Forse non mi hai mai amata

di maryc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


capitolo 1




POV BELLA

"Dai Jake, smettila con il solletico." Mi dimenavo sotto le mani del mio migliore amico.
"Sai credo che nel tuo grembo ci sia una bambina." Mi disse ad un tratto, guardando incantato la mia pancia.
"Cosa te lo fa pensare?" Gli chiesi curiosa.
"Semplice, sono irrimediabilmente legato all'esserino che cresce dentro di te. Credevo di amare te, ma il mio è solo profonda amicizia. Ti amo come un fratello ama una sorella. Lo confondevo con l'amore che un uomo prova verso la sua donna solo perché avevo paura." Stringe i pugni e inizia a tremare. So a cosa pensa, a chi si riferisce. Sto male. Mi ha abbandonata in una foresta tre mesi fa. Mi ha abbandonata poco dopo aver fatto l'amore con me. Cioè per me era amore, per lui semplice sesso. Non puoi abbandonare così la persona che dici di amare più della tua stessa vita. Ed io a distanza di tre mesi ho solo poche certezze. Primo, sono incinta di un vampiro. Secondo Jake, il mio migliore amico non mi abbandonerà mai. Terzo, lo amo immensamente, mai smetterò di amarlo e mai nessuno prenderà il suo posto. Quarto lui mi ha sempre mentito, come si dice sedotta e abbandonata. Quinto, ora la mia unica ragione di vita è quel cucciolo che cresce dentro di me.
Accarezzo i capelli del mio sole, che intanto ha posato il suo orecchio sul piccolo rilievo che ho sul ventre. Solo quando sono con lui mi sento un po' meglio. Solo Jake riesce a non farmi pensare a Lui.
I primi tempi sopo il suo abbandono sono stati duri. Avevo smesso di vivere. Non mangiavo, non dormivo, non andavo a scuola, non facevo nulla. Una notte mi ritrovai in camera mia l'ultima persona che mi sarei mai immaginata di trovare. La mia non reazione la stupì.
FLASHBACK
Mi giravo e rigiravo nel letto. Era da un mese che mi aveva abbandonata dicendomi che non mi aveva mai amata. Non riuscivo a dormire, come sempre. Era da un mese che non vivevo più. Mi sentivo strana negli ultimi giorni, sempre stanca, ma pensavo fosse dovuto al dolore, ma ancora non sapevo che mi sbagliavo di grosso. Distrutta mi alzai dal letto e andai verso la finestra. Era chiusa. Da quella sera non l'avevo più aperta. Osservavo la luna, era bellissima e sembrava mi volesse dire qualcosa, come se ci fossero cambiamenti all'orizzonte. Mi sentivo osservata, ma non ci feci caso più di tanto. Poi la vidi. Il riflesso della sua chioma rossa sul vetro della finestra. Era alle mie spalle. Era lei che mi spiava. Finalmente il mio dolore sarebbe finito. Mi voltai verso di lei e le sorrisi. Restò stupefatta della mia reazione. Ma lei non sapeva che mi stava per fare un enorme favore.
"Ciao Victoria."
"Isabella, dove è il tuo vampiro? Sembri felice di rivedermi? Sai che morirai?" Le sorrisi di nuovo e lei era sempre più sconvolta.
"Non c'è più il mio vampiro e non vedo l'ora che tu ponga fine alla mia inutile e vuota vita." Le dissi con le lacrime agli occhi. Ma la sua reazione mi stupì.
"Sei una stupida, al tuo fianco avevi la morte. Tu hai la possibilità di vivere una vita normale, con un cuore che batte. Puoi dormire, mangiare, piangere e invece non vedi l'ora che io ti uccida? Come puoi dire una cosa del genere?"
"Mi sorprende la tua reazione. Comunque, tu come ti sei sentita dopo che James è stato ucciso? Come ti senti ora che l'uomo che ami non è più al tuo fianco? Io voglio solo morire, così porrò fine alle mia sofferenze." Le dissi con le lacrime agli occhi. Ma la sua reazione mi stupì nuovamente.
"Io non ho mai amato veramente James e così lui non ha mai amato me. Cerco vendetta solo perché i vampiri sono egoisti e nel momento in cui gli viene tolto qualcosa diventano molto vendicativi. Non ho mai amato veramente nessuno. Mi...mi vuoi dire cosa...cosa ti è successo? L'altra volta che ti ho visto eri così forte insieme a lui..." Sospiro e mi siedo sul letto, con una mano la incito ad imitarmi e così fa.
"E' buffo stare sul mio letto, seduta di fianco alla mia carnefice a parlare come se fossimo amiche di vecchia data. Comunque ho proprio bisogno di parlare con qualcuno e tu sei l'unica con cui posso farlo. Il 13 settembre ho compiuto 18 anni. A casa Cullen è stata organizzata una festa per me, eravamo solo noi, io e coloro che consideravo la mia famiglia. Ma poi ho capito che mi sono sempre e solo illusa. Mi hanno sempre mentito. Dicevo, eravamo solo noi, quando stavo aprendo i regali un piccolo incidente cambiò tutto. Mi sono tagliata con la carta da regalo. Jasper ha tentato di aggredirmi, è stato bloccato e portato via da Emmett e Rosalie. Edward per difendermi mi ha scaraventato sul suo pianoforte, questo mi provocò un enorme taglio al braccio. Esme ed Alice sono dovute uscire a causa del forte odore del sangue. Edward, lui ha smesso di respirare e io l'ho mandato via. Carlisle, l'unico insensibile all'odore del sangue, mi ha medicata. Dopo il disastro Edward mi ha portata via da casa sua. Siamo andati nella nostra radura. Non abbiamo parlato, però lì ha esaudito il mio desiderio. Mi ha fatta sua. Con lui sono diventata donna. Ero felicissima. Pensavo fosse tutto passato, ciò che era successo a casa sua. Ma la nostra unione è stato il nostro ultimo momento da coppia. Quando mi ha riaccompagnata a casa, è andato via e non è venuto qui da me per la notte. Era strana come cosa ma forse doveva andare a caccia. Il giorno dopo a scuola non venne, dopo le lezioni lo ritrovai davanti la porta di casa ad aspettarmi. Era strano, non era l'uomo che conoscevo. Era freddo e distaccato, come se fossimo due estranei. Mi chiese di seguirlo e mi portò nel bosco dietro casa mia. Lì mi disse che lui e la sua famiglia partivano, inizialmente credevo che io fossi compresa, ma poi mi disse che tra noi finiva lì perché la notte passata alla radura, mentre facevamo l'amore si era accorto che lui non mi amava. Che era solo affascinato dal fatto che non poteva leggermi nel pensiero, ma che non ero adatta a lui. Lui voleva un'avvenente vampira, che non mi amava e non mi aveva mai amata e ciliegina sulla torta, mi disse che ora poteva avere tante distrazioni ad occupargli il tempo. Quel giorno non distrusse solo il mio cuore, ma anche il mio orgoglio e la mia dignità. In pratica gli sono servita per fare esperienza e basta. Forse non voleva fare brutta figura con qualche vampira. Ahahah, che stupida che sono stata, però io lo amo veramente e perciò non vedo l'ora che tu ponga fine alla mia vita. Non voglio più soffrire." Concludo con le lacrime agli occhi e non mi sono accorta che Victoria mi ha abbracciata e mi accarezza i capelli. Appena ci rendiamo conto del suo gesto, ci guardiamo in faccia sorprese.
"Che vuoi farci Bella, mi sono affezionata a te. Quel mostro di un Cullen, se passa sotto le mie mani farà una brutta fine. Anche se credo che le sue siano state solo bugie per difenderti dalla nostra natura..."
"No, non voglio sentire nulla per favore. Però ti ringrazio, solo con te potevo parlare e finalmente mi sono tolta questo groppo dallo stomaco. Ora fai ciò per cui sei venuta." La imploro.
"Vedi Bella, non posso farlo, tu hai un odore diverso ora. E poi, dopo questa sera ti considero una mia amica, la mia unica amica e non potrei mai fare una cosa del genere ad una persona che so che se mi conoscesse potrebbe volermi bene. Vedi io sono un mostro e se un'umana vuole bene ad un mostro come me, vuol dire che è speciale, e tu sei speciale."
"Che significa che ho un odore diverso?" Mi guarda sorpresa.
"Bella, tu...tu sei incinta."
"..."
"Bella?"
"..."
"Bella?"
"..."
"Isabella?" Mi scuote con un leggero schiaffo e mi riprendo.
"Ti sbagli, io sono stata solo con Lui." Poi il dubbio si fa largo in me. Faccio dei calcoli mentali e ho un ritardo di venti giorni, ho nausee, stanchezza, i sintomi ci sono tutti, ma Lui è sterile.
"Vedi alcuni vampiri, maschi, possono procreare con le proprie cantanti. E tu, nel tuo grembo porti un mezzo vampiro. Non posso uccidere te e la tua creatura. Permettimi di esserti amica." Sto per risponderle ma vengo interrotta.
"Bells, ho sentito parlare, cosa..." Oh no, mio padre. Un momento che succede? Guance rosse, respiro accelerato ed occhi a cuoricino, mentre Victoria ha la bocca spalancata e se potesse si scioglierebbe. Oh no, no, no.
"Bu-bu-buonasera signorina."
"Sa-salve." Stiamo messi bene. Mi schiarisco la voce e si ricordano di me.
"Papà, lei è Victoria una mia amica. Si è più grande di me, ma la conosco da quando ero piccola. Vic, lui è mio padre Charlie Swan." Si stringono la mano.
FINE

Da quel giorno mio padre e Vic sono una coppia, tra qualche mese si sposeranno. Charlie sa tutto dei vampiri, inizialmente ha faticato un po' a crederci ma ha accettato tutto senza timore. Sono veramente innamorati. Dopo il matrimonio Vic lo trasformerà. Si sposeranno dopo il parto ovviamente, Vic deve aiutarmi con la gravidanza e poi con il parto. Ora anche lei ha adottato la dieta vegetariana ed è molto brava.
I muta forma non hanno preso bene la notizia della trasformazione di Charlie, e di una mia eventuale trasformazione, se il parto non dovesse andare bene, ma si sono arresi.
"Ehi cane togli le mani dalla mia migliore amica, nonché futura figlia." Sorrido alle parole di Vic. Ebbene si è la mia migliore amica.
"Ehi rossa, torna nella tua bara." Lei gli ringhia contro ed io ammonisco Jake con uno scappellotto sulla testa. Ovviamente non gli ho fatto nulla.
"Basta voi due." Li riprende mio padre mentre abbraccia da dietro la sua compagna e le posa un tenero bacio sulla guancia. Lei immediatamente si scioglie. Sono innamoratissimi.
"Ciao amore, come è andata al lavoro? Ma perché lavori ancora? Io sono ricchissima."
"Ciao tesoro, al lavoro come al solito, nulla di particolare. Lavoro perché mi piace, tanto dopo non lavorerò più, ma per ora voglio continuare. Allora come sta la mia bambina e i miei nipoti?" Il mio papà è convinto che siano gemelli perché la pancia è già ben visibile al terzo mese. Appena gli dissi della gravidanza la sua reazione mi stupì. Era felice di diventare nonno e mi disse che non ci avrebbe mai abbandonati. Diversa la reazione di mia madre, ha detto che sono stata una spregiudicata e da quel giorno non ha più voluto avere nulla a che fare con me e mio padre. Mi è dispiaciuto molto, ma ora devo fare veramente la mamma, ma dei miei bambini e non la sua. Ora ho la mia vita e dentro di me cresce un'altra o altre vite e solo questa è la mia priorità.




Ciao ragazzi, allora questa è una nuova storiella di pochi capitoli, non so quanti con precisione. Comunque piaciuta la sorpresa di Victoria? Fatemi sapere cosa ne pensate. A presto,
un bacio Mary.


Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


capitolo 2




POV BELLA

1 Anno dopo…

Li guardo e sorrido. Li guardo e sono felice. Li guardo e mi sento completa, si ma solo a metà. Lui non c’è, sarà con qualche avvenente vampira alla sua altezza. Sarà con qualche avvenente vampira a sussurrarle parole d’amore. Sarà con qualche avvenente vampira, o come ha detto lui, con qualche distrazione a darle e darsi piacere. Non riesco a pensare a lui che bacia un’altra, a lui che abbraccia un’altra, a lui che accarezza un’altra, a lui che geme per un’altra, a lui dentro un’altra…semplicemente non riesco a pensare a lui insieme ad un’altra. Ma devo arrendermi. E’ la verità. Lui non mi vuole, non mi ha mai voluta, non sono mai stata alla sua altezza, l’ho sempre saputo, ma lui mi illudeva del contrario. Lui mi diceva che ero la sua unica ragione di non vita, che ero la sua esistenza, che l’ho riportato in vita. Illusa. È sempre stato un bravo, bravissimo attore, io sono stata una semplice pedina. Penso ancora al dolore che provo ogni giorno. Mi ha uccisa. Ha distrutto il mio cuore senza scrupoli, ha distrutto il mio orgoglio e la mia dignità senza remore. Egoista. Fottuto egoista. Lui e la sua famiglia di perfettini, che andassero tutti al diavolo, dal primo all’ultimo. Anzi non tutti, Rosalie no. Lei è sempre stata onesta e sincera con me. Lei non mi ha mai presa in giro. Lei non mi ha mai illusa. Vorrei incontrarla solo per dirle grazie. Grazie per non avermi illusa, grazie per non aver fatto finta di volermi bene, grazie perché sei stata sincera con me.

“Ma…mma.” Mi volto meravigliata. Il mio angelo. La sua prima parola. Si è svegliata. La mia dolce bambina. La mia piccola me, tranne che per il colore dei capelli. Bronzo. Come i suoi. Corro da lei a velocità umana. Eh si, sono una vampira. Vic, la mia migliore amica, nonché mamma acquisita, ha dovuto trasformarmi dopo il parto, altrimenti non sarei sopravvissuta. La gravidanza è durata sette mesi. Ora il mio angelo, i miei angeli, hanno otto mesi. Perché i miei angeli? Semplice io avevo torto nel dire che era un solo cucciolo, ma anche mio padre aveva torto dicendo che ne erano due, perché ne sono tre. Tre splendidi bambini. Le mie due piccole donne e l’unico uomo del mio cuore morto. Sono praticamente identici tra di loro se non per alcuni dettagli che li differenziano.

 Renesmèe Carlie Lilian ha i capelli bronzo e pieni di boccoli, ma gli occhi sono dello stesso colore dei miei da umana. Sono due pozze di cioccolato.

Elisabeth Vic Mary è identica alla piccola Nessie, così soprannominata da Jake, solo che i suoi capelli sono lisci ed indomabili, come quelli di lui.

Infine il mio uomo, il mio amore, il mio principe, Anthony. Lui è la sua fotocopia, in tutto e per tutto, dal colore dei capelli al colore degli occhi. Due smeraldi, come i suoi da umano. Stesso sorriso, stesso carattere, stessi gesti, due gocce d’acqua.

Prendo in braccio la mia piccola Lizzy.

“Amore della mamma, hai detto la tua prima parola. Ma sei bravissima.” Le poso tanti baci sul viso fino a farla ridere di gioia. Il suono delle loro risate mi riempie di felicità. Le urla della piccola fanno svegliare gli altri due che si uniscono a noi.

“Angeli miei, siete bellissimi, però ora bisogna fare colazione. Vi preparo il latte.” Tutti e tre fanno una smorfia di disgusto, eh si sono mezzi vampiri, possono mangiare sia cibo umano che sangue, rigorosamente animale, ma diciamo che preferiscono solo il secondo, ma…

“Se finite tutto più tardi vi preparo una cioccolata calda.” Alla parola cioccolata si aprono in un sorriso che potrebbe offuscare il sole. Sono molto, ma molto golosi, proprio come lo era la madre da umana.

All’improvviso sento dei passi, l’intruso cerca di essere il più silenzioso possibile, ma a me non sfugge nulla. Con un cenno dico ai bambini di stare in silenzio. Si stringono tra le mie braccia, è una cosa che facciamo ogni mattina, infatti non hanno paura. Lentamente la porta della camera si apre.

“Ucci, ucci, ucci, sento odor di bambinucci.” I bambini soffocano le risate. Certo volte mi chiedo chi sia il bambino se lui o loro. Sa che siamo dietro la porta, ma fa finta di non vederci.

“Vediamo dove possono esserci cacciati. Mamma mia non riesco mai a trovarli. Però se sapessero che ho una sorpresa per loro non…” Alla parola sorpresa tutti e tre scendono dalle mie braccia per correre da lui e strattonarlo per i pantaloni. Entrambi sorridiamo. Si abbassa, li prende in braccio e li fa volare. Poi i suoi occhi si fermano a venerare il suo sole, il suo universo, il suo tutto, il suo imprinting, Nessie. Ebbene si, Jake, il mio migliore amico ha avuto l’imprinting con mia figlia. Appena l’ho saputo, lui aveva paura della mia reazione, ma io sono stata al settimo cielo. Lui amerà mia figlia per l’eternità, non l’abbandonerà mai, con lui sarà sempre al sicuro, sempre adorata, sempre amata. Mio padre era di tutt’altro parere. Stava per uccidere Jake. Secondo lui, Jake non aveva il diritto di innamorarsi della sua principessina. Eh si, ora non sono più io la sua principessa, ma le mie figlie. Ricordo ancora che ha pianto per una settimana. Vic ed io non sapevamo come farlo smettere, poi però ci ha pensato la mia bambina, Lizzy, grazie al suo potere. Tutti e tre hanno dei poteri. Nessie filtra immagini con un tocco, Anthony o meglio Toty, controlla gli elementi, infatti spesso mi trovo con i divani bagnati o bruciacchiati, infine Lizzy. Lei ha il miglior potere del mondo, secondo me, infatti è capace di infondere amore con un tocco. Infatti è la più dolce dei tre. Tutti si innamorano di lei, ma solo un vampiro è nel suo cuore. Lei, come la mamma, preferisce i vampiri ai lupi. Nahuel, un mezzo vampiro come lei, si è innamorato a prima vista e sembra pienamente ricambiato. Anche lì mio padre ha pianto per una settimana. Per fortuna nel cuore del mio principe ci sono solo io, per ora.

“Buongiorno Jake.” Mi sorride con il suo caldo sorriso.

“Ciao Bells, dormito bene? Giusto tu non dormi, ahahah.” Si è rincretinito.

“Vado a preparare il latte, torno subito.” Mentre sono in cucina sento qualcuno che si avvicina in fretta, sorrido appena riconosco il suo odore. Entra come una furia e senza salutarmi corre dai bambini.

“Buongiorno anche a te Nahuel. Si certo che sto bene, mi fa piacere il tuo interessamento.” Si nota il mio sarcasmo? Sento il mio piccolo che gattona fino a me, mi volto ed ha un tenero broncio. È semplicemente geloso. Geloso delle sue sorelle, ma soprattutto di me. Lo prendo in braccio e sfioro il suo nasino con il mio mentre mi abbraccia.

“Amore non devi essere geloso di loro, ma degli altri e poi lo sai che la mamma ama solo te e amerà solo te? Sei l’uomo del mio cuore.” Mi sorride sereno. Sono piccoli, ma molto intelligenti. Crescono normalmente ma all’età di diciotto anni si bloccheranno e resteranno immutati per l’eternità. Non avrei sopportato vederli invecchiare e morire. Le gemelle non sono velenose, ma il piccolo si. Inoltre la loro intelligenza e capacità di comprensione è sorprendente. Secondo me non parlano e non camminano solo per somigliare più dei bambini normali, perché Nahuel ha detto che ha iniziato a parlare e camminare a soli quattro mesi.

“Ohhh amore, stanno arrivando i nonni.” Dopo pochi secondi la porta si spalanca e fanno il loro ingresso Charlie e Vic, si sono sposati cinque mesi fa. Sia io che Charlie siamo vampiri particolari, non abbiamo attrazione per il sangue umano e ciò ci permette di continuare qui a Forks la nostra vita, per qualche altro anno.

“Buongiorno.” Esclama mio padre sorridente mentre posa un bacio tra i miei capelli e prende in braccio il piccolo.

“Campione, sei sveglio. E le tue sorelle?” Sa dove si trovano, ma lo chiede ugualmente e così sul volto del mio angelo torna il broncio e tutti scoppiamo a ridere.

“Buongiorno Bella.”

“Ciao Vic, andata bene la caccia? Ma ieri i vestiti non erano strappati, cosa…” Mi blocco immediatamente conscia di aver capito cosa significano quei vestiti strappati. Tutti e tre siamo imbarazzati, è terrificante avere le prove dell’attività sessuale del proprio padre, per non parlare di quando la notte sono in casa. Mi vengono i brividi.

“Eheheh vecchio sporcaccione.” Subito lo deride Jake che insieme agli altri sono arrivati in cucina per fare colazione. Intanto mio padre gli da uno scappellotto e prende entrambe le bambine. Ancora non accetta i miei futuri generi. Oddio, ora che ci penso loro saranno i miei generi, non ci avevo mai pensato.

Dopo qualche altra risata i mezzi vampiri e il lupo fanno colazione. Siamo tutti intorno al tavolo. Fisso sorridente la mia famiglia. Eh si viviamo tutti insieme in una villa nella foresta di Forks ai confini con la riserva. La mia famiglia, vampiri, mezzi vampiri e lui, la mia strana famiglia. Manca un elemento fondamentale per sentirmi totalmente completa, ma va bene lo stesso. Soffro, soffro in silenzio, ma sono forte e felice per i miei angeli, anche se è solo apparenza.

 

 

 

Ciao ragazze, cosa ne pensate del capitolo? Non capisco come mai mi escano sempre così lunghi. Quando inizio a scrivere mi perdo nei miei pensieri e non mi rendo conto che poi escono delle enciclopedie, ma se volete dei capitoli più corti cercherò di accorciarli. Spero mi facciate sapere cosa ne pensate. Intanto ringrazio tutte per le bellissime recensioni che ho ricevuto, ringrazio chi mi segue in silenzio, chi ha inserito la storie tra le preferite e chi tra le storie da ricordare. Entro domenica arriverà il prossimo capitolo. A presto un bacio Mary.

Ps. a giorni il mio nick verrà cambiato sarà maryc.

Mie storie in corso:

La principessa e il vampiro.

Mie storie concluse:

Invito;

La mia pericolosa cantante;

Eternità;

Uno scontro che ti cambia la vita;

Finalmente felici;

Ritrovare lei, ritrovare loro;

Mi sono innamorato di te,

L’amore va oltre il tempo.

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3





POV BELLA

Sono comodamente seduta sul divano nero del nostro salotto e guardo i miei angeli giocare sul tappeto. Si amano immensamente tra di loro, non si separano mai e mai hanno litigato. Poco tempo fa ho provato a cambiare camera a Toty, il risultato? Le bambine di notte sono andate in camera sua, nel suo letto perché in camera loro c’erano i mostri e lui non c’era per difenderle. Lui da bravo fratello ha alzato le coperte, si è messo al centro e le ha strette tra le loro braccia. Io, mio padre e Vic abbiamo assistito a tutta la scena e a tutta la conversazione, ovviamente senza farci scoprire. Il mattino dopo Toty, con l’aiuto delle sorelle, ha portato nuovamente tutta la sua roba nella vecchia camera, ed ora non hanno più un letto a testa, ma hanno preteso un lettone per stare tutti e tre insieme. Come sono dolci. Spesso vengono in camera mia per dormire con me, tra le mie braccia ed io è in quelle occasioni che mi sento bene. Mi sento bene solo quando penso a loro o quando sono con loro. Loro sono la mia forza. È per loro che non sono caduta nella più tetra disperazione quando Lui mi ha abbandonata, è per loro che sono andata avanti quando Lui mi ha abbandonata, è per loro che continuo ad esistere. Certo il carattere di Toty è identico a quello del padre, ma non mi importa, lui è il mio principe. Nessie invece è un misto tra me e lui, infine Lizzy è identica a me. Però entrambe le bambine hanno ripreso il mio vizio di arrossire di fronte ad ogni tipo di complimento, ma per fortuna nessuno dei tre ha ripreso la mia goffaggine.

“Ammy.” La piccola Lizzy mi sfiora il viso con la manina, si erano preoccupati perché non rispondevo loro.

“Ditemi angioletti miei.”

“Edi.” Mi mostra la creazione che hanno fatto con le carte. Sono sconcertata, mi sorprende sempre più la loro intelligenza. Hanno creato un castello con le carte da poker, ed è bellissimo.

“Bimbi, la mamma prende la macchinetta fotografica, voi mettetevi vicino il castello così vi faccio una foto. Ovviamente siete stati tutti e tre bravissimi.” Bacio tutti e tre e le gemelle con gridolini di felicità trascinano il fratello vicino il castello. Appena mi volto per fare lo la foto resto di nuovo senza parole, sono in piedi. Cioè fino ad un attimo fa gattonavano ed ora? Ora sono perfettamente in equilibrio. Ho gli occhi lucidi dall’emozione, scatto la foto e poi mi inginocchio, tutti e tre con passi incerti si avvicinano a me. I loro primi passi. I loro primi passi li portano a me, la loro mamma. Quanto vorrei che anche Lui fosse qui con me, con noi. Quanto vorrei che anche Lui si emozionasse per i loro primi passi, per le loro prime parole, ma non c’è. Ci sono solo io a va bene così.

“Angeli miei siete stati bravissimi.” Li prendo tutti e tre in braccio e li stendo sul divano iniziando a fargli il solletico. Ridono di cuore e la loro risata cristallina mi gonfia il cuore d’amore. Pensavo che il giorno della loro nascita il mio cuore fosse al massimo dell’amore che potesse contenere. Ma ogni giorno mi accorgo che non è così. Ogni giorno il mio amore per loro cresce. Credevo anche che una volta trasformata non l’avrei più amato. Ma anche questo non è così, lo amo ogni giorno di più e sono anche consapevole che non amerò mai nessun altro e non voglio amare neanche nessun altro. Però l’amore che provo per Lui va di pari passo con l’odio nei suoi confronti. Non lo odio perché non mi ama, non si può comandare al proprio cuore. Lo odio perché mi ha illusa, perché mi ha abbindolata, perché mi ha ingannata, perché ha distrutto tutto di me, il mio cuore, il mio corpo, il mio spirito, la mia dignità e il mio orgoglio. Lo odio perché i miei, i nostri figli non conosceranno mai il loro padre, non cresceranno mai con il loro padre, non giocheranno mai con il loro padre. Però per fortuna c’è la nostra grande famiglia. Per fortuna c’è mio padre che fa da nonno e da padre. Per fortuna ci sono Jake e Nahuel. Ricordo ancora il giorno in cui lo incontrammo. Ero diventata da poco una vampira, e una volta che ci accertammo che sia io che Charlie non avvertivamo l’odore del sangue umano, ci dirigemmo in Sud America. Volevamo scoprire qualcosa sulla natura dei bambini e scoprimmo che nella Foresta Amazzonica viveva un mezzo vampiro. Così, io, Charlie, Vic, Jake e i gemelli ci mettemmo in viaggio. A noi si unirono anche Seth e Leah, per maggiore sicurezza di tutti. Dopo qualche giorno di viaggio, ovviamente correndo per le foreste arrivammo alla nostra meta. Lì incontrammo le vampire amazzoni con le quali stringemmo subito un bel rapporto di amicizia e fiducia. Diciamo anche che i bambini le incantarono con la loro dolcezza e il potere di Lizzy in questi casi è molto utile. Grazie a loro incontrammo il mezzo vampiro che ci spiegò tutto ciò che c’è da sapere su quelli della sua specie. Ovviamente appena incontrò lo sguardo di Lizzy se ne innamorò e lei diventò un peperone rosso, ed aveva neanche un mese. Quel giorno l’altra mia bambina trovò l’esatta metà della mela e Nahuel, con felicità di tutti, tranne che di mio padre ovviamente, si unì a noi. Ora viviamo tutti insieme a Forks, ma a breve saremo costretti a lasciare questa città. La città in cui incontrai il mio grande amore, la città in cui vissi la mia fasulla favola, la città in cui venni a sapere di essere in dolce attesa, la città in cui sono nati i miei angeli. La mia città.

“Ehi Bella.” Ecco pensavo a Nahuel ed è comparso al mio fianco.

“Cosa succede?” Ecco gli ho raccontato la mia storia e lui la sua, ha circa 150 anni, sua madre è morta di parto e per suo padre era solo un esperimento. Da quando mi ha conosciuta mi considera sua madre, anche se io potrei essere una sua pro pronipote. Assurdo.

“Pensieri Nahu, nulla di cui preoccuparsi.” Mi guarda con occhi critico, sa a cosa pensavo, la nostra amicizia è più profonda di quella che c’è con Jake. Meglio deviare la sua attenzione.

“Sai che i bambini hanno camminato?” Gli dico elettrizzata. Lui si gira verso la sua Lizzy e la prende in braccia riempiendole il viso di baci e facendola ridere di cuore. Poi fa la stessa cosa con gli altri due. Tutti gli altri attirati dalle risate di gioia dei bambini arrivano in salotto. Spiego loro cosa è successo e se avesse potuto Charlie avrebbe pianto. Io e Vic ci guardiamo allucinate e poi scoppiamo a ridere.

“Tesoro, domani che ne dici di fare un po’ di shopping? Solo io e te?” Aggiunge subito vedendo a faccia sofferente di mio padre. L’avversione per lo shopping non mi è passata, ma è da un po’ di tempo che non facciamo chiacchiere tra amiche perciò annuisco felice.

“Mammy, regao?” Mi chiedono Nessie e Lizzy.

“Certo che vi compreremo tanti vestiti e tanti regali.” Esclama sorridente Vic prendendo le gemelle in braccio. Chi l’avrebbe mai detto, la vampira che voleva uccidermi è di fronte a me che gioca felice con le mie bambine.

“Laby B., quando ci sarà la tua nuova sfilata?” Mi chiede Jake. Giusto, ho omesso un particolare, la mia occupazione. Strano ma vero, odio lo shopping, ma  sono la stilista più gettonata del momento. Ovviamente nessuno conosce il mio volto, tutti vorrebbero una mia foto o una mia intervista, ma grazie ad uno dei miei tanti poteri, tutti conoscono un’altra Lady B. I miei poteri? Sono due. Ho uno scudo psichico, nessun potere mentale funziona su di me, lo posso estendere fino a 150 chilometri proteggendo chi voglio, ho uno scudo fisico, nessun attacco arriva a me, questo lo posso estendere per massimo un chilometro. Vic anche ha un potere, riesce sempre a creare una via di fuga e diciamo che quando è arrivato Laurent con un esercito di vampiri neonati per distruggere me e Vic, questo potere ci è stato molto utile. Infine anche mio padre ha un dono, riesce a smembrare un vampiro solo con lo sguardo. È terrificate come potere, ma contro quei neonati ci è stato moto utile. Diciamo che tutti in famiglia siamo molto dotati, per questo siamo temuti, rispettati e desiderati dai Volturi, ma hanno capito che a noi il potere non interessa, vogliamo solo vivere tranquillamente la nostra eternità. Perciò siamo diventati ottimi amici. Eh si, siamo amici dei vampiri più temuti al mondo. Merito anche dei miei bambini che hanno conquistato persino il freddo Caius, ma ora ogni volta che li vede si scioglie come neve al sole.

 

 

Lo so ragazzi, un capitolo molto descrittivo, ma dovevo farvi capire un po’ di cose. Allora abbiamo capito come è entrato Nahuel nella grande famiglia Swan. Inoltre ovviamente sono tutti molto dotati ma grandi amici dei Volturi. Vi piace il lavoro di Bella? Non ve lo aspettavate eh? Ora vi lascio, entro giovedì arriverà il nuovo capitolo. Un bacio Mary.

Ps il mio nick ora è diverso, come vedete ora è maryc.

Mie storie in corso:

La principessa e il vampiro

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1

Mie storie concluse:


FINALMENTE FELICI
 
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MI SONO INNAMORATO DI TE
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INVITO
 
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UNO SCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA
 
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LA MIA PERICOLOSA CANTANTE
 
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ETERNITA’
 
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L’AMORE VA OLTRE IL TEMPO
 
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RITROVARE LEI,RITROVARE LORO
 
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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


capitolo 4




POV EDWARD

Sono passati due anni da quando ho abbandonato la mia unica ragione di vita in quella foresta. Se ripenso alle parole che le ho detto per lasciarla mi faccio schifo da solo. Ho calpestato il suo orgoglio e la sua dignità di donna. Sono stato un grandissimo stronzo, o meglio bastardo. Io, colui che sempre detto di amarla sopra ogni cosa le ho detto quelle orribili cose. Tutte dette dopo aver fatto l’amore con lei. Ora lei mi odierà a morte, non vorrà più saper nulla di me, era questo che volevo no? E allora perché sto così male. I dolori provati durante la trasformazione sono stati nulla in confronto al dolore che sto provando ora. Le ho detto cose orribili, io un gentiluomo del secolo scorso, dopo che lei mi ha donato la sua virtù le ho detto che non va bene per me e che voglio un’avvenente vampira al mio fianco. Una vampira con cui poter sfogare i miei istinti. Che uomo e che vampiro orribile che sono, anzi no sono un mostro. Un dannato che ha preso con se un angelo, un dannato che ha preteso il suo amore, un dannato che ha rubato la sua virtù e poi l’ha buttata come se fosse un giocattolino.

Sono disteso nella mia camera in Canada. Inizialmente volevo lasciare la mia famiglia, ma nei pensieri dei miei genitori e dei miei fratelli ho letto che non avrebbero sopportato la perdita di un altro figlio, di un altro fratello. Eh già, con il mio egoismo ho strappato loro una figlia, una sorella, un’amica.

