Never lose hope

di Henya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inferno ha inizio! ***
Capitolo 2: *** Sentimenti che ritornano ***
Capitolo 3: *** Una serata movimentata ***
Capitolo 4: *** Un incontro stravolgente ***
Capitolo 5: *** Ansia pre-appuntamento!! ***
Capitolo 6: *** "Benvenuto nella nuova scuola!" ***
Capitolo 7: *** Le due paroline magiche! ***
Capitolo 8: *** Umiliazioni ***
Capitolo 9: *** Tempo di rivoluzione! ***
Capitolo 10: *** Chi non risica non rosica! ***
Capitolo 11: *** Un invito sospetto! ***
Capitolo 12: *** Nessuno è perfetto! ***
Capitolo 13: *** Pace, minacce e sorprese! ***
Capitolo 14: *** Primi indizi, prime paure! ***
Capitolo 15: *** Calma apparente ***
Capitolo 16: *** Mi chiedi se sono felice? ***
Capitolo 17: *** Il Test ***
Capitolo 18: *** Incubi ***
Capitolo 19: *** Falling Down ***
Capitolo 20: *** Wake me up ***
Capitolo 21: *** Riuscire a perdonare ***
Capitolo 22: *** "Come si chiama, chi?" ***
Capitolo 23: *** Scelte ***
Capitolo 24: *** Un arrivo inaspettato ***
Capitolo 25: *** Never Grow Up ***
Capitolo 26: *** Never lose hope ***



Capitolo 1
*** L'inferno ha inizio! ***










Questa è la mia prima fan fiction, frutto della mia mente contorta! Veramente ho provato a scriverne due, ma non mi ispiravano molto! Questa invece mi ispira di più perchè voglio raccontare di una ragazza, con una vita incasinata, problemi d’amore e quant’altro non vi dirò! Non per cattiveria.. ma perché non lo so nemmeno io! Ahah ho già un progetto tutto confuso in testa da riorganizzare ben benino! Quindi mi piacerebbe molto sapere il vostro parere! Se almeno qualcuno l’ha letta! Grazie in anticipo! E adesso vi lascio nel corso dell’interessante (uuuuuhNd tutti) lettura! XD






Salve a tutti.
Il mio nome è Anya Sarizawa.
Ho diciotto anni e vivo a Tokyo, dove frequento l'ultimo anno del liceo.

La mia vita?
Se dovessi descriverla in poche parole, direi proprio: “UN VERO INFERNO”.

Iniziamo dalla famiglia?
Ok.
Inizio col dire che sono la prima di una lunga serie interminabile di figli.
Sì gente, proprio così!
Ho altri cinque fratelli più piccoli.

Direte: "E che saranno mai cinque fratelli!?".
Credetemi, è meglio che non ve lo dica!
Evidentemente i miei non avevano niente da fare quando ancora non esistevano i reality show!
O forse la colpa era mia perché insistevo per avere una sorellina con cui giocare e quindi loro si davano “da fare”.
Forse era meglio seguire il famoso detto “accontentati di ciò che hai”.
Alla fine mi sono rassegnata!
Tuttavia, il vero inferno è ben altro, quello che tutti chiamano “scuola”.
O meglio, non è proprio la scuola in sé stessa che odio, perché bene o male ho dei buoni voti quasi in tutte le materie; ciò che odio sono i suoi “abitanti”.
Vi spiego.
Avete presente quando nei film, nelle scuole, c’è il gruppo dei “più fighi e tosti” e quello dei “più sfigati e secchioni”?
Bene. 
Provate a indovinare, ora, di quali dei due io faccia parte.

Non ci vuole molto a capirlo:
Ovviamente di quelli della serie: “sfigatis for life”!!!
Sì perchè, come diceva la canzone? Ah sì… “nella vita ci vuole culo, anzi un grande culo per stare a galla e non sentirsi sotto terra, per andare avanti dal mattino fino a sera ed aspettare che ti capiti la svolta… e che la fortuna bussi alla tua porta… lai lai lai…”
Beh, diciamo che io il grande culo ce l’ho.
Sì! Ma  solo in senso letterale!
Ogni giorno è una vera impresa poter sopravvivere in quella sottospecie di scuola, ma per fortuna ho un’alleata: la mia migliore amica Hilary Tachibana, l’unica persona di cui mi possa veramente fidare.
 
 
Oggi si ricomincia.
Inizia l’inferno… cioè, voglio dire, la scuola!
Questa notte non ho chiuso occhio per la tensione e adesso mi ritrovo due occhiaie da zombi incredibili!
 
Mi trovo alla fermata dell’autobus ad aspettare Hilary, che come al solito è sempre in ritardo.
Ed io che per arrivare puntuale non faccio nemmeno colazione!
Il bus è arrivato ma di lei nessuna traccia.      
Mi dispiace, ma io vado!
Salgo e prendo posto, ma guardando dal finestrino la vedo finalmente arrivare come un uragano, con la giacca, la cartella in mano e un cornetto in bocca,(sempre la solita) e proprio un attimo prima che l’autista chiuda le porte riesce ad entrare per poi far un grande sospiro, come a voler dire
"e anche oggi ce l’ho fatta!!”.

 Si guarda intorno e io cerco di chiamarla.
“OHI HILA, SONO QUI” le dico agitando le braccia per farmi notare e finalmente, vedendomi,mi raggiunge.  Si siede nel posto che le avevo riservato e sbuffa.
“Uff,  già non ne posso più! Stamattina non ho sentito neanche la sveglia,  ho fatto tutto di fretta e non ricordo nemmeno se ieri sera ho messo i libri nella cartella”
Ohuu!!! Ma cosa è? La pubblicità della fiesta?
La guardo come per dire “oh buongiorno anche a te Hilary, anche io sono felice di rivederti… tutto bene stamattina?” , ma come al solito prima di salutare mi inonda di tutti i suoi problemi.
“Oh buongiorno Any” mi dice.
Finalmente si è ricordata della mia presenza! 
“Buongiorno anche a te, vedo che inizi bene la giornata e spero per il tuo bene che tu non ti sia dimenticata del mio quaderno degli esercizi che ti ho prestato una settimana fa!”
Ci dividiamo sempre i compiti da fare durante l’estate; di solito lei fa quelli di inglese e io quelli di mateatica e poi li copiamo a vicenda, ma a giudicare dalla sua faccia non credo:
NE’ che li abbia copiati…
NE’ che mi abbia riportato il quaderno!
“Ops che stupida! Ho dimenticato tutto, sorry Any!” si dà una botta in testa.
Gliela darei io una botta in testa!! E quando mi dice questo sorry mi fa ribollire il sangue al cervello… grrrr!!
“BRAVA BRAVA BRAVA!” esclamo tipo alla “valeriana”…. “ma io adesso come faccio!?”
Disperazione.
Mi sono scervellata al massimo per riuscire a fare quei benedetti compiti e ora… conoscendo quel cretino del prof dirà  con tono altezzoso “signorina Sarizawa, lei inizia l’anno con il piede sbagliato” grrr… che odioso!
 “E dai, non te la prendere, può capitare no?” mi supplica.
“No no no! Non può capitare!” le rispondo incrociando le braccia e girandomi verso il finestrino.
“ Perdonami… ok, t-ti prometto che farò i compiti di entrambe per due settimane ci stai?”.
Però… una proposta niente male! Penso maleficamente.
Muhahaha

Mi volto verso di lei porgendogli la mano.
“ Facciamo per un mese e non se ne parla più, affare fatto?” mi esibisco in  un sorriso a trentadue denti.
“Ok” ricambia la mia stretta di mano… “approfittatrice” sussurra col broncio.
“Così impari bella!”
Cosa ne pensate voi? Non vi sembra giusto?
Certo che lo è:
questa si chiama giustizia!
 
 
L’autobus si ferma e scendiamo.
Ok,calma! Prima di varcare la soglia facciamo un lungo respiro.
“Hila? Scusa ma io non ce la faccio proprio, va prima tu!”
“No no! Prima tu, a te l’onore cara”.
“E no, prima tu”. Le do uno spintone che poveretta cade con la faccia a terra.
Ops, adesso mi fa fuori.
MEGLIO SCAPPAREEEE!
Si alza come una furia e mi insegue come una matta.
A volte ci comportiamo proprio come neonate.
Ma ecco che mi fermo di colpo vedendo arrivare una macchina a me molto nota! Hilary mi viene addosso e cade col sedere a terra.
“Oooh ma sei scema!” Mi urla da dietro.
Ma io non le do nemmeno retta.

Avevo dimenticato per tre mesi quell’auto, quelle odiose facce, tutto quello che mi avevano fatto passare. Vederli arrivare ogni mattina su quell’auto, insieme mano nella mano!
BLEAH! Che schifo.
“Si può sapere che hai?”
Non si è ancora accorta di nulla?
“Ma non hai visto chi c’è?” le faccio notare con un cenno di capo.
Si gira e anche lei abbassa gli occhi.
“Non potevano mica mancare, lo sai”.
Volete sapere chi sono???
Ok, ve li presento uno ad uno mentre escono dalla macchina.
LEI: la ragazza più ricercata e invidiata della scuola; con i suoi 1.73 cm di altezza, capelli lunghi e biondi, occhi azzurri, un fisico da far invidia.
Miss bellezza dell’anno scorso nonché mia ex migliore amica.
Signori e signorii…
lei è Eva  Hernandez.
Un bell’applauso signori! (ma quale applauso? Andrei a sputargli in un occhio).
Ed ecco che dal posto guida esce LUI.
Il ragazzo più figo, più sexy, più tutto della scuola!
Alto 1.80, occhi ametista e capelli argentei.
Mr bel fusto nonché il mio ex fidanzato(traditore, bastardo e meglio che la chiudiamo qua, perché la cosa si fa pesante)
Ladies&gentlemenKai Hiwatari!
A seguire Yuri Ivanov e Boris Huznestov (che non vi sto a descrivere sennò si fa domani) .
Insieme formano: il “GPFDS” ovvero il “Gruppo Più Figo Della Scuola”! Ma per me sono semplicemente il gruppo più insopportabile della scuola (e presto capirete il perché!)
Escono dall’auto e Lei accorgendosi di me si butta su di Lui esibendosi in un bacio lungo e passionale da far venire il volta stomaco.
Vi ho già detto che li odio vero?
Si avviano verso il cancello e passando, incrociamo i nostri occhi con aria di sfida. Lei prende a braccetto Kai e si dirige verso di noi, lui mi guarda dalla testa ai piedi con fare scocciato. Poi quell’oca comincia ad aprire quella fogna che tiene per bocca.
“ Ben trovata Sarizawa! Passate bene le vacanze? Oh che sciocca scusami… tu non vai in vacanza, sei troppo occupata a fare la baby-sitter  a quegli animali dei tuoi fratelli!! Io invece sono stata sullo yot privato dei miei e negli hotel più chic del Giappone insieme a Kai” afferma rivolgendo lo sguardo a lui, aprendo e chiudendo le palpebre.
Ok,questo è troppo! Solo io ho il diritto di insultare i miei fratelli! E poi chi cavolo le ha chiesto come ha trascorso le vacanze! Ricconi del cazzo!
“Noto che con tutto il sole che hai preso, i raggi ultravioletti hanno disintegrato l’unico neurone che ti era rimasto, sempre se lo hai mai avuto!” le rispondo acidamente.
“La tua ironia mi fa pena!AH Preparati Sarizawa… un altro anno sta per cominciare. Guardati bene le spalle, tu e la tua amichetta del cuore”.
Ma chi si crede di essere per parlarmi così? Una mafiosa!
Solo perché a difenderla ci sono quattro ragazzi ben palestrati e un paparino con il portafoglio sempre pieno e pronto a corrompere prof e preside non vuol dire che possa fare ciò che vuole?
...
Bah! Quest’anno lo vedo brutto… eccome!
“ Senti un po’, sono stufa dei tuoi giochini da bambina viziata, d’ora in poi non sarà più come prima mia cara ,ricordatelo!” la avverto puntandole un dito minaccioso.
E lei, insieme ai suoi cagnolini cosa fa?
Scoppia a ridere! Cazzo ridi, stronza!
E si allontana senza darmi risposta e sento che ride come una gallina ancora
e ancora…
oooooh ma basta!
“Ahahah Sarizawa che mi fa una minaccia ahaha” sghignazza da lontano.

 
“ Come vorrei vederla bruciare al rogo!” dico immaginando la scena.
“Dai su… lasciala perdere, non puoi finire già il primo giorno nell’ufficio del preside”.
Questo è vero, meglio ascoltare i consigli della mia saggia amica, anche se…
L’anno scorso non so quante volte ci siamo ritrovate nell’ufficio del preside! Poverino, non ne poteva più! O perché ci prendevamo per i capelli o perchè una volta lei e Hiwatari mi hanno messo degli spinelli in mezzo ai libri! Per vendicarmi le feci un occhio nero… ma nero! E il preside mi ha espulsa per due settimane!Mentre lei grazie al suo paparino…
I miei genitori poi mi hanno pure messa in punizione.
Più sfigata di così non si può!
Sentiamo la campanella e ci dirigiamo in classe.
E adesso tutto ricomincia… non resta che essere forti e preparati…
“Perché con Eva e Kai tutto può succedere!”
 
                                                      
“L’inferno ha inizio”

 

To be continued

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Capitolo 2
*** Sentimenti che ritornano ***










Siamo davanti alla porta della nostra classe, la VD.
Appena entrate tiriamo un sospiro di sollievo dopo avere notato che il professore non è ancora arrivato.
Io ed Hilary prendiamo posto vicino alle finestre e mi accorgo che lei si guarda intorno alla ricerca di qualcosa… o meglio “di qualcuno”! 
“Yuri non è ancora arrivato!” 
“Eh c-che c’entra Yuri?”dice balbettando. 
“Guarda che lo so che gli sbavi dietro, ti conosco meglio delle mie tasche!”
“E’  vero!!” esclama accasciandosi sulla sedia “Stamattina quando l’ho visto per poco non mi scioglievo!” ha gli occhi sognanti.  Le passo una mano davanti  per riportarla alla realtà. 
“Ehilà-à, ti ricordo che non vale la pena provare adorazione per gente come quella.” 
“Lo so, ma è così affascinante!”.   
Meglio lasciarla sognare, Yuri non l’ ha mai guardata, le dico sempre di scordarselo,ma lei niente: ha la testa più dura del marmo!  
All’improvviso si apre la porta ed entra il prof  Yoshida. 
Bene… iniziamo proprio con la matematica!
”Buongiorno” saluta serio.
“Adesso per colpa tua mi prenderò una ramanzina” le sussurro. 
“ Ti ho già detto scusa! E poi nemmeno io ce li ho quindi…” 
“Quindi un corno!” . Mi volto sbuffando.   
Il professore comincia a chiamare l’appello, ma aspettate un momento!! Manca qualcuno.
“Buongiorno mio caro professore!!!”                
Ah ecco, come non detto! Ed ecco che entra Eva seguita da  Yuri e Boris. 
“ Signori,  vi prego di andare a sedere che siamo già in ritardo con la lezione!” dice loro il professore.  
Signori?! Ma cos’è tutto questo rispetto!!! 
Si dirige al suo banco muovendo sinuosa il bacino mentre tutti la osservano. Io invece mi spingo in avanti verso Hilary che sta davanti a me e le sussurro… 
“E ti pareva se non si esibiva in una sfilata da top model”. Lei senza voltarsi si mette a ridere. 
Yuri si siede proprio in un banco vicino alla mia amica; oh bene ho perso pure Hilary, non farà altro che ammirarlo in tutto il suo splendore per  cinque ore senza darmi retta quando avrò bisogno di suggerimenti! Per fortuna io ed Eva siamo a chilometri di distanza! Mi chiedo se riuscirà a sopravvivere senza stare vicino al suo adorato “Kai”! L’anno scorso è stato respinto agli esami di riparazione e quindi si ritrova a  ripetere il quarto anno. Oh, quanto mi dispiace, povera! Muahaha… non avrei sopportato un altro anno a veder far loro i cretini pure in classe, sotto ai miei occhi!
Non capisco perché Eva di tanto in tanto si gira fissandomi e facendo dei sorrisetti maligni!  Prenderei queste matite e ti caverei gli occhi, brutta befana!                                  
Vi sembrerà strano, ma un tempo eravamo amiche, sì proprio così! 
Io Hilary ed Eva formavamo un trio molto affiatato, tipo le totaly spies, i tre moschettieri(vabbè). Quando però nella nostra scuola arrivarono i russi( si intende ovviamente  Kai, Yuri e Boris), io feci il “magnifico errore” di innamorarmi perdutamente di Kai. Quindi cominciammo a frequentarci, diventando per un breve periodo la coppia più spettegolata e invidiata della scuola. Questo evidentemente non dovette andare giù a quella che ritenevo fosse una della mie migliori amiche, che per capriccio cosa ha fatto? Mi ha soffiato il ragazzo! I due TRADITORI si divertivano alle mie spalle.  Begli amici!  Ma il peggio fu il modo in cui lo venni a scoprire;infatti   un pomeriggio Eva mi telefonò avvisandomi di raggiungerla a casa sua, dove mi stava aspettando con Hilary per trascorrere uno dei nostri pomeriggi tra donne(tutto falso ovviamente!). Quando arrivai e suonai il campanello, indovinate chi mi ha aperto la porta??? Lui,Kai Hiwatari, nella sua “divisa” in boxer, che con una faccia da stronzo mi dice “salve tesoro!” e subito dopo compare lei avvolta in un lenzuolo che mi fa tutta soddisfatta “ciao cara, sei in anticipo perché Hilary non è ancora arrivata!” . 
Un piano da prefetti stronzi!
Io rimasi pietrificata, non avrei mai immaginato una cosa simile… “ m-ma c-cosa significa?” domandai stupidamente cercando di trattenere le lacrime. “ Ma come? Non l’hai capito Anya, mi scopo la tua amica! Tutto qui! Credevi veramente che io stessi con una come te? Mi vergogno persino a dirlo!”mi rispose il bastardo!  “rassegnati, racchia sei e racchia rimani!”           “ siete proprio due stronzi!!”.
Gli sputai in faccia dopodiché scappai in lacrime raggiungendo Hilary e trovare un qualche conforto. Da allora ci siamo praticamente dichiarati guerra!!  
“ Signorina Sarizawa!!! Sta dormendo per caso??” .
Sento pronunciare il mio nome ripetutamente, senza farci caso più di tanto.
“ SARIZAWA ritorni dal mondo dei sogni!!!” .
Sobbalzo spavetata e tutti si mettono a ridere, mamma che figura!  
“Si prof?” chiedo timidamente. 
“ E’ da più di 5 minuti che cerco di avere la sua attenzione! Allora li ha fatti questi benedetti esercizi o no?” mi domanda adirato.  
“Ah gli esercizi dice?” mi gratto la nuca e guardo con malocchio Hilary, che abbassa subito lo sguardo. E fai bene cara! 
“Beh ecco” faccio una mezza risatina… “ sa è una storia buffa, vede i-io avevo prestato il quad…” 
“BASTA!!! Non voglio sentire più scuse assurde per oggi! Se non li ha fatti vuol dire che farà questi , più quelli che assegnerò ora, e domani li voglio vedere tutti, e questo vale per tutti coloro che non li hanno fatti!!”
 Sentilo… da quando in qua fa tutto il serio!
“Eeeeh ma io…” 
“Silenzio!!!” mi interrompe lui. 
“…li ho fatti!” continuo a bassa voce battendo ripetutamente la testa sul banco.     E no! adesso come promesso li fai tu questi esercizi,bella!  Uff  
Finalmente dopo tre ore, una dolce melodia, che infonde speranza e gioia in tutti gli studenti, si propaga per tutte e aule…. Chiamasi campanella, ovvero Ricreazione!
Subito faccio cenno a Hilary di uscire e andare in bagno! La vescica mi implora pietà! 
Mentre ci dirigiamo alla toilette delle signore le faccio una bella ramanzina.
“Si può sapere perché non mi hai avvisata che il prof mi chiamava??” .
“Scusa ma in quel momento non ci stavo proprio con la testa” .
“ Certo eri impegnata a mangiarti Yuri con gli occhi!” .
 “ Come posso distrarmi di fronte a tale bellezza” .
“ Tu non sei normale!” .
Prima di aprire la porta del bagno escono all’improvviso due tipe che starnazzano come galline. Che c’è? Per caso hanno appena finito di fare l’uovo e hanno otturato il cesso? 
“Ma li hai visti?” “O santo cielo proprio in bagno! Ahahah” sento dir loro.   Io ed Hila ci fissiamo perplesse.
“Dai entriamo che non ce la faccio più” imploro piegandomi quasi in due. Entriamo e la prima cosa che sentiamo(oltre alla puzza di uovo marcio che vi risiede da secoli ormai) (mi sa che l’hanno fatto davvero l’uovo, quelle!) sentiamo dei gemiti e respiri affannosi… oddio… che stiano…? Bleah proprio qui? Guardo la mia amica che sembra più scandalizzata di me e insieme apriamo al mio tre l’unica porta  decente del bagno (perché le altre due sono bloccate! Si lo so… questa scuola fa schifo!) e cosa vedono i miei poveri occhi?? Di nuovo loro! Provo disgusto… lui,Kai seduto sul water (no tranquilli! Non sta facendo ciò che state pensando!) e lei, Eva, a cavalcioni su di lui,in reggiseno, che si baciano con foga. Sono senza pudore! Io rimango a bocca aperta. A volte mi chiedo perché sono stata creata così imbecille!   Hilary invece cerca di farmi riprendere 
“ Come vedi è occupato… possiamo andare adesso?” dice muovendo solo le labbra. 
Maecco che si accorgono della nostra presenza.
“ Oh tranquille! Qui abbiamo finito, il bagno è tutto a vostra disposizione!” dice mentre si riveste. 
E  chi ci entra più qui!!   
Esce dal bagno seguita da Kai, che si riallaccia la cintura, ma si avvicina a me e mi mette una mano sotto il mento…
“Ciao racchia” mi sussurra con un sorriso beffardo. 
Io con un gesto veloce tolgo la sua lurida mano , che proprio prima aveva toccato quella zoc… (censuriamo) e lo guardo con disprezzo. Si sofferma a guardare Hilary dopodiché va finalmente via. Ma cosa vuole ancora?  
“Perché sei rimasta a guardare come una sciocca,Any?" mi domanda Hilary.
Già perché? 
“ Dai andiamo via!” le dico uscendo a occhi bassi. 
“Non dovevi andare in bagno???”  grida ; 
Ma io sono già in corridoio con le lacrime che lottano per uscire fuori.
Quella scena… quel tocco… possibile che non vuoi andartene dalla mia testa , stupido Hiwatari.
Perché mi fai questo, io credevo che tu, in fondo… mi amassi…  o per lo meno… ci tenessi a me…    





TO BE CONTINUED          














Hello!!! Allora cosa ne pensate di questo capitolo? ( se proprio lo vuoi sapere è veramente una sch…Nd Kai) ( shhhhhhhhhhh! Taci tu! Nessuno ti ha interpellatoNdMe) (volevo solo dire il mio parere, ma se non ti interessa…Nd Kai)(appunto! Il tuo parere non conta, specialmente dopo che fai le zozzerie nei bagni pubblici!NdMe) (ma io non c’entro niente, sei tu che mi fai apparire come un pervertitoNdKai)(e proprio per questo motivo devi tacere, perché ti farò fare ancora peggio!muahahahahNd)(nuoooooo!NdKai)  e dopo questo sclero… Vi saluto gente… e mi raccomando commentate!!! Bye bye    

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Capitolo 3
*** Una serata movimentata ***


Finalmente oggi è finita, sono successe fin troppe cose… ed è solo il primo giorno, non oso immaginare il seguito!                                                                                                                                               Sto percorrendo una stradicciola che porta a casa mia e per di più  non ho neppure aspettato Hila per tornare insieme. Da quanto è successa quella cosa in bagno non ho più aperto bocca; è come se una specie di depressione si sia impossessata di me, facendomi venire pure  un terribile mal di testa! Lei non c’entra nulla, sarà meglio che più tardi la chiami per scusarmi. Ho sempre questo brutto vizio di prendermela con persone le quali non c’entrano nulla! Mi faccio schifo!  Entro in casa e faccio un sospiro di sollievo. Vedo mio padre seduto a guardare il Tg, mentre mia madre dalla cucina mi dice

“oh tesoro, sei tornata, come è andata oggi?” oddio, ecco che incomincia l’interrogatorio!

“mamma, ti prego non ti ci mettere pure tu, per oggi ne ho abbastanza!” le rispondo portando lo sguardo in alto e dirigendomi in camera.

“Sbrigati che tra poco è pronto in tavola”

“non ho fame” dico salendo le scale.

“quella ragazza mi preoccupa, quando inizia la scuola diventa depressa”

“ma son ragazzi, sai com’è… gli ormoni e quelle cose là” sento dire a mio padre.                                  Ma cosa ne vuoi sapere tu… 

Mentre salgo le scale, ecco che una mandria imbufalita(i miei fratelli) scendono gridando strani versi e correndo, facendomi quasi cadere! Io gli urlo contro e mi tolgo una ciabatta tirandogliela e prendo in testa Jonathan, il più grande che ha 14 anni, che si gira e mi fa una linguaccia e in tutta risposta gli alzo un bel dito medio, girandomi soddisfatta.

“Anyaaa?” mi sento chiamare e mi giro di scatto trovandomi la mia stessa ciabatta in faccia.

“brutto deficiente… se ti prendo ti do uno schiaffo che per il secondo devo venire a cercarti nelle paludi del Sudafrica(ma da dove mi vengono certa frasi?)urlo agitando le braccia come un’isterica. Ma loro corrono ridendo e sinceramente sono troppo giù di morale per inseguirli e ucciderli…perciò mi dirigo a passi pesanti in camera mia, facendo volare la cartella e buttandomi di sasso sul letto.

Ah che sensazione meravigliosa!

E proprio quando sto per chiudere gli occhi, squilla il mio telefono.  Ma porca putt…

“ah ciao Hilary”

ehi ma che fine hai fatto? Ti ho aspettato un sacco e Mary mi ha detto che ti aveva vista andare via… che hai?per via di quel fatto?”

“si, scusami, è solo che non avevo voglia di parlare e poi…”

“ si ti capisco, è stato orribile”   Ci furono secondi di silenzio e io facevo cerchi con le dita sulle lenzuola. Fu lei a rompere il silenzio…

 “sai una cosa? Stasera ci facciamo belle e usciamo, alla faccia di quei dementi! Che ne dici?eh?”

“dico che non me la sento proprio!”

“e dai? Possibile che devi sempre essere così depressa?”

“ ohuu ma che avete tutti con questa depressione?? Io non sono affatto depressa, anzi, sai che ti dico,  ho cambiato idea e stasera si esce!”

“oh brava! Così ti voglio! Allora facciamo per le 20 e 30?”

“ e che alle 20.30 sia!” rispondo fiera. Ci salutiamo e io prendo il cuscino stringendolo forte a me addormentandomi. Alla faccia tua Hiwatari. 

 

 

 Sono le 18.30, mi sono appena svegliata da una profonda dormita(che ci voleva proprio) e adesso mi dirigo in cucina per mettere qualcosa sotto i denti. Il mio stomaco sembra un vulcano in eruzione. Mi faccio cinque bei toast con la nutella e una spremuta d’arancia. Alla faccia della dieta. Mentre me li gusto arriva mia madre…

“tesoro, vedo che ti è tornato l’appetito!”

“e già… ho una fame da lupi”

“beh stasera preparerò il tuo piatto preferito, arrosto con patate, spero avrai ancora fame!” 

nooooooooo! Proprio stasera che devo uscire! Uff… non posso mica dare buca a Hilary per un arrosto con le patate! Anche se…

“che peccato, stasera esco con Hilary, posso vero?” domando speranzosa.

“si va bene, ma fai attenzione e non tornare tardi, intesi?”

“perfettamente!grazie mamy” le scocco un bacio sulla guancia e mi dirigo di fretta in bagno per prepararmi. 

 

 

Ok sono pronta! infilo velocemente le decolté viola, che ho abbinato ad un vestitino nero con una fascia in vita anch’essa viola e per finire un copri spalle di pelliccia nera. Capelli lisci, un velo di crema, un velo di trucco(si… e un velo sullo slip)e via… prendo la mia borsetta ed esco per raggiungere il punto in cui io ed Hila ci siamo date appuntamento, cioè dietro l’angolo di casa mia…

La trovo già là che aspetta guardando l’orologio. Anche lei ha messo un vestito carino, bordeaux con giacca nera e stivali in pelle.

“ciao, allora pronta per una serata da urlo!” mi dice tutta eccitata.

“certo… ma cosa hai in mente?”

“di ballare per tutto il tempo” esclama facendo strani movimenti col bacino…oddio…   

Ci incamminiamo per raggiungere la discoteca più vicina.

Paghiamo il biglietto ed entriamo…
Qui è già pieno di gente, alcuni ballano, altri bevono… ci sediamo al bancone per ordinare un cocktail.                                               
Io prendo un Mai Tai esotico  mentre Hilary ordina un Aperol Spritz.              
Mentre beviamo e commentiamo quanto è figo il dj,  Hila mi trascina con insistenza in mezzo alla folla per ballare.                                                                               
Ok… inizio col dire che non sono una grande ballerina, anzi non mi piace proprio ballare,ma comincio lo stesso a muovermi a ritmo di musica.                                    

Dopo esserci scatenate, usciamo dalla folla ridendo come matte…

“hahahah hai visto che faccia ha fatto quel tipo!”

“ ahah ma gli hai fatto male poverino”

“non l’ho fatto mica apposta!” .
Mentre ballava come una matta, ha dato per sbaglio un colpo di braccio in faccia a un tizio… sempre la solita, le dico sempre di non agitarsi troppo quando balla! E non è neppure la sua prima vittima…-.-‘  

Ordiniamo un altro drink, ma ecco che Hila cambia subito espressione…

“Anya, qualunque cosa accada, non voltarti!” mi raccomanda bevendo un sorso. Ma io (scema che non sono altro)mi giro, e ancora prima di potermi accorgere di tutto,  qualcuno mi cinge da dietro la vita e mi bacia sul collo.

“ma chi diavol…Kai?”

“ ciao  bella, cerchi compagnia?”

“brutto schifoso, toglimi queste mani di dosso” cerco di liberarmi dalla sua presa. Lui se ne va guardandomi malizioso e facendomi l’occhiolino. Non mi incanti bello.Raggiunge un tavolo in cui ci sono altri tizi che hanno tutta l’aria di essere dei drogati.

“possibile che debba esserci sempre e dovunque lui?è una persecuzione per caso?” e come mai non c’è Eva con lui?roteo gli occhi e bevo il mio drink. Ma un tale passa e mi dà non volendouna gomitata, facendomi rovesciare il bicchiere addosso.

“ma dove cazzo guardi!!” cosa può andare più storto…

“scusa è stato un incidente, non volevo…”

“ un incidente un corno, guarda qua che schifo…”

“ti ho chiesto scusa…”

“no senti…” alzo gli occhi dal vestito e mi giro verso quell’idiota che… però non è niente male! Un ragazzo alto con capelli neri e due occhi color miele così profondi!*-*   forse è meglio che sia io a scusarmi…

“e-eh non fa niente, davvero, scusami tu, può capitare!” gli sorrido ma lui alza un sopracciglio. Mi avrà presa per isterica.

“ scusami ancora bella, ciao”. Lo guardo finchè non scompare tra la folla.  Sento Hilary che tossisce per richiamarmi.

“che c’è?” le dico

“ o niente, c’è solo che sei una tonda! Potevi farti pagare un altro drink e con la scusa conoscerlo meglio, chissà forse avete molte cose in comune!” chiude gli occhi a due fessure.

“ tienimi il posto va’… che vado in bagno ad asciugarmi!”non le rispondo e  prendo la borsa  raggiungendo la toilette.    Mentre mi pulisco, sento dei passi e guardando lo specchio vedo… Kai… oh no! 

“ hai qualche problema?”mi domanda appoggiandosi alla parete.

“si, il mio problema sei tu, che mi stai sempre sulle scatole!” rimetto tutto in borsa e faccio per uscire ma lui mi blocca per un braccio.

“lasciami, mi fai male”

“però un tempo ti piaceva quando ti toccavo eh”

“ quella è acqua passata ormai, ora tu hai Eva, vai da lei visto che ti piace così tanto” cerco di liberarmi ma lui non mi molla…

“ questo non vuol dire che non possiamo divertirci ancora..” mi spinge a muro e comincia a baciarmi con foga, cerco di allontanarlo senza successo.

“ la-scia-mi”

“sei sordo forse, ha detto di andartene” qualcuno lo prende per un braccio… è il tizio che mi ha fatto rovesciare il drink, meno male! Forse è il destino che ci ha fatti incontrare!

“di che t’impicci, stronzo!?” Kai non sembra affatto intimorito! si mette male…  

“non darle fastidio capito?”

“sennò che mi fai?” gli da uno spintone… ops…  poi mi prende

“vieni con me e non fare storie”

“io non vengo”

“ stai con quello stronzo per caso?” va verso di lui e gli molla un pugno sullo stomaco

“noooo! Smettila!!” grido.  Ma il tizio si riprende e gli porge un destro sulla guancia facendogli sanguinare il naso.

“andiamo ti accompagno fuori stai bene?ti ha fatto male?” che carino, ne esistono pochi così gentili e premurosi.

“sto bene, grazie a te!” gli rivolgo un sorriso, che lui ricambia con simpatia.

Raggiungiamo Hilary, che sembra preoccupata.

“ ma che fine hai fatto?”

“poi ti spiego andiamo a casa ora” lei sembra capire che qualcosa non va e annuisce.

“vi accompagno io se volete, ho l’auto proprio qui di fronte “

“ok, andiamo!” lo seguiamo e Hila si avvicina al mio orecchio dicendomi furbetta

“aaah ora capisco perché ci hai messo tanto…”

“ma cosa vai a capire, più tardi ti dirò tutto…”

“ ci conto eh”… la solita pervertita…

 

Dopo aver lasciato Hilary a casa sua, lui mi accompagna a casa.

Durante il tragitto mi soffermo a guardarlo… è proprio carino, oltre a essere gentile e coraggioso.

“qualcosa non va?” subito mi riprendo…

“nono! Anzi se non fossi arrivato tu…”

“lo conoscevi?”  

“si, è il mio ex” rispondo abbassando lo sguardo.

“sembra non si sia rassegnato!”

“ma che! È solo un cretino a cui piace giocare con i sentimenti”

“un vero stronzo dunque!”

“non avrei saputo definirlo meglio!” ridiamo.

Purtroppo arriviamo(avrei voluto conversare di più,mi sento così bene con lui)

“beh ti saluto allora, oh che stupido… non mi sono presentato! Io sono Rei e tu?”

“Anya, è stato un vero piacere!”

“anche per me, spero di rivederti!” (siiiiiiiiii)

“magari, mi piacerebbe”.

 Esco dall’auto e lo saluto con la mano finchè non gira l’angolo.  Prendo le chiavi per non svegliare nessuno ed entro, chiudendomi la porta alle spalle e appoggiandomi di schiena mentre ripenso ai suoi occhi!

“Rei…”

Subito mi avvio in camera per telefonare e raccontare tutto per filo e per segno ad Hilary… che il cielo me la mandi buona!!!

 

TO BE CONTINUED

 

 Ave popolo di EFP! Cosa pensate di questo capitolo! Kai prova qualcosa per Anya o gli piace solo fare lo stronzetto? (ehi!!NdKai) e la comparsa di Rei? Si rincontreranno e magari ne nascerà un nuovo amore? Se volete saperlo non resta che attendere il seguito!!

Baci baci! Ringrazio coloro che l’hanno messa tra le seguite!  Byeee!

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Capitolo 4
*** Un incontro stravolgente ***


Sono sull’autobus che mi porta a scuola mentre Hilary è accanto a me che controlla gli esercizi di mate.  Ho la testa appoggiata al finestrino e vedo scorrere velocemente le case e i negozi dietro di me, cercando di far riapparire l’immagine di quel ragazzo magnifico… chissà se ci rivedremo Rei!                                                          
 Poi d’un tratto ripenso a Kai! Beh se lo è meritato quel pugno, spero solo non stia progettando qualche vendetta… conoscendolo! -.-

“ti muovi?!”

“eh? Ah si andiamo” non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata, mi chiedo se riuscirò a seguire le lezioni oggi, con tutti questi pensieri…

Entriamo in cortile e i miei occhi vanno subito su Kai, che sta seduto su una panchina insieme agli altri. Mi guarda in un modo orribile. Ha un livido sulla guancia ed Eva lo accarezza leggermente dandogli un piccolo bacio. 

“certo che lo ha fatto nero il tuo eroe!” mi dice Hilary.

“gli ha fatto quel che si meritava, glielo avrei dato volentieri io un cazzotto in pieno viso e una pedata ai suoi gioielli!” ecco il mio istinto omicida.

“ihih dai entriamo!”

                                                    ******************************

Questa me la paghi Anya, tu e quello stronzetto.

“ti fa male, amore? Dimmi come ti è successo!”

“non è niente, c’è stata solo una lite ieri sera e ci siamo andati pesanti” sarà meglio non dirle niente.

“c’entra per caso Anya?” mi domanda irritata.

“per l’ennesima volta…no!”

“lo so che c’era pure lei ieri sera!”

“ma chi te le dice certe stronzate!?”

“ho i miei informatori segreti io!” fa l’occhiolino        

Huznestov…  lo fulmino con lo sguardo.   Parla peggio di una donna, a volte mi chiedo se sia gay.

“con te facciamo i conti più tardi Huznestov!”

“Yuri, perché non cominciamo ad andare in classe???”

“cos’è tutta questa fretta, Boris?”

“ciaoooo” se la dà a gambe il vigliacco.

“io non voglio andare in classe, voglio restare con te, mi sei mancato stanotte,sai?!” mi dice maliziosa. Strano… non fa scenate di gelosia, che abbia qualcosa in mente? Chi la capisce è bravo! So solo che mi fa impazzire il  suo modo di fare la gattina! 

“mi dispiace, ma quest’anno non posso permettermi il lusso di marinare spesso la scuola, o mio nonno mi rispedisce in Russia,lo sai!”

“ che palle tuo nonno!”

“non dirlo a me…” ci diamo un ultimo bacio passionale e poi andiamo nelle nostre rispettive classi.

                                             *********************************  

Le prime tre ore sono appena finite, e tutti si avviano in cortile per la ricreazione. Mentre sto sistemando le mie cose , due mani sbattono violentemente sul mio banco. Alzo lentamente lo sguardo e…

 “ ti avevo avvisata Sarizawa, sta lontana da Kai o finisce male!” non posso crederci… glielo ha detto?? 

“ma chi lo vuole più il tuo Kai!!” 

“so di ieri sera, che gli stavi dietro!” ma che diavolo è andato a raccontargli quel bastardo!

“non so cosa ti abbia raccontato, ma non è andata affatto così!”

“ah no? E a chi dovrei credere secondo te?eh?”          già… a chi?-.-

“credi a chi ti pare, ma lasciatemi in pace per favore tu e quell’altro!” cerco di chiuderla qua, non voglio finire nei casini per loro.

“io non ti lascio in pace finchè tu non lasci in pace Kai! Ti rode il fatto che Kai sia mio eh? Ammettilo, non lo accetti! Ma rassegnati ormai, perché  io ho vinto e tu hai perso!! Spero questa discussione ti sia servita, a presto cara!” mi da un’ultima odiosaocchiata e poi esce dall’aula, seguita dalle sue oche, tutte lacca e niente cervello, proprio come lei.

“ma chi si crede di essere quella trota, io ho vinto e tu hai perso!” borbotta Hilary, cercando di imitarla.

Ma io non le do retta e comincio ad innervosirmi  finchè…

“ADESSO BASTA!ORA MI SENTE HIWATARI!” dico decisa buttando l’astuccio a terra. Esco a passi da gigante dalla classe.

“Anyaa?? Che intenzioni hai, non fare pasticci!!” mi grida Hilary, ma non le do ascolto. Esco in cortile guardando se da qualche parte si trova Kai. Ma niente.Vedo Eva insieme a Yuri e Boris, ma di Hiwatari nessuna traccia.

 Dove sei stupido!

 Senza volerlo, i miei occhi puntano sul tetto della scuola. Eccoti finalmente.Subito vado da lui, per chiarire una volta per tutte che deve lasciarmi in pace,sperando che nessuno ci veda. 

Appena arrivo apro la porta, e lo vedo. Adesso è seduto e appoggiato a un muro (bene! da qui non ci vedono)che fuma qualcosa che non sembra essere una semplice sigaretta. Mi guarda aspirando del fumo…

“mi cercavi per caso,racchia?”

“adesso tu mi stai a sentire! 1. Perché cazzo hai inventato quella balla a Eva! 2. Dovete lasciarmi in pace, io non c’entro nulla con voi e 3. Vaffanculo!” ah che liberazione!

Mi volto e riapro la porta ma…

“aspetta un attimo!” mi fermo e voltandomi vedo che si rialza buttando lo spinello.

“cosa avrei inventato io?”

“ non fare il finto tondo, lo sai benissimo!”

“senti, io non ho raccontato proprio nulla a Eva!”

“ah no? E come mai poco fa è venuta da me a farmi la predica? Non farmi ridere!” che faccia tosta. 

“non ti conviene provocarmi perché stavolta non c’è il tuo amico a difenderti!” ops… questo è vero!

 “ te la fai con lui ora? Per non pensare più a me?eh?”

“ma chi ti pensa!”

“allora state insieme?” mi prende il polso… mi fa male!

“e anche se fosse, non sono certo affari tuoi,non sei l’unico uomo sulla terra!” cerco di liberarmi dalla sua presa ma lui stringe più forte! Ahia!

 “ma sono l’unico che ti faceva veramente godere, ricordi?”

“non vantarti troppo, Hiwatari!” ma sentilo…

“vuoi riprovare quel piacere, tesoro?”

“ sei solo un pervertito!” suona la fine della pausa ricreativa e lui mi lascia il polso.

“per stavolta finisce qua, ma se t’interessa stasera puoi venirmi a trovare, sono solo”

“fottiti porco!” dico andando via e toccandomi il polso, che stava quasi per staccarmi.  

Ma si può sapere cosa vuoi?io non ti capisco!  Devi uscire dalla mia vita. Io non vado mai alla ricerca di guai, sono i guai che vengono da me.

Sarà meglio mettere un’annuncio “VENDESI SFIGA” anzi ve la regalo proprio…  qui ce ne è a gran quantità… hurràà! (T.T perché la vita è così crudele)

                                                            *****************************************



“dai, su con la vita tesoro! Sorridi, è la peggiore arma da usare contro di loro, credimi!” 

Stiamo tornando a casa e Hila cerca di farmi riprendere con scarsi successi… beata te che non hai problemi!

“non ci riesco, mi sento uno schifo, guardami! Solo loro hanno la capacità di mandarmi in bestia!ah ma se me la ritrovo tra le mani, so io cosa farei, le caverei gli occhi con le mie dita e poi le spezzerei il suo fragile collo dando così fine alla sua inutile e insignificante vita”  dico immaginando di averla tra le mani.

“a volte i tuoi discorsi mi mettono paura!”

“tu non puoi capire come mi sento,  voglio solo vendetta, chiedo solo di averla tra le mani dopodiché dare inizio al massacro…”

e mentre ancora gesticolo con le mani tutta presa dal mio piano di vendetta, non mi accorgo che il semaforo è rosso, e attraverso la strada mentre Hilary si è fermata e cerca di richiamarmi… ma io niente… continuo per la mia strada a dire cose insensate finchè…

“aaaaaaaaaaaaaaah!” una macchina frena all’improvviso a pochi millimetri da me! Per poco non me la facevo addosso!

“ma si può sapere dove guardi, razza di imbecille!!!vorrei sapere chi è stato quell’idiota che ti ha dato la patente!!!”continuo a urlare come una matta, mentre Hilary viene correndo da me.

 “tutto bene Any?”

“si, per fortuna! Certa gente non dovrebbe nemmeno pensare di prendere la patente, razza di idi..” le parole mi morirono in gola quando vidi che colui che mi stava praticamente mettendo sotto era…

“oddio… tutto apposto Anya?”    Rai….   Oh cielo… che figura! Un’altra volta! 

Ecco che viene in mio soccorso! Forse potrei fare finta di svenire, e magari lui mi darà un bacio per risvegliarmi… proprio come nelle favole!*ç*

… … …

ok sono fuori! 

“niente di rotto?  sei spuntata all’improvviso e..”

“scusa è colpa mia, ho attraversato col rosso”

“la solita imbranata” aggiunge Hilary. Ma io le do una gomitata per farla tacere.

“dobbiamo finirla di incontrarci così, o qualcuno si farà male!” dice sorridendomi e porgendomi la cartella che mi era caduta.

“hai proprio ragione, prima al pub ora in strada, la cosa si fa pericolosa!”

“quindi, ecco, possiamo…se vuoi…”

“siii?” dico mostrando un sorriso a trentadue denti nella speranza che me lo chieda…

“insomma, visto che ti devo un drink, che ne dici se ti invitassi a bere qualcosa insieme?”

come,come,come?non credo di aver capito bene?? Ditemi che non è uno scherzo! Certo che non lo è! Siiiiiii!!

“dico che mi piacerebbe tantissimo!”

“bene, allora dimmi a che ora?”

quando vuoi tu, mon cherì!

“per le otto, va bene?”

“è perfetto” rispondo entusiasta facendo un ok con la mano.

“ma allora? Ti muovi deficiente? Hai bloccato il traffico! Qui c’è gente che ha fretta!” uno stupido interrompe la nostra conversazione! Ma vattene a piedi!

“è meglio andare, passo a prenderti io, ciao bella!”

no… non andare mio prode cavaliere! Portami con te e fuggiamo per un’avventura romantica! Ma chè… se n’è già andato! Tzs… gli uomini…

lui però sembra diverso, con quella dolcezza… e non come un certo Hiwatari ! Sarà meglio non illudermi… andiamoci piano Anya! Com’era? Ah si.. chi va piano va sano e lontano! Giusto! 

“sembra ti sia tornato il buon umore Any!” mi dice maliziosa la mia amica.

“e certo! La giornata non poteva  evolversi in un modo migliore!” affermo saltellando  per le strade come Heidi in mezzo alle caprette!

Incrociamo le dita…

 

TO BE CONTINUED   

 

 

Salve, cari lettori!come avete letto continuano le minacce di Eva, e i giochetti di Kai… ma una nuova storia si sta facendo strada nella vita della nostra protagonista, lui, il dolce Rai! Anya però sta imparando a non illudersi e andarci piano(e ci credo! Guarda come le è andata a finire l’ultima volta!NdKai) (tu è meglio che stai zitto, e ti voglio nel mio ufficio per fare quattro chiacchere e insegnarti un po’ di buone maniere!NdMe) (abbiamo un ufficio??NdKai)(-.-NdMe) tornando a noi…  grazie a tutti coloro che l’hanno messa tra le seguite, come Eugy,Hazel 91,Misao13,Benny92! e che commentano… in particolare a sweetstar92! Un grande bacio….

 

 Henya ^-^ 

 

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Capitolo 5
*** Ansia pre-appuntamento!! ***


OK gente!!!sono nel panico più assolutooooo!!!

Nel senso che sono ore che frugo nel mio armadio alla ricerca di qualcosa di decente da indossare per l’appuntamento e apparire in qualche modo carina! Insomma, non voglio apparire la solita brava ragazza, che veste gonnelline e maglioncini ricevuti a natale dalla nonna, voglio qualcosa di più…di più…  beh,non lo so! Non posso mettere il vestito dell’altra volta… lo ha già visto!

Mi butto di schiena sul letto, chiudendo gli occhi e cercando di immaginare il nostro appuntamento…

*siamo in piazza a guardare il cielo stellato, e la luna piena sembra illuminare solo noi due. Io indosso un abito da sera lungo e blu mentre lui uno smoking nero…

“Quante stelle meravigliose, non credi sia romantico, Rai?”, lui mi prende una mano e mi guarda profondamente…

“Anya,stasera… sei davvero bellissima! Non ho parole… questo vestito ti sta un incanto!”

“Oh grazie Rai, sei un vero cavaliere! Anche tu sei stupendo,  ma sempre!”

“ Sai, non pensavo di affezionarmi così subito a te! Dalla prima volta che ci siamo visti… ho capito che eri speciale e che la mia vita non sarebbe stata la stessa! Ma il destino ha voluto che ci incontrassimo e adesso voglio dimostrarti il mio amore”

“Oh Rai…” 

Ci perdiamo l’uno negli occhi dell’altro, i nostri visi si avvicinano sempre di più! Nel cielo appaiono fuochi d’artificio! Chiudamo i nostri occhi… pochi centimetri ci separano,  i nostri respiri, i nostri cuori che  battono all’impazzata! ecco ci siamo,  solo un attimo e… *

“ Anya?? Senti…  hai mica visto l’altro calzino verde di tuo padre? Eh? Ma che fai dormi?” domanda mia madre entrando in camera mia.

NOOOOOOOOOOOOO!!! Possibile che in questa casa non si può nemmeno  sognare in pace??? Perché tutti mi devono  rovinare i momenti più belli! Mamma ti odio… ç_ç 

“ma cosa vuoi che ne sappia io di questi calzini del cavolo,mamma!!! Non si può mai avere un po’ di privacy in questa casa! Dovete sempre rovinarmi tutto!” dico tutto d’un fiato quasi con le lacrime agli occhi.

“ tesoro, ma che ti succede, quando sei tornata eri così felice e ora ti metti a piangere? A me puoi dirlo! C’entra un ragazzo per caso?”

le solite mamme…ti leggono nel pensiero! Forse potrei chiederle qualche consiglio, in fondo… cosa ho da perdere! Non è che lei abbia sti grandi gusti nel vestire, ma la mamma… è sempre la mamma! Così comincio…

“ecco, vedi… stasera avrei un appuntamento e non so cosa mettere, sono in crisi!”

“cara, capisco… ricordo quando io e tuo padre andammo al primo appuntamento…” oh no! Ecco che comincia con i suoi flashback… sapevo che non era una buona idea! Ma ora chi la farà tacere più! Hilary-help me-

anche io avevo i tuoi stessi problemi…” una cosa ereditaria dunque, mmmmh bene… continua!

“lui mi invitò alla 45° fiera del tonno del paese…” che cosa romantica…-.-‘! beh mi posso ritenere fortunata io allora! Fiù -.- 

“fu una serata indimenticabile e romantica…che non riuscii nemmeno a mangiare” capirai… con tutto quel tonno…

“vieni, se vuoi ti faccio vedere il vestito che indossavo, lo conservo ancora con cura e se ti piace potrai metterlo!”

“ok…” dico poco convinta! Già lo immagino… un vestito anni 80, tutto luccicante come la carta alluminio, che puzza di muffa e di vecchio!

Raggiungiamo la camera da letto…

“eccolo… che ne pensi?” ok… forse  mi sbagliavo!In realtà è molto carino… è grigio scuro, con la gonna a palloncino e una rosa nera attaccata al petto. 

“dico che sarebbe perfetto!” sempre meglio del maglioncino degli aristogatti  di mia nonna.                                                                                                                                                                                           La ringrazio e corro in camera mia a preparare tutto. Mancano 2 ore all’appuntamento ma voglio che ogni cosa sia perfetta! 

 

Sono tutta un tremolio! Vado avanti e indietro nella mia stanza, nervosa come non mai! Il fatto è che sono già le 20.15 e di Rai nemmeno l’ombra!!

che mi abbia dato buca??Non sembra il tipo, o mi sono illusa prima del tempo??

Ok , ci sono… ovvio, avrà avuto un contrattempo! O deve badare alla sua sorellina! Si deve essere andata così… aspetta, non so nemmeno se ce l’abbia una sorella!!In realtà non so nulla di lui, a parte il nome!                                                                                                                                                                            Ma a chi voglio prendere in giro, non si presenterà affatto… chi vorrebbe uscire con me!

Mi butto sul letto angosciata. Che stupida… tutti uguali gli uomini! Ho deciso, mi chiudo in un monastero!

E proprio quando avevo perso le speranze, ecco che si udì il suono di un clacson! Mi alzo e mi affaccio subito alla finestra!                       È lui…

Gli faccio cenno con la mano che sto per scendere e lui mi sorride! Che bello!!!Prima di uscire dalla stanza, mi do un’ultima occhiata allo specchio…

“forza Anya, pancia in dentro e petto in fuori!” continuo a ripetermi scendendo le scale.

 Esco di casa e percorro il giardino per raggiungerlo.  È così bello, affascinante, sexy… è appoggiato alla sua auto che continua a sorridermi dolcemente… vorrei correre e saltarti tra le braccia… Rai, corrimi incontro e abbracciamoci come nei film…e mentre sono tra le nuvole ecco che…

“aaaah” faccio la più grande figura di merda della storia…sono scivolata sullo skate che mio fratello ha lasciato in giardino… stupido Ivan, domani te lo spacco in testa! Rai corre verso di me preoccupato.

“ti sei fatta male?”

“n-no no ahah che imbranata!”  mamma che figura!!!lui mi aiuta ad alzarmi…

“Tutto ok?”

“si certo andiamo!” in realtà il sedere mi fa un male cane! Ma non voglio rovinare tutto…  così saliamo in auto e partiamo.   

 

“i signori desiderano?”

“un tavolo per due,grazie!” .

Siamo in un ristorante molto chic, pensavo mi avrebbe portata in qualche pub… invece ha pensato di fare le cose alla grande, semplicemente meraviglioso!!!Seguiamo il cameriere, ci accomodiamo in un tavolo e prendiamo i menù.

“allora, Anya ti piace qui?sai all’inizio pensavo ad un pub, ma poi ho deciso di portarti qui per essere più tranquilli,spero non…!” che romantico!!!!

“ no no!è perfetto qui, mi piace davvero!” dico agitatissima. Comincia a fare caldo qui dentro! Ariaaaaa!Mi accorgo d’un tratto che lui,guardando il menù, ride sotto i baffi.

“eheh sai, sei un tipo buffo!” beh grazie, potevi dirmelo prima che ti sembro un pagliaccio!

“come scusa?” faccio finta di non capire.

“intendo il tuo modo di fare, poco fa quando sei caduta!” ah ti diverte??

“guarda che te lo dico in senso positivo, non ti arrabbiare! Mi piaci, sei un peperino!”sbaglio o  ha detto che gli piaccio??  Oddio, mi sento male….

“beh, io sono così, parto sempre d’istinto, non penso quasi mai prima di agire!”ridiamo…

“sai, quando ridi sei carina!” o cielo, nessuno me lo aveva detto prima! Ci fissiamo imbarazzati e nel frattempo arriva il cameriere!

“i signori vogliono ordinare?”

“oh si certo, cosa prendi Anya?”

“per me va bene  un’insalata di mare,grazie!”

“ok,allora io prendo una bistecca!”  

“sarete serviti fra 15 minuti, nell’attesa vi porteremo un aperitivo”

“si grazie!”.

Lui mi versa dell’aperitivo…

“brindiamo?”

“ok, a chi?”

“beh a noi, al nostro strano incontro!”

“già, cin cin”. I bicchieri brindano e beviamo un sorso!

“allora Rai, parlami un po’ di te, di cosa fai…” ne approfitto per conoscerlo meglio.

“si, io mi sono appena trasferito qui in Giappone, sono nato in Cina; e ieri mi sono  iscritto in una nuova scuola, un liceo scientifico di questa zona!” no, non ci posso credere….

 “ma anch’io frequento quella scuola, questo vuol dire che…”

“…ci vedremo spesso!” continua lui. “ti dispiace?”

“scherzi? Un figo come t… cioè, certo che mi fa molto piacere!”   che imbarazzo!!!

“chissà forse saremo nella stessa classe!” non chiedo altro!!

“sarebbe grandioso!” . Finalmente i piatti arrivano… mmmh che fame ragazzi!! Tra un boccone e l’altro, ci scambiamo qualche parola per conoscerci meglio, ora so ad esempio che gli piace il mare, adora gli animali, non fuma, non beve praticamente il ragazzo dei miei sogni! *-*

“beh si è fatto tardi, forse è meglio andare” sono già le 23.00 purtroppo… il tempo è volato.

“si sono d’accordo!” io lo aspetto all’uscita mentre lui va a pagare il conto.

Arriviamo nella sua auto e lui mi apre lo sportello…

“madame!”       “oh mercì” ci diciamo scherzando. 

Durante il percorso gli spiego come funzionano gli orari e tutte le cose nella nostra scuola e poi l’auto improvvisamente si ferma.

“eh? Perché ti sei fermato?”                   “non vuoi andare a casa tua?” mi giro e…

“non mi sono accorta di essere arrivata ahaha” che stupida!

“allora ci vediamo domani?” mentre attendo una risposta lui mi accarezza la guancia…e  un brivido mi percorre la schiena,sto per esplodere…

“certo! Sai…. sei davvero una ragazza speciale” ommioddio,non capisco più nulla, sento che sto per svenire, mi tremano le mani e non riesco a spi-cci-ca-re pa-ro-la.Che sia arrivato il momento tanto atteso?E allora perché mi sento come bloccata? D’un tratto ecco che avvicina il suo viso al mio… no stavolta non sto sognando! Sento davvero il suo respiro, e non mi resta che cedere! Mi avvicino anche io… stavolta nessuno potrà rovinare questo momento… nemmeno mia madre, con i suoi calzini!  Le mie labbra sulle sue, un leggero e innocente bacio, che è sembrato durare un’eternità! Ci guardiamo negli occhi e lui fa un sorrisino e poi ecco che si avvicina di nuovo… ma stavolta il bacio e più passionale! Poggia una mano sulla mia coscia e io sulla sua schiena! Non sembra esserci più aria qui dentro solo i nostri respiri pieni di desiderio! Ci stacchiamo per respirare e lui guardandomi…

“a domani allora, non vorrei ci vedesse tuo padre qui!” perché volevi andare oltre, baby? Se vuoi andiamo in un luogo più appartato!Nah, mio padre mi ucciderebbe! Che tristezza!

 “si è meglio, lui è uno che la pensa all’antica su queste cose, e poi in macchina,sai com’è!” lui mi guarda in modo strano…

“per un bacio?” cosa? Oh no adesso penserà che sono una pervertita! Meglio andare se voglio evitare altre figure di merda! 

“buonanotte Rai”

“notte Any!” esco dall’auto e parte.  Subito corro a grandi balzi in camera mia, facendo una giravolta e poi  un’altra volta e dopo un mega salto mi butto sul letto…facendo un lungo sospiro…

come sei passionale Rai, quel bacio è stato per me come il primo, un mix di passione e dolcezza! Mi sembra ancora di sentire il tuo odore, il tuo sapore… vorrei poter dormire tra le tue possenti braccia, sentire il tuo calore! Oh mamma…mi sento così… strana! Questo è il più bel giorno della mia vita…  che mi stia… innamorando??

 

TO BE CONTINUED

Eccomi qua, la storia continua! (purtroppo…NdKai). Che appuntamento galante hanno avuto i due piccioncini eh? Rai ci da dentro!  ha fatto proprio perdere la testa ad Anya! Beh se la merita un po’ di felicità dopo tutto! Ma chissà se riuscirà a mantenerla, già perché, come avrete letto, Rai andrà nella sua stessa scuola e dovrà fare la grande conoscenza di Eva e Kai. Chissà forse diventeranno amici? (ahahahahahahahaNdTutti) si ok, avete ragione,it’s impossibile! Ma nulla è detto(ahahahahNdTutti)(e basta con queste risate!NdMe) l’anno scolastico è appena cominciato e mille vicende si succederanno nel corso di questa storia!  Detto ciò… non resta che salutarvi e spero vi sia piaciuto(ahahahaNdTutti)(ancora?è.éNdMe) ringrazio dieci, cento,mille volte coloro che seguono e commentano! Alla prossima ciaoooo!


Henya :3

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Capitolo 6
*** "Benvenuto nella nuova scuola!" ***


“No, dimmi che non racconti balle?”

“Ma ti sembro il tipo? Su queste cose poi? Ti dico che è andata così, mi ha baciata sulla sua macchina!”

“E in più verrà in questa scuola?Oggi?”

“Sii!”

“Ma è meraviglioso! Pensa alla faccia che faranno tutti quando vi vedranno stare insieme a scuola! Sii!”

“Chissà se è arrivato?”

“Io non lo vedo”.

Siamo appena arrivate a scuola e ci guardiamo intorno alla ricerca di Rai.

Hilary non crede a ciò che mi è successo ieri sera, d’altronde faccio  fatica a crederci pure io!

“Anya?”

“Che c’è Hila?”

“Guarda un po’ chi c’è là che ti cerca!” Mi volto e… lo vedo! Ma quanto è bello!Tutti lo guardano in modo strano, soprattutto alcune galline che si scambiano commenti.

“Mi sembra un po’ spaesato, cosa aspetti a raggiungerlo?” Mi incita la mia amica. Ok, vai Anya!  Mi dirigo verso di lui…

“Rai?” Si volta di scatto.

“Ehi ciao! Ti cercavo!” Mi cercava…

“Allora, sai in quale classe ti hanno messo?” Fa che sia la mia, fa che sia la mia,la mia,la mia…

“Si, la VC!” E ti pareva se la sfiga non tornava! Vabbè… mi accontento!

 “Che peccato,io sono nella sezione D! Vieni andiamo da Hilary, ti ricordi di lei?”

“Si è la tua amica del pub, se non sbaglio!”

“Già, te la ripresento!” E così raggiungiamo Hilary,che non sta più nella pelle a conoscerlo!

                                             **********************************

 

Siamo appena arrivati a scuola! Ogni mattina devo passare a prendere tutti,Yuri, Boris e ovviamente Eva, che odia salire sull’autobus…dice che è da sfigati! Sarà… ma io mi sento il tassista di tutti qua…ma non mi lamento, posso sempre rinfacciarglielo in cambio di qualche favoretto!

Scendiamo dall’auto e Eva mi prende a braccetto prima di entrare in cortile. Questa ragazza ama in modo esagerato stare al centro dell’attenzione, vuole che tutti i ragazzi cadano ai suoi piedi, adora essere ammirata in tutta la sua bellezza, e su questo campo vi assicuro… che non ha rivali!Odia essere ignorata e messa in secondo piano! Ottiene sempre tutto e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, è questo quello che mi piace di lei,spietata e sicura!Non per questo è che stiamo insieme e andiamo d’amore e d’accordo!

“Ma cosa hanno tutti stamattina, dormono ancora?Non si sono accorti che siamo arrivati?” Ecco che vi dicevo…odia essere ignorata.

“Ma non hai visto chi è arrivato?”

Uun figo pazzesco!” Dicono le sue amiche.

“Cosa? E dov’è?”Domanda agitata lei.    Chi sarebbe sto figo pazzesco?

“E’ laggiù insieme ad Anya!”

“What?? Cosa ci fa un tipo simile con quella racchia? Ma dico, si è bevuto il cervello?” Finalmente lo vedo… e ti pareva chi poteva essere…

“Ehi Kai, ma non è il tizio che ti ha mollato un pugno l’altra sera?” Dice quello stronzo di Boris. Mai una volta che sta zitto!!

“E tu te le sei fatte dare da uno che sta con Anya?? Kai mi meraviglio di te!!”Mi dice Eva irritata.

“Non me le sono fatte dare ok?? Boris, chiudilo quel cesso ogni tanto, per il bene dell’umanità!” Mi devono fare innervosire di prima mattina…  e poi non ho ancora chiuso il conto con quel fighetto da quattro soldi! E la mia vendetta sarà più facile ora che frequenta questa scuola e il fatto che sta con Anya mi consente anche di farla pagare pure a lei! Preparati racchia!                                                              Eva mi trascina verso di loro…ma che vuole fare?Gli passiamo vicino ed Eva li guarda con aria indifferente e superba! Io e quel tipo ci fulminiamo con lo sguardo, guardati le spalle stronzo!

                                                       ************************

 

 “Ma l’hai vista?Che cosa avrà voluto dire con quell’aria indifferente!”

“Che antipatica!”

“sSi può sapere di chi state parlando ragazze?” Domanda Rai.

Caro mio, quante cose devi sapere!

“E’ una lunga storia!” gli risponde Hilary.

“Poi ti spiego con calma!” Suona l’inizio della prima ora e tutti si avviano in classe.

“Sai già dov’è la tua aula?”

“Si, certo!Meglio andare, non vorrei fare tardi il primo giorno, sai com’è!”

“Si ok!” Prima di andare mi scocca un dolce  bacio sulla guancia.

“Ci vediamo dopo, ciao Hilary!” Ecco che corre via.

“uuuhh, ma che bei piccioncini!”

“La vuoi smettere, andiamo pure noi!” .Le dico dandole un leggero colpo di cartella.  Mentre corriamo in classe, un leggero sorriso si stampa sulle mie labbra! Mi sembra un sogno! Se fosse così non vorrei più svegliarmi! 

 

 

Che noia ragazzi!! È l’ora di latino, la prof parla non so da quanto tempo di un certo non so chi, e il bello è che nessuno in classe sembra interessato! Il suo modo di spiegare farebbe addormentare chiunque. Possibile che non si accorga che qui non la caga nessuno? Boh?Ognuno si fa i fatti suoi. Alcuni si sono persino addormentati con la testa sul banco, tra cui Boris; Yuri manda da un’ora messaggini non si sa a chi; Eva si asciuga lo smalto alle unghie mentre da dietro la sua amica le spazzola i capelli.(Oh la principessa sul pisello) Te li strapperei quei quattro peli che tieni in testa!Io invece continuo a pensare a Rai, è il mio chiodo fisso ormai! Mentre sono immersa nel mio mondo sopralunare, Hilary mi manda bigliettini da sotto il banco. Lo prendo e …c’è scritta sempre la stessa cosa -.-‘

–Vorrei sapere con chi sta messaggiando da tre ore Yuri,credi sia già impegnato??? Perché non si accorge di me?? Siamo a pochi cm di distanza, sembra quasi che gli dia fastidio quando lo guardo!! Aiutoooo! È un’emergenza d’amore!!!-  ok, È veramente disperata! La aiuterei volentieri se non fosse per il fatto che lui è un grande amico di Kai e dell’altra… si lei, vabbè avete capito chi è! Comunque, scrivo la mia risposta su un biglietto e glielo passo!

– e certo che gli dai fastidio, lo guardi come una maniaca!! Dai retta a me… toglitelo dalla testa ed eviterai guai, sai che intendo!-  ed ecco che me ne passa un altro.                                                       – grazie, che amica che ho! Uff  tu però tu non mi davi retta quando ti dicevo di lasciare Kai!- ma perché deve sempre ricordarmelo??                                                                                                                    –ma che c’entra, è diverso!!! E poi guarda come mi è andata a finire!! Se vuoi rischiare, fa pure, ma se ti va male non venire a piangere da me ok??-                                               

-perché non vuoi vedermi felice?? Sei una bastarda!- ma come si permette, ora mi sta facendo proprio innervosire!!! Le do delle pedate da sotto il banco e lei mi da pizzicotti alle gambe!ahia(due bambini sarebbero più razionali, non c’è dubbio).

“Sarizawa e Tachibana!! Cosa è tutto questo movimento, volete stare attente??” Ma scusa, con una classe che non ti da retta, proprio io devo stare attenta? Cose da pazzi!

“Si prof, ci scusi” .

“Bene, vuoi ripetere la traduzione del proemio  a tutta la classe, Sarizawa?” Il proemio di cosa, di che? E poi non mi sembra che interessi a qualcuno qui! Sempre colpa di Hilary!Così prendo il libro e comincio a leggere per non fare una brutta figura! Tossisco e…

“ Oh arma virumque cano…” Driiiiiin. E’ appena suonata la fine delle lezioni, che peccato…tutti a casa,. Siiiii!!!                                                                                                                                                              
Esco di corsa per rivedere il mio adorato Rai!!!

O cielo… cosa vedono i miei poveri occhi, non può essere!! Perché diavolo Rai sta parlando con Eva?? E no! Non puoi fregarmi un’altra volta,cara! Perché stavolta giuro che ti infilo un bazuca  dritto nell’intestino retto!                                                                                                                                                          Mi affretto a raggiungerli e porre fine alla loro conversazione. 

“Si può sapere che vuoi da lui?”

“ehi non agitarti, stavo solo facendo la conoscenza di questo bel tipo, visto che non lo presenti agli amici tu, faccio da sola” tsz, amici…

“Ma quali amici, vedi di girare al largo!”

“Non ti permetto di usare questo tono, non sai con chi parli!”

“E come se lo so, ma con te è fiato sprecato!”

“Ma ti senti quando parli? Sei ridicola, byeee!” Se ne va facendo l’occhiolino a Rai.

“Ma chi era quell’antipatica,Anya?” L’ha chiamata antipatica?? Ma allora non è riuscito a incantarlo! Oh Rai, sapevo che tu eri diverso!

 “Una a cui è meglio stare alla larga di almeno dieci mila chilometri!”

“Ascolterò il tuo consiglio! Ti accompagno a casa se ti va??”

“Mi piacerebbe ma devo tornare con Hilary!”

“Vuol dire che stavolta mi arrangio, va con lui!” Sento dire ad Hila che ci ha appena raggiunti. Grazie amica mia, ti perdono anche per prima!

“Beh in questo caso accetto il tuo invito!”

“Andiamo allora, ciao Hilary!”

“Ciao, e divertitevi!” Esclama furbetta. Ma che dici, mi sta solo accompagnando a casa!Mentre percorriamo il corridoio lui mi racconta del suo primo giorno di scuola. Io ascolto ogni singola parola che esce da quelle labbra così sensuali…ma dalla parte opposta vedo arrivare Kai, che cammina con le mani in tasca. Alza lo sguardo e mi sorride beffardamente e poi che fa? Passa in mezzo a me e Rai, facendomi cadere i libri che tenevo in mano. Mi abbasso per raccoglierli mentre Rai mi aiuta.

“Guarda dove cammini,racchia!” Cosa?? Ah ora sarebbe colpa mia?

“Guarda che sei tu quello che non ci vede, si vede che lo hai fatto apposta!” Risponde Rai.

“Nessuno ti ha chiesto niente,idiota!” Oh no… e se si prendono di nuovo a pugni?

“Vedi di lasciarla in pace!”

“Non fare l’eroe di nuovo, perché stavolta non ho intenzione di fartela passare liscia, coglione!” 

“Io non mi abbasso ai tuoi livelli!”Bravo Rai…

 “Già, perché non hai le palle!”

