Tra Reali battibecchi ed Esagitate multe, la nascita di un amore.

di Junie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 Una nuova regione ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 Parliamo un po'? ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ciao ciao a Lucinda ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 la prima Palestra ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 la prima gara pokemon ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 io sono la tua... che cosa? ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 un patto temporaneo ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 la gara... chi vincerà? ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 una festa... da non ripetere ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 full di misteri ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 dolci ricordi e l'amara verità ***
Capitolo 13: *** un'immagine di Piumia per voi!!!! ***
Capitolo 14: *** capitolo 12 il mio passato ***
Capitolo 15: *** capitolo 13 Il team Luce ***
Capitolo 16: *** capitolo 14 asilo per un giorno ***
Capitolo 17: *** Capitolo 15 asilo per un giorno seconda parte ***
Capitolo 18: *** Il nome della shipping ***
Capitolo 19: *** capitolo 16 un nuovo amico Pokemon ed una nuova amica umana ***
Capitolo 20: *** capitolo 17 una nuova tappa all'orizzonte ***
Capitolo 21: *** capitolo 18 enigmi del passato ***
Capitolo 22: *** capitolo conclusivo di questa prima parte ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


- ah! Che bellezza! – esclamò Ash guardando il panorama delle splendide strade della sua città natale: Biancavilla.
Non era passato molto tempo da quando i nostri inseparabili amici Ash, Brock e Lucinda, avevano attraversato l’intera regione di Sinnoh e, dopo questo lungo viaggio, avevano deciso di staccare un po’ la spina, mettiamola così.
- quindi questa è Biancavilla – disse Lucinda ammirando il bellissimo panorama – è semplicemente deliziosa! Non è vero piccolo mio? –
- Pi Piplup – rispose lui sbattendo le piccole alucce.
- non sto più nella pelle – esplose Ash – dai Pikachu andiamo a casa! –
I due compari iniziarono correre su e giù per le colline fino ad arrivare ad una piccola casina color bianco candido.
- Ash quante volte te lo dobbiamo dire – disse Brock ansimando per la corsa – aspettaci! –
- si scusa Brock – ed entrò nella casetta – mamma sono tornato! –
- oh, Ash amore eccoti finalmente! – e gli stampò un grosso bacio sulla guancia – scusa amore ti ho lasciato il segno rosso del rossetto, aspetta che ti do una pulita –
Intanto si sentirono delle piccole risate soffocate provenire dal salotto.
- mamma basta! – disse il ragazzino dimenandosi.
- sei sempre stato un bricconcello! – continuò la signora Ketchum.
Le risate divennero sempre più forti.
- Brock, Lucinda! Ci siete anche voi, si è comportato bene il mio Ashinuccio? –
- si, signora Ketchum – rispose Lucinda con le lacrime agli occhi dal ridere.
- mamma, ma la vuoi smettere! – disse Ash acidamente.
- la smetto, la smetto, vieni ci sono degli ospiti – e li fece accomodare in salotto dove c’erano tante persone tutte con le mani sullo stomaco dal mal di pancia dal ridere.
- Ashinuccio sei in ritardo – disse un ragazzo dai capelli biondi – ti becchi una multa e devi pagarla entro dieci, nove, otto… non riesco neanche a fare il conto alla rovescia –
- Barry! – esclamò sorpresa Lucinda.
A fianco a lui, con una mano davanti alla bocca, per non far notare le grasse risate che si stava facendo, c’era un ragazzo dai capelli viola che di solito era freddo come un ghiacciolo.
- Paul, ci sei anche tu – disse Brock osservandolo.
Il ragazzino riprese la sua solita compostezza.
- ciao Ashinuccio, Lulù, Brock – disse un ragazzo dai capelli rossi.
- Kenny la vuoi smettere di chiamarmi così! – esclamò Lucinda.
Ed infine una ragazzina mai vista dai lunghi capelli biondi che le arrivavano circa a metà schiena, lisci e lucenti, un lunga mesh rossa le attraversava i capelli, statura media, circa la stessa età di Ash, gli occhi luccicanti di un verde smeraldo, portava una t-shirt bianca, molto semplice e sciancrata con lo scollo a V e un paio di shorts di jeans blu scuri. Era molto bella.
Lei, al contrario degli altri non stava morendo dalle risate, aveva un piccolo sorriso dipinto sulle labbra rosee, sulle sue ginocchia stava riposando un tenerissimo Umbreom.
- e tu chi saresti? – chiese Ash.
- lo scoprirai tra un po’ – disse semplicemente la misteriosa ragazza – Delia prepareresti una tazza di teh? –
- si, certo Vivì –
- ma se avevo appena detto ad Ash che l’avrebbe saputo tra un po’ il mio nome, perché lo hai rivelato? –
- scusa – disse sentendosi neanche un po’ mortificata.
 
Note dell’autrice:
questo è l’inizio della mia prima fan fiction sui Pokemon, quindi siate clementi e recensite.

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Capitolo 2
*** capitolo 1 Una nuova regione ***


Tutti si accomodarono sulla veranda della casina, Piplup Pikachu e l’Umbreon di Vivì stavano giocando a rincorrersi nel verde prato.
- ragazzi che ci fate tutti qui? – chiese Ash ancora stupito della presenza degli amici.
- a me ha invitato Paul – disse Kenny.
- mi ha invitato Barry – disse Paul.
- a me ha invitato tua madre, ha detto che presto ci sarebbe stata una nuova avventura per me, insomma un’occasione da non perdere – disse il biondo dondolandosi sulla sedia.
- precisamente, ma in realtà sono stata io ad invitarmi – disse Vivì – piacere di conoscervi, io so tutto di voi, mi chiamo Viola, ma chiamatemi pure Vivì, sono un’allenatrice di Pokemon, provengo da un’altra regione si chiama Piumia, si trova poco lontano da Sinnoh –
- perché ci hai chiamati qui? –chiese a bruciapelo Paul.
- è presto detto, la professoressa Amanda, colei che distribuisce Pokedex e Pokemon ai giovani allenatori itineranti, mi ha chiesto di rintracciarvi poiché vuole che affrontiate le cinque palestre e conquistiate i tre fiocchi presenti sulla mia isola –
- ma i fiocchi non sono stati sempre cinque? E le palestre otto? – chiese Barry affascinato più dalla ragazza che dalle sue parole.
- sei un ragazzo molto attento, questo è vero ma, dato che lì sia i fiocchi che le palestre sono molto più forti di quelle presenti a Sinnoh, è stato deciso di farne solamente tre e cinque, inoltre lì non c’è la Lega ci sono solamente i Super Quattro e  la Campionessa, che mio avviso è molto forte, ma c’è comunque il Granfestival, le gare funzionano come a Sinnoh mentre a Piumia le lotte in palestra hanno regole diverse –
- ma perché proprio noi? – chiese Lucinda.
- perché la professoressa vi ha visto lottare e gareggiare e ha detto che siete ragazzi in gamba e vuole vedere se ve la cavate anche là da noi-
- quindi nuova regione nuovi Pokemon, giusto? – chiese Kenny.
- sbagliato, o meglio per metà, dato che in origine Piumia e Sinnoh erano una sola, i Pokemon sono sempre gli stessi, eccetto per i Pokemon leggendari Chibirai e Chibisitu, due Pokemon dalla potenza assurda, uno con il potere della natura e l’altro con il potere degli spettri, guardiani delle stelle, la leggenda narra che ci fu una lotta tra Dialga e Palkia contro Chibirai e Chibisitu, è per questo che queste due isole si sono separate-
- wow! – esclamò Lucinda.
- wow davvero! – aggiunse Brock – quindi ci sono nuove città, nuovi centri medici per Pokemon e nuove infermiere Joy, giusto? –
- sbagliato, ci sono solo le macchine che curano i Pokemon –
- noooooooooooo! – urlò affranto.
- scherzo, ci sono stai tranquillo! –
- non si devono fare questi scherzi – disse con acidità.
- con Brock non bisogna scherzare su due cose: la salute dei Pokemon e le infermiere Joy – le sussurrò Lucinda.
- afferrato – rispose Vivì – comunque che ne dite? Vi piacerebbe venire? –
- e ce lo chiedi? – disse Ash come se fosse una domanda scontata – io mi prenoto il primo posto sul… ma come ci si arriva? –
- semplice, domani parte una nave da Aranciopoli che la raggiunge, tenete qui ci sono i biglietti, ma non mi avete risposto –
- come stavo dicendo, io mi prenoto il primo posto sulla nave – continuò Ash.
- dopo di me – ribatté Kenny.
- mi spiace contraddirvi ma arriverò prima io e sconfiggerò tutte le palestre, tu che ne dici Paul? – esclamò Barry.
- per me va bene, tanto non ho niente da fare –
- ci siamo anche noi due –  disse Lucinda richiamando su di se l’attenzione.
- Ashinuccio devi fare il bravo e mi raccomando indossa sempre biancheria pulita, mettiti sempre dei fazzoletti in tasca e chiamami appena arrivi e …-
- ho capito mamma! – s’infuriò di nuovo.
- benissimo!! – urlò dalla gioia Vivì e distribuì i biglietti – oh Santo Charmender! Ho scordato il tuo biglietto Barry –
- come scusa!? - esclamò il ragazzo.
- stai tranquillo, ad ogni problema c’è una soluzione – e tirò fuori un pokeball – avanti Salamence esci, io scelgo te! – urlò e scaglio la sfera in cielo.
Un grosso drago blu dalle ali rosse ne uscì fuori.
- il mio Salamence è un Pokemon formidabile – disse mentre lo stava accarezzava – possiamo volare con lui, sempre se non vuoi che ti compri un biglietto –
- no, no – rispose il ragazzino - allora Ash, ci vediamo a Piumia, bye – e corse verso Vivì.
Arrivò a pochi passi da lei quando inciampò e le cadde addosso, erano uno sopra l’altra, i loro respiri prima divisi ora un tutt’uno come i battiti cardiaci, le bocche erano a pochi centimetri l’una dall’altra.
- s-scusami – balbettò Barry diventando rosso.
- ti dovrei fare una multa – disse spolverandosi i vestiti – ma ti perdono, forza Umbreon, andiamo –e saltò sulla schiena del drago seguito dall’amico.
Il Pokemon fece un piccolo inchino verso Pikachu e Piplup e si diresse verso la padroncina saltandole sulla spalla.
- ciao Ash, ci vediamo domani! – e spiccarono il volo.
 
Intanto …
 
- nuova regione, nuove cose da rubare – ridacchiarono un ragazzo dai capelli viola con una grossa R rossa sulla divisa e un micio con un amuleto dorato sulla testa
- tutto a tempo debito mio caro James e Meow – lo frenò un ragazza dai capelli rosa-fucsia.
- si lo so, ma la tentazione è forte e hai visto pure tu quel Salamence quant’è forte – ammise il micio.
 
 
 
 
Note dell’autrice:
 
che ne dite di questo nuovo capitolo? Spero vi piaccia… vi prego recensite e speriamo in bene.
 

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Capitolo 3
*** capitolo 2 Parliamo un po'? ***


Barry e Viola stavano ormai volando da diverse senza neanche dire una parola, forse per il panorama mozzafiato che stavano vedendo, macché sotto di loro c’era solo una fitta foresta, forse perché erano troppo stanchi, anche se erano solo le quattro del pomeriggio, la soluzione più probabile era che erano ancora imbarazzati per la situazione di prima.
- Sala-salmence –ansimò il Pokemon.
- sei stanco? Hai ragione, vira verso quella pianura laggiù, ci riposeremo un po’ –
- uouoh, frena bambola! – disse Barry – noi non ci fermiamo! -
Vivì non disse niente, divenne rossa in viso dalla rabbia, fece un piccolo cenno a Umbreon che si girò verso il ragazzo, lo guardò fisso, aprì la bocca e una grossa palla di energia scura colpì in piena faccia Barry.
- n1 nessuno e dico nessuno mi chiama bambola, n2 se il mio Salamence è stanco bisogna fermarsi e farlo riposare, n3 prova a dirmi che mi farai una multa e giuro che altro che Pallaombra in piena faccia, ti faccio lanciare un Iperraggio, cosa ne dici? –
- sai che sono un po’ stanco? – disse pulendosi la faccia.
- ne ero sicura – e gli fece un piccolo ghigno.
Atterrarono perfettamente nella piccola pianura che era sotto di loro.
- dai piccolo, riposati un po’, fammi un fischio quando sei pronto a ripartire, ok? –
- Sala – rispose il Pokemon che si accovacciò sul precipizio dove c’era una splendida brezza estiva.
Viola si guardò intorno e scorse un grande albero decise quindi di salirci sopra.
- ma che fai? – chiese Barry stupito.
- mi arrampico,  non si vede? – disse come se fosse ovvio.
- mi posso unire a te? –
- se proprio ci tieni –
I due si arrampicarono e si sedettero sullo stesso ramo.
- sei sicura che regga? –
- mi stai dando della cicciona? –
- no, no, come sei suscettibile –
- si lo so, sono suscettibile, impicciona, permalosa, testarda e perdo facilmente la calma –
- l’ho visto! –
- che spiritoso che sei! – disse con ironia.
- si lo so, sono affascinate, forte, coraggioso, divertente –
- ma come siamo modesti –
- sono realista, dico solo la verità –
- se se –
Vivì si alzò in piedi sul ramo e raccolse due succose mele.
- ne vuoi? – disse offrendogliene una.
- grazie! – esclamò – non sei poi tanto male, dopotutto-
- grazie, ne sono onorata - disse saltando giù dal ramo e facendo un inchino per poi risalire vicino a lui.
Passarono un’ottima mezzora a parlare divertendosi come non mai.
- allora ce l’hai un fidanzata? – chiese ad un certo punto.
- eh? – sussultò e per poco non cadde dall’albero.
- cosa ho detto di male, hai 18 anni no? –
- avevi ragione –
- su cosa? –
- sei un’impicciona mostruosa -
- smettila comunque a quanto ho capito Misty è fidanzata con Ash –
- e chi è Misty? –
- la capo palestra di Celestopoli, una ragazza con i capelli arancioni, comunque Kenny è innamorato di Lucinda e… -
- Lucinda è innamorata di Paul –
- appunto e tu? –
- io sono giovane e aitante single –
- per la parte del sigle ci può stare ma aitante, per piacere –
- tu sei fidanzata? –
- io sono felicemente non fidanzata –
- cambiamo argomento? –
- meglio, aspetta – raccolse un’altra mela – Salamence prendi – e gliela lanciò.
- Sala – disse masticando energicamente.
- sei pronto per partire? –
- mence – rispose.
- benissimo –
Ripartirono alla volta di Piumia.
 

Note dell’autrice: vorrei innanzitutto ringraziare julia28, The King of jaguars e AmyDuDy che hanno recensito il capitolo precedente. Grazie ancora. Qui ho voluto far parlare un po’ i due personaggi diciamo principali, la vera avventura sta per cominciare, questi tre capitoli sono stati preparatori, aspettate di vedere il resto. Come sempre leggete e recensite e come sempre speriamo in bene. Un bacione a tutti. TeddyBiBBy

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ciao ciao a Lucinda ***


Viola si svegliò molto lentamente, adorava l’istante preciso in cui si era ancora il mondo dei sogni e contemporaneamente il sapere di essere svegli e il dovere di alzarsi.
Si mise seduta nel letto e iniziò a osservare la stanza dove si trovava, graziose tende rosa, uno splendido tavolo di legno dipinto di bianco su cui era appoggiato un vaso di rose rosse e due letti in cui uno stava riposando Barry, mister sotuttoio, mister semifaiarrabbiaretifacciounamulta, la presunzione fatta a persona.
 
Meglio fare un piccolo passo indietro.
 
La sera prima.
- Barry, sono stanca – si lamentò Vivì.
Erano oramai le undici di notte, dopo la breve pausa nella piccola pianura non si erano più fermati.
- quanto manca? – chiese il ragazzo.
- non molto, vedi quelle luci laggiù – disse indicando in lontananza una serie di puntini luminosi – quella è Fortentopoli –
- Salamence conosce la strada? –
- si certo, perché me lo chiede? –
- aspetta – e si spostò un po’ verso la coda del Pokemon – appoggiati su di me –
- come scusa!? –
 - appoggia la testa sul mio petto, dai forza –
- come scusa!? – ripeté ancora.
- oltre che ficcanaso, testarda e bla bla, sei anche sorda –
- guarda che ti ho sentito benissimo, ma perché fai così? –
- sei mia amica –
- guarda che non sono nata ieri, ci conosciamo appena da una giornata –
- perché fai così? –
- non so, qualcosa di te non mi piace ma non capisco che cosa… - disse picchiettandosi con l’indice sulla fronte – c’è anche qualcosa che mi piace –
- non fare la stramba e appoggiati, te lo dico solamente ancora una volta appoggiati su di me –
- e io te lo dico ancora una volta, NO! –
Barry alzò gli occhi al cielo, fece un piccolo sospirò, prese un braccio di Vivì e la tirò a se.
La ragazza fece un piccolo gridolino poiché era stata presa alla sprovvista, ma appena sprofondò il viso nella maglia arancione del ragazzo subito si calmò.
Il suo profumo sapeva di bacca pesca, una dolce bacca pesca, la inebriava i sensi, le braccia del ragazzo iniziarono a cingerle le spalle e comparve sul suo viso un sorriso.
- non va meglio così? – chiese il ragazzo.
- sarà – disse sospirando.
- uffa, non c’è modo di farti contenta –
“ mio caro Barry, non sai quanto sia contenta” pensò addormentandosi.
 
- forza fannullone, è ora di alzarsi! – esclamò Viola uscendo da bagno linda e pulita.
- ma che ore sono? – chiese ancora assonnato.
- le 8:30 del mattino –
- ma tu se pazza! – ribatté lanciandole il suo cuscino in faccia.
- sei impazzito! Mi hai scompigliato i capelli – si lagnò la ragazza.
- mi alzo, mi alzo, basta che la finisci di lamentarti –
- comunque impazzito sarai tu! –
- se se, impazzitini i tuoi bambini! – ribatté lui.
- e questo cosa c’entra!? –chiese lei stupita.
- e io che ne so!? – urlò lui.
- allora non possiedi un cervello, cosa che ho già constatato – urlò pure lei.
- il cervello non lo avrai tu –
- no tu –
- tu –
- tu –
- tu –
- basta mi hai stufata! – ringhiò lei.
- sei senza cervello e in più sembri Mightyena –
- scusate – disse l’infermiera Joy entrando nella stanza.
- che vuoi!? – urlarono i due ragazzi.
- perdonatemi – sibilò per lo spavento.
- oh no, scusaci tu, cosa è successo? –
- due ragazzi hanno chiesto di voi –
- grazie per l’informazione, puoi dire loro che tra poco arriviamo? –
- si certo, arrivederci – e chiuse dietro di se la porta.
- hai visto che figuraccia mi hai fatto fare? – chiese Vivì infuriata.
- adesso la colpa è mia!? –
- è sempre colpa tua! –
- sarà meglio scendere - disse sfilandosi la maglietta che rivelò i suoi addominali scolpiti.
- ma che fai? – chiese e si girò per l’imbarazzo.
- mi cambio la maglietta, non si vede? –
“ oh si che si vede, eccome se si vede” pensò la ragazza.
- ho finito, andiamo –
I due si caricarono la zaino sulle spalle e si diressero verso l’ascensore, ci entrarono e Berry schiacciò il pulsante del piano terra.
- ehi! – disse Berry richiamando l’attenzione della ragazza.
- cosa c’è? – chiese ancora un po’ arrabbiata.
- ho un piano per farti ritornare il sorriso –
- spiegami –
- è una sorpresa! – esclamò.
- contento tu –
Gli amici, se si possono definire così, uscirono dall’ascensore, Barry di diresse verso il bancone dove c’era l’infermiera Joy mentre Viola si diresse verso gli amici.
- ciao ragazzi come state? –
- bene – esultò Ash – quest’isola è bellissima.
- bene – disse demoralizzato Brock.
- ci ha provato con l’infermiera ma ha fallito – spiegò il ragazzo – Barry? –
- eccomi – gridò il ragazzo arrivando – come state ragazzi? –
- noi bene, Lucinda non tanto –
- cosa è successo? – chiese la ragazza sobbalzando.
- niente di grave, ma non è potuta venire con noi, nel Bosco Smeraldo è stata punta da un Beedreel con una Velenospina, si è sentita male e così è tornata a casa mia, mia madre la sta curando –
- speriamo che guarisca presto – sospirò Vivì – a proposito Kenny e Paul, dove sono? –
- sono già partiti, non stavano più nella pelle –
- ho capito, allora possiamo partire –
- d’accordo, però prima devo ritirare i miei Pokemon –
- comunicazione interna – disse l’auto parlante del centro – Ashinuccio è atteso al banco per ritirare i suoi Pokemon, grazie –
Ash si sentì sprofondare dalla vergogna, poi vide che Viola e Barry stavano morendo dalle risate.
- io vi uccido – ringhiò andandosene.
- grazie, avevi ragione Barry – sussurrò Vivì.
- che ti dicevo? –
 
Fuori dal centro.
 
- io e Brock ci dirigeremo verso Yuppapoli, lì c’è una palestra che ci aspetta – spiegò Ash.
- ok, un’altra palestra è a Fortelieve, credo che io mi dirigerò là, ci sarà una gara Pokemon e ci voglio partecipare – disse Vivì.
- senti che ne diresti di fare la strada insieme? – chiese Barry alla ragazza.
- ok, ci sto, allora ci vediamo! Ciao – salutò la ragazza che prese per un braccio l’amico e iniziò  correre.
 
Così ha inizio l’avventura nella nuova regione: Piumia.
 
