A Natural Disaster

di MusicAddicted
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I: Decorations/Degenerations ***
Capitolo 2: *** II: At Christmas time you can ***
Capitolo 3: *** III: Famous last words... ***
Capitolo 4: *** IV: Hide and Seek, Shopping and Fairytales. ***
Capitolo 5: *** V: It's time to play ***
Capitolo 6: *** VI: Are we really out of sight? ***
Capitolo 7: *** VII: Caught off guard (I) ***
Capitolo 8: *** VII: Caught off guard (II) ***



Capitolo 1
*** I: Decorations/Degenerations ***


Di solito si dice ‘L’ispirazione ha bussato alla mia porta ‘, beh… nel mio caso la porta ormai me l’ha sfondata proprio… lol!
 
Non so perché ho tutte queste idee, so solo che quando mi vengono poi DEVO assolutamente metterle nero su bianco.
 
Quindi, sowwy, ma dovrete sorbirvi un altro dei miei deliri (prometto che un giorno smetterò di scrivere… forse!).
 
Premetto col dire che il periodo Natalizio mi mette sempre addosso una malinconia e una tristezza cosmiche… quindi scriverci su una ff mi migliora l’umore ;)
 
Ok, cominciamo, ma prima….
 
HAAAPPPY   BIIIRRRRRRRRRTHDAY,  DOOMMMMIIIIEEEEEEE !!!!!!!!!!!!!
 
Non a caso questa la inizio proprio oggi.. eh eh ^^ (ok, per il 9 giugno mi dovrò inventare qualcosa… )
 
 
A Natural Disaster
 
Seguito di ‘Space Dementia ‘. (e la serie continua... lol, la verità è che amo troppo queste loro assurde versioni parodiate per abbandonarle! )
 
Pairing : Matt/Dom (of course!) <3
 
Rating . in questo capitolo si sfiora l’NC17 mi sa…  perchè ‘sti due non sono certo dei santi!
 
Ambientazione: Como, Dicembre 2007.
 
Disclaimer : Ma… davvero voi credete che tutto ciò sia realmente successo, che la sottoscritta  conosca di persona Matt, Dom, Chris, Kelly e compagnia bella e che guadagni cifre spropositate per scrivere questa follia? Ovvio che NON è così..  ( anche se riguardo a quel che combinano quei due certi ragazzuoli … sarebbe bello se fosse successo/succedesse, ma vabbè!)
 
Ah, sì, giusto, il titolo è preso dalle lyrics di ‘Nature_1 ‘ dei Muse… perché è appropriato!
 
Riassunto : Ricordate ‘Space Dementia ‘ (e, di conseguenza, ricordate ‘How… ‘ ? ) Bene. Chris ha trovato la vendetta perfetta… o almeno è quello che pensa. E se le cose gli si rivoltassero contro?
 
Se a qualcuno non piace l’idea di un Matt e un Dom che stiano assieme, tanto felici e taaaanto innamorati, beh, avete decisamente sbagliato storia, ma siete ancora in tempo per smettere di leggere!
 
Come di rito fotina (girovagando l’avrei comunque trovata nel web (ma non voglio imbattermi in foto di… uff, quella là! ) , ma la verità va detta, questa arriva da http://museslash.forumfree.it/, metto tutti i credits del caso, spero di non far torti a nessuno:
 
cover-a-natural-disaster  
 
Capitolo I: Decorations/Degenerations
 
Como, 17 dicembre 2007
 
 
“Che ne dici di queste?” domanda Matt, mostrando al suo compagno due palle natalizie colorate per metà di blu e per l’altra metà d’oro.
 
“No, non mi dicono granché. “ le guarda poco convinto Dom, dopo averle esaminate accuratamente.
 
“Guarda queste. Sono rosse… e glitterate!” gli fa notare Matt, facendo bella mostra degli oggetti in questione.
 
Se dipendesse da lui soltanto, diverrebbero un acquisto definitivo. Peccato che la controparte non sia d’accordo.
 
“Uhmm, sì, sono carine, ma c’è di meglio.”
 
“Non ci può essere niente di meglio del glitter!” protesta vivamente il frontman.
 
“Se compriamo tre tubetti di glitter, chiudi il becco?” alza gli occhi il batterista.
 
“Mi sembra un compromesso ragionevole!” approva il moro, buttando dentro il carrello gli acquisti concordati.
 
E’ un lunedì di metà Dicembre. I Muse hanno qualche settimana di pausa, prima di riprendere il tour,  quindi Matt e Dom hanno deciso di godersi un po’ di tranquillità fra le mura domestiche e hanno approfittato della bella giornata per fare una capatina al Centro Commerciale più grande che Como ha da offrire.
 
Questo per loro è il periodo migliore per esporsi in posti affollati, per il semplice motivo che tutti sono in preda alla frenesia degli acquisti natalizi e nessuno ha il tempo o la voglia di badare a qualsiasi altra cosa che non siano idee regalo, cibo o addobbi… nemmeno se si tratta di rockstar del loro calibro.
 
Inoltre, nessuno si aspetterebbe di trovare due terzi dei Muse in un Centro Commerciale della provincia lombarda.
 
E se, insolitamente, qualcuno se ne accorge, si tratta sempre di episodi molto isolati.
 
Per tutti questi motivi, Dominic e Matthew amano gironzolare per la città, come due ragazzi qualunque.
 
 
“Però… sembrano carine quelle palle con su disegnato Babbo Natale.” incalza Dom, ma Matt gli blocca il polso, prima che le possa prendere.
 
“Non provarci neanche. Non ci sarà mai nessun vecchiaccio sul * mio * albero di Natale!” si impunta il moro.
 
“Ma, Matthew… Santa Clause è il simbolo di Natale per eccellenza!” tenta di farlo ragionare il biondo.
 
“Non credo proprio. Per me è solo un vecchiaccio che finisce per portare doni a tutti i bimbi del mondo, per il semplice motivo che è troppo rimbambito per ricordarsi quali siano i suoi effettivi nipoti!” spiega il più piccolo, cominciando a gesticolare animatamente, come fa sempre quando è infervorato.
 
Il più grande lo guarda sconvolto.
 
“Ma… è una cosa abominevole da dire!”
 
“Non m’importa. Davvero, Dom, su quell’albero puoi farci stare di tutto: palle, pigne, biscotti, festoni, animaletti, soldatini, robot… ma *non* quel vecchiaccio! E’ un punto su cui non transigo, perfino Gaia si è dovuta arrendere alla fine!” gli racconta Matt.
 
Dom arriccia il naso e fa una smorfia, sentendo quel nome.
 
“Certo che poteva anche fare a meno di portarsi via tutte le decorazioni, ne avevamo comprate un sacco l’anno scorso!” aggiunge il cantante.
 
“Meglio così, almeno possiamo apportare un sacco di cambiamenti, sarà una ventata di aria fresca!” sostiene il biondo.
 
“Certo… se soltanto tu ti decidessi. Siamo qui da più di un’ora. Ti vuoi dare una mossa? Non è che le decorazioni le puoi creare dal nulla!” gli fa notare il moro, un po’ spazientito.
 
Dom lo guarda, come illuminato.
 
“Mattie, ti adoro! Mi hai appena dato un’idea strepitosa!” esulta Dom, prendendo le prime confezioni di palle natalizie semplici che gli capitano a tiro, per poi dirigersi col carrello al reparto ‘Fai-da-te’.
 
“Che ti frulla per la mente?” gli chiede Matt, confuso.
 
“Bells, come te la cavi con la pittura?”
 
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“Guarda che hai dimenticato un pezzo!” lo avvisa Dom, indicandogli una parte di addobbo rimasta scoperta.
 
“E’ vero, scusa!” provvede a rimediare Matt, spennellando di marrone scuro anche quella zona trascurata.
 
Da quando sono rientrati con tutto l’occorrente, sono impegnati da ormai un’ora e mezza a dipingere le palle natalizie che hanno comprato, seduti su un comodo tappeto, nel salotto di casa.
 
La TV è accesa su uno dei loro tanto amati canali italiani, per regalare ai due un vago sottofondo, mentre sono indaffarati in quell’attività.
 
Del resto, col passare dei mesi, Matthew ha finalmente imparato a distinguere ciò che è pubblicità da ciò che non lo è.
Per lo più, ora si diverte a rintracciare tutti gli spot di pandori e panettoni, non credeva che ne potessero esistere così tante marche e varianti.
 
Lui e Dom hanno optato per una temperatura così piacevolmente calda da concedere loro il lusso di starsene con addosso soltanto boxer e t-shirt, anche per evitare di macchiarsi.
 
Hanno innescato una sorta di lavoro a catena: Matthew da la prima passata di marrone scuro alle palle natalizie, una a una, per poi passarle a Dominic che col marroncino chiaro aggiunge le giuste striature .
 
D’altronde, lui ha una spiccata vena artistica per questo genere di cose.
 
“Ecco. Ora non ci resta che attendere che asciughino completamente e aggiungeremo le chiazze nere. Vedrai come usciranno bene!” commenta Dom soddisfatto, quando giungono all’ultima.
 
“Sì, ma ci vorranno ore! Nel frattempo che facciamo?” sbuffa Matt, annoiato.
 
“Caro il mio impaziente, vedrai che un diversivo lo troviamo!” ribatte il biondo, pasticciandogli scherzosamente la t-shirt con il pennello nero dalla punta fine, che ancora non ha adoperato.
 
“Hey! Dico, ma sei impazzito?” sbotta il frontman, non gradendo affatto quel gesto infantile.
 
“Oh, ti prego! E’ solo una banalissima t-shirt bianca, se serve te ne compro duecento identiche! Comunque, per tua informazione, sappi che è vernice lavabile: un po’ d’acqua e tornerà come nuova.” lo avvisa Dom e il suo compagno cambia decisamente umore.
 
“Ah, se le cose stanno così… “ esordisce, prendendo il pennello dalla mano di Dominic e puntando verso la sua t-shirt.
 
“Ma è nera, come i boxer! Non si vedrà… così non c’è gusto!” borbotta infastidito, prima di venir folgorato da una soluzione per ovviare a quel problema.
 
E quella soluzione il suo ragazzo gliela legge nella pericolosa luce che ora scintilla nei suoi occhi.
 
“No, Mattie… non oserai… “ si allarma, indietreggiando e in procinto di rialzarsi, ma Matt è più veloce.
 
“Sto già osando!” ride il più piccolo, sdraiandolo a terra e sovrastandolo.
 
Ignora ogni suo tentativo di protesta e ribellione e procede nel pitturargli la punta del naso di nero, per poi aggiungere, uno a uno, dei lunghi baffi, a mo’ di vibrisse.
 
“Ma che bello, il mio micetto!” commenta, soddisfatto del suo operato.
 
“Così siamo pari!” aggiunge, gettando il pennello a terra e alzandosi da lui.
 
“Oh, no, non credo proprio!” ringhia Dominic, raccogliendo il pennello da terra e brandendolo come una spada, prima di lanciarsi all’inseguimento di Matt che, vista la situazione, ha ben pensato di darsela a gambe.
Fanno tre volte il giro del salotto e della cucina, poi, tornando in salotto, Dom gioca d’astuzia e riesce a tagliargli la strada, atterrandolo sul soffice tappeto.
 
Lo intrappola nello stesso modo che il suo compagno ha precedentemente usato con lui e provvede a dipingergli sulla faccia la sua vendetta.
 
“*Ora* siamo pari!” dichiara fieramente, alzandosi.
 
Per prima cosa, Matt corre davanti allo specchio, accanto al televisore, per scoprire cosa gli ha combinato e si vede con dei grossi occhiali disegnati addosso, con dipinti due sopraccigli spessi, alzati e piegati all’ingiù, per dargli la perenne espressione da incazzato.
 
“Dominic James Howarrrrrd!” ruggisce e non servono i sopraccigli dipinti, l’espressione incazzata ce l’ha per davvero.
 
Per tutta risposta, il biondo fa capolino accanto a lui, guardandosi allo specchio.
 
“Matthew James Bellamy, avresti anche il coraggio di lagnarti? Io non sto certo messo meglio di te!” ribatte lui, con lo stesso tono di rimprovero.
 
A quella reciproca e buffa vista, la precedente tensione viene del tutto annientata dalle loro fragorose risate.
 
“Oddio, siamo inguardabili!” sghignazza Dom.
 
“Pensa se ci vedessero così i fan!” si scompiscia Matt.
 
“Pensa se ci immortalasse un paparazzo a caccia di scoop!” rilancia Dom, trattenendosi la pancia per il troppo ridere.
 
Riescono a calmarsi e Matt si avvicina al suo migliore amico, guardandolo languido.
 
“Dommeh, dimmi, è normale che io ti trova estremamente affascinante anche così?” domanda, accarezzandogli il volto, stando bene attento a non toccare la zona pitturata.
 
E tenendo fede al modo in cui l’ha disegnato Matt, Dom si mette a far le fusa.
 
“Non so se è normale, so solo che è reciproco, Matteh, perché anch’io ti trovo dannatamente irresistibile!” mormora, accarezzandogli i capelli, prima di tirarlo a sé per un lungo e tenero bacio.
 
Quando si separano, gli scarabocchi sui loro visi sono leggermente sbavati, ma ancora ben visibili.
 
“Tutto questo mi sta dando una certa idea, sai?” lo avvisa Dom, invitandolo a sedersi a terra con  lui.
 
“Ti ascolto.” Replica Matt, ansioso di sapere cosa stia tramando il suo partner.
 
 
“Non basta ascoltarmi, prima di tutto devi spogliarti!” spiega l’altro, sfilandogli la sua t-shirt.
 
Dom tira a sé il piatto con i colori e recupera il pennello, intingendolo nel marroncino chiaro.
“Matt, ti ricordi quando ci siamo fatti quei tatuaggi all’henné? “ gli domanda.
 
“Eccome se mi ricordo, per poco Gaia non mi rompeva una gamba!” risponde Matt, rivivendo quello spiacevole momento nella sua mente.
 
“A chi lo dici! Non farmi ripensare all’occhio nero che mi ha fatto Jessica!” borbotta il biondo. “Ad ogni modo, con quei tatuaggi ci siamo andati molto vicino, ma ora… piccolo, che ne diresti di un’esperienza di body painting?” ammicca lui
 
Matt sorride e si sdraia, con la schiena sul pavimento.
 
“Sono la tua tela bianca: riempimi!” lo invita, suadente, ma poi si accorge di quel che ha detto. “Voglio dire, riempimi con la pittura! Almeno per ora… “ specifica.
 
“Tranquillo. Il resto lo tengo a mente per dopo!” ghigna malizioso il biondo, per poi concentrarsi e cominciare a tracciare il petto dell’amato, che geme compiaciuto al suo leggero passaggio.
 
Dom continua nella sua attività, dando vita a qualcosa che da indistinto assume sempre più significato, soprattutto quando, come tocco finale, ne ripassa i contorni con il marrone scuro.
 
“Finito!” esclama, rimirando con orgoglio il risultato.
 
Matthew torna davanti allo specchio, osservando quasi commosso le stupende iniziali dei loro nomi, quella M e quella D scritte in un elegantissimo corsivo, disposte in modo che l’una sia il prolungamento dell’altra.
 
“Oh, Dommie… “  mormora, sfoderandogli il più dolce dei sorrisi.
 
“Sì, sì, lo so, son bravino!” fa spallucce il biondo, guardandosi le unghie di una mano.
 
Matt gli si avvicina.
 
“Nessuna chance che io ora possa ricambiare questo gesto?” gli domanda, accarezzandogli quella t-shirt che non vede l’ora di levargli.
 
“Serviti pure!” sorride Dom, lasciando che Matt si sbarazzi della sua maglietta e si dia da fare.
 
“Io non sono bravo come te, ma qualcosa combinerò. “ lo avvisa, mentre sceglie di usare il nero, colore che da sempre lo affascina, cominciando a disegnare un simbolo che lo affascina in egual misura, partendo dal suo ombelico e regalando piacevolissime sensazioni al suo amato, ogni volta che il pennello esegue una serie di cerchi concentrici sul suo corpo.
 
Quando anche Matthew ultima la sua opera, Dom corre ad esaminarsi allo specchio, approvando quelle spirali attorno al suo ombelico e ai suoi capezzoli, tre spirali che si uniscono in un mistico incrocio all’altezza del suo addome.
 
“Bells, direi che anche tu te la cavi con i pennelli!” si complimenta, per poi avvicinarsi, guardandolo famelico.
 
Matthew conosce bene quel suo sguardo e sorride in anticipazione.
 
“Che ti prende?” lo stuzzica.
 
“Stavo pensando che… non ho mai fatto l’amore con un affresco!”  spiega l’altro, con un sorrisetto furbo.
 
“Ma… Dom! Rovineremo i disegni, non sono ancora asciugati e… “ gli fa presente Matt, ma l’altro lo azzittisce con un bacio violento, che li fa cadere nuovamente a terra.
 
“Tu credi che sarà davvero questo a fermarmi?” ride il biondo, salendo su di Matt, che non aspetta altro. “E poi, sbaglio o non mi avevi detto che dovevo riempirti?” aggiunge, passandosi la lingua sui denti, prima di passare all’azione.
 
Inutile dire che, quando finiscono, di quei bei disegni sui loro petti non rimane che un miscuglio accozzato di colori, senza più alcun senso.
 
“Perfetto. Fra tre giorni sarà l’anniversario del nostro primo anno insieme… pare proprio che abbiamo appena trovato il modo numero dodici che ci mancava per festeggiarlo!” commenta appagato Matt.
 
“Il sesso con la vernice, intendi? Approvo al duecento per cento!” sorride, altrettanto appagato, Dom. “Andiamo a farci una doccia insieme?” gli propone, subito dopo.
 
“Uh? Quindi si fa un bel ripasso del modo numero undici, eh? Certo che accetto!” annuisce entusiasta l’altro, seguendolo al piano di sopra.
 
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Una volta ripuliti e rimessi a nuovo, dopo essersi concessi un’uscita notturna, che ha incluso anche una romantica passeggiata lungo il lago, Dom e Matt rincasano e in breve sono pronti per andare a letto.
 
O meglio, Matt ci mette poco e si infila subito sotto le coperte, mentre Dom impiega più tempo, con tutti i suoi prodotti di bellezza, per poi spazzolarsi con cura i capelli, davanti all’enorme specchio che troneggia nella loro camera da letto.
 
E’ il regalo che Matthew gli ha fatto appositamente arrivare da Parigi, in tempo perfetto per il suo compleanno, dopo aver dato chiare ed esplicite direttive su come desiderava che fosse realizzato.
 
Aspettative che sono state soddisfatte nel miglior modo possibile: lo specchio ha una cornice dorata, tempestata di smeraldi, giade, ambre, onici e acquemarine, praticamente tutte pietre pregiate che ricordano a Matt il colore degli occhi del suo amato.
 
Gli è costato una fortuna, ma ogni volta che vede Dom sorridere così felice mentre ci si specchia dentro sa che ne è valsa la pena e lo rifarebbe altre mille volte.
 
“Sono così contento che ti piaccia, amore!” esclama, sorridendogli.
 
“Vuoi scherzare? Il mio oggetto preferito, che arriva dal mio Paese preferito e che mi è stato regalato dalla mia persona preferita? Oh, Matty caro, così tu mi vizi!” gli sorride di rimando Dom, raggiungendolo sotto le coperte.
 
Si fanno qualche coccola, ma nel mentre Matthew non riesce a smettere di adocchiare quello specchio.
 
Un’idea un po’ azzardata lo sta solleticando.
 
“Dommeh, lo so che siamo a posto coi dodici modi per festeggiare l’anniversario, ma ti va se ci portiamo un po’ avanti per il prossimo mese e testiamo il tredicesimo?” lo alletta, baciandogli i capelli.
 
“Certo che mi va! Di che si tratta, amore?” gli bisbiglia il biondo all’orecchio, catturandogli il lobo fra i denti.
 
Riuscendo, a fatica, a mantenere il controllo e a non saltargli addosso subito, Matthew si alza dal letto, invitando Dominic a fare altrettanto.
 
Lo prende per mano e lo conduce con sé proprio davanti al regalo che gli ha fatto.
 
“Sai, non lo abbiamo mai fatto davanti a uno specchio. Pensaci su: tu, io … e Jamie. Potrebbe essere divertente, no?” propone Matt, baciandogli una spalla.
 
“Sì, ma… fammi capire, tu non ce l’hai un riflesso? Ah, già, scusa, dimenticavo. Tu sei VladyMatt, i vampiri non hanno il riflesso!” lo prende in giro Dominic.
 
“Dom! Quando la finirai con questa dannata storia? Per la cronaca, ce l’ho sì il riflesso, ma almeno io non sono così stupido da dargli un nome!” precisa l’altro.
 
“Hey! Non è affatto una cosa stupida!” contesta il biondo. “ E, comunque, non preoccuparti. Non serve che tu trova un nome al tuo riflesso. “ lo avvisa.
 
Matthew tira un sospiro di sollievo.
 
“Te lo trovo io! Lui sarà Jamie II.” decide Dom.
 
Matt non lo ammetterà nemmeno sotto tortura, ma quella trovata in fondo non gli dispiace.
 
“Ok, proviamo. Qualunque cosa succeda, entrambi dobbiamo tenere lo sguardo fisso nello specchio. “ lo istruisce Matt, o meglio, istruisce il suo riflesso. In una parola, istruisce Jamie.
 
Dom annuisce e, dopo un bacio fugace, Matt si posiziona dietro di lui, abbassando sia i suoi boxer, sia quelli del suo compagno, gli unici indumenti che indossano.
 
Matthew prepara Dominic ad accoglierlo dentro di sé, mentre entrambi non fanno altro che osservare le proprie espressioni, riflesse nello specchio.
 
Tutto ciò li eccita a tal punto che non possono attendere oltre.
 
“Vedi? Pare proprio che Jamie II stiaaaaa rendendo Jamie moooooolto felice!” geme il moro, mentre si spinge progressivamente in Dom.
 
“Oh, Dio! Sì! E, comunque, ooooh… sembra che anche Jamie II si stia divertendo un sacco a rendere Jamie cosìììììììì felice!” ribatte il biondo, incoraggiandolo ad aumentare il ritmo.
 
E quando entrambi raggiungono l’apice, a breve distanza l’uno dall’altro, guardare l’espressione di puro godimento dei loro riflessi è qualcosa di impagabile.
 
 
Dom si gira, tornando a guardare il Matt corporeo, prima di dargli un bacio appassionato.
 
“Sì, è deciso, questo sarà il modo numero tredici… e non vedo l’ora che arrivi Gennaio! Ma la prossima volta il comando spetta a Jamie!”
 
“Questo è tutto da vedere!” lo sfida Matt, ricambiando il bacio.
 
****************************** (Contemporaneamente)
 
Teignmouth
 
Chris e Kelly sono a letto.
Hanno sistemato  i loro bimbi , che dormono già placidi e sereni, merito anche delle infallibili ninna-nanne che canta loro il padre, con la sua bella voce rilassante.
 
I due coniugi stanno consultando il laptop, tenuto aperto al centro del letto, per ricontrollare un’ultima volta gli orari e il programma del viaggio previsto per il giorno dopo.
 
“Oh, tesoro, non vedo l’ora di trascorrere una settimana a Roma. Tu, io e i bambini, sarà fantastico!” esclama Kelly, baciando il marito.
 
“Hai ragione. Finora non sono ancora riuscito a visitare quella città come si deve, ma stavolta mi rifarò con gli interessi!” sorride lui. “Certo che però sarebbe stato bello goderci qualche giorno tu ed io soltanto. Ho sentito dire che Venezia è una città molto romantica. Amore, te lo immagini, noi due su una gondola?” aggiunge in un mormorio, mentre le bacia il collo.
 
“Mm… amore, lo so, sarebbe bellissimo, ma ne abbiamo già parlato. Non si può. Come facciamo con Alfie, AvaJoe e Frankie? Lasciarli da mia madre o dalla tua è fuori discussione, le sfruttiamo già pure troppo, direi. E poi, volar da Roma per tornar qui e ripartire per Venezia non avrebbe senso. “ cerca di farlo ragionare la moglie.
 
Chris all’improvviso si ricorda di due suoi carissimi amici che gli sono debitori di un enorme favore, un favore che lui non ha ancora riscosso.
 
“Kelly, riusciremo anche ad andarcene da soli a Venezia. Fidati, ho io la soluzione!”
 
TBC
 
 
 
Per quanto riguarda gli addobbi… credo si sia capito cosa stanno combinando Dom e Matt, no? ;P
 
 
Qualunque sia la risposta, lo scoprirete, o troverete conferma, nel prossimo capitolo … che arriverà a suo tempo. L’ho iniziata oggi in occasione del giorno così speciale (di nuovo TANTI.TANTI AUGURI AL BATTERISTA PIU’ PUCCIO DELL’UNIVERSOOOO -- > * sogna ad occhi aperti dei due puccini che festeggiano insieme, facendosi tante, tante coccole.. awww <3 * ) , ma ci vorrà il suo tempo (prima devo finir qualcos’altro… ).
 
Vi posso già dire che sarà abbastanza breve…
 
Spero vi abbia divertito, ma, come al solito, mi preparo a qualunque genere di commento… anche insulti se credete sia il caso, lol!

l'importante è farmi capire che ne pensate... qualunque cosa sia (che sono un bel pò OOC è scontato, del resto l'ho dichiarato che è una parodia! :D )  
* manda baci, ringrazia chiunque leggerà e scappa via *
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** II: At Christmas time you can ***


In ritardo esorbitante, ma arrivo!
 
grazie, davvero grazie di cuore a tutte!!
 
Sober DH (carino il nick!) : waaaaaaaaaaw, che bello, una nuova lettrice! Grazieeee, non sapevo seguissi le mie storie, mi fa piacere che ti siano piaciute, ma soprattutto sono felicissima che ti piaccia questa! Spero continui a piacerti e.. sì, anche qui Dom sarà un po’ femminile.. giusto un po’, intendiamoci! Il bel biondo sa essere anche molto mascolino! ^^
 
Glitter Princess: uuuh! Sai, è così raro ricevere commenti da te che quando accade ti devo ringraziare doppiamente! Lol, felice di averti dato l’idea (cioè, te l’hanno data ‘questi ‘  Matt e Dom!!) per i prossimi addobbi natalizi! Spero ti diverta questa parte, ma liberissima di dirmi qualunque cosa, ci tengo ^^
 
Excel: tesowinaaaaa !! Ma sei sempre troppo e dico TROPPO gentile! Sono ultra felice che ti piaccia anche questa storia (ma, lol! no, non è bellissima, vuole solo essere molto, mooooolto stupida… e spero divertente) . Esatto, immaginavo proprio quel video quando ho scritto quella scena, eh, eh. Felice che ti piacciano porciddi… ma qui fanno i bravi, lo anticipo già! ;P
Uh! Non sapevo avessi letto anche ‘How ‘ sono cosìììììììì felice che ti sia piaciuta!! ancora gwazie, di cuoree!
 
Lady: yyesss! Felicissima di farti sbellicare, tesowina!! Spero continui ad essere così!
Oh, sì, so che nei momenti più assurdi diventano un bel pò OOC .. ma secondo me quando quelli veri sono spaventosamente ubriachi un po’ si avvicinano a questa descrizione, ah ah, scherzo!
Sono contenta che tu abbia apprezzato Jamie e Jamie II. Quanto a Pinkie, ehmm.. non è mia intenzione farti morire, ma… ora riappare anche lui, oltre che a ‘questo ‘ Matt … mancava troppo anche a me! ;P
guarda, per me, Matthew al compleanno di Dom gli ha regalato quella famosa tutina leopardata che ormai credo conosciamo tutti… :P.
 
Roby: tesowaaaaaaa !! Uh, spero che stavolta non leggerai davanti a un panettone che cuoce (coraggio, resisti!! ) Uh, grazieeee per i complimenti, cerco solo di farvi ridere, se mi riesce, eureka! ^^ ah, ma lo sai che hai un merito per una piccola parte di questo capitolo? Te lo spiego alla fine ;).
 
