Chiamami ancora amore

di Clappy
(/viewuser.php?uid=97003)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Ciao a tutti, è la prima volta che mi cimento in una storia originale, almeno che pubblico qui. Bè spero che la mia storia vi piaccia, non sono molti capitoli, perciò penso di postarli abbastanza velocemente, fatemi sapere cosa ne pensate... Ogni giudizio è sempre ben accetto. ^_^
Questa storia ha partecipato e si è posizionata al 2° posto al contest "L'amore ad ogni età" indetto da _Mary_Swan_ ( http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9624727)
Buona lettura a tutti.


Nick:
  Clappy
Nick sul forum:  Clappy90
Titolo: Chiamami ancora amore
Personaggi principali:  Celeste Bonanni, Federico Savegliani. Personaggi non reali, frutto della mia fantasia.
Genere: Romantico
Rating: Verde - Arancione
Avvertenze:  La storia prende spunto da una storia vera, ma è principalmente tutto inventato.
Breve accenno alla trama: Celeste, una giovane ragazza di 25 anni si ritrova a Londra per una promozione sul lavoro, ma è obbligata a seguire un corso di inglese. Là rincontra Federico, il suo primo vero amore, il professore d’inglese con cui ha avuto una storia l’ultimo anno di liceo.
Non si vedono da 7 anni, lei non l’ha mai veramente dimenticato, lui si è sposato ed è rimasto vedovo talmente presto da nemmeno rendersene conto… questo nuovo incontro farà riaffiorare la passione? E  lui riuscirà ad amare di nuovo?
NDA: Ho scelto come titolo la canzone di Roberto Vecchioni perché mi è sembrata perfetta per la mia storia, solo per questo motivo, non è assolutamente un plagio.

 
 
 
CAPITOLO UNO
 
È un giorno di pioggia, come sempre a Londra, ma questa volta non è quella pioggerella leggera che non da nemmeno fastidio, sta quasi grandinando.
Le persone corrono nevrotiche alla ricerca di un riparo; Celeste corre verso il grande campus, nel quale deve seguire il suo corso di inglese, bagnata dalla testa i piedi perché si è dimenticata l’ombrello a casa.
È giunta a Londra solo da pochi giorni, ancora non si è abituata al clima inglese, soprattutto abituata com’è al caldo italiano e settembrino di Roma.
Celeste Bonanni è una ragazza di 25 anni, dagli occhi e capelli color castano chiaro, di altezza media e corporatura né troppo magra, né troppo grossa. Sta bene così come è.
È venuta a Londra per realizzare il suo più grande sogno: lavorare come responsabile in una cooperativa per disabili.
A Roma si è fatta notare per il suo talento e le è stato offerto di gestire una cooperativa – casa famiglia nella unica e meravigliosa Londra.
Ha accettato senza pensarci due volte, il suo sogno fin da bambina sarebbe finalmente diventato realtà. L’unico obbligo che le hanno imposto è di conseguire un corso di inglese per poter migliorare la sua pronuncia, sia personalmente e sia per il lavoro, il quale è a contatto diretto con il pubblico.
Celeste è una ritardataria di natura, il fatto di essere in una città nuova non aiuta di certo.
Arrivando in tutta fretta verso al campus, non si accorge che davanti a lei c’è un uomo e che le è appena finita addosso.
«Mi scusi, si è fatto male?» si preoccupa immediatamente la ragazza.
Alza gli occhi sull’uomo di fronte a lei e rimane a bocca aperte vedendo di chi si tratta.
Federico Savegliani. Il suo professore di inglese del suo ultimo anno di scuola superiore, il professore di cui è stata perdutamente innamorata.
Celeste e Federico sono stati insieme. La loro è stata una storia d’amore stupenda, intesa, magica. Una di quelle storie d’amore che non si dimenticano… almeno per Celeste è stato così.
Non ha mai dimenticato il suo professore, è stato il primo di cui si è innamorata seriamente.
È stata lui a lasciarla perché nella scuola cominciavano a girare voci su una possibile sua relazione con una alunna, per non compromettere la sua carriera e soprattutto la sua credibilità di professore ha lasciato la scuola, approfittando di un offerta di lavoro che gli era stata fatta,  e Celeste.
La ragazza ha passato un periodo di depressione, nel quale non voleva uscire di casa, non voleva vedere nessuno e stava sempre a casa a sentire le loro canzoni e a piangere. Ne è uscita solo grazie alla sua migliore amica che non l’ha mollata nemmeno un secondo, nemmeno quando la mandata a quel paese, nemmeno quando Celeste le ripeteva che voleva restare sola. Mai. L’amicizia è questo, sentirsi dire vattene ma restare ugualmente perché si capisce che non è la verità. Celeste e Lisa si capiscono con uno sguardo.
Ricordando quei momenti un sorriso amaro compare sulle labbra di Celeste, di tutte le persone che poteva rincontrare non si aspettava certo di ritrovare Federico. È scioccata, ma allo stesso tempo felice, ha sempre desiderato così tanto rivederlo anche per un solo istante.
«Celeste… Sei proprio tu.» è la risposta di lui. È scioccato e sconvolto quanto la ragazza.
Quando l’ha lasciata è stato molto male, non avrebbe voluto farlo, non avrebbe voluto che tra  loro finisse come è finita. È stato veramente innamorato di quella ragazza di 10 anni più piccola di lui. Ne aveva solo 18 all’epoca, era poco più che una ragazza, ma l’aveva reso vivo, gli aveva fatto riscoprire il suo lato adolescenziale, lui che è cresciuto talmente in fretta da non averlo potuto vivere come avrebbe voluto. Celeste la ragazza che con la sua allegria, spontaneità e la sua timidezza e insicurezza l’ha completamente conquistato.
«Già. Sono qui per un corso, devo migliorare il mio inglese per poter lavorare in una cooperativa – casa famiglia qui a Londra.» spiega anche se non le è stato chiesto di farlo.
«Allora hai realizzato il tuo grande sogno? Mi ricordo quando mi parlavi dei tuoi progetti futuri, di quello che ti piaceva fare nella vita. Sono contento che sono diventati realtà.» dice con sincerità e ardore.
«Si… ce l’ho fatta. Senti sono già in ritardo…» lui la guarda come a voler dire “e dove sta la novità?” la conosce bene, tante di quelle volte ha dovuto aspettarla.
«Si lo so, sono sempre in ritardo, non sono cambiata… comunque cerco il mio corso, l’aula 9.» dice sperando che lui possa aiutarla. Non avendo la ben minima idea che lui lavora là e che è il suo professore. Di nuovo.
«è la mia aula. Vieni con me.»
Federico le fa strada e Celeste lo segue, vagando come il suo solito nel mondo dei sogni, è una sognatrice nata, è più forte di lei, non riesce a frenare la sua fantasia. Senza volerlo sta già fantasticando su di loro insieme, su di loro ancora una volta insieme, pur essendo fidanzata da 2 anni con Riccardo, un ragazzo che ha conosciuto all’università. Stanno ancora insieme nonostante il trasferimento di Celeste, lui è talmente innamorato da non averla voluta lasciare.
Il destino ha voluto che si ricontrassero a Londra, di nuovo come professore e alunna, ma con tante cicatrici e dolori che forse non si possono cancellare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo due ***


