Couple - A braccietto van su per la stradin di RBlaine (/viewuser.php?uid=73182)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Felicità ***
Capitolo 2: *** Modi di essere ***
Capitolo 1 *** Felicità ***
[ Ho deciso di fare una raccolta su House dopo aver visto l'ultima
puntata della settima stagione. Ogni capitolo trattera di una
particolare coppia, non solo dal punto di vista "romantico". Potrebbe
essere una coppia di amici, di nemici, di conoscenti e così
via. Ah, saranno tutte drabble o flash-fic (più o meno).
Voglio essere sincera: ho poco tempo e sono incostante; però
prometto che mi impegnerò a pubblicare regolarmente - il
più possibile.
Apro la serie con il protagonista e la Cuddy. Non ne sono
soddisfattissima (la prossima è venuta meglio), ma nemmeno
troppo abbattuta.
A voi. Ah, e per favore, lasciate un commento. Non è
carinissimo leggere e andar via come se non fosse successo niente.
Lasciate un impronta di voi, e verrete ricordati nei secoli dei...
Okay, basta.]
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Felicità
Essere felici non era una cosa semplice.
Prima di tutto, occorreva riuscire
ad esserlo. Come, quando, per merito di chi... ma sopratutto come;
domande che occupavano un sacco di tempo ed energie utili per altre
cose. Curare i pazienti, per esempio. O trovare un modo efficace per
soffocare la gatta di Wilson.
Poi bisognava mantersi
così. Stare attenti a ciò che fi faceva,
sforzarsi di
cambiare, assecondare richieste assurde. Era dannatamente irritante e
anche immorale: come poteva la Cuddy costringere l'uomo che amava a
diventare qualcun altro? Che razza di despota!
E in più, la felicità esigeva anche dei
sacrifici.
Guardare i propri pazienti dell'ultimo mese morire uno ad uno, salvo
qualche eccezione; vedere i propri successi di medico diminuire con
costanza, anche se in modo appena percettibile; osservare la propria
libertà e il proprio cinismo sfumare in qualcosa di meno
estremo, meno House.
Ecco in che cosa si era trasformato. In Gregory. Un dottore
appena al di sopra della mediocrità, che
assisteva a più morti di quante fossero suo diritto.
Ma, dopotutto, era stata una sua scelta. Aveva puntato sulla
felicità. La felicità che a detta di tutti si
meritava -
e alla fine aveva cominciato a crederci anche lui.
In fondo lo diceva da sempre: l'egoismo era una delle sue
più grandi qualità.
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Capitolo 2 *** Modi di essere ***
E via con la seconda xD Sono particolarmente ispirata oggi, si. Bene,
questo capitolo può essere interpretata come meglio si
crede. Io ho buttato qua e là qualche accenno, ma Foreman e
Taub possono essere tranquillamente una gran coppia di amici. Una coppia di inquilini. Come
preferite, insomma.
A voi.
Modi di essere
Foreman non amava particolarmente le persone goffe. Reputava una vera e
propria tortura guardarle incespicare su ostacoli inesistenti e
concetti astrusi, ma le sopportava e cercava di aiutarle. Nel
possibile, ovvio. Quando questo non toglieva tempo a qualche altra
attività decisamente più piacevole.
Ad ogni modo, solitamente riusciva ad andare d'accordo con la maggior
parte della gente - se con d'accordo s'intende tenere una conversazione
pacifica ed educatamente generica; sempre che questa gente stesse alla
larga dalla sua vita privata, non cercasse in alcun modo di invadere il
suo spazio personale e non lo annoiasse con richieste insensate o
piagnistei continui.
O almeno, questo era quello che aveva sempre creduto.
- Eric? Hai voglia di maionese, stasera? Potrei preparla, sai, sono un
asso in cucina. Beh, ovviamente non devi contare quella volta in cui ho
cucinato quella roba e poi siamo stati male per due giorni. Forse era
meglio se non te lo ricordavo, vero? Già, beh, comunque
è passato un bel po' di tempo, voglio dire, magari hai
rimosso la... -
Foreman sospirò pesantemente, rassegnato. Ormai erano mesi
che quella storia andava avanti; se non c'era riuscito fino a quel
momento, probabilmente non avrebbe mai più buttato fuori
Taub dal suo appartamento.
Un momento. Eric? Da
quand'è che aveva preso a chiamarlo Eric?
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