Fluid

di Vortex
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Taglio ***
Capitolo 2: *** Pioggia ***
Capitolo 3: *** Morsi ***
Capitolo 4: *** Latte ***



Capitolo 1
*** Taglio ***


Salve a tutti, non so bene da dove mi sia venuta fuori questa doppia Drubble, è ambientata nel periodo "d'infanzia" di Kaname, lui sta parlando con Ichijo quando ad un tratto si ferisce ed il sangue comincia ad uscire dal suo dito...
Spero possa piacervi, fatemi sapere, ci conto
Buona lettura ;)


Lo guardavo attentamente mentre si scrutava assorto la mano. Il suo dito candido era macchiato da una gocciolina cremisi e calda che scivolava lenta e dolce sulla sua pelle di neve, lasciando dietro di sé una stria rossastra. Brillava sotto la luce della luna, la nostra unica compagna durante le notti che lui non passava con quella bambina che aveva salvato, Yuki.
-Guarda, Ichijo, che bello … - mi disse senza distogliere lo sguardo da quel liquido scarlatto. Io evitai di rispondere, respirare avrebbe significato essere penetrato da quell’odore sublime caratteristico della linfa dei SanguePuro e non potevo assolutamente permettermi di perdere la testa per questo.
-Mi hanno sempre detto di stare attento al mio sangue, a non sprecarlo perché è prezioso - continuò il suo discorso.
Lo ignorai ancora una volta.
-Non sono mai stato bravo a sanguinare … -
Come se sanguinare fosse un’abilità …
Corrugò la fronte e sbatté le palpebre per poi rivolgermi uno sguardo cremisi che sapeva di sangue.
-Io non sono come la bambina che visito una volta al mese, per lei questo è vita, è come una linfa preziosissima ed ha bisogno che rimanga nelle sue vene, io non ho tale necessità. Il mio sangue è raro e posso anche farne a meno - e venimmo colpiti entrambi dalla verità di queste parole.


 

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Capitolo 2
*** Pioggia ***


Salve!
Allora, questo chappy l'ho scritto perchè la tempesta mi ispira particolarmente U.U
Bene, dovrebbe essere narrato da Ichijo, però non ne sono più troppo sicura xD
Diciamo che credo che lui sia molto "umano" nel suo essere vampiro, quindi ho deciso d dedicare questa drabble (110 parole precise, ma come sono orgogliosa di me stessa...) a lui :)
Buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate



I tuoni violenti scuotono il cielo con la loro potenza ed i fulmini ed i lampi squarciano quella patina grigiastra formata dalle nubi. Piccole gocce trasparenti che sovrastano ogni cosa.
La maggior parte delle persone odia la pioggia; a dire il vero io non le ho mai capite. Mi piace osservare l’acqua purificatrice che lava via le impurità del mondo, amo l’odore del’erba bagnata e la pace che si forma una volta cessata la tempesta. Quando piove, le nubi oscurano il sole ed io sono libero di uscire anche se è giorno.
E per una volta non devo aver paura della luce del sole, per una volta posso essere umano.

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Capitolo 3
*** Morsi ***


Eccomi qui da tempo immemore su questa raccolta che purtroppo ho trascurato un tantino... xD
Mi devo sfogare perchè sono arrabbiata e non riesco a scrivere gli yaoi, qundi mi sono limitata ad un no pair, visto che ultimamente sono ossessionata da argomenti che si possono trattare solo con pg donne
A questo proprosito, mi ero decisa a guardare l'anime di VK visot che io conosco solo il manga, e leggendo i commenti lasciati su youtube ho notato il messaggio di una ragazza che si chiedeva sconcertata come facessero tutti quei vampiri a fiutare il sangue di Yuki se si sbucciava un po' e divenire affamati, rimanendo però del tutto indifferenti ai giorni in cui la suddetta ha il ciclo
Da qui mi è nata l'idea, anche se non so quanto effettivamente
sia possibile, comunque io l'ho scritto

Quella mattina Yuki si svegliò portandosi una mano al ventre che si contraeva sotto la pelle diafana. Le coperte intrise di sangue, tanto scuro da sembrare nero. Le girava un po’ la testa ed il dolore alla pancia non smetteva. Si alzò per darsi una pulita ed una fitta la costrinse a ripiegarsi su se stessa. Sembrava così fragile, come un labile foglio accartocciato …
Sentiva il ventre indolenzito andarle a fuoco. Fuoco che era dappertutto e la ardeva lentamente. Come avrebbe fatto quel giorno con Zero?
Lui che era così sensibile al sangue …
Si passò una mano tra i filami castani che le ricadevano sul capo. Camminò fino alla finestra, la notte aveva piovuto ed ora i vetri erano appannati. Poggiò una mano sulla superficie liscia e gelida della vetrata, lasciando che l’acqua di condensasse sotto il calore emanato dalle sue dita. Una miriade di goccioline scivolavano lentamente intrecciandosi e creando un circuito di strie trasparenti che permetteva di intravedere l’esterno.
Sorrise.
Il sangue che usciva dal suo utero e la faceva soffrire era causato dai morsi di un bambino che non aveva mai avuto.

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Capitolo 4
*** Latte ***


Salve!
E' da tantissimo tempo che non ci si sente qui nel fandom, eh?
Ho avuto un periodo di crisi, lo ammetto. E se devo essere sincera, non ne sono ancora uscita del tutto. Adesso sento il bisogno di chiudere con ciò che ho lasciato in sospeso. Ho deciso di cercare di portare a termine tutti i progetti che avevo aperto, perciò comincio a farlo proprio con questa breve raccolta. Questo capitolo è l'ultimo di "Fluid" ed ho deciso di dedicarlo al latte -alimento che io adoro con tutta me stessa XD- e a Zero, il primo personaggio a cui mi sono affezionata di Vampire Knight, possiamo dire che "gli voglio bene" in un modo un po' particolare.
Spero di esservi riuscita a comunicare qualcosa con questo, in senso negativo o positivo che sia, se è così fatemelo sapere mediante una recensione.



Non gli piaceva il latte. Forse sarebbe stato più corretto dire che detestava quel liquido biancastro con ogni fibra del proprio corpo; usciva da una mucca, diamine, dovevano strizzarle le mammelle per ricavarlo!

Eppure lo aveva sempre bevuto.

I suoi genitori, oltre al suo maestro, non facevano altro che ripetergli che doveva assumere calcio, e quindi l’alimentazione del piccolo Kiryu era perfettamente equilibrata; ma la repulsione nei confronti di quel bianco, lo stesso che gli tingeva i capelli, era tanto forte da far storcere addirittura il naso allo stoico Zero.

In fin dei conti, una parte di lui l’aveva sempre saputo.

Qualcosa nell’animo lo aveva avvisato che il nitore abbagliante del bianco di quella stessa chioma di suo fratello gli avrebbe portato via tutto.
Distruggendo ogni cosa.

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