Obiezioni e Pregiudizi

di Essemcgregor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove conoscenze ***
Capitolo 2: *** Inconvenienti ***
Capitolo 3: *** Incontri inaspettati ***



Capitolo 1
*** Nuove conoscenze ***


Non era di certo raro vedere un uomo vedovo sposare un’altra donna vedova. E fu quella la situazione che spinse Manfred Von Karma a sposare Misty Fey. Quanto sarebbe stata felice quell’unione, nessuno lo seppe dire.
Manfred Von Karma era uno dei migliori legali del paese, si diceva fosse un uomo molto orgoglioso, e di carattere difficile. La moglie morì dopo aver dato alla luce la loro primogenita.
Si trasferì in Inghilterra nell’Hertfordshire, per proseguire la sua carriera poiché in Germania gli era impossibile.
Misty Fey dal canto suo era una donna molto dolce, con un carattere allegro e solare. Amava le sue quattro figlie teneramente, e dopo la morte del marito, viveva solo per loro.
Viveva in una piccola casa fuori Meryton, ma a causa della morte del marito e i debiti accumulati, presto avrebbe perso casa.
L’incontro del signor Von Karma e della Signora Fey, avvenne un giorno di pioggia, di fronte la Chiesa dove entrambi andavano ogni domenica.
Nessuno seppe dire come fosse stato possibile per due persone completamente diverse tra loro, unirsi in matrimonio, ma vi erano solo congetture secondo le quali, la signora Fey consentì di sposare quell’uomo solo per salvare le figlie dalla strada.
Il signor Von Karma dopo il matrimonio prese con sé la signora Fey e le sue quattro figlie: Maya, le gemelle Iris e Dahlia e la piccola Pearl.
Maya era la più grande delle quattro, Iris e Dahlia invece erano gemelle, una con i capelli neri lunghi fino alla vita, mentre l’altra gemella aveva i capelli rossi come il tramonto, Pearl invece era la più piccola, gli occhi e i capelli erano del colore del nocciole, ed era sempre allegra e vivace.
Tutt’e quattro le ragazze erano di carattere docile, sebbene Dahlia mostrasse più e più volte un carattere ribelle ed esuberante.
Il signor Von Karma invece aveva solo una figlia: Franziska Von Karma.
Suo padre aveva cominciato già a setacciare il paese in cerca di pretendenti ricchi e nobili per dargli in sposa sua figlia.
Franziska fu indifferente al matrimonio del padre, ed ebbe la stessa reazione quando venne a sapere che la donna e le sue figlie sarebbero venute ad abitare con loro.
La tenuta di Manfred Von Karma era abbastanza grande da poter ospitare tutti senza problemi.
Crescendo insieme, Franziska e Maya legarono molto, al punto da considerarsi vere sorelle e non sorellastre. Franziska instaurò un bel rapporto anche con le sorelle più giovani, sebbene Maya rimanesse la sua preferita.
Sia Maya che Franziska lavoravano. Maya era impiegata in un’agenzia di pubbliche relazioni, curava gli spot di parecchie aziende di spicco Inglesi.
Franziska invece lavorava nello studio del padre come tirocinante procuratrice.
Iris e Dahlia frequentavano le scuole superiori, e Pearl invece la scuola media.
Quando arrivò un giorno, la notizia dell’arrivo di un nobile in città, la signora Fey la vide come opportunità per sistemare una delle sue figlie.
Il signor Von Karma aveva sentito parlare di lui, il signor Wright, un signorotto di Londra aveva da poco ereditato dal padre una grossa fortuna, ma non ebbe su di lui lo stesso effetto che ebbe sulla signora Fey, che pareva esaltata dalla notizia.