Deathnot: uuuh, ma che bello, ci sei anche tu, grazieee, cawaa! Sì, concordo sul fatto che siano dei pervertiti (ma la colpa è dell’autrice che li ha fatti deviare… o quei due hanno fatto deviare me? Ok, credo sia la seconda!! ) Felicissima di averti strappato qualche risata. Eh sì, hai capito bene, andrà proprio così, ma per i bimbi bisognerà aspettare un po’ ;)
 
MicroCuts: waaaaaaw! Altra nuova lettrice (mi state viziando!!) : oh mio dio… ti sei letta la serie intera.. tutta di colpo?! pesante!! Ma grazie infinite, sono felicissima che ti siano piaciute! ^^ Bene, Pinkie ha fatto colpo, vedo. Eh sì, ora ritorna ;) spero continui a piacerti, ma accetto qualunque opinione ;)
 
 
 
ok, ciarlare ho ciarlato, e ora… che la follia inizi:
 
 cover-a-natural-disaster  
 
Capitolo II : At Christmas time you can.
 
 
“SVEGLIAAA, SVEGLIAAA , SVEEEGLIIIIAAAAAA !!!!! “ urla Matt, salendo al piano di sopra, in direzione della camera da letto, sbattendo con forza coperchi di pentole uno contro l’altro e saltando per rendere il suo incedere ancora più rumoroso.
 
Dominic si sveglia all’istante e balza giù dal letto.
 
< Oddio! Un terremoto! Una tempesta! Un alluvione! Un uragano! Un tornado! Un ciclone!Una burrasca! > pensa, terrorizzato, prima di mettere a fuoco quale sia la calamità naturale in questione.
 
< Ah, no, è soltanto Matthew! > comprende, mentre lo fulmina con lo sguardo.
 
“Bells! Che diavolo ti prende?” sbotta, mentre è ancora impegnato a stropicciarsi gli occhi.
 
“E’ tardi!” è la semplice spiegazione che gli da il suo compagno.
 
Dom adocchia l’orologio sul comodino, che segna le otto di mattina, prima di tornare a fulminare Matt con lo sguardo, ancora più di prima.
 
“Dannazione! Mi spieghi in quale remoto, disperso, introvabile universo parallelo, le otto di mattina in un giorno di vacanza significano che è tardi?” domanda il biondo, quasi ringhiando.
 
“Nell’universo dove dobbiamo decorare il nostro albero! La pittura è asciugata!” lo informa festoso il moro.
 
A dire il vero, la pittura s’è già asciugata il giorno prima, nel giro di poche ore, ma per andare sul sicuro i due hanno deciso di lasciarle a riposo tutta notte.
 
“Ok, ma… perché se l’idea è stata mia tu ora sei più esaltato di me?” indaga il batterista, sospettoso.
 
“Perché si da il caso che la tua idea abbia dato un’idea anche a me e ci ho lavorato su!” spiega iper- eccitato il frontman.
 
Dom ha quasi paura a chiederglielo.
 
“Matty, tesoro… da quanto tempo sei sveglio?”
 
“Ho appena bevuto il mio terzo caffè, doppio! E questo dovrebbe bastare a farti desistere dall’indagare oltre, perché tu davvero non lo vuoi sapere da quante ore son già su!” risponde l’altro, continuando a spostare il peso da una gamba all’altra.
 
“Bene, questo almeno spiega come mai tu sia così su di giri!” alza gli occhi Dominic.
 
“Vuoi testare quanto iper-attivo possa essere?” propone Matt, guardandolo allusivo.
 
“Niente da fare! Ora, caro il mio caffeinomane, scendi giù e mi lasci preparare a dovere, anche perché dopo questo brusco risveglio, per riprendermi avrò bisogno di un bagno alla lavanda, al ginseng e alla camomilla!” declina la sua offerta il biondo, cacciandolo via dalla stanza e chiudendosi a chiave nel bagno, per maggior sicurezza.
 
 
Quando, circa mezz’ora dopo, Dominic, ormai rigenerato, lo raggiunge in cucina, trova Matt ad accoglierlo con un radioso sorriso e la colazione già preparata, con una rosa rossa in un bicchiere, al centro della tavola.
 
“Lo vedi che quando vuoi sai farti perdonare?” gli sorride Dom, dandogli un veloce bacetto prima di onorare la cucina del cantante, che fortunatamente per lui è risaputo essere un cuoco provetto.
 
Tra il bagno rilassante e la colazione deliziosa, Dominic si ritrova di ottimo umore, per questo è pronto ad accogliere di buon grado le novità che Matthew sta per proporgli.
 
Del resto è pronto a tutto, è ben consapevole delle stranezze a cui può arrivare il suo ragazzo, ma in fondo è uno dei miliardi di motivi per cui lo ama.
 
Matt lo porta in salotto, mettendolo a sedere, mentre con cura dispone sul tavolino le sue bizzarre creazioni, con l’entusiasmo di uno standista a una fiera.
 
“Per prima cosa, ho aggiunto un tocco di originalità ai soliti festoni che puoi trovare in qualunque altra casa. “ incalza Matt, mostrandogli, tronfio d’orgoglio,  i festoni rossi, argentati e dorati con attaccate delle piccole navicelle spaziali, una uguale all’altra, che Matthew ha pazientemente disegnato, colorato, ritagliato e incollato con precisione, una decina di navicelle per ogni festone.
 
“Come puoi vedere, questi sono gli Zetas che seguono la loro traiettoria e finiranno per orbitare attorno all’albero!” spiega, elettrizzato.
 
Dom lo guarda sconcertato.
 
“Per essere originale lo è, senza ombra di dubbio, ma… che c’entra con il Natale?” cerca di farlo ragionare.
 
“Quindi, secondo te, agli alieni non è concesso festeggiare il Natale! Beh, caro mio, questa è discriminazione bella e buona. e da te non me lo sarei mai aspettato. “ si imbroncia Matt, incrociando le braccia, come un bambino al quale viene imposto un divieto.
 
Dominic non ha molta scelta.
 
“Hai ragione, Matt, il tuo discorso non fa una grinza. Non voglio essere accusato di discriminazione, quindi metteremo i tuoi amati alieni sull’albero.” si arrende.
 
“Sapevo che saresti stato d’accordo!” sorride il moro, rincuorato. “ E ora viene il pezzo forte. Sai, volevo cospargere l’intero albero di glitter, ma non credo che lo avrebbe gradito molto. “ racconta lui.
 
“Più che altro gli sarebbe stato un po’, come dire, fatale!” annuisce il biondo, mentre in cuor suo ringrazia la sua buona stella per quella presa di coscienza da parte del suo ragazzo.
 
“Per questo ho deciso di cospargere di glitter il suo puntale, ma gli ho apportato qualche piccola modifica.” annuncia l’altro.
 
“Quanto piccola?” comincia a preoccuparsi il suo compagno.
 
“Ora ci vorrebbe uno dei tuoi rulli di tamburo, ma, vabbè, faremo senza… “ commenta Matt, allontanandosi momentaneamente, per poi tornare dopo qualche istante, con in mano qualcosa.
 
“Ta-dan!” canticchia trionfalmente, mostrandogli con malcelata soddisfazione un puntale che ha incollata in cima una banana, il tutto interamente coperto da glitter dorato.
 
“Hai presente quella ciotola di frutta finta che abbiamo in soggiorno, come ornamento? Beh, ho pensato che almeno uno di quei frutti potesse avere una maggiore utilità, ed eccolo qui, il destino che l’attendeva!” spiega.
 
Stavolta Dom non mostra il benché minimo tentennamento: quell’addobbo gli piace per davvero.
 
“Oh, Matthew, l’ho sempre detto che tu sei un genio, il mio genio!” sorride, alzandosi dal divano, per poter baciare il suo genio adorato.
 
“Se sono il tuo genio, perché non strofini la mia lampada?” lo tenta Matthew, tra i baci, portandogli una mano sul cavallo dei suoi jeans.
 
“Non mi tentare!” desiste il biondo, staccandosi da lui. “E poi, non eri tu quello che diceva che è tardi? Non abbiamo tempo per certe cose!” gli ricorda.
 
“E’ vero. Diamoci da fare!” concorda Matt.
 
Pochi minuti dopo i due si sono attrezzati a dovere per cominciare.
 
Matthew utilizza la scala per applicare, felice come un bimbo, il suo prezioso puntale sulla cima dell’albero, per poi provvedere a distribuire i vari festoni, partendo dall’alto.
 
Dominic si occupa della base dell’albero, cominciando ad appendere le palline leopardate che sono riuscite alla perfezione.
 
E mentre i due ragazzi sono impegnati in quella piacevole attività, la televisione tiene loro compagnia, sui canali italiani, ovviamente.
 
Matthew ha visto i suoi spot preferiti così tante volte che ormai ha cominciato a memorizzarne i jingle e ora vuole scoprire quanto bene l’abbia fatto.
Basta attendere lo spot giusto e non deve aspettare molto.
 
“A NETALI PUOI FAWE QUILO CHI NO PUOI FAWE MAI/ E’ NETALI I A NETALI SI PUO’ FAWE DI PIU’/ E’ NETALI I A NETALI SI PUO’ AMAWE DI PIU’/ E’ NETALI I A NETALI SI PUO’ FAWE DI PIU’/ PER NOOOI/ A NETALI PUOOI.” canta a squarciagola Matt, sovrastando la voce dello spot che sta passando in tv.
Non che faccia molta fatica a sovrastarla, dato che si tratta di una bambina.
 
“Alla fine l’hai imparato, eh?” borbotta Dom, mentre sistema le palline dall’altro lato.
 
“Sì, ma devo ancora migliorare un po’ la pronuncia di certe parole, soprattutto quella principale!” ammette il suo interlocutore, con spirito di autocritica.
 
“E’ divertente! Sai che devi migliorare la pronuncia, ma non sai che vuol dire l’intero testo!” lo prende in giro il batterista.
 
“Certo che lo so! Mi hai preso per uno sprovveduto? Mi sono inventato un nick-name qualsiasi e l’ho chiesto su yahoo answers e qualcuno è stato così gentile da tradurmelo!” lo informa il cantante.
 
“Allora illumina anche me, che vuol dire?” si incuriosisce il suo ragazzo.
 
“At Christmas time you can do what you never can do/ It’s Christmas time and at Christmas time we can do so much more / It’s Christmas time and at Christmas time we can love so much more / It’s Christmas time and at Christmas time we can do so much more / For us/ At Christmas time you can!” gli traduce Matt.
 
“Carino come messaggio!” commenta Dom, prima che si diano il cambio, fra parte alta e parte bassa.
 
Dopo qualche istante, in TV passa un altro degli spot preferiti del pianista.
 
“VOWEI CANTAWE INSIME A VO/ IN MEGIC ARMONI/ OGURI COUCA COLA I  POI/ UN COWO IN COMPANI/ CANT INSIMI A NO “ urla nuovamente Matt, mettendoci tutto l’impegno possibile.
 
“Dannazione, Matt! Così rischi di farmi cadere dalla scala! Almeno dammi un preavviso, quando ti prendono queste crisi!” sbotta Dom.
 
“Non posso. Partono così all’improvviso… “ si giustifica l’altro.
 
“Cosa? Le tue crisi?” domanda Dominic.
 
“No, gli spot!” ride Matthew. “Vuoi che ti dia la traduzione anche di questa?” si prodiga subito dopo.
 
“No dai, saprò sopravvivere anche senza!” alza gli occhi il biondo, proseguendo nella sua attività.
 
“Però è bello vederti così pervaso dallo spirito natalizio!” aggiunge, con un sorriso.
 
“Lo spirito natalizio non c’entra affatto. Sono le canzoni che mi attirano!” precisa il moro. “Tra l’altro, questa non è nemmeno la canzone di un pandoro o un panettone, ma ha una melodia così orecchiabile!” commenta, prima che la TV lo premi con un altro gradito passaggio.
 
“PIANO, PIANO/ BUONO, BUONO/ PIANO, PIANO/ BUONO, BUONO/ PIANO, PIANO/ BUONO, BUONO/… “ canterella spensierato e va avanti così finché lo spot non termina.
 
Dall’alto, il biondo lo fissa con aria interrogativa.
 
“No. Questa non so cosa voglia dire, ma è la più facile da pronunciare. E poi è un gospel, come può non piacermi?” si giustifica il moro, disponendo anche l’ultimo festone.
 
“Però… non sarebbe una cattiva idea fare uscire una compilation, qualcosa come ‘Matthew Bellamy canta le canzoni dei più bei spot natalizi italiani ‘ “ suggerisce lui.
 
“Per prima cosa, per pronunciare quel titolo tutto per intero ci vogliono minimo due ore e due vite per memorizzarlo. Seconda cosa, come hai già detto tu, devi ancora lavorare sulla pronuncia, e molto, al momento potresti registrare solo l’ultima. E terza… “ comincia il suo elenco di critiche il percussionista, prima che Matthew lo interrompa.
 
“E se ti facessi cantare nei cori?” gli propone, persuasivo, sapendo bene che quello è uno dei suoi punti deboli.
 
“Veramente?” gli domanda Dom, con aria speranzosa e occhi sbriluccicanti, mentre scende dalla scala.
 
“Certo che no!” lo disillude subito l’altro. “Ma è sempre così divertente fartelo credere!” sogghigna, maligno.
 
Gli occhi di Dom si riducono a due fessure, mentre lo scruta con risentimento.
 
“Pervaso dallo spirito natalizio, un accidenti! Matthew James Bellamy, tu sei peggio del Grinch!” sibila, offeso, spegnendo la TV per ripicca.
 
Ma di fronte al risultato delle loro fatiche, Dom non può persistere nel tenergli il broncio a lungo e Matthew questo lo sa.
 
“Abbiamo fatto proprio un bel lavoro, eh?” mormora, cingendolo da dietro, in un tenero abbraccio, mentre gli annusa i capelli.
 
“Già, non c’è che dire. Siamo stati proprio bravi!” annuisce soddisfatto il biondo.
 
Matt vorrebbe approfittare dell’allentamento della tensione per rubargli un bacio, ma l’idillio viene interrotto dal telefono che si mette a suonare.
 
Nessuno dei due ha voglia di andare a rispondere e lasciano che la segreteria faccia il suo dovere, attendendo che chiunque stia chiamando parli dopo il segnale acustico.
 
<< Piccioncini, che fate? Troppo impegnati a tubare per rispondere? >> li canzona la squillante voce di Chris.
 
<< Tanto lo so che siete lì, ma non vi va di rispondere, pigroni che non siete altro! >> continua lui, facendoli ridere.
 
<< Vabbè, tanto non serve che mi parliate, devo solo parlarvi io. Sono in viaggio, per ora siamo a Milano. Kelly e i bimbi tra poco hanno l’aereo per Roma, io li raggiungerò dopo, prima voglio passare da voi, è un po’ che non vi faccio visita! E, soprattutto, ho una cosa importante da dirvi, o meglio, da chiedervi. Ci vediamo tra un po’, massimo un’ora e mezza e sono lì ! >> li avvisa l’amico, chiudendo la conversazione.
 
“Che bella notizia! Mi mancava il nostro caro ragazzone!” esclama Matthew.
 
“Anche a me. Il trio combina guai sta per riformarsi. E poi almeno ci darà un parere sugli ultimi cambiamenti che abbiamo apportato… del resto sono parecchi mesi che non passa di qui!” commenta Dom.
 
Quell’ora e mezza sembra volare e Chris si presenta puntuale, alla loro porta.
 
I due gli fanno strada, entusiasti come non mai.
 
La prima cosa che Chris nota è la grande foto incorniciata che è appesa all’ingresso: ritrae Matthew, sulla destra, tutto sorridente, con un braccio attorno alle spalle di Dominic, sulla sinistra, che è ancora più sorridente di lui e ha un braccio attorno alla sua vita mentre insieme, col braccio rimasto libero, hanno una mano appoggiata su Pinkie, che troneggia al centro.
 
Matthew sosterebbe che è molto sorridente anche il suo amato trolley!
 
“Non ditemi che è… “ bofonchia sconcertato Chris.
 
“Sì, certo, è il ritratto di famiglia!” annuisce felice Matt.
 
“Ogni casa che si rispetti ne deve avere uno!” annuisce felice Dom.
 
“E Pinkie? Sta bene?“ si arrende Chris, scendendo al loro livello.
 
“Oh sì, pure troppo direi!” svela Matt.
 
“Perché?” si interessa Chris, un po’ preoccupato dal suo tono.
 
< Accidenti a me! Perché mai mi dovrei interessare allo stato di salute * di una valigia * ? > si rimprovera Chris.
 
“Oh, andiamo! Non hai visto quanti trolley dello stesso colore ci sono in giro ultimamente? Te lo dico io, quel furbacchione di Pinkie si è dato fin troppo da fare quando lo lasciavo libero di scorazzare per gli aeroporti… e ora ecco le conseguenze!” commenta Matt.
 
“Non sapevo che i trolley andassero in calore!” ribatte spiritosamente Chris.
 
“Invece è così. Anzi, probabilmente dovrei seriamente decidermi a farlo castrare!” sentenzia Matt, facendosi pensieroso.
 
“Stai scherzando… vero?” domanda preoccupato il bassista.
 
“Fidati, non sta affatto scherzando!” lo informa Dom, che quella storia la conosce già e guarda Matt altrettanto preoccupato.
 
“Matthew, caro, giusto una domanda: esattamente… com’è che si fa a castrare un trolley? Gli levi le rotelle o qualcosa del genere? “ gli chiede Dom, assalito da una strana curiosità.
 
“A questo punto, lo voglio sapere anch’io!” ammette Chris.
 
Matt li fissa in silenzio per un po’, per poi scoppiare a ridere.
 
“E dire che per un attimo ci avevo anche creduto. Oh, andiamo! Come se voi davvero non lo sapeste!”
 
Inutile dire che la sua risposta li lascia basiti entrambi.
 
“Ma non perdiamo altro tempo, siamo solo all’ingresso, ci sono altre cose che devi vedere!” decide di cambiare prontamente argomento Dom e il tour nella loro casa prosegue.
 
Si arriva al salotto ed è un’altra la cosa che cattura subito l’attenzione del loro ospite.
 
“E quello che diavolo è?” domanda, sconvolto, puntando il dito contro l’albero.
 
“Il nostro albero di Natale! Bello vero?” sorride Dom.
 
“Quella mostruosità non può essere un albero di Natale. E poi… le palline leopardate! Dove accidenti le avete trovate?” domanda Chris.
 
“Da nessuna parte. Le ho dipinte da me. E Matthew mi ha aiutato. “ racconta Dom.
 
“Già. Bei ricordi!” sospira Matt, con l’aria sognante.
 
“ E ok, passi per gli ufo, ma… buon Dio! Lì in cima ci avete messo una banana!” brontola il loro amico.
 
“E allora? Anche quella è gialla!” fa spallucce il frontman.
 
“Non è un buon motivo per sostituirla alla vecchia stella!” contesta Chris.
 
“Guarda che è finta! Mica ne ho messa su una vera, poi marcirebbe. Non voglio che ci sia una banana marcia sul mio albero!” spiega Matt.
 
“A prescindere, non ci dovrebbe proprio essere nessun tipo di banana là sopra!” insiste il bassista.
 
“E perché no? Tutti hanno la stella cometa, io ho la… banana cometa!” sorride convinto il cantante.
 
“Dom, tu non gli dici niente?” osserva l’altro.
 
“Che dovrei dirgli? A me piace così tanto, da un tocco personale in più !” sentenzia Dom, con la stessa convinzione.
 
Chris capisce che quella è una battaglia persa in partenza.
 
“Non essere sempre così critico, amico, dovresti rilassarti un po’ di più. Ti va una partita a freccette?” gli propone Matt, consegnandoli le freccette e indicandogli dov’è appeso il tiro a segno.
 
Chris accetta, ma si ferma proprio quando deve tirare.
 
“Un momento! Perché nel centro c’è una foto dei My Chemical Romance? “ domanda, allibito.
 
“Perché sono un ottimo incentivo per farmi fare centro! Da quando ho messo la loro foto sono migliorato molto!” ghigna il chitarrista, mentre il batterista alza gli occhi, in evidente disapprovazione.
 
“Io non ho ancora capito perché poi insisti sempre nel centrare il povero Gerard Way!” borbotta Dom, levandogli le freccette di mano, prima che possa ulteriormente danneggiare quella parte di foto.
“Lasciamo stare le freccette. Piuttosto, ditemi di voi, vi siete decisi a dichiarare che state insieme? Quest’estate sembravate così intenzionati a farlo… “ cambia argomento Chris.
 
 
“Sì, ma poi ci abbiamo ripensato. Per ora lo sa so solo chi vogliamo e ci basta!” spiega Dom.
 
“Esatto, a far le cose in grande ci penseremo nel 2012. Tanto tutti saranno alle prese con la fine del mondo, quindi nessuno baderà a noi!” spiega Matt.
 
Chris non ci prova nemmeno a ribattere.
 
“Pensa che non ha voluto nemmeno appendere fuori una targhetta che gli avevo preparato, da mettere vicino al citofono, ha messo solo le nostre banalissime iniziali, che potrebbero essere quelle di chiunque!” sbuffa Dom.
 
“Dommie, va bene tutto, ma tu volevi che mettessi fuori una targhetta con su scritto ‘Casa BellaWard ‘!” ribatte Matt.
 
“Stanno così bene  i nostri cognomi fusi insieme!” sorride Dom.
 
“Sì, ma almeno potevi evitare di disegnarci tutti quei cuoricini intorno!”  gli fa notare Matt.
 
“Ma lo trovavo carino!” si giustifica Dom.
 
< Perché accidenti ho fatto loro quella domanda? > si chiede sconsolato Chris.
 
“Anch’io. Ecco perché l’abbiamo appesa sopra il nostro letto.” gli sorride Matthew.
 
“La vuoi vedere, Chris?” gli domanda Dom.
 
“Cosa? Uh! No, davvero… non credo di voler vedere niente che appartenga alla vostra camera da letto!” borbotta il loro amico, visibilmente imbarazzato.
 
“Allora, Chris, per quanto ci faccia piacere averti qui, al telefono hai detto che avevi una cosa importante da chiederci. “ gli ricorda il biondo.
 
“Già, di che si tratta?” si incuriosisce il moro.
 
“A dire il vero… non sono più così sicuro di volerlo chiedere!” confessa Chris.
 
“Andiamo, che sarà mai? Sai che a noi puoi chiedere qualsiasi cosa!” lo esorta Dom.
 
“ E va bene. Come vi ho detto, sono in viaggio con Kelly e i bimbi. Staremo a Roma fino al 20, ma poi il mio piano era di godermi qualche giorno a Venezia, solo con Kelly… “ spiega il bassista.
 
“E i bimbi a chi li lasci? Oh!” giunge da solo alla risposta Matt.
 
“Esatto. Li avrei affidati a voi, soprattutto perché voi siete in debito con me e lo sapete! Poteva essere la vendetta perfetta!” sentenzia l’amico. “E’ che dopo quello che ho visto oggi, non sono più così sicuro che sia una buona idea… “ aggiunge.
 
“No, dai, non puoi cambiare idea per quelle stupidaggini. Affidaci i tuoi bambini, sarà divertente!” lo incita Dom.
 
“Non deve essere solo divertente. Deve anche essere sicuro, coscienzioso, responsabile!” gli fa notare l’altro.
 
“Lo sarà. Sarà tutte queste cose e molto di più. Davvero, Chris, ti puoi fidare, saremo impeccabili con i tuoi figli e poi è tanto che non vediamo quelle piccole pesti!” ridacchia Matt.
 
“In effetti, io ormai ho già prenotato… e non mi va di disdire tutto. “ rimugina Chris.
 
“E non dovrai farlo. Puoi fidarti di noi. Tanto noi restiamo qui per tutto il periodo natalizio, poi giusto il tempo per una breve visitina nel Devon, dalle famiglie… “ spiega Matt.
 
“ Prima di volare a Parigi, per capodanno!” conclude, con lo sguardo sognante, Dom.
 
“Ok, mi avete convinto. Ora vado a Roma, ve li porterò per il 21 pomeriggio e poi, insieme a Kelly verremo a riprenderli il 24 pomeriggio.” spiega Chris, mentre i due lo accompagnano all’uscita.
 
“Tranquillo. Vedrai che non te ne pentirai!” assicura Dom.
 
“ Lo spero!” alza gli occhi Chris, andandosene.
 
“Ma ci pensi? Per tre giorni avremo dei bambini per casa. Non lo trovi meraviglioso?” esclama Dom, buttando le braccia al collo di Matt, una volta rimasti soli.
 
“Sì, ma non dimenticare che questo ci porterà a tre giorni di astinenza!” gli fa notare Matt.
 
“Uh, è vero! Beh, questo è decisamente meno meraviglioso!” commenta il biondo.
 
“Ma noi ce la faremo. A proposito, forse ci conviene bruciare ora tutte le nostre energie, prima di andare in ‘letargo ‘. “ suggerisce allusivo Matt, ma Dom si scosta da lui.
 
“Sai che ti dico invece? Cominceremo l’astinenza da oggi! Tra due giorni è il nostro primo anniversario… così arriveremo belli carichi per l’evento!” decide Dominic. “Grazie, tesoro, mi hai dato proprio una bella idea!” aggiunge, allontanandosi.
 
Matt lo osserva andare via, per poi alzare gli occhi, frustrato.
 
< Ma perché non me ne sto mai zitto ? >
 
TBC
 
Non credo serva dirvelo, ma… nel prossimo arriveranno gli adorabili pargoletti ( a meno che prima non voglia scrivere un capitolo sui festeggiamenti di quei due… ma boh, non credo.. oddio, dipenderà tutto dall’ispirazione del momento!) , eh, eh! ^^
 
Intanto spero vi sia piaciuto questo capitolo, io mi sono divertita parecchio a scriverlo, spero anche voi a leggerlo.
 
E ora, qualche nota:
 
Scusate, ma non ho resistito alla tentazione di far cantare a Matt quelle canzoncine (sarebbe fantastico! lol! ) , ad ogni modo, gli spot, che realmente andavano in onda nel Natale 2007 (perché , per quanto sia assurda questa storia, si basa su riferimenti reali, ahaha! ) erano queste:
 
http://www.youtube.com/watch?v=iAqeg8n9BAM(Bauli)
 
http://www.youtube.com/watch?v=Y36zQXa8B0c&playnext=1&list=PL49E2C94E2C4B4024&index=17(Coca Cola)
 
http://www.youtube.com/watch?v=NhNXLyC32M8(Maina)
 
 
a tutto credit:
 
per quanto riguarda il ‘ritratto di famiglia ‘, tutti i miei ringraziamenti vanno alla mia beta spagnola, Ivonne, perché quando mi ha corretto alcuni capitoli di ‘How… ‘ a un certo punto mi ha scritto ‘ lo sai che me li immagino in una foto di famiglia? Matt, Dom e Pinkie! ‘ e io le ho semplicemente risposto che mi aveva dato un’idea fantastica (è uno dei motivi per cui è nato questo folle seguito)
 
invece a Roby va tutta la mia gratitudine per avermi mostrato questa foto (che amo!!! c’è belldom a quintali qui dentro) : http://i54.tinypic.com/rlwe49.jpg
 
Vedete? Matthew sta giocando a freccette, è quello che mi ha dato lo spunto! ;P
 
 
Non credo di riuscire ad aggiornare prima di Natale, anzi, non credo di riuscire ad aggiornare nessuna delle mie ff prima di Natale (a proposito, ancora grazie infinite a chi m’ha recensito la conclusione di ‘make me dream.. ‘ <3 ) , perciò, anche se con qualche giorno di anticipo…
 
BUON NATALE !!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

 
 
Grazie mille a chi segue questa storia, a chi la preferisce, a chi la commenta, ma anche a chi la segue in assoluto silenzio!
 
 
notte notte… è abbastanza tardino.