 
 
Angolo autrice:


Altro capitolo, così l’avventura ha inizio.
Spero che vi piaccia e come al solito speriamo in bene.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 la prima Palestra ***


- quindi hai deciso di partecipare alla prossima gara Pokemon, giusto?- chiese Barry portandosi le mani dietro la testa.
- si – rispose semplicemente.
- hai provato già in precedenza a parteciparvi? –
- no, penso che però sarà molto divertente –
Si sentì il lontananza una rottura di rami, Vivì si girò di scatto.
- sarà un Pokemon – la tranquillizzò il ragazzo.
- mmh, non mi fido – sibilò.
- sei già stata in quella città? –
- oh si, ed è fantastica, piena di negozi di ogni genere e lì c’è la palestra dedicata ai Pokemon di tipo Erba –
- sai dirmi qualcosa di più sul Capopalestra? –
Un altro ramo rotto ma questa volta il rumore era sempre più vicino.
- è una ragazza – precisò.
- è una bella ragazza? – chiese speranzoso.
- è fidanzata – rispose gongolando tra se e se notando la faccia delusa di Berry – mi spiace – “non è vero, non è vero” pensò facendo un piccolo sorriso.
- perché sorridi? – chiese osservandola.
- non sorrido affatto – disse riprendendo la sua solita compostezza.
- hai ragione, tu hai il cuore di pietra –
- ricominci? – chiese alzando gli occhi al cielo.
- sei carina quando ti arrabbi –
Viola divenne un po’ rossa in faccia ma riprese subito il suo normale colorito – cos’è un complimento? –
- no affatto, è una costatazione – disse deglutendo – parlami della Capopalestra –
Ci fu un fruscio tra i rami provenire sopra agli alberi di fianco a due ragazzi.
- beh, che posso dire di lei – disse picchiettandosi il mento – le regole per lottare con lei sono molto semplici : lo sfidante può cambiare Pokemon mentre la Capopalestra no, la lotta si svolge uno contro uno dove i due allenatori hanno due Pokemon ciascuno –
- afferrato, continua –
- possiede un Meganium e un Bulbasaur –
- quindi credo che userò il mio Staraptor e il mio Empoleon –
- ma lo sai che Empoleon è un tipo acqua? –
- certo, ma anche se è in svantaggio rispetto al tipo è fortissimo sotto altri aspetti –
- ok, ci ho lottato una volta –
- e quali sono le tue osservazioni? –
- è molto simpatica e carina, ha degli occhi dolcissimi ed è… -
Ma si bloccò poiché la cosa che li stava seguendo saltò dall’albero su cui si trovava e atterrò su Barry.
- … proprio qui – concluse la ragazza ridendo e osservando la scena.
Barry era disteso a terra a faccia in giù e seduta sopra di lui una fanciullina di nove anni, portava un vestitino mimetico verde che le arrivava fino alle ginocchia, dei collant verde scuro e due codini le raccoglievano i suoi capelli color pece.
- ohi che botta! – urlò la bambina.
- ma che diavolo è successo? – gridò il ragazzo alquanto infuriato – sei stata tu! –
- mammamia che salto che ho fatto -
- spostati! Se no giuro che ti faccio una multa con i fiocchi –
- d’accordo mi levo – disse alzandosi da sopra la schiena del ragazzo.
- era ora! – esclamò spolverandosi i vestiti.
- è scorbutico il tuo amico – constatò la piccolina.
- non solo è maleducato, scorbuto, fannullone e…-
- e un gran bel pezzo d’uomo - concluse Barry.
- si Barry, si – sospirò Vivì mettendogli una mano sulla spalla – più che altro sei una causa persa –
- ehi! – protestò il “gran bel pezzo d’uomo”.
- non sei l’unico ad essere realista, lo sai? - disse facendogli la linguaccia.
- come sei infantile –
- senti chi parla mister Semifaiarrabbiaretifacciounamulta –
- sogna sogna bambola –
- Umbreon usa palla ombra! – ordinò la ragazza che fu accontenta immediatamente e di nuovo lo colpì in piena faccia.
- ti ho già detto di non farlo, o sbaglio? – esclamò il ragazzo.
- e io ti ho già detto di non chiamarmi bambola! -
- scusate piccioncini!? – gridò la bambina.
- noi non siamo fidanzati – specificò Barry.
- come volete voi – sospirò la bambina – piacere mi chiamo Flora, nome più comune di così per una Capopalestra di tipo Erba non si può! –
- quindi lei è la Capopalestra di Fortelieve! – sussurrò il ragazzo alla sua amica mentre stava osservando la bambina che rincorreva un Butterfree.
- ma sei sordo!? Lo ha appena detto –
- si lo so, ma mi sembra difficile che una così piccola diventi Capopalestra –
- non farti troppe domande perché se no ti succedono due cose: n1 perdi di vista il tuo vero obbiettivo: batterla, ricordati l’apparenza inganna e n2  ti va in fumo il cervello, oh è vero non è possibile, tu non hai il cervello –
- sempre qualcosa di carino da dirmi, eh!? –
- io sono fatta così e non mi puoi cambiare –
- uffa – disse sbuffando – senti tu Cosa –
- mi chiamo Flora! –
- allora Flora, io mi chiamo Barry e sono venuto fin qui da Sinnoh per sfidarti –
- scusa se non ti ho salutato prima Viola, stavo rincorrendo un Caterpie, ma questo ragazzo si comporta sempre così? – chiese la piccola a Viola.
- da quando lo conosco… si –
- ma mi hai sentito sgorbietto!? – strepitò Barry.
Ma si pentì della sua domanda perché una Pallaombra lo colpì come al solito in faccia.
- ma che ho fatto ora? Non ti ho chiamato bambola! – urlò.
E ancora lo stesso attacco lo colpì.
- non l’hai ancora imparato? Non devi offendere noi ragazze, hai capito ora perché non hai una fidanzata? –
- hai capito ora perché non hai una fidanzata? – disse imitando perfettamente la voce dell’amica – ma la vuoi finire? –
- no, mi diverto troppo –
Flora tossì, richiamando così l'attenzione su di se – sarei felice di accettare la tua sfida, dai vieni nella mia palestra –
 
 
Nella palestra…
 
Appena entrati ci fu un coro di “ooooooooooh”da parte dei ragazzi.
- Flora hai per caso ristrutturato la palestra? – chiese Vivì ammirando l’interno.
Una piccola distesa di erba era al centro della palestra, le scalinate per gli spettatori ricoperte da foglie e il resto della sala sembrava… era una foresta formata da alberi alti diversi metri, querce, palme, pini, abeti, insomma pensate un albero, fatto? Ok, l’albero o qualsiasi vegetale voi abbiate pensato, c’era; un uomo un uomo stava raccogliendo delle baccarance da un alberello.
- papà, sono tornata – squillò la voce di Flora.
- ciao tesoro, oh ciao Viola, chi è lui? –
- lui è Barry – rispose la ragazza alzando gli occhi al cielo – è uno sfidante –
- ho capito, faccio da arbitro io oggi, Timmy sta male –
 – ok, possiamo cominciare! – gridò la ragazzina e si posizionò all’interno del campo.
- ci sono! – esclamò il ragazzo.
 
- lo sfidante può cambiare Pokemon, la lotta si svolge uno contro uno dove i due allenatori hanno due Pokemon ciascuno, cominciate! –
- Bulbasaur, io scelgo te! – urlò Flora facendo una piroetta su se stessa e lanciando la pokeball.
- Staraptor, vai! –
Iniziò così il combattimento tra i due.
I Pokemon si continuarono a lanciare attacchi a tutto spiano, ogni volta c’era chi li subiva o chi li schivava.
“forza Barry, ce la puoi fare” continuava a pensare Vivì mentre vedeva con quanto impegno ci stava mettendo il ragazzo per sconfiggere la Capopalestra “non mollare”.
- Meganium usa Fogliamagica –
- Empoleon schivalo e usa Perforbecco –
L’attacco del primo andò a segno andò a segno, lasciando Empoleon con poca forza.
- concentrati! – gli urlò Viola.
- sarò anche piccolina ma le dimensioni non contano, ciò che conta è quello che hai dentro –
“ quello che hai” pensò Barry “dentro”.
Ad un certo punto Empoleon si alzò in piedi e dal suo corpo comparve un’aura blu che divenne sempre più forte.
- questo è l’abilità speciale di Empoleon: Acquaiuto, solo nei casi di estrema urgenza viene utilizzata – sibilò la ragazza.
- Empoleon usa Idrocannone! –
- Meganium Solarraggio! –
I due attacchi si scontrarono formando un gran polverone nero, Vivì non riusciva a vedere nulla, a malapena riusciva a respirare.
Si senti un urlo provenire dal campo.
- yuhuu ho vinto! –
Non riconobbe la voce.
La nube poco a poco si dileguò e vide Barry che correva per tutto il campo mentre Flora era seduta vicino al suo Meganium che aveva gli occhi chiusi a forma di spirale ( quelli di quando un Pokemon  va KO ).
- sei grande Barry! – urlò la ragazza facendo un balzo e atterrando nel campo.
 
- congratulazioni Barry, hai vinto la medaglia Bacca – disse la Capopalestra dandogli uno stemma d’alluminio grosso quanto una noce a forma di Baccamodoro – simbolo della tua vittoria contro di me –
Il ragazzo ringraziò e se ne andò seguito dall’amica.
 
Fuori dalla palestra…
 
I due ragazzi stavano passeggiando al tramonto con i loro Umbreon ed Empoleon che li seguivano.
- come sono stato? – chiese Barry.
- bravissimo! – esclamò.
- grazie! –
- io non mi stavo riferendo a te, stavo dicendo ad Empoleon – disse mentre stava accarezzando il Pokemon.
- e io!? – sbuffò.
- tu mhmmm… sei stato passabile –
- uffa –
- e va bene devo ammettere che sei stato anche tu bravo, ma non montarti la testa –
- prossima tappa? – chiese il ragazzo.
- la mia gara Pokemon si svolge dopodomani a Muraropoli, poco lontano da Fortelieve –
- ho capito –
- ciao! – disse deviando dal percorso che stavano facendo.
- dove vai? –
- a Muraropoli –
- Viola –
- uff, che vuoi? – chiese seccata.
- io potrei venire… -
- con me nel mio viaggio? –
- si, sempre se ti va –
- ok, prossima fermata  Muraropoli –
 
 
Note dell’autrice:
allora il primo Capopalestra è stato sconfitto e il primo fiocco è da conquistare.
Comunque ringrazio The King of jaguarsjulia28 e  AmyDuDyper aver recensito lo scorso capitolo.
E come al solito spero che vi piaccia… speriamo in bene XD.

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Capitolo 6
*** capitolo 5 la prima gara pokemon ***


 - credo che per oggi abbiamo camminato abbastanza – disse Barry sistemando il sacco a pelo nel verde prato in cui si erano accampati.
Il chiarore della Luna piena illuminava le valli che li circondavano, in lontananza si vedevano volteggiare delle luci che formavano varie figure.
- cosa sono quelle luci laggiù? – chiese il biondo affascinato.
- sono Volbeat e Illumise, spesso vengono in questa valle vengono per accoppiarsi per poi andare a sud della regione di Piumia, questa infatti è chiamata la Valle delle Luci – disse con una certa amarezza.
- qualcosa non va? – chiese notando l’espressione triste della ragazza.
- tutto bene – mormorò continuando a osservare le piccole luci che ogni secondo cambiavano disegno nel cielo – ci sono! – esclamò.
- cosa ti succede? –
- ho trovato l’ispirazione per il numero di domani –
- era per questo che eri così triste? –
- n… si, per questo – sospirò – andiamo a dormire – e si rifugiò sotto le calde coperte del suo sacco a pelo.
- buona notte –
 
 
“- d-dove sono? – chiesi con tono sconsolato.
Tutto intorno a me era buio, nessuna via di fuga, nessuno sprazzo di luce.
Mi sento chiusa… in trappola.
Sentii delle voci – Aggron usa Iperaggio – in seguito ci fu un’esplosione.
Iniziai ad intravedere delle figure vestite di verde, indossavano dei jeans neri i maschi e le femmine una gonna sempre nera, una maglia verde con sopra un logo contrassegnava tutti.
Quel logo assomigliava alla terra circondata da tanti pianeti.
Ci fu un flash accecante.
L’immagine si fece più chiara, questi uomini stavano lanciando attacchi con i loro Pokemon ad un piccola casetta. Si sentirono delle urla.
- mamma, papà! – urlai ma non mi sentì nessuno”
- svegliati! – urlò Berry.
Viola si alzò di soprassalto, il sole era alto nel cielo, una fresca brezza le scompigliava i capelli: era mattina.
- stavi sognando – la tranquillizzò Barry vedendo che aveva un’espressione abbastanza provata – sei ancora sicura che sia tutto ok? –
- si, lasciami in pace - lo respinse.
Il ragazzo non disse nulla.
 
 
- buon giorno signori e signore, ragazzi e ragazze di tutte l’età – iniziò a dire la presentatrice al centro del palco – benvenuti a Muraropoli, io sono Sara e sarò la presentatrice di questa gara Pokemon, facciamo un grosso saluto ai nostri giudici: il signor Contesta –
- grazie per gli applausi –
- il signor Sukizo,Presidente del Pokemon Fan Club–
- spero di rimanere estasiato dalle vostre esibizioni –
- ultima ma non ultima, l’infermiera Joy di Muraropoli –
- non vedo l’ora di assistere ai vostri numeri che ci proporrete –
Viola stava assistendo la presentazione dalla sala comune dei coordinatori, più che altro si stava guardando intorno per osservare le altre persone che si dovranno esibire.
In quel momento Barry entrò nella stanza, rimase incantato dalla bellezza della sua amica.
Vivì portava i capelli raccolti in uno chignon tenuto su da una matita, non erano molto tirati, infatti, alcuni ciuffi biondi come il grano nascondevano il viso, indossava un vestito verde smeraldo, come i suoi occhi, con spalline a sbuffo, corto fino alle ginocchia, era decorato da una cintura, spessa, all’altezza della vita, lucida, bianca, portava delle paperine anch’esse verdi.
- come stai? – chiese facendo una piroetta su se stessa.
- bellissima, cioè benissimo e tu? –
- agitata, e super emozionata –
- dovrebbero darmi il mio fiocco subito! – disse una ragazza dall’improponibile vestito e dalla pettinatura stramba.
- chi è quella? – sussurrò Viola.
- si chiama Jessilina, è una ragazza un po’ pazza –
- si vede –
- si Jessilina, presto lo avrai – la tranquillizzò un ragazzo dai capelli viola.
- però ora basta urlare – disse un micio/persona.
- Viola! – esclamò un ragazzo.
La bionda si girò di scatto – ehi Kenny! Come stai? –
- bene bene – rispose il ragazzo affascinato dalla ragazza.
- ciao!  – disse il biondo.
- oh! Adesso è il mio turno! – disse Vivì scappando dalla sala.
- che ti è preso? – chiese Barry.
- n-non lo so, perché a te? –
- in che senso? –
- ti ho sentito, come stai? Bellissima, cioè benissimo –
- smettila, ma tu non eri innamorato di Lucinda?
- ci ho rinunciato, lei si è messa con Paul –
- quando? –
- l’altra settimana –
- quindi sta meglio? –
- no, un po’ peggio, se è possibile –
- e come si sono messi insieme?
- per videotelefono –
- capito e ora ti piace Viola? –
- guardiamo la sua esibizione, ti va? – disse diventando rosso.
- io lo prendo come un si –
- io faccio lo stesso con te –
 
- ed ecco a voi la prossima coordinatrice, Viola! –
- ok incominciamo, Gardevoir esci e brilla sotto gli occhi di tutti –
La pokeball venne lanciata in aria e da essa uscirono cascate di nastri argentati e dorati che rivelarono un elegantissimo Pokemon.
Il pubblico rimase affascinato.
- Gardevoir usa Fogliamagica –
Un turbine di foglie investi tutto lo stadio.
- ora usa Psichico –
Le foglie dai mille colori conversero al centro del campo formando l’immagine di un altro Gardevoir però mille volte più grande.
- Lucario –
L’immagine cambiò trasformandosi in un gigantesco Lucario intento a lanciare una Forzasfera.
- wow, l’abilità di questo Pokemon è indescrivibile – disse Sara.
- infine usa Psicoraggio –
Il raggio, proveniente dal corpo del Pokemon, si scagliò contro le foglie, l’impatto provocò un’esplosione che creò dei brillantini che si spersero per l’intera sala.
Anche il vestito di Viola divenne brillantinato. Il pubblico era in delirio.
- e ora tocca ai giudici dare un giudizio, ricordiamo che i punti vanno da 1 a 10 per giudice, primo giudice… 8,9 ; secondo giudice 9,6, terzo giudice 9,0, bel punteggio –
 
- ciao, sono tornata – disse la bionda ritornando – com’è andata secondo voi? –
- benissimo – disse Kenny.
- grazie, Barry? –
- è ritornato sugli spalti, guarda ora dicono chi passa –

- sono passata! – esclamò abbracciandolo.
- anch’io –
- scusami –
- d-di niente, ora mi devi promettere che arriverai all’ultimo turno così ci potremo sfidare –
- d’accordo –
 
- siamo arrivati all’ultimo turno, alla mia sinistra abbiamo Kenny e alla mia destra abbiamo… Viola, avete cinque minuti –
- vai Rapidash! – gridò la bionda.
- esci Breloom! –
Iniziò la lotta.
- Rapidash usa lanciafiamme –
Un getto di fuoco investì Breloom causandogli molti danni.
- Breloom usa Paralizzante! –
- contrastalo con Turbofuoco –
Le spore vennero neutralizzate e ancora Breloom ricevette un duro colpo, Kenny perse ancora punti.
La lotta andò avanti ancora un po’, i ragazzi si continuarono a scambiare colpi facendo scendere sempre di più il loro punteggio.
- mancano dieci secondi! –
- Rapidash usa Fuococarica –
Le fiamme provenienti dalla criniera del Pokemon divennero blu intenso.
Kenny perse altri punti.
- e va bene giochiamo il tutto per tutto, Breloom usa Solarraggio! –
I due attacchi si scontrarono creando un grosso polverone.
- è finito il tempo! Il vincitore e… -
3…
2…
1…
- Viola! –
- ho vinto! Ho vinto! –
 
- complimenti Viola, hai vinto il fiocco di Muraropoli – disse l’infermiera Joy consegnadole un fiocco color argento – è il tuo primo fiocco vero? –
- si –
 
Fuori dallo stadio…
 
- mi hai battuto per poco, la prossima volta vincerò io! – esclamò Kenny.
- vedremo –
- sei stata grandissima – disse Barry raggiungendoli.
- grazie – disse voltandosi e notando quattro persone sospette con un Abra che stavano trasportando un grosso sacco nero – ehi voi! –
I quattro uomini si girarono mostrando la loro uniforme.
- Abra usa Teletrasporto! – disse un uomo.
Sparirono.
Viola rimase impietrita – non è possibile… -

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Capitolo 7
*** capitolo 6 io sono la tua... che cosa? ***


Viola rimase impietrita – non è possibile… -
- cosa succede? – chiese Barry.
- mmmmmh niente, aspettatemi devo andare a fare una telefonata – e si allontanò verso una cabina telefonica.
- ah! Per poco me ne stavo dimenticando – esordì Kenny – sai chi ho incontrato per strada per venire qui? –
- no, non lei – disse il biondo iniziando a fare no con la testa.
- oh si che è lei! – esclamò Kenny divertito.
- non è vero, è per questo che ti becchi una multa! –
- frena, sto dicendo la verità, Ursula è qui a Piumia –
- mi perseguita o cosa? Da quando si è innamorata di me due anni fa non mi lascia più in pace, ma che ci posso fare, sono irresistibile –
- ha chiesto di te –
- e tu cosa le hai detto!? -
- le ho detto dov’eri –
- Io ti ammazzo! – urlò protendendo le mani verso al suo collo.
 L’altro però riuscì abilmente a schivarlo ed iniziò a correre.
- porco Flareon , vieni subito qua –
- non sono mica scemo –
- se non vieni qui subito io… - disse agitando i pugni in aria.
- tu che mi fai, una multa? –
- peggio -
- aiuto! Aiuto! – gridò con finta drammaticità – questo pazzo mi vuole fare qualcosa! Svegliati Barry, non puoi continuare andare avanti così –
- in che senso? – chiese calmandosi all’improvviso.
- non hai più dieci anni, non puoi andare in giro a dare le multe alla gente –
- io faccio quello che mi pare e piace – disse attaccandogli un post-it sulla fronte.
- ma che? “multa per aver contraddetto il rispettabilissimo, affascinante e fortissimo Barry” io aggiungerei anche pieno di se-
- che divertente che sei! – esclamò sarcastico.
- guarda chi c’è là – disse indicando Vivì attaccata alla cornetta del telefono.
I due si nascosero per ascoltare la telefonata.
- ciao Flora – disse la ragazza – senti passami tuo padre… ciao Clark, si è bello risentirti, bando alle ciance li ho rivisti… esatto, nascondila, fa tutto quello che puoi ma non devono trovarla… ciao –
- Flora, Clark, chi sono? – chiese il rosso.
- se sono quelli che credo io, una è la Capopalestra di Fortelieve e l’altro è il padre - gli rispose l’altro - ma cosa dovranno nascondere? –  
- non possiamo chiederglielo –
- e perché? –
- ma ci sei o ci fai? Capirebbe che abbiamo origliato la sua telefonata –
- giusto e poi non lo sono e non lo faccio – disse mentre si stava allontanando.
- ritornando a prima, cosa hai detto di preciso a Ursula? –
- le ho detto che eri in cerca di medaglie in questa regione, nulla di più –
- fiiiiiu, quindi di preciso non sa dove sono –
- beh, basta che faccia 2+2, se va da Flora lei le dirà che Viola voleva andare a partecipare una gara Pokemon qui, non so come la prenderà-
- cosa prenderà? –
- secondo me lo sei proprio, penserà che tu e Vivì siete fidanzati –
- io e lei – disse facendo finta di avere un conato di vomito.
- e dai, non è poi così male –
- hai visto che ti piace –
- non è vero, poi quando arriva qua qualcuno le dirà che sei andato da qualche altra parte fino ad arrivare a te –
- devo andarmene subito –
- ciao ragazzi sono tornata –
- eccoti – disse prendendola per mano e corse via.
Corsero attraverso la foresta, Viola ad un certo punto si stancò di essere strattonata qua e la, così si bloccò di colpo puntando i piedi a terra.
- ora mi dici perché stiamo correndo come forsennati!? –
- perché… - “non glielo posso dire, mi piglierebbe in giro tutto il tempo” – perché non vedevo l’ora di affrontare la prossima palestra –
- peccato che io non ho la più pallida idea di dove siamo –
- beh siamo passati di là – disse indicando un sentierino, ma ne trovo un altro e un altro ancora.
- bene, se ascolto te abbiamo percorso cinque sentieri differenti –
- ma vi possiamo dare una mano noi –  dissero un uomo dai capelli viola e una donna dai capelli fucsia.
- a quanto abbiamo capito non sapete dove andare – aggiunse un micio/persona.
- grazie mille – disse d’impulso Barry – dove si deve andare? –
- beh, questo non lo sappiamo nemmeno noi – disse la donna – ma vi abbiamo visto sia nell’incontro in palestra con Flora e alla gara Pokemon –
- e abbiamo visto che avete una Gardevoir e uno Staraptor – continuò il micio.
- certo! – esclamò il biondo – una potrebbe avvertire le persone da lontano se l’altro non vedesse niente da sopra –
- ok – disse semplicemente Vivì
- Umbreon um um –
- neanche a me convincono queste persone, ma devi ammettere che non sappiamo dove sbattere la testa –
Il Pokemon le indicò un albero.
 – è un modo di dire, lasciamo stare – disse alzando gli occhi al cielo - esci Gardevoir! –
- vai Staraptor! –
- benissimo – ghignò l’uomo tirando fuori un bazuka – vai Spararete –
Una grossa rete intrappolò i due Pokemon e all’improvviso comparve una mongolfiera a forma di Meowth.
- che diavolo succede? – chiese Viola.
Jessie: Sentite, sentite, c'è una voce nell'aria.
James: Parla con me, è molto chiara e veloce.
Jessie: Sta fluttuando nel vento.
James: Al di là delle stelle.
Meowth: È sarà il tuo tormento!
Jessie: Porta il terrore a chiunque la senta.
James: Quando la ascolti, ogni speranza è spenta.
Jessie: Ben presto la rosa perderà il suo dolce profumo.
James: Se il nostro lavoro è completo, il mondo andrà in fumo.
Jessie: Io sono Jessie.
James: Ed io James!
Meowth: Meowth, il mio sì che è un bel nome!
Jessie: Ogni benefattore uscirà sconfitto e pesto.
James: Siamo il Team Rocket...
Insieme: ...E lo capirete presto!
- oh certo, così ho capito molto di più! Salamence io scelgo te, Gardevoir bolla protettiva –
Una specie di scudo protettivo fatto di potere psichico avvolse i due Pokemon.
– sentite oggi è stata una giornata pesante, ho affrontato la mia prima gara Pokemon, ho rivisto delle vecchie conoscenze che non consiglierei al mio peggior nemico- disse iniziando a fumare di rabbia - vengo presa per un braccio e scarrozzata in mezzo alla foresta e incontro voi che cercate di rubarmi la mia Gardevoir! Ora avete due scelte o ve ne andare restituendoci i nostri amici oppure io-
- oppure tu cosa, bomboletta? – chiese James.
- oh no – sibilò terrorizzato Barry.
- Salamence usa Lanciafiamme! –
Una gigantesca fiammata incenerì la mongolfiera, la rete e il trio.
- mai chiamarmi bambola! – ringhiò – Gardevoir Psicoraggio, Salamence Dragartigli –
I due Pokemon lanciarono i loro che si scagliarono contro i team che, oltre a creare un gran polverone, li scagliò in cielo.
- anche stavolta il Team Rocket va in orbita! –
- ma chi erano quei pazzi? – chiese alla fine la bionda.
- criminali che vogliono rubare i Pokemon per i loro scopi –
- attuiamo il piano di prima –
- Staraptor vola in alto! –
Il Pokemon eseguì l’ordine e volò su per tornare da loro.
- trovato qualcosa? –
Il Pokemon annuì indicando un sentierino.
- anche Gardevoir, dice che di là ci sono delle persone.
Camminarono un po’ per poi ritrovarsi davanti una grande spiaggia.
I ragazzi rimasero incantati dalla bellezza dei raggi del sole che si “appoggiavano” sul mare calmo e spumeggiante.
- questa è Crogioropoli, città sul mare – disse la ragazza mettendosi gli occhiali da sole.
- palestre? –
- pensi sempre e solo alle lotte? Si, qui c’è la palestra di tipo Acqua –
- spiegami –
Ma la ragazza rivolse l’attenzione a un cartello pubblicitario che diceva “festa in spiaggia domani sera alle ore 21:00, aperta a tutti uomini e Pokemon, ci sarà anche una gara di velocità i groppa ai Pokemon”
- mi stai ascoltando? – chiese il ragazzo.
- si si, ci andiamo domani sera? –
- no, odio le feste –
- dai ti prego –
- ho detto di no –
- ti prego ti prego ti prego –
- e va bene, ora mi puoi spiegare qua come funzionano le lotte? –
- allora devi prepararti un solo Pokemon –
- perché solo uno? –
- il Capopalestra vuole così, comunque vince quello che il cui Pokemon non va KO, mentre il Capopalestra si chiama Nett, è il bagnino laggiù –
Il ragazzo notò un venticinquenne con la maglietta rossa e il pantaloncini dello stesso colore circondato da una dozzina di belle ragazze.
Barry, non trattenendo più l’emozione, corse verso il Capopalestra.
- ehi! – esclamò – mi senti? –
Ma nessuno lo ascoltò poiché le ragazze creavano un tale fracasso.
- eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehi! – urlò allora.
Tutti si girarono per guardarlo.
- calmino ragazzino! – lo ammonì una brunetta.
- calmina te gallinella – ma all’improvviso gli venne un flash-back “non l’hai ancora imparato? Non devi offendere noi ragazze”.
Si girò verso Vivì ma lei non gli disse nulla, anzi lo incoraggio “nota per me” pensò il ragazzo “ricordarsi di chiedere a Viola perché non mi ha colpito con Pallaombra”.
- allora ragazzino – disse Nett – vuoi rimanere qui tutto il giorno o fare cosa? –
- ti voglio sfidare –
- ok, però domani –
- ci sto -
 