“Adesso basta! Kai lasciaci in pace!”  Intervengo, non voglio vederli litigare.

“andiamo Rai, non vale la pena dare retta a certi individui!” Lo prendo per il braccio e cerco di convincerlo ad andarsene con me, ma lui continua a fissare Kai. Quei due non si piacciono proprio…

 “Dai, scappa Rai! Vai insieme a quella racchia, tra imbecilli vi capite meglio!” continua lui provocandolo. Ma questo se le cerca da solo… non è normale!                                    
Mi accorgo che Rai stringe nervosamente i pugni… non fare sciocchezze, ti prego!

“Chiamala ancora una volta racchia e  te ne pentirai!” Oh Rai…

 “Ma cosa era? Una minaccia forse! Ma che paura, sto tremando! Sai solo parlare, tornatene da dove sei venuto se non vuoi guai! Tu non sai come funzionano qui le cose, fattele spiegare bene dalla tua… racchia!”

“Ti avevo avvisato!” Eccolo che parte col destro ma Kai lo scansa! Rai si gira e stavolta è Kai che si prepara a dargli un pugno. Io chiudo gli occhi impaurita! Possibile che qua tutti guardano come imbecilli e nessuno interviene!!Ma ecco che sento una voce intervenire. Apro gli occhi e… Yuri??  Proprio lui, che tiene il braccio di Kai!

“Ma che fai, Yu?”

“Lascialo perdere e andiamocene, Eva ti aspetta in auto!” Già, corri dalla tua Eva!

“Prima devo sistemare una faccenda!”

“La farai un’altra volta, lasciali in pace!”

“Ma che cazzo dici? Da che parte stai?”

“ Dalla parte del tempo, che ne abbiamo poco! Tutti ti aspettiamo e tu perdi tempo con questi qua!”

“Vattene a piedi stronzo!”

“Le tue chiavi ce li ha Eva, posso farmele dare e lasciare a piedi te!”

“Tsz, per questa volta finisce qua Rai!” Gli da uno spintone e se ne va insieme a Yuri, che, odio ammetterlo, questa volta è stato mandato dal cielo!                              
 Subito corro preoccupata dal mio eroe…

“Rai, tutto apposto?”

“Si tranquilla! Ma come facevi a stare con uno così?” Questa si che è una domanda da un milione di euro! Perché?

“Non mi ci fare pensare, ti prego!”

“Sono tutti matti qui!Forse dovresti veramente spiegarmi come vanno le cose in questa scuola!”

“Si, credo sia la cosa migliore, potremmo vederci pomeriggio e parlare con calma, magari in una caffatteria o al parco…”

“…o a casa mia!” continua lui con un sorriso. Eeeeeh? Casa sua? Ma per parlare o cosa??? O cielo, che rispondo!

“O-ok!” Rispondo non molto convinta.

 “Allora  ti do il mio indirizzo e anche il mio numero, adesso andiamo però!”Ci sorridiamo e usciamo dalla scuola.                                                                                          
 Avrò fatto bene ad accettare?? Ma si dai, in fondo dobbiamo solo parlare…o no?

 

TO BE CONTINUED   

 

 Ohilà gente!  Che  accoglienza ha avuto Rai nella nuova scuola,eh? Kai è un vero e proprio bastardo (ehiNdKai)! E Rai ha invitato veramente Anya a casa sua per “parlare” o vuole fare il birichino? (ma certo, che pensi? Che sono come un certo maniaco?>_>NdRai)(si si, continua a fare il santarellino! Tu non me la racconti giusta,caro!NdMe) ( neanche a me!NdKai) (ma io sono un bravo ragazzo!NdRai) ( tu prova solo a fare soffrire Anya, e ti spiezzo in dueNdMe) ( ok ok, non c’è bisogno di scaldarsi tantoNdRai)( bene, ci siamo capitiNdMe) comunque… spero che sia piaciuto in qualche modo, e ringrazio coloro che hanno recensito e quelli che leggono e basta! Alla prossima… ^-^

 

 Henya:3

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Capitolo 7
*** Le due paroline magiche! ***


Sono alla scrivania della mia camera che  picchietto la matita sul quaderno di storia,con la testa appoggiata sulla mano sinistra, ma concentrazione…. Zero assoluto!! Perché?  Semplice, sono agitata per il fatto che tra un’ora dovrò andare a casa di Rai per parlare. Di cosa poi, di Eva e Kai e delle loro malefatte. Ma il fatto che siamo a casa sua, forse soli, mi rende ancora più agitata. Il modo in cui me lo ha detto mi fa pensare che voglia… no basta!! Lui è Rai….ahahah (che faccio).Non posso dargli buca, non mi sembra giusto nei suoi confronti. Ok pensa Anya, qual è la cosa migliore da fare quando si è in difficoltà?? Ovvio chiamare la mia migliore amica. Prendo il cellulare,compongo il numero e lo metto all’orecchio attendendo. Dopo alcuni secondi finalmente risponde…

“ohi Anya, che c’è?”

“hai saputo della lite tra Kai e Rai?”

“si, e so anche che a fermarli è stato Yuri! Che eroe iiiiiiih!” Emette uno strano  stridulo e allontano il telefono dall’orecchio.

“non illuderti, ma devo dire che questa volta ha fatto una cosa buona!”

“che importa, per me resta un eroe!” o mamma questa è fuori.

tornando a noi… Rai mi ha invitata a casa sua ,che mi consigli mia saggia amica?”

“uuuh, le cose si fanno serie…”

“dai smettila, parlo sul serio!”

“beh se Yuri mi invitasse a casa sua io non ci penserei due volte!”

“ma che c’entra Yuri, stiamo parlando di Rai!”

“vabbè è lo stesso!”

“vorresti paragonare Rai a Yuri?sono due cose diverse!”

“ma perché hai paura allora?”

“io non ho paura!”

“ come no!”

“io ci vado! Visto? Non ho timore!ciao!” stacco improvvisamente la chiamata innervosita. Tsz ,io paura? Si ho paura di essere delusa di nuovo, presa in giro,derisa! La disperazione non ha limiti!!

 

Allora…deve essere qui. Si sul citofono c’è proprio scritto famiglia Kon!                                                          Mi trovo davanti una villa abbastanza grande e bella. La facciata è di colore verde e le finestre bianche, sembra una reggia!! Mmh però! Il nostro Rai deve passarsela abbastanza bene! Faccio un lungo respiro, e alzo piano la mano puntando il dito sul citofono. Ma ad un tratto sembro bloccarmi… perché?mi tornano in mente tutti gli orribili ricordi, Kai ed Eva, le loro risate malefiche, tutto ciò che mi hanno fatto passare! Ma perché penso sempre a loro, non c’entrano con Rai! Ma non riesco a suonare questo maledetto campanello, mi trema la mano. Ho deciso, me ne vado, gli telefono e invento una stupida scusa!Guardo un’ultima volta quella casa e me ne vado con lo sguardo basso. Mi dispiace farlo, ma è meglio così.

“Anya?? Che fai, te ne vai?” sento urlare. Mi rigiro e in una finestra vedo un Rai con un sorriso smagliante che mi agita la mano. Oddio che figura, penserà che gli stavo dando buca. D’altronde è la verità!  Mi metto una mano dietro la nuca e faccio finta di ridere, pensando a qualcosa da dire.

“ehehehe pensavo di avere sbagliato strada!” fa che se la beva!

“ dai sali, ti apro!” ecco, sono imbecille proprio, stavo per scappare da un ragazzo così  incredibilmente speciale! Stupida.                                                                                                                       Apro il cancello e arrivo alla porta, che lui subito apre accogliendomi calorosamente  con un bacio a fior di labbra.

Sono stata una vera idiota a pensare di andarmene.

“vieni,accomodati in salotto, non sentirti a disagio, fa come se fossi a casa tua!” mi correggo,una super idiota.

“Grazie!” rispondo con un sorriso. Lo vedo andare in cucina e sento rumore di bicchieri.

“vuoi qualcosa da bere? Ti va bene una birra o un succo?” compare alla porta con due bottiglie in mano.

“vado per un succo!”  

“ok!” mi risponde prendendo i bicchieri e sedendosi vicino a me sul divano. Nel frattempo lui riempie i bicchieri io mi guardo intorno. È proprio una bella casa, l’arredamento è molto di classe. Alla parete c’è una grande credenza con mille oggetti dentro. Al centro un mega televisore di chissà quanti pollici e un lungo tavolo con sedie stile antico tappezzate di rosso, e un meraviglioso vaso di fiori colorati al centro. Una grande finestra da sul giardino, con tendine bianche.

“deve essere una donna di gusti raffinati tua madre!”

“si, in effetti era una donna che amava arredare la casa a modo suo!” Era??

“vuoi dire che…”

“si, è morta un anno fa!” dice porgendomi un bicchiere,accennando un sorriso forzato.

“mi dispiace, io non sapevo..”

“ non preoccuparti, è normale!”  stavolta il suo sorriso è più sereno!

“allora, vivi con tuo padre, e hai fratelli?”

“si, una  sorella,più grande però,si chiama Shila, sono sicuro che andreste d’accordo!”

“mi piacerebbe conoscerla!”

“te la presenterò di sicuro, adesso è all’università, studia scienze della comunicazione!”

“mh interessante!”

“già, lei ama il giornalismo!”.  Bevo un sorso del  mio succo, mentre lui  si stappa una birra. Mentre appoggio il bicchiere sul tavolino, i miei occhi vanno su un libro che vi è adagiato sopra.

“non ci posso credere, anche tu leggi Harry Potter,per caso?” domando meravigliata, prendendolo e sfogliando alcune pagine.

“si, mi piace, è uno dei miei generi preferiti!”

“ma allora non sono l’unica, i miei amici mi prendono in giro!” esclamo stringendo il libro al petto e puntando gli occhi al cielo.

“eheheh quello l’ho già finito di leggere, sono  alle prime pagine del terzo!”

“wow! Io non riesco nemmeno a trovare il secondo e questo sto per finirlo, dove posso trovarlo?”

“mio padre è riuscito a procurarmeli grazie a delle conoscenze, non sono facili da trovare in effetti, ma io posso prestarteli volentieri, nessun problema!”

“davvero?” dico stupita.  Lui fa un sorriso…

”certo! Anzi, vieni ti faccio vedere altre collezioni, se t’interessano basta che tu me lo chieda! Sono in camera mia… seguimi”. eeeh? in camera sua?Si alza e raggiunge la porta, mentre io rimango un po’ incerta sul divano.

“non vieni? Dai ,si trova di sopra!” dice voltandosi e con un sorriso a cui non riesco proprio a resistere.

“sisi”. Mi alzo di fretta e lo seguo. Saliamo le scale e percorriamo un corridoio pieno di quadri, mobili, vasi, piccole statue… ma come fanno a tenere tutte queste cose in casa? E certo, qui non ci sono i miei fratelli, dunque sono ancora integri.                                                                                                              Apre una porta ed entriamo. Un dolce profumo di vaniglia si sente all’interno, dalla finestra entra un lieve vento. Non avevo mai visto la stanza di un ragazzo così in ordine e soprattutto profumata. Lui raggiunge la libreria e prende un libro.

“eccolo! È questo quello che cercavi, no?”

“si! E davvero me lo presteresti?”

“certo, se non lo prendi mi offendo!”

“grazie infinite, lo custodirò come se fosse mio!”

“dovrei averne uno che potrebbe interessarti, aspetta che lo cerco!” lo vedo concentrato a leggere tra i libri, mentre i miei occhi vanno su un portafoto poggiato sul comodino.

“era davvero una bella donna tua madre!” lui si volta di scatto verso di me.

“eh? Come fai a saperlo?la conoscevi?” io rido sotto i baffi.

“no, ho visto la foto, quella!” la punto col dito. Lui fa un’espressione come a volersi dare dello sciocco.

“ah si, in effetti era una donna straordinaria!” si avvicina al comodino e la prende in mano sedendosi sul letto. Io mi metto vicino a lui.

“deve essere stato orribile!” il suo viso si fa triste.

“già, è stato un duro colpo per tutti! Era molto malata!”

“così giovane…”

“lei era come te, impulsiva, ma dolce e premurosa” mi dice accarezzandomi i capelli.

“a volte mi ricordi lei!” si avvicina al mio collo e lo bacia dolcemente. Io chiudo gli occhi, non voglio che smetta. Mi ha stregata. Mi guarda e posa la foto al suo posto facendomi distendere e lui si mette con attenzione sopra di me baciandomi. Ci muoviamo sempre più sul letto finchè lui non mi toglie la maglietta e io gli slaccio la cintura. Ok, è la fine! Non resta che abbandonarmi alla passione di questo dio dell’amore…

 

Apro lentamente gli occhi, leggermente appannati e ancora confusi. Alzo lo sguardo e lo vedo… dorme come un angelo!Rimetto la testa sul suo torace e mi sistemo un po’ meglio, ma lui si muove e mi stringe più forte a lui.

“scusa, non volevo svegliarti” incrocio i miei occhi in quelli meravigliosi di lui.

“tranquilla! Dormito bene?” mi domanda un po’ malizioso.

“da dio…” gli rispondo dandogli un leggero bacio.

“ma non dovevamo parlare di scuola noi due?” si mette a ridere.

“beh, in effetti! Ci siamo fatti prendere dall’emozione!”

“sai che ti dico?  sinceramente non m’importa un fico secco di parlare di quel deficiente!” mi dice dolcemente e mettendosi di nuovo su di me. Mentre continua a baciarmi sul collo, i miei occhi vanno distrattamente sulla sveglia lì vicino…

“oddio è tardissimo!!!” cerco di alzarmi ma incidentalmente do una testata a Rai, che si mette dall’altra parte toccandosi la fronde.

“o santo cielo, ti ho fatto male vero? Scusami che imbranata!!!” ma possibile che devo fare sempre una delle mie grandi figure! Sono decisamente un’imbranata!!!

“non preoccuparti, non è nulla, davvero!” lui dice così, ma dalla sua espressione devo averlo ucciso.

“ti metto del ghiaccio, lo prendo aspetta…!” faccio per correre ma lui per un braccio mi ferma e mi tira a se.

“ti ho detto che non è nulla!” mi da lievi baci.

“sono proprio imbranata!” continuo baciandolo.

“ma a me piaci così!... ti amo Anya!”

Il mio cuore sembra essersi fermato per qualche istante! Quelle due parole, mai sentite pronunciare, mi arrivarono dritte in cuore! Le mie guancie sembrano prendere fuoco!Non avevo mai provato un sentimento così… dunque è questo l’amore… e sono felice di averlo scoperto con te… Rai Kon!

“Anch’io ti amo!”… 



TO BE CONTINUED



Well…well…well! Avete capito quanto è intraprendente il nostro Rai? Con la scusa del libro ha attirato la preda nella sua tana! Bella scusa, mio caro! (hai frainteso, è successo e basta, frutto del casoNdRai) caso o no, sta di fatto che ci è riuscito e ha detto le due paroline magiche “Ti Amo”. Che romantico!(modestamente u.uNdRai) (con tutto questo romanticismo mi si è chiuso lo stomacoNdKai) (che cosa ne vuoi sapere tu, uomo delle caverne!Prendi esempio da Rai, lui si che ci sa fare con le donne!NdRai) (tsz, figuriamoci se prendo consigli da questo Don Giovanni del caz…NdKai) (ooook! Chiudiamola qua! Le ho provate tutte con te, ma niente! Sei di coccio!NdMe)(Ti conviene arrenderti baby!NdKai) (arrendermi? Io? MAI!riuscirò ad abbattere il muro che si trova nel tuo cuore, contaci!NdMe) (illusaNdKai) ok a parte gli scleri… cosa ne pensate? Era noioso? Morto? Da venire il sonno? Ditemi quello che pensate, don’t worry  my friends! Ah per quanto riguarda il libro di Harry Potter, non so, mi è sembrato un po’ banale, ma è l’unico che mi è venuto in mente! Non ne capisco io di Harry Potter, ma mi serviva solo da esca, quindi siate comprensivi!hahah detto questo… vi saluto e soprattutto vi ringrazio, a voi che lasciate una recensione,  a voi che l’avete messa tra le seguite e a voi che leggete solamente! Grazie di cuore!

Alla prossima …Baci

 

Henya...

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Capitolo 8
*** Umiliazioni ***


E’ già passato un mese da quando è iniziata la scuola, ma soprattutto da quando Rai ed io stiamo insieme.                                                                                                                                  Devo confessare che all’inizio non riuscivo a credere di piacere così ad un ragazzo come Rai, insomma uno strafigo come lui che si innamora di me?? Anya, soprannominata la racchia?                                                                                                                                           Anche quando mi ha detto ti amo, mi è sembrato troppo frettoloso, erano passati solo tre giorni mi pare! Ma col trascorrere del tempo, durante questo mese, credo di aver capito di piacergli davvero, e questo vale anche per me!! Anche Hilary è d’accordo,  dice che stiamo così bene insieme.                                                                         Ma ovviamente, non sono stati così tranquilli questi giorni. Eva non riesce a digerire il fatto che qualcuno si interessi a me, mentre Kai continua a mettere a dura prova la pazienza di Rai. Siamo praticamente perseguitati da due pazzi!             Oggi è venuto a prendermi Rai per accompagnarmi a scuola.  Mi dispiace per Hilary, non vorrei che si sentisse messa in disparte, ma a lei fa piacere, ne sono sicura! Amiche così se ne trovano pochissime, mi sento fortunata ad averla al mio fianco.                                                                                                                                                          Rai parcheggia l’auto e insieme ci dirigiamo verso Hilary, che sembra impegnata a ripassare qualcosa. 

“ciao Hilary, cosa studi?” le dico.

“oh ciao ragazzi, sono nel panico, oggi c’è l’interrogazione di filosofia e non ricordo più niente! Ma come è possibile dico io!” risponde mettendosi una mano in fronte. Io invece sembro morire, possibile che mi sia dimenticata che oggi c’era l’interrogazione???

“ma dai, è solo l’ansia, succede anche a me! Vedrai che al momento giusto le parole ti usciranno da sole!” la rassicura Rai.

“Sarà… ma prevedo un 3 bello tondo! Invece tu Any  come sei messa? Eh? Anya ci sei? Tutto apposto?” mi domanda passandomi una mano davanti.

“sono una deficiente, ho dimenticato di studiare!” rispondo senza muovere palpebre e sedendomi sulla panchina lì vicino.

“Ma non mi avevi detto che eri libera ieri?” mi domanda Rai.

“beh io lo credevo, per questo sono venuta a casa tua!”

“Anya sei irrecuperabile, lo sai che quel prof è un bastardo, non puoi iniziare con un due in pagella!”mi rimprovera Hilary.

“Dai su, non farne una tragedia Hila, in fondo siamo ancora all’inizio, ce ne sarà di quel tempo, vedrai che nemmeno ti chiamerà oggi quello!” mi rassicura Rai mettendomi un braccio intorno al collo e baciandomi la tempia. Quanto è super questo ragazzo!!! Riesce sempre a sdrammatizzare!

“se lo dici tu non mi preoccupo!” cominciamo a baciarci dimenticandoci della nostra amica.

“Ragazzi, capisco che siete pazzi l’uno dell’altro, ma un po’ di rispetto per me!” ci dice scherzando. Il nostro bacio viene interrotto da un gruppo di ragazze che distribuiscono volantini. Hilary ne riceve uno e noi domandiamo curiosi cosa sia.

“allora? Di che si tratta?” domanda Rai. Lei lo gira verso di noi ed esclama scocciata…

“le solite elezioni per il presidente di istituto!” 

“Bah, ogni anno odio questo periodo, me ne ero perfino dimenticata che è tempo di elezioni!”

“perché fate queste facce? Che saranno due elezioni?” ci domanda Rai incuriosito.

“niente, se non per il fatto che negli ultimi due anni a vincere è stata sempre quella vipera che sai tu!” rispondo roteando gli occhi.  Lui toglie il foglio dalle mani di Hilary e comincia a leggerlo a voce alta. Ma ad un tratto passa Kai insieme alla sua mandria di pezzenti e da una spallata a Rai facendogli cadere il foglio.

“ sempre stronzo, Hiwatari!” lo insulta Rai, ormai abituato ogni mattina a queste bambinate. Mentre si abbassa per riprendere il volantino, Kai ci mette un piede sopra.

“togliti di mezzo e fammi leggere!” ma che cafone.

“bene, bene! Le elezioni, Eva? Anche quest’anno stai pensando di candidarti,vero?” si rivolge alla cornacchia. Lei si porta i capelli dietro con una mano, con fare snob…

“ma certo, non posso mica deludere tutti i miei fan! Tutti quei candidati illusi, mi fanno pena,perché si sa che vincerò io, come sempre!” ci dice, guardando soprattutto me.

“ non ti montare la testa, da quando ci sei tu a capo di questa scuola è diventato un pollaio!” afferma Hilary sfidandola.

“Tachibana, tu non conti niente in questa scuola, così come tutti voi! Dici così perché non sei alla mia altezza, e gallina ci sarai tu, con quella gonnellina bianca sembri mia nonna! Ahahaha andiamo ragazzi, vado ad iscrivermi tra i candidati!”  risponde Eva facendo uno schiocco di dita e andandosene. Kai, soddisfatto accartoccia il foglio e lo tira in faccia a Rai.

“ ma quanto sei idiota!!” gli dico, ma lui non mi da retta. Guardo i miei due amici che sembrano più nervosi del solito!

“non ne posso più, la devono finire di sentirsi superiori, non hanno nessun rispetto per le persone, le trattano come stracci vecchi! Hilary, ma hai sentito come ti ha risposto? Devi fargliela pagare, candidati alle elezioni e dimostragli che sono loro quelli che non valgono niente!” propone deciso più che mai Rai alla mia amica. Un’idea geniale.

“ ma veramente io pensavo di candidarmi come rappresentante di classe, ci provo da anni e quest’anno sono sicura di farcela! Perché non tu Rai?” un’altra idea sempre più geniale.

“No, io sono nuovo qui, non mi conosce nessuno, non avrei speranze!” che delusione…

“dobbiamo trovare qualcuno che abbia qualche speranza di vincere!” continua Hilary mettendosi un dito sul mento.

“ già… ma chi??” ad un tratto quei due si guardano fissi negli occhi, come se avessero trovato intuitivamente la risposta. Io continuo a non capire.Dopodiché si alzano un sopracciglio in segno di intesa e si voltano nello stesso istante verso di……. ME!! Ma sono fuori, forse?

“che avete da guardarmi voi due?” domando facendo finta di non capire.

“Tu sei la soluzione!” dicono entrambi. Cominciano a farmi paura i loro sguardi, sembrano davvero decisi…

“ma vi si sono fusi i circuiti per caso? Ahaha bello scherzo, per un attimo ho creduto che dicevate sul serio!” la prendo sul ridere.Deve essere uno scherzo, ovvio.

“non sono mai stato così serio in vita mia, puoi farcela!”

“ certo Anya, noi ti aiuteremo, contaci!”

“ ok ragazzi, fuori le telecamere, so che è una candid! MA DICO SIETE IMPAZZITI! Insomma, già immagino i risultati, quanti saremo in questa scuola? 300? Bene, prevedo i voti… per 298 voti contro 2… vince Eva Hernandez! Perché gli unici che mi voteranno sarete voi! Sempre che lo vogliate… sapeste che umiliazione sarebbe??” prendo la cartella…

“ciao Rai, Hila ti aspetto in classe” mi avvio e li lascio soli.

“aspetta dai, non dire così… aspettami almeno!” mi urla Hilary, ma non le do retta. Tsz, io… candidarmi? Contro Eva poi? Significherebbe perdere prima del tempo!

                                          

 

                                           *************************************** 

 

“ non sarà facile convincerla, lo sai meglio di me, Rai! Per lei è già una battaglia persa.. d’altronde non ha tutti i torti, ma almeno ci avremmo provato!” dice delusa Hilary.

“non dire così! Possibile che avete tutti paura di quei due, nessuno può dire che non possano perdere!”

“ forse è meglio rassegnarci, dammi retta!” vedo che fa per andarsene ma la fermo! Mi è venuta un’idea, Anya forse mi odierà… ma non possiamo arrenderci…

“aspetta!!!e se invece….”

 

                                                ***************************************

 

 In classe non si respira, c’è un’aria così pesante! Cerco inutilmente di leggere la lezione che in teoria dovevo studiare per oggi, ma che come sapete… lasciamo perdere! Non faccio che pensare a quello che mi hanno detto i miei amici. Insomma, non possono dire sul serio… lo sanno che sarebbe inutile! Ma comunque… non ci ho mai pensato a candidarmi e non lo farò di certo ora, questo è sicuro!!!

 “ bene, ragazzi! Per oggi non voglio annoiarvi ulteriormente! Vi lascio all’assemblea per decidere chi si candiderà come rappresentante di classe! Vado in sala professori e spero vi comporterete da persone civili! Perché al minimo grido la interromperò e vi interrogo, intesi?” ci dice minacciosamente. Per carità, solo lui ci manca!

“certo professore!” risponde a nome della classe Mary, che si alza e appena uscito il professore, si mette vicino alla cattedra cominciando a parlare…

“ ragazzi, oggi, poiché come già saprete la vera rappresentante, ovvero Katia, è a casa con l’influenza, ed essendo io la sua, diciamo, sostituta, terrò io l’assemblea! Quindi, coloro che sono intenzionati a candidarsi, si alzino!” .                                           In classe regna il silenzio più assoluto. Ci mancano solo i versi dei grilli. Ma ecco che Hilary si alza decisa…

“Io mi candido!” Brava…

“bene, qualcun’ altro è intenzionato?” di nuovo silenzio, finchè non si alza una persona, che non avremmo mai pensato potesse candidarsi…

“anche io voglio candidarmi!” esclama Yuri.  Ok,  non oso immaginare la reazione di Hilary… e infatti…

“cosa???” dice con un tono abbastanza basso e sconvolto, girandosi verso di lui.

“bravo Yu!!!” grida Eva tutta felice “vincerai sicuramente! Non possiamo lasciare la scuola in mano a perdenti!” ma come si permette.

“ma  perdente ci sarai tu! Razza di oca, io ti spenno e ti rompo il naso, brutta…” vedo che si parte furiosa verso di lei.

“ Hilary…no, ti prego!” la richiamo ma lei non mi sente. Raggiunge Eva e le da uno spintone, ricambiato da quest’ultima. LE COSE NON SI METTONO PER NIENTEBENE!!!Ma ecco che Boris tiene a freno Eva che scalcia peggio di un cavallo, mentre Yuri blocca Hilary.

“adesso basta, ragazze!!” le rimprovera Yuri, mentre tutti guardano la scena come allocchi. 

“Boris, lasciami! Fammi dare una bella lezione a questa maledetta…”gli dice Eva.

“Boris, portala fuori, intesi?”ordina Yuri

“Si, andiamo bella!” la spinge e la trascina fuori, mentre lei grida ancora vendetta. Yuri lascia andare Hilary, che ora sembra più calma.

“non ti conviene metterti contro di lei, sai che è parecchio irascibile! Ma anche tu non scherzi…” Hilary a quelle parole diventa rossa come un peperone. Prima d’ora Yuri non le aveva mai rivolto la parola, immagino come si senta…

“già! Perché hai deciso di candidarti?” gli domanda lei imbarazzata come non mai.

“non potevo mica farti vincere così facilmente, che gusto c’è!” non vi dico la faccia della mia amica… sconvolta!

“spero sarai leale!” lui non le risponde, limitandosi a fare un sorriso che non promette nulla di buono. Ma devo dire che lui comincia a farmi più simpatia(mi fa strano dirlo)degli altri suoi amichetti, soprattutto per i suoi interventi di salvataggio.                                                                                                                                               Nel frattempo arriva il bidello… “Ragazzi, la prossima ora siete pregati di riunirvi tutti in aula magna per l’assemblea straordinaria concessa dal preside, per discutere sui candidati! mi raccomando!” . Appena esce, tutti facciamo grida di gioia, poiché proprio l’ora seguente ci aspettava la terribile interrogazione. Oggi deve essere il mio giorno fortunato.

 Suona la fine della prima ora e tutti ci dirigiamo in aula magna.  Mentre io ed Hilary percorriamo il corridoio…

“mi chiedo chi  avrà osato candidarsi contro quella strega, tanto si sa che vincerà di nuovo lei, prometterà chissà che cosa a tutti, per farsi votare! Che imbrogliona!”

“ beh credo che stavolta gli verrà un colpo!” dice Hilary.

“ma che vuoi dire??”

“no niente!” risponde come se si fosse pentita di ciò che ha appena detto. Mah?Entriamo e notiamo che accanto a Rai ci sono posti liberi e subito li andiamo ad occupare.

“tutto apposto? Ti senti serena?” mi domanda… ma perché?

“si certo, scusami per prima se ti ho lasciato così, ma sai, quando si parla di Eva io mi irrito facilmente, e poi l’idea che dovrei candidarmi io era proprio assurda, ma per fortuna io non voglio nemmeno provarci!” gli rivolgo sorridendo, ma lui guarda in uno strano modo Hilary e si strofina le mani sulle gambe. Di solito lo fa quando è nervoso, ma perché dovrebbe esserlo??

“tutto ok?” gli domando, ma lui mi risponde di si accennandomi un sorriso. Che avrà? Anche Hilary mi sembra strana, ma non voglio preoccuparmi,  forse per la lite di prima.                                                                                                                                                      Quando finalmente tutti gli studenti si accomodano nella sala, salgono sul palco Eva, le sue ochette, Boris con un microfono in mano, mentre Kai e Yuri rimangono seduti in prima fila.

“sa-sa prova! Ok Ragazzi, come già sapete oggi la presidente di istituto, la mitica Eva che tutti conoscete, terrà la prima assemblea di quest’anno riguardo le elezioni, quindi silenzio e ascoltatela!” ma chi si crede Boris per dare ordini.Lui è sempre stato il suo cagnolino preferito, che orrore!Lei prende il microfono e comincia a starnazzare… cioè voglio dire, parlare!

“salve a tutti,  quest’anno mi ripropongo alle elezioni perché so che voi ci tenete a me e mi ammirate!insomma sono il vostro modello in questa scuola! Ho già dei buoni propositi e auguro buona fortuna a tutti gli altri candidati! chissà se quest’anno qualcun’ altro riuscirà a vincere all’infuori di me… ma mi sembra impossibile…” ma che presuntuosa… e falsa, egocentrica, odiosa….

“Boris, leggeresti la busta dei candidati?” già Boris, fallo tu, lei potrebbe stancarsi a leggere due nomi!Lui apre la busta e comincia a leggere i nomi…

“Eva Hernandez…” questo lo sapevamo… vai avanti…

“ Hana Saitou…” a sentire questo nome Eva fa una  faccia come a voler dire che illusa-

“Yuki Yamamoto e…” la sua faccia si fa strana, non riesce a dire il prossimo nome. Guarda sconvolto Eva, che lo incita a dirlo.

“Anya Sarizawa?”  Cooosaaaa?Io mi sento morire! Guardo i miei amici sconvolta…

“ma come caspita…” finalmente ho capito perché erano strani… sono stati loro a iscrivermi contro il mio consenso! ma come hanno potuto!!Li guardo molto delusa…

“scusaci Anya ma…”mi dice Rai a occhi bassi. Ad un tratto mi sento richiamare da Eva…

“Sarizawa?? Che si candida?? Ma è uno scherzo per caso?ahahah !” ecco che comincia a umiliarmi! Io sono l’unica in piedi tra gli studenti che stringo i pugni e lotto per non farmi uscire una lacrima.

“ma dico… sei impazzita? Ma ti sei vista allo specchio? Non hai nessuna chance di vincere, figuriamoci se ora votano una racchia! Hai avuto un bel coraggio, che, mi rincresce, non verrà premiato! Perché come sempre tu resterai una perdente! Tu e la tua amichetta, con cui ho un conto in sospeso! E quale sarebbe il tuo motto… sentiamo,  Anya la Racchia se la voti farà una pernacchia!(squallidaNdAutrice)solo perché al tuo fianco hai ora il tuo fidanzatino Rai vorresti sentirti importante? Ma come fa a stare con te, deve essere per forza uno sfigato miope!  Ma fammi il piacere! Dai Sali sul palco e fai un discorso da futura illusa presidente! Dai vieni…” tutti scoppiano in una grande risata e Rai grida di smetterla…

”adesso basta, questo è troppo Eva!” ma Kai si alza e lo fissa in un brutto modo.

“non c’è bisogno ormai Rai, sono già stata umiliata abbastanza! Grazie, non me lo sarei mai aspettato da voi! Begli amici!” gli rispondo guardandoli come mai avrei pensato di fare. Questa volta hanno esagerato.  Corro fuori in cortile piangendo, derisa da tutti.         

                                     ******************************************** 

 

“non è stata proprio una grande idea, Rai, adesso ci odierà per tutta la vita! Vado da lei!”  mi dice Hilary .

“no aspetta… è stata una mia idea! Ci parlerò io, tranquilla!” lei sembra capire e vado a raggiungerla. Spero mi perdoni…

                                                    

                                                 *********************************  

 

Continuo a correre mentre amare lacrime scendono sul mio viso. Finalmente esco fuori e mi metto all’ombra di un albero. Perché sono così sfortunata…. Tutti mi prendono in giro!                                                                                                                        All’improvviso sento dei passi alle mie spalle, ma non mi volto…. Non mi interessa chi sia!

“Anya, come va?” ecco, è lui. Me lo domanda pure.Io non mi giro, continuando a guardare un punto fisso del prato.

“mi dispiace, credimi!sono stato un idiota! Hilary non c’entra, è stata una mia idea. Sono stato un egoista a pensare di vendicarmi usando te! Pensavo che ce la potessi fare, io ci credo in te… e poi non saresti stata sola!” bel discorso Rai.                   Seguono alcuni secondi di silenzio.

“ok,  hai ragione ad essere arrabbiata con me! Ma sappi che io non l’ho fatto per umiliarti… questo mai!” questo lo so anch’io.

“ma non capisci come mi sono sentita? Avresti dovuto immaginarlo, o almeno parlarmene! Invece avete agito alle mie spalle… come fanno tutti! Mi ha umiliata di fronte a tutta la scuola, hai sentito come se la ridevano? Mi ha persino inventato il motto!! Sono diventata ufficialmente lo zimbello di tutta la scuola… vedrai che da domani tutti non faranno che prendermi in giro tutto il santo giorno!! Altro che vincere elezioni!” mi sfogo finalmente, girandomi verso di lui, che ha un viso più pallido del mio.                                                                                                                                           Si avvicina e mi asciuga una lacrima. Solo a quel tocco un brivido mi percorre tutta la schiena. Chiudo gli occhi, mentre un leggero venticello accarezza i nostri visi. Quando finalmente li riapro, ci guardiamo fissi negli occhi….

“ non mi importa se vinci o perdi… sappi che non cambierà nulla per me! Resterai sempre la mia dolce, testarda e a volte anche pazza Anya! Non voglio che mi odi…” certo che no, stupido!

“questo mai Rai, è solo che mi sono sentita così…”

“amareggiata?” completa lui.

“si! Ma adesso?”

“puoi anche ritirarti se è questo che vuoi, non importa!”

“sicuro?”

“certo, non voglio che tu soffra ancora per quella befana!” facciamo un piccolo sorriso e poi lo abbraccio forte a me… sei unico Rai! Ma non vorrei deluderti…se credi veramente in me!

 

TO BE CONTINUED 

 

 

 

Holà amigos! Come state? Spero bene! Capitolo un po’ lungo… (e noioso!) cosa ne pensate? È stato dura scrivere questo capitolo per me… non so il perché! ma alla fine ne è uscito un… boh non so come definirlo! Ditemi voi, tutto ciò che pensate! Vi ringrazio di cuore più che mai! Un grazie alle persone che hanno recensito il precedente capitolo e che l’hanno messa tra le seguite! Anche a quelli che leggono, vi adoro tutti! Quindi aspetto con ansia ogni vostro giudizio, critica e consiglio… al prossimo chappy… un bacio :*

 

 Henya!

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Capitolo 9
*** Tempo di rivoluzione! ***


Quando inizialmente definivo la mia vita “un vero inferno”, non lo dicevo così per sprecare parole inutili, ma perché non è altro che la pura e sacrosanta verità!

Ve ne sarete accorti immagino.

Questa volta però si è raggiunto il limite più estremo; mettermi in ridicolo di fronte a tutta la scuola è stata la cosa più orribile che potesse farmi e non ho intenzione di fargliela passare liscia, questo non più!Rai ha esagerato a fare tutto a mia insaputa, questo è vero, ma lo ha fatto sia perché la sua pazienza, come quella di tutti, è andata a farsi fottere e sia perché evidentemente crede in me, come anche Hilary, e ne sono onorata profondamente! Per questo non voglio deluderli e affrontare quella… non so come definirla, ho così tanti insulti in mente che non riesco a trovare quello che possa definirla nel modo più totale… comunque, chiamatela come vi pare! Non vincerò le elezioni, questo lo deduco a priori, ma almeno potrò dire di averci provato! E quindi oggi andrò a scuola e darò la notizia ai miei amici, io mi candido! Si, perché ieri, dopo l’evento orribile, non ho trovato il coraggio di rientrare in aula magna  e affrontarla, cosa di cui mi pento amaramente! Non l’ho fatto perché immaginavo già gli sguardi divertiti di tutti su di me, con quella facce una più ebete dell’altra. Perciò ho telefonato a mia madre per farmi venire a prendere, con la solita scusa: “mamma! vienimi a prendere,mi sento male!”. E’ da vigliacchi, lo so, ma in circostanze simili voi che avreste fatto?

Quindi oggi mi tocca prendere l’autobus da sola, perché i miei amici non sanno che oggi sarei andata a scuola, in quanto ieri avevo detto loro che non avrei più messo piede lì dentro.  Ma stamattina, appena svegliata mi sono detta: “non posso comportarmi più da vigliacca, devo riuscire a gestire ogni situazione, anche la più critica!” e questa lo è sicuramente.                                                                                                            
Indosso velocemente la mia giacca, prendo una brioche dal tavolo della cucina e mi affretto a raggiungere la fermata del bus, sperando che non sia già passato.  E infatti arrivo proprio all’ultimo momento, ma l’autista riconoscendomi riapre le porte e lo ringrazio all’infinito!                                                    

Entro a testa bassa in cortile sperando che nessuno si ricordi di ieri, ma è impossibile!Infatti tutti mi osservano divertiti e scambiandosi qualche stupido commento! Butterei volentieri una bomba in questa scuola, ma devo essere sicura che non ci siano i miei amici quel giorno! Li avviserò… ok, basta più film d’azione!

Tornando alla dura e noiosa  realtà…

Da lontano scorgo Rai ed Hilary  parlare e mi appresto a raggiungerli.

“Buongiorno ragazzi!” dico forzando di essere allegra.  Loro mi guardano in uno strano modo…

“ci-ciao! Non mi aspettavo che saresti venuta!” mi rivolge il mio amore, dandomi un leggero bacio.

“si infatti! Ma ho deciso che non voglio mollare! Avete ragione voi due e non voglio deludervi assolutamente!”

“davvero? Quindi ci perdoni?” mi domanda Hilary.

“Ma certo che sì! Non ce l’ho mai avuta con voi! come potrei, siete fantastici!” esclamo abbracciandoli.

“Bene, siamo felicissimi e orgogliosi di te! Noi ovviamente ti aiuteremo!”

“senza di voi sarei perduta! Ma cosa hai dietro la schiena Hilary?” le domando. E’ da quando sono arrivata che cerca di nascondermi qualcosa.

“no ni-niente, davvero!” quando risponde-niente davvero-nasconde sicuramente qualcosa, ti conosco fin troppo bene Hilary Tachibana. Cerco di riuscire a scoprirlo ma lei fa in modo che io non possa vedere. Insomma Hilary, siamo amiche!Finalmente riesco a vedere qualcosa…

“Ma è un foglio?”

“Ma niente, un volantino che mi hanno dato! Ho dimenticato di buttarlo!”

“ok, ma fammelo vedere lo stesso!dai…”

“Hilary, faglielo vedere! Tanto prima o poi dovrà scoprirlo!” interviene Rai.

Cosa dovrei scoprire??? Che è successo ancora??

“Ecco tieni, ma poi non mi dire che non te lo avevo detto!” mi porge il foglio piegato in due. Appena lo apro la mia espressione si fa sconvolta, il sangue mi sale al cervello!

“non ci credo, ditemi che è solo un incubo! Ditemelo per favore!”. I miei occhi diventano due palle infuocate…

“Purtroppo no! È da stamattina che fa girare questi maledetti volantini in tutta la scuola!”   ecco perché quando sono arrivata tutti si sono messi a ridere come cretini!!!  

“ok questo è troppo!! Adesso mi sente quella serpe!” accartoccio il volantino e lo butto a terra, cominciando a camminare super-iper-arrabbiataalla ricerca di Eva, ovviamente seguita da Rai ed Hila che cercano di calmarmi per non farmi fare sciocchezze. Le spacco il muso stavolta, e non osate fermarmi.                                         

 Scommetto che siete curiosi di sapere cosa diavolo c’era scritto in quel dannatissimo foglio! Bene… c’era proprio scritto:

“Programma –antiracchie-  per una scuola più pulita e migliore! Vota Eva e vincente tu sarai!” e sul foglio c’è una sua foto tutta sexy, mentre poi c’è la mia faccia(ha preso la foto più orribile, la serpe!)con il segnale di divieto!! Ma come si permette questa stronza!!!

Entro a scuola e corro per i corridoi alla sua ricerca. Vado in classe e la vedo seduta al suo banco, circondata da deficienti che la elogiano come deficienti… appunto!

“tu ora stai esagerando Eva Hernandez!sei una falsa e la merda vicino a te sembra oro!” esclamo puntandole minacciosamente il dito. Lei mi guarda seria ma poi comincia a fare un sorriso più falso di una banconota da 6 euro.

“ha uscito le palle la ragazza!” sento bisbigliare a Boris, ma non mi importa quello che dice lui… il mio obiettivo è distruggere LEI! La mia più acerrima nemica!  Si avvicina guardandomi dalla testa ai piedi con aria di superiorità.

“come hai detto scusa??”

“oltre a essere falsa sei pure sorda?”

“tu sai a cosa vai incontro facendo in questo modo, se vuoi te lo ricordo!”

“so cosa sei capace di fare, la tua cattiveria non ha limiti!”

“dovresti ringraziarmi! Ti sto facendo una grande pubblicità! Non hai visto il cartellone all’entrata?” eeeh? Che cartellone??

“ma che stai dicendo?” guardo i miei amici, Rai si mette una mano in faccia mentre Hilary non riesce a guardarmi negli occhi!

“dovresti vederlo, è uno spasso!” dice facendo scoppiare tutti in una grande risata.

 Subito esco dall’aula e scendo. Possibile che non mi sia accorta di questo cartellone??  Mentre cammino tutti mi ridono in faccia e c’è un punto del corridoio principale molto affollato. Cerco di inserirmi tra la folla e… O SANTI NUMI…                                                            
 C’è un mega cartellone con la mia faccia, tutta modificata in modo orribile(baffi, brufoli, occhiali a fondi di bottiglia e denti neri) con su scritto il motto …

“vota Anya la Racchia e ti farà una pernacchia”

…tutti cominciano a fare pernacchie come babbuini mentre io resto immobile e sconvolta davanti a quello stupidissimo manifesto. La testa comincia a girarmi mentre mi passano davanti come un vortice le facce di tutti che mi prendono in giro. Suona la campana e tutti cominciano ad avviarsi in classe ridendo ancora. Il bidello li richiama, affrettandoli di sgomberare il corridoio. Poi mi guarda, sembra che anche lui mi prenda in giro! Non è possibile, questo è davvero il colmo! Non solo i volantini, pure un maxi cartellone! Adesso è ufficiale… io la distruggo! Lo giuro sulla mia stessa vita!           

Mi raggiungono correndo Rai e Hilary… 

“Anya, tutto ok?” mi domanda Rai mettendomi una mano sulla spalla.

“Sarà tutto ok  quando la prenderò a calci e schiaffi!” tolgo la sua mano e corro in classe, di nuovo. Appena entro una sua amica le fa cenno del mio arrivo. Lei si gira dicendo…

“lo hai visto il…” non fa in tempo a finire la frase che le mollo un pugno in pieno viso facendola cadere a terra.

“Ma sei pazza? Cosa le hai fatto stupida!!!” mi grida la sua amica mentre la aiuta a rialzarsi. Ne vuoi pure tu?Eva, in piedi, si tocca il naso e appena si accorge che esce sangue diventa una belva, ancora più mostruosa di quello che già è!

“questa me la paghi, Racchia!” si precipita su di me e cadiamo a terra:prima tirandoci a vicenda i capelli, seguono schiaffi, morsi, calci. Ma  ad un tratto sento la voce di Rai intervenire…

“Anya, No!” mi prende per la vita e cerca di allontanarmi ma io contino ad agitare braccia e gambe, facendogli anche male! Lei si rialza ma ,arrivato pure Kai, la blocca facendola calmare. Ma noi non vogliamo dare segni di cedimento insultandoci a vicenda.

“ti odio brutta troia!” grido io.

“ se ti prendo ti strozzo, puttana!” continua lei.

“ADESSO BASTA!! COSA DIAMINE STA SUCCEDENDO QUI???” opss… il prof è arrivato e appena si accorge della situazione rimane sconvolto. Noi ci calmiamo all’istante guardando il prof. Abbiamo magliette strappate,  piccole macchie di sangue e capelli tutti arruffati come pazze.

“Adesso mi spiegate cosa è successo!” dice scandendo ogni singola sillaba.

“ha iniziato lei…” grida Eva ma il prof la blocca dicendo…

“zitta! Anzi dovrete spiegarlo al preside che saprà sicuramente cosa fare con voi! Vi aspetto di là! Ma prima pulitevi il sangue al viso! Hiwatary, accompagnala in bagno dopodiché ritorna in classe,  anche Sarizawa vada a pulirsi, ovviamente in un bagno differente! Tra dieci minuti vi voglio in presidenza!! Ma guarda cosa mi doveva capitare, che vergogna!” continua a mormorare andandosene. Noi due ci diamo un’ultima occhiata  poi Kai la porta via.

“andiamo anche noi, dai!” annuisco e usciamo.

In bagno…

“ahia Hila, fai piano, brucia!”

“Ma come ti è saltato in mente? Guarda che ti ha combinato! Stai ferma però!” lei cerca di disinfettarmi i graffi al viso che quella belva feroce mi ha procurato con i suoi artigli. Poi mi guardo allo specchio…

“ma guarda il mio labbro, ora mi gonfierà dici?” 

“penso di sì! Adesso andiamo, il preside aspetta!”

“tanto lo so che quella a cui spetterà un rapporto di 15 giorni sarò io! Perché lei ha il suo paparino!”

“già, ma questa volta lei ha esagerato!” usciamo e subito Rai mi viene incontro mettendomi una mano al mento.

“ma guarda cosa ha fatto al tuo bel viso! Ti fa male?”

“un po’! ma ancora il peggio deve avvenire!”

“io devo correre a lezione sennò mi fanno una ramanzina! Hila, ci pensi tu ad accompagnarla in presidenza?”

“ma certo, vai!” mi da un delicato bacio sul mio labbro quasi gonfio e ferito e poi scappa. 

Davanti la porta dell’ufficio del preside…. 

“ok calma e sangue freddo!” mi rasserena la mia amica.

“ok!” dico agitata.

“fai un respiro profondo ed entra! Non fare più sciocchezze di quante ne hai già fatte! Io ritorno in classe!”

“no entra con me, dai!” la prego.

“sai che non posso! Su forza!” mi da una pacca sul sedere e poi se ne va. Io faccio un respiro lungo e profondo, dopodiché abbasso la maniglia ed entro…

“Ben arrivata Sarizawa! Sempre con tutti i suoi comodi! La prego di accomodarsi!” mi invita –gentilmente-quell’uomo vecchio, di media altezza con i capelli alla Elvis  e sopracciglia che sembrano due spazzoloni. Appena mi siedo sulla poltrona mi accorgo che in quella di fianco c’è…. Lei!Certo che neppure lei è un grande spettacolo! Ahaha mi viene da riderle in faccia!I capelli tutti scompigliati, il mascara agli occhi tutto sbavato e un enorme livido sul naso… che orrore!! Ci fulminiamo con lo sguardo e il preside richiama la nostra attenzione.

“Bene, bene, bene ragazze mie! Devo dire che avevo quasi nostalgia di voi due!” ma chè, sfotte pure?

“devono ripetersi le stesse cose dell’anno scorso? Ditemi, avete queste intenzioni? Litigare ogni santo giorno, come bambine, non tenendo conto che ormai siete vicine ad affrontare gli esami di maturità? Sempre che veniate ammesse!” esclama rivolgendo uno sguardo di rimprovero prima all’una,poi all’altra. Noi abbassiamo gli occhi in segno di vergogna.

“se avete queste intenzioni, vi anticipo già da ora che non la passerete liscia! Se invece mi dimostrate che potete andare in qualche modo d’accordo, allora posso chiudere un’occhio!”

io andare d’accordo con Eva??? Ma questo la mattina non beve semplice latte!!!

“ ho saputo che siete entrambe candidate per diventare rappresentanti di istituto? O sbaglio? È questo il motivo del vostro litigio? E poi tu, Eva, perché mettere in ridicolo i tuoi avversari in questo modo?”

oh, finalmente anche lei viene accusata!! Miracolo!!!

“ti diverte così tanto? Vincere per te è così importante dato che ricorri ad ogni mezzo?” la guarda ma lei non si intimorisce di certo…figuriamoci!

“io voglio solo dimostrare a tutta la scuola che la sottoscritta è migliore di lei! Signor preside!” afferma tutta antipatica gettandomi qualche occhiata maligna.

“ah! Allora è questo che significa per te diventare presidente d’istituto? Pensavo per cercare di migliorare questa scuola e farti portavoce delle esigenze degli studenti! Brava, complimenti!” gli risponde facendo un piccolo applauso.

“oh no! Anche per questo ovviamente!”

“anche? Hernandez, mi fai capire che non ti importa un tubo di ciò che accade in questa scuola! Candidarsi vuol dire avere degli obiettivi, riuscire a tenere un’assemblea in cui tutti possano essere partecipi! Ma non credo che il tuo obiettivo sia questo! E poi tu, Sarizawa, ricorri sempre alla violenza! Non potete risolvere i vostri problemi parlando come persone civili ed educate? Vi viene così difficile dimostrare un po’ di maturità?” seguono secondi di un silenzio imbarazzante. Continua a guardarci ormai disperato, attendendo una nostra risposta.

“ok! Mi state costringendo voi a prendere provvedimenti! Non volevo farlo perché rovinerebbe la vostra condotta, ma mi ci state portando voi, signorine!”si siede sulla poltrona e prendendo una penna in mano…

“mi dispiace ma non potrete candidarvi perché ammonite per 15 giorni!” proprio un istante prima che metta per iscritto questo rapporto interviene Eva.

“No! La prego preside, non può farmi questo!”

“Ma vi avevo avvisate!”

“lo so e per questo sono pentita di ciò che ho fatto, mi dispiace per tutto, anche per te Anya!”

come, come,come??? Non credo a quello che sento!! Eva,quella antipatica di Eva che mi porge le sue scuse?? Qual miracolo è mai questo? O è solo il preannuncio di una fine imminente del mondo?  Io rimango sbalordita…

“Brava Hernandez! Vedo che la lezione è servita a qualcosa! Spero anche per Sarizawa sia la stessa cosa?” si come no…

“ma veramente io…”

“e no! Prenda esempio dalla sua compagna che ha capito i suoi errori! Datevi la mano e la storia finisce qua, e spero per il resto dell’anno!” io dare la mano ad Eva? Prima devo mettere dei guanti al lattice antivirus letali per non essere infettata dalla sua perfidia!!  Lei mi porge la mano con un sorriso falso e soddisfatto mentre io guardo il preside facendogli intuire che non ho proprio intenzione di porgerle la mie scuse.

“Allora? Cosa aspetti? O vuoi essere ammonita solo tu?” no questo no! E va bene… non resta che fingere… 

“mi dispiace Eva!” le rivolgo stringendo la sua mano e guardandoci con ostilità.

“bene! Visto che ragionando si risolve tutto? Quindi questo foglio non serve più e quando dico più, intendo che non vi voglio vedere più qui dentro! Intesi?” dice autoritario.

“certo!” rispondiamo.

“ tornate in classe ,forza e studiate!” usciamo dall’ufficio. Finalmente si respira una nuova aria, lì dentro si soffocava. Appena lei chiude la porta…

“Sarizawa mettiamo in chiaro alcune cose:1) avrai capito che era tutta una finta! 2) non ho intenzione di chiederti scusa veramente e se l’ho fatto è solo perché devo vincere queste elezioni e 3) ti comunico ufficialmente che la vera guerra inizia solo adesso!”   come immaginavo….   

“ma non mi dire! devo confessarti  che come attrice fai pena e scordati di vincere perché ho intenzioni serie!”

“tzs, pagherai per questo che mi hai fatto! Adesso ho sprecato troppe parole inutili con te! Ci vediamo alle elezioni di domani,racchia!” mi da un’ultima occhiata e poi se ne va,finalmente! Non abbiamo mai parlato così a lungo, bleah… mi fa ribrezzo! Adesso non resta che cercare in tutti i modi di vincere queste benedette elezioni!Il problema è uno…. Come diavolo le vinco se nessuno mi considera in questa dannata scuola? Voteranno tutti per lei, che è bella, alla moda,sa farsi rispettare…  ne devo parlare assolutamente con Hilary, lei mi aiuterà a trovare una soluzione!

DOMANI IL VERDETTO FINALE…. È TEMPO DI RIVOLUZIONE !!!

 

 TO BE CONTINUED   

 

 

Ciao a tutti!!! Cosa ne pensate di questo capitolo? Eva è veramente una serpe velenosissima e non si arrende mai, ma nemmeno Anya vuole più continuare a farsi prendere in giro… come ho detto, è tempo di rivoluzione! Ci saranno cambiamenti radicali d’ora in poi! Potete aspettarvi di tutto, la mia mente contorta non ha limiti! Spero vi sia in qualche modo piaciuto, non so! Aspetto con ansia un vostro giudizio, non tenetemi sulle spine! Ringrazio coloro che hanno recensito il precedente capitolo, un bacione! E anche quelli che leggono soltanto! Che dire… alla prossima!!!

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Capitolo 10
*** Chi non risica non rosica! ***


Ma quando arriva quella ritardataria mai una volta che sia puntuale! Le avevo detto di essere alle tre in punto a casa mia!
TRRRRRRRRRR!!!

Oh finalmente! Sento suonare il citofono e mi avvio come un uragano di sotto per aprirle la porta.
“vado ioooo!” urlo per non far scomodare mia madre.
Apro la porta ed entra con un fiatone…
“ho fatto più in fretta che potevo, ma il cane dei vicini non mi faceva oltrepassare il cancello, quello mi odia!”
“sempre una scusa! Non fa niente, dai saliamo!” passando dalla cucina, Hilary saluta mia madre e poi interrompo la loro conversazione perché mia madre sa essere molto invadente.
 
In camera mia…
“mi dici come faccio a vincere? Guardami, sinceramente cosa pensi?” lei mi osserva dalla testa ai piedi mentre io attendo una sua risposta.
“sinceramente? Che dovresti rinnovare il tuo look!”
“cosa? Che ha il mio look che non va?” lei si alza dal letto e apre il mio armadio.
“scusa Anya,ma il tuo guardaroba fa schifo!” mi confessa senza un minimo di timore uscendo un maglione orribile dal mio armadio e facendo un’espressione come se volesse dire… “che diavolo è questa roba?” in effetti non ha tutti i torti! Se me lo dice lei che è la mia migliore amica allora vuol dire che il mio look fa proprio schifo!
“dici che dovrei comprare qualcosa di più alla moda?”
“si, dico di bruciare direttamente questi vestiti e indossare qualcosa di decente!”
“ma a cosa serve cambiare look, scusa?”
“domani devi fare faville!! Anya, io voglio che tu vinca e che per una volta quella serpe venga messa in secondo piano! Vedrai che con dei bei vestiti, nuova acconciatura, un po’ di trucco e il giusto entusiasmo… domani tutti nemmeno ti riconosceranno!” stringe i pugni portando le braccia in alto…
“scusa se sono così pessimista, ma non credo che fun…”
“shhhh! Zitta! Non pronunciare questa frase, ora si fa quello che dico io e tu vieni con me! Non voglio storie!”
“ok, come vuole sergente!”. Mi preparo e usciamo. Non sono molto convinta su questa cosa, ma tanto vale provarci!
 
Ritorno a casa dopo 5 ore! Si proprio così, abbiamo girato mezza città! Sono esausta! Non ho mai visto Hilary così agguerrita e determinata, non stava ferma nemmeno un secondo! Si comporta come se si fosse eletta lei! Ma mi piace questa sue determinazione e questo suo essere ottimista! Prendo le chiavi ed entro in casa! Raggiungo il salotto e poso tutti quegli enormi sacchetti pieni di roba che mi ha fatto comprare.
“ma avete svaligiato un centro commerciale per caso?” domanda mio padre.
“tutta colpa di Hilary! Dovevi vederla…” ho finito tutti i miei risparmi… e dire che è da sei mesi che cerco di mettere soldi da parte per comprare un televisore al plasma per la mia camera! Che amarezza!
 
Dopo cena salgo in camera mia.
Guardo all’interno dei sacchetti ed esco una scatola in cui vi è tutto l’occorrente per una maschera facciale. Ma guarda che cosa mi tocca fare! Dopo aver letto le istruzioni applico tutta questa roba sul mio viso, spero solo non abbia effetti collaterali, altrimenti ti strozzo Hilary! nel frattempo questa roba faccia effetto, applico lo smalto e dopodiché metto i boccoli ai capelli.
Passati tre quarti d’ora(i più noiosi della mia vita) metto una vestaglia ed esco dalla mia stanza per andare in bagno a togliermi questa maschera verde dal viso. Mentre percorro il corridoio, esce dal bagno mio fratello Simon…
“aaaaaaaaaaaaaaaah il mostro di Locness!!!!” urla scandalizzato facendo spaventare tutti, che ci raggiungono correndo.
“cosa è successo?” urla mio padre. Io mi volto verso di lui e al solo vedermi fa un’espressione terrorizzata.
“oddio Anya, ma che hai fatto?”
“ma siete tutti impazziti? È solo un trattamento di bellezza!”
“se funziona vuol dire che fa miracoli!ahahah!” ma quanto è spiritoso mio fratello.
“ma come osi! Ridi pure tu papà? Grrr vi detesto!” dico arrabbiata sbattendo la porta del bagno.
 
Però…devo dire che questa roba fa veramente miracoli, la mia pelle è diventata delicata come quella di un bambino.
 Sono davanti allo specchio della mia camera che mi accarezzo il viso così mormido e delicato… ma è piacevole!  Ad un tratto mi viene in mente che non ho assolutamente preparato nessun discorso da fare domani, da tenere davanti a tutti gli studenti… o cacchio! Come faccio… farò una figura da idiota! Questa è tutta colpa di Hilary…. grrrr e delle sue idee malsane!!! Mi ha fatto dimenticare la cosa più importante per pensare a cosa poi? All’abbigliamento ecc… ora te ne dico quattro mia cara!             Prendo immediatamente il telefono e attendo super ansiosa che si degni di rispondere!
“pronto?”
“no non c’è nessun pronto! Senti…”
“oh ciao Any, hai fatto tutto quello che ti ho detto?”
“si l’ho fatto… ma c’è una cosa che…”
“hai messo anche lo smalto?”
“si l’ho messo, ma abbiamo un…”
“quale colore hai messo?”
“il viola, ma adesso mi fai parlare?”
“si parla ti ascolto…” oh finalmente!
“allora, ci siamo dimenticate di…”
“di comprare il foulard rosa!!! Mi è passato di mente, peccato… si sarebbe intonato bene al pantalone! Vedo se ne ha uno mia madre, don’t worry!!” ma allora è veramente scema questa ragazza!
“MA SI PUO’ SAPERE CHE COSA ME NE DOVREI FARE IO DEL FOULARD??? LO SAI CHE LI ODIO!! E poi non era questa la cosa essenziale…non devo vincere un concorso di bellezza, te lo vuoi mettere bene in quella scatola cranica?”
“ok-ok, come non detto! Io voglio solo che tu faccia una bella figura!”
“questo l’ho capito!...” rispondo al limite dell’esaurimento.
“farei una bella figura se non avessimo dimenticato un piccolo particolare!”
“cioe?” le sento rispondere mentre proviene un rumore fastidioso… starà sgranocchiando delle patatine!
“il discorso da tenere domani! Non posso fare scena muta, capisci ora qual è il vero problema?altro che foulard e smalti…”
“oh porca di quella misera tro… ma è vero! Adesso come facciamo!”
“potremmo prepararlo ora, durante la notte!”
“si, ma ci penso io! Tu devi riposare o domani sembrerai uno zombi!” sempre la solita…
“va bene! Ma non scrivere fesserie o non mi presento proprio!”
“certo! Fidati!” come no!
“allora buonanotte!”
“Aspetta, ma tu non sembri in ansia per domani, ti ricordo che tu devi competere con il tuo affascinante Ivanov!”
“come faccio a dimenticare! Proprio con lui poi… devo mettere da parte i miei sentimenti per lui e comportarmi da sua rivale! Ma non ci riesco…”
“dai, vincerai! Adesso notte, domani è il grande giorno!”
Chiudo il telefono e mi sdraio sul letto, chiudendo gli occhi e pensando a domani…
Il telefono squilla di nuovo, ma pensando che sia di nuovo Hilary rispondo…
“che c’è adesso Hila? Vuoi sapere se ho depilato le gambe?” dico scherzando.
“no ma se vuoi dirmelo fa pure!” oh caspita, è Rai. Subito mi alzo e mi metto seduta sul letto.
“oh Rai, scusa, pensavo fosse…”
“ehi tranquilla! Ti ho chiamato per dirti in bocca al lupo!”
“Crepi amore! Ma potevi benissimo farlo domani!”
“beh, diciamo che c’è stato un piccolo contrattempo!” sbarro gli occhi.
“di che genere???”
“non potrò venire, mi dispiace così tanto!”
“ma cosa stai dicendo? Domani io ho bisogno di te, come faccio?” mi diventano gli occhi lucidi.
“perdonami, ma purtroppo mio padre vuole che torniamo in Cina per qualche giorno, per sistemare alcune faccende familiari! Ho provato a dire di no ma è stato inutile!”
Comincio a piangere…
“non mi dire che stai piangendo? Non è così che ti voglio, domani anche se non ci sarò dovrai farcela! Pensa a me, e quando finirai, voglio ricevere una telefonata in cui mi dirai che sei la nuova presidente di istituto! Ci tengo…”
“d’accordo! Lo farò solo per te!” rispondo singhiozzando.
“non ti dimenticare di Hilary, lei ti starà vicino!”
“si come sempre!”
“ti mando un bacio grandissimo adesso… ti amo!”
“anche io! Buonanotte amore!”
Chiudo il telefono angosciata e mi abbraccio ad un cuscino mentre continuano a scendere lacrime… ce la farò Rai… mi mancherai!
 
Come al solito sono alla fermata dell’autobus, ma stavolta non è Hilary quella in ritardo… sono io quella troppo in anticipo! Sono le 07.45 e l’autobus di solito arriva alle 8.00, ma stamattina mi sono alzata prestissimo per l’ansia e l’agitazione. Così decido di mettermi comoda in una panchina lì vicina nell’attesa. Mi guardo intorno e la mia attenzione viene catturata da due piccioncini che a pochi metri da me si baciano molto appassionatamente. Che carini, non devono essere nemmeno più grandi di me… oh Rai, perché non ci sarai oggi! Ti ho promesso che sarei stata forte ma… la sfiga mi perseguita come sempre! Mai una volta che una cosa mi vada per il verso giusto, non chiedo troppo! Il destino mi è avverso ormai, però mi ha regalato persone speciali come Rai, mia ragione di vita! Ah e non dimentichiamoci Hilary… quella matta, a proposito quella non è lei?? Oddio, come mai anche lei in anticipo? Che sarà successo ancora?
La vedo avvicinarsi con dei fogli in mano e una borsa che sembra strapiena!
“ciao, anche tu mattiniera stamani?” domanda caricandomi di alcuni blocchi di volantini…
“mi meraviglia questo tuo anticipo, come mai?”
“voglio che tutto sia perfetto!”
“ma cosa sono questi fogli?”
“sono i volantini che ho fatto preparare per te, per la tua campagna elettorale!”
“pensi sempre a tutto tu eh?”.
“Ma sei proprio uno schianto baby, questo abbigliamento ti dona, te lo avevo detto!” afferma soddisfatta.
“sarà…ma mi sento non a mio agio!”
Mi ha fatto comprare dei jeans super aderenti e super a vita bassa, per non parlare della maglia monospalla porpora e le ballerine nere e bianche. Poi ho messo anche una collana e un bracciale argentati e degli orecchini a cerchio giganteschi e per concludere ho messo un velo di trucco, ma mi sento tutto il viso appiccicoso… non sono abituata a questi lucidalabbra…
“sempre a lamentarti tu!”
“vorrei vedere te! “
“il bus è arrivato, let’s go baby!” si avvia marciando come un soldato.
 
Arrivate a scuola Hilary comincia a distribuire volantini qua e là e mettendo qualche buona parola, mentre io mi limito a sorridere a tutti.
                                        

                                                       ***************************************


Oggi è il giorno della mia ennesima vittoria su quella racchia dei miei stivali.
“eh così oggi la stracci di nuovo ad Anya!”
“Racchia, chiamala semplicemente racchia!”
“ok…non c’è bisogno di scaldarsi!”
“beh ti informo che la tua racchia si va acquistando parecchi favori oggi, mia cara!” mi sento dire da dietro… è Kai che era andato a prendermi un cappuccino al distributore e si presenta pure con il volantino di quella…
“ma che stai dicendo?”
“guardalo con i tuoi occhi se non ci credi!” mi indica il punto e mi porge il bicchiere, ma io vedendola la raggiungo più in fretta possibile e anche lui mi segue.
                                      

                                                    *********************************************



“votate per Anya Sarizawa,mi raccomando… non ve ne pentirete!” Hilary continua a farmi pubblicità mentre io penso a Rai…
“Sarizawa, stai cercando inutilmente di farti qualche amico per due voti?” eccola…
“senti, non è vietato farsi pubblicità cara!” appena mi volto lei resta di stucco, così come anche quel deficiente di Hiwatari.
“ ma-ma co-cosa…” non sai che dire vero?? Ahahah
“però…” sento dire a bassa voce a quell’idiota, ma lei lo fulmina con lo sguardo…questa roba ha funzionato!!
“resti sempre una racchia, andiamo Kai!” gli ordina, ma lui resta qualche secondo a fissarmi, mi dà una strana sensazione…
“oggi non c’è il tuo cinesino??”
“che t’importa, pensa agli affari tuoi ogni tanto!”
“insommmma!!” lo richiama autoritaria Eva, ma lui la segue scocciato non prima di avermi fatto l’occhiolino…. Ma è scemo o cosa???
“ti avevo detto che tutti sarebbero rimasti di stucco o no? Ma a proposito dove è Rai?” domanda guardandosi intorno.
“oggi non è potuto venire!” rispondo tristemente cominciando ad avviarmi in classe.
“come sarebbe a dire non viene? Ma è impazzito?” domanda ancora seguendomi.
“ha dei problemi e per qualche giorno torna in Cina!”
“ma che iella ogni volta!”
Non dirlo a me…
 
Le prime due ore si stanno tenendo le elezioni per il rappresentante di classe. In aula, dopo avere ascoltato i discorsi dei candidati, abbiamo votato. Ovviamente io ho votato per Hilary, sia per il fatto che è mia amica e sia per l’eccellente discorso che ha tenuto, al contrario di Yuri che ha detto due cretinate.  Finalmente i risultati. Vedo una Hilary agitatissima vicino a Yuri, spero tu vinca… incrocio le dita.
“allora qui ci sono i risultati, pronti ragazzi?” Mary guarda i due per ricevere il loro consenso.
“certo!” rispondono. Devo dire che insieme sarebbero una bella coppia se non fosse per il solito fatto…
“quindi, per 15 voti a 7, vince…” Hilary chiude gli occhi.
“vince, Ivanov! Mi dispiace Hilary!” coooosa??? Non è possibile… Yuri soddisfatto dà il cinque ai suoi amici, te lo darei io un cinque, ma sulla mascella! La raggiungo, ma sembra tranquilla.
“tutto bene?”
“si, non fa nulla!” lei dice così, ma so quanto ci teneva.
“e questa è solo la prima sconfitta Sarizawa, preparati tra un’ora tocca a te!” comincia a ridere Eva come una scimmia ed esce dall’aula insieme alle altre. Yuri invece si avvicina a noi…
“beh alla fine ho vinto io, sembra!” si rivolge ad Hilary. Ora vuole fare il dispiaciuto?
“già, si sapeva questo non credi?” dice lei.
“devo dire che non ci speravo, dopo avere sentito il tuo discorso sono rimasto di stucco”. Hilary è diventata di un rosso peperone…
“da-davvero?”
“si, mi dispiace veramente, alla prossima carina!” le risponde sfiorandogli con un dito la punta del naso… mi sa che ora sviene… e infatti!
“ommioddio, prendimi una sedia… ma lo hai sentito? Hai visto? Mi gira tutto adesso!” la faccio sedere e le faccio aria con un foglio.
“quanta gentilezza, non è che è nato qualcosa e io non so niente?”
“lo sai che saresti la prima a saperlo, mio dio non ci credo… mi ha toccata!”
“per lo meno perdere è servito a qualcosa! Adesso tocca a me! A proposito… il mio discorso?”
“nello zaino!”
“ma adesso muoviti e raggiungiamo l’aula magna, su riprenditi!” finalmente torna alla realtà ed usciamo.


