Hawaiian Life

di Smocchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Salvi per un pelo ***
Capitolo 2: *** S.O.S: Ritorno a casa? ***
Capitolo 3: *** Are you...? ***
Capitolo 4: *** Ritorni sgraditi ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Salvi per un pelo ***


PROLOGO

Pov Heather

Stavo nuotando insieme agli altri per sfuggire dai grossi massi infuocati. Accidenti a Chris! Se non avesse scelto come sfida di farci buttare dei manichini con la testa di ananas nel vulcano non saremo qui.

Nonostante fossi in pericolo di lasciarci la pelle avevo in mente una sola cosa. Il milione di dollari. Averlo avuto in mano per quei pochi secondi mi ha reso la donna più felice del mondo ma...averli persi per colpa di Zeke? La cosa peggiore del mondo.

Un vero schifo.

- Forza ragazzi nuotate! - esclamava quel conduttore narcisista,comodo lui sulla sua barca insieme a Chef -Mc Lane voglio i miei soldi - sbraitai mentre sentivo l'acqua salata del mare venirmi in gola.

Chris alzò un sopracciglio - Mi dispiace ma non è possibile e lo sai bene -

- Lo sai bene un corno! -

- Allora non so cosa dirti -

- I... -

- Zitta Heather e nuota! -

Leshawna, la ragazza che per tre stagione non ha fatto altro che odiarmi e ha tentato di uccidermi (mi ha cavato un dente) mi stava dicendo di nuotare? Avrebbe potuto benissimo affogarmi.

- Duncan,Gwen giuro che se vi acchiappo fate una brutta fine-

- Quando deciderai di lasciarci in pace? -

-Quando avrò la mia vendetta! -

- Sogna principessa -

Duncan e Courtney battibeccavano dietro di me mentre Gwen non sembrava minimamente interessata,forse era questo che il punk amava di lei. Non intromettersi nelle sue discussioni, cosa che Courtney faceva sempre.

-Cos'è?- domandò improvvisamente Lindsay indicando qualcosa davanti a noi

- Sembra un Yot! - si aggregò Beth

- è lo Yot Mc Lane - annunciò Chris - Pensavate non avessi chiamato i soccorsi eh? -

- Lo hai chiamato solo perchè sei in pericolo anche tu! - lo zittii, non gliene importava nulla delle nostre vite - Fammi indovinare, noi siamo 27 mentre tu sei unico ed inimitabile? - 26 - disse lui guardandosi le unghie peggio di un'affemminato

- Non sai più nemmeno contare? -

- Rinfrescati la memoria -.

Lo guardai stranita mentre cercavo di nuotare ancora anche se allo stremo, 24 eravamo in tutto sull'isola più Sierra, Blaneley e...- Alejandro - soffocai il suo nome

- Per colpa tua, mia cara, non è riuscito a salvarsi dall'eruzione -

- Cos...? -

- Ragazzi salite! - un uomo alto e biondo preparò la scaletta per farci salire sullo yot di Chris, tutti si erano precipitati immediatamente mentre io guardavo verso l'isola ormai coperta dal rosso della lava - Il mio...Al? -

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Capitolo 2
*** S.O.S: Ritorno a casa? ***


Capitolo 1

Pov Gwen

- Questa...- domandai guardandomi intorno - Perchè siamo fermi su questa spiaggia? -

- Mi dispiace ma non è possibile portarvi a casa,dovrete aspettare l'arrivo dei vostri genitori - Chris non sembrava affatto preoccupato nonostante fossimo in un'isola sperduta - Perfetto - si perfetto un bel cavolo, non potevo credere che poco prima stavo per morire in mondovisione! Non avevo la minima intenzione di partecipare di nuovo a questo reality, piuttosto preferivo starmene a casa a morire di noia sui libri di scuola.

- Hey piccola pensa tutto questo positivamente, abbiamo ancora del tempo da passare assieme - gli occhi verde acqua di Duncan avevano catturato i miei, sicuramente era l'unica persona che poteva tenermi su il morale in una situazione del genere - Già -.

Quel piccolo momento di "felicità" venne interrotto improvvisamente da due sguardi, quello furioso di Courtney e quello attonito di Trent, erano molto diversi tra loro ma entrambi mi facevano sentire una merda. Perchè io sono una merda,mi sono lasciata schiavizzare dai miei sentimenti e ancora adesso sono sotto il loro controllo. Niente di ciò che io e Duncan avevamo fatto era giusto eppure... - Scusami Kyle dov'è l'hotel in cui alloggeremo? - con estrema facilità potei capire che la persona che aveva appena parlato era Lindsay,possibile che in tre stagioni ancora non si ricordi il nome di Chris?

