Gli incubi di Minerva

di S_marti_es
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli incubi di Minerva ***
Capitolo 2: *** La breve e triste storia di Mr. Highpole ***
Capitolo 3: *** Il nuovo potere dell'incubo ***



Capitolo 1
*** Gli incubi di Minerva ***


 

DISCLAIMER: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della straordinaria J. K. Rowling;  questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 

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Gli incubi di Minerva


A molti sembrerà una cavolata…in realtà lo è davvero, ma l’idea mi è venuta e ha promesso di andarsene dalla mia testa solo se trascritta sul computer.
Beh…ha mantenuto la promessa, ma ormai la storia era scritta e mi sembrava un peccato lasciarla lì, sola e abbandonata a se stessa…
Per farla in breve, spero vi piaccia e dateci pure dentro con le critiche!!! XD
Il punto di vista è quello della protagonista, che è la professoressa McGrannit. Si svolge il primo anno di scuola di James Sirius Potter, il primogenito di Harry e Ginny.
Bene, la pianto di rompere e vi lascio alla lettura…

 

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Me ne stavo tranquillamente seduta sulla mia poltrona di preside, al centro del tavolo degli insegnanti, a tenere sott’occhio la Sala Grande durante lo smistamento, quando sentii qualcosa che nemmeno nei miei incubi più oscuri ero arrivata ad immaginare.
“James Sirius Potter”
Di solito non sono una persona con troppi pregiudizi, ma quel nome…
…quei nomi…
…e quel cognome…
…tutti insieme…
…in una stessa persona…
Ebbene sì, non ce la feci a trattenermi.
Urlai.
Forte.
Fu una reazione spontanea, un riflesso istintivo. Mai avevo avuto paura quanto in quel momento. Improvvisamente mi erano tornati alla mente quei due: mi avevano fatto dannare più di tutti gli altri studenti di Hogwarts messi insieme (ad eccezione forse dei gemelli Weasley…)
…James Potter e Sirius Black.
I due studenti che, se uniti, avrebbero potuto fare saltare in aria la scuola.
All’epoca in cui quei due demoni erano ancora ad Hogwarts vigeva una regola fondamentale tra gli insegnanti: MAI farli ritrovare nella stessa stanza; sempre, sempre e irrevocabilmente dividerli durante le punizioni, oppure Merlino solo sa cosa sarebbe potuto accadere…
… e ora i loro due spiriti condividevano lo stesso corpo. Era decisamente troppo!!!
Notai che tutti nella Sala Grande mi stavano fissando, perciò cercai di darmi un giusto contegno.
“Prosegua pure con la lista, mi perdoni professor Paciock” dissi a Neville che mi fissava impensierito.
Mi massaggiai le tempie ripetendomi di calmarmi mentre “James Sirius Potter” finiva a Grifondoro dopo che il cappello lo aveva appena sfiorato.
Beh, come poteva essere altrimenti?
“Calmati” mi ripetevo “Guarda il lato positivo…In fondo questo significa che dovrai tenere sotto controllo un solo studente e non due… “
E stava persino funzionando.
Mi stavo addirittura convincendo che avrei potuto anche sopravvivere all’anno scolastico, quando il nome che mi giunse all’orecchio fu davvero troppo per la mia età.
“Weasley, Fred”
“Grifondoro”
D’accordo, è ufficiale, qualcuno lassù vuole che lo raggiunga al più presto. E non faccio nomi.

 

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No, ok, in realtà mi immagino la McGrannit come sinceramente affezionata a James e Sirius (e anche a Fred e George), nonostante tutto quello che le hanno combinato durante i loro anni scolastici…
E’ solo che il pensiero di lei che si ritrova i suoi incubi tornati a scuola mi affascinava troppo!!!
Come avrete già capito Fred Weasley è, naturalmente, il figlio di George e Angelina.
Ho semplicemente ritenuto divertente (per noi) e mortalmente spaventoso per la McGrannit ritrovarsi con James Sirius Potter (ovvero un concentrato di James Potter senior e Sirius Black) e Fred Weasley II (che avrebbe mooooooolto in comune con il carattere del padre e dell’omonimo zio)

 

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Capitolo 2
*** La breve e triste storia di Mr. Highpole ***


 

DISCLAIMER: Questi personaggi non mi appartengono (tranne quel cretino di Mr. Highpole), ma sono proprietà della straordinaria J. K. Rowling;  questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 

