho terminato ora!-esplosi,contenta,attorcigliando una ciocca di capelli attorno al dito.
La sua voce era euforica.-Di già?Complimenti,tesoro-
-Grazie-risposi sorridendo.-La tua ragazza è un genio,ammettilo;pochi istanti e già sapevo cosa scrivere su quel maledetto foglio bianco!-scherzai,scendendo i gradini.
Mi avvicinai al cancello sventolando una mano per attenuare il caldo soffocante.
-Ti vengo subito a prendere-disse,e udii il motore della macchina rombare in sottofondo.-Passo a prendere prima Lizzie?-chiese poi,dubbioso.
-Se per te è più comodo...si,ho tutto il necessario dietro-risposi,ma poi pensai che fosse in difficoltà per Charlie e allora aggiunsi velocemente.-Ma se per te è un problema,possiamo andare insieme-
-No,assolutamente-sentii che sorrideva.
-Va bene,allora ti aspetto qui-
-Arriviamo subito,amore-
Sorridendo,attaccai e infilai il cellulare in borsa.
Dato che il caldo soffocante non perdonava,decisi di andarmi a sedere nell'attesa sui gradini in ombra.
Mentre passavo,mi accorsi di avere puntati addosso lo sguardo di due ragazzi,e arrossii violentemente.Velocemente mi sedetti e provai ad isolarmi da tutto e da tutti.
Gli ultimi giorni erano stati un po'...difficili,ma stupendi allo stesso tempo.
Se con Edward andava alla grande,non si poteva dire la stessa cosa di Charlie.
Ce l'aveva ancora sia con me sia con mia madre.Sebbene in teoria avrebbe dovuto essere infuriato molto di più con la sottoscritta,avevo notato che la sua ira era riversata molto più verso Renèe,e ciò non mi rendeva piuttosto serena.Ma sopettavo che il rancore di Charlie andasse molto più in là  rispetto a una bugia di mia madre.
Tante erano le questioni che entrambi avevano alle spalle,e quell'episodio era stato solo la miccia per accendere il fuoco.
Perlomeno,Charlie non poteva impedire ad Edward di oltrepassare il confine di casa.
Era totalmente inammissibile,sarebbe apparso come un divieto di vedere sua figlia,e come ex sceriffo che era stato in carica tanti anni,Charlie non poteva che attenersi alle regole,sebbene con molta irritazione.
Mi chiesi quanto sarebbe andata avanti,e quando tutto si sarebbe risolto.Puntualmente,a cena,quando tornava dal lavoro,tentavo di avvicinarmi timidamente a Charlie,ma papà non ne voleva sapere,e mi liquidava con la scusa del sentirsi stanco o che doveva uscire nuovamente.
Ma,prima o poi,sapevo che le sue scuse sarebbero arrivate al termine.
Lasciai scorrere lo sguardo sulla siepe dietro di me e con un sorriso ripensai ad Edward.
Gli ultimi giorni con lui erano stati...favolosi.
Non c'era altra parola per descriverli.Un sogno.
Edward cercava di passare la maggior parte del tempo sia con me,sia con sua figlia,adattandosi perfettamente ai miei ritmi di vita e ai miei turni di lavoro.
Ciò che mi stupiva -e rendeva enormemente felice-più di tutto,era sì,il nostro ricongiungimento,ma soprattutto il rapporto che si era instaurato tra lui e Lizzie.
Più volte avevo sognato come sarebbe potuto essere,ma la realtà si era rivelata la sorpresa migliore.
Edward sembrava totalmente soggiogato da Lizzie,che,a sorpresa,si era affezionata completamente al padre,donandogli sorrisi in continuazione.
Sospirai,forse non ancora del tutto convinta che stesse accadendo tutto ciò.Quando pensavo ad Edward,e a Lizzie,a noi tre insieme come famiglia,i problemi scomparivano dissolvendosi nel nulla:Charlie,gli esami,il lavoro...
-Ehi,ciao!-
Sussultai,e la borsa cadde per terra.Alzai lo sguardo,e mi ritrovai davanti uno dei due ragazzi che prima mi guardavano da lontano.Mi guardava dall'alto,un sorriso sul volto.
-Ciao-risposi di riflesso,raccogliendo la borsa.La rimisi in spalla e mi alzai,timidamente,osservando di sottecchi il ragazzo di fronte a me.
A occhio a croce,doveva avere la mia stessa età.Era smilzo,e aveva un piercing sopra il sopracciglio.
-Ti ho vista prima in aula,abbiamo svolto l'esame insieme-disse amichevole.
Non sapevo cosa dire.
-Oh...ehm,si si,ti ho visto-borbottai,mentendo.
In realtà,era la prima volta che gli prestavo attenzione.
Ma mi resi conto di aver detto una gran cavolata ,quando il suo sorriso si accentuò.-Davvero?Come ti è andato l'esame?Facile vero?-chiese,tentando di intavolare una conversazione.
Ma in quali diavolo di pasticci mi andavo cacciando?
Edward sarebbe arrivato a momenti,ed io ero qui sotto le avances di uno sconosciuto.Tentai perciò di tagliare corto.
-Ehm,si,direi di si-risposi,velocemente.Gli rivolsi un piccolo sorriso di gentilezza.-Adesso devo proprio andare,scusami.Piacere di averti conosciuto-
Non gli diedi il tempo di replicare e mi avviai verso l'uscita,ma la sua voce mi bloccò nuovamente.
-Ehy!Ehy aspetta!- la sua voce si fece sempre più vicina,e mi voltai di scatto.Mi aveva raggiunta.
-In realtà,mi stavo chiedendo se ti andrebbe di venire a festeggiare con noi-indicò con il dito i suoi amici,e notai con imbarazzo che erano tutti interessati al nostro dialogo.Notando il mio sguardo,lo scambiò per imbarazzo dovuto alla sua proposta.
-Non mordiamo mica,sai!-scherzò.
Il mio ragazzo però sì,pensai,e quasi mi venne da ridere.
Gesticolai nervosamente con la mano.-No,vedi,il fatto è che io sono già...-
-Impegnata sentimentalmente,e mamma di una splendida bambina nata da pochi giorni-
Mi voltai di scatto,giusto in tempo per vedere il braccio di Edward passare intorno alle mie spalle e il suo sorrriso di sfida dipingersi sul suo bellissimo volto.
Oh oh.
Il ragazzo impallidì,di fronte al suo imbattibile avversario.-Oh.Non pensavo fossi già...-
-Lo è -dichiarò Edward con voce decisa,e mi strinse a sè.Che situazione...imbarazzante.
Tentai di reprimere un sorriso e nascosi il viso nell'incavo del suo collo.
-Allora,ehm...io vado-
Rialzai il viso solo per vedere il povero infortunato,con il viso ancora spaurito,tornare dai suoi amici,che avevano assistito a bocca aperta alla scena.
Risi,scuotendo la testa,e la voltai per lasciare un  bacio al mio dolce,iperprotettivo,sexy e geloso super vampiro.
Edward mosse deciso le labbra sulle mie,e mi trascinò verso la macchina,parcheggiata lì di fronte.Azionò il comando automatico e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-E' mai possibile che appena ti lascio sola ti ritrovo accerchiata da spasimanti?-
Risi,e passai le braccia intorno al suo collo,inarcandomi contro il suo corpo.-Eh,dovresti stare attento.-
Per tutta risposta,un ringhio involontario nacque nel suo petto e il mio sorriso si allargò.-Li decapito tutti-
-Mmm...- mormorai lasciandogli un bacio sul petto.Avvicinai il suo orecchio alla mia bocca.-Il mio dolce,tenero,sexy,sensuale,violento vampiro-
Gli lasciai un ultimo bacio sul lobo dell'orecchio e mi allontanai di malavoglia dal suo corpo,voltandomi per aprire lo sportello posteriore della BMW.Nel suo seggiolino nuovo,Lizzie era placidamente  addormentata,i pugnetti delle manine abbandonati sul pancino.Indossava la stessa tutina rosa che le avevo messo quella mattina.Era la mia preferita,smanicata,bianca con righe rosa.Tutina  Lizzie
Edward mi abbracciò da dietro,sporgendosi anche lui dentro la macchina.Poggiò il mento sulla mia spalla,ed entrambi rimanemmo ad osservare il nostro piccolo miracolo.
Con una mano,le sfiorai il braccino,e lei arricciò il naso,voltando la testa di lato.
Soffocai una risatina ed Edward mi stampò un bacio sulla guancia,sorridendo.-Sono sempre più convinto che somigli a te,lo sai?-
Alzai gli occhi al cielo.-Spero che somigli molto più al suo papà.-
Mi lasciò un bacio sul collo e poi si allontanò.-Sciocca-
Risi,e mi avvicinai alla portiera.-Su,Edward Cullen,andiamo!-
Ridendo spensierata,salii a bordo e ci avviamo verso l'ospedale.

Raggiungemmo l'ospedale in pochissimo tempo,grazie alla guida spericolata e allo stesso tempo sicura di Edward.
Fortunatamente,la mia era una visita prenotata,altrimenti chissà quanto saremmo dovuti rimanere lì.
Tentando di mettermi davanti la finestra,cosa alquanto inutile,perchè non passava un filo d'aria,coccolavo Lizzie,passeggiando avanti e indietro.Si era appena svegliata,e reclamava la pappa,ma,a momenti,ci avrebbero potuti chiamare.
Perciò,camminavo avanti e indietro,accarezzandole la schiena,tentando di placarla prima che inziasse a urlare sul serio.
Edward era ancora giù,a ritirare le ultime analisi che mi avevano detto di prendere quando Lizzie avrebbe fatto la prima visita,e sperai che si sbrigasse.
Lizzie emise un altro urletto,e con un sospiro,la cambiai di posizione,mettendola a pancia in giù.
Annusai il pannolino per vedere se aveva bisogno di essere cambiata,ma era più profumato di una saponetta.Dunque,aveva fame.Pregai che si sbrigassero a farci entrare.
Quando la porta si aprì,vidi uscire una coppia.La ragazza,giovane aveva un pancione piuttosto pronunciato,e teneva in mano l'ecografia.Il compagno le teneva le mani,e ad entrambi brillavano gli occhi.Sorrisi,intenerita dalla scena,e mi strinsi forte al petto Lizzie.
Il mio sorriso si allargò quando vidi comparire dalle scale il mio miracolo personale:Edward,in jeans e maglietta,camminava verso di noi,tenendo alcune analisi in mano,un sorriso stampato in volto.
Quando vide la mia espressione rabbuiata,si preoccupò.
-Cosa succede?-chiese,abbracciandomi.
Scossi la testa,cullando energicamente Elizabeth.-Niente,è che non ne vuole sapere di calmarsi-dissi,mentre i suoi urli si facevano più forti.-Povera piccola,mi sa che deve mangiare-
Edward si intenerì e tese le braccia.-Dammela,provo io.Vieni da papà,principessa -
Gli affidai Lizzie che nel movimento si contorse ancora di più.
Mi sedetti su una delle tante sedie in plastica e rimasi ad osservarli.Erano adorabili insieme.Perfetti.
Edward camminava avanti e indietro per il corridoio,dando piccole pacchette sulla schiena di Lizzie,rasserenandola con quella che,presumevo,fosse una ninna nanna.
Incredibile a crederci,nel giro di cinque minuti,le urla di Lizzie presero ad affievolirsi,fino a cessare definitivamente.
Quando Edward passò per l'ennesima volta davanti la mia sedia,mi fece l'occhiolino,continuando a cullare la piccola.
Scossi la testa,incrociando le braccia al petto.
Immediatamente,percepii che si era seduto di fianco a me.
-Amore,cosa c'è?-
Era divertito,lo capivo dal tono.Non potevo crederci.
Io sprecavo le mezz'ore intere,talvolta anche le ore,per tentare di placare Lizzie,e lui arrivava,con il suo fascino maschile (sfidavo chiunque a non cedere nella sua trappola),e la furbetta si calmava immediatamente.
Era veramente...irritante.
-Tsk,già stanco di fare avanti e indietro?-chiesi,con aria di superiorità,guardando da un'altra parte.
A quel punto,scoppiò a ridere,e mi passò un braccio attorno alle spalle.Alzando gli occhi al cielo mi lasciai stringere e lui mi posò un bacio sulla tempia.
Lizzie mi guardava con i suoi occhioni spalancati,orma completamente serena.
-Piccola furbacchiona-le sussurrai,con un sorriso.
Edward rise di nuovo e,come fossero legati da un filo unico,Lizzie rise con lui.
Era una di quelle cose troppo incredibili da raccontare.
Avevo ancora la bocca aperta quando la porta dello studio dove erano usciti la giovane coppia di prima si aprì,rivelando una baldanzosa infermiera ai nostri occhi.
Si avvicinò a noi,con un foglio e una penna in mano.
-Swan?-chiese.
-Sì,siamo noi-risposi,sciogliendomi dall'abbraccio di Edward e tirandomi su.Raccattai la borsa e con Edward che teneva Lizzie seguimmo l'infermiera.
Lei alzò gli occhi su di noi,e rimase completamente imbambolata a fissare Edward.Ci mancava poco che aprisse la bocca come un pesce lesso.
Alzai gli occhi al cielo,irritata,e posando una mano sotto la maglietta del mio ragazzo,la precedemmo nello studio.
Mi parve di sentire una risatina scuoterlo.
Cretino.
La stanza era molto carina,rassenerante.Su un lato,erano disposti tutti gli oggetti utili alla visita del piccolo,e le pareti erano decorate con fiori e disegni infantili,in modo da mettere i piccoli a proprio agio.
A destra una scrivania bianca sormontata da un computer era occupata da un uomo con i baffi e un camice bianco,che,con aria professionale,esaminava alcuni documenti.
Edward si avvicinò,tendendo la mano,ed io feci lo stesso.
-Piacere,sono il dottor Cawell-si presentò,con un sorriso affabile.Con un'espressione di tenerezza,si avvicinò ad Elizabeth,nascosta nel petto del padre.-E questa bella piccolina chi è?-
-Elizabeth-risposi con un sorriso,mentre io ed Edward ci accomodavamo sulle due sedie di fronte.
L'infermiera,intanto,preparava gli elementi necessari alla visita della mia picccola,lanciando di tanto in tanto ancora qualche occhiata sbalordita a Edward.
Ero troppo agitata in quel momento per prestare attenzione ai suoi patetici tentavi di farsi notare.
-Dunque dunque...vediamo un po' la scheda di questa piccolina-disse sorridendo.
Quasi ad aver notato che era una cosa che la interessava,Elizabeth si rifugiò ancora di più tra le braccia del padre,che la strinse protettivo.Le lasciò un bacio sulla testolina ramata.
-Allora,nata il 15 Maggio.E' piccolina-disse il dottore,sorridendo.Diede un'occhiata a tutto ciò che mi avevano chiesto di portare per la prima visita,poi alzò lo sguardo su di noi.
-Bene,direi di cominciare misurandola e pesandola.Ma,prima di tutto...non so ,avete notato qualcosa che vi ha lasciati perplessi,volete qualsiasi chiarimento...?-ci guardò interrogativo.
Scossi la testa sorridendo.-E' tutto ok.-
L'infermiera si avvicinò,molto contenta ,e prese Lizzie dalle braccia di Edward,che non riusciva ad allontanarsene.
Strinsi i denti e pregai che quella tizia facesse bene il suo lavoro.
-La notte dorme?Si agita?-
chiese il dottore,avvicinandosi alla piccola bilancia per neonati.
-Assolutamente-risposi,mentre Edward seguiva attentamente ogni mossa dell'infermiera.-Dorme moltissimo.Non si sveglia quasi mai-
Lo vidi rivolgere un'occhiata stupita.-Molto interessante.Le feci?Mangia spesso?-
L'infermiera ora stava posando Lizzie sulla bilancia,e la vidi cominciare ad irritarsi.
-Si si.All'inizio i pasti erano un po' irregolari,ora però ha preso i suoi ritmi.La poppata è la mattina,il pomeriggio e la sera-
Il dottore annuì e si rivolse all'infermiera,che controllava il peso della piccola.
-4.90-disse lei sottovoce,e il dottore lo appuntò sulla scheda di Lizzie.
Si rivolse a noi.-Però.-dsse con un sorriso.-Ha preso due chili.Molto bene.E' perfettamente nella norma.-
Per l'altezza invece,si era alzata di pochissimi decimetri,ma il dottore ci rassicurò:era tutto nella norma.
D'altronde ,Edward pareva molto tranquillo e quindi di conseguenza lo ero anch'io:se Edward con due lauree di medicina ad Harward diceva che tutto era a posto,che motivo avevo io di dubitarne?
Sfortunatamente per Lizzie,che ora aveva cominciato di nuovo a lamentarsi,era arrivato il momento più temuto,ma di cui ancora non era a conoscenza:i vaccini.
La mia faccia terrorizzata la diceva lunga.
-Bella,amore,è per il suo bene-mi tranquillizzò Edward prendendo la mia mano tra le sue.
Tentai di respirare a fondo.-Sì,lo so-dissi.-E' che non li sopporto io,figurati vederli fare a mia figlia.-
Con un sorriso,mi baciò la guancia.-Stai tranquilla-
Annuii e mi voltai verso il lettino,dove l'infermiera stava somministrando il primo vaccino,quello per l'Antirosolia.
Il grido conseguente di Lizzie mi fece ghiacciare il sangue nelle vene.
-Amore mio...-dissi,avvicinandomi.Le sue urla spaccatimpani cominciarono a farsi sentire.Raramente l'avevo vista urlare così.Mi spaventai,ma Edward dietro di me mi accarezzava le spalle per tranquillizzarmi.
-Posso...posso tenerla in braccio?-chiesi.Sentivo di essere prossima alle lacrime.
Il dottore mi sorrise comprensivo.-Ma certo.Questa è la parte più difficile che devo affrontare.Tutte le mamme reagiscono cosi la prima volta.-
Sapere di non essere l'unica mi fece sentire leggermente meglio.
Presi Lizzie  dalle braccia dell'infermiera,e me la posai sulla spalla.-No,amore,no...non piangere...ci sono la mamma e il papà qui con te...-sussurrai,baciandole la guancia e tentando di eliminare le sue lacrime.
Edward dietro di me,le carezzava la testolina.
-Forza, questo è l'ultimo.-
La siringa si avvicinò pericolosamente al braccino di mia figlia e per evitare di vedere,alzai lo sguardo sul soffitto.Sentii Edward cingermi la vita,e quando le urla di mia figlia si intensificarono capii che anche quello era andato.
-Questo è per il morbillo-disse il dottore.Era quasi impossibile riuscire ad ascoltarlo.
-Amore...-sussurrai,tentando di placarla,ma sembrava indemoniata.
-Tesoro,dalla a me,la porto fuori-disse Edward,sorridendomi teneramente.
Annuii e la affidai a lui,agitata.Edward salutò il dottore e l'infermiera-che arrossì vistosamente-ed uscì fuori,richiudendosi la porta alle spalle.
Le urla di Lizzie si affievolirono all'istante.
Velocemente,mi risedetti alla scrivania,pronta al verdetto.
-Ok,direi che questo è tutto-disse,sorridendo.-Non ho riscontrato particolari rilevanti nella piccola;è sana e forte.Qui le lascio il resoconto della visita e,direi che per ora non ci sia bisogno di viste a breve termine.Per quanto riguarda il latte,credo che non appena terminerà di prendere il suo non ci saranno problemi a farla adattare a quello in polvere-
Annuii,contenta.La mia piccola era in ottima forma.
-Per quanto riguarda il vaccino,potrebbe darsi che questa sera la piccola ne risenta leggermente,forse avrà alcune colichette.Le consiglio di provare a sciogliere un po' di camomilla nel biberon-concluse,sistemandosi gli occhiali da vista.
Annuii e mi alzai,sistemandomi la borsa in spalla.Allungai la mano e lui la strinse.-E' stato un piacere.Arrivederci-mi salutò con un sorriso.
Salutai e uscii dalla stanza,ritrovando in corridoio di nuovo le urla di Lizzie,sebbene affievolite,ed Edward che camminava avanti e indietro.
Mi voltai,e mi accorsi di essere seguita dall'infermiera,che evidentemente non voleva risparmiarsi un'ultima occhiata al mio ragazzo.
Irritata,li raggiunsi,e cominciammo a scendere i gradini.
Sentii che rideva sotto i baffi.
-Cosa ti ridi?-chiesi,tentando di non risultare aggressiva.
-No,no nulla...mi divertivano i pensieri di quella ragazza-
-Ma chi,l'infermiera?-chiesi,tentando di passare per indifferente.
Lui mi guardò tentando di non scoppiarmi a ridere in faccia.-E' inutile che tenti di fare l'indifferente.Lo so che sei gelosa-
-Chi io?-lo attaccai immediatamente.-Ma non penso proprio!Ma l'hai vista?Era bionda!-dissi,schifata.
Lui rise e si fermò,molto probabilmente per stamparmi un bacio.Ma in quel momento il suo cellulare squillò.
Con le sopracciglia aggrottate,lo tirò fuori,e rispose.
-Esme?-chiese,interrogativo.
Scorsi un lampo di felicità nei suoi occhi.-Davvero?Ma è fantastico!Sì,noi tutto bene.Arriviamo subito-
Riagganciò .
-Cosa succede?-chiesi,prendendo Lizzie dalle sue braccia.
Mi cinse le spalle con il suo braccio,sorridendo euforico.-Sono tornati Emmett e Rosalie.Ci stanno aspettando a casa-
Emmett e Rosalie,erano tornati.
Quanto mi era mancato il mio fratello orso!Non vedevo l'ora di riabbracciarlo.Ma poi,il pensiero volò a sua moglie:come avrebbe reagito Rosalie alla mia presenza?E a quella di mia figlia?
Tentai di non entrare in stato di panico.
E quella volta,fu davvero semplcie riuscire a tranquillizzarmi,grazie all'abbraccio protettivo di Edward,al mio fianco,e al respiro sereno di mia figlia tra le braccia.

Ed eccoci alla fine di questo chap^^Vi è piaciuto?Povera Bella,adesso le tocca anche Rosalie xD
Spero di postare per la prossima settimana,se tutto va bene,ma credo di sì^^
Per chiunque volesse aggiungermi o farsi una chiacchierata,lasci oqui il mio contatto di msn :
krystina_92@hotmail.it
Bacioni,e alla prossima settimana!








Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


'Giorno a tutte/i!Sono stata precisa questa volta nel postare,non trovate?=)

Allora allora...come vedete,sono ancora sana e salva,e ho superato il ballo di fine anno senza rimanerne travolta.xD Ovviamente,la sbronza l'ho presa,ma me l'aspettavo,io non reggo molto l'alcool xD Diciamo che...è stato interessante parteciparvi,anche perchè...si,insomma,c'era un certo ragazzo che ha attirato l'attenzione della sottoscritta,ma ,bando alle ciance,non sono qui per stressarvi con cotta che mi sono presa xD

Dunque...sul capitolo non c'è da dire molto,sono le solite 19 pagine di word^^ Vi lascio alle risposte alle recensioni-ringrazio chi continua a recensire con continuità,ragazze,davvero,non so cosa farei senza i vostri dolcissimi commenti *-* -e alla lettura del capitolo.

ila_cullen: tesoro,non preoccuparti^^Grazie mille,non so davvero cosa dire=) Già,mi sono fatta non so quanti complessi mentali  per descrivere un Edward piangente,ma era una di quelle cose che più desideravo scrivere,per quanto riguarda il suo essere trasformato in mezzo umano*-*Grazie mille cara,spero ti piaccia anche questo =)

Antonya: Antonya carissima,non preoccuparti,anzi,tengo a ringraziarti,tu sei una di quelle che recensisce semrpe con regolarità,e per me è davvero importante ricevere un tuo commento.Hai ragione,Edward è davvero una palla quando ci si mette ^^...ma noi l oadoriamo anche per questo ,giusto? ;P comunque,con il tempo il suo senso di colpa,sebbene rimanga ,diminuirà con l'evolversi della storia.Oh,anche io amo Elizabeth!Direi che è il mio personaggio preferito,ma forse prima viene Bella^^Per quanto riguarda Charlie,compatiamolo,poverino. xd Pensava di essersi tolto dalle scatole Edward,e invece eccolo qui che ricompare in tutto il suo fascino xD Bacioni,e alla prossima cara!

Austen95: Ciao,e grazie mille!Oh,sono stata veloce questa volta,non trovi? xD Spero ti piaccia anche questo capitolo =)Bacioni cara!

Congy: Non posso crederci,la mia carissima amica di msn mi ha lasciato una recensione! *-* Chissà perchè,sapevo che il pianto di Edward ti avrebbe commossa,^^Ah ah in effetti,non ci avevo pensato,però Charlie potrebbe usare come minaccia la tua idea di colpire Edward nelle parti basse!Renèe e Charlie?*risata* tra poco ne combineranno delle belle anche loro!xD Nel frattempo,corro a leggere i ltuo aggiornamento,sono rimasta indietro *W*Bacioni,cara!

Luna Renesmee Lilian Cullen: Tesoro,tu sei veramente dolcissima^^Grazie per avermi sostenuta fin dall'inizio,davvero *-* Per quanto riguarda Rosalie,troverai la risposta in questo chap^^ahah Charlie ormai dobbiamo compatirlo!xD Lasciamo perdere i vaccini .___. Il mio problema non è tanto quello,più che altro io ho la fobia del sangue xDNoooo,non hai msn? Che peccato,mi sarebbe piaciuto parlare in modo più diretto con te!Ma va bene,potremmo usare dei piccioni viaggiatori xD Buona lettura,bacioni cara <3

ledyang: giuro,mi sta venendo troppo da ridere!Pardon cara,ma è che i nquesto momento sto temendo le tue ire perchè ho tardato a pubblicare xDSpero che questo capitolo sia stato all'altezza delle tue aspettative,e ti rignrazio per aver recensito anche l'altra storia ^^ Bacioni <33

Ed4e: carissima,non preccuparti ,può capitare ,non preoccuparti *-*Ahah già,anche io odio i vaccini,lasciam ostare .__.Ahah,arriverà il momento che Edward assisterà Bella allattare Lizzie,ma sto aspettando il momento giusto,che probabilmente sarà il prossimo chap,o l'altro ancora.^^Un bacione <3

vanderbit: Ciao cara!Oddio,il ballo *-* * si nasconde al pensiero che era lei che una settimana fa non ci voleva andare* ok,.diciamo che...il mio giudizio sul ballo non è cambiato,ma ho fatto un incontro alquanto...interessante*arrossisce* Io frequento il  quarto anno del liceo linguistico,e sono di Roma^^Oh,guarda,a me piace osservare gli abiti e i tacchi,ma non portarli,perchè casco di continuo ç__ç Hai msn?Cosi possiamo parlare meglio!Bacioni <33

baby2080: Grazie mille cara!Ahah si, Charlie è proprio andato fuori di brutto!xDSpero ti piaccia anche qeusto chap ;P Bacio<3

nanerottola malefica: Ah ah grazie carissima!Non telo aspettavi?Eh,ma il mio scopo è proprio quello:stupirvi! xDDEmmett è tornato,con tutta la sua stupidità xD Bacione <33

giova71: Ciao!Eh gia,Charlie lasciamolo stare per questo chap ,a questo ho lasciato spazio alla famiglia Cullen^^ Fammi sapere che ne pensi! Bacio <3

LadySile: Ciao!Credo di aver fatto la tua felicità,Tanya ricompare in questo chap xDD Abbi pazienza,per la storia di Tanya;P Piano piano si saprà =)Tutte le altre risposte qui! Spero ti piaccia anche questo chap =) Grazie mille del supporto che mi dai a ogni chap,cara^^^ Bacioni

Fortheternity: Ahah Charlie arrabbiato devo dire che ha fatto scalpore!xDEh gia,come dobbiamo fare co nquesto Edward?Ma noi lo amiamo anche per qeustono?;PAhah ...l'orso Emmett è tornato alla carica!Fammi sapere che ne pensi di questo chap! Bacioni <3

Capitolo 8

-Edward…. Edward aspetta un momento-sussurrai,ancorandomi con le mani al sedile in pelle.

Lui mi guardò,sorpreso,e,in qualche modo,impaziente.-Cosa?Che succede?-

Eravamo davanti il cancello di casa sua,in macchina,in attesa che si aprisse e che Edward potesse entrare e parcheggiare.

Durante tutto il tragitto,ero stata in soprappensiero,e ora, l’agitazione cominciava a farsi sentire.

Era una cosa stupida,lo sapevo- Edward mi sarebbe stato accanto e Rosalie, al massimo,mi avrebbe ignorata come sempre- ma avrei voluto sapere un po’ prima del suo arrivo...giusto per abituarmi un po’ all’idea.

I miei rapporti con la sorella acquisita di Edward erano sempre stati un vero e proprio … disastro,alimentato dal fatto che Rosalie mi riteneva indegna di essere parte della sua famiglia e di rivestire il ruolo di “anima gemella” di suo fratello.

Nulla a che vedere con suo marito Emmett,che utilizzava ogni occasione per prendermi in giro della mia natura umana.

Ah,ora ci sarebbe stata la mia,di rivincita.

-Niente-risposi,dopo un po’,mordendomi il labbro e concentrata sul movimento lento del cancello che si apriva davanti a noi.

Le sue mani si chiusero a coppa sul mio viso che voltò dalla sua parte.-Dimmi cosa c’è-sussurrò,e lo vidi lasciare la mano dalla marcia.

Sospirai e chiusi gli occhi. Inutile tentare di nascondere qualcosa a Edward.Vampiro,mezzo vampiro ,o stregone benefico fosse stato, la sua capacità di comprendere quando avevo qualcosa che non andava era sempre la stessa.-Niente,è solo che…lo sai,no.Rosalie-sussurrai,quasi con paura.

Ma dovevo mettermi in testa che potevo dire qualsiasi cosa ad Edward.Noi due eravamo anime indissolubili,e legate per sempre.Dovevo tornare a fidarmi di lui come avevo sempre fatto.

Il suo sguardo preoccupato si tramutò in un’espressione di sollievo e sorrise leggermente,carezzandomi una guancia con il pollice.-Ah,Bella-sussurrò.-Pensi davvero che,se anche fosse stato,avrei permesso a Rosalie di prendersela con te?Amore,dovresti aver capito ormai. Siamo solo io,te e nostra figlia.Gli altri…-

-…vengono dopo,sì- lo bloccai,sorridendogli dolcemente.Poi però,rivalutai la sua frase.-Aspetta un momento!-dissi.-Cosa vuol dire “se anche fosse stato”?-

Era divertito,ed era evidente che stava tentando di trattenere le risate.-Mi sembra che leggevo nel pensiero già prima che mi svampirizzassi,o no?-chiese,retorico,strizzando l’occhio.

Il mio sguardo era interdetto. Ancora sorridente,inserì la marcia,entrò dentro,e il cancello si richiuse dietro le nostre spalle.

Poi,compresi.

Lo colpii con uno schiaffetto sulla spalla.-Sei veramente…maligno!Io ti confesso che sono in ansia e preoccupata al pensiero di rivedere tua sorella e tu che fai?Mi tieni nascosti i suoi pensieri!-

Mi imbroncia,e incrociai le braccia al petto.

Edward percorse a passo d’uomo il piccolo vialetto e aprì con il telecomando automatico il portone del garage,senza rispondere.Solo quando spense il motore,si concesse una risata.

-Vieni qui,permalosa-disse,ridendo.Si avvicinò,molto probabilmente per stamparmi un bacio,ma io mi allontanai.-Cosa sta pensando Rosalie?-

Inarcò un sopracciglio.-Lo vuoi davvero sapere?-

Sc ossi freneticamente la testa in senso affermativo-Sì!-

-Proprio sul serio?-chiese di nuovo,ridendo.

Alzai gli occhi al cielo.-Sì,Edward,voglio saperlo. E se non me lo dirai entro…- guardai l’orologio digitale sul cruscotto della BMW-…5 secondi esatti scenderò da questa macchina,andrò fuori strada,e farò il non stop fino a quando qualcuno non mi caricherà sulla sua macchina e riporterà a casa me e Lizzie-

Spalancò gli occhi.-Non credo che vivrebbe a lungo,allora.Lo ucciderei prima del tempo.

E va bene,se proprio ci tieni a saperlo…- sussurrò con un sorrisetto divertito.

-Io ti avevo avvertita…-

Non me la raccontava giusta.

Io ero in ansia e lui si divertiva a prendermi in giro.Questo nuovo carattere di Edward,prettamente umano,che stavo cominciando a conoscere in questi giorni,a volte sapeva risultare piuttosto fastidioso.

Si avvicinò al mio orecchio,e ci sussurrò dentro.

-…Rosalie stava pensando se indossare il bikini giallo con le ciliegine o quello verde con le palme per risultare più sexy agli occhi di Emmett-

Sobbalzai,e gli diedi uno scappellotto sul collo.-Razza di idiota!-dissi,avvampando,e lui rise,strofinando il suo volto nel mio collo.-Dicevo sul serio!-

Che …idiota.Non potevo crederci che avesse curiosato in dettagli cosi intimi della sorella.Per l’ennesima volta,ringraziai che gli fosse precluso leggere nella mia mente.

-Scusa tesoro,ma eri troppo buffa con quella faccia ansiosa-disse tra le risate,cominciando a lasciarmi una serie di baci che si stavano dirigendo verso l’orecchio.

E la mia vergogna nel frattempo stava andando scemando,per lasciare posto a ben altre sensazioni.

-Dovremmo…andare-dissi,tentando di allontanarlo.

-Perché?Ancora due secondi…-mugugnò,ancorando le sue mani sui miei fianchi.

Un ansito mi uscì dalle labbra prima che potessi trattenerlo,e mi voltai a vedere Lizzie,che,sul sedile posteriore,a tutto sembrava interessata fuorchè ai suoi genitori alle prese con… gli ormoni scatenati.

-Edward,Lizzie…-mormorai,tentando di non ridere.La sua lingua sul collo mi stava facendo il solletico.-Non vedevi l’ora di riabbracciare i tuoi fratelli?-chiesi,socchiudendo gli occhi per il piacere.

Sbuffò sulla mia pelle e si allontanò. Avevo notato che,dopo un po’ di carezze,ehm,alquanto audaci,o un bacio appassionato,i suoi occhi diventavano più scuri del solito.E ancora più belli.Tras,ettevano…virilità.

Lentamente,lasciò andare le sue mani dai miei fianchi,e,prima di scendere,mi lasciò un ultimo bacio sulla guancia.

Sorrisi,e scesi anch’io,prendendo all’ultimo momento la borsa poggiata sul porta oggetti.

Il tempo di chiudere la portiera,e lui aveva già caricato nostra figlia in braccio.

-Amore mio-sussurrai,torturandole il nasino.Mi piaceva troppo morderlo :era cosi…pacioccona.

Alzai lo sguardo verso Edward,che sorrideva.-Sei bellissima-

Alzai gli occhi al cielo,e lo presi per mano.-Se stai tentando di abbindolarmi perché la vuoi tenere in braccio te,sta funzionando-

Rise e si sistemò meglio Lizzie tra le braccia.-Meno male. Non devo faticare molto-

Scossi la testa e mi lasciai guidare da lui,su per una scaletta che,probabilmente,portava all’interno della casa via garage.

D’altronde,non avevo di che stupirmi; in una villa del genere,il minimo che ci potesse essere per conservare le loro preziose auto al caldo ,era un garage.

Ero piuttosto concentrata nell’osservare il fondoschiena del mio ragazzo,nonché padre di mia figlia,nonché amore della mia vita –era facile trovare motivi che giustificassero la mia libertà nel godere della vista di certi beni messi a disposizione-quando una macchina in particolare,infilata tra la jeep di Emmett,ancora la ricordavo,a quanto pare non l’aveva cambiata-e una colonna di cemento,attirò la mia attenzione.

Il garage era buio,ma la luce che entrava dalla piccola finestra in alto mi permetteva di osservarne le forme e il colore.

Era una Jaguar XF.

Rosso sangue.

Mi bloccai,sul terzultimo gradino,la bocca aperta. No,non poteva essere.

Poteva essere stata sicuramente una coincidenza,non c’era dubbio.Era stata sicuramente una coincidenza.

Perché sarebbe stato alquanto … incredibile,e scandaloso,se ,il giorno che avevo incontrato Edward al supermercato,la ragazza bionda al volante di una jaguar XF che aveva quasi rischiato di investire me e Lizzie senza neanche curarsi di chiedere se ci fossimo fatte male,fosse stata Tanya.

Non volevo crederci.

Eppure,eppure… quella macchina,da quello che ricordavo,aveva svoltato proprio nella via del supermercato.E pochi minuti dopo,Tanya era comparsa proprio lì,insieme ad Edward.

Incredibile. Era stata lei.

Immediatamente ,sentii avvampare dentro di me una scintilla di rabbia al pensiero che avesse quasi rischiato di fare del male non tanto a me,ma soprattutto a mia figlia.

La figlia mia e di Edward.

-Bella,amore?-

Richiusi in fretta la bocca e voltai di nuovo la testa verso di lui. Si era bloccato,e mi stringeva la mano.

-Oh.No,è che…-deglutii,e accennai con la testa all’auto fiammante-è …molto bella.Di chi è ?-chiesi,con il cuore in gola.

Spalancò gli occhi,sbalordito.-Non ci credo.Ti stai interessando sul serio a una macchina?Se ti piace,posso comprartene una uguale.E…-

Lo frenai,prima che corresse alla prima concessionaria d’auto più vicina.Ogni pretesto per lui era buono per farmi regali.

-No,mi ha solamente …colpita.E’ per caso…di Rosalie?-tentai,sperando in una risposta affermativa.

In tal caso,era stata una pura coincidenza.Rosalie non era ancora lì quando eravamo tornati.

-No-rispose,sistemandosi meglio Lizzie in spalla.-E’ di Tanya-

Lo stomaco si contrasse,e,involontariamente,chiusi gli occhi per un secondo.-Ah-riuscii solamente a dire.

-Perché?Cosa c’è,Bella?-

Riaprii gli occhi,e lo trovai a fissarmi preoccupato.

Per un momento,la parte meno nobile di me,era tentata a rivelargli tutto;pochi secondi dopo,però,vinse quella obiettiva, che mi raccomandava di non rovinargli l’umore proprio oggi che i suoi fratelli erano tornati.

Glielo avrei detto un altro giorno,o magari più tardi.

-No niente-risposi,tentando di sorridere.-E’ solo che,bè,insomma,mi piace-affermai alla fine,sapendo che sicuramente aveva capito che stessi mentendo.

Invece,sorrise,e mi strinse più forte la mano.-Meno male.So cosa regalarti al più presto-

-Edward!No,non se ne parla-

Mannaggia a me e a quando davo risposte senza pensare alle conseguenze.

-Va bene,va bene-mi disse lui,come se stesse cercando di accontentarmi.

Alzai gli occhi al cielo.-Forza,andiamo a salutare l’orso-

Lui rise e con un strattone mi portò su .

 

 

Eravamo tutti accomodati nel salotto di casa Cullen,Edward con Lizzie tra le braccia,seduto sul bracciolo del divano bianco,con Alice e Jasper di fianco a lui.

Esme era vicino al tavolino in cristallo-che ora non veniva più usato solamente per bellezza-e Tanya,che aveva un’espressione pensierosa,sul divano di fronte all’altro.

Appena eravamo arrivati,la prima cosa che vidi fu un enorme omone sollevarmi in aria.

Solo dopo aver recuperato il respiro,mi ero accorta che si trattava di Emmett.

Il più grande dei fratelli Cullen –con i suoi capelli ricci neri e i suoi muscoli che sembravano aumentare sempre più- non sembrava essere cambiato molto.Solamente il colore roseo della sua pelle lasciava capire che era avvenuto qualcosa nel suo corpo.

Dopo avermi rimessa giù,mi aveva stretta di nuovo,salutandomi con -“Ciao Bella!”-

Inutile dire che Edward l’aveva fulminato con lo sguardo non appena egli si rese conto di avermi stretta troppo forte,e allora si era staccato subito.

Rosalie,invece,era semplicemente…perfetta.Poteva diventare qualsiasi cosa,ma sempre stupenda sarebbe rimasta: i suoi capelli biondi,che ora splendevano come oro al sole,ricadevano in grandi boccoli lungo le spalle,e ,per un secondo,i suoi occhi azzurri mi avevano scrutata,quasi con…imbarazzo.

Possibile?

Il suo corpo era avvolto da un abito blu,a balze,che risaltava ancora di più le sue forme.

Semplicemente perfetta,anche se,per alcuni versi,mi ricordava un pochino Tanya,che ,quando ero entrata,non mi aveva rivolto più del semplice benvenuto di cortesia.

E ora,eravamo tutti lì,io ed Edward a tentare di prendere parola,per presentare nostra figlia ai nuovi arrivati.

Mi schiarii la voce e mi avvicinai a Edward,che mi fece accomodare accanto a lui.

Con un sorriso emozionato –e gli occhi lucidi-,prese Lizzie da sotto le ascelle e la voltò,facendo aderire la sua piccola schiena al suo petto.

La piccola si guardò intorno curiosa,e io ,di riflesso,la accarezzai,quasi per ricordarle che ero lì con lei,sempre pronta a proteggerla da tutti.

Edward mi rivolse un ‘occhiata veloce,e,sempre sorridendo,racchiuse una mia mano nella sua,l’altra impegnata a reggere il corpicino di nostra figlia.

-Immagino…che voi siate al corrente su chi sia questa meravigliosa bambina-disse,e potei cogliere in ogni parola la sfumatura emozionata della sua voce nel presentare sua figlia ai suoi fratelli.

E,ovviamente,come da prassi,Emmett scoppiò a ridere.-E come se lo sappiamo!Dimmi un po’,Bella,ma Edward a letto è davvero così fort…ahi!-

-Cosi la prossima volta ti impari a non rovinare i discorsi solenni con le tue battutine insulse- disse Alice torva,ritirandosi sul divano vicino a Jasper ,dopo avergli dato uno scappellotto in testa.

Edward alzò gli occhi al cielo e accarezzò la testolina di Lizzie.

-Edward,continua-disse Rosalie accorata,e sorrise.

Un momento… aveva sorriso davvero?Cioè,ma davvero davvero?

-Lei è nostra figlia,mia e di Bella.Lei è Elizabeth-disse Edward,con la voce carica di soddisfazione. Evidentemente,non vedeva l’ora di dirlo.

Vidi Esme sorridere ,ma immediatamente venni travolta dall’uragano Emmett,che mi abbracciò molto calorosamente.

-Bellina!Cosa posso dirti?Complimenti veramente!La piccola sfornata è davvero un bellissimo bocconcino!-

-Bocconcino?-esclamò Rosalie con una smorfia.-Emmett...bocconcino??Casomai ,una bellissima principessa,vorrai dire.-disse,intenerita,rivolgendo uno sguardo a Lizzie.-Edward,Bella,i miei più sinceri complimenti-disse,e,lasciandomi stupefatta,si avvicinò per abbracciare prima suo fratello,e poi me.

Non potevo crederci. Evidentemente,c’era qualcosa che non andava.

Forse,con lei l’esperimento era riuscito male e questi erano gli effetti collaterali.

Altrimenti,come si sarebbe potuto spiegare tutta quella benevolenza e … gentilezza nei miei confronti?Era …assurdo.

Con la coda dell’occhio,ancora immersa tra le braccia di Rosalie,vidi Tanya fare marcia indietro e salire le scale,sparendo al piano di sopra.

E allora,in quel momento capii che adesso il problema non sarebbe stato più Rosalie,bensì lei.

 

-E così,mi toccherà diventare zia di nuovo,quasi sicuramente-esordì Alice,sorridendo,mentre si sedeva in braccio a Jasper su una delle tante sdraio nella piscina di casa Cullen.

Il sole batteva forte,essendo tardo pomeriggio,e l’acqua,limpida,e fresca,della piscina infinita mi attirava inesorabilmente,ma non avevo nulla con cui fare il bagno.Piscina Cullen

E,sinceramente,non ci tenevo neanche a sfilare in bikini davanti a bellezze come Rosalie,o Alice.

 Infatti,Rosalie ed Emmett non ci avevano pensato due volte ed erano corsi a infilarsi il costume da bagno;ora,già erano immersi nell’acqua,mentre io, comodamente accoccolata sul petto di Edward,appoggiato allo schienale della sdraio,mi lasciavo massaggiare le spalle.

Ah,pace.

E non c’era cosa più appagante del vedere i miei cari,dolci,amati vampiri sotto la luce del sole,in piscina,a divertirsi ,schizzandosi l’acqua.

Edward abbandonò le mie spalle e mi strinse le braccia intorno alla vita,accarezzando il lembo di pelle scoperta che traspariva dalla canottiera.

Il cuore cominciò a battere forte,così come la voglia di voltarmi e farlo mio su quella dannata sdraio.

No,forse non era propriamente il momento giusto,con Alice e Jasper a fissarci curiosi.No,decisamente no.

Perlomeno,Elizabeth,che si era placidamente addormentata dopo le coccole delle sue zie che non l’avevano lasciata un attimo,stava risposando nella carrozzina dentro casa con Esme.

Edward,però,la controllava,a suono d’orecchio .

A proposito di quello…

Mi voltai,e lasciai un bacio sul suo pomo d’adamo.-Edward?-sussurrai,e lo sentii alzarmi ancora di più la maglietta.

Oh oh.Non è il caso,Edward.

-Sì?-mi chiese,sistemandomi meglio in braccio a lui.Mi portò all’altezza del suo viso.

-Edward…ripetei,e mi voltai per rendere partecipi anche Alice e Jasper,anche perché  non mi sembrava carino nei loro confronti.-Ma con tutto questo ehm,cambiamento,qui che è accaduto…-

Sentii Emmett ridere,mentre lui e Rosalie si avvicinavano al bordo piscina,per ascoltare anche loro.

Mi sentivo un po’ sotto osservazione,a parlare davanti tutti loro,ma…ero tra le braccia protettive di Edward,e la mia famiglia ,a rilassarmi sotto il sole della California.

Non c’era nulla da temere.

-Volevo sapere,bè,ecco…cosa era accaduto alle vostre abilità …vampiresche -dissi,abbassando istintivamente la voce.

Jasper sorrise,e il momento dopo mi sentii calma e rilassata,più di quanto non lo fossi già prima.

-Bè,tu che dici?-disse poi,e mi strizzò l’occhio.

All’istante,compresi.

-Jasper!-esclamai,irritata. Tutti risero e io incrociai le braccia al petto.-Deduco quindi che non sia cambiato nulla-borbottai indispettita.

In realtà,il mio primo pensiero era stato che,come era cambiato tutto con il loro processo di svampirizzazione,anche questo fosse andato perso …poi però mi ricordai di Edward che ancora riusciva a leggere nel pensiero.

-No ,amore,qualcosa è cambiato-mi disse Edward,sorridendo ancora per prima e accarezzandomi il braccio.

Mi voltai a guardarlo e tentai di non farmi distrarre dai suoi occhi luminosi.

-In realtà,nulla di rilevante -sussurrò,lasciandomi un bacio a stampo frettoloso.-E’ come con tutte le altre cose:la corsa,l’agilità,la forza…le possediamo ancora,ma in maniera ridotta-spiegò,sorridendo.

Inarcai un sopracciglio,ed Emmett scoppiò a ridere,uscendo dalla vasca e accomodandosi sul bordo.Scrollò i capelli,e bagnò Rosalie,appena uscita dalla piscina anche lei.

-Brutto idiota,cosa diavolo..-urlò lei,tentando di afferrargli i capelli con le mani.

Edward alzò gli occhi al cielo e mi strinse più forte.-Cosa c’è?-chiese,vendendo che c’era qualcosa che non mi era chiaro.

-Non …ho capito bene-dissi,rivolgendomi anche a Jasper,che era in ascolto,attento.-Cosa vuol dire “ridotto”?Cioè,capisco cosa vuol dire per agilità,forza,ecc…ma non riesco a …imaginare come possa accadere la stessa cosa con tu che sai leggere nel pensiero –dissi,rivolta a Edward-o …-accennai verso gli altri due-Jasper che controlla lo stato d’animo delle persone e Alice che legge il futuro.Cosa…-

-Vedi,Bella-iniziò Jasper,e si raddrizzò sulla sdraio,con Alice in braccio.-…in realtà,è molto semplice.Edward prima sapeva leggere nel pensiero di tutti ,no?-disse,pratico.

Annuii,sicura.-Sì,tranne che nel mio-

Jasper annuì di riflesso.-Già,chissà perché poi.Bè,ora,con tutto quello che è accaduto,Edward possiede ancora il suo dono,solamente non può utilizzarlo… con tutti.-

-Aspetta-dissi,bloccando sia lui che allo stesso tempo la mano di Edward che mi stava accarezzando la gamba.

Non che non mi desse piacere,chiaro,ma il problema era proprio quello. Ero impegnata nel tentar di capire cosa stesse accadendo,e lui così di certo non mi aiutava.

-Vuoi dire che…ora puoi leggere nel pensiero solo di alcune persone?-chiesi,rivolgendomi a lui.

Annuì,mordendosi il labbro.-Già….solamente che non sono io a decidere quale ascoltare.Semplicemente,ora ascolto tante menti,ma tante mi sono altrettanto precluse-disse-E soprattutto,i pensieri mi arrivano più ovattati.Prima era tutto più limpido e chiaro-

Alzai un sopracciglio.-Mi sembra quasi che tu sia dispiaciuto-constatai.

Lui rise,e mi lasciò un bacio sul collo.-In effetti,un pochino lo ero,all’inizio.Ma in realtà,non è che mi interessino molto i pensieri altrui.Per alcuni versi era meglio ascoltarli,per altri no.E’…molto più rilassante di quanto immagini non sentire più all’improvviso qualcosa come centomila voci nella tua testa-

-Ci credo-risposi-Quindi la stessa cosa è accaduta anche a voi?-chiesi,tentando di farmi sentire.Emmett schizzavano l’acqua e urlavano divertiti in maniera piuttosto rumorosa.

-Esattamente.-rispose Alice,sorridendo.-All’inizio odiavo il fatto di non riuscire a vedere nel futuro di tutti.-Fece una smorfia.-Non è che ami molto non vedere nel futuro.Ma va bene,se questo è il prezzo da pagare in cambio del fare shopping a Beverly Hills tutti i giorni sotto il sole,va più che bene-disse con un sorriso.

Scossi la testa sconsolata.

Jasper continuò.-Anche con me è accaduta la stessa cosa.E anche a Emmett,la cui forza è abbastanza diminuita.E’ancora in crisi per questo- ridacchiò,ed Emmett si voltò,lanciandogli un’occhiataccia.

-Sono comunque più forte di te!-urlò,e non potei fare a meno di ridere.

-E così,tra quanto dobbiamo aspettarci un altro pargoletto?-urlò Alice,e lui e Rosalie si voltarono,imbarazzati.

-Fino a un mese fa neanche immaginavo di diventare zia.E ora addirittura ne arriva un altro-commentò Alice,sorridente.

Emmetti si alzò e ci raggiunse,gocciolando,e si sistemò sulla sdraio di fianco la nostra.-Allora Alice preparati,perché Rose è già pronta all’attacco.-sussurrò,prima che la sua dolce metà arrivasse,impegnata ad avvolgersi il telo intorno al corpo.-Pensa di farmi capitolare stasera-

Scoppiammo a ridere.-E sentiamo,cosa te lo fa pensare,Emmett?-chiesi,tentando di reprimere le risate.

Emmett sorrise,un sorriso malizioso.-L’ho beccata a cercare biancheria intima alquanto osè…prima.Forse pensa che così rimanga incinta alla prima botta.Non capisce che in realtà anche in tuta sarebbe in grado di…-

-Ok,ok-lo fermò Alice, con un gesto della mano.-Eravamo interessate solo alla parte del pargoletto,stop-

Risi di nuovo ed Edward cominciò a tracciare una serie di cerchi immaginari sulla pelle della mia pancia.Mi abbandonai completamente a lui e gli massaggiai i capelli con le dita.

-Bene,allora noi andiamo dentro-disse Alice,tirandosi su,e trascinando anche Jasper con lei.-Devo cominciare a pensare a come sistemare la casa per il piccolo che ancora deve essere concepito-disse,una luce maniaca negli occhi.Non si era mai visto che qualcuno prepararasse una cameretta per un bambino che ancora non era stato concepito.

Rosalie si illuminò di un sorriso immenso e Emmett alzò gli occhi al cielo.-Vi seguo.Ho seriamente bisogno di una partita alla play-

Lentamente,si incamminarono verso il portico,ma in quel momento avvertii un po’ d’imbarazzo.

Eravamo rimasti solo io,Edward e Rosalie,che ora si stava avvicinando a noi.

Mi sentii un po’ nervosa,ed Edward se ne accorse,perché mi strinse forte,vezzeggiandomi l’orecchio.

-Credo che andrò a controllare Lizzie-ci sussurrò dentro,lasciandomi interdetta.

Era forse impazzito?Non voleva mica lasciarmi sola con Rosalie…?

-Vengo anche io-dissi subito,alzandomi in piedi,ma lui mi rimise seduta,con dolcezza.-Amore,non preoccuparti,ci penso io.Se vedo che ha fame ti vengo a chiamare immediatamente-

-Ma,Edward…-dissi.Mi stavo irritando.Stava facendo finita di non capire?

Sapeva benissimo che la situazione con Rosalie era ancora del tutto imbarazzante,nonostante lei si fosse comportata come una vera amica quel pomeriggio,ma…

-Bella?-

Sobbalzai,sbalordita.La voce sensuale di Rosalie mi raggiunse,e mi voltai.Era lì,seduta sulla sdraio,accanto a me.

-Sì ehm…Rosalie?-chiesi trepidante,ma anche curiosa.

La vidi torcersi le mani nervosamente.-In realtà,volevo…parlare due secondi con te,se è possibile-

Rosalie.voleva.parlare.con.me.

Avevo capito bene?

Dovevo star sognando.

Decisamente.

Edward mi strizzò l’occhio e si avvicinò,chiudendo il mio volto tra le sue mani.-Torno tra pochissimo,o vuoi che rimanga qui?-sussurrò,baciandomi l’orecchio.

Scossi la testa,soffocata dai suoi capelli.-Non preoccuparti.Vai a vedere Lizzie come sta-

Lui annuì e mi baciò dolcemente un’ultima volta,prima di salutare Rosalie e voltarsi per raggiungere gli altri.

Tossii,e mi voltai verso di lei,trovandola a fissarmi.

Che situazione pazzesca.

Alla luce del tramonto,era ancora più bella.

Sembrava quasi …finta.

-Bè…direi che tra di voi va di nuovo alla grande-esordì,sorridendo,ma si vedeva lontano un miglio che fosse imbarazzata anche lei.

Annuii vigorosamente.-Già-risposi,non sapendo cos’altro aggiungere.-E poi,la notizia di Lizzie lo ha reso ancora più dolce e protettivo di quanto non lo fosse già-

Eccola là,la grande cavolata che dovevo dire.Rosalie mi aveva appena dato una possibilità e io cosa facevo?Parlavo subito di Lizzie.Magari le dava fastidio.In fondo…lei ancora non sapeva se sarebbe riuscita ad avere un bambino.

Ma,incredibilmente,i suoi occhi si tinsero di …di amore,e di venerazione.

-Lizzie,già…non ti ho ancora fatto i complimenti come si deve,Bella.E’ una bambina meravigliosa.E’ bellissima-

Arrossii,anche se sapevo che il complimento di Rosalie era rivolto più che altro a mia figlia.

-Grazie,Rosalie.Tu invece….-dissi,a disagio.Non sapevo come continuare.

Lei rise,una risata di scampanellii,che lanciò la mai autostima femminile più giù di quanto non lo fosse già.

-Oh,Bella,è stata una notizia bellissima,non posso ancora crederci,che diventerò madre-

Ne parlava ormai come fosse sicura che sarebbe accaduto.

Annuii.-E’ che…oggi ti ho vista così….diversa.Non fraintendermi-aggiunsi,preoccupata che capisse male-intendevo…in senso positivo.Sei molto più raggiante,e…solare-

Lei ,con uno sguardo nostalgico,mi fissò.-Lo sono,Bella.Non so se tu lo sappia ma…la vita umana era tutto ciò che mi mancava più di tutto-

-Sì,ehm…diciamo che Edward mi aveva accennato qualcosa a riguardo-borbottai.

Lei rise.-Il solito gentiluomo.Sì,bè,non puoi immaginare la mia gioia…quando…ho saputo che sarei potuta tornare umana.Non potevo crederci-

-Ci credo,davvero-dissi,accorata,guardandola con tenerezza.

-Naturalmente,penso che tu ti stia interrogando sulla mia saluta mentale-sorrise-.L’ultima volta che ci siamo viste non ero propriamente …beh,ecco…amichevole ,nei tuoi confronti.E Bella,se tu me lo permetti,volevo spiegarti il perché-

Avevo la bocca spalancata,ne ero certa,perciò la richiusi velocemente e annuii.-C          erto,Rosalie.Mi farebbe…piacere saperlo,anche perché…non so,io non ti ho mai…odiato.Ma ho fatto qualcosa di preciso,per meritarmi il tuo disprezzo?-

Lei sorrise,un sorriso di scusa,e ,gentilmente,mi prese una sua mano tra le sue.-Oh,Bella,non sai quanto mi ferisce sapere di averti offesa in questo modo.Non parlare di disprezzo,te ne prego.

In realtà,devo scusarmi di molte cose.Ma vedi,in realtà il mio odio,non era rivolto verso la tua persona-

Mi si leggeva in faccia che non capivo.

-Io…non riesco a capire-

Fece un sorriso triste.-Quando Edward ci informò che era innamorato di te,di un’umana,non ci vidi più.E non perché lui fosse Edward-disse,prima che io cominciassi a parlare.-Solamente,odiavo i l fatto che tu frequentassi dei mostri come noi.Io …io…non riuscivo a sopportare la tua natura umana,che tu eri disposta a sacrificare,per diventare un mostro come noi-

La mia bocca si spalancò.-Ma,Rosalie…-balbettai,sotto shock.-Voi,voi non siete dei mostri…-

Mi interruppe.-Non sei l’unica dirlo ,Bella.Anche Carlisle sostiene la tua teoria.Ma io,io non posso fare a meno di pensarla così.Quello che mi irritava di più era …il fatto che tu eri disposta a sacrificare tutto ciò che la natura umana poteva offrirti,tutto quello a cui a noi,a me…era stato negato.E non riuscivo a farmene una ragione-

Annuii,consapevole.-Avevo…pensato una cosa simile-

-Naturalmente,le cose ora sono cambiate.Ma Bella-la sua voce si fece più acuta,e lei si avvicinò ulteriormente-non voglio assolutamente che tu pensi che io ce l’avessi con te.Non mi hai mai fatto nulla-sorrise ,e ricambiai.

 -Ne sono contenta…-

Non ci potevo credere.Rosalie Hale era lì a chiarire quella situazione pazzesca con me,Isabella Swan.

-Ancora non mi sembra vero di poter pensare che ora possa essere in grado di mettere su famiglia,di avere un bambino mio…tutto mio.Mio e di Emmett.E’ un qualcosa credo a cui non mi abituerò mai-disse,sorridendo felice,e stringendo le braccia introno alla pancia.

Quell’immagine mi intenerì.Sorrisi .-A quanto ho capito,le probabilità di farcela sono molte-

Lei annuì.-Sì.E devo ringraziare Carlisle per tutto questo.Se non fosse stato per lui…-disse,lasciando in sospeso la frase.-Bè,spero che nasca femmina,tanto per fare un dispetto a Emmett-sussurrò con fare cospiratorio,strizzando l’occhio- lui vuole per forza un maschio,perché vuole impararlo a giocare a basket-

Risi.-Non ci credo,è tutta recita!Guardalo già con Lizzie,si è sciolto quando lei gli ha accarezzato la guancia.Scommetto che sotto sotto è peggio di una femminuccia…-

Lei rise,e io la seguii.

Era incredibile il modo in cui ci stavamo conoscendo,così,all’improvviso.Rosalie,da sempre,mi aveva dato l’impressione di una persona con la quale riuscire a stringerci un rapporto,o semplicemente parlare,sarebbe stato imbarazzante,o…indegno,ma in realtà stavo scoprendo che era facile parlarci quasi come Alice,o Chantal.

-…no ti giuro,è tutto vero!-stavo dicendo.L’argomento ora era passato a Lizzie,e alla storia del mio parto.

Quasi pendeva dalle mie labbra,e ora stava ridendo mentre le raccontavo l’episodio dell’infermiera presa a calci che avevo raccontato anche a Edward.

-…poverina,è dovuta uscire fuori,però poi è rientrata quan…-mi interruppi all’istante.

Lo sguardo mi era caduto accidentalmente su una delle ampie vetrate del piano alto della villa.

E avevo visto una lunga chioma bionda,quella di Tanya,passare davanti la finestra.

Mi bloccai,persa a guardare la sua figura .Probabilmente stava girovagando nella sua stanza.Rosalie mi guardò.

-Oh-dissi,arrossendo.-No,niente,è che…-guardai di nuovo su,ma ora la finestra era vuota.

-Ah-disse solamente lei,annuendo.-E’ lei-

Mi voltai di scatto.-Cosa…cosa è lei?chiesi,rizzandomi in una posizione più composta.

Lei mi guardò fugacemente,e si sistemò meglio sulla sdraio.

Mentre parlava,si attorcigliava una ciocca di capelli biondo splendente intorno al dito.-No,è che…mi è giunta voce che Tanya…si,insomma,nutra ancora un particolare interesse per Edward-

Sospirai.-Ti è giunta bene la voce-

Lei rise,e mi accarezzò il braccio.-Bella,andiamo,non crederai mica che tra Tanya e Edward…-

-No-la interruppi subito,tentando di non apparire maleducata,ma era abbastanza complicato non reagire male al pensiero di Tanya e del mio ragazzo assieme.-Io ed Edward ne abbiamo parlato,e sono sicura che mi abbia detto la verità.Lui non mi mentirebbe mai.Non prova assolutamente nulla per Tanya-

Rosalie annuì.-Ovviamente.Non che sia una novità.Non vede altro che te-alzò gli occhi al cielo,mentre un timido sorriso si dipingeva sulle mie labbra.

-Sul serio?-chiesi,insicura.

Lei rise,guardandomi stralunata.

-Ma certo!Bè Bella non è che ci voglia un genio per notarlo, sai.Ti ha sempre venerato come fossi ,che so,Venere!Quando ti ha dovuto lasciare è stato…un grande colpo per lui-disse,a tentoni,quasi insicura nel dirlo.

Apprezzai e ammirai la sua lealtà nei confronti del fratello.

-Lo so,ne abbiamo parlato di tutto questo-la rassicurai,con un sorriso.-Adesso stiamo benissimo,anzi,è tutto perfetto.Solamente….-il sorriso diminuì un pochino.-Non c’è niente da fare;quella….Tanya,non mi mette a mio agio.E mi odia.Si vede lontano un miglio-dissi,impaurita.

Lei rise.-Oh,si,ce ne siamo accorti anche io ed Emmett.Bè,farebbe bene a imparare l’educazione .Sai Bella,a Tanya è sempre piaciuto Edward-

Sobbalzai,impaurita.-Cosa…-

Lei rise.-Ma fammi finire di parlare!Lei si,è attratta da Edward,ma non riesce a rassegnarsi riguardo il fatto che lui non ricambia.Non ha mai ricambiato per nessuna,vampira o umana che sia.Ci sei sempre stata solo tu,e ora,Lizzie.La guardava come un cieco che vede la luce per la prima volta-

Rimasi profondamente colpita da quelle parole,quasi non mi commossi.

-Rosalie,quello che tu hai detto è davvero…cioè,grazie,non so che dirti,davvero.Sono contenta di tutto quello che è accaduto,e …sono felice che tu abbia trovato la voglia di aprirti con me-

Un piccolo sorriso affiorò sulle nostre labbra.

-Perciò…-disse,allungando una mano verso di me.-…amiche,Bella?-

Risi,e ricambiai la stretta.-…amiche!-

Colsi solo di sfuggita Edward con nostra figlia in braccio,che ci osservava dalla vetrata del portico,un sorriso sulle labbra.

 

** * **

 

 

-Tu.sei.matto-dissi,ancora con la bocca spalancata per lo stupore.

-Grazie del complimento,amore-

Eravamo in camera mia,io,Edward e Lizzie-appoggiata sul mio letto matrimoniale-,ed io che osservavo l’enorme scatola contenente la culla che Edward aveva appena scaricato dal cofano della sua BMW.

Era quasi mezzanotte;la serata appena trascorsa era stata una delle migliori,che non avrei mai dimenticato;Esme aveva invitato a cena me e Lizzie,e ovviamente,avevo raccolto l’invito con piacere.

Vedere i Cullen,e specialmente Edward,alle prese con il cibo vero,era uno spettacolo esilarante,se non,nel caso di Edward,addirittura sexy.

Per un momento,ero rimasta con la forchetta a mezz’aria,totalmente soggiogata dalla maniera,assolutamente erotica,con la quale Edward stava portando alle labbra quelle fettuccine al ragù.

Poi,ci aveva riaccompagnate a casa,e durante il ritorno ero stata a pensare se fosse stato il caso di invitarlo a casa oppure no.

Ma,quando eravamo arrivati,il problema non si era posto:Edward aveva annunciato che dove dare qualcosa a tutte due.

Muovendomi piano per la casa-come avevo previsto,i miei genitori erano gia nel mondo dei sogni,data l’ora tarda-gli avevo fatto cenno di andare in camera mia dalla porta di casa,e lo avevo visto tirare giù dal cofano uno scatolone enorme,con un grosso fiocco rosa a fargli da ornamento.

Avevo chiuso la porta di casa,sconvolta,e l’avevo seguito su per le scale,e poi eravamo entrati nella mia camera.

-Una culla-dissi,ancora attonita.

Lui si grattò imbarazzato la nuca,guardando per terra.-E’ che…non ho saputo resistere,davvero;l’altro giorno Alice mi ha costretto ad andare ad accompagnarla a fare shopping e c’era questo negozio per neonati,e l’altra volta mi avevi detto che avresti dovuto comprarle una culla, e…-

Mi avvicinai,mentre lui continuava il suo sproloquio. Quando mi abbassai e tolsi il fiocco,lessi la marca della culla: L’inglesina.

Ovvio.Non potevo mica aspettarmi una culla da due soldi,naturalmente.

Osservai la figura sullo scatolone: la culla riprodotta era in legno,dipinto di bianco,con un grande baldacchino di veli rosa e bianchi.Naturalmente,era incluso anche il corredino rosa.Bellissima.Perfetta.Culla Lizzie

Non volevo neanche immaginare quanto gli fosse costata.

Ma il pensiero di quello che aveva fatto,mi commosse,come ogni qualvolta metteva in mostra la dolcezza e il bene infinito che riservava a nostra figlia,e a me.

Avevo progettato di comprare una culla a Lizzie non appena avessi messo in tasca qualche soldo in più delle mance,ma di certo mai le avrei mai comprato una meraviglia del genere.Non ci sarei mai arrivata neanche mettendo insieme lo stipendio di un anno.

Mi voltai verso di lui,tentando di ricacciare indietro le lacrime che minacciavano di uscire.Era imbarazzato,quasi in attesa di una mia sfuriata.

-…ma naturalmente,se vuoi ,amore,ecco,possiamo portarla indietro,davvero.E’ solo che me ne sono innamorato a prima vista e…-

-Edward?-

-Sì?-

Ritornai su,e mi gettai contro di lui,passando le mani sulla sua schiena,sotto la camicia.-Sta zitto e baciami-

Non gli fu difficile obbedire a quel comando;le sue braccia passarono a circondarmi il collo,stringendo il mio corpo in una morsa ferrea.

Le mie mani andarono a incastrarsi perfettamente tra i suoi capelli,e le sue scivolarono ancora più giù,mentre le nostre bocche si riunivano,finalmente.

-Mmmm…-mormorò lui,voltandomi verso il muro,e appoggiandomi lì.

Tentai di mantenere la ragione a un livello tale da non farmi dimenticare che dall’altra parte c’erano i miei genitori,che,ignari di tutto,dormivano beati.

Ma era impossibile farlo,non quando la sua lingua cominciò a torturare il mio collo per tutta la sua lunghezza.

-La …culla…è…bellissima-ansimai,passando le mani sul davanti,mentre lui sorrideva sulla mia pelle.

-Mi fa piacere-

-Ma siamo dei pessimi genitori-bofonchiai,mentre sentivo le sue mani risalire lungo la gamba e fermarsi sulla vita.

Rise,e tirò su la testa,tenendomi però sempre stretta al suo corpo.

Voltò leggermente la testa all’indietro,ed entrambi restammo a guardare Lizzie,che faceva bollicine di saliva con la bocca.

Risi,e mi staccai da lui,con il fiato corto.Nel movimento,strusciai la mia gamba contro la sua,e mi bloccai quando sentii qualcosa di…inaspettato.

Oh oh.Qualcuno lì sotto…si stava facendo sentire.

Oh.mio.Dio.

Sentivo di stare andando in iperventilazione e mi staccai velocemente,consapevole che,se fossi rimasta ancora un minuto di più con le mani sul suo petto,lo avrei fatto mio su quel muro.Mi avvicinai velocemente a Lizzie,e lo sentii seguirmi.Mi sedetti sul bordo del letto matrimoniale,appoggiando Lizzie sulle mie gambe,e lo guardai in volto,tentando di non far cadere il mio sguardo più giù.

-Ehi,piccolina…-sussurrò,inginocchiandosi davanti a noi.Con il naso,percorse tutto il pancino di nostra figlia,che cominciò ad emettere suoni simili a vaghe risate.

Risi anch’io,cullata da quel dolce momento,e desiderai che non finisse mai.Non c’era niente di più bello dell’osservare l’uomo che amavo impegnato a fare le coccole a nostra figlia,nella mia piccola camera da letto,di notte,nella nostra intimità.

Edward rise e si staccò,ancorando le mani sui miei fianchi,e restando però inginocchiato.

-Perciò…deduco che la culla sia piaciuta anche a te-constatò,con una luce maliziosa negli occhi.

Finsi di pensarci su.-Mmmm…si,direi di si…-dissi indifferente.-Certo,se la montasse il mio sexy ragazzo  supereroe,però,mi piacerebbe ancora di più…-

Sorrise,sghembo,e una mano passò dal mio fianco a percorrere tutta la mia gamba,fasciata dal jeans.

Repressi un brivido di piacere.

-Ovviamente-disse,strizzando l’occhio.Poi si rivolse a Lizzie,che stava allungando una manina nel tentativo di accarezzare il viso del papà.-Eh Lizzie,cosa dobbiamo farci…la mamma non riesce a resistere al fascino di papà… -borbottò,ridendo.

Alzai gli occhi al cielo,punta sul vivo.-Pff.Non ti montare la testa,adesso-

Lui rise ancora più forte e si tirò su,per poi abbassarsi leggermente e lasciarmi un dolce bacio a stampo.

-Adesso vado-disse,parlando sulle mie labbra e facendo scorrere le mani sulle mie braccia.-E’ stata una giornata faticosa,e le mie donne devono riposare.Se vuoi,domani potrei passare a montare la culla e magari dopo potremmo fare un giro al mare…-borbottò,malizioso,e la sua mano destra si posò sotto la mia maglietta,sulla pelle nuda della schiena.

Deglutii,sospirando forte.

Ma ,quando le sue mani lasciarono il mio corpo,sentii un’ondata di freddo avvolgermi,nonostante la stanza fosse avvolta da un calore tremendo.

Non volevo lasciarlo allontanare dal mio corpo nemmeno un attimo,nemmeno un centesimo di secondo.

Lui doveva rimanere lì,accanto a me e nostra figlia,con noi.

-Allora…io vado-borbottò,e dopo un ultimo bacio a me e a Lizzie,sorrise e si voltò,aprendo la porta della mia camera.

E ,in quel momento,senza pensarci due volte,affidandomi completamente all’istinto,mi alzai,poggiando Lizzie sul letto e raggiungendo in poche falcate la porta,che lui stava per chiudere.

-Edward…Edward,aspetta-sussurrai,afferrandogli il braccio teso e muscoloso.

Lui si voltò,sorpreso.-Sì,amore?-

Mi morsi il labbro,timorosa che rifiutasse.-Edward…non...andartene-

Perplesso,mi fissò.-Cosa…-

Scossi la testa.-Rimani qui…stanotte.Non andartene,Edward,ti prego.Voglio…voglio che tu resti qui,con noi,Edward.-

E il suo volto si aprì in un’espressione di sorpresa.

...abbassate i forconi per il finale !xD Prometto di postare il più presto possibile,e,mi raccomando,mi aspetto tante recensioni!...vero? *sorriso dolce*

Ah,una comunicazione importante : Ho pubblicato una nuova ff,"Una settimana a Parigi".Se riceverò abbastanza commenti,la porterò avanti^^Spero di ritrovarvi tutte lì!

Un'altra curiosità,e poi giuro che vi lascio in pacexD: c'è qualche ragazzo che segue la mia ff? Ero curiosa di saperlo xD

Detto questo,vi lascio,e me ne ritorno a sognare il principe azzurro di sabato scorso^^ *-*

Cristina

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


'Giorno a tutte e buon primo Maggio,sia a tutte le lavoratrici e a coloro che,come me,sono ancora rinchiuse in quell'inferno chiamato scuola!xD
Prima di tutto,devo ringraziarvi di cuore,con lo scorso chappy siamo ritornati alle 15 recensioni,il massimo che abbia mai avuto,siete davvero le migliori lettrici del mondo *__*Mi hanno fatto molto ridere le vostre minacce di morte rivolte a Tanya,sul serio,preparatevi,perchè tra poco entrerà in azione sul serio anche lei,ma non voglio spoilerare U.U
Inzialmente questo chappy doveva essere molto più lungo,perchè pensavo di farci entrare anche un altro avvenimento,ma poi mi sono resa  conto che sarebbe diventato chilometrico quindi l'ho diviso in due parti.
Seconda cosa: tengo a ringraziare ancora una volta Cristina,una ragazza  che ho conosciuto sul forum della grande Kristen Stewart,che,nonostante non sia iscritta ad efp,non ha esitato un momento a realizzare la locandina per questa ff.E' una vera maga con Photoshop*-*Io la trovo assolutamente magnifica,e voi?Grazie ancora Cri!=)
Bene,oggi sono di poche parole ( per vostra fortuna xD)... devo ripassare per il compito di trigonometria di Lunedi,spero di passarlo proprio come Bella,.ma la vedo dura :S
Vi lascio alle risposte delle recensioni e al capitolo ;)

cloe cullen: Aaaaaa tesoro *______________* sei sempre troppo gentile,lo sai!Ahahah invece questa volta Charlie non sarà così "cattivo":anche lui riflette sui suoi errori e comprende dove sbaglia!Grazie mille tesoro <33 Io aspetto l'aggiornamento di "Una vita,un amore".eh! xD Bacio
Luna Renesmee Lilian Cullen: Ciao tesoro!Io sono veramente stressata,e ho un'ansia incredibile per il compito di matematica di lunedi.__. odio quella materia :SGrazie dei complimenti,sei sempre così dolce *-* Ad essere sincera,a me invece il personaggio di Rosalie non fa impazzire molto nel libro,proprio per questo qui l'ho voluto far riscattare,infatti Rosalie si porrà come protettrice di Bella in molte occasioni^^Spero ti piaccia anche questo chap <3 Baci
ila_cullen:*arrossisce* lasciamo perdere,non l'ho più sentito ç--ç chissà se riuscirò a incontrarlo di nuovo,ho scoperto che è amico di alcuni miei conoscenti,non si sa mai xDEh no,quanto a vampiri,niente,nessun Edward *sospiro triste* Grazie dei compliemtni tesoro,sei davvero carina *W* Spero ti piaccia anche questo chap =) Bacio
baby2080: Grazie mille cara *W* Eh gia,ma sappiamo tutte come è fatta Bella,mette sempre il bene degli altir prima di sè ;PPer vedere cosa farà Tanya,dovrai aspettare un altro po' di capitoli,poi entrerà in azione,purtroppo ._. Ti ringrazio per aver commentato anche l'altra storia!<3Bacio
Fortheternity: Ciaoooo tesoro!^^Oddio,quanto mi piace scrivere parti con Emmett xDD Già,ma questo è soltanto il minimo di quello che farà Tanya.Un'azione in particolare che farà lei  sono sicura che ti farà andare sulle furie xD Spero ti piaccia anche questo chap!Bacio
aLiCe__CuLlEn: Ciao cara!Grazie mille,sei davvero gentile *_* Ah ah,vedo che tutte quante ce l'avete con Tanya! mi fa piacere,anche io non la sopporto xD E pensa che questo è niente rispetto a quello che farà tra un paio di capitoli,più o meno xD Sei davvero gentilissima,che dici ho fatto presto a postare? ;P Spero ti piaccia anche questo chappy! =) Bacio
Austen95: xDD Ciao!Ma certo che mi interessa i ltuo parere!xDGrazie mille,sei gentilissima *-* Spero ti piaccia anche questo chappy ^^ Bacio
Isotta: Ciao cara!Tu sei la ragazza che mi ha aggiunta su msn,vero?*-* Mi fa davvero piacere che tu abbia commentato! xDD Si lo so,avrebbe dovuto dirlo,ma sappiamo che Bella mette semrpe il bene degli altri davanti al suo,e,ad essere sinceri,è anche un po'...come dire?Impaurita,ecco,dalla maestosità della persona di Tanya <.< Spero ti piaccia anche questo chappy!^^ Baci
giselle: Ciao tesoro!Prima di tutto ti rignrazio per avermi aggiunta su msn,sei davvero una ragazza fantastica!Ma si,noi adoriamo Ed geloso e protettivo,non è vero?*-* Io personalmente si *-*Oh si si,l'uragano Tanya sta per entrare in azione,ma non antici po nulla,anche se so che la odierete per quello che farà,in quanto non si sfogherà proprio su Bella ...ops,ho detto troppo!Mi fa piacere quello che hai detto,il mio obiettivo infatti era aquello di descrivere un Edward appunto più "umano".Quanto a Rosalie,la mia si distaccherà molto dai libri della Meyer,in quanto sarà sempre una valida sostenitrice di Bella ^^ Ti ringrazio ancora per i complimenti,sei davvero gentilissima *-* Spero ti piaccia anche questo chap! Bacio
vanderbit: ciao tesoro!ti ho aggiunta ma ancora non ti ho vista entrare...però si,perchè no con le e mail? Sarebbe fico *-* xDMi fa piacere che ti sia piaciuta la mia versione di Rosalie,che si distaccherà molto da quella della Meyer ^^Quanto ad Edward,la culla è solo uno delle tante spese che farà (preparatevi a tutto,sul serio O.o)Proprio perchè Bella mette sempre il bene degli altri prima di sè,non ha detto nulla ad Edward di Tanya,ma quando Tanya si sfogherà non proprio su di lei,ma su qualcos'altro,Bella diventerà una belva anche lei ;) Ti ringrazio di essere tra quelle che recensisce sempre tutte le volte,davvero,sei gentilissima *-* Spero ti piaccia anche questo chap <3 bacio
Ed4e: Ciao tesoro!xDD Oh ti capisco,anche a me succede sempre ! xDMi fa piacere che ti sia piaciuto il chappy^^Sì,è vero,Ed e Bella ormai non riescono più a contenersi,dai su,li farò penare ancora per poco xDSpero ti piaccia anche questo chap ^^ Bacio
nanerottola malefica : ciao carissima!Oh si,Bella si fa davvero tante paranoie!xD Ma a me piace tanto scriverle queste paranoie,perchè anche i osono cosi xDDQuesta Tanya credo che prima del tempo sarà sterminata da un omicidio di massa da tutte voi xD Allora più in là quando davvero farà cose terribili che farete? xDSpero ti piaccia anche questo chap^^Bacio
giova71: Ciao carissima!Rose incinta?Si vedrà,non svelo nulla=)Oh si,Edward ormai è completamente partito per Lizzie,ma quanto è dolce? *-* Quanto a Tanya,non immagino sapere cosa farete tra qualche capitolo,quando ne combinerà una bella grossa ;)Spero ti piaccia anche questo chap =) Bacio
LadySile:Ciao cara!Oddio ,uno spettro! xDDD Mi viene troppo  da ridere,perchè anche io l'ho definita così al termine del chappy xDSì,è stata lei che ha quasi investito Bella e Lizzie,ma non sapeva ancora che erano loro due.Questo però fa capire quanto sia educata .__.Preparati,perchè quello che farà non sarà per niente una bella cosa.Oh si,Rosalie adora Lizzie,e anche per Lizzie è la stessa cosa,si affezionerà tantissimo alle zie,piccolina*-*Edward rimane sorpreso perchè Bella lo coglie di sopresa,e poi perchè lui sa che Bella,nonostante lo ami più della sua vita,abbia ancora un po' di paura a lanciarsi completamente,dopo il suo abbandono.Sì,I Cullen hanno bisogno di dormire^^.E poi...la richiesta di Bella andava ben oltre il dormrie a casa sua,ma cosi m ifai spoilerare troppo sul chappy xD Fammi sapere che ne pensi ;)Bacio
nik81:Ciao cara!Grazie della recensione magnifica,non sai quanto m ison oemozionata a leggerla*-*Mi fa piacere che ti sia piaciuto il rapporto che Bella e Rose hanno instaurato,e che migliorerà sempre più col passare del tempo^^Quanto a Tanya....si,aspetta decisamente l'esplosione della bomba!Quello che farà,non sarà per niente una bella cosa :(Ti ringrazio tantissimo dei complimenti,sono contenta di non cadere nel volgare,più che altro già mi imbarazzo a scrivere scene cosi pudiche,figurarsi con le altre!xDOh si,ho visto i ltrailer di Eclipse *____________* cavolicchi,Rob è semplicemente magnifico,Kris però con quella parrucca non è che m ifaccia impazzire molto!xD Spero ti piaccia anche qeusto chappy^^Bacio


Locandina


Capitolo 9


Il suo volto era disteso in un'espressione di sorpresa.
Una sorpresa che ora stava spandendosi anche dentro me stessa,non appena mi ero resa conto di quello che avevo fatto.
Avevo chiesto ad Edward di rimanere a dormire da noi.Era stata una decisione irruenta,quasi senza pensarci; il bisogno e il desiderio che mi rendevano totalmente soggiogata dalla sua presenza mi avevano privata anche della facoltà di ragionare.
Ma,in quel momento,vedendo la sua espressione stupita,diversi pensieri mi passarono per la testa,tutti insieme.
Dirà di no,Bella.E' troppo presto!Non sei più a Forks!
Va tutto bene Bella,in fondo quante volte ti ha vista dormire a Forks?
Bella,è ovvio che ci sia una richiesta implicita dietro il tuo invito all'apparenza innocente.
Mentre questi pensieri giravano vorticosamente nella testa facendomi innervosire più del dovuto,mi focalizzai di nuovo su Edward,che ora stava riprendendo il controllo di sè stesso.
-Tu...vuoi che io rimanga?-chiese,mentre stendeva le sopracciglia in un cipiglio rilassato.
Sorrisi.-Lo voglio,sì.Ma se tu pensi che,sì,insomma,sia troppo presto,non devi essere obbligato a risp...-
-Voglio rimanere anche io-mi interruppe,sfoderando il suo sorriso sghembo e facendo un passo avanti.
Sospirai di sollievo e lui richiuse la porta della mia camera dietro le sue spalle.
-Speravo che me lo chiedessi-disse poi,azzerando la distanza tra i nostri corpi e circondandomi con le sue braccia la vita-l'avrei fatto io,ma volevo che fossi tu a chiedermelo,solo quando ti saresti sentita pronta-
Il solito Edward.
Alzai gli occhi al cielo,mentre,con un sorriso,Edward posò le sue labbra sul  mio collo.-Dovresti pensare un po' più a te stesso,lo sai?Così finirai per farmi viziare-risposi,ma con la mente cominciavo a metabolizzare il tutto,non prestando molta attenzione a quello che stessi dicendo.
Edward sarebbe rimasto.Edward aveva accettato.Avrei passato la notte con lui.
Prima che i miei pensieri deviassero su territori che mi avrebbero portato a farmi i soliti complessi mentali,mi staccai da lui,e indicai con la mano dietro di noi.
-Abbiamo una spettatrice !-dissi,scherzando.
Lui rise,ma non mi sfuggì il fatto che fosse emozionato a passare la notte con sua figlia e la sua ragazza.
Con un elegante balzo,raggiunse il letto,dove Elizabeth era accoccolata,impegnata a tastare con le manine la superficie,assolutamente morbida,dove era stata poggiata.
Passando le mani dietro la sua piccola schiena,Edward la sollevò e se la portò al petto,posandole una mano sul sederino.
Sorrisi,a quella scena tremendamente tenera: mi sarei mai abituata alla perfezione che erano in grado di creare i più grandi amori della mia vita insieme?
-Mamma,vieni qui-mi richiamò Edward,sarcastico.-Credo che la principessina qui presente abbia fame-disse,cullando energicamente la piccola.
Mi avvicinai,aggrottando le sopracciglia.Aveva mangiato meno di due ore fa a casa di Edward.Strano.
-Non so se abbia fame-dissi,sfilandola dalle braccia protettive di Edward.Con gli occhi impiastricciati di sonno,Elizabeth si accoccolò sul mio petto,e con la boccuccia rossa  cominciò a emettere una serie di mugolli indefiniti.
-Può darsi che abbia ancora fame,amore-ipotizzò Edward,avvicinandosi.Una piccola ruga di preoccupazione si formò proprio sulla sua fronte.
-Tu dici?-dissi,dubbiosa.Elizabeth non reclamava mai la pappa a quell'ora;e ,perdipiù,aveva mangiato da pochissimo tempo.
Allora,mi sorse un dubbio.Ma come avevo fatto a non pensarci prima?
Ridendo,infilai una mano tra le sue gambe e la rivoltai a pancia in sotto,avvicinando il naso al suo pannolino.
Oh cavolo.
Avevo decisamente ragione.
Con una smorfia mi allontanai dal suo sederino profumato e la riportai in posizione normale,ridendo.
Edward,che aveva compreso,mi imitò,scuotendo la testa.-Questa piccolina è proprio una sporcacciona,non è vero?-disse,retorico,prendendo il nasino di Lizzie tra le dita,che lo guardava curiosa.
Alzai gli occhi al cielo,e me la sistemai meglio sulla spalla,incamminandomi verso la porta del piccolo bagno comunicante con la mia camera.
-Forza papà-dissi,tentando di reprimere un sorriso.-Non penserai mica di occuparti solo delle cose profumate,vero?-dissi,con aria di superiorità.
Lui strabuzzò gli occhi e alzò le mani,ironicamente.-Oh,no,assolutamente.Non potrei mai perdermi la pulizia del sederino di mia figlia.No no-
Sorrisi ,e con la testa gli indicai la porta del bagno.-Forza,tesoro,le salviettine ci aspettano-
Abbassai la maniglia e spalancai la porta,accendendo la luce.Il fasciatoio di Lizzie,composto da una cassettiera in noce ,contornata da tutti gli oggettini con cui faceva il bagno mia figlia,ci attendeva,riposato,sotto la finestra.
Era stato un regalo di mia madre e mio padre,poco prima della nascita della piccola.
La poggiai di schiena sulla superficie spugnosa del fasciatoio,e lei,istintivamente,alzò di poco le gambine,guardandosi smarrita intorno.Fasciatoio
Edward,che ci aveva seguite,si piegò leggermente sui gomiti e con il dito accarezzò il visino vellutato e liscio come una pesca di Lizzie,distraendola.
-Ehi piccolina del papà,guarda un pò qui-le disse,tenero,racchiudendo nella sua grande mano le ditine minuscole della piccola.
Sorrisi,inginocchiandomi appena per aprire il primo cassetto del fasciatoio,dove erano conservate le salviettine e i pannolini formato mignon.
Una volta recuperati,richiusi.
-Questa paperella è davvero carina-disse lui,con una risata smorzata,osservando la paperella che,quando sarebbe stata più grande,Lizzie avrebbe usato durante il bagno.-Ci fai il bagno anche tu con questa?-chiese,ridendo.
Gli lanciai un'occhiataccia,sganciando i bottoni della tutina di Lizzie.-Veramente no-
Alzai i lembi della tutina e strappai l'involucro del pannolino,mentre lui ancora ridendo metteva a posto la paperella.
Che scemo.
Sarei risultata tanto maniaca a dirgli che avrei preferito tremila volte fare il bagno con lui invece che con la paperella?
Scossi la testa,sospirando,ma entrambi facemmo una smorfia quando il contenuto del pannolino di Lizzie si rivelò ai nostri occhi.
Però.
-Complimenti,amore-disse Edward,portandosi una mano al naso,e con l'altra accarezzando la testolina di Lizzie.-Devo dire che non hai problemi intestinali di nessun genere-
Scoppiai a ridere e gettai il pannolino sporco dentro il cestino,e raccattai un paio di salviettine profumate.
Ma,prima di cominciare a pulirle il sederino,mi voltai verso di lui,che mi osservava rapito.
-Ti consiglio di farci attenzione-dissi,a mò di avvertimento.-Non ti assicuro che domani mattina tu sia esentato da questo lavoro.-continuai,faticando a trattenere una risata.
Edward alzò un sopracciglio.-Sei veramente...una streghetta-disse,con un sorriso malizioso.
Scrollai le spalle in segno di indifferenza e alzai le gambe di Lizzie,ripulendola per bene,mentre lui mi osservava con uno strano sorriso dipinto in faccia.
Assottigliai lo sguardo.-Perchè mi guardi così?-
Lui rise.-Cosa ti fa pensare che stia guardando te?-
Spalancai la bocca, indignata,e scossi la testa,indicando con il dito il cassetto del mobiletto del bagno.-Idiota.Renditi utile,prendi la crema dentro quel cassetto-
Lui rise,e si voltò,raccattandola .
Allungai la mano per prenderla,ma, proprio mentre intingevo il dito nell'intruglio morbido e profumato,avvertii le sue braccia cingermi la vita.
-Ti sei offesa?-mormorò sul mio collo,strofinandoci sopra la guancia.Un brivido mi percorse il corpo,fino a concentrarsi sulla parte accarezzata.
-Può...darsi-risposi,attenta a non disconcentrarmi.Era maledettamente difficile,con lui che mi coccolava a quel modo.Le sue mani,posate sulla mia pancia,alzarono di poco la maglietta,e presero a massaggiare in modo circolare il lembo di pelle scoperta.
-Sai che scherzavo-mormorò suadente  al mio orecchio, leccandone il lobo.
Oddio,datemi la forza di non violentarlo in bagno.
Tentando di mantenermi calma,conclusi il lavoro di impomatazione di Lizzie e richiusi il barattolino.
-Che fai,non mi rispondi?-continuò,e ,dalla posizione delle sue labbra sulla mia pelle,capii che stesse sorridendo.
Scrollai le spalle,fingendo indiffrenza,ma un sorriso mi stava per tradire.
Infilai il pannolino a Lizzie e lo chiusi sul suo pancino,proprio nel momento in cui Edward iniziò a farmi il solletico.
-Ah...no,Edward,no!-urlai,sbattendo freneticamente le mani sul fasciatoio.
Tutto,tranne il solletico!
La sua risata era perfettamente udibile,mentre avevo le lacrime agli occhi dalle risate.
-Piccola furbacchiona,cosi la prossima volta impari a rispondermi...-disse,continuando la tortura sulla pancia.
Risi,contorcendomi,ma,con un po' di agili mosse,riuscii a voltarmi.-La...verità...è...che..non...ti ho dato...corda-dissi,tra le risate,spingendo con le braccia sul suo petto,nel tentativo di allontanarlo,ma era come spingere contro il muro di cinta.
D'un tratto,il solletico cessò,e avvertii le sue mani infilarsi sotto le natiche,e premere il mio corpo su,verso l'alto.Automaticamente,senza neanche pensare cosa  stessi facendo,intrecciai le mie gambe attorno al suo bacino,e mi lasciai trasportare in camera da letto,tra le risate.
Edward mi scaricò sul letto,lasciandomi un bacio proprio sulla guancia.
-Tu-disse,puntandomi un dito contro-Resta lì.Vado a recuperare nostra figlia,e dopo sarai tutta mia,da spupazzare-
Risi,ma non appena si voltò, il mio cuore prese a battere all'impazzata.
Fino a quel momento,il pensiero che avrebbe dormito con me era stato sempre una cosa lontana,ma ora che il momento era arrivato,l'agitazione prese il sopravvento.
Cosa aveva in mente Edward?Cosa pensava che facessimo?Si sarebbe aspettato una semplice dormita e qualche abbraccio,oppure...oppure una nottata di fuoco?
Arrossii,a quel pensiero,stranamente agitata.
Dal canto mio,la seconda idea mi allettava particolarmente.Primi fra tutti,il desiderio e la passione che mi legavano ad Edward erano stati compressi troppo a lungo; in secondo luogo,l'unica esperienza provata era stata ottima,e l'idea di ripeterla mi entusiasmava non poco.
...Ma cosa ne pensava lui?
Prima che potessi perdermi in ulteriori paranoie,fu di ritorno,con Lizzie tra le braccia.
Sorrisi ,tesa.-Deve essere coccolata un pò,prima di essere messa a dormire-
Lui,con un'espressione tenera e protettiva,le carezzò i pochi ciuffi sulla testa.-Shhh,piccola.-mormorò,cominciando a cullarla.
Gli occhi si inumidirono,mentre ripeigavo le gambe sotto il sedere,seduta sul letto.Lui mi sorrise,e cominciò a passeggiare per la stanza.-Ci penso io,stanotte.Non sarai più sola-disse,sorridendomi.
Mi morsi il labbro,commossa,e mi alzai,raggiungendo l'armadio.
Di fronte al suo sguardo interrogativo,risposi.- Nel frattempo vado a cambiarmi-.Ero nervosa all'idea.
Ero ben consapevole di non possedere nulla di cosi "accattivante"da indossare per la notte,ma d'altronde,quando avevo perso la verginità,indossavo un misero pantalone della tuta bucherellato e un ancor più ridicolo paio di slip a pallini colorati.
Perciò,non c'era di che imbarazzarsi.
Lui annuì,sorridendo,e poi mi fece l'occhiolino -Spero che troverai qualcosa anche per me-
Oh cavolo,me ne ero dimenticata!Lui non aveva nulla dietro!
Una parte del mio cervello si stava autoconvincendo che avrei più gradito se avesse avuto solo i boxer indosso che qualcos'altro,ma non era una cosa molto...raffinata da dire,perciò pensai in fretta.
-Aspetta...-mormorai,pescando il il mio pigiamino preferito,e avvicinandomi alla cassettiera dove conservavo tutte le trapunte pulite del letto.
Mi abbassai,e aprii l'ultimo cassetto,dove erano conservati alcuni pigiami di Charlie.E mi venne da ridere solo a vederli.
Il più "moderno" era uno di flanella color bordeaux con dei grandi rombi disegnati sul davanti .
Scoppiai a ridere,e presi la maglia,voltandomi per mostrarla a Edward.-Che te ne pare di questa?Io trovo sia molto sexy-dissi,tra le risate.
In realtà,non  stavo scherzando molto;l'avrei trovato sexy anche con un sacco dell'immondizia addosso.
Lui strabuzzò gli occhi,e si fermò un momento.-Ok.Credo dormirò con i miei adorati boxer e basta-disse,sorridendo malizioso.
Avvampai,e chinai la testa immediatamente,per poggiare di nuovo tutto dentro il cassetto.
Quando mi voltai,lo vidi che tentava di non ridere.
-Vado...vado a cambiarmi-borbottai,rossa in viso.Sparii e poco prima di chiudere la porta uddii nuovamente la sua risatina smorzata.
Appena fui sola,tirai un gran sospiro,agitata.
-Oh cavolo,Bella,calmati!-borbottai a me stessa,mentre tentavo di dare un senso al groviglio di emozioni e timori che mi bloccavano la bocca dello stomaco.
Ero eccitatissima,anzi,molto di più,al pensiero di vedere Edward dormire,soprattutto al mio fianco,lì,anche con Lizzie;sapevo già che non avrei chiuso occhio per tutta la notte.Allo stesso tempo,la sensazione di panico mi avvertiva che probabilmente quella sera...sarebbe successo qualcosa di molto più che dormire.
Aprii il rubinetto del lavandino per  spruzzarmi un po' d'acqua sul viso,e cominciai a spogliarmi.Quanto a biancheria intima,poteva andare più che bene:semplice intimo nero,con culottes  bordate di pizzo rosa.
Carina.E innocente.
Spiegai il pigiama,uno dei miei preferiti,blu,composto da pantaloncino e cannottiera.
Pigiama BellaAguzzai l'udito,ma dopo un po' mi parve di non sentire più i rumori dei passi di Edward.
Possibile che Lizzie si fosse già addormentata?
Velocemente,mi infilai il pigiama,e diedi una spazzolata ai capelli,nervosa.
Con un sospiro,aprii la porta e rimasi sorpresa.Edward era seduto di spalle,dal lato dove di solito dormivo io nel letto,l'orlo dei boxer blu che si notavano appena.Era rivolto verso la carrozzina,poggiata di fianco al letto,che cullava dolcemente dal manico.
L'ansia sparì in un istante,davanti il profilo della sua schiena nuda,e perfettamente liscia e maestosa.
Salii a tentoni sul letto e lo abbracciai da dietro,posando il viso sulla sua schiena,strofinandoci le labbra sopra.
Ero io quella che si faceva problemi per la serata?
No,non poteva essere.Assolutamente.
-Edward?-mugugnai,lasciandogli un bacio proprio al centro della spina dorsale.
Sentii riderlo.-Sì?-
Tirai su il volto e lo poggiai sulla sua spalla,osservando Lizzie,già placidamente addormentata.
-Questo è il lato del letto dove dormo io-protestai debolmente,tastando con una mano il materasso.
Lui rise e si voltò,prendendomi per i fianchi e facendomi sedere con cura in braccio a lui.-Mmm...non credo proprio per stasera,lo sai?-
Gli lanciai un'occhiataccia.-Solo perchè sei riuscito a farla addormentare presto,questo non significa che avrai un premio-dissi,altezzosa,voltando il viso dall'altra parte.
Rise,e le sue mani mi strinsero ancora più forte la vita.Si avvicinò,accarezzando la mia guancia e travolgendomi con il suo sguardo.
-Ma il premio che voglio...io gia ce l'ho-sussurrò,sorridendo,sulle mie labbra.
Aprii leggermente la bocca,arida come un 'oasi nel deserto,ma, prima che potessi formulare qualcosa di materia pensante o orale,la sua bocca ricoprì la mia,chiedendo immediatamente ,con la lingua,di varcarne il confine.
E allora l'istinto prevalse su qualsiasi altro pensiero.
Aprii la bocca ,mordendo la sua,con furore,quasi fino a farmi sanguinare il labbro.
Con impazienza,sebbene mantendendo sempre la solita eleganza,Edward mi sollevò,premendo le mani sulla mia vita,e mi stese sul letto.Avvertii il contatto con la superificie morbida del cuscino,e mugugnai,soddisfatta,senza lasciare la sua bocca.
Lui rise,soffocando la risata nella mia bocca,e si posizionò sopra di me.La pressione del suo corpo sopra il mio era un eccitante naturale a cui era impossibile resistere.Aprii un attimo gli occhi,e i suoi muscoli tesi nello sforzo di non pesarmi addosso mi eccitarono ulteriormente .Con un mugolio,circondai la sua vita,e cominciai a passare su giù le mani sulla sua schiena liscia,e nuda.
Che perfezione....aprii la bocca,e mi staccai un momento dalla sua ,per rilasciare un sospiro piuttosto prolungato.
La sua bocca,immediatamente,si mosse verso il mio collo,leccandolo,saggiandolo,fino a passare a forza di baci sul decoltè.Si fermò proprio nell'incavo tra i seni,baciando ripetutamente in quel punto.
La mia mano destra,per tutta risposta,si ancorò ai suoi capelli,tirandoglieli forte.-Edward...-
La bocca scese ancora di più,e con i denti tirò su il bordo della mia fine canottiera,cominciando a prestare attenzione alla pancia.
Dal canto mio,mi era impossibile muovermi.Era gia troppo complicato tentare di controllare i gemiti che fuoriuscivano dalla mia bocca,e quindi stavo lì,ferma,a godermi la sua passione.
Istintivamente allargai le gambe,e presa da un desiderio irrefrenabile,infilai le mani nei suoi boxer,ma proprio nel momento in cui stavo per raggiungere il mio obiettivo,la sua mano mi fermò.
-...Bella-sussurrò,facendo un grande sforzo.
Alzai lo sguardo,stupita.
E quasi non venni travolta dall'esagerazione della sua bellezza, in quel momento : i capelli arruffati dalla sottoscritta,le labbra rosse,una goccia di sudore sulla sua fronte increspata,la bocca che sospirava .
Il ritratto della perfezione.
-Bella-ripetè,e,con i gomiti,il suo viso arrivò sul mio.
Il contatto più intimo dei nostri corpi mi fece sospirare di piacere.-Cosa?-chiesi,portando le braccia attorno al suo collo.
Edward mi guardò,tenero,e una sua mano scese per tutto il mio addome,risalendo e fermandosi su un mio seno,che accarezzò.-Bella,amore...non ora-
La sorpresa mi paralizzò.Cosa aveva appena detto?
-Cosa...-ripetei,sconcertata,mentre,con un gesto secco,facevo ricadere le mie mani sui lati del materasso.
-Non ora,amore-ripetè ,con dolcezza,strusciando il suo naso contro il mio.
Sentii un  moto di rabbia salirmi su per lo stromaco,fino ad arrivare agli occhi.Le lacrime erano imminenti.
Cosa diavolo voleva dire non ora?
Arrossii,infastidita dalla sua risposta.
Edward mi aveva appena rifiutata.Edward non voleva fare l'amore con me.
Scostai lo sguardo dal suo,volgendolo al cuscino di fianco a me,mentre la sensazione di essere indesiderata si stava impadronendo del mio corpo.
Avrei dovuto saperlo.In fondo,era passato così tanto tempo dalla prima e ultima volta che avevamo condiviso qualcosa di così...fisico.
Probabilmente,ora non voleva.Complimenti,Bella.Solo tu sei in grado di far passare la voglia ad un uomo di fare sesso.
-...Bella?-
La sua voce mi fece vergognare ancora di più,e d'istinto,con le mani,tentai di allontanarlo dal mio corpo.
Non volevo guardarlo in volto,ma sapevo che era stupito.
Mi lasciò fare,e rimase inginocchiato,ai piedi del mio corpo.Sempre senza guardarlo,mi voltai dal lato della carrozzina,impedendogli la vista del mio volto,e fissando insistentemente la lampada beige sul comodino.
Sentii che si era spostato dietro di me.Il suo petto combaciava con la mia schiena,e  d'un tratto vidi il suo viso fare capolino dalla mia spalla.
Con il naso,strusciò sul mio orecchio,e con le labbra mi baciò il lobo.-Ti sei offesa?-chiese,stringendo più forte le braccia attorno alla vita.
Premetti il viso sul cuscino.-No- La voce mi uscì soffocata.
-Non è vero-La sua mano si infilò sotto il pigiama,e prese ad accarezzarmi la pelle della pancia.-Amore,guardami-
Non volevo assolutamente averci niente a che fare.Oltre alla delusione,alla sensazione di essere indesiderata,e alla vergogna ,ora si stata aggiungendo anche la rabbia.
Perciò,continuai a restare così.
La sua mano si mosse ancora più su,arrivando a toccare la stoffa del reggiseno.-Amore...-
A quel punto scoppiai.Mi voltai,trovando il suo volto a pochi millimetri dal mio.-Amore cosa?Amore un corno!Non vuoi fare l'amore,Edward,d'accordo,ho capito,non c'è bisogno di farne un'epopea!-urlai,a pieni polmoni,tentando di ricacciare indietro le lacrime.Mi sentivo accaldata.
Il volto di Edward si tramutò in un'epressione di sorpresa,e,scavalcando il mio corpo,si fece spazio a forza sul bordo del letto,dalla parte dove ero girata.-Amore,non è vero.Io muoio dalla voglia fare l'amore con te,non sai quanto lo stia desiderando,ma...-
-Si,si,sempre la stessa storia-lo bloccai,tagliente,voltandomi dall'altra parte,per ripicca.-Insomma,non è che tu poi sia stato molto corretto,stasera!Non si capisce mai nulla di te!Rimani a dormire qui,fai allusioni,e poi tronchi tutto così-dissi,mentre il rossore aumentava, così come la vergogna.Infilai una mano sotto al cuscino ,irritata.
-Amore-
-Buonanotte,Edward-
-Ah!-sbottò,in un accesso di rabbia.-Bella,ma perchè devi essere così?Vuoi proprio saperlo,eh,lo vuoi sapere?-disse,avvicinandosi di nuovo e appoggiando il petto alla mia schiena.
Sobbalzai a quel tono furioso.Edward non si arrabbiava quasi mai.Mi strinse forte la vita,e trattenni un respiro quando qualcosa si fece sentire contro le mie natiche.Molto forte.
-Lo senti?-sussurrò,contro il mio orecchio,stringendomi in una morsa ferrea.-Dio mio,lo  senti quanto ti desidero,quanto ti voglio?-disse,e marcò ancora di più la posizione.
Tentai di non rilasciare un gemito .-Edward...-
-Perchè,perchè devi sempre pensare in negativo,Bella?-disse,afflitto.Mi era impossibile guardarlo in volto,data la posizione,ma immaginavo la sua espressione.-Come puoi minimamente credere che io non abbia la voglia di fare l'amore con te?Dio solo sa cosa sto facendo per resistere ai tuoi richiami,fin da quando ti ho rivista la prima volta!Ti desidero da morie,Bella,come sempre-
Una piccola fiammella di speranza mi riscaldò il cuore,a quelle parole.
-Allora...perchè non vuoi fare l'amore adesso,eh?-chiesi,timidamente.
Lo sentii ridere,e accucciò la testa sulla mia spalla.-Piccola,devi sempre rovinarmi le sorprese-
Aggrottai le sopracciglia.-Sorprese?Quali sorprese?-chiesi,sospettosa.
Rise.-Avrei voluto creare qualcosa di magico anche per la prima volta-sussurrò,triste-ma...le circostanze non me l'hanno permesso.Perciò stavolta,nessuno mi distoglierà questa idea.Fare l'amore con te è stata la cosa più bella che abbia mai fatto nella mia non vita,e questo è stato il meraviglioso miracolo-disse,indicando la culla dietro di noi,dove Lizzie dormiva,ignara di tutto.-E ora,devo battezzare questa vita da umano.Voglio che sia tutto perfetto;ti meriti il massimo,amore mio,per  ringraziarti di quanto mi rendi felice-
Sciocca,fu il primo pensiero che mi passò per la mente.Perchè ogni volta finivo sempre per fare la figura dell'idiota davanti a lui?
Senza che potessi fermarle,le lacrime cominciarono a scendere,un po' per sollievo,un po' per averle trattenute prima,un po' per la gioia.
-...amore?Sei ancora arrabbiata?-
Scossi la testa,provando ad asciugarmi le lacrime senza farmi vedere,ma era impossibile.Con uno scatto rapido,Edward mi prese il volto tra le mani e lo girò nella sua direzione.
Il suo volto si distese in un'espressione tenera e allo stesso tempo risentita a vedermi piangere.
-Vieni qui-disse,passandomi le braccia attorno alla schiena.-Permalosa e tenerona  della mia ragazza-
Risi,accucciata nel suo collo,e mi lasciai traportare da lui,sul suo corpo,mentre si distendeva.
Che sciocca,a sprecare quel momento piangendo.Dovevo sempre rovinare tutto.
Edward cominciò a massaggiarmi le spalle,proseguendo poi verso la schiena,e sussurrandomi parole dolci all'orecchio.
Dopo un po',i singhiozzi si placarono,e avvertii le sue mani fermarsi proprio sul mio fondoschiena.
-Va meglio,piccola?-sussurrò al mio orecchio,baciandone il lobo.
Annuii,e strusciai la guancia sul suo collo,per poi tirarmi su.-Scusa-dissi,tirando su con il naso-...per...per aver pensato quelle cose di te-
Scosse la testa,rirpendendo a coccolarmi.-Ne avevi tutto il diritto.Perdona me per aver esagerato e per la sfuriata di prima-
Risi,vezzeggiandogli il viso.-Mmm...invece io ti ho trovato piuttosto...eccitante-
Si morse il labbro malizioso e la sua mano si infilò sotto il pigiama,sulla pelle nuda della schiena.-Nel frattempo...potremmo dedicarci ad attività simili senza esagerare-propose,ridendo.
Gli diedi un piccolo schiaffetto sulla spalla e mi sistemai meglio su di lui.-Signor Cullen,sta abusando troppo della sottoscritta,che,ora, è troppo curiosa di osservare il suo ragazzo dormire-
Lui rise.-Ti ci dovrai abituare-
-La cosa mi alletta particolarmente-
Sorrise,e mi strinse forte,ma mi divincolai.In risposta al suo sguardo interrogativo,indicai la carrozzina.-Controllo sempre Lizzie prima di dormire.E' un'abitudine-
Annuì,e mi seguì.Entrambi ci sporgemmo.Lizzie dormiva,le braccine rilassate lungo i fianchi ,un sorriso in volto.Avrei tanto voluto che capisse.Che capisse che lì di fianco a lei quella notte non le avrebbe fatto compagnia solo la sua mamma,ma anche il suo papà...
-E' bellissima.Piccola,e bellissima-
Sorrisi,e gli presi la mano.-Vieni-
Spensi la luce e il buio inondò la stanza,ma tutto era tranquillo.Mi sentivo protetta,con Edward che mi stringeva.il suo volto era illuminato dai raggi della luna che entravano dagli spiragli della serranda.Mi accoccolai sul suo petto.
-Edward,ribadisco che ti trovi sul mio lato del letto-sussurrai,sorridendo,vittima delle sue mani che mi massaggiavano la cute.
Lui rise- Shhh.Dormi-
Alzai la testa.-Assolutamente no!Non esiste.Dovrai addormentarti prima tu.Voglio vederti dormire-
Lui rise,e mi baciò la fronte.-Vedremo.Sta certa che ti addormenterai prima tu-
Lo guardai con occhio di sfida.-Vedremo-
Chissà quando,in un momento non proprio preciso,le sue mani,che continuavano a coccolarmi,mi fecero cadere nel sonno più profondo.


DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!

Con un mugolio di protesta,mi voltai dall'altra parte,allungando il braccio per spegnere quel fastidioso affare elettronico denominato dal genere umano "sveglia".
Quando si azzittì,mi voltai nuovamente,soddisfatta,e mi rannicchiai ancora di più sotto il fine lenzuolino,strusciando la guancia contro la spalla di Edward.
Un momento...Edward?
Aprii gli occhi di scatto,e mi trovai davanti il volto addormentato di Edward.
Con un sorriso,ripercorsi il momento della serata precedente,e rimanendo leggermente delusa di essermi addormentata per prima.Perciò,il più silenziosamente possibile,mi districai dal groviglio delle sue braccia e delle gambe e mi misi a rimiralo per benino.
Edward dormiva.Serenamente.Era uno spettacolo unico vederlo immerso nei suoi sogni,in quello stadio di irrealtà umana.Il petto,coperto in gran parte dal lenzuolo,si alzava e abbassava a seconda dei respiri,la bocca leggermente dischiusa,i capelli arruffati.
Facendo attenzione a non svegliarlo,con un sorriso liberai la mia mano dal sotto il cuscino,e cominciai a passare il polpastrello lungo il profilo del suo viso;accarezzai la guancia,le palpebre chiuse,le labbra,per poi tornare su,per massaggiargli i capelli.
Dopo un po' ,un sorriso si formò sul suo viso.-Potrei continuare a fingere di dormire se questa è la ricompensa-disse,con voce roca,aprendo a malapena gli occhi.La sua presenza,di prima mattina,sapeva gia mettere a posto la mia giornata.
-Posso farlo anche mentre sei sveglio-sussurrai,e raschiai la gola.Anche la mia voce  era ancora assonnata.
Edward sorrise,e il suo braccio passò a circondarmi nuovamente la vita,come aveva fatto tutta la notte;mi aveva tenuta stretta a sè tutto il tempo.
Incapace di stare lontana da lui,appoggiai il mio viso sul suo petto,e lo strofinai sopra.
-Hai perso la scommessa-disse,con tono di voce più alto.Piano piano,si stava svegliando.Sbadigliò sonoramente,e io,punta viva dalla sua osservazione,alzai la testa.
-Tsk.Non è vero.Hai giocato sporco.Se non mi avessi coccolato per tutto il tempo,sarei riuscita a ...-
Venni bloccata dalle sue labbra,che,dolci e leggere,si erano posate sulle mie.Ah,che bacio.
Di prima mattina,poi,era davvero il massimo.
Le mie labbra si mossero con sincronia sulle sue,fino a farmi perdere la cognizione del tempo.Quando si staccò,percorse con lievi baci,alternati a morsetti ,tutta la pelle del mio viso,fino a fermarsi sulla fronte,dove lasciò un bacio più prolungato rispetto agli altri.-Buongiorno,amore mio-
-Mmmm-mugolai,stringendogli le braccia al collo.-Buongiorno anche a te.Questo sì  che è un bel risveglio-
Una lieve risata scosse il suo petto,ma mi allontanò leggermente.Con un cipiglio aggrottato,mi misi a pancia in giù,osservandolo curiosa,mentre si sporgeva oltre il letto per guardare Lizzie.
-Dorme?-chiesi,a bassa voce.Ero sicura di sì.Quella piccola birbantella dormiva sempre.
Lui appoggiò le mani sui bordi della carrozzina,e si sporse dentro per guardare.
Nel mentre,osservai la sua meravigliosa e tonica schiena muoversi flessuosamente.
-Sì-rispose.Si abbassò ancora di più per stampare un bacino sulla fronte di Lizzie.
Sorrisi,contenta.Ne avrei voluti migliaia di risvegli così.
Prendendogli un braccio,l'attirai a me,facendolo ricadere di nuovo di schiena sul materasso.-Voglio un buongiorno come si deve-sussurrai,sorridendo maliziosa.
Lui mi imitò e mi mise le mani intorno alla vita,stringendomi forte.Mi sollevò e mi adagiò esattamente sopra il suo corpo,e mi misi a cavalcioni sopra di lui,riprendendo a percorrergli tutto il petto con le labbra.Lo sentivo sospirare forte,conscia che i miei baci stessero facendo effetto,anche più giù.
Tornai su,immergendo le mani nei suoi capelli e baciandogli ripetutamente, e, con adorazione ,il collo.Le sue mani si insediarono sulle mie natiche.-Amore...-sussurrò,sospirando rumorosamente.
Mi parve di sentire da lontano un rumore,poi,come un fulmine che squarcia il cielo sereno,la voce di mia madre.
-Bella!Bella svegliati!-
-Oh cavolo!-urlai,staccandomi immediatamente da lui e rimettendo a posta la spallina del pigiama che era scesa durante ehm...durante  la foga del momento.-Mia madre!-continuai,spingendolo via.
Colsi solo per un momento la sua espressione sorpresa,prima che si tirasse su il lenzuolo  per coprire il petto.
Con un agile balzo,scesi giù dal letto,raggiungendo in due falcate la porta.La aprii giusto in tempo per ritrovarmi mia madre di fronte.
Era ancora in pigiama;solo allora mi ricordai che quel venerdi era di riposo,perchè il centro di benessere era sotto manutenzione.
Mi scrutava con aria sospettosa ,e immaginai come dovessi apparire ai suoi occhi: capelli arruffati,sguardo trafelato.
-Tutto bene,tesoro?-chiese,alzando un sopracciglio.-Come mai sei già sveglia?-continuò,sempre più sospettosa.
Borbottai una serie di parole incomprensibili,poi ,con un sospiro,chiusi la porta dietro di me,lasciandoci entrambe sul piccolo corridoio.
A questo non ci avevo mica pensato ieri sera.Considerando che ero stata io la causa del litigio tra mamma e papà,forse non era poi così contenta di sapere che Edward aveva passato la notte lì.
-Sì,sto bene-risposi,senza poter evitare che le mie guance si accaldassero.-Ehm,è solo che...bè...-
Il suo sopracciglio si arcuò ancora di più.
Uff,ma perchè dovevo sentirmi in difficoltà?Non ce n'era motivo.
Ero un donna,ormai,con una figlia a carico,e Edward voleva solo passare una notte con sua figlia,come giusto che fosse.
-Edward ha passato la notte qui con noi-dissi,con voce ferma,mantendo il suo sguardo.
Strabuzzò gli occhi,ma poi,incredibilmente, scoppiò a ridere.
Rimasi spaesata.-...mamma?-
Lei smise per un momento,per rispondermi.-Niente,tesoro.E' solo che sembra che tu abbia commesso un crimine.-
Ero sempre più sconcertata.-Scusami,non sei...arrabbiata?-chiesi.
Lei scrollò le spalle.--Non ne vedo il motivo-
No,decisamente non stava bene.
-Credo che mi sia persa qualcosa.-dissi,inarcando le sopracciglia.-Edward ha dormito qui stanotte.Non ti da fastidio?-
Lei rise di nuovo.-No,tesoro,no,assolutamente.E' anche giusto.Mi cheidevo quando sarebbe successo-
Il mio viso incredulo doveva essere uno spasso,probabilmente,visto da un occhio esterno.-Stai dicendo sul serio?-chiesi di nuovo,sconvolta.
Lei rise ancora più forte.-Ma certo,tesoro!Anzi,perchè non scendete giù,tutti e due?Charlie e io vi aspettiamo per la colazione!-
No,stava male.Se prima avevo avuto qualche dubbio,ora avevo la conferma.
-Charlie?-chiesi,mentre pensavo che forse il mondo si era ribaltato.-Mamma,papà non ci parla da giorni.E' arrabbiato con noi.Ricordi vagamente?-dissi,vagamente isterica.
Lei rise,sventolando la mano.Sembrava...raggiante.-Ma no,tesoro.Perchè non scendete giù?Credo vi voglia parlare,ora che ne ha l'occasione-
Il silenzio fu l'unica cosa che riuscii a concedermi in quel momento.
-Sembra che tu abbia perso l'uso della parola-disse,sempre con quel sorriso...strano.-Bè,cerca di riprenderti in fretta.Vi aspettiamo giù.Io nel frattempo vado a riscaldare quei cornetti caldi alla crema che piacciono tanto a Charlie-
E ,facendomi l 'occhiolino,scese,quasi a passo di danza,le scale.
Passò un minuto buono prima che mi smuovessi da quella posizione.Visto che il mio cervello si rifiutava di ragionare,aprii di fretta la porta e entrai,richiudendola immediatamente.Edward era lì,con indosso i vestiti della sera prima.Si era rivestito,e cullava nostra figlia che,a quanto pareva,si era svegliata ed era in vena di urlare.
Quando alzò gli occhi,mi sorrise.-Credo debba mangiare-
Ma ,in fretta e furia,mi avvicinai a lui,mettendogli le mani sulle braccia.-Edward,mia madre e mio padre sono usciti fuori di senno!-lo informai,preoccupata seriamente per la sanità mentale dei miei genitori.
Ma,quando vidi scoppiare a ridere anche lui,pensai di essere io,l'unica anormale.
-Si può sapere cosa diavolo avete da ridere tutti quanti?-sbottai,mollandogli uno schiaffetto sul braccio.-Siete per caso impazziti?O sono io che sto ancora dormendo?-
Di tutta risposta,rise ancora più forte e mi passò Lizzie,che accolsi tra le mie braccia.Con la bocca,reclamava la pappa.Solo la mia piccolina era rimasta a farmi compagnia.
Lo sentii prendermi per la vita e farmi sedere in braccio a lui,mentre si accomodava sul bordo del letto.
-Sono riuscito a sentire i pensieri di tuo padre,stranamente-mi spiegò,con unsorriso.-L'altra sera non ci sono riuscito-
-Fantastico-dissi,ignorando gli strilli di Lizzie.-La radio Edward ha funzionato.Cosa hai sentito?-
La sua espressione fu eloquente-Pessima battuta ,Bella.Comunque,credo che Charlie ce l'abbia davvero con sè stesso per come ci ha trattati entrambi l'altra sera.Si è pentito.E stamattina ha parlato anche con Renèe.E beh...si insomma,hanno fatto pace-disse,con un sorriso malizioso.
Lo guardai fisso-Edward-
-Sì?-
-Edward,spiegami esattamente cosa vuol dire che hanno fatto pace-dissi,mentre uno strano presentimento si faceva strada dentro di me.
Lo vidi un po' in difficoltà.-Bella,non credo sia giusto curiosare in questo modo nella privacy di Charlie e Renèe.Forse te lo diranno loro...-
-Edward-
-Ok,come vuoi-replicò,un po' ,infastidito,sfilandomi Lizzia dalle braccia.-Prevedo già che Lizzie finirà per terra,quindi ti preparo, prima di dirti la notizia.I tuoi genitori si sono baciati.E Charlie non fa che pensarci tutto il tempo-
-Lo sapevo!-urlai,alzandomi di scatto e ponendomi davanti a lui,alzando le braccia al cielo.-Oddio,lo sapevo-ripetei,mentre una sensazione di angoscia mi opprimeva il petto.-Non ho parole,davvero.Sono completamente ALLIBITA!-urlai,sconvolta.-Cosa diavolo pensano di fare?Non sono più ragazzini!Perchè non si mettono in testa che ...-
-Shhh,agiti ancora di più Lizzie ,e i tuoi genitori potrebbero sentirti-mi interruppe lui,riprendendomi per la vita e facendomi riappoggiare sulle sue gambe.-Lo vedi come diventi?Dovevo stare zitto-
Incrociai le braccia al petto.-Non puoi pensare veramente che una cosa del genere non mi sconvolga.Mi sembra il minimo-
Alzò gli occhi al cielo.-Ti spiegheranno loro.Adesso,Bella,potresti allattare Lizzie?Sta piangendo da cinque minuti-
Sobbalzai,e la presi dalle sue braccia.-Vieni qui,amore mio-sussurrai,stringendola al petto,mentre si dimenava,piagendo.-La mamma non ti aveva dimenticata,principessa-sussurrai,ma in quel momento mi resi vagamente conto che Edward avrebbe visto per la prima volta come allattavo nostra figlia.
Mi sfilai le bretelle del pigiama e le feci scorrere,rivelando i lreggiseno.Udi un respiro trattenuto di Edward e sorrisi sotto i baffi,fiera di me stessa.Con lentezza,sganciai i ferretti del reggiseno e Lizzie si abbarbicò peggio di un koala,cominciando a ciucciare rumorosamente.
-Povera piccola-sussurrai,accarezzandole un braccino-Stava morendo di fame-
-Siete...siete fantastiche-
Alzai il viso,per vedere l'espressione di Edward.Era emozionato;con gli occhi,seguiva attentamente ogni mossa di Lizzie,ma non appena si accorse che lo stavo fissando,alzò lo sguardo su di me,rafforzando la sua presa attorno alla mia schiena.Sorrisi,mentre le sue labbra si congiungevano con le mie,in un dolce bacio.-Sei maledettamente eccitante mezza nuda,lo sai?-sussurrò sulle mie labbra.
Gli feci l'occhiolino.-Galeotta fu la colazione di Lizzie.-
Lui rise,e mi baciò di nuovo,alternando le coccole tra me e mia figlia.
Quando Lizzie terminò il suo pasto,soddisfatta,lui le ripulì la boccucia ancora sporca di latte.
-Vado a darmi un'occhiata allo specchio-annunciai,alzandomi,e affidandogli la piccola.-Deve fare il ruttino-
Lui sorrise,e se la poggiò sulla spalla,alzandosi in piedi.Lo vidi massaggiarle i piedini,che scalciavano.-Non ne hai bisogno.Comunque ci penso io-
Alzai gli occhi al cielo e mi diressi verso il bagno.Quando mi guardai allo specchio,trovai esattamente ciò che mi aspettavo:capelli arruffati,sguardo vivace e allo stesso tempo sconvolto.
Mi spruzzai un po' d'acqua sul viso e mi lavai i denti,e poi mi depilai le gambe,tanto per fare qualcosa nell'attesa che Lizzie facesse il ruttino.Ero ansiosa di scendere giù,e quello che era successo tra i miei genitori mi metteva abbastanza preoccupazione.
Chissà perchè,avrei dovuto saperlo che una volta che saremmo andati a vivere tutti insieme mi sarei dovuta aspettare qualcosa del genere.
Non ero abitutata a tutto ciò ;d'un tratto,mille domande mi si affacciarono nella testa.
Cosa sarebbe accaduto?Cosa avrebbero fatto Renèe e Charlie?Me ne avrebbero parlato?
Sbuffai,gettando l'asciugamano nella cesta dei panni sporchi,ed Edward bussò alla porta.-Amore?-
La aprii e me lo trovai di fronte,con la mano posata sul sederinodi Lizzie.
-Ha fatto il ruttino-disse,sereno.-Credo si stia riaddormentando.La rimetto nella carrozzina?-chiese.
Sorrisi.-Si,papà-dissi,scoccandogli un bacio sulla guancia.-E poi vediamo di uscirne indenni da questa pagliacciata-
Lui rise e la sistemò con la dovuta delicatezza nella carrozzina.Prima di scendere ,le scoccò l'ennesimo bacio sulla fronte.-Il papà e la mamma tornano subito,principessa-
Sorrisi sulla porta,a quella scena.Era un papà davvero dolcissimo.Edward mi raggiunse,e chiuse la porta,mentre terminavo di legarmi la vestaglia da camera.
Quando entrammo in cucina,tenendoci per la mano,trovammo mio padre seduto a capotavola,i baffi incrostati di crema.Aveva gia indossato la divisa,segno che tra poco sarebbe andato al lavoro.Almeno,la sfuriata sarebbe durata poco.
Mamma era ai fornelli,sempre con quell'aria baldanzosa,a versare il caffè in quattro tazzine.
Quando ci videro,entrambi alzarono gli occhi.
-oh,eccovi,finalmente!-disse mia madre,scoccando un sorriso a Edward.-Buongiorno,Edward.Vieni ,siediti qui,ho cucinato proprio per te stamattina.Non sono proprio il massimo in cucina-disse,scoccando un'occhiata alla sottoscritta-non sono fenomenale come Bella,in cucina,ma con le cose basilari me la so cavare,più o meno-
-La ringrazio,Renèe-rispose Edward,un sorriso sereno.Mi trascinò affianco a lui,e ci accomodammo davanti al vassoio di cornetti.Reneè ci poggiò davanti il caffè e si andò a sedere vicino a Charlie,che ancora non aveva detto nulla.Deglutii a vuoto.
-Buongiorno anche a te,tesoro-disse mia madre,sorridendomi.-Lizzie è di sopra?-
-Sì-borbottai,recuperando la mano di Edward da sotto il tavolo.-Ha appena mangiato-Edward me la strinse forte.Sapevo che la bomba era in arrivo.
-Buongiorno,Edward-
Alzai di scatto la testa.Charlie stava guardando Edward,l'ombra di un sorriso amichevole sul viso.
Per poco la mascella non mi cadde.Allora forse Edward e mia madre dicevano il vero.Charlie aveva gettato l'ascia di guerra.
Edward non parve sorpreso;chissà se riusciva a sentire i  suoi pensieri anche ora.-Buongiorno,Charlie-disse,completamente a suo agio.
Sarei voluta essere come lui,capace di adattarsi cosi perfettamente alle varie situazioni.Ma il massimo che potessi fare in quel momento era evitare di sudare.
-Mi spiace di aver disturbato la sua famiglia in un momento cosi intimo-continuò Edward.
Inarcai un sopracciglio.
Charlie fece un gesto disinvolto con la mano.-Oh,non preoccuparti.Assaggia pure -disse,indicando il vassoio,-non ti assicuro il risultato, però;Renèe non è proprio una cuoca affidabile-scherzò,con un sorriso,lanciando uno sguardo a mamma.Lei fece la finta offesa,e gli diede uno schiaffetto sul braccio.
-Ma Charlie!-disse,ridendo.
Oh Signore ,non fatemi rimanere un minuto di più.Poco ci mancasse che alzassi gli occhi al cielo.
Edward afferrò un cornetto e lo portò alla bocca,masticandolo;per un momento fui distratta dalla sensualità di quel gesto,ma poi la frase che Charlie disse mi distrasse completamente.
-Vi do la mia benedizione-
Sobbalzai,mollando la mano di Eward.-Cosa?-dissi,petulante.
Lui mi guardò ,addolcendo lo sguardo.Percepivo l'attenzione di mia madre addosso.-Ho detto che vi concedo la mia benedizione-ripetè,con un certo sforzo.
Ah,l'orgoglio maschile.
-Ah-dissi solamente.
-In questi giorni ho riflettuto e bè...ho capito di aver esagerato.Non dovevo permettermi di dire quelle cose nè a te,Bella,nè a Edward.Vi chiedo scusa.Ma in quel momento ero...abbastanza,arrabbiato-disse,tenendo il capo abbassato.
Il mio papà,sempre cosi tenero e imbarazzato.
-Ma quindi...-borbottai,risentita.-Non è vero che...sei rimasto deluso da me?-
Lui scosse la testa,e allungò la mano.Io tirai furoi la mia e la strinsi.-Bella,tesoro ,ma come potrei essere deluso da una figlia come te?Sei fantastica.Hai una figlia,eppure lavori e non trascuri lo studio.Sei perfetta.E sono fiera di tutto quello che fai-
Stavo per commuovermi.-Grazie,papà-
-Charlie,la ringrazio,per me la sua approvazione è qualcosa di importantissimo.Ci tengo a scusarmi per tutto quello che...ho fatto.Ma la prego di credermi: quello che provo per Bella e Lizzie sono un amore e una devozione cosi reali che quasi possono essere percepiti materialmente:d'ora in poi,nulla più ci separerà-
Era impossibile dubitare di quel tono.Era intriso di sincerità.
Charlie annuì,in qualche modo rincuorato dalle parole di Edward.-So che lo farai-
Mia madre stemperò la tensione,invitandoci tutti quanti a bere il caffè,e la tensione si sciolse.Chiacchierammo del più e del meno,fino  a quando Charlie non ci salutò,perchè doveva andare al lavoro.
Trascinai Edward in corridoio,e quando arrivammo ai piedi delle scale,mi alzai sulle punte e lo baciai.
-Cosi,tutto si è risolto bene-disse,quando ci staccammo,abbracciandomi forte.
-Più o meno-
Aggrottò le sorpacciglia.-Non sei contenta di quello che ha detto tuo padre?-chiese.
-Certo che lo sono-risposi immediatmente.-E' solo che...bè,non mi hanno detto nulla riguardo quello che era successo prima tra loro due-dissi,leggermente delusa.
Edward sorrise,e mi accarezzò la guancia.-Sono sicuro che stanno aspettando il momento giusto.Ho sentito i pensieri di tuo padre;anche lui deve ancora metabolizzare il tutto-
Annuii,e scrollai le spalle,sospirando.-Ma si,per ora,accontentiamoci della sua benedizione-
Ridemmo all'unisono,e io gli stampai un altro bacio sulle labbra.-Devo andare al lavoro oggi pomeriggio.Rimano con noi?-chiesi,sperando in una risposta affermativa.
-Ovviamente-rispose,sorridendo-Ho una culla da montare,ricordi?-disse.
-E due donne da coccolare-aggiunsi,con una risata.
-E poi,potremmo andare un po' al mare,che ne pensi?-propose,carezzandomi la schiena.
Sorrisi.-Penso che sia un 'idea fantastica-
-E meno male-rise lui,e di nuovo unì le sue labbra alle mie.
In quel momento,tutto mi sembrava perfetto.

Ed eccoci alla fine!E cosi,chi se l'aspettava di Charlie e Renèe alzi la mano!xD
Dopo il prossimo capitolo,anticipo che ci sarà un salto temporale di due mesi^^
Lascio qui il mio contatto di msn per chiunque volesse farsi una chiacchierata: krystina_92@hotmail.it
Ricordo che ho postato una nuova ff ,"Una settimana a Parigi",rating rosso.Mi farebbe piacere ritrovarvi tutte lì!^^
Adesso scappo,mi attende la trigonometria *sospiro*
Alla prossima settimana! ;)



Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Ehm,si ,sono proprio io.*si nasconde sotto il PC*.Dopo ben più di un mese,sono riuscita a postare il nuovo capitolo.So di essere imperdonabile,ma la mia è una giutificazione più che buona ç__ç in due parole? LA SCUOLA!Davvero,non riesco a dire altro.L'ultimo mese è stato da incubo.Compiti a non finire,il tentativo di riuscire a non beccarmi il debito di matematica( forse riuscito,chissà?),e il conseguente nervosismo che mi impediva di mettere in fila due parole decenti.Ma ora sono tornata(poveri voi!),nonostante mi aspetti ancora una settimana di interrogazioni ç___ç Venerdi farò un mega party virtuale per ka fine della scuola,siete tutte invitate!
Sarò molto concisa,non voglio farvi attendere oltre,giusto un paio di cosine.Il capitolo è quello che è;non sono riuscita a fare di meglio,nonostante abbia sognato di scrivere questo momento tantissime volte.E' un periodo un po' cosi,non so,credo d aver riversato il mio malessere troppo in questo capitolo,spero di non annioarvi troppo.
Ora,una cosa importantissima.
Questo capitolo è dedicato a una scrittrice speciale,che è in grado di farmi emozionare anche con le più semplici delle parole:Antonya.E' grazie a lei se ho trovato il coraggio di scrivere qui su efp,e che mi ha tanto spronato per postare questo capitolo nonostante questo mese sia stata insopportabile,con i miei sbalzi d'umore,ecc.Per chi non avesse letto la sua ff,lo faccia subito."Non andare via"è una delle fan fiiction più belle che io abbia mai letto,ancora quando la rileggo mi emoziono e piango come una disperata *_* Perciò,grazie ancora,Antonya,di tutto.Smack ,un bacione grande<3
Ok,ora basta davvero,vi lascio al capitolo orrido e alla risposta delle recensioni,sperando di non essere stata dimenticata in qualche angolo remoto del pianeta xD
Antonya: Aaaaa tesoro una recensione che se la rileggo ancora mi fa commuvoere tantissimo,soprattutto perchè scritto dalla mia Antoç__ç L'hai inserita nei preferiti! *si scioglie* troppo,troppo dolce!Ecco il nuovo capitolo,tanto...sofferto,vero?xD Un bacione
ila_cullen: Oddio grazie mille *_* Oh che bello,allora Charlie e Renèe non sono stati scontati!Temevo proprio di si invece :S Grazie ancora dei complimenti sei veramente dolcissima,e perdona il ritardo,purtroppo giustificato dalla scuola,come ho scritto sopra ç_ç bacio
vanderbit:Tesoro!Troppo carina,mi commuovo! ç_çOh,bè neanche io posso dirlo per esperienza personale,però non penso proprio sia una bella cosa xD
Condivido sula fatto di Edward padre,è stato molto trascurato dalla Meyer in BD,forse in questa ff cerco di riscattarlo anche per questo :D Per quanto riguarda Tanya,mi spiace preannunciarlo,ma dai prossimi capitoli cominceranno i guai seri! ç_çMmm...non mi sbilancio oltre :D Un bacio,e perdona il mio ritardo,giustificato dalla scuola purtroppo,come ho spiegato sopra ç_ç Un kiss grande!
nik81:Oddio dolcissima *_* Grazie,sei troppo gentile,e perdona il ritardo purtroppo per colpa della scuola,spero non mi abbandonerai ç_ç Un bacio :D
Ed4e:Tesoro grazie,sei gentilissima *_*Oh si,ci vorrebbe un Edward per ogni donna sulla Terra,io lo sto ancora cercando,ma invano purtroppo ç_ç Oh si,sono cosi dolci Ed e Bella con Lizzie,però qui lasciamoli un po' per conto loro,mentre Lizzie si schiaccia un bel sonnellino :D Perdona il ritardo,che almeno per tutta l'estate non avverrà più! :D Un bacione
Austen95: Grazie mille,gentilissima *_* Spero ti piaccia anche questo chap,e perdona il ritardo ç_ç Bacio
ledyang:*si nasconde sotto il letto* *coff coff* ehm,si...è l'aggiornamento letiiii!L'avresti mai detto? ahah xD Grazie dei complimenti,come sempre sei dolcissima,voglio vedere cosa ne pensi di questo ahah xD Un bacio,e perdona ancora il ritardo ç_ç
giselle:Oddio tesoro,tu sei dolce *_* Devo farmi perdonare di questo ritardo immenso,spero che il capitolo riesca farne una buona parte :DAnche a me è piaciuto molto scrivere la scena del pannolino,adoro questi momenti cosi intimi <3Preparati a ritirare quello che hai detto su Tanya,penso che nel giro di pochi capitoli cambierai subito idea,non aggiungo altro *risata diabolica* Un bacio :D
Fortheternity: Ciao tesoro,perdona il ritardo immenso ç_ç Ah,meno male,non sono risultata del tutto scontata con Charlie e Renèe!E' che li adoro troppo quei due insieme xDPreparati,Tanya sta per entrare in azione,purtroppo,gia so che sarà un male fisico per me scrivere i guai che accadranno ç_ç Un bacio
nanerottola malefica: Non dico nulla :D Altrimenti dove sta la suspence? :D Perdona il mio ritardo immenso dovuto alla scuola,e spero che questo capitolo non sia troppo zuccheroso,sono un'inguaribile romantica,non c'è nulla da fare *_* Un bacio tesoro,grazie di supportarmi sempre *_*
giova71 : Ciao tesoro,perdona il ritardo ç_ç ...Ci mancavano Charlie e Renèe innamorati,vero?xDMmm,non so quanto possa procedere per il meglio,staremo a vedere,ricordati che c'è una certa Tanya in giro *risata diabolica* Spero ti piaccia anche questo capitolo *W* Bacio :D
_Elisewin_: Ciao tesoro,sorry sorry sorry per il ritardo! ç_ç Sono io questa volta a chiedere scusa per non aver postato per tutto il mese,colpa della scuola,purtroppo ç_çOh,a chi lo dici,anche io sono un'inguaribile romantica <3 Oddio si,io sono ancora alla ricerca del mio Edward,ma niente da fare,come diciamo a Roma,nun se trova!xD Bacio :D
LadySile: Oddio carissima,perdona il mio immenso ritardo,ma la scuola mi ha letteralmente trascinata via ç_ç Con Charlie direi che siamo a posto,un problema in meno da affrontare per la coppietta piena di complessi xD ...anche perchè ce ne saranno da affrontare tantissimi in seguito!Ti ricordi una certa Tanya? xD *risata diabolica* Spero ti piaccia anche questo capitolo,per me è stato molto importante,ci ho riversato molto di me stessa *Q* Bacio:D
congy:Fedeeee *___* *si nasconde* tu lo sai vero perchè ho ritardato cosi tanto a postare,non c'è bisogno che mi metta in ginocchio,no?xD Mmm ma si,diciamo che dalla tua ff si è "leggermente"capito che odi Phil ahaha xD Tesoro mi raccomando non ti far prendere dall'ansia per l'esame (senti chi parla!xD)e aspetto il tuo aggiornamento con ansia!Spero ti piaccia questo chap ;) Bacio:D
Luna Renesmee Lilian Cullen: Oh tesoro,perdona il mi oritardo mostruoso,purtroppo non è colpa mia,come ho spiegato prima ç_ç Oddio meno male,non sono risultata banale con la storia di Charlie e Renèe,avevo una paura di esserlo!Con msn come siamo messi? :D Ti mando un bacione,spero ti piaccia questo chap alquanto diabetico :D
Locandina

Capitolo dieci

Con un sorriso sulle labbra,mi sporsi verso la guancia che Chantal mi porgeva,e posai leggermente le mie labbra sulla sua pelle soffice.
-A domani allora-disse,quando mi scostai.Annuii con un sorriso e mi avvicinai alla porta d'ingresso,ma prima che potessi compiere un altro passo,la sua mano mi bloccò il polso.-...e non credere che abbia creduto alla storia che ieri notte voi due abbiate solo dormito!-
Spalancai gli occhi,tentando di reprimere una risata.Chantal era davvero assurda,a volte.Una copia esatta di Alice.Prima o poi avrei dovuto farle conoscere.
-Chan,ti ho detto la verità-replicai,portando una mano alla bocca,fingendomi inorridita.-Non ti mentirei mai!-
Lei assottigliò lo sguardo.-Non posso credere che tu non abbia combinato nulla con quel ...quel...-borbottò,indicando con un dito fuori,dove Edward,con Elizabeth,mi attendeva.Era rivolto al mare,con le spalle verso di noi;tuttavia pregai che non stesse ascoltando quella pazza della mia amica.-...insomma,quel bel pezzo di ragazzo,scsuami Bella,è impossibile non usare certi termini,è veramente bellissimo,e...-
Alzai gli occhi al cielo.-Potrei cominciare ad ingelosirmi,lo sai?-dissi,incrociando le braccia al petto.Ovviamente ,stavo scherzando;non sarei mai potuta essere gelosa di Chantal,e,soprattutto non potevo biasimarla.Insomma,quanto ero fortunata a possedere un ragazzo e unico e perfetto come Edward?Tantissimo.Sorrisi beffarda,tenendo questo pensiero nascosto.
Rialzai gli occhi,per trovarla con gli occhi sbarrati.-...ma no,Bella,io non mi permetterei mai,sai che ci tengo a te ...-
Sbuffai,con finta irritazione,avvolgendo una ciocca di capelli intorno al dito.-Sei veramente una pizza.Mi diverto a prenderti in giro.E,comunque,non è accaduto nulla con Edward ieri sera,non ti mentirei-
Sussurrai l'ultima parte,a disagio.Era davvero imbarazzante tutta la questione.
Chantal tamburellò il piede contro il parquet.-Devo fidarmi?-
Annuii vigorosamente.
-Lo do per certo?-
Annuii di nuovo,reprimendo una risata.
Lei sospirò,poi incrociò le braccia al petto,e puntandomi poi un dito contro mi disse: -Ah,povera Liz.Spero proprio che non riprenda questa tua parte di carattere.Tendi sempre a sciupare tutte le fortune-lanciò uno sguardo allusivo fuori alla vetrata-che ti capitano-.
Istintivamente,allungai un braccio con lo scopo di darle uno schiaffetto al braccio,ma non fui abbastanza rapida.Ritirò l'arto e rise,scoccandomi un bacio con la mano.-A domani,tesoro-
Alzai gli occhi al cielo,senza parole,e la osservai sparire dietro il bancone.
Fortuna che LA era una metropoli così grande che nessuno sapeva tutto di tutti.Altrimenti,la mia storia avrebbe fatto il giro di bocche di tutti e rimasta all'apice della hit dei pettegolezzi per molto tempo.
Ma,mentre richiudevo dietro di me la porta d'entrata,non ebbi più tempo per riflettere sui miei pensieri distorti.
La mia attenzione venne assorbita da Edward,che ora mi attendeva con le spalle poggiate alla ringhiera,una mano poggiata sul manico della carrozzina,un sorriso sul volto.
Il mio sguardo si soffermò dapprima sul suo corpo,per arrivare poi al viso,e mi stupii ancora una volta della fortuna che qualcuno mi aveva donato a possedere quell'angelo cosi splendente.
Illuminato dal sole arancione,prossimo al tramonto,le onde del mare dietro di lui,non potei non rimirarlo con ammirazione e venerazione.
Perciò,affrettai il passo e mi gettai sul suo petto,incurante delle persone attorno a noi.
Strofinai il viso sul suo petto,e una risata lo scosse.Percorsi con le labbra tutto il suo petto,inoltrandomi sotto la sua maglietta bianca,fino a raggiungere il collo,dove lasciai un dolce bacio.
-Ciao-dissi,staccandomi leggermente,per guardarlo in volto.I suoi occhi verdi splendevano,un sorriso illuminava il suo volto.
-Ciao anche a te-rispose,con una leggera risata.La sua mano lisciò i miei capelli.
-Mi sei mancato-mormorai,alzandomi in punta di piedi e gettandogli le braccia al collo.-Tanto-continuai,accarezzandogli i capelli morbidi e setosi.
Edward sorrise,avvicinando pericolosamente il suo volto al mio.-Sono passate solo quattro ore.Ma hai ragione.Mi sei mancata anche tu.Sopratutto questo-
Le sue labbra si unirono alle mie,e,con un gemito di approvazione,mossi la mia bocca contro la sua,permettendo alla sua lingua di trovare la mia.
Era un'esperienza unica baciare Edward;mille emozioni attraversavano il mio corpo in quel momento: sicurezza,protezione,amore,palpitazioni frenetiche,ma soprattutto,voglia irrefrenabile di far parte di lui.
Mentalmente e fisicamente.
Sorridendo,mi staccai un poco,non prima di lasciargli un altro piccolo bacio a stampo.
-Ti amo-sussurrai,conscia dell'autentica veridicità di quelle parole.
In risposta,mi abbandonai alle sue coccole,e alle sue mani che accarezzavano il mio corpo con dolcezza.
Lanciai uno sguardo a mia figlia.Era sveglia.I suoi occhi si guardavano attorno con aria circospetta,e i suoi piedini vagavano in aria.
Lasciai che Edward continuasse a mordermi il collo,senza dire una parole,semplicemente godendo di quell'atmosfera cosi irreale e perfetta.
Il mare.La spiaggia.Il tramonto.Il leggero vento caldo che mi scompigliava il vestitino a fiori.La sua presenza.Quella di nostra figlia.E mi chiesi se me ne sarei mai potuta stancare.Santa Monica
Ma la risposta era ovvia.
No,non sarebbe mai stato possibile.




-Ho una sorpresa per te-dichiarai,con un sorrisino,frugando nella borsa bianca da mare.
-Una sorpresa?-ripetè,perplesso Edward,smettendo di torturare i piedini di Liz,abbarbicata al petto del padre.
-Una sorpresa in parte già annunciata-mi corressi,tastando in continuazione sul fondo della borsa.Ogni volta,sembrava di cercare dentro una valigia.
Prima o poi avrei dovuto cambiarla.
Finalmente,percepii la mia mano entrare a contatto con uno spigolo ben definito,e tirai fuori l'album di foto che avevo promesso di mostrare ad Edward.
Ed ero segretamente soddisfatta,per aver colto l'atmosfera e il paesaggio giusto.C'era un qualcosa di incredibilmente protettivo nell'osservare il mare al tramonto con ciò che proprio si desidera al proprio fianco.Ci si sente come se finalmente avessi trovato un significato nel vivere,come se tutto fosse palesemente giusto.Perfetto.
La spiaggia era deserta,finalmente;aspettavo impazientemente questo momento da ore,fin da quando Edward,io e Lizzie ci eravamo goduti una sana giornata sotto il sole.
...perchè non approfittare finalmente della possibilità di mostrare il proprio ragazzo sotto la luce del sole?
Era stato quasi esilarante(quasi,perchè la gelosia mi impediva di godermi la scena del tutto),osservare le facce sbalordite e assolutamente venerande delle ragazze che affollavano la spiaggia, rivolte ad Edward.In costume,con quei pettorali messi cosi in evidenza,e i capelli bagnati,a malapena riusciva a frenare la mia voglia di farlo mio davanti a tutti.
E' mio!E' mio!E voi potete solo osservarlo da lontano,perchè è di mia proprietà.
Questi erano i pensieri che avevano affollato la mia testa per tutto il pomeriggio.Non li avrei mai esposti,perchè mi sentivo terribilmente infantile solo a pensarli.Ma era così.
-shhh,amore di papà,fai la brava-
Mi riscossi con un sussulto.Edward stava cullando Liz,che emetteva flebili lamenti.
Sorrisi fugacemente.-Piccola furbacchiona.Sa che ora non potrà sorbire le coccole del papà per un po'-
Edward sorrise e la strinse più forte al petto,passando velocemente una mano sulla sua piccola schiena.-Piccola principessa.Lei è la mia piccola principessa-ripetè,indirizzando uno sguardo al mio viso.
Assottigliai lo sguardo.
-L'unica principessa del papà-
-Edward,se pensi di irritare la sottoscritta non ci riuscirai-dissi,stizzita,spostandomi una ciocca di capelli ricaduta davanti al viso per colpa del vento.-Anzi,se continui cosi,rimetto a posto l'abum di fotografie che mi ero tanto premurata di portare a vedere al mio ragazzo-terminai,tentando di non scoppiare a ridere,e a mantenere il cipiglio serio.
Alcune volte ero davvero cattiva.Sapevo l'estrema generosità e devozione di Edward nei miei confronti.
Non ebbi il tempo di meditare sulla mia cattiva condotta;le braccia di Edward mi circondarono,e la mia testa si poggiò immeditamente sul suo petto nudo.Inspirai forte il suo odore,conscia che non sarei mai stata capace di separarmene;lo avrei ricordato in tutte le sue sfumature.
Caldo,protettivo e rassicuratore.Il vento continuava a soffiare,ma,stretta nelle sue braccia,nulla poteva scalfirmi.
-Anche tu sei la mia principessa-sussurrò al mio orecchio,depositandovi un dolce bacio.
Rabbrividii,e accarezzai il braccino della mia piccolina.
-Mi prendi sempre in giro,però-mugugnai,sotto voce,strofinando il viso sul suo petto.
L'eco di una risata vibrò nel suo petto.-Sei troppo spassosa-disse,passando ripetutamente la sua mano lungo la mia schiena.Diede un piccolo bacino sulla fronte increspata di rughine di Lizzie,e quasi fosse fatta di vetro,la poggiò nella carrozzina,tirando su la protezione ,per non permettere al bento di disturbarla.
Poi,tornò nella stessa posizione di prima,e mi abbracciò ancora più forte di prima.
-Pff,Edward...-borbottai,tentando di districarmi dalla sua stretta,ma in realtà l'unico risultato che ottenni fu di rimanere con le braccia incastrate sul suo collo.
-Cosa?-chiese,sorpreso dal mio tono petulante.
Misi su il broncio.-Cosi mi distrai da quello che avevo in mente di fare-
Il suo volto si distese,e mi riacchappiò di nuovo per la vita.-Io avevo in mente di fare proprio questo invece-borbottò,ridendo,e le sue labbra deviarono verso il mio collo.
-Sei veramente un ...un... ninfomane!-
La sua risata riecheggiò per la spiaggia deserta e per un momento sovrastò anche il rumore delle onde ,che,stanche del percorso compiuto,si accasciavano sulla spiaggia colorata di arancione .
-Amore,su questo non posso darti torto.I miei ormoni stanno impazzendo per la voglia che ho di te-
Oh Signore,datemi la forza di non gettarlo a terra in questo medesimo istante.
Tuttavia,la parte più razionale e riflessiva di me riuscì a comportarsi come previsto e ripescai l'album che nel movimento era caduto sull'asciugamano,accanto a noi.
Rivolsi una veloce occhiata a Lizzie e notai ,non con molta sorpresa,che si era addormentata. Perciò,mi riaccoccolai addosso al petto di Edward,l'album sulle nostre gambe,approfittando di quel piccolo momento tutto per noi.


-Carino-fu il suo commento,inarcando il sopracciglio.-Chissà dove me lo avevi nascosto in tutti questi anni-Album
Sorrisi diabolicamente.-Ben lontano dalle tue mani.Non potevo rischiare che vedessi certe  foto obbrobriose della mia infanzia-
Ahi,risposta sbagliata.Il suo volto si trasfmormò in un cipiglio offeso.-Vorresti dirmi che hai nascosto di tua volontà  le foto della tua fanciullezza ?Bella...-
Alzai gli occhi al cielo.-Edward!Non fare il melodrammatico.Seriamente,non c'è nulla da vedere.Sono foto orrende.Davvero,inguardabili.Ce n'è una dove ho un paio di occhiali da sole degli anni '30,i capelli arruffati e la maglietta sporca di cocomero,e non penso sia proprio il massimo dell'orgolio mostrarla al proprio ragazzo-sputai,assottigliando lo sguardo.
Neanche sotto tortura avrei messo in giro quelle foto.Mai.Specialmente sotto il suo,di sguardo.
Alzò un sopracciglio.-Potrei sapere perchè io non le posso proprio vedere?-
-Semplice-risposi,sorridendo.-Ti renderesti conto della tua incocepibile attrazione per me,persona assolutamente normale e  sciatta,specialmente se il confronto è con te-
Scosse la testa.-Sei assurda.Quando mai comprenderai che l'amore che provo per te è assoluto e indissolubile?Perchè ti sottovaluti sempre in questo modo?-
Il mio sorriso andò pian piano scemando.Non mi piaceva quest'ultima domanda.Proprio no.
E tantomeno non mi piaceva parlare di questioni cosi...pungenti,soprattutto perchè era un mio fortissimo punto debole.
Ero sempre stata una ragazza sola;il mio problema maggiore era riuscire entrare in sintonia con qualcuno,e questo era accaduto solo pochissime volte.Le mie amicizie si potevano contare sulle dita di una mano.Qualcuna sparsa a Phoenix,Angela a Forks,Chantal ora.
Non ero una ragazza bellissima;neanche brutta,dovevo riconoscerlo,ma neanche cosi speciale da venire esaltata.Mi confondevo nella normalità.Il mio era un carattere particolare,e,alcune volte,totalmente fuori posto per questo mondo.
Lo dicevo sempre .Sarei dovuta nascere in un'altra epoca.
-...Bella?-
Avvertii il contatto delle sue dita sulla mia guancia,e successivamente il dorso della mano accarezzarmela dolcemente.-Cosa c'è?-
Mi morsi un labbro,abbassando gli occhi sulla sabbia.Il sole scottava.
-E' che...alcune volte mi sento così...così...sola,Edward.Così...diversa.Tanto-
Non sapevo neanche io perchè mi stessi aprendo in questo modo.Perchè proprio in quel momento,così bello,cosi sereno,cosi giusto.Perchè dovessi rovinarlo per forza.
In diciotto anni di vita,ero stata capace di scegliere il momento meno adatto a una crisi esistenziale.Ma la verità era che morivo dalla voglia di sfogarmi con qualcuno.
Qule senso oppressivo di inadeguatezza che mi colpiva cosi,nei momenti più disparati,all'improvviso,ma sempre presente...io dovevo parlare con qualcuno.Uscire dal guscio.
Ed Edward...bè,lui era la mia stella.Il mio tutto.Tutto quello che,con un semplice sguardo,era in grado di far scomparire dal mio animo tutte le emozioni negative,e lo riempiva con il suo amore e la sua devozione per me.
Lui era il mio angelo.Inviato dal cielo personalmente per me.
Come faceva alcune volte a pensare di non possedere un'anima?
-Tesoro,guardami-
-No-
Era cosi...brutto.Vergognoso.Mi sentivo esposta,toccata nel profondo.Non è mai semplice parlare di argomenti deboli per noi stessi.
Continuavo a tenere gli occhi bassi.L'ultima cosa che volevo vedere era il suo volto contorto in un'espressione di dispiacere per me.
Lui non doveva essere triste.
All'improvviso,le sue dita mi alzarono il mento verso l'alto,e il suo sguardo si scontrò con il mio.
Temevo di trovare i suoi occhi fiammeggianti,ardenti;accadeva sempre quando sottovalutavo me stessa paragonandomi a lui.Mi rimproverava in continuazione.
Questa volta però no.Il suo sguardo era gentile; i suoi occhi caldi e dolci,in attesa delle mie parole,pronto a confortarmi,a ricordarmi che lui era sempre lì,a sostenermi.
Scossi la testa.-...è cosi,e basta.Succede.Succede che ti rendi conto che non sei adatta a questo mondo.Ti chiedi come diavolo sei venuta fuori.Ti senti inadatta.E so che dovrei solo stare zitta.Non dire nulla.Perchè ho tutto quello che una donna possa desiderare:una bellissima bambina,un ragazzo che mi ama e...e non è cosi.Alcune volte non è così.Chi mi assicura che tutto resterà per sempre così,immutabile e perfetto?La felicità può durare anche solo un attimo.E io ho paura,Edward.Ho una paura matta di perdere ciò che amo più al mondo,ho paura di tutto quello che potrebbe accadere,a Lizzie,a te,e...-
Sentivo le lacrime premere al bordo degli occhi.Le mani tremavano,le guance bollivano.
Era tutto così..fuori posto.Tutto.
Perchè dovevo sempre rovinare tutto?
Come diavolo avevo pensato di far uscire tutto questo?
Non potevo credere di aver parlato delle mie paure più remote,cosi remote,cosi forti che quasi stentavo di pensarle,sotterrate nel mio subconscio.
Il fiato di Edward mi accarezzò la guancia,facendo rabbrividire la mia pelle.Appoggiò la sua guancia contro la mia,facendomi poggiare la testa sul suo collo.
Aggrappata a lui, in quel modo,era difficile credere di aver pensato quelle cose,ma,non appena lui si allontanava, seppur minimamente,la paura,quel disagio senza nome tornava a tormentarmi.
La sua mano mi accarezzò dolcemente la schiena nuda,coperta solo dalla parte superiore del bikini,fino ad arrivare sulla testa,dove accarezzò tutta la lunghezza dei miei capelli pieni di salsedine.
-Mi sento una completa nullità,Bella,in questo momento-sospirò,bloccando la sua mano alla base della schiena.
Alzai gli occhi di scatto.Il suo volto era rivolto verso il cielo,pensieroso.
-Cosa...cosa vuoi dire?-chiesi,smarrita.
Sbattè le palpebre un paio di volte,prima di riprendere ad accarezzarmi dolcemente.Scosse la testa.-Mi sento una nullità perchè...perchè solo cosi ci si può sentire di fronte a te.E' buffo,in un certo senso,non trovi?Proviamo lo stesso sentimento,ed entrambi pensiamo a quanto sia assurdo che l'altro lo provi-
Rimasi immobile,a meditare sulle sue parole.-Ma...bè,non riesco a concepire come possa tu ora sentirti così...infelice.Cioè,ascoltami bene-mi sistemai meglio,appoggiandomi completamente al suo corpo,confortata dal suo calore.-Quando parlo di adesso,intendo ora,ora che il tuo cuore ha ripreso a battere.-
Scossi la testa,ridendo amaramente.-Ecco,come sempre non riesco a spiegarmi.Incredibile.Sbaglio sempre su tutto.Volevo dire...non che prima di tutto ciò per me non fossi la persona più dolce,gentile,generosa,buona e splendida che io abbia mai conosciuto,con l'anima più pura dell'universo-
Il suo fu un sorriso amaro.-Bella...-mormorò,chiudendo gli occhi.
-No,Edward.La tua anima c'è sempre stata;è sempre stata qui dentro-toccai il suo cuore con il palmo aperto della mano.-Per me,non è cambiato nulla ripetto a prima,da questo punto di vista;tu sei sempre la stessa meravigliosa persona che sei sempre stata-
-Può darsi-mi bloccò lui,animato.-Ma non lo sapremmo mai.Mai.Bella...non sopporto me stesso,capisci?Non sopporto il fatto di non riuscire ad amarti,a farti sentire amata quanto tu dovresti esserlo.E le parole dette prima...vorrei avere un potere speciale,in certi momenti.Vorrei essere capace di far sparire tutti i brutti pensieri che affollano la tua testa,vorrei farti sentire unica,amata per la meravigliosa persona che sei.E invece...non riesco a fare nulla di tutto ciò.-
-Non è vero,Edward-replicai -qui sbagli clamorosamente-
Mi fermai un attimo.-Tu e nostra figlia siete le uniche persone che mi fanno trovare il posto giusto nel mondo,un senso a questa vita.Non c'è...altro da dire.Siete voi la mia forza- terminai.
E non appena conclusi,sentii qualcosa abbandonare il mio petto,improvvisamente più leggero.L'oppressione sullo stomaco svanì,così come lo strano senso di inadeguatezza a tutto quello che mi circondava,persona o cosa.
L'avevo detto.
Le sue labbra non mi diedero il tempo di pensare oltre.Si incollarono alle mie,e la sua lingua chiese subito il permesso di varcare il confine.Lo lasciai fare,permettendo di farlo entrare il più possibile dentro di me.
Il sole scottava,nonostante fosse ormai tardo pomeriggio,ma,invece di essere un elemento negativo,contribuiva a surriscaldare l'atmosfera che si stava creando.
Le mani di Edward vagarono per la mia schiena,leggermente sudate,fino a raggiungere le mie natiche,dove si fermarono,e presero a massaggiarle vigorosamente.Rilasciai un gemito nella sua bocca,che di innocente aveva ben poco.
-Lizzie...-borbottai sulle sue labbra,posando le mani sulle sue forti spalle.
-Mmm...dorme Bella...-mi rispose lui,mordicchiando il lobo del mio orecchio.
Le sue mani tornarono su,verso la parte centrale della schiena,e si fermarono proprio sul laccio della parte superiore del mio bikini.Indugiarono lì,e i suoi polpastrelli presero ad accarezzarmi la pelle proprio in quel punto.
Le sue labbra lentamente si allontanarono,rimanendo di qualche centimento staccate dalle mie.Incollai i suoi occhi ai miei.
Erano ardenti ora.
Una sua mano raggiunse la mia guancia,carezzandola dolcemente.
-Bella-
I nostri corpi si richiamavano come due calamite,prossime al ricongiungimento.I suoi occhi non si staccavano dai miei,e avvertivo chiaramente la sua pelle fremere,proprio come la mia,bisognosa di un contatto con l'altra.
Lo sentivo.Sentivo che era quello il momento.Il momento che entrambi stavamo aspettando,ricercando assiduamente il momento,l'atmosfera giusta.
-Bella,voglio fare l'amore con te.Qui .Ora-
Improvviso.Come tutte le cose più belle.Capitano tutte così,senza una programmazione.Tante volte,senza neanche un motivo reale.
Ma qui il motivo c'era.C'era,eccome.
Alle sue parole,il mio cuore prese a battere velocemente,tentando di assaporare il vero significato di quello che di lì a poco sarebbe accaduto.
-Edward,ma Lizzie...-sussurrai.
In risposta,voltò il capo all'indietro,dove era posizionata la carrozzina,ma eravamo troppo in basso per riuscire a sbirciare all'interno.
Perciò,con un gesto elegante,Edward mi sorrise,poggiandomi sull'asciugamano,e alzandosi per andare a controllare meglio cosa stesse facendo la nostra piccola bimba.
Con lo sguardo,percorsi ancora una volta il suo magnifico corpo scultoreo muoversi sinuosamente,chianarsi poggiando le braccia muscolose sul bordo della carrozzina.
Una sensazione di piacere e eccitazione si propagò in tutto il mio corpo,dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi.
Lui era mio.
E nessuno me lo avrebbe portato più via.
In quel momento non ci vidi più.Lo volevo.Immeditamente.E non mi importava  nient'altro.
Nè se ci avessero visti dalla strada,nè se l'imbarazzo e il pudore mi avessero colpita...no,nulla.
Noi due ci appartenevamo.Anima e corpo.
-Dorme come un ghiro.Ti preoccupi sempre troppo Bella.Meglio di lei chi ci sta?-disse,scherzando.
Lentamente,riportai il mio sguardo sul suo viso,lasciandolo percorrere di nuovo lungo tutto il suo corpo.
Eccitazione pura.
Mi portai in ginocchio,piantando le gambe nella sabbia,e presi la sua mano nella mia,invitandolo dolcemente a sedersi di fronte a me.
-Lo voglio anche io,Edward-mormorai,consapevole di quelle parole.
Il suo sorriso dolce fu la risposta più bella che potessi ricevere.Le sue mani raggiunsero la mia vita,e con gentilezza mi sollevò,facendomi sedere a cavalcioni su di lui.
Petto contro petto.
Viso contro viso.
Il suo naso percorse il mio collo,fino a strusciarsi con il mio.Parlò sulle mie labbra.
Fu solamente un sussurro.
-Ti farò sentire amata più che mai,Bella-
Non ci fu bisogno di sentire altro.
Talvolta,le parole non hanno bisogno di grandi artifici o ghirigori per colpire nel cuore.No.Tante volte,anche semplici sillabe messe insieme sono capace di farti emozionare,scomparire i dolori,portarti in paradiso.

-Edward,oh,Edward...-
Caldo insopportabile.Avvertivo il sudore sulla mia fronte che si confondeva con quello di Edward.Tutto in quel momento andava confondendosi.
Gemiti,sospiri,urli,movimenti,passione,amore,piacere,tutto fuso nei nostri due corpi uniti,che viaggiavano verso il culmine,pronti a raggiungere l'estasi finale.
Soggiogata dal suo corpo,mi muovevo su di lui impazzita,alternando i movimenti del bacino in moti circolari e verticali.
Le orecchie fischiavano,udendo solo i miei e i suoi gemiti,prolungati e affannati;il rumore delle onde era scomparso.I miei occhi erano incollati sul suo volto,trasfigurato nell'espressione più bella che avevo mai visto dipinta sul suo viso.Piacere puro.
La bocca spalancata,le leggere goccioline di sudore che partivano dalla fronte per arrivare al mento,gli occhi ardenti,le sue mani che esploravano il mio corpo,partendo dalle spalle,per arrivare ai seni,che poi scendevano giù verso le mie natiche e le mie gambe.
Accarezzata,protetta,amata.
Il piacere stava divenendo insopportabile;lo sentivo,la scarica stava per arrivare.
Quel piacere provato solo una volta,che ci aveva reso responsabili della creazione di una nuova vita.
Mai,mai ci sarebbe stata esperienza più bella del fare l'amore con Edward.
Mai.
-Bella,lo sento..-mormorò,a fatica,tentando di trovare la forza per dire qualcosa.
Continuai la mia danza,portando le braccia al suo collo e soffocando completamente nel suo corpo.
Le sue labbra raggiunsero il mio orecchio.
-Edward!-
Eccolo,lo sentivo.Stava arrivando.
-Sapere...che...-
Le sue parole appena sussurrate nel suo orecchio erano una dolce ninnananna,che mi accompagnava verso il piacere in onde sempre più forti.
-...il nostro...amore...è...in grado di far...nascere...qualcosa di cosi bello...Dio,Bella,ti amo...-
I suoi gemiti erano ormai divenuti vere e proprie grida.
Mille stelle esplosero davanti ad i miei occhi,e mi abbandonai alla sensazione unica e totalmente destabilizzante dell'orgasmo.


Ok,mi ritiro da qualche parte per non farmi più vedere in giro dopo questo aggiornamento pessimo ç_ç
Ultimi avvisi:ora che la scuola è agli sgoccioli,riprenderò anche "Una settimana a Parigi",sebbene darò comunque la precendenza ad "Un nuovo inizio".
Cosa che non centra un ciufolo con tutto ciò:
STASERA CI SONO GLI MTV MOVIE AWARDS,MI RACCOMANDO SEGUITELI TUTTE E TENIAMO LE DITA INCROCIATE PER TUTTO IL CAST DI NEW MOON! (E SE KRIS E ROB NON SI BACIANO PROTESTERO' PUBBLICAMENTE,SONO UNA ROBSTEN ACCANITA u_u)
Notte <3
Cristina



 





Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Sera a tutte,donzelle :DEccoci qui con un nuovo capitolo,anche questa volta in ritardo,ma questa volta sono più che giustificata,davvero. *-* La volete davvero sentire?E va bene,l'avete voluto voi(so che non ve ne frega una cippa lippa ma mi piace raccontarlo,mi commuovo sempre :D) Il 17 Giugno Kristen Stewart(ospite qui a Roma con Taylor Lautner) mi ha fatto gli auguri per il mio prossimo compleanno,facendola commuovere,e ci ho beccato pure due suoi autografi più quello di Taylor..Presumo si fosse capito dal mio nick,dal mio tutto,che sono una grandissima fan di Kristen,e intendiamoci,non perchè abbia interpretato solamente la parte di Bella Swan nei Twilight movies.Anzi.Se non l'avete fatto,vi consiglio di guardare gli altri suoi films,sono m.e.r.a.v.i.g.l.i.o.s.i.
Perciò,per farla breve,il motivo del mio ritardo è dovuto anche al fatto che è stato un po' difficile ritornare con i piedi per terra,davvero,è difficile farlo quando un sogno del genere viene realizzato ç___ç *riparte a piangere*
Immagino abbiate preso gia tutte le vostre pagelle,spero sia andato tutto bene,e io,come sempre mi sono fatta tante paranoie per nulla.Matematica mi ha dato il 6,e sono riuscita ad ottenere una più che buona media  generale dell' 8 ^^
COSA IMPORTANTE!!
Vorrei spiegarvi bene qualcosa riguardo ad Un nuovo Inizio.Come vedrete,questo è un capitolo di passaggio(orrendo,aggiungerei),due mesi dopo rispetto ai precedenti.Per questo,è abbastanza corto.E' incentrato moltissimo sulla coppia ,è soprattutto una specie di spartiacque.Infatti,la mia idea è sempre stata quella di dividere questa ff in 3 parti(l'ultima sarà abbastanza lunga).
La prima parte si è conclusa con lo scorso capitolo,e abbiamo visto il ricongiungimento di Edward e Bella,il loro riallacciamento sia fisico che a livello di coppia ,di genitori,e bla bla bla :D
La seconda parte comincerà dal prossimo capitolo,e sarà,per me,la più complicata da scrivere.Ci saranno molti fatti da esporre,e tante complicazioni da affrontare(Tanya,vi ricorda qualcosa? :D),ma,a parte i problemi della coppia,in generale,vedremo il ritorno dei Cullen,che torneranno ad avere il loro ruolo primario,insieme agli altri personaggi che ruotano intorno ad Edward,Bella e Lizzie;
Per quanto riguarda la terza parte,non anticipo nulla. :D
 Direi che è tutto (e chi mi sopporta più?:D),ma prima mi lasciarvi alla lettura non posso non dare un ENORME BACIO VIRTUALE a tutti e 19 gli angeli che hanno recensito lo scorso capitolo.Grazie,grazie,grazie.Che altro posso dire?Grazie di supportarmi sempre con tanta dolcezza e gentilezza,siete le migliori. <3

Ok,direi che è tutto :D

RISPOSTA ALLE RECENSIONI:
LudoCullen96:Oh,grazie,sei troppo dolce,e ti ammiro davvero per la tua forza d'animo,leggere tutti questi capitoli insieme!Addirittura la Meyer?Sei davvero troppo,troppo gentile *-*Oh si,io Robsten a vita ,sono una loro sfegatata fan <3Spero ti sia piaciuto anche questo chap,un bacio <3
ila_cullen:Siiiiiiii * saltella sul pavimento* che belli che erano,sono morta quella sera *___* Grazie davvero tesoro,sei gentilissima(no,niente altri bimbi per ora,cioè,a meno che...mmm,ma vabbè,ti lascio al capitolo e capirai xD)grazie mille,e scusa il ritardo nel postare ^^ Un bacio <3
giselle:oddio tesoro,la tua recnesione mi ha fatto commuovere.Sei dolcissima,davvero,e ti rignrazio tantissimo per supportarmi sempre in questa maniera fantastica *_*Allora per rispondere alle tue domande:
1)Chantal: ad essere sincera,il personaggio di Chantal non l'ho mai programmato a fondo,o meglio,l'ho programmato per alcune scene fondamentali e utili al rapporto ed/bella,e per far inquadrare meglio il posto di lavoro di Bella,quindi non ho mai pensato a una sua ipotetica situazione snetimentale da raccontare,ma perchè no,potrei pensarci sù ;D;
2)La frase inserita nel culmine della passione fisica tra Edward e Bella è sempre stata l'unica frase che ho avuto in mente prima ancora che questa ff prendesse vita nella mia mente,forse perchè racchiude un po' tutta la storia.L'amore di Edward e Bella,coronato dalla nascita della  loro bambina;
3)Paura di Bella di essere abbandonata nuovamente:rispetto ai primi capitoli,la paura di Bella si sta pian piano affievolendo,come vedrai anche in questo capitolo.Ma si sa,i fantasmi tornano sempre;ci vorrà ancora un po' prima che Bella accantoni del tutto la paura di perdere Edward(e Tanya avrà un ruolo rilevante in tutto questo),ma per ora goditi questo capitolo (oserei dire l'ultimo per un po' tranquillo),dove la coppia si gode tranquilla la lro relazione ;Per quanto riguarda le immagini,non so perchè,ma non me le fa inserire NVU,avrà dato di matto con il caldo,mah .__.DUn bacio<3
vanderbit:Grazie,oddio non sai quanto mi faccia piacere avere dei consesn isullo scorso capitolo,io e le scene un po' hot siamo un po' in conflitto xDEh gia,Tanya ora comincerà a rompere le suddette scatole,ma per ora goditi questo capitolo tranquillo tranquillo ;D Un bacio <3
Ed4e: Grazie *___* Si ,il momento dello sfogo di Bella non era programmato,ma il giorno che ho terminato di scrivere il capitolo,per alcune esperienze personali,ho sentito il bisogno di scriverlo...la Bella che descrivo somiglia molto alla sottoscritta,dal punto di vista interiore,per me scrivere è anche una specie di cura per me stessa <3Un bacio<3
Antonya:Oh*arrossisce* Ma lo sai,Antonia,una dedica è pure una sciocchezza in rapporto alla grande spinta che mi hai dato per pubblicare questo obbrobrio xD.Meno male,avevo tanta paura di risultare,non so...inesperta,io e le scene hot non andiamo molto d'accordo,proprio no <.< Lizzie ti piacerà anche qui,spero,oh si,anche io sono sua fan,e ce l'ho anche programmata nella mia testa,insomma la sua fisionomia,i capelli ecc.Grazie mille Antonia, di tutto <3Tanya?*fischietta e se ne va senza dire nulla* xD
ledyang:Letiiii ecco il nuovo capitolo,grazie come sempre *___* <3333 Non mi uccidere per il ritardo!LOL xD
francesca 96:grazie carissima,davvero,sei molto gentile *-*complimenti per il coraggio,leggerla in un giorno solo deve essere stato terrificante =S per ora,l'affare bimbi si riduce ad Elizabeth,in seguito...bè,non dico nulla! :D
nik81:Ciao carissima,grazie di non avermi abbandonata *-* come sempre sei gentilissima,e goditi bene questo capitolo di passaggio che io considero l'ultimo diciamo cosi,incentrato sulla coppia e basta^^ Un bacio <3
Luna Renesmee Lilian Cullen : siiiiiii *saltella* hanno vinto e si sono dati un bacino *___________* * muore* gli esami come sono andati? ma sono di licenza media o la maturità?quindi sei riuscita a mettere msn? *___* allora ti aspetto li per qualche spoiler eh! :D ciao ciao <3
Fortheternity:ciao cara,eh si,la mia specialità è scrivere personaggi con un minimo di depressione e paranoie mentali LOL :D fortunatamente matematica mi ha dato il 6,altrimenti avrei fatto un casino ._-. hai visto,rob e kris si son odati un bacino,seppur piccolo...ma c'era! *_* un bacio <3
valeriuccia:ciao cara,grazie dei complimenti,sei molto gentile *-* Oddio si anche io ho fatto la nottata,è stato stupendo *_* Robsten *sogna* grazie ancora,spero che ti piaccia anche questo capitolo ,un bacio <3
nanerottola malefica: ahahaha *risata scompisciata* ma siii,cosi insieme fanno la coppia perfetta,con tutte queste paranoie mentali LOL :DDevo dire che Chantal ha riscosso molto successo,ne sono contenta!oh si ,Edward e Lizzie *__* Spero ti piaccia anche questo chap,un bacio <3
Austen95: Li trasmettevano su MTV!Li hai visti? *_____________* Rob e Kris si on odati il baciiiino LOL :D un bacio <3
giova71: grazie cara del supporto,sei davvero gentile e dolce...eh,gia,Edward e Bella hanno entrambi le paranoie,bè cosi siamo sicuri che insieme sono la coppia perfetta LOL :DSi,sulla spiaggia ,sempre cosi ho sognato la loro prima volta nella mia ff,siamo o non siamo a LA?Bisogna pure approfittarne! ;DNo no,per ora direi che alla coppietta basti e avanzi Lizzie xD Goditi questo capitolo tranquillo,che dal prossimo cominceranno i guai! xP un bacio <3
fiorella91: Ciao!Grazie mille *-* Oh si,Edward è davvero dolce,lo ammetto,i miei pezzi preferiti da scrivere sono quelli dove lui fa tutto il romanticone *-* no no,per ora,alla coppietta basta e avanza Lizzie xP Sperto ti piaccia anche questo chap^^ un bacio <3
LadySile: Ciao!Credo che dal prossimo capitolo comincerò a non senrtirti più,mi odierai LOL :D La tua amata Tanya entrerà in azione,purtroppo .__. Gia in uesto capitolo avremo un accenno di come si è evoluto il rapporto tra lei e Bella,se in bene o in male.Mi fa piacere che ti sia piaciuta la scena un pochino hot,non sono un granchè con queste scene xD Spero ti piaccia anche questo chap :D un Bacio <3
cloe cullen: claudiiiiia!^^ ma una vita un amore che fine ha fatto?Enon tentare di nasconderti,guarda che ti vedo!:D Ma certo,anche se oltre ad essere diventato un vampirozzo responsabile oras è diventanto anche un po' ninfomane,ma a noi piace anche cosi,non è vero? xP Gli MMa,un sogno *-* Un bacio <3
spidermapi: ciao cara!grazie *___* sei sempre cosi gentile <3,chissà perchè,descrivere Edward è molto semplice,forse percè è il tipico uomo che vorrei anche io? :D un bacio,spero ti piaccia anche qeusto chap ^^


Locandina

CAPITOLO 11

2 MESI DOPO


-Mmmm...sei al corrente che se continui in questa maniera,probabilmente non riuscirò a muovere un dito per andare al lavoro?-mugugnai,fermando la sua mano,che,incurante delle mie deboli proteste,seguitava il suo percorso verso le parti basse del mio corpo.
-E tu sei al corrente del fatto che un uomo davanti a tanta bellezza non può starsene buono e fermo?-replicò Edward con una leggera risata,realizzando il suo obiettivo.
-Edward...-
Un sospiro di piacere mi uscì dalle labbra,e tentai di recuperare la sua mano.Questo lato così...intrapendente me lo aveva nascosto molto bene gli anni passati.
-Mmmm... dai amore,shh,abbiamo ancora un po' di tempo...-mormorò suadente al mio orecchio,stendendosi completamente sopra il mio corpo .
Il calore del suo corpo mi sovrastò,il che poteva essere positivo in date situazioni,ma anche negative in altre,complice il fatto di essere in pieno agosto non aiutava per niente.
Le sue mani si aggrapparono ai miei fianchi e iniziarono a massaggiarli;erano inutili i miei tentativi di opposizione ,anche perchè...non ne ero proprio del tutto scontenta di quello che stava accadendo.
...Anzi.
-Lo vedi-sussurrò,e potei percepire il suo sorriso dal modo in cui le sue labbra si posavano sul mio collo,alternando morsi e piccoli baci su tutta la sua lunghezza-non mi sembra che un po' di coccole possano ucciderti-
-Sei uno sbruffone-replicai con una risata,passando le mani sulla sua schiena maestosa-So benissimo che le coccole sono solo il preludio dell'idea che hai in mente-continuai,mentre i suoi baci si spostavano verso il mio seno.
Alle mie parole,alzò di poco la testa.-Ah,si?E sentiamo...-le sue mani si inoltrarono sotto la maglietta,raggiungendo il gancetto del reggiseno che portavo.-Quale sarebbe la mia idea?Assomiglia vagamente a...questa?-continuò,sempre ridendo,e la sua mano scivolo giù,dentro i miei pantaloncini,ad accarezzare il mio sedere.
Che paradiso.Letto,sole,bottiglia di coca cola sul comodino ghiacciata,ventilatore puntato in faccia,coccole del proprio ragazzo.
Come sempre,sarebbe stato difficile solo il pensiero di dovermi alzare da quella superficie morbida,ma quelle erano una delle poche volte di cui io e Edward potevamo approfittarne liberamente.
Il caldo era afoso,ma erano anche le tre del pomeriggio;quella pazza di Alice si era presentata a casa all'ora di pranzo con la chiara intenzione di prelevare Lizzie per un pomeriggio di sano shopping.Povera la mia piccola.Neanche aveva la facoltà di parlare,che già era diventata una povera personal shopper di quella sadica.
Ovviamente il nostro parere,mio e quello di Edward,era stato negativo (ogni occasione era buona per spupazzarci insieme il nostro piccolo tesoro),ma alla fine avevamo dovuto acconsentire,in quanto Alice doveva servirsi di Lizzie per fare un giro di prova con gli abitini per un affare molto,molto importante.Già.
Quei due mesi di stallo erano stati molto significativi per riallacciare definitivamente il rapporto con i Cullen,e con Edward soprattutto.
Ormai,la sua presenza era diventata un qualcosa di quotidiano,una piacevole abitudine.La maggior parte delle volte si fermava con me e Lizzie a dormire da noi,sotto il tacito consenso dei miei,e anche io e Lizzie spesso passavamo la notte lì dai Cullen.
Ormai ,la nostra giornata tipo era diventata un qualcsoa simile al: alzarsi,coccole,colazione,spiaggia,lavoro,coccole e ancora coccole.
Eio di certo non me ne lamentavo.Per me,era tutto assurdamente perfetto.Certo,quei momenti in cui io ed Edward eravamo costretti ad allontanarci,quando magari doveva tornare a casa,per un cambio d'abito,o una commissione di Alice ed Esme,io e mia figlia ne risentivamo immediatamente la mancanza.
Noi eravamo una famiglia.
Quanto noi due ,come coppia....bè,anche li era il massimo.Non che ci fosse da dire molto.
Edward mi faceva sentire una ...principessa,in tutti i sensi.Dolce,romantico e sottile.Ma allo stesso tempo, sotto le lenzuola...il nostro rapporto era magnifico,esplosivo.Arrossii ripensando all'audacia che alcune volte gli avevo dimostrato,proponendo luoghi della nostra passione come il bagno,la spiaggia di notte(quella era diventata ormai una specie di tradizione),o il tavolo della cucina.
Alice e Jasper avevano deciso di sposarsi,o meglio,ricelebrare le nozze,in teoria,ma questa sarebbe stata una vera e propria prima volta,per entrambi,e ciò aveva causato una tremenda euforia ed eccitazione in tutta la famiglia.
Jasper  era riuscito ad ottenere lavoro come avvocato in uno degli studi legali più rinomati di LA,e,ovviamente,Alice poteva benissimo starsene a casa a fare la benestante e trascorrere le sue giornate tra shopping e,sua nuova passione umana,il frozen yogurt.
Perciò,da un mese a quella parte,tutti eravamo immersi nei preprativi del loro matrimonio,che essendo di Alice,somigliava molto più a un'incoronazione di Stato.
-Spero seriamente che Alice non voglia davvero trasformare Lizzie in una baby star-borbottai alla fine,scostando la sua mano dalla mia pancia scoperta e mettendomi a sedere.
Ora o mai più.
Edward ricadde di schiena sui cuscini,osservandomi  infilare le infradito.Un sorriso gli balenò in volto.-Non credo.Sa a cosa andrà incontro-
Alcune volte,quello sguardo di pura follia protettiva nei confronti della figlia,invece di spaventarmi,mi faceva sentire solo più protetta e...felice.
-Penso che con questa storia del matrimonio ormai sia irrecuperabile.Per non parlare poi di quell'assurdità di farmi fare la damigella.Non se ne parla-borbottai,passandomi una mano tra i capelli.Raccattai la divisa da lavoro in armadio e mi diressi verso il bagno.
-Saresti divina,amore.Uno splendore-
Non potevo vederlo,ma alzai gli occhi al cielo immaginando la sue espressione.
Il riflesso allo specchio di una ragazza esasperata ricambiò il mio sguardo.
-Tu sei di parte.E poi,sai che odio essere al centro dell'attenzione.Tacchi,abiti complicati,flash accecanti...no no,me ne starò in un angolo con te e Lizzie,punto-dissi categorica,aprendo il rubinetto dell'acqua,spruzzandomene un po' sul viso,e poi mi passai un leggero strato di trucco .
-Bella-
Comparve dietro di me,e lo osservai dallo specchio.Era bellissimo.A petto nudo,poi,era una tentazione irresistibile.Sublime.
Le sue braccia mi circondarono la vita.-Però,come siamo belli insieme-mormorai,stringendo le sue mani sul davanti.
-Una coppia perfetta-ridacchiò lui stringedo più forte la presa.-E comunque,saresti bellissima a percorrere la navata.In effetti,la cosa potrebbe anche ingelosirmi,ma sarebbe fantastico sentire l' invidia degli altri uomini presenti nella Chiesa.Tu sei solo mia-concluse,con tono minaccioso.
Mi sentii confortata e protetta dalla sua possessività,e,non volendolo,un'immagine comparve davanti ai miei occhi.
Io e lui.In Chiesa.Solo che invece di essere nelle vesti di invitati,eravamo nelle vesti di sposi.Io,un lungo abito bianco,e lui,giù,ad attendermi,radioso.
Scacciai via l'immagine velocemente.
Edward mi baciò la guancia.-Mia dolce Bella.Sempre tra le nuvole-
Avvertii le gote arrossarsi.-Scemo-Mi districai dalla sua presa e mi legai i capelli in un'alta cosa di cavallo,mentre lui con una risata cominciò a vezzeggiarmi il viso e il collo.
-Edward,dai,su,fai il bravo-mugugnai,tentando,controvoglia,di allontanarlo.-Sono in ritardo.-
-Con me non sarai mai in ritardo-mugugnò sul mio collo,mentre le sue mani si facevano strada verso i seni.Prese a massaggiarli.
-Edward,sul serio-rilassai uno sbuffo di piacere,e mi voltai,lasciandogli un ultimo bacio sulla guancia.-Devo davvero andare-
-Mi stai rifiutando-mormorò,facendo la fina faccia da cane bastonato.Ma certo,come sempre tentava di far passare la sottoscritta come peccatrice,ma questa volta non ci sarei cascata.Nemmeno di fronte a quello  sguardo cosi dolce.
No.
-Muoviti-dissi solo,passandogli davanti e reprimendo un sorrisino.
Sentivo i suoi passi dietro di me.
-Nemmeno un bacino piccolo piccolo?-
-No-
-Però una palpatina al sed...-
-Edward,amore della mia vita,luce della mia esistenza-lo bloccai,voltandomi di scatto e poggiando la nocca della mano sul suo petto scolpito-vuoi andare in bianco stasera?-
Il suo sguardo atterrito mi fece scoppiare a ridere.
-No,non è esattamente il mio desiderio maggiore-rispose,interpretando ancora la parte dell'offeso.Le sue mani,però,nonostante i miei avvertimenti,scesero giù,fino a saggiare le mie rotondità.
-Edward,quelle mani,levale-dissi,guardandolo negli occhi.
Strinse la presa,fissandomi e tentando di non ridere.-Quali mani?-
-Quelle che stanno torturando il mio povero sederino-borbottai,stringendo gli occhi.
Scoppiò a ridere,mollandomi una piccola sculacciata, e si ricompose.-Sei proprio una streghetta.-
-Andiamo,scemo-
Lo presi per mano,e lo portai giù ridendo.
Ah,che meraviglia.

Edward parcheggiò la BMW proprio in un posto davanti la spiaggia,e scesi,mentre lui faceva scattare le sicure.
Cominciavo gia a rimpiangere il mio letto fresco.L'aria era afosa,la spiaggia affollata,e il mare calmo come una tavola da surf.In quei momenti,odiavo essere al lavoro piuttosto che lì,in sole,a tentare di prendere la tintarella e magari a ricevere tante coccole sull'asciugamano da Edward o fare il bagno con mia figlia .
-Non capisco perchè ti ostini a lavorare ancora-borbottò Edward,quasi leggendomi nel pensiero,intrecciando la sua mano alla mia,diretti verso il piccolo sentiero acciottolato  incastonato nella sabbia.
Da quando era tornato,non aveva mai mancato l'occasione di ribadirmi quanto fosse contrario all'idea che lavorassi.Del lavoro di per sè,sebbene non volesse vedermi affaticata senza motivo,perchè pretendeva di prendersi cura di me e nostra figlia anche economicamente,con un po' di fatica lo avrebbe anche potuto accettare,ma quello che non sopportava davvero era il tipo di lavoro che svolgevo.
Da quando un giorno aveva scoperto dell'occhiata allusiva di un giovane surfista straniero verso le mie gambe(venuto a sapere poi grazie a Chantal,come sempre),aveva dato in escandescenza.
Ero a conoscenza della sua gelosia,ma quella era davvero paura.Paura che nemmeno riuscivo a comprendere.Io ero sua,non avrebbe mai potuto dubitare del mio amore.Non gliene avrei mai dato possibilità.
Perciò,non appena notava lo sguardo di qualche individuo maschile posarsi su di me,subito il povero malcapitato dopo averlo visto in faccia scappava a gambe levate,e stessa cosa accadeva con Elizabeth.
Ormai restava sempre con me durante le ore di lavoro,a farmi compagnia,ed era diventato amico di tutti i miei colleghi e dei frequentatori periodici del fast food.E questo,invece di infastidirmi...mi faceva sentire coccolata.Avevo sempre odiato gli sguardi e le parole pesanti dei clienti.Da morire.
Ormai,con mia grande sorpresa,i Cullen non erano più ai margini della società,ma perfettamente integrati;Alice ormai era diventata una sottospecie di diva del quartiere,poco ci mancava che finisse presa per un casting di un film,per non palrare di Jasper,ormai aveva la sua cerchia di amici /colleghi.Prevedevo un qualcosa come mille invitati al loro matrimonio.Non volevo pensarci.
Le mie rilfessioni furono interrotte dallo squillo del mio cellulare.Lo afferrai con la mano libera,e alzai gli occhi al cielo quando lessi  chi mi stava chiamando.
-Pronto,Alice-borbottai.
Edward camuffò una risata in un colpo di tosse.
-Ciao Bella!Senti,volevo chiederti una cosa,solo una,giuro che sono stata brava...-
Chissà perchè,avevo una vaga idea della sua piccola richiesta.
-Se ha a che fare con il comprare l'ennesimo capo di abbigliamento,scarpa,o qualcosa attinente a ciò per Elizabeth la mia risposta è no-dissi,anticipandola.
Silenzio,e uno sbuffo dall'altra parte della cornetta.-Bella,sei davvero una pizza.Fino a prova contraria,sono la sorella del papà,e se voglio comprarle qualcosa...-
-E io sono la mamma,fino a prova contraria-la bloccai,lanciando un 'occhiataccia ad Edward che stava scuotendo la testa allibito.-Alice,seriamente.Non permetterò che spendiate tutti questi soldi per vestitini firmati che si metterà un giorno all'anno,proprio non riesco a concepire questa idea...-
-Va bene,va bene come vuoi.Sei una lagna-mi interruppe,con voce offesa.-Una vera pizza.E per punizione non accetto rifiuti per il ruolo di damigella-
Mi attaccò in faccia prima ancora che mi desse il tempo di elaborare la sua frase mentalmente.
Quando infilai il cellulare in borsa,il fumo gia mi usciva dalle orecchie.
-Non è possibile!-sbottai,poggiando la testa sulla spalla di Edward.Come se non bastasse,il sudore cominciava a farti sentire.-Non lo farò mai!-
-Ti ha incastrata-assentì Edward,con una smorfia sul viso.-E' la cosa che le riesce meglio.Piccolo puffetto traditore.Ma se non vuoi farlo,nessuno ti obbliga.Ci penso io,amore.Anche se ,a dire la verità...non capisco una cosa-
Alzai gli occhi verso di lui,che mi stava osservando,e mi bloccai proprio davanti l'entrata posteriore del bar.Un po' d'ombra.Finalmente.
-Cosa?-chiesi,prendedogli le mani e stringendole.
-Perchè hai questa fissa dei soldi?Cioè insomma Bella,li abbiamo,non vedo perchè non dovremmo spenderli per nostra figlia-
Chiusi gli occhi,sospirando.-So che... quello che fai,che fate,è tutto perchè amate Lizzie,ma ,alcune volte mi sento come...se fossi nulla senza di voi,ed è cosi in realtà,ma...non so,è cosi.Non voglio dipendere da...voi,perlomeno economicamente.-dissi,con un debole sorriso,guardando a terra.Ora ero davvero imbarazzata.
Le dita della sua mano mi alzarono il mento,e mi scontrai nuovamente con i suoi dolcissimi occhi verdi,cosi protettivi,ardenti.
-Bella,non voglio assolutamente che tu pensi queste cose.Noi siamo una famiglia,e io ti voglio trattare come meriti,una principessa.Non è nessuna dipendenza economica.Io voglio prendermi cura di te,di voi.Ma... capisco,o meglio,sto cercando di comprendere, il tuo punto di vista,quindi non mi opporrò con la forza alla tua decisione,nonostante voglia staccare ogni singola testa di quei pervertiti li dentro-accennò con la testa verso l'entrata,e scorsi un lampo di rabbia momentaneo passargli negli occhi.-Siamo una squadra-
Scossi la testa,desolata.-Ma come fai ad essere sempre cosi maledettamente dolce?-
Un sorriso si aprì sulle sue labbra-E' grazie a voi-disse,lasciandomi un bacio sulla fronte.-Ora devo andare,torno subito-
Corrugai le sopracciglia,confusa.-Andare?Dove devi andare?-chiesi,abbracciandolo forte,curiosa e perplessa.Il solo pensiero di non vederlo anche per pochi minuti mi metteva ansia e tristezza.
Edward mi guardò con sguardo dolce,mordendosi il labbro.-Bè,Liz oggi ha terminato i barattolini plasmon per il pranzo,quindi...ecco pensavo,bisogna prenderne altri,e ho consultato l'orario di apertura di alcune farmacie nei dintorni,stanotte,mentre tu dormivi.Non me la sento di comprarglieli al supermercato,è ancora così piccola -rivelò,con voce preoccupata.
Spalancai la bocca,completamente disorientata.-Tu...stanotte,ti sei messo a cercare orari delle farmacie qui intorno per comprare i barattolini delle pappette per il pranzo di Liz?-ripetei.
Scrollò le spalle,intensificando la sua stretta attorno alla mia vita,e non disse nulla,in dolce imbarazzo.
Sentii le lacrime premere al bordo degli occhi,ma scossi la testa,commossa.-Vieni qui-mormorai,prendendolo per il mento.-Ti amo,Edward Cullen.Non lasciarci mai-e r appoggiai le mie labbra sulle sue,in un soffice bacio.




-Piccola lei,amore del papà,con questi occhi dolci...il papà non ti lascerà mai andare via da lui...-
Le note di "With you" di Chris Brown risuonavano dallo stereo ultimo modello e si spandevano nella stanza,ed io,seduta sul bordo della vasca del bagno, di marmo,assolutamente enorme,del bagno di Edward,un asciugamano avvolto attorno al corpo,osservavo lui e mia figlia fare il bagnetto,immersi fino all' orlo e soffocati  dalle tante bollicine profumate.
In quei momenti,la mia felicità si ergeva verso le vette più alte dell'universo.
Edward era un papà dolcissimo,un amante perfetto...chissà,forse sarebbe stato anche un marito perfetto,non c'era dubbio.
Saltai,a quel pensiero,ma fu impossibile alla mia mente evitare di ricreare la scena esatta di me in abito bianco,in attesa di Edward,lì sull'altare,magari con abito classico.
Ero completamente,definitivamente partita di cervello.
Con gli occhi,ritornai a fissare Edward,le spalle e le braccia muscolose che sporgevano fuori dalla superficie dell'acqua,che reggevano il corpicino di Elizabeth stretto sul suo petto.
Mi rasserenavo,quando mia figlia era tra le braccia del padre;sapevo che Elizabeth con lui sarebbe stata per sempre al sicuro,al rifugio dalla dura realtà che ancora le era preclusa,sebbene per poco,dalle sue forti braccia protettive.
Ed era in questi momenti,che era impossibile non riuscire a pensare a me ed Edward ,a una vita insieme.Sebbene gia ora eravamo abbastanza uniti,sempre insieme,il pensiero di svegliarsi insieme tutti i giorni,attendere il suo ritorno a casa,la notte dormire,coccolarsi,assistere insieme alla crescita di nostra figlia...no,non esisteva qualcosa di più bello.No.Era tutto quello che chiedevo.
-Bella Addormentata?-
La mano di Edward mi accarezzò il braccio,causandomi pelle d'oca,non tanto a causa del suo braccio bagnato,quanto per il suo tocco assolutamente destabilizzante.-A cosa pensi?-continuò,accarezzando poi la mia guancia.
Scossi la testa,sorridendo,e mi portai una mano tra i capelli appena lavati.-A quanto sia meraviglioso tutto questo-
Entrambi osservammo Elizabeth sbattere i piedini nell'acqua.Rideva,contenta.
Era semplicemente adorabile.
Il suo corpicino ormai era diventato consistente,e incredibilmente morbido;era ...assurdo, come fosse cresciuta cosi tanto ,sotto i nostri occhi,senza neanche realmente accorgerci del cambiamento cosi repentino;i capelli bronzei,tendenti al mosso,erano morbidi al tatto e gli occhi,quegli occhi,la mia fotocopia.Era bellissima.
-Liz,non credi sia ora della nanna?-dissi,con un sorriso dolce,tendendo le braccia.
Edward sbarrò gli occhi fintamente inorridito e se la strinse più forte al petto.-No no.Proprio non se ne parla.La cucciolotta rimane ancoraun po' tra le braccia del papà,non è vero?-chiese retorico,facendo pernacchie sulla guancia della figlia,che,di tutta risposta,continuò ad affondare i piedini nell'acqua.
Alzai gli occhi al cielo.-Potrei cominciare ad ingelosirmi.Ormai siete una squadra voi due.Ed Esme ci ucciderà,quando vedrà cosa abbiamo combinato qui per terra-dissi,indicando il secondo lago creato sul pavimento di marmo lucido,assolutamente costoso,del bagno alias piscina della camera di Edward.
-Sai benissimo che per la sua nipotina sradicherebbe anche la casa,ed è tutto dire-replicò Edward,con una risata,e finalmente mi passò Lizzie,non prima di averle poggiato un ultimo bacio sulla fronte.La infagottai velocemente nell'asciugamanino,tentando di bloccarle i piedini irrequieti.
-Vuoi che ci pensi io a metterla a letto?-chiese,premuroso come sempre.Scossi la testa,accarezzando la testolina della piccola.I suoi occhi mi guardarono,sorridenti.-Ti mette la mamma a letto,non è vero?-chiesi retorica,accarezzandole poi la schiena.
Edward chiuse gli occhi e riappoggiò la schiena contro il bordo della vasca idromassaggio,dove prima tutti e due avevamo rimuginato sulla nostra..." questione esistenziale" in maniera molto fisica,e spedita mi richiusi la porta dietro di me,prima che mi sofffermassi sul movimento,assolutamente eccitante,dei suoi pettorali bagnati.Cavolo.Ormai ero una ninfomane a titolo pieno.Non c'era posto dove io ed Edward non avessimo dato prova del nostro amore,e lu,con quell'atteggiamento cosi cosi...bè,così,non aiutava di certo.
Poggiai la testolina di Elizabeth sulla mia spalla,cominciando a frizionarla con l'asciugamano di spugna morbida.La sua pelle,simile a pesca vellutata,con l'odore del bagnoschiuma era ancora più dolce.Presi a massaggiarle la cute,prima di poggiarla sul letto di Edward,per infilarle il pigiamino,ennesimo regalo di Alice,che ora era giù con il resto della famiglia.Emmett e Rosalie dovevano essere rientrati,a giudicare dal volume alto della tv.Erano spariti per tutta la giornata,senza far sapere nulla a nessuno.Mah.Mi chiesi se anche Tanya stesse giù,ma,non appena lo pensai,mi diedi uno schiaffo virtuale.
Bella,non avevi detto che l'avresti evitata per il resto dei tuoi giorni?
Tanya.
Che situazione...pazzesca,ed irritante.Sembrava tutto una grande burla.
Probabilmente,ero solo un'egoista,ma il solo pensiero che quell'oca giuliva,con il seno messo sempre in bella mostra,e un sedere più grande di una barca(seriamente,prima o poi ne avrei preso le misure),gironzolasse e vivesse con il mio ragazzo,era una cosa che mi dava alla testa.
No,di più.Mi faceva salire il sangue al cervello.
I nostri rapporti si limitavano a quelli di due conoscenti,più o meno,il che era da considerare un po' assurdo visto che ormai viveva in famiglia.Bè,di certo non eravamo in quelle condizioni per colpa mia.Proprio no.
Ma mi era troppo difficile riuscire a farmela piacere.Odiavo il modo in cui,approfittando dell'assoluta generosità e bontà di Edward,riusciva a cavar fuori le migliori scuse per allontanarlo da me o dalla figlia.
E questo non lo sopportavo,e più di una volta,per colpa sua,io ed Edward avevamo avuto delle discussioni.Soprattutto,il modo in cui considerava mia figlia,mi faceva venir voglia di prenderla a schiaffi,ma Edward trovava sempre una giustificazione,con la dannata storia dei problemi che Tanya aveva con la propria famiglia,che stava cercando di lasciarsi alle spalle un momento difficile,che aveva bisogno dell'affetto dei suoi cari amici...
Fortunatamente,però,quando si trattava della figlia,o di me,ilsuo senso di bontà e generosità andava a farsi un giro,perlomeno la maggior parte delle volte.
Edward era davvero troppo buono.E generoso.Ma lo amavo anche per questo.
-Bella,amore?-
Avvertii Edward chiamarmi a gran voce dal bagno,e lasciai Lizzie sul letto,non prima di averle scoccato un bacino sulla guancia profumata.
Era sempre lì,a mollo nella vasca,un sorriso sul volto.Sembrava eccitato per qualcosa.
Conoscevo bene quello sguardo.
-Ho l'impressione che tra pochi secondi Alice spalancherà la porta insieme a Rose,o,molto probabilmente,Emmett la sfonderà per tutte e due-mi informò,trattenendo una risata,e indicò l'asciugamano dietro le mie spalle,poggiato sullo sgabello.
-Cosa?-chiesi confusa e disorientata dalle sue parole.-Che diavolo vai blaterando?-
-Carlisle sta tornando proprio ora,appena ha ricevuto la notizia-continuò,ora immerso ,da quello che ne deducevo,nei pensieri dei suoi famigliari al piano di sotto.-Oh oh,eccole,l'uragano Alice -Rose.Tesoro,passami l'asciugamano,non voglio farmi trovare nudo proprio in questa lieta circostanza.-
-Edward,potresti gentilmente parlare in tono più chiaro ,per piacere?-sbottai,non capendo un accidente.Cominciavo ad innervosirmi.-Che stanno facendo Rosalie e Al...-
Non ebbi tempo di terminare la frase,che udii prima la porta della camera da letto di Edward venire aperta con furia,fino a quando non piombò nel bagno la figura di Rosalie,raggiante,i  capelli sparpagliati,le mani sulla pancia,e dietro di lei,a partire da Emmett,raggiante come la moglie,Alice e tutta la famiglia.
Feci in tempo solo a notare che Edward era riuscito ad allacciarsi l'asciugamano in vita in tempo,prima che Rosalie esplodesse in una risata solare.
-Sono incinta!-esclamò.



Ricordo sempre l'altra mia ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe conoscervi meglio :

MSN: kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_


Baci a tutte
Cristina

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Buon pomeriggio a tutte,girls!Eccoci con un nuovo aggiornamento.
Dalla lettura delle recensioni,ho scoperto che molte di voi siete fans della fantastica Kristen,e questo non può che farmi un enorme piacere*-* Spero che per la premiere di BD veniate tutte a Roma,io vi aspetto!Ho letto che tante non sono venute perchè Robert non c'era ,ma la volete sapere tutta?La sottoscritta ha parlato e ha l'autografo anche di lui xD Le premieres me le sono fatte tutte xD Non uccitedetemi,per favore xD
Oggi è il 4 di luglio,e ,oltre a ricordarci che l'estate è nel pieno con questo caldo assurdo (ma quando arriva il mio adorato Natale? *O*),è anche la festa d'Indipendenza Americana,tenevo a ricordarlo,immagino che ormai anche i muri sappiano del mio American dream,e un giorno spero anche io di passare questa festa facendo un pinic nei prati di Central Park *sogna*
Bando alle ciance,vi lascio al capitolo ;D

Risposta alle recensioni:

Antonya:Grazie dei complimenti,sei sempre tanto dolce <3 Mi fa piacere che l'idea di Rosalie incinta abbia riscosso successo,d'altronde,si sa che il suo maggior rimpianto della vita umana è proprio quello di non aver potuto far figli,e qui l'ho fatta riscattare.^^ Un bacio Anto,e grazie ancora <33 P.SSono in attesa del 3 MM di NAV ,mi raccomando eh! ;D
Giselle:...e fortuna che sei una recensionista in erba!Pensa quando diventerai più brava!xDPer quanto riguarda Chantal,non so se per la seconda parte della ff ci sarà abbastanza spazio per il suo personaggio,quindi per il momento è meglio archiviarla per la terza parte,ci sto facendo un pensierino ;DAllora,vedo che il quesito principale tuo,come quello della maggior parte delle lettrici,è Tanya.Questo è un capitolo fondamentale,e come vedrai,sarà incentrato totalmente su di lei,e risponderà a quasi tutte le tue domande,credo :D Mi ha fatto piacere vedere che Rosalie incinta abbia riscosso successo,in questa storia l'ho voluta far riscattare^^Ora bisognerà vedere come Edward si adatterà a quello che sta accadendo,e che vedrai nel capitolo,ma di una cosa devi essere certa:per Edward,niente è più importante di Bella e Lizzie.P.S.Ho risolto il problema con le immagini,a breve posterò quelle che non si sono viste nei capitoli scorsi,e come hai visto,ho ripreso ad evidenziare il nome dell'autrice della recensione.Ti ringrazio per avermelo fatto notare!;D Un bacio
fiorella91:Aaa eri anche tu qui?Che bello *____* Chissà,magari eravamo pure vicine e non lo sapevamo xDLasciamo perdere,io ci piango ancora *___* ç*çSono contenta che ti sia piaciuto per Rosalie,di scoop ne avremo molti prossimamente!:P Kiss <3
aLiCe__CuLlEn: *si ripara dal grido* xD Sono contenta che l'idea di Rosalie incinta abbia riscosso successo!Povera Bella,altri che attiva,qui va a finire che sarà il primo caso di donna a violentare l'uomo e non viceversa:DSto ancora ridendo per la definizione di Tanya "vaccona"xDDOra vedrai perchè Tanya sta con i Cullen,e sono sicura rimarrai abbastanza scioccata ;PGrazie ancora dei complimenti, un bacio <3
ila_cullen:Oddio grazie,sei davvero dolcissima *___*Ahahah alzi la mano chi vorrebbe Edward come ragazzo! *assalto di donne* xDD Prova ad immaginarlo sulla spiaggia di LA:che magnifica visione *__*Cosa ne pensi di questo capitolo,incentrato quasi totalmente sulla storia di Tanya?Secondo me non ve lo aspettavate xD Un bacio <3
Luna Renesmee Lilian Cullen:Ciao cara!Sono contenta che l'idea di Rose incinta ti sia piaciuta!Oh si,la mia Kristen *___*Into the Wild *__* Uno dei suoi film che più mi piacciono,se non hai ancora visto Speak,vedilo assolutamente *.* E' uscito da poco il cofanetto in Italia,e il film purtroppo è soltanto in inglese,ma con i sottotitoli in italiano.E' magnifico *.*Se vuoi,puoi aggiungermi su msn,il mio contatto lo lascio sempre a fondo pagina^^ Gli esami li hai gia fatti?Spero siano andati bene^^Credimi,è meglio essere piccoline,io mi sto disperando,tra 11 giorni diventerò diciottenne,ho la sindrome di Peter Pan,io xD
Ed4e:Aaaa che bello,mi fa piacere che ti sia piaciuto *__*Non anticipo nulla su Rosalie,anche perchè tra poco si verrà a sapere tutto :D*_____* si ,la mia Kristen <33 Cucciola lei,mi ha fatto gli auguri per il compleanno *riparte a piangere* Spero ti piaccia  anche questo nuovo chap,un bacio <3
ledyang: letiiiiii dai ammettilo,sono stata abbastanza veloce! ;D Ho aggiornato anche l'altra,quindi mi merito un applauso U_U xD Voglio proprio vedere cosa ne penserai di questo chap dopo aver letto della "fanciulla" Tanya ahah xD Un bacio <3
LadySile:Ahahaha *parte a ridere* immagino che dopo aver letto questo chap considererai Edward molto più che deficiente!Quando scrivo parti riguardanti Tanya ti penso molto,sai? xD Questo è il capitolo chep enso aspettavi da tanto,qui si spiega perchè Tanya vive con i Cullen,e tutto il casino che c'è dietro,che ,credimi,sarà fondamentale per l'avvenire.Di una cosa però devi stare certa:per Edward nulla è più importante di Bella e Lizzie,e con questo credo di averti tranquillizzata abbastanza ^^ Un bacio <3
tamy79:ciao cara,hai visto che brava,ho aggiornato oggi? *.*Ahaha ci mancava solo Jacob qui ed era finita,sta diventando peggio di Beautiful xDGrazie per supportare anche l'altra ff,davvero,sei un angelo *_* Spero che questo chappy ti piaccia e che nonti lasci addosso un senso troppo vivo di ansia!xD Bacio <3
giova71:Grazie,sono contenta che l'idea di Rose incinta ti sia piaciuta *__*Mmm...si,la storia procede a gonfie vele,ma...credo proprio che comincerai ad avere dei dubbi dopo aver letto questo capitolo *risata sadica * Un bacio <3
Austen95:Siiii sono molto contenta per Rose,l'ho voluta far riscattare in uesta ff,ed ora anche lei è felice *.* Bisognerà vedere se tu lo sarai ancora dopo aver letto questo capitolo un po' ansioso xD Un bacio <3
Fortheternity:Bella gelosa di Tanya?Bella è gelosa marcia di Tanya ! xDD Mi spiegherò meglio alla fine deel cap,non voglio spoilerare nulla :D Si,io sono di Roma,quindi non mi sono persa neanche una premiere xDIl mio cartellone era bianco con le scritte nere,ed ero vicina a quelle ragazze con il cartellonenero,però stavo più avanti *-*Rob speriamo tornerà per BD *-* Lo sai che ho anche i lsuo autografo?xD*__* Solo che mi imbarazza ripensarci,sai,quando ci ho parlato ci ho fatto una figura di m***a indimenticabile xD Tu di dove sei?Spero che per la prossima premiere verrai qui a Roma,io ti aspetto! :D un bacio <3
LudoCullen96:Grazie cara,sei gentilissima!La gelosia di Edward è bellissima,ma secondo me rimarrai di sasso a vedere quanto Bella sia anche lei molto gelosa!Le tue domande sono molto interessanti,e vedrai,tra poco avrai tutte le risposte,a cominciare da questo capitolo!Sono contenta  che l'idea di Rose incinta ti sia paiciuta *-* Grazie ancora del supporto cara,sei dolcissima *_* Un bacio <3
vanderbit:Ciaooo! oddio che bello,anceh tu fan di Kristen!Queste cose non possono che farmi piacere *____*La seconda parte la sto riguardando un pochino,forse dovrbbe essere lunga quanto la prima,una decina di capitoli,forse o di meno,non vi voglio far soffrire troppo xDEdward e Bella in questa ff sono due sagome,devo ammetterlo xDSono contenta che lidea di Rose incinta ti sia piaciuta,e che ogni votla sottolinei il tuo piacere a vedere il rapporto di Ed e Lizzie cosi forte,adoro scrivere i loro momenti *__* Secondo me,dopo questo chap,mi odierai a morte xD Ma no dai,ancora è tropp o presto ;P Un bacio tesoro <3
baby2080:Penso che mi odierai a morte dopo avertelo detto,ma ho l'autografo anche di Rob xDSpero che per la premiere di BD verrai qui a Roma,sarebbe bello essere tutte unite! *.*Mi fa piacere che l'evolversi della storia sia di tuo gradimento,anche se secondo me questo capitolo ti lascerà un vago senso d'ansia xDUn bacio <3
nanerottola malefica:ciao cara!Grazie davvero,Kristen*__* Ho l'autografo anche di Robert a dire la verità,e ho parlato anche con lui *.* Non è che ora mi ammazzi vero? xDInfatti io ho viaggiato tra le nuvole tipo per due mesi prima di ritornare con i piedi per terra dopo Rob xDSei la prima che nota finalmente il mio nuovo Jasper più solare,e sono contentissima di questo!Poverino,deve sopprotare questa alice molto stile "Paris Hilton" xDD Compatiamolo xDSpero che questo chap abbastanza Tanyoso non ti abbia fatto venire troppa ansia xD Un bacio <3


Locanda

Capitolo 12

-E cosi,sei incinta-ripetè di nuovo Edward.
La sorpresa aleggiava ancora per la casa,e tra tutti i presenti.
Io in primis,non riuscivo a realizzare il concetto.Rosalie era incinta.
In realtà,ripensandoci,avrei dovuto immaginarlo.Sarebbe potuto accadere;ormai Rosalie ed Emmett,come gli altri,avevano acquisito caratteristiche parzialmente umane,e la possibilità di procreare era tra quelle.Anche se...
Arrossii,e non terminai il pensiero.La mano di Edward,calda,mi accarezzò la guancia bollente.
-Tutto a posto?-chiese.Si vedeva lontano un miglio quanto fosse emozionato per la sorella.Semplicemente adorabile.
Annuii.-Sono molto felice per Rosalie-dissi,con un sorriso,e alzai gli occhi su di lei.
Mi rivolse un sorriso solare.Era il ritratto della felicità.Emmett non l'aveva lasciata un istante sola,e si rigirava le mani emozionato,annuendo alle varie raccomandazioni che i membri della famiglia gli facevano.
-Non vedo l'ora che Carlisle rientri-disse,alzandosi per la centesima volta dal divano.Ormai i suoi piedi si muovevano da soli,per quante volte aveva girato in cerchio nel soggiorno.-Voglio che visiti immediatamente Rosalie-
Rosalie gli rivolse un sorriso dolce.-Stai tranquillo,amore...se gia cominci cosi credo che il pavimento non ti reggerà per i prossimi nove mesi-
Ovviamente,seppur nella veste di papà in dolce attesa,Emmett rimaneva sempre il giocherellone dei giocherelloni.
Si bloccò vicino alla tv al plasma,poggiandoci una mano sopra,e alzò un sopracciglio rivolgendosi allusivamente al divano dove io ed Edward eravamo seduti.-Rose,amore della mia vita,se Edward e Bella non l'hanno distrutto fino ad ora,credimi,siamo a posto-
Spalancai la bocca,sbalordita,e udii soltanto lontanamente le risatine soffocate di Alice ,Jasper e Rosalie.-Emmett,che diavolo...-
-Bella,lo sappiamo che tu ed Edward avete ripreso le vostre "attività",su,non fare la melodrammatica...dovresti nascondere meglio le prove quando venite a limonare a casa nostra-
A quel punto,lui e Rosalie esplosero in una fragorosa risata.
Edward ringhiò,accanto a me.-Smettila,idiota-
Dal canto mio,ero imbarazzatissima.Che prove...?-Edward...-borbottai.Sentivo le guance più rosse di un pomodoro maturo.
La sua mano scivolò per la schiena,accarezzandomela.-Lascialo perdere-borbottò,scuotendo la testa,ancora irritato-sta bleffando,la sua è solo una supposizione-
Assottigliai lo sguardo,ma gli altri non ne volevano sapere di smettere.
Avrei dovuto farla pagare molto presto a quello scimmione.Le sue allusioni alla mia vita sessuale erano abbastanza imbarazzanti.
-Dai Bella,volendo il pavimento di casa nostra potrebbe essere testimone del concepimento del fratellino o della sorellina di Liz...-
Ormai ridevano a tutto spiano,e io volevo sotterrarmi.Odiavo queste battute,soprattutto quando il soggetto ero io.Perciò,mi ritirai sotto il braccio di Edward,in imbarazzo.
-Adesso basta-La voce di Edward era diventata autoritaria.
Fortunatamente,in quel momento rientrò in soggiorno Esme,con Elizabeth tra le braccia.Quando vidi che era seguita da Tanya,però,mi irriggidii.Il pensiero che lei fosse cosi vicina a mia figlia mi infastidiva.Mi alzai di scatto,avvicinandomi ad Esme,sorridendole.Lei capì subito e mi lasciò la bimba tra le braccia.Senza degnare di uno sguardo Tanya,mi riaccomodai accanto ad Edward,che prese ad accarezzare i piedini di Liz.
Emmett stava ancora ridendo.
Esme lo guardò incuriosita,ma con un sorrisone sulle labbra.Immaginavo la sua felicità;la vita le stava offrendo tutto quello che aveva sognato,e ora,non solo aveva una nipotina da coccolare,ma era in arrivo addirittura un'altro/a.
-Emmett,cosa succede?-gli chiese con tono dolce.Si avvicinò alla coppia in dolce attesa,e Tanya si accomodò sulla sedia del tavolo.Per un momento sentii i suoi occhi addosso,ma non ricambiai lo sguardo.
Aveva reagito felicemente alla notizia di Rosalie,proprio come tutti noi.Chissà perchè,l'unica bimba che non le andava a genio era mia figlia.
Forse stavo diventando troppo paranoica,ma ultimamente la mia mente concepiva pensieri troppo assurdi;per esempio,il fatto che il primo giorno dell'incontro con Tanya per la strada non fosse così casuale.Che il mancato tentativo di investire me e mia figlia non fosse del tutto casuale.
Fortunatamente,questi pensieri sparivano subito dalla mente,quando mi rendevo conto della pesante accusa ero a un passo dal formare nella mia mente.
Certo,io e Tanya non eravamo migliori amiche,nè tantomeno simpatiche una all'altra,ma pensare questo era davvero troppo.
-Edward e Bella ci stavano parlando delle loro attività intime-rispose Emmett,e il petto gli si mosse di nuovo,in un accenno di risate.
Ok,questo era davvero troppo.Davanti ad Esme no!
-Emmett,ho detto basta-Mi voltai verso Edward.Ora era serio,e fissava Emmett,nella maniera che io definivo minacciosa.Assolutamente.
-Emmett,smettila-asserì Esme lanciandogli un'occhiataccia,-E poi,non mi sembra che Rosalie sia rimasta incinta per iniziativa dello Spirito Santo.Quindi fossi in te non parlerei-
-Esme!-esclamarono all'unisono Alice e Rosalie ,scandalizzate.
Io ed Edward scoppiammo a ridere della faccia di Emmett e della risposta di Esme.Grandiosa!
Edward scuotendo la testa prese in braccio Liz,poggiandola sulle sue gambe.
Appoggiai la testa sulla sua spalla,contenta.Era cosi bello trovarsi in un clima cosi...familiare.
-Tanya,Carlisle a che punto sta?-chiese Jasper,seduto sul fondo della sala con Alice.Stavano sfogliando insieme un enorme catalogo,e chissà perchè,ero sicura riguardasse il loro matrimonio.Non che Alice ultimamente si stesse occupando di altro.
-E' a buon punto-rispose Tanya ,annuendo.-E' sulle coste del Messico.Se continua cosi,rientrerà prima dell'alba-
Edward aggrottò le sopracciglia.-Hai sentito Carlisle?-
Tanya si voltò verso la nostra direzione.-Sì.Ha deciso di tornare non appena Rosalie ed Emmett gli hanno dato la notizia.Ha detto che lì le ricerche sono ad un punto morto-
I suoi occhi continuavano a rimanere fissi in quelli di Edward;lo guardai,e vidi che anche lui stava mantenendo il contatto visivo.Era ovvio che si stavano scambiando qualche pensiero.
Mi irritai,e poggiai la mano sulla gamba di Edward,d'istinto.Tanya sospirò e tornò a guardarsi intorno.
Edward,forse per aver compreso,mi passò un braccio attorno alle spalle e mi strinse ancora di più a sè.
-Bella,scusami potresti venire un momento qui?-
Alice mi chiamò dal tavolinetto in fondo.Alzai un sopracciglio,stanca.
Insomma,era sempre notte fonda.E io avevo bisogno di dormire,più di loro,a cui bastavano due ore di sonno per riprendersi.
-Perchè,Alice?-chiesi,gia sapendo il motivo.
-Qui ci sono dei fantastici abiti da cerimonia.Perchè non ne vieni a vedere qualcuno?-
Il tono era troppo gentile,per i miei gusti;forse aveva deciso di cambiare tattica per farmi avvicinare al mondo dello shopping.Poverina,mi faceva quasi pena.Non ci sarebbe mai riuscita.
Con un sospiro,decisa a non deluderla,rivolsi un sorriso dolce a Edward e tolsi il suo braccio dalle mie spalle.Sospirò.
-Alice,sei davvero irritante-disse,abbracciandomi la vita come a non voler lasciarmi andare.Alice di risposta gli fece la linguaccia.
Ridacchiai,e baciai un bacino sulla guancia a lui e Liz,prima di dirigermi da Alice.
Inutile dire che le mie supposizioni fossero esatte.Volumi su volumi erano poggiati sul fragile tavolinetto in cristallo.Tremavo per lui.
Mi accomodai sul cuscino per terra,di fianco a lei,gettando un 'occhiata in tralice a Jasper,seduto sul divano,e anche lui con un depliant in mano.
Ci capimmo al volo.
-Tieni,questo è Marchesa-borbottò,concentrata nella divisione di alcuni volumi per chissà quali criteri.
Mi mise in mano un depliant(fortunatamente piccolo),di abiti da cerimonia,e cominciai a sfogliarlo fingendo interesse.In realtà,non vedevo l'ora ora di tornarmene di sopra.Era giusto lasciare Emmett e Rosalie un po' da soli e magari chissà,io ed Edward avremmo potuto riprendere il discorso della vasca da bagno...
-Bella,a me questo piace,sinceramente-
Sbattei le palpebre,e focalizzai l'immagine dell'abito  a cui non avevo degnato nemmeno un decimo della mia attenzione.E solo per intervento della Grazia Divina riuscii a non fare una smorfia di disappunto.
Era verde,e ovviamente,molto elaborato.Troppo,elaborato,per me.
Alzai gli occhi verso Alice,senza dire nulla.Lei capì subito.
-Ok,ok,ho capito-disse,alzando gli occhi al cielo.-Però Bella,questo qui di fianco non è male,devi ammetterlo...-
Ma non la stavo ascoltando.Avevo alzato gli occhi ,e percorso con lo sguardo la sala.Gli altri erano raccolti sul divano bianco,vicino Emmett e Rosalie,e parlavano concitati.
Ma non erano loro ad attirare l'attenzione;Edward e Tanya erano seduti uno accanto all'altra,vicino a loro,e prendevano parte alla conversazione.Cercai subito Lizzie,e la trovai di nuovo tra le braccia di Esme.Perchè Edward non l'aveva in braccio?E perchè parlavano in maniera così fitta?
L'istinto di alzarmi immediatamente e raggiungerlo mi penetrò nel cervello;mi sarei seduta sulle sue gambe e...
-Bella,ma mi stai ascoltando?E' tutta la sera che ti vedo strana-
Alice mi sventolò una mano davanti agli occhi,e sobbalzai,distogliendo lo sguardo da Edward.
-No,niente,ehm,continuiamo.A me questo qui Alice non piace.Non mi ci sentirei a mio agio-dissi,fissando la pagina aperta davanti a me,ma in realtà i miei occhi ripercorrevano ancora l'immagine di Tanya ed Edward seduti cosi vicini su quel divano.
Un moto di rabbia mi salì su per la gola.Era ridicolo.Dovevo smetterla con questa storia.Edward mi amava.Amava me e nostra figlia.Punto.
Alice sospirò.-Certo,come no.E' ovvio che non ci sentiresti a tuo agio.E' un abito da sposa-
Alzai lo sguardo,confusa,per poi accorgermi che in effetti era proprio cosi.Un lungo abito da sposa,color avorio,con strascico e scarpe abbinate,svettava sulla pagina di carta lucida.Arrossii,colta in flagrante.
-Ti stavo facendo vedere questi abiti da sposa-disse,gettando una veloce occhiata a Jasper,che sorrise.-Amore,giuro,non stavo sbirciando!-
-E' meglio per te-replicò lei sorridendo a sua volta,e si voltò di nuovo verso di me.-Cosa succede,Bella?-
-Niente-replicai subito,alzandomi in piedi.Basta.Non ne potevo più.Dovevo uscire da quella stanza.-Sono un po' stanca,vado a letto.Ne riparliamo domani,Alice,ok?-
Mi dispiaceva essere stata scortese,ma l'atmosfera era diventata insopportabile.E quando il mio umore si anneriva,la solitudine era la miglior soluzione.
Edward mi guardò,ma forse lo stava gia facendo da prima.Aveva uno sguardo preoccupato,e non appena li raggiunsi,mi acchiappò per la vita.-Amore che hai?Ti fa male qualcosa?-
Scossi la testa,passando la mia mano tra i suoi capelli disordinati.Era bellissimo.
-Ho solo sonno-borbottai,sentendo gli sguardi degli altri addosso.-Vado di sopra a dormire.Tu continua pure.-
Le sue mani mi strinsero più forte i fianchi.-Vengo con te-
Scossi la testa,e me ne liberai.-No,davvero,rimani qui,metto Lizzie a letto e mi riposo.-
Senza guardarlo in volto,presi Lizzie da Esme e me la accoccolai al petto.
-'notte-dissi velocemente,sparendo su per le scale.
Non appena arrivai davanti la camera di Edward,tirai un sospiro di sollievo.
Era ovvio,avevo appena fatto un'uscita teatrale.Probabilmente,si erano tutti accorti che qualcosa non andava,Edward in primis.
Solo una piccola parte del mio cervello riusciva a registrare il fatto che il modo in cui mi stavo comportando era davvero ridicolo.
Insomma,Tanya era parte della famiglia;lei ed Edward si conoscevano da molto più tempo della sottoscritta,ed io creavo un'epopea per il fatto che loro due stessero parlando.
Eravamo alle solite.Nell'ultimo mese,era accaduto molto spesso.
Eppure,non c'era nulla da fare.Ero maldettamente gelosa.
Tanya era bionda,bellissima;era femminile,e il fatto che conoscesse Edward da molto più tempo di me era una cosa che mi faceva mandare in bestia.
Chissà quante cose avevano condiviso.Forse lei era in grado di comprenderlo più di quanto fossi capace di farlo io.
E poi,la sua indifferenza verso nostra figlia.
Quella era la cosa che più di tutte mi faceva venir voglia di sbatterla al muro.Incredibile come le riuscisse bene la parte della tenerona davanti ad Edward quando si trattava di Liz,e poi lanciare occhiate di fuoco alla sottoscritta.
E Edward ovviamente non lo comprendeva.
Mi chiesi perchè ancora non avessi parlato con lui del fatto che Tanya avesse quasi investito me e Lizzie.
Mi chiusi la porta alle spalle,e osservai la camera di Edward.Un piccolo sorriso apparve sulle mie labbra,percorrendola con lo sguardo.Incredibile come fosse cambiata nel corso di tre mesi.
Quella stanza sapeva di Lizzie.La culla posizionata vicino alla libreria,la casetta delle bambole in legno che Emmett aveva costruito e verniciato (forse un po' troppo prematura)per la sua nipotina,le migliaia di foto di Edward e Lizzie al mare,in giardino,dappertutto.
Baciai la testolina della piccola,e lasciai che giocasse con i miei capelli.
Fortunatamente,appena la misi giù nella culla,si addormentò.Poverina,per lei l'ora della nanna era già passata da un pezzo.Mi persi ad osservarla,poggiata alla sbarra in ferro della culla assolutamente costosa che la ospitava.Somigliava sempre più ad Edward.Con un dito le sfiorai la pelle pallida,di porcellana,e le lasciai un bacino sulla fronte delicata.Una volta rimboccatele le coperte,mi diressi senza tante cerimonie a letto,raccattando una maglietta di Edward posta sotto il cuscino.Non avevo nemmeno la forza di prendere il pigiama nella borsa che mi ero portata dietro.
Mi voltai verso la finestra,mettendo una mano sotto il cuscino.Il cuore mi batteva forte,e la mente di nuovo cominciò a fare i suoi viaggi mentali a velocità supersonica.Chissà ora cosa stavano facendo;probabilmente ora lei si stava sentendo vittoriosa,ci aveva messo poco a mettermi k.o.
E io,da perfetta cretina,avevo fatto la parte della bastonata,lasciandole totalmente campo libero.Quasi non mi salirono le lacrime agli occhi,al pensiero che Edward non mi aveva seguito.
La realtà era quella.Volevo fortemente che lui venisse da me,mollando quella cretina di sotto.
Ma in realtà non l'aveva fatto.
Mi morsi un labbro,e chiusi gli occhi nel vano tentativo di prendere sonno,ma gia sapevo che sarebbe stato impossibile.
Il cigolio della porta che si aprì e poi richiuse mi fece spalancare di nuovo gli occhi.Non mi voltai.
Due mani raggiunsero la mia vita,imprigionando il mio corpo nella loro morsa ferrea.
Oh.
-Che succede?-
Il sussurro di Edward mi arrivò dritto all'orecchio,insieme ai brividi causati dai piccoli baci che stava posando sul lobo,sul collo,la spalla.Dovunque riuscisse ad arrivare.
Non risposi,e continuai a fissare la culla di Lizzie davanti ai miei occhi.
-Bella,cosa c'è?-la sua mano si strinse sulla pancia,e cominciò ad accarezzarla con gesti circolari delle dita.
-Niente-borbottai,consapevole di essere ridicola ma irritata allo stesso tempo dal suo comportamento.
-Non è vero-rispose lui.Lo sentii trafficare con qualcosa e improvvisamente la luce venne accesa.Mi sentii nell'immediato esposta.
-Edward,scusami ma stavo provando a dormire.Sono molto stanca.Potresti lasciarmi in pace?-
-No-la sua risposta mi lasciò la bocca aperta.Non ero abituata a sentir uscire dalla sua bocca dei "no" quando si trattava di richieste da parte mia.
Il suo sguardo si addolcì,e con un sorriso osservò la parte del mio corpo non coperta dal lenzuolo.-Adoro vederti indossare le mie magliette-
Scossi la testa,cercando di trattenere un sorriso.-Grazie-dissi solamente.
La sua mano si poggiò sul mio collo,e la mosse in una dolce carezza.
Se pensava di farmi capitolare in questo modo,non ci sarebbe riuscito.
Tuttavia,non riuscii a prevenire la sua mossa:in un batter d'occhio mi prese per i fianchi,facendomi sdraiare sopra di lui.
-Edward!-esclamai,irritata.-Ho detto di lasciarmi in pace!-
-Eh no-rispose lui,ora serio.Mi bloccò sul suo corpo con le mani,aspettando una mia risposta.
Scossi la testa,sempre più nervosa.Ero stanca,insonnolita,irritata,nervosa...e assurdamente gelosa.
-Odio quando fai il prepotente a questo modo-dissi ad alta voce,riuscendo,incredibilmente,a mettermi seduta sulla sua pancia.Certo,questa posizione non aiutava a rimanere lucidi,ma in quel momento i problemi sovrastavano la mia voglia irrefrenabile di una serata di sesso sfrenato con lui.
La sua faccia si fece sconvolta;evidentemente,non riusciva a capire quale fosse il problema;forse stava valutando la mia salute mentale.
Mi sentii ancora più incompresa e irritata,e cercai di scendere dal suo corpo,ma le sue mani ancorate ai miei fianchi erano due pezzi di ferro.
-Bella,Lizzie sta dormendo,cosa urli?Mi spieghi cosa diavolo è questa sceneggiata?Voglio capire,amore mio,è successo qualcosa,ti prego parlamene.Non riesco a capire,mi stai facendo impazzire,Bella-
Mi morsi il labbro così forte che a momenti avrebbe cominciato a sanguinare,ma,invece di provare a scostarmi dal suo corpo,inaspettatamente mi ci gettai sopra di nuovo distesa,e nascosi il mio viso nell'incavo del suo collo.
-Non c'è nessun problema.Puoi tornare pure giù a riprendere la tua conversazione con gli altri-borbottai,con la voce soffocata dal cuscino.
Lo sentii trattenre il fiato per un momento,e poi espirare lentamente.-Non posso crederci- sussurrò.
Nascosi ancora di più la testa nelle pieghe del cuscino.
Dio,se mi stavo vergognando.Ero peggio di una bambina.
Edward alzò la schiena portandosi a sedere,trascinando su anche a me.Evitavo il contatto visivo con i suoi occhi.
-Tesoro...-
-Lo so,sono ridicola-lo bloccai,alzando improvvisamente la testa.Sbattei le mani sulle mie cosce ,scoperte dal lenzuolo caduto giù,e presi a gesticolare teatralmente.-Sono fottutamente ridicola!Ma sai che ti dico?Va benissimo cosi.Non me ne frega niente di niente.Voglio essere così.E se non ti sta bene...-
Presi una boccata d'aria,confusa e sconvolta.Alzai lo sguardo e lo trovai perplesso.
-Bella,ma si può sapere cosa stai blaterando?-disse preoccupato,passando una mano sulla mia schiena.
Presi un respiro,e con il dito della mano indicai la porta.-E' lei il problema.Lei.Ti sta sempre appiccicata.In continuazione.E tu...tu sei cosi buono,cosi generoso,che non capisci che lei lo fa per arrivare a te.E io...-sentivo le guance andare a fuoco,ma continuai,imperterrita-io sono gelosa marcia.Perchè tu sei mio.Mio e basta-
I suoi occhi verdi si spalancarono sempre di più.-Dovevo immaginarlo.Tanya.-
Il solo sentire il suo nomeuscire dalla sua bocca mi faceva venire la pelle d'oca.
-Amore mio-disse Edward,sorridendo,e passando la mano tra i miei capelli lunghi.Li percorse tutti in una dolce carezza,fino a sfiorare il mio collo,il mio seno coperto dalla sua maglietta,per arrivare a poggiarla sulla mia coscia nuda.La mia pelle fu percorsa da un fremito di calore al contatto con la sua mano calda e protettiva.-Ne abbiamo gia parlato-disse dolcemente,poggiando le labbra sulla mia guancia.Prese a vezzeggiare il mio viso,continuando a parlarci delicatamente sopra.-Questo pensiero non deve neanche esistere.I miei occhi vedono solo te.La mia mente pensa solo a te.Il mio cuore è tuo,e di Lizzie.Perchè dobbiamo farci rovinare questi momenti così dolci da lei?Lo sai che non devi essere gelosa,Bella.E' una cosa assurda.Io vedo solo te.-
-Certo,è facile parlare-dissi,irritata,ma poggiai le braccia sulle sue spalle,lasciandolo continuare a coccolarmi.-Me lo chiedo anche io perchè continua a rovinarci i nostri momenti,ma se continui a darle corda...-
Smise di baciare il mio orecchio,e prese il mio viso tra le mani.Pochissimi centimetri dividevano i nostri volti-Cosa dovrei fare?Non rivolgerle nemmeno la parola?Amore,lei vive con noi ormai.Non è un trattamento gentile da riservare a una fanciulla-
Alzai gli occhi al cielo,e sbuffai.-No,certo.Vorrei solo che...uff-.Ora mi sentivo un'idiota totale.-Non è facile da...da sopportare,ok?Vorrei solo che tu mi capissi.Prima,eravate seduti vicini,e lei...lei con quelle gambe accavallate,cosi vicine alle tue,e...-
Ridicola.Ridicola.Sentii gli occhi farsi lucidi,e provai un senso di vergogna cosi forte che quasi sperai se ne andasse.Lo pensai solo per un momento,però.
Una risata lo scosse,e mi sentii ancora più esposta.
-Fammi scendere!-dissi,cercando di scostarmelo da dosso.Ma era come combattere contro un ammasso di ferro.Imbattibile.
-Le tue,di gambe,sono le più belle che io abbia mai visto.Lisce,sode,calde-sussurrò,guardandomi negli occhi,e scendendo a baciarle pian piano.Risalì verso lo stomaco,sulla maglietta,fino ad arrivare al collo.-Il tuo corpo è perfetto,tu sei perfetta.Sei tutta da baciare,mordere,venerare-continuò,affondando il volto nel mio collo.
Deglutii,ma mi lasciai stringere da lui.Nelle sue braccia,ecco dove dovevo stare.Quello era il mio posto.
-Quindi tu non la guardi neanche ?-chiesi,timida.Edward rise di nuovo,accarezzandomi i fianchi.
-No,amore.Te l'ho gia detto mille volte-
Sospirai,lasciandogli un bacio sulla guancia.-Però è uguale.Io non la sopporto lo stesso-
Per un momento fui tentata di raccontargli quello che era accaduto al supermercato,ma poi ci ripensai.Ultimamente avevamo gia troppe discussioni da affrontare sull'argomento Tanya.Meglio non alimentare la fiamma.
-So che la sua cotta per me non le è passata-asserì ,stendendosi di nuovo e trascinandomi con lui.Coprì entrambi con il lenzuolo.-Ma ci sta facendo i conti.C'è stato un momento in cui anche io non ho potuto sopportarla,quando io e te stavamo riprendendo la nostra relazione ,ricordi?Ma prova a metterti nei suoi panni:come reagiresti a vederti portar via in pochi minuti,o giorni,il ragazzo per cui hai sempre provato un interesse,scoprendo poi che ha anche una figlia con l'amore della sua vita?-
Non risposi,e lui continuò.-Ovviamente,se solo prova a fare qualcosa di sbagliato o che non deve fare nei confronti tuoi o di Lizzie divento una belva.Ma non ha fatto nulla,amore-
Certo ,come no.Possibile che vedesse del buono in tutti?
-Ultimamente però vi siete molto riavvicinati-borbottai,a disagio.
Edward sospirò,e ricorì il mio corpo con il suo.Sentivo il suo torace muscoloso premere sui miei seni .Che bella sensazione.Mi sentivo protetta e completa.
-Ci sono stati dei sviluppi sulla sua famiglia-borbottò-Stasera si sono fatti vivi con lei-
-Cosa?-dissi,sorpresa.-Sul serio?-
Edward annuì,passando le braccia dietro la mia schiena e stringendomi forte al suo petto.-Amore,non ti ho mai parlato della storia di Tanya,perchè non è bella da raccontare,e non me la sono mai sentita di angosciarti fino in fondo con tutto ciò.Ma credo che a questo punto,sia giusto che tu ne venga al corrente.-
Deglutii,e annuii,seria come non mai.-Ti ascolto-
Edward si mosse piano,a disagio.Era sempre stato contrario a raccontarmi certe storie.
-Come ti avevo gia accennato,Tanya era la leader del clan di Denali,l'unico clan di vampiri esistente che seguiva il nostro stesso regime alimentare-
-Sì-
-Originariamente il clan era composto da Tanya,e le sue due sorelle,Kate e Irina,e dalla loro madre adottiva ,Sasha,che era  anche la loro creatrice.Bè,Sasha compì un'azione illegale che la portò ad essere distrutta dai Volturi-
I Volturi.Perchè li avevo già sentiti nominare?Cercai di ricordarne l'occasione,ma...
-I vampiri italiani-risolse ogni dubbio Edward ,addolorato.Evidentemente,non piaceva che venissi a conoscenza di certi lati così oscuri del mondo vampiresco.-Te ne parlai poco prima di...di andarmene via.-disse con voce strozzata.-Sono la famiglia reale di vampiri che controllano la nostra esistenza e si assicurano che venga mantenuta all'oscuro di quella umana-
I miei occhi la dicevano tutta.Aggrottai le sopracciglia,confusa.-Edward,ma i Volturi...-
-Fammi finire-disse dolcemente,posandomi un bacio sul naso.Annuii,e lo lasciai continuare.
-Sasha aveva compiuto un'azione terribile,e per questo venne punita con la morte.Tanya,Kate e Irina assistettero alla sua distruzione,che,inutile dirlo,fu molto violenta.I Volturi non sono di certo riconosciuti per la loro delicatezza-disse,con un sorriso amaro.-Da allora,Tanya,Kate e Irina non hanno più voluto accostarsi a qualcosa che potesse permettere ai Volturi di ditruggere una di loro tre.Seguono le loro regole molto attentamente.-
Lentamente,la nuvola di confusione nella mia testa cominciava a diradarsi e a prendere forma.-Però...Tanya...ora,hai detto che si sono divise...-
Edward annuì.-Sì.In seguito,si sono uniti a loro altri due vampiri,Carmen,e il suo compagno Eleazar,e da allora si sono sempre mossi insieme.Quando Carlisle li informò di questa grandissima scoperta,ovviamente,reagirono malissimo.Quello che abbiamo fatto,Bella...non abbiamo chiesto il permesso.I Volturi sono all'oscuro di tutto questo.-
Sentii il cuore fermarsi per un momento,e spalancai gli occhi,sconvolta.-Cosa?-urlai,alzandomi di scatto.Incredibilmente,lui si spostò di lato,lasciandomi urlare.-Cosa...oddio mio,non posso crederci,Edward,come diavolo avete potuto fare una cosa simile...siete tutti in pericolo di morte...-
Prima che potessi rendermene conto,le lacrime avevano gia iniziato il loro percorso,scendendo sulle guance fino ad arrivare sul collo.Edward scosse la testa,preoccupato dalla mia reazione e cercò di abbracciarmi,ma scacciai via le sue mani in malomodo.
-Dimmi che non è vero-dissi con voce strozzata.Mi coprii gli occhi con le mani,cercando di bloccare il flusso di lacrime.
-Bella...-
-Ti porteranno via da me un 'altra volta!Dio,Edward,dobbiamo fuggire...-urlai,sempre più adirata,sconvolta e confusa.Mi levai di dosso il lenzuolo leggero e feci per scendere dal letto.
-Bella,Bella,ferma per favore!-
Edward mi seguì immediatamente,alzandosi anche lui dal letto,e mi prese un braccio con forza.Mi ritrovai con la faccia addossata al suo petto,in singhiozzi.
-Bella,amore mio,no.Non dobbiamo fuggire.-mormorò,con la sua voce dolce.Ebbe un effetto rilassante,e riuscii a calmarmi quel poco che mi permetteva di comprendere le sue parole.
-Carlisle conosce bene Aro,Caius,Marcus e tutti i Volturi,devi stare tranquilla.Ricordi?Ti avevo raccontato una volta che Carlisle per un po' convisse con loro.C'è una grande amicizia tra loro,molto forte-
-E con questo?-singhiozzai,stringendogli le braccia intorno al torace.-Hai detto che non sono molto famosi per la loro delicatezza.Edward,perchè siete stati così avventati...-mormorai,sempre più agitata.La mia mentestava fabbricando immagini terribili:Edward,combattente per la sua famiglia,bloccato con le mani dietro la schiena,ad un passo dalla morte...
I singhiozzi si fecero più forti.-Dobbiamo andarcene via...-
Edward sospirò,e si sedette al bordo del letto,con me sulle sue gambe.Mi abbarbicai al suo petto.
-Bella,Carlisle torna anche per questo.Vuole parlarne con loro.Devi stare tranquilla.Anche altre volte sono accaduti fatti simili ma Carlisle è sempre riuscito a farcela cavare.Tra lui e i Volturi c'è un'amicizia molto salda,che si è consolidata nel corso dei secoli.Credi davvero che lui avrebbe permesso una cosa del genere,se non fosse stato sicuro al cento per cento della nostra sicurezza?Non c'è nulla da temere.Devi credermi.Sono sincero e tranquillo-
Rilasciai un sospiro sulla sua spalla.-Quanto posso fidarmi di queste parole?-
Ridacchiò.-Direi totalmente.Bella.-mi chiamò,costringendomi a immergere il mio sguardo nel suo.
Era serissimo,ora.-Pensi davvero,che se avessi avuto il minimo timore che qualcosa potesse andare storta,avrei  esposto in questa maniera anche te ed Elizabeth?-
Un brivido lo percosse a quella parole.-Non posso neanche pensarci-sussurrò,chiudendo gli occhi e scuotendo la testa.
Mi riappoggiai al suo corpo e lo lasciai accarezzarmi la schiena.Poco a poco,riuscii a riacqusitare di nuovo padronanza del mio corpo,dopo la sua rassicurazione.
-Immagino che le sorelle di Tanya reagirono molto male alla notizia-dissi.Avevo la voce ancora roca.
La mano di Edward non smise di accarezzarmi la schiena.-Sì.Tanya ha sempre rimpianto la vita umana;quando le raccontammo di quello che ci era accaduto,si trovò a discutere con le sue sorelle.Voleva essere trasformata anche lei.Ci fu una lite grandissima,e lei decise di abbandonare il suo clan.Per questo ora vive con noi.-
Ora era tutto più chiaro,nonostante una strana ansia continuasse ad attanagliarmi lo stomaco.-E ora,hai detto che sono ricomparsi-
Edward annuì,e mi fece scivolare sul letto.Si alzò,e prese a spogliarsi.
-Hanno contattato Tanya,vorrebbero parlare con noi.Lei è un po' confusa.Ha sofferto tantissimo della separazione,e ora ha bisogno del nostro supporto-
Non risposi,e mi limitai ad osservarlo.Si infilò un paio di calzoncini,e si diresse verso la culla,per dare la buonanotte a Lizzie.
Sospirai.Le tempie pulsavano,e avevo un mal di testa terribile.Mi sdraiai sul letto,affondando il volto nel cuscino.
Era tutto così assurdo.Le novità sembravano non finire mai.Ora capivo perchè Edward non voleva raccontarmi tutta la storia di Tanya:ne ero letteralmernte terrorizzata,ma sapevo anche che Edward non avrebbe mai permesso a me e Lizzie di metterci in pericolo.
Mi chiesi che reato avesse commesso la creatrice delle tre sorelle,per essere stata punità cosi brutalmente.Glielo avrei chiesto in seguito.Per quella sera,ne avevo abbastanza.
Le braccia di Edward mi circondarono la vita,e il suo petto si appoggiò alla mia schiena.Mi lasciai abbracciare,lieta di sentirlo cosi vicino.
-Buonanotte piccola-sussurrò,scoccandomi un bacio sulla guancia visibile.
-'Notte-replicai,accarezzandogli le dita poggiate sulla mia pancia.Il mal di testa non accennava a diminuire.Prevedevo una notte insonne.
Lasciai che per un po' il silenzio invadesse la camera,con la mente altrove,e il respiro tranquillo di Edward vicino al mio orecchio.
-Edward?-
-Mmmh?-mormorò sul mio collo.Le sue braccia mi strinsero più forte.Ogni volta,erano in grado di farmi tranqulllizzare e dormire serena.Adoravo la sua protezione.
-Sta di fatto che Tanya continua a non piacermi,neanche dopo quello che mi hai raccontato-borbottai.
Mi lasciò un bacio sul collo,delicato.-Tu e Lizzie siete le cose più importanti per me,e se tu non approvi la sua compagnia,lo rispetto.Voi due venite prima di tutto.Ma lei mi è stata vicina quando...ho dovuto lasciarti,ha sempre avuto un pensiero per me.E ora è giusto che io ricambi,in un momento di sua difficoltà -
Lasciai che continuasse a coccolarmi ,anche se...straodinariamente,quella volta le sue carezze non riuscirono a calmarmi.L'ansia continuava a persistere,attanagliata allo stomaco.

MI VOLEVO SOFFERMARE SU 3 COSE!
1)ESME:Come avete potuto vedere,qui i desideri della mia Esme sono diversi da quelli della Esme della Meyer,nel senso che come Rosalie,il suo rimpianto più grande nella saga è quello di non aver potuto avere figli.Qui l'ho voluta ritrarre più nelle vesti di "nonna" giovane,contenta di Lizzie e di questo nuovo nipotino in arrivo;
2)LA GELOSIA DI BELLA:Forse un po' esagerata,ma,a mio parere,assolutamente realista.Mi permetto di dirlo perchè per descrivere la gelosia di Bella mi son orispecchiata molto nella mia,di gelosia.Mi piace ritrarre una Bella gelosa,nella saga della Meyer quella ad essere contesa è soprattutto lei,quindi ho deciso di farla riscattare qui;
3)I VOLTURI:Ovviamente,saranno molto importanti,non li ho inseriti a caso,cosi come la famiglia Denali,per questo Tanya è molto importante.Una cosa su cui mi volevo soffermare:l'amicizia tra i Cullen e i Volturi, qui è ancora più forte di quella che la Meyer ci presenta nella saga tra loro e Carlisle.
Bene direi che è tutto.


Ricordo sempre l'altra mia ff,"Una settimana a Parigi",e
lascio qui i miei contatti di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe conoscervi meglio :


MSN: kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_


Baci a tutte
Cristina

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Dopo aver seguito la finale di calcio, e con gli occhi che stanno per chiudersi,sono qui a postare l'aggiornamento.^^Sono di poche parole quindi,il sonno sta parlando per me xD
Volevo dedicare questo capitolo a tutte le magnifiche ragazze che recensiscono regolarmente,supportandomi sempre e comunque *-* Grazie girls,siete FAVOLOSE!
Risposta alle recensioni:
LudoCullen96:Ciao cara...oh meno male!Ah,qui se la combatteranno tutti e due per il primato del più geloso,credimi ...ah,si si ,siete in tante ormai a minacciare Tanya,quasi mi fa pena xD Scherzo ovviamente,non la reggo neanche io .__. Ti posso dare una piccola anticipazione:Emmett sarà un papà dolcissimo!;D Sul resto non mi sbilancio,spero che tu non mi morirai con questo nuovo chap xD Se ti va,dai un'occhiatina all'altra mia ff,"Una settimana a Parigi" ;D Bacio
tamy79:Ciao tesoro!Ahahah lo sapevo che odiavi Tanya,me lo dici sempre anche su msn xD Bella è gelosa forte,vero?Chissà se questo basterà a tenere l'arpia lontana dal suo uomo,mah *fischietta* Spero ti piaccia anche quesot nuovo chap incentrato molto sulle famiglie Cullen e Swan^^
nik81:Ciao tesoro,ma che bella recensione! *-*Tranquilla,ti sei fatta perdonare con questo bellissimo commento *-*Che dici,sono stata veloce?Una piccola anticipazione:i prossimi due capitoli saranno il fulcro della seconda parte di questa storia,stop,non dico più nulla ;POddio ahaha Edward nella vasca,mamma mia,io i sogni che ci faccio ogni volta che mi metto a scrivere di lui,forse è per quello che per le parti di Edward sono sempre molto soddisfatta xDGrazie ancora,sei dolcissima*-* PS Se ti va,vai a fare un saltino alla mia nuova ff "Una settimana a Parigi",mi piacerebbe avere un tuo parere *-* Bacio
ila_cullen:Ma ciao cara!Oh,grazie *-*Oh si,io per descrivere la gelosia di Bella mi sono ispirata proprio a me stessa,hai presente quando a Bella da fastidio che le gambe di Tanya siano troppo vicine a quelle di Edward? Credimi,so cosa vuol dire,nah,noi donne siamo cosi gelose ;PI prossimi due capitoli saranno MOLTO importanti,non dico altro ;P PS Se ti va,dai un'occhiatina alla mia nuova ff,"Una settimana a Parigi",ha bisogno di un po' di supporto *-*Bacio
Fortheternity:Ciao tesoro!Oh si,Bella è gelosa marcia ma...c'è un motivo se Bella non ha ancora parlato del quasi incidente con Edward,mi servirà tra poco,però stai tranquilla ;P I prossimi due capitoli saranno il fulcro della seconda parte della storia.Allora,per quanto riguarda Tanya:è vero,apparentemente sembra non fare nulla e la sua storia essere alquanto infelice,ma è proprio qui che io mi vorrò fermare ad analizzare la sua mente:a cosa può portare il bisogno di vendetta umano provocato dalla gelosia.Oddio,detto cosi sembra un po' un thrillerxDMi raccomando,tieni a mente i Volturi :D Per quanto riguarda Rob:nah,lascia perdere,ci ho fatto delle figure pazzesche,ma lui dal vivo è ancora più bello,mi hanno colpita tantissimo i suoi occhi *-* Uuuu vicino a Monza *-*Mi rivengono in mente i Promessi Sposi xD PS.Se ti va,dai un'occhiatina alla mia nuova ff "Una settimana a Parigi",non è molto recensita ç_ç Bacio <3 :D
Giselle:Ahhh *W* Le tue recensioni sono da incorniciare cara *-*Io sono letteralmente devota,ossessionata dagli USA,loro sono il mio sogno più grande,ti basti sapere che io non ho un euro nel portafogli,qualsiasi soldo arriva nelle mie mani finisce nella bustina per il mio american dream xD *_*Allora,per quanto riguarda il chap,andiamo con calma:prima di tutto,volevo farti i miei complimenti perchè hai proprio centrato in pieno il personaggio di Tanya,voglio vedere cosa mi dirai dei prossimi due capitoli xD Anche se ...no vabbè,sto zitta *si cuce la bocca*Per descrivere la gelosia di Bella,mi sono ispirata alla mia,soprattutto nel pezzo quando a Bella da tanto fastidio che le gambe di Tanya siano così vicine a quelle di Edward.Tieniti a mente i Volturi ,mi raccomando ;P Son ocontenta anche che questa Esme ti piaccia,anche il modo in cui ha risposto a Emmett,mi sono proprio immaginata la scena quando l'ho descritta xD Spero che questo chap non ti sia risultato troppo noioso cara *-* bacio
Austen95:Grazie tesoro,gentilissima *-* Piccola anticipazione : Emmett sarà un papaà dolcissimo ;D Spero che non ti annoierai con questo chap ;D bacio
ledyang: letiiii scommetto che ora sei con claudia *-* che dolci che siete*_* Chissà perchè,prevedo che mi manderai tantissime faccine minacciose su msn quando terminerai di leggere il chap ma soprattutto nei due prossimi capitoli *scappa via* Un bacio <3
giova71:Ciao cara!Bella domanda la tua,lo sai?E io posso solo dirti che troverai la risposta nei prossimi due capitoli,non uccidermi però xD *scappa via* Spero che questo chap non ti annoi^^ bacio<3
fiorella91:Ciao cara,grazie sei gentilissima *-* Bella è gelosa marcia,quella che hai letto è tutta la mia gelosia riversata nel suo personaggio xDVedrai,il quasi incidente con Tanya verrà usato tra poco ;P Io ero in prima fila,verso la parte dove loro sono arrivati *__* e tu?intendi l'inizio da dove sono arrivati?se è cosi eravamo vicine *_*
nanerottola malefica:Ciao cara!Oddio Rob *-* che ricordi ç*ç *scoppia a piangere*Ti anticipo che Emmett nelle vesti di papà sarà dolcissimo,quasi non ce lo saremmo mai aspettate cosi dolce! *-*Volevo soffermarmi su una cosa:non odiare Edward per quello che sta facendo,povero cucciolo *-* Ora ti spiego:per lui,nulla è più importante di Bella e Lizzie,darebbe la vita per loro,ne è quasi ossessionato potremmo dire xD Però,(e da qui ho ripreso l'Edward della Meyer) è estremamente buono e generoso nei confronti di Tanya perchè cerca di mettersi nei suoi panni,e soprattutto per lui è una questione di rispetto perchè la conosce da molto tempo ma anche potremmo dire...una sorta di dovere.Tanya gli è stata vicino quando lui ha passato quel momento infernale lontano da Bella,e ora a lui sembra giusto ricambiare per la situazione che ha lei con le sorelle;sta di fatto,però,che Edward è troppo buonista.  ...A buon intenditor,poche parole,e ho gia spoilerato troppo ;DMi fa piacere che io sia simpatica,credimi ,dal vivo non lo sono,mi dico tutti che sono acidissima xDD mah .__. spero che questo capitoli non ti annoi^^PS Se ti va,vai a dare un'occhiata alla mia nuova ff,"Una settimana a Parigi",è all'inizio ma è poco recensita ç_çbacio <3
aLiCe_CuLlEn:Ciao cara!Oddio la vaccona xD Bellissimo soprannome,lo ricorderò sempre xDOddio sono un po' scioccata dalla tua gelosia,spero tu non sia fidanzata,altrimenti il tuo ragazzo è gia una polpetta o cosa? xDDMi fa piacere che ti piaccia l'idea di Emm e Rose futuri genitori e questa Esme cosi maliziosa!xD Spero non mi ucciderai per il finale di questo chap xD PS Se vuoi,fai un salto dalla mia nuova ff ,"Una settimana a Parigi" *-* Bacio <3
Antonya:Anto! *-*Ti stavo pensando proprio prima,oggi non ti ho mai beccata su msn,colpa di questo compleanno e del ragazzo alla reception dell'albergo che mi fa letteralmente sbavare e rimuovere dalla dimensione terrestre xD Allora,lo so,Tanya è antipatica,e lo capisco xD Però per me è importante perchè sarà lei che userò per descrivere a cosa può portare il desiderio di vendetta causato dalla gelosia umana.Non sottovaslutarla,mi raccomando ;P Pff,povero Edward,cucciolo lui *-* Vedrai come rimarrà scottato da questa esperienza U_U Un bacio <3
cloe cullen:*__* Grazie cara!Sei gia da Letizia,immagino *-* Bene,cosi mi beccherò doppie faccine minacciose per il modo in cui ho fatto terminare questo chap xDOddio Tanya zoccola patentata ahahaah gliene state dicendo di tutti i colori xD Fortuna che sono mora ;P ahahahahah bacio <3
vanderbit:Ciao cara!Grazie,gentile come sempre *-* Si io sono andata a tutte,e anche a Montepulciano :DTu di dove sei?Spero che per BD verrai qui a Roma ,io ti aspetto! ^^Io sono letteralmente ossessionata dall'America,sul serio:nel mio portafogli non c'è un euro,qualsiasi soldo arriva nelle mie mani finisce nel salvadanaio per il mio American Dream xDAhaha mi son osalvata dalla mianccia nello scorso chap (sono contenta che la gelosia di Bella ti sia piaciuta) ma non credo di potermela salvare con questo e nemmeno con i prossimi due,credo ç_ç*scappa via*Sulle tue domande mi cucio la bocca,perchè non voglio sciuparti la sorpresa,e l'attesa ormai è finita,siamo arrivate alla resa dei conti: i prossimi due capitoli saranno il fulcro della seconda parte della ff ^^Ma viva Emmett,che in questa situazione complessata è l'unico che se ne frega di tutto (tranne di sua moglie incinta,grazie al Cielo xD)!Allora guarda,ti ho aggiunta su msn,ma ancora non ti ho vista entrare,altrimenti posso mandarti tutte le informazioni sui film di Kris tramite mail ,va bene *-* Un bacio <3 Ah,dimenticavo!Se ti va,fai un salto alla mia nuova ff ,"Una settimana a Parigi",mi piacerebbe avere un tuo parere anche su questa nuova ff,ci sono molto affezionata <3 Un bacio <3
LadySile: Ma ciao cara! ^^Ahahah ma ovvio che penso di te in senso buono!Anche io non la reggo Tanya,ma giustamente ce la devo inserire,altrimenti è tutto troppo piatto,non credi?Penso che per i prossimi tre capitoli mi ucciderai,saranno il fulcro della seconda parte della storia:preparati all'invasione oca bionda!xDVolevo spiegarti una cosa riguardo Eddy :non odiare Edward per quello che sta facendo,povero cucciolo *-* Ora ti spiego:per lui,nulla è più importante di Bella e Lizzie,darebbe la vita per loro,ne è quasi ossessionato potremmo dire xD Però,(e da qui ho ripreso l'Edward della Meyer) è estremamente buono e generoso nei confronti di Tanya perchè cerca di mettersi nei suoi panni,e soprattutto per lui è una questione di rispetto perchè la conosce da molto tempo ma anche potremmo dire...una sorta di dovere.Tanya gli è stata vicino quando lui ha passato quel momento infernale lontano da Bella,e ora a lui sembra giusto ricambiare per la situazione che ha lei con le sorelle;sta di fatto,però,che Edward è troppo buonista.  ...A buon intenditor,poche parole,e ho gia spoilerato troppo ;D Mi fa tantissimo piacere che la storia ti appassioni,e ti prometto una terza parte della storia dolcissima e bellissima *-* Grazie del supporto *-* Ps: se ti va,dai un'occhiatina alla mia nuova ff "Una settimana a Parigi",mi piacerebbe sapere cosa ne pensi,ci sono molto affezionata *-*  Un bacio cara <3

PS.Uno scusa enorme per non aver risposto nello scorso capitolo alla recensione di Francesca96,scusa cara,ma avevi commentato per sbaglio il primo capitolo e non me ne sono accorta ç_ç
Locandina


Capitolo 13



Il mattino dopo mi svegliai a causa della luce del sole infuocato che penetrava il vetro e penetrava in camera,illuminandola completamente.Avevo la faccia sprimacciata contro il cuscino,il lenzuolo ormai attorcigliato attorno alle caviglie e avvertivo il sudore che mi bagnava il collo.Faceva caldo oltre ogni limite.LA era di per sè calda tutto l'anno,ma durante i mesi estivi diveniva un qualcosa di assurdo.
D'istinto,allungai la mano sull'altro lato del letto,e corrugai le sopracciglia quando lo tastai .Vuoto.
Ancora insonnolita,aprii un occhio,che mi confermò quello che avevo non sentito al tatto.Edward non c'era.
Sbattei le palpebre un paio di volte,e mi misi seduta,guardandomi intorno.Lizzie era nella culla,probabilmente dormiva ancora.
La conversazione di ieri sera mi tornò alla mente,prepotente, e allora sobbalzai.Probabilmente Carlisle era tornato già da un pezzo.Per un momento mi irritai perchè Edward non mi aveva chiamata,ma sicuramente voleva lasciarmi riposare un po'.La serata prima era stata abbastanza ricca di avvenimenti,e,nonostante fossi poi riuscita a prendere sonno,il mal di testa non aveva voluto sapere di lasciarmi in pace.Le tempie mi pulsavano ancora.Mi stiracchiai leggermente e poggiai i piedi sul pavimento,ancora non del tutto sveglia.
 
Quando mi avvicinai alla culla,rimasi sorpresa.Lizzie era già sveglia,nel suo piccolo nido,e teneva i pugnetti chiusi con le gambine in alto,gli occhioni spalancati.Faceva piccoli versetti con la bocca,tranquilla e a suo agio.Sorrisi,scuotendo la testa.Il mio miracolo.
-Ciao,amore della mamma-sussurrai,passando leggera la mano sul suo pancino.La presi delicatamente in braccio e me la rigirai sul davanti appoggiandola al petto,per poi dirigermi in bagno.
-Adesso la mamma prende una bella aspirina che ha un mal di testa terribile...-
La porta del bagno si aprì.Edward entrò,vestito di tutto punto.Il suo sguardo vagò su di me e sulla piccola,e sorrise.Mi accorsi che era leggermente teso:sicuramente,temeva che fossi ancora innervosita per la scorsa serata.Si avvicinò lentamente,circondandomi i fianchi con le braccia,e poggiando un bacio sulla testolina di Liz,inglobata involontariamente nel nostro abbraccio.
-Buongiorno piccolina del papà-disse,abbassandosi leggermente.Prese a baciare le manine di Lizzie,che,appena riconosceva le coccole del papà,cominciava ad emettere una serie di gorgoglii incomprensibili al genere umano.
-E buongiorno alla mia principessa-continuò,tirandosi su e avvicinandosi al mio viso.Sorrisi,alzando gli occhi al cielo,prima che le sue labbra ricoprissero le mie,in un soffice bacio del buongiorno.
-Cos'hai?Stai male?-chiese aggrottando le sopracciglia quando ci separammo.Scossi la testa,passando una mano tra i capelli arruffati.
-Solo mal di testa-risposi,passandogli Lizzie.Aprii l'armadietto delle medicine per vedere cosa ci fosse,e trovai fortunatamente la mia aspirina preferita contro l'emicrania.
-Solo?Dovresti riposarti .Perchè non torni a dormire un altro po'?Ci penso io a dar da mangiare a Liz-disse premuroso,carezzandomi la schiena.Scossi la testa,sorridendo.
-Edward ,è solo un mal di testa.E poi,non riuscirei a dormire...Carlisle è tornato,non è vero?-dissi,trepidante.
Edward annuì sorridendo.I suoi occhi luccicavano dalla gioia,si notava da un miglio di distanza quanto fosse contento.Tra lui e Carlisle c'era sempre stato un rapporto speciale.
Era stato il primo ad entrare a far parte della famiglia,e portava per il suo padre adottivo nonchè creatore grandissima stima e rispetto.
-Sono molto...emozionato,a presentare mia figlia a mio padre-sussurrò,imbarazzato,portandosi una mano tra i capelli.-E' molto importante per me.-
Mi morsi un labbro,intenerita dal suo imbarazzo,e mi avvicinai,poggiandogli una mano sulla guancia.-Quello che è importante per te,lo è anche per me-
Mi avvicinai lentamente al suo viso,e gli lasciai un delicato,ma prolungato,bacio a stampo.
-Da quanto è arrivato?-chiesi,aprendo il lavandino di marmo,regolandolo sull'acqua fredda.
-Saranno un paio d'ore.Esme non l'ha lasciato un attimo in pace,gli si è abbarbicata addosso praticamente da quanto ha messo piede in casa-disse con una risata,cullando energicamente Lizzie,che rideva contenta.-Le ricerche non hanno portato a nessuna novità.Ha appena terminato di visitare Rosalie-
Mi riempii il palmo della mano di acqua e inghiottii la compressa.-E come sta?-
-Bene,a detta sua.Naturalmente deve fare delle visite più appropriate,ma per il momento non ha trovato nulla di anomalo.Emmett è già con la mente nove mesi in avanti-continuò,stampando un bacio sulla fronte di Liz.
Risi,e mi diedi una veloce occhiata allo specchio.Orrenda.Non potevo di certo scendere così.
-Vado a recuperarti un paio di pantaloncini dalla borsa-disse Edward quasi leggendomi nel pensiero.-Sei meravigliosa con la mia maglietta addosso,ma queste visioni sono riservate solamente al sottoscritto-aggiunse sorridendo malizioso,e,veloce come un lampo,tornò con in mano i miei pantaloncini del pigiama che ancora stavo scuotendo la testa.
-Sono orrenda lo stesso,però va bene,non voglio farti perdere tempo.Si vede che muori dalla voglia di far vedere Liz a Carlisle,e sinceramente anche io non vedo l'ora di riabbracciarlo-dissi,alzandomi i capelli in una coda alta.
Edward mi prese la mano ed insieme ,tutti e tre ci avviammo per le scale.-Tu non sei mai orrenda.Anche un sacco della spazzatura ti renderebbe la donna più bella che io abbia mai visto in 109 anni della mia esistenza-
Lo guardai,fisso,e scossi di nuovo la testa.-Edward Cullen,tu sei proprio...-
-Cosa?-mi anticipò lui con un sorriso,ma venni interrotta dalla figura del padre di famiglia ai piedi della scala.
Carlisle se ne stava lì,in piedi,appoggiato al corrimano.I capelli biondi tirati all'indietro lo facevano apparire come sempre una star del cinema,e se si voleva proprio dirla tutta,ora era nella città appropriata.Gli occhi tendenti al grigio,era in forma e smagliante come sempre.
I suoi occhi sorridenti  si posarono sul mio viso,poi su quello di Edward,fino a volgere lo sguardo al piccolo miracolo che giocava con i bordi della tutina tra le braccia del papà.
Scesi di corsa gli ultimi scalini,lasciando la mano di Edward.-Carlisle!Che piacere rivederti!-dissi,sinceramente emozionata.
Lo ammiravo tantissimo.
-Bella,il piacere è mio-ricambiò,forse un po' sorpreso dalla mia audacia.Mi strinse un pochino,e poi mi allontanò di poco.-Ti trovo in forma eccezionale.Merito della gravidanza,forse?-chiese,con un sorriso,che ricambiai.
-Può darsi-cinguettai,e sentii Edward dietro di me.Gli occhi di Carlisle passarono dietro alla mia figura,e si soffermarono a osservare Lizzie,che guardava curiosa il suo nonno.
Edward ,emozionato,si avvicinò di pochi centimetri.-Papà,lei è mia figlia,Elizabeth.Elizabeth,amore mio-sussurrò baciandole ripetutamente la guancina-questo è il tuo nonno.La prese da sotto le ascelle e portandola all'altezza del suo viso le baciò la fronte,per poi avvicinarla a Carlisle.
Era una mia impressione,o anche lui aveva gli occhi lucidi?
Quasi desideravo mettermi da parte.Era bellissimo quel loro momento.
 Lizzie osservava il nonno con quel cipiglio curioso e la boccuccia aperta,una espressione che ormai avevo imparato a riconoscere facesse quando valutava persone nuove .Carlisle le accarezzò la testolina,e poi,abbracciò di slancio Edward,stringendo poco per non far del male alla bimba.
-E' un angelo,figliolo.E' meravigliosa.Edward e Bella,figlioli miei,le mie congratulazioni-
Edward sorrise emozionato,e se la strinse al petto così forte che quasi non si riusciva più a vederla.Non riuscendo a trattenere una lacrima ,mi lasciai abbracciare da mio suocero e poi mi strinsi ad Edward.
Ora i Cullen erano tornati.Sul serio.





Edward fece scattare le sicure della macchina,mentre io ,con un sospiro affranto,mi trascinavo con Lizzie ad aprire la porta di casa.
Avevamo appena lasciato casa Cullen,subito dopo aver terminato di pranzare.In realtà,speravo di poter riuscire a dormire due orette prima di andare al lavoro,visto che quella mattina mi ero svegliata abbastanza presto.
Mi sentivo debolissima;il caldo era incredibilmente assurdo.Quando eravamo passati per Malibu,il contatore appeso al contagradi elettronico segnava oltre i 45 gradi.
Assurdo.
Edward richiuse la porta alle spalle,ma mi accorsi da strani rumori che in casa c'erano Renèe e CharlieMi affacciai di poco e li trovai entrambi in cucina.
Mi arrestai,all'ingresso.
Edward si fermò di riflesso.-Cosa c'è?-
-Oh oh-borbottai,con la testa piegata verso l'entrata della cucina.
Stavano ridendo.Probabilmente non avevano sentito entrarci.
La situazione tra Renèe e Charlie era diventata a dir poco...ridicola.
Durante quei due mesi ,dopo il loro bacio (di cui ancora non me ne avevano parlato,e cosa di cui ero molto offesa),il loro rapporto era limitato a semplice affetto colloquiale.
Supponevo quindi che tra loro non ci fosse nessuna relazione amorosa,anche perchè,dopo due mesi,mi sarei aspettata di ricevere notizie al riguardo,e Edward me lo avrebbe sicuramente detto,se fosse stato altrimenti.Anche perchè avevo trovato un nuovissimo metodo per estorcergli informazioni.
Quando sentii mia madre ridere più forte,e intravidi poggiar la sua bocca sui capelli di Charlie in un gesto molto affettuoso,a mio parere,sobbalzai.
Mi voltai verso Edward,ma lui mi anticipò,un sorrisetto in volto.-Ti devono annunciare alcune cosine,tra cui alcune piccanti-mi rivelò,concentrato nel captare i pensieri dei miei genitori.
Mi allarmai.-Edward,oh no,dimmi che non si sono davvero messi insieme!Potrei rimanerci secca!-esclamai stringendo forte Lizzie al petto,ma mi dimenticai di parlare a voce bassa,e le risate nell'altra stanza si bloccarono istantaneamente.
-Bella?-mi chiamo Renèe.
Edward scosse la testa.-Ecco,ti sei fatta beccare.Fantastico,stiamo proprio facendo una pessima figura,beccati ad origliare alla porta come due vecchie zitelle-
Alzai gli occhi al cielo,cullando energeticamente mia figlia tra le braccia.-Edward Cullen,sei davvero irritante.Qui c'è di mezzo del probabile sesso tra i miei genitori.E'...è raccapricciante!E Se pensi di riuscire a svignartela non ci riuscirai,devi accompagnarmi al lavoro-borbottai assottigliando lo sguardo,puntando l'indice verso di lui.
Mia madre spuntò sulla porta,sorpresa.-Cosa diavolo stavate facendo voi due qui a cospirare nascosti dal muro?-chiese,sospettosa.
Feci un passetto indietro e mi lasciai prendere per la vita da Edward.
-Tre-precisai,passandogli la piccola.
Renèe alzò gli occhi al cielo.-Come mai gia di ritorno?-
Io ed Edward ci scambiammo un'occhiata.-Perchè scusa,c'è un limite di tempo per rientrare a casa?-chiesi,perplessa.
-Renèe,Bella ha pensato di venirsi a riposare un po',prima di andare al lavoro-rispose Edward con la sua voce vellutata,in modo rispettoso e gentile.
Percepii però nella parola lavoro una nota amara,per sottolineare ancora una volta quanto fosse contrariato all'idea che lavorassi lì.
Mia madre alzò un sopracciglio,guardandoci entrambi,ma poi un sorriso tornò ad aleggiare sul suo volto.
Ero sempre più preoccupata.
Sentii una lieve risata provenire dal petto di Edward,ma non ero sicura se fosse per qualche pensiero di mia madre o causata da Lizzie che strusciava la testolina sul suo collo provocandogli il solletico.
-Mamma...stai bene?-chiesi,esitante.
Lei battè le mani entusiasta e io sobbalzai.Edward mi strinse per un attimo il fianco più fortemente.
-Ma certo tesoro!Dovresti venire un secondo di là,però,io e tuo padre vorremmo parlarti un secondo,è necessario-
Lo sapevo.E io che mi ero cullata nell'illusione di una non loro relazione.
-Ehm...si certo-borbottai nervosa,passandomi una mano tra i capelli sudati.-Arrivo subito.E,ehm,Lizzie...-
-Ci penso io-intervenne Edward,abbassandosi di poco per lasciarmi un bacio prolungato sulla guancia.-La rinfresco un secondo e la metto nella culla-
Annuii.-Grazie,sei un tesoro-
-Va bene Edward-si inserì mia madre sorridendo.-Però mi farebbe piacere se dopo scendessi,sai.Ormai...sei anche tu parte della famiglia-
Edward sorrise,palesemente contento dell'affermazione di Renèe.-Con molto piacere,Renèe.Arrivo subito-
Mi lanciò un'altra occhiata,e lasciandomi un ultimo bacio a stampo,salì per le scale.
-Vieni tesoro-
Alzai gli occhi al cielo,e a passo strascicato mi trascinai in cucina.Sperai che Edward si sbrigasse a scendere,prima che i miei sganciassero la bomba.
Fortunatamente,la cucina si trovava in ombra,e ciò consentiva almeno per il momento di evitare la formazione di laghi di sudore sul pavimento.
Charlie era seduto al tavolo,e faceva zapping alla piccola televisione posta sopra il bancone.
Quando mi vide,si morse un labbro ,proccupato per un secondo,ma poi sorrise.-Ah,eri tu quindi.Edward dove lo hai lasciato?-chiese,tentando di apparire tranquillo.Spense la tv e appoggià il telecomando sul tavolo.
Ma non riusciva a prendermi in giro,ormai lo conoscevo troppo bene.Si stava torcendo le dita proprio nel modo in cui faceva quando era nervoso.
-Ciao papà-lo salutai,poggiando la borsa sul tavolo.Mi diressi verso il freezer in cerca di una bottiglietta d'acqua ghiacciata da portare dopo in camera.Sempre che fossi sopravvissuta alla notizia.-Edward è qui,sta mettendo Liz a riposare-
Charlie si sistemò meglio sulla sedia.-Ah,perfetto.- borbottò,agitato.Lanciò un 'occhiata nervosa a Renèe,che trafficava vicino alla lavagnetta promemoria del frigo.-Che caro ragazzo che è .E' proprio un bravo papà-
Annuii,a disagio.Sapevo che quello di Charlie era un modo per prendere tempo.Sentivo mia madre rovistare in mezzo alle cinafrusaglie,e quindi mi voltai,le mani nelle tasche posteriori dei jeans.
-Allora,ehm,Bella tesoro,qui c'è una bellissima notizia per te...-
-Oddio!-esclamai,portandomi una mano alla bocca-Le risposte della maturità!-cacciai un urletto,avvicinandomi alla busta bianca che mia madre tendeva verso di me con un sorriso stampato in volto.
In fretta e furia,strappai la carta,e mi ritrovai a leggere il contenuto.
Rimasi attonita per un secondo,poi alzai lo sguardo incredula sui miei genitori.-Cosa?-dissi,sconvolta.
Reneèe e Charlie si scambiarono un'occhiata.-Tesoro,non l'abbiamo aperta noi.L'abbiamo solo prelevata dalla cassetta della posta-
Fissavo il foglio di carta bianca,inerme.Non poteva essere.
-95 su 100-sussurrai.
Mia madre e mio padre spalancarono gli occhi.
-Oh mio Dio tesoro complimetnti!-
In un attimo, mi ritrovai circondata da due paia di braccia.
-95 su 100!-ripetè Charlie emozionato.-Bella,bravissima!-
Quando mi lasciarono andare,tenevo ancora il foglio tra le mani,non riuscendo a capacitarmi di quel risultato.
Sentii all'improvviso due braccia cingermi la vita e il viso di Edward sul collo,che mi lasciava un dolce bacio a stampo proprio lì.Rabbrividii di piacere.
-Congratulazioni piccola-mi sussurrò all'orecchio,mordicchiandolo.Avvampai,a disagio in quelle effusioni amorose davanti ai miei genitori.
-Grazie-borbottai.
Edward ridacchiò e tirò su la testa,tenendomi solo per mano.
-Risultato eccellente,non c'è che dire-borbottò Charlie,ancora palesemente contento e sorpreso.-Bella,siamo molto fieri di te-
Sorrisi,sollevata e contenta,ma quando il silenzio si fece di nuovo imbarazzante,compresi che non era terminata lì.E,quasi come conferma,Edward mi strinse forte la mano.
-Ehm,credo che ora sia il caso che tutti ci accomodassimo-iniziò Renèe,accompagnando le sue parole con lievi cenni di assenso del capo.-Dovremmo riferirti un'altra cosa,tesoro.E ' una cosa bella...quindi,ehm,credo impiegheremo molto poco tempo-disse,con voce speranzosa.
-Oh no-borbottai,ma mi sentì solo Edward,che cercò di reprimere un sorrisino.
Mi accomodai vicino a lui,lasciando i miei genitori sedersi accanto, di fronte a noi due.Edward non riusciva a staccarsi quel sorrisino dalla faccia,e quasi non mi irritai.
Battevo il piede sul pavimento dal nervosismo.Come avrei dovuto reagire davanti alla loro notizia?Magari si stavano lasciando e volevano farmi partecipe.O forse volevano semplicemente cambiare casa.O forse...
-Bella,io e tuo padre abbiamo deciso di riprovarci,una seconda volta-
La voce di mia madre risuonò netta e decisa in quell'istante,fiera e vittoriosa.La invidiai per la sua tempra.Charlie era l'esattamente l'opposto:si era ripreso a torturare le mani,e spostava lo sguardo dappertutto,tranne che sul mio viso.
La batosta arrivò in pieno.Avvertii una mano di Edward posarsi sulla mia coscia,lasciata scoperta dai pantaloncini corti e mi rilassai immediatamente.
-Ah-fu l'unica cosa che riuscii a dire.-Ah...bene.-
Idiota,mi insultai mentalmente.
I tuoi genitori ti dicono che si sono rimessi insieme e l'unica cosa che sai dire è bene?
-Bella-guardai stupita mio padre,che aveva preso la parola.Sembrava più agitato di prima.-Posso capire la tua perplessità,ma sappi che...questo non verrà a rovinare nessun rapporto tra noi tre.Voglio che questo sia messo in chiaro.Tu e Lizzie venite prima di tutto,e puoi stare sicura che saremmo enormemente responsabili e maturi per quanto riguarda ciò.Volevo solo che tu lo sapessi prima di tutto-
-Papà,io sono...sono contentissima per voi-replicai immediatamente,e nel fondo del mio cuor sapevo che era così.
Era ...strano forse,e sulle prime sarebbe stato imbarazzante ma...quante volte da piccola avevo sperato che i miei genitori si riunissero,che abitassimo tutti  insieme sotto la stessa casa?
Io ero stata la prima a soffrire della separazione di loro due.E ora,veniva data un'altra possibilità alla nostra famiglia.La famiglia Swan.
-Cioè..non nego che sia un po'...come dire,strano,ma...si,sono contentissima.Sono contenta,non c'è altro aggettivo che voglio usare.-continuai, incartandomi da sola,
Situazione molto imbarazzante.
Il sollievo di Charlie era palpabile e percepibile a occhio nudo.
-Non sai il sollievo che mi rechi,Bella-disse,passandosi una mano sulla fronte sudata.-Ero tremendamente spaventato dall'idea che tu rifiutassi tutto ciò-
-Dovresti imparare a fidarti un po' di più della sottoscritta-lo rimbeccò mia madre,dandogli uno scalpellotto sul collo.Charlie sobbalzò.
-Scusami cara,non dubiterò mai più delle tue facoltà da veggente-disse,sciogliendosi solo a guardarla.
Oh.Mio .Dio.
Sospirai forte,e Edward mi cinse le spalle con il braccio muscoloso.
Mi voltai a guardarlo,un sopracciglio alzato,e lui ridacchiò,poggiando le labbra sulla mia guancia.
-Sei stata bravissima-sussurrò al mio orecchio.-Nessuna scenata-
-Bella,ti vedo poco...sorpresa,a dire la verità-disse Renèe,alzandosi in piedi.Si diresse al bancone per prendere un bicchiere d'acqua.Lo riempì e si voltò,poco prima che io lanciassi un'occhiata di panico ad Edward.
Ero sempre stata una pessima attrice.
-Ehm...-mi incespicai,presa sotto accusa.Mamma e papà mi guardavano attenti,valutando ogni mia singola reazione.-In realtà,un po' di tempo fa...-
-E' colpa mia-si intromise Edward,sporgendosi in avanti,prendendo parola pubblica per la prima volta.-Qualche mese fa vi ho visti baciare,e l'ho riferito a Bella senza curarmi di chiedere prima il permesso a voi.Mi scuso enormente per questa enorme gaffe ma l'avevo fatto in buona fede-
Avrei dovuto saperlo.Ma ogni volta ci ricascavo.Perchè non lo fermavo mai prima che cominciasse a parlare?Doveva sempre assumersi la responsabilità di tutto.Ok,in teoria quello che diceva era vero,certo,detto in forma un po' romanzata(certamente Edward non sarebbe potuto andare a raccontare ai miei genitori del  vero modo in cui aveva scoperto il loro bacio),ma ...l'aveva detto come fosse colpa sua.
-In realtà sono stata io ad insistere-aggiunsi,alzando gli occhi al cielo.-Ti vedevo un po' strana e ...vabbè,si insomma,avevamo qualche sospetto-conclusi,prima di cacciarmi in altri pasticci.
Renèe scoppiò a ridere scuotendo la testa e Charlie la guardò come se fosse pazza.
-Renèe!Ma cosa ridi?Nostra figlia sa la verità da due mesi e tu ridi?-chiese,sbalordito.
Ma mia madre continuava a ridere.-Charlie rido perchè ci ostiniamo a considerare nostra figlia ancora come la consideravamo all'età di otto anni,ma è molto più furba di noi-disse,a singhiozzi,asciugandosi gli occhi.
Scossi la testa,desolata.Che famiglia di pazzi.








-Perciò,fai attenzione.Il tempo che accompagno Carlisle al colloquio all'UCLA Medical Center e sarò gia qui di ritorno.-
-Amore,non preoccuparti-borbottai alzando gli occhi al cielo.-Non morirò soffocata dall'olio grasso o dalle patatine fritte-dissi,facendolo ridere.
Edward si avvicinò al mio orecchio,mordendolo maliziosamente,e ci sussurrò dentro-Meno male,perchè solo dai miei baci puoi rimanere soffocata-E prese a baciarmi il collo lasciandomi una scia umida sulla pelle.
-Si, ho capito,su su forza, è ora di andare -borbottai,cercando di farlo smuovere.In questo modo non ci saremmo mossi nè lui,ne io.Edward rise ancora più forte.
-Va bene allora,torno subito.Copri bene le gambe,Bella,per favore,non farmi stare con il pens...-
-Metterò un burka,e già che ci sono anche un cappottino invernale,va bene amore?-esclamai,alzando gli occhi al cielo.Gli occhi di Edward si fecero tristi.
-Bella,ti sto soffocando troppo?-
Sospirai scuotendo la testa,e mi riavvicinai al suo corpo,appropriandomi di nuovo delle sue mani grandi e protettive.-No,amore.Sai che adoro la tua protezione.Ma devi stare tranquillo.Ormai Chantal ti adora,c'è lei che mi fa da bodyguard-dissi,ridendo.-Perciò,ora muovi quel fantastico sederino che ti ritrovi e fai compagnia a tuo padre al colloquio,ok?-dissi persuasiva,aiutandomi nell'opera di convincimento carezzandogli dolcemente la nuca.Sapevo che adorava quel dolce massaggio.
-Mmm-borbottò infatti lui,a occhi chiusi,rilassato.-Va bene,streghetta.Ma sappi che stasera te la farò pagare.Stai vincendo in maniera disonesta-
Scoppiai a ridere e le mie mani finirono sul bordo della cinta dei suoi pantaloni.Edward sussultò.
-Non c'è problema.Pronta alle sue  punizioni-sussurrai maliziosa ad un centimetro dalle sue labbra.
Edward fece un enorme sospiro,e mi accarezzò i fianchi.-Torno presto piccola.Fa' attenzione-
Sorrisi e lo strinsi forte,prima di costringerlo ad andare.-Sì.E torna presto.Io ti aspetto-
Dopo un ultimo bacio a stampo,Edward si voltò e velocemente rientrò in macchina,sgommando via.
Con un sorriso sulle labbra,entrai dall'entrata posteriore del locale per ritrovarmi nella camera degli armadietti.Con la testa completamente da un'altra parte,mi persi a pensare ad Edward.Adoravo la sua protezione,la sua gelosia,sia nei miei confronti,che in quelli di Liz.Saperlo lì con me,al lavoro,a preservarmi dai commenti volgari ed incivili dei clienti ,mi faceva sentire protetta e amata in maniera incondizionata.Tuttavia,non potevo impedirgli di non accompagnare Carlisle al colloquio di lavoro all'UCLA Medical Center.Chissà perchè,ero convinta che lo avrebbero assunto senza tante riflessioni.Carlisle era un ottimo medico,e sicuramente avrebbe ricevuto molti riconoscimenti.
Totalmente immersa nei miei pensieri,sobbalzai quando la porta scorrevole si aprì,rivelando Chantal gia in divisa e capelli legati in un'alta coda.
-Sei pronta già per scortarmi di la?-chiesi alzando gli occhi al cielo.
Lei rise,infilando una manica nell'abito da lavoro.-Più o meno,tesoro.No ,volevo dirti che di là c'è una persona che vorrebbe parlarti,è entrata ora-mi riferì,gia pronta a tornare al lavoro.Sbuffò,passandosi una mano tra i capelli.-Vedi di darti una mossa,il locale è strapieno-borbottò,sparendo di nuovo dietro la porta.
Agitata e perplessa,mi sistemai velocemente i capelli e mi diressi verso la porta.Chi mi stava cercando?I miei pensieri si diressero immediatamente a Elizabeth,Edward,la mia famiglia e i Cullen.Era successo loro qualcosa?
Con il cuore in gola aprii la porta scorrevole e mi ritrovai nel locale,e una vampata di calore mi colpì in pieno.Era così affollato che era difficile pure respirare.Incrociai lo sguardo di Chantal e lei mi indicò con il dito un tavolino nascosto dal bancone,vicino la finestra che dava sul mare.
Mi avvicinai ,tesa,e le mani cominciarono a sudarmi  quando vidi chi fosse il misterioso ospite.
Avrei dovuto aspettarmelo.
-Ciao-
La sua voce sensuale sovrastò il vociare confuso degli altri clienti.
Sospirai,mordendomi un labbro,prima di rispondere.
-Ciao,Tanya-




Capitolo un po' noioso,forse,ma necessario,incentrato sulle famiglie.Prima i Cullen,con il ritorno di Carlisle,poi i Swan,e infine *comincia a scappare* questo finale un po' cosi xD
Per il prossimo capitolo,non assicuro un aggiornamento immediato.Sarà molto importante,e voglio lavorarci sopra con cura.
Ricordo sempre l'altra mia ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe conoscervi meglio :

MSN: kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_


Notte a tutte,
Cristina

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Ma salve!Oramai,ho preso confidenza con gli aggiornamenti a notte fonda ,ma non potevo farvi aspettare di più,dopo aver ricevuto più di qualche minaccia sull'incontro Tanya/Bella. :D
Spero sia all'altezza delle vostre aspettative,anche se sono sicura che non era quello che vi aspettavate,ma non voglio spoilerare *bocca cucita*
Questo capitolo è dedicato a tutte le nuove lettrici della mia ff,per il coraggio dimostrato a leggere tutti e 13 i capitoli chilometrici in un solo giorno!Complimenti per la forza di volontà,ragazze *-*
Ci si rivede a fine capitolo ;D
Risposte alle recensioni:

Luna Renesmee Lilian Cullen:Ciao cara!Oh,ti sei messa a recensire davvero tutti i capitoli scorsi? *-* Complimenti per la forza di volontà!E' strano vedere insieme Charlie e Renèe,lo ammetto,ma a me piacciono un sacco insieme,perlomeno qui ^^Spero questo capitolo non ti metta troppa ansia xD
Fortheternity:Ciao!Renèe e Charlie:i due pazzi . xDD Quante ne combineranno questi due insieme!Cosa ne pensi dell'incontro-scontro Tanya/Bella?Hai qualche pensiero in merito?Io ho la bocca cucita :D Ciao Ciao <3
nik81:Ciao cara!Prima di tutto,ti ringrazio per aver recensito anche l'altra mia storia,grazie*-*Oddio,le rughe sono gia venute?xDSpero di no!Puoi stare sicura,non c'è stato nessuno contatto fisico tra Edward e Tanya,Edward l'ha sempre vista come un'amica.Tanya però,per un momento,quando Bella è uscita di scena,quando Edward era così triste e lei gli è stata accanto,ha pensato di poter avere una qualche possibilità con lui,stroncata poi violentemente con il ritorno di Bella e soprattutto dalla notizia che Edward avesse una figlia.Per quanto riguarda il rating,avevo pensato di alzarlo in realtà,avevo fatto un sondaggio qualche capitolo fa,ma alcune ragazze giustamente che seguivano la ff dall'inizio che non possono leggere RR mi hanno chiesto di non alzarlo.In effetti,pesno che questa arriverà massimo all'arancione,ma non mancheranno comunque le scene hot.La vasca da bagno prometto che verrà riusata!xD In compenso,c'è l'altra ff a RR,è la prima volta che mi cimento in ff eortiche,vedremo come me la caverò^^Grazie mille di tutto,cara,ciao ciao ;P
ManuCullen:Ciao cara,e benvenuta soprattutto!Oh mamma,complimenti per la forza di volontà,hai letto la ff tutta di seguito!O.O Mi fa piacere che il tema della storia ti piaccia,e anche di Rose incinta.Vedrai,sarà uno spasso vedere Rose ed Emmett genitori :P Ho aggiornato presto,che dici?^^ Ciao ciao<3
micol_cullen1997:Benvenuta! *-* Che piacere sapere che seguivi la mia ff dall'inizio!Cosa ne pensi di questo incontro-scontro Tanya/Bella?
amanecer:Ciao!Ok,direi che Tanya non è molto benvenuto dal club delle lettrici xD Cosa ti è venuto in mente da questo incontro Tanya/Bella?Ciao ciao <3
fiorella91:Ciao!Mi fa piacere*-*Io non so come spiegarlo,cioè ,io non ero vicino l'entrata dell'auditorium,ma all'inizio del red carpet,dal lato dove loro sono entrati,hai presente?Dove sono scesi con le macchine*-*Si ho facebook,ma praticamente non lo uso mai ,comunque puoi aggiungermi,anche se ti chiedo di non parlare di efp lì,perchè è una cosa privata ;D Mi trovi con questa mail : krystina_92@hotmail.it,xD
ste87:Ciao,e benvenuta!*-* Grazie mille,sei gentilissima*-*So che Tanya non è molto in effetti xD Cosa ne pensi di questo incontro?Grazie mille ancora dei complimenti *-*Ciao ciao <3
baby2080:Ciao!Edward non è arrivato abbastanza in fretta ç_çSi,ho visto anche Rob,in giro sul net c'è una foto dove mi vedo anche io con lui,che vergogna xD Ma si,sono sicura che torni per Breaking Dawn*-* Un bacio <3
giova71:Ciao cara!Esattamente,la guerra è cominciata!Prepariamoci con i pop corn!xD Cosa ne pensi di questo incontro?Ciao *_*
Antonya:Ciao Anto!Eh,mi sa che è il caso allora che cominci a prendere a sberle Tanya.Mi sa tanto che nel prossimo capitolo mi ucciderai *prepara a scappare dalla minaccia che probabilmente Antonia le farà su msn*Charlie e Renèe sono due sagome,lo devo ammetterexDCosap ensi di Tanya dopo questo incontro?Sono proprio curiosa del tuo pensiero ahah xD Un bacione *_*
LudoCullen96:Ciao!Ah,guarda,anche io odio Tanya,e sono la scrittrice della ff!xDDirei che i lsoggetto della loro discussione è proprio Edward,purtroppo <.< Cosa ne pensi di questo incontro?Grazie dei complimenti,sei sempre gentilissima *-* Un bacione<3
Austen95:Ciao!Oddio sto ancora ridendo del tuo commento xDD Cosa ne pensi,Tanya ha fatto la siliconata anche qui? xD Un bacio<3
vanderbit:Ciao cara!Ah,Genova*_* Un giorno la devo visitare!Sì,io sono di Roma,spero davvero riusciremmo a incontrarci,sarebbe fighissimo *W*Oddio,ma scherzi?Sul serio andrai a New York?Mamma mia *_________________________* Guarda,ora nella mail ti invio le informazioni sui film di Kiki e il link di un forum assolutamente fornitissimo di news sia su Rob che Kristen,io sono proprio dello staff^^Ti è piaciuta unasettimana a Parigi?Spero di si*-*Bisogna stare attenti a Tanya,io vi avevo avvertite xD Un bacio <3
aLiCe___CuLlEn:Ahahaha,si è la vaccona!Ciao cara!La vaccona è entrata in azione!Mannaggia,questo capitolo è stato un parto,quel diavolo di incontro/scontro tra Bella e Tanya mi ha esaurito le forze -.-Hai visto che dolce Carlisle in questo chap? *-* Gia si prende cura della nipotina!Renèee e Charlie sono due sagome,'è vero,fanno troppo ridere xD,e Bella invece è sempre la solita paranoica *-*Hai visto Ed che gelosone?*-* Bè,pure Bella mica scherza!xD Un bacio <3
LadySile:Ciao cara!Hai visto Charlie e Renèe?Fanno troppo ridere a mio parere xDHai gia qualche pensiero su questo scontro/incontro avvenuto tra Bella e Tanya?Si,ho nominato i Volturi due capitoli fa,non so,forse ti è sfuggito...però ti consiglierei di leggere co nattenzione quel pezzo,perchè sarà molto importante ai fini della trama:D *bocca cucita* un bacio <3
nanerottola malefica:Ciao cara,mi fa piacere che lo scorso chap no nti sia ridultato noioso!Bella ha avuto quella reazione in quanto ha paura di ripetere i ltrauma del passato,ovvero una nuova separazione dei suoi genitori.Non vuole illudersi di nuovo .Tanya vittima,vero?La odio pure io U_U Un bacio <3
tamy79:Ciao cara!Oh si,Charlie e Renèe m ifanno morire*_*ops *si nasconde*scusa per i finali del  cavolo,li tronco sempre sul più bello xDGrazie,grazie come sempre del supporto,ti adoro <3Un bacio <3


Locandina

Capitolo 14


Era seduta con la schiena poggiata allo schienale della sedia,apparentemente rilassata,e poco prima che arrivassi aveva lo sguardo rivolto verso il mare cristallino che splendeva dalla finestra aperta.
I suoi occhi incrociarono i miei,e per una frazione di secondo nessuna delle due parlò.
Mille domande si affacciarono nella mia mente.
Perchè era venuta lì?Era venuta per parlare con Edward?O forse,molto più probabile,per parlare esclusivamente con me?Ed era stata una pura coincidenza il fatto che Edward non fosse presente proprio in quel momento?
Con la mano,Tanya battè leggermente sul tavolo,invitandomi a prendere posto di fronte a lei.-Desidererei parlarti,se è possibile-mi comunicò,scuotendo i lunghi capelli biondi.
Con una mano,indicai l'ampio locale affollato.-In realtà...questo non è proprio un buon momento,Tanya.Non sono sicura che Steve,il mio capo,mi dia il permesso,c'è tanto lavoro ora-
Gia percepivo il sudore sulla fronte,ma non capii se fosse per il caldo o per l'agitazione di trovarmi da sola con lei.Speravo con tutto il cuore che Edward si sbrigasse a tornare,avevo bisogno di lui.Quando c'era Edward era tutto molto più semplice da affrontare.
-Tranquilla-rispose lei facendo l'occhiolino,e solo dopo capii che non fosse rivolto a me,ma più indietro.Quando mi voltai,vidi Steve fissarla estasiato.Tanya gli rivolse un sorriso mozzafiato,e io mi sentii ancora più a disagio.
Chi diavolo ero io in confronto ad una bellezza del genere?
Assolutamente nessuno.
-Io e Steve abbiamo fatto una bella chiacchierata prima che tu arrivassi,e non ha assolutamente riscontrato nessu tipo di problema-
Il sorriso che ancora aleggiava sul suo volto mi faceva intendere come avesse ottenuto il permesso da Steve.
Mi morsi un labbro,tremando,e presi posto sulla sedia di fronte a lei,tormentandomi l'orlo della divisa.-Bene-fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Tanya incurvò le labbra,trattendendo l'ennesimo sorriso divertito.-Bella,ti vedo molto agitata.Non capisco cosa tu stia pensando-
Fantastico.Se ne era accorta anche lei.
-Non...sono agitata,solo molto curiosa.E sorpresa.A cosa devo la tua visita?-chiesi,tentando di non apparire antipatica.
Ma con lei era impossibile non esserlo.Vada perchè voleva rubarmi la mia ragione di vita,vada perchè aveva rischiato di fare del male sia ad Elizabeth che alla sottoscritta,era assolutamente improbabile che riuscissi ad instaurare un rapporto perlomeno definito accettabile con lei.
Rise,portandosi elegantemente una mano curatissima a coprire la bocca.
-In effetti,ammetto di essere stata piuttosto irruenta.Nemmeno avvisarti.Ma desideravo parlarti di alcune cose,e ho scelto ora perchè...-si morse un labbro rosso,perfetto-bè,è l'unico momento in cui lui ti lascia sola,più o meno-
Bene.
-A dir la verità,Edward rimane anche al lavoro ora-risposi veloce,annuendo con la testa.Beccati questa,Tanya.
-Davvero?-rispose,inarcando un sopracciglio.-Cavolo,è proprio ossessionato da te-continuò,con una risatina.
Forse,mi stavo comportando da immatura.E da idiota.
O forse no.
-Mi ama-risposi semplicemente,guardandola in volto.
Era proprio una brava attrice.Doveva esserlo,perchè il suo volto non mutò di una virgola a quelle mie parole.
-Si vede-rispose invece,congiungendo le mani sul tavolino e conteporanemanete accavallando le gambe.
Scorsi le occhiate di due surfisti rivolte alla sua schiena.Erano a dir poco...estasiati.
Questo era l'effetto che Tanya faceva agli uomini.
Pazzesco.
Non se ne salvava uno.Anche il mio capo.
-Bella,so che ti sto facendo perdere tempo prezioso-riprese Tanya,passandosi una mano tra i capelli.
La vidi sorridere e salutare con la mano a qualcuno dietro di me.Mi voltai e scoprii che il saluto era rivolto a Steve,che non faceva altro che camminare con il volto rivolto verso di noi.Prima o poi sarebbe inciampato e caduto,se non avesse guardato di fronte a sè.
-A quanto pare,non credo ci siano problemi-borbottai,e trattenni l'istinto di alzare gli occhi al cielo.
Non fare la maleducata,Bella.
Le parole di Edward della sera prima mi tornarono alla mente,e rivolsi a fatica un sorriso a Tanya.-Dimmi pure-
Lei fece un sospiro.-Senti,so che molto probabilmente tu mi odierai,ed hai tutte le ragioni per farlo,ma sento il dovere di scusarmi con te,per il comportamento che ho adottato in questi tempi-parlò,in modo chiaro e limpido.
Era davvero bella.
-...so che le mie scuse ,non serviranno a molto,ma ci tenevo a farle.Ammetto che sulle prime è stato abbastanza...come dire,insomma,non è stato facile,Bella,spero tu mi comprenda.Sei arrivata così,dal nulla,a riprenderti lui,e io...è stata dura,non so se mi spiego-disse,a disagio,scompigliandosi i capelli.
Alzai un sopracciglio.-Dura?-
I suoi occhi si piantarono nei miei.-Bè,non mi sembra fosse un segreto di Stato il fatto che avessi una cotta per Edward-
Quelle parole,pronunciate da lei,mi stroncarono il fiato e fecero ribollire le viscere.Anche il solo udirle.Tuttavia,tentai di rimanere calma.
-Ma certo-risposi-Si...bè,si notava-aggiunsi,annuendo con il capo.-Edward mi ha detto che ora...le cose stanno cambiando-
Tanya annuì ancor prima che terminassi la frase.-Oh,ma certo.D'altronde,non è proprio il mio punto forte rubare il ragazzo alle altre.Oltretutto,siete una famiglia ora,no?-abbozzò,con un sorriso.
Non mi convinci,Tanya.
-Si,lo siamo-risposi.-Immagino che tu stia puntando lo sguardo su altri orizzonti-
Chiara allusione a Steve.
Tanya rise.-Oh ,bè,di scelte ce ne sono tante,i ragazzi non mi mancano-ridacchiò,portandosi una mano alla bocca.
Però,modesta.
-Insomma,quello che voglio dire è che...tengo molto ad Edward.Lo conosco da molto,e gli voglio bene.E non voglio avere problemi di alcun genere con lui scaturiti da liti per certe sciocchezze-disse,giocherellando con il sale sul tavolo.-Tantomeno con te.Mi spiace di aver dato l'impressione sbagliata.Ammetto di essere stata irritante,ma non voglio giustificarmi per quello che ho fatto.Permettimi di dire che è tutto lecito-I suoi occhi non abbandonavano i miei,determinati-insomma,non è semplice scoprire che il ragazzo che...bè,che questo ragazzo sia innamorato di un'altra e abbia una figlia.In ogni caso,ci tengo a scusarmi-continuò,chiudendo gli occhi.-Cercherò di migliorarmi,da oggi in poi-
Ero a dir poco sconvolta.Lo stava dicendo davvero?Tanya si stava davvero scusando con me?
E perchè a me sembrava tutto incredibilmente assurdo?
-Io...sì,cioè,ti scuso-borbottai,infilando una mano nella tasca della divisa,a disagio.-In effetti,credo che...non sia stato facile, per te,affrontare tutto questo.-
I suoi occhi si riaprirono.-No.Assolutamente.Spero che d'ora in poi accetterai la mia presenza nei Cullen,così come io sto tentando di accettare la tua-
Era tutto inutile.Ogni qualvolta si associava con i Cullen,l'irritazione prendeva il sopravvento.
La mia presenza dai Cullen?Lei tentava di accettare la mia presenza?Io ne facevo parte,punto.Io ero la ragazza di Edward.Ero la madre di sua figlia.
Preferii rimanere in silenzio.
-Naturalmente,spero che non ti dia fastidio la collaborazione tra me ed Edward in questo periodo-continuò,quando vide che non rispondevo.-E' che...è un momento un po' difficile,per me,e ho bisogno del suo aiuto,dell'aiuto di tutti i Cullen-
Tieni giù le mani da lui,stronza.
-Ma certo-risposi troppo velocemente,nonostante il mio cervello pensasse la cosa opposta.-Nessun fastidio.Io mi fido di Edward-risposi,e,incapace di tenere a freno la gelosia,continuai.-Lui mi ama,non ho alcun motivo di essere gelosa-
Ti senti soddisfatta,adesso,Bella?
Il sorriso di Tanya non si scompose.-Allora è perfetto.Ci tenevo a saperlo,visto che d'ora in poi passerò con lui molto tempo-raccolse la borsa dal tavolo,e si preparò ad alzarsi.
visto che d'ora in poi passerò con lui molto tempo
visto che d'ora in poi passerò con lui molto tempo
visto che d'ora in poi passerò con lui molto tempo
Le sue parole rimbombavano nella mia testa,mentre la osservavo spolverarsi la gonna,sotto gli occhi di tutti i clienti maschi.
Le avevo appena dato via libera.Avevo appena fatto il suo gioco.Ne ero certa.
-Credo sia il caso che io tolga il disturbo-la sua voce mi fece sobbalzare,e mi alzai,imitandola.-Ho gia disturbato troppo-continuò,guardandosi intorno.
In un batter d'occhio,Steve fu da noi.Sembrava un cagnolino davanti una confezione di croccatini al manzo.Ci mancava poco che tirasse fuori la lingua.
-Ehi,dolcezza-disse,osservando le gambe di Tanya-niente disturbo.Vuoi che la casa ti offra qualcosa?-
Tanya sorrise provocatoria,una mano sul fianco.-Direi di no,oggi.Ma chissà,uno di questi giorni potrei tornare-disse poi,rivolgendomi una rapida occhiata.
Steve si passò una mano tra i capelli.-Quando vuoi,pupa-
Tanya rise scuotendo la testa,facendo ondeggiare i morbidi e lunghi capelli biondi.
-E' stato un piacere,Bella-disse,rivolgendomi un'occhiata penetrante,che io ricambiai.
I nostri occhi non si lasciarono neanche per un momento,in una muta guerra che tutte e due sapevamo fosse appena scoppiata.
Al diavolo le promesse di pace.
Allungò la mano,prendendo la mia,senza chiedere il permesso.-Per una lunga rapporto confidenziale-disse,senza abbandonare i miei occhi.
Quando lasciò il mio sguardo,mi sembrò di tornare a respirare.Si voltò verso Steve.-Tesoro,uno di questi giorni verrò ad assaggiare la frittura di mare.Parlano molto bene di questo posto-gli fece l' occhiolino e si diresse alla porta.
Quando la aprì,senza voltarsi,mi salutò con la mano.-A presto,Bella-

** ** ** **

-Buona Liz,adesso ti controlliamo il pancino,e abbiamo fatto,va bene ,piccola?-
Seduta sulla comoda poltrona dello studio di Carlisle,osservavo mio suocero terminare la visita alla mia bambina.Edward era in piedi,vicino a loro,e premurosamente carezzava le manine della piccola che si agitava e urlava a tutti polmoni.
Quanto a simpatia per ospedali,aveva decisamente ripreso dalla sottoscritta.
-Amore,mi passeresti il pupazzetto di Liz,per favore?-mi chiese Edward,lanciandomi una rapida occhiata.Diressi uno sguardo a mia figlia.Povera piccola.Le sue gambine sembravano preda di un attacco isterico,si muovevano avanti e indietro in continuazione,imitando il movimento delle piccole manine.Il suo visino era tutto rosso.
Leggermente preoccupata,come ogni volta che mia figlia doveva subire una visita medica,raccattai il piccolo leoncino di peluche-uno dei tanti regali di Edward-e mi avvicinai al lettino dove era stesa.
-Shhh,amore,non fare così,il nonno ha quasi finito-sussurrai,carezzandole la piccola guanciotta, rossa per lo sforzo del pianto.
Quando Carlisle le tastò anche il pancino,Elizabeth pianse più forte.
Mi spaventai.
-Carlisle,che ha?Perchè piange cosi forte?-Chiesi apprensiva,tuttavia voltandomi verso Edward in cerca di una rassicurazione.
Mi posò un piccolo bacio sulla tempia,ma non rispose.
-Tranquilla Bella,sono solo un po' di colichette-disse Carlisle con tono esperto.Tastò un'ultima volta il piccolo addome della nipotina piangente ,per poi passarsi una mano tra i capelli.-Ho terminato.Potete rivestirla e farla passeggiare un po' per farla calmare-
Rapidamente,Edward la rivestì e se la poggiò sulla spalla,coccolandola con le sue dolci carezze.
-Carlisle,hai riscontrato qualcosa di strano?-chiesi,con il cuore in gola,avvicinandomi alla sua scrivania.Mi sedetti di fronte a lui,mentre Edward faceva avanti e indietro per la stanza cercando di calmare Liz.
-No-disse Carlisle scuotendo la testa,scrivendo velocemente su un blocco appunti con una penna blu- nulla di rilevante o preoccupante-disse,alzando un attimo lo sguardo,non rivolto a me,bensì ad Edward dietro di noi-E sapete con preoccupato che cosa intendo dire.Potete stare tranquilli.Elizabeth è completamente umana,non c'è nemmeno una minima traccia di DNA alterato-
Sebbene lo sapessi gia da molto,sentirlo dire dal mio suocero fu molto pù confortante.
-Bene-sospirai di sollievo.Le urla di Liz si affievolirono,fino a diventare flebili lamenti.Edward ci raggiunse,accomodandosi sulla poltrona di fianco la mia.
Tesi immediatamente le braccia verso di lui,in una muta richiesta.Edward poggiò le labbra sulla fronte di Liz e me la passò.La strinsi forte al petto.
La mia piccola ragione di vita.
-Per le colichette?-chiese Edward,poggiando i gomiti sulla scrivania in legno.
Lo osservai,con un lieve sorriso sulle labbra.Era semplicemente adorabile,con quell'espressione corrucciata in viso.Proprio come me,si preoccupava anche solo se Liz si procurava un graffietto sulla guancia con le proprie unghiette.
Quando aveva proposto di andare a far visitare nostra figlia da Carlisle-che naturalmente era stato assunto senza tanti problemi,proprio come pensavo-non avevo potuto dirgli di no.Primo,perchè il parere di mio suocero era quello di cui mi fidavo in assoluto più di tutti.Secondo,perchè si vedeva lontano un miglio quanto Edward volesse trascorrere tempo con suo padre e sua figlia insieme.
Come negargli questa felicità?E io ero tanto felice di accontentarlo.
-In effetti,per le colichette sono rimasto un po' sorpreso-disse Carlisle,giocherellando con la penna-Vi ho appena trascritto alcuni sciroppi da darle nel caso si lamenti assiduamente-
Corrugai le sopracciglia.-In che senso,sorpreso?-
-Niente di preoccupante,Bella-mi rassicurò per l'ennesima volta lui,con un sorriso sulle labbra-solo che essendo prossima ai quattro mesi è strano che abbia ancora colichette cosi frequenti.Probabilmente è conseguenza dello svezzamento-disse,staccando il foglio e consegnandolo ad Edward-il passaggio dal latte materno al latte artificiale non è mai semplice per un bambino.Vi volevo chiedere di far caso se il mal di pancia ce l'ha quando mangia le pappette oppure quando beve il latte,anche se io sono più preponderante per la seconda-concluse,alzandosi.
Annuii con la testa,e io ed Edward lo imitammo.Carlisle ci accompagnò alla porta.-In ogni caso,datele questo sciroppetto se si lamenta ancora.E' un antibatterico-
Edward andò a recuperare la carrozzina,e mi strinsi nuovamente forte Lizzie al petto.-Va benissimo.Carlisle,grazie di tutto.-
Mi posò un braccio sulla spalla.-Di niente,Bella-disse,sorridendo alla piccola.-Ehi,tu,piccola scimmietta,vedi di non far disperare i tuoi genitori-
Sorrisi,e quando Edward ci raggiunse,ci congedammo.
Una volta rientrati in auto,lo sguardo mi cadde sull'orologio digitale.
-Sono gia le sette e mezzo di sera?-chiesi,stupita.Incredibile come fosse passato il tempo.
Edward sistemò bene Lizzie nell'ovetto e si mise al posto di guida.Il motore si accese,rombante.
-In effetti,abbiamo occupato Carlisle per un po' di tempo-rispose,con un sorriso,impegnato a lasciare libero il parcheggio.
-Dici che sarà seccato?-chiesi preoccupata,mordendomi un labbro.Dopotutto,non stavamo parlando di un ospedale qualsiasi.
Stavamo parlando dell'UCLA Medical Center di Los Angeles.L'ospedale delle star.Più che un ospedale sembrava un hotel di lusso.
UCLAL'enorme entrata era imponente,e una serie di finestre argentate si affacciavano sulla strada pulita e ordinata.Una struttura decisamente moderna.
Per ottenere una visita lì,bisognava avere una prenotazione fatta anni prima,addirittura.
Ed io ed Edward eravamo riusciti ad entrare il giorno dopo l'assunzione di Carlisle.
Pazzesco.
Edward scoppiò a ridere.-Bella,ma stai scherzando?Penso che non lo avremmo potuto fare più felice.Liz ha fatto una radiografia completa,papà l'ha rivoltata come un calzino-disse,ancora ridendo.
Un sorriso involontario si dipinse sul mio viso,e lasciai correre lo sguardo fuori dal finestrino.
Quando ero con Edward,i problemi sparivano in maniera molto facile.Eppure,quel giorno era stato difficile tentare di rimuovere dalla mente l'incontro con Tanya,al lavoro.
Il suo viso,le sue parole,tornavano a riaffacciarsi nella mia mente come un'incombente minaccia,e sapevo che Edward se ne fosse accorto che ci fosse qualcosa che non andava.
Ancora non gliene avevo parlato,e in realtà non sapevo se lo avrei fatto.
Ci avrei pensato una volta giunti a casa.Quella sera i miei ci avevano lasciato la casa libera,a nostra disposizione,per una cenetta romantica sul molo della baia di Santa Monica.
Pazzesco.Sembravano ringiovaniti di dieci anni.
Il sorriso si allargò quando pensai alla serata che ci attendeva:coccole,Liz,mangiata davanti la tv,e forse,dopo,una volta messa Liz a dormire...
Arrossii.
La mano di Edward si intrecciò alla mia,e un secondo dopo sentii le sue labbra sul dorso.-A che pensi?-
Mi voltai verso di lui.-A stasera.A noi.-risposi,semplicemente.
Edward sorrise,volgendo prima uno sguardo a nostra figlia, dietro,e poi si portò le nostre mani intrecciate sul cambio.


** ** **







-Dai,amore della mamma,Liz,mangia la pappetta di pollo,è buonissima amore mio...-
Il tentativo disperato di dare da mangiare alla piccola fallì,quando Liz sputò fuori la cucchiata precedente che le avevo fatto ingoiare a forza,sul seggiolone ,in cucina.
Sospirai,correndo a prendere un tovagliolino per pulirmi il viso.In quel momento Edward entrò in cucina,un sorriso sulle labbra.Gettò uno sguardo a Liz,che,seduta sul seggiolone faceva bolle di saliva e poggiava i pugnetti sul piccolo tavolino,e poi a me.
Scoppiò a ridere.
Alzai gli occhi al cielo,puntando un dito verso nostra figlia.-Certo,certo.Prendi pure in giro-borbottai,gettando  il tovagliolo nel secchio della spazzatura.-Lascio a te il compito-
Mi sedetti sulla sedia del tavolo e accavallai le gambe,con un sorriso.Edward raccolse la sfida,lucidandosi fintamente una spalla.-Amore mio-disse,con finta superiorità.-Io abbaglio tutte le donne-disse,con una risata avvenente,prendendo in mano il barattolino e il cucchiano della pappetta di pollo.
Pure troppe,pensai mentalmente,ma tenni il pensiero per me.
Lo osservai posizionarsi davanti al seggiolino,il viso a pochi centimentri da quello di Liz.
Alzai un sopracciglio,in attesa.
Edward prese un po' di pappa dal miscuglio giallastro e l' avvicinò alla bocca di Liz.
-Principessa del papà-mormorò con voce soave,gli occhi che brillavano di una devozione unica.-Guarda qui che buona pappetta c'è da mangiare,facciamo vedere alla mamma che con le maniere giuste si può ottenere tutto-disse,con un sorriso.
E dopo rimasi a bocca aperta.
Elizabeth spalancò la bocca tirando fuori la linguetta rossa rossa,poco prima di inghiottire tranquilla e serena il grande contenuto giallastro che Edward le porgeva sul cucchiaino.
Ingoio giù soddisfatta,e poi sorrise.
Edward la imitò,girandosi trionfante verso di me.-Hai visto amore?-disse,ruggendo.
Scossi la testa,senza parole.-Sono allibita.E brava la signorina-dissi alzandomi,incrociando le braccia sotto al seno.-Bene,d'ora in poi ci pensa papà la mattina ad alzarsi alle sei e mezzo per darti il latte-lo provocai.
Non feci in tempo a muovere un passo che le braccia muscolose di Edward mi circondarono la vita.D'istinto,appoggiai la schiena al suo petto.
-Amore,non te la prendere-sussurrò lascivo al mio orecchio,mordicchiandone il lobo.-Non tutti possono vantare il privilegio di abbagliare tutte le donne-ripetè strafottente,e gli diedi uno schiaffetto sulla nuca,facendolo scoppiare a ridere.


Eravamo seduti sul comodo divano del soggiorno,a guardare il divertente epilogo di American Pie,piangenti dal ridere sul divano.Bè,in realtà,io ero la piangente.Edward era impegnato a far gironzolare le mani e le labbra sul mio corpo,in maniera non del tutto innocente.
-Edward-lo ammonii,quando i titoli di coda apparvero sullo schermo del televisore diventato di colpo nero.
Le sue mani si bloccarono all'altezza del mio seno sinistro.-Sì?-ruggì famelico.
Alzai gli occhi al cielo,lasciandomi coccolare dalle sue mani.-Sembri alquanto...impaziente,stasera.Il film non ti piaceva?-ridacchiai.
Nascose il viso sul mio collo e mi trascinò sopra di lui,a cavalcioni.Le mie mani si inoltrarono nella sua massa di capelli disordinata accarezzandoli e tirandoli.
-Mmmm,diciamo che...avevo uno spettacolo più interessante di cui godere-borbottò,slacciando i primi bottoni della mia camicetta.
Le mie mani volarono sul bordo dei suoi pantaloni,alla ricerca del bottone dei jeans.-Ringrazia...-ansimai,spinegndo la sua testa sul collo,più a fondo-ringrazia tua figlia che si è addormentata in fretta,sennò saresti andato in bianco-
Ridacchiai quando soffiò sulla mia pelle.-Ringrazia che i tuoi ci abbiano lasciato casa libera,più che altro.A casa mia ce lo possiamo solo che sognare il sesso sul divano-
Mi bloccai,e istantaneamente si gelò anche lui,percependo il mio irrigidimento.
-Cosa c'è?-chiese subito,alzando il viso dal mio collo,e poggiando una mano sulla mia guancia.
Casa sua.I Cullen.Lei.Tanya.
Dovevo dirglielo.
Sospirai.-Ieri è successa una cosa-
Aggrottò le sopracciglia,e mi sistemò meglio sopra di lui,appoggiandosi al morbido schienale del divano.
-Cosa?-chiese con curiosità.
Mi passai una mano tra i capelli prima di rispondere.-Tanya è passata a lavoro,mentre tu accompagnavi Carlisle all'UCLA-
Le sue mani immediatamente si artigliarono alla mia schiena.
-Cosa?Che voleva?Ti ha fatto del male?-chiese subito,in apprensione-Dì la verità,Bella-
Scossi immediatamente la testa,accarezzandogli distrattamente il petto.-No...no.Non ha fatto nulla.Era venuta perchè...bè,perchè voleva scusarsi,credo.Cioè,sì-
E' venuta perchè voleva in realtà dichiararmi guerra aperta.
Lo sentii chiaramente rilassarsi,sotto di me.-Ma certo.E cosa vi siete dette?-chiese gentile,strofinandomi la schiena.
Mi morsi un labbro.La tentazione di riferirgli le mie vere impressioni erano forti,ma sapevo gia cosa mi avrebbe risposto lui.
-Lei...si è scusata per il comportamento che ha avuto.E mi ha detto che potremmo provare ad essere amiche,più o meno,perchè...-esitai-perchè tu e lui dovrete stare in contatto ravvicinato molto tempo,d'ora in poi-terminai,cercando di incudere un tratto tagliente alla mia ultima affermazione.
Edward sorrise.-Bè,è stata gentile no?-chiese speranzoso.-Non trovi amore?-
Guardai il muro dietro di noi.-Sai come la penso su di lei,no?-
Edward mi prese il mento tra due dita,facendo incontrare i nostri sguardi.Sembrava un po' turbato.-Bella,amore,le opinioni possono cambiare.E lei lo ha fatto,è stata gentile,tesoro.Secondo me,sei un po' troppo severa-
Scattai.-Come scusa?Severa?Ah no scusa,Edward,se sono severa perchè quella cerca di rubarmi il ragazzo e la famiglia,scusami tanto,eh-borbottai,alzando di poco la voce,e mi sollevai da lui,dirigendomi verso il tavolo al centro della stanza,senza motivo.
Lo sentii sospirare,e poco dopo cingermi la vita.-Tesoro,non le interesso più,ormai.Mi ha parlato chiaramente,e me lo ha detto.Sapevo che prima o poi ti avrebbe chiesto un chiarimento.Perchè non provi a conoscerla un po',eh?Magari ti potrebbe addirittura diventare simpatica-disse,sorridendo,strofinando le mani sulle mie braccia.
Scossi la testa,arrabbiata.-No,non credo.E forse è ora che tu apra un po' gli occhi,Edward.Il mondo non è tutto rose e fiori-continuai tagliente,togliendomi le sue mani di dosso.Mi diressi verso la scala,pronta ad infilarmi a letto.
La bella serata era stata rovinata.
Ancora una volta da lei.
In maniera indiretta o  diretta,riusciva sempre a rovinare tutto.
Cercai di trattenere le lacrime,chiudendomi in bagno.
Pochi secondi dopo,la porta si aprì,ed Edward entrò,intrappolandomi nella sua presa.-Sono stufo Bella,di litigare per certe assurdità.Per favore,amore,cerchiamo di parlarne in maniera serena e tranquilla-
-Sono serena e tranquilla-borbottai,aprendo l'acqua del lavandino.-Non mi sembra di averle puntato un fucile contro,o no?Ma tu continui a chiedermi di cercare di accettarla,cosa che sai non accadrà,Edward.Non può accadere,punto.Se non ti sta bene,bè...-non sapevo più cosa dire.
In un attimo Edward fu da me.-Il tuo parere lo rispetto,amore,e per me conta tremila volte più del suo.E' solo che secondo me il tuo è derivante da certi pregiudizi che dovresti iniziare a lasciarti alle spalle.Finchè non vi tocca,a te e Lizzie,non c'è motivo di odiarla,non trovi?-
Ok,era il momento di dirglielo.Di dirgli cosa era accaduto quel giorno,prima del nostro incontro al supermercato.
Aprii la bocca pronta per parlare,ma in quel momento il suo cellulare squillò.Edward aggrottò le sopracciglia,e prese l'aggeggio dalla tasca dei jeans,portandoselo all'orecchio.
-Sì,Carlisle-
Lo osservai,tentando di lasciar placare il nervosismo accumulato in quei pochi minuti.Dovevo restare calma,e tranquilla.
-Cosa?-
La voce secca e sorpresa di Edward mi fece sobbalzare.
-Certo,certo arrivo subito-
Chiuse velocemente la chiamata e si avvicinò,prendendomi il viso tra le mani.-Devo andare a casa.I Denali si sono presentati proprio ora sulla porta di casa.Dobbiamo sapere cosa vogliono-mi informò,baciandomi la fronte.
Ancora lei.
-Immagino che la tua presenza sia fondamentale-commentai,sarcastica.
I suoi occhi mi implorarono.-Bella,per favore.Hanno bisogno di me,del mio potere.-
Anuii ripetutamente,scostandolo dal mio corpo.-Va bene.Vai a collaborare con i tuoi famigliari.Io vado a controllare nostra figlia-borbottai,incupita.
Edward mi bloccò il poso con la sua mano.-Bella,ti supplico,amore,sii ragionevole.Sarò di ritorno tra pochissimo.Avrei preferito portarti con me,ma Liz dorme e più sei lontana da loro più sono tranquillo e sicuro.Ti prego,cerca di capirmi.-
Abbassai la testa,tuttavia senza girarmi.-Buonanotte,Edward-dissi soltanto,nonostante il mio cuore dicesse di farla finita,voltarmi,e baciarlo fino allo stremo,lasciandomi soffocare dalle sue coccole.
Un sospiro,il suo.Un piccolo bacio si posò sulla mia nuca,una lieve stretta al mio corpo,e uscì.
Fu solo quando sentii la porta di casa sbattere,che mi gettai sul letto,in lacrime.
La nostra serata era terminata nel modo peggiore.


*SI PREPARA A SCAPPARE*
Prima di essere travolta dalle vostre maledizioni,volevo chiedervi:cosa pensate di Tanya?Voglio sentire le vostre supposizioni,gia so che mi divertirò troppo a leggerle xD Tentativo per non essere uccisa:conservate le vostre mazze,per il prossimo chap,sarà molto peggio di questo ç__ç
Ricordo sempre l'altra mia ff,"Una settimana a Parigi",e lascio qui i miei contatti di Twitter e msn,per chi volesse farsi due chiacchiere,mi piacerebbe conoscervi meglio :

MSN: kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:CrazyCristina_


Notte a tutte,
Cristina







Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


 'Sera-o meglio-dovrei dire buongiorno xD.E' più o meno tutta la giornata che scrivo,e questo capitolo è stato un vero e proprio parto.Non so come sia venuto.Lascio a voi il giudizio,io non mi reggo in piedi xD
Ho solo la forza di dire due cose:
1)Siete i lettori più strepitosi del mondo!Dico io,25 recensioni per lo scorso capitolo!*__* Ho gongolato come una scema tutta la settimana xD ;
2)Ricordate che vi servo per il prossimo capitolo,quindi aspettate un po' prima di meditare su come bastonarmi xD *prepara la valigia *
Risposte alle recensioni:
tamy79:Tamiiii!! *-* Grazie tesoro sei sempre cosi gentile e affettuosa!Hai proprio ragione,le donne se vogliono sanno essere proprio stronze,penso che questo capitolo ne sia proprio il manifesto.Un bacio <3
LadySile:Ciao cara!In effetti,mi stavo preoccupando di non vederti in giro,pensavo stessi preparando la mia delapidazione xD Allora,capisco perfettamente-purtroppo-la vostra ira verso Tanya,del tutto lecita (potete ucciderla,anche se sono io la scrittrice xD),ma vi prego di non avercela con Edward.Lui lo fa perchè è troppo buono,si fida ciecamente di Bella ,e ama con tutto il cuore lei e Liz.Vi prego di non pensare mai che lui preferisca o privilegi in qualche modo Tanya rispetto a lei,assolutamente.Infatti,come hai detto tu giustamente,Edward la prima cosa che fa quando viene a sapere dell'incontro tra Tanya e Bella chiede se le ha fatto del male o infastidita.Quello che Edward si rifiuta di credere è che Tanya sia cosi malvagia,e capirai il perchè.Per il resto,ho spiegato bene sopra.Tranquilla,la vednettà ci sarà,soprattutto dopo questo capitolo.E soprattutto non solo di Bella.Dico solo una cosa:mai prendere per i fondelli Edward Cullen (credo si sia capito che quando Edward verrà a sapere farà un casino U.U)
LudoCullen96:Ciao!Sì,ho ben capito cosa pensi di Tanya xDNon ti aspettavi le scuse di Tanya,vero? xD Secondo me non ti aspettavi nemmeno quello che succede in questo chap*scappa*Per Edward ,ho spiegato bene sopra,non dovete avercela con lui povero cucciolo *o* lui è troppo buono *O*Grazie davvero dei complimenti,gentilissima come sempre *-* <33 Un bacio <3
ila_cullen :Ciao!Aahaha xDD Lo so,ce l'avete con Edward,ma non dovete avercela,come ho spiegato sopra,povero piccolo ç*çLo so,Tanya è irritante davvero,ma soprattutto pericolosa.Capirai dopo aver letto questo capitolo^^ Devo scappare? xD
Fortheternity:Ciao cara!Mmmm...sulla prima parte della tua recensione non parlo,perchè risolverai i tuoi dubbi con questo capitolo,credo xDPer quanto riguarda del quasi incidente,Bella ne parlerà a Edward,di questo puoi starne certa,ma purtroppo non sarà l'occasione proprio giusta xDPer quanto riguarda Edward,ho spiegato sopra *-*Ah,lo so,sono perfida,una vera e propria streghetta,e questo è solo l'inizio xD Ma non può mica essere sempre rose e fiori,no?;D Un bacio
 erika1975:Ciao,si ho postato,devo dire che ultimamente vi sto viziando un po' troppo con gli aggiornamenti rapidi,non trovi?Ma penso che vi faccia piacere :)Allora,per quanto riguarda le tue riflessioni su Tanya non rispondo,semplicemente perchè avrai le risposte nel capitolo.Per quanto riguarda Edward,ho spiegato bene sopra.Lo so,purtroppo la storia è raccontata solo dal pov di Bella (ma stavo pensando di fare alcuni pov Edward extra,quando la storia terminerà),però dobbiamo anche un po' capire Edward.Insomma,la situazione con i Denali non era semplice da affrontare,e la sua famiglia stava correndo un rischio.Non so,io nell'ultima parte(appunto dove Edward se ne va),ho trovato Bella...non dico infantile,perchè non lo è ,l'ho trovata solamente e puramente gelosa.E la gelosia è una brutta bestia.In ogni caso,povero Edward,non dovete avercela con lui ç*çLa vera colpa di tutto è Tanya ,purtroppo.Devo scappare dopo questo aggiornamento?xD
mocy : Ciao,e benvenuta!Grazie mille per i complimenti *-* Il continuo di NM?Oddio,sei troppo gentile <3 Si,qui rispetto alla saga direi che c'è MOLTO più movimento tra     questi due,sarà l'aria di mare?xDAllora,per quanto riguarda Jacob,posso dirti che in questa ff il suo personaggio ,se mai ci saà (ma non credo),sarà solo in veste del figlio dell'amico di Charlie,e stop,anche perchè Bella ha chiuso con Forks,ora la sua nuova vita è a LA.Grazie ancora dei complimenti,sei gentilissima *-*
vanessa_91_:Ciao,e benvenuta!Grazie mille,sei gentilissima*-*Allora,per la tua supposizione su Tanya mi è piaciuto sapere cosa ne pensi,e posso dirti che troverai la risposta in questo chap.Per quanto riguarda Edward che disperato si inginocchia a chiedere scusa a Bella,non posso che essere d'accordo con te.Adoro i gesti estremi di Ed,e adoro farli litigare e fargli far pace*O* Anche se stavolta la questione è più pesante ç_ç Un bacio,e spero di non dover scappare dopo questo aggiornamento xD
fiorella91:Ciao!Ahahah bastarda fino al midollo,ma soprattutto pericolosa!Ecco cosa è Tanya!Per quanto riguarda Edward,ho spiegato prima sopra *O* Spero che non mi odierai dopo questo chap,un bacio <3
 ste87:Ciao!Ahahah questo capitolo sarà MOLTO peggio del precedente!E' il più importante di tutto la storia,secondo me,fino ad ora!Devo scappare?*si fa la valigia timorosa* xDD
 ManuCullen : Ciao!Ebbene,dopo aver letto il capitolo,vedrai se avevi ragione o no.Spero di non ricevere bastonate ç_ç
 BarbieTwins:Ciao!Certo,a dire non ci vuole molto,il problema è trovare il coraggio per dirlo!Non trovi? ;D
 vanderbit :Ahw,ciao cara!Hai visto il film?Ti è piaciuto? *-* Poi fammi sapere di Una settimana a Parigi,mi raccomando,se preferisci questa o quella ;D *me impicciona* Dopo questo capitolo-oltre ad essere uccisa-credo che un pochino mi ringrazierete anche un pochino-spero xD-perchè vengono a galla molte cose,finalmente.Anche se il modo in cui vengono a galla non è propriamente fantastico :S  Mi vien da ridere,perchè su una cosa che hai detto accadrà proprio in questo capitolo *bocca cucita* Si arriva al momento della verità ,su tutto U.U
 aLiCe__CuLlEn :*argh!* *comincia a preparare la valigia per darsi alla fuga* ops ç_ç La vaccona ha combinato il casino,lo so ç__ç Vi do il permesso di odiarla,anche se penso che dopo questo chap ci saranno proprio le condanne a morte per lei xD.Per Edward,ho spiegato bene sopra *-* Ahah Renèe e Charlie fanno troppo ridere,lo ammetto pure io,sono insuperabili xD Oddio tesoro,sei dolcissima,i tuoi occhi diventano stelline *__* Mi fai felicissima,davvero,anche perchè io mi tiro molto giù.Se vuoi,fai un salto all'altra mia ff,nella pagina autore,sono curiosa di vedere che ne pensi *me impicciona* ...E non annoi mai,anzi,è sempre un piacere leggere i tuoi commenti! *-* Un bacio
 Chanellina94 :Ciao!Ahah oddio sto ancora ridendo delle tue imprecazioni contro Tanya xDD Credo che dopo questo chap saranno ancora peggiori,ma vi do ruota libera xDD Per quanto riguarda Edward,ho spiegato di sopra *-* Ti ringrazio per i complimenti,sei davvero dolcissima,grazie grazie grazie *-* E spero che non mi odierai dopo questo chap!xDD Un bacio
 Rosy_Cullen:Ciao,e benvenuta!*-*Ok,anche tu odi Tanya,ma ne ero sicura xD Spero che dopo questo chap tu non ce l'abbia troppo con me...mica può andare tutto rose e fiori,no? xD Ma tranquilla,prometto un lieto fine,anche se la fine è ancora lontana di questa storia *-*Per quanto riguarda Edward,ho spiegato di sopra <3 *-* Spero ti piaccia anche questo chap,e grazie per avermi aggiunta su Twitter ;D Un bacio
cloe cullen: *prepara la valigia*scappa in un luogo esotico con il sederino di Rob U.U * Me la sto rischiando brutta,vero?Credo che non entrerò su twitter e msn per un bel po' LOL Insomma,che ne pensi?Aspettavi questo aggiornamento con tanta ansia xD forse con te clà dovrei stare più tranquilla,ami le scene sadiche,la vera preoccupazione sarà letizia ahah LOL Un bacio <3
Ed4e:Cara!Rieccoti!:D Bentornata^^No non te la prendere con Edward,vedrai che starai più tranquilla dopo aver letto il chap su di lui,io mi preoccuperei più di una certa Tanya ç_ç Per quanto riguarda il fatto del finto incidente,piccolo spoiler : se ne parlerà nel prossimo chap^^ Un bacio
amanecer: Ciao!Davvero,anche tu ti chiami Cristina?*-* A me piace un sacco come nome <3Per quanto riguarda Tanya,avrai le tue risposte qui su quello che sta combinando.Non dico nulla,perchè non voglio rovinarti il capitolo e soprattutto non voglio essere ammazzata prima del tempo xD Un bacio
nanerottola malefica:Ma ciao!:D Tutte le tue domande verranno risolte in questo chap,più o meno,ma non voglio spoilerare!Spero di essere ancora viva per il prossimo aggiornamento!xD un bacio
baby2080: Ciao cara!Hai visto che brava?Mi sto allenando a cercare di postare questa ff tutti i lunedi e l'altra tutti i giovedi,ma è un po ' stressante xDAllora,sul fatto dell'incidente del primo giorno,posso darti un solo spoiler:se ne parlerà nel prossimo chap,finalmente :D Quindi,se avrai voglia di uccidermi dopo aver letto questo chap ricordati che devo aggiornare e non conviene uccidermi subito!xD Un bacio
ledyang: *si nasconde sotto la scrivania facendo di tutta fretta la valigia* ehm...si...ho aggiornato...e...ti avevo detto che era un chap bruttino! ç_ç *piange di fronte alle faccine minacciose che letizia le manderà su msn* Sul serio,tra te e Claudia chi mi ucciderà prima?Non lo so in realtà xD Un bacio tesoro,e grazie di tutto come sempre <3
nik81:Ciao carissima! *-* Oddio xD In effetti,ultimamente con questi finali un po' così sto diventando antipatica <.< xDD Bè,sennò come faccio a tenervi in suspance? xDDSpero che tu abbia dormito queste notti,altrimenti mi sentirò in colpa per bè...diciamo il resto della vita?xD Non poilero nulla sul chap,non voglio rovinarti la sorpresa :D Poi spero di restare in vita quando avrai terminato di leggere xD  Un bacio
giova71: Ciao cara!*-* Posso rassicurarti: i parenti di Tanya sono arrivati,come vedrai in questo chap il povero Ed ne avrà i segni ç_çCredimi,di coldi di scena ce ne saranno molti!Uno è proprio in questo chap ^^ Un bacio
CarlyCullen: Ciao!Ah lo so che odiate Tanya,penso che prima o poi io ci rimetterò di brutto a creare questo putiferio xD Dici che ho aggiornato presto?Spero di si!Ho paura a sapere la tua reazione dopo il finale del chap xD Un bacio



Locandina

Capitolo 15



-La sposa cadavere-disse Chantal,lanciandomi un'occhiata veloce-ecco cosa mi sembri,questa mattina,la Sposa cadavere.Sì-
Le rifilai un'occhiataccia,e poggiai l'ultimo portatovaglioli sul tavolo in veranda.
Era mattina presto,ed io e lei,come tutti i giorni,ci stavamo occupando dell'allestimento dei tavoli,prima dell'apertura.Tuttavia,la mattina,fino a mezzogiorno,era poco frequentato,in quanto tavola calda,quindi ci potevamo permettere chiacchierate tranquille e pacifiche.Il pomeriggio...bè,quello era un altro paio di maniche.
-Mi spieghi che diavolo hai?Hai dormito poco?Tu ed Edward avete fatto scintille stanotte,come sempre d'altronde?-mi sommerse con la sua rapida fila di domande,poggiando distrattamente bottiglie d'acqua di vetro sui tavolini che io avevo appena terminato di apparecchiare,in perfetto stile californiano.-Però no,di solito quando limoneggi con Edward sei stanca,ma ...appagata.Oggi sei solamente...triste,o sbaglio?-insistette,davanti al mio silenzio.
Alzai gli occhi al cielo.
-Chantal,non mi va di parlarne-dichiarai,voltandomi e tornando dentro il locale.La vista delle onde infrangersi contro gli scogli era divenuta insopportabile,così come il sole che,mattiniero,cominciava a riscaldare tutta la costa losangelina.Ogni cosa,ormai,di quella città,era impregnata del nostro amore,della nostra storia,mia e di Edward.Di nostra figlia.
Quella notte avevo dormito sì e no due ore complessive,intervallate da brutti sogni e risvegli bruschi,dovuti al mal di pancia di Liz.Sapevo di avere una brutta cera,anche se speravo che le occhiaie fossero scomparse.
Quando poi la mattina non avevo trovato Edward nel letto,pronto a dare il buongiorno -che di solito durava almeno un'ora buona-a me e Lizzie,una grande morsa di dolore mi aveva colpito lo stomaco.
Non tornerà,Bella.
Edward non aveva trascorso la notte con noi.Sebbene da un lato la mia preoccupazione era alzata a livelli impressionanti,dall'altro era impossibile non pensare che il motivo della sua assenza fosse proprio il litigio causato dalla sottoscritta la sera prima.
Perchè sapevo,che la colpa era mia.
Non proprio.
Sapevo di avere ragione,ma il modo in cui esponevo ad Edward i fatti non lo rappresentavano molto.
Sebbene Edward avrebbe dovuto dare di principio ragione a me-cosa che poi in realtà aveva sempre detto-io non gli avevo dato degli indizi validi che confermassero o quantomeno avessero potuto prendere in considerazione il mio pensiero.
Quando pensavo di parlare con Edward in maniera matura e non irrompere in crisi di gelosia ogni volta ?
Sentii dei passi dietro di me.Chantal era rientrata.
Con un sospiro,raccolsi con un dito la piccola lacrima scesa sulla guancia e mi voltai,sorridendole.Un sorriso molto teso.
E lei se ne accorse.
-Dobbiamo andare a svuotare i secchi della spazzatura di ieri-disse soltanto,indicando il retro del locale.
Annuii,e mi trascinai al suo fianco.
Compresi che lei sapeva che qualcosa non andava,e,incredibilmente,provai la voglia di aprirmi con lei.Con qualcuno che era fuori da tutta questa storia,che avrebbe potuto darmi un giudizio imparziale.Una visione imparziale della faccenda.
Prelevammo i sacchi neri ,pieni fino all'orlo,dall'enorme secchio verde dove la scaricavamo prima di gettarla via e la infilammo nei carrelli,prima di incamminarci lungo il boulevard che dava sulla spiaggia.
Gettai un'occhiata,e notai solamente due o tre uomini correre a riva,e qualche cane solitario appostato vicino alle palme degli alberi,in cerca di ombra da quel sole che gia di prima mattina scottava forte.Dopotutto,eravamo ad agosto,anche se la spiaggia a quell'ora era pressochè deserta.Tempo quattro ore,e non ci si sarebbe potuti muovere di un centimentro.
Lanciai un'occhiata a Chantal,e la trovai a fissarmi.Sobbalzò,colta in flagrante e tornò a guardare davanti a sè.Se non fosse stato per la situazione tragica in cui mi trovavo,avrei riso,ma non in quel momento.
Presi un grosso respiro.-Edward e io...stiamo passando un momento un po' difficile-mormorai,torturando l'estremità di plastica della busta .
Chantal si voltò velocemente verso di me.-Lo sapevo-disse,annuendo con la testa.-Cioè,lo avevo sospettato.Stamattina poi quando ho visto che sei arrivata con l'autobus e con quella faccia smorta,ne ho avuto la conferma-
Mi morsi un labbro,abbassando lo sguardo.-Già-
In quel momento,una Lamborghini giallo canarino,dal tettuccio scoperto,ci passò davanti,il motore ruggente.Svoltò nella Rodeo Street,proprio mentre io e Chantal finalmente raggiungevamo i secchi della spazzatura posti sotto una delle tante palme del viale.
Scaricai il mio peso non con poca difficoltà-la mia forza fisica era alquanto scarsa-e attesi che anche lei terminasse,prima di ritornare in spiaggia.
-Se vuoi parlarne-riprese Chantal,tornando a guardarmi-sappi che mi farà piacere ascoltarti.E magari aiutarti.O puoi anche prendermi solamente a pugni per sfogarti-aggiunse,con un piccolo sorriso divertito.
La imitai,seppur debolmente.-Grazie Chan.Ti voglio bene-dissi,carezzandole il braccio,e lei mi sorrise .
Una volta tornate,rimettemmo a posto i carelli dietro e ritornammo in locanda.
Steve ancora non era arrivato.La mattina,di solito,lasciava a noi il compito di aprire,in modo da allestire tutto prima dell'arrivo dei clienti.
-Bene,qui abbiamo terminato tutto-disse Chantal,pulendosi le mani sulla divisa.-Che ne dici di andare un po' in spiaggia,eh?-propose,indicando con la testa il mare .
Annuii,e insieme ci trascinammo sui gradini della veranda,sedendoci lì.
Quanto avrei voluto Edward al mio fianco,in quel momento.
Il mare all'alba era uno spettacolo ancora più suggestivo del tramonto,a mio parere.Il modo in cui le onde,tranquille,sbattevano contro gli scogli lontani prima di arrivare a riva,oppure la spiaggia ancora fresca che odorava di mattino,e l'aroma delicato del caffè italiano che cominciava a spandersi dalle caffetterie chic dall'altro lato del viale.
Quel mondo era una bolla di sapone.
Peccato che o facevi parte della miseria,o del lusso più sfrenato.
Ed io cosa ero?Probabilmente a metà tra i due poli.Con un ragazzo che vantava un patrimonio probabilmente più succulento di Brad Pitt,forse,la mia situazione preponderava più per la seconda.
O forse no.
Io non ero fatta per quel mondo di lusso,di ricchezza.Non sapevo giostrare certe faccende.L'importante per me era avere una piccola casa dove vivere,mia figlia tra le braccia,e un lavoro,seppur misero,che mi permettesse di garantirle un futuro dignitoso.
Non mi importava granchè di fare dello shopping nella Rodeo Street,tantomeno aspirare un giorno a cavalcare la Walk of Fame o prendere una villa extra lusso,con tanto di piscina,sulle colline di Hollywood.
Non ne ero capace,semplicemente.
D'un tratto,mi sentii inutile.E piccola.
Tanya era molto più esperta di me,in queste cose,come su tutto,d'altronde.La immaginavo,nei miei incubi peggiori,mano nella mano con Edward,entrambi in abito da sera,a partecipare ad uno dei tanti ricevimenti delle persone sicuramente di alta classe che avrebbero conosciuto di lì a poco.Sicura di sè.Bella.Elegante.
Edward presto mi avrebbe lasciato .Per lei.Ne ero certa.
Chissà cosa hanno fatto tutta questa notte.
Tirai su con il naso e non mi accorsi di avere gli occhi di nuovo appannati dalle lacrime,e mi affrettai a rimuoverle .
-Te la senti di...dirmi cosa è successo?-sussurrò Chantal,prendendomi la mano,preoccupata davanti al mio stato.
Tirai su un altro po' con il naso,poi annuii.Mi sistemai meglio contro il gradino.
-Te la ricordi Tanya?-chiesi,guardando la sabbia.
-Mmm...-la sentivo pensierosa.-Era per caso quella ragazza che tu mi hai detto vive con Edward e la sua famiglia?
-Sì-
-Quella di cui eri incredibilmente gelosa?-
-Sì-
Alzai lo sguardo,e ci guardammo.-Credo non sia il caso di usare l'imperfetto-aggiunsi.
Un angolo del labbro di Chantal si alzò-Sei gelosa di lei?-
Sospirai,di fronte quella verità ormai certa.-Sì.Da morire,Chantal-
Lei sorrise comprensiva,accarezzandomi il braccio.-Tesoro,è normale.Insomma,vive con la famiglia di Edward e non è una sua parente..-
-Lui la considera tale-la bloccai,alzando gli occhi al cielo.-Ed è cosi cieco da non capire che le sue intenzioni sono ben altre-
Chantal alzò  le mani.-Aspetta,aspetta.Mi sono persa.Lui cosa pensa di lei?-chiese.
Sospirai.-E' questo il motivo dei nostri litigi,se cosi si possono chiamare,continui.Lui è convinto che a Tanya non interessi più lui,quando in realtà io so che non è così.Ti ricordi l'altro ieri,quella bionda che è venuta qui per parlare con me?-
Lei annuì,al ricordo,e poi spalancò la bocca.-Non ci credo...era lei?Tanya?-chiese.
Annuii.-Sì.Era lei.Era venuta a chiedermi scusa del comportamento che ha avuto nei primi tempi con me e con Lizzie,e assicurandomi che a lei Edward non interessava più.Ma io so che non è così...Chantal,no.Lei è venuta qui per dichiararmi guerra aperta.Ne sono sicura.Era una minaccia-dissi,torturandomi l'orlo della divisa.
-Bè-Chantal prese a giocherellare con un portachiavi che teneva dentro la tasca .Probabilmente le chiavi della sua macchina.-Ammetto che fossi stata in te,sarei preoccupata allo stesso modo.Insomma,è una bellissima ragazza,per non parlare dell'avvenenza che esercita sui maschi.Ma questo non significa niente-aggiunse,notando il mio sconforto alle sue parole-perchè l'ultima cosa di cui ti devi preoccupare è che Edward possa cadere nelle sue grinfie.Insomma,Bella,io lo vedo,vi vedo.E credimi,voi due siete due anime gemelle.Vi completate.Lui...lui ti guarda come se fossi l'unica donna sulla Terra.E non esagero.Non lo sto dicendo per consolarti o illuderti,ma perchè è quello che i miei occhi vedono.Lui ti ama.Ti...cavolo,credo che se fossi una statuetta ti venererebbe come gli Arabi!-
Quella battuta funzionò.Scoppiammo entrambe a ridere,tornando poi lentamente serie.
-Io...io,dentro di me,so di avere la certezza che lui mi ami.Io mi fido di lui.Il problema è che...questa fiducia è coperta da questa gelosia,così,così...-allargai le mani in un gesto teatrale,cercando un termine giusto-...così esagerata.Mi ribolle il sangue solo al pensiero che lei abiti con lui.Con il mio ragazzo.E che lui sia così ingenuo da credere alle sue menzogne.-
-Bè,Bella...io non voglio creare altri casini o cose simili-disse lei,scuotendo la testa al pensiero.-Però...se come dici tu,la tua mente non riesce a ragionare in modo molto lucido sul suo conto perchè offuscata dalla gelosia...non potrebbe essere che tu vedi dell'esagerato in tutto quello che la riguarda?Magari è vero che ora sta cercando di dimenticare Edward.-disse,timorosa.
Temeva forse la mia ira?
-No-replicai subito,netta.
Chantal si avvicinò.-Riflettici,solo per un momento:se Tanya davvero avesse cambiato idea sul conto tuo e di Edward,e si fidanzasse con qualcun' altro,tu riusciresti comunque a fidarti di lei o penseresti sempre a lei come "quella che ha provato a rubarmi il ragazzo e la famiglia"?-chiese.
Sospirai.-No,in effetti.Non riuscirei ad essere obiettiva-
Ovviamente.
Chantal annuì,sicura di sè.-Ma certo.E non te ne faccio una colpa per questo.E' tutto assolutamente normale.Lei rimarrà comunque colei che ci ha provato con Edward.Quello che non capisco è ...insomma,perchè tu ed Edward litighiate.Se hai detto che ti fidi di lui...-
-Certo-la interruppi.-Mi fido,ma questo non vuol dire assolutamente nulla.I fatti sono questi.Lui si ostina a cercare di instaurare un rapporto d'amicizia tra me e lei quando io non voglio.-
Chantal rimase pensierosa per un momento.-Hai detto che la considera come una sua parente?Da quanto la conosce?-
Un altro colpo al cuore.-Tantissimo-risposi,triste.-Da molto più di me.Ha avuto un litigio,a quanto dice,con la sua famiglia,e ora vive con i Cullen,credo più o meno da quando...si,da quando io ed Edward ci siamo...lasciati-dire quella parola mi fece venire i brividi sulla pelle.
Chantal mi guardò .-Pensi sia accaduto...qualcosa tra loro,in quel momento...?-
-No-risposi,negando con la testa.-Assolutamente.Io ed Edward abbiamo già affrontato questo discorso.Lui me l'ha assicurato.Il problema è che Edward,come me,non se l'è passata tanto bene durante il nostro periodo di lontananza,e Tanya le è stata vicino,ma credo abbia frainteso le intenzioni di Edward.E ci è rimasta scottata quando io ed Edward,ci siamo rincontrati-
Annuì.-E' del tutto comprensibile-
-Ed ora che la famiglia di lei si sta facendo risentire,a lui sembra giusto ricambiare il favore di Tanya,standole accanto -conclusi,risentita.
Chantal mi fissò più del dovuto.-Ah-
-Cosa?-chiesi immediatamente,sulle spine.-Cos'era quell'Ah"?-insistetti.
-Niente-rispose lei.-E' solo che...beh,capisco la tua gelosia,ma comprendo anche lui.-
Un'irritazione improvvisa mi colpì il petto.-Come scusa?Stai dicendo che lui ha ragione?-chiesi,trepidante.
Lei scosse la testa.-Non ho detto questo.Qui...ah,Bella,qui non è il fatto di avere ragione o meno!-sbottò,lanciandomi un'occhiata determinata.-In amore non c'è la ragione,capisci?Tutti i problemi vengono fuori per via delle emozioni.E tu sei gelosa.E non sei obiettiva.E lui è troppo buono,ma,se posso permettermi di dirlo,anche giusto.Insomma,gli hai mai affermato i tuoi pensieri bene,precisa e concreta?-
-Sì-risposi subito,punta dalla sua risposta.-E lui ha detto che non ci poteva fare niente.Che ha le mani legate perchè comunque Tanya fa parte della famiglia ormai,perchè non lo ritiene giusto nei suoi confronti in quanto ha sofferto della nostra unione,e bla bla bla-dissi,infervorandomi.-Non posso crederci.Ha messo prima i suoi bisogni rispetto ai miei-
Ecco che sentivo di nuovo le lacrime formarsi al bordo degli occhi.
Questa era la realtà.Lui preferiva lei.
-No-rispose Chantal,immediatamente,scuotendo la testa.-E' qui che ti sbagli.Tu non ti sei spiegata bene secondo me e non gli hai fatto capire bene le tue paure.O se l'hai fatto,l'hai fatto in maniera infantile.Insomma,Bella,stai comunque parlando della sua famiglia.Se tu avessi un caro amico di famiglia,a cui vuoi del bene,ed Edward si mostrasse geloso per motivi senza fondo,tu allontaneresti il tuo amico che sta passando un momento difficile,cosi,via?L'amore è potente ,Bella.Ma non deve rovinare tutti gli altri sentimenti.-
-Ma no!-replicai infervorata,prendendo un pizzico di sabbia tra le mani.La gettai di nuovo immediatamente per terra.-Io non voglio rovinare nessun suo rapporto in famiglia!Vorrei solo che...che desse ascolto al mio istinto...-la voce pian piano si affievolì.-E l'stinto mi dice che Tanya è pericolosa,Chan.Lo sento.E io non sbaglio mai.-
Mi guardò fisso.-Stai parlando in maniera obiettiva?Senza gelosie o altro?-
-No-risposi sicura.-Ne sono convinta,Chantal.E soprattutto,l'ho capito da una cosa-dissi.
-Cioè?-
Un attimo di silenzio.-Lizzie.Il modo in cui...la guarda.Mi mette paura.E quando puntualmente c'è Edward,cambia faccia.Per non parlare del primo giorno che ci siamo incontrati io ed Edward...-borbottai,a disagio.
Era la prima volta che ne parlavo con qualcuno.
Chantal mi guardò .-Cosa?-chiese curiosa.
Sospirai,puntando lo sguardo su due anziani signori che piantavano l'ombrellone vicino la riva del mare.-Sarà stato un caso,forse,ma...il giorno che io ed Edward ci siamo rincontrati,lei era con lui.E ha quasi investito a me e Lizzie.Non so quanto possa essere una coincidenza,sinceramente-
Chantal si portò una mano alla bocca,sconvolta.-Oh Mio Dio.Non ci posso credere.Questo cambia tutto sul conto di Edward. Queste sono le cose preoccupanti.Gliene hai parlato,spero.Perchè se è cosi comincerei seriamente a pensare alla separazione,Bella.Significa che a lui a te e di Lizzie non gliene importa un acc...-
-Non gliel'ho detto-
La bocca di Chantal si aprì sempre di più.Era sbalordita.-Cosa?Ma sei impazzita,Bella?Non gli hai detto una cosa SIMILE?-
Mi alzai,agitata.-Chantal,diavolo,la situazione non è semplice,ok?Non so,non so cosa sta accadendo...-borbottai,passandomi le mani tra i capelli,.-E' tutto cosi confuso,e io sono nervosa,tanto nervosa...-
Singhiozzi.Percepii poco dopo l'abbraccio sicuro e confortante della mia amica che cercava di placare il mio sfogo.
-Tesoro,sono qui-sussurrò dolce al mio orecchio.-Devi parlare con lui. Oddio,riesco solo a immaginare cosa combinerà Edward quando lo verrà a sapere...Bella,dovete parlare.Venirvi incontro.Immediatamente.Anche per vostra figlia.E per voi.Capitano questi momenti di confusione e incomprensione in una coppia.Ma riuscirete a superarli.Dai,voi siete Edward e Bella!-disse lei,con il suo solito tono scherzoso,e riuscì nel suo intento.
Risi.
-Non ho mai visto una coppia più dolce e affiatata della vostra.Superate questo scoglio e sarete ancora più uniti di prima-continuò,passandomi la mano sulla schiena.
Annuii,placando i miei singhiozzi e asciugandomi le lacrime con i pugni delle mani.
-Grazie,Chantal-dissi,quando riuscii a controllare il tono della voce.-Grazie-
-Stai scherzando,vero?-disse lei,con un sorriso,accarezzandomi il braccio.-Quando vuoi,io sono qui,tesoro.-
Annuii di nuovo,e lanciai un'occhiata nel locale.-Credo sia ora di rientrare-
Lei annuì,ma prima estrasse dalla tasca della divisa un borsellino.-Si, rientriamo...ma prima tu devi fare una cosa-disse categorica,indicando la sala armadietti.-Devi truccarti e dare un po' di vitalità a questo visino pallido e triste-disse,mettendo due dita sotto il mento.-E poi chiami Edward e gli dici di venire ,che ne pensi?-continuò,con un sorriso.
Mi morsi un labbro.-Questa notte non ha dormito con me e la piccola.Non so cosa pensare-
-Io sì-disse lei,spingendomi dentro.-Probabilmente si starà autoflagellando in camera da solo ,ad aspettare una tua chiamata per poi supplicarti di perdonarlo in ginocchio.-
Risi.-Possibile.Ma non voglio chamarlo io.Lui non è tornato e lui deve tornare da me.Questo è il punto-
Lei alzò gli occhi al cielo.-Nah,come sei complicata.Sarà che io me ne frego di tutti questi convenevoli-
Alzai la testa.-Bè,io sono Isabella Swan,e intendo fare di testa mia-
Lei mi strizzò l'occhio.-Come sempre,d'altronde-

** ** **

Sospirai,portandomi una mano sulla fronte sudata e contemporaneamente guardando l'orologio a forma di gabbiano sul muro.
Le tre e mezzo del pomeriggio.Ancora mezz'ora e avrei staccato,fortunatamente.
Il locale era nel pieno del lavoro,anche se,stranamente,non era affollato come gli altri giorni,per essere l'ora di punta,ma meglio così.
Steve era fuori,a fumarsi tranquillo una sigaretta,e io e Chantal ci scambiavamo qualche occhiata mentre servivamo i vari tavoli.
Incredibilmente,quella conversazione aveva rafforzato ancor di più il nostro rapporto.
Come avevo sperato,parlare con lei mi aveva fatta sentire meglio.Certo,avevo dovuto mettere da parte alcuni lati vampireschi della faccenda,ma il succo era stato quello di cui avevamo parlato.
Anche se...Edward ancora non si era visto.Da nessuna parte.Ormai,mi era venuto il torcicollo a forza di guardare fuori la porta.
Immaginavo già la scena:lui che spalancava la porta,ed entrava,bello e forte come sempre,con quel sorriso sghembo riservato solo a me,nonostante ci sarebbero state quaranta e più ammiratrici abbagliate dalla sua bellezza.
Epoi mi avrebbe baciata,e chiesto scusa.
In realtà,non vedevo nulla di tutto questo.
E tra mezz'ora sarei dovuta andare via.
Oltre all'irritazione e alla delusione,ora andava aggiungendosi anche la preoccupazione.
E se gli fosse capitato qualcosa a casa con i Denali ? E se non riuscisse a mettersi in contatto con me?E se..
-Oh Mio Dio Bella,non posso crederci,sei tu!-
Mi voltai di scatto.Quella voce...
Mi portai una mano alla bocca,sorpresa.-Roger!-urlai,correndo incontro al ragazzo che se ne stava appoggiato allo steccato della veranda,fuori.
Mi strinse forte in vita,e poi scostandomi di poco dal suo corpo,mi osservò,valutandomi.
-Però-disse,sorridendo.-Me ne vado via sei mesi e ti ritrovo meglio ancora dell'ultima volta-disse,facendomi arrossire-e soprattutto senza pancione!-continuò,strizzandomi l'occhio.
-Già-dissi ridendo,facendo un passettino indietro,e guardandolo per bene.
Roger era un cliente abitudinale della tavola calda,almeno una volta.Rappresentava in tutto e per tutto il tipico californiano:pelle abbronzata,pantaloni hawaiani,addominali scolpiti,capelli biondi.Sembrava uscito dalle ville di Orange County,ma in realtà abitava non poco distante da me.Lo conobbi alla tavola calda,nei primi mesi in cui lavoravo lì;simpatico e alla mano,solo dopo aver rifiutato il suo invito a prendere parte ad alcuni party in piscina avevo compreso che aveva una cotta per me.
Ovviamente,non ricambiata.
Quando poi aveva scoperto che fossi incinta,si era giustamente messo da parte,senza porre inutili domande o scoprire qualcosa sul mio passato.
Anche se sapeva che il papà di Lizzie non era con me.
Roger aveva una grande passione per il surf,e proprio per questo motivo aveva abbandonato la California.Si era trasferito alle Hawaii,dove era stato scelto per una selezione accuratissima di tornei di surf.
Ero completamente all'oscuro del suo ritorno.
-Insomma,non mi dici nulla?-disse lui,sorridendo,e guardandosi attorno.-Certo che qui non è cambiato niente.A parte che le cameriere diventano sempre più carine-continuò,sorridendo impertinente.
Alzai gli occhi al cielo,arrossendo di nuovo.-Roger,smettila-
Lui esplose in una fragorosa risata e si appoggiò alla ringhiera,imitato da me.-Va bene.Ma almeno dimmi qualcosa.Quando è nata?-chiese,curioso.
-Il 15 Maggio-risposi con un sorriso-Ha poco più di tre mesi-
Annuì,entusiasta.-Alla fine l'hai chiamata Elizabeth come avevi deciso?-
-Si si-cinguettai,poggiando una mano sulla ringhiera.-La mia piccola Lizzie.E' bellissima-
-Ci credo-rispose subito lui.Poggiò una mano sul mio ventre,scherzosamente,anche se gli occhi mantennero un'espressione seria.-Scommetto che sei una mamma eccezionale-
Aprii la bocca per parlare,ma una voce mi precedette.
-Sì.Lo è-
La mano di Roger venne tolta malamente dalla mia pancia e rimpiazzata da una più grande,e protettiva.La mia schiena,automaticamente,andò a scontrarsi contro un petto muscoloso e tonico.
Il viso di Edward era tra i miei capelli.
Rimasi a bocca aperta,mentre Edward si metteva di fianco a me,facendo rimanere intrecciate le nostre mani sinistre,e tendendo l'altra a Roger.
I suoi occhi.Emanavano scintille da tutte le parti.
-Piacere,Edward.Sono il ragazzo di Bella e il papà di Elizabeth-si presentò con un sorriso gentile,ma sapevo che in realtà quel sorriso di gentile aveva ben poco.
Nel linguaggio dei gesti edwardeschi,significava :"stai alla larga da lei".
Ormai conoscevo le reazioni del suo corpo meglio delle mie.
Roger era rimasto di sasso.-Oh.Oh.Oh,bè,si,ehm..io sono Roger,un...si,un amico di Bella.-e strinse la mano di Edward,che continuò a guardarlo fisso,senza scomporsi.
Faceva quasi paura.
E difatti Roger ne aveva.Si grattò la nuca,imbarazzato,guardando a terra.-Bè,Bella...poi,sì,insomma,poi mi dirai.Ora devo scappare ,vado ad allenarmi un po'in mare.Ci...ci risentiamo,ok?-borbottò,lanciando un'occhiata al mio ragazzo.
Sorrisi gentile,togliendo la mia mano da quella di Edward ed avvicinandomi ad abbracciarlo.
Sentii un ringhio profondo alle mie spalle.
Oh oh.
-Contaci-
Quando Roger sparì dalla nostra visuale,mi girai di scatto.Edward era ancora lì.Ero pronta a cominciare una paternale sul modo in cui aveva trattato il mio amico,quando lo vidi.
-Oh mio Dio!-urlai preoccupata,sollevandogli i capelli dalla fronte.-Edward,cosa è questo?-
Proprio vicino al sopracciglio sinistro,un lungo taglio faceva capolino,ancora lucido di sangue.Era lungo almeno quanto il sopracciglio.
-Edward,rispondi!-ripetei,quasi in crisi di panico.Cosa diavolo era successo?
Le sue braccia circondarono la mia vita,e lui mi appoggiò sulla ringhiera.Si mise tra le mie gambe.
I suoi occhi erano all'altezza dei miei.Verdi,elettrici.
Ero troppo preoccupata per comprendere che lui fosse realmente lì con me.
-Sta tranquilla-disse dolcemente,prendendomi il viso tra i palmi delle mani.Mi guardava come...come se non mi vedesse da anni.
Le sue dita,delicatamente,sfiorarono le mie sopracciglia,le mie palpebre,il naso,le guance,le labbra-che si schiusero al suo passaggio,fino a poggiarle entrambe sul collo,muovendole in un massaggio.
-Dio,Bella-mormorò,una smorfia sul suo volto.
Quello era autentico dolore.Cosa era accaduto?
Rischiavo di impazzire.Solo allora notai sul suo braccio sinistro dei lividi enormi,giallognoli,tendenti al violetto,prima che lui affondasse ilsuo viso nel mio collo.
-Edward...-ero sull'orlo della lacrime.-Spiegami,per favore-
Sentii il suo viso muoversi,alla ricerca di una posizione più comoda,fino a quando non percepii le sue labbra baciarmi il collo,ripetutamente.
Tantissimi piccoli baci.Infiniti.
-Abbracciami-disse soltanto.
E lo feci.
Cosi piccola e indifesa,rispetto a lui,in quel momento tuttavia avevo in mano la situazione.Con il palmo della mano presi ad accarezzargli i capelli disordinati,dalla fronte alla base della nuca,in un movimento dolce e rilassante allo stesso tempo.Eccola lì,la dolce fragranza del ritrovarsi.
Non ne avrei mai potuto fare a meno.
Edward era la mia droga.La mia ragione di vita.
Eravamo due fili legati da un nodo così stretto che scioglierlo sarebbe stato impossibile.
Tantomeno tagliarlo.
Sarebbe stato resistente contro ogni tipo di sabotaggio.
-Edward,parlami,ti prego-sussurrai,dopo un periodo interminabile passato in quella posizione eterna.-Ho tanta paura.-
Lentamente,alzò il capo,e mi ritrovai i suoi occhi immersi nei miei.
Due occhiaie li contornavano.Anche da un miglio di distanza si vedeva quanto fosse stanco.
Chiuse gli occhi,per un momento,carezzandomi la guancia delicatamente.
Gli carezzai dolcemente il braccio infortunato.-Cosa...cosa sono questi lividi?-sussurrai flebile.
Riaprì gli occhi,sorridendomi dolcemente.-Non è niente,amore.Ci sono stati un po' di problemi...a casaSono potuto venire solo ora.Dio solo sa come mi sento in col...-
-Quali problemi?-lo interruppi,preoccupata,prendendogli dolcemente il viso tra le mani.Le mie labbra si poggiarono delicatamente sul taglio,sopra il sopracciglio.-Chi ti ha fatto questo?-
-Sta tranquilla,amore-ripetè,abbracciandomi forte dietro la schiena.-Non è niente.Solo un graffietto.C'è stata una discussione piuttosto...accesa,con i Denali.Sono riuscito ad uscirne fuori solo ora-
Sconvolta.Ecco cos'ero.-Siete arrivati alle mani?-
Edward non rispose.
-Edward?-
Lui sospirò.-Non proprio.Emmett e Garrett stavano discutendo sulla gravidanza di Rosalie quando lui l'ha insultata pesantemente,ed Emmett non ci ha visto più.Siamo dovuti intervenire io e Jasper per placare la situazione.E mi sono procurato questi-disse,indicando il braccio e il taglio.
Scossi ripetutamente la testa,cominciando a lasciargli una piccola serie di baci sulle parti lesionate.-Tu sei matto!Edward,devi fare attenzione,amore promettimelo,non puoi...-
-Oh,amore-mi interruppe lui ,stringendomi forte a sè.-Tesoro,Dio,odio quello che è successo ieri.Non puoi immaginare come sono potuto stare fino ad ora,lì,a difendere la mia famiglia e andando con il pensiero a te e alla piccola,sole e indifese...-
-Lo so-borbottai,mentre una lacrima mi scendeva sulla guancia.Le nostre fronti si scontrarono,poggiandosi dolcemente una sopra all'altra.-Lo so-ripetei,strofinando il mio naso contro il suo.
-Vieni qua-
Le sue mani si poggiarono a palmo aperto sulla mia schiena,stringendomi in una morsa ferrea.Quasi non riuscivo a respirare,ma a me andava benissimo così.Le strofinò per tutta la lunghezza della schiena,fino a riempirsi i palmi delle mie natiche.
Affondai il viso nel suo collo.-Mi sei mancato da morire-singhiozzai,soffocata dalla sua pelle
-Anche tu,amore.In maniera indicibile-
Restammo così per un altro tempo eterno,fino a quando non lo sentii prendere  un grosso respiro.Lentamente si allontanò dal suo rifugio-il mio collo-e mi guardò negli occhi.
-Tesoro,perdonami per aver dubitato di te-disse,lasciandomi un bacio sulla fronte.-Io...non avrei mai dovuto farlo.E forse dentro di me ho sempre pensato che tu avessi ragione,ma...-
-Edward-lo zittii poggiando due dita sulle sue labbra.-Edward,la colpa non è solo tua.-dissi dolcemente,carezzandogli i capelli-abbiamo sbagliato entrambi,io in primis-
-Lasciami finire-mi interruppe lui,posando le grandi mani sui miei fianchi-E non voglio che tu ti dia la colpa per qualcosa di cui tu non centri assolutamente nulla.Tu sei la mia vta,il mio tutto,tu e Liz.E io mi sarei dovuto fidare del tuo buonsenso senza pormi dei dubbi.Ma se non l'ho fatto,è solo perchè per un momento ho creduto di poter evitare una separazione in famiglia.Per quanto noi Cullen non sopportiamo Tanya,in realtà soffriremmo di una seperazione.Specialmenye Esme.Lei ci tratta tutti come suoi figli,lo sai-
Lo guardai comprensiva,continuando ad accarezzargli i capelli.-Ma certo,amore.L'ho capito solo ora.E' solo che...per un momento mi sono sentita come trascurata.Lo so che è brutto da dire,ma ho pensato che tu avessi messo i suoi...bisogni davanti ai miei-
Scosse la testa sconvolto dalla mia affermazione prima ancora che potessi terminare di parlare.-Bella,non posso nemmeno pensare una cosa simile!Io,tu...amore,esistiamo solo io e te.Mai,mai,devi dubitare del mio amore per te.Tu sei l'unica persona di cui io sia interessato,preoccupato.Tu sei la mia principessa,il mio tutto.Mai nessuno ci dividerà e soprattutto mai nessuno sarà più importante di te e Lizzie per me.Mai.Non dubitarlo mai.-
Sentivo gli occhi appannati.-Sono stata una stupida a dubitarlo.Scusa amore,scusa scusa scusa-dissi agitata,cominciando a baciargli ripetutamente le labbra.Ci staccavamo solo per respirare,per carenza di ossigeno.
Come avevamo potuto stare lontani per una sciocchezza simile?Non riuscivo a capacitarmene.
-Non passerò mai più una notte lontano da te,mai.Mai.E nemmeno da nostra figlia.Vedere l'alba nascere e non sentire i vagiti di Lizzie, o i tuoi calci nel letto...è qualcosa di troppo doloroso.Tu devi stare con me sempre,in ogni momento della giornata-addolorato,mi strinse forte.-Non lasciarmi mai,Bella-
-Neanche tu-dissi,baciandogli piano l'orecchio.-Ti amo,Edward-
-Anche io,amore mio.-
Sorrisi,tirandolo forte a me.Con lui.Protetta.Amata.
-Elizabeth stamattina ha sentito la tua mancanza-sussurrai,mordendogli la guancia ripetutamente.-Sentiva che il papà era lontano,non faceva altro che piagnucolare,anche se penso che in realtà il problema siano soprattutto le colichette-
Edward si tirò indietro,preoccupato.Riuscivo a scorgere scintille di panico nei suoi occhi.-Cosa?Ancora le colichette?Devo andare a vederla-
-Aspetta,aspetta-dissi ridendo,scendendo dalla ringhiera e tenendolo per mano.-Tra una mezz'oretta stacco e possiamo andare insieme -dissi entusiasta,poggiando il volto sul suo petto.
Percepii chiaramente un sospiro.
Alzai il volto,incontrai il suo sguardo triste.-Qualcosa mi dice...che non si può fare-
Edward chiuse gli occhi,addolorato.-Sono corso via.In realtà la situazione è ancora irrisolta.Ma non ce la facevo più,a starti lontano-
Gli accarezzai una guancia,consapevole di quanto lo avessi fatto preoccupare.
Ancora non riuscivo a crederci.
Come avevo potuto dubitare della sua fiducia e dell'amore che nutriva verso me e Lizzie?
Sembrava una cosa così...assurda.
-Ho provato a chiamarti al cellulare.Spento.Mi hai fatto morire di paura,Bella-continuò,con aria di rimprovero.-Perchè tieni sempre quel cellulare spento?-
Abbassai il capo,colpevole.-Scusami,hai ragione.In realtà non ce l'ho nemmeno dietro con me.Stamattina non ero proprio nel pieno delle mie facoltà mentali.Avrò dormito si e no due ore.Non riesco più a fare un sonno tranquillo senza te al mio fianco-
Edward scosse la testa,e mi strinse forte al suo petto.-Vieni qui,piccolina.Non vi lascerò mai più.E sai cosa ti dico?Che me ne frego dei Denali.E-esitò-e anche della...-
-Non dire della mia famiglia-lo bloccai io,puntandogli un dito contro il petto.-No,Edward.Non permetterò che tu lasci la tua famiglia da sola a fronteggiare certe persone senza un aiuto importante come il tuo.Non lo farò.-
Edward scosse la testa.-Tu e Lizzie siete la mia famiglia.La mia priorità assoluta.-disse con devozione.-Ho gia rischiato fin troppo per questa situazione-
-Io e Lizzie stiamo entrambe bene-lo rassicurai,strofinando le mani sui suoi bracci.-E la tua famiglia ha bisogno di te.E non posso far altro che dispiacermi di averti fatto sentire in colpa ieri sera.E-lo fermai,prima che cominciasse la sua sfilza di scuse -Lizzie ha solo un po' di mal di pancia,Edward.Non è nulla di grave.Devi stare tranquillo.-
Scosse la testa prima ancora che finissi di parlare.-Bella,no.Io la devo vedere.Devo vedere mia figlia,immediatamente.La devo avere in braccio e coccolarla,cambiarle il pannolino.E' una necessità,capisci?-disse,preoccupato,accarezzandomi una spalla.
Gli sorrisi,comprensiva e commossa.-Lo capisco.Vai ora-suggerii,avvicinandomi all'angolo della sua bocca,lasciandogli un piccolo bacio.-E' con Renèe.Penso proprio sia contenta di farsi fare il bagnetto dal papà,le metti sempre troppo sapone nell'acqua-borbottai.
Edward rise,scuotendo la testa.-Sei tu invece che non apprezzi,e non apprezzi nemmeno la paperella nell'acqua che sguazza quando io e Liz facciamo il bagno insieme.Sei gelosa di una paperella-
-Edward Cullen,sparisci dalla mia vista immediatamente-scherzai,dandogli un finto pugno sulla spalla.
Rise,e mi riallacciò al suo corpo tonico.-Mmm.-mormorò,soffiando tra i miei capelli.-Non ce la faccio-
Sospirai.-Vai,Edward-
-Mi prometti di stare attenta?-
-Sì-
-Di chiamare per ogni  minimo problema?-
Alzai gli occhi al cielo.-Sì,amore-
-E..-
-Tesoro,stai tranquillo.-lo rassicurai,con un bacio delicato sulle labbra.-Promettimi solo una cosa:stai attento.Non voglio che stasera torni a casa con altri graffi.Appena stacco mi fermo al supermercato e compro del disinfettante.Ci penso io a te stasera-mormorai premurosa,accarezzandogli le parti lese.
Lui alzò gli occhi al cielo,e strofinò il naso sul collo,facendomi il solletico.-Allora,non vedo l'ora di tornare.Chissà,magari hanno gia finito.Lo spero.Non se ne può più-
-La situazione è tanto grave?-chiesi,preoccupata.
Edward scosse la testa.-Carlisle sta parlando con le sorelle di Tanya e gli altri da questa mattina;gli sta spiegando tutto quello che è accaduto,ma loro sono irremovibili.Non ci sono stati momenti di grande tensione,a parte la reazione di Emmett,del tutto comprensibile-
-Quindi non devo stare in pensiero,vero?-chiesi,mordendomi un labbro.
Lui sorrise.-No,assolutamente.I Denali sono pur sempre nostri " parenti".Non potrebbero mai farci realmente del male.-
Annuii,sospirando.-Va bene.Fa' attenzione,ti prego-
Mi lasciai baciare contro la ringhiera della veranda,riscaldata dal globo infuocato dietro di noi,prima di lasciarlo andare ancora una volta.



Poggiai le buste della spesa sul tavolo della cucina,prima di dirigermi velocemente nella mia camera da letto.Lizzie era lì,che dormiva a pancia in sotto,con un fiocchettino rosa sulla testa,sicuramente messo da mia madre.Trattenni l'istinto di alzare gli occhi al cielo,Quando non c'era Alice,c'era lei.Liz
Sorrisi contenta,e le accarezzai delicatamente la schiena.Fortunatamente dormiva.Si agitava davvero tanto ultimante per via delle colichette.
Mi lavai le mani con cura,sorridendo al pensiero di mamma e papà.Nemmeno il tempo di varcare la soglia di casa,e già lei si era proferita in mille scuse per non cenare con me neanche quella sera.
Lei e Charlie erano ospiti a casa del collega di lavoro di mio padre.
Sconvolgente.Sciolsi i capelli,precedentemente legati in una coda alta,e decisi di condermi una lunga doccia calda,senza pensieri che invadessero la mia mente.
La leggera preoccupazione per Edward si attenuò quando trovai sul ripiano del bagno,vicino la paperella gialla che Liz usava per fare il bagnetto,un foglio vergato dalla sua elegante grafia .

Stasera la paperella la lasciamo sul fasciatoio.Voglio qualcun 'altro con me nell'acqua,a fare il bagno caldo .
                                                                                                                                                                                                             Ti amo,Edward

Sorrisi,e percepii solo in lontananza il saluto di mamma che usciva.Probabilmente papà la stava aspettando in macchina.
Avevo premeditato di passare la serata a coccolare la mia piccola puzzoletta,ma quando tornai in camera ,la trovai ancora a dormire,questa volta a pancia in sù.Teneva le gambe flesse sulla pancia.Strano.Non l'avevo mai vista sonnecchiare in quella posizione.
Perciò,aspettando il risveglio di Lizzie,decisi di dedicarmi un po' a me stessa prima del ritorno di Edward.Mi feci la ceretta sulle gambe e sull'inguine,e fonai addirittura i capelli,indossando un abito floreale bianco e nero che lui aveva gia mostrato di preferire.
Ero davanti allo specchio impegnata a sistemare le coppe del mio reggiseno quando un flebile lamento mi giunse alle orecchie.
Eccola.La mia piccolina.Si stava svegliando.
Volai in camera,e quasi non svenni,quando mi affacciai nella culla.
Lizzie era nella stessa posizione di prima,gambe flesse sulla pancia,con la differenza che il suo volto aveva assunto una sfumatura rossa,quasi bordeaux.
Sembrava quasi non riuscire a respirare.
La testa cominciò a girarmi forte,e dovetti aggrapparmi alle sbarre della culla per non cadere a terra.
La mia piccola...la mia bambina...
-LIZZIE!-urlai,a pieni polmoni,prendendola in braccio.Aveva gli occhi chiusi,il corpo immobile.-Lizzie ti prego!Cosa...oddio,Oddio,Edward..--
Con le lacrime agli occhi,il panico che scorreva nelle vene del mio corpo,scesi le scale e mi precipitai in soggiorno,la testa che girava fortemente.Faticavo a respirare.Individuai subito il mio cellulare sul comodino all'ingresso,e lo presi velocemente,singhiozzando disperata.
Fu quando notai che tra le mani reggessi un Nokia e non un Samsung che mi resi conto che il cellulare che tenevo tra le mani fosse quello di mia madre.
E che anche lei aveva l'abitudine di lasciare il cellulare su quel comodino all'ingresso.
La mia mente sconvolta e spventata a morte,riusciva a captare solo un piccolo pensiero :ha preso il mio telefono mamma.
-CAZZO!-urlai,cullando forte mia figlia tra le braccia,singhiozzando disperata.-Lizzie,amore,tranquilla,la mamma ora ti porta...-
Trattenni il respiro,scioccata.Vomito.Lizzie stava vomitando sul pavimento di casa.La piccola si contorceva tra le mie braccia,gettando fuori tutto il pranzo imboccato dalla nonna,il volto ancora rosso.
Non emetteva altro che flebili lamenti.
Mi portai una mano sul petto,sentendo il respiro divenire più corto e accellerato.Le gambe tremavano,la sensazione dello svenimento era vicina.
Solo per miracolo,riuscii a recuperare il cellulare di mia madre e comporre l'unico numero che conoscevo a memoria:quello di Edward.
Attesi,singhiozzante,cosciente ancora per poco,il tu tu telefonico,il cuore in gola.
Edward,amore,rispondi.Amore,ti prego.Vieni a prenderci.
-Pronto?-
Gioia,Confusione.Terrore.
I tre stadi che attaversarono il mio animo in pochi secondi.
Gioai,perchè la chiamata era stata accettata.Confusione,perchè la voce femminile che aveva risposto non era nemmeno lontanamente quella di Edward.Terrore,perchè l'interlocutore dall'altra parte del telefono era Tanya.
-Tanya-parlai strozzata a causa delle lacrime che scendevano fitte.Spaventata a morte.-Tanya,sono Bella...ti prego,Edward è lì con te?-
Silenzio dall'altro capo del telefono.-No-rispose poi,tranquilla-Edward è occupato,al momento.-
Respirai velocmente,cercando di trovare la calma almeno per parlare coerentemente,-Tanya,ti scongiuro,devi trovare Edward e passarmelo.Subito.E' urgente.La mia bambina...-un respiro dall'altra parte-...Lizzie,nostra figlia,Tanya,sta male.Non so cosa abbia.Sono spaventata,tanto.Per piacere,passami Edward...-mormorai a fatica.
Ancora silenzio,per me interrotto dai piccoli lamenti che fuoriuscivano dalle labbra di Liz.Perchè non urlava,diavolo?Perchè non spaccava i miei timpani?-Urla liz,per favore,amore mio,la mamma è qui con te...-dissi,cullandola energicamente,disperata.
-Mi spiace,Bella.Edward al momento non può rispondere.-
La furia cieca si impadronì di me.
-Cosa cazzo dici?Tanya,mia figlia STA MALE!Ho bisogno di Edward,ora!Non ho nessuno che mi possa portare in ospedale,Tanya-respirai affannosamente,mentre la testa girava sempre più forte.Poggiai una mano sul muro,per cercare di reggermi in piedi,a fatica.-Tanya,ti supplico,chiama Edward.Ti supplico,Tanya-
Una serie di respiri affrettati dall'altra parte della cornetta,poi il sangue si ghiacciò nelle vene.
tu tu tu tu
Aveva riattaccato.

*Cristina scappa veloce*
PICCOLA PRECISAZIONE:Nelle recensioni,avevo accennato ad una spiegazione generale sul comportamento di Edward,visto che è stato criticato da molte di voi ,povero cucciolo ç*ç Ora però non riesco a fare un discorso decente,e il discorso su Edward è abbastanza impegnativo,ma spero che sia riuscita a far comprendere i suoi sentimenti attraverso il chiarimento con Bella.Ma se avete  ulteriori domande,chiedete pure.Ammetto di essere un po' sadica e contorta sul carattere di quel povero ragazzo xD*-*

Alla prossima settimana,
Cristina






Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Buonasera-o meglio-buonanotte a tutti!.So che non è lunedi,e di solito posto sempre di settimana in settimana,ma come potevo farvi aspettare dopo aver terminato il capitolo in quella maniera?E dopo aver ricevuto 37 recensioni?Dico io,37 recensioni!Ho gongolato come una scema tutti questi giorni.Le vostre imprecazioni contro Tanya mi hanno fatto morire dal ridere.Vi adoro tutte,dalla prima all'ultima!Grazie ragazze,grazie grazie! *.*
Volevo però soffermarmi su due cosine in particolare che sono emerse dalle vostre recensioni.
1.Una piccola parentesi sul comportamento di Tanya.
Ho visto,come mi aspettavo,che molte di voi sono rimaste sorprese  dalla fine dello scorso capitolo.Perchè ho scelto di far accadere questo?
Ci tenevo a rispondere.In tante ff,solitamente,ciò che causa la rottura tra Ed e Bella è un bacio finto,o uno screzio dovuto ad un problema tra i due.Qui,invece io ho voluto rappresentare a dove può arrivare realmente la mente umana,per bisogno di vendetta o per esaudire i propri desideri.
Nel caso di Tanya:Lizzie.Perchè si è vendicata sulla piccola?perchè per Tanya Lizzie è il simbolo dell'amore di Edward e Bella,vero tangibile,reale.E,aggiungo a ,mio nome,che secondo Tanya ciò che fa rimanere uniti Ed e Bella è proprio lei.Questo personaggio-Tanya-rappresenta in tutto è per tutto la massima espressione del bisogno di vendetta umano.
2.Seconda parentesi:Molte di voi mi hanno chiesto perchè Edward non abbia sentito il cellulare squillare o perchè Alice non avesse previsto tutto.Se tornate a qualche capitolo fa,ricorderete che i Cullen hanno spiegato a Bella che con il loro semi-ritorno ad umani,i loro poteri sono diminuiti,e che non riescono ad essere utilizzati in tutte le situazioni.Praticamente,non sono loro che scelgono con chi e quando usarli ^^.
Bene,detto questo,vi lascio al capitolo!
Risposte alle recensioni:
nanerottola malefica:Ciao cara!Stai tranquilla,vedrai che tutto si risolverà ;D Spero ti piaccia anche questo chap^^Un bacio!
nik81:Ciao!La risposta ci sarà qui!Non sono così crudele,io amo la piccola Lizzie,non le farei mai del male *.* Ahah voiglio vedere cosa ne pensi di Edward in questo capitolo,ma soprattutto anche di Bella!*bocca cucita* Sono contenta di averti sorpresa,il mio compito è questo U.U xDDStai tranquilla,Tanya non ha fatto nulla ad Edward e purtroppo Alice non può prevedere tutto perchè come i Cullen avevano spiegato a Bella qualche capitolo fa,con la loro semi-trasformazione i loro poteri si sono ridotti,quindi non sono a conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando accade accade,ma non con tutto *mente diabolica*xDCiao;D
Luna Renesmee Lilina Cullen:Ciao cara!Eh lo so,le imprecazioni contro Tanya sono del tutto lecite U.U Se devo proprio sincera,Roger lo avevo programmato come personaggio lampo,nel senso di farlo comparire per necessità due volte massimo,ma adesso mi sta balenando un'ideuzza in mente,non so,devo rimuginarci sopra xD Ciao ;D
giova71:Ciao!Stai tranquilla con Liz,le voglio troppo bene,non le farò mai accadere nulla U.U Quanto a Tanya,vedrai,è riduttivo dire che Edward se la mangerà viva.Ricordi le parole di Edward? "Ma se osa toccarvi divento una belva" / Oh oh. xDD  Ciao ;D
amanecer:Ciao!Oddio *.* Giuro,ho dormito pochissimo questi giorni per cercare di aggiornare il prima possibile,ma dovevo aggiornare l'altra mia ff e ho rischiato davvero la sindrome del tunnel carpale!xD Anche perchè scrivo tantissimo purtroppo non ho il senso della misura -.- Sta tranquill,aqui più o meno si risolverà tutto,vedrai,la reazione di Edward sarà da guinness. xD Ciao ;D
damaristich: Ciao!*.* Ho cercato di farcela,non so,sono stata veloce?Spero che tu non mi sia morta nel frattempo *.* Lo so,Tanya è stata stronza,ma come ho spiegato di sopra,è servito per fare capire a voi pubblico quanto pericolosa possa essere.Spero che la reazione di Edward-e non solo la sua *bocca cucita*xD-ti abbia soddisfatto abbastanza!Ciao ;D
latin12:Ciao,e benvenuta!*.*Guarda,hai proprio ragione,ed era proprio questo che volevo sentir dire dalle mie lettrici.Questa cosa l'ho spiegata bene sopra,meritava una spiegazione valida,per farvi comprendere il perchè di questa mia scelta -riguardo Tanya che attacca i ltelefono in faccia a una bambina che sta male-.Diciamo che Edward ormai l'aveva già capito dal capitolo precedente,ma poverino,anche lui si trova in una situazione difficile.Tuttavia,ricordi le parole di Edward qualche capitolo fa?"...ma se osa toccarvi divento una belva".Ecco,appunto.Tanya ha finito di vivere,dico solo questo xDD Ciao,e grazie dei complimenti,davvero *.* ;D
DreamE:Eleee *___________* L mia twit-friend!<3 Non sai quanto sia contenta di sapere che adori le mie ff,sul serio,sono contentissima! *-*Per quanto riguarda Tanya-e quello che ha fatto-ho spiegato bene sopra il perchè di questa mia scelta così diciamo "pesante".Perchè attaccare il telefono in faccia ad una mamma disperata per la propria bambina che sta male è qualcosa per me di INACCETTABILE.Vedrai,Edward si arrabbierà da morire,ed era ora!xD Ci sentiamo su Twitter,sì *.* Ciao ;D
kuciola94: Ciao,e benvenuta!Guarda,ce l'ho messa tutta per aggiornare il prima possibile ma dovendo aggiornare due ff nel giro di una settimana è stato un po' massacrante xD In ogni caso,eccomi qui *.* Allora,per quanto riguarda il gesto senza pietà di Tanya,ho spiegato bene sopra,perchè meritava assolutamente una spiegazione.Quello che ha fatto non si può assolutamente perdonare.Ma scherzi?Ma quale scuse!Sono contentissima che tu abbia recensito,non è corta ed esaurientissima,mi fa piacere cosa ne pensi,e credimi,con un po' di allenamento possiamo migliroare tutti nella scrittura,non scoraggiarti così!Ciao ;D
ila_cullen: *si nasconde dalle urla* xD ops xD Allora,per quanto riguarda Edward e i lfatto dell'udito-cosi come dei poteri di Alice,di ERdward stesso,ecc-come avevano spiegato i Cullen a Bella qualche capitolo fa,con la loro semi-trasformazione i loro poteri si sono ridotti,quindi non sono a conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando accade accade,ma non con tutto. *mente sadica* xDSta tranquilla,comunque,l'ira di Edward sarà cosi tanta che sarà un miracolo se LA resterà in piedi xD Meno male,niente uccisioni all'autrice,sono viva! *.*xDD Un bacio ;D
Chanellina94:Oddio ahahahaha xDDD Giuro,sto ridendo troppo!*.* *si nasconde dall'urlo di drago* No sto troppo ridendo ahahahah xDD Se vuoi,ad aiutare la tua vendetta c'è Edward,penso proprio che ti dia man forte!xD Mai toccare le sue piccoline U.U L'allegro chirurgo? Hahah xD invece io e le cose mediche siamo totalmente opposte *trema al pensiero* Chantal ricambia il bacio ricevuto! xD *.*E soprattutto Cristina ricambia il bacino,e ringrazia dei complimenti * -* * Grazie <33 *.* Ciao ;D
erika1975:Ciao!Si devo ammettere che "gesti edwardeschi" ha avuto il suo successo xDOddio,leggi la mia storia anche al lavoro? *.* * me onorata *.* *Qui verrà a galla tutto,tranquilla!*.* No,l'unico numero che Bella ricorda a memoria è quello di Edward,proprio per quello ho fatto in modo che avesse tra le mani il cellulare di sua madre e non il suo.Ho preso spunto da me,tanto per cambiare,perchè anche io non so nessun numero e anche *si vergogna* anche ilmio non so a memoria xD Edward si è fatto valere vero? *.* Un bacio<3
Ed4e:Ciao!*.* No no tranquilla,non morirà,non lo permetterei mai ,la mia piccola Liz*.* Guarda,per il gesto di Tanya ho spiegato bene sopra,perchè richiedeva una bella spiegazione ç_ç Per quanto riguarda Alice,come avevano spiegato i Cullen a Bella qualche capitolo fa,con la loro semi-trasformazione i loro poteri si sono ridotti,quindi non sono a conoscenza di cosa sentono o prevedono,quando accade accade,ma non con tutto. *mente sadica* Oddio ho provato davvero ad aggiornare prima ma non ce l'ho fatta,ho dovuto aggiornare anche l'altra ff,tesoro perdonami ç*ç Un bacio,e buone vacanze!
LadySile:Purtroppo abbiamo un parere differnete su Edward,ma ognuno giustamente ha le proprie visioni,quindi posso comprendere il tuo punto di vista^^Spero che cambierai opinione comunque dopo aver letto cosa è accaduto veramente con Tanya al telefono.;D In ogni caso,credo che finalmente la vendetta di Bella sia arrivata!Per quanto riguarda i poteri di Alice,ecc,ho spiegato in maniera dettagliata sopra ;DUn bacio<3
ledyang:tsk...e tu che continui a diffidare di me!ma ti pare che lo facevo terminare il chap? -.-''Ahahh povero Roger U.UCi risentiamo su msn,ladra di spoiler ahah LOL
Rosy_Cullen:Ciao!Guarda,ti vendicherai insieme a Bella su Tanya in questo capitolo!xDPurtroppo l'uccellino...è morto D: Ti spiegherò meglio su twitter tesoro,se ci ripenso ora,mi vengono ancora le lacrime :( Un bacio
ste87:No no,io non ti tengo,anzi,sei autorizzata ad andarti a vendicare insieme a Bella!xDHai visto che brava?aggiornato in un lampo!;DUn bacio!
mocy:Concordo esattamente su Tanya!Traquilla,ti puoi unire al gruppo vendicativo contro Tanya,ccapitanato da Bella!xDHai visto come ho aggiornato in fretta?;D Grazie dei complimenti *.* Un bacio <3
Twilighterina:Ciao!Non penserai sul serio che Edward non tenga alla figlia,vero?Vedrai che ti ricrederai e capirai tutto con questo chap ;D un bacio!
cloe cullen: *si nasconde* ehi,non potete dirmi tu e letizia su questo chap!l'ho fatto finire bene *.* ah ma lo so clà che a te ti piace il mio lato sadico LOLCioè,hai letto il mio chap sul cell *______* Tu sei pazza!Ahah mi spiace ma il tuo surfista simpatico non porta Liz e Bella all'ospedale U.U Un bacio cara,ci sentiamo su msn ahah!
Giselle: carissima!*.* Quante volte dovrò ripetere che le tue recensioni sono meravigliose? *.*Mi è piaciuto molto il passaggio riguardo il motivo per i lquale Tanya vuole colpire Lizzie,e posso dire che ci hai azzeccato davvero!I Volturi ancora non sono passati all'azione,fortunatamente,ma tienili appuntati perchèp entreranno in scena prossimamente,e ho gia detto troppo ;DUn bacio ,e grazie come sempre!*.*
Isotta:Ciao!Oddio,ho cercato di fare il più presto possibile,considerando anco che scriverlo è stato un parto,il più complicato che abbia mai scritto fino ad ora ç_çIn realtà,questa storia non ho mai pensato di farla pov Edward,forse perchè ai fini della trama non so...non ci ho mai pensato.Ci saranno pov Edward nell'altra mia ff,ma non in questa.Forse,su richiesta,potrei fare degli EXTRA  a fine ff ;D Un bacio!
ManuCullen: Ciao!Tranquilla,non potrei far morire Liz,povera cucciola*.*Oddio,il forcone lo potevamo prestare a Bella per questo chap ahah!xD un bacio!
Antonya:Sono contentissima di averti fatto provare qualcosa attraverso le mie parole,non sai quanto ne sono felice!*.*aspetta che devo fare una cosa...*prende Tanya e la manda via pacco postale ad Antonya*ecco,ora puoi farle quello che vuoi U.U xDHai visto gesti edwardeschi?ahaha sono unica,su,lo devi ammettere,specialmente da quando ti impartisco lezioni di inglese U.U Perchè,vogliamo parlare di quando ti chiesi il passato remoto di pungere? ahah xD Un bacio!
franz1000:Ahah porca paleta è stata bellissima!xD Potrei promettere,però poi ti rovinerei il chap,non trovi?;DBè,devi ammettere che sono stata brava,i ho fatto aspettare solo 5 giorni!;D un bacio!
fiorella91:due parole in risposta: l'ho fatto!;D ahaha xD un bacio!
aLiCe__CulLen:ç_ç hai visto che ha combinato la vaccona?Mannaggia!No tesoro non ti puoiessere messa a piangere *si sente in colpa* dai,che qui c'è una bella vendetta! *.*La Vaccona Porca finalmente sarà messa alle strette U.U Un bacio!
consu89:Ciao,e grazie mille!*.*Sta tranquilla,non farei mai accadere qualcosa di grave a Lizzie,la amo troppo *.*Sono stata veloce,vero?;D Un bacio!
vanderbit:Ciao cara!Mi fa piacere che ti piaccia una settimana a Parigi *.*Mmmm...diciamo che a Roger non ho ancora dato un significato decisivo,ma forse l orivedremo in un paio di capitoli^^Le risposte alle tue domande sono qui ;D Un bacio!
_Elisewin_ :Ah,il mio intento è proprio quello di sorprendervi!xDTranquilla,vedrai che tutto si sistemerà,non farei mai del male alla piccola Lizzie! ^^ Un bacio!
Fortheternity:Oddio ahah è vero lo sai?Faccio terminare i capitoli sempre in maniera tragica!edrai,questo finirà bene U.UPosso rassicurarti su una cosa,il mal di pancia di Lizzie non centra niente con Tanya.Per quanto riguarda i Denali,sono arrabbiati con i Cullen perchè non approvano la loro semi-trasformazione in umani e ora anche perchè Tanya si è unita a loro.Per quanto riguarda i Volturi,ho la bocca cucina xD Un bacio!
crista: Ahahah vuou unirti al gruppo "uccidiamo Tanya" il cui capo è Bella?ahahaxD Un bacio!
jennyvava: Ciao,e grazie mille dei complimenti! *.*Oh si,quella dell'immagine è proprio la Lizzie dei miei sogni *.* Vedrai,Tanya la pagherà caraU.USono stata abbastanza veloce? ;D un bacio!
baby2080: Ciao,scusami per il finale tragico,ma doveva fare effetto ahah!xDDGuarda un po' che succede e poi mi dici se condividi o meno!xD ma secondo me si ;D un bacio
tamy79:tesoroooo *.* Ma io ti voglio bene,non ti farei mai del male U.U vedrai.la fine di questo chap ti piacerà^^ Grazie come sempre del supporto e dell'amore che nutri verso le mie storie! Un bacio!
cloh: Ciao!Si,lo so il finale non è dei migliori,ma doveva fare effetto!xDDHai visto che brava?Ho fatto passare solo 5 giorni!xD Un bacio!
Cover

Capitolo 16



Seduta nello studio del dottor Sedler,gli occhi chiusi,la schiena appoggiata alla poltrona,cercavo di dosare il respiro affrettato e agitato che fuoriusciva dalle mie labbra.Una mano grande e callosa racchiuse la mia.
-Bella...-La voce di mio padre,per la seconda volta,dolcemente,tentò di farmi tornare nel mondo reale.
No.Non ne volevo sapere.
-Shh,papà-mormorai,con una voce che sapevo non mi appartenesse.
Roca,distrutta.Come la forza di un nuotatore che ha appena percorso velocemente migliaia di vasche in allenamento.Come uno scalatore di montagne ,che arrivato in cima,si accascia distrutto sulla terra spigolosa.
Come una mamma in ansia per la propria bambina,seduta in uno studio medico di un anonimo ospedale,in attesa di notizie sulla salute della stessa.
-Tesoro...-
-Papà.Non voglio sentire nulla-mormorai ancora,autoritaria.Sentivo il respiro di mia madre,dietro di me,appoggiata alla parete giallognola dello studio.
Sapevo che anche loro erano preoccupati.Spaventati a morte.Ma non potevano comprendere fino a fondo il dolore e la paura che mi attanagliava il petto in quel momento,fissando le radici attorno al mio cuore.Alla mia vita.Elizabeth.
La mia piccola bambina.Il mio piccolo miracolo.
Continuavo a rivivere la scena.Piccola,indifesa,tra le mie braccia,agonizzante.Il suo viso-la sua pelle di porcellana,le guanciotte sempre rosse-contorto in un'espressione sofferente,rosso vivo.Le manine irrequiete,gli occhi lucidi.
Le lacrime mi bagnarono le ciglia,colando lungo le guance.
La mia Elizabeth.
Rivivevo in continuazione quegli attimi successivi al terrore puro della sensazione di abbandono.
L'unica persona di cui mi fidavo ciecamente.Quella che ci sarebbe venuta a salvare da tutto e da tutti.Dal mondo intero,se necessario.Anche dalla morte.
Un improvviso lampo di lucidità mi aveva colto.Avevo aperto la rubrica del cellulare di Renèe ,alla ricerca del numero di telefono di papà.E l'avevo trovato.
Tre quarti d'ora dopo,eravamo all'UCLA Medical Center.Mi avevano tolto la bambina dalle braccia,e fatta accomodare nello studio anonimo del dottor Sedler,il caporeparto notturno della neonatologia.
Non sapevo nulla da mezz'ora.
Non capivo più nulla da due ore.
L'immagine vivida di mia figlia nei miei pensieri.
Il suo sorriso.Le sue guanciotte gonfie quando il papà le faceva i dispetti.Le manine che cercavano di spremere l'acqua entrata nel pancino della paperella di gomma.Le sue mani tra i miei capelli.
La sensazione di pace ad averla tra le mie braccia,piccola e calda.
Riaprii gli occhi,singhiozzando forte.Le spalle si muovevano freneticamente,le gambe tremanti.
La mia testa si poggiò sul ripiano liscio della scrivania preziosa del dottore,percependo solo lontanamente le espressioni spaventate dei miei genitori.
-Bella,amore...-la voce strozzata di mia madre mi arrivò ovattata.Sapevo che stava piangendo.-Tesoro,andiamo di là.Hai bisogno di stenderti.Per favore...-
Negai con il capo,troppo sconvolta per riuscire a parlare.
-Bella,Renèe ha ragione.Amore,per favore,andiamo a prendere una camomilla calda...-
-LASCIATEMI STARE!-
Mi alzai di scatto,padrona di un'ira mai conosciuta.Scaraventai la borsa sul ripiano della scrivania,aprendo freneticamente la porta dello studio e dirigendomi senza motivo nel lungo corridoio bianco.Correvo,nemmeno io sapevo dove.Nessuno si curava di me,forse erano abituati a queste scene in ospedale.
Quante altre mamme si erano ritrovate nella mia situazione?
Quanti parenti,amici,fidanzati,mariti soffrivano la perdita dei loro cari?
Tanti.
I singhiozzi aumentarono,mentre mi lasciavo cadere su una sedia in plastica vicino ad un vetro sigillato ,posto esattamente a metà della parete di destra.Mi avvicinai,silenziosamente,gli occhi appannati.
Il nido dell'ospedale.
Poggiai una mano sul vetro,rapita da quelle piccole culle in ferro che contenevano la vita.Tante piccole vite appena messe al mondo,che vestivano tutine di tutti i colori.Azzurre,rosa,verdi,gialle...
Quando una piccola tutina rosa si mosse,per mostrare ai miei occhi il sorriso stiracchiato di una piccola lei,un piccolo sorriso innacquato spuntò sulle mie labbra.
Ricordai Lizzie,appena nata.Era così piccola,e indifesa,in quella culla di ferro.Ricordavo che appena nata aveva indossato una bellissima tutina arancione,cucita da mia madre.Era l'unica tranquilla nel nido.Gli altri piccolini si muovevano in continuazione,rigirando il corpicino esile,strillando a pieni polmoni.Mia figlia se ne stava in un angoletto,tranquilla,dormendo profondamente.
Un piccolo angioletto.
Una mano calda si poggiò sulla mia spalla.Sapevo appartenesse a mia madre.Alzai gli occhi,rendendomi conto solo in quel momento di aver ripreso a piangere.Incrociai il suo sguardo.Distrutta anche lei.
Mi ci scaraventai addosso,stringendole le braccia al collo,disperata.
-Mamma...-singhiozzai,mentre la sua mano mi percorreva la schiena sù e giù,tentando di placarmi.
-Amore mio...-
-Mamma,mamma...ho t--tanta paura-soffocai il viso bagnato nel collo di mia madre,abbandonandomi alle premure e alle coccole che solo una mamma è in grado di donare.
-Tesoro,sono qui.Sono qui-disse,stringendomi più forte.
-Mamma...se Lizzie...io,io...-
-No.-La sua voce risuonò netta e decisa.Mi costrinse ad alzare il volto.
Sapevo di essere in condizioni disastrose.Avvertivo i capelli appiccicati alle tempie,colpa delle lacrime copiose.Gli occhi rossi e gonfi.I polsi delle mani pulsavano.
-Non devi neanche pensarlo.Non è niente di tutto ciò.Bella,amore mio,Lizzie starà bene.E' forte,tesoro.Devi stare tranquilla.Probabilmente è...-
-Mamma,tu non l'hai vista-la bloccai,lo sguardo basso.La voce incolore.-Quelle immagini le porterò per sempre con me.-
A quello,mia madre non seppe rispondere.Si limitò a riabbracciarmi,a farmi sfogare tra le sue braccia.
Per la tensione accumulata in quei giorni.Per mia figlia.Per tutto.
Rimasi lì,a bearmi del suo calore ,del suo abbraccio,del suo conforto,cercando di estraniarmi da tutto e da tutti.
-Tesoro,forse...sarebbe meglio se tornassimo di là-mi disse lei dopo un po',smettendo di strofinare la mano sulla mia schiena.-Andiamo a prendere una bella camomilla calda,eh?-chiese,dolcemente.
Annuii,e mi lasciai trascinare per mano .Evitai di guardare i disegni dei cartoni animati sulle pareti,così come i numerosi giochi posti nella sala d'attesa.Era tutto deserto,eccezion fatta per qualche medico o infermiera di turno che passava regolarmente,vestiti rigorosamente in bianco.
Mia madre mi fece accomodare sulla sedia vicino Charlie,che ci accolse con un'occhiata preoccupata.Non disse nulla,e io lo imitai,lo sguardo fisso sulla porta bianca di fronte a noi,dove sapevo ci fosse la mia piccola.
Mia madre tornò poco dopo con un bicchiere di carta in mano,girando vorticosamente dentro il bastoncino di plastica della macchinetta.
Me la mise tra le mani,lasciandomi un bacio sui capelli,poi si accomodò vicino a Charlie.Lui le prese la mano.
I miei pensieri volarono a lui.
Solo un istante.
Un solo millesimo di istante.
Sorseggiai lentamente la camomilla bollente,lasciando che il liquido caldo inondasse la mia gola.Già mi sentivo meglio.Perlomeno,il tremore alle mani era terminato.
Tuttavia,l'agitazione riprese possesso del mio corpo quando la porta bianca davanti a noi si aprì,lasciando uscire il dottor Sedler,le mani nel camice blu.
Ci alzammo immediatamente,il mio cuore in tumulto.Avvertivo il sudore sulle mani.Mia madre mi prese la mano,stringendomi al suo fianco.
Fu mio padre a parlare.-Allora?-chiese,spostando i piedi da una mattonella all'altra,nervoso.
Il dottore indicò la porta da cui era appena uscito.-Sta bene.Ora sta riposando di là,nelle cure della nostra infermiera notturna-
Sta bene.Sta bene.Sta bene.Sta bene.
La mia mente ripeteva quelle parole ,in continuazione,senza fermarsi mai.
Sta bene.Liz sta bene.La mia piccola sta bene.
Senza accorgermene veramente,ricominciai a piangere,la stanchezza tutto ad un tratto incombente sul mio fisico.Mi portai le mani al viso,singhiozzante.
Mamma e papà mi abbracciarono.
Riuscivo a sentire i singulti contenti ed emozionati di Renèe.-Te l'avevo detto tesoro...-
-Bella,non piangere,amore mio...-
-Ha avuto un principio di indigestione-ci spiegò il dottore,infilando di nuovo le mani nel camice.-Non è raro che questo accada nei bambini,soprattutto nei neonati.Solitamente l'80% di loro ne soffre nei mesi seguenti alla nascita.L'unica pecca è che sareste dovuti intervenire prima.Le colichette erano un chiaro indizio .Prima mi ha detto che il Dottor Cullen le ha prescritto un antibatterico da dare alla piccola per evitare colichette continue-continuò,rivolgendosi a me.
Annuii,non del tutto cosciente.L'unico pensiero che mi vorticava in mente era :voglio vederla.Voglio prenderla in braccio.
Tuttavia,cercai di dare una risposta adeguata,per il bene di mia figlia.-Sì.Le ho nella borsa-
Tornai indietro,aprendo la mia borsa-valigia alla ricerca delle medicine che Carlisle mi aveva consigliato di somministrare alla piccola in caso di coliche continue.
Consegnai il pacchetto rosa e verde al dottore ,che le guardò annuendo.-Certo.Diamo sempre queste ai neogenitori.Sono le migliori nella prevenzione di colichette fastidiose.-
-Cosa può averle dato fastidio?-chiese mia madre,mordendosi un labbro.Era abbarbicata al braccio di Charlie.
-Da quanto la mamma mi ha detto-rispose ,lanciandomi un'occhiata-La bimba ha rigettato contenuto giallognolo,il che mi induce a pensare che fosse quasi sicuramente del latte.Probabilmente non riesce a digerirlo e questo le provoca un blocco intestinale continuo-
Annuii ripetutamente.-Il Dottor Cullen lo aveva detto.Ci aveva chiesto di fare attenzione quando Elizabeth avesse le colichette,e avevamo notato che era sempre dopo aver bevuto il latte artificiale-
Lui annuì,attento.-Dovremmo fare delle analisi dettagliate.Probabilmente è intollerante a qualche tipo di latte specifico.Escludo un'allergia.E' ancora troppo presto per scoprire se sia affetta da un'allergia o altro.-
-Posso....posso andare dentro?-chiesi,con il cuore in gola,indicando la porta bianca.-Posso vederla?-
Il dottore sorrise,annuendo.-Ma certo.Anche se ora sta dormendo.-
Lo ringraziai,lanciando un'occhiata ai miei genitori.Mi sorrisero entrambi,e mi avviai dentro,agitata.
Una piccola stanza verde,simile allo studio del dottore ,mi accolse.Notai degli strumenti per misurare la pressione e altri aggeggi medici appesi alla parete di destra.Un lungo bancone in metallo occupava lo spazio di fronte a me.
Fu lì che si poggiò il mio sguardo.Un'infermiera anziana,abbastanza pienotta,cullava tra le braccia la mia piccola bambina.Mi catapultai,avvertendo di nuovo le lacrime scendere copiose.
-Sono la mamma-riuscii a balbettare,gli occhi fissi su quel piccolo fagotto.
Lei annuì e mi lasciò prendere tra le braccia Liz.
Eccola lì,di nuovo.Tra le mie braccia.L'unico posto sicuro dove poteva essere.
Le lacrime mi inzuppavano la maglia,mentre la consapevolezza di averla ancora lì con me diventava tangibile,reale.Vera.
-Amore mio,amore della mamma-ripetevo,stringendomela al petto,ripetutamente.
Era bellissima.Stanca,ma bellissima.La sua pelle di porcellana,illuminata dalla fioca lampada al neon.I suoi occhietti chiusi,riposati.Respirava tranquilla,il piccolo petto che si alzava e abbassava ritmicamente.Le toccai i piedini freddi,lasciando che si bagnassero delle mie lacrime.
-La mamma è qui con te ...non ti lascerà mai...-
Le baciai i capelli morbidi,la fronte fresca.Il suo profumo di neonato.-Amore mio...sono la mamma...-
Incastrai il suo visino nel mio collo,passandole la mano sulla piccola schiena.Non riuscivo a smettere di piangere.
Sbam.
I miei occhi volarono verso la porta d'emergenza,le cui ante erano appena state aperte con furie,e che riuscivo ad intravedere al di fuori della stanzetta dove io e la piccola ci trovavamo.
Lui.
La disperazione sul suo volto.La paura.Il terrore puro.
Quell'espressione mi strozzò il fiato.Mai,non l'avevo mai visto così.Non avevo mai visto nessuno così.
I suoi occhi terrorizzati volarono per tutta la sala d'attesa dove mi trovavo poco prima,incontrando le figure dei miei genitori che stavano ancora parlando con il dottore.
Il cuore si strinse in una morsa dolorosa.
Volò dai miei,e strinse la mano al dottore,che gli indicò la stanzetta.
Istintivamente,abbassai lo sguardo,continuando a riservare dolci carezze alla piccola,ma sapevo che era appena entrato.
-Bella!-
La sua voce era spaurita,terrorizzata.Ed ecco le sue braccia attorno a me.
Fu un attimo.
Mi scostai disgustata,alzando per la prima volta lo sguardo su di lui.
Evitai i suoi occhi verdi,agonizzanti,e le sue mani tremanti.I suoi occhi erano focalizzati su sua figlia,tra le mie braccia.
-Amore mio,Liz...-ripetè con voce strozzata.-Lizzie,amore del papà...Bella,cosa...-
Indietreggiai ancora di più,di fronte al suo avvicinamento,stringendo più forte la bambina al petto.Sapevo di essere in luogo pubblico.Sapevo che un'infermiera stava per assistere all'esplosione della bomba.
Sapevo che presto nessuno sarebbe stato più in grado di fermarmi.
-Edward-
La voce mi uscì fredda.Non mia.
Alzai lo sguardo verso il suo volto distorto dalla sofferenza,gli occhi lucidi e distrutti che si alternavano tra me e sua figlia .
-Edward-ripetei glaciale,a denti stretti.-Fuori dalla nostra vita.-
Assistetti inerme all'ingrandirsi dei suoi occhi,mentre assorbiva il significato delle mie parole.
La mia mente era sigillata da qualche parte,insieme alla razionalità.
Il fuoco che avevo dentro da settimane.Dapprima basso,domabile:poi... le fiamme alte.Ed ecco l'esplosione.L'incendio.
Da quando lo avevo visto entrare lì dentro.
-Bella-disse soltanto,sconvolto.
Scossi la testa,mentre le immagini del dolore di fronte a quel telefono muto scorrevano davanti ai miei occhi.La mia bambina vomitante.Tanya al suo telefono.Lui che era occupato.
Il mio spavento.Io e i miei genitori che correvamo all'ospedale.Il mio dolore di fronte a quella porta bianca,nell'attesa di sapere cosa fosse accaduto a nostra figlia.
La mia disperazione.
La sua assenza,in tutto questo.
-Bella,cosa...-ripetè,cercando nuovamente di avvicinarsi a noi.
-HO DETTO FUORI DALLA NOSTRA VITA!-urlai,sputandogli addosso il mio disprezzo.-FUORI,EDWARD,FUORI!-
Tantissime cose accaddero in quel momento:l'infermiera si avvicinò a prendermi la bambina dalle braccia,i miei genitori,il dottore e Alice e Jasper,che non avevo notato prima, si affacciarono alla porta della stanzetta preoccupati.
-Cosa...-sentii dire ad Alice,sbalordita.-Bella...-
Ma io non ci vedevo più per nessuno.
-VAI VIA EDWARD,VAI VIA!-
Il suo sguardo era sconvolto.Indietreggiò di qualche passo,le mani alzate davanti,come a difendersi.-Va bene,Bella,va bene.Ma per favore...-
-NO,NO!NON PARLARE!Edward,non parlare...-strillai,consapevole che ci fosse un'audience ad assistere al mio sfogo.-Non parlare più ,Edward,te ne prego.Sono stanca.Stufa delle tue parole,Edward.Ti prego,vattene via-dissi,scuotendo la testa distrutta.
Sentivo le lacrime premere al bordo degli occhi,pronti ad uscire.Il mio corpo era agitato,nello sforzo delle urla.
-Ma...Bella...perchè...Bella,amore mio,sono preoccupato,non ci capisco più nulla...ti prego...-
I miei occhi si allargarono a quelle parole.-Tu ti stai preoccupando,Edward?TU TI STAI PREOCCUPANDO?Oh,ma povero piccolo!SI STA PREOCCUPANDO!Non eri preoccupato però due ore fa,quando io tenevo tra le braccia tua figlia in quelle condizioni,sola e disperata,vero,quando eri impegnato a fare da infermiere a quella lurida puttana,non è vero?Che c'è,stavate giocando alla paziente e al dottore?O avevate direttamente saltato i preliminari?-sputai rabbiosa,la testa pulsante.Il petto in fiamme.
La sua espressione era scioccata,come se non afferrasse nulla di tutto ciò.-Quale infermiere,non sto capendo nulla!...Bella,ti prego,amore mio,parliamone privatamente e con calma.Ti giuro che qualsias...-
-No,Edward,no.-lo bloccai,passando una mano sulla mia guancia.Solo in quel momento mi accorsi delle lacrime che la inondavano.-No,Edward-ripetei,la voce strozzata.-Non ti credo più.E' troppo tardi.Non giurare più-
-MA COSA DIAVOLO STAI DICENDO?-esplose lui,avvicinandosi ulteriormente a me.
I nostri corpi erano tesi,frementi.Riuscivo a percepire il calore che emanava il suo anche a centimetri di distanza.
-STO DICENDO CHE DEVI USCIRE FUORI DALLA VITA MIA E DI ELIZABETH,CHE NON TI VOGLIO VEDERE MAI PIU'!-urlai,scuotendo la testa ripetutamente.
-Bella,per favore,calmati.Non penso che questio sia il luogo consono a una discussione di questa port...-
-DOV'ERA IL PADRE DI MIA FIGLIA MENTRE CORREVAMO QUI IN OSPEDALE,CON LEI TREMANTE TRA LE MIE BRACCIA...EH,DOV'ERA?-Non sapevo neanche chi avesse provato a parlare e che io avevo interrotto.Sentivo solo la mia voce.
-DOV'ERI QUANDO MI SONO SENTITA MORIRE,FUORI DA QUESTA FOTTUTA PORTA BIANCA ,SENZA SAPERE NULLA DI QUELLO CHE LE STAVA ACCADENDO?-
Mi guardava,in silenzio,mentre scuoteva la testa sconvolto,sbalordito.-Cosa...Bella amore,io...cosa diavolo stai dic...-
-DOV'ERI QUANDO MIA MADRE MI ABBRACCIAVA,GIURANDOMI CHE TUTTO SAREBBE ANDATO BENE?DOV'ERI,EDWARD?SARESTI DOVUTO ESSERE AL SUO POSTO!ACCANTO A ME!-
Ormai era ad un passo da me.Tentò di afferrarmi per il braccio,ma lo scostai malamente,scuotendo ripetutamente la testa.Nonostante avessi gli occhi appannati di lacrime,individuai bene il suo viso,più in alto rispetto al mio.
Lo schiaffo che gli diedi,sulla guancia,gelò tutti i presenti.
Giusto il tempo di vedere una chiazza rossa formarsi sulla parte colpita,e mi voltai verso l'uscita,raggiungendola velocemente.
Superai tutti,evitando Alice che cercava di afferrare il mio braccio,e presi la borsa di mia madre ,poggiata ancora in sala d'attesa.Freneticamente,cercai le chiavi della macchina di Charlie,le mani tremanti.Quando le trovai sul fondo della borsa,mi precipitai verso l'ascensore.
-Bella!-
Gli urli confusi dei miei genitori,di Alice e Jasper,mi arrivarono ovattati.
-BELLA!-
Anche il suo.Stringendo in una mano le chiavi,puntavo verso una cosa sola.



** **
Bussavo ripetutamente e fortemente alla porta in vetro di Villa Cullen.
-Un attimo!-sentii pronunciare Rosalie,assonnata,la voce sempre più vicina alla porta d'ingresso.
Quando aprì,si sorprese.
-Bella!Ho saputo di Lizzie.Adesso com...-
Entrai velocemente,lanciando una veloce occhiata all'ingresso.Mi diressi nella camera da pranzo,buia,illuminata solamente dalle grandi vetrate.
-Dov'è?-chiesi,freneticamente,guardandomi intorno.La furia cieca impadronita del mio corpo.-Dov'è lei?-
Rosalie mi aveva seguita,sbalordita.-Cosa stai dicendo ,Bella?Lei chi...-
-Cerchi forse me?-
Le luci si accesero di colpo.
I miei occhi si arrestarono sulla rampa di scale,dove esattamente a metà,c'era lei.
Avvolta in una corta vestaglia di seta,i lunghi capelli biondi perfettamente lisci,mi osservava dall'alto,un sorriso divertito stampato in volto.
La sola vista mi annebbiò la mente più di quanto non lo fosse già.Totalmente.
La rabbia pura mi incendiò le vene del corpo,le mani pronte a colpire.
Non ci vidi più.
Percorsi i pochi metri che ci separavano,e mi avventai su di lei.
Una lunga spinta sul petto la fece leggermente indietreggiare,ma si rialzò immediatamente.Non troppo in fretta,però.
Una mia mano si appoggiò sulla sua guancia,conficcando le unghie nella carne soffice,mentre l'altra le teneva i capelli saldamente.
-Non.ti.azzardare.mai.più.a.fare.del.male.a .mia.figlia.-
-Emmett!Scendi giù!-
L'urlo spaventato di Rosalie mi indusse a voltare la testa per un momento,ma fu la mossa sbagliata.Tanya scostò malamente la mano artigliata sulla sua guancia,che le servì per conficcarla sul mio fianco.Mi sbattè malamente al muro.
-E tu esci fuori dalla vita di Edward-sibilò,il viso a pochi centimetri dal mio,il viso distorto in un'espressione di furore,gli occhi ghiacciati.
La sua mano faceva premere la mia nuca contro la parete dura alle mie spalle.Sentivo la testa pulsare,e la schiena bruciare dopo il brusco contatto.
-Ah...-mi lasciai sfuggire un gemito di dolore,ma non gliela diedi vinta.
-Fa male...vero?-sussurrai,dolorante,tenendo gli occhi fissi nei suoi.-Il rifiuto,intendo.-
-STAI ZITTA!-mi indusse lei,facendomi sbattere di nuovo spalle al muro.
Urlai,e con me Rosalie,le mani sulla bocca.
-Tanya,lasciala andare!La UCCIDERAI!-
-Ci ero quasi riuscita,bastarda!Non ti è mai venuto in mente che Edward stesse con te solo per la mocciosetta,eh?Pensavi davvero di formare la bella famigliola?-sputò,alitando a pochi centimentri dalle mie labbra.-Lo sai vero,questo?-
-Tu sei solo una lurida PUTTANA-sussurrai,sprezzante,mentre scosse di dolore mi attraversavano le ossa,costrette ancora in quella posizione-che si è vendicata sull'unica cosa che sapevi di poter colpire e dove poter vincere sicuramente.Ma puoi ingannare lui,non me-
-Come osi,bastarda...-urlò.Vidi il pugno della sua mano destra alzarsi in alto.Chiusi gli occhi,istintivamente,pronta a rivecere quel colpo,ma Rosalie le bloccò la mano.
-FERMA!-urlò.
Tante cose accaddero in quella frazione di secondo.
Tanya fece volare Rosalie giù per le scale,mentre i restanti abitanti della casa scendevano velocemente le scale.Tra Emmett,Carlisle ed Esme,intravidi due vampire bionde.La porta di casa si aprì rivelando Edward,Alice e Jasper.
-ROSALIE!-urlò Emmett spaventato,seguito a ruota da Carlisle,giù per le scale,verso di lei.
Solo per un momento,incrociai lo sguardo terrorizzato di Edward,quando si accorse dove mi trovavo.
-GIU' LE MANI DA LEI!-
Tempo due secondi,e il peso del corpo di Tanya mi venne tolto malamente di dosso.Un petto caldo ospitò il mio viso-sapevo già di chi fosse-e due braccia mi circondarono il corpo,tenendomi stretta.
-Che cosa pensavi di fare,EH?-urlò Edward,stringendomi più forte.-COME DIAVOLO TI SEI PERMESSA DI METTERLE LE MANI ADDOSSO?-
La testa mi pulsava,ma non era in niente  in confronto alle vibrazioni che mi arrivavano dal corpo caldo di Edward.Alzai di poco il viso,solo per incrociare lo sguardo sconvolto di Esme.
-Edward,io...-
-NON VOGLIO SENTIRE NULLA!FUORI DA QUESTA CASA!-
-Edward,figliolo...-
Due braccia mi presero e staccarono da Edward,e solo dopo riconobbi che fossero quelle di Esme.
Mi poggiò sul divano,mentre la pancia mi doleva a causa del duro colpo contro il muro.Sentivo le ossa tirare dietro la schiena,e la testa pulsare forte.
Tuttavia,non riuscivo a staccare lo sguardo dalla scena che si presentava ai miei occhi.
Edward,in posizione di attacco,il petto vibrante,teso verso Tanya,che indietreggiava sempre più ad ogni passo,i Cullen a formare una sorta di cerchio attorno a loro.
-Edward,è venuta a cercarmi lei-la voce di Tanya,chiara e decisa,risuonò nel silenzio della casa.Percepivo lo sguardo delle due vampire bionde sconosciute su di me.
La rabbia si rimpadronì del mio corpo,a quelle parole.Mi rialzai,ma la testa mi girò lievemente,e le mani di Esme mi indussero a sedermi di nuovo.
-Cosa pensavi facessi,eh?-le urlai contro,disgustata.-Dopo che hai tentato di uccidere nostra figlia!-
I Cullen si scambiarono occhiate perplesse e sbalordite.Compreso Edward.
Si voltò di scatto nella mia direzione-Bella,...cosa?-
-IO NON HO TENTATO DI UCCIDERE NESSUNO!-urlò Tanya,nel tentativo estremo di difendersi.-Mettitelo in testa,idiota!-
La faccia di Edward era ...Sconvolta.Sbalordita.
E allora,un pensiero mi passò per la mente.
Un pensiero assurdo.
Edward non era a conoscenza di nulla.
Ecco il perchè del suo sconvolgimento all'ospedale.
-Edward!-esclamai allora velocemente,voltandomi verso di  lui.-Edward,ha cercato di far uccidere Elizabeth!-urlai,mentre lui si avvicinava lentamente a me.-Lizzie si è sentita male questa sera,e ti ho chiamato al cellulare.Ha risposto lei-dissi,indicando Tanya con la mano e contemporaneamente portandomi una mano sulla tempia,dolorante.-L'ho supplicata di chiamarti,per venire da me,da noi.E lei ha detto che eri occupato.Mi ha attaccato in faccia,Edward.HA LASCIATO TUA FIGLIA IN QUELLE CONDIZIONI!!-
La rabbia esplose di nuovo.Mi alzai di nuovo,per vendicarmi ,ma Esme mi riprese un'altra volta.
-Bella,per favore...-mi pregò,inducendomi a restare seduta.
Edward restò due secondi immobile.Una statua di pietra.Poi si voltò lentamente verso Tanya.
Il suo sguardo.
Quello di un assassino,pronto a colpire.
-Tu...hai fatto questo?-chiese,lentamente in un sussurro.Gli occhi spalancati.
Silenzio attorno.
Tanya esitò,schiacciandosi contro il muro.-Io,io...-
-RISPONDI!-
Sobbalzai,impaurita,di fronte la furia di Edward.I suoi occhi verdi erano scuri,puntati nelle pupille di lei.
-Ha tentato anche il primo giorno che ci siamo rivisti,al supermercato-singhiozzai,tremante,lasciandomi andare contro lo schienale del divano,la schiena in fiamme.Chiusi gli occhi.-Ha cercato di investirci...era lei...la macchina,l'ho vista...Edward...-
Il ringhio proveniente dal suo corpo fu l'unica cosa che udii.
Dopo,la fine.
Edward si scaravetò su Tanya,ma le due vampire bionde,anticipando le sue mosse,si gettarono a difenderla.
-EDWARD!-urlammo all'unisono io ed Esme.
Jasper  lasciò immediatamente la mano di Alice,gettandosi verso di lui.
Assistevo alla scena terrorizzata,le mani nei capelli.Alice si voltò verso Carlisle ed Emmett,che erano ancora con Rosalie,in un  angolo del salone.
-Carlisle!-lo incitò,in una muta richiesta di aiuto.
Esme,sempre più preoccupata per i miei occhi appannati,e per i miei gemiti di dolore,mi costrinse a farmi prendere in braccio.
-NO!-urlai,guardando nella mischia.-EDWARD!Esme...-
Dov'era Edward?Cosa gli stava accadendo?Perchè la testa mi girava così forte?
-Tesoro,stai vacillando...-
Le lacrime mi coprivano la visuale,mentre la testa che girava fortemente,mi costrinse a chiudere nuovamente gli occhi.
-EDWARD!-urlai ,ancora,ma le voci pian piano si rimpicciolirono.
Sprofondai nel buio.
** **


Mani dolci,gentili e rassicuranti mi accarezzavano il corpo.Potevo percepire la loro morbidezza anche nel sonno.
-Amore mio...-
Una voce dolce mi chiamava da lontano.Sentivo le papebre pesanti.Tuttavia,seppur con molta fatica,provai ad alzarle.
Avvertivo un forte dolore all'altezza del petto,e qualcosa incastonato dietro la schiena.Morbido.Forse un cuscino.
Aprii gli occhi.
Il viso di Edward era a pochi centimetri dal mio.
-Edward...-sussurrai,insonnolita.
La testa pulsava forte.Sentivo il mio corpo debole.La voce roca.
-Shhh...-sussurrò lui dolcemente,carezzandomi delicatamente la guancia.-Devi riposare.-
L'ospedale.Lizzie.Eward che combatte.Spalancai gli occhi,svegliandomi d'un colpo.
Il mio sguardo si piantò in quello di Edward.
Scoppiai a piangere,gettandomi sul suo petto caldo.
Un sospiro,e le sue braccia mi strinsero ancora di più al suo corpo.


Immagino sappiate chi fossero le due vampire bionde.Ho trovato questo capitolo un po' strano.Di solito non faccio urlare così tanto Edward e Bella xD
So di avervi lasciato con un bel punto interrogativo su quello che è accaduto dopo lo svenimento di Bella-ormai dovrete farci l'abitudine ai miei finali xD-ma verrà ripreso tutto nel prossimo chap.
PS.Non pensate che i guai siano terminati!Sono sadica,io.Cloe cullen e ledyang ne sanno qualcosa,vero? xD

Alla prossima settimana,
Cristina


Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


'Giorno *entra in punta di piedi*
Lo so,sono in ritardo,ma perchè la sottoscritta è andata a prendersi la tintarella al mare ieri ùù Certo,il risultato non è stato dei grandiosi,visto che oggi ho dovuto rinunciarvi causa schiena,gambe-e qualsiasi altra parte del corpo non coperta dal bikini-letteralmente bruciate -.-''
In ogni caso,ecco il nuovo chap *.*
Vi ringrazio come sempre,ragazze,siete davvero gentilissime e carinissime,per i vostri bellissimi commenti che mi fanno ridere ogni giorno e invogliare sempre più a scrivere.Siete un tesoro,grazie,grazie ,e grazie anche a chi ha aggiunto la mia storia tra i preferiti,le ricordate e le seguite,e a chi legge soltanto<3
Buona lettura.
Risposte alle recensioni:
cloe cullen: Oddio,ahahah,tesoro *__*!Possibile che tu azzecchi sempre tutto quello che succede?-.-'' Sarà che sono sadica come te,in ogni caso eccoti qui un Edward super-iper colpevolizzato *.* Un bacio,e grazie come sempre,sei dolcissima clà *.*
crystal1989:Ciao cara!Grazie mille,sono contenta che la storia ti piaccia.Spero ti piaccia anche questo chap,un bacio
tittyswan89:Ciao,cara,e grazie mille dei complimenti,troppo gentile!*.*Sì,rivelo una piccola cosa:acnche io ho pianto alla scena dell'ospedale mentre la scrivevoç*ç spero ti piaccia anche questo nuovo chap,un bacio
kuciola94:Ciao!Sei andata in vacanza?Beata te*.* Mi fa piacere ti sia piaciuto lo scorso chap,spero non ti deluda questo,un bacio<3
DiamondDior:Ciao!Ahah bè,Tanya non è morta,ma ce la siamo tolti dalle scatole,forse ùù chi lo sa ùù spero ti piaccia anche questo chap dolce dolce *.*,un bacio
Ed4e:Ciao cara!Devi dirmi come è andata in vacanza!*.*Scusa per il ritardo,ma ieri son oandata anche io al mare :) Tutte le risposte in questo chap,e spero che ne rimarrai soddisfatta! Mi spiace di averti fatta emozionare *.*Un bacione grandissimo <3
ila_cullen:Ahah un urrà per Bella!Lo avevo detto che Bella diventava una furia,Liz non si tocca ùùTutte le tue risposte in questo chap!;D ps.ci ha pensato Edward a vendicarsi su Tanya per noi ùù Un bacio<3
Giselle:Ciao carissima! *_* Ah,è sempre un piacere leggere le tue recensioni,lo sai vero?Le aodro sopratutto perchè le domande che fai sono proprio quelle a cui non posso rispondere x)Allora,posso dirti che per quanto riguarda Tanya,purtroppo non mi trovo d'accordo.Tanya è un personaggio,spietato,cattivo,e ti dirò di più:se si fosse limitata a vendicarsi su Bella,forse avrei potuto comrpenderla.Sarebbe stata pure gelosia,in quel caso.Ma dal momento che di mezzo c'è la salute di un 'innocente bambina,non posso non pensare a lei se non come u nessere cattivo e maligno.Tutte gli altri quesiti troveranno risposta in questo chap ;D Per quanto riguarda USAP,spero di riuscire a postare entro la settimana,ma la vedo difficile,i miei sono in ferie e ormai a casa non ci sono mai x) Un bacio grandissimo<3
DreamE:Ciao tesoro,in questo momento stiamo parlando su twitter *.* Aha *:* Oh,mi fa piacere che anche tu abbia comrpeso Bella,è una cosa che mi fa felicissima ,non sai quanto <3Ahaah,giuro che d'ora in poi salvo qualche litigatina da fidanzatini Ed e Bella saranno sempre insieme ùù parola di scout LOL Oh,sono la tua scrittrice preferita *le da un bacino* Grazie tesoro,un bacio<3
erika1975:Ciao!Aahah è arrivata la nostra vendetta!D'ora in poi le cose tra Ed e Bella torneranno normali e dolci dolci come sempre *.* ùù Un bacione <3
Chanellina94:Aahah oddio,ogni volta che leggo le tue recensioni muoio dal ridere,giuro!Le risposte le avrai in questo chap ;D un bacione cara,e tranquilla,sono pazza io,andremo d'accordo vedrai!x) un bacio <3
ste87:Ciao cara!Non l'hai capito?Saprai allroa in questo chap chi erano le due biondine ;D Mi fa piacere che il chap ti sia piaciuto,ogni tanto qualche sana litigata ci vuole!x) Ahaha sì,ammetto di essere malvagia a terminare i chap cosi,ma poi come faccio a no nfarvi stare sulle spine? Ahah x) Un bacio<3
aquizziana: Ciao cara!Ops,credo di essere in pericolo ahah x) Tranquilla,questo capitolo sarà molto più sof e tranquillo,un bacio <3
Antonya:Anto!Ti avevo mandato lo spoiler del chap su MSN ma non hai risposto ùù *me offesa*Grazie grazie,lo sai che per me i tuoi complimenti sono un qualcosa che mi rendono stra-stra-stra-felice *.* Un bacione <3
Lau8910:Oddio,sei una veggente?x) ahah ,no vabbè,nel chap Bella non si traferisce però si incacchia comunque tantissimo x) Spero ti piaccia anche questo chap,un bacio <3
Fortheternity:Ahaha ciao cara!Hai visto Bella che tornado?xTutte le tue risposte nel chap,e ad alcune non posso ancora rispondere!x) Un bacione grandissimo cara,e grazie <3
tamy79: Ciao tami!Ma sei partita?Perchè su MSN non ti vedo più ç_çTutte le tue risposte in questo chap,spero non ti deluda e mi raccomando,goditi la vacanza anche per me!<3 Un bacio<33
aLiCe__CuLlEn:Oh no,ti ho fatto piangere ç_ç mannaggia ç_çAhaha hai visto che la porca vaccona è stata tolta di mezzo?Te l'avevo detto io di riporre finducia in me ùù Mi spiace deluderti,ma i problemi ancora non sono finiti ahahah x))) Sono sadica io x) Intanto goditi questo chap dolce dolce *.* un bacio
ManuCullen:Ciao!Tutte le risposte in questo chap!Un bacione x)
LadySile:Ciao cara! *.* Mi fa piacere che il chap ti sia piaciuto *.*Tutte le tue risposte in questo chap,insieme al chiarimento dei due che terminerà in maniera molto dolce ;D un bacione
nanerottola malefica: Ciao cara!Esattamente,le vampire bionde sono le sorelle di Tanya^^Tranquilla,Rose sta benissimo,non la farei mai sentire male,proprio come Lizzie *.* Un bacione <3
franz1000:Ciao!ahaha oddio una mazza o un'accetta? x))) per la casetta tutta per Bella e Ed,ti anticipo che c'è una ragione per la quale ancora non hann oaffrontato il discorso del vivere insieme,ma non voglio spoilerare ùù Le tue risposte in questo chap ;D un bacione ps.non ricordo se te l'ho detto,ma adoro il tuo nick!^^
Luna Renesmee Lilian Cullen:Ciao cara!*.*Esattamente le due vampire sono le sorelle di Tanya ;DQui avrai tutta la spiegazione di quello che è accaduto,un bacione <3
vanderbit:Ciao cara!*.* Ho letto la tua mail,so che sei partita ,mi spiace che dovrai leggerlo quando torneraiç_ç Le risposte alle tue domande sono in questo chap ;D ps. sei un tesoro,hai recensito tutti i chap di USAP!*__* Grazie,sei dolcissima ttesoro *.* Un bacio,e buone vacanze<3
FunnyPink: Ciao!Sì,Liz sta bene,e i casotti ogni tanto servono,no ntrovi? x) Un bacio
amanecer: Ciao cara!Bella supposizione ,la tua riguardo Liz che non digerisce il latte,ma posso risponderti che  non è così,Liz è del tutto umana,e il sangue non la attrae minimanete ;D Sai che quasi  ci rimuginavo sopra sulla tua supposiione?x)Un bacio
ledyang:tesooooro mio *_* hai visto che brava?ùù ho postato ùù ahaha questo capitolo è dolce dolce,così non mi accuserai di essere sadica ùù un bacio
baby2080:Ciao cara!Sul serio rileggi i miei chap? *.* *me onorata* Sono contenta che ti sia piaciuto!Tutte le tue risposte in questo chap ;D un bacione
damaristich: Ciao!Mi spiace di essere in ritardo co nquesto chap,ma con il caldo,le ferie dei mciei e i capitoli lunghi che scrivo e l'aggiornameto dell'altra ff davvero sono stremata!x) in ogni caso,spero di essere stata abbastanza veloce *.* un bacione
mocy:ahahah tranquilla,Emmett e Rose sono ok,non potrei mai farli soffrire *.* Mi fa piacere che ti sia piaciuto,e ti dò ragione,se tutto è rose e fiori poi che divertimento c'è? ùù x) un bacione
giova71:Ciao cara!Le tue risposte sono tutte in questo chap,non spoilero nulla;D Un bacione
nik81:Ciao cara!Hai visto che brava?Sto aggiornando in fretta ùù Non posso ancora risponderti alla tua domanda,ma presto vedrai che avrai le tue risposte ;DGrazie mille,sei gentilissima *.* Un bacione ;D


Cover


Capitolo 17


Mi risvegliai di colpo,una mano abbandonata sotto il cuscino,l'altra adagiata sul morbido materasso del letto.
Un incubo terribile.
Il Dottor Sendler che usciva dalla camera bianca dell 'ospedale,il volto serio e composto.
Lo sguardo basso.
Il suo annuncio.Liz morta.
Liz morta...morta...non c'è più...
Mi passai una mano sugli occhi,trovandoli bagnati.Stavo piangendo,e un rivolo di sudore stava colando lungo la tempia sinistra.Il respiro affannato.
Calmati Bella,è solo un incubo.Sei al sicuro.State entrambe bene.
Mi guardai intorno,riconoscendo subito l'ambiente corrispondente alla camera di Edward.Il letto enorme,circondato da una nuvola soffice di zanzariera bianca,era esposto completamente alla luce del sole che filtrava dalla grande porta-finestra, comunicante con il balcone del retro della villa.
Siamo al sicuro.
Poggiai velocemente lo sguardo sulla sveglia,che segnava le nove del mattino,quando i ricordi della nottata colpirono la mia mente con uno schiocco di frusta.
La litigata con Edward.La rissa con Tanya.Edward che si gettava su di lei,il buio.
Mi girai lentamente per scoprire se lui fosse dall'altro lato del letto,ma ciò comportò solamente una delusione e un forte dolore all'altezza del fonodoschiena.
Il letto era vuoto.
Sospirai,portandomi una mano sulla tempia pulsante.Avvertivo delle fitte alla testa,molto forti,e gli occhi gonfi.
Decisamente,non ero al top delle mie forze.
Riappoggiai lentamente il capo sul cuscino,stendendomi prona.La schiena faceva un male cane.
Stavo per chiudere gli occhi,stanca,quando la porta si aprì lentamente.
Voltai il capo sul cuscino,osservando con un singulto Edward che stava varcando l'ingresso della camera,un vassoio d'argento tra le mani.
Una fitta di dolore dovuta ai sensi di colpa mi colpì lo stomaco,ripensando al trattamento che gli avevo riservato poche ora fa.
Lo schiaffo,la mia richiesta di uscire fuori dalla vita di nostra figlia.
Come se lo avessi mai davvero pensato.
Il solo pensarlo mi stava causando un magone all'altezza del petto.Mai,mai lo avrei voluto lontano da noi.
Come avevo potuto accusarlo in quel modo?Perchè non mi ero fermata a pensare a quello che magari c'era stato dietro?
Io e le mie accuse.
Ero una persona orrenda.
-Buongiorno-
Edward sorrise,chiudendosi la porta alle spalle.Lo osservai,tentando di cacciare  indietro il groppo di lacrime che stava per colpirmi.Indossava ancora i pantaloni del pigiama e una maglietta a mezze maniche blu.
-Buongiorno-risposi debolmente,ancora assonnata.I miei occhi volarono al taglio sul sopracciglio e ai lividi sul braccio.Niente in più rispetto a quello che era gia presente prima di ieri sera.
Un piccolo respiro di sollievo si levò dal mio petto.Stava bene.Il mio amore stava bene.
Erano ancora più vistosi di ieri,forse perchè in via di guarigione.Vederlo in quelle condizioni era per me un dolore indicibile.
-Cosa c'è lì?-chiesi,indicando il vassoio che stava poggiando vicino a me,sul letto.
Sorrise,e si adagiò piano al mio fianco,una mano a fare da supporto alla sua testa,voltato verso di me.
-La tua colazione.Hai bisogno di rimetterti-rispose,leggermente corrucciato.
I nostri occhi si legarono in una muta conversazione,e nel frattempo i suoi vagavano lungo il mio viso,il mio corpo,analizzando bene tutto ciò che incontravano.
Volsi lo sguardo sul vassoio,a disagio,per sottrarmi a quell'analisi dettagliata.Mi sentivo sporca.
Come faceva ad essere così tranquillo e dolce dopo le rivoltose affermazioni che gli avevo urlato addosso poco prima?
Odiavo questo suo modo di fare.Avrei preferito insulti e imprecazioni,piuttosto che farmi sentire ancora più...più...in colpa.
-Le uova fritte con il bacon-mormorai sorridendo,annusando il delicato profumo della mia colazione preferita.
-Cucinate da Esme-aggiunse lui dolce,piegando l'angolo della bocca.La sua mano raggiunse la mia guancia,e la carezzò così delicatamente che quasi non mi parve di percepire il suo tocco leggero.-Come stai?-
Mi morsi un labbro,poggiando la mia mano sopra la sua.-Bene,credo.Un po' di mal di testa,forse.E la schiena-risposi.
Edward annuì.I suoi occhi si spensero,mentre la sua mano continuava dolcemente a percorrere la mia carne con attenzione e cura.-Carlisle questa notte ti ha controllata.Hai...preso una botta forte,contro il muro-la voce gli si incrinò-forse ti verrà un livido.Dobbiamo curarlo con una pomata.Sta tranquilla,ci penserò io-continuò tutto d'un fiato,avvicinandosi ancora di più al mio corpo.
La sua mano si arrestò sul mio fianco,e prese a massaggiarlo dolcemente,sopra la maglia del pigiama che solo in quel momento scoprii fosse una maglietta bianca di Edward.
I nostri occhi si incontrarono di nuovo.
Sapevamo entrambi che tra noi due erano sospese tante domande,e dubbi da risolvere.Eppure,la paura di affrontare tutto ciò impediva alla mia bocca di aprirsi.
Il senso di sporcizia riguardo le parole e il gesto da me usati mi faceva sentire indegna in quel momento di riposare nel suo letto gigante,e di donarmi alle sue dolci cure.
Perchè non era arrabbiato?Perchè non riversava contro di me quelle parole che sapevo di meritare?
Soprattutto,perchè era ancora lì con me?
-Lizzie dov'è?-riuscii a chiedere,cercando di sollevarmi a sedere.Un piccolo dolore all'altezza della spina dorsale causò una smorfia sul mio viso.
-Aspetta,tesoro.Ci penso io-mormorò preoccupato,poggiando delicatamente le sue grandi mani dietro la mia schiena.
Con meticolosa cura,sollevò leggermente il cuscino e la mia schiena,permettendomi una posizione poco più comoda per parlare.
-E' con i tuoi-rispose,parlando sulla mia fronte.Il suo respiro caldo alitava sulla mia pelle.-Ho appena chiamato tuo padre.Sta dormendo.Ho detto loro che saremmo passati a prenderla appena ti fossi svegliata-
Annuii,stordita dalla sua vicinanza improvvisa.Quelle braccia.Che sicurezza mi infondevano.
Tuttavia,sapevo di non meritarle.Non meritavo quell'abbraccio,quella premura,quella dolcezza.No.Non più.O forse,non le avevo mai meritate.
Non avevo mai meritato l'amore di Edward Cullen.
-Cosa c'è?-dolcemente,con due dita alzò il mio mento,fino a far trovare le nostre labbra a pochi centimetri di distanza le une dalle altre.
Scossi la testa,poggiando tuttavia il mio viso sul suo collo,in cerca di quel calore così forte e protettivo.Le sue mani passarono dolci sulla mia schiena,fino ad arrestarsi sul fondo.Presero ad accarezzare in orizzontale,proprio sulla parte lesa.
-E' qui che ti fa male?-chiese delicato,continuando il suo dolce massaggio.
Annuii,nascondendo ancora di più il viso tra le pieghe della sua pelle.
-Bella...Bella,tesoro,cosa c'è?Dì qualcosa,ti prego.Ti fa male,non è vero?Dio,è tutta colpa mia...-
Scossi ancora di più la testa a quelle parole,e a quel punto fu inevitabile tentare di trattenere le lacrime.-Ma come fai?-chiesi,rialzando il viso.
Attraverso gli occhi appannati,riuscivo a vedere il suo viso corrucciato.-Come faccio a fare cosa?-
-Ad essere così...dolce con me.Anche dopo tutto quello che ho fatto.Che ti ho fatto.-
Le sue sopracciglia si inarcarono,e mi strinse leggermente più forte.-Che mi hai fatto?Che tu hai fatto a me,Bella?Tu hai fatto tutto quello che dovevi-la voce gli si incrinò.-Anzi,neanche quello.Mi chiedo cosa ci faccio qui,ancora al tuo fianco-
-Cosa...-deglutii,cercando di dare un senso alle sue parole.-Cosa diavolo dici?-
Edward scosse la testa,e lentamente le sue braccia mi rilasciarono.Piegò le ginocchia sul letto per appoggiarci sopra i gomiti ,e si avvolse la testa tra le mani.-Che schifo-mormorò solo,soffocato dalla stoffa del pigiama.
-Edward-mormorai.
Ci eravamo promessi di non cascarci più.Di non essere più vittime di terribili incomprensioni che avrebbero potuto compromettere anche lontanamente la nostra relazione.La nostra famiglia.
E ora ci eravamo ricascati.
Ma non l'avrei sopportato.Non avrei mai permesso ad Edward di sentirsi in colpa di nuovo.Non quando entrambi avevamo sbagliato,in ogni caso.
-Mia figlia ...la mia vita...ho rischiato di...AH!-rialzò la testa di scatto,battendo fortemente il pugno sul suo ginocchio.
Sobbalzai di fronte il suo gesto violento,e lo guardai con occhi spaventati,soprattutto quando notai i suoi occhi lucidi.
No,no.Ti prego,non c'è sofferenza più forte e dolorosa di questa.
-Tu eri sola,e io...io sono una nullità.Come padre  e come compagno.Mia figlia.Mia figlia stava male e io ero lontano chilometri da lei,ad occuparmi di altre cose,invece di essere con voi.Faccio schifo-
-Edward,basta!-esclamai,alzandomi lentamente,cercando di non riportare dolori fastidiosi alla schiena.Riuscii a raggiungere il suo braccio con la sua mano,ma il suo sguardo mi era precluso.
Era voltato dalla parte opposta,ma con la sua pelle a contatto con la mia capii che stesse tremando.
-No,Bella.-dichiarò con voce decisa.-Non ci sono giustificazioni per ciò che ho fatto-
-Sì,invece!-mi riscaldai,ma dimenticai della schiena e un gemito di dolore fuoriuscì dalle mie labbra.
Se non altro,Edward si voltò preoccupato.-Sta attenta-mormorò,riaccompagnandomi sul cuscino-Niente gesti bruschi...-
-Edward-lo richiamai,poggiando una mano sulla sua guancia morbida.-Sì che ci sono le giustificazioni,eccome,Edward,per ciò che è successo.Credimi.Qui l'unica che dovrebbe vergognarsi sono io.-mormorai,triste,ma consapevole delle mie parole.
-TU?-chiese Edward allibito,alzando di scatto la testa.-Tu,Bella?Tu che sei corsa in ospedale,come qualsiasi genitore avrebbe fatto,tu che hai pianto e ti sei preoccupata per tua figlia?Bella,se ti sta a cuore la mia salute mentale,per favore,non dire idiozie-
A bocca aperta,lo vidi alzarsi dal letto e cominciare a fare avanti e indietro per la camera,furioso.
-Tu...pensi che io stia dicendo idiozie?-chiesi,cercando di mantenere calmo il tono della voce.-Edward,abbiamo sbagliato entrambi,lo capisci questo,vero?Sì,d'accordo,tu in quel momento non c'eri,e io mi sono arrabbiata,e non sai quanto mi stia corrodendo l'anima per questo.Se fossi stata un po' meno precipitosa e ti avessi ascoltato,avrei capito che...-
-Bella-mi interruppe,fermandosi al centro della camera.Mi guardò neglio occhi.-Qualsiasi sia la giustificazione,sappi che per me non sarà mai sufficiente.Ho sbagliato.Questi sono i fatti-
-Ahw,Edward!-sbottai,mettendo i piedi fuori dal letto.Sapevo benissimo di non essere nelle condizioni di poter urlare,con quel mal di testa che mi fracassava le orecchie,ma tentai comunque di farmi sentire.
Perchè non era possibile tutto questo.Non gli avrei permesso di farsi sentire in colpa per qualcosa di cui non era venuto a conoscenza.
-Bella,non...-
-Sto benissimo-lo fermai,prima che mi costringesse a rimettermi sdraiata.-Anche se ora sono incazzata.Anzi,incazzata è un eufemismo.Sono nera-
Abbassò di colpo il capo.-Hai tutte le ragioni per esserlo-
-No,Edward,no!-esclamai,battendo forte il palmo della mano sul materasso super costoso.-Non sono arrabbiata per quello,Edward.Non più.Perchè ora so la verità.Tu non sapevi nulla di Lizzie.Gesù,Edward...-alzai gli occhi al cielo,cercando di abbassare il tono della voce-perchè devi sempre fare così?Sentirti in colpa per ogni minima cosa?Sii obiettivo e ammettilo.Abbiamo sbagliato entrambi.Tu avresti dovuto darmi più fiducia riguardo...-un brivido sulle braccia-Tanya,e io avrei dovuto essere meno precipitosa ed irascibile.Non sono arrabbiata con te-mormorai,dolcemente-non lo sono.So che tua figlia è il tuo tesoro più grande,e non è stata colpa tua se non hai potuto soccorrerci,sono io che ti ho spinto dai tuoi,ricordi?Così come so che d'oggi in poi diventerai più o meno...mm sì,la sua ombra-risi,cercando di portarlo sul buonumore.
-Voi-mi corresse,-Tu e lei siete il mio tesoro più grande.-
Alzai gli occhi al cielo.-Sempre che tu mi voglia ancora al tuo fianco-mormorai.Sapevo di avere le guance rosse come il fuoco.
Mi sentii improvvisamente una tredicenne alla sua prima cotta.
-Tu?Casomai se voi vorrete me ancora al vostro fianco-borbottò lui di rimando,avvicinandosi di pochi passi.
Giocherellai con il lenzuolo,senza smettere di interrompere il nostro contatto visivo.
Fu un attimo.
Scoppiammo a ridere entrambi,sollevati,e forse un po' pazzi,e in poche falciate fu da me.Si inginocchiò tra le mie gambe,il suo viso all'altezza del mio petto.
-Scusami amore.Perdonami-borbottò,affondando tra i miei seni.-Scusami perchè non sono il compagno e il papà perfetto che vorresti avere al tuo fianco -
-Shhhh-mormorai,stringendo forte i suoi capelli tra le dita.Immersi il volto nel suo collo,il mio rifugio preferito.La sua pelle fresca,virile,profumata.-Non ti rendi conto di quanto perfetto sei,buono,generoso,geloso,protettivo-
Mi strinse ancora più forte a sè,e con leggerezza mi prese in braccio,sedendosi poi con me addosso sul letto.
Edward avvicinò il suo volto al mio,e i nostri nasi si sfiorarono.I miei occhi si poggiarono sulle sue labbra rosse,e assolutamente succose,da mordere,e lo feci,senza remore.
Eravamo stati fin troppo lontani.Sia mentalmente che fisicamente.
-Mmm...-mi lasciai andare contro il suo corpo,mentre le sue mani dolce e leggere mi carezzavano la schiena infondendomi sicurezza e tranquillità.
Aprii di poco la bocca per permettere alla sua lingua di varcare l'ingresso,e quasi non mi accorsi di essere stata trascinata di schiena sul letto.
Edward era sopra di me,che si reggeva con i gomiti,attento a non pesarmi addosso.
-Come va...la schiena?-ansimò,quando le sue labbra si spostarono sul mio collo.Piccoli,candidi,soffici baci che mi facevano arrivare sull'orlo della pazzia.
-Bene-riuscii a rispondere,tuttavia senza constatare realmente le mie condizoni.Un fuoco basso dirampava dal mio ventre,al passaggio delle sue labbra sulla mia pelle morbida e sensibile al contatto.
-Edward...-la sua bocca si spostò sul mio decolletè,e le sue mani risalirono lungo le mie cosce lasciate scoperte dalla maglietta.
-Sì-
Raggiunse le mie natiche,e le massaggiò con lentezza e soddisfazione.-Te l'ho mai detto che quando indossi le mie cose mi fai impazzire?-borbottò,baciando le punte dei miei seni ,dritte,da sopra la mia maglietta.
Impennare il bacino verso il suo gonfiore fu una cosa del tutto naturale.-sì-risposi deglutendo,poggiando una mano alla base della sua schiena.-Edward,voglio fare l'amore.Adesso.-
Mai richiesta fu più apprezzata.I suoi occhi carichi di determinazione e desiderio percorsero il mio viso e il mio corpo,e poi si tuffò sulla mia pancia,prendendo a strofinarci il volto sopra.
Una scarica elettrica mi percosse il corpo al pensiero che tra poco mi sarei mossa dentro Edward;il suo corpo contro il mio,i suoi addominali tesi nello sforzo,le sue mani che mi avrebbero spinta verso il suo bacino per rafforzare le spinte e che in quel momento erano di nuovo sulle mie gambe...
-Edward,Bella,forza!-
Le nostre furono due reazioni diverse.Sobbalzai e lanciai un gridolino,riportata brutalmente alla realtà.
Edward,al contrario,si afflosciò,e con un sospiro di frustrazione poggiò la sua testa tra i miei seni.
-Edward...-mormorai,ancora ansante per la situazione in cui ci trovavamo poco prima.
-Non rispondere-borbottò,la voce ovattata dalla maglietta che indossavo.
-Edward,non avremo più il super udito ma credimi che ci sento ancora benissimo!-rispose Alice dalla porta.
E chi poteva essere,altrimenti?
Edward alzò la testa e la voltò verso la porta chiusa,che Alice stava ancora bussando.Sorrisi,guardando la sua chioma disordinata.
Adoravo questi momenti tra me e lui,abbandonati tra le lenzuola.Adoravo vederlo in maniera così...intima.Non mi ci sarei mai abituata.Mai.
-Cosa vuoi,Alice?-
La sentimmo sbuffare.-Lo sappiamo che avete fatto la pace,le vostre urla non si sentono da un po'.Quindi,muovete quel bel sederino che si va al mare!-

** ** ** **


-Carlisle è fin troppo buono-terminò Alice,stringendomi ancora più forte il braccio.-Se lui non si fosse messo in mezzo,probabilmente Edward l'avrebbe uccisa.E non scherzo-
Preferii rimanere in silenzio,meditando sulle sue parole,e concentrandomi sulla sabbia scottante sotto i nostri piedi.
Avevo appena scoperto che i Cullen avevano comprato uno spazio per la loro famiglia nello stabilimento privato,e assolutamente chic, di Venice Beach,e sapevo anche che era probabilmente una delle spiagge più costose d'America.
Enormi villoni si affacciavano direttamente sull'Oceano,e migliaia di locali alla moda e palafitte esotiche accompagnavano lo splendore dello stabilimento.
Alice e io avevamo deciso di fare un giro per la spiaggia,lasciando Edward con il resto della famiglia.Lizzie era con lui.Edward non l'aveva lasciata nemmeno un attimo da quando eravamo tornati,e non aveva voluto sentire storia sulla pretese dei suoi parenti di coccolarla un pochino.
Era stato categorico.
Sapevo che sarebbe stato così i primi tempi,o forse anche più.
-Sono contenta che Rosalie stia bene-dissi dopo un pò,lasciando che l'acqua che si infrangeva sugli scogli e arrivava a riva mi bagnasse i piedi.
L'acqua era trasparente,e il mare affollato.Avevamo lasciato la privacy e la raffinatezza del nostro paradiso,per passeggiare anche nella spiaggia libera.Urla divertite di bimbi ci arrivavano dal mare,contenti a scavalcare le onde,e alcuni ragazzi in fondo partecipavano ad una gara di surf.
Le ragazze con i loro drinks sulla spiaggia,il sole splendente.
Ah,la California.
La golden coast.
-Sì-borbottò Alice,e immaginai che stesse alzando gli occhi al cielo,poichè i suoi occhi erano celati da un paio di occhialoni scuri.-Anche perchè altrimenti Emmett avrebbe combinato un casino peggio di Edward-
Sorrisi,lasciando vagare il mio sguardo lungo il suo corpo snello e perfetto.
Aveva indosso un bikini colorato,stile hawaiano,e un grande pareo bianco-trasparente legato intorno al corpo.Sembrava proprio una diva.
Dal canto mio,avevo indossato il mio bikini preferito.Giallo e arancione,con i laccetti.Niente di sofisticato,ovviamente,anche se ora il pezzo di sotto era coperto da un paio di pantaloncini che Edward mi aveva costretta a mettere per andare con Alice.
Geloso marcio.
-Perchè mi guardi così?-
Mi voltai,e sorrisi.-Perchè sei bella-dissi,prendendola a braccetto.-La mia amichetta preferita-scherzai,dandole un bacino sulla guancia.
-Tsk-disse lei sorridendo.-Tanto lo so che mi hai rimpiazzata con la tua collega di lavoro,Chantal,o come si chiama-
Risi,stringendola ancora di più.-Non è vero,gelosona.Tu sarai sempre la mia migliore amica.Nessuna potrà mai prendere il tuo posto-
Alice arricciò il nasino.-Lo spero.E sono anche la zia di tua figlia,quindi non hai scampo.Mi avrai per sempre tra i piedi-
Risi ancora più forte e mi accorsi della strada che avevamo fatto quando ricomparve di nuovo il piccolo passaggio per tornare nel nostro mondo fatato.
Alice tirò fuori il pass di riconoscimento,ma l'occhio mi cadde su una coppia al bar tremendamente elegante dello stabilimento.
Perchè mi sembrava di averli gia visti...?
-Sono due produttori importanti di Hollywood,sì-mi disse Alice sorridendo eccitata,scalpitando i piedini nella sabbia-Ci ho gia parlato prima,cioè,diciamo che l'ho fatto un po' apposta.Ho creato la situazione.Ho fatto finta di rovesciare il mio Martini,e loro mi hanno aiutata..-
Alzai gli occhi al cielo.-Non hai bisogno di questi sotterfugi per farti notare-borbottai,ma la mia attenzione si focalizzò sulla serie di letti matrimoniali posti sulla spiaggia,sormontati da nuvole di tulle soffice,dove sedeva la nostra famiglia.-Appena ti avrebbero vista ti avrebbero richiesta per un casting-
-Ma infatti...-
Non udii più le parole di Alice.Con un sorriso a trentadue denti,mi incamminai rapidamente sulla sabbia,per raggiungere uno dei letti,dove Edward stava coccolando mia figlia tra le lenzuola.
-Ehi Bella!-mi salutò Emmett,ridendo.Mi faceva strano vederlo ridere,considerando la sua faccia di stamattina.Sarebbe stato capace di sbranare anche un elefante.Rosalie era seduta sul letto,vicino a lui,e si massaggiava la pancia.
Una fitta di sensi di colpa mi investì,quando pensai che per colpa mia aveva rischiato di perdere il suo bambino.Fortunatamente,avevo saputo che tutto era andato per il meglio.
Alice mi aveva prelevata per un giro sulla spiaggia,e io avevo accettato,nonostante le richieste di Edward di rimanere con lui,per venire a conoscenza di ciò che era accaduto dopo il mio svenimento.
Non volevo chiederlo ad Edward.Sapevo che si sarebbe rabbuiato nuovamente,ed era l'ultima cosa che volevo.
Tuttavia,non ci fu molto da raccontare.Alice mi disse solamente che Carlisle era intervenuto,impedendo ad Edward di fare qualcosa di cui poi si sarebbe pentito a mente lucida.
I Cullen ,mantenendo la loro composta compassione,avevano fatto presente a Tanya che dopo i fatti accaduti,non avrebbe più potuto convivere con noi,e naturalmente i Denali si erano schierati dalla sua parte,comprese le sue sorelle.Quando le avevo viste,di sfuggita,non avevo ricollegato immediatamente a Kate e Irina,tuttavia Alice aveva sciolto ogni mio dubbio.Erano le due sorelle di Tanya.Non sapevo in che rapporti fosse terminata la loro disputa,ma qualcosa mi faceva pensare che non fosse finita bene.
Tuttavia,sapere che ne erano usciti tutti illesi mi faceva respirare di sollievo,e sapevo anche di dover ringraziare ancora una volta mia madre e mio padre.
Erano stati loro ad avvertire Edward del ricovero di Lizzie.Quando eravamo arrivati a casa,poco prima di andare alla spiaggia,per prendere Liz,mamma mi era sembrata molto più sollevata.Mi aveva raccontato tutto.
Un po',mi vergognavo di quello che avevo fatto davanti a loro,ma sapevo che se fosse stata al mio posto probabilmente anche lei avrebbe reagito in quel modo.
-Amore-
Mi abbandonai alle premure del mio ragazzo,che,poggiata di schiena la piccolina sul letto immenso,mi avvolse il corpo con le braccia,portandomi sul letto morbido.
 Letti

Sembrava una favola.Il mare che arrivava ai nostri piedi,rumoroso e al tempo stesso delicato.Il letto morbido,e la leggera brezza di vento caldo.Il contatto della stoffa sulla pelle.
-Edward,attento-dissi ridendo ,quando mi stese completamente sul letto-Sporcherò tutto con la sabbia!-
Il suo sguardo divertito vagò lungo il mio corpo,voglioso.-Mmm.Non mi importa-
Emmett sbuffò.-Non comincerete mica a fare gli asociali e a pomiciare,vero?-
Edward gli lanciò un'occhiataccia.-Ci sono le tendine apposta,appese al letto.-
Alzai gli occhi al cielo,ridendo,e mi voltai di fianco.-Smettetela-
-Amore,è lui che mi provoca-rispose Edward,scuotendo la testa.-Idiota-
Emmett rise ancora più forte.-Non avete proprio pudore.Liz,vieni da zio,che i tuoi genitori hanno intenzione di limonare ora-
Rosalie gli diede uno scalpellotto in testa,e poi mi sorrise.Ricambiai,rilassata.
-L'amore del papà non si tocca-borbottò Edward,carezzando il pancino della figlia.
Risi ancora più forte,di fronte allo sguardo incredulo di Emmett.
-Ehi Bella,la vuoi una coca cola?-mi chiese Alice,dall 'altra parte,avvinghiata a Jasper.
Scossi la testa,girandomi a pancia in sotto.-No,grazie,Alice-
-E' impegnata ora Alice-tuonò Emmett,facendo voltare alcune donne sedute ad un tavolo in vimini sotto un gazebo in paglia.-Il suo ragazzo vuole fare ses...-
-Emmett,parla ancora una volta,e ti sfido in acqua-lo bloccò Edward minaccioso,voltandogli le spalle e sdraiandosi accanto a me,Liz tra noi.
-Bene.Ci sto-sentii dire a Emmett,che ovviamente non perdeva mai l'invito a una competizione.Mi era precluso il suo volto,però,perchè Edward mi aveva coperto tutta la visuale.
Non che me ne lamentassi.
Edward in costume era semplicemente l'erotismo fatta persona.
I miei occhi vagarono per il suo viso,che mi guardava dolcemente,giù per il suo corpo,ammirando gli addominali scolpiti,e...bè, la parte bassa.
Che meraviglia.
Mio.Solo mio.
-Mmm.Lo sai che il papà ti ama,non è vero?-
Mi riscossi,guardandolo mentre con dolcezza tempestava di piccoli baci il braccino di Liz,che rideva contenta.Piccola sbruffona.Quando il papà la coccolava era sempre al settimo cielo.
-Perchè tu sei il piccolo tesorino di papà,che ti ama tanto tanto-
Liz rise più forte,quando il papà passò a farle versacci con la bocca sul pancino.
Mi lasciai andare ad una risata spontanea,giusta.-Dove sono Carlisle ed Esme?-gli chiesi,accarezzandogli il braccio.
Lui alzò la testa .-Credo siano in acqua.-
-A fare anche loro gli zozzoni-
La voce di Emmett ricomparve,e Edward alzò gli occhi al cielo.Senza voltarsi,portò la mano indietro e lasciò cadere con un colpo secco le tendine a farci da riparo dal resto del mondo.
Le imprecazioni di Emmett mi fecero morire dal ridere,ma ero alquanto contenta del gesto di Edward.Non appena mi assicurai di avere davvero privacy,con attenzione,attenta a non schiacciare Liz e a farmi male alla schiena,mi portai sopra il corpo di Edward.
-Wow-mormorò,gli occhi fissi sul mio seno.-Questa sì che è una bella visuale-
Sorrisi, scuotendo la testa,e gli lasciai un bacio a fior di labbra.-Ti amo-
-Io di più-
Scossi la testa,sorridendo divertita.-No,io più di te-
-Non credo-
Un piccolo verso strozzato di Liz ci fece interrompere il nostro divertentissimo battibecco.La piccola agitava i piedini e le manine,cercando di catturare l'attenzione.
-Oh,ma povera piccola principessa-mormorai,prendendola sotto le ascelle e poggiandola sul petto di Edward.-L'abbiamo lasciata sola,non è vero?-le morsi il nasino dolcemente,prima che Edward cominciasse a farle il solletico.Sdraiata sulla sua pancia,in quel letto al di fuori  del mondo,era tutto perfetto.
-Ti sei divertita prima,con Alice?-mi chiese,accarezzando la schiena di Liz.
-Mmm,sì-mormorai,lasciandogli un bacio all'altezza del cuore.-Mi ha...spiegato cosa è successo dopo stanotte-
Sentii chiaramente il suo respiro rallentare.-Ti chiedo scusa.Credo di aver esagerato.Non volevo risultare così violento davanti ai tuoi occhi-mormorò.
Appoggiai il mento sul suo petto e spostai le gambine di Liz per guardarlo in volto.Non riuscii a trattenere un sorriso.-Tu sei violento?E io allora,che mi metto a schiaffeggiarti?-
Scossi la testa passandomi una mano tra i capelli.-Sono davvero mortificata.-
La mia mano si poggiò sulla guancia ,e la mossi in una dolce carezza.-Ti fa ancora male?-
Edward sorrise.-Bella,spero tu stia scherzando.Il male più grande è stato quando ho creduto di aver perso la tua fiducia e il tuo amore-
Scossi la testa ancor prima che terminasse di parlare.-Mai.Mai,quelli non li perderai mai.-
Il nostro momento fu interrotto dalla piccola sbruffona che tirò i capelli di Edward con forza,e non potei fare a meno di scoppiare a ridere.
-Amore,credo che tra poco avrai bisogno di un parrucchino...-mormorai tra le risate,cercando in qualche modo di fermare le manine di Lizzie,ma Edward sorrise anche lui.
-Simpatica.Ma per la mia principessa potrei anche diventare calvo...-mormorò,baciandole ripetutamente le manine minuscole.
Liz scalpitò contenta.
Alzai gli occhi al cielo.-Guarda che a me non piacciono gli uomini calvi-
Il suo sorriso si allargò.-E allora?Io devo piacere a Liz,mica a te-
-Sei proprio un...un...-borbottai,scendendo dal suo corpo.Mi stesi al loro fianco,ma mi girai dalla parte opposta.-Pensa un po',e io che volevo farmi perdonare per lo schiaffo-
Due secondi dopo le sue braccia mi spinsero sul suo petto.-Ah,sì?E come?-chiese soffiando dentro al mio orecchio.
Una scarica di eccitazione mi travolse,ma decisi di restare al gioco.-Mah,io,te,Charlie e Renèe spediti fuori a cena,casa tutta per noi...-mormorai indifferente,ma al ringhio che vibrò nel suo petto non seppi resistere.
Mi voltai,incontrando le sue labbra,per un bacio umido ma passionale.
-Mmmm...la cosa si fa ineteressante-mormorai,quando le sue mani si agguantarono  un mio seno, cercando di spostare il costume.-Signor Cullen,lei è un maiale-
Edward rise,ostacolato nella sua impresa da Liz che giocava con le formine del mare esattamente in mezzo a noi.-Un maiale sexy,però,non trova,signorina Swan?-disse,facendomi l'occhiolino.
Arrossii.-Scemo.Comunque non è carino quello che stiamo facendo-
-Ovvero?-chiese,l'attenzione focalizzata ancora sul mio seno.Ci mancava poco avesse l'acquolina in bocca.
-La tua famiglia è qui di fianco a noi,e noi stiamo per i fatti nostri-borbottai,indicando fuori le tende.
Edward scrollò le spalle,abbassando la voce.-Non mi va di fare davvero quella sfida con Emmett.Preferisco rimanere qui a sorbirmi le coccole della mia adorata ragazza-continuò,infilando un dito dentro il costume,riuscendo nella sua impresa.
Un sorriso vittorioso gli illuminò il viso.
-Sei peggio di un bambino-risi,mettendomi a sedere e aggiustandomi il bikini.-E poi io volevo fare il bagno con Lizzie-mormorai,prendendola in braccio e portandomela al petto.-Voglio vedere che combina-
Edward sorrise e si alzò a sedere anche lui.-Probabilmente scalcerà come fa nella vasca da bagno.Vieni,andiamo-disse,tendendomi una mano.
Mi alzai,e non volle sentire storie riguardo Liz.Se la agguantò al petto e mi prese per mano,aprendo le tende.
Il sole pomeridiano ci colpì,forte e caldo come non mai.-Dove sono gli altri?-chiesi,quando vidi i lettini accanto ai nostri vuoti.
-Probabilmente al bar-disse Edward alzando gli occhi al cielo-da quando siamo mezzi umani,Emmett ha predisposto un piacere innato verso l'alcool.Rosalie lo decapiterà se beve più di un bicchierino di tequila al giorno.-
Risi,e mi tolsi i pantaloncini gettandoli sulle lenzuola.Ci incamminammo sulla riva.
-Odio il fatto che tu sia così esposta-borbottò,cercando di tenere ferme le gambe di Lizzie.-Se qualcuno si azzarda a guardarti,è finito-
Ridacchiai,prendendolo di nuovo per mano.-Oh,sì,fatto e finito.Edward,non mi lasciare la mano-
-Che c'è,hai paura?-chiese premuroso-Posso portarvi entrambe-
Scossi la testa,sorridendo.-No,non è quello.E' che ho paura di scivolare-
-Vieni qui-disse passando la sua mano attorno alla mia vita.-Non ti lascerò cadere.-
Sorrisi,contenta,e insieme entrammo in mare.
L'acqua era piacevolmente calda,e il sudore che gia cominciava a condensarsi sulla  pelle sparì in un secondo.
Che sensazione rinfrescante.
Le onde non erano altissime,perlomeno in quel tratto,perciò arrivammo con facilità in un punto medio,dove Liz non correva pericoli.
Rimasi incantata a guardarla battere i piedini nell'acqua,mentre rideva felice,ed Edward che la sorreggeva da sotto le ascelle.
Erano un amore.
Mi avvicinai lentamente,e appoggiai il viso sulla spalla di Edward,continuando a guardare il sorriso di mia figlia risplendere sotto i raggi solari, caldi.
La mia famiglia.
Non avrei permesso a nessuno di portarmela via.
Mai.

...alzi una mano chi vuole condividere un letto sulla spiaggia con Edward Cullen!*.* Credo,nell'ultima parte,di essermi lasciata trascinare dalla mia fissa per l'America,spero non vi sia dispiaciuto *.*
PS.Per chi segue Una settimana a Parigi,spero di riuscire a postare in settimana.I miei sono in ferie e il mare finalmente è arrivato anche per me *.*

Alla prossima settimana,
Cristina.








Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Ma buongiorno a tutti!
Ho fatto i salti mortali per aggiornare oggi.
Perchè proprio oggi,vi chiederete?Perchè è il compleanno della fantastica Antonya,che oggi compie 18 anni.Auguri tesoro *__________*
Dovete sapere che è grazie a lei se ho trovato il coraggio di iscrivermi su questo sito e postare la mia prima ff .Ho trovato coraggio nella sua meravigliosa storia,una lezione di vita.Happy B-day Anto,di nuovo <3
Sono contentissima oggi.Ieri finalmente un sogno si è avverato.Sono uscite le foto del bacio tra Rob e Kris.Da grande fan accanita di entrambi,come coppia,non posso non esplodere di gioia.Ho sempre creduto in loro,nonostante tutti mi prendessero per visionaria e credulona -ùù-e ora sono stata ripagata .
Perciò,urrà per i Robsten(vero cloe cullen e ledyang?*.*) ,diciamo che questo chappy è dedicato anche a loro. :D
Ho notato che in molte volete condividere un lettino sulla spiaggia con Edward Cullen,chissà come mai. *faccina maliziosa mode on*
La biglietteria è all'angolo per un pomeriggio da passare al mare con lui x)
Ok,basta con questo cianciare,vi lascio alla risposta alle recensioni - ve lo ripeto sempre,siete le migliori,punto *___*-e al capitolo molto tenero. *.*
Buona lettura.
Risposte alle recensioni:
Antonya: Auguriiiiiiiiiiii *____* Lo so chep robabilmente oggi non leggerai perchè sarai incasinata da morire,ma questo capitolo è per te *_* Non mi sono soffermata molto sulla faccenda di Tanya perchè...in realtà non è ancora del tutto risolto,ma non provare a parpire informazioni ùù Un bacio diciottenne *_*
aLiCe__CuLlEn:Ciao cara!Sono contenta che ti sia piaciuto il chap,anche questo è molto tranquillo.La vaccona per ora ha lasciato in pace i nostri amati piccioncini.Condivido riguardo Chantal,è una bravissima ragazza ma Alice è Alice,è inimitabile,e in questo capitolo ce la dobbiamo sorbire un po' :D Un bacio,e grazie dei complimenti,dolcissima come sempre *.*
Chanellina94:Oddio ahah ci credo,c'è la fila per condividere il lettino con Ed x)Sì,Emmett è una forza della natura,adoro quando fa esasperare ed e bella con le sue battutine.Ho notato in effetti che ancora non hai minacciato nessuno x) Un bacione
erika1975:Ciao cara!Oh bè,altro che lavata,Edward è passato direttamente alle mani ahah x)) In ogni caso,non riponete le armi,ancora non è detta l'ultima parola ùù Un bacio
Rosy_Cullen: Ciao carissima!Tranquilla,non preoccuparti,capita x)Anche tu amante degli USA?awww*___* dillo a me,sono il sogno della mia vita,il mio americandream *__* Un bacione
Isotta:Ahahah *bocca cucita* non so,tu che credi? :D
francytwilighter80:Ciao !Innanzitutto grazie mille dei complimenti,sei troppo gentile,non li merito tutti *.*Oh,son ocontentissima che la famigliola ti piaccia,anche io adoro Edward in versione papà,forse perchè la Meyer in BD ce lo ha un po' privato,non credi? *.* Grazie ancora ,un bacio,spero ti piaccia questo chap
Austen95:Grazie cara,sono felice che tu ora sia felice-scusa i lgioco di parole!- x) Grazie come sempre!Un bacio
baby2080:Ciao cara!Sì,ora è momento di goderci la famigliola in versione tenera tenera,e Emmett con le sue battutine infelici ahah x) un bacio
franz1000:Ciao cara!Sì,mi piace i ltuo nick,io li reputo importantissimi per conoscere i lcarattere di una persona.Ad esempio con il mio,penso proprio si capisca subito che sono devota a Kristen Stewart x))ahah complimenti,sei l'unica che ha notato il particolare di Alice con i produttori di Hollywood,e avrai la risposta a uqello che ha combinato in questo chap :D Per ora godiamoci momenti teneri con la famigliola ^^. PS. Ora mi sto spellando -.- Sono stata sotto tortura una settimana intera,odio l'abbronzatura -.-''
ledyang: tesssoro sei ancora viva dopo le foto di ieri?Io non sono sicura x)In ogni caso,ecco qui un nuovo chappy per te,anche se in questo momento immagini non te ne freghi molto ahah x)) Un bacio
ste87:Ciao,mi fa piacere che ti sia piaciuto!E' il momento di goderci la famigliola,non trovi? :D Un bacio
tittyswan89:Ciao cara,e grazie,sei gentilissima *.* In effetti,c'è la fila per condividere i lettino con Ed x)Grazie,la tua recensioni mi è particolarmente piaciuta,mi sono commossa,perchè sono felicissima di riuscire a donarvi qualche emozione :D un bacio
Fortheternity: Ciao cara!Grazie come sempre <3Mmm diciamo che alla tua domanda non posso rispondere...tu cosa ne pensi?Cosa accadrà?Mi piace leggere supposizioni x) Un bacio
nik81: Ciao cara!Oddio,a quanto pare vorresti condividere motli posti con Edward ahah x)) Ma li condivido tutti ùù Hai ragione,Edward si è sentito uno schifo i ntutti i sensi,ma fortunatamente è maturato e ha capito di dover andare avanti alla faccenda,ache se sappiamo che attraveros i suoi piccol igesti tenterà sempre di ripagare all'errore commesso.Sì,hai ragione,le recensioni sono aumentate e io sono contentissima,quando scrivo immagino sempre la vostra reazione,e le imprecazioni che mi naderete ogni volta,è bellissim oessere supportate i nquesto modo.Grazie,siete tutte fantastiche!^^ Un bacio
cloe cullen:ahaha smettiiiila di fare la pervertita ahah x))) ti sei ripresa dalle foto? io no *__* io lo so che tu ami le scene stile tenera famigliola e anche con questo nuovo chap ti ho accontentata in tutto e per tutto,son troppo buona ùù  ahah Un bacio
Luna Renesmee Lilian Cullen: Oh,anche tu fissata con gli USA*__**me trova compagne di viaggio x D* Io preferisco New York a Los Angeles,ma in generale amo tutti gli United States *__*Grazie come sempre,spero ti piaccia questo chap tenero tenero con la famigliola in primo piano!Un bacione
Ed4e:Ahahah ciao tesoro!Oh,ma lo so,chi non vorrebbe condividerlo *.* Allroa per la facdenda di Tanya non posso rispondere,ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu su quello che accadrà :DComunque si,son ostata idiota a non usare la protezione al mare,son oda ricnhiudere -.- mi son ospellata tutta -.- un bacione ^^
kuciola94: Ciao e allora bentornata dalle vacanze!:DGrazie,i fa piacere che ti sia piaciuto,e sì,Edward steso sul lettino deve essere un sogno *__* Un bacione
consu89:Ciao!Oh si,siamo tutte in fila,io ho la precedenza però ùù ahah x)) Mi fa piacere che ti sia piaciuto,sì,Edward è fissato con il vino ahah te lo immagini? x)) Un bacio
DiamondDior:Grazie cara *.* Sì ora ci aspetta un po' di pace-all'appArenza ùù- Mi fa piacere che ti sia piaciuto il momento Alice/Bella :D Oh si,c'è la fila per condividere il lettino con Edward x)) Un bacione
FunnyPink:* dà il biglietto per condividere il letto con Edward* c'è la fila ahah x)) Mi fa piacere che ti sia piaciuto,è ora di un po' di pace,non torvi? *.*
vanderbit:...ciao cara,divertiti anche per me in vacanza *.*Hai visto le foto del bacio tra i Robsten? Ahw,io sono morta *_*Siamo in molte a voler condivdiere un lettino con Edward a quanto pare x))Spero ti piaccia questo chappy x) Un bacione
crystal1989:Ciao,mi fa piacere che ti sia piaciuto!C'è un motivo se non ho messo il confronto Ed tanya,ma non posso parlare ;D Un bacione
giova71: Ciao cara!Sì,ora è ora di un po' di sana pace per la famigliola,non trovi? *.* Un bacione
DreamE: tesssoro *__* ti sei ripresa dalle foto di ieri? ahah x))) *___*Oddio speriamo che non ti commuovi troppo co nquesto chap tenero tenero sulla famigliola *.* Un bacione <3






Cover


Capitolo 18



-No-
-Invece sì-
-Emmett,ma per piacere!-
Camuffai la mia risatina in un colpo di tosse,stringendo più forte le dita della mia mano attorno a quelle di Edward,poggiate sul tavolo.
Lui piantò il mio sguardo nel mio e lessi nel suo la mia stessa espressione.
Non c'era nulla di più divertente al mondo dei battibecchi di Emmett e Rosalie.
Se poi la questione in corso era la scelta del nome del loro futuro bambino/a ,era ancora più esilarante.
-A me piace il nome Cassiopea-borbottò Emmett ancora una volta,indignato,mollando la forchetta sul piatto.-Carlisle,diglielo anche tu alla mia bellissima mogliettina.-Si rivolse al capo famiglia,che in realtà era del tutto estraneo alla discussione e conversava amabilmente con i miei genitori sul fondo della tavolata.
-Emmett,penso che dovreste trovare un punto d'accordo voi due e basta-intervenne Esme,con il suo solito sguardo materno.-E' il vostro piccolo bambino.-
Gli occhi di Rosalie si illuminarono,e prese ad accarezzarsi il pancino ancora lieve.-Hai ragione,Esme.Purtroppo-assottigliò lo sguardo,in direzione del marito-questo piccolo raggio di luce avrà come padre questo patentato di fianco a me che pensa solo a giocare alla play station.E che inoltre vuole darle il nome della costellazione notturna se nasce femmina-
Questa volta fu impossibile trattenere le risate,ma Edward mi bloccò con un rapido bacio sulla bocca.
Sorrisi ancora,indugiando più del dovuto sulle sue labbra,ma sentivo lo sguardo di mia madre addosso.
Quando mi voltai,la trovai ad osservarmi con un leggero sorriso sulle labbra.
Era evidentemente contenta di come si erano evolute le cose,e io non potevo non condividere la sua gioia.
Oramai la pace calma e piatta si era diffusa sulla nostra relazione e nelle nostre vite.Dopo il brusco allontanamento di Tanya,e le conseguenze dovute all'attacco innocuo di Lizzie,finalmente io ed Edward eravamo riusciti a trovare il nostro equilibrio .Erano due settimane che passavamo insieme,-tutti e tre-sia il giorno che la notte.
Come avevo previsto,Edward era diventato l'ombra mia e di Lizzie.Restava seduto fuori ,sulla veranda al lavoro,per ore con Lizzie,mentre io adempivo al mio dovere,e poi insieme ci godevamo gli ultimi giorni d'estate in riva al mare,nel circolo privato dei Cullen.
Avevamo addirittura fatto amicizia con alcuni frequentatori assidui dello stabilimento privato,ma ,perlomeno io,mantenevo i rapporti su un livello di base.Erano un po' troppo snob,per i miei gusti.
Inutile dire che Alice aveva subito stretto amicizia.
Un brivido mi percorreva la schiena quando osservavo la lista degli invitati del suo matrimonio allungarsi inesorabilmente.
Edward mordicchiò il mio orecchio,e con un sorriso tornai al presente.
Era una bellissima serata di fine agosto,e i Cullen ci avevano invitato a cenare da loro.In quell'esatto momento,stavamo aspettando che il barbecue-ultima generazione-fosse pronto per la brace,e ne avevamo approfittato per fare quattro chiacchiere seduti al lungo tavolo nel giardino retrostante all'immensa villa.
-A che pensi?-mormorò dolce,soffiando nel mio orecchio.
-A niente in particolare-risposi,facendo girare le nostre mani intrecciate sul tavolo.-A quanto sia bello tutto questo-continuai sorridendo,e mi voltai verso di lui.
Le sue labbra furono sulle mie,e ben presto avvertii la sua lingua chiedere il permesso per varcare il confine .Lo lasciai fare,sciogliendomi sulla sua spalla.
-Ah,ci risiamo-
La voce di Alice  mi fece staccare dalle labbra del mio fantastico ragazzo,nonchè suo fratello,per guardarla arrivare a tavola seguita a ruota da Jasper,che aveva l'aria di un condannato a morte.
-Cosa succede?-chiese Rosalie,cercando di allontanare la bottiglia di vino dalle mani di Emmett.
Risi di nuovo.
-Niente,solo che sono preoccupata per Bella-mormorò lei,salutando i miei genitori con un cenno della mano.-Se continua a limonare in questo modo con Edward,si scaricherà.E noi non potremmo far altro che rimpiangerla e ...-
-Alice,i tuoi pensieri circa la salute sessuale di Bella non ci interessano-la bloccò Edward,scuotendo la testa.Mi nascosi sulla sua spalla,sbuffando.-Ora ti ci metti anche tu,non bastava Emmett?-chiese ancora,carezzandomi la schiena.
-Infatti-concordai io con una vocina imbarazzata.Sperai che i miei genitori non fossero in ascolto,altrimenti avrei pensato bene a come vendicarmi su Alice più tardi.
-Fratellino,tu dovresti essere meno acido e più rispettoso verso la tua cara sorellina minore che si sposa-disse lei con un gran sorriso,sventolando un giornale tra le mani.
-Oh,no-dissi guardando Jasper.La sua faccia stravolta la diceva tutta.
Mi chiesi quante volte avesse ripensato seriamente sulla sua proposta di matrimonio.
Lui captò il mio sguardo,e sorrise.-No,tranquilla,Bella.Fortunatamente oggi me la sono scampata.Abbiamo una bella novità-aggiunse poi,stringendo forte la mano di Alice.
Edward terminò la sua serie di baci lungo la mia spalla e si ricompose,lanciando uno sguardo ai due futuri sposi.-Di cosa si tratta?-chiese.
Alice gli lanciò uno sguardo eccitato e saltellò sulle sue zeppe di dieci centimetri.
-Abbi,pazienza ,Edward.Ho intenzione di parlare a tutti quanti.Famiglia-urlò poi con la sua vocina stridula,richiamando anche l'attenzione dei più anziani.
-Abbiamo una bellissima notizia da darvi-cominciò poi,quando tutta l'attenzione fu rivolta verso di loro.
Edward la fissò.-Non sarai mica incinta-
Esme si portò una mano alla bocca.-Oh mio Dio...-
Alice alzò gli occhi al cielo.-Uff,se magari mi fate parlare!No,Edward,non sono incinta-
-Assolutamente-confermò Jasper con sguardo atterrito.-La novità riguarda soprattutto lei.-
-Esattamente-annuì Alice,poggiando sul tavolo la rivista patinata che aveva sventolato prima.
Poggiai la testa sualla spalla di Edward,che vi posò un bacio sopra,completamente rilassata .
-Bella,ti ricordi quel giorno in spiaggia che ti ho parlato di quei due produttori di Hollywood?-si rivolse a me sorridendo in maniera abbagliante.
-Ehm,sì-risposi,perplessa.-Perchè?-
Lei alzò gli occhi al cielo.-Ammetto che quello non era il giorno adatto per reclamare la tua attenzione,visto che tu e Romeo avevate appena fatto la pace...-
Edward sospirò.-Falla breve-
Mi morsi un labbro,curiosa.
-Edward,la sto facendo più corta di quanto immagini.Bè,se tu non fossi corsa tra le braccia di Edward come se fossimo in BH90210 avresti ascoltato le mie parole per dirti che quei due mi avevano proposto un contratto per lo spin off ,proprio di quella serie tv!!-rivelò eccitata,battendo le mani.
Ci scambiammo un lungo sguardo,lungo tutto la tavolata.
Esme e Carlisle erano ammutoliti.L'unica a battere le mani fu mia madre,che,ovviamente,non sapeva nulla della situazione "strana"dei Cullen.
-Ma che brava,Alice!Non posso crederci!Bella,ma hai senti...-
-Spero tu stia scherzando ,Alice-la interruppe bruscamente Edward,protendendosi in avanti con il petto e lanciando un'occhiataccia sia a lei che a Jasper.-Sai benissimo che...-
-Edward-lo ammonì Carlisle con lo sguardo.
Lanciai un'occhiata nervosa ai miei genitori e gli misi una mano sulla spalla-Amore...-
-Lasciatemi finire!-urlò lei,incrociando le braccia al petto.-So benissimo di non poter svolgere quel ruolo perchè...-deglutì,guardando i miei-...bè,per ovvi motivi,infatti a malincuore ho negato.Ma loro sono stati così gentili da offrirmi ancora un'altra mansione-gli occhi le si illuminarono di nuovo,e sentii il petto di Edward rilassarsi.
-...sono stata assunta come truccatrice ,estetista e deisgner di moda delle stars della FOX TV!-urlò,lanciando i pugni per aria.
Scoppiammo tutti a ridere,io per prima,e per poco non mi uscirono le lacrime.
C'era da aspettarsi altro da Alice?
-Ma è fantastico,tesoro-Esme,fiera della figliola,le si avvicinò ,stampandole un bacio sulla guancia.
-La mia fantastica donna di mondo-borbottò Jasper,carezzandole la schiena.
Edward scosse la testa divertito.-Alice,sono senza parole-
Il piccolo folletto gli si avvicinò pronta a dargli uno scalpellotto sulla  nuca,ma di fronte al mio sguardo si arrestò e alzò gli occhi al cielo.-Oh,Bella,non dirai davvero...-
Annuii, sicura.-Oh,certo che sì.Lui non si tocca-mormorai decisa,carezzando la chioma ramata di Edward.Lui mi guardò,puntando lo sguardo sulle mie labbra,ma a pochi centimetri di distanza si ritirò.
Lo guardai delusa,e lui rise.-La principessina si è svegliata-mi informò con sguardo tenero.
-Oh-mormorai,scattando in piedi.Lui mi imitò,prendendomi di nuovo per mano.
-Dove andate?-chiese Rosalie.
Emmett ci anticipò.-A pomiciare un po' in camera di Ed.O in piscina.Chi lo sa...-
-Liz si è svegliata-disse Edward a voce alta,girandosi solo per ammonire con lo sguardo Emmett.-Torniamo subito-
Scossi la testa desolata mentre salivamo in veranda e passavamo per l'ingresso,diretti in salotto.
-Se Emmett non la smette...-borbottai.
-Lo farò smettere a suon di calci,amore-mi promise Edward minaccioso,e risi.
Corsi verso la carrozzina rosa ed eccola lì,il mio splendore che si stiracchiava, in tutti i versi possibili e urlava a gran polmoni.-Sssh,eccola,la mia piccolina che ha fatto un bel sonnellino...-cantilenai con voce dolce,passando le braccia dietro la sua schiena e sollevandola.Edward era dietro di me,e subito si sporse a baciare la testolina della sua "principessina",come la chiamava lui.
-Ma buongiorno-mormorò,facendo strofinare il suo naso contro quello piccolo e pallido della nostra piccolina.-Buongiorno amore mio-
Liz non ne voleva sapere.Probabilmente aveva fame.
-Amore,credo debba mangiare...-mormorai,notando le sue gambe scalpitanti.
Respirai di sollievo.Non erano tese.Quindi niente colichette.
Nelle ultime settimane Liz era stata visitata sia da Carlisle che da suoi colleghi al Medical Center che l'avevano rivoltata come un calzino.
Come avevamo pensato,o meglio,come aveva ipotizzato Carlisle,il colpevole delle sue indigestioni continue era proprio il latte artificiale,in polvere,e da allora avevamo cominciato a dosare la quantità.Ne prendeva mezzo biberon ogni due giorni,e si era ormai consacrata alle pappette di manzo e di pollo bianco.
Le colichette erano diminuite,tuttavia alcune volte le prendevano di nuovo.Nulla di esagerato o preoccupante,però.Normali colichette neonatali.
Avevo dovuto soccombere di fronte la richiesta di Edward di cambiare il medico di cura di Liz,che ora veniva visitata presso il Medical Center.Lo avrei fatto anche io tanto tempo fa,se non ci fosse stato un problema non poco rilevante:la paga.
Ma ora con Edward problemi di quel tipo erano fortunatamente risolti.
-Vieni,andiamo di là-mormorò con un sorriso,vezzeggiando la guanciotta della figlia.
Gliela passai,e prelevai la mia borsa con il kit di Liz completo sotto la carrozzina.
Quando arrivammo in cucina,presi una delle pappette dal frigorifero,che Edward teneva nella sua casa quando io e Liz passavamo più di qualche giorno lì.
La aprii e vi immersi il cucchiaino,mentre lui si sedeva sullo sgabello al bancone dell'isola,carezzandole il pancino con gesti circolari.-Ecco,ecco,ora la pappa arriva...-
-Vuoi dargliela tu?-chiesi,sorridendo,conoscendo già la risposta.
-Ovviamente-
Scossi la testa ridendo,e gli passai il vasetto.Annusai il pannolino.Profumato.
Fortunatamente.
Non era mai una grandissima cosa cambiare il pannolino poco prima di mangiare.
Rimasi incantata a guardarli,mentre Edward ,con uno sguardo di pura venerazione,portava il cucchiaio colmo di pappa alle labbra della piccola.
Il loro rapporto era un qualcosa di unico,eccezionale.
Ogni tanto mi soffermavo a pensare al futuro.
Sarebbe stato bello donare alla nostra piccola principessa un fratellino o un'altra sorellina.Sapevo che Liz aveva solo quattro mesi,ma era impossibile alcune volte tentare di tenere a freno la mia immaginazione.
Immaginavo dare la notizia della gravidanza ad Edward,e vederlo premuroso e coccoloso con me durante i novi mesi di gestazione.Immaginavo la sua mano stretta alla mia mentre davo alla luce un altro nostro piccolo miracolo...immaginavo tutte quelle cose che erano venute a mancare con Elizabeth.
Tuttavia,prima di tutto ciò sapevo che avremmo dovuto affrontare tante altre cose.
Sebbene o io o lui passassimo tanto tempo uno a casa dell'altro o viceversa-talvolta anche più giorni-immaginavo che il passo successivo riguardo la nostra relazione sarebbe accaduto a momenti.
E non parlavo di matrimonio,nonostante lo avrei voluto con tutta me stessa,ma anche di semplice convivenza.A dire la verità,ero ancora stupita che lui non avesse proposto niente del genere.
Sapevo benissimo che la lontananza tra noi lo dilaniava,e che amava voler passare del tempo in un posticino tutto nostro.
Me lo sussurrava sempre,dopo aver fatto l'amore,mentre mi teneva stretta al suo petto.
Oltretutto,presto Rosalie ed Emmett avrebbero lasciato la casa,per andare a vivere separatamente.In realtà,la decisione era stata presa già da tanto tempo,ma per colpa dei gusti ricercati e raffinati di Rosalie ancora non era stata trovata una casa che la soddisfacesse pienamente.Il che era quasi sconvolgente,considerando che se non riusciva a trovare una villa che le piacesse a Beverly Hills,difficilmente l'avrebbe trovata in qualsiasi altra parte del mondo.
E poi...Alice e Jasper.Anche loro si erano messi in moto per trovare casa,ma Alice era passata direttamente al sodo.Se la stavano facendo costruire.
Per una che abitava in una modesta casetta ai bordi della città risultava ancora tutto sconvolgente,così come passare le giornate nella mega villa dei Cullen.
-Tesoro,a cosa pensi?-
Sobbalzai,accorgendomi che Liz aveva già trangugiato la metà del suo pasto.Edward mi guardava curioso,un sorriso sulle labbra,e mi fece cenno con la mano di avvicinarmi.
Ancora pensierosa,mi incastrai tra le sue gambe,carezzando distrattamente i pochi capelli di Elizabeth.
-Nulla,pensavo ad Alice e Jasper,e al fatto che tra poco si sposano-mormorai,rivelando parte dei miei veri pensieri.
E al fatto che tu non mi hai ancora proposto una semplice convivenza.
-Già-borbottò lui,raccogliendo i rimasugli di quella poltiglia marroncina e portandola alla bocca di Liz.Dopo qualche capriccio,lei la ingoiò soddisfatta e ci sorrise.Le accarezzai le labbra,color pesca.
-E allora?-
Sollevai lo sguardo.-E allora...?-
Eccolo lì all'angolo.Notavo il suo sorriso sghembo prendere vita.Il mio sorriso preferito.-Cosa ne pensi?-chiese,probabilmente riferendosi ad Alice e Jasper.
-Sai cosa ne penso-risposi,poggiandogli le braccia sulle spalle.-Sono felicissima per loro.Ma un po' meno di fare la damigella-
Edward scoppiò a ridere,poggiando il vasetto ormai vuoto sul bancone,e,dopo l'ennesima coccola alla piccola,me la tese,in attesa del ruttino.
La afferrai,portandola contro il mio petto e facendole appoggiare la testolina sulla spalla.
-Sarai perfetta.Bellissima.Incantevole-
-Si sì-borbottai lanciandogli un sorrisino.-Te l'ho già detto,tu sei di parte.E quando inciamperò davanti a tutti...-
-Non lo farai-Passò il suo braccio attorno alla mia vita ed insieme ci avviamo in sala da pranzo.Prese la carrozzina e uscimmo in  giardino.
A quanto pareva,la brace era iniziata.Il fumo e il delizioso odorino della carne arrostita arrivava fino a noi,e sorrisi quando vidi Emmett brandire una gigantesca forchetta da brace per infilzare le bistecche.
-Mi è concesso ridere?-chiesi,indicando con il dito suo fratello.
-Certo che puoi ,amore.Più che altro,mi chiedo come sia possibile non ridere di un certo individuo.-
Emmett si voltò puntandoci contro il suo arnese.-Ehi,vi ho sentito!-tuonò.-Forza ,rammollito di un fratello,vieni a darci una mano!-aggiunse poi invitando Edward,che sospirò.
-Non ti va?-Gli baciai il collo.
-Preferisco rimanere con te e Liz-
Alzai gli occhi al cielo e con una lieve spinta lo invogliai ad andare.-Forza,vai.Non vedi che tutti gli uomini sono lì?Noi dobbiamo parlare di questioni di donne-dissi con fare cospiratorio,indicando il tavolino,dove in effetti le femmine si erano tutte raggruppate in un angoletto a parlare concitate.
Appena Rosalie vide Liz,si precipitò da noi.
-Oh,eccola,l'amore della zia si è svegliata...-
-Rose,vedi di non sbatacchiarla troppo-le intimò Edward.
Lei scosse la testa desolata.-Oh,Edward,non rompere,lo so che non è un giocattolo!-
La breve occhiata che ci scambiammo io ed Edward la disse lunga.
-Vado-disse Edward sorridendo.-Devo portare altra carne da cuocere?-chiese,guardandosi attorno.
-Sì,Edward,caro-rispose Esme,avvicinandosi con un pacco di carne.-Sono le salsicce-
-Mmm,interessante-borbottò Rosalie,carezzandosi la pancia.-Da quando sono incinta la carne alla brace è diventato il mio cibo preferito-
Risi,accomodandomi insieme a loro,e gettando un 'occhiata ad Edward.
Gli uomini erano qualche decina di metri più in là,raccolti intorno al braciere.Riuscivo a scorgere mio padre attraverso la coltre di fumo,ma la mia attenzione era focalizzata su Edward.
Quei bermuda a fiori gli donavano,e non poco.E poi,con quella maglietta a mezze maniche che lasciava scoperti gli avambracci muscolosi...
-Bella,smettila di fissare il tuo ragazzo-borbottò Alice passandomi un piccolo depliant sotto il naso.-E dammi un parere obiettivo sui centrotavola per il matrimonio.-
Oh no,ci risiamo.
-Alice,a cosa ti serve il mio parere se poi fai sempre di testa tua?-Annoiata,cominciai a dare un'occhiata.Erano tutti uguali.
-Non è colpa mia se hai dei gusti pessimi-
-Non ho gusti pessimi-ribattei,piccata.-Ma il matrimonio è il tuo.Devi scegliere tu.-
-Su questo ti devo dare ragione-ammise lei,con un sorriso estatico.-Ah,Bella,il matrimonio è ...non so neanche come spiegartelo.-
Mi morsi un labbro...curiosa.
-Cioè?-chiesi,cercando di apparire indifferente.
Esme e Renèe,impegnate a vezzeggiare Liz tra le braccia di Rose ,in attesa del ruttino,si voltarono interessate.
-Non so...è tutto una fiaba.E' emozionante.Vuoi che ogni piccola cosa sia perfetta.E poi...bè,sistemare la futura casa,sapere che presto sarete solo voi due insieme,la mattina che cucinerai per lui caffè e frittelle...non so come spiegarlo-
La osservai,stupita e meravigliata ,e non perchè era la prima volta che trovavo Alice così...imbarazzata e timida,ma perchè desideravo tantissimo ciò che lei stava descrivendo.
Io non volevo la convivenza.Volevo sposare Edward.Portare il suo cognome.Appartenergli in tutti i modi possibili.
-E' proprio così,tesoro-Esme ,emozionata,strinse una mano alla figlia.Percepii lo sguardo di Renèe su di me.Lo alzai,e le sorrisi.Sapevo di essere arrossita,e temevo che il desiderio di quell'atto fosse dipinto sul mio viso.
Inconsciamente,girai lo sguardo verso Edward.
Arrossii ancor di più quando lo trovai a guardarmi,con un sorriso.Gli sorrisi di rimando,e lui si immerse di nuovo nel fumo,scherzando e ridendo con gli altri.
-Dai Bella-mi esortarono Alice e Rose.-Parlaci un po' tu.Hai mai immaginato di sposarti?Insomma,immagino di sì,tutte le donne sognano prima o poi di indossare l'abito bianco-
Arrossii,imbarazzata di tutti quegli sguardi puntati su di me.
-Io,bè...-
Sperai che Edward non fosse in ascolto.
-Bè,in realtà la colpa è un po' mia ,se Bella non è fissata con il matrimonio come qualsiasi altra ragazza-ridacchiò Renèe,con una mano alla bocca.-Da piccola non l'ho...diciamo,istruita egregiamente sul valore postivo del matrimoni-
-Oh,bè,penso le cose siano cambiate-borbottò Rosalie,sorridendo teneramente a Liz che giocava con le sue manine.-Da piccola non aveva una figlia e un ragazzo-
Arrossii ancora di più.Perchè dovevo sempre essere io il soggetto delle loro conversazioni imbarazzanti?
E poi,perchè dovevamo parlarne proprio davanti ad Edward?
-Sentite,ritorniamo al matrimonio di Alice...-borbottai.
-No,no-mi contraddisse lei,sporgendosi con una luce fanatica negli occhi,appoggiando la testa sui palmi delle mani e i gomiti sul tavolo.-Sono curiosa,ora.Non so ,descrivimi qualcosa,insomma,come ti immagini almeno il tuo futuro!-
Alzai gli occhi al cielo,in fiamme.-Non mi lascerai in pace fino a quando non avrò parlato,vero?-
Annuì.-Esattamente-
-Non c'è nulla da dire.Insomma,non ci ho mai pensato in realtà così bene...-
Bugiarda.
E sapevo che Alice capiva sempre quando mentissi.-Sono sicura che non è così.-
Sbuffai,stremata.-Chiedi quello che ti pare-
-Ok,allora.-Battè le mani eccitata.-Sono curiosissima-
Inarcai un sopracciglio.-Mmm-
-E non fare quella faccia annoiata,che lo so che sotto sotto anche tu ti vuoi sposare-
Oh,no.Edward,non ascoltare.-Alice,ti prego di smetterla...-
-Dai,come ti immagini la casa dei tuoi sogni?-chiese,sorridendo.Rose ed Esme annuirono,pendenti dalle mie labbra.
Oh,Signore mio.
-Prometti che dopo mi lascerai in pace?-chiesi,assottigliando lo sguardo.
Mise la mano sul cuore.-Parola di scout-
Fu impossibile non sorridere.Mi passai una mano tra i capelli,ridendo,e in fondo felice di condividere una parte dei miei sogni nascosti con loro.
-Bè-iniziai,a bassa voce.-Uhm,la casa dei miei sogni.Bè,dovrebbe avere un giardino immenso.Con un prato verde all'inglese.Fontane,fiori colorati,qualcosa di allegro,dove Liz e i suoi futuri fratellini potranno giocare all'aperto.Una bellissima veranda con una piscina dove nuotare d'estate .Una cucina con un ampio tavolo dove fare la colazione tutti insieme...e la camera da letto con grandi vetrate,ampie e luminose,non voglio una casa buia...-


                                 ---


-Promettimelo-
-Amore...-
-Me lo devi promettere,Bella-con occhi angosciati,mi guardava attentamente,in attesa del mio sì.
Sbuffai,cercando di non distrarmi dalle sue mani che giravano in tutte le direzioni possibili sul mio ventre,e fissai il nostro riflesso allo specchio.
-Avevi detto che ci avresti pensato-continuò lui,leggermente stizzito,fermando le mani sui miei finachi.
Quasi sorrisi,e terminai la coda ai miei capelli.Battei leggermente le mie mani sulle sue,inducendolo a lasciarmi andare.
-Certo,te lo avevo quasi promesso.Peccato che tu sia stato così sleale da chiedermelo di nuovo mentre eravamo all'apice del nostro amplesso-dissi sorridendo divertita,raccogliendo le mutandine che mi aveva letteralmente strappato di dosso poco prima.
Fortunatamente i miei non erano in casa.Ultimamente io ed Edward eravamo piuttosto insaziabili,sotto certi punti di vista.Non che non lo fossimo sempre stati,ma si sa,quando si fa la pace...bè,non c'è modo migliore di recuperare il tempo perduto tra baci,coccole e fare l'amore.
-Almeno spiegami il perchè-
Mi seguì in bagno,dove mi spruzzai una leggera dose di profumo e sistemai il colletto della divisa del lavoro.-Semplice-replicai,lisciando il tessuto addosso.-Mi servono i soldi-
Scoppiò a ridere,quasi istericamente.-Spero tu stia scherzando.Sai benissimo che quello è l'ultimo problema-
Era quasi scioccato.
Gli rivolsi un'occhiataccia.-Oh,per te,lo è .Non per me,Edward.Sai benissimo che odio fare la mantenuta,e abito con i miei genitori.E' giusto che io paghi la mia porzione di alloggio,nonostante loro non vogliano.-
Era un'accusa implicita quella che gli avevo rivolto sottolineando il fatto che abitassi ancora con i miei genitori?
-Bella,tutto questo è ridicolo-disse accorato,prendendomi per i polsi.-Te l'ho già detto una volta.Desidero,e voglio prendermi cura di voi,di te e Liz,anche economicamente.Pensavo avessimo messo in chiaro questo.Siamo una famiglia.E la famiglia condivide tutto-
Mi morsi un labbro,per tentare di non rispondere a dovere.Le famiglie sposate condividono tutto.
-Bè,sai che sono scrupolosa.E voglio lavorare.-
-Non lì ,almeno.Non in quella bettola frequentata da gente del genere-mi implorò di nuovo,tenendomi stretta a sè con forza.-Ti prego,amore-
Quasi mi venne da sorridere.Il mio tenero amore iperprotettivo.
-Devi stare tranquillo,tesoro.Non mi  è accaduto e accadrà nulla.E poi,sei sempre lì a sorvegliarmi-risi,passandogli le braccia attorno alla vita e premendo il viso sul suo petto.-Si può sapere perchè ti lamenti?-
Lo sentii sospirare.-Per un po' di tempo avrò da fare mentre tu sei al lavoro.-
Alzai la testa di scatto.-Cosa?Che hai da fare?-chiesi,curiosa.
Era alquanto assurdo che mi lasciasse sola al lavoro.Cosa aveva da fare di più importante?
-E' una sorpresa-mormorò lui con un sorriso.-Per te e Lizzie-
Oh,no.
-Edward,ti prego.-lo supplicai.-Sai che odio le sorprese.Dimmi cosa stai combinando,per favore-per incrementare la mia supplica,cominciai a baciargli il petto ripetutamente.
Lui rise,e mi accarezzò la schiena.-No,per quanto sono sicuro che cercherai in tutti i modi di farmi cedere.Sarò muto come un pesce.Una sorpresa è una sorpresa-
Incrociai le braccia al petto.-E' la tua ultima risposta?-
Annuì,convinto.-E non mi muoverai di una virgola.-
Scossi la testa,stizzita.-Bene.Fantastico.Una sorpresa.-
Edward alzò gli occhi al cielo,e mi prese per mano.-Smettila di fare così.Sai che adoro farti le sorprese.-
-Come quando hai cercato di comprarmi quel bracciale di Bulgari da tremila dollari solo perchè avevo detto che mi piacevano i ciondoli?-Alzai gli occhi al cielo.
-Mmm si,più o meno-
Scossi la testa e insieme ci avviammo giù per le scale.Liz era...Liz era nella carrozzina,vicino... all'ingresso?Perchè?
Rivolsi uno sguardo interrogativo ad Edward,che sorrise.-La porto con me-
Mi appoggiai alla porta d'ingresso,incredula.-Non ho capito bene.Io non posso sapere nulla sulla sorpresa,e lei può venire con te?-
-Esattamente-rispose,spostandomi teneramente dalla porta e aprendola.Mi fece l'occhiolino.-Dopo di lei,Milady-
Gli puntai un dito contro.-Me la pagherai,Cullen-borbottai,prendendo la carrozzina e avviandomi  fuori.
Fortunatamente,la temperatura si era leggermente abbassata,nonostante fosse comunque alta.
Eravamo pur sempre a Los Angeles.
Entrammo in macchina dopo aver sistemato adeguatamente Liz sul suo seggiolino,e accesi lo stereo tanto per fare qualcosa.Di solito trovavamo sempre un po' di traffico a quell'ora del pomeriggio,verso la direzione Malibu-Santa Monica,e avevo scoperto che Liz si rilassava sempre con la musica accesa,anche musica rock.
Proprio come il papà.Musica-dipendenti.
E difatti,presto ci trovammo immersi nel traffico.Io fissavo il panorama fuori dal finestrino,mentre Edward tamburellava distrattamente le dita sul volante.
Adoravo quel tratto di strada.Appena ci eravamo trasferiti,con i miei genitori,una parte di me sognava di poter vivere un giorno tra le colline verdi, tra la scritta bianca di Hollywood,o che so io,Orange County,o Beverly Hills.
Purtroppo,i telefilms ambientati in quella terra dei sogni la maggior parte delle volte mostrano solo una parte di quella vita.Ricca,agiata,da favola.
L'altra metà della città era però una normalissima periferia tranquilla,con case modeste e vita abitudinaria.
Ma ora con i Cullen era diventato -quasi- normale passeggiare per le vie più illustri della città,o tra quei quartieri sognati da tutto il mondo.
Edward mi prese la mano,intrecciandola sul cambio.Mi voltai,sorridendogli e sporgendomi a lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
-Vorrei avere la tua stessa pazienza per sopportare il traffico-sbuffò,mordicchiandomi il naso.
Risi,baciandogli ripetutamente le labbra.-Oh,non l'hai mai avuta.Ma io sono qui per questo-mormorai suadente,infilando le mani sotto la sua maglietta e toccando la sua pelle nuda.
-Bella...-mormorò,già ansimando.-C'è nostra figlia dietro,e siamo imbottigliati nel traffico.Se vuoi farmi morire...-
Risi,lasciandogli un morso sul collo e mi tirai indietro,riaggiustandomi sul sedile in pelle della sua BMW.-Il mio fantastico uomo sempre molto sensibile alle carezze audaci della sua fidanzata-
-Esattamente.-borbottò lui,avvicinandosi di nuovo fino a premere la sua guancia contro la mia.La fila davanti a noi si mosse di poco.
-Cosa guardi?-sussurrò,notando il mio sguardo.
Malibu-Mmm,nulla,è che mi piace molto questa zona.Sembra...tranquilla,non trovi?-chiesi,indicando la distesa verde degli alberi,le fantastiche ville che si affacciavano sul mare blu.Un posto da favola.
Edward mi guardò.-Ti piace Malibu?-
-Bè...a chi è che non piacerebbe, Edward?-
-No dico,ti piace di più,rispetto a ...che so io,Santa Monica,BH oWest Hollywood?-chiese,velocemente e attentamente.
Mi morsi un labbro,confusa.-Perchè mi stai elencando tutti i distretti di Los Angeles?-
Edward si rilassò,scrollando le spalle con indifferenza.-Nulla.E' solo che...bè,non sapevo ti piacesse tanto Malibu-
Arrossii.-E' il mio quartiere preferito.Il mare,le ville enormi,tutto quel verde...-mi persi di nuovo ad ammirare il panorama fuori dal finestrino,a dal riflesso vidi Edward che continuava a fissarmi.
-Si può sapere cosa c'è?-chiesi,sentendomi sotto inchiesta.
Le macchine davanti a noi si mossero.
-No,niente-mormorò,riprendendo a guidare,lo sguardo fisso davanti a sè.-Non lo sapevo.-E sorrise teneramente,sporgendosi un istante a baciarmi la guancia.-Ora lo so-
Scossi la testa desolata e mi girai a osservare la mia piccola bimba.-Tesoro,siamo quasi arrivati-mormorai,carezzandole i piedini.
Ma Liz sembrava tranquilla,e muoveva le manine,attirata dalla musica nell'abitacolo.
Finalmente,riuscimmo a raggiungere il lungo mare dopo tre quarti d'ora.Ero in ritardo di mezz'ora.Pazzesco.
-Sta attenta-mormorò Edward,stringendomi forte prima di lasciarmi andare.-Non voglio che nessuno ti ronzi attorno,compreso quel Roger-
Risi,baciandogli la guancia e poi le labbra.-Ti amo.Anche se non mi vuoi dire cosa stai combinando-
Sentii le sue labbra piegarsi in un sorriso mentre mi baciava il collo.
Dopo aver strapazzato  abbastanza mia figlia e il mio ragazzo,scesi,e attesi che Edward ripartisse con una sgommata.
Avevo ancora il sorriso sulle labbra quando la macchina scomparve nel traffico losangelino.Mi incamminai lentamente,confondendomi tra i bagnanti che affollavano il lungo boulevard,fino a marciare nel retro della rosticceria.
Mi era sempre piaciuto quel piccolo spazio deserto e tranquillo,dove accatastavamo i rifiuti.Certo,preferivo di gran lunga la veranda sul davanti che permetteva di rimirare il mare e la spiaggia,ma mi piaceva isolarmi e riflettere un po' lì,lontana da occhi indiscreti.
Stavo per aprire la porta d'emergenza per entrare,quando una folata di vento gelido mi colpì alle spalle.
Rabbrividii,voltandomi di scatto.
La temperatura sfiorava i ventisette gradi.Cos'era stato quel brivido gelido?
Mi guardai attorno,con la strana sensazione di essere osservata.Ma dagli alberi e dalle palme che gettavano l'ombra in quel piccolo spiazzo non giunse alcun movimento o suono.
Scossi la testa,turbata,e entrai velocemente dentro il locale.



Mmmm.Cosa sta combinando il nostro Ed?x) Si accettano ipotesi.
Capitolo tranquillo.Per un po',dovrete sorbirmi con le mie ampie descrizioni sulla terra Losangelina,da grande amante degli States che sono *.*
Immagino conosciate tutti la serie televisiva di culto Beverly Hills 90210 di cui  io vado letteralmente pazza.Lo spin off citato da Alice è 90210,appunto lo spin off reale della serie televisiva *.*
Ok,penso di aver detto tutto.
Spero di riuscire a postare entro domani l'aggiornamento di Una settimana a Parigi .^^

Cristina.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Avevo detto che mi sarebbe servito del tempo per riflettere un po' su me stessa,e il tempo l'ho avuto.Rieccomi di nuovo tra voi (:
Sono stata imperdonabile,lo so,ma spero davvero di non mettere più avvisi del genere,perchè siete meravigliose e il minimo che io possa fare è tornare qui a scrivere (:
Ringrazio singolarmente una di voi per le belle parole,e ho seguito il consiglio di twilighterina,godendomi queste ultime giornate d'estate gironzolando per il centro *O*
Sapete,ho passato un'estate tremenda,ho litigato con le mie amiche,e,insomma,mi sono chiusa in me stessa,pensando addirittura di rimuoverle dalla mia vita.Ma durante questi giorni ho capito che non è così che funziona,che per quanto potranno esserci disguidi e litigate,loro rimarranno per sempre le mie vere amiche.Quelle con cui piango e rido insieme e con cui mi sfogo,che conoscono la vera me,la vera Cristina.Perciò,ho sfruttato questo tempo chiarendo con loro,e non vi dico,sono rinata nel vero senso della parola.Sono tornata a ridere e a fare la scema,cosa in cui riesco meglio,xD,e mi è tornata anche la voglia di scrivere (: Perciò,sono tornata più in carica che mai! -tralasciando il fattore scuola,quest'anno mi tocca la maturità- * piange*
In merito ad un nuovo inizio,volevo avvisarvi che sta per concludersi la seconda parte *Cristina tira un sospiro di sollievo*E' ora di lasciare in pace questi due poveretti e farli vivere felicemente a LA senza problemi *O*
Buona lettura (:

Capitolo 19

-Buon compleanno,amore mio-
-Smettila di guardarmi in quel modo-
Sorrise,il suo volto illuminato dai raggi del sole dell'alba,e la sua mano raggiunse la mia guancia carezzandola dolcemente.-In che modo?-sussurrò,strofinando il pollice sulla mia pelle.
Rilasciai un sospiro.-Così-Fermai la sua mano,stringendola nella mia.-Come se...fossi l'unica cosa esistente a questo mondo-
Edward sorrise di nuovo,e lentamente si lasciò andare sopra il mio corpo.-Ma tu sei l'unica cosa esistente al mondo ,per me.La più importante-
Rilasciai una risata leggera,passando le braccia a circondargli la schiena immensa,le spalle forti.-Non ci credo-mormorai,grattandolo leggermente e con fare sensuale.
-Ah no ,ti prego,i grattini no,rischio sul serio di non lasciarti andare questa mattina,se cominci così,Bella-
A quel punto fu difficile cercare di ridere piano.-Ma se ogni mattina è così!-Lui rise con me e cercò di soffocare le nostre urla nel cuscino.-...npvi pmattdnna pfrmi fai farwsre tardi al lavpvoro...-
-Cerco di indurre il tuo capo a licenziarti-rise,baciandomi ripetutamente il collo.-E comunque,rettifico:tu sei la cosa più importante per me,ma vieni dopo un'altra donna-La sua faccia si fece misteriosa,e si guardò fintamente intorno con fare segreto.
-Ah ah-lo scimmiottai,dandogli un pizzicotto sul fianco nudo.-Non ci casco più,tesoro.E poi di questa tua donna,o amante,non sono gelosa-scossi la testa,sorridendo.-Proprio no.-
Entrambi ci voltammo alla nostra destra,dove sul lato del mio letto solitamente occupato da Edward, Liz dormiva serenamente.
Era il tredici di Settembre,e Edward aveva insistito affinchè la piccola dormisse con noi e ovviamente io come le altre volte non avevo saputo resistergli e avevo acconsentito.
Avevo diciannove anni da poche ore.
Stranamente,non avevo fatto grandi storie sul mio compleanno quell'anno,anzi,sorridevo ogni volta che ne veniva menzionato l'avvicinarsi,e soprattutto sapevo che sarebbe stato diverso dall'ultimo compleanno.Questa volta Edward non mi avrebbe lasciato,non ci avrebbe lasciate.
Nessuno avrebbe potuto più separarci.
Fu per quello forse che avevo accettato di buon grado la decisione di mia madre e mio padre di cenare insieme ai Cullen a casa loro,nulla di sofisticato,una semplice cena.Avevo tassativamente proibito di farmi regali costosi,e -soprattutto ad Edward ed Alice-con la scusa, di fare l'ennesimo regalo anche a mia figlia.
Quella bambina sarebbe diventata la più viziata della Terra.
E cosa,ancora più strana,ero io ad aver fatto un regalo ad Edward per il mio compleanno.
Sorrisi,impossibilitata a parlare per via delle sue carezze che mi facevano perdere la testa e soprattutto il solletico,e affondai ancora di più con la schiena nel materasso morbido.
-Liz dorme ed è il mio compleanno-riuscii a dire,cercando di soffocare una risata.
Edward sbuffò.-Esattamente.E potremmo sfruttare il nostro tempo in maniera molto più proficua-borbottò,strofinando il suo volto sul mio collo.-E invece no,perchè tu devi andare a servire uomini vogliosi.-
-Detta così la fai sembrare una cosa pornografica-ridacchiai,carezzandogli i capelli.-E poi,ti sbagli.-
Alzò di poco il viso,scalciando nella coperta.-Su cosa,stavolta?-
Risi di nuovo.-Niente più sveglia all'alba-la buttai lì tranquillamente,guardando il soffitto ,tuttavia senza riuscire a nascondere un sorriso divertito.
-Dimmi che non è quello che penso-mormorò con voce sorpresa.-Non dirmi che...-
Risi ancora più forte e approfittai della sua sorpresa per spingerlo con forza sulla schiena e ribaltare la posizione.Mi stesi sopra il suo corpo coperto dai pantaloni del pigiama e da una  maglietta a mezze maniche blu.-Niente più puzza di olio fritto.Non voglio toccare pesce fritto per i prossimi...uhm,vediamo...direi che cinquant'anni potrebbero bastare-continuai,ridendo più forte,di fronte la sua espressione sempre più scioccata.
-Non posso crederci.Ti sei...cioè,hai lasciato... il lavoro!-quasi urlò,sconvolto,ma tappai la sua bocca con un bacio.
Era uno spasso vedere Edward Cullen colto di sorpresa.E me lo stavo godendo tutto.
-Mmm,chiamarlo lavoro è esagerato,amore-gli concessi,battendo una mano, con l'aria di chi la sapeva lunga ,sulla sua spalla.-Insomma,come è che la chiamavi?Bettola?-risi.-Ah,ho finito di gironzolare lì dentro.-
-Perchè lo hai fatto?-
Lo guardai perplessa.Sembrava quasi dispiaciuto.-Come perchè?Non sei contento?-
-Lo sono,ma lo hai fatto per me,e non è giusto.-
Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa desolata,abbracciando il suo volto con le braccia.I miei capelli gli fecero il solletico sugli occhi.
-L'ho fatto per noi.E perchè ho capito che avevi ragione,che è stupido perdere tutto questo tempo lontano da mia figlia che cresce ,senza un reale motivo.E perchè...-sorrisi,mordendomi un labbro maliziosa.Edward capì le mie intenzioni e le sue mani si ancorarono alla mia schiena,sotto la maglietta,sulla mia pelle.
-...perchè con dell'ottimo sesso mattutino la giornata non può che iniziare bene-terminai ridendo,e mi tirai sù ,sedendomi sulla sua pancia,le gambe arpionate ai suoi fianchi.
Edward mi seguì,e mi sfilò con frenesia la maglietta.
-Ben detto-mormorò,lasciandomi un bacio sulle labbra e prendendomi in braccio,dirigendosi verso il bagno.-Scusa Liz,amore mio,ma il papà va a festeggiare con la mamma il suo compleanno nella vasca.-
Risi forte e scalciai,prima che lui ridendo con me si chiudesse la porta alle spalle.

                                     ---

-Povero Jasper.Lo hai costretto a lavorare-
Rosalie alzò gli occhi al cielo e chiamò con lo sguardo il cameriere in divisa bianca, che se ne stava appollaiato vicino al bancone.
-Non l'ho costretto-replicò Alice,sfogliando distrattamente il menù,con aria pensierosa.-E' lui che ha deciso di farlo-
-Forse perchè cercava un modo per sfuggire alla tua isteria prematrimoniale-suggerii io,e Rosalie rise.
-Ahah.Da quando tu e mio fratello siete tornati insieme il vostro senso dell'umorismo si è incredibilmente elevato.Non andrà a finire che vi vedrò in un circo?-rispose lei,e mi fece la linguaccia.
Il cameriere prelevò le nostre ordinazioni per lasciarci poi di nuovo sole.
-Vedrai,un po' di tirocinio con tuo padre non sarà altro che una buona cosa-la rassicurai,prendendole una mano e stringendola.Sorrisi.-Chi l'avrebbe mai detto che quel Jasper che ha rischiato di gustarmi come se fossi una bevanda sarebbe diventato un tirocinante medico?-ridacchiai.
Rosalie sorrise e Alice parve più tranquilla dalla mia risposta.-Sono tranquilla,infatti.So che è con Carlisle,e che lo terrà d'occhio.-
-Ben detto-approvò Rosalie,e il suo sguardo cadde nuovamente su di me.-Abbiamo fatto proprio bene a decidere di passare questa mattinata insieme per il compleanno di Bella.Una bella sessione sfrenata di shopping non ce la risparmiava nessuno-
-Sì,ma alla fine compriamo sempre noi-soggiunse Alice,alzando gli occhi al cielo.-Bella,vorrei che scegliessi il tuo regalo entro stasera.Sappi che volente o nolente rientrerai a casa con una busta tra le mani-
Non potei fare a meno di ridere.
Il programma della giornata era stato già organizzato da tempo- da Alice,ovviamente-e io ero solo colei che lo doveva portare in vita.
Dopo il meraviglioso risveglio con Edward,la successiva tappa nella vasca da bagno e il bagnetto a Liz,le due care vampirelle mi avevano prelevata per un giro di shopping a Beverly Hills.Ora ci trovavamo in un bar lungo la Rodeo Street,e Rosalie,che cominciava ad avvertire i primi crampi della fame,aveva ordinato un'insalata provvista di tutto e di più.
-Non ho ancora visto nulla di economico che mi piaccia-sottolineai l'"economico" con un'occhiata eloquente-e poi,dovete dirmi chi avete invitato stasera alla cena di compleanno.Non ci credo che saremo solo noi.Alice non potrebbe mai ridursi a tanto-
Rosalie sorrise.-Questa volta sì,Bella.Rilassati,saremo solo noi-
-Esattamente-rincarò Alice-Dovresti avere più fiducia verso di me-
-Ad essere sincera-replicai,con un sorriso-In questo momento l'unica sana di mente tra noi tre sono io.Insomma,tu sei incinta-indicai Rosalie ridendo-e tu nel bel mezzo della preparazione del matrimonio del secolo.E' ovvio che non posso fidarmi del vostro stato mentale al momento-
-Mia cara-mi riprese Alice-Il mio non sarà il matrimonio del secolo,sarà il matrimonio della storia.Brad Pitt e Angelina Jolie passeranno in secondo piano dopo il mio matrimonio,vedrai-
-A proposito-sorvolai sulla sua ultima affermazione-come va il lavoro alla FOX?-
-Oh no,Bella-borbottò Rosalie.-Dovevi proprio ricordarglielo?-
-Va benissimo!-esclamò Alice,battendo entusiasta le mani.Una coppia di innamorati al tavolo di fianco al nostro si girò,curiosa.
Sarebbe stato meglio tenere la bocca chiusa,decisamente.
-...se non fosse che ho un fidanzato e un matrimonio da preparare rimarrei tutto il giorno in quei camerini.E' cosi..così eccitante ,preparare gli abiti,le scarpe,il trucco,e tutte quelle star che camminano nei corridoi...è un sogno-terminò,gli occhi scintillanti.-Un giorno vi porterò a vedere!-
-Contaci-dissi con un sorrisone.
-Liz è con Edward?-
-Sì-risposi,sbuffando.Il cameriere tornò con le nostre ordinazioni,e poggiò il cappuccino schiumoso che avevo richiesto sul tavolo.
Presi una zolletta di zucchero dal centrotavola e la gettai nel liquido bianco e marrone,prendendo a girarlo con il cucchiaio.-E' sparito di nuovo a preparare quella sua sorpresa misteriosa,dopo avermi dato il bouquet di rose rosse,ha detto che è il primo regalo della giornata.-Alzai gli occhi al cielo-Sono assurdamente curiosa e preoccupata,e so che voi siete al corrente di quello che sta combinando.Pensate che riuscirò mai a venirne a conoscenza?-chiesi infine,seccata.
Alice e Rosalie masticarono lentamente le loro insalate,lanciandosi un'occhiata .-No-risposero insieme.
-Bene-feci tintinnare il cucchiaio contro il piattino di ceramica.-Odio le sorprese-borbottai.
-Oh,vedrai,questa ti piacerà-mi riprese Alice,sorridendo.Rosalie le lanciò un'occhiataccia e lei alzò le mani.-Ehi,che ho detto?-
-Edward è stato tassativo su questa cosa,Alice-
-Su quale cosa?-mi intromessi curiosa.-Rispondete-
-Niente!-esclamò lei velocemente.
-Allora è  vero che siete al corrente di quello che sta combinando!-
Alice sorrise.-Credevi davvero che non lo sapessimo,Bella?E ora non ci tentare più-borbottò lei-che poi lui se la prende con noi.-
Rilasciai un sospiro e bevvi velocemente il resto del cappuccino.



-Non posso lamentarmi-commentò Alice soddisfatta,ingranando la quarta e svoltando a destra,verso l'entrata di West Hollywood.-Hai fatto un'ottima scelta.Quell'abitino ti starà addosso che è una meraviglia-
Le sorrisi,lasciandomi scompigliare i capelli dal vento che entrava dal finestrino.-E non l'hai pagato neanche tanto.Quindi posso ritenermi soddisfatta anche io.Grazie Alice,grazie Rosalie-
Sorrisi ad entrambe,e lo feci ancora di più quando finalmente davanti a noi cominciarono a sfilare le familiari ville antecedenti a quella dei Cullen,in fondo alla strada.
Finalmente stavamo tornando a casa,cioè,alla loro casa.Amavo Alice e Rosalie,ma passare tutto quel tempo a fare shopping non era decisamente salutare per la sottoscritta.Avevo bisogno dei miei due amori,ero stata lontana troppo tempo da loro.
-Di niente,Bella.Ti vogliamo bene-
Mi fece piacere sentire quelle parole da Rosalie,seduta sul sedile posteriore della porche di Alice.Nonostante ormai fossi abituata al rapporto che si era instaurato tra noi,era sempre una sorpresa vedere quanto fosse gentile e affabile nei miei confronti.
E io ovviamente ricambiavo.
-Bene,è ora di festeggiare!-esclamò Alice eccitata.
Mi gelai sul sedile,mentre lei estraeva il telecomando elettronico e il cancello della villa si apriva lentamente.-Cosa?Non avevi detto che...-
Alzò gli occhi al cielo.-Oh,cielo ,Bella,intendevo proprio quello che pensi tu.Nessuna festa megagalattica.-Parcheggiò sul selciato con un sorriso,e aprì lo sportello per scendere.Io e Rosalie la seguimmo,prelevando le varie buste dal cofano della macchina.
Lo sguardo mi cadde dietro il giardino.Sembrava non ci fosse nessuno in casa.
-Ma siamo sole?Dove sono tutti?-chiesi,con una punta di delusione.Ero sicura di trovarci Edward,invece a quanto pareva era ancora a lavorare nel suo luogo misterioso.
-Saranno dentro casa-rispose Rosalie indifferente,alzando le spalle-Con questo caldo assurdo,sfido chiunque a stare sotto questo sole.O forse in piscina.Tranquilla,Bella,Edward non si scorda di te-rise e io annuii,arrossendo.
In silenzio,percorremmo il vialetto e una volta sulla porta Alice frugò nella sua borsa,probabilmente in cerca delle chiavi.
-A meno che...-
Guardai Rosalie perplessa,e Alice con un sorrisetto inserì la chiave nella serratura, e tirò la maniglia.
-...a meno che non siano tutti in attesa della neo-diaciannovenne per festeggiarla!AUGURI BELLA!-
Percepii la risposta di Alice solo a metà,perchè non appena ebbe aperto la porta,venni circondata da uno stuolo di persone e un coro di trombette stonanti.
Aprii la bocca sbalordita,e osservai il drappo appeso in soggiorno,dove un "HAPPY BIRTHDAY"faceva bella mostra.
Emmett ,con un ridicolo cappellino da festa in testa,mi prese in braccio,facendomi volare per aria.Sentivo le gambe tremare,e Alice e Rosalie intonare "Happy birthday to you".
-Auguri alla piccola Bellina che tanto piccola non è più!-
-Emmett,non me la strapazzare troppo-
La voce di Edward arrivò da un punto indefinito alle mie spalle,e poco dopo venni presa dalle sue braccia.
Sorrisi,voltandomi nel suo abbraccio,fino a trovarmi con il volto di fronte al suo,Liz tra i nostri corpi.
-Siete pazzi-esclamai ridendo.
Edward mi imitò,e passò una mano a lisciare i miei capelli e quelli di Liz.Le lasciai un bacino sulla testolina.Quanto mi era mancata.
-Buon compleanno di nuovo ,amore mio-
Le sue lebbra si unirono alle mie in un bacio mozzafiato,che venne presto stroncato dalle urletta della nostra bambina e dalla voce tuonante di mio padre.
-Ok che ormai è grande,Edward,ma vedi di non tirare troppo la corda-scherzò Charlie,avvicinandosi con Renèe,sinceramente emozionati entrambi.-Auguri tesoro-. Li strinsi forte.
A poco a poco,abbraccio dopo abbraccio,vidi chi fossero i presenti.Oltre ai Cullen,era presente anche Chantal e qualche conoscenza stretta al club sulla spiaggia.
Sapevo che non avrei dovuto fidarmi di Alice.
Una festa a sorpresa.
Chissà da quanto la stavano programmando.
-Alice,Rosalie,cominciate a scappare finchè siete in tempo-intimai loro poco dopo,seduta in braccio ad Edward sul divano,a lasciarmi dovutamente coccolare.In fondo,era il mio compleanno.
Loro,che erano in piedi a trascinare vassoi di cibo per il buffet in giardino,sorrisero.-Ricorda che siamo pur sempre mezzevampire,tesoro-mi ricordò Rosalie .-Oh,tanto per cominciare a scappare prima del previsto,Edward,mostrale dove sono i veri regali-e fuggì fuori in giardino,seguita a ruota da Esme.
Alzai un sopracciglio,e mi voltai verso di lui,che continuava a intrecciare i miei capelli e tentava di nascondere un sorriso.
-Uhm.Penso che tu debba spiegarmi qualcosa-lo incitai,incrociando le braccia al petto.
Si portò una ciocca di capelli al naso aspirandone il profumo.-Io?Quando mai?Che dovrei dirti?-
Scossi la testa.-Sei assurdo.Cos'è questa faccenda dei veri regali?-
Edward sorrise ancora più largamente e appoggiò il suo viso sul mio collo.-Non avrai mica creduto davvero che ci fossimo limitati a quei regali lì-
Ma certo.Stupida ero stata io a pensarlo.
-Su di te non avevo dubbi-risposi sconsolata,carezzandogli i capelli.-Strano che non siano ancora comparsi una carrozza o una limousine davanti casa per portarci chissà dove-lo ripresi,alzando gli occhi al cielo.-Ma anche da loro,bè...ah,ma che parlo a fare.Siete la mia pazza famiglia-
Edward tirò su il viso e sorrise.-Ti amo-
Gli stampai un bacio sulle labbra.-Ti amo anche io.Come è andato quello che dovevi fare?-chiesi,assottigliando lo sguardo.
Divenne subito serio.-Oh,bene.Sono a buon punto.-
-Pensi mai che riuscirai a dirmi quello che stai combinando?-
-Sì-
Rimanemmo a guardarci in finto cagnesco per un po',poi Edward mi indusse ad alzarmi dalle sue gambe e si alzò anche lui.-Oh,Liz piange fuori con Emmett.Credo sia ora di mangiare per la piccolina-mi intimò,prendendomi per mano,e esortandomi ad uscire fuori con gli altri.
-Chissà perchè,quando tiro fuori questo argomento Liz deve sempre mangiare-borbottai.Lui rise.
Tutto sommato,non potevo lamentarmi.La festa procedeva bene.Nonostante non fossi una grande amante dei party e odiassi essere al centro dell'attenzione,gli invitati erano davvero quelli originari tranne Chantal e qualche altra persona di cui ero contenta ci fosse la presenza.
Avevo scherzato con Emmett,accettato di buon grado il regalo di Esme e Carlisle-un set da cucina,la mia grande passione-e parlato con Chantal,spiegandole la mia decisione di lasciare il lavoro.Lei aveva compreso e mi aveva rivelato di star frequentando un surfista hawaiano da poco.Anche lei era caduta nella trappola dell'amore.
Mamma e papà non la smettevano di coccolare Liz,e Edward non aveva lasciato la mia mano neanche un secondo,e sorrideva di tanto in tanto quando io gli lanciavo un'occhiataccia ,dovute alla conversazione di poco prima.
-Bella,è ora di spegnere la torta!-
Alice,totalmente a suo agio a giostrare tutta la situazione,eccitata si diresse dentro casa,invitandoci tutti a seguirla.
Feci un gran respiro.Quella era la parte più complicata
Edward mi diede un bacio sull'orecchio ed insieme rientrammo per spegnere e mangiare la torta.
Mi accomodai al tavolo,sorridendo a tutti e sperando che la cosa si risolvesse subito,quando suonarono alla porta.
Esme e Rosalie si guardarono sorprese.
-Avevi invitato qualcun'altro ?-chiese quest'ultima.
Esme scosse la testa.-No,siamo già tutti-
Carlisle si diresse alla porta,e quando aprì percepii un'ondata gelida investire tutti i presenti.In meno di un secondo,Edward fu al mio fianco,Liz stretta al suo petto,un suo braccio a proteggermi.
Alice,sulla porta della cucina con la torta e le candeline accese tra le mani,si gelò sul posto.
Una voce sconosciuta tuonò dalla porta,viscida.
-Siamo ancora in tempo per la torta?-



Ormai ci ho preso gusto con i finali sadici (:
Ricordo i  miei contatti di Twitter e msn:
MSN:kristen.fan@hotmail.it
TWITTER:DreamingUSA_

Alla prossima settimana*cerca di non pensare che è l'ultima settimana di vacanza*
Cristina.



Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Buon pomeriggio a tutte.Come va?Spero tutto bene.Io sto facendo tutto il possibile per illudermi che siano ancora gli inizi di Giugno.Non fraintendetemi,amo l'inverno,ma odio la scuola.E Lunedi si comincia.Non sono pronta psicologicamente. -.-'
Volevo approfittare di questo aggiornamento per riflettere sulla data di oggi.Nove anni fa il cuore di New York venne distrutto.Ora,sapete tutti la mia passione per gli Stati Uniti,e quanto io un giorno speri di andare vivere proprio lì,a New York.Volevo dedicare questo capitolo a tutte quelle persone che l'undici settembre del 2001 ,ignare di quello che stava per accadere,sono uscite di casa,andate al lavoro,cominciato un giorno come un altro,per poi non tornarci più, a casa.I miei pensieri vanno a loro,ai famigliari delle vittime,e spero che un giorno davvero tutto questo possa smettere di accadere.La guerra è la cosa più brutta che l'uomo possa fare.Siamo nel 2010,eppure continuiamo a vivere situazioni che andrebbero benissimo per qualche secolo addietro.
Ok,detto questo, vi lascio direttamente al capitolo.Solo una cosa.Con questo capitolo posso annunciare che la seconda parte della ff è terminata *tira un sospiro di sollievo*.E' stata dura da scrivere questa parte,perchè cercare di mantenere tutti i personaggi,tutte le cose tecniche della mezza trasformazione è stato complicato,però devo ammettere che sono mediamente soddisfatta.Dopo ciò,ci aspetteranno solo bei tempi,lo giuro solennemente ù.ù
Ringrazio come sempre voi,le fantastiche ragazze che commentano con regolarità,chi  continua a inserire la ff tra le preferite,le seguite,le ricordate,chi legge in silenzio.Siete fantastiche.

Buona lettura.

Risposte alle recensioni:
Giselle:Ciao cara.Prima di tutto perdonami per non aver risposto alla recensione di USAP ma hai recensito proprio nel momento in cui stavo postando il nuovo chap e ho letto dopo la tua recensione ç_ç Scusami ancora,provvederò a rispondere a tutti i tuoi quesiti quando posterò il prossimo chap.Anyway,parliamo di UNI.Allora,per quanto riguarda i regali di compleanno,se devo essere sincera,in realtà non ci ho pensato in maniera approfondita,perchè la mia idea è sempre stata quella di interrompere la festa di Bella sul più bello proprio per permettere l'entratat teatrale dei Volturi.Per quanto riguarda Chantal,credo che in futuro mi soffermerò un po' di più sul suo nuovo amore,ma sempre in maniera non molto approfondita.Spero che questo capitolo sia all'altezza delle tue aspettative!Un bacione.
Isotta:Lo so,ma poi che gusto ci sarebbe ?x)
Austen95:Intendi per la scuola o le amicizie?x) Scoprirai in questo chap chi sono i misteriosi ospiti.
Fortheternity:Ciao cara,grazie del bentornato.Si,son oassolutamente d'accordo con te per quanto riguarda la scelta di Bella,e Alice è assolutamente formidabile!Un bacione.
aLiCe__CuLlEn:Ciao cara,e grazie per il bentonrato e dei complimenti!Oh si,ora sono curiosissima di sapere che soprannome darai ai volturi x) Un bacione.
isabellacullen:Ciao cara,ti ringrazio davvero per il bentornato,e si,lo so che sono piuttosto sadica a far terminare i capitoli cosi,ma mi piace tenervi sulle spine!Comunque,troverai le tue risposte in questo capitolo,spero sia all'altezza delle tue aspettative!Un bacione.
nik81:Ciao e grazie del bentornato cara!(lo stregattox) )Jacob in questa ff non ci sarà,proprio perchè è iniziata nel momento in cui Bella è disperata dopo l'abbandono di Edward e Jacob ancora non c'era.Davvero anche tu hai fatto il linguistico?Ah,io adoro la scuola che faccio,perchè amo tutte tre le lingue.Un bacione.
Rosy_Cullen:Ciao cara!E' da un po' che non ti sento,tutto bene?Sono contentissima per la tua amica:cercate di risanare il rapporto,perchè le amiche sono fondamentali.Tranquilla ,non è Tanya alla porta x) Oh,sai che anche io odio Rosalie in BD?Lasciamo perde,si è sol oapprofittata di Bella._. Si,Jasper medico devo dire che ha colpito come cosa!x) Un bacione.
franz1000:Ciao cara,ti rignrazio davvero per le bellissime parole di bentornato.Uh,un fratellino per Liz,dici? *faccina maliziosa* si vedrà...nel frattempo spero che questo chap sia all'altezza delle tue aspettative,verranno alla luce molte cose!Un bacione.
baby2080:Ciao cara,grazie del bentornato,e tranquilla,non preoccuparti,anche io ho internet dal cellulare e facci ocerti danni '-' In questo capitolo tutte le tue risposte ^^Un bacione.
DreamE:Tesoro*.* Ogni tanto su Twitter sparisci xD °-°Grazie dei complimenti e del bentornato come sempre *.*Tanto gia lo so che tu lo sai chi è alla porta LOL Noi siamo veggenti,ricordi?xD Un bacione.
ste87:Ciao cara,grazie del bentornato*.*No ,con me mai finali tranquilli,come vedrai anche con questo xD Un bacione.
vanderbit:ciao cara,grazie del bentornato *.*Sono stata abbastanza veloce?xDC'è una tua domanda che avrà proprio risposta in questo chap,losai?xD Comunque,posso assicurarti che alla porta non è Tanya x)Un bacione.
nanerottola malefica:Ciao cara,grazie del bentornato,tranquilla,ripagherò questa estate tremenda con un inverno favoloso!xDTranquilla,posso assicurti che alla porta non è Tanya ùù Dopo questo chap,ci saranno solo cose belle,lo prometto ùù Un bacione.
ManuCullen:Ciao cara,grazie del bentornato.No no,non sono nessno dei due xD U n bacione.
LadySile:Ciao cara,eh gia,hai ragione,mai un momento di tranquillità,ma dopo qesto chap ci sarà la pace assoluta ùù No,per ora Bella ancora non è incinta xD Un bacione.
cloe cullen: ahah sei sempre la solita,lo sapevi che sarei tornata .-.Hai avuto anche lo spoiler,quindi non puoi parlare ùù Lo sai gia chi sono,ovviamente,tu riesci sempre a sapere tutto in anteprima ò-ò Un bacione.
ledyang:pure con il mal di testa?ma che dolce *.*tu stai sempre a pensare ai bebè,non è che qualche giorno viene fuori che sei in dolce attesa?*faccia maliziosa* Vabbè,tanto lo sai che Bella rimarrà incinta di nuovo,quindi smettila ahahah Grazie del supporto *.* Un bacione.
cloh:Aah ciao cara,si è vero,con me non ci sono finali tranquilli xD Comunque no Chantal e i genitori di Bella non hanno scoperto nulla,perchè quando ed e bella sono dentro casa gli altri sono fuori al buffet in giardino^^Un bacione.
KrisCullen:Ciao cara,ti ringrazio per i complimenti,sono contentissima e onoratissima che questa storia ti piaccia sempre di più!No,non sono mai andati In Italia,la sotria riparte dopo l'abbandono di Edward in NM .Oddio la maturità ç_ç Il fatto è che io ho dei problemi di ansia molto forti,e ho paura sul serio di non aprire bocca!ç_ç Un bacione.
giova71:Eh gia sono proprio i Volturi!^^ Sul regalo di eddy ancora non posso dirti nulla (: Un bacione.


Cover

Capitolo 20



Non capii.
Il braccio di Edward mi strinse ancora più forte al suo fianco,permettendo ad entrambi di indietreggiare fino al mobile dietro al tavolo di lacca lucida.Elizabeth,tra le braccia del padre,emise un lamento flebile,forse a causa del freddo che sembrava aver colpito la stanza.
Le luci vennero accese di colpo.La torta con le mie candeline accese venne poggiata sul tavolino da un'Alice tremante.
Rivolsi un'occhiata ad Edward,terrorizzata.
Cosa stava accadendo?
Tuttavia,nel suo volto trovai la mia stessa espressione,mentre stringeva spasmodicamente Elizabeth al suo petto.Il visino della piccola era invisibile,nascosto dalle braccia forti del padre.
Carlisle,irrigidito,mosse un passo in avanti,accanto alla moglie,ancora paralizzata davanti alla porta di casa.
Non mi sfuggì l'occhiata calma e razionale di Jasper indicata a Chantal e ai miei genitori,e fu in quel momento che capii.
Il gelo,la paura di tutti.
Lì fuori c'erano dei vampiri.Vampiri veri.
Quasi a concretizzare la mia ipotesi,un viso scarno,mortalmente pallido,costellato da rughe continue,viscide,fece il suo ingresso in casa,seguito da due figure altrettanto pallide e temerarie come la prima.Indossavano tutti e tre dei mantelli.
Nonostante fossero a qualche metro da me,non ci misi molto a notare il colore delle pupille dei loro occhi.
Rosso sangue.
Gelai sul posto.
Avvertii chiaramente il cuore perdere un battito,le gambe cedere al peso del mio corpo.La testa mi girava.
Erano loro.
Erano loro.I Volturi.Ci avevano trovati.
Erano venuti a portarmelo via.A portare via Edward da me e nostra figlia.
-No...-Un sussurro strozzato mi uscì dalle labbra.Le lacrime incastrate negli occhi,strinsi cosi forte il braccio di Edward ,che se fosse stato completamente umano, avrei sicuramente spezzato.
-Oh,Dio.Ti prego,no...-
-Bella?-Edward sussurrò,preoccupato,cercando di reggere anche il peso del mio corpo che non voleva collaborare.
Liz emise dei lamenti ancora pù flebili.
Poi,quasi in contemporanea,i Cullen si sbloccarono,dopo lo shock iniziale.Emmett e Rosalie volarono ai nostri fianchi,il primo ad affiancare Edward,la seconda a reggere il mio braccio.
Jasper e Alice si misero davanti ai nostri genitori e a Chantal,coprendoli del tutto alla visuale dei Volturi.
Esme e Carlisle ,ancora davanti alla porta,i più vicini agli ospiti in ritardo.
I Volturi.
Erano lì.
Non riuscivo a smettere di tremare,a pensare in qualche maniera lucidamente.I miei genitori,la mia amica,erano tutti in pericolo.
Eppure,l'unica cosa che il mio cervello riusciva a registrare era che tra poco avrebbero portato via mia figlia ed Edward.
Lontano da me.
-Aro,Caius,Marcus-
La voce di Carlisle tremò leggermente all'inizio,per poi consolidarsi definitivamente.Rivolse un sorriso di cortesia agli ospiti,come se si trattasse di un normale party.Cosa che fino a pochi minuti fa era.
-Carlisle-
La voce del primo,Aro,quello con i capelli lunghi e neri,era viscida,mentre porgeva la mano rugosa a Carlisle,che la strinse con perizia.
Edward rabbrividì di fianco a me.
-E' un piacere rivedervi.Qual buon vento vi porta qui?-Carlisle sapeva fingere alla perfezione.Indicò il salotto dove eravamo stipati tutti quanti.-Perchè non vi accomodate in salotto?-
Il petto di Edward,a contatto con la mia schiena,vibrò,e la sua presa si rafforzò.
Non mi sfuggì l'occhiata che gli rivolse Jasper,indicando i miei genitori, la mia amica,le conoscenze del club alla spiaggia,cosi come a me non sfuggirono le occhiate perplesse dei miei.
Cosa sarebbe accaduto?
Sentii di nuovo le gambe cedere,al pensiero che di lì a poco saremmo tutti morti.
Io,Lizzie,i miei genitori...
Quasi a leggerci nella mente,Carlisle accennò un'occhiata a Renèe e Charlie.
-Renèe,Charlie,vogliate scusarci.Loro sono nostri carissimi amici italiani,hanno fatto tanta strada per salutarci.Jasper,se puoi...-
-Ma certo-
Velocemente,intimando loro di seguirli,Jasper condusse i miei genitori e gli altri sulle scale opposte a quelle dell'entrata dove si trovavano i tre ospiti.Prima di salire,Renèe mi lanciò un 'occhiata dubbiosa.
Trattenni le lacrime.
-Li hanno visti?-
Il sussurro di Emmett,al fianco di Edward,mi arrivò chiaramente.
Lui scosse la testa.-I loro volti erano in penombra-
Allora capii:parlavano degli occhi di Aro,Caius e Marcus,e della possibilità che i miei genitori e Chantal potessero averli notati.
-Edward-solo un mormorio,il mio.
Edward mi strinse fino a che feci fatica a respirare.-Amore mio...-
-Edward,Elizabeth-
Un bacio sulla testa.-E' con me.Tranquilla-
Quando i tre Volturi,che indossavano tutti e tre tre mantelle lunghe fino ai piedi,passarono davanti  al tavolo,le candeline sulla torta si spensero teatralmente.
In quel momento un pensiero macabro mi passò per la testa.
Questo sarebbe stato il mio ultimo compleanno?
Non avrei mai visto mia figlia crescere,diventare una donna?
Sarebbe morta anche lei con noi?
Un brivido mi colpì.
No,Edward non lo avrebbe mai permesso.
Mi morsi un labbro cercando di non urlare,e accarezzai la guanciotta liscia di mia figlia,tranquillizzandola con lo sguardo.
Lei strofinò una manina sul petto del padre e il viso sulla mia mano.
Quando i tre si sedettero,e la luce li illuminò del tutto,quasi non urlai sul serio.Tre paia di occhi rubino si posarono su di me,e poi su mia figlia.
Edward ringhiò,stringendomi più forte.
A quel suono,Esme si portò una mano sulla bocca.Carlisle lanciò un'occhiata di ammonizione al figlio.
-Ah,Edward-
Aro,seduto in mezzo ai due fratelli,si alzò lentamente,di nuovo.Non ci avevo messo molto a capire che lui fosse il leader tra tutti e tre.
Poggiai una mano sul braccio di Edward,intimandogli di mantenere la calma.
Cercai di rcordare che tra i Volturi e i Cullen ci fosse sempre stata un'amicizia particolare,e quanto loro amassero i poteri ,soprattutto di Edward ed Alice.
Lei lanciò un'occhiata tenera ,al tempo stesso preoccupata,a mia figlia,e poi a me.
-Aro-
La voce di Edward suonò neutra,ma solo io che lo conoscevo cosi bene potevo percepire il nervosismo e la collera trapelare da questa.
-Io credo che...-Carlisle tossicchiò,lanciando un'occhiata a tutti noi,ammassati al fondo della sala.Era come se fossimo divisi in due fazioni,Volturi contro Cullen.-Direi che possiamo accomodarci,no?-
Lanciò un'occhiata ai tre.
Arò annuì,palesemente contento.-Oh,ma certo,perchè no?In fondo è casa vostra-e rise,sguaiatamente,al contrario dei suoi due fratelli,che non si mossero,nè dissero nulla.
Tuttavia,gli altri si sedettero,ma io,Edward e Liz rimanemmo in piedi.Rvolsi un'occhiata ad Edward.Non accennava a togliere lo sguardo dalle tre figure davanti a noi.
-Immagino che la vostra non sia una visita di semplice cortesia-azzardò,respirando a fondo.
Chiusi gli occhi,incassando il colpo.
Jasper scese le scale,da solo,e dopo aver annuito a Carlisle,si accomodò vicino ad Alice,attento a quello che accadeva.
-Ah,Edward-
Aro si alzò,con un sorriso sinistro.-Chiaramente non è una visita di cortesia,anche se ci ha fatto molto piacere rivedere Carlisle dopo tanti anni.Fosse per lui,non ci rivedremmo mai ,nonostante il nostro essere immortali-e rise di nuovo.
Carlisle abbozzò un sorriso di circostanza.-Aro,mio caro,sai benissimo che non è così,è sempre un piacere ricevere la vostra visita.Tuttavia...-sospirò,e Edward strinse ancora di più il mio fianco-negli ultimi tempi abbiamo attraversato un periodo di installo non molto semplice che non ci ha permesso di ricambiare la tua visita in tempi affrettati-
Silenzio.
E' troppo tardi,Carlisle.Avreste dovuto parlare prima.
Con una morsa al cuore,ricordai le parole di Edward.I Volturi non concedono seconde possibilità.
Non volevo osservare quello che accadeva,perciò abbassai lo sguardo,affondando il volto nel braccio di Edward,tra il profumo di mia figlia.
Tuttavia,non potei non ascoltare.
-Proprio di questo volevamo parlare,caro Carlisle.Siamo venuti a conoscenza di alcuni avvenimenti che,perdona il momento serio,ci hanno fatto drizzare i pochi capelli che possediamo.Non pensavamo che potessi arrivare a così tanto.Tradire la nostra fiducia,il nostro mondo,le nostre regole-
Il braccio di Edward era così teso che temevo sarebbe scoppiato da un momento all'altro.
Solo i brevi mormorii di Liz.
-Non è come credi,Aro-
Alzai di poco la testa,solo per osservare Carlisle accomodarsi vicino ai tre.Esme lo guardava preoccupata.
Edward mi mise una mano sulla testa,portandomela di nuovo sul suo braccio.
Circondai con il mio Liz,tra le sue braccia.
-Sinceramente,Carlisle,credo che sia proprio come credo.Lo testimoniano la ragazza e la piccola creatura che tuo figlio minore tiene tra le braccia-
Rabbrividii,e alzai la testa.
Marcus mi guardava annoiato,quasi gli pesasse trovarsi lì.Aro,invece,mi osservava quasi...curioso.Mi venne da rigettare quando osservò più del dovuto mia figlia.Quella piccola bambina innocente non avrebbe dovuto sopportare lo sguardo di un essere così viscido.
Edward ci strinse ancora più forte.-Bella è la mia anima gemella.Lei è Elizabeth,nostra figlia-
Aro si avvicinò si scatto,e per poco non urlai.
-Edward...-mormorai.
-Allora è vero-Le pupille del vampiro ultracentenario si dilatatarono,avvicinandosi ancor di più a noi.Jasper si alzò,pronto a difenderci.
Ormai pochi centimetri ci separavano.
-Cosa è vero?-chiese Edward,con voce ferma.-Posso leggere quello che stai pensando ,Aro,e sono scioccato.Come puoi davvero pensare che Carlisle avrebbe permesso una cosa simile?-
Le pupille di Aro si ridimensionarono nuovamente.-Oh,certo.Certo-Sembrò meditare.-Sapete che entro stasera sarete morti tutti,vero?-
Le lacrime cominciarono a solcarmi le guance.Edward cullò Elizabeth.-Shhh,piccolina...-
-Aro,permettici di spiegare.Saremmo venuti presto da te per farlo.Questa è una scoperta che cambierà il nostro mondo,cerca di capire-
-Vi siete rivelati agli umani,Carlisle.La nostra legge parla chiaro.Posso ripagarvi solo con la morte.Che terribile spreco,uno dei clan da noi più acclamati-Sospirò,in realtà per niente dispiaciuto.
Edward anticipò Carlisle.-Non posso crederci-La sua bocca si spalancò-E' stata...è stata lei!-
Tutti si voltarono a guardarlo.
-Lei chi,Edward?-
Ma Edward era troppo arrabbiato.Il suo petto ringhiò forte,e allora,in un accenno di lucidità,prelevai Liz dalle sue braccia.
-TANYA!-
Mi portai una mano alla bocca.-Edward...-
I suoi occhi fissi suAro emanavano scintille.-Non posso credere che tu abbia creduto a lei piuttosto che...-
-...a quanto pare ho fatto bene a crederle.Le prove sono davanti ai miei occhi,no,Edward?-Rise.
Era difficile mantenere la concentrazione tra i due.Il potere di Edward non consentiva di farci comprendere molto.
-Non è come pensi.Io sono il suo padre biologico.Elizabeth è mia figlia in tutti i sensi,non sono il suo creatore.Bella l'ha partorita.-ringhiò lui.Lizzie mosse le manine verso il padre,ma gliele fermai.
Caius scoppiò a ridere.-Questa è la cosa più assurda che io abbia mai udito!-
Aro lo bloccò con un gesto della mano,incuriosito da Edward.-Spiegati.-
Carlisle si intromise.-Aro,se posso permettermi,vorrei prima farti partecipe di qualcos'altro,ben più importante di quello che mio figlio ti dirà.-
Con passò strascicato,si voltò a guardarlo.-Non so cosa sia accaduto,ma qualunque cosa sia stata sappiate che non ne uscirete vivi-
-Quando saprai cosa è accaduto non la penserai così-
Rosalie parlò per la prima volta,e si alzò,vantando il suo pancino.-Sono incinta,Aro-
Emmett immediatamente la affiancò.
I tre vampiri spalancarono gli occhi.-Cosa...-
-Se permetti di spiegarmi-Carlisle riprovò-Vedrai anche tu i benefici che quello che è stato scoperto porterà alla nostra specie.-
I tre si guardarono.Edward ,attento,seguiva con la mente i loro pensieri.
-Va bene-acconsentì alla fine Aro.Si risedette tra i due fratelli.
-Ti ringrazio-
Carlisle si inchinò,per poi lanciare un'occhiata a noi tutti.-Cercherò di essere il più breve possibile.
Come tu sai,da una recente lettera che ti inviai lo scorso anno,decidemmo di lasciare Forks in seguito alla decisione del mio figlio più giovane di allontanare Isabella dal nostro mondo diverso dal suo-
Un brivido lungo la schiena.La mano di Edward me la accarezzò per tutta la sua lunghezza,a ricordarmi che fosse lì,pronto a difendermi da tutto e da tutti.
-Ci stabilimmo a Turbo,la città Colombiana.Avevamo nostalgia del calore,del mare,e anche se tutto ciò comportava solamente uscite notturne,riuscii a trovare un impiego nell'ospedale della città in turno serale.Fu in una di quelle sere che incontrai Nahuel,un mezzovampiro.-
I tre seguivano attentamente,ora quasi curiosi.-Continua,mio caro amico-
Non sapevo quanto potessi affidarmi a quel "mio caro amico".Cullai Liz tra le mie braccia.
-Ebbene,fu così che scoprimmo tutto quello che ora vedi.In Colombia nasce in maniera del tutto naturale una strana pianta,la Olocteraus Cilenyiy,che ,mischiata con della particolare morfina,riesce ad azionare il meccanismo umano ai nostri corpi-
-Non ci credo-Marcus,sempre con fare annoiato,poggiò il braccio sul divano-Aro,fratello mio,ci stanno deliberatamente prendendo in giro.Consiglio di farli fuori ora-
-Abbiamo le prove-Emmett si alzò nuovamente,facendo tremare le grandi spalle.-Non siamo del tutti umani,possiamo definirci dei mezzivampiri,ma ti posso assicurare che riusciamo in entrambi i modi.Non noti mia moglie?E' incinta,Aro.Come te lo spieghi,come ve lo spiegate voi tutti?-chiese,allargando le braccia.
A quello non poterono rispondere.
Aro annuì.-Emmett,non so spiegarmelo-
-Certo-lui si risedette,passando un braccio attorno alle spalle della moglie.-Invece di pensare a farci fuori,dovreste pensare ai vantaggi e alla grande scoperta che la nostra famiglia ha portato al mondo dei vampiri.E non c'è neanche più bisogno di una cavia.Eccoci qui,e siamo tutti sani e salvi.Viviamo sotto il sole di Los Angeles.Carlisle ha un lavoro affermato.Mia moglie aspetta un bambino.E non abbiamo rinnegato la nostra discendenza.Qual è il problema?-
Esme lanciò un'occhiata ammirata al figlio,ma Eward trattenne il fiato.Capii quando Aro si voltò a guardarmi.
-Quella bambina.Come si chiama?-
Tremai,stringendola più forte.
-Lei è..-
-Edward,non tu-Aro lo bloccò,sorridendo verso di me.-Isabella,vorrei poter avere l'onore di conoscere la fanciulla che ha rapito il cuore del nostro Edward-
Edward mi strinse ancor di più,carezzandomi la forte con i suoi capelli.
Annuii.-Io...lei è mia figlia.Elizabeth.-
Arò emise un verso interessato.-Elizabeth.Gran bel nome.La regina di tutti i tempi,la "Virgin Queen" di Inghilterra.Nome molto regale-
-Lei è regale-si introdusse Edward,lanciando un'occhiata gelida al vampiro.
Aro rise.-Vedo che sei molto affezionato a tua figlia.Tuttavia,vorrei conoscere le dinamiche che hanno portato a metterla al mondo-
Incredibilmente,Edward rise.-Aro,davvero mi stai chiedendo come ho fatto a concepire nel grembo di un'umana una bambina?-
Nonostante la situazione,non riuscii a non arrossire.
Alice mi lanciò un'occhiata comprensiva,nascosta dalle spalle di Jasper.
Aro stette in silenzio per qualche secondo.
-Interessante-disse alla fine,scoccandoci una lunga occhiata.-E'...incredibile,il modo in cui riesci a essere cosi vicino ad un'umana-
-Riuscivo-mormorò Edward.-Ora risulta tutto più semplice.Aro,vorrei solo riferirti qualcosa-
Lui si piegò in avanti,interessato.Sembrava quasi affascinato da Edward.-Parlami,giovane Edward.Ti ascolto-
Caius,al contrario,alzò gli occhi al cielo.Ringraziai tutti i Santi il fatto che Aro sembrava non seguire mai i consigli dei fratelli,altrimenti saremmo stati gia tutti polvere da una mezz'ora buona.Mi chiesi i miei genitori cosa stessero facendo di sopra.Chissà Jasper cosa avevo detto loro.
-Tanya,la ragazza del clan dei Denali-
Seguii con attenzione,cosi come tutti.Non era andata via?Cosa centrava lei con tutto questo discorso?
-Lei ha avuto qualche disguido con la nostra famiglia.Ha deciso di allearsi nuovamente con la sua famiglia,con la quale aveva avuto dei problemi.Credo che il suo sia stato solo desiderio di vendetta,quando è corsa da voi con le sue sorelle,rivelandovi le novità della nsotra famigali e di Elizabeth-
Allora capii.E per poco non svenni.
Lei,Tanya.Era stata lei con le sue sorelle a spifferare ai Volturi tutto quello che era accaduto.Era lei che...
Oh mio Dio.
Non potevo crederci.
-Devo dire che il tuo potere funziona ancora in maniera ottimale Edward-Aro sorrise.-Sì,è vero,quello che dici.Il mese scorso Tanya ,Kate ed Irina si presentarono a Volterra,al nostro castello,annunciando di avere novità importanti per tutti noi.Le ascoltammo.Dal principio non credemmo alle loro parole,poi però,incuriosito dalla sua storia,inviai  una mia guardia personale a verificare il tutto,Demetri,per rintracciarvi qui in California.Scoprì anche di Isabella,e di Elizabeth-
-Era lui!-con un brivido,compresi.
Edward si voltò a guardarmi.-Lui cosa,Bella?-
-Non posso crederci,sono stata controllata!Quel giorno,al lavoro,prima di entrare,dopo che tu te ne andasti con la macchina,avvertii del gelo dietro la schiena...mi sembrava quasi di essere...-
-...spiata-concluse Aro ,annuendo soddisfatto.-Sì,il mio Demetri è molto efficiente.E quando mi riportò che era vero,che aveva visto una bambina nella macchina oscurata di Edward Cullen,e che tu e Isabella la coccolavate come due veri genitori,credetti alla storia di Tanya-
-Non posso crederci!-Edward esplose,piantando un pugno nel tavolo.Sobbalzammo,e Esme si avvicinò preoccupata.
Liz,spaventata,fece tremolare il labbro.-No,amore,no...-mormorai,carezzandole la testolina.Lei si rilassò,stringendosi forte al mio corpo.
-Tanya ci disse che Edward aveva creato una bambina immortale,proprio come fece sue madre Sasha ,reato per il quale venne uccisa brutalmente da noi.Ricordate,immagino-si sfregò le mani lussurioso,al ricordo.
Mi si rivoltò lo stomaco.Come poteva parlare di morte e omicidi in quel modo,come se ne aspirasse goduria?
Edward tremava ancora.Il petto proteso verso i tre fratelli.Emmett e Jasper si lanciarono un'occhiata,ed entrambi si misero ai lati del fratello,come a prevenire qualche suo attacco.
-Edward,sta calmo-mormorai.
Ecco quale era stato il reato della mamma di Tanya.Ora tutti i tasselli si stavano mettendo al posto giusto.
-Tanya è stata spinta dal desiderio di vendetta,Aro-Carlisle si intromise di nuovo.-Come tu puoi notare,Elizabeth è completamente umana.Riporta somiglianze ad Edward prettamente fisiche.Edward e Bella l'hanno concepita in maniera umana,con il loro amore.-
-Amore-Aro sputò questa parola,alzandosi nuovamente in piedi.I fratelli lo imitarono.
Cominciai a tremare.-Amore-ripetè di nuovo.-Mi chiedo come sia possibile che un essere umano possa provare dei sentimenti per dei pezzi di ghiaccio come noi-
-Posso,invece-mi intromisi.Edward mi prese la mano,e ,incoraggiata dalla sua stretta,fissai negli occhi Aro con determinazione.-Amo Edward,sarei disposta a morire per lui.E amo nostra figlia.-
-No-Edward mi tirò indietro,insieme a Lizzie.-Loro non centrano nulla.Se qui c'è qualcuno che ha sbagliato,sono io-
Proteggendo me e Liz da loro,Edward ci oscurò completamente la visuale.
Si stava sacrificando per noi.
-No...-mormorai,le lacrime che ripresero a scendere.
Aro rise.-Edward,se dorete morire,morirete tutti.Non verrà risparmiato nessuno,tantomeno gli umani ignari di tutto al piano di sopra-
Singhiozzai,stringendo forte la piccola al mio petto.
Oh,Liz,Piccola mia.La mamma e il papà ti amano.
-Posso sapere...-udii Alice,con la sua vocina squillante.-Tanya.Possiamo rivederla?Avremmo un conto in sospeso con lei-
La schiena di Edward vibrò,di nuovo in tensione.-Non credo sia possibile,Alice-mormorò,anticipando Aro.-L'hanno uccisa.-
Silenzio tombale.
Trattenni il fiato.Tanya era stata uccisa.
Cosa avrei dovuto fare?Sentirmi felice?Dispiaciuta?
Quando lo sguardo mi cadde sul visino innocente di mia figlia,che rischiava la  vita per colpa di lei,non  potei non essere contenta della sua morte.
-Già-Aro riprese a parlare.-Ci è servita il tempo necessario.Era completamente tornata una vampira,ci ha spiegato che prendete delle pasticche speciali per mantenervi in iquesto stadio-
-Sì-spiegò Carlisle,professionale.-Sono delle pasticche che ho creato io stesso.Se non si prendono più,si ritorna ad essere dei normali vampiri-
-Carlisle,amico mio,sei il genio della scienza-
Nascosta dalle spalle di Edward,riuscii a vedere l'inchino di Carlisle.-E' troppo,Aro,ma ti ringrazio.Se posso...vorrei spendere due parole in più,con il tuo permesso-
I tre fratelli s guardarono.-Parla-
Lui prese un piccolo sospiro,poi il padre di famiglia ci indicò tutti quanti.Nonostante le proteste di Edward,mi spinsi in avanti,tornando di fianco a lui,che mi passò un braccio attorno alla vita.
Elizabeth alzò lo sguardo verso quello del padre.In quel momento,capii che nessuno avrebbe potuto dividere noi tre.Perchè quello che ci legava,era un rapporto cosi forte che neanche la morte era in grado di rompere.Noi tre eravamo destinati ad essere insieme per sempre.
-Il papà è con te-sussurrò lui,gli occhi fiammeggianti.-E ti proteggerà fino alla fine.-
-Sapete benissimo il legame che mi lega a voi,Aro,Caius,Marcus.Così come sapete che in tutti questi secoli vi sono sempre stato fedele e ho rispettato le regole da voi imposte.La scoperta da noi fatta è stata una sorpresa-in tutto e per tutto-così come la novità di Elizabeth.Quando Edward ha scoperto di essere diventato padre,Bella aveva già dato alla luce sua figlia.Siamo ancora fragili dal punto di vista umano,e solo ora ci stavamo abituando a tutte queste novità.Stavo programmando di venire in visita in Italia tra poco,per informarvi di tutti i particolari.Se preferite che tutto questa venga tolto,io,noi...-Lanciò  velocemente un'occhiata a Edward-Lo faremo.Dsitruggeremo tutte le pastiglie che ci permettono questo.Torneremo ad essere i vampiri di un tempo.Ma vi prego solo di risparmiarci.Quello che abbiamo fatto è stato tutto in buona fede-
Chiusi gli occhi,aspettando il verdetto finale,affondando il volto nel petto di Edward.Lui circondò me e Liz con le braccia,stringendoci  forte a lui.Insieme fino alla fine-mormorò al mio orecchio.Annuii.
Non vidi cosa accadde.
Aro sospirò,dopo qualche minuto di silenzio terribile.
-Siete risparmiati.-
Oh.Oh.Oh.
Siete risparmiati.Siete risparmiati.
Quelle parole continuarono a susseguirsi nella mia mente in continuazione,mentre lentamente comincavo a capirne il significato.
Eravamo vivi.
Edward mi strinse forte,mentre lacrime di gioia solcavano il mio viso.
-Amore,amore mio...-la sua voce tremava,frutto della pressione che probabilmente aveva provato in quel momento.
Alzai gli occhi umidi.-Baciami,Edward.Baciami-
Le nostre bocche si appropriarono una dell'altro,mentre solo vagamente intorno a noi udivo le urla di giubilo di Emmett,Rosalie e tutti gli altri.
La risata di Elizabeth ci fece staccare ,ed entrambi,sorridenti,gioiosi,la stringemmo forte.
-L'amore della nostra vita-mormorò Edward,stringendoci forte entrambe.
Quando riprendemmo facoltà di quello che era accaduto,ci voltammo.Edward mi prese per mano .
Aro,Caius e Marcus si stavano avvicinando alla porta,trascinando i loro lunghi mantelli.
Il primo sembrava palesemente soddisfatto della sua scelta,i secondi un po' meno.
Continuavano a lanciare occhiatacce a me e Liz.
Tuttavia,Aro si fermò sulla porta,poco prima di varcarla.-E' proprio una bella bambiina-annuì verso Liz.-Farà grandi cose,con due genitori del genere.Ma Isabella- sorrise eccitato,e capii che non era finita lì.Edward mi strinse di nuovo fortemente.
-Isabella dovrà essere trasformata-concluse.
-Cosa?-sbottò Edward.-No,non esiste!-rabbioso,lasciò la mia mano per avvicinarsi ai tre.
-Edward!-Esme ed io urlammo all'unisono.
Carlisle fermò il figlio.-Edward...cerca di capire-gli lanciò un'occhiata ammonitrice.
Aro alzò le braccia.-Siamo stati fin troppo generosi con voi.Permetterò ad Isabella di condurre il vostro stesso stile di vita,metà umano,metà vampiro,ma dovrà essere trasformata.Carlisle,verremmo ad accertarci di persona della trasformazione.Tra qualche giorno manderò nuovamente Demetri a prelevare le pasticche,vorrei ne fabbricassi abbastanza.Voglio portarle in Italia e farle studiare più accuratamente.Arrivederci,miei cari-
Un ultimo sorriso macabro,e teatralmente i tre uscirono di scena.
Un sospiro di sollievo pervase la stanza.
Sospirai anche io.
-Edward?-
Lo sentivo tremare dietro di me.-NO.Bella,non se ne parla.NO-
-Sì,invece-mormorai,senza voltarmi.Un altro sospiro.-Edward,dobbiamo farlo.Io voglio stare con te per l'eternita.Per sempre.Dobbiamo parlare della mia trasformazione-




Questo capitolo è stato un parto.Ora devo davvero scappare ad aiutare mia madre a cucinare la pizza -.-' Non sono un granchè ai fornelli -.-'
Un bacione,alla prossima settimana,e...buon inizio di anno scolastico a tutte,in particolare a chi come me avrà gli esami!
Cristina

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


*entra di soppiatto*
Ehm si,sono io.Cristina,ricordate?*si vergogna*
Lo so,questo è un ritardo imperdonabile,e sto frettolosamente postando perchè sono riuscita a trovare ehm,diciamo più o meno due ore per scrivere questo capitolo.
Mi spiace moltissimo,ma da Settembre mi si è davvero rivoluzionata la vita,in tutti i sensi.Approfitto di questo aggiornamento per spiegarvi meglio,mi piace confidarmi con i miei lettori :)
Il fatto è che sto improvvisamente vivendo la mia vita da teenager.La scuola è ricominciata,quest'anno incombe la maturità,e già questo mi manda in isterismo assoluto :) Il mio rapporto con le mie amiche si è felicemente restaurato,e ora diciamo che ho conosciuto un gruppo di ragazzi universitari che escono spesso con noi.Un mondo cosi diverso rispetto a quello dove mi trovavo due mesi fa.E' bellissimo uscire la sera per Roma,rientrare tardi...e poi,bè,mi sono presa una cotta.Una bella cotta.Sento delle emozioni stranissime e forti a cui non sono abituata.Quando lo vedo in macchina,quando sorride,quando parla...è una cosa bellissima.Peccato però che lui si sia appena fidanzato con una mia amica.E ora ho imparato a conoscere anche sentimenti come la gelosia,il soffrire perchè pensi"perchè lei si e io no?",anche se cerco di non pensarci.Ho o no 18 anni?VIVA LA VIDA LOCA ùù  
Tanto per completare il tutto,mi sono messa a fare anche la rappresentante Avon e c'è questa maledetta scuolaguida che incombe minaccisoamente sulla mia testa ç_ç Sono negata,punto.Dovrei avere la teoria i primi di Novembre. ç__ç

Ok,probabilmente vi avrò annoiato a morte,ma mi è piaciuto raccontare ai miei carissimi lettori quello che mi sta passando propri oadesso e per dirvi che non mi sono dimenticata di voi,semplicemente ho i minuti contati per ogni cosa e che tra poco rischio che mi vengano i capelli bianchi prima del tempo xD
Ora veniamo alla storia.Questo capitolo è orrendo,seriamente,sono insoddisfattissima,ma non posso neanche lamentarmi perchè con lo stretto tempo a disposizione che ho avuto non avrei potuto fare di meglio.
Un'altra cosa che mi ricnresce tantissimo:purtroppo credo che per un po' non potrò più rispondere alle vostre amatissime recensioni ç__ç Era una cosa che adoravo fare,rapportarmi con ognuno di voi,ma già ho il tempo limtiato per scrivere,figuriamoci per rispondere ai commenti ç_ç anche se penso che preferiate il capitolo al mio inutile ciarlare,vero? xD
In ogni caso,mi appunterò i vostri questi e riflessioni e cercherò di raggruppare le vostre domande cosicchè cercherò di trovare del tempo per rispondere a tutti i vostri dubbi,scusatemi ancora ç*ç

Credo sia ora di lasciarvi a questo benedetto (non)capitolo .
Buona lettura.




Capitolo 21
 


Albero-No,no.NO.-
-Alice...-
-Ho detto no!Più a sinistra!Non deve stare attaccato al camino,prevedo  quello che combinerà Lizzie ora che ha cominciato a gattonare...-
-Alice...-
-C'è il rischio che si appigli su qualche ramo e poi...BUM!Già immagino il fracasso delle palline a terra,gli aghi caduti,e io devo pensare al vestito,alla cerimonia,alla...-
-Ok,basta.-
Decisa,feci due passi in avanti ponendo al minimo la distanza tra me e lei.
Le misi le mani sulle spalle.-Stai calma ,ok?-La rassicurai con un sorriso e un occhiolino,cercando di assumere un tono di voce calmo e convincente al tempo stesso.-Sposteremo l'albero poco più in là del camino.Lizzie sarà sorvegliata quando gattonerà per il salotto,e tra pochi giorni sarai la sposa più bella e felice dell'universo-
Alice espirò profondamente,e quasi la sentii tremare sotto le mie mani.-Hai ragione-Chiuse gli occhi.-E' che sono tanto,ma tanto,nervosa.Insomma,tra pochi giorni mi sposo-
-Lo so-
-E ho ancora tantissime cose da fare-continuò,riaprendo gli occhi-E anche sistemare la casa per stasera!Ci siamo ricordati la sera della Vigilia!Non riuscirò mai a reggere questo ritmo-
Scossi la testa.-Sì che puoi.Ci siamo noi.La tua famiglia,io,Renèe...-
Mi interruppe.-Escludi Rosalie.Lei e il suo pancione sono ormai utili solo per assaggiare nuove ricette -
Trattenni una risata.-Va bene.Ma stai attenta a non farti sentire da lei...-
-Troppo tardi!-
La voce di Rosalie irruppe nell'aria,accompagnata dalle dolci curve del suo corpo ormai in evidente dolce attesa.
Scese le scale con cura,appoggiandosi al corrimano,avvolta in un caldo e all'apparenza morbido maxi maglione rosso,gli stivaletti con i pon pon.Il pancione di otto mesi faceva bella mostra.La gravidanza aveva addolcito le sue forme provocanti,e il seno si era leggermente ingrossato.
Nonostante fosse ormai di lacrime facile,colpa degli ormoni svolazzanti -cosa del tutto normale per le donne in dolce attesa-il suo volto sembrava esplodere di gioia in ogni momento della giornata.
Era radiosa.
D'altronde,il più grande desiderio di Rosalie era sempre stato quello di poter riuscire a donare la vita a un piccolo bambino.
E io la potevo capire in pieno,ora.
Con un sorriso,poggiai lo sguardo sulla mia piccola.Poggiata di sedere sul tappeto caldo del salotto di casa Cullen,Elizabeth giocava con una pallina dell'albero di Natale ancora da appendere.Indossava un completino regalato regalato dalla nonna Esme e dal nonno Carlisle-non che fosse una novità-e osservava entusiasta tutto quel luccicare delle decorazioni natalizie attorno a lei.
Elizabeth cresceva a vista d'occhio.Stentavo a credere che avesse ormai compiuto gli otto mesi.Ricordavo ancora il momento che l'avevo tenuta tra le braccia,appena nata,morbida e fragile sotto il mio tocco,o quando aveva cominciato a mangiare le prime pappine...
-Forza,Bella.Non perderti in ricordi commuoventi.Ci manchi tu e abbiamo terminato-
Rosalie rise,balzando elegantemente sul pavimento.Ci raggiunse,salutando teneramente con la mano mia figlia.
-Siete ancora a questo punto?-chiese sbalordita,osservando la miriade di palline,sciarpette luciccanti,lucine e spray vari per terra.
Elizabeth emise un gorgoglio,lasciando cadere la pallina martoriata a terra.
-Sì,amore della zia,hai ragione.-Rosalie si chinò a prenderla tra le braccia con cautela e lei si accucciò contro la sua spalla.-Tua madre e tua zia sono impossibili-
-A dire il vero,ci siamo fatte prendere dalla commozione che il Natale comporta-dichiarai,portandomi una mano tra i capelli.-E ' il primo Natale che passiamo insieme-continuai,sinceramente emozionata.
Che passiamo insieme io ed Edward.
-E l'ultimo da nubile,per quanto mi riguarda-aggiunse Alice alzando gli occhi al cielo.-Visto che rimproveri tanto,non potresti aiutarci?-continuò,additando la sorella con fare critico.
Lei alzò le mani.-Non posso.Sono incinta.E comunque sto aiutando Esme a cucinare i biscotti da appendere a questo albero ancora inesistente-
Alice scosse la testa.-Assurdo.Ed è ancora più assurdo che tocchi a noi preparare l'albero.Dove finiscono gli uomini di questa casa quando c'è bisogno del loro aiuto?-
-Sanno nascondersi bene-rispose Rosalie sospirando.-Ora capisco perchè Emmett si è improvvisamente ricordato prima di dover fare una commissione urgente in centro.-
-E perchè Jasper sia rinchiuso giorno e notte in ospedale con Carlisle.-
-Bè,io neanche mi esprimo su Edward.Tanto è più o meno quattro mesi che sparisce così.-
Alice e Rosalie finsero di guardare attorno.
Ma ormai non me la bevevo più.-Potete anche evitare la finta sceneggiata.So che sapete.-
-Chi,io?-ribattè Alice sgranando gli occhi.-Non credo proprio.Io sono un angelo.Non ti nasconderei mai niente,Bella.Non è vero,Lizzie Lizzuccia?-Schioccando le labbra,si avvicinò a Rosalie,e tese le braccia in una muta richiesta di prendere tra le braccia Liz.
-No,lei ora sta in braccio alla zia Rosalie,non è vero amore?-
Alice alzò gli occhi al cielo.-Dai,dammela un pochino.Ce l'hai sempre tu-
Sospirai.
-Senti chi parla!E poi l'altro giorno le hai dato l'omogeneizzato sbagliato...-
-...sei tu che hai riposto la scatola nel cassetto sbagliato!-
-Ok,ok-Mi feci avanti con un sorrisone,e con leggerezza sfilai Liz dalle braccia di Rosalie.La piccola con un sorriso,le guanciotte rosse dall'atmosfera riscaldata,poggiò le manine paffute sulle mie guance.
-Sei bellissima-le mormorai,baciandole il nasino.-La bimba più bella del mondo.Bene-aggiunsi poi,di fronte allo sguardo sbigottito delle altre due.-adesso io e Liz ci mettiamo comode comode sul divano e ci spariamo una bella maratona dei cartoni Disney che a Liz piacciono tanto.E Rosalie tornerà dillà  preparare biscotti.E Alice a occuparsi del suo matrimonio.-
-E l'albero?-chiesero entrambe,in sincrono.
Alzai le spalle con noncuranza.-Non possono pensare di passarla liscia cosi facilmente.Prima o poi tutti e quattro dovranno tornare a casa.E allora capiranno di non potersi sottrarre a questo compito-
-Ben detto-Rosalie approvò,con un sorriso sadico.-Anche perchè sennò so come ricattare Emmett-
-Risparmiaci queasti particolari,te ne prego-Alice alzò gli occhi al cielo.
La porta di casa si aprì con fragore e si richiuse allo stesso modo.
Poco dopo la figura di Edward irruppe in soggiorno.
Come sempre,i miei occhi percorsero con bramosia il suo volto,il corpo ,perfetti.Indossava un paio di jeans abbinati a un giacchetto di pelle nera non molto pesante.
Poteva anche essere Dicembre,ma eravamo pur sempre in California.
Quando mi trovò,sul divano,con in braccio nostra figlia,un sorriso gli fiorì sul volto.In poche falcate,ci raggiunse.
Lizzie cominciò a urlare.Ormai riconosceva a memoria i volti dei parenti,e quelli mio e di Edward in primis.Era prossima a compiere i primi passi,ma in cuor mio speravo che mancasse ancora un po' di tempo a quel momento.Diventava grande,e io non volevo perdermi assolutamente nessuna tappa importante della sua crescita.
Nè io nè Edward.
-Ciao amore-mi salutò con la sua voce vellutata.Un brivido di piacere mi cosparse il braccio.Edward si inginocchiò,cercando di afferrare le manine paffute di Lizzie che sbattevano sulle mie ginocchia.-Ciao piccolina del papà.Ma che bel vestitino che ti ha messo la mamma.Sei bellissima-
Sorrisi sarcastica.-La mamma vorrebbe sapere dove finisce il papà in continuazione.E' abbastanza seccata,a dire la verità-
Rosalie alzò gli occhi al cielo.-Oh,si è fissata con questa storia.Fossi in te,Edward,glielo direi-
Lui sollevò un sopracciglio,guardandola turbato.-Sei impazzita?Non ora che ho quasi terminato!-
Lizzie richiamò la nostra attenzione,in particolare quella del suo papà.Allungo le braccine verso di lui,ed Edward la accontentò di buon grado,prendendola tra le braccia.La strinse forte al petto,baciandole la guancia.
Ma ora ero troppo seccata per dedicarmi a rimirare i miei due più grandi amori.Insomma,ora cominciavo ad essere seriamente preoccupata.Edward spariva in continuazione,da ormai quattro mesi.
E non apriva bocca sull'argomento.Nemmeno una singola parola.
Cosa diavolo andava combinando?
Odiavo le sorprese.E soprattutto il fatto che tutti fossero al  corrente di quello che stava accadendo tranne io.
E poi...no.
Fermai la mia mente ancor prima di fare un pensiero assurdo.
Tuttavia,fu impossibile tentare di arginare il flusso di pensieri che mi occupò la mente in quell'istante.
E se Edward...si fosse stancato di me?Della nostra relazione?
-Hei tesoro,ci sei?-
Lo schiocco di due dita mi fece sobbalzare.I suoi occhi verde smeraldo si incastrarono nei miei.
-Co...cosa?-chiesi,disorientata da quel pensiero.
-Ti ho chiesto se stasera dopo il cenone ti andava di uscire,soli soletti,io e te-Edward mi scrutò con fare indagatorio.-Non starai ancora pensando alla mia sorpresa,vero?-chiese,esasperato.
Incrociai le braccia al petto.-Può darsi.Comincio a stancarmi di questa situazione-
-Sei veramente assurda-ribattè lui alzando gli occhi al cielo.-E' una sorpresa.Possibile che tu debba fare tutte queste storie?-
-Certo,come no,sorpresa-piantellai il piede per terra.-Non è che è tutta una farsa per nascondermi qualcosa di più terribile?-
Alice scosse la testa.-Bella,sei pazza-
-Certo,certo-
Mi alzai,il nervosismo che pervadeva il mio corpo.-Sono pazza,sono assurda...poi?-
Edward aveva gli occhi sbarrati.-Amore...-
-No amore!Se pensi che il nostro rapporto sia in crisi,dimmelo subito!Non è che ti stai frequentando con qualcun'altra?-chiesi,prendendo Liz tra le braccia.
Lui rimase a bocca aperta.Alice scosse la testa .
-Sentite,io tra pochi giorni mi sposo.Non posso stare a pensare anche a voi due.Rose,andiamo di sopra.Lizzie,amore della zia Alice,buona fortuna con quei tuoi due pazzi genitori che ti ritrovi-
Alice prese Rose per la manica del maglione e la trascinò ,sempre con le dovute cautele, al piano superiore.
-Adesso mi spieghi questa cosa-
Edward appoggiò di nuovo Liz a terra sul tappeto,e lei si mise a giocare con le palline ancora da appendere sull'albero inesistente.
Fuori aveva cominciato a farsi buio.Di lì a poco sarebbero rientrati tutti i componenti della famiglia,e ,cosa più importante di tutte,avremmo festeggiato per la prima volta il Natale insieme,tutti e tre.Forse non era il caso di aprire il discorso adesso.
-Non devo spiegarti niente-replicai,troppo orgogliosa per spiegargli quale fosse in realtà il problema che mi affliggeva.
Perchè nel fondo del mio cuore sapevo benissimo che l 'ultima cosa che mi sarei potuta aspettare da Edward sarebbe stato il tradimento.
Mai,non avrei mai potuto dubitare del suo amore.
Quello che in realtà mi innervosiva,e che nonostante cercassi di essere obiettiva e giusta nei confronti di Edward stesso,era la sua remissione a non voler parlare della mia trasformazione.
Erano ormai passati quattro mesi dalla sgradevole visita dei Volturi a casa Cullen.Solo grazie alla Provvidenza Divina eravamo riusciti a uscirne illesi,e l'unica condizione che ci avevano posto-e che nonostante ciò prima o poi io ed Edward avremmo dovuto comunque affrontare-era quella della mia trasformazione.
Fosse stato per me ,mi sarei fatta trasformare immediatamente.
Gli unici motivi che mi avevano frenata erano stati mia figlia e i miei genitori.
Cosa sarebbe accaduto una volta che mi sarei trasformata?
Probabilmente sarei stata una neonata al 100%,del tutto diversa dallo stile di vita che avevano adottato i Cullen da un anno a questa parte.
E se Carlisle mi avesse somministrato immediatamente la pasticca che lui e gli altri prendevano una volta al mese?Sarei diventata innocua e rimasta parzialmente umana?
Erano più se che si o no .
Edward non voleva neanche sentire parlare sull'argomento.Riteneva fosse una cosa di poca rilevanza;i Volturi,mi aveva spiegato,avevano una concezione del tempo molto più prolungata rispetto alla nostra e si sarebbero occupati della faccenda sicuramente non immediatamente.
Da parte mia,non riuscivo a rimanere calma.Vivevo nella costante paura di essere assalita dalle loro mani ,o peggio,dai loro canini,anche se sapevo di essere superprotetta.Edward mi accompagnava dovunque,sia a me che a Liz,e quando non c'era lui c'erano i suoi fratelli o sorelle.
Stessa cosa per i miei genitori.
Era stato difficile spiegare loro che non era accaduto nulla quella sera di settembre del mio compleanno e che quei simpatici signori con il cappuccio e il mantello nero erano degli amici stravaganti di Carlisle ed Esme.
E difatti non se l'erano bevuta.
Ma Charlie e Renèe sapevano benissimo della stranezza che accerchiava la famiglia e non si erano azzardati molto con le domande,anche se a volte li vedevo guardarmi con espressione pensierosa.Con il tempo si erano poi autoconvinti che erano stati solo uno scherzo di compleanno.
Più facile era stato spiegare il tutto a Chantal e gli altri invitati.Avevano chiaramente pensato che fossero degli animatori della festa o una sorpresa personalizzata,e si erano addirittura congratulati con Alice per l'originalità del tema.
Non vedevo Chantal da molto tempo.Ormai,da quando non lavoravo più,vedevo con regolarità solamente le amiche del club e del circolo del tennis dove Alice giocava settimanalmente.
-A me sembra di si,invece.Ti rendi conto di quello che hai appena detto?-Edward incredulo,scosse la testa.-A volte penso che tu lo faccia solo per rinfacciarmi qualcosa-
Sapeva sempre prenderci.
-Bè,forse è davvero cosi-replicai,togliendo dalle mani di Lizzie il puntale da appendere all'albero.Era un oggetto a punta;non volevo rischiasse di scorticarsi,o peggio,si facesse male all' occhio giocando.
-Oh,ci risiamo.Bella...-
Liz cominciò a piangere,additando il puntale tra le mie mani.-Edward,far finta che il problema non ci sia non vuol dire che esso scompaia.E' lì sempre dietro l'angolo.E prima o poi dovrai metterti in testa che dovremmo affrontarlo.Per quanto pensi ancora di distrarmi?-chiesi,inginocchiandomi.
Lui sospirò.-Bella,non se ne parla.Ti ho già spiegato che non è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci adesso.Ne riparleremo...un giorno.Non ora.Ancora non è tempo-
Mi morsi un labbro.Era la vigilia di Natale.Il nostro primo Natale insieme.E volevo passarlo bene.Felice.
-E' tempo,invece.E che tu lo voglia o no dovremmo parlarne.-presi Liz in braccio,baciandole la tempia.Lei continuò a piangere,disperata,indicando il  suo puntale .Edward sorrise dolcemente,e la piccola si rassicurò.Alzai gli occhi al cielo,e gliela passai.Immediatamente smise di piangere.
-Non ora-continuai,lanciandogli un'occhiataccia.-Ma ne riparleremo-
Incredibilmente,lui scoppiò a ridere.
Allargai le braccia.-Cosa?Che c'è?-
Per poco non si piegò in due dal ridere,trascinando anche Lizzie con lui.Ma nel farlo,inciampò sul tappeto,atterrando sul divano di schiena e trascinando Lizzie sopra di lui.
Scoppiai a ridere fragorosamente.-Oh mio Dio!-
Vedere lui,lì,con quella faccia a metà tra il riso e lo sconcertato,mi fece venire i crampi allo stomaco.
Lizzie,con un suono gutturale,scoppiò a ridere anche lei.
Mi avvicinai a entrambi,tutti e tre ridenti,e quando fui abbastanza vicina,Edward mi afferò per il braccio,facendomi cadere di fianco a lui.
Non riuscivamo a smettere di ridere,tutti e tre.
D'un tratto,un suono di passi ci fece voltare la testa.
Esme era lì,avvolta in un grembiule natalizio raffigurante una renna e babbo natale,un mestolo in mano,la bocca aperta.
-E qui cosa succede?Oh santo cielo,perchè l'albero non è ancora montato?Edward,tra poco qui ci saranno gli ospiti!METTITI SUBITO AL LAVORO!-
Risi ancora più forte,e presi Liz,adagiata sulla pancia del papà.
Esme alzò gli occhi al cielo.-Che famiglia-
-Già-disse Edward con un ultimo cenno di risata,alzandosi in piedi.Cercai di non farmi distrarre dalla piega che aveva assunto la maglietta quando si era teso per tirarsi su.-Che famiglia-ripetè poi,guardando me e Lizzie.Ci baciò entrambe sulla testa.

** ** **
 
Tavola-Buona vigilia !-
-Buon Natale a tutti!-
-Auguri!-
La tavola imbandita di ogni pietanza esistente sulla Terra,e decorata ad arte,fu pervasa da uno sbattere di bicchieri di cristallo.
Con una mano avvolta da quella di Edward e l'altra impegnata a bere il tonico,sorrisi guardando i miei genitori,a mio agio.
Era una situazione perfetta.
La televisione sintonizzata sul primo canale della CNN,che riprendeva il tipico concerto di New York al Rockefeller Plaza,il suono dei calici,le candele sul tavolo rosso accese,l'albero,finalmente montato e scintillante vicino la finestra,Lizzie vicina a me,sul suo seggiolone di legno,che batteva le mani sul suo piccolo tavolino cercando di reclamare l'attenzione.
-Esme,tesoro,hai decorato il salotto in maniera eccezionale-
Carlisle lanciò un'occhiata di ammirazione alla moglie,che rispose in maniera scettica.
-Considerando che l'abbiamo messa a posto mezz'ora prima che tornaste tutti a casa,direi di si.A proposito,è stata una coincidenza il fatto che tutti gli uomini di questa casa fossero scomparsi proprio al momento di fare l'albero di Natale?-
Emmett finse di sputare nel piatto.-Io ero a fare un giro per il mio futuro campione-si giustificò,carezzando la pancia della moglie.
-Io a revisionare alcuni dettagli sulla cerimonia- aggiunse Jasper.
-E io al lavoro-concluse professionale Carlisle.
Alice e Rosalie scossero la testa.-Vergognatevi.-
-Il mio fidanzato no-aggiunsi fieramente,con un sorriso,baciando la guancia liscia di Edward.-Lui è una persona seria.Ci ha aiutate a me e Lizzie a fare l'albero,non è vero,amore?-
-Solo perchè siete esageramente e spudoratamente smielati e romantici-replicò Emmett con una finta faccia disgustata.-Scommetto che avete addirittura fatto una foto ricordo-aggiunse ridendo sguaiatamente.
Arrossii.-Anche se fosse?-
Renèe scoppiò a ridere.-Non eri quella allergica alle foto tu?-
Scrollai le spalle,abbandonandomi sul petto di Edward.-Ho cambiato pensiero al riguardo-
-Ti amo-mi sussurrò Edward all'orecchio.
Alzai gli occhi,incontrando il suo sguardo caldo.-Ti amo anche io-
-Bene,direi che possiamo cominciare a mangiare-
Esme con un sorriso aveva tolto il coperchio alla prima pietanza,che prevedeva uno sfornato di papate accompagnato dal salmone marinato.
Era solo il primo di una lunga serie di portate.Arrivati al dolce,la mia pancia alzava bandiera bianca.
Ero sicura di essere ingrassata più o meno venti chili,e cominciavo a sentire un leggero torpore dovuto anche alla sonnolenza e all'ora tarda.
Ormai non ero più abituata a fare le ore piccole,o meglio...impiegavo il tempo in maniera migliore.
Seduta al tavolo,Liz sulle ginocchia-si era rifiutata di rimanere più di una mezz'ora sul seggiolone-la imboccavo a piccole dosi per farle mangiare la pappina di frutta.
Lanciai un'occhiata ad Edward.Quasi non lo invidiai.
Come era possibile che riuscisse a non mettere su nemmeno un filo di grasso?
Linea perfetta.Addominali perfetti.Nulla fuori posto.
I capelli scompigliati.Il sorriso caldo.Io,lui e nostra figlia,lì,che tutti insieme,insieme alle persone che più amavamo,festeggiavamo il Natale.
-E' ora!-
Alice,saltellante nel suo vestitino rosso,indicò l'albero,dove poco prima erano stati depositati tutti i regali.Si erano moltiplicati,anche se avevo letto più volte sui biglietti il nome di Liz.Immaginavo già la quantità ingente di regali per la mia piccola bimba.
-Alice,mancano ancora cinque minuti a mezzanotte-Edward sbuffò.-Sei davvero irritante-
La sorella gli fece la linguaccia.-E tu sei mortalmente noioso!-
Lizzie battè le manine.Edward le sorrise,dolce.-Vuoi venire in braccio a papà?-chiese,allungando le braccia.
Feci una smorfia.-Uff.Lizzie ora vuole stare con la mamma,non è vero,Lizzie?-
Lei,con i suoi occhioni,sorrise furtivamente,e con il ditino paffuto indicò più volte Edward.
Alzai gli occhi al cielo.Lui rise.
-E' una battaglia sconfitta in partenza-borbottai,allungadole la piccola.Lui la prese tra le braccia,stringendosela al petto.
-Allora!-Alice,eccitata,lanciò uno sguardo all'orologio,poi prese il primo di una lunga serie di pacchi confezionati elegantemente.-Questo è per...-lesse il biglietto.-...Lizzie!-
-Chissà perchè,ci avrei scommesso-borbottai sorridendo,allungando le braccia-Mettiamoli tutti in un angolo,visto che prevedo  che saranno molti-
Edward rise e mi circondò le spalle con un braccio.Mi chiesi se gli sarebbe piaciuto il regalo che gli avevo fatto.
Purtroppo,l'originalità e io non andavamo di pari passo.E poi,cosa più importante,Edward possedeva già tutto.Alla fine,avevo optato per un regalo che speravo avrebbe gradito.
Chissà cosa mi aveva regalato lui.Speravo solo non fosse nulla di eclatante o grandioso del tipo un viaggio in Antartide o il castello della regina Elisabetta.
-Questo è da parte di Emmett per Rosalie- Alice alzò un sopracciglio,continuando a leggere il biglietto.-Emmett,vuoi davvero che io legga quello che hai scritto davanti a tutti?-
Lui si fece avanti in due falciate e strappò di mano il pezzo di carta alla sorella.-No.Rosalie,luce della mia vita,il regalo verrà utilizzato dopo la nascita del nostro campione.Ti basterà sapere che è qualcosa di Victoria's Secret-
Esme si coprì la faccia con le mani.
-Sei proprio senza pudore-commentò Jasper scuotendo la testa.
Alice gli lanciò un'occhiata.-Tu cosa mi hai regalato?Non hai messo niente sotto l'albero-borbottò,controllando i pacchi.
Lui sorrise.-Tu hai me stesso.Non è abbastanza?-
-Incredibilmente romantico-commentai,accavallando le gambe.
-Spudoratamente ehm...lecchino,non per essere volgare-aggiunse Alice scuotendo la testa.Si indicò la mano,dove un solitario brillava sul suo anulare.-Potrei quasi ripensarci-
Jasper le si avvicinò,cicondandola con le braccia.Le posò un bacio sul collo,causando le risate generali.-Ma come puoi davvero pensare che non abbia fatto il regalo di Natale alla mia fantastica  e futura mogliettina?-
-Ah bene-commentò lei,circondandogli di risposta il collo con le braccia.
-Dai Alice,manca poco a Natale-la richiamò Esme,sorridendole affettuosamente.Non mi sfuggì la piccola lacrima di commozione che le sfiorò la guancia.
Guardai Elizabeth in braccio ad Edward.Erano cosi stupendamente...simili.
I miei amori.
-Questo...oh,ora sono davvero curiosa!-Alice rise.-Da Bella per Edward-
Arrossii,improvvisamente agitata.-Se vuoi aprirlo dopo...-mormorai,lanciandogli un'occhiata.
Ma lui era evidentemente curioso.Mi accarezzò una guancia rossa.-Se preferisci che lo apriamo in privato va benissimo,altrimenti...-
-No no-mi affrettai a rispondere,mentre Alice gli depositava il piccolo pacchetto quadrato sulla gamba.-Puoi benissimo aprirlo qui.Non è ...niente di che-
Edward mi lanciò un'occhiataccia e si sistemò Lizzie sull'altra gamba,cercando contemporaneamente di aprire il pacchetto.Bloccai le manine di Lizzie,impegnate a giocare con il fiocchettino arriciato del nastro della carta.
-Tu sei già il mio regalo più grande.Qualsiasi cosa tu mi abbia fatto sarà per me il regalo più importante del mondo-dichiarò,avvicinandosi alla mia bocca.
Mi stampò un lungo bacio sulle labbra.
Sentii lo sbuffo di Emmett e sorrisi mordendomi il labbro.
OrologioQuando la piccola scatola venne rivelata ai suoi occhi,tutti trattenero il fiato.Un orologio della Calvin Klein comparve in tutta la sua bellezza.
In realtà,non sapevo neanche perchè avessi scelto proprio un orologio.
Forse perchè ormai il tempo costituiva un aspetto fondamentale della mia vita con Edward.Stavo vivendo i minuti,ore,settimane,mesi più belli di una intera vita,e volevo gustarli secondo per secondo.
E poi...bè,mi avevano da sempre affascinato gli uomini che indossavano gli orologi da polso.
Emanavano una carica sensuale ed erotica pazzesca.
Questo però glielo avrei detto forse in privato.
-E' bellissimo,amore mio-mormorò,avvicinandosi.Baciò prima Liz sulla testa,poi passò il suo braccio attorno al mio collo,per coinvolgermi in un bacio che tutto era tranne casto e puro.
Quella notte probabilmente non avremmo dormito per niente...
-Va bene-Alice alzò gli occhi al cielo.-Andiamo avanti-
I miei mi regalarono una versione aggiornata di tutte le opere di Jane Austen,e Carlisle ed Esme una confezione assortita  di trousse.
I regali per Liz crescevano a dismisura.Emmett e Rosalie le avevano comprato un'altalena.Il miosguardo sbalordito persisteva ancora.
Io ed Edward avevamo regalato a Lizzie una bellissima giostrina per giocare a terra e un box tutto rosa.
Ora eno nervosa per il regalo di Edward.
I regali mi incutevano sempre una certa ansia.Il non sapere cosa ci fosse  dietro quella carta,e,conoscendo Edward,qualcosa di sicuramente gigantesco,mi terrorizzava.
Quando però i regali terminarono,rimasi scettica.
Possibile che Edward non me l' avesse fatto?
No,impossibile.
Non sarebbe mai potuto accadere.
-E' mezzanotte!-
Un coro di applausi mi circondò,e Emmett stappò lo spumante facendo volare il tappo per la stanza.Lizzie,entusiata e affascinata dalla traiettoria del tappo,volle scendere per gattonare e recuperarlo.Edward la lasciò fare divertito,seguendola però con lo sguardo.
Mamma  e papà mi abbracciarono calorosamente,e Alice quasi non si commosse quando Carlisle la fece volteggiare per aria.La femmina più piccola di casa Cullen stava per sposarsi.
Edward mi poggiò una mano sul sedere,carezzandolo dolcemente.Tentai di fare l'indifferente,ma lui,con un sorriso,divertito,poggiò le sue labbra sul mio orecchio destro,soffiandovi dentro.-Lo so che ci stai pensando-
Arrossii.-Non so di cosa tu stia parlando-
-Del mio non regalo-le sue labbra si poggiarono sulla guancia,mordendola leggermente.
Repressi un gemito di piacere.-Ah-
Rise,vibrando sulla mia pelle,e una sua mano andò a finire nella tasca del suo maglione abbinato alla camicia bianca di cui si intravedeva solamente il colletto.Frugò dentro.
Alzai un sopracciglio,perplessa.Improvvisamente avvertii diverse paia di occhi puntati addosso.
Oh oh.
 Edward smise di cercare e un sorriso vittorioso gli fiorì in volto.
Aprì la mano davanti ai miei occhi.
E quando vidi quello che conteneva,nel silenzio più assoluto interrotto solo dal rumore strascicato delle ginocchia di Lizzie sul tappeto,rimasi ancora più perplessa.
-Una chiave?-



Mi sembra di ricordare che il concerto a NY sia quello di Capodanno,ma vabbè,qui l'ho descritto come concerto di Natale xD
Lascio il mio contatto di Twitter  --->  Twitter
Scusatemi ancora per il ritardo e per l'aggiornamento frettoloso e orrendo ç__ç

Bacio,
una super impegnata Cristina :S






 



Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Sono stata piuttosto celere stavolta,dovete ammetterlo v.v
Anche se questa volta vado di fretta -una novità,insomma x)) - volevo solo dirvi che vi ringrazio per non aver abbandonato la ff e per i vostri bellissimi commenti sebbene non aggiorni più con un ritmo programmato ç__ç Domani ho due interrogazioni.Una di storia,sul colonialismo,e credo di andare bene.L'altra di inlgese sulla Victorian Age.E' un po' complicata e non ho studiato bene,spero che venga interrogato qualcun'altro prima di me ç__ç
Anyway,vi lascio al capitolo.
Ci stiamo avvicinando sempre più verso il succo degli avvenimenti,tenetevi pronte!^^
Uh,un'ultima cosa: non ho corretto il capitolo,quindi sicuramente troverete degli errori,pardon ç__ç
Buona lettura.


Capitolo 22
COVER
 




MALIBULa mia testa sporgeva dal finestrino,e i capelli erano scompigliati dal vento moderato fresco della notte,mentre la luna argentea rifletteva la sua luce sul mare della California.
In quel momento,senza alcun motivo,mi misi a pensare alle temperature fredde e basse che probabilmente c'erano a Forks in quell'esatto istante.
E,assurdamente,guardando il profilo di Edward illuminato dalla luna, seduto di fianco a me che guidava,e Elizabeth sul sedile posteriore della BMW che giocava con le sue scarpine,pensai che la mia vita non poteva essere meglio di così.
Non che rimpiangessi il mio passato trascorso a Forks.Lì era nato tutto quello che adesso possedevo,ma in un certo qual modo era come se...come se mancasse qualcosa lì.
Come se avvertissi la mancanza di qualcosa.
E quel qualcosa era la nostra bimba.
La sua mano mi sfiorò la gamba,e un brivido mi salì su per il ventre.
Incredibile come ogni suo minimo gesto,nonostante fossi ormai abituata alle sue carezze audaci e quitidiane,continuasse a far nascere in me un desiderio incontrollabile.
Mi voltai verso di lui,e ancora una volta fu impossibile non rimanere abbagliati dalla sua bellezza quasi improponibile.
-Cosa?-chiesi,sorridendo divertita.Poggiai la mia mano sulla sua.
Era molto calda.Gli accarezzai le dita una per una,partendo dalla nocca bianca per arrivare alla punta dell'unghia.
Lo vidi stringere i denti e guardare davanti a sè,mantenendo più salda l'altra mano sul volante.
-Non è corretto-borbottò,lanciandomi rapidamente un'occhiataccia.
Sorrisi,continuando a carezzare la sua pelle attraverso cerchi concentrici sul dorso della mano.-Non è corretto che tu non mi dica dove stiamo andando.-
-Sai benissimo dove stiamo andando- replicò,scuotendo la testa.
Mi morsi un labbro.-Il fatto che abbia capito cosa racchiuda quella chiave non significa che tu debba mantenermi all'oscuro dei tuoi pensieri fino a quando non arriveremo a destinazione-
-Illuminami-
Poggiò il piede sul freno,e la macchina rallentò gradualmente fino ad arrestarsi a pochi centimetri di una golf rossa davanti a noi.
Oh,no.Anche la fila.Ci mancava.
Chi diavolo andava in giro per strada la notte di Natale?
Lo guardai interrogativa.
Edward sorrise,avvicinandosi maggiormente al mio corpo,e passò le braccia attorno alla mia vita,portandomi sul suo petto.
Strofinai il naso contro di esso,inspirando il suo odore fresco,di bosco.Se fosse stato possibile,se solo la scienza avesse potuto trovare il metodo di fondere due corpi in uno,avrei voluto sciogliermi nel suo.Lui costituiva la mia essenza.
Proprio come Catherine ed Heathcliff di Wuthering Heights.
Come avrei potuto vivere senza la mia anima?Come?
Il suo respiro caldo mi inondò l'orecchio.-Ti amo-
Chiusi gli occhi.-Anche io-
-Mi dici a cosa pensi che appartenga quella chiave?-
Scoppiai a ridere.-Sei impossibile-
Le sue grandi mani mi carezzarono tutta la superficie della schiena,soffermandosi sulle scapole.-Me lo dai un bacio?-
Risi ancora più forte.-No-
Edward spalancò gli occhi e offeso tentò di allontanarsi.-Bene...-
-In realtà...-replicai,avvicinandomi con fare seducente,impedendogli di sfuggire alla mia presa,-potrei dartene anche due.-mormorai, la bocca sul suo collo.
Gli lasciai un bacio proprio sulla vena pulsante.
-O due-continuai,salendo su per l'orecchio e mordendone il lobo.
-Bella...-
-O tre-risi sulle sue labbra ,quasi con l'acquolina in bocca al pensiero di farmi assalire da quella meraviglia rossa e lucente.
Il suono dei clacson ci fece rinsavire.
Ringraziai il cielo che la macchina di Edward avesse i finestrini oscurati e cosi potemmo solo vedere,voltando la testa all'indietro,il conducente della macchina dietro di noi inveire.
 Lizzie scoppiò a ridere,e mentre Edward accellerava di botto,fu impossibile non imitarla.


Quando Edward parcheggiò,sul ciglio della strada pulita e ordinata del distretto di Malibu,fu tutto più chiaro.
Limpido.
Cristallino.
La testa iniziò a girare,quando l'illuminazione mi colpì improvvisamente.
Edward mi osservò.I suoi occhi erano caldi e liquidi,segno che era emozionato.
Forse capì che avevo capito,perchè sorrise dolcemente.
-Tu...-sbarrai gli occhi,portandomi una mano sul cuore.
Lui distolse lo sguardo,aprendo la portiera e mantenendo il sorriso.
Con gesti meccanici,scesi dal mostro-la BMW- e lo raggiunsi sull'altro ciglio della strada.
-Tu non avrai mica...-
Mi venne in mente la conversazione con Alice e le altre.
Quante volte gli avevo ripetuto il mio amore per questo quartiere di LA?
-Edward...-
-Hey, hey ,you know what to do ...oh, baby drive away to Malibu ...*- canticchiò,continuando a sorridere divertito.
Rimasi a fissarlo paralizzata mentre prendeva Elizabeth dal seggiolino.
Chiuse la macchina con il telecomando elettronico e ,poggiandosi comodamente la piccola su una spalla,mi porse l'altra mano .
Gliela offrii,sebbene fosse tremante.
-Coprila bene-riuscii solamente a balbettare,riferendomi a Lizzie.
Non poteva essere.
Il motivo per il quale ancora non ero crollata a terra o non avevo pianto era che la mia mente rifiutava quel pensiero.
Insomma,non poteva davvero essere...Edward non poteva aver davvero comprato una ...si,insomma per noi.
No,non poteva essere.
Non dovevo neanche pensarci.
"Non pensarlo",mi ripetei mentalmente,scuotendo la testa.
Quella chiave avrebbe potuto aprire molte altre cose.
Forse Edward aveva affittato qualche gazebo sulla spiaggia per passare insieme la notte.
Non era la prima volta che faceva quelle sorprese inaspettate.
In un secondo momento poi realizzai che c'era anche Liz con noi,quindi...non poteva essere così.
-Per favore,parla-mi indusse lui,guardandomi preoccupato.-Cosa stai pensando?-
-Sto pensando alle tue parole di prima-mormorai,rivelando in parte la verità.
Mi guardò interrogativo.
Incredibilmente,riuscii a muovere i muscoli facciali per una piccola risatina che mi rilassò il crampo nello stomaco dovuto all'agitazione.-Pensi seriamente che io non sia aggiornata in campo musicale?-
-Pensi davvero che io non sappia che tu ascolti sempre quella canzone in macchina,quando siamo immersi nel traffico?-Replicò lui,guardandomi intensamente.
Aprii la bocca,ma non uscì alcun suono.
Edward si fermò,giusto il tempo di lasciar sfrecciare una macchina -una Ferrari-davanti a noi.
-Posso...posso almeno sapere dove siamo?-chiesi,indicando la lunga fila di ville immerse nel verde reso più scuro dal buio della notte.
Edward sorrise,continuando a guardare davanti a sè.-In un consorzio residenziale di Malibu-
Deglutii.-A fare cosa?-
Non ottenni risposta.
Per placare la mia ansia non potei fare altro che concentrarmi sul mio piccolo amore, che si guardava intorno spaesata.
Le accarezzai le manine paffute,infondendole tranquillità.
Avrei voluto sussurrarle paroline dolci,ma l'emozione mi aveva letteralmente chiuso lo stomaco.
O forse era desiderio?
Piacere?
Perchè se Edward mi avesse davvero reglalato una casa -un tremolio mi percorse a quel pensiero-,questo significava che avremmo vissuto presto insieme.Tutti e tre.Come una famiglia.
Come avevo sempre desiderato.
Questo significava che ...
Il bacio sulla mano da parte di Edward mi riscosse.Lizzie gorgoliò,reclamando attenzione.Allungai le braccia,ed Edward me la passò velocemente.
La strinsi forte al petto.Aveva l'incredibile capacità di calmarmi,in momenti di pressione come quello.
Continuammo a camminare,in silenzio,lungo il  viale intervallato da palme e cespugli.
Il verde della natura splendeva rigoglioso,e ogni tanto spuntavano ville di cui si riusciva a vedere solo la punta,per la vastosità e l'estensione dei vialetti che le contornavano.Sapevo che eravamo proprio sulla costa:avvertivo la brezza marina soffiarmi sulla pelle.
Era proprio il mio promontorio preferito di Malibu.
Ogni tanto guardavo Edward,ma lui continuava a sorridermi di tanto in tanto e a lasciare una coccola o un bacio a Lizzie.
Ad un certo punto,ci fermammo.
Giusto il tempo di comprendere quello che stava accadendo,che Edward mi aveva già poggiato le sue mani sugli occhi.Tutto si fece improvvisamente buio.
Sentivo la bocca di Liz sul collo.
-Edward!-esclamai,cercando di dinvolarmi,ma era come lottare contro una cinta muraria.
-Shh,stai buona-mormorò dolcemente al mio orecchio,strofinando la sua guancia contro la mia.Percepii l'agitazione nella sua voce.
Era emozionato.Molto emozionato.
-Ma Liz...-
-Liz sta bene.La controllo io-continuò,continuando a spingermi alla cieca .
-Ma...-
-Bella,per favore-mi implorò,baciandomi delicatamente e ripetutamente la guancia.Mi calmai all'istante.-Voglio che questo...questo momento sia perfetto-La voce gli vibrò.-Ci ho lavorato così tanto.-
Sentivo la testa girare.Probabilmente sarei caduta a terra ,se non ci fosse stato il suo corpo a sostenermi.
-So benissimo che tu hai capito di cosa sto parlando,ma spero che sia ugualmente una sorpresa piacevole per te.
Scusami se sono sparito per così tanto senza giustificarti la mia assenza,inducendoti anche a pensare che avessi un'altra storia.E' che ...Bella,la nostra storia è qualcosa di unico,di favoloso,di platonico,ma... mancava qualcosa.
Abbiamo l'amore,abbiamo la nostra ragione di vita-percepii che stava toccando i capelli morbidi di Elizabeth ,e mi morsi un labbro perchè sentivo le lacrime premere per uscire.
Mi conoscevo bene,e sapevo che sarebbe stato difficile resistere.
-...Bella,ho provato a crearne una che rispecchiasse esattamente i tuoi desideri,i tuoi sogni.
Vorrei che diventasse il nostro nido d'amore.Il luogo dove crescere Elizabeth,e concepire altri piccoli bimbi.Il luogo dove fare l'amore in tutte le ore della giornata,il luogo dove mangiare,dove tornare dopo una giornata stressante...il nostro luogo-
Singhiozzai.-Edward...-
-Shhh.Ti amo.E perdona il mio ritardo,avrei dovuto farlo molto tempo fa.Ti amo,Bella-
Prese un gran respiro prima di lasciar scivolare le sue mani dai miei occhi.
Rimasi senza fiato.
casaIl mio primo pensiero fu :Oh mio Dio.
Il secondo anche.
Il terzo anche.
Le sue braccia mi avvolsero la vita,riscaldandomi.
Lizzie gorgoliò,muovendo le manine eccitata.
Non è una casa,fu il mio quarto pensiero.
Mi ero sbagliata.
Quella era una reggia.
Spalancai la bocca e il mio cuore perse un battito,quando notai il  prato all'inglese e i lampioni accesi che indicavano un sentiero acciottolato fino all'ingresso.
Gli occhi divennero lucidi.
Edward mi prese per mano,dolcemente.-Vieni-mormorò.
Mi lasciai trascinare,inerme,e lasciai anche che prendesse in braccio Elizabeth.Non ero sicura di essere in possesso di tutte le facoltà mentali.
 

-Il prato è verde brillante,e contorna tutta la villa,proprio come piace a te-mormorò,baciandomi una guancia.-E ci sono tantissime fontane con spruzzi d'acqua altissimi-
Mi voltai verso di lui,senza sapere cosa dire.-Tu...-
-Shh-continuò,e camminammo sul sentiero ,fino a quando non fu visibile tutto l'edificio.
Color crema scuro,con ampie vetrate e immerso nella natura,il nostro nido d'amore era lì.
Non riuscivo a capacitarmi delle dimensioni.
-Qui c'è la veranda,con i divanetti colorati...-mormorò citando le mie stesse parole quando avevo descritto la casa dei miei sogni ad Alice e alle altre.
Mi trascinavo dietro di lui,per mano,per tutta quella magnifica reggia.
Con la chiave che mi aveva donato,aprì la porta.
L'ingresso era vasto,e regale,e un'ampia scalinata conduceva ai piani superiori.
Il pavimento di marmo,intervallato da lunghe composizioni orientali...ero senza parole.
Sapevo di star piangendo.
Era come avevo sempre immaginato,da bambina,la casa dei miei sogni.
Piccoli balconcini che si affacciavano sul prato,la cucina ad isola;una piscina contornata da palme,e un salotto caldo e confortevole,dove un camino acceso accentuava ancora più la bellezza di quel piccolo angolo di paradiso.
-Ti piace piccola?-Edward cullò energicamente Elizabeth.Lei lo guardò con gli occhi spalancati.
Fu in quel momento,che,ripresa possesso di me stessa,cominciai a comprendere quello che stava accadendo.
-Tu...tu hai costruito una casa per me e per Eizabeth?-chiesi,avvicinandomi a loro due.
Edward mi fissò intensamente,continuando a carezzare la guanciotta di Liz.-Sì.-
Chiusi gli occhi,scuotendo la testa,e poi mi gettai contro di lui.Mi accolse subito,stringendo forte il braccio destro attorno al mio corpo.
-Ti amo amore.Grazie,è la cosa più...più...-strofinai il viso bagnato sulla sua camicia.Alzai il viso,e ci baciammo .La sua lingua entrò nel mio palato,e la sua mano si mosse in giù,andando a finire sul mio sedere.
Repressi un gemito di piacere nella sua bocca.
-La ...cosa...più...-chiese,ansimando,quando ci staccammo.
Continuai a lasciargli ripetuti baci sulle labbra.-La cosa più assurda,favolosa,bella,magnifica,che tu potessi fare.A volte mi chiedo se tu sia davvero reale.
Perchè sai,a volte mi vengono dei dubbi.Sei troppo...-
Mi carezzò la guancia,sorridendo dolcemente,guardando me e Liz come se fossimo le uniche due cose a mantenerlo in vita.-Bella,devi far entrare nella tua testolina la concezione che io per te e per Elizabeth farei di tutto.
Gettarmi da un ponte,costruire case su case come queste,andare a vivere nello spazio...-
Sentii gli occhi pungermi nuovamente.Scossi la testa.-Ti amo tanto-
Le sue labbra mi raggiunsero di nuovo.-Anche io...-soffiò a un centimetro da esse,prima di immergermi di nuovo nel suo dolce sapore.
Furono i movimenti di Lizzie ad indurci a staccarci l'uno dall'altra ,prima di finire a battezzare la cucina della casa.
-Vieni-disse,tenendomi attaccata al suo corpo.
Salimmo le scale,arrivando al piano superiore.Una serie di corridoi si diramava e tante porte si affacciavano su quello principale.
Edward mi condusse verso una porta ad est,che aprì.
Era completamente in parquet marrone,le pareti bianche.Sembrava l'unica camera della casa ancora non toccata.
Lo guardai interrogativa.
-Cosa...-
-Questa-mormorò,entrando e sorridendo ad Elizabeth-è l'unica camera su cui non hai dato disposizioni.Forse perchè non l'avevi mai messa in conto nei tuoi sogni di bambina...-
Compresi.Sorrisi,baciando Elizabeth sulla testolina.-Non avevo mai pensato ai bambini come ...insomma,come figli miei.Ma devo nettamente ricredermi ora.-Mi guardai intorno.-La costruiremo insieme.Che ne dici?-proposi sorridendo.-Potremmo metterci tanti bei peluche sulla mensola,e un bellissimo guardaroba creato da Alice...-
Elizabeth rise quando sentì il nome della zia.
-Il balcone affaccia dallo stesso lato della nostra camera-aggiunse Edward.-Sul mare-
-Ti amo-
Mi lanciò una lunga occhiata,e sorridemmo dolcemente.
-Sbaglio o ...manca una camera?-chiesi intraprendente,quando rientrammo nel corridoio,dopo aver dato un'occhiata alla dimensione dei bagni .
Solo il bagno era tutta casa mia,probabilmente.
Edward sorrise divertito e ammiccò,poggiandomi casulamente una mano sul sedere.-E tu pensi che io non l'abbia fatto apposta a lasciarla per ultima?-
Mi morsi un labbro.-Sono curiosissima-dissi,cercando di mantenere la voce a un tono basso.
Non volevo passare per una maniaca sessuale.Però morivo dalla voglia di vedere il letto dove avremmo fatto l'amore tutte le notti,le mattine,i pomeriggi...
Edward aprì la porta.
 bedroomE,se non fosse stato per il semplice fatto che ce l'avevo avuta aperta avuta già per tutto il tempo,avrei spalancato la bocca.
Mi guardati attorno,rapita,mentre un soffio di vento caldo faceva sventolare la tenda bianca della porta-finestra gigantesca.
Era bellissima.
Un armadio di lacca lucida a riflesso posava sulla sinistra,mentre un letto moderno, sui colori del bianco e del nero, svettava in centro alla stanza.Un tappeto floreale degli stessi colori lo anticipava.
Intravidi una piccola rietranza del muro,che custodiva un altro piccolo luogo con divanetti e poltrone e ...una vasca idromassaggio.
Sospirai,voltandomi verso Edward.
Lui aspettava ansioso la mia reazione.
Quando vide il mio sospiro,si allarmò.-Non ti piace,amore?Possiamo cambiarla.Se vuoi possiamo prenderne una più stampo classico,o magari...-
Scossi la testa sorridendo.-No scemo!La ...cavolo,la adoro-mormorai,girando su me stessa,a braccia aperte.-Mi chiedevo solo ...-passai le mani sul suo sedere,con fare seducente e indicai con un sorriso divertito la piccola rientranza.-Lì cosa c'è?-
Recepì il messaggio.Guardò Elizabeth,baciandole il nasino,e poi si mise a pensare.-Ma per la piccolina di papà...-
-e della mamma-lo bloccai,lanciandogli un'occhiata.
Lui sorrise-per la piccolina della mamma e del papà non è ora di fare le ninne?-
-Tante ninne-aggiunsi,carezzandole i capelli.Lei sbadigliò,accocolandosi sulla spalla di Edward,e chiuse gli occhi.Lui la strinse forte.
Quella visione fu meravigliosa.Quasi mi pentii di non aver portato con me la macchina fotografica,ma possedevo tantissimi scatti di Edward e Liz in posizioni dolci e tenere.
E poi...avremmo avuto tutta la vita per viverci la casa con nostra figlia.
Le avremmo comprato una bellissima altalena,e perchè no,una piscina gonfiabile.
D'altronde,per i primi cinque anni sarebbe stata troppo piccola per nuotare nella piscina grande.
Le avremmo comprato un bellissimo lettino comodo dove dormire la notte,per rifugiarsi nei suoi sogni,e dove crescendo avrebbe pianto le sue cotte adolescenziali.
Per il momento,però,mi limitai solamente a condurre per mano Edward,dopo aver fatto addormentare Liz e averla poggiata sul letto morbido e profumato,nella vasca idromassaggio.


*Hey...tu sai cosa fare ...oh baby, fuggi a Malibù* Canzone degli Hole,si chiama Malibu v.v

Se vi interessa dare un'altra occhiata alle camere della casa,eccole qui,vi consiglio di guardare perchè questa villa è stupenda *---*
Giardino
Ingresso
Salotto
Bagno
Veranda
Veranda 2
Piscina

Spero che approviate la scelta della casa *.* A me è piaciuta fin dall'inizio.Ovviamente,quando Bella parla dei gusti della sua casa...bè,sono i miei,di gusti.Sapete che mi piace aggiungere un po' di me a questa storia <3

Grazie delle recensioni ancora una volta,i vostri commenti mi fanno sempre sorridere.


Un salutino super veloce a tutte,I love you <3<3

Cristina.






Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***



Buon pomeriggio e soprattutto buon week-end a tutte voi!Avete fatto l'albero di Natale e il presepe?Io sì,due giorni di lavoro ci sono voluti,ma io sono malata per il Natale,quindi rientra tutto nella normalità :D
Spero che le cose procedino bene anche con la scuola e il lavoro,io mi sono beccata il primo 4 e 5 a matematica,ma tralasciamo,ormai è una battaglia persa,la mia,con la matematica x)
Dunque,come sempre sono stata lentina a postare,ma a mio favore va detto che questo non è un capitolo qualsiasi,questo è IL capitolo.
Sono ben 24 pagine,non vorrei sbagliarmi,ma credo sia il più lungo di tutta la ff.Ci ho messo l'anima per scriverlo,e udite udite,sono soddisfatta completamente per la prima volta.Sono riuscita a descrivere tutto proprio come desideravo.
Se posso consigliarvi una musica da accompagnare alla lettura del capitolo,vi consiglio "All yours "dei Metric.E' anche la colonna sonora di Eclipse,sicuramente la conoscete .Ho scritto il chap con questa musica di sottofondo,e ammetto che la lacrimuccia è scesa :)
Questo capitolo è dedicato a nik81.Avrei dovuto postare per il suo compleanno,ma non sono riuscita a farcela.Cara,spero che vada bene lo stesso ora :)
Bene.Ah,un'ultima cosa.Con la nuova (e utilissima)funzione introdotta nell'account,ovvero la risposta alle recensioni,posso finalmente tornare a rispondervi,anche perchè così non sono costretta a rispondere al momento di postare il nuovo capitolo e soprattutto entro in contatto più diretto con i miei lettori :)

Ora vi lascio alla lettura del capitolo,che spero vi faccia emozionare come ha fatto emozionare me.
Buona lettura.




cover

Capitolo 23


Poggiata con la schiena alla testata del letto di Edward,ridevo contenta osservando la "lotta" tra papà e figlia.
Edward era sdraiato a letto,di fianco a me,e teneva Lizzie sulla sua pancia.
Era difficile dire chi la stesse avendo vinta:Lizzie,con le sue manine che erano perfettamente in grado di arpionare i capelli disordinati del padre,riusciva ad essere una valida rivale.
Era arrivato il grande giorno.
Il matrimonio di Alice e Jasper si sarebbe celebrato tra poche ore,e io e Lizzie eravamo rimaste a dormire,come facevamo spesso,da Edward.
-Ahia!-
Scoppiai a ridere,quando Lizzie infilò,fomentata dal gioco,un piccolo ditino nell'occhio di Edward.
-Oddio... ahah...- urlai,rotolandomi tra le lenzuola ridendo.
-Brutta pestifera di una bimba che non sei altro...- Edward,asciugandosi l'occhio lacrimoso,mi lanciò un'occhiata.-Ma che bella e brava ragazza che ho,che mi prende in giro e si allea con la piccolina di casa invece di difendere il suo indifeso cavalie...-
-Ovviamente-lo interruppi,seguitando a ridere.Mi girai,poggiando la pancia sulla superficie morbida del letto matrimoniale,e puntellai i gomiti sul materasso.-Prendo le parti di Lizzie-
La piccola battè le mani.
Ridemmo entrambi.
-Hai fatto caso come ride ogni volta che ripetiamo il suo nome?-mi chiese Edward,sistemandosela meglio sul petto.Lei ci si spalmò,giocando con i pochi peli sul petto del padre,e lui coprì tutti e tre con il pesante piumone.
Mi morsi un labbro,trattenendo un sorriso.-Edward,amore,sembra incredibile,ma il nostro piccolo tesoro sta crescendo.-
-Sì-replicò lui,carezzandole un ciuffetto di capelli.-E' bellissima-disse,guardandola con degli occhi così limpidi che mai,mai avrei potuto dubitare dell'amore di Edward per lei.
Allungai una mano,carezzando il suo braccio.Un brivido di piacere mi colpì,arrivando nel bassoventre.
Mi ero ormai per cosi dire,messa l'anima in pace.
Ogni qualvolta Edward e io ci sfioravamo,finivamo per restare nudi e coinvolti in un amplesso che ci lasciava a bocca aperta.
Probabilmente,il fatto che tra poco avremmo convissuto faceva sua buona parte.
Non potevo far altro che immaginare noi tre vivere in quella casa,così vicini al mare della California,così lontani dal mondo intero.
Immaginavo io ed Edward fare l'amore nella piscina azzurra,Lizzie mangiare le minestre di verdura nell'isola della cucina,la sua cameretta colorata...
E sorridevo.Sorridevo sempre.
Sorridevo cucinando per mamma e papà.Sorridevo quando facevo la personal shopper di Alice per il suo matrimonio ,lungo la Rodeo Street.
Sorridevo.
Felicità.
Una parola che ormai ricorreva spesso nel mio vocabolario quotidiano.
Era un bel periodo.
-Sai,mi chiedo sempre come sarebbe se...bè...-
Alzai lo sguardo,immergendolo in quello verde di lui.-Sì?-chiesi,in risposta al suo balbettio incomprensibile.
Edward sospirò,cingendomi con il braccio la vita.Sorrisi,rispondendo al suo invito poggiando la testa sul suo petto.Da una parte Lizzie,dall'altra me.Noi tre insieme.
-E' sbagliato secondo te essere così felici,eppure...volere di più?-chiese.Poggiai il mento sul suo petto,in modo da riuscire a guardarlo dritto negli occhi.
-Non capisco cosa vuoi dire-replicai.Un attimo di pausa.-Non sei felice?-chiesi,preoccupata.
-Ahw,Bella-la sua mano mi carezzò i capelli in un movimento estremamente rilassante.-Non sono felice,sono di più.Sono immerso nella più completa gioia.Se potessi,andrei sulla Luna e tornerei in due secondi,sto toccando il cielo con un dito.Ho tutto quello di cui ho bisogno.Solo che...beh,sapere che che questa gioia potrebbe essere triplicata,non so...c'è un limite alla felicità?-chiese,con uno strano sorriso.
-Non saprei-risposi lentamente,alzando leggermente il busto.Mi posi al suo stesso livello,per osservarlo bene in viso.-Di cosa parli,in particolare?-
-Di te.-rispose,dandomi un piccolo e rapido bacio a stampo.Ripresi le sue labbra,la mia droga,dandone uno più approfondito.-Di lei.-continuò,carezzando la testolina di Lizzie.
La piccolina si rilassò,e poggiò nuovamente il capo sul petto del papà.Chiuse gli occhi.Tempo due secondi e si sarebbe riaddormentata.
Seguii lo sguardo di Edward,e per qualche minuto non parlammo.Continuava a carezzare i riccioli di Elizabeth.
-Come sarebbe guardare tante Lizzie correre sul prato?-chiese,con un piccolo sorriso.-Tante Lizzie al maschile che giocano con un pallone o si tuffano nella nostra piscina urlando e schiamazzando?-
Chiusi gli occhi,accennando una piccola risata,non del tutto sorpresa.-Sarebbe...indefinibile.Sarebbe bellissimo,incredibile.Edward,so che vuoi altri figli,e ti prometto che ne avremo,amore-dissi,con la voce tremante.Gli carezzai il collo,e lui di risposta mi cinse più forte la vita.-Ma non ora.Lizzie è ancora così piccola,e voglio che abbia la nostra più completa e totale attenzione.-
-Me lo giuri?-disse,con una piccola risata.
Lo imitai,e gli baciai il naso.-M certo!Voglio tanti piccoli bimbi uguali a te-
-E sentiamo sentiamo...-disse,carezzandomi la schiena.-Come te li immagini?-
Scossi la testa ridendo.-Non so-
-Non ci credo che tu non te li sia mai immaginati-
-Smettila-continuai,ridendo.
-Almeno dimmi...il prossimo vorresti che fosse un maschietto o una femminuccia?Perchè se è così dovremmo impegnarci tanto,sai...-
-...basta!-esplosi,ridendo apertamente,rossa in viso,e gli lanciai il mio cuscino.
Lizzie riaprì gli occhi di scatto,e si agitò eccitata quando vide il papà e la mamma in aperta lotta con i cuscini.
-Lizzie,la mia piccola principessa,si allea con il papà,non è vero?-disse Edward,posizionandola sulle sue spalle-Contro la mamma!-

** ** **

-Alice,stai calma- le ripetè Rosalie per l'ennesima volta,ma era come parlare con il muro.
I bigodini tra i capelli,un accappatoio sopra il suo abito da sposa,e a meno di un'ora dal diventare la moglie di Jasper Hale,Alice era ormai incontrollabile.
Camminava avanti e indietro lungo la sua camera da letto,trascinando l'abito avanti e indietro.
-Alice-la ripresi,mordendomi il labbro.-Se continui così,quando arriverai in chiesa l'abito sarà diventato avorio-
Lei si bloccò immediatamente,e registrò le mie parole.
Sapevo dove colpire con Alice,e dovetti cercare di non ridere quando ammise -Hai ragione-
-Sorellina mia,se non avessi avuto questo pancione ti avrei incollato alla sedia con la forza-disse Rosalie,sistemandosi una ciocca di capelli sfuggita alla sua crocchia elegante.-Ma date le circostanze,temo che se non voglia partorire il giorno del tuo matrimonio,devi stare buona da sola ed attendere la truccatrice-
Mi passai una mano tra i capelli,quasi innervosita.L'agitazione di Alice stava influenzandomi.Non mi sarei stupita se l'avessi vista d'un tratto con i capelli dritti a causa dell'elettricità.
D'altronde,c'era da comprenderla.Il matrimonio avviene una volta sola nella vita.Perlomeno,il matrimonio vero.
E' il giorno nel quale si decide di unirsi in amore con la propria anima gemella.
Da quel giorno,non si è più soli ad affrontare il lungo ed impetuoso cammino della vita.Si sarà sempre accompagnati da lui,o da lei,e dalla famiglia che si costruirà.
Mi venne da ridere quando pensai che io ed Edward avevamo bruciato un po' le tappe.
Il matrimonio non era mai stata una questione che avevamo trattato,perlomeno seriamente.
Alcuni cenni scherzosi,e basta.
Probabilmente,Edward ancora non era pronto.
D'altronde,se avesse dovuto fare qualche proposta,l'avrebbe fatta quando mi aveva condotto alla nostra nuova casa.
Invece non aveva dettato neanche una parola sull'argomento.
Ma poco mi importava.
L'importante per me era vivere con lui,l'amore della mia vita,e la nostra piccola Lizzie.
Il resto avrebbe avuto tutto meno importanza.
-S.I.A.M.O.I.N.R.I.T.A.R.D.O.!-
L'urlo di Alice mi fece sobbalzare.Urlava a pieni polmoni.
-...io tra esattamente quarantacinque minuti dovrei essere su una spiaggia a SPOSARMI!-continuò,rossa in viso.-Avete vagamente idea del significato della parola matrimonio?!Ecco,se ce lo avete,cercate di comprendere che è totalmente ASSURDO,e ripeto,ASSURDO,che la truccatrice non sia ancora qui,e...-
-Calma,stai calma-le ripetè Rosalie,alzando gli occhi al cielo.-Tesoro,hai ragione,ma non perdere la lucidità,te ne prego,sennò mi agito anche io e nelle mie condizioni non è salutare.Vuoi che mi accada qualcosa?-chiese,inarcando un sopracciglio.
-No...-
-Ecco.Allora stai calma,Jasper non scappa.Ci sono Edward ed Emmett a trattenerlo con la forza-sorrise teneramente.-ora chiamiamo Jessica e vediamo perchè è in ritardo.Calma-ripetè,rassenerante.
Annuii.-Ha ragione Rose,Alice.Così ti agiti soltanto e non ti godi questo giorno.Calma.-le ripetei.
Rosalie mi guardò,accennando alla povera Alice,come a dire di supervisionarla.Si aggiustò la spallina dell'abito di satin argentato.-Vado a chiamare.La lascio nelle tue mani-
-Non sono un giocattolo-pigolò Alice,sprofondata nella poltrona rossa,ticchettando con il tacco sul pavimento di marmo.
Roteai gli occhi,e risposi con un'altra domanda.Tutto pur di distrarla.-Non trovi che Rose sia bellissima anche con quel pancione?-chiesi retoricamente,con un sorriso.
-Rose sarebbe magnifica anche con cinque gemelli dentro la pancia,calva e con uno straccio addosso-rispose lei atona,continuando a guardare un punto fisso della parete.
-Quell'abito argentato è davvero una meraviglia-osservai.Mi voltai allo specchio,osservando me.
Ero la damigella d'onore,e,sebbene la cosa mi spaventasse un pochino,non potevo non ammettere di essere lusingata della scelta di Alice.
Rosalie sarebbe stata la testimone,insieme ad Edward.
-Vorresti dirmi che il tuo non è magnifico?-chiese lei,per la prima volta calma.
E allora sorrisi a me stessa,davanti allo specchio.
L'abito rosso,di seta,senza spalline,scendeva morbido fino ai piedi.Avevo illuminato il viso con un rossetto rosso -alquanto inusuale per me-e la matita e il mascara nero intorno agli occhi.
I capelli erano lisci,e ricadevamo flessuosi lungo la schiena.
Ero molto ...spagnola.
-Certo che lo è -le risposi,sinceramente contenta.-Non è un rosso volgare,appariscente,anzi: è elegante-
-Devo ammettere che dei passi in avanti li abbiamo fatti con te e la moda-replicò lei ,alzando gli occhi al cielo.
Ridacchiai.-Bè,anche se devo ammettere che quello che hai scelto per Lizzie è un po'...come dire?Pomposo,si direi che è la parola esatta-
-Solo perchè non hai gusto estetico-
Risi ancora più forte.-Certamente-
Alice si torturò le mani smaltate di bianco.-Lo sai-mormorò,nervosamente-In queste settimane ho dedicato anima e corpo ai preparativi.La spiaggia,gli invitati,gli abiti,il ricevimento,ma la verita è che ora che mi trovo ad un passo ad essere veramente sposata,mi tremano le gambe.-confessò.Abbassò lo sguardo.
-Oh,Alice-mormorai,gli occhi improvvisamente lucidi.-Sorellina mia,io...io credo sia normale sentirsi così ,sai?E' un passo importante quello che stai per fare.Però ascoltami,ok?-
Annuì,rialzando lo sguardo e fissandomi.
Presi un gran respiro,accovacciandomi davanti a lei e prendendole le mani tra le mie.Le sfregai leggermente.-E' normale essere agitati,è un momento importante della tua vita,forse ,e dico forse,secondo solo alla nascita di un figlio.Ma io sono dell'idea che se si ama una persona,quando ci si ritrova lì,davanti a questa persona,e la trovi ad attenderti all'altare,le paure scompaiono.
Non parlo per esperienza personale,lo sai,ma questa è un po' l'idea che io ho dell'amore,del matrimonio.
Ami la persona che stai per sposare?Se sì,stai sicura che questo nervosismo ti abbandonerà appena vedrai Jasper-
Un piccolo sorriso fiorì sulle sue labbra,fino a quando una lacrima le scese lungo la guancia.-Hai ragione,sai.Io lo amo-
-Certo tesoro che lo ami-replicai,intenerita,e la abbracciai forte.-Ti voglio bene,Alice-
-E io ne voglio a te-replicò lei,sepolta nel suo abito di chiffon.-Uff,ne riparleremo al tuo matrimonio-
Imbarazzata,mi allontanai di poco.-Allora ne riparleremo tra un po' di tempo-
Alice scoppiò a ridere.-Oh bè,Bella,mi stupisci-mormorò,raccattando un kleenex che le porgevo.
-Sì?-chiesi perplessa.
-Bè,così praticamente dichiari di non conoscere mio fratello.Edward è all'antica,e lo sappiamo tutte due -
-Quindi?-
-Quindi,conoscendolo,mi sembra alquanto inusuale che decida di andare a vivere con te ed Elizabeth senza prima averti sposato-
-Alice,non ne abbiamo ancora parlato.La parola matrimonio è ancora lontana-le risposi,tranquilla.-Ok,non nego che probabilmente accadrà.In fondo,il passo di vivere insieme è molto vicino a quello dello sposarsi.Io sarò pronta a rispondere quando Edward lo chiederà.Ma per ora l'argomento ancora non è stato toccato.Adesso come adesso,sembrerà assurdo,ma non ne sento la mancanza,perchè ho già Edward per me-
La sua risposta fu inarcare il sopracciglio.-Certo che tu sei proprio strana-
Ridacchiai.-E tu sei proprio un piccolo folletto irritante che non si fa mai i proprio affari-
Scoppiammo a ridere,poco prima che la porta si aprì e Rosalie rientrò con Esme al seguito.
Si era cambiata.
Aveva indossato un abito rosa scuro,morbido anch'esso,e accompagnato da un lungo scialle.Esme era sempre incantevole.
Difficile dire chi non lo fosse in quella famiglia.
Tuttavia,appena vide sua figlia sulla poltrona ,sepolta nel suo abito bianco,i suoi occhi si velarono di lacrime di commozione.
Sorrisi mordendomi un labbro,cercando di non cedere alla rarità e preziosità di quella scena.
-Sta arrivando-ci informò Rosalie,carezzandosi il pancione.-C'è un incidente sulla A4,direzione Santa Barbara.Le ho chiesto quanto ci sarebbe voluto,e ehm,ha detto che quarantacinque minuti servono.Tranquilla Alice,non fare così,stai calma,adesso Bella chiama Edward e informa tutti,compreso,Jasper,e chiediamo all'autista poi di fare una strada diversa-
-Oddio,quarantacinque minuti...-
Alice era sull'orlo dello svenimento.
-Figlia mia,sei bellissima.Amore mio-
Esme,ancora sulla porta,non riusciva a staccare lo sguardo dalla sua figlia minore.
Alice alzò lo sguardo,immergendolo in quello della sua mamma adottiva,e il suo viso si distese immediatamente.Esme avanzò verso di lei,a braccia aperte.
Sorrisi nuovamente,e silenziosamente accennai a Rosalie la porta e lei annuì.
Mi mossi lentamente,lasciando alle tre ragazze il momento "famiglia".Mi ritrovai nel lungo corridoio di casa Cullen,e ,cercando di non fare fuori i tacchi che indossavo prima ancora di usarli veramente,mi diressi al cordless sul tavolino in vetro all'angolo delle scale.
Digitai il numero di Edward ed attesi.
-Pronto?-
-Amore,sono io-risposi sorridendo.Sentivo il rumore dell'orchestra sinfonica di sottofondo e le onde del mare.Probabilmente stavano provando la marcia nuziale.
-Bella.Siete ancora a casa?-chiese,sorpreso.
Mi morsi un labbro.-Ehm,in realtà ho chiamato proprio per dirti che faremo un po' di ritardo.La truccatrice di Alice ha trovato un incidente sulla A4,e ha ritardato.Sta per arrivare.-
-Deve ancora arrivare?-esclamò,a voce più alta.-Oddio,Emmett ed io non crediamo di farcela.Jasper è convinto che Alice non voglia più sposarsi-
Alzai gli occhi al cielo.-Io e Rose non siamo messe meglio.Alice è totalmente ingestibile.I miei sono arrivati?Elizabeth?-
-Sì,sono arrivati da poco.Lizzie sta bene-rispose lui,e lo sentii sorridere.-Se la stanno spupazzando tutti.A proposito,i colleghi di lavoro di Carlisle e Alice dicono che mi somiglia tantissimo.Un punto a favore mio-
-Scemo-mormorai sorridendo.-Hai indossato la cravatta che ti ho detto?-
-Certo,Madame.Sono uno schianto.Le donne stanno già tutte sbavando per me.-disse,ridacchiando.
Il sorriso mi sparì dalla faccia.-Non sei simpatico,per niente.-
Rise ancora più forte.-Scherzo,amore.Sono solo tuo,lo sai.Però sbrigatevi.Mi manchi.-
Alzai un sopracciglio,lisciandomi la stoffa dell'abito.-Non ci vediamo più o meno da tre ore-
-Troppe-
Sentii arrossirmi,e scossi la testa.-Se non arriviamo entro mezzogiorno,dai a Lizzie i biscottini plasmon.Sono dentro la borsa in macchina-
-Mmm,ok.Mi raccomando,cercate di velocizzare perchè primo mi manchi,secondo non reggo più Jasper-
Risi.-Va bene.A dopo tesoro-
-Bella?-
-Sì?-
-Ti amo.Da morire-
Chiusi gli occhi,gongolando,assaporando quelle dolci parole.-Anche io,Edward.Per sempre-




LimousineLa limousine arrivò in spiaggia.Il cielo era limpido,e sebbene la giornata fosse ventosa,le condizioni erano ottimali.
D'altronde,l'inverno californiano non può neanche essere definito tale.
Scesi dalla macchina,appostata sulla sabbia,in uno spiazzo di poco antecedente alla porzione di spiaggia dove si sarebbe svolta la funzione.
Era semplicemente meraviglioso.
Alice era una maga.
Le sedie,rivestite di tulle,erano tantissime,quasi tutte occupate.Un arco complicato,intrecciato da rose bianche e gigli,ospitava il funzionario e Jasper,in un completo lucido,i capelli domati dal gel,che guardava allucinato nella nostra direzione.Scorsi Carlisle,in prima fila,che mi guardava sorridendo,venendo verso di noi,pronto a scortare la figlia all'altare.
Arrossii quando mi resi conto che ero stata la prima a scendere.
Qualcosa come cento e passa occhi erano rivolti verso la sottoscritta.
Cercando di non farmi prendere dal panico,velocemente feci due passi sulla sabbia per aprire lo sportello dalla parte di Esme e Rosalie,che erano entramabe molto più pratiche di me a gestire queste situazioni di protagonismo.
L'orchestra cominciò a suonare la marcia nuziale.Distinsi nettamente l'organo e il pianoforte.Il sole splendeva alto nel cielo,e quando l'autista,con un cappello bianco in testa,aprì lo sportello di Alice,sembrò quasi illuminare la sua figura,splendente,luminosa nel suo facoltoso abito da sposa.
Tutti trattennero il fiato.Sentii esclamazioni di stupore,e tanti "Oooow".Sorrisi,e,stringendo forte il mio bouquet di rose rosse,mi avviai per il piccolo sentiero creato tra la sabbia.
La marcia nuziale procedeva verso le sue note più alte,mentre Alice varcava il cammino che l'avrebbe condotta tra le braccia di Jasper.
Sotto gli occhi di tutti gli invitati,guardavo dritta davanti a me,guardavo il mare,guardavo gli scogli luccicare alla luce del sole,guardavo lui.
Osservavo Edward.
Ammiravo Edward.
In un completo nero e bianco,una rosa nel taschino,mani incrociate sul bassoventre,lui mi guardava emozionato.
E per un momento...per un momento credetti di stare sposandomi io.Credetti di poter infilarmi al dito la fede che ci avrebbe unito per sempre.
Credetti di essere al mio,di matrimonio.
La marcia nuziale arrivò al suo assolo più alto,per poi diffondere nell'aria gli ultimi toni, fino ad affievolirsi drasticamente.
Non sapevo cosa stesse accadendo dietro di me,ma quando arrivai all'arco di fiori,Edward mi porse la mano con un sorriso.
La presi subito,stringendola forte,e lui,passandomi l'altro braccio intorno alla vita,mi portò vicina al suo corpo.Il suo viso era a pochi centimetri dal mio.Sentivo il suo respiro sui miei occhi truccati,sul rossetto vivo.
-Sei bellissima-soffiò.
-Grazie-mormorai,sorridendo.-Anche tu-continuai,alzando lo sguardo.
Poco importava che in quel momento si stesse celebrando un altro grande amore.
Avevo bisogno di lui,del mio Edward,delle sue labbra,che lui non mi negò.
Quando alzai lo sguardo sugli invitati,il panico non mi colpì.
Primo perchè ero tra le braccia protettrici di Edward,secondo perchè tra quelle tante teste una sola era in grado di scaldarmi il fuoco come fosse una fiamma ardente:Elizabeth,in braccio a Esme,che la coccolava,nel suo abitino di tulle rosa.
Lei mi fece l'occhiolino e io le sorrisi di rimando.Era in mani sicure.
Riconobbi Chantal,Steve,e tanti altri visi che avevo imparato a conoscere ed amare in questa mia nuova vita a LA.
MatrimAlice e Jasper non si lasciarono mai la mano,neanche quando il funzionario chiese loro di leggere le promesse che li avrebbe legati l'uno all'altra,neanche quando si scambiarono gli anelli dorati.Solamente quando,tra gli applausi concitati degli invitati,fu permesso a Jasper di baciare la sua sposa,la prese tra le sue braccia,totalmente.
Una palla sopra di noi scoppiò,facendo uscire alcune colombe,che volarono dritte in cielo.
Mi resi conto di quanto stupida e cieca potessi essere stata a dire di non cercare così ardentemente un matrimonio con Edward.
La verità era che Edward era lì,pronto a cominciare una nuova vita con me ed Elizabeth,eppure...eppure non era vero che pensavo che il matrimonio fosse solo l'ufficializzazione di un amore,come avevo detto ad Alice.
Il matrimonio è il voto di due individui pronti a legarsi davanti a Dio,indissolubilmente.
E' l'atto che concretizza l'amore.Che mi avrebbe resa sua ufficialmente davanti a tutti,e viceversa.
Edward mi avrebbe sposata presto.
Fu una certezza quella,che venne concretizzata quando alzai lo sguardo,incontrando gli occhi di Edward fissi nei miei.
Sembravano dirmi: sposami,Bella.


ricevimento-Blublublu...buah!- Emmett solleticò il pancino di Lizzie,sulle sue gambe,per indurla ad assaggiare la salsa di gamberetti che era nel piatto.
Edward,impegnato a baciare il mio collo,sbuffò,per poi voltarsi verso di lui.-Non la mangerà,Emmett.E' troppo piccola.E poi non la vuole-
Teatralmente,Emmett alzò gli occhi al cielo.-Emmett no,Emmett sì.Emmett è piccola,Emmett è fragile,e bla bla bla.Seriamente Lizzie,ma come fai a sopravvivere con un papà del genere?-
Presi la mano di Edward,intrecciandola alla mia e portandola sopra al tavolo.-Edward ha ragione.E' troppo piccola,Emmett.-
-Oh,mi sembrava strano he non fossi ancora intervenuta in difesa della tua dolce metà-,mi prese in giro lui.-Mi è concesso fare battute a sfondo sessuale in presenza di una bimba cosi piccola?-
-No- La risposta di Edward fu netta e chiara.-O mi inventerò la voce che Rosalie non è incinta di te ,per colpa di un tuo principio di impotenza,e che questo fliglio l' ha spacciato per tuo ma non è così.-
Mia madre e Charlie,seduti proprio di fronte a noi,impallidirono e fecero finta di tossire,ma per me fu impossibile non ridere.
Scoppiai a ridere fragorosamente.-Oh mio dio!-urlai,asciugandomi le lacrime.
Rosalie scosse la testa,continuando a mangiare il suo piatto e dando un piccolo buffetto a Lizzie.
-Ma come siamo simpatici,fratellino-lo rirpese Emmett.-Vuoi che ti sfidi a braccio di ferro?-
-Smettetela-mormorai,chiedendo la bottiglia d'acqua frizzante.-A casa vi scontrerete quanto vorrete.Per ora sarebbe meglio non rovinare il matrimonio di Alice e Jasper-
-Hai capito il caro e vecchio Jasperino-commento Emmett,rinunciando all'impresa con Lizzie.Me la passò,ma Edward la volle prendere e non obiettai.Adoravo vederli insieme.
-E' stato molto più gentiluomo di te,che appena sposati pensavi sempre e solo alla prima notte di nozze-commentò Rosalie indifferente,ingoiando di buon gusto un'altra forchettata di linguine.-Mmm...queste linguine sono formidabili.Quasi quasi ne chiedo un'altra porzione-
-Statti buona,Rosalie-la avvertì Emmett,guardandola di sbieco.-Poi non ti lamentare se non ti entrano le cose-
Risi,appoggiando il viso sulla spalla di Edward.Infilai un dito tra i riccolini di Lizzie.-Smettetela-ripetei,per la seconda volta.
Rosalie stava ancora incendiando Emmett con lo sguardo quando Esme e Carlisle si accomodarono a tavola,mano nella mano.
Sembravano due divi del cinema.
Eravamo alla prima portata del pranzo nuziale.Eravamo più o meno tutti morti di fame,per via del ritardo di Alice,ma ora che eravamo a tavola eravamo tutti più rilassati e soprattutto felici di mangiare.
La famiglia,ovvero noi,compresi mamma e papà,era tutta riunita in uno dei tavoli più vicini al tavolino centrale dove sedevano gli sposi.Altri dodici tavoli erano sistemati e affollati sotto il gazebo sistemato sulla spiaggia.
LizzieAvevo salutato chi conoscevo,e Edward mi aveva presentato con grande soddisfazione ai colleghi di lavoro della famiglia.Gongolava come un matto quando qualcuno si avvicinava a coccolare Lizzie.
-Allora,hai visto quanto è bella la nostra piccolina?-gli sussurrai,sorridendo ad Elizabeth.Anche Edward abbassò lo sguardo,carezzandole la guanciotta paffuta.La sollevò fino a far scontrare il  naso con il suo.-Bella?E' magnifica.Me la mangerei di baci...awrh!-imitò il ruggito di una tigre,mordendo delicatamente la guancia di Lizzie,e lei scalpitò ridendo con i piedini.Scossi la testa ,felice.
-Hey,Bella!-
Prima ancora di voltarmi,vidi perfettamente la schiena di Edward irrigidirsi.
Girai di poco la sedia,trovandomi di fronte Roger.
-Roger!-
Sorrisi,baciandogli le guance,e regalandogli un abbraccio.
-Cosa ci fai qui?-chiesi,sorpresa.
Allargò le braccia.-Mi sembra evidente,no?Sono al matimonio di Alice-
Allargai gli occhi.-Tu e Alice vi conoscete?-
-Più o meno-rispose lui sorridendo -Qualche volta facciamo surf insieme,la mattina-
-Sono sorpresa-ripetei.
-In effetti ,non sapevo neanche se avrei potuto partecipare-rispose lui,le mani in tasca-sai,non posso lasciare spesso le Hawaii.I biglietti aerei costano.Ma mi fermerò per qualche altra settimana,credo.Mia sorella è in procinto di partorire.-
-Oh,sono contenta per te,un bambino è sempre una buona cosa-dichiarai,sorridendo.
-A proposito,la tua piccola Elizabeth dov'è?-
Edward si alzò,con Lizzie tra le braccia.Feci finta di non notare il suo sguardo freddo e composto.
-Oh-Roger annuì leggermente,allungando la mano.-Non so se ti ricordi .Sono...-
-Ricordo perfettamente-lo interruppe Edward,allungando una mano e lasciando l'altra sotto il sederino di Lizzie.-Va tutto bene?-
-Sì,oh certo...sì.Vedo che la piccolina sta bene-
-Sì.Perfettamente-
Sorrisi,tesa.-Anche la sorella di Edward è vicina al parto-dissi,cercando di cambiare argomento.-Porta i miei auguri a tua sorella-
-Ma certo-Roger ricambiò il sorriso,e poi,inconsapolvolmente,fece scendere il suo sguardo sul mio abito.Deglutì.-Sei...sei molto bella,oggi.E...e anche Lizzie-aggiunse,quando si rese conto di aver osato troppo.-Che bel vestitino principesco-
Non osavo guardare Edward.
Sapevo quanto protettivo e geloso fosse.
-Sì-la sua risposta ferma e composta quasi non mi stupì.-E' tutta opera della zia Alice,è fanatica della moda;immagino già cosa combinerà quando riempirà il suo armadio di vestitini all'ultima moda.Sai,io e Bella andiamo a vivere insieme-
Lo avrei dovuto sapere.
Era stato fin troppo calmo per i miei gusti.
Un principio di rabbia mi salì su per il petto.
Roger aprì la bocca,guardandomi deluso.-A-a...ndate a vivere insieme?-
-Sì-rispose lui al posto mio,sistemando meglio Lizzie sulla spalla,impegnata a giocare con la sua cravatta.-Ci amiamo,abbiamo una figlia,quindi non vediamo il motivo per restare separati-
Scossi la testa,chiudendo gli occhi.
Aveva superato ogni limite.
-Capisco-mi raggiunse la voce affievolita di Roger.-Bè,si...allora,tanti aguri...sì,tanti aguri anche a voi.Credo che...debba tornare a mangiare.Bella,ci...ci rivediamo,allora-
Aprii gli occhi e gli sorrisi.-Certo.Stammi bene,Roger-
E contro ogni aspettativa,mi feci avanti e lo strinsi forte,carezzandogli la schiena,ignorando chi mi stava dietro.-Ti voglio bene-
-Oh...anche io-replicò lui subito.Mi salutò di nuovo.-A presto...Bella-
Quando mi voltai,livida,mi accorsi che tutta la tavolata ci fissava.
Me ne fregai.
-Non.rivolgermi.la.parola-dissi,prendendo Lizzie tra le sue braccia.-Sono nera.-
La faccia di Edward era più livida della mia.-Che cosa era quel numero dell'abbraccio?-
-Era un abbraccio amichevole,un sentimento,l'amicizia,che a quanto pare tu non sai rispettare!-risposi,cercando di mantenere calmo il tono della voce.
Edward rise,incredulo.Allargò le braccia.-Bella,mi stai prendendo in giro?Quel tizio ci sta provando con te da una vita!-
-Quel tizio è MIO amico-replicai,arrabbiata e seccata.-E non ha mai fatto nulla di inappropriato o che venisse a rivendicare ciò che è tuo.Edward,la tua uscita è stata terribile....e l'ultima cosa che voglio,ora è parlarti,quindi lasciami in pace-
-Sei incredibile!-esclamò lui,alzando la voce.
Un paio di teste del tavolo vicino al nostro si voltarono.
-Dovevo stare qui a sentire ancora le sue belle parole sul tuo vestito...poteva denudarti direttamente,no?
Bella,apri gli occhi...non tutti sono gli angeli che tu credi siano!-
Scossi la testa,senza parole-Sono...disgustata,davvero.Edward,non ho bisogno del cavaliere che ogni volta che qualcuno mi dice qualcosa di troppo debba intervenire reputandomi un'incapace!-urlai,prendendo la carrozzina di Elizabeth lì vicino.-Lasciami in pace.Non voglio parlarti ora.Mi hai rovinato la giornata.Andiamo,Lizzie-
La infilai sotto le coperte e cominciai a spingere la carrozzina,sotto gli sguardi increduli di tutti.Edward mi prese il braccio.-Dove vai ora?Non puoi andartene!-
Lo scansai via.-Và al diavolo,Edward-





Seduta sullo scoglio,i tacchi tra la sabbia,accarezzavo Lizzie,tra le mie braccia.
Era ormai tardo pomeriggio;il sole aveva raggiunto il livello del mare all'orizzonte,e il cielo era dipinto di un color arancione da film.
Tuttavia,un leggero vento aveva cominciato a soffiare,e,per paura che Lizzie prendesse freddo,sapevo di dover tornare al ricevimento.
La rabbia non era ancora sbollita del tutto.
Mi sentivo uno schifo.
Quella che era iniziata come la giornata perfetta si era trasformata in un litigio tra me ed Edward -voluto da me-,e avevo rovinato il giorno più bello di Alice e Jasper.
Non me lo sarei mai perdonato.
Tuttavia,in fondo al cuore,sapevo di non aver sbagliato del tutto.
Edward non era stato carino,nemmeno un po'.
E' vero,Roger avrebbe dovuto evitare certi commenti,ma lui era sempre stato gentile,con me,con mia figlia,e anche con Edward stesso.
Che bisogno c'era di farlo soffrire così inutilmente?
Non che non volessi che Roger sapesse che andassi a vivere con Edward e Lizzie.
Era ormai chiaro a tutti quelli che mi conoscevano che eravamo diventati una famiglia a tutti gli effetti.
Quello che mi aveva irritato era stata l'intenzione di Edward di ferire i sentimenti di Roger,e sebbene la sue gelosia era sì, dolce,a volte diventava qualcosa di troppo.
E poi mi sentivo uno schifo perchè avevo esagerato anche io.
Lo avevo chiaramente mandato al diavolo,senza giri di parole,davanti a tutti.
Probabilmente,era ancora arrabbiato con me,altrimenti,sarebbe venuto a cercarmi già da tempo.
Sospirando,lasciai un bacino sulla fronte ad Elizabeth,che si era addormentata con i pugnetti delle mani chiusi sul mio vestito.
Mi alzai leggermente per rimetterla nella carrozzina,e poi mi risedetti,poggiando il mento sulla mano.
Non udii il fruscio dell'abito di Alice,perciò sobbalzai quando mi raggiunse alle spalle.
-Hey-
-Alice!-esclamai,alzandomi in piedi nuovamente.-Cosa...che ci fai qui?Come hai fatto a trovarmi?-chiesi,sorpresa.
Lei sorrise.L'acconciatura si era leggermente scompigliata.-Quante domande!Diciamo che ho deciso di fare una passeggiata per il lungomare.E bè...eccomi qui-
Scossi la testa.-Oh,Alice...è il tuo matrimonio.Dovresti essere con Jasper.-
Lei rise.-Oh,ma tranquilla,che con Jasper ci sto e ora ci ritorno.E poi,ci starò per tutta la vita,no?-aggiunse sorridendo.-E' impegnato a ballare con Esme.Abbiamo aperto le danze-
Sorrisi tristemente.
Lei sospirò,e ,non con poche difficoltà,si adagiò vicino a me,sul masso.
-Così lo sporcherai-mormorai,accennando all'abito.
-Direi che ormai è concesso-replicò lei,carezzandomi piano la spalla.-Tesoro,non pensi che sia ora di tornare?Lui sta uno schifo.E' seduto al tavolo a fissare il suo bicchiere di champagne.Sta male-
La guardai.-Sono stata un mostro.L'ho trattato malissimo,e l'ho umiliato davanti a tutti.Non mi perdonerà mai.-
La sua risata mi sorprese.
-Oh,Bella!Non dirai mica sul serio?Tu ed Edward avete affrontato di molto peggio.E' stata una semplice discussione.E sì,ammetto che avete dato spettacolo e che tu non sia stata proprio una principessa,ma Edward non è arrabbiato con te.-
-Ma se hai appena detto che è triste-
-E' triste perchè odia queste situazioni.Ed è arrabbiato con se stesso.Si sente in colpa,come sempre.Non potrà mai avercela con te,Bella,lo sai.Ora,perchè non torniamo insieme dillà e vi fate un bel ballo romantico sotto questo tramonto?-propose,strizzando l'occhio.
-Mi vergogno-borbottai,le guance in fiamme.
-Ah,Bella-fece lei,scuotendo la testa.-Ti credevo più coraggiosa!Forza!Non eri tu quella che stamattina mi dicevi quelle perle di coraggio?Dove è andato a finire il tuo?Lizzie poi si congelerà-
Sospirai,pulendo i chicchi di sabbia finiti sul fondo del mio abito,e mi alzai,lanciandole un'occhiata di sbieco.-Solo perchè è il tuo matrimonio-
Lei rise.-Ma certo,cara.Anche se ho bisogno di un aiuto per rialzarmi da qua sopra.-disse,tendendo la sua mano.
Ci rimettemmo in piedi,e le concessi di riportare la carrozzina per tutto il tragitto di ritorno.
-Sul serio,mi dispiace di averti rovinato la giornata,Alice-mormorai,cercando di tenere fermi i capelli,mossi dal vento.
Lei alzò gli occhi al cielo,e io li abbassai quando mi resi conto che eravamo arrivate.
La musica si udiva anche da lì,e i miei occhi saettarono subito al tavolo,incontrando però solo il profilo dei miei genitori.
Esme e Jasper ballavano sulla pista da ballo,insieme a Carlisle e Rosalie.
-Bella,non farti queste paranoie.Non mi hai rovinato proprio un bel niente,anzi,l'hai vivacizzato,se cosi possiamo dire-rise lei.Poi si fece seria,quando arrivammo proprio sotto al gazebo.
-Alice,ma lui...non c'è-mormorai,mordendomi il labbro.
Avrei dovuto saperlo.
Era ancora arrabbiato.Se ne era andato.
-Si Bella,lui c'è-mi corresse lei,indietreggiando con la carrozzina.-Lizzie ora resta con me.C'è una cosa per te,Bella-
Mi accorsi che tutti mi stavano osservando.
Non compresi.
La musica si interruppe.La voce del dj risuonò nel microfono.
Rimasi al centro della spiaggia,i tacchi in una mano,i piedi affondati nella sabbia.
Alice-la chiamai,ma lei era mano nella mano con Jasper dietro,insieme a tutti ,e guardava con un sorriso.-Alice,cosa sta succedendo?-
Continuò a sorridermi ,senza rispondere.
-C'è una certa persona,tra gli invitati,che ,a quanto so,è un po' triste oggi-
La voce del dj risuonò dalla sua postazione,e mi voltai a guardarlo.Lui passeggiava avanti e indietro,mentre il silenzio calava sulla spiaggia.
Deglutii,a disagio.
Cosa...
-...e questa persona è un po' triste perchè ha avuto un litigio-chiamiamolo cosi-con il suo ragazzo.Si è addirittura fatta un chilometro di spiaggia prima che la sposa in persona riuscisse a portarla indietro-
Spalancai gli occhi.No.No.
No.
-Oddio...-mormorai.
-Quesa persona oggi indossa un bellissimo vestito rosso,e,forse,lei non lo sa,ma è la vita di un'altra persona,una persona che oggi aveva deciso di creare un'atmosfera un po' particolare per chiederle una cosa.
Poi però,è accaduto questo litigio,dovuto alla gelosia-.
Silenzio.La sua voce venne sosittuita da un'altra che conoscevo molto bene.
-Isabella-
La sua voce.
Una serie di mormorii tra i tavoli.Alzai lo sguardo.Lui era lì ora, alla postazione,con il microfono,e mi guardava,bellissimo.
-Bella,amore,ti prego,scusami.Scusami se non sono perfetto come vorrei essere,scusami se puntualmente riesco a ferirti con le mie parole.Scusami se non riesco a donarti tutto quello che in realtà provo,e scusami se delle volte piangi a causa mia.Scusami se a volte la gelosia non mi permette di controllare me stesso,ma la paura di perferti è così forte che sarei capace di mettermi contro il mondo intero.
Ho promesso,tempo fa,ti ho promesso,che non ti avrei fatto più piangere,nè soffrire,ma puntualmente mi ritrovo a fare i conti con questa promessa,e tu sei sempre qui,a porgermi di nuovo la mano,a sorridermi,a farmi tuo.
Amore mio,tu e nostra figlia siste ciò che di più importante potessi mai aver chiesto al mondo,e...e le cose sarebbero dovute andare diversamente,oggi.-
Pausa.Alzò lo sguardo nel mio,che era appannato dalle lacrime.
-...avevo preparato un altro discorso,avevo preparato un mazzo di rose rosse,e avrei voluto infilare l'anello in un tovagliolo,forse,o direttamente nella tua mano.
Ma quando mi sono ritrovato su questa spiaggia,quando ti ho stretta a me mentre Alice e Jasper si scambiavano i voti,ho capito che non era così che la cosa sarebbe dovuta andare.
E ti chiedo scusa per i miei comportamenti,che mai si adeguano a tutto quell'amroe e quella gioia che tu mi irradi ogni giorno.
La mia è solo la richiesta simile a qualsiasi di un altro uomo,che,innamorato fino allo stremo,farebbe di tutto per la propria luce.marryme
E tu sei la mia luce,Bella.Quella luce che vorrei consacrare davanti a tutti,davanti a Dio,sei quella luce che spero esaudirà la richiesta che ho scritto sulla sabbia che il vento presto cancellerà via-
Le gambe mi tremavano,e ,senza riuscire a dire nulla,mi feci avanti verso Emmett che sorridente indicava un punto della sabbia.
E lì,a lettere cubitali,vergate dalla grafia elegante di Edward,c'erano quelle parole.
Quelle che avebbero cambiato definitivamente la mia vita.

MARRY ME

-Oddio-mormorai singhiozzando,portandomi le mani sulla bocca.Le lacrime scendevano copiose dai miei occhi,ma non me ne curai.
Alcuni invitati si asciugavano gli occhi con il tovagliolo,ma non me ne curai.
Emmett sorrideva,ma non me ne curai.
Edward camminò lentamente,scendendo le scalette,raggiungendomi,mentre infilava la mano nella tasca.
Si inginocchiò di fronte a me,senza preoccuparsi di sporcare il completo con la sabbia.
Il suo viso bellissimo era illuminato dai raggi del sole.Gli occhi,lucidi, non abbandonarono mai i miei,neanche quando aprì la scatola,rivelando ai miei occhi l'anello.
-Isabella Swan-disse,in modo netto e chiaro-unico e solo amore della mia vita,e madre di mia figlia,mi concedi l'onore di diventare mia moglie?
Sposami,Bella-
propostaMi passai le mani tra i capelli,continuando a singhiozzare.Quasi non riuscivo più a distinguere i contorni del suo viso.
Eppure,fu facile come camminare rispondergli. Con naturalezza.-Sì amore mio...si che ti sposo!-
Gli applausi che sfociarono dietro di noi furono solo una cornice al quadro di cui i protagonisti in quel momento eravamo io ed Edward.
Volai tra le sue braccia,al sole,mentre le sue labbra di velluto assaggiavano le mie ,salate,per il primo bacio da fidanzati.








Sono sinceramente soddisfatta di questo capitolo,il che non accade spesso xD
Piccolo appuntino: alcune di voi mi hanno fatto giustamente notare che i links alla casa dello scorso chap non erano funzionanti,pardon,una mia svista.Ora li ripropongo qui corretti.Dovrebbero vedersi.In caso contrario,non esitate a contattarmi. (  giardino ;  ingresso ; bagno ; salotto ; veranda ; veranda2 )
Spero,e conto,di riuscire a postare un nuovo capitolo per le vacanze e prima di partire per Londra.In caso contrario,ci si risente al nuovo anno,ma non pensiamo negativo,dovrei quasi sicuramente riuscire a postare prima :):)
Come sempre,lascio il mio contatto di twitter  :)

Un bacione,
Cristina















Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Good morning a tutte,e happy new year!:) Scusatemi,sono ancora in clima londinese praticamente,è difficile che mi riprenda entro...il 2012?xD Spero che abbiate passato tutte delle belle feste,io sì,e a Londra mi sono divertita così tanto che non si può nemmeno esprimere a parole come sono stata.Ah,adoro viaggiare.Adoro l'inglese.E poi Londra è così simile a NY...ahw,una meraviglia.
E,cosa ancora più meravigliosa,mi sono spalmata addosso alla statua in cera di Rob al Madame Tussauds.Queste sì che sono soddisfazioni della vita! :D
Vi lascio senza tanti giri di parole al capitolo,che è la cosa che più vi interessa :)
Piccola nota riguardo "Una settimana a Parigi" : ho deciso di concludere prima Un nuovo inizio, (purtroppo manca poco,sigh),e poi prendere di nuovo in mano l'altra,semplicemente per semplificarmi un po' il lavoro.Già mi riesce difficile scriverne una con sta scuola del cavolo,figuriamoci due °--°
Buona lettura ragazze :)

cover

Capitolo 24

-E' tutta una questione di anello-ci informò Rosalie compiaciuta,seduta sulla poltrona del salotto.-A noi donne piace far vedere che siamo poco interessate al gioiello di per sè,ma la realtà è che ci rende felicissime-
E in quel momento,sebbene sapessi l'esagerazione di Rosalie e Alice per gioielli,bigiotteria,vestiti e scarpe,non potei non essere d'accordo con lei.
L'anello era al suo posto,sul mio anulare,e splendeva di luce propria.
Lì doveva stare,non c'era nulla da fare;erano passate poche ore dal momento in cui lo avevo indossato,eppure pareva già di averlo da una vita.
-Eccoci qui,siamo pronti-
Alice e Jasper comparvero sulle scale.
Si erano entrambi cambiati d'abito;Alice indossava un tailleur beige composto da gonna larga e una giacca giovanile;Jasper,invece,un paio di jeans e una camicia nera.
-State benissimo-commentò Esme emozionata,portandosi le mani al petto,ed Emmett fischiò.
Naturalmente,dopo il teatrino rivolto alla scena per il mio fidanzamento,al momento del taglio della torta,non aveva potuto esentarsi dal fare il cretino e aveva tirato fuori un pacco di riso,rovesciandolo addosso ai due neosposini.
Alice aveva riso;Jasper lo aveva fulminato con gli occhi.
-Fate buon viaggio,allora-si premurò Esme,avvicinandosi a sua figlia.Le mise in testa un cappello abbinato al tailleur,tipico cappello delle neospose,e poi si fece abbracciare forte da Jasper.
-Ti voglio bene,mamma-
-Anche io,figliolo-
Emmett alzò gli occhi al cielo,e Edward,riservato come sempre,si morse un labbro nel tentativo di non ridere.
Scossi la testa e abbracciai forte entrambi.-Buona vacanza-augurai loro con un sorrisone che avevo stampato in faccia praticamente da quando Edward mi aveva fatto la proposta.
-Grazie,sorellina mia-rispose Alice,facendomi l'occhiolino.-Hai visto come è andata a finire?Mi dovresti descrivere la tua casa dei sogni più spesso-e ridacchiò.
Scossi la testa.-Siete assurdi.Complottate meglio dei servizi segreti -
-Vero?-Approvò lei,lasciandosi stringere da Carlisle.-Vedete di non fare troppo i porcellini durante la nostra assenza,o Lizzie ne risentirà e ce la prenderemo io e Jasper...non è vero,amore della zia?-disse,facendo il motivetto,aprendo le braccia.
Alzai gli occhi al cielo.
Lizzie,tra le braccia di Edward,allargò le braccine anch'essa,esprimendo la volontà di salutare la zia.
Edward la lasciò andare di buon grado,e lei se la sbaciucchiò tutta,curandosi di ricoprire ogni porzione di pelle visibile.
-La mia piccola Alice in Wonderland...come farò senza di lei per una settimana...-mormorò,stritolandole una guanciotta.
-Secondo me invece riprenderà fiato-borbottò Edward,legando la sua mano alla mia.La mano con l'anello.
Un brivido mi percorse il braccio.
-Guarda che ti sento,fratello ingrato!-
Ma lui era troppo preso dal mio viso,noi eravamo troppo immersi nella nostra bolla privata,da interessarci alle altre persone.
Lentamente,Edward alzò il mio braccio,e baciò la mia mano.
Arrossii,e abbassai lo sguardo.
-Dreams are my reality, a wondrous world where I like to be...*- canticchiò Emmett con fare romantico.
Arrossii ancor di più ,a dispetto della risata generale che ci fu.
-Vedete di non fare danni-si premurò Esme,preoccupata.-E chiamate per ogni evenienza-
-Danni al muro dietro al letto o danni in generale?-
-EMMETT!-
-Ok,ok-
-Stà tranquilla,mamma-la rincuorò Alice, gli occhi sicntillanti.-Prevedo già tanto shopping,non è vero,amore?Non è così?-
L'espressione di Jasper lasciava ben intendere.
Emmett rise.-Buona fortuna,fratello-solidale,gli diede una pacca sulla spalla.
Sull'uscio di casa,Alice,già con il cappello in testa e la borsa sulla spalla,si voltò improvvisamente facendoci trasalire tutti.
-E tu!-additò Rosalie,con fare minaccioso.-Vedi di far nascere il campione quando noi saremo già tornati,ok?Non voglio far nascere il mio secondo nipotino senza la mia presenza.-
Emmett improvvisamente si fece serio.-Potrebbe essere anche una campionessa.Comunque,su quello non c'è problema.Nel caso voglia uscire,lo facciamo rimanere dentro la pancia di Rose.Non sono ancora psicologicamente pronto-
-Emmett,i bambini non funzionano a batteria-gli ricordai,alzando gli occhi al cielo.Elizabeth mi prese la mano senza anello,e cominciò a giocare distrattamente con le mie dita smaltate di rosso.
Il rosso era un colore che la aveva sempre affascinata.Quando Esme e Carlisle le avevano regalato un corredino rosso per la nuova culla,non si era lamentata nemmeno una volta di uscire,anzi,ci rimaneva  dentro tutta contenta.
Da quel momento in poi,tutto ciò che Edward le comprava,era quasi,o relativamente,rosso.
-In ogni caso stai tranquilla-la rassicurò Rosalie,carezzandosi il pancione enorme.-Per il piccolo non è ancora ora-continuò,guardandolo con amore.
Non mi sarei sorpresa se il bambino fosse nato proprio quella settimana.
Perchè,si sà,le cose non vanno mai come devono andare.


-Un anello.Tu quello...lo chiami un anello?-commentò Charlie,strabuzzando gli occhi.-Vale più della nostra casa riprodotta quattro volte!-
Seduta in braccio ad Edward,passai le braccia attorno al suo collo.Lui mi baciò la mano,e io la stesi davanti ai nostri volti,rimirando il lieve candore che il diamante al mio anulare emanava.-Papà...-dissi,con occhi sognanti,immersi in quelli di Edward.-...papà,si chiama Tiffany.-
Lui alzò gli occhi al cielo,-Ok d'accordo,Tiffany o quello che è ...-
-Ti amo-mormorò Edward,baciandomi con irruenza,all'improvviso.
Le sue labbra si poggiarono sulle mie,la sua lingua cominciò a danzare con la mia.
-Ti amo anche io-mormorai dandogli un ultimo bacio a stampo.-Tanto-
Quando rialzammo gli occhi,papà non era più lì.
Tuttavia,Lizzie ci guardava dalla porta del salotto,il pigiamino rosa indosso,un dito in bocca,con ai piedi due pantofole giganti dello stesso colore del pigiama.
Spalancai la bocca.Cosa...
-Edward...-con la mano tremante,gli strattonai il braccio.
In meno di un secondo,egli fu alla porta del salotto.Si inginocchiò,portando le braccia attorno alla vita esile di Lizzie.Le gambine le tremavano.
-ODDIO!-urlai,portandomi le mani alla bocca.-EDWARD,STAVA CAMMINANDO!-
In men che non si dica,la raggiunsi anche io .
-Cosa diavolo succede?-
Mio padre tornò trafelato,e il suo sguardo cadde su me ed Edward,entrambi attorno alla sua nipotina.
-Lizzie?Le è successo...oddio,ma è in piedi!-urlò,inginocchiandosi anche lui.-Ma come,Lizzie,amore del nonno...stavi camminando,amore...-
Se la scena non fosse stata altamente significativa,sarebbe quasi risultata comica.
Arrivò anche Emmett,sorridendo sotto i baffi,e alla fine,tranquillamente,anche Rosalie.
-Direi che la sorpresa è stata bella grossa-commentò lei,lanciandosi un'occhiata complice con Emmett.
-Cosa?-chiesi,alzando di colpo il viso per guardarli.-Come?Che andate blaterando?-
-Emmett l'ha lasciata arrivare fino a qui-ci spiegò lei,indicando le ciabatte che,con un'analisi dettagliata scoprii essere le sue.Rosalie,difatti,era a piedi nudi.
-Mi stai dicendo che...-
-Le stavo facendo il sollettico,nel box,e, all'improvviso ,da sola,si è alzata.Era proprio determinata.L'ho tirata fuori,pensando che volesse gattonare,e invece si è mantenuta in piedi.-ci spiegò lui,esaltato.
-Oh,amore...-mormorai,sconvolta,prendendola tra le braccia.Mi alzai,carezzandole la piccola schiena.
-Oh,Edward,tesoro,l'hai vista,ha camminato...-
-L'ho vista sì-
Era ancora più scioccato di me.Si avvicinò,carezzandole i capelli.-Piccolina,avevi voglia di muovere le gambine,non è vero?Piccola principessa di papà...vieni...-
-No...aspetta..-mormorai,con gli occhi lucidi-non posso crederci...la mia piccolina ha camminato...-
-Era tutta determinata ad arrivare dal suo papà e dalla sua mamma-continuò Rosalie sorridendo.-Le abbiamo fatto un piccolo filmato e una foto con la macchinetta digitale!Fortuna che lascio sempre tutto sul bancone della cucina...-
-Veramente te l'ho data io l'idea-le rammentò Emmett lanciandole un'occhiataccia.
-Che significa,sempre io il video l'ho fatto-ribattè lei,tagliente.
-Sù,sù,è la stessa cosa-borbottò Charlie,calmando i due futuri genitori.-Concentriamoci su di lei ora-
-Era in piedi-mormorai ancora sotto shock.-Lizzie era in piedi...oh,Edward...era bellissima...-
Colsi solo di sfuggita l'occhiata scettica che Emmett mi riservò.
Un piccolo angolino della mia mente si rendeva conto che forse la mia reazione stava andando verso l'esagerazione,ma loro non potevano ancora capire.
Non potevano capire.
Rintracciai il volto di Edward e mi spinsi verso di lui,seppellendo il mio viso e quello di Lizzie sul suo petto profumato e confortante.
Solo lui poteva capirmi.
Finchè non si è genitori,finchè non si prova sulla propria pelle la sensazione di divenire una mamma o un papà,non si potranno mai capire a fondo le sensazioni scaturite da quella piccola parte di te che tu hai messo al mondo.
Lizzie aveva camminato.
La mia piccolina bambina stava compiendo i primi passi in quel mondo dove io ed Edward l'avevamo creata.
La lasciai tra le braccia del papà,tranquilla,asciugandomi velocemente una lacrima.
Le braccia di Charlie mi avvolsero e mi voltai verso di lui ,gettandogli velocemente le braccia al collo.-Oh,papà...-
-So cosa si prova.Fa un certo effetto,non è vero?-disse,cercando di dosare la voce.
Annuii solamente,staccandomi.-E' che..non ero preparata...-
-Diventeremo così anche noi con il piccolo esserino?-chiese Emmett ad alta voce a Rosalie,affiancandola.
Quello servì a smorzare la tensione e la commozione in sala.
Edward rise.-Credo che Rosalie sia già cosi,in effetti-poi baciò la guancia di Lizzie,che ora invece non aveva nessuna voglia di scendere dalle braccia del suo adorato papino.-Eh,amore della mia vita,sei pronta ad avere un cuginetto?Ora sa anche camminare l'amore di papà,dovrà imparare tante belle cosine al suo cuginetto più piccolino...-
-O cuginetta-lo fulminò Rosalie con gli occhi.
Lei lo osservava con i suoi grandi occhi,e gli toccò il naso con le ditina paffute.Edward gliele baciò con la riverenza più assoluta.
Scossi la testa,felice.
-Stasera si cena speciale allora-propose Emmett sfregandosi le mani.-Che ne dici fratellino di una bella brace?-
Risi.-Perchè tu non pensi a preparare la valigia per l'ospedale per tua moglie?-
-Bella,certo che sei proprio impossibile!-ribattè lui nervoso,mordendosi il labbro.-Te ne stai approfittando!-continuò,additandomi.
Mi sentii un po' in colpa,ma non potei non continuare a ridere.
Nell'ultima settimana,Emmett era diventanto irascibile e incredibilmente nervoso.
Ora che il momento del parto si avvicinava sempre più,e l'idea del bambino cominciava a divenire sempre più reale,Emmett sembrava all'improvvisso impreparato,ma in realtà,sapevo per esperienza,era solo ansia per gli ultimi giorni.
Rosalie invece...Rosalie era la luce.
La luce che si poteva veder risplendere su di lei in ogni momento della giornata,in ogni attività che compiva.
Stendere i vestiti,ripiegare le gonne,spolverare il mobile del salotto(uniche attività che Esme e Emmett le permettevano di fare).
D'altronde,sapevo quanto importante fosse per Rosalie divenire una mamma,e,se non mi fossi trovata anche io nella stessa situazione,probabilmente non lo avrei mai compreso fino a fondo.
-Che dici,le ciabattine le ridiamo indietro alla zia ora?-chiese Emmett,e io rinsavii.
Pizzicò il naso a Elizabeth,che sembrava compiaciuta di tutte quelle attenzioni che le stavano riservando i suoi zii,i suoi genitori e il suo nonno.
-Puoi anche tenerle come ricordo della sua prima piccola camminata,in fondo sono soltanto di Gucci-con nonchalance,Rosalie sventolò la mano.
Inarcai un sopracciglio.Mia figlia aveva compiuto la sua prima camminata con un paio di pantofole rose di Gucci.
Solitamente,i bimbi portavano ai piedi un paio di calzini antiscivolo.
Come si sarebbe trovata mia figlia tra qualche anno?
-Bè...- Emmett si grattò la testa imbarazzato,poi mi guardò.-Sarebbe un problema se dassi indietro le ciabatte a Rosalie,Bella?-
Un po' allibita,annuii.-...Certo-
-Ah-Edward scosse la testa,ridendo.-Sei impossibile-
-Qual è il problema,Emmett?-chiese Rosalie,senza capire.-Ti preoccupi di un paio di scarpe?Cos'è ora, sei diventato maniaco della moda?-
-No-rispose in tutta sincerità.-Mi preoccupo dei tuoi piedi.Meglio non camminare a piedi nudi,nelle tue condizioni.E se poi ti venisse la febbre?-
No,era troppo per me.
Scoppiai deliberatamente a ridere,così forte che dovetti poggiarmi al fianco di Edward.
-Oh Santo Cielo...-mi asciugai gli occhi-Emm,sei in assoluto la persona più divertente che io abbia mai conosciuto.Sul serio.-
-A me invece preoccupa-Rosalie era ancora a bocca aperta.Si poggiò le mani sul pancione.-E ancora deve nascere.Cosa farà quando nascerà?-
Fu impossibile trattenere un'altra risata.


**  ** **

-Marzo-
-No-
-Aprile-
-No-
-Giugno-
-No!-
Risi,lanciandogli un bacio con la mano libera.L'altra era occupata dalle manine di Lizzie.
Una manina nella mia,e l'altra in quella di Edward,Lizzie muoveva piccoli passettini sul molo di LA.
Aveva camminato altre due volte dalla sua prima camminata.
Una volta la sera prima,cercando di raggiungere il suo papà che suonava al pianoforte.
La seconda,quella mattina stessa,e molto più lunga,per reclamare i suoi biscottini plasmon che si trovavano sul ripiano dell'isola della cucina,e che aveva prodotto risultati molto più buoni.
Le gambe le tremavano di meno,e,cosa ancor più grandiosa,era riuscita a fare due cose contemporaneamente:reclamare i biscotti e concentrarsi nel camminare.
Così,Edward e io avevamo deciso di farle provare un terreno esterno al perimetro della casa,e,dato che Alice e Jasper sarebbero tornati quella sera stessa dalla luna di miele,avevamo deciso di fare una passeggiata prima di andare in aeroporto.
Il molo era poco affollato,quel pomeriggio.Tranne per qualche turista armato di macchina fotografica e qualche coppia infuocata che si baciava appoggiata alle ringhiere,non c'era nulla di nuovo.
-Trovalo tu allora,un mese-borbottò Edward indispettito,guardando dritto davanti a sè.Lizzie,quasi saltellando per i piccoli passettini che faceva,guardò curiosa il suo papà.
Lui guardò in basso,e il suo viso si trasformò subito in un'espressione di dolcezza pura mista ad amore.-Sì,principessa.Mamma fa i capricci su quando sposarmi-
Alzai gli occhi al cielo.-Amore,non fare il melodrammatico.Ho detto solo che non voglio sposarmi a giugno-
-Neanche a marzo,se è per quello.E neanche aprile-borbottò lui,scuotendo la testa.-Dì la verità:ci hai ripensato-
Spalancai gli occhi,tentando di ricordarmi che tenevo in mano Lizzie.-Sei impazzito?Oh Edward,smettila-Scossi la testa.-Perchè...maggio non va bene?-chiesi,sentendo il fuoco avvampare sulle guance.
Guardai dritta davanti a me,imbarazzata,ma ovviamente lui se ne accorse e non mi diede la possiblità di scappare.
-Cosa?Oh,ok-si arrestò di botto,prendendo in braccio Lizzie e facendole fare una giravolta in aria.La bimba rise contenta.Farsi lanciare in aria dal papà era uno dei suoi giochi preferiti.
Tutto questo si svolse in meno di pochi secondi.
-Uno di questi giorni mi farai prendere un colpo-urlai,cercando di non prendere in pieno una signora dall'aria snob con il suo cagnolino sottobraccio,che veniva dritta dalla mia parte.
Edward rise,guancia a guancia con Lizzie.Ero senza parole.
Quei due mi preoccupavano sempre di più.Uno rideva,l'altra pure.Uno era triste,l'altra pure.Uno giocava,l'altra pure.
Erano...Santo Cielo,erano complementari.
Nessuno,anche il più cieco sulla Terra,avrebbe potuto dubitare del fatto che Edward era il suo papà e Lizzie la sua piccola bambina.
In meno di un secondo,mi ritrovai anche io schiacciata sul corpo di Edward,al perfetto centro del molo.La ruota panoramica girava,dandomi un lieve senso di vertigine.
Sorrisi sulle labbra del mio amore.-Cosa?-chiesi.
Lui mi morse il labbro inferiore.-Lo sai che sei veramente eccitante oggi?-
-Mmmm-approvai,lasciandomi coccolare dalle sue mani e dalle sue labbra assolutamente formidabili.-Solo oggi?-
-Modesta-rispose,baciandomi teneramente una guancia.-Lo sei sempre-continuò,portando le sue labbra vicino al mio orecchio.Mi morse un lobo,strusciando il suo viso tra i miei capelli.
-Edward,capisco che siamo in astinenza,ma fare certe cose davanti al fulcro di Los Angeles e a pochi centimetri da nostra figlia non mi sembra l'idea migliore-ridacchiai,poggiando il viso sulla sua spalla.
Avvertii immediatamente le piccole dita di Lizzie farsi strada tra i miei capelli.Se c'era una cosa che adorava,era toccare i capelli delle persone.
Certo,era meno rilassante per me ed Edward soprattutto,che non amava particolarmente farsi toccare i capelli,però per sua figlia tutto si poteva fare.
-L'astinenza non è voluta da me-rispose lui,abbattuto.Sospirò tra i miei capelli.-Ho un sonno pazzesco.Devo recuperare sette notti -
Ridacchiai.-Neanche a dire che fosse perchè abbiamo fatto sesso.Non dormiamo perchè corriamo ogni volta fin sotto l'ospedale perchè Rosalie è convinta di avere le contrazioni,invece poi niente-Alzai gli occhi al cielo,e mi scostai leggermente.Lui posizionò Lizzie su un fianco,e utilizzò la mano libera per intrecciarla con la mia.Sorrisi,quando notai che la mano era quella con l'anello.
In quel momento eravamo una famiglia felice che si concedeva un momento di relax facendo una passeggiata nella loro città.
Era...era meravigliosa la sensazione di appartenenza che provavo per Edward.Mi sentivo protetta,e probabilmente,sarebbe risultato sciocco se lo avessi detto ad alta voce ,ma ,quando giravo in un territorio esterno a casa mia o casa sua e Lizzie era tra le sue braccia,.ero...ero tranquilla.Perchè sapevo che Elizabeth tra le sue braccia era al sicuro;sarebbe sempre stata al sicuro tra le braccia di Edward.
-Bisogna capirla-mi rispose lui,e cominciammo a camminare di nuovo,stavolta lentamente,mano nella mano.
-Evidentemente,il piccolo nipotino ha già capito di non dover contraddire la zia Alice-ridacchiai-stava aspettando che gli zii tornassero-
-Ho una strana sensazione-mi rivelò lui,lanciandomi un'occhiata.
-Riguardo cosa?-chiesi,alzando un sopracciglio.
Rimase zitto,limitandosi a una scrollata di spalle.-Non lo so neanche io.So solo che ho una strana sensazione-
Lo fissai,incerta,ma in quel momento il cellulare nella mia borsa squillò.
-Oh,questa deve essere Alice-borbottai,infilando la mano libera nella mia borsa-valigia.Era stato più o meno un trauma uscire di casa senza portarsi dietro il passeggino,e sebbene fosse sempre un po' scocciante portarsi dietro l'armatura,sicuramente era comodo per passeggiare.Le cose di Lizzie venivano infilate nello scomparto inferiore e tirate fuori all'evenienza.
Invece,oggi,avevo dovuto infilare tutto dentro la mia borsa normale,e ridacchiai quando sentii la mia mano entrare in contatto con delle salviettine profumate.
Finalmente riuscii a tirare fuori il telefono.-Proprio come pensavo-sorrisi,rispondendo alla chiamata.-Hola chica!-
-Oh oh.Simpatica-
Corrugai le sopracciglia,ma sorrisi quando Edward mi spostò una ciocca di capelli che,mossa dal vento,si era posizionata davanti ai miei occhi.
-Come mai questa vocina così triste?-chiesi.
Ci fermammo proprio lungo la ringhiera che delimitava la fine del molo.
Era uno spettacolo suggestivo.
moloIl mare si batteva impetuoso lungo le rocce,e il sole alto nel cielo illuminava la spiaggia dorata.
Quella era la California.
In quel momento,non avrei potuto definire quello spettacolo se non:americano.
Era uno di quei paesaggi,che,digitando la parola california su un motore di ricerca,sarebbe uscito come risultato.
-Sono in fase depressione.Anzi,siamo in fase depressione.Una settimana è volata-mi informò,sempre con voce triste.
Edward,che ascoltava,scosse la testa sconsolato.Si poggiò di schiena alla ringhiera,prendendo a giocare con Lizzie.
-Dille che può rimanere anche un mese,se vuole.Noi non ci disperiamo-
Cercai di non ridere,sentendo la risposta secca di Alice.-Edward,sempre così gentile.Sei uno zuccherino solo con Bella e Lizzie.Povera la cucciolina della zia.Aspetta che la zia Alice torna e ti fa fare la passeggiatina lungo Rodeo Street,cosi i tuoi piedini la imprimeranno bene a memoria-
-Jasper cosa dice?-Sorvolai sulla sua ultima frase.Ormai era un caso senza speranza.
-Niente.E' depresso anche lui,ma appagato.Oh...oh,accipicchia,non capite male.C'è Emmett lì con voi?Ci prenderà in giro per tutta la vita-
Ridemmo.-No,sei fortunata.Siamo al molo,io Edward e Lizzie.A proposito,vi veniamo a prendere noi all'aeroporto.Rosalie ed Emmett sono a casa,Emmett che fa avanti e indietro praticamente da una settimana,Esme stava dando un'ultima ripulita alla vostra nuova casetta e Carlisle è al lavoro-
-Amo già il mio secondo nipotino-dichiarò lei-che dolce,ha aspettato di venire al mondo che la sua zia tornasse dalla luna di miele!-
-O forse vuole far impazzire di nervoso il suo papà-disse Edward,ridendo.Avvicinò la bocca al telefono-Jazz,Emm è uno spasso.Sbrigati a tornare,ti siai perdendo uno spettacolo magnifico-
Udii la risata di Jasper nel sottofondo.
-Comunque,abbiamo chiamato per dirvi che ci stiamo imbarcando.Dovremmo decollare tra una ventina di minuti.-
-Ok,quindi vediamo di arrivare verso orario di cena in aeroporto-conclusi,lanciandomi un'occhiata di intesa con Edward.
-C'è anche la patatona della zia?-
Alzai gli occhi al cielo.-Sì-
-Ah,amoricciolo mio.Non vedo l'ora di riabbracciarla!-
-Sei mancata a tutti noi,Alice,sul serio-
Edward fece un finto colpo di tosse.
Ridacchiai.
-Idiota di un fratello-borbottò lei.-Mi spiace solo che Lizzie lo abbia come papà.Va bene,aspettateci per orario di cena.Dobbiamo lasciarvi.A tra poco-
-Buon viaggio-augurai,sorridendo.-Ciao ragazzi-
Attaccai ,e rimisi il cellulare al suo posto.
Quando alzai lo sguardo,trovai Edward e mia figlia osservarmi,attenti.
-Cosa c'è?-chiesi,in soggezione.-Ho qualcosa in viso?-
Edward scosse la testa,rapito,allungando la mano per carezzarmi delicatamente una guancia.-No...no.E' solo che...sei bellissima.Ti amo tanto-
Chiusi gli occhi,laciandomi travolgere dalla brezza calda.Quelle parole erano...musica.Musica.
-Ti amo anche io,Edward-replicai,avvicinandomi al suo corpo.Adoravo nascondere il viso sul suo petto,quel petto così caldo e forte da proteggermi dal mondo intero.-Vi amo-
-E allora...-mi prese per le spalle,dandomi la possibilità di vederlo bene in viso-e allora perchè non vuoi sposarmi?-
Scossi la testa,ridendo scioccata.-Ancora con le tue idee da pazzo.Quando lo capirai che ti amo come nessuno abbia mai amato qualcosa o qualcuno e che non aspetto altro che vivere con te e Elizabeth e di essere tua in ogni forma umana e non possibile?-Lo baciai teneramente sulle labbra,per poi soffiarci sopra.-Uff,perchè me lo devi far dire.Voglio sposarmi ...a Maggio-
Lo avevo sorpreso.-Spiegami perchè proprio Maggio.-
Scrollai le spalle,sentendo le guance rosse.-In realtà...non puoi non saperlo.Maggio è il nostro mese,Edward.E' a Maggio che ci siamo rincontrati.Un anno fa ho ricominciato a vivere.Ed è proprio a Maggio che nostra figlia è venuta al mondo.Maggio ci appartiene.E poi,mi piace il suono di questa parola.Maggio.Quando penso a questo mese,penso al sole,agli alberi di pesco,al profumo delle margherite.Sono impazzita?-dissi,ridendo.
Lui rise con me,sorpreso ma addolcito.-Penso di sì.-Alzò un sopracciglio.-Non ti merito,quando dici tutto questo.Non ti merito.-
Mi morsi un labbro.-Io...cioè,non so-esitai-non è che debba decidere solo io.A sposarci siamo in due.Se tu hai una preferenze per un...-
-No no-immediatamente mi bloccò,e le sue labbra avvolsero le mie di nuovo.-Quello che tu vuoi o preferisci,per me è sacro,lo sai.Anzi,questa cosa che ultimamente ti stai aprendo di più e mi confessi cosa preferisci...è magica.Adoro farti le sorprese.Adoro vederti felice-
-Ma tu mi fai sempre felice-risposi immediatamente.-Edward,io solo respirando la tua aria sono la persona più felice della Terra.E lo vedi questo piccolo tesoro?-chiesi,carezzando delicatamente il pancino di Elizabeth.Lui la strinse a sè ancora più forte.-Lei è me e te-
Annuì,e sorrise,baciando la guanciotta paffuta di Lizzie.-Amore,tu che ne pensi?Ce la farai ad aspettare Maggio per vedere mamma e papà sposati?-
-Secondo me sì-risposi,facendo la finta sostenuta-ha occhi solo per te,la signorina-
-la mamma è gelosa,Lizzie-ridendo,mi lasciò un bacio all'altezza della tempia-bisogna fare qualcosa-contiuò,facendola saltellare tra le sue braccia.
Lei rise di cuore.
-Voi due siete insopportabili-borbottai,poi sorrisi.-Ah,amore,ma ci pensi?I fiori,la chiesa,l'abito...-
Era inutile descrivere gli occhi di Edward,perchè sarebbe stato come descrivere la reazione di un ubriaco davanti ad un bicchiere di vino.
-Le notti a fare l'amore,la mattina svegliarsi nel nostro lettuccio caldo con gli urli di Lizzie?-
-Le passeggiatine insieme,gli anniversari...-
Lì,appoggiata al mio amore e con mia figlia tra le braccia,tutto era perfetto.Tutto.
Il sole,il mare,il vento...era come se in quel momento nulla potesse scalfirmi,nulla.
I mali nel mondo erano tanti,eppure,quel momento,quella bolla di felicità,era mia.Non poteva essere scoppiata,perchè era un momento troppo perfetto.


-Born in the U.S.AAAA, I was born... in the U.S.A!I was born in the U.S.A.A, born in the U.S.AAAAA!-
Scuotendo la testa e i capelli,di fronte alla risata sempre più forte di Edward che guidava spensierato,alzai il volume della radio.
In quel momento,nessuna canzone era migliore di quella.Dentro la BMW di Edward,con il sole al tramonto e i bagnanti che tornavano a casa sul lungomare,mi parse di rivivere uno di quei momenti in cui,Lizzie,appena nata,mi aspettava a casa con mamma,mentre io,sull'autobus,tornavo a casa dopo la giornata di lavoro.
Quante cose erano cambiate da quei giorni?Tante.
-Cosa c'è?Non canti più?-
Sobbalzai,e Edward mi guardò.
Un angelo.
I suoi capelli erano illuminati dalla luce del sole,leggermenete disordinati.Aveva lasciato il finestrino aperto,così da far entrare la luce nell'abitacolo.
Lizzie agitò le manine e fece una bolla di saliva per reclamare la nostra attenzione.
-Sì tesoro,siamo quasi arrivati-mormorai,lanciandole un'occhiata e rivolgendole un sorriso rassicurante.
-Edward,credo debba mangiare-aggiunsi.-Manca tanto ad arrivare?-
-Altri dieci minuti,più o meno-rispose,dando un'occhiata al finestrino.-Vogliamo fermarci?Tanto l'aereo ritarda sempre-
Mi morsi un labbro.-Ora le dò un biscottino Plasmon-
Frugai nella borsa di Mary Poppins fino a trovare il pacco di biscotti preferiti da mia figlia.Con un sorriso,glielo passai,e lei cominciò a mangiarlo contenta,con le sue manine paffute.
Quando arrivammo,l'aeroporto era gremito di persone.
Dopotutto,il LAX era uno degli aeroporti probabilmente più noti di tutti gli States,dato il fatto che molte stars passavano di lì.
Dopo aver speso circa venti minuti per trovare un parcheggio-Edward fu costretto a fermare la macchina dentro il garage sotterraneo-riuscimmo a raggiungere il terminal degli arrivi.
-Li vedi da qualche parte?-chiesi,non sapendo se ridere o disperarmi della condizione delle mani di Elizabeth.Erano interamente piastricciate di rimasugli di biscotto.
-Il volo dovrebbe essere arrivato-mi rispose lui ,osservando il tabellone elettronico sopra le nostre teste.
Indirizzò il suo sguardo a Lizzie,poi alle sue mani,e rise.-Vieni qui,pasticciona di papà-
-Reggila un attimo,che cerco le salviettine-Alzai gli occhi al cielo-A ripensarci,il passeggino non era così male-
Lizzie andò di buon grado tra le braccia del papà.Era uno spasso vedere Edward cercare di entrare a contatto il meno possibile con le mani pericolose di Lizzie in azione.
Fu mentre eravamo impegnati a pulire la piccola,che un urlo familiare ci fece voltare la testa.
-Edward!Bella!-
Alice correva verso di noi.Non mi sfuggì la figura di Jasper,dietro,che trascinava l'enorme trolley da viaggio.
Fin da dieci metri di distanza mi sembrava essersi gonfiato il doppio.
Come minimo,Alice si era comprata tutti i negozi del posto.
In men che non si dica,fu tra le mie braccia.
-Oh,Bella,mi sei mancata tantissimo!Oh...-
-Anche tu Alice,tantissimo-mormorai,sinceramente commossa,ricambiando saldamente l'abbraccio.-Sono contenta che tu sia tornata,ti voglio bene sorellina!-
I gorgoglii di Lizzie la fecero rinsavire.Tolse le braccia dal mio collo,e rimasi allibita dalla reazione di Lizzie.Agitò le gambe e le braccia,segnalando la voglia di voler andare tra le braccia della zia.
-Oh,la mia piccola Alice in Wonderland...oh amore,della zia,tesorino prezioso...vieni qui da zia Alice!-
Risi allibita da tanta voglia ma contenta di vedere quell'affinità tra Alice e Elizabeth.
-Salve,fratello cattivo-lo salutò lei,lanciandogli un'occhiata.-Hai visto?Per tuo dispiacere sono tornata-contuò,mantenendosi sostenuta.
Edward rise e l'abbracciò,senza tanti preamboli.-Vieni,mostriciattolo-
-Scusate se ci sono anche io!-
Il povero Jasper,trascinante la valigia-carro armato,ci raggiunse.Notai come il colore della pelle fosse leggermente più scuro.
Mi feci abbracciare anche da lui.-Bentornato,Jasper-
-Ma guardala,che pasticciona!-Alice ancora era impegnata a venerare Elizabeth.-Ma lo sai che non è una cosa elegante per una fanciullina tesoro?-Lizzie battè le mani.
Alzai gli occhi al cielo.-Stai portando la mia bambina sulla cattiva strada-
-Tranquilla-mi rispose lei noncurante-porterò anche il pargoletto in arrivo sulla cattiva strada-
-A proposito,come sta Rosalie?-chiese Jasper,mentre lentamente ci avviavamo verso il parcheggio-Ancora nessun segnale di allarme?-
Io ed Edward ci scambiammo un'occhiata,esausti.-Uno?-chiesi,ironicamente.-Aspetta che ti raccontiamo dove abbiamo passato le ultime sette notti-
Lui e Alice si guardarono.-Cosa è successo?-
-Niente di che-rispose Edward noncurante-tranne il fatto di essere svegliati ogni notte verso l'una,con una Rosalie che credeva di star per partorire-
-Sono due fasci di nervi-aggiunsi mordendomi un labbro.-Emmett non si regge più,è nervosissimo-
-C'è da comprenderli-constatò Alice,pizzicando il nasino di Elizabeth.-Per loro è tutto così nuovo ed è stato così desiderato che...penso ancora debbano elaborare bene la cosa-
Edward aprì con il telecomando la macchina e aiuto Jasper a caricare i bagagli.
-Allora,dovete raccontarci TUTTO!-esclamai,salendo sul posto del passeggero ,accanto ad Edward -Com'era il mare?-
-Oh,una meraviglia-rispose Alice con tono sognante.Jasper sorrise,guardando dritto davanti a sè.
Cercai di non pensare a visioni spacevoli di Jasper ed Alice in mare,in situazioni compromettenti.
-...per non parlare della spiaggia-riprese lei,passandosi una mano tra i capelli-...altro che questa!E il mare,trasparente...il cocco...-
Continuò così per circa una ventina di minuti,fin quando non ci immettemmo in autostrada.
A quel punto,il cellulare di Edward squillò,e lui alzò un sopracciglio,guardando il numero sul display.
Io e Alice ci lanciammo un'occhiata interrogativa.
-Pronto?-
Silenzio.
Edward scosse la testa,e,in concomitanza con ciò,premtte a fondo il piede sull'accelleratore.-Stiamo arrivando-Disse soltanto.
-Cosa succede?-chiesi,non appena attaccò.
Mi passò il cellulare in mano.
-Si sono appena rotte le acque a Rosalie-


* Riferimento alla canzone di Richard Sanderson,ovviamente,colonna sonora del Tempo delle mele *---*

L'ultima parte non l'ho riletta,spero solo di non aver fatto errori orotografici ò-ò
Ringrazio chi recensisce sempre e continua a farlo,i vostri commenti mi fanno sempre sorridere,siete meravigliose :)
A presto,si spera :/ Ora devo correre a leggere l'aggiornamento di quelle due pazze di Fiorella e Cloe,e di Antonya,leggete le loro ff se non lo fate già,son odelle autrici bravissime! :)
Un bacione,
Cristina











Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Buonasera a tutti!Questa è una sorpresa,vero?Letizia non se lo aspettava ahah ...SORPRESA,NUOVO AGGIORNAMENTO!:D
In effetti,alcune cose accadute alla sottoscritta questa settimana mi hanno gettato in una scrittura folle,e questo capitolo è uscito fuori così,di getto.Ne sono mediamente soddisfatta :)
Vi lascio direttamente alla lettura,prima di ringraziarvi ancora una volte per le 16 magnifiche e bellissime recensioni,ahw,girls I love you *---* Non c'è nulla da fare,siete tutte innamorate del rapporto Edward/Lizzie,e come darvi torto?Quei due li amo troppo,scriverei su di loro per pagine intere *---*
Adesso vi lascio alla lettura:)
cover


Capitolo 25


-Cavolo,cavolo,cavolo!-
Alice corse velocemente sui suoi tacchetti all'ultima moda,volando dentro l'ascensore,dove Jasper ed Edward erano già arrivati.
La raggiunsi per ultima,con il fiatone.
-Bella,devi essere più veloce!-mi riprese lei mentre Edward,con in braccio Elizabeth,spingeva il tasto numero cinque,il reparto neonatologia.
-Bè,certo!-sbottai-Alice,ti ricordi di me?Sono Bella,la ragazza normale,quella che non ha superpoteri,mezzi poteri o cosa accipicchia sono,ok?E sono lenta,quindi non scocciare-
-Sì,infatti,lasciala perdere,Alice-internevenne Edward,cullando energicamente Lizzie.
Fortuna che l'ascensore era completamente vuoto,altrimenti tutti avrebbero risentito della nostra ansia e del nostro nervosismo,e non poco.
Finalmente il numero cinque ,in verde fosforescente,comparve sul piccolo display elettronico.Le porte si aprirono velocemente,e la prima figuara che ci trovammo davanti fu quella di Esme, avvolta in una tuta di ciniglia viola,e i capelli vaporosi raccolti in una coda alta.Raramente l'avevo vista vestita così sportiva.Probabilmente,era stata gettata giù dal letto in tutta fretta.
-Come...-
-Sta facendo il monitoraggio-interruppe lei Alice rapidamente.Nervosamente,ci indicò con un dito il lungo corridoio blu che ci attendeva.
Solamente i tacchi di Alice risuonavano sul pavimento lucido.Nonostante fosse il momento meno adatto,lasciai correre lo sguardo intorno a me.Notai una lavagnettta su un lato della lunga parete,dove i famigliari lasciavano scritte riguardo i loro piccolini appena venuti al mondo.Mi incuriosii,ma Edward mi prese la mano,incitandomi a velocizzare il passo.
nido-Eccoci-annunciò Esme,svoltando a sinistra.Lì  lo spazio era molto più affollato,e capii che fossimo arrivati al nido.Una tendina verde oscurava il vetro dove tanti piccoli pulcini ,in quel momento,probabilmente dormivano i loro sogni più beati.
Una serie di poltrone erano sistemate nella piccola stanzetta accanto,dove alcuni giovani mamma e papà in attesa conversavano tranquillamente.
-Ma noi possiamo entrare?-chiese Alice,indicando il lato opposto,dove una porta smerigliata impediva il percorso all'interno.
Esme sospirò.Si vedeva lontano un miglio quanto fosse agitata.-Teoricamente no.L'orario delle visite è terminato.Ma Rose è dentro con Carlisle.Lui potrebbe trovare il modo di farvi entrare-rispose,aprendo la porta.Intravidi alcuni dottori in camice bianco camminare nella corsia.
-Di quanti centimetri è ?-volle sapere Edward,professionale.
-Non so,ancora devono visitarla,nel senso vero della parola.Mai,mai avrei pensato che avrebbe partorito stasera.Eppure avrei dovuto arrivarci.Non ha avuto nessun dolore,a differenza delle notti scorse.-Agitata,si portò una mano in mezzo ai capelli,per poi ricordarsi di averli legati in una coda.-Rientro-aggiunse,spalancando nuovamente la porta-e chiedo a Carlisle di farvi entrare-
Poi guardò Edward,con in braccio Elizabeth.-Edward,tesoro,credo che con Lizzie Carlisle non possa fare proprio nulla-
-Tranquilla Esme-le risposi con un sorriso rassicurante-possiamo aspettare qui.Ho chiamato mamma e papà,prima.Stanno venendo a prenderla-
Lei annuì.-Va bene.Torno subito-
-Non posso crederci-mormorò Jasper subito dopo-che Rosalie stia per partorire...sul serio-
-Hai visto Esme come è agitata?-eccitata,Alice si avvicinò a Lizzie.-Tesorino,sei pronta ad avere un cuginetto?Tra qualche ora non sarai più la piccola di casa!-
Ma Elizabeth era troppo stanca per ascoltare la zia.D'altronde,era stata una giornata piena per lei.Tra la passeggiata al molo,il percorso in aeroporto,l'attesa e il ritorno,aveva speso davvero tutte le sue energie giornaliere.E ora se ne stava lì,accucciata sul petto di Edward,il pollice in bocca.Il mio piccolo pulcino.
-Alice,non urlare così-Edward le lanciò un'occhiataccia.Stringeva possesivamente il corpo di sua figlia,e le accarezzava dolcemente la schiena.-Si sta addormentado-
Lei alzò gli occhi al cielo,e in quel momento Esme comparve di nuovo.Fece segno di entrare,con la testa,mimando un "forza".
-Noi allora restiamo qui-dissi,avvicinandomi ad Edward e poggiandogli una mano sulla schiena.-In attesa che arrivino i miei-
Ci dirigemmo verso la piccola sala,e prendemmo silenziosamente posto all'estremità destra,vicino la finestra.
La luna era alta nel cielo,e le stelle facevano da trapunta.
Sarei rimasta ad osservare quello spettacolo,se la mia attenzione non fosse stata richiamata dalle paroline dolci che Edward bisbigliava all'orecchio di Elizabeth.E quello,di spettacolo,era tremila volte migliore di quello fuori dalla finestra.
Se la teneva spalmata sul petto,le braccia forti e possenti a circondarle il corpicino esile,e,di tanto in tanto,le accarezzava i capelli morbidi.
-Lo sai,visti così,sembrate due angeli-sussurrai,cercando di risultare ironica ,ma in realtà visibilmente commossa.
-Ammettilo,stai per creare un'esondazione-
Risi flebilmente,e,senza rispondere,mi limitai a poggiare la testa sulla sua spalla,condividendo con lui le carezze sulla testa di Liz,fino a quando lei,stremata,cominciò a respirare più rumorosamente.
-Si è addormentata-sussurrai,mordendomi un labbro,un po' stordita.Un senso di stanchezza si era impossessato anche di me.
Chiusi gli occhi,respirando il profumo fruttato che Edward emanava.
-Sì-sussurrò lui di rimando,la voce angelica.-Quanto può essere meravigliosa.Ed è nostra.Nostra.-
-Mmm-mormorai,immergendomi ancor più nell'incavo del suo collo.In fondo,era stata una giornata pesante anche per la sottoscritta.
-Devo cantare una ninnananna anche a te?O preferisci le coccole allegate alle paroline dolci?-sussurrò lui al mio orecchio.
Sorrisi contro la sua pelle,strusciandomici sopra.-Mah,vanno bene entrambe.Se a questo puoi accompagnare le carezze ai capelli e un letto morbido,è ancora meglio-
-Un letto come quello di casa nostra?-
Sorrisi,alzando leggermente lo sguardo -Sì-
-Lo inaugureremo per bene,stanne certa-mi promise lui.
Mi sistemai meglio,continuando a cadere sempre più nell'oblio.
-Forse è meglio in effetti se certe cose le facciamo a casa nostra-bisbigliai.
Edward rise;il suo petto tremò,e con esso anch'io.
-Sì amore,penso di sì.Non sarebbe il caso di dare spettacolo a queste povere signorine in procinto di partorire...-
-Mmm-
-...anche se non nascondo che essere qui,per me ,è ragione di grande commozione-
Era troppo difficile tentare di tenere gli occhi aperti,così li mantenni chiusi e mi concentrai sulle sue parole.-Lizzie non è nata qui-mormorai,allungando una mano e carezzandogli il solo lembo di petto visibile,non coperto dal corpicino di Liz.
-Lo so-rispose,stringendola più forte-ma è comunque questa l'atmosfera che...bè,che si associa alla nascita di un bimbo.Bouquets,mamme con il pancione che passeggiano per la corsia tenendosi per mano con i propri compagni,piccoli bimbi urlanti,e confezionati dentro tutine minuscole...è meraviglioso.E' la vita che inizia-
Gli occhi erano chiusi,ma una lacrima scivolò lo stesso.-Stai facendo questo discorso perchè sai che in questo momento non ho la forza di risponderti.Sappi che sto ascoltando,e che domattina ne parleremo-
Rise,e la sua mano,scivolando agilmente sul corpo di sua figlia, arrivò sulla mia pancia piatta.
-Il nostro miracolo era qui-Lieve carezza-Qui,al sicuro da tutto e da tutti-
-Bè-mormorai-anche ora è al sicuro.E' tra le tue braccia.Per quanto mi riguarda,Edward,quello è l'unico posto dove mia figlia sarà realmente e per sempre al sicuro-
-Tu mi...esalti troppo-rispose,continuando a carezzare la mia pancia.Continuò così,attraverso morbidi e dolci giri circolari,trascinandomi ancora di più nell'oblio.Sentivo la testa pesante,ma da qualche parte,percepivo l'emozione e la sicurezza che la sua mano su quella parte del mio corpo emanava.
-Bella-
Aprii gli occhi,e sebbene vedessi un po' appannato,distinsi perfettamente il suo volto a pochi centimetri dal mio.Le sue labbra erano lì: rosee,leggermente lucide.Mi bastò spostare di poco la testa per farle unire alle mie,in un breve ma dolce e sonoro bacio a stampo.-Sarei voluto esserci,Bella.Avrei voluto....stringerti a me,la notte,il giorno,e carezzarti di continuo la pancia.Avrei voluto starti vicino,consolarti quando i tuoi ormoni ti facevano impazzire.Avrei voluto partecipare alla nascita di mia figlia.E' un dolore troppo grande,questo,per me,Bella,il non esserci stato.E sappi che anche se in me persiste la consapevolezza di essere ora qui presente,con voi,con lei,comunque un angolo della mia mente si rimprovererà sempre di non averti stretto la mano in sala parto mentre Elizabeth liberava a pieni polmoni il suo primo vagito.Sappilo,Bella-
Scossi la testa per tutto il tempo,sentendomi ancora più stanca,ma qualcosa dentro di me si era mosso,a quelle parole.
-Tu sei il padre che Lizzie mai,mai rimpiangerà di avere.Sei la perfezione,Edward,e nostra figlia già lo sa.Ti ama in maniera incondizionata,proprio come me.Tu sei il suo papà.Il suo unico e meraviglioso papà.-
Lui mi guardò con gli occhi lucidi,prima di coinvolgermi in un bacio carico di dolcezza.-Ti amo,tesoro mio.Dormi,sei stanchissima.-disse alla fine in un sussurro,prendendo a carezzarmi la schiena,lentamente.
E,prendendo in parola la sua affermazione,mi addormentai stretta tra le sue braccia che si prendevano cura di me e di nostra figlia.



-STA NASCENDO!-
-Alice,per la miseria,abbassa la voce!La svegli!-
-Oh,Edward,quanto scocci!Svegliala tu con i tuoi bacettini allora,che ti devo dire!Basta che la svegli...-
-Se è proprio così necessario...-
-Bè,sai com'è,tua sorella sta partorendo!-
-Uff,e va bene.E abbassa comunque la voce.Ora la sveglio e veniamo in corsia-
Udivo lievi rumori e voci intorno a me,ma i miei occhi non ne volevano sapere di aprirsi.Ero altresì consapevole di non essere distesa nel letto di casa mia,tantomeno in quello di Edward,ma ero poggiata su qualcosa di così morbido e comodo che era perfetto così.
-Allora?-
-Tu vai dentro,poi ti raggiungiamo-
Un sospiro,poi riconobbi la voce di Alice.La mia mente cominciava a prendere coscienza di sè.-Anche le coccole per svegliarla.Dovrò ricordare a Bella di chiederti quanti mazzi di fiori le regali al mese.Sei qualcosa che va oltre l'impossibile,Edward...-
-Ma Alice,Rosalie non stava per caso partorendo?-
-Scemo.Vedi di sbrigarti-
Una lieve risata,che mi mosse leggermente.Poi,una serie di baci sulla mia fronte,il mio naso,le mie labbra,guance.-Bella,amore-
-Mmm-repressi uno sbadiglio.-Edward...-
-Tesoro mio,mi spiace svegliarti.Ma Rosalie sta partorendo...-
Mani che mi carezzavano la schiena.
A quel punto,tornai sul pianeta Terra.
-ODDIO,MI SONO ADDORMENTATA!-esclamai,sussultando e aprendo immediatamente gli occhi.Mi ritrovai nella sala d'aspetto,con l'unica differenza che ora era completamente vuota e che mi trovavo in braccio ad Edward.
-Dov'è Lizzie?-chiesi,smarrita.
Edward rise leggermente,sistemandomi i capelli scompigliati e il piccolo lembo di maglietta che si era spostato sul petto.-Tranquilla piccola-mi rassicurò,baciandomi la guancia-E' con Renèe e Charlie.Sono passati mentre dormivi,sono andati via da poco.Liz dormiva ancora-
Mi passai una mano tra i capelli,che lui mi aveva appena sistemato.
-Ma poi la passiamo a prendere vero?Non rimane lì tutta la notte?E Rosalie a che punto  è?-
Edward rise.-La andremo a prendere quando vuoi,tesoro.Rosalie è ...non so bene,Alice ha detto di entrare...-
-Sì,ho sentito vagamente-mormorai,ancora stordita.-Andiamo-
Mi prese per mano ed entrammo nel vivo del reparto.La corsia ora era meno trafficata.
Su di essa vi si affacciavano le varie camere di degenza,e,poco più in là,un 'altra porta,chiusa,recava l'indicazione e la freccia "sala parto".Fu lì che trovammo il resto dei Cullen,riuniti.
-Eccola la Bella addormentata-mormorò Alice eccitata.-Alla buon'ora!Se non fosse stato per me,Edward ti avrebbe lasciata dormire!-
Quest'ultimo le lanciò un'occhiataccia.
-Bè,non vedo cosa si sia risolto ora.Ti risulta che possiamo entrare dentro a stringere la mano di Rose?-
Jasper alzò gli occhi al cielo,interrompendo il battibecco scherzoso tra i due.-Va bene,continuate dopo.Ora direi di concentrarci su Rosalie-
-Emmett è  uscito pochi minuti fa,assieme a Carlisle-ci informò Esme,seduta sul divanetto blu.Teneva tra le mani una tutina azzurra.Intercettò il mio sguardo.-Nel caso sia maschio-spiegò-Rose ne ha dentro una anche rosa.Ma Emmett è convinto che sia un maschio.Ancora non capisco perchè non hanno voluto sapere prima il sesso del bambino-
Mi appoggiai al fianco di Edward,e lui mi cinse la vita con le braccia.-Anch'io ho la convinzione che sia maschio-dissi.
-Tu sei l'unica che ha vissuto queste esperienza,un anno fa-disse Alice ,guardandomi con occhi scintillanti.-Cosa si prova in questi momenti,Bella?-
Sentii la stretta di Edward intensificarsi.
-Bè,Alice...non credo ci siano parole per descrivere quello che accade in questi momenti.E' un qualcosa di così...soggettivo,personale,che a mio parere è impossibile trovare una nozione universale. Lo proverai anche tu-aggiunsi con un sorriso.
Lei fece l'occhiolino a suo marito.-Che ne pensi,amore?-
Carlisle in quel momento aprì la porta,non prima che vidi Jasper impallidire alle parole della neo-moglie.
-Carlisle!-urlò Esme,alzandosi di scatto.Si avvicinò al marito.
-E' nato-mormorò lui,gli occhi lucidi.Immaginavo sarebbe entrato.Il camice era spiegazzato,gli occhi cerchiati,ma il sorriso che aveva stampato in volto era qualcosa di insuperabile.
-E' un maschio...-sussurrò Alice ,portandosi le mani alla bocca.
-...un bellissimo e sanissimo maschietto,e direi che è la cosa più importante-continuò Carlisle,sottolineando il secondo dei due aggettivi.-Pesa tre chili e urla come un matto-
-Il mio nipotino!!-Alice cominciò a saltellare,coinvolgendo tutti in un enorme abbraccio.-E' nato il mio nipotino!-
Ridemmo,contenti e sollevati,consapevoli che quel momento sarebbe entrato nella storia della nostra grande e allargata famiglia.
Carlisle tese la mano verso sua moglie,indicando la tutina azzurra tra le sue mani.
-Credo proprio che serva quella,cara.
Famiglia,diamo il benvenuto a Thomas Carlisle Cullen,dettoTommy-

---------


-Sta sbadigliando!Guarda,sta sbadigliando!-
Emmett Cullen,diventato papà da sette giorni,si chinò sulla carrozzina blu del piccolo Tommy,carezzando delicatamente con il polpastrello il nasino di suo figlio.
Io ed Alice ci scambiammo un'occhiata,cercando di trattenere una risata.
Lei era in procinto di tornare a casa,nella sua casa,sua e di Jasper,nella quale ormai vivevano da una settimana.
Emmett e Rosalie,invece,avevano deciso,per i primi tempi,di rimanere a casa con Esme e Carlisle,in caso di aiuto con il piccolo,e Esme non poteva non essere felice di questa cosa.
-Emmett,fratellone,credimi,è una cosa naturale...lo sbadigliare-disse Alice,sorridendo largamente e sistemandosi la borsa sulla spalla.
-Tututurù-lui,ignorando le parole di Alice,completamente immerso nella sua bolla privata con suo figlio,continuò a strizzargli il nasino.
Rosalie e Tommy erano tornati a casa dopo una permanenza in ospedale durata quattro giorni.
tommyTommy era un vivacissimo bimbo con tutti i valori rientranti nella normalità,e due occhi azzurri presi dalla mamma ,e i capelli neri presi dal papà.
La pelle era rossa,anche se purtroppo piangeva in continuazione.
Carlisle aveva detto di non preoccuparsi a un nevrotico Emmett,che aveva praticamente soggiornato per quattro giorni interi vicino alla moglie e al figlio.
Rosalie era...bè ,Rosalie era felice.Probabilmente,era la prima volta che avrei potuto utilizzare quella parola.
Girava per casa con la gioia negli occhi.
Un po' stremata,certo-aveva pur sempre partorito da una settimana-ma il modo in cui osservava suo figlio,come se fosse la sua unica ragione di vita,era qualcosa di inspiegabile.
Probabilmente,era lo stesso sguardo che io riservavo ad Elizabeth.
-Va bene,io devo andare-Alice scosse la testa continuando ad osservare le moine di suo fratello,trasformatosi improvvisamente da una settimana a quella parte in un orso docile e domato da tre chili  ciccetta,e poi mi fece l'occhiolino.-Ci vediamo domattina.Bella,salutami Liz,mi raccomando.-
-Sarà fatto-risposi con un sorrisone,e la salutai.
Lei salutò Esme e Carlisle,dillà,e poi poco dopo udimmo la porta di casa aprirsi e richiudersi .
Una folata di vento freddo penetrò la casa in quei pochi secondi.
Mi sistemai i capelli,raccolti in una treccia,e sospirai guardando fuori dalla finestra.
Una bufera terribile ,una pioggia ininterrotta e un freddo spaventoso aveva invaso Los Angeles quell'ultima settimana.
I telegiornali riportavano che un freddo del genere non si era ripetuto a LA dagli anni Sessanta.
Ovviamente,per evitare di far prendere un malanno a Liz,io ed Edward avevamo cercato di farla uscire il meno possibile,e lei aveva sfruttato questo tempo facendosi piccole camminate con il papà per casa,affinando la sua capacità di mantenersi ferma sulle gambine.
Edward se la portava fin sullo sgabello del pianoforte,e si faceva aiutare a comporre melodie armoniose.Lei,battendo le ditine sui tasti,rideva a crepapelle.
Nel frattempo,avevamo cominciato a dare un'occhiata ai primi programmi per il matrimonio,grazie anche ai miei,che ci avevano aiutati a fare la lista per gli invitati di Forks.
Angela,Jessica,Ben,Mike,i Black.La lista era abbastanza corposa,data la conoscenza di Edward di colleghi di lavoro di suo padre e dei suoi fratelli, e dei vicini di casa.
Potevo ben dire,quindi,che in casa Cullen,a differenza della pioggia gelata all'esterno,si respirava un 'aria di assoluta felicità.
-Rose,amore,Tommy deve mangiare!-
Alzai un sopracciglio,riportando lo sguardo su Emmett.Lui prese velocemente il figlioletto in braccio,sistemandolo bene.
C'era un non so chè di tenero nell'osservare un omone della sua stazza alle prese con un esserino così minuscolo.
-Emmett,ne sei proprio sicuro?-mormorai,titubante.-Ha mangiato mezz'ora fa-
Rosalie comparve immediatamente in salotto,con indosso una vestaglia rosa,i capelli legati in una coda.-Cosa?Di già?-
Mi morsi un labbro,cercando di non ridere.
-Sì,sono sicuro,Rosie.Ha mosso le labbra nello stesso modo in cui le muove il bimbo del filmato che abbiamo comprato in edicola.E questo segnale significa che devono magiare-
Rose sospirò-Emmett,tesoro,non devi prendere tutto alla lettera.Probabilmente lo avrà fatto per altre mille ragioni.Non è che ogni volta che un neonato muove le labbra significa che ha fame!-
-Ma io...per favore,prova a farlo attaccare,magari ha davvero fame.Tanto che ti costa?-
Ridacchiai,alzando gli occhi al cielo,e salutai entrambi.-Io me ne vado a letto.Buona ennesima nottata in bianco-mormorai.
Emmett mi fece la linguaccia e Rosalie alzò gli occhi al cielo.
Salutai anche Esme e Carlisle e mi diressi dai miei due amori,che teoricamente dovevano essere già a letto.
Quando aprii la porta,li trovai entrambi realmente sul letto di Edward,tutti silenziosi e intenti a costruire chissà quale edificio con i cubi giocattolo colorati che i miei avevano regalato a Lizzie.
-Wow-mormorai,richiudendo la porta dietro di me.Mi avvicinai a loro.-Addirittura Lizzie già in pigiama e tu pure.Questo è un miglioramento.-
Edward alzò lo sguardo solo per un momento,sorridendo sensuale,e tornando a mettere in bilico un cubo verde sopra l'altro blu.Lizzie lo osservava,attentamente,battendo le manine quando riusciva a non far cadere nulla.-Tradotto vuol dire:" è sconvolgente che non siate entrambi stravolti e il letto in condizioni disastrose perchè vi mettete a giocare a fare la lotta?"-
-Mmm...sì,più o meno-mormorai.Tolsi l'elastico,cominciando a sciogliere la treccia.-Ho bisogno di fare una doccia calda,sto morendo di freddo.Mi sembra di essere tornata a Forks-
-Con l'unica differenza che stavolta posso scaldarti quanto vuoi.Guarda i lati positivi,amore:almeno abbiamo avuto la possibilità di usare il camino in salotto per la prima volta-
Un lampo squarciò il cielo,seguito da un rombo fortissimo,che fece tremare la porta-finestra.
-Hai bisogno di compagnia?-
Gli sorrisi,rivolgendomi verso il bagno e togliendomi la maglietta.La feci roteare sul mio dito in maniera sensuale,gettandogliela poi sulla faccia.
-In realtà,preferirei che tu mettessi a letto Lizzie.Nessuna offesa,vero,amore?-
Ridevo ancora mentre mi infilavo sotto il getto della doccia.
L'acqua calda mi distese i muscoli,donandomi una sensazione di pace e tranquillità.I piedi,che si erano trasformati in due blocchi di ghiaccio,pian piano cominciarono a scaldarsi.
Quando rientrai in camera,ritrovai solo Edward,a letto,trafficante con dei fogli,e la luce dell' abat jour accesa.
-Si è addormentata?-chiesi,cominciando ad asciugarmi.
Lui non alzò lo sguardo ,continuando a leggere qualcosa che a me era preclusa la vista,e annuì solamente.-Sì.Ormai è innamorata dell'orsacchiotto Gesualdo.A noi non ci si fila più-
Ridacchiai,infilandomi l'intimo e il pigiama.-Che diavolo stai facendo?Perchè non mi hai guardato nemmeno una volta?-
Mi sembrò di scorgere un sorriso.-Sto contando la lista degli invitati annotati fino ad ora.Dobbiamo fissare la data precisa,tesoro.Ah,e se non ti guardo,è perchè probabilmente finiresti per non infilarti il pigiama ma sotto le mie mani-
Mi infilai sotto le coperte,e la mia mano raggiunse subito il morbido tessuto della sua maglietta elasticizzata.-E se fossi io a farti finire sotto le mie,di mani?-mormorai sensuale,baciandogli l'orecchio.
-Sei la donna più pericolosa che abbia mai conosciuto-mormorò lui con un sorriso accattivante,poggiando i fogli sul comodino.Lasciò accesa la luce.-Non ti basta il sesso di stamattina,ieri sera e di oggi pomeriggio?-
Scossi vivacemente la testa.-No.Non c'è ne mai abbastanza di fare l'amore-
-Tesoro,vorrei ricordarti che sono un uomo,e in quanto tale mi è difficile,come dire...contenermi,quando parli in certo modo-
-Allora non trattenerti-
La mia bocca cominciò a vagare sulla parte scoperta del suo petto,e lo sentii rabbrividire.
-Quindi...-un bacio-dobbiamo scegliere...-un altro ancora-la data?-
-In questo momento non credo di voler scegliere nessuna data-mormorò stordito.
Risi,e saltando,mi misi a cavalcioni sopra di lui,le mani puntate sul su petto.Ignorai qualcosa poco più in giù che aveva preso vita.-Quindi,Maggio.E' sicuro?-
Lui mi carezzò le braccia.-Tutto quello che tu preferisci-
Alzai gli occhi al cielo,e mi abbassai per lasciargli un bacio sulla fronte.Lui gemette.
-Bella,sei sleale-
-Shh-mormorai,tornando a sedermi compostamente su di lui.-Forza,mio futuro maritino.Sentiamo le date che proponi-
-Prima tu-
-Io ho scelto il mese.E' giusto che tu scelga il giorno-
-No.Devi scegliere tu.Per me andrà bene qualsiasi giorno sceglierai.Anche domani,volendo-
-Oh,Edward-mormorai,sorridendo.Gli carezzai il petto.-Lo sai che mi stai viziando troppo,vero?-
Lui mi poggiò le mani sui fianchi.-Io adoro viziarti.Il problema è che in realtà non riesco mai a farlo-
-E di questo cosa ne dici?-lo contestai subito,mostrando la mia mano con l'anello.-Lo adoro.Non lo toglierò mai più dal mio dito.-
-Voglio una data.Non provare a cambiare discorso-
Alzai gli occhi al cielo,giocando distrattamente con il laccio dei suoi pantaloni del pigiama.-Non ne ho la più pallida idea...insomma...-
Mi immobilizzai,non appena il pensiero passò nella mia testa.
-Bella?Amore?-
Sorrisi entusiasta,infilando con vigore una mano tra i suoi capelli disordinati.-E se...insomma,e se ci sposassimo il 25 Maggio?Che ne dici?-
I suoi occhi si allargarono,meravigliati.-Il giorno del compleanno di Lizzie?Ma...oh..ma certo,sarebbe fantastico!-mi appoggiò lui,alzando la schiena e stringendomi a sè.-Festeggeremo tutto in un giorno solo!Il primo anno di vita di nostra figlia e l'inizio della nostra vita coniugale-
Risi contenta,lasciandolo baciarmi il collo ,fino a sentire le sue labbra posarsi lievi sul lembo di pelle della pancia lasciata scoperta dalla maglietta.
-E così...-ansimai,le mani perse tra i suoi capelli-potremmo tirare su tutta la sqaudra di basket che desideri-
Le sue labbra si fermarono sulla mia pancia,così come il suo corpo.-Cosa c'è?-chiesi,sorridendo.-Pensi che non l'abbia capito quanto desideri un altro figlio?Ti ho sentito quando parlavi in ospedale,eh-
In un attimo,mi ritrovai catapultata sul materasso di schiena,i capelli sparsi sul mio cuscino,Edward sopra di me.
Mi lasciai baciare,mentre le sue mani liberavano le mie gambe dai pantaloncini del pigiama.-Un'altra piccola Elizabeth...un'altra piccola Bella...-
-...o un altro piccolo Edward...-mormorai,sfilandogli la maglia a mia volta.
E il resto fu storia.


Capitolo molto baby :) E poi,sti due avevano bisogno di "sfogarsi un po'" ùù
Piccolo appuntino sulla data del matrimonio:su Maggio ci sono andata più o meno diretta,ma qualche giorno fa ho scoperto che una persona con cui ho legato tantissimo e che ho conosciuto proprio qui,compie gli anni il 25 Maggio.E allora...come potevo non far sposare Ed e Bella e far compiere gli anni a Lizzie quel giorno? :) Sì,cara,si tratta proprio di te cloe cullen ahahaha,ma tanto già lo sapevi che lo avrei fatto ùù
Secondo appuntino: guardando bene questo capitolo,potreste avere un'idea di quello che accadrà nel prossimo,Leti,mi aspetto tue ipotesi,lo sai ahah :)
Detto questo,mi ritiro a leggere Bel Ami,sperando di aver detto tutto.
P.S.Nel caso Bella rimanga di nuovo incinta ,ma proprio nel caso...(sì,sono la genia della suspance,insomma -.-'' ahah),preferireste un maschietto o una femminuccia?Io in teoria so già cosa fare,ormai i prossimi capitoli sono ben delineati nella mia testa,ma volevo sapere la vostra idea,sempre nel caso fortuito (u.u),che la nostra Bella rimanga incinta di nuovo ùù
Lascio qui il mio contatto di twitter :)
Vi auguro un buon finesettimana a tutte,sperando che sia migliore del mio,lasciamo perdere -.-''
Cristina.




Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


cover

Capitolo 26




Aprile era ormai alle porte,e con esso,la primavera poteva dirsi ufficialmente arrivata.Non che a LA il tempo non fosse sempre ottimo,ma con il risveglio dei mesi più caldi dell'anno,e l'enorme afflusso di turisti che venivano a godersi le spiagge californiane-famose in tutto il mondo-l'atmosfera cambiava.
Ricordavo perfettamente come,esattamente un anno fa,in questo periodo dell'anno,fossi sull'orlo di una crisi di nervi dovuta al mio pancione di ormai otto mesi.
Incredibile come erano cambiate le cose in un anno.Ora mi ritrovavo con una figlia prossima a compiere il suo primo compleanno,e a sposarmi con l'uomo della mia vita.
I fiori colorati,la sabbia dorata , testimoni delle giornate trascorse con la mia famiglia e quella del mio fidanzato,le sessioni di shopping con Alice,riempivano i miei giorni,facendoli scorrere via veloci.
E così,ora dopo ora,giorno dopo giorno,mi ero ritrovata a fare i conti con l'inesorabile passare del tempo,seppur vissuto in maniera strepitosa.
Osservavo con aria un po' malinconica Lizzie sguazzare nella piscina dei Cullen,nella ciambella di Sailor Moon,con Edward che le schizzava l'acqua sul corpo.
Dal canto mio,ero seduta sul muretto,i piedi immersi nell'acqua,il resto del corpo esposto al caldo sole losangelino.
-Un dollaro per i tuoi pensieri-
Sussultai,quando ritrovai Edward a pochi centimetri da me.Mi allargò leggermente le gambe,posizionandosi nel mezzo,e io non potei,di nuovo,per quella che ormai consideravo l'infinitesima volta,ammirare la sua splendida persona.
I capelli bronzei,bagnati,sembravano cosparsi di brillantini-effetto dei raggi solari-la pelle pallida,gli occhi verdi splendenti,le labbra umide,il petto e le braccia muscolose percorsi da centinaia di goccioline.
Mi appoggiò le braccia sulle spalle,sorridendo,e le sue labbra furono sulle mie.La sua lingua varcò il confine della mia bocca,e,passionale,le sue braccia volarono dietro la mia schiena,bagnandola ma carezzandola lentamente,dolcemente.
-Ti mangerei di baci.E non solo.In bikini sei...-i suoi occhi percorsero il mio corpo,seminudo,per poi fissarsi sul mio seno.-Lo possiamo togliere il pezzo di sopra?-
Scandalizzata,e nolente,gli schizzai l'acqua in faccia.-Ma Edward!E se i tuoi tornassero da un momento all'altro,cosa penserebbero guardandomi sguazzare mezza nuda in acqua?-
-Ah,allora un pensiero lo stavi facendo-malizioso,accattivante,prese un mio seno nella sua pienezza nella sua mano e lo strinse dolcemente,soffermandosi sul capezzolo eretto e sensibile.
-Sei un maiale...-
-..e tu sei eccitante da morire...-
L'altra mano finì sull'altro seno,e cominciò a massaggiarli velocemente entrambi.
-Ah...-chiusi gli occhi,abbandonandomi alle sue carezze,la testa gettata all'indietro,quando il suono della paperella gommosa di Lizzie pervase l'aria.
-L-l-Lizzie...-
-...è nella ciambella,tranquilla...-
-ma...-
-shhh...-
BOOM!
Urlai,sobbalzando,e nello stesso tempo,dando involontariamente un calcio nelle parti basse di Edward.
-Ahi!-
BOOM!
Un'altra esplosione di acqua,sul muretto della piscina opposto al nostro.
Lizzie saltellava nella ciambellina,muovendo freneticamente le mani,ed indicando con la mano i piani superiori della villa.
Seguiii la traiettoria del suo dito,trovando con lo sguardo,affacciato al balcone della sua camera da letto,Emmett,tra le mani palloncini ad elio gonfiati d'acqua,che se la rideva sguaiatamente.
-Io...-
Edward non sapeva se ridere anche lui per disperazione o lanciare maledizioni al fratello.
Dal canto mio,mi limitai a poggiare una mano sul cuore,che batteva forte a causa dello spavento avuto.
-...bisogna stare attenti a non tubare nell'acqua,specie in presenza di una bimba piccola!-
Emmett non riusciva neanche a parlare,soffocoato com'era dalle risate.
Edward scosse la testa,mandando le varie gocce uscenti dai capelli addosso a me.
Uscì dall'acqua,indicando provocatoriamente con la mano a Emmett di scendere giù.
Sospirai.A volte erano peggio dei bambini.
-Tu.Io.Qui.Ora.Sfida ai gavettoni,se ne hai coraggio-
Alzai gli occhi al cielo.-Lizzie è più matura di voi!-
-E' una minaccia,fratellino?Non penserai mica di battermi,vero?-Emmett si battè una mano sul petto.Sembrava non aspettasse altro dal fratello.
Alzai un sopracciglio,entrando in acqua e raggiungendo mia figlia,che continuava a seguire con aria attenta lo scambio di battute "pacifiche" tra lo zio e il papà.Se ne stava a galla,placida,il ditino in bocca.
-Amore mio,lo so,il papà è partito di testa.Ma lo zio Emmett ancora di più-le dissi,appoggiando una mano sulla schiena e indicando la figura di Emmett,poco prima che sparisse dentro casa,probabilmente per raggiungerci.
-..io-
Al suono della sua vocina delicata,mi intenerii.Negli ultimi giorni stava cercando di parlare,in modo molto più articolato,ma i risultati erano ancora lontani dal creare una parola pefettamente composta.
Della parola "papà" riusciva a mettere insieme solo l'ultima sillaba,e peggio ancora con la parola mamma.
Tuttavia,i piccoli passi in avanti si notavano,non ero assolutamente preoccupata.
Avevo letto in una delle mie numerose riviste che non necessariamente un bambino dovesse apprendere a camminare o parlare contemporaneamente.Avveniva quando doveva avvenire,senza limiti di tempo arbitrari. 
-Zio,tesoro,zio-mormorai,carezzandole la testolina accaldata.Bagnai una mano e la passai sui suoi capelli,per rinfrescarla.
Era uno spasso vederla contorcere la bocca,e molto probabilmente anche le corde vocali,per riuscire a pronunciare correttamente il nome da me detto.
-..io-
Risi,carezzandole la guancia.-Piano piano riuscirai a dirlo.Vedrai-
I passi pesanti di Emmett preannunciarono il suo arrivo.
Scossi la testa,quando notai che si era anche cambiato d'abito,indossando il costume.
All'inizio,ero convinta che la recente paternità lo avrebbe cambiato e sepolto la parte giocherellona del suo carattere.
Invece,con gran sorpresa di tutti -rimasti scioccati dalla "tenerezza" grandiosa che Emmett aveva dimostrato di possedere nei confronti del suo piccolo pargoletto- quel lato del suo carattere era aumentato in maniera spasmodica.
Thomas aveva ormai due mesi e mezzo,e,sebbene fosse ancora piccolo per comprendere qualsiasi cosa,sorrideva costantemente quando il suo papà commetteva qualcosa di simpatico o talmente esilarante da far ridere.
Erano queste piccole cose a farmi credere che i bambini avevano sempre avuto un sesto senso per qualsiasi cosa,o forse,come aveva azzardato Carlisle,era una piccola marcia in più che Thomas aveva ereditato non essendo nato da due genitori completamente "normali" geneticamente.
Tuttavia,Carlisle controllava meticolosamente le sue analisi e dai vaccini compiuti ,il piccolo di casa non dimostrava nessun dato allarmante.
I suoi capelli neri erano diventati una massa informe,non ereditando i ricciolini del papà;gli occhi,a quanto sembrava,erano rimasti del colore azzurro della mamma,che,felice come una Pasqua,lo lasciava tra le braccia di qualcun'altro solo lo stretto necessario.
-Fratello,alle armi!-
Il ruggito di Emmett mi riportò all'attenzione.Se ne stavano entrambi uno di frotne all'altro,perpendicolari al perimetro della piscina.
-Scontratevi da qualche parte che non sia qui-mormorai,alzando gli occhi al cielo-non vorrei che spaventaste Lizzie con i vostri assurdi giochetti liceali,anzi,direi...elementari-
-Ma se era l'unica che rideva.Bella,sei poco predisposta al gioco.Edward,invece di farla tubare in continuazione,dovresti incitarla a darsi al gioco-
-Sta zitto,idiota,che tra poco ti ritroverai bagnato dalla radice dei capelli all'alluce del piede-
Risi,trascinando la ciambella con me poco lontano dal campo di "battaglia".
Mi sarebbero mancate quelle idiozie quotidiane una volta trasferiti nella nostra casa.
Ormai mancava poco al matrimonio.Ogni qualvolta i miei pensieri cadevano su quell'argomento -ovvero sempre,data la continua preparazione di tutto il necessario-,le mie braccia si cospargevano di brividi e l'eccitazione prendeva il sopravvento.
Il pensiero che di lì a poco io,Edward e Lizzie avremmo condiviso tutto,mi emozionava all'inverosimile.
Da poco,avevamo terminato di sistemare la cameretta di Lizzie.L'avemo fatto insieme,io ed Edward,colorandola di rosa,arredandola con tocchi personali,facendola sua.
Morivo dalla voglia di metterla a letto lì,di andarla a svegliarla coccolandola la mattina.
Morivo dalla voglia di vivere la mia vita.
-Per la miseria!-
L'urlo di Edward mi riportò alla realtà,e un brivido mi percorse la schiena,quando mi accorsi di essere rimasta troppo a lungo immobile nell'acqua.Mi mossi un poco,per non permettere al vento di asciugarmi la pelle bagnata.
-Mi sa che papà sta perdendo,tesoro-mi morsi un labbro,osservando i tre palloncini che Emmett aveva gettato di seguito sulla testa del mio povero quasi-marito.
Di tutta risposta,Edward corse sul giardino recuperando dalla piscina il secchiello giallo di Lizzie,rimpeiendolo,alla velocità della luce.
Applaudii e risi spudoratamente quando Emmett si trovò incollato davanti agli occhi i capelli gocciolanti.
Lizzie battè anch'essa le manine nell'acqua,velcoemente,e mosse la bocca come a sforzarsi di parlare,la faccina rossa.Osservava il papà.
-...ora te la faccio vedere io,fratellone imbroglione!-
Emmett,abbandonata la regola principale del gioco -gettare l'acqua addosso all'avversario-puntò direttamente al petto del fratello con la testa.
In quel frangente,mille cose accaddero.Edward respinse Emmett,facendolo cadere in acqua,generando con la caduta una fontana gigante di schizzi.
Io mi coprii la testa per non essere colpita mentre ridevo,e Lizzie,il faccino rosso rosso,urlò -Papà!-
Mi immobilizzai al suono della sua voce,e i miei occhi corsero immediatamente a Edward,ancora in posizione estrema,sul bordo della piscina.Era immobile,proprio come me.
-Lizzie...-
Senza parole,mi voltai verso di lei,che mi osservò con un sorriso,soddisfatta,come se fosse riuscita a fare quello che intendeva fare da tanto tempo.-Papà.M-m-mamma. ...mma.-
Emmett riemerse dall'acqua,un omone completamente bagnato,ma in quel momento non vi badai minimamente.
La mia bambina aveva appena pronunciato la parolina "mamma".La mia bambina aveva appena espresso a parole il rapporto che legava me ed Edward a lei.
La reazione fu ben peggiore di quella legata alla prima camminata.Le lacrime presero a scorrere sulle mie guance,e la presi immediatamente tra le mie braccia,sollevandola dalla sua ciambellina di Sailor Moon.
Edward si gettò in acqua senza pensarci due volte,raggiungendoci immediatamente.
-Ridillo,amore,ridillo,ti prego-disse,appena ci raggiunse.
Non c'era suono più bello della sua voce.Dolce,tenera,delicata...infantile.
Lizzie aveva parlato,aveva detto due singole paroline,le più importanti probabilmente della sua vita,e io già non riuscivo più a dimenticare la cadenza della sua voce.
Lei gongolava tra le mie braccia,i capelli ora un po' bagnati,le mani che si contorcevano,imbarazzata dei nostri sguardi estasiati.
-Ripeti quello che hai detto,amore-ripetè Edward,stringendole le manine.La voce gli tremava leggermente.Lo osservai.I suoi occhi erano lucidi,e sicuramente non per effetto del cloro.
-Dillo.Mamma e papà.Papà e mamma-
-Ha parlato?-
Emmett,con sguardo esterrefatto,ci raggiunse a falcate nell'acqua.Ruggì davanti ai nostri silenzi spiegabili attraverso le nostre espressioni e si infilò tra me e Edward.
-Ma dai!La piccola Lizzie ha parlato!-
-Tesoro,ripetilo ti prego.Ho bisogno di risentire la tua voce-mormorai,baciandole ripetutamente la guancia.Edward le carezzò i capelli.
-Mamma .Papà-
Lei sorrise,abbassando gli occhi imbarazzata,e nascose il faccino nel petto del padre.-Papà-mormorò,con voce dolce,delicata.-Mamma.-
Scossi la testa,stringendo sott'acqua la mano di Edward e stringendo più forte con l'altra la piccola vita di mia figlia,che,ora, piccola non sembrava più.

** ** **

-La piccola Lizzie che parla.Quanto mi manca,quella tenera puzzola.Devo venire a trovarla.Permettimelo,Bella-
Spalancai gli occhi.-Chantal,tu sei benvenuta quando vuoi a casa Cullen e anche a casa Swan,lo sai benissimo!Charlie ti adora.-
-Sì,anche se la sua preferita resterò sempre io-Alice si intromise,alzandosi gli occhiali da sole sulla testa,marcando il territorio di migliore amica.
Alzai gli occhi al cielo.
Era pieno pomeriggio,e io ,Alice e Chantal avevamo deciso di fare un ultimo giro di shopping per gli ultimi abiti per il matrimonio.
In realtà,l'unica che mancava era proprio la sottoscritta,che non riusciva a trovare un abito che le piacesse abbastanza.
L'abito da sposa,che avrei dovuto indossare il giorno del mio matrimonio,era qualcosa che mi emozionava troppo.
Alice era riuscita a convincermi a farmi provare solamente due abiti,che sulla stampella, sembravano piaciucchiarmi.
In realtà,una volta indossati,mi ero sentita inadatta.Come se non fossi pronta per indossarlo,o meglio,non meritassi ciò.
In fondo,quell'abito mi avrebbe condotta da Edward.
Ero davvero io quella perfetta per Edward?Lo ero davvero.
In cuor mio sapevo benissimo la risposta,ma,tra quel tulle bianco,e una figura perfetta quanto una modella al mio fianco -Alice- ,mi ero sentita piccola ed insignificante.
-Lo sentirai a prima vista,l'abito giusto per te-aveva risposto la mia sorella/migliore amica,quando le avevo confessato i miei pensieri.-Evidentemente non era quello giusto,credimi.Quando indossi l'abito giusto...lo senti.Lo senti,Bella-
E io l'avevo voluta prendere in parola.
Tuttavia,ci ritrovavamo ai primi di Aprile,poco meno di due mesi al matrimonio,e io ancora non avevo trovato nessun abito.Nemmeno uno straccio di abito.
Ed eravamo a LA.
Mi chiesi se fossi io quella sbagliata.
-Sei proprio sicuro di volere l'archetto con rose blu e gigli?-mi chiese Chantal,dubbiosa.-Lo vedo un po' troppo...ehm,artificioso.-
Se ne stava lì,con il suo nuovo colore di capelli -nero tendente al blu-e mi guardava compiaciuta.
-Oh,ma certo.Bianco e blu,è perfetto.La combinazione di questi due colori si sposa benissimo con Edward e Bella.Il bianco appartiene a lui;il blu a lei-
Alzai un sopracciglio.-Diciamo che hai fatto tutto tu-
Alzò le mani in segno di difesa.-Eh no,non ci provare!Io ti ho consigliato,tu mi hai detto che avevo avuto un'idea grandiosa.Non ho intenzione di rovinarti il matirmonio-aggiunse,stizzosa-sono solo la tua wedding planner,visto che non hai voluta una-
-Non ne vedo il motivo-replicai,mentre Chantal se la rideva sotto i baffi-Sei molto più efficiente tu di qualsiasi wedding planner esistente al mondo-
-Oh,Bella,suvvia!-Si fermò in mezzo al boulevard,costringendoci ad arrestarci.
Sembrava appena uscita da una limousine,lo Starbucks tra le mani,la borsa trapuntata,gli occhiali da sole e i tacchi ai piedi.-Siamo a LA!Fiori,lusso,matrimoni,wedding planners sono all'ordine del giorno.E tu ne hai rifiutata una.Inconcepibile-
-Penso che abbiamo modi diversi di vedere LA-Risoluta,ripresi a camminare.
-Prima o poi,riuscirò ad allargare le tue...vedute-
Sospirai,lanciandomi un'occhiata con Chantal.
Senza speranza.
-Che ne dici di andare a vedere da Valentino?Lì qualcosa devi trovarlo per forza-
-Alice,no-
Lei pestò un piede per terra.-Bella,se continui così non lo troverai mai-
Mi passai una mano tra i capelli.-Oh,ma infatti io non lo troverò mai,ancora non ci eri arrivata?Piuttosto,parliamo di un'altra cosa.Tu sai Edward dove vuole portarmi?-
Lei ammutolì.-Intendi in viaggio di nozze?-
No-Alzai gli occhi al cielo.-Quello lo so già,me lo sono fatto dire con metodi che preferirei non raccontarti.Intendo ora-
La sua espressione era buffissima.-Non te lo dico.E' una sorpresa,punto.-
-Ma quanto staremmo in questo posto?-
-Poco,credo.Al massimo stasera sarete di ritorno-
Sospirai,abbattuta.Edward e le sue sorprese quotidiane.Finchè si trattava di regali a Lizzie e mazzi di fiori per me,potevo quasi accettarlo,ma ora anche viaggi no.Poi,con così poco preavviso.Me lo aveva accennato appena quella mattina.
-Quanto ci metteremo ad arrivare?-
-Quante domande!-replicò Alice,prendendo a braccetto Chantal.-Ti basterà sapere che...ti commuoverai-



**  ** **

-Posso levarmi questa benda,insomma?-
Piuttosto seccata,le mani sui fianchi,sentii la risata di Edward,e poi la portiera dalla mia parte si aprì.Un freddo gelido invase l'abitacolo facendomi rabbrividire.Distinsi in sottofondo un odore floreale e le allodole cantare.
Dove diavolo mi aveva portata?
Quando mi fece scendere e mi tolse la benda,rimasi senza parole.
Una radura circolare,straripante di erba verde mista a fiori viola,si presentava davanti ai miei occhi,ai nostri occhi,illuminata dal cielo azzurro.In lontananza,però,scorsi un ammasso di nuvole pronte ad avvicinarsi.
La nostra radura.
-Oh,Edward...-mi voltai verso di lui.-Tutto mi ero immaginata tranne questo.Forks.-la voce mi tremò leggermente,gli occhi ormai bagnati.-...la nostra radura,il paese dove abbiamo concepito Lizzie...-
Dove tutto aveva avuto inizio.E,in un istante,i ricordi tornarono vividi nella mia mente,seppellendola nella mia vita passata.
L'arrivo in questo piccolo paese che così tanto detestavo,la scuola,i pianti sotto il piumone mentre la pioggia batteva sulla finestra della mia cameretta,io ed Edward in fuga da James,Edward che mi componeva una ninnananna,io che perdevo la verginità con l'unico amore della mia vita...la radura.
Era tutto lì,nella mia testa,che faceva battere forte il mio cuore e scorrere l'adrenalina nel sangue.
-Ho pensato...-La sua voce,ridotta ad un mormorio,era dentro il mio orecchio.-...ho pensato che ti sarebbe piaciuto,tornare qui.Dove tutto ha avuto inizio-
-E'...Edward,non ci sono parole-mormorai.
Mi lasciai prendere dalle sue braccia,baciare dalle sue labbra,che raccoglievano le mie lacrime che lentamente scendevano lungo le guance,carezzare i capelli.
-Abbracciami più forte-sussurrai,seppellendo il viso nel suo giaccone nero.-Più forte,Edward,voglio...dissolvermi dentro di te.Voglio fare l'amore con te,qui,nella nostra radura,sdraiati tra i fiori-
Non ci fu bisogno di pregarlo,forse perchè anche lui avvertiva il miostesso bisogno.Eravamo du anime complementari,che non potevano vivere una senza l'altra.Due pezzi di un puzzle che si incastravano alla perfezione.
Gemetti,quando le sue labbra si mossero,cariche di un desiderio potente,sul mio collo,sul mio petto.
Freneticamente, mi liberai di tutto che quello che avevo addosso,incurante del freddo che ci circondava.Era Aprile,ma eravamo pur sempre a Forks.
La sua lingua tracciò un percorso immaginario sul mio seno,e io,vittima di un fuoco ardente,mi strinsi forte a lui,alle sue premure,al suo corpo maschile,virile,che mi proteggeva dal mondo intero.
Lo liberai dal cappotto,dalla sciarpa,dalla camicia incredibilmente costosa che indossava,e mi trascinò sopra di lui,per terra,tra i fiori, testimoni della nostra storia d'amore.
-Edward-gemetti,sentendo le dimensioni della sua erezione sotto di me.-Ti prego,subito-
-Vieni qui,ti voglio qui-Premette la mia vita sui suoi fianchi,e gemetti ancora più forte.
-Edward...-Ero ad un passo dall'urlare.
-Più forte,Bella.Voglio sentirti urlare.Qui ci siamo solo noi due,e il nostro amore.Urla,gemi,amami,Bella-

Edward,i capelli più scompigliati del normale-colpa delle mie mani che avevano arpionato la sua chioma magnifica durante l'amplesso,e il petto sudato,alzò leggermente la schiena per recuperare il suo cappotto caldo.Mi strinsi più forte a lui,mentre i primi brividi di freddo,posteriori al rapporto,si impadronivano del mio corpo.
Il petto di Edward era caldo e morbido:stesa sopra di lui,e coperta dal suo giaccone,respirante l'aria dei fiori colorati,non potevo chiedere di meglio.Ciò che mancava al quadretto era solo Lizzie,a casa,a LA,che probabilmente dormiva.
-A cosa pensi?-mormorò,carezzandomi i capelli.
Chiusi gli occhi,a quel movimento rilassante,e poggiai una mano sul suo petto,carezzandolo lentamente.
-A Lizzie.A noi-
-Sai,avrei voluto portarla-rispose,guardando il cielo sopra di noi.-Ma ho deciso che...questa volta era una cosa che avremmo dovuto rivedere prima noi due da soli.A giudicare come siamo finiti,abbiamo fatto bene.-Una risata lo scosse leggermente.-Però mi piacerebbe portarla un giorno in luogo che è caro così tanto a tutti e due.-
Annuii.-Un giorno che non finiremo a fare l'amore nel prato,tra i fiori-sorrisi ,baciandogli la gola.-Mi hai aggredita tu-
Spalancò gli occhi.-Cosa?No,non provarci proprio.Sei tu che mi ti sei gettata addosso.E io...io sono solo un uomo,un uomo innamorato pazzo di te,che non ha resistito-
-Come faremmo una settimana intera a stare così?Mi distruggerai-finsi di lamentarmi,mentre una gioia calda mi lambiva il petto al pensiero di trascorrere una settimana di nozze solamente con lui.
-Meglio non pensarci,altrimenti...potrei,come dire,anticipare quello che farò quella settimana,ora-
-Già fatto-
Mi arrampicai un poco,facendo combaciare dolcemente le sue labbra con le mie.Gli accarezzai una guancia liscia.-Edward- Il mio tono serio e intimo al tempo stesso lo sorprese.
-Sì,amore?-
Puntai i gomiti sul suo petto,lasciando aderire i miei seni nudi sulla sua pelle.Le sue mani finirono sulla mia schiena,sotto il cappotto,carezzandola lentamente sù e giù.
-Perchè non vuoi trasformarmi?Sai che un giorno dovrai farlo-
La mano si arrestò immediatamente ,e percepii il suo corpo irrigidirsi.-Bella...-
-Amore,guardami.Sono io,Bella.La tua quasi moglie,la madre di tua figlia.Non vuoi trascorrere con me l'eternità intera?-
Sapevo,e pretendevo,che quella conversazione sarebbe arrivata un giorno.E lì,sepolti in quel posto così nostro,la domanda era uscita spontanea.
-Bella,Bella-scosse la testa,baciandomi la punta del naso,gli occhi chiusi-Io voglio te,solo te.Sei tu la donna con cui io voglio trascorrere la mia eternità-
-E allora...allora perchè non vuoi...-
-Oh,Bella-
Si alzò con la schiena,trascinando a sedere anche a me.Mi avvolse per bene il cappotto attorno al corpo,e mi strinse a lui.Poggiai la testa sotto il suo mento.
-..pensi che sia facile,per me,costringerti a diventare qualcosa che non sei costretta a diventare?Chi sono io,ragazzo che ha trovato il coraggio di lasciarti una volta,per di più incinta di mia figlia,a costringerti a uccidere la tua vita per diventare un...un...-
Scosse la testa,addolorato,e io gli carezzai la guancia.
-Non sapevi che io fossi incinta,e questa storia l'abbiamo archiviata,amore,mi avevi giurato che non avrebbe pià influenzato il nostro presente e il nostro futuro.
Edward,io ho deciso cosa voglio fare della mia vita.E anche tu,inconsciamente,sai che succederà quello che non vuoi accettare nella tua testa.E' questo il mio destino,lo è sempre stato.
Come lo chiamaersti tu altrimenti il nostro incontro in quel supermercato,quasi un anno fa?-
Riaprì gli occhi verdi.Tentennava.-Vorrei...vorrei solo che non ti costringessi a prendere questa soluzione drastica...hai una vita a LA,i tuoi genitori,e poi Lizzie,come faremmo...-
-La mia vita a LA è la tua vita.I miei genitori...oh,Edward,so a quello che vado incontro,ma credimi,nulla vale quello che andrò prendendo trascorrendo la mia eternità con te.I miei genitori vogliono che io sia felice,e tu sei ciò che mi rende felice-
-E Lizzie?-
Sospirai.-Non...non credere che non ci abbia pensato.Edward,io non costringerò mia figlia a decidere,un giorno,quando sarà in grado di comprendere,se diventare come noi o proseguire con la sua vita da umana.Voglio che sia lei a decidere,senza nessun intervento nè da parte mia nè da parte tua.Il mio divenire immortale non significherà essere una mancanza d'attenzione per mia figlia,anzi;e poi,guarda il lato positivo:non avrò sete di sangue umano,perlomeno...perlomeno non come avete sofferto voi,giusto?-
-Carlisle non sa molto a riguardo.Probabilmente dovremmo comunque portarti in un posto lontano prima di...di trasformarti-deglutì -e in seguito somministrarti la pillola-
-Andrà tutto bene,Edward-lo rassicurai,poggiando una mano nei suoi capelli.-E,quando sarà il momento,quando Lizzie sarà pronta,le diremo tutto.-
-Bella...-
-Edward,ho deciso-
Il mio tono si fece più duro,autoritario.-Questa è la mia decisione al riguardo.-
-Sei così ansiosa di divenire immortale?-chiese,scuotendo la testa.Nonostante tutto,un piccolo sorriso apparve sulle sue labbra.
-Immortale,sì,ma felice.Potrò godermi ancora i raggi solari,le gioie della gravidanza,del cibo.Edward,ti prego-lo implorai,fermando la mia richiesta a metà.
Lui mi guardò,poggiando la fronte sulla mia,gli occhi verdi cosi vicini ai miei da farmi girare la testa per il loro colore brillante.-Cosa,Bella?-
Parlai sulle sue labbra.-Ti prego,sorridimi.Ho bisogno che tu mi dia la tua benedizione,Ho bisogno di sentirti felice di questo-
Un altro piccolo sorriso.-La mia piccola Bella,tra le mie braccia,con il suo corpo voluttuoso e morbido sopra il mio,nella nostra radura.Dimmi,come posso minimamente pensare di non accondiscere a ogni tua richiesta?-
-No-risposi-Voglio che tu lo faccia perchè sia una cosa che nasca dal cuore.Voglio che tu sia felice dal profondo.Non voglio che tu me lo dica ora,"sono contento Bella",perchè so che non sarebbe nato dal cuore.Ti dò del tempo.Ma sappi che la mia decisione è presa.Aspetto solo..solo di sentirmi dire dall'amore della mia esistenza delle parole gioiose al riguardo-
Aprì la bocca per parlare,ma io non gliene diedi tempo,ricoprendo le sue labbra meravigliose con le mie.
Stavo per varcare il loro interno con la mia lingua,quando alcune gocce d'acqua cominciarono a cadere sul mio corpo e sui miei capelli.
Mi staccai da lui,guardando verso il cielo.Le nuvole che qualche tempo prima avevo viste essere in lontnanazan erano ora arrivate,più nere che mai,con pioggia al seguito.
D'altronde,Forks non poteva tradire la sua compagna più fedele,la pioggia.
-Io volevo dirti solo che stava per piovere,malfidata-Edward mi pizzicò il sedere sotto il cappotto.-Poi,non venirmi a dire che sono io che ti aggredisco-



Ci vestimmo in tutta fretta e ritornammo in macchina.Edward propose di dormire una notte in hotel,tanto per bissare ciò che la pioggia aveva interrotto,e io non potei che acconsentire.Dopotutto ,con la sua guida spericolata,ci saremmo alzati presto e tornati a LA dalla nostra piccola Lizzie in un batter d'occhio.
Tuttavia,mentre Edward guidava e pigiava il navigatore satellitare-uno dei tanti aggeggi elettronici dentro quella BMW tuttofare-mi persi ad ammirare il paesaggio bagnato esterno.
Quei marciapiedi,il forno dove compravo il pane quando Charlie rincasava e portava il pesce pescato...
-Amore?-
-Dimmi-
-Hai trovato qualcosa?-
-Mmm,nulla di che.Pensavo...ti andrebbe di andare a dormire nella nostra vecchia casa?-
Sorrisi.-L'idea mi piace.Anche se volevo chiederti una cosa-
-Dimmi tutto-
-Ti andrebbe di...fare una passeggiata insieme?-timidamente,presi la sua mano sul cambio.-Che importa se piove.Abbiamo vissuto per un anno con la pioggia fin dentro i calzini.Voglio passeggiare per queste strade mano nella mano con te-
Non dissi che volevo cancellare via l'ultimo ricordo che avevo avuto di Forks,prima di partire per LA con Charlie e Renèe.
-Va bene,come vuoi.-Edward sorrise,parcheggiando lungo il ciglio di una strada,accanto a un giornalaio.-Se rimaniamo a dormire da me,dovremmo pure comprare qualcosa da mettere sotto ai denti.-
Nonostante l'aria fredda,il piacere che provavo nel camminare nella strade praticamente deserte con Edward era insuperabile.
Immaginavo incontrare qualche vecchio compagno di liceo per caso.Probabilmente,alla vista di noi due ancora insieme,sarebbero svenuti senza tanti preamboli.
Edward individuò un supermarket proprio dietro l'agolo dove svoltammo,ma la mia attenzione venne reclamata da un luccichio emesso dalla vetrina accanto,la cui saracinesca era di poco abbassata.
Alzai losguardo,curiosa,sull'insegna,e sgranai gli occhi.
Negozio di abiti da sposa.
-Bella?-
Deglutii,trovandolo ad aspettarmi con il cestino in mano.
-Io...-indicai a caso la farmacia che avevamo appena passato.-Mi sono appena ricordata di dover prendere gli assorbenti....sì,gli assorbenti ...ehm,quelli che si trovano solo in farmacia.Non vorrei mi arrivasse il ciclo proprio stasera,visto che deve arrivare tra poco.Puoi...aspettarmi dentro?Intanto comincia pure.-
Mi guardò un attimo perplesso,infine annuì.-Va bene.Stai attenta-
Sorrisi rassicurante fino a quando non sparì dalla mia vista,poi,con passo tremante,raggiunsi il negozio affianco.
E quando alzai lo sguardo,compresi la sensazione di cui Alice parlava.
Avevo trovato l'abito giusto.


* Riguardo i limiti di tempo per imparare a camminare e parlare ho chiesto aiuto a coloro che più  sono esperte del campo,ovvero cloe,fiorels e letizia.Sono più informate di un sito internet ò-ò
*Come avrete potuto notare,vi ho privati di qualsiasi descrizione riguardo la meta del viaggio di nozze di Bella ed Edward,e anche la descrizione dell'abito da sposa.E' una cosa voluta,in quanto voglio fornirvi l'effetto sorpresa,che,vi annuncio,non è poi così lontano.Infatti,posso ufficialmente annunciare che alla fine di "Un nuovo inizio" mancano esattamente tre capitoli,escluso questo qui,più l'epilogo.
Quasi non mi sembra vero di essere alla fine di quella che è la mia prima fanfiction.Ieri,mentre sceglievo l'abito da sposa di Bella,mi sono commossa:ormai questi personaggi mi appartengono.Sarà difficile staccarmi da loro.
*Ho letto i vostri desideri riguardo la preferenza della gravidanza di Bella.Non dico nulla su questo punto,acqua in bocca :)
*Non giudicate male Edward riguardo la trasformazione di Bella.Sappiamo tutte come è fatto,e,anche nella saga della Meyer,non l'ho mai pienamente criticato per la sua testardaggine riguardo il voelr trasformare Bella.Penso che,vista dal suo punto di vista,tutte noi saremmo riluttanti,se amiamo davvero la persona al nostro fianco.

Ok,questo è tutto.Vorrei cercare di terminare per il 13 Febbraio,prima di partire nuovamente per l'Inghilterra,così da non avere distrazioni,ormai sono interamente immersa in questi ultimi capitoli,tanto che ho già abbozzato il prossimo.
Ringrazio le persone che recensiscono sempre con continuità,ho notato che ultimamente le recensioni sono un po' calate,un po' questo mi dispiace,perchè questi sono i capitoli in cui ci sto mettendo l'anima,e rappresentano la fine di questo percorso.Ma so anche che è Gennaio,ci sono le pagelle,i viaggi :)

...Hanno appena comunicato le materie della seconda e terza prova!Bene,sto ufficialmente morendo.Mi sa che la fine di un nuovo inizio non l'avrete °-°

A presto
Cristina





Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27

Buon pomeriggio e buona domenica!Eccoci con l'aggiornamento.Questa volta non dico nulla,lascio a voi il giudizio.
Grazie delle magnifiche recensioni,soprattutto chi recensisce sempre,nonostante ormai questa storia sia arrivata vicina ai 30 capitoli :)
Buona lettura.




blend



La sveglia sul comodino in noce della mia camera scattò,aggiugendo un altro minuto al tempo che,traditore,sembrava scorrere più veloce del solito.
L'una e trentacinque.
Sbuffai,voltandomi dall'altra parte,per evitare il bagliore verde continuo della sveglia,cercando di non rovinare la piega leggermente mossa che Alice mi aveva fatto la sera prima.
Tuttavia,tra poche ore,sarebbe arrivata un'estetista,parrucchiera qualificata,che si sarebbe occupata dei miei capelli e del mio viso.
Poche ore.Solamente poche ore mi dividevano dal mio matrimonio con Edward.
Un respiro profondo mi distrasse,accanto a me,e bastò scorgere la figurina tranquilla e addormentata di mia figlia al mio fianco per riprendere la calma.
Lizzie dormiva,il volto sepolto nel cuscino mordibido,nel suo pigiamone di cotone .
Aveva ufficialmente un anno da un'ora e trentacinque minuti.
La mia piccola bambina era cresciuta.
Il panico tornò a impossessarsi di me,e allora,afferrando il telefonino sopra il comò,schiacciai il tasto sull'ultima chiamata ricevuta la sera prima.
-Bella?-Il tono di Edward era leggermente preoccupato,probabilmente si stava chiedendo per quale motivo la quasi moglie lo stava chiamando nel bel mezzo della notte.
-Sì,sono io-risposi,scalciando via le coperte.Distinsi musica in sottofondo.-Come va l'addio al nubilato?-
Sbuffò,e poco dopo non sentii più nulla.Si era spostato,probabilmente.-Uff,bene,relativamente.Ma sai che queste cose non fanno per me.Insomma,l'addio al nubilato sempra quasi si voglia rimpiangere i giorni che ci si sta lasciando alle spalle.Io invece più felice di questo non posso essere-
-Ma dove ti hanno portato?-
-Una discoteca...più o meno-
-Ma ci sono...donne nude?No,vero?-
Rise-Bella,sta tranquilla.Non avrai mica avuto un attacco di panico per questo motivo,vero?Piuttosto,fai gli auguri a Lizzie.Dalle un bacio da parte mia.Domani me la spupazzo per bene.Mi manca-
-Sono poche ore che non la vedi-sorrisi-Sarà fatto.E comunque,no,non sono preoccupata per quello,mi fido di te.Sono semplicemente...in ansia.Temo di essermi dimenticata qualcosa,o qualcuno,o...insomma,come fai a stare così calmo?-
-Semplice.Penso a me e te domani sposati e me ne frego del resto-
Sbuffai.-Certo,è facile per te.Non sei tu a dover percorrere la scalinata di marmo di quel giardino,con i tacchi alti perlopiù,e con il vestito-
Rise di nuovo.-Amore,stai calma,andrà tutto bene.Sarai favolosa,sarà difficile per me cercare di non saltarti addosso davanti a tutti.Non pensarci.Piuttosto,dimmi,come è stata la vostra di serata?-
Alzai gli occhi al cielo.-Delirio totale.Alice voleva chiamare dei pompieri per lo spogliarello,ma Rose fortunatamente l'ha fatta desistere.Abbiamo bevuto un po' di limoncello e poi giocato e visto film.Lizzie è crollata presto-
-E' il 25 Maggio.Ha un anno ufficialmente da un'ora e mezza.-
-Ed è il giorno del nostro matrimonio-
Un attimo di silenzio,poi gli occhi cominciarono a farsi improvvisamente pesanti.
-Dormi,amore.Domani sarà una giornata pesante.E la mia sposa la voglio al top delle sue forze-
Affondai nel cuscino.-Me la canti la ninnananna?-
-Certo amore,tutto quello che vuoi-
Non so quando,ma in un momento non ben preciso,mi abbandonai alla sua voce dolce,carica d'amore,e alla morbidità del letto.

-Sveglia,sveglia,sù,in piedi,suonano le campane,iuuuuh!-
-Alice,che diavolo...-mi rigirai nel letto,la testa che scoppiava.
-Bella,ti ricordi per caso che oggi devi sposarti?-
La mia mente ci mise un poco ad elaborare le sue parole.
-Mmmm...COSA?-Aprii gli occhi di scatto,saltando a sedere.-OH MIO DIO,OGGI MI SPOSO!ODDIO!-scostai le coperte,le mani improvvisamente sudate,per poi guardarmi intorno,scoprendo che nella mia camera era presente solo Alice.
-Dov'è Lizzie?-esclamai-Dov'è?-
-Se magari ti calmi,io con te ci parlo.Altrimento,faccio retro-front-
Mi misi le mani sui fianchi.-Dov'è.mia.figlia?-
-E' di sotto con i tuoi,a fare colazione.E...mi spiegheresti perchè hai quella faccia bianca e quelle due borse sotto agli occhi?-chiese strabuzzando gli occhi.-Lo sai quanto lavoro dovrai far fare a Madeleine?-
-Madeleine viene pagata apposta-borbottai,infilandomi a casaccio le pantofole e la vestaglia.-Vado a fare gli auguri a mia figlia.Non posso credere di non essere stata la prima-
Alice alzò un sopracciglio.-Bè,a dire la verità,è lei che si è alzata ed è corsa giù per le scale urlando che doveva provarsi il vestitino perchè oggi la mamma e il papà si sarebbero sposati-Sorrise compiaciuta.-Quella bimba diventa sempre più simile alla zia.Che cosa meravigliosa-
-Terribile-Aprii la porta.-Alice,spero che Edward si ricordi di portare il regalo che le abbiamo fatto-
-Tranquilla,l'ho già avvertito io.Bè,lui sicuramente è più sano di te.E' tranquillissimo.Aspettava questo giorno da una vita-
-Anche io sono tranquilla!-esclamai,punta viva dalla sua osservazione.-Sono solo...ehm...-
-Vai vai-disse lei,incitandomi a scendere con le mani,alzando gli occhi al cielo.-Prima che spari qualche cavolata pure il giorno delle tue nozze-
Scesi con ansia febbrile le scale,per poi piombare in cucina.
Ed eccola lì,la mia piccola bambina che aveva appena un anno,sepolta nel suo pigiamone a righe,il viso sepolto dentro la tazzona di latte con il cacao che mia mamma le aveva probabilmente scaldato.
-Mamma!Mamma!-
Quando la sentii parlare,una scossa di felicità mi percosse.Era ormai passato un mese dalla pronuncia delle sue prime paroline,e ora riusciva a comporre frasi anche un pochino più articolate,ma sentirla dire quel nome ad alta voce era sempre un'emozione.
 -Amore mio!Amore della mamma,buon compleanno!-
Lei corse traballando verso di me e io la presi tra le braccia,sollevandola per aria e provocandole una risata leggera.
-Prrr-presi a darle tanti bacini sulle guanciotte sporche di cacao.-La mia puzzola oggi riceverà tanti bacini e regali,perchè è diventata grande...-
-Io grande-annuì lei con fare saccente-E papà e mamma insieme-
Annuii anche io,emozionata.-Sì,tesoro.Tutti e tre insieme.Io e papà tra poco ti daremo il regalo.Sei curiosa di vedere cosa ti abbiamo portato?-
Lei annuì,giocando con una mia ciocca di capelli.Mi ricordai vagamente della piega di Alice.
-Buongiorno tesoro-
Mi voltai,e trovai mamma e papà,per mano,sulla soglia della cucina.
Erano entrambi visibilmente tesi,e non fu una sorpresa;sapevo che per loro,vedere la loro unica figlia all'altare sarebbe stata una forte emozione.Dopotutto,potevo anche comprenderli.Un giorno Lizzie si sarebbe trovata nella stessa mia situazione...e io non volevo pensarci,perlomeno quel giorno.
Tuttavia,una risatina mi percosse,al pensiero di come avrebbe appreso un giorno Edward la notizia.
-Vieni,qui,sposina-
Mamma lasciò la mano di Charlie,ed entrambi tesero le braccia.Mi gettai su di loro,stringendoli forte.
-Vi voglio bene-mormorai,sorridendo.-E mai dimenticherò il vostro aiuto per quei mesì così...difficili-Chiusi gli occhi.-Mi spiace avervi costretto ad abbandonare le vostre vite per...-
-Spero tu stia scherzando,Bella-mi interruppe papà,un cipiglio serio in volto.-Tu sei nostra figlia:vieni prima di tutto.E poi c'è Lizzie.Oh,e non dimentichiamo che è grazie a te se ora io e tua madre...-Arrossì,diventando estremamente tenero,e tossicchiò.
Renèe alzò gli occhi al cielo.-Oh,Charlie,incredibile.Ancora ti imbarazzi a parlare della nostra relazione davanti a tua figlia che sta per sposarsi-
-Papà,non mi farai cascare,vero?-chiesi,un po' inquieta.-Te ne prego-
-Farò del mio meglio-ridacchiò lui,lanciando nel frattempo un'occhiata a Renèe.-E Ren,smettila di trattarmi così-
-Così come?-
-Come se fossi un imbecille patentato...-
-...non ti tratto come se tu fossi un imbecille patentato!-
-Invece sì...-
Alzai gli occhi al cielo,e li lasciai al loro battibecco,concentrandomi su mia figlia.Abbandonò la sedia e si avvicinò sorridente.Notai che brandiva qualcosa nella manina destra.
-Nonno e nonna-mormorò,e presi in mano il piccolo oggettino.
-Oh-mormorai rapita.-Il regalo di nonno e nonna e...oh,tesoro,è la favola elettronica della Bella e la Bestia!-
Lei annuì tutta contenta.-Sì.Nonno e nonna-ripetè.
Sorrisi intenerita.-Sì amore,l'ho capito che è il regalo di nonno e nonna.Li hai ringraziati?-
-Ma quale ringraziamento-Renèe e Charlie si ricordarono della nostra presenza.-Sai che non vedevamo l'ora di farle il regalino per il suo primo compleanno-
-Vieni in braccio alla mamma?-
Lizzie saltellò.-Sì!-
La presi tra le braccia,facendola vorticare velocemente,uno dei giochi che lei preferiva fare con me,ma soprattutto con Edward.
Non potevo credere che fosse trascorso un anno dalla sua nascita.
Suonò il campanello,e improvvisamente,il pensiero del matrimonio,che era stato accantonato per pochi minuti,si rifece strada nella mia mente.
-E' la ...-deglutii.
-...estetista!!-completò Alice eccitata,comparendo sulle scale e brandendo il mio bouquet di fiori.
La sola vista di quel piccolo particolare fece aumentare il battito del mio cuore.
-Ci penso io ci penso io!-Alice bloccò mia madre,che stava aprendo la porta,e piombò sull'uscio di casa.
Una ragazza sui trent'anni,i capelli legati in una lunga treccia biondo/rossiccio,con un vestito fiorito e due ballerine ai piedi,sorrise.
-Bonjour.Io sono...-
-..Madeleine-Ad Alice brillavano gli occhi.-Piacere di conoscerla personalmente,cara-Le strinse la mano.-Prego,si accomodi-
Alzai un sopracciglio,chiedendomi da quando Alice ormai faceva le presentazioni al mio posto nella mia casa.
-Io sono Alice Cullen,la quasi cognata della sposa-ridacchiò eccitata.
Gli occhi di Madeleine si posarono su di me e sorrise.-Oh,piacere...?-
-Isabella-risposi,allungando la mano.-E lei è mia figlia,Elizabeth-
E come ogni volta,sapevo di colpire per il fatto che Lizzie non fosse nata all'interno del matrimonio.
-Loro sono i genitori,Charlie e Renèe.Ora vieni,siamo leggermente in ritardo.Credo che in cinque ore dovremmo farcela-
Sbarrai gli occhi.-Cinque ore,Alice?Cinque?-
-Bella,è un processo molto particolare e delicato quello a cui stai per sottoporti.Perciò,ci vuole tempo.Tranquilla,la sposa deve farsi attendere.E' da prassi-
Scossi la testa,agitata.-Oh mio Dio-
-Oh,pas de panique-Madeleine mi sorrise,e ci avviamo tutte su per le scale,nella mia camera/camerino.Presi la mano di Lizzie e la aiutai a fare gli scalini.
Appena arrivati,si sistemò sul letto intenta a giocare con il regalo dei nonni.
Alice si rintanò in bagno e Madeleine posò la sua enorme borsa sportiva sul letto,vicino a Lizzie.
-Ma che bella bambina che sei-le disse,carezzandole i capelli.-Quanti anni hai?-
Sorrisi orgogliosa,quando la vidi alzare il ditino a indicare uno.
-Un anno oggi-aggiunsi.
-Oh,ma auguri allora!-disse lei.-Matrimonio e compleanno lo stesso giorno?-ammiccò verso di me.
Annuii ,sospirando teatralmente-Sì.Sempre se ci arrivo,al matrimonio-
-Oh si che ci arrivi-mi rispose lei sorridendo-questo è il mio lavoro.Sai quante ne ho viste di spose agitate.Anzi,devo dire che tu sei relativamente tranquilla-
Alzai un sopracciglio.-O forse,non lo dimostro-
-Potrebbe darsi-mi concesse lei.Poi sorrise nuovamente.-E ora,vuoi o non vuoi essere favolosa per il tuo sposo?Alice mi ha dato alcune idee di...-
-Alice è un po',come dire,di grandi idee-borbottai cospiratoria,approfittando della sua assenza-non dobbiamo starla a sentire per forza...-
La porta del bagno si spalancò,e Alice trasportò lo sgabello davanti allo specchio della camera da letto,incitandomi a prendere posto.
-Io non ho grandi idee-mi lanciò un'occhiataccia.-Bella,non cominciare.Ti stai solo agitando.Hai scelto una vita fa l'acconciatura.Ancora ti devo perdonare il fatto di aver scelto l'abito senza di me...-
-E' stato amore a prima vista-mormorai,osservando i numerosi strumenti che Madeleine stava tirando fuori.-E poi,non potevo mica aspettare che tu arrivassi a Forks per avere consigli.Ti ricordo che ho scelto il mio abito da sposa in quindici minuti,mentre Edward a meno di cinque metri da me comprava una scatola di prosciutto e la gorgonzola-
-Romantico-ridacchiò Madeleine,posizionandosi alle mie spalle.
Respirai ruomorosamente,incitandomi a restare calma.
-Pensava di fare qualcosa di questo tipo-spiegò Alice al posto mio,tirando fuori il catalogo fogliato centinaia di volte.
-Ma che bella!Credo sia perfetta per il suo tipo di capello e poi li ha lunghi,verranno una meraviglia-
Osservandomi allo specchio,bianca come un ciencio,tutto pensavo di me,tranne una meraviglia.
Lizzie ora mi osservava curiosa dal lettino;potevo vedere il suo corpicino riflesso nello specchio.Le sorrisi,facendole l'occhiolino.
Lei mi salutò con la manina dallo specchio.
Poi,mi lasciai alle premure di Madeleine.
Probabilmente,mi ero addormentata,perchè quando riaprii gli occhi,ero in stato confusionale.
Inoltre,lo specchio era coperto da un panno nero,e Lizzie non era più sul letto.
-Mi sono appisolata?-chiesi,tramortita,sentendo qualcosa di pungente sulla testa.
-Bè,diciamo che ti sei proprio addormentata-precisò Alice,sorridendo.Sentivo la sua voce da dietro,probabilmente era vicino a Madeleine.
-Chiamiamola fortuna-rispose quest'ultima-Ti sei calmata,Isabelle?-
Scossi solamente la testa.
Alice sospirò,poi disse-Senti,le vuoi un paio di gocce di fiori di Bach?Ti calmano un pochino-
Annuii,torturandomi nervosamente le mani.-Sì.Sono sul forno a microonde.Lizzie?-
-L'ho mandata a cambiarsi da tua madre,loro sono già pronti,tra poco mi cambio anche io.Sei sicura di poter restare qui due secondi da sola?Madeleine,la affido a te-
-No problem ,cara-
Mi chiesi di cosa avevano parlato in quelle ...
-Madeleine scusami,quanto ho dormito?-
Lei ridacchiò,e la vidi davanti a me in un attimo.Mi stava sistemando una coroncina sulla testa.Guardai una ciocca di capelli lunga fino al seno:boccoli.-Non tanto.Due orette-
-E a che punto siamo?-
Lei sistemò bene la coroncina,poi fece due passi indietro,osservandomi estasiata.Mi sentii in imbarazzo.
-M.a.g.n.i.f.i.c.a!-Battè le mani,quasi saltellando.-Sei una merveille,Isabelle.Abbiamo finito i capelli-
Panico.
-Già?-Sbarrai gli occhi.-Oddio,non ce la faccio,non sono pronta psicologicamente...-
-Belle,pas de panique-ripetè sorridendo,e pescando un ventaglio dalla sua borsa.Si sventolò un attimo il viso accaldato,e solo in quel momento noitai il ventilatore acceso sul comodino.
Eravamo quasi ai primi di giugno,e il caldo si faceva sentire.
Mi imposi di non agitarmi per non sudare.
-...credimi,l'agitazione è tutta nell'attesa.E' come una interrogazione in classe.E' un paragone un po' stupido lo so,mais c'est la meme chose.Quando attendi che il professore ti chiami,sei nel panico.Quando poi inizi a parlare,passa tutto-
-Sì-mormorai-Ma non abbiamo terminato troppo presto?-
Inaspettatamente,scoppiò a ridere.-Presto?E tu pensi che ora sia passato il difficile?Ci vorrà più o meno un'altra ora per truccarti,mezz'ora per infilarti e sistemarti il vestito,altra mezz'ora per farti la manicure,poi immagino che devi depilarti...-
Alzai gli occhi al cielo,e Alice tornò con il bicchiere e le gocce mischiate nell'acqua.
Lo buttai tutto giù in un sorso.
Un'ora e mezza dopo,i risultati cominciavano a farsi sentire.
Le mie membra erano intorpidite,e gli occhi pesanti,tuttavia una calma incredibile mi pervadeva il corpo,mentre mi lasciavo fare la ceretta e Dio solo sa cos'altro.
-...un altro tocco di rimmel e...perfetta.Voilà.J'ai terminè.-
Aprii gli occhi,sbattendo un paio di volte le palpebre.Erano rimasti chiusi troppo a lungo.
-Finito?Sul serio?-mormorai.Credevo che la fine non sarebbe mai arrivata.Erano trascorse più o meno quattro ore.
-Oui,mademoiselle.E mi raccomando,attenzione nell'infilare l'abito-
-Sei bellissima Bella-Alice si posizionò davanti a me,mordendosi un labbro.Aveva gli occhi lucidi,e si era cambiata d'abito,indossando quello scelto per le damigelle,ovvero lei e Rose,accompagnate da Elizabeth che avrebbe sparso i fiori di rosa lungo il sentiero tra il giardino.
Era blu chiaro,e tra i capelli aveva fissato un fiore anch'esso blu.Era bellissima,come sempre,d'altronde.
-Mai quanto te-mormorai,alzandomi in piedi.Ero avvolta in un accappatoio.
-Aspetta a dirlo,scemetta-rispose,dandomi una pacca leggera sulla spalla.-E' ora di infilarti il vestito-
Recuperò la sacca chiusa nell'armadio,e tirò giù la zip,rivelando il mio abito.
Deglutii,contorcendomi le mani,e lasciai fare ad Alice tutto.
Il tulle e la stoffa bianca e pura dell'abito cadde conme una nuvola soffice a rivestire il mio corpo.
Poi,mentre mi infilavo con cautela le scarpe (e i cerotti sulle caviglia,per prevenzione al dolore dei tacchi),Alice tolse il panno nero dallo specchio.
capelliIl viso di una bambola di porcellana contornata da una criniera di boccoli voluminosi ricambiava lo sguardo,a bocca aperta.
Sotto shock,accompagnai il mio dito lungo la guancia.I miei capelli erano una cascata di boccoli fermati davanti dalla coroncina che aveva in mano Madeleine,terminando con una frangia liscia davanti.
La mia pelle era liscia,rosata;gli occhi contornati,le palpebre colorate;stessa cosa per le labbra.
Ero davvero io?
-Alice...-
-Che ne pensi,Bella?-
Mi voltai a guardarla.Aspettava impaziente e un po' preoccupata il mio responso.
-E'...sono...sì...fantastica.Non sembro nemmeno io-mormorai,ancora stordita.
-Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!-esclamò,visibilmente sollevata.-Sei bellissima tesoro.Tieni il bouquet-mi porse il mio bellissimo mazzo di rose blu.
-Vuoi farla una foto con Lizzie?-chiese,frugando nella sua pochette-prima che si macchi il suo vestito-
Ridacchiai felice,toccando fugacemente la stoffa morbida dell'abito.-Sì.Voglio la mia puzzolina-
-Accompagno Madeleine giù-aggiunse,e io mi voltai a guardare colei che mi aveva praticamente ricostruita.
-Grazie-le dissi,riconoscente.-Mi hai trasformato da brutto anatroccolo a cigno emergente-
-Ma smettila,cara-ridacchiò lei-mi è bastato solo evidenziare qualcosa che era gia presente-capelli
-Quanto...-
-Paga tutto Edward-ridacchiò Alice.Alzai gli occhi al cielo.
-Sul serio Bella,pensavi che Edward ti avrebbe permesso di pagare qualcosa?-

Ormai era tutto pronto.Sull'uscio di casa,sotto l'archetto in fiori creato da Esme ed Alice,per le apposite foto,mi stringevo a mia figlia.
Era semplicemente incantevole.
Il suo abitino blu ,della stessa stoffa di quello di Alice e Rosalie,era accompagnato da un paio di ballerine blu di vernice e una rosa del medesimo colore tra i capelli.
Rosalie era arrivata anche lei,vestita e pronta.
-Una foto con i genitori!-urlò Alice,scattando l'ennesimo flash a me e mia figlia.
Charlie,in smoking,e mamma,con un tailleur bluette,mi affiancarono.Lei mi baciò la guancia e Charlie si limitò ad accarezzarla.Quando mi avevano vista,si erano entrambi commossi.E ora Charlie era sull'orlo dell'isterismo assoluto per via della sfilata lungo la navata.
Al contrario,io cominciavo a calmarmi.Complici i fiori di Bach,dovetti ammettere che la teoria di Madeleine era più che fondata:ora che l'attesa stava diminuendo,diminuiva anche la mia agitazione.E poi,il pensiero che tra poco sarei stata finalmente tra le braccia di Edward,mi confortava non poco.
Chissà lui come stava.Probabilmente,era il mio completo opposto.
-Forza Bella andiamo,è ora.Pensi di farcela?-
Rosalie mi lanciò un'occhiata,dubitando forse delle mie facoltà mentali in quel momento.
-Sì,ora sono più...calma-mormorai,sistemando meglio la gonna dell'abito.Deglutii.-Andiamo-
L'autista della mercedes nera decorata ad arte mi lanciò un'occhiata e sorrise.Arrossii,e,aiutata dalle mie due damigelle,mi misi a sedere nei sedili posteriori,accanto a mio padre e a mia figlia.
Lei era tutto un fremito,e compiaciuta,si ammirava le scarpine e il vestitino elegante.
-Papà è lì?-chiese,indicando una villa a caso tra le tante che apparivano lungo il sentiero.
-No amore-sorrisi accarezzandole i capelli abboccolati-però stiamo per arrivare da  papà.Ti ricordi quello che devi fare?-
Lei annuì,indicando il piccolo cestino di petali di rose blu che Alice le aveva messo sulle gambe.
-Ma certo che se lo ricorda,lei è grande ora-mormorò Charlie con un sorrisino.
Lei rise annuendo e io mi rilassai sempre più.Tuttavia,quando cominciai a riconsocere i lineamenti del grande parco dove io ed Edward avevamo deciso di sposarci,un breve crampo mi serrò lo stomaco.Cercai di non pensare che lì fossero presenti orde di invitate ad aspettare la sottoscritta,piuttosto mi concentrai sul fatto che Edward era lì,e tra poco saremmo stati marito e moglie.
Il cancello in ferro battutto apparve ai miei occhi,decorato con alcune coccarde e fiori blu e bianchi.
Lungo il ciottolo in pietra,e tra l'erba tagliata e profumata,apparivano tulle sui rami degli alberi e rose e composizioni floreali.
Respirai profondamente,quando la macchina si arrestò.-Ok.Posso farcela-
-Possiamo farcela-
Tra me e mio padre,era difficile capire chi dei due fosse a sposarsi.Era pallido e sudato.
-Papà,mi hai giurato di non farmi cadere.Hai giurato-
-Cercherò di mantenere fede alla mia promessa-
Alice aprì la portiera,e Lizzie,prima di scendere,mi guardò negli occhi.Il suo sguardo riuscì a tranquillizzarmi,come solo lei ed Edward sapevano fare.
-Mamma?-
-Dimmi amore-le baciai la testolina,traendo coraggio da quel gesto.
-Papà ci aspettà lì,allora,non è vero?-
Gli occhi si inumidirono.-Sì.Papà è lì.Ci sta aspettando-
-Forza amore,zia ti aiuta con i fiorellini?-
Lei scosse la testa alla richiesta d'aiuto di Alice e riusciì a scendere dalla vettura da sola.Si aggiustò la gonnellina del vestito e poi mi sorrise.
Respirai di nuovo a fondo,conscia di quello che stavo per fare,e seguii mia figlia fuori dalla macchina,e Charlie con me.
Subito l'aria calda di Maggio si fece sentire;i grilli cantavano tra le chiome degli alberi.
-Bella,hai bisogno di qualche minuto?-mi chiese Rosalie,leggermente preoccupata.-Sei un po' bianca-
-Sta per sposarsi,è ovvio-
Rose lanciò un'occhiataccia ad Alice,poi sorrise a Charlie.
-Sono pochi metri-
Lui annuì,più nervoso di me,e mi prese a braccetto.
Tuttavia,i suoi occhi erano lucidi.Mi baciò la fronte.
-Sei bellissima tesoro.L'orgoglio di mamma e papà-
Mi morsi un labbro,commossa,e mossi i miei primi passi,mentre Lizzie urlava-Dai nonno!-
La sinfonia di Wagner sferzò l'aria,mentre,con gli occhi rivolti in basso,il volto in fiamme,guardavo i ciottoli in pietra che percorrevo.
Quando però,dopo pochi metri,svoltammo l'angolo,seppi che era davvero arrivato il momento.
Un coro di "oooh",misto alle note più alte della marcia nuziale e ai click del fotografo,avevano fatto da sfondo alla mia entrata in scena.
Continuavo a guardare per terra,conscia che se avessi alzato lo sguardo,avrei incontrato i suoi occhi,lui,lì ad aspettarmi,e l'enorme folla di invitati.
Lizzie saltellava sulle sue scarpine,gettando per terra petali blu che accompagnavano la sfilata di Rosalie,Alice,e me con papà.
Quando capii che ormai avevamo percorso più di metà tragitto,alzai finalmente gli occhi,coraggiosa.
Un mondo mi apparve davanti.
Un centinaio di sedie ricoperte di tulle bianco e blu si trovavano ai miei due fianchi,occupate dai volti in quel momento,irriconoscibili,degli invitati.
Perchè ciò che mi colpiva,che aveva attirato il mio sguardo,la mia mente,il mio cuore,era posizionato pochi metri prima dei cinque scalini che avrebbero condotto davanti al piccolo altare sopra il rialzo in marmo.
Edward indossava uno smoking blu notte,quasi nero,accompagnato da una cravatta del medesimo colore e da una camicia bianca.Nel taschino,una rosa bianca faceva la sua comparsa.
I suoi occhi ,di un verde limpidissimo,traboccavano di gioia;era lì,ad aspettarmi impaziente,le mani incrociate sulla pancia.La sua bocca era aperta in una "O" di stupore,mentre mi osservava rapito.
Velocizzai il passo,e Lizzie gridò "papà!"
Una piccola risata corse tra gli invitati,e spezzò la serietà del momento,per poi ricomporsi quando finalmente arrivai vicino all'amore della mia vita.
Lui si abbassò,coccolando Lizzie.-Sei stata bravissima principessa di papà.Sei bellissima.Buon compleanno amore mio-
Lei gongolò,mentre il papà le mormorava paroline dolci e le baciava la gunaciotta;poi,silenziosamente,Esme venne a prenderla per portarla a sedere.
Mi ricordai improvvisamente di essere al centro dell'attenzione di circa cento persone.Tuttavia,lì,finalmente con Edward,non avevo più paura di nessuno.
Lui era al mio fianco.
Charlie mi lasciò il braccio lentamente,e per la seconda volta mi lasciò un bacio in fronte.-Ti voglio bene,bambina mia-Poi aggiunse-Edward,la affido a te-
Solenne,serio come non mai,il mio amore strinse la mano a Charlie.-Glielo giuro su ciò che ho di più caro,Charlie.-
E poi,la sua mano trovò la mia.Intrecciai le sue dita alle mie,stringendo forte,mentre,il suo viso splendido a pochi centimetri dal mio,mi mormorava:
-Sei la cosa più bella,divina,che io abbia mai ammirato nel corso della mia lunga esistenza-
Chiusi gli occhi,mordendomi un labbro-Non lasciarmi mai la mano,ti prego.Sei la mia ancora di salvezza-
-Tu sei la mia vita-
I nostri occhi non riuscivano a staccarsi gli uni dagli altri,e rimasero incollati per tutto il tempo che seguì.
giardinoIl mio abito rivestiva come un secondo manto gli scalini,le nostre mani intrecciate.

"Io Edward Anthony Cullen, accolgo te, Isabella Marie Swan, come mia sposa.Prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
"Io Isabella Marie Swan, accolgo te, Edward Anthony Cullen, come mio sposo.Prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."


L'anello riluceva sul mio anulare,insieme a quello di fidanzamento.
Le sue labbra toccarono le mie,per un primo bacio da marito e moglie,mentre i raggi del sole si facevano spazio tra le chiome verdi degli alberi secolari.


Ho dovuto spezzare il capitolo,stava venendo chilometrico.Il seguito del matrimonio sarà nel prossimo capitolo.Non so,devo essere sincera,questo capitolo mi soddisfa,ma forse è troppo "fiabesco".Io amo quest'atmosfera così utopica,ma forse può non piacere a tutti :S
P.s Il riferimento alle gocce di Bach è un fatto personale.Io sono molto ansiosa soprattutto per la scuola,e prendo queste gocce;ho pensato di farle prendere anche a Bella xD
Ci si vede con il continuo prima di domenica (spero!),sto già scrivendo il seguito :)
P.p.s piaciuti l'acconciatura e l'abito? ;) io devo ringraziare Martybet ,che mi ha aiutato,anche nella scelta della meta del viaggio di nozze di Bella ed Edward,anche se ora sto ricambiando idea :/ Sono indecisa su tutto io :/
Un bacione girls!
Cristina


Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Buon pomeriggio a tutte :) Come va?Io teoricamente dovrei fare la valigia,ma non mi va proprio,fosse per me partirei con la borsa con cui esco tutti i giorni -.-'' Sono stanchissima,oggi mi sono messa sotto per terminare il capitolo,così da lasciarvi qualcosa per questa settimana,e vi avverto,è un capitolo di 30 pagine :)
Ma che belle recensioni per lo scorso capitolo!Siete semplicemente fantastiche.Spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative ^^
Buona lettura.



cover

Capitolo 28

-Sì,così,più appoggiata a lui.Ecco,perfetto-
Le braccia di Edward mi stringevano da dietro,e la sua bocca poggiata sul mio collo mi provocava il solletico.
Risi,e il fotografo,che ci stava scattando l'ennesima foto per l'album del nostro matrimonio,esultò estasiato.-Fantastica!Perfetta.-
Edward mi strinse più forte,lasciando scivolare le sue mani lungo la gonna del mio abito bianco.
-Abbiamo terminato-mormorò il fotografo ,soddisfatto-Auguri ancora per le nozze-
Finalmente,pensai,nonostante mi fossi divertita un mondo a scattare foto con mio marito e altre anche con Lizzie.
Tuttavia,ora che la cerimonia ufficiale era trascorsa,gli anelli brillavano ai nostri diti,cominciavo ad avvertire un leggero languorino allo stomaco.Edward non mi aveva mai lasciato la mano,nemmeno un secondo,e dubitavo che lo avrebbe mai fatto quel pomeriggio.
Era il nostro giorno.
Alice teneva per mano Lizzie,che,non appena il fotografo andò via,corse tra le nostre braccia.
-Vieni da papà-Edward la prese in braccio,e lei cominciò a ispezionare i suoi capelli.-La mia piccola festeggiata,con questo bellissimo vestito.Non sei impaziente di scartare il regalo che ti hanno fatto mamma e papà?-
-Sì!-urlò,scalciando-regalo mamma e papà!-
-Edward,Bella,vado ad avvertire il catering che siamo pronti-si intromise Alice.
Edward annuì,ringraziandola,e lei velocemente si dileguò al telefono montando nella macchina di Jasper.La mercedes nera che aveva trasportato me,Lizzie e Charlie all'andata,ci attendeva all'uscita del giardino.
Improvvisamente,mi appariva più confortevole.
Lizzie si sedette subito sul sedile,accanto al finestrino,mentre Edward mi aiutava con il vestito.
-Lo sai che sei bellissima,amore?-
Lusingata,lasciai che chiudesse lo sportello della macchina,che cominciò a muoversi velocemente.
Destinazione:Villa Floridia,dove gli invitati ci stavano attendendo per il ricevimento.
-Me l'avrai detto più o meno cento volte.E comunque,anche tu sei uno schianto-
-A giudicare dallo sguardo di Newton,anche lui la pensava così-
Alzai un sopracciglio.-Mike?Mike Newton è venuto?Non l' ho visto!-esclamai,togliendo la manina di Lizzie dal posacenere interno della macchina.
-Ci sono tutti:Angela,Jessica,Ben,Mike...-
-Angela-mormorai,emozionata e contenta che ,nonostante le distanze,il mio vecchio gruppo di amici di Forks avesse deciso di presenziare al nostro matrimonio.-Amore,non fare il geloso,è stato carino da parte di Mike venire-sorrisi.Adoravo vederlo geloso.
-Oh sì,è fantastico,davvero,ma se evitasse di guardarti il corpetto,sarebbe ancora meglio-
Risi,e mi avvicinai a lui,per quanto il vestito me lo permettesse.-Quanto ti amo.Ti amo ti amo ti amo!-
Le mie braccia finirono attorno al suo collo,e le sue attorno alla mia vita.
-La mia principessa-mormorò,sulle mie labbra.-Ti sta d'incanto quest'abito,sei bellissima-
-Se ti dico dove l'ho comprato,non ci crederai mai-mormorai sorridendo,baciandogli leggermente le labbra.
-Ovvero?-
-Ti ricordi quando mi hai portata a Forks?-
Perplesso,annuì.-Sì...-
-Bè,diciamo che non erano gli assorbenti quelli che mi servivano in farmacia.Era molto più interessante il negozio di abiti da sposa di fianco il supermercato-Il mio sorriso si allargò,insieme ai suoi occhi.
-Tu...-
Annuii,ridendo.-Sì,io-
-Non posso crederci-mormorò con voce strozzata-Sei unica.E mi hai abbindolato-
-Io ti abbindolo sempre-risposi,contenta,radiosa.Niente quel giorno avrebbe potuto cambiare il mio umore.
-Papà,papà-
Lizzie stava indicando fuori il finestrino scuro,la villa dove avevamo deciso di fissare il ricevimento.Inoltre,era perfetta per Lizzie:tanto verde dove camminare e laghetto con i pesciolini colorati,che lei amava.
Apparteneva a un famoso politico americano,ma da qualche anno l'aveva venduta ed ormai era adibita a matrimoni di un certo livello;ovviamente,l'ultimo problema che si era posto Edward era quello dei soldi.Il primo,i desideri di me e Lizzie.
giardinoQuando la macchina si fermò davanti i grandi cancelli,Edward aprì la portiera e mi aiutò a scendere.Lizzie saltellava da una scarpina all'altra,e volle prenderci entrambi per mano.
Insieme,ci avviammo,salutati dal maggiordomo che si trovava proprio all'entrata dell'enorme giardino.
-Regalo regalo!-
-Lizzie,tesoro,ora te lo diamo-mormorai ridendo.
Quando arrivammo all'intimo ricevimento tra gli alberi e il lago,gli invitati si alzarono in piedi,applaudendo.
Strinsi forte la mano di Lizzie,e abbassai la testa,in imbarazzo,come sempre.
-Viva gli sposi!Urrà!-
Emmett saltò sulla sedia brandendo uno spumante,e,poco dopo,vidi volare il tappo vicino al mio vestito.
Un coro di risate e urletti seguì il suo gesto,e risi,spontaneamente,mentre osservavo Rosalie dargli uno scalpellotto in testa.-Cretino!C'è la bambina vicino a loro!-
-Ahi!-
-Bella tesoro ho detto ai camerieri di cominciare a portare l'antipasto!-
Mamma spuntò dal nulla,a braccetto con Esme,che a sua volta era accompagnata da Carlisle che aveva tra le braccia un pacco gigante incartato.
Lizzie cominciò ad urlare entusiasta.
-Il regalo di Lizzie!-
-Renèe,aspetta un momento,è meglio fare prima le foto con i parenti...-
Alice agitò le braccia per aria,mentre mille voci attorno a noi mi mandavano in confusione.
Mi voltai incrociando lo sguardo di Edward,e sorridemmo entrambi.
La nostra nuova vita.

--- --- --- ---

-...e poi,hanno una squadra di pallacanestro formidabile.La migliore di tutto il Kansas.Ovviamente,non potevano non prendermi-
Mi morsi un labbro,cercando di non ridere di fronte a Mike.Infatti,Emmett,dietro di lui,lo imitava alla perfezione,essendo in grado di riprodurre in maniera impeccabile i suoi gesti vanitosi .
Stavo seduta accanto a lui,al tavolino dove avevamo sistemato i nostri vecchi compagni di liceo,e,girando per i vari tavolini,avevo deciso di conversare un pochino con tutti.
Jessica mi guardava ancora scioccata,forse per il mio improvviso matrimonio,con Edward perdipiù,o per la visione in carne ed ossa di Elizabeth.
Angela,invece,mi aveva stretta forte con un sorriso,ed ero stata contenta di scoprire che la relazione tra lei e Ben proseguisse a gonfie vele.
D'altronde,Angela era stata la compagna di liceo con la quale avevo il rapporto più forte a Forks.
-Mamma,mamma!-
Lizzie arrivò correndo e al tempo stesso saltellando,e in poco me la ritrovai che si arrampicava sulle mie gambe,lottando con il mio abito.
-E' bellissima-mormorò Angela,sorridendo teneramente.-Ed è uguale a te-
-A me?-chiesi,carezzandole i boccoletti e il visino paffuto.-Ma se tutti dicono che è uguale ad Edward!-
-Ha un po' di tutti e due-intervenne Ben-Ma fa ancora più senso la somiglianza tra Emmett e Thomas-
Lui si sventolò con un tovagliolo blu con aria di superiorità.-Ci ho dato dentro per creare quella perfezione.E ovviamente,poteva venire uguale solo a me-
-Idiota-borbottai sorridendo-Se ti sente Rosalie...comunque è vero quello che dice Ben,Thomas fa alcune espressioni che...sembri veramente tu-
-Elizabeth,ci dici i regali che ti hanno fatto i nonni e gli zii?-chiese Jessica,poggiando sul tavolino il cellulare al quale stava attaccata praticamente dall'inizio del lungo pranzo.
Mi chiesi se avesse un qualche fidanzato;evidentemente,la cotta adolescenziale tra lei e Mike era ormai archiviata.
Lizzie ovviamente battè le manine, entusiasta di parlare e di descrivere i regali ricevuti.-Palla grande...-
-Quella per saltarci sopra-tradussi con un sorriso-con i pesciolini dentro,non è vero amore?-
-Sì mamma-mormorò ,poggiandomi le manine sul collo.Non mi sfuggì l'espressione intenerita di Angela.-Poi la casetta di Barbie...-
-...con tutti gli accessori.Il lettino,il divano...-Aggiunsi.
I suoi occhi brillavano.Ovviamente quello era stato il regalo di Emmett e Rosalie.Alice invece,non si era potuta smentire e ...
-E zia Alice invece amore?-le chiesi,alzando gli occhi al cielo.
-Zia Alice i trucchi!-esclamò lei muovendo freneticamente le gambine.
Tutti scoppiammo in una fragorosa risata e mi voltai sentendomi osservata.Alice ed Edward parlavano con il dj ,ma quest'ultima mi guardava scuotendo la testa.
Scrollai le spalle,come a dirle "E' impossibile non prenderti in giro,sorellina"
Edward improvvisamente si voltò,sorridendomi abbagliante,e iniziò a venirmi incontro,nel suo bellissimo completo blu.
Era più abbagliante del sole .
-...e poi manca il regalo della mamma e del papà,non è vero?Quello è il più importante,piccolina...-
Sentii Angela parlare ancora con mia figlia.
-Sì,il regalo di mamma e papà dopo-mi intromessi distrattamente,guardando con un vago presentimento di quello che stava per accadere,Edward avvicinarsi a me.
Quando arrivò,Lizzie sorrise.-Papà!-
-Amore mio-si abbassò dandole un bacino sulla testolina,poi si voltò verso gli altri al tavolino.
Improvvisamente,mi sentii al centro dell'attenzione,mentre una vaga melodia dolce cominciava a sferzare l'aria.
Oh...
-Posso rubarvi mia moglie per un po'?-chiese,stringendo forte la manina di Elizabeth.
-Va bene papà-rispose lei al posto degli altri,e scoppiammo a ridere.Edward rise e se la strinse forte,carezzandole la schiena,poi mi guardò negli occhi.-Mi concede questo ballo,signora Cullen?-
Emozionata,lasciai che Elizabeth finisse nelle braccia di Emmett,mentre la musica si alzava di tono-Con piacere,signor Cullen-
Mi lasciai prendere per mano e condurre sulla pista da ballo,al centro del giardino.I miei tacchi risuonarono sul parquet delicato,e Edward mi strinse forte la vita,mentre io,calma e contenta,mi appoggiai a lui.
giardino1I love you,the love of my life...
-Sei meravigliosa-mormorò lui al mio orecchio,mentre risuonarono le prime parole della nostra canzone, con cui stavamo aprendo le danze.
...I need you,our love is right...
-Anche tu-mormorai stordita-Sei perfetto-
Le nostre mani si intrecciarono forte,e poi lasciai le sue per allacciarle al suo collo.Muoversi leggermente con lui era facile,giusto.
Gli invitati erano scomparsi;eravamo solo io,lui e la nostra canzone,e quel giorno meraviglioso e perfetto.
You're the one I prayed for long ago...
-Ti ho sempre aspettato,amore mio-I nostri nasi si scontrarono,e il suo respiro si unì al mio,le bocche separate da pochissimi millimetri.-Sei tu quella giusta,lo sei sempre stata:fin da quando ti ho rivolto quello sguardo,in quella mensa ,in quel piccolo paesino-
Una lacrima mi sfuggì,e mi strinsi più a lui.-Ti amo,Edward.-
I've found the answer to my dreams...
-...sei davvero la risposta ai miei sogni-continuai,lasciando che la sua bocca,rapida e delicata,dolce,si impadronisse della mia piccola lacrima-Forse non siamo gli unici su questo mondo,ma io ti amo.Noi siamo perfetti,giusti,siamo semplicemente noi,e la nostra bambina è perfetta.La sensazione di completezza...quando sono con te,vorrei che tu potessi entrare nella mia testa,nella mia anima,per farti udire il mio cuore che batte forte solo vedendoti,o sfiorandoti...-
La sua bocca fu sulla mia,e io lo strinsi,se possibile,ancora più forte,lasciando che le nostre labbra si adattassero le une alle altre,per un bacio lunghissimo.
...the love of my life...
Distinsi,sopra le ultime note di quella bellissima canzone,gli applausi degli invitati,e mi accorsi di avere brividi sulle braccia.
Continuai a stringermi a lui,al mio amore,al mio sposo,fino a quando la canzone non terminò.
Smisi di ondeggiare lentamente,e io ed Edward continuammo a fissarci negli occhi,dolcemente,come se nulla potesse scalfirci in quel momento,ed era davvero così.
O forse no.
Il suo sorriso si allargò,mentre i suoi occhi si spostavano alle mie spalle.Mi morsi il labbro,sorridente,incrociando allora gli sguardi dei miei cognati,genitori, suoceri,amici,fino a che non scorsi mia figlia,al bordo della pista da ballo,davanti tutti ,che ci guardava attentamente,il ditino in bocca.Edward sciolse la presa sul mio corpo,e allargò le braccia ,posizionandosi sulle ginocchia.
Il volto di Elizabeth si aprì in un largo sorriso,e,presa la rincorsa,si gettò tra le braccia del padre,che si alzò e la fece volteggiare.
Applaudimmo tutti insieme,con una fragorosa risata,metre una lacrima traditrice scendeva lungo la mia guancia.Rimasi sulla pista,mentre Edward rimetteva dolcemente a terra Lizzie,e lei allungava le braccine per ballare con il papà.
Alice scattava foto a non finire,e risi tantissimo,quando Edward,facendomi l'occhiolino,prese Elizabeth per la vita,alzandole la gonna del vestitino,e portandola al suo livello,facendola volteggiare.
-No,le mutandine non si devono vedere,è vero tesoro?-borbottò,poggiando le mani sul suo vestitino.Le fece fare un piccolo casquet e lei rise a non finire urlando -Papà,papà,papà!-
Erano uno spettacolo,tutti e due.Vedere Edward ballare con la nostra bambina,così piccola rispetto a lui,era...era magnifico.
La sensazione di completezza nel mio corpo aumentò.
Edward si voltò verso di me,e con lui Lizzie,che agitava le braccine.
Mi fissò per un secondo,poi allungò una mano.
-Vieni mamma!-mi incitò Lizzie,scalciando in braccio al papà.
Edward mi fece un altro occhiolino,e,ridendo,lasciai che il nostro uomo ci facesse ballare e divertire.

-Auguri,auguri!-
-Viva gli sposi!-
-Un urrà per la nuova famiglia Cullen!-
Lasciai che Edward tagliasse l'enorme torta ricoperta di panna,mentre i flash della macchinetta sofisticata di Alice mi abbagliavano.
Lizzie cercò di allungare una mano sulla torta,ma la presi in braccio,allontanandola da quella montagna di panna dolce.
Era una golosona;tuttavia,non volevo si sentisse male durante la settimana di assenza dei suoi genitori.Al pensiero che di lì a poche ore avrei dovuto lasciarla,mi intristii,ma sapevo anche che l'avrei lasciata in buone mani.
E poi...bè,quella settimana doveva essere solo nostra.Mia e di Edward.
Avremmo passato tutto il tempo insieme a fare...
Non ora Bella,mi riprese mentalmente la vocina della mia coscienza,e ritornai a sorridere ancora più largamente di fronte a tutti gli invitati.
Era stato un giorno perfetto.
Edward mi diede un bacio sulla guancia,stringendoci forte,e Lizzie,dispettosa,poggiò il suo ditino sporco di panna sul naso del papà.Scoppiai a ridere e lei con me,quando Edward risultò avere il naso pieno di panna.
-Piccola monella...vuoi il solletico?-rise lui,prendendola dalle mie braccia.
Feci un cenno di assenso ai camerieri con il papilllon blu poco più in là,che significava che potevano portare la torta di Lizzie.
Io ed Edward ci guardammo:un altro bellissimo momento da fissare nell'album dei ricordi della nostra famiglia.
-Altra torta!Mia!-urlò Lizzie,e il papà le morse la guanciotta.
-E chi lo dice che è tua?Bisogna vedere se ti sei comportata bene...-
-Si papà,io brava-rispose lei con gli occhioni dolci,mentre tutti intonavano "Happy birthday".
Mi morsi un labbro e sorrisi,rivedendo me in quel piccolo corpicino,quella piccola bimba,che abbassava la testa con le guanciotte rosse,cosciente di essere al centro dell'attenzione in quel momento.
-Soffia amore!-esclamammo io ed Edward,quando la canzoncina terminò,e la incoraggiai a soffiare insieme a noi due l'unica candelina su quella torta dove era riprodotta la figura di Sailor Moon,uno dei suoi cartoni preferiti.
Nonostante tutto,però, quella panna mi diede un senso di nausea.
Seguì un coro di appalusi,e lei di tutta risposta si rifugiò nel petto del padre.Scossi la testa,sapendola sempre più simile a me,e le baciai i capelli profumati.
Edward le stava mormorando paroline dolci all'orecchio,ma non riuscivo a captare bene le parole,visto il gran chiasso attorno a noi.Compresi solo "vuoi vedere il regalo che ti hanno fatto mamma e papà,amore?"
-Un bellissimo regalo,tesoro-aggiunsi abbracciandola forte.-Sono sicura che ti piacerà.-
-Alice,ci passi il regalo nostro per Lizzie?-urlò Edward alla sorella,continuando a cullare la piccola,che sorrideva contenta.
-Ma certo!-urlò lei in risposta,saltellando sui suoi tacchi.Lasciò la sua fedele macchinetta ad Emmett,che iniziò a scattare una foto dopo l'altra ,giusto per il gusto di far irritare Edward.
-Emmett,quella macchinetta te la ficco...-
-Edward,non essere scurrile!-Esme,scioccata scosse la testa.-Perlomeno davanti a Lizzie-
Emmett si stava tenendo la pancia dal ridere.Alzai gli occhi al cielo,ma sorrisi quando Alice tornò con il grande pacco tra le mani.
Edward poggiò Lizzie a terra che squittiva eccitata alla vista di quel regalo così grande,e mi aiutò a prenderlo.
La piccola quasi ci si catapultò sopra.-Mamma è grande grande!-
-Hai visto amore,è tutto tuo-mormorai lanciandomi uno sguardo felice con Edward.Nel frattempo,si erano tutti avvicinati per vedere cosa ci fosse dentro quello scatolone enorme.
Lizzie cominciò a scartare contenta,aiutata da me ed Edward,e quando l'oggetto si rivelò agli occhi di tutti,ci fu un trattenimento di fiato generale.
piscina-La piscina!-strillò lei,indicando il disegno sulla scatola.-La piscina mamma!-
-Altro che piscina-commentò Emmett fischiando.-Hai capito Lizzie!Di chi è stata l'idea?Edward scommetto.Bella non ha idee cosi megalomani-
Effettivamente,non era solo una piscina;insieme a quella gonfiabile,c'era una di quelle case di plastica,dove salire,con tre scivoli,e che ,una volta gonfiata la piscina,sarebbero terminati dentro l'acqua.
Io ero stata restia a comprare,un po' per il prezzo,un po' perchè mi sembrava eccessivo,ma Edward ovviamente ,che si scioglieva e avrebbe comprato tutto per la figlia,mi aveva espresso per la milionesima volta di non farmi problemi.
-Ovviamente-rispose lui,sorridendo e accogliendo l'abbraccio entusiasta di nostra figlia,che ci stava stringendo forte-Ehi principessa ,mica è finito il regalo.Hai visto questo bel cuscino?-
Edward le porse il piccolo cuscino a forma di cuore dove avevamo fatto stampare una foto di noi tre,in riva al mare.
-Io,mamma e papà!-mormorò lei,stringendoselo forte al petto.-Così la notte dormiamo tutti insieme anche con Barney!-
Con Barney intendeva il piccolo pupazzetto di Sailor Moon che Chantal,una volta che era venuta a trovarla,le aveva portato.
Mi si inumidirono gli occhi,triste al pensiero di lasciarla una settimana-Va bene amore,puoi dormirci anche tutte le notti se vuoi,nella nuova casetta,che ne pensi?-
-Grazie mamma,grazie papà,voglio tanto bene io-rispose lei,i boccoli saltellanti.Era bellissima nel suo vestitino blu,quella rosellina tra i capelli.
Allora fu impossibile fermare le lacrime.Io ed Edward la stringemmo forte,desiderando fonderci tutti e tre in un corpo solo.

--- --- ---


-Roma-
-Già,Roma-
Scossi la testa,dentro il taxi che ci stava traportando al nostro hotel dove avremmo trascorso la nostra settimana di nozze,il finestrino abbassato,il vento tra i capelli,mentre osservavo il Colosseo svettare fin sopra  il cielo azzurro e limpido,senza nuvole.
Quando Edward mi aveva detto la meta di nozze,non ero potuta essere più contenta;in fondo,l'Italia era sempre stato denominato il "Bel Paese",e,anche se sapevo che a pochi chilometri da noi risiedevano i Volturi,non potevo non ammirare quel bellissimo paesaggio.
Avevamo trascorso tutta la serata a dettare raccomandazioni riguardo Lizzie ai nostri parenti,per poi salutarla con un po' di lacrime e dirigerci in aeroporto.
Il viaggio era stato lungo,ma avevo dormito quasi tutto il tempo con il risultato di essere completamente sveglia in quel momento,complici le coccole di Edward.
E poi,ora ero eccitatissima al pensiero di trascorrere quella settimana completamente sola con Edward.
Nessun Emmett,nessuna Alice,niente di niente...solo noi due,e Roma.
Lui mi stringeva forte a sè,mentre io guardavo incantata i monumenti di quella città eterna passarmi davanti gli occhi.
-Già mi manca-mormorai,carezzandogli i capelli.
-Mmm-le sue labbra si fermarono sul mio orecchio,e la sua mano si arrestò sulla mia pancia.-Sbalzi di umore?-chiese,carezzandomi i capelli.
Perplessa,mi morsi un labbro.-Non capisco cosa vuoi dire.Sono solo preoccupata per Lizzie-
-Devi stare tranquilla,amore-mormorò lui,baciandomi ripetutamente la guancia.Presi la sua mano nella mia.-E' con i nonni,è a posto-
-Lo so-risposi,mentre,senza motivo,gli occhi mi diventavano lucidi.-E' che...boh.Niente.E' solo un attimo di nervoso.Sarà stato il lungo viaggio.Deve anche arrivarmi il ciclo.Ora che arrivo in albergo mi faccio una doccia e passa tutto-
-Ci facciamo una doccia- mi corresse lui sorridendo malizioso,e le sue mani finirono sulla mia schiena,carezzandola lentamente.-Te l'ho detto quanto sei bella con questo vestitino blu?-soffiò sulle mie labbra,prima di baciarle.
-Mm...sì-risposi,lasciandolo baciarmi il collo.-Ma preferirei che tu me lo togliessi,questo vestito blu-
-Cinque minuti ancora,più o meno,e lo disintegrerò-
Continuai a sorridere,ora di nuovo felice,fino a quando il taxi non si fermò proprio davanti quella che doveva essere Piazza del Popolo-secondo la guida che avevamo comprato-popolata e affollata di turisti.
Ovviamente,Edward aveva scelto un hotel di lusso.Un facchino venne a prendere i nostri bagagli,e,mentre Edward parlava alla hall,lasciai correre lo sguardo lungo il giardino dell'hotel,sovrappensiero.
Avevo mentito.
In realtà,il mio ciclo sarebbe dovuto arrivare cinque giorni prima,ed ero sicura di questo,perchè quando avevo saputo che mi sarei dovuta sposare con tutto il ciclo mi era preso un colpo.
Avevo un ritardo di cinque giorni.In ogni caso,non c'era da preoccuparsi;probabilmente era colpa dello stress degli ultimi giorni,molto frenetici.Sperai solo che a questo punto ritardasse di qualche giorno per farmi vivere bene i primi giorni della nostra luna di miele.
Non diedi retta alla vocina nella mia testa che si domandava "E gli sbalzi d'umore?La nausea degli ultimi giorni?"
Perchè per me era impossibile prendere in considerazione un'idea del genere.Non potevo neanche pensarci.
Così inaspettata e assurda che la mia mente si rifiutava di prevederla come possibilità.
Eppure...eppure...
-A che pensi?-
Sobbalzai,colta di sorpresa.Le mani di Edward mi circondarono da dietro,e la sua bocca si poggiò sul mio collo,succhiando piano la pelle.
-Mmm...a niente.E' un bell'hotel-mormorai sorridendo.Mi lasciai trascinare dentro l'ascensore in vetro trasparente,dando uno sguardo alla guida che tenevo in mano.
-Posa quella guida,amore-mormorò lui ,e le sue mani finirono sul mio fondoschiena.
-Non riusciamo a stare fermi con queste mani,vero?-ridendo,gli allacciai le braccia al collo.
Mi baciò,passionale,e quando le porte dell'ascensore si aprirono,controllò che non ci fosse nessuno per il corridoio,per prendermi in braccio.
-Edward!-
-Sto sognando di fare l'amore con te da quando ti ho vista con quel vestito bianco addosso.E ora con questo vestito blu...ti prego,Roma può aspettare-mormorò,quasi disperato.Infilò la tessera nella porta che si aprì con un suono veloce,e poi la richiuse veloce alle sue spalle.
Strinsi le gambe ancora più forte attorno a lui.-Edward,non mi stai chiedendo il mondo,anzi-risi forte,cominciando a slacciargli la cravatta.
Neanche uno sguardo alla suite.Arrivammo subito in camera da letto.
La zip del vestito scese velocemente,così come le scarpe, accuratamente scelte da Alice ,volarono per la stanza.
La sua bocca non si staccava famelica dalla mia.
-mmm...anche se..-attimo di respiro-ci sarebbero l'Altare della Patria,il Colosseo...-
-mmm...-
-...la Bocca della Verità...-
-...mmm..-
-...Trastevere....-
-...mmmm...il nostro letto,ci sarebbe anche...-
Mi fece sdraiare sulle coperte morbide,e mordendomi il labbro,lo liberai anche dei pantaloni.
La nostra luna di miele era cominciata.Roma avrebbe aspettato.


-Mmmm.Sono distrutta-Strofinai il viso sul suo petto nudo,stringendomi meglio il lenzuolo addosso.
-Sei sempre distrutta-ridacchiò lui,carezzandomi le spalle,completamente rilassato.-Come faremo una settimana intera?Ti porterò allo stremo-
-Signor Cullen-mormorai maliziosa,baciandogli il petto.Gemette.-Non vuole forse ammettere di essere stanco anche lei?-
-Certo-,rispose,facendomi il solletico sui fianchi.Mi contorsi ,e lui mi prese la mano,baciando la fede.-Ma è mio diritto coniugale fare l'amore con mia moglie,che,tra parentesi,preferiva andare a visitare la città piuttosto che stare in questo fantastico letto con il marito-
-Non è vero-sorrisi ,e gli baciai le palpebre.-Però lo sai che mi piace visitare nuove città.-
-Più di baciare tuo marito-
Sorrisi,e presi la guida sopra il comò.-Certo...ci pensi questa città quanti anni ha?-
-Anni?-rispose lui ridendo-Roma è eterna.Se mai ci sarà la fine del mondo,sarà l'ultima città a crollare giù-
Mi prese la guida dalle mani e cominciò a sfogliarla,mente io mi accoccolavo di nuovo sul suo petto,strofinando le mie gambe contro le sue,e osservando il tramonto rosso sangue fuori dalla porta-finestra coperta dalla tenda bianca.
Respirai il profumo della sua pelle,chiedendomi se questa felicità sarebbe durata giorno per giorno.Notte per notte.Per sempre.
Probabilmente mi appisolai,perchè quando riaprii gli occhi,Edward non era più a letto.Il cuscino era ancora caldo,segno quindi che si era alzato da poco.
Mi stiracchiai,recuperando la sua camicia da sotto il letto,sopra la moquette,e scoprendo che in realtà era passato solo un quarto d'ora.
Edward tornò in camera,con due pizze tra le mani.
-E' arrivato il servizio in camera-rispose al mio sguardo interrogativo.Si rinfilò sotto le coperte e mi fece sistemare tra le sue gambe.
Sorrisi,contenta,aprendo le due pizze.Un profumo invitante si sparse per la stanza.
-Mmmm,che odorino-osservai la pizza fumante,e,lasciando il mio corpo alle sue mani dolci,mi mangiai tutta la pizza.
Il tocco italiano si sentiva,decisamente.La mozzarella filante si scioglieva in bocca e il sugo era semplicemente...delizioso.
-Ancora stai guardando quella guida?-chiesi,quando ebbi finito,pulendomi la bocca con il tovagliolo.
-Mmm...si.Ci sono alcuni posticini che davvero non conoscevo-commentò lui sfogliando le pagine.
Sorrisi scrollando le spalle.-Se tu non sei a conoscenza di alcuni luoghi,è davvero grave-
La sua mano si fermò sulla mia pancia nuda,cominciando a carezzarla con lunghi gesti circolari,e io mi irriggidii.
-Che c'è?-chiese,facendomi voltare il capo verso di lui.
-N-n-niente-risposi,cercando di calmare il battito del mio cuore.Quel sugo improvvisamente mi disgustò.Era rosso,troppo rosso,e la mozzarella troppo bianca.
Mi girò la testa.-Scusa un attimo,Edward-
Sfilai dalle sue braccia,e,nuda,mi diressi nel grande bagno/sauna della suite,chiudendomi la porta alle spalle.Mi diressi subito al water,mentre reprimevo un conato di vomito.Rimasi cosi,china,senza rigettare nulla.
Quando fui certa di stare meglio,rialzai la testa,mentre Edward picchiava forte contro la porta.
-Bella?Bella?Che succede?Bella apri!-
Tremante,deglutii.-Bella,sta calma-dissi a bassa voce,imponendomi di stare tranquilla.
Camminai verso la porta e mi stampai un sorriso in faccia,e coprendomi i seni con le braccia.
Edward era lì,anch'egli completamente nudo,il viso un po' più pallido del solito,la mano ancora nell'atto di bussare sulla porta.
-Si può sapere che diavolo...-
-Niente-mormorai,cercando di essere credibile.-Mi è semplicemente arrivato il ciclo,come temevo-
I suoi lineamenti si rilassarono all'istante,e le sue sopracciglia si spianarono.-Ah...ah.Mi hai fatto prendere un accidenti-riprese,ancora un po' preoccupato-sei corsa via da me toppo velocemente-
Ci aveva creduto.
Cercai di sorridere,un po' nervosa,e mi lasciai avvolgere dalle sue braccia.
-Sei troppo protettivo-mormorai,carezzandogli dolcemente le spalle.
Lui chiuse gli occhi,poggiando la sua fronte alla mia.-Sei la mia ragione di vita.E' normale che mi preoccupi-
Gli baciai velocemente le labbra.-Allora,hai trovato qualche posto interessante da vedere?Qualcosa di speciale?-
-Mmm,diciamo di sì-rispose,carezzandomi le gambe-Ma se non te la senti,possiamo andare domani.Ormai è il tramonto-
Scossi energicamente la testa.-Voglio vedere Roma al tramonto con te.E voglio coccole da film-sorrisi,strofinando il suo naso con il mio.
-Tutto ciò che vuoi-fu la sua risposta,prima che le sue labra tornassero dolcemente sulle mie.
Un altro capogiro mi prese;mi staccai velocemente da lui.
-Ehm...allora perchè non scendi giù a prenotare la cena per stasera?-chiesi,proponendo la prima cosa che mi passava per la testa.
Dovevo chiamare Alice,o Carlisle.Qualcuno.Immediatamente.
Edward mi guardò perplesso-Non vuoi mangiare fuori?-
-No-scossi la testa,raccogliendo i suoi boxer sotto la coperta.Glieli passai,baciandogli la guancia.-Stasera voglio rimanere nei dintorni,e voglio tante coccole.Solo questo-
-Tutto ciò che vuoi-ripetè sorridendo-non mi puoi fare più felice.Allora prenoto anche il taxi.Ti aspetto giù-
Annuii febbrilmente e ,non appena si vestì e se ne andò,corsi verso la valigia,cercando il cellulare.
Tuttavia,prima di allarmare la famiglia Cullen,mi chiesi se davvero valeva la pena.
Poteva anche non essere quello.
In fondo,era solo un po' di nausea e capogiri;poteva essere benissimo lo stress del viaggio.Inoltre,avvertivo anche un leggero mal di testa.
Chi aveva detto che ...
Scossi la testa,un po' emozionata,un po' agitata da quella possibilità che si stava facendo sempre più reale,e decisi di prendere un'aspirina.
-Se entro stasera non mi passa,lo dico ad Edward e basta-giurai a me stessa,aprendo il kit di pronto soccorso che mi aveva preparato Alice.
Tuttavia,vi trovai un piccolo foglio ripiegato,vergato proprio dalla grafia della sorella di Edward.
Con la mano tremante,lessi le sue poche parole.

Non prevedo quasi più nulla,ma evidentemente era destino che vedessi questo!
Non agitarti,Bella.Posso solo dirti che è quello che tu pensi.
Due fantastici bambini.Edward morirà di felicità.Non uccidermi quando tornerai per il fatto di non avertelo detto prima,ma ho pensato che tu preferissi scoprirlo da sola.Nel kit c'è un test di gravidanza,se proprio vuoi averne la conferma.
Ti voglio bene sorellina,e auguri!
Alice

Per poco non svenni.-Non può essere...-mormorai,guardando stordita il foglietto tra le mie mani.Lo gettai sulle coperte e setacciai la piccola bustina nella valigia.Ne cavai fuori un vero test di gravidanza.
-Oh mio Dio...-
Corsi al bagno,sconvolta,e non so come,visto il mio grado di tremore,riuscii a fare la pipì.
Quando però vidi il risultato del test,mi prese un capogiro molto più forte degli altri.
Lo ero.Ero ...incinta.
Dopo un anno e mezzo,ero nuovamente incinta di Edward.
Controllai di nuovo il test,ma quella barretta era sempre lì.
Sembrava urlarmi :incinta,sei incinta,Bella!Tu ed Edward avrete un altro bambino.
Poi ripensai alle parole di Alice:due bambini.
Il respiro mi si fermò in gola,mentre mi portavo le mani alla bocca.
-Incinta,sono incinta!-urlai,non preoccupandomi del mio giramento di testa.
Le mani si diressero verso la mia pancia,piatta,e le lacrime mi scesero sul viso al pensiero che quella parte del mio corpo sarebbe stata nuovamente,presto,molto presto,la culla dei miei bambini.
Uno scossone di felicità mi percorse le membra,e non riuscii a reprimere la gioia mandando urletti per tutta la stanza.
Mi ricordai però di Edward,e allora indossai velocemente il vestito blu che lui mi aveva sfilato con passione poche ore prima.Raccolsi a casaccio la borsa e chiusi la porta.
Volai giù per le scale,senza curarmi di prendere l'ascensore.
Lui era fuori la hall,vicino ad un taxi dai finestrini scuri,ad attendermi,appoggiato alla macchina.
-Ce l'hai fatta!Stavo per...-
Gli volai tra le braccia.
-Ti amo!Ti amo da morire amore mio!Ti amo!-
Lo strinsi forte,cercando di far entrare in contatto la pancia con il suo corpo protettivo.Che sensazione magnifica.
La sensazione che due anni fa mi era stata preclusa.
Mi morsi un labbro,cercando di non piangere,altrimenti avrei dovuto dirgli tutto in quel momento.
Cercai di mantenere la notizia per me.
Dirlo in mezzo alla strada mi sembrava il posto meno opportuno.
-Ti amo anche io tesoro,anche se sei un po'... strana.Sicura che è tutto apposto?-mi chiese curioso,sorridendo.
Annuii sorridendo anch'io,ed entrai nel taxi,tenendolo per mano.-Sì.E' tutto magnifico,perfetto.Roma è perfetta-
-Tutta questa passione per Roma non l'avevo mai saputa-ridacchiò lui,dando il segnale di partire all'autista.
Mi stringevo a lui,mentre la gente camminava per i lunghi viali,al tramonto,e,ogni volta che notavo una carrozzina,o un passeggino,gli occhi mi divenivano lucidi.
Le sue braccia mi tenevano stretta,le sue mani ogni tanto finivano sulla mia pancia,e un brivido mi passava per il corpo.
-Che cos'è?-chiesi,quando scendemmo.
Mi guardai attorno,scorgendo solo qualche passante solitario.
Un vecchietto vendeva caldarroste all'angolo di un cancello enorme che decretava l'ingresso ad un giardino.
-Vieni-mormorò lui sorridendo-E' un posto bellissimo-
Era un giardino,e fino a lì ci ero ad arrivata.
Un bellissimo giardino.
Il prato verde,curato alla perfezione,ospitava moltissimi alberi,e qualche fontana faceva capolino sui vari sentieri,costeggiati da cespugli di fiori colorati.
Edward mi teneva per mano,conducendomi verso chissà dove.
Notai due ragazze sedute su una panchina,ridere e scherzare,e parlare fitto fitto,e ,poco più in là,una coppia giovane baciarsi,appoggiati al tronco di un albero grandissimo.
Facendo attenzione a non inciampare sui sassolini,guardai Edward.
-Eccoci-mormorò,sorridendo.Si voltò verso di me,aiutandomi a fare gli ultimi due scalini.-Guarda davanti a te,Bella-
Mi si bloccò il respiro,di fronte quello spettacolo mozzafiato.
Roma intera,dipinta dal tramonto rosso sangue,si prostrava davanti ai miei occhi.
Distinti la cupola della Basilica di San Pietro,e il Colosseo;il marmo bianco dell'Altare della Patria,il verde e l'acqua di Villa Borghese.
-Edwad...-mormorai,affascinata,rapita,da quel paesaggio così bello,a cui non ero abituata.-Edward,è fantastico-
Lui mi strinse forte a se,facendo intrecciare le nostre mani.Ci avvicinammo al balcone che permetteva quella vista così magnifica.
roma-E' il Giardino degli Aranci.L'ho trovato sulla guida.C'era scritto che da qui c'è una panoramica di Roma stupenda-
-E avevano ragione-mormorai,ancora ammirando quel magnifico paesaggio.
Roma mi stava entrando sempre più nel cuore.
-Edward-
Mi voltai verso di lui,il cuore che batteva forte.Poggiai la schiena al muretto,e lui mi strinse tra le sue braccia.
-Sì?-
Osservai il profilo del suo volto,del suo corpo.
Era adorabile con quell'espressione così dolce,tenera,mentre aspettava che parlassi.
Mi passarono davanti agli occhi,in pochi secondi,tutti i momenti passati con nostra figlia.
Avevo gli occhi lucidi.
-Amore,sono incinta-
Non riuscii a trovare un aggettivo per descrivere il suo viso nel preciso istante in cui dissi quelle parole.
-Cosa?-
-Sono incinta,amore-ripetei,sorridendo,prendendogli il viso tra le mani.
I suoi occhi erano sconvolti.
-Bella...sei...sei...incinta?-
-Sì,lo sono,Edward-mormorai,ridendo,contenta,quasi saltellando.-Incinta incinta incinta.Sono incinta!Aspettiamo due bambini,amore-
-Non può essere vero-mormororò lui con una risata scioccata.-...Oh mio Dio,aspettiamo due bambini!Diventerò di nuovo papà!-
Risi ancora più forte,e mi lasciai prendere in braccio,mentre mi faceva volteggiare.Mi baciò,estasiato,tremante.
I suoi occhi erano lucidi,mentre mi appoggiava a terra,delicatamente,quasi fossi fatta di cristallo.
Si inginocchiò,e il suo viso fu sulla mia pancia.
Non mi curai della gente attorno a noi.
Infilai le mani tra i suoi capelli,mentre lui inspirava il mio odore.-Incinta.Sei incinta.Dio,grazie.Grazie.-
Rialzò il viso,lasciando le sue mani sulla mia pancia.-Grazie,amore mio.Grazie.E' il regalo più bello che tu potessi mai farmi-
Con delicatezza,lo feci tirare su,fino a quando il suo viso di nuovo non fu all'altezza del mio ,le sue mani sempre sulla mia pancia.
-Non devi ringraziarmi di nulla-mormorai piano,sorridendo dolcemente,poggiando le sue labbra sulle sue.-Stringimi forte.Voglio sentire le tue mani sulla mia pancia,a proteggere i nostri bambini-
-Sempre-mormorò lui,guardandomi negli occhi.-Sempre,Bella.Io,te,Elizabeth,e i nostri bambini-

Come avete potuto vedere,ho scelto per i due gemelli.La maggior parte di voi ha espresso il desiderio che fossero due gemelli,e mi è sembrato più che giusto realizzare il vostro desiderio.E' un mio regalo per farvi capire quanto io apprezzi la vostra passione per questa storia.
Ovviamente,da romana de Roma,potevo non mettere Roma come meta del viaggio?Scommetto che qualcuno rimarrà entusiasta della scelta del Giardino degli Aranci.Non te l'aspettavi,vero?;) Diciamo che le scene descritte mi sono venute in mente mentre tornavo l'altro giorno a casa,c'era un tramonto bellissimo,e sull'autobus non ho potuto arrestare la mia fantasia.Inoltre,penso che ognuno di noi dovrebbe esaltare la propria città;ultimamente,gli italiani svalutano un po' troppo il proprio Paese,senza rendersi conto che abbiamo delle città favolose.Non mandiamo il nostro "Bel Paese"alla deriva,e lo dice una che ama viaggiare :)
Per l'appunto,credo sia ora di andare a fare la valigia,torno in Inghilterra!Fatemi trovare tante belle recensioni al ritorno,va bene? xD
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo,e poi l'epilogo.
Un bacione a tutte,
Cristina.



Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***



E ovviamente,Cristina arriva con un mese di ritardo.
No comment please.Sono ufficialmente nella crisi pre-maturità.Nella mia testa vorticano le ansie più assurde,e, ogni giorno mi tocca sorbire i miei professori sull'orlo dell'isterismo perchè devono chiudere i programmi entro un mese,e non contribuiscono a farmi vivere in pace questo periodo dove mi sembra praticamente di vivere sui libri -.-'
Una buona notizia però c'è!State parlando con una patentata!:) (che oggi è andata a sbattere contro un muro rompendo un fanalino per parcheggiare,ma vabbè,tralasciamo xDD)
Bene,detto questo,devo anche ammettere che in realtà non volevo scrivere questo capitolo.Come ben sapete,questo è l'ultimo capitolo della storia,seguito poi da un epilogo che giuro (ho detto giuro,appuntatelo xD),arriverà nel finesettimana.Non credo sarà molto lungo.Il pensiero che questa storia,la mia prima storia,stia terminando,è piacevole e doloroso al tempo stesso.
Piacevole perchè io,personalmente,sono mediamente fiera del risultato che ne è venuto fuori,soprattutto grazie a voi,fantastiche lettrici,adorabili commentatrici,che in ogni capitolo siete riuscite a farmi sentire bravina in qualche cosa,e di questo non smetterò mai di ringraziarvi.Grazie per avermi supportata così tanto,grazie,grazie,grazie.Domani risponderò alle recensioni dello scorso chap,ho pensato di postare prima,altrimenti mi avreste uccisa xD.E' anche doloroso ciò perchè il pensiero di staccarmi da questa ff  un po' mi mette timore,e soprattutto già so che avrò nostalgia di Un nuovo inizio,di  questi aggiornamenti,di Lizzie e di questo Edward perfetto .
Ora,siccome vi avrò annoiato e voi vorrete leggere il capitolo,faccio due precisazioni riguardo la storia:
1)Non escludo la possibilità che possa  scrivere qualche extra,magari anche dal pov Edward,e per questo volevo chiedervi:c'è una scena in particolare che vorreste leggere,un momento particolare(ambientato anche dopo la fine della storia o nel mezzo) nel caso io decidessi di scrivere un extra?
2)Naturalmente,il concepimento è avvenuto a Forks,quando Edward fece la sorpresa a Bella,portandola lì :)
Buona lettura ragazze <3

cover

Capitolo 29

-Obladì,Obladà,life goes on,braaah!Là là là how the life goes on...!-
Con le mani immerse nella pasta del ciambellone che stavo tentando di fare,mi muovevo ,goffamente,a ritmo dei Beatles,la cui musica usciva dal sofisticato impianto stereo che Edward aveva comprato da poco e installato nella veranda della nostra bellissima ed accogliente casa.
Sorrisi,quando ripensai alle sue scuse per giustificare l'acquisto qualche giorno fa.
Ero nella vasca da bagno al piano superiore,immersa fino al collo nell'acqua calda e profumata,insieme a Lizzie,che cercava di far rimanere a galla il tappo del bagnoschiuma,quando sentii la porta di casa sbattere.
Un sorriso mi era nato spontaneo sulle labbra.
Edward era tornato.
-Tesoro,è tornato papà-informai mia figlia,che lasciò subito perdere quello che era stato l'oggetto del suo interesse fino a quel momento,per concentrarsi sul suo adorato paparino.
In men che non si dica,Edward era appoggiato al bordo della nostra immensa vasca.
-Amore-mi salutò con un bacio sulle labbra.Gli strinsi forte le braccia al collo,bagnandogli tutto il colletto della camicia.
-Mi sei mancato-mormorai,baciandogli ripetutamente la guancia.
-Anche a me!-strillò Lizzie,agitando le braccine.Una serie di schizzi colpirono Edward in viso,che cercò di proteggersi con le braccia.
Risi,prendendola sotto le ascelle e avvicinandola al papà.Edward la strinse forte al petto,mandando definitivamente a quel paese la camicia di Burberry che Alice gli aveva regalato qualche giorno fa.
-La principessa di papà..-mormorò,guardandola con venerazione negli occhi-Sei mancata tantissimo anche a me amore-
Ma quando cominciò a tempestarla di bacini sulle guance,Lizzie cominciò a ridacchiare,strillando "Solletico!Solletico!Solletico!"
Edward la rimise nell'acqua per evitare che prendesse freddo,e poi,carezzandomi attentamente una guancia,immerse una sua mano nell'acqua,fino a raggiungere la mia pancia.
La accarezzò lentamente,con dolci movimenti circolari.Una sensazione di benessere mi pervase all'istante e potei sentire chiaramente le mie membra distendersi,molto più di quanto era riuscito a fare il bagno caldo.
-Si sono calmati?-chiese,carezzandomi piano il ventre.Appoggiai la testa sulla sua spalla,sorridendo.
-Sì,quando sono entrata in acqua.L'acqua li calma.Diventeranno dei campioni di nuoto-
Le sue labbra si arcuarono in sorriso,che terminò sulle mie palpebre in parte chiuse.
Una pace sovrana regnava nel bagno,come d'altronde,regnava da quando ci eravamo trasferiti nella nostra nuova casa.
-Michael Phelps *dovrà cominciare a temere i nostri piccoli -scherzò,e la sua mano cominciò a risalire,arrivando al mio seno.Lo accarezzò lentamente,rilassandomi ancora di più,per poi passare alla schiena.
-Tu mi vizi troppo-mormorai in uno stato di beatitudine,lasciando che continuasse i suoi dolci massaggi.-Già sono diventata una balena,e continui a comprarmi il rotolo alla nutella.Finirò per rompere il nostro letto-
-Il nostro letto si romperà per altri motivi-ridacchiò,baciandomi l'orecchio-E non sei una balena.Sei semplicemente stupenda-la sua mano tornò sulla mia pancia ormai di otto mesi pieni.-E anche loro saranno stupendi-
-Il fratellino e la sorellina?-chiese Lizzie distrattamente,che nel frattempo aveva riportato l'attenzione al tappo che aveva lasciato galleggiare durante l'arrivo del papà.
-Sì,amore-risposi,carezzandole i capelli bagnati.Erano cresciuti,durante quei mesi.Più volte,avevo pensato di tagliarglieli,ma Edward aveva sempre preferito farli crescere,anche perchè Alice aveva messo in testa a mia figlia che con i capelli lunghi sarebbe potuta diventare la principessa Raperonzolo.
Mia cognata avrebbe finito per essere uccisa.
-Il fratellino e la sorellina ora stanno dormendo,lo sai-mormorò Edward,continuando a carezzarmi la pancia.-Però ora manca poco;tra poco li conosceremo,non sei contenta?-
Lizzie sorrise.-Sì,voglio conoscere i miei fratellini-
Eravamo stati molto attenti a farle accettare la notizia che presto ci sarebbero stati due membri più in famiglia per evitare gelosie o invidie infantili.
D'altronde,sapevo benissimo che era una possibilità del tutto plausibile.I bambini,specialmente molto piccoli,all'entrata in scena di due bimbi ancora più piccoli,vedendosi portare via il primato d'attenzione nella casa,spesso irrompevano in scenate di gelosia o in piccoli ma malvagi scherzetti.
Tuttavia,io ed Edward eravamo riusciti,con calma,a spiegarle cosa sarebbe accaduto di lì a poco tempo in casa,chi si trovava nella mia pancia,condendo il tutto con molti riferimenti al fatto che Lizzie mi avrebbe aiutata con i suoi fratellini,a dar loro la pappa,a passeggiare con la carrozzina,e ora non vedeva l'ora di avere i suoi due fratellini,e,addirittura,stava molto attenta a chiunque mi si avvicinasse troppo o disturbasse i due piccolini nella mia pancia.
La mano di Edward sulla mia spalla mi risvegliò da quei piccoli ricordi,e me lo ritrovai con il viso a pochi centimetri dal mio.
-Che cosa hai comprato?-chiesi,carezzandogli la guancia con un sorriso.
Tentò di assumere un'espressione neutrale.-Mah...niente di che.Giusto qualcosina al supermercato come avevi detto...-
-...ci hai messo un'ora per comprare la mozzarella al supermercato?-
Bingo.Si morse il labbro,nervoso,quasi impaurito all'idea di parlarmi.
-Ok,l'hai voluto te.E' che...beh,hai visto che i piccoli si rilassano ascoltando la musica?-
Sorrisi,annuendo leggermente.-Sì...sì,lo so.Adorano anche la tua voce-
Lui annuì.-Bè,ho pensato che magari...-la sua mano finì di nuovo sulla mia pancia,sott'acqua,e prese ad accarezzarla.-Bè,che magari...comprando un semplice stereo per la veranda,mentre prendiamo il tè o guardiamo la tv,non sarebbe stato male,tanto per non farli sentire soli o esclusi..-
Mi si appannarono gli occhi,non di certo per colpa dell'acqua calda che appannava i vetri del bagno.-Amore...-
-...e poi si rilassano così tanto,voglio abituarli alla musica fin da subito...-
-Ti amo-
Le mie labbra azzittirono quel flusso ininterrotto di parole,quella dolcezza e quella devozione che lui mostrava ed esprimeva attraverso piccoli e grandi gesti.
-Bacio bacio bacio-Lizzie fece una pernacchia sbattendo le mani nell'acqua,reclamando anche lei la sua parte dal suo papino.
-Ma sei una gelosona tu ehhhh-Edward l'agguantò,cominciando a solleticarle il pancino,e lei cominciò a ridere a crepapelle.-Basta papà,basta papà daiii-
-Che ne dici se papà viene con noi tesoro?-proposi sorridendo.-...così gliela fai pagare?-
Edward ebbe solo il tempo di girarsi e lasciarmi un fugace bacio sulle labbra,prima di buttarsi ridendo e provocando una marea di schizzi nella nostra grande vasca,insieme a me e Lizzie.

Il cancello della villa che si apriva mi riportò alla realtà.Lanciai un'occhiata fuori alla veranda,al giardino profumato,per osservare la BMW di Edward entrare nel vialetto e proseguire nel garage.Poco prima di scendere,vidi il finestrino scuro abbassarsi e Lizzie salutarmi contenta con la manina, dal sedile posteriore.
Risi ,contenta di saperli tornati a casa,e ricambiai,spargendo involontariamente un po' di farina sul pavimento.
Li avevo spediti entrambi-Edward e Lizzie- a casa di Esme,perchè mi mancava lo zucchero filato per terminare la mia opera culinaria.
In realtà,speravo solo di tirare fuori un ciambellone ai limiti della decenza.
Tuttavia,quando il portone di casa si aprì,e Lizzie entrò come un uragano finendo tra le mie braccia,scoppiai in un risolino.
-E tu che ci fai qui?-
-Potevo forse mancare?-
Alice,in un fantastico abito a fiori a balze,allargò le braccia,facendo un giro su se stessa,e facendosi ammirare.Era semplicemente fantastica.
-Già di ritorno?Non dovevi rimanere cinque giorni?-chiesi,riferendomi al piccolo viaggio che aveva dovuto fare per lavoro.
-Siamo riusciti a completare la lista degli abiti per gli Oscar in poco tempo-mormorò lei distrattamente,osservandomi la pancia.-Anche se Bora Bora non era per niente male.Ma non mi andava di lasciare Jasper a casa solo inutilmente e ...una cognata sull'orlo del parto nelle mani di mio fratello completamente impazzito-
-Mamma,mamma-Lizzie si aggrappò al mio collo,ma la sua piccola manina finì sulla mia pancia.-Come stanno i fratellini?-
-Bene amore-mormorai sorridendo,scompigliandole i capelli.-Hanno dormito tutto il tempo,perchè la mamma ha messo la musica.E tu invece?Zia Alice che ti ha combinato?-mormorai sospetta,osservando tracce di rossetto rosa da bambina sulle sue labbra.
-Mi ha messo tanti trucchi sul viso-mormorò lei cantilenando e lodando la zia,che,con un gesto disinvolto della mano,si avvicinò a noi.-Ah,figurati tesoro.Sei talmente bella che i trucchi sono inutili sulla tua fantastica pelle di pesca-
Alzai gli occhi al cielo.-Me la farai crescere complessata,Alice-
-Tranquilla,è in buone mani invece-Sorrise-Seriamente Bella,e tu?Come stanno il campione e l'altra principessina?-domandò,poggiando lievemente una mano sulla mia pancia,ricoperta da un morbido vestito di cotone.
Sorrisi contenta,poggiando anche io la mano sul mio vasto pancione.-Bene,Alice.Seriamente,nessun avvertimento.In fondo sono sempre e comunque otto mesi.Penso proprio arriverò al limite dello scadere del tempo,queste due puzzolette non ne vogliono sapere di uscire-
-Perchè stanno bene lì protetti,non è vero?-Alice si rivolse dolcemente alla mia pancia.
Scorsi la figura di Edward,in camicia a maniche corte e jeans,passare per la veranda,fino a precipitarsi dentro.Poggiò le chiavi sul mobile all'ingresso e poi ci raggiunse in cucina.
-Ciao amore-Si avvicinò rapidamente,e Alice,alzando gli occhi al cielo,si spostò,lasciando campo libero a mio marito.Mi prese la mano,baciando la fede,fino a stringere me e Lizzie forte.Un piccolo bacio a stampo e si inginocchiò di fronte al mio pancione.
-E ciao anche voi piccoli del papà-mormorò con voce dolce-Vi sono mancato?-continuò,carezzando la pelle dello stomaco così delicatamente da neanche sentire il tocco.
Eppure,la sensazione di protezione la avvertii immediatamente.
-Certo che sei mancato loro-mormorai,carezzandogli i capelli folti.-Però si rilassano sempre con i Beatles.Devo cominciare a preoccuparmi?-
Rise,mentre appoggiava le labbra sul pancione.-Mmm,no,non penso.Magari avranno doti super raffinate per l'udito,chi lo sa.-
Scorsi Alice alzare gli occhi al cielo mentre si riscaldava una brioche al microonde.
-Papà,cubi-mormorò Lizzie,dondolando le gambine.La schiena cominciava a dolermi.Purtroppo,nell'ultima settimana,quando tentavo di tenerla in braccio più di dieci minuti,le mie braccia e la mia schiena cominciavano a cedere.D'altronde,portare un peso di due feti sul davanti,su un corpo magro ed esile come il mio non era di certo un'impresa facile.
Edward se ne accorse,e venne subito in mio aiuto,prendendola dalle mie braccia e facendola accucciare sul suo petto.-Ma certo amore,ora andiamo in cameretta a fare tante belle costruzioni mentre mamma si risposa sul divano,non è vero?-
Mi lanciò un'occhiata eloquente e sbuffai.-Amore,finchè riesco a tenerla,la tengo.Sai che non resisto più di mezz'ora a non prenderla in braccio...-
-Devi fare attenzione-mormorò preoccupato e apprensivo,carezzando nuovamente con una mano la stoffa che copriva la mia pancia.-Per favore,Bella,sìì buona,almeno per queste ultime settimane-
Il risolino di Alice non mi sfuggì e le lanciammo entrambi un'occhiataccia,ma lei continuò imperterrita a fissare il microonde in azione davanti a lei,sull'isola della cucina.
-Amore,io sto attenta,sei tu che sei troppo apprensivo.Stai tranquillo.-gli accarezzai la guancia leggermente barbata-Ora termino di impastare il ciambellone e poi..-
-Cosa?-disse,agitato-no,no,facciamolo finire ad Alice.In fondo è qui per aiutarti.Tu stenditi un po' sul divano,o perchè no,sul letto,magari stai più comoda...per riposarti un pochino...-
Alzai gli occhi al cielo,mi scambiai un'occhiata con Alice,e insieme scoppiammo a ridere,baciando poi le labbra al mio apprensivo maritino.
-Amore-ripetei,con calma,carezzandogli le braccia muscolose-vai con Lizzie.Alice rimane qui con me e mi sorveglia.Tu stai tranquillo-
-Uno di questi giorni mi farai secco-borbottò lui baciandomi una guancia.
Quando sparì con Lizzie,ancora ridevo.
-Seriamente,ma come hai fatto nove mesi a sopportarlo?-mi chiese Alice con le mani sui fianchi.
Sentii un pizzico di irritazione.-Alice!Io lo adoro così com'è-
Lei rise.-Tesoro,sai che scherzo.E' mio fratello,Santo Cielo.Anche se ammetto che non l'ho mai visto così...così...-
-Iperattivo?-suggerii vagamente,sorridendo.-Controlla che i fasciatoi,le carrozzine,i pannolini e il necessario siano apposto più o meno quattro volte al giorno.Ma è così dolce-mormorai,carezzandomi la pancia,gli occhi sicuramente brillanti.-Mi fa sentire una principessa-
-Quello lo ha sempre fatto-ribattè lei ridacchiando.-Tra lui ed Emmett se la battono forte-
-A proposito-dissi,terminando di mettere l'olio sulla padella e spalmando bene l'impasto-come sta Tommy?Ha fatto il vaccino?-
-Sì sì-rispose,sedendosi sullo sgabello,e osservando attentamente ogni mio gesto.-Rose mi ha chiamata prima.Quel bambino è un miracolo.Non può non lamentarsi per nulla-
-Già-Accesi il forno e infilai il tegame sulla prima rata-Lizzie fa storie ancora ora,e quando era piccola come Tommy era più o meno una missione impossibile cercare di portarla a fare i vaccini dal dottore-
-Lo sai-mormorò lei pensante-intorno a me vedo solo bimbi.Troppi nipoti-ridacchiò-Forse è il caso che cominciamo a darci da fare anche io e Jasper-
-Ouch!-Saltellai sul posto,portandomi immediatamente il pollice alla bocca-Sei matta?Non puoi dirmi queste cose così!-Continuai a succhiare la pelle leggermente ustionata che era andata a toccare il forno bollente.
Lei rise,allungando le braccia sul tavolo della cucina.-Bella,per favore,non mi far accorrere Edward qua sconvolto perchè ti sei bruciata il dito-disse,cercando di non ridere-e comunque,non capisco perchè ti sconvolgi tanto...voglio dire,prima o poi una coppia decide di affrontare questo passo,no?-
Misi il dito sotto il getto d'acqua freddo del lavandino,lanciandole un'occhiataccia.-Certo che sì.Però non puoi dirmelo così."Hey,io e Jasper abbiamo deciso di sfornare bimbi".Insomma,tu sei Alice Cullen Hale.E ti ho sempre vista come la perenne adolescente ribelle che rifiuta tutte le regole.-
-Bè,avresti dovuto smetterla di vederla così da quando ho indossato l'abito bianco-
-Alice,seriamente volete un bambino?-sorvolai sulla sua domanda e sorrisi,dolce,emozionata.
In quei mesi ci voleva poco per farmi piangere.Maledetti ormoni.
Lei sorrise,e dopo,un attimo di silenzio,annuì.-Forse ...non proprio ora.Ma diciamo che comincio a sentire dentro di me quel desiderio che...si fa sempre più forte quando vedo i miei splendidi nipotini.E poi...vedere te così,Edward,voglio dire...è una bella cosa,no?-Timida,abbassò lo sguardo.
Mi avvicinai,stando attenta a non scivolare sulla farina sparsa sul pavimento,e le alzai con la mano il mento.
-Sarà la cosa più bella della tua vita-mormorai,scandendo bene ma piano le parole.
Si morse un labbro,e mi abbracciò forte,stando attenta tuttavia a non stringere eccessivamente la presa sul mio pancione.
-Ti voglio bene,sorellina-
La strinsi forte,non potendo evitare a una lacrima di fare il suo corso.Benedii chiunque mi avesse fatto il dono di vivere quella vita.-Anche io,Alice...anche io.-





-...e ricordati di non usare troppa varechina,tesoro,mi raccomando,potrebbe stordirti l'odore forte e ora come ora uno svenimento...-
-...mamma,non ho mai usato la varechina per pulire il pavimento del bagno,sinceramente-alzai gli occhi al cielo,tuttavia non potei evitare di sorridere.
Chiunque mi circondava era troppo,oltre, preoccupato per me,soprattutto negli ultimi giorni,Edward in primis (non che le sue coccole e preoccupazioni mi dispiacessero);mamma e papà non erano da meno:da quando mi ero trasferita nella nuova casa con Edward e Lizzie,venivano a trovarci a cena almeno una volta la settimana,e portavano ogni volta un dessert diverso,che avevano contribuito ad alimentare il mio pancione,e naturalmente,non mancava la telefonata quotidiana la sera,durante la settimana.
-Io te lo dico per prevenzione amore,so che sei fragile sotto quel punto di vista,e non vorrei  che dovessi correre all'ospedale perchè sei svenuta e ...-
-Recepito il messaggio-sorrisi di nuovo-Mamma,devi stare tranquilla.Sono con Edward 24 ore su 24.Come puoi ancora pensare che mi capiti qualcosa?-
Lei colse l'ironia della mia frase e rise.-...effettivamente,non posso darti torto.Sono solo un po' nervosa,credo sia normale.Sei sempre la mia piccola grande Bella,che non riusciva a fare ginnastica in plaestra o ballare in prima fila da piccolina-
-Mamma,ti avverto-borbottai,mettendo a posto lo straccio nell'enorme armadio a muro dello sgabuzzino (che nella vecchia casa corrispondeva praticamente alla mia camera)-sono a prova di lacrime oggi.Te ne prego,non mi provocare-
Rise.-Va bene,la smetto.E' che...ogni tanto,è difficile pensare che poco fa eri una goffa bimba timida e ora una madre di una bimba,sposata,e in attesa di altri due bambini-
Cercai di spezzare la tensione del momento.-Bè...goffa e timida direi che ci sono rimasta-
Riuscii.Rise di nuovo.-In ogni caso,stai attenta.E dai un bacione a Edward e Lizzie-
-Sarà fatto-Entrai nel nostro bagno,e accesi le luci del vetro della toeletta in marmo,facendo comparire così il mio riflesso allo specchio-E saluta papà.E' già a dormire?-
-Sì,o forse sta ancora blaterando riguardo la fine della partita,ho preferito non indagare-Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
-Buonanotte mamma-
-Buonanotte tesoro,ci sentiamo domani-
Pigiai il tasto di spegnimento e poggiai il cordless sul ripiano del mobile del bagno.
Mi lavai i denti con cura,strofinando forte,e poi presi a spazzolare i capelli.
Si erano allungati tantissimo in otto mesi,e ancora non aveva dato una piccola sforbiciata.
Sarebbe stato il caso di farlo presto,ma era difficile prendere l'iniziativa,con Edward che ripeteva tutti i giorni quanto splendenti e bellissima fossi con quei capelli lunghi e castani dai riflessi rossi.
Scossi la testa sorridendo e,impaziente di lasciarmi alle coccole di mio marito e a giocare con mia figlia,mi sfilai la vestaglia e spensi la luce del bagno,aprendo la porta che conduceva direttamente alla nostra camera da letto.
A volte,mi chiedevo se quella che stessi vivendo fosse una realtà vera,e non utopica,magari quella descritta da Platone;forse era tutto un mondo di idee,e magari mi ero lasciata andare alla totale deriva,e quel giorno che avevo incontrato Edward al supermercato era stato solo un mio sogno mai terminato.
La vita matrimoniale con Edward,con mia figlia,era qualcosa di troppo perfetto per trovare le parole giuste per descrivere cosa provassi quando lui tornava a casa con la sua macchina,quando tutti e tre insieme,ci lasciavamo andare alla luce calda del sole;le sue mani sulla pancia erano diventate qualcosa di indispensabile,fuso ormai con i miei due piccoli esserini.Edward non si staccava un attimo da me,da Lizzie,dai suoi piccolini,e se lo faceva,tornava sempre con qualcosa per noi.
Opprimente?Soffocante?
No.Semplicemente perfetto.La sua presenza era tutto ciò che avevo mai chiesto in quel breve ma terribile momento di separazione,e vedere Lizzie crescere con lui era la soddisfazione più grande.
Senza tralasciare ovviamente quell'altro fattore.
Mi chiedevo se fosse possibile,che il mio amore crescesse ogni giorno di più nei suoi confronti.Un'enorme marea,inarrestabile.
Un oceano inarrestabile di amore.
-Mamma!Che bella mamma!-
Lizzie,confezionata nel suo pigiamino composto da culotte e canottiera con pois bianchi e neri,stava seduta sul lettone,le mani incatenate ai suoi piccoli piedini.
-E tu che ci fai ancora sveglia?-Chiesi sorpresa,lanciando un'occhiataccia ad Edward,che se ne stava seduto vicino a lei a ridere sotto i baffi.
-Sei splendida amore,vieni qua-
-Ruffiano che non sei altro-mormorai,lasciandomi però trascinare nelle sue braccia-Lizzie,tesoro,sei molto più bella tu.Il pigiama te lo ha messo papà?-
-Ancora non riesce a vestirsi da sola mi sembra-mi prese in giro Edward,pizzicandomi il sedere,e rise fragorosamente.
Gli diedi uno scappellotto in testa-Scemo.Era per dire semplicemente che è più bella lei,sempre-
-Siete meravigliose tutte e due-rispose lui lasciandomi un bacio sulla bocca e Lizzie gattonò sul letto facendosi avvolgere anche lei dalle braccia del papà.
-E tu sei il papà più bello del mondo-lo contemplò lei carezzandogli la poca barbetta che Edward aveva.-E anche i fratellini saranno belittimi,non è vero,mamma?-
-Ma certo amore-risposi,intenerita,e le mani di Edward subito corsero sulla mia pancia.-Lo sai,avrò bisogno moltissimo del tuoi aiuto i primi tempi.-
Riucii a catturare la sua attenzione.
-Perchè dobbiamo falli mangiare,lavalli?-
-Sì-risposi,carezzandole i capelli-E poi,sceglierai tu i vestitini da mettere loro la mattina,no?-
-Sì sì sì sì!-battè entusiasta le mani ,saltando sul letto.-Che bello mamma!Però quando escono dalla pancia?Non escono mai!-
Edward rise e prese una sua piccola manina.-Lo stiamo aspettando tutti,tesoro.Tra un pochino usciranno fuori.Sentili come si muovono.Stanno dicendo "ora arriviamo,ora arriviamo sorellina!-
Lei rise contenta e mi carezzò la pancia piano piano,insieme a quella del papà.-Mamma,anche io ero così piccola e stavo lì nella pancia?-
Risi.-Oh,sì.Ed eri molto più vivace dei tuoi fratellini.Non riuscivo a dormire più gli ultimi tempi-
-E ola?-Chiese stupita.
Risi,lanciandomi uno sguardo d'intesa con Edward.-E ora...bè,ora sei diventata molto molto più brava.E lo sarai ancora di più quando arriveranno i fratellini,non è vero?-
Le baciai la testolina folta,per poi stringerla forte.
-Sì,mamma e papà,farò la blava-
Edward ci osservava con amore,e ci riunimmo in un abbraccio collettivo.
Una piccola fitta mi scosse la pancia,e mi lasciai andare ad una piccola imprecazione di dolore.
-Cosa?Si sono mossi?-
Edward scattò subito,aiutandomi a farmi stendere sul letto.
-Che è successo mamma?-
Lizzie strisciò fino al mio cuscino,poggiando la sua piccola manina sopra quella di Edward,sul mio ventre.
-Niente-,mormorai,poggiando stordita la testa sul cuscino,sorridendo appena.-E' che ogni tanto i due monellini si ricordano di farsi sentire.Birbantelli-
-Cattivi fratellini,mamma deve riposare!-Lizzie prese a massaggiare vigorosamente il punto dove i bimbi avevano scalciato.
-Adesso è ora per la principessa di andare a dormire-
Edward,sorridendo,la prese dolcemente tra le braccia,e lei affondò il visino nel suo petto.-Papà,ma mamma...-
Soffocai una risata.-Sei un amore,puzzola-
Edward le carezzò i capelli soffocando una risata.-Giuro che preserverò la mamma da qualsiasi attacco dei fratellini.Ti fidi di papà amore?-
Lei rialzò la testa,e mise su un 'adorabile faccina pensierosa.-Mmm.Sì.Bene.Però voglio dolmire con Carty stasera-
Si riferiva a uno dei peluche regalo di Emmett e Rosalie.
-Va bene,Carty sia allora.Dai la buonanotte a mamma-
Edward si inchinò un poco e mi lasciai avvolgere da quel paio di braccia piccole,ma in grado di rassicurarmi solo come un'altra persona era in grado di fare.
Ed entrambe quelle persone erano presenti in quella stanza in quel momento.
-Buonanotte mamma-mi schioccò un bacio sulla guancia,epoi scese dalle braccia del padre,per lasciare un piccolo bacio proprio sul mio ombelico-e buonanotte fratellini-
-Buonanotte amore-le carezzai il braccio,e rimasi ad osservarla teneramente fino a quando Edward non la portò nella sua stanza.
Scostai per bene le coperte,per immergermi sotto il lenzuolo fresco e pulito,e chiusi gli occhi.
Un leggero mal di testa si era impadronito di me,e le tempie mi pulsavano leggermente.
Un paio di mani presero posto sulla mia pancia,racchiudendola,sotto le coperte,e istantaneamente sorrisi.
La presenza del corpo di Edward accanto al mio era inconfondibile.
-Messa a letto?-mormorai,e,seppur con gli occhi chiusi,capii che aveva spento le luci.
-Sì-,soffiò al mio orecchio,lasciando una scia leggera di baci.-Ora si è fissata con Carty la carota.Quanto durerà?-
Risi,ma ciò provocò un'altra fitta alle tempie,quindi smisi subito.-Non lo so.Ma è meglio così,che sia serena questo periodo.Ho un po' di timore al pensiero di come reagirà all'arrivo dei fratellini-
Le sue mani corsero alla pancia,carezzandola in lenti movimenti circolari.Mi rilassai sotto al suo tocco,e la mia schiena andò a modellarsi al suo petto sodo.-Piccola,sono sicura che andrà tutto bene.Lizzie non è mai stata una bambina particolarmente gelosa o vendicativa.Certo,il beneficio del dubbio rimane,ma sono sicuro che quando vedrà i due fratellini senza nome sarà al settimo cielo-
-Questo non lo metto in dubbio-Un attimo di pausa.-I fratellini senza nome?-Risi.
-Bè...-la sua mano continuò il suo movimento rilassante-...a quanto ne so,non mi sembra che siamo riusciti a trovare due nomi da affidar loro.O sì?-
Sorrisi.-Ormai mi sono arresa.Verranno spontanei quando nasceranno,tesoro-gli accarezzai il polso.
-Questo perchè tu non hai accettato la mia idea di chiamarla Anastasia-
Alzai gli occhi al cielo,e lui rise.-Edward!Siamo nel ventunesimo secolo.Posso chiamare una bambina Anastasia?-
-E' regale,è la principessa-mi contraddì lui,dandomi un bacio sulla gola.-E poi hai avuto da ridire anche su Rodolfo per il piccolino-
-Non siamo in Sissi-borbottai cercando di non ridere.-Questa tua tendenza ad appellarti a nomi importanti storici mi spaventa-
-I nostri due esserini diventeranno due pezzi importanti-rispose lui,passando a baciarmi la guancia.-Non è vero?-mormormorò poi,immergendo la testa sotto le coperte,fino ad arrivare a sfiorare con le labbra la mia pancia.
Sorrisi,a quel movimento cosi dolce,cosi lento,che caddi in un sonno profondo senza neanche accorgermene.




Aprii gli occhi.Fu una cosa improvvisa,immediata.Un momento prima ero immersa nel sonno più totale,l'attimo dopo a fissare il buio nella camera da letto,con una consapevolezza totale in me.
La mano scattò verso la lucetta dell'abat-jour,che illuminò fiocamente la camera.
Edward era appoggiato interamente a me,le sue braccia che mi cingevano la vita,e dormiva in uno stato profondo.
Le mie azioni furono meccaniche,normali.
Scostai la coperta per osservare il fondo del mio pigiama,lì,sulla mia vasta pancia,per poi osservare la porzione di lenzuolo sottostante alle mie gambe.
Macchia.
Una macchia enorme,circolare,si estendeva sul lenzuolo azzurro,proprio in mezzo alle mie gambe.
Un suono strozzato mi uscì dalla gola.-Edward-
Si mosse leggermente,solamente per affondare di più la testa nel cuscino.
-EDWARD-
Aprì gli occhi immediatamente,e,quando mi vide,probabilmente con una faccia bianca,capì subito.
-Cazzo!-imprecò,alzandosi in piedi.
-Edward,Edward ,mi si sono rotte le acque-mormorai,cercando di mantenere la calma.
-Amore,cosa,come...-
Farfugliava,completamente fuori controllo.
Raramente mi era capitato di vedere Edward conciato a quel modo,e aveva scelto il momento meno adatto per dare adito al suo momento di pazzia.
-Edward,devi chiamare i miei o i tuoi,avvertili,devi portare Lizzie da loro.Noi dobbiamo correre in ospedale-dissi,sempre mantenendo la calma.
Non sapevo come,ma mi stavo rasserenando;era stata cosi anche la prima volta:dopo il panico iniziale nello scoprire la rottura delle acque,era venuto normale prendere la calma e cercare di razionalizzare il tutto,cosa che non era proprio tipica di me.
-Ok-
Sparì in un secondo al bagno,e tornò con il cordless in mano,gia che parlava al telefono con mia madre.
-...Sì.Sì,sta bene.E' calma.La portiamo...sì,la portiamo ora.Arriviamo subito-
Una piccola fitta mi colpì il ventre.-Ah!-
-Amore!-
In un attimo,Edward fu da me,la mano sulla pancia.-Amore...-
-Andiamo.in.ospedale.-riuscii a dire fra i denti.-Edward,la borsa-
-Tranquilla,tu devi stare tranquilla-mormorò lui carezzandomi i capelli sulla fronte.Mi aiutò ad infilare il giacchetto della tuta e un quarto d'ora più tardi eravamo davanti casa dei miei con Lizzie,addormentata tra le braccia di mia madre accompagnata da mio padre,visibilmente agitati.
-Sei sicura che non...-
-Mamma,no-mormorai per la ventesima volta,cercando di mantenere la pazienza.-Tu,Edward e papà dovete stare calmi.Sto ancora relativamente bene ma non voglio parlare.Quindi,prima di partorire in macchina,preferirei arrivare in ospedale,è possibile?-
-Ma certo amore-Edward mi reclinò il sedile della macchina,sganciando nervosamente il freno a mano.-Renèe,ci teniamo in contatto telefonico per Lizzie-
-State tranquilli-Mamma si affacciò al finestrino,carezzandomi la mano.Mi lasciai abbracciare,e sentii le lacrime al bordo degli occhi.
-Tesoro,in bocca al lupo-
-Grazie-mormorai,prima che Edward sfrecciasse per le strade luminose di Los Angeles.


-Aaaaaaaaaaaaaa-
-Bella,respira,respira!-
-Sto respirando,idiota!-
Sentivo chiaramente il cuore essere uscito dal mio corpo,arrivato su Marte,e tornato indietro.Il dolore al ventre era insopportabile;lunghe,dolorose,laceranti fitte,che il mio cervello rifiutava di chiamare contrazioni,si intervallavano a distanza di neanche due minuti.
Sapevo che mancava poco.
Lo avevo capito quando Edward era entrato,ovvero da cinque minuti,e quando l'ostetrica che mi aveva seguito per i nove mesi di gravidanza si era munita di una paio di gunati di lattice,avvicinandosi al ripiano di metallo dove ero sdraiata,a gambe aperte,senza la minima vergogna,circondata da persone sconosciute.
Vidi chiaramente Edward essere colpito alla testa dall'asciugamano che avevo di fianco a me,e che gli avevo tirato in un gesto di furia improvvisa e inconsapevole.
-Amore...-
Mi fu di fianco di nuovo,nonostante il mio gesto per nulla educato,sotto il getto soffuso delle luci della sala parto.
-Oh,scusa amore,scusa-urlai,stringendogli la mano che mi porgeva.-Io non volevo essere cattiva,io,io,ho solo voglia di urlareeeee-
Un'altra contrazione.
-Bella,forza,vedo la testa!-
L'infermiera in mezzo alle mie gambe si lasciò andare ad un grido entusiasta,e proprio in quel momento,nonostante i miei occhi non focalizzassero bene le cose attorno a me,vidi Carlisle fare la sua entrata,una mascherina sulla bocca.
-Papà-Edward gli si avvicinò,e potei vedere,da quell'angolazione,i suoi capelli sudati,gli occhi lucidi.
Nonostante la terribile situazione di cui ero vittima in quel momento,non potei non fermarmi a riflettere sulla bellezza del suo volto.
Era lì,ad aspettare.Ad aspettare che io,la donna della sua vita,gli concedessi i nostri due piccoli tesorini,che avevamo coccolato nella mia pancia per nove mesi.
-Come andiamo?-chiese Carlisle,professionale,ma non mi sfuggì la sua carezza sulla spalla.
-La testa è quasi interamente uscita-lo informò qualcuno davanti a me.
Edward tornò ad appropriarsi della mia mano.Sentii il respiro caldo nel mio orecchio.-Amore,sono qui,sono con te-
-Edward,Edward...-
-Sono qui...-
-Aaaaaaaaa-
Un altro dolore,un altro pezzo di carne infiammato.
Non potevo farcela.Non potevo resistere.
-Edward,non posso farcela...-
-Amore,amore.-Le sue mani cominciarono a massaggiarmi la schiena,le spalle,doloranti.
Non c'era una parte del corpo dove non provassi dolore.
-Amore.Tu sei forte.Sei il mio amore.E i nostri bambini non aspettano altro che conoscerci.Non vedi l'ora di stringerli tra le braccia eh?-mi sussurrò all'orecchio.
Lasciai cadere la testa sulla sua spalla.
-...metterli nel fasciatoio,vederli dormire nella nostra casa illuminata dal sole...-
I dolori eccedevano.
Sentii chiaramente scricchiolare la mano di Edward per quanto la stavo stringendo forte.
-Bella,Bella,spingi,spingi più forte!-
Feci come mi dicevano,solamente pregando che quella tortura finisse presto.
Non so quando,tra il dolore straziante,il sudore che mi penetrava fin nelle ossa,e gli occhi che ormai faticavano a restare aperti,sentii un grido.
Un vagito.
Subito dopo ne seguì un altro,più delicato.
E quando i miei occhi incontrarono quelli di Edward,tinti del più meraviglioso stupore mai visti su questa Terra,capii di aver donato la vita ai nostri due bambini.
Con le lacrime agli occhi,il cuore che batteva forte,vissi uno dei momenti che sarebbero rimasti fissati nella mia mente per sempre.
Un piccolo corpicino,due piccoli corpicini,ricoperti di sangue,,finirono tra le braccia sicure del mio grande amore,in lacrime anche lui.
Piangevano,tutti e tre,chi di dolore,per essere appena arrivato in un mondo dove tutto è facile ottenere tranne pace,doveè difficile ottenere ciò che si desidera,ma che io,ed Edward,avremmo cercato di donare loro.
Ed Edward piangeva,mentre mi porgeva i frutti del nostro amore,baciandomi le labbra,bagnandole di sale,baciando ogni lembo di pelle umana che riusciva a incontrare,del mio corpo.
E io,rivivendo come in un grande flashback tutti i momenti che avevamo vissuto insieme,pregustando il momento in cui Lizzie avrebbe visto i suoi due fratellini,cullando quelle due piccole anime,mi lasciai travolgere da quell'enorme,e forse assurdo,ma reale sogno.

*il campione di nuoto statunitense;


Preciso che io amo il nome Anastasia(vorrei chiamare cosi mia figlia *.*),quindi non volevo recare nessuna offesa,solamente mi è sembrato il nome più adatto alla scena xD
Scusate il gioco di parole "reale sogno",ma questa frase così sempre me la sono immaginata e così l'ho voluta scrivere.
Spero che questo capitolo sia riuscito ad emozionarivi almeno un pochino di quanto è riuscito ad emozionare me.Vederlo fnalmente scritto è qualcosa che...bè,penso che chi scrive storie possa comprenderlo appieno.

Voglio riservarmi i saluti e ringraziamenti finali all'epilogo,onde evitare di commuovermi fin da ora,della serie,rimandiamo finchè è possibile xD

Qui il mio contatto di twitter per chi volesse seguirmi.

Al finesettimana con l'epilogo.
Cristina







Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Epilogo ***



cover



Epilogo



La testa rovesciata all'indietro,la bocca aperta in un gemito silenzioso,mi muovevo con enfasi sopra il meraviglioso corpo di mio marito,in una danza erotica e sensuale.
Sentivo le sue membra fremere sotto di me,il suo corpo perfetto ardere;gli addominali,tesi nello sforzo del fare l'amore,mi avevano eccitato più del dovuto.
Potevo chiaramente distinguere i battiti del mio cuore farsi più veloci,forsennati,in attesa dell'esplosione.
Fare l'amore con mio marito era l'attività di gran lunga da me preferita;tuttavia,nulla poteva superare quel momento,quella breve parentesi,che mi separava dal raggiungere il paradiso.
Sapevo che,per arrivare a ciò,mancava qualcosa in particolare:il suo viso.
La mia testa scattò insieme al bacino,e i miei occhi si rivolsero verso il basso,aumentando le spinte,e i miei lunghi capelli,marroni,con riflessi rossi,che lui adorava,si chiusero sui nostri corpi,come a creare una profonda bolla personale, esterna perfino alla nostra camera da letto.
Mi ritrovai così di fronte il suo splendido viso,nell'atto estremo della goduria,la bocca aperta,gli occhi verdi immersi nei miei in un'adorazione così pura e divina che sapevo,avrebbe riservato sempre e solo a me.
-Bella...-
La mia bocca coprì la sua,e finalmente la sua lingua trovò la mia,unendosi anch'esse in una passionale danza.Mi stesi completamente su di lui,lasciando che le sue braccia avvolgessero il mio corpo nudo,che venissimo così,insieme,abbracciati,fusi.
Quando riuscii a tornare nel mondo reale,un paio di raggi di sole erano filtrati attraverso le tende della nostra camera,colpendo la mia pelle,leggermente più chiara del normale,e il suo petto sodo.
Mi lasciai andare sulla sua spalla,strofinando il naso sopra,e per un poco le sue coccole riuscirono a farmi restare nel mio mondo fatato.
Nonostante tutto,io vivevo già nel mio mondo fatato,da sedici anni ormai.
-A cosa pensi?-sussurrò,baciandomi lievemente la guancia.
Sorrisi,stringendo le braccia attorno al suo bacino,e lasciai che coprisse entrambi con il lenzuolo leggero.-A noi-
Intrecciò la sua mano alla mia,e rimasi ad osservarle più del dovuto.
-Quel vestito ti stava d'incanto-mormorò,osservandomi con amore.-Sei bellissima.Il blu ti risalta-
Alzai gli occhi al cielo,lasciando che la sua bocca si muovesse,dolce e delicata,lungo il mio viso,la mia guancia sinistra.-Lo dici sempre-mormorai,persa nel mio paradiso personale.Le sue mani erano un toccasana per il mio corpo.Se solo me lo avesse chiesto,sarei stata pronta per fare l'amore nuovamente.Sempre.
-Perchè è vero-Poggiò le sue labbra sulle mie,e si lasciò andare ad un gemito voglioso.Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena,stendendomi sulla mia parte del letto,esponendomi così alla luce del sole,per poi finire sul mio sedere.Contemporaneamente,la bocca terminò sul collo.
-Facciamo il bis?-gli mormorai all'orecchio ridendo,lasciando vagare le mie mani lungo la sua schiena perfetta e liscia.
-Anche il tris se vuoi-rispose,sepolto nei miei capelli.
-MAMMA!PAPA'!SONO A CASA!-
Scattai seduta sul letto,e ringraziai il cielo di vivere in una casa che aveva le dimensioni più o meno di un castello.In men che non si dica,fummo vestiti,e Edward riuscì addirittura ad aprire la finestra facendo finta di essere sulla sdraio del nostro terrazzo.
La porta della camera si aprì,ed Elizabeth Cullen,diciassette anni e qualche mese,si presentò ai nostri occhi.
Era vestita esattamente come la mattina,pantaloncini di jeans abbinati a una canottiera bianca,e sandali ai piedi,lo zaino poggiato su una spalla.I capelli, tendenti al marrone chiaro,erano legati in una lunga treccia.
I suoi occhi indugiarono lungo la camera,fino poi a posarsi nei miei e sorridere.-La vostra figlioletta adorabile torna a casa con un ...-aprì trionfalmente un foglio che aveva ripiegato nella mano-...una A a storia!!-
-Complimenti tesoro mio-Edward in un attimo fu da lei,e la abbracciò forte.-Non ne avevo dubbio-
-Brava amore-annuii,lisciandomi le pieghe dell'abito che Edward amava tanto e che però si divertiva a sfilare molto spesso-Che argomento era?-
Lei alzò gli occhi al cielo.-Il crollo della borsa di Wall Street.E va bene,forse sono partita un po' avantaggiata perchè papà sa tutto su quel periodo,ma è comunque una A-si difese,mordendosi un labbro.
Trattenni una risata.-Papà è più fornito di un libro di storia?-
-Considerando che ho vissuto l'epoca,direi di sì-Edward mi lanciò un'occhiataccia-vorrebbe affermare il contrario,signora Cullen?-
-Non mi permetterei mai,signor Cullen-mi ripresi subito,facendogli l'occhiolino-Lei è in assoluto il mio insegnante di storia preferito-
-Oh no,vi prego-Lizzie fece finta di reprimere un conato di vomito-Non allusioni e doppisensi davanti a me.Penso che oggi andrò con Tommy al mare.-Tossì nervosamente-...è un problema?-
Edward si irrigidì immediatamente.-Per domani devi fare i compiti-
-Già fatti-Lizzie incrociò le braccia al petto.
Cercai di trattenere un sorriso,di fronte al teatrino che si presentava ai miei occhi ogni giorno.
-Dove sono Tatiana e Alexander?-
-Li ho lasciati giù-Mormorò facendo una smorfia-E,prima che tu me lo dica,ho pulito la mia camera ieri con mamma.Quindi,oggi vado al mare con Tommy-
-Zia Rosalie e zio Emmett...-
-Non gli dicono niente-lo stoppò con un sorriso trionfante.-Zio Emmett è felicissimo dell'...amicizia tra me e Tomas,quindi non vedo quale sia il problema-
-Ma...-
Mi passai una mano tra i capelli,sorridendo.-Lizzie,tesoro,puoi andare-
Edward si voltò,sentendosi tradito.-Ma Bella!-
Lo ignorai,avvicinandomi.-A casa per l'ora di cena,mi raccomando.Stasera vengono nonno Charlie e nonna Renèe.-
Gli occhi di Lizzie si illuminarono e cominciò a saltellare .-Il che significa cannoli ripieni di nutella e lasagne italiane.Sarò sicuramente a casa-
Alzai gli occhi al cielo e la osservai sparire nella sua camera.
-Ti rendi conto che sarà in bikini davanti a lui?Un maschio!Come ti è saltato in testa di darle il permesso?-
Sorrisi,avvicinandomi al mio perfetto marito.Gli massaggiai le spalle,e le mie labbra finirono sulle sue .
-Sei un gelosone-mormorai,strofinando il naso con il suo.
Lui cercò di mantenere la sua posizione indignata.-Non è vero.Sono solo...irritato al pensiero che quello che teoricamente dovrebbe essere suo cugino la veda mezza nuda.-
-Praticamente non è suo cugino-risposi accarezzandogli la guancia-E dovresti essere contento che Lizzie abbia trovato...la sua metà.Edward,come ti sentivi tu appena trasformato?-
-Lizzie ha deciso di diventare immortale.Io non ho avuto scelta-
Lo baciai a stampo.-Si amano,amore.Sai benissimo che Lizzie ha deciso di trasformarsi per lui -
Reprimette una smorfia.-Anche per noi.Anzi,soprattutto per noi-
Risi.-Naturalmente.Ha deciso di fare la mia stessa scelta,di cui non me ne pento minimamente-Un altro bacio.-La storia che si ripete-
Lui continuò a guardarmi male.-Non si amano-
Sollevai un sopracciglio e risi,prendendogli la mano.-Basta crederci.Andiamo giù.Voglio sapere quelle due pesti che hanno combinato oggi a scuola-
In realtà,Alexander era sulle scale,la camicia rubata al papà quella mattina(il che mi faceva supporre che anche lui avesse trovato qualcuna,l'ennesima, su cui porre attenzione a scuola).
-Buongiorno tesoro-sorrisi,lasciando un bacio al mio piccolo uomo.-Come è andata a scuola?-
-Bene mamma-fece scrocchiare le mani tra loro,prima di aprire velocemente la porta della sua camera.-Ho addirittura preso la sufficienza al compito di trigonometria-
-Questa sì che è una novità-Edward sorrise e scoppiai a ridere.-Campione,ti va una partita a basket con me e zio Emmett e Jasper dopo?-
-Vorrei papà,ma ho promesso a Tatiana che l'avrei accompagnata a fare shopping-Alzò gli occhi al cielo-Devo ancora farmi perdonare per lo scherzo di ehm,cattivo gusto,che le ho fatto-
Tatiana e Alexander erano il completo opposto di Lizzie.
Se lei,determinata ma pur sempre calma e riflessiva,non aveva mai dato grandi problemi,questo non si poteva dire per i gemelli.
Fin da piccoli avevano dato prova di differire del tutto dalla sorella maggiore;Tatiana,gli occhi verdi come il padre,i capelli mossi,di un biondo cenere (non avevo idea da dove fosse uscito fuori,tanto che alcune volte Edward aveva detto scherzando se fosse passato la sera del concepimento un tedesco a casa),era una peperina nata:partecipava a tutti i corsi della scuola,si interessava di politica ma trascurava un pochino lo studio.Se non ci fosse stato Edward a tenerla sott'occhio per quel punto di vista,probabilmente si sarebbe lasciata andare.Il suo sogno era entrare in politica.
Alexander era in tutto e per tutto la fotocopia fisica di Edward.Ammirava suo padre,era il modello da seguire,il suo mito;d'altronde,dal punto di vista anagrafico,stava per compiere gli anni di suo papà.Gli occhi erano i miei,nocciola scuro,ma il taglio di capelli,il colore,e la corporatura fisica li aveva ripresi dal papà;la materia in cui eccelleva a scuola era biologia,e,riscuoteva un profondo successo tra le donne.Aveva sedici anni,ma io ed Edward avevamo avuto l'onore di sapere che ogni settimana c'era una nuova fiamma.Speravo che fossero solamente gli ormoni e che prima o poi si sarebbe calmato.
Lizzie,la mia piccola Lizzie,era cresciuta,ed era divenuta come me e suo padre.
Tremavo,il giorno che io ed Edward decidemmo di parlare ai nostri piccoli tesori della nostra vera identità.
All'inizio,non reagirono bene.In seguito,grazie al tempo, e all'osservare quotidianamente i lati postivi della nostra trasformazione,erano riusciti ad abituarsi all'idea.
Stessa cosa accadde a Tomas,il figlio di Rosalie ed Emmett.Lui optò per la trasformazione molto tempo prima di Elizabeth.
Fu così che Lizzie si presentò un giorno,non molto dopo la nostra confessione,per riferirci tutto.
Io ed Edward sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto,che prima o poi,avremmo dovuto affrontare la scelta.
Quando all'inizio avevo notato sbocciare qualcosa tra Lizzie e Tomas,non vi avevo badato.Erano entrambi bambini,e i bambini spesso non si rendono conto di ciò che fanno o provano.
Quando però,con il corso degli anni,le carezze divennero paplpatine,le margherite regalate divennero mazzi di rose (Edward sapeva solo la metà delle cose,fortunatamente),capii che la cosa non era superficiale.
Lizzie si innamorò di Tomas.
Io ed Edward,ancora tuttoggi,non avremmo saputo dire cosa spinse nel particolare nostra figlia a divenire come noi;il profondo amore che ci legava,e,sicuramente,l'amore che legava lei a Tomas.Tuttavia,se c'era una cosa cui entrambi ci eravamo imposti,era il non influenzare quella che poi sarebbe divenuta la scelta dei nostri figli: seguire le nostre orme o proseguire con la loro esistenza da umani.
Io la mia scelta la feci,sedici anni fa.
Tattiana e Alexander ancora  non avevano affrontato la questione.
Sapevo che era un grande conflitto interiore il loro,ma io ed Edward avevamo deciso di restarne fuori.Se avessero deciso di divenire immortali...bene;in caso contrario...con il dolore nel cuore,li avremmo lasciati andare per la loro strada.
-Mamma??-
Sobbalzai,tornando al presente,e sorrisi alla mia piccola ma garibaldina Tatiana,anche lei in processione sulle scale.
La solita routine;Lizzie,Alexander,Tatiana.Mangiavano,e poi si ritiravano nelle loro stanze a studiare,o perlomeno,così ci facevano credere.Ma a me ed Edward andava benissimo così;il tempo per fare l'amore era sempre troppo poco.
-Prima che tu chieda come al solito com'è andata a scuola,posso giustificare il fatto che io abbia dimenticato di fare i compiti di scienze...-
Spalancai gli occhi,e Edward sorrise scuotendo la testa.-La giustificazione sarebbe?-
-Lo sai no,c'è quel ragazzo tanto tanto tanto carino papà,lui è così maturo,è all'ultimo anno...e poi è della mia stessa fazione politica!Devi credermi,sa tutto sull...-
-Va bene va bene-alzai gli occhi al cielo muovendo le mani in un gesto isterico.-Oggi ne ho sentite abbastanza da tutti e tre.Te la passi-
Lei spalancò gli occhi.-Sul serio?Oh grazie mamma,giuro che domani ripeterò tutta scienze a memoria!-
-Sì sì-mi lasciai coinvolgere dall'abbraccio scambiandomi un sorriso con Edward,poi lei si avviò verso la sua camera.
-Ah mamma,papà,dimenticavo-Tatiana tornò indietro con un sorriso,e solo allora notai l'album che teneva tra le braccia.-L'ho trovato giù di sotto mentre rovistavo per cercare la bandiera degli States.Ho pensato che poteva ancora interessarvi,mamma lo stava cercando un po' di tempo fa-
Lo riconobbi subito.-Oh mio Dio sì!E' l'album dei ricordi !Edward, amore eccolo!-
Lui sorrise e io presi l'album dalle mani di mia figlia.
-Di niente,figurati mamma-mormorò scrollando le spalle.-Bè...io vado.Mi attende scienze,per la vostra felicità-Alzò gli occhi al cielo e con un cenno di mano si ritirò anche lei nella sua stanza.
-Era cosi tanto tempo che lo cercavo-borbottai entusiasta.Prei per mano mio marito e insieme ci dirigemmo giù,nella nostra veranda,dove lo stereo, che calmava i gemellini quando erano ancora nella mia pancia, riposava tranquillo.
Edward si accomodò sul divanetto,lasciandomi poggiare sulle sue gambe,e mi strinse in un abbraccio.Poggiò il viso sulla mia spalla.
-Forza-mormorò-immergiamoci in questo viaggio dei ricordi-Emozionata,aprii la prima pagina.Mi morsi un labbro,già sull'orlo delle lacrime.
Io,con i tratti di poco più giovani, tenevo tra le mani una Lizzie appea nata in ospedale.
-Oh mio Dio-
Edward mi strinse più forte,poggiando la sua mano,grande e protettiva,sopra la mia.-Quel piccolo fagotto ora è di sopra a provare il bikini migliore per sguazzare in acqua con il suo Romeo-
Annuii,lasciando scivolare una lacrima sulla mia guancia.-Già.-
Continuai a voltare le pagine,mentre i momenti più belli della nostra esistenza-mia e di Edward-seguitavano a scorrere davanti ai nostri occhi.
Lizzie che gattonava.
Io,in abito da sposa,appoggiata ad un Edward in smoking  su un prato.
Di nuovo io,con i capelli più lisci del solito,l'aria diversa,la pelle leggermente più chiara del solito.Io vampira.
Alice con il pancione.
Alexander con la nuova tuta da basket.
Tatiana nella ciambella in piscina.
Io,Edward,Lizzie,Tatiana e Alexander seduti sul salotto del soggiorno,sorridenti allo scatto della macchinetta fotografica.
Volsi il mio sguardo verso Edward,e potei leggervi chiaramente quel sentimento che,nonostante il mondo andasse avanti,continuasse ad evolversi,seguitava ad essere la materia prima dell'esistenza.
L'amore.


INFORMAZIONI SUGLI ALTRI PERSONAGGI E POST EPILOGO.

-Bella,come avrete notato nell'epilogo,è una vampira.Edward la trasforma tre anni dopo la nascita di Tatiana ed Alexander,il giorno del loro anniversario di matrimonio.Prende la stessa pasticca che utilizzano tutti gli altri Cullen,e la sua trasformazione non ha comportato nessun periodo da "neonata ossessionata dal sangue";
-I Cullen proseguono la loro esistenza,anche se ormai ogni coppia si è divisa e ha portato avanti la propria famiglia:Rosalie ed Emmett hanno avuto altre tre figlie femmine dopo Tomas,Alice e Jasper hanno due figli,un maschio e una femmina,e viaggiano per il mondo (tornando di tanto in tanto a Los Angeles).Alice ha dovuto rinunciare al suo lavoro per via del suo essere immortale,ma spende i soldi ricavati compiendo questi lunghi viaggi con suo marito.Esme e Carlisle seguitano a vivere nella loro grande villa a Beverly Hills,e accolgono sempre con entusiasmo i loro "nipotini";
-Chantal ha frequentato la California University e poi ha deciso di aprire  un 'attività a New York;
-Renèe e Charlie sanno tutto riguardo la vera natura dei Cullen,e di Bella.Come Esme e Carlisle,amano tantissimo Alexander,Tatiana e Lizzie,ma proseguono la loro vita da umani.Si sposano,di nuovo,pochi mesi dopo la nascita dei gemellini.Al tempo dell'epilogo,Charlie ha superato i sessant'anni,Renèe è vicina all'età del marito;
-Lizzie è diventata una vampira.Si innamora di suo "cugino" (anche se effettivamente non hanno alcun legame di sangue) Tomas.Si sposano dopo il liceo.






"Un nuovo inizio" finisce qui.Come ho detto nell'ultimo capitolo,non escludo la possibilità di scrivere qualche extra,magari su vostra richiesta,riguardo una particolare scena che vi piacerebbe vedere scritta,riguardo il pre-epilogo,o il post-epilogo,e da qualsiasi pov.
Come avete potuto notare,ho deciso di far divenire Lizzie immortale.Non sapete quanto ho dovuto rifletterci sopra prima di prendere questa decisione,ma il mio cuore ha suggerito che così doveva essere e questo ho fatto avvenire.Per quanto riguarda Tatiana e Alexander,ho lasciato il finale libero:lascio a voi la possibilità di immaginarli in un futuro immortali,o umani.Se avete domande più specifiche o curiosità su altri personaggi,chiedete pure ^^
Prima di salutare,volevo fare un grandissimo ringraziamento a TUTTI coloro che hanno letto,recensito,supportato questa storia,nata da un sogno durante l'estate.Grazie veramente di tutto,senza di voi questa storia sarebbe rimasta compiuta solamente nella mia testa.
Vorrei dire tante cose,ma ho paura di annoiarvi xD Perciò,mi limito a ringraziare Antonya,che mi ha fatto trovare il coraggio di postare questa fanfiction,ringrazio cloe cullen e letizia90,che,grazie a un nuovo inizio mi hanno conosciuta,e io ho potuto conoscere loro,affezionandomi tantissimo.Ringrazio efp,per avermi dato l'opportunità di  rendere questa storia leggibile a tutti quelli che ha fatto piacere leggerla.
Tuttavia,se pensate di liberarvi così presto di me,vi sbagliate di grosso!Da domani riprenderò in mano l'altra mia fanfiction,"Una settimana a Parigi ",e spero di ritrovarvi tutte lì.
Credo di aver detto tutto e niente xD

Lascio il link al mio twitter  :)

Grazie a tutte di cuore.
Un bacione grandissimo da Cristina,Bella,Edward,Lizzie,Tatiana,Alexander e tutta la grande famiglia Cullen!x)





Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=471269