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Capitolo 3
*** III: Famous last words... ***


Ahahahah! Se ripenso che quando l’ho progettata pensavo ‘la concluderò giusto giusto per Natale.. al massimo entro Capodanno! ‘, beh, non avevo fatto ancora i conti con i miei colossali ritardi, mannaggia a me.
se vado avanti così la finirò a Ferragosto!
 
Chiedo scusissima per averci impiegato secoli, ma finalmente ecco il nuovo capitolo.
 
Ragazzuole, siete così gentili, così carine, così entusiaste che… oddio, sarò all’altezza delle vostre aspettative anche stavolta?
 
In attesa di scoprirlo, vi ringrazio:
 
Excel: aww, cawa, sei sempre un tesoro! Felicissima che ti abbia divertito quel pazzarello di Matt (ehmm… si vede tanto che è il mio preferito , vero?). Uh, grazie, che bel complimento mi hai fatto! Quanto ai bimbi.. eh eh , non in questo capitolo, ma mi sa che un po’ ci hai preso ;)
 
Lady: lol! Tutta questa esultanza per Pinkie! Ne sono felice e, ti confesso un segreto, non ora… ma l’adowabile twolley ritornerà ;). Felicissima di averti fatto ridere tanto, è la cosa a cui tengo di più! ^^ Nu, nu, altro che recensione spastica, l’ho apprezzata immensamente, grazie tesowaaa!!
 
Glitter Princess: ooooh, grazieee cawa! Felice di averti fatto piegare in due.. eh sì sì , Matt farebbe faville con la sua pwonuncia a cantare quelle canzoncine. Ora arrivano i Wolstenini (ahaha, che modo meraviglioso di chimarli!) ^^ Spero continui a piacerti.
 
Far Away : *fa un grido esagerato di esultanza * OH MY GOD!! Una nuova lettriceeeee!! Ma grazie infinite, cara, non sai che piacere mi ha fatto leggere la tue recensione! E lol per l’aneddoto oddio, davvero l’hai fatto? Ma sei troppo una grande. Anch’io ho provato a studiarlo il famigerato tedesco, ma … niente da fare, Ich sprache keine Deutch (e non so nemmeno se l’ho scrito giusto, lol!). Sono davvero felice che ti abbia divertito così tanto e sono ancora più felice che ti sia piaciuta o ti stia piacendo (non so se l’hai già finita) ‘How ‘ … significa davvero molto per me ^^.
Spero ti piaccia anche questa parte.
 
Roby: tesowaaaa mia! Lol, ti ho addirittura fatto piangere dal ridere? Ne sono felice ma se ti prendono per pazza, don’t worry, tu incolpa sempre me. Ti voglio taaaaaaaanto bene anch’io! Felice che ti sia piaciuta quella parte! Ora vedrai i baby-sitter in azione! ^^
 
Sober DH: Ma grazieee cara, sei davvero troppo gentile! Felice che ti abbiano divertito quelle parti.
Altro che per Natale, non sono riuscita nemmeno per Capodanno o per l’Epifania ad aggiornare… sono un disastro, sowwy!
 
 
Silvy: aaaaaaaaaaaaaaw, tesowina bella, che dirti? Sono ultramegaiperfelice che ti piaccia anche questo mio ennesimo delirio. Eh-eh, sapevo che avresti apprezzato il Matt iper-attivo! ;P felicissima che ti siano piaciute tutte quelle parti (lol, non sono il diavolo, sono solo demente!)
Uh! Grazie per tutte le bellissime cose che hai detto. *abbraccia e si commuove*
Dai, concesso, puoi fare una delle palline leopardate, ma devi stare ferma e immobile, i nostri piccioncini non vanno disturbati, lol!
Ti adowooooo anch’io, tanto, tanto, amica!
 
Vi lascio al capitolo. Ehmm , spero che non vi scocci, ma ho preferito non scrivere dei loro festeggiamenti… non lo so… troppo nc17 avrebbe rovinato questa storia. Al suo posto però mi sa che ho messo qualcosa di smielatamente sdolcinato, ma è stato più forte di me… mi perdonerete?
 
 
 
Capitolo III : Famous last words…
 
 
Ce l’hanno fatta.
E’ stata dura, durissima, ma ce l’hanno fatta: Matthew e Dominic hanno rispettato I due giorni di astinenza.
 
Certo, hanno passato a turno minuti su minuti chiusi a chiave in bagno, ciascuno impegnato a darsi piacere da solo, gridando il nome dell’altro, immaginando che, appunto, fosse l’altro a fare quelle cose.
 
Hanno avuto l' accortezza di non farlo l’uno di fronte all’altro, perché sapevano che non avrebbero resistito oltre e sarebbero finiti col saltarsi addosso a vicenda.
 
 
Per questo, il giorno del loro primo anniversario, in particolar modo la sera, è stato memorabile.
I due Inglesi lo hanno celebrato in tutte le dodici varianti da loro pianificate, affetti da una sorta di dipendenza reciproca.
 
Dopo essersi sfiniti a vicenda con il dodicesimo modo, la doccia insieme, che hanno apposta lasciato per ultimo, vista l’ora assai tarda, i due amanti si apprestano a dormire.
 
“Hai puntato la sveglia, vero?” Si accerta Dominic, sdraiato nel suo lato del materasso.
 
“Sì, questa è la quinta volta che me lo chiedi. L’ho impostata per le dieci, questo ci darà tempo a sufficienza per sistemare tutto.” lo rassicura il moro, dando comunque un’ultima controllata alla sveglia, per maggior sicurezza.
 
“Eh sì, dovremo sistemarne di cose, domani avremo visite, tre vispi frugoletti per casa!” sorride il biondo.
 
“Già, tre adorabili piccole pesti che di sicuro non ci faranno annoiare!” ridacchia Matt, spegnendo la luce.
 
“Matthew?” lo chiama il biondo.
 
“Mm?” risponde l’altro, con gli occhi già chiusi.
 
“Sono stato bene stasera. Sono stato benissimo. A dire il vero, ormai è un anno che sto benissimo.” mormora il batterista, cercando la sua mano nel buio, così com’è sua abitudine.
 
Matt riapre gli occhi.
 
“Anch’io. E non ringrazierò mai abbastanza Chris per averci fatto scontare quella penitenza che fu meravigliosamente galeotta, esattamente un anno fa, beh… ormai un anno e un giorno fa!” sorride, nel buio, stringendo più forte la mano del suo compagno.
 
“Se penso che ci siamo preclusi tutta questa felicità per anni. Sarebbe potuto succedere prima. Molto, molto prima.” commenta Dom.
 
“Lo so, probabilmente tu ed io ci piacciamo da sempre, è solo che ce ne dovevamo accorgere. “ sentenzia il frontman.
 
“Meno male che ce ne siamo accorti. Ti amo, Mattie. “ sorride il batterista, allungandosi verso di lui e cercando nel buio il suo viso e la sua bocca per dargli un bacio soft.
 
“E io amo te, Dommie. Non sai quanto.” ricambia il bacio il moro.
 
“Se è quanto ti amo io, allora posso averne una vaga idea.” ridacchia il biondo. “Ci voleva!” aggiunge, qualche secondo dopo.
 
“Ci voleva cosa?” domanda l’altro.
 
“Voglio dire, ci abbiamo dato dentro come assatanati stasera, ed è stato fantastico, eccitante e tutto… però mancava questo genere di chiacchierate. Insomma, serve anche un po’ di dolcezza ogni tanto.” spiega il suo compagno, in procinto di tornare dalla sua parte di letto.
 
“Non lo fare.” lo ferma Matthew.
 
“Hai in mente qualcosa?” gli chiede Dominic, allusivo.
 
“Non è il genere di cose a cui stai pensando, andiamo, con tutto quello che abbiamo fatto stanotte direi che siamo a posto. Però, hai ragione tu, un po’ di dolcezza ogni tanto ci vuole. Quindi, non so… io pensavo che sarebbe carino baciarci finché non ci addormentiamo, che dici?” propone timidamente il moro.
 
Per tutta risposta, Dom si pone a cavalcioni su di lui, accarezzandogli i capelli e posando le sue soffici labbra piene sulle sue.
 
Per quanto siano teneri i loro propositi, i due non arrivano a superare i dieci minuti scarsi.
 
Dopo tutto, le precedenti frenetiche performance li hanno davvero sfiancati, così tanto che Dom non ha nemmeno la forza di spostarsi e collassa sul petto di Matt, che non sembra aver nulla in contrario.
 
Ed è così che li ritrova il mattino seguente.
 
La sveglia adempie al suo integerrimo dovere  e alle dieci in punto suona, lasciando ben poca scelta ai due amanti, che riaprono pigramente gli occhi.
 
“Mmpff.. “ si lamenta Matt con un grugnito, ponendo fine a quel frastuono fastidioso, con una brusca manata.
 
“Saggia mossa.” approva Dom, ritornando al suo lato del letto. “Del resto, alle dieci è troppo presto. Anche se la punti per le undici ci darà tempo a sufficienza per far tutto.” aggiunge.
 
“Concordo pienamente. Facciamo anche undici e mezza. Si sta così bene a letto!” borbotta Matt, rannicchiandosi vicino a Dom.
 
“Sì, stiamocene qui, sotto le coperte, al calduccio, solo un altro po’… “ insiste il biondo.
 
“Sì. E, ti dirò,  non sto nemmeno a puntare di nuovo la sveglia. Tanto tra un’oretta, massimo un’oretta e mezza vuoi che non ci svegliamo per conto nostro? Lasciamo fare al nostro bioritmo naturale… “ blatera Matthew, prima di riaddormentarsi, come ha già fatto il biondo.
 
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E’ un altro il suono che gli sveglia. Stavolta si tratta del telefono.
 
Dominic allunga un braccio verso il comodino, mentre Matt impreca qualcosa, prima di seppellirsi la testa sotto il cuscino.
 
“…nto?” risponde Dom… o almeno fa un tentativo, sollevando la cornetta al quinto squillo.
 
“Hey, Dom, sono Chris. Siamo appena atterrati a Milano, ora prendiamo il primo taxi disponibile e arriviamo da voi, a dopo!” lo avvisa Chris, con voce squillante, prima di riattaccare.
 
Dom finisce di registrare bene quelle informazioni e, con un certo timore, si volta lentamente, molto lentamente, in direzione dell’orologio della radiosveglia.
E quello che scopre non gli piace per niente.
 
“PER L’INFERNO DANNATO, MATT, SONO LE DUE DEL POMERIGGIO, E’ TARDISSIMO!!! “ urla in preda al panico.
 
Matt scatta in piedi all’istante, allarmato come e forse anche quasi più di lui.
 
“CAZZO E’ TARDISSIMO! ABBIAMO SOLO UN’ORA DI TEMPO , UN’ORA E MEZZA SE CI VA BENE E C’E’ TRAFFICO!” strilla il frontman.
 
“NON DOVEVAMO SVEGLIARCI PER CONTO NOSTRO? LASCIARE FARE TUTTO AL NOSTRO BIORITMO?” gli ricorda Dom, con un certo tono di rimprovero nel suo tono, a volume eccessivamente alto.
 
“ABBIAMO UN FOTTUTISSIMO BIORITMO CHE FA CAGARE!” sbotta Matt, ma per lo più ce l’ha con se stesso, perché sa che la colpa è sua. “OK, DA DOVE INIZIAMO?” domanda subito dopo.
 
“SAREBBE GIA’ UN BUON INIZIO SMETTERE DI URLARE COME FORSENNATI!” constata Dom, continuando a urlare.
 
“NON CI RIESCO , SONO TROPPO AGITATO!”  ribatte Matt, cominciando a raccogliere i loro vestiti, sparsi per tutta la stanza e lungo il corridoio.
 
“IO PURE, MA SE ANDIAMO AVANTI COSI’ TRA CINQUE MINUTI RIMARREMO SENZA VOCE!”  gli fa notare il batterista, raccogliendo i vari oggetti in terra, fra cui frustini, un barattolo di nutella, uno di miele, panna montata, pennelli e tempere, più vari loro ‘giocattoli ‘.
 
Basta questo a calmare Matt.
 
“No, un momento, la voce mi serve, devo anche lavorare alle nuove canzoni.” sentenzia lui.
 
Dom si concentra per qualche istante e riesce a calmarsi anche lui.
 
“Ok, ormai il danno è fatto, tanto vale che rimediamo. Meno male che ci siamo già ripuliti con la doccia. Allora, prima cosa, questo letto deve sparire!” comanda Dom.
 
“Perché?” domanda l’altro.
 
“Lo sai, i bambini scorrazzano ovunque. E se capitano nella nostra camera e vedono un letto matrimoniale? Li confonderà… “ lo fa ragionare il batterista.
 
“Hai ragione. Ma, aspetta… allora si insospettiranno se vedono anche che condividiamo la stessa stanza.” gli fa notare Matt.
 
“Uh, è vero, non ci avevo pensato. Allora il letto rimane dov’è, io andrò nella stanza degli ospiti qui accanto. Darà più l’idea di te che mi ospiti qui temporaneamente, da bravo amico!” propone Dom.
 
“Non mi piace per niente fare il bravo amico e basta!” protesta Matt.
 
“Nemmeno a me, ma ci dobbiamo adeguare. Sono solo tre giorni, sopravvivremo!” commenta Dom.
 
Raggiungono la  suddetta stanza degli ospiti e preparano il letto che vi è all’interno.
 
“Se solo ne avessimo il tempo, su questo letto ora potremmo fare cose che ti lasceranno un gran bel ricordo di me in questi tre giorni… “ mormora Matt, mordicchiandogli l’orecchio.
 
“Mm… sì, sarebbe bello, ma NON possiamo. Non c’è tempo da perdere. Io sistemo il salotto, tu pensa alla cucina… accidenti, perché lo abbiamo fatto in così tanti posti?” alza gli occhi Dom.
 
“Lo sai perché. E non fingere di lamentarti!” ribatte Matt, prima di fiondarsi in cucina.
 
< Sì, è vero, lo so il perché… e lo rifarei ancora, ancora e ancora… > sorride Dom, avviandosi in salotto.
 
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Non sanno neanche loro come diamine ci siano riusciti, fatto sta che quando il campanello suona, Matt e Dom sono pronti ad accogliere i loro ospiti e la loro dimora è stata rimessa a nuovo… o meglio, risistemata dove era più necessario.
 
La famiglia Wolstenholme al completo fa il suo ingresso e i bimbi corrono subito felici incontro ai loro ‘zietti ‘, che li accolgono a braccia aperte.
 
“Quando ho detto ai bambini che avrebbero passato tre giorni con voi erano su di giri. “ spiega Kelly, sorridente.
 
“Certo! Io voglio che lo zio Matt mi insegni a suonare la chitarra!” proclama Ava-Jo, prima che Matthew la prenda in braccio.
 
“Tu hai la stoffa per farcela in tre giorni, Signorinella!” le sorride lui.
 
“Allora a me lo zio Dom deve insegnare come si suona la batteria!” rilancia Alfie, strattonando il maglione di Dom, per fargli capire che anche lui vuol essere preso in braccio.
 
E Dominic non esita ad accontentarlo.
 
“Mi sembra giusto. Vorrà dire che ti metterò alla prova, campione!” gli promette il biondo.
 
Frankie preferisce rifugiarsi tra le braccia del papà.
 
“Tanto a me papà mi fa suonar il basso e sarò più bravo di voi!” canterella il più piccolo.
 
“Eh sì, in famiglia ci vuole un erede che segua le mie orme!” ridacchia Chris.
 
“Cos’è un erede? E cosa sono le orme?” domanda il figlioletto che tiene in braccio.
 
“Quando qualcuno se ne va via, o non può più fare una determinata cosa, il suo erede è quello a cui questa persona lascia tutto quello che ha, oppure gli insegna a fare le stesse cose, perché le continui per lui. E se lo fa, allora si dice che ha seguito le sue orme.“ gli spiega amorevolmente il padre, con un linguaggio più semplice.
 
“Ho capito.” commenta il bimbo, prima che qualcosa attiri la sua attenzione.
 
Infatti, comincia a scalpitare, perché Chris lo metta giù e quando lo fa, corre subito in direzione dell’albero di Natale, seguito dai suoi fratelli.
 
“Che forte! Ci sono gli alieni!” esclama il più piccolo in totale ammirazione.
 
“Che belle le palline così, non le avevo mai viste!” esulta il più grande.
 
“Luccica!” è tutto quello che riesce a dire la loro sorellina, guardando il puntale come se fosse ipnotizzata.
 
“Ma che carini! Avete addobbato l’albero in quel modo buffo per far contenti i bambini!” esclama Kelly, guardando ammirata Matt e Dom.
 
“Oh, sì, naturalmente… per i bambini!” rispondono Matt, Dom e Chris, all’unisono.
 
Dopo aver radunato i bambini davanti alla TV, che per l’occasione è stata sintonizzata nuovamente sui canali inglesi, dove ora stanno trasmettendo un cartone animato, i quattro adulti conversano amichevolmente in cucina, mentre Matt fa gli onori di casa, offrendo a tutti pasticcini e caffè italiano, che ha imparato a preparare a regola d’arte.
 
“Grazie ancora per esservi offerti di badare ai piccoli. Ci fate davvero un enorme favore!” commenta Kelly, sorseggiando il suo caffè.
 
“Amore, diciamo che non è che si siano proprio spontaneamente offerti… li ho costretti io. Sai com’è, mi dovevano un favore!” la corregge Chris, mentre mescola il suo.
 
“L’avremmo fatto volentieri, al di là del favore che ti dobbiamo. I vostri figli sono adorabili, sono certo che saranno tre giorni tranquilli e spensierati. “ replica Dom, dondolandosi sulla sedia per sporgersi e sbirciare i bambini mentre guardano la TV.
 
Matt si limita ad annuire.
 
“Ad ogni modo, vi costa molta fatica?” domanda Kelly.
 
“Cosa?” domanda a sua volta Matt, mentre sgranocchia un pasticcino.
 
“Non scambiarvi tenerezze davanti a loro.” spiega Kelly.
 
A Matt va di traverso il pasticcino e comincia a tossire, rischiando il soffocamento, ma Dom interviene prontamente, dandogli una forte pacca sulla spalla.
 
“Ma, su, Kelly, che dici?” fa il vago Dom, mentre fa bere a Matt dell’acqua.
 
“Ragazzi, è inutile che fingete, lei lo sa.” annuncia loro Chris.
 
“Ma… “ replica debolmente Matt.
 
“Sì, lo so. Tuttavia, non dovete incolpare Chris, non me l’ha detto apertamente lui, però sentivo che mi stava nascondendo qualcosa e l’ho sottoposto a un interrogatorio spietato dove sono uscita a estorcergli l’informazione che volevo!” spiega lei.
 
“E… come l’hai presa?” domanda titubante Dom.
 
“Se sono qui e vi sto affidando i miei figli, come vuoi che l’abbia presa? Ne sono stata felicissima, siete così carini insieme! E poi, io un po’ me l’aspettavo. Andiamo, vi conosco da una vita e fin da subito ho notato che fra di voi c’era una strana alchimia, che ha ben poco a che fare con l’amicizia. “ spiega Kelly.
 
“Davvero?” domandano contemporaneamente Matt e Dom, con lo stesso sorriso.
 
“Ma, scusa… perché non ci hai mai detto niente?” le chiede Matt.
 
“E come facevo? Non era mica un argomento facile da affrontare, non è che potevo prendere uno di voi in disparte e dirgli ‘Hey, ma non è che forse sei innamorato del tuo migliore amico?‘ , ti pare? E’ una cosa che dovevate capire per conto vostro. E poi, quando vi siete messi tu con Gaia, Matt, e tu con Jessica, Dom, ho pensato di essermi sbagliata. “ racconta lei.
 
“Quelli che si erano sbagliati eravamo noi.“ ammette Matt, sorridendo al suo Dom.
 
 “Già, ma tutto è bene quel che finisce bene. Allora, vi è piaciuta Roma?” cambia subito discorso Dom, sentendosi in lieve imbarazzo.
 
“Stupenda. Posti bellissimi, gente simpatica, abbiamo anche trovato bel tempo.” racconta Kelly, entusiasta. “Sarebbe un quadro perfetto, se non fosse che ogni volta che vedeva un’edicola Chris impazziva. Ma quante accidenti di raccolte escono in Italia? Chris s’è praticamente comprato tutti i primi numeri di qualunque cosa è riuscito a trovare, dalle auto in miniatura, ai consigli per il giardinaggio, dalla casa delle bambole al modellismo, dai corsi per PC a quelli di lingue estere, anche l’italiano! Praticamente ci vorrà un nuovo bagaglio solo per metterci dentro tutto quello che ha acquistato!” commenta lei, rivolgendo un’occhiataccia al marito.
 
“Lo sai che ho un debole per le raccolte!” si giustifica lui. “ A proposito, ragazzi, ho già provveduto ad abbonarmi presso l’edicola qui vicino, per non perdere i prossimi numeri. E sarà vostro preciso compito ritirarmi tutti gli inserti. E’ la seconda parte della mia vendetta, e guai a voi se vi fate sfuggire un numero!” impone loro Chris.
 
“Lo sapevo ce non ce la saremmo cavata col fare i baby-sitter e basta!” brontola Matt.
 
“Mi spiace interrompere i tuoi piani di vendetta, amore, ma dobbiamo muoverci. Il taxi è lì fuori che aspetta e tra meno di due ore parte il nostro volo. “ gli ricorda la moglie, mentre prendono le loro cose.
 
“Grazie di tutto, ragazzi, ci vediamo il 24. Sono certa che li affido in buone mani!” li saluta Kelly, prima di andare in salotto per salutare i figli.
 
“Io ne sono un po’ meno certo. E mi raccomando, non insegnate loro parolacce!” commenta Chris, prima di abbracciare i suoi amici.
 
“Non succederà, saremo genitori-surrogato modello!” assicura Dom.
 
Non appena i veri genitori se ne vanno, nei tre bambini qualcosa cambia. Forse, perché assaliti da un’improvvisa malinconia, la TV non cattura più il loro interesse e si recano in cucina, in cerca della compagnia di Matt e Dom.
 
I due li fanno accomodare, offrendo loro i pasticcini, mentre Matt sostituisce prontamente il caffè con aranciata e coca cola.
I bimbi sembrano gradire molto quel banchetto di benvenuto.
 
“Allora, eccoci qui, Alfie, Ava-Jo e Frankie… “ esordisce Matt “Mai pensato di far causa a vostro padre per i nomi che vi ha dato?” aggiunge.
 
I tre pargoletti lo guardano confusi.
 
“Cos’è ‘far causa ‘ ? “ chiede Frankie.
 
“Lasciate perdere, bambini, lo zio Matt ha sempre voglia di scherzare!” interviene Dom, con una risatina nervosa, mentre da un pestone al piede del compagno.
 
“Ahia! Ma che ho detto?” si domanda Matt ad alta voce, mentre sparecchia.
 
“Allora, vediamo se mi ricordo bene, tu, Alfie hai otto anni, tu, Principessina, sei e tu, Frankie, sei il più piccino!” commenta Dom.
 
“Io non sono piccolo, ho già quattro anni!” protesta vivacemente Frankie, sentendosi offeso.
 
“Ha quattro anni e sa già pronunciare la ‘r ‘ meglio di te!” bisbiglia pungente Dom al suo compagno.
 
“Uff! Lo sai che quando ci sono troppe consonanti di mezzo faccio fatica!” si giustifica l’altro.
 
Accertandosi che i bambini non possano vederlo, impegnati a parlottare fra di loro, Dom tocca fuggevolmente la mano di Matt.
 
“Io adoro quando fai fatica!” gli fa l’occhiolino, dopodiché i due tornano al tavolo coi loro piccoli ospiti.
 
Si siedono di fronte a loro, ma cala un silenzio opprimente.
 
“Ma non doveva essere facile e piacevole? “ domanda Matt, rivolto a Dom.
 
“E’ che forse prima serve far una sorta di riscaldamento… “ borbotta Dom.
 
Ava-Jo è la prima a rompere il silenzio.
 
“Voglio la mamma!” si lamenta, coi lacrimoni agli occhi.
 
“No, no, no, così non va bene. Bisogna stare allegri. Siete dallo zio Matt e dallo zio Dom. Qui è vietato essere tristi!” li incita Dom.
 
“E’ vero, faremo tante cose divertenti assieme. Anzi, sapete cosa facciamo? Prepariamo tutti insieme una bella torta!” propone Matt.
 
“Sììììììì!! “ esultano i bambini.
 
Del resto a qualsiasi bimbo piace da matti la prospettiva di pasticciare col cibo e sporcarsi tutto.
 
In breve, Dom e Matt predispongono in cucina tutto il necessario.
Inoltre, Matt ne approfitta per indossare il grembiulino a lui tanto caro.
Dom ovviamente preferisce la versione senza abiti sotto, ma non è certo quella la situazione più adatta per venir accontentato.
 
Frankie e Ava-Jo assistono Dom mentre Alfie aiuta Matt.
 
Inutile dire quanto si stiano divertendo i bimbi ad impastare farina e acqua, appianare col mattarello e a rompere uova.
 
Il tempo passa in fretta.
 
Una volta pronto, Dom si occupa di stendere l’impasto nella teglia.
 
“Perfetto ora ci mettiamo dentro il prosciutto, la mozzarella, gli spinaci… “ li istruisce Dom.
 
“Perfetto, Alfie, ora spalmaci su la marmellata di albicocca e poi mettici su le scagliette di cioccolato fondente. “ esclama Matt, nello stesso momento, mentre, voltato dall’altra parte del bancone, sta girando la crema pasticcera.
 
Si accorgono troppo tardi di quello che hanno detto, e i tre bambini hanno eseguito gli ordini in contemporanea.
 
“Dominic, che hai combinato? Avevo detto che avremmo fatto una torta!” protesta Matt, guardandolo confuso.

“Appunto, una torta salata. E’ quello che stavo facendo!” si giustifica Dom, guardandolo altrettanto confuso.
 
“Ma no, io intendevo una torta dolce!” borbotta Matt.
 
I tre bambini si spanciano dalle risate.
 
“Vedi? Almeno li abbiamo fatti divertire.” sorride Dom, ma cambia umore quando guarda la torta con tutti quegli ingredienti che si stanno amalgamando fra di loro e stanno assumendo un colore inquietante. “Anche se adesso ci ritroviamo con una schifezza immangiabile.” si lamenta.
 
Anche Matt la osserva, ma con un’altra espressione, la sua è più vicina alla curiosità che al ribrezzo.
 
“Tu dici? E se proviamo a metterla in forno comunque? Magari abbiamo scoperto la ricetta del secolo!” propone Matt, allettato da quell’idea.
 
“Cosa? Starai scherzando, spero! Io sistemo in cucina e tu ti sbarazzi di quella cosa orrenda. ORA!” comanda Dom, autoritario.
 
“E per cena mi sa che ordineremo cinque pizze. contenti, ragazzi?” li informa Matt, prima di recarsi fuori a gettare quella che a suo giudizio poteva essere ‘la ricetta del secolo’.
 
Ottiene un triplo grido di esultanza come risposta e questo gli basta.
 
Matt fa ritorno dal bidone fuori, con la teglia svuotata, tornando in cucina da Dom.
 
“E i bambini dove sono?” gli domanda.
 
“Ma come? Non ti hanno seguito fuori a gettar via l’immondizia?” gli chiede Dom.
 
“No, io pensavo fossero rimasti con te a mettere a posto.” replica Matt.
 
I due si guardano allarmati.
 
“Oh, no!” esclama il biondo.
 
“Dove si saranno cacciati adesso?” pensa ad alta voce il moro, prima che si lancino all’inseguimento.
 