Non faccio più niente, non mi alzo da questo divano. Esco solo per andare a caccia, sempre solo, non voglio compagnia, voglio crogiolarmi nel mio dolore per l’eternità. Non leggo più, non studio più, non suono più il piano, non ascolto più musica, sono diventato il nulla. Sono riuscito ad isolare i pensieri di tutti dalla mia testa, ho già il mio dolore non voglio leggere anche il dolore della mia famiglia per qualcosa che deriva da un mio comportamento.

Inizialmente tutti cercavano di parlare con me, di farmi reagire, di farmi ragionare, di farmi tornare indietro da Lei, ma io ho sempre rifiutato. Lo faccio per lei. Ho sempre fatto tutto per lei. Non voglio che un angelo così puro sia al fianco di un mostro come me, non voglio privarla della sua anima per il mio egoismo, non voglio privarla della felicità di diventare mamma solo per averla con me per l’eternità. In fondo lei andrà avanti, si rifarà una vita, si innamorerà di un umano, si sposerà con un umano, avrà dei figli e sarà felice. Già sarà felice, con qualcuno che non sono io. Nessuno l’amerà come l’amo io, nessuno la venererà come la venero io, nessuno…

Basta, l’ho voluto io, ed ora non posso essere geloso dell’uomo che lei sceglierà come suo compagno per la vita. Io tra qualche anno sarò solo un triste ricordo. Sicuramente neanche si ricorderà di come sono fatto, ma ricorderà tutto il male che le ho fatto.

“Edward vieni immediatamente giù.” Alice mi chiama, non le leggo nel pensiero, non le rispondo, non mi muovo. Emmett butta giù la porta della mia camera, mi carica sulle sue spalle, io lo lascio fare senza reagire. Mi butta sul divano del salotto. Sei paia di occhi che mi fissano addolorati. Tutti sono cambiati, e quando dico tutti intendo anche Rosalie e Jasper. Rose si era affezionata a Bella anche se non concepiva la sua scelta di stare con uno come noi, mentre Jasper si sente colpevole della mia scelta. Crede che se lui non avesse ceduto ai suoi istinti io non avrei mai preso la decisione di andar via. Ma lui non sa che l’avrei fatto lo stesso. Lei con me era costantemente in pericolo. Io ero il suo pericolo più grande. Il suo sangue per me era una continua tentazione.

“Allora c’è una nuova stilista…” Interrompo Alice.

“mi hai fatto venire fin qui per parlare di shopping? Sai che non verrò mai da nessuna parte…”

“Zitto e apri bene le orecchie stupido.” Mi guarda inferocita. Io e lei siamo sempre andati d’accordo, ma da quando ho abbandonato Lei, la sua migliore amica litighiamo spesso.

“Dicevo, c’è una nuova stilista, molto in gamba devo dire. Ha iniziato da poco la sua attività ed è già tra le migliori stiliste al mondo. Ma il punto non è questo. Non si è mai mostrata in pubblico, non ha mai rilasciato interviste, a parte qualche risposta a domande molto generiche, ma tramite e-mail, mai nessuno ha visto il suo volto. Non si sa dove sia il suo studio, in pratica non si sa nulla di lei, a parte due cose, una molto strana. Allora la prima cosa è che il suo nome, o meglio nome d’arte è Lady B., mentre la cosa strana è che nelle sue collezioni non vi è un capo di colore blu. Neanche una sfumatura. Inoltre l’altro giorno sono andata in un negozio monomarca di questa stilista, diciamo che la commessa non era affatto intimorita o stupita dal mio aspetto, anzi era come se si sentisse a suo agio. Inoltre in tutto il negozio, che ho notato possiede una scala nascosta che credo porti all’ufficio della stilita, vi è un forte odore di vampiro. Una donna.” Non ci vedo nulla di interessante in tutto ciò.

“Carlisle fa il medico, cosa c’è di strano se una vampira fa la stilista?” Mi guarda come se davanti a lei ci fosse uno stupido, forse è così perché proprio non capisco.

“Lasciando perdere ciò che ha detto l’idiota, vorrei che andassimo tutti in quel negozio. C’è qualcosa che non mi convince. Inoltre non riesco a vedere nulla, cioè vedo solo buio, proprio come accade per…per…bhè si per Bella.” Mi pietrifico, le avevo detto di non sbirciare nel suo futuro ed ora mi dice che non solo ha cercato di farlo, ma anche che vede solo buoi. Ringhio verso di lei e Jasper si mette in posizione d’attacco davanti sua moglie.

“Non essere stupido Jasper, non le farei mai del male.” Dico tagliente verso mio fratello. Lui si alza ma non si sposta.

“Ti avevo chiesto di…”

“Tu non sei mio padre. Mi hai costretto, anzi ci hai costretto ad abbandonarla, ci hai costretto ad andar via senza salutarla, come se non ci importasse nulla di lei. Tu hai scelto per lei e per tutti noi. Ora lei crede che noi, che io, non le vogliamo bene, che l’abbiamo presa in giro e tutto solo per colpa della tua stupidità, del tuo egoismo. Tu hai scelto per tutti. Ma ora mi sono stancata. Tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o cosa non devo fare, ed io sono stata una grandissima stupida a darti retta. Non avrei dovuto farlo sin dall’inizio. Appena avrò una visione su di lei io tornerò da lei e anche se dovessi strisciare ai suoi piedi le implorerò il suo perdono. Tu non ti intrometterai. Tu non la vuoi bene. Ma io non sono te. Ricordalo. E sappi che se lei non mi vorrà più come amica, non ci sarà nascondiglio che tu possa usare per nasconderti da me. Il mondo sarà troppo piccolo per te.” I suoi occhi emanano fiamme. Se fosse possibile, la potenza del suo sguardo mi avrebbe ridotto in cenere.

“Calma ragazzi. Ora risolviamo questo problema, anche se non mi sembra pericoloso altrimenti avremo già letto di morti per cause ignote. Comunque Alice dove si trova questo negozio?” Chiede pacato mio padre.

“Ad Ithaca. Ma credo che il vampiro non viva lì.”

“Bene, la prossima settimana ci andremo tutti nessuno escluso. Edward il tuo potere è necessario. Non ammetto obiezioni. Siamo una famiglia e dobbiamo restare uniti.”

“Eravamo una famiglia unita. Lo stupido ha rovinato tutto.”

“Alice non dire così. Siamo ancora una famiglia.” Continua mia madre rattristata dalle forti parole di Alice.

“Si certo, come no. Jasper andiamo.” Si prendono per mano e spariscono nella foresta. Mi volto verso Emmett che mi lancia saette con gli occhi.

“Edward, sei mio fratello, il miglior fratello che abbia mai potuto desiderare. Ma appena Alice avrà una visione sulla piccola Bella, io e Rose andremo con lei. Mi dispiace, ma considero lei al pari tuo. Se tu non vuoi avere nulla a che fare con lei va bene, ma come ha detto Alice non puoi decidere anche per noi. Mi dispiace.” Prende la mano di Rose che non ha aperto bocca e anche loro spariscono nella foresta. Mi prendo la testa tra le mani ed iniziano a singhiozzare. Mia madre mi si avvicina e mi abbraccia.

“Ssh figliolo. Stai tranquillo.”

“Ho sbagliato tutto. Quando sono andato a Denali per allontanarmi dal suo sangue non sarei dovuto tornare. Lei non si sarebbe innamorata di un mostro senza anima come me. Lei non avrebbe sofferto a causa mia.”

“Non dire così Edward. Se non avessi un’anima non avresti mai amato ed ora non soffriresti. Sei ancora sicuro della tua decisione? Lei ti ama ancora, mai ho visto un amore come il vostro, così puro e potente. Se tu tornassi da lei, sono convinto che…”

“No papà, non immagini neanche cosa le ho detto per farle credere di non amarla. Sono stato un mostro con la persona che mi ha dimostrato sempre un enorme amore. Non mi merito nulla. Non merito soprattutto lei.”

A velocità umana torno nella mia camera e prendo la foto sul comodino. Io e lei abbracciati e sorridenti.

Ti amo amore mio, se puoi un giorno perdonami. Tutto ciò che ho fatto l’ho fatto per te.

 

 

Ehi ciao ragazzi, allora questo è il nuovo capitolo. È un pov Edward, ma la storia sarà tutta pov Bella. Forse ci sarà un altro o al massimo altri due pov Edward non di più. Allora cosa mi dite del comportamento di Alice? E quello di Emmett? Io li trovo più che giusti, Edward ha deciso per tutti, ma non può farlo. Ci sarà un altro capitolo e poi si incontreranno. Il prossimo lo posto entro lunedì. A presto un bacio Mary.

Mie storie in corso:
La principessa e il vampiro

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FINALMENTE FELICI

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5


POV BELLA

“Ehi Bella, sei pronta per il nostro giro di shopping?”

“Certo Vic. Arrivo.” Vado in salotto dove ci sono i tre “uomini” di casa che stanno giocando con le bambole insieme alle bambine, mentre il mio ometto sta suonando la chitarra. Eh si, come Lui, ha molto talento per la musica.

“Bimbi, noi andiamo a fare shopping, voi comportatevi bene. Non usate come marionette questi tre e obbedite al nonno, mi raccomando. Poi se fate  i bravi la mamma vi porta una bella sorpresa.” Vengono tutti e tre ad abbracciarmi. Adorano ricevere regali. In questo proprio non hanno preso da me. Bacio tutti e tre e dopo altre raccomandazioni mio padre ci sbatte praticamente fuori di casa. Adora fare il baby sitter ai suoi nipoti.

“Allora inizia la giornata di sole donne.” Dice euforica Vic ed io l’accompagno con meno euforia. Arriviamo in poco tempo presso i migliori negozi. Eh si ora posso permettermi tutti i capi di tutti gli stilisti, non che mi importi, ma con il mio lavoro devo vestire in un determinato modo. Non posso fare la stilista ed andare in giro con la tuta.

“Allora iniziamo.” Passiamo per tutti i negozi. Addosso ovviamente abbiamo gli sguardi ammirati di tutti gli umani, alcuni ragazzi ci hanno anche provato con noi, ma poi l’istinto di sopravvivenza si è risvegliato. Il mio dove era quando Lui è entrato nella mia vita? Se l’avessi avuto non avrei sofferto, ma non avrei neanche i miei angeli. Allora è meglio che non avevo istinto di sopravvivenza, brucerei all’inferno pur di avere i miei angeli con me.

“Ehi bell’addormentata, a cosa stai pensando? Ti eri incantata.” Ridacchio imbarazzata.

“Pensavo ai miei angeli.”

“Stanno bene.”

“Oh non ne ho dubbi, secondo me quello messo male con quelle due pesti è papà. Poverino chissà se anche oggi lo troveremo tutto truccato.” Iniziamo a ridere tutte e due ricordando quando dopo un’altra giornata di sole donne abbiamo trovato mio padre tutto truccato e con le unghia laccate di viola solo per far contente le sue nipotine. È successo circa sei mesi fa ma ancora lo prendiamo in giro.

“Povero il mio maritino, per le sue nipoti si trasforma in un pagliaccio. Chi l’avrebbe mai detto che il capo Charlie-tutto-d’un-pezzo-Swan, si rammollisse così per delle bambine.” Adoro mio padre, fa così non solo perché le adora, ma anche per non far pesare loro la mancanza del padre. Mi rattristo.

“Ehi Bells, che c’è?” Mi posa una carezza sul viso.

“Pensavo a papà. Lui fa così non solo perché le adora ma anche per non far mancare loro la figura paterna. Lo adoro.”

“Pensi ancora a Lui?” Ha fatto centro.

“Come potrei? Lo vedo ogni giorno nei miei figli. È impossibile non pensare a lui.” Dico tristemente.

“Lo odio.”

“Non è vero. Tu lo ami immensamente. Tu odi te stessa, odi te perché con tutto il male che ti ha fatto non riesci ad odiarlo, perché con tutto il male che ti ha fatto lui sarò l’unico per te. Ti ho già detto che secondo me erano tutte bugie quelle che ti ha detto. Io, quando ero con James e Laurent, ho visto la luce che c’era nei suoi occhi mentre ti guardava, mentre ti proteggeva. È la stessa luce che c’è negli occhi di Charlie quando mi guarda…”

“Basta Vic, non pensiamoci. Se abbiamo finito possiamo tornare a casa. Direi che oggi abbiamo abbassato di molto il nostro conto.” Ridacchia.

“Oh ma con le mie ricchezze e con i guadagni di LadyB. Non corriamo il pericolo della bancarotta. Poi ora tuo padre ha aperto uno studio di investigazione ed è molto ben pagato. L’officina di Jake e Nahu va benissimo. Diciamo che possiamo spender ancora tanto, ma andiamo a casa, mi manca mio marito e i miei nipoti.” Non cambierà mai.

“E poi preferisco indossare i capi di LadyB.”

“Si andiamo, così mi cambio e vado un attimo in ufficio a prendere dei bozzetti. Ho delle nuove creazioni e stanotte ci lavoro. È molto utile non dover dormire.”

“Giusto, di notte si fanno cose interessanti.” Rabbrividisco per il suo sguardo malizioso.

“Per carità Vic, non voglio sapere cosa fate di notte tu e mio padre, mi viene da rabbrividire. Maledico il nostro udito, non vedo ma sento e ti giuro vorrei sotterrarmi.”

“Dai pensa che tuo padre è molto…”

“Ahhhhhh.” Mi copro le orecchie con le mani.

“Ok, ho capito non continuo.” Torniamo a casa e tre tornadi ci vengono incontro. Li abbracciamo e baciamo, poi guardiamo mio padre, tutto apposto, solo qualche bigodino nel capelli, ma nulla di preoccupante.

“Mamma ci sei mancata.”

“Anche voi angeli miei. Vi ho portato una sorpresa.” Si illuminano gli occhi. Alle bambine ho preso dei giochi con cui possono creare gioielli con delle perline colorate, mentre al mio ometto ho preso un quaderno con i fogli degli spartiti, così potrà scrivere le sue melodie e le sue canzoni. Ebbene si suona anche il piano forte. Come faccio a non pensare a Lui quando i miei figli in tutti i loro gesti lo evocano ai miei occhi?

Corro a fare un doccia e a vestirmi. Indosso un tubino nero aderentissimo, scarpe con tacco altissimo rosse, accessori rossi e un giacchetto strettissimo che arriva sotto il seno anch’esso rosso. Mi trucco leggermente e metto un rossetto rosso fuoco, saluto tutti e mi avvio verso l’ufficio.

Ancora non sapevo cosa mi aspettava lì.

 

Ciaooooo ragazzzzzeeeee, allora cosa ne dite di questo capitolo? Spero vi sia piaciuto. Chissà cosa o chi l’aspetta in ufficio. Prossimo aggiornamento 22 gennaio. A presto un bacio Mary.


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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6




Dedico questo capitolo ad Edward4ever96. Ho mantenuto la promessa e tanti auguri di buon compleanno.

 

POV BELLA

Guido fluidamente attraverso il traffico, devo dire che da quando sono diventata vampira adoro la velocità. Da umana quando andavo con Lui in macchina avevo sempre il terrore, per non parlare di quando andavo in macchina con sua sorella. Anche se fa male, ridacchio al ricordo.

Arrivo in breve tempo al mio atelier, tutti credono che io sia solo una dipendente di ufficio che ha contatti telefonici con la stilista. Nessuno sa che la stilista sono io. Mi dispiace mentire al mio team, sono persone valide, corrette ed efficienti, ma devo farlo. Parcheggio ed esco dall’auto. Ho una strana sensazione, mi guardo intorno e no vedo nulla di sospetto a parte una Mercedes nera con i vetri oscurati ed una Porche giallo canarino. Chissà chi è che ha il coraggio di comprare un auto di quel colore e camminare indisturbato per le strade della città. Guardo la mia auto, certo è appariscente ma di un colore sobrio. Ricordo quando sono andata a comprarla. Ho portato con me Jake, io non ne capivo niente e mi ha fatto prendere una Lamborghini Gallardo, è una bellissima e velocissima macchina e con Jake come meccanico personale non ho alcun problema. Ci sono state un po’ di incomprensioni sul colore, lui voleva che la prendessi rossa fiammante, ma mi sono opposta con tutte le forze e alla fine l’ho spuntata io. Mi avvio verso l’atelier e sento odori strani, familiari, vampiri. Aguzzo l’udito cerco di capire da dove provengano le voci. Dal mio atelier, ma non mi sembra nessuno dei Volturi. Ascolto la conversazione.

“Vorrei un abito blu.”

“Mi dispiace non abbiamo questo colore. Se vuole ci sono…”

“Perché non avete nulla di blu?”

“Alla stilista non piace come colore.”

Quella voce avrei potuto riconoscerla ovunque, che diavolo ci fa lei qui? Sono sicura che quell’auto sia la sua e a pensarci bene quella Mercedes è la stessa che mi ha portato da Forks a Phoenix quando stavo scappando da James. Cosa diavolo vogliono? Perché devono rovinare ancora la mia vita? Perché? Entro come una furia nel negozio.

“Ma io non capisco il blu è un colore così…”

“Odioso, ed ora sparite da qui immediatamente.” Sette vampiri ed un’umana si voltano di scatto verso di me. La mia assistente mi sorride mentre i vampiri mi guardano sconvolti, sorpresi e shoccati.

“Signorina Swan buongiorno.”

“Buongiorno Michelle, vado nel mio ufficio, può mandare via queste persone.” Con sguardo gelido li sorpasso e vado verso l’ufficio. Credevo che sarebbero stati in otto, con la sua distrazione, forse non l’ha portata o forse ha più di una distrazione.

“Be-Bella?” Chiede la mora, ma io non le rispondo neanche, maleducata forse? Non fa niente.

“Michelle, non voglio essere disturbata da nessuno. Ciao Rosalie.” L’unica Cullen degna di esser salutata. L’unica Cullen che non mi ha mai presa in giro.

“Aspetta.” La sua voce, Lui. Non mi fermo, la voragine nel mio petto è diventata ancora più grande. Appena sono fuori portata dalla mia assistente volo praticamente nel mio ufficio.

“Devo parlare con la signorina.”

“Mi dispiace, non vuole essere disturbata ed ora vi pregherei di lasciare l’atelier.”

Sento altri due vampiri, mi rilasso, sono Felix e Alec. Sapevo che sarebbero venuti.

“Buongiorno Michelle.” Saluta cordiale Felix.

“I Cullen, cosa ci fate qui?” Proteggo i due con il mio scudo, non voglio che loro sappiano di me o peggio dei miei figli. Li proteggero anche da loro padre.

“Felix, Alec è un piacere rivedervi. Siamo venuti qui per fare un po’ di shopping. Abbiamo anche incontrato una vecchia amica.”

“Oh ma io non credo che sia una vostra vecchia amica, magari più una povera ragazza che ha creduto alle vostre bugie. Ma ora potete andare. Michelle, dobbiamo parlare con Bella.”

“Mi dispiace, ma non può…” Accendo l’interfono.

“Michelle, appena arrivano i signori Volturi, li faccia passare. Non ci sono per nessun altro.”

“Certo signorina, sono appena arrivati.”

“Voi cosa diavolo volete da lei?”

“Oh piccolo Cullen tu non sei proprio nella posizione per poter parlare, comunque un solo avvertimento sparite di nuovo.” Bravo Felix metti loro paura. Non sento più nulla segno che gli scocciatori sono andati via mentre i due Volturi ora sono di fronte i miei occhi.

“Grazie.”

“Figurati bocciolo di rosa. Allora hanno fatto qualcosa? Hanno detto qualcosa…” Blocco il fiume di parole di Felix.

“Niente stai tranquillo. Allora qual buon vento vi porta da queste parti? Qualche missione? Aro e gli altri come stanno?”

“Si siamo in missione, ma Aro, Caius e Marcus ci hanno intimati di passare a salutarti e Jane, Heidi e Chealsie voglio le tue ultime creazioni. In pratica senza tutta la tua ultima collezione per quelle tre non possiamo tornare a casa.” Rido al pensiero.

“Allora la vostra missione è quella di fare shopping?” Li prendo in giro.

“Non solo. C’era un gruppo di neonati che stava dando troppo nell’occhio in Brasile. Ma ora abbiamo risolto ed eccoci qui. Gli altri come stanno? E…?” Blocco Alec, sicuramente ci sono orecchie indiscrete in giro. Entrambi capiscono.

“Stanno tutti bene.” Restiamo a parlare un altro po’, prendo le bozze che mi servono e torno alla mia auto. Le due auto sono sparite, ma so che torneranno. Bene, forse è arrivato il momento di cambiare città. Non voglio più soffrire, ma soprattutto non voglio che a soffrire siano i miei tre angeli.

 

Allora dolce donzelle, che ve ne pare? Secondo me Bella avrebbe dovuto fare una strage o farla fare ai suoi amici, ma lei è superiore. Nel prossimo capitolo, che posterò martedì, accadrà qualcosa di sorprendente. A presto un bacio Mary.

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Forse non mi hai mai amata

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

POV TOTY

Io e le mie adorate sorelline stiamo giocando nel giardino di casa. Intanto comunichiamo tra di noi mentalmente. Non lo sa nessuno, neanche la mamma, che possiamo parlare così tra di noi. Non ci piace avere segreti con la nostra adorata mammina però è un segreto solo nostro, così ci confidiamo i segreti e le paure.

Adoro le mie sorelline, ma soprattutto adoro la mia mamma. È così bella e dolce e poi lei ci ama immensamente. Stiamo bene così, c’è nonno Charlie e nonna Vic, che è anche la migliore amica della mamma. Poi ci sono anche quei due che stanno sempre appiccicati alle mie sorelle. Certo voglio bene a Jake e Nahu, ma lo sguardo di venerazione che rivolgono alle mie sorelline non mi piace per niente. Mia mamma mi dice che fanno così perché le proteggeranno per sempre, e io che ci sto a fare? Io sono l’uomo di casa e io proteggo le mie donne. Però mamma mi ha detto che lei vuole essere protetta e amata solo da me, almeno questo mi fa stare bene. La mamma è solo mia e nessun uomo le si deve avvicinare. Certo se fosse mio padre sarebbe diverso, ma non c’è. Una volta abbiamo provato a chiederle di nostro padre, ma lei ha sorriso tristemente e ha detto che quando saremo più grandi ne riparleremo. Quel giorno è stata tristissima e l’abbiamo anche sentita piangere così con le mie sorelle abbiamo deciso che non li chiederemo mai più di nostro padre perché non vogliamo vederla soffrire.

“Ehi Toty, ci siamo persi.” Le mie sorelline si avvicinano a me ed io le abbraccio mentre loro singhiozzano.

“Ssh ora ci penso io.” Come faccio? Non mi ricordo la strada ero troppo preso a pensare, sicuramente la nonna starà dando di matto e la mamma sarà molto preoccupata. Sentiamo dei movimenti venire dalla foresta e le mie sorelline si stringono di più a me. Mi metto davanti a loro in posizione di difesa, certo se è un animale non ci sono problemi ma se è un vampiro allora si che ci sono molti problemi.

“Esci fuori.” Urlo all’intruso. Davanti a noi troviamo sette figure, sette vampiri. Quattro uomini e tre donne. Uno degli uomini è veramente grosso. Questi ci fanno fuori subito. Però prima devo salvare le mie sorelline. Ringhio nella loro direzione.

“Toty, scappiamo.” Mi sussurra Nessie spaventata.

“Ci penso io, voi state dietro di me.”

“Forse non sono cattivi, hanno gli occhi dorati e non rossi.”

“Sono sempre vampiri.” Eravamo troppo impegnati a parlare che non ci siamo accorti che si sono avvicinati a noi. Stringo di più le mie sorelle e ringhio forte. Mai mi era uscito un ringhio del genere. Tutti ci guardano sconvolti mentre il vampiro-orso inizia a ridere.

“Pulce credi veramente di mettere paura?” Quello con i capelli rossicci, ha un viso familiare. Fa scorrere lo sguardo su tutti e tre e sgrana di più gli occhi. Intanto la bionda bellissima ha preso tutti e tre in braccio.

“Lui forse non può farti nulla ma io si.” Ci giriamo di scatto verso la voce, ah è la nonna.

“Victoria.” Sputa il rosso.

“Lasciate i miei nipoti immediatamente.” Non l’ho mai vista così arrabbiata.

“Cosa credi di fare? Noi siamo in sette e tu sei sola.” Continua il biondo con l’aria terrificante.

“Non è sola.” Dalla foresta sbucano Jake, che si trasforma, e Nahu. Subito le mie sorelle scendono dalle braccia della bionda e corrono da loro. Io invece sono ancora tra le braccia della bionda.

“Lascia mio nipote.”

“Tuo nipote? Da quando hai adottato la dieta vegetariana? E poi siete sempre in minoranza se volete affrontare un combattimento.”

“Cullen lascia mio nipote. Potrei fare molto male a tutti e sette solo con il pensiero. Non sapete di cosa sono capace, inoltre devo proprio vendicarmi per tutto il male che le avete procurato.” Una voce profonda, è il nonno ma non esce allo scoperto. Ad un tratto sento il profumo della mamma, arriva come una furia e con un ringhio atterra la bionda prendendomi tra le sue braccia. Mi porta dietro la nonna, ora c’è anche il nonno. Io e le mie sorelle siamo dietro tutti, mamma invece è avanti, alla sua sinistra Jake e Nahu e alla sua destra il nonno e la nonna.

“Andate via di qui. Non permettetevi più di minacciare la mia famiglia. Ma soprattutto non permettetevi più di avvicinarvi ai miei figli. Non ho mai ucciso nessuno, ma se osate nuovamente avvicinarvi a noi, non avrò pietà.” Li fronteggia senza problemi.

“I…t-tuoi fi-figli?” Chiede la nana.

“Problemi di udito?” Simpatica la mia mammina.

“Ma non hai sentito la mia mammina, ha detto che siamo i suoi figli, che non vedi la somiglianza?” Risponde indispettita Nessie. Odia le persone che non credono che siamo suoi figli.

“Jake, Nahu portare i bambini a casa noi arriviamo subito.” Annuiscono e Jake con riluttanza va via, prima però ringhia forte contro il rosso. Chissà perché tutto questo odio.

Siamo a casa non ci resta che aspettare la mamma.

 

Ehi ragazzeeeee, allora che mi dite? Non ve lo aspettavate vero? A dire la verità neanche io. Il prossimo capitolo vedremo cosa si diranno Bella e i Cullen. Il prossimo aggiornamento sarà venerdì, a presto un bacio Mary.


Mie storie in corso:

Forse non mi hai mai amata

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Mie storie concluse:

Non voltarti indietro...o forse si:

FINALMENTE FELICI
 
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MI SONO INNAMORATO DI TE
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INVITO
 
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UNO SCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA
 
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LA MIA PERICOLOSA CANTANTE
 
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ETERNITA’
 
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L’AMORE VA OLTRE IL TEMPO
 
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RITROVARE LEI,RITROVARE LORO
 
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8





POV BELLA

Ho lasciato l’auto e ho iniziato a correre tendendo tutti i muscoli. Appena Vic mi ha mandato un messaggio dicendo semplicemente “CORRI”, ho perso la testa. I miei bambini. Sono in pericolo. Chiunque sia non rivedrà più la luce del sole. Stavo vagliando tutte le possibili soluzioni. Ma appena sono arrivata nella foresta, tutto mi aspettavo, ma non quello. Quella è la scena più agghiacciante che abbia mai visto. La mia famiglia in posizione d’attacco, le bambine dietro Nahu e Jake, ma il mio principe? Guardo verso i Cullen e divento un pezzo di ghiaccio. Lui sta fissando intensamente il mio bambino che è nella braccia della sorella. Loto, lui, sono gli unici che non si devono avvicinare ai miei bambini. Come una furia strappo il mio bambino dalle braccia della bionda e con un salto arrivo dal resto della mia famiglia. Controllo velocemente le condizioni dei miei figli. Per fortuna non sono feriti, ma se avessi viso un solo, minuscolo, invisibile graffio nessuno mi avrebbe fermato dal fare una strage. Li fronteggio senza paura, mentre loro mi fissano increduli.

Dopo aver mandato via i bambini con Nahu e Jake, restiamo solo noi tre con loro. Ci fissiamo, ci studiamo. Lui cerca ancora di capire qualcosa.

“ho detto prima che non voglio più vedervi. Se solo avessi visto un graffio, anche microscopico su uno dei miei figli, di voi ora non ci sarebbe neanche la polvere. Dovete sparire, tanto siete bravi a farlo.” Mi fissano tutti tristemente, con me non attacca.

“Bella Swan, sei diventata amica di colei che voleva ucciderti. Hai sempre avuto la tendenza a cacciarti nei guai, ma vedo che non hai imparato la lezione.” Mi dice sprezzante Rosalie.

“Rosalie Cullen, lei è stata una delle poche persone che mi è stata vicina in un momento delicato. Inoltre devo la mia vita a lei. E poi non credo che siano affari che ti riguardano questi. O sbaglio?”

“No, non sbaglia, hai ragione. Ma quel vampiro che è con voi, somigliata tanto…”

“Non gli somiglia, è mio padre. È il compagno di Vic, si sono innamorati e lei lo ha trasformato, nessuno dei due voleva rinunciare all’altro.”

“Scelta egoistica.”

“Scelta d’amore.” La rimbecco io. Nessuno fiata più.

“Non abbiamo più nulla da dirci. Solo una cosa state lontani dalla mia famiglia. Da tutta la mia famiglia. Come ho detto non ho mai fatto del male a nessuno non vorrei dover iniziare ora. Lo dico per il vostro bene.”

“Ci stai minacciando Bella? Non pensi a tutto ciò…”

“Jasper per favore evita i sentimentalismi, non fanno per me. Non vi sto minacciando, vi sto dicendo di non farvi più vedere. Ora possiamo andare. Stata alla larga.” Lui non ha aperto bocca, è ancora sorpreso. Lo so amore mio, sono identici a te, ma tu questo non lo saprai mai.

“Co-come fanno ad essere tuoi figli?” Mi chiede Lui titubante. Ora avrò la mia rivincita.

“Quando ero umana. Ho fatto sesso. Non sai come si fanno i bambini?” Stringe i pugni spasmodicamente. Volevi l’esclusiva?

“Chi…chi è il pa-padre?” Mi dispiace ma non saprai mai la verità.

“Non lo conoscevo.” Questo è vero, io credevo di conoscerlo, ma poi si è rivelato l’esatto opposto ed ho capito di non averlo mai conosciuto. Tecnicamente non è una bugia.

“Io…io vorrei ch-chiederti sc…”

“Oh, ora che sono una vampira mi vuoi chiedere scusa? Dimmi hai detto alla tua adorata famiglia cosa mi hai detto prima di andare via? Hai detto a coloro che tanti ti amano e ti stimano cosa mi hai detto per lasciarmi? Non credo. Dove sono le avvenenti vampire che mi hai detto di volere al tuo fianco? Dove è la vampira che è fisicamente compatibile con te? No perché quando mi hai lasciata mi hai detto che mentre abbiamo fatto sesso hai capito che anche fisicamente non siamo compatibili. Lo hai detto che sei stato con me solo perché eri affascinato dal non sapermi leggere nel pensiero? Oh ma dalle loro facce sembra proprio di no. Perdonami se ho fatto questa rivelazione non pensavo fosse privata. Ora ci siamo detti veramente tutto.” Mi volto e inizio a camminare verso Vic e mio padre.

“Erano tutte bugie quelle e tu lo sai. Sai che io non potrò mai amare un’altra che non sia tu. Sai che senza te non potrei sopravvivere. Sai che tu sei tutta la mia vita. Sai che sei la mia unica ragione di vita. Ti ho mentito perché con me eri costantemente in pericolo. Perché io ero il tuo pericolo più grande. Ora vai Bella Swan, ma ricordati che tu sei stata, sei e sarai solo e sempre mia.” Sento il cuore battere nuovamente.

“È una minaccia Cullen?”

“È una promessa Swan. Tu tornerai ad essere mia. Ho l’eternità per capire che erano solo bugie, vili menzogne. Ho l’eternità per farmi perdonare. Questa volta sarà per sempre.” Le sue parole bruciano sulla mia pelle. Maledizione Jasper avrà capito il mio stato d’animo.

“Non ci sperare.”

“Vedremo.” Detto questo io, mio padre e Vic torniamo a casa. Appena arriviamo i miei bambini mi corrono in braccio e iniziano a piangere. Senza sentire niente e nessuno, mi dirigo, con loro in braccio, in camera mia e singhiozzo silenziosamente. Devo essere forte per loro.

“Mammy scusaci. Noi giocavamo e non ci siamo accorti di esserci allontanati. Poi abbiamo sentito un rumore e Toty si è messo davanti a noi in posizione di difesa. Io e Nessie avevamo paura. Poi sono usciti quei vampiri e c’era quello grosso che ci ha fatto paura. Intanto Toty ha fatto un ringhio veramente pauroso, ma poi quella vampira ci ha presi in braccio. Noi avevamo paura, volevamo tornare da te. Volevamo te.” Lizzy mi racconta tutto mentre Nessie mi mostra tutto. Invece il mio coraggioso principino abbraccia le sorelline.

“Allora Toty è stato molto coraggioso. Merita un premio. – gli scocchiamo un sonoro bacio sulla guancia e lui sorride imbarazzato. - Comunque non allontanatevi più. La mamma si è spaventata tantissimo.” Li stringo ancora di più a me.

“Mamma ma chi erano? Li conoscevate tutti. Poi hai visto quel vampiro con i capelli rossi? È veramente bello.” Dicono segnanti le mie bambine. Ah se sapeste che quel vampiro bellissimo è vostro padre, credo che sareste molto felici. Però non posso permettergli di far del male anche a voi.

“Ma che bello, ha i capelli rossi, e alla mamma quelli con i capelli così non piacciono.” Ah il mio ometto geloso. Peccato che tutti e tre avete i capelli come i suoi.

“Andavamo a scuola insieme. Mi raccomando di non rivelare a nessuno la vostra natura. Di quei vampiri di oggi non dovete avere paura, ma non dovete più avvicinarvi a loro. Mi raccomando.” Mi dispiace, ma devo farlo per il loro bene. Non voglio che soffrano come ho sofferto io.

Dopo aver annuito tutti e tre si addormentano stremati nel mio letto, ed io resto incantata a guardarli. Adoro guardarli dormire, ora capisco a cosa si riferiva lui quando diceva che adorava guardarmi dormire. Basta, non posso perdermi in quei dolorosi ricordi.

 

Ehhhhhhiiiiiiiii ciaooooooo. Allora che mi dire di questo capitolo? Mi dispiace per chi voleva spargimento di sangue. Che ne dite di Edward? Ora cosa farà Bella? Prossimo aggiornamento tra martedì e mercoledì. Prima non posso perché ho un esame e devo concentrarmi sullo studio. Aspetto i vostri favolosi commenti, a presto un bacio Mary.    

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9



POV BELLA

È passata una settimana da quando abbiamo incontrato i Cullen in quella foresta. Mio padre ha detto che è meglio restare un altro po’ qui a Forks, così non gli daremo modo di pensare che andiamo via a causa loro. In questa settimana i miei bambini sono stati costantemente sorvegliati da tutti. Anche se dovevano giocare in giardino, c’era sempre qualcuno con loro ed io ovviamente avevo sempre i due scudi alzati su tutti i componenti della mia famiglia. Così nessuno avrebbe letto i loro pensieri e nessuno si sarebbe mai avvicinato. Poi grazie alla natura di Jake, nessuno avrebbe potuto vedere le nostre decisioni future. In quella settimana siamo stati tranquilli, cioè sono stati tranquilli.

Io invece ovunque andassi mi ritrovavo sempre rose rosse, blu, gialle. Fiori di tutti i tipi, forme e colori. Ovviamente erano tutti anonimi, ma non ci volavano strani sortilegi per capire chi fosse il mittente. Sentivo la sua presenza costantemente. Sapevo che mi seguiva sempre, ma mai si è fatto vedere, mai ha cercato di parlare con me o di avere un contatto.

Ora sono appena arrivata in ufficio. Devo completare la nuova collezione per la prossima sfilata. In questa settimana, stupidamente, ho anche disegnato tre abiti, probabilmente i più belli che abbia mai disegnato. Il problema non è questo, il problema è che li ho disegnati pensando alle donne Cullen. In pratica li ho disegnati per loro e solo loro potranno indossarli. Non credo che li inserirò nella collezione, se loro li vedessero capirebbero che sono per loro. Tutti e tre richiamano il loro carattere. Rosso per Rosalie, glicine per Alice e coloro oro per Esme. Sono degli abiti bellissimi. Ho anche disegnato un abito da sposa. Forse potrei creare una collezione di abiti da sposa. Per ora ne ho disegnato e creato solo uno, ogni volta mi incanto a guardarlo e fantastico su di me, sul mio, improbabile, matrimonio. Ecco se mi sposassi vorrei indossare quel vestito. Credo che inconsciamente l’ho disegnato per me, ma ovviamente non lo indosserò mai. Purtroppo. È bellissimo, semplice ed elegante come piace a me, ma sfortunatamente mai lo indosserò.

Ho creato l’abito in un giorno, e appena l’ho terminato mi sono vista con quel vestito, al braccio di mio padre mentre attraverso la navata di una chiesa per andare all’altare. Lui era lì, mi guardavo con amore, devozione, estasi. Con quei capelli bronzo sempre spettinati, gli occhi lucidi e dorati. Davanti a me i nostri bambini che camminavano elegantemente precedendomi. Ho visto il nostro si, il nostro bacio da marito e moglie, i nostri bambini che ci saltavano felici in braccio. Ho visto me e lui, ho visto noi. Purtroppo, o per fortuna, questo non avverrà mai.

Mi desto dai miei sogni ad occhi aperti. Non so come ma non sono riuscita ad accorgermi delle presenze nel mio ufficio. Dovrei essere irritata, odiosa, acida, ma mi esce una piccola smorfia che sembra un sorriso. La mia smorfia è ricambiata da veri sorrisi.

“Come avete fatto ad entrare?” Sono proprio curiosa, ho detto a Michelle di non far entrare nessuno, soprattutto loro.

“Credi che un’umana possa vederci quando corriamo alla nostra velocità?” Sorrido veramente questa volta.

“Non mi resta che chiedervi cosa ci fate qui, anche se è facilmente immaginabile.”

“Invece no.” Esclama la nana sorridente. Noto che sono ancora in piedi, ora sono ancora più curiosa e sono costretta a farle accomodare.

“Allora cosa vi porta qui, se non è per ciò che è stato.” Chiedo con tono neutro. Non devono capire che in fondo sono felice di rivederle, tutte e tre, anche Rosalie.

“Accomodatevi ovviamente, non aspettate che sia io a dirlo.” Dico sarcastica.

“Bene, abbiamo ricevuto un invito.” Aggrotto le sopracciglia, e a me cosa interessa?

“Dovrei dire qualcosa a proposito?” Proprio non capisco, forse vogliono che disegni degli abiti per loro. Ma anche no. In realtà l’ho già fatto, ma mai lo verranno a sapere.

“Ovviamente vorremmo degli abiti.”

“Giù ci sarà qualcosa, altrimenti ho negozi in tutto il mondo. Andate dove più preferite.”

“Ovviamente vorremmo che ci aiutassi a scegliere.”

“non mi sembra che abbiamo mai avuto di questi problemi.”

“Ovviamente…”

“Alice sei irritante. Andiamo giù.” Ha raggiunto il suo scopo. Scendiamo giù e Michelle mi guarda sorpresa, cerca di scusarsi ma la anticipo e blocco con un gesto secco della mano. Naturalmente giù ci sono gli altri quattro Cullen. Non li degno di uno sguardo. So già cosa prendere per tutti.

“Michelle, vieni un attimo.”

Mi affianca. Le porgo un abitino viola, uno nero ed uno argento, per Alice, Rosalie ed Esme. Prendo uno smoking classico per Carlisle con camicia bianca. Un completo bianco con camicia nera per Emmett. Un completo grigio con camicia bianca per Jasper. Manca solo lui. Prendo prima uno smoking nero con cravatta ma poi vengo colpita da un altro. Un ghigno si forma sul mio viso. Michelle ha dato tutti i capi scelti ai diretti interessati.

“Michelle, tieni questo è l’ultimo.” Lo porge a lui che mi guarda interrogativo.

“Farà pandant con i capelli rossi.” In realtà lo smoking che ho scelto per lui è bellissimo. È bordeaux e la camicia è bianca. Mi volto e torno verso il mio ufficio. Ma un odore mi blocca. Mi volto verso la porta. È Demetri.

Mi irrito, non l’ho mai sopportato. Mi guarda come se volesse mangiarmi. Nessuno nella mia famiglia lo sopporta.

“Cosa vuoi?”

“Come siamo acide, dovresti rilassarti un po’ zuccherino.”

“Chiamami di nuovo zuccherino e l’inferno per te sarà il tuo rifugio preferito.” Un ringhio alle mie spalle. Non ho bisogno di sapere a chi appartiene. Sento sette presenze proprio dietro di me. Demetri guarda con odio tutti i Cullen, si sofferma su di lui.

“Ricorda Isabella, tu sarai mia, con le buone o con le cattive.” Va via così come è venuto. L’irritazione è alle stelle. Quel viscido. Devo stare molto attenta, ottiene sempre ciò che vuole. Una mano si posa sulla mia spalla e la calma prende il sopravvento.

“Grazie.” Dico a Jasper prima di allontanarmi nel mio ufficio. Ma anche questa volta non riesco a farlo perché entrano altri due vampiri. Questa volta sono felice di vederli ma aggrotto la fronte quando li vedo tutti trafelati.

“Bella stai bene? Abbiamo intercettato la scia di Demetri. È passato qui? Si sente l’odore. Quel maledetto…” Blocco Felix prima che continui, non voglio che i Cullen sappiano altro.

“Si è stato qui, ma non è successo niente. Voi cosa ci fate qui?”

“A momenti lo dimenticavamo. Siamo qui perché Aro da una festa a palazzo. Siamo venuti a portare l’invito e a prendere i vestiti. Per tutta la guardia compresi i capi.” Oddio, speriamo che non è come penso.

“A chi è rivolto l’invito?”

“Ma a tutti i vampiri, ovviamente.” Ovviamente a parlare è stata la nana, solo lei riesce a piazzare quella parola in tutte le frasi. Guardo rassegnata i due Volturi che mi fissano timorosi.

“Va bene. Venite scegliamo i vestiti. Voi invece se avete fatto, potete andare.”

“Si grazie per l’aiuto, ma dovremmo pag…” Liquido Carlisle con un gesto della mano.

“Andate.” Mi incammino verso gli abiti senza guardarli. Sono rimasti a guardarmi un po’, poi ho sentito uscire solo sei di loro.

“Bella…”

“Ha detto di andare.” Sibila Alec. Lui gli ringhia contro.

“Smettetela tutti e due. E tu vai per favore.”

“Grazie per i vestiti.” Annuisco, mentre dentro muoio al suono melodioso della sua voce.

Prevedo una festa molto movimentata.

 

Ciao ragazze, scusate se non ho postato mercoledì, ma l’esame è iniziato mercoledì mattina ed è finito giovedì per l’ora di pranzo. Assurdo, anzi no di più. Poi ovviamente mercoledì sera il mio pc voleva provare l’ebbrezza del volo ed ha saltato dalla scrivania finendo terra. Ma poverino non aveva le ali ed è morto. Diviso in due. Come sono distratta mannaggia. Comunque ieri ne ho comprato uno uguale perché quello l’avevo preso tre mesi fa, almeno così i miei non si insospettiscono. Allora che mi dite del capitolo? Prossimo aggiornamento domenica. Per farmi perdonare posto tra due giorni. A presto un bacio Mary. Ps cliccate sulle parole scritte in blu, sono i link degli abiti.   


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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


capitolo 10




POV BELLA

Ecco ci mancava solo la festa a palazzo alla quale sono invitati tutti i vampiri. Ma dico io che bisogno c’è di invitarli tutti? Neanche si conoscono tra di loro e tutti devono essere presenti. Inoltre non possiamo neanche non andarci e non posso inventare una malattia improvvisa. Stupido vampiro che non può ammalarsi.

“Mammy che succede?” I miei bambini parlano sempre meglio. Mi sporgo verso il mio principe preoccupato per me e gli poso un bacio tra i capelli bronzei e spettinati.

“Nulla amore. Domani partiamo. Andiamo a trovare lo zio Aro e gli altri. Faranno una festa a palazzo.” Gli comunico. Subito il suo viso si illumina, gli piacciono le storie che gli racconta Felix. Certo sono molto censurate, però lo affascina la storia.

“Una festa! Che bello! Che bello!” Mentre le mie principesse adorano le feste, anzi diciamola tutta adorano essere al centro dell’attenzione con vestitini nuovi. E a palazzo sono perennemente elogiate e al centro dell’attenzione. Sono molto vanitose, anche se Lizzy un po’ meno di Nessie.

“Certo bambine e la mamma ha già pronti per voi i vestiti nuovi.” Credo che tutti potrebbero vedere i cuoricini che hanno entrambe al posto degli occhi. Ridacchio e con me mio figlio.

“Mammy, ma ci saranno anche tanti uomini?” Ecco che la gelosia del mio principe torna all’attacco.

“Si amore.” Ringhia flebilmente e le mie bambine ridacchiano. Lo prendo in braccio e lo stringo a me.

“Ma tu devi stare tranquillo, la mamma ballerà solo con te ed ama solo te.” L’ultima parte non è proprio vera, amo anche suo padre, ma è meglio tenerlo per me. Rincuorato dalle mie parole con un bacio sulla mia guancia sguscia dalle mie braccia e torna a guardare i cartoni.

“Mamy ma come sono? Sono belli come sempre? Li hai fatti tu?” Mi chiede Nessie entusiasta.

“Si li ho fatti io, li volete vedere?” Annuiscono allegre. Nessie mi posa una mano sul viso e mostra me, lei e la sorellina mentre ci prepariamo per la festa. Mentre Lizzy con uno sguardo invia una nuvola d’amore a tutti in casa. Come è dolce la mia bambina. Le prendo in braccio e le porto in camera mia. Le siedo sul letto.

“Chiudete gli occhi. Ah un attimo. Vic? Vieni? Facciamo vedere anche alla nonna il suo vestito?” Annuiscono con gli occhi chiusi. Una chioma rossa fa capolino dalla porta.

“Siediti vicino le bambine ed anche tu chiudi gli occhi. Intanto vado a chiudere la porta perché sembra che ci siano molti impiccioni in questa casa.” Neanche arrivo alla porta che tutti i componenti maschili sono scappati di sotto. Come se non li avessimo sentiti.

“È inutile che ci provate, non vedrete i vestiti fino a domani sera.” Sussurro, tanto mi hanno sentito.

“Ma noi non stavamo sbirciando, passavamo di lì per caso.” Si difende Nahu.

“E per caso ci passavate tu, Jake, Anthony e mio padre?”

“Esatto.” Confermano tutti insieme.

“Va bene, allora vedete di passare per caso, si intende, da un’altra parte. Noi abbiamo da fare.” In camera mia tutte e quattro ridacchiamo, mentre sentiamo la porta sbattere segno che sono andati a caccia.

“Allora mi raccomando, sempre occhi chiusi. Iniziamo dalla più vecchia.”

“Ehi io non sono vecchia.” Le bambine ridacchiano.

“Oh mi scusi gentil donzella per l’offesa arrecatavi, non era nei miei intenti.”

“Oh ma la perdono cara, solo perché sicuramente avrà per me un abito unico e spettacolare.”

“Ma certo.” Ridiamo tutte per questo nostro teatrino. Vado verso l’armadio ed estraggo la custodia con l’abito per Vic. È molto scoperto, però h capito, con mio sommo ribrezzo, che mio padre adora vederla indossare abiti molto succinti.

“Puoi aprire gli occhi. Anzi potete aprirli tutte.” Guardano l’abito meravigliate.

“Bella è…è…non ci sono parole. Mi piace tantissimo, è bellissimo. Diventi sempre più brava. Ora lo provo.” Va in bagno ed esce dopo pochi secondi.

“Nonna sei bellissima.” Esclamano le bambine.

“Sei favolosa Vic. Ora cambiati e torna qui. Appena hai fatto chiudete nuovamente gli occhi.” Appena tutte hanno gli occhi chiusi prendo altre due custodie più piccole e le apro. Sono i vestiti delle mie bambine. Per Lizzy un vestitino bianco e nero, non troppo appariscente. Mentre per Nessie un vestitino rosso.

“Potete aprire gli occhi.” Tutte restano sorprese, poi le bambine iniziano ad urlacchiare felici saltandomi addosso. Credo proprio che i vestiti siamo piaciuti.

“Sono bellissimi mamy.” In un lampo si cambiano, capiscono subito quale è dell’una e quale è dell’altra. Fanno delle piroette su di loro, sono bellissime.

“Siete bellissime bambine.” Dice Vic. Io non riesco a parlare, mi emoziono sempre quando le vedo così felici. Come si sono vestite, così si spogliano.

“Ora mamy ci fai vedere il tuo?” Annuisco e prendo l’ultima custodia. La apro e restano a bocca aperta. Forse non è bello per loro.

“Se non vi piace posso cambiarlo. Me prendo…”

“Bella, non dire sciocchezze, è semplicemente favoloso. Farai una strage domani, e credo che un certo rosso avrà a che fare con molta gelosia.” Le bimbe la guardano curiosa, mentre lei mi manda occhiate maliziose.

“Mamma che rosso?” Chiede innocentemente Lizzy.

“Vostro fratello. Si, lui.” Sono in difficoltà con le mie bambine e Vic invece ridacchia.

“Provalo mamma.” Mi incita Nessie ed io le accontento. Vado in bagno e pochi secondi dopo esco. Il vestito è molto particolare, corto ma non volgare.

“”Sei una principessa mamma.” Le bambine mi saltano in braccio e mi riempiono di baci. Poco dopo scendono ed io vado a cambiarmi. Siamo ancora tutte sopra quando sento una presenza, la Sua presenza. Mi volto verso Vic che annuisce e porta le bimbe a vedere la tv. Esco dalla porta finestra della mia camera e vado in giardino. Mi addentro un po’ nel bosco fino a che non intercetto la sua scia. Arrivo nel punto in cui era fermo ma ovviamente non c’è. Al posto suo una rosa rossa. È la più bella rosa rosse che abbia mai visto. È ancora un bocciolo. Legato al gambo c’è un biglietto. Lo apro.

 Nessun fiore eguaglierà mai la tua bellezza,

neanche il più raro o il più prezioso.

Tu sei il più bel fiore che sia mai stato creato.

Perdonami amore mio.

Ti amo,

Edward.

 

Allora ragazze che ne dite? Ho preferito concludere in modo poetico. Ovviamente cliccando sulle parole in blu ci sono i link per i vestiti. A mercoledì, ora scappo un bacio Mary. Ps: aspetto i vostri commenti.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


bella




POV BELLA

“Tesoro, finalmente siete arrivati. Vi aspettavamo con ansia.”

“Aspettavate tutti noi o solo i bambini?” Se potesse Aro sarebbe rosso dall’imbarazzo. Chi l’avrebbe mai detto, il vampiro sanguinario e temuto da tutti che si fa rigirare come un calzino da tre bambini.

“Zio Aroooooo.” Urlano le tre pesti in coro saltandogli al collo.

“Oh bambini, come sono felice di rivedervi. Ditemi il viaggio è andato bene? Siete felici di essere qui?” Oddio, mi vengono i brividi a vederlo così smielato.

“Si, si. Non vediamo l’ora che inizi la festa così possiamo mettere i vestitini nuovi.” Esclamò felice Nessie.

“Ehi e a noi non ci salutate?” Ecco che arrivano gli altri due Volturi.

“Arriviamooooo.” Lasciano le braccia di Aro per andare in quelle di Marcus e Caius. Dopo di loro è il turno delle mogli ed infine del resto della guardia. In particolare adorano Felix, Alec, Heidi e Jane.

“Zie, zii non potete immaginare come sono belli i nostri vestitini.”

“Veramente? Ce li fate vedere?” Insieme ai quattro Volturi si avviano verso quella che ormai è la loro camera a palazzo.

“Aro, è un piacere rivederti.” Aro e mio padre provano profonda stima l’uno per l’altro.

“Anche noi siamo lieti di rivedervi. Mi dispiace per il fatto che ci siano anche loro, ma dovevamo invitarli, in caso contrario sarebbe stato un affronto nel loro confronti.” Tutto questo lo dice guardandomi negli occhi. Ovviamente si riferisce ai Cullen.

“Non preoccuparti Aro, li abbiamo già incontrati un po’ di tempo fa.” Continua mio padre. Intanto anche Jake e Nahu sono andati nella camera dei bambini. Sono più apprensivi di me, ancora non capiscono che nel palazzo non potranno mai farsi del male, ci sono sempre vampiri che gli stanno dietro.

“Li avete incontrati? Anche i bambini?” Chiede ansioso Caius.

“Si. I bambini giocavano nel bosco vicino casa e senza rendersene conto si sono allontanati e lì li hanno incontrati. Ovviamente ho detto loro che sono nati da una notte si sesso con uno sconosciuto, in fondo è la verità. Comunque credo che vorranno una qualche spiegazione. Appena i bambini li hanno visti, Anthony, pensando che avessero cattive intenzioni si è messo in posizione di attacco davanti le bambine ed ha emesso un ringhio furioso contro di loro. Dovrò inventare un’ottima scusa per spiegare tutto ciò. Spero che a voi venga qualche idea, perché noi non ne abbiamo. Inoltre vorrei chiedervi se posso usare lo scudo su tutti voi, così da evitare eventuali pensieri sui bambini.”

“Certo che devi usare lo scudo. In quanto alla scusa la troveremo. Anzi possiamo dire che stavi morendo in seguito ad una brutta caduta, Vic ha dovuto trasformarti che eri ancora in attesa e poi con i denti ha tagliato il tuo ventre per far uscire i bambini. In tal modo spiegheremo la loro singolare natura. Certo poi c’è il problema di Nahuel. Per lui diremo che il veleno non è entrato bene in circolo ed è uscito un mezzo vampiro. Dovremo essere molto convincenti. Useremo anche Sofia per evitare che scoprano le nostre emozioni.” Per fortuna ha avuto un’idea lui, noi non sapevamo cosa inventarci. Inoltre Sofia riesce a coprire le emozioni, così non avremo problemi. Perfetto.

“Grazie Aro, per fortuna hai avuto questa idea, noi non sapevamo come comportarci.”

“Oh ma tesoro, tu ci hai insegnato ad amare, ci hai dato dei nipotini, è il minimo che potessimo fare. Ora però c’è una notizia non proprio carina.” Siamo tutti e tre molto curiosi.

“Demetri ha tradito la Guardia. La sua ossessione per te sta rasentando la follia. Cerchiamo di tenerlo d’occhio, ma ha secoli di addestramento alle spalle e poi è il miglior segugio che sia mai esistito. Sembra che stia creando un esercito. Ti vuole, e ti prenderà con le buone o con le cattive. Preferiremo che fino a che non lo uccideremo voi restiate qui al castello. Non possiamo permettere che faccia del male a te o altri della tua famiglia. Siamo un’unica famiglia ora e dobbiamo proteggerci.” Maledizione ci voleva anche questa.

“Secondo me è meglio lasciare le cose come sono. Così non capirà che lo teniamo d’occhio e che sappiamo cosa sta combinando. In pratica una specie di trappola. Quando poi vedremo che le cose iniziano a precipitare, lo attireremo in una trappola e lo sconfiggeremo una volta per tutte.” Tutti mi guardano entusiasti.

“Bella, tu saresti perfetta a capo della nostra Guardia, ma sappiamo che non accetteresti mai. Però se vedi che le cose ti sfuggono di mano, non esitate un attimo a venire qui. Ci siamo capiti?” Annuisco in direzione di Caius.

“Ora andate a prepararvi, la festa inizia tra un po’.” Ci congediamo e mi dirigo verso la camera dei bambini, che è anche la mia ovviamente. Appena apro la porta mi trovo Nessie su di un Felix che gattona. Lizzy che acconcia i capelli di Alec e le due Volture che ridono sguaiatamente. Non resisto e mi aggrego alle loro risate.

“E voi sareste due tra i più temuti vampiri al mondo? Ma Toty dove si trova?” Chiedo notando l’assenza del mio principe.

“È andato con il cane e Nahu a farsi bello per la sua principessa. Sue testuali parole: vado a diventare un principe per la mia bellissima principessa.” Se potessi piangerei. Amo mio figlio sopra ogni cosa. Amo anche le mie bambine, ma loro diciamo che hanno già le loro anime gemelle, mentre per il mio piccolino ci sono solo io. Probabilmente lo amo immensamente anche perché è l’esatta fotocopia di suo padre, poi è di una dolcezza unica, oltre ad essere molto geloso. Sorrido felicemente.

“Cosa ne dite di prepararvi anche voi per la festa?” le bambine liberano immediatamente i due malcapitati che si congedano per andare a prepararsi.

“Bella, questa volta ti sei superata con i vestiti.” Esclama felice Jane, in risposta le sorrido. Mentre ci prepariamo bussano alla porta ed entra Chelsie.

“Ehi vi preparate senza di me? Ma come sono belle queste principesse, e oddio Bella, sei semplicemente favolosa. Sei la più bella vampira che abbia mai visto.” Se potessi arrossirei. Tutte annuiscono.

“Sei semplicemente divina.” Se lo dice Heidi che è più bella di Rosalie Hale, allora inizio un po’ a crederci. Dopo circa mezz’ora i nostri uomini bussano alla porta. Usciamo e tutti restano folgorati. Noto con piacere che tra Jane e Felix, finalmente, ci sono occhiatine languide. Stessa cosa tra Alec e Heidi. Per Chelsie non parlo, è sposata con Santiago da tanto tempo.

“Wow ragazze siete favolose.” Il commento di Nahu. Tutti gli altri annuiscono.

“Oh mio principe, lei è uno spettacolo.” Dico in direzione del mio bambino.

“Mia dolce e bellissima principessa, la luna scompare accanto a lei.” Un’ altra sua caratteristica, è dolce e romantico, proprio come la part che mi mostrava suo padre. Tutti ridacchiano divertiti.

“Vedi tu non mi dici mai queste cose. Prendi esempio da un bambino.” Esclama Chelsie in direzione di Santiago.

“Toty, ma dico io, non puoi elogiare così la tua principessa quando siete soli? Vedi cosa mi tocca sentire ora? Che un bambino è romantico ed io no.”

“Santiago se vuoi ti do qualche lezione di romanticismo.” Tutti ridiamo alle sue parole, solo lui resta a bocca aperta.

“Credo sia meglio andare. La festa è iniziata.” Esordisce Alec appena si riprende dalle risate.

Tutti insieme ci avviamo verso la sala dei troni.

“Bella, tu e Toty entrerete per ultimi. La vampira più bella, con l’accompagnatore più bello, devono fare il loro ingresso trionfale per ultimi.” Alzo gli occhi al cielo alle parole di Jane, ma tutte le donne annuiscono.

Entrano tutti, restiamo solo noi.

“Sei pronto?” Chiedo al mio accompagnatore. Lui annuisce semplicemente e da vero gentiluomo apre la porta, mi prende per mano ed entriamo. Sento gli occhi di tutti puntati su di noi. Non mi guardo in giro, fisso un punto davanti a me. Non posso guardarmi intorno perché sento i suoi occhi su di me.

Sento i commenti di tutti i presenti, sento il suo ringhio rivolto ai commenti non proprio casti.

“Una dea.” Parole sussurrate. La sua voce. Parole che mi arrivano dritte al cuore e che mi fanno desistere dal mio intento. Mi volto verso di lui. I nostri sguardi si incontrano, si incrociano, si legano. Non capisco cosa voglia trasmettermi. Per fortuna, o per sfortuna, Aro interrompe il momento aprendo le danze.

 

Ciao Bellissime, allora che mi dite di questo capitolo? Sono successe tante cose. Allora Demetri ha abbandonato la guardia, sarà una gran spina nel fianco. Fatemi sapere cosa ne pensate, prossimo aggiornamento lunedì. Un bacio Mary.


Mie storie in corso:
La principessa e il vampiro

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1

Mie storie concluse:

Non voltarti indietro...o forse si:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1

Finalmente felici:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1 

Invito:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=605568&i=1

Uno scontro che ti cambia la vita:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=507957&i=1

La mia pericolosa cantante:
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Eternità:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12






POV BELLA

Io e il mio mini accompagnatore ci avviciniamo ai tre Volturi, però non perdo mai di vista le mia bambine. So che sono in buone mani, ma sono le mie figlie, le mie ragioni di vita, insieme al mio piccolo principe.

“Mamy ti stanno guardando tutti, mi da fastidio.” Ridacchio divertita.

“Il mio piccolo gelosone. Ma lo sai che ci sei solo tu nel mio cuore.”

“Lo so, ma mi da ugualmente fastidio.” Si volta e ringhia contro un vampiro un po’ troppo insistente. Al suo ringhio se ne aggiunge un altro, non mi volto per capire da chi provenga, so che è Lui, ma non me ne curo. Cosa vuole ancora da me? Ora che sono vampira gli vado bene, prima che ero umana non andavo bene. Ora è lui a non andare bene per me.

“Bugiarda.”

“Smettila vocina interiore, non sono una bugiarda.”

“Non sono una vocina sono la tua coscienza, e sai anche tu che stai mentendo a te stessa. Tu lo ami, dagli modo di spiegarsi.”

“No, ed ora sparisci.” Ora mi ritrova a parlare anche con me stessa, sono da ricovero forse.

“Isabella, tesoro. Ti stai divertendo?” Chiede amabilmente Marcus.

“Si, molto. Ti ringrazio, anzi ringraziamo tutti voi per l’invito.”

“Mia cara sai che ora non possiamo più fare a meno di voi. Siete come una famiglia per noi. Inoltre da quando sono nati i bambini anche noi siamo più umani e poi vorresti per caso toglierci il piacere di vedere crescere i tuoi bambini? Sai che li consideriamo anche un po’ nostri.” Sono piacevolmente stupita dalle parole di Caius, lui tra i tre capi è quello che è sempre stato più restio ad accettare la natura dei bambini. Inizialmente credeva che potessero essere dei bambini immortali, che avrebbero causato molti problemi ma poi ha capito che non era così ed anche lui ha ceduto al fascino delle mie bambine.

“Ti ringrazio Caius, mi hai resa molto felice con le tue parole.”

Sento uno sguardo insistente sulla mia schiena, anche in questo caso non mi volto per capire di chi sia, è sempre Lui. Al mio fianco sento mio figlio ringhiare continuamente. Lo prendo in braccio e gli poso un tenero bacio sulla guancia facendolo arrossire.

“Mamma stiamo in mezzo a tanta gente.” Lo guardo fintamente scandalizzata.

“Allora sono la tua principessa solo quando siamo in casa nostra e lontani dagli occhi di tutti? Non posso baciare il mio principe in pubblico?” Gli chiedo con gli occhi da cucciolo.

“No mamma tu puoi fare sempre tutto ciò che vuoi. Scusami.” Lo stringo forte al mio petto.

“Ti amo mamma.”

“Anche io ti amo immensamente vita mia. Però smettila di ringhiare o non ti divertirai questa sera.”

“Mamy io la smetterei anche ma quei…quei…quei beduini non la smettono di fissarti. Ti stanno spogliando con gli occhi!” Esclama irritato mentre io sono shoccata dalle sue parole. i tre Volturi alle mie spalle ridono divertiti.

“Anthony Swan ma come parli? Non ti ho insegnato questa educazione.”

“Mamma lo so ma non ce la faccio più.” Sbotta alla fine imbronciandosi e allora anche io gli sorrido teneramente.

“Ma se fai così nessun uomo si avvicinerà mai a me.” Dette queste parole un sonoro ringhio arriva alle mie orecchie. Ben ti sta.

“Non hai bisogno di un uomo, ci sono io con te.” Ecco chiaro e coinciso il mio piccolo grande geloso.

“Sono d’accordo non ha bisogno di un uomo, ci sono già io. Lei è mia.”

“Stupido lei era tua, ora tu sei nella categoria degli uomini che non si potranno mai avvicinare a lei. Anzi tu sei quello che mai si potrà avvicinare a lei.”

Sono colpita dalla breve conversazione che ho appena origliato tra Edward e Rosalie, non so cosa pensare. Sento dei passi che si avvicinano.

“Buona sera.” Mi volto verso quella voce roca e profonda. Non credo di conoscerlo. È veramente un bell’uomo. Mi sorride educatamente ed io ricambio. Sono molto colpita dalla sua bellezza. Certo non bello come lui, ma certamente molto piacevole.

“Buona sera.” rispondo cordialmente. Detto questo si inchina, prende la mia mano e fa il baciamano. Se fossi umana sarei rossa fino alla radice dei capelli.

“È la donna più bella che abbia mai visto nella mia lunga esistenza. Sarei molto onorato di poter avere questo ballo.” Sono affascinata da questo vampiro, mio figlio un po’ mano ma la mia occhiata ammonitrice lo mette a tacere e si imbroncia incrociando le braccia al petto.

“Ovviamente sempre se il suo cavaliere mi concede l’onore.” Entrambi fissiamo mio figlio in attesa di una sua risposta, intanto un altro vampiro, molto poco socievole, si sta avvicinando. Ora non ho proprio voglia di vederlo. Sei geloso? Ben ti sta.

“Va bene, se è proprio necessario.”

“Penso di potermi accontentare di questa risposta.” Dice il misterioso vampiro.

“Ma solo un ballo e non allungare le mani su mia madre. Potrei farti molto male.” Sorrido imbarazzata.

“Sono un gentiluomo non mi permetterei mai di fare qualcosa di sconveniente ad una signora.” Poso un bacio sul capo di mio figlio ed accetto la mano offertami dallo sconosciuto. Facciamo in tempo ad avviarci verso la pista da ballo prima che Edward arrivi a noi. Appena le nostre mani sono entrate in contatto non c’è stata alcuna scossa, ma non mi importa, mi affascina lo stesso.

Delicatamente posa un suo braccio intorno la mia vita, io gli poso una mano sulla spalla e l’altra nella sua mano. Iniziamo a volteggiare per la sala. Mi sto divertendo.

“Non ho ancora avuto modo di sapere il nome di questa incantevole creatura.”

“Isabella, ma può anche darmi del tu se non le spiace.”

“Con immenso piacere madame. Comunque il mio nome è Pierre e sono francese.” Ecco da dove deriva il suo fascino. Il ballo termina e il mio accompagnatore mi riporta da mio figlio che ha iniziato a ringhiare di nuovo.

“Credo sia meglio non sfidare ancora la sorte per questa sera. Mi è bastato un ballo, ma vorrei rivederti se ti fa piacere.” Sono colpita dalle sue parole.

“Anche a me farebbe molto piacere rivederti, Pierre.” Mi sorride e con un altro baciamano mi lascia da mio figlio.

“Ti sei divertita?” Mi chiede irritato.

“Molto.”

“Ho visto. Hai veramente intenzione di rivederlo?”

“Ti dispiacerebbe?”

“Si, ma se a te fa piacere vedrò di farmelo andar bene.” Sorrido verso di lui.

“Ora mia principessa cosa ne dici di concedermi questo ballo?” Mi dice mentre anche lui fa il baciamano, cerco di non ridere.

“Con immenso piacere mio principe.” Mano nella mano ci avviamo verso la pista da ballo. Sotto le sue proteste lo prendo in braccio ed inizio a volteggiare con il mio amore.

“Mamy ma perché quel vampiro dai capelli rossi ringhia sempre quando ti si avvicina qualcuno? Perché quando ballavi con il damerino l’ho sentito imprecare in tante lingue diverse? Sembra quasi che voglia staccargli la testa. Come vi conoscete?” Mi volto incrociando lo sguardo furioso di Edward. non l’ho mai visto così arrabbiato. Da un lato vorrei andare da lui stringerlo a me e dirgli che è l’unico uomo che io possa mai amare, ma i ricordi di quella notte mi bloccano.

“Quando ero umana frequentavamo la stessa scuola a Forks.”

“Eravate amici? Vi conoscevate?” Sospiro, sapevo che avrebbe chiesto spiegazioni.

“No, non eravamo amici. E ancora no, non lo conoscevo. Ho conosciuto delle persone frutto della mia fantasia.” Tutto ciò lo dico fissando ad uno ad uno tutti i Cullen che mi guardano tristemente.

“Isabella, andiamo nel mio studio. Dobbiamo discutere di qualcosa.” Aro indica i Cullen ed io annuisco. Tutta la mia famiglia mi si è avvicinata.

“Bambini questa sera non ci avete degnate di uno sguardo, ci dobbiamo offendere?” Santiago, Chealsie e Heidi arrivano in mio soccorso.

“No zii arriviamo subito da voi.” Tutti e tre corrono di loro zii mentre io, mio padre, Vic, Nahu e Jake ci avviamo dietro ai Volturi. Entriamo nello studio, mancavamo solo noi, i Cullen sono tutti lì. Sospiro pesantemente, speriamo vada bene.

“Bene di cosa volevate parlare?” Chiedo rivolgendomi solo al capo famiglia.

“Vorremmo sapere come sei diventata un vampiro, e la natura dei tuoi bambini.” Dice guardando di sfuggita Edward che sta digrignando i denti.

Sospiro nuovamente.

 

Ehi ragazze, allora come ho detto nelle risposte alle recensioni mi scuso per il ritardo ma non ho avuto modo di avvisare, dovevo postare stasera ma non volevo farvi aspettare oltre ed eccomi qui. Allora che mi dite del capitolo? Aspetto i vostri numerosi e graditi commenti. Prossimo aggiornamento venerdì. Un bacio Mary.   


Mie storie in corso:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13








POV BELLA

Insieme alla mia famiglia, escluso i bambini, mi dirigo verso lo studio di Aro. Lì ad attenderci ci sono i tre Volturi, Alec, Jane e Felix, oltre ai Cullen. È arrivato il momento di mettere in scena il nostro teatrino. Ovviamente tutti sono al corrente della bugia e nessuno ha avuto alcun problema nel dover mentire, anche se Nahu e Jake li ho visti un po’ titubanti. Ma non posso permettermi di rivelare loro la verità, soprattutto ripensando al modo in cui mi ha usata e lasciata Lui. Anche io vorrei che i miei figli crescessero conoscendo loro padre, ma non voglio che Lui illuda i miei bambini, o peggio non voglio che Lui pretenda di portarmeli via. Sono miei. Io li ho amati sin da quando erano nella mia pancia. Io sono morta per darli alla luce. Io li amo e li proteggerò a costo della mia vita. Ucciderei per loro, ucciderei chiunque volesse far loro del male.

Dopo un lungo sospiro entriamo nello studio. Sono tutti accomodati sui divani a parte Jasper che sembra molto a disagio e le tre guardie che sono dietro i loro capi. Noi andiamo a sederci di fianco i Volturi. Alice sembra che ci sia rimasta male. Credeva che sarei andata a sedermi di fianco a lei? Credeva che sarei andata da lei ad abbracciarla e a piangere? Credeva che le avrei detto che è la mia migliore amica? Si sbaglia. Cioè, mi è mancata molto, le voglio molto bene, ma le cose cambiano, le persone cambiano, e loro mi hanno mentito, mi ha hanno abbandonato, mi hanno ingannata.

“Bene ora che siamo tutti qui vorremmo sapere di cosa volevate parlare.” Esordisce Aro guardando Carlisle.

“Aro, smettila con questa farsa. Sappiamo tutti di cosa dobbiamo parlare.” Sbotta all’improvviso Lui. Io non lo degno di uno sguardo ma sento i suoi occhi bruciare su di me. Jane ringhia contro di lui ma Aro la ammonisce.

“Perdonate l’irruenza di mio figlio, ma…” Ora basta.

“Basta.” Interrompo io.

“Vi dirò tutto ciò che dovete sapere, anche se non capisco cosa vi porti a pretendere delle spiegazioni. Comunque…”

“Bella, sei una di famigli…”

“Smettila con queste sciocchezze Cullen, loro sono la mia famiglia.” Ed indico i componenti della mia famiglia compresi i Volturi.

“Voi eravate solo i miei compagni di scuola. Prima forse potevate raggirarmi e mentirmi come preferivate, ma ora non più. Ora voi per me non contate più nulla. Se siete pronti posso iniziare altrimenti vado via.” Alle mie parole tutti si irrigidiscono, ma dai loro occhi capisco che sono feriti dalle mia parole, non mi importa, nulla è paragonabile al male che mi hanno fatto loro.

“Si, si ascoltiamo.” Si affretta ad aggiungere Carlisle. Guardo solo lui e inizio a parlare.

“Una settimana dopo che siete andati via ero uno straccio, non mangiavo, non dormivo, in poche parole non vivevo. Ero disperata, non riuscivo a capire perché dopo aver decantato tanto amore nei miei confronti, dopo aver fatto sesso, non l’amore, con me se ne esce dicendo che non vado bene per lui. Che ha bisogno di una bellissima ed avvenente vampira, che anche fisicamente si è accorto della nostra incompatibilità. Non potete immaginare come la mia già misera autostima, insieme all’orgoglio e alla dignità, abbia subito gravi danni. Sono stata usata come una poco di buono, come una prostituta.” Faccio una pausa, nessuno fiata, sento la tensione aumentare, vedo gli sguardi sconvolti dei Cullen rivolti a quel figlio, quel fratello così stimato e amato. Sento la presa di Jake aumentare sulla mia spalla.

“Che sciocca probabilmente il tanto composto e razionale Edward Cullen non vi ha detto come mi ha lasciata. Comunque ora lo sapete ed è acqua passata. Come dicevo il mio stato di catatonia è durato una settimana. Poi la consapevolezza di esser stata tradita, ingannata, illusa e umiliata da colui che diceva di amarmi, da colei che credevo una sorella, la mia migliore amica, da coloro che credevo al pari dei miei genitori, da coloro che credevo fratelli mi ha fatta rinsavire. Sono tornata a vivere con l’idea che chiusa una porta si apre un cancello, neanche un portone. Mi sono detta che io rispetto a Lui avevo veramente un cuore ed un’anima e che non andavano sprecati dietro ad una persona che non esisteva. Perché io mi ero fatta un’idea completamente sbagliata di Lui, credevo di conoscerlo ma non era così, lo credevo perfetto, ma non era così, poi ho capito che lo credevo così solo perché accecata dalla sua bellezza inumana e dalla sua intelligenza. Ho capito che Lui, che voi, altro non siete che corpi freddi che prendete in giro la gente. Mi sono ripresa e l’ho fatto alla grande. Però un giorno avevo voglia di divertirmi e sono uscita con delle amiche. Siamo andate in un bar, ho bevuto molto, mi si è avvicinato un ragazzo, un bellissimo ragazzo e una chiacchiera tira l’altra siamo finiti a letto insieme. Quando la mattina mi sono svegliata, mi ritrovavo in una camera non mia, nuda con un raggazzo nudo al mio fianco.” Cerco di essere il più fredda possibile, ma dentro di me sto morendo. Sto morendo per le cose che gli sto raccontando, sto morendo per il dolore che vedo nei loro occhi, nei suoi occhi. Vorrei andare lì, abbracciarlo, baciarlo, dirgli che sono solo bugie, che non l’ho mai tradito, che lo amo, che i bambini sono i nostri figli. Vorrei ma non posso. Mi ricompongo.

“Quando realizzai ciò che era successo raccattai la mia roba e tornai a casa. Per fortuna Charlie aveva il turno di notte, così non si sarebbe preoccupato e non avrebbe saputo nulla. Credevo che fosse stato un grosso sbaglio, ma quando seppi di essere incinta lo considerai il miglio sbaglio che avessi mai commesso. Prima di sapere del mio stato riallacciai i rapporti con Jake. Eravamo molto uniti, molto amici. Lui sperava in qualcosa di più ma io non volevo alcun tipo di legame, volevo divertirmi, lui capì e pian piano diventammo migliori amici. Lui diventò il mio sole, non capivamo perché non potevamo fare l’uno a meno dell’altro, lo capimmo solo in seguito.” Un sorriso dolce si dipinse sulle mie labbra mentre ripenso a tutte le nostre giornate insieme, mentre ripenso alla prima volta che Jake posò il suo sguardo su mia figlia.

“Qualche tempo dopo, una notte mi ritrovai Vic in camera mia. Stranamente non avevo paura, lei si meravigliò del mio comportamento e iniziammo a parlare, da quel giorno diventammo inseparabili. Ovviamente non mancarono le litigate tra lei e Jake. Eravamo un trio alquanto bizzarro. Un’umana, un vampiro ed un licantropo. Solo che non potevamo più fare a meno di lei, infatti appena lei e Charlie si incontrarono scoccò il cosiddetto colpo di fulmine. Lei raccontò tutto della sua natura, lui inizialmente ne restò sorpreso ma poi capì che non gli importava, lui l’amava il resto poco importava. Sempre quella notte Vic mi disse che ero in attesa. A quel punto la felicità esplose in me. Però sorse un problema, avrei dovuto raccontare a mio padre ciò che era successo con quel ragazzo. Ovviamente non fu molto felice del mio comportamento ma era felice di diventare nonno. Dopo un po’ di tempo loro si sposarono. Mio padre doveva essere trasformato dopo il mio parto, poi loro sarebbero partiti per evitare che mio padre neonato, facesse danni irreparabili. Ma qualcosa andò storto, stavo per morire a causa di un attacco di un gruppo di neonati capeggiati da Laurent, Vic fu costretta a trasformarmi altrimenti sarei morta. Anche Charlie stava morendo e anche lui venne trasformato insieme a me. Ma appena Vic mi morse dovette tagliare il mio ventre con i suoi denti, fortunatamente mancava poco al parto. Se non lo avesse fatto i bambini sarebbero morti. Ma tutto ciò accadde mentre il veleno era già in circolo. Non sappiamo come ma anche nei bambini entrò il veleno in circolo e ciò li porta ad avere la loro natura di mezzi vampiri. Cresceranno normalmente fino ai 18 anni e poi resteranno immutati per l’eternità. Le bambine non sono velenose, mentre il piccolo si. Inoltre la cosa più strana era che sia io che mio padre siamo proprio vegetariani, non siamo attratti dal sangue umano, questo ha fatto si che potessimo vivere in mezzo agli umani tranquillamente.” Mi perdo nei ricordi, cerco di non mischiare la verità alla bugia che sto raccontando perciò devo essere molto concentrata.

“Fortunatamente i bambini possono seguire entrambe le diete, sia umana che vampira, io preferisco che seguano la prima ma loro non sono molto d’accordo. Inoltre piangono, dormono, hanno un cuore che batte, certo un po’ più velocemente ma batte, e sangue che circola nelle vene. Ma hanno anche le caratteristiche dei vampiri, intelligenza, bellezza, forza, velocità e poteri extra.” Vengo bloccata da Jasper.

“Che tipo di poteri hanno?” Guardo mio padre prima di rispondere, lui annuisce e io rispondo anche se non vorrei.

“Nessie, ha il potere di filtrare immagini mentali con un tocco della mano. Lizzy ha il potere di infondere amore con un tocco della mano, mentre Toty, ha il potere di controllare gli elementi.” Tutti sono stupiti dai loro poteri.

“Questi sono dei nomignoli, ma quali sono i loro nomi?” Chiede Rosalie. Sospiro e rispondo facendo ben attenzione a dire solo i primi nomi.

“Renèesme, Elisabeth ed Anthony. Lui si chiama come suo padre, il ragazzo con cui li ho concepiti.” Edward stringe i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

“Siamo sbalorditi dal tuo racconto. Ma dimmi quel ragazzo che è con voi?” Carlisle indica Nahu.

“Lui si chiama Nahuel. Subito dopo la mia trasformazione e quella di mio padre, partimmo tutti per il Sud America. Avevamo saputo che lì c’erano delle leggende sui mezzi vampiri e volevamo saperne di più. Lì incontrammo Nahuel, scoprimmo che è un mezzo vampiro perché quando venne morso il veleno non entrò bene in circolo ed è rimasto così. Da quel giorno si è unito a noi. Un po’ di tempo dopo incontrammo i Volturi, ci cercavano. Devo dire che il potere di Lizzy in queste occasioni è molto utile. Però i Volturi si innamorarono di tutti e tre appena li videro e da lì la nostra famiglia si allargò.” Ecco il mio discorso è finito.

“Cosa…cosa ci fa con voi un muta forma?” Mi chiede Esme.

“Semplice ha avuto l’imprinting con Nessie, mentre tra Nahu e Lizzy è scattato il colpo di fulmine. Ovviamente ora sono considerati dei fratelli maggiori, ma crescendo questo sentimento si trasformerà in amore ed io non posso che esserne più felice.” Ammetto soddisfatta.

“Cooosaaa? Con un cane? Ma…” Blocco irritata le parole di Rosalie.

“Non è un cane. È il mio migliore amico. Mi ha sempre protetta, mi vuole bene ed io ne voglio a lui. Ama tutti i miei figli, ama incondizionatamente Nessie, la proteggerà da ogni pericolo, non la abbandonerà mai.” Calco le ultime parole, mentre vedo Edward trasalire. Stanno per aggiungere qualcosa quando un urlo mi blocca.

“MAMMAAAAAA!!!!!”

I miei bambini sono in pericolo. Esco come una furia dallo studio, dietro di me sento Edward e poi tutti gli altri. Appena arrivo nella sala dei troni la scena che mi trovo davanti mi fa ghiacciare.

 

 

Ehi girls, allora come va? Non vi ho chiesto cosa avete fatto a San Valentino o a San Faustino. Comunque cosa ne pensate del capitolo? Cosa sta succedendo nella sala dei troni? Prossimo aggiornamento lunedì. Aspetto i vostri numerosi commenti. Un bacio Mary.    


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Mi sono innamorato di te:
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La mia pericolosa cantante:
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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14







POV BELLA

“MAAAMAAA!!!” Con uno scatto felino esco dallo studio. Mi precipito verso l’urlo terrorizzato dei miei figli. Dietro di me c’è Edward, tutti gli altri sono al suo seguito. Jake si è trasformato. Spero solo che non sia accaduto nulla altrimenti non rispondo delle mie azioni. Nessuno deve osare toccare i miei figli.

Arriviamo nella sala dei troni e ciò che c troviamo davanti mi fa paralizzare per qualche secondo.

Dove sono? Dove sono i miei bambini? Dove diavolo sono i miei figli?

“Mamma!” Un singhiozzo strozzato verso sinistra. In un angolo sono rannicchiate le mie bambine tremanti, davanti a loro c’è il loro piccolo eroe che ringhia contro un vampiro.

“Non osare avvicinarti alle mie sorelle.”

“Chi me lo impedirà marmocchio?” Gli arrivo velocemente e lentamente alle spalle, faccio un sorriso rassicurante ai miei figli e un cenno al mio bambino.

“IO.” Con voce gelida gli sussurro in un orecchio. Il vampiro si volta spaventato, ma non ha il tempo di fare nulla che l’ho già fatto a pezzi, mentre mio figlio provvede al fuoco. Corro dai miei bambini, tremano tutti e tre e piangono.

“Ssh è tutto finito, ora la mamma è qui con voi e nessuno vi farà del male.”

“Mamma abbiamo avuto paura, se non ci fosse stato Toty quel vampiro ci avrebbe prese. Ci voleva portare con lui così tu poi…”

“Ma che quadretto delizioso.” Quella voce. Non è possibile. Ma dovevamo aspettarcelo, lui ha fatto parte della guardia, conosce benissimo questi castello. Mi volto verso Demetri.

“Demetri. Come hai osato fare un affronto simile ai Volturi? Sai che noi possiamo schiacciarti in qualsiasi istante.” Dice gelido Caius.

“Ahahah, ma fammi il piacere. Mi dispiace per voi ma non potete nulla contro di me. Credete che tutti i vampiri presenti questa sera siano dalla vostra parte? Mi dispiace per voi, ma oltre ad avere il mio possente esercito con innumerevoli poteri, ho anche tanti vampiri centenari dalla mia parte. Non potete neanche immaginare di cosa sono capace. Perciò mia dolce Isabella, non perdiamo altro tempo e vieni con me. Farò di te la mia regina. Non farò del male a quei marmocchi, se vuoi potrai portarli con te o no, come preferisci. Insieme saremo invincibili e avrai tutto ciò che desideri. Evitiamo inutili morti e seguimi di tua spontanea volontà, non farmi diventare cattivo. Se verrai con me, prometto che non farò del male a nessuno dei presenti, in caso contrario mi vedo costretto ad eliminarli, tutti. A te la scelta.” I miei figli si stringono di più a me e mi ripetono di non lasciarli, ma non lo farei mai. Mi volto verso la mia famiglia e li fisso uno ad uno. Mio padre, il mio adorato padre che è morto per proteggere me, i suoi nipoti e stare con la sua compagna. Mi sorride. Vic, lei che voleva la mia morte ma che aveva solo bisogno di un’amica e di essere amata. Mi sorride. Jake, il mio caro e adorato lupo, il mio sole, il mio migliore amico, senza di lui non sarei riuscita ad andare avanti. Scopre i denti e riconosco un sorriso. Nahu, colui che considero un fratello saggio e comprensivo, ma all’occorrenza critico, grazie a lui abbiamo scoperto tante cose sui miei bambini. Mi sorride. I tre capi. Aro, Caius, Marcus, i tre avvoltoi, coloro che cercano di tenere in equilibrio i due mondi. Mi sorridono. Jane, Felix, Alec, Heidi, Chelsie, Santiago, Renata e il resto della guardia, mai avrei creduto di trovare in loro amici speciali. Mi sorridono. Non guardo i Cullen, non voglio coinvolgerli nella mia scelta, mi hanno fatto del male ma non voglio che soffrano o subiscano perdite.

Con un sorriso fiero sulle labbra mi alzo, porto le mie bambine tra le braccia, o zampe, dei rispettivi compagni, porto il mio bambino tra le braccia di mio padre e mi incammino verso Demetri.

Un braccio, anzi il braccio mi blocca. Non mi volto, non ho il coraggio di guardare la sua espressione.

“Ti prego amore mio, non farlo. Io ti proteggerò.” Mi irrigidisco a quelle parole, ma so che sono sincere. Stacco la sua mano dal mio braccio e con lo stesso sorriso mi avvicino ad un Demetri che mi guarda compiaciuto per la scelta che ho appena fatto.

“Mia cara, sono felice della tua scelta.” Il mio sorriso diventa un ghigno malefico e lui si sorprende. Sempre con quel ghigno mi avvicino all’orecchio di Demetri e gli sussurro, anche se tutti sentiranno.

“Che la guerra abbia inizio.” Con lo stesso sorriso con cui mi ero avvicinata, ora mi allontano.

“Pagherai caro questo affronto Isabella Swan. Ci rivedremo e allora tu sarai mia, vedrai morire i tuoi cari davanti i tuoi occhi. Hai sbagliato a non accettare la mia proposta, ora sarò costretto ad uccidere tutti.” Mi volto sempre con il mio sorriso.

“A presto Demetri, noi ti aspettiamo.” Richiama il suo esercito e sparisce.

“Mamma.” I miei angeli volano tra le mie braccia. I vampiri che erano stati feriti da Demetri cercano di ricomporsi. La sala dei troni è quasi del tutto distrutta.

“Perdonami, sono stato preso alla sprovvista e non sono riuscito a proteggere i bambini. Stavo finendo un vampiro.” Una voce calda mi fa girare, è Pierre. È conciato un po’ maluccio.

“Non preoccuparti, ti ringrazio lo stesso.”

“Sappi Bella, che io sono con te. Posso venire con voi?” Ecco il ringhio che riparte.

“Lei non sarà mai tua.” Oltre al ringhio anche la minaccia, devo dire però che mi ha provocato un certo brivido. Però mi ha fatto soffrire e Pierre mi affascina, inoltre sarebbe molto utile per farlo ingelosire. No, no, no che cosa sto pensando?

“Bella anche noi siamo con te.” Intervengono le amazzoni.

“Salve, non abbiamo avuto il piacere di conoscerci noi siamo il Clan di Denali. Io sono Eleazar, lei è mia moglie Carmen e loro le mie figlie Kate, Tanya e Irina.” Al nome di quest’ultima io e Vic ci giriamo di colpo e le ringhiamo contro. Lei probabilmente ha capito ma tutti i presenti no.

“Come vedi Irina, siamo ancora vive. Ma questo di certo non lo dobbiamo a te non è vero?” Abbassa il capo mortificata.

“Scusatemi, io non lo sapevo. Mi aveva presa in giro.” La capisco e mi immedesimo in lei.

“Non ti preoccupare, abbiamo capito che non hai colpe.”

“Ma Bella, lei ha spifferato a Laurent il luogo preciso in cui abitavi e sempre lei appena ha saputo che i Cullen erano andati via l’ha detto a Laurent, così lui ha creato…”

“Basta Vic, è stata solo una sua pedina.”

“Cooosaaaaa? Come ti sei permessa Irina, noi vi consideriamo come…” Blocco il fiume di parole di Alice.

“È tutto passato Irina.” Alza il capo e mi ringrazia.

“Bene, dopo aver risolto volevamo dire che anche noi siamo con voi.” Dice Eleazar. Così fanno molti altri vampiri.

“Ringrazio di cuore tutti voi, ma questa è la mia guerra, non la vostra. Noi e i Volturi siamo più che sufficienti. Vi ringrazio ancora per la disponibilità, ma nessuno deve rischiare, bastiamo noi.” Li fisso tutti e tutti sono sorpresi.

“Vuoi lasciarci fuori?” Mi chiede Emmett con gli occhi fuori dalle orbite. Io annuisco semplicemente.

“Non accadrà mai e non si discute.” Mi dice Edward rabbioso.

“Bella, Demetri è molto forte e avrà messo su un esercito formidabile, il loro aiuto è indispensabile, noi e i lupi ne usciremo totalmente distrutti.” Fisso Aro e poi mio padre, non mi resta che sospirare e accettare le proposte di tutti. Detto questo non sento altro, prendo i miei figli e li porto in camera. Sono stremati ed hanno bisogno di dormire. Poco dopo si addormentano tra le mie braccia. Li osservo, sono tutto per me.

Sento dei passi, riconosco l’odore. Sono sorpresa ma anche curiosa, aspetto che bussi. Gli apro la porta e lo fisso curiosa.

“Sai che nello studio non ho creduto ad una sola parola uscita dalle tue labbra sui bambini?” Lo guardo sconvolta, come è possibile? Mi fissa sorridente, io sconfitta lo facci accomodare.

“Alice, ha previsto la battaglia. Le è arrivata una visione. Tra una settimana in Alaska, ora però non sono qui per parlare di questo.”

 

Ehi dolcezze, buondì o buon pomeriggio come preferite. Allora cosa mi dite del capitolo? Molti di voi hanno indovinato, era Demetri, ma come siete brave. Allora mancano all’incirca dieci capitoli alla fine, avevo detto sin dall’inizio che non sarebbe stata molto lunga come ff. Comunque, secondo voi come andrà a finire il triangolo amoroso? Inoltre ora che ho terminato l’altra storia, questa la posterò ogni due giorni, perciò prossimo aggiornamento mercoledì. Aspetto i vostri numerosi commenti. Un bacio e buona giornata Mary.  


Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1
Non voltarti indietro...o forse si:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1

Finalmente felici:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1 
Invito:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=605568&i=1
Uno scontro che ti cambia la vita:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=507957&i=1
La mia pericolosa cantante:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=588699&i=1
L’amore va oltre il tempo:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=573237&i=1
Ritrovare lei, ritrovare loro:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=565418&i=1

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

POV BELLA

Cosa diavolo vuole? Perché è qui?

“Alice ha avuto una visione, lo scontro avverrà tra una settimana in Alaska. Ma non sono qui per questo.” Mi arrendo e faccio entrare il vampiro in camera mia e dei miei bambini.

“Accomodati.” Mi sposto di lato e il vampiro si accomoda. Guarda amorevolmente i miei bambini.

“Sono bellissimi. Sono i più bei bambini che abbia mai visto.”

“Si sono bellissimi, ma io sono la madre e sono di parte, non potrei mai pensare il contrario.”

“Hai ragione, ma obiettivamente sono favolosi. Poi il modo in cui il piccolino protegge le sue sorelline. Ricordo il ringhio che ha fatto il giorno in cui ci siamo ricordati nella foresta. Voleva che le sorelline scappassero e si mettessero in salvo, mentre lui ci avrebbe affrontato. Poi oggi, contro quel vampiro è stato bravissimo. Ha dei poteri strabilianti ed è molto coraggioso, oltre che molto geloso di sua madre. Abbiamo notato tutti la sua gelosia nei tuoi confronti.” Sorrido verso il mio piccolo eroe, è vero darebbe la vita per proteggere le sue sorelle e me ed inoltre è geloso marcio delle sua dolce mamma, la sua principessa.

“Si è molto geloso di me. È l’uomo della mia vita.”

“Mi piace il vostro rapporto però ora vorrei parlarti.” Sospiro e ci accomodiamo sui divani.

“Come ti ho detto prima non ho creduto ad una sola parola di ciò che hai detto nello studio. Cioè non ho creduto al fatto che tu sia andata con un altro e per giunta ubriaca. No, è umanamente ed inumanamente impossibile questa cosa. Potrai dire tutto ciò che vuoi, potrai inventare tutte le bugie che vuoi, ma io non crederò mai ad una sola parola.” Sono raggelata.

“Non capisco di cosa parli, io non ho…”

“Ma per favore, solo quello stupido di mio fratello crede a tutto ciò che esce dalle tue labbra e solo tu hai potuto credere alle parole di mio fratello. Siete una coppia perfetta, ma di imbecilli. Io l’ho visto il vostro amore, ero presente. Nei vostri c’era adorazione reciproca, venerazione, passione, amore, gioia, felicità. Mai una volta è uscita dalle vostre labbra un’offesa contro l’altra, non avevate la forza di litigare, se discutevate entravate nella disperazione più profonda e dopo trenta secondi ecco che vi adoravate di nuovo. Siete due calamite, non riuscite a stare lontani. Il vostro è amore puro. Perciò per favore evita di raccontare bugie. So che sei ferita, umiliata, tradita da colui che ami ma non negatevi questa possibilità. Io ti chiedo scusa per le parole che ha usato per lasciarti, non credevo potesse mai usare termini simili e non credevo che tu credessi alle sue scuse. Ma sappi che, lui come te, ha mentito…”

“Rosalie per favore, io non ho mentito, su nulla.” Le dico nervosa.

“Invece si che hai mentito. Hai mentito sui bambini. Loro sono i vostri figli e non solo i tuoi figli. Capisco che tu vuoi proteggerli, tenerli al sicuro, ma sappi che ora che ti ha ritrovata ti proteggerà per l’eternità. È convito che i bambini non siano i suoi, anche se vede molte somiglianze, soprattutto con Anthony, però come tu hai fatto con lui, crede alle tue parole. non negatevi questa seconda possibilità che vi viene offerta.” Penso alle sue parole, ha  ragione, ha maledettamente ragione. Io  voglio proteggere i miei bambini e non  veglio che siano feriti o che debbano  soffrire come me, io voglio solo che  siano sempre felici e spensierata.

“Non so di cosa parli Rosalie, loro non sono i figli di tuo fratello.” Si alza ridacchiando.

“Sai Bella, non mi sei mai piaciuta, ma per un semplice motivo. Io non potevo concepire che un’umana fosse innamorata di una di noi. Cioè tu potevi avere tutto dalla vita, potevi avere dei figli, poi dei nipoti, invecchiare ed infine morire. A noi invece tutto ciò non è concesso. Io, io desidero un figlio, ma non mi è possibile. Questo era l’unico motivo, ero gelosa della tua umanità. Però ora mi chiedo come avete fatto voi due, probabilmente solo le vampire sono sterili, i vampiri no.” Non posso più nascondermi, non ne ho la forza. Probabilmente potrei non uscirne indenne dallo scontro e i miei bambini resterebbero senza la mamma.

“Rose, per ora ti schermerò questa conversazione, non…”

“Stai tranquilla, ti capisco, ma sappi che nessuno ti giudica e tutti ti vogliamo bene e mio fratello ti ama follemente, ma secondo me tieniti un po’ Pierre, sai andrebbe bene un po’ di sana gelosia dopo tutto ciò che ha fatto.” Si alza e si avvia verso la porta, getta un ultimo sguardo ai bambini e va via così come è venuta. Torno a guardare i miei bambini. Hanno bisogno di un padre. Sento un odore e dei passi alle mie spalle, ma non mi muovo. Sento la sua mano sulla mia spalla, ma non mi muovo.

“Bells, bambina mia, sei sicura della tua decisione?”

“No papà, ho capito che se lui non mi ama non mi importa. Ciò che mi importa è la loro felicità e loro hanno bisogno di un padre . Io non potrei sopravvivere allo scontro e loro resterebbero senza genitori, solo perché io ho impedito di conoscere il loro padre. Io voglio che lo conoscano, che crescano con la sua presenza. Poi se è lui a non voler nulla a che...”

“Bells, io credo che lui ti ami immensamente. Ha sbagliato, lo so, ma tutti sbagliano. Ricorda concedi sempre una seconda possibilità. Ora vado, prepara la valigia si parte tra un’ora.” Anche lui come è venuto va via. Mi alzo e preparo le valigie. I miei angeli dormono ancora. Rivedo le immagini di quel vampiro che vuole che sta per attaccarli e il mio bambino che difende le sue sorelline. Rivedo le lacrime delle mie bambine e dentro di me nasce un fuoco, il fuoco della vendetta.

Demetri ti farò rimpiangere questo giorno. ti ucciderò. Non avrò pietà per te come tu non ne stavi avendo per i miei figli.

“Mamy.” Mi volto e la piccola Lizzy ha aperto i suoi occhio. La prendo in braccio e la riempio di baci a lei si aggiungono anche le altre due pesti. Poi sentiamo bussare, ho capito chi è, Toty ringhia sommessamente, mentre io e le bambine ridacchiamo. Vado ad aprire e mi trovo Pierre davanti.

“Ciao.” Mi affascina solo salutandomi.

“Ciao.”

“Volevo dirti che siamo quasi pronti e che a breve partiremo. Hai finito di preparare o vuoi una mano?” Tutto questo lo dice non lasciando la mia mano e avvicinandosi lentamente al mio viso, mentre fissa con insistenza le mie labbra. Mi sento soggiogata, ipnotizzata da questo vampiro.

“Allontanati da mia madre.” E la magia va via. Devo dire che mi sento molto confusa e frastornata. Non capisco cosa mi sia preso, si mi affascina, è interessante ma non l’avrei mai baciato davanti ai miei bambini, anzi non so se l’avrei mai baciato. Ci penso e ci ripenso. Ho capito, gli sorrido languidamente.

“Nessuno può baciare mia madre senza il mio permesso e dato che non lo darò a nessuno, stai ben sicuro che nessuno bacerà mia madre.” Il vampiro alza le mani in segno di resa, si scusa e va via. Nel corridoio sento una risata, no, non una risata, la risata. Si avvicina a noi e me lo trovo di fronte più bello che mai. Mi è mancato tantissimo.

“Devo dire che tuo figlio è veramente favoloso.”

“Lo so, grazie.” Stringe i pugni fino ad avere le nocche bianche e poi si rilassa nuovamente, ha lo sguardo puntato sulle mie bambine che gli sorridono e lui ricambia dolcemente. Questa scena la ricordò per tutta la mia esistenza.

“Vieni, entra.” È sorpreso, mai si sarebbe aspettato una cosa del genere da me. Mi sorride con il suo sorriso speciale, il suo sorriso sghembo, il sorriso che dedicava solo a me, il mio sorriso. Volto la testa imbarazzata e lui capisce che se fossi stata sarei arrossita e il cuore avrebbe perso colpi. Sento le sue mani che leggere si posano sui miei capelli, una leggera carezza che ha il potere di destabilizzarmi, per fortuna sono un vampiro altrimenti sarei svenuta per le troppe emozioni. Non è possibile sentirsi così per una carezza ai capelli. Mi scosto immediatamente e sul suo bel viso torna l’espressione triste che gli ho sempre visto in questo periodo.

I quattro si studiano e poi lui sorride sempre con quel sorriso sghembo. Le bambine arrossiscono e i loro cuori incespicano, Toty si sente strano ed io ridacchio.

“Fai colpo anche su delle bambine.” Dico in modo tale che mi senta solo lui.

“Bambini, lui è…Edward Cullen. L’avete incontrato nel bosco qualche tempo fa. Andavamo a scuola insieme quando ero umana. C’erano anche i suoi fratelli Emmett, quello grosso, Jasper il ragazzo biondo, Rosalie la ragazza bionda e Alice…”

“Il folletto.” Dicono in coro le mie bambine ed io scoppio in una risata fragorosa alla quale si aggiunge anche Edward.

“Hai ragione, mia sorella è proprio un folletto.”

“Mentre gli altri due signori sono la mamma e il papà di Edward e degli altri ragazzi. Si chiamano Carlisle ed Esme. Non dovete avere paura di loro, ora se siete pronti, dobbiamo partire. Torniamo prima a casa e poi andiamo in Alaska. Lì zio Aro ha una bellissima casa, molto grande, faremo una piccola vacanza. Siete felici?”

“Siiiiii.” Mi saltano in braccio sorridenti e poi ci precedono.

“Bene, ora andiamo.” Edward mi fissa stranito e con lo sguardo gli chiedo cosa abbia.

“Credevo che…si insomma…io pensavo…pensavo che sareste venuti a casa nostra.” Buoi, vuoto, sono senza parole.

“Credo sia meglio di no, io…”

“Va bene, ho capito. Ma sappi che per qualsiasi cosa…”

“Si ti ringrazio.”

“Non mi ringraziare. Io ti amo.” Mi volto come fosse posseduta.

“Se mi amassi veramente non mi avresti trattata da sgualdrina, non mi avresti detto quelle cose. Non puoi immaginare il dolore, la sofferenza, le lacrime che ho versato per te. Non puoi immaginare come sono stata. Tu, tu hai semplicemente sedotto e abbandonato la tua preda. Io sono stata solo l’attrazione della tua noiosa eternità. Probabilmente in quel periodo eri molto annoiato e hai trovato un giocattolino, prob…” Non riesco a finire al frase che mi trovo contro il muro. I nostri corpi appiccicati, i suoi occhi neri nei miei, le nostre labbra vicinissime, respiriamo l’uno sulle labbra dell’altro.

“Non dire più una cosa del genere. Io ho sbagliato ed anche molto, lo so. Anche io ho sofferto, anche io piangevo, non nel senso letterale della parola, io mi odio, mi sono maledetto. Senza te non riuscivo ad andare avanti. Sono stato un mostro, sono stato un essere spregevole, ma l’ho fatto solo perché io ero il tuo più grande pericolo, io dovevo innanzitutto proteggerti da me stesso. Quando ho visto che il pericolo era troppo enorme ho deciso di lasciarti vivere la tua vita normalmente, senza aver di fianco un mostro. Perché è questo quello che sono, un mostro. E tu pensando che io ti abbia trattato da sgualdrina, mi fai sentire ancora più spregevole e orrendo di quello che già sono. Io l’ho fatto solo per te, io non potevo offrirti nulla. Non potevo darti ciò che hai ora. Tre splendidi angeli, io non…” Non continua a parlare ma immerge la testa nei miei capelli e inizia a singhiozzare. Le mie mani, incontrollate, si intrecciano dietro il suo collo ed una va nei suoi capelli. Come mi è mancato stringerlo tra le mie braccia. Lui in automatico stringe i miei fianchi.

“Io ti amo Bella, e mi dispiace per tutto ciò che hai passato a causa mia. È poco lo so, ma striscerò anche…”

“Bella.” La voce di Felix che si avvicina ci porta alla realtà. Ci allontaniamo di scatto ed imbarazzati. Non capisco cosa sia appena successo tra di noi. Sento solo che nel mio cuore mi sono sentita completa e protetta.

“Arrivo Felix.” Cammina alle mie spalle senza dire una parola, ma so che il suo unico pensiero sono io, come lui è il mio unico pensiero.

Senza dire una parola ci apprestiamo a compiere il viaggio di ritorno sull’aereo privato dei Volturi.

 

Buondì ragazze, cosa mi dite? Vi è piaciuta la sorpresa? Se non sbaglio nelle recensioni solo una ragazza ha fatto il nome di Rosalie. In molti si aspettavano Jasper. Quasi tutte si aspettavano Edward, ed un paio Carlisle. Brave, nessuna ha pensato ad Esme. Comunque cosa ne pensate di Pierre? E dell’incontro ravvicinato tra Edward e Bella? Prossimo aggiornamento venerdì. Aspetto i vostri commenti, un bacio Mary.

Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1 
Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
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La mia pericolosa cantante:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

POV BELLA

 

Siamo atterrati da circa 10 minuti. Durante il viaggio non ho fatto altro che pensare.  Pensare alla mia vita da umana, pensare alla vita che ho vissuto con lui, al dolore dato dal suo abbandono, alla felicità della gravidanza, ai pericoli corsi con i neonati, al parto, all'immenso amore che ho provato per i miei tre angeli appena riaprii gli occhi dopo la trasformazione. Infine, ho pensato a lui, ai suoi occhi colmi di dolore e amore, sofferenza e felicità, speranza. Speranza in un futuro che prevede un NOI, non un io e lui, un futuro in cui ci saranno nuovamente Edward&Bella.
Rosalie, mio padre, Jake e Nahu hanno ragione. Deve sapere, ma non ora. Quando tutto questo sarà finito gli dirò la verità. ora però devo pensare a proteggere i miei bambini e non posso distrarmi.
Per tutto il viaggio ho sentito il suo sguardo perforarmi l'anima, quella stessa anima che lui crede di non possedere ma che io credo sia presente e pura.
Ho sentito anche un altro sguardo puntato su di me, Pierre. Sono lusingata dalle sue attenzioni, dalle sue premure, ma purtroppo, oltre ad esserne lusingata, non provo altro. Maledizione, Pierre non è Edward, ed io amo Edward, non ho più la forza per oppormi a questo amore folle e incondizionato, e non voglio neanche oppormi. Lui resterà il solo ed unico, per l'eternità.
"Bella, lascia a me i tuoi bagagli." Rivolgo un sorriso di riconoscimento verso Pierre, mentre uno sguardo, il suo sguardo, se potesse lo ridurrebbe in cenere. Ad un tratto un getto d'acqua lo sorprende. Entrambi sgraniamo gli occhi. Terra per favore apriti e divorami.
Mi volto verso l'autore del fatto. Tutti sghignazzano, a parte Emmett, Felix e Jake che ridono a crepapelle. I Volturi, mio padre, i coniugi Cullen e i coniugi Denali, cercano di coprire le risate con dei colpi di tosse, peccato che i vampiri non possono tossire. Mentre Edward sorride compiaciuto verso colui che ha compiuto il misfatto, suo figlio, che intanto si guarda intorno come se nulla fosse.
"Anthony Swan." Tuono, lui impallidisce, tutti tacciono. Addolcisco immediatamente il tono, non ci riesco proprio ad arrabbiarmi con i miei bambini.
"Vieni qui amore." Si rilassa al suono della mia voce e si avvicina a testa bassa, io mi inginocchio e gli accarezzo i capelli.
"Perché lo hai fatto?"
"Vuole portarti via da me." Un sussurro, rotto da due singhiozzi, uno il suo e l'altro il mio. L'abbraccio stretto al mio petto e lui ricambia con tutta la forza di cui dispone.
"Nessuno mi porterà via da te e dalle tue sorelle, amore mio." Si stringe ancora di più a me.
"Mai?" Il mio piccolo ometto ha bisogno di conferme.
"Mai." Al nostro abbraccio si aggiungono anche le mie principesse.
"Ora però chiedi scusa a Pierre e promettimi di non farlo più." Mi guarda sconvolto. Furbacchione, credeva che non avrei fatto nulla? Senza guardarlo in faccia mormora delle flebili scuse e mi scuso anche io. Pierre si abbassa verso di lui e gli accarezza i capelli. Lui si sposta immediatamente ed Edward gli ringhia contro.
"Ma non hai nulla di cui scusarti piccolo. Io non voglio rubarti la mamma, anzi vorrei entrare a far parte delle vostre vite." A quelle parole segue un ringhio disumano di Edward. Mi volto esterrefatta verso di lui e noto che i suoi fratelli e suo padre cercano di tenerlo ferme. Nel suo sguardo leggo solo odio, ira e rabbia nei confronti di Pierre.
Quello è lo sguardo di un vampiro.
"Sta lontano da lei." Ordina imperioso.
"Chi me lo impedisce? Non mi sembra che abbia un compagno, perciò posso tranquillamente corteggiarla." Oh Pierre, io non continuerei a parlare se fossi in te.
"Io te lo impedisco." Ora anche Jake e Felix cercano di tenerlo fermo. Per la prima volta non vedo l'umano, ma vedo il vampiro. Ma anche di questo non ne ho paura perché lui, umano o vampiro, è sempre il mio Edward, il mio bellissimo Edward, l'uomo che amo, il padre dei miei figli.
Jasper cerca di calmarlo in tutti i modi con il suo potere ma non ci riesce.

“Altrimenti?” Sento che ora Edward esploderà. Per fortuna siamo in una pista d’atterraggio privata e non ci sono umani nei dintorni, altrimenti non so cosa avremo dovuto fare.

Devo dire però che mi piace più del lecito questa sua gelosia e possessione nei miei confronti.

“Altrimenti non esisterai ancora a lungo.” Ecco si è liberato e come un puma si sta avventando su Pierre, ma una piccoletta che saltella gli ha impedito la corsa saltandogli in braccio. Nahu appena riconosce la piccola Lizzy si irrigidisce ma io lo rassicuro con lo sguardo. La bambina si volta verso di me ed io annuisco nella sua direzione. Edward si immobilizza per la sorpresa ma subito si riprende appena vede la bambina e le sorride.

“Edward.” Che emozioni sentire quei campanellini chiamare il nome di suo padre. Lui ne sembra incantato. Lei gli avvicina una mano alla guancia e una luce dorata li avvolge. Io e la mia famiglia sorridiamo, mentre i Cullen si irrigidiscono.

“Non temete, è il suo potere. Lo calma risvegliando l’amore che è in lui.” Subito tutti si rilassano mentre Jasper sbarra gli occhi.

“Ha un potere simile al mio.” Afferma Jasper.

“No Jasper. Tu controlli, percepisci e manipoli tutte le emozioni. Lei invece lei invece con un semplice tocco risveglia tutto l’amore presente in un qualsiasi essere. Bella, tu e i tuoi figli avete dei poteri strabilianti, per non parlare di tuo padre. Mai ho visto una famiglia con simili poteri.” Afferma Eleazar, mentre io guardo sorpresa, curiosa e intimorita. Si intimorita perché nessuno è a conoscenza del fatto che i miei figli hanno anche altri poteri, di cui uno altamente pericoloso. Per fortuna funziona solo se ci sono tutti e tre presenti. Possono ridurre in cenere qualsiasi cosa, solo con la forza dello sguardo, mentre con un semplice tocco da parte di tutti e tre guariscono ogni tipo di ferita. Lo guardo allarmata, solo io sono a conoscenza di questo potere, oltre ai bambini ovviamente.

“È il mio potere. Riesco a riconoscere i doni dei vampiri e i doni latenti degli umani.” Con uno sguardo mi dice di aver capito ed io con uno sguardo ringrazio per la sua discrezione. Torno a fissare mia figlia e suo padre. Entrambi hanno un sorriso dolce sulle labbra e lui la tiene stretta tra le sue braccia, come se la sentisse sua. Le posa un bacio sulla guancia e lei diventa peggio di un pomodoro rosso e il suo cuore accelera notevolmente i battiti.

“Tutta sua madre.” Sento sussurrare ad Emmett.

“grazie principessa, mi hai salvato dalla bestia che stavo per diventare.”

“Prego.”

Anche lei gli da un bacino, poi scende e vola direttamente tra le mie braccia dove la riempio di baci.

“Bene, ora che tutto è risolto possiamo avviarci presso le dimore. Spero che incidenti del genere non accadano più, siamo alleati e consiglio di mettere da parte la gelosia. La tensione non fa bene al gruppo.” Dice Aro, facendoci tornare alla realtà.

Recuperiamo tutti i bagagli.

Nessie vola tra le braccia di Jake. Lizzy è tra le mie braccia ma con lo sguardo fisso sul suo Nahu che non fa altro che sorriderle. Toty è sulle spalle del nonno. Vic ha preso per mano mio padre e così ci avviamo verso la villa dei Volturi.

 

 


 Ola gilrs, come state? Cosa ne dite del capitolo? È corto lo so, lo so. Eheheh, Edward e gli attacchi di gelosia. Povero Pierre, se non fosse intervenuta la piccolina ora sarebbe cenere ma credo che a noi non dispiacerebbe affatto. Però ci serve Pierre, perciò lo facciamo vivere. Aspetto i vostri sempre numerosi e graditi commenti. Prossimo aggiornamento martedì. Mi dispiace prima non posso proprio. A martedì, un bacio Mary e buon fine settimana.

 

Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1
Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
 
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Eternità:
 
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L’amore va oltre il tempo:
 
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
 
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

POV BELLA

Ripenso a ciò che è successo ieri in aeroporto e sorrido spontaneamente.

“Bella, vieni.” Sento Aro che mi chiama, lascio i bambini che ancora dormono in camera, e mi avvio in salotto.

“Ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare a parlare. Demetri, come sapete, per molti secoli è stato uno dei pupilli della guardia. È il segugio numero uno oltre che un ottimo combattente e grande capo. È forte e astuto e con il suo potere, ovviamente sarà lui a trovarci, ma noi sappiamo che lo scontro avverrà tra sei giorni, grazie ad Alice. Non dimentichiamo che conosce tutti i nostri poteri, i nostri punti deboli e i nostri punti di forza. In pratica i Volturi per lui non sono un mistero. Però non conosce i poteri e le tecniche di combattimento dei nostri alleati e fortunatamente non conosce completamente i poteri di Bella e Charlie.” Tutti i presenti mi fissano curiosi, tranne Eleazar. Devo ricordarmi di chiedergli un parere su un dubbio. Avendo tutti gli sguardi puntati addosso decido di chiarire i dubbi dei presenti.

“Possiedo due scudi, uno fisico ed uno psichico. Attraverso lo scudo fisico, la forza o poteri che incidono sul fisico non hanno alcun effetto su di me. Per quanto riguarda quello psichico funziona allo stesso modo di quello fisico, cioè tutti i poteri mentali su di me non hanno effetto. Jane, prova.” Tutti i presenti restano allibiti e smettono di respirare, anche se per noi non è necessario. Jane prova più volte ma ovviamente non sento nulla e lei ogni volta ne è frustrata.

“Questi scudi li puoi estendere?” Mi chiede curioso Eleazar ed io annuisco, poi guardandolo in faccia copro mio padre con lo scudo.

“Jane, prova su mio padre.” Lei come le ho chiesto mi accontenta ma ovviamente non accade nulla. Poi copra tutti i presenti tranne Jane.

“Prova su qualcun altro.” Ovviamente anche questa volta non funziona. Poi copro tutti con lo scudo fisico.

“Felix.” Lui capisce e si lancia contro di me, ma a pochi centimetri dal mio corpo viene sbalzato contro la parete dal mio scudo. Io intanto non ho mai abbandonato lo sguardo di Eleazar. Felix si è alzato e ha cercato di attaccare qualcun altro, ma ottiene sempre lo stesso risultato. Dopo un altro paio di tentativi anche lui sbuffa infastidito dal fatto che non riesce ad abbattere la mia barriera, intanto in sottofondo sento mormorii di approvazione e uno sguardo carico di ammirazione. Non ho bisogno di voltarmi per capire a chi appartiene quello sguardo.

“Quante persone riesci a contenere sotto i tuoi scudi?”

“Riesco a contenere tutto ciò che si trovi nel raggio di 100 chilometri. Cioè riesco ad estendere lo scudo fino a 100 chilometri. Se mi allenassi potrei aumentare la distanza credo.”

“Interessante, veramente interessante. Sei veramente molto potente. Puoi separartene?”

“Si, di solito quello fisico non lo uso. Felix.” In un millesimo di secondo mi trovo dall’altro lato della stanza mentre due ringhi diversi si levano nei confronti di Felix.

“Ovviamente anche quello psichico posso abbassarlo, ma non lo faccio mai. È sempre stato parte di me.”

“Perché non fai una piccola prova?” Mi chiede curioso Eleazar.

“Perché ci tengo alla mia privacy. Se abbassassi anche di poco lo scudo, i miei pensieri potrebbero essere letti. Mentre il potere di mio padre è molto crudo. Credo che sia uno dei poteri peggiori che esista. Anche le torture di Jane e Alec sono migliori di questo potere. Riesce a fare a pezzi solo con lo sguardo. Questo credo sia meglio non provarlo, capirete che dovrebbe usarlo su qualcuno di noi e non credo che sia piacevole essere ridotto a pezzi, se poi c’è qualche volontario…” Nessuno risponde, anzi tutti guardano mio padre con timore e rispetto.

“Infine Victoria ha il potere di trovare sempre una via di fuga. Questo è tutto.”

“Scusami Bella, possiamo sapere i poteri dei tuoi figli? Ieri mio padre ha detto che sono dotati di poteri spettacolari.” Mi chiede la vampira di nome Tanya. È veramente bella, ed è molto, anzi troppo vicina ad Edward. Deglutisco a vuoto, non deve interessarmi anche se lo amo, e annuisco, siamo sulla stessa barca è inutile avere segreti.

“Anthony, come avete visto, controlla gli elementi. Elisabeth infonde amore con un tocco, ed infine Renèesme filtra immagini con un tocco,” Non aggiungo l’altro potere, fisso Eleazar e lui annuisce rassicurandomi.

“Ora possiamo iniziare con le strategie, anzi io credo ce sia meglio nutrirsi prima. Avremo bisogno di molte forze e in questi giorni ci nutriremo più del solito. Per coloro che si nutrono di sangue umano, vi sono sacche di sangue di donatori nel frigorifero. Per coloro che si nutrono di sangue animale, vi sono sacche…”

“Aro, mi dispiace ma noi non berremo mai sangue umano.” Lo interrompe Carlisle.

“Se mi lasciassi finire di parlare capiresti che le sacche di sangue contengono sangue di animale. Carnivori con precisione, gli Swan hanno provveduto questa notte…”

“Allora mi scuso per prima Aro, non intendevo offendere nessuno e anzi vi ringraziamo.” Aro annuisce semplicemente.

Io e la mia famiglia ci siamo nutriti questa mattina, perciò usciamo fuori, anche perché Jake si sente molto a disagio. Dopo cinque minuti capiamo che non si sentirà a disagio più di tanto. I vampiri escono fuori allarmati, ma mio padre li tranquillizza. Dalla foresta compaiono quindici enormi lupi capeggiati da Sam. Al suo fianco c’è la mia lupa preferita, Leah, ma io vado alla ricerca del mio lupacchiotto. Il mio lupo color sabbia mi fissa e poi con un sorrisone enorme mi salta addosso leccandomi tutta la faccia.  Sento che i vampiri dietro di me trattengono il fiato.

“Seth, anche io sono felice di vederti.” Lo abbraccio forte.

“SEEEETHHHHH!” Le bambine si sono svegliate e corrono in groppa al loro migliore amico, l’amico giocherellone, mentre Toty è intento a bruciacchiare le code di Quil e Paul.

Mi rialzo e fisso Sam con sguardo deciso e pieno di gratitudine.

“Ecco il nostro asso nella manica. Demetri non è a conoscenza dell’esistenza dei muta forma. Non ha mai capito cosa fosse Jake e mai se ne è interessato, mossa molto sbagliata da parte sua, ma molto vantaggiosa per noi. Gradirei da parte vostra comprensione nei confronti dei nostri ospiti.” Questo ovviamente è rivolto ai vampiri presenti che titubanti acconsentono. Sento un lupo accarezzarmi la mano, è Leah, vuole parlare, so anche di cosa, ma ora non è il momento, ho altro da fare.

“Dopo Leah, ora devo fare altro. Sam, tornate umani e andate in cucina, ho preparato del cibo per voi e i bambini. Andate nelle camere ho provveduto ai vestiti, così potrete fare anche una doccia.” I lupi corrono dietro i cespugli e dopo pochi minuti compaiono quattordici ragazzi ed una ragazza. I ragazzi sono tutti a petto nudo. Tutti vengono ad abbracciarmi.

“Ciao dolcezza, se non puzzassi così tanto saresti nelle mie mire.”

“Ciao Paul, diventi sempre più carino e grazie per il complimento anche tu puzzi tanto.” Mi abbraccia e segue gli altri dentro. Mi volto e fisso Leah che mi guarda con le braccia incrociate.

“Dopo Leah, dopo.” Dopo avermi dato un bacio sulla guancia e aver lanciato un lungo sguardo ad Alec entra dentro. Secondo me quei due sono innamorati l’uno dell’altro, ma date le loro nature hanno paura di ammetterlo. Bene ora devo fare una cosa.

“Eleazar, posso parlarti? In privato.” Tutti mi fissano curiosi, lui annuisce e mi segue nella foresta. Quando sono sicura che non possono sentirci mi fermo e così fa lui.

“Di cosa volevi parlarmi?” Mi chiede curioso.

“Innanzitutto vorrei ringraziarti per non aver detto nulla sugli altri poteri dei bambini. Solo io e loro ne siamo a conoscenza, non voglio che qualcuno possa approfittare di loro.”

“Non devi ringraziarmi, capisco perfettamente perché l’hai fatto. Inoltre sono piccoli e già si trovano in mezzo ad una battaglia. Ma non credo sia questo il motivo di tutta questa segretezza.”

“Si, hai capito bene, arriverò subito al dunque non farò giri di parole. vorrei parlarti di Pierre. Secondo me ha il potere di incantare chi lo guarda. l’altro giorno che eravamo a Volterra mi sono ritrovata che stavo per baciarlo senza che io lo volessi realmente. Cioè in quel momento lo volevo, ma quando poi si è spezzato il legame visivo mi ero resa conto che non ero io ad agire.” Si perde nei suoi pensieri ed io aspetto.

“Credo che sia come dici tu. Inoltre tende sempre ad isolare e nascondere il suo potere. Secondo me non ci si può fidare di quel vampiro. Vuole solo far saltare gli equilibri, e soprattutto vuole incantare te. Dobbiamo cercare di non avere un contatto visivo con lui, o almeno non trovarci mai soli con lui. Soprattutto tu, dato che sei contesa da diversi vampiri, prima tra tutti il padre dei tuo figli.”

“Co-cosa?” Non è possibile che questo vampiro che conosco da due giorni sappia ciò.

“Bella Bella, Bella. Sono praticamente identici, rispetto la tua decisione ma non la capisco, ovviamente voi sapete cosa è accaduto e non posso dirti nulla, solo prendi la decisione giusta, potresti pentirtene per il resto dell’eternità. Ora però dobbiamo trovare un piano per neutralizzare Pierre e cercare di evitare che la gelosia di Edward lo porti a compiere nuovamente azioni come quella di ieri.”

Annuisco e ascolto il suo piano, lui, come me, non crede nella lealtà di Pierre.

 

 Ciaooooo tesore, come state? Io mi sento vecchia, sabato compio 25 anni, pfu, un quarto di secolo. Comunque passando alle cose serie, sono arrivati altri rinforzi. Cosa mi dite della coppia Leah-Alec? Improponibile vero? Ma dato che ho inserito Charlie-Victoria credo che anche tra la lupa e il vampiro sboccerà l’amore. Cosa mi dite del resto del capitolo? Prossimo aggiornamento entro venerdì, se riesco posto giovedì, ma non posso assicurarvi nulla è una settimana strana per me e non ho tempo di far nulla. Aspetto i vostri numerosi e piacevoli commenti. A presto un bacio Mary.  

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

POV BELLA

Dopo essermi accordata con Eleazar torniamo in casa dove tutti i vampiri e i lupi presenti ci guardano curiosi. Noi invece facciamo come se non fosse accaduto nulla di particolare.

Oramai è mattino inoltrato e mancano solo quattro giorni alla battaglia.

“Bella, penso che sia arrivato il momento di chiamare i nostri due acerrimi nemici, potrebbero esserci molto utili in questa occasione.” Annuisco in direzione di Aro e vado di corsa in camera a cambiarmi. Indosso un tubino molto aderente panna, scarpe abbinate con tacco altissimo e giacca dello stesso colore anch’essa molto stretta. Torno in salone e tutti mi fissano sconcertati. Pierre sembra farmi una radiografia e la stessa cosa fa Edward.

“Ehi scricciolo vuoi per caso far resuscitare qualche morto?” Mi chiede Felix, mentre sento un ringhio nei suoi confronti.

“No, ma abbiamo bisogno dei rumeni e sappiamo che Stefan ha un debole per me, almeno così non impiegherò molto tempo a convincerli.”

“Giusta osservazione, sarà talmente concentrato a sbavarti dietro che accetterà senza capire ciò che gli stai chiedendo. Ahahah.” Tutta la guardia è in preda alle risate mentre io scrollo la testa. Non cambieranno mai.

“Mamma, dove vai così bella?” Mi chiede Lizzy che è tra le braccia del suo Nahu.

“Tesoro devo passare un attimo in ufficio, ma prometto di tornare presto. Voi fate i bravi.” Annuiscono tutti e tre, e prima di tornare ai loro giochi mi coprono il volto di bacini.

Prima di uscire io ed Eleazar ci guardiamo ed annuiamo, devo mettere in atto il mio piano. Lentamente mi volto verso Pierre e gli sorrido, la risposta è automatica, anche lui mi sorride.

“Pierre vorresti venire con me?” Sento un ringhio alle mie spalle.

“Posso venire io con te.” Ringhia Edward ma io senza guardarlo diniego con il capo e lui esce fuori sconfitto. Pierre dal canto suo allarga il suo sorriso e conferma la sua presenza.

“Con molto piacere Bella.” Accidentalmente guardo Alice che mi rivolge uno sguardo sconfitto e addolorato. Mi dispiace ma devo farlo. Invece Jasper mi fissa con insistenza, forse ha capito che devo farlo e no che voglio farlo, infatti sembra che annuisca nella mia direzione.

Dopo questo piccolo teatrino i e l’altro vampiro usciamo e ci avviamo verso l’auto. Da vero gentiluomo mi apre lo sportello e mi fa accomodare con un baciamano, se non fossi già innamorata e se non sospettassi della sua lealtà ne resterei affascinata, ma purtroppo sono innamorata di un vampiro imbecille e dubito della sua lealtà nei nostri confronti.

“Tu, avvicinati più del dovuto e non vedrei più l’alba.” Gli ringhia Edward da lontano.

“Cullen, mi sembra che sia stata lei ad invitarmi, e poi ha invitato me non te, ciò cosa ti fa capire?” Ma brutto stronzo, come ti permetti? Purtroppo non posso dire nulla altrimenti i potrebbe scoprire il piano, l’unica cosa che faccio è incitare Pierre a partire.

I primi minuti li passiamo in silenzio.

“Allora, c’è stato qualcosa tra te e Cullen? So che è una domanda indiscreta e personale, ma non ho altra spiegazione per questo suo comportamento così geloso e possessivo nei suoi confronti.” Sospiro rassegnata, è meglio mettere le carte in tavola.

“Quando ero umana, abbiamo avuto una storia, poi lui mi ha lasciata ed è andato via. Ma è un capitolo chiuso, ho sofferto troppo.” Per fortuna che come bugiarda sono migliorata nettamente altrimenti mi avrebbe scoperta, anche se ho detto una mezza verità, l’unica bugia è riferita al capitolo chiuso.

“Se è un capitolo chiuso, vuol dire che per lui non provi più nulla. Posso corteggiarti Bella? Tu sei come un diamante raro, sei unica e meriti solo il meglio. Io vorrei offrirti tutto il meglio di cui dispongo.” Come è materialista, non ho bisogno di cose materiali, io il mio meglio l’ho già trovato.

“Io voglio conoscerti e farmi conoscere, giuro che farò di tutto per far breccia nel tuo cuore.” Sorriso falsamente e lui sembra cascarci.

“Dopo la battaglia, avremo tutto il tempo per conoscerci Pierre, ora potremo passare del tempo insieme, quando non siamo impegnati con gli allenamenti, ma non posso offrirti altro. Devo pensare all’incolumità dei miei figli.”

“Certamente Bella, tutto ciò che vuoi. Vedrai, io non ti deluderò, io non ti abbandonerò.” Sembra sincero, ma probabilmente cerca di incantarmi con il suo potere, io invece non rispondo ed annuisco. Dopo un po’ prende la mia mano e la intreccia sul cambio. Inizialmente mi irrigidisco, ma come si permette? Vorrei sfilarla, ma poi sospiro internamente e lascio la mia mano intrecciata alla sua. Lui mi sorride e torna a guidare. Dopo circa un’ora di viaggio, arriviamo a destinazione. Per fortuna i rumeni hanno deciso di vivere per un po’ in America, così è più facile raggiungerli.

“Pierre, non credo sia opportuno presentarci ai rumeni con le mani intrecciate, potrebbero non cedere alla proposta.” Lui sospira e lascia la mia mano.

“Ti vogliono in troppi Bella, ma io farò breccia nel tuo cuore e allora sarai solo mia.” Queste parole mi infastidiscono, non sarò mai tua, però finalmente ha sciolto l’intreccio delle nostre mani, sospiro internamente di sollievo. Scendiamo dalla macchina e ci avviamo all’ingresso della villa. Devo dire che i rumeni hanno ottimi gusti in fatto di case, la loro villa è spettacolare. Non arriviamo alla porta che questa viene aperta da Stefan e Vladimir.

“Bella, tesoro, appena abbiamo sentito il tuo odore ci siamo rallegrati. Sei splendida come sempre.” Ovviamente da vampiro secolare e gentiluomo quale è, Stefan mi fa il classico baciamano e poi fissa con odio il mio accompagnatore.

“Ciao Bella, è un piacere rivederti.” Vladimir è sempre più discreto ed io ringrazio entrambi con un sorriso. Alla fine sono simpatici.

“Salve Stefan, Vladimir. È un piacere rivedervi. Lui è un mio amico. Pierre.” I tre si fissano con odio.

“Oh ma noi ci conosciamo già.” È la prima volta che qualcuno conosce Pierre, devo dire che ne sono sorpresa, ma forse questa conoscenza può essermi molto utile.

“Stefan, Vladimir, sempre simpatici e ancora in vita.” Ma come si permette, che sfrontato.

“Pierre, sono miei amici, se ci sono dei dissapori tra di voi, vi prego di risolverli in sede separata.” Continuano a fissarsi con odio.

“Certo.” Rispondono i tre in coro senza guardarmi.

“Allora come mai questa visita? Non fraintendere, ci fa molto piacere rivedere una dea come te, ma solitamente siamo noi a far visita a te e la tua famiglia. A proposito, come stanno il vecchio Charlie e la cornacchia rossa? I bambini? Perché non li hai portati?” Ovviamente la cornacchia è Vic, tra loro è stato odio a prima vista.

“Stanno tutti bene ed anche i bambini, ma tu prego non dare della cor…”

“Si, si va bene, ma sai che non ci sopportiamo.”

“Veramente a voi due non vi sopporta nessuno, non capisco come Bella vi sia amica.” Ora mi sto irritando.

“Io invece li trovo molto simpatici Pierre, non tutti siamo uguali.” Nel suo sguardo noto una punta di irritazione, non voleva essere contraddetto? Caro mio hai sbagliato proprio persona.

“È vero hai ragione, e poi tu avresti in simpatia tutti, sei troppo buona e non capisci chi dovresti evitare e che no.” Fisso Pierre con ira.

“Non ti permettere mai più di dare dell’incapace a Bella. Lei è una persona splendida, peccato ne esistano poche come lei, ed ora se sei qui per offendere noi e la nostra amica, puoi anche tornare indietro. Non sei desiderato.” Pierre alza le mani in segno di resa, ma io sono molto colpita da Vladimir, mai avrei immaginato che avrebbe preso le mie difese, gli sorrido sinceramente e lui ricambia.

“Ma cosa ci facciamo ancora qui fuori? Entra tesoro. Dell’insetto cosa ne facciamo?” Alzo gli occhi al cielo, forse ho sbagliato accompagnatore.

“Ho capito, ho capito facciamo entrare anche lui.” Ci accomodiamo tutti e quattro nel salotto e vado subito al dunque. Con loro non sono necessari giri di parole.

“Verrò subito al dunque, sapete che odio, come voi, i giri di parole. Demetri ha lasciato la guardia, ha creato un esercito potente perché mi vuole e ci ha dichiarato guerra perché io non lo voglio come compagno. Siamo in molti a combattere questa guerra, ma abbiamo bisogno anche di voi. Non mentirò, ovviamente ci sono anche i miei amici lupi e i Volturi, ora decidete voi.” Ci pensano entrambi e poi mi sorridono, forse era solo una farsa quella di pensarci, ma loro sono fatti così.

“Tesoro, siamo consapevoli che se qualcuno ti dichiara guerra i Volturi e i lupi sono con te, ovviamente non avevi bisogno di venire fin qui per chiedere il nostro aiuto. Ieri siamo venuti a conoscenza dell’accaduto e saremo partiti oggi per venire in tuo aiuto. Ma dimmi ci sono altri alleati?” Sorrido nella loro direzione, non mi aiutano perché Stefan è attratto da me, ma perché siamo amici.

“Si, ci sono i Denali, le Amazzoni, gli Egiziani, gli Irlandesi, alcuni nomadi e i Cullen.” Si illuminano.

“Carlisle ed Eleazar sono con voi?” Annuisco.

