Capitolo
6: Visita alle scuole, è tempo di iscrizioni!
Miki’s
Pov
Erano
trascorsi alcuni giorni dal nostro particolare incontro al bar dove
lavorava Stefi.
Quella
mattina mi ero svegliata di buon umore, cosa solitamente rara visto
che appena sveglia era meglio non rivolgermi la parola se non si
voleva rischiare di ritrovarsi senza una mano.
-Buongiorno
mondo!- esclamai entrando in cucina dove trovai Stefi a preparare la
colazione.
-Miki…ti
trovo stranamente di buon umore questa mattina-
-lo
so! Non vedo l’ora di fare colazione e uscire di casa!-
-per?…-
-andare
a iscrivermi a scuola!-
-e?...-
-incontrare
il mio Fuji!-
-si
e poi?....-
-….ricominciare
la scuola…è terribile non so se ce la posso
fare!- mi lamentai
accasciandomi su una sedia.
Stefi
mi mise una tazza di tè fumante davanti
-su
bevi e vai a prepararti che la scuola non attende- disse sorridendo.
Bevvi
il tè di controvoglia continuando a sospirare. Non smisi di
sospirare nemmeno mentre mi facevo una doccia e anche dopo quando mi
stavo vestendo per uscire.
-hai
intenzione di andare avanti cosi per molto?-
-ma
Stefi non dirmi che tu sei contenta di ricominciare la scuola?!-
-beh…non
proprio però…-
-aspetta…perché
ti sei vestita in quel modo…e poi non ti ho mai vista cosi
truccata…e i capelli in perfetto ordine…-
non
feci in tempo a finire che Stefi mi spinse fuori dalla porta
ridacchiando.
-su
su, non perdiamo tempo il Seishun Gakuen ci…voglio dire ti
aspetta!-.
Ci
ritrovammo cosi per strada dirette alla fermata dell’autobus
che ci
avrebbe portate alla scuola del Seigaku.
Per
tutto il tempo del viaggio non riuscivo a smettere di pensare a come
sarebbe stata la mia vita da studentessa in una scuola giapponese.
-la
prossima è la nostra fermata- mi avvertì Stefi
distogliendomi dai
miei pensieri.
Quando
scendemmo incrociammo alcuni studenti con la divisa del Seishun
Gakuen e li seguimmo per arrivare alla scuola.
-Più
mi avvicino e più sento l’emozione crescere!-
esclamai saltellando
verso l’entrata mentre già immaginavo come mi
avrebbe donato la
loro uniforme.
Una
volta nel cortile della scuola però, l'emozione
lasciò lo spazio al
panico!
-no!
Io non ce la faccio! Torno indietro!- esclamai facendo dietro front
pronta a tornare al nostro appartamento.
-ferma!
Che stai facendo non puoi ripensarci proprio ora!- disse Stefania
afferrandomi per un braccio.
-perché
no?-
-come
perché?! Questa è la tua sola occasione per
conoscere e conquistare
Fuji-
Bastò
sentir pronunciare il suo nome per farmi tornare il buon umore
-allora
che stiamo facendo ancora qui? C'è un iscrizione che mi
attende!-
dissi correndo verso l'entrata trascinando con me Stefania.
Una
volta dentro, trovare la segreteria non fu difficile.
Era
davvero comodo saper leggere il giapponese in una scuola giapponese!.
-Posso
aiutarvi?- domandò una giovane donna in tailleur.
-si,
sono qui per iscrivermi- risposi.
La
donna ci fece entrare in segreteria indicandoci due sedie dove
sedersi.
-dovete
iscrivervi entrambe?-
-no
soltanto lei- rispose Stefi indicandomi
-Il
suo nome?-
-Yoshizawa
Miki- risposi ricordandomi di mettere il cognome davanti.
L'iscrizione
durò solo pochi minuti, il tempo di fornire i miei dati e le
misure
per la divisa. Poi mi fecero firmare dei moduli e mi dissero che mi
avrebbero consegnato la divisa insieme al tesserino scolastico
l'indomani direttamente a casa.
Annuii
ringraziandola, omettendo però che ero già in
possesso del
tesserino.
Salutammo
e uscimmo dalla segreteria.
Era
fatta, ora ero una studentessa del Seishun Gakuen.
Le
lezioni sarebbero cominciate solo fra tre giorni perciò non
mi
stupii di vedere solo pochi studenti per i corridoi.
-a
quanto pare dovrò attendere prima di incontrare Fuji- dissi
un po'
abbattuta.
Eravamo
già fuori dalla scuola, quando sentii il bisogno urgente di
andare
in bagno.