E, per loro sfortuna, si ritrovano con una casa davvero grande.
 
************************** (Contemporaneamente)
 
L’aereo sorvola il cielo da ormai mezz’ora.
Kelly si diverte a guardare fuori dal finestrino, mentre Chris ha l’aria turbata e la moglie se ne accorge.
 
“Che c’è?” gli domanda.
 
“Sto pensando a Matt e Dom che badano ai nostri figli. Forse non è stata una buona idea. Spero non facciano danni!” borbotta lui.
 
“Ma dai, sta’ tranquillo! Sai che facciamo? Li chiamiamo appena atterriamo, così sentiamo come stanno, ma sono certa che si troveranno benone. Andiamo, che cosa vuoi che succeda?” lo rassicura lei.
 
TBC
 
E cosa succederà lo scoprirete nel prossimo capitolo, l’ultimo… almeno credo.
 
 
Ah, sì, piccola nota, per la ‘ricetta sbagliata ‘ ho preso leggermente spunto da una puntata di ‘Friends ‘ (la mia serie TV divertente preferita, pari merito con ‘Scrubs’ <3 ) , dove, appunto, Rachel combina insieme due ricette! ^^
 
 
Spero che vi abbia divertito anche questa parte, ma liberissimi di dirmi quello che volete, come sempre.
 
Uh! per una volta, niente ore piccole, lol!
 
Per chi le segue, io la mia parte per il secondo capitolo di ‘I can’t get it right… ‘ l’ho fatta, ora tocca alla mia socia, poi traduco e … aggiornerò anche quella.
E ora comincerò a pensare pure al finale di ‘Eternally… ‘
 
Tornando a questa, grazie infinite a chi commenta, chi segue e chi (addirittura) preferisce!
 
In fondo, in fondo, grazie pure a chi la legge in silenzio.
 
Buon weekend!

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Capitolo 4
*** IV: Hide and Seek, Shopping and Fairytales. ***


Buonaseraaaa!!
 
scusate il ritardo vergognoso!
 
E non dipende certo dagli avvenimenti delle ultime settimane in casa Bellamy… come ho già detto a me non cambia niente e non credo cambi molto ai nostri adorati , quindi non mi getto nella disperazione, anzi.. è una cosa tenerissima da un certo punto di vista (ossia, non soffermarmi a pensare a chi sia la madre… se Matt è davvero il padre!) e come ci ha già fatto notare saggiamente qualcuno… sono altri i veri problemi nel mondo!
 
Per quel che mi riguarda, di tutto questo ormai ho solo un’immagine super-puccia nella mente, di Matt e Dom che si spupazzano il bebè, portandolo in giro per i parchi, ogni volta che sì, dai.. quella là… gli da il permesso di vederlo! aaawww <3
 
detto/premesso questo:
 
io non so più come ringraziarvi, siete splenderrime!!!
 
Lady: Felicissima di metterti sempre di buon umore, che cosa bella da dirmi. Grassie, tesowaaa! Felice che ti siano piaciute quella parti. Ma no, lol Kelly dev’essere adorabile per forza, lei e Chris stanno insieme dall’alba dei tempi <3 !
Sì, forse un sesto senso Chris ce l’ha davvero, lol! E Friend è mitico!
 
Excel: waaaw, che paroloni, così mi fai arrosire, cawaaaa! Grazie. Lol per la citazione colta, cmq sono felice ti sia piaciuta quella parte.
Eh sì, Kelly è sempre avanti! Quanto ai piccini, Frankie è anche il mio preferito, ma non dirlo a nessuno! ;)
ancora grazieee, baciotti!
 
Roby: sei tu che sei speciale con tutte le cose meravigliose che mi dici sempre, grazieeeeee tesowaa!  Ri-lol per la citazione.
Nuuu, quella torta è meglio dimenticarcela.. perderesti il tuo lavoro ahaha!
 
Martina: caraaa, di nuovo un milione di grazie. Sei sempre gentilissima. felice di metterti di buon umore (gongolo quando me lo dite ) . E’ che … è più forte di me, a scrivere cose tristi (e impegnative ) non ce la faccio, ma apprezzo chi lo fa e c’è chi sa farlo davvero splendidamente.
Mai fidarsi della propria sveglia interiore, lol!
Ehmm no, non è l’ultimo capitolo, mi sbagliavo. Ad ogni modo, la storia finirà ma non la serie, sono troppo affezionata a questi tre dementi (intendo per il modo in cui li descrivo io, per quelli veri massimo rispetto!!) , quindi la lascerò in stand-by e la continuerò quando mi verrà una nuova idea per un altro seguito … e prima o poi un’idea mi verrà.
Spero non ti spiaccia.
Di nuovo grazie.
p.s. ti sei letta ‘how ‘ tutta d’un fiato? pazza! ;)
 
Far Away: Eh no. Mettiamo i puntini sulle i. Sono * io * che adoro te. Le altre non me ne vogliano, ma le tue recensioni sono tra le più belle che abbia mai ricevuto, quindi non provare nemmeno a pensare che non mi faccia piacere sapere cosa pensi (anche se dovesse essere un parere negativo). Non sei affatto ripetitiva e.. insignificante?? mi prendi in giro? Mentre leggevo il tuo commento avevo un sorrisone da parte a parte.. non so davvero come ringraziarti, sei troppo buona. Lasciamo la parentesi di quello che era  successo a fine anno (una meraviglia!) e quello che è successo da poco… io rimango BellDom fowewah, spero anche tu! ^^
Lol, un’altra che s’è letta ‘How ‘ tutta di botto… pesante!! Non ho parole… per quello che hai detto poi.. uff, così mi fai commuovere! Pinkie tornerà… abbi fede! ^^
Tantissimi bacioni anche a te, carissima!
 
Josie: waaaaw, ci sei anche tu!! Ma grazieeeee, sono stra felice che ti piaccia anche questa. Sì, questo Matt è un po’ bimbo, ma nemmeno questo Dom è campione di maturità, lol. Quanto alla telefonata.. un po’ ci hai preso! ;)
 
MicroCuts : graziee! Sono felice che continui a piacerti.
 
E un grazie speciale anche a BrokenGlass, so che ci sei, tesowina bella!
 
Vi lascio al capitolo, anche se.. devo smetterla di fare previsioni! Dicevo che sarebbe stato l’ultimo? Beh, ho toppato alla grande, ‘sta storiella si è allungata a tradimento e ci saranno si e no un quarto, forse anche meno delle cose che effettivamente pensavo di scrivere.
 
Insomma, ecco cosa ne è uscito… e in certi punti potrei aver infranto il divieto di puccioseria, se ne esiste uno:
 
 
 
 
Capitolo IV: Hide and Seek, Shopping and Fairytales.
 
 
“Ok, cerchiamo di restare calmi, non possono essersi volatilizzati!” deduce Matt.
 
“Certo, a parte il fatto che potrebbero essere * ovunque *!” aggiunge Dom, preoccupato.
 
“Appunto. E noi li cercheremo ovunque, a partire dagli ultimi posti in cui sono stati: io controllo se mi hanno seguito fuori prima, tu ispeziona il salotto, dietro e sotto i divani, negli armadietti… “ lo istruisce il moro.
 
Stanno per dedicarsi alle ricerche, ma qualcosa li blocca: il cellulare di Matt comincia a squillare.
 
“Cazzo, è Chris!” si allarma il frontman, guardando il display.
 
“Lo sapevo. Sa già cos’è successo e sta per farci una sfuriata che non ci dimenticheremo tanto facilmente.” commenta Dom, sempre più preoccupato.
 
“Ma no, è solo una coincidenza. E poi, come fa a saperlo? Cos’è, ha sviluppato una sorta di sesto senso?” replica Matt.
 
“No, ma forse gli ha letto la mano una zingara e ha visto che abbiamo smarrito i suoi figli!” ipotizza il percussionista.
 
“Non essere ridicolo! Dove accidenti la trova una passeggera zingara in Prima Classe?” gli fa notare Matthew.
 
Nel frattempo gli squilli sono già quattro.
 
“Non intendo come passeggera, ma come servizio aggiuntivo da Prima Classe: farsi leggere passato, presente e futuro da una zingara!” spiega Dominic.
 
“Non hanno mai inventato un servizio del genere!” replica Matt.
 
“Però potrebbero averlo inventato di recente, avrebbe i suoi lati positivi, soprattutto fungerebbe da ulteriore garanzia che il volo è sicuro. Pensaci un attimo: nessuna zingara in grado di leggere il futuro accetterebbe di volare su un aereo che sa già che precipiterà!” argomenta il biondo.
 
“Non hai tutti i torti, ma ora sarà meglio rispondere, se perdiamo la chiamata si insospettirà ancora di più!” commenta Matt, decidendosi a rispondere all’ottavo squillo.
 
“Scusa, amico, ma non sapevo più dov’era finito il mio cellulare.” si giustifica Matt.
 
< Così come non so più dove siano finiti i tuoi figli! > pensa, mentre provvede a mettere l’amico in vivavoce.
 
“Sei il solito sbadato!” ridacchia Chris. “Allora, che state combinando?”
 
“Se proprio ci tieni a saperlo, Dominic ha appena avuto un’idea folgorante che rivoluzionerà l’immagine delle compagnie Aeree. “ lo informa Matt.
 
“Come scusa?” domanda perplesso Chris.
 
“Lascia perdere!” alza gli occhi Dom, sentendosi preso in giro.
 
“Ragazzi, vi avrei chiamato dopo l’atterraggio, ma non resistevo oltre, e poi mi mancavano troppo! Come stanno i piccoli?” si interessa l’amorevole papà.
 
“Benone. Grazie per aver chiamato, buon proseguimento di vacanza!” interviene Dom, sul punto di chiudere la conversazione.
 
“Hai sempre voglia di scherzare, Dom, non cambi mai!” ride Chris.
 
“Ok, a parte gli scherzi, stanno bene. Prima abbiamo cucinato insieme, è stato divertente!” racconta Matt.
 
< E disastroso. Abbiamo anche rischiato di avvelenarteli … ma questi son dettagli! > pensa Dominic.
 
“Bene. Immagino come siano stati contenti. Mi ci fate parlare insieme?”
 
“No!” gli risponde secco il batterista.
 
“Come no? Perché? E’ successo qualcosa? Ragazzi, non fatemi preoccupare!” si agita il bassista.
 
“No, no, ma che vai a pensare?” lo tranquillizza Dom. “E’ solo che… “ temporeggia, guardando Matt, in cerca di aiuto.
 
“Non possiamo passarteli adesso, perché… stiamo giocando a nascondino!” trova una via di fuga geniale il pianista.
 
“Proprio così. E nonostante abbiamo già visto che Frankie è nell’armadietto in salotto, Alfie dietro la pianta e Ava sotto il tavolo in cucina, non possiamo far loro capire che li abbiamo già trovati, ti pare?” gli da corda il biondo.
 
“No, avete ragione. Nascondino è il loro gioco preferito.” li informa Chris.
 
< Se è così, siamo a posto! > pensa Dom, per niente tranquillo.
 
“Direi che per almeno mezz’ora dovreste far credere loro che siano veramente introvabili.” li consiglia Chris.
 
< Questo è più facile di quel che pensi. > osserva silenziosamente il batterista.
 
“Io con loro faccio sempre così. Sapete cosa vi dico? Vi richiamo quando atterriamo, praticamente tra una mezz’oretta. A dopo!” li saluta l’amico, riattaccando.
 
“Perfetto. Direi che il nostro problema è risolto!” commenta soddisfatto Matt.
 
“In che modo, scusa? Ha detto che fra mezz’ora richiama!” gli fa presente Dominic.
 
“E allora? Tanto ormai li abbiamo trovati, l’hai detto tu. “ puntualizza il frontman.
 
“Ma… Bells! Non l’hai capito che mi sono inventato tutto?” si stupisce il biondo.
 
“Vuoi dire che Alfie non è dietro la pianta, Frankie non è nell’armadietto e Ava non è sotto il tavolo?” chiede conferma il moro.
 
“No. Sono i primi posti che mi sono venuti in mente.” spiega l’altro.
 
“Dannazione! Sei stato così convincente che ho finito per crederti anch’io!” alza gli occhi Matthew. “Allora ci conviene metterci a cercarli, abbiamo solo mezz’ora per trovarli.” aggiunge.
 
Stanno per avviarsi ai posti concordati in precedenza, prima della chiamata di Chris, quando sentono un frastuono di chitarra elettrica, scordatissima e amplificata.
 
“A quanto pare, uno dei tre l’abbiamo trovato.” sorride Dom.
 
“La mia Glitterati!” si allarma Matt.
 
“Scusa, ma come fai a sapere che è proprio quella?” lo guarda stupito il compagno.
 
“Uno certe cose se le sente dentro.” risponde l’altro. “Chiunque stia facendo questo alla mia piccolina, me la pagherà!” spergiura, lanciandosi in direzione della sala prove.
 
Dom lo segue e lo tira per il lembo del suo maglione, fermandolo.
 
“Calmati, ricordati che sono pur sempre dei bambini!” lo fa ragionare Dom, ma subito dopo sente una scordinatissima successione di tom e piatti.
 
“La mia batteria! Chi osa toccarmela con quelle manacce impiastricciate di farina e burro? Giuro che se lo prendo… “ spergiura il biondo, coi nervi a fior di pelle.
 
“Calmati, ricordati che sono pur sempre dei bambini!” gli fa il verso Matt.
 
“ Ok, cambio programma. Ci tranquillizziamo un attimo, contiamo fino a trenta e poi andiamo a prenderli. “ propone Dom.
 
“Facciamo che contiamo fino a cinquanta!” suggerisce Matt.
 
Quando esalano anche il cinquantesimo lungo respiro, scaricando tutta la tensione e il nervosismo precedente, si recano nella sala prove, dove trovano i due colpevoli: Ava con la chitarra di Matt, proprio la Glitterati, per la cronaca, e Alfie alla batteria.
 
“Siamo bravi, vero?” domanda Alfie, con gi occhioni colmi di aspettative e davanti a quello sguardo che scioglierebbe un iceberg, Dom e Matt restano inermi.
 
“Beh, diciamo che avete uno stile molto personalizzato!” gli risponde con un gentile eufemismo Dom, sorridendogli, così come fa Matt.
 
“Ava, tesoro mio, perché fra tutte le chitarre che c’erano qui hai scelto proprio questa?” le domanda pazientemente il chitarrista.
 
“Sono tutte bellissime, zio Matt, ma questa… questa luccica!” sorride estasiata la bimba, prima che il senso di colpa l’attanagli. “Però scusami, te lo dovevo chiedere, prima. Ora sarai arrabbiato… “ aggiunge, fissando il pavimento con l’aria preoccupata.
 
“Non potrei mai arrabbiarmi con te, Principessina!” le sorride Matt, abbracciandola forte. “E’ solo che, quando ti ho detto che ti avrei insegnato un po’ a suonare la chitarra, non intendevo una delle mie… tantomeno questa!” precisa lui, mantenendo comunque un tono calmo, mentre la aiuta a sfilarsi via la tracolla e ripone la sua amatissima chitarra al suo posto.
 
“E’ per questo che adesso andiamo a comprarcene una!” le annuncia.
 
Un mega sorrisone accende il volto della bimba.
 
“Buona idea. E compreremo qualcosa anche per te, Alfie. Ai piccoli batteristi in erba serve una piccola batteria!” gli fa l’occhiolino Dominic.
 
“Davvero, zio Dom?” esulta felice il bimbo.
 
“Sì, però niente abbracci!” specifica lui, guardando quasi terrorizzato le sue manine ancora impiastricciate d’impasto.
 
“Però prima è necessario trovare vostro fratello.” aggiunge il moro.
 
“Frankie non ci ha seguito.” li informa Alfie.
 
“Questa non ci voleva!” alza gli occhi Matt.
 
“Però l’abbiamo visto salire di sopra, forse è andato nella nostra stanza.” ipotizza AvaJoe.
 
< Perché ho idea che molto probabilmente lui sia in una delle * nostre * stanze? > pensa Matt e a Dom basta guardarlo per leggergli la mente.
 
“Voi aspettateci in salotto e cominciate a prepararvi per uscire, noi arriviamo subito. “ li avvisa Matt.
 
“Alfie, siccome tu non hai seguito il lodevole esempio di Ava, corri in bagno a lavarti le mani, prima!” lo istruisce Dominic, mentre guarda le sua povera batteria e le bacchette macchiate di impasto e farina.
 
< Appena torniamo, ti rimetto a nuovo, piccola mia! > giura solennemente.
 
Tutti lasciano la stanza delle prove. Alfie si ripulisce e poi raggiunge la sorella in salotto, mentre i due adulti salgono al piano di sopra.
 
Scartano a prescindere la stanza dove hanno sistemato i bambini e puntano subito alla loro… cioè a quella in cui ora c’è solo Matthew.
 
E trovano uno spettacolo davvero tenerissimo ad attenderli : sul letto sta saltellando come un matto Frankie, ridendo felice, mentre ha addosso una camicia leopardata, molto, molto più grande di lui, che quindi rende goffo e impacciato ogni suo movimento.
 
Prima che possa inciampare, cadere e farsi male, Matt e Dom lo fermano prontamente, facendolo scendere.
 
Con grande sollievo di Dom, pare che Frankie abbia seguito l’esempio della sorella e sia andato prima in bagno a ripulirsi, insieme a lei.
 
Questo lo rende ancora più adorabile ai suoi occhi, mentre il piccolo sembra quasi affogare in quell’indumento.
 
Anche Matthew lo osserva come se fosse la cosa più adorabile del mondo.
 
“Frankie… esattamente dov’è che hai trovato quella camicia?” domanda Dom, un po’ preoccupato.
 
“Era sotto il letto.” risponde il più piccolo. “E’ troppo bella, mi piacciono questi colori!” aggiunge.
 
“Ecco dov’era finita!” pensa ad alta voce il biondo. “Questa è tutta colpa tua, che butti sempre tutto alla rinfusa!” rimprovera sottovoce Matt.
 
“Dai, ammettilo che in fondo a te piace farlo anche in modo disordinato!” ribatte Matt, in un bisbiglio e Dom si lascia sfuggire in risposta un mezzo sorriso.
 
I due provvedono a liberare Frankie da quell’ingombrante camicia, incuranti del suo disappunto, dopodiché tornano con lui giù in salotto, dove li attendono i suoi fratelli.
 
Stanno provvedendo a vestirlo e imbacuccarlo per bene, Matt avvolgendogli la sciarpa attorno al collo e Dom sistemandogli il berretto sulla testa, quando il piccolo estrae qualcosa dalla tasca dei suoi pantaloni e la mostra ai fratelli.
 
“Guardate cos’ho trovato!” esclama.
 
Dom e Matt osservano con occhi sbarrati dal terrore le manette di peluche leopardato che penzolano dalla sua manina.
 
“Che figo! Dove le hai trovate?” gli domanda Alfie.
 
“Sotto il letto di zio Matt!” spiega il più piccolo.
 
 
“Ma quanta roba ci è finita sotto quel dannatissimo letto?” bisbiglia Dom al suo compagno.
 
“Vedi, Frankie, la verità è che… allo zio Matt ogni tanto piace giocare con lo zio Dom.” spiega Matt, mentre Dom lo fulmina con lo sguardo.
 
“Giochiamo a ‘Guardie e Ladri ‘ e per rendere tutto più realistico usiamo le manette!” aggiunge il moro, salvando il partner dall’imbarazzo.
 
“Che figo!” esclama Alfie, mentre Ava non reputa di suo interesse quell’argomento.
 
“Già. E invece delle manette comuni, usiamo quelle di peluche perché … sono più trendy!” precisa Dom. “Lo sai che vuol dire?” chiede al più piccolo.
 
“Sì, lo so, papà me l’ha spiegato. Vuol dire che è la moda del momento.” spiega diligentemente il bambino.
 
“Ce le regalate?” domanda Alfie.
 
Matthew e Dominic si scambiano uno sguardo combattuto.
 
“Facciamo che queste le teniamo noi e alla lista degli acquisti, ci aggiungiamo anche manette, manganello, distintivo e pistola giocattolo. “ contratta Dom.
 
“Bello!” esclamano Alfie e Frankie in coro, entusiasti.
 
Del resto, mancano poco più di tre ore prima che il Centro Commerciale chiuda. Hanno tempo a sufficienza.
 
Dopo pochi minuti che sono entrati, il telefono di Matt squilla nuovamente, ma stavolta lui risponde al primo squillo, senza nemmeno guardare il display.
 
“Sì, Chris, ora puoi parlarci, te li passo!” annuncia Matt, attivando il vivavoce.
 
“Ok, ma… cos’è questo casino tremendo, dove siete?” domanda il suo interlocutore.
 
“Al Centro Commerciale. Siamo appena arrivati” risponde l’interpellato.
 
“Allora li avete trovati prima del tempo.” deduce Chris.
 
Matt rimane un po’ spiazzato.
 
“Non c’è stato nemmeno bisogno di trovarli, è bastato dire ‘Se uscite di lì vi portiamo a compare tante belle cose. ‘ e sono accorsi all’istante!” lo toglie dagli impicci il biondo.
 
I bambini si guardano confusi, ma Matt fa segno a loro di non dire niente.
 
“Ottima pensata. Il ricatto con loro funziona sempre!” ridacchia Chris.
 
Matt accosta il telefono vicino ai bambini.
Alfie è il primo che parla.
 
“Ciao papà!”
 
“Ciao, ometto! Allora, ti diverti?” gli chiede Chris.
 
“Tantissimo! Zio Dom poi adesso mi compra una batteria tutta per me!” lo informa, trepidante.
 
“A me zio Matt compra una chitarra!” si intromette AvaJoe.
 
“Hey, Dom, Matt! Non ce li viziate troppo, se no a casa non ci vogliono tornare più!” interviene Kelly.
 
“Mammaaaaa !!!” esclamano i bambini, in coro.
 
“Ciao, piccoli. Mi mancate tanto, ma la mamma e il papà tornano presto.” mormora lei.
 
“Perché io un’acclamazione del genere non la ricevo mai?” borbotta Chris, un po’ deluso.
 
“Cose da mamma!” ridacchia Kelly, ripassandogli il telefono.
 
“Papà, io però per il basso aspetto che me lo compri tu quando torniamo a casa!” precisa Frankie.
 
“Vediamo, magari te lo compra Santa Clause… “ gli svela il padre.
 
“No, no, non disturbare Santa Clause. A lui la letterina l’ho già scritta, sa già cosa mi deve portare, così lo  confondi!” obietta il figlioletto, facendo ridere tutti gli adulti, senza capirne il perché.
 
Vanno avanti per un altro po’ a chiacchierare, a turno, sia con la mamma che con il papà,
mentre Dom e Matt osservano inteneriti quel quadretto familiare, finché è Frankie ad assumere il controllo.
 
“E comunque, adesso vi dobbiamo lasciare, se no i negozi chiudono e noi dobbiamo fare lo shopping trendy! Ciao!” li saluta per tutti, riattaccando e riconsegnando il cellulare al rispettivo, alquanto sbalordito, proprietario.
 
Alfie tira Matt per un braccio destro, AvaJoe per quello sinistro, entrambi cercando di trascinarlo in direzione del negozio di musica che hanno già adocchiato.
 
“Mi sa che qualcuno qui ha fretta!” ridacchia Matt.
 
“Tu va’ pure con loro, io resto qui con Frankie.” annuisce Dom, prendendo in braccio il piccolino.
 
“Allora, campione, io direi che possiamo cominciare dal Kit di poliziotto che ti ho promesso.” commenta il batterista, ma mentre si avvia al negozio di giocattoli, la sua attenzione viene calamitata dalla vetrina di un negozio di abbigliamento, dove su un manichino una giacca leopardata ammicca verso di lui.
 
“Bellaaa!” esclama Frankie, altrettanto incantato da quella visione.
 
“Vuoi dire che piace anche a te?” gli sorride Dom.
 
“Sì, tanto. Come la camicia che ho trovato sotto il letto. E poi mi ricorda le palline del vostro albero!” risponde il piccolo, estasiato.
 
Divertito da quella risposta, Dom adocchia il negozio di Armani Junior e un’idea gli balena nella testa.
 
“Al negozio di giocattoli ci andiamo dopo, ora zio Dom ti fa un bel regalo… “
 
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All’incirca un’ora dopo, alla fine del terzo grado a cui Matthew ha sottoposto il povero commesso, finché non l’ha convinto pienamente dell’ottima scelta dei suoi acquisti, che si farà recapitare a domicilio, il frontman e i due bambini raggiungono gli altri due alla pizzeria d’asporto, dove hanno scelto di fermarsi per cena.
 
Mentre Frankie fa bella mostra ai fratelli dei giocattoli comprati, Matthew lo osserva in quei suoi jeans neri stretti, abbinati a una camicia leopardata sul marroncino, giacchetta nera di velluto e cappello texano leopardato in tinta con la camicia.
 
“Oh, mio dio, ma… è un piccolo te!” mormora a Dom, continuando a guardarlo, quasi commosso.
 
“Sì. E, sai gli piacciono così tanto quei vestiti che non ha voluto più toglierseli!” lo informa Dom, pervaso dalla stessa commozione. “Pensa a come starebbe bene con qualche meche… “ aggiunge.
 
Lui e Matt guardano Frankie un’ultima volta e poi si scambiano uno sguardo.
 
“Dici che il parrucchiere è ancora aperto?” domanda Dom, con nonchalance.
 
“No, Dom! Chris ci ucciderebbe.” rinsavisce Matt, dopo qualche secondo di esitazione.
 
“Hai ragione.” rinsavisce anche Dom.
 
“Anche se biondo sarebbe stato proprio un amore!” constata il moro.
 
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Quando fanno ritorno a casa, i bambini non riescono a stare su a lungo.
Del resto, tra viaggio, cambiamenti e tutte le emozioni di quelle giornata è normale che siano sfiniti.
 
Matthew e Dominic se ne rendono conto e li aiutano a cambiarsi per andare a dormire, rimboccando le coperte del grande letto a due piazze che condividono tutti e tre, con AvaJoe al centro.
 
Danno ai bimbi un bacio della buonanotte e sono in procinto di spegnere la luce, ma la bambina non sembra d’accordo.
 
“Zietti?” li chiama e i due si voltano. “Ce la potete raccontare una favoletta, per favore?” domanda, tentennante, ma i suoi fratelli sembrano approvare quell’idea.
 
“Sì, sì, favoletta!” li supplicano.
 
Per Matthew e Dominic è impossibile dir loro di no.
 
Tornano verso i bambini, che si rannicchiano da un alto, per lasciare libero l’altro, dove si siedono i due adulti.
 
“E va bene. Avete qualche libro?” domanda Dom.
 
I bimbi scuotono la testa negativamente.
 
“Inventatene una, papà lo fa sempre. E’ bravissimo!” esclama Alfie.
 
Basta questo a risvegliare l’animo competitivo che alberga in Matt.
 
“Posso farlo anch’io, che problema c’è? Un attimo che mi concentro.” annuncia il cantante, in cerca dello spunto giusto e sembra trovarlo.
 
“C’erano una volta tre principi molto valorosi, di nome Chrusten, Damian e Mythian … “ comincia a narrare.
 
“Mi stanno già simpatici questi principi.” commenta Dom con un sorriso, preferendo aggregarsi tra gli ascoltatori e lasciare il ruolo di cantastorie all’amato.
 
“Questi principi dominavano la loro terra, regnando con giustizia e bontà d’animo. I loro sudditi li adoravano e si presentavano spesso al loro cospetto, mostrando tutto il loro sostegno. Le nobili gesta dei tre principi erano conosciute e apprezzate anche in Terre più lontane, dove molte volte i Principi facevano visita, per incontrare anche i sudditi dei regni stranieri. “ racconta Matt.
 
I bambini lo ascoltano incantati, senza azzardarsi ad interrompere.
 
“Thamius, il loro consigliere di corte, decise che dovevano farsi conoscere ancora di più, oltre i confini raggiunti fino a quel tempo, per questo li spedì nella Terra Nuova. I tre principi accettarono e partirono carichi di entusiasmo, alla volta di quella nuova avventura.”
 
“Era molto lontana la Terra Nuova?” domandò AvaJoe.
 
“Oh, sì. I tre principi viaggiarono per giorni interi, facendo tappa in differenti posti, prima di raggiungerla.” rispose Matthew.
 
“Ma come? Niente tappeto volante privato, com’erano abituati di solito?” si accigliò Dominic.
 
“No, quello l’aveva preso Thamius, per raggiungere di nascosto la sua amata, la consigliera di corte di un regno nemico. E aveva incaricato Chrusten di prendere il suo posto.” spiega il suo compagno.
 
“Che pessimo consigliere di corte! Spero che al ritorno nel loro regno, il principe Damian lo licenzi o almeno lo punisca, chiudendolo per qualche giorno nelle segrete del castello!” borbotta il biondo.
 
“Questo si vedrà. Intanto, i nostri eroi erano arrivati a destinazione, ma lì le cose erano molto diverse: la Terra Nuova era dominata da Re Dilettante e la banda dei suoi amici. Erano tutti sempre vestiti di nero e avevano bandito l’allegria da quel regno. Anche i loro sudditi vestivano di nero o al massimo di viola, ed erano tutti depressi. “ racconta Matt.
 
“Oh, no, poverini! Perché erano tutti così tristi?” domanda AvaJoe, in apprensione.
 
“Perché era la legge di Re Dilettante e dei suoi amici e volevano che tutti obbedissero se volevano rimanere nel loro regno.“ spiega il frontman.
 
“Ma non è vero!” protesta il batterista.
 
“Silenzio! Sono io che sto raccontando la storia e ti dico che era così. Inoltre, Re Dilettante non lasciava mai troppa libertà ai tre principi, che potevano parlare ai sudditi di Terra Nuova per poco tempo e per lo più serviva a preparare i loro fans, ehmm.. voglio dire, i loro sudditi ad accogliere Re Dilettante e gli altri, che si intrattenevano molto di più!”
 
“Ma allora Re Dilettante aveva schiavizzato i tre Principi!” deduce Alfie, allarmato.
 
“In un certo senso sì. Thamius questo non lo aveva previsto. Il principe Chrusten, che lo sostituiva, cercava di mantenere buoni rapporti tra i due regni, per non far scoppiare una guerra. Però il principe Mythian non si voleva sottomettere, ma la cosa peggiore è che al principe Damian quel regno cominciava a piacere!” prosegue il racconto Matt.
 
“Ma come faceva a piacergli? Erano tutti grigi e tristi lì!” si stupisce Frankie.
 
“Sai com’è, il principe Damian a volte poteva essere molto strano e aveva gusti tremendi!” ridacchia Matt, mentre Dom gli lancia un’occhiataccia.
 
“La verità è che, anche se era loro concesso poco tempo, quel poco tempo che passavano coi sudditi di quel regno era sufficiente perché loro cominciassero ad apprezzare i tre principi, soprattutto Damian, del resto lui era gentile con tutti, faceva parte del suo carattere, era impossibile non adorarlo.“ prosegue il moro, guardando fuggevolmente il compagno, che gli sorride.
 
“E nel mentre, il principe Mythian cercava di far aprire loro gli occhi, renderli coscienti della situazione in cui si trovavano e spingerli a reagire. “
 
“Davvero?” domanda Alfie, ormai catturato dalla storia, mentre i suoi fratellini ascoltano molto più rilassati.
 
“Sì, ma il saggio principe Chrusten aveva messo in guardia il principe Mythian, dicendogli che sarebbe stato rischioso continuare a sfidare Re Dilettante, che cominciava ad accorgersi che qualcosa non andava… “
 
“E il principe Mythian gli ha dato retta?” chiede Alfie.
 
 
“Secondo me, no. Sai, il principe Mythian è un cocciuto che fa sempre di testa sua!” gli rivela Dom, ridacchiando.
 
“Ha ragione lui, sai? Il principe Mythian continuò nel suo tentativo di spingere la folla alla ribellione, ma Re Dilettante aveva un piano per fermarlo. Sapeva che Mythian aveva un punto debole: tutti e tre i principi erano grandissimi amici ed erano cresciuti insieme, ma tra Damian e Mythian c’era un’amicizia speciale, ancora più forte. Re Dilettante voleva spezzarla, per questo fece un incantesimo al Principe Damian, per portarlo dalla sua parte. “
 
“E… ci riuscì?” domanda Alfie.
 
“Ma che stai dicendo? Questo non è mai successo, sei il solito esagerato, Matt! Non lo voglio nemmeno sapere come continua questa storia!” sbotta Dom, sentendosi offeso, alzandosi e avvicinandosi alla porta.
 
“Sei libero di andartene, allora. Perché qualcun altro qui vuole sentire il resto della storia… “ ribatte Matt.
 
“Sì, sì, io lo voglio sapere! Ti prego, resta e continua a narrare!” lo supplica Alfie, mentre AvaJoe e Frankie si sono già addormentati.
 
“Tranquillo, resto.” gli sorride Matt.
 
“Buonanotte, zio Dom!” lo saluta Alfie, con un cenno della mano.
 
Matthew si gira nella sua stessa direzione.
 
“Già. Buonanotte, zio Dom!” ripete, sogghignando con aria di sfida, mentre lo guarda andare via, per poi rivolgersi al suo unico e interessatissimo ascoltatore, che pende dalle sue labbra.
 
“Allora, dicevamo…”
 
TBC
 
Non lo so. Giuro che non lo so come mi sia uscita una cosa simile… potrei dire che questo capitolo s’è scritto da solo…
 
Ad ogni modo, se avete colto tutti i riferimenti della favola di Terra Nuova, Re Dilettante ecc. vi faccio un applauso.
 
In caso contrario, ve lo faccio lo stesso, perché continuate a sopportare me e le mie follie.
 
Spero continui a piacervi/divertirvi, ma come al solito, liberi di dirmi qualunque cosa, davvero! Anche ‘Tu sei fuori di testa ‘ è un commento valido… oltre che una sacrosanta verità, lol!
 
Al prossimo capitolo… non lo so più se sarà l’ultimo o meno.. si vedrà…

grazie mille a chi preferisce (anche alle silenziose! ;) ) e a chi segue (wow, ma siete tante!! e anche qui vale lo stesso discorso per chi resta sempre in silenzio ;) ) , significa davvero molto per me!

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Capitolo 5
*** V: It's time to play ***


Beh, dopo che il mio lettore mp3 (considerando che avrò si e no più di 800 canzoni, di artisti vari) mentre tornavo a casa mi ha fatto sentire nell’ordine ‘Neutron Star Collision ‘ , ‘Sing for Absolution ‘ (versione acustica) , ‘SuperMassive Black Hole ‘ , ‘The Gallery ‘, ‘Unintended ‘ e gran finale ‘ Resistance ‘ (live da San Siro ) mi sono detta ‘Devo finire a tutti i costi il capitolo entro stasera!’
 
E ce l’ho fatta!! ^^
 
ehmm sono in ritardo di quasi un mese… sono un danno!
 
Prima di cominciare, ci tengo a ringraziare tutte le fedelissime che continuano a seguire questa storia delirante:
 
Excel88: Felicissima che continui a piacerti, cawa!
 
Martina : cawissima, sei sempre twoppo gentile! eh sì.. direi che hai appreso gli insegnamenti giusti, lol! Bravissima per aver colto tutti i riferimenti! ^^ ahahah, se i tuoi ti guardano male, incolpa pure me, di’ che stai leggendo i vaneggiamenti di una pazzoide!
Sì , sì questa serie la continuo eccome, anzi.. ho già cominciato a continuarla, prima ancora di finire questa, non è normale.. lo so! ;P
grazie di nuovo, di tutto cuore!
 
Lady of the Flowers: sììì sono fuori di testa, non lo nego! Grazie tesowa, sei sempre troppo, troppo buona! Felicissima di farti ridere! e felice che ti siano piaciute tutte quelle scene! mi appello anche di qui, forza tesowa bella, scriviiiiii, we miss your wonderful fics!
 
Woby: ma che ritardo, tesowaaa, sei sempre puntualissima, gentilissima, carinissima, ecc ecc, ti adowooo!! grande per aver colto i riferimenti  (non era poi così facile.. ) gwazie per tutti i complimenti.. mi fai arrossire  e non dire beeepate… che altezza e altezza … tu sei grandiosa e scrivi in modo sublime!
 
Far Away: aaaaaaaaaaaaaaaaw, ma tu mi fai commuovere così, tesowa! Non importa il ritardo, anzi, mica c’è un premio per chi arriva prima! Sei davvero troppo buona, awww. Come va? Spero che scuola e resto ti stiano dando un pò di respiro.
Wooow, se non ti piacciono le cose sdolcinate allora questo commento vale il doppio! Ehmm lo zucchero è un po’ la mia firma in tutte le ff, ma c’è l’eccezione che conferma la regola , ci crederesti che ho scritto una BellDom senza un filo di fluff? si chiama ‘This time we’ll get it, get it right ‘ e non dico che sia proprio angst , ma di certo non è spiritosa!
Tornando a questa, grazie infinite, mi fa piacere che ti sia piaciuto il particolare dei due che imbacuccano i pargoletti e tutte le varie scene.
Grandiosa per aver colto i riferimenti.. no, davvero, non lo so come m’è saltato in mente…
Non finirò mai di ringraziarti a dovere, tesowinaaa!
 
Silvy: aaaawww, che dirti, se non che ti adowooooooooo , tanto, tanto? sei un mito e io mi sento onorata di averti fra le mie lettrici! ^^
 
 
 
 
Un grazieeeee immenso anche a chi m’ha commentato anche l’inizio del seguito di questa ‘A Day Like Any Other ‘ (che non vi anticipa comunque nulla di come continua questa) , significa davvero molto per me!
 
 
E per chi resiste e non s’è demoralizzata dopo gli eventi dei Grammy (ma perché, poi? Io tra i nostri adorati ci ho visto solo una complicità esagerata!!! ) la storia prosegue:
 
 
Vi avviso che, su richiesta della Silvy, si tornerà anche in zona arancione… spero non vi dispiaccia!
Ah, e per i seguaci della favoletta, ora vedrete come prosegue, vi dirò… ero a la prima a voler sapere come andava a finire! ;P
 
 
Capitolo V: It’s time to play
 


“Zio Dom, zio Dom!” chiama la piccola AvaJoe, nel suo pigiamino rosa, bussando timidamente alla sua porta.
 
Fortunatamente per lei, il biondo ha il sonno leggero e si alza subito, andando alla porta e aprendole.
 
“Che c’è, principessina?” le sorride.
 
“Ho provato a chiamare zio Matt, ma lui non risponde. “ lo avvisa la bambina.
 
Guardando la radiosveglia, Dom si accorge che sono le otto e mezza di mattina, un orario del giorno che, salvo qualche eccezione, quando è in vacanza Matthew difficilmente conosce.
 
“E’ meglio non disturbare lo zio Matthew, a lui piace dormire.” le spiega lui.
 
< Ma a quanto pare a voi no! > pensa tra se e se.
 
“Io, Frankie e Alfie siamo svegli da un pezzo. Abbiamo aspettato un po’, ma poi ci annoiavamo, abbiamo fatto la conta per decidere chi doveva venire a chiamarvi e sono uscita io.” gli rivela.
 
“Ma no, non serve che facciate la conta. Potete venire da noi ogni volta che avete bisogno, però è sempre meglio se prima venite da me.” risponde lui.
 
“Ok. E’ che vorremmo far colazione. Ci avete fatto vedere dov’è la cucina e tutto, ma mamma dice che non dobbiamo mai fare colazione da soli, soprattutto a casa degli altri, non si fa. Quando siamo a casa nostra aspettiamo sempre lei per far colazione e, quando è a casa con noi, anche papà.” spiega lei.
 
“Piccina, dovevi dirmelo subito! Vieni con me, andiamo a chiamare anche i tuoi fratelli. Così vi preparo una colazione super!” le assicura, uscendo con lei.
 
Nel giro di pochi minuti,i piccoli vengono tutti radunati attorno al grande tavolo in cucina, mentre Dom riempie i loro bicchieri di succo d’arancia e le loro tazze di latte.
 
“Bambini, vi faccio provare una novità: stamattina colazione all’italiana!” li informa il batterista, aprendo un armadio da cui estrae scatole di cereali, fra i più svariati tipi e gusti.
 
E’ un assortimento così vasto che potrebbe far invidia al reparto di un supermercato.
 
“Scegliete quello che volete… e buon appetito!” sorride loro, distribuendo le scatole.
 
I bambini esultano festosi e lo ringraziano, prima di dare il via a un giro di assaggi multipli, passandosi le scatole di mano in mano.
 
Dominic si accerta che non esagerino con le dosi, mentre provvede a prepararsi un caffè, forte, per svegliarsi a dovere.
 
Dopo aver mangiato a sufficienza, c’è il tempo per scambiare quattro chiacchiere.
 
“Ieri vi siete addormentati sul più bello della favola!” esclama Alfie, prima di prendere la sua tazza e portarla al lavello. Non passa molto tempo prima che i suoi fratellini seguano il suo esempio.
 
< Non c’è che dire, Kelly li ha educati proprio bene! > riconosce Dom, osservando compiaciuto la scena, mentre sfoglia distrattamente una rivista di moda, seduto sul divano, non molto distante da loro.
 
“Era tanto bella e zio Matt tanto bravo a raccontare, ma noi eravamo tanto stanchi.” motiva AvaJoe.
 
“Ce la puoi raccontare tu?” domanda Frankie.
 
Alfie annuisce con orgoglio, sentendosi importante.
 
“Dov’eravate arrivati?” domanda loro.
 
Dom si diverte ad ascoltare il bambino riepilogare, a parole sue, il resto della storia, poi la curiosità ha la meglio sul suo orgoglio e si ritrova ad ascoltare anche il resto che non conosce.
 
“E allora succede che Re Dilettante riesce a fare quello che voleva, perché fa l’incantesimo al principe Damian e lui si comporta male col principe Mythian, che finisce in prigione perché Damian dice alle guardie che è un ribelle. Il principe Chrusten cerca di fermarli, ma finisce in prigione anche lui, perché ha aiutato il suo amico.” racconta Alfie.
 
Dom alza gli occhi, contrariato da quello che sente.
 
“Oh,no, allora il principe Damian è diventato cattivo!” s’allarma AvaJoe.
 
“No, è questo il bello. Il principe Damian ha fatto solo finta di farsi comandare da Re Dilettante e litigare col principe Mythian, facendolo mettere in prigione, perché la sua forza di volontà è più forte. Ha fatto finta di diventare amico di Re Dilettante solo per scoprire quali sono i suoi punti deboli. Infatti scopre che il segreto del potere di Re Dilettante e dei suoi amici è racchiuso in un carretto da parata che c’è nel cortile del castello. La notte in cui lo scopre, sempre facendo credere a Re Dilettante che è dalla sua parte, Damian va alle prigioni, libera gli altri due principi, racconta loro che faceva finta e insieme tutti e tre bruciano il carretto e quando Re dilettante e gli altri se ne accorgono è troppo tardi!” prosegue la narrazione Alfie.
 
I suoi fratelli lo ascoltano con vivo interesse, ma il più sorpreso è Dominic, che sorride.
 
“E dopo che il carro è bruciato?” domanda Frankie.
 
“Quelli che dominano lì sono indeboliti e quindi è più facile attaccarli.” spiega il fratello più grande.
 
“Oh. Quindi alla fine i principi li uccidono e regnano su quella Terra al posto loro?” domanda AvaJoe, con una punta di disapprovazione nel suo tono.
 
“Niente affatto, i principi non sono violenti. Sconfiggono Re Dilettante e i suoi amici, ma invece di eliminarli fanno solo promettere al Re che sarà più buono con i suoi sudditi e lui e i suo amici imparano ad essere meno tristi e alla fine riportano l’allegria in quel regno.” conclude Alfie.
 
“Ma che bella storia!” sospira Ava, contenta.
 
“Ma uffa! Io volevo una lotta sanguinosa!” si lamenta Frankie.
 
Dominic continua ad ascoltarli ed osservarli, ridacchiando, dopodiché adocchia l’orologio che lo informa che sono le nove e mezza passate.
 
< E’ decisamente un orario meno rischioso. > reputa il biondo.
 
“Bambini, voi restate qui, io vado a svegliare zio Matt!” annuncia, accendendo la TV, alla ricerca del primo canale che trasmetta cartoni animati.
 
Appena ne trova uno, i bimbi si radunano attorno, quasi come se calamitati da una forza maggiore.
 
Vedendo che cartone sta andando in onda, Dom deve trattenere una risata: si tratta di un episodio Disney, che vede protagonisti Qui, Quo e Qua e al biondo torna in mente la strampalata teoria che ha raccontato al suo compagno riguardo a Qui e Quo.
 
“Così quando torniamo, ci vestiamo, ci prepariamo tutti e vi portiamo in un bel posto.” promette il batterista, ma i bimbi sono così intenti a guardare il cartone animato che a stento lo sentono.
 
 
Dominic sale le scale, senza far rumore e sguscia nella stanza di Matt, dalla porta lasciata socchiusa.
Nella stanza è ancora tutto buio, ma grazie ala luce che proviene dal corridoio, Dom riesce a muoversi con disinvoltura e raggiungere il letto di Matt, vale a dire il loro letto.
 
Osserva Matt, tutto intento a dormire, a pancia in sotto, con la faccia sprofondata nel cuscino.
 
Non sembra aver la benché minima intenzione di svegliarsi, ma Dom sa come fargli cambiare idea.
 
“Hey, principe Mythian, guarda che c’è qui il principe Damian che ti deve delle scuse.” sussurra al suo orecchio.
 
Quella frase sembra funzionare allo scopo.
 
Matt emette una sorta di mugolio sommesso, si gira nel letto e riapre gli occhi, puntandoli su Dom, con un sorriso.
 
“Fammi indovinare, hai saputo come finisce la favoletta.” deduce, mentre si stiracchia.
 
Dom si limita ad annuire.
 
“Bene. Vedi che valeva la pena di stare a sentire il finale?” gli domanda Matt, ormai del tutto sveglio.
 
Dom annuisce una seconda volta.
 
“Così avresti scoperto che avevo fatto di te l’eroe della situazione.” persiste il moro, mettendosi a sedere sul letto.
 
“Sono stato un coglione! Ho agito da presuntuoso, ingiustificato, da bambino infantile, più dei bambini veri che ospitiamo qui.” ammette Dominic.
 
“E?” lo esorta a proseguire Matthew.
 
“Dovrei avere più fiducia in te, Mattie.” mormora Dom, sentendosi in colpa.
 
“Così va meglio.” sorride soddisfatto il chitarrista.
 
“Ad ogni modo, sei fortunato, il principe Mythian è molto ben predisposto a perdonare.” gli sorride, facendogli l’occhiolino.
 
“Buon per il principe Damian.” gli restituisce il sorriso il batterista, per poi avviarsi alla porta.
 
“I bambini sono in salotto a guardare la TV. Ho già fatto far loro colazione, però dobbiamo vestirli e… “ gli annuncia, ma Matt lo interrompe con un gesto della mano.
 
“Chiudi a chiave la porta.” gli impone Matt.
 
“Sei impazzito? Ci sono i bambini di sotto!” lo fa ragionare Dom.
 
“Appunto. L’hai detto tu. Sono di sotto. E stanno guardando la TV, giusto?”
 
“Sì, un cartone animato.” precisa il biondo.
 
“E un cartone durerà… che ne so… almeno venti minuti?” gli domanda l’altro.
 
“Sì, ma…” tentenna Dom, guardandolo e mordendosi le labbra.
 
Matt gli potrebbe saltar addosso solo per questo particolare.
 
“Andiamo, un po’ di tempo ce l’abbiamo. Non faremo nulla di troppo azzardato, ci scambiamo giusto qualche coccolina. Non ti va di stare un po’ * vicini* ?” insiste Matt.
 
Per tutta risposta, Dom chiude la porta a chiave e lo raggiunge sotto le coperte.
 
“Giusto qualche coccolina.” ribadisce Dom, stringendolo forte a sé.
 
“Mi sei mancato.” mormora Matt, accarezzandogli le ciocche bionde.
 
“Anche tu.” replica l’altro, strusciando il viso contro il suo.
 
Ben presto, le parole cedono il posto ai baci, mentre si rigirano nel letto, ciascuno cercando di ottenere il dominio sull’altro.
 
Basta un determinato contatto fra due ancora più determinanti parti dei loro corpi, per far capire ai due amanti che non possono accontentarsi solo delle coccole.
 
“Se facciamo piano, piano… “ suggerisce Dom, sopra di lui.
 
“Pianissimo. Dobbiamo essere più silenziosi del silenzio stesso.” approva Matt, in un bisbiglio.
 
Ciascuno provvede a sbarazzarsi della t-shirt del compagno, blu per Dominic, bordeaux per Matthew, desiderosi di stabilire un contatto più intimo fra i loro corpi.
 
Le loro carezze cominciano a farsi più audaci, ma la cosa porta i due ad emettere gridolini vari e i due se ne rendono conto.
 
“Così non va bene. Finiranno per sentirci.” bisbiglia Matt.
 
“E’ vero. Aspetta, ho un’idea.” commenta Dom, allungando il braccio per recuperare le due t-shirt gettate sul tappeto, per poi attorcigliarle, ficcando quella bordeaux in bocca a Matthew.
 
“Se ti viene da gridare, mordi questa. Io farò lo stesso con la mia.” gli spiega, prima di mettersi in bocca la t-shirt blu.
 
Matt annuisce e i due riprendono ad amarsi.
 
La vicinanza è troppo insostenibile, la voglia che ognuno ha dell’altro è troppo forte e basta un solo sguardo perché i due si intendano a meraviglia, capendo che ambiscono alla stessa cosa.
 
Entrambi i boxer sono già stati abbassati e Dom ha già cominciato a spingersi in Matt e Matt ad accogliere i suoi movimenti, guardandosi profondamente negli occhi e mordendo le relative t-shirt all’inverosimile per non mettersi ad urlare, soprattutto quando raggiungono il piacere estremo.
 
Si separano, alzandosi dal letto e liberandosi delle t-shirt che sono servite allo scopo.
 
“Mm… farlo imbavagliati potrebbe essere un’idea.” ridacchia Matt, andando in bagno per sciacquarsi al lavabo, seguito da Dom.
 
“No, Matt, non stavamo andando alla ricerca dei modi per farlo. Questa era una necessità.” spiega Dom. “E poi mi piace troppo parlarti, ma soprattutto sentirti gridare.” aggiunge, malizioso.
 
“E’ vero. Soprattutto, a me piace baciarti.” mormora l’altro, raccogliendo il viso del biondo nelle sue mani, disposte a coppa e scoccandogli un breve, ma intenso bacio. “Tuttavia è stato innovativo, non la scarterei come variante.” insiste.
 
“Vedremo. Che ore sono adesso?” cambia argomento Dom.
 
“Le dieci passate. Siamo in leggero ritardo sulla tabella di marcia.” replica l’altro, con un sorriso furbetto.
 
Aprono la porta ed escono sul corridoio.
 
“Via libera!” bisbiglia Dom. “Devono ancora essere davanti alla TV” aggiunge scendendo con lui in salotto.
 
 
“Eccoci qua, scusate il ritardo, ma, sapete, zio Matt non è tanto facile da svegliare.” spiega Dominic ai bambini, che però lo osservano con fare inquisitorio e se ne accorge anche lui.
 
“Che vi prende?” domanda, sentendosi a disagio.
 
“Ma… zio Dom, prima non avevi una maglietta? “ domanda AvaJoe.
 
Solo in quel momento Dom e Matt si rendono conto di esser scesi senza prima indossare una t-shirt di ricambio, dato che le precedenti giacciono stropicciatissime e semi- mangiucchiate sul loro letto.
 
 < Cazzo! come abbiamo fatto a dimenticarci un dettaglio così importante? Forza, Dom, ragazzo mio, pensa, pensa in fretta! > si auto-incita il biondo, cercando di trovare una via di fuga, che finalmente arriva.
 
“E’ vero. Però l’ho tolta, perché… nella stanza di zio Matt fa sempre caldissimo. “ si giustifica.
 
“Proprio così. Infatti, vedete? Nemmeno io ne indosso una.” precisa il moro.
 
“Anch’io voglio dormire senza maglietta!” esclama Alfie.
 
“No. Voi siete ancora piccoli e dovete coprirvi per bene. Nessuno dormirà o andrà in giro senza maglia.” si raccomanda Dom, premuroso come una mamma chioccia coi pulcini.
 
“E perché siete entrambi tutti spettinati?” domanda ai due amanti il piccolo Frankie.
 
Dom e Matt si guardano, accorgendosi che il bimbo ha ragione.
 
“Siamo spettinati, perché … sai, nella mia stanza tira sempre molto vento.” trova una brillante scusa Matthew.  O almeno lui  crede che sia brillante.
 
“Ma non avevate detto che in quella stanza fa sempre caldo? Come fa a fare caldo se c’è vento?” li mette in difficoltà Alfie.
 
< Questi non sono i figli di Chris, questi sono i figli di Sherlock Holmes! > pensa Matt, cominciando ad agitarsi.
 
“Sì, appunto. Fa caldo perché arriva sempre un vento caldissimo da lì, è un vero forno, per questo è meglio se non entrate . “ si raccomanda Dom, riuscendo a salvare entrambi.
 
“Allora, volete restare qui a scoprire altre caratteristiche della mia stanza… o volete che io e Dom vi portiamo al Bellamy Lake?” chiede loro Matt.
 
“Dove?!” domandano i bambini in coro, guardandolo confusi.
 
“Ve lo spiego strada facendo. Ora però tutti a prepararsi!” li incita Matt e i bambini corrono su per le scale, seguiti dai due adulti.
 
“Ti rendi conto che abbiamo rischiato tantissimo?” gli bisbiglia Dom.
 
“Sì, c’è mancato poco che sospettassero qualcosa.” annuisce Matt. “Però è stato eccitante!” aggiunge, con uno sguardo malizioso.
 
“Non ho mai detto che non lo sia stato!” riconosce l’altro, con lo stesso sguardo.
 
Quando sono tutti pronti, dopo aver caricato i bimbi in macchina, sui sedili posteriori, Matt e Dom tornano in casa per gli ultimi accertamenti.
 
“Certo che gli zietti a volte sono un bel po’ strani. “ incalza Ava Joe.
 
“Sì. E poi nella stanza di zio Matt ci sono stato e non è vero che fa caldo o che tira vento!” racconta Frankie.
 
“E poi, erano tutti spettinati e sembravano tanto contenti. “ continua Alfie.
 
“Sì, un po’ come quando tu e Frankie giocate a fare la lotta!” deduce AvaJoe.
 
“Ecco cos’è! Hanno giocato alla lotta e non ce lo vogliono dire!” esclama Frankie.
 
“E’ vero. Per questo avevano caldo ed erano spettinati. Si spiega tutto.” trae le sue conclusioni  Alfie.
 
“E non ce lo vogliono dire, perché… magari papà poi li sgrida. Del resto, papà sgrida anche voi quando vi vede far la lotta, anche se è per gioco.” spiega Ava.
 
“Sì, non capisco perché non voglia che lo facciamo. Io faccio la lotta anche con Johnny a scuola, ogni tanto. E’ divertente!” sorride Alfie.
 
“E’ vero. Ava, come mai tu non la vuoi mai fare con noi? Ti divertiresti.” la incita Frankie.
 
“Io non la voglio fare. E’ da maschiacci. E mamma dice sempre che le brave bambine non fanno cose da maschiacci!” si giustifica Ava, con fare da angioletto, per poi far la linguaccia ai suoi fratelli.
 
“Antipatica!” sbuffa Alfie.
 
“Femminuccia!” incrocia le braccia al petto Frankie, indispettito.
 
Gli adulti li raggiungono e, per il bene di tutti, è Dom che si mette al volante.
 
“Sai, Matt, ho un po’ paura ad andare lì… “ commenta Dom, mentre guida.
 
“Perché? Non li perderemo di vista un secondo. Il bagno non glielo facciamo fare di certo, siamo a Dicembre. E poi… “ argomenta Matt.
 
“No, io intendevo che ho paura a portarci * te*. Bells, lo sai che lì è pieno di negozi per turisti e quando vai in quei negozi… tu diventi pericoloso!” commenta Dom, guardandolo preoccupato, senza per questo perdere di vista la strada che ha davanti.
 
“Tranquillo Dom. “ lo rassicura Matt. “Se da quando siamo passati di lì l’ultima volta non ci sono nuovi arrivi nel loro inventario, non c’è pericolo che io faccia acquisti!” ridacchia Matt.
 
“Cos’è ‘inventario ‘ ?” domanda il più piccolo.
 
“Inventario è… tutto quello che sta in un negozio. “ gli spiega il cantante.
 
“Che praticamente è anche tutto quello che c’è a casa di zio Matt, sparso qui e là. “ precisa Dom, pungente, facendo ridere i bambini.
 
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Le aspettative di Matt, assieme alle speranze di Dom si sono verificate: non c’era nessun nuovo arrivo nei negozietti, quindi Matt non è stato posseduto dal demone dell’acquisto dei souvenir.
 
Quanto ai bambini, a loro è bastato vedere quella meraviglia di lago e farsi una bella passeggiata che si è conclusa nel più dolce dei modi, con una deliziosa cioccolata calda, fumante,
 in uno dei graziosi bar che costeggiano il lago, l’ideale per scaldarsi un po’.
 
 
Ad allietare quel momento è sopraggiunta anche la telefonata di Chris e Kelly, con genitori e figli che si sono raccontati a vicenda la giornata trascorsa, mentre Matt e Dom hanno osservato a distanza quel tenero quadretto.
 
L’allegra combriccola fa ritorno a casa nel primo pomeriggio, giusto in tempo per ricevere gli strumenti musicali acquistati, dal corriere che si presenta a domicilio all’incirca mezz’ora dopo.
 
Ovviamente, Alfie e AvaJoe si precipitano bramosi sugli strumenti. Addirittura Alfie assiste Dominic mentre provvede a montargli la piccola batteria.
Dopodiché, ai due adulti non resta che improvvisarsi insegnanti e impartire ai loro allievi una lezione base.
 
Ciascuno dei due musicisti mostra al relativo interlocutore un esercizio basilare da ripetere con costanza, questo dopo una breve, ma fondamentale, introduzione teorica.
 
E mentre Alfie cerca di percuotere due parti della batteria con una ritmica diversa per mano, senza lontanamente riuscirci e Ava cerca di premere, una dopo l’altra, tutte le corde dei primi quattro tasti della chitarra, facendole emettere suoni sgraziati, tremolanti e poco limpidi, Matt tiene d’occhio Frankie.
 
All’inizio il piccino osserva la lezione che i due adulti stanno impartendo ai suoi fratelli, poi sale le scale, diretto alla sua stanza, da cui torna dopo qualche minuto, con un’ampia manciata di soldatini di plastica.
 
Mentre gli esercizi, loro malgrado, proseguono, Matt continua ad osservare divertito Frankie che gioca per conto proprio con i soldatini, inscenando una guerra.
 
Tuttavia, Matt cambia decisamente espressione quando lo vede avvicinarsi pericolosamente all’albero di Natale.
 
“Ragazzi, facciamo una pausa, ne abbiamo bisogno tutti.” dichiara il frontman, riponendo a terra con cura sia la sua chitarra che quella di AvaJoe.
 
Matthew si avvicina a Frankie, che è tutto intento a cercare di appendere i soldatini all’albero, vicino alle navicelle.
 
“Hey, bricconcello, che combini?” gli domanda in tono scherzoso.
 
“Sai, zio, prima i soldati combattevano far loro, poi hanno capito che era stupido e hanno deciso di unire le forze, per scacciare gli alieni che hanno invaso la Terra. “ spiega il piccolo, senza nemmeno guardarlo, continuando la sua impresa.
 
“Intento valoroso e nobile, non c’è che dire, ma i tuoi soldatini non sanno quello che rischiano. Ci lasceranno la pelle. Gli Zetas non sono per niente una specie pacifica e non conviene sfidarli così apertamente.” lo mette in guardia Matt.
 
Frankie si volta verso di lui, osservandolo con occhi accesi dalla curiosità.
 
“Zio Matt, ti prego, mi racconti tutto quello che sai sugli Zetas?”
 
Matthew annuisce con grande convinzione, esaltato dal fatto che finalmente a qualcuno davvero interessino le sue contorte e paranoiche teorie.
 
“Allora, Frankie, devi sapere che… “
 
TBC
 
Ok, un delirio anche stavolta.
 
qualche nota:
 
- Per quanto riguarda ‘il carretto da parata ‘ di Re Dilettante&Co… vi rimando alla Black Parade! ;)
 
- Sì, lo so, lo so, è già apparso in ‘Try Something New ‘ e ‘Eternally Missed ‘ , ma il Matt souvenir-dipendente è una versione a cui non so davvero resistere… e ci credo fortemente, lol!
 
 
- Pagherei per sentire sul serio quel discorso fra Frankie e Matthew ;P
 
 
Febbricitante o meno che sia, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo. Please, non esitate a dirmi qualunque cosa pensiate, davvero, qualunque! ;)
 
Per tutte quelle che continuano a seguire-preferire le mie storie e non mi hanno mai detto niente… beh, mi fa piacere e tutto, solo che... non dico sempre (non pretendo tanto), ma almeno una volta sarebbe davvero carino avere una vostra opinione, poi fate un po’ come vi pare!
 
 
Al prossimo capitolo (non lo so più se sarà l’ultimo, ormai ‘sta ff continua ad allungarsi a tradimento!) , di cui vi posso già dire che il titolo sarà ‘Are we really out of sight? ‘ … ma no, non pensate a cose troppo scandalose! ;P
 
buon weekend a tutte!

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Capitolo 6
*** VI: Are we really out of sight? ***


Ma buonaseraaaaaaaaaaaaa!!!!
 
Cercherò di non dilungarmi troppo in chiacchiere (ahahah come se fosse vero!) , però.. ovvio, prima DEVO, proprio DEVO ringraziarvi, di vero cuore:
 
Easily Forgotten: benvenuta a bordo, cara, sono contenta ti siano piaciute quelle scene! ^^
 
Woby: grazie degli auguri (ma per sms t’ho ringraziato per tempo, lol!) Felice che ti sia piaciuto anche questo capitolo, tu sei troppo buona e gentile, non finirò mai di ringraziarti. Eh, eh .. speravo ti piacesse la scena del risveglio a rischio ;P
Ahahaha, li assumeresti come baby-sitter?! Beh, fortunata Ale allora ^^
 
Glitter Princess: Awww, ma che carina che sei, mi fai arrossire. Felicissima che ti sia piaciuto il discorso della lotta.. e spero che i bambini continuino a piacerti.. anche qui non se ne staranno con le mani in mano…
 
Lady: Ma figurati, tesowaaa!! Se c’è una in ritardo, quella sono io! Piaciuta la Spagna? Grazie per i complimenti.. me tutta rossa. Beh, sì .. anch’io ho un debole per Frankie, ma, piccolo spoiler, in questo capitolo hanno più spazio gli altri due.. spero non ti dispiaccia ;)
Bene, sul Matt malato di shopping la pensiamo uguale! Diciamo che dopo aver letto da qualche parte che s'è comprato credo in Giappone un robot e non mi ricordo dove una specie di zaino coi propulsori.. beh.. l'idea di essere un pò (un pò tanto) malato di shopping me l'ha data.. ma questo lo rende solo + adorabile aaawww!!
Hai visto che sei uscita dal periodo nero? * abbraccia forte *
 
Silvy: Cawaaaa, ma no, che dici, altro che piccola traccia, mi hai scritto cose bellissime, gwassie!! Lol, ci avrei scommesso che avresti avuto da ridire sul Dom attivo .. ahaha, ma sai che io sono stra-convinta che siano entrambi mooooooooolto interscambiabili e si invertano i ruoli come se fosse acqua fresca ^^  Dom è più attivo di quanto si creda… fidati!
ahaah.. è vero.. AvaJoe finora è stata un po’ smorfiosetta, se continua così da grande mi diventa una Muser che segnala ahahah.. ma scommetti che ora comincia a guadagnare (parecchi ) punti? ;P
Lol, quanto alle tue ipotesi, la prima, senza alcun dubbio!!!
 
G. : Aaaaawwwww, tesowina !!!! Ma quanto sei gentile??? Io così mi commuovo! Tranquilla, ti aspetterò sempre! ;) Felicissima che ti siano piaciute quelle scene. Oddio no.. la porta DOVEVA restare chiusa, chiusissima!! ahaha Sì, di sicuro la KillJoys è + allegra della Black Parade, com’è andata?
Ah, dammi tempo e ti rispondo al messaggio ;)
 
 
Insomma, grazie mille di nuovo, a tutte, grazie anche alle lettrici che ho un po’… perso per strada! ;)
 
ricordate che
 
FEEDBACK IS MY RESISTENCE!!!!!
 
Detto questo… munitevi di salvagente, altrimenti affogherete in un mare di Fluff, io vi ho avvisato:
 
 
Ah, sì, dimenticavo: a un certo punto del capitolo si parla di una certa cosa.. beh, vi dico solo che questa FF la progetto dalla scorsa estate. In più è ambientata a fine 2007, quindi i fatti odierni allora erano lontani anni luce.
Per questo ho preferito lasciare le cose come le avevo già decise.. poi capirete a cosa mi riferisco (ma secondo me l’avete già capito!)
 
 
 
 
Capitolo VI: Are we really out of sight?
 
Molto pazientemente, Matt racconta al piccolo Frankie tutte le sue teorie sugli alieni, soffermandosi a spiegargli, su esplicita richiesta del bimbo, parole come ‘Politico‘ , ‘Governo’ , ‘Complice ‘ ‘Controllo della mente ‘, ecc.
 
Matthew si sforza ogni volta di trovare il lessico adatto per farsi comprendere da un interlocutore di soli quattro anni, ma sembra cavarsela dignitosamente.
 
“Ma, zio Matt, è terribile! E noi non possiamo fare niente?” si allarma Frankie.
 
“Per prima cosa, non ci dobbiamo lasciare soggiogare e… “ risponde Matthew, ma da come lo sta guardando il piccolo capisce di aver pronunciato l’ennesima parola troppo complicata.
 
“Soggiogare è … quando qualcuno ti fa pensare quello che vuole lui, perché ti fa credere determinate cose, anche se poi non sono reali.” spiega il cantante e il bambino annuisce.
 
“Perfetto. E per difenderci in modo più attivo, possiamo cercare di boicottare il governo.” prosegue l’adulto.
 
“Bio-Co-CHE?! “ domanda confuso Frankie, senza nemmeno riuscire a ripetere quel difficilissimo verbo.
 
< Dannazione! E ora come diavolo glielo spiego ‘boicottare ‘ ? > si agita Matt, grattandosi la testa, nervosamente.
 
Giunge in suo soccorso Dominic, come un prode cavaliere in una scintillante armatura.
 
A dire il vero, non è a cavallo e al posto di un’armatura scintillante indossa degli attillati pantaloni arancioni, con una blusa grigia dalla cerniera leggermente abbassata.
Mentre Dom lo raggiunge, l’obiettivo principale di Matt è diventato cercar di appurare se sotto quella blusa lui indossi una maglietta o meno.
 
Fino a quel momento, Dom è rimasto a intrattenersi con Alfie e AvaJoe, che lo hanno tempestato di domande sui relativi strumenti suonati.
Del resto, il bel biondo una o due cosine le sa anche riguardo alla chitarra.
 
Ad ogni modo, torna da Matt giusto in tempo per sentire l’ultima parte della sua chiacchierata con Frankie.
 
“Te lo spiego io, campione! Boicottare è … ok, immagina che sei all’asilo e la maestra dice a tutti di fare un bel disegno, perché premierà chi farà il disegno più bello.” comincia Dom.
 
“A me piace tanto disegnare!” afferma entusiasta Frankie.
 
“Allora siamo in due.” sorride Dom. “Tornando a quel che stavo dicendo. Tu cominci a fare il tuo disegno, ti impegni tanto ed esce proprio bello. Non c’è dubbio che quel premio lo vincerai tu. Hai finito il disegno, è stupendo. Tutto contento, ti alzi e prendi il foglio, per darlo alla maestra, ma poi ti viene incontro un tuo amichetto che poi tanto amico non è.” lo avvisa.
 
“Perché?” domanda preoccupato Frankie.
 
Matthew si limita ad ascoltare in religioso silenzio, avendo già capito dove stia andando a parare il suo ragazzo.
 
< E’ geniale! Io non ci avrei mai pensato. > rimugina.
 
“Non è tuo amico, perché è invidioso, perché il tuo disegno è tanto bello e il suo no. Allora ti chiede di farglielo vedere un attimo. Tu fai l’errore di fidarti e lui prende i pennarelli sul suo banco e te lo pasticcia tutto. Così tu non puoi più cambiarlo, lo devi consegnare così alla maestra e lei è delusa, dicendo che non va bene e dovevi impegnarti di più. Quando accade una cosa così, si può dire che il tuo amico ti ha boicottato. Ecco cos’è boicottare.” gli sorride Dom.
 
“Ho capito!” esclama il piccolo, anche se è un po’ sconcertato da quella spiegazione. “Zio Matt, non ti arrabbiare, ma lo zio Dom è più bravo di te a spiegare le cose.” gli rivela Frankie, un po’ intimorito, ma si solleva quando vede Matt ridere e annuire.
 
“Lo so. Vorrà dire che lo zio Dom adesso si ferma qui con noi, così può spiegarti meglio quello che non capisci, mentre noi andiamo avanti!” decide il frontman, sorridendo al batterista, che approva.
 
 
Nel frattempo, AvaJoe ed Alfie sono seduti al tavolo della cucina, impegnati a stabilire chi dei due ha suonato meglio.
 
“Non è vero! Tu hai fatto dei suoni schifosi!” dichiara Alfie, inorridito.
 
“Ma almeno io ho suonato! Tu non sei nemmeno riuscito a picchiare sulla batteria due volte di seguito!” ribatte AvaJoe, pungente.
                                                                                                                 
“E’ difficile!” si giustifica il fratello.
 
“Anche la chitarra è difficile!” gli fa notare la sorella.
 
“OK. Facciamo che abbiamo da imparare ancora tante, tantissime cose tutti e due.” stabilisce Alfie e la bambina approva con un cenno del capo.
 
“Ti va di fare un gioco?” le propone subito dopo.
 
“Che gioco?” si incuriosisce lei.
 
“Lo vedi quell’armadietto semi aperto, dietro al divano dove sono seduti gli zii, con Frankie?”
 
“Sì.”
 
“Scommetto che non hai il coraggio di infilarti là dentro, senza farti scoprire dagli zii.” la stuzzica il fratello.
 
“E invece ce la posso fare benissimo!” assicura la sorella.
 
“Facciamo così allora. Ci mettiamo tutti e due nell’armadietto e il primo che si stanca ha perso!” propone Alfie.
 
“Ci sto!” accetta AvaJoe, seguendolo.
 
 
Matt e Dom vanno avanti a parlare con Frankie, che li sommerge di domande, perciò gli altri due bambini sono liberi di agire indisturbati, passando da dietro il divano a carponi, per poi accedere all’ambito armadietto.
Non hanno bisogno di rimuovere alcunché, in quanto al di là di qualche giornale e manuale di istruzioni di svariati elettrodomestici e impianti Hi-FI, quell’armadio è pressoché vuoto.
 
Si sistemano comodamente nel piano inferiore, uno per lato, socchiudendo ulteriormente le ante, per restare più nascosti.
 
 
Nonostante l’argomento sia di suo interesse, per Frankie la stanchezza della giornata comincia a farsi sentire, senza contare che è già il secondo giorno che salta il pisolino pomeridiano, una sua sana abitudine.
 
Per questo, nel giro di pochi minuti, si accoccola comodamente in grembo a Matthew e si addormenta profondamente, appoggiando una manina sulla sua spalla e reclinando la testa sul suo petto.
 
Matt se ne accorge e smette all’istante di parlare.
Dominic osserva la scena, tutto intenerito.
 
“Aaawww, ma guardalo, s’è addormentato!” mormora con un sorriso.
 
“Parliamo piano, se no si sveglia.” bisbiglia Matthew, accarezzando affettuosamente il testino del bimbo, cosa che intenerisce Dom ancora di più.
 
“Mattie, pensa, un giorno potremmo averne uno tutto nostro.” gli sorride.
 
Matt strabuzza gli occhi.
 
“Per quanti progressi stia facendo la scienza, non credo che resterò mai incinto di te!” gli fa notare.
 
“Ma no, Matt, non hai cap.. “ tenta di chiarire Dom, invano.
 
“E poi semmai sarebbe il contrario, non dimenticare chi è Giulietta e chi Romeo!” aggiunge il moro.
 


“Ma di cosa stanno parlando?” domanda Alfie ad AvaJoe.
 
“Non lo so proprio!” fa spallucce la bambina, in un gesto di sconforto.
 
 
 “Ancora con questa storia! Bells, la vuoi smettere?” sbotta il biondo, ma sempre sottovoce.  “E comunque, idiota, parlavo di un’adozione! Ne potremmo adottare uno.” puntualizza.
 
 
“Cos’è adottare?” domanda AvaJoe.
 
“Nella mia classe c’è un bambino adottato, che ci ha detto che i suoi genitori non sono davvero i suoi genitori. Tipo che l’hanno comprato.” le risponde Alfie.
 
“Non sapevo che i bambini si potevano comprare.” commenta sconcertata la piccola.
 
“A volte sì.”
 
Questo fa sorgere in lei un dubbio atroce.
 
“Mamma e papà ci hanno comprato?” si allarma lei.
 
“No, non ci hanno comprato. Johnny me l’ha detto una volta come nascono i bambini, a lui gliel’hanno spiegato dei bambini più grandi. Praticamente, quando una mamma e un papà si vogliono tanto bene, aspettano che arriva una cicogna che porta un cavolo bucato da un’ape… una cosa del genere.” spiega Alfie, un po’ incerto.
 
“Ma allora perché zio Dom e zio Matt vogliono comprare un bambino?”
 
Alfie non sa come rispondere alla domanda della sorellina.
 
 
 
“Adottarne uno, hai detto?” ripete Matt, cominciando a valutare quell’idea.
 
“Sì. Qui a coppie come noi non permettono ancora di crescere un bambino, però potremmo andare in un posto dove si può.”
 
“Hai già pensato a tutto, eh?” gli sorride Matt.
 
“E un po’ che ci penso. Tuttavia, è ovvio, prima ci sposiamo!” decide il biondo.
 
 
“Gli zii si sposano!” esclama AvaJoe, controllandosi per non urlare.
 
“Così sembra… “ commenta Alfie, curioso di sentire il resto.
 
“Mi sembra più che giusto. Oh, Dommie, sai che riesco già a vederlo? Tu, io … e un bebè. Se è maschio lo chiamiamo Jimmy Kane, se è femmina… Hysteria!” propone Matt, esaltato al solo pensiero.
 
“D’accordissimo se è maschio, ma se è femmina… Hysteria è un nome troppo imponente. Io preferirei qualcosa di più esotico, come Starlight o Cydonia!” propone Dom.
 
“Non è male!” riconosce Matt, alzandosi dal divano.
 
“Intanto però occupiamoci di questo frugoletto. Il letto è di gran lunga più comodo del divano.” continua, avviandosi alle scale, seguito da Dom.
 
“Un momento. Dove sono Alfie e Ava?” domanda il moro, voltandosi verso il biondo.
 
Alfie e AvaJoe sussultano, temendo di venir scovati e augurandosi di non fare nessun rumore che possa attirare attenzione.
 
“Li ho lasciati in cucina, a far merenda. Ne avranno per un po’.” sorride Dom.
 
AvaJoe tira un sospiro di sollievo, mentre Alfie sbuffa, infastidito.
 
“Mi stanno dando del mangione?” borbotta, offeso nel suo amor proprio.
 
“Qualcosa dal papà devi averlo preso!” ridacchia la bambina. “Però ora non perdiamo tempo!” aggiunge, uscendo dall’armadietto, con il fratello.
 
Mentre Dom e Matt portano Frankie a letto, gli altri due hanno tempo a sufficienza per approdare alla cucina, dove i due padroni di casa li ritrovano intenti a chiacchierare, come se nulla fosse.
 
“OK, ragazzi, se vi va, riprendiamo con gli esercizi.” li avverte Dom.
 
“Arriviamo, zii!” annuncia Alfie.
 
“Perfetto, vi aspettiamo in sala.” li informa Dominic, allontanandosi con Matthew.
 
“Non dobbiamo dire niente agli zii di quello che abbiamo sentito. E non dobbiamo dirlo nemmeno a Frankie.” la istruisce Alfie.
 
“Sì. Però… uffa! Io adesso li voglio vedere!” protesta AvaJoe.
 
Alfie la guarda stranito.
 
“Cos’è che… vuoi vedere?”
 
“Quando sono teneri uno con l’altro, come fanno mamma e papà, che si abbracciano stretti, si tengono per mano e si danno i bacetti.” spiega la piccola.
 
“E come mai li vuoi vedere mentre fanno queste cose?” le domanda il fratello.
 
“Perché voglio vedere com’è. Già mi piace quando li vedo sempre vicini nelle foto, mi sembrano gli Orsetti del Cuore! Quindi credo che mi piacerà anche vederli quando fanno i teneri. E poi hai visto come sono contenti tutti e due?” argomenta lei.
 
“Sì, è vero. Quando zio Matt stava con la ragazza Italiana e Dom con quella Americana non erano mai così allegri.” osserva lui.
 
“Esatto. E poi quelle lì non mi piacevano tanto.” commenta la sorella.
 
“E’ vero, erano antipatiche. E poi non giocavano mai con noi.” aggiunge il fratello. “Ma tu credi che riusciremo a vedere gli zii che fanno cose come mamma e papà?” le domanda subito dopo.
 
“Sì, basta che li teniamo d’occhio, prima o poi lo faranno… magari quando pensano di essere soli.” risponde la bambina.
 
Pochi istanti dopo, viene loro incontro Matthew.
 
“Allora, voi due, che avete da confabulare tanto? Vi è già passata la voglia di suonare?” esclama, con tono scherzoso.
 
“No, zio, certo che no. Anzi, io voglio diventare brava come te con la chitarra!” gli sorride AvaJoe.
 
“E io bravo come lo zio Dom con la batteria. E mi impegnerò tanto!” promette Alfie.
 
“Bravi ragazzi, è questo lo spirito! Andiamo di là.” approva Matt, portandoli con sé.
 
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Alfie e AvaJoe tengono d’occhio Dom e Matt per tutta la durata della lezione, ma non notano niente di anche solo lontanamente tenero, anzi, a stento i due adulti si guardano.
 
Del resto, quando si tratta di musica, entrambi prendono la cosa molto seriamente.
 
La scrupolosa osservazione prosegue anche durante la cena, ma anche in quel frangente Matt e Dom sono impeccabili e non compiono nessun passo falso.
 
C’è anche da dire che Alfie, più che concentrarsi su loro due, così come sta facendo la sorella, il più discretamente possibile, preferisce dedicare la sua totale attenzione al piatto fumante di pasta al sugo che fa bella mostra di sé davanti ai suoi occhi.
 
Frankie beve, mangia, chiacchiera, ride e scherza, ignaro di tutto.
 
A fine cena, dopo che Matt e Dom hanno sistemato la cucina, aiutati dai bambini, si accomodano tutti in salotto, davanti al grande televisore a 32 pollici che offre loro una spensierata commedia, adatta alle famiglie, quelle contrassegnate dal pallino verde.
 
Matt e Dom sono seduti sul divano centrale, vicini, ma non è quella vicinanza tale da indurli in tentazione, mentre i tre pargoletti, nonostante siano disponibili altri divani, preferiscono starsene sdraiati sul tappeto, con i gomiti poggiati per reggersi la testa fra le mani.
 
Nonostante il film catturi il loro interesse, ogni tanto AvaJoe e Alfie si girano indietro a controllare gli zii, ma ancora una volta non colgono niente.
 
Il momento più tenero a cui riescono ad assistere è quando, prendendo nello stesso momento le bottigliette di birra dallo stesso tavolino, senza che entrambi distolgano lo sguardo dal televisore, le loro mani finiscono per sfiorarsi.
 
Matthew e Dominic sussultano leggermente, tirano via la mano e riprendono le rispettive bottiglie, senza toccarsi, scostandosi maggiormente l’uno dall’altro, non senza prima essersi scambiati un fuggevole sorriso.
 
Ma per i due curiosissimi bambini è ancora troppo poco.
 
Il tempo passa in fretta, mentre il film prosegue. I bambini lo guardano divertiti, commentandolo di tanto in tanto.
 
Per lo più, Matt è impegnato a tenere il conto delle pubblicità occulte, vale a dire il più patetico dei tentativi di subliminazione mentale, e degli errori della regia, mentre Dom si concentra sugli abiti che indossano i protagonisti principali,  cercando di riconoscerne lo stilista e prendendo qualche intrigante spunto per la sua prossima ondata di shopping.
 
Poco dopo il film, i bambini manifestano chiari segni di stanchezza. Significa che è ora di portarli a letto ed è quello che provvedono a fare i due adulti.
 
Ben presto sono già tutti e tre a letto, con l’espressione assonnata, ma proprio quando Matt e Dom stanno per andarsene, spegnendo la luce, AvaJoe li chiama.
 
“Zietti, io così non riesco a dormire… “ mugola la bambina e, come una reazione a catena, anche i suoi fratelli le danno man forte.
 
“Volete un’altra favoletta?” chiede loro Matt.
 
< Oddio, no, e ora che mi invento? > si domanda già preoccupato, ma vede con sollievo i bimbi scuotere la testa negativamente.
 
“No, niente favoletta. Però.. ci potete cantare una ninna-nanna?” chiarisce la piccina.
 
“Volete dire  se * lui * ve la può cantare. Davvero, quando si tratta di canto, non sono la persona più adatta.” riconosce mestamente Dominic. “Però lo ascolto più che volentieri.” aggiunge, voltandosi verso Matt, che sembra in evidente difficoltà.
 
“Ninna-nanna? Vale a dire quella cosa sdolcinata, melensa, lagnosa, che fa dormire? Ma io non ne conosco nemmeno una e ho rimosso quelle che mi cantavano da piccolo… se mai me ne hanno cantate!” borbotta il frontman.
 
“Papà ce ne canta sempre una bellissima, che ha scritto lui.” racconta Alfie.
 
“Quando lui non c’è, mamma prova a cantarla, ma lei non è brava come il papà.” rivela Frankie.
 
Il demone della competizione torna ad invadere l’animo di Matthew.
 
“Posso cantarvela anch’io. Ora chiamiamo un attimo il vostro papà, me la faccio spiegare e … “ decide Matt, già armato di cellulare, ma Dom lo ferma.
 
“No, Bells, che fai? Rifletti. Vuoi davvero disturbare Chris e Kelly a quest’ora, mentre sono in vacanza e, molto probabilmente, staranno facendo tu-sai-cosa?” gli fa notare pazientemente.
 
“Uh! Hai ragione, non è una buona idea.” ammette Matt, riponendo il cellulare. “Bambini, a voi va bene qualsiasi cosa, giusto?”  domanda loro.
 
I bambini annuiscono con convinzione.
 
“A Netali puoi… “ comincia a cantare Matt, col suo improbabile Italiano.
 
I bambini lo guardano sconcertati, ma Dom lo ferma all’istante, tappandogli la bocca.
 
“Accidenti, Bells, quella * non * è una ninna-nanna!” precisa, esasperato. “Vieni con me, so io cosa fare!” aggiunge subito dopo, trascinandolo fuori dalla stanza con sé.
 
“Torniamo subito, bambini!” li avvisa Matt, prima di sparire con il compagno.
 
E sono di parola.
 
Qualche minuto dopo fanno ritorno, Matt con una chitarra acustica, la stessa che usa per far lezione ad AvaJoe, per la precisione quella blu che gli ha regalato Dom la notte che hanno festeggiato in spiaggia.
 
Dom invece tiene in mano maracas, un tamburello e un triangolo.
 
Del resto, in quella casa è possibile trovare ogni genere di strumento.
 
Si siedono vicino ai bambini, che li osservano incantati.
 
Matt imbraccia la chitarra, Dom impugna le maracas. Il primo comincia un leggero arpeggio, improvvisato, il secondo cerca di accompagnarlo con il giusto ritmo, alternando anche l’utilizzo di tamburello e triangolo.
 
Le note si fanno sempre più dolci, e il tintinnio altro non fa che cullare i bambini che lo ascoltano.
 
Ogni tanto Matt accompagna qualche gorgheggio dei suoi alla melodia che stanno suonando, aggiungendo anche frasi come ‘Dormite qui, dormite adesso ‘ .
 
E i piccoli sembrano seguire quel consiglio cantato, perché chiudono gli occhi e si addormentano.
 
Matt e Dom smettono di suonare, raccogliendo i loro strumenti e lasciando la stanza, nel modo più silenzioso possibile.
 
Non appena se ne vanno, AvaJoe, che ha solo finto di addormentarsi, scuote Alfie, che invece sembra essersi addormentato sul serio.
 
“Andiamo, adesso è il momento giusto!”  esclama la bambina.
 
“Ma io ho sonno… “ borbotta il fratello, restio ad alzarsi.
 
“Ci vorrà un attimo, dopo abbiamo tutto il tempo per dormire!” insiste lei, tirandolo giù dal letto e uscendo con lui dalla stanza, senza far alcun rumore, tenendosi a distanza di sicurezza dai due adulti che percorrono il corridoio.
 
Ebbene sì, nonostante siano da poco passate le 23:00, stanno andando a dormire anche loro. Fare i baby-sitter a tempo pieno è un’attività davvero stancante, soprattutto con quelle tre adorabili, piccole pesti con l’argento vivo addosso.
 
 
 
“Niente male l’idea della ninna-nanna improvvisata.” commenta Matt.
 
“Mi è venuta in mente così, di getto, ma non avrei mai pensato che potesse funzionare davvero.” replica Dom.
 
“Potremmo far uscire una compilation con varie ninna-nanne suonate da te e me. I più piccoli dei nostri fan lo apprezzerebbero.” propone Matt.
 
“Certo che tu hai una vera e propria fissa col far uscire compilation a destra e manca!” lo sbeffeggia il biondo, ridendo.
 
“Sarà che mi manca uscire con un nuovo album. Presto comincerò a lavorarci… “ medita il moro.
 
I due proseguono il loro cammino, arrivando in prossimità della stanza di Matthew.
 
Alfie e AvaJoe continuano a seguirli, discreti, sgusciando all’interno del bagno che si trova a metà corridoio.
 
Sporgendosi leggermente dallo stipite della porta, possono vederli nitidamente, anche se non riescono a sentire i loro discorsi.
 
“Bene. Eccoci qui. Non ti sembriamo due adolescenti che rientrano dal loro primo appuntamento?” gli sorride Matt.
 
“Sì, è vero. Solo che.. chi è il ragazzo, chi la ragazza?” domanda Dom, divertito.
 
“Beh, visto che sei tu ad aver riaccompagnato me, direi che la ragazza sono io!” ridacchia Matt.
 
“Allora per una volta sei tu Giulietta!” lo prende in giro Dominic.
 
“Che vuoi che ti dica? Ogni tanto è bello invertire i ruoli… “ gli fa l’occhiolino Matthew. “Hey, perché non vieni da me?” lo invita, subito dopo.
 
“Che ragazza di facili costumi sei! Dico io, invitare subito gente in casa, al primo appuntamento!” scherza Dom, ma poi si fa più serio. “Mi piacerebbe… ma, lo sai, non è il caso. Già stamattina abbiamo rischiato grosso.” gli fa notare.
 
“Sì, hai ragione. mi rassegnerò ad un’altra notte senza te.” s’imbroncia Matt. “Però.. se il primo appuntamento è andato bene, quando finisce ci si saluta in un certo modo… “ aggiunge suggestivo, con un tono suadente.
 
“E’ vero, ma… non esageriamo, se no divento io  il ragazzo di facili costumi!” ridacchia Dom. “Cherie, accontentati di questo.” mormora, sporgendosi verso di lui per dargli un dolcissimo bacio, a fior di labbra, accarezzandogli il viso.
 
 
“Si sono baciati!” esclama Alfie.
 
“Sì. Che bellini!” sospira AvaJoe.
 
 “Buonanotte, Matthew.” gli sorride Dom, pronto ad avviarsi verso quella che momentaneamente è la sua stanza.
 
“Buonanotte, Dominic.”  gli sorride Matt, chiudendo la porta.
 
AvaJoe e Alfie aspettano che la via sia completamente libera, prima di far ritorno alla loro stanza, soddisfatti dalla loro missione pienamente riuscita.
 
TBC
 
Il prossimo capitolo (sì, stavolta DEVE essere così, anche perché se no non posso mandare avanti ‘A day like… ‘ ) sarà l’ultimo… che dirvi? Aspettatevi molto dagli adorabili pargoletti!
 
Ah sì, piccola precisazione, alcune parti dove parlano i bambini sono volutamente sgrammaticate.. anche perché difficilmente a quell’età si può conoscere l’uso del congiuntivo e via dicendo! ;)
 
Nel frattempo spero vi sia piaciuta anche questa parte, se trovate il tempo per lasciarmi un parere, mi farete mooooooooooolto felice.
 
A presto… vabbè non troppo, mi conoscete ormai, ah ah.
 
 
 

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Capitolo 7
*** VII: Caught off guard (I) ***


Buonaseraaaaaaaaaaaaaa!
 
In colossale ritardo anche stavolta…
 
Grazie, grazie, mille grazie, ragazzuole, siete splendide a dir poco!!!!
 
Excel: tranquilla, cawa, capita di non vedere qualche capitolo ;) Sono contenta che ti piaccia AvaJoe! ^^ Ora ne combina un’altra delle sue.
 
Easily Forgotten: lol per il sottotitolo che hai dato al capitolo, tra l’altro azzeccato ah ah. Sono felice ti sia piaciuta quella parte. Ti ringrazio di cuore per i complimenti, troppo buona!
Sì, è l’ultimo capitolo, ma…. vabbè, lo dico dopo.
 
Glitter Princess: ma dài, parlate allo stesso modo, ahaha. Vabbè.. un po’ vi assomiglio anch’io mi sa. Aaaawww grazie infinte per le bellissime cose che m’hai detto, troppo buona.
ahahaha , super lol il commento sull’elenco telefonico.. ad ogni modo concordo.. anzi a me basterebbe la guida telefonica alla sezione ‘R ‘… oh, come sono perfida col povero Mattie! <3
Oddio.. la ff con Adam sta in alto mare, la mia socia praticamente la do per dispersa (nonostante l’ultima volte mi ha detto che ha un bel po’ di idee.. non so quali però!).. ma tu non desistere, prima o poi continua anche quella ;P
 
Woby: awwww, tesowa, felicissima di averti regalato un sorriso, spero di bissare. Sono contenta che ti sian piaciute quelle scene, quanto al Dom attivo….riassumerei il tutto con… sbav!!
 
Lady: aaawwwwwww, ma quante cose meravigliose mi dici ogni volta, cawa?
Frankie è sempre anche nella mia top list, ma pure gli altri due meritano ;)
lol per quello che hai detto su AvaJoe… mi sa che hai ragione ahaha.
* ricambia l’abbraccio stritolatore *
 
 
G: : aaaaaaaaw, grazie infinite, cawa! ahhaha, sappi che adoro i tuoi poemi sproloquianti!! zì, loro che adottano un bimbo è un’immagine così pucciosa (i miei Sim Matt e Sim Dom con la piccina che hanno adottato sono stati molto amorevoli, lo sono anche ora che  è cresciuta ma erano più patati quando si alzavano a turno nel cuore della notte quando piangeva e andavano alla culla, aww. Sì, i Sims mi hanno incasinato il cervello, lo ammetto. Non che prima fosse già messo benissimo!)
lol sullo Zeta leopardato, bellissimo!
Felicissima ti sia piaciuta la scena della ninna nanna! ^^
Grazie di cuore, come sempre!!!!
 
 
Lilla: Oh. My. God. Tesowina mia, che dirti? Accidenti, hai ragione a dire che quando lasci un commento ti ci vuole del tempo… io sono rimasta senza parole per quel che mi hai scritto. Ti urlerei 200 volte ‘graaaaaaaaaaaaaaaaaazieeeeeee!!! ‘ ma non credo sia sufficiente. Sono commossa, davvero, sei un concentrato di gentilezza e bontà! Sono ultra felice che questa storiella ti abbia fatto ridere, è il suo principale obiettivo.. l’altro creda sia far esclamare ‘aaaawwwww!’ , ahaha.
Grazie infinite di tutti i quotes, non sai quanto li apprezzo.
Ma guarda, io stravedo a dir poco per Gaia e Jess (quelle vere!) e ci sto malissimo quando le bistrattano in certe FF , l’ho ribadito 200 volte che sia Gaia che Jess in questa serie sono OOC colossali, mi servivano odiose e così le ho rese.. * chiede umilmente perdono *
Di nuovo graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazieeeeeeeeeeee!!!
Silvy, lo so che sei sommersa di impegni e presissima, ma, sigh… lo sai quanto conta il tuo parere per me.. però ti ringrazio comunque…  * abbraccia e fa pat pat *
 
Ok, veniamo al capitolo. Sì, è l’ultimo, ma il punto è che mi è uscito talmente chilometrico che devo dividerlo per forza in due, altrimenti vi sovraccarico di cose…  
Mi perdonate?
 
Considerando che l’altra metà su carta è già completa e devo solo trascriverla non ci dovrei mettere molto con l’aggiornamento.
 
E dopo aver profanato Romeo&Giulietta, Sherlock Holmes e il Dott.Watson, Qui, Quo, Qua, Spiderman, Dracula e qualcos’altro che probabilmente sto dimenticando… ta dan, stavolta sono riuscita a stravolgere pure uno dei più grandi classici : Biancaneve.
 
Ed è una cosa di cui vado spudoratamente fiera! ;P
 
 
 
Capitolo VII: Caught off guard (I)
 
 
******************** (Contemporaneamente)
 
Chris e Kelly si stanno godendo decisamente un bel momento nella loro sontuosa camera da letto del Grand Hotel Westin  a Venezia.
 
“Wow, Chris, direi che stare in vacanza ti fa decisamente bene!” esclama Kelly, pienamente appagata, riemergendo dalle coperte bianche  e guardando fuori dai vetri della terrazza che da sul Canal Grande.
 
“Sì, lo credo anch’io, anche se secondo me il meglio l’abbiamo dato prima, nella vasca idromassaggio.” sostiene il marito, allungando un braccio per accarezzarle i capelli.
 
“Senza dubbio. Saranno state tutte quelle bollicine o le bollicine dello champagne con cui abbiamo brindato, ma ci siamo scatenati!” approva la moglie, sorridendo a quel ricordo nemmeno troppo remoto. “Insomma, se non ci stiamo attenti, qui ci scappa il quarto figlio!” ridacchia, ma si allarma quando vede che suo marito non sta ridendo affatto.
 
“Non sarebbe tanto male come idea.” obietta lui.
 
“Ma caro… quattro figli!” cerca di farlo ragionare la sua consorte.
 
“Appunto. Il quarto album è già uscito. Il quarto figlio ancora no.” le fa notare lui.
 
“Dannazione, Chris! Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo andare di pari passo con la discografia dei Muse!” protesta lei.
 
“Però finora ha portato fortuna. Anzi, ringrazia il cielo che non consideriamo ‘Hullabaloo ‘ come un vero e proprio album, altrimenti saremmo indietro di due figli!” ribatte Chris.
 
“Quindi ti dovrei essere pure riconoscente?” alza gli occhi la moglie, scostandosi da lui.
 
“Sì, ma non solo. Dovresti anche smettere di prendere la pillola.” la consiglia lui.
 
“Ma io non so se…”
 
“Oh, andiamo, Kelly, pensa a quando terrai fra le tue braccia un altro frugoletto.” mormora il suo consorte, baciandole una tempia.
 
“Non vale così, lo sai che è il mio punto debole.” protesta debolmente la donna, mentre sta già accarezzando col pensiero quell’eventualità.
 
“Anche se l’ideale sarebbe provarci adesso. La vacanza dona quel giusto stato di relax e spensieratezza, che consente alla donna di aumentare la propria fertilità.” la erudisce Chris.
 
“Premesso che per stasera lo spettacolo finisce qui, perché, al contrario del vostro gruppo, io non concedo bis, mi spieghi un po’, Mr. Ginecologo-mancato, tutte queste cose Lei come le sa?” lo sbeffeggia Kelly.
 
“L’ho letto su ‘Tutto Donna‘.” si giustifica Chris, ma così facendo capisce di essersi cacciato in un guaio ben più grosso.
 
“No, scusa, fammi capire un attimo. *Tu* leggi ‘Tutto Donna’ ?!” scoppia a ridere la moglie.
 
“Hey! Sappi che l’ho comprato solo perché all’interno c’era un interessantissimo dossier sulle birre in tutto il mondo.” si inventa prontamente lui.
 
“Su *’Tutto Donna’*?” ribatte lei, scrutandolo con aria scettica.
 
“E allora? Anche a voi donne piace la birra!” argomenta lui, un po’ stizzito.
 
“Questo è vero.” riconosce Kelly.
 
 < Meno male che se l’è bevuta. Non è vero niente. Ho comprato quella rivista solo perché in omaggio c’era un tamburello per il ricamo che è un vero spettacolo! del resto ormai l’uncinetto non ha più niente da insegnarmi e io ho bisogno di nuove sfide! > riflette Chris, senza darlo minimamente a vedere.
 
“Più che ai nostri figli futuri, stavo pensando a quelli che già abbiamo. A te non mancano?” mormora Kelly, nostalgica, stringendosi al suo uomo.
 
“Da morire. E poi senza i ‘Che cosa vuol dire ? ‘ di Frankie non è la stessa cosa!” ridacchia Chris, per poi lasciarsi pervadere dalla stessa nostalgia.
 
“Hai in mente quello che ho in mente io, amore?” lo esorta Kelly.
 
“Intendi andarli a prendere domani, anziché fra due giorni?” intuisce Chris.
 
“Beh, vedila così. Facciamo un favore a Dom e Matt. Sono certa che non vedono l’ora di starsene un po’ da soli.” commenta lei.
 
“Tesoro, ti prego, evita di fornire alla mia mente immagini di cui farebbe volentieri a meno!” si lamenta Chris, con un’espressione disgustata.
 
“Scusami. il punto è … ce li andiamo a riprendere, allora?” chiede Kelly, speranzosa.
 
“Ci puoi scommettere! Prenderemo l’aereo in tarda mattinata, così nel pomeriggio saremo a Como. In più al mattino avremo tutto il tempo per fare qualche ultimo acquisto natalizio nel Duty Free.” propone lui.
 
“Oh, Chris, ti amo così tanto, quando la pensiamo allo stesso modo!” lo abbraccia festosa lei.
 
“Solo in quel caso?” si imbroncia lui.
 
“Vieni qui, mio bel ragazzone insicuro!” sorride Kelly, prendendogli il viso fra le mani e dandogli un bacio che gli leva ogni dubbio.
 
 
 
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La mattinata a Villa Bellini scorre in modo veloce e piacevole.
 
L’occupazione principale è proseguire con le lezioni di musica per i fratelli più grandi, mentre Frankie si piazza davanti alla televisione, catturato da qualche cartone particolarmente interessante.
 
Questo prima di mettersi a fare i capricci, al limite dell’isteria, affinché Dom lo vesta con gli abiti che gli ha comprato due giorni prima.
 
Alla scampagnata al Lago, per il biondo era stato sufficiente dirgli ‘Ti si potrebbero sporcare, strappare o rovinare i vestiti!’ per farlo desistere e farlo optare per dei più pratici e comodi jeans e felpa.
 
Ma quella mattina non hanno scusanti e il piccolo sembra davvero irremovibile sulle sue decisioni.
 
Del resto, hanno ben poco da lamentarsi, sia Dom che Matt: il primo perché adora vestire il bambino in quel modo, il secondo perché adora assistere a quella scena, notando la cura, l’attenzione e la pazienza con cui lo abbiglia Dom.
 
< Non c’è dubbio, è un papà nato! > pensa il bel moro, intenerito, mentre li guarda.
 
Una volta che Frankie è pronto, cappello texano compreso, saltella tutto felice e si stima, rimirandosi davanti allo specchio, soddisfatto di esser riuscito nel suo intento.
 
Tutti e tre fanno ritorno in salotto, dove la lezione continua fino all’ora di pranzo.
 
Stavolta, mettendosi d’accordo fin dal principio, Matt e Dom riescono a farsi aiutare dai bambini, per preparare una torta salata che si rivela un vero successo.
 
Solo Frankie si dissocia e li guarda a debita distanza, ma solo per non sporcarsi i suoi vestiti.
Stessa ragione, per cui, una volta a tavola, si avvolge attorno uno strofinaccio, per proteggersi dalle eventuali, temute macchie.
 
Mentre mangiano, orgogliosi dopo le loro fatiche, Matthew nota che AvaJoe ha l’aria un po’ imbronciata.
 
“Hey, principessina, che c’è?” le chiede, facendole un buffetto sulla guancia.
 
“Niente, zio Matt. Con la chitarra mi sto divertendo tanto, anche se è difficilissima. Solo che è molto più bella quella che ho trovato nella sala prove.” commenta la bimba.
 
“Beh, ma è rossa anche quella che ti ho comprato.” le fa notare lui.
 
“Sì, ma la tua luccica!” puntualizza la bimba.
 
Matthew ridacchia.
 
“Ma allora si tratta solo di questo. Finisci di mangiare e non preoccuparti: lo zio Matt ha la soluzione.” le fa l’occhiolino e la bambina annuisce soddisfatta, obbedendo, con il sorriso che torna ad illuminarle il volto.
 
Dalla sua posizione, Dominic ha assistito alla loro chiacchierata, guardando intenerito Matt.
 
< Non c’è dubbio, è un papà nato! > stabilisce silenziosamente il bel biondo, con un sorrisone, prima di accertarsi che gli altri due bambini non abbiano bisogno di qualcosa.
 
A fine pranzo, mentre Dom provvede a liberare Frankie dalla prigionia del mega-tovagliolo e si intrattiene con lui e Alfie,  Matt porta AvaJoe nella sala prove, assieme alla chitarra che le ha comprato.
 
“Aspettami qui, torno subito.” si raccomanda Matt, ma è di parola, perché dopo qualche minuto fa ritorno dalla sua stanza, tenendo in mano qualcosa che attira subito l’attenzione della piccola.
 
“E quelli che cosa sono?” gli domanda.
 
Matt prende la chitarra che la bambina ha appoggiato al muro e la distende a terra, inginocchiandosi accanto.
 
“Sta’ a vedere!” le sorride lui, aprendo il primo tubetto e premendone l’estremità, facendo uscire dall’apposito foro una sostanza fredda e gelatinosa, che poi cosparge con le dita lungo la parte della chitarra che costeggia i pick-up.
 
La piccola osserva il tutto con la meraviglia negli occhi.
 
“Ma… sta luccicando!” esclama, sfoderandogli un grandissimo sorriso e saltellando in preda all’euforia.
 
“Proprio così. Comincia ad assomigliare di più alla mia, non credi?” commenta lui e lei annuisce contenta.
 
< Si fa per dire. Ovvio che la mia amata Glitterati è unica ed inimitabile! > rimugina lui.
 
“Questa è solo una piccola parte, andrebbe completata tutta. Ti va se lo lascio fare a te?”
 
AvaJoe approva entusiasta, prendendo i due tubetti di glitter rosso che le consegna.
 
“Perfetto. Hai visto come ho fatto io, no? E’ semplice.” continua e la bimba annuisce una seconda volta.
 
“Allora io torno in cucina a dare una mano allo zio Dom a pulire tutto. Mi raccomando, non sporcare il pavimento.” l’avvisa lui.
 
“Non preoccuparti, ci starò attenta. Tu va’ … se lo zio Dom ha bisogno di te!” lo esorta la bimba.
 
Matthew lascia la stanza, voltandosi a guardarla un po’ stranito.
 
< E’ solo la mia impressione… o sembrava volesse alludere a qualcosa? > si gratta la testa il moro, allontanandosi.
 
Rimasta sola, con tutta la cautela e la precisione possibili, AvaJoe ripete l’operazione compiuta precedentemente da Matt, appagata dal risultato.
 
“Luccica!” esclama, affascinata, osservando con curiosità il tubetto rosso. Lo preme all’estremità, facendone uscire un piccolo quantitativo, ma stavolta se lo spalma sul dorso della mano sinistra, ammirandosi al termine di quel procedimento.
 
“Luccico!” esclama, ancora più felice.
 
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Nel giro di mezz’oretta, Dom e Matt hanno sistemato l’intera cucina, che ora brilla come uno specchio, tanto che Dom ne approfitta per rimirarsi, riflesso tra i fornelli.
 
“Dominic! Sei peggio della Matrigna di Biancaneve con lo Specchio Magico!” lo prende in giro Matthew.
 
“Magari fossi lei! Aveva uno specchio parlante, ti rendi conto?” commenta il biondo, con l’aria sognante.
 
“Beh, se vuoi posso dirtelo io ogni giorno che tu sei il più bello del Reame. Al contrario dello specchio, non ti darò mai una notizia sgradita, il più bello sarai solo e soltanto tu. Sempre.” gli sorride Matt, prendendogli le mani nelle sue, approfittando del fatto che AvaJoe è in sala prove e Alfie e Frankie sono tutti indaffarati a giocare insieme in salotto.
 
Dom gli sorride di rimando.
 
“Matthew, tu credi che la Matrigna di Biancaneve avesse una tresca con il suo Specchio Magico?” insinua lui, accarezzandogli le dita, una ad una.
 
“Ne sono più che certo!” annuisce l’altro e i due amanti non resistono all’impulso di scambiarsi un velocissimo bacetto.
 
“Matt, ma che sta facendo Ava in sala prove? L’hai mandata a suonare lì?” gli domanda il batterista.
 
“No, non sta suonando, le ho dato qualcosa con cui decorarsi la sua chitarra.” spiega il cantante.
 
Dom si mette subito sull’apprensivo andante.
 
“Bells, ti prego, dimmi che le hai dato dei trasferelli.”
 
“No.”
 
“Adesivi?” ritenta il biondo, sempre più inquieto.
 
“Per carità! Molto meglio. E poi si sa, c’è una sola cosa che può decorare una chitarra come si deve!” afferma il pianista, con fierezza.
 
“Dannazione, Bells! Hai lasciato Ava da sola con il glitter!” lo rimprovera il percussionista.
 
“Tranquillo, m’ha promesso che ci starà attenta a non sporcare il pavimento.” lo rassicura Matt, con tono estremamente calmo.
 
“Non è il pavimento che mi preoccupa, quello dovrebbe essere l’ultimo dei nostri problemi!” ribatte Dom.
 
“Ma allora per che cos’è che ti agiti tant… Oh!” giunge alla giusta conclusione anche il suo compagno, precipitandosi alla sala prove.
 
Non appena abbassa la maniglia e spinge la porta, vede proprio quello che soprattutto Dom temeva.
 
“Guardami, zio Matt, brillo tutta! Come le fate!” gioisce la bambina, coperta di glitter sulle mani, le parti di braccia e gambe che il suo vestitino bianco a fiori le lascia scoperte, il collo e il viso, dove, per gran fortuna dei due padroni di casa, è stata abbastanza coscienziosa da evitare la zona attorno alla bocca e agli occhi.
Il glitter fa scintillante mostra di sé, indisturbato, anche fra i suoi capelli.
 
“Sì… lo vedo.” borbotta perplesso il suo interlocutore.
 
“Matt, ci sono novità!” esclama Dom, trepidante, ma perde la sua spensieratezza all’istante, appena vede la bambina.
 
“Accidenti! E’ anche peggio di quel che credessi.” commenta.
 
“Già. però dimmi le novità, così mi distraggo un attimo.” lo esorta il moro.
 
“Alla luce di quel che ho visto, posso dirti che allora le novità non sono affatto incoraggianti. Ha chiamato Chris.”
 
“Meno male. In effetti, ne parlavamo prima. Era strano che lui e Kelly non si fossero fatti sentire per tutta la mattina.” lo interrompe Matt.
 
 
“Questo è perché stavano progettando qualcosa di più elaborato del semplice farsi sentire. Hanno deciso di venire qui, Matt.” lo avverte il biondo.
 
“Qui? Vuoi dire che sono già in viaggio da Milano? Oddio, ci resta pochissimo tempo! Dobbiamo subito portare Ava sotto la doccia."
 
“Cosa? No, io non voglio fare la doccia, voglio fare la fatina!” protesta la bimba.
 
“Ava, ti prego, non ti ci mettere anche tu.” sospira Matt, esasperato.
 
“No, non hai capito. Loro sono già * qui *. Fuori da casa nostra.” specifica Dom, visibilmente agitato. “E Alfie ha sentito tutto ed è già andato ad aprir loro la porta.” lo informa.
 
“Oh, no, è la fine!” si dispera il moro.
 
Mentre i due adulti sono in stato di allarme, Ava Joe ne approfitta per uscire fuori dalla stanza, prima che loro la possano fermare.
 
“Che bello, che bello, ci sono mamma e papà!” esclama felice, correndo via, seguita da Dom e Matt, gettati nel panico più totale.
 
Alfie è già corso incontro ai genitori e li sta abbracciando, mentre fa loro strada verso il soggiorno.
 
“Papà! Mamma! Che bella sorpresa! Vi devo far sentire come sto diventando bravo a suonar la batteria.” esclama il primogenito.
 
“Non lo metto in dubbio.” ridacchia Chris, scompigliandogli affettuosamente i capelli, mentre Kelly ha già alzato lo sguardo, incontrando quello della figlioletta.
 
“Ava!” sussulta la donna, sconvolta.
 
L’agitazione che traspare nel tono di voce della moglie cattura l’attenzione di Chris, che si volta nella sua stessa direzione.
 
“Oh, mio dio, Ava, che ti è successo?” esclama, sotto shock.
 
“Bello, vero? Avete visto come brillo?” sorride la piccola, continuando a fare giravolte, per mostrarsi meglio.
 
“Che figo! Come hai fatto?” approva Alfie, incuriosito.
 
“Cosa accidenti avete fatto alla mia bambina?” ringhia Chris, rivolto ai suoi due amici, nonostante in quel preciso momento non li stia esattamente considerando alla stregua di amici.
 
“Non l’ho fatto apposta. Prima le ho dato un po’ di glitter, perché volevo che decorasse la sua chitarra… non se stessa!” spiega Matt, avvilito, chinando il capo mestamente.
 
“Andiamo, alla fine non è successo nulla di così grave o irreparabile . Insomma, non è nulla che una bella doccia non possa risolvere.” sdrammatizza Dom.
 