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Come mai agli studenti del primo anno è vietato portare un manico di scopa personale ad Hogwarts?
E’ forse successo qualcosa di spiacevole in passato, nella scuola?
Un incidente? Un guaio?
La risposta è: sì, è accaduto un increscioso episodio…
…Qualcosa che Minerva McGrannit ricorda ancora oggi, a tanti anni di distanza…

 

 

Era una fresca giornata di maggio, di quelle che ti fanno decisamente ritrovare il buon umore, con il cielo terso e un sole caldo e splendente.
Una donna dall’aspetto inflessibile, con un paio di occhiali squadrati e i capelli raccolti in un pratico chignon, era tranquillamente seduta ad una scrivania, assorta nella scrittura di una lettera.
In quel momento, stava giusto intingendo nuovamente l’elegante piuma nel calamaio per inserire un dettaglio:


Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.

Bene.
Aveva finito di scrivere le informazioni principali per il nuovo alunno.
Eppure…
Stava scordando di scrivere qualcosa?
Aveva la strana sensazione di stare dimenticando un’indicazione, qualcosa di fondamentale…
Ma certo!
Come aveva fatto a scordare qualcosa di tanto importante!
Intinse velocemente la piuma nel calamaio e aggiunse un’ultima frase:

SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON E’ CONSENTITO L’USO DI MANICI DI SCOPA PERSONALI

Dopotutto…
Non avrebbe mai e poi mai voluto ripetere quell’esperienza…
Nonostante la giornata fosse più che mite, un brivido le percorse la schiena nel ricordare quell’avvenimento…

Era il mese di settembre, lo ricordava bene, l’anno era il 1971 e frotte di nuovi studenti del primo anno, vivaci e ansiosi, avevano invaso Hogwarts.

Ricordava ancora l’enorme difficoltà di quell’estate per il Preside nello scegliere un nuovo insegnante di volo.

 

Mr. Highpole, infine, era stato selezionato per il ruolo.

“Un giovane professore appassionato e dinamico”, così glielo aveva descritto Silente pochi giorni prima dell’inizio di settembre…

Se solo allora avesse saputo! Se solo avesse potuto immaginare quello che sarebbe potuto accadere!

 

Ma, d’altronde, lei non era certo un’esperta in arti divinatorie, e mai avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe successo con l’arrivo di quei due…

 

Non sapeva per certo come erano andate le cose: aveva seguito soltanto la prima lezione del nuovo professore che si era dimostrato valido, anche se, a parere suo, un po’ troppo presuntuoso.

In seguito le giunsero alcune voci, secondo cui Mr. Highpole si prendeva gioco degli alunni in difficoltà, andando molto spesso sul pesante.

 

Decise quindi, anche sotto richiesta del preside, di intervenire.

 

Così quel pomeriggio, in cui, si disse in seguito, il suo intuito aveva molto probabilmente deciso di andarsene in vacanza all’estero, si recò nella radura in cui si tenevano le lezioni di volo.

 

Era poco distante dal luogo in questione quando vide delle ragazzine correre nella sua direzione.

 

-Professoressa! Professoressa McGrannit!-

La raggiunsero e, confusamente, iniziarono a spiegarsi

-Il professor Highpole…-

-…con Potter e Black…-

-…c’è stata una gara…-

 

La povera Minerva capì davvero poco, ma quando recepì la parola “Professore” seguita dall’inquietante frase “Si è schiantato non so bene come e non si rialza più da terra”, intuì che doveva intervenire rapidamente.

 

La questione non fu mai capita del tutto.

Si seppe che Mr. Highpole aveva preso di mira un certo Peter Minus del primo anno, che non doveva avere un particolare talento nel volare.

Due altri alunni, Potter e Black di Grifondoro, avevano provocato il professore fino a coinvolgerlo in una gara di velocità, ognuno con il proprio manico di scopa.

 

Da lì a come si fosse arrivati con il professore finito a scopa all’aria, con un trauma psicologico considerevole e la volontà assoluta di non insegnare mai più in quella classe, beh…la povera McGrannit non lo seppe mai con certezza.

 

Fu così deciso che gli alunni del primo anno non dovessero utilizzare scope personali, ma solo quelle limitate in velocità fornite dalla scuola.

 

Minerva McGrannit ritornò con un sospiro al presente.
Si massaggiò le tempie e poi aprì lentamente il secondo cassetto della scrivania, quello in cui conservava la corrispondenza formale.

Estrasse un breve rotolo di pergamena e lo rilesse per l’ennesima volta.

 

Mia cara professoressa McGrannit,

Come ogni anno mi tocca deludere le sue aspettative.
Purtroppo il caro Mr. Highpole è ancora ricoverato nel nostro reparto, anche se, e lo dico con la massima soddisfazione, ultimamente sembra si stia riprendendo pienamente. O almeno non cerca più di fuggire dalla stanza ogni volta che sente le parole “Hogwarts”, “manico di scopa” o “malandrino” (di quest’ultima non abbiamo ancora capito la causa a dire il vero…).

La ammiro per la diligenza nel tenersi informata sul suo ex-collega, dopo tanto tempo dall’incidente che gli è accaduto.

Ricambi i saluti del professor Silente, per favore.

Cordialmente,

Richard Apstein, primario del reparto di psichiatria del San Mungo

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Capitolo 3
*** Il nuovo potere dell'incubo ***




DISCLAIMER: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della straordinaria J. K. Rowling;  questa storia (o, meglio, questa enorme cavolata) è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 
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“Non ci potrà più fermare adesso…”

Una voce minacciosa alle sue spalle annunciò l’inizio dell’incubo.

Si voltò e vide un ghigno stampato sul viso della persona che aveva di fronte.

Sospirò.

Lui aveva ragione.

Non sarebbe più stata in grado di fermarlo. Non dopo che era riuscito ad avere tra le mani quel nuovo potere…

“Quasi quasi mi dispiace per lei…” aggiunse di nuovo la figura “Non deve essere facile sentirsi così impotenti”

Una risata, simile a un latrato, la spaventò a tal punto che i capelli le si sarebbero rizzati in testa se non fossero stati, come sempre, legati in un severo chignon.

Vide una seconda figura affiancare la prima, la stessa espressione ghignante, lo stesso sguardo raggelante.

“Ramoso, lascia stare la povera Minerva… Abbiamo altro di cui occuparci adesso…”

Lo sguardo di entrambe le persone che aveva di fronte corse allo scintillante distintivo che il primo dei due portava al petto.
La “povera Minerva”, quasi istintivamente, fece altrettanto, fissando con orrore la parola Caposcuola, che riusciva a risplendere nonostante la scarsità di luce presente nella stanza.

Le serviva un’arma. O non sarebbe sopravvissuta a lungo.

Il suo cervello si mise in moto in cerca di una soluzione, mentre le due figure avanzavano minacciose nella sua direzione.

“Pensa, pensa!” si ripeteva ansiosamente, mentre i due si avvicinavano sempre di più.

“Dovranno pur avere un punto debole, almeno uno dei due…”

Era nel panico.

I suoi occhi si muovevano in cerca di qualcosa che potesse salvarla.

Le sembrava di essere spacciata…

Quando, all’improvviso, il suo sguardo si posò sulle tende del suo ufficio: un tessuto rosso scuro con piccole decorazioni verde intenso…

E di colpo la soluzione venne.

“Riddikulus!”

Si udì uno schiocco e dal fumo prodotto dalla bacchetta della professoressa si formò una figura.

“Potter! Che diavolo stai combinando? Muoviti, abbiamo un turno di ronda stasera!”

La prima figura parve trasfigurarsi istantaneamente: uno sguardo ebete e un sorriso presero il posto del ghigno malandrino, mentre il ragazzo si passava una mano tra i capelli già disordinati rispondendo:
“Arrivo Evans!”

La seconda figura nel frattempo sembrava scioccata e se ne stava a bocca aperta a guardare la trasformazione del suo compare.

Nel frattempo Minerva McGrannit, ormai rilassata, rideva silenziosamente.

Anche per quell’anno, si disse, sarebbe riuscita ad evitare la fine di Hogwarts.

E, forse, ci sarebbe stato anche il tempo di divertirsi un po’.

 

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Una cosa velocissima:
Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno commentato questa storia e in particolare a queste 3 persone:

Glenn: Grazie mille, davvero ^^… Spero che questa nuova cavolata non ti dispiaccia troppo =)
Chia:  Accontentata! Il nuovo capitolo è arrivato e spero di non aver fatto un buco nell’acqua =)
Charme: Ooooh, ma..ma..dai!! Così mi fai arrossire ^^ Grazie e spero di non deludere le tue aspettative con questo nuovo capitoletto/cavolata-assurda  =D 

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