Sognare fa male

di ChubbyGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Il primo volo ***
Capitolo 2: *** Maybe?!?!?! ***
Capitolo 3: *** Il giro turistico ***



Capitolo 1
*** Prologo: Il primo volo ***


Bella :DD Primo capitolo della mia nuova storia, non penso sia male...
Comincio con il dire che questa fan fiction è frutto di molti
sogni fatti, riadattati, modificati e chi più ne ha più ne metta :DD
Dedico questa Fic ai miei amici dei quali nomi non sono stati
resi fittizzi perchè sembrava più reale :DDDDD (non è vero non mi andava
di inventarne altri ^^)
Sono:
Maka_Soul, a cui devo l'ispirazione di ALCUNE parti.
Lazi... VABBè GIORGIA perchè sennò mi avrebbe chiesto di metterla ._.
Giordy_Gi perchè mi va :DD
E naturalmente ai protagonisti ragazzi che ovviamente non sanno
di questa ficcina ^///^
Vabbè ora basta, ciao ciao ^^

 


1. Prologo: Il primo volo


 «Ragazzi forza!! Portate i bagagli! Giorgia avanti!! Ma... Alongi che ci hai messo in quella valigia????» sbraitò la prof d'Inglese. Giorgia affianco a me sbuffò e si giustificò con un soffocato «Roba da mangiare...» Io, Sara e Giordano la prendemmo in giro ridendo e trascinando le nostre borse, pregando che non fossero troppo pesanti.
Avete regione, forse è meglio che vi spieghi la situazione. La nostra professoressa d'Inglese, quest'anno, ha organizzato un viaggio-studio in Scozia, e ,dopo aver costretto i miei carissimi genitori (che ora mi sorridevano alle spalle commossi) a farmi partire, ero lì alle 7 di mattina ad imbarcare i bagagli.
Era la prima volta che volavo, ma non avevo alcuna paura. Mentre facevamo la fila mia madre piagnucolò le solite raccomandazioni del genere "chiamami appena arrivi" "mammamia quanto ci mancherai" e blablabla a cui io rispondevo con un "Sì ma'..." e qualche sorriso forzato. Solo alle 8 riuscii ad uscire dalla coltre di genitori nella fase del "Ma-quanto-sei-cresciuta-ma-come-sei-bella". Quanti di loro pensavano davvero quelle cose? Personalmente io non sono mai stata particolarmente attenta a me stessa, e ,quando ci ho provato, ho realizzato che era troppo impegnativo. Tuttosommato, però, non credo di potermi definire brutta. Diciamo che sono una di quelle che non si apprezzano molto ecco. Una di quelle acqua e sapone che se si mettono anche un filo di trocco e il vestito giusto tutti si rendono conto di non averle mai giardate sotto un "determinato" aspetto. Se fosse per me, infatti, non dovrebbero neanche esistere gli specchi, così nessuno potrebbe giudicare nessuno, essendo inconsapevole del proprio aspetto. Lo so. Queste sono frasi da tipiche ragazze che non hanno mai avuto un fidanzato, non sono mai state baciate e che odiano le popolari. Sapete, penso che sia la mia descrizione. Esatto, mai stata fidanzata, cioè sfigata. Che ci posso fare io se per tutti i ragazzi che ho incontrato e che mi sono piaciuti sono sempre stata SOLO la migliore amica?
Questi pensieri mi rendono sempre un po' triste, ma cavolo, Andrea! Hai solo 14 anni! Hai tutta la vita ancora!
«Andy, Andy?!?! Ma mi ascolti??»
«Eh?» Rinvenii dai miei pensieri confusa.
«Hai sentito che ti ho detto?? Guarda quel ragazzo lì!! Cavolo ma è identico a... A Fungo!!!!» cinguettò Sara attaccandosi al mio braccio.
«Cavolo è uguale!» Confermò Giordy. Il mio sguardo saettò tra l'ammasso di ragazzi.
«Dove..?»
«Ahahahahah ci sei cascata ancora!!» disse Giorgia piegandosi in due dalle risate.
«Non puoi capire la tua faccia Ahahahahah sarebbe da farci un quadro» disse Ciucci (alias Giordano, ehi è il suo cognome, non pensate male)
«Ah. Ah. Ah. Ma che spiritosoni che siete». Tenni il muso per un po', ma non resistei e scoppiai a ridere anch'io.
Ah già, non vi ho detto chi è Fungo!! Be' in realtà si chiama Giovanni, ma Fungo è il nostro nome in codice (quella del fungo è una lunga storia e non sto qui a raccontarvela) ed è un nostro compano di classe, nonchè il ragazzo che mi piace attualmente, ma credo che questo si fosse intuito.
Mentre ridevamo a crepapelle ignorando gli sguardi straniti degli estranei, la voce all'altoparlate annunciò il nostro volo. Quando realizzai (era pure ora) che per un pomeriggio intero sarei rimasta su quell'areo a me sconosciuto ero già nella corsia d'imbarco. Ero paralizzata, diedi i miei documenti quasi in catalessi. Perchè ero così terrorizzata? non mi era mai successo prima cavolo! Probabilmente il mio look era simile a quello di un pescepalla anoressico, i miei capelli erano elettrici e il mio sguardo era perso nel vuoto: perfetto...
«Ehi rilassati, io volo almeno una volta all'anno, e mai una turbolenza» disse la voce rassicurante di un ragazzo alle mie spalle. Mi voltai sorridendo al mio sconosciuto salvatore, ma non vidi nessuno.
Stavo quasi per credere di essere diventata pazza quando un altro ragazzo ansimò: «Lo so... E tu sei consapevole che così mi stresso ancora di più, vero???» Una risata. Ok, non stava dicendo a me.
Mi girai velocemente sperando con tutto il cuore che non mi avesse visto. Che ti aspettavi Andrea, che un principe azzuro ti portasse in braccio sull'aero? Scendi delle nuvole per una volta...
Comunque, anche se quella rassicurazione non era rivolta a me (e che quella non era proprio una rassicurazione) mi sentivo molto meglio.
«Oi Andy, aspettaci, ci mettiamo vicini dai!!» mi chiamarono Sara e Giordano. «
Ehi, pure io eh!» gridò Giorgia con sua solita esuberanza raggiungedoci goffamente. Così cominciammo a chiacchierare e a ridacchiare mentre salivamo.
Ero sicurissima che mi sarei divertita tantissimo, che Edimburgo mi avrebbe fatto vivere nuove esperienze e magari conoscere qualche ragazzo carino: il mio primo volo sarebbe andato benissimo. 
Comunque ero certa che tutto questo sarebbe stato indimenticabile e che quando, due settimane dopo, sarei tornata, avrei di nuovo incotrato Fungo e ciò mi rendeva felice prima di qualunque cosa.
Saliti a bordo, però, tutto era già cambiato, anche se ancora non ne sapevo nulla.