Nella palestra…
Il campo di lotta era formato da una grande piscina e una cascata, la metà sinistra era occupata dalle fan di Nett mentre la metà destra era occupata solamente da Viola.
- la lotta si svolge uno contro uno dove i due allenatori hanno un Pokemon ciascuno, cominciate! –
- vai Vaporeon! –
- esci Roserade! –
- Vaporeon usa Pallaombra! –
- contrastalo con Velenpuntura –
I due attacchi si annullarono a vicenda.
- usa Bollaraggio –
- Roserade schivalo –
La lotta andò avanti così per un po’ di tempo quando…
- Vaporeon usa Surf! –
Una gigantesca ondata comparve.
“ non posso schivarla, come diavolo faccio… ci sono”
- Roserade usa Crescita e di seguito Petalodanza e creati uno scudo protettivo –
Il Pokemon fece quello che Barry gli aveva detto, l’ondata si scagliò contro Roserade ma il piano del ragazzo funzionò.
Il biondo diede un’occhiata all’amica e le fece un sorriso come se volesse dire “grazie a te e Gardevoir”.
- benissimo – disse  Barry.
- non sarei così contento, il tuo Pokemon ora potrà usare solo più quell’attacco e quando finirà Roserade sarà confuso, così io approfitterò del momento e ti sconfiggerò –
- non ne sarei così sicuro –
- vedremo, Vaporeon usa Bollarraggio –
- Roserade usa Petalodanza –
L’attacco si scagliò contro le bolle facendole scoppiare e l’attacco persisté facendo scontrare Vaporeon contro il muro perimetrale.
- Vaporeon non è più in grado di combattere il vincitore è Barry –
- ho vinto! –
 
Fuori dalla palestra…
- bravissimo Barry, eccoti la medaglia Corallo, ma come hai fatto a vincere prima? –
- semplice, crescita aumenta l’attacco così anche Petalodanza è diventato più forte e grazie a quello che ti ho potuto sconfiggere –
- capito –
- Nett, ti devo parlare in privato –
- uh-uh – disse lui.
- smettila di fare il deficiente e vieni –
Si andarono a “nascondere” dietro alla palestra.
- ho già sentito Flora, li ho rivisti –
- di nuovo, non è possibile –
- si invece, nascondila, devi proteggerla –
- è al sicuro, sta tranquilla –
- ok –
- vai in spiaggia sta sera? –
- si con Barry –
- ti piace vero? –
- Nett –
- si? –
- sei proprio un deficiente –
Stava ritornando dall’amico quando notò che lui stava parlando con una ragazza dai capelli rosa.
- sono tornata –
- rieccoti, lei è Ursula – esordì Berry
- piacere – disse la rosa facendo una smorfia di disgusto.
- Ursula, questa è Viola, la mia fidanzata –
- io sono la tua… che cosa? – urlò la bionda.
 
 
 
Angolo dell’autrice:
che ve ne pare di questo nuovo capitolo?
Chi saranno le strane persone? Cosa dovrà nascondere Nett? Come reagirà Viola con Berry?
Lo scoprirete la prossima puntata… forse.
Ringrazio chi mi segue e chi ha messo la mia fan fiction tra le sue preferite.
E per favore recensite in tanti… per favore, per favore.
Grazie in anticipo. TB

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Capitolo 8
*** capitolo 7 un patto temporaneo ***


- io sono la tua… che cosa? – urlò la bionda.
- la mia fidanzata – disse come se fosse una cosa naturale, anzi la più naturale del mondo.
- perché non lo sei? – chiese  l’altra acidamente.
- certo che lo è! – esclamò il biondo protendendo le labbra verso la sua “fidanzata”.
Vivì però, con una mossa repentina, gliele bloccò racchiudendole in un morsa dolorosa formata dall’indice e dal pollice.
- scusami mi caro fidanzato, ti potrei parlare in privato? –
- certo, amore mio – sibilò.
- vieni Umbreon –
La ragazza iniziò a trascinare Barry per le labbra in un posto dove Ursula non potesse ne vederli ne sentirli.
- allora – esordì la ragazza fumante di rabbia – non so neanche dove incominciare… ci sono Porco Vaporeon! –
- si dice Porco Flareon –
- e mi spieghi qual è la differenza? –
- uno è di tipo Acqua e l’altro di tipo Fuoco -
- io, tu, tu, tu…. Ah! –
- ti manca l’egli, noi, voi ed essi –
Viola fece un grido di rabbia.
- uff, non so più dove sbattere la testa –
Umbreon, di nuovo, le indicò un albero.
- Umbreon, per l’ultima volta è soltanto un modo di dire – disse in procinto di una crisi isterica.
- calmati – disse Barry – fai un respiro profondo –
- fiuuuuuuuuuu, bene sono un più tranquilla ora spiegami un paio di cose: chi è quella? – disse appoggiandosi ad un albero.
- si chiama Ursula – e si appoggiò anche lui sullo stesso albero di Viola.
- carattere? –
- dolce come un limone e gentile come un Ursaring –
- sembra simpatica –
- non sai quanto –
- perché le hai detto che siamo fidanzati? –
- beh… ecco –
- dimmelo o giuro che ti stacco un orecchio e lo do in pasto ad uno Sharpedo –
- ok ok, allora due anni fa, quando ero a Giubilopoli, lei stava partecipando ad un gara Pokemon quando venne rapita dal team Rocket –
- i pazzi di ieri? –
- proprio loro, per farla breve io l’ho salvata  e da allora lei si è innamorata di me, mi sta incollata tutto il tempo, mi manda bigliettini, rose, allontana tutte le ragazze con cui parlo –
- e sapevi che era qui a Piumia? –
- si, me lo ha detto Kenny –
- e perché non mi hai detto niente? –
- perché sapevo che mi avresti preso in giro –
- non c’è niente da ridere, una pazza psicopatica che s’innamora di te- disse iniziando a sorridere - non ti lascia in pace e fa scappare tutte con cui parli – e scoppiò dalle risate.
- felice che ti sia ritornato il sorriso! – commentò sarcastico.
- ma non mi hai ancora detto il perché! –
- non lo so! –
- perché proprio io!? Non poteva essere Kenny?-
- ma ti senti quando parli? –
- in questo momento come potrei! –
-mi serviva un ragazza almeno così mi avrebbe lasciato in pace! –
- ma perché io? –
- perché sei mia amica e a mio avviso sei molto carina –
In quel momento Viola non sapeva cosa dire, forse era sbalordita dalle frasi che il suo amico aveva appena detto.
- ti prego Vivì –
- e va bene, tanto peggio di così non può andare –
- grazie mille –
- ma ci sono alcune condizioni –
- dimmi –
- 1) il fidanzamento sarà solo temporaneo, cioè solo quando c’è Ursula 2) prova a baciarmi e sei morto, 3) chiamami topolina, amore mio, tesoruccio o qualsiasi altro nomignolo e giuro che non sarò consapevole delle mie azioni –
Barry deglutì per lo spavento.
- ci stai? – e gli porse la mano.
- ci sto – e gliela strinse.
- Umbreon, usa Pallaombra! – e fu accontentata.
- ma –
- ancora! –
- scusa –
- e ancora! –
- finiscila! Perché lo hai fatto? –
- perché hai detto a Ursula che siamo fidanzati, perché hai cercato di baciarmi e perché mi andava –
- ok, non mi arrabbio, hai ragione, io ho sbagn –
- cosa? –
- s-sbaglif –
- ci sei quasi –
- s-s-sbagliat-to –
- finalmente! –
- è dura da dire! –
- andiamo, se non s’insospettisce –
- aspetta! –
- cosa vuoi!? –
- ieri in spiaggia, quando ho dato della gallina a quella ragazza, perché non mi hai fatto niente? –
- mio caro Barry, devi sapere che colei che hai dato della gallinella è la Capopalestra più forte di Piumia –
- oh no –
- anche se ti avessi fatto qualcosa, a cosa sarebbe servito? Appena sfiderai la sua Palestra, che è di tipo Volante,  ti farà a pezzettini –
- ti prego, dimmi che è uno scherzo –
- no, mio caro –
- non potevi avvertirmi –
- ma io l’avevo già fatto, non ti ricordi? “Non devi offendere noi ragazze”, forza andiamo – e lo prese per mano.
 
Angolo dell’autrice: Un nuovo capitolo il giorno di Pasqua, che ve ne pare?
Ringrazio tutti coloro che mi seguono, che hanno messo questa ff nelle preferite e tutti coloro che mi recensiscono: The King of jaguars, vale_may, julia28 e Merel.
Mi raccomando recensite in tanti!!!!!!!!

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Capitolo 9
*** capitolo 8 la gara... chi vincerà? ***



- eccovi, non ci speravo più! – esclamò Ursula nel vedere i due ragazzi tornare mano nella mano.
- già, dovevamo chiarirci su qualche punto – disse Viola facendo un’occhiataccia a Berry.
- ehi! Sei la mia fidanzata e devi comportarti come tale – le sussurrò.
- e va bene –
- cosa confabulate voi due? Una fuga romantica? –
- no no – smentì subito la bionda.
- dai ragazze, andiamo al Centro Medico per Pokemon, devo far riposare Roserade –
- ok – risposero le due.
I tre ragazzi iniziarono a camminare verso la meta, Vivì chiuse gli occhi, la brezza marina le scompigliava un po’ i capelli color del grano, il Sole alto nel cielo, il sapore del sale sulle labbra le stavano facendo dimenticare tutti i suoi problemi, quasi tutti.
All’improvviso sentì un braccio appoggiarsi sulle sue spalle, aprì immediatamente gli occhi, era il braccio di Barry.
- ma che diavolo stai facendo? – gli chiese furiosa.
Lui lo ritrasse senza dire una parola.
Arrivarono al Centro Medico.
- Ursula vai avanti – disse il ragazzo porgendole la Pokeball contenente Roserade – dagliela all’infermiera Joy, ok? –
- oh, mio caro Barry, per te farei questo ed altro – e sparì.
- non scherzavi, ti ama davvero – disse ridendo di gusto.
- ah ah ah, ma quanto sei divertente, senti piuttosto, devi fare più la parte della mia fidanzata –
- in che senso? –
Lui non rispose, le prese le mani, la spinse verso di se, le sue braccia le cingevano la vita.
- in questo senso –
- ci provi gusto, vero? –
- non sai quanto –
- anch’io – e gli pestò il piede facendolo saltellare qua e là.
- mi hai fatto male! –
- così impari, senti qui mi conoscono tutti e non voglio che mi vedano con un pallone gonfiato come te –
- uff, come sei noiosa, però devi rispettare il patto e poi neanche io voglio stare con te –
- allora perché non potevi scegliere Kenny? –
- ci risiamo, ascolta bene io non sono gay, hai capito? –
- ma avresti avuto dei vantaggi, a Ursula non piaceresti perché sei gay, appena lei se ne andrà ritornerai a rimorchiare ragazze, mi sembra perfetto –
- e se avessi dovuto baciarlo? –
- cavoli tuoi –
- ma ora sei tu con me e quindi vieni e fai la parte da fidanzata, spero che non ci veda nessuno -
- lo spero anch’io – e gli diede la mano – entriamo, sono le cinque abbiamo quattro ore per preparaci per andare alla festa –
Ed entrarono sperando che non ci fosse nessuno o almeno nessuno che conoscevano, ma il destino volle che ad attenderli dietro alla porta c’erano…
- Barry, Viola! Da quanto non ci vediamo! – esclamò un ragazzo dai capelli neri.
- è un piacere rivedervi! – aggiunse un altro ragazzo.
- Ash, Brock vedo che state bene – disse Barry facendo un sorriso forzato.
- è bellissimo rivedervi – bofonchiò la bionda.
- non è possibile anche loro! – sibilò tra i denti il biondo.
- su fai buon viso a cattivo gioco, non dire a nessuno che siamo fidanzati, se ce lo chiedono ci consideriamo fratello e sorella, ok? –
- ok –
Procedettero verso il bancone del centro, arrivati vicino ai loro amici notarono che erano in compagnia molto numerosa.
- piacere! – esclamò una ragazza dai capelli castani con in testa una bandana color celeste – io sono Vera! –
- e io sono Drew – disse un ragazzo dai capelli verdi cingendole le spalle con le sue braccia.
- piacere io sono Viola, ma chiamatemi pure Vivì –
- io invece sono Barry -
- ciao – disse un ragazza dai capelli arancioni con l’aria da maschiaccio – io sono Misty, sono la Capopalestra di Celestopoli –
- ed è la mia fidanzata, quindi Barry sta lontano –
- stai tranquillo Ashinuccio! –
- chiamami pure così, ma guarda che una fidanzata non l’avrai mai –
- invece si - s’intromise Ursula.
- ti prego, ti prego, non dire niente – sussurrò Vivì.
- perché lui, purtroppo, è fidanzato con Viola – disse ridandogli la sua Pokeball – io ora vado, ci si vede in giro, forse andrò ad Amipoli -
Tutti rimasero a bocca aperta mentre la vipera se ne andava.
- Barry fermami perché ora non sono consapevole di quello che faccio – disse Viola facendo finta di tirarsi su le maniche.
- calmati, non ti ricordi fai buon viso a cattivo gioco –
- quand’è che vi siete messi insieme? – chiese Ash.
- da poco – rispose il biondo.
“Per me è già fin troppo tempo” pensò Vivì.
- è si ci siamo fidanzati, ma ora non pensiamoci –
- già cambiamo discorso –
- venite sta sera alla festa? – chiese Drew.
- si – rispose la ragazza – ma qual è il programma, ho sentito che c’è una gara –
- in realtà le feste sono due – aggiunse Misty – una sta sera, dove ci sarà solamente la gara, mentre domani ce ne sarà un'altra, il tema però è segreto, verrà svelato domani mattina –
- forte! – esclamò Barry.
- sentite ragazze – esordì Vera – andiamo in camera per prepararci, vieni Viola –
- tra poco arrivo –
- noi andiamo ad allenarci – disse Drew – sei dei nostri Barry? –
- si, datemi un secondo –
Gli altri se ne andarono lasciano i due amici da soli che uscirono nel cortile.
Nel retro del Centro c’era una piccola piscina provvista di trampolino, non molto alto, circondato da palme molto rigogliose.
- Porco Flareon! – gridò Barry.
- Porco Vaporeon! – gridò anche lei – senti Barry io vado a dire ad Ash che non siamo fidanzati –
- frena! –esclamò – lui sa che Ursula è innamorata di me e se gli riveli che non siamo fidanzati glielo andrà a dire e io sono fregato –
- la prossima volta che la rapiscono tu lasciala dov’è, ci penseranno gli altri a salvarla –
- dai Viola, ora sei perfida –
- si lo so, che ci posso fare, quella vipera mi fa andare in bestia, grrr, ora che si fa? – disse sedendosi sul bordo della piscina.
- allora fai la parte della fidanzata ancora un po’ poi domani ce ne andremo e ritorniamo amici come prima, sei d’accordo? – e si sedette vicino a lei.
- d’accordo, però sei in doppio debito con me –
- si lo so –
- te ne vuoi già togliere uno? –
- si –
- ok – e lo spinse facendolo cadere nell’acqua.
- ma che fai, sei impazzita? Ora esco e ti faccio una multa bella salata, hai capito? –
- ciao Barry! – disse andandosene.
Viola salì nella sua stanza dove ad aspettarla c’erano Vera e Misty.
Quando fu davanti alla porta della sua camera sentì delle risate provenire da dentro di essa.
L’aprì e vide che Misty e Vera erano piegate in due dalle risate.
- che vi prende? – chiese la bionda strabuzzando gli occhi.
- ci siamo affacciate un secondo fuori dalla finestra e ti abbiamo visto che spingevi Barry nella piscina – spiegò la brunetta.
- si, quando mi fa arrabbiare faccio così –
- e lui cosa ti risponde? – chiese Misty.
- ti faccio una multa e devi pagarla entro 10, 9, 8 e continua così fino allo zero, dopodiché io lo ignoro e capisce che con me è fiato sprecato –
- io non potrei mai arrabbiarmi con Drew –
- io lo faccio sempre sia con Ash che con Brock – rise la ragazza maschiaccio.
- brava sorella è così che si deve fare! – esclamò Vivì battendole il cinque – voi partecipate sta sera alla gara? –
- io si con il mio Wartortle– disse Vera.
- io pure con il mio Gyaridos e mi sembra anche Ash con il suo Buizel e tu Viola? –
- io pure con il mio Kingdra e credo anche Barry con il suo Emoleon, che ore sono? –
- 20:45 – rispose Misty - noi cominciamo ad andare -
- ok io vi raggiungo più tardi –
Viola si preparò e poi uscì.
Approfitto del momento di solitudine per fare una telefonata.

- pronto – rispose una voce maschile.
- ciao Clark – disse Vivì
- ciao Viola, immagino che questa non sia una telefonata amichevole –
- esatto, senti sono venuti a prenderla? –
- no per fortuna –
- meno male, piuttosto è al sicuro? –
- si –
- tieni Flora al sicuro, loro sono pronti a tutto per rubare la gemma –
- si stai tranquilla, devo andare, ci sentiamo poi –
- ok, ciao – e chiuse.
 
- ciao ragazzi! –  esclamò Vivì mentre stava scendendo le scale che la portavano in spiaggia.
- ciao Viola – disse Barry squadrandola dalla testa ai piedi.
Indossava un paio di pinocchietti bianchi, un paio di sandali rosa, una camicia bianca con sopra un maglioncino dello stesso colore dei sandali e degli orecchini pendenti argento.
Il ragazzo fece un fischio di piacere.
- smettila Barry, sei così infantile! – esclamò spintonandolo lievemente- gli altri? –
- sono andati ad iscriversi, tra poco inizia la gara –
- ok- vado anch’io –
 

 
- benvenuti signori e signore! – disse il presentatore – siamo qui riuniti per l’attesissima sfida di velocità.
Tutti gli allenatori erano perfettamente allineati dietro la riga della partenza in groppa ai loro Pokemon.
- la gara avrà tre tappe prima dell’arrivo 1) gli scogli, dovete evitarli se no siete eliminati, 2) la corrente, lungo il percorso ci saranno varie correnti contrarie e non, dovete superarle per arrivare alla tappa numero 3) mulinelli, ci saranno dei mulinelli molto potenti da superare, chi supererà il traguardo per primo vince, tutto chiaro? –
- Viola,  buona fortuna –
3…
- anche a te Misty –
2…
- sentite ragazze - disse Vera.
1…
- è da poco che ci conosciamo ma credo che diventeremo migliori amiche –
Via!!!
I concorrenti partirono.
Lo scatto iniziale provocò numerosi schizzi che inondarono il pubblico.
- il rettilineo iniziale è piuttosto facile da superare – disse il cronista – in prima posizione abbiamo Misty, a seguire abbiamo Barry, Viola, Ash, Vera, Nett, Brock e l’infermiera Joy –
- Barry! Mangia la mia polvere – disse facendo uno sprint e superandolo.
- Vivì, torna indietro se no ti faccio una multa! –
- sogna sogna – gli rispose.
- ecco che i nostri concorrenti sono arrivati alla prima tappa! –
- Gyaridos usa Iradidrago per abbattere gli scogli –
- Kingdra usa anche tu Iradidrago –
Ricominciarono la corsa.
- a contendersi il primo posto ci sono Misty e Viola… aspettate l’infermiera Joy si è scontrata contro una roccia –
- Joy! – esclamò Brock – vengo io ad aiutarti –
- no, lo faccio io! – gridò Nett.
- l’ho detto prima io –
- ma io sono un Capopalestra –
- e anch’io -
- a quanto pare sia Joy che Brock che Nett sono fuori dalla gara, eccoci alla seconda tappa: la corrente –
- il mio Gyardos non ha problemi a nuotare qua in mezzo – si vantò Misty.
- King- Kingdra –
- si hai ragione, dobbiamo mettercela tutta, forza Kingdra usa Surf –
- ecco che una grossa ondata compare e a cavalcarla c’è Viola, facendo ciò la ragazza può controbattere la forza delle correnti… aspettate Ash ha superato Viola –
- ci si vede Vivì – gridò il moro.
- non ci provare Ashinuccio, forza Kingdra –
- Gyaridos usa Idropulsar su Barry–
- le ondata si abbattono contro i ragazzi facendoli andare in balia delle correnti, ecco altri due concorrente eliminati –
- scusami Misty, spero non ti dispiaccia – rise Vivì.
- di niente, però tu non ti arrabbiare per Barry –
- figurati –
- ciao ragazze – disse Vera raggiungendole.
- pronte ragazze per la prossima tappa? – chiese Misty.
- pronte! – dissero insieme le altre.
- ecco che le tre ultime concorrenti che si schierano verso l’ultima tappa: i mulinelli –
- forza Gyaridos –
- anche tu Wartortle
- usate Mulinello –
Le due superarono senza difficoltà l’ostacolo.
“accidenti la mia Kingdra non sa Mulinello… però”
- Kingdra usa Geloraggio! –
- Kingdra ha congelato la parte di acqua dove c’era il mulinello –
- benissimo Kingdra e ora saltaci sopra –
Il Pokemon iniziò a scivolare sulla lastra di ghiaccio.
- sembra che Kingdra sia in difficoltà –
- non starlo a sentire, dai ora usa la coda per stabilizzarti –
Il piano di Viola funzionò.
- bravissima! – esclamò Vera battendo il cinque alla bionda.
 - dei poderosi attacchi lanciati da delle formidabili bambole –
All’improvviso le tre ragazze si fermarono nel bel mezzo della gara e si girarono verso la cabina del cronista.
- Kingdra –
- Gyaridos –
- Wartortle-
- usate Idropompa! – urlarono – mai chiamarci bambole! -
- cof  cof , va bene –
Ricominciarono la corsa.
 - Eccole al tratto finale –
Ci un scatto spaventoso, gli schizzi toccavano altezze impressionanti.
Tagliarono il traguardo.
- la vincitrice è… ci vuole il fotofinish –

- la vincitrice è Misty –
- siiii! –
- Viola –
- come? –
- e Vera –
- anch’io! –
- complimenti ragazze avete vinto tutte e tre –
- evvai! – urlarono all’unisono.
- avete vinto un fiocco –
- ma soltanto uno? Noi siamo in tre – constatò Vera.
- fa lo stesso – disse Viola rompendolo in tre parti – ecco così ne avremo un pezzo ciascuna –
 
- ciao ragazzi, noi andiamo a dormire – dissero le ragazze.
- anche noi buona notte –
- Barry! – esclamò prima di chiudere la porta – domani addio al fidanzamento! –
- si giusto, Viola, devi dire  a Misty che mi deve pagare un multa per avermi fatto cadere in acqua –
- contaci –
 
Angolo dell’autrice:
Ringrazio tutti coloro che mi seguono, che hanno messo questa ff nelle preferite e tutti coloro che mi recensiscono:  The King of jaguars, Emy96, vale_may, AmyDuDy, Merel e, ultimo ma non ultimo  ElettroShock99.
Grazie a tutti!
Mi raccomando recensite in tanti!!!!!!!!
 