“Ho già detto che la doccia non la voglio fare!” pesta i piedi AvaJoe, incrociando le braccia, imbronciata.
 
“Oh, sì, una doccia la farai eccome, Signorinella!” le impone suo padre, con un tono che non ammette repliche.
 
“Comunque, ha ragione Dom, davvero, non è nulla di allarmante. E’ lo stesso glitter che ho usato su di me, ai concerti di quest’estate e non è mai successo nulla di nocivo.” assicura Matthew.
 
“Invece, secondo me, qualche danno cerebrale deve avertelo causato. Voglio dire.. dare del glitter a una bambina così piccola.. e lasciarla sola! Dovevi starci più attento!” lo sgrida Kelly, mentre ispeziona meglio la figlia.
 
“Kelly, sta’ tranquilla, te l’abbiamo già detto: una doccia e va via tutto.” ribadisce il frontman.
 
“Già, ma nel caso di Matt l’impresa più ardua era riuscire a fargli fare una doccia a fine concerto!” lo prende in giro Dominic.
 
“Beh, devo dire che Dom ha sempre argomentazioni molto persuasive per farmi fare la doccia.” mormora Matt, lanciandogli un’occhiata fugace.
 
Chris si schiarisce la voce e i due si ravvedono.
 
“Intendo dire che sa essere molto insistente.” si affretta ad aggiungere all’istante Matt, per salvare le apparenze.
 
(Fine I)
 
 
OK, questa era la prima parte del disastro naturale… e ve lo anticipo, già, è la meno preoccupante!
 
Pronti a scoprire cos’altro combineranno le tre piccole pesti?
 
Appuntamento alla parte conclusiva, dove le sorprese non mancheranno! ^^
 
 
Come sempre, spero vi piaccia, ma liberi di… eddài, ormai lo sapete! ;)

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Capitolo 8
*** VII: Caught off guard (II) ***


Yessssssss!!!
Finalmente ce l’ho fatta a finire il capitolo!!
 
Scusate ma è che smanio dalla voglia di farvelo leggere ;P
 
Io personalmente mi sono stra-divertita a immaginarlo e scriverlo… spero vi faccia lo stesso effetto.
 
ah.. piccola anticipazione: state all’erta , ci sarà anche Pinkie ;)
 
ah già.. ovvio, prima i ringraziamenti!!!
 
grazie alla fedelissime.. uhmm siete rimaste pochine (sì, vabbè, colpa mia, così imparo a dimezzare i capitoli, solo che davvero.. diventava una cosa troppo chilometrica, da malditesta!! ) , ma siete tenaci, vi adowoooooooo !!!
 
 
Excell (va bene se ti chiamo Mary?) : aaaaaaaaaaaaaw, tesowa , grazie infinite, felicissima ti sia piaciuta Ava, ora sta a vedere che combinano gli altri due! ;P
uh grazie per aver notato sia Chris che i pensieri uguali dei piccioncini.
 
 
Woby: aaaaaaaww, sei sempre splendida! eh sì, tu cuore di mamma lo capisci quando manca un figlio ! ;) aaawww felicissima ti sia piaciuto il grande classico stravolto!! Lol perché bacchetti Kelly ahaha!!
 
Glitter Princess: aaaaaaaaaw, tesowa, m’hai fatto morire dicendo che Ava è tua figlia, ahaha! e anche tu a bacchettare Kelly , ahaha.. scommettiamo che ora quella grande donna si fa valere? Promesso, ora saprai tutto, cawa!!
 
Lady: aaaaaaaaw, cawa, ma così mi fai arrossire tutta!!! Troppo troppo gentile (e poi amore sfrenato per gli 883, mi hanno accompagnato nell’adolescenza eh eh! ) .
Però sì, questa è davvero l’ultima parte (anche se è ricca!) , però mi resta sempre ‘A day… ‘ e chissà che altro.. dipende se mi viene o meno un’idea valida per mandar avanti le avventure di questi pazzerelli! Felice che ti sia piaciuta la scena del Glitter. Dom è bello oltre l’impossibile (nonostante io sia una Bellers!)
stra felice che ti piacciano sempre i frugoletti, non mi stancherò mai di sentirtelo dire ^^
eh sì Chris e Kelly se la sono spassata.. tra un po’ ridono un po' meno, specie Chris, lol!
* ricambia l’abbraccio *
 
Marti: tranquilla, non esistono ritardi! Awww, grazie mille, cawa, sì fidati, quella era solo la punta dell’iceberg del.. disastro, lol! Felice che ti siano piaciuti Chris e Kelly e grazie per aver notato la cosa del ‘papà nato ‘ . Sei sempre gentilissima!!
 
 
Ok, bando alle ciance, buona lettura:
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo VII: Caught off guard (II)
 
“Bene, ora ne manca solo uno all’appello. Dov’è Frankie?” domanda Chris.
 
“Non era con te in salotto?” domanda Dom ad Alfie.
 
“Sì, ma poi non l’ho più visto.” risponde il bambino, facendo spallucce.
 
“Però ti assicuriamo che c’era!” conferma Matthew.
 
“Non me ne faccio un accidenti delle vostre assicurazioni. ora dov’è?” domanda Chris, agitandosi.
 
“Sarà da qualche parte.” borbotta il moro.
 
“I miei complimenti, Bells, riesci ad essere un po’ più generico?” sbuffa Chris.
 
“Però, guarda il lato positivo, ce ne sono due su tre!” gli fa notare Dom.
 
“Non voglio guardare il lato positivo, voglio vedere mio figlio!” tuona il bassista.
 
“Sta’ calmo, tesoro. Lo conosci Frankie, no? Ci ha sentito arrivare e si sarà nascosto per farci una sorpresa.” commenta Kelly, molto più pacata.
 
I quattro adulti stanno per avviarsi nelle ricerche, quando qualcosa, o meglio qualcuno, li ferma.
 
“Zio Dom e zio Matt si sono baciati!” esclama festosa Ava Joe, scambiandosi uno sguardo complice con il fratello.
 
“E’ vero!” annuisce lui.
 
Matt e Dom sbiancano all’istante.
 
“Cosa? Ma sì… è normale, è un gesto di affetto tra amici.” cerca di salvar le apparenze Chris.
 
“Ma loro si vogliono bene come ve ne volete tu e mamma!” ribatte Alfie.
 
“Che cosa avete combinato?” ringhia Chris, rivolto ai suoi due compagni di band.
 
“Oh, mio Dio, devono averci visti prima, in cucina!” si allarma Dom.
 
“Complimenti, genio, ora hai apertamente affermato che ci siamo baciati.” alza gli occhi Matt.
 
“Tanto ormai ci hanno sgamato.” fa spallucce il suo compagno.
 
“Che bello! Allora vi siete dati i bacetti anche prima, in cucina!” esulta AvaJoe, saltellando.
 
“No, vi abbiamo visti ieri notte.” spiega Alfie.
 
“Ma… voi stavate dormendo!” protesta Matt.
 
“Frankie era l’unico che dormiva davvero, noi abbiamo fatto finta.” confessa AvaJoe.

“Oh, mio Dio, che cos’è che avete visto esattamente?” si allarma Kelly.
 
“Ok. A scanso di ogni equivoco, sappiate che non siamo andati più in là di questo.” spiega a tutti Dom, prima di prendere Matthew per le spalle, tirarlo a sé e dargli un velocissimo bacio a stampo sulla bocca.
 
“E questo dovrebbe tranquillizzarmi?” sbotta Chris.
 
“Sì, dovrebbe. Dài, caro, in fondo è una cosa carina e innocente.” sorride Kelly, che per un attimo ha temuto il peggio, ritrovando la sua consueta serenità.
 
“Hai visto come sono carini, mamma?” esulta AvaJoe, felice per averli rivisti in atteggiamenti teneri.
 
“Però, come mai gli zii fanno così? Di solito tu e il papà fate così.” le domanda Alfie, assalito dalla curiosità.
 
“Alfie, è complicato da spiegare.” comincia suo padre.
 
“Invece è più semplice di quello che credi.” lo interrompe sua madre.
 
“Kelly! Non vorrai… “ l’ammonisce Chris.
 
“E perché no? Tanto fra TV, internet e chissà che altro, prima o poi ne verrebbero a conoscenza comunque. E poi le nuove generazioni sono così precoci! Quindi, tanto vale spiegarglielo ora. Non voglio che i miei figli crescano facendo discriminazioni.” replica lei.
 
“Spiegarci cosa?” domanda AvaJoe.
 
“Vedete, bambini, l’amore è una cosa strana. Di solito a un maschietto, come il papà, piace una femminuccia, come la mamma. Si frequentano, si trovano bene insieme e finiscono per innamorarsi. Però può capitare che un maschietto si senta nello stesso modo, ma nei confronti di un altro maschietto, com’è successo ai vostri zii, che prima pensavano di star bene con le femminucce, ma si sbagliavano. E anche se è un po’ diverso, alla fine non cambia nulla, si tratta sempre dello stesso meraviglioso, puro, bellissimo sentimento.” spiega la donna.
 
I bambini la ascoltano incantati.
Chris la ascolta con una smorfia di disappunto.
Matt e Dom la ascoltano quasi commossi.
 
“Sapete, bambini, credo che Matt e io proviamo queste cose l’uno per l’altro, perché ci conosciamo da tantissimo tempo, siamo migliori amici da quando eravamo ragazzini.” confessa Dominic.
 
“Ma siete tanto amici anche del papà e lo conoscete dallo stesso tempo… perché non vi siete innamorati di lui?” chiede loro la bambina.
 
A quella prospettiva, Matt, Dom, ma soprattutto lo stesso Chris fanno una smorfia disgustatissima.
 
“Perché con Chris è soltanto amicizia, una bellissima e fortissima amicizia; ma tra Dom e me c’è sempre stato un qualcosa in più che non so spiegare, una sorta di elettricità. Ce ne dovevamo solo accorgere e finché non l’abbiamo fatto… era come se a entrambi mancasse qualcosa.” risponde Matt e perfino Chris, dopo una così sincera e tenera confessione, si ritrova a sorridere.
 
“Zio Matt e zio Dom si danno tanti bacini/ E poi vanno a comprare tanti bambini!” canterella la bimba, a mo’ di filastrocca.
 
“Ora non esageriamo.” ridacchia Kelly.
 
“Ma è vero, lo dicevano ieri, li abbiamo sentiti. E li vogliono chiamare come le canzoni!” conferma Alfie.
 
Chris e Kelly guardano allibiti Matt e Dom, che a loro volta guardano allibiti i due bambini.
 
< Rettifico tutto, non sono i figli di Sherlock Holmes, questi sono i figli di 007! > pensa Matt, sbalordito.
 
“Ehmm.. non ho idea di come abbiate fatto a sentirci, ma anche se fosse… non mi sembra il peggiore dei crimini, no? “ cerca di difendersi.
 
“Di certo non saremmo i primi a farlo.” gli da man forte Dominic.
 
“Io credo sia meglio fare un passo alla volta.” borbotta il loro amico.
 
“Sapete, anch’io ho un migliore amico, a scuola, si chiama Johnny! E io gli voglio un mondo di bene, è il bambino più simpatico, più divertente e superfantastico che c’è! Allora forse dovrei dargli un bacetto. “ riflette ad alta voce Alfie.
 
Chris per poco non rischia un arresto cardiaco.
 
“Figliolo no, che dici? Stai facendo confusione. “ gorgoglia.
 
“Oh, che tenero, hai già un migliore amico! Coltiva quell’amicizia più che puoi.” lo consiglia Dominic.
 
“Dommie, te lo immagini se anche noi fossimo già stati amici alla sua età?” lo guarda sognante Matt.
 
“Ecco, Alfie, li vedi? Mancano loro solo i simboli sul petto che sprigionano la luce, ma per il resto sono identici agli orsetti del cuore!” sorride la bambina, rivolgendosi al fratello.
 
Nel frattempo, Chris si è già avvicinato intimidatorio a Matt e Dom.
 
“Se Alfie mi diventa gay, non so cosa vi faccio!” li minaccia in un bisbiglio.
 
“Non stavamo andando a cercare Frankie?” ricorda a tutti Dom, prontamente, distogliendo anche Matt che già è partito per la tangenziale, figurandosi nella mente un tour dove tutti e tre indossano t-shirt con simboli che sprigionano luce.
 
Tutto a un tratto, sentono un leggero tonfo provenire dal piano di sopra, accompagnato a delle risatine ovattate.
 
Matthew capisce che quei rumori provengono dalla sua stanza e si precipita lì, seguito da tutti gli altri.
 
La prima cosa che nota è che il suo adorato trolley rosa shocking non è più appoggiato vicino al suo armadio, al muro, in piedi, ma giace sdraiato a terra.
 
“Per quante cose sappia fare il mio Pinkie, so per certo che ancora non ha imparato a camminare da solo!” commenta e mentre lo dice separa i due vani, che sono solo appoggiati l’uno all’altro, senza la chiusura ermetica delle doppie cerniere.
 
E al suo interno, trova Frankie che se la ride, prima di saltar fuori, festoso.
 
“Mamma, papà!” corre ad abbracciare i suoi genitori.
 
“Ma… come sei conciato?” domanda Chris, osservandolo esterrefatto, prima di incenerire con lo sguardo il responsabile.
 
“Tu! Che accidenti hai fatto al mio piccino?” sbraita, rivolto a Dom.
 
“Niente che non volesse anche lui. Non è un vero amore?” si difende il biondo.
 
“Devo ammettere che sta divinamente vestito così, il mio piccolo ometto!” sorride Kelly.
 
“Sì, sì, avete visto come sono trendy?” esclama Frankie, soddisfatto.
 
Intanto Matthew è impegnato a fissare il suo trolley con aria di rimprovero.
 
“Pinkie, brutto cattivo! Quante volte te l’ho detto? Non si mangiano le persone!” lo sgrida.
 
“Papà, perché lo zio Matt è arrabbiato con il suo trolley?” domanda AvaJoe.
 
“Perché lo zio Matt a volte è molto, molto strano.” risponde Chris.
 
“Vuol dire che anch’io posso parlare con la mia valigia di Hello Kitty?” deduce la figlioletta.
 
Matthew si gira di scatto, nella sua direzione, intrigato dall’argomento.
 
“Qualcuno ha detto Hello Kitty?” domanda.
 
“Oh, buon Gesù! Piantatela tutti e due. E’ un dato di fatto. Le valigie non parlano!” ribadisce Chris, esasperato.
 
Matt si avvicina ad AvaJoe.
 
“Ti assicuro che  il mio trolley lo fa.” bisbiglia, facendole l’occhiolino.
 
“Papà, papà, lo sai che adesso so che cosa voglio fare da grande!” lo informa Frankie, saltandogli in braccio.
 
“Non dirmi lo stilista!” si allarma il suo papà.
 
“No!” lo solleva il bimbo, con un’espressione disgustata.
 
“Allora, il calciatore? L’astronauta?” tira a indovinare Chris.
 
“No, no. Il politico!” rivela il figlioletto.
 
“Perché proprio il politico? Almeno lo sai cos’è?” gli domanda il papà, un po’ stupito.
 
“Sì, lo so, me l’ha spiegato lo zio Matt.”
 
Chris comincia a temere il peggio, ma non capisce perché Matt stia fissando suo figlio con un’espressione così demoralizzata.
 
“Non ci credo, Frankie, il politico? Dopo tutto quello che ci siamo detti.” brontola il chitarrista.
 
Il bambino segnala al papà di rimetterlo a terra e avanza in direzione del frontman.
 
“No, zio Matt, non hai capito. Voglio fare il politico, così poi divento Presidente e gli alieni mi cercano per diventare miei amici. Però sono sicuro che oltre agli Zetas ci sono anche gli alieni buoni e sono forti anche loro, forse anche più forti. Io mi faccio trovare da loro, divento loro amico così poi insieme andiamo a buttar giù gli altri governi, li boitocco… pasticcio i loro disegni!” spiega Frankie, entusiasta come non mai.
 
“Boicotto.” lo corregge Dom, ridacchiando.
 
“Perché mio figlio a soli quattro anni sa già cos’è un governo… e un boicottaggio?” domanda Chris, fissando basito gli altri due.
 
Matthew è tutto impegnato ad ammirare Frankie, con gli occhi luccicanti di fierezza.
 
“Frankie, sei la soddisfazione dello zio Matt!” esclama, abbracciandolo.
 
“Però, papà, non ci voglio più andare alla mia scuola… forse lì ci sono i bambini cattivi che poi mi fanno i dispetti!” protesta il piccolo.
 
“Chi ti ha messo in testa queste stupidaggini?” gli chiede Chris.
 
Dom fischietta per fingere indifferenza, ma si tradisce.
 
“Si può sapere che hai raccontato a mio figlio?” gli domanda Kelly, preoccupata.
 
“Non ti preoccupare, gli ho fatto solo un esempio.” la rassicura Dom. “Frankie, sta’ tranquillo, nessuno ti farà dispetti a scuola.” aggiunge, rivolto al piccolino, che annuisce convinto.
 
“Johnny non mi farebbe mai i dispetti!” afferma tronfio Alfie.
 
“Alfie, non ti ci mettere anche tu, adesso!” alza gli occhi Chris, mentre Kelly ridacchia.
 
Nel frattempo, l’attenzione di Frankie è catalizzata dalla sorella, che ancora non aveva visto bene.
 
“Che bello! Perché stai luccicando tutta?” le domanda.
 
“E’ una lunga storia.” risponde Kelly, sbrigativa. “Ma non durerà molto. Ora Ava va a farsi una bella doccia.” aggiunge subito dopo, incurante della figlia che manifesta il suo disappunto.
 
“A proposito, credo proprio che ormai prenderemo il volo successivo.” informa gli altri Chris.
 
“Ma, scusate, perché non vi fermate da noi? Così vi riposate un po’ e ci date anche il tempo di smontare la batteria di Alfie, almeno se la può portare a casa.” li invita Dom.
 
“Sì, è vero. Restate. Del resto, gli accordi erano che sareste venuti a riprenderli domani.” fa notare loro Matt.
 
“Sì, dài, per favore, possiamo restare?” chiedono in coro i bambini ai genitori.
 
“Se restiamo mi faccio la doccia, senza lamentarmi!” promette AvaJoe.
 
“Certo che dovete essere i migliori baby-sitter del mondo. Di solito loro non vedono l’ora di tornare a casa.” sorride Kelly.
 
“Allora, vi fermate?” domanda Dom, speranzoso e Kelly annuisce, dopo essersi scambiata uno sguardo con Chris, che suo malgrado approva.
 
I bambini esultano e i due padroni di casa sorridono.
 
“Papà, mamma, com’è stata Venezia?” domanda loro Alfie.
 
“Bellissima. Molto romantica.” sorride la donna, al ricordo.
 
“E a voi, piccoli bricconcelli, è piaciuto il lago di Como?” domanda loro Chris.
 
“No, papà, ti sbagli, non si chiama così, è il Bellamy Lake.” lo corregge Alfie.
 
Chris si gira subito verso il colpevole.
 
“Tsk, tsk. Io non so che razza di geografia insegnano nelle scuole, al giorno d’oggi!” scuote la testa Matt, indignato.
 
“Bambini, non è che dovete sempre dare retta a tutto quello che dice zio Matt.” borbotta Kelly.
 
“Amore, sei sempre convinta di volerti fermare qui?” domanda Chris, ma la moglie rimane ferma sulle sue decisioni.
 
“E comunque sì. Il lago ci è piaciuto davvero tanto!” risponde per tutti Frankie.
 
“Secondo me, piacerebbe tanto anche a Johnny.” pensa ad alta voce Alfie, un po’ malinconico.
 
“Alfie, basta pensare a questo Johnny!” lo ammonisce il padre, preoccupato. “Dannazione! Credo che avrei preferito che insegnaste ai bimbi qualche parolaccia, piuttosto che tutto questo!” sbotta, subito dopo.
 
“Dannazione!” ripete Alfie, divertito.
 
“Dannazione!” gli fa eco AvaJoe.
 
“Dannazione!” non vuole essere da meno Frankie.
 
“Ecco, bingo!” alza gli occhi Kelly.
 
“Bambini! Quella è una gran brutta parola. Non ditela più.” li sgrida lei. “Tu, Ava, con me a far la doccia. “ prosegue, avvicinandosi con lei all’uscita. “E tu, Christopher, i miei complimenti, guarda che disastro hai combinato con la tua boccaccia!” conclude, fulminando con lo sguardo il marito.
 
“Cosa? Io?! Vorresti dire che è più grave quel che ho fatto io, accidentalmente, adesso, di quello che hanno fatto questi due, * volutamente * , nel giro di tre giorni?” ribatte lui, puntando un dito accusatore contro Dom e Matt.
 
“Sì, è decisamente più grave!” conferma la moglie, adirata, prima di allontanarsi con la figlia.
 
“Guarda che stavolta noi non c’entriamo nulla!” commenta Matt, alzando le mani in modo innocente.
 
“Già, devi solo prendertela con te stesso.” aggiunge Dom, con fare da saputello.
 
In risposta, Chris rivolge un’occhiata gelida a entrambi.
 
“Almeno fatemi il favore di stare zitti!” brontola, mentre i due bambini se la ridono.
 
“Papà, è vero che stasera ce la racconti tu una storia sui tre Principi e le loro avventure?” domanda Alfie, con gli occhi traboccanti di aspettative.
 
“Ma di cosa sta parlando?” bisbiglia Chris confuso agli altri due.
 
“Te lo spiego dopo.” gli fa segno Matt.
 
 
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“Ciao, zii, grazie di tutto!” salutano i bimbi, uno alla volta, prima di salire sul taxi che è parcheggiato vicino al cancello.
 
“Non ditelo nemmeno, ci ha fatto piacere. Tornate quando volete!” sorride Dom, mentre Matt si sbraccia per salutarli.
 
“Questo si vedrà!” brontola Chris, ma è chiaro a tutti che sta scherzando.
 
Dopo gli ultimi saluti, il taxi si appresta a partire e sparisce all’orizzonte.
 
Matt e Dom rientrano in casa.
 
“Di nuovo soli.” commenta Dom, per poi guardare con complicità il suo amato. “Letto?” gli domanda, retoricamente.
 
“Ci puoi scommettere! Chi arriva ultimo sta sotto!” replica l’altro, correndo su per le scale.
 
“Hey, così non vale! Sei partito prima!” ride Dom, seguendolo di corsa.
 
In fondo, non è che gli dispiaccia poi così tanto aver perso.
 
Si buttano entrambi sul morbido materasso di quella che finalmente può tornare ad essere a tutti gli effetti la loro camera da letto.
 
“Hey, ciao. Mi sei mancato.” mormora il moro, ponendosi sopra di lui e cominciando a dargli piccoli baci, che aumentano progressivamente di intensità e lunghezza.
 
“Anche tu. E abbiamo molto da recuperare.” sussurra Dom, sbarazzandosi del maglione del compagno che è intento a slacciargli la felpa.
 
Si esplorano i rispettivi toraci, sia con le mani che con le bocche, ma prima di andare oltre Dom si ferma.
 
“Mm… Matthew, che ne dici se prima ce lo riguardiamo?” gli propone.
 
“Stavo per chiedertelo io!” sogghigna il cantante, alzandosi e aprendo un cassetto della scrivania.
 
“Dom, qui non c’è!” lo informa, turbato.
 
“Ah, sì! E’ perché l’ultima volta, nella fretta, l’abbiamo cacciato sotto al… “ spiega il batterista, ma si blocca da solo mentre lo dice.
 
Come un riflesso condizionato, entrambi si precipitano a guardare sotto il letto, ma, come già pessimisticamente temevano, non trovano niente.
 
“OH, CAZZO!!” esclamano in perfetta sincronia, guardandosi terrorizzati.
 
********************************* (Contemporaneamente)
 
Chris e Kelly chiacchierano amabilmente, mentre nei sedili dietro i bambini giocano fra loro.
 
“Beh, tutto sommato non è andata poi così male, no?” commenta Kelly, appoggiando la testa sulla spalla del marito.
 
“Tu dici? In totale ora mi ritrovo con una figlia che ama luccicare e ormai crede fortemente che le valigie parlino; un dandy rivoluzionario che ha idee alquanto strampalate sul governo e… un figlio con una grave confusione geografica, ma soprattutto sessuale!” riassume Chris, parecchio impensierito.
 
“Ma dài, non è niente di allarmante!” ridacchia Kelly, dandogli un pugno scherzoso sul petto.
 
 
 
“Mamma, papà, che cosa sono i ‘momenti bollenti ‘ ?” domanda loro Alfie, interrompendoli.
 
I due genitori si voltano verso di lui, come due cervi abbagliati in mezzo alla strada dai fari di una macchina che sta per investirli.
 
“Tesoro della mamma, dov’è che hai sentito quel termine?”
 
“C’è scritto qui!” spiega Alfie consegnando loro un DVD all’interno di una custodia trasparente, con al centro quella scritta.
 
“L’ho trovato sotto il letto di zio Matt. Lo so che non si prendono le cose degli altri, ma ero curioso” rivela Frankie. “ Vedi? Alfie m’ha detto che c’è scritto ‘I momenti bollenti di Dom e Matt ‘”. aggiunge.
 
Chris e Kelly sono sempre più sconvolti e non sanno cosa rispondere.
 
“Ho capito!” esclama AvaJoe, come illuminata. “E’ un video degli zii che fanno cose per scaldarsi.” deduce la bimba.
 
< Non avresti potuto spiegarlo meglio. > pensa angosciata la madre.
 
“Ah, ma allora sono loro che fanno cose tipo mettersi maglioni pesanti, bere una cioccolata o un tè caldo, stare vicino a una stufa… “ elenca Alfie.
 
Non visti, Kelly e Chris tirano un sospiro di sollievo.
 
< Benedetta ingenuità dei bambini ! > pensa Kelly, confortata.
 
“Li voglio vedere, devono essere teneri!” sorride AvaJoe.
 
< In quel video saranno tutto fuorché teneri! > si allarma Chris, prima di parlare.
 
“No, Ava, credo che gli zii non sarebbero contenti se voi guardaste questo video. Sapete, è che si vergognano. “ spiega il papà, riponendo il DVD nella tasca interna della sua giacca a vento.
 
“Ma se fate concerti su concerti e vi riprendono tantissime persone!” obietta Alfie.
 
“E’ vero, i vostri video sono ovunque.” osserva Frankie.
 
“Ma questo è un video diverso, non è un concerto. E’ una cosa privata e non sta bene guardarla.” ribadisce risoluto Chris.
 
“Questo per ora lo tengo io e lo restituirò agli zii la prossima volta che li vedo, va bene? Sono certo che loro saranno più che felici di comprarvi un bel DVD di cartoni animati a vostra scelta!” aggiunge, facendo esultare i suoi figli, che desistono dalle loro intenzioni.
 
Chris si complimenta tra sé e sé per la sua prontezza di reazione, anche se il suo primo pensiero in quel momento è un altro.
 
< Io quei due prima o poi li ammazzo! >
 
--
 
FINE
 
Ora sì che è davvero finita!
 
OK, come ho già detto, si riprende con ‘A day like any other ‘ , il primo capitolo è pubblicato da settimane ormai… fatemi prendere una ttimo di respiro ( e soprattutto fatelo prendere ai personaggi) e poi continuerò anche quella ;)
 
Se questa storiella vi ha divertito, please, fatemelo sapere, se vi ha annoiato… fatemelo sapere lo stesso!!
 
Grazie infinitamente a chi l’ha commentata, non avete idea della gioia che mi da il vostro sostegno!
 
Grazie anche alle lettrici che ho perso per strada.
 
Eh, ma sì.. grazie pure alle silenziose irriducibili… non è che almeno all’ultimo capitolo vi va di fare uno strappo alla regola e dirmi qualcosina? ^^
 
Insomma, grazie a tutte (tutti.. se mai dovessero esserci anche maschietti) … alla prossima!

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