Il Dottore e il Ragioniere

di GhunzatroxDellAtoScuro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio (Trailer 1) ***
Capitolo 2: *** (segue...) (Trailer 2) ***
Capitolo 3: *** Il Dottore e il Ragioniere ***
Capitolo 4: *** Le scene scartate ***



Capitolo 1
*** L'inizio (Trailer 1) ***


Il Dottore e il Ragioniere. Crossover Fantozzi/Doctor Who.

Il Dottore e il Ragioniere

 

 

"Ster-minare! Ster-mi-na-re! STER-MI-NA-RE!"

 

Inseguito da mostruose caffettiere giganti omicide, il ragionier Ugo Fantozzi correva per salvare la propria vita.

 

Tutto era cominciato in una tiepida mattina d’aprile, con gli impiegati imprigionati negli uffici mentre fuori splendeva un’invitante giornata primaverile; il dolore dei sopraddetti impiegati era alleviato da uno di quei momenti necessari per poter continuare a tirare avanti: la pausa del caffè.

 

E, proprio allora, era successo il fattaccio.

 

 

 

 

(… continua?)

 

 

Note di Copyright: Il ragionier Fantozzi (e addotti) è di Paolo Villaggio, dei suoi editori e dei suoi produttori cinematografici; Doctor Who e personaggi e ambientazioni e macchine, sono della BBC, opera di vari autori da Terry Nation fino a Steven Moffat, ed entrambe le serie vanno avanti dagli anni Sessanta…

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Capitolo 2
*** (segue...) (Trailer 2) ***


Il Dottore e il Ragioniere

Ore 10 e mezzo: alla macchinetta del caffè si era formato un ingorgo degno di uno snodo autostradale al primo giorno di ferie, ingorgo che si sgomitolava per ben quattro corridoi, con gente in tripla fila e a doppio strato.
La colpa era del nuovissimo marchingegno che torreggiava nell’androne: al posto del tradizionale distributore automatico, gli impiegati si erano ritrovati di fronte un ordigno ostile, metallico, di forma cilindro-conica, parimenti ricoperto di praline cromate.

 

Fracchia, dell’Ufficio Sinistri, tra le urla di derisione degli altri impiegati che aspettavano in coda, cercava disperatamente la fessura per le monete, di cui non c’era apparentemente traccia, mentre il geometra Calboni spiegava argutamente alla signorina Silvani come la nuova macchina del caffè fosse progettata dal celebre architetto svevo-finnico Adolf Von Lycantroppen.

 

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Capitolo 3
*** Il Dottore e il Ragioniere ***


Il Dottore e il Ragioniere

Il Dottore e il Ragioniere

 

 

«Ster-minare! Ster-mi-na-re! STER-MI-NA-RE!»

 

Inseguito da mostruose caffettiere giganti omicide, il ragionier Ugo Fantozzi correva per salvare la propria vita.

 

Tutto era cominciato in una tiepida mattina d’aprile, con gli impiegati imprigionati negli uffici mentre fuori splendeva un’invitante giornata primaverile; la pena dei sopraddetti era occasionalmente alleviata da uno dei momenti indispensabili per poter continuare a tirare avanti: la pausa del caffè.

 

E, proprio allora, era successo il fattaccio.

 

* * *

 

Ore 10 e mezzo: alla macchinetta del caffè si era formato un ingorgo degno di uno snodo autostradale, che si dipanava per quattro corridoi con persone in tripla fila e a doppio strato.
La colpa era del nuovissimo marchingegno che torreggiava nel corridoio: al posto del tradizionale distributore automatico, gli impiegati si erano ritrovati di fronte un ordigno ostile, metallico, di forma cilindro-conica, ricoperto di praline cromate. Fracchia, dell’Ufficio Sinistri, cercava disperatamente la fessura per le monete, di cui non c’era apparentemente traccia, mentre il geometra Calboni spiegava argutamente alla signorina Silvani come il nuovo distributore automatico fosse progettato dal celebre architetto svevo-finnico Adolf Von Lycantroppen.

 

Per conto suo il rag. Filini sosteneva con calore che l’ordigno gli ricordava una torre d’assedio del basso medioevo combinata con un carro armato, nonché una saliera formato gigante.

 

Dopo un quattro minuti e tredici secondi d’inutili tentativi, all’apparizione del capufficio conte Gavazzeni, Fracchia viene afferrato dagli astanti e scagliato in direzione dei bagni tra il pubblico ludibrio, mentre Calboni infila con sussiego una monetina dentro una sporgenza del malefico affare, pronunziando le fatidiche parole: «Fracchia, ma lei qui mi combina casini persino con le macchinette del caffè! Guardi e impari!»

 

Immediatamente il congegno estrae una ventosa sturalavandini e la applica alla testa di Calboni! Un attimo dopo la sua testa è ridotta a una prugna raggrinzita e un acutissimo strillo di terrore esce dalla gola della signorina Silvani.

Grido subito interrotto da una voce stridula e gracchiante:

«Ex-Ter-Mi-Nate!!»

 

Il conte Gavazzeni viene immediatamente disintegrato dal raggio della morte sparato dal distributore automatico, senza nessun rispetto per la scala gerarchica! Fantozzi, Filini e Fracchia voltano le spalle e si dirigono all’uscita in precipitosa e disordinata fuga! 

 

«Ex-Ter-Mi-Nate!!»

 

Con il sottofondo musicale del Dies Irae, la macchina del caffè si alzò su ruote e si mise ad avanzare lanciando raggi sugli impiegati e le segretarie, senza distinguere tra fattorini e vicedirettori! Infine prese l’ascensore e si diresse ai piani alti.

 

«Ex-ter-mi-nate!..!» L’eco del grido di battaglia dell’orribile marchingegno svanì finalmente in lontananza.

 

Fracchia espresse il commento speranzoso che il Megapresidente galattico avrebbe saputo gestire quella situazione: Fantozzi si dichiarò scettico. In quel momento un nuovo grido di «Ex-Ter-Mi-Nate!» provenne dall’androne principale, insieme a una nuova orda di impiegati terrorizzati.  

 

«Ma quanti ce ne sono di quegli affari?» esclamò Fantozzi mentre correvano a nascondersi in un ufficio. Filini si mise a fare delle osservazioni sull’arredamento: «Qualcuno ha messo una cabina del telefono proprio al centro della stanza».

Fracchia suggerì che fosse un vespasiano da ufficio.
Fantozzi volle dire la sua: «Secondo me è un’alcova! Scommetto che tra un attimo escono fuori il capoufficio e la segretaria…»
Nel frattanto le grida di «Ex-Ter-Mi-Nate!!» si avvicinavano sempre più, inesorabili. 

 

Fantozzi, Fracchia e Filini si appiattirono sul pavimento e trattennero il respiro. Le grida si allontanarono, interrotte da qualcuno che diceva: «Cos’è questa carnevalata? Lei non sa chi sono io! Aaaaaaaaah! »  «Ster—Mi—Na—Re!!» 

Filini commentò: «Oh, finalmente hanno imparato l’italiano».

 

In quel momento, a conferma delle aspettative di Fantozzi, dalla cabina uscì un giovanotto in giacca e cravatta accompagnato da una ragazza bionda e prosperosa. Il giovanotto non perse tempo e si presentò a tutti come il Dottore, venuto lì per salvarli tutti.
Fracchia chiese: «Dottore de che?»
«Sono il Dottore, e basta» fu la replica.
Malgrado la drammaticità del momento, Fracchia non poté trattenersi e intonò il noto ritornello goliardico: «Dottooreedottooree… dottore del buco del – » «Ster-mi-na-re
Le grida cominciarono a riavvicinarsi, e stavolta erano più di una. Con ululati di abietto terrore, Fantozzi, Fracchia e Filini si nascosero sgomitando sotto la scrivania più vicina.

Ma il Dottore prese totalmente il controllo della situazione. Per cominciare, sventolò ripetutamente un foglietto di carta sotto il naso dell’ostile Fracchia. L’impiegato lesse il foglietto, spalancò la bocca in un cerchio che minacciava di sfuggirli dalla faccia, e ricadde all’indietro, come una tartaruga capovolta, infine si girò solo per prostrarsi schifosamente a terra, appellando il summenzionato Dottore con i titoli di «Santità! Non sapevo… Sono un verme immondo, il suo umilerrimo servo… Signore! Oooooh…»
Solo in seguito Fantozzi seppe che il Dottore aveva con sé tutte le lettere di raccomandazione possibili ed immaginabili, frutto di una tecnologia immensamente superiore a quella umana…  

 

Fantozzi e nessuno degli altri compresero assolutamente nulla di quello che avvenne. Il Dottore aveva spiegato allegramente il suo piano, s’intende, ma tutto quello che poterono capire fu la richiesta di spostare alcune sedie a destra e sinistra e appendere alle pareti della stanza i registri contabili, in inusitate configurazioni geometriche.
La cosa che li aveva impressionati era questa:  il Dottore non aveva avuto nessun problema a procurarsi i libri contabili più segreti della Megaditta! La sua amica aveva preso dalla cabina telefonica una specie di frullatore. E lei lo chiamava proprio così, il «frullatore spaziale». Dato che il nemico erano le macchinette del caffè, osservò Filini, la cosa aveva un senso!  

 

Tutto si era concluso in cinque minuti, poco prima della pausa mensa.

 

A quel punto il Dottore si era affacciato sulla porta e con un fischio aveva chiamato quegli affari. Erano accorsi in massa! Quei cosi erano inferociti, come un vagone di tifosi contro l’arbitro che ha appena annullato il più bel gol della stagione.

«Ster—Mi—Na—Re!!» «Ster—Mi—Na—Re il Dot-To-Re!!» «Ster—Mi—Na—Re!!»
Erano entrati nella stanza ed erano spariti, come cancellati da una mano invisibile, ma continuavano ad entrare e scomparire, senza tregua, per un’intera mezz’ora. Il Dottore affermò che i Dalek erano finiti nel gigantesco buco di bilancio della Megaditta. Quel buco era diventato così grande da formare uno spazio virtuale!

Fracchia si era ipocritamente indignato dell’accusa e aveva provato – inutilmente – a difendere l’onore dell’azienda, balbettando miseramente, poi, di fronte ai sopravvissuti accorsi in quella stanza, fece un’orribile esibizione di piaggeria.

 

A quel punto lo schifatissimo Dottore annunciò la sua immediata partenza. A lui, Fantozzi, umilissimo impiegato, propose di accompagnarlo… come non accettare la proposta di uno capace di guardare dall’alto in basso persino il Mega Direttore Galattico, Duca Conte G. M. Balabam, come se fosse la donna delle pulizie? Fantozzi accettò.  

 

E fu così che il ragionier Fantozzi si ritrovò in un turbinio di strane ed incredibili avventure.

 

Sequenze:

 

·   Fantozzi, inseguito dai Dalek: «Ster-mi-na-re! Ster – Mi – Na - Re! STER – MI – NA - RE!!!»

·   Fantozzi, inseguito dai Ciberuomini: «Cancellare – cancellare – cancellare – …»

·   Fantozzi, inseguito da uno scheletro in tuta d’astronauta: «Ehi! Chi ha spento la luce? Ehi! Chi ha spento la luce?»

·   Fantozzi, inseguito da un branco di bambini con la maschera antigas: «Mamma… mamma… sei tu la mia mamma?

Maa-maama-maah…» 

(Dottore: «Correte, se ci tenete alla vita!» Fantozzi: «Perché il Dottore fugge così?»

Filini: «Magari ci vogliono chiedere dei soldi!» Fracchia: «Aaaaaaah!») 

·   Episodio: Il Pianeta Impossibile. Fracchia si trova di fronte alla Bestia, mostro gigantesco e cornuto avvolto tra le fiamme…

Fracchia è su una poltrona a sacco!

Fracchia: «Eccellenza… Quanto.. quanto è buono lei…» «La Bestia non è Buona!»

«Com’è misericordioso…» «La Bestia non conosce la Misericordia!»

«Aaaaaaah!» (la poltrona assorbe Fracchia).

·   Episodio della Terra rubata. Davros (sulla sua mostruosa poltrona a rotelle): «Guardati, Dottore, tu e i tuoi Figli del Tempo, tutti miei prigionieri… Ah! Ah! Ah!»  (Il Dottore, Sarah Jane, Rose, Jack, sono imprigionati da campi di forza personali. Tutti meno Fantozzi). «E io… non ho diritto al campo di forza?»

Davros: «No, Fantocci. Vedi… io, un tempo, avevo un sottoposto proprio ma proprio identico a lei… Perciò… si siedi pure!»

Fantocci si volta e vede… la ben nota poltrona in pelle umana!

Fantozzi: «NOOOOOOO!» La poltrona si mette a inseguirlo, famelica.   

Davros: «HA! HA! HA! HA!»

 

Ma non tutte le avventure si svolsero lontano dal pianeta, in altre epoche o altre dimensioni. No: fortunatamente per l’equilibrio mentale del ragionier Fantozzi e dei suoi compagni di viaggio, il Dottore amava tornare frequentemente sulla Terra per riprendere contatto con le persone cosiddette normali e partecipare alla vita quotidiana. E così Fantozzi poté testimoniare gli avvenimenti più belli e incredibili della propria vita:

 

1)      La partita di calcio aziendale. Il Dottore decise di giocare nella squadra dei ragionieri… La squadra dei direttori venne stracciata in modo umiliante e spaziale! Il Dottore aveva un fiato incredibile, non smetteva mai di correre, la palla faceva tutto quello che lui voleva, era un mago, uno stregone delle pedate! Il Dottore poteva anche usare il cacciavite sonico per zittire il fischietto di un arbitro venduto! Aveva organizzato il gruppo squadra in modo carismatico e incredibile: la strategia a doppio catenaccio interallacciato a impulso! Il Dottore calciò ripetutamente la palla da un lato all’altro del campo!, goool! La squadra dei ragionieri vinse 250 a zero. Fantozzi scoprì di essersi innamorato… insieme a tutti gli altri impiegati della Megaditta.

2)      Il biglietto della lotteria. Fantozzi vinse un miliardo di lire con un solo biglietto. Inutile dire che il biglietto gli era stato regalato proprio dal Dottore. Ci fu una grande festa con spaghettata a casa del ragionier Fantozzi, insieme agli altri impiegati, al Dottore e alle sue compagne… La festa fu disturbata solo da Fracchia che continuava ad appellarlo «Eccellenza, Santità… Signore!!! » e a svenire per l’emozione ogni due minuti.

3)      Alla fine, Fantozzi scoprì che quella vincita al lotto aveva un lato oscuro: il Dottore doveva partire per sempre! Tra pianti e lacrime degli impiegati, il Dottore partì. C’era un problema imprevisto: l’Universo aveva una crepa!

4)      Quando il Dottore richiuse la crepa nell’Universo, fece in modo da cancellare i danni fatti dai Dalek, quel fatidico giorno. Il tempo si riavvolse riportando in vita, tra gli altri, la signorina Silvani, il geometra Calboni e il Capufficio Conte Gavazzeni. Ahimé: insieme alle brutte cose anche le cose belle vennero cancellate!

Fantozzi si ritrovò di nuovo in fila di fronte alla macchinetta del caffè, stavolta normalissima.

E tutto ritornò nel solito trantran. Alcuni giorni più tardi, si giocò la partita geometri contro ragionieri e la squadra di Fantozzi fu sconfitta in modo umiliante e ignobile per duecento punti a zero.

5)      Così alla fine non era successo niente. Non era successo proprio niente. Nessuno ricordò più come erano andate le cose, quando i Dalek, quel giorno, avevano attaccato la Megaditta. E nessun ricordo del magico Dottore.

 

 

Ma Fantozzi se ne ricordava e sognava il Dottore davanti alla finestra, quando giungeva la sera.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note e ringraziamenti

 

Copyright:

 

  • Fantozzi e i suoi conterranei sono personaggi di Paolo Villaggio ed eventualmente dei produttori cinematografici.

 

  • Doctor Who & co. sono personaggi della BBC, sceneggiati da Terry Nation, Douglas Adams, Steve Moffat e altri ancora.

 

Per il dottore ho pensato al Decimo Dottore, e la ragazza che lo accompagna dovrebbe essere Rose; ma non è obbligatorio.

 

 

Questo lavoro è stato scritto come semplice scherzo, parodia, nonché per accostare in modo insolito due titoli così differenti come Dott. e Rag. – anche nel titolo.