In aula magna… ore 11.05

Il preside dopo avere fatto un lungo e noioso discorso durati tre quarti d’ora, da il via alla competizione. I primi due candidati hanno già tenuto il loro discorso, molto elaborato devo dire, mentre ora tocca a Eva.
Io sono dietro le quinte con Hilary che cerca di farmi ragionare…
“vuoi smetterla di agitarti, andrà tutto bene…ne sono sicura!”
“Hilary, ma hai visto che c’è un’intera scuola di là, non ci riesco!!”
“Dai, non puoi arrenderti, farai una pessima figura! Lo hai promesso a Rai!”
“lo so,ma…”
“ma un corno! Adesso tu esci e tieni questo discorso, che io ho preparato con tanta fatica stanotte…”
“ma…”
“e poi… se non ci riesci, immagina di vedere Rai, pensa a lui e le parole ti usciranno da sole!credimi… vai tocca a te!” mi da una spinta e mi ritrovo sul palco…il cuore mi batte a mille, tutti mi osservano sbalorditi ed Eva è seduta in prima fila insieme con gli altri candidati! mamma mia, comincio a sudare dalla tensione! Mi avvicino al microfono e apro il foglio tremando, in cui vi è il mio discorso… tossisco e…
“sa-salve!”oddio vedo tutto appannato e le lettere sembrano muoversi…ok calma.
Anya non ti agitare e pensa a Rai… cavolo, non funziona! Hilary da dietro le quinte mi incita a parlare, strappandosi quasi i capelli. Nella sala regna un silenzio imbarazzante…
“allora… mi chi-amo Anya Sa-Saizawa e so-sono dell’ultimo anno…”la mia voce trema, ma meglio continuare… ma mi innervosisco ancora di più vedendo il faccino compiaciuto di quella stronza di Eva, crede già di avere la vittoria in pugno! Deglutisco, ma ho la gola così secca ,per non parlare del modo in cui tutti continuano ad osservarmi, mi mettono ancora più ansia…
“emh…innanzitutto” proprio quando decido di prendere coraggio si sente la porta dell’aula aprirsi con quel rumore così assordante che sembra quello della casa degli orrori!
Alzo lo sguardo dal mio foglio per vedere chi è questo deficiente che si diverte a farmi innervosire ancora di pìù!! Ma…
“Raii??” affermo sbalordita al microfono, facendo girare tutti all’istante verso l’entrata, dove vi è il mio amato Rai Kon in tutto il suo splendore!!! Rimango a bocca aperta, non immaginando una cosa simile…ma lui mi fa segnali di incoraggiamento e si accomoda in un posto dell’ultima fila. Gli rispondo con un sorriso, dopodiché immagino di rivolgermi solo a lui ignorando l’esistenza di tutti gli altri e comincio finalmente…
“innanzitutto inizierò col dirvi che intendo essere chiara e quindi esporrò schematicamente i punti del mio programma e mi dilungherò quel tanto che basta per non annoiarvi...” incredibile, l’inizio mi è riuscito in modo chiaro e scorrevole!! Tutto merito del mio amore!!!
“Mi sono chiesta in questi giorni quali siano le cose che ci piacerebbe venissero realizzate in questa scuola: il quaderno ed il libro, a mio parere, non ci bastano più;la lezione frontale con i professore verrebbe arricchita se all’interno di ogni classe ci fosse una dotazione minima di materiale vario,sempre disponibile e a portata di mano!” grande discorso Hilary! “immaginate una lezione di scienze,di geografia o di cultura di un paese straniero, del quale studiamo la lingua che utilizzi immagini proiettate su un grande schermo con una lavagna multimediale;immaginate che ad ogni quesito si possa,in tempo reale,ricercare informazioni,rielaborarle e stamparle per tutti, grazie ad un computer portatile collegato ad internet sempre acceso in classe;immaginate la possibilità di consultare materiale di vario genere,come libri, mappe geografiche e strumenti di laboratorio aggiornati, una tv a ricezione satellitare che dia la possibilità di ascoltare sia programmi in lingua straniera originale e sia programmi di divulgazione scientifica! Se verrò eletta mi impegnerò a partecipare all’organizzazione di un ciclo di proiezioni di film adatti alla nostra età, sia su temi sociali, sia di intrattenimento. Non solo… è ora che veniamo interrogati non soltanto su ciò che dobbiamo studiare, ma anche formati ad affrontare  le difficoltà della vita quotidiana e ascoltati nei pareri in generale. Se verrò eletta, mi impegnerò fin da questo momento, a partecipare all’organizzazione  di una redazione per la realizzazione di un giornalino scolastico sul quale poter esprimere opinioni, richieste e dire ciò che pensiamo. Vi ringrazio per l’attenzione, VOTATEMI!!!” .
L’entusiasmo con cui sono riuscita a pronunciare queste parole è un qualcosa di indescrivibile, un’emozione mai provata, che credo di aver trasmesso a tutti, dato l’applauso caloroso che né è seguito! Addirittura Rai si è alzato in piedi, sorridendomi felicissimo! Abbandono il palco correndo ad abbracciarlo…
“Rai!!!”gli salto al collo
“sei stata grande, è dire poco!”mi bacia.
“graaandeeee!” sento esclamare Hilary che mi raggiunge abbracciandomi e quasi facendomi cadere.
“grazie mille a tutti e due! Ma non sei partito? Non avrei mai immaginato che…”
“non potevo lasciarti sola!” meraviglioso.
“se non saresti venuto se la sarebbe fatta addosso dalla paura, hai visto come tremava?”
“già! Dopo quel discorso la stracci ad Eva!”
“peccato che non è stata opera mia, ma di Hilary! avresti dovuto fare tu questo discorso, non mi sembra giusto!”
“ma che importa, ne è valsa la pena!” mi da una pacca sulla spalla.
“grazie Hilary, sei grande! Ma allora non parti, Rai?”
“raggiungerò mio padre domani, è stata dura convincerlo, ma non importa!”
“te l’ho detto che ti amo” lo bacio a fior di labbra, ma quella serpe velenosissima…
“scusate se interrompo questo momento davvero disgustoso! Ma ci tenevo a dirti che anche se il tuo discorso è stato, come dire, abbastanza convincente, ma lungo e noioso, sappi che non funzionerà! Questo tuo piano di provare a cambiare, a illuderti di poter piacere a tutti e bla bla bla… puoi considerarlo già fallito! Tra qualche minuto ci sarà la resa dei conti! Byee!” e odiosa se ne va, non lasciandomi il tempo di risponderle molto educatamente.
“ma che razza di…”
“non ti innervosire, lasciala perdere, è solo invidia!”
“beh noi andiamo a votare, forza Rai”
“sai Hilary, sono indeciso su chi scegliere!” dice scherzosamente
“ah si?? Vedi di fare la scelta giusta… ti conviene!” lo minaccio.
“è una dura scelta, a dopo!” mi saluta con la mano mentre Hilary lo trascina con sé.

E ora non resta che sperare!
 

“Silenzio per favore, ragazzi! Un po’ d’attenzione, grazie!” il preside richiama gli studenti che confabulano tutti tra di loro.
“è arrivato il momento tanto atteso!questa è la busta che contiene il nome del nuovo presidente d’istituto!” mi sento ad una serata di premi oscar.
“ma prima di aprirla…” e ti pareva!!!
“ci tenevo a congratularmi con voi, perché siete stati leali e determinati!!” si certo… bla bla bla…. Ma la vuoi aprire questa busta che sono sulle spine dalla tensione?? Stupido vecchio!!!
“bene, non voglio tenervi sulle spine ancora!” così va meglio!!
“allora il vincitore è….” Apre la busta mentre il mio cuore sembra un martello pneumatico!!! Sto sudando freddo e tremo tutta... ecco sta per dirlo!!!! Chiudo gli occhi….
“complimenti Anya Sarizawaaa!” rimango ancora con gli occhi chiusi e sento rimbombare nella mia mente il mio nome!!! Non ci posso credere è vero! Subito li riapro e guardo tutti che mi fanno un grande applauso mentre io esulto dalla felicità! Hilary mi corre incontro e mi salta al collo, poi è il turno di Rai che mi bacia davanti a tutti!!
“siiiiiii!! Anya, hai visto, ce l’abbiamo fatta!” Hilary mi da il cinque tutta contenta.
“bene, vuoi dire qualcosa?” mi richiama il preside.
“certo!!” raggiungo il microfono… “vi ringrazio tutti, uno per uno! Non credevo di farcela! Ma in particolare ai miei due fedeli amici!vi prometto che insieme renderemo questa scuola migliore!”
Lascio il palco e usciamo a prendere un po’ d’aria! Le mie nocche prendono fuoco dall’emozione! Appena usciti vedo una Eva super incacchiatissima che sfoga la sua rabbia addosso a Kai, che(non fraintendete) mi fa pena vicino a lei, ma non mi importa!
“ma l’hai vista? Sta schiattando dalla rabbia!muahahahaha!” Hilary si mette a ridere così forte che quella se ne accorge, capendo subito che stava godendo della sua sconfitta! Si precipita come una furia verso di noi con il suo damerino Kai.
“tu questa me la paghi!!” mi punta minacciosamente il dito contro.
“così è andata! Non li ho costretti a votarmi con la forza a differenza di qualcun altro!” le rivolgo
“tu hai barato, confessa!!” sta diventanto una iena selvaggia! Mai vista in questo stato.
“io sono stata leale! Che c’è? Non sai accettare una sconfitta?”
“così si parla Anya!” mi incoraggia Hilary.
“ e tu stai zitta, brutta demente! È pure opera tua! Mi vendicherò, lo giuro! Vi odio tutti! Grrrr!” si mette a fare come una bambina viziata, mentre Kai sembra essere divertito vedendola così.Se ne va continuando a lamentarsi con Kai mentre cominciamo a aridere di gusto!
“è semplicemente una matta!!” afferma Rai mettendomi un braccio intorno al collo.
“allora, presidente… mi concede l’onore di offrirle un bel gelato?” mi propone scherzando.
“mmmh cerchi di corrompermi?”
“assolutamente no! Anche se…”
“ma guarda un po’!”
“allora ci stai? Ovviamente è invitata anche l’onorevole Tachibana!”
Io ed Hilary ci guardiamo facendoci cenno d’intesa.
“solo se mi fai guidare l’auto!” dico incrociando le mani al petto.
“sai che non è possibile! Potrebbero beccarci e poi…”
“ti preeegoooo!” faccio gli occhi dolci. “me l’hai già fatta guidare un sacco di volte, ormai credo di essere pratica!” apro e chiudo le palbebre cercando di convincerlo.
Lui inizialmente sbuffa, ma poi mette una mano in tasca per prendere le chiavi.
“ok ma solo l’andata!” mi dice agitandomi le chiavi davanti. Io le prendo al volo e corro inseguita da Hilary, per raggiungere l’auto.
“chi arriva ultimo resta a piediiiiii!”
“ehi ma così non valeee!” corre pure lui verso di noi.
Come è bello! Non ci posso ancora credere di aver vinto! Questo è uno dei pochi giorni più belli della mia vita! Da domani comincia una nuova “era”, se così si può dire! tutti dimenticheranno la vecchia e racchia Anya! È vero..c’è ancora il fattore “vendetta di Eva”, ma ora posso voltare tutto a mio vantaggio grazie alla mia nuova posizione in questa scuola!
Che dire… chi non risica non rosica! XD




TO BE CONTINUED
 




E con questo siamo arrivati a dieci capitoli…incredibile!!!
Rieccomi con questo nuovo e –lungo capitolo-, un po’ in ritardo…ma ce l’ho fatta! Visto che la nostra protagonista preferita è riuscita a metterla nel popò a Eva?(che linguaggio!-.-Nd Kai). Un po’ meno fortunata è stata Hilary che ha perso contro l’affascinante Yuri, che sembra stia cominciando a notare l’esistenza della sua fan numero uno! E l’entrata inaspettata di Rai? Mi è piaciuto scriverlo anche se aspetto come sempre una vostra recensione! Ditemi cosa ne pensate! Ringrazio tutti ciaoooo! :3                                                                                       

  
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Un invito sospetto! ***


“Devi partire per forza??”
“Si,  devo raggiungere mio padre per aiutarlo a risolvere delle questioni importanti!”
Siamo alla stazione degli autobus ed attentiamo la partenza di Rai, non voglio che vada via, ma non spetta a me decidere….
“Ma guarda che non sta partendo mica per la guerra!! Va solo qualche giorno in Cina e poi ritorna!” Hilary cerca di confortarmi.
“Ha ragione! Non è un addio, scemotta!” mi tocca con il dito la fronte.
“Lo so, è solo che mi mancherai, tutto qua! Sai già quando ritornerai??”
“Purtroppo no! Le cose sembrano essersi complicate! Ma ci sentiremo per telefono!”
“Ovvio mio caro!”. Ci abbracciamo forte forte e respiro per un’ultima volta il suo profumo.
“Ehi?? Rai è meglio che stringiamo i saluti o l’autista perde la pazienza!!”.  Lo affretta Hilary.
“E’ vero!! Vado allora, mi raccomando Hila, tienimela d’occhio!”le rivolge  facendogli un gesto con le mani.
“Stai tranquillo, è in buone mani!”
Mi manda un ultimo bacio con la mano e corre via sull’autobus che lo porterà in aeroporto!
“Già mi manca!” dico sconsolata alla mia amica.
“Ma quanto sei tragica! Vedrai che tra quattro, cinque giorni scenderà da quell’autobus tutto felice!”
“Spero tu abbia ragione!!”
Torna presto Rai…



Sono trascorsi 20 giorni dalla partenza di Rai!
Grazie Hilary per il tuo ottimismo, non sbagli mai! Uff…altro che quattro giorni…sembra passato un secolo!!! Ci sentiamo per telefono, è vero, ma non basta! Senza contare il fatto che non sempre la linea prende o la conversazione dura poco meno di 5 minuti perché non ha tempo! Ma lasciamo stare, in fondo io ho molta fiducia in lui e lui in me! Qui le cose vanno abbastanza bene. Io mi ritengo soddisfatta per il lavoro che sto conducendo in  qualità di presidente di questa scuola ad esempio: sono riuscita a convincere il preside a comprare delle nuove attrezzature per la palestra ed  inoltre ho fatto avviare delle attività extrascolastiche. Mi ritengo soddisfatta ed ho intenzione di proseguire! Tra queste faccende e lo studio cerco di non pensare a Rai. Anche se Eva, da quando sembra essersi accorta che manca Rai, sta tutto il tempo appiccicata a Kai, credendo di farmi ingelosire. Ma come glielo devo fare capire che di loro non me ne frega un accidenti!!! In questo momento è interrogata dal prof di chimica, che poverino cerca di provare a rivolgerle delle domande semplici, visto che tutti sanno che è un’oca senza cervello! Mi chiedo come sia arrivata al quinto anno… ah già, lei ha le raccomandazioni del suo caro paparino con le tasche piene zeppe di soldi! Questa gente mi fa decisamente schifo.
“Allora signorina Hernandez, glielo ripeto un’ultima volta, quando una reazione si dice reversibile?” le domanda il professore ormai al limite della sua pazienza.
“Bene, ecco… una reazione si dice reversiva…”
“REVERSIBILE,Hernandez, reversibile!!!” la corregge adirato roteando gli occhi.
“Si, giusto, reversibile, quando…” muove soltanto gli occhi, senza farsi notare, verso le sue ochette, facendo un’espressione come se volesse dire- suggeritemi o vi strangolo!!- e infatti subito loro sfogliano il libro alla ricerca di un suggerimento.
“Sto aspettando, devo ripetere di nuovo la domanda??” dice picchiettando la penna sul banco.
“Certo che no professore, ora arriva la risposta!”
“Si certo, arriva da un suggerimento! Complimenti Hernandez, lei è decisamente negata per la chimica! Vada a studiarla meglio, non mi faccia perdere altro tempo!” le ordina scrivendo qualcosa sul registro.
“Ma cosa?? Io ho perfettamente studiato e pretendo di essere interrogata! È un mio diritto!” ma che faccia tosta, lo pretende pure.
“Cosa è questa presunzione?? Vada a sedere, sono stato fin troppo comprensivo o vuole fare una visitina al preside?”
Lei si innervosisce ancora di più, vorrebbe dire qualcosa ma si limita a chiudere violentemente il libro, guardando minacciosamente il prof e a passi pesanti raggiunge il suo banco iniziando a prendersela con le sua amiche. Che razza di gente… proprio una bambina viziata! Hilary si volta verso di me e cominciamo a ridere di gusto.
L’ora successiva è ancora più noiosa…matematica! Il prof sta distribuendo i compiti in classe che ha corretto. Ok ,non sono un genio di matematica, ma spero almeno di aver preso la sufficienza. Eccolo, sta arrivandoooo!
“Complimenti Tachibana, un bell’otto! Anche tu Ivanov non sei andato male…sette e mezzo!” si congratula con loro.
Bene, se Hilary ha preso otto, le mie speranze non sono vane, perché è proprio lei che mi ha suggerito alcune risposte!! Siiiii!!!
“Sarizawa, 4!” Si limita a dire sbattendo in modo poco garbato il foglio sul banco non aggiungendo nessun commento, come se non contassi nulla. Ma come diavolo è possibile?? Subito apro il foglio ed è tutto segnato in rosso… incredibile, che ci fosse magari un numero corretto!
“Hilary, ma mi hai fatto sbagliare apposta??”
“Guarda che io ti ho suggerito correttamente e poi non avevi visto ciò che ti avevo scritto alla fine??”
“no, io non ho visto nulla, aspetta!” guardo dentro il mio astuccio, dove dovrebbe esserci ancora il biglietto che mi aveva passato. Lo leggo e alla fine cosa vi trovo scritto??
– fai attenzione, io ti sto dando solo lo spunto per iniziare l’esercizio, i calcoli svolgili da sola perché non riesco a scriverli con il prof che mi guarda continuamente!-  resto come una rimbecillita! Come ho fatto a non accorgermene!Un’altro quattro da aggiungere alla mia collezione.
Mentre il prof dà dei chiarimenti ad alcuni dei miei compagni mi accorgo con grande stupore che Hilary e Yuri stanno… parlando!? Cerco di ascoltare cosa si dicono, ma… non sento nulla. Tanto sono sicura che me lo racconterà. La vedo così imbarazzata e il modo in cui lo guarda? Semplicemente da una ragazza innamorata! Yuri si è finalmente accorto che tra le sue fan ce n’è una che ha occhi solo per lui? Che possa nascere un amore?? Possibile, ma in fondo mi preoccupa la cosa, insomma, non dimentichiamoci che è amico di Eva, potrebbe essere una sua strategia per vendicarsi con noi, o potrebbe fare lo stronzo allo stesso modo di come ha fatto il suo caro amico dagli occhi ametista! Non so cosa pensare. Una cosa è certa però, ti tengo d’occhio Yuri Ivanov, da oggi sei ufficialmente sotto la mia stretta sorveglianza.
Suona la fine delle prime tre ore e invito Hilary a seguirmi in cortile ma…
“Scusa Any, ti raggiungo dopo, Yuri mi deve chiarire alcune cose riguardo a ciò che ha spiegato il prof di matematica!” mi fa uno sguardo quasi supplichevole.
“OK, ti aspetto, allora!” le rispondo maliziosa. Bene, quei due hanno scoperto di essere allo stesso modo due geni della matematica, spero solo che i loro calcoli siano corretti, e non mi riferisco solo alla matematica!
Detto questo esco in cortile,mi sistemo all’ombra di un grande albero e apro il mio pranzo. Mmmh pancia mia fatti capanna!!

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“Kai?? Terra chiama Kai, pronto…rispondete!”
“Che cazzo vuoi Boris?”
“E’ da cinque minuti che ti sei incantato ad osservare un punto fisso!”
“Fatti miei,ti dispiace?”
“Scusa amico, ma mi è sembrato che questo punto fisso fosse quella zoticona di Anya!” deve sempre immischiarsi.
“Ti sbagli, stavo pensando!”
“Se come no! Tieni, accenditi questa che  risolve tutti i tuoi problemi!” mi porge una delle sue sigarette. Ne prendo una e dopo averla accesa ed aspirato un po’ la osservo di nuovo. Come mai è sola?
“Boris, sai per caso che fine abbia fatto quel cinese?” è da parecchio che non si vede in giro.
“Kon dici?”
“E chi sennò, stupido!” deve sempre allungare il discorso.
“Serjei è in classe con lui, mi ha detto che è dovuto tornare per un po’ in Cina! Perché t’interessa?” . Deve sempre domandare, mai che si limiti a rispondere, ma il mio sguardo gli ha già detto tutto…
“ok,ok fratello, sono sempre affari tuoi!” alza le mani in segno di arresa.
Se lui è in Cina, vuol dire che è sola soletta e magari ha bisogno di compagnia, Kon preparati, non dovevi lasciarla sola!
“Ma dov’è Eva? Oggi non si fa viva?”
“meglio così, guarda! In questo periodo mi sta sempre appiccicata, non mi lascia respirare!”
“Non deve essere facile! Guarda me, sono bello e libero, posso avere tutte le donne che voglio senza dover dare conto a nessuno e sto con una ragazza non più di una notte!”
“Già, dammene un’altra va, che sono parecchio nervoso!” me ne accende un’altra.
Devo trovare l’occasione giusta….
     
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Ritorno in classe e vedo una Hilary seduta al suo posto con la testa appoggiata ad una mano che ha un’espressione che dice –sono momentaneamente assente, si prega di non interrompere il mio viaggio nel mondo dei sogni,grazie!- e io che faccio,da brava amica che sono? La riporto sulla Terra perché mi deve spiegare un bel po’ di cose questa signorina!
“Che fine hai fatto?” le domando scuotendola un po’.
“ooooh non ci potrai credere Anya! Oggi è il più bel giorno della mia vita!!” afferma eccitata al massimo e prendendomi le mani e vedo i suoi occhi brillare come due stelle.
“Che mi sono persa? Racconta,su!”
“Yuri è stato con me per tutto il tempo della ricreazione! Ti rendi conto? Si è offerto gentilmente di restare e spiegarmi alcune cose che non ho capito!!” ok, è veramente impazzita!!
“Wow! Addirittura si è offerto gentilmente? Ivanov? Ma stiamo parlando della stessa persona?” da non credere.
“Si! Non fare la sciocca! Ero così emozionata, non mi aveva parlato mai così tanto! Dovevi vedere come è carino quando è concentrato!” immagino…
“e scommetto che non ci hai capito un tubo lo stesso su ciò che ha detto, vero?”
“già, ero troppo distratta dalla sua bellezza!” come volevasi dimostrare.
“sei irrecuperabile!”
“e non è tutto!” continua uscendo dalla tasca qualcosa.
“cioè? Spiegati!” domando curiosa. Cosa ci potrebbe essere ancora?
“questi sono due biglietti per la sua festa di stasera!! Non è meraviglioso?? Mi ha invitata ad una sua festaaa,siiiii!” emette uno strano stridulo dall’emozione. Ivanov ha degli effetti collaterali su di lei.
“mi stai dicendo che quel Yuri, quello che la mattina viene a scuola con la nostra acerrima nemica ci ha inVitate ad una festa?” la cosa comincia a puzzarmi… e di brutto!
“Si , mi ha invitata!” perché parla al singolare se ha due biglietti in mano? È veramente fuori.
“Scusa se te lo dico ma la cosa non mi convince molto!”   è meglio che la metta in guardia e che non si faccia prendere troppo dall’entusiasmo. Posso sembrare una rompi balle, ma d’altronde stiamo parlando sempre di gente senza pietà.
“Che vuoi dire?” mi rivolge quasi scocciata.
“Voglio dire che mi sembra strano che tutt’ad un tratto Yuri si sia scomodato per invitare te!”
“Stai cercando di dirmi che non potrebbe mai interessarsi a me? che non valgo niente io?” comincia a cambiare il tono di voce e non mi piace.
“non volevo dire questo!”
“Ah no? A me è sembrato di si! Pensi che io non abbia possibilità con lui e solo perché a te è andata male con Kai, io non possa interessare ad un ragazzo come lui? Bèh mia cara, non siamo tutti uguali!”
“Senti forse non hai capito, sto solo cercando di metterti in guardia, lo sai benissimo pure tu che potrebbe essere uno scherzo di Eva o di chissà chi!”
“Smettila Anya! Tu vedi sempre dappertutto complotti, minacce, congiure! Da quando è partito Rai non fai altro che parlare di quanto ti manchi, del perché non torna… si parla solo ed esclusivamente di te e del tuo amore! Pensi che io non abbia mai da raccontare niente solo perché non sto con nessuno?”
“Ma che diavolo stai dicendo??Sai benissimo che non è così! E poi se parlare di me  e di Rai ti dà fastidio puoi benissimo dirmelo!” ma cosa le succede? Non mi ha mai parlato in questo modo!
“si mi dà un grande fastidio! Ecco te l’ho detto! E sai che ti dico ancora?? Che a questa festa ci vado con o senza di te!”
 So già che mi pentirò di ciò che sto per dire, ma adesso sono troppo arrabbiata per trattenermi tutto dentro…
“si brava, vacci pure! Divertiti, ma se ti succede qualcosa non venire a piangere da me,intesi?”
“Tranquilla, non lo farò!” dice dandomi le spalle e andandosene furente.
Cosa ci sta succedendo? Beh peggio per lei, io ho cercato solo di avvisarla!
Che vada pure a quella stupida festa da sola con il suo stupido Ivanov, non me ne frega un corno. Pensavo che la nostra amicizia fosse indissolubile ma evidentemente mi sbagliavo…

TO BE CONTINUED



 Ciao a tutti!
Le cose sembravano andare per il verso giusto, ma evidentemente la mia mente ha giustamente pensato di portare un po’ di scompiglio nella vita della nostra cara protagonista! Hilary andrà a questa festa? Ci andrà da solA o con Anya? E soprattutto Yuri l’avrà invitata veramente perché si sta interessando a lei o ci sono fini ultimi a noi sconosciuti? Se volete scoprirlo, non resta che attendere il prossimo aggiornamento! Come sempre ringrazio coloro che hanno recensito il precedente capitolo:Sweetstar92,GiuliaHiwatary e Chiaki-cian e a HeartinRussia per averla messa tra le ricordate! Grazie di cuore… e i ringraziamenti vanno anche ed ovviamente a quelli che leggono soltanto! Ogni vostro commento è per me importantissimo non importa se sono critiche o quant’altro saprò accettare e magari mi insegnerà anche a migliorare! Un bacio

Henya:D


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Capitolo 12
*** Nessuno è perfetto! ***


Casa Sarizawa, ore 21.05
Mancano 25 minuti all’inizio di quella stupida festa a cui la mia amica(se così posso definirla ancora) muore dalla voglia di andare!!!
Il perché??  Semplice…. Perché è stata data dal famoso Yuri Ivanov, nonché il più affascinate rossiccio dagli occhi glaciali che Hilary abbia mai visto!(beh, non ha tutti i torti dopotutto!)
Comunque… il fatto sta che lei vuole assolutamente andarci ad ogni costo-con o senza di me- (parole sue)! Quindi io,perché mai dovrei preoccuparmi per lei, visto il modo in cui mi ha trattata??
…         …          ….         …
Ovviamente perché è mia amica, nonostante tutto! E non voglio che le succeda qualcosa, visto che in questa festa ci saranno Eva&Co. Lei non ragiona quando di mezzo c’è Yuri; la sua presenza, anzi il solo pronunciare il suo nome la fa diventare… come, non saprei dire…emh.. impazzita?? È dire poco!  Yuri è senz’altro un bel ragazzo, su questo siamo tutti d’accordo, ma non mi fido molto di lui! Però devo anche dire che Ivanov mi è sempre sembrato( è difficile ammetterlo)diverso dal resto del GPFDS(per chi si fosse sintonizzato solo adesso vuol dire-gruppo più figo della scuola-) e non so il perché! Forse per i suoi modi gentili ed educati; trovo una certa eleganza in lui, insomma mi chiedo come diavolo fa a frequentare gente come Kai e Boris,due pazzi,maniaci e pervertiti! E come diceva Tiziano Ferro in una sua canzone: “io…non me lo so spiegare!”.
Mmmh il tempo passa, sono già le 21.17, che fare??
Ripensare alle parole di Hilary che non mi sarei mai aspettata  uscissero dalla sua bocca e quindi restare a casa fregandomene di quello che potrebbe succederle…ooooo… cambiarsi di corsa e andare a controllare la situazione da persona umana e civile???
Alcuni secondi di riflessione…
tic tac,tic tac,tic tac.
I minuti passano e il tempo stringe…. Prendi una decisione Anya,subito!!!
Mpf…che faccia quello che vuole, non mi importa! Quello che ha osato pensare di me stamattina è imperdonabile! Quindi adesso, senza sensi di colpa o quant’altro, mi metto comoda nel mio letto, accendo la tv e guardo la mia fiction preferita gustandomi(sempre senza sensi di colpa) un bel barattolo di gelato alla vaniglia,il preferito di…
Hilary!
Oh mio dio che sto facendo? Perché non voglio realmente ammettere che sono preoccupatissima per lei?? Se le succedesse qualcosa…io…
BASTA!!! Sono ancora in tempo! Esco come una furia dal letto e mi preparo per raggiungerla!

Ho messo la prima cosa che mi è capitata tra le mani,ma soprattutto una giacca di caldo cotone. L’aria comincia a diventare gelida;siamo il 23 novembre l’inverno è alle porte e inoltre si prevede un temporale stanotte, quindi spero di risolvere la questione il prima possibile!!
Arrivo in centro e vado alla ricerca del locale che se non ricordo male dovrebbe chiamarsi… COME CASPITA SI CHIAMA??? Oh cominciamo bene! Allora, un momento… se non sbaglio sul biglietto ho intravisto qualcosa. Mi guardo in giro per farmi venire un’illuminazione! Non ne ho la più pallida idea!
Aspetta,  quelli sono alcuni miei compagni di classe,e se stanno andando dove penso io ,posso seguirli! Geniale!!!
Attraverso la strada trovandomi alcuni metri più distante da loro. Finalmente entrano in un locale dove ad accoglierli vi è un tipo piuttosto alto, robusto e pelato. Mi avvicino anche io, ma quando sto per entrare una mano mi si para davanti.
“Il biglietto, signorina!” eeeh?  Che stupida,  Hilary non me lo ha dato! E ora? Ok, piano B! funziona sempre.
“senta…” comincio usando una voce dolce e sensuale “Io dovrei entrare per vedere cosa sta facendo una mia amica, è questione di un attimo, si fidi!” mi guarda in modo strano, mi sa che non è servito.
“Si sposti, non sono ammessi furbi!” mi ordina spingendomi poco educatamente fuori dalla fila.
“Ma dove sono finite le buone maniere!!” stupido pelatone.
“La signorina è con me!”interviene una voce a me molto nota e fastidiosa.
“Ok allora può entrare!” .
“Non ho bisogno della tua carità, Hiwatari!”
“Fa come vuoi, non volevi controllare la tua amica?” Già, ma non posso neanche accettare, non vorrei dargli questa soddisfazione ma… si tratta di Hilary, quindi…
“Sappi che sto entrando solo perché c’è Hilary, quindi non ti fare strane idee ok??” non gli lascio il tempo di rispondere e scappo all’istante.
Dentro c’è già molta gente che balla, ma non riesco a trovare Hilary. Cerco di intrufolarmi tra la folla e finalmente la vedo, ma non riesco a credere a ciò che i miei occhi stanno guardando, non è possibile,no! Hilary sta… sta ridendo insieme a-ad Eva?
Si è bevuta il cervello o ha deciso di cambiare bandiera! Un viaggio inutile quindi, sarà meglio non disturbarla allora. Faccio per andarmene…
“Anya, già te ne vai? Vieni a bere un goccio insieme a noi!” mi volto e vedo che sono i miei compagni a chiamarmi.
“Grazie ma preferisco andare a casa!”
“e dai!! Rilassati un po’, offriamo noi!” forse dovrei restare e fregarmene allo stesso modo di lei… ma sì dai, un goccio non mi farà male! Mi siedo al tavolo con loro e bevo alla faccia tua Hilary, mi hai delusa… pure tu!
Durante tutta la serata non faccio che provare a chiamare Rai al cellulare ma risponde sempre quella stupida segreteria.
“Allora Anya, quando torna il tuo Rai?” mi domanda curiosa Jasmin.
“Oh veramente non ne ho idea, la cosa si sta facendo più lunga del previsto!”
“Ti manca vero? Anche il mio ragazzo è fuori città, lo vedo solo nel fine settimana!”
“Si mi manca un sacco!”
“Vuoi ballare?Così scarichi un po’ di tensione, ho visto come guardi Hilary, non te la prendere!”
“E’…era  la mia migliore amica, è normale!”
“dai vieni!” insiste e alla fine accetto anche se non ne ho voglia.
“ok!” bevo un altro bicchiere(il quinto della serata) e la raggiungo.
Mentre mi muovo a ritmo di musica(o almeno ci provo visto le mie pessime doti di ballerina) cerco di tenere gli occhi sempre fissi su Hilary e il “suo nuovo gruppetto”. E’ più forte di me, non riesco a vederla insieme a loro. Eppure sembra così in sintonia con Yuri, si danno certe occhiate ogni tanto che non so come interpretarle. Che mi abbia voltato le spalle pure lei? Ormai, tutto è possibile, non so cosa pensare! Forse dovrei parlarle perché voglio che me lo dica chiaramente in faccia che ha osato lasciarmi pure lei, ma non riesco ad avvicinarmi a loro, proprio no. Comincia a girarmi tutto, il quinto bicchiere non dovevo berlo, lo sapevo.
“Jas, vado un attimo in bagno!”
“Ok, vuoi che venga?”
“No, non c’è bisogno, continua a ballare insieme agli altri, torno subito!” . Vado alla ricerca del bagno e mi accorgo che per andarci devo passare davanti al loro tavolo. Perché dovrei avere paura di passare davanti a loro, farò finta di non vederli. Mi avvicino cercando di guardare sempre dritto ma…
“Guarda chi si rivede tutta sola soletta, la tua cara amica Anya!” mi ferma quella vipera di Eva.
Mi giro verso di loro e lei abbandonando le braccia di Kai che cingevano la sua vita si alza.
“Non si salutano le amiche?” guardo Hilary che a sua volta non riesce a guardarmi in faccia.
“Non saluto le traditrici come voi! Ne ho fin sopra i capelli e la prossima volta è meglio che qualcuno di mia conoscenza le dica in faccia certe cose invece di farmi le sorpresine!” non faccio nome ma la destinataria ha capito benissimo.
“Mi meraviglia che due amiche così unite come voi stiano per porre fine a questa amicizia! D’altronde Hilary ha deciso di stare dalla parte dei più forti, non con delle racchie che  si credono di aver conquistato il mondo vincendo delle stupide elezioni!”
“Ah sì? E’ veramente così Hilary? hai deciso tu di stare con loro? Non hai nemmeno la faccia tosta di rispondermi?” Continuo ad osservarla in attesa di una sua risposta.
“Anya, lasciami in pace!” rimango pietrificata al suono di queste parole, giuro che non me lo sarei mai aspettata, MAI! Dieci pugnalate al cuore avrebbero fatto meno male, ne sono sicura.
“oh oh oh! Ma guarda un po’, hai sentito cosa ha detto? Sparisci!”afferma tutta soddisfatta Eva.
“Brava, anzi bravi tutti, complimenti! Da oggi potete ufficialmente chiamarvi il club dei traditori!”Nel frattempo passa un ragazzo con il suo drink in mano, subito glielo strappo dalle mani e lo butto in faccia ad Eva che resta a bocca aperta.
“Come osi??”
“Devo dire che le schifezze ti donano!”
“GRRRR sei una stronza! Ora ti faccio vedere io!” mi spinge violentemente e mi fa cadere a terra ma  vedo che Hilary si volta all’istante verso di noi! Fino ad allora non aveva osato guardarmi in faccia e ora si volta come se fosse preoccupata? Anzi, non sono nemmeno convinta che si stia preoccupando per me visto che ora ha una nuova amica! Yuri la ferma mentre Kai rimane inerme seduto.
“Basta Eva, non voglio problemi stasera!”
“Ma non hai visto cosa ha fatto?”
“Smettila per una volta!” Lei mi fulmina con lo sguardo mentre io sono ancora a terra e poi prima di andarsene…
“Ritieniti fortunata,racchia!” ma muori fucilata, strega!
“Tutto bene?” Yuri si avvicina porgendomi la mano ma io la scanso e mi rialzo da sola.
“Lasciami stare, sto bene!” rivolgo contrariata.
Sto per andarmene ma prima voglio dire due cose…
“Complimenti Ivanov, una bella festa, grazie! Continuate a divertirvi!” osservo per un’ultima volta Hilary, che fissa il suo bicchiere, e disgustata mi dileguo all’istante.
Dopo un po’ di strada mi intrufolo in una stradicciola e scoppio in lacrime, ho i nervi a pezzi! Delle gocce di pioggia cadono sul mio viso,oh bene ci mancava pure questa! Accelero il passo ma la pioggia aumenta e di brutto, ormai si può dire che sono bagnata fradicia e casa mia non è certo vicina. Cosa potrebbe andare più storto?? Sento all’improvviso il suono insistente di un clacson, ma la strada è deserta quindi deve essere rivolto a me. Mi giro e all’inizio non riconosco l’auto ma il conducente si avvicina  e abbassa il finestrino…
“Dai sali, ti do un passaggio!” Già, cosa potrebbe andare più storto!!
“Hiwatari, tu sei l’ultima persona che voglio incontrare stasera, lasciami in pace!” gli rivolgo continuando a camminare infuriata.
“Voglio solo offrirti un passaggio, che c’è di male?” lui continua a seguirmi con l’auto.
“oh ,non accetto passaggi dai traditori!”
“Sei tutta bagnata, ti prenderai un’influenza!”
“Da quando ti preoccupi della mia salute?” ma fammi il piacere.
“OK, come vuoi! Allora salutami quel gruppo di ubriachi laggiù!”
“lo farò senz’altro!”. Crede che due tizi ubriachi possano farmi paura? Beh, si sbaglia! Sento che si accosta spegnendo il motore. Se pensi che tornerò indietro ti sbagli,Kai!
“Guarda quella bella signorina tutta sola, gli facciamo un po’ di compagnia?” sento dire ad uno dei due ubriachi alcuni metri  più lontanoi da me.
Deglutisco, che vorranno?? Si avvicinano barcollando e io mi fermo all’istante cominciando ad avvertire una certa paura.
Stringo i pugni mentre la pioggia continua insistente; lo ammetto, ho paura, chi non ce l’avrebbe in questa situazione! Potrei anche accettare l’offerta di Kai ma vedere il suo visetto compiaciuto mi farebbe venire una rabbia incredibile!!! Che fare?? Quei due si avvicinano sempre di più e non credo che saranno così gentili da lasciarmi proseguire in pace per  la mia strada… quindi, forse… beh…
Mi giro verso Kai, che come immaginavo aspetta che accetti. Ah, come non vorrei darti questa soddisfazione, ma…  che umiliazione!! Decido di accettare e torno indietro da lui. Apro la portiera e osservo il suo viso compiaciuto e prima di entrare puntandogli il dito…
“Hiwatari, che sia chiaro, sto venendo con te solo perché…”
“Si lo so, perché ci sono quei due ubriachi e quindi non devo farmi strane idee, giusto?” continua lui interrompendomi come una rincitrullita.
“Già, quindi metti in moto e portami a casa subito!” dico autoritaria chiudendo la portiera violentemente.
“Come vuoi!” acconsente con un sorriso alquanto fastidioso.
“E non fare quel sorrisetto che mi dà su i nervi, intesi?”
“Ma quale sorrisetto?!” e lo fa ancora lo stupido mettendo in moto.
Resto a guardare fuori dal finestrino ma la pioggia non me lo permette,mi tocca guardare il vetro,ma è sempre meglio  di vedere la sua faccia odiosa. È lui a rompere il silenzio imbarazzante…
“Che tempaccio stasera!” cerca forse di instaurare qualche forma di dialogo?? Beh, non spreco parole inutili.
Non ricevendo risposte mi dà un’occhiata veloce e poi rimette gli occhi sulla strada.
“Brutta serata, eh?” era una domanda?  
“Sta’ zitto!” rispondo atona.
“Come mai il tuo Rai non è ancora tornato dalla Cina?” adesso mi sta rompendo seriamente!
“Non sono affari che ti riguardano mi pare!”
“Prima  ti abbandona Rai e ora pure Hilary…” Cerca ancora di stuzzicarmi!
“Rai non mi ha abbandonata ,ok? E adesso vuoi farmi il piacere di portarmi il prima possibile a casa?” sapevo che non sarebbe stata una buona idea!!!
“Non ti scaldare, dico solo che è strano che questi problemi stiano durando così tanto!”
“Che cosa vorresti insinuare?? Rai non è un traditore come voi! E non sei degno nemmeno di nominarlo!”. Vuole proprio la guerra!
“Dico solo quello che penso, voglio metterti in guardia!” sta parlando sul serio per caso?? Mi scappa quasi una risata!
“Tsz, senti da chi viene la predica, dal signor –io sono il re dei traditori-! Sei l’ultima persona che può darmi dei consigli del genere! Ma sentilo…”
“poco fa stava per andare a finire male, eh? Per fortuna che c’era Yuri!”
“Già, per fortuna! Mentre tu sei rimasto seduto a goderti lo spettacolo! Potresti farla calmare ogni tanto invece di incoraggiarla!”
“Mi piace quando fa così!”
“ora si spiega perché andate così d’accordo voi due! Siete entrambi matti”
Mi volto dall’altra parte, mi sono scocciata, abbiamo parlato fin troppo direi!
Ehi? Ma che fa?
“Che diavolo stai facendo??”
“Ti riporto a casa, no?”
“Casa mia è dall’altra parte!!”
“lo so!” risponde tranquillo.
“E allora perché cavolo hai girato a sinistra, dovevi andare dritto!!!”
“Calmati, ti porto a fare un giro!” ommioddio, adesso mi incavolo seriamente!!!
“Fammi scendere!!” gli urlo ma non mi dà retta.
“Kai, ho detto fammi scendere!! Che diavolo vuoi fare???”
“Tieniti forte,adesso ci divertiamo!” eeeh? Che cosa vuole dire! mi guarda divertito e cambiando marcia preme l’acceleratore partendo a tutto gas.
“Cazzo, fermatiiii, ci vuoi fare morire?????” grido terrorizzata, tenendomi forte al sedile.
Lui continua a guardare dritto la strada girando curve per farmi terrorizzare ancora di più! Le strade sono deserte e non c’è nessuno! Qualcuni mi aiutiiiiiiiii!!!!
Frena all’improvviso facendo un’inversione di marcia che sono nei film si possono vedere.
L’incubo sembra finito, resto paralizzata respirando affannosamente cercando di riprendermi dallo shock;correva alla velocità della luce, vi giuro che non ho mai avuto tanta paura in vita mia, me la sono fatta addosso!! Sento che comincia a ridere come un pazzo!
“Dovresti vedere la tua faccia, da fotografare!!” e continua pure!!!
“Stupido idiota, che volevi fare, uccidermi??” gli urlo in faccia.
“No, perché dovrei? Volevo solo farti arrabbiare, e ci sono riuscito! Sei così carina quando lo diventi!” si avvicina e mi prende per il mento sorridendo beffardamente. Caccio via la sua mano e cerco di uscire da quest’auto…
“Vaffanculo, perché non si apre??? Kai, lo scherzo è durato abbastanza, apri questa cazzo di macchina! SUBITO!” grido ancora isterica.
“Visto? Ti arrabbi ancora!” ma che faccia da stronzo.
“ Questa cazzata è durata abbastanza, ora fammi uscire!”
“Sennò? Che mi fai? Chiami il tuo Rai??” . Non ci posso credere, ha approfittato del fatto che nessuno può difendermi.
“Basta adesso, o mi fai uscire o ti spacco il finestrino!” passiamo ai ricatti adesso!
“Fallo, dai!” grrrr, non è giusto!! Così non vale!!!
Comincio a dare colpi senza successo al vetro. Lo sapevo che sarebbe finita male!!!
“Ehi… perché hai paura di me?” mi tira a sé e trovandosi a pochi centimetri dal mio volto.
E me lo chiede pure???
“Perché sei un lurido bastardo traditore!”  
“Non accetti ancora il fatto che io ti abbia tradito con Eva?Ammettilo…”
“Non diciamo fesserie, figurati!” si avvicina ancora di più mentre io cerco di allontanarmi. Avevo dimenticato quanto sono meravigliosi i suoi occhi. Furono proprio loro a farmi impazzire follemente di lui… e ora che me li ritrovo davanti così, mi ci perdo allo stesso modo di tre anni fa.
Santo cielo, devo essere impazzita, perché penso queste cose, a me non importa più nulla di lui! io amo Rai ne sono sicura al cento per cento… non devo cedere!
“ultimamente ti guardo spesso, sai? Dai, non temere, so che stai morendo dalla voglia pure tu!” no, non è vero.
Poggia le sue labbra sulle mie e io non riesco a oppormi, vorrei… ma non ci riesco, perché?? non posso fare questo… ma so che sarebbe inutile cercare di scappare!
Continua a baciarmi facendomi mettere comoda sul mio sedile; lo abbassa e si accomoda su di me cominciando a sbottonare uno ad uno i bottoni della mia camicia. Io perdo il controllo e mi lascio andare, sentire di nuovo le sue mani che mi toccano mi eccita. I suoi modi sono rimasti sempre bruti e violenti quasi; questo non dovrebbe succedere ma ormai è fatta, sarà l’effetto dell’alcool o qualcos’altro?


Apro lentamente gli occhi e mi accorgo che sono in auto, quindi non è stato un sogno, purtroppo.
Mi alzo ancora con la mente poco lucida e un gran mal di testa; voltandomi dall’altra parte vedo Kai che dorme sdraiato sul suo sedile in Jeans, aperti, e petto nudo. Ho la tentazione di strozzarlo mentre dorme, non è possibile quello che è successo, non doveva succedere. Metto disperatamente le mani al volto poggiandomi sulle ginocchia, vorrei piangere ma non ci riesco… è così che si sente un Traditore?? Già, questa parola fa male! Io, che fino a ieri sera accusavo gli altri di essere traditori, sono caduta nel loro stesso errore e devo dire che questa parola fa male. Mi accorgo che Kai comincia ad agitarsi, si starà svegliando! Non voglio parlare con lui… non voglio nemmeno guardarlo!
“Ehi? Mattiniera?” domanda tutto assonnato, ma io non rispondo.
“Fa male, eh?”  eh?
“Tradire intendo? Dopo ci si sente male,ma a me non succede quasi mai, anzi… proprio mai! Ma per te deve essere diverso immagino!”
“Sei stato tu a farmi fare questo!!” alzo un po’ il tono di voce. Lui mi prende per il polso e mi avvicina a sé.
“Eh no bella? L’hai voluto pure tu, non mi sembra che ti sia opposta o che ti sia dispiaciuto, o sbaglio??” cazzo, ha ragione!
“Visto? È come dico io, quindi adesso anche tu sei ufficialmente entrate nel club dei… TRADITORI!!” sbarro gli occhi mentre questa parola comincia a rimbombarmi dentro.
Ha ragione, anche io adesso ho tradito e mi sento un verme!
“Come vedi nessuno è perfetto, mia cara Anya! Né Hilary né Eva né io e nè tantomeno tu! Siamo tutti uguali e ne hai avuto la prova adesso!” ha maledettamente ragione, è così.Non riesco a dire qualcosa, né una parola né una sillaba, forse perché per una volta ha ragione lui ed io torto! Continuo a guardarlo con occhi sconvolti, lui fa il suo solito sorrisetto e mette in moto…
“Ti riporto a casa!”  abbasso gli occhi disperata e senza accorgermene siamo già arrivati.
L’auto si ferma di colpo…
“Siamo arrivati!” alzo gli occhi e osservo casa mia,dopodiché scendo chiudendo la portiera e dandogli le spalle.
“Se vuoi divertirti ancora basta chiederlo, sai dove trovarmi! Alla prossima bella!” non mi volto e se ne va.
Entrata in giardino prendo il mio cellulare per guardare l’ora, ho perso la concezione del tempo! Wow, le sei e mezza  del mattino, cosa racconto ora ai miei. Ci sono diverse chiamate senza risposta di mia madre. Entro in casa e trovo mia madre in vestaglia con un’espressione tra la rabbia e la preoccupazione, sono troppo angosciata per sentire la sua ramanzina.
“Mio dio Anya, dove sei stata? Ti ho chiamata un centinaio di volte!” vi assicuro che non sta esagerando.
“Scusami,ma…!”! che le invento??
“Allora?”
“Ho dormito a casa di Hilary, scusa dovevo chiamarti ma mi è passato di mente!” come no… mi sarebbe piaciuto che fosse andata così…
“La prossima volta non voglio che si ripeta, chiaro? Non sai come ci siamo preoccupati! Tuo padre adesso sta dormendo, ma voleva chiamare pure la polizia!” e ti pareva, per fortuna non l’ha fatto.
“Mamma, oggi potrei non andare a scuola? Non mi sento molto bene!” la supplico, ti prego mamy!!!
“Acconsento solo perché la tua faccia è più bianca di un lenzuolo! Ti senti bene? O avete fatto le ore piccole tu e la tua amica?” sapessi…
“Già, è vero! Non abbiamop dormito per niente! Ora vado… sono a pezzi! Buonanotte!” si ciao…
Salgo le scale come uno zombi, troppo è il senso di colpa che mi sta uccidendo! La mia testa è così confusa, mi gira! Le scale non mi sono mai sembrate così lunghe, mi sa che svengo! No, sospetterebbero qualcosa!
 Entro in camera mia e mi chiudo la porta alle spalle scivolando su di essa e accasciandomi a terra. Comincio a piangere… mi sento un dolore alla bocca dello stomaco e un nodo alla gola. Vorrei che fosse solo un incubo, ma sappiamo perfettamente che non lo è… il danno è stato fatto! Cosa succederà quando Rai tornerà, come potrò guardarlo negli occhi come prima, i suoi occhi così sinceri! E se lo scoprisse… finirebbe tutto!
Se lo dovessi perdere non me lo perdonerei mai e poi mai
Vorrei solo dormire e non svegliarmi mai più!Adesso sono davvero sola….


TO BE CONTINUED



Et  voilà, un altro capitolo è fatto! Spero di non avervi delusa anche se quello che è successo, aihmè, è da non perdonare ad Anya! Sapeva i rischi a cui sarebbe andata incontro, però alla fine ha ceduto! Ma come dice Kai… nessuno è perfetto! Già, per una volta ha ragione anche se è da strozzare! Ha approfittato dell’assenza di Rai per vendicarsi alle sue spalle! Ma ora la nostra peccatrice Anya dovrà fare i conti con se stessa! Nessuno può confortarla in questo momento, neppure Hilary che sembra avere cambiato bandiera!Ma soprattutto… Rai scoprirà tutto questo?? Beh è tutto da vedere!                                                                                                                                                                          
Come sempre saluto e ringrazio chi ha recensito il precedente “episodio” e chi legge!
Fatemi sapere cosa ne pensate, qualunque cosa! Al prossimo….

HenyaXD

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Capitolo 13
*** Pace, minacce e sorprese! ***


Quello che ho fatto è imperdonabile,ne sono consapevole, ma devo comunque trovare il coraggio di presentarmi da lei e cercare in qualche modo di avere il suo perdono, anche se la vedo dura. Non mi stupirò se mi dovesse prendere a calci nel didietro e mi chiudesse la porta in faccia ,perché è ciò che merito.
Non posso buttare nel cestino tutti questi anni di amicizia, abbiamo sempre fatto tutto insieme, dall’asilo fino ad oggi(beh, l’altro ieri). Abbiamo condiviso sempre tutto, dai momenti più belli a quelli più brutti. Quando morì mio padre quattro anni fa, fu lei a starmi vicina, a cercare di tirarmi su il morale; ho sempre accettato i suoi consigli e lei i miei: ci siamo sempre aiutate a vicenda, perché è questo che fanno due amiche. Ma cosa ci è successo allora?
 Oggi non si è presentata nemmeno a scuola e questo è già un brutto segno.
Mi ritrovo davanti casa sua a fissare da due minuti il campanello; indecisione, vergogna, paura che non mi voglia più come amica, sono queste le sensazioni che mi stanno tormentando in questo preciso istante.
Devo per forza suonare, deve capire che io non sono come Eva, non l’ho tradita e che può ancora fidarsi di me!!!
Din doon!
“Un attimo!” grida sua madre.
“Oh Hilary, sei tu! Ciao!”.
“Buongiorno signora,c’è Anya in casa?”
“Si certo!Entra pure, accomodati!” mi invita cortesemente ad entrare.
“Oggi non se l’è sentita di andare a scuola!” aggiunge invitandomi a seguirla in cucina.
“si, mi è sembrato strano!” rispondo.
“Pensavo lo sapessi visto che è rimasta a dormire da te!” cosa??? “mi ha detto che avete fatto le ore piccole ieri sera e con quel temporale è rimasta a casa tua! Ma non si è degnata di farmi una telefonata e si presenta stamattina alle sei e mezza con una faccia da zombi! Ci siamo preoccupati!” mi racconta mentre sforna dei biscotti che emanano un profumo delizioso.
Ma perché ha inventato tutto questo? Non è stata affatto a casa mia, anzi abbiamo litigato! La madre mi guarda con un punto interrogativo, che le rispondo? Forse è meglio che la copra, non so dove sia stata stanotte! E ora mi chiedo sul serio… dove è stata??
“Oh sì, è vero! non si sentiva molto bene! Ma dov’è adesso?” rispondo in modo piuttosto convincente e cambiando discorso.
“E’ in camera sua, penso stia studiando! Sali pure e tieni, mangiate questi biscotti!” mi porge gentilmente un vassoio.
“Grazie mille signora, vado!” lascio la cucina e salgo in camera sua fermandomi proprio davanti alla porta della camera. Attendo qualche secondo con il pugno pronto a bussare. Lungo respiro…Ok, è il momento.
“Chi è?” domanda da dentro.
“So-sono Hilary!” . Passano altri secondi, lo so… mi caccerà via.
“Avanti!” risponde atona. Wow, non me lo aspettavo! Sarà un buon segno??
Apro lentamente la porta ed entro trovandola seduta a gambe incrociate sul letto intenta a svolgere i compiti penso di matematica. Rimane concentrata sul suo quaderno a scrivere non guardandomi .
Che mi aspettavo?  Di certo non che mi accogliesse a braccia aperte.
Faccio un grande respiro.
Rimango in piedi con il vassoio in mano.
“Tua madre mi ha detto di portarti questi!” le rivolgo con un tono abbastanza docile, ma lei niente… non mi guarda.
Non sapendo che fare, li appoggio sulla scrivania, dopodiché comincio a giocherellare con le dita e guardarmi intorno(lo faccio sempre quando sono nervosa) cercando di trovare le parole giuste, anche se… non me ne viene in mente nemmeno una.
“Anya, senti ieri sera io… ho sbagliato!” rompo quel silenzio che regna nella stanza.
Ma niente ancora…
“Io non volevo comportarmi in quel modo, sono stata stupida! Non so perché l’ho fatto, ma credimi io non ti ho voltato le spalle, non lo farei mai!”
Parole buttate al vento,sto praticamente parlando con i muri….
Dovreste vedere la sua espressione, non la vedo così arrabbiata da quando aveva scoperto che Kai la tradiva con Eva.
“Senti, lo sai che quando di mezzo c’è Yuri io divento… rincoglionita!” sì, è la parola giusta!!
“Per una volta che si era accorto di me, non potevo rovinare tutto! Sai quanto mi piace!Anya, perché non mi guardi?? Ti prego… rispondi!” la supplico.
“Perché? tu lo hai fatto ieri sera?” domanda irritata ma sempre non staccando gli occhi da quello stupido libro.
Beh, almeno ha risposto! Ed ha pure ragione, nemmeno io ho avuto il coraggio di guardarla…
“lo so  e mi pento! Non so che mi è successo! Non volevo litigare con Yuri e rovinare tutto! Sono stupida a volte e lo sai!”
Passano secondi e la guardo ansiosa.
“non fa nulla!” risponde atona continuando a scrivere.
Non capisco, che significa? Che mi perdona? Non sembra dal modo freddo in cui lo ha detto!
“Vuol dire che siamo amiche come prima?”
“Chi mi garantisce che tutto questo non sia un piano di Eva? Eh?” finalmente ha alzato gli occhi; sembra strana, pallida.
“Te lo garantisce la tua migliore amica! Quella di cui ti sei e  potrai sempre fidare! Te lo giuro sulla tomba di mio padre, Anya! Sai che non scherzo su queste cose!” lei sa perfettamente che quando entra in ballo mio padre sono serissima.
Mi osserva in silenzio…
“Te l’ho detto non fa nulla, le cose si aggiusteranno!” ricomincia a scrivere. Ancora non mi convince….

                                                        ************************************

Devo dire che hai un grande coraggio a presentarti qui, a casa mia, dopo quello che mi hai fatto ,Hilary! te ne sei pentita subito a quanto vedo, non mi meraviglia però.
Lei non è come Eva, su questo ne sono sicura. Anche se un tempo quella strega era nostra amica, non riuscivamo a fidarci pienamente di lei, proprio non potevamo. È sempre stata “diversa” da noi, egocentrica, presuntuosa, ma nonostante questo “sembrava” una brava ragazza, che alla fine si è rivelata tutt’altro.
Ha giurato pure su suo padre e questo conferma tutto. Ti perdono, ma non voglio dimostrartelo pienamente. Mi sono sentita… tradita!
Già, tradita…
Questa parola mi fa un male cane, perché anche io ho commesso un grande errore, di cui ormai sembra inutile pentirsi. Vorrei sfogarmi, togliermi questo peso e confessare tutto ad Hilary, mi sentirei meglio ma… cosa penserebbe di me? io, che ho osato chiamarla traditrice quando IO ho fatto qualcosa di peggiore? Meglio non dirle niente, dovrò sopportare questo peso ancora, ma fino a quando? La verità prima o poi verrà a galla e a quel punto io… non saprò che fare!
Lei continua a fissarmi, forse è meglio smetterla di fare l’offesa e dimenticare tutto.
“E’ almeno successo qualcosa tra te e Yuri?” domando curiosa.
A questa domanda le si illuminano gli occhi, intuendo che la pace tra noi è fatta.
“Beh, quello che pensi tu no,assolutamente!”
“Ma?”
“Ma quando mi ha riaccompagnata a casa mi ha strappata un bacio!” wow
“Come sarebbe a dire che ti ha portata a casa?”
“A dire la verità è successo un casino dopo che sei andata via!”
“Sarebbe a dire??”
“Appena sei andata via Kai è sparito, Eva è ritornata furiosa perché non riusciva a trovarlo… così per vendicarsi di quello che le avevi fatto continuava a dire a Yuri il perché ha invitato due zoticone come noi! E lui le ha risposto gentilmente che la festa era sua e quindi poteva invitare chi volesse senza chiedere il suo permesso e che se non le stava bene poteva anche andarsene!” .Siiii, che soddisfazione!!!
“Però, Yuri non si fa bacchettare da quella smorfiosa!”
“Poi però ha rivelato la mia cotta per lui, che lei ha sempre saputo! A quel punto mi sono incavolata e le ho riversato il secondo drink in testa della serata e mi ha graffiata il braccio, guarda!”
Alza la manica e mi mostra tre graffi che non sono da poco.
“Mamma mia, è una bestia! E tu che hai fatto a quel punto??” domando curiosa e sperando che l’abbia conciata per le feste.
“Ovviamente mi sono vendicata lasciandogli un bel ricordino sulla mascella destra! con tutta la rabbia che avevo devo avergli procurato un livido che per nasconderlo non basterà un semplice fondotinta! Mi hanno cacciata dal locale ma è stata una soddisfazione troppo grande!” afferma fiera incrociando le braccia al petto. Grandeee !!!
“Ed è a quel punto che Yuri ti ha offerto il passaggio!”
“Si, per scusarsi ma anche perché pioveva al di rotto!”
“E non ti ha detto nulla riguardo alla cotta che ha rivelato Eva?”
“No, purtroppo! Ma sono comunque riuscita a baciarlo, stavo per morire!” è tutta elettrizzata .
“E oggi a scuola come si è comportato?”
“A dire la verità…normalmente, come se nulla fosse accaduto!” afferma dispiaciuta.
“Beh, forse ci vuole tempo o vuole che sia tu a fare la prima mossa!”
“Non saprei!”
“Invece Eva?”
“Oggi non è neppure venuta, avrà avuto paura della sottoscritta!” afferma ironicamente mentre io sorridendo ritorno a scrivere.
Mentre prende uno dei biscotti che ha portato si risiede e mi chiede….
“Anya, posso farti una domanda?”
“Si certo!” rispondo mentre cerco di risolvere un’equazione.
“Perché hai detto a tua madre che hai dormito a casa mia stanotte?” mi  fermo all’improvviso dallo  scrivere sbarrando gli occhi.
“Tu che le hai risposto??”. Mio dio, sono stata sgamata!!
“Beh ovviamente ho cercato di coprirti anche se non ne sapevo il motivo!” ah meno male! Esiste un’amica migliore??
Ricomincio  a scrivere velocemente numeri insensati, cercando di farle capire che sono concentrata al massimo e sperando che non lo chieda…
“Anya,  adesso sono io che te lo chiedo, dove sei stata ieri sera?”. Ecco, è fatta ormai. Sarà meglio confessare tutto, tanto prima o poi…
Chiudo il libro lanciandolo nel vuoto insieme alla penna, dopodiché metto disperata le mani in testa.
“Che è successo?? A me puoi dirlo! Qualcosa di grave??” . Molto grave, molto!
“Io, io ho tradito Rai!”
“Cosa??” lei è scandalizzata.
“Sono stata con Kai ieri sera!” lo confesso tutto d’un fiato.
“Ma, ma che vuol dire?”
“Hilary, cosa potrebbe significare secondo te??”
“Ma come ci sei finita con lui, se…un momento,ma allora quando è andato via era con… te??”
“Si, mi ha seguita, mi ha offerto un passaggio e…!”
“Ma come hai potuto?? E Rai? Non pensi a lui??”. Già, Rai…
“Ti prego, non ho bisogno della tua predica, è già complicata la faccenda!”
“Complicata?? È un disastro Anya! Non me lo sarei mai aspettata, con Kai poi? Pensavo lo odiassi e invece? Ci vai a letto alle spalle di Rai?! Mi dispiace ma questa volta non posso stare dalla tua parte!”
“Mi pare ovvio! Hilary come vorrei tornare indietro ma non posso! Come potrò continuare a guardare negli occhi Rai!” dico  prendendo le sue mani.
“Pensi che Kai non glielo dirà? L’avrà fatto apposta per vendicarsi di Rai!”
“E’ questo ciò che mi preoccupa! Non oso immaginare!”
“Puoi stare certa che dalla mia bocca non uscirà nulla!”
“Lo so, Hilary! è della bocca di qualcun altro che mi preoccupo!” la abbraccio forte.
Adesso, non posso di certo dire che mi sento meglio, anzi il solo pensiero che Kai possa dire tutto mi fa sentire peggio, però al mio fianco c’è Hilary che mi conforta, sempre pronta ad aiutarmi e sostenermi…
Grazie amica mia! Sei la sorella che non ho mai avuto…


L’indomani a scuola….
Cammino per il corridoio di ritorno dall’ufficio del preside, che aveva delle novità da riferirmi riguardo un progetto, da me proposto. Nel frattempo sono concentrata a dare un’occhiata ai fogli che mi ha dato, ma sento dei passi provenire dalla parte opposta; alzo gli occhi ed è lui, Kai. Mi ferma, io cerco di oltrepassarlo ed ignorarlo ma mi blocca per un braccio e mi mette a muro…
“Che vuoi ancora? Lasciami e sparisci!”
“Lo sai che voglio, non puoi fare finta che non sia successo niente!” continua a guardarmi con quegli occhi, perché mi fa sempre uno strano effetto!
“Infatti non è successo niente, è stato solo uno stupido errore!”
“Ma Kon non è ancora tornato quindi potremo divertirci ancora, che ne pensi?”
“Penso che sei uno stupido depravato che non ha nulla a che fare se non scocciarmi! Basta, lasciami e non rivolgermi più la parola!” gli ordino ormai stufa di tutta questa situazione. Lui sembra arrendersi e mi lascia andare ma appena gli volto le spalle per andarmene…
“Non ti spaventa il fatto che io possa dirlo a Rai?” mi fermo all’istante. Lo sapevo che lo avrebbe detto prima o poi.
“Non puoi farlo!” dico spaventata voltandomi verso di lui.
“Perché no, in fondo lo hai detto tu che è stato solo un errore, sono sicuro che capirà!” afferma beffardamente.
“Bastardo, io ti ammazzo” mi scaglio verso di lui dandogli pugni sul petto. Poi mi ferma e mi guarda intensamente negli occhi.
“Ti conviene non provocarmi allora, altrimenti qualcuno potrebbe parlare!”
“Così lo scoprirà pure Eva, stupido!” gli ricordo ingenuamente.
“Lei non è un problema, non m’importa!” e ti pareva.
Mi libero dalla sua presa e scappo furiosa in classe.
Non può farmi questo, non può dirglielo! Se Rai venisse a scoprirlo da lui sarebbe un disastro ancora più grande, non posso permetterglielo. Perché sono così stupida….vorrei sparire dalla faccia della terra.

Passa un’altra lunghissima e noiosa settimana e di Rai nessuna traccia…

Ragazzi, che giornata oggi! Finalmente di ritorno a casa. Hilary mi ha raccomandato di stare tranquilla e di pensare positivo! Si certo, vorrei vedere te, bella! Sono contenta che Yuri si stia avvicinando a lei, spero possano essere felici, almeno loro!
Volto l’angolo della strada che porta a casa mia, ma da lontano vedo un’auto parcheggiata proprio davanti al mio cancello. Mi sembra di riconoscerla ma dalla stanchezza che ho addosso non ho voglia nemmeno di sforzarmi a ricordare. Mi avvicino sempre di più,finché un uomo non si decide ad uscire, sembra giovane! Aspetta un momento… ora che vedo meglio, quell’auto, quella targa sembra di...di…
“Rai?!”
“Anya, ti aspettavo!” ommioddio, è lui ed è ritornato, senza avvisarmi!
Rimango impietrita in mezzo alla strada, non so che diamine mi prende. Non ho il coraggio nemmeno di avvicinarmi per abbracciarlo come desidero da un mese ormai. Mi guarda non riuscendo a capire il perché non corro a salutarlo.
“Che ti prende? Non mi abbracci? Mi sei mancata!” apre le braccia con un sorriso sereno e felice che solo a lui riesce così bene.
Che stupida che sono!
Subito lascio cadere a terra la mia cartella e corro ad abbracciarlo, attaccandomi al suo collo. Dopo alcuni secondi ci guardiamo intensamente negli occhi…
“Anche tu mi sei mancato, non sai quanto!”
“Scusa se non ho avvertito,ma è stata una decisione improvvisa e poi ti volevo fare pure una sorpresa!”
“Non potevi farmi una sorpresa migliore!” affermo iniziando a baciarlo.
“Beh le sorprese non sono ancora finite!” dice staccandosi da me.
“Che vuoi dire?” domando curiosa e maliziosa.
“Niente, ho parlato troppo!”
“E dai, ormai devi dirmelo!” insisto.
“Non ora, devo scappare! Vado!”
“E quando?”
“Diciamo stasera a casa mia!” mi propone malizioso.
“Aaah, ho capito!” credo…
“Allora un bacio, a stasera e non mancare!” mi raccomanda entrando in auto.
“Come potrei! Ciaoo!” lo saluto  agitando la mano.
Appena volta l’angolo un velo di tristezza ricopre il mio viso. Mi sento una carogna, non so se essere felice del suo ritorno o no! È stata l’unica cosa positiva che mi sia successa oggi, rivederlo è stato meraviglioso ma… c’è sempre quel fatto che mi tormenta. Chiudo angosciata il cancello avviandomi alla porta d’ingresso mentre penso e ripenso che i veri guai devono ancora arrivare!

Dopo avere finito i compiti, mi sono preparata e ora mi ritrovo a raggiungere la casa di Rai.
Suono il campanello, ma nessuno risponde.
Forse sono in anticipo, ma guardando l’orologio al polso mi accorgo che in realtà sono in perfetto orario.
E allora??
Si apre improvvisamente la porta e appare Rai a dorso nudo con un asciugamano attorno alla vita
Provo imbarazzo, mentre lui si scusa per avermi fatto attendere e mi invita ad entrare.
“Scusa, ero sotto la doccia!” dice mentre chiude la porta.
“Oh  non fa nulla!”
“Io vado a sistemarmi, tu intanto fai come se fossi a casa tua!”
“Ok, ti aspetto!” gli sorrido e poi scappa al piano di sopra.
Mi guardo un po’ in giro, osservando questa casa che adoro in ogni suo angolo. È così di classe!
Mi accomodo sul divano del salotto e notando una libreria mi rialzo e vado ad osservarla. Piena di romanzi, libri di arte moderna…wow ma dove trovano il tempo di leggere questi mattoni.
Sento che Rai sta per scendere in salotto e rimetto immediatamente un libro, che avevo preso,  al suo posto, ma di colpo ne cadono altri tre, provocando un grande disastro. Mi abbasso per riprenderli e rimetterli subito al loro posto prima che arrivi Rai, non vorrei che mi consideri un’impicciona, quale realmente sono.
“Che è successo?” domanda spuntando all’improvviso.
“N-no niente, stavo guardando e poi l’ho preso..” comincio a balbettare agitatissima. Possibile che debba fare sempre pessime figure in sua presenza??!
“Non fa nulla! Te l’ho detto che puoi fare quello che vuoi!” si avvicina sorridendo e sistemando i libri. Poi mi prende e avvicinandomi al suo viso mi bacia con passione.
“Mi sei mancata un sacco! Volevo convincere mio padre a tornare prima dalla Cina ma non me lo ha permesso!”
“L’importante è che ora sei qui con me!”
“Andiamo in cucina, non hai fame?”
“Beh in effetti non ho ancora cenato!”
“Perfetto! Perché qui c’è cibo a volontà!”
Ci dirigiamo in cucina e apre i coperchi delle pentole e mescolando.
“Wow, sai anche cucinare?”
“Si, mi piace!” mi invita poi ad assaggiare del sugo.
“Prova questo e dimmi cosa ne pensi!”
“è delizioso, a mia madre non è mai riuscito così bene!”
“Segreti del mestiere!” mi confessa facendo l’occhiolino.
“Spero che tu me li insegnerai!”
“Vedremo! Ti dispiacerebbe apparecchiare? È quasi pronto!”
“Sicuro!”
Preparo la tavola apparecchiando per due. Mi sento così elettrizzata, mi sembra una situazione così strana. Sembriamo una coppia a tutti gli effetti, marito e moglie che stanno per cenare.
“E dai mangiane un altro po’!” insiste ancora.
“No basta Rai, non ho mangiato così tanto in vita mia! Vuoi farmi diventare una balena?”
“Ti amerei lo stesso!”
“AH AH divertente!” rispondo ironica.
“Beh se hai finito allora tolgo tutto!” si alza e comincia a pulire la tavola.
“Ti aiuto a lavare i piatti!” affermo rimboccandomi le maniche.
“No, sei l’ospite e poi metto tutto in lavastoviglie!”
“Ma…”
“Niente ma! Tu vai in salotto, ti raggiungo subito!” dice autoritario.
“Ok, agli ordini!”