- Hanno affittato Netherfield Park! Trovo che il signor Wright abbia fatto un’ottima scelta. Pensa t se sposasse una delle nostre figlie! Penso che Maya sarebbe perfetta per lui!-
Il signor Von Karma ascoltò le sue parole ignorandole all’apparenza, e quando ritrovò le figlie ad origliare dietro la porta del suo studio, fece solo una piccola smorfia di disappunto.
Maya e Franziska si lanciarono un’occhiata, erano fin troppo curiose di conoscere questo signor Wright.
- Pensi che sarà bello?- chiese Dahlia.
- Con tutto quel denaro può anche avere pustole e occhi storti.- rispose Franziska.
- Chi ha le pustole?- chiese Iris giungendo da loro dalla stanza affianco.
Intanto la signora Fey inseguiva il marito per la casa ricordandogli che era buona creanza andare a porgergli visita per poi poterlo conoscere anche loro.
- Ma di chi parlano?- insisteva Iris seguendo le sorelle in salotto, dove la signora Fey aveva bloccato il marito.
Il signor Von Karma aprì il giornale e cominciò a leggere ignorando le parole della moglie, finché poteva.
- Dovete padre!- disse Dahlia.
L’uomo abbassò il giornale che stava leggendo ed emise un sospiro.
- Se ciò vi rende felice, sappiate che sono andato a porgergli visita proprio questa mattina.-
La signora Fey rimase senza fiato e si sedette sulla poltrona insieme ad Iris, che non ancora capiva di cosa stessero parlando.
Franziska sorrise poi vedendo il padre intimare alle altre figlie di non disturbarlo più, e lo seguì con lo sguardo fino a che non uscì dalla stanza.
- Ah che uomo! Dovete solo essergli grate!- disse alle figlie annuendo.
Nel frattempo cominciava a pianificare cosa far indossare a Maya per il primo incontro con il signor Wright.
Franziska dal canto suo non aveva alcun interesse nell’argomento, e lasciò il salotto per tornare nella sua stanza.
Fin da quando aveva 13 anni suo padre le presentava nobiluomini, signorotti, per poterla dare in sposa al più meritevole.
Franziska aveva sempre odiato quelle mosse così calcolate tendenti al profitto personale e non al suo sentimento. Non avevo mai sopportato discorsi di quel tipo, ma la sua nuova matrigna spesso faceva ragionamenti di quel tipo, motivo in più per cui passava la maggior parte del tempo impegnata in qualcosa, tutto pur di evitare quella tortura.
- Franny sono io…-
Maya era dietro la porta, e aspettava un suo permesso per entrare.
- La stanza è anche tua Maya lo sai che puoi entrare.-
Il tono di Franziska non era freddo e distaccato, ma pratico e senza tanti giri di parole. Con Maya si sentiva libera di essere schietta e di non dove rispettare sempre quelle regole odiose imposte dalla cortesia e la buona educazione.
- Mi dispiace che i discorsi di mamma ti abbiano contrariata. Sai com’è fatta. E poi non ti divertirebbe conoscere questo signor Wright? Potrebbe rivelarsi simpatico no?-
La ragazza alzò gli occhi verso la sorellastra.
- Non mi piace sapere che sono loro due che vogliono a tutti i costi presentarcelo. –
Maya si sedette sul letto dov’era anche la sorella.
- E se te lo chiedessi per favore? Ci verresti per fare un favorino a me?-
Franziska sorrise e le lanciò un cuscino contro. Non sapeva dire di no a Maya, le voleva fin troppo bene. Il caso voleva che entrambe avessero la stessa età e condividessero gli stessi interessi.
Le due ragazze rimasero per il resto del giorno in camera, fantasticavano sul signor Wright, e sul modo in cui si sarebbero incontrati. Non immaginavo che quell’incontro sarebbe avvenuto molto prima di quanto pensassero.


 
- Franny vieni presto!-
Il richiamo di Maya fece alzare di scatto Franziska dal letto. Trovò la sorellastra intenta a fissare qualcosa fuori dalla finestra del corridoio.