“Oh sarà l’occasione giusta per rivedere dei vecchi amici. Ma dimmi le Amazzoni ci sono tutte e tre?” Annuisco di nuovo alla parole di Vladimir, mentre Stefan sghignazza. Ho capito, ha un debole per una delle Amazzoni. Faccio l’indifferente e mi alzo.

“Bene, allora potete venire con noi.” Fissano con odio Pierre e lui ricambia. Poi sul volto di Stefan compare un sorriso di scherno.

“Ma certo mia cara, verremo con voi. Non è vero Vladimir?” sospiro rassegnata, per fortuna il viaggio è breve.

Dopo pochi minuti siamo nuovamente in macchina. Ma questa volta sul sedile del passeggero si trova Vladimir, mentre io sono sul sedile posteriore con Stefan che mi racconta tutto ciò che hanno combinato in questi mesi. Mentre Pierre è irritato da questa situazione. Poi Stefan mi passa un foglio e curiosa leggo cosa c’è scritto,

ATTENTA A PIERRE

Anche lui non si fida, ma avrà le sue buone ragioni, io annuisco semplicemente e lui capisce che non mi fido.

Dopo un’ora di viaggio arriviamo a destinazione. I bambini mi travolgono in un mega abbraccio e poi passano a salutare i rumeni. I Volturi li fissano con odio, odio ampiamente ricambiato.

Mi sento afferrare per un braccio, è Pierre che mi sta trascinando nella foresta. Dopo qualche centinaia di metri si ferma di botto, io invece sono irritata da questo suo comportamento. Si volta e mi fissa intensamente. Sento che il mio scudo viene attaccato, e come d’accordo con Eleazar, gli faccio credere di essere in suo potere.

Siamo occhi negli occhi. So cosa sta per accadere, non voglio ma devo. Devo avere la sua completa fiducia, in modo tale che si possa tradire e scoprire il suo potere e le sue intenzioni. Sento il suo respiro freddo sempre più vicino. Io invece continuo a fissarlo negli occhi, ho un finto sguardo ammaliato, devo fingere di essere incantata da lui, maledizione. Lui è sempre più vicino, è a pochi millimetri dalle mie labbra.

“Tu sei solo mia Bella.” Soffia sulle mie labbra prima di poggiarci le sue sopra. 

È un bacio casto, non provo nulla, mi fa ribrezzo baciare un uomo che non sia Edward, ma sono costretta a farlo. Devo proteggere i miei figli, e la loro felicità, viene prima della mia. Sento il rumore di un ramo spezzato, volto lo sguardo di scatto e davanti a me, con orrore, vedo Edward che ci fissa. È sofferente, addolorato, frustrato, arrabbiato, sembra veramente un morto. Vorrei dire qualcosa, fare qualcosa. Vorrei correre tra le sue braccia e dirgli che è tutto un piano per smascherare Pierre, che io amo solo lui e che mai lo tradirei, vorrei, ma non faccio nulla di tutto ciò.

“È solo colpa mia.” Il suo è un sussurro ma mi arriva come una pugnalata in pieno petto. Un secondo dopo non è più lì.

Noooooo, amore mio non puoi pensare una cosa del genere. No, amore mio io non ti tradirei. No, amore mio io senza te non posso vivere, soprattutto ora che potremo essere finalmente felici, ora che potremo essere una famiglia, noi e i nostri bambini.

Faccio una cosa che mai avrei fatto, alzo lo scudo.

“Perdonami amore mio.” Spero che capisca.

Sento il vampiro al mio fianco sghignazzare. Ma quanto lo odio, è tutta colpa sua. Giuro che se scopro che è un traditore lo disintegrerò con le mie mani. Mi prende per mano e si avvia verso la villa.

“Cullen ha finalmente capito che tra voi è un capitolo chiuso.” Ho il capo chino, non ho il coraggio di alzarlo. Ma mai sarei stata preparata a ciò che vedono i miei occhi.

Edward che bacia Tanya appassionatamente.

Sono morta di nuovo.

Con il gelo negli occhi e la morte nel cuore mi avvio in casa, dove tutti mi guardano sofferenti. Devo andare avanti, ha trovato la sua avvenente vampira ed è solo colpa mia.

“Ora che siamo tutti, possiamo preparare una strategia.” Il mio sguardo freddo, la mia voce gelida, il mio corpo rigido.

Sono morta di nuovo e questa volta non riuscirò ad andare avanti.

 

Ehi ragazze, come state? Io finalmente ieri sono uscita dall’ospedale, sono veramente ammaccata. Un dolce, tenero, stronzo, signore di quasi 70 anni non ha rispettato un semaforo rosso ed è venuto addosso la mia macchina, o meglio addosso la macchina del mio ragazzo che in quel momento guidavo io per andare a fare la spesa. Il risultato? Braccio sinistro rotto, ed io sono mancina, escoriazioni ovunque e una bella fascia alla testa. La macchina ha il cofano davanti distrutto, ma ovviamente lo spericolato ripagherà tutto. ho passato il mio quarto di secolo in ospedale, che tristezza, per fortuna il mio ragazzo, la mia famiglia e i miei amici, mi hanno fatto una sorpresa. Durante l’orario delle visite sono venuti con tanto di torta e palloncini da me per festeggiare. Che dolce, non ha mai fatto una cosa così romantica, è troppo timido. Comunque venendo a noi, ho fatto battere il capitolo a mia sorella, perché io essendo mancina e avendo il braccio rotto sono impossibilitata. Spero vi sia piaciuto. Aspetto i vostri commenti. Il prossimo capitolo arriverà domenica. A presto un bacio Mary.


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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

POV EDWARD

Tre. Tre figli. Tre dolci creature. Tre meravigliose creature. Tre angeli. Angeli proprio come lei. La mia vita, il mio amore, il mio tutto. L’ho abbandonata. La mia stupidità non ha limite. Sono stato un idiota. Ora mi odia. Mi detesta. Le faccio ribrezzo. Invece l’unica cosa che provo io è amore sconfinato per lei, per i suoi figli, per loro.

Come vorrei che quei bambini fossero miei. Come vorrei che mi chiamassero papà. Come vorrei andare da lei, stringerla tra le mie braccia, sussurrarle il mio amore e poi baciarla. Baciare le sue labbra peccaminose fino a star male. Vorrei nutrirmi di lei. Ma non posso. Non posso, ed è tutta colpa mia.

Poi c’è lui. Lo scarafaggio. Il vampiro più odioso che abbia mai conosciuto. Un vampiro che non ha molta voglia di vivere. Se prova nuovamente a fare lo svenevole con lei o a dirle quelle cose, giuro che l’inferno sarà il suo posto preferito. È assodato, lo ucciderò prima che giunga il giorno della battaglia. Nessuno può intromettersi nel nostro amore. Amore che io ho distrutto ma che io riporterò in vita.

Siamo tutti in salotto e lei è scesa più bella che mai, una visione. E purtroppo non ero l’unico a pensarlo, ma non posso far nulla, lei non è più mia.

Già da umana attirava gli sguardi di tutta la popolazione maschile, figurarsi ora che è più una divinità che un essere normale, per quanto normale possa essere un vampiro.

È andata a cercare i Rumeni, è andata a chiedere aiuto ai Rumeni e a chiesto a quell’imbecille di accompagnarla. E io? Io non ho potuto far nulla, ho potuto solo ringhiare e minacciare quel vampiro.

Guardo la foresta oltre la vetrata. Passi silenziosi mi si avvicinano e mi posano una mano sulla spalla in segno di comprensione. Mio padre.

“Si risolverà tutto figliolo.”

“No, non si risolverà nulla. Ho distrutto un amore puro ed ora ne pago le conseguenze. Ora lei si sta allontanando sempre di più, e tutto questo avviene sotto i miei occhi, ed io, io non posso far nulla. Sono solo uno spettatore. Un spettatore che vede la donna che ama con un altro. Come si dice? Ognuno è artefice del proprio destino e io ho mandato tutto all’aria per colpa del mio egoismo. Ho deciso anche per lei, le ho mentito miseramente ed ora lei mi disprezza. Fa bene, anche io mi disprezzo. Probabilmente non siamo destinati ad esser felici.” Concludo amaramente quando la verità mi arriva come un treno ad alta velocità in testa.

Un puzza. La puzza.

“Molli tutto così? Quando l’hai abbandonata ti odiavo dal profondo del cuore. Ti odiavo anche prima perché ero infatuato di lei, non che ora ti ami sia ben chiaro. Ma credo che un amore come il vostro non era destinato a finire allora e non è destinato a finire ora. Sii uomo questa volta, esci fuori le palle, metti da parte l’orgoglio e riprenditi ciò che è tuo. Non aspettare che un altro te la porti via. Questa volta potrebbe essere per sempre. Inoltre voi sarete uniti per l’eternità.” Mi volto verso il cane. No, non è un cane. È Jacob Black. Mi irritava per come guardava la mia Bella, quando era umana, ora invece lo rispetto. Hanno superato l’astio che divide le nostre nature e sono rimasti migliori amici, fratelli e ance qualcosa di più, dato il legame che c’è tra lui e la piccola Renèesme. Probabilmente non si sono mai visti come il vampiro e il licantropo. Si sono sempre visti come Bella e Jake. Amici.

“Cosa significa che saremo uniti per l’eternità?” Non rispondo alle altre considerazioni che ha fatto, non erano domande, erano più minacce ed anche poco velate, dato il ringhio cui sono state accompagnate. Si volta e fissa con amore quei tre angeli che giocano con Nahuel.

“Non sono io che deve dirti queste cose. Sarà lei a parlartene quando sarà pronta, se sarà pronta, sempre se tu non farai nuovamente l’idiota.” Così come è venuto va via. Senza una spiegazione, senza dirmi altro. Ed io resto con un pugno di mosche. Non posso neanche leggergli nel pensiero. Il suo scudo è ancora attivo, vuol dire che i Rumeni non abitano molto lontano da qui.

Ora la mia mente è invasa da immagini di lei e il vampiro che si baciano, di lei che dice a lui di amarlo, di lei che gli dice di si alla sua richiesta di matrimonio, di lei, con i bambini che chiamano lui papà. Inizio a tremare visibilmente, sento che mi manca l’aria. Non posso pensare queste cose. Non devo pensare queste cose. Lei non può essere di un altro. Il nostro è amore vero, amore puro.

“Ho fatto sesso con uno sconosciuto.”

CRAC.

“Non so chi sia.”

CRAC.

È colpa mia, se lei è stata con un altro. Sono stato io a dirle che neanche fisicamente eravamo compatibili. Sono stato io a dirle che volevo un’avvenente vampira al mio fianco. Lei è sempre stata insicura ed io l’ho uccisa.

Sento tirarmi una gamba. Abbasso lo sguardo e vedo Anthony che mi strattona per i pantaloni. Un sorriso mi sorge spontaneo. Ha due occhi verdi bellissimi. Due smeraldi. Molto simile al colore dei miei occhi da umano. Se non sapessi che è impossibile, potrei credere che è mio figlio. Poi il suo nome, il mio secondo nome. Gli sorrido dolcemente e mi abbasso alla sua altezza. Mi sorride anche lui.

“Hai da fare?” Mi chiede. Sono proprio curioso.

“No, non ho nulla da fare. Vuoi fare qualcosa?” Annuisce. Io invece sono emozionato. Suo figlio, il suo principe, vuole fare qualcosa con me. Non mi importa cosa vuole fare, mi sta bene tutto.

“Vuoi giocare a baseball con me? Non sono molto bravo e non ho mai giocato perché mi sono sempre vergognato a chiedere di insegnarmi. Poi diciamo che la mamma non è molto brava negli sport.” Ride teneramente pensando a sua madre ed io rido con lui ripensando a tutte le volte in cui era in palestra e dopo dieci minuti io correvo, prontamente, in infermeria perché avevo visto che si era fatta male.

“Si lo so. Quando eravamo a scuola, si faceva male ogni volta che aveva palestra.” Ridacchia divertito. Mi sento lusingato dalla sua richiesta. Ho sempre desiderato un figlio, insegnargli a giocare a baseball. Ora questo sogno si avvera, grazie a lei. Ha avverato il mio ennesimo sogno. Tutti i miei sogni si sono realizzati solo grazie a lei.

Lo sento come se fosse mio figlio, perché è suo figlio, ed io lo sento mio. Anche se avverto un legame particolare con tutti e tre i bambini.

Le gemelle si voltano curiose verso di noi, timidamente si avvicinano.

“Giocate a baseball?” Chiedono in coro. Sono bellissime. Sono incantevoli. Sono delle principesse. Sono lei mie principesse, solo perché sono le sue.

“Si, volete unirvi a noi?” Chiedo loro con il mio sorriso sghembo. Il Suo sorriso. Il sorriso che dedicavo solo a lei e che ora automaticamente dedico a loro. Le bimbe arrossiscono vistosamente e aumentano i battiti cardiaci. Identiche alla madre.

“Si.” Sussurrano debolmente. Sono l’apoteosi della felicità.

Tutti ci fissano, chi sorridente, chi guardingo, chi pensieroso. Ma i miei familiari hanno la mia stessa espressione beata. Gli Swan…anche loro sorridono felici.

Mi volto verso Charlie come a chiederne il permesso. Non mi lascia neanche parlare.

“Ne hai tutto il diritto.” Criptico, molto, troppo criptico. Non capisco. Che diritto posso avere? Non mi importa.

Victoria, invece mi sorride dolcemente. Ecco questa è un’altra cosa che solo lei sarebbe stata in grado di fare. La vampira che voleva ucciderla ora è, probabilmente, la sua migliore amica, oltre ad essere la moglie di suo padre.

Se mi avessero detto una cosa del genere non ci avrei mai creduto, invece lei riesce a fare miracoli.

Altro miracolo è rappresentato dai Volturi. Chi l’avrebbe mai detto? Bestie assetate di sangue e potere che si sciolgono come neve al solo davanti a tre bambini.

Mio padre ha ragione. Noi abbiamo un’anima. Lei mi ha restituito quella che io avevo perso e quando l’ho abbandonata se l’è ripresa.

Andiamo nel giardino che si trova dietro la casa. Non ci segue nessuno, ma con lo sguardo ci seguono tutti.

Iniziamo a fare qualche tiro, ci divertiamo, ridiamo, scherziamo. Poi Lizzy cade a terra e come un fulmine sono al suo fianco e la stringo tra le mie braccia.

“Ti sei fatta male principessa?” Arrossisce e nega con il capo. Anche Nessie mi salta in braccio e sento un calore immenso provenire dal mio petto. Amore.

Mi stampano un tenero bacio sulla guancia e nel punto esatto in cui hanno poggiato le loro labbra, mi sento bruciare. Vado a fuoco. Solo con lei andavo a fuoco. Anche io stampo loro un tenero bacio.

Non vorrei farle scendere dalle mie braccia, ma il piccolo Toty ci richiama al gioco. Credo sia un po’ geloso, anche lui vuole delle attenzioni. Poso le bambine a terra e gli scompiglio allegramente i capelli.

“Stai diventando bravo, campione.” Mormora un grazie imbarazzato.

“Come hai fatto?” Mi chiede Nessie. Mi volto confuso verso di lei.

“Cosa?” Non capisco.

“Toty non permette a nessuno di toccargli i capelli, spesso anche a noi non lo permette. Solo la mamma lo può fare sempre, senza che lui si arrabbi.” Sono piacevolmente colpito da questa rivelazione. Lo guardo con amore e lui imbarazzato si passa una mano nei capelli e sposta lo sguardo. I miei stessi gesti. Se fosse possibile, penserei che quel bambino è la mia esatta fotocopia. Se fosse possibile direi che quelle bambine sono la mia esatta fotocopia a parte gli occhi. Ma non è possibile.

“Io sono il suo coach.” Gonfio simpaticamente il petto e tutti e quattro ridiamo.

Poi sento una presenza alle mie spalle. Non si avvicina, ma vorrebbe. I bambini puntano lo sguardo alle mie spalle, spostano lo sguardo da me a lui ripetutamente. Io non dico nulla, se lo vogliono con noi lo diranno loro. Poi Nessie e Lizzy si guardano negli occhi, annuiscono e mi si avvicinano. Mi fanno segno di abbassarmi, e curioso eseguo l’ordine. Avvicinano le labbra al mio orecchio. Lui sentirà lo stesso. Anche Toty si è avvicinato.

“Possiamo chiederti una cosa?” Mi dice Lizzy. Poi le gemelle guardano Toty e lui annuisce. Chissà cosa devono chiedermi, sembra qualcosa di molto importante, le loro facce sono serissimo. Oddio hanno qualche problema? Speriamo non sia niente di grave.

Io annuisco con il cuore in gola.

“Ma tuo fratello è un orso che si è travestito per sembrare normale?” Sono scosso da tremolii. La preoccupazione si è trasformata in allegria. Sono semplicemente dei bambini adorabili. Sento Emmett alle mie spalle che cerca di contenere le risate. Sento tutti gli altri dentro che sono piegati dalle risate.

Divento serio in volto e cerco di ricompormi. Mi avvicino anche io a loro con l’espressione di chi sta per rivelargli un enorme segreto. Loro tre mi fissano attenti e ansiosi.

“Sapete tenere i segreti?” Annuiscono tutti e tre prontamente. Sono estasiati da questa situazione.

“Si è un orso, ma non ditegli che lo sapete. Però è un orso buono, è un gran giocherellone, inoltre è un bravissimo giocatore di baseball.” Sento un grazie sussurrato da parte di mio fratello. Anche lui vuole giocare con quelli che considera suoi nipoti. Mi è riconoscente.

“Se noi, non gli diciamo di sapere che è un orso e gli chiediamo di giocare con noi, accetta?” Mi chiede ansioso Toty.

“Si, credo proprio di si.”

“Ma mica quando ha fame, ci mangia? Gli orsi mangiano il miele? Noi non siamo miele.” Chiede Lizzy. E giù con altre risate.

“No tranquilli, è un orso vegetariano.” Annuiscono di nuovo e poi fissano mio fratello.

“Vuoi giocare anche tu con noi?”

“Certo.” Risponde Emmett con il suo miglior sorriso, e riprendiamo allegramente a giocare, incurante di ciò che di li a poco sarebbe successo.

 

 

Ehi ragazze, buongiorno. Allora vi piace il nuovo capitolo? Volevo far notare un po’ l’avvicinamento tra Edward e i bambini. Ovviamente il capitolo non è finito. È troppo lungo e l’ho diviso in due. Perciò il prossimo capitolo, che ci sarà mercoledì, sarà il seguito di questo.

Aspetto i vostri graditi commenti, fatemi sapere cosa ne pensate.

Ho una domandina per voi: Pierre lo volete buono o cattivo? Io ora so dove inserirlo, ma voglio anche un vostro parere. A presto, un bacio Mary.

Mie storie in corso:
Ballo in maschera:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=672683&i=1

Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1
Non voltarti indietro...o forse si:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1
Finalmente felici:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1
Invito:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=605568&i=1
Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=565418&i=1

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20

POV EDWARD

Ho passato un’ora incredibile con quei bambini. Abbiamo riso e scherzato tanto, sono veramente stupito dalla loro intelligenza e dalla loro forza. Probabilmente è dovuto al fatto che sono nati mentre Bella si stava trasformando e del veleno è entrato in circolo in loro.

Bella, la mia Bella. Ancora non torna. Sto impazzendo dalla gelosia. Quel tipo non mi piace per niente. Non mi ispira fiducia. Per non parlare del fatto che ogni volta sembra voglia spogliarla con gli occhi. Non riesco a continuare a pensare a loro due soli, in macchina, chissà dove e a fare chissà cosa. Certo sono andati a cercare i Rumeni, ma se per caso facessero un piccola deviazione? Se per caso lei capisse che io l’ho fatta troppo soffrire e non mi vuole più?

Maledizione, appena torna devo parlarle. Non possiamo andare a vanti così, rischio seriamente un collasso.

Sento delle mani fredde che cercano di aprire i pugni che non mi sono accorto di aver formato con le mani.

“Edward, a cosa stai pensando?” Mi chiede dolcemente.

“Nulla Tanya, nulla. Solo che sono uno stupido egoista che crede di fare il bene del mondo facendo soffrire coloro che mi circondano.” Stringo nuovamente i pugni.

“Non dire sciocchezze Edward. Sei la persona più buona e dolce che io conosca, e in tutti questi secoli ne ho conosciute molte di persone. Sei altruista, generoso, intelligente…”

“Ma anche un grande stronzo che ha fatto soffrire l’unica donna che abbia mai amato e che mai amerà, ed ora lei mi odia.”

“Non ti odia.”

“Come puoi dire una cosa del genere?”

“Appena ho visto Bella a Volterra, ho capito, dalla tua espressione, che quella era la tua Bella. Nei vostri occhi si legge solo tanta sofferenza e tanto amore l’uno per l’altro. Non ti arrendere Edward.”

“Ti ringrazio Tanya, sei veramente un’amica ed io non capisco perché lo fai. Insomma ho evitato tutte le tue avance, ho rifiutato ogni tuo…invito. Ora non capisco perché lo fai.”

“Edward, noi prima di tutto siamo amici. Ci consideriamo cugini, in famiglia ci si aiuta, poi sono Tanya, la vampira che trova piacere nel corpo degli uomini, la vampira che ci provava spudoratamente con te. Però ora cerca di fare qualcosa questa specie di triangolo non va bene. Anche se lei non da corda a nessuno dei due.”

“E allora perché ha portato lui con se? Perché non l’ha chiesto a me?”

“Come sei sciocco Edward. Se avesse lasciato lui qui, nella stessa casa in cui c’è un vampiro follemente innamorato di lei, sicuramente uno dei due avrebbe fatto qualcosa di molto stupido in sua assenza. Invece lei ha portato con se il vampiro a cui non deve alcuna spiegazione. Molto probabilmente lei cerca di rimandare un vostro confronto. Probabilmente ha paura che tu le dicessi di voler andar via di nuovo. Pensaci, sicuramente è così.” Detto questo va via e mi lascia nuovamente solo con i miei pensieri a farmi compagnia. Pensieri pieni di lei e della sua immagine.

Dopo circa venti minuti, finalmente si sente il rumore della sua auto che torna. Sospiro di sollievo, finalmente è tornata.

Con tutti gli altri mi avvicino verso l’auto e sono sollevato nel vedere lei seduta dietro, ma ovviamente il sollievo passa quando sento un pensiero su di lei.

“Bella, sei meravigliosa.” Questo pensiero viene dal vampiro che è al suo fianco. Ma è possibile che lei attiri uomini come fosse miele? Ma dico io il mondo è pieno di donne, perché tutti vogliono la mia donna? Una mano si posa sulla mia spalla, è Jasper. Sono troppo irritato e nervoso e cerca di calmarmi con tutto il suo potere, ma non ci riesce. Sono troppo irritato.

“Stai calmo.”

“Come faccio a stare calmo se tutti vogliono la mia donna?”

Noto lo scambio di occhiatacce tra Volturi e Rumeni. Ci credo i Volturi li hanno spodestati con una guerra atroce.

Mi sono distratto per pochi secondi e quando riporto la mia attenzione su di lei, vedo una scena agghiacciante. Pierre la prende per un braccio e la trascina nella foresta. Li seguo. Voglio capire le intenzioni di quel vampiro.

“Stai attento a ciò che fai Edward.” Le parole di Alice mi arrivano come un ariete, anche se non ne capisco il significato.

Li seguo a distanza, così il mio odore non arriva fino a loro. Lui si ferma di colpo mentre Bella sembra irritata.

Pierre si volta e la fissa intensamente. Lei sembra che non aspettasse altro.

No, no, no, no Bella per favore, no. Io ti amo. Per favore amore mio, ti supplico, non farlo.

Sono occhi negli occhi.

Probabilmente lui non la farà mai soffrire.

Lui è sempre più vicino alle sue labbra.

“Tu sei solo mia Bella.” Le sussurra sulle labbra.

Forse lui è il meglio per lei.

Lei non si sposta, anzi aspetta.

Lo vuole anche lei.

Le loro labbra combaciano. Il bacio è casto, ma ha il potere di distruggermi.

Lei volta verso di me. Mi ha sentito.          

“È solo colpa mia.” Il mio è un sussurro ma lei lo ha sentito. Mi volto e distrutto corro. Corro lontano da lei. Corro lontano dalla donna che amo e che ho ferito irrimediabilmente.

“Perdonami amore mio.” Mi fermo di colpo. Un pensiero, un suo pensiero. Rivolto a me, lo so.

Tre parole che mi fanno rivalutare tutto ciò che ho pensato fino ad ora. Lei mi vuole, mi ha chiesto perdono, allora perché l’ha fatto? Devo tornare indietro. Devo spaccare la faccia a quello lì, e devo parlare con Bella. Quello stronzo si p permesso di baciare la MIA donna.

Cerco di tornare indietro ma non ci riesco. La mia volontà e il mio fisico sono in contrasto. Ma che diavolo sta succedendo? È come se qualcuno mi imponesse di non andare da Bella, anzi mi sta guidando in una direzione precisa.

No, no, no, non posso e non voglio fare una cosa del genere. Non sono io a decidere.

Di fronte a me c’è Tanya, la stringo tra le mie braccia e la bacio appassionatamente. Lei è sorpresa, rigida, non capisce cosa sto facendo e sinceramente non lo capisco neanche io. Non voglio questo, ma non sono io a comandare. Il mio corpo sta facendo tutto da solo.

“Cullen finalmente hai capito che tra voi è un capitolo chiuso.” Il suo odore mi arriva forte alle narici.

No, amore mio non è come credi. Io non voglio baciarla, io voglio solo te.

La guardo. Non è lei. Nel suo sguardo solo gelo.

Si volta ed entra in casa.

Come faccio a rimediare a questo casino?

“Edward non ti schiaffeggio solo per rispetto, ma prova di nuovo a fare ciò che hai fatto e non rispondo delle mie azioni. Non voglio essere usata per i tuoi piani per farla ingelosire.” Detto questo Tanya mi sorpassa ed entra in casa.

Quel vampiro odioso mi fissa ancora con un sorrisetto di scherno. Come se lui sapesse cosa sarebbe accaduto. Si dirige in casa ed io lo seguo a capo chino.

Regna il gelo.

“Ora che ci siamo tutti, possiamo preparare una strategia.” Non una intonazione, non una nota di calore, nulla.

Seguo l’istinto, vado verso di lei, con lo sguardo fisso mio fratello Jasper e capisce tutto. io prendo Bella tra le braccia ed sotto le sue proteste la porto via, invece i miei fratelli bloccano Pierre. A loro si è aggiunto anche Jake che mi fa un occhiolino.

Che bella sensazione averla nuovamente tra le mie braccia.

“Mettimi giù Cullen.”

“No amore mio, ora parliamo di ciò che entrambi abbiamo visto. Non c’è tempo per parlare di ciò che è accaduto tra di noi. Dopo questa guerra lo faremo con calma. Ma ora mi devi dire perché l’hai baciato ed io…”

“Tu mi vuoi dire perché hai baciato Tanya? Ti ringrazio ma non mi interessa. Faccio finta di non sentire il sarcasmo che mette nella frase appena detta.

“Infatti. Io dopo aver sentito il tuo pensiero stavo tornando indietro. Ma c’era una forza che me lo impediva. In pratica la mia volontà diceva di tornare da te, ma il mio corpo non mi sentiva, infatti mi sono ritrovato a baciare Tanya senza volerlo.” Si irrigidisce tra le mie braccia e mi fermo.

“È successo qualcosa?” le chiedo premuroso mentre la faccio scendere ma non l’allontano dal mio corpo e lei sembra della mia stessa idea dato che ha passato le sue braccia dietro la mia schiena.

“Perché l’hai baciato Bella? Perché l’hai fatto? Ti ho ferito in modo irreparabile?” Sento un singhiozzo, è lei. Rafforzo la presa sul suo corpo.

“Sssh amore mio, non piangere.”

“È il suo potere. Riesce ad obbligare qualcuno a fare ciò che lui vuole. Non m ne ha parlato lui, l’abbiamo scoperto per caso io ed Eleazar. Anche io sono stata obbligato da lui a baciarlo. Ci serve la sua completa fiducia, perciò ho dovuto spostare leggermente lo scudo per fargli capire che era riuscito ad incantarmi e mi sono fatta baciare. Crediamo sia un traditore, anzi ora ne siamo sicuri. Mi serve che lui si fidi di noi.” Posso saltare dalla felicità? No, forse è meglio di no. Però quello stronzo l’ha obbligato a baciarlo e ha obbligato me a baciare Tanya. Io bacio solo Bella.

Mi sposto fino ad essere occhi negli occhi.

“Non volevi essere baciata da lui?” Chiedo felice. Lei nega con il capo.

“Posso baciarti?” Le chiedo con il cuore in gola ed in risposta ricevo un mezzo sorriso emozionato.

Le sorrido con il sorriso sghembo che tanto adoro. Ci fissiamo negli occhi.

C’è molto da dire, molto di cui parlare, molto di cui discutere, ma ora ci siamo solo noi. Le nostre labbra sono vicine, i nostri respiri sono diventano un unico respiro, poi la magia finisce e lei di colpo si stacca da me.

“Cullen, non avvicinarti più a me.” Mi dice fredda. Ma cosa diavolo sta succedendo?

“Pierre è nelle vicinanze.”  Non mi piace per niente questa storia ma non posso fargli capire nulla. Sospiro rassegnato e non rispondo. Se non si fosse liberato avrei potuto saggiare nuovamente quelle labbra rosse.

Ho tanto da farmi perdonare, e farò l’impossibile per esser riaccolto da lei.

 

Ehi ragazze, buondì. Scusate l’assenza ma come avevo avvisato non c’era nessuno che mi potesse battere il capitolo. Allora il prossimo aggiornamento ci sarà giovedì. Cosa ne pensate di questo capitolo? Visto cosa è accaduto ad Edward? Poverino, lui non voleva baciare Tanya. Anzi ora stava finalmente per baciare la sua Bella, se solo Pierre non si fosse liberato. Aspetto i vostri pareri che sono sempre favolosi e numerosi. A presto, un bacio Mary.

Mie storie in corso:
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Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
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L’amore va oltre il tempo:
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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21

POV BELLA

Dopo il chiarimento avuto con Edward mi sono sentita sollevata. Certo abbiamo ancora molto, troppo di cui parlare, ma va bene così. Andrà bene anche se lui non mi ama, andrà bene per i miei, i nostri figli.

Lui deve sapere. Loro devono sapere. Non posso negar loro la possibilità di essere felici. Non mi importa di soffrire se dovessi vederlo sempre, non mi importa nulla. La felicità dei miei angeli è la mia. Se loro sono felici lo sono anche io, se loro sono tristi lo sono anche io.

“Piccola cosa succede?” Mi stringo nelle braccia forti e protettive di mio padre.

“Pensavo papà, pensavo.” Stringe le sue braccia intorno a me. Mi abbraccia come solo un padre potrebbe farlo. Pensare che neanche sarei voluta andare a vivere con lui. Lui, l’uomo che ho considerato un estraneo, l’uomo di cui non sapevo nulla, l’uomo senza il quale ora mi sentirei persa. Lui, la colonna portante della mia vita, della mia esistenza. Mio padre.

Io sono adulta, sono mamma e non riesco a fare a meno di mio padre. Anche i miei figli necessitano di un padre, ed io non negherò loro questa possibilità.

“Spero che vada tutto bene.” Sa che non mi riferisco alla battaglia.

“Andrà tutto bene amore mio. Tutto bene. È la scelta più giusta, per te e per loro.”

“Non lo faccio per me papà. Non voglio legare a me qualcuno che non mi ama con questi sciocchi e subdoli mezzi. Lo faccio per loro, lo faccio perché li amo immensamente e perché hanno il diritto di conoscere il loro padre. Lui ha il diritto di conoscere i suoi figli. Io non sono nessuno per negar loro questa possibilità.”

“Amore mio, tu sei la loro adorata mamma. Tu sei tutto per loro, non è affatto vero che non sei nessuno. Come non è affatto vero che lui non ti ama…”

“Papà per favore, non ricominciare.”

“Amore mio, io sono un uomo, un marito ed un padre. Vedo come lui è geloso ogni volta che Pierre ti si avvicina, anche se dovrei dire ogni volta che un uomo ti si avvicina. Sentiamo tutti i suoi ringhi. Avvertiamo tutti la tensione e l’elettricità che c’è tra di voi. Tutti vediamo i suoi sguardi adoranti rivolti a te. Sguardi carichi di amore e devozione. Solo un uomo pazzamente e follemente innamorato guarda così una donna. Lui lo è. Lui è pazzamente e follemente innamorato di te.” Sono colpita dalle parole di mio padre, vorrei credergli ma non posso permettere alla voragine che ho al posto del cuore di tornare a sanguinare. Non posso illudermi di nuovo. Non posso, devo essere forte.

“Forse…forse non mi ha mai amata.”

“Non è vero. Le mie sono state solo bugie. Io…io ti amo dal nostro primo sguardo in quella mensa. Io…ti ho mentito per proteggerti. Io non esisto senza di te. Tu sei tutto per me. Ti ho detto delle cose orribili nella speranza che tu mi odiassi. Solo odiandomi saresti andata avanti e avresti ripreso la tua vita. Avresti avuto una relazione sana e genuina, con un umano e non con un mostro come me. Avresti avuto al tuo fianco un corpo caldo, non avresti dovuto limitare i tuoi movimenti. Però egoisticamente speravo anche che tu capissi che stavo mentendo, che stavo raccontando solo bugie, che mentre ti parlavo, dentro di me morivo di nuovo. Speravo che scoprissi che il mio era solo un trucco per farmi odiare da te, speravo che mi dicessi di non credermi e che mi amavi follemente. Io avrei ceduto, ti avrei stretta tra le mie braccia e non ti avrei mai abbandonata. Invece, dopo tutte le volta che ho ripetuto di amarti, tu mi hai creduto facilmente. Vedevo il dolore nei tuoi occhi e mi maledicevo da solo. Vedevo l’odio nei tuoi occhi e morivo. Poi ho visto il vuoto e il gelo nei tuoi occhi e sono morto definitivamente. Perdonami amore mio. Perdona questo stupido innamorato. Perdonami.” Io e mio padre fissiamo esterrefatti Edward. Le sue parole. Come…come faccio a credergli? Posso credergli? Devo credergli?

“Fa la scelta giusta figlia mia, per tutti voi.”

Voglio credergli.

Mi avvicino lentamente a lui, lui che ha il capo basso, lui che non mi guarda. lui che è in attesa di qualche mia parola o reazione.

Questa reazione arriva. Inaspettata per tutti e due. Un sonoro schiaffo gli fa voltare la testa di lato. Non dice nulla, non alza lo sguardo. Io invece fisso la mia mano esterrefatta. È stato del tutto inconsapevole, o forse no. Fatto sta che ora sto singhiozzando tra le sue braccia. Lui inizialmente era sorpreso e non ha reagito. Ora invece mi stringe possessivo a se, mi stringe come se volesse fondere i nostri corpi. Mi stringe per non lasciarmi più andare via.

“Perdonami…amore…mio.” Singhiozza tra le mie braccia chiedendomi perdono ripetutamente.

Basta parlare. Lo zittisco poggiando le mie labbra sulle sue.

Un bacio per niente romantico, per niente dolce, per niente tenero.

Un bacio disperato, un bacio sofferto, un bacio doloroso. Mai ci siamo baciati in modo così impetuoso. Prima non potevamo permetterci un bacio del genere, che da fuori potrebbe sembrare passionale, lussurioso, ma è tutto tranne che questo.

Ci stacchiamo ansanti. Finalmente il suo sapore è nuovamente sulle mie labbra. Finalmente il mio sapore è nuovamente sulle sue labbra.

Fronte contro fronte. Occhi negli occhi. L’uno nelle braccia dell’altro. Un unico respiro, un unico corpo, un’unica anima.

“Perd…”

“Ti amo Edward.” Tre parole. Tre semplici parole che hanno la forza di scatenare un sorriso più accecante del sole sul suo volto. Ora sto girando con lui che ride di felicità. Mi rimette giù ricordandosi qualcosa di fondamentale.

“Non ho mai smesso di amarti Bella. Ti ho amata, ti amo e ti amerò per l’eternità. Non ti libererai più di me. Non vi libererete più di me.”

“Non voglio sentire altro.” Ci baciamo nuovamente, questa volta non c’è urgenza, non c’è dolore. Questa volta c’è solo amore.

Ci voltiamo quando sentiamo qualcuno schiarirsi la gola. Tutti, tutti ci fissano con un sorrisino. Solo un vampiro ci fissa con odio.

“Cosa significa questo?” Sibila tra i denti avvicinandosi minacciosamente. Edward si posiziona davanti a me per farmi da scudo con il suo corpo.

“Lei è mia. È sempre stata mia e sempre lo sarà.” Le parole di Edward sono infuocate. Sono intrise di verità, amore, possessione e gelosia.

“Lei mi ha baciato, l’altro giorno e tu hai baciato quella sgualdrina che consideri una parente.” A quelle parole tre ringhi si levano contro di lui. Ma il più potente è quello di Tanya. Si avvicina in modo gelido e calmo a lui. Devo dire che fa un po’ paura a tutti. Sposto Edward e mi affianco a Tanya. Sembriamo due angeli vendicatori. Basta giocare con te Pierre.

“Pierre…” Inizio in modo sensuale. Guardo negli occhi Tanya e ci capiamo al volo.

“Sai cosa odi una donna?” Gli dice mentre gli gira intorno in modo sensuale.

“Essere trattata come una marionetta.” Continuo io, sempre sensualmente. Lui non capisce, e ad esser sincera anche gli altri non capiscono.

“Vedi, abbiamo scoperto il tuo trucco. Abbiamo scoperto il tuo potere. Far fare a qualcuno ciò che tu vuoi, Peccato però che Eleazar ha il dono di scoprire i poteri altrui, anche se tu sei stato molto bravo a nasconderlo. Peccato che il mio scudo percepisce se un potere vuole oltrepassarlo. Peccato che i Rumeni ci abbiamo raccontato chi sei veramente. Peccato che Edward mi ha spiegato che l’altro ieri il suo corpo non rispondeva alla sua volontà.” Si è irrigidito. Ha capito.

“Inoltre io non ho affatto intenzione di mettermi in mezzo a questi due. Sono troppo romantici e smielati per i miei gusti, e poi si amano troppo per avere terzi incomodi.” Continua Tanya.

“Mi pare che tu, Bella, hai risposto al mio bacio.” Sorrido in modo mellifluo. Devo dire che avere rapporti con Aro, influenza i miei modi di fare.

“È qui che ti sbagli. Io ed Eleazar avevamo già dei sospetti su di te e sul tuo potere. Diciamo che sono stata costretta a spostare un po’ lo scudo per capire l’intensità del tuo potere ed avere la tua fiducia.” Sorrido e lui si irrigidisce.

“Ora Pierre, dimmi come hai fatto a non farti scoprire.” Dice gelido Aro. Pierre in tutta risposta ride malignamente.

“Mio fratello mi ha allenato sempre ed in gran segreto. Conosco tutti i punti deboli della guardia, conosco tutte le tecniche di combattimento. Conosco tutto. mi ha detto di intrufolarmi a quella stupida festa, di entrare nelle vostre grazie. Di diventare vostro amico e di avere la fiducia di Isabella. Devo dire che credevo di esserci riuscito, non  pensavo che Isabella fosse così perspicace. L’ho fatta ai temuti Volturi, ma non a lei. Anche se un pensiero su di lei ce l’avevo fatto. Sei la vampira più bella ed affascinante che abbia mai incontrato e fidati non ne ho incontrate poche di belle donne.”

“Sinceramente la tua vita da latin lover non rientra nei nostri interessi.” Dice Eleazar.

“Cosa vuoi da noi?” Chiedo io.

“Sai che non ne uscirai vivo.” Continua Jasper, lui in risposta ride.

“Io, come mio fratello voglio Isabella.” Ma ce l’hanno tutti con me. Un ringhio disumano arriva alle nostre orecchie. Mi volto verso quel ringhio. Resto di sasso. Non ho mai visto un vampiro, un vero vampiro, e quello che ho di fronte è proprio un vampiro. Anche la guardia deglutisce mentre lui gelidamente avanza. Ne resto affascinata. Se prima lo consideravo bellissimo, perfetto, ora è l’incarnazione di un dio. Il dio della guerra. Il mio dio.

“Nessuno si avvicinerà alla mia compagna. Tu e tuo fratello morirete solo per aver posato i vostri luridi occhi sul mio angelo.” Le sue parole sono lame taglienti.

“Io e Demetri, vinceremo. Il nostro premio sarà la favolosa Isabella. Potremo risparmiare i marmocchi se ci tiene tanto. Poi ci divideremo quella bambolina.” Non vediamo i movimenti di Edward, tanto è veloce. Lo prende per la gola.

“Non azzardarti mai più a dire una cosa del genere sulla mia donna. Nessuno si avvicinerà a lei e ai suoi figli. Io bloccherò tutti in qualsiasi modo. Tu e quel viscido di tuo fratello Demetri avrete vita breve. Anzi la tua sarà ancora più breve.” Lui sorride e fissa un punto alle mie spalle. Un rumore sordo ci fa voltare tutti. La scena che ci ritroviamo davanti è agghiacciante.

“Noooo, Lizzy.” Quel bastardo sta ordinando a mia figlia di uccidersi con un coltello. Tutti ci avviciniamo cauti a lei. Non dobbiamo essere avventati. La mia bambina. Mia figlia.

“Bella.” Un sussurro da parte di Edward.

“Si.” Non aspettava altro. Io allargo le braccia e mia figlia si stringe a me piangendo. Stringo anche Nessie. Entrambe scosse. Entrambe impaurite. Sento odore di incenso. Edward l’ha fatto a pezzi e Toty l’ha bruciato. Le mie bambine stanno bene. Bacio il loro capo ripetutamente. Loro piangono, io singhiozzo. A noi si aggiunge Toty. Il mio principe piange tra le mie braccia.

Un paio di braccia tiepide stringono tutti e quattro.

Siamo una famiglia e presto lo saremo senza segreti.

“Demetri ha cambiato idea. Sta arrivando. La battaglia sta per iniziare.” Edward rafforza la presa su di noi.

La fine è vicina.

 

Ehi gentil donzelle buongiorno. Dovevo postare giovedì prossimo, ma mi scocciavo a farvi aspettare tanto. Così mi sono messa al pc ieri e lentamente, moooolto lentamente ho iniziato a scrivere il capitolo. Mi scocciava farvi aspettare così tanto tempo, quando il capitolo, nei miei appunti è finito. Non avevo nulla da fare ieri e mi sono concentrata. Mi scuso per gli errori che sicuramente saranno presenti, ma non riesco a fare di meglio. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, io lo vedo un po’ introspettivo, non so come  mi sia uscito. Da come avete capito la battaglia sta per iniziare e il tanto odiato Pierre è uscito fuori di scena. Il fratello di Demetri e chi l’avrebbe mai detto. Aspetto i vostri numerosi e graditi commenti. Il prossimo aggiornamento ci sarà martedì. A presto un bacio Mary e buona giornata.

Mie storie in corso:
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La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22

POV BELLA

La tensione in sala era palpabile. I miei figli non si sono staccati un momento da me.

Demetri stava per arrivare, poche ore e la guerra avrebbe avuto luogo.

Chi ne uscirà vincitore?

Chi ne uscirà perdente?

Chi perderà la sua vita?

Poso lo sguardo su tutti i presenti. Sono tutte persone a cui voglio bene. Tutti, in un modo o nell’altro fanno parte della mia esistenza.

Guardo mio padre abbracciato a Vic. Chi l’avrebbe mai detto? Il mio burbero papà si è rivelata la mia ancora di salvezza. Devo molto a lui, devo tutto a lui. È stato coraggioso nell’accettare una realtà che non sapeva neanche esistesse. Non mi ha giudicata. Non mi ha urlato contro. Non mi ha mai abbandonata. Anzi mi ha abbracciato ed ha pianto insieme a me. Poi lei. Victoria. Era venuta per uccidermi ed ora non solo è la mia migliore amica, ma è anche la moglie di mio padre. Si amano immensamente ed entrambi sapevano di non poter fare l’uno a meno dell’altro. Si sono sposati ed ora probabilmente non potranno vivere la loro eternità insieme. Tutto per causa mia. Attiro disgrazie. Edward l’ha sempre detto ed io non mi smentisco mai.

Passo a Jake. Il mio sole. Il mio migliore amico. Mio fratello. Grazie a lui il sorriso è tornato sulle mie labbra. Credeva di avere una cotta per me, forse era vero, ma appena i suoi occhi si sono posati su Renèesme, il suo imprinting, ha trovato la sua luce. Anche lui per causa mia potrebbe non uscirne vincitore.

Nahuel, grazie a lui abbiamo capito molte cose sui mezzi vampiri. Grazie a lui sappiamo tutto ciò che è necessario a loro riguardo. Si è rivelato un ragazzo, un uomo eccezionale. Un grande amico. Un grande consigliere. Anche lui ha trovato la ragione della sua esistenza in mia figlia Elisabeth, la sua cantante.

Sposto lo sguardo sui grandi capi. I Volturi. Vampiri temuti e sanguinari. I protettori della legge. Vampiri che si sono sciolti come neve al sole alla vista dei miei tre angeli.

Mi volto verso quelli che un tempo erano la mia famiglia.

Esme, cara dolce Esme. Sei stata una madre per me. Lei al contrario tuo, appena ha saputo della mia gravidanza mi ha voltato le spalle, tu al posto suo mi saresti stata affianco in ogni momento.

Carlisle, grazie, sei stato un padre per me. Sempre a dare consigli giusti nel momento giusto. Uomo di grande rispetto e grande stima. È solo grazie a lui se ora sono madre di questi tre miracoli. Grazie a lui perché è stato lui a trasformare Edward. se non l’avesse fatto non avrei mai conosciuto l’amore, quello vero e puro. Grazie Carlisle, devo tutto a te.

Rosalie, algida e fredda dea della bellezza. Se avessimo passato più tempo insieme sicuramente avresti iniziato a sopportare la mia presenza. Sei stata l’unica ad aver capito la verità sui miei bambini. L’unica ad avermi sempre parlato in modo diretto, senza troppi giri di parole.

Emmett, il fratello delle risate e delle scorribande. Con la tua mole spaventi tutti ma in realtà hai un animo buono e generoso, oltre che essere un eterno bambino. Ma come dici sempre tu, troppa serietà mi farebbe diventare noioso come mio fratello Eddy. Eddy, il nomignolo che lui ha sempre detestato.

Jasper, non ti do la colpa di ciò che è successo. Non è colpa tua, sarebbe accaduto lo stesso, diciamo che tu hai solo accelerato i tempi. Non ti incolpo anche perché è la tua natura, ma tu fai di tutto per renderti migliore, mai potrei avercela con te.

Alice, amica mia, sorella mia. Non immagini quanto mi sei mancata in questi anni. Pensare che ci siamo ritrovate, non ci siamo più avvicinate ed ora potrei perderti per sempre, questa volta in modo definitivo. Ti voglio bene amica mia, scusami se sono stata fredda con te. Perdonami, ma credo tu abbia capito questo mio comportamento. Non mi hai chiesto nulla da quando ci siamo ritrovate, e ti ringrazio. Grazie sorella mia.

Non ce la faccio a guardare l’ultima persona che resta. Non sopporterei dargli il mio addio mentale. Potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo. Voglio che l’ultimo ricordo sia quello del nostro abbraccio. Lui che abbraccia me e i suoi figli. Lui che in quell’abbraccio ha messo tutto l’amore che prova per me e per coloro che sono i suoi figli, anche se non ne è al corrente. Scusami Edward. scusami se non sono riuscita a dimenticarti, scusami se non sono riuscita ad odiarti, scusami se ti amo ogni giorno di più.

Infine guardo i miei tre angeli. I tre miracoli che tremanti dormono tra le mie braccia.

Intorno a me tutti parlano di strategie ma io non li ascolto. I miei pensieri sono tutti rivolti e Toty, Nessie e Lizzy. Li fisso con adorazione, con amore, con devozione. Stringo la presa sui loro corpi. Poso un bacio colmo d’amore sulla testa di tutti e tre. Vi amo da morire e morirò per difendervi.

Ho preso la mia decisione.

“Papà, Vic prendete i bambini.” Confusi prendono i bambini in braccio e questi si agitano nel sonno.

“Ma…mma.” Un sussurro, tutti e tre insieme. Anche quando dormono mi cercano. Si sono accorti tutti e tre inconsciamente dell’assenza delle mie braccia.

Mi volto verso gli interessati.

“Venite un attimo con me.” Anche loro, come tutti nella sala sono confusi. Però poi la consapevolezza si fa strada sui loro visi. Il viso abbronzato del mio migliore amico si indurisce, così come quello di Nahu.

“No, Bells. Non puoi chiederci una cosa del genere. Non accetteremo mai. Non andremo da nessuna parte. Siamo una famiglia e la famiglia si protegge. Sempre.” Resto inizialmente sorpresa dalle parole di Jacob. Hanno capito tutto. Però non posso cedere.

“Prendete i bambini e scappate. Mi farò viva io quando sarà tutto finito.”

“Non se ne parla Bella. Come ha detto Jake, siamo una famiglia.”

Cerco di respirare per ritrovare la calma.

“Potremo non sopravvivere. Potremo morire tutti ed anche i bambini. Non permetterò che questo accada. Jake, Nahu, voi amate le mie figlie. Sono il vostro imprinting e la vostra cantante. Tutti e tre vi adorano. Per Anthony siete dei fratelli maggiori. Se mi dovesse accadere qualcosa, se ci dovesse accadere qualcosa, voi sarete lontani e al sicuro. Li crescerete bene…” Non riesco a concludere la frase. Nella sala nessuno fiata. Hanno capito che ho incluso anche Edward in quella frase.

“Mi dispiace Bella, non possiamo permettere che tu muoia. Non senza combattere al tuo fianco. Anche perché ti conosco come le mie tasche. Cosa farai appena noi andremo via da qui? Te lo dico io. Andrai da Demetri e ti consegnerai a lui. Diventerai la sua compagna. Farai un compromesso tu per tutti noi. Io, noi, non ti permetteremo di fare una sciocchezza simile. Demetri non ti avrà mai. Anche io ho paura. Anche io so che potremo uscirne sconfitti o totalmente perdenti, ma non per questo voglio che tu ti sacrifichi per tutti noi.” Sono toccata dalle parole di Jacob, dalla potenza del suo sguardo.

“Io la penso esattamente come lui. Perciò Bella non sperare che noi prendiamo i bambini e vi abbandoniamo, lasciandoti modo di salvare tutti noi consegnandoti a Demetri. Ti impediremo di fare questa stupidaggine.” Gli occhi di Nahuel mandano fiamme.

Un ringhio alle mie spalle mi sorprende. Non ho bisogno di voltarmi per capire a chi appartenga.

“Tu non oserai fare una cosa del genere. Io farò scudo a tutti e quattro con il mio corpo. Ma tu non andrai via da me. Ci sarò io a proteggere te e i bambini. Nessuno si avvicinerà a voi. Non ti lascerò andare ora che ti ho ritrovata, ora che vi ho ritrovati. Non ti farò commettere il mio stesso errore.” Mi volto verso di lui con sguardo fiammeggiante.

“Non ti permettere di avanzare pretese su di me.” Non so perché sto rispondendo così, anzi lo so. Ho paura, paura di perderlo ora che l’ho ritrovato.

Le mie parole non lo scalfiscono minimamente, anzi si avvicina e mi stringe, possessivo, tra le sue braccia.

“Tieni a mente una cosa Isabella Swan, tu sei stata, sei e sarai sempre mia. Io ti amo, esattamente come tu ami me. Perciò si, ho tutto il diritto di avanzare delle pretese su di te. Inoltre, dopo un po’ di ragionamenti, ho capito che anche qualcun altro è mio.”

Sono colpita dalle sue parole. Ha capito tutto, o per lo meno ha iniziato a capire. Non rispondo con le parole, l’unica cosa che faccio è stringermi di più nel suo abbraccio.

“Ti amo Bella.” Un sussurro alle mie orecchie.

Potremo non uscirne vincitori, non ce la faccio a non perdonarlo. Anzi voglio perdonarlo.

“Ti amo anche io Edward.” Un altro sussurro, il mio questa volta.

“Nasconderemo i bambini in un luogo sicuro. Lasceremo un lupo con loro. Sia per non spaventarli sia per avere sempre un collegamento con loro. Bella devi avvolgerci tutti con i tuoi scudi. Almeno quello psichico per evitare poteri mentali che possono essere letali.” Mi stacco dalle braccia di Edward malvolentieri e annuisco in direzione di Eleazar.

Sospiro voltandomi verso i bambini che sono ancora addormentati.

“Quanto tempo abbiamo?” Chiedo.

“Circa un’ora.” Risponde Alice. Mi volto verso di lei e ci sorridiamo. Finalmente un sorriso sincero tra di noi. Mio padre e Vic baciano i bambini, la stessa cosa è fatta da Jake e Nahu. Nei loro occhi paura e disperazione. Titubanti si avvicinano i Cullen ed io felicemente lascio che li salutino. Allo stesso modo fanno tutti i vampiri presenti in sala.

“Sam, può andare Seth con i bambini? È il più piccolo, io non…”

“No Bella, non puoi chiedergli questo. È il mio primo combattimento.” Si lamenta il piccolo grande uomo.

“Sono d’accordo con Bella. Sam preferirei che mio fratello…” Anche Leah ha paura per suo fratello.

“Certo che andrà Seth, è un ordine.” Tuona imperioso Sam.

“Jake, almeno tu, dì qualcosa.” Il vero alpha è Jake, ma ha lasciato il controllo a Sam per seguire noi. A lui spetta la decisione finale.

“No Seth, tu starai con i bambini. Se qualcosa dovesse andare storto prendili e scappa alla riserva. Ci penseranno mio padre e tua madre a loro.” Un singhiozzo involontario esce dalle mie labbra mentre fisso ancora i miei figli, che ignari del pericolo dormono, nuovamente tra le mie braccia.

Edward, come prima, avvolge tutti e quattro in un abbraccio. Un abbraccio colmo di speranza e mute promesse. Entrambi baciamo un’altra volta i nostri figli e poi restiamo a fissare Seth che corre per la foresta.

Torneremo da voi, bambini miei.

“Torneremo Bella. Torneremo da loro.” Mi bacia e non mi tiro indietro. Un bacio disperato.

“State pronti.”

“Ma che bella riunione familiare. Isabella, se vuoi la mia proposta è ancora valida.” La voce squallida di Demetri arriva alle nostre orecchie. Di fronte a noi un esercito di vampiri pronti al combattimento. Siamo paralizzati, sono più di quanti credessimo.

“Lei è mia.” Un ringhio è il segnale di Demetri.

La battaglia ha inizio.

 

Ma ciao carissime, come state? È un po’ tardi, lo so, ma la mia coinquilina ha studiato tutto il giorno ed ora ha avuto un po’ di tempo per battermi il capitolo. Allora cosa ne dite? Aspetto i vostri commenti. Lo so, oggi sono di poche parole, ma ho un’immensa voglia di rileggere dall’inizio una storia che ho adorato dal principio, si intitola “La mia storia” di oria. Venerdì posto il nuovo capitolo. Aspetto i vostri commenti, un bacio Mary.

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23

(Ovviamente nell’immagine, il vampiro che è attaccato da Edward, dovrebbe essere Demetri, ma non riesco a modificare l’immagine senza che si noti la modifica, lascio alla vostra immaginazione.)

POV BELLA

“Lei è mia.” Un  ringhio da parte di Demetri, il suo segnale. La battaglia ha inizio.

“Fino alla fine, Bella.” Mi fissa negli occhi. Occhi che bruciano d’amore per me.

“Fino alla fine, Edward.” Rispondo con la stessa intensità.

Ci prendiamo per mano, forse per l’ultima volta.

Un vampiro interrompe il nostro contatto. Come ha fatto? Io ho alzato anche lo scudo fisico. Come è possibile che sia riuscito ad avvicinarsi a noi?

Fisso sgomenta Eleazar.

“Qualcuno di loro riesce a bloccare il tuo scudo fisico ed anche il potere di tuo padre, maledizione. Non ci voleva proprio.”

“Sorpresi miei cari? Anche io ho i miei talenti dalla mia parte. Così possiamo combattere ad armi pare. Oh ma che stupido, ovviamente noi siamo in netto vantaggio numerico. Ho sia vampiri neonati dalla mia parte, che vampiri secolari. Perciò non ho solo forza bruta e voglia di combattere, ma anche astuzia e talento.” Le parole di Demetri ci colpiscono, non credevamo che avrebbe avuto anche vampiri secolari dalla sua parte, ma si sa i Volturi hanno causato molte stragi e per molti questo è giorno di vendetta.

“Mantenete la calma, non dobbiamo farci cogliere di sorpresa dal nemico, noi siamo anche uniti, loro invece sono solo un gruppo di vampiri messi insieme.” Le parole di Jasper ci fanno riprendere.

“Ma il mio caro fratellino dove si trova?” Chiede sprezzante. Forse non dovremo…

“All’inferno.” Le parole di Edward fanno imbestialire ancora di più il nostro avversario.

“Bella alle tue spalle.” Sento l’urlo di Vic. Mi sposto velocemente verso destra e con un salto sono dietro al neonato che mi stava per attaccare e che non ho sentito arrivare perché troppo distratta.

Non va bene così, devo riacquistare la calma.

Con uno scatto veloce gli salto alle spalle. L’ho colto di sorpresa. Lo mordo e gli stacco la testa. Nel frattempo qualcuno ha provveduto ad accendere dei fuochi. Lancio la testa nel fuoco più vicino e provvedo alle braccia. Una volta finito, faccio in modo che bruci del tutto. Meno uno.

Mi volto verso i miei compagni. Sono tutti impegnati nella lotta, poi un particolare attira la mia attenzione. Emmett. Sta combattendo egregiamente con due neonati, ma non si è accorto del terzo che arriva alle sue spalle.

“Emmett, noooo.” L’urlo di Rosalie arriva nell’esatto momento in cui io balzo sul terzo neonato. Io ed Emmett, schiena contro schiena fronteggiamo i tre avversari. Siamo molto coordinati. Prendo il primo, attivo lo scudo fisico solo su di me, ma mi costa un immenso sforzo. Il potere che lo blocca deve essere molto forte, ma alla fine riesco ad attivarlo. Mi avvento sul vampiro e lo faccio a pezzi. Emmett ha intrappolato gli altri due, salto sulle sue spalle, mi siedo e con uno scatto secco decapito gli altri due mentre lui gli stacca le braccia. Anche questi tre vampiri finiscono nelle fiamme.

“Sorellina grazie, ma non credere che non me la sarei cavata.”

“Non lo metto in dubbio, ma credo che avresti avuto qualche arto in meno.” Non ci perdiamo in chiacchiere inutili, avremo tempo e modo di parlare e scherzare dopo.

Mi avvento su un altro vampiro. Maledizione questo non è un neonato, non ho mai lottato con vampiri esperti, tranne che per gioco con Felix. Devo ricordarmi i suoi insegnamenti.

Mente fredda, sguardo sicuro, anche se te la stai facendo sotto dalla paura, non far capire nulla al tuo avversario, più ti mostri sicura, più lui si spazientisce e non usa più la ragione ma l’istinto. Appena l’istinto dominerà in lui, sarà come lottare con un vampiro neonato.

Eseguo alla lettera i consigli di Felix. Mostro uno sguardo sicuro e un atteggiamento altrettanto sicuro, anche se dentro di me mi sento l’esatto opposto. Inizio a girargli intorno, mai mi avvicino più di un metro, ma ad ogni giro sento la sua sicurezza oscillare. Continuo a girare ed ora inizio ad avvicinarmi in maniera impercettibile. Si sta innervosendo. Continuo la mia danza e alla fine esplode. Si avventa su di me usando solo la forza, ma io sono più furba, mi sposto velocemente a destra e poi a sinistra. Cerco di disorientarlo. Ci riesco. Con un salto gli arrivo alle spalle e con una strappo secco gli amputo le braccia e le butto nel fuoco più vicino. I suoi occhi sono nerissimi, soffre ma non urla. Si avventa su di me cercando di mordermi, ma mi sposto velocemente e con un altro strappo secco gli stacco la testa. In poco tempo lo finisco e butto tutto nel fuoco.

Mi volto per controllare la situazione. Le guardie si occupano di due vampiri la volta, ed anche Emmett. Sembrano divertirsi. Mio padre e Vic lottano vicini. Jasper non perde un attimo di vista Alice, ma si è beccato qualche morso per uccidere in fretta il suo avversario e correre dalla sua amata. Anche Carlisle ed Esme combattono fianco a fianco. I lupi vanno alla grande, credo proprio che si stiano divertendo. Rosalie ora è al fianco di suo marito. I Denali, i Rumeni e tutti gli altri sono molto bravi. Jake lotta spalla a spalla con Nahu.

Edward. Dove si trova? Sento il suo odore che arriva alle mie spalle.

“Mai distrarsi durante un combattimento.” Le sue braccia mi avvolgono da dietro.

“Cercavo te veramente. Mi stavo preoccupando.”

“Amore non ti devi preoccupare per me, sono io che devo preoccuparmi per te. Comunque ero sempre dietro di te, non voglio perderti un attimo di vista. Devo essere sempre pronto a difenderti, anche se ho visto che sai difenderti molto bene.” Un odore ci arriva alle spalle.

“Alle nostre spalle. Lanciami su di lui. Io gli stacco la testa e tu le braccia.” Tutto avviene un secondo prima che il vampiro ci attacchi. Mi prende e mi lancia sul vampiro. Finisco direttamente sulle sue spalle e gli stacco la testa, mentre lui gli stacca le braccia. Gettiamo i resti nel fuoco.

“Amore, non vorrei sembrare inopportuno, ma sei veramente eccitante.” Lo guardo sconvolta.

“Edward, per favore non ora.” Sta facendo eccitare anche me quel suo sguardo lussurioso sul mio corpo. Tremo dal desiderio, ma non è il momento e tanto meno il luogo.

“Si amore, non ora.” Ma dove è finito il vecchio Edward? Quello pudico e del secolo scorso? Per carità non mi lamento del nuovo Edward, ma durante una battaglia?

“NOOOOOOOO!!!!!” Un urlo di disperazione ci fa riprendere. Non posso credere ai miei occhi. Due vampiri hanno cercato di attaccare Alice, Jasper è andato in suo soccorso ed ora lo stanno facendo a pezzi. Alice è disperata.

Io ed Edward corriamo verso di lei. Anche Emmett è andato in soccorso dal fratello. Vedo che uno dei neonati lancia il braccio di Jasper nel fuoco. Non ci penso due volte e mi butto nelle fiamme.

“BELLAAAAA!!!!” L’urlo disperato di Edward mi arriva alle orecchie. Per fortuna ho preso il braccio al volo, cavandomela con qualche bruciatura. Sono passata attraverso il fuoco, ma solo perché lo slancio che ho dato per saltare era troppo, devo ringraziare la mia sfortuna qualche volta. Bruciacchiata torno da Jasper e con Alice rimettiamo a posto il braccio. Sul suo viso si legge enorme dolore, ma l’ha fatto per salvare sua moglie. Entrambi mi guardano con uno sguardo pieno di riconoscimento.

“Bella…”

“Jasper, mi ringrazierai dopo e poi sei un fratello per me. Come avresti fatto a portare le borse dello shopping di quella pazza di tua moglie con un braccio solo?” Entrambi mi guardano sorridenti.

Spesso uno sguardo, vale più di mille parole.

“Sei stata un’incosciente. Potevi…non voglio pensare cosa sarebbe potuto accadere…non…” Accarezzo una guancia del mio amore.

“Ssh, lo avresti fatto anche tu e poi sono tutta intera.”

Esme, Carlisle e mio padre ci raggiungono.

“Stai bene Bella?”

“Grazie Bella, hai aiutato mio figlio.”

“Ti siamo debitori bambina mia.” Sorrido in direzione di Esme.

“Non mi siete debitori, mamma…” Mi guarda emozionata e felice.

“…ho semplicemente fatto ciò che andava fatto per salvare il braccio di mio fratello.” C’è un veloce abbraccio tra di noi. Ci siamo ritrovati. Ma un urlo agghiacciante mi gela sul posto. No, non è possibile.

“MAMMAAAAAA!!!!” Mi volto tremante verso Edward. Anche lui ha il mio stesso terrore negli occhi.

“Dov’è? Dove si trova Demetri?”

Dentro di me solo terrore, rabbia, ira.

“Edward, i nostri figli. I nostri bambini. Demetri li ha trovati.” Molti vampiri si voltano meravigliati verso di me. Ho appena rivelato tutto, ma lui mi ha fatto capire di sapere tutto, era inutile nasconderlo.

“Bella. Corriamo dai nostri bambini, sono in pericolo.” Ci lanciamo come fulmini nella foresta seguendo la scia di Demetri.

“Se solo ha sfiorato i nostri bambini la sua morte sarà molto più dolorosa del previsto.” Tuona Edward.

Arriviamo sul luogo. I bambini tremano e piangono dalla paura.

Demetri gira intorno a Seth, mentre Anthony cerca di affrontare l’altro vampiro colpendolo con fulmini e lance di fuoco.  

In pochi secondi ci piazziamo davanti tutti i bambini.

“Che sorpresa avervi qui. Ma dimmi mia cara Isabella, hai perdonato il tuo grande amore? Il padre dei tuoi figli? Mi dispiace che questa vostra rappacificazione duri così poco, perché tra poco tutta l’allegra famigliola verrà sterminata, ma se vuoi puoi ancora salvare il tuo compagno e i tuoi bambini, ed anche il lupo. Diventa la mia compagna, lui ti ha già abbandonata una volta, sicuramente lo farà di nuovo. Io non ti abbandonerò mai.”

“Non sarò mai la tua compagna. Ho Edward. Ci amiamo e appena tu brucerai all’inferno noi saremo una famiglia.”

“Demetri, Isabella è la mia donna, non sarà mai tua.” Detto questo Edward si avventa su Demetri, in uno scontro senza esclusioni di colpi, mentre io mi occupo dell’altro vampiro.

Continua…

 

Ma ciaoooo dolci fanciulle, come state? Io al solito, ma non riesco ad abituarmi al gesso…che croce. Comunque cosa mi dite di questo capitolo? Ce la farà Edward ad uccidere Demetri? Riusciranno ad essere finalmente una famiglia, come desidera Bella? I bambini come prenderanno questa sconvolgente rivelazione? Edward come ha saputo la verità sui bambini? Ovviamente prima che gli venisse urlata da Bella. Aspetto i vostri numerosi commenti. Prossimo aggiornamento giovedì, sto preparando un esame e non posso prima, sorry. Ps. se non sbaglio ci manca un capitolo e l’epilogo, o due capitoli e l’epilogo. Sigh, anche questa storia è conclusa.

Bacio, Mary.


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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=507957&i=1
La mia pericolosa cantante:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=588699&i=1
L’amore va oltre il tempo:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=573237&i=1
Ritrovare lei, ritrovare loro:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=565418&i=1

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24

POV BELLA

“Lei è mia.” Un ringhio furioso e Demetri che si scaglia contro Edward.

Non mi lascio distrarre dal loro combattimento anche se vorrei aiutare l’uomo che amo, ma c’è qualcun altro di altrettanto importante per me che è in pericolo.

Velocemente corro dai miei bambini. Piangono e tremano dalla paura. Prendo anche Anthony tra le mie braccia. Intanto Seth fronteggia l’altro vampiro, se la cava bene.

“Ssh bambini miei, ora ci sono la mamma e il papà con voi, non vi accadrà nulla. Vi proteggeremo noi.”

“Ma…mma.” Singhiozza la piccola Lizzy tra le mie braccia.

“Ab…biamo a-avuto paura. Eravamo qui con Seth e poi all’improvviso sono arrivati questi vampiri ca-cattivi. Io e Lizzy ci siamo spaventate, ma Toty e Seth ci proteggevano.”

“Ssh, non vi preoccupate non vi accadrà nulla. Ora il vostro papà si occupa di quel vampiro cattivo e Seth si occupa dell’altro. Voi starete qui, al sicuro tra le mie braccia. Non vi abbandoneremo mai.” Si stringono di più a me e noto che anche il mio piccolo principe ha iniziato a piangere silenziosamente. Bacio con disperazione tutti e tre, non so cosa avrei fatto se gli fosse accaduto qualcosa. La rabbia prende il sopravvento dentro di me, ma devo mostrarmi calma, sono stroppo provati e spaventati, meglio dire terrorizzati.

“Bravo amore mio, ancora una volta hai protetto le tue sorelline, sei il loro salvatore.” Elogio il mio bambino.

“Lui è il nostro principe ed ora anche papà è il nostro principe.” Le bambine guardano con ammirazione il loro papà. Forse hanno preso bene questa notizia sconvolgente.

“Mamma, Eddy è il nostro papà?” Chiede ad un tratto il mio piccolo angelo, colui che è la fotocopia del padre.

Annuisco, non so cosa dire, non so se la prenderanno veramente bene.

“È proprio bello nostro padre.” Mormora Lizzy. Bene spostando l’attenzione su Edward, sembra che si stiano calmando.

“Si è bellissimo.” Conferma Nessie con lo stesso sguardo sognante della sorella.

“Anche io sono bellissimo.” Ridacchio e con me le mie bambine.

“Certo amore, anche tu sei bellissimo, anzi sei più bello del tuo papà, è vero bambine?” Ridacchiano divertite e nascondono il capo nel mio petto.

“No, più bello del nostro papà non c’è nessuno. Tu sei al secondo posto.” Mormora Lizzy e Nessie annuisce. Forse Toty non l’ha presa proprio bene.

“Amore, tu per me sei più bello del tuo papà, lo sai.” Mi guarda con amore ed io ricambio il suo sguardo.

“Ti amo tanto mammina.” Singhiozzo stringendoli in un abbraccio protettivo e stritolatore.

Un guaito mi fa spostare l’attenzione dai bambini. Oh no, maledizione. Seth è in difficoltà, si è aggiunto un altro vampiro, devo aiutarlo, non posso permettermi che si ferisca o peggio.

“Bambini, andate dietro quell’albero, non guardate mai in questa direzione. Io devo aiutare Seth con quell’altro vampiro cattivo. Appena tutto sarà finito io e papà verremo da voi. Ma voi non dovete assolutamente guardare. Anthony, proteggi le tue sorelline come hai fatto fino ad ora.” Bacio i miei bambini che annuiscono e titubanti si nascondono dietro l’albero. Devo aiutare Seth. Lancio uno sguardo in direzione del mio uomo. La lotta con Demetri è dura. Era una delle migliori guardie dei Volturi, ha secoli di esperienza alle spalle. Ma Edward ha un vero motivo che lo spinge ad essere più vendicativo. Sta proteggendo i suoi figli. Tra di loro non c’è esclusione di colpi.

“Arrivo Seth.” Affianco il lupo grigio e insieme ci lanciamo contro i due vampiri. La lotta è serrata, non sono neonati, sono vampiri esperti. Non riesco ad alzare lo scudo fisico, probabilmente il nuovo arrivato è colui che mi blocca. Mi scaglio contro di lui, almeno riesco a tenere lo scudo fisico su di me.

Inizia anche per me una lotta senza esclusione di colpi. Cerco di fare come ho fatto per gli altri. Inizio a spostarmi velocemente a destra e a sinistra, cercando di confonderlo. Inizialmente ci riesco ma poi capisce il mio gioco e anticipa le mie mosse. Dannazione. Devo essere più veloce. Mi concentro al massimo e inizio a girargli intorno, sempre più veloce. Lui non si muove. Ha chiuso gli occhi. Ma che diavolo fa?

Un attimo è durata la mia distrazione. Un attimo e me lo ritrovo addosso. Un attimo e il suo corpo sovrasta il mio. Intanto nell’aria si sta diffondendo odore di incenso, segno che i vampiri sono stati sconfitti. Cerco di difendermi, ma non ci riesco, mi ha bloccata con la sua forza.

Angeli miei, vi amo da morire. Edward, amore mio, il nostro è un destino che non vedrà mai il lieto fine.

La mia fine è vicina, sto per morire. Non mi pento, morirò per aver salvato la vita dei miei bambini. Morirò sapendo che il loro papà li amerà immensamente e li crescerà nel migliore dei modi.

“MAMMAAAAAA!!!!” L’urlo disperato dei miei figli. Mi volto un’ultima volta e gli sorrido.

“Vi amo angeli miei. Tornate dietro l’albero presto sarà tutto finito.”

“BELLAAAA NOOOOO!!!!” Volto lo sguardo verso l’uomo che amo e sorrido anche a lui.

“Ti amo Edward, ama i nostri figli come hai amato me.” Dico questo con le ultime forze che mi restano. Queste sono le ultime parole prima che degli strappi mi avvertono che il mio rivale mi ha staccato le braccia.

Guardo un’ultima volta Edward, il suo bellissimo viso è trasfigurato dalla rabbia e dal dolore. Questa distrazione gli costa molto. Demetri si è avventato su di lui, amore mio noooooo. Non riesco a parlare. Un altro strappo e la testa mi viene staccata.

È finita.

 

POV EDWARD

Non posso credere a ciò che sto vedendo. Sono impotente. Demetri mi sovrasta con la sua forza, non ho più la forza di reagire, non ho più la forza di combattere.

Bella, la mia bella, il mio amore ridotta in pezzi da quel lurido vampiro.

Demetri continua a colpirmi ed io non rispondo. Sono vuoto, sono morto.

Il mio angelo, il mio angelo sta per essere ucciso ed io non posso aiutarla, non posso proteggerla.

“PAPÀÀÀÀ!!!” Un urlo, un sussurro, un singhiozzo. Volto la testa verso coloro che mi hanno chiamato. I miei bambini. I figli frutto del nostro amore.

Devo combattere, devo proteggerli. Sono una parte di lei.

Animato da nuova forza e speranza mi avvento come un leone contro Demetri. Lo faccio a pezzi ma non ho il tempo di gettare i suoi resti nel fuoco che di lui resta solo polvere. Non ho tempo di chiedermi cosa stia accadendo, devo salvare il mio angelo.

Noi avremo il nostro lieto fine.

I bambini corrono verso di lei. Seth fronteggia il vampiro che l’ha fatta a pezzi. C’è ancora una speranza. Ci deve essere, lei deve vivere al mio fianco, insieme ai bambini. Noi siamo una famiglia.

“Mamma, mamma. Mamma non ci lasciare. Papà, papà, cosa possiamo fare per la mamma?” I miei piccoli si stringono a me.

“Ssh, angeli miei, ce la faremo, ve lo prometto. Saremo felici.”

“Si, ci sono. Nessy, Lizzy, il nostro potere.” Non capisco do cosa stia parlando mio figlio. Le bambine lo guardano e si illuminano.

“Hai ragione. Papà le braccia della mamma, portale subito qui.” Non capisco cosa vogliono fare, ma ci credo. Credo in loro. In un attimo porto le braccia del mio amore vicino il suo corpo, faccio così anche con la testa. Tutti e tre si concentrano e si voltano verso il vampiro che ha fatto a pezzi Belle. Lui ringhia verso di noi, ma il ringhio che gli offro in cambio, è un ringhio animale. Mi alzo per farlo a pezzi.

“Lurido bastardo. Non vivrai a lungo per ciò che hai fatto alla mia compagna.” Delle manine mi trattengono, mi volto verso i bambini.

“Ci pensiamo noi.” Coooosaaaa? Guardo allucinato i miei figli. Sul loro volto c’è solo tanto odio verso quel vampiro. Si prendono per mano, chiudono gli occhi e un fascio di luce colpisce il vampiro riducendolo in polvere. Sono stati loro prima. Loro mi hanno salvato.

Tornano velocemente vicino la loro mamma ed io sono dietro di loro. Stringo la mano della mia dolce Bella, in modo spasmodico.

“Oddio.” Dietro di me sono arrivati tutti gli altri.

“Bella, Bella bambina mia.”

“Bella amica mia.”

“N, no, no, no è uno scherzo, è uno scherzo.”

Non capisco cosa dicono, sono troppo concentrato sul suo corpo e sui miei bambini.

Posano me loro manine sul cuore della loro mamma, chiudono gli occhi e un fascio di luce la avvolge. Tutto dura pochi secondi, non ho capito cosa sia successo. Non mi interessa cosa è successo. L’unica cosa che mi interessa è la donna che ora sta singhiozzando tra le mie braccia insieme ai miei, ai nostri figli. Avvolgo tutti e quattro in un abbraccio possessivo. I bambini piangono, io e Bella singhiozziamo. Sento vari singhiozzi, ma non mi curo di nessuno. Mi alzo in piedi, con Bella e i bambini stretti tra le mie braccia e inizio a correre.

Corro verso casa. Entro in casa e mi dirigo in camera. Con loro tra le mie braccia mi stendo sul letto, senza mai sciogliere il nostro abbraccio.

“Mamma, abbiamo avuto paura. Quel…quel vampiro cattivo ti aveva fatto a pezzi, non parlavi più. L’altro vampiro cattivo stava facendo del male a papà. Scusaci se non siamo rimasti dietro l’albero. Scusaci se abbiamo usato quel potere che hai detto che non dobbiamo usare. Ma…ma voi…voi…”

“Ssh bambini. Io e papà siamo qui solo grazie a voi. Avete fatto bene ad usare quel potere. Però ora non piangete più, ora siamo tutti insieme.”

“Ma…ma tu e papà siete arrabbiati?” Guardo meravigliato Nessie.

“Perché dovremo essere arrabbiati amore mio?” Chiedo alla mia bambina. È la prima volta che parlo con loro da quando hanno scoperto che sono il loro papà.

“Perché abbiamo usato quel brutto potere.” Continua titubante Toty.

“No amore non siamo arrabbiati. L’avete usato per difendere i vostri genitori, siamo fieri di voi.” Dico con gli occhi che mi brillano dall’emozione.

“Papà.” Urlano e si buttano tra le mie braccia.

Ora sono felice, estremamente felice. Mi vogliono, mi vogliono come loro padre. Non sono delusi o arrabbiati con me per non esserci stato in questi anni. Li stringo al mio petto e poco dopo sento i loro respiri pesanti, si sono addormentati. Che emozione sentirsi chiamare papà.

Mi volto verso il mio angelo. Stringo anche lei e singhiozziamo.

“Ho avuto paura amore mio. Paura di perderti, non riuscivo più a lottare, non riuscivo più a far nulla, vedendo il tuo copro ridotto in pezzi. Scusa se avevo smesso di lottare, perdonami per ciò che ti ho detto quando ti ho abbandonata amore mio. Io ti amo, ti amo immensamente. Vi amo da morire. Siete tutta la mia esistenza. Perdonami amore mio, perdonami.” Singhiozzo sul suo petto, mentre lei mi accarezza i capelli.

“Ssh amore, è tutto finito. Non ho nulla da perdonarti. Ti amo anche io. Anzi scusami tu se non ti ho detto nulla dei bambini, ma non volevo che soffrissero anche loro. Scusami se ti ho mentito sulla loro storia.”

“No amore, non devi chiedermi scusa. Hai agito per il bene dei nostri bambini. Vi amo e non vi abbandonerò più. Quando ti ho lasciata, mi sono sentito morire. Non potevo e non volevo credere al fatto che tu avessi preso le mie parole, le mie scuse per vere. Non riuscivo a capire perché mi stessi credendo, dopo averti ripetuto sempre che ti amavo da morire, che eri tutto per me. Volevo che tu non mi credessi, che smascherassi le mie menzogne, volevo che scoprissi le mie bugie, ma non è andata così. Io, io non ho mai smesso di amarti, io non posso non amarti, non posso non amarvi.”

“Ora siamo insieme Edward, il resto non conta. I bambini ti adorano, certo Toty è un po’ geloso del fatto che le sue sorelle ti considerino più bello di lui, però si è beccato un secondo posto e gli sta bene.” Cerca di sdrammatizzare e stringo di più tutti e quattro al mio petto.

“Cosa…cosa significano i loro noi.” Chiedo titubante.

“Tu poi mi dirai come hai scoperto tutto, anche se non capisco come mai tu ci abbia messo così tanto tempo. Tu ed Anthony siete praticamente due gocce d’acqua a parte per il colore degli occhi. Comunque, Anthony ha il tuo secondo nome, non potevo non chiamare nostro figlio come suo padre. Inizialmente volevo chiamarlo Edward, ma poi già lui mi ricordava troppo te, se lo avessi chiamato anche Edward, il mio dolore sarebbe triplicato. Renèesme è l’unione dei nomi delle nostre mamme…” Perché ha fatto una smorfia?

“Cosa succede amore?”

“Quando ho detto a mia madre che ero incinta, mi ha detto di non farmi più sentire, che sono una sconsiderata e poco velatamente mi ha dato della sgualdrina. Però le voglio bene lo stesso anche se mi ha ferita. Comunque il suo nome completo è Renèesme, l’unione di Renèe ed Esme, Carlie, l’unione di Carlisle e Charlie, Lilian, il secondo nome di Rosalie. Infine Elisabeth Vic Mary. Una volta mi avevi detto che tua madre si chiamava Elisabeth, volevo che anche nostra figlia avesse il nome di tua madre, Vic come Victoria, sai non potrai crederci ma ci vogliamo veramente molto bene, le devo tanto, ed infine Mary, come il primo nome di Alice.” Sono senza parole, con tutto il male che le ho fatto, ha comunque avuto un pensiero per me, per noi. Non posso far altro che baciarla dolcemente.

“Ti ringrazio amore mio, non merito tutto questo amore da te. Però sono egoista e non ti lascerò andare.”

“Mi fa piacere che tu sia egoista.” Sussurra sulle mie labbra ed entrambi sorridiamo.

“Ora dimmi tu, come l’hai scoperto, anche perché Rosalie l’ha scoperto quel giorno a Volterra, ma io ho prima negato e poi le ho detto di non parlarne con nessuno. L’avrei fatto io dopo la battaglia.”

“Inizialmente credevo a ciò che mi hai detto sul tipo del bar. Sul fatto che tu abbia fatto…sesso con lui. Ero frustrato, amareggiato, arrabbiato, ma non potevo far nulla, me l’ero cercata, anche se più di una volta i miei fratelli e mio padre mi hanno dovuto bloccare per evitare di setacciare tutti i bar e uccidere colui che aveva osato sfiorarti. Ero sempre più depresso, però mi sentivo di amare questi tre piccoli angeli come fossero figli miei, inizialmente credevo che fosse dovuto al fatto che sono una parte di te, ed io amo tutto ciò che ti riguarda. Poi però il giorno in cui sei andata a parlare con i Rumeni, io e i bambini abbiamo giocato insieme. Ho osservato bene Anthony, aveva troppo cose familiari, il modo in cui si porta la mano tra i capelli, il modo in cui aggrotta le sopracciglia quando pensa, il modo in cui ride. Anche le bambine avevano questo modo di ridere molto familiare. Il dubbio è sorto anche ad Emmett, che ha giocato con noi. Da quel giorno li ho osservati bene, e più li osservavo, più notavo somiglianze come me. Tipo la camminata di Anthony, è identica alla mia. In pratica è la mia fotocopia. Inoltre il giorno in cui ho ucciso Pierre, quel villano che ha osato metterti le mani addosso, prima di venire da te, mi sono ritrovato ad origliare una conversazione interessante tra te e tuo padre. Parlavate di me e dei bambini, e lui ti ha detto di dirmi la verità e tu hai acconsentito dicendo che mi avresti detto la verità sui bambini dopo la battaglia, per evitare distrazioni. Li tutto mi è stato chiaro, i dubbi si sono dissolti ed ero così felice che mi sentivo fluttuare. Poi non ho potuto parlare con te perché è successo tutto in fretta. Questo è tutto.”

“Lo sai che è maleducazione origliare?”

“Lo so, ma con te è l’unico modo di scoprire qualcosa, dato che mi celi ancora i tuoi pensieri. Comunque mi avresti detto la verità?”

“Si, ti avrei detto tutto. Non ce la facevo più a stare lontana da te e i bambini erano diventati molto insistenti, sul fatto di voler sapere il nome del loro papà. Credo che loro l’abbiano scoperto prima di te.” Ridacchia ed io la seguo a ruota.

Dopo un po’ sentiamo che gli altri stanno rientrando, ma non ci spostiamo. La mia famiglia e gli Swan vengono da noi, ci sorridono e noi ricambiamo.

“Bentornata sorellina.”

“Grazie orso.”

Ci lasciano nuovamente soli e torniamo a guardarci negli occhi.

“Ti amo.” Sussurriamo contemporaneamente.

Il destino ci è stato amico e ci ha regalato il nostro lieto fine.

 

Donzelle, ma ciaoooo. Allora cosa ne dite di questo ultimo capitolo? Vi è piaciuto? Cosa avete pensato quando ho interrotto il pov Bella? Pensavate che non ce l’avrebbe fatta? Ma lo sapete, io sono per i lieto fine. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Lunedì posterò l’epilogo. Aspetto i vostri numerosi commenti, un bacio Mary.

Mie storie concluse:
Ballo in maschera:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=672683&i=1

La principessa e il vampiro
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=608067&i=1
Non voltarti indietro...o forse si:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=636841&i=1
Finalmente felici:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=611389&i=1
Mi sono innamorato di te:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=629341&i=1
Invito:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=605568&i=1
Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=513009&i=1
Eternità:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=588699&i=1
L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

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Capitolo 25
*** Epilogo ***


Epilogo

POV EDWARD

Esiste uomo più felice di me? Non credo proprio.

Sono qui, sul nostro grande letto bianco, con lei, il mio angelo.

Siamo stesi nudi tra le lenzuola, ci fissiamo negli occhi e l’unica cosa che leggo nei suoi è amore. Immenso, sconfinato amore. Lo stesso amore che lei legge nei miei occhi.

Non parliamo, non ci sono parole per descrivere questo momento perfetto. Per descrivere ciò che è accaduto, per tutta la notte tra di noi.

È passato un mese dal giorno in cui stavo per perderla, quella volta per sempre. Da quel giorno ci siamo conosciuti di nuovo. Dovevo conoscere la nuova Bella. La Bella donna. la Bella madre.

Se prima ero pazzamente innamorato di lei, ora lo sono follemente. Ogni giorno il mio amore per lei e per i nostri bambini cresce a dismisura.

È passato un mese e questa notte è stata nuovamente mia. È stata mia con dolcezza, con passione, con ferocia, con possessione.

Questa notte siamo stati nuovamente un unico corpo ed un’unica anima, si perché anche io ho un’anima, lei.

“A cosa stai pensando?” Mi chiede dolcemente mentre le sue mani accarezzano i miei capelli. Chiudo gli occhi e poso la testa sul suo cuore muto, ma che io sento ancora battere.

“Mi rubi la battuta?” La sua leggera risata fa tremare anche me.

“Pensavo a te, ovviamente. Penso sempre a te, ed anche ai nostri angeli. Tu hai compiuto solo miracoli.” Mi guarda confusa.

“Ora ti spiego. Da umana mi hai fatto innamorare di te. Io che sono sempre stato solo, io che sono sempre bastato a me stesso e che credevo che mai nessuna mi avrebbe amato. Ora invece non sono più solo, non mi basto più e senza il tuo amore non posso sopravvivere, non di nuovo. Hai amato un mostro, lo stesso mostro che al nostro primo incontro voleva ucciderti. Lo stesso mostro che ha messo la tua vita in pericolo, più di una volta. Aspetta fammi finire.” Cercava di interrompermi ma con un bacio l’ho zittita.

“Mi hai amato incondizionatamente, ma non hai amato solo me, anche la mia famiglia. Con te sono tornato a sperare, poi però ho rovinato tutto. Lontano da te lentamente morivo. Non riuscivo più a sopravvivere senza di te. Non ti parlo di vivere senza di te, perché tu sei la mia vita, la mia anima, la mia speranza, ma di sopravvivere, ed anche quello è impossibile senza di te. Non mi bastavano i ricordi. Più volte mi sono fatto violenza da solo per impedirmi di tornare da te e chiederti di riprendermi con me. Volevo, ma non potevo farti nuovamente rischiare la vita. So che il mio più grande errore è stato lasciarti, per non parlare di ciò che ti ho detto, non mi perdonerò mai per averti mentito in quel modo, per averti fatto credere tutte quelle cose orrende. Però non posso cancellare il passato, l’unica cosa che posso e che voglio fare è vivere eternamente al tuo fianco, insieme ai nostri bambini. E qui c’è l’altro miracolo. Quei tre splendidi bimbi che dormono nell’altra camera. Mai, mai avrei creduto in un miracolo simile. Mai avrei creduto che potessi avere dei figli, ma ancora una volta mi sono sbagliato. Con te ho sempre sbagliato, però ora cercherò di non sbagliare più amore mio. Ed arriviamo all’ultimo miracolo. Tu mi ami ancora, nonostante tutto, tu mi ami, e di questo ringrazio Dio ogni giorno. Inoltre i bambini mi hanno accettato, mi amano incondizionatamente. Dalle loro menti, mai ho percepito odio o rammarico nei miei confronti, neanche un pensiero fugace. Tu ed io siamo il centro dei loro pensieri. Non puoi immaginare come siano belli e dolci i loro pensieri. Ho sempre creduto che questo mio dono fosse una dannazione per me, ma oggi non la penso più così. Leggere le loro menti è qualcosa di unico, indescrivibile, mi emoziona tutto ciò che pensano. Certo a parte quando nei pensieri delle mie principesse ci sono quei…quei…quei due…cosi. Per il resto adoro tutto ciò che pensano. Adoro quando Nessie è indecisa se lasciare i capelli sciolti o fare le trecce. Adoro quando Lizzy passa ore ed ore a pensare a quanto siano belli i colori dell’arcobaleno. Adoro quando Toty fa pensieri poco carini quando le sue sorelle si stringono tra le braccia di quei cosi e adoro quando è geloso di me mentre ti stringo forte al mio petto.” Ridacchia felicemente. Eh si mio figlio è enormemente geloso delle sue sorelle, ma mai come è geloso di sua madre. La sua principessa. Un giorno abbiamo parlato da “uomo a uomo”.

Inizio flashback

Sento i pensieri di mio figlio e mi viene da sorridere. Mi raggiunge sul divano, dove sto leggendo un libro. I Volturi e tutti gli altri vampiri sono andati via il giorno dopo lo scontro. Bella, le bambine, le mie sorelle, mia madre e Vic sono andate a fare shopping. Mio padre e Charlie sono nello studio che parlano tra di loro. I miei fratelli e i due cosi, sono a caccia. Io e mio figlio siamo qui ed aspetto che inizi a parlare. Lascio il libro e lo faccio sedere sulle mie gambe, cercando di trattenere le risate.

“Ehi tesor…”

“Papà per favore, non chiamarmi così, sono un uomo.”

“Scusa ma la mamma ti può chiamare così ed io no?”

“La mamma è la mamma, lei può chiamarmi anche pasticcino, ma per fortuna non lo fa. Tu chiama tesoro solo le mie sorelle.”

“Scusa l’errore, allora ometto, è successo qualcosa?” Mi guarda seriamente e cerco di essere il più serio possibile, anche se mi viene da ridere. I suoi pensieri sono molto chiari.

“Si papà, dobbiamo parlare da uomo a uomo.” Detto così mi raddrizzo e con una mano mi accarezzo il mento per fargli capire che ha tutta la mia attenzione.

“Per favore non leggere i miei pensieri, devo parlare io.”

“Certo, come vuoi. Allora?”

“Arriverò subito al dunque. Mamma è la mia principessa e tu le stai un po’ troppo appiccicato. Non mi da fastidio ovviamente, sei mio padre, è logico, però ecco…prima…era solo mia…ora ci sei anche tu e…lei non mi vuole più come principe. Ora ci sei tu che fai il principe…” Inizia a singhiozzare. Il mio piccolo uomo, di soli tre anni. Lo abbraccio e gli accarezzo i capelli. Lui non si fa pregare e si tuffa tra le mie braccia. Povero piccolo, deve ancora sfogarsi per ciò che è successo quel giorno nella foresta. Le sue sorelle hanno pianto tanto e si sono riprese, lui invece è sempre stato lì a consolarle, quando credevano che noi non li vedevamo. Spesso le bimbe andavano nel bosco per piangere e lui le abbracciava strette. Io e Bella eravamo sempre dietro di loro. Non li abbiamo mai persi di vista.

“Ssh amore, mamma sta bene. Siamo qui tutti insieme, non vi lasceremo mai soli. Io vi proteggerò da tutto, ma sempre con il tuo aiuto. Pensi che non ricordi come hai difeso le tue sorelle la prima volta che ci siamo incontrati nella foresta? Pensi che non ricordi come le proteggevi quando quei vampiri cattivi stavano attaccando voi e Seth? Pensi che non ricordi come hai salvato me e la mamma? Tu sarai sempre il principe e l’eroe della mamma. Lei sarà sempre la tua principessa. Io non te la porterò mai via. Io non potrei mai allontanarmi da voi. Tu, la mamma. Nessie e Lizzy siete tutta la mia vita. Facciamo un compromesso.” Gli asciugo i lacrimoni e gli bacio la fronte mentre annuisce.

“Allora la mamma è la tua principessa e tue sei il suo principe. Mentre io sono il suo re e lei la mia regina. Va bene? Così non si offende nessuno.” Annuisce, gli piace la mia idea.

“Però, quando ci sono io, magari state meno appiccicati, ma non lo dico perché sono geloso.”

“No, amore, ovviamente lo so che non sei geloso. Cercherò di fare il possibile, te lo prometto.” Sorride raggiante.

“Bene, ora che ne dici se continuiamo le lezioni con il piano? Sempre se non hai altro da fare.”

“Amore nulla è più importante di voi. Certo che continuiamo le lezioni. A breve diventerai più bravo di me e potrai comporre tue melodie.”

“Si, così farà anche io una ninna nanna per la mamma.”

Quando le donne tornarono ci trovarono così, io e il mio ometto che suonavamo la ninna nanna che composi io per Bella.

Fine flashback

“Amore, ti sei incantato?”

“Ripensavo, al discorso da “uomo a uomo” che ho avuto con Toty.” Ride di nuovo. Quando le ho detto del nostro discorso, non ha voluto sapere cosa ci siamo detti, ha detto che erano discorsi tra padre e figlio. Io sono stato immensamente felice di ciò, non perché non le volessi dire nulla, ma era qualcosa che avremmo saputo sempre e solo, io e mio figlio, era una cosa solo nostra.

“Io invece stavo pensando alle condizioni in cui ti ho trovato la scorsa settimana quando sono tornata dalla caccia.” Questa volta ride rumorosamente, invece io mi incanto di nuovo. Potevo sembrare ridicolo, anzi sicuramente lo ero, ma le mie figlie erano felici.

Inizio flashback

Ecco, ora la casa è tutta sistemata. Abbiamo costruito una villa enorme. Ora non siamo più in sette. Siamo in quindici, tra vampiri, mezzi vampiri e lupi. La villa è enorme. Al piano terra ci sono un ampio salone, una cucina ultra moderna e due bagni. Al primo piano ci sono le camere dei genitori Cullen e dei genitori Swan, al secondo piano ci sono le camere dei miei fratelli e di Nahu e Jake, mentre l’ultimo piano è tutto nostro. Ci sono la nostra camera, un ampio salottino, una stanza per la musica, un libreria, una camera per i giochi e le camere dei bambini. Hanno una camera a testa, ma non riusciamo a separarli. La sera li mettiamo ognuno nel proprio letto, ma poi sentiamo che durante la notte si cercano e dormono tutti in un unico letto. Per fortuna tutte le camere sono dotate di letti matrimoniali. Ho finito di sistemare gli ultimi libri nella libreria quando sento i pensieri delle mie principesse. Mi cercano e capisco che vogliono giocare con me, non posso esserne più felice.

“Ehi papi.” Urlano in coro mentre con un salto mi arrivano tra le braccia. Le riempio di baci ovunque e le loro risate cristalline mi scaldano il cuore.

“Le mie bellissime principesse.” Arrossiscono, proprio come faceva la madre da umana. Sono identiche al mio amore. In loro rivedo quel cioccolato che per fortuna non è andato perso.

“Papi vuoi giocare con noi?” Dalle loro menti capisco cosa intendono per giocare ed annuisco.

“Avevamo chiesto a zio Jazz e zio Emm, ma dovevano andare a caccia.” Dice pensierosa Lizzy.

“però hanno detto che tu sei nostro padre e avresti giocato più che volentieri alla parrucchiera con noi.” Idioti, non vogliono farsi acconciare i capelli dalle mie figlie.

“Ma certo che gioco con voi.” Detto questo ci ritroviamo nella sala dei giochi e loro che iniziano a pasticciare con i miei capelli. Ridiamo tutti e tre e non mi importa degli altri che sono davanti la porta e ridono di me. Solo il mio amore mi sorride dolcemente. I miei fratelli e i cosi sono piegati in due dalle risate, ed un piano malefico si fa strada nella mia mente.

“Bambine, ora zio Emm e zio Jazz, sono tornati. Potrebbero prendere il thè con voi, così oggi non lo prendete con le bambole. Ed anche i biscotti al cioccolato che vi piacciono tanto.” Gli interessati mi fulminano con lo sguardo ma non resistono agli occhi da cucciolo che fanno le mie figlie. Malefiche. Tale padre, tali figlie.

Fine flashback

“Quel giorno le hai rese felice, ed anche io lo sono stata. Tu ci rendi felici.”

“No amore, siete voi che rendete felice me. Ed ora manca solo una cosa.” Mi alzo velocemente e infilo un paio di boxer che trovo sul pavimento. Prendo la scatolina e torno verso di lei. Bella si è seduta sul letto e con il lenzuolo copre il suo copro perfetto. Mi inginocchio davanti a lei e sgrana gli occhi.

“Amore mio, non mi perderò in lunghe dichiarazioni d’amore. Sai che ti amo follemente e so che tu mi ami follemente. Siamo stati lontani e abbiamo capito che non possiamo sopravvivere senza l’altro. Il nostro è un legame eterno, ma vorrei renderlo ufficiale davanti a Dio e agli occhi di tutti. Tutti devono sapere che sei mia, sono mia. Isabella Marie Swan mi vuoi sposare?” Se potesse sarebbe una valle di lacrime, ma inaspettatamente mi si butta tra le braccia facendomi perdere l’equilibrio, cadendo così a terra con lei cavalcioni su di me e il suo corpo esposto ai miei occhi. Ma ora l’unica cosa che mi interessa è il suo viso. Quel dolcissimo sorriso che alberga sulle sue labbra. Quelle stesse labbra che si stanno avvicinando alle mie.

“Si, amore mio, non vedo l’ora di sposarti.” Non riesco a rispondere che le mie labbra sono dolcemente impegnate dalle sue.

L’unica cosa che faccio è infilarle l’anello al dito e poi ribalto la posizione, riprendendo ciò che abbiamo iniziato stanotte.

Così è cominciata la storia del Signore e della Signora Cullen, sul pavimento della loro camera da letto.

FINE

Ehi ragazze, buongiorno. Lo so dovevo postere ieri, ma mi sono scordata che insieme alle mie amiche dovevamo organizzare una festa a sorpresa per una mia amica, ed ho contribuito anche io, per quanto il gesso me l’abbia permesso. Allora siamo arrivate alle fine della storia. Non ho parole per ringraziarvi di tutto il sostegno e le belle parole che avete avuto di volta in volta per me. Ringrazio calorosamente tutte coloro che hanno lasciate recensioni ai vari capitoli, grazie di cuore. Ringrazio tutte coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le ricordate e le preferite. Non mi dilungo oltre, solo un altro grazie per tutto. ora credo che mi prenderò una breve pausa, forse, anche perché sto scrivendo una storia su Rob e vorrei concentrarmi un po’ su quella. Ma tornerò presto, molto presto, anzi credo proprio che tornerò dopo Pasqua. Inoltre vi faccio anticipatamente gli auguri per Pasqua, mi raccomando mangiate tante uova di cioccolato, come farò io, così diventeremo tutte ciccia e brufoli. Spero che lascerete un commento anche per questo capitolo. A presto, un bacio Mary.

Mie storie concluse:
Ballo in maschera:

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La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
 
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La mia pericolosa cantante:
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Eternità:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

  

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