Dopo dieci minuti entra in salotto con due barattoli di gelato. Me ne porge uno sedendosi a peso morto sul divano.
“Sei stanco?”
“In effetti sono arrivato stanotte e arrivato a casa non ho chiuso occhio!”
“Ma allora potevamo passare una serata insieme un’altra volta, così ti saresti riposato!” gli rivolgo accarezzandogli la fronte.
“No, figurati! È bello stare con te!” e per me sei bello tu, in tutto.
“Anya, c’è una cosa che devo darti!” credo sia la sorpresa di cui parlava oggi, perché sta proprio uscendo dalla tasca una scatola.
“Questa!” la apre e io rimango meravigliata. Una collana d’oro con una perla verde smeraldo al centro.
“Wow Rai è stupenda” affermo stupefatta.
“Ti piace?”
“Si, è meravigliosa!”
“Era di mia madre, l’ho travata nella nostra casa in Cina tra le sue cose e vorrei che la indossassi tu!” cosa??
“oh beh, ecco non mi sembra il caso, se era di tua madre è giusto che la teniate voi, è un suo ricordo!”
“No insisto! Voglio che sia tu ad indossarla!”
“Ma,ma sai che io sono una sbadata! Potrei perderla, romperla…” cerco in tutti i modi di convincerlo.
“E’ un mio regalo e quindi la prenderai, forza girati!” alla fine mi arrendo.
Mi volto e alzo i capelli in modo che possa mettermela. La aggancia e poi mi bacia sul collo. Mi rigiro…
“Ti sta alla perfezione!” e poi mi bacia facendomi coricare sul divano. Dopo qualche minuto veniamo interrotti dallo squillare del telefono. Lui non sembra intenzionato a rispondere e continua a baciarmi. Io mi stacco da lui…
“Perché non rispondi?”
“Non mi importa, lascialo suonare!” e ricominciamo il nostro –discorso-
Il telefono non sembra intenzionato a cedere e alla fine Rai, sbuffando, si alza…
“Non muoverti, torno subito!” e raggiunge la cucina per rispondere.
Nel frattempo io osservo la collana meravigliosa che mi ha regalato.
Io non merito tutto questo, non è giusto, lui è troppo dolce con me, non lo merito.
Mi costa mentirgli, non sapete quanto.  Sento di poter esplodere da un momento all’altro e confessare tutto ma… mi odierebbe, non vorrebbe più vedermi, lo so già…  non voglio perderlo, lo amo troppo. Ma allora perché ho fatto questo? Perché, perché? …  perché sono solo un’ingenua, ecco perché!
                               
                                                        **********************************

“Si papà, ho capito che domani ritorni e devo venirti a prendere all’aereoporto, non lo dimentico!” sempre a rompere mio padre.
“Ricevuto, alle 17.00! sarò puntuale come un orologio svizzero, contento?”. A volte sembra che non parliamo la stessa lingua, ci vorrebbe un interprete.
“A domani, buonanotte!” finalmente riattacco la cornetta e ritorno in salotto…
“Era mio padre domani ritor…na!” si è addormentata? Fantastico… grazie papà!
Volevo che la serata finisse nei migliori dei modi ma… dorme come un angioletto. Mi avvicino e gli sposto una ciocca di capelli dal viso. È così bella, sarà meglio non svegliarla.
Prendo una coperta e la copro dopodiché mi sistemo anche io sull’altro divano e spente le luci mi addormento.

                                                               **********************************

Comincio ad agitarmi, voltandomi e rivoltandomi in quello che non sembra un letto; e infatti aperti gli occhi e focalizzando bene le immagini mi rendo conto che dormo su un divano?? Mi metto seduta e facendo un piccolo resoconto di ieri sera, per meglio capire…
Non ci credo… mi sono addormentata! Che stupida, ci sarà rimasto male! Oooh mi viene da urlare!!
Piano piano raggiungo la cucina dove trovo Rai in pigiama a preparare il caffè.
“Ben svegliata!” mi dice accorgendosi del mio arrivo.
“Buongiorno!” rispondo ancora assonnata.
“Dormito bene?”
“Senti, mi dispiace! Mi sono addormentata come una stupida!” cerco di spiegare prendendo in mano una tazza di caffè bollente che mi porge.
“Non preoccuparti, ne avremo di tempo!” risponde sempre con quel viso sereno.
“Lo so, ma ieri sera era perfetto! Insomma, la cena, il regalo e poi che faccio, mi appisolo come un bambino!”
“Dai, eri solo stanca, ti capisco!”
“In effetti ieri è stata una giornata davvero stressante e tu sei stata l’unica cosa che mi ha fatto tirare su il morale e poi come sempre rovino tutto! Guarda che ore sono adesso! Le sette e devo prepararmi per andare a scuola!!”
“Ci vediamo là allora!”
“Certo, allora vado ciao!” gli strappo un’ultimo bacio e guardandomi in uno specchio del corridoio, mi do una sistemata alla bell’e meglio, dopodiché esco.
Ho paura di andare a scuola oggi! Rai e Kai si rivedranno e lui potrebbe parlare e io potrò scavarmi la fossa.
Ok, niente panico! Tutto andrà per il verso giusto, ne sono convinta.
Bhè ed è proprio la convinzione che fotte la gente…


TO BE CONTINUED


Ciao a tutti! Come sempre ringrazio chi mi sta seguendo e chi recensisce! Vi adoro!!!
Andiamo alla storia…
Hilary è riuscita a riappacificarsi con Anya e questo va bene!
Kai non lascia in pace Anya… e questo non va bene!
Minaccia di dire a Rai tutto… e questo non va per niente bene!
Il ritorno-sorpresa di Rai… e questo va benissimo!
Che manca… ah sì! Il possibile(quasi certo)incontro RaivsKai a scuola e la paura che tutta la verità venga alla luce… e questo è proprio il peggio che possa accadere.
Che dire poi… spero di non avervi annoiato e aspetto il vostro verdetto finale!
Si accettano critiche, consigli e segnalazioni di “eventuali” (immancabili) errori!
Grazie in anticipo!
See you soon!!

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Capitolo 14
*** Primi indizi, prime paure! ***


Sono di un ritardo pazzesco!
Corro alla velocità della luce per non perdere l’autobus, che per fortuna è ancora lì.
“HILARY!!!! ASPETTA”. Le grido da lontano mentre lei si appresta a salire.
Prendiamo posto e io ancora respiro affannosamente per la gran corsa appena fatta.
“Ma come mai questo ritardo? Di solito sono io la ritardataria!” mi domanda curiosamente.
“Lo so, ma vedi…  ero a casa di Rai, mi sono svegliata e poi di corsa a casa e…”
“Aspetta, aspetta, aspetta! Facciamo il punto della situazione! … E’ tornato Rai??” mi chiede sbalordita.
“Si!” rispondo come se non fosse nulla di eccezionale.
“Quando??!”
“Ieri, non mi ha detto nulla del suo arrivo e me lo sono trovata davanti a casa mia!” .
“Wow!” sussurra sbigottita.
“Quindi avete passato una serata insieme!?” dice mettendo tra virgolette con le dita la frase in modo malizioso.
“Si ma non c’è stato niente di quello che pensi tu!”
“Come sarebbe a dire? Mi stai dicendo che dopo un mese di astinenza, avete giocato a carte ieri sera?” mi rivolge ironicamente.
“Certo che no! È solo che, beh ecco… mi sono addormentata, contenta?”. Appena le confesso questo scoppia in una grande risata, mentre io la fulmino con lo sguardo facendole intuire che deve smetterla.
“Ok, ok! Scusami, è solo che di solito nei film sono gli uomini che si appisolano e questo mi sembra davvero il colmo!”
“Ah ah,  non vedo dove stia il divertimento!” . Dopotutto non trovo dove sia la stranezza, capita! … sì agli idioti!
“Quindi non sa nulla ancora?” mi domanda tornando immediatamente seria.
“Certo che no! E non deve saperlo… o almeno per il momento!” .Rispondo abbassando gli occhi.
“Beh quel momento non sarà poi così lontano, visto le intenzioni non proprio buone di Hiwatari!” mi ricorda ovviamente.
“Lo so. Dai scendiamo! Spero che non sia ancora arrivato Rai! Non vorrei che…RAI?!” gli grido per richiamarlo appena scesa dal pulmino. Lui chiusa l’auto mi viene incontro.
“Ciao Anya! Hilary, come stai?” la saluta abbracciandola.
“Tutto bene grazie. Piuttosto tu, mi stavo già preoccupando vista la tua lunga assenza! E soprattutto non ce la facevo più a sentire le sue lagne!” gli sussurra Hilary con la mano davanti alla bocca facendolo ridere.
“Allora ho fatto bene a tornare, così riprenderemo la solita vita!”
“Beh… proprio solita non direi!” aggiunge Hilary con una strana espressione che incuriosisce Rai.
“Hi-la-ry!” la richiamo senza muovere le labbra. Ma perché parla sempre troppo?
Lei prende coscienza di ciò che ha appena detto e si morde il labbro.
“Mi nascondete qualcosa voi due?” . Ecco! A volte vi giuro che la prenderei a calci nel sedere questa ragazza. Perché deve sempre pensare a voce alta? Ora che gli dico?
“Ma no, Hilary parla sempre a sproposito! Vero Hilary?” le rivolgo con tono minaccioso quanto basta a farle capire che deve tacere.
“Kon, bentornato!”. Senza che ce ne accorgiamo è arrivato Kai che si ferma alle spalle di Rai.
Lui, scocciato e roteando gli occhi, si volta e guardandolo con aria indifferente ricambia il saluto, diciamo.
“Hiwatari!” risponde con una certa freddezza.
“Devo dire che cominciavo a sentire la tua mancanza! Passate bene le vacanze?” . Chiede ,sempre con quel sorrisetto, che ispira  la voglia di spaccargli il muso.
Ma perché gli fa tutte queste domande? Ho una paura incredibile!!
“Non vedo il motivo di questo tuo interesse!” si limita a rispondergli.
Infatti, che te ne importa! Smamma bello, forza e vai via! –ti prego-
“Semplice curiosità! Tutto qui!” detto questo mi osserva in un modo che a Rai non da certo piacere.
Dal suo sguardo intuisco  che sta per svelare tutto. Comincio a tremare e io ed Hilary ci guardiamo intimorite.
“Sei mancato molto ad Anya! Non ci sperava più in un tuo ritorno!”. Ma che dice?
Vorrei dirgliene quattro, ma ho paura che questo peggiori le cose, insomma!
“come vedi sono qui ora, quindi puoi stare tranquillo e lasciarci in pace!”.
In pratica ti sta gentilmente dicendo di toglierti dalle scatole e non continuare a rompere . Ma evidentemente non ha, o non vuole, recepire il messaggio visto che continua a squadrarmi dalla testa ai piedi avendo capito che questo irrita maggiormente Rai.
“Nonostante tutto si è data lo stesso da fare la tua Anya!” che sta cercando di dire, mio dio aiutami.
“Rai ti prego andiamo in classe, è tardi!” lo incito prendendolo per un braccio. Ma lui oppone resistenza! Perchèèèèè!!!
“Cosa vorresti dire?” domanda adirato.
Kai mi fa un mezzo sorrisetto perché ha capito che dentro mi sto rodendo e sono nervosa al massimo.
“No niente, intendo qui… a scuola! Da quando è presidente sta facendo un ottimo lavoro!” cosa?? Non lo ha detto? Ma…ma…
“Su questo non ho mai avuto dubbi, non c’è bisogno che me lo venga a dire tu!” gli risponde Rai. La mia faccia, che poco prima stava per diventare bianca come un cadavere, ora riprende colore e serenità.
“Ci tenevo a dirtelo! Ah e c’è pure un corso di pugilato nel pomeriggio, se t’interessa!” lo informa prima di andare via. Rai la prende come una sfida e gli risponde che ci sarà di sicuro.
“Come lo odio! Hai visto? A momenti lo prendevo a pugni in faccia!” dice stringendo un pugno. Poi mi guarda…
“Ma ti senti bene? Hai una faccia!”
“No, no! Sto benissimo!” dico agitando le mani.
“Dai andiamo in classe!” lui comincia a camminare avanti mentre io sto dietro con Hilary che si avvicina al mio orecchio…
“L’hai scampata bella!” mi sussurra.
“Stavo per morire, te lo giuro!”
“Per ora puoi stare tranquilla, spero!”
Gli sorrido in modo forzato anche se dentro ancora non riesco a capacitarmi.
Perché non lo ha detto? Pensavo fosse questo il suo obiettivo! O farà solo parte di un piano che sta escogitando? Devo stare attenta e soprattutto fare in modo che Kai non abbia mai l’occasione di parlare da solo con Rai!
Occhi aperti Anya… il nemico è in agguato!

In classe si sta svolgendo l’interessante(si fa per dire) spiegazione di storia. Gli unici che sembrano interessati alla lezione sono sempre i soliti: i secchioni del primo banco, Emily e Kappa. Hanno i voti più alti in assoluto, hanno vinto borse di studio e sanno tutto di tutto…. Ma come fanno?! Io non ho nemmeno capito se stiamo parlando della prima o della seconda guerra mondiale(sempre se stiamo parlando di guerre mondiali!) figuratevi!
Noto che Hilary lancia di tanto in tanto delle occhiatine a Yuri, il quale sembra essere tornato il solito “io sono superiore, quindi non sei degna di ricevere la mia confidenza, rassegnati!” di sempre. Voglio dire, da quando c’è stata quella festa non ha più rivolto la parola alla mia amica, che a sua volta non trova il coraggio di dichiarargli una volta per tutte il suo “grande e folle amore”. Forse l’ha solamente illusa e non gliene importa un fico secco dei suoi sentimenti. Insomma, ormai dovrebbe averlo ben chiaro il fatto che Hilary è stracotta di lui, almeno dovrebbero parlare e chiarirsi. Ma lui niente, perché ovviamente deve seguire quella massa di esseri orribili che formano i suoi amici. Beh se fosse davvero così, mio caro Ivanov, sarai TU quello a non essere degno di meritare tanta ammirazione da parte di Hilary. Questa signorina deve aprire gli occhi e capire che non sempre è oro quel che luccica e questo io l’ho capito solamente adesso. Proprio per questo voglio che lei non faccia il mio stesso errore! Incontrare Kai Hiwatari è stato l’incubo di tutta la mia vita. Se fossi grande e grossa lo concerei per le feste, lo ridurrei in piccoli pezzi e gli darei fuoco. Vuole rendermi la vita impossibile, ma perché? vorrei capirlo almeno, voi che ne dite?
 Vuoi stare con Eva? Bene, ma non rompere le scatole a persone che non c’entrano nulla.
 Quello che è successo tra di noi ormai è acqua passata, quindi continuerò a chiedermi all’infinito… che cacchio vuoi da me?
…domanda che non avrà mai una risposta…


Suona la fine delle lezioni e con la mia amica ci avviamo ad uscire dall’aula, ma lei viene presa per un braccio da Yuri…
“Hilary, ti va di parlare un attimo?” wow, per caso legge i miei pensieri?
“O-ok! Anya ti raggiungo dopo, va bene?”
“Certo! a dopo!” la lascio da sola con lui.
Raggiungo il piano terra dove tutti si affollano all’uscita principale per scappare da quest’incubo che chiamano-scuola-
Nell’attesa mi fermo a guardare un quadro appeso alla parete dove sono attaccati i fogli per le iscrizioni alle attività extrascolastiche che si tengono nelle ore pomeridiane.  Oltre alle attività già esistenti, come calcio, pallavolo, basket ecc,ne ho aggiunte altre su richiesta di alcuni studenti, come ad esempio il corso di lingue straniere, di cucina, di pittura e di pugilato in cui si iscrivono coloro che si credono super  fighi, non c’è bisogno di fare nomi, si è già capito chi c’è in questo gruppo.
Ma ci sono nuovi iscritti… vediamo! Mentre il mio dito scorre lungo il foglio, leggo mentalmente i nomi…
Kevin Ryan,Patrick Hallen, Rai Kon, Tomo Ku… come sarebbe a dire Rai Kon? Ma è impazzito?? Subito me lo trovo dietro…
“Ciao Anya, non vai a casa?”
“Come te lo spieghi il fatto che il tuo nome è scritto al gruppo di pugilato?” gli rivolgo con un certo tono che non ammette repliche incrociando le braccia al petto.
“Semplice, ce l’ho scritto io!” mi risponde senza timore.
“Ma sei pazzo? In questo corso c’è pure Kai?”
“E allora?”
“Come allora?? Non vorrai fare a pugni con lui spero!” oltre per questo motivo, non voglio che ci vada perché temo che Kai gli dica la verità!
“Pensi che io non potrei batterlo?”
“Non è per questo, insomma… non vale la pena battersi con uno come lui! sai che dove c’è Kai ci sono solo guai!”
Ti prego non ci andare, mi metto in ginocchio… ti supplico!
“Ormai ci devo andare! Non posso tirarmi indietro!”
“ma nessuno ti obbliga, guarda… basta una goccia di correttore e il tuo nome… puff, sparisce!” gli spiego già pronta per prenderlo e cancellarlo.
“No Anya!” grrrr
“E dai! Guarda ci sono così tanti altri corsi interessanti: per esempio potresti andare al corso di… esperimenti chimici, sarà uno spasso!” cerco di dissuaderlo dalla sua idea in modo convincente e con un sorriso a trentadue denti.
“Non mi piace!” mi risponde atono.
“Poi c’è quello di… cucina, questo fa proprio al caso tuo!” un altro sorriso ma niente.
“NO!” Risposta secca.
“Di pittura?”
“No!”
“arti marziali?”
“Ho detto no!” ma quanto è testone?
“OK allora di cucito? Di inglese? Di storia, calcio, basket, tennis, ginnastica, danza, inform…” cerco di convincerlo in tutti i modi elencandogli tutti i gruppi possibili e fare sì che non stia con Kai, il quale a sua volta non vede l’ora di confessargli tutto e rendere la mia vita un vero incubo più ancora di quanto non lo sia di gìà….
Ma niente!
Mi prende per le spalle e mi fa capire che non cambierà idea per nessuna ragione al mondo!
Che gioia…
Non resta che arrendermi…
“E va bene! Ma promettimi una cosa, che non ti batterai corpo a corpo con lui!”
“Ma…!”
“Promettimelo!” dico autoritaria.
“Ok!” almeno non ti fare male, non che lui non possa batterlo, ma non voglio che rovini quel suo bel faccino!
Vorrei urlare per la disperazione, ma per adesso mi limito solo a sorridere e sperare che nulla possa uscire da quella bocca così malvagia.
“Senti, io vado di fretta quindi… scappo!” mi da un bacio a fior di labbra e svanisce lasciandomi immersa nella mia disperazione.
Perché ho deciso di fondare questo club?…
Mentre sono immersa nei miei pensieri, mi compare Hilary con un sorriso così luccicante che per guardarla ci vorrebbero  delle lenti transition!”
“Posso sapere a cosa devi questa tua felicità?” le domando con non molto entusiasmo.
“Non potrai mai immaginare cosa è successo!!!” mi dice mentre stringe forte i pugni al petto.
“Non dirmelo, ti sei concessa a Yuri sdraiandoti sulla cattedra?” ormai posso immaginare di tutto, non mi sorprenderà niente più da oggi in poi.
“EH? No… indovina? Yuri mi ha invitata ad uscire con lui!!!” ok forse comincerò a non sorprendermi da domani! Non me lo aspettavo!
“Wow, è quello che sogni da chissà quanto tempo! Ok, quando uscite insieme?”
“Stasera!” non perde tempo il rossiccio.
“Ma mi serve il tuo aiuto!” Continua facendo un faccino dolce.
“Senti, sai che per quanto riguarda l’abbigliamento, trucco scarpe ecc… io sono negata! Quindi non sono proprio la persona più adatta! “
“ehm… non si tratta proprio di questo!” mi confessa con un tono docile docile.
“E cosa allora? Parla!”
“Ecco avrei bisogno del tuo sostegno morale!” e io che mi credevo chissà che cosa!
“Beh, che posso dirti amica mia… fai attenzione, divertiti ma soprattutto usate la protezione, buona fortuna!” le dico mettendole una mano sopra la spalla e poi cominciando ad avviarmi all’uscita.
“No, ma che dici? Io intendo che ,ecco… voglio che tu venga pure!” mi fermo improvvisamente e mi rigiro con una faccia sconvolta.
“Ma sei impazzita! Non ha invitato mica me? e poi perché dovrei venire? Sarei soltanto il terzo incomodo!”
“E’ solo che io non voglio commettere stupidaggini!”
“Ne hai già commessa una un secondo fa!”
“Senti, io ti prego, ti scongiuro, farò quello che vuoi, ma vieni! So già che comincerò a balbettare a dire scemenze e cose varie!fa venire pure Rai, così facciamo un’uscita a quattro? Eh?” unisce le mani in segno di preghiera.
“quello mi trova già strana, se gli dico questa ufficializzerà la cosa!”.
Oh cavoli, si è messa pure in ginocchio davanti al cancello principale della scuola e i passanti ci guardano sbigottiti, mi sta facendo vergognare.
Ok! Ricordate quando qualche riga fa vi dicevo che non mi sarei più sorpresa di nulla da domani… beh dimenticate tutto, perché qui c’è da stupirsi ogni secondo che passa… e sempre di più!
Sbuffando e portando gli occhi al cielo, vengo costretta ad accettare la richiesta di questa stupida ragazza…
“E va bene accetto, basta che ti alzi perché tutti ci guardano!” non finisco nemmeno la frase che mi salta al collo.
“Grazie, grazie all’infinito!!”
“ok ma adesso staccati, stiamo dando ancor più nell’occhio!” finalmente si stacca e si rasserena!
“Adesso possiamo andare!” e così, lei camminando avanti tutta piena di felicità ed io dietro trascinando faticosamente una gamba dopo l’altra, marciamo verso casa.


Nel pomeriggio raggiungo la casa di Hilary, dove, in teoria dovremmo studiare insieme, ma viste le situazioni, lei tutta entusiasta per il suo appuntamento ed io in pensiero per Rai che è andato al corso di pugilato, non abbiamo proprio la voglia di studiare. Così lei comincia ad uscire dal suo guardaroba dei vestiti che prova guardandosi allo specchio dicendomi in continuazione come sembra, ma io senza nemmeno ascoltarla acconsento ad ogni cosa che chiede.
“Ma mi stai ascoltando??”
“Eh? Si certo, ti sta benissimo!” rispondo come una stralunata.
“Non mi stavi ascoltando! Allora, mi vuoi dire che ti preoccupa?” mi domanda sedendosi sul letto accanto a me.
“Lo sai benissimo!”
“Sono sicura che non dirà niente, sennò lo avrebbe fatto oggi… non credi?”
“E proprio questo che non capisco! Perché non lo ha detto? Non capisco a che gioco stia giocando! Forse vuole solo farmi stare in ansia ogni volta, vuole che sia io ad esplodere e rivelare tutto… non so cosa pensare, Hilary!” mi sfogo appoggiando la testa su una sua spalla.
“Non so che dire! C’è da aspettarsi di tutto con lui!”
“Già…”. Segue il silenzio.
“So come farti tornare su il morale!”
“Come?” domando atona.
“Con un bel barattolo di gelato alla nocciola, il tuo preferito! Ieri l’ho comprato apposta!”
“Buona idea! Almeno il gelato non ti delude mai, sempre dolce e pronto a tirarti su quando sei depressa!”
“Hai proprio ragione! Dai… scendiamo in cucina!” mentre lei apre la porta io mi guardo un po’ intorno alla ricerca di qualcosa.
“Si può sapere che cerchi?” mi domanda appena si accorge che mi comporto in modo strano, guardando anche sotto il suo letto.
“Hai per caso visto un bracciale di recente nella tua camera?”
“Che bracciale?”
“Sai quello che mi avevi regalato, quando sei tornata dall’Europa? “
“Ah mi ricordo! Ma mi dispiace, proprio ieri ho pulito la mia camera ma non ho visto niente del genere! Lo hai perso?”
“Già! L’ho sempre tenuto al polso e solo ieri mi sono accorta che non c’era più! Vabè, mi sarà caduto a casa, forza andiamo!” .
Usciamo e scendiamo in cucina, nell’inutile tentativo di svagare la mia mente, anche se non riesco a non pensare a Rai…
… ti prego non commettere sciocchezze!!

                                                    ************************************


“sei un osso duro Kon!”
“Neanche tu scherzi Kai!”
Sono esausto! Avevo promesso ad Anya che non mi sarei battuto con Hiwatary ma… alla fine non ho potuto tirarmi indietro come un codardo! Siamo al centro della palestra che riprendiamo fiato, mentre gli altri ci circondano facendo il tifo. Boris è seduto ad un tavolino che si dedica alle scommesse!
“Forza ragazzi, si accettano scommesse! Avvicinatevi!” grida tutto entusiasta.
Kai non sembra cedere, fa sul serio! Entrambi ce ne siamo date di santa ragione, ma io non ce la faccio più!
Riprendiamo con i pugni ma lui cerca di innervosirmi.
“Che c’è? Sei già sfinito per caso! Già ti arrendi!”
“Invece di parlare, fatti sotto!” scaglio pugni senza successo perché riesce a difendersi bene.
“Kon, che diavolo fai? Guarda che ho puntato tutto su di te!” grida uno dal mezzo della folla.
Un attimo di distrazione e mi ritrovo a terra spiaccicato da un pugno in pieno viso.
Non ce la faccio a rialzarmi, per questa volta finisce qua Hiwatari.
“Sembra che tu abbia perso di nuovo! 2 a 0 per me Kon!” dice abbassandosi e guardandomi dritto negli occhi.
Ma che vuole dire.
“scusa perché di nuovo? E da dove ti è uscito l’altro punto? “ domando tossendo dalla fatica ancora sdraiato a terra. Ma lui mi lascia e corre a farsi una doccia tutto fiero della sua vittoria.
Rimango a terra privo di forze mentre la palestra si svuota in un istante tra la felicità di coloro che hanno vinto la scommessa e tra le bestemmie di coloro che invece hanno perso.
Un tizio mi aiuta ad alzarmi prendendomi per una mano.
“Sei stato fortunato amico! Di solito ci va più pesante!” mi rivolge mentre io lo osservo accigliato.
“mi chiamo David, mi sono battuto con lui ma non ci riproverò mai più!”
“E’ solo un pallone gonfiato, qualcuno gliene dovrebbe dare quattro!” gli rivolgo.
“Se ti alleni sono sicuro che la prossima volta lo concerai per bene!non sei andato male!”
“Grazie del consiglio!” mi da una pacca sulla spalla e dopo di che lascia anche lui la palestra lasciandomi solo a dare pugni di sfogo ad un sacco appeso in un angolo.
Nel frattempo dal bagno esce Kai e si avvicina con quell’aria da arrogante.
“mi dispiace per te ma… hai perso! La prossima volta faremo sul serio!” io non gli do nemmeno retta continuando ad essere concentrato sul sacco, visualizzando in esso la sua faccia perfida che mi fa venire ancore più rabbia.
“Ah, prima che me ne dimentichi, tieni questo!” esce dalla sua tasca un braccialetto…
“Che diavolo è?” gli domando respirando affannosamente dopo essermi fermato.
“Ma come, non lo riconosci? È di Anya!” cosa??
“E perché ce l’hai tu?”
“l’ho trovato nella mia auto, deve esserle caduto quando le ho dato il passaggio la sera della festa!” ma di che cavolo sta parlando?
Mi lascia il bracciale e si dirige all’uscita con un sorriso beffardo.
“QUALE FESTA? QUALE PASSAGGIO? HIWATARI FERMATI, HIWATARII!!” La mia voce rimbomba nella palestra ma lui non si volta per darmi spiegazioni, finchè non esce lasciandomi solo nei miei interrogativi.
Che cosa vuol dire tutto questo? Perché Anya non mi ha detto nulla! troppi perché e nessuna risposta!
 Nel frattempo anche Boris  esce dalle docce con un mazzo di soldi in mano.
“Kon, mi hai fatto guadagnare un bel mazzolino!” afferma tutto sorridente. Ma io lo fulmino con gli occhi dopo di chè tolgo i guanti e li butto violentemente a terra lasciandolo come un imbecille e contare i suoi stupidi soldi.
“Ma che gli prende a questo? Vabè io torno a contare… 20, 30..50!”

To be continued


E voilà… un altro capitolo è stato aggiunto! Avevo programmato di parlare in questo dell’appuntamento tra Hilary e Yuri ma poi ho visto che era già lunghetto e anche perché ho voluto lasciarvi così, in sospeso! (che sono perfida!)
La verità piano piano sta venendo –poco a poco- alla luce!
Hiwatari sembra quasi(sembra?-.-) che si stia divertendo a giocare a caccia al mistero o qualcosa del genere lasciando degli indizi ma non dicendo nulla di esplicito!
Cosa succederà nel prossimo? Un semplice braccialetto può nascondere tutta la verità e rovinare tutto?
Beh non resta che aspettare!
Ringrazio tutti, spero di non avervi annoiato e segnalatemi gli errori!
Alla prossimaaaa

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Capitolo 15
*** Calma apparente ***


Dopo un pomeriggio passato a casa di Hilary a parlare del più e del meno, sono tornata a casa,ho fatto una doccia ristoratrice e adesso mi ritrovo in camera mia, seduta sul letto  col telefono in mano per avvisare Rai del famoso appuntamento a quattro, ideato da quella psicopatica di Tachibana. A proposito di quest’ultima, non so voi, ma io non riesco proprio a capirla! Insomma, le si presenta davanti la più grande opportunità della sua vita, cioè uscire con colui che l’ha praticamente stregata, e lei cosa fa? Invita anche i suoi amici!! Io proprio non so con quale parte del corpo ragioni!
Bah… lasciamo perdere, meglio telefonare a Rai.
Non resta che comporre il numero, a quest’ora dovrebbe essere già tornato a casa.
Porto la cornetta all’orecchio e attendo qualche secondo finchè…
“Pronto?”
“Rai, sono Anya! Ti disturbo?” gli domando , ma segue un breve silenzio dove riesco a sentire il suo respiro.
“N-no affatto! Cosa devi dirmi?” dice con un tono quasi nervoso.
“Ecco volevo sapere come è andato l’allenamento!”
“Tutto bene!” si limita a rispondere. Sembra quasi che non abbia voglia di parlare.
“Ah capito!” sento che è successo qualcosa!
“Allora,beh stasera sei libero?”
“Direi di si!”
“Siccome Hilary ha un appuntamento con Yuri, vorrebbe che ci fossimo anche noi, ti va?”
“Perché dovremmo andarci pure noi, non capisco?” in effetti è quello che mi chiedo pure io!
“Ti prego, è una storia alquanto assurda e ridicola quindi è meglio tralasciare! Allora?”
“Va bene, tanto non ho nulla da fare!”
“Grazie, Hilary ne sarà felice! Allora passa alle 8 da casa mia, poi andiamo a prendere pure Hilary e raggiungiamo il posto! Ok! Ciao amore!” prima che possa staccare, Rai mi richiama…
“Anya? Ci sei ancora?”
“Si, dimmi!”
“…. …. … No niente, lasciamo perdere! Ciao!” riattacca bruscamente. Che avrà voluto dirmi? Mio dio, che sappia qualcosa?


Alle 8, puntuale devo dire, si trova già sotto casa mia.
Scendo immediatamente; entrata in auto ed osservandolo mi sembra strano, come se non volesse guardarmi.
“Ciao, stai bene stasera!” gli dico dandogli un bacio sulla guancia. Ma avvicinatami al suo viso non riesco a non notare un livido sul naso.
“Ma che hai fatto? Non mi dire che…” dimmi che non lo hai fatto!!!
“Non è niente, mi sono distratto e mi hanno colpito!” giustifica evasivo.
“Chi te lo ha fatto??” domando adirata.
“Non importa ok? Andiamo per favore!” risponde con un tono autoritario e mette in moto.
Me che gli prende?
Passiamo a prendere Hilary, che si fa trovare già di sotto tutta pimpante.
“Salve ragazzi, vi ringrazio per essere venuti!” dice entrando in macchina e accomodandosi.
“Per fortuna che non ho spiegato nulla a Rai, se sapessi mio caro!” rivolgo sarcasticamente.
“Cosa dovrei sapere?” mi domanda con un tono adirato.
E come se già sapesse tutto ma… no non è possibile, sono sicura che non sarebbe così calmo!
Non rispondo alla sua domanda e mi rigiro dall’altra parte per osservare fuori dal finestrino.
Arrivati a destinazione e parcheggiata la macchina, ci troviamo davanti al luogo dell’incontro, cioè il locale in cui aveva dato l’orribile festa.
Lo troviamo appoggiato alla sua auto e appena ci vede fa un’espressione accigliata,mentre io mi avvicino ad Hilary e gli chiedo…
“Lo hai avvisato della nostra presenza, vero?”
“Emh veramente no!”
“Tu sei matta!” le sussurro scuotendo la testa mentre lei si limita a fare un faccino semi-dispiaciuto.
Ci fermiamo davanti a lui,  il quale si starà domandando il perché della presenza mia e di Rai. Ma a spiegare tutto, diciamo, interviene Hilary…
“Ciao, non ti dispiace se ho invitato pure i miei amici, vero?”
“Oh, beh certo che no!” risponde non molto convinto mettendosi le mani nelle tasche dei jeans e facendo spallucce.
“Beh, allora… lei la conosci ovviamente, e credo che hai avuto modo di interagire pure con Rai!”
I due ragazzi si guardano in modo teso e alla fine Yuri decide di porgere la mano a Rai il quale non subito ricambia.
Ma che gli prende, eppure Yuri lo ha salvato da Kai!
Finiti i saluti, Yuri ci invita ad entrare e ci fa da guida per raggiungere un tavolo, mentre io faccio una mezza ramanzina alla mia amica che è nervosa ed agitata.
“Sei una stupida! Gli si legge chiaramente in faccia che gli dà fastidio la nostra presenza e che voleva stare da solo con te!!!!”
“Dici?” domanda ancora con quell’espressione dispiaciuta.
“Dico, dico! Se vuoi ce ne andiamo, non ci sono prob…”
“Nononono! Resta, potrei fare delle sciocchezze!” mi interrompe stringendomi un braccio.
“Ok, come vuoi! Ma resta sempre una pessima idea!”
Arriviamo ad un tavolo posto in un angolo della sala, un posto che sembra quasi isolato, perché è abbastanza lontano dalla pista da ballo che si trova al centro dove tutti cominciano a scatenarsi. Sembra quasi che il nostro Yuri volesse stare con Hilary tranquillamente, ma siccome lei è stupida..non aggiungo altro!
E le sue stupidaggini non finiscono perché: mentre Rai sposta indietro la sedia per mettersi accanto a me,il suo posto viene bruscamente occupato da Hilary. Rai ed io ci guardiamo sbigottiti del suo comportamento e notando l’espressione di Yuri, il quale pensava che si fosse seduta accanto a lui, mi sa che l’ha presa per pazza. Così tocca a Rai sedersi vicino a Yuri! vi giuro che non ho mai visto delle cose del genere! Ora capisco perché aveva paura di commettere scemenze!!
Arrivano i cocktail ma nessuno sembra proferire parola;  c’è una certa elettricità nell’aria! Rai sembra immerso nei suoi pensieri, che mi preoccupano; Yuri muove nervosamente le mani mentre Hilary non fa altro che mescolare con la cannuccia il suo drink…
Così io, per rompere il ghiaccio come si suole dire… con il piede da sotto il tavolo le do un piccolo calcio.
Lei sobbalza imbarazzata ed io con gli occhi cerco di comunicarle di cominciare un po’ a  intraprendere un qualche discorso con lui.
Insisto perché non sembra intenzionata… e dopo chissà quanti calci, a causa di cui anche il tavolo sembra tremare, il che insospettisce Yuri, si decide a parlare…
“ehm, è proprio un bel posto qui, Yuri!” inizia schiarendosi prima la voce.
“è lo stesso locale della festa!” risponde lui. MA PERCHE’STA PARLANDO DELLA FESTA? CAMBIATE DISCORSO.
“ ah si? L’altra volta sembrava diverso!” che stupida…
“si ,perché c’erano le luci spente e più gente, quindi era irriconoscibile!”
Non sapendo più che aggiungere, cala di nuovo quel silenzio imbarazzante.
“Sai Yuri, Rai si è iscritto al corso di pugilato, vero Rai?” gli rivolgo per farlo partecipare.
“Già! Tu però non c’eri!” gli domanda.
“Io, in verità, mi sono iscritto al gruppo di informatica! Tu invece, Hilary?”
“oh beh, in realtà non frequento nessun corso!”
“ma se hai detto che volevi andare pure in quello di informatica, non ricordi?” le suggerisco facendo delle strane occhiatine.
“Ma quando?” non sembra capire ma dopo l’ennesimo calcio da sotto il tavolo sembra riprendersi…
“Oh si è vero! che sbadata, proprio perché l’altro giorno dovevo fare una ricerca su internet e non sapevo nemmeno accenderlo, figurati! Io e la tecnologia viaggiamo su due piani paralleli!” si inventa fingendo una risata. Beh, a dirla tutta è la verità… non sa nemmeno fare una fotocopia!
“ma sei brava in altre cose… come la matematica, chimica, ginnastica!” a quanto pare il nostro Yuri tiene d’occhio molto spesso la mia amica che resta a bocca aperta.
“S-si! Adoro la matematica!” risponde cercando sfuggire dal suo sguardo glaciale.
Ci vengono serviti degli antipasti e cose varie e ogni tanto ci scambiamo qualche parola, mentre Rai sembra silenziosissimo e schivo stasera.
“Domani ci sarà l’assemblea, quale sarà l’argomento del giorno, Anya?” mi domanda curiosamente Yuri.
“Visto che c’e aria di festa, parleremo a proposito del natale!”
“Cosa hai in mente?” chiede Hilary pulendosi la bocca con un tovagliolo.
“Ci ho pensato e mi sembra una buona idea, credo anche per tutti! Voglio organizzare una sfilata! Sì una sfilata di beneficenza! Mi sono accorta che le ragazze del corso di cucito sono davvero brave a ideare abiti di tutti i generi, e così ho pensato… perché non portarli in passerella?!”
“mi sembra un ottima idea!” esclamano all’unisono Yuri ed Hilary, il che provoca un certo imbarazzo nei loro visi.
“E tu che ne pensi, Rai?” gli rivolgo, visto che sembra assente.
“Perfetto, un’idea geniale!” risponde accennando un falso sorriso.
Io lo osservo con preoccupazione, cominciando a pensare al peggio, ma poi Yuri mi riporta alla realtà.
“E chi sfilerà?”
“Ovviamente voi ragazzi!! Chi vorrà sfilare dovrà rivolgersi a me! ti piacerebbe sfilare Ivanov?” gli domando con una certa confidenza. Ormai si può dire che lui è stato eliminato dalla mia lista nera, è simpatico dopotutto.
“io? Ma non ci penso proprio! Tu Hilary?” le chiede con un sorriso furbetto.
“EH?io?”
“Si, saresti per-fetta! Hai un fisico asciutto e snello!” a queste parole Hilary quasi sviene.
“Anya, mi accompagneresti in bagno? Scusate!” mi prende per un braccio non lasciandomi rispondere e trascinandomi alla toilette.
Arrivate in bagno, lei chiude la porta respirando a mal appena.
“Si può sapere che ti prende?!”
“non hai sentito che mi ha detto???”
“Che non vuole sfilare?” cerco di ricordare.
“NO! Dopo…”
“Che tu dovresti sfilare?!”
“No, prima di questo!”
“Ma cos’è.. caccia alla parola? Non ricordo tutto quello che dice!!”
“Che sarei perfetta!!!”
“Aaaaaah si certo!” rispondo portando gli occhi a due fessure.
“Stavo per svenire!” confessa buttandosi dell’acqua in viso per riprendersi.
“Ma si può sapere che ti succede? Io non ti riconosco! Insomma, perché ci hai invitati se lui voleva stare da solo con te! Si vede chiaro nella sua faccia che gli dà fastidio la nostra presenza! Dov’è andato a finire il tuo spirito combattivo e determinato???”
“è andato a farsi friggere!” risponde con tono pacato sventolando al collo un fazzoletto.
“Non è il tuo primo appuntamento! Ricordi quando uscivi con quel tipo del corso A, come cavolo si chiamava… Kevin, Roger,Alan…!” cerco di ricordare schioccando le dita.
“Brooklyn?”
“Si proprio lui! non mi sembravi così nervosa!”
“Perché era diverso, ora si tratta di Yuri Ivanov,capisci, Yuri Ivanov!!!! Lui mi mette ansia e agitazione! Non vedi che non riesco a reggere il suo sguardo agghiacciante?!”
“Tu sei matta, te lo ripeterò all’infinito!”
“Lo so, non c’è bisogno di ricordarmelo!”
“Sai che facciamo? Adesso io e Rai fingiamo una scusa, ce ne andiamo e non voglio sentire obbiezioni, intesi?!”
“perfettamente!” mi ringrazia abbracciandomi e ormai scarica di tensione.
“A cosa servono le amiche sennò!” ci sorridiamo e torniamo dai due ragazzi.
“Beh è stato bello passare una serata qui ma… ora per me si è fatto tardi! Andiamo Rai?!” lui sembra avere capito e si alza. Salutiamo maliziosamente i due piccioncini, rimasti soli, e ci dileguiamo.

                                                          **********************************

“Finalmente soli!” dice con un sospiro di sollievo Yuri che prende il posto che precedentemente aveva occupato Anya. Comincio a sentire un calore ma ho promesso ad Anya che mi sarei comportata in modo normale ed è quello che farò! Calma e sangue freddo!
“Spero che non ti sarai annoiata?” mi domanda accarezzandomi una gote, mentre un brivido mi percorre tutta la schiena.
“No, anzi è stata una delle serate più belle della mia vita!” rispondo guardandolo intensamente negli occhi. Wow, come sono profondi! È la prima volta che dico qualcosa di sensato in sua presenza. Facciamo progressi,Hilary!
“Sono felice! Sembravi un po’ a disagio, forse ti incuto terrore?” non ci credo!!! Se n’è accorto, che vergogna!!!
“Nono! Ero solo un po’ emozionata!”
Ride sotto i baffi…
“Con me devi solo essere te stessa! Non ti mordo mica,sai?” si avvicina sempre di più e il panico prende il sopravvento!! NON SO CHE DIAMINE MI PRENDE! L’altra volta forse avevo un po’ bevuto e non ero molto lucida, ma questa volta sento una strana sensazione!! Poggia le sue labbra sulle mie. All’inizio giocherella un po’ mentre io resto quasi impassibile… ma poi quando il bacio si fa più intenso anche io mi lascio travolgere da questa passione. Si stacca e ci sorridiamo…
“Visto? Non mordo!”. Gli sorrido imbarazzata prendendo la mia borsetta…
“Anche per me è l’ora di andare!”
“di già?... ok Ti accompagno! Aspettami qui, torno subito!”. Se ne va un po’ dispiaciuto, lasciandomi sola, seduta al tavolo con un sorriso stampato in viso a pensare e ripensare a tutto quello che mi sta succedendo. Dopo così tanto tempo, finalmente è successo, ho baciato Yuri Ivanov!!!

                                                        **************************

“Ah che serata!!! Sono sicura che un appuntamento così non si è mai visto nella storia!” esclamo appena l’auto si ferma davanti a casa mia.
“Già!”
“Insomma, io non ho mai visto Hilary così, era irriconoscibile!”
“è così, tu pensi di conoscere una persona, ma poi scopri delle cose che non avresti mai immaginato! Le apparenze ingannano!” afferma pensieroso ed è come se si riferisse a qualcosa in particolare. Il mio viso diventa serio…
“Che vuoi dire?”
“E’ tuo questo?” mi domanda uscendo un bracciale da un cofanetto dell’auto. Un momento…
“Si, non ci posso credere, proprio oggi lo cercavo! Ma dove lo hai trovato?” gli chiedo mentre cerco di rimetterlo.
“In verità qualcuno me lo ha dato!”
“Chi?”
“Kai!”
Eeeeh??
Sbarro gli occhi…
“Kai? Ma come è possibile?” mah?
“Mi ha detto che lo ha trovato nella sua macchina e che forse lo hai perso lì il giorno della festa quando ti ha dato un passaggio!! “ . A queste parole il mio cuore comincia a palpitare più forte e le mani tremano…
“di che festa parlava? e soprattutto che ci facevi con lui??” comincia a domandarmi guardandomi insospettito.
Io balbettando cerco di spiegare…
“E-cco Yuri aveva dato una festa e Hilary voleva andarci ma io no! Poi lei ha deciso di andarci anche senza di me! ma io preoccupata l’ho raggiunta, abbiamo litigato e quando sono uscita dal pub pioveva, così Kai mi ha offerto un passaggio! Ma ho accettato solo perché c’erano degli ubriachi ed avevo paura, non per altro… “
“E tu avresti accettato un suo passaggio? E vorresti farmi credere che ti ha portata così, subito a casa? Senza fare niente?”lo dice alzando un po’ la voce.
Quindi non gli ha rivelato altro… che bastardo! Era proprio come pensavo, vuole che a me tocchi la parte più difficile!! Voglio morire, mi fa male mentire ma… non ci riesco a dire la verità! Perdonami Rai!!
“S-si…” rispondo in un modo non molto convincente. La sua reazione mi fa paura perché scaglia un pugno sul volante…
“Buonanotte!” mi sta cacciando via?
“Rai, senti io…”
“Ho detto buonanotte! E ora scendi per favore!”
Scendo e parte subito via…
Un’amara lacrima riga il mio volto e resto al centro della strada osservandolo finché non gira l’angolo.
Non ci credo… è davvero andato via! Quello che temevo è successo!
Apro lentamente il cancello e mi siedo disperata con le mani agli occhi su una panchina del mio giardino, cominciando a singhiozzare e a piangere al di rotto!
Perché? perché la mia vita deve prendere sempre una brutta piega? in fondo era solo un passaggio… non riesco ad immaginare cosa avrebbe fatto se avesse scoperto anche il resto!  Perché si è arrabbiato così…
…. …. ….
“Stupido bracciale!” esclamo arrabbiata gettandolo in mezzo ai cespugli.

L’indomani a scuola…
“Ciao Rai!” saluta Hilary mentre io resto a fissare un foglio che ho tra le mani.
“Ciao Hilary!” risponde frettoloso passandoci davanti senza fermarsi, il che insospettisce la mia amica.
“Ma perché non si è fermato?” mi domanda fissandomi. Appena alzo il viso e vede la mia espressione capisce al volo.
“Non mi dire che… ha scoperto tutto?”
“Non proprio…” rispondo abbassando gli occhi.
“E cosa è successo allora?” chiede sempre più agitata.
“Sai quel bracciale che cercavo?”
“Si,ma che c’entra?”
“Ieri sera Rai me lo ha dato!”
“Ok, ma non capisco ancora cosa c’entri!”
“indovina chi lo ha trovato e glielo ha dato??” lei si ferma a pensare…
“No… Kai!!” esclama sbarrando gli occhi.
“Già, lo ha trovato nella sua macchina e gli ha accennato qualcosa sulla festa e sul passaggio! Dovevi vedere come l’ha presa male, non lo avevo visto mai così arrabbiato!”
“Che situazione! E ora??”
“Bella domanda Hilary! io proprio non lo so!” .
Suona l’inizio delle lezioni ed entriamo.


Alle 10 e 30 tutti gli studenti si avviano in aula magna per partecipare all’assemblea d’istituto mentre io sono sul palco a discutere con Hilary…
“SI, questi sono gli argomenti del giorno!”
“Anya, guarda chi sta entrando…” mi avvisa dell’arrivo di Rai che entra e si siede accanto ad un suo compagno. Ci guardiamo un istante negli occhi, ma lui volta lo sguardo immediatamente altrove.
Ti prego Rai, non fare così…
“Forza, devi iniziare! Non pensare a lui per adesso!”
“Ok! Buongiorno ragazzi, ci siete tutti quindi possiamo cominciare!” inizio col dire prendendo il microfono in mano.
“Se gentilmente potreste stare zitti là in fondo… grazie! allora per prima cosa volevo proporvi un progetto per Natale! Ho pensato che, invece di fare la solita festa che , tra parentesi, negli anni scorsi è stata davvero un grande fallimento…”dico fissando l’ex  presidente d’istituto, che a queste parole fa un’espressione irritata.
Le feste scolastiche organizzate da lei non sempre hanno avuto un buon fine, per esempio l’anno scorso a Natale ha dato una festa in cui ha invitato anche persone estranee a questa scuola, senza il permesso del preside, che hanno portato alcolici di vario tipo e alla fine è stata interrotta; ma vogliamo parlare dell’anno prima ancora? La serpe aveva promesso che sarebbe venuto a tenere un concerto una famosa band, di cui non ricordo nemmeno il nome, che alla fine non si è presentata; e così… dopo le lamentele di tutti ha improvvisato uno spettacolo a dir poco osceno e ridicolo: infatti lei e Boris hanno fatto diventare le più belle canzoni del natale … una vera schifezza, tipo Jingle bells o Merry Christmas, con un inglese davvero allucinante.
“Cosa hanno avuto le mie feste che non andavano??” si alza irritata e con le mani ai fianchi.
…. …. ….
Nessuno apre bocca, limitandosi a fulminarla con gli occhi mentre un silenzio diventa sovrano dell’aula.
“Grrr, voglio proprio sentire che s’inventerà per far venire qualcuno!!” afferma ironica sedendosi.
“Organizzeremo tutti insieme una sfilata di beneficenza!” appena rivelo il mio progetto tutti si scambiano commenti.
“E vorrei sapere dove troverai i vestiti! Non mi dire che tuo padre è amico intimo di Giorgio Armani!” continua a volermi mettere in ridicolo? ma io ho già pensato a tutto, dunque non ho nulla da temere!!!
“E proprio qui viene il bello miei cari! Perché gli abiti ci verranno realizzati dalle ragazze che frequentano il corso di cucito, con cui io ho già parlato e loro sono davvero entusiaste di collaborare!” e con ciò lascio a bocca aperta la mia rivale che si limita a fare un “tsz” con le braccia incrociate, non sapendo più che dire.  2 a 0 per me!! hahahaha
Che goduria vederla così!!!
“Chi vorrà sfilare dovrà rivolgersi a me o anche alla mia amica Hilary, fa lo stesso! Ovviamente si terranno delle prove nel pomeriggio! Dovremmo anche addobbare un po’ questa scuola, per creare un’atmosfera natalizia e per addolcire un po’ le nostre noiose giornate qui dentro! Ci serve anche qualcuno disposto a travestirsi da Babbo Natale, vi va l’idea?” tutti sembrano annuire.
“E scommetto che tu ti travestirai da befana! Ahahah!” mi dice Eva ridendo a crepapelle con i suoi amichetti.
“Ma quanto sei spiritosa! Non vorrei toglierti questa parte, in fondo tu saresti perfetta, non hai bisogno nemmeno del costume per sembrare una befana!” gli rivolgo in tutta risposta.
“Ma come ti permetti?? Razza di…” suona la campanella che segna la fine dell’assemblea ; lei sembra arrendersi e va via mormorando.
Nel frattempo io osservo Rai che sta per uscire, ma alcuni ragazzi mi si parano davanti…
“Anya, noi vorremmo partecipare…”
“Si si! Hilary per favore pensaci tu!” riesco a liberarmi e lo raggiungo…
“Rai?” lo richiamo.
Si ferma e si volta scocciato verso di me.
“Non credi che dovremmo parlare?” chiedo intimorita, giocando un po’ con le dita.
“C’è qualcos’altro che devi dirmi, che non so? Avanti parla…”
“Ecco, io non so… cioè…” mentre sto parlando altri ragazzi mi interrompono chiedendo di voler parlare con me.
“Scusate, arrivo tra un momento!”
“No no! Restate pure, perché qui abbiamo finito! Ti lascio ai tuoi affari!”  ribatte andandosene via.
Resto a fissare, amareggiata,la porta da cui è uscito.
“Anya, possiamo partecipare?”
“Si certo… ditemi i vostri nomi!” rispondo ancora sovrappensiero.
Perchè si comporta così? Davvero mi odia?
Non c’è da meravigliarsi, persino io mi odio e al suo posto farei la stessa cosa! Io lo amo e Kai non è nulla per me,anzi… lo odio con tutta me stessa e non riuscirò mai a perdonarlo…
Parola di Anya Sarizawa!
                                           
                                               ************************************

“Non ti sei accorta che c’è parecchia tensione tra i nostri due piccioncini?”rivolgo alla mia amica Tresy mentre siamo sedute in cortile a limarci le unghie.
“Intenti Anya e Rai, Eva?”
“E chi sennò!”
“In effetti sono diversi giorni che non li vedo stare insieme!”
“Oh, mi chiedo cosa sia successo! Stavano così bene insieme!!” affermo ironicamente.
“Non saprei!”
“Forse si è finalmente accorto che è una racchia o semplicemente si è stufato di lei, come fanno tutti! Si sa, alla fine la abbandonano tutti!” aggiungo, soffiando sulle dita.
“Chissà se si sono veramente lasciati o è solo una crisi di coppia!”.
In tal caso ci penserò io a farli separare definitivamente… qui ci vuole lo zampino di Eva!
Ho già in mente qualcosa in serbo per la mia adorata amica Anya! Ma mi serve qualcuno disposto ad aiutarmi...
“Senti Tresy, Rai è in classe con te vero?”
“Si perchè?”
“Cosa pensi di lui?” le domando sorridendo furbetta mentre lei mi osserva accigliata.
“Cosa intenti?” ah, come è ingenua, devo spiegare sempre tutto…
“Insomma come lo trovi, se ti piace… queste cose!”
“oh, beh in effetti è molto carino e attraente!” mi confessa.
“Ti piacerebbe conoscerlo meglio?”
“perché no? in fondo non è così male!.. ma cosa hai in mente??” mi domanda sempre più curiosa.
“Ho un piano e tu dovrai aiutarmi!” affermo con un ghigno malvagio in viso.
Preparati Anya, presto ti ritroverai di nuovo sola!

TO BE CONTINUED

Ciao miei cari lettori, avete visto che le cose si mettono davvero male per la nostra Anya? Rai è davvero arrabbiato e sa soltanto la metà dei fatti, figuriamoci se sapesse tutto! E non poteva mancare di certo l’intervento della nostra odiata strega(anzi..befana!)
Scusate il titolo, ma non mi convince... boh! i titoli sono la mia tortura!
Una sfilata da organizzare, i nervi a pezzi, notizie sconvolgenti e colpi di scena seguiranno nel prossimo episodio ! Riusciranno a passare tutti un felice e sereno Natale, Rai scoprirà la seconda verità? Chi può saperlo…(io ovviamente!XDmuahahaha) alla prossima e ditemi cosa ne pensate!
Grazie a tutti!! Un kissolone!:*





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Capitolo 16
*** Mi chiedi se sono felice? ***


 

“Ciao Rai!” mi saluta Tresy sedendosi al suo banco accanto al mio. È la prima volta che mi saluta personalmente.

“Ciao!” le rispondo accennando un sorriso.

“Che fai?” sto dormendo! Secondo te?

“Sto ripassando!” a differenza di te che passi intere ore a fissarti allo specchio.

“E cosa?”

“Filosofia!” .

“Oh, io odio questa materia! Non riesco a capirla!” mi domando il motivo!

“Beh, la spiegazione del professore è stata molto chiara l’altra volta! E se hai preso degli appunti ti dovrebbe risultare più facile!”

“Io non prendo mai appunti, non riesco proprio a seguire il suo discorso! Quando arrivo a casa e apro il libro non capisco un accidenti! Forse se studiassi con qualcuno intelligente come te la capirei subito, non credi?” mi rivolge battendo velocemente le ciglia.

“Si, sono sicuro che studiando con qualcuno riusciresti a capirla!”  le dico tornando a leggere il mio libro, ma continuo a sentirmi osservato.

Dalla sua espressione intuisco che…

“Vorresti che fossi io ad aiutarti?”

“Si, sono certa che con te la capirei in un baleno!” afferma entusiasta.

Non sono sicuro ma… a dire la verità mi fa pena, penso che…

“Ok posso aiutarti!”

“Fantastico! Allora che ne dici di incontrarci alla biblioteca della scuola alle 15.00?”.

“Per me va bene!” . Mi ringrazia facendomi l’occhiolino e poi tutti ci alziamo per salutare il professore che è appena entrato in aula. Cominciano le lezioni.

 

                                                             **********************************

 

“Bene, ha abboccato come un pesce lesso!”

“Grandioso!” affermo soddisfatta dando un cinque a Tresy! Sapevo che era in gamba!

“Non capisco una cosa però… perché proprio la biblioteca?insomma, non sarebbe stato più geniale a casa mia o sua?” mi domanda incuriosita.

“Perché ho origliato una conversazione tra Anya ed Hilary e ho scoperto che studieranno in biblioteca oggi pomeriggio, quindi è perfetto!”

“Wow, tu sei incredibile!” afferma sbalordita.

Lo so mia cara… lo so!

 

                                                             ** ********************************

 

“Quindi non dimenticarti di passare da casa mia, così… Anya mi stai ascoltando??” mi domanda Hilary passandomi una mano davanti, mentre io osservo un punto fisso.

“Cosa ci fa Rai con quella?”  le chiedo puntando il dito verso quella direzione.

“Chi? … ah dici quella con i capelli castani?”

“Si…”

“Ma nessuno, sarà una sua compagna di classe, non preoccuparti!”

“Dici?”

“Si e ora andiamo perché l’autobus non resterà ad aspettarci!”.

Cerco di autoconvincermi. Ma sì, in fondo è solo una compagna di classe…

“Aspettami Hilary, non andare così veloce!”

Ormai sono quattro giorni che non mi rivolge la parola. Forse sa tutto e vuole sentire da me la versione dei fatti?forse il momento della verità è vicino, credo che sia meglio dirgli tutto! Mi odierà ma..almeno sarò stata sincera!

 

Nel pomeriggio io ed Hilary, da come stabilito, raggiungiamo la biblioteca ma lei mi sembra parecchio nervosetta.

“Si può sapere che ti prende? Non dici una parola e ti stai rovinando tutte le unghie!”

“Ecco io… non ti ho detto una cosa!”

“Cioè?” domando incuriosita ma entrando in biblioteca capisco tutto!

“C’è pure Yuri?”le domando sbigottita vedendolo seduto ad uno dei tavoli che ci fissa.

“Si, mi ha invitata lui a studiare qui!”

“Ma, ma io allora? Perché sarei venuta?”

“Per il sostegno morale, non ricordi?”

“Ancora? Credevo che ormai non ne avessi più bisogno!”

“Questa è l’ultima volta, te lo giuro!”

“L’hai promesso! E la prossima volta ti prendo a calci nel sedere senza pietà!” la minaccio e mi sorride annuendo.

Appena lo raggiungiamo fa la stessa espressione dell’altra volta, scocciato della mia presenza….

“Ciao Yuri!” salutiamo.

“Ciao Hilary! Anya!” mi fissa in un modo che fa paura, credo che ormai mi odi!

“Non ti dispiace se ho fatto venire pure Anya, vero? Ha insistito così tanto per avere qualche ripetizione di matematica da un genio come te!” ma che cavolo dice? La incenerisco con uno sguardo.

“No anzi, sai come si dice, più siamo… ma sediamoci!” non ha finito il proverbio, chissà cosa voleva dire!

Così apriamo i libri e cominciamo “a studiare”.

 

                                                          ********************************

 

Aveva detto alle tre ma qui è già passato un quarto d’ora! Puntuale la ragazza.

Ho preso posto in biblioteca e ho già preso tutti i libri che potrebbero servirci.

“Rai, scusa il ritardo! È da tanto che aspetti?” domanda arrivando come un tifone inondando il tavolo di una borsa enorme. Mi chiedo se ci siano libri lì dentro!Anya non ama borse così grandi, di solito lei porta una piccola tracolla  in cui mette lo stretto indispensabile: cellulare e soldi. Già,Anya…

Perché mi sono comportato così con lei, in fondo non è successo niente! O almeno è quello che tutti mi vogliono far credere! Il fatto è che sentirmelo dire da Hiwatari per me è stato come un colpo basso! Perché non mi ha detto nulla di questa festa? A telefono mi diceva sempre che la sera non usciva mai perché le mancavo, e poi vengo a scoprire dal mio più grande rivale che sono stati insieme ad una festa?  Che cosa dovrei pensare, in fondo sono stati insieme un tempo, però è anche vero che Anya lo odia dopo quello che le ha fatto, quindi non si sarebbe avvicinata in quel senso a lui, o no?

“Rai, ci sei?” Tresy cerca di riportarmi alla realtà.

“Si, scusa! Ero sovrappensiero!”

“Problemi?”

“Si, ma non mi va di parlarne, adesso siamo qui per studiare , no?”

“Certo!”

Credo che sarà una fatica farle capire questa disciplina!

 

                                                                 ***************************

 

Bene, tutto sembra andare secondo i piani!

Mi sono intrufolata anche io in biblioteca e sono posta in un luogo in cui posso tenere la situazione sotto controllo!

In pratica in un modo in cui Tresy possa vedermi per ricevere i miei segnali, mentre ben nascosta da Anya, che sta seduta però dall’altra parte della sala rispetto a Tresy e a causa degli enormi scaffali pieni di libri non può vederli! Quindi devo escogitare qualcosa che possa attirarla da questa parte… ma cosa? E poi sono rimasta scioccata dalla presenza di Yuri! Davvero starà frequentando Hilary? Mio dio, che sfigati!

 

                                                               ****************************

 

“Yuri, pensi che usando questo teorema riuscirò a trovare la soluzione di questo esercizio?” gli domando mostrandogli il mio quaderno nella speranza che ne abbia azzeccata una giusta.

“Mmh, no mi dispiace è sbagliato!Secondo te Hilary, cosa si dovrebbe fare?” domanda all’altro genio di matematica. Mi sento un’estranea qui dentro, non ne azzecco una mentre loro trovano in un istante la soluzione.

“Fammi vedere!” si avvicinano e osservano il quaderno, tutti e due presi dalla concentrazione da non accorgersi che i loro visi sono vicinissimi.

“Forse dovremmo usare quel teorema di Carnot, cosa diceva?” gli chiede voltandosi verso di lui e specchiandosi l’uno negli occhi dell’altro! Vorrei avere una videocamera per riprenderli in questo momento così emozionante! Ma Hilary si scosta subito e ritorna alla posizione iniziale rossa come un pomodoro.

“Non ricordo in questo momento!”afferma rossissima. Si fermano tutti a pensare.

“Aspettate, forse in uno di questi libri ci sarà scritto questo teorema, o no? In fondo siamo in una biblioteca!” intervengo io con la mia proposta, almeno mi renderò utile a qualcosa!

“Giusto, che stupidi che siamo!” risponde Hilary.

“Ok,vado a cercarlo io! Se non sbaglio il reparto di libri matematici è proprio là! Torno subito!” li lascio soli e vado alla ricerca di questo libro.

                                                               *****************************

 

Anya si è finalmente decisa ad alzarsi e si sta dirigendo proprio nella direzione giusta!!! Bene, troverai una bella sorpresa, mia cara!!

Faccio un cenno a Tresy che capisce al volo!

 

                                                                     ********************

 

Ma dove sta questo benedetto Carnot? Eppure ci dovrebbe essere un libro su questo tizio!

Mi trovo in mezzo a due scaffali colmi di libri ma di questo Carnot nessuna traccia! Ma che razza di biblioteca è? Domani il preside mi sente!!

Casualmente i miei occhi vanno ad un tavolo lì vicino e proprio lì sopra vi è adagiato il libro che ci serve!

Potrebbero metterli almeno a posto i libri dopo averli usati! Esco dai due scaffali, lo prendo e voltandomi i miei occhi scorgono due figure, di cui una a me molto nota…

“Rai?” sussurro con tono basso.

Sta studiando con quella spilungona di oggi! E adesso lo bacia pure, gli è saltata addosso e lui è rimasto al gioco! Il libro cade dalle mie mani, gli occhi cominciano a diventare lucidi e colmi di rabbia. Mi dirigo velocemente da Hilary!

                                                                *************************

 

Ah ah! Perfetto!!! Li ha visti mentre si baciavano! Così impari mia cara, con questa mossa ho vinto io stavolta!

 

                                                             *************************

“Ma che fai?” domando a Tresy dopo essermi staccato da lei. Mi è saltata addosso all’improvviso!

“Ti ho dato solo un bacio! Che c’è di male?” mi chiede come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

“Nulla, ma siamo qui per studiare! Torniamo alla filosofia, che è meglio!” le raccomando mentre lei si limita a fare un sorrisetto compiaciuto.

 

                                                           ****************************

 

“Senti Hilary, volevo chiederti perchè…”

Mi sono preparato un discorso davanti allo specchio per circa mezz’ora, per riuscire a parlare con Hilary. Non è una cosa che faccio spesso, anzi, a dire la verità non l’ho mai fatto! È strano perché di solito con le ragazze ci so fare, insomma, con quelle con cui sono uscito fino ad ora le parole non servivano molto, si arrivava subito ad una conclusione, seppur affrettata(s’intende di cosa sto parlando). Ma con lei sento che è diverso, non so perché ma… mi da una strana sensazione stare con lei(e i suoi amici)! Non abbiamo mai avuto l’occasione di stare da soli, non capisco perché ogni volta devo sopportare la presenza di “estranei”! Il mio discorso era infatti incentrato proprio su questo motivo: perché non vuoi stare da sola con me? ti metto paura? Non vuole frequentarmi? Voglio che almeno lo dica chiaramente!

“Perché?...” mi incita lei a continuare, ma vengo d’un tratto interrotto dall’arrivo di Anya, che non sembra di ottime condizioni!

“Basta!! Io me ne vado, ho visto abbastanza!!”. Senza dare molte spiegazioni prende le sue cose è scappa con il viso rigato di lacrime.

“Anya!! Ma che ti prende??Aspetta!!” la richiama Hilary che si alza di scatto e la segue scusandosi con me…

“Scusa Yuri, non capisco che le prende!” e anche lei va via.

“Si, vai pure…” rispondo sottovoce tra me e me, tanto ormai sono abituato ad essere piantato in asso! Vado a cercare io il libro nel frattempo ritorni Hilary, sempre se ritorna!

Mi accorgo che Rai è in dolce compagnia, con l’amica di Eva, che fa tutta la smorfiosa, arricciandosi i capelli e strusciandosi su Rai, proprio come faceva un tempo con me! Di una come lei è meglio non fidarsi! Povera Anya, ora capisco perché è scappata disperata! Quella ragazza non è molto fortunata in amore: prima Kai, ora pure lui… bah, chissà come le andrà a finire!

 

                                                                        ***************************

 

“Anya, ti prego fermati!!!” la richiamo ormai uscita dalla biblioteca. La raggiungo afferrandola per un braccio…

“Lasciami stare!!” grida staccandosi dalla mia presa.

“Cosa è successo??”

“Ma come? Non lo hai visto? Non ha perso tempo l’amico nostro!!” è vero, uscendo ho intravisto la dolce coppietta.

“Ma forse non è come sembra, perché non sei andata a chiarire??”

“Cosa avrei dovuto dire,Hilary? fare la stessa figura per la seconda volta? Come con Kai?  Mi tradiscono sotto il mio stesso naso e sembra quasi che si divertano a farlo! E io che mi sentivo in colpa per averlo tradito e lui senza un motivo cade tra le braccia di quella stronza, non parlandomi per giorni! Credo che abbia trovato una scusa per lasciarmi! Ma sai che ti dico, non mi importa più di nessuno, perché a nessuno importa di come mi sento io! Che vadano tutti al diavolo!! E con questo ho concluso, ciao!” . Mi volta le spalle dopo essersi sgolata con tutta l’anima. Quello che ha detto è vero, sembra che tutti si prendano gioco di lei. Le sue parole mi hanno toccata profondamente, non so cosa risponderle, come aiutarla, confortarla e così la lascio andare via…

Rientro e raggiungo Yuri che è in compagnia di qualcuno che mi irrita notevolmente…

“Eva? Che cosa ci fai in una biblioteca?” le domando con ironia.

“ stavo chiedendo a Yuri perché sta qui a perdere tempo con te!”

“Adesso basta Eva, vedi di starci alla larga!” interviene Yuri.

“ok, ok non voglio disturbarvi!” ribatte lei facendo una buffa faccina.

“allora ciao!”

“ah prima di andarmene… ho assistito ad una scena che mi ha lasciata totalmente scioccata! Eppure Rai ed Anya sembravano così affiatati, si vede che è destino… byeee!” conclude e sparisce.

“Brutta stronza! Se…” cerco di reagire ma Yuri mi prende per un braccio.

“Lasciala perdere, vuole solo innervosirti!” cerca di calmarmi “Come sta Anya?” aggiunge.

Quindi ha visto tutto anche lui…

“Uno straccio…” rispondo tristemente.

“Eppure Rai mi sembrava un tipo apposto!”

“Non so come aiutarla, l’ho lasciata andare così senza riuscire a dire qualcosa!”

“Credo che Carnot possa aspettare, non credo che avrai la mente lucida per continuare a studiare!” che dolce, mi ha capita benissimo! Mi piacerebbe restare con lui ma vista la situazione…

“Grazie, mi dispiace!”

“Ti accompagno, mi sa che c’è aria di tempesta fuori!”

Raccogliamo i nostri libri e lasciamo la biblioteca.

 

                                                                        *************************

 

L’indomani pomeriggio ritorno a scuola verso le 16.00 per tenere le prove della sfilata.

Non sono di ottime condizioni ma non posso mandare tutto all’aria, anche se…

“Ma vi volete muovere? Ma come diavolo camminate? Non siete dei robot, state sfilando, siate naturali!” rivolgo al limite dell’esaurimento ai ragazzi che stanno provando a camminare in passerella con pessimi risultati!

“Santo cielo, siete degli incompetenti! Volete presentarvi così? fate pena!!” grido loro mentre i loro sguardi si fanno leggermente contorti. Non mi hanno mai vista così arrabbiata!