- Spero tu mi abbia svegliata per qualcosa di importante.-
La ragazza le fece cenno di non parlare e di andare alla finestra. Per sua sfortuna una grossa quercia copriva la loro visuale, ma riconobbero comunque una persona distinta, che era dinanzi la porta d’ingresso. Scomparve poco dopo quando qualcuno lo invitò ad entrare.
- Oh cielo è lui!-
Maya andò in camera, era uscita dalla doccia da poco, e abbandonato l’accappatoio sul portasciugamani in bagno, prese ad asciugarsi i capelli ed aggiustarli.
Franziska al contrario di Maya fece le cose con calma, era una calda giornata di sabato, non aveva alcun impegno quel giorno, e di sicuro non si sarebbe scomodata per andare a spiare il signore appena venuto.
- Accidenti l’ho mancato per un pelo!-
Maya era rientrata in camera proprio mentre Franziska finiva di sistemarsi i capelli.
Osservò la sorella sedersi abbattuta sul letto.
- Dai sono sicura che prima o poi lo incontrerai!-
Mentre diceva quelle parole, la signora Fey entrò nella stanza delle due giovani, senza bussare. Franziska fece uno smorfia di disappunto, non sopportava chi entrava senza bussare.
- Oh scusami tanto, Franziska cara.- disse la signora affranta. – Maya dobbiamo andare a fare shopping, il signor Wright sarà presente alla festa di domani sera!-
Maya si alzò di scatto e guardò sorridendo la sorellastra, l’altra invece guardò la donna con sguardo interrogativo. Non ricordava di certo che erano invitate ad una festa, e quando chiese dettagli a suo padre le rammentò che era la festa di un conoscente di città.
La ragazza sbuffò ma come Maya fu contenta di andare a fare shopping per comprare qualcosa di carino da mettere.
Le altre sorelle vennero con loro, e entusiaste di quella serata, cercarono in lungo e in largo dei vestiti adatti per far colpo sul signor Wright.
Pearl invece rimase vicina a Maya, consigliandole felice di rendersi utile per la sua sorella preferita.
Il giorno seguente, le due ragazze occuparono la mattina con i loro soliti impegni, essendo sabato nessuna delle due andò a lavorare, e le sorelle non andavano a scuola. Per allontanarsi dal caos che si stava creando in casa, Franziska trascinò sua sorella nel piccolo boschetto vicino casa per una passeggiata.
- Pronta per stasera?- chiese Maya.
Franziska la guardò sorridendo.
- Non sono io l’interessata, tutte le speranze di tua madre sono puntate su di te.- rispose lei abbassando lo sguardo.
- Io non ho la minima intenzione di andare alla festa imbellettata e profumata solo per compiacere o per attirare l’attenzione di qualcuno, tantomeno un ricco gentiluomo Londinese.-
Maya la canzonò un poco, prendendola in giro sul suo modo di fare e di pensare, per poi parlare di altro lasciando cadere il primo argomento toccato.
Il pomeriggio le ragazze Fey passarono il loro tempo in preparativi, provando quell’abito, o quell’altro e chiedendo alla loro madre pareri riguardo ogni cosa.
- Ragazze scendete non vorremmo fare tardi!-
Maya fu la prima a scendere le scale, avvolta nel suo abito viola. La madre estasiata sistemò meglio un fermaglio della sua acconciatura, e la condusse alla macchina, seguita dalle gemelle e dalla piccola Pearl.
Franziska invece scese per ultima, non aveva scelto abiti particolari al contrario delle sorelle, indossava una semplice gonna a piege nera, e una camicetta.
- Sei davvero incantevole Franziska.-
Suo padre sorrise alla vista di sua figlia, e l’accompagnò in macchina dove l’aspettavano le altre.
- Stasera farai colpo sul signor Wright ne sono sicuro.-
La frase del signor Von Karma scatenò delle educate proteste da parte della signora Fey, che insisteva nel dire che Maya avrebbe incantato il signor Wright.