-Aspetta
devo andare in bagno!-
-adesso?
Non puoi trattenerla?-
Stefania
sembrava piuttosto impaziente di iscriversi al Hyotei
-non
ce la faccio! Dai aspettami qui ci metto due minuti!-
Risposi
e corsi di nuovo dentro.
Domandai
ad una bidella dove si trovasse il bagno e mi indicò in
fondo al
corridoio a sinistra.
Ormai
al limite mi fiondai nel primo bagno libero e chiusi la porta.
Mi
rialzai tirando la catena e aprii la porta.
Che
però non si aprì, provai a girare la maniglia
prima da un verso poi
da un altro, ma niente.
-Stefi?....sei
li dietro? Dai se è uno scherzo non è
divertente!- esclamai
battendo i pugni sulla porta.
Dall’altra
parte non mi rispose nessuno, Stefi era ancora fuori ad aspettarmi.
“sono
rimasta chiusa dentro!” pensai andando nel panico.
-aiuto!
Qualcuno mi sente? Aiuto sono bloccata!- presi a urlare prendendo la
porta a pugni continuando a girare la maniglia nella speranza che si
sbloccasse.
Ero
certa che se non fossi uscita di li a breve Stefania ci sarebbe andata
da sola al Hyotei.
Le
mani mi facevano male a forza di dare pugni.
Sospirando
appoggia la fronte contro la porta e chiusi un attimo gli occhi.
All’improvviso
sentii lo scatto della serratura ma prima che potessi tirarmi
indietro la porta si aprì e io caddi in avanti.
-attenta…-
qualcuno aveva bloccato la mia caduta.
Quando ritrovai l’equilibrio e alzai lo
sguardo verso il mio salvatore o
salvatrice.
-Graz…-
le parole mi morirono in bocca quando riconobbi davanti a me Fuji.
-tutto
bene?- chiese sorridendo
Io
annuii incapace di pronunciare una frase di senso compiuto.
“non
ci posso credere! È lui qui davanti a me!” pensai
mentre stavo
quasi per mettermi a piangere dalla gioia.
-non
sei di questa scuola?-
-…cosa?
Oh si mi sono iscritta oggi!- risposi ritrovando l’uso della
parola.
-una
nuova studentessa allora, e posso sapere il suo nome?-
Chiese
scansandomi una ciocca di capelli dal volto.
-mi….mi…Mi
chiamo Yoshizawa Miki- risposi mettendo le mani in tasca
perché mi
tremavano.
-Piacere
di conoscerti Yoshizawa-san, io sono Fuji Shuusuke, terzo anno-
-allora
dovrò chiamarti Fuji sempai…-
“Fuji-sempai,
Fuji-sempai, Fuji-sempai Fuji…”
-ti
sei incantata?-
-…oh!
no scusa…-
-Beh
io ora devo andare, spero di rivederti presto Yoshizawa-san-
-a
presto…-
Rimasi
imbambolata mentre lo guardavo allontanarsi.
-L’ho
visto…sono riuscita a vederlo e ci ho anche
parlato…-
Uscii
dal bagno praticamente volando, mi sentivo cosi leggera e felice.
Potevo
quasi sentire un coro di angeli.
-Era
ora! Pensavo ci fossi morta dentro quel bagno!-
Esclamò
Stefania sapevo che era arrabbiata ma in quel momento non ci diedi
peso. Avevo la testa altrove.
-ma
mi ascolti? Miki?..Miki attenta! Il….-
Forse
avevo un po’ troppo la testa tra le nuvole, talmente tanto da
non
vedere un palo della luce
-palo…tutto
bene?-
-ahia
che botta…si tutto bene…-
Risposi
tastandomi la fronte.
Ma
non sarebbe stato un palo della luce a cancellare la mia gioia!.
-spostati-
Mi
voltai di scatto nel sentire quella voce
E
sorpresa delle sorprese...avevo Tezuka davanti a me!.
Scontrarmi
con un palo non poteva cancellare la mia gioia…ma lui si!.
Mi
scansai lasciandolo passare.
-ma
era?-
-si
Stefi, era lui…forza andiamo al Hyotei-
E
tanti saluti alla felicità!.
Stefi’s Pov.
Michela
aveva completato la sua iscrizione e ora toccava a me.
Nella
borsa avevo una mappa per raggiungere il Hyotei perché non
avevo
idea di come arrivarci.
Salimmo
sull’autobus e ci sedemmo aspettando la nostra fermata.
-e
cosi alla fine hai incontrato Fuji…-
-si
ed è bello come mi aspettavo- rispose Miki sognante.