“Ma che succede qui? Sei nervosa?” mi domanda Hilary arrivando da dietro.

“Nervosa?nervosa? no, io non sono nervosa, sono FURIOSA!!” mi scaglio verso di lei. “guardali, non si impegnano, credono che siamo qui per ridere e sghignazzare! Sapete che vi dico, fate come volete!! E adesso pensaci tu sennò va a finire male oggi! Vado a prendere un po’ d’aria, sento che sto per esplodere!!” le rivolgo dandole il quaderno che tenevo in mano e lasciandola senza parole, ma subito incita gli altri a ricomporsi e riprovare ,con più calma rispetto a me! Oggi mi sono alzata col piede sbagliato!

Mi fermo ad una finestra aperta del corridoio lasciando che il vento mi accarezzi il volto, il che è molto piacevole e mi rilassa, un po’…finchè…

“Ciao Anya! Volevo chiederti se posso partecipare alla sfilata pure io!” mi sento dire, ma girandomi vedo che è quella stronza di Tresy che ha un sorrisetto arrogante!

“No! mi dispiace, siamo al completo!” rispondo fredda dicendole una bugia. Figuriamoci se la faccio partecipare!

“Come sarebbe a dire?” ribatte a braccia incrociate.

Interviene Rai che spunta da non so dove…

“Cosa succede Tresy?” oh, ci mancava pure l’avvocato difensore!!

“C’è che la tua –amica- non vuole che io sfili alla festa!”

“E’ la verità?” mi domanda fissandoci negli occhi ma con ostilità! I suoi sguardi sono sempre stati dolci, mentre ora …

Che cosa ci sta succedendo? ma non cederò, devo dimostrarmi forte!

“Si, sono spiacente!” rispondo voltandomi subito a osservare il paesaggio al di fuori di quella finestra da cui vorrei lanciare questa smorfiosa!

“Non credevo che ci fosse un limite di partecipanti!”

“Beh, ora c’è! quindi se non ti dispiace avrei da fare adesso!” faccio per andarmene…

“Non puoi confondere le questioni personali con i tuoi doveri scolastici!!” mi rivolge con tono duro.

“oh, forse sei tu quello che è confuso, perché io so perfettamente quello che faccio!” rispondo acida.

“Non pensavo fossi così…”

“Pensa quello che ti pare, sapete che vi dico? Partecipate, fate pure, non mi importa di voi!” dico trattenendomi le lacrime e scappando. Non voglio dimostrarmi debole, non questa volta!

Esco fuori. Mi fermo all’ombra di un albero e osservo le nuvole attraversare il cielo come spinte dal vento.

“Siamo di pessimo umore oggi, eh?”.

Riconosco la voce, è di Kai!

“TU! Tu non devi dire niente, non devi fiatare, non devi nemmeno respirare in mia presenza! Sai perché? perché sei uno stronzo, è tutta colpa tua, tua e solo tua!” lo aggredisco puntandogli minacciosamente il dito, ma lui sembra come divertito da questa scena!

“Ehi, ehi, calmati! Non mi aggredire! Io non ho fatto niente, non gli ho detto nulla!”

“Gli hai dato quel bracciale! Potevi darlo a me!”

“Che gusto ci sarebbe stato!?” è un idiota!!

“Tu non capisci niente! Non ti importa dei sentimenti delle persone, né a te e né tantomeno a quella stronza della tua ragazza! Sapete perché? perché siete senza cuore! Non sapete cosa vuol dire amare veramente una persona! Non ne avete neanche la minima idea! Mi state rovinando la vita! tu me la stai rovinando,!TI ODIO E TI ODIERO’ SEMPRE, TI DETESTO E SPERO CHE UN GIORNO POTRAI PROVARE QUELLO CHE STO PASSANDO IO, TE LO AUGURO! VAI ALL’INFERNO!!”lo spingo e scappo mentre lui resta inerme.

È stato come se con le mie parole lo avessi preso nel profondo! Mpf…che vado a pensare! Non lo avranno nemmeno scalfito!

Ritorno nella sala prove dove vedo Hilary impegnata a dare consigli e suggerimenti ai ragazzi.

“Come procede qui?” le domando interrompendo la sua discussione.

“Ti sei calmata?” mi domanda per assicurarsi ed evitare un’altra mia performance da perfetta isterica.

“Si!” rispondo con decisione.

“Un vero disastro!” mi confessa.

Faccio un respiro profondo…

“Ci penso io!”

 Batto le mani per richiamare l’attenzione di tutti.

“Ragazzi, avvicinatevi! Sentite per oggi è meglio terminare perché siamo tutti nervosi… ok, io sono nervosa! Abbiamo ancora abbastanza tempo, domani ritorneremo e saremo tutti più tranquilli e sereni! Vi chiedo solo di impegnarvi perché questa sfilata è per una giusta causa, il ricavato andrà in beneficienza! Potete andare adesso e scusate per quello che vi ho detto, se vi ho offeso! Mi dispiace!” mi scuso con tutti, che sembrano avermi capita e mi sorridono andandosene. Resto al centro del palco a fissare Hilary. Mi siedo sul bordo del palcoscenico imitata da lei.

“Come ti senti?” mi chiede dolcemente mettendomi una mano sulla schiena.

“Se ti dicessi bene mentirei!”

“Non me lo sarei mai aspettata!”

“Basta, non voglio più pensarci! Adesso devo solo pensare a questa festa ! vuol dire che era destino che andasse a finire così! è ingiusto ma, ormai mi ci devo abituare! Anzi, credo che gli dirò tutta la verità, ma dopo la sfilata!”

“Credo sia ragionevole!”

“Ragazze, vi ho trovato Babbo Natale!” sentiamo affermare aYuri, che si presenta con un altro ragazzo.

Scoppiamo in una risata appena ci accorgiamo chi ci ha portato…

“ahahaha! Yuri, ma è troppo magro, guardalo! Senza offesa però!” gli rivolgo mentre lui ci fissa deluso.

“Ma dai! Se lo imbottiamo con un po’ di cotone sarà perfetto!”

“Come ti chiami?” domanda Hilary a quel ragazzo molto minuto.

“Jordan!” è anche timido.

“Scusaci Jordan, ma ci serve uno più,come dire… in carne!”

“Mi dispiace amico, sarà per il prossimo anno! E vedi di mangiare!” gli raccomanda ironicamente prima di lasciarlo andare via.

“Era l’unico disposto a travestirsi! E ora a chi lo chiedo?” domanda sedendosi anche lui vicino a noi.

Io ed Hilary ci capiamo con alcuni gesti e…

“Senti Yuri, quanto pesi?”

“75 kg all’incirca!perchè?” chiede confuso.

“No nulla! un’altra piccola domanda, ti sei mai travestito di un personaggio in particolare?”

“No, ma perc… aspettate! Non penserete mica di…” dice alzandosi di scatto.

Noi annuiamo con un sorrisetto.

“No, non se ne parla! Io non mi metto in ridicolo davanti a tutta la scuola!”

“Peccato! saresti stato un figurino!” interviene Hilary.

“Può darsi, ma non ci penso per niente!” è stato molto chiaro! Addio pure Babbo Natale!

“Allora dovrai offrirci un gelato come penitenza!” dice Hilary “Vieni con noi Anya?”

“Ok!” aiuterà a distrarmi.

 

                                                                     **************************

 

Esco fischiettando dal bagno della palestra dopo essermi allenato a pugilato.

Faccio per uscire ma vengo fermato…

“Hiwatari, che ne dici di uno scontro? Mi devi una rivincita!” mi invita  Rai, che è rimasto ancora qui. Pensavo non ci fosse più nessuno.

“Sono spiacente ma vado di fretta!”

“Ti tiri indietro?” .

Alla fine mi convince! Non si dica mai che Kai Hiwatari è un codardo!

“Ok, ma facciamo una cosa veloce!” tolgo la giacca e prendo i guanti!

“Non ti riscaldi?”

“Non ne ho bisogno! Perché ti metterò al tappeto prima che tu possa fiatare!” gli rispondo deciso. Anche lui mi sembra più determinato oggi.

“Vediamo che sai fare?”

Iniziamo con una serie di colpi che riusciamo entrambi a parare! È davvero migliorato dall’ultima volta.

Comincio a fare sul serio ma lui non sembra intimorito, anzi sfoga tutta la sua rabbia facendomi indietreggiare parecchio…

“Cosa è successo alla festa?” mi domanda continuando a colpirmi. Immaginavo che me lo avrebbe chiesto!

“Perché dovrei dirtelo io? Fattelo raccontare da Anya, ti dirà ogni dettaglio! Sapessi quanto si è divertita” gli rispondo con sarcasmo, il che lo fa diventare ancora più aggressivo finchè non mi trovo con le spalle al muro e respirando affannosamente.

“dimmi che cosa le hai fatto?” grida prendendomi per la canotta togliendosi prima i guanti. Questo mi vuole uccidere sul serio.

“Vuoi proprio saperlo?” continuo non intimorito.

“Avanti, parla!” mi stringe ancora più forte

Beh, in fondo me lo ha chiesto lui, non posso negargli la verità! Se non lo ha fatto Anya lo farò io… così impari piccola ingenua!

Proprio quando sto per aprire bocca, non so il perché ma le parole di Anya continuano a rimbombare nella mia mente!

“SEI UNO STRONZO! NON HAI UN CUORE! TI ODIO, VA ALL’INFERNO!”

Mi stanno ossessionando!

Forse mi pentirò di quello che sto per fare ma…

“Nulla! non è successo nulla!” ma che cazzo mi prende? Cosa sto dicendo?

“è la verità??” mi scuote ancora lui.

“Si, credimi! Forse ho fatto un po’ il cretino, è vero! ma lei ha rifiutato e l’ho lasciata a casa!” mi guarda dritto negli occhi come per assicurarsi che stia dicendo la verità.

Mi molla la canottiera e va via senza dire più niente.

Io scivolo affaticato lungo il muro alle mie spalle finché non tocco terra esausto. Con la testa appoggiata e gli occhi che fissano il tetto, penso e ripenso a quello che ho fatto!

“Mi devi un favore Anya!” penso ad alta voce tossendo dalla fatica.

 

                                                                         *******************************

 

Dopo due settimane di prove, collere e deliri, quel giorno finalmente arriva! Proprio così, due giorni prima del Natale si svolgerà la tanto attesa sfilata. Tutti sembrano emozionati all’idea di sfilare davanti a tutta la scuola nella paura che possano fare qualche brutta figura, ma a incoraggiarli ci sono io!

“Ragazzi, non temete perché andrà tutto alla perfezione! Abbiamo faticato interi pomeriggi e adesso siamo qui pronti per entrare in scena!”

“Ma tu non sfili, Anya?” mi domanda una ragazza.

“No, io sono la presentatrice! Invece Hilary sì!”

“Anya, abbiamo un problema!” irrompe Hilary dietro le quinte facendomi cenno di seguirla.

“Cosa è successo?”

“Guarda tu stessa!” vedo Eva e le sue amiche(tra cui quella Tresy) indaffarate a prepararsi per sfilare. Ma se non erano nemmeno tra i partecipanti!!

“Eva, cosa stai combinando??”

“Ci prepariamo, non lo vedi?” risponde acida.

“Non mi sembra che tu mi abbia detto che avresti partecipato!” comincio ad innervosirmi.

“Mi sarà passato di mente! E poi io faccio quello che mi pare!” quanto è odiosa!!!

“Ah sì? E sentiamo, quali abiti userai??”

“Ovviamente quelli preparati da me, per conto mio!” risponde con la sua faccia tosta.

“Ma sei impazzita? È da due settimane che proviamo e abbiamo stabilito il tempo, la musica, i commenti e ogni cosa alla perfezione, e ora arrivi tu e vuoi portare scompiglio?” le grido.

“Non me ne importa un fico secco, che tu voglia o no i miei abiti andranno in passerella!”  ci guardiamo con ostilità. Possibile che voglia rovinarmi pure questo?

“Ok, fai come vuoi, ma sarai l’ultima a sfilare,non avrai la musica di sottofondo e nemmeno una fotografia! Quindi arrangiati!” alla fine mi arrendo imponendo le mie condizioni. Fa una faccia irritata e ritorna al suo lavoro.

Raggiungiamo i veri protagonisti di questa serata…

“Ok, mancano 5 minuti e do inizio alla serata! Tranquilli!” sembrano rasserenarsi.

“Sei sicura di volergliela dare vinta a quella?” mi domanda Hilary.

“Senti, non mi sembra il caso di litigare e mandare tutto all’aria quindi che faccia quello che le pare tanto è una battaglia persa!”

“Come vuoi, ma spero non combini guai!”

“Lo spero anch’io!”

“Su! È ora! Si va in scena!!” grida Hilary entusiasta.

Si apre il sipario e raggiungo il palco col microfono in mano.

“Buonasera miei cari studenti! L’attesissima sfilata di Natale è arrivata! Le nostre stiliste hanno liberato la loro fantasia per creare i loro capi di abbigliamento. Io stessa indosso un completo creato da Tenma Kuroki…” indosso infatti un tubino viola con cintura in pelle in vita e leggins neri. “bene, basta perderci in chiacchiere inutili e la prima linea è stata preparata proprio da Tenma!!”

Via!! Le ragazze escono una dietro l’alta reggendosi sui tacchi, percorrendo tutto il palcoscenico e mettendosi in posa per delle foto.

“Una collezione tutta al femminile, elegante e romantica,  accompagnata da accessori accuratamente scelti!” commento stando in piedi leggendo il foglio.

Il tempo passa e tutto sembra proseguire per il verso giusto, fin’ora nessuno è caduto o si è fatto male!!

Adesso è il turno di Hilary, mio Dio! Mi sa che ho cantato vittoria troppo presto!!

Percorre il palcoscenico alla testa della fila, se cade lei cadranno tutte!!

Si ferma, girandosi su se stessa per far ammirare il suo abito, nero, parecchio scollato e che mostra gran parte delle cosce, ma non troppo volgare. Mi accorgo che tra i fischi e urla di alcuni deficienti, Yuri le fa l’occhiolino e dall’imbarazzo,andandosene quasi inciampa ,ma per fortuna si ricompone, fiù!

La sfilata giunge quasi al termine e così decido di dare gli ultimi ringraziamenti…

“Ragazzi, è stata una serata da non dimenticare, ma per sfotuna siamo giunti alla fi…”

“La serata deve ancora incominciare!!! Perché adesso arrivano i veri capolavori creati dalla sottoscritta!” grida entusiasta Eva che spunta all’improvviso interrompendomi.

“Che diavolo stai facendo?” le rivolgo a denti stretti.

“Non ricordi? Tocca a me ora! Forza ragazze, diamo il via allo spettacolo!” alla fine, tra gli applausi di tutti vengo costretta a lasciarla fare! E dire che volevo fare finta di averlo scordato chiudendo più in fretta che potevo con saluti e ringraziamenti.

Ma la mia faccia si fa più disgustata non appena vedo che le sue modelle sfilano quasi nude: top cortissimi, pantaloncini e gonne inguinali, il che provoca una certa eccitazione tra il pubblico maschile. Mio dio, ma non si è accorta che sono presenti i professori e soprattutto il preside. Metto una mano in faccia in segno di disperazione e vergogna!

“Ma è impazzita?” mi domanda Hilary raggiungendomi dopo essersi cambiata.

“Per favore Hila, non dire nulla! meglio se facciamo finta di niente!”

E così, dopo che anche questo spettacolo ( a mio parere osceno) finisce, spingo a forza Eva dietro le quinte perché non vuole proprio togliersi dalle scatole.

“Bene, stavolta abbiamo concluso sul serio! Questa ultima pagliacciata non era prevista…” confesso sottolineando per bene le ultime parole.

“…ma lasciamo perdere! Allora questa sfilata è stata molto importante perché come sapete, le offerte che avete lasciato alla ragazza che sta all’ingresso, andranno dritti dritti in beneficenza all’orfanotrofio del paese! Anche quei poveri bambini meritano un po’ di felicità a Natale! Adesso potete andare in cortile dove troverete un banchetto preparato dai ragazzi del corso di cucina! Spero sia di vostro gradimento e buon natale a tutti!!” immediatamente tutti sgombrano l’aula magna dirigendosi in cortile. Tra la folla intravedo pure Rai, che raggiunto da Tresy si avvia all’uscita. È così sembra finita. Subito cala sul mio volto un velo di tristezza che non passa inosservato ad Hilary.

“Ehi, avevi promesso che per stasera non ci avresti pensato! Su dai, goditi la serata, è andato tutto lisco, a parte l’irruzione di Eva!” lei cerca di tirarmi su il morale. “dai, non vieni fuori in cortile?” mi invita a seguirla.

“No, vado un attimo sul tetto a prendere un po’ d’aria! Vi raggiungo dopo! Tu vai, Yuri ti starà aspettando!” le dico maliziosa.

“Dici che avrò fatto bella figura ai suoi occhi?” mi domanda imbarazzata.

“Hai fatto faville tesoro!”

“Ok, allora vado!”

“Hilary?” la richiamo prima che esca.

“Non ci sono per nessuno, ok?” le raccomando.

“Ricevuto!” mi capisce al volo e scappa.

Voglio stare un po’ da sola e riflettere.

 

                                                                    ********************************

 

“Come ti sono sembrata Rai? Ti è piaciuto il mio vestito?” mi domanda standomi appiccicata al collo.

“Si, era carino!” rispondo incerto. Non credo che quel coso inguinale potesse definirsi vestito.

“Ho visto il modo in cui mi guardavi, sai?” ma che si è messa in testa? Io mica guardavo lei ma… Anya!

Si avvicina per baciarmi ma la blocco subito togliendo le sue braccia intorno al mio collo.

“No Tresy!”

“Ma che ti prende?” mi domanda accigliata.

“Mi dispiace! Tu sei una ragazza molto carina ma… non possiamo andare oltre, capisci?” cerco di spiegarle in modo educato.

“In pratica, mi stai scaricando??” chiede irritata con le mani ai fianchi.

“Se la metti in questi termini…si!”

“OH, non sarà mica per quella Anya, spero?”

“Proprio così!”

“Mio Dio, aveva ragione Eva!” confessa mordendosi immediatamente il labbro, il che mi insospettisce.

“Eva? Non ci sarà il suo zampino spero!” non ricevo nessuna risposta così mi vedo costretto a usare un linguaggio meno accurato.

“Beh se è così, tu e la tua amica potete gentilmente andare a fanculo e lasciami in pace!”

In tutta risposta ricevo un bello schiaffo.

“Stronzo!” grida e va via infuriata.

Adesso l’offesa sarebbe lei? che matta!

Non resta che trovare Anya adesso.

 

                                                                             ************************

 

“Eri davvero uno schianto sai?” mi rivela Yuri baciandomi il collo. Sto per esplodere!!

“Lo pensi veramente?”

“Certo! sei l’unica che ho guardato veramente!” mi bacia ma vengo interrotta e lui si scosta irritato da Rai.

“Hilary, sai dov’è Anya?” perché la cerca ora?

“In verità non dovrei dirtelo, ma… si trova sul tetto!”

“Ok, grazie!” sorridendo si dilegua all’istante e io riprendo il discorso che avevo interrotto con questo bel rossiccio.

 

                                                                    *********************************

 

Raggiungo la terrazza, apro la porta d’uscita e un colpo di aria gelida mi fa rabbrividire.

È molto buio e vedo una figura appoggiata alla ringhiera del balcone,che osserva il cielo. È lei!

Mi avvicino ma lei non sembra essersi accorta della mia presenza, così faccio in modo di non spaventarla.

“Ciao Anya!” la saluto con tono dolce mettendomi accanto a lei, che presa di sorpresa si volta di scatto verso di me.

“Ciao…” saluta guardandomi per un breve attimo e poi ritornando ad osservare il cielo stellato.

“Bella serata! È stato molto generoso donare quei soldi ad un istituto!”

“Già! almeno loro saranno in qualche modo felici  a Natale!”

“E tu? Tu sei felice?” gli domando un po’ intimorito.

 

                                             ***********************************

Mi chiedi se sono felice? Come se non lo sapessi Rai!

“Non lo so! A chi importa!” rispondo facendo spallucce.

“a me importa!” lo guardo intensamente negli occhi. “Tra me e Tresy non c’è mai stato niente, mi sono fatto manipolare, ma credimi!” mi sorride, sembra sincero.

“Rai, c’è una cosa che devo dirti!” voglio dirgli tutto, adesso o mai più!

“No aspetta! Prima devo farlo io! Mi dispiace di avere dubitato di te, ma il pensiero che lui ti potesse solo sfiorare mi ha mandato in bestia!” cosa? E ora come trovo il coraggio di dirgli cosa è veramente successo?

“Anya, tu sei molto importante per me! non mi era mai capitato di innamorarmi così, non voglio perderti per nessuna ragione al mondo!”  a queste parole mi viene una fitta al cuore.

“Tu cosa dovevi dirmi?” o no! e ora?

“Che, che ti amo! Rai, tu sei tutto per me!” non ci sono riuscita, lo sapevo che alla fine non avrei trovato il coraggio! Forse finalmente potrò dimenticare questa brutta esperienza e lasciarmela alle spalle e lui non saprà mai niente! Ma non commetterò più uno sbaglio simile, promesso… mai più!

Ci uniamo in un dolce bacio, che mi è mancato da morire! Sentirlo di nuovo mio e solamente mio!

Veniamo però d’un tratto spaventati dai colpi di fuochi d’artificio che scoppiano nel cielo. Sembrano provenire dal cortile di sotto.

“Ma cosa? Chi è stato l’idiota che ha portato i fuochi d’artificio?? Mi domando affacciandomi per vedere di sotto.“Lo sapevo, quello stupido di Boris! Spero solo che il preside non dica nulla, non erano previsti nel programma!” dico a Rai mordendomi il labbro inferiore.

“Stai tranquilla, in fondo a Natale diventano tutti più buoni, no?”

“Già, credo di si!”

All’improvviso mi accorgo che cadono dal cielo fiocchi di neve…

“Wow sta nevicando!” affermo incredula facendone cadere un po’ sulla mia mano.

“Hey! Voi due, perché non scendete a brindare con noi??” ci grida Hilary dal cortile agitando le braccia.

“Andiamo?” gli dico.

“Certo!” mi da un ultimo bacio “Buon Natale Anya!”

“Ma mancano ancora due giorni!”

“Chi se ne importa!”

E così scendiamo velocemente e raggiungiamo gli altri.

Credevo che fosse tutto finito ed invece sono ancora qui, con il mio Rai a festeggiare il Natale più bello della mia vita!

 

To be continued

 

 

 

Bene! Avrete sicuramente notato che questo capitolo è un po’(anzi, decisamente) più lungo del normale! Volevo dividerlo in due ma non riuscivo a trovare un titolo per il primo pezzo e ci ho rinunciato! Con un po’ di fatica credo che avrete capito come sono andate più o meno le cose!(spero!) non sono convinta perché credo che sia un po’ confuso ma ditemi come sempre la vostra ,non importa se sia negativa o altro, l’importante è essere sinceri! Bene passiamo alla storia…  

Eva la perfida si deve immischiare sempre in tutto, pure alla sfilata! Anya , poverina deve subire le sue insidie! Ma alla fine Rai ed Anya hanno fatto la pace, anche se il merito è pure di Hiwatari, sembra strano ma è così, non ha detto nulla! sembra che per il momento rimarrà un segreto tra Kai ed Anya! Verrà fuori o è destinato a rimanere solo un brutto ricordo?

Ringrazio che ha recensito, messo tra i preferiti, ricordate, seguite  e a chi legge soltanto!

Un kiss for you!XD

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Capitolo 17
*** Il Test ***


Natale…
La festa più dolce che ci sia e che mette tutti di buon umore! Almeno è quello che penso io.
Ma purtroppo anche questa lunga festa è finita e il quadrimestre si sta per chiudere. Tra festeggiamenti, regali e pomeriggi trascorsi insieme ai miei amici, i compiti delle vacanze mi sono totalmente passati di mente e come sempre mi ritrovo a svolgerli l’ultimo giorno! Povera me! Non voglio immaginare la faccia dei miei genitori quando si ritroveranno la mia pagella disastrosa davanti, con i voti di questo primo quadrimestre! Mi rinchiuderanno nella mia stanza per interi pomeriggi finché non verrà inciso sul registro un voto decente. Il fatto è che in questi mesi sono stata presa da eventi del tutto nuovi ,come per esempio, emh… diventare la presidente d’istituto! Ecco! Partiamo da questo: non trovate anche voi che questo ruolo mi mette davanti a delle responsabilità enormi rispetto a tutti gli altri studenti ,che mi impegnano tutto il giorno non facendomi trovare il tempo di studiare? Eh? Potrebbe essere convincente come scusa?
… … ….
Ok, ho capito! Anche voi siete come mia madre!
“Figliola, devi organizzare meglio i tuoi impegni e dare il massimo di te in ogni cosa che fai!” che rottura!  
Oppure come il preside…
“Sarizawa, i tuoi voti stanno calando! Prima di essere la presidente sei innanzi tutto una studente che deve affrontare la maturità!” doppia rottura!
Vogliamo parlare di mio padre?  … … … Meglio di no!
In questo periodo la mia voglia di studiare è scesa a dismisura e la mia voglia di dormire è salita alle stelle!!
Sono seduta alla scrivania e i libri davanti, presa da un sonno allucinante! La colpa non è mia, ma del mio letto che continua a tentarmi! Sento che mi dice con voce desiderosa…
“Forza Anya, cosa aspetti! Io sono qui, caldo e morbido pronto a coccolarti e ad accompagnarti nel mondo dei sogni! Cosa stai aspettando? Lascia perdere questi insulsi compiti e abbraccia questo soffice cuscino, ti sembrerà di essere in paradiso!”
Visto? L’avete sentito vero? … … …
Ok,è ufficiale, sto impazzendo! Ma ora basta!! Devo studiare e nessuno mi deve tentare! E tu stupido letto, chiudi il becco!!!
Comincio a scrivere, ma dopo pochi secondi inizio a sbadigliare e piano piano gli occhi mi si chiudono…
Vabbè, magari due minuti mi far…ann..o ben….(crollata!)

                                                                 ******************************

“Forza, colpisci!! Mettilo al tappeto e vinci il round! No, non così! Oh santi numi, non vedi che è alle tue spalle?”
Dlin dlon!!!
“Su continua, vai col destro e poi giù!”
Dlin dloon!
“Hilaryyyyy! Vai a vedere tu chi c’è alla porta? Io sono sotto la docciaaaa!!”
“Si, mammaaa! Ma chi rompe a quest’ora?  Jack, tu continua a colpire! Vado a vedere chi rompe e torno subito! Non mollare, sei ad un passo dalla finale!”
Dliiin dloooon!!!
“E STO ARRIVANDOOOO!” urlo infuriata.
Stavo seguendo ,bella comoda sul divano, la semifinale di wrestling in tv e mi devono interrompere! Ma chi può essere alle cinque del pomeriggio? Non credo sia Anya, aveva detto che avrebbe studiato oggi, o sarà una vicina rompiscatole!
In tal caso non avrò problemi a riceverla col pigiama, vestaglia rosa, capelli arruffati e le pantofole di Snoopy! Mi sono svegliata molto tardi e farò una doccia stasera!
Il campanello continua a suonare insistentemente, diamine!!!
“Sto aprendooo!!” dico mentre apro velocemente la porta.
“Ciao Hilary, son…” non gli lascio terminare la frase che subito gli  chiudo bruscamente la porta in faccia appoggiando le spalle su di essa in preda al panico più assoluto.
“Oddio, Yuri! Ma che ci fa qui!” penso a voce alta. Dopodiché faccio volare le pantofole in salotto e guardandomi allo specchio mi sistemo i capelli, che sembrano quelli di Einstein, o peggio!!
Mi do un’ultima sistemata prima di aprire la porta.
“Ciao, Yuri!” lo saluto imbarazzata.
“C-ciao! Disturbo?” domanda ancora sconvolto per come l’ho ricevuto.
“No, no! Anzi, scusami per prima, ma il fatto è che avevo dimenticato di …spegnere il microonde!” che pessima scusa.
“Non fa nulla!”
“Entra pure, accomodati!” lo invito molto agitata.
Dopo essere entrato, lo faccio accomodare sul divano del salotto e si guarda un po’ intorno…
“Sei sola?” perché lo vuole sapere???
“S.. NO! C’è mia madre di sopra!”
“Capito! Non sapevo fossi una fanatica di wrestling!” mi domanda sorridendo mentre io spengo di scatto la TV.
“No, infatti non lo sono! È appena finito un telefilm che guardo spesso e venendoti ad aprire è cominciato quest’altro programma, eh eh eh!” mio dio che figura! In realtà io sono una grande appassionata di questo sport, se così si può definire! È strano,ma proprio per questo non lo sa nessuno a parte mia madre e Anya!
 “Sono venuto per chiederti se, bhe… ecco,ti andrebbe di uscire con me stasera! Al cinema o se vuoi un luogo più tranquillo!” quindi è venuto fino a qua per chiedermi di uscire con lui??? woooow!
Deglutisco insicura sulla risposta da dare. Lui continua a fissarmi con quegli occhi. Perché ho paura di stare da sola con lui?non mi mangia mica! O forse è sempre quel motivo che mi spinge a rifiutare…
“Mi, mi piacerebbe moltissimo ma… ecco, ho delle cose da fare, mia madre ha preso una settimana di ferie per stare con me e io non voglio lasciarla sola, capisci?” cerco di spiegare in modo convincente. È vero, mia madre è in ferie ma anche se la lasciassi sola non le dispiacerebbe.
“Capisco…” afferma con un sospiro non molto convinto. “Allora fammi sapere quando queste ferie finiranno e quando avrai intenzione di uscire da sola con me! Sempre se vorrai, ma non credo! Scusa per il disturbo,me ne vado!” dice con tono quasi alterato. Avrà sicuramente capito tutto.
“No, Yuri! forse non hai capito, io…”
“No, non disturbarti! So dov’è la porta! Ci vediamo a scuola!” esce senza nemmeno guardarmi mentre io rimango in mezzo al corridoio immobile a fissare quella porta! Mio dio, che cosa ho fatto…
“Hilary, di chi era quella voce, era un ragazzo?” mi domanda mia madre mentre scende le scale con l’accappatoio e un asciugamano in testa.
“Nessuno!” rispondo quasi in lacrime correndo su per le scale per raggiungere la mia camera e chiamare Anya.

                                                                *****************************

Vengo svegliata dallo squillare del mio cellulare. Alzo la testa, un po’ frastornata, dalla scrivania e senza vedere chi è, premo il tasto rispondi.
“Pronto?” rispondo sbadigliando.
“Sono Rai! Stavi dormendo?”
“Buongiorno Rai! Mi sono appisolata!”
“Buongiorno? Vorrai dire buonasera!”
“eh? Ma che ore son… mio dio, le sette di sera???” grido alzandomi di scatto appena guardo la sveglia.
“Scommetto che non sei riuscita a finire i compiti!”
“No , ma che dici! Non li ho nemmeno iniziati, povera me!” confesso disperata.
“Peccato, volevo portarti al centro commerciale stasera!”
“Cosa? Beh allora vuol dire che rinuncerò allo studio!”
“Anya…”
“E dai? Li farò al ritorno!”
“Va bene…”
“Allora vieni tra un’ora?”
“Ok, non farti aspettare!”
“Ma quando mai io ti ho fatto aspettare?”
“Diciamo sempre!”
“Scemo, a dopo!” stacco la telefonata e arriva un messaggio di Hilary:
-Anya, ho combinato un disastro!!!!!-
Ok, quando mette la parola disastro seguita da una serie infinita di punti esclamativi mi devo davvero preoccupare!
Meglio telefonarle, perché sono sicura che raccontandomelo via sms non ci capirei un tubo!
“Hilary, di che disastro parlavi?” le domando subito senza saluti o giri di parole.
“Yuri…” si limita a dire con tono triste.
“Yuri cosa?”ancora non capisco dove sia il problema…
 “Mi sa che Yuri non mi rivolgerà più la parola!”
“Perché mai?”
“Perché ho rifiutato un suo invito…”
“Cooosa? Tu devi essere matta! Se fossi stato in lui, ti garantisco che ti avrei strozzato, come minimo! E non mi dire che è per la solita questione dell’incoraggiamento o sostegno morale che sia, perché stavolta io sono infuriata con te!”
“Non sai come mi sento! Ma non è solo per quel motivo, lo sai benissimo perché!” ah io dovrei saperlo?
“In questo momento non mi viene in mente!”
“Perché, ecco…io non sono mai stata con un ragazzo, capisci?” appena lo dice mi do un colpo in faccia con una mano in segno di disperazione.
“E sarebbe questo il tuo motivo? Quindi non uscirai mai con lui, a quanto ho capito!”
“Ma no! Cosa penserà quando gli dirò che non l’ho mai fatto?” . Meno male che stiamo parlando al telefono perché se fosse stata qui l’avrei lanciata dalla finestra!
“Se davvero ci tiene a te, non darà la minima importanza a questa cosa!” possibile che sia così tonda? Per tutti c’è una prima volta!
“Dici davvero? Posso chiederti una cosa? Quando sei stata con Kai, era la tua prima volta?” ma perché mi chiede queste cose? Sa benissimo che mi fanno innervosire!
“Non dovrei nemmeno degnarmi di risponderti a questa stupida domanda ma… sì, era la prima!” rispondo facendo prima un lungo sospiro.
“E lui non ha detto nulla?” e continua pure!
“Per quando imbecille possa essere quel ragazzo, no! si è limitato a dire, bene! E non so cosa volesse insinuare!” e poi non capisco cosa avrebbe avuto da ridire,insomma!!
“Ho capito!”
“Perché non provi a chiamarlo e a chiedergli che hai cambiato idea?”
“Ok, ci proverò!”
“Adesso ti lascio perché Rai mi porta al centro commerciale!”
“Allora è meglio che ti sbrighi, ciao!”
Stacchiamo e io faccio un lungo sospiro ripensando a certe cose che mi fanno stare male, come Kai! Ma lasciamo perdere! Corro in bagno prima che lo trovi occupato!

“Oggi sei strana!” mi dice Rai, sorseggiando la sua bevanda calda.
“Che intendi dire?” domando gustandomi il mio mega bignè al cioccolato.
Dopo avere girato tutti (e intendo proprio tutti) i negozi del centro commerciale, siamo saliti all’ultimo piano dove si trova la caffetteria, e qui ci siamo seduti a chiacchierare.
“Ti rendi conto che mi hai fatto entrare in tutti i negozi? E guarda quanta roba hai comprato! Non è da te!” mi rivolge indicando gli innumerevoli sacchetti.  “Di solito non compri nulla, al massimo compri un lecca lecca!” aggiunge scherzosamente.
“Hai ragione, ma non so che mi è preso! È come se avessi un desiderio e comprando questa roba mi sono sentita appagata!”
“Comprando decine di cose, tra cui borse, creme, scarpe, jeans ecc… ti fa sentire appagata? Voi donne siete matte!” afferma scuotendo la testa.
“Davvero ho comprato tutte queste cose?” domando quasi incredula.
“Certo, per non parlare degli occhiali che si illuminano al buio! Non ho capito a cosa ti servono! Non li porti nemmeno gli occhiali!!”
“Ops, mi sa che ho davvero esagerato!”
“Troppo tardi, bella!” mi rassegna.
“Devo essere impazzita! Scusi cameriere, mi può portare un altro bignè e una cioccolata calda! Grazie mille!” ordino al cameriere,fissata severamente da Rai.
“Che c’è?”
“Visto? L’hai fatto di nuovo!” mi dice con tono di rimprovero.
“Ma che c’entra? questo è un bisogno vitale, è solo un bignè…”
“Il terzo bignè!” mi corregge lui.
“Ah! Vabbè, da domani mi metto a dieta!” affermo sorridendo a trentadue denti mentre vengo servita.
“Che ti prende adesso?” mi domanda incuriosito.
“Guarda quella coppia laggiù!” dico indicando quei due, che stanno alle sue spalle, un po’ più distante.
“Stanno parlando, che c’è di strano?” mi chiede rigirandosi verso di me.
“Osserva attentamente! Adesso lei si toccherà il collo e poi si arriccerà una ciocca di capelli con le dita! Guarda tu stesso!” si volta di nuovo a osservare quei due piccioncini,  dopo pochi secondi la ragazza fa alla lettere ciò che io avevo previsto.
“Wow, ma come hai fatto?” mi domanda a bocca aperta Rai.
“Si sa, è una donna e sta usando il linguaggio del corpo  per sedurre quel ragazzo! Sta flirtando!” gli spiego con aria da snob.
“Non ricordo che tu hai –flirtato- quando sei uscita con me!” chiede imitandomi.
“Non te ne sei accorto, caro!” rispondo maliziosa.
“Beh, allora Yuri deve avere capito benissimo il linguaggio del corpo!” mi dice ad un tratto.
“Eh? Yuri? ma che c’entra!”
“Guarda tu stessa!” mi giro alle mie spalle e vedo Yuri seduto ad una tavolo vicino alle finestre, quindi molto distante da noi che si bacia molto appassionatamente con una ragazza mora.
“Brutto figlio di una… come osa?” comincio ad arrabbiarmi e a stringere il bignè facendo fuoriuscire tutta la crema.
“Ma non si stava frequentando con Hilary?”
“Infatti! Ma vatti a fidare degli uomini, tutti uguali! Adesso gli faccio vedere io!” faccio per alzarmi ma Rai mi ferma.
“Anya, no! non puoi farlo!”
“Non posso farlo? Hilary è una mia amica e non tollero che venga presa in giro in questo modo!”
“Lo so, ma adesso calmati e siediti! Non è una questione che ti riguarda direttamente, lascia che se la sbrighino da soli! Ok?” mi guarda supplicandomi di sedermi e farmi evitare una figuraccia davanti a tutta questa gente. Alla fine mi rimetto al mio posto sbuffando ma osservandolo tutto il tempo.
“Dio, che rabbia che mi fa! E sai qual è la cosa mi fa infuriare ancora di più? Che fino ad un’ora fa l’ho difeso, dicendo ad Hilary che è una stupida a rifiutare un suo invito! Ti rendi conto?” mi sfogo stringendo i pugni.
“Alla fine non è poi tanto diverso da quel suo amichetto,Hiwatari!”
“Già… vorrei andarci e fargli prendere uno spavento così grande da fargli diventare bianchi quei capelli! Pensi che lanciandogli questo piatto gli procurerò un trauma cranico abbastanza forte da portarlo in coma?” chiedo con uno sguardo da assassina prendendo quel piatto in mano. Ma Rai me lo toglie un po’ impaurito e cerca di calmarmi.
“Vuoi smetterla? Lascia stare questo piatto!”
“E dai, che ne dici di un bicchiere? O una forchetta nell’occhio…” mi prende  e mi trascina fuori.
“Forse è meglio andare! Tutto questo shopping e zucchero ti hanno dato al cervello!” continua a mormorare, mentre io oppongo resistenza ma lui mi trascina per le braccia fuori.
“Rai, ma che fai? Hilary è anche tua amica!”
“Si, ma tu stai esagerando! Può anche non essere come sembra! Forza, l’ascensore è arrivato!” entra lasciandomi spiazzata.
Non è come sembra??
“Come puoi dire che non è come sembra, perché io ho visto benissimo quello che ho visto!” gli rivolgo agitando le braccia.
“Vuoi entrare? L’ascensore si sta per chiudere!!!” mi incita.
“Oh no! arrivo!” riesco ad entrare un attimo prima che si chiuda, trascinandomi gli enormi sacchetti.
Tsz, Yuri, sei in un mare di guai! Appena ti incontro te ne dico quattro! Ritieniti fortunato perché a fermarmi c’era Rai, ma la prossima volta puoi scavarti la fossa!

A scuola, il giorno seguente, vengo a sapere da Hilary che ha provato a chiamare Yuri per farsi “perdonare” ma non ci è riuscita poiché il telefono di quest’ultimo era spento.
So io perché era spento!
Inoltre lei è molto giù di morale stamani, perché il russo alla sua destra non l’ha né salutata, né guardata. Osserva concentrato quella lavagna prendendo appunti di fisica.
Bravo, goditi questi ultimi momenti, perché appena ne avrò l’occasione ti riduco in polpette! Ti conviene numerare le ossa del tuo scheletro, perché lo distruggo!
Ok, forse il mio istinto omicida in questo periodo sta toccando il limite! Datti una calmata Anya!
Durante la pausa pranzo, prego Hilary di accompagnarmi in bagno urgentemente!!
Durante il tragitto…
“Che cosa devo fare? Non meritava di essere trattato così!” mi rivolge dispiaciuta.
Invece lo meritava eccome! Anzi, due calci nel sedere non sarebbero stati male!!
“Senti Hila, lascialo perdere! Dai retta a me, lui non ti merita, anzi non degnarlo più di un tuo sguardo!” le raccomando innervosita.
“Ma se tu stessa mi hai consigliato di scusarmi!” dice confusa.
“Ho detto così? beh, dovevo essere impazzita in quel momento!”
“Tu sei strana ultimamente!”
“No, io ti sto consigliando quello che è giusto! E adesso entriamo in questo bagno che me la sto facendo addosso!”
“Come vuoi…” sospira arrendendosi.
Apro la porta.  Sono io la prima ad entrare e la prima ad accorgermi di una scena che mi lascia completamente sconvolta. Così, senza dare il tempo di entrare alla mia amica, che non ha visto per fortuna nulla, la spintono fuori e usciamo chiudendomi la porta alle spalle agitata.
“Si può sapere che ti prende? Perché non siamo entrate?”
“Emh, perché non ci devo più andare!” invece no, mi sto trattenendo al massimo!!
“Ma se un secondo fa stavi a pregare per non fartela addosso!”
“Lo so, ma ora è passata! Strano eh?” dico facendo una risatina.
“Tu sei strana! Su fammi entrare!”
Lei tocca la maniglia della porta ma io mi paro davanti a lei.
“No non puoi!” dico autoritaria e questo la insospettisce.
“Perché?” chiede accigliata e a braccia conserte.
“Perché c’è una fila pazzesca, credimi! È meglio che andiamo ai bagni del piano di sopra! Sai, ho sentito che sono più puliti!” la convinco prendendola a braccetto.
“Va bene, ma tu non me la racconti giusta!” dice puntando il dito.
Wow, l’ho scampata bella! Ma che dico? Ivanov l’ha scampata bella!
Ebbene sì, era lì dentro, di nuovo intendo a baciarsi con quella…
Ma perché lo sto coprendo!!
Volete sapere perché?
Perché so come ci si sente a vedere la persona che ami a divertirsi con un’altra! Io questa esperienza l’ho vissuta in prima persona e più di una volta! E  se avete seguito la mia storia, beh… avreste dovuto intuirlo.
Non voglio che lei soffra! Sarò pure una pessima amica, ma non posso vederla nello stato in cui sono stata male io!


“Sarizawa, puoi dirmi quale formula avresti usato per risolvere questo problema?” eh? Cacchio,ieri non ho proprio fatto niente!
L’ora di matematica, il mio incubo peggiore! Tutti attendono una mia risposta.
Però all’improvviso una lampadina si accende sulla mia testolina diabolica…
“Professoressa, purtroppo il preside mi aveva riferito di raggiungerlo nel suo ufficio per discutere riguardo ad alcuni problemi che non sto qui a spiegare, mi dispiace perdermi la restante spiegazione! Quindi, posso andare?”  
“Per questa volta te la sei cavata,quindi vai!”
Evvaiiii!!!
In verità non è stata una balla, perché sarei comunque dovuta andare dal preside, ma l’ora successiva!

                                                                    ******************************

Sono uscito due minuti dalla classe per prendere una boccata d’aria fresca, con la scusa del bagno!
Inoltre non riesco a stare vicino ad Hilary senza poterle parlare. Mi piace ma, ecco… è un po’ matta! Questa volta non riesco a chiudere un occhio; l’ho fatto già troppe volte, credendo che la sua scusa fosse l’emozione o l’ansia dei primi appuntamenti, ma mi sto ricredendo! Forse ho sbagliato a pensare di poter stare con lei; insomma, mi era parso di capire che le piacessi davvero e invece trova sempre una scusa! Meglio non pensarci…
Vedo Anya salire le scale, di ritorno dalla sua riunione col preside!
Ma più si avvicina e più mi fissa male…
“Finita la riunione?” le domando appena siamo vicini.
“Ivanov, togliti quel sorrisetto falso, perché so tutto di te!” mi rivolge con tono duro.
“Ma cosa?” domando confuso.
“Fai pure il finto tondo, ma tu la mia amica non devi prenderla in giro, capito? credi che non ti abbia visto con quella gambe lunghe?” oh no…
“Senti, non è come sembra!” cerco di giustificarmi.
“Ma allora è un vizio questa frase per voi uomini! perché dite tutti che non è come sembra? Io ci vedo molto chiaro!”
“Ascoltami Anya, Hilary mi piace ma…”
“Ma cosa?” ribatte lei.
“Beh, è strana! Scommetto che ti ha raccontato ciò che è successo ieri!”
“S-si!” risponde abbassando gli occhi.
“E che cosa dovrei fare io? Eh?”
“Parlarle, chiarirvi! E non andare a rifarti con un’altra!”
“Ma come caz… ma come faccio a parlare con lei se ogni volta ci sei tu, o Rai o chissà chi?” dico alzando un po’ la voce.
“Forse hai ragione ma…”
“Ma sai che ti dico? Dì alla tua amica che se ha intenzioni serie deve smetterla di fare la bambina, perché non lo è più oramai! Non posso prendere sempre io l’iniziativa e…Anya, ci sei?”le domando vedendola sbiancare d’un colpo e toccarsi le tempie chiudendo gli occhi.
“Si, è solo che mi sento strana…” dice appoggiandosi al muro. Ma improvvisamente vedo i suoi occhi –scomparire- all’indietro e cade a terra priva di sensi. Subito mi abbasso e cerco di svegliarla scuotendole il viso delicatamente, con una mano.
“Anya! Anya! Che ti prende? Svegliati!” le dico agitato.
“…Cavoli, è svenuta!”
La prendo in braccio e la porto in infermeria.

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Apro gli occhi, presa da un terribile mal di… tutto? Sì, proprio tutto! Dall’odore orribile di alcool, intuisco che mi trovo in infermeria e voltandomi verso destra vedo Yuri, seduto accanto a me, un po’ preoccupato.
“Tutto apposto? Sei svenuta…”
“Credo di si!” rispondo mettendomi seduta.
“Sei sicura?”
“In effetti mi gira ancora tutto, ma non capisco che mi sia successo!”
“Nulla di preoccupante! Solo un normale calo di pressione!” interviene rassicurante l’infermiera.
“Non mi era mai successo!”
“Hai fatto colazione stamattina?”
“Veramente no! avevo una leggera nausea!”
“Voi ragazzi di oggi! Credete di poter affrontare una giornata scolastica senza consumare un pasto così importante come la colazione!”
“Non tema! Adesso corro a rifornirmi di zuccheri!” le assicuro sorridendo.
“Se stai bene, io tornerei in classe! Mi avranno preso per disperso!” dice alzandosi Yuri.
“Ok, ma pensa a ciò che ti ho detto! Parla con lei!”
“Ci proverò!”
“Ah, Yuri?” lo richiamo prima che vada via. “potresti non dire a nessuno che sono svenuta?neppure ad Hilary?” lo prego gentilmente. Lui si limita ad annuire e corre via.
Oddio, mi sento distrutta, non voglio tornare in classe!
Chiudo gli occhi e appoggio la testa sul cuscino.
“Infermiera, avrei bisogno del disinfettante!” irrompe Kai, aprendo la porta.
“Hiwatari, un giorno ti porteremo al pronto soccorso, mi sa!” risponde l’infermiera ormai abituata.
“Il ginocchio sanguina…” la appresta lui. se la sarà fatta a calcetto.
La donna lo disinfetta e lui, che non si era accorto della mia presenza, adesso mi osserva.
“Ma che brutta cera, Sarizawa!” mi dice beffardamente.
“Divertente, ma nessuno ti ha chiesto niente!” rispondo acida e mi alzo per andarmene.
La sua presenza mi ha fatto venire la voglia di tornare in classe!
Uscendo dalla scuola, io e Rai offriamo un passaggio ad Hilary, che stranamente rifiuta dicendo che prima deve fare una cosa della massima urgenza. Così la salutiamo e andiamo a casa.

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“Yuri! Yuri!” lo richiamo agitando da lontano una mano, prima che entri in macchina con gli altri. Lui lii di aspettarlo e mi raggiunge con fare distaccato.
“Devi dirmi qualcosa?” chiede con fare frettoloso.
“Ecco, si! Per l’altra volta non te la sei presa, vero?” domando intimorita.
“…No!” risponde non molto convinto. “e poi non era così importante!”. A queste parole ci rimango male, così seguono secondi di silenzio.
“Quindi…”
“Ciao Yu! Pensavo fossi già andato via!” mi interrompe una ragazza, che gli scocca un bacio sulla guancia.
“Sto per andarmene, ho perso già abbastanza tempo! A stasera!” gli fa l’occhiolino e raggiunge gli altri senza darmi più retta. La ragazza, accorgendosi di me, mi saluta sorridendo mentre io mi limito a forzare un sorrisetto simpatico, si certo…
Appena è arrivata questa, io sono praticamente diventata la donna invisibile. Fa finta che non gli importi più nulla di me, come se non ci fosse niente tra noi! E infatti non c’è nulla! A chi voglio prendere in giro…
Mi passano davanti con l’auto e lui mi osserva indifferentemente.
Ottima mossa Hilary, così lo stai solo perdendo!

                                                                     ******************************
Lo faccio!  
No, meglio di no! però devo pur togliermi questo dubbio…
Ma ho nello stesso tempo paura, paura che sia positivo!
Ma è impossibile, quindi non ho nulla da temere! Io e Rai abbiamo sempre fatto attenzione,  almeno credo! Ma allora perché tutto questo ritardo!?
Mi sono svegliata molto presto stamattina, presa da una paura incredibile! È da mezz’ora che fisso questo strano oggetto, stando seduta sul letto;il solo che può dirmi come stanno davvero le cose dentro di me! l’ho comprato ieri in farmacia, non vi dico la vergogna!
Che faccio? Fare questo maledetto test, o no?
Basta! Ho deciso e si fa!
Lo stringo forte e mi dirigo in bagno sperando che non ci sia nessuno. Infatti tutti ancora dormono, tanto meglio…
Arrivo davanti alla porta del bagno, sto per aprire ma…
“Anya, devi fare una cosa veloce?” mi dice mia madre uscendo di corsa dalla sua camera da letto e spaventandomi mi volto di scatto nascondendo quell’oggetto dentro la tasca del pigiama. Sembra che abbia un bisogno urgente, quindi è meglio lasciare perdere per adesso.
“No, no! anzi, non ci devo proprio andare! Fa’ pure!”  rispondo frettolosamente e correndo spaventata in camera mia.
“Ma…” dice lei confusa.
Mi chiudo la porta alle spalle riprendendo il test  e nascondendolo sopra l’armadio, dove penso nessuno andrà a curiosare.
Sapevo che non ci sarei riuscita!

“Ragazzi miei, il primo quadrimestre si sta per concludere e sinceramente i vostri voti, o almeno quelli di qualcuno, fanno veramente piangere! Come per esempio…” inizia mettendosi gli occhiali la professoressa di scienze.
Uffa, oggi sembra intenzionata a interrogare più che mai. Scende con la penna lungo l’elenco dei nostri nomi, sul registro. Io non ho un voto decente e nel caso mi chiami, credo che farò una pessima figura. Ieri ho aperto il libro di scienze e sottolineato qualcosa che ricordo vagamente, ma dopo un po’ mi sono sentita talmente male da dover correre in bagno e vomitare persino l’anima! Ormai non so più cosa pensare! Il fatto è che ci sono tutti i sintomi che potrebbero far pensare ad una… gravidanza!?  Il ritardo assurdo del mio ciclo, la nausea, gli svenimenti… e se fosse davvero così? cosa ne sarebbe della mia vita? se già, fino ad ora ha fatto schifo, questa non sarebbe altro che la ciliegina sulla torta! Anzi, meglio non parlare di torte…
“Come Huznestov!” esclama il suo nome mentre lui, che si stava nascondendo dietro il suo compagno che sta al banco davanti al suo, fa capolino con una faccia innocente. “Boris, ti metto subito in chiaro la tua situazione! Sommando le tue precedenti insufficienze, ottieni un sei! Cosa ne dici di prenderne uno in pieno?” gli domanda ironica.
“ok…” risponde sbuffando e lasciando il resto della classe sbalordita. “Suggeriscimi cervellone!” bisbiglia minacciosamente a Kappa, la mente geniale della classe,ma anche la sua vittima quotidiana, che deve subire le sue cattiverie!
“Huznestov, così cominci a ragionare!” afferma contenta della sua scelta. “Ma adesso vediamo se qualcuno è disposto a farti compagnia…” aggiunge rimettendo gli occhi sul registro alla ricerca di qualcuno da sacrificare.
Fa che non sia io, fa’ che non sia io, ti prego, ti supplico, ti scongi…
“Sarizawa! Hai un 4 che risale a novembre, vieni?” mi rivolge bacchettando la penna sul tavolo.
Anche io mi alzo e sedutami vicino a Boris, mi sottopongo a questa tortura!
“Boris, vuoi darmi la definizione di costellazione e riusciresti a spiegare il perché le costellazioni sono considerate strutture fittizie?”
Lui subito deglutisce guardandosi intorno…
“Ho capito, cambiamo! Allora enuncia le leggi di Keplero e le conseguenze!” ripropone un'altra domanda nel vano tentativo di aiutarlo.
Ma niente…
“Sarizawa? Potresti spiegarlo tu al tuo compagno?” mi rivolge togliendosi gli occhiali con fare professionale.
“Si certo!” sembrerà strano ma ricordo qualcosa su questo argomento!
“Le costellazioni sono…” inizio a esporre il mio discorso, seppur povero di importanti contenuti. Ma ecco che ad un tratto, una strana sensazione mi pervade, impedendomi di proseguire. Infatti inizio a vedere tutto appannato e a barcollare con la testa. Boris mi da una leggera gomitata…
“Ma che ti prende?”mi chiede a bassa voce.
“Io, io non…” cado a terra piva di sensi e l’ultima cosa che sento è il richiamo sconvolto della prof..
“SARIZAWA!”
 
                                                           ************************************

“Anya!” gridiamo all’unisono io e Yuri, alzandoci di scatto e correndo in suo soccorso.
La prendo per la testa e la scuoto.
“Anya! Svegliati!”
“Tachibana, ma che succede?” domanda in preda al panico la prof.
“Non ne ho idea prof!!”
“è svenuta di nuovo…” sento dire a Yuri tra sé.
“Come sarebbe a dire di nuovo??” mi volto di scatto verso di lui pretendendo delle spiegazioni.
“ieri è svenuta pure!”
“E io perché non ne so niente??” gli grido arrabbiata.
“Ragazzi, questo non mi sembra il momento per discutere, portatela in infermeria!” ci ricorda l’insegnante.
“Ma non vedete che lo ha fatto apposta? Si vede benissimo che fingeva! Io avrei saputo fare di meglio, tsz!” interviene, a suo solito, quella stupida di Eva, dicendo solo una marea di sciocchezze.
“Vuoi chiudere il becco!” le ordino aggressivamente.
“Guarda che io non prendo ordini da te!” dice arrogante.
Ma io la lascio perdere e Yuri prende Anya e la portiamo via.
Dopo una decina di minuti si risveglia, distesa sul lettino. Io mi avvicino a lei e le accarezzo i capelli.
“Hilary, è successo di nuovo…” mi dice confusa.
“Tutto ok? Perché non mi hai detto niente di ieri?”
“Yuri…”dice soltanto.
Ma adesso hanno dei segreti questi due??perché ci sono cose che non so??
“Che ti succede in questo periodo?”
“Non c’è nessuno?” domanda guardandosi intorno per assicurarsi che la stanza sia vuota.
“No…”
“Credo di avere un grosso problema!” mi confessa preoccupatissima.
“Di che genere?” domando accigliata.
“Penso di essere… incinta!” dice stringendomi le mani.
A queste parole le mie gambe sembrano indebolirsi e mi siedo pesantemente sulla sedia a bocca aperta, incredula di quello che le mie orecchie hanno appena sentito.
“Come? Credo di non avere capito!” chiedo nella speranza che non abbia capito veramente!
“Credo di essere incinta!” ripete. Si, avevo capito bene!
“Ma, ma… ne sei sicura? Rai lo sa?”
“Proprio sicura no e proprio per questo non l’ho ancora detto a Rai!”
“Ma hai fatto il test?”
“L’ho comprato ma non ho avuto il coraggio di farlo!” mi confessa abbassando gli occhi.
“E cosa aspetti? Solo lui può dirti la verità!”
“E se fosse positivo?”
“Prima fallo, anzi vieni a casa mia oggi e lo facciamo insieme, ok?” le suggerisco cercando di farla calmare.
Lei annuisce e mi abbraccia forte.
Vederla così mi fa stare male, perché si infila sempre nei casini?
Spero che le nostre siano solo delle false ipotesi!

                                                                       ********************************

Cammino per la strada, il vento mi scompiglia tutti i capelli, ma poco mi importa! Mi sto dirigendo a casa di Hilary per fare il test di gravidanza.
Mi decido a suonare il campanello ma la porta si apre improvvisamente e mi spunta la madre, che sembra stia per uscire.
“Ciao Anya! A stasera tesoro!” saluta frettolosamente salendo in auto.
“Entra su!” dice Hilary trascinandomi per un braccio dentro.
“L’hai portato?” chiede agitata.
“Si, certo!” rispondo uscendolo dalla borsa.
“Andiamo di sopra!”

                                                                **************************

“Anya? Hai finito? Esci!” le grido battendo la mano sulla porta del bagno.
È chiusa lì dentro da un quarto d’ora e nemmeno mi risponde! Non ha voluto che entrassi e per di più si è chiusa a chiave! Peggio di così…
“Ti prego, dammi un segno che mi dica che sei viva!esciiii!” grido e ad un tratto si apre la porta. Vedo lei, pallida, che mi guarda con una faccia da funerale…
“Allora?” le chiedo.
“Fatto…” risponde con tono bassissimo.
“E cosa dice?” domando nervosa.
“Non ho il coraggio di guardare!”
Vedo che lo tiene stretto tra le mani.
“Dammi, lo guardo io!” le ordino porgendo la mano.
“No!” si ritira lei.
“Anya, non essere sciocca! Dammelo!” dico autoritaria cercando di strapparglielo dalle mani ma ecco che quel coso vola andando a finire proprio sotto al letto. Ci fermiamo, ci fissiamo impaurite. Mi fa cenno di prenderlo e si volta dall’altra parte con una mano in fronte.
Mi abbasso lentamente e cerco con una mano sotto al letto. Finalmente afferro qualcosa e mi alzo.
Lei si rigira verso di me, fissandomi con due occhi che chiedono la verità. Mi fa cenno di sì e controllo.
Non credo a ciò che vedo, non può essere, non è possibile…
“Hilary, che dice? La tua faccia non mi piace!” mi grida quasi in lacrime.
Cerco di trovare il coraggio, il giusto modo per dirle…
“Mi dispiace Anya…. È positivo!”
Lei scuote la testa, come se non volesse crederci. La vedo che si accascia a terra con le mani in testa e singhiozzando. Corro ad abbracciarla.
“Perché….” dice tra le lacrime.



To be continued


Salve a tutti e scusate per il ritardo(ma figurati, ce la potevi anche risparmiare!Nd Kai) (<-<°NdMe)… stavo appunto dicendo… scusate!
Ho scritto di nuovo un romanzo, mi sa che dovrete farci l’abitudine! (Sai che gioia!NdKai) pensavate che tutto sarebbe tornato liscio e invece no! Anya è incinta ma la cosa più grave non è tanto questa, ma un altro che scoprirete nel prossimo! comunque, le cose tra Yuri e Hilary sembrano non andare bene! Lei ha una inspiegabile paura, lui vuole far credere che nulla gli importi se Hilary lo rifiuti o no, ma non è così, vuole solo fare “il prezioso” ahahaha! E anche fargliela pagare, ma in senso buono! Ditemi che ne pensate, e soprattutto se vi ha convinti! Se è una schifezza ditemelo, perché io stessa ne sono consapevole! Grazie a tutti che con i vostri commenti mi aiutate davvero tanto!
Bacioni!


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Capitolo 18
*** Incubi ***


La vita a volte ti riserva delle sorprese, belle o brutte.
A me ha riservato per un inspiegabile motivo  solo quelle brutte,  conservando quelle belle per chissà chi.
Ormai sono incinta e non sembra esserci alcuna forma di dubbio, alcuna speranza! L’ha detto persino la ginecologa:”Signorina, lei è incinta da due mesi!”
Questo pomeriggio mi sono fatta accompagnare da Hilary in ospedale per una visita e lei è rimasta scandalizzata quasi quanto me, o forse di più!
Uscite dall’ospedale, ci siamo fermate sulla panchina di un parco lì vicino a pensare e fare luce sulla nostra situazione. Ma che dico? Sulla mia condizione, perché sono io quella incinta!
Ma c’è ancora qualcosa che mi turba da quando siamo uscite dallo studio di ginecologia, come un dubbio , qualcosa che mi sta sfuggendo.
“Come farai adesso?” mi domanda Hilary, rompendo il silenzio.
“Io… non lo so! È tutto così complicato! Come può essere successo?”
“Oh, non dirlo a me! Questo dovresti chiederlo a Rai mi pare!” rivolge con tono duro.
“Già… Rai! Ma c’è qualcosa che ancora non mi torna!” aggiungo dubbiosa.
“Cosa vuoi dire? il medico è stato chiaro!”
“Si, infatti! Ma senti una cosa, ha detto che sono incinta da due mesi, vero?”
“Si…”
“E’ proprio questo il punto! Due mesi fa Rai non era nemmeno in Giappone, ricordi? È dovuto tornare in Cina e quindi io non riesco a capire come cavolo sia pot…”  le parole mi muoiono in gola, deglutendo a vuoto. Un ricordo riviene alla luce nella mia memoria, un ricordo che mi fa morire. Hilary alla mia reazione, capisce al volo! Anche lei ci è arrivata ed entrambe sbarriamo gli occhi…
“No! No, nononono!Anya, NO!” ripete scuotendo la testa nervosamente.
“Io, io sono stata pure con…” rivelo in un sussurro mentre il mio sguardo si fa vuoto, come se stessi nella mia mente, ripercorrendo in ogni istante quell’esperienza.
“Anya, non mi vorrai dire che, che questo bambino… che questo bambino potrebbe essere di…”
Nemmeno lei riesce a pronunciarlo.
“…Di Kai!” completo io appoggiando la testa su una spalla della mia amica, riuscendo a far fuoriuscire soltanto una lacrima, una piccola lacrima, che però esprime un grande dolore!

Mi trovo seduta su un divanetto del mio salotto a leggere un romanzo, uno di quelli che Rai mi ha prestato. Alzo gli occhi dal libro e mi accorgo, guardando oltre la finestra, che una donna, bella come un angelo, sistema adagio il suo bambino in una culla. Lo guarda un’ultima volta e poi si allontana.
Ma cosa ci fa una culla nel mio giardino?
Incuriosita, mi alzo ed esco fuori. La donna sembra essere sparita e il bambino dorme beato, come un angioletto.
Non resisto dalla voglia di toccarlo e così sfioro con un dito la punta del suo dolce nasino.  Ma non faccio altro che svegliarlo e farlo strillare.
“No, no piccolo! Non piangere, ti prego!” dico agitata scuotendo il lettino per farlo calmare! Ma niente…
Decido di prenderlo in braccio e gli faccio appoggiare la sua testa sulla mia spalla e finalmente sembra essersi calmato.
Entro in casa per non fargli prendere freddo e mi accorgo che una donna vestita da colf mi invita con un gran sorriso a entrare in cucina…
“Signora Sarizawa, i suoi bambini la attendono!”
Eh?
Incredula entro in cucina,che magicamente si trasforma in una stanza enorme, piena di culle con bambini che strillano.
Rimango sconvolta, non riuscendo a capirci più nulla.
Ma la paura si accresce quando quei piccoletti scendono dalle carrozzine e si avvicinano gattonando verso di me, come se volessero assalirmi.
Indietreggio terrorizzata, finchè il piccolo che tengo in braccio mi guarda e mi chiama “MAMMA!”
Spaventata lo lascio cadere a terra e con grande stupore, osservo che si dissolve come polvere nel nulla.
Tutti gli altri mi si avvicinano gridando insistentemente –mamma-, ma ad un tratto sento il rumore di una porta che si chiude e dei passi.  È Kai che posa la sua valigetta su un divanetto e mi dice…
“Sono a casa, tesoro!”

“NOOOOOOOOOOOO!”     grido svegliandomi di scatto ansimando e tutta sudata.
È stato solo… un incubo! Il peggiore che avessi mai fatto!
Emetto un sospiro di sollievo, subito dopo essermi accurata di essere tornata alla realtà.
Santo cielo,  ma che razza di sogno era?
Ancora presa dallo shock, decido di scendere in cucina a prendere un bicchiere d’acqua.
Mentre bevo sento che in salotto c’è ancora la tv accesa, così, dopo avere lasciato il bicchiere mezzo pieno sul tavolo, entro curiosa in salotto.
“Tommy, che ci fai ancora sveglio, alle 3 di notte?” domando sedendomi al suo fianco.
Tommy è il più piccolo, ha soli 6 anni e di solito alle nove è già a letto.
“Non riuscivo a dormire! Ho fatto un brutto sogno!” afferma impaurito.
“Anche tu…” sussurro appoggiando una mano sulla sua testa.
“Ho paura che l’orco cattivo esca dal mio armadio…”
“Non c’è un orco cattivo nell’armadio! È stato solo un incubo!” gli dico per tranquillizzarlo.
“Ma Ivan ha detto che se mi riaddormento lui mi mangerà!”. E ti pareva se non c’era il suo zampino. Ivan, invece è di due anni più grande di lui, è il più dispettoso e si diverte a terrorizzarlo. Ma gli altri tre non sono certo da meno: Ryo, Shojiro e Jonathan, rispettivamente di 10, 12 e 14 anni.
Sembra quasi che i miei si siano basati, nel concepire figli, sulla tabellina del numero due. Era ormai una tradizione: dopo avere avuto già i primi due figli, e quindi me e Jonathan, ogni due anni mia madre prese l’abitudine di preparare una torta , in particolare quella preferita di suo marito, per annunciare la terza, la quarta, la quinta e la sesta gravidanza. Lo faceva per addolcire, per modo di dire, la situazione. Appena mia madre si presentava a tavola con il dolce e pronunciava, forzando un sorriso, “tesoro, ho una notizia importante”, ecco che mio padre si reggeva forte al tavolo e quasi sveniva al solo pensiero di avere un altro piccolo Sarizawa in giro per la casa. Per fortuna da sei anni a questa parte non è più successo!anche se ogni tanto, quando capita che mia madre prepara questa “torta speciale”, così definita da tutti noi, il terrore sale a tutti i componenti della famiglia, compreso il più piccolo. Sembra buffa come storia, ma adesso che ci penso, siamo una famiglia troppo allargata! I miei hanno fatto sei figli e non hanno mai mollato; e adesso diventeranno… NONNI! Credo che non basterà una semplice torta per annunciare la MIA di gravidanza, e nemmeno un’intera fabbrica…
Come la prenderanno??...
“Dai, ti porto in camera e scacceremo via questo mostro cattivo!” gli propongo sorridendo, scacciando tutti questi pensieri dalla mia mente e porgendogli una mano che lui afferra con decisione.

“Visto? Non c’è niente! Solo vestiti! Non esistono i mostri né tantomeno gli orchi!” affermo assicurandomi di calcare per bene le ultime parole per farle sentire ad Ivan, che da sotto le coperte ,ascolta. Loro due dividono la camera, purtroppo.
Lo metto a letto, gli rimbocco le coperte ed infine esco silenziosamente dalla stanza.
“Ho appena compiuto un gesto da madre?” mi domando fermandomi incredula a metà corridoio.
Questo gesto che ho appena compiuto, vista la mia situazione attuale, mi fa venire una strana sensazione. Ma il compito di madre è molto diverso da quello di una sorella, no? Penso che sarà molto più difficile di quanto si possa immaginare!

“Pensi di farcela oggi?” mi domanda Hilary mentre raggiungiamo la palestra, per iniziare l’ora di educazione fisica.
“Non voglio dare sospetti, quindi non mi affaticherò!” le rispondo.
Le ore di ginnastica, da quando sono incinta, sono divenute stressanti per il fatto che mi gira la testa. Purtroppo il nostro insegnante è molto severo e ci tiene che gli esercizi vengano eseguiti correttamente. L’ultima volta, cioè due giorni fa, ha voluto che ci arrampicassimo sul quadro svedese e io sono stata l’unica che si è rifiutata di farlo per non creare pericoli. Non potete immaginare quanto si è infuriato! Dovrò però arrangiarmi e non creare il minimo sospetto, almeno per ora che non si vede nulla!
“Dunque ragazzi, cominciate con un riscaldamento! Correte lentamente intorno al campo, su forza!” ci incita il prof battendo le mani.
“Uff, già sono stanca al solo pensiero di correre!” confesso ad Hilary sbuffando.
“Dai Any, vienimi dietro! Correremo più piano!” mi invita sorridendomi.
Accetto e comincio a camminare, più che correre, finché tutti non mi sorpassano innervositi del fatto che sono lenta.
Resto a “correre da sola” mentre gli altri percorrono il perimetro del campo a fila indiana.
“Sarizawa! Ti vuoi muovere? Sei una lumaca! E tu Eva, dove eri finita e perché non indossi la tuta come gli altri?” ci rimprovera il prof. Eva è arrivata ora da non si sa dove e si presenta con jeans e maglietta.
“Scusi ma oggi non mi andava di mettere quella tuta orribile!” risponde arrogante.
“Oh, mi dispiace se non è nei tuoi gusti…” rivolge sarcastico e calmo. “Ma adesso comincia a correre anche con i jeans!!!” aggiunge furioso e fischiando, facendola sobbalzare e correre come un razzo.
Adesso è il momento più critico, cioè quello delle flessioni, addominali e cose varie, che ti spezzano le ossa!
“Ragazzi, formate delle coppie adesso!” ci consiglia l’insegnate.
Io cerco di raggiungere Hilary, perché di solito facciamo sempre coppia. Ma il prof mi richiama…
“Sarizawa, oggi tu fai coppia con Hernandez!” eeeeh? “così imparate e fare le strafottenti!” quindi è una specie di vendetta!
Io e lei ci osserviamo disgustate e ci ribelliamo.
“Prof, non so se ne è al corrente, ma io e lei, come dire… non siamo proprio compatibili!” cerca di spiegargli Eva, a cui stranamente, do ragione.
“Non fatemi arrabbiare di più perché non vi conviene! Se non lo siete, fate finta di esserlo! Sarà un modo per conciliarvi!” ci dice autoritario e non ammettendo repliche.
Alla fine, ancora più disgustate, decidiamo di “andare d’accordo”!