Il battibecco durò tutto il tempo fino a che non raggiunsero la villa dove si svolgeva la festa.
Spesso Meryton organizzava feste nella villa comunale, per dare ai cittadini serate di svago, favorendo così anche il turismo.
Il signor Von Karma per l’occasione aveva deciso di affittare una piccola limousine con la quale arrivarono alla festa.
Appena misero piede nella villa, gli sguardi di tutti andarono di qua e di là della sala per controllare che il signor Wright non fosse già arrivato.
Le gemelle andarono subito in cerca di cavalieri per i primi balli della serata, mentre Maya Franziska e Pearl andarono a sedersi ad uno dei tavoli nel salone.
- Se gli uomini non finiranno tutti per innamorarsi di te vuol dire che non so giudicare la bellezza.-
Maya rise alle parole di Franziska e rispose divertita:
- O no non sai giudicare gli uomini!-
Franziska sorrise.
- Loro sono facili da giudicare, sciocchi e privi di spirito secondo il mio modesto parere.-
Maya la guardò divertita.
- Prima o poi ti piacerà qualcuno e sarai costretta a tenere a freno la lingua.-
Franziska era famosa per dire sempre quello che pensava, buono o cattivo che sia.
Proprio mentre erano nel bel mezzo di un ballo di gruppo, le porte della sala si aprirono di nuovo e tre figure si stagliarono all’ingresso, seguite da una coppia.
La musica si abbassò di colpo e  i ballerini in pista, si scostarono formando un corridoio per lasciar passare i nuovi venuti. Il signor Misham, sindaco nonché pittore di fama, avanzò fino all’ingresso per dare il benvenuto al gruppetto di persone.
- Quali dei pavoni imbellettati è il signor Wright?-
La domanda di Franziska rimase in un primo momento senza risposta, fino a che non arrivò alle sue spalle la sua migliore amica la signorina Misham, che introdusse alle tre ragazze le persone che entrarono in sala.
- Quello a destra è il signor Wright, vestito di blu, a sinistra invece c’è sua sorella, la signorina Adrian. La coppia dietro di loro invece sono la sorella maggiore del signor Wright, la signora Mia e suo marito il signor Armando.-
Maya puntò con lo sguardo il signor Wright, che procedeva un po’ impacciato in quel corridoio improvvisato.
- Il signore al centro chi è?- chiese di nuovo Franziska.
- Ah già! Lui è il signor Edgeworth.-
Franziska guardò l’uomo, era il più distinto del gruppo ed il suo atteggiamento di superiorità non le sfuggì affatto.
- Ha l’aria triste povero cuore.- rispose lei.
- Triste può darsi, ma povero no di certo. Da qualche hanno ha ereditato dal padre non solo il titolo di conte, ma anche una magione nel Derbyshire.-
Franziska guardò di nuovo l’uomo, ne incrociò lo sguardo ma non lo sostenne fino all’ultimo.
-  Vedendo lui, immagino quanto siano tristi gli abitanti di quella regione!-
Poco dopo l’arrivo del gruppetto, la signora Fey trascinò Maya, Franziska e Pearl dal signor Wright per poterle introdurre. Il signor Von Karma seguì la moglie e salutò per primo i gentiluomini ed il signor Misham.
- Lasciate che vi presenti mia moglie: la signora Fey. Lei invece è mia figlia la signorina Franziska Von Karma. Loro invece sono due delle mie figliastre, la signorina Maya Fey e la signorina Pearl Fey.-
In quel momento la signora Fey prese parola e gentilmente fece notare al signor Wright che le altre due figlie stavano già danzando.
Il signor Wright fece un piccolo inchino con la testa e si dichiarò felice di fare la loro conoscenza.