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Capitolo 10
*** capitolo 9 una festa... da non ripetere ***


 
 
La mattina Viola si alzò molto velocemente, non voleva più stare in quel Centro Medico.
Quando però si alzò, notò che i letti di Vera e Misty  erano già stati rifatti.
- Vera, Misty! – disse mentre stava bussando alla porta del bagno.
Nessuna risposta.
- saranno già scese –
Si vesti in fretta e furia e quando fu pronta prese il suo zaino e scese verso l’uscita.
Appena arrivò nella sala principale non vide nessuno, si mise a cercare i suoi amici ma non li trovò.
- tu sei Viola? – le chiese l’infermiera Joy.
- si, esatto –
- i tuoi amici mi hanno dato un messaggio: “vieni alla caffetteria vicino alla palestra”-
- grazie –
In quel momento scese un ragazzo che continuava a strillare - Ash e Drew me la pagheranno, appena li vedo faccio a loro una multa coi fiocchi –
Viola alzò gli occhi al cielo – si Barry, magari nella multa ci mettiamo anche un po’ di pailette, forza andiamo i nostri amici ci aspettano –
- arrivo – disse lui scocciato.
- ah! Infermiera Joy! – esclamò il ragazzo – qual è il tema di questa sera? –
- non ve lo posso dire –
- come mai? – chiese Vivì.
-  i vostri amici mi hanno detto così – rispose lei mentre stava compilando un foglio.
- ok, arrivederci – dissero loro andandosene.
Sulla strada per la caffetteria Barry notò che Viola era molto giù di morale.
- va tutto bene? –
Lei non gli rispose, sembrava che non avesse neanche sentito la domanda.
- ohi! Terra chiama Viola! –
Ancora niente.
- mmh… un Pidgey ti sta per fare la cacca in testa! –
- aah! - gridò lei svegliandosi dai suoi pensieri.
- finalmente, sei dura d’orecchi –
- si, si hai ragione –
- uffa, ma come sei noiosa, che ti prende? –
- oggi sono pensierosa, tutto qui –
- a che cosa pensi? –
- a niente, forse un giorno te lo spiegherò –
- ok, ieri sera ho mangiato un biscotto della fortuna –
- buon per te, cosa ti ha detto? –
- “Il Buon Saggio dice fai più multe al tuo prossimo” –
- ma smettila – disse ridendo.
- yuppi! – esclamò saltando dalla gioia e facendo qualche giravolta su se stesso.
- ma che ti è preso? – gli chiese guardando divertita.
- sono un mito –
-e perché mai? –
- ti ho ridato il sorriso –
- wow, ti dovrebbero dare un premio per la tua bravura! - disse lei sarcastica.
- modestamente, guada che è difficile, soprattutto con una musona come te –
- io non sono una musona, sono solo molto seria –
- devi essere più spensierata, guarda per esempio me –
- più che altro la tua è faccia tosta –
- ah! Ah! Ah! Comunque io sono più bello di te! –
- e questo ora cosa c’entra? –
- non lo so, ma è un dato di fatto –
- ah-ah io sono molto più bella di te –
- facciamo una sfida? –
- si –
- allora vedi quel ragazzo laggiù? - disse indicando un ragazzo muscoloso dai capelli color zaffiro che stava servendo ai tavoli di un bar.
- si –
- devi farti dare il suo numero di cellulare –
- ok, e tu da quella ragazza là – e indicò una ragazza dai capelli castani che stava prendendo il sole.
- abbiamo cinque minuti chi lo avrà per primo vince -
 - qual è il premio in palio? –
- se vinco io voglio un bacio da te –
- e se vinco io… ci penserò dopo al mio premio –
- ok, pronti –
- ai posti –
- VIA! – urlarono.
E si divisero, Vivì andò dal ragazzo con i capelli blu e Barry andò dalla ragazza.
Dopo neanche un minuto la ragazza ritornò vittoriosa, mentre il biondo ritornò pallido con una manata rossa in faccia.
- allora? – esordì la ragazza divertita – come ti è andata? –
- tu lo sapevi –
- no, è solo fortuna –
- andiamo, sapevi benissimo che quella era la Capopalestra a cui ho dato della gallina –
- te lo giuro – e si mise una mano sul cuore- te lo ha dato il numero? –
- no, in compenso però mi ha perdonato –
- ci credo, dai vieni… Marco! –
- si Viola? – rispose il ragazzo dai capelli blu.
- mi daresti un qualcosa che gli sgonfi la guancia? –
- certo –  disse sparendo nel locale e ricomparendo qualche minuto dopo con un tubetto di pomata – tieni –
- grazie mille –
- figurati, chi è lui? – chiese zaffiretto.
- un mio amico –
- il tuo fidanzato! – precisò Barry, tanto per metterla un po’ in difficoltà.
- ti spiegherò tutto poi, buon lavoro –
- grazie, ciao - e se ne andò a prendere le ordinazioni.
- tu lo conoscevi già? – chiese l'amico stupito.
- si, lui è il mio migliore amico, eccoti il suo numero –
- non vale! –
- tu hai detto di prendere il suo numero di cellulare e io l’ho fatto –
- ma tu lo conoscevi già! –
- e tu conoscevi già Sofia, la Capopalestra –
- ma… tu… lei e lui… lasciamo stare, non è valido e per questo ti prendi una multa –
- stai calmo – disse massaggiandogli la guancia.
- ahi! Fai piano! – strepitò dimenandosi.
- tu stai fermo e io faccio piano – disse spalmandogliela – ecco ho finito e che ti serva di lezione –
- ancora un po', ci stavo prendendo gusto –
- smettila! Comunque devo decidere il mio premio –
- si, purtroppo si –
- andiamo, sapevamo entrambi che non ti avrei mai dato un bacio – disse andandosene.
- io ci speravo –
- speraci, tanto non succederà mai! – esclamò Marco riprendendosi la crema – ci ho provato pure io, ma ho fallito miseramente –
- ma perché tu non sei me –
- dai Barry, vieni! – lo chiamò la bionda.

- ciao ragazzi! Come state? – chiese il biondo sedendosi vicino ai ragazzi e Viola vicino alle ragazze.
- scusate il ritardo ma abbiamo un contrattempo – disse Viola.
- state tranquilli, piuttosto sapete qualcosa della festa di sta sera? – li tranquillizzò Misty.
- no, perché qualcuno ha detto all’infermiera Joy di non dire niente – rispose Viola facendo uno strano sorriso.
- ebbene – esordì Vera – sta sera c’è la discoteca “cambiamoci per una serata” i maschi si dovranno vestire da ragazze e le femmine da ragazzi, una squadra è composta da 6 persone, 2 che “sfilano” e 4 che li incoraggiano, il premio sono tre orologi Poketouch nuovo modello –
- avanti diglielo Vera – disse Ash.
- dirci che cosa? – chiese Barry incuriosito.
- che ci siamo iscritti come squadra – spiegò la brunetta – e voi due siete quelli che sfilano -
- noooo! – si alzarono all’improvviso i due ragazzi.
- e dai ragazzi – li incoraggiò Ash – non volete quelli splendidi orologi? –
- beh…ecco… io si – rispose Vivì – va bene, io partecipo, ma un orologio è mio! –
- ok, e tu Barry? –
- io ce l’ho già un orologio –
- oooooooh Barry – disse Vivì facendo la voce mielosa – parteciperai vero? –
- no –
- vero? -
- no, ti prego, no –
- ho vinto la scommessa e questo è il mio premio –
- e va bene – disse rassegnandosi - ma Brock dov’è? –
- è andato nel bosco qui vicino, dei Pokemon selvatici si sono sentiti male e così e andato ad aiutarli-
- capito – disse il biondo annuendo.
- va bene, sta sera andate nei camerini del teatro, noi vi raggiungeremo dopo –
- ok –
 

 
- dai ragazzi, uscite! – bussò Misty.
- NO! – urlarono loro.
- dai Violo, dai Barrina! Uscite! – dissero ridendo Ash e Drew.
- Ash, chiamami ancora una volta così e io racconto tutto a Misty riguardante la storia di Ashinuccio – sbraitò Barry.
- e tu Drew farai la fine del cronista di ieri sera! – urlò Viola.
I due ragazzi fecero due passi indietro per lo spavento.
- non eri elettrizzata per questa festa? – le chiese Vera.                  
- lo ero, ora mi vergogno anche a uscire di qui –
- dai ragazzi venite fuori, promettiamo che non ridiamo, vero? –
- promesso – risposero gli altri in coro.
I due ragazzi uscirono.
Fu difficile trattenere le risate, infatti gli amici scoppiarono e si misero a ridere, avevano le lacrime agli occhi.
Posarono prima il loro sguardo su Viola.
I suoi capelli erano nascosti da un cappello, sulla faccia c’era appiccicata una folta barba e  delle pelose sopracciglia, indossava un giubbotto a maniche lunghe di pelle nera con le borchie che le appiattiva il seno, dei jeans strappati neri e degli scarponi di due misure in più di quella dei suoi piedi.
Poi dopo Barry, lui era il più divertente.
Portava un mini abito corto fino a metà coscia color  blu elettrico, che poteva accecare le persone che lo guardavano,un paio di scarpine con il tacco, si era “creato” il seno appallottolando un po’ di carta igienica, si era messo un po’ di rossetto dello stesso colore del vestito e un po’ di ombretto bianco.
- che figura! – disse Barry continuando ad abbassarsi la gonna.
- siete carini! – disse Misty tra una risata e un’altra.
- carina sarai te che indossi quegli splendidi vestiti, io mi sento ridicola! –
- dai Viola, sei fantastica per questa parte – la incoraggiò Drew.
- grazie Drew, però ti vorrei vedere nella parte della femmina, sono sicura che anche Vera lo vorrebbe –
- non è vero… io… andiamo Drew – disse prendendogli in braccio.
- si, io… arrivo amore  - e se ne andò.
- andiamo anche noi – dissero Misty e Ash.
- dai Barry, si va in scena-
- ok -
I due ragazzi spostarono le tende del sipario ed  iniziarono a sfilare sotto gli occhi di tutti.
- ecco a voi l’ultima coppia Barry detta Barrina e Viola detta Violo –disse il presentatore.
- è il cronista di ieri sera! – esclamò Viola –va beh, Barry sculetta un po’ –
- e tu non fare la tua solita vocina, non squittire -
- io non squittisco – disse facendogli la voce grossa.
- o si invece – e si mise a fare la voce in falsetto – fai più o meno così, squit squit –
- finiscila – e sedettero tra le altre persone mascherate – ho un’idea per alzare il mio punteggio da maschio… ehi tu cronista dei miei stivali, ieri sera ero una ragazza e non potevo scompormi più di tanto, ma ora che sono un maschio… Umbreon usa Neropulsar! –
Un’ onda nera si avventò sul presentatore.
- ahi! – urlò con i capelli fumanti – te ne devo dare atto biondina, sei una tipa tosta –
- questa sera sono tosto! – precisò lei.
- come vuoi tu, ehi mi daresti il tuo numero di cellulare? –
- Umbreon –
Senza aggiungere altro il Pokemon capì subito e lancio una Pallaombra verso la cabina del cronista.
- ti basta come risposta? –
- certo, cof cof, i vincitori sono cof, cof… Barry e Viola –
- non mi sorprende affatto – disse il biondo – dopo la scenata che hai fatto, mi sembra il minimo –
- mi sono comportata bene questa sera? – gli chiese.
- sei più convincente da maschio che da femmina –
- per questa sera lo prendo come un complimento… almeno credo-
- eccovi gli orologi – disse una signorina consegnandoli il premi.
- ehi cronista! – esclamò infilandosi l’orologio.
- mi chiamo Geof! –
- hai paura di me Geof? –
- da maschio si –
- perché da femmina? –
- anche –
- ci si vede gente! – disse Vivì salutando gli spalti.
Ritornarono nel centro medico.
- stavi bene oggi da femmina! - disse Viola prima di entrare nella sua stanza
- sto meglio da maschio, ma come fate voi me mettervi le gonne? –
- se guardi me, Vera e Misty, noi non usiamo molto spesso le gonne, preferiamo gli shorts son più comodi –
- sarà, buona notte –
- aspetta, noi oggi non dovevamo andarcene? –
- si, ma è stato comunque bello rimanere – e si chiuse dietro a se la porta.
 



note dell'autrice:
ringrazio tutti coloro che mi seguono e mi recensiscono, siete diventati in molti. Mi fate commuovere! +lacrimuccia+.
grazie a tutti. dovete sapere che però la festa in discoteca mi è successa in prima persona, i miei compagni vestiti da femmine, dovevate vederli!!
beh io vestita da maschio non ero da meno!!
ancora un grazie e tanti bacioni!!
mi raccomando recensite in tanti!!!!

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Capitolo 11
*** capitolo 10 full di misteri ***


- quali sono i vostri progetti? – chiese Misty sorseggiando una tazza di cappuccino.
Le ragazze si svegliarono presto, prima dei loro fidanzati o finti fidanzati, dipende di chi si parla, per poter stare po’ tranquille al loro bar preferito, quello vicino alla palestra.
- io e Drew andremo a Villaneve, li si disputerà una gara Pokemon e noi vogliamo parteciparvi – rispose la brunetta.
- io credo che continuerò il viaggio con Ash e Brock, come ai vecchi tempi –
- mi sembra un ottimo progetto – disse Viola osservando le onde del mare.
- Vivì ci stai ascoltando? – chiese Vera.
- ottima idea – rispose la bionda.
- attenta Viola! Bel ragazzo a ore undici! –
- chi? Dove? Cosa? Quando!? – esclamò alzandosi di colpo e scrutando i dintorni.
- ma come, tradisci così Barry? – chiese Misty divertita.
- Misty! – disse la bionda – un altro bel ragazzo a ore tre!-
- dove? Dove? Dove? – chiese Misty.
Le altre due si misero a ridere di gusto.
- non sono l’unica a tradire il suo ragazzo! – esclamò divertita.
- avanti, dicci a cosa pensi! – le ordinò la brunetta.
- niente, niente – sospirò la bionda – Marco che ci fai qui? Non eri all’altro bar? –
- lavoro in tutti ed due –
- ti devo parlare –
- dimmi –
- in privato –
In quel momento Marco si rabbuiò – certo, vieni –
- lo sai cosa sta succedendo in questi giorni? – gli chiese in tono preoccupato.
- si, lady Viola –
- sai che rischi stanno per abbattersi su di noi? –
- certo, lady Viola –
- ti prego –
- non mi preghi, io sarò sempre al suo servizio, soprattutto dopo quello suo padre ha fatto –
- Marco, non chiamarmi più lady Viola, chiamami Vivì –
- si, Vivì, ormai siamo al sicuro agli occhi indiscreti, usiamo i nostri nomi –
- ritornando a noi, devi proteggere la Cuorugiada, a qualsiasi costo –
- lo so, Vivì, ma riguardo a Barry e agli altri sei sicura che non è meglio che voi vi dividiate? –
- non lo so Bellocchio –
- potrebbero ostacolarti o potrebbero prenderli di mira –
- non è possibile –
- ti sei affezionata a loro, ti stai fidando di loro, non è vero? –
- agente Bellocchio, ma ti ascolti quando parli? Io non mi sono affezionata, io non mi fido, io sarò per sempre sola –
- non mi sembra, dovevano essere un mezzo, non degli amici –
- lo sono ancora, la discussione a riguardo è chiusa –
- e le gare? –
- quelle sono l’unica cosa che fa sorridere in questi giorni bui –
- sei sicura? –
- discussione chiusa, ci si vede, ciao – e se ne andò.
Mentre stava ritornando vide che i ragazzi stavano parlando con Misty e Vera.
- buon giorno! – esclamò Vivì – ora noi dovremmo andare – e prese il braccio di Barry – ci vediamo in giro! –

- allora dove andremo? – chiese il biondo facendo un sorriso all’amica.
“non posso permetterlo” pensò la ragazza mentre stava camminando.
- allora? –
“ti metterei solo in pericolo” .
- ti faccio una multa se non mi rispondi! – esclamò arrabbiato.
“mi è già successo di perdere qualcuno a cui tenevo”.
- hai 10, 9, 8… -
- andiamo ad Amipoli, ci sarà la mia gara, poi decideremo in seguito – “ma non se ci sarà un seguito”.
I ragazzi arrivarono alla piccola cittadina verso sera tarda, andarono allo stadio per iscriversi e uscirono un secondo per allenarsi un po’.
Dopodiché ritornarono all’interno dell’edificio e Viola iniziò a prepararsi per la sua esibizione.
- augurami buona fortuna –
- buona fortuna! –
- guarda c’è anche Ursula! –
- non m’importa questa mattina ho detto la verità ai ragazzi e mentre ti stavi allenando l’ho detta anche a lei –
- ok –
- non mi chiedi neanche il motivo? –
- no, sono fatti tuoi, non mi voglio immischiare –
- parla Mrs impicciona –
- che divertente che sei comunque avrai avuto un buon motivo per farlo, poi me lo dirai, ora tocca a me! –

- ecco a voi Viola, via all’esibizione! -
- Gardevoir, Rapidash uscite e brillate sotto gli occhi di tutti! – esclamò lanciando in aria le Sferepoké.
Dalle piccole sfere uscirono enormi fiammate viola intenso che abbagliarono gli spettatori.
L’entusiasmo del pubblico crebbe.
Dalle fiamme s’iniziarono ad intravedere le figure dei due Pokemon che urlavano dall’entusiasmo.
- Raspidash usa Lanciafiamme! –
Le fiamme viola e rosse si unirono formando un colore purpureo da far rimanere tutti senza fiato.
- Gardevoir usa Psichico! –
Le lingue di fuoco iniziarono a dividersi in gruppi da cui scaturirono giganteschi anelli.
- Rapidash usa Fuococarica! –
La criniera e la coda del Pokemon diventarono blu intenso, Rapidash iniziò a dimenarsi per far risaltare ancora di più la sua eleganza.
- questa serie di attacchi ha fatto risaltare la potenza e la bellezza di Rapidash! – esclamò Sara stringendo il microfono per l’emozione.
Viola si avvicinò al Pokemon e con un balzò le si atterrò sopra posizionando le gambe su  un solo fianco del Pokemon.
- forza andiamo! –
Rapidash iniziò a correre e a saltare all’interno degli anelli.
Ogni volta che ne attraversarono uno esso si rompeva creando brillantini porpora e blu.
- questa grande fiducia tra il Pokemon e la coordinatrice rende questa esibizione ancora più emozionante! – disse sorridendo l’infermiera Joy.
- e per il gran finale Gardevoir crea la bolla psichica! – disse scendendo dal Pokemon - Rapidash usa ancora Lanciafiamme –
Le scintille infuocate ricoprirono interamente la bolla creata.
- questo ai giudici non piacerà – ghignò Ursula  - mai nascondere un Pokemon, si vede proprio che è una principiante, al contrario io sono infinitamente meglio –
- ma vuoi stare un po’ zitta, vipera! – le urlò Barry – quanti fiocchi hai vinto in questa regione? –
- ancora nessuno – sibilò la ragazza.
- a quante gare hai già partecipato? –
- due o tre –
- lei è solamente la seconda gara a cui partecipa, eppure ha già vinto un fiocco e ora sta dando il meglio di se –
- si ma… -
- ma niente, lei ha una cosa che tu non hai, il rispetto! E io preferisco una principiante rispettosa che una vipera esperta! – esclamò andandosene dalla sala per accogliere la bionda appena avesse finito.
- e ora Gardevoir usa Psicoraggio! –
La bolla fiammante esplose creando milioni di scintille che invasero lo stadio risaltarono il fascino del Pokemon psichico.
- ora le votazioni! –
3…
2…
1…
- 9,3; 8,4; 10; wow un dieci da parte del signor Sukizo –
- esatto – disse lui applaudendo – una performance perfetta e il mistero della bolla, l’emozione che ho provato è stata semplicemente divina! –
- grazie! –esclamò la bionda facendo un inchino e se ne andò.
Stava percorrendo il corridoio che portava alla sala ritrovo dei coordinatori quando vide Barry che la stava aspettando.
- complimenti! – esclamò portando una mano in alto – sei stata magnifica! –
- troppo gentile – disse imbarazzata battendo la mano - rientriamo, tra poco ci diranno i risultati dell’esibizione –
- ok –
Appena rientrarono Vivì vide Ursula tutta seria, con la faccia avvilita.
- ehi Ursula! Stai per caso male? Non hai una bella c’era – disse la bionda sedendosi vicino a lei.
- sto benissimo e ora lasciami in pace – e se ne andò dall’altra della sala.
- ma che le prende? – chiese la ragazza.
- niente, guarda il tabellone –
- ecco a voi le persone che andranno in finale! –
Viola, per la tensione, prese la mano del suo amico e la strinse a se.
Barry iniziò a fissarla e le fece un sorriso, Viola non lo vide poiché continuava a fissare lo schermo.
- c’è la mia faccia! – esclamò contenta.
- bravissima –
Vivì in quel momento si accorse del gesto che aveva fatto e divenne tutta rossa.
- non c’è problema, per questa volta niente multa –
- ora vado –
Viola affrontò impavida tutte le sfide arrivando così alla finale.
-  alla mia destra abbiamo Viola e alla mia sinistra abbiamo Ursula, avete cinque minuti –
- vai Umbreon! –
- Umbre! – esclamò il Pokemon saltando dalla spalla della sua amica.
- via Gabite! –
- Gabgab –
- VIA! –
- Gabite usa Pietrataglio! –
Dal mezzo del campo tante schegge di pietra si alzarono e presero di mira Umbreon.
- Umbreon schivalo! –
Ma il Pokemon non ce la fece e Vivì perse dei punti.
- Umbreon usa Neropulsar –
- contrastalo ancora con Pietrataglio –
L’attacco del primo venne neutralizzato.
- non puoi battermi, perché io sono la migliore! – esclamò Ursula – Gabite usa Fossa –
- Umbreon stai attento! –
Gabite uscì di colpo attaccando Umbreon che cadde a terra pieno di graffi.
- Bre breon – disse alzandosi traballando un po’.
- Umbreon usa anche tu Fossa –
Il Pokemon andò sotto terra e iniziò a scavare verso il Pokemon quando però si trovò in superficie non trovò il nemico.
- Gabite usa Ira di Drago! –
Umbreon venne colpito in pieno e scivolò a terra verso la sua amica, Viola perse altri punti.
- Umbreon no! – urlò la bionda.
- ammettilo carina, io sono la migliore! – ghignò Ursula.
- mai! – disse lanciando un’occhiata d’intesa a Umbreon – forza usa Fossa –
Il Pokemon scavò una galleria sotto all’avversario.
- ancora questi stupidi trucchetti? Gabite Aeroassalto –
Ma Umbren non saltò fuori sotto al nemico al contrario uscì vicino all’amica.
- ma che vuoi fare? –
- lo vedrai –
- Gabi – e scese di nuovo a terra.
- Umbreon Pallaombra sul terreno –
Il Pokemon obbedì e la scossa che provò fece rompere il terreno sotto alle zampe di Gabite che cadde a terra, facendosi male alla caviglia.
- Umbreon usa Neropulsar! –
Mentre il Pokemon stava caricando l’attacco Vivì si guardò in giro per guardare il pubblico quando notò tra la folla un viso famigliare.
Occhi marroni e capelli marroni spettinati, fisico asciutto non troppo muscoloso, slanciato e robusto.
Abiti:maglia verde scuro mezze maniche, giacca nera da motociclista senza maniche, pantalone nero attillato senza tasche, cinturone marrone con fibbia argentata, scarpe da ginnastica nere con linee bianche, guanti con pollice, indice e medio scoperti.
In fine tatuaggio al braccio destro raffigurante un triangolo con all’interno una fiamma.
“lui… è tornato” pensò facendogli un’occhiataccia.                                                                                    
Lui la salutò e se n e andò.
“non posso lasciarlo scappare via” – Umbreon vieni – e corse via.
Corse via dal palco lasciando Ursula, Barry, i giudici e il pubblico di stucco.
Uscì in strada, pioveva a dirotto, scrutò i dintorni e vide che, a cavallo di uno Staraptor c’era lui, quel ragazzo di prima, e un’altra persona.
- ehi! Fermati! – gli urlò.
Lui si girò, le fece un sorriso, le tirò un pacchetto e scomparve nella tempesta.
- Viola cosa ti è preso, sei impazzita? –
- Barry lasciami in pace, vattene – gli urlò.
- te l’avevo detto che non hai un cervello – le sorrise – dai vieni –
- non hai capito, non ti voglio mai più vedere! - e corse via all’interno della foresta.
“il mio passato sta riaffiorando e non posso permetterlo!” pensò la bionda.
 