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“Bene, adesso che siamo tutti belli riscaldati, iniziamo con una serie di addominali! Uno di voi si distende a terra mentre il vostro compagno dovrà tenere ferme le vostre gambe e voi, con le mani dietro la nuca vi piegherete in avanti più che potete! Ogni 10 piegamenti fate cambio!” ci ordina il prof.
Mi accorgo che Anya sta con Eva, mio dio! E vengono continuamente rimproverate. Mentre io, indovinate con chi faccio coppia? Con Yuri!  non so come è capitato, sta di fatto che mi sono imbattuta su di lui e il prof, pensando che fossimo insieme ci ha detto come eseguire l’esercizio facendoci mettere a terra! Che imbarazzo!! Lui sembra normale, impassibile. Quindi ora mi ritrovo a tenere ben salde le sue gambe e lui che mi osserva dritto negli occhi, andando su e giù, come se stesse aspettando una mia mossa! Forse dovrei davvero darmi una mossa!
“Senti Yuri…  dovrei parlarti! So che questo non è il luogo e il momento adatto…”
“No, dimmi pure!” mi dice aumentando l’intensità e la velocità dei piegamenti,con le mani dietro la nuca.
“non dovremmo fare il cambio?” domando .
“Lascia perdere, non cambiare discorso!” mi ordina continuando il suo lavoro. Ormai ne avrà fatte una trentina…
“Dunque, io sono stata stupida e…” lui fa un’espressione come se volesse dire-ci sei arrivata finalmete!- “… e voglio dirti che io ci tengo ad uscire con te e mi piaci molto, ma ho paura di sbagliare e di dire cavolate, ho un pessimo carattere a volte!” wow, ce l’ho fatta a dire tutto d’un fiato!
Lui si ferma sospirando e reggendosi con le braccia appoggiate all’indietro sul pavimento, osservandomi…
“Davvero era questo il motivo?” mi chiede inarcando un sopracciglio.
“Beh… si..” rispondo timidamente e lui scuote la testa  sorridendo.
“Non ti facevo così! vuol dire che quando sbaglierai, io ti correggerò e che quando dirai cavolate ti farò tacere così…” mi dice avvicinandosi sempre di più e anche io faccio lo stesso. Il tocco sta per avvenire,siiii!
“Ehi voi due! Riservate a dopo le smancerie! Tachibana, tocca a te!”
Veniamo presi di soprassalto e ci allontaniamo sorridendo e imbarazzati, per un attimo era sembrato che il tempo si fosse fermato.
Adesso, aihmè… mi tocca fare gli addominali!

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“E questa me la chiami ginnastica? Ma se non ti stacchi dal pavimento neanche di mezzo millimetro!!” mi rimprovera Eva continuamente.
“Vorrei vedere te nelle mie condizioni!” gli urlo scocciata ma mordendomi subito il labbro inferiore appena mi rendo conto di cosa ho appena detto. Mamma mia, devo controllarmi o è la fine! Mi manda in bestia questa tizia!
“Ma che condizioni???” mi urla ancora attirando l’attenzione del prof che ci raggiunge esaurito.
“Basta voi due! Adesso mentre gli altri tornano a casa, voi due mettete in ordine la palestra e quindi tornerete con un po’ di ritardo!” ci ordina.
“Cooosa?” chiede Eva.
“Hai capito bene, signorina!” risponde lui. “Forza, la lezione è finita, tornate a casa!” dice andandosene.
“è tutta colpa tua,racchia! Ti conviene mettere apposto tutto, intesi?”
“E no! tu mi aiuti, che lo voglia o no!” ribatto io.
Lei fa una strana reazione e comincia a mettere apposto, imitata da me.
“Anya, se vuoi ti aspetto fuori!” mi dice Hilary.
“No, va pure! Io finisco subito! Quanto è insopportabile…” mormoro entrando nel ripostiglio dove ci sono tutte le attrezzature.
Mentre sistemo alcune cose  entra Eva, che posa i palloni da calcio nel cesto.
“Ma dico io, le altre classi non tolgono nulla e tocca a me??”si lamenta.
“Beh…” inizio io ma mi interrompe.
“Non era una domanda rivolta e te! È tutta colpa tua! Lo sapevi che oggi ho un appuntamento importante con una stilista, amica di mia madre? Eh? Lo sapevi? E no, certo che non lo puoi sapere!”.
“E tu sai quanto mi irrita stare qui a sentire le tue stupide lamentele??” domando stavolta io.
“Oh, non osare aggiungere altro perch…”
Non riesce a terminare la frase perché la porta si chiude violentemente a causa di un colpo di vento improvviso, proveniente, probabilmente dalla porta principale della palestra.
Saltiamo di soprassalto, spaventate.
“Tsz, oggi non ne va una giusta!” aggiunge antipatica.
La fisso scocciata e cerco di aprire la porta. Dico –cerco- perché non ci riesco!!! E come se si fosse bloccata!!
“Non si apre!!” dico sforzandomi di spingere in avanti.
“Cosa vuol dire non si apre? Togliti di mezzo!” dice spintonandomi maleducatamente .
Spinge con entrambe le mani ma…
Risultati: zero assoluto.
Si arrende appoggiando le spalle su di essa.
“Fantastico! Sono qui bloccata con chi poi? Con te! Mpf!” afferma scocciata puntando gli occhi in alto.
“La smetti di lamentarti e mi aiuti a trovare piuttosto una soluzione?” le ricordo io.
“mi spieghi come facciamo? Questa porta è sempre stata difettosa e visto che tu sei la presidente potevi almeno farla aggiustare!”
“Ti ricordo che prima di me, c’eri tu a capo di questa scuola!” ribatto acidamente.
“Chiudi il becco!”
“Perché non trovi una soluzione visto che ti credi così intelligente!”
Lei mi fissa con ostilità e dopo qualche secondo tira fuori dalla tasca dei jeans il cellulare.
“Visto? Ho già trovato la soluzione!” afferma mostrandomi l’oggetto con fare antipatico. “Non mi resta che chiamare Kai e lui verrà in men che non si dica!” aggiunge mettendo il telefono all’orecchio attendendo. Io mi appoggio ad un tavolino roteando gli occhi. Ci mancava solo essere salvati da Hiwatari!
“Pronto Kai, devi venire subito in palestra perché… Kai! Kai! Kaiii!” ripete sbarrando gli occhi. “La batteria… è morta!” dice disperata sedendosi a terra con le spalle appoggiate al muro.
“Cosa?? Come può essersi scaricato in un momento simile? Come diavolo facciamo adesso? Era l’unica speranza!” gli rivolgo duramente.
“Prova con il tuo di cellulare! O non ce l’hai?” chiede incrociando le braccia al petto.
“Si trova nella mia borsa che sta fuori da questa porta!”le spiego.
“Io non voglio rimanere un minuto di più qui!”
Guardandomi attorno mi accorgo che c’è una finestra nell’angolo in alto, piccola ma abbastanza grande per farci oltrepassare una persona come…Eva!
“C’è quella finestra lassù, potremmo provare!” le propongo in modo da riuscire ad andare d’accordo.
“E’ troppo alta, mi dici come ci arriviamo?”
“Sovrapponendo alcuni di questi scatoloni!”
Lei sembra convincersi ed insieme carichiamo quelle scatole una sopra l’altra. Quando finalmente finiamo…
“Ok, Sali tu e poi vieni ad aprirmi!” le ordino.
“Perché non tu?”
“Perché…” mi fermo pensando a qualcosa da inventare”Perché tu sei più, perché io…” non mi viene niente in mente!!
“Ma certo! perché io ho un fisico più atletico del tuo, sono più agile!” afferma portandosi indietro una ciocca di capelli mentre io la fulmino con uno sguardo. Cosa vorresti insinuare??
Faccio finta di non avere capito e la aiuto ad arrampicarsi. Raggiunta la “vetta” si affaccia alla finestra ma…
“Ma mi vuoi far morire?? Qui sarà alto più di cinque metri!!” dice ritirandosi subito. Perfetto! Dimenticavo che soffre di vertigini!
“Beh allora scendi, non c’è altro modo!”
Mentre scende gli scatoloni mi si rovesciano addosso e lei cade a terra emettendo un grido.
Mi rialzo togliendomi tutta la polvere di dosso. Santo cielo, un po’ di pulizie qui dentro non sarebbero male!
La vedo dolorante a terra.
“Tutto apposto?” domando in qualche modo preoccupata.
“Tutto apposto? Tu hai cercato di farmi morire! È sempre colpa tua e aaaaahiaa!” grida mentre cerca di alzarsi e toccandosi la caviglia.
“Cos’hai?” chiedo mettendomi in ginocchio accanto a lei. Faccio per controllare la sua caviglia ma…
“No! non provare a toccarmi, hai già fatto abbastanza danni!” dice scansando la mia mano.
“Ma potrebbe essere grave!”
“Non sono affari tuoi!”
“Avevo dimenticato che soffri di vertigini,  mi dispiace, quindi posso?”
Devo essere impazzita per dire questo!
Lei mi osserva un attimo e poi fa cenno di si.
Scopro la gamba e toccando la caviglia lei geme di dolore.
“Potrebbe gonfiarsi, forse qui c’è del ghiaccio aspetta!” mi alzo e vedo una specie di freezer con dentro buste di ghiaccio.
“Metti questa, forse aiuterà in qualche modo!” dico porgendole la busta.
La prende senza dire nemmeno un –grazie-  ,ma tanto so che non lo dirà mai!
Mi siedo appoggiata alla parete opposta alla sua. Dovremmo restare qui fino a domattina? Boh.
Il silenzio diventa sovrano della stanza, che sarà grande circa quattro metri quadrati e poco illuminata. Lei non fa altro che toccarsi continuamente la caviglia facendo espressioni di dolore e io non so che fare, e ci mancava pure che mi venisse di andare in bagno.
“Questa situazione è ridicola!” dice esasperata.
“Già, non poteva capitarci di peggio oggi!”
“Potevi almeno dire ad Hilary di aspettarti, almeno ci sarebbe stata di aiuto!”
“E tu potevi evitare di fare scaricare il cellulare messaggiando tutte le precedenti ore! Adesso non sappiamo neanche che ore siano!”
“E tu? Che lo tieni come sopramobile? E il tuo Rai dov’è? Non si preoccupa nemmeno per te!”
Iniziamo con una lunga serie di battibecchi che mi innervosiscono al massimoo!
“Mi chiedo come mai i tuoi non hanno ancora mandato una squadra soccorsi, vista la tua assenza!”
Detto questo la colpisco proprio in modo tagliente! Evidentemente non ha un buon rapporto con i suoi!
“I miei non si saranno nemmeno accorti della mia assenza…” sussurra guardando un angolo.
“Sono sempre impegnati?” domando troppo curiosa.
“Mi chiedo cosa dovrebbe importarti! Tu hai la tua stupida famiglia, pensa per te!” risponde abbassando gli occhi. Credo che questa discussione possa anche restare in sospeso, in fondo non mi importa un fico secco.
I minuti passano e questo silenzio mi sta facendo impazzire! Voglio uscire da qui, SUBITO!!

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“Si può sapere perché sei voluto tornare a scuola?”
“Perché Eva mi ha telefonato ma ha staccato subito! Sono riuscito a capire solo che devo raggiungerla in palestra, aspetta un attimo qui fuori!”
Chiudo la portiera dell’auto di Yuri e oltrepassato il cancello mi avvio in palestra, anche se non ne capisco il motivo!

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La caviglia mi fa un male tremendo, sono rinchiusa in questo postaccio da chissà quanto tempo e come se non bastasse con me c’è anche quella zoticona di Anya! Esiste una punizione peggiore?
Dove cavolo sei, stupido di un Hiwatari!
“Sai, non ho potuto fare a meno di notare come si è precipitato Kai alla tua chiamata! È stato veramente un fulmine!” dice ironica.
“Per tua informazione, Kai è riuscito a dirmi che sarebbe venuto a prendermi!” dico mentendo. In realtà non credo che abbia capito molto visto che il telefono si è spento dopo due secondi! Cavoli!
“Ah si? Io non vedo nessuno! Si vede che ci tiene a te!”
“Cosa vorresti dire? Kai ed io siamo perfetti insieme e siamo la coppia più invidiata di tutte la scuola, soprattutto da te, che cerchi di dimenticarlo stando con quel Rai!”
“Ahahaha, illusa! Io non ho proprio nulla da invidiare, perché a differenza di voi due, io e Rai ci amiamo!”
“Non mi pare dopo aver saputo che lui ti ha tradita con Tresy!”
“Questo non è vero! Ma volgiamo parlare del tradimento di Kai??”
Che cosa vuole dire questa stupida??
“Di che tradimento stai parlando?” domando alterata.
Lei sembra essersi pentita di queste parole e io mi insospettisco ancora di più. Cerco di alzarmi reggendomi su un piede.
“Nulla!!” risponde prontamente con un viso che non mi piace.
“Che cosa stavi dicendo?” domando ancora minacciosamente senza ricevere risposta. Ma all’improvviso vengo distratta da una voce che viene da fuori e al solo pensiero di poter  uscire, dimentico questa discussione.
“Kai!Kai! sono qui, apri!!” grido non appena riconosco la sua voce. Batto con un pugno sulla porta per indicargli il posto in cui sono rinchiusa.”Visto? è arrivato!” le sussurro con un falso sorriso e lei si limita a roteare gli occhi.

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“Ma che diavolo ci fai chiusa da sola qui dentro?” le domando da dietro la porta.
“Ti sembra il momento di dare spiegazioni? Apri questa dannata porta!!” mi ordina strillando.
“Ok! Togliti da dietro!”
Con una spalla spingo questa porta, che al terzo colpo si apre. Eva esce zoppicando…
“Si può sapere dove sei stato? Sai da quanto tempo sono rinchiusa qui con questa racchia?”
La racchia è qui?
E infatti la vedo spuntare all’improvviso.
“Con te facciamo i conti più tardi, portami a casa immediatamente!” mi rivolge iniziando ad incamminarsi zoppicando. Io la osservo aggrottando la fronte. È una matta!
Osservo di nuovo Anya che esce avvicinandosi a me.
“Dovresti farla controllare!” afferma in modo pacato.
“Da un ortopedico?”
“No, da uno psicanalista!” risponde sarcastica voltandomi le spalle e andando via.
Quella è da rinchiudere al manicomio direttamente!
Questa è la seconda volta che ti salvo,Sarizawa…

                                                                    *****************************

Arrivata a casa mi accorgo che davanti al mio cancello ci sono Rai, Hilary,mia madre e parte dei miei fratelli.
“Ciao,che succede?” domando come una stralunata.
“Anya!” esclamano Rai ed Hilary abbracciandomi.
“Ma dove eri finita? Eravamo in pensiero!” domanda mia madre. “Caaarl, Anya è qui! Non c’è bisogno di chiamare la polizia!!” e ti pareva…
“Allora?” domandano curiosi pretendendo delle spiegazioni.
“Vi dirò tutto, ma prima devo andare in bagno! Pistaaaaa!” li abbandono correndo come un razzo a soddisfare il mio bisogno vitale.

“E così sei rimasta chiusa lì dentro con Eva? Praticamente un incubo!” confessa Hilary accennando una risata.
“Puoi ben dirlo!” rispondo cercando di stare attenta a non scottarmi con la tisana che mi ha preparato mia  madre.
Siamo riuniti in salotto e io racconto la mia-avventura-.
“E come siete riuscite ad uscire?” domanda mio fratello.
“è stato Kai! Lo ha avvisato Eva.”
A queste parole mi accorgo, osservando Rai, che la sua espressione si fa strana. Io ed Hilary ci guardiamo e poi abbassiamo gli occhi.
“Ma non ci hai presentato questo tuo amico!” interviene mia madre, destandoci dai pensieri negativi.
“E’ vero!Beh… lui è il ragazzo di cui ti avevo parlato! Mamma, papà, lui è Rai!”
Rai un po’ imbarazzato porge la mano ai miei e mio padre come al solito fa battute scadenti.

Davanti al cancello di casa mia, prima che i miei amici se ne vadano…
“Ragazzi, io devo scappare perché mia madre mi aspetta, ci vediamo!” saluta Hilary andandosene.
“A domani!” le rispondiamo io e Rai che restiamo da soli.
“Simpatici i tuoi!” afferma divertito.
“Non fidarti delle apparenze, a volte sanno essere pessimi! Mi meraviglia che siano stati gentili!” dico scherzando.
Ma divento subito seria appena, fissando i suoi occhi, mi viene una morsa allo stomaco pensando al fatto che gli sto nascondendo al momento una grande verità.
Lui sembra essersene accorto
“Che ti prende?” domanda sfiorandomi una guancia con le sue mani calde che mi fanno rabbrividire.
“Nulla, sono solo stanca!” rispondo accennando un sorriso.
“Capisco, deve essere stato un trauma restare bloccata lì dentro con la strega e poi essere salvata da Hiwatari!” dice roteando gli occhi.
“l’importante è che sono uscita da lì!”
“Lo so, ma quel tizio mi da la nausea!” confessa disgustato.
“Non pensarci, adesso vai, è tardi!”
Mi scocca un bacio, dopo aver controllato che mio padre non sia nei paragi.
Se Kai  ti da la nausea, io ti farò proprio schifo quando verrai a conoscenza di tutto!
Come vorrei tornare indietro….


“Anya, è tutto apposto?” mi domanda Hilary da dietro la porta del bagno.
“Adesso che ho vomitato sì!” rispondo uscendo.
È l’ora della pausa a scuola e io sono corsa subito nei bagni a causa delle continue nausee che mi stanno facendo morire.
“Ma hai anche pianto?” chiede ancora osservando il mio viso ricoperto di lacrime.
“S-si…” affermo asciugandomi le lacrime.
“Ma perché?”
“Perché io non ce la faccio più, Hilary! Io non sto male solo per le nausee, ma perché vivo ogni santo giorno con questo peso che mi sta uccidendo!” rispondo al limite della pazienza.
“Vedrai che tutto andrà bene…” cerca di confortarmi lei.
“No Hilary! Non potrà mai andare bene! Tu non puoi capirmi! Non sei tu quella che aspetta un figlio, non sei tu quella che dovrà dire la verità a tutti e farsi odiare a vita! E non sei tu quella che deve andare a dire a Rai che aspetto un figlio da Kai!” Spiego stringendo i denti e puntando minacciosamente il dito.
Lei capisce e abbassa gli occhi, non sapendo più che dire.
“Come lo dirò ai miei genitori? Perché il destino ha voluto punirmi, perché ogni cosa mi va storta? Tante domande e nessuna risposta! Vorrei poter sparire nell’istante in cui dirò a Rai la verità! Pensavo che l’episodio con Kai non sarebbe più venuto a galla e invece il destino ha deciso di punirmi dandomi questo figlio! Quella stupida festa è stata la causa di tutto! Ma che dico? La colpa è mia che sono salita in auto con lui! La colpa è solo mia…”
Finalmente mi calmo e propongo ad Hilary di uscire e prendere una boccata di aria fresca.


                                                             ***************************************

No-n-non ci posso credere, non è vero! Deve essere un sogno, un incubo! Anya aspetta un figlio da…Kai!
Sono rimasta ad ascoltare ogni singola parola di Anya, rimanendo in silenzio rinchiusa in uno di questi bagni. Loro non sapevano ci fossi io e così hanno sperperato tutto , ignare della mia presenza! Ecco cosa voleva dirmi ieri! Il tradimento di Kai! Lui mi avrebbe tradita con la racchia, quella stessa racchia che abbiamo preso in giro per tutto questo tempo! E tutto è successo, da quanto ho capito, la sera della festa di Ivanov, la sera in cui è sparito!
Mi avvicino reggendomi sulle stampelle, al lavandino e mi fisso allo specchio sconvolta.
La caviglie si è slogata ieri, quando sono caduta nel ripostiglio. Non è grave e tra qualche giorno potrò togliere la fasciatura. Ma non è questo quello che mi preoccupa, ma il fatto di essere stata presa in giro! Io, Eva Hernandez ,sarei stata  soggiogata da loro? Questo non è ammissibile! Kai, Anya, un figlio? Mi viene da vomitare al solo pensiero che quei due siano stati insieme!
La rabbia ha raggiunto il limite e pretendo vendetta!
Vorrei tanto prenderla per i capelli ma purtroppo non posso!
Esiste un altro modo, però, per soddisfare la mia voglia di vendetta!
A quanto pare Rai è all’oscuro di tutto! E io non voglio certo che venga preso in giro come me! qualcuno dovrà pur dirglielo…

TO BE CONTINUED


Salve gente! La puntualità non è il mio forte (davvero? Non ce ne eravamo nemmeno accorti! Come passa il tempo!NdKai) (<.<’’’NdMe)
Beh, credo che il capitolo dica tutto, quindi non mi dilungo( evvaiii!NdTutti) ma…ma, ma (Ma?NdKai) (si! Ma! C’è sempre un ma!NdMe) (Beh, tu potevi fare un’eccezioneNdKai)
Cosa dovevo dire?... ah sì! Rileggendo la mia storia(Ne hai di tempo da perdere!NdKai) mi sono accorta che nei bagni della scuola di Anya succede di tutto!ahaha  insomma vi sarete accorti che in questi bagni succede di tutto! Puro caso XD
Comunque, spero non la renda ridicola! E poi volevo dire un’altra cosa! Riguardo al sogno! Mi è venuto in mente così, mentre scrivevo in seguito ad un sogno che mi ha perseguitato per ben due notti nel corso di questo anno! Già, proprio così! c’era un bambino di colore, in pannolino, capelli ricci, che mi inseguiva per i corridoi della scuola! Appariva ovunque! E poi quando l’ho preso in braccio vi giuro che era orribile! Mai visto un bambino così brutto! Poi nell’altro sogno il bambino era biondo con capelli lunghi e una faccia da pizzicotti! Ma scappavo comunque anche da lui! mah?O.O
Vi starete chiedendo il perché di questo racconto? Beh, tanto per raccontare qualcosa!
A parte gli scleri, lascio a voi il compito di giudicare questo capitoletto e ringrazio sempre tutti!
Un bacio e see you soon!;)

 





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Capitolo 19
*** Falling Down ***


“In tutto sono 13.70!”
“Ecco a lei! arrivederci!”
“Arrivederci e buona serata!”
Saluto gentilmente la cassiera del supermercato e mi avvio all’uscita  reggendo a fatica l’enorme busta contenente,per la maggior parte , surgelati di ogni genere. A casa mia si mangia solo questa roba, poiché né io né mia madre siamo molto abili “nell’arte culinaria”.
Mentre percorro una strada in centro, osservo le vetrine dei negozi ,fermandomi talvolta a dare un’occhiata ai prezzi.
Non appena mi rendo conto che il cielo comincia a divenire cupo e grigio, accelero il passo.
Il tempo oggi non promette per niente bene!
“Serve una mano, Hilary?” mi sento dire da una voce proveniente da qualcuno alle mie spalle.
“Yuri! Che sorpresa!” affermo imbarazzata voltandomi verso di lui.
“Ti ho vista per caso! Ti va se facciamo un tratto di strada… insieme?” e me lo chiedi pure?
“Certamente!” acconsento sorridendo.
Non ci posso credere!!! Vorrei urlare dalla gioia, esprimere ciò che sento in questo momento al mondo intero, ma… è meglio comportarsi normalmente o stavolta va a finire che perdo la mia ultima occasione! Ho già fatto troppi sbagli e involontariamente  spesso l’ho trattato male, ma adesso sono sicura e non ho nessunissima intenzione di farmelo scappare! Ho desiderato per troppo tempo questo momento e ora che è arrivato è compito mio riuscire a conquistare il suo amore!
Vorrei solo che casa mia fosse il più lontano possibile, per poter stare con lui!
“Hai saputo della festa organizzata da Michael? “Mi domanda.
“Ne ho sentito parlare in giro per i corridoi! Ma questo tizio organizza feste ogni fine settimana?” chiedo attonita.
“Beh… è molto popolare a scuola proprio per questo!”
“Assurdo!” esclamo scuotendo la testa.
“Comunque, mi chiedevo se verresti con me alla festa!”
Ok! Prima di sparare una qualsiasi cavolata e rovinare come al solito tutto, devo pensare intensamente!
“Mi piacerebbe tantissimo!” accetto sorridendogli ricambiata da lui.
“Perfetto! Allora appena ne saprò di più ci metteremo d’accordo!”
Stavolta devo cavarmela da sola! È inutile chiedere aiuto ad Anya, che con tutti i problemi che si ritrova, è meglio lasciarla in pace!
A volte penso sia colpa mia se si trova in questa situazione! In effetti ,se io non mi fossi fatta prendere dall’euforia della festa di Yuri, se non avessimo litigato e lei non fosse venuta quella sera…beh, non avrebbe incontrato Hiwatari e non avrebbero nemmeno combinato questo grande casino! Purtroppo ormai è inutile piangere sul latte versato e vorrei trovare un rimedio, che reputo impossibile.
Improvvisamente un lampo seguito da un tuono ci coglie di sorpresa e inizia a piovere sempre più fittamente.
Yuri ed io cominciamo a correre, così come tutti gli altri passanti che cercano un qualunque riparo.
Mentre corriamo, lui si toglie la giacca e cerca in qualche modo di ripararci.
Arriviamo davanti a casa mia, bagnati fradici, e dopo avere aperto la porta entriamo.
“Che tempaccio!” afferma asciugandosi il viso con una mano.
“Ci siamo proprio fatti una doccia! Aspetta, vado di sopra e scendo subito! Tu mettiti in cucina!”
Gli indico con una mano la stanza e corro a prendere degli asciugamano.

                                                                        **************************

Dopo circa due minuti è già di sotto, in cucina, che mi porge gli asciugamani.
“Grazie!”
“Non so quanto potranno aiutarti , ma almeno ti asciugherai un po’!”
“Tranquilla, va bene!”
Rovista tra le buste della spesa ed esce quelli che credo fino a pochi minuti fa fossero surgelati, ma che adesso sono tutti gocciolanti.
“Fantastico… “ sussurra tra se e poi si rivolge di nuovo a me “Se avessi degli abiti maschili te li presterei volentieri ma questa casa è solo abitata da donne quindi…” dice lasciandosi scappare una risatina.
“Capisco! E tuo padre?” le domando curioso.
Lei, che stava per aprire il frigo, si volta ora verso di me con occhi bassi.
“Ecco… lui è scomparso anni fa!”
Non so che rispondere.
“Da quando è morto questa casa sembra vuota e ancora oggi io non riesco a rassegnarmi! Forse col tempo riuscirò ad eccettare…”
“Non ci si rassegna mai!” la interrompo improvvisamente.
Lei mi fissa scettica.
“Fattelo dire da uno che, abbandonato da bambino, ancora adesso cerca di trovare  una risposta, una spiegazione che non avrà mai!” confesso assumendo uno sguardo perso nel nulla.
“Quindi tu non hai mai conosciuto i tuoi genitori?” mi chiede pacatamente avvicinandosi a pochi centimetri da me, che sto appoggiato al tavolo.
“Avevo tre anni quando mi abbandonarono davanti a quel monastero, perciò non ricordo proprio nulla!”
“Un monastero? Ma nessuno ti ha mai adottato?”
“Adottare? Pensi che quel posto fosse un normale orfanotrofio? Quello era solo un inferno! Dovevi cavartela da solo, venivi sfruttato e punito per ogni sgarro!”
“Che posto orribile! Ma è lì che hai conosciuto gli altri, Boris e Kai?”
“Si! Boris era già lì dentro e condividevamo la stanza insieme a Sergej! Mentre Kai venne all’età di otto anni, quando sua madre morì e suo nonno per non averlo in mezzo, lo fece rinchiudere lì dentro, grazie alla sua amicizia con il direttore Vorkov!”
“E come siete finiti qui,in Giappone?”
Strano che mi stia aprendo così tanto e per di più con una ragazza! Di solito a domande che riguardano questa parte della mia vita rispondo con un bel – vai a quel paese!- .
Ma adesso è come se volessi liberarmene, come se lei riuscisse a capirmi in qualche modo. Ma non so spiegarmi il perché…
“Anni dopo si scoprì che all’interno di quel monastero giravano affari loschi: traffico di armi illegali, droga, sfruttamento minorile;  Vorkov fu processato e carcerato per chissà quanti anni! io e Boris, così, fummo affidati ad un tutore giapponese, mentre Kai è ritornato sotto la tutela del nonno! Quando poi ci trasferimmo qui, Kai, per sfuggire da suo nonno, lo convinse a fargli frequentare una scuola proprio qui in Giappone, insieme a noi!”
Wow! Che discorso lungo ho fatto!
“Davvero orribile, non ci sono parole per descrivere!” mi dice dolcemente mettendomi una mano sulla spalla. Forse non se n’è resa conto. Io la sfioro e lei la ritira subito, diventando tutta rossa dalla vergogna.
“Sai, non l’avevo mai raccontata a nessuno questa storia!” le confesso mettendole un dito sotto il mento, per farle alzare il viso e riuscire a  guardarla negli occhi.
“Da-davvero?”
“E’ la verità! Sei la prima che ne è a conoscenza, e sono felice che mi sia aperto con te!”
“Questo vuol dire che in qualche modo… ti fidi di me?”
“Non solo mi fido di te, ma ti voglio anche… bene!” anche questa frase non l’ho mai detta a nessuna!
La vedo stupita, forse perché non si aspettava una mossa così da parte mia e dopotutto, nemmeno io!
Avvicino il suo viso al mio per far sfiorare le nostre labbra; lei, che inizialmente era rigida e tesa, ora si lascia piano piano trasportare da questo bacio che diventa sempre più intenso.
Le cingo la vita e lei prende il mio viso con le sue mani gelide. Dopo alcuni secondi ci guardiamo intensamente negli occhi a pochi centimetri di distanza.
“Forse è meglio che adesso vada!” le dico in un sussurro.
“Come vuoi!Sembra che il sole sia ricomparso!” risponde con altrettanta dolcezza sfiorandomi una gote.
“Allora è meglio che ne approfitti o mi farò un altro bagno!”
Mi accompagna alla porta e dopo averla salutata esco.

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“Siiiiii!Si, si si!” continuo a ripetere presa da una euforia immensa. Mi ha detto che mi vuole bene, lo ha detto, e-spli-ci-ta-men-te. Non posso aver capito male! Ma certo che no! questa è la realtà e comincia a prendere una bella piega!
Mi dirigo saltellando in cucina, cantando ed esultando come una matta, ma non mi importa, sono troppo felice: perché Yuri Ivanov mi ha detto “TI VOGLIO BENE”!
“I feel goood, na na na …”

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Uscendo dal cancello di casa sua, volgo lo sguardo ancora una volta verso di essa e mi accorgo guardando oltre la finestra che Hilary canta e saltella dalla gioia!
“E’ proprio una matta!” dico tra me e me sorridendo e riprendendo il cammino.
E’ incredibile come mi sia fatto prendere da quella ragazza! Possibile che non mi sia mai accorto che io gli piacessi? Non ci ho mai fatto tanto caso a lei, a dire la verità! Solo adesso mi sto rendendo conto che mi piace davvero!
Arrivo a casa mia, che condivido con Kai, Boris e Serjei. Questa casa è stata data a Kai da parte di suo nonno, che è ricco e potente in Russia ma anche in Giappone, dove pare  abbia affiliali delle sua impresa. Io e gli altri così ci siamo trasferiti qui con lui per avere un po’ di indipendenza, o come dice Boris, per avere una casa dove fare baldoria senza che stupidi condomini si disturbino. Vi devo confessare che vivere in quattro(uomini) in una casa non è il massimo! Ognuno ha i propri spazi e comodità, ma per quanto riguarda l’ordine, beh… lascio a voi immaginare!
Nel momento in cui mi avvio alla porta principale vedo uscire come una furia Eva, che la richiude con altrettanta violenza. Mi passa di striscio senza notarmi e io mi fermo ad osservarla stranito.
Boh?
Che avrà combinato stavolta Kai?
Entro e in casa vi è un silenzio di tomba.
Dirigendomi in salotto mi accorgo di Kai che sta sereno a   fumarsi una sigaretta e impegnato  col cellulare:tipico di lui, fare finta che non sia successo nulla!
Non è mia abitudine intromettermi e chiedere cosa sia successo e infatti non lo farò, tanto non me lo direbbe!
Ma Boris scende di corsa dal piano di sopra facendo un casino assurdo: questo invece è tipico di lui!
Apre il frigo e si stappa una birra.
“Ma cosa erano quelle urla assurde? Eva è entrata in crisi isterica?” chiede curioso.
Fissiamo Kai che fa ancora finta di nulla. Sentendosi osservato ci fissa come a voler dire -fatevi gli affari vostri- e così decidiamo di fare.
Salgo le scale insieme a Boris per raggiungere il piano di sopra e nel frattempo lui mi racconta ciò che ha sentito…
“Dovevi sentirla, prima gridava che era stufa di non sapere cosa Kai fa la sera quando esce senza di lei, poi che si sente trascurata e infine ha concluso con una serie di insulti!”
“Chissà perché era tanto infuriata!”
“Non ne ho idea, ma qualunque cosa sia , sembra che abbia a che fare con Anya!”
“Anya??” domando accigliato.
“Già! vado a fare una doccia!” conclude entrando in bagno mentre io mi dirigo in camera mia per cambiarmi questi abiti umidi.

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In questo periodo Eva è proprio strana! Non facciamo altro che litigare perché pensa che io l’abbia tradita con Anya!
Beh, d’altronde è la verità! E poi è acqua passata, l’ho fatto solo per divertimento, non c’è altro!
Non capisco la sua reazione! Perché si sarà scaldata tanto? Non è mica la prima volta che viene a conoscenza di un mio tradimento! Sono stata con altre ragazze, ma forse capisco il perché!
Perché stavolta non si tratta di una ragazza qualsiasi, ma di Anya!
Anya che è la persona che più detesta, deve essere per  questo!
Ad ogni modo, Eva sa benissimo che Anya per me non conta niente, ma allora perché questa reazione tanto esagerata??
Beh, le passerà…

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Questa mattina mi sento molto più attiva del solito! Mi sono svegliata con mezz’ora d’anticipo, perciò ho avuto il tempo sia di farmi un bagno caldo sia di prepararmi una colazione coi fiocchi, che non facevo da tantissimo tempo!
Stamattina Hilary mi ha inviato un messaggio in cui mi comunicava che non avremmo preso il bus insieme perché sarebbe andata a prenderla… indovinate chi??: proprio lui, Yuri. Ovviamente io, essendo felice per il fatto che finalmente abbiano deciso di dichiararsi, non ho potuto fare altro che lasciarli andare da soli!
Per tutto il tragitto osservo il cielo che non è molto sereno; infatti secondo le chiacchiere di alcuni vecchietti seduti dietro di me, oggi dovrebbe piovere, come ieri! Spero proprio di no perché oggi mi sento bene e serena nonostante tutti i miei problemi : voglio che sia una giornata solare!
Il bus si arresta: è la mia fermata.
Scendo ed entrando vedo già alcuni studenti sparsi qua e là in cortile a chiacchierare o ripassare.
“Anya…”  la voce che mi mancava…
“ buongiorno Rai, anche tu mattiniero?” gli domando sorridendo.
“Guarda che sei tu che di solito sei in ritardo!” mi dice toccandomi la punta del naso con un dito.
“Sarà capitato una o due volte…” fingo di ricordare. “ok, ogni mattina, lo confesso!” mi arrendo al suo sguardo rimproveratorio.
Mi scocca un bacio a fior di labbra…
“Sono un maleducato! Avevo dimenticato di salutarti come si deve!” mi dice birichino.
“Dovrò insegnarti io le buone maniere, allora!” affermo strizzando un occhio.
“Stamattina sei più bella del solito!”
“Dici davvero?” domando, ma veniamo interrotti dall’arrivo di Hilary e Yuri.
“Salve ragazzi!”salutano i due piccioncini.
“Buongiorno!” rispondo io “finalmente !mi stavo preoccupando…” bisbiglio a denti stretti ad Hilary che mi fa tacere dandomi una gomitata
“sta zitta!” mi ordina con tono basso “Vogliamo andare in classe?” propone al gruppo.
Così lei si avvia con Yuri mentre io e Rai li seguiamo…
“Ma cosa è questa novità?” mi domanda stranito.
“finalmente si sono dichiarati…” gli confesso.

Al suono della campanella la classe è già piena, il professore arriva e nel momento in cui comincia a chiamare l’appello entra Eva che si scusa per il ritardo e si avvia al suo banco. Però prima di accomodarsi mi fissa in malo modo per alcuni secondi. Uno sguardo molto strano, ma perché?
“Hernandez, cosa aspetta? Si accomodi!” la incita il prof.
“Certo…”  sussurra abbassando lo sguardo e prendendo posto.
Perché mi ha fissata in quella maniera? Che le avrò fatto stavolta? Devo preoccuparmi? Bah… lasciamo perdere, non voglio fissarmi su queste sciocchezze!
Durante la pausa Hilary decide di uscire fuori con Yuri mentre io rimango ancora qualche minuto in classe per sistemare i miei appunti, confrontandoli con quelli presi da Hilary.
Mentre sono impegnata a leggere e scrivere mi accorgo che in classe non c’è nessuno, ad eccezione di:

Eva!
Oddio, questa ragazza oggi mi preoccupa! È seduta al suo posto  a fissare un punto del banco, muovendo nervosamente le mani!
Che resti, purché non apra quella boccaccia velenosa!

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Mi sembra il momento giusto, perfetto per farle confessare tutto ! Devo riuscirci prima che finisca la ricreazione! Siamo sole, dunque non avremmo problemi!
La osservo ogni tanto con la coda dell’occhio: ma guardala, dietro quel faccino innocente si nasconde una persona ipocrita che  sta cercando di raggirare tutti, Rai compreso! Proprio lei, che ha sempre giudicato male me per quello che le ho fatto in passato! Cara mia, quello che hai fatto tu è molto peggio e te lo mostrerò!
Decido di alzarmi e mi avvicino silenziosamente a lei fermandomi a fissarla.
Ancora con la testa bassa ,ferma la penna e alza lentamente il viso guardandomi stranita.
Passano alcuni secondi…
“Qualcosa non va?” domanda scocciata riprendendo a scrivere.
“Puoi anche toglierti quella maschera, so tutto!”  dico arrivando subito al dunque senza giri di parole. Ed ecco che si blocca di nuovo.
“Sai cosa?”
“Non fare la finta innocente, ormai non ci sono più segreti!”
Lascia andare la penna e appoggia la schiena alla sedia.
“Senti, non so di quali segreti e di quali cose tu stia parlando! Oggi ho notato che hai un atteggiamento strano e non capisco cosa possa centrarci io!”
“Ma come sei brava a fingere, più di me! riesci sempre a calarti nella parte della vittima, della ragazza perfetta, ma ti sei rivelata tutt’altro! Credevi che con Rai avresti ricominciato da capo, che avresti dimenticato Kai e poi fate le cose di nascosto!”
Lei cerca di celare , dietro quella falsa tranquillità, la sua enorme paura di essere scoperta!
“Mi hai stancata, meglio che vada fuori così evitiamo inutili discussioni!”dice andandosene.
“Vogliamo discutere di qualcosa che possa interessare tutti, compreso Rai? Della tua gravidanza?”
Aprendo la porta la lascia socchiusa bloccandosi e successivamente si volta a occhi barrati verso di me, terrorizzata.
Si riavvicina muovendo le labbra come se volesse dire qualcosa, ma non ci riesce!
“Credevi di poterlo nascondere a lungo, forse? Non ci saresti riuscita! E cosa avresti fatto quando il pancione sarebbe cresciuto? Eh? Come avresti spiegato la cosa a Rai? Gli avresti mentito dicendo che fosse suo, non è così?”
Si siede sconvolta su una sedia.
“Come hai fatto ha scoprirlo?” chiede con voce tremolante.
“Sai, a volte bisogna stare attenti quando si parla in bagno di cose così private! Pensiamo di essere soli, ma invece potrebbe esserci ancora qualcuno e in tal caso…”
“Non ci posso credere…” dice mettendosi le mani in viso con i gomiti sulle ginocchia.

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“Hilary, perché Anya non è uscita per fare ricreazione?”
“E’ rimasta in classe per fare una cosa!” mi spiega lei.
“Ok, allora la raggiungo!” saluto anche Yuri e mi dirigo nella classe di Anya.
Vedo la porta socchiusa e mentre faccio per aprirla sento delle voci e decido di origliare perché le riconosco: sono di Anya ed Eva. Perché staranno parlando?
“come hai fatto a scoprirlo?” è questa la frase che mi ha costretto a fermarmi e ascoltare!
“Sai, a volte bisogna stare attenti quando si parla in bagno di cose così private! Pensiamo di essere soli, ma invece potrebbe esserci ancora qualcuno e in tal caso…” ma di cosa stanno discutendo?
“Non ci posso credere…” ma a cosa?
“Come hai potuto fare una cosa simile! Mi hai sempre odiata perché ti ho sottratto Kai, ma ora io cosa dovrei fare? Eh? Non sai come mi sento, sono stata presa in giro da Kai e da te, vi siete appartati di nascosto e pensavate che sarebbe finita lì, che né io né Rai avremmo saputo niente!” ma cosa succede? Non ci sto capendo più nulla! cosa vorrebbe dire con- vi siete appartati di nascosto??- sento che aggiunge qualcos’altro mentre Anya sta in silenzio…
“Ma evidentemente deve esserci stato un incidente di percorso! Restare incinta di Hiwatari…” cosa?? “ deve averti lasciata di sasso! Come avresti potuto raccontare tutto a Rai, non è certamente facile svelare di essere stata con il proprio ex e rimanere pure incinta, tenendo conto che tra quei due non corre certo buon sangue!”
Non mi sento più le gambe, mi gira pure la testa e i battiti del mio cuore accelerano improvvisamente! Non è vero, io non ho sentito veramente quello che ho appena origliato, deve essere frutto della mia immaginazione!
Come è possibile? Quell’idiota mi aveva detto che non c’era stato niente quella sera e anche Anya sembrava sincera! O forse si sono messi d’accordo per nascondermi tutto. Non ci posso credere: Anya mi ha ingannato per tutto questo tempo! Sono partito per alcuni giorni e lei non ci ha pensato due volte ad andare con Kai!
Mi sento uno schifo, io mi fidavo cecamente di lei! Avrei messo la mano sul fuoco sulla sua fiducia e se me lo avessero raccontato non ci avrei mai creduto! Invece no, l’ho sentito con le mie orecchie e non posso fare finta di nulla, proprio non ci riesco! E come se non bastasse ora aspetta anche un figlio da quello stronzo, un figlio!
Adesso voglio che me lo dica chiaramente in faccia, vedremo se ne avrà il coraggio! Non posso sopportare questa situazione!
“Io non so che fare Eva…” sento dire alla ragazza che mi ha deluso profondamente.
“Di certo non sarò io a darti un consiglio da amica! Anche se ti ho sempre detestata, eravamo amiche un tempo e forse le cose tra noi si sarebbero sistemate in qualche modo! può sembrare assurdo, ma era pur sempre possibile! Adesso invece è più che impossibile: questo non me lo dovevi fare, né a me  né a Rai, che dicevi di amare e che quando scoprirà la verità sono sicura non ti rivolgerà più la parola…”
“Ho già scoperto tutto!” esclamo furente entrando.

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“Ho già scoperto tutto!”
Al pronunciare di questa frase mi volto di scatto nella direzione della porta e lo vedo, Rai che mi osserva in una maniera orribile, tra la delusione e il disprezzo mentre io resto a fissarlo sconvolta! Da quando era lì?
“R-rai io…” non riesco a parlare.
“Me lo avevi pure giurato…” è la sola cosa che dice con tono arrabbiato e dopo di ciò esce velocemente dall’aula.
“No! Rai aspetta!” grido e lo raggiungo correndo,  lasciando Eva sola. Sta ancora percorrendo il corridoio a passi svelti; riesco a raggiungerlo e lo prendo per un braccio ma reagisce in modo violento liberandosi dalla mia presa…
“Cosa vuoi??” mi urla.
“Cosa hai sentito veramente?” domando tra le lacrime.
“Ho sentito tutto quello che c’era da sapere e questo mi ha fatto capire la persona falsa e meschina che sei veramente!” risponde tutto d’un fiato lasciandomi spiazzata in due.
“Io non volevo farti del male, io te lo avrei detto, e mi dispiace moltissimo ma non odiarmi, ti prego!” lo supplico singhiozzando. “Io ti amo Rai, io non volevo andare con lui, è successo tutto così…”
“Basta! Non so che farmene delle tue scuse! Ormai non servono più a nulla! mi fidavo di te, mi hai veramente deluso! Mi fate schifo, tu e quell’altro! non voglio più vederti, mi fai schifo!” a queste parole il mio cuore sembra smettere di battere! Il modo in cui lo ha detto, il suo tono, non lo avevo mai visto così arrabbiato, ormai credo che sia tutto finito! Resto immobile a fissare la sua figura che dopo aver raggiunto le scale sparisce! Eva mi raggiunge e anche lei mi sembra essere delusa e va via voltandomi le spalle.
Solo ora mi sto rendendo conto della presenza di altri ragazzi che si trovano qui, che mi osservano straniti, e solo ora mi sto rendendo conto di quello che ho fatto e di quello che ho perso, Rai!

                                                            ****************************************

Non voglio più sentire parlare di lei, ma prima voglio fare qualcosa che avrei dovuto fare da tempo: trovare Hiwatari e spaccargli il muso. Esco in cortile e Hilary vedendomi mi viene incontro…
“Rai, Anya è rimasta ancora in classe?” mi domanda ma io le passo vicino continuando a guardare dritto, troppo arrabbiato per risponderle.
“Ma cosa ha?” le sento dire ma vedendo Hiwatari in un punto insieme ad i suoi amici corro verso di lui per fargliela pagare.
“Hiwatari!!” lo richiamo a tono alto. Si gira…
“Auguri per il bambino!” mi limito a dire dandogli un pugno in viso. Lo osservo due secondi e me ne vado via dalla scuola, non mi importa più nulla!

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Ma che cavolo gli è preso? Non sono riuscito a reagire perché sono stato preso di sorpresa e quella frase mi ha lasciato un po’ perplesso!
Mi tocco la mascella ancora dolente…
“Ma che cazzo gli è preso a quel cinese? È andato via!” dice Boris.
Vedo sopraggiungere pure Eva che mi guarda scuotendo la testa e con espressione delusa.
“Ma si può sapere che avete? Di che bambino stava parlando?” cerco di avere delle spiegazioni.
“Fattele spiegare da Anya!”
Anya??

                                                        ***************************************

Anche io adesso sto correndo più che posso per arrivare in cortile dopo avere assistito dalla finestra al pugno che Rai ha dato ad Hiwatari.
Uscita finalmente fuori mi fermo a riprendere fiato…
“Anya, che cosa sta succedendo? Hai visto che ha fatto Rai?”
Il mio sguardo le ha già detto tutto…
“Glielo hai detto…”
“Detto cosa?” interviene Yuri.
Ma  Kai si avvicina a me seguito da Eva mentre tutti assistono in silenzio.
“Si può sapere che diavolo è preso a quel cinese? Di che bambino parla?” mi domanda pretendendo delle spiegazioni Kai.
Ecco, ormai è fatta! Non ha più senso cercare di nascondere tutto!
“Kai, io…
“Avanti, diglielo!” mi incita acidamente Eva.
“Io sono incinta, aspetto un figlio da te!” confesso piangendo.
“Cosa?” esclama sbalordito.
“E’ così… purtroppo!”
“Come fai a esserne sicura?” chiede alzando il tono di voce.
“Lo so e basta! Credi che mi faccia piacere inventare cose del genere?” gli grido io.

Inizia a piovere…

Lui rimane ad osservarmi freddo e inerme…

“Mi dispiace ma…”

Cosa vuole dirmi…

“Questo adesso è un tuo problema!” conclusa la frase mi volta le spalle e va via.
Io rimango pietrificata al suono di queste parole! Mi accascio a terra disperata, mille coltellate alla schiena avrebbero fatto meno male! Come ha potuto dire una cosa del genere?
Tutti rientrano e anche Eva se ne va dicendo prima…
“Che schifo…”
Rimango da sola, tutta oramai bagnata, a piangere, ma con me sono rimasti ancora Hilary e Yuri.
La mia amica si avvicina…
“Anya, sarà meglio rientrare…” mi invita con tono pacato ma io mi rialzo…
“Lasciatemi stare…”
Scappo uscendo dal cancello tutta sporca di fango e con la pioggia che non mi permette di vedere bene la strada! Mi sento uno schifo… ho perso tutto!

                                                              ********************************

“Anya!!!” la richiamo ma ormai è scappata via.
“Lasciala andare, ha bisogni di stare sola!” mi consiglia Yuri prendendomi per un braccio e invitandomi ad entrare.
Perché non posso aiutarla? Perché deve andare a finire sempre tutto male! Kai è proprio una persona spregevole, non immaginavo di certo che avrebbe accolto la notizia con grande entusiasmo ma almeno un po’ di comprensione o responsabilità avrebbe potuto averla! Sapevo che non sarebbe finita bene questa storia! Non vorrei commettesse qualche altra sciocchezza!
Nella sua condizione potrebbe anche pensare di…
No, lei non lo farebbe! Ha ancora una vita davanti a sé e un bambino può cambiarle la vita, ma non distruggere!
Anya, pensa a ciò che fai!

                                                         *****************************************

Un bambino, ti rendi conto Kai? Un bambino! Ma come ho potuto essere così idiota! Mettere incinta quella stupida! Sono in palestra a sfogarmi dando pugni al sacco appeso al soffitto.
Che cosa vuole adesso da me? io di certo non lo voglio un figlio! Ma scherziamo: ho 18 anni, una vita davanti e questa si presenta annunciandomi la sua gravidanza! Ma andate tutti a quel paese!
“Ma bravo, Kai!” sento dire ad Eva molto acida.
Non mi sono nemmeno accorto che è entrata.
“Non ti ci mettere pure tu!” le rivolgo togliendomi i guantoni e rimettendomi la giacca per uscire e non sentire le sue lamentele.
“Come hai potuto farmi questo? Eh?”
“Ho detto di stare zitta!” le ripeto cominciando a perdere la poca pazienza che mi è rimasta.
“E dunque te ne sei lavato le mani in questo modo, fregandotene!”  continua a parlare camminandomi dietro.
“Da quando ti preoccupi di lei? credevo non ti importasse!” le domando fermandomi e osservandola negli occhi.
“Pensa se fosse capitato a noi due, cosa avresti fatto? Mi avresti trattata in questo modo?”
“Non è capitato a noi!”
“Ma potava capitare!”
“Ma non si tratta di te!” ribatto duramente.
“STRONZO!” grida dandomi uno schiaffo e facendosi diventare gli occhi lucidi. Resto a fissarla mentre va via.
Stava per piangere? Non l’avevo mai vista in queste condizioni!
Forse stavolta si è arrabbiata veramente!

Ha sempre criticato, come me, i piagnucoloni! Non ha mai pianto per amore o altra sciocchezze: questo vuol dire che stavolta l’ho combinata grossa!
Ma questo non cambia le cose: io quel figlio non lo voglio!

                                                         ******************************************
Ho fatto tutto il tragitto per arrivare a casa mia correndo sotto la pioggia. È l’unico posto a cui ho pensato: cosa penseranno quando mi vedranno arrivare a quest’ora in queste condizioni?
Beh, ci ho pensato e l’unica cosa che ormai mi resta da fare è dirlo anche a loro, ai miei genitori!
OramAi nulla può andare più storto! La mia vita non ha più senso!
Ho perso Rai, Kai non ha nemmeno preso in considerazione ciò che è successo e non so più che fare!
Suono il campanello e dopo qualche secondo la porta mi viene aperta da mia madre…
“Anya, ma che ci fai qui a quest’ora? Entra o ti prenderai un raffreddore!” mi invita ad entrare e mi porta in cucina mentre io rimango in silenzio per pensare e trovare il coraggio di dire tutto.
“Allora? Cosa ti è successo?” continua a chiedere sistemando dei bicchieri nella credenza. “sono finite prima le lezioni oggi? Perché non prendevi un autobus, così non ti saresti bagnata!”
“Mamma…io…” inizio prendendo fiato e lei si volta fissandomi con dei bicchieri in mano. Ad un tratto arriva mio padre dal lavoro. Bene, così sentirà pure lui…
“Anya, non sei andata a scuola? Che tempaccio oggi!” dice richiudendo l’ombrello.
“Aspetto un figlio!” rivelo d’un tratto.
La reazione è quella prevista: mia madre lascia cadere a terra i bue bicchieri che si rompono in mille pezzi mentre mio padre resta immobile a fissare il portaombrelli.
“Co-cosa? Sibila mia madre avvicinandosi.
“Tu… cosa hai detto?” continua mio padre avvicinandosi a me sempre di più e con uno sguardo molto severo. Io indietreggio di alcuni passi, spaventata.
“S-sono… incinta!”
Si massaggia le tempie respirando nervosamente. “Questo non lo dovevi fare!... chi è questo disgraziato che ti ha messo incinta, eh? Quel cinese forse??” domanda aumentando sempre di più il tono di voce, per cui io inizio a far sgorgare lacrime dai miei occhi.
“..N-no..”
“Come no? con chi diavolo sei stata? Voglio vederlo con i miei occhi!”
“No papà, lui no-n ne vuole sapere…”
A queste parole sbarra gli occhi sudando freddo.
“non ne vuole sapere, non ne vuole sapere…” continua a ripetere andando avanti e indietro mentre io resto immobile in un angolo della stanza terrorizzata.
“cinque figli maschi, cinque! È L’UNICA CHE MI DA PROBLEMI è SEMPRE LEI, L’UNICA FEMMINA!” rivolge a mia madre che rimane in silenzio con viso pallido. “Tu hai violato un principio importante di questa famiglia, sei una vergogna… e non resta che una cosa da fare…” o mio dio “ non possiamo tenere un figlio bastardo! Preparati…” non dirà quello che penso, vero? lui non oserebbe… “questo figlio non può nascere e nessuno saprà mai niente!”
Faccio un passo indietro sconvolta, incredula e osservando mia madre capisco che non mi aiuterà: piange ininterrottamente con un fazzoletto davanti, consapevole del fatto che non può opporsi al volere di mio padre! Ma io no! non posso accettare questa condizione, solo un mostro direbbe una cosa simile!
“Tu non puoi farmi questo… sono tua figlia…” cerco di ricordargli.
“Pensa alla vergogna, non possiamo crescerlo, sei troppo giovane!”
“E tu uccideresti pur di salvare le apparenze?” domando incredula.
“Non fare storie…”
“MAI! PIUTTOSTO MI AMMAZZO PURE IO!!” gli grido salendo subito le scale in gran corsa e tra le lacrime. Entro in camera mia, prendo un borsone e infilo dentro lo stretto indispensabile.

Se pensa che rinuncerò a mio figlio si sbaglia di grosso! Non voglio nemmeno restare qui con lui!

Se davvero la pensa così,

Se davvero si vergogna di me,
beh… allora ha appena perso una figlia!

Prendo le ultime cose ed esco dalla stanza scendendo e senza dare spiegazioni apro la porta d’uscita…

“Se decidi di uscire da questa casa, ricorda che non potrai più metterci piede!” mi rivolge con tono duro.
Io mi fermo a guardarli, tutti e due! Quelli che pensavo mi avrebbero capita e accettata nonostante tutto,  invece no… hanno deciso di abbandonarmi pure loro!
Ho preso la mia decisione e non ci penserò due volte.

“Tranquillo, non ho proprio intenzione di tornare in questa casa!” concludo e dopo di che esco chiudendo violentemente la porta.

Non ritornerò più sui miei passi, ho deciso e se non riescono ad accettarmi correrò il rischio di perderli!

Non so cosa farò adesso, non so dove andrò…  

So solo di essere veramente sola…



To be continued
 


Salve a tutti e scusate per l’ennesimo ritardo!
Allora,cosa ne pensate di questo capitolo? L’ho riscritto un sacco di volte cambiando ogni volta la versione! Soprattutto non sapevo come farlo sapere a Rai! Inizialmente avevo pensato che lo avrebbe scoperto da Eva, in modo perfido e vendicativo; poi sempre da lei ma in maniera  meno crudele, cioè che era veramente delusa dal comportamento di Kai, del fatto di essere stata tradita mentre l’ultima versione è questa: Rai viene a scoprirlo casualmente origliando la loro discussione! Perché ho pensato che sarebbe stato troppo crudele da parte sua, non pensate? Insomma un lato buono deve averlo pure lei! e infatti adesso anche lei sa come ci si sente ad essere traditi! Rai invece l’ha presa molto ma molto male(e ci mancherebbe che la prendeva a gran gioiaNdTutti) Anya è stata cacciata via di casa, perché suo padre la pensa all’antica, voleva pure farla abortire! E adesso non resta che vedere cosa succederà:
Anya dove andrà adesso? Cosa farà con un figlio e da sola?
Kai cambierà idea?
Rai si rifarà vivo?
E soprattutto… cosa ne pensate voi di tutto questo macello?
Grazie a tutti voi che mi seguite , che recensite e che date soprattutto consigli!
Anche a te, lettore super silenziosissimo, un bacio a tutti e alla prossima! ^_^


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Capitolo 20
*** Wake me up ***


L’auto si ferma davanti a casa mia e dopo avere spento il motore restiamo per qualche istante in silenzio e pensierosi, a sentire le gocce di pioggia che battono violentemente sui finestrini.
“Sei preoccupata per lei?” mi chiede Yuri.
“Già… mi chiedo dove sia!”
“Che bastardo… non pensavo se ne sarebbe fregato in questo modo…” afferma alterato stringendo le mani sul volante.
“In fondo c’era da immaginarselo! Cosa avremmo dovuto aspettarci da uno come lui…”                                             
“Avrei voluto prenderlo a schiaffi…”                                                                                                                                          
“Non sarebbe servito a nulla, temo! Sarà meglio rientrare; devo cercare di capire dov’è andata Anya. Ci sentiamo Yu!” gli scocco un bacio e dopo esserci scambiati un sorriso di conforto, esco dall’auto correndo per dirigermi al più presto in casa.                                                                                                                                                                                           Appena entrata in cucina, poso pesantemente la cartella sul tavolo e rimango in piedi, immersa nei miei pensieri a fissare un punto del tavolo. Sono davvero preoccupata perché nella mia mente si sono creati certi pensieri negativi che mi fanno pensare al peggio! Il fatto è che non so dove andarla a cercare... Forse potrei provare a chiamare a casa sua, per assicurarmi che sia lì senza far capire nulla ai suoi genitori. Ok, ho deciso!                                                                                             Alzo la cornetta del telefono e, dopo aver composto il numero che conosco ormai a memoria, attendo qualche secondo, ma nessuno si decide a rispondere. Riattacco sempre più preoccupata finché il suono del campanello mi fa sobbalzare dallo spavento. Velocemente arrivo alla porta d’ingresso e apertala…
“Anya…”  E’ lei.
Restiamo a fissarci qualche secondo,  mentre mi perdo in quei suoi occhi disperati che cercano solo conforto. E’ tutta bagnata, con un borsone blu a terra, vicino ai suoi piedi. Viene verso di me e abbracciandomi scoppia in lacrime. Non so cosa dire e mi limito a poggiare una mano sulla sua testa che si poggia sulla mia spalla. Restiamo qualche minuto così, immerse in questo silenzio che viene rotto di tanto in tanto dai suoi singhiozzi che aumentano di frequenza sempre di più. Decide finalmente di alzare il capo e con una mano scopro il suo viso dai capelli che le si sono appiccicati in fronte. Non vuole parlare e se ne va in salotto a testa bassa mentre io  lascio il borsone in corridoio e la raggiungo sedendomi al suo fianco.
“Ero preoccupata, non sapevo dove fossi e ho provato a chiamare i tuoi genitori, ma nessuno mi ha risposto…”
Vedo che dischiude le labbra per cercare di dirmi qualcosa…
“Loro… mi hanno cacciata o meglio…  sono stata io a decidere di andarmene.”
“Eh? Come sarebbe a dire?” chiedo incredula.
“Non hanno accettato questa situazione e mio padre voleva addirittura…” lascia in sospeso il discorso chiudendo dolorosamente gli occhi e cercando di lasciare intendere a me il resto della frase.
“Non voleva mica…”
Mi risponde annuendo e ricominciando a piangere.
“Ma io non riesco a crederci! Ho sempre pensato che fossero delle persone così disponibili e comprensive e invece…” le dico alzandomi di scatto furiosamente.
“Mi sento uno schifo…”
Mi risiedo accanto a lei con espressione sconvolta . “Voglio proprio dirgliene quattro e…”
“No! Non voglio che tu vada da loro e non voglio nemmeno vederli, almeno per il momento…”   
“Ma…”
“In questo momento voglio solo restare da sola e pensare a cosa fare, ora che non ho un tetto e un soldo!”
Resto a fissarla, cercando di capire la sua decisione. “Ovviamente puoi restare qui da me per tutto il tempo che vorrai!” le propongo mettendole una mano sulla spalla.
“Grazie,  ma non vorrei creare problemi con tua madre.”
“Sai benissimo che tu non crei nessun problema;   e poi mia madre non c’è quasi mai a casa per via del suo lavoro. Ci terremo compagnia a vicenda!”
“Ancora grazie!”
“Ti preparo la stanza allora, seguimi!”
Prendo la sua roba e la porto in camera seguita da lei.
“Questa è come se fosse la tua seconda stanza, anzi questa è la tua seconda casa! Se hai bisogno di qualcosa non c’è bisogno assolutamente che tu mi chieda il permesso, lo sai vero?” le spiego mentre raggiungiamo il piano di sopra. Lei mi cammina a fianco, continuando ad asciugarsi quelle lacrime che le rigano il viso e annuisce.
“Ecco qua, adesso hai bisogno di un bel bagno caldo e di vestiti asciutti!” esclamo poggiando il suo borsone sul letto.
Io mi sforzo di essere allegra, cercare di sdrammatizzare, farla distrarre ma… è tutto inutile. Continua a stare a occhi bassi, sguardo vuoto e nemmeno un sorriso forzato. D’altronde come potrebbe sorridere…                                                             Le prendo tutto il necessario ed entra in bagno lasciandomi in corridoio. Io resto a fissare quella porta e a pensare a tutto quello che sta accadendo. Nessuno può capirla in questo momento, nemmeno io che sono la sua migliore amica.



Non appena sento dalla mia stanza che sta per uscire dal bagno mi avvio subito da lei per vedere come sta. La vedo uscire con un accappatoio blu e i capelli ancora umidi…
“Adesso ti sentirai sicuramente meglio, no? Vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare? Quello che vuoi…” la inseguo per tutto il corridoio finché non arriviamo davanti alla porta della sua stanza…
“Non voglio nulla, sono stanca e vorrei riposare!” si limita a dire prima di entrare e chiudere la porta.
“Ok…” sussurro rassegnata  e tornando al piano di sotto.

                                                        

                                                             ******  ******  ******  *****  *****  *****



Mi chiudo la porta alle spalle rimanendovi appoggiata e facendo un sospiro di sollievo, dopodiché mi butto a peso morto sul letto desiderando solo di svegliarmi e capire che è stato solo un incubo. Non so più che cosa fare: questo bambino deve venire al mondo per cosa? Per scoprire di avere un padre bastardo ed essere nato non da un atto d’amore ma da uno stupido errore di quella scema di sua madre!  

                                                             

                                                                     **** **** ***** ***** ******

Sono indaffarata in cucina a preparare la cena; ho appena messo tutto in microonde e adesso vado ad avvisare Anya che  tra pochi minuti sarà tutto pronto in tavola. Busso leggermente, ma non sentendo una sua risposta decido di entrare e la vedo coricata di fianco sul letto a occhi dischiusi, forse stava dormendo.
“Ehi, tutto ok? Tra un po’ la cena sarà pronta.” Le dico avvicinandomi al suo letto.
“Non ho fame, grazie lo stesso.” Risponde girandosi dall’altra parte.
Sospiro disperata e cerco ancora una volta di convincerla.
“Senti, devi pur mangiare qualcosa! Ok, non sarà il massimo quello che preparo io ma un po’ di energie ti servono! Ricorda che non sei da sola e che ora ad avere fame siete in due!”
“Non mi importa…” risponde ancora una volta in modo freddo.
“E va bene, come vuoi! Ma se cambi idea non esitare a chiedere, intesi?” le domando mentre mi accingo ad aprire la porta.
Questa volta non ricevo alcuna risposta e decido di lasciarla in pace, tanto so che ha la testa più dura del marmo.




L’indomani mattina è ancora peggio…
“Anya, io sto andando a scuola, non vieni?” so che è inutile chiedere una cosa simile,  ma voglio che si alzi da quello stupido letto! Io sono già pronta per andare a scuola e se non mi sbrigo rischierò di perdere l’autobus. Mi dispiace lasciarla da sola, ma non posso perdere il compito di letteratura per cui sto studiando da due settimane.
“Perché non reagisci? Non puoi restare lì in eterno!!” le rivolgo duramente.
Indovinate: nessuna risposta! Vorrei prenderla a schiaffi.
“Io sto andando via, chiamami per qualunque emergenza.”
Corro via di fretta, voglio proprio vedere cosa succederà oggi a scuola.


                                                      
                                                               ***** ****** ****** ****** ****** *******




“Io mi fidavo di te, mi fate schifo, tu e quell’altro!”   “Non voglio più vederti, mi fai schifo!”
Sono queste le parole che stanno tormentando la mia mente e mi fanno soffrire. È successo tutto così velocemente e in modo imprevedibile. Non riesco a capire più nulla e Hilary tenta vanamente di farmi riprendere, ma forse è meglio darle retta e riuscire a mostrarmi forte. E così mi alzo da quel letto e abbandono quel cuscino tutto umido a causa delle mie lacrime. Mi sento tutti i muscoli indolenziti e addormentati e a fatica raggiungo la porta per uscire da questa stanza e cambiare aria. La strada della ripresa è lunga, ma per lo meno questo è già un piccolo passo avanti!

                                                          

                                                              ***** ***** ***** ***** **** ***** ****



“Mi viene da urlare se penso che tornata a casa la ritroverò rinchiusa lì dentro! Dovresti vederla, non reagisce in alcun modo! Non parla, non mangia, non beve: praticamente nulla!!” rivolgo esasperata a Yuri che pazientemente mi ascolta.
“Forse devi darle tempo!”
“ E diamole tempo…” sospiro poco convinta.
Mentre siamo seduti su una panchina ad attendere il suono della campanella, mi guardo intorno e mi accorgo che ancora non c’è traccia di Kai e neppure di Eva. Yuri è venuto con la sua auto e mi ha anche detto che ieri, dopo la scuola, Kai non è tornato a casa ed è rientrato circa verso le cinque, stamani, ma non sono riusciti a incontrarsi. Ad un tratto vedo arrivare Rai,  che ci passa davanti. Che faccio? Lo saluto? Ci provo…
“Ciao Rai…”
Lui si ferma e mi fissa un istante…
“Ciao Hilary…” risponde schivo al saluto, nettamente freddo e distaccato, prima di scappare via.
Io e Yuri ci osserviamo sconcertati e ci avviamo in classe.

Preso posto ai nostri rispettivi banchi mi volto a fissare dietro di me il banco di Anya e non posso fare a meno di pensare a lei.
“Forse non sarei dovuta venire oggi.”
“Su, non tormentarti!Concentrati sul compito adesso, eh?” mi rasserena Yuri accarezzandomi il viso.
“Come se fosse facile…” rispondo forzando un sorriso e cominciando a prendere foglio e penna.



Dopo due massacranti ore a scervellarci nello svolgimento del tema e un’ora di storia, abbandoniamo finalmente la classe per dedicarci a qualche minuto di relax durante la ricreazione.
“Niente merenda oggi?”mi chiede stranito Yuri.
“Con tutte le cose che sono successe ho dimenticato persino di prepararla! Vuol dire che prenderò qualcosa al distributore automatico!”
Presa una barretta ai cereali e dirigendoci all’uscita, non posso fare a meno di sentire stupidi commenti che arrivano da un gruppo di ochette che stanno a pochi metri da noi. Cosi’ decido di fermarmi ad ascoltare, facendolo intendere pure a Yuri, che come me tiene le orecchie ben tese .
“Ma hai visto cosa è successo ieri?” chiede una.
“Ma non stava con il cinese della tua classe, quello nuovo?” aggiunge un’altra.
“Si, ma è rimasta incinta del suo ex Hiwatari!” completa la terza.
“Ma che ragazza modello! Una vera e propria…” a questo punto decido di intervenire.
“Scusate l’interruzione, ma non ho potuto fare a meno di sentire la vostra inutile conversazione: non ve lo ha insegnato nessuno il detto ‘fatevi gli affari vostri’?” chiedo alterata.
“E a te non ti ha mai detto nessuno che origliare le conversazioni altrui fa parte della cattiva educazione?” ribatte una tipa alta e presuntuosa.
“Si dà il caso che stavate parlando della mia amica, quindi sono anche affari miei!”
“Ti informo che la vicenda della tua amica è diventato lo scoop dell’anno, ne parla tutta la scuola!”
“Vi conviene trovarvene un altro di scoop, o ve la vedrete con la sottoscritta!” dico innervosita.
“E chi saresti tu?”
“Una che, se non chiudi quella boccaccia, ti spezza l…” nel momento in cui cerco di spiegare le intenzioni che hanno le mie mani riguardo al suo fragile collo, vengo presa di forza per un braccio da Yuri che, vedendomi indiavolata al massimo, decide di fermarmi.
“Andiamo Hila…”
“Ma dico, le hai sentite? Lo hanno chiamato lo scoop dell’anno! Non ti fa ribollire il sangue?”
“Certo! Ma colui che mi fa ribollire il sangue al cervello, come dici tu, ha un preciso nome e cognome, lo sai!” allude evidentemente a Kai.
“Lo so, ma loro non sanno come sono andate le cose e questo non gli da il diritto di giudicare!”
“Senti, non possiamo metterci a discutere con tutti! E poi è vero che ne parla tutta la scuola, vedrai che tra qualche giorno tutti dimenticheranno tutto!” mi assicura con convinzione Yuri, che adesso si è incantato a fissare un punto del cortile,aggiungendo “…a parte qualcuno che non dimenticherà facilmente.”
Voltatami verso la direzione interessata, capisco che questo qualcuno non è altro che Rai, il quale è seduto sotto un albero immerso nei suoi pensieri.
“Mi dispiace un sacco per lui! Dici che dovrei parlarci?” domando.
“Credo che per il momento sia giusto lasciarlo in pace!” mi consiglia saggiamente.
Rai non merita tutto questo e Anya ha fatto la più grande cavolata della sua vita lasciandoselo sfuggire in questo modo.


Finite le lezioni, decido di accettare un passaggio da Yuri per arrivare il prima possibile a casa, in quanto attendere l’autobus vuol dire restare impalati qui per dieci minuti e arrivare a casa dopo un abbondante quarto d’ora.                                           Durante il tragitto vengo improvvisamente colta da un’idea, che costringe Yuri a cambiare destinazione.
“Si può sapere dove stiamo andando?” mi domanda accigliato seguendo le mie indicazioni.
“Per adesso guida e vai dove ti dico io! Ecco, ora gira a destra… così, ok! Adesso fermati!”
“Dove cavolo siamo?” domanda guardandosi intorno.
“Quella è la casa di Anya!” gli indico alla sua sinistra.
“E cosa saremmo venuti a fare?”
“Ho intenzione di parlare con i suoi genitori e capire cosa gli frulla in quella testolina!”
“Non credi che non sia un tuo compito fare questo?”
“Senti, non sono una che si mette il cuore in pace quando accadono fatti simili, quindi aspettami qui, torno subito!” dico prima di uscire dall’auto.
“Come se non lo sapessi…” aggiunge mormorando.
Intuendo che dovrebbero essere in casa, decido di suonare senza esitare e vengo accolta dal fratello minore di Anya.
“Ciao Hilary!” mi saluta contento di vedermi.
“Ciao piccolo, i tuoi sono in casa?”
“Tommy, chi è alla porta…” dice arrivando la madre che appena mi vede cambia espressione e manda il figlio nella sua stanza.”Se cerchi Anya non c’è” mi dice freddamente.
“Lo so: sono venuta proprio per questo! Lo sapete in che condizioni l’avete lasciata? Non dovevate cacciarla di casa!” le rimprovero.
“Nessuno ha cacciato nessuno in questa casa, è’ stata lei a decidere di andarsene!” interviene con un tono duro il padre che arriva dal salotto.
“E voi non avete fatto nulla per impedirglielo, vedo!”
“Dopo quello che ha combinato si è rovinata la vita!” parla ancora il padre, mentre la madre rimane zitta e con gli occhi lucidi trattiene le lacrime.
“Ma è sua figlia!” gli ricordo duramente.
“Anya ha smesso di essere mia figlia nel momento in cui ha deciso di andarsene da questa casa !” pazzesco!
“E’ un ragionamento privo di senso…”
“Adesso se non ti dispiace avremmo da fare, buona giornata!” conclude chiudendomi la porta in faccia.
Rimango come paralizzata a fissare quella porta che vorrei sfondare con un calcio. Torno indietro e rientro in auto chiudendo violentemente la portiera.
“Allora?” chiede curioso Yuri.
“Andiamocene subito, è stata una pessima idea venire qui!” mi limito a dire.
“Immaginavo…” conclude mettendo in moto.



Rientrata in casa, mi accorgo di strani rumori provenienti dalla cucina, da cui arriva anche un piacevole odore di fritto. Forse è ritornata mia madre e perciò adesso mi tocca spiegarle tutto. Mi dirigo velocemente in cucina…
“Mamm… Anya!” esclamo stupita.
Infatti me la ritrovo in pigiama a cucinare delle frittelle e ciò che mi lascia più sorpresa è il suo atteggiamento, forse apparentemente sereno. Trovo una nuova luce nei suoi occhi, che avevo lasciato fino a stamani pieni di lacrime. Che sarà successo?
La osservo incredula, aspettando una sua spiegazione, ma allo stesso tempo ci sorridiamo.
“Non ti dispiace se mi sono permessa di mettere le mani nella tua cucina: avevo voglia di frittelle!” ma chi se ne frega…
“Sono felice che tu abbia deciso di ascoltare la parte razionale del tuo cervello!” affermo entusiasta e cingendola in un abbraccio che quasi la soffoca. Sono troppo felice!”Ma cosa è successo?” le domando portandola in salotto, dove ci accomodiamo.
“Ho deciso di ascoltare le tue parole e ho capito che era inutile versare lacrime disperatamente!”
“Non puoi capire che sollievo…”
Forse è meglio non rivelare il fatto che sono andata dai suoi: temo che possa ricadere nella depressione!

                                                    

                                                          ******** ******* ******* ****** ***** ******



Mi chiedo dove sarei andata a finire, cosa avrei fatto se non ci fosse stata lei: Hilary è l’unica che mi è rimasta accanto in questo momento così tragico e non potrò mai ringraziarla abbastanza! Le sarò debitrice per tutta la vita e spero che la nostra amicizia non finisca mai!
“Quindi adesso ti senti meglio, ritornerai a scuola, affronteremo gli esami, poi…” dice tutta esaltata. Ma decido di intervenire e distruggere questo suo momento di entusiasmo.
“No Hilary!” affermo facendola voltare di scatto verso di me.
“Cosa vuoi dire?”
“Io non tornerò più a scuola!” rivelo lasciandola completamente spiazzata in due.
“Tu stai scherzando vero?” chiede sbigottita.
“Mi dispiace, ti sembro nelle condizioni di poter scherzare? Il fatto che mi sia ripresa…” comincio a spiegarle mettendo quest’ultima frase tra virgolette “… non vuol dire che abbia intenzione di riprendere la mia vita normalmente!Hilary, devi capire che adesso io aspetto un figlio, come potrei continuare a studiare? E poi ritornare a scuola significherebbe rivedere Rai, e non credo sia una buona idea! Significherebbe, inoltre, rivedere Kai, Eva… per non parlare dei professori e di tutti quelli che cominceranno a fissarmi dalla testa ai piedi e non potranno fare a meno di pensare a quanto la mia sia una situazione così difficile, mi rideranno dietro! Adesso dimmi, sono riuscita a trasmetterti il messaggio?”
“Messaggio ricevuto…” risponde delusa “…ma cavolo, tu sei la nostra presidente d’istituto!”
“Ascolta, quel posto a me, in realtà, non è mai interessato e lo lascio volentieri a colei che tanto lo ambiva…” cioè Eva.
“Ma non puoi arrenderti così! E’ l’ultimo anno, anzi, mancano pochi mesi e poi…
“E poi cosa? l’università? No grazie!”
“Non cambierai idea vero?” domanda ormai rassegnata.
“No, lo sai! Per adesso, aspetterò che nasca questo bambino dopodiché comincerò a decidere il percorso della mia, anzi… della nostra vita!”
“Mi sembra giusto…”
Cala il silenzio più profondo…
“Allora, ce le mangiamo queste frittelle o no?” propone Hilary, mostrandosi allegra.
“Certamente!”
Non so cosa succederà d’ora in poi, ma di una cosa penso di essere sicura: mio figlio non saprà mai chi è suo padre!

                                                              

                                                             ****** ****** ****** ****** *******



“Hey Yu? Esci con noi stasera, vero?”
“No, ho già un impegno!” mi risponde non staccando gli occhi dal libro.
“Mpf.. Che palle che sei!” dico sbuffando.
Sono seduto sul divano a guardare la tv, mentre Yuri sta a studiare al tavolo del salotto.
“E’ da un po’ di tempo che non stai più con noi, che c’è? Non ti andiamo più bene?!”
“Forse perché anche io ho una mia vita privata?”
“Tzs… vita privata!” mormoro cambiando velocemente  canali televisivi, alla ricerca di qualche programma decente.
“Invece di consumare i tasti del telecomando, perché non provi ad aprire un libro!” adesso sta assumendo un tono autoritario, che io non sopporto.
“Adesso non mi va…”
“Sei sempre il solito!”
“E tu invece da quando esci con Hilary stai diventando noioso! Sempre a studiare e bla bla bla…” gli rivolgo facendo strani gesti con la mano.
“Boris,sei infantile, lo sai?”
“Voi secchioni siete strani…”
Mentre siamo presi da questa stupida discussione che abbiamo intrapreso, ecco che sentiamo la porta principale chiudersi e un rumore di chiavi. D’improvviso spunta Kai, che con una faccia incazzata nera si dirige in cucina, passando dal salotto senza salutarci o degnarci di uno sguardo. E’ da ieri che non lo vediamo; quando ieri è successa quella cosa a scuola è sparito nel nulla! Dalla cucina esce con una bottiglia di acqua e ripassa per la seconda volta in modo indifferente, osservato da Yuri in modo terribile.
“E’ così che affronti i tuoi problemi?” domanda d’un tratto Yuri facendolo fermare e voltare verso di lui con fare scocciato.
“Visto che sono miei, fatti i cazzi tuoi!” bella risposta!
“Mi sembra che tu te ne stia fregando altamente!”
“ Non vedo cosa possa importare a te, idiota!” risponde ancora, stringendo con forza la bottiglia di plastica che tiene in mano, segno che sta per perdere la pazienza.
Io, che sto a metà tra di loro, mi volto verso l’uno e verso l’altro per seguire il discorso, un po’ preoccupato.
“Sei solo un codardo!” lo insulta con disprezzo Yuri.
Mi sa che questa non doveva dirla, perché Kai si parte come una furia e lo prende per il colletto sollevandolo dalla sedia.
“Codardo sarai tu! E non intrometterti mai più!” lo minaccia.
“L’hai messa incinta, come puoi essere così indifferente! Assumiti le tue cazzo di responsabilità!” lo rimprovera Yuri che alza il tono di voce e togliendo le mani di Kai dal suo collo.
“A me di lei non importa nulla e nemmeno di diventare padre: io un figlio non lo voglio!” gli grida in faccia.
“E non ti sei chiesto se lei lo vuole o no? anche lei ha diciotto anni!”
“Per quel che mi riguarda può fare quello che vuole!” conclude raggiungendo le scale che portano al piano superiore.
“Un giorno te ne pentirai!” aggiunge Yuri severamente, rimanendo in piedi vicino al tavolo.
Kai si rigira e fissandolo…
“Quel giorno… se sarai ancora vivo, sarai il primo a saperlo!” gli rivolge con una sottile sarcasmo.
Sparisce di sopra.
Yuri, chiuso violentemente il libro esce di casa sbattendo con altrettanta violenza la porta.
Io rimango stupito dal comportamento di entrambi.
Mi ritrovo a riflettere seriamente sul caso di Kai e non posso fare a meno di pensare se l’ultima volta ho usato il preservativo…
cacchio, come si chiamava quella dell’altra sera? … … …

                                                                           

                                                                   ***** ***** ***** ***** *******




“Signor preside, posso entrare?” domando cortesemente facendo capolino dalla porta del suo ufficio.
“Oh Tachibana, si certo! Entra e accomodati!” dice sistemando alcuni fogli.“Dunque, penso che tu sappia già il motivo per cui ti ho convocata!”
Credo di si, visto che mi ha fatta chiamare d’urgenza dal bidello nel bel mezzo della lezione di chimica.
“Beh, suppongo sia per Anya…”
“Esatto: Sarizawa! Dov’è andata a finire quella ragazza? E’ già da una settimana che spunta nell’elenco degli assenti della vostra classe!”
Cavolo, e ora come glielo spiego?
“Ecco… vede…”
“Tachibana, arriviamo alla questione! Sono vere quelle voci che girano tra docenti e alunni? Insomma… la tua compagna è incinta?”
Però… non ama giri di parole questo vecchio!
“Si signor preside!” rispondo abbassando lo sguardo.
“Dunque è vero…” bisbiglia massaggiandosi nervosamente le tempie. “Ho provato a chiamare a casa  sua, ma a rispondere è sempre uno dei fratelli che mi dicono sempre la medesima cosa: i miei non sono in casa!”
Furbi i signori Sarizawa…
“Si è creata una situazione un po’ complicata…” cerco di fargli capire.
“Quanto complicata? Tachibana, voglio sapere che cosa ne è stato della tua amica! Non ha più intenzione di frequentare questa scuola?”
“Esatto! Adesso lei dorme a casa mia perché al momento i suoi genitori sono arrabbiati con lei e… ma credo che i loro rapporti si sistemeranno appena si renderanno conto di aver sbagliato…” dubito di una cosa simile in verità!
“Dunque ha deciso…”
“Si, non ha intenzione neppure di fare gli esami!”
“Mi dispiace per quello che le sta succedendo ma adesso io dovrei trovare una sua sostituta! Tra qualche giorno ci sarà un’assemblea degli studenti e qualcuno dovrà pur organizzarla!”
“Mi pare ovvio!”
“Tu Hilary saresti disposta a prendere il suo posto? Se accettassi eviteremmo di fare altre elezioni!”
Io presidente? Non ci avevo mai pensato… ma…
“In realtà io non me la sento, mi dispiace…”
“Va bene, come vuoi! Ci penserò io, non preoccuparti! Mi dispiace solo per la tua compagna, ma spero che le cose si sistemino!” afferma ottimista. Ho dei dubbi pure al riguardo…
Uscita dal suo ufficio trovo un’amara sorpresa dietro la porta: Eva! Sembra molto giù di morale da una settimana e anche solitaria. Non l’ho più vista nemmeno insieme a Kai. Entrambi sono tornati a scuola  dopo due giorni dall’accaduto e credo non stiano più insieme! Beh… gli sta! Con Eva non ho avuto ancora un contatto diretto e adesso che me la ritrovo qui la fisso con aria di sfida ricambiata da lei.
“Che cosa ci fai qui?” le domando irritata, anche se già credo di sapere il motivo…
“Ho intenzione di propormi come sostituta di Anya…”
“Che faccia tosta che hai! Non perdi tempo e non hai un minimo di scrupolo…” le rivolgo sempre più acidamente.
“Senti, mi dispiace per quello che è successo…” ah! Ora fa pure la dispiaciuta? “…ma questa scuola deve pur continuare a andare avanti, o no?” conclude entrando nell’ufficio.
“Oh Hernandez! Stavo proprio per farti convocare qui…” sento dire al preside prima che venga chiusa la porta.
Tsz, immaginavo che avrebbe pensato subito a lei! Questa storia non l’ha toccata neppure un po’ e non è certo una sorpresa, anche se il suo atteggiamento sembra diverso…

                                                              

                                                                ****** ******** ******* ********



“…quindi sarà lei la tua nuova sostituta! Non andrò mai più in vita mia ad un’assemblea!” afferma adirata Hilary.
“Avresti dovuto accettare la sua proposta, allora!”
“Nah, troppe responsabilità e poi avrei meno tempo per studiare ecc…”
“E che mi dici di… Rai?” le domando preoccupata.
“Beh… vedi, è tornato a scuola ma sembra sempre così triste e pensieroso!”
Scuoto la testa tenendo gli occhi bassi…
“Perché non provi a parlare con lui!”
“No, non ne avrei il coraggio e poi è meglio che si dimentichi di me, almeno sarà più felice!”
“Non credo che tu voglia questo…”
“Cosa importa più di quello che voglio io? La vita è sua ed è meglio che ci dimentichiamo l’uno dell’altro! lui merita di meglio e soprattutto non potrei costringerlo a stare con un bambino che non è il suo, capisci?” adesso lei sembra comprendermi.
“In effetti…” sussurra.
“Sai, ho intenzione di fare la prima ecografia!”
“Davvero? Ma è meraviglioso!”
“ Ma penso che per sapere il sesso del bambino sia ancora presto!”
“Forse…” dice cambiando d’un tratto espressione.
“Che ti succede?” le domando preoccupata.
“Sai, a scuola fanno pure delle scommesse sul sesso del bambino…” immaginavo…
“E cosa dice la maggioranza?” chiedo curiosa e questo sorprende Hilary.
“Ma perché? t’interessa?”
“Ovvio, è il mio bambino!” affermo in modo buffo, il che le strappa un sorriso.
“Beh… dicono che sia maschio ed è quello che penso anch’io!” mi dice con sicurezza.
“Vi sbagliate tutti perché il mio istinto materno mi dice che è una femmina!” ribatto io acidamente.
“ Secondo me è maschio!”
“Femmina!”
“Maschio!” e così ci ritroviamo a litigare scherzosamente e per un attimo riesco a sentirmi diversa!
Sto pian piano accettando l’idea di diventare madre e quello che più mi spaventa è ciò che verrà dopo: che futuro posso garantirgli io? E soprattutto riuscirò a risolvere la questione con i miei genitori? Mentre per quanto riguarda Rai voglio riuscire a tutti i costi a dimenticarlo, ma è stata una persona troppo importante nella mia vita, l’ho amato follemente e lo amo tutt’ora: sarà dura dimenticarlo ma è una cosa che va fatta, purtroppo…












Salve a tutti!!!
E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta che ho aggiornato che ho perso pure il conto! Tra lo studio e altre faccende ho cercato di far andare questa storia avanti! Non potevo mica lasciare le cose così ,ne? Ù.ù
However, la vicenda continua e Anya adesso, dopo aver abbandonato la sua casa, si ritrova a vivere con Hilary! all’inizio sembrava voler rimanere in un profondo abisso di inquietudine e depressione (?XD) ma thanks to the incoraggiamenti di Hilary ha deciso di andare comunque avanti! Di Kai, non ne parliamo proprio e nemmeno di Eva( Adesso diventerà per l’ennesima volta presidente e bla bla bla!)
Infine lascio a voi l’ultima parola e spero che sia piaciuto! L'ho rivisto centinaia di volte e credo(spero) che non ci siano orrori grammaticali!
Grazie mille a tutte/i
Un baciozzo…
Henya ;)

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Capitolo 21
*** Riuscire a perdonare ***


“Prenda posto in sala e attenta il suo turno insieme agli altri pazienti!” mi rivolge l’infermiera del reparto ginecologia.
“Grazie!” rispondo prima di andare a sedermi su una panca, vicino a quella che presumo sia una coppia “marito-moglie”.
Mi sento a disagio a stare qui sola soletta: il fatto è che oltre alle future madri, sono presenti anche i futuri padri! Mentre io…
“Anche tu in dolce attesa?” mi domanda una donna, all’incirca di venticinque anni.
“S-si!” rispondo forzando un sorriso simpatico.
“Beh, non si vede ancora nulla, devi essere ai primi mesi!”credo che la sua curiosità derivi dal fatto che si è accorta della mia “giovane età”.
“Già, sono tre mesi e mezzo in effetti!”.  E’ vero, non si nota ancora nulla, grazie anche alle magliette larghe che ho comprato qualche giorno fa.”Ma penso che per lei sia molto vicina la fine dell’attesa!” aggiungo curiosa. Infatti la sua pancia è un vero cocomero: quindi diventerò anch’io così? andiamo bene!
“Esattamente! Mancano poche settimane al parto e mio marito è più ansioso di me!” mi confessa volgendo lo sguardo verso di lui, che sembra anche imbarazzato.
“Beh, mi preoccupo per te! Sai che desidero questo bambino più di ogni altra cosa al mondo, no?” dice tutto dolce.
“Lo so! Anche io!” risponde la moglie che come il marito mette una mano sull’enorme pancia.
Oddio, ma me lo fanno apposta? Comincio ad odiarli e detestarli nonostante non mi stiano facendo nulla di male, ma è come se sapessero della mia situazione e cercassero di farmi prendere d’invidia!! Marito, moglie, bambino in arrivo… hanno l’aria di una famiglia troppo felice!
Cavolo, ma cosa vado a pensare? Adesso mi creo queste paranoie e ovunque veda coppie felici mi viene una stretta al cuore incredibile. Il loro è un atteggiamento assolutamente normale, hanno desiderato entrambi di avere un figlio, si amano e lo cresceranno insieme. Mentre la mia è una situazione a dir poco assurda: io non ho idea di come crescere un figlio, a stento so badare a me stessa!
“Signori Taname, prego è il vostro turno!” li invita ad entrare la dottoressa facendo capolino dalla porta.
Oh, finalmente si sono tolti dalle scatole: non ne potevo più delle loro smancerie e del…
NO!!!  L’ho fatto di nuovo!
Stupida, stupida, stupida: non devo essere invidiosa!

                                                                ********************************

“Un cappuccino per favore!”
“Subito, Rai!” risponde il mio amico che lavora al bar in cui sono solito venire per passare tempo.
Sono le cinque del pomeriggio. Fino a mezz’ora fa ero impegnato a studiare come un matto ma d’improvviso mi sono sentito soffocare entro quelle mura e per svagare la mente ho deciso di uscire. Lo studio è forse l’unica cosa che riesco a fare di buono in questo periodo. È strano però, di solito quando si hanno problemi la prima cosa che si abbandona è la voglia di studiare. Invece per me è diverso, in verità è l’unico momento in cui riesco a pensare ad altro e che  fa sì che la mia mente non pensi a quello che effettivamente dovrebbe pensare…
Mio dio…. sarò strano io, ma è così!  
La notte non riesco a chiudere occhio, perché non faccio che pensare a lei e a quello che ha fatto: perché lo ha fatto?  Se chiudo gli occhi mi viene in sogno, se li apro è il primo pensiero! Io non capisco…

“Problemi?” domanda il mio amico servendomi una tazza di cappuccino fumante.
“Con la P maiuscola…” rispondo a bassa voce più a me che a lui, che guardandomi scettico ritorna al suo lavoro scuotendo la testa,  mentre io ritorno nei miei pensieri.
“Ciao Rai.” Sento una voce femminile, forse conosciuta, proveniente da una che si è seduta sullo sgabello accanto al mio.
Mi volto curioso di sapere chi è. Ecco di chi era: di una che entra a far parte della lista delle persone “che al momento non desidero vedere”. Sapevo già che anche lei è solita frequentare con le sue amiche questo posto, ed è per questo che non ci ho mai portato Anya qui, per non avere problemi. Tuttavia mi ritengo costretto a rispondere al saluto…
“Eva…” anche se in modo distaccato e scocciato. Ritorno a rimescolare la mia bevanda, di cui non ho ancora bevuto un sorso e che credo si sia pure raffreddata: a dire la verità non avevo proprio voglia di cappuccino, non so nemmeno perché sono venuto qui…  
“So come ti senti…” le sento dire con tono docile “un succo d’arancia, grazie” ordina al barista, accomodandosi meglio sullo sgabello.
“Io non credo!” rispondo restando fisso nella mia posizione a continuare a giocherellare con il cucchiaino dentro il cappuccino.
“Anche io mi sento come te, non mi sarei mai aspettata una cosa simile!”
La stupidaggine che ha appena detto mi blocca e mi costringe a voltarmi verso di lei e spiegarle bene la situazione.
“Io non mi sarei mai aspettato una cosa simile, tu si!”  ho detto bene, io infatti non avrei mai potuto immaginare che Anya, la ragazza dolce di cui mi sono innamorato potesse fare una cosa simile, non di certo lei: dovrebbe sapere benissimo che Kai non è di certo la personificazione della fiducia.
A queste parole arriccia il naso come se si fosse infastidita.
“Pensi forse che mi faccia piacere che il mio ragazzo mi abbia tradito ?”
“Ma per te non è certo una novità!” ribatto duramente. Il barista serve il suo drink ma avvertendo una certa tensione sparisce all’istante.
“Infatti io so come è fatto Kai! Tu evidentemente non conoscevi bene lei!” forse ha ragione… “Ma come al solito lei è l’angioletto e il diavolo, no?”
“Di certo non siete uguali…”
“Perché ti ostini a difenderla ancora!” mi rivolge con tono alterato stringendo un pugno.
Già, perché? ma neanche io so cosa dovrei provare: dovrei odiarla? Detestarla? Dimenticarla? Io… io… non lo so!
Resto a fissarla con sguardo perso nel vuoto.
“Ma rifletti su una cosa che sto per dirti: se io non avessi scoperto la verità, se io non l’avessi fatta confessare e non ti fosse stato rivelato nulla… lei cosa avrebbe fatto?”
È vero, lei cosa avrebbe fatto?
Continua a parlare…
“… se per caso non riesci a darti una risposta, sono felice di farlo io: ti avrebbe mentito, facendoti credere che il bambino fosse tuo!” esclama puntando il dito verso di me. “Grazie per il drink, ci vediamo!” mi dice come se glielo avessi offerto io. Dopodiché prende violentemente la sua borsa e lanciandomi un’ultima occhiata di disprezzo se ne va. Mi lascia da solo, immerso in questo dubbio che non mi ero posto fino ad ora: davvero lo avrebbe fatto?...

                                                                       ****************************

“il numero da lei chiamato non è al momento attivo, la preghiamo di richiamare più tardi”
“Ma vaff…”
“è inutile che la chiami, tanto non ti risponderà!” afferma Boris, che passando per il corridoio si ferma davanti alla porta aperta della mia stanza.
“E tu che ne sai?” chiedo in modo acido.
“Me lo ha detto!” risponde appoggiandosi allo stipite della porta.
Nervoso, butto il cellulare sul letto e apro l’armadio in cerca di qualche cosa da indossare per stasera: ho intenzione di uscire, perché stare qui mi scoccia anche troppo.
“Qualche peso sulla coscienza, Hiwatari?”
“Se sei venuto a farmi la morale pure tu, puoi anche andartene!”
“Tranquillo, non ne ho proprio la minima intenzione!”
“Mi basta già quel fottuto di Yuri!” dico alterato cominciando ad uscire pantaloni e camicie varie senza nemmeno guardarli.
“Sai come è fatto lui, è un tipo rompiballe ma è pur sempre Yuri, non te la devi prendere: è fatto così!”
“Già…” sussurro esasperato.
“Ora vado, esco pure io stasera!” dice andandosene.
“Boris!” lo richiamo facendolo ricomparire nella mia stanza.
“Si?”
“Che cosa ti dice Eva di me?”
“Beh…” si gratta la nuca  cercando le parole giuste “…a parte che sei un fottuto bastardo e che se provi ad avvicinarti a lei sei morto… nulla di importante!” risponde facendosi lasciare un sorriso beffardo.
Io che mi ritrovo con in mano una gruccia di plastica, gliela tiro con tutta la forza, ma purtroppo non riesco a prenderlo in pieno, perché si è scansato il bastardo.
Lui continua a ridere divertito mentre io mi incavolo sempre di più. Non vuole proprio capire che non è aria.
“idiota!”
“E dai Kai! Cosa vuoi da lei dopo quello che le hai fatto!”
Inoltre comincio ad avere dei sospetti.
“Per caso stasera esce pure lei?”
“Si, perché?”
“State troppo insieme ultimamente…” aggiungo sospettoso.
“Beh si…”
Decido di avvicinarmi di più a lui in modo che recepisca il mio messaggio perfettamente. Mentre lui mi fissa scettico.
“Se solo scopro che tra voi c’è qualcosa giuro che ti spezzo le gambe!” lo minaccio alquanto innervosito.
“Ma dico, sei scemo? Sei geloso di me? Kai, io non oserei fare una cosa simile ad un amico! Non sono mica un traditore io…” credo si stia riferendo a me con questo traditore…
Lo fulmino con lo sguardo più arrabbiato che riesco a fare e comincia a indietreggiare e darsela a gambe correndo verso la sua camera.
“Figlio di puttana…!” lo insulto dopo aver tirato per la seconda volta un’altra gruccia ma colpendo la porta che lui riesce a chiudere prima che venisse colpito.
Lui fa lo spiritoso ma non capisce che sono incazzato nero: non sono più riuscito a parlare con Eva, mi evita in tutti i modi.
Eppure ci deve essere un modo per potere parlare con lei, ma mi servirà l’aiuto di quel deficiente di Boris, che in questo momento sembra l’unico che stia in contatto con lei.

                                                             ****************************************

“Sono tornata!” esclamo chiudendo la porta della casa di Hilary.
La sento correre dalla cucina in fretta e furia per raggiungermi.
“E allora, come è andata?” chiede entusiasta.
“Tutto bene!” rispondo con meno entusiasmo.
“Perché questa faccia?” mi domanda seguendomi fino in camera.
“Perché io non ce la faccio!” le confesso sedendomi pesantemente sul letto.
“A fare cosa?”
“A reggere tutto questo, Hilary! Tu non puoi capire tutti i pensieri che mi si sono affollati nella mente in quella sala d’attesa, tutto pieno di mamme felici e sicure di sé, della loro condizione, tanto sanno che avranno qualcuno che li ama che le sostiene…” mi sfogo, facendo fuoriuscire quelle lacrime che ho trattenuto all’interno di quell’ospedale.
Hilary scuote la testa e si siede vicino a me.
“Non fare così, ti prego! Pensavo avessi superato la cosa…”
“Pensavi male, perché io cerco di celare questa disperazione, mostrandomi forte, ma in realtà io sono a pezzi!”
Restiamo a fissarci negli occhi.
“E sai qual è la cosa che mi fa più male?...” lei mi fissa incerta mentre io decido di alzarmi camminando nervosamente. “… Che i miei genitori non si sono preoccupati di me! Hilary, potrei capire mio padre, ma mia madre?? Pensavo che almeno lei sarebbe venuta! Dovrebbe sapere benissimo che sono qui da te, perché non è venuta?”
“Magari…”
“Magari cosa? la verità è che non gliene frega nulla di me!” la interrompo bruscamente. “…non verranno mai!”
“sai che in momenti di rabbia si può dire la qualsiasi cosa, di cui poi ci si può pentire! Magari si saranno pentiti e non hanno il coraggio di fare il primo passo!”
“e dovrei averlo io questo coraggio?” le rivolgo duramente.
Lei mi fissa senza aggiungere una parola: ma sta per caso scherzando?
                                           
                                                                *********************************

“Dove stiamo andando?”
“Ho sentito parlare di un locale che hanno appena aperto, degli amici me ne hanno parlato bene!”
Sono in auto con Boris. È venuto a prendermi per uscire, come siamo soliti fare da quando  io e Kai non stiamo più insieme. Mi suona pure strano dirlo, ma è così! ho visto diverse chiamate perse sul cellulare, ma non voglio parlargli al momento. Infatti ho chiesto a Boris di portarmi ovunque non ci sia lui, per adesso è meglio così…
Mi accorgo che Boris rallenta e parcheggia l’auto…
“Vado a comprare un pacco di sigarette…”dice mentre si guarda nello specchietto per sistemarsi i capelli “… torno subito!” dice facendomi l’occhiolino ed entrando in un tabacchino.
Che cretino, avrebbe potuto comprarle al pub! Sicuramente ci sarà entrato per rimorchiare la commessa, sempre il solito! Spero solo che ritorni prima di mezzanotte, nel frattempo cerco qualche bella canzone alla radio.
Mentre sono concentrata a cambiare stazione radio, premendo ripetutamente il tasto con un dito, qualcuno entra in auto e chiude velocemente la portiera.
Spaventata mi giro di scatto verso il posto guida e mi ritrovo davanti Kai.
Ma allora Boris era d’accordo con lui? questa me la paga.
Infuriata e senza dire una parola cerco di uscire ma è bloccata… e ti pareva: il suo solito trucchetto per incastrare la gente.
“Ti prego aspetta!” mi dice prendendomi un braccio.
“Lasciami stare, per favore! Tsz, eravate d’accordo vero?” domando girandomi verso il finestrino per non vedere la sua faccia.
“Era l’unico modo per riuscire a parlarti, visto che a scuola mi eviti e al cellulare non rispondi!”
“Oh, chissà perché?” ribatto io facendo la finta tonda.
“Mi vuoi guardare negli occhi, per favore?”
“No, potrei vomitare e sporcare l’auto di Boris!” anche se è quello che si merita dopo questa pagliacciata.
“Si può sapere perché fai l’offesa?”
“Continui a non capire? Tu hai osato tradirmi con quella ed è rimasta pure incinta: devo aggiungere altro?”  gli rivolgo guardandolo fisso negli occhi.
 “Però ti ho detto che non me ne frega nulla, o no?”
“Oh certo! forse adesso, ma in futuro le cose potrebbero cambiare!”
“Non cambierà nulla perché io non ne voglio sapere, a me non interessa nulla di lei…”
“Adesso voglio sapere una cosa: perché sei andato a cercarla e avete fatto quello che avete fatto? Eh? Esigo una risposta, ora!” domando autoritaria.
Abbassa gli occhi e si appoggia pesantemente sullo schienale del sedile massaggiandosi le tempie con una mano, mentre io resto a fissarlo con uno sguardo minaccioso.
“Non lo so…” sussurra.
“Ah non lo sai? Ma fammi il piacere!”
“Forse avevo bevuto, ok? Tutto qui!”
“E io dovrei pure credere a questa assurdità? No no mio caro!”
“Pensi davvero che io provi qualcosa per lei?”
“Dimmelo tu che cosa dovrei pensare perché io non lo so più!” gli grido in faccia.
“Ma vuoi capire che tu sei l’unica che veramente voglio?!” ribatte con furia.
A queste parole io rimango come pietrificata. Mai, ripeto, mai mi aveva detto una cosa simile!
Anche lui sembra sorpreso di ciò che ha appena detto e mi guarda fisso negli occhi.
“N-non mi avevi mai detto una cosa… simile”
Lui fa un sorrisino…
“Tzs, guarda cosa mi fai dire…” sembra pentito di ciò che ha appena rivelato: il suo stupido orgoglio!
“Sei pentito di ciò che hai detto?”
Mi fissa, esitando a rispondere.
“No, certo che no…” risponde non molto convinto, ma non mi importa, se ha fatto tutto questo vuol dire che a me ci tiene davvero ed è l’unica cosa che desidero.
“Kai, anche tu sei l’unico che voglio!” gli dico dandogli un leggero bacio.
Resta a fissare le mie labbra e poi sposta i suoi occhi sui miei.
“Andiamo?”
“Dove? E Boris? Lo lasciamo qui?” chiedo maliziosa.
“Tranquilla, appena non vedrà l’auto capirà che il piano ha funzionato!”
“Sei davvero crudele!” affermo ridendo.
“Lo so, è per questo che ti piaccio!” sorride furbo e mette in moto.
È vero, mi piace questo suo carattere forte ma vorrei capire se anche lui possiede un lato “tenero”, lui è veramente così o è solo una maschera?
Quanto ci tieni veramente a me, Kai? Vorrei tanto scoprirlo, ma tanto non ci riuscirò, ne sono sicura!
Non mi sono mai posta tutte queste domande riguardo a lui; l’ho sempre visto come il tipico “ragazzo figo” che tutte vorrebbero, ed io che sono una tipa ambiziosa ho cercato di farlo mio, solo perché volevo essere l’invidia di tutte le ragazze. Non sono mai stata veramente gelosa di lui, eccetto per Anya. Non so nemmeno se lui è mai stato geloso di me, la mia amicizia con Boris non lo ha mai infastidito e di questo solo adesso mi preoccupo, ma forse è solo per il fatto che lui ha fiducia nei suoi amici.
C’è una cosa che però mi fa paura di lui: la sua crudeltà, appunto!
Come è potuto essere così indifferente e insensibile nei confronti di Anya? Certo, da un lato questo mi dà sollievo perché non voglio perderlo, ma dall’altro questo mi fa pensare che potrebbe comportarsi allo stesso modo anche con me! io sono sempre stata una ragazza eccentrica, forse anche viziata, non ho mai sofferto per amore o cose simili, ma forse perché non mi sono mai voluta impegnare veramente con un ragazzo, non ho mai provato quello che tutti chiamano “il grande amore”. Quando ho scoperto quello che è successo ci sono rimasta davvero male e mi ha fatto capire che in qualche modo non voglio perderlo. Ma voglio che sia prima lui a dimostrarmi che ci tiene a me: se è vero dovrà pur dirmelo, anche a modo suo!

                                                    *************************************************

“Cioè, fammi capire: io dovrei andare da loro?”
“Secondo me è l’unico modo!”
“Con quale faccia mi presento da loro, dopo che avevo giurato che non avrei più messo piede in quella casa!”
“Sono cose che si dicono nei momenti di rabbia! Anche tuo padre non pensa quello che ti ha detto! Anya, in certi casi è meglio mettere da parte l’orgoglio, credimi!”
“E va bene, ci penserò: ma non sperarci troppo!”
“Spero farai la cosa giusta!”
Chissà…







Salve a tutti!!!! Quanto tempo è passato! XD questo capitolo doveva essere più lungo ma nn ce la facevo più a non aggiornare così ho deciso di postarlo ugualmente!   
Ringrazio sempre tutti coloro che mi seguono, e Aky Ivanov nuovo recensore che ringrazio per aver dato voce alle sue considerazioni sulla mia storia XD
Ringrazio tutti coloro che sono silenziosi ovviamente ;) e spero si faranno sentire
Anya adesso dovrà decidere se andare dai suoi genitori o meno voi cosa ne pensate?
Kai e Eva invece hanno in qualche modo sistemato le cose ma colui che mi fa davvero pena è Rai!
Alla prossima allora un bacio

Henya ;)



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Capitolo 22
*** "Come si chiama, chi?" ***












Cara Anya, oggi sei entrata ufficialmente al sesto mese di gravidanza!

E’ strano come tutto possa cambiare da un momento all’altro; fino a poco tempo fa credevo che avrei finito gli studi e che mi sarei diplomata. Invece ho capito che la vita ti riserva sempre delle sorprese e che alcune di esse sono pronte a far cambiare radicalmente la tua vita!  Per esempio, ti costringono a farti abbandonare la scuola, gli amici e a volte persino la famiglia; ti ritrovi a non sapere più cosa fare della tua vita!                                                                        
Da piccoli era facile sognare il proprio futuro; poi però, appena si diventa grandi e abbastanza consapevoli della dura realtà, capisci che niente è come immaginavi, che proprio niente è paragonabile a quelle favole che per anni della tua vita ti avevano illuso di poter vivere una vita da principessa!Mi vergogno a dirlo, ma io credevo a quelle favole! In cuor mio speravo di incontrare il mio principe azzurro, vivere la mia favola! Adesso che ci penso però, io avevo incontrato il mio principe azzurro e stavo già vivendo la mia favola! Ma come in ogni favola che si rispetti c’è sempre pronto qualcuno a metterti il bastone fra le ruote, per esempio: Biancaneve fu avvelenata dalla strega, Cappuccetto Rosso fu mangiata dal lupo, Raperonzolo rinchiusa in una torre e beh… non le ricorderò tutte ma una cosa è certa! Ognuna di queste favole si concluse con un bel “E vissero per sempre felici e contenti!”
E io? Io avrò mai il mio “Per sempre felici e contenti” ?
Forse è anche stupido chiederselo…
 Tuttavia, sarebbe meglio spazzare questi pensieri dalla mia testa e cominciare seriamente ad alzarmi dal letto. Stamattina mi sono svegliata davvero tardi, sono infatti le undici!
Mi alzo velocemente , decido di farmi una doccia e subito dopo preparare qualcosa per il pranzo.
 
 
Durante il pranzo mi accorgo che Hilary è abbastanza silenziosa…
“Che hai, Hila?”
“eh? Niente!” risponde frettolosamente.
“Dai, non ci credo! E’ successo qualcosa con Yuri per caso?”
“Ma no, no!”
“Senti, non è da te dare queste risposte così brevi!”
“E va bene! Volevo finire di pranzare per dirtelo, ma visto che insisti…”
“Dirmi cosa?” comincio a preoccuparmi.
“Ecco, oggi ho… ho incontrato tua madre tornando da scuola!”
Il mio sguardo si fa serio e allo stesso tempo malinconico.
“E cosa è successo?” 
“Lei mi ha chiesto di te, che è preoccupata e che vuole che tu ritorni a casa! Dice che anche tuo padre non è più lo stesso da quando te ne sei andata e forse le cose si potrebbero aggiustare se tu decidi di incontrarli!”
“Incontrarli, certo! Adesso si sono ricordati di avere una figlia?” poso violentemente il cucchiaio che tenevo in mano e mi appoggio pesantemente sullo schienale della sedia.
“Anya, ti prego! Non fare l’offesa o l’orgogliosa! So che non è facile ma hai la possibilità che tutto ritorni come prima… cioè voglio dire , che le cose si facilitino per te! Non è facile crescere un figlio da sola… hai bisogno di tua madre mia cara! Davvero vuoi che resti così per sempre?”
“No… certo che no.” Rispondo in un sussurro.
“E allora inizia da qui: fai pace con i tuoi!”
“Ok…”affermo non molto entusiasta, ma devo ammettere che ha ragione.
 
Nel pomeriggio decidiamo di andare in quella che fino a poco tempo fa era casa mia e che spero torni ad esserlo. Per tutto il tragitto non faccio altro che pensare alla loro faccia quando si ritroveranno la loro figlia un po’ diversa rispetto a prima, a come mi guarderanno e soprattutto a cosa mi diranno! Hilary, la mia cara amica che per nulla cambierei al mondo, per fortuna mi ha accompagnata e cerca di tranquillizzarmi come meglio le riesce.
Arrivate varchiamo il cancello che era già aperto. Ci fermiamo davanti alla porta principale e restiamo a fissarci mentre io attendo il via da parte di Hilary per suonare il campanello.
“Vai!” mi ordina speranzosa.
Dlin dlon
Sento rumore di passi, oltre quella porta, aumentare sempre di più allo stesso ritmo del tremolio delle mie gambe, mentre ripeto nella mia testa che tutto andrà bene.
La porta si apre e ad aprirla è proprio mio padre…
 
 
“Se hai deciso di tenerlo, ok! E’ una tua decisione e io devo rispettarla… ma una cosa devi dirmela: come si chiama?”
Cosa diceva prima quella vocina nella mia testa? Ah, sì! Andrà tutto bene! Col cavolo… appena siamo entrate non c’è stata molta gioia nel viso di mio padre, ne ho solo avvertita un po’ in quello di mia madre che sono sicura avrebbe voluto abbracciarmi con tutto il cuore. Ma per il momento essendoci qui dentro un’aria piena di tensione ha preferito lasciare perdere. Siamo tutti molto agitati, persino Hilary che è seduta sul divano del salotto vicino a me, mentre mio padre fa avanti e indietro molto nervoso facendo domande; a proposito, come si chiama… chi?
“Chi?” domando con un filo di voce.
“Come chi? Quel disgraziato con cui hai combinato questo pasticcio! Mi hai detto che non è il cinese, se non è stato lui… chi?” chiarisce meglio fermandosi in piedi davanti a me aspettando nervosamente una mia risposta.
“Che importa, lui non ne vuole sapere!”
“Importa a me! Voglio proprio vedere la sua faccia da stronzo!”
No no no … non posso dirglielo! Non voglio che vada da lui!
Si avvicina un po’ al mio viso chinandosi, per ripetere con autorità e scadendo ogni singola parola…
“Dimmi chi è!”
Intimorita, mi volto per osservare Hilary accanto a me, per ricevere un qualche suggerimento su come comportarmi…
Ma mi vedo costretta a rivelare il nome non appena la mia amica mi fa un cenno di sì con la testa.
“E allora?!”
Non mi resta che dire tutto oramai…
 
                                                         ************************************************
 
 
“Tadà! Mio caro Yuri, sono un genio!” esclamo portando le mani dietro la nuca e appoggiano la schiena alla sedia.
“Sei solo un idiota!”
“Ah sì? Guarda tu stesso mio caro Einstein! Il risultato Del mio esercizio è identico a quello del libro!” dico porgendogli il mio quaderno.
“Fa vedere!” risponde togliendolo con poca gentilezza dalle mie mani.
Vedo che controlla ogni numero e segno con attenzione…
“E’ impossibile che ti sia venuto quel risultato, hai sbagliato un sacco di cose! Hai solo ricopiato il risultato esatto alla fine!”
“Non è vero! L’ho solo svolto in maniera diversa ed è riuscito ugualmente, Signor so tutto io!” gli rivolgo agitando le mani.
“Se svolgessi gli esercizi di un compito in classe così, combineresti un disastro!” dice acidamente.
Din don
“Chi è a quest’ora?” domando stranito a Yuri.
“E io che ne so! Vai a vedere !”
Mi alzo e mentre vado ad aprire continuo a vantarmi per farlo innervosire…
“Resta il fatto che sono un genio!” asclamo con un sorrisetto.
Apro velocemente la porta e vedo davanti a me un uomo, all’incirca sulla quarantina che non ha l’aria di uno di quei soliti tipi con la faccia da ebete tutti esaltati che vogliono a tutti i costi convincerti a comprare le loro stupide aspirapolveri.
Resto a fissarlo in attesa che dica qualcosa…
“Abita qui un certo Hiwatari?”  chiede con un tono di voce davvero incacchiato.
“Chi desidera riceverlo?” domando con un sorrisetto beffardo avvertendo Yuri che si avvicina ad ascoltare.
“Il Signor Sarizawa, sono il padre di Anya!”
A queste parole il mio sorriso si trasforma in una espressione da ebete. Rimango a bocca aperta…
“Allora, è in casa?”
“Ehm… vado a … a vedere se…” senza terminare la frase mi dirigo ancora stupito della visita del padre di Anya.
Kai mi ammazzerà, forse avrei potuto dire direttamente che non era in casa, ma mi avrebbe ucciso Yuri in tal caso.
Bah…
Busso alla porta socchiusa della stanza di Kai…
“ chi è?”
Aprendo la porta faccio un passo avanti per entrarvi.
“Cosa vuoi Boris?” chiede spazientito, seduto sul suo letto con pc sulle gambe.
“Posso entrare?”
“Sei già entrato, idiota!”
Già!
“Ci sono visite per te!”
“E chi sarebbe?” chiede continuando a fissare il suo pc.
“Ecco… dice di essere il padre di Anya!”
Si ferma all’istante alzando il capo e fissando un punto del muro nel modo più serio che lui riesce a fare.
“Dico che non ci sei?” propongo.
“No… dì che sto scendendo!” risponde in modo davvero calmo chiudendo il suo pc e alzandosi.
Io sempre più stranito comincio a scendere seguito dopo pochi secondi da lui.
Arrivato al piano di sotto avviso quell’uomo che sta scendendo e mi dirigo in cucina dove Yuri sta in piedi vicino alla porta per origliare.
 
                                                           **************************************
 
Ci mancava pure la visita del paparino! Mi chiedo cosa sia venuto a fare…
Scendo l’ultimo gradino della scalinata e mi avvicino a quell’uomo che mi fissa con aria di sfida e naturalmente ricambiato da me.
Siamo l’uno davanti all’altro, i nostri sguardi sono alla stessa altezza e nessuno sembra che abbia intenzione di prendere parola.
“E così saresti tu…” mi dice fissandomi dalla testa ai piedi “…il bastardo che ha messo incinta mia figlia!”
“Che cosa vuole, non ho molto tempo da perdere!”
“Tempo da perdere? Tsz, bella faccia di bronzo che hai ragazzo!”
“Resta il fatto che non ho capito cosa sia venuto a fare!”
“Voglio che tu abbia il coraggio di dire a me che non ti importa del fatto che stai per avere un bambino da mia figlia!”  chiede con autorità.
“ok … lo già detto a sua figlia e non avrò problemi a ripeterlo adesso a lei!... Io quel figlio non lo voglio!”
Credo che non si aspettava una risposta simile… se crede di intimorirmi si sbaglia di grosso!
“Però non ci hai pensato due volte a portarti mia figlia a letto!” mi rivolge stringendo i denti e i pugni.
“Non mi pare di ricordare che a sua figlia sia dispiaciuto!” rispondo con un sarcasmo che lo fa imbestialire ancora di più.
“Ma come osi parlare  così! Chi ti ha insegnato l’educazione! Credo proprio nessuno visto che non hai nessuno qui! Vivete come bestie, tornatevene in Russia invece di restare qui e rovinare la vita delle persone!  E non osare avvicinarti più a mia figlia!”
Adesso mi sta proprio facendo incazzare questo vecchio!
“altrimenti?”  chiedo con aria di sfida.
“Altrimenti ti troveresti in un mare di guai!” conclude puntando un dito minaccioso e voltandosi per andare via.
Resto a fissarlo con rabbia e poi chiudo la porta.
Yuri  che come immaginavo era lì vicino ad origliare, mi spunta davanti osservandomi con disprezzo.
Lo fulmino con uno sguardo : se stavolta osa di nuovo aprire bocca lo ammazzo!
Gli do un ultima occhiata e silenziosamente me ne torno in camera mia.
 
 
                                                      **********************************************
 
Din don!
Suonano di nuovo alla porta e Boris sbuffando sale al piano di sopra per andare in camera sua “oggi questa casa sembra un porto di mare!” aggiunge lamentandosi.
Ma chi sarà ancora.
Riamasto solo io, decido di aprire la porta e con grande sorpresa mi ritrovo davanti quella pazza di Eva.
“Ciao Yuri! Ma cosa ci faceva Il padre di Anya qui? Ho visto che usciva dal vostro cancello!”
“Fattelo spiegare da Kai!” mi limito a rispondere.
“Ma mi devo preoccupare?”
“Credo proprio di no”
Subito corre al piano di sopra.
Chissà perché penso che questa storia finirà sempre più male!
 
 
 
















Ciao popolo di EFP!
Dopo secoli ritorno ad aggiornare questa fan fiction!
Lo so, è un pochino corto forse ma volevo pubblicare ugualmente non ce la facevo più XD
L’ho scritto in un pomeriggio, subito presa da un’ispirazione che non trovavo da giorni! Finalmente mi è ritornata la voglia di scrivere e penso che sia meglio approfittarne, no?
Comunque J spero che la mia ispirazione sia servita a qualcosa, spero con tutto il cuore di aver fatto un lavoro, non dico eccezionale, ma gradito al mio pubblico!
Lascio a voi commentare questo capitoletto e come sempre ringrazio tutti tutti tutti :recensori, e lettori silenziosi J
Un bacio
 
Henya <3
 

 

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Capitolo 23
*** Scelte ***




"Dunque è questo che vuoi veramente fare, scappare!"
Sono entrato nella sua stanza, vedendo dalla porta socchiusa che stava poggiato con i gomiti sul davanzale della sua  finestra a fumare una sigaretta, come al solito...
"Io non scappo, parto!" risponde freddo e gettando il mozzicone di sigaretta dalla finestra , si avvicina alla sua scrivania  e aprendo un cassetto mostra quello che a prima vista sembrerebbe un...
"Biglietto per Mosca??" esclamo inarcando un sopracciglio.
"Già! solo andata..." aggiunge riposandolo e chiudendo con forza il cassetto.
"Ma sei impazzito?Dopo tutto quello che abbiamo passato per fuggire da quel posto..."
"Mio nonno..." si riaffaccia alla finestra, "... vuole che io torni in Russia"
"Si certo! Da quando tuo nonno decide per te?! Andiamo Kai... ti conosco troppo bene per credere ad una balla simile!"
"Me ne vado, ok! E proprio perchè mi conosci sai che non devo spiegazioni a nessuno!" mi rivolge con tono duro.
"Ok , ok!" rispondo facendo segno di arresa.  "Quindi lasci tutto, pure... Eva?"
A questa mia domanda segue da parte sua un lungo sospiro ad occhi chiusi.
"Nessun problema, tra poco sarete tutti diplomati e lei mi raggiungerà in Russia"
"Tsz... lei ti raggiungerà in Russia?!... dovete essere impazziti!"
"....!"
"E va bene! Se è questo quello che vuoi, che dire... buona fortuna e soprattutto buon viaggio!!" concludo dandogli un ultima occhiata, e un pò amareggiato me ne vado.
 Quello che vuole fare lui è scappare, scappare da questo paese per non ritrovarsi un giorno per strada faccia a faccia con quel bambino che tra pochi mesi verrà alla luce.

                                                                          

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Oggi a scuola mi sento veramente sola...
 Da quando non c'è più Anya durante la ricreazione sto seduta al nostro solito posto a consumare la mia merenda; di solito c'è Yuri ma oggi neanche lui è venuto a scuola, ieri sera, infatti,  mi ha telefonato avvisandomi che non sarebbe venuto per sbrigare delle faccende! Mah... non mi ha detto nemmeno di cosa si trattasse.
Ed eccomi di nuovo qui con la mia merenda e la mia solitudine!
Mentre raggiungo il posto in cui sedermi, i miei occhi puntano su Rai, che sta seduto a terra, al fresco, appoggiato ad un albero.
Decido di raggiungerlo e scambiare quattro chiacchere, in modo anche da scoprire come si sente e cosa ha intenzione di fare!
"Ciao Rai!" esclamo con un sorriso che lui ricambia.
"Hilary, coma stai?"
"Molto bene, grazie! Ti dispiace se mi siedo vicino a te? Così magari ci facciamo compagnia!"
"Si certo!"
Mi accomodo vicino a lui, offrendogli metà della mia merenda che lui accetta volentieri.
"Allora? pronto per gli esami?"
"Oh si certo, non vedo l'ora!" risponde con un'ironia che ci strappa una risata.
Seguono alcuni secondi di silenzio...
"Come sta lei?" mi domanda con voce fioca.
Non mi aspettavo questa domanda! Cosa dovrei rispondere?!
"Beh... diciamo che non sta attraversando uno dei suoi momenti migliori! All'inizio è stato un incubo ma ora sta cominciando a riprendersi,anche se poco, anzi pochissimo alla volta..."
Lo vedo osservare un punto fisso del prato, immerso nei suoi pensieri.
 A cosa starà pensando?
Vorrà di nuovo rivederla?
In fondo se mi ha chiesto così tranquillamente come sta, vuol dire che qualcosa gli interessa ancora, o no?
"Sai, non pensavo potesse finire così... non sai come sono stato male"
"Perchè...ora stai meglio?"
"... No, anzi! Non riesco a non pensare a lei, nonostante tutto quello che ha fatto insieme a quel..." sospende la frase, stringendo con un pugno alcuni fili d'erba.
"Ascoltami, Anya ha sbagliato, non c'è giustificazione per quello che ha fatto, ma... anche lei non smette di pensare  a te e se anche tu non puoi farne a meno vuol dire che in fondo qualcosa c'è ancora, che non tutto è perduto!"
"Hilary, secondo te se io decidessi di incontrarla, non appena la vedrei con quel bambino in grembo,  a cosa penserei subito?"
Resto perplessa, non capendo cosa vuole dire.
"Non potrei fare a meno di pensare che è stata con Hiwatari!!"
"Si lo so, ma non potresti fare uno sforzo?"
"Ma quale sforzo..." risponde strappando radicalmente quei fili d'erba e gettandoli violentemente più in là. "è tutto troppo difficile!"
Mi osserva con sguardo assente...
"Anya adesso vive a casa mia, anche se dopo avere litigato con i suoi ed essersi riappacificata da poco, ha deciso di restare lontana da casa almeno finchè non nascerà il bambino!Suo padre, nonostante abbia, a modo suo, accettato la situazione, si dimostra molto freddo nei suoi confronti e per evitare litigi ha deciso di restare a vivere con me! Dunque se per caso cambiassi idea e ti venisse voglia di rivederla... beh, sai dove andarla a cercare! adesso devo tornare in classe, ciao" concludo lasciandolo immerso nei suoi pensieri e tornando a lezione.


                                 
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"Sai Ivanov, so che sei un genio ma... devo spiegartelo io che le buste non si aprono attraverso la forza del pensiero!"
E' Boris a interrompere il flusso dei miei pensieri e a riportarmi alla realtà.
"Cosa?" domando confuso mentre lui si accomoda sul divano.
"Dico per quella busta, è da mezz'ora che stai seduto qui a fissarla! Chi te la manda? Una bella fanciulla?" domanda divertito dandomi una leggera gomitata.
"Mi hanno risposto alla domanda di iscrizione all'università di Kyoto..."
"Nuo! Non ci credo!" Esclama con entusiasmo. "E tu che pensavi che neanche ti avrebbero considerato! Cosa aspetti ad aprirla?"
"Non ci riesco..."
"Se vuoi te la apro io!"
Ecco Boris! Avrà tutti i difetti del mondo ma è sempre come un fratello per me, lui sa benissimo quanto io tenga a questa cosa e sembra più emozionato di me! Perchè io non ci riesco? Perchè non voglio aprirla?
"Ok!Ma con calma!"
Gli porgo la lettera e mi alzo per raggiugere la finestra e prendere una boccata d'aria.
Sento che comincia a strappare la busta mentre dentro di me , beh... non so più cosa sperare...
"Allora..." si schiarisce meglio la voce "Gentile studente Yuri Ivanov, nato a bla bla bla, abbiamo ricevuto la sua richiesta a bla bla bla..."  continua a leggere sottovoce e poi mentalmente cercando la parte che dichiara i risultati.
"...nt.. che... bla ... le comunichiamo che la sua richiesta è stata accolta,  il suo livello di preparazione è risultato idoneo per frequentare il nostro corso di studi! GRANDE CERVELLONE, ce l 'hai fatta!" esclama entusiasta incrementando sempre di più il tono di voce.
Io chiudo gli occhi, rimanendo sempre rivolto verso la finestra. Non so se gioire o disperarmi...
"Ma che fai? Non sei contento?" mi domanda stranito.
"Si certo..." rispondo in modo non molto convincente.
"Davvero? Non si direbbe! Insomma Yu, si presenta l'occasione che stavi cercando e reagisci allo stesso modo di uno a cui è morto il gatto?!" dice innervosito.
Non ricevendo alcuna risposta lancia la busta sul tavolo e va via mormorando.
"Ma deve esserci un'epidemia che colpisce i cervelli in giro!! Quello parte per la Russia, l'altro sembra depresso..." ecco uno dei suoi difetti di cui parlavo prima...
Mentre ancora continua a mormorarsi e ad avviarsi  alll'uscita, qualcuno entra dalla porta principale.
"Ciao Bori..."
"No non dirmelo!" lo interrompe quasi aggredendolo..." ah!  scommetto che anche tu parti o forse hai vinto alla lotteria e hai donato tutto in beneficienza!"
"Mah veramente io..."
"Non si sa mai che l'epidemia abbia colpito pure te! Perchè qui l'unico che non ha progetti e che ancora ragiona sembro essere IO! CIAO!" conclude sbattendo la porta e lasciando Sergej ancora con quel dito che aveva alzato per poter chiedere il permesso di prendere parola mentre l'altro si sgolava come un matto.
Mi fissa come se volesse delle spiegazioni...
"Brutta giornata anche per lui..." gli spiego passandogli davanti e salendo in camera mia.

Forse il problema è solo uno: Hilary, come faccio a dirtelo?



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"Anyaaa!"
Hilary mi urla dal bagno.
"Dimmiiii!"
"Tra qualche minuto dovrebbe arrivare Yuri, apri tu??"
"Oook, nessun problema!!"
Mi ritrovo in salotto a guardare la Tv, a soddisfare una delle mie voglie. In questi giorni sperimento ricette nuove, pensate che ora sto mangiando cetrioli con gelato alla vaniglia. Hilary dice che fanno orrore.
Sarà, ma io ci vado matta!
Suonano alla porta e a fatica mi alzo per raggiungerla.
"Ciao Yu! Entra" lo invito con un sorriso.
"Ciao mamma! Diventa sempre più grande eh?"
Lo incenerisco con uno sguardo.
"Non ho mica detto che sei grassa!" si giustifica  "comunque, la tua amica? Rinchiusa in bagno scommetto!"
"Esatto" rispondo riaccomodandomi.
"Non preoccuparti,ho già finito!" esclama Hilary scendendo velocemente le scale.
"Ma se sei ancora in pigiama!" le dice Yuri.
"Ho finito con il bagno, adesso si passa alla seconda parte del programma! Torno subito!" conclude scappando di corsa al piano di sopra.
"Guarda che se tra dieci minuti non scendi me ne vado!" le grida Yuri scherzando.
Poi mi guarda dubbioso."In cosa consisterebbe la seconda parte del programma?"
"beh, creme, trucco, scelta dei vestiti, accessori..." mi osserva a bocca aperta "...insomma, ti conviene metterti comodo!"
E infatti si siede vicino a me sbuffando.
"Che mangi?"
"Cetrioli immersi nel gelato! Vuoi provare?" gli propongo porgendogliene uno, ma che lui rifiuta con disgusto.
"Non sai che ti perdi..."
"Immagino!"
"Ma dove la porti stasera?"
"Cenetta fuori..."
"E dove di pr.."
"Che succede?"
Eccolo.Quando succede è una sensazione bellissima.
"Si muove..." sussurro poggiando una mano sulla pancia.
"Posso?"
"Si"
Anche lui mette una mano sorridendo.
"Mamma mia come scalcia! E' un duro, proprio come il padre!"
A questa frase divento d'un colpo seria e lo fisso malamente.
"Scusa Anya, non volevo..."
Un velo di tristezza mi ricopre il volto. So che lo ha detto involontariamente ma... questo argomento non è per nulla gradito nè elle mie orecchie nè al mio stomaco!
"Te lo chiedo per favore Yuri, argomento padre, Kai, Hiwatari e tutto ciò a lui inerente:CHIUSO!" gli spiego chiaramente una volta per tutte.
"Hai ragione, scusami ancora!"
"Scusarsi per cosa?" interviene Hilary.
"Per nient..."
Yuri, alzatosi di colpo, interrompe la sua frase per ammirare Hilary con indosso il suo nuovo vestitino viola.
"Che c'è..." domanda stranita, portandosi una mano ai capelli, come se si sentisse in disordine o ridicola.
"Wow! Non ti avevo mai vista così elegante, vai ad un ballo?"
"Scemo! Mi hai detto che sarebbe stata una serata speciale e ho pensato di vestirmi in modo speciale!" dice strizzando maliziosamente un occhio.
"Stai benissimo..." dice sognante.
"Prontoooo! Non eri tu quello che aveva fretta?" lo incito.
"Si si,andiamo!" la prende per mano e aprono la porta per uscire. Mi accorgo che le chiavi della sua auto le ha dimenticate sul tavolino, qui in salotto.
"Le chiavi!!" urlo.
Correndo mi raggiunge e mentre si china per prenderle mi avvicino a lui per sussurrare...
"Serata speciale eh? Mi suona di matrimonio..." ovviamente sto scherzando ma sicuramente qualche proposta c'è di sicuro!
Rido sotto i baffi mentre il suo sguardo si fa serio...
"Magari fosse così..."
Se ne va, stavolta camminando più lentamente come se stesse pensando a mille e mille cose.
Cosa avrà voluto dire? Perchè prevedo cose non belle?




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"Anya mi sembra più tranquilla adesso!"
"Trovi? Si, in effetti l'idea di diventare madre non le pesa più come prima! Se penso a come era distrutta fino a poco tempo fa..."
Io e Yuri abbiamo deciso di passare la serata in un locale tranquillo. Tutto ciò mi sembra strano ma dopotutto perchè si deve essere per forza pessimisti? Non deve esserci per forza qualcosa sotto, ma soprattutto non voglio che degli stupidi pensieri mi rovinino la serata.
"C'è una novità!" mi confessa dopo avere bevuto l'ultimo sorso di cocktail rimasto nel suo bicchiere.
Ecco, lo sapevo! Avanti, spara Ivanov.
"Si tratta di Kai..." Ah, meno male (si fa per dire) "ha deciso di tornarsene in Russia!"
"Finalmente si toglie dalle scatole quel verme! Sarà un sollievo per tutti."
"Ma io non sono d'accordo! Ci eravamo promessi che nessuno ci sarebbe mai tornato dopo l'incubo che abbiamo passato, ma evidentemente..." lascia in sospeso il discorso emettendo un lungo respiro.
Lo guardo profondamente e appoggio la mia mano sulla sua.
"Lascialo perdere, prima se ne andrà, meglio sarà per tutti!"
Dopo alcuni secondi di silenzio mi osserva forzando un sorriso e subito dopo afferra la mia mano e portandola alla sua bocca la bacia.
"Andiamo?"
"Ok"


"A parte l'argomento Kai, è stata una piacevole serata..." gli rivolgo sorridendo.
"Sono contento che non ti sia annoiata!"
"Con te non mi annoio mai, lo sai"
Mi avvicino a lui dandogli un leggero bacio sulle labbra.
"Hilary, c'è una cosa che devo dirti..."
"Aspetta, prima devo dirtene una io!"
Mi guarda accigliato. La cosa che sto per dire mi imbarazza tantissimo ma: adesso o mai più!
"Ok, dimmi pure."
"Ecco, ricordi quando abbiamo affrontato un argomento un pò delicato poco tempo fa?"
Sposta i suoi occhi in alto come per ricordare...
"Si..."
"Bene, io ti avevo detto che quando mi sarei sentita pronta te lo avrei detto e beh...secondo me dopo questa serata, noi due, la cena... mi sento più sicura che mai"  . Sento le mie gote prendere fuoco.
"Dici davvero?Sei davvero sicura?" mi chiede dolcemente sfiorandole sue labbra sulle mie.
"S-si"
Ci sorridiamo maliziosi e usciamo dall'auto per raggiungere la mia camera.
Mi sento un pò agitata lo ammetto, ma chi lo avrebbe detto che la mia prima volta sarebbe stata con Yuri, lo stesso Yuri per cui ho sbavato per anni, lo stesso che fino a poco fa non si accorgeva neanche della mia esistenza!
Chiude la porta e mi sorride con una certa malizia mentre io sento i battiti del mio cuore accelerare ogni secondo di più.
Si avvicina mettendomi le mani sui fianchi e lentamente avvicina le sue labbra al mio collo. Ogni suo bacio mi teletrasporta in paradiso. Sento le sue mani accarezzarmi la schiena e salire sempre di più fino a raggiungere la cerniera lampo che comincia ad abbassare...




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C'è una cosa che non ho detto ad Hilary, non che fosse così importante ma...
Non sono mai stato la prima volta di nessuna ragazza! In fondo credo sia stato meglio così, non avrei voluto turbarla per il semplice fatto che per lei questa era la prima volta e avrebbe potuto sentirsi ancor più a disagio.
Guardando la sveglia mi accorgo che sono le sei del mattino. Siamo entrambi svegli, lei appoggia la sua testa sul mio torace mentre io le accarezzo i capelli. Vorrei che questo momento non  terminasse. Hilary ha risvegliato in me una parte che avevo soppresso da tempo, quella che fino a poco tempo fa consideravo inutile. Mi ha fatto scoprire cosa vuol dire affezionarsi a qualcuno, provare dei sentimenti che a dire la verità, non ho mai nè ricevuto nè dimostrato.
Alza la testa e mi osserva...
C'è un'altra cosa che non le ho ancora detto, forse ancora più importante.
"A cosa pensi?"
Vorrei dirtelo, ma come faccio! Dirlo adesso significherebbe rovinare questo momento e io non voglio che succeda.
Le sorrido.
"A niente...".
Con una mano le accerezzo il viso. Di fronte a questi due grandi occhi castani mi sento impotente, non riesco a dirle che forse dovrò cambiare città per studiare all'università.
Come potrei.
E infatti non posso, o meglio... non ci riesco.
Mi scocca un bacio a fior di labbra e si corica dalla sua parte del letto per chiudere gli occhi e riaddormentarsi. Io rimango semiseduto sul letto a riflettere.
Yuri, pensaci bene e soprattutto... non rovinare le cose come al solito.




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Santo cielo! Che suono orrendo ha questa dannata sveglia!
E' questo il mio primo pensiero, non appena questa , appunto, dannata sveglia si è messa a suonare.
Non voglio alzarmi, ma sono già le otto e alle dieci ho un appuntamento dalla ginecologa.
Manca poco al parto e mi sento sempre più ansiosa e timorosa. Dove troverò la forza?! Bah, lasciamo perdere e alziamoci.
Scendendo le scale, ancora in uno stato di trans, sento che dalla cucina arrivano rumori.
Hilary a quest'ora dovrebbe già essere a scuola, strano!
Passando per il soggiorno vedo una enorme valigia nera, ma non ci faccio molto caso.
Entro nella cucina e vedo una figura femminile di spalle che sciacqua una tazza.
E' la madre di Hilary! Ma avrà avvisato? boh.
Non si è accorta della mia presenza e non vorrei spaventarla, ma decido comunque di farle notare la mia presenza.
"Bentornata!"
"Anya! Non ti ho sentita arrivare!" risponde voltandosi di scatto verso di me. "Come stai?"
"Stiamo bene!"
"Oh, vero!"
Sasumi sa già la storia, Hilary le aveva già accennato qualcosa un pò di tempo fa e credo sia stato meglio così: eviteremo altre sorprese e soprattutto mi ha risparmiato di raccontare per l'ennesima volta questa vicenda!
Mi fissa pensosa. Sicuramente starà pensando al fatto che sono troppo giovane, altre cose del tipo "poverina!" "oh mio dio!" insomma, quelle cose che tutti pensano in queste circostanze e che io detesto sentirmi dire ogni volta!
Ma per fortuna resteranno solo suoi pensieri perchè decide di non rivelarli; mi fa un sorriso come a volermi dare coraggio.
"Stai benissimo!"
"Grassa sicuro!"dico sorridendo.
"Ma no, non sai quanto sono ingrassata io quando ero incinta di Hilary!"
"Ah bene, questo mi consola!"
"A proposito di Hilary, sai se è già andata a scuola?"
"Veramente non saprei, mi sono svegliata poco fa!"
"Mamma?!"
Dalla porta della cucina compare Hilary in vestaglia che sembra stupita di rivedere sua madre, ma ha una strana espressione.
"Tesoro! ieri sera ho provato a telefonarti ma avevi il cellulare staccato! Quindi sono dovuta venire a sorpresa!"
"Già bella sorpresa..." efferma con sguardo preoccupato mentre sua madre la scuote con un abbraccio.
Mi accorgo che mi fa degli strani segnali con gli occhi, puntandoli verso il soffitto, ma non capisco... è come se volesse dirmi di andare al piano di sopra... o cosa??
Insiste sempre di più e decido di andare a vedere cosa succede.
"Bene, io andrei in bagno, a dopo!"
Mi congedo e un pò confusa ... le lascio sole.
Salendo per le scale continuo a pensare e cercare di capire cosa avesse Hilary, e la cosa che più mi stranisce è : perchè è rimasta a casa?
Mentre sono presa da questi pensieri si apre la porta della sua camera e mi fermo all'istante.
Vedo uscire Yuri!
 AH AH! Ecco cosa nascondevi cara amica mia!
"Anya, buongiorno!Spaventata?"
"Sorpresa..." rispondo trasformando gli occhi in due fessure. "Buongiorno Ivanov! Dormito bene?" chiedo ironica.
"Credo proprio di si!" risponde con un mezzo sorriso.
Si dirige verso le scale ma io lo fermo.
"Dove vai?"
"Scendo per tornare a casa"
"C'è un piccolo problema..."
"Cioè?" domanda inarcando un sopracciglio.
Sentiamo delle voci che si avvicinano sempre di più e Yuri è ancora qui. Oddio!
"Presto! nasconditi!"
"Ma perch..."
"Dopo! adesso sparisci!"
Riapre la porta della camera di Hilary...
"Non lì!"
Si avvicinano sempre di più.
"Nella mia camera forza!" lo incito a bassa voce.
Entra e chiude la porta un pò con troppa potenza.
Io resto lì, in mezzo al corridoio vicino la porta della mia camera non sapendo cosa diamine fare..
Finalmente arrivano.
"Sono stanchissima e voglio solo buttarmi sul letto!"dice la madre.  "Anya! che hai?"
"Ehm.. niente ehm stavo andando in bagno" cerco di spiegare balbettando e facendo cenno ad Hilary che è tutto ok!
"Vieni Hilary, voglio farti vedere cosa ti ho portato!"
"Ok mamma!"
Si dirigono nella camera da letto della madre e Hilary prima di chiudere la porta mi ringrazia muovendo solo le labbra.
Dopo pochi secondi dalla chiususa della porta riapro quella della mia stanza da cui Yuri fa capolino.
"Ma c'è la madre???" chiede a bassa voce.
"Si! Non volevi mica farti sorprendere qui di prima mattina veroo?!"
"No appunto!"
"Comunque, via libera!Vai prima che ri-esca!"
"Ok, grazie e di' a Hilary di richiamarmi appena può, ciao!"
"Ciauu!"
Scappa come un fulmine.
Hai- capito-Yuri -Ivanov!!!! Sono proprio felice per loro due, stanno davvero molto bene insieme!




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Ho davvero evitato di fare una pessima figura!
Insomma, ritrovarmi faccia a faccia con la madre, dopo avere trascorso la notte con la figlia, beh... mi sarebbe caduta la faccia a terra!
Ma per fortuna Anya mi ha aiutato a "fuggire".
Parcheggio l'auto in garage e rientrando a casa trovo un sacco di valigie belle sistemate in corridoio.
"Giusto in tempo per salutarlo..." mi rivolge con ironia Boris, che arriva dalla cucina.
"Oggi?"
"Già..." risponde amareggiato.
Mi fa cenno di tacere.
Kai sta scendendo le scale seguito da Eva, che ha una faccia da funerale.
Appoggia un'altra delle sue valigie a terra e fa un respiro di sollievo, dopodichè fissa prima me e poi Boris, molto schivo direi.
Guarda diversi punti del pavimento e sembra stesse pensando a  tipo "un discorso di addio", che per lui risulta ovviamente difficile, dopotutto si tratta di Hiwatari e non ci meraviglieremmo neppure se decidesse di lasciarci con un semplice ciao chiudendosi la porta alle spalle, dopotutto- ripeto- stiamo parlando di Hiwatari.
"Bene...direi che è tutto pronto!"
"Niente ti farà cambiare idea presumo..." aggiungo io.
"Yuri, per favore, ne abbiamo già parlato!" interviene scocciato.
"io invece deduco che non ci vedremo per mesi e non ti farai nemmeno sentire!" afferma Eva con aria irritata.
Di questo, a dire la verità, non dovrebbe neppure meravigliarsi.
"Non ti ci mettere pure tu!"
Decide ti tacere facendo la sua tipica espressione da bambina viziata, l'unica ,forse che le riesce spontanea e anche bene.
"Si sta facendo tardi..."
Se dovessi tradurre questa frase, tra l'altro pronunciata da Hiwatari in questo contesto, credo che suonerebbe come... - non aspettatevi baci e abbracci! Pronunciare più di un semplice Ciao prima di andare via è stato già un enorme sacrilegio, dunque con questo semplice ciao vi lascio e non aspettatevi lettere o email perchè questa forse, o quasi sicuramente, sarà l'ultima volta che mi vedrete e sentirete!-
Sì, credo che... più o meno suonerebbe così!
Esce insieme ad Eva e prima di chiudere la porta aggiunge "Salutatemi Serjei!" il che equivale anche ad un saluto generale ai qui presenti Yuri e Boris che restano appoggiati rispettivamente, l'uno allo stipite della porta con aria di oramai rassegnata strafottenza e l'altro, il sottoscritto, al muro con le braccia conserte, con l'aria di chi già non si aspettava tanti formalismi.
Dunque, Kai fuori gioco...
Mi sembra strano persino a pensarlo ma...
"Credi che si sentirà la sua mancanza?" rivolgo a Boris.
"Pfff..." la sua unica risposta è un verso che trattiene una risata, dopodichè risale di sopra.
Sì, fa decisamente ridere!



                                                                      ***************************************************



"Tesoro, io approfitto di questo tempo per andare a salutare alcune amiche! Ci vediamo dopo, ciao Anya!"
"A dopo!"
Chiusa la porta, una luce abbagliante si proietta su di me quasi accecandomi.
Da dove proviene?
Ma dagli occhi di Hilary che non vede l'ora di raccontarmi tutto.
Ci fissiamo con una mezza risatina stampata in volto.
"Tu?" le domando con stupore.
"Si!" afferma con entusiasmo.
"Lui?"
"Si!"
"Voi due?"
"Sii!"
"Stanotte?"
"Siii"
"Qui?"
"Siiiiiiiiii"
"Oh mio dio!!"
Corriamo ad abbracciarci  gioendo come due isteriche.
"Non posso crederci... è stato... è stato..."
"Bello?"
"Di più..." dice con gli occhi rivolti in alto e con aria sognante.
"Fantastico?"
"Di più di più..." mi incita.
"Vado a prendere un dizionario!" rispondo ironica.
"Di più di più..."
Ok!  è ufficialmente fusa...
"HILARY!!" le grido per riportarla sul pianeta terra.
"eh?..."
"Ci sei? discendi per favore tra noi miseri e comuni mortali!" le consiglio con un tono simile a quelli della serie "saggezza di Buddha".
"Anya... smettila! non distrarmi!"
"Ahaha, che scena stamattina!"
"Si, ti ringrazio per avermi aiutata!"
"Dovere!" le strizzo un occhio.
"Ah a proposito! Yuri prima di andare mi ha detto di riferirti di chiamarlo appena potevi!"
"Cosa? e me lo dici ora? come se nulla fosse? oddio" corre in camera lasciandomi in mezzo al salotto come una citrulla.
"Oh scusami! Come ho potuto aspettare che se ne andasse tua madre per riferirtelo! cose da pazzi" ripeto tra me e me, decidendo di sedermi e guardare la tv.


                                                                       ******************************************


Si ritorna, si ritorna in Russia!
Non so perchè ci stia tornando ma sentivo di dovere mollare questa città che mi ha portato solo guai.
L'aereo è già partito da un'ora e il viaggio è ancora lungo. Ho lasciato  Eva con le lacrime agli occhi e devo ammettere che non mi ha fatto piacere.
Ultimamente l'ho vista strana e più "addolcita"!
Questa storia ha sconvolto tutti, me per primo!
Ho combinato tutto io, non lo nego a me stesso, ma di affrontare tutto questo non me la sono sentito proprio.
Dopo la visita del padre ho capito che era meglio sparire per non avere problemi...
E così ho fatto.
Ho deciso di andare e forse... anche di non ritornare.








Hola a todos el mundo :)
Rieccomi qui ad aggiornare dopo essere sopravvissuta alla fine del mondo! alla faccia dei Maya!!(prendete pure in giro <.<° è stato solo un errore di distrazione nei calcoliu.u NdMaya) (se se ù.ù scommetto che proprio in quel momento eri stato distratto da una notifica arrivata su facebook) (.-. Nd Maya)
Duuunque, riassumendo.... cosa è successo in questo capitolo? qualcuno lo sa?  
Yuri e Hilary hanno , hanno... beh lo sapete u.u non entriamo nei dettagli XD cosa ne pensate a tal proposito?
e la partenza di Kai? una carogna penserete! ebbene si -.-
in quanti di voi pensavano che sarebbe rimasto e ammesso le sue colpe e eventualmente sarebbe tornato con Anya??
spero di non avervi delusi e attendo una vostra opinione :)

Ringrazio sempre tutti coloro che recensiscono e leggono :)

Un besos

Henya





























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Capitolo 24
*** Un arrivo inaspettato ***


"Hilary, dove corri così di fretta? Non starai mica uscendo così, senza fare colazione! Guarda quanta roba ha preparato tua madre prima di uscire stamattina!"
"Scusami scusam... ma quelli sono pancake?!Non li cucina da una vita!!!" 

Hilary sembra un uragano! Stamattina l'ho sentita correre da una stanza all'altra per tutto il tempo.

Si è svegliata molto presto, ma lei possiede un'innata capacità di ridursi sempre all'ultimo secondo!
E poi oggi è più nervosa del solito. 
Finalmente è arrivato il giorno della prima prova d'esame e sono sicura che è molto preparata, l'ho vista studiare giorno e notte!
E' solo, come dire... un pò ansiosa, ma è comprensibile d'altronde.

"Cavoli, i pancake possono aspettare, sono in ritardo! Anya conservamene qualcuno! Adesso aiutami, controlla se ho tutto in borsa mentre io metto le scarpe! calma Hilary, so che ce la puoi fare!" 

Ok, forse...un pò troppo ansiosa!

"Manca il cellulare..." le dico dopo avere frugato nella sua borsa.
"Cosa? Dove diamine... in camera!!" 
Eccola che sfreccia alla velocità della luce al piano di sopra, quasi lasciando dietro di sè una scia di fumo.
Dopo cinque secondi riscende velocemente le scale e io comincio ad aprire la porta d'uscita in modo che vada subito via.
"In bocca al..."
"Grazieee!" conclude uscendo come un razzo senza farmi finire la frase.
"...lupo... e poi si dovrebbe dire crepi! Ma comunque..." la solita sbadata.
Spero che almeno guardi bene la strada prima di attraversare!


                            

                          *********************************


Qualche settimana dopo. 

6 Luglio 2013, ore 11.45 circa.


"Scusate, scusat..non spingete!" 
Mi sto intrufolando in una folla di studenti accaniti nell' osservare quella famosa parete.
Non una parete qualsiasi, ma QUELLA parete, posta al piano terra del nostro edificio scolastico su cui sono affissi i famigerati RISULTATI del nostro esame di maturità!
Dopo avere superato gomitate, spintoni, trattenuto il fiato per qualche istante a causa dell'alzata di braccio di qualcuno che evidentemente, preso dallo stress pre e post-esame, ha deciso di dire addio alla saponetta, riesco a giungere innanzi ad essa.
Cerco il mio nome, ma ad un tratto... un misterioso buio pesto pervade la parete e solo una piccola luce si proietta sul mio risultato.
Non riesco a credere ai miei occhi!
"C-c-c-en-cen-to?" . Non posso crederci. "Cento!!!" grido alzando le braccia mentre tutti mi fulminano con uno sguardo. "Scusate, l'emozione..." e facendo finta di essere dispiaciuta per coloro che non ce l'hanno fatta, riaffronto quella folla per fuoriuscire, mentre nella mia testolina sta avendo luogo il più grande concerto rock di tutta la storia!
Mentre percorro il lungo corridoio che mi porta all'uscita noto Yuri, che parla con alcuni dei nostri compagni di classe.
"Ehi Yuri!" lo richiamo agitando una mano e raggiungendolo.
"Hila, e allora? Visto?"
"Si! Sono strafelice!" affermo con occhi luminosi.
"Ti sei preoccupata per niente!"
"E tu?"
"Anche a me non è andata male! Un cento bello tondo!" afferma orgoglioso.
"Siamo due geni che il destino ha fatto incontrare!"dico sprizzando gioia da tutti i pori.
All'improvviso Boris,  non notando la nostra presenza, ci passa di fianco.
"Boris!" lo richiama Yuri.
"Oh siete qui!"
"Hai già visto i tuoi risultati?" gli domando incuriosita.
"Nah, stavo proprio per andarci ..." risponde con aria depressa, rivoltandosi per raggiungere la famosa parete.
"Non c'è bisogno, ho già guardato io per te..." lo ferma Yuri.
"Davvero? e allora?"
Yuri scuote la testa, lasciandogli intuire che non andrà a trovare nulla di buono.
"Eppure per la prima volta in vita mia mi ero impegnato..." afferma sprofondando in un abisso d'inquietudine e disperazione. 
Yuri continua a scuotere la testa, ma stavolta sorridendo.
"Non so come fai, ma hai sempre quella solita cazzo di fortuna..."
Quindi stava scherzando?
"eh?!?!" Boris riemerge d'un tratto dal profondo degli abissi per dare sfogo alla sua immensa gioia. "Quindi ce l'ho fatta! Lo sapevo che era una buona idea finire vicino a quel secchione di Kappa!" 
Detto questo, raggiunge gli altri per vantarsi della sua vittoria.
Si era pure impegnato eh?! Che faccia da c...
"Comunque secchiona, sei pronta per stasera?" 
Per stasera?
"L'assegnazione dei diplomi e la festa di fine anno! Ricordi?"
"Tsz, come potrei DImenticare una cosa simile..." fingo ironica.
"Hai preparato il discorso, vero? Ti ho scelta come rappresentante della nostra sezione perchè so che sai scrivere bene questi tipi di discorsi di ringraziamento e bla bla.."

Perchè hai tutta questa stima di me??

Sento che sto per essere risucchiata dal profondo abisso che ha lasciato Boris!

"Non preoccuparti, ho la situazione in pugno!" lo rassicuro con decisione.
O almeno credo...

       

                       **********************************



Casa Tachibana, ore 12.30.

"Hilary è pronto il pranz...che stai facendo?"
E' seduta alla sua scrivania che scrive e accartoccia fogli gettandoli dietro di sè.
"Hai intenzione di fare diventare la tua stanza una discarica?"
"Non riesco a trovare un discorso decente da presentare stasera alla festa di assegnazione dei diplomi, come ho potuto dimenticarmene?!" 
"Beh hai avuto il pensiero degli esami, è comprensibile! E poi perchè dovresti farlo tu, non spetterebbe a Yuri? Prima ti soffia il posto di capoclasse e poi scarica i suoi doveri su di te! Cha faccia tosta, Ivanov!"
"Lo so, ma oramai è tardi! Non mi viene in mente nulla!"
"Beh una soluzione ci sarebbe...".
"Cioè?"
Prendo il suo pc e mi siedo sul letto.
"Sembra che al giorno d'oggi basti un semplice click!"





Casa Tachibana, stanza di Hilary
Ore 19.30


"Stai benissimo..."

Ho passato il pomeriggio ad aiutare Hilary nei suoi preparativi per la festa di stasera.

Oggi è un giorno importante che segna la fine della sua vita da liceale e già da domani sarà "libera" di decidere quale carriera universitaria intraprendere.
Sono orgogliosa di lei, come immaginavo è riuscita a ottenere un buon risultato!
Dopotutto non dovrebbe meravigliarmi. 
A lei è sempre piaciuto studiare e tra noi due è sempre stata quella che si è impegnata fino alla fine.

"Anya? Mi stai leggermente tirando i capelli"

...quella, che non ha mollato...

"Anya ci sei?"

...e soprattutto quella che delle due....

"Ti sei incantata?!"

...ha saputo usare... la testa!

"Ehiiii!"

"Cosaaa?" rispondo cadendo dalle nuvole.
"non mi ascolti ! stai lisciando quella ciocca da dieci minuti, si sarà bruciata oramai!"
"Scusa, mi sono distratta..."
Le sto sistemando i capelli con la piastra, ma la mia mente vaga altrove.
"Oggi ti vedo un pò strana in effetti..."
E' vero...
"Non faccio altro che pensare a... a cosa sarebbe successo se tutto questo non fosse avvenuto."
Poggio la piastra sul tavolino e mi dirigo vicino alla finestra.
" Forse anche io oggi mi ritroverei a cercare disperatamente qualcosa da mettermi, i miei sarebbero orgogliosi di me, del mio diploma, e soprattutto..." mi lascio scappare un sorriso.
"Anya..."
I miei occhi cominciano a gonfiarsi, colmi di lacrime.
"...soprattutto, ad aspettarmi in macchina davanti al cancello di casa mia, ci sarebbe Rai..."
Le lacrime cominciano a scendere mentre le mie parole vengono interrotte dai singhiozzi.
"... che sicuramente mi riempirebbe di squilli e di messaggi... dicendomi che come al solito sono...in ritardo.."
E invece no...
Mi ritrovo qui a piangere sulla spalla di Hilary, a fantasticare su delle cose che, oramai, non potranno più avvenire.
"Mi sarebbe piaciuto un sacco venire a vederti sai!?"
E adesso cerco inutilmente di sdrammatizzare, sforzando un sorriso e asciugando queste lacrime.
Non avrei dovuto deprimerla con questi discorsi, ma ancora una volta non ci sono riuscita.
"Anche io avrei voluto che ci fossi, ma non per me, per te stessa! Non avresti dovuto abbandonare la scuola... proprio non dovevi!"
"Ehi ehi ..." Il piccolo sta cominciando a scalciare "sembra che tu non sia l'unica a rimproverarmi di questa cosa..." rivolgo ad Hilary che...
 come me è riuscita a farsi strappare una piccola risata.
"Non iniziare a piangere pure tu, mi ci è voluto un pomeriggio per truccarti... Yuri dovrebbe arrivare a mom.. ahi"
"Cosa succede Anya?"
Una forte fitta al ventre mi blocca, ma riesco subito a riprendermi.
"Niente, oggi si muove un pò troppo il piccoletto" 
E' da ieri sera che ho queste fitte. Provocano un forte dolore, che per fortuna dura per pochi secondi. Il medico ha detto che possono capitare, quindi non sarà nulla di allarmante.
"Sei sicura?" mi chiede poco convinta.
"Ma certo! E tu cosa ci fai ancora qui, Yuri è già di sotto" la avverto, notando dalla finestra che lui è già arrivato e ha posteggiato l'auto.
"Cosa?!" Comincia ad agitarsi e ad avviarsi di sotto, seguita da me. 
Per lei è come se fosse ogni volta il primo appuntamento!

Prima di uscire dalla porta...

"Anya, come sto?"
"Stai benissimo, non preoccuparti, stai calma e tutto andrà liscio! Piuttosto, hai preso tutto?"
"Si si tranquilla! Allora vado, baci!" saluta a mo' di principessa andandosene.
Dopo avere salutato Yuri da lontano, richiudo la porta.
Resto qualche secondo lì, in piedi, a riflettere su una cosa venutami ad un tratto in mente:

Rai, con chi sarai andato alla festa?


**********************************************************************




"Sono agitatissima, mi tremerà la voce e sembrerò una stupida!" sussurro a Yuri che seduto accanto a me cerca di convincermi a tutti i costi di parlare davanti all'intero istituto.
"Smettila! Ti ho detto di fare un respiro profondo e non agitarti!"
"La fai facile, perchè non ci provi tu?" 
"Sai che non sono fatto per queste cose!" mi risponde scocciato.
"Quindi la storia che credevi in me e bla bla erano tutte balle?!".
"Dai, ma certo che credo in te ma sai anche che..." sembra pure divertito.
"Sei proprio un perfido brut..."

"E ora a rappresentare il discorso della sezione D, salga sul palco Hilary Tachibana!"


Il preside, dal palcoscenico annuncia d'un tratto il mio nome.


"Oddio! Devo prima prepararmi psicologicamen.."
"Vuoi andare? devi sempre far sembrare le cose difficili!" mi incita Yuri.
Ci sentiamo osservati e la situazione sta diventando imbarazzante.
"Tachibana, forse non ha capito, deve..." 
Ecco il richiamo del vecchio, che cerca con un finto sorriso di affrettarmi e porre fine a questa sceneggiata: che vergogna!
"Si si, arrivo!" dico agitata raggiungendo il più velocemente che posso il palco, non prima però di lanciare un'occhiataccia a Yuri, che si sta godendo lo spettacolo.
"Bene, tenga il microfono e concludiamo il più in fretta possibile senza altri discorsi inutili!"mi ordina borbottando a denti stretti.

Ma taci e sparisci, sono già agitata di mio e ci si mette pure lui!

Comunque, tutti qui mi osservano spazientiti. 
Ok, forse è meglio darsi una mossa!


                    ****************************************


Non ci siamo più nè visti nè sentiti da quel giorno! L'ultima immagine che resta di lui nella mia memoria è quella sua espressione, quei suoi occhi che quel maledetto giorno mi fissavano pieni di rabbia.
A volte mi chiedo, come si può in un attimo rovinare la cosa più bella che si potesse avere. Dopo quello che era successo con Kai avevo momentaneamente chiuso ogni contatto con il mondo maschile perchè avevo paura di ricascarci. 
Poi è apparso lui, Rai : bello, intelligente, dolce, sensibile... insomma, esattamente l'opposto di Kai.
Con lui mi sentivo bene, amata e soprattutto mai presa in giro. 
 Eppure ci sono ricascata, ma stavolta dalla parte opposta!
Sono stata io la traditrice, quella che è riuscita a mandare in frantumi tutto. 
E il fatto più sconvolgente è che in mezzo c'è stato di nuovo Hiwatari.
Perchè il destino me lo ha fatto incontrare, perchè Kai ha cercato sempre di rendermi la vita impossibile? Lui e quella strega di Eva, che ha avuto anche la sua parte in questa maledetta storia!
Ho saputo che è ritornato in Russia e credo sia stata la più saggia decisione che abbia mai preso! Almeno non avrò il timore di incontrarlo per le strade della città.
Eva lo seguirà appena preso il diploma : quindi, fuori due! 
E Rai? Cosa farà una volta diplomatosi. Una volta mi disse che avrebbe provato ad accedere alla facoltà di economia, ma non di preciso in quale città! 
E se ritornasse in Cina? Significherebbe non rivederlo mai più. 
Magari lui non vorrebbe affatto rivedermi ma io vorrei, anche se fosse l'ultima volta.
Mentre mi osservo allo specchio del bagno , pervasa da tutti questi pensieri, i miei occhi cadono sulla collana che indosso, quella che proprio lui mi aveva regalato!
Era di sua madre e credo di non essere più degna di indossarla perciò farò in modo di restituirgliela...
Apro il rubinetto e sciacquo il mio viso per rinfrescarmi. Dopo essermi pulita con un asciugamano, mentre lo riposo un'altra fitta mi costringe a sedermi a terra e stringere i denti per sopportare il dolore.
Dopo qualche minuto passa e lentamente mi alzo per andare al piano di sotto.
Scendendo le scale ritornano dei forti dolori, come delle contrazioni e tenendomi sulla ringhiera scendo repirando profondamente.
Cosa sta succedendo! Ho una paura incredibile e non credo sia il momento anche perchè manca più di un mese al parto.
Raggiungo il salotto e mi accomodo come meglio posso sul divano aumentando la frequenza dei miei respiri.
Mi guardo intorno non sapendo cosa fare; la mia fronte inizia a sudare mentre i dolori aumentano.
Resto mezz'ora così, con dolori che arrivano, passano per poi subito ritornare.Forse dovrei chiamare aiuto. 
A fatica mi alzo e percepisco che qualcosa non va, è come se fossi...
Mi volto indietro per osservare il cuscino del divano su cui ero seduta e mi accorgo che è... bagnato!
"Ma che cavol.." 
Mi si sono rotte le acque o cosa?! Mio dio, non riesco a capirci più nulla!
Il panico prende il sopravvento e respirando affannosamente raggiungo il più velocemente che posso il mio cellulare che si trova in cucina.
La mia mano trema mentre compongo il numero di casa mia. Porto il cellulare all'orecchio attendendo che qualcuno rispondi il più in fretta possibile!
Ma niente, forse nessuno è in casa. Bene, sono nella merda!
Non mi resta che chiamare Hilary...
Appena inizio a sentire i bip del mio telefono contemporaneamente avverto la vibrazione e la suoneria del... cellulare di Hilary? Non è possibile!Non può averlo dimenticato! 
E invece sì , perchè appena stacco la chiamata , di conseguenza l'altro cellulare smette di suonare.
"Cazzo.."
Cerco di rialzarmi per andare a prenderlo, e cercare il numero di Yuri...



                ********************************************


"AHAH è ufficialmente finita!" affermo entusiasta correndo ad abbracciare Yuri.
"Eh già, visto? E' filato tutto liscio, hai fatto il tuo discorso, abbiamo ricevuto la pergamena e soprattutto non sei caduta o svenuta..." dice ironico.
"Ma smettila...ora tocca alla sezione C! Guarda c'è Rai!"
"Scusa un attimo..."
Sento il mio telefonino vibrare nella mia tasca, ma appena lo prendo...
"Ehm... Hilary, perchè mi stai telefonando?"
"Cosa?" risponde Hilary inarcando un sopracciglio.
"Hilary, qualcuno mi sta telefonando dal tuo cellulare!" le spiego mostrandogli il display che mostra la chiamata in arrivo col suo nome.
"Ma, ma è impossibile..." 
Lei controlla nella sua borsetta se c'è il cellulare mentre io decido di rispondere.
"Pronto?"
"...Yuri.." sento una voce femminile tremolante.
"Chi sei?"
"Chi è Yuri?" domanda Hilary preoccupata.
"Hilary, vi prego aiutatemi..." la voce viene interrotta da gemiti di dolore ma riesco comunque a riconoscerla.
"Anya!"
Hilary sbarra gli occhi. "Cosa succede??"
"Stiamo arrivando!" 
Chiudo il telefono e inizio a correre tenendo Hilary per mano.
"Yuri, vuoi spiegarmi!"
"Anya non si sente bene!"
"Cosa?Oddio che sarà successo! Facciamo in fretta!"
Saliamo in auto e partiamo.


                                           

                                                ***************************************************



"Yuri, vuoi spiegarmi?"

"Anya non si sente bene!"

Ho visto Hilary e Yuri correre come matti , scappare subito dopo avere ricevuto i diplomi e ho sentito pronunciare queste parole. Cosa sarà successo?
"Rai, tocca a te forza!"
Sarà successo sicuramente qualcosa di grave.
"Rai, hai per caso fumato qualcosa prima di venire stasera, vai a fare il discorso!"
"Non posso..."
"Cosa? e perchè?"
Devo andare a vedere cosa succede, non riesco a stare qui!
"Senti, tieni e fallo tu, io devo andare!" gli lascio i fogli e me ne vado.
"Ehy, ma come sarebbe a dire! Rai, dove diavolo vai!"

So che non dovrei, ma non ci riesco!



                       


                                            **************************************************




Freno bruscamente e usciamo in fretta dall'auto per entrare in casa.
"Le chiavi, maledizione"
Con le mani che tremano prendo le chiavi dalla borsa e apro.
"Anya!" 
Appena entrata la vedo semiseduta sul pavimento del salotto che stringe i denti dal dolore.
"Chiama un ambulanza, presto Yuri!"
"Subito!"
"Tranquilla Anya, stai calma!" la rassicuro togliendole i capelli appiccicati in fronte dal sudore.
"Ok stanno arrivando.." ci avverte Yuri.
"Mi dici come... faccio... a stare calma!! Sto per partorire!" 
"Cosa??" gridiamo all'unisono io e Yuri.
"Ma è impossibile, sei appena all'ottavo mese lo sai vero?" le ricordo super agitata.
Lei respira profondamente...
"Lo so!" fa un respiro profondo chiudendo gli occhi. "...Ma non posso mica metterci un tappo!" 
"Oddio, Yuri che facciamo?" 
"Cosa vuoi che ne sappia io, dobbiamo aspettare che arrivino!"
"Ma quando arrivano!!" grida Anya stringendo la mia mano con una forza allucinante.
"Eccoli..."
Gli infermieri, senza perdere tempo e senza giri di parole, la caricano sul lettino e la portano all'ospedale.
"Vado con lei e tu avvisa i suoi, prendi il suo cellulare!" dico a Yuri.
"Ok, vi raggiungo dopo!"
Anya resisti, ce la puoi fare!





                          **********************************************************************




"Ok, non deve agitarsi, respiri profondamente e tutto andrà liscio! Ha deciso di nascere adesso e non possiamo impedirlo, quindi concentrata, inspiri ed espiri profondamente!"
Le parole della dottoressa, seppur pronunciate con un tono così calmo e rassicurante, non mi tranquillizzano per niente!
"Forza, Anya !
Nemmeno quelle di Hilary, che sembrano rivolte più a se stessa che alla sottoscritta; infatti il suo volto è così spaventato! Ci credo, non sarà uno spettacolo entusiasmante ma l'ho convinta io ad entrare perchè da sola non ci riesco. Non che la sua presenza si sia rivelata così utile, ma è pur sempre un supporto morale.
"Anya!"
"Lei chi è?" domanda la dottoressa.
"Mamma!" ok adesso pure lei: doppio sostegno morale, il che vorrebbe dire doppia forza! (O doppia agitazione? Oh mio dio!)
"Tranquilla tesoro, ci sono io qui con te!"
Lei non sembra per nulla agitata, forse per il semplice fatto di esserci passata per ben sei volte? 
Arriva una forte contrazione che mi costringe a spingere più che posso, aiutata dalle mani di mia madre ed Hilary, che stringo più forte che posso.
"Brava, così! Ricordi di repirare..."
Il dolore è atroce, stringo i denti, respiro, ansimo,grido : non ho mai fatto così tante cose contemporaneamente!
"ok, vediamo la testa! Ancora uno sforzo ed è fatta!" afferma con decisione.

E il tutto per far nascere questo piccolo... Hiwatari! Perdonami Rai!

L'ultima spinta... 

seguita dallo strillio di un neonato.

E' l'unica cosa che riesco a sentire, dopo di che diventa tutto buio.


Anya: Missione... compiuta.
















E voilà ,  les jeux sont faits !


Rieccomi qui, con  la mia storia tutta  per voi! :D (yu hu -.- Nd Tutti)

Quando, se non in pieno periodo di esami, può ritornare l'ispirazione poetica??
In periodo di esami... appunto -.-

Anyway!
Facciamo un resoconto di quello che è successo:

1)  Hilary è impegnata a sostenere gli esami di maturità.
2) Qualche settimana dopo, escono i risultati e con grande gioia Hilary e Yuri scoprono di essere stati promossi col massimo dei voti! (anche Boris, poverino)
3) Yuri ed Hilary vanno insieme alla festa di assegnazione dei diplomi.
4) Anya, nel frattempo, è a casa che sta per partorire.
5)Yuri ed Hil...
Un momento... Anya sta per partorire? 
Ebbene sì, dopo un lungo travaglio (??) ha dato alla luce un bellissim(?) bambin(?) 
E no u.u non posso dirvi cosa è! Perchè ancora non lo sa nemmeno Anya poverina, che si è appisolata subito dopo!
(Si accettano scommesse! nd Boris *O*) (trovi sempre l'occasione per racimolare soldi tu <.<° Nd Me) 
(Ci tenevo a precisare che non so come funziona un parto e quando e come si rompono le acque, ergo scusate il modo in cui l'ho descritto XD)

E avete letto di Rai che ha abbandonato la cerimonia per correre da lei? *o* 
Che figo, cioè... che carino e premuroso u__u

Dunque, ringrazio come sempre tutti voi che mi seguite 

Bene, forse è meglio chiudere qua, il monologo si sta facendo lungo <.<°  


Baci baci e a presto!! 

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Capitolo 25
*** Never Grow Up ***









(bip bip* 1 messaggio ricevuto da Yuri*leggi)

*complimenti Hiwatari , oggi  sei diventato padre*









                               *****************************************************








"Mamma! E' vero che sono diventato zio?"
"Si tesoro, sei contento?"
"Ma ci sono zii così piccoli?"
Il fratellino di Anya non smette un istante di parlare, forse gli sembra strano il fatto di essere diventato zio così giovane, in fondo avrà all'incirca solo sei anni.
"Ma allora Anya ora è una mamma come te?"
"Eh sì, proprio così!" risponde la madre accennando un sorriso.
Siamo tutti nel corridoio dove aspettiamo che Anya si risvegli.
"E il papà chi è?"
A questa domanda tutti diventano seri, soprattutto il padre di Anya, che per non parlare si limita a puntare gli occhi al cielo, forse maledicendo in tutti i modi possibili la dinastia Hiwatari.
"Tesoro, adesso basta dai, vai con tuo fratello a comprare qualcosa al distributore automatico." gli suggerisce la madre in modo pacato.
Un semplice modo per dire: taci!
Beh, una domanda del genere dovrebbe essere ovvia, ma non lo è di sicuro in questo caso.
"Yuri, è da un'ora che sei col cellulare in mano, aspetti qualche messaggio importante? eh?" mi chiede Hilary con aria investigativa.
"Ma no, no!"
Tanto è inutile sperare in una sua risposta.
Non lo farà.
Mi chiedo come sia potuto ritornare in Russia.
Lui detesta suo nonno, non hanno mai avuto buoni rapporti, se non per questioni di soldi.
Ricco, egoista, avido e superbo: praticamente non il nonno delle fiabe!
Sicuramente Kai si farà mettere a capo di qualche grossa azienda: dopotutto è il suo unico erede, saprà sfruttare questa situazione!



                           
                       ************************************************************




Mi trovo sul letto, sveglia da poco e già circondata da tutti, la mia famiglia, Hilary e persino Yuri.
"Cara mamma, ecco a lei la sua bambina!" afferma con allegria l'infermiera.
"Una.. bambina?" sussurro incredula.
Non sapevo ancora cosa fosse, volevo che fosse fino alla fine una sorpresa.
Hanno detto che anche se nata prematura non c'è nulla di cui preoccuparsi: è sana come un pesce.
La prendo fra le braccia, avvolta in una copertina rosa ...
E' così piccola.
A questo contatto, il mio corpo viene percorso da un brivido che mi fa divenire la pelle d'oca.
Continuo a fissarla, mentre muove la sue manine così minuscole davanti al suo visino che tiene gli occhi chiusi.


"E' stupenda..." .
"Anya, posso tenerla?"
"Ma è troppo piccola, non puoi!"
"credo che Anya si sia imbambolata!"
"Lasciamola un pò da sola, ne ha bisogno!"


Dimentico per qualche istante la presenza di tutti, non li ho nemmeno sentiti uscire.  Esistiamo solo noi due: io e la mia bambina.
Più la osservo e più non riesco a crederci:
dopo tanti mesi e persino un pò in anticipo... sono madre.

Si è addormentata e la sua manina è aggrappata intorno al mio dito, le sue piccole palpebre vibrano, forse perchè sta sognando...
Se potessi restare così, ti prego non crescere mai, resta così piccola, potrebbe rimanere tutto così semplice!
Non permetterò a nessuno di ferirti,
non permetterò a nessuno di spezzarti il cuore,
e nessuno ti abbandonerà.

"Cerca solo di non crescere mai!"

Gli occhi mi si cominciano a gonfiare, scoppio a piangere e insieme a sorridere.
Tenerla tra le braccia dopo tanta attesa è un emozione troppo grande.

Vorrei tanto che rimanessi così, piccola e innocente.
 Sai, crescere non è poi un granchè...troppe responsabilità!
Invece così ti sembrerà tutto un gioco.
Allora, che dici?
ci stai?
Rimarrai così?

No, eh!

In questo caso, sappi che ci sarò io ad aiutarti...sempre!
Quando compirai i tuoi primi passi, io sarò lì a sostenerti.
Non dovrai avere paura, perchè ci sarò io dietro di te a sorreggerti.
E quando finalmente proverai da sola a muovere i tuoi primi passi, non avere paura di cadere, trova la forza di rialzarti e continuare.
E anche quando sarai uscita dal nido, io sarò sempre lì, dietro le quinte, a suggerirti quando ne avrai bisogno.
Potrai trovarmi rompiscatole lo so,
quale madre non lo è...
ma sappi che questa mamma qui ti vorrà bene sempre,
nel bene e nel male.
Gli amici potranno abbandonarti, i ragazzi per cui ti prenderai una cotta potranno deluderti e abbandonarti, tu stessa potrai sbagliare in modi irrimediabili.
Ma non perdere mai la speranza. Non temere di dire la verità a tua madre, perchè anche se arrabbiata, lei non ti odierà.
Sai, anche i tuoi nonni si sono arrabbiati parecchio con me, ma nonostante questo non hanno smesso di volermi bene...
Solo adesso ho capito che loro volevano il meglio per me.
E' questa l'unica forma di amore incondizionato, ricordalo.


Bussano alla porta...

"Chi è?" rispondo asciugandomi di fretta le lacrime.
"Ci sono delle visite per te..." dice Hilary facendo capolino dalla porta.
"Ok... falli entrare!"
Mi fa uno strano cenno prima di svanire.
Passano alcuni secondi ma nessuno è entrato da quella porta. Sento solo un mormorio e cerco di spingere la testa in avanti per riuscire a vedere dalla porta socchiusa qualcosa.
"E allora Hilary, chi è?" domando sempre più stranita.
Vedo che qualcuno si avvicina per entrare.
Quel qualcuno entra, si chiude la porta alle spalle, i suoi occhi fissano un punto ignoto della stanza mentre i miei sono ben fissi su di lui, senza muovere ciglio.
"Rai..."
Alza lo sguardo e resta alcuni secondi a fissare, prima me e subito dopo la bambina.
Nessuno dei due riesce a rompere questo silenzio.






                                        *******************************************





In questi mesi mi ero fissato un obiettivo ben preciso: dimenticare Anya.
Cercare di rimuovere ogni singolo momento passato insieme a lei, ogni cosa che potesse ricordarmi di lei.
Se ci sono riuscito?
beh, no!
La verità è che quando si è amato così tanto, è difficile dimenticare.
Ho provato pure ad odiarla, e nonostante tutto non ci sono riuscito.
E ora me la ritrovo qui, con quella bambina in braccio e sapete una cosa? Non ci riesco nemmeno ora.
Certo, sapere che è per metà di Hiwatari mi fa salire il sangue al cervello, ma non posso far ricadere le colpe su quella bambina, non c'entra niente.
Tutta questa storia ha messo in luce due cose importanti: che Hiwatari, scappando alla prima difficoltà, non è così forte come voleva farci credere e cosa più importante il coraggio di Anya; sì, perchè ha deciso di far nascere questa creatura nonostante tutte le conseguenze.
Oggi quindi è il suo giorno, e non voglio essere io a rovinarlo.
Mi avvicino mentre lei mi osserva stranita.
"Ti somiglia molto sai?"
Rotto il silenzio, lei arrossisce e i suoi occhi si muovono nervosamente.
Sapevo si sarebbe agitata.






                                        ***************************************



Non mi aspettavo una sua visita, ma ancor meno vederlo così , anche se penso apparentemente, tranquillo.
Sembrano passati anni, mio dio.
Si siede sul letto, continuando a fissarci.
"Come stai?"mi domanda dolcemente.
"Adesso molto meglio...è arrivata all'improvviso e, e.. ho avuto paura, lo ammetto ma ora averla qui mi ricompensa di tutto" rispondo con un sorriso imbarazzato.
"Immagino, credo..." aggiunge con un sussurro tra sè e sè.
Ricade di nuovo quel silenzio insopportabile.
"E tu come stai? finalmente diplomato"
"Già... finalmente è finita!"
"Scommetto che anche tu hai preso cento!"
"Eh sì..." finalmente anche lui forza un sorriso. "Chissà con quanto saresti uscita tu..." aggiunge ritornando serio.
"Già..." sussurro abbassando gli occhi.
"Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe successo tutto questo, che sarebbe andata a finire così".
I miei occhi cominciano a diventare lucidi e faccio di tutto per fa sì che non esca nessuna lacrima, eppure una riesce ci riesce.
"Scusa, io non volevo, non è il momento per questi discorsi" afferma pentito.
Avvicina la sua mano al mio viso e con un dito spazza via quella lacrima. Un gesto che mi fa rabbrividire e battere il cuore come un martello.
"Adesso devo andare, si è fatto tardi!" dice strofinandosi nervoso le mani sugli jeans.
Si alza e si avvicina al mio viso.
" Auguri mamma!"
Mi sorride e mi lascia con un bacio sulla fronte.
Rimasta sola quelle lacrime che avevo trattenuto pochi minuti prima, adesso fuoriescono ininterrottamente, alcune per tristezza e altre ancora per felicità.













Tadà, salve a tutti :D

Ritorno con questo breve aggiornamento, cosa ne pensate? è stato un pò difficile far rincontrare Rai ed Anya... beh penso che questa sia la versione che mi è riuscita meglio , a voi il giudizio XD

Ho una notizia buona e una cattiva u.u (o almeno lo sono per me XD)

Iniziamo dalla cattiva: questo è molto probabilmente il penultimo capitolo di questo pasticcio che ho iniziato a scrivere circa due anni fa ç_ç
(povera u.u davvero commovente! ok, adesso spara la cattiva notizia u__u ndKai)
( ehm ehm è____é guarda che era questa la cattiva notizia èoé!!!!!ndMe)
(-__-'' oh, allora non oso immaginare quale possa essere quella buona , tsè ndKai)
(>__<*  insensibile!ndMe)
( scommetto che è finita perchè io sono partito u.u ndKai)
(figuriamoci -.-ndMe)

Dicevo u.u
la buona notizia (sempre dal tuo punto di vista u.u nd Kai) (<.<°°ndMe) è che:
Finita questa, penso di scrivere "una seconda serie", sì una specie di "Never lose hope2" XD
(oddio o.O ricordo che anche distretto di polizia aveva cominciato così... e guarda ora -.- sono arrivati alla decima serie , poveri noi... per non parlare di beautiful -.- ndKai)
(Ma cosa vuoi insinuare! è_é e poi cosa hai da ridire contro distretto di polizia ç_ç uffa NdMe)


Comunque sia... come vi sembra questo capitolo?
sì... lo so! vi starete chiedendo: come cavolo si chiama questa fanciulla appena nata?
ecco u.u non lo so >_< (cadono tutti a terra*)
Ho ricevuto alcuni suggerimenti, ve lo dirò u.u (si rialzano*)
Ah una cosa per quanto riguarda la parte in cu Anya fa il monologo con la piccola , beh alcune parole sono prese dalla canzone di Taylor Swift "Never Grow Up" da qui il titolo del capitolo ^_^



entonces...

un bacio e aspetto i vostri commenti XD byeeee















                       

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Capitolo 26
*** Never lose hope ***


Finalmente è nata la mia bambina.
Il suo nome?
Hope...
Hope Sarizawa.
Ebbene sì: ho deciso di darle  il mio cognome, d'altronde non ho avuto molte alternative.
Adesso ci ritroviamo in macchina, mio padre ci sta riportando finalmente a casa, dove ci aspetta il resto della famiglia.
Aperta la porta, i miei fratelli corrono verso di me, che tengo la piccola in braccio.
"Anya è finalmente a casa!" grida il piccolo.
"Mamma,mamma"
"Anya..."
Insomma: Anya di qua e Anya di là, non immaginavo si fosse sentita così tanto la mia mancanza.
Li invito ad abbassare il tono della voce."Fate piano, o la traumatizzerete con le vostra urla selvagge!"
"Dai, avrete tempo per stare con lei... fate riposare vostra sorella!"
Tutti ritornano imbronciati alle loro faccende, mentre io raggiungo la mia stanza dove trovo vicino al mio letto una piccola culla rosa .
"L'ha comprata stamattina tuo padre, prima di venirti a prendere!"spiega mia madre entrando.
Le sorrido e subito vi adagio la piccola.
"Anya, preparati... perchè da oggi inizia per te una nuova vita. Una mamma è impegnata 24 ore su 24!"
"Lo so mamma, ce la metterò tutta!"
"So che ci riuscirai, ma non esitare mai a chiedere il mio aiuto!"
Mi sorride e mi accarezza una gote. "Vai a fare un bagno ora, io preparo la cena!"
"Ok!"

"Dopo la nascita, i miei genitori sembrano
  avere cambiato atteggiamento.

  Ora tutte le tensioni che c'erano prima
  sembrano essere svanite."



Finita la doccia rientro in camera mia, dove vi trovo mio padre ad osservare la neo-nipotina nella culla.
"Papà..."
"Scusa, volevo solo..."
"Tranquilllo, puoi entrare quando vuoi!" lo rassicuro.
"Prima non la pensavi così" afferma sorridendo.
"Beh prima volevi solo frugare tra le mie cose!" rispondo scherzando.
Continua a fissarla, anzi continuiamo, perchè io lo farei per ore e ore.
"Anya..."
Rompe d' un tratto il silenzio.
"Si.."
Ancora alcuni secondi di attesa...
"Mi dispiace..."
"Papà..."


 
Questa frase mi ha come fatto fermare il cuore,                       
 ma soprattutto mi ha fatto tornare in mente
 tutto quello che abbiato osato dirci il giorno in cui
 me ne sono andata di casa..."
“cinque figli maschi, cinque! E L’UNICA CHE MI DA PROBLEMI  E' SEMPRE LEI, L’UNICA FEMMINA!
“Se decidi di uscire da questa casa, ricorda che non potrai più metterci piede".            
“Tranquillo, non ho proprio intenzione di tornare in questa casa!"
 
“Pensa alla vergogna, non possiamo crescerlo, sei troppo giovane!




 "So di avere detto delle cose imperdonabili, ma ero solo arrabbiato... "
Ecco che ricominciano a uscire cascate di lacrime dai miei occhi. Mi butto su di lui ad abbracciarlo, cingendo le braccia intorno alla sua vita e piangendo a di rotto sulla sua maglietta.

     

                     
 Prima d'ora non lo avevo mai fatto...




"Dai, non ricominciare a piangere" mi accarezza i capelli.
Mi sciolgo da quell'abbraccio e asciugo il viso con le mani.
Lui si riavvicina alla culla  " eh, sì! dovrò abituarmi all'idea di essere chiamato nonno!"









                       *                        *                         *







Il suono di un campanello mi fa svegliare con un sobbalzo.
Aperti gli occhi e focalizzata bene l'immagine , mi accorgo di essermi addormetato sul divano,  e le bottiglie vuote sul tavolino mi fanno ricordare la mega sbronza di ieri sera.
Sicuro sul fatto che il suono del campanello è stato solo un sogno mi sdraio di nuovo pesantemente sul divano, massaggiandomi la testa che comincia a far male.
Ma ecco che quel maledetto campanello risuona e decido di andare ad aprire, cercando di non barcollare troppo. Spero solo sia qualcosa di importante sennò se ne pentiranno di essere venuti qui.
Apertala mi trovo davanti Hilary che mi fissa imbarazzata e stranita.
"Ah Hilary, sei solo tu! Pensavo che  fosse un regalo arrivato in ritardo per il mio compleanno!" affermo sbuffando e invitandola ad entrare.
"Sei sempre così simpatico appena sveglio...?" domanda con un leggero sarcasmo.
"Soprattutto quando sono gli altri a svegliarmi!" rispondo con tono irritato.
Decide di non aggiungere altro, roteando gli occhi e sospirando.
"Ma avete dato una festa?" domanda dopo avere notato il casino in salotto.
"beh , diciamo che abbiamo festeggiato il mio compleanno!"
"Ah, auguri ma... festeggiate bevendo voi?" chiede perplessa.
"Beh di solito oltre a bere ci diamo a qualcos'altro ma visto che l'unico che la pensava come me se n'è andato, mi è toccato festeggiare con quello stinco di santo di Yuri" concludo scocciato.
Lei fa un sorrisetto compiaciuto: dopotutto è colpa sua se Yuri è così cambiato, da quando sta con lei non vuole nemmeno più uscire con me perchè teme che lo porti sulla cattiva strada. Kai non si faceva poi tutti questi problemi...
"A proposito dov'è?"
"E' di sopra, e a giudicare dai rumori starà correndo di qua e là per prepararsi..." affermo accasciandomi sul divano e prendendo una bottiglia per bere l'ultimo goccio di vodka che era rimasto.






        *                               *                              *






Certo che Boris non ha proprio limiti, dopo la sbornia di ieri sera intende ripulire tutte le bottiglie bevendo persino le ultime goccie.
Poco fa dicendo "stinco di santo" voleva alludere al fatto che Yuri da quando si è messo con la sottoscritta non ha più cercato di fare il don Giovanni?
Bhe questo non può che farmi piacere, vuol dire che ci tiene veramente a me.
E' meraviglioso, anche se ero partita da casa arrabbiata per il fatto che l'ho aspettato per due ore, sapendo queste cose non mi importa più di niente: lo aspetterei per tutta la vita se fosse necessario!
Ieri gli avevo chiesto se gli andava di accompagnarmi al centro commerciale per comprare un regalino ad Anya e la sua bambina, avevamo deciso l'ora e che sarebbe venuto lui a prendermi; ma evidentemente il corso degli eventi
( soprannominato Boris) ha cambiato le cose! Lo avrà ridotto un pezzo di carta facendolo bere in quantità! E forse non si sentirà nemmeno tanto lucido e in forma.
Dio, come ti odio Huznestov! E' decisamente peggio di Kai!
Per fortuna Yuri è diverso, più maturo e consapevole di quello che fa.
"Solo un momento Hilary e sono da te!" grida Yuri dal piano di sopra.
"Ah, quindi te lo porti via! Questo vuol dire che dovrò essere io a ripulire questo disastro?!" dice tra sè e sè ad alta voce.
"Presumo di sì!"
"Bene! In fondo mi ci dovrò abituare visto che tra qualche mese starò in solitudine in questa casa, non che mi dispiaccia..." aggiunge con mezzo sorrisetto iniziando ad alzarsi e raccogliere un pò di roba dal divano.
"Scusa, cosa intendi con -starò in solitudine-?" chiedo stranita.
"Beh, Kai mi ha abbandonato tornandosene in Russia , Serjey sembra voglia andare non so dove, Yuri se ne va a studiare a Kyoto e io qui a..."
"Ehy aspetta!" lo interrompo bruscamente. "Come sarebbe a dire che Yuri -va a studiare a Kyoto-??"
"Ehm..." sbarra gli occhi " pensavo lo sapessi..."
E invece no! Lui ha deciso di partire e a me non ha detto proprio nulla!
Mi volto verso le scale e lo fisso mentre scende velocemente, ma dopo avere visto la mia espressione comincia a rallentare, osservandomi perplesso.
"Cosa..." non gli lascio finire la frase perchè decido di andarmene immediatamente.








     *                                 *                                  *







Fisso malamente Boris che fa un faccino innocente:
"Ehy, non l'ho fatto apposta!"
Cosa le avrà detto, parla sempre a sproposito.
Subito decido di raggiungerla e la blocco prima che esca dal cancello.
"Senti quanlunque cosa ti abbia detto Boris non è vera: abbiamo solo bevuto, niente ragazze, spogliarelliste e cose simili!" Conoscendo Boris avrà detto cazzate simili.
"Oh adesso sono più sollevata..." dice ironica "... e deduco che anche il fatto che tu parta per Kyoto non sia vero!?!" aggiunge incrociando le braccia al petto, leggermente adirata.
Continuo a fissarla non sapendo che dire.
"O no??"
"No, infatti..." cerco di spiegarle.
"E perchè Boris lo avrebbe detto?"
"Perchè sì..." oddio....Mi fissa inarcando le sopracciglia.
"Insomma...è sì o no?!"
"Cioè, è sì perchè è vero che volevo partire per Kyoto, ma è no perchè non voglio andarci più..." o qualcosa di simile.
La sua espressione si fa leggermente più serena, anche se penso di averla confusa.
"Spiegati meglio, per favore"
"Io avevo fatto una domanda di iscrizione per questa università, ma era stato prima che noi due , insomma , stessimo insieme. Poi qualche settimana prima degli esami mi era arrivata una lettera con una risposta positiva e lì non ho saputo più cosa voler veramente fare..."
"Yuri, se stanno così le cose io non voglio assolutamente che tu rinunci a questa occasione per me..."
"No Hilary! Io ho già preso la mia decisione! Prima volevo andare lì perchè non c'era niente che mi legava a questa città, ma partire ora significherebbe.. ecco... perderti"
Spero solo che Boris non sia nascosto dietro qualche cespuglio a origliare, come è solito fare, perchè se sapesse che ho detto queste cose mi prenderebbe in giro a vita.
Non che non siano vere le cose che ho detto, anzi... io sono fermamente convinto di tutto quello che ho detto!
Solo non avrei mai pensato di dirle.
Lei si fa diventare gli occhi lucidi e mi salta addosso abbracciandomi. Ricambio  cingendole fortemente la vita.



                                     " So benissimo di non avertelo ancora
                                                                        detto: ti amo Hilary".






                                       
      *                               *                                 *








Sono in auto, fermo qui da circa dieci minuti a causa del terribile traffico. Mentre mi guardo intorno nell'attesa che la fila scorra, guardando tra i passanti noto Anya che entra in un negozio, uno di quelli di cui oggi sarà cliente fissa: un negozio per bambini.
Mi strappa un sorriso questo pensiero, insomma , vederla intenta nello scegliere pannolini, biberon e pappine e così decido di trovare un parcheggio e andare a vedere questa scena.




Proprio come pensavo: la trovo davanti ad uno scaffale pieno di pannolini di ogni genere, concentrata a leggere tutte le marche e prezzi.
"Ho sentito che questi assorbono il doppio e tengono asciutto!"
Si volta di scatto appena sente la mia voce.
"Rai, ma... da quanto sei qui?"
"Ti ho vista entrare e ho deciso di pedinarti, ti ho spaventata?"
Sorride imbarazzata. "No no, anzi! Solo che mai avrei pensato di vederti qui!" sorride ancora.
"Come procedono gli acquisti?"
"Beh è un pò difficile scegliere, ma credo che ascolterò il tuo consiglio e prenderò questi! Li vantano così tanto in pubblicità, almeno proviamoli!"
Li mette in carrello e lo spinge tra gli scaffali alla ricerca di altre cose.
Decido di seguirla, anche se non so perchè lo stia facendo: forse voglio solo stare un pò con lei.
"e allora, che nome hai scelto?" le chiedo curioso.
"Hope. La scelta è stata ardua, ma alla fine mi ha colpito questo. Che ne pensi?"
"Hope...grazioso!"
"Non sembri molto convinto..."
"No dico sul serio, mi piace!"
Mentre lei paga alla cassa resto in disparte a fissarla e strani pensieri mi si affollano nella mente:
per un attimo ho voluto che quella bambina fosse mia, che nulla fosse accaduto e che mai ci fossimo lasciati.
Un pensiero stupido?
Forse... ma mi sarebbe piaciuto, lo ammetto.
"Beh allora io vado..." dice sorridendo.
"No aspetta, ti do un passaggio, ok?"
Ci pensa alcuni secondi mentre io la osservo speranzoso.
"Sì, va bene"





         *                                *                                *









"Vuoi salire?" gli propongo gentilmente.
"Credo sia meglio di no..." mi risponde abbassando lo sguardo. Cosa mi aspettavo...
"Ok... allora ti saluto e.."
"Senti, in realtà devo dirti una cosa!"
Resto in silenzio a fissarlo mentre il cuore mi batte a ritmo di uno pneumatico.
"Ecco, se ti ho seguita è perchè volevo salutarti come si deve prima di andarmene..."
Lo guardo sconvolta e cerco di capire meglio.
"Domani parto, ritorno in Cina"
Spalanco gli occhi e dentro di me sento crollarmi il mondo addosso.
Lui continua a cercare parole per spiegare.
"... scusa se l'ho fatto oggi ma, non ero sicuro che domani avrei avuto il tempo di venire."
Si sarà sicuramente accorto che i miei occhi stanno diventando lucidi, ma non voglio piangere, non stavolta.
"Quindi te ne vai..." sussurro tra me e me, perdendomi nei suoi occhi che mi fissano un pò malinconici.

Avrei così tante cose da dirgli, ma la verità è che... non me ne viene in mente nemmeno una.

"Già... venderemo quella casa! L' aveva scelta mia madre e sono d' accordo con mio padre. Troppo ricordi legati a quella casa..." aggiunge osservandomi intensamente.
                   

"La nostra prima volta, le cene,
 pomeriggi passati insieme:                                                                                                                        
tutti momenti vissuti in quella casa,  
momenti indimenticabili".



Vorrei dirgli che...
Dirgli cosa? non credo servirebbe a riaggiustare le cose.
Resta in silenzio ad aspettare una mia risposta, mentre io continuo a muovere nervosamente gli occhi.
"Allora... " decido di non dire più niente e lo abbraccio stringendolo forte a me "mi mancherai..." gli sussurro mentre lui ricambia il mio abbraccio stringendo forte la mia maglietta da dietro.


" Respiro per l'ultima volta il suo profumo,
  sento il suo calore per l'ultima volta.
  Se rimanere per sempre così bastasse a non portarmelo via,
  resterei così per tutta la vita.

  Ma chi sono io per impedirglielo?
  Sono solo quella che si è presa gioco di lui e dei suoi sentimenti:
  in casi come questi, un semplice scusa sarebbe d'aiuto?
"




Per evitare che possa succedere altro mi stacco improvvisamente uscendo dall'auto...

"Stammi bene Rai, e buona fortuna!"gli rivolgo accennando un sorriso.


                                                           

"
Non mi sono mai piaciuti gli addii.
Fino ad ora non l'ho mai detto a nessuno e mai
avrei pensato di dirlo proprio a lui!"





"Anche a te e alla tua bambina..."
Queste sono le ultime parole che ha detto, dopodichè mette in moto e se ne va.
Sembro come paralizzata, continuo a fissare in fondo alla strada, anche se la sua auto...oramai non c'è più.









Finito il pranzo ritorno in camera mia e resto sdraiata su un fianco sul mio letto ,dove al centro ho messo Hope. Mentre giocherello con le sue manine ripercorro tutta la mia storia con Rai.
Ma i miei pensieri vengono interrotti dall'arrivo di Hilary che, a giudicare dalla sua espressione, ha qualcosa di molto urgente da dirmi: chissà perchè scommetto si tratti di Yuri!
"Hey, ma che siamo belle" esclama solleticandole il pancino "non puoi immaginare quello che mi è successo!!" aggiunge entusiasta guardando sognante il soffitto.
"Che cosa?" domando con meno entusiasmo.
"Allora, stamattina aspettavo..."
E comincia a narrarmi la sua storia mentre io chiudo gli occhi, un pò stanca, ma cercando di ascoltarla, cercando di creare un filo logico in questo suo discorso.
"... hai capito? Non parte perchè non vuole perdermi! E' meraviglioso, non ci lasceremo!"  
                 

"
Vorrei tanto condividere questa sua emozione
    ma non posso, non ci riesco. E sapete una cosa?
   La invidio pure..."




"E allora? Non mi dici niente?"

Notando la mia espressione gelida e impassibile si ferma al centro della stanza ad osservarmi,con un punto interrogativo sopra la testa. "Ehm... co-cosa hai?"
Avrei voluto me lo chiedessi prima...
"Rai.." mi limito a dire sospirando. Lei si avvicina sedendosi dall'altra parte del letto. "...torna in Cina!" aggiungo.
"Cosa? E quando?"
"Domani!"
"Co-come lo hai saputo, che cosa significa, che cosa vi siete detti??"
Per favore Hilary, una domanda per volta!
"Cosa vuoi che ci siamo detti, ci siamo lasciati con un orribile... addio" affermo persa nel vuoto.
"Ma non è possibile! Anya ma... ma vuoi davvero che finisca così?"
"Non importa, ok? dopotutto è meglio così, lui andrà per la sua strada e io per la mia: ci dimenticheremo a vicenda..."
So di non assumere un tono molto determinato in ciò che dico, ma vorrei tanto autoconvincermi!
"Si certo! Mi dici come lo dimentichi se tieni addosso ancora la sua collana?!"
Porto la mia mano sul mio petto afferrando quel ciondolo, che io non merito e che in teoria avrei dovuto restituirlo già da tempo.
La osservo alquanto depressa, pensando al fatto che ha maledettamente ragione: sarà difficile dimenticarlo... chissà se per lui sarà lo stesso.



Arrivata la sera e messa a dormire Hope nella culla, mi sdraio sul letto a fissare il soffitto: ma quello che in realtà vi vedo inciso è il viso dolce, bello e unico di Rai.
Oggi ovunque io guardi , vedo lui. Qualunque cosa pensi, riguarda sempre lui.
Un ossessione, direte?
Non lo so.
So solo che ci sono stati troppo silenzi, silenzi di parole non dette.
Alzo la schiena e mi metto semiseduta sul letto, facendo un respiro profondo.
Involontariamente i miei occhi puntano sulla libreria di fronte al mio letto e la mia attenzione viene catturata da un libro: ho finito di leggerlo qualche mese fa, ma non ho mai trovato l'occasione per restituirglielo, dopo tutto le cose che erano successe.
Se devo dimenticarlo è bene liberarsi delle cose che mi tengono legata a lui: è giusto restituire sia il libro che la collana.
Domattina presto dovrò arrivare in tempo a casa sua: anche se mi costa dirgli un secondo addio...








         *                            *                                 *








"E questa è l'ultima!" affermo posando l'ultima valigia nel portabagagli.
"Sicuro di avere preso tutto?" chiede mio padre.
"Si, non preoccuparti!" lo rassicuro.
"Bene, allora è deciso, tu vai ed io ti raggiungerò appena sistemo delle cose qui a Tokyo!Ho già avvisato tua sorella, lei ti aspetterà in aeroporto!"
"Me l'hai già detto, papà!"
"E lo so, ma sai... ehy ma quella non è la tua amica?" mi dice invitandomi a guardare dietro di me.
Resto sorpreso: è Anya, come mai di nuovo qui!
"Si si, ma entra pure , ti saluto dopo!" lo lascio e raggiungo Anya.
"Ciao..."
"Ciao, scusa se ti faccio perdere tempo, sei in ritardo?" mi chiede preoccupata.
"No, no tranquilla... c'è qualcosa che devi...dirmi?"
"Beh, in realtà c'è ... qualcosa che devo restituirti!"
Mi porge una busta con dentro il libro che tempo fa le avevo prestato.
"Ma... non era necessario! So che ti piace tanto, quindi puoi tenerlo, è tuo!" le dico cercando di restituirglielo.
"No, no Rai! E' tuo, non mi sembra giusto. E...e poi mi farebbe ricordar... non riuscirei a..." vedo che parla confusa, in modo agitato e mi accorgo che i suoi occhi cominciano ad arrossarsi "... beh non importa! Buon viaggio Rai!" mi scocca rapidamente un bacio sulla guancia e se ne va frettolosamente via.
Sono rimasto sorpreso da questo suo atteggiamento che mi ha paralizzato ,così tanto che non ho fatto nemmeno in tempo a fermarla.
"Rai! Si sta facendo tardi, su!"
Il richiamo di mio padre mi riporta alla lucidità e torno indietro per raggiungerlo, anche se i miei occhi sono rimasti lì, fermi a osservare il punto in cui è sparita.





                               *                                     *                                      *






Ho cercato di resistere finchè ho potuto ma non appena ho capito che le mie lacrime stavano per venir fuori ho deciso di salutarlo velocemente e scappare.
E infatti appena voltato l'angolo sono rimasta appoggiata ad un muro, ferma lì a piangere ininterrottamente, cercando di soffocare i miei singhiozzi.

Sapevo non sarebbe stata una buona idea, ma ho dovuto farlo.
Forse l'idea di restituirgli le sue cose è stata una scusa per rivederlo, per avere un'ultima occasione per riuscire finalmente a dirgli tutto?
Bene, occasione sprecata con successo, Anya.
Ancora una volta non sono riuscita a dire nulla, ma in fondo è stato meglio così.
Tutto quello che avevo da dire ho cercato di esprimerlo , come meglio potevo, nero su bianco...





                                       *                                *                              *






Il taxi mi sta conducendo in aereoporto e una volta giunto lì lascerò per sempre questa città.
Lascerò qui tanti ricordi, la maggiorparte dei quali sono legati a lei.
Lei, che mi è piaciuta sin dalla prima volta che l'ho vista.
Lei, che con quel suo caratterino mi ha fatto perdere la testa.
Lei, per cui sono stato male per mesi ma che nonostante tutto continuo a non odiare ma ad amare.
Allora perchè invece di riaggiustare le cose ho preferito dirle addio?
Quando oggi è venuta a restituirmi quel libro , ho pensato che fosse solo una scusa per dirmi un qualcosa in più di quel terribile addio.
E invece non lo ha fatto!

Prendo dal sacchetto quel libro e lo osservo, perso in un mare di ricordi.

Mi accorgo che tra le pagine c'è una piccola busta.
Apertala cade tra le mie mani una collana, quella stessa collana che le avevo regalato.
La osservo sconcertato e dalla stessa busta tiro fuori un foglietto piegato a metà...





                    " So di avere sbagliato, di averti spezzato il cuore:
                                 è questo quello che fanno i diavoli?
                                 Sono riuscita a scuotere l'angelo che era dentro di te,
                                 portandoti così lontano a tal  punto che mi è stato difficile raggiungerti.
                                 Però io ho bisogno di sperare,
                                 voglio sperare in cuor mio che tu riuscirai a  perdonarmi.

                                 Sì lo so, ciò che ho fatto è imperdonabile,
                                 è come se avessi rubato e bruciato la tua

                                 anima. E' questo quello che fanno i demoni , no?
                                 Loro comandano il mondo peggio                            
                                 di me, distruggono qualsiasi cosa, e incolpano gli angeli come te!..."



I miei occhi scorrono velocemente tra queste righe, alcune di esse macchiate dalle sue lacrime.


"... non sono riuscita a esprimerti a parole quello che sentivo,
 lo so è stupido! Il fatto è che ero convinta che non sarebbe servito,
anzi, a dir la verità, non ne ho avuto il coraggio..."



Perchè non lo hai fatto...




"Ti dirò sinceramente che non ho mai smesso, nemmeno un istante di pensare a te,
ogni volta che guardo una tua foto mille ricordi mi sfiorano e sai una cosa? Non mi dispiace.

Mi ricordo i tuoi baci, mi sembra di sentirli ancora sulle mie labbra.
Ricordo quelle volte in cui ballavi con me, senza musica.
Mi ricordo le semplici cose, i semplici momenti passati insieme.
Ma una cosa che desidero dimenticare...
Il ricordo che voglio dimenticare...
è il tuo addio!..."





I miei occhi si perdono nel vuoto. Mi impediscono di terminare. Stringo tra le mie mani questa lettera, la accartoccio e la tengo ben stretta in un pugno.
La rabbia che mi assale è immensa. Come ha potuto farmi questo! Credeva veramente che una squallida lettera bastasse a chiarire tutto?!
Eppure hai avuto un sacco di occasioni per parlare, che stupida!
Getto quel foglio accartocciato dal finestrino, con rabbia, rancore.
Ma che cosa voglio fare veramente? Sto letteramente gettando tutto dalla finestra? Le ho detto veramente addio?
Il mio cuore l'ha già perdonata...
e allora perchè sto fuggendo?

" senta, mi scusi, può tornare indietro?" chiedo frettolosamente all'autista.
"Cosa? Indietro dove? Non vede che c'è un terribile traffico! Sarà già un miracolo se arriveremo in tempo all' aeroporto!"
"Ma, ma.." confuso mi guardo attorno alla ricerca di una soluzione. "Si fermi, devo scendere qui!"
"Che cosa? Ehy ma ..."
"Non si preoccupi, appena può torni a casa mia e la ripagheremo di tutto!"
"Ma come..."
Non gli faccio finire la frase, chiudo bruscamente la portiera e corro nella direzione opposta.
Dopo alcuni metri mi fermo più o meno in quel tratto di strada in cui avevo gettato quella lettera accartocciata. La vedo vicino ad un marciapiede, la riprendo e la riapro.
La osservo con decisione e tenendola tra le mani ricomincio a correre per raggiungere il posto dove il mio cuore vuole stare.
 Continuo  e continuo a correre come un matto, attraversando col semaforo rosso,  rischiando di farmi prendere in pieno dalle auto. Il fatto è che non posso e non voglio più perdere tempo.
Adesso ho bisogno di sapere...   


                                               
"I need to know now,
                                                                       Know now...
                                                                       Can you love me again?"







                           *                                       *                                         *        






"Eccoti qui questo bel fiore profumato!"
Mia madre mi riporta in stanza la piccola Hope, dopo averle fatto il bagnetto.
"E adesso ti metto nella culla"
"Dammi faccio io!"
"Mi raccomando, tra un quarto d'ora circa ricorda di allattarla!"
"Si mamma!"
Esce e chiude la porta.
Emetto un sospiro. Uno di quelli che ti libera, che  si fa quando smetti di fingere di essere felice, per fare in modo che nessuno si accorga di quanto stai male.
"Spero che tu non abbia preso da me in fatto di fortuna, non sai quanto fa male..."
Improvvisamente il mio cellulare si accende.
Ed è una sua chiamata.
Osservo quel telefono incredula.
La mia mano trema.
Sorpresa ed esitante rispondo lo stesso
"... P-pronto..."
e non mi sembra vero sentire la sua voce e sentir dire...

     





     "Ricordi i nostri baci?
      Li senti ancora sulle tue labbra?
      E quelle volte in cui tu ballavi con me, senza musica?
      Ti ricordi le semplici cose?
      Parlavamo finchè piangiavamo.
      Hai detto che il tuo più grande rimorso,
      l'unica cosa che vorresti dimenticare...
      è il nostro addio?
      Affacciati dalla tua finestra, e guardami, sono qui...


                                                                     ...Adesso non saranno più solo ricordi,
                                                                     ma momenti da vivere ancora insieme!"







                                             

                                                                                   The end          




 









 Oddio, è veramente finita o_____o
Ben ritrovati cari lettori, questa volta siamo proprio giunti alla fine!
Non ci posso credere!
E dire che avevo cominciato a scriverla così, tanto per provare. Quando pubblicai il primo capitolo mi chiesi "e mo'... che mi invento?!?"
Vi giuro che mai avrei pensato di combinare tanti casini in questa storia XD
E piano piano mi ci sono affezionata da morire :'')
Mi sono ispirata a due canzoni che secondo me in questo contesto c'entravano molto : Love me again di John Newman, e Goodbye di Miley Cyrus.
Un ringraziamento va sicuramente a tutte coloro che mi hanno seguita, sostenuta e con i loro consigli mi hanno aiutata a "migliorare".
Grazie , grazie , grazie :')

Questo sembrerebbe quasi un addio , ma probabilmente non lo sarà... perchè mi piacerebbe molto scrivere un seguitoXD

Quindi tutto quello che posso al momento dirvi è che , nella vita, come in questa storia : 


                                                   


                       " Never lose Hope "




                                                                    Baci :)


                                                       



















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