Dentro l'anima di una camelia.

di Trisha_Elric
(/viewuser.php?uid=71681)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non tornare. ***
Capitolo 2: *** Incompatibili. ***
Capitolo 3: *** L'impossibile diventa reale. ***
Capitolo 4: *** Uccidila e sei morto ***



Capitolo 1
*** Non tornare. ***


NON TORNARE.

 

 

-Dove cavolo sta?!-

-Black Star calmati, va tutto bene!-

-Non va affatto bene! Ditemi dove sta!!-

-Sei ferito, non puoi alzarti!-

-Io mi alzo come e quando voglio!-

Quel pomeriggio, all’infermeria della Shibusen, Black Star stava lottando contro Soul e Kid che cercavano di trattenerlo fermo mentre Maka,Liz e Patty assistevano alla scena, pronte a intervenire.

 Il ragazzo era ferito; lui e Tsubaki erano andati in una missione speciale. Sembrava una missione tranquilla, alquanto facile.

Non era vero.

Nessuno dei due si sarebbe aspettato un’imboscata.

Lui era vivo solo grazie a lei che gli aveva fatto da scudo.

-Devo proteggerti a costo della mia vita ,Black Star…- gli aveva detto lei mentre il ragazzo la teneva e scuoteva tra le braccia.

Maledetta stupida!

Non l’avrebbe lasciata morire!Prima si sarebbe dovuta sentire quello che lui doveva dirle!

-Ho detto di lasciarmi, devo andare da lei!-

-Black Star!- Kid lo teneva per le spalle e lo scuoteva più volte. – Tsubaki è viva, è stata appena operata deve riposare!-

-Ma ha ripreso conoscenza?! –

Nessuno rispose.

Perché non rispondevano? Bisognava aspettarsi il peggio?!

-Kid…- il ragazzo tremò, visibilmente, stringendo la flebo tra le mani per poi staccarla con forza.-Cosa ha Tsubaki?…-

-Lei…lei…-

-E’ inutile mentirgli- intervenne Soul –E’ in coma, non si sveglia-

Il ragazzo sgranò gli occhi scattando in piedi. Si rese conto in quel momento che sentiva i dolori da per tutto tra gambe e pancia ma questo non gli impedì di alzarsi.

-La stanza…dammi il numero della stanza-

-Non credo che dovresti…-cercò Maka di calmarlo.

-Non ti ho chiesto il tuo parere, ti ho chiesto il numero della stanza!-

Black Star si stava arrabbiando; sentiva un’ira crescente che infiammava i suoi occhi verdi.

Kid lo guardò e poi sospirò-401-

Senza dire altro, Il Meister si alzò e andò alla stanza 401 con lo shock di tutti.

Erano stati ritrovati entrambi mal ridotti.

Se ripensava a quello che era accaduto…se solo ci ripensava…

-Non è male questa buki…credo che prima di ucciderla potrei usarla..scommetto che è molto brava,vero principessa?-

E quando lui l’aveva toccata con quelle mani non ci aveva più visto ed era scoppiato di collera… ma poi tutto era andato nel verso sbagliato…tutto era andato in fumo.

Appena tornò alla realtà si rese conto di essere davanti alla porta della sua stanza. L’aprì senza tanti preamboli e cacciò via tutti coloro che stavano dentro, tra infermieri e professori.

-Black Star…- cominciò Shinigami Sama,dietro di lui, ma il ragazzo lo interruppe.

-Per favore…vorrei stare solo con Tsubaki-

Il Dio della morte annuì e uscì dalla porta, lasciandolo solo.

Black star si avvicinò al capezzale della ragazza,fissandola inorridito: era piena di graffi,aveva qualche livido vicino al collo e i capelli erano arruffati e sciolti. Si sedette accanto a lei e la guardò in silenzio.

-Tsubaki..-cominciò.-Devi svegliarti…hai capito? Non prendermi in giro e riprenditi-

Guardava la ragazza con i pugni serrati mentre la tensione saliva.

-Cos’è, non vuoi svegliarti? Io mi rifiuto di crederlo, hai capito? Non accetto che tu voglia questo, no! Hai capito?! No !- la prese per le spalle,impazzito-Svegliati! Svegliati ! svegliati!-

-Black Star!!-Soul e gli altri erano appena entrati e lo tenevano fermo così che lui lasciasse la buki tranquilla nel letto, ancora priva di sensi. –Calmati, rischi di ucciderla!-

-Non è morta così?! eh?! Guardatela! Sta li e non ha nemmeno la volontà di svegliarsi! Lasciatemi andare devo dargli due sberle!-

-Cavolo!- Maka gli diede uno schiaffo, più forte che mai e nulla a che vedere con quello che gli aveva dato tempo prima -Anche io avrei paura di tornare alla realtà dopo un tentativo di stupro!-urlò la ragazza in lacrime. Black star sgranò gli occhi.

Non ci aveva pensato…

Aveva pensato solo ai suoi sentimenti, ma Tsubaki? Forse lei non voleva davvero più tornare dopo quello che le era accaduto.

Non lo doveva sorprendere,dopo quella missione era palese… ma l’idea lo faceva star male.

Guardò Tsubaki   e sbattendo un piede a terra ,incavolato, urlò con tutte le forze.

-Tsubaki ritorna!!!!!!-

 

Non voglio, Black Star…non voglio.

 

 

-Angolo Autore-

Ed ecco il primo capitolo di una piccola ff o_ò speriamo bene tutti i dubbi veranno

Sanati nel capo successivo xD penso saranno tre bohxD

Scusate per il ritardo di ieri ma posso solo dire una parola

Compiti

Tanti

Tanti

Compiti

O_O

Ora vi saluto spero appreziate^^

Trisha_Elric

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Incompatibili. ***


INCOMPATIBILI.

 

 

Non voglio, Black  Star… non voglio

 

Il Meister si fermò di colpo sgranando gli occhi dalla sorpresa. La guardò ma la Buki era ancora priva di coscienza, eppure lui l’aveva sentita. Si guardò intorno per capire la reazione degli altri ma tutti stavano guardando la scena nel completo silenzio  e senza una reazione particolarmente nuova. Possibile che solo lui avesse sentito quella voce?  Stava per caso impazzendo?

Ritornò a guardare la sua Buki immobile e la riappoggiò sul lettino lentamente.

-Potrei stare da solo?- chiese poco dopo lui, senza voltarsi, e con sguardo basso.

Soul e Maka si guardarono e poi guardarono Kid che sembrava perplesso poi annuirono e piano uscirono dalla stanza chiudendo la porta dietro di loro.

Rimasto solo, l’assassino si sedette al capezzale della ragazza e sospirò.

-Io ti ho sentita…Tsubaki? Mi senti?-

Nessuna risposta. Allora stava davvero impazzendo…

Abbassò il capo e se lo tenne tra le mani stringendo convulsamente la presa.

-Cavolo…so che ti ho sentita Tsubaki! Non puoi farmi uno scherzo del genere, sto letteralmente perdendo la testa!-

Non sentì nessuna risposta e continuò a guardarla: era pallida,il viso non aveva un’espressione particolare e i capelli le ricadevano morti sul cuscino, spenti come lei.

Black star…

Sgranò gli occhi e si alzò di scatto guardandola. Sapeva che non aveva parlato e ne aveva aperto gli occhi…sentiva la sua voce dentro la sua testa.

-Tsubaki…?- lentamente il ragazzo si avvicinò a lei, si sedette sul capezzale e si sporse in avanti poggiando la fronte su quella di lei, spinto dal suo subconscio sapendo di star facendo la cosa giusta, e chiuse gli occhi: quando li riaprì non era più nella camera dell’ospedale m a in un luogo tetro e triste, n luogo che ricordava bene la provenienza…era dentro l’anima di Tsubaki. Guardò in alto e vide la luna nera che gli sorrideva con quello sguardo ironico che lo faceva rabbrividire e quel sangue che aveva sotto i piedi con le anime che ,intorno a lui, erano ferme e stilizzate. Dentro di Tsubaki stava regnando il caos.

Camminò lentamente, cercandola con lo sguardo; aveva sempre odiato quel posto perché lo opprimeva e lo schiacciava.

-Black Star.-

Venne richiamato alla realtà dalla sua buki che , come sempre,  era comodamente seduta sull’acqua e lo guardava.

Il ragazzo si avvicinò di corsa e le si fermò davanti.

-Ehi…Tsubaki mi hai fatto prendere un accidenti!-

-Mi dispiace…-sussurrò lei con poca espressività.

-Per quello che hai fatto ti meriti proprio un pugno Tsubaki!- stava cercando di fare l’ironico.

La ragazza lo guardò e fece un sorriso tirato.-Lo so.-

-Quel…quel mostro…io non sono riuscito a fermarlo…- si sedete di fronte a lei con sguardo disperato, ormai serio.-Perdonami.-

-lui…non ha completato nulla perché ho perso i sensi ma sentivo che mi voleva, era ripugnante.- lo guardò.- dovevo salvarti,  Black Star, non importava cosa sarebbe accaduto a me.-

-A me si!- si alterò.-A me si Tsubaki! Non fare mai più una simile idiozia!-

-Devo salvare il mio Meister anche a costo della vita Black Star.-

Lui la guardò arrabbiato e strinse i pugni.-Siamo vivi. Ora torna con noi che ti stiamo aspettando tutti quanti!-

-Mon voglio..-

-Non vuoi? Che cosa vuol dire!?-

-Che non voglio …ho paura Black Star. Di tutto. Del mondo che mi sta schiacciando.-

-Tu…non sei la vera Tsubaki, lei non parlerebbe così.- sussurrò arrabbiato lui.

-Le cose cambiano e anche le persone. Sono riuscita a mettermi in contatto con te perché noi due abbiamo un forte legame che solo alla morte dell’uno o dell’altro può spezzarsi, ma solo per dirti che non tornerò. –

-Tsubaki io …io cosa dovrei fare lassù senza di te? Eh? Non sono capace di fare nulla!-

-Ma certo che puoi. -

-Reagisci! Ti prego…-

-No. Guardami, sono patetica. –sorrise amaramente.-potevo provare a morire con una morte più dignitosa invece morirò n questo modo, lugubre e miserabile come il fiore di cui porto il nome.-

-La camelia è il fiore più bello di tutti Tsubaki!- la guardò disperata.-Non puoi andartene!-

-Non devi insistere ti prego.- guardò in basso  e si alzò e il ragazzo la imitò.

-Non te lo permetto.-

-Senti Black Star…-

-No capito?!-

-Black Star…-

-No!-

-Cavolo sei un idiota!- la ragazza lo colpì in faccia con un pugno;  lui non provò dolore fisico, solo interno.

-Ho paura, capisci? Non voglio svegliarmi e sentire che tutti mi schiacciano e opprimono! I miei genitori, la Shibusen e anche tu! Non mi permettete di fare quello che voglio e se ne fregano tutti! La mia  decisione è questa ! Qui mi sento al sicuro, protetta ! Nessuno può dirmi quello che devo fare, non nella mia anima! –

Lui la guardò sgranando gli occhi , il pugno serrato per colpirla ma poi fece cadere il braccio a peso morto e si voltò dandole le spalle.-Bene. Se è così.-

Lei lo guardò. Stava per piangere, era stata una stupida;  non voleva dire quelle cose. O meglio si ma non in quel modo.

-Black Star.-

-Sai forse hai ragione. Merito qualcuna che almeno tenta di tornare a vivere;  qualcuna di forte e potente e tu non sei quello che cerco. Ho preso un granchio colossale.  Muori pure qui dentro se vuoi . Ti ricorderò per la camelia più insignificante di tutte.- detto questo il ragazzo scomparve e nella realtà aprì gli occhi. Voleva solo picchiarla ma poi scosse il capo.

Non ne vale la pena.

 La sua furia doveva andarla a placare altrove ma alla svelta. Scappò via da quell’ospedale e da quella ragazza che non riconosceva più.

Tsubaki rimase li e la sua anima pianse per ore. In quel momento era davvero sola, si era rovinata con le sue mani. Ma doveva fare come sempre e compiace ere tutti così che lei fosse sempre infelice? No. Non aveva motivo per tornare, ora più che mai non ce l’aveva.

 

-Angolo Autore-

Oh come mi piace fare la sadicaxD?! Mi complico la vita

Mi odioxD

Cmq ecco a voi il secondo capitolo di questo intreccio immanexD quello che è accaduto verrà rivelato in seguito.

Cmq grazie a tutti per i complimenti e per avermi fatto capire i miei errori! Spero

Sia andata meglio questa volta:D

Un bacione a tutti e se volete picchiate Black Star u__ù

Alla  prossima cercherò di aggiornare primaxD

Trisha_elric.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'impossibile diventa reale. ***


L’IMPOSSIBILE DIVENTA REALE.

 

 

Residenza Star-Nakatsukasa.

 

-Che cosa diavolo hai fatto?!-

-E non urlare, mi dai fastidio.-

-Che diavolo ti è saltato in mente Black Star!?-

-Non sono affari tuoi, Maka.-

-No, invece ha ragione.-intervenne Soul con  le mani in tasca avvicinandosi a loro.

-Come puoi dire di cambiare buki!-

-Cosa non si è capito di quelle parole?-

-Ti stai comportando in modo vergognoso.- disse Kid quasi in un sussurro. –Tsubaki sarebbe stata al tuo fianco qualunque cosa fosse accaduta se fossi stato tu al suo posto.-

-Non importa. Non sapete cosa io ho visto e sentito. È una debole, non ha intenzione di tornare.-

-No? E cosa ti da tanto potere dal giudicare in questo modo una persona?

-Io pensavo di conoscerla ma mi sbagliavo. Ora voglio una buki che almeno sia propensa al vivere.-

-Sei…tu sei…sei…- Maka tremava visibilmente e dopo qualche secondo di silenzio lo guardò con furia omicida. –Bastardo! Maaaaaka Chop!!- lo colpì sul cranio, con tutta la potenza, facendolo cadere a terra.

-Ma sei una pazza?!- chiese l’assassino tenendo il capo.-Potevi uccidermi!!-

-Questa volta ha ragione.- disse Soul guardandolo con serietà.-Esiste solo un vero, grande legame con la propria buki. Se tu non sei stato in grado di capirlo, allora mi dispiace ma è Tsubaki che merita un altro meister. –

-Lei è stata la prima ad accettarti per quello che eri.- continuò Maka ,con una rabbia molto visibile.

-E non ti ha mai voltato le spalle.- concluse Kid , guardando Black Star con freddezza.

Il ragazzo rimase in silenzio, guardandoli ad uno a uno.

-Pensa a queste parole, Black Star.-

E così dicendo tutti i suoi amici uscirono dalla sua casa, lasciandolo solo con i suoi pensieri finché non si addormentò sul divano dove era seduto.

 

-Black Star!-

Il ragazzo sussultò e si arrestò immediatamente: era di fronte al frigorifero in cucina intento ad ingozzarsi di gelato e schifezze varie.

-Ehm…-

-Era il pranzo di domani, avremo ospiti ricordi??- chiese la ragazza avvicinandosi con sguardo serio, in camicia da notte e con sguardo ancora assonnato.

Il ragazzo le rivolse un sorriso di scuse mentre il gelato colava dalle sue labbra in quel momento piegate verso l’alto.

La mora lo guardò qualche secondo poi si avvicinò e con un dito delineò il contorno delle labbra del sui meister per poi portarselo alle proprie.

-Mhh…nocciola?-

Il ragazzo era arrossito leggermente sulle guance e poi le sorrise ironico.-Il gusto big Tsubaki!-

-Allora fammi posto.- la ragazza si era seduta accanto a lui e avevano dato inizio a quel particolare parti notturno.

 

***

 

Black Star era appena entrato in casa e acceso la luce quando era stato avvolto dai coriandoli.

-Eh?...ma cosa…?-

-Auguri Black Star!!! –

La casa era addobbata da tutte le parti con nastri colorati e palloncini; sul tavolo c’era un enorme buffet  pieno di cose buone da mangiare e tutti i suoi amici erano li con uno striscione in mano con cui c’era scritto “Buon Compleanno Black Star”. Lui sbatté le palpebre più volte, felice e meravigliato. Non aveva mai detto a nessuno la data del suo compleanno. Istintivamente il suo sguardo cadde sulla sua buki che applaudiva più di tutti gli altri.

Era stata lei e lo sapeva.

-Yahooooo! Grazie ragazzi!-

 

***

-Senti Tsubaki…io sono il sopravvissuto della famigerata tribù delle Stelle…significa che devo vivere nelle tenebre? Se io sono questo cielo nero, allora tu sei le stelle che brillano…-disse il ragazzo, con una calma innaturale, il cuore gli batteva forte nel petto mentre guardava quel cielo insolitamente nero e senza luna.

Lei gli sorrise dolcemente e poi alzò un sopraciglio.-Ma che hai? Non è da te.- la mora guardò il cielo stellato e lui la seguì con lo sguardo.

-io penso che sia questo cielo scuro che le stelle che brillano siano tutte te, Black Star.-

Lui arrossì sulle guance e guardò in basso con il cuore a mille. Non sapeva perché provava certe cose. Poi sorrise.

-Lo so benissimo! È solo…che volevo ringraziarti!-

-Ok!-aveva detto lei con un sorriso radioso.

 

Black star si risvegliò di colpo, la fronte imperlata di sudore. Guardò la finestra e vide che tutto era buio. Decise di reagire alla svelta. Cosa doveva fare? Vivere in quel modo e dimenticarsi di lei? No. Non lo avrebbe mai  fatto.

Era stato ancora una volta uno stupido cretino e aveva pensato a se stesso come massimo Dio; pensava sempre a come evolvere il suo potere. No. Non doveva essere così.  Si alzò di scatto dal divano e uscì di casa correndo verso l’ospedale.

Non l’avrebbe lasciata sola. Sarebbe tornato da lei e gli avrebbe chiesto scusa. Si, lo avrebbe fatto e avrebbe atteso con lei!

Salì in ospedale anche se i richiami degli infermieri echeggiavano nel corridoio. Lui continuava dritto davanti a se.

Aprì la porta, affannato, e si guardò in torno.

La camera era vuota. Le coperte erano scostate. Si era svegliata?!

Sorrise raggiante sentendo dei rumori provenire dal bagno della camera. Si sentiva emozionato; non sapeva cosa le avrebbe detto ma poi la porta si cigolò e quando essa si aprì il sorriso gli morì in volto.

Davanti a lui non c’era Tsubaki ma c’era un uomo alto con le spalle larghe che somigliava moltissimo alla sua buki.

-Cosa…? No, non è possibile, tu eri morto!-

-Finalmente ci conosciamo come si deve, Black Star.-

In quella camera Tsubaki non c’era ma al suo posto,con i vestiti da ricoverato, si trovava Masamune Nakatsukasa.

 

-Angolo Autore-

E dopo più di un mese aggiorno :’D faccio schifo va bhexD

93black_Star mi ha costretto ad aggiornare mi ha intasato la bacheca di fb D:!!!

Spero sia contento u_ù

Bene grazie a tutti per la recensione!

Il terzo –sogno- è SPOILER! Del volume

 Di Soul. Dovevo metterlo u_u si quelli erano sogni se non si era capitoxD

Bene effetto scioccante c’è Masamune! Come è possibile dite?

Eheheheh

Un bacione a tutti u_u

Trisha_Elric.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Uccidila e sei morto ***


In quella camera Tsubaki non c’era ma al suo posto,con i vestiti da ricoverato, si trovava Masamune Nakatsukasa

UCCIDILA E SEI MORTO.

 

 

 

 

 

In quella camera Tsubaki non c’era ma al suo posto, con i vestiti da ricoverato, si trovava Masamune Nakatsukasa.

 

 

-Bhe?- sorrise l'uomo moro davanti a lui, accennando un sorriso, girando appena il capo verso la finestra. -Mia sorella ti ha mangiato la lingua?-

-Non. Parlare. In. Questo. Modo. Di. Tsubaki.- scandì l'assassino con voce appena vibrante per la rabbia. -Cosa le hai fatto?-

-Non le ho fatto nulla.-

Black Star sembrò scoppiare come una pentola a pressione.

-Pensi che sia un'idiota, eh?!- si avventò su di lui e gli afferrò la maglietta leggera in cotone, strattonandolo più volte. -Ridammela..- mormorò con occhi pieni di odio. - RIDAMMELA!-

-Black Star che stai facendo?!- urlò Soul entrando in quel momento nella camera, seguita dagli altri, dopo aver sentito le sue urla; quando però vide la scena sgranò gli occhi, inorridito.

-Non è possibile...tu sei...Masamune?-

Liz e Patty si guardarono un momento, confuse.

-E' il fratello maggiore di Tsubaki.- spiegò Kid dopo aver notato lo sguardo delle due che ricordarono subito la vicenda.

 

Il fratello che aveva tentato di uccidere sua sorella, una cosa orribile.

 

-Si.- rispose Masamune piattamente, non reagendo alle scosse che il ragazzo gli dava; non sembrava minimamente preoccupato.

-Ti ammazzo...questa volta ti ucciderò con le mie stesse mani!!- alzò una mano, chiusa in un pugno, pronto a colpirlo ma fu fermato, nuovamente, dai suoi amici.

-No Black Star, fermo!-

-Non intrometterti Maka, la cosa non ti riguarda!-

-E' impossibile che lui sia qui, ci deve essere una qualche spiegazione!- gli urlò nell'orecchio il piccolo Dio della morte, riuscendo a stordirlo. Si avvicinò poi all'uomo e incrociò le braccia davanti al petto, osservandolo con i suoi grandi occhi dorati.

-Tu sei Death the Kid, non è vero?- chiese Masamune dopo un tempo che sembrava interminabile.

-In persona. Tu sei davvero il fratello di Tsubaki?-

-Si.-

-Come è possibile?-

-Bhe..- guardò il gruppo di ragazzi dietro di lui, specialmente quel ragazzo dai capelli celesti che sembrava guardarlo con sguardo di odio intenso.

 

 

***

 

-Fammi capire bene.- ricapitolò Soul, appoggiandosi contro il muro vicino alla finestra guardando Masamune seduto sul suo letto mentre gli atri erano in piedi vicino a lui, tranne Black Star che si era tenuto a debita distanza.

-Ti sei impadronito del corpo di Tsubaki?-

-Non è del tutto così.- gli occhi di Masamune erano fissi sull'albino, deciso.

-Come già detto, io non sono stato annientato da Tsubaki ma sono stato inglobato all'interno della sua anima. Dopo il nostro scontro non avevo la minima intenzione di tornare, avevo capito che l'unico modo per poter rimediare almeno in parte ai miei errori era donare i miei poteri a mia sorella.- fece una piccola pausa e poi spostò lo sguardo su Black Star.

-Tuttavia questa mattina...-

 

*** Nell'anima di Tsubaki

 

Tsubaki osservava il suo riflesso nell'immensa distesa d'acqua; aveva uno sguardo malinconico, spento, sul viso lo spettro di un sorriso.

-Non credo di averti mai visto in questo stato, sorella.- disse Masamune seduto poco distante da lei su una figura di un uomo stilizzato.

-Già.- mormorò ella, socchiudendo gli occhi.

-So cosa è successo, l'ho visto.-

-Allora non mi biasimi.-

-No.- l'uomo chiuse gli occhi sospirando. -Ma sbagli a reagire così. Mi hai insegnato tu che la camelia ha un profumo dolcissimo, non puoi spegnerti in questo modo.-

Tsubaki rimase in silenzio per alcuni istanti e poi si alzò in piedi voltandosi verso di lui.

-Fratello?-

-Mh?- Masamune riaprì gli occhi e notò lo sguardo di lei, quasi irriconoscibile.

-Chiedi scusa da parte mia a Black Star.- e sorridendo, dolcemente, infilò  entrambe le mani nel petto.

 

 

***

 

-E ha disattivato momentaneamente la sua anima. Diciamo che ci siamo scambiati i ruoli.-

-Come se potessi crederti.- sibilò l'assassino a denti stretti, minaccioso.

-E' la verità; infatti è stata lei stessa a dirti di non voler tornare, o sbaglio?-

Il ragazzo in questione rimase in silenzio qualche secondo mentre le braccia gli vibravano per la tensione.

-Quindi, vuoi tenerti il suo corpo?!-

-Il mio posto qui non ha il minimo senso. Se mai Tsubaki vorrà tornare, non glielo impedirò.-

-Come pensi che possa bermela?! Non posso fidarmi di uno come te!-

A farlo tacere fu Soul che, assai scocciato, prese l'amico per un braccio e lo trascinò verso l'uscita.

-Porto l'idiota qui a prendere un po' d'aria.-

Tutti annuirono pienamente d'accordo con la sua proposta.

-Soul, lasciami! Non voglio allontanarmi!- sbraitò il ragazzo senza successo.

-Mha.- sospirò Kid guardando la finestra dopo alcuni istanti di tranquillità.

-Tu sai che non possiamo fidarci fino in fondo. Per quanto ne sappiamo, potresti fare il doppio gioco. - spostò lo sguardo su di lui. -Ti porterò da mio padre Lord Shinigami, lui saprà sapere se la tua anima è sincera come dici o sei solo un impostare. In caso contrario ti tortureremo fino a far tornare l'anima di tua sorella.-

Masamune vide che lo sguardo gelido che il piccolo Dio de la morte gli rivolse; sapeva che tutte quelle parole erano fondate e non semplici minacce. Tuttavia non ebbe paura, non temeva la sua collera latente perchè aveva detto la verità: Masamune non aveva nessuna intenzione di uccidere ancora. Ma la sua mente e il suo animo, anche se purificato, era ancora molto turbato...non voleva che gli spettri del suo passato tornassero, quelle paure che lo avevano quasi spinto a diventare un Kishin.

 

 

-Black Star, so che sei arrabbiato ma devi tornare in te! -

-Come fate a fidarvi di quello li?! E se stesse bleffando? Se volesse ucciderci tutti e diventare di nuovo un mostro utilizzando non solo il suo potere della Lama Incantata ma anche le abilità di Tsubaki?! Non posso ucciderlo perchè ucciderei lei!- l'assassino cominciò a prendere a calci le mura dell'ospedale e alcune infermiere li vicino accelerarono il passo, spaventate.

Soul lo guardò in silenzio, poi sospirò appena e gli posò una mano sulla spalla.

-E' dura, lo capisco. Ma ora dobbiamo reagire. Masamune non sembra lo stesso di un tempo ma non possiamo fidarci. Sicuramente lo porteremo alla Shibusen e li sarà sottoposto alle attenzioni di Shinigami. Lui non permetterà che l'anima di Tsubaki venga divorata.-

-Se non è già accaduto..- mormorò Black Star con un nodo alla gola, il terrore che si univa alla rabbia. Girò piano il viso verso l'amico e lo guardò disperato.

-Le ho detto che per me poteva morire, che mi sarei cercata un'altra arma! Forse è colpa mia se le si è indebolita del tutto l'anima!-

-Tutto quello che puoi fare ora è credere in lei. Tornerà da noi e tu potrai ancora vederla sorridere.-

L'assassino lo guardò sgranando gli occhi. Soul sapeva, e come non poteva essere altrimenti? Era il suo migliore amico.

-Non gli staccherò gli occhi di dosso.- disse infine deciso.

-Ottimo.-

 

 

Quando i due tornarono nella stanza, videro i loro amici intenti a chiacchierare e di Masamune nessuna traccia.

-Lui dov'è.- disse Black Star con voce tetra seguito a ruota dall'albino.

-E' andato a cambiarsi, lo porteremo immediatamente alla Shibusen.-

Soul guardò il celestino con sguardo incoraggiante e quest'ultimo si limitò ad annuire.

-Non è saggio lasciarlo solo.-

-Non temere, Star.- rispose il moro uscendo dal bagno dopo essersi cambiato: indossava una tuta marrone con i bordi e le maniche nere..vagamente simile a quella della sorella.

-Non voglio cercare uno scontro con te.-

-Sarà meglio, perchè potrei ucciderti.-

Masamune sorrise, senza poterlo evitare, divertito e abbassò lo sguardo per prendere un ciondolino a forma di stella gialla appoggiata sul comodino; lo aveva fatto sua sorella a mano e lo usava come giochino per passare il tempo.

Bastò quello a far ribollire il sangue nelle vene di Black Star.

-Mia sorella ti manda un messaggio.- esclamò il corvino prima che lui potesse fare o dire altro. Lo guardò negli occhi con intensità.

-Ti chiede scusa.-

Non lo tollerò. Non tollerò quelle parole, non tollerò la voce che le pronunciò...non tollerò quello sguardo e quegli occhi così simili a quella della sua buki.

 

-...Maledizione!!-

 

 

-Angolo autore-

 

Ragazzi, io faccio proprio pietà xD Sono un'autrice orribile!

Mi sto scusando ovunque perchè ho lasciato queste ff inattive per ANNI !

(4 anni sono decisamente troppi)!

In questo periodo però ho ritrovato l'ispirazione! Sono di nuovo in gioco e spero che continuerete a seguirmi

*quanto pretende...* e scusate se un po' corto.

Bhe...eccomi qui! Torno con questa ff a cui tengo davvero molto e spero che ci sarete ancora!

Non aspetterò altri 4 anni lo prometto XD

A presto!

 

Trisha_Elric

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=687755