IL FUTURO DEI TITANS di shinzui (/viewuser.php?uid=34949)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. RICORDI ***
Capitolo 2: *** 2. Brutte notizie ***
Capitolo 3: *** 3. Pronti...a voi! ***
Capitolo 4: *** Arrivano i rinforzi... ***
Capitolo 5: *** Ritorno alla Bat-caverna ***
Capitolo 6: *** Un po' di tregua! ***
Capitolo 7: *** Si ricomincia. In guardia! ***
Capitolo 8: *** Incidenti ***
Capitolo 1 *** 1. RICORDI ***
Il futuro dei titans
1. Ricordi
L'alba cominciava ad illuminare le strade e le case di Gotham city,
Dick Grayson (alias Robin) era steso sul suo letto con gli occhi fissi
sul soffitto ripensando a quella sera di quattro anni fa, se la
ricordava perfettamente come se fosse stato ieri, aveva deciso come
ogni anno di sparire per un giorno o due per andare a visitare le tombe
dei suoi genitori a Gotham city per l’anniversario della loro morte;
nessuno dei suoi compagni, e nemmeno Stella, sapevano cosa facesse in
quei due giorni di assenza, a dire il vero i suoi amici non sapevano
neanche che lui fosse orfano, ma quella volta fu la volta che se ne
dovette andare, Batman lo stava venendo a prendere quando dietro di lui
sentì una risata…era il Joker; tenneva in una mano un telecomando e
nell’altra una video cassetta. Il Joker sostituì la videocassetta della
telecamera sul tetto con quella che aveva in mano, poi premette il
tasto del telecomando che aveva nell’altra mano e dietro il Joker Robin
vide un enorme esplosione che colpì Jump city, per fortuna l’esplosione
si estese per pochi isolati, ma chi sa quante vittime…
Senza pensarci due volte Robin si scagliò contro Joker, ma quest’ultmo
estrasse la pistola e gli sparò alla spalla ferendolo gravemente…non
fece caso al dolore, si rialzò e si scagliò nuovamente contro Joker che
parò il suo attacco e gli tirò un brusco colpo alla ferita che però
stavolta Robin cadde in ginocchio con gli occhi sbarratti (ovviamente
indossava la maschera) guardò Joker e vide che aveva una bomba in mano,
Robin cercò di reagire, ma Joker gli assesto un colpo alla nuca che gli
fece perdere i sensi. Si ricordò di essersi svegliato steso in un
letto, fuori era ancora buio, la testa gli doleva, girò la testa e vide
che seduto di fianco a lui c’era Bruce Wayne che al suo risveglio gli
raccontò che dopo che lui fosse svenuto mise una bomba a tempo sul
tetto della torre dei Teen Titans e che lui lo salvò appena in tempo,
ma che non era riuscito a scoprire cos ci fosse in quel filmato; Robin
era rimasto svenuto per due giorni e si continuava a chiedere cosa ci
fosse all’interno del filmato…Pochi giorni dopo arrivò il giornale con
un titolo in prima pagina che fece sobbalzare Dick : “ Robin è
ricercato dai Teen Titans” con di seguito un lungo articolo dove lo
incolpavano di pluriomicidio e di tentato omicidio; in quel momento
Dick intuì cosa conteneva i filmato di Joker e il suo uore si colmò di
rabbia, ma non verso Joker, ma verso i suoi compagni che credevano che
lui fosse capace di fare una cosa del genere.
A quei ricordi Dick si chiese cosa sarebbe successo se non fosse
svenuto, se fosse riuscito a fermare il Joker; ma mentre navigava trai
suoi pensieri venne destato da un richiamo: - Signorino Dick è ora di
alzarsi, la colazione è pronta e il signor Bruce desidera parlarvi.-
disse Alfred, e come risposta Dick si limitò a dire: - Arrivo subito!-
continuando a pensare a cosa sarebbe successo se le cose si fossero
svolte in un altro modo.
Eccoci alla fine del primo capitolo…scusate se è un po' corto, ma
prometto che gli altri sarnno più lunghi...cmq spero vi sia piaciuto…
mi raccomando recesite.
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Capitolo 2 *** 2. Brutte notizie ***
Il futuro dei titans
2. Brutte
notizie
Qualche giorno prima a
Jump city…
Stella si stava dirigendo
verso la sua stanza, da quando Robin se ne era andato lei era diventata il
leader dei Titans, non si era mai accorta che essere un leader fosse così
faticoso; ma in quel momento la sua unica preocupazione era trovare Robin e
spedirlo in carcere quella bomba che fece esplodere quattro anni fa procurò un
sacco di morti e feriti tra bambini donne e uomini innocenti, sinceramente non
se lo sarebbe mai aspettato una cosa del genere da lui. Ad un certo punto si
fermò di’istinto si girò e di fianco a lei si ritrovò la porta ke
dava accesso alla camera di Robin; rimase a fissare quella porta come se
sperasse ke tutto quello che era successo non fosse mai accaduto, am quando si
rese conto che tutto questo non era possibile il suo cuore si riempì di
tristezza e allo stesso tempo di rabbia, fu destata da una voce amica - Stella
va tutto bene?- era Corvina da molto tempo erano diventate grandi amiche – Sì, è
tutto a posto, ora sbrighiamoci dobbiamo partire!- rispose Stella e detto questo
si incammino verso la sua stanza. Corvina per un momento non capì il perché di
quel comportamento così freddo, ma poi quando guardò di fronte a lei capì e dopo
pochi istanti si avviò anche lei verso la sua camera per finire di prepararsi.
Intanto che si dirigeva verso la sua stanza si accorse di cose a cui non ci
aveva mai fatto molto caso, come ad esempio il fatto che Bibi e Cyborg non si
comportavano più come due scemi, si scherzavano qualche volta come era di
consueto, ma non sembrava che lo facessero più con la stesso spirito di una
volta, certo per fortuna avevano smesso di inventare giochi disgustosi dove per
sua sfortuna la coinvolgevano spesso, ma anche Stella era cambiata, da quando
era lei il leader prendeva tutto più sul serio quasi di più di quanto lo
prendesse Robin. In quel momento le sembrò che tutta al felicità, la gioia e
l’armonia che invadeva la torre fosse scomparsa insieme a Robin quella sera di
quattro anni fa.
Quando Dick arrivò in sala
da pranzo trovò Bruce e Barbara Gordon (alias Batgirl) già intenti a far
colazione, quando Bruce lo vide lo invitò a sedersi di fronte a loro, fece come
gli venne chiesto e cominciò a mangiare…rimasero in silenzio per tutta la durata
della colazione, quando verso la fine Dick ruppe il silenzio che li avvolgeva
dicendo: -Alfred mi ha detto che mi dovevi parlare…- Bruce annuì dicendo a sua
volta - Più che parlare ti devo far vedere una cosa!- e dicendo questo gli passò
un giornale con aria seria, Dick mentre prese il giornale guardò Barbara e si
accorse che aveva la stessa espressione di Bruce. Quando si portò il giornale
davanti a se smise di guardare i due e posò gli occhi sul giornale, quando lesse
l’ articolo in prima pagina sbarrò gli occhi e subito quest’ultimi si riempirono
di stupore e di paura il giornale proveniva da Jump city e il titolo diceva: “ I
Teen Titans partono per Gotham city per continuare le loro ricerche su Robin”
nella pagina seguente seguiva una articolo dove diceva che i Teen Titans sono
partiti per Gotham city siccome hanno sentito che Robin si è riunito al
Cavaliere oscuro; Dick guardò la data, era di due giorni fa, questo voleva dire
che molto probabilmente i Titans erano già arrivati a
Gotham.
La sera Dick pensò, anzi
sperò, che la serata sarebbe passata tranquillamente, ma come se il destino si
divertisse a leggere i suoi pensieri e si divertisse far l’esatto contrario in
quello in cui lui sperava; imprecando corse verso uno dei passaggi segreti e
scese nella bat-caverna dove lo stavano aspettano Bruce e Barbara nei panni dei
loro alter ego, no sapeva come mai ma questo fatto di arrivare ultimo gli dava
il senso di ritardatario, comunque corse a cambiarsi e quando fu pronto corse
verso gli altri due.
- Sono due allarmi e un
richiamo di aiuto con il segnale…- si affrettò a dire Batman - …Batgirl tu ti
occuperai del primo richiamo, si tratta dell’ Enigmista, io mi occuperò del
secondo che si tratta di Joker e quanto a te Robin tu ti occuperai della
richiesta di aiuto!- Robin avrebbe voluto ribattere, ma non lo fece, dato che la
sua esperienza con il Cavaliere oscuro già gli diceva che sarebbe stato inutile.