- Dietro quella serie di palme vi aspetterà un villaggio dove sarete liberi di fare ciò che volete, ormai il reality è finito no? -, liberi, ha detto veramente liberi? Oddio quando l'ha detto mi stavo per mettere quasi a piangere. Ho detto quasi.

- Scusami, serie di palme? Qui è una foresta! - ribattè Courtney

- Beh vedrete di arrivarci entro stasera, io intanto ho il GPS - mostrò con fierezza l'aggeggio per poi sparire con Chef in mezzo alla boscaglia. Bastardo di un conduttore.

- E ora? - chiese Leshawna

- Che ne dite di formare un grande gruppo così da trovare tutti insieme il villaggio? - Beth propose la sua idea che non fu accolta per niente bene

- Esser una grande famiglia? Ma vatti a fare un giro - grugnì Courtney, sempre la solita scorbutica di sempre, a volte riesce ad esser peggio di me su queste cose. Rettifico. è peggio di me in queste cose.

- Team E-Scope alla riscossa! - proclamò Izzy prendendo sotto braccio la testa di Eva e di Noah.

- Beth, Tyler da adesso in poi voi farete parte della squadra dell'ammiraglio Lindsay sua beltà ok? -

- Nulla in contrario - dissero all'unisono, finito il reality o no la mania delle squadre non era passata a nessuno di noi compresa la sottoscritta.

- Gwen? - Duncan aveva allungato verso di me il suo braccio, probabilmente era un gesto che mi incitava a seguirlo ma...- Prometto che me ne starò buono - intervenne subito facendo quel sorriso sghembo che tanto amavo, ok non avrei mai potuto dirgli di no. Stupide emozioni!

Mentre mi stavo dirigendo verso di lui non potei fare a meno di notare Heather sulla soglia del mare, aveva lo sguardo assente, lo sguardo perso nel blu dell'acqua, non l'avevo vista mai in quello stato quasi malinconico. Oddio non stavo credendo a ciò che stavo per fare - Ehy Heather ti va di aggiungerti a noi? - oh mio dio, oh mio dio, oh mio dio l'avevo fatto sul serio, avevo chiesto alla mia peggior nemica di venire in avanscoperta con me!

- Cosa?! - Duncan era incredulo quasi quanto me - Sicura di sentirti bene?! -

- Benissimo - rispondo ancora una volta senza pensarci, la mia scelta aveva i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Il lato positivo era che Duncan non avrebbe provato a stuprarmi nel bosco ( non che lui lo faccia mai però so quanto è perverso) il lato negativo è che lei si potrebbe riprendere da quel trans e cominciare a rompere le palle come ogni volta.

Heather inclina la testa verso di me, vederla sorridermi faceva un così strano effetto - La proposta è ancora valida? -.

Storsi le labbra blu opaco, so che poi me ne pentirò ma comunque provare non costa nulla - Si -. Quella parola mi fece sentire così male. Mi sembrava come se avessi infranto una promessa fatta molto tempo prima. O forse...era solo una mia impressione?

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Capitolo 3
*** Are you...? ***


A/N: Ringrazio tutti per le recensioni avute finora, siete fantastici! Mi scuso per l’enorme ritardo!

Pov Noah

- Sapete che quando avevo 10 anni uno squalo sbranò mia nonna in piscina? In fondo ero contenta quella brutta vecchiaccia continuava a dire che ero pazza ma non è vero insomma a voi vi sembro pazza? – Izzy continuava con le sue storie da almeno un’ora e del villaggio (se esisteva veramente) non c’era traccia, come potrò sopportare ancora il suo chiacchiericcio insopportabile?

- Capitan Caleido prima di tutto vorrei dirvi che non credo che gli squali nuotino in piscina, secondo che lei non è pazza…è ancora peggio e terzo sto morendo di fame! – Eva era abbastanza furibonda ma nonostante tutto non riusciva a torcere un capello alla rossa, si poteva capire, Izzy era l’unica persona che aveva simpatia per quel mas…quella donna.

- Lo squalo in questione è il mio amico “sharky” ed è uno squalo d’acqua dolce – evidenziò lei

- Ma l’acqua della piscina ha il cloro – ribatto io alzando gli occhi al cielo

- Beh fa lo stesso ora abbiamo altro a cui pensare! – esclamò lei

- Abbracciare un albero? –

- Zitto mi sta parlando! –

Sapevo che tenere una conversazione con lei era una causa persa, come parlare ad un extra-terrestre e questo lo avevo capito sin dall’inizio.