Grazie di aver letto se avete letto e grazie per aver recensito
se avete recensito :DDDD
Alla prossimaa :DD

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Capitolo 2
*** Maybe?!?!?! ***


Welàà :DD (come me ne sono uscita non lo so ._.)
Già il secondo capitolo mi stupisco di me stessa D:
Grazie 1000 1000 1000 a  Mileycita che ha recensito per prima ^^
A Giorgia che ha recensito ._.
A Giordy che fremeva per questo capitolo :DD
A Sara che ha letto dall'iPod
E a tutti quelli che hanno letto silenziosamente la mia ff ^^

Chub



2. Maybe?!?!?!





Saliti a bordo cercammo i posti più belli e ci prendemmo un'intera fila: stavamo per partire!!
Giorgia si appostò immediatamente sul sedile del finestrino tirando fuori una delle tante "malattie immaginarie" che usava sempre come scusanti. Non provammo neanche a ribattere: sarebbe stato tutto inutile, ormai lo sapevamo. Perciò posammo gli zaini e ci rilassammo per un momento.
«Ehm ragazze... Sapete io... Vorrei...» disse Ciucci alludendo con un sorriso a qualche fila indietro.
«Ma certo giovane Romeo, vai dalla tua Giulietta» lo presi in giro e, mentre si alzava, io e Sara gli assestammo una bella pacca amichevole sul sedere. Sì giro con un'aria di finta arrabbiatura e si avviò verso il sedile di Giulia, nostra compagna di classe anche lei.
«Eh... I bambini cresco in fretta vero cara»
«Eh già...» dicemmo io e Sara imitando delle vecchiette su una panchina che osservano il proprio nipotino avere la prima cottarella. Ridemmo e ci innoltrammo nelle nostre solite strampalate discussioni, mentre le hostess davano le nozioni sulla sicurezza.
Precisamente quando gli altoparlanti intimarono a tutti i passeggeri di sedersi ai propri posti un ragazzo spuntò di corsa dal nulla e si mise alla disperata ricerca di un posto.
«Ehi, posso mettermi qui?? È occupato?» ci disse.
«Nono, è libero» gli sorrisi io. Mentre prendeva posto di fianco a me, Sara cominciò a punzecchiarmi con il gomito, gesto che voleva dire "Guardalo un po', vedi se è carino!". Mi voltai e lo guardai bene. Feci spallucce, gesto che significava "Mh... Niente di che".
«E vabbè, ma che te lo dico a fare, tanto per te c'è solo Giovanni..» disse lei roteando gli occhi.
«Ehi!! Ti ricordo che anche per te c'è solo Gia...»
«Shhhhh! Ma sei scema!!!» digrignò tra i denti imbarazzata.
«Ecco vedi??» le sorrisi con aria di vittoria, poi le diedi un bacio sulla guancia.
«Comunque giuro che in queste due settimane trovo qualcun'altro... Non ce la faccio più con quello... Guarda: se quando saliamo sull'aereo di ritorno non ho mantenuto la promessa dammi uno schiaffo, ok?» mi guardò decisa. Esitai, sapendo che non sarebbe servito a niente, ma accettai e promisi a mia volta che sarebbe stato un bello schiaffone.
Quando l'areo cominciò ad avanzare mi illuminai e giardai fuori dal finestrino: che figata, stavo volando!!
Ero eccitatissima, non più impaurita: ecco questo era un atteggiamento da me.
«È la prima volta che voli?» «Che?» mi voltai verso il ragazzo che mi aveva parlato: mi ero completamente dimentaicata di lui!!
«Ah, sì.. Perchè si nota tanto?» gli sorrisi imabarazzata.
«Bè anche io la prima volta che ho volato avevo la tua stessa espressione, ora che ci sono abituato un po' di quell'entusiasmo è passato...» disse pittusto malinconico.
Poi collegai: era il tizio che mi aveva rassicurata (be' diciamo così) prima!
«E come mai voli spesso?»
«Sai, mia madre ama viaggiare, perciò mi trascina sempre con lei, ma tuttosommato non mi dispiace» sbaglio o aveva un sorrisetto malizioso sulle labbra mentre giocherellava con il suo iPhone? Feci finta di nulla.
«Wow, dev'essere bello! Pensa che i miei li ho dovuti quasi costringere per farmi partire..»
«Mha.. Se lo dici tu...» mi sorrise.... Ehy Andy, avrà almeno 18 anni, ma a che vai a pensare!! Però non era proprio niente male... Aveva gli occhi color nocciola e i capelli castani, non si direbbe magro, ma era... Come spiegarlo... Era muscoloso e altissimo, sembrava che con un abbraccio ti avesse potuto proteggere da qualsiasi cosa. Era rassicurante ecco. Vestiva con dei jeans larghi e un semplice giacchetto viola.
«Ah» ... "Ah"?? Cosa cavolo voleva dire "Ah"... Lo sentii trattenere una risata.
«Ehi! Che ti ridi?» feci leggermente offesa.
«No niente: sei simpatica» e cominciai anch'io a ridere con lui, come se ci conoscessimo da anni.
Divenni improvvisamente rossa in volto: di solito non facevo mai amicizia così facilmente, anzi, diciamo che non so tanto fare amicizia, poi aggiungiamoci anche le mie solite figure di... Ma con quel ragazzo anche se era un po' impertinente, parlare mi era venuto spontaneo, e, quando me ne accorsi mi irriggidii e troncai il discorso così. Lo so, non lo dite: sono una frana.
Poco dopo arrivò quel suo amico di prima che lo chiamò a sedersi vicino a lui.
«Eccomi arrivo! Ciao, piacere di averti conosciuta! Mi dispiace che non ci rivedremo più» mi sorrise: Andy, avevi fatto colpo??? Si alzò e corse verso il suo amico ridendo a crepapelle (chissà perchè).
Io non so nemmeno se gli risposi, imbalsamata com'ero. Ero trmendamente dispiaciuta perchè probabilmente ci era rimasto male, era stato così dolce... ma è da sempre che sono così estremamente timida, odio anch'io questa parte del mio carattere...