- Vi presento il signor Edgeworth, del Derbyshire, lui è un procuratore molto famoso come lei signor Von Karma. Loro invece sono le mie sorelle: Adrian e Mia, mentre lui è mio cognato, il signor Armando.-
Concluse le presentazioni, la signora Fey fu trascinata via dal signor Von Karma, che lasciò quindi le ragazze da sole con il signor Wright ed il signor Edgeworth.
Sia Franziska che Maya trovarono nel signor Wright un vero gentiluomo. Il suo carattere docile e mite aveva trovato l’approvazione delle due sorellastre. Maya dal canto suo attaccò bottone quasi subito con il signor Wright e dopo un breve scambio di battute, decisero di buttarsi in pista da ballo.
- Voi ballate signor Edgeworth?-
Franziska alzò lo sguardo verso il suo interlocutore, visto che anche la sorellastra ballava, le era venuta voglia di ballare anche lei.
- No non ballo.-
La risposta del gentiluomo fu secca e gelida. La ragazza strinse i pugni, ma prima di fare o dire qualcosa di sconveniente, si voltò di scatto e andò via.
La serata procedette bene, tra balli di gruppo e balli di coppia, in cui videro eccellere il signor Wright, che dopo aver concesso alcuni balli alla signorina Misham e un altro paio di ragazze, si dedicò interamente a Maya, ballando con lei e parlandole per quasi tutta la sera.
Franziska osservò felice la sua sorellastra, e passò la maggior parte del tempo con la sua migliore amica Vera. Fu mentre parlava seduta al tavolo con lei, che sentì alcune parole che la ferirono nel suo orgoglio.
Edgeworth e Wright erano davanti a loro, ma nessuno dei due si accorse della presenza delle due ragazze, tanto erano impegnati a parlare.
- Adoro questa festa, l’ambiente è simpatico e gli abitanti di questa città sono davvero piacevoli, per non parlare delle belle ragazze presenti.-
Il complimento generale del signor Wright trovò di nuovo l’approvazione di Franziska.
- State ballando con l’unica ragazza carina della sala.- rispose il signor Edgeworth.
- Ma cosa dite, anche la signorina Von Karma è molto graziosa.-
Edgeworth scrollò le spalle.
- Passabile, non abbastanza da tentarmi. Tornate pure dalla vostra dama non annoiatevi con me. -
Detto questo i due sparirono di nuovo tra la folla.
Franziska abbassò lo sguardo, umiliata, e Vera colpita dalle parole dure del procuratore, mise una mano sulla spalla dell’amica per consolarla.
- Dai Franny pensa te se gli fossi piaciuta! Avresti dovuto rivolgergli la parola!-
Franny alzò lo sguardo e ridacchiò sulla sua battuta. Poi andò in cerca di sua sorella, mentre Vera si intratteneva con alcune conoscenze. Trovò Maya intenta a parlare con la madre e il signor Wright. Solo allora si accorse che oltre che ad essere simpatico, era anche un bell’uomo.
I capelli li portava tirati all’indietro, sembrava un istrice. I suoi occhi blu trasmettevano tranquillità e dolcezza.
- La vostra amica la signorina Misham è davvero simpatica!-
Il commento del signor Wright fu commentato con parole in favore alla giovane, da parte di Franziska e Maya, che erano molto amiche di lei.
Solo la signora Fey ebbe da ridire su di lei.
- Peccato che non sia di bell’aspetto.-
Franziska e Maya rimasero allibite dalle parole della donna, e anche il signor Wright pareva leggermente imbarazzato dopo aver sentito il suo commento.
- Certo Franny non ammetterebbe mai che è insignificante, ma di certo la mia Maya, è considerata la più bella della contea.-
La signora Fey continuò il suo discorso ignorando gli sguardi della figliastra.
- Un tempo un gentiluomo si invaghì di lei a tal punto che pensavo l’avrebbe chiesta in sposa, ma le dedicò solo alcuni versi, così delicati!-
Franny non poté sentire oltre, i commenti della matrigna e la sua esuberanza la stavano irritando.