Note dell’ autrice:
abbiamo  fatto il pieno di misteri, state tranquilli perché ad ognuno c’è una soluzione e presto o tardi verrà svelata.
Approfitto di questo capitolo per i ringraziamenti singoli:
 The King of jaguars: grazie perché sei stato tra i primi a seguirmi, grazie per gli splendidi consigli che mi dai e grazie per i bellissimi indovinelli che ogni volta mi divertono un sacco.
Julia28: grazie perché le tue recensioni pazze, in senso buono, che mi hanno sempre donato il sorriso.
 ElettroShock99: grazie perché con le tue parole mi fai partire bene la giornata.
 P.s. a morte Lucinda!!
AmyDuDy: grazie perché sei la mia migliore amica e perché mi fai ridere anche nei momenti più bui.
vale_may: grazie per le splendide parole che mi dici perché mi danno una carica in più ogni giorno.
Lory_South: grazie perché le tue recensioni e la tua storia mi fanno sognare e ridere, sono molto confortanti.
Emy96: grazie per gli splendidi complimenti che mi dici, ognuno di essi mi rallegra sempre più.
Merel: grazie, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi hai scritto nelle recensioni, ti ho persa al capitolo 7, dove sei finita?
 
Grazie ancora a tutti, ora la smetto che se no divento smielata e inondo la tastiera di lacrime di commozione!
Grazie ancora a tutti!!! Recensite in tanti!!!!!!!!!!!!
Un bacio TB.

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Capitolo 12
*** capitolo 11 dolci ricordi e l'amara verità ***


Viola corse a perdifiato per la foresta, pioveva ancora a dirotto, era stanchissima e il suo vestito era zuppo.
“peggio di così non può andare!” pensò.
Ci fu un tuono. La ragazza si spaventò e cadde a terra.
Si mise a singhiozzare, Umbreon le si avvicinò e le diede una leccata sulla faccia.
Vivì gli sorrise, ma era un sorriso forzato.
“sono un mostro” per il fatto di aver tradito i suoi amici.
I suoi primi amici.
Si lasciò scappare un lacrima che le rigò il viso.
“– piacere di conoscervi, io so tutto di voi, mi chiamo Viola, ma chiamatemi pure Vivì, sono un’allenatrice di Pokemon, provengo da un’altra regione si chiama Piumia, si trova poco lontano da Sinnoh –”
Era iniziato tutto da quella stramaledetta frase.
“i miei  doveri, ma che se ne vadano al diavolo… e poi quella frase, piena di bugie…”.
Urlò dalla frustrazione, dalla rabbia, dalla tristezza, dall’amore.
Si, si era innamorata, di chi?
Mi sembra una domanda sciocca, non so voi.
“- non so, qualcosa di te non mi piace ma non capisco che cosa… - disse picchiettandosi con l’indice sulla fronte – ma c’è anche qualcosa che mi piace –
- non fare la stramba e appoggiati, te lo dico solamente ancora una volta appoggiati su di me –
- e io te lo dico ancora una volta, NO! –

- non va meglio così? – chiese Barry.
- sarà – disse sospirando”
Si rialzò il piedi. La cosa che non le piaceva?
- uouoh, frena bambola! –…ovvio, no?
La cosa che adorava?
"Il suo profumo sapeva di bacca pesca, una dolce bacca pesca, la inebriava i sensi, le braccia del ragazzo iniziarono a cingerle le spalle e comparve sul suo viso un sorriso".
La sua dolcezza.
Si rialzò in piedi traballando un po’, scrutò il cielo, del ragazzo lancia pacchetti (citazione di Emy96) neanche l’ombra, scomparso, caput!
 
- Viola! – gridò Barry – dove sei? –
Corse lungo il sentiero cercandola invano.
- rispondimi! – continuò ad urlare, ma niente.
Si sentiva spaesato, perso, confuso, innamorato.
“- dove vai? –
- a Muraropoli –
- Viola –
- uff, che vuoi? – chiese seccata.
- io potrei venire… -
- con me nel mio viaggio? –
- si, sempre se ti va –
- ok, prossima fermata  Muraropoli –”
Sorrise per un attimo ripensando a quei dolci ricordi.
“-mi serviva un ragazza almeno così mi avrebbe lasciato in pace! –
- ma perché io? –
- perché sei mia amica e a mio avviso sei molto carina –”.
- Viola! –
Riprese a correre ma il suo scatto fu molto breve, aveva il fiatone, si lasciò scivolare lungo il tronco di una quercia.
“- come stai? – chiese facendo una piroetta su se stessa.
- bellissima, cioè benissimo e tu? –
- agitata, e super emozionata –”
Scosse la testa, una lacrima gli attraversò il viso.
“perché sto soffrendo così tanto?”
 
“ perché ho il cuore che mi fa così male?” pensò andandosi a sedere sotto un albero al riparo dalla pioggia “io non mi posso essere innamorata di uno stupido, perché stupido è l’aggettivo che gli si addice meglio”
Chiuse due secondi gli occhi ma li riapri subito poiché ci fu una fortissima esplosione.
- aaaaaaah! – si senti urlare.
- Barry! – esclamò rimettendosi in piedi e corse verso l’acutissimo rumore.
 
Jessie: Sentite, sentite, c'è una voce nell'aria.
James: Parla con me, è molto chiara e veloce.
Jessie: Sta fluttuando nel vento.
James: Al di là delle stelle.
Meowth: È sarà il tuo tormento!
- ehi! Voi tre! – gridò Vivì – si può sapere cosa state facendo? –
- non si vede!? – disse Jessie indicando un albero.
Viola iniziò ad osservare quella pianta ma non vide nulla di strano, a parte Barry legato a testa in giù come un salame.
- e allora? – chiese picchiettandosi il mento – non vedo nulla di anomalo –
- e io chi sono? – chiese il ragazzo.
- tu sei un ragazzo molto esuberante, tra che ti sei vestito da femmina e multi tutte le persone che incontri per strada, non mi sorprende affatto vederti così –
“però, i conti tornano” pensò il biondo.
- sentite voi tre, Team Vattelapesca –
- Team Rocket! – esclamarono arrabbiati.
- appunto, allora considerando alcuni fatti: piove a dirotto già da un po’, mi sento uno schifo –
- chi-se-ne fre-ga – disse James scandendo bene le sillabe.
- a me fre-ga – rispose la bionda.
- a me no –
- a me si –
- no –
- si –
- no –
Meowth, Jessie e Berry iniziarono a guardarli confusi.
- ma di solito fa così? – chiese Jessie.
- più o meno si – rispose il biondo sospirando.
- si –
- no-
- si –
- no –
- no –
- si –
- ah-ha hai visto che t’importa –
- mi hai stufato bamboccetta, Spararete –
E una rete cercò di catturare Umbreon, ma lui la schivò.
- ora te la faccio vedere io, Seviper usa Velenocoda –
Il Pokemon si scagliò contro il ragazzo ma prontamente Viola si mise davanti e ricevette lei l’attacco.
- aaaaaaah! – urlò cadendo a terra.
Il quel momento la spalla di Vivì s’illuminò e dal cielo comparve un Pokemon, un uccello dalle ali verdi e il resto del corpo argento.
- e quello? – chiese Meowth.
- Chi-chibirai – sbuffò il Pokemon sbattendo le ali.
- Chibirai – sibilò Viola.
Dalle tasche di Vivì cadde il pacchetto lanciato dal ragazzo, esso si aprì mostrando loro una pokeball tutta nera.
- questa è una Spiritoball – disse la bionda raccogliendola.
Il Pokemon le andò vicino e la toccò, essa lo racchiuse in un fascio blu. Vivì raccolse il pacchetino infradiciato.
- ho catturato Chibirai, com’è possibile? –
Il team Rocket intanto era scappato via dalla paura.
 
…. (Viola slegò Barry, gli amici si diressero verso Clausopoli, a pochi passi da loro, senza dire una parola; entrarono nel Centro Medico locale e ad aspettarli c’erano Ash, Misty, Vera e Drew, erano sorpresi vedere gli amici in quelle condizioni così aspettarono che si fossero cambiati per avere delle spiegazioni )
 
- prima che possiate dire qualcosa dovete sapere con chi state parlando – disse Viola,
- stiamo con te Viola no? – disse Ash come se fosse ovvio.
- non del tutto, non vi ho detto la verità su alcune cose –
- parlacene adesso – disse Drew sedendosi comodo sulla una poltrona.
- devo partire da molto indietro, siete pronti? –
- si -
- mille anni fa Piumia e Sinnoh erano una sola isola chiamata Isola del Tramonto, come avevo già detto, la pace regnava sull’intera isola.
Palkia, Dialga, Chibirai  Chibisitu vivevano felici in questo mondo paradisiaco.
Palkia, padrone dello spazio, Dialga padrone del tempo, Chibirai sorella di Chibisitu padrona della natura, della vita terrena e delle stelle e Chibisitu fratello di Chibirai padrone degli spettri e del fuoco, un Pokemon cattivo, colui che governa il regno dei Pokemon morti –
- ma non esistono Pokemon cattivi, solo persone che li sfruttano in modo malvagio – constatò Vera alzando un po’ troppo la voce.
- questo è vero, ma lui è un caso a parte.
Un giorno Palkia e Dialga si arrabbiarono con Chibisitu; Chibirai prese le parti del fratello non sapendo che in realtà è stato proprio lui a fare uno sgarbo a Palkia e Dialga.
Ci fu una lotta che durò interi giorni, alla fine i quattro Pokemon, stremati dalla fatica, si divisero.
I guardiani del tempo e dello spazio si rifugiarono a sud mentre i due fratelli a nord e così le due isole si divisero come i loro cuori – sospirò fissando il verde prato dalla finestra.
- e poi? – chiese Misty.
- nella nuova isola, Chibirai e Chibisitu, vissero per cent’anni allegri della loro nuova vita ma tutto cambiò quando Piumia venne popolata dagli esseri umani e dai Pokemon.
Per un breve periodo tutto filò liscio ma non tutto dura per sempre, ben presto Chibisitu si accorse che gli abitanti della regione erano più grati a Chibirai, poiché lei concedeva frutti gustosi, verdi prati, laghi cristallini, mentre il fratello solo distruzione.
Così Chibisitu, preso dalla gelosia, rase al suolo tutte le case e uccise tutte le persone.
Regnava il silenzio, Chibirai capì che il fratello era stato l’origine di tutto, del litigio con Palkia e Dialga e tutta la desolazione che si era creata –
- mammamia che storia! – esclamò Ash.
- già – disse la bionda – ci fu una lotta ma nel bel mezzo della battaglia i due Pokemon sentirono dei pianti.
Nascosti da un cespuglio di rose c’erano due neonati, un maschio e una femmina.
Chibisitu adottò il maschio applicandogli sulla pelle un marchio, un triangolo con all’interno una fiamma mentre Chibirai adottò la femmina, applicandogli sulla pelle un tatuaggio un cerchio con all’interno un fiore a cinque petali.
Piumia iniziò a ripopolarsi da persone e Pokemon, si crearono due regni: il regno della Luce e il regno delle Tenebre con a capo i due bambini, ormai cresciuti, Mov, la ragazza e Vasiliás il ragazzo.
Ancora oggi ci sono questi due regni.
- e chi sono i re? – chiese Barry leggermente infuriato – e poi non ho ancora capito perché sei scappata durante la gara? –
Viola tirò un po’ su la manica e scoprì la delicata spalla e sopra di essa c’era il tatuaggio con il fiore che aveva descritto prima.
- io sono la regina di Piumia della Luce, e sono scappata perché King, re di Piumia delle Tenebre, era lì e io dovevo catturarlo o almeno fermarlo, ma non ci sono riuscita –
Tutti rimasero a bocca aperta, non sapevano cosa dire, Barry passò dall’arrabbiato allo stupito.
- ma come mai nessuno ti ha riconosciuta? –
- perché mi sono tinta i capelli e ho messo delle lenti a contatto, vi ho mentito ma l’ho fatto solo per salvare il mio popolo, ho sentito che avete sconfitto il team Idro, Magma e anche Galassia e vi siete battuti con coraggio alla Lega di Sinnoh.
Così ho voluto chiedervi aiuto, ma andare come regina avrebbe fatto troppo scalpore e così mi sono travestita –
- perché non ci hai detto nulla? – chiese Misty.
- ve lo avrei detto appena saremmo stati tutti presenti, sapete anche il tuo arrivo e quello di Drew e Vera era opera mia, ma poi diciamo che mi sono affezionata a voi, siete stati i miei primi amici e farvi correre questo rischio era troppo grande.
Così appena ho visto quel ragazzo, ho ripensato a quanto vi ho mentito e a quanto mi sono sentita male nel farlo, mi spiace –
Ci un’ attimo di silenzio imbarazzante.
- ora capisco che non vorrete più avere niente a che fare con me, quindi è meglio che ve ne andiate-
Barry non se lo fece ripetere due volte, si alzò dalla sedia e se ne andò.
Ash provò a fermarlo ma niente da fare.
- noi non siamo come Barry, noi ti appoggeremo sempre - disse Ash deluso.
- Ash ha ragione – disse Vera – noi saremo… -
- amiche per sempre! – risposero le altre due.
Viola chiuse gli occhi, era bello che tutti l’avrebbero aiutata, tutti tranne lui…
Respirò pesantemente, una fitta le colpì il cuore come una lama tagliente; aprì gli occhi e lì davanti a se c’era…
- andiamo, pensavi forse che ti avrei abbandonato così? – chiese il biondo offrendole una lattina di aranciata – ero solo andato a prenderti qualcosa da bere –
All’improvviso il dolore era cessato, Vivì iniziò ad abbracciare il ragazzo – grazie –
Barry non capì ma ricambiò l’abbraccio con gran gioia.
 
 
Note del’autrice:
questo capitolo rivela un po’ di cose sul chi è Viola veramente, so che non rivela tutto…
Per questo dovete aspettare il prossimo capitolo.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e che mi recensiscono.
Un bacione. Recensite in tanti!!!!!!

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Capitolo 13
*** un'immagine di Piumia per voi!!!! ***


questa è una immagine di Piumia per voi, lo so che non è un gran che ma spero che vi piaccia!!!
fatemi sapere cosa ne pensate.
ps: grazie ElettroShock99 senza di te non so cosa avrei fatto!!!

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Capitolo 14
*** capitolo 12 il mio passato ***


- sentite ragazzi – esordì Viola – volete veramente aiutarmi? –
- si – risposero all’unisono gli amici.
- però ci devi spiegare un po’ di più, insomma qual è il tuo piano? – chiese Barry ancora un po’ confuso.
- beh…- iniziò a dire ma si bloccò poiché si rese conto che una persona dai vestiti neri e verdi li stava spiando – meglio di no o almeno non qui –
- e perché? – chiese Vera piegando leggermente la testa a destra.
Viola fece un leggero cenno verso la persona, tutti si girarono.
- sarà qui per spiarci, King deve aver capito che mi sono travestita e quindi anche se continuassi con questa identità, a lui non farebbe ne caldo ne freddo –
- e quindi che si fa? – domandò Misty dando una gomitata a Brock che stava continuando a guardare l’infermiera Joy.
- credo che ritornerò alla mia vecchia identità, dopodiché prenderemo il mio aereo privato –
- tu hai un aereo privato!? – esclamarono in coro gli altri.
- beh si, poi vi spiegherò il perché sull’aereo, ci vediamo nel giardino sul retro tra un’ora, dopodiché andremo aeroporto e andremo a Yuppapoli, li c’è la base del Team Luce e solamente là vi spiegherò tutto –
- perché ci sono ancora misteri? – chiese Vera.
- si, moltissimi, allora che ne dite? –
- ok, ma come fai a toglierti il colore dei colore dai capelli? – chiese Ash pensando di aver capito di come funzionassero le tinte dopo l’idea geniale che aveva avuto qualche anno fa di farsi una mesh bionda, ma rendendosi conto che non era stata una delle sue pensate migliori.
- la mia tinta è una composizione naturale di Baccalemon, si scoglie applicandole una soluzione, avevo già pensato fin dall’inizio che King mi potesse rintracciare ed così ero già pronta a cambiare identità, ma ho visto che ci ha messo pochissimo tempo a trovarmi, così non vedo il motivo di continuare a nascondermi –
- mi sembra logico – disse il moro ancora girandogli la testa per tutta la spiegazione di prima.
- vuoi una mano?  - chiese Misty.
- si grazie –
Le ragazze andarono nella loro stanza.
 
…(1 ora dopo)
 
I ragazzi erano nel giardino sul retro sotto la luce della luna e dei lampioni ad allenarsi per la prossima gara Pokemon o Palestra.
La porta del Centro si aprì e da la uscì la vera Viola affiancata da Vera e da Misty.
I vestiti che portava erano gli stessi a parte la maglia che era diventata una soffice camicetta, sempre a maniche corte, nera.
I capelli erano di un nero intenso, lisci che si lasciavano accarezzare dal vento che soffiava lievemente e i suoi occhi erano viola, ancora più penetranti di quelli verdi.
Barry rimase sbalordito dalla sua bellezza, era come se la vedesse per la prima volta.
- wow! – esclamò il Ash rimanendo a bocca aperta.
Viola sorrise – allora possiamo andare –
 
… ( all’entrata dell’aeroporto)
- ehi voi! – gridò l’agente Jenny – ragazzi, ma sapete che ore sono? È mezzanotte! Gli aerei qui partono solo domani mattina alle 9:00 –
- oggi c’era festa per gli aeroporti, non mi ricordo il perché, ma non vogliono che si entri qua prima dell’ora stabilita –
- oh mia dolce agente Jenny – disse Brock con gli occhi a cuoricino – la luce della luna che si riflette sulla tua pelle ti regala un’affascinate aura di bellezza e io…aaah - ma non riuscì a terminare la frase perché Croagunk gli aveva inferto una dolorosissima Velenpuntura e lo stava trascinando via.
- e tu sei uno sciocco – concluse la frase Misty.
- approvo in pieno – aggiunse Vera.
Jenny posò il suo sguardo su Vivì e disse facendo un inchino – mi spiace milady, non l’avevo vista-
- non fa niente, il mio aereo è pronto? –
- certamente milady, venga l’accompagno –
- grazie –
- ma tu fai quest’effetto a tutti? – chiese Barry seguendo l’agente.
- si, ma farei di tutto per cambiarlo –
- oh – aggiunse sorpreso dello risposta.
- ehi! – gridò Jenny – voi tizi laggiù –
Viola guardò dove stava indicando l’agente e vide degli uomini con i vestiti neri e verdi.
- voi due! – esclamò Vivì.
- acc… il piano è saltato King – disse un uomo al walky-talky.
- fa lo stesso – rispose King – ritirata –
- no nessuna ritirata! – esclamò Vivì irritata – Dragonite vai! – e un grosso drago verde con le ali viola comparve.
- wow, un Dragonite shiny – sospirò Ash.
- Dragonite usa Tuono –
Ma non ci fu niente da fare perché i due tipi intanto erano già fuggiti usando un apparecchio con il Teletrasporto.
- arg! – gridò Viola.
Jenny fu piuttosto sorpresa di vedere la “docile” regina arrabbiarsi così tanto.
 
… (caricarono gli zaini sull’aereo e l’aereo partì, nel girò di pochi minuti tutti si addormentarono sopra ai loro sedili, tutti a parte Barry)
 
Barry iniziò a guardare fuori dal finestrino, era circa mezzanotte. Fuori era tutto buio.
Osservò gli Hoothoot e i Noctowl che volavano liberi e spensierati.
“Lista mentale:
- chiedere a Viola il perché non mi ha lanciato una Pallaombra quando ho dato della gallinella alla ragazza … fatto
- fare una multa ad Ash… fatto
- cercare un motivo per aver fatto una multa ad Ash… non fatto, ma c’è sempre un motivo”
In quel momento Vivì appoggiò la testa sopra alla sua spalla.
“ cosa faccio? Cosa faccio?
Cervello: falle una multa.
Ottima idea e magari la mando in prigione.
Cervello: vedi che qualche volta hai delle idee intelligenti!
Amore: goditi il momento.
Coscienza: lasciala com’è magari un giorno ti ringrazierà.”
- beh due contro uno, la maggioranza vince – disse il biondo alzando un po’ troppo la voce.
- aaaw – sbadigliò la mora – che succede? Siamo arrivati? –
- no, non ancora – rispose l’amico riappoggiando la testa di Vivì sulla propria spalla.
- questo momento mi ricorda il primo giorno che ci siamo conosciuti –
- è vero –
- grazie per essermi così accanto –
- figurati tra amici si fa questo e altro –
- non ho più sonno – e rialzò la testa ma Barry gliela trattenne ancora una volta e lei non si oppose.
- ma tu come sei diventata regina, insomma sei un po’ troppo giovane –
- molto tempo fa, quando io e te eravamo ancora dei bambini, il team Tenebra era attivo, il capo, Temis, il padre di King, voleva risvegliare Chibisitu, mio padre, mia madre e mio fratello Alessandro si sacrificarono per far si che questo non accadesse, vennero imprigionati nel corpo di Chibisitu e giacciono ancora lì, vivi ma senza via di uscita.
Io ero solo una bambina quando questo successe, non mi ricordo niente.
Il mio più grande desiderio è riabbracciarli e stare di nuovo con loro, ma questo non è possibile perché questo implica che devo risvegliare Chibisitu e se lo faccio non so cosa potrebbe succedere.
Io sono l’unica erede al trono, è per questo che appena ho compiuto 18 anni sono diventata regina.
Darei la mia vita per far si che il mio sogno si avverasse –
Barry non se la sentiva di andare avanti con quella conversazione, gli venne d’istinto accarezzarle i capelli, quei lunghi capelli corvini.
- stai tranquilla, io ti sarò sempre accanto -
 
 
Note dell’autrice:
questo è un capitolo di passaggio, avete scoperto un po’ del passato di Viola, vi prometto che nel prossimo capitolo, si sveleranno altri misteri, non penso tutti, ma molti.
Spero che vi stia piacendo la mia storia!
Grazie a tutti, a quelli che mi seguono, a quelli che mi recensiscono e a quelli che hanno messo la storia nelle preferite.
Recensite in tanti!
Un bacio TB.