Io
risi guardando fuori dal finestrino chiedendomi se anche io avrei
incontrato qualcuno del Hyotei, chissà magari avrei rivisto
Atobe e
Oshitari.
Il
tragitto in autobus durò circa mezz’ora.
-Stefi
credo che dobbiamo scendere, penso che quella sia la scuola…-
Disse
Miki indicando fuori dal finestrino un enorme struttura scolastica.
-si
dobbiamo scendere…-
Mi
alzai per prenotare la fermata. L’autobus si fermò
e noi
scendemmo.
-accidenti…-
esclamammo all’unisono una volta davanti la scuola.
Si
capiva che il Hyotei era una scuola prestigiosa anche solo a
guardarla da fuori.
-però…te
la sei scelta bene…- disse Miki
-che
ci vuoi fare, quando una a gusto…- risposi ridendo.
Ci
incamminammo verso la scuola, che notammo, era stranamente
silenziosa.
Avevamo
percorso tutto il cortile fino all’entrata senza incrociare
nemmeno
uno studente. È vero che la scuola non era ancora cominciata
ma
avremo dovuto incontrare almeno qualche studente.
Una
volta dentro l’atmosfera non era cambiata.
-accidenti
che silenzio…- disse Miki
-forse
non ci saranno gli studenti ma i professori devono esserci per forza,
dai cerchiamo la segreteria cosi posso iscrivermi!-
Trovammo
la segreteria quasi subito, forse per via della targhetta a caratteri
dorati incisa sopra
-quando
si dice esagerare…- mormorò Miki fissando la porta
-che
vuoi farci…qui siamo nel Hyotei…qui esagerare
è la parola
d’ordine- risposi bussando alla porta. Una signora ci venne
ad
aprire. -Buongiorno, vorrei iscrivermi con chi posso parlare?-
domandai. La donna ci invitò ad entrare. A quanto pare ero
stata
fortunata perché era proprio lei che si occupava delle
iscrizioni.
Io e Miki ci sedemmo su due poltrone mentre la donna prese posto
dietro la scrivania.
-Deve
iscriversi solo lei?- domandò rivolgendosi a me
-si
signora- risposi annuendo.
La
donna mi chiese alcuni dati, e su alcuni ammetto dovetti mentire.
Dopo circa mezz’ora che eravamo li dentro la donna mi disse
che la
mia iscrizione era completata e che mi avrebbero spedito la divisa a
casa.
-la
ringrazio- dissi alzandomi e stringendole la mano. La stessa cosa
fece Miki poi lasciammo la stanza.
-e
cosi ora siamo entrambe studentesse! Ci pensi Miki andremo di nuovo a
scuola!- dissi emozionata.
-evviva…-
-su
non fare quella faccia! Non sei neanche un po’ contenta?-
-ma
che dici? Non vedi sprizzo gioia da tutti i pori…-
No,
decisamente non era contenta. A dire il vero nemmeno a me
l’idea di
ricominciare a studiare a svegliarmi presto tutte le mattine, le
interrogazioni e i compiti a sorpresa, insomma tutto quello che
riguardava la scuola, mi faceva fare i salti di gioia. Però
mi
bastava pensare che non sarei andata in una scuola qualunque ma nel
Hyotei! Cos’era un compito a sorpresa davanti la
possibilità di
rivedere Atobe?.
Ero
certa che lo stesso pensava Miki, per vedere Fuji si sarebbe
svegliata anche alle 6 del mattino!.
-che
facciamo torniamo a casa? Tanto pare che non ci sia nessuno- disse
Miki
-si…andia….ehi
aspetta!-
-che
c’è?-
-non
lo senti anche tu? Nell’aria c’è un
profumo di fiori…-
Era
da quando eravamo entrate nella scuola che avevo sentito profumo di
fiori, ma ora era più forte. Senza pensarci presi a seguire
la scia
di profumo curiosa di vedere dove mi avrebbe condotto ignorando Miki
che continuava a chiamarmi.
Il
profumo divenne più forte quando mi fermai davanti una
porta, o
meglio ad una struttura.
-è
l’aula magna?!- disse Miki
-cosa?-
-dietro
questa porta c’è l’aula magna,
c’è scritto sul cartello in
alto- dissi indicandolo. Certo che per essere un aula magna, era
parecchio grande! Sembrava una chiesa e poi era distante
dall'edificio scolastico...
Chissà
perché quel profumo cosi forte di fiori proveniva da la
dentro.
