Il cuore della vipera

di Eiko Kon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il passato che non ritorna ***
Capitolo 2: *** Maledetti sentimenti ***
Capitolo 3: *** Dimmi perchè ***
Capitolo 4: *** La danza dell'anima ***
Capitolo 5: *** Inutili battaglie ***



Capitolo 1
*** Il passato che non ritorna ***


Una tribù, due animali sacri e tanti fedeli che in ginocchio pregavano dinnanzi le sacre reliquie delle loro divinità feline. Una tigre bianca, dalle smeraldine striature, ed una lince azzurra, dagli occhi color ghiaccio, vegliavano su tutta la gente del loro popolo di devoti, proteggendola dai nemici e donando fertilità alle terre...un'esistenza pacifica, la loro. Risiedenti in un villaggio, totalmente sperduto fra quelle altissime e verdi montagne della Cina. Lieti sorrisi decoravano i volti degli abitanti di quell'umile tribù, fino a quel maledettissimo e turbolento giorno. Il giorno in cui coloro che adoravano la tigre bianca più di quanto potessero esser devoti alla cerulea lince, lasciarono la tribù, sottraendone il Bit Power del candido felino. Un dannato giorno, che scatenò interminabili guerre fra le due sponde e che avrebbe diviso la gente del clan per molto, moltissimo tempo. E fu così...che passarono più di 800 anni. Le due tribù ebbero nuovi discendenti, ed esse erano quasi totalmente identiche nei loro culti e cerimonie, ma una cosa le differenziava...e ciò, era la scelta dei loro successori al trono. Nella tribù della tigre bianca, l'erede si selezionava in base all'abilità del guerriero, mentre nella tribù della lince azzurra, le cose erano totalmente differenti...Il futuro capo, sarebbe stato il primogenito di quello attuale...ma non sempre le cose andavano così. Infatti, in questo clan, tutte le persone avevano le iridi di una tonalità violacea e solo una volta ogni 200 anni, nasceva un bambino dagli occhi azzurri. Egli, era il figlio del dio, il suo discendente terreno, e sarebbe stato colui che avrebbe preso il posto di capo tribù. Ma non solo...infatti, assieme al figlio della lince, sarebbe nato il suo compagno prediletto, il discendente della vipera rossa. Egli si poteva distinguere dal colore dei suoi occhi, che di sangue parevano tinti, poichè avevano una cremisina tonalità. Entrambi, avrebbero dovuto giudare assieme la tribù e sarebbero stati destinati ad amarsi. Ma a volte...il destino può essere cambiato. Era una notte tremendamente fredda ed umida e la pioggia cadeva incessantemente sul suolo, ticchettando imperterrita sulle terre della tribù della tigre bianca...una fitta nebbiolina ricopriva tutto, non lasciando intravedere nulla, a parte le luci delle capanne che riuscivano a penetrare quel sottile e fioco manto. Da una delle abitazioni, si sentirono due grida innocenti, seguite da un pianto di gioia e da una voce maschile che esultava... -S-sono due bimbe...!- disse una donna dai lunghi capelli fucsia tendenti al palissandro e gli occhi arancio... -Si e sono...sono bellissime- un uomo dai folti capelli castani, quasi bruni, e le iridi di un'intensa sfumatura dorata, si asciugò una lacrima di commozione dalla guancia destra, mentre teneva per mano un bimbo di circa due anni, il quale aveva il colore della chioma uguale a lui e gli occhi identici a quelli della donna. -Lai- aggiunse la ragazza, che in braccio teneva una bimba dai capelli fucsia e gli occhi dorati ed una bimba dalla chioma castana tendente al rubino con le iridi dal colore del cielo - saluta le tue sorelline!- Il bimbo si portò l'indice sinistro alla bocca ed osservò le due piccole con sguardo curioso. Poi, stringendosi ai pantaloni del padre, mormorò un - tao - insicuro e tremolante... I due genitori si guardarono e scoppiarono a ridere fragorosamente, ma nessuno dei due poteva sapere cosa sarebbe successo di lì a poche ore... Le ore passarono, e la pioggia aveva finalmente smesso di cadere. Il sole fece la sua comparsa da dietro le montagne e lo scuro cielo della notte si rischiarava pian piano, divenendo lentamente azzurro da blu scuro che era. E mentre i cinguettii degli uccelli stavano innaugurando il nuovo giorno con i loro canti lieti, dall'abitazione, che nella notte precedente era stata luogo di nascita di due piccole creature, si udì un urlo stridulo, che subito fece accorrere tutta la gente del villaggio. Una donna dalla folta chioma bruna e gli occhi dorati, entrò nella capanna, stringendo fra le braccia un bimbo di appena due anni totalmente simile a lei. Vide la sua migliore amica che piangeva disperatamente seduta sul letto, con a fianco il suo sposo ed il suo primogenito, mentre fra le braccia, stingeva la bambina dai capelli fucsia e gli occhi aurei... -Xiumei, che è successo?!- domandò la bruna, osservando con gli occhi sgranati l'amica dai capelli rosati che si sfumavano al castano. Lei alzò lo sguardo, mentre le lacrime le solcavano le guance ambrate. Rispose alla mora con voce spezzata, quando il marito la cinse in un forte abbraccio con gli occhi dorati carichi di disperazione...- L-la m-mia b-bambina.....la mia adorata bambina....è sparita!!- urlò dall'esasperazione e la brunetta, non potè fare altro che sussultare e stringere a se il figlio, che portava il nome di Rei. -Non preoccuparti amore...la ritroveremo, vedrai...- disse lui, mentre calde lacrime gli rigavano il volto - ...dobbiamo solo sperare...- La donna volse lo sguardo verso il marito, sussurrò con voce spenta e strinse a se i due figli a lei rimasti - ...Lai, Mao....ora ci restate solo voi...!- Poco lontano da lì, una figura ammantata, che correva a perdifiato, teneva fra le braccia una bambina dagli occhi azzurri e i capelli castani. Essa si fermò solo quando fu sicura di essere ad una distanza abbondante dal villaggio della Tribù della tigre bianca e si mise ad osservare la piccola creatura che aveva stretta a se. -Come mai il discendente della lince è nato tra la gente della tribù della tigre bianca...?- si domandò, fissando i profondi occhi cerulei della bambina - Sono oramai passati duecento anni, eppure, nella nostra tribù non è nato nessun bimbo dagli occhi azzurri...Anche il figlio della vipera rossa è oramai nato, quindi...è chiaro che tu sei colei che sarà destinata a possedere il potere della lince azzurra...- sorrise, e riprese a correre a perdifiato. Gli anni trascorsero... -Saipher!- gridò una ragazza dalla palissandra chioma e gli occhi azzurri, che risaltavano immersi in quella sua carnagione ambrata - la mamma ha detto che vuole vederci!!- -Cosa vuole adesso?!- sbuffò un giovane di qualche anno più grande di lei, che la stava osservando con i profondi occhi cremisi da sotto i ciuffi dei capelli castani scuri..- Di alla mamma che arriverò fra poco, che devo concludere quest'incontro di bey blade!- - Ha detto che è una cosa importante...credo che il capo tribù ci vuole parlare...- disse lei, portando le mani ai fianchi... -Coooooooosa?? Il capo tribù vuole parlare con noi?- Lei annuì osservando il fratello con gli occhi scintillanti...Al che, egli afferrò il su bey blade purpureo e candido che stava ancora ruotando vorticosamente all'interno dell'arena e si affrettò a raggiungere la sorella per poi poter accorrere, assieme a lei, dalla loro madre. Poco dopo, erano al cospetto di una donna sulla trentina, che stava fremendo per l'ansia. Li condusse alla casa del capo tribù il quale stava placidamente seduto su una poltrona in vimini e che si stava accarezzando la lunga barba bianca con la mano destra, mentre con la sinistra, reggeva un bastone in legno di quercia, avente per cima, un lucido cobalto. Lui squadrò i due adolescenti con sguardo serioso...gli parevano due mascalzoni, ma, d'altronde, non poteva opporsi alla volontà degli animali sacri. Quel ragazzo e quella ragazza, che all'incirca, dovevano avere rispettivamente sedici e diciotto anni, erano i figli degli animali sacri e sarebbero stati loro...che avrebbero custodito la loro potenza e saggezza per il resto dei loro giorni. -Saipher, Eiko...- le labbra dell'uomo, si aprirono da sotto la barba candida mentre dalle sue iridi lilla traspariva uno sguardo penetrante e diffidente - E' giunto il momento di affidarvi la Lince azzurra e la Vipera rossa- fece cenno con la destra, all'uomo che si parava alla sua sinistra, di portargli le scatole chiuse dentro il sacro scrigno in pietra. Egli obbedì e gli porse due cofanetti dai colori bordeaux e azzurro ghiaccio. -Qui dentro, vi sono racchiusi la sacra Lince e la divina Vipera...sono vostri, poichè voi siete i loro figli prediletti...- aggiunse il capo tribù, senza mutare il suo sguardo...Saipher ed Eiko si osservarono l'un l'altra increduli...Come erano i loro figli prediletti? Non ci potevano credere,erano proprio loro i figli degli animali sacri?! -Tu, ragazzina...- tuonò il capo tribù rivolto alla giovane sedicenne... -i-io?- rispose lei, con voce tremolante... -Prendi con te la lince azzurra e custodiscila...abbi cura di lei e che il suo potere ti guidi sempre- La ragazza annuì con gli occhi sgranati e scintillanti e prese dalle mani dell'uomo, la scatola azzurra contenente il bit della lince... -E tu, giovanotto...- esclamò indicando Saipher -prendi con te la Vipera rossa e falla crescere nella forza di un vero guerriero...- "si!" rispose freddamente il diciottenne, che s'affrettò a raggiungere il suo sommo capo, prendendogli dalle mani la scatola purpurea...La folla acclamò i due ragazzi, che si allontanarono e si sedettero in disparte un secondo per poter osservare e riflettere su ciò che gli era stato dato. Eiko osserava il suo bit power con sguardo pieno di gioia,Saipher invece aprì la scatola e osservò il suo bit power con sguardo assorto.. "Saipher, c'è qualcosa che non va?" chiese la ragazza, che si era accorta dello sguardo del fratello "niente Eiko, solo che..." "solo cosa?non sei felice che abbiano consegnato a noi i bit power? Siamo noi gli eletti" "lo so Eiko, ma non ti sembra strano che il capo sia stato così veloce a darci i bit power?E possibile che ce lo abbiano detto solo adesso? Non lo so, ho la sensazione che stia per accadere qualcosa, qualcosa che riguardi noi" La ragazzina squadrò per un momento il fratello...non poteva affatto immaginare che lui...avesse tremendamente ragione.Intanto, nella mente di lui, riaffiorò l'antica leggenda...ovvero, i discendenti della vipera rossa e della lince azzurra, sarebbero stati destinati ad amarsi e questo...questo lo proccupava tantissimo. Lui sapeva la verità su sua sorella, ma lei, era sempre stata all'oscuro di tutto...e forse era per la questione della leggenda...che lui l'amava alla follia. -Eiko...- aggiunse lui, fissandola con i profondi occhi cremisi -...tu sai la leggenda di chi custodisce i due bit...?- Lei, scosse il capo, mentre compiva dei piccoli saltelli per la gioia...-No, non la so! Qual è?- -Niente, lascia stare...- sorrise lui, intrecciando le mani davanti al mento... La ragazza lo osservò con un'espressione da ebete dipinta sul volto, mentre lo vedeva impegnato sulle sue riflessioni. Lei, fece spallucce e continuò a saltellare qua e là canticchiando ed osservando il suo bey ceruleo e candido...ora, poteva contare sulla forza della lince!!

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Capitolo 2
*** Maledetti sentimenti ***


Com'erano innocenti ed all'oscuro di tutto...Loro, che avevano accettato di combattere al fianco della purpurea vipera e della ceruea lince. Loro, che con quegl' occhi così particolari e belli, ma allo stesso tempo intimidatori e limpidi, avevano preso con se la forza delle due mistiche creature...Eiko, ragazza felice e spensierata, ma intelligente, furba e forte in ogni situazione, e Saipher, ragazzo chiuso, schivo e diffidente di tutti ma dotato di grande sangue freddo, dovevano prepararsi ad affrontare un dilemma che avrebbe potuto separarli, per sempre. Scegliere la missione o scegliere i sentimenti...Ed ora, lui, quell'uomo dalla folta barba candida e le sopracciglia arcuate, voleva sfruttarli a suo piacimento, facendoli lavorare per realizzare ogni suo proposito...un proposito all'apparenza sporco, infido ed estremamente egoista, ma che nascondeva un piccolo frammento di storia, che irrimediabilmente scheggiò il suo cuore maturo e forte, ma al contempo debole e fanciullesco...Un animo complicato, il suo...Complicato come la missione che avrebbe affidato ai due ragazzi. Ed ora, sentiva un lieve rumore di passi eccheggiare all'interno della sua stanza, un suono distinto che pareva avvicinarsi sempre più. Levò le palpebre sui freddi occhi lilla, impugnando saldamente il bastone con la destra e premendo con la sinistra sulla spallina della poltrona in vimini. Subito scorse la figura di un alto ragazzo dai lughi e lisci capelli blu scuro e due grandi occhi viola, stagliarsi tra la minima oscurità che donava a quell'abitazione un aspetto leggermente inquietante. Shaoran: Mi avete chiamato, sommo capo? L'anziano, sollevò al pari della cinta la sinistra mano, facendo cenno al ragazzo, che doveva avere all'incirca ventitre anni, di avvicinarsi a lui...Egli obbedì senza porre alcuna obiezione e si ritrovò, in un paio di minuti, con l'orecchio destro a poca distanza dalla bocca del vecchio. Capo tribù: Shaoran.....convoca qui i due giovani prediletti. Devo affidare loro un'importante missione... Shaoran: Ho compreso, Capo tribù...tornerò fra qualche istante con i due ragazzi... Il giovane retrocedette di qualche passo, poi, distese le braccia lungo i fianchi, si congedò compiendo un lieve inchino. L'anziano uomo, lo seguì con lo sguardo finchè non ebbe varcato la soglia della capanna e, quando ebbe lasciato il luogo, prese ad accarezzarsi la barba riflettendo su ciò che stava per affidare ai due adolescienti... -Bene...- mormorò fra se e se - presto l'elisir dell'eterno sangue sarà in mio possesso..- Sul suo viso si dipinse un viscido ghigno, il quale però scomparve una volta che il ventitreenne fu di ritorno, accompagnato dai due prescelti...Fece cenno al brunetto di andarsene, ed egli obbedì ciecacente senza fiatare. La ragazzina scrutò il fratello con i grandi occhi cerulei ricolmi di ansia e lui, ricambiò lo sguardo della sorella con un semplice - Tsk....- Capo tribù: Saipher...Eiko...vi ho convocati poichè devo affidarvi un'importante compito... Eiko deglutì mentre Saipher, se ne stava tranquillamente a braccia conserte osservando l'uomo con sguardo freddo ed inespressivo... Capo tribù: Come voi sapete, i bit power che custodite vi graziano dell'aiuto dei due animali sacri... I due annuirono ed il vecchio riprese...:Originariamente, vi erano tre animali sacri, non solo due... Eiko: Cheeee?! Il ragazzo dagli occhi cremisi menò una leggera gomitata alla sorellina e lei, subito si ricompose... Capo tribù: Esattamente, piccola Eiko... Lei sbuffò visibilmente portandosi le mani ai fianchi...come l'aveva chiamata? Piccola Eiko?! Capo tribù: Al fianco della Lince azzurra e della sua fidata compagna Vipera rossa, vi era anche la maestosa Tigre bianca, la quale fu sottratta al nostro popolo molto, molto tempo fa...dal quel giorno, le nostre terre hanno iniziato ad inaridirsi e le guerre hanno preso ad avere sfogo...quello che io vi chiedo, miei cari ragazzi, è di riportare alla nostra gente il bit della Tigre bianca...a qualsiasi costo. Eiko: E come faremo..? L'anziano lanciò un'occhiata al ragazzo che stava al fianco di lei e subito, questi comprese cosa l'uomo gli avesse voluto dire... Saipher: Ci infiltreremo. - Il suo tono di voce era così freddo e pacato...pareva privo di una qualsiasi emozione... Eiko: Capisco...e una volta dentro alla tribù della tigre bianca, noi dovremo riprenderci il bit power, giusto? Capo tribù: Esattamente....dovrete pensare voi a trovare il modo di infiltrarvi e a trovare il momento giusto per appropriarvi del bit... Saipher: quando dobbiamo iniziare la missione?-Chiese, senza cambiare tono ed espressione. Capo Tribù: due giorni, durante questo periodo dovrete organizzarvi.... Eiko: solo!? Non vi sembra un po’ poco? Capò Tribù: è una missione importante ed è necessario che venga compiuta il più presto possibile... Eiko: ma…quanto dovremo restare al villaggio come infiltrati? Capo Tribù: il tempo che vi serve per compiere la missione, non è possibile quantificare un periodo preciso.... Eiko: E allora diamoci da fare!- disse lei, compiendo un agile salto mortale all'indietro ed uscendo dalla residenza del capo tribù...Quest'ultimo e l'alto brunetto, si guardarono con un'espressione leggermente shoccata e, quando il diciottenne fu sul punto di varcare la soglia dell'abitazione, l'anziano signore sentenziò... Capo tribù: Saipher...Eiko è affidabile, ma è ancora troppo legata ai sentimenti. Quindi, ciò che sto per dirti, tienitelo solo per te...se per recuperare la tigre bianca fosse necessario uccidere qualcuno...non esitare a farlo. Saipher: Si - affermò lui, freddo e pacato. Capo tribù: E ricordati bene una cosa....la tua adorata sorella, custodisce in se il marchio della lince azzurra...ma anche quello della tigre bianca. Tienila d'occhio e non deludermi. Il giovane annuì e lasciò il luogo a lunghi e felpati passi, mentre i lunghi capelli castani gli sfioravano il volto dall'ambrata carnagione. E quando anch'egli ebbe lasciato la residenza del capo tribù, questi ripensò a ciò che aveva appena fatto, ovvero...aveva indotto due ragazzi a combattere per lui con l'inganno. L'uomo, che doveva avere all'incirca settendaquattro anni, poggiò nuovamente la schiena sullo schienale della poltrona, cominciando a massaggiarsi la fronte oramai segnata dall'inesorabile scorrere degli anni...anni che parevano interminabili da quando la sua adorata sposa Lain e la sua piccola figlia Rinrin, furono assassinate durante uno dei tanti assalti al villaggio da parte della gente della tigre bianca...ed ora, lui voleva vendicarsi, voleva impadronirsi della tigre bianca, per poter utilizzare il suo potere assieme a quelli della lince azzurra e della vipera rossa...Avrebbe riunito la potenza dei tre animali, permettendo così alle porte del mondo spirituale di aprirsi e di liberare ogni bit power che vi era sigillato...e poi...poi utilizzando ognuna di quelle arcane creature, compresi i tre animali sacri, avrebbe prodotto l'elisir dell'eterno sangue, che gli avrebbe donato l'invulnerabilità e gli avrebbe elevato lo spirito fino all'aldilà, permettendogli così di comunicare con i defunti....e magari...sarebbe perfino riuscito a comunicare ancora con la sua amata e la sua bambina...già, era questo ciò che più ardentemente desiderava..poterle vedere ancora una volta, parlargli e deliziarsi del loro sorriso...un sorriso spento oramai da tanto tempo, a causa di quei maledetti seguaci di quel candido felino...Ma questa volta, pensò lui, non sarebbe rimasto a guardare come quella dannata notte d'inverno, nella quale due uomini, dall'ampia stazza, lo tenevano fermo, al tempo stesso in cui sua figlia e sua moglie venivano brutalmente sgozzate. No, questa volta....si sarebbe vendicato! Sogghignò, mentre la mano rugosa passava sulla folta barba bianca... Appena Saipher uscì dalla residenza, fu chiamato da Eiko che lo stava aspettando fuori canticchiando emozionata. Saipher: Eiko, andiamo a parlarne in un altro luogo, qui potrebbero sentirci Eiko: ok fratellone ^ ^ Eiko e Saipher si allontanarono dal villaggio e si diressero altrove. Eiko: è incredibile, ci hanno appena consegnato i bit power e già ci affidano una missione! Saipher: lo avevo intuito che ci avrebbero affidato la missione… Eiko si ricordò delle parole che il fratello aveva pronunciato poco prima, rimanendo un attimo stupita... Eiko: Ma tu ne sapevi qualcosa?o_O Saipher:io? No, per niente. La sedicenne spinse Saipher per terra che perse l’equilibrio e cadde su un fianco... Saipher: Eiko, ma che fai!? Eiko: non ci credo che tu non lo sapevi, mi stai prendendo in giro ^ ^- disse lei ridendo. Saipher: ah si? Questa me la paghi Eiko!! Saipher si lanciò sulle gambe della sorella che non fece in tempo a scappare e cadde a terra anche lei. Entrambi si misero a ridere, mentre facevano una specie di lotta...Continuarono a menarsi piccoli pugni per poi passare a farsi il solletico rotolandosi a terra ed impolverandosi, proprio come dei bambini...Lui le afferrò nuovamente i piedi, mentre lei cercava di strisciare via quatta quatta, ma non fece in tempo, poichè il fratello le si era già adagiato sopra per intrappolarla...E mentre una risata soffocante abitava la sua gola, fu costretta a voltarsi, potendo ora rimirare gli occhi cremisi del fratello bagnati dalle lacrime delle risate...Chiuse gli occhi cerulei, permettendo così ad un'altra risata di sfociare dalle sue labbra, al contrario di lui...che ora, trovandosi a così poca distanza dalla ragazza...si rese conto di quanto fosse carina...era tremendamente carina...Era stupenda, mentre quell'ampio sorriso era disegnato sul suo volto, mentre quella sincera espressione di felicità era impressa nei suoi occhi così limpidi ed azzurri...e quelle sue labbra...labbra rosse, labbra di fragola...quelle labbra seducenti da baciare...quasi senza accorgersene Saipher iniziò ad avvicinarsi ad esse...ma il pensiero che lei lo considerava suo fratello lo fece riprendere, come un lampo seguito da un tuono in un temporale estivo..."no" si disse lui, che si fermò a pochissimi centimetri da Eiko e si spostò da quella posizione. Lei riaprì gli occhi giusto in tempo per scorgere il fratello che si stava menando un ceffone... Eiko: Saipher...ma che fai!? O.O Saipher: Ehm...niente, una mosca! Eiko: ..................mi convinci poco...- disse, scoppiando a ridere ancora una volta...Lui la osservò...non poteva dirle cosa era veramente accaduto in lui, altrimenti, come minimo, sarebbe rimasta shoccata! Saipher si girò a pancia in su, imitato subito dopo dalla sorella, ed entrambi stettero ad ammirare il cielo azzurro e limpido...

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Capitolo 3
*** Dimmi perchè ***


Com'era terso il cielo, in quel particolarissimo giorno d'estate...Un giorno che per entrambi era significato davvero tanto, poichè avevano ricevuto i poteri della Lince azzurra e della Vipera rossa. Ma per uno dei due, la consegna di quegl'animali sacri non era stata poi così emozionante, perchè sapeva la dannatissima leggenda che incombeva sui custodi delle arcane creature... -Eiko...- -Hum?- rispose lei. -Davvero non sai nulla della leggenda che aleggia attorno ai custodi della Lince azzurra e della Vipera rossa?- -No, non ne so niente! Perchè non me la racconti..?- -Sei sicura di volerla sapere...?- domandò lui, alzandosi da sdraiato e posizionandosi a sedere. -Certo che ne sono sicura! Non posso mica custodire la lince azzurra se non so nemmeno la sua leggenda!- Il diciotenne squadrò per un attimo la sorella e, dopo un breve momento di silenzio, annuì e cominciò a narrare la storia...-Beh, come sai...un tempo la nostra tribù e quella della Tigre bianca erano unite sotto il potere della Lince azzurra e della Tigre...- -Si, certamente! Questo lo so!- -...e dopo diversi anni- riprese lui - ...la tribù si separò...- -Aha?- -Devi sapere....che dopo che la Tigre e la Lince vennero separate, in entrambi i Clan si cercò di sostituire l'animale sacro mancante con un altro animale...Nella tribù della Tigre bianca venne scelto il Leone nero, mentre nella nostra tribù venne scelta la Vipera rossa...- -E con ciò..?- domandò lei, impaziente. -Le tradizioni delle due tribù sono quasi del tutto identiche, tranne che per la scelta dei successori al trono...Nella tribù della Tigre bianca, il futuro capo è il guerriero più abile all'interno del vilaggio, ed è libero di sposare chi vuole, mentre nella nostra tribù....- Saipher si fermò un attimo ed inspirò profondamente -...nella nostra tribù i futuri capi sono i discendenti della Lince azzurra e della Vipera rossa...- -Non vedo dove sia il problema Saipher! Dopotutto due fratelli possono comandare meglio insieme, no?- -No, Eiko......i due discendenti...sono destinati a sposarsi!- Concluse lui, osservando la sedicenne nei profondi occhi azzurri. Lei era rimasta allibita dalle parole del ragazzo...avrebbe dovuto sposare suo fratello? Lo stupore l'assaliva sempre di più e divenne poi panico...non sapeva più a cosa pensare, se ridere oppure piangere; era confusa...e spaventata...e forse fu proprio per scacciare il timore dalla mente, oppure solo per semplice ingenuità, che la sedicenne scoppiò in un'amara e fragorosa risata... Saipher -Che hai da ridere? Eiko -Niente....hahaha...! Cioè, è impossibile che ci costringano a sposarci! Tu sei mio fratello Saipher! Saipher -Già....- mormorò, abbassando lo sguardo -.....io sono...tuo fratello...- disse, in un sussurro quasi soffocato. Si alzò da sedere e, scrollatatisi i pochi fili d'erba che erano rimasti attaccati ai pantaloni, corse via, senza dire una parola...La sedicenne lo osservò stupita e perplessa, non capiva...che cosa gli aveva preso? Saipher, nel mentre, si era fermato nel bosco ai piedi di un albero.In un attimo di ira menò un pugno a terra pensando a quanto sia crudele il destino.... Saipher: "se solo sapessi la verità..." E si accasciò a terra piangente, mentre le lacrime gli decoravano le iridi che di sangue parevano tinte...si chiedeva perchè doveva soffrire così tanto, perchè la sorte avesse voluto punire solo lui...Eiko dopotutto, non ne aveva colpa, era stata strappata alla sua vera famiglia e trascinata fra la gente della tribù...come poteva sapere lei, come poteva essere al corrente della verità...? Ma soprattutto....come poteva essere al corrente dei sentimenti che provava per lei...? Ma sapeva in fondo al cuore che ciò l'avrebbe shoccata e non poteva dirgli tutto, anche se l'amava. Con un canino si morse il labbro con forza, facendo uscire una piccola goccia si sangue Saipher: "come avrei voluto baciarti in quel momento" L'avrebbe voluto davvero. Avrebbe voluto posare le sue labbra su quelle della ragazza e fare in modo che le loro lingue di incrociassero e si accarezzassero....un pensiero meraviglioso il suo, ma che comunque gli lasciava un enorme vuoto nel cuore. Forse un giorno, qualcuno gli avrebbe colmato quell'immenso spazio privo di ogni sentimento, se non dell'amore che provava nei confronti della sorella...Già, forse qualcuno ci sarebbe riuscito. O forse qualcosa.......forse, la loro nuova missione sarebbe stata una distrazione per lui e chissà che non avrebbe trovato lì una persona da amare....Scrollò la testa, non poteva innamorarsi di una della tigre bianca! Erano i loro nemici, e lui sarebbe stato ciecamente fedele alla sua gente..però, pensò lui amaramente, in fondo....aveva già tradito il suo popolo innamorandosi di Eiko...forse era un traditore, o forse solo uno stupido sentimentalista. Sentimentalista.....? Già, avrebbe dovuto cambiare per evitare di soffrire in futuro. Ma poi, la voce di Eiko che lo stava chiamando lo riportò alla realtà e lo fece uscire da quel mare di pensieri che stavano inondando la sua mente... Eiko:"Saipher, dove sei Saipher!" Saipher si rialzò in piedi, si scrollò la polvere di dosso, si asciugò le lacrime che avevano rigato il suo volto e rispose alla chiamata... Eaipher: "sono qui Eiko" Uscì da dietro l'albero, pensado ad una scusa convincente per giustificare il suo comportamento... La ragazza lo raggiunse per parlargli: "ma che ti prende Saipher? perchè sei corso via? Saipher: "niente dovevo, dovevo (pensiero: cerca una scusa convincente, cerca una scusa convincente...) dovevo andare al bagno (pensiero: DOH!)!! Eiko: Ah...scusa....perdona l'invadenza....- arrossì, al che il diciottenne non potè impedire ad un rossore accentuato, di propagarglisi per le guance.. Saipher: N-niente, tanto ho finito!- la rassicurò squotendo le mani... La sedicenne alzò lo sguardo verso di lui e lo osservò per un momento in silenzio, ma poi, gli soppiò a ridere in faccia...Egli la fissò per qualche attimo, ma poi interruppe la sua risata con un "eh-ehm" di disappunto...Lei si riprese subito, smettendo di ridere... Saipher: Allora..? Come c'infiltriamo nella tribù della tigre bianca..? Eiko: Possiamo fingerci morti, no? Saipher: Ma certo, almeno infieriscono sui nostri cadaveri!! Eiko: Allora...che ne dici se arriviamo strisciando davanti all'entrata del villaggio?? Saipher: .............di meglio no? Eiko: Non sono io la stratega della coppia....ricordati che quello che pensa sei sempre stato tu, io sono sempre stata l'attrice! Saipher: Avanti, mettitici d'impegno...possibile che non trovi neanche una soluzione? Eiko: Ehm....- si portò la mano sotto il mento, poi battè un pugno sul palmo di essa - Ho trovato!!- disse tutta contenta, mentre cominciava a saltellare di qua e di là.. Saipher: Allora..? Vuoi dirlo anche a me o aspetti la mano dal cielo? -inarcando un sopracciglio e lasciando trasparire dalle iridi cremisine un'espressione un po' perplessa.. Eiko: Allora...io mi fingo sull'orlo del collasso e tu mi prendi fra le braccia, vai al villaggio di quelli della tigre bianca e implori di aiutarti.... Saipher: Ma è più o meno la stessa pappardella di prima! Eiko: Hai trovato di meglio per caso? Saipher: ...........no ineffetti.....e sia, ma mettiti a dieta in questi giorni, mi pari un pochino pesante! Eiko: Ma come ti permetti!!? Gli menò un piccolo pugno sul torace per gioco, al che, i due si abbandonarono ad una sonora risata..Saipher la guardò e sorrise, in fondo, solo lei riusciva a farlo ridere e solo con lei si trovava veramente bene, soffocando quel dolore dovuto alla verità che ella non sapeva... Saipher:"dai, non fare la stupida,che strategia hai trovato? Eiko:" stuipida io!? ma guarda un pò..." Saipher:"dai, stavo scherzando Eiko, non te la prendere" Eiko divenne seria e guardò il fratello con gli occhi scintillanti e vispi, mentre un vago sorrisetto cominciò lentamente ad incresparle le labbra...

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Capitolo 4
*** La danza dell'anima ***


Stava soffrendo....soffrendo come un'anima dannata...ma forse era proprio questo quello che era veramente, un'anima alla quale fu negata la linfa vitale, alla quale era stato negato l'amore. Si, gli era stato negato, poichè egli non avrebbe mai potuto completare quei suoi sogni amorosi, non avrebbe mai potuto essere felice...E forse...forse non lo sarebbe mai stato. Inciampò su un sasso piuttosto sporgente e cadde a terra, bagnandosi dell'acqua che dissetava la terra, sporcandosi del fango che si era formato al suolo...ed il suo bey blade cadde dalla tasca della sua veste, rotolando qualche centimetro più in là del suo volto...ed il suo sguardo, ricadde inevitabilmente sulla sua vipera rossa, ricadde su quel...quel maledettissimo animale, che era stato la sua condanna...la sua sofferenza. Perchè ogni volta che lo vedeva, nella sua mente riaffioravano il volto della sorella ed il suo sorriso...la sua voce, quei suoi occhi così limpidi e profondi...e quelle sue lacrime, che ogni volta che sgorgavano su quelle sue guance ambrate, l'avevano fatto sentire un verme. Si, un verme....perchè non aveva potuto fare nulla per impedire che quell'acqua così amara e salata fosse scivolata dalle sue palpebre. Egli restò disteso ancora per qualche minuto a terra, con il volto immerso in quel fango così putrido e scuro; strinse le mani, cosicchè un po' di quella melma che si era formata gli si racchiuse nei palmi...e continuò incessantemente a piangere...piangere per se stesso. -Che stai facendo lì disteso a terra..?- una voce sopra di lui, lo fece sussultare. Quindi appoggiò le mani al suolo e vi premette lievemente, facendosi così forza ed alzandosi da disteso che era. Si scrollò le vesti tentando di mandare via il fango che vi era rimasto attaccato, ma tutto fu inutile. Volse poi lo sguardo verso la figura che gli aveva parlato e scorse un suo coetaneo dai capelli neri, che stava gironzolando per il villaggio per controllare che tutto andasse nel migliore dei modi... Saipher: Niente, sono inciampato...- rispose autoritariamente lui. -Sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto...- domandò l'altro porgendogli la mano in segno di saluto - Io sono Rei Kon, il capo Tribù! Saipher strinse la mano del ragazzo, celando abilmente tutto il disgusto che provava in quel momento...stava facendo conoscenza con un nemico! Saipher: Io sono Saipher e sono della tribù del Puma Dorato...sono qui assieme a mia sorella per cercare riparo... Rei: Capisco...- s'interruppe, ma poi riprese - Che capanna vi hanno affibbiato le guardie...? - sospirando rassegnato. Saipher: Quella vicino al cancello! Rei: Portami lì...non so in che situazione è messa, e potrebbe pioverci dentro...non vorrei che sia tu che tua sorella vi trovaste la casa allagata durante un temporale... Saipher: D'accordo.... Disse lui, prima di condurre il brunetto all'entrata della capanna assegnatagli. Vi giunse dinnanzi e vi entrò scostando la tenda dell'abitazione, pulendo i piedi sul consuto tappetino in vimini che era relegato davanti alla porta, e Rei fece lo stesso. Ma non fecero in tempo ad entrare, che videro Eiko che stava correndo avanti e indietro per la capanna per bloccare le gocce d'acqua che penetravano dal tetto dell'abitacolo... Eiko: AAAAAAAAH! SAI-CHAN, DAMMI UNA MANOOOOOOOOOOO!! QUI COLA TUTTOOOOOOOOOOOOO!! Sulla testa di Saipher e di Rei, apparve un mega-gocciolone...poi il primo dei due, si rivolse all'altro con un'espressione un po' perplessa dipinta sul volto...: Come vedi non è in ottime condizioni... Rei: Vedo...... -__-" Si guardarono un attimo silenti, ma poi, al grido della sedicenne, volsero lo sguardo su di lei e la videro completamente distesa al suolo a faccia in avanti...Era appena scivolata sull'acqua come una pera cotta...I due coetanei la osservarono con gli occhi sgranati e dopo un breve momento di assoluto silenzio..... Rei e Saipher: BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!! Eiko: Ma che avete da ride......- la giovane alzò gli occhi verso il fratello e con lui, scorse una persona a lei sconosciuta ma che inevitabilmente, le aveva fatto dilargare quello strano rossore per le guance....Sgranò gli occhi azzurri senza parole e, quest'ultime, parevano sgretolarlesi in gola...- .......re....... Il giovane dai capelli neri si avvicinò alla giovane e gli porse una mano per aiutarla ad alzarsi. rei:"riesci ad alzarti?" Eiko:"ehm..ah..si!" Eiko gli diede la mano, ma nell'alzarsi lo vide meglio in faccia,notando che era molto carino. Lei, rimase a fissarlo per pochi secondi, ma quando si accorse di avere la sua mano ancora in quella del ragazzo arrossì visibilmente e la ritrasse di scatto, lasciando il giovane un attimo perplesso... Eiko: G-grazie.....- si diresse verso il fratello a lunghi passi....Lui la squadrò un momento e non potè impedire ad una rabbia immonda di trasalirgli il cuore...ma la represse, pensando che non era il momento di lasciarsi prendere da queste sensazioni... Rei: "ah, non mi sono presentato ancora a te. il mio nome è Rei Kon, piacere" Eiko: "p-piacere..." Rei la osservò in facci ancora un momento, pensando che effettivamente, era una ragazza molto carina, mentre Eiko arrossì un secondo notando di essere guardata da ragazzo..Il fratello di lei, però, osservava la situazione, e notando che piega stava prendendo interruppe i pensieri di entrambi. Saipher:"non eri venuto qui per vedere come era ridotta la capanna tu?" Rei:"oh già...beh vedremo di riparare il tetto al più presto possibile!-Ma poi il diciottenne si bloccò per riflettere un momento e, dopo un breve momento di silenzio, riprese...- Sennò, potete anche stabilirvi in una delle case di alcuni miei amici.....oppure in casa mia.... Saipher ed Eiko si guardarono in silenzio...poi, fu il primo dei due a parlare: Preferiamo venire da te... Rei: Ok, ma io posso ospitare solo una persona, uno di voi due andrà a dormire dal mio migliore amico Lai... Il diciottenne sgranò gli occhi cremisi e sibilò senza consultare la sedicenne -Con te ci dormo io...- Era stato un impulso irrefrenabile quello di impedire alla ragazzina di dormire con quel ragazzo....se avesse lasciato che ciò accadesse, forse lei, sentimentale e dolce com'era, l'avrebbe fatto innamorare...e lui, non voleva questo, poichè c'era il rischio che lei, avrebbe potuto ricambiare appieno...-Eiko, tu vai a dormire con quell'altro...- Eiko: Eh....? Ma Saipher.... Saipher: HO DETTO COSI' E NON SI DISCUTE!!! Eiko sobbalzò lievemente....: D-d'accordo...... Eiko non aveva mai visto suo fratello così, sembrava essere piuttosto nervoso, e non poteva sapere perchè...Rei invece sembrana un pò perso dallo strano carattere di Saipher,e nello stesso tempo deluso per non poter dormire con quella bella ragazza. Ma non sapeva perchè quella delusione lo stesse assalendo...era da pochi minuti appena che la conosceva e già sentiva il desiderio di stringerla a se.... Rei: Ok....allora....ehm...come ti chiami? - si rivolse alla giovane con sguardo penetrante e dolce... Eiko: Chi, io? Lui annuì. Eiko: Sono Eiko, piacere! ^^ Rei: Piacere mio! ^^ Dunque, Eiko, seguimi, ti mostrerò dove abita Lai...sai, lì c'è anche una mia cara amica che ha la tua età! Magari potrete fare amicizia! Eiko: Lo spero proprio! Saipher:...hem hem, io però non so dove devo andare... Il morettino, quasi fosse caduto dalle nuvole, ripose un pò distrattamente "ah, è vero, vai da quella parte" Al chè, il ragazzo dai lunghi capelli castani scuri, si stampò una mano in faccia pensando, ma quanto è coglione questo qui..."-Si, grazie al cavolo...di là dove?! Rei: Ah....ehm..Eiko, tu aspettami qui che io accompagno tuo fratello in casa mia! Eiko: D'accordo! Ed entrambi si scambiarono un sorriso... Saipher: Vi prendete troppa confidenza voi due...- detto ciò, voltò le spalle al diciottenne ed alla sorellina per poi uscire dall'abitacolo...Rei guardò ancora un secondo la sedicenne, sospirò e seguì Saipher che era già uscito,mentre la ragazzina dai capell palissandri, se ne stava lì immobile, ad osservare i due coetanei andarsene e lasciarla sola..tra mille pensieri che le affollavano la mente... Rei, lo strano comportamento di Saipher, la missione, troppi pensieri gli affollavano la mente. E prima o poi, a qualcuna di queste cose, avrebbe smesso di pensarci..Probabilmente, si disse, sarebbe stata la missione...ad essere dimenticata. Scosse affannosamente il capo, menandosi un sonoro ceffone...non poteva tradire la sua gente, non poteva deludere suo fratello e la Lince azzurra..non poteva davvero...uscì dalla baracca non facendo a meno di notare che la pioggia aveva smesso di scendere lasciando spazio a un sole splendente i cui raggi illuminarono il volto della ragazzina Nello stesso momento,Saipher seguiva in silenzio il brunetto che gli stava facendo strada, osservandolo con occhi pieni di rancore. Non era solo il fatto che doveva dormire con lui, ma tutta quella confidenza con Eiko lo faeva arrabbiare fino all'inverosimile... Rei:"per quanto tempo intendi fermati qui?- disse lui, rompendo il silenzo tra i due.. Saipher:" credo una settimana" Rei:"capisco,quindi dopo ripartirete? Saipher rispose con tono freddo e distaccato -si-, lasciando il compatriota un attimo spiazzato...Nel dirigersi alla casa di quest'ultimo,passarono davanti a un campo di bey, su cui il ragazzo dagli occhi vermigli non potè fare a meno di soffermare lo sguardo. Saipher: "un campo di bey?" Rei:"già, li vado a giocarci quando mi va, di solito mi ci alleno..." Saipher, silente, ci andò davanti per osservarlo meglio. Era un pò di tempo che non usava il suo bey...quindi, lo tirò fuori di tasca per osservarlo meglio, mentre il bit power emise un bagliore rosso accecante, quasi per incitare il ragazzo a sfidare il coetaneo... Saipher:"perchè no..." Agganciò la sua trottola rossa rubino con striature blu e lo puntò verso l'arena di gioco..

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Capitolo 5
*** Inutili battaglie ***


Tese il braccio destro impugnando saldamente il dispositivo di lancio e puntandolo in direzione dell'arena, con un repentino movimento all'indietro del braccio sinistro tirò a se la corda. Il beyblade si staccò dal dispositivo e prese a girare vorticosamente andandosi poi a posare al centro della piattaforma dalla forma circolare. Saipher sembrava in un altro mondo da come era concentrato, ma il filo dei suoi pensieri fu spezzato dall'improvviso scontro del suo bey color rubino contro un altro beyblade di color bianco. Per istinto alzò la testa, e vide davanti a se Rei, che reggeva in mano il dispositivo di lancio senza però il bey attaccato. "vedo che non perdi tempo" disse Rei divertito dal fatto che Saipher aveva deciso subito di estrarre il suo bey. Saipher:"se io non perdo tempo, tu invece perderai qualcosa, questo match" sorrise sardonico a Rei, risvegliando nel cuore di quest'ultimo lo spirito agonistico che sviluppava quando combatteva. -Io perderò il match, dici? Vediamo cosa sai fare, pischello!- Il brunetto sorrise un poco beffardo, mentre la sua concentrazione ora si fondeva in un'unica cosa con il suo bey bianco ed argenteo...Dal canto suo, il diciottenne, Saipher, odiava quel ragazzo..in primo luogo, perchè comandava quella dannata tribù della Tigre Bianca, ed in secondo luogo...perchè guardava in quella maniera stralunata sua sorella! Come diavolo si permetteva quel tipo, di fare quell'espressione sognante dinnanzi gli occhi della SUA Eiko?! Come poteva anche solo aver lontanamente pensato, di riuscire ad avvicinarsi alla ragazza?! E quell'ira che inevitabilmente gli risaliva alla gola, quella voglia di distruggere l'avversario, resero il giovane dalle iridi cremisi ancora più furioso...per un momento, gli parve alla mente l'immagine del moretto disteso al suolo privo di sensi, col volto totalmente insanguinato...e lui era lì, davanti al corpo del ragazzo esanime, che sogghignava lieto.. A questo pensiero, il giovane ghignò con un'infida espressione sul volto, mentre si passò la lingua sul labbro superiore...Rei, si accorse di quello strano sguardo e, quindi, richiamò a se immediatamente Driger...cosa diamine era passato nella testa al ragazzo che aveva di fronte...? E notato il gesto del coetaneo, Saipher scosse il capo, cancellando completamente quella malignità che si era dipinta sul suo viso, per poi osservare con aria riprovevole il cinese suo avversario..-Cosa diavolo fai?! ti pare questo il modo di combattere? O forse hai troppa paura di scoprire la tua debolezza di fronte a me?!- Rei si limitò a scuotere il capo, calando le palpebre sulle iridi auree. Poi, riaperti nuovamente gli occhi, schiuse le sottili labbra, cosicchè alcune parole potessero da esse fuoriuscire immerse in un sussurro alquanto fioco e spento..-Non è questo l'avversario che voglio battere...cosa ti è successo all'improvviso? Avevi una strana luce negli occhi...una luce che sinceramente, non mi piaceva affatto..- -Non sono affari che ti riguardano...-L'ammonì l'altro, fulminandolo con uno sguardo freddo e privo di alcuna emozione, se non di rancore e rabbia.. -Non sei DEGNO di saperlo- sentenziò, trafiggendo il coetaneo con due vermigli occhi carichi di ira. L'unica cosa che potè fare Rei, in quel momento, fu di elevare totalmente le palpebre su entrambi i globi oculari, lasciando così risaltare le dorate iridi. Rei: Sembra che ce l'hai con me...cosa diamine ti ho fatto? Ci siamo conosciuti solo da poche ore e già mi detesti? Il diciottenne dai lunghi capelli castani si voltò dall'altra parte, per evitare di guardare il coetaneo in faccia -Tu non hai neanche la più pallida idea di cosa significhi...vedere la propria amata........innamorata di un altro....e non hai neanche la più pallida idea di quanto si soffra.....soprattutto quando...la persona che ami...non potrà mai essere tua...- Il moretto, restò paralizzato da quelle parole...era così che poteva sentirsi in quel momento Mao, per causa sua...? Era così che, in quel momento, la sua cara amica si sentiva..? E quel ragazzo..? Perchè lo odiava così tanto...? Non credeva di aver mai visto la persona che egli amava...l'unica conoscente che aveva, che poteva ricollegarsi alla figura del giovane, era la sua sorellina, Eiko...quella graziosa ragazza che aveva conosciuto solo da poche ore...Cosa diamine voleva dire, con quella frase...? Le parole del ragazzo diciottenne, che ora pareva non volerlo nemmanco guardarlo in volto, gli eccheggiavano nella mente come un tormento..una melodia stonata e così tanto malinonica, che pareva aver tessuto le proprie note su un sottile filo di lacrime..."...soprattutto quando...la persona che ami...non potrà mai essere tua.." -Mi dispiace...-Aggiunse infine Rei -Capisco il tuo dolore....anche io, una volta provai questo vuoto, sai?- Saipher, che non si aspettava minimamente queste parole dal coetaneo, sobbalzò lievemente, per poi adagiare il suo sguardo sulla figura d'Egli.... Rei: Una volta...ci fu una ragazza, Xiyu...Era...era così tremendamente carina...io mi invaghii di Lei...aveva...aveva profondi occhi blu e lunghi capelli neri....- Il castano stette in silenzio ad ascoltare quello che l'altro aveva da dirgli, catturando, col proprio timpano, ogni sua parola.. -Purtroppo, venne a mancare cinque anni fa...da allora, non riuscii più ad amare nessuno...e posso perfettamente capire come ti senti, credimi.. -Ah, si?- rispose freddamente l'altro -E puoi anche capire come ci si sente, quando la persona che ami ti viene portata via da un perfetto sconosciuto?!- A quelle parole Rei sobbalzò...forse ora....forse ora aveva capito! Forse adesso aveva compreso chi fosse l'amata del ragazzo...ma certo..era così palese...eppure non se n'era accorto! -Tu sei innamorato di tua sorella, vero..?- Saipher sgranò i grandi occhi rossi...come diamine aveva fatto quell'imbecille, a capirlo così velocemente...? -La cosa non ti riguarda...sono...sono affari miei...- Rei non riuscì a comprendere il perchè di tanta ostilità...e non riuscì nemmeno a capire se le sue deduzioni erano esatte...ma di una cosa era certo...che quella giovane, Eiko....somigliava tremendamente al suo primo amore....-Eppure...........eppure le assomiglia così terribilmente...- queste parole, uscirono dalle labbra del giovane della tigre bianca quasi involontarie, ed esse, causarono nel ragazzo della vipera un'istintiva reazione...Quest'ultimo, afferrò subito il colletto della maglia del coetaneo, stringendone la stoffa fra le ampie mani... Saipher: Chi assomiglia a chi?!- sibilò irato -Non osare nemmeno avvicinarti ad Eiko, se è a lei che ti riferisci, hai capito?! Lei è...! - bloccò proprio in tempo il suo parlare, stava per tradirsi con il suo stesso cuore....quelle parole..avrebbe voluto gridarle in faccia a Rei, avrebbe voluto sputargliele addosso, ma non poteva...doveva farlo per Eiko..."LEI E' MIA!" Dio, quanto avrebbe voluto dirglielo...ma non poteva tradire, in primo luogo se stesso...ed in secondo luogo, la sua amata...inconsapevole di esserlo. -Calmati ora..- Aggiunse per nulla intimorito Rei, scrollandosi dal colletto della maglia le mani del coetaneo -...non c'è bisogno di arrabbiarsi tanto...la mia era solo una semplice osservazione...- -Bene, e che rimanga tale.- Sentenziò gelido Saipher, allontanandosi di qualche passo dall'altro cinese, per poi rimanere un attimo in silenzio...Un silenzio che divenne in pochi istanti tombale e che calò fra i due come la tenebra sul mondo al giunger del tempo notturno...Poi, esso venne squarciato dalla cupa voce di Rei, che verso il castano tese la mano mormorando..- Il nostro incontro non è stato dei migliori...proporrei di ricominciare tutto da capo, e di sforzarci ad andare d'accordo...- Saipher osservò per un momento soltanto la mano di Rei...ma poi, con un'aria leggermente disgustata, l'afferrò stringendola nella sua -D'accordo....ma non pensare che ti lascerò avvicinarti a mia sorella tanto facilmente, ragazzino...sono un fratello piuttosto possessivo, io...- -Vedo!- aggiunse il moretto, ridendo -..ma adesso andiamo, devo accompagnarti in casa mia o sbaglio?- "Potresti anche sbagliarti..." Bisbigliò fra i denti il diciottenne dagli occhi cremisi, pensando allo "scherzetto" che avrebbe combinato al coetaneo di lì a pochi giorni.. "D...dannazione...che cos'è questo rossore divampato?! Sembro un pomodoro con il rossetto! Uffa!!!" La sedicenne si sdraiò sul pavimento...era stanca, molto stanca...quel viaggio l'aveva sfinita, ed anche i pensieri che ora formicolavano nella sua mente contribuivano al suo stress...Ogni giorno, si domandava perchè ci fosse tanta rivalità, anche se non metteva affatto in dubbio il fatto che la tribù della Lince Azzurra avesse pienamente ragione su ogni aspetto....dopotutto, non poteva mettere in dubbio ogni sua credenza, aveva passato un'intera vita a servire fedelmente la sua gente! Ed ora...ora che era lei, quella che doveva essere servita...? Come avrebbe dovuto comportarsi..? -AAAAAH; CHE RAZZA DI SITUAZIONEEEEEEE!!!!- La giovane, scattò in piedi, cominciando a saltare un po' qua e la agitando le braccia....

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