«Aò Andy! Guarda che dobbiamo scendere, eh!» Mi ero addormentata durante il mio prmo volo?? Sono sempre la solita... Mi girai verso il posto di fianco a me, vuoto.
Svogliatamente e indolenzita mi alzai, presi il bagaglio a mano e mi feci trascinare dalla folla che scendeva dall'aereo. "Mannaggia Andrea, un ragazzo simpatico ti ha rivolto la parola, andava tutto bene e te come al solito sai fare solo figiracce... E poi come lo riincontri ora?" mi ritrovai a pensare... Ma che mi saltava in mente?!?! Io avevo Fungo! Ah.. Fungo... Sospirai: ero proprio cotta.
«Ragazzi! Da questa parte dai, il nostro pullmino sta arrivando!» ci chiamò la prof. Cercai speranzosa quel giubotto viola tra le altre folle, ma niente: volatilizzato di nuovo. Poteva essere che la mia mente malata si era sognata tutto? No, mi dissi che non era possibile e stavo per chiedere conferma a Sara, quando Giordano raggiante ci venne incontro.
«Waaaa mi sono divertito troppo!»
«Ehi, ma quando ti decidi a dirglielo? Io te l'ho detto che Giulia è un po' tonta e le cose non le capisce al volo...» lo punzecchiai.
«Lo soooo!! Ma c'era anche LUI» con quel lui intendeva Davide, il ragazzo che piaceva a Giulia «Mica potevo dirglielo!!»
«Eh, caro Ciucci... Ti sei scelto un bel rivale, eh?»
«Cattivaaa»
«Io tifo per Davide» disse Sara.
«Ok basta mi sono offeso» scherzò, e con questa frase d'effetto salimmo sul pullman: mi ero già completamente dimentcata di quel ragazzo, meglio così.
«Andrè! I posti in fondo sono liberi! Andiamo a quelli dai!!» disse Giorgia e in men che non si dica Mi stava trascinando dietro.
Stavo per sedermi ma all'improvviso lo rividi, era seduto al sedile dietro al mio, accanto alla professoressa. Alzò lo sguardo.
«Ehi» fece con un sorriso sghembo.
«Ehi!» risposi come una deficiente. Lui cominciò a ridere e io feci una faccia un po' offesa. La professoressa si voltò
«Ah, vi conoscete? Ricccardo, lei è una mia alunna, quella che parlava bene inglese ricordi? Andrea, questo è Riccardo, mio figlio» e ricominciò a dialogare con alcuni stranieri ai posti dietro.
Lui ghignò sotto i baffi, si mise le cuffiette e chiuse gli occhi, senza togliersi quel sorrisetto dalle labbra.
«Lo sapevi?!?!» gli chiesi spalancando gli occhi. Giurerei di avergli sentito sussurrare un evasivo "maybe". Mi sedetti al mio posto.
"Ma che scema che sono stataaa!! E io che ci sono pure cascata, che deficiente quel Riccardo!" eppure mentre pensavo questo non potei trattenere una risata: quanto posso essere stupida.
Mi girai un momento a guardarlo "penso che andremo d'accordo, sì".





Grazie di nuovo per aver letto e mi faremme moltissimo
piacere se lasciassi una recensione per sapere cosa ne pensi :)
Ciao ciao, smack ^^
*va a mangiale lo yogurt con pezzetti di nocciola* °w°

Chub


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Capitolo 3
*** Il giro turistico ***


Ebbene sì, se vi siete chiesti se ero  morta...
Forse lo ero -.-
Ultimamente i casini si sono accumulati e non ho retto ç__ç
comunque eccoci qua, con un bel capitolo
palloso... Vi giuro che il prossimo arriva presto ed è
molto meglio...
Grazie a tutti e non faccio i nomi perchè ho sonno :DD

 


3. Il giro turistico



L'andata era passata: ora il mio unico pensiero era accaparrarsi la stanza migliore. Io Sara Giordano e Giorgia cominciammo dal pullman a progettare le tattiche più assurde per ritrovarci tutti vicini di stanze. Arrivati al college, però, dimenticammo tutto il resto e pensammo solo all'estrema bellezza del paesaggio che avevamo davanti. Avete presente le università per secchioni ricchi di Londra?? Ecco: uguale. A pensare a quanto avevamo pagato quel viaggio mi sentii una ladra. «Attenta che ti potrebbe cadere la mascella!!» Mi girai verso Riccardo e chiusi la bocca. «Ehi guarda che tu mi devi delle scuse sai?» lo sfidai scherzosa.
«Scuse? Non so proprio di che parli» e a quel punto alzò le mani a mo' di finta innocenza.
«Sisi, fai il finto tonto... Tanto prima o poi te la faccio pagare capito, signor-figlio-della-mia-prof-d'inglese-con-il-senso-dell'umorismo»
«Sono pronto in qualsiasi momento» ghignò.
«Mmh, fai poco lo spiritoso... Qualcosa di bello lo trovo stai attento»
«Andrea!! Stanno dando le chiavi delle stanze muoviti!!» si sbracciò Ciucci.
«Sì eccomi!!» urlai di rimando «e tra noi non è finita è!»
«Ehi ma guarda, parla quella che si è fatta fregare da me!» mi rispose.
Risposi al suo ghigno e raggiunsi i miei compagni. «Allora? Novità sulle camere??»
«Se non ti sbrigavi ce ne andavamo! Ma si può sapere che cavolo stavi facendo? Comunque eccola, la tua è la numero cinque, siamo io, Giordano, Giulia, Giorgia e te in fila» mi spiegò Sara.
«ok, gli altri?»
«Sì ecco nel nostro corridoio ci sono anche Davide affianco alla tua, Simone e Sebastian dopo di lui, e poi quelli degli altri gruppi penso...»
«bene! Possiamo andare subito?» chiesi, e Sara mi stava quasi per rispondere quando mi ritrovai di nuovo Riccardo alle spalle che si allungò per ritirare la propria chiave. «Si vede proprio che non hai mai viaggiato donna! Prima si fa il giro turistico scema!»
«ehi!! Piano con le parole! Che è tutta 'sta confidenza?» gli dissi.
«Ehi Andy chi è?» mi chiese Sara.
«Ah scusate, non ve l'ho presentato lui è..» ma Riccardo non mi fece nemmeno finire la frase.
«Piacere sono Dio» disse seriamente mettendo avanti una mano in una posa profetica.
«ecco sì, stavo dicendo» continuai «Lui è Riccardo, il figlio un po’ scemo della prof... Un po' tanto»
«Guarda che potrei fulminarti se solo lo volessi sai?»
«Sisi bravo, ok ora vai» lo spinsi via amichevolmente, anche se con difficoltà a causa della sua forza.
«Ma Andy, da quanto lo conosci quello?» mi chiese Sara ridendo.
«dall'aereo, perchè?»
«Caspita, sembrate così amici...» disse Giordano.
«Si, avete ragione, è molto socievole, ho fatto amicizia con lui da subito»
«Simpatico.. » commentò Ciucci.
«Già...» aggiunse Sara.
«Per me è un cesso e un demente» disse Giorgia con le sue solite frasi con cui vuole sempre smontare tutto e tutti, ma la maggior parte delle volte, dopo un po', cambia completamente idea.
«Ehi, ma non è che ti piace?» mi chiese languida Sara ignorandola.
«Macchè!! Io ho già Giova! » “però ora che ci penso, è il genere fratello che vorrei… ecco diciamo che è il mio fratellone… Ma Andy che cavolo pensi lo conosci da un pomeriggio…”.
Ritornando a noi, ero incredibilmente eccitata, mi sembrava tutto un sogno, ma quando intravidi dei ragazzi che ci venivano incontro con una maglietta gialla mi caddero le ginocchia: erano arrivati gli animatori. Mi sentii morire: solo in quel momento realizzai che ero stanca morta...
 «Hello guys!! I'm Iain» si presentò uno di loro. «Ok ora faremo un breve giro turistico del college per evitare che vi perdiate sin dal primo giorno» disse in inglese. Molti non afferrarono ciò che disse perciò ci fu una risposta poco entusiasmata. «Ma prima... Vi spiego bene le regole. Allora, fate attenzione. Questo» tirò fuori da una tasca una card «è la vostra vita qui al collage. Questo pass vi servirà per fare tutto, mangiare, andare in camera entrare in ascensore... Perciò se lo perderete... Meglio che non lo perdiate» parlava accompagnandosi con grandi gesti che lo rendevano estremamente buffo.
«Aweooooo!!» gridò ad un certo punto un altro ragazzo, anche lui animatore, da una finestra. Tutti ci girammo e lo guardammo come se fosse un demente.
«Aweeeeeoooooo!» rispose Iain. Probabilmente si aspettava che facessimo qualcosa anche noi, perché aveva un sorriso ebete in faccia mentre ci guardava. Tra la folla di ragazzi si sparse una risata confusa. «Quello è Ali!! Ragazzi, su anche voi! É il nostro saluto!!» ci esortò l'animatore. Ci guardammo straniti, poi sentimmo un voce che per prima gridò e tutti la seguimmo. «Aweeeeeoooooooo!!!» ridemmo a crepapelle: certo che gli scozzesi non sono normali! Dopo circa 5 minuti di cavolate di questo genere ci riprendemmo. «Ricordate che se anche solo si rompe, si spezza, la card è inutilizzabile. Tutto chiaro? Dopo ve le distribuiremo e potrete andare su...»
Qualcosa mi sfuggiva. «Ma come, Sara! Non le avevamo già prese le chiavi??»
«Le chiavi che vi abbiamo appena consegnato sono quelle degli armadietti della palestra, delusi, eh??» disse Iain come se mi avesse sentito. Guardai storto Sara e Giordano.
«Non guardare me ha fatto tutto Giorgia» si discolpò Sara.
«Mi sembrava che mi fosse sfuggito qualcosa in quello che aveva detto» si giustificò lei con un sorriso a 32 denti.
«Bene! Alle vostre spalle ci sono i vari blocchi con le camere, voi vi trovate nel blocco C. Ok seguitemi!» Iain prese uno skateboard dal nulla (???) e cominciò ad avanzare. «vedete, questa è la palestra, la porta affianco è della discoteca e di fronte c'è l'entrata per la mensa.» ci spiegò lui mentre faceva strane acrobazie con lo skate, accompagnandole con qualche "Wooah" o "Whooo". Entrammo e ci riscaldammo un po'. Pensavamo che Iain avrebbe tolto lo skate board una volta entrati, ma continuò imperterrito. Prima di arrivare alla mensa c'era la sala computer (che ovviamente non potevamo utilizzare). Quando scendemmo le scale un uomo si avvicinò ad Iain e gli intimò di mettere via lo skate. Lui obbedì e gli fece una linguaccia alle spalle. «Va beeeene! Il giro turistico è terminato!! Ora potete andare a cambiarvi, troverete Ali davanti alla porta a darvi le card: la cena è alle 7, mi raccomando!» non sembrava avesse tanta voglia di dare spiegazioni, probabilmente aveva fretta di uscire per poter utilizzare di nuovo lo skate.
 «Alle 7?? Abbiamo solo due ore??» si lamentò Sara mentre ci incamminavamo.
«Alle 7?? Ancora due ore?? » Disse quasi all’unisono Giorgia.
«A giò, ma sempre a mangiare pensi?? » Disse Ciucci.
«Problemi??»
«Ehi, un momento… se le chiavi non erano quelle lì, adesso come stiamo in camera???» domandai.
Ci squadrammo a vicenda e corremmo all’entrata del nostro blocco, per farci consegnare le carte.
«Mmmh… Io ho la 303» disse Giordy prendendo la card.
«Io e Sara 305 e 306» fece Giorgia.
«Ti prego fa che io abbia la 304, ti prego!!» voltai la mia carta… 308.
«Ehi, e allora chi ha la 304??»
«Ce l’ho io la 304» ci voltammo tutti insieme.
«Ah, meno male! Riccardo! Pensa se era uno dell’altro gruppo. Su dammela» dissi.
«Mmmh.. e perché dovrei??»
Lo squadrai con gli occhi da matta «Perché sì! Eddai, poi stai pure vicino ai quei dementi degli amici nostri, vi troverete bene insieme!!»
Mise una dito sul mento facendo finta di ragionarci su «Forse» e sgattaiolò via… Era una sfida??
Bè poteva essere grande e grosso, ma nessuno mi aveva mai battuto nella corsa. Mi lanciai all’impazzata verso di lui: ok diciamo che non era male, ma io ero indubbiamente superiore. Ruscì però a farmi venire il fiatone…
«Hai 20 anni e fai giochetti da ragazzino come questi??» gli chiesi porgendogli la 308 mentre la 304 era già nella tasca dei miei pantaloni.
«Ehi ehi, frena, io ho 18 anni!»
«Oh, bè. Allora sei un bimbo!!» dissi sarcasticamente. «Te lo dico io ti troverai bene con quelli della classe mia, ciao ciao!» raggiunsi gli altri. 18 anni, 4 anni di differenza… sospirai involontariamente “magari fosse davvero il mio fratellone, chissà perché ne ho sempre voluto uno identico a lui… Vabbè va…”.
«Allora andiamo in camera?!?!» fremette Sara.
Passammo la card nella serratura del portone ed entrammo tutti insieme.





Notte a tutti (se lo state leggendo di giorno non leggete qui D:)
Byeeee ^^
P.s.: Iain si legge Ian.... Perchè l'ho detto?? ._.


Chub

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