Prese il suo casco e si avviò alla moto, intanto Batman prendeva la sua
bat-mobile e Batgirl prese il bat-aereo, partirono e ognuno fece il prima
possibile per raggiungere il proprio obbiettivo, sembrava una gara, sembrava che
ognuno sfidasse l’altro in una gara di velocità; dopo alcuni minuti Robin arrivò
sul palazzo da cui giungeva il segnale, cominciò a guardarsi in giro per vedere
dove si trovasse la persona che aveva acceso il segnale, aveva già fatto il giro
del tetto del palazzo aleno cinque volte e più faceva il giro più gli sembrava
che il tetto fosse enorme; dopo l’ennesimo giro si spazientì e fece per
andarsene, quando ad un certo punto qualcuno gli lanciò dall’alto qualcosa,
Robin agii d’istinto e subito fece un salto in dietro mettendosi in guardia, ma
non vide nessuno e quando capì che poteva rilassarsi si avvicinò all’oggetto:
all’inizio non riusciva a riconoscerlo, ma era sicuro di averlo già visto e
quando fu abbastanza vicino da poterlo vedere senza alcun problema lo riconobbe
era uno dei suoi vecchi bat-rang, subitò la paura lo invase siccome aveva
intuito chi aveva lanciato quel bat-rang, capiva che la cosa migliore da fare
era scappare ma neanche uno di suoi muscoli rispondeva ai suoi comandi, erano
come paralizzati e più provava a muoverli più fatica faceva. Erano stati furbi
erano riusciti ad usare una delle più potenti armi della terra…quella
psicologica!
Anche questo capitolo è
finito… spero vi sia piaciuto…mi raccomando recensite^^
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Capitolo 3 *** 3. Pronti...a voi! ***
Il futuro dei titans
Rieccomi qui...scusate se alcuni personaggi nn compaiono molto...raven93
prometto di far comparire di più corvina e gli altri...comunque adesso direi di
passare alla ff...spero vi piaccia
3. Pronti...a voi!
Robin era ancora lì fermo e immobile,
non riusciva a reagire, s sentiva come se qualcosa lo tenesse bloccato per
terra, qulacosa che gli imediva di muoversi, poi due figure atterrarono di frone
a lui e altre due dietro.In quel momento riuscì ad alzare la testa, di fronte a
lui si trovò Corvina con il capuccio del suo matello viola-blu che li copriva
metà faccia, ma erano ben visibili gli occhi che erano accesi da una luce bianca
e le sue mani erano avvolte da delle sfere nere in attesa di un attacco; di
fianco a lei c'era Stella, suoi occhi erano illuminati da una luce verde, le
sue mani erano pronte ad attccare in qualunque momento, ma Robin non aveva molta
libertà di movimento siccome dietro di lui c'era Cyborg con il suo cannone laser
putato contro e Bibi era trasformato in lupo che ringhiava. Robin capì che
doveva agire...non oteva rimanere fermo, finalmente riacquistò il controllo dei
propri muscoli, si alzò in piedi li guardò in faccia cercando di far sembrare il
più possibile lo sguardo indifferente; il suo mantello gli copriva le mani e gli
arrivava sino alle caviglie, grazie a questo riuscì ad arrivare alla sua cintura
senza essere visto, aprendo una delle taschine estrasse due bombolette di
fumogeno...aveva trovato la sua via di fuga momentanea, forse non riuscirà
scappare subito, ma almeno si sarebbe allontanato da quella situazione almeno
per un attimo. In una frazione di secondo Robin fece cadere le bombolette e
mentre i Titans erano impegnati a cercar di divagare il fumo provegnente dalle
bombolette Robin si lanciò dal tetto e planò sino al palazzo di fianco,
purtroppo nell'atterraggio inciampò, facendo questo colpì la spalla dove era
stato ferito dal Joker quattro anni fa, quel proiettile gli aveva fratturato la
clavicola, quella caduta bruscagli fece tornare un dolore terribile e Robin non
riuscì a non urlare...
-Ahaaa!- era un urlo proveniente dal palazzo di
fianco, intanto il fumo era sparito e intanto che gli altri finivano di tossire
Corvina aprì la sua mente per individuare Robin..."Maledizione...la spalla.." era
Robin...
-L'ho trovato è nel palazzo di fianco, deve essersi fatto male alla
spalla- spiegò Corvina- però adesso non riesco più a leggerli nella mente è come
se fosse riuscita a chiuderla impedendomi di entrare- Corvina si fermò un attimo
con lo sguardo pensieroso poi disse di nuovo- chissà come deve essere duro
l'addestramento che deve aver sopportato per raggiungere un livello simile!-
-Quanto può essere duro un addestramento del genere?- chiese Bibi dopo aver
tossito di nuovo un'altra nuvola di fumo (dopo tutto quello ke ha respirato*_*)
-Ti diroò solo che per un essere umano senza poteri fare questo genere di
addestramenti può rischiare la morte o la pazia- rispose Corvina in modo
rapido.
- Se avete finito di chiccherare ora dovremmo raggiungere Robin-
disse Cyborg; detto questo Corvina si alzò in volo, Bibi si trasformò in
un'aquila e Stella si alzò anche lei in volo prendendo Cyborg.
Robin si
era alzato in piedi, non sapeva cosa fare se chiamare Batman e Batgirl o
affrontarli da solo, ma doveva decidere in fretta perchè gli altri lo stavano
raggiungendo. Quando si accorse che i quattro erano troppo vicini decise che
ormai era inutile provare a chiamare e che doveva farcela da solo, si mise in
posizione d'attacco e quando i Titans giunsero sul tetto e gli si scagliarono
contro Robin attaccò.
- È incredibile...riesce a tenerci testa!- disse
Cyborg sorpreso - Ma non per molto- rispose Corvina-
Azarath...Methrion...Zintos- un raggio di luce nera si scagliò contro Robin che
nel frattempo era impegnato a tenere a bada Stella e Bibi...-Ahaaaa!- il raggio
di luce nera concetrato da Corvina aveva centrato in pieno Robin che poco dopo
cadde a terra.
Si sentiva esausto, anche se sino ad adesso era riuscito a
tenerli testa aveva sprecato un sacco di energie..."Ho bisogno di rinforzi o sono
finito!"
I Teen Titans lo circondavano e le probabilità di
successo da parte di Robin cominciavano a essere vane...
Spero vi sia
piaciuta....so ke è un po' corta ma nn sapevo ke altro scrivere...
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Capitolo 4 *** Arrivano i rinforzi... ***
Il futuro dei titansEcco un altro capitolo...lo so purtroppo nn sn riuscita a
scriverlo prima, ma state tranquille nn lascerò questa storiain sospeso...se
magari avvistate degli errori sui personaggi o volete darmi qualke consiglio
sulla storia gli accetto molto volentieri... va beh dp questa pausa direi di
passare alla ff... buona lettura ^^
4. Arrivano i
rinforzi...
Robin si trovava circondato dai Teen Titans e sapeva
che se non chiamava Batman e Batgirl, rpobabilente non sarebbe uscito vivo da
quello scontro; ma i Titans erano troppo vicini a lui ormai e se avesse tenato
di dare l'allarme lo avrebbero attaccato prima che ragiungesse il ricevitore
l'avrebbero già attaccato e messo al tappeto! Decise allora di affrontarli di
nuovo, ma questa volta attacco lui, anche sapendo che non avrebbe avuto molto
successo.
Bibi si accorse che Robin si era messo in posizione d'attacco,
non perse temo, si trasformò in una tigre e si lanciò subito all'attacco;
all'inizio gli altri tre non intervenirono siccome Bibi cominciava ad avere la
meglio su Robin, ma quando si accorsero che aveva abbassato troppo la guardia si
scagliarono anche loro contro Robin. -Assaggia questo- disse Cyborg che
subito dopo la frase tirò un pugno bello forte in faccia a Robin, quest'ultimo
barcolò indietro mentre dalla sua bocca cominciava ad uscire del sangue, intanto
alle spalle di Robin c'era Corvina che quando questi si voltò glia scaraventò
addosso una montagna di mattoni presi da cantire li di fianco...Robin ne schivò
alcuni, altri li respinse, ma qualcuno lo colpì...
Era esausto e
dolorante, qualche amttone l'aveva colpito sulla famosa spalla (oh ma ke sfiga
*_*) e quest'ultima gli doleva parecchio; però si accorse che siccome i Titans
avevano inditreggiato per difendersi, adesso avrebbe potuto chiamare Batman
-Perfetto ora posso chiamarli e...- non fece intempo a finire la frase o a
chiedere aiuto, che Stella lo stava già attaccando, Robin provò a difendersi ma
in una frazione di secondo si ritrovò a guardare le stelle che illuminavano
Gotham...
- Centro!- urlò Stella con aria soddisfatta, - Bene ora tocca a
me!- disse Cyborg ke in men che non si dica stava già correndo verso il suo
bersaglio, che intato quest'ultimo cercava di rialzarsi in piedi con qualche
difficoltà, Cyborg caricò bene il pugno e quando fu pronto lo tirò in faccia a
Robin che fece qualche piroetta in aria dopo l'impatto.
Robin si ritrovò
di nuovo a terra però stavolta aveva la faccia rivolta per terra, si rialzò
intanto il naso e la bocca sanguinavano, ne aveva abbastanza, sino ad adesso non
aveva fatto altro che prenderle in continuazione, ne aveva veramente abbastanza,
gli sembrò che tutta la sua rabbia si trasformasse in energia e forza pronta a
esplodere. Si scagliò contro Cyborg a tutta velocità e quando fu abbastanza
vicino saltò e tiro un calcio in faccia a Cyborg; Corvina che era a pochi metri
da loro sollevò i mattoni che erano per terra con la magia e li lanciò con
tutta la sua forza addosso a Robin, che però saltò di lato schivando i mattoni e
lasciando li per terra Cyborg che venne colpito da alcuni mattoni... intanto
Robin lanciò due Bat-rang addosso a Corvina che l'appesero al muro prendendo il
mantello; da dietro Bibi sentì Bibi che cominciava seriamente ad arrabbiarsi,
infatti si trasformò in gorilla e fece per colpirlo, ma Robin tirò fuori il suo
bastone e dopo alcune mosse lo mise k.o...
Stella si ritrovò sola, tutti
i suoi amici erano al tappeto, Robin sembrava fuori controllo, in pochi istanti
aveva fatto fuori tre membri dei Teen Titans, era rimasta sbalordita e
spaventata allo stesso tempo, ma doveva farlo vedere, soprattutto al suo
avversario e con il tono più indifferente possibile disse- Bene bene, siamo
riamasti tu e io, spero che tu abbia ancora forze perchè con me ti serviranno,
io non sono più la Stella di una volta, io sono diventata ancora più forte e
brava e di sicuro non farò l'errore di sottovalutarti- - Tranquilla di forze ne
ho più che a sufficenza e anchio sono migliorato parecchio, ma non voglio
combattere non sono un criminale e voi non mi potete accusare di una cosa che
non ho fatto; e ora se non ti dispiace me ne vado- rispose Robin in modo serio e
detto questo girò i tacchi e fece per andasene, ma un dei colpi di Stella gli
passò a pochi centimetri sopra la testa e andò a colpire uno dei Bat-rang che
bloccava Corvina...Robin si girò di scatto verso Stella che aveva ancora il
braccio teso, dietro di lei Bibi, che sino a pochi istanti fa era a terra privo
di sensi, ora si era rialzato ed era di fianco a Stella; sentì dietro di lui un
rumore di pietre si voltò di nuovo e vide Cyborg che si era ripreso e ora
affiancava Corvina. -Vedo che adesso che si sono ripresi tutti tu hai la faccia
preucupata, cosa c'è il piccolo Robinuccio a paura forse?!- disse Stella - Cosa
c'è vuoi la mammina e il paparino?- aggiunse Corvina che ricevette subito un
pugno nello stomaco da Robin.
Robin non sapeva perchè ha reagito in quel
modo alle parole di Corvina, probabilmente perchè sentiva che i suoi geitori
venivano insultati e lui, anche se nessuno di loro sa che lui è orfano
automaticamente ha reagito tirandole un pugno nello stomaco, " Perfetto non ho fatto altro che peggiorare la
situazione! Che stupido che sono!" Dopo pochi istanti si ritrovò di
nuovo a doversi difendere dagli attacchi dei Titans. Molti minuti dopo Robin
comincia a perdere colpi e a pedere forza ed energie e la sua vista si faceva
sempre più sfuocata. Approfitò della sua condizione e cadde a terra come se
fosse svenuto, allora i Titans abbassano la guardia e Robin ne approfittò e si
alzò di scatto prendendo i Titans alla sprovvista, loro si allontanarono da lui
mettendosi in posizione di difesa aspettandosi chissà quale trappola, invece
Robin ne approfittò e corse verso il bordo del tetto, dopo di che si dette una
bella spinta e si lanciò dal tetto del palazzo e planò sino al cantiere li
vicino. Sapeva che i Titans non se lo aspettavano e quindi non l'avevano seguito
sino a quando atterrò nel cantiere. Atterrato si nascose in angolino buio, ma
anche comodo per tenere d'occhio i Titans, intanto mandò finalmente l'allarme a
Batman e Batgirl, dopo di che si mise ad osservare le mosse dei suoi avversari
sperando che i suoi due compagni arrivassero presto; doveva ripredere forze,
quindi si mise nella posizione più comoda possibile che si poteva permattere in
quel piccolo e buio angolino aspettando e osservando. Rimase li nascosto per
parecchi minuti che sembravano non passare più, mentre osservava i Titans che si
davano da fare per trovarlo pensava come sarebbe se tutto questo fosse solo un
incubo, più il tempo passava e più cresceva la sua ansia in quel momento voleva
solo scappare e lasciarsi tutto alle spalle, ma più guardava i Titans, e in
particolare Stella, più capiva che questo non era possibile e che se non
saltasse fuori la verità lui molto probabilmente avrebbe dovuto pagare delle
conseguenze ingiuste.
-Dove si sarà cacciato?! Maledizione è impossibile
che sia sparito, deve essere per forza qui da qualche parte!- imprecò Corvina
che intanto stava dando un'occhiata dietro a dei massi. Intanto Bibi che si era
trasformato in un segugio dava una mano a Cyborg, mentre Stella stava dando
un'occhiata in giro da sola. Molti minuti dopo Cyborg vide un bagliore di
luce che molto probabilmente provenivano da dei fari di un'auto che andava a
tutta velocità seguita a ruota da una moto, i due veicoli inchiodarono davanti a
loro e ci mancava poco che Corvina venisse investita da uno di essi. Dai veicoli
scesero due figure, quando i Titans capirono chi erano rimasero pietrificati non
potevano credere che si trattasse di Batman e Batgirl, rimasero incantati per un
minuto, ma furono risvegliati da un sospiro che proveniva da dietro di
loro.
Robin si alzò e uscì finalmente dal suo nascondiglio, quei minuti
che erano sembrati un'eternità sembravano ormai molto lontani, finalmente erano
venuto a soccrerlo. - Finalmente siete arrivati! Ormai non ci speravo più!-
esclamò Robin con gioia - Vedo che però eri nascosto, cos' è ti sei fatto quelle
ferite da solo per fare un p' di scena o hai lottato veramente?- gli disse
Batgirl in modo sarcastico quando lo vide uscire dal nascondiglio - Come al
solito non sai dire altro quando mi vedi, comunque ho lottato, mi ero nascosto
solo perchè ormai non mi reggevo più in piedi.- rispose Robin con tono
offeso.
- Non penserai di riuscire a scappare solo perchè sono arrivati
loro a darti una mano, anche se questa sera riuscirai a scappare noi ti
ritroveremo comunque! Questo è poco ma sicuro!- disse a Robin Bibi che stava per
urlare.
Batman lanciò un'occhiata a Robin e vide che si teneva la spalla
sanguinante, fece cenno a Batgirl che chiese subito a Robin cosa fosse successo
alla spalla, Robin le spiegò tutto quello che era successo, dopo di che Batgirl
si avvicinò di più per esaminare meglio la spalla e vide che era pina di polvere
e di terra - Potrebe fare infezione se non puliamo subito la ferita!-. Batman
capì che anche se Robin aveva recuperato le energie era meglio ce non lottasse
nelle sue condizioni.
- Beh! Cosa c'è volete parlare tutto il tempo o
possiamo passare all'azione?!- disse Cyborg con tono irritato, i tre supereroi
di Gotham guardarono in faccia i Teen Titans e sulle loro facce lessero
l'impazienza che avevano addosso. Tutti e tre, persino Batman, capirono che
avrebbero dovuto lottare ancora per riuscire a tornare alla base e curare le
ferite di Robin...
Finito anke questo capitolo...è decisamente più lungo
degli altri...e spero che vi sia piaciuto...ci sentiamo al prossimo capitolo...
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Capitolo 5 *** Ritorno alla Bat-caverna ***
Il futuro dei titanse rieccomi qui cn il prossimo capitolo...scusatemi per il super mega
ritardo...tra i compiti, le verifike e le vacanze nn ero riuscita a scrivere il
capitolo...comunque...grazie per le vostre recensioni...spero vi piaccia anke
questo di capitolo...vabbè ora direi di passare alla ff...buona
lettura...
5. Ritorno alla
Bat-cavera!
Adesso erano tre contro quattro, ma almeno Robin non
era più da solo; i Titans li avevano accerchiati, Batman fece segno a Robin e
quest'ultimo facendo un gesto di assenso fece segno a Batgirl che anch'essa
annuì, tutti e tre cominciarono a correre verso i loro avversari, i Titans si
misero in posizione di difesa, con loro grande sorpresa i tre pipistrelli fecero
un salto con caprola all'inditro per tornare al centro, poi Robin dette le mani
a Batman che comincio a farlo girare sino a fargli staccare i piedi da terra,
invece Batgirl si lanciò addosso ai Titans, dopo un po' Robin si sentì pronto,
strinse le mani al suo compagno per fargli capire che poteva lanciarlo, la loro
compagna che nel frattempo era riuscita a far radunare tutti i loro avversari in
un unico punto e quando vide che Batman aveva aumenta la velocità allora salto
in aria si mise da parte a quel punto il suo compgno lasciò andare le mani
dell'altro e lo scagliò contro i Titans; Robin colpì tutti i Titans e qundo
stava per colpire Cyborg ne approfittò e quando i suoi piedi toccarono il petto
del ragazzo mezzo robot si dette una bella spinta facendolo cadere indietro e
lui con una bella capriola in aria tornò affianco ai suoi compagni.
I loro
avversari si rialzarono si rimisero in gurdia - Maledizione! Ma lo volete capire
che non ho alcuna intezione di combattere con voi e tanto meno farvi del male?-
urlò Robin con tutta il fiato che aveva in corpo - E noi dovremmo crederti?-
chiese in tono sarcastico Stella - dopo tutto quello che ci hai fatto noi
dovremmo credere che tu non ci farsti mai del male?-
Robin non voleva credere
a quello che aveva appena sentito, non poteva crederci, quello che aveva appena
sentito voleva dire che i suoi ex-compagni credevano veramente a quel video, è
vero negli ultimi tempi passati con loro si comportava in modo abbastanza
strano, ma non avrebbe mai fatto ai suoi amici a quelli che cnsiderava la
famiglia che aveva perso. Abbassò lo sgurdo e lasciò cadere le braccia lungo il
suo corpo stringendo i pugni - Allora che fai ti arrendi finalmente? Hai capito
che non ce la puoi fare contro di noi?!- chiese Corvina che aveva abbassato
anche lei la guardia, ma non aveva capito l'umore del suo avversario. Robin
cominciò a stingere sempre di più le mani, se non avesse avuto i guanti le sue
unghie sarebbero entrate nella sua carne, i quel momento lui provava rabbia,
odio e rancore; le tempie li pulsavano, contrasse la mascella per pi sussarrare
- Io non mi arrendo! Io non mi arrendo mai!- i ragazzi e suoi compagni fecero
delle espressioni preucupate, soprattutto Corvina che riusciva a percepire
l'energia del ragazzo.
Poi Robin non riuscendo più a trattenere la sua
rabbia, scoppiò urlando - IO NON MI ARRENDO E CHE QUESTO VI ENTRI BENE IN
TESTA!- detto questo scatto verso di lorocon furia e li colpì con tutta la forza
che aveva. Non rusciva più a controllarsi colpiva secondo l'istinto, riuscì pure
a far sanginare il labbro di Stella, " Non è
quello che voglio...io non voglio fare del malea quelli che per me sono stati
come una famiglia...soprattutto non voglio far del male a Stella!" e dopo
aver pensato questo riuscì a ritrovare la ragione e si calmò... Corvina ne
approfittò e gli lanciò addosso una pitra che gli arrivò in testa facendolo
cadere, sentì il calore del sangue che gli scorreva lungo la tempia per
diramicarsi e arrivergli così alla bocca facendogli sentire il gusto agrodolce
del suo sangue, si rialzò in piedi ma ci mise un po' a ritrovare l'equilibrio,
ma quando pensò di avrlo trovato ricadde a terra; Batman andò ad aiutarlo a
rialzarsi. Robin si tenne la testa fra le mani poi provò a guardare avanti e si
accorse di vedere doppio - Va tutto bene?- gli chiese l'amico -Sì!- rispose lui
mentendo ma appena si lasciò andare dalla presa di lui riperse l'equilibrio ma
fu preso al volo prima che toccasse terra - Forse sarebbe meglio andare a curare
le tue ferite! Hai perso molte energie e non ti reggi in piedi se non stai
appoggiato a qualcosa.- disse Batgirl affiancando i due compagni rivolgendosi a
quello più giovane.
- E voi credete che vi lasceremo andare?! Ora che
siamo così vicino alla nostra vittoria- disse Bibi appena ebbe sentito le parole
pronunciate dalla sua avversaria - Oh! Ma noi non abbiamo bisogno del vostro
consenso- e detto questo Batman lanciò delle bombolette pine di
fumogenolasciando completamente disorientati i Titans. Quando la nebbia si
dissolse i giovani titani si accorsero che i loro nemici erano scappati e che le
vetture erano scomparse, per la rabbia Stella tirò un pugno al muro che c'era di
fianco a lei così forte che lo fece crollare all'istante (mi sn immaginata la
scena e nn vorrei essere il muro in questo momento *_*).
Da quano erano
fuggiti Robn era svenuto, il suo sangue continuava a colare dalle sue ferite,
Batman gli aveva messo delle bende provvisorie sperano che il sangue si sarebbe
fermato, ma purtroppo non accadde; con il computer aveva già fatto tornare la
moto di Robin alla Bat-caverna e aveva caricato il giovane sulla sua auto,
dietro di loro li seguiva Batgirl che li copriva le spalle nel caso che i Teen
Titans li avessero trovati e attaccati.
Dopo alcuni minuti le vetture si
addentrarono in una foresta seguendo un sentiero che li porò in prossimità di
una cascata.
La macchina e la moto si fermarono circa 100 m prima, l'auto
mise il turbo e sfreccio verso la cascata, tra la cascata e la strada c'era un
recipizio, con la potenza acquisita dall'accelerazione la macchina saltò
l'ostacolo per poi sparire all'interno della cascata,la moto la imitò.
I tre
eroi di Gotham si ritrovarono all'interno di una grotta,
era allestita con apparecchi elettronici, computer, armi tecnologiche,
souvenir di criminali battuti, una palestra è degli attrezzi per esercitarsi
nella lotta contro i criminali. Batman prese in braccio Robin e lo sdraiò su
letto e cominciò a curargli le ferite facendosi dare una mano da Batgirl, nel
frattempo arrivò anche Alfred, il fidato magiordomo, siccome era esperto in
medicina e ormai era abituato a curare le ferite dei tre supereroi, prese il
loro posto dandogli così il tempo per cambiarsi. Dopo qualche minuto Bruce e
Barbara tornarono indietro vestiti con paio di tute da ginnastica, si
affiancarono all'uomo che stava curando tutti i tagli del ragazzo steso sul
letto - Bisogna toglerli la tuta a delle ferite sul torace a cui devo dare
un'occhiata, probabilmente ha delle costole incrinate- disse Alfred con tono
serio -Daccordo!- risposero insieme glialtri due.
I Teen Titans avevano
trovato un magazzino abbandonato da usare come base fino a quando non avrebbero
catturato Robin.
Stella era arrabbiatissima, non poteva credere che il suo
ex-compagno sia riuscito a scappare, ma doveva ammettere che era diventato
veramente forte per essere un umao senza alcun potere.
Intant Cyborg stava
cercando di aggiustare i vecchi computer del magazzino, Corvina stava cercando
Robin con la mente (anche se in vano), Stella sta cercando di calmarsi prima di
andare in escandesceza e Bibi non sapendo cosa fare si era messo a dare una
sbirciatina all'interno dell'edificio.
-Dobbiamo trovare un altro modo per
catturarlo!- disse con furia la ragazza aliena -Magari potremmo scoprire la sua
vera identità.- disse Cyborg mentre cercava di capire come riparare quei pezzi
d'antiquariato - Ma bravo! E come pensi di fare. Cos'è hai itenzione di girare
tutta Gotham con la speranza che qualcuno ti dica: "Sì sono io Robin!
Prendimi!"- disse il ragazzo verde che era tornao da i suoi compagni per
ascoltare il discorso -No! Non ho intenzione di girare la città con u'dea così
subdola! Ma c'è un sistema più pratico e veloce- rispose il ragazzo mezzo robot
dopo essere riuscito a riparare quelle sottospece di computer - E quale
sarebbe?- chiese subito Corina, che ormai aveva rinunciato a cercare Robin con
la mente, -Beh! È semplice, basta mettere alcune caratteristiche nel computer-
rispose Cyborg mettendosi davanti al computer ormai acceso -come ad esempio: il
colore dei capelli, l'altezza e poi bisogna tenere conto che solo una persona
ricca può permettersi il materiale per l'attrezzatura e quindi il campo di
ricerca si restringe parecchio, ma la cosa più importante è il fatto che devone
avere un motivo per vestirsi da pipistrello e proteggere la gente- metre parlava
il ragazzo stava digitando tutte le cose dette da lui su un programma di ricerca
avanzata -Fatto!-disse alla fine -E quindi?- chiese Stella con aria molto
curiosa - Dai dati sembrebbe che solo due persone corrispondono alle
caratteristiche del nostro "ricercato", e sono....- fece un attio di pausa prima
di rispondere -...Dick Grayson e Bruce Wayne!-
Dopo un'ora di cure Dick
era guarito e lo avevano portato in camera sua, adesso stava dormendo sul letto
di camera sua; si agitava nel letto a causa del solito incubo, che ormai lo
torturava praticamente tutte le notti. Ad un certo punto si alzò di scatto
urlando -NO!-. La sua stanza era buia, solo un leggero fascio di luce entrava
dalla finestra con le persiane chiuse; si alzò e cammino fino alla finestra per
spalancarla, ma ad ogi passo che faceva le costole gli facevano male, aveva un
gran mal di testa quando se la toccò per il dolore si accorse di avre una fascia
s di essa e allora si ricordò del mattorne ricevuto durante il
combattimento.
Arrivato alla finestra la spalancò e una luce splendete
illuminò finalmente la sua camera, ormai era giorno, si voltò per guardare la
sveglia che c'era sul suo comodino, era mezzogiorno, ineffetti aveva un po' di
fame,così decise di scendere giù in cucina. Si incamminò verso la porta. Mentre
camminava provava gli stessi dolori di prima, ma decise comunque che voleva
scendere e senza dare alcuna importanza a tutto quel male che provava, uscì
dalla camera e cominciò a percorrere il breve corridoio che lo separava dalle
scale. Finito quel breve tratto cominciò a scendere.
Alla fine della lunga
strada di doloro lancinanti alle costole e alla testa arrivò finalente in
cucina, dove trovò Bruce e Barbara che stavano discutendo amorevolmente, Dick
sapeva benissimo che tra loro due c'era del tenero, e a guardarli li facevano
venire in mente i bei momenti passati con Stella -Ehm,ehm!- fece il ragazzo più
giovane per attirare l'attenzione degli altri due -Ciao! Come va? Ti senti
bene?- chiese subito la ragazza appena si accorse della presenza del giovane
-Abbastanza!- rispose cordialmente lui -Buongiorno signorino Dick!- Alferd era
appena entrato in cucina -Buongiorno a te Alfed-rispose con molta gentilezza
Dick -Avete fame signorino? Volete che vi prepari qualcosa?- -Sì, grazie mille
-. Detto questo il maggiordomo si mise ai fornelli e i tre andarono in salone
per non disturbarlo, si misero comodi seduti su i divani - Senti Dick...-
cominciò Bruce -mi dispiace ma oggi noi non possiamo pranzare con te. Io devo
andare a un pranzo di lavoro anche se non ne ho assolutamente voglia e Barbara
deve dare una mano a suo padre per indagare su un furto successo ieri notte
mentre noi eravamo occupati nel combattimento- -Non c'è alcun problema. Dopo
mangiato andrò in città, ho voglia di fare due passi- rispose lui con tutta
calma -Daccordo! Ma se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamare va bene?-
disse Barbara -Va bene!-
-Che ne dite se andiamo un po' in città a
mangiarci una pizza? So che è una missione, ma non abbiamo alcuna speranza di
trovare Robin o Dick Grayson o Bruce Wayne a quest'ora e poi un p' di riposo non
guasterebbe abbiamo avorato praticamente tutta la notte!- disse Cyborg ai suoi
amici - Hai ragione Cyborg è meglio riposarci un po' sono d'accordo sull'idea di
andare in centro!- rispose Stella mentre si stiracchiava un po le braccia -E chi
lo sa. Magari avremmo la super fortuna di incontrare o Dick o Bruce- aggiunse
-Daccordo alloraandiamo a prepararci, non possiamo restare di certo vestiti
così, la gente potrebbe roconoscerci e anche quei due e le nostre probabilità di
trovarli andrebbero sotto lo zero- disse Corvina (accipikkia da lei nn me lo
sarei mai aspettato XD)-Va bene! Allora Cyborg tu userai gli anelli speciali che
ti permettono di cambiare aspetto, Bibi tu cambierai solo i vestiti al massimo
nel caso che troviamo uno dei due o abbiamo problemi con la gente ti trasformi,
mentre tu Corina vieni che ti presto qualcosa io- Stella lo disse così
velocemente che i suoi amici avevano capito tutto per miracolo e soprattutto
dopo aver riascoltato la registrazione a rallentatore fatta da Cyborg.
Dopo
un'oretta Cyborg era tornato con le sembianze umane grazie agli anelli e
indossava dei pantaloni neri, con una maglietta a maniche lunghe bianca, un
giubotto di pelle marrone scuro, un cappello girato al contrario e un paio di
Puma; Bibi indossava dei jeans a vita bassa, una camicia bianca, una giacca di
jeans e delle scarpe da tennis; Corvina portava dei pantaloni neri avita bassa
piuttosto attillati, con una magliettina leggera a maniche corte, un giubotto
di panno e delle Nike nere, infine Stella si era messa dei jeans a vita bassa,
con una cintura nera, una maglietta a maniche lunghe nera abbastanza scllata e
un paio di All Star rosse. Finalmente erano pronti e così partirono e andarono a
mangiare in centro.
Dick aveva appena finito di mangiare ed era proto per
andare in città, era vestiti con una maglietta nera a maniche, corte un giubotto
da moto di pelle marrone, un paio di jeans a vita bassa tenuti su da una cintura
di pelle nera e un paio di di Puma Mostro bianche e nere. uscì di casa con il
casco, prese la moto e si diresse in centro!
ed è finito anke questo
capitolo...spero ke vi sia piaciuto...scusate ancra il ritardo...
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Capitolo 6 *** Un po' di tregua! ***
Il futuro dei titanse sn di nuovo qui cn il nuovo capitolo della ff...ringrazio di cuore raven93 e
Talpina Pensierosa per le loro recensioni...spero ke questo capitolo sia bello
cm gli altri o almeno di più...ok adex basta cn le ciance e passiamo alla
ff...buona lettura.
6. Una po' di tregua!
Finalmente era arrivato in città, aveva
parcheggiato in un garage privato intestato a lui per non rischiare di doversi
ritrovare senza moto al suo ritorno.
Il centro era poco distante da dove era
adesso e quindi aveva due possibilità: prendere la metro o andare a piedi.
Decise così di prendere la metro. Arrivato in centro Dick decise di andare a
vedere un po' di negozi d'armi e di computer.
Avevano appena finito di
mangiare in una pizzeria italiana in pieno centro. Decisero così di andarsi a
fare un giro per i negozi.
Stella stava guardando tutti i possibili negozi di
vestiti cn gli occhi che le luccicavano ogni volta che vedeva qualche cosa che
le piaceva, Corvina stava guardando dei libri in un piccolo negozio, Cyborg era
andato a vedere dei negozi di computer e ogni tanto dava una occhiatina ai
negozi darmi fantasticando su come lui le potesse migliorare e Bibi guardava i
negozi di animali e alcune bancarelle dove vendevano scherzi di tutti i tipi
(certo che ho una gran bella fantasia -__-! ndA).
Dopo l'ennesimo negozio di
computer in cui era entrato, vide un negozio ke vendeva armi di ogni genere, in
vetrina era esposto un fucile bellissimo di cui si innamorò subito; decise di
entrare a chiederne il prezzo.
Il negozio era abbastanza pieno, il ragazzo
mezzo robot cominciò ad avviarsi verso il bancone, ma ad un certo punto scontrò
contro qualcosa, ovvimente lui non cadde, ma quando guardò per terra vide un
ragazzo con i caelli neri e gli occhi verdi, indossava un giubotto di pelle da
moto e un paio di jeans (penso che abbiate capito chi abbia buttato per terra),
Cyborg gli protese una mano per aitarlo ad rialzarsi, quandò lo tirò su gli
disse - Scusa non ti avevo visto!- - Non fa niente tranquillo, non stavo
guardando dove andavo- gli rispose il ragazzo, "Devo dire che questo ragazzo è alto, forse anche più
alto di Stella di cui non si può dire che sia bassa... e anche se questo ragazzo
indossa un giubotto, si vede che è muscoloso... Forse lui e Robin sono la stessa
persona... per ora farò finto di non aver capito chi è!" pensò subito
Cyborg che gli tese una mano dicendo - Molto piacere, il mio nome è Spike!- - Il
piacere è mio, mi chiamo Dick Grayson- disse subito Dick, che anche lui però
aveva riconosciuto Cyborg che si era presentato con il suo vero nome - Aspetta
un momento...- fece Cyborg fingendosi sbalordito - hai detto Dick Grayson? Quel
Dick Grayson?- -Sì. Ma perfavore non dirlo a nessuno, per ora sei l'unico che ha
capito chi sono, se le altre persone capiscono anche loro chi non oso immaginare
cosa diventerebbe questo negozio!- - Allora se non ti dispiace per farmi
perdonare la caduta di prima ti vorrei offrire da bere!- - E io accetto molto
volentieri!- - Non ti dispiace se invito dei miei amici? Sai mi piacerebbe
farteli conoscere.- - Molto volentieri!- "Non
mi ricordavo più quanto fosse divertente parlare con Cyborg...anche nelle cose
più semplici".
Mezzora dopo si ritrovarono seduti ad un bar
aspettando che arrivassero gli amici di Spike. Dopo alcuni minuti il ragazzo si
alzò in piedi per farsi vedere da un gruppetto di ragazzi che si guardavano in
torno con aria smarrita. Dick si girò nella stessa direzione in cui era rivolto
il suo nuovo vecchio amico e li vide, vide i suoi vecchi amici, ma la persona
che li saltò subito all'occhio fu Stella ( ma che strano -__-' ndA), mentre
combattevano, per la tensione e per la poca luce, non si era accorto di quanto
fosse diventata bella, se una volta ne era innamorato adesso ne era pazzo, da la
sua ex-ragazza il suo sguardo si posò su Corvina, anche lei era diventata molto
carina i capelli non li portava più corti come una volta ora li portava lunghi
fino alle spalle, con qualche ciocca che li ricadeva sugli agli occhi per colpa
del leggero vento che stava tirando e poi vide Bibi, anche lui era cambiato, era
cresciuto i suoi muscoli si erano sviluppati e il suo aspetto e la sua
espressione lo facevano apparire più maturo.
Si alzò a salutarli, per tutto
il tempo che sono stati a parlare si divertì un mondo, non gli sembrava ancora
vero che dopo tanto tempo stava scherzando con i suoi vecchi compagni di
squadra. Era felicissimo ma allo stesso momento triste, per il fatto che loro
credevano che lui fosse un persona come tutte le altre e il loro scopo era di
trovare il suo alter ego per sbatterlo in cella.
Cyborg, Corvina e Bibi
notarono che Stella dopo tanto tempo era veramente felice, non l'avevano vista
così contenta da quando Robin se ne era andato.
Decisero quindi di
inventarsi una scusa e di lasciarli soli - Scusate ragazzi ma mi sono ricordata
che devo ritirare una cosa in un negozio prima che chiuda e poi devo fare una
commissione- mentì Corvina - Veniamo anche noi. Ci siamo appena ricordati che
dobbiamo fare delle commissioni importanti- dissero subito Cyborg e Bibi e
appena ebbero finito di parlare si alzaro, li salutarono e uscirono tutti e tre
dal bar non lasciando nemmeno ai due il tempo per dire qualcosa. Quando i loro
amici furono ormai distanti Dick disse - Beh! A questo punto direi che siamo
rimasti io e te- guardando ancora la porta per poi voltarsi verso Stella -Già!-
rispose subito lei facendo lo stesso movimento del ragazzo - E quindi tu e gli
altri non siete mai venuti a Gotham e questa è la prima volta. Se vuoi ti faccio
da guida.- -Molto volentieri. Grazie!- - Figurati. Aspetta pago il conto e
andiamo-.
Uscirono dal bar e si incamminarono. Dick fu una bravissima
guida le fece vedere dei posti bellissimi. Si divertirono tantissimo, le comprò
un regalo e in cambio ricevette un bacio sulla guancia, per quel gesto arrossì
visibilmente e lei si mise a ridere; continuarono a camminare ridendo e
scherzando.
Verso sera Stella chiamò gli altri per farsi venire a prendere
" Di certo non posso alzarmi in volo davanti a
lui, perchè se non è Robin a Dick gli verrebbe come minimo un infarto!"
pensò lei mentre attendeva che Corvina rispondesse al cellulare. Dopo
qualche squillo - Pronto? Stella?- chiese la ragazza dall'altra parte
dell'apparecchio - Si sono io. Mi potreste venire a prendere?- - Mi dispiace
Stella ma in questo momente siamo da un meccanico fuori città, perchè quel
furbone di Bibi è riuscito a fonedere il motore dell'auto di Spike!- mentre
Stella ascoltava le parole dell'amica avrebbe giurato di sentire un Bibi che
urlava dicendo che non era colpa sua -Vabbè! Allora ci vediamo più tardi. Quanto
ci metterete?- chiese la ragazza aliena che aveva capito che avrebbe dovuto
prendere l'autobus - Da quello che dice il meccanico circa tre ore. Quando
arrivi a casa ti conviene mangiare. Noi ci prenderemo un panino per la strada.-
- Ok va bene. Allora a stasera. Ciao-
- Ciao- e buttarono entrambe giù il
telefono. - Che succede?- chiese Dick con aria piuttosto preoccupata - Niente di
che! Bibi è riuscito a fondere il motore dell'auto fuori città e quindi
arriveranno a casa tardi- spiegò lei con velocità incredibile - Senti...-
cominciò lui - ti andrebbe di venire a cena da me? Anchio stasera sono solo
siccome Bruce e Barbara lavorano fino a tardi. Magari ceni da me, stiano un
altro po' insieme e dopo ti fai venire a prendere a casa mia-.
Lei ci pensò
un attimo, in fondo non era una cattiva idea e la proposta del ragazzo era molto
più allettante di quella di stare da sola tutta la sera - Molto volentieri!- -
Allora avverto un attimo a casa e in tanto gi dirigiamo verso la mia moto-
-Ok-
Camminarono per altri dieci minuti per dirigersi verso il garage. In
tanto Dick aveva avvertito Alfred della loro ospite e Stella aveva avvertito gli
altri.
La serata passò tranquilla e dopo cena i due si guardarono un
film.
Erano tutti e due seduti per terra con la schiena appoggiata al divano
ed erano soprattutto vicini come due fidanzati.
Ad un certo punto Stella
appoggiò la testa sulla spalla di Dick, il quale all'inizio si irrigidì e
diventò rosso ma poi si tranquilizzò e pensò che aver passato tutto il giorno
con Stella l'aveva reso felice, più del solito.
Verso le undici di sera
qualcuno suonò alla porta e Alfred andò ad aprire, erano Corvina, Cyborg e Bibi
che erano venuti a prendere Stella.
Dopo alcuni minuti la ragazza aliena
scese con il Grayson, si salutarono e dopo i Teen Titans partirono.
- Non
saprei se Dick è i realtà Robin! Certo hanno molte cose in comune ma sembra
totalmente un'altra persona- cominciò subito a dire la ragazza con i capelli
rossi - Stella smettila di fingere, lo sappiamo tutti che infondo ti sei
ricordata solo adesso che cercavamo lui per la nostra missione- disse subito
Bibi con aria da superiore - Hai ragione, ma come hai detto tu dobbiamo pur
divertirci qualche volta. No?- - In effetti è vero, l'ho detto-.
- Ok ci
siamo divertiti tutti quanti, però adesso direi di tornare a concentrarci sulla
nostra missione- intervenne Corvina e dopo quella frase l'auto sfrecciò verso il
loro rifugio provvisorio.
è vero ho dinuovo impiegato un sacco di tempo
per scrivere questo capitolo...ma ad essere sincere non sapevo cosa scrivere e
in fondo volevo lasciare un po' di tregua ai nostri eroi...comunque spero che il
capitolo vi sia piaciuto lo stesso anche se è un po' corto...ci sentiamo al
prossimo capitolo dove credo che ritorneranno a combattere e chi sa se i titans
riusciranno a capire che il povero robin è innocente.... se volete darmi qualche
consiglio per la storia li accetto molto volentieri
alla prossima
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Capitolo 7 *** Si ricomincia. In guardia! ***
7 capitolo ff TT
Si ricomincia. In guardia!
Erano già tre giorni che i Titans girovagavano per Gotham
di notte senza trovare da nessuna parte Robin. Cominciavano ad essere
un po' stanchi della situazione, qualche volta catturavano qualche
criminale che evidentemente il cavaliere oscuro non era riuscito a
fermare con tutti i malviventi che circolano per le strade di quella
città.
Alcune ferite gli dolevano ancora, ma quella sera aveva deciso che
sarebbe andato anche lui di ronda, era stufo di restare a casa a fare
niente, mentre gli altri combattevano il crimine
La ferita sulla spalla, che era stata prontamente disinfettata e
ricucita da Alfred, non si era ancora totalmente richiusa, ma poco gtli
importava.
-Ho deciso! Questa sera vengo anchio di ronda Bruce e non riuscirai a
farmi cambiare idea- disse Dick appena incrociò l'uomo sulle scale: lo
scapolo d'oro di Gotham lanciò un sospiro -Lo immaginavo. Dai andiamo-
Raggiunta la Bat-caverna cominciarono a spogliarsi per mettersi le
proprie tute, ma solo quando il giovane rimase in mutande si accorse
che non trovava da nessuna parte la propria veste (che spirito
d'osservazione <_<'' ndA) -Mi dispiace signorino, ma la sua vecchia
tuta si è completamente distrutta con l'ultimo combattimento; ma non si
preoccupi ho provveduto personalmente a fabbricarne una su misura per
lei: non ha più le mezze maniche e i colori sono leggermente diversi,
ma è molto confortevole e molto più resistente alla precedente- disse
in tono garbato il maggiordomo "Tanto prima o poi l'avrebbe dovuta cambiare lo stesso tanto è cresciuto" pensò sempre l'uomo. Di fronte al ragazzo si presentò una
tuta totalmente nuova e ai suoi occhi totalmente diversa, ma gli piaceva:
maniche lunghe, coloro grigio canna di fucile, con una striscia che
partiva dal sotto l'ombelico fino ad arrivare al petto, da lì poi
dividersi in due strisce rosse, che continuavano il loro percorso fino
ai polsi, ma indossando i quanti (dello stesso colore della tuta) si
prolungavano fino a raggiungere l'estremità del dito medio e anulare.
Infine sul pettorale sinistro si trovava la famosa R che lo
contrassegnava, aveva lo stesso colore della striscia, che lo si poteva
definire un rosso sangue. Gli stivali non erano più di una grandezza
esagerata, ma erano sottili e prendevano bene la forma della pianta del
piede.
Il mantello, una volta con
l'interno giallo, arrivava fin sotto alla caviglia ed era
totalmente nero. La maschera era l'unica cosa che era rimasta
praticamente uguale.
Guardando il suo nuovo costume, gli venne in mente, come solo fino a
quattro anni fa portava i capelli in aria come un porcospino, infatti
ora non era più così: lì portava normali, ma spettinati di lunghezza
media, non troppo lunghi, non troppo corti: quanto bastava perchè la
frangia potesse raggiungere quasi l'altezza degli occhi e le orecchie
fossero quasi invisibili, si tocco dietro il collo e si accorse che
ormai non mancava molto che raggiungessero l'attaccatura del collo alle
spalle.
Intanto da un'altra parte della città...
Lo scantinato che avevano scelto era umido, freddo e buio, illuminato
quel tanto che bastava da una lampada appesa al soffito. Al centro,
sotto la lampada, si trovava un tavolo quadrato, intorno ad esso si
erano riuniti quattro malavitosi di gotham.
-Bisogna togliere di mezzo quel dannato pipistrello: a causa sua tutti
i miei affari stanno andando al diavolo e quasi tutti i miei corrieri
sono in carcere- -Sì! Frank ha ragione Joe, non possiamo andare avanti
così- -Daccordo allora far...mpfh!- non fece in tempo a finire che
qualcuno l'aveva afferrato da dietro e gli aveva rotto il collo, ora il
suo corpo senza vita era sdraiato sul pavimento umido della stanza, un
rivolo di sangue gli scendeva dalla bocca e gli occhi, ormai privi di
luce, fissavano il vuoto.
-CHI SEI?- disse uno dei rimanenti tirando fuori una pistola e imitato
subito dopo dal compagno, quello che aveva parlato vide il proprio
compagno cadere come il primo senza vita al suolo, con gli occhi
sbarrati
-Ma dai delle mezze cartucce come voi vorrebbero far fuori il
pipistrello? E che idee avreste forse, usare i vostri uomini? E quali
se sono tutti in prigione? HAHAHAHA- quella voce gracchiante seguita
poi da quella risata, che gelava il sangue nelle vene, l'avrebbe
riconosciuta ovunque. Poco dopo un tipo alto dai capelli verdi e la
faccia pallida, con costante sorriso stampato in faccia e occhi che
saettavano di qua e di là bramando sangue, spuntò fuori da un angolo
buoio dell scantinato, indossando il solito completo viola.
Il malavitoso se la stava facendo addosso dalla paura, nonostante
reggesse la pistola con due mani, questa non cessava di tremare, un
sudore freddo gli percorreva il corpo.
Ad un certo punto dietro di lui sentì un rumore metallico, come quello
di una moneta lanciata in aria e poi ripresa al volo: l'uomo si girò
lentamente tutto tremante e alla luce comparve un uomo, con metà faccia
sfigurata e con lo sguardo di chi amava le scommesse.
Voleva scappare, ma i muscoli non rispondevano, era come inchiodaro al
suolo, nonostante tutto non abbassò l'arma e sparò un colpo contro il
Joker, mancandolo.
-No no no!- fece il pagliaccio muovendo il dito da una parte all'altra,
come fa la madre ad un bambino (si certo ma la scena è un po' più
inquietante >_< ndA) -Non ci si comporta così- continuò, ma il
malavitoso aveva troppa paura e sparò un altro colpo e poi un altro e
un altro ancora, sempre mancando il bersaglio (che mira -.-'' ndA).
Il Joker alzando e sbuffando si rivolse a due facce -Cosa è
uscito?- -Morto!- subito una figura incappucciata, che era rimasta
nascosta nel buoio, si lanciò contro l'uomo, mostrando le sue zanne da
predatore.
-AAAAAAAAAAARGH- il grido dell'uomo si disperse nel buoio della notte, ignorato dai quei pochi che l'avevano udito.
-Stella ci conviene dividerci. La città è molto grande e lui potrebbe
essere ovunque. Divisi avremmo maggiori possibilità- disse Cyborg con
tono autoritario.
Stella si guardò intorno; l'amico aveva ragione, andando avanti così
non avrebbero mai trovato Robin -Va bene- concluse la ragazza -ma il
primo che lo trova chiama subito gli altri- detto questo si separarono
andando tutti in direzioni diverse.
Robin non aveva preso nessun mezzo, ma andò sul bat-aereo con Batgirl,
per poi lanciarsi da esso sul centro di Gotham city. Aveva deciso che
avrebbe preferito fare "due passi".
Saltava da un tetto all'altro con le tecniche di parkour che aveva
imparato e nei salti più lunghi, dove occorreva, planava aprendo il
mantello o saliva su un palazzo, impossibile da scalare, con il
bat-rampino.
Andò avanti così per quasi un'oretta, fermando qua e la qualche
malvivente o aiutando qualche persona in difficoltà con un rapinatore.
Sapeva di dover far attenzione con i Titans in giro e quindi teneva gli
occhi e le orecchie ben aperti, cercando di ampliare i propri sensi
rimanendo concentrato.
-Bzzz...Robin mi ricevi?- era la voce di Batman, che proveniva dal
comunicatore -Dimmi!- si limitò a rispondere il ragazzo dopo essere
atterrato su un tetto più basso da quello che era saltato -Ho
intercettato una chiamata della polizia. Hanno trovato un cadavere
vicino a uno scantinato del molo 5. Cerca di prendere più informazioni
possibili- -Roger- rispose scherzosamente.
Il molo non era lontano, non c'era quindi bisogna di chiamare la moto.
Stella si diresse verso il molo (e te pareva ndA ---> non so più che faccine mettere).
Ci mise più tempo del solito, perchè cercava di controllare in volo più strade possibili e palazzi in direzione di esso.
Ad un certo punto le saltò all'occhio una figura, che saltava da un
tetto all'altro. Non l'avrebbe mai notato se non fosse stato per una
striscia rosso sangue che la percorreva parzialmente.
-Robin!- si limitò a dire sussurrando, per paura che la sentisse e di perdere dunque l'elemento sorpresa.
Volò decisa nella sua direzione, preparando nella mano destra un colpo bello forte, raccogliendo quanta più energia poteva.
Robin era quasi arrivato al porto. Faceva più fatica di quello che si
era immaginato, infatti alcune ferite gli facevano ancora un po' male,
specialmente le costole incrinate.
Ad un certo punto, proprio quando atterrò sul tetto di un palazzo,
venne investito da un'onda d'urto, ch proveniva da dietro: atterrò di
pancia sul cemento, strisciandoci un lato della faccia, si voltò di
scatto, ma vide solo fumo, si guardò a destra e a sinistra, ma non vide
nessuno, guardò di scatto verso l'alto e vide Stella che stava per
lanciare un'altra sfera di energia: si lanciò di lato, evitando di il
colpo.
Stella cercò velocemente il trasmettitore per avvertire i compagni, ma
non fece in tempo a portarolo vicino alla bocca, che Robini , dandosi
la spinta su due pareti, le saltò addosso, facendole cadere il
trasmettitore, il quale finì in mezzo la strada, per poi finire
schiacciato da un camion.
La ragazza riaprì gli occhi e vide il giovane sopra di lei, che le
teneva stretti polsi premendoli contro il suolo -Lasciami andare-
protestò lei -No! Prima mi devi asc..- -LASCIAMIIIIII!!!- la giovane
rilasciò una scarica d'energia tutt'attorno a se investendo in pieno il
nemico.
Il ragazzo era raggomitolato in una angolo che tremeva per gli scossoni
provocati dalla scarica, il suo corpo era ricoperto da scariche
elettriche. Stella si avviccinò a lui prendendolo per il colletto e
tirandolo su -Bastardo- disse lei a denti stretti, ma quel suono arrivò
ovattato alle orecchie di lui, il dolore percorreva il suo corpo.
Ad un tratto si riprese di colpo, prese con una mano il polso di Stella
e con l'altra andò a cercare l'altro braccio di lei, per poi spingerla
e sbatterla contro un muro lì vicino.
-Mi devi ascoltare!-
e alla fine anche questo capitolo si conclude...spero vi sia piaciuto
più degli altri...chissà se Robin riuscirà a convicere Stella o almeno
a parlarle e chi era il tipo incappucciato e perchè lavora con Joker e
Due facce?
Tutto questo nel prossimo capitolo (fatemi organizzare le idee XD)
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Capitolo 8 *** Incidenti ***
capitolo 8 ff TT
-Mi devi ascoltare!- urlò Robin a pochi centimetri dal volto di Stella.
A queste parole la ragazza abbassò lo sguardo serio -Che cosa?- domandò
in modo cupo -Cosa dovrei ascoltare? Altre bugie pronunciate dalla tua
bocca?-
-Bugie?- il moro era rimasto perplesso, davvero lei pensava che lui
fosse in grado di mentirle, sì è vero forse qualche volta era successo,
ma era per il suo bene - Che diamine dici Stella! Io...- -TUTTO QUELLO
CHE ABBIAMO PASSATO INSIEME È STATA SOLO UNA GROSSA MENZOGNA, NON È
VERO?!- lo interruppe urlando la ragazza.
-MA COSA DICI? DAVVERO CREDI CHE PER ME NON CONTINO NIENTE TUTTI QUEGLI
ANNI PASSATI INSIEME? PENSI SUL SERIO CHE I SENTIMENTI DI AMICIZIA
VERSO DI VOI NON FOSSERO SINCERI?- Robin non sapeva il perchè ma si era
messo ad urlare anche lui -Credi davvero che i miei sentimenti verso di
te non fossero reali?- queste ultime parole furono un sussuro appena
percepibile, parole ormai disperse nell'aria, ma in qualche modo il
loro destinatario lo avevano raggiunto.
-Io non so più in cosa credere. Non so più cosa pensare- furono le
uniche parole di Stella, dopodichè smise di opporre resistenza e
scivolò a peso morto per terra.
Il cuore di lei era pieno di sconforto e di confusione. Lei stessa non
sapeva cosa fare: la sua testa le diceva di non dargli ascolto, che era
una trappola; ma il suo cuore la pregava di ascoltarlo, nel nome
dell'amore che per molto tempo li ha legati.
Ma se il suo cuore si sbagliasse, se fosse stato ingannato fin
dall'inizio e quel sentimento perdurava nel tempo? E se la sua testa,
seppur desse la soluzione più fastidiosa, avesse ragione? E che
l'immagine che si era fatta di Robin non era mai esistita.
Robin si inginocchiò davanti a lei -Quei sentimenti io li provo ancora- disse lui quasi in un sussurro.
Stella al solo udir questa frase alzò di scatto lo sguardo
"incontrando" i suoi occhi; una manon di lei cominciò a levarsi
delicatamente verso la guancia di lui come per fargli un carezza.
Poco prima del contatto con la pelle di lui serrò la mano a pugno e
fece per colpirlo, ma lui schivò prontamente e le afferò il polso. Lei
non si arrese e gli si gettò addosso, cercando di batterlo in una lotta
che consisteva nel sottomettere l'altro al proprio volere.
Finì con Robin a cavalcioni su Stella, mentre le bloccava i polsi così da non permetterle di muoversi.
Stella non ce la fece più e lacrime calde cominciarono a sgorgare da
quei pozzi verdi, rigando le sue guance e arrossandole quei bellissimi
occhi. Robin a quella vista allentò la presa sui polsi e si levò da
sopra di lei, per poi sedersi li vicino a gambe incrociate mentre la
osservava.
Non sapeva cosa fare, non comprendeva per quale motivo lei non gli credesse.
-C'è un video!- disse improvvisamente l'aliena come se le avesse letto nella mente -Prova la tua colpevolezza!-
Robin fece per ribattere, ma Stella si alzò in piedi asciugandosi le
lacrime e dicendo -L'ho fatto controllare più e più volte da Cyborg, ma
non ha mai trovato una traccia che provasse che il video fosse falso!-
Robin si alzò in piedi e si pose di fronte a lei, in silenzio.
-Io posso dirti chi è stato, ma non posso provarlo se non con una cicatrice che ho sulla spalla- disse improvvisamente lui.
-Sai che questo non basta. Non posso credere alla tua parola e una
vecchia ferita non può provare niente- rispose lei a testa bassa
-Vorrei che tutto questo fosse un brutto sogno e di potermi risvegliare
e vedere che siamo ancora tutti insieme alla Torre- concluse il moro
con voce mesta.
-Mpf! E tu pensi che non l'abbia sperato anch'io o che non abbiamo
desiderato che fosse così anche gli altri? Cosa c'è adesso vorresti
fare la parte della vittima?- ironizzò lei -Ma Stella, siamo tutti
delle vittime, compreso io. Sono stato incastrato e a quanto pare non
c'è modo di provare la mia innocenza-
-Ora basta! Sono stufa di ascolt.....- ma Stella non fece in tempo a
concludere la frase perchè l'onda durto provocata da una bomba appena
esplosa vicino a loro, la scaraventò verso il parapetto facendole
battere la testa, così da perdere i sensi, ma la spinta era troppo
forte e finì oltre di esso e cominciò a precipitare verso il suolo.
Robin, che anche lui era finito addosso al parapetto, riuscì a tenersi
per non cadere giù dal palazzo. Non ci pensò due volte, appena vide
Stella precipitare, a lanciarsi per salvarla, dimenticandosi di
guardare chi avesse provocato quell'esplosione sul tetto.
Intanto una figura nera, la quale osservava dall'alto di un altro palazzo, lì vicino si dileguò.
Robin cercò di andare il più veloce possibile per raggiungere la
ragazza. Appena le fu abbastanza vicino allungò la mano verso di lei
afferrandola per un braccio. Lanciò il Bat-rampino appena qualche metro
prima dal suolo, raggiungendo la cima di un altro edificio.
Appena toccò terra si preoccupò di Stella -Stella, ehi mi senti? Avanti
svegliati, forza!...Accidenti, ha preso una bella botta- Non poteva
lasciarla lì, la sua trasmittente era rotta e se uno dei Titans
l'avesse trovato in quella situazione avrebbe subito pensato che fosse
colpa sua.
Urgevano cure mediche, che lui non era in grado di dare: ma Alfred sì!
Non ci ripensò nemmeno e chiamò subito il Bat-jet, sistemò come meglio
poteva la ragazza aliena nel piccolo abitacolo e siccome era troppo
stretto per riuscire a pilotare in quello stato si limitò ad accendere
il pilota automatico, inserendo infine la destinazione.
Il jet si dirigeva verso la caverna, mentre il ragazzo stringeva la figura femminea tra le sue braccia.
In pochi minuti furono a destinazione; scese il più velocemente possibile dall'aereo, portandosi con se il corpo della ferita.
-ALFRED! ALFRED!- urlò Robin correndo verso il lettino che si trovava
nella grotta uminida sotto villa Wayne -Signorino! Cosa succede!-
chiese il maggiordomo accorso subito, poichè allarmato dalle grida.
-Aiutami! Si è ferita, c'è stata un'esplosione sul tetto- disse
frettolosamente il ragazzo, senza neanche capire se quello che diceva
avesse un senso.
Sulla fronte di Stella si era aperta una brutta ferita a causa del colpa e pareva non voler cessare di sgorgare sangue.
Il maggiordomo, pur riconoscendo la giovane componente del gruppo dei
Teen Titan, poichè consapevole di quanto fosse cara al giovane, la
distese premurosamente sul lettino e cominciò a medicarla.
Robin si guardò i vestiti: erano sporchi del sangue della ragazza. La
vista di quel liquido rosso, solo a sapere che apparteneva a lei, gli
faceva venire i brividi. Non riuscendo a sopportare la presenza di quel
fluido andò a cambiarsi e si mise la tuta da addestramento: molto
semplice, totalmente nera, attillata come le originali, ma priva di
mantello.
Fu accorto a non togliersi la maschera e aspettò con impazienza che Alfred finisse di curarla.
-Fatto!- disse il maggiordomo raggiungendo il giovane -La ferita era
piuttosto profonda, perciò sono stati necessari due punti di sutura. Si
stava risvegliando, ma si è riaddormentata appena le ho fatto
l'annestesia. Per fortuna non c'è niente di grave, ora sta ancora
dormendo, ma dovrebbe risvegliarsi tra poco-. Sentito questo Robin andù
subito a vederla.
Vedendo che stava ancora effettivamente dormendo decise di aspettare che riprendesse consoscenza e si sedette vicino a lei.
Ma la stanchezza dopo qualche ora prese il sopravvento su di lui, che si addormentò a ridosso del lettino di lei.
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