 

Potete osservare come in entrambe le serie ci sono varie possibilità di aggancio: nella nuova serie sia il Dottore che i mostri entrano spesso nella vita quotidiana di commesse, precari, pensionati, e altri possibile categorie di pubblico. Il Dottore dispone della famigerata "carta psichica", un foglio bianco che mostra al lettore le credenziali più alte richieste dalla situazione.

Non è difficile pensare a cosa possa combinare con un simile oggetto nella serie di Fantozzi!

Anche il biglietto della lotteria e la partita di calcio sono aspetti che ho trovato meno british e più consoni al mondo descritto da Paolo Villaggio.

 

E, d’altra parte, neanche il ragionier Fantozzi è stato esente da voli di fantasia… chi non si ricorda dell’indennità di volo? Del sarto in Transilvania? Di “Fracchia contro Dracula”?

 

Ho anche l’orgoglio del primo accostamento di questi due personaggi, il Dottore e il Ragioniere.

 

Questa non è la prima fan fiction che impiega il rag. Fantozzi. Ricordo almeno tre parodie di "Neon Genesis Evangelion": troppo facile – ma anche rivelatore – impiegare Ikari Gendo come Megapresidente. 

 

Nessuno ha mai notato questa somiglianza ambientale di Fantozzi con il primo libro di Harry Potter?

Entrambi i personaggi sono "abitatori del sottoscala".

 

 

Ringrazio i lettori e i recensori del trailer, senza i quali non mi sarei mai deciso a mettere in bella copia

le idee che popolano queste paginette:  (in ordine di arrivo)

Polly Chatterly, Yoku, Mattaxsa90, ScribbleScrawl (uhm…) e, last but not least, Furiarossa.

 

 

24 luglio 2011, Pianeta Terra

Ghunzatrox, Signore Dell’Ato Scuro

 

(Sottofondo di musica d’organo: Toccata e fuga in re minore BWV 565 di J.S. Bach)

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Capitolo 4
*** Le scene scartate ***


Il Dottore e il Ragioniere – Le scene scartate

Il Dottore e il Ragioniere – Le scene scartate

 

  • Fantozzi all’Oktoberfest, inseguito da un manipolo di barili di birra furibondi:

“Exterminieren! Ex-ter-mi-nieren!! EX-TER-MI-NIE-REN!!!”

Fantozzi (ululando in corsa): “Nooo! Anche qui, NOOOO!”

 

  • Episodio: "Il pianeta impossibile". Il Dottore, Rose, Fantozzi e Fracchia, in una larga stanza, sono circondati da una folla di alieni con la faccia piena di tentacoli, gli Ood.

Coro degli Ood: “È ora di mangiare! È ora di mangiare! È ora di mangiare! È ora di mangiare!”

Rose: “Aiuto…”

Fracchia: “Non è… che… siamo sulla porta della sala… mensa?”

Ood portavoce: “Effettivamente sì, gentili ospiti. Le sue signorie vogliano gentilmente accomodarvi: verrete serviti per primi. Vedete… è ora di mangiare”.

Rose (rivolta all’inutile Fracchia): “Ma… come… ha fatto a capire…?” 

Fracchia, Fantozzi: “Beh…”

Flashback: mostruosa coda nei corridoi della mensa della Megaditta.

Coro degli impiegati: “È ora di mangiare! È ora di mangiare! È ora di mangiare! È ora di mangiare!”

 

 

 

È comprensibile il motivo che mi ha portato a scartare la prima scena su elencata: l’abuso dei Dalek – già utilizzati – avrebbe tolto varietà alla narrazione principale e contraddetto la loro sconfitta precedente. Dall’altra parte… i Dalek che parlano in tedesco mi sono piaciuti troppo! (Episodio: "La terra rubata").

 

La seconda scena, per quanto in carattere, avrebbe rallentato il ritmo. Ma l’idea del coro degli Ood si è unita nella mia memoria a uno sketch della serie televisiva dedicata a Fracchia, dove gli impiegati inneggiavano tutti insieme alla "pausa del caffè".

 

E così, tra Dalek e caffè, siam tornati all’inizio del racconto.

 

Au revoir!

 

 

Per i vari copyright, vedi capitolo precedente.

 

Ghunzatrox, Signore Dell’Ato Scuro, Ha Scritto!

 

 

 

 

 

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