- Ehi Eva che stai facendo? – domando mentre si continua a guardare attorno - Sto fiutando qualcosa, state fermi qua torno subito – cominciò a correre in mezzo alla boscaglia lasciandomi solo come un cane…ah no…c’è anche Izzy.

Bene si prospettano dei stupendi momenti a sentire quella pazza, folle, maniaca…forte, determinata, bellis…Oddio ma che cavolo di pensieri avevo in testa? Ricordati che è la ex ragazza di Owen!

- E allora? – domandava una vocina della mia mente – Ex e sottolineo ex! Fatti avanti! -

- No! – esclamai portandomi una mano tra i capelli,accidenti a questi pensieri rincorrenti, nemmeno in TDWT ero riuscito a farli tacere, ero bravo a nascondere i miei sentimenti ma nella mia testa c’era il casino più totale.

- Noah che hai? – Izzy si trovava a pochi centimetri di distanza dal mio viso e mi scrutava con quei sui bellissimi occhi verdi.

Arrosii violentemente – N-n-nulla! –, la rossa ciondolò la testa avanti e indietro, deve aver capito il mio disagio, perché proprio a me? Che ha di speciale? – Non ho niente – ripeto con più calma

- Perché non ti credo? - si allontana leggermente incrociando le braccia - Falla tua! – la vocina della mia mente ricominciò a farsi sentire – Hai tutto da guadagnarci – e se dovesse andare male? Chi lo vorrebbe mai un topo da biblioteca come me?

- Senti volevo chiederti una cosa…- Izzy si fece improvvisamente seria, giuro sembrava quasi una persona con piene facoltà mentali – Io…- l’atmosfera si era fatta elettrica, lei stringeva i pugni come se avesse paura ed io stavo sudando come una fontana, forse…voleva stare insieme a me? Chiedere queste cose ad una persona però era compito di un uomo e io sono un uomo, non volevo esser umiliato e scambiato per una femminuccia in quel modo – T-te lo chiedo io per primo! – esclamo incerto

- Cosa? – chiede lei confusa

- Quello che vuoi chiedermi – dicevo cercando di rilassare i nervi, un respiro profondo e vedrai che andrà tutto bene o almeno speravo

- Non puoi – afferma lei

- Certo che posso! –

- No che non puoi! –

- Ti dico di si! –

- Come puoi chiedere a me se sono gay?! –

- Io posso per…-

Gay…Lei voleva chiedermi se ero…GAY?!?

- Aspetta..era questo che volevi..chiedermi?! -

- Certo - sghignazzò lei - Ora però vorrei una risposta concreta..lo sei o no? -

Ero distrutto. Completamente. Tutte le mie speranze e tutti miei sogni si erano frantumati.

In tanti e piccoli pezzettini.

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Capitolo 4
*** Ritorni sgraditi ***