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Capitolo 15
*** capitolo 13 Il team Luce ***


Barry scese le scale che lo portavano al suolo, il suo amatissimo suolo.
- terra, la mia bellissima terra – disse sdraiandosi qualche secondo sull’asfalto.
- Barry sei sempre il solito – lo canzonò Vivì – abbiamo avuto solo qualche turbolenza.
- qualche turbolenza!? – esclamò – ma se per tutto il viaggio è stato un continuo su e giù, su e giù -
- falla finita, guarda che non puoi mica fare multe alle turbolenze –
- guarda e impara, ehi voi lassù – si mise ad urlare ma prontamente Viola gli diede un pugno sulla testa – ahi! –
- ma sei impazzito? Sono le quattro del mattino, a quest’ora la gente dorme –
“Lista mentale di Barry:
- ricordarsi di fare una multa alle turbolenze”
In quel momento gli amici si resero conto di dove si trovavano: dietro loro c’era una meravigliosa villa bianca di quattro piani, un’infinita distesa di verde con qualche roseto qua e là e gruppi di Pokemon che dormivano profondamente o su degli alberi o sull’erba fresca.
- tu hai una pista di atterraggio a casa tua? – chiese Misty sbalordita.
- no, la mia casa è molto più grande, questa è la base del team Luce – disse percorrendo il giardino cercando di fare meno rumore possibile.
I ragazzi in assoluto silenzio salirono fino al terzo piano dell’edificio.
- ascoltate, domani mattina, verso le 10:30 andate nel giardino sul retro, ci sarà una riunione con tutti i membri – spiegò Viola – quella è la stanza di voi ragazzi e questa è quella delle ragazze, io andrò nella mia, devo finire di compilare un po’ di carte –
- ma sono le quattro e mezza del mattino, riposati un po’ – disse Vera quasi urlando.
- zitta – la sgridò il fidanzato – sei la solita sguaiata –
- senti chi parla – bofonchiò la brunetta.
- se avete bisogno di me, non esitate a chiamarmi, il salone è al secondo piano – e dicendo ciò chiuse dietro di se la porta.
I ragazzi non avevano per niente sonno così andarono nel salone.
- mammamia che razza di situazione – disse Ash sprofondando nel morbido divano.
- si, ma mi piace, è diversa – commentò Misty.
- ehi guardate qui – li richiamò Brock – guardate questo dipinto –
Il quadro raffigurava due bambini, una femmina e uno maschio, uno aveva un completino nero e l’altra un soffice vestitino bianco, si trovavano in un gazebo e stavano sorridendo mentre stavano giocando con un Eevee ed uno Shinx.
Ognuno dei due aveva una collana, quella del ragazzo raffigurava lo Yang mentre  quello della femmina rappresentava lo Yin.
- ma questa è Viola – disse Berry – ma l’altro chi è? –
- Viola e King, amici nonostante le differenze – lesse Brock.
- ma King non era il re della Piumia Oscura? – chiese Drew.
- si e vero – rispose Barry - secondo voi dovremmo andare da Viola? –
- no, lasciamola in pace, mi sembra molto scossa, domani mattina chiariremo tutto –
“LISTA MENTALE DI BaRRY:
- fare una multa alle nuvole.
- chiedere del quadro.
- fare una multa a qualcuno”
Intanto…
Viola si sedette alla sua scrivania ed iniziò a lavorare. Si mise un attimo le mani in tasca e si accorse di avere ancora il pacchetto che gli aveva lanciato King.
Lo aprì dentro c’era una collana e un bigliettino.
Cara Viola,
il mio piano sta procedendo a gonfie vele, ti lascio questa collana, il simbolo dello Yin. Nero.
Ti ricordi cosa mi dicevi da piccola? – siamo l’uno l’opposto dell’altra, quindi ci completiamo a vicenda- Cavolate!
Ti volevo solo informare che la caccia è aperta.
King”
Viola indossò la collana.
- King, sei così cambiato, ma perché? Ti volevo bene, invece ora non lo so, tu sei buono ma è stato tuo padre a cambiarti così tanto, ti ha trasmesso l’odio, io so che dentro di te c’è ancora del buono… la caccia è aperta, è già entrato in azione.
Meglio non pensarci ora – e ricominciò a lavorare.
 
Il mattino seguente…
 
Viola si svegliò aprendo lentamente gli occhi. Era una bellissima mattinata di sole.
Alzò la testa dal tavolo leggermente indolenzita.
- mi sarà addormentata –
Guardò l’orologio che segnava 10:00.
Si diede una lavata veloce, si cambiò e scese le scale.
Per le scale incontrò Barry.
- ciao – disse Viola dandogli una pacca sulla spalla.
- ehi, come stai? –
- ho un po’ male al collo ma per il resto sto bene e tu? –
- umf –
- hai voglia di parlarne? –
- non ho fatto ancora una multa a qualcuno –
- tutto qui? –
- tutto qui? – la ammonì – è una catastrofe! –
- oh si, hai proprio ragione –
In realtà Barry aveva mentito, era in pensiero per Viola, in quegli ultimi giorni era più spenta del solito.
- andiamo nel giardino – disse il biondo – saltellando –
- come scusa? –
- e dai – e la prese sotto braccio – venga signorina –
- beh se la metti così, certo –
- al tre –
- uno –
- due –
- tre! – urlarono insieme – saltelliamo, saltelliamo, saltelliamo –
E percorsero due piani saltellando fino ad arrivare al piano terra.
- saltelliamo, saltelliamo – continuarono a ripetere.
- ma signorina – disse il biondo con un accento inglese - una lady non saltella –
- oh, ha ragione – disse imitandolo – ma anche un gentiluomo non saltella così –
- per questa volta faremo un’eccezione –
- mia regina! – esclamò un uomo dai capelli bianchi che portava uno smoking – cosa fa? –
- mi scusi George – e lasciò l'amico.
- forza ritorni in se e ora vada in giardino –
- certo – disse andandosene.
- ma dico io, prima si mette quei strani vestiti e poi si comporta così –
- lei sarebbe? – chiese Barry leggermente arrabbiato.
- io sono colui che si prende cura di Viola fin da piccola – rispose lui stizzito.
Ma il ragazzo non lo ascoltò e seguì l’amica.
Quando arrivò in giardino vide, oltre a Vivì e ai suoi amici, molte altre persone: due uomini anziani che portavano un camice da scienziato, due ragazzi, un maschio e una femmina, che portavano un’uniforme rossa e nera con un simbolo sulla giacca che sembrava una trottola, un ragazzo dai capelli neri e i vestiti blu affiancato da un Lucario, una ragazza dai capelli verdi e un lungo vestito dello stesso colore affiancata da un Chansey e infine due uomini e una donna che avevano i vestiti tutti bianchi con una piccola mantellina che raffigurava il simbolo che Viola aveva sul braccio.
- grazie a tutti per essere venuti – esordì la ragazza – ora sapete tutti cosa sta succedendo nel mio paese, vorrei chiedervi aiuto dal profondo del mio cuore –
- certamente – disse il ranger – noi la conosciamo già me lei no –
- esatto, purtroppo non ho avuto il modo di conoscervi prima, ma vi prego no siate così formali –
George sbuffò con una certa disapprovazione.
- piacere io mi chiamo Primo, sono Top Ranger – disse esibendo il suo stayler.
- io mi chiamo Solana, sono anch’io una Ranger proveniente dalla regione di Fiore –
- piacere di conoscervi –
- io sono il professor Oak, sono un studioso Pokemon –
- io sono il professor Rowan anch’io, come il mio collega studio i Pokemon –
- io sono Demetra – disse la ragazza dai capelli verdi.
- io mi chiamo Marisio, sono un guardiano dell’aura e questo è il mio amico Lucario –
- lei lo sa già chi siamo noi – disse l’uomo con l’uniforme bianca – ma gli altri no, noi siamo il trio Luce, tenenti dell’esercito della Luce, io sono Fabio-
- voi sapete già che noi dobbiamo difendere la nostra regione dalla Piumia Oscura, per far ciò bisogna difendere le Cuorugiade – disse la donna con l'uniforme bianca.
- cosa sono? – chiese Barry.
- le Cuorugiade sono cristalli, in tutto sono cinque, molto tempo fa il regnante della Luce ha racchiuso Chibisitu in cinque pietre, riunite posso farlo ritornare in vita, per questo dobbiamo impedire che King le trova.
Ognuna di esse è custodita in luoghi molto pericolosi, protette ognuna da un Pokemon leggendario-
- qual è il piano? – chiese Primo.
- ci divideremo in cinque squadre, queste andranno da una Cuorugiada e la proteggeranno, dopodiché io arriverò a prenderle –
- ma non è più sensato che noi andiamo e le portiamo qui? – disse Demetra sorseggiando un po’ di teh.
- non è così semplice, solo chi ha il segno può averle, quindi è necessaria la mia presenza –
- capito –
- formiamo le squadre – disse prendendo la cartina – Misty, Ash e Brock andranno a Città del Sospiro, lì c’è la Cuorugiada di tipo Volante –
- ma quindi le Cuorugiade sono di diversi tipi – la bloccò Ash.
- si, come Chibirai, Chibisitu conosce tutte le mosse possibili, i suoi poteri vengono dunque da Cuorugiade di tipi differenti, Volante, Erba, Fuoco, Acqua e Drago –
- ok –
- poi Demetra e Marisio andranno alla Valle della Lava, lì c’è la Cuorugiada di tipo Fuoco; Vera e Drew andranno a Sottilvetta, lassù c’è la Cuorugiada di tipo Erba; Primo e Solana andranno a Vorticonda là in una grotta in fondo al mare c’è la Cuorugiada di tipo Acqua ed infine Trio Luce andate al Lago del Drago Arcobaleno –
- e noi? – chiese il Oak.
- voi resterete qui a raccogliere dati che ognuno vi invierà attraverso questi – e dispose sul tavolo cinque minicomputer – qua dovete registrare ogni minima cosa sospetta, essi sono collegati uno all’altro, così se ci sono problemi possiamo comunicare l’uno con l’altro –
- molto bene –
- Barry tu verrai con me, Trio Luce voi accompagnerete Ash e i suoi amici con i vostri elicotteri, farete più in fretta, ci sono domande? –
- no – risposero tutti.
- molto bene, possiamo andare –
Tutti si misero in marcia per la loro destinazione.
 
 
 
 
Note dell’autrice:


Ciauu! Come state? Spero bene.
Credo che, a parte la lista mentale di Berry, si sia spiegato tutto.
Che ne dite di questo capitolo.
Ringrazio tutti quelli che mi seguono e quelli che mi recensiscono e quelli che hanno messo la mia storia tra le mie preferite! Grazie!
Recensite in tanti!
Un bacio TB.
ps: vorrei consigliare la lettura di questa ff: La Sinfonia del Rapimento di Dreamwolf91

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Capitolo 16
*** capitolo 14 asilo per un giorno ***


Era da circa un’ora che i nostri amici stavano camminando quando decisero di riposarsi un po’ sulla riva di un lago.
- parliamo un po’? – chiese Barry.
- e di che cosa vuoi parlare? –
- come mai c’era un dipinto di te e King da piccoli alla villa? –
- da piccoli noi eravamo molto amici, lui apparteneva alla Piumia oscura, ma non ci importava, volevamo pure per partire in viaggio insieme, quando saremo stati più grandi –
- ma tuo padre era il re della Luce! Non te lo avrebbe mai permesso –
- no, a lui face molto piacere, diceva che era un piccolo passo per l’unità dei nostri due regni, ma poi il padre di King divenne re e così ci fu una guerra poiché suo padre odiava noi della Piumia della luce, Temis evocò Chibisitu e il resto lo sai già  -
- e George chi sarebbe? –
- dopo la “scomparsa” dei miei genitori e di mio fratello, lui si è preso cura di me –
- e come mai era così stizzito? –
- beh, doveva insegnarmi come si diventa una regina e così non ammette nessuna eccezione –
- tipo saltellare? –
- tipo saltellare – rispose ridendo.
- allora chissà che noia –
- un po’ ma col tempo ci si fa l’abitudine –

 
- uffa – sbuffò il biondo.
- che cos’hai? – chiese Vivì distogliendo lo sguardo dalla rivista che stava leggendo.
- mi sto annoiando –
- e la cosa dovrebbe interessarmi perché? –
- perché si –
Viola alzò gli occhi al cielo, in quel momento le venne un’idea, si avvicinò al laghetto e estrasse una Pokeball.
- vai Kingdra – sussurrò e il Pokemon uscì dalla sfera facendo meno schizzi possibili.
Barry ovviamente non  si accorse di nulla.
- tieniti pronta Kingdra –
- King…dra –
- senti Barry, hai già fatto la multa alle turbolenze? –
- no-
- meglio, perché non ti conviene, secondo me il cielo si arrabbierà –
- ma ti senti quando parli? Il cielo si arrabbierà, aiuto si salvi chi può, sta a vedere – e si alzò da dov’era - ehi turbolenze! Sono io Barry, colui che avete fatto arrabbiare ora vi faccio… –
- Kingdra Pioggiadanza indirizzata su Barry –
Il biondo non riuscì a finire la frase che un’ondata di pioggia scese su di lui inzuppandolo da capo a piedi –
- vi faccio… un sacco di complimenti o mio adorato cielo – concluse rifugiandosi sotto un albero.
- te lo avevo detto – e rise di gusto – forza Kingdra ritorna! –
- quindi sei stata tu –
- chi io?! Nooooo –
- Viola… di cognome come fai? –
- Viola Acquamarina Moon –
- Acquamarina!? –
- che c’è che non va in Acquamarina!? –
- è strano –
- ah, Barry però è normale –
- no ma il mio è strano forte, il tuo è strano e basta –
- il mio è strano carino e grazioso –
- se lo dici tu, però quante poche cose so di te –
- eh già, vuoi sapere qualcos’altro? –
- vuoi un panino? – disse addentandone uno.
- dipende da cosa c’è dentro –
- perché? –
- sono vegetariana –
Barry rimase a bocca aperta da cui si vide cosa stava masticando.
- salame?... no grazie – disse la ragazza.
Il biondo richiuse la bocca – wow, però ora che me lo fai notare non ti ho mai visto  mangiare carne, e da quando lo sei? –
- è una delle piccole cose che mi ha tramandato mio fratello -
- ueeee – si sentì in lontananza.
- c’è qualcuno che piange – disse Barry – andiamo a vedere chi è? –
I due ragazzi raccolsero le loro cose e andarono verso la persona.
Quando arrivarono videro un bambino di circa cinque anni che stava piangendo a dirotto poiché aveva un ginocchio sbucciato.
- ehi piccolino – disse Viola con dolcezza – cosa ti sei fatto? –
- io st-stavo cercando il mio Chi-Chikorita c-che era sc-scappato –
- ok, sai cosa facciamo? – disse prendendo un cerotto e una caramella dallo zainetto – ora tieni – e gli porse la caramella.
- non si accettano cose dagli sconosciuti, me lo dice sempre mia mamma –
- tua madre è molto saggia – ed estrasse la rivista che stava leggendo un attimo prima – vedi la ragazza sulla copertina? –
- si, quella è la mia regina ed è la ragazza che sposerò un giorno –
- non noti nessuna somiglianza? –
- tu sei lei? –
- si sono io, ora la vuoi la caramella? –
- è un pegno d’amore? –
- no piccolino ma sarei felice che tu l’accettassi –
- ok e il tipo strano vicino a te chi è? –
- io non son strano –
- che lo sei – contestò il bambino.
- ora basta, ti faccio una multa – e iniziò a guardare l’orologio.
- no sono io che la faccio a te – prese il braccio di Vivì per guardare l’orologio Poketouch – hai dieci secondi per pagarla –
- ma quello lo dico sempre io –
- no io –
- io –
- io –
- la finisci Barry? – disse in tono sempre dolce, quasi sembrava un’altra persona.
- si scusa –
- ecco fatto – e gli mise il cerotto.
- la mia maestra mi da sempre un bacio sulla bua –
- ah davvero? Beh allora lo farò anch’io – e gli diede un piccolo bacio su ginocchio.
- perché quando io mi faccio male non mi dai un bacio? –
- perché la maggior parte del tuo male  è causato da me e quindi a cosa servirebbe? –
- a niente – rispose deluso.
- bravo ragazzo, come ti chiami piccolino? –
- Michele e tu sei Viola, giusto? –
- giustissimo –
- e io sono Barry di Duefoglie –
- che ne diresti se ti aiutassimo a cercare il tuo Chikorita? –
- si, grazie –
I tre girarono dieci minuti buoni in cerca di quel piccolo Pokemon quando alla fine lo trovarono che stava prendendo il sole.
- Michele ce l’hai la sua Pokeball? –
- si è qui - è la tirò fuori – ma  lui è molto diffidente -
- mmmh Umbreon, che ne diresti di aiutare Michele? –
- um-um – disse annuendo.
- allora Michele, appenati sarai avvicinato un po’ di a Umbreon di usare Pallaombra e quando vedi che il tuo Chicorita sta attaccando digli di schivare il suo attacco, ok? –
- ok, ma non so se ne sono capace –
- sta tranquillo ti aiuterà Barry –
- io?! –
- si tu, forza tra maschi ci si intende no? –
- si, si –
- forza Umbreon usa Pallaombra – disse Barry.
Il Pokemon si girò verso il biondo e gli lanciò la palla di energia oscura.
- ahi! – urlò tanto da svegliare Chikorita – ma ti prende, Pokemon indica alberi per dare testate –
Umbreon si arrabbiò ancora di più e gliene lanciò un Neropulsar.
- ahi! –
Chikorita per lo spavento gli lanciò un Solarraggio.
- aaahi! Non ti ci mettere pure tu nanetto di un Pokemon –
- ehi non dire così al mio Pokemon, forza Chikorita ritorna –
Un fascio rosso avvolse il Pokemon che sparì dentro la pokeball.
- ben ti sta Barry – disse Viola – Michele doveva riprendere il suo Pokemon non tu –
- Michele doveva riprendere il suo Pokemon non tu – disse il ragazzo imitandola – uffa, Umbreon un giorno di questi ti prenderai una multa! –
- Umbr-um – ringhiò il Pokemon.
- Michele ora dove sono i tuoi genitori? –
- i miei genitori non ci sono, però c’è la mia maestra d’asilo, si chiama Katia –
- bene andiamo da Katia –
I due ritornarono al posto dive avevano conosciuto Michele e percorsero ancora un po’ di strada fino ad arrivare ad un piccolo edificio color verde acceso con una scritta “Asilo Pokemini”.
- ehi c’è qualcuno?- bussò il ragazzo.
Una ragazza dai capelli rossi uscì.
- oh, Michele ti stavamo cercando –
- scusami Katia –
- grazie ragazzi, oh mia regina – e fece un profondo inchino.
- piacere Katia – disse Vivì – lui è Barry un mio amico –
- piacere – disse la rossa sospirando – grazie ancora -
- c’è qualcosa che possiamo fare? – chiese la corvina.
- no mia regina –
- per me sarebbe un piacere –
- mia regina, di solito ci sono altre due persone con me che si prendono cura dei bambini, ma oggi stanno male e io non posso rimanere qui perché devo svolgere una commissione a Yuppapoli –
- stai tranquilla, baderemo noi ai bambini – disse Viola.
- calma Viola – disse Barry prendendo da parte – e le Cuorugiada e la missione? –
- non me ne sono dimenticata, ma sono solo dei bambini e sarà solo per oggi –
- e va bene ma se Mister Viola sarà mia moglie farà ancora il galleto con te allora non risponderò delle mie azioni –
- è solo un bambino!... per caso sei geloso? –
- no non lo sono - e divenne tutto rosso.
- si che lo sei –
- no invece e ora andiamo –
Così i nostri eroi faranno per un po’ i maestri d’asilo prima di continuare la loro avventura.
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
 
avete visto!? Ho aggiornato prima di domenica!!!!
Siiii!
Comunque ho voluto inserire un piccola avventura prima di cercare la Cuorugiada.
Spero che vi piaccia.
Ringrazio tutti coloro che mi recensiscono, che leggono, che hanno messo la storia tra le preferite e che mi seguono.
Mammamia siete diventati in tanti, grazie ancora.
Recensite in tanti!
Un bacio TB.
ah! vorrei consigliarvi di leggere le mie due one-shot che ho scritto due o tre giorni fa:
Ti guardo andare via... (Lightrockshipping).
Ti sto pensando...  (Palletshipping).
 