CAPITOLO DUE
 
7 anni prima
 
Le 8 di mattina, il portone della scuola chiude alle 8:15 e Celeste è ancora nell’autobus in mezzo al traffico, è costretta ad entrare il seconda ora, non ha potuto nemmeno avvertire la sua migliore amica Lisa del suo ritardo perché puntualmente ha il cellulare senza soldi, nonostante abbia i messaggi gratis, non sa come fa.
Alle 8:20 scende dall’autobus, decidendo di andare a fare colazione al bar, per la fretta di uscire di casa non ha messo niente sotto i denti e ora il suo stomaco reclama del cibo.
Entra nel bar ordina il suo solito cappuccino con cornetto al cioccolato e fa per sedersi quando una voce a lei molto famigliare la chiama facendola sobbalzare e quasi cadere il cappuccino a terra.
«Buongiorno prof.» dice la ragazza sorridendo e cercando di non far trasparire i suoi sentimenti.
Si è presa una cotta per il suo professore di inglese dal primo istante in cui l’ha visto, è stato un colpo di fulmine e da quel giorno il suo sentimento non è mutato, anzi… è diventato sempre più forte e profondo, per quanto sia possibile.
«Non dovresti già essere in classe?» fa finta di rimproverarla lui. È sempre così giocoso, simpatico e divertente con tutti in classe. È il professore che tutti vorrebbero.
«Si lo so, ho fatto tardi stamattina. Non ho sentito la sveglia» e senza che lui glielo chieda si siede in sua compagnia. Non sa nemmeno lei dove ha preso il coraggio per fare una cosa del genere, per fortuna però l’ha fatta senza pensarci troppo. Lisa sarebbe soddisfatta di lei, tante volte le ha ripetuto che dovrebbe agire più istintivamente invece che ragionarci mille volte e alla fine non concludere nulla per mancanza di coraggio.
Cominciano a parlare di tutto quello che li passa per la testa senza timori e riserve, facendo scattare dentro Federico una sensazione strana.
Il cuore gli batte forte, le mani sudano per l’emozione e parlare con quella ragazza è la cosa più bella, non vorrebbe smettere mai.
Entrano a scuola insieme, scambiandosi occhiate piene di sottointesi e parlando, parlando e parlando.
Da quel giorno si incontrano al bar tutte le mattine. È stato Federico ad andarci per poter stare con lei, non sa spiegarsi il perché ma Celeste lo fa sentire vivo, come non si è mai sentito in vita sua.
Federico è cresciuto troppo in fretta, ha dovuto affrontare situazioni e verità che per un adolescente sono troppo grandi, per questo motivo non si è mai goduto la sua giovinezza come un normale ragazzo.
Per via del lavoro del padre, un importante diplomatico, lui e la sua famiglia non hanno fatto altro che viaggia, perciò non ha mai avuto dei veri amici o una relazione stabile. Tante è vero che a 28 anni ancora non sa cosa sia l’amore. Non è mai stato innamorato. Le sue storie sono state tutte passeggere e poco stabili per il suo continuo viaggiare.
Solo di recente la sua vita si è stabilizzata, ma ancora non ha avuto la fortuna di trovare l’amore vero.
Non sa se quello che prova per Celeste sia amore, per il momento sa solo che non può stare lontano da lei, sa che la desidera fortemente, sa che lei lo rende felice come non mai, sa che sta bene in sua compagnia, sa che per Celeste è lo stesso, si è accorto dei suoi sguardi, del suo modo di arrossire ai complimenti, quando la mattina si salutano con un bacetto sulla guancia, per il suo modo di rivolgersi a lui.
Come tutte le mattine si incontrano al bar per fare colazione insieme, parlano, ridono e scherzano, tutto normale… solo quando entrano a scuola, Federico la prende delicatamente per una mano, senza farsi vedere da nessun, la trascina dentro lo stanzino delle scope.
La guarda negli occhi.
Si guardano negli occhi.
Intensamente, con desiderio e quel pizzico di paura tipico per tutte le volte che si sta per baciare una persone che piace molto.
Si avvicinano spezzando la distanza tra loro, unendosi in un bacio.
Le lingue si muovono delicatamente per vivere quel momento magico ancora con più passione e rendendolo più bello.
È un bacio che mette i brividi, a entrambi, lungo tutta la schiena.
«Celeste…» è lui a cercare di dire qualcosa nell’istante in cui le loro labbra si separano, ma il suo della campanella lo interrompe ed esce senza finire di parlare. Lasciando Celeste sola e troppo emozionata persino per poter camminare.
Si sente mancare la terra sotto i piedi e la testa le gira al punto da barcollare, nonostante questo raggiunge la classe, proprio per iniziare la lezione di colui che la fa sentire così dannatamente bene: Federico Savegliani.
«Ehi dove sei stata? Credevo che ancora stavi sull’autobus e avessi fatto ancora più tardi del solito oggi, saresti capace.» è Lisa, la sua migliore amica, nonché compagna di banco a parlare vedendo entrare l’amica in classe.
Celeste si lascia cadere sulla sedia ancora completamente nel mondo dei sogni per ascoltare una sola parola di quello che le sta dicendo Lisa.
Una volta ripresa chiede se ha detto qualcosa.
«Tesò, oggi stai proprio stonata, dormito male?» questa volta a parlare è Matteo, il ragazzo con cui Celeste ha una specie di relazione.
Sono stati insieme per un anno, è stato il suo primo amore, il primo con cui ha fatto l’amore, il primo ti amo, il suo primo tutto. Ma ora tra loro non è più come un tempo. È finita quando Matteo la lasciata per inseguire i suoi stupidi amici, è tornato quando ha visto che ormai Celeste non si interessava più a lui.
Ora sono amici, lui si definisce un amico speciale, per il fatto che ogni tanto escono ancora insieme e si baciano.
Matteo si avvicina a lei cingendole la vita, sa bene quanto a Celeste piace.
«No, non ho dormito male, è che… ma nulla. Non ho preso il mio solito cappuccino stamattina.» mente al ragazzo, non può certo dirgli la verità, non a lui almeno.
Mentre lo dice guarda nella direzione di Federico e nota che lui sta ascoltando la conversazione e la guarda come per dire: “Non hai preso il cappuccino eh? Bella scusa.” O forse è la sua immaginazione che le sta parlando, fatto sta che lui la guarda e si interessa a quello che sta dicendo con i suoi amici.
Non vede l’ora di essere sola con Lisa per raccontarle tutto, la sua amica già sa dei loro incontri al bar, della forte intesa che si è creata e sa benissimo che l’umore di Celeste ha a che fare con il professore.
«Te er il cappuccino sete na cosa sola. Va bè piccolè, oggi uscimo?» Matteo è il classico ragazzo che parla solo romano, infatti molto spesso scrive anche in romano nei temi scolastici.
«Bonanni, Cavallari, seduti per favore e per fare salotto c’è la ricreazione no l’ora d’inglese.»
Sia Celeste che Matteo alzano gli occhi sul professore annuendo.
Federico guarda Celeste con gelosia.
Non sopporta l’idea che quel Cavallari le parla e la tocca in quel modo.
È geloso per la prima volta. È geloso di una ragazza che non è nemmeno la sua ragazza, ma soprattutto è geloso di una sua alunna. Sta infrangendo tutte le regole dell’istituto, ha infranto tutte le regole dell’istituto baciandola.
Celeste lo guarda a sua volta non capendo quel tono duro, mai sentito da parte sua per nessuno, e quello sguardo strano nei suoi confronti, ma in particolare nei riguardi di Matteo.
«è geloso!!!» dice sottovoce Lisa, non c’è bisogno che Celeste le dice niente, lei capisce tutto con una semplice occhiata.
Celeste ride e le dice di smetterla, ma in cuor suo spera che Lisa abbia ragione.
 
Dal giorno del bacio, Federico non ha più parlato con Celeste, a parte come professore ad alunna. La mattina non si presenta più al bar, tutto questo per non affezionarsi ulteriormente.
Si sta innamorando di lei e questo non si può permettere che accada.
Celeste amareggiata, si riavvicina a Matteo, ma nella testa ha sempre e solo il suo professore, il quale le ha fatto perdere totalmente la testa, nemmeno di Matteo è mai stata così innamorata.
Lisa pensa che dovrebbe almeno darle una spiegazione, o per lo meno far scatenare la sua ira facendosi vedere con Matteo ovunque, ma Celeste non ha voglia di questi giochetti perciò si fa semplicemente da parte.
«Almeno ti sei riavvicinata a Matt, se non di proposito lo fai ingelosire.» le ha detto la sua amica quando hanno affrontato l’argomento per la mille e duecentesima volta. Ormai il pensiero fisso di Celeste è Federico, Federico e ancora Federico.
È proprio il professore a riavvicinarsi a lei, un pomeriggio, non riuscendo più a sopportare di vederla ovunque con Cavallari nei corridoi, a ricreazione, davanti alla porta prima di entrare in classe, all’uscita di scuola.. da per tutto. La cosa che non sopporta è veder ridere Celeste alle battute di un ragazzo che non è lui, quando da un mese a quella parte la sua risata è stata solo per Federico.
La raggiunge e si siede vicino a lei al parco che frequenta sempre. Federico lo sa perché è stata proprio la ragazza a dirglielo una volta durante le loro chiacchierata mattutine al bar. Gli ha confessato che passa molto tempo della sua giornata al grande parco di Roma: Villa Pamphili.
Si siede sotto un albero a studiare o a leggere un libro. Celeste ama leggere.
«l’aggettivo va prima del nome, mi sbagli sempre su questo.» le dice.
Celeste sobbalza concentrata com’è a fare l’esercizi d’inglese.
Nel sentire la sua voce il cure della ragazza comincia a battere in modo irregolare e forte, quasi a voler uscire dal petto.
Lo ringrazia un po’ freddamente, non vuole far trasparire l’emozioni che prova solo avendolo vicino.
«Hai deciso di farmi impazzire?» continua a parlare Federico vedendo che da Celeste non c’è nessun tentativo di comunicazione.
Quest’ultima è sorpresa dalla domanda che le è stata posta, non riesce a capire cosa lui voglia dire.
Chiede al suo professore cosa voglia dire.
«Incontro te e Cavallari ovunque, questa cosa mi manda fuori di testa, vederti con lui mi manda fuori di testa!»
Quelle parole sono come il primo spiraglio di luce dopo un lungo e terrificante temporale, non si sarebbe mai immaginata una confessione del genere.
«Non capisco professore, cosa le da fastidio della mia storia con Matteo?» chiede dandogli del lei per provocarlo.
«Da quando mi dai del lei?» risponde Federico con un’altra domanda. È dispiaciuto dal tono freddo e formale di lei.
«Da quando mi hai baciato e sei sparito, ecco da quando.» il suo tono di voce ora si è alzato, urla quasi, facendo girare verso di loro una coppia di persone anziane che passeggiano tranquillamente per il parco.
«Mi dispiace, non avrei voluto ferirti Celeste, credimi.» se il tono della ragazza è stato agitata, duro e forte, quello del professore è dolce, calmo e sincero.
«Mi sono allontanato perché stiamo infrangendo tutte le regole dell’istituto, ma più cerco di non pensare a te, più sei al centro dei miei pensieri. Tu mi fai perdere il controllo, stai entrando nel mio cuore in modo stabile… Celeste mi sto innamorando di te. Mi sono innamorato di te.»
Il cuore di Celeste fa le capriole e vorrebbe urlare per la felicità, se è un sogno non ha nessuna intenzione di svegliarsi.
«Perché mi dici queste cose se non possiamo stare insieme?» domanda tornando con i piedi per terra e alla realtà. La realtà è che non possono stare insieme per i ruoli che rivestono.
«Perché non voglio rinunciare a te, tu mi fai sentire come non mi sono mai sentito. Tu mi rendi vivo.»
«Mi stai dicendo che infrangeresti le regole per me?»
Federico annuisce dolcemente, regalandole uno dei suoi sorrisi più belli, facendo capitolare ancora una volta la povera Celeste, già troppo innamorata per resistergli.
«Dove lo trovi un ragazzo così bello e dolce che ti dice queste cose?» la signora anziana che poco prima li ha visti discutere, ora si è intromessa non avendo resistito alla tentazione.
Entrambi scoppiano a ridere e Celeste timidamente sorride. È diventata tutta rossa. Mentre Federico ride ancora più forte per il suo imbarazzo.
Si guardano negli occhi, è il momento perfetto, il momento che tutti e due aspettano da sempre.
Le loro labbra si avvicinano piano… fino ad unirsi.
È un bacio diverso dal primo, molto meno timoroso, più sicuro, un bacio che mette inizio a una storia d’amore.




Augolo Autrice: Ecco il secondo capitolo, so che è lunghetto ma spero che vi sia piaciuto! Naturalmente ogni commento è ben accetto... :)
Ringrazio chi ha recensito la mia storia, chi l'ha messa nelle seguite e nelle ricordate, grazie di cuore, mi fa piacere che apprezzate il mio racconto.
Alla prossima, Claudia.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


CAPITOLO TRE
 
È sabato pomeriggio, Celeste è a casa di Federico. Ormai passa con lui quasi tutto il suo tempo, insieme si completano, scherzano, parlano e ridono, si confidano e fanno l’amore…
La prima volta che Celeste è andata a casa del suo professore, non ha osato toccare niente, timorosa di fare qualsiasi cosa, ma ora sa benissimo dove sono posizionate tutte le cose, è come se fosse diventata una seconda casa.
Quel giorno però ciò che l’ha resa così insicura e timorosa, non è stato solo il fatto di essere per la prima volta a casa di Federico, ma  per quello che sarebbe successo tra loro… infatti hanno fatto l’amore, pur non essendo la prima volta per Celeste è stato talmente magico da considerarla quasi la sua prima volta.
«A che pensi?» gli chiede Federico vedendola assorta nei suoi pensieri.
Sa benissimo che ama fantasticare a occhi aperti, ha imparato a conoscerla molto bene.
«Alla nostra prima volta…» arrossisce e lo guarda negli occhi. Adesso non abbassa più il viso davanti a lui quando è imbarazzata. A Federico piace vederla arrossire.
Celeste continua a pensare alla loro prima volta e si ricorda anche della faccia di Federico quando gli ha detto che Matteo è stato il primo con cui ha perso la verginità.
«Sto pensando alla tua faccia quando ti ho detto di me e Matteo, ancora sto ridendo.» e ride quasi arrivando alle lacrime, si diverte tanto a prenderlo in giro. Lei è fatta così, è una ragazza solare che le piace scherzare con tutti, specialmente con le persone a cui tiene.
«Non me lo ricordare, per favore.» e l’avvicina a se per baciarla e non farla più parlare di Matteo, impazzisce al solo pensiero di loro due insieme.
«Bè io non sono mica gelosa delle relazioni che hai avuto prima di me.» risponde la ragazza allontanandosi solo di poco da lui, vuole provocarlo. Si diverte anche in questo.
«Certo perché tu non le vedi tutti i giorni, e poi le mie ex non mi vengono ancora dietro.» ribatte il professore con tono ironico, ma anche serio e leggermente infastidito.
Matteo non solo ancora ci prova con la sua Celeste, ma le ha fatto anche una dichiarazione d’amore davanti a tutta la classe proprio durante una sua lezione, tra l’altro in un inglese nemmeno corretto.
«Quanto mi piaci quando fai il geloso…» dice, prima di baciarlo lei questa volta.
Continuano a baciarsi riprendendo la loro meravigliosa danza d’amore interrotta solo per poco tempo.
Celeste si avvicina al suo orecchio e sussurrando le dice che lo ama, con una tale delicatezza da far venire i brividi lungo tutta la schiena di Federico. Non glielo aveva mai detto.
Prima che lui possa dire qualsiasi cosa la ragazza riprende a baciarlo, con ancora più passione, dimostrandogli con i gesti quelli che pochi attimi primi gli ha detto a voce.
Non vuole sentire la sua risposta per la paura che lui non si sente ancora di dirglielo, preferisce rimanere nel dubbio e godersi quel momento perfetto tra le sue braccia.
Prima che lui possa dirle qualsiasi cosa riguardo a quel ti amo, detto nel momento più perfetto… lei gli dice che deve tornare a casa perché l’aspetta suo fratello ed è già tardi.
Celeste vive insieme a suo fratello Giacomo, e alla ragazza di quest’ultimo, Stefania.
La ragazza non vive proprio con loro, ma passa gran parte del suo tempo là, più o meno tutte le sere. Sono entrambi avvocati, si sono conosciuti e innamorati sul lavoro.
La madre di Celeste è morta quando lei aveva 11 anni, il padre è sempre stato assente per via del lavoro, ma dalla morte della moglie lo è diventato ancora di più. Ora vive in Germania e viene a trovare i figli solo a natale.
Celeste ne soffre, ma non lo da a vedere, preferisce nascondere il dolore dietro una maschera di indifferenza, ma tutte le persone che la conoscono bene sanno quanto è grande il suo dolore, sia per la morte di sua madre, dolore che non riesce a rimarginare e dolore per l’assenza di suo padre.
Per fortuna c’è suo fratello, per tutti questi anni le ha fatto da amico, padre e fratello. Hanno un rapporto stupendo, si confidano tutto, dalla cosa più sciocca alla cosa più seria.
Anche se si confidano tutto, questa volta Celeste non gli ha detto di Federico, gli ha confessato di avere un altro ragazzo, il nome e che l’ha conosciuto a scuola, ma non gli ha certo detto che è un suo professore e che ha 10 anni più di lei. Federico e il fratello sono quasi coetanei. Giacomo ne ha 35 di anni, mentre Federico 28.
Federico cerca di convincerla a restare un po’ di più, ma non c’è niente da fare, la ragazza quando si mette in testa una cosa è quella e basta.
Si salutano davanti alla porta con un bacio da togliere il fiato, le mani di Federico accarezzano la schiena di lei, e le mani di Celeste toccano i capelli di lui.
«Amore, pensami finché non ci rivediamo, eh.» dice Celeste prima di andare e lui sorride annuendo.
Una volta solo, Federico si butta sul letto a pensare a quel ti amo, lei gli ha detto ti amo.
La domanda che deve porsi è: lui la ama?
Non ha mai desiderato di fare l’amore così ardentemente, non ha mai desiderato passare tutta la giornata con un’altra persona, non ha mai provato le sensazione che sta provando con Celeste da qualche mese. Il cuore gli batte ogni volta che la vede, le gambe tremano e ogni volta che dice qualcosa lui sorride anche se è una stupidaggine, sorride semplicemente perché è stata lei a pronunciarla.
È proprio pazzo. Pazzo d’amore per una ragazza che ha 10 anni meno di lui, ma pur essendo molto più piccola ha la maturità di una donna adulta. È questo che gli piace di Celeste, è questo che l’ha fatto capitolare, è per questo che l’ama. Si la ama. Ora ne è sicuro più che mai, ha avuto solo paura dei suoi sentimenti.
Si lascia andare a Morfeo con un sorriso ebete sul viso, cosa non fa l’amore… e Federico ora lo sa bene.
 
Il giorno dopo l’aspetta al solito bar, il loro bar e prima di rientrare a scuola la prende per mano portandola dietro un vicolo di Trastevere, zona in cui è situata la scuola. Nessuno passa di là e loro sono al sicuro da occhi indiscreti.
«Ti amo Celeste» gli dice guardandola intensamente negli occhi.
La ragazza incredula gli chiede di ripete, in realtà ha sentito benissimo, ma vuole sentirselo dir nuovamente.
«Ho detto che ti amo!» ripete lui capendo il suo gioco.
Celeste con il cuore che le batte ancora più forte con le farfalle allo stomaco, chiede al suo fidanzato di ripetere ancora. Le piace sentirselo dire, le piace l’espressione che fa mentre glielo dice, sembra un cucciolo.
«Ti amo, ti amo, ti amo!» e prima che possa dire di nuovo di ripetere la bacia, facendole capire con i gesti quanto è innamorato.
Arrivano tutti e due in ritardo in classe, ma felici per l’attimo che hanno vissuto insieme, questo gli ha resi più forti, ha reso il loro amore più forte.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


CAPITOLO 4
 
Di nuovo presente.
 
È passato un mese da quando si sono ritrovati, hanno parlato e chiarito davanti a una tazza di caffè fumante, lei gli ha chiesto vedendo la fede al dito se è sposato, e lui sapendo che di Celeste si  può fidare le ha confidato tutto il suo dolore: sua moglie è morta per un grave incidente stradale solo sei mesi dopo il matrimonio. Talmente presto da nemmeno riuscire a rendersi conto di essere sposarti.
Nessuno meglio di Celeste può capirlo, ha perso sua madre quando era poco più che una bambina e sa cosa vuol dire perdere qualcuno talmente presto da credere che si è passato con quella persona troppo poco tempo.
Mentre la ragazza ha raccontato a lui del suo fidanzato, ma solo vagamente, non soffermata più di tanto a parlare di Riccardo, si sente in imbarazzo a parlare con il suo ex, nonché il suo primo grande amore, del suo attuale ragazzo.
Dal giorno del caffè, però i loro rapporto non sono stati idilliaci, sono professionali e attenti, ma quando sono fuori dalla classe c’è talmente tanto imbarazzo da non poterlo controllare, specialmente da parte di Celeste, la quale non vuole cedere al fascino del suo professore, sa benissimo che non gli è indifferente e non vuole rischiare di perdere ancora una volta la testa, soprattutto perché ora nella sua vita c’è Riccardo e ci tiene a lui.
«Celeste…» è proprio lui a chiamarla alla fine del corso.
Lei vorrebbe far finta di non aver sentito, ma non può, è sempre stata una persona matura, non può iniziare ora a comportarsi come una bambina.
Si gira nella sua direzione e annuisce.
«Senti, tra noi c’è troppo imbarazzo, è vero in classe non più di tanto, ma si percepisce ugualmente, tutti i ragazzi se ne sono accorti e…» fa una pausa per cercare le parole, è sempre stato uno attento alle parole adatte prima di dire qualsiasi cosa.
«Avevo pensato di uscire insieme per parlare e toglierci da questo imbarazzo una volta per tutte, a quanto pare il caffè non è bastato. Che ne dici? Tra me e te non c’è mai stato imbarazzo nel parlare e non vorrei che si creasse ora, mi dispiacerebbe.»
«Anche a me dispiacerebbe, io e te abbiamo sempre parlato di tutto e fatto lunghe chiacchierate.» si ricorda Celeste con un sorriso. Anche lui sorride ricordando i giorni passati al bar vicino alla scuola insieme.
Accetta di uscire con lui e gli chiede quando ha intenzione di fare. Si è lasciata conquistare dal suo sorriso.
«Stasera? Puoi?» annuisce e si danno appuntamento sotto casa di Celeste per le 9.
Per l’appuntamento la ragazza di prepara con grande cura, facendo insospettire i suoi coinquilini, i quali sono convinti che la loro amica è ancora innamorato del suo professore.
Alle 9 puntuale Federico è sotto casa sua, è Celeste che ancora non è pronta.
Lui è sempre stato preciso, lei sempre in ritardo. Lui il giorno, lei la notte. Lui il sole, lei la luna. Due caratteri opposti, ma simili per il dolore che hanno affrontato, talmente simili da non poter stare separati.
Con 10 minuti di ritardo Celeste lo raggiunge e gli chiede scusa, ma aggiunge che è migliorata e lui scoppia a ridere come a voler dire che non lo è per niente. Celeste fa finta di offendersi.
Si punzecchiano subito, ma almeno l’imbarazzo è scomparso e sono tornati a essere Federico e Celeste che sono sempre stati. Nessun problema, nessun dolore, come succedeva a entrambi ogni volta che erano insieme, solo allegria, amore e felicità. Solo loro due e nessun’altro.
È stato Federico a prenotare il posto, è un ristorante che conosce lui. Ha sempre avuto buon gusto per la scelta dei posti… questo, a parere di Celeste, è proprio perfetto.
Il cameriere al loro arrivo li accompagna fino al tavolo, fa accomodare Celeste, aspetta che si siede Federico e ci saluta con un inchino dicendoci che presto sarebbero venuti a prendere la nostra ordinazione.
Il tavolo è ornato di fiori profumatissime e una candela anch’essa profumata.
«Non ti smentisci mai, ti è rimasto l’appetito.»  dice ridendo Federico per quello che ha ordinato la ragazza. È sempre stata una persona di buona forchetta.
Lei fa finta di non cogliere la provocazione e si dedica a parlare del ristorante, dicendo che è davvero carino, fin troppo per come si è vestita e rimprovera Federico per non avergli detto che sarebbero andati in un posto così di classe.
«Stai benissimo vestita così.» risponde lui con sincerità.
Appena l’ha vista uscire dal portone di casa sua è rimasto senza fiato nel vederla con quel vestito rosso lungo, ma non troppo, con le mezze maniche, lo scollo a V che le mette in evidenza il decolté e i tacchi, i quali la fanno sembrare più alta, più donna… non l’ha mai vista così bella.
Ma questo non può certo dirglielo, per questo motivo si è limitato a dire semplicemente che sta benissimo.
Per Celeste quel benissimo è sufficiente per scaldarle il cuore e arrossire. Non ha perso il suo appetito e nemmeno il suo arrossire ai complimenti.
«Come procede il lavoro in cooperativa?» chiede Federico per rompere il ghiaccio che si è creato.
«Benissimo. I ragazzi sono fantastici e mi sembra di sognare… ancora non ci credo che sono io la responsabile della cooperativa – casa famiglia.» i suoi occhi  brillano per l’emozione, a Federico non sfugge il suo ardore ed è di conseguenza felice per il suo successo.
«Allora me li devi presentare un giorno.»
«La prossima volta che usciamo e sono in ritardo sali e li conosci, i ragazzi della cooperativa ti riempiranno di domande, anche imbarazzanti a volte, ma sono simpatici. I ragazzi della casa famiglia fanno i spiritosi e anche loro a volte ti fanno imbarazzare. Gli altri operatori sono impiccioni, ma simpatici, ci siamo trovati subito in  sintonia.» Celeste vive nella cooperativa – casa famiglia. È una struttura composta da più edifici. Il primo edificio è composta dai laboratori mattutini per i ragazzi del centro, nel secondo edificio è dedicato allo sport, tutti i ragazzi lo praticano, a seconda delle loro difficoltà ne praticano uno. Nel terzo edificio c’è la casa famiglia, composta da bambini dai 10 ai 18 anni, bambini che hanno perso i genitori o con difficoltà economiche da parte dei genitori.  Il quarto edificio è la casa vera e propria, è dove alloggiano tutti, operatori e i ragazzi. È l’edificio più grande attrezzato di tutto, camere, cucina, doppi servizi ed è situata su più piani. È composto da 5 piani.
Celeste spiega a Federico come funziona la cooperativa – casa famiglia, le attività, la giornata tipo, la struttura come è composta.
«e tutto questo impero meraviglioso è tuo!»
«Già. Chi l’avrebbe mai detto, fino a qualche mese fa mi sembrava un sogno lavorare in una cooperativa a Roma, ora sono qui con un sogno ancora più bello del precedente…» non riesce a finire di parlare per la forte gioia. Ma Federico ha capito.
«E il tuo ragazzo quando me lo presenti? Piuttosto come si chiama? Ti prego non mi dire che è Matteo.» la ragazza ride, le torna alla mente la gelosia del prof per il suo primo ragazzo: Matteo. L’ha sempre odiato.
«no non è Matteo, tra l’atro non lo sento da un secolo… il mio ragazzo si chiama Riccardo, si è laureato da poco in giurisprudenza, lavoro allo studio di mio fratello, tra l’altro l’ho conosciuto proprio là, mentre faceva uno stage.» spiega. Si sente un po’ imbarazzata, ma se è stato lui a chiedere vuol dire che è interessato a saperne di più, e meno interessato a lei se si informa del suo ragazzo, è quello che pensa Celeste, la quale è rimasta pessimista quando si tratta di questioni di cuore.
«Avvocato, però te lo sei scelto bene… e da quanto state insieme?»
«Da 2 anni. Certo che credi che me lo sceglievo anche male, io ho buon gusto sai?» solo dopo averle pronunciate le parole si rende conto di quello che ha detto e abbassa gli occhi. Ha fatto una figuraccia.
Lui la guarda divertito.
«voglio dire… bè si hai capito che intendo no?» parla Celeste balbettando.
«Si chiarissimo, so di essere bello sai?» e la provoca facendo la sua imitazione nel dire “sai”. Lei si è sempre divertita a provocarlo e prenderlo in giro, ma anche lui.
Si sono sempre punzecchiati a vicenda.
«E anche modesto!»
Finalmente hanno rotto il ghiaccio. Parlano, ridono, scherzano come se niente fosse cambiato, come se non si fossero mai separati.
«Se Sali un attimo da me ti do le dispense e poi ti riaccompagno a casa» propone Federico.
Celeste è mancato due lezioni fa e non ha i fogli che il professore ha dato di quello che ha spiegato. Almeno studia da sola.
Accetta l’idea.
La casa di Federico ha sempre lo stesso stile di quella romana, cambia il fatto che ora è leggermente più femminile. Ed è decisamente molto più grande.
Federico gli porge i fogli e lei li prende senza smettere di guardarlo negli occhi.
Si guardano negli occhi. Si avvicinano l’uno all’altro attratti da una forza irrefrenabile, come due calamite.
Si uniscono in un bacio infuocato e ardente… i fogli che Celeste ha in mano si disperdono sul pavimento e i vestiti volano, in un attimo sono già in camera da letto.
Federico le bacia la bocca, il collo e arriva sempre più giù, fino a baciarle la pancia e risalire.
Celeste si morde il labbro per il forte desiderio, si lascia completamente andare ipnotizzata, mentre gli tocca il petto con le mani.
Fanno l’amore con ardore, desiderio e passionalità. Si addormentano abbracciati distrutti dopo due ore di quella meravigliosa ed eccitante danza d’amore.
È Celeste la prima a svegliarsi. Le basta aprire gli occhi per ricordare tutto ciò che è accaduto. Lei è Federico hanno fatto l’amore.
Sconvolta, turbata e anche in ritardo per la colazione alla cooperativa, si alza cercando di non svegliare Federico, raccoglie le sue cose e se ne va.
Ha tradito Riccardo e si sente un verme. Lui non si merita di essere tradito, non si merita una ragazza come Celeste, la quale è caduta di nuovo tra le braccia di Federico senza minimamente pensare alle conseguenze delle sue azioni.
Il suo gesto è sbagliato da tutti i punti di vista: lui è il suo prof. Lei è fidanzata. Lui è ancora troppo legato al ricordo della moglie.
È stato l’errore più stupido della sua vita.
Arriva a colazione quando sono tutti svegli, fingendo di essere uscita presto per portare i cornetti.
«Tu che ti alzi presto per andare a prendere i cornetti? Ma per favore.» ride un suo collega, si chiama Justin, è londinese ed è simpatico, divertente e sempre con la battuta pronta.
«Ieri sei uscita con il prof, secondo me è con lui che hai preso i cornetti, non so se mi spiego.» questa volta a parlare è uno dei ragazzi della casa famiglia, Peter.
Ha 17 anni ma la maturità di un ragazzo dell’età di Celeste. Anche lui ama scherzare ed è socievole con tutti. È lui e altri due che fanno ambientare i nuovi arrivati. Sono i veterani della casa famiglia e aiutano anche economicamente, hanno tutti e tre un lavoretto.
Celeste arrossisce e dice ai due di smetterla, ma loro per prenderla in giro non smettono.
Al corso, come al solito Celeste arriva tardi, per cambiarsi e svolgere alcune pratiche in cooperativa c’ha messo più di quanto si aspettava.
«Buongiorno, scusa il ritardo.» dice rivolta a Federico, sono già tutti in classe. Sono tutti puntuali.
Lui annuisce dicendo che non c’è problema, intanto la guarda in modo strano, quasi a volerle chiedere il perché se ne è andata senza dire una parola.
«Che scusa hai oggi per il tuo ritardo Celestina?» un ragazzo che segue il corso, il quale le ricorda tanto Matteo, scherza con lei, facendo ridere il resto della classe.
«Questa mattina… ho dovuto salvare due pulcini, tre agnellini e quattro canguri.» ironizza lei tirando addosso al ragazzo un pezzo di carta che ha trovato sul tavolo.
È Federico ha riportare la serietà in classe e iniziare la lezione.
Per tutto il giorno Celeste cerca di evitare il suo professore per non dover parlare con lui di ciò che è successo, ma mentre lei cerca di evitarlo, Federico fa di tutto per cercare di chiarire con lei.
Lei sfugge. Lui la rincorre.
Solo a fine corso riesce a raggiungerla per parlare.
«Perché mi eviti? Non credi che dovremmo parlarne?» è riuscita a raggiungerla vicino a casa della ragazza.
«Parlare di cosa?» Celeste fa finta di non capire, non vuole rovinare tutto, non vuole doverlo perdere di nuovo, non vuole soffrire ancora a causa sua, perciò preferisce rimanere impassibile.
«Come parlare di cosa? Ieri abbiamo fatto l’amore.» risponde lui alterato. Il suo comportamento lo sta facendo star male, è come quando ancora non stavano insieme sette anni fa e lei gli ha dato del lei per provocarlo e mostrargli il suo dolore. Oggi sta facendo lo stesso.
«Si ma è stato un errore. Federico dimentica quello che è successo tra noi.»
Lui la guarda con gli occhi sofferenti, da cucciolo bastonato.
«Io sono fidanzata.» continua a parlare Celeste non dando il tempo a lui di replicare.
«Dopo che sei venuta a letto con me te lo ricordo che hai un fidanzato? Ieri non hai pensato minimamente a lui.» la rimprovera Federico.
«Parli tu che sei ancora legato a tua moglie? Ha la fede al dito, soffri per lei e hai fatto l’amore con me, mi hai usato per dimenticarla?»
Federico prova a dire qualcosa, ma le parole gli rimangono bloccate in gola come dolorosi macigni. Celeste lo procede ancora una volta, interrompendolo bruscamente.
«Non dire niente Federico, ho capito tutto. Dimentichiamoci di ieri sera e torniamo a essere alunna e professore, è meglio per entrambi.» dice Celeste con la voce ferma, ma calde lacrime stanno rigando il suo viso, per fortuna la pioggia che sta scendendo le copre.
«Celeste, abbiamo un problema vieni?» è un suo collega a parlare.
Gli dice che arriva subito e guarda Federico, gli sorride tristemente e sparisce dietro la porta.
Federico resta immobile nel punto in cui si trova cercando di pensare lucidamente. Lui è ancora innamorato di sua moglie, non riesce a dimenticarla e vorrebbe che fosse qui, su questo Celeste ha ragione.
Ma perché pur essendo ancora innamorato di sua moglie, non riesce a stare lontano da Celeste? Perché la desidera, la vuole baciare, abbracciare e fare l’amore con lei? Nella sua testa troppe domande a cui non sa trovare una risposta, domande che lo rendono confuso, triste e arrabbiato. Arrabbiato perché lui non è mai stato il tipo di uomo che si fa domande, lui cerca le risposte, questa volta però non ci riesce, forse perché ha paura delle risposte del suo cuore.
Sa solo che Celeste ha ragione e sapere che gli ha spezzato il cuore, di nuovo, lo fa star male.
 
Due giorni dopo la loro discussione, Celeste non è più riuscita a parlare con Riccardo per più di 5 minuti, si sente troppo in colpa.
Il suo ragazzo si è accorto della sua voce strana al telefono così ha deciso di farle una sorpresa, una grande sorpresa.
Celeste esce dal campus con altri ragazzi del corso e Federico, decisi ad andare tutti quanti in un pub carino per la serata. Appena varca la soglia del portone del campus, vede Riccardo che l’aspetta sorridente e felice.
«Ricc che ci fai qui?» Celeste gli si avvicina sorpresa, ma non sa se è felice di vederlo.
«Ho pensato che non avessi l’ombrello e te l’ho portato.» scherza lui avvicinandosi e comprenderla dalla pioggia.
«Non sei felice di vedermi? Non mi dai un bacio?»
Celeste si avvicina al fidanzato e lo bacia sulle labbra.
Federico guarda la scena e poi si gira dall’altra parte non riuscendo a vedere oltre.
«E così tu sei il famoso Riccardo? Celeste non fa altro che parlarci di te. Io sono Derek, stiamo andando in un pub vieni anche tu?» è il ragazzo che assomiglia un po’ a Matteo a parlare e rivolgersi a Riccardo, con un inglese molto stretto, per fortuna che Ricc sa parlare molto bene l’inglese.
Accetta di unirsi alla combriccola capendo che Celeste ci tiene ad andare con loro. Quello che la sua ragazza desidera, lui è felice di accontentarla.
Arrivano al pub, si prendono da bere e parlare.
Alla domanda di una delle ragazze del corso, Christina, molto amica di Celeste, Riccardo risponde che la risposta è molto semplice, si gira verso la sua ragazza e continua a parlare: «Sono qui per dirti una cosa. Avrei voluto aspettare che fossimo soli, ma non posso più aspettare e i tuoi amici capiranno… io ti amo Celeste, tu lo sai, ti ho amato dalla prima volta che ti ho visto e ho capito quel giorno che sei la donna della mia vita.» si inginocchia davanti a lei, tira fuori dalla tasca dei jeans una scatolina e continua il discorso: «mi vuoi sposare?»
Celeste resta paralizzata, non sapendo cosa dire. Mentre Federico che sentendo le parole iniziali del ragazzo si è affrettato a bere per cercare di non sentire, ma appena ha sentito la proposta quello bevuto gli va di traverso, risputandolo nel bicchiere.
Tutti si girano verso di lui, compresa Celeste, e bofonchia un leggero “scusate” detto poco convinto, in realtà è contento di aver interrotto il momento magico.
«Ricc… io… mi hai colto di sorpresa io…» guarda il suo fidanzato e poi con la coda nell’occhio Federico, quest’ultimo anche la sta guardando e si accorge dello sguardo di Celeste su di se.
«Lo so e non ti chiedo di darmi una risposta adesso, io ch’ho pensato a lungo prima di prendere una decisione e voglio che tu faccia altrettanto. Prenditi tutto il tempo che ti occorre, ti amo e so aspettare. Okay?» dice Riccardo premuroso e comprensivo.
Celeste annuisce sorridendo timidamente, ma in realtà quello che all’apparenza è un sorriso timido, è invece un sorriso confuso e incerto. Perché è così che si sente: confusa e incerta. Dovrà prendere una decisione e non sa proprio cosa scegliere, cosa fare.
«Okay… che ne dici di stare un po’ insieme adesso, cosi parliamo…» propone Celeste. Non ci riesce a stare nello stesso poso con Federico, non riesce più a sostenere il suo sguardo che la fissa, non riesce a pensare se lui la guarda così.
Riccardo annuisce felice, ha proprio voglia di stare solo con lei.
«Sai caro Riccardo che Celeste è sempre in ritardo? Anche il giorno del matrimonio ti farà attendere.»
«è per questo che mi piace tanto! Vorrà dire che il giorno del matrimonio le dirò che è un’ora prima così è puntuale, faccio sempre così con lei.» scherza Riccardo con Christina, la quale però guarda Celeste con rimprovero, sa tutto di lei e Federico e la sta esortando a decidere in fretta.
Federico invece non smette di guardare i due fidanzatini e capisce che lui è veramente innamorato di Celeste, si vede da come la guarda, le parla e scherza con lei. Facendo aumentare la sua gelosia, non è mai stato geloso in vita sua, nemmeno di sua moglie, e lo è sempre stato di Celeste. Non si spiega come mai, in questo momento l’unica cosa che sa è che se non si affrettano ad andarsene potrebbe dire qualcosa di cui poi pentirsi per il resto della sua vita.
Per fortuna i suoi desideri vengono esauditi prima di quanto avrebbe mai creduto, i due fidanzatini salutano e escono mano nella mano, facendo impazzire ancora di più Federico, il quale si butta sull’alcol per cercare di non pensare, ma è impossibile, il pensiero di lei, di lui, di loro insieme lo tormenta per il tutto il resto della serata, portandolo persino, una volta a casa, a non dormire.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo cinque ***


CAPITOLO CINQUE
 
Il giorno prima delle nozze è sempre agitato e nervoso per tutti, ma per Celeste in particolar modo.
Lei non è solo agitata e nervosa, è confusa, se pur ha detto di si a Riccardo, è arrabbiata perché sta facendo soffrire il suo ragazzo per colpa di un altro che per lei è tutto, ma per lui solo un modo per dimenticare il passato. È triste. Triste quando dovrebbe essere il giorno più felice della sua vita.
Per non pensare decide di accettare la proposta della sua migliore amica Lisa e di sua cognata Stefania, giunte a Londra per il matrimonio, di andare a correre nel pomeriggio e la sera una perfetta serata tra donne, invitando tutte le sue college e amiche del corso.
Accetta se pur di controvoglia.
Correre aiuta a non pensare, perché fatiche talmente tanto, soprattutto per Celeste che ha corso due volte in tutta la vita, che non riesce veramente a soffermarsi sui pensieri.
Lei ci sta riuscendo, ma il destino non vuole che ci riesce. A scombinare il suo equilibrio raggiunto con tanta energia e fatica, specialmente fisica, è colui che occupa costantemente la sua mente e il suo cuore. Perché mente e cuore di Celeste dicono la stessa cosa: ama Federico.
La raggiunge con il suo sorriso bellissimo sul viso e si mette a ridere del fatto che la vede correre, dicendole inoltre che la sta cercando perché ha bisogno di parlarle.
Lisa e Stefania dicono di andare con lui, sperando che si chiariscono, hanno sempre fatto il tifo per Federico, sanno che Riccardo non potrà mai prendere il suo posto nel cuore della loro amica.
«Noi torniamo a casa tua, ci vediamo dopo.» dice Lisa facendole l’occhiolino, Celeste ride capendo il messaggio della sua più cara amica.
Una volta soli si siedono su una panchina nello stesso parco di Londra. È un posto talmente bello che sicuramente saranno nati una miriade di amori, forse proprio sulla stessa panchina in cui sono seduti adesso loro.
«Celeste è vero che domanti ti sposi? Dimmi di no, dimmi che ho sentito male, dimmi che è uno scherzo. Ti prego.» inizia il discorso Federico vedendo che la ragazza non apre bocca ed evita persino di guardarlo negli occhi, guarda a terra i ciottoli perché se lo guarda potrebbe fare un gesto sbagliato, impulsivo e stupido.
Meglio evitare.
Le parole di Federico però le fanno alzare gli occhi.
Cosa vuole dire? È geloso? Perché è geloso?
Le stesse domande che la sua mente innamorata ha elaborato le fa a lui, ma quasi con rabbia, non può presentarsi un giorno prima del suo matrimonio e rovinare tutto. Non può.
«Non sono geloso… solo non voglio che sposi quel Riccardo.» dice con gli occhi quasi lucidi, supplichevoli.
«Perché non dovrei? Ricc mi ama, mi rispetta, mi fa ridere, mi fa sentire amata, protetta.» il tono della voce della ragazza si è alzato, ora sta urlando, per fortuna non passa nessuno nel parco, la pioggia che sta scendendo ha rimandato tutti a casa. Tutti tranne loro, incuranti del fatto che s stanno bagnando come pulcini.
«In tutto questo discorso non ti ho sentito dire che tu lo ami!»
«io lo amo!» dice, ma non è convinta nel dirlo e Federico se ne accorge immediatamente.
«Stai cercando di convincere me o te stessa?» chiede provocandola.
«Cosa vuoi Federico? Tanto a te non ti interessa niente di me, perciò cosa vuoi? Cosa? Io domani mi sposo che tu lo voglia o meno.» dice con le lacrime, ancora una volta piange ma la pioggia l’aiuta a nasconderlo.
Federico arrabbiato, ma allo stesso tempo desideroso di baciarla e farle cambiare idea, segue il suo istinto e non l’orgoglio che dice di scappare, e la bacia.
Un bacio sotto la pioggia. Sotto la pioggia che li bagna. Sotto la pioggia che scende prepotente.
Un bacio ricambiato e desiderato da entrambi.
«Perché l’hai fatto? Non ci provare mai più.» dice dando uno schiaffo a Federico in pieno viso, lasciandolo le impronte delle sue dita sul volto di lui. Il quale si è portato la mano sulla guancia per il forte dolore.
Ha colpito con tutta la forza e la rabbia dentro di se.
«Addio Federico, questa volta è davvero un addio. Non mi cercare, non ti far sentire… è finita, per sempre!» detto ciò se ne va con le lacrime che ora scendono insistenti e senza sosta, se ne va lasciando l’uomo della sua vita. L’uomo che ha sempre amato e che continuerà ad amare per sempre.


Angolo autrice:
Ecco qui un nuovo capitolo, volevo ringraziare le 11 persone che hanno inserito la storia nelle seguite, le 4 nelle ricordate, e 1 persona che invece la inserita nelle preferite... Grazie di cuore. ^_^
Se vi va lasciate anche una recensione, mi fa piacere sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo, il quale sarà l'ultimo.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Epilogo ***


EPILOGO
 
«Zia ti prego continua a raccontare la storia, come va a finire?» chiede una bambina di 7 anni con dei grandi occhi verdi e una cascata di riccioli d’oro. Si chiama Giulia ed è la nipotina di Celeste.
«Si mamma ti prego.» si aggiunge Aurora alla supplica. Aurora è figlia di Celeste e Federico, ha 5 anni e ha gli occhi della mamma, castano chiaro, e gli occhi del papà, neri. È bellissima.
«D’accordo ma poi a nanna, chiaro?»
Accontentando le sue bimbe continua la storia, ritornando anche lei con la mente a quel giorno…
“Il prete ha pronunciato la famosa frase: «Chi non vuole che si celebri questo matrimonio parli ora o taccia per sempre.»
Federico ha spalancato la porta e ha urlato con tutta la forza dentro di se che si oppone.
«Celeste avevi ragione io ero ancora legato a mia moglie, ma rivederti mi ha fatto capire che io non ho mai smesso di amarti… ho amato lei, ma amo te con la stessa intensità, forse anche di più. Io amo te, io voglio te.» dice Federico con il cuore in mano.
«Stanotte non ho chiuso occhio, pensando a te… c’ho messo tanto a capire che ti amavo ancora, ma ora sono qui e spero che scegli me. Tu mi ami come ti amo io, lo so io e lo sai tu.» continua con ancora più ardore e coraggio. Incurante della chiesa gremita di gente.
Celeste con gli occhi lucidi e il cuore a mille battiti al secondo per quelle meravigliose parole, senza pensarci due volte, corre verso di lui per abbracciarlo.
Riccardo, il povero ragazzo lasciato sull’altare lancia uno sguardo a Celeste facendole che già sapeva, sapeva che lei ama Federico. E la guarda a voler dire: vai con lui e sii felice.
Lei sorride e lascia la chiesa abbracciata a Federico, con milioni di persone che guardano la scene, alcune tristi, altre felici, curiose e sorprese. Ma loro sono già lontani e ne fantastico mondo di Federico e Celeste per pensare al resto del mondo.”
«Da quel giorno Celeste e Federico sono tornati insieme, con la differenza che questa volta è per sempre.» conclude Celeste la sua storia e suoi ricordi legati a suo marito.
Si sono sposati 6 mesi dopo essersi riuniti e poco dopo è nata Aurora, l’hanno chiamata così perché entrambi amano l’aurora boreale, e gli è sembrato il nome perfetto per la loro bimba.
«La storia tua e di papà è bellissima, mamma.» dice Aurora spiazzando completamente Celeste. Non solo è bellissima, è anche intelligente e vivace. Una bambina veramente meravigliosa.
«Hai ragione tesoro. Ora dormi. Buona notte. Buona notte anche a te Giulietta.» bacia sulla fronte le due bambine e spegne la luce per lasciare dormire beatamente.
«ce l’hai fatto amore a uscire da quella camera, pensavo ti fossi addormentato anche tu.» le dice Federico. È stata quasi un’ora a raccontare.
«Ho raccontato loro una bellissima favola.» e lo guarda maliziosa.
«si, la nostra vita sembra veramente una favola, per fortuna è realtà»
Ha capito subito cosa vuole dire sua moglie e la bacia con trasporto.
Celeste al contatto con le morbide labbra del marito ha ancora le farfalle allo stomaco, i brividi lungo la schiena e il cuore a un battito irregolare.
Il loro è amore. Vero amore.
Uniti in un bacio senza fine, sperano entrambi che anche Aurora e Giulia possano essere felici come lo sono ora loro e per il resto della vita.
«Promettimi una cosa: chiamami ancora amore. Ora e per sempre.» dice Federico.
«Te lo prometto, amore.»
Perché quando riesci a chiamare ancora amore la persone che ami, non puoi far altro che essere felice per sempre, nonostante le divergenze della vita. Celeste e Federico sono consapevoli che lo saranno per sempre.


Spazio autrice: Ciao a tutti chiedo sucsa per non aver messo il capitolo finale prima ma a causa di un virus nel pc sn stata senza per due settimane, per fortuna ora è tutto risolto! :)
Questo è il capitolo concusivo della storia, spero vi piaccia. Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, che mi hanno aggiunto alle seguite, ricordate e preferite. Spero che continuerete a seguirmi perchè ho già scritto una nuova storia, a breve la metterò.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo ultimo capitolo.
A presto Cla.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=691602