Una leggera brezza fredda si spanse per tutto il campo.
La ragazza rabbrividì appena,forse non era il momento giusto per farsi un bagno in piscina.
Prese la maglietta che era riposta sullo sdraio e se la mise sopra il costume azzurro cielo,perchè sentiva uno strano senso di inquietudine?
Rigirò una ciocca di capelli immergendosi nei suoi pensieri che vennero ben presto interrotti da una voce straziante.
- Skye! - urlò la persona che stava davanti a lei, la rossa alzò il viso e davanti a lei si ritrovò la sua amica Charlotte con un espressione alquanto strana
- Che vuoi? - sbottò portandosi le mani ai fianchi - Ero impegnata -
- Ho una notizia buona ed una cattiva - disse immediatamente continuando a saltallare avanti e indietro - Quale vuoi sapere per prima? -
La ragazza alzò gli occhi al cielo, non gliene importava un fico secco di entrambe però sapeva di non poter sfuggire, la bionda l'avrebbe fermata ad ogni costo - Boh...dimmi quella che vuoi-
- Allora – si schiarì la voce – quella buona è che finalmente io e John siamo ufficialmente fidanzati – a quelle parole sul suo viso comparve un sorriso a 36 denti, la rossa rimase impassibile a quella rivelazione, a lei quel Josh non era mai andato a genio.
- Beh? – domandò – Tutto qui? –
Charlotte grugnì – Potresti provare un po’ di felicità per me, non ti pare? –
Skye sbuffò – Evviva! La mia amica sta con quello! Yuppi! – in quelle parole non c’era un minimo di entusiasmo, per lo meno c’aveva provato e l’amica apprezzò questo gesto.
- La notizia cattiva non ti piacerà affatto –
- Si chiama cattiva per qualcosa, avanti spara, tanto non può andare peggio di così –
- Vedi – deglutì – Tuo padre è appena approdato sull’isola e sta venendo qui all’hotel –
La rossa spalancò gli occhi – Cosa??? Ma…Non è possibile! Fino a qualche giorno fa era alle Hawaii, non può…- strinse i pugni e i denti, non poteva esser vero e non voleva che lo fosse, quell’uomo per lui non è mai stato un padre, era semplicemente uno sconosciuto che non aveva mai passato del tempo con la sua unica figlia. Nella sua vita esisteva solo lui.
- Un’eruzione vulcanica – specificò Charlotte  - Il suo yot l’ha portato qua, nel giro di pochi minuti dovrebbe esser qui…a meno che non si sia perso nella boscaglia –
- Maledizione,non poteva morirci? – si morse un labbro  – Sarebbe stato meglio –
- Capisco la tua rabbia ma…- non finì la frase che l’amica le rivolse uno sguardo gelido,forse era meglio che se ne restasse in silenzio.
- Se lo trovi digli che non ci sono – proferì cominciando ad incamminarsi verso l’hotel
- E che intenzioni avresti? – domandò parandosi davanti alla rossa un’al
tra volta
- Semplice, vado in camera mia…preparo i bagagli e me ne torno a casa –


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- è solo una mia impressione oppure quello è l'hotel? - domandò il moro sforzando la sua vista, mannaggia agli alberi che continuavano a confenderlo.
La ragazza che era rimasta poco più indietro si avvicinò a lui guardando nella stessa direzione - Credo proprio di si, siamo sulla buona strada! - esclamò entusiasta - Tutto grazie al mio grande senso dell'orientamento -
Il suo compagno alzò un sopracciglio, ripensava a qualche ora prima quando grazie all'ex CIT stavano per finire in un enorme burrone oppure quando si erano trovati davanti ad un esercito di api infuriate e...lasciò perdere quei pensieri tanto sapeva che controbattere non serviva a nulla.
- Posso domandarti una cosa? - chiese la castana 
- Certo -
- Perchè sei venuto con me? insomma...io ti ho sempre reputato uno sfigato eppure...-
- Guarda, a me non importa niente, solo non volevo vederti sola e...boh, credo sia stato istintivo - si grattò la testa - Non mi è ben chiaro -
Courtney incrociò le braccia - Se sei venuto con me per pietà puoi anche andartene -
Il ragazzo sospirò - Non è per pietà fidati, comunque dobbiamo stare a discutere su una cosa così stupida?  -
Scosse la testa - Certo che no, comunque la cosa che volevo chiederti è un'altra -
Il moro non capì se era una sorta di terzo grado ma comunque annuì senza farsi troppe domande
- Perchè non hai lottato per riavere indietro Gwen? -
Trent rimase interdetto a quella sua domanda improvvisa, già...perchè non aveva fatto nulla? Forse perchè gli bastava che lei fosse felice? No, in fondo lui sapeva che se lo avesse fatto di certo le cose tra i due sarebbero peggiorate sempre più - Se lo facessi le possibilità di riaverla sarebbero pari a zero, io aspetto che il destino faccia il suo corso, dovresti farlo anche tu sai? -
- Non sai quante volte me lo sono detto,ma ogni volta che li vedo assieme...non riesco a trattenermi, quella stupida gotica la vorrei uccidere e anche Duncan se per questo - disse sconfortata - Il fatto è che per quanto mi sforzi lui non riuscirà mai ad essermi indifferente,è stato un punto importante della mia vita,mi ha fatto uscire da quella stupida scatola in cui mi sono rinchiusa per 16 anni -
- Non credere che io non abbia degli istinti omicidi per quel punk, sono semplicemente bravo a mantenere la calma - dichiarò - Non so se sia positivo o negativo -
- Se non lo sai tu - la castana abbozzò un sorriso 
- Forza! - esclamò - Se stiamo ancora un po' a parlare fa prima a diventare sera, andiamo -
Si sistemò un ciocca di capelli - Certo, però forse è meglio che fai tu da guida -
- Cosa? - domandò incredulo, gli stava cedendo le redini? LEI?!
- Stavo scherzando - gli passò davanti con aria di superiorità, con l'aria della solita Courtney  vendicativa e che non si lasciava mettere i piedi in testa da nessuno - Datti una mossa -
A Trent scappò una piccola risata che venne notata immediatamente dalla ragazza - Che hai da ridere? -
- Io? nulla - si ricompose immediatamente, per tutto il tragitto le camminò dietro non spiccicando una parola.
"Bah" pensò ancora un po' suscettibile "Forse potremo anche diventare amici"

A/N: Si,ho capito che forse è meglio che scriva in terza persona, secondo il mio modesto parere mi viene meglio ma poi sarete voi a giudicare :)

Scusate tanto se non ho aggiornato per un bel po' di tempo ^^"

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


- Sei sicura che stiamo andando dalla parte giusta? - domandò per l'ennesima volta il Geek spingendo la carozzina, non riusciva ancora a capacitarsi di come quel aggeggio poteva essersi salvato. 
La ragazza continuava a tichettare con forza sulla tastiera - Certo! Con Google Maps non ci si può sbagliare - fece un sorriso - Tra un decina di minuti saremo sul posto -
Cody sospirava, da quando Sierra aveva avuto quell'incidente il giorno del suo compleanno sembrava essersi tranquillizzata, il primo motivo era sicuramente che non poteva muovere la gambe e ciò non le poteva permettere di soffocarlo nei suoi abbracci, arrampicarsi in una soffitta per spiarlo e...insomma,stargli appiccicato 24 ore su 24.- Chissà dove sono gli altri - sussurrò guardandosi attorno, quel fitto bosco gli sapeva tanto da labirinto, come il labirinto in cui si trovava sin dalla prima stagione...il labirinto che portava direttamente al cuore della ragazza che amava e che ama tutt'ora "Gwen" pensò sognando ad occhi aperti...amava i suoi flebili capelli neri e verde acqua scuro, i suoi occhioni neri, il suo sguardo assassino, la sua dolce pelle bianca...
La ragazza nel frattempo aveva lo sguardo verso lo schermo e da lì scorgeva lo sguardo perso del castano, era consapevole che stava pensando a quella stupida gotica, solo a lei riservava sguardi così...belli." Non posso sopportarlo, non posso sopportarlo, non posso sopportarlo " si ripeteva in testa mordendosi il labbro inferiore " Che avrà di speciale quella lì? è soltanto una ruba fidanzati! Ma io non sarò come Courtney,io Sierra Obonsawin non permetterò a quella di sottrarmi il MIO Cody" .La determinazione si leggeva bene sul suo volto, non aveva mai avuto amici ma di loro non ne aveva mai avuto bisogno, i suoi genitori erano morti in un incidente quando era una bambina, aveva sua nonna e con lei stava bene...però aveva bisogno di qualcosa in più e quel qualcosa in più era lui, ne era più che certa.
- Sierra hai una faccia che fa paura - disse il ragazzo risvegliandola dai suoi pensieri - Mi puoi dire che cavolo dice di fare quello stupido aggeggio? -
- S-STUPIDO AGGEGGIO? - domandò stizzita come non mai, se c'era una cosa che non potevi insultarle (Oltre a Cody) era il suo computer-pizza - Questo "stupido aggeggio" contiene tutti i miei 16 blog di cui 8 sono dedicati tutti a te con 3158 fans scatenate che ti vorrebbero incontrare! Se avessi perso questo pc che fine avrebbero fatto???? Loro senza la presidente del tuo fan club sarebbero perse -
Cody in tutte quelle parole si era perso però una cosa gli era rimasta impressa "Fans scatenate che vorrebbero incontrarti", in quel momento si immaginò un branco si Sierre scatenate che lo inseguivano, gli vennero i brividi - No ti prego! Me ne basta già una! -
Sierra si tranquillizzò per poi squittire a sua volta, era come se avesse detto che fra tutte lui preferiva lei, questo bastava per metterla di buon umore 
- Adesso puoi rispondere alla mia domanda lasciandomi per favore il braccio? -
La ragazza non se ne era nemmeno accorta, era presa dalla felicità - Ah si - guardò verso lo schermo - Secondo i dati...- si bloccò per un istante per poi fare un sorrisone enorme - Laggiù! Dopo quegli alberi saremo arrivati -Il castano prese ben in saldo la carrozzina e cominciò a spingerla con tutta la forza che aveva in corpo - Andiamo allora! Non ci vedo più dalla fame! - aveva già la saliva che gli scendeva dalla bocca.
La fanatica chiuse il computer e lo nascose dietro la sua schiena - Forza allora! - esclamò a sua volta, forse quella era la prima volta che entrambi andavano d'accordo su qualcosa. 

