solo amici?... se come no!

di Esse_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno: ***
Capitolo 2: *** capitolo due ***



Capitolo 1
*** capitolo uno: ***


desclaimer: ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale eccetera eccetera, non è stata scritta a scopo di lucro i personaggi non esistono sono tutti di mia fanfasia

Solo amici?... Se come no!

Capitolo 1:



“cazzo quanto è figo!” esclamai inclinando leggermente la testa e amirando il perfettissimo sedere del ragazzo davanti a me
“uh-uh... concordo in pieno!” confermò Caroline al mio fianco, anche lei inclinò leggermente la testa a lato per godersi meglio quella scena, i suoi occhi scuri s’illuminarono quando il ragazzo si piegò a novanta gradi per racogliere la sigaretta,
“cazzo!” esclamò il tipo guardandola sporca di terra, lo guardai dalla testa ai piedi, era castano scuro, molto alto, quando si girò vidi due profondi occhi marroni che scrutavano attenti le persone che camminavano, si sistemò la cresta e gettò la sigaretta nel primo cestino, si girò di nuovo e guardò anche noi, io guardai Caro sperando che non fosse svenuta o che non stesse sbavando ma apparentemente era tutto a posto, lo vidi sorridere e guardare qualcuno che probabilmente stava arrivando verso di noi, Caro si sitemò la coda aggiustando qualche ricciolo castano che era scappato dall’elastico,
“ehi Alex!” a sentire quel nome mi scoppiò una risatina, Alex alias Alexandre era stato una delle cotte di Caro, più che una cotta era una specie di fissazione, io e altre nostre amiche l’avevamo soprannominata la sua stalker.
“ehi Enzo... come stai?” guardai un sorriso a novanta denti e uno stano luccichio negli occhi quando si abbracciarono fin troppo amichevolmente,
“sabry evita per favore!” disse Caro guardandomi seria
“cosa ho fatto? Non ho detto niente!” la guardai innocentemente
“ma se ti leggevo cosa stavi pensando sulla faccia, non provare neanche minimamente a pensare ad Alex e a Enzo insieme, c’è sono entrambi due fighi con delle ex ragazze e delle rpetendenti, è praticamente impossibile che siano gay!” sorrisi leggermente
“ma hai visto come sculetta Enzo, e a volte sembra proprio gay! E poi magari sono bisex” alzò un sopracciglio e li guardò che giocavano a darsi pizzicotti sul sedere, strabuzzò gli occhi poi scosse la testa,
“no, no non è possibile, non mettermi in testa queste cose! Tu veneri lo yaoi io no!” scoppiai a ridere, lo yaoi era un genere di anime o manga giapponesi che raccontava di storie d’amore tra ragazzi, chiamate anche Boy’s love, o anche con altri millemila nomi.
“ti vada andare a mangiare qualcosa in Duomo?” chiese Caro massaggiandosi lo stomaco, io annuii e ci avviammo nella metro opposta, mi guardai intorno e vidi Enzo e Alex che parlavano allegramente guardandosi negli occhi di tanto in tanto e sorridendosi dolcemente,
“bah... che tipi strani!” guardai Alex mentre si spostava il ciuffo dalla faccia scoprendo i suoi occhi da bambi, posò la mano su quella di Enzo che stava massaggiando la sua gamba, mi voltai dal’altra parte, ok forse me l’ero solo immaginato.
Arrivammo in Duomo e ci fiondammo direttamente nel Mcdonald in galleria, ordinammo e ci sedemmo nei posti un po’ appartati per non stare con altra gente, guardai ammaliata il mio Mctoast poi lo addentai gustandomelo morso dopo morso, guardai Caro che aveva una faccia soddisfatta mentre gustava le patatine, poi il suo sorriso si spense, e il suo sguardò si fermò dritto davanti a se.
Mi voltai lentamente e vidi Enzo e Alex che si sedevano dalla parte opposta, ridendo e facendosi l’occhiolino,
“che coincidenza... massì fregatene di quei due e mangia!” mi rigirai e ripresi il mio panino.
Quando finimmo di mangiare uscimmo più in fretta possibile e andammo per negozi; girammo un po’ poi tornando verso il Duomo incontrammo nuovamente i due idioti, ogni tanti si abbracciavano e giocavano tra loro ignorando i diversi sguardi della gente, camminavano lentamente perciò rimanemmo dietro di loro a guardarli e a ridacchiare ogni tanto, guardai la distanza ravvicinata che avevano preso, le loro mani si sfioravano ma nessuno dei due spostò la mano, dopo qualche altro passo le mani si sfiorarono di nuovo ma stavolta s’intrecciarono tra loro rimanendo unite come due tessere di un puzzle, io guardai le mani e sorrisi un po’ ebete, Caro strabuzzò gli occhi e si rattristì alzando le spalle e sbiffando, feci per parlare ma la sua mano mi zittì
“dimmi te l’avevo detto e ti ammazzo!” rimasi in silenzio sorridendo sotto ai baffi, guardai il cellulare e feci vedere l’ora a Caro che senza dire nulla andò verso la metro, guardai un’ultima volta i due ragazzi che camminavano allegramente mano nella mano.
“non ci posso credere” disse sbiffando
“ma che te frega, certo Enzo è un bel vedere ma è troppo per noi, e poi c’era d’aspettarselo la sua ex aveva la faccia da uomo, l’hai detto anche tu!”
“non cercare di migliorare le cose”
“chissà perché a scuola non fanno così” dissi pensando a loro due che camminavano per il corridoio tenendosi la mano
“forse perché tutto l’istituto li considera etero!”
“bah che gente!” sbuffai e guardai fuori dal finestrino.

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Capitolo 2
*** capitolo due ***


Capitolo 2:

 

 
Io e Caro ci ritrovammo durante l’intervallo, come al solito davanti alla sua classe, guardai il corridoio colmo di gente e vidi le figure familiari di Enzo e Alex che camminavano distanti entrambi con un’espressione triste ,
“vedo guai in zona, secondo te cosa è successo?” chiesi guardando i due che camminavano a passo di marcia e ogni tanto si guardavano tristemente,
“bo non posso saperlo! Secondo te?”
“bo potrebbero averli scoperti oppure hanno litigato tra loro!” ipotizzai guardando i loro amici che li accolsero ridendo,
“ehi belli cosa sono quei musi lunghi? Qualche tipa non ve l’ha data?” un tipetto altro un metro e una speranza rise di gusto e spettinò i due facendogli l’occhiolino
“no c’è che qualcuno ha troppa paura di esternare quello che prova!” alluse Enzo guardando Alex che abbassò la testa,
“ma che cazzo te ne frega dei sentimenti cosa sei una femmina? L’importante è arrivare al triangolo” formò un triangolo con le dita e io feci una faccia disgustata
“sei un cazzo di maniaco, mi fai schifo!” aggiounse Alex spostandolo dala sua strada,
“ehi amico che ti succede ti stai frocizzado? Ogni volta facevamo queste battute ridevamo come scemi! Sei strano!” il moro scosse la testa e se ne andò guardando lascivamente alcune ragazze che ridacchiarono come oche,
“voi non venite?” chiese il migliore amico di Alex, Ian,
“no devo chiarire una cosa con Enzo” disse alex fermando il più grande per un polso, lo vidi sussurrargli qualcosa all’orecchio e l’altro sorrise salutando Ian con la mano,
“se ne vanno, no! Seguiamoli!” disse caro tirandomi per un braccio, entrarono nel bagno maschile e si appartarono in un angolo
“non è carino dovrebbero avere la loro privacy!”
“se non vuoi vattene io non ti sto costringendo a  rimanere!” mi zitti e allungai la testa per vedere dove si fossero nascosti
“rimango solo perché sono curiosa!” sorrise vittoriosa e si sporse controllando che non ci fosse nessuno, corremmo dentro un bagno e ci chiudemmo dentro, ci mettemmo in piedi sopra la tazza e li sbirciammo dall’alto
“che schifo è tutto polveroso!” disse lei guardandosi disgustata le mani diventate nere,
“mi dispiace ok... è che non voglio dire a tutta la scuola che sono bisex e che mi frequento con te, io ti voglio bene e tengo a te ma non sono ancora pronto a fare coming-out” il moro più piccolo accarezzò la guancia del più grande e passò le dita sulle sue labbra accarezzandole piano,
“anche io ti voglio bene e tengo a te, e forse hai ragione per adesso è meglio non dire niente e fare le nostre cose nel bagno!” sorrise e si spinse verso la parete tirando Alex verso di se, le loro labbra si unirono come due calamite, Alex si alzò leggermente sulle mezzepunte per approfondire maggiormenteil bacio e per chiedere più contatto con il corpo dell’altro, Enzo gli passò un braccio attorno alla vita e lo strinse a sé facendogli allacciare le gambe sulla sua vita e spingendolo contro la parete facendo diventare il bacio sempre più bollente, le mani di Alex si agrappavano forti alla schiena di Enzo e stringevano la felpa tra le dita,
“sarà meglio lasciarli un po’ di privacy” disse Caro scendendo dal Water, io sbirciai ancora un po’ poi mi sentii cadere a terra,
“ma io voglio guardare!” sbottai incrociando le braccia
“muoviti ad uscire perché se ci scoprono siamo nella merda!” uscì fuori dal bagno dei maschi e si appoggiò al calorifero facendomi segno di uscire, mi sembrava di essere un film di spionaggio,
“ma guarda te se mi devo perdere una scena così!” uscii tranquillamente e ci avviammo nelle nostre classi,
“gli do uno due mesi per fare coming-out... poi se Alex non lo fa sono sicura che si  lasciano!”disse guardandosi indietro,
“mmh forse hai ragione!... magari a fine anno, tanto è l’ultimo per Enzo...!
“Enzo se ne andrebbe ma Alex rimarrebbe a subirsi le prese per il culo” guardai indietro e vidi i due uscire dal bagno ridendo, mi cadde l’occhio e vidi un lieve rigonfiamente sotto i jeans, arrossii leggermente,
“sarà interessante seguire Enzo e Alex... e poi sai che belle storielle posso inventarmi su di loro!”
“già... ovviamente devo esserci pure io nelle storielle!”
“ahahah va bene!” risi e guardai i loro amici che ritornavano dal cortile,
“ehi belli che ci siamo persi vi siete picchiati?” il solito ragazzo basso e rompigoglioni li salutò con una pacca sualla spalla poi fece una pausa “ma ragazzi ce l’avete durello... dovete rimediare! Dai via in bagno vi procuro due tipe o andate di fantasia?” entrambi guardarono il nanetto e scoppiarono a ridere,
“andiamo di fantasia” dissero all’unisono, lui acconsentì poi li rinchiuse in due bagni diversi e se ne andò nelal sua classe, quando uscì vidi Enzo che entrava nel bagno di Alex e un “ci penso io” arrivò ottavato alle nostre orecchie,
“già sarà molto interessante!” la campanella trillò e corsi nella mia classe sapendo che non mi sarei mai concentrata sulla matematica!

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