Sapevo che c’era solo un modo per scoprirlo. Afferrai la
maniglia e
la spinsi verso il basso, quando la porta si aprì, entrambe
restammo
in silenzio guardandoci attorno per qualche secondo.
Non avevamo
visto nessuno studente perché erano tutti la dentro. La sala
era
piena di ragazzi e ragazze che andavano avanti e indietro
trasportando scatoloni e attaccando festoni. Nell’aria si
respirava
il tipico clima di quando si organizza una festa.
-probabilmente
stanno preparando la sala per la festa di benvenuto per i nuovi
studenti- disse Miki
-credo
anche io…però ancora non capisco da dove proviene
quel profumo di
fiori!- dissi guardandomi attorno. Ci incamminammo verso il centro
della sala, gli altri studenti erano cosi presi dai loro compiti che
non fecero caso a noi. Mi fermai proprio al centro della sala,
guardando in alto vidi un enorme sfera tutta colorata che pendeva dal
soffitto.
-ehi
a cosa servirà questa?- chiese Miki stringendo tra le mani
una lunga
corda.
-non
lo so…perciò non tirarla…-
-ops…già
fatto-
-Miki!-
all’improvviso la sfera si aprì in due e una
cascata di petali
rossi mi sommerse
-Stefi!
Stai bene? Rispondimi!- esclamò Miki
Sentivo
i petali ovunque, nei vestiti, tra i capelli perfino in bocca!.
Qualcuno
mi porse la mano, credendo fosse quella di Miki l’afferrai e
mi
rialzai sgrullandomi di dosso i petali che erano rimasti appiccicati.
-Grazie
Miki…-
-veramente
io sono dietro di te…- rispose
Io
mi voltai di scatto. Se non era stata lei ad aiutarmi allora
chi…
-va
tutto bene?- chiese una voce che avrei riconosciuto tra mille.
-O…O….Oshitari…-
perché
ogni volta che mi trovavo in sua presenza iniziavo a balbettare?
-ci
conosciamo?...ehi ora ricordo, tu sei la cameriera di quel bar!-
-Già…sono…io…-
Miki
mi diede una leggera gomitata
-andiamo…sei
quasi peggio di me quando vedo Fuji…che farai se arriva
anche
Atobe?- bisbigliò
-ehi
che succede qui?-
ecco
appunto!.
Non
bastava Oshitari ora era arrivato anche Atobe!
-Qualcuno
ha tirato la corda e la sfera si è aperta riversando tutti i
fiori
su questa ragazza- disse Oshitari
Notai
Miki fare finta di nulla e guardarsi attorno.
-Io
ti conosco tu lavori in quel bar- disse Atobe avvicinandosi
-ah..ah…-
mormorai incapace di fare frasi sensate
-ha
detto di si- disse Miki
-Come
mai siete qui?-
Provai
a rispondere ma dalla mia bocca usci solo un verso.
-Dice
che è qui perché si è iscritta poco
fa, io l’ho accompagnata-
-ma
tu riesci a capirla? No perché io ho sentito solo un verso
strano…-
disse Oshitari.
Sentendo
quelle parole mi imbarazzai ancora di più e chinai il capo
fissandomi i piedi.
In
quel momento ero completamente inutile, in presenza di quei due il
mio cervello andava a farsi benedire!.
-Vi
devo chiedere di andarvene, come vedete abbiamo tutti molto da fare,
se restate qui in mezzo sarete solo d’intralcio- disse Atobe.
Sapevo
che sentendo quelle parole Miki avrebbe reagito male, ma in quel
momento non avevo la forza per fermarla
“accidenti
a me! Sono tutti e due qui davanti a me e io non riesco a spiccicare
una parola! Stupida! Stupida che sono!” pensai maledicendomi.
Miki
si avvicinò ad Atobe puntandogli un dito contro.
-….e
va bene ce ne andiamo- disse afferrandomi per un braccio e
trascinandomi lontano da loro.
-Aspetta-
Oshitari ci raggiunse e si fermò davanti a me.
In
mano stringeva un piccolo fiore
-Questo
sta meglio sui tuoi capelli- disse allungando il braccio e
sistemandomi il fiore dietro l’orecchio
-g…g….g…-
-ti
ringrazia moltissimo!- esclamò Michela portandomi via.
Fuori
dalla scuola avevo le farfalle allo stomaco! Mi sentivo come se
potessi volare
-Stefi
sei peggio di me davanti a Fuji…-
-Mi
ha messo un fiore tra i capelli…- mormorai sognante
-manco
mi ascolti…dai torniamo a casa che la nostra nuova vita da
studentesse sta per cominciare!- disse Miki prendendomi sottobraccio.
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