Ma ciò...sarebbe durato?


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- Ehm spiegami una cosa - disse il biondo incorciando le braccia - Che ci fa questo qui? -
Bridgette sorrise al suo animale "domestico" che aveva curato quando era stata spedita in Siberia - Oh Bruno, sentivi la mancanza della mamma non è vero? -
- Grwl! -  quest'ultimo fece un sorriso e cominciò a leccare in faccia della surfista
Geoff non era d'accordo, quel coso (Come lo chiamava lui) non gli permetteva  di avvicinarsi alla sua Bridg, non voleva ammetterlo ma era geloso di quell'orso - E dai piccola, non siamo stati nemmeno un secondo da quando è arrivato...lui! -
Bruno si girò verso il festaiolo e dirignò i denti alzando una zampa pronto a graffiarlo in faccia, la bionda si piazzò davanti a lui e lo sgridò - No, non si fa, questo ragazzo è importante per me chiaro? -
L'orso fece subito a cuccia e la guardò tristemente, come se stesse per mettersi a piangere. Bridgette diede una piccola carezzina sul muso - Bravo così ti voglio -
Geoff si rialzò in piedi e appena potè guardò l'animale con uno sguardo gelido, come se gli avesse lanciato una sfida - Stai bene tesoro? - la bionda si girò verso il suo ragazzo un po' preoccupata - Non ti ha fatto nulla vero? -
Il biondo si sistemò il cappello da cowboy e poi abbozzò un sorriso - Ceeeerto! - esclamò - Però non mi sta bene che ogni volta che cerco di avvicinarmi a te quel coso - disse alludendo a Bruno - Cerca di ammazzarmi -
- è solo un po' geloso della mamma - appoggiò una mano sulla sua guancia - E tu sei geloso? -
- Chi io? Di quell'animale? Ma per favore -
Bridgette alzò un sopracciglio - Sicuro? -
Il festiolo delgutì - Va bene un po' si, insomma dai più attenzioni a lui che a me -
La ragazza fece gli occhi da cucciolo - Ma tu lo sai di esser il mio bel patatino, non potrei mai rimpiazzarti -
- Oh la mia piccola Shmoopy shmu - 
Si scambiarono un tenero bacio, entrambi sentirono una scossa elettrica pervadergli il corpo, loro due erano l'unica che coppia che nonostante gli ostcoli (Alejandro) erano riusciti a superare le avversità. Si consideravano molto fortunati.
Bridgette passò una mano tra i capelli del biondo mentre l'altro gli cingeva i fianchi attirandola sempre più verso di sè, erano come due calamite che non potevano stare lontane per nulla al mondo e questo si era dimostrato in TDWT. Dopo che avevano fatto pace il loro rapporto era diventato ancora più forte.
- Allora,vogliamo trovarlo questo hotel? - domandò la bionda sorridendo
- Ma che cosa ci importa? Tanto ormai saremo a buon punto -
- A dir la verità...siamo ancora al punto di partenza - fece notare
Geoff si grattò la testa - Davvero? Beh...- si guardò un attimo intorno finchè non gli si accese una lampadina (Cosa che capita ogni morte di papa xD Nd Me) - Possiamo usare lui! - indicò l'orso che lo guardò con aria interrogativa
- è una grande idea tesoro! - esclamò entusiasta, si avvicinò all'animale e gli accarezzò il pelo - Senti Bruno, non è che mi daresti un passaggio  sulla tua groppa? -
- Gwrl! - annuì con immensa felicità
- E anche un passaggio a lui - disse indicando il festaiolo
L'orso si fece meno allegro di prima ma fece intendere a Bridgette che accettava quello che gli aveva chiesto.
Geoff, da gran cavaliere, prese in braccio la bionda e la posò sul dorso dell'animale e poi si unì a lei con un salto.
- Partiamo! - esclamò agitando il cappello per aria
L'orso lo squadrò subito facendogli capire che non accettava ordini da lui - Puoi partire per favore Bruno? -  la surfista risistemò le cose facendolo incamminare verso la foresta
- Io non lo sopporterò mai questo - sbuffò
Bridgette rise tra sè e sè, quei due avevano un comportamento così diverso però un po' ci sperava che riuscissero a comprendersi un giorno "Sogna Bridgette,sogna" pensò per ultimo.

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