- E ciò mise fine alla passione, mi chiedo chi abbia scoperto che la poesia abbia il potere di scacciare l’amore.-
Il signor Edgeworth guardò accigliato la ragazza.
- Credevo fosse il nutrimento dell’amore.-
- Se l’amore è forte e vigoroso può darsi, ma se è solo una vaga inclinazione penso che un sonetto lo faccia morire di fame. –
Edgeworth scambiò un’occhiata con Wright e proseguì il discorso.
- Cosa consigliate allora per incoraggiare i sentimenti?-
Franziska colse la palla al balzo.
- La danza… persino se il cavaliere è appena passabile.-
La signora Fey rimase a bocca aperta per il modo in cui si era rivolta al signor Edgeworth, ma non poté dire o fare nulla perché Franziska voltò velocemente le spalle e andò via.
 

 

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Capitolo 2
*** Inconvenienti ***




La serata non era andata per niente male. Tutti tornarono a casa soddisfatti per qualcosa, e la sera stessa una volta messe a letto, le due ragazze parlarono della serata nel suo complesso.
- Il signor Wright è proprio come dovrebbe essere un uomo… sensibile gentile…-
Gli elogi di Maya erano fin troppo nobili per Franziska così aggiunse del suo.
- Bello e convenientemente ricco…-
Maya rise.
- Sai non credo nell’amore interessato, non punto a ricchezze o altro.-
Franziska si ritrovò d’accordo.
- Solo il vero amore mi spingerà al matrimonio. Per questo motivo morirò zitella.-
Maya sbuffo alle sue parole.
- Tu pensi che gli piaccio?-
La sorellastra la guardò inarcando un sopracciglio.
- Ha ballato con te quasi tutta la sera e ha fatto di tutto per poter parlare soltanto con te. Ti do il permesso di fartelo piacere, te ne sono piaciuti di più insulsi!-
Maya protestò alle sue parole, e ripensando poi ai commenti del signor Edgeworth, pensò bene di approfittare per esprimere tutto il suo disappunto al riguardo.
- Non posso credere a ciò che ti ha detto.-
Franziska scrollò le spalle.
- Avrei perdonato la sua vanità se non avesse mortificato la mia, pazienza non penso gli parlerò ancora.-
Entrambe le ragazze sorrisero e dopo altre due chiacchiere, decisero di andare a dormire. Il giorno dopo per loro fortuna non dovevano lavorare, e potevano rimanere alzate fino a tardi.
Maya si svegliò di buon’ora e trascinò fuori dal letto anche la sorella.
- Dai andiamo che ci aspettano tutti per la colazione.-
Franziska aprì gli occhi, e la luce del sole che penetrava dalle tende le diede il buongiorno. Era una mattinata splendida, e per quanto avesse voluto rimanere nel letto a dormire, trovava stupido sprecare una serata come quella.
Scesero entrambe in sala da pranzo in pigiama, e videro i genitori vestiti di tutto punto, mentre le altre sorelle erano ancora in pigiama come loro due.
- Fate presto o perderemo la funzione in chiesa.-
Franziska alzò gli occhi al cielo, si era dimenticata che era domenica.
- Sì madre.-
Si sedette insieme a Maya che in quel momento aveva l’aria distratta, sicuramente pensava ancora alla serata precedente.
Di colpo entrò la cameriera con un vassoio con sopra un telefono cordless.
- Signorina Fey la chiamata è di Adrian Wright sorella di Phoenix Wright.-
Maya sbiancò di colpo, non si aspettava di certo una chiamata di prima mattina, tantomeno dalla sorella del signor Wright, con cui aveva scambiato a malapena due chiacchiere la sera precedente.
Mentre Maya rispondeva alla chiamata, Franziska si informò con suo padre riguardo le notizie del giorno, e l’andamento della borsa.
Quando Maya finì la telefonata, una volta uscita la cameriera, raccontò tutