I racconti di papà Endymion e mamma Serenity

di miss moonlight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cenerentola ***
Capitolo 2: *** Come nascono i bambini? ***



Capitolo 1
*** Cenerentola ***


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Davanti allo specchio, per l'ultima volta, ricontrollò di essersi lavata per bene.
Sistemò meglio i due codini e poi con un sospiro gioioso disse :" Finito!"
Uscì di corsa dal bagno che era comunicate con la sua stanza e, seduto sul letto ad aspettarla, trovò l'uomo più importante di tutta la sua vita.
Endymion la guardava con un sorriso pieno di gioia.
Si fermò a pochi passi da lui, aspettando che le dicesse qualcosa ma poi, impaziente, fu lei a parlare.
"Guarda, papà! Sono pronta. Ho fatto la doccia e spazzolato i capelli e... tutto!"
Lui la guardò dalla testa ai piedi cercando di essere serio, anche se in realtà stava giocando con la sua piccola bambina.
"Hai lavato anche i dentini?" le chiese e la risposta di Chibiusa arrivò pronta e decisa :" Si che li ho lavati, guarda! "
Fece un sorrisone talmente grande e buffo che Endimyon dovette trattenere a stento una risata.
" E le mani? "
La piccola fece segno di sì con la testa.
"Mmm... le vedo ancora un pò sporche!" scherzò. " Vai a lavarle di nuovo."
" Ma... non è vero! Ho usato tanto sapone!" rispose lei imbronciata mentre tornava indietro, dirigendosi di nuovo in bagno.
Passò un istante e poi si ritrovò a volare.
Endymion la prese in braccio e alzandola in aria fece volteggiare per la stanza, girando su sè stesso.
"Dove credevi di andare, eh?" le chiese, iniziando anche a farle un pò di solletico.
"Basta, basta, papà! Mi gira la testa!"
Con un unltimo giro, Endymion posò sua figlia sul grande letto a baldacchino. Lei si sedette ridendo, icrociò le gambe e strinse tra le braccia la sua Luna P.
Endymion si mise accanto a lei e poi, prendendo in mano il libro con le fiabe illustrate, le chiese: " Allora, quale vuoi sentire questa sera?"
Lei ci pensò un pò su : " Mmm... Non lo so!"
"C'è Biancaneve, la bella addormentata nel bosco, la sirenetta..."
"Mi racconti come vi siete innamorati tu e la mamma? Quando glielo chiedo sorride e mi dice sempre di chiederti di raccontarmi la storia di Cenerentola!"
"Davvero ti dice così?" gli chiese divertito.
" Si. Ma non capisco però. Mi spieghi tu, papà?"
Chibiusa si sistemò meglio, intuendo che suo padre da li a poco avrebbe iniziato a narrarle la storia, poichè il suo sguardo si era concentrato su qualcosa che a lei era invisibile. Molto probabilmente erano dei ricordi che ormai appartenevano ad anni passati, lontani. Ricordi che non si sarebbero mai cancellati.
"Tesoro, devi immaginare che anni fa, la terra non era ancora così. Cristal City non esisteva, così come ancora non esisteva questo regno. Quando incontrai la mamma, ero ancora uno studente universitario e lei... oh, lei era la ragazzina più testarda, dispettosa, pigra e lunatica che io avessi mai conosciuto..." rise piano.
"La mamma?! Dispettosa?! Pigra, dici?!" chiese Chibiusa, incapace di immaginare la regina Serenity in un modo tanto assurdo.
"Non mi meraviglia che tu sia tanto incredula. La mamma da allora e cambiata tanto..."
"E perchè te ne sei innamorato se era così?"
"Perchè quei difetti divennero per me indispensabili. La rendevano semplicemente unica. Tua madre è una donna fantastica e sensazionale..." rispose con naturalezza, e Chibiusa vide nei suoi occhi tutto il sentimento d'amore che provava per sua madre. " Ma prima di spiegarti come mi sono innamorato della mamma, vediamo se ricordi... Dimmi un pò di che parla la fiaba di Cenerentola." le chiese.
"La conosco a memoria!" prese un respiro e poi tutto ad un fiato disse :" C'è una ragazza bella e tutti sono cattivi con lei. Poi la fatina la fa trasformare in una principessa e lei va al ballo con una carrozza grande così!" accompagnò le parole con i gesti, allargando le braccia quando parlò della carrozza.
"E poi?" la incitò Endymion. Voleva che arrivasse da sola ad un punto preciso della storia.
"... e poi quando va al ballo il principe la vede e si innamora!... E' così vero? Hai visto la mamma e ti sei innamorato!" concluse battendo entusiasta le mani.
"La storia non finisce in questo modo, tesoro mio. Cosa accade dopo il ballo?"
"La principessa a mezzanotte scappa via e perde la scarpetta, il principe la trova e..."
"Esatto, perde la scarpetta." la fermò ridendo. "Penso che la mamma si riferisse a ciò, sai? Un giorno stavo passeggiando per le strade della città quando in lontananza vidi tua madre camminare spensierata con Luna che come al solito era sempre al suo fianco. L'avevo incontrata solo una volta prima d'allora e non fu di certo un incontro da favola! Mi lanciò un compito che aveva svolto sulla testa e io, vedendo il brutto voto, la presi in giro. Si alterò e andò via, ma io rimasi colpito dal suo modo di fare. Poi per caso, scoprì che il mio amico della sala giochi la conosceva bene. Iniziò a parlarmene e io iniziai ad interessarmi a lei sempre di più.
Così quella volta la seguii per un tratto di strada, volevo cercare un pretesto per parlarle o discutere un pò, come era successo al nostro primo incontro. Volevo vedere ancora brillare di luce i suoi occhi non appena si rendeva conto che la stavo prendendo in giro. Ma poi pensai che mi avrebbe preso per qualche maniaco o che magari mi avrebbe scambiato per un pazzo. Iniziai a irritarmi. Non mi era mai successo di essere così insicuro con una ragazza, nessuno era mai riuscito a farmi sentire così vulnerabile. Chi era lei, così piccola e buffa, da sconvolgere in pochi attimi il mio carattere?" Scosse la testa, come se trovasse assurdo il ragionamento che aveva fatto all'epoca, e con una carezza sistemò un ciffo ribelle dei capelli della sua piccola. "Improvvisamente infastidito, mi voltai indietro e tornai da dove ero appena venuto quando..."
"Quando???" Lo incitò Chibiusa che era molto presa dal racconto di suo padre.
"... Quando con mia grande sorpresa, qualcosa mi colpì in testa! Mi sarei aspettato di tutto, ma non una scarpa!"
Chibiusa scoppiò a ridere e la sua risata, dolce e delicata, sciolse il cuore di Endymion.
"Era della mamma?"
"E di chi altro poteva essere?! Voltandomi, strinsi quella scarpa nella mano e non appena vidi quella testolina buffa della tua mamma, persi del tutto la ragione. Già ero infastidito e l'episodio, appena accaduto, richiamò l'altro alla mia memoria. Era un vizio tirare in testa alle persone qualcosa? Mi avvicinai, lei rimase stupita nel vedere che fossi ancora io, ma le uniche parole che uscirono dalla mia bocca in quel momento furono:
-Non si colpisce la gente con le scarpe, testa di rapa!
E lei, che era leggermente arrossita per l'imbarazzante situazione, rispose:
- Non chiamarmi testa di rapa! "
Chibiusa rise ancora di gusto quando Endymion cercò di imitare la voce stizzita di Serenity.
"Continuava a guardarmi, determinata a tenermi testa.
- Signorina, se continuerai a comportarti in questo modo non troverai mai un fidanzato!
le dissi. Perchè poi le dissi proprio quelle parole, in quel momento, non me lo sapevo spiegare. Ma, a distanza di anni, posso dire che avrei voluto davvero che lei non lo trovasse. Evidentemente dovevo essere io il suo ragazzo, e mi aveva già trovato." si fermo un attimo e sorrise. " Fatto sta che a quelle parole mi strappò la sua scarpetta di mano, tremando per la rabbia. Era meravigliosa, sai? E il suo sguardo era così intenso... le voltai le spalle e mi allontanai, ma riuscii chiaramente a sentire che disse:
- Io non li voglio i tuoi consigli!
Accompagnando tutto con una linguaccia"
La piccola si passò infretta una mano davanti agli occhi, asciugandosi quelle piccole lacrime che le erano state causate dalle risate.
"Quindi si riferiva a questo incontro la mamma?"
"Forse si... o forse a quando le regalai delle scarpette di cristallo, ma qualcosa andò storto tanto che dovette intervenire..."
"Sailor Moon!!!" gridò Chibiusa. Suo padre le aveva già accennato qualche eroica impresa della guerriera che vestiva alla marinara e puniva tutti i malvagi in nome della luna, e di Sailor Moon, Chibiusa, ne aveva fatto la sua eroina prediletta.
"Che è successo? Perchè è dovuta intervenire?" chiese piena di curiosità.
Endymion diede un'occhiata all'orologio appeso alla parete e constatò che per la piccola era ora di dormire. Si alzò, le sollevò un lembo del lenzuolo e fece scivolare sotto le coperte Chibiusa. Si appoggiò appena al materasso per chinarsi e darle un bacio sulla fronte, poi le disse : " Mi piacerebbe tanto raccontarti tutto, ma si è fatto un pò tardi".
"Ancora cinque minuti, ti prego papà!" gli chiese quasi implorandolo.
Lui scosse la testa facendole chiaramente capire che, per quanto fossero belli quei suoi occhioni dolci che lo imploravano, ormai aveva deciso.
"Buona notte, angelo mio, ora è ora di dormire e fare tanti bei sogni. Penso di sapere che cosa avresti voluto ancora chiedermi e ci sono ancora molte cose che vorrei dirti, ma ora chiudi gli occhi e dormi serena. Domani e tutti i giorni che verranno, sarò sempre qui a raccontarti tutto quello che vorrai." le fece una carezza prima di allontanarsi e spegnere la luce, ma mentre stava uscendo, Chibiusa lo fermò:
"Papà?"
"Hai bisogno di qualcosa, tesoro?"
"No. Volevo solo dirti che adesso la storia di Cenerentola mi piace molto di più!"
"Ne sono lieto! Buona notte, piccola." disse sorridendo mentre usciva, chiudendosi la porta alle spalle.
Chibiusa cercò una posizione più comoda nel letto e quando la ebbe trovata chiuse gli occhi. Morfeo la accolse subito tra le sue braccia e lei quella notte sognò di essere Cenerentola che, in un mondo di fantasia, fece cadere la scarpetta all'indietro, aspettando con ansia il principe che prima o poi gliel'avrebbe portata furioso poichè, riuscendo nel suo intento, l'aveva colpito proprio in testa.




http://www.youtube.com/watch?v=GyoKrIcKsa4

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Rieccomi qui, con una mia ennesima follia!!! Ogni sera andavo a dormire con in mente la solita scena: Endymion che raccontava una favola alla sua piccola. E cosa c'è di meglio da fare nelle notte insonni, se non mettersi a scrivere? ;)
Spero che vi sia piaciuta questa mia visione di una della favole più belle! Seguendo un pò la storia, ho cercato di adattarla al secondo incontro tra Bunny e Marzio.
Mi auguro che vi sia piaciuta e, come sempre, mi fareste molto felice dicendomi che cosa ne pensate!
Una vostra recensione, positiva o critica che sia, è sempre gradita!!!
Un grazie immenso a tutti coloro che recensiranno o che leggeranno semplicemente!
Un bacio!
Debora

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Capitolo 2
*** Come nascono i bambini? ***



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Era una tiepida giornata di metà maggio.
Nel giardino reale, la regina Serenity sedeva all'ombra sull'erba, tenendo poggiata la schena sul grosso tronco di una quercia. Endymion, appoggiato con il braccio ad esso, guardava sua moglie dall'alto, beandosi di tanta bellezza. La osservava mentre teneva gli occhi chiusi e si lasciava trasportare dalla pace che avvertiva intorno a sè. Gli uccelli cinguettavano e si rincorrevano nel cielo, un leggerissmo soffio del vento accompagnava la loro corsa, mentre lontane si sentivano voci e risate di bambini-
" Lo so che mi stai guardando... "
Endymion rise piano. " Stavo pensando..."
" Anch'io. Pensavo a quanto è bello potersi permettere una piccola pausa e godersi tutto questo." continuò a parlare Serenity, tenendo ancora gli occhi chiusi.
" Io avevo in mente qualcosa di diverso."
" Cosa?..." si voltò a guardarlo con curiosità.
" Sei straordinaria, Serenity."
Lei arrossì e sorrise imbarazzata, e Endymion ricambiò il suo sorriso con amore. Nascosta sotto le vesti della regina della Terra, vi era ancora la donna di cui lui si era innamorato, quella donna che ancora arrossiva anche al più semplice dei complimenti.
Quella dolce atmosfera fu rotta da un pianto che entrambi conoscevano troppo bene.
" Mamma!!! Papà!!!"
Chibiusa correva incontro ai suoi genitori con una mano, stretta in un piccolo pugno sotto l'occhio, che cercava di asciugare le lacrime che cadevano giù dai suoi occhi arrossati.
Si buttò sulla madre prima che lei potesse alzare , abbracciandola, e Serenity appoggiò una mano sulla testa della sua bambina per consolarla.
" Che succede, piccola? "
" He.. è stat... he..." scossa dai singhiozzi, non riusciva parlare.
Endymion preoccupato si inginocchiò accanto a loro, cercando di capire che cose stesse succendendo alla sua piccola.
" Su, calmati tesoro. Fai un bel respiro e dicci che cosa è successo." le disse docilmente.
Chibiusa cercò di seguire il consiglio del padre e poco dopo si calmò. Si scostò dalla madre che guardandola con amore le chiese: " Ti va di dirci perchè stai piangendo? "
Fece di si con la testa.
" E' stato Helios..." disse inbronciata.
" Cosa ti ha fatto, amore di papà?"
" E' cattivo... dice che io sono femmina e non capisco niente!" abbassò triste lo sguardo.
Serenity le portò una mano sotto il mento, facendole alzare la testa.
" Perchè ti ha detto questa cosa, tesoro? Avete litigato?"
" No..." scosse la testa. " Stavamo giocando a nascondino qui vicino. Toccava a lui contare e..."
" Non voleva farlo? " cercò di indovinare il padre.
" Si, voleva! All'inizio no, però poi sono riuscita a convincerlo e quando ha iniziato a contare io sono scappata a nascondermi! Poi ho visto dietro un cespuglio un coniglietto. Mi sono avvicinata piano piano, volevo prenderlo per giocare... ma poi ho visto che accanto a lui c'erano tre altri piccoli coniglietti, tutti bianchi!" sorrise, ancora meravigliata per l'innaspettata sorpresa.
" Era una mamma con i suoi piccoli?"
" Si, mamma. Sono corsa a chiamare Helios per farglieli vedere, erano così carini!"
Endymion provò ad indovinare ancora : " Ho capito, non gli sono piaciuti! "
Chibiusa si voltò verso di lui, pronta per lanciarsi nella parte finale della spiegazione.
" Si, erano troppo belli, sono piaciuti anche a lui. Però lui crede di sapere tutto perchè è più grande! Mi ha detto che anche noi eravamo piccoli quando siamo nati... Ma lo sapevo già questo! E lui ha continuato dicendo che tutte le mamme mandano una lettera alla cicogna e che lei sceglie un bimbo e poi lo porta volando..." si incupì ancora " ... Io mi sono messa a ridere perchè non vedo mai cicogne volare con i bimbi. Mi ha detto che sono piccola e non capisco queste cose perchè sono femmina. Ma non è così, vero papà? Tu lo saprai sicuramente... dimmi, come nascono i bambini?"
L'innocente domanda colse di sorpresa il povero sovrano, il quale era stato appena pervaso da una serie di emozioni contrastanti tra di loro.
L'espressione sul suo voltò cambiò dal divertimento alla perplessità, dalla realizzazione per quanto gli era stato chiesto alla consapevolezza che Chibiusa era ancora troppo piccola per sapere veramente in che modo venissero concepiti i bambini, tanto che alla fine si ritrovò a guardare Serenity con un'espressione di terrore sul viso.
Che cosa avrebbe dovuto raccontare alla sua bambina?
Deglutì e con un filo di voce supplichevole : " ... Serenity, ti prego!"
La regina scattò in piedi in un secondo e ridendo quasi istericamente per la strana situazione disse rivolgendosi al marito:
" No, no, no! Mi spiace, tesoro. Ma questo è un discorso che tutti i papà devono fare ai proprio figli. Devi spiegarglielo tu!"
" Si, lo so! Ma non pensavo che sarebbe arrivato tanto presto questo momento...!"
Serenity gli fece l'occhiolino :" Andiamo, ce la puoi fare!"
Endymion si voltò ancora verso Chibiusa, la quale, con un dito sulle labbra, guardava i suoi genitori senza capire il motivo di tanta agitazione.
"Piccola, che ne dici se ne riparliamo un pò più in là? Magari tra qualche annetto..."
Chibiusa scosse la testa decisa : " No! Lo voglio sapere adesso papà! Devo dire a Helios che io so più cose di lui che è grande e antipatico." incrociò le braccia e resto in quella posizione, in attesa.
Il re si voltò verso sua moglie che tratteneva a stento un sorriso.
" Sai Serenity, anche a me inizia a non stare tanto simpatico Helios..."
" Papà! Me lo dici o no?"
Tornò a guardare la sua bambina poi, rassegnato, si alzò e iniziò a passeggiare avanti e indietro con lo sguardo rivolto a terra e le braccia incrociate, pensando.
Serenity, invece, guardava la scena con un misto di divertimento e compassione per il suo povero marito, il quale per la prima volta nella sua vita, forse, era davvero in difficoltà.
Ma presto la sua attenzione, come quella di Chibiusa, si focalizzò interamente su di lui che aveva iniziato a dire qualcosa.
" Allora... Devi sapere che... Cioè... No, lasciamo stare. Chibiusa, la natura è una cosa un pò strana."
Sua figlia lo guardava confusa.
"Vedi, ci sono le api... e i fiori." Si allontanò in cerca di qualcosa e il pensiero che volesse scappare sfiorò appena Serenity. Ma dopo pochi istanti, tornò con in mano una margherita che aveva appena raccolto.
" Ti faccio vedere. Le api si appoggiano proprio qui..."
Chibiusa si sporse, curiosa, per vedere meglio.
" ...prendono un pò di polline e poi volano via!... E volando, volando, volando, arrivano su altre margherite come questa e lasciano il polline. Da quel polline poi nascono altre margherite tutte colorate e più belle."
" E l'ape? " chiese Chibiusa mentre si sforzava di capire.
"L'ape vola via di nuovo, capito ora?"
Scosse la testa più volte : " No, papà."
Il re riprese a passeggiare ancora avanti e indietro silenziosamente ma questa volta restò assorto nei suoi pensieri un po' di più  tanto che quando ritornò a parlare fece trasalire sia Serenity che Chibiusa.
" Trovato!!! I cavoli ! Forse con l'esempio dei cavoli ti sarà tutto più chiaro!"
Chibiusa seguiva suo padre con lo sguardo andare avanti e indietro ma tuttavia le risultava impossibile seguirlo nel suo discorso.
"Papà non ti ho chiesto dei cavoli!" battè più volte con i piedi per terra, spazientita.
"Lo so piccola, ma dicevo..."
"Chibiusa, vieni qui dalla mamma." Serenity intenerita da quella scena decisa di intervenire. Fece sedere Chibiusa sulle sue ginocchia e amorevolmente la guardò negli occhi. Vedeva tanto di lei in sua figlia, ma ciò che la rendeva ancora più meravigliosa era tutto quello che aveva preso dal suo papà. La sua voglia di conoscere, il suo carattere inizialmente burbero ma che poi si rivelava dolce, semplice, fantastico.
Endymion tirò un sospiro di sollievo e si sedette accanto a sua moglie, la quale lo aveva appena salvato da una situazione in cui da solo non ne sarebbe mai venuto a capo.
" Visto che papà è un pò confuso, tesoro, te lo spiegherò io..." rise quando sentì Endymion dire tra sè e sè : "Confuso, certo..."
"Sai, far nascere un bambino non è semplice ma è la cosa più bella del mondo. Però affinchè possa accadere, tra due persone ci deve essere un sentimento d'amore..." notò che Chibiusa aveva appena aperto la bocca per parlare, ma la fermò continuando : " Bada bene, non deve essere un semplice sentimento, deve essere amore, amore "vero"..."
"Mamma, io lo so cos'è l'amore vero!"
" Davvero? Dimmi allora."
Chibiusa fece di sì con la testa : " L'amore vero è quando papà viene a svegliarti tutte le mattine con una rosa e tu appena ti svegli gli sorridi e lo baci. L'amore vero è quando papà la sera è stanco e tu, mamma, lo convinci ad andare a dormire ma lui non vuole mai perchè vuole stare con te. E' quando ti è accanto tutti i giorni e si occupa insieme a te di tutte quelle cose da grandi che io non capisco e non ti lascia mai. Quando tu provi a fare i biscotti e papà se li mangia tutti anche se sono bruciacchiati e fanno schifo..." fece una faccia disgustata al ricordo di quando anche lei aveva assaggiato gli stessi biscottti, mentre i due sovrani si guardavano meravigliati da come agli occhi della loro bambina quei piccoli gesti d'affetto quotidiano fossero così importanti.
" ... Quando papà ti chiama "testolina buffa" senza farsi sentire dagli altri, quando trovi tante scuse per non fare qualcosa, mamma, e papà ti aiuta a farle senza mai arrabbiarsi. Quando alle feste ballate e tutti vi guardano perchè insieme siete bellissimi, quando tu, papà, la vedi ballare con altre persone e se vedi che esagerano diventi geloso!"
" Ma io non sono geloso della mamma, tesoro!" si difese Endymion.
"Si, invece. E poi il vero amore è quando a tutti e due vi basta guardarvi per sorridere, quando fai i complimenti alla mamma, quando litigate e poi siete tristi ma per poco perchè, papà, tu sai sempre come farti perdonare. L'amore vero sono tutte queste cose."
Ci furono pochi istanti di silenzio in cui ad entrambi nacque una consapevolezza stupenda.
I due sovrani si erano appena resi conto che inconsapevolmente riusciavano a rendere partecipe il loro tesoro più prezioso di quel sentimento d'amore che li aveva travolti fin dall'inizio, che non li aveva mai abbandonati e che cresceva ogni giorno sempre di più.
" E' vero, hai proprio ragione Chibiusa." disse Endymion ricambiando lo sguardo di Serenity.
Ma la piccola non aveva ancora ricevuto la sua risposta e la sua curiosità non era ancora stata placata.
"Quindi, mamma? Dopo che due persone si amano veramente che cosa succede?"
Serenity riprese a spiegare : " Succede che nasce un piccolo desiderio. Quello di dar vita al loro amore!"
" Quindi, io... sono nata dal vostro amore?!" chiese piacevolmente meravigliata.
"Esattamente! Abbiamo espresso un desiderio e una fatina lo ha esaudito. Senza che me ne accorgessi, ha messo un piccolo semino proprio qui..." indicò il suo ventre "... e tu sei cresciuta qui dentro per un pò, prima che poi la stessa fatina ti facesse nascere."
Chibiusa restò a riflettere qualche minuto, poi con un sorrisone esclamo: " Ora ho capito! Avevo ragione io! Non ci sono cicogne che volano con i bimbi... Vado a dirlo subito a quel cattivone di Helios!" balzò in piedi e iniziò a correre.
"Chibiusa non correre! Se cadi ti fai male! " le urlò quasi, Serenity.
Si fermò poco dopo e ritornò dai suoi genitori: " Anzi, no! Venite!!!" Li fece alzare entrambi e prendendoli per mano iniziò a condurli per il giardino.
"Dove ci stai portando, Chibiusa?" chiese Endymion divertito.
" Papà potevi dirmisubito la storia della fatina, però! Comunque venite! Vi porto a vedere i coniglietti!!! " rispose lei, entusiasmata.
Poi quando entrambi i suoi genitori li ebbero davanti e rimasero in silenzio per non spaventarli, Chibiusa si ritrovò a immaginare.
Tra qualche anno anche lei avrebbe desiderato che una fatina le regalasse un bimbo. C'era solo un piccolo particolare che non aveva considerato, però. Sua madre le aveva parlato di amore "vero" tra due persone e lei ancora non aveva un fidanzatino.
Per un istante pensò ad Helios e si sentì arrossire.
Nonostante quel giorno fosse stato cattivo con lei, Helios era il suo compagno di giochi preferito e gli voleva molto bene.
Helios e Chibiusa.
I loro nomi accostati suonavano bene.
Chissà, forse un giorno la fatina li avrebbe scelti per far nascere il loro amore.

 

 


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E rieccomi qua con un altro piccolo racconto!
Spero vi sia piaciuto così come l'altro! :)
Ho ricevuto tante recensioni e vi ringrazio di cuore! Tra queste c'è stata anche una segnalazione per le storie scelte e ciò mi ha resa ancora più soddisfatta. Il desiderio di vederla inserita tra quella lista ha iniziato ad impossessarsi di me, perciò se fino ad ora non vi ho delusi e solo se lo ritenete opportuno, vi chiedo di segnalarla.
Detto questo vi rimando al prossimo racconto che già ho in mente! Mi sembra pur ora che qualcuno racconti di Sailor Moon a Chibiusa, vero? :)
Il prossimo capitolo riguarderà quindi la nostra eroina prediletta.
Spero inoltre di aggiornare in settimana l'altra mia storia!
Ma non vi rubo altro tempo! :)
Ringrazio tutti voi che recensite, leggete e mi concedete il vostro tempo!
Un ringraziamento particolare poi va a quelle autrici del "gruppo" con le quali ho stretto una splendida amicizia. Senza di voi, che mondo sarebbe? ;)

Un bacione immenso!
A presto,
Debora

 

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