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Capitolo 17
*** Capitolo 15 asilo per un giorno seconda parte ***


Katia era andata via da circa un’ora che già Barry stava impazzendo.
La classe, che era stata assegnata ai due ragazzi, era composta da tre bambini:  Marco, Michele e Paolo e da tre bambine: Giulia, Amelia ed Emilia, le ultime erano  gemelle ma con l’unica differenza che Emilia aveva le lentiggini ed Amelia no; le bambine erano molto tranquille a parte Amelia che schizzava da una parte all’altra della classe seguita a ruota da Marco, Michele invece, seguendo l’esempio di Barry, appioppava multe ogni secondo ai suoi compagni o al suo Pokemon.
Giulia e Michele erano i più grandi poiché avevano circa cinque anni mentre il resto della classe, a parte le gemelle che ne avevano tre, ne aveva quattro.
Ogni bambino possedeva un Pokemon:  Michele aveva un Chikorita che purtroppo Barry conosceva molto bene, Giulia aveva un Charmender, Amelia ed Emilia avevano entrambe un Torchic ma quello di Emilia aveva le penne sulla testolina e sulla coda gialle invece quello di Amelia rosse intenso, Marco aveva un Bulbasaur e Paolo aveva un Mudkip.
  • Marco non stuzzicare troppo Bulbasaur, Amelia Emilia basta litigare Paolo smettila di correre disturbi i Pokemon! –
La corvina intanto era sparita.
- Viola dove sei finita? Aveva detto torno subito e invece non è ancora tornata  -
La porta si aprì e a Barry si illuminarono gli occhi, la ragazza era tornata.
  • Finalmente! Ti prendi una multa per avermi fatto aspettare –
Viola per ripicca gli tappo il naso.
  • Ehi! –  esclamò il biondo con una  voce buffa
  • ora puoi stare zitto? –
  • si ma se mi prometti che non mi lascerai più da solo con loro –
  • non sono mica dei Raymperior infuriati –
  • peggio! –
  • sei un caso disperato -
  • Viola cosa facciamo ora? – chiese Giulia tirandole un po’ la camicia.
  • Venite fuori e lo scoprirete! –
La classe uscì dalla scuola e andarono nel parco giochi.
Appena arrivarono furono tutti stupiti Vivì aveva costruito un mini percorso ad ostacoli, adatto ovviamente ai bambini, che si snodava all’interno del parchetto.
  • Visto che volete diventare Allenatori  o Coordinatori o ancora Allevatori, la prima cosa da fare è affinare la vostra amicizia con i vostri Pokemon, tutto chiaro? –
  • Si - risposero in coro.
  • allora il percorso si svolge così, tutti voi sarete un’unica  squadra, se uno di voi non supera il traguardo la prova non è superata, prima di tutto dovete superare questo tronco – disse facendo un salto per superarlo – dopodiché dovrete distruggere, con l’aiuto dei vostri Pokemon questo masso ed infine spegnere in piccolo fuoco che farà il mio Rapidash, ok? –
  • tutto chiaro – rispose Michele – ma siamo piccoli non so ce la faremo –
  • state tranquilli vi aiuteremo io e Barry se avete qualche problema –
  • grazie – dissero all’unisono.
  • Pronti… ai posti… Via –
Tutti corsero verso il primo ostacolo.
  • Ma è altissimo! –esclamò Paolo.
  • State tranquilli – disse Viola – con l’ausilio di Bulbasaur e Chikorita e delle loro liane potrete superare facilmente il troco –
  • Ok Chicorita usa stretta con liane ed avvolgimi – disse Michele.
Il Pokemon eseguì i comandi e in poco tempo il bambino fu dall’altra parte.
Gli altri seguirono a ruota l’esempio di Michele e così tutti ritrovarono a correre verso il secondo ostacolo.
  • Come facciamo a rompere quel masso non siamo così forti- disse Giulia.
  • Voi no ma i vostri Pokemon si,  Charmender e i Torchic conoscono Botta, grazie a questa mossa potrete facilmente superare l’ostacolo- spiegò Barry.
  • Torchic usa Botta – urlarono le gemelle.
  • Anche tu Charmender usa Botta –
Ci fu un forte BOOM e il masso si ridusse in mille piccoli pezzi.
  • Siii!  - gridarono tutti dalla gioia-
Corsero verso l’ultima prova e si trovarono davanti a loro un piccolo alberello.
  • Rapidash usa Lanciafiamme ma molto leggero mi raccomando – disse lanciando la Pokeball in aria.
Il piccolo alberello prese fuoco.
  • Bene Paolo ora usa Mudkip per spegnere l’incendio con Pistolacqua –
  • Ok – e puntò il dito sulla pianta – Mudkip usa Pistolacqua –
Una lieve cascata d’acqua di scagliò contro l’albero che si spense.
  • Bravissimi tutti – disse Viola battendo le mani – vi siete divertiti? –
  • Molto – risposero tutti.
  • Bene ritorniamo in classe –
  • Sei stata brava – si complimentò il biondo facendo arrossire la ragazza.
  • Grazie – rispose semplicemente ed iniziò a camminare più in fretta.
La classe si diresse verso la classe dove iniziarono a disegnare un po’  e fecero pranzo.
  • Ragazzi è ora di dormire un po’ – disse Viola andando nel ripostiglio per prendere un po’ di coperte.
Quando ritornò la scena era la più dolce che avesse mai visto: Barry era seduto su una poltroncina e sopra  alle sue ginocchia c’erano tutti i bambini addormentati che lo stavano abbracciando.
 Che teneri che sono! – esclamò a bassa voce.
  • Più o meno, ora toglimeli mi stanno soffocando-
Viola li prese uno a uno e li diede un bacio su ciascuna testolina.
  • Ma sai che anch’io ho un po’ di sonno – sbadigliò il biondo.
  • dormi allora-
  • niente bacio a me? –
  • no e perché dovrei dartelo? –
  • uff, allora non vale la pena dormire –
in quel momento il mini computer iniziò a vibrare.
  • Eccomi – disse Vivì aprendolo.
  • Sono Primo – disse con fiatone - qui c’è un piccolo problema! – e voltò il computer verso il piccolo problema:  c’era un branco di Mamoswime alla carica.
  • Oh santo cielo! – esclamò Barry.
  • guardate meglio – sollecitò Solana.
In groppa a tre Mamoswime c’erano un ragazzo e due ragazze.
  • quelli sono Anita, Conrad e Jasmine sono i migliori tre sergenti di tutto il Team dell’Oscurità –
  • già – confermò Primo – li abbiamo avvistati qualche minuto fa ma poi siamo stati scoperti, King deve essere più avanti di noi, ci serve assolutamente il vostro aiuto –
  • ok, appena possiamo arriviamo –
  • d’accordo passo e chiudo-
La comunicazione terminò.
  • Ora almeno sappiamo dove andare prima di tutto: Isola Vorticonda –
… (qualche ora dopo)
  • ciao amici! – esclamò Viola.
  • Aspetta disse Michele – e le porse un disegno raffigurante tutta la classe più Barry e Viola.
Il disegno non era dei migliori ma in fondo erano piccolini.
  • È bellissimo!  - e lo mise in tasca – è il più bel regalo che abbia mai ricevuto –
  • ci mancherete – urlarono i bambini e Katia.
  • Anche voi ci mancherete – risposero Vivì e il biondo.
  • vi prometto che tornerò da voi molto presto! –

  • prossima tappa isola Vorticonda – disse Barry puntando il dito in cielo.
Viola continuava a fissare il disegno.
  • dicevi sul serio quando hai detto che questo è il più bel regalo che tu avessi mai ricevuto? –
  • si, quando si è importanti ti regalano gioielli, vestiti costosi, mai qualcosa fatto col cuore tipo un disegno o un maglione di lana fatto in casa, è per questo che io ti invidio Barry, darei di tutto per essere una ragazza normale –
  • io invece vorrei essere come te, re Barry, suona bene,  chiunque si avvicini a me si prenderà una multa regale –
Viola sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.
  • sei troppo buffo –
  • buffo io? Bada come parli altrimenti riceverai una multa regale! –
  • correrò il rischio –
  • sai, sono giunto ad una conclusione-
  • spara –
  • non avrò mai figli, troppo faticoso –
  • io ne vorrò almeno due –
  • allora non ti sposerò  -
  • perché volevi sposarmi? –
  • no, però ora ancora di meno –
  • stessa cosa vale per me! –
I due continuarono a camminare al tramonto verso la loro prossima sfida: conquistare la prima Cuorugiada.
 
 
Note dell’autrice:
vi piace questo capitolo? Spero di si.
noterete un po' di cambiamenti nella scrittura ma perchè ho ricevuto un computer nuovo e devo imparare come usarlo.
spero che si capisca.
Vi ringrazio tutti sono arrivata alle 100 recensioni  precisamente 103!!!!!!
Appena l’ho visto mi sono messa a ballare per tutta la casa con mia madre che mi urlava dietro.
Sono felicissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie a tutti coloro che mi hanno recensito, che mi leggono, che mi seguono, che m hanno messo questa storia tra le loro preferite!
Grazi grazie grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!<3 <3 <3 <3 <3 <3< 3 <3 <3 <3 <3 <3.
Un grosso bacio TB. recensite in tanti mi raccomando!!!!!

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Capitolo 18
*** Il nome della shipping ***



la BillShipping!!!!!






lo so, lo so, faccio schifo a disegnare...
lo so, lo so. -.-
ma vi ho voluto regalere questo mio piccolo disegno.
mi spiace che sia un po'  storto, tra io disegno un po' storto tra che la mia amica me l'ho ha scannerizzato così (grazie Amanda).... beh questo è il risultato.
grazie a tutti per avermi suggerito nomi così belli, alla fine ho scelto questo . Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grazie ancora e recensite in tanti!!!!!!!!!








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Capitolo 19
*** capitolo 16 un nuovo amico Pokemon ed una nuova amica umana ***


I due ragazzi in men che non si dica arrivarono a Crogioropoli…
In realtà ci misero più di tre giorni ad arrivarci ma il perché non è molto importante.
  • Viola come ci si arriva all’isola Vorticonda? – chiese Barry fissando il mare.
Viola non rispose ma tirò fuori una Pokeball.
  • No, ti prego, non mi piace volare con quel coso! –
  • Non è un coso! Umbreon –
Come al solito una Pallaombra lo colpì in piena faccia.
  • Ma la vuoi smettere? Ogni volta la stessa storia! –
  • Non dire cavolate e così non riceverai le Palleombre, Salamence esci! – e lanciò la pokeball in aria.
  • È umiliante –
  • dai sali a bordo! – e gli porse la mano.
  • Preferisco farlo da solo, grazie – e salì senza l’auito della compagna.
  • Ma che ti prende? – gli chiese mentre dava il sagnale al drago di partire.
  • È solo che… -
Non riusciva dare una spiegazione, sentiva una sensazione strana dentro di se, gelosia?
Ma di che cosa poi doveva essere geloso?
“Lista mentale di Barry:
capire il perché doveva essere geloso.
Fare una multa a Primo o Solana… sarò il primo ragazzo della storia a fare una multa ad un Ranger… yuppy!”
  • Prima mi ha contattato Primo, ha detto che ha chiesto rinforzi alla Federazione e ha detto che è arrivata una nuova Ranger credo che si chiami… Julia –
  • Julia eh? – “si! Ora ho molte più chaces di fare una multa ad un Ranger”.
  • Perché sei tutto contento? –
  • Perché sono sicuro che diventeremo  ottimi amici io e lei! –
  • Mmmmh, non so il perché ma ti voglio credere –
  • Quanta fiducia! –
Dopo una ventina di minuti i due amici arrivarono a Vorticonda.
Era un’isoletta sperduta nell’oceano circondata da una marea i mulinelli e scogli, una piccola e verde foresta regnava solo sulla cima della montagna  più alta.
Quando atterrarono pareva che non ci fosse anima viva, si preoccuparono un po’, non potevano certo gridare “hey, c’è qualcuno!” perché forse sarebbero stati scoperti.
Dopo pochi minuti di cammino trovarono una piccola casetta color nocciola all’entrata della foresta.
  • Vediamo se c’è qualcuno – disse Barry provando a bussare.
Nessuna risposta.
  • Proviamo ad entrare – continuò lui girando il pomello della porta.
Là dentro era tutto buio, sembrava un film dell’orrore.
Ad ogni passo il pavimento scricchiolava, si sentivano risatine provenire dalle stanze buie semi socchiuse di quel terrificante corridoio.
- Barry, questo posto mi spaventa un po’, andiamo via! –
- la porta è là – ed indicò uno spesso muro – o meglio, era là –
Alla fine di quel corridoio videro una luce accesa provenire da una piccola stanzetta.
  • Barry, ho paura! – esclamò tremando come  una foglia.
  • N-no de-de-vi a-ave-e-r pa-pau-r-ra  - tentennò lui.
  • Voglio uscire da questa stra maledetta casa! –
In quel momento si senti toccare la spalla da qualcosa.
Si girò di scatto e vide un Haunter che le faceva la linguaccia.
  • Aaaaaaaaaaaaaah! – urlò schizzando dall’altra parte del corridoio in preda al terrore.
  • Aspettami – le gridò il biondo seguendola a ruota.
I due si rifugiarono in stanza, casualmente quella illuminata, evidero l’inimmaginabile: c’era un piccolo letto sul quale riposava Solana con una fascia sulla testa, era circondata da Pokemon Spettro che le stavano accanto e la stavano curando.
A quella vista Viola sbiancò.
  • Ciao ragazzi – li salutò la Ranger.
Il ragazzo le andò subito in contro le chiese come stava e come mai fosse in quel letto.
Solana gli rispose che, dopo l’assalto del Team dell’Oscurità, Primo e Julia l’avevano portata in salvo in quella casetta perché si era sentita male, i Pokemon Spettro erano stati molto gentili e la stavano curano.
Durante il racconto Vivì però era ancora sull’uscio della porta, impietrita, non si era mossa di un millimetro e non aveva mutato la sua espressione:  terrore allo stato puro.
  • Hau – hau – le disse un Hauter, lo stesso dello scherzo di prima.
Viola non disse una parola.
Il giovane Haunter le continuava a fare boccacce ma lei non rideva.
  • Va tutto bene? – le chiese Barry.
  • Pokemon… Spettro… -
  • Si, sono Pokemon Spettro, e allora? –
  • Pokemon… Spettro –
  • Ce la fai a comporre un frase un po’ più articolata?-
  • Aaaaaaaaaaaaaah! – urlò la mora.
  • Questa non è una frase! – la rimproverò il ragazzo.
  • Ho paura! – esclamò.
  • Hai paura dei Pokemon Spettro? –
  • Si – ammise duramente.
  • Ma se sono docili esserini - e mostrò sempre lo stesso Haunter che schizzava da una parte all’altra della stanza.
Viola sentì i brividi percorrerle su per la schiena.
  • Senti ne ho il terrore e non posso farci nulla! Sono brutti, sono terrorizzanti e sono indescrivibili –
  • Hau…ter- disse il Pokemon tristemente.
  • Senza offesa –
  • Hau! – esclamò con di nuovo il sorriso sulla faccia.
  • Contenta che ti sia ritornato il sorriso, comunque Solana sai dove siano Julia e Primo? –
  • Sono in cima alla montagna, la sopra ci sono molte guardie e molti cunicoli… sarà difficile trovare quello giusto e non essere scoperti! -
  • Mmh, Haunter sai se c’è una strada semplice e che non dia tanto nell’occhio per arrivare dentro alla montagna? – chiese il biondo.
  • Hau – annuì il fantasma.
  • E ce la potresti dire –
  • Ter – e scosse il capo a destra e a sinistra.
  • Ti prego! –
  • Ter –
  • Guarda che se non me lo dici ti faccio una multa! –
Il fantasmino cominciò a ridergli in faccia.
  • Sei un Pokemon impossibile! –
  • Ter-hauter – disse indicando Viola e facendo il muso.
  • Mi sa che vuole che tu gli chieda scusa – ridacchiò Solana.
  • No! – esclamò mettendo le braccia incrociate.
  • Sarai anche una regina però certe volte sembri proprio un bambina – constatò il ragazzo.
  • Uffa, mi spiace tanto, ora mi vuoi perdonare? – lo scongiurò.
  • Hau- hau! – annuì.
  • Ci vediamo presto!  - la salutò Viola andando a sbattere contro il muro – ahi! Ma qui non c’era una porta? –
  • Vuoi dire quella sul soffitto? –  le chiese la Ranger.
Vivì alzò lo sguardo e vide una porta socchiusa attacata al soffitto.
  • Haunter! – esclamò arrabbiatissima – riportala giù -
Il Pokemon  obbedì e la porta si staccò dal soffitto facendola cadere con un gran tonfo sul pavimento.
  • io non intendevo giù così! – e divenne rossa di rabbia.
Barry e Haunter si misero a ridere nel vedere l’espressione alquanto incavolata della mora!
Qualche risata dopo il pokemon fece ricomparire tutte le porte di quella casa, compresa una per un tunnel sotterraneo.
  • Grazie Haunter! – esclamò il biondo.
  • Si si, grazie – bofonchiò l’amica.
  • io resto qui in caso succedesse qualcosa vi chiamo – disse Solana salutandoli con la mano mentre questi, accompagnati dal fantasmino, scendevano le scale.
Dopo mezzora di cammino Haunter incominciò  a lamentarsi.
  • Senti, sotto specie di Pokemon crea porte da nulla, che hai tanto da lamentarti? –
  • hau-hau! – ed indicò i piedi della coordinatrice.
  • Hai male ai piedi? Ma se tu non ce li hai neanche! – esclamò sventolando i pugni in aria.
  • Ter! – e si appoggiò sulla testa del biondo.
  • Stai comodo? – gli chiese l’allenatore.
  • Ter ter! –
  • Ne sono felice! Dai andiamo! –
Dopo un’altra mezzora di cammino si ritrovarono all’interno della montagna.
  • Prendeteli – si sentì in lontananza.
  • È King! – esclamò Viola.
La ragazza non perse tempo e si fiondò subito verso la voce seguita a ruota dall’amico e dal Pokemon.
Quando arrivò la scena era terrorizzante.
King con altri scagnozzi, circa quindici, avevano circondato Primo ed una ragazza, tutti insanguinati e pieni di ferite.
  • Com’è bello trovarti qui – disse King sorridendo, il suo era sorriso da far venire i brividi.
  • Eh già, sentivo tanto la tua mancanza –
  • Sappiamo tutti ed due perchè siamo qui –
  • Dici sul serio!? Io ero qui per far una scampagnata –
  • Non perdi mai il tuo umorismo neanche in situazioni così? –
  • Lascia subito i miei amici! –
  • Altrimenti? –
  • Altrimenti questo, vai Dragonite! –
  • Patetico, vai Lucario! –
  • Dragonite usa Tuono –
Il drago obbedì e lanciò una scarica elettrica al nemico ma senza alcun effetto poiché Lucario l’aveva schivato.
  • Lucario usa Forzasfera –
Una sfera di energia azzurra perse forma dalle zampe di Lucario.
  • Neutralizzalo con Dragospiro! –
  • Non ti servirà a niente -  sorrise ancora una volta.
Le mani di King iniziarono a brillare della stessa luce della sfera che si potenziò, infatti colpì il drago in pieno.
  • Devi sapere che io sono allievo di Marisio, un guardiano dell’Aura, mi ha insegnato tutto a riguardo –
  • Marisio… - sussurrò.
Barry e Haunter soccorsero la ragazza e Primo facendo loro le prime cure.
  • Dragonite usa Aeroassalto –
L’attacco andò a buon fine, facendo sbattere il Pokemon contro la parete rocciosa.
  • Lucario usa Ossobumerang –
  • Neutralizzalo con Iradidrago –
Lucario schivò tutti i colpi usando la mazza creata con la sua aura.
  • Basta con i giochetti – disse Viola.
  • Che vuoi dire? –
  • Lo vedrai – e prese la sua Spiritoball.
“qua dentro ci sei tu, Chibirai” pensò osservandola “ti prego, aiutami… aiutami i miei amici… aiuta King”
  • Vai Chibirai! –
Il Pokemon uccello uscì mostrando il suo manto verde/argento.
  • Chibirai? E tu come fai ad avercelo? – chiese King sbigottito.
  • La vera domanda non è come, ma perché? Questo Pokemon viene in soccorso a tutti coloro che hanno un cuore puro, che desiderano la libertà, che desiderano risanare un’amicizia perduta – e gli porse la mano – ti prego –
  • Povera sciocca, io voglio il potere, non la tua amicizia! –
  • Come vuoi tu, Chibirai usa Cuorincanto! –
Una luce abbagliante invase la grotta e un’aura benefica si sentì nell’aria.
Quell’aura guarì Primo e la ragazza.
  • Ritirata! –
Lui e i suoi scagnozzi sparirono nel nulla.
  • Avrai vinto questa insulsa battaglia, ma la guerra deve ancora incominciare – disse King prima di sparire completamente.
Primo e la ragazza si alzarono e andarono da Viola.
  • Grazie per averci salvato – disse il Top Ranger-
  • Si, grazie molte – aggiunse la compagna di fianco a lui.
Viola la squadrò ben bene: aveva dei lunghi capelli neri, simili ai suoi, raccolti in una coda, dei bellissimi occhi marroni, una bocca sottile da cui partiva un meraviglioso sorriso; alta come lei, forse qualche centimetro in meno, indossava un’uniforme identica a quella di Primo e al polso portava un Stayler.
A fianco a sé c’era un Pokemon dal manto bianco e sulla testa aveva un qualcosa nero simile ad una falce.
Piacere io sono Julia, sono una Top Ranger, lei invece è Absol, la mia Pokemon Compagna! -




note dell'autrice:

ecco un nuovo capitolo, ho voluto far entrare un po' in azione King e aggiungere un nuovo personaggio.
spero che vi piaccia!
ringrazio di tutto cuore tuttele persone chemi seguono, che mi recensiscono, che mi vogliono bene (cosa c'entra? ndCoscienza uffa era per sentirmi un po' apprezzata) , che hanno messo questa storia tra le preferite e che mi hanno messo tra gli autori preferiti!!!!!!!!!!!!!
grazie grazie grazie!
vorrei ricevere una recensione da tutti voi, quindi recensite in tanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
un grosso bacio TB.
spero che il capitolo sia di vostro gradimento!

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Capitolo 20
*** capitolo 17 una nuova tappa all'orizzonte ***


Primo, Julia, Barry, Viola e il giovane Haunter si misero in cammino verso la loro meta: la Cuorugiada.
I ragazzi e le ragazze si divisero in due gruppi quando si videro davanti un bivio, il fantasma non sapeva assolutamente da che parte dovessero andare, così decise di andare con Barry e Primo: se avessero trovato il cristallo, il  Pokemon sarebbe passato tra i muri della grotta ad avvertire le ragazze, se invece non l’avessero trovato il Pokemon sarebbe comunque passato tra i muri per andare dalle ragazze. In ogni caso sarebbe dovuto andare dalle ragazze e Viola non ne era affatto felice.

Le due, diventate oramai amiche, passarono tutto il tempo a parlare di scarpe, accessori, cavolate varie, fino ad arrivare al tanto non desiderato argomento per i ragazzi, ma tanto agognato per le femmine: amore.

  • Dai Julia ammettilo, ti sei innamorata di Primo – disse alla fine Viola non resistendo più alla tentazione.
  • Ma che dici!! Io e lui siamo soltanto amici –
Ma proprio durante questa conversazione le ragazze non sapevano che qualcuno le stesse spiando.
  • Ma se per tutto il tempo della lotta tra me e King non hai fatto altro che tenergli il braccio –
  • Avevo paura! –
  • Avevi paura anche cinque minuti prima che ci dividessimo? –
  • Ero terrorizzata! – esclamò per sdrammatizzare.
Le due si misero a ridere, Viola non aveva mai conosciuto una come Julia: spensierata, socievole e soprattutto romanticona.
  • Magari un giorno io e Primo… -
  • Tu e Primo cosa!?!?!? – chiese la mora al limite della curiosità.
  • Sssssh, è un segreto –
  • Uff, ora devi dirmelo! –
  • Non ci contare, resterà un segreto tra me e me –
  • Sei impossibile – disse lei sghignazzando.
  • Si lo so, è per questo che ti sto simpatica – rispose l’altra assecondandola con la risata.
  • Glielo hai già detto a Primo? –
  • Detto cosa? –
  • Che lo ami, no? –
  • Punto numero uno: fatti gli affari tuoi, punto numero due: noi due siamo –purtroppo – amici, compagni di avventura, non m’interessa come fidanzato … - “oh, si che m’interessa”.
  • Allora ci uscirò io una volta con lui – disse lei ipotizzando una risposta tipo “muori” o “se ti becco, non sarò consapevole delle mie azioni, sia mentali che fisiche”.
  • Provaci e morirai in agonia inferta da me! – esclamò lei furibonda con gli occhi che sembravano dei lanciafiamme.
  • Ok, ok – bisbigliò dal terrore, intanto si complimentò con se stessa  per la sua perspicacia.
  • E poi tu hai Barry – borbottò la Ranger facendo il muso.
  • Io non ho Barry! –
  • Oh si, che tu ce l’hai e lui ha te! – concluse facendo un piccolo sorriso.
  • Ti correggo: lui ha le multe e le palestre e le multe e le palestre hanno Barry –
  • Io ti dico invece il contrario,  presta attenzione a questo articolo – e tirò fuori una rivista da piccolo zainetto che aveva.
  • Ma scusa, in missione, invece di portarti viveri, corde, torce, coltellini multiuso tu ti porti  le riviste? –
  • No, mia cara, io porto: viveri, corde, torce, coltellini multiuso e riviste – disse sfogliandola – perché, tu in quella borsa/zaino hai solo viveri, cambi di vestiti, utensili vari e cose per i Pokemon? –
  • Beh … ecco… io – 1 a 0 per Julia.
  • Appunto –
  • Allora semplice test di cinque domande sul tuo ragazzo ideale… no, test per sapere se sei anguria o melone… no, test che mia nonna supererebbe a pieni voti… no, test per sapere se 1+1 fa veramente 2 … no –
  • Ma che test improponibili ci sono in questa rivista? – chiese allibita.
  • Un po’ di tutto… ah! L’ho trovato, test per vedere se uno è veramente innamorato di te: si è mai comportato in modo strano quando sta vicino a te? –
  • Ma lui si comporta sempre, sottolineo il sempre, in modo strano, come faccio capirlo se dipende dal fatto che lui sia o meno innamorato? –
  • Io opto per il si – e spuntò la casella.
  • Ti ha mai chiesto qualcosa che solo tu potevi dargli? –
  • Fammici pensare… -“ -mi serviva un ragazza almeno così mi avrebbe lasciato in pace! –

- ma perché io? –
- perché sei mia amica e a mio avviso sei molto carina –” – spunta la casella del si –

 

  • Detto fatto… poi mi devi raccontare –
  • Poi ero io quella che doveva farsi gli affari suoi –
  • Si eri tu, non io, comunque… si è mai offerto di fare qualcosa per te per farti felice? –
  • Mhhhhhh – “- aspetta – e si spostò un po’ verso la coda del Pokemon – appoggiati su di me –
    - come scusa!? –
     - appoggia la testa sul mio petto, dai forza –” – indovina? –
  • Sì spuntato, ultima domanda: ha mai condiviso qualcosa di suo con te? –
  • Sì, ma non l’ho accettato –
  • Che cos’era? La sua sciarpa, la sua giacca? –
  • Un panino –
  • Oh… non credo che si possa contare come un si –
  • Mi sa anche a me… ma scusa io ho accettato di fare questo test? –
  • Hai risposto alle domande –
  • Lasciamo stare –
  • Il test dice che… presto si dichiarerà ma tu non lo noterai –
  • Che significa? E poi spuntando solo casella SI e NO, è uscito fuori tutto questo? –
  • Esatto –
  • Ma è impossibile –
  • Tu sai perché i Pokemon Spettro amano fare scherzi a tutto andare? –
  • No –
  • Ti sei data delle testate contro al muro per questa domanda? –
  • Ovviamente no –
  • E allora perché devi farti problemi sui test sconclusionati? –
In fin dei conti Julia aveva sempre ragione, doveva avere ragione, e per questo si meritò un altro punto a suo favore: Julia 2, Viola 0.
  • … ma cos’è che ti piace in Primo? –
  • Tutto, è dolce, si preoccupa prima degli interessi degli altri e poi dei suoi, è simpatico, ti aiuta nel momento del bisogno e poi andiamo, è bellissimo –
  • Ok, ok –
  • E invece Barry com’è? –
  • È come una coperta –
  • Prego!?!?!?! –
  • Soffice e calda quando hai freddo e ti serve protezione, impicciona, persistente e appiccicosa quando non la vuoi – e si mise a ridere.
  • Afferrato il concetto –  e si fece contagiare dalla risata dell’amica.
Anche la persona misteriosa si mise a ridere.
  • Forza ti abbiamo sentito, esci allo scoperto – disse Viola con le braccia conserte.
  • Hau haunter – uscì fuori.
  • Haunter, eri tu! – esclamò Julia leggermente irritata.
Viola si avvicinò al Pokemon con gli occhi ridotti a due fessure, sembravano due mitra pronti a sparare. Il fantasma sentì un brivido di terrore provenire dentro di se. Vivì era a poche centimetri da lui, lo guardava fisso negli occhi.
  • Haunter da quanto tempo sei qui? – gli chiese gentilmente la coordinatrice.
  • Ter – e disegnò un cuoricino per aria con le sue mani.
  • Molto bene, e sei venuti qui per? –
  • Haun – sorrise mentre faceva finta di vedere da un cannocchiale creato con sue mani.
  • Chi ti ha mandato qui per spiarci? – domandò Julia alquanto inquietata.
  • Ter hau – e fece “due” con le dita.
Vedere Julia arrabbiata non è un bello spettacolo, soprattutto quando viene spiata mentre sta parlando del suo Primo.
Viola si avvicinò ancora di più al Pokemon.

  • Riferisci questo messaggio- e sussurrò qualcosa all’orecchio del Pokemon – ok? –
  • Haunt –  ed annuì.
  • Ed ora vai – disse e gli tirò un calcio spedendolo contro la parete che attraversò.

 

  • Mi sto già pregustando i pettegolezzi di quelle due! – esclamò Barry stracontento.
  • Tu credi che abbiamo fatto bene a mandare Haunter da loro? – chiese Primo un po’ preoccupato.        
  •   Ma certo che si, amico tu ti preoccupi troppo – 
  • E tu troppo poco –
Haunter comparve all’improvviso tutto frastornato.
  • Eccoti qui amico! Che notizie ci dici? –
  • Hau – indicò prima se stesso e poi loro.
  • Hai un messaggio per noi? – domandò il Ranger,
  • Ter! – annuì.
  • Parla allora – disse Barry tutto convinto che fossero notizie buone.
  • Hau-ter-hau ter-nter –
  • frena, lo sai che noi non parliamo la tua lingua? –
il Pokemon sbuffò.
  • Prova a fare il mimo – suggerì Barry.
  • Haun – accettò.
Il Pokemon fece due con la mano.
  • Due parole – disse Primo.
Haunter fece uno con le dita.
  • Prima parola – aggiunse.
Il fantasmino indicò loro due.
  • Noi due –
  • Ter – e fece ok con la mano.
  • Ok vai con la seconda parola –
Gli occhi del fantasmino divennero due X, piano piano si stava afflosciando a terra e teneva le mani congiunte, tra le quali c’era un fiorellino appena trovato.
  • Non è un buon segno – constatò Barry.
  • Davvero? Non me n’ero accorto… - disse con un tono sarcastico.
  • Meglio non pensarci… per il momento –
I due, con l’angoscia delle conseguenze appresso, continuarono a camminare fino a quando si ritrovarono in un enorme tunnel affiancati dalle due ragazze, che, appena li videro, scagliarono loro contro due Neropulsar inferti da Umbreon e Absol.
  • Così ora imparate! – esclamarono le due sorridenti.
  • Si – sospirarono i ragazzi.
Dopo un altro po’ di cammino si ritrovarono davanti ad un’enorme cascata di un colore argenteo, il riflesso dell’acqua creava un’aura magica, a fianco alla colonna d’acqua c’erano molti lapilli di acqua con svariati colori, dal più caldo al più freddo, numerosi piccoli Pokemon di tipo Acqua nuotavano felici  e l’atmosfera era totalmente romantica.
Primo prese coraggio e strinse la mano di Julia, non era ancora pronto a dichiararle il suo amore, e questo anche Barry lo sapeva, poiché avevano parlato tutto il tempo di Viola e di Julia e anche dell’amore che loro due provavano perle amiche, ma in fin dei conti era pur sempre un gesto per farle capire che lui ci teneva a lei.
Invece Barry non fece nulla, si limitò a fissare la sua compagna. Tra loro due era nata un’amicizia ferrea e, anche se litigavano spesso, erano pur sempre due inseparabili Peter Pan, una forse un po’ più matura dell’altro ma pur sempre ragazzi di 13 anni in corpi da diciottenni. 

  • Qua ci devono essere sia il Pokemon guardiano e la Cuorugiada – disse Viola facendo risvegliare il biondo dai suoi pensieri.
  • Ma come facciamo a prenderla? – chiese Julia.
  • Beh dovremmo salire fino in cima alla cascata, è là che dovrebbe essere – rispose il biondo.
All’improvviso due enormi Gyaridos uscirono dall’acqua cogliendo di sorpresa i quattro ragazzi più i loro Pokemon.
  • Ragazzi… – li richiamò Viola con tono tranquillo.
  • Viola, lo so che sei terrorizzata, vai laggiù al sicuro – la interruppe Barry.
  • Primo – disse Julia sorridente.
  • Julia vai con Viola al riparo, qui ci pensiamo noi –
  • Ma ragazzi… - provò di nuovo a richiamarli ma Julia le tappò la bocca.
  • Non vogliono ascoltarci? Peggio per loro –
Le due ragazze tirarono fuori la rivista di prima ed iniziarono a leggere mentre i Primo ed il biondo lanciavano i loro attacchi migliori contro i Gyaridos, senza scalfirli, al contrario quando i due enormi draghi quando attaccavano provocavano molti danni ai Pokemon di Barry e a quelli appena catturati di Primo.
  • Ragazze un mano, vi prego – li supplicò Barry.
  • No, ci spiace, ma io sono troppo terrorizzata – disse con un tono piatto.
  • E io  sono troppo debole – aggiunse nello stesso tono Julia.
  • Che vi abbiamo fatto? – chiese il biondo.
  • Non ci ascoltate mai – rispose la coordinatrice alzandosi e puntando il dito contro all’amico.
  • Ma ti sembra il momento di parlarne? Ci sono due bestioni qui da sconfiggere –
  • E chi ti ha detto che sono da sconfiggere? –
  • Mi sembra logico –
  • La tua logica fa pena –
  • Senti chi parla –
  • Perché, quand’è che la mia logica ha fatto pena? –
  • In questo momento non lo so però… -
  • Però cosa? –
Andarono avanti così per dieci minuti buoni, Julia, Primo e  perfino i due Gyaridos si stupirono di quanto fossero infantili, presuntuosi, testardi e soprattutto due pianta grane allucinanti.
  • Sei insopportabile Barry –
  • Tu lo sei di più, Haunter dammi una mano –
  • Haun –
  • Haunter usa Leccata –
  • Umbreon schivalo e usa Pallaombra sia su Haunter che su Barry –
Umbreon fece quello che la sua allenatrice gli disse. Alla fine sia il biondo che il fantasmino erano a terra con un’espressione ebete sulla faccia.
  • Ricordami che appena mi riprendo ti devo fare un multa – disse con un tono sconclusionato.
  • Ora ti faccio vedere io come si dovrebbe fare –
La ragazza sollevò la manica della camicetta per far si che i due Gyaridos vedessero il simbolo, infatti i due Pokemon fecero un lieve inchino e un di loro si offrì di farla salire sopra di lui.
  • Loro non possono attaccare te e tu non puoi attaccare loro, ma se tu li attacchi loro, loro attaccano te, questa e la regola che cercavamo di dirvi prima, ma voi due non ci volevate ascoltare e così vi abbiamo lasciato fare –
Vivì arrivò in cima alla cascata dove era posto un piccolo altarino di pietra, sopra di esso fluttuava un piccolo cristallo blu oceano a forma di goccia d’acqua grossa poco più di un palla da baseball. La prese. Infondeva un’aura mistica di benessere, il luccichio che aveva si spense.
Viola scese fino ad arrivare sulla terra ferma. I due Ranger gridarono “Missione compiuta” ed esibirono le loro pose.
Tutti insieme uscirono dalla grotta e andarono, con gran malavoglia da parte di Viola, nella casa dei fantasmi dove Solana stava riposando.

  • Avete recuperato la Cuorugiada, fantastico – si complimentò la Ranger.
  • Grazie, comunque ora dovrei parlare con tutti –
Ed accese il minicopunter.
  • Ciao Viola! Qui tutto tranquillo – disse Vera.
  • Nessun danno neanche qui! – esclamò Ash.
  • Qua va a gonfie vele – aggiunse Demetra.
  • Qui più tranquillo di così non si può – sorrise Fabio.
  • Benissimo, guardate qui – e fece vedere il cristallo.
  • Wow – sospirarono tutti in coro.
  • Non vi ho chiamato solo per farvi vedere questo –
  • Ah no, e per cosa? – domandò Drew.
  • Vi ho chiamato per dirvi che per ora voi ragazzi potete prendervi una pausa, dato che servono tutte e cinque le Cuorugiade per evocare Chibisitu –
  • Noi però preferiremmo dividerci e restare in azione – disse il comandante della Luce.
  • Anche io e Demetra preferiamo restare qui –
  • Ok – rispose Viola un po’ stupita – Fabio tu resta dove sei, Federica tu prendi il posto di Ash, Brock e Misty a città del sospiro –
  •  Agli ordini! – confermò la comandante.
  • E invece Andrea andrai a Sottilvetta, prenderai il posto di Drew e Vera-
  • Si, milady –
Si salutarono e conclusero lì la comunicazione.
I quattro uscirono dalla casa infestata e Primo, Julia e Solana salutarono promettendo che un giorno si sarebbero rivisti e se ne andarono via in groppa tre Staraptor.

  • Viola, noi cosa faremo? Riprenderemo a combattere nelle palestre e a conquistare fiocchi? –
  • No, mi spiace, io desidererei andare a Canalipoli, là so che c’è una biblioteca fornitissima, vorrei vedere se ci fosse qualche informazione riguardanti le Cuorugiade e anche, se è possibile, la liberazione dei miei genitori –
  • Oh –
  • Ma tu se vuoi puoi andare a continuare a conquistare medaglie –
  • Ma figurati, non ci andrei neanche morto per due ragioni e questi due punti c’è anche il motivo perché io dovrei restare con te : 1) non conosco una mazza di sta regione, invece di Sinnoh so praticamente quasi tutto, le strade, dove andare, con chi parlare, un po’ le persone 2) chi multerei? Empoleon? Meglio di no, dopo l’ultima che gli ho dato una multa mi ha solo riempito di Idrocanni tutte le volte che mi vedeva, e poi tu a chi chiederesti consigli di moda? –
  • Io non ti ho mai chiesto consigli di moda! –
  • Metti che tu lo voglia fare –
  • Chiamerei  Vera o Misty o Julia, non parlerei con te –
  • Chi ti consiglierebbe la pettinatura –
  • Non tu –
  • Non servo proprio a niente io? – disse mettendo il muso.
  • Tu mi servi, sei morbidissimo, mi hai fatto in più di una occasione da cuscino, e poi chi mi farebbe sorridere? Chi mi appiopperebbe multe per motivi sconclusionati? –
  • Non sono i motivi che mi aspettavo, però vanno bene lo stesso –
  • Quindi vieni con me a Sinnoh? –
  • E sono domande da fare?-
  • Ok, prossima fermata Duefoglie –
  • Dai Haunter vieni-
  • Come? – chiese la mora diventando un po’ preoccupata.
  • L’ha catturato quando io e Primo eravamo da soli –
  • Ecco perché quando ha combattuto contro di Umbreon ti ha ascoltato… oh no –
  • Così ho anch’io un Pokemon che ti può lanciare Palleombra, pepepepe –  disse con il tono di un bambino che aveva appena trovato una figurina rarissima.
  • Si ma il mio Umbreon è di tipo Buoi, è super efficacie contro il tuo, perepepero –
Barry assunse una smorfia arrabbiatissima.
  • Non potevi nascere di tipo Acciaio te? – domandò seccato a Haunter.
  • Haun – rispose dispiaciuto.
  • Dai che scherzavo –
  • Haunter – rise facendo una smorfia.
Con delle risate lasciarono quell’isola che non dimenticheranno mai, per dirigersi a Duefoglie verso una nuova avventura…
 
Note dell’autrice:
 
che ve ne pare di questo capitolo?
Spero che vi sia piaciuto!
Grazie per le recensioni!
Prossima tappa: Duefoglie, ho voluto variare un po’, stare troppo tempo a Piumia non mi piaceva.
Grazie ancora! Dedico questo capitolo a Julia28.
Un grosso bacio TB.
P.S. : recensite in tanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
 

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Capitolo 21
*** capitolo 18 enigmi del passato ***


7:30 di sera.

“Sono cresciuto in una famiglia nobile e rispettosa, amato da tutti, o meglio, dal MIO popolo”  era finito a ripensare al suo passato, King, il re della Piumia Oscura.
Si ritrovava nel suo castello a Villaneve, la sua città natale.

Era nel suo studio a riflettere ciò che gli era successo qualche tempo prima, aveva sentito così vicina la possibilità di ottenere la sua Cuorugiada, e invece era arrivata quella ragazza.
Osservò il fuoco scoppiettare nel caminetto. Prese un libro e lo aprì.

 “Il mio sogno ERA diventare il migliore allenatore e guardiano dell’aura del mondo.
Della corona? L’avrei lasciata a mia cugina, Francesca, anzi Francy, come ero di solito chiamarla io”

Corona… quella parola gli risuonava in testa. Non ci credeva di essere un re.
Si alzò dalla poltrona di pelle per andare a vedere lo splendido paesaggio che circondava il castello. Nevicava.  L’estate stava pe finire, ma lì nevicava sempre, poiché il guardiano di quella città era uno splendido Articuno.
Tutto quello che vedeva era SUO.

“Il fatto era che avere il potere non  m’interessava, non più di tanto almeno. Secondo voi è preferibile avere un jet privato ed avere il mal di testa o avere un carrettino ed avere il mal di testa, hai comunque mal di testa, ma vuoi mettere a confronto un carrettino con un jet?
Beh, questa è la mia filosofia di vita, se puoi avere di più prenditelo, se non puoi, fa lo stesso.
Ma questo non è quello che mio padre pensava, o pensa. A dire la verità, non lo so. È sparito nell’ombra più totale” sorrise impercettibilmente, o meglio il suo sorriso era un ghigno malevolo.

Suo padre era sparito in seguito all’insuccesso del suo tentativo di conquistare il mondo, inghiottito dalle tenebre.

La madre di King invece era viva, le era molto affezionato, ogni momento che passava con lei era come se stesse in Paradiso. Lei non approvava il suo piano di vendicare il padre. Ne era consapevole, ma non gli importava più di tanto.
  • Lucario – biascicò facendolo uscire dalla sua Pokeball.
Il Pokemon era abbastanza affamato, lo si capiva perché appena uscito dalla sua sfera il suo stomaco brontolò.
King sorrise.
Il suo Lucario non era chiuso come gli altri, anzi era molto socievole, gli piaceva la compagnia.
  • Senti, secondo te faccio bene a cercare di conquistare il mondo? –
“so già la risposta, cosa glielo chiedo a fare?”
Il Lucario scosse la testa.
  • Mmh? Cosa cerchi di dire? –
  • Riooo –
  • Oh, certo –
La mano del ragazzo divenne blu ed una strana aura la circondò.
  • Finalmente, si vede che non mi capisci, King – disse in modo solenne il Pokemon.
  • solo perché riesco a darti la parola con la mia aura, anche se per breve tempo, non implica che ogni volta devi farmi una predica sul fatto che non ti capisco al volo, quando mi parli normale – disse sedendosi alla scrivania.
  • sarà, fatto sta che è vero -
  •  sei davvero insopportabile quando ti ci metti –
  • Quando fai così, mi sembra di parlare con Viola – rise il Pokemon trattenendosi  un po’.
  • Non mi paragonare a Viola, è una persona che non capisce niente –
  • Non è che sei te a non capire niente? – gli chiese ghignando.
  • Ma come osi! – urlò battendo violentemente i pugni sul tavolo – io sono lucidissimo, capisco le cose prima che vengano dette, sono logico, intelligente, un ragazzo modello che tutti dovrebbero invidiare e invece non è così, come mai? –
  • Forse perché tu vuoi inseguire un sogno illogico, di un pazzo –
  • Non parlare così di mio padre, tu gli devi rispetto –
  • Ma lo sai benissimo pure tu che lo era, evocare Chibisitu è da pazzi – ringhiò.
  • È un sogno bellissimo, evocare un Pokemon leggendario – disse girandosi verso il Pokemon.
  • È vero, ma dipende dal Pokemon e dal modo in cui si fa –
  • In che senso? –
  • Tu non lo puoi sapere da me, ma da Viola –
  • Che c’entra Viola ora? –
  • Lei ha rischiato la vita per salvarti, quando eravate piccoli, tu non lo puoi sapere perché per te è stato uno shock e così hai rimosso questo fatto dalla tua mente, rimuovendo anche tutto quello che è successo prima –
  • Stai mentendo, l’unica cosa che mi ricordo è che, la prima volta che ci siamo conosciuti, quando lei mi ha regalato la collana e mi disse che gli opposti si completano, io  le ho chiesto se voleva aiutarmi a conquistare Piumia, lei ha risposto di no, credo che avessimo circa dieci o undici anni –
  • Ma voi non vi siete conosciuti in quell’occasione e neanche quella collana te l’ha regalata in quell’occasione, tu l’avevi  già prima –
  • Allora che aspetti, parla, voglio sapere di più –
  • Io… non posso, mi è stato proibito, lo saprai solo risolvendo quest’enigma:in una notte uguale al giorno, il segreto verrà svelato, sotto alla stella polare dentro al Sole del chiaro tramonto, quando due mondi si riavvicineranno
  • Che significa? –
  • Devi scoprirlo da solo, io sono stato incaricato di dirtelo, questo enigma non racchiude solo il perché hai perso la memoria, ma anche un segreto molto più importante che neanche io lo so –
  • E Viola lo sa? –
  • Sa anche lei l’enigma e sa cosa è successo in passato, ma lei non sa del segreto, ti do soltanto un aiuto: per risolvere l’enigma ti serve lei –
  • Sembra che il mondo giri in torno a lei –
  • Chissà, magari è così –
  • Non sei spiritoso –
  • Chi lo vuole essere, comunque io rimango neutro alla tua decisone di conquistare il mondo –
  • io lo faccio soltanto affinché il mio popolo sia fiero di me e di mio padre –
  • Luca-cario-
  • Sembra che l’effetto sia svanito, tanto meglio –
  • Riio –
  • La cena è pronta King – disse una cameriera bussando la porta.
  • Arrivo! – esclamò uscendo dalla stanza seguito da Lucario.
  • Luca… - sospirò “ti sei fatto influenzare troppo da tuo padre King, tu non sei così, ti sei dimenticato tutto, so che hai tanta confusione , soprattutto in questo periodo, ma… resisti, e vedrai che un giorno… tutto sarà come prima”.
“ Sto arrivando Viola, ricordati la caccia è ancora aperta, ed io vincerò”.
 
 
Note dell’autrice:
un capitolo breve che per me ha molto significato.
Viola ha sempre parlato del suo passato con King, ma la cosa che non ha mai detto è che i ricordi dell’amico sono stati cancellati da un tremendo fatto, chissà cosa riguarderà questo trauma; in più volevo mettere un altro enigma. Gli altri sono stati tutti risolti, quindi mi annoiavo senza un po’ di mistero, spero di avervi incuriositi un po’.
Recensite in tanti.
Ah, questo capitolo è dedicato a The King of jaguars.

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Capitolo 22
*** capitolo conclusivo di questa prima parte ***


Buongiorno o buonasera,
allora, non voglio dilungarmi troppo. Voglio essere chiara e concisa.
Tra pochi giorni posterò una nuova storia, che è il seguito di questa. S’intitolerà “Viola vs King: scontro per la libertà”.
Prendetela come una piccola pausa pubblicitaria!
Ringrazio tutti, nessuno escluso:
  1. AmyDuDy

  2.  Dreamwolf91

  3. ElettroShock99

  4. hina_smack

  5. julia28

  6.  Lory_South

  7. pikaendpichu98

  8. The King of jaguars

  9. vale_may

  10. Makari

  11. Pokemonmaster97 PA

  12. Merel

  13. Alexia97

  14. Emy96

  15. metal _darkness

     

    Ops, mi sono dimenticata di alcune persone (che hanno letto la mia fic solo negli ultimi giorni): Lord mew, Pika_Pi95 e Misaki_chan, grazie mille di tutto!!!!
    Siete stati fondamentali per me, sono stata fortunatissima a conoscervi e a stringere con voi una bella amicizia. Con alcuni di più, con altri di meno. Grazie a tutti, grazie per avermi accolto in questa bellissima fandom, per avermi aiutata, consigliata e per detto così tante belle parole nel corso della storia. Non me le sono mai meritate in pieno.
    Siete unici, spero che la nostra amicizia si rafforzerà ancora di più con il tempo!
    Non volevo essere troppo sdolcinata, ma lo sono stata…
    Grazie molte per il vostro sostegno, vi giuro che continuerò a fare del mio meglio!
    Vorrei chiedervi due cose:

     

  1. Vorrei sapere il vostro parere totale di questa prima parte della storia: se sono migliorata, se non sono migliorata, com’è la trama, i personaggi, l’ambientazione, insomma un po’ tutto.

  2. Vorrei partecipare anche io a: One shot dell’estate! ,  vorrei parteciparvi con Viola e Barry, secondo voi è una buona idea?

Ora mi congedo con le mie solite parole: Un grosso bacio TB.

P.S. mi raccomando, seguitemi nella nuova storia, il prologo consisterà in un piccolo riassunto ed una piccola “presentazione” dei nuovi personaggi che hanno fatto parte della mia storia, per invogliare i nuovi lettori, ma anche per fare un piccolo punto della situazione per quelli che mi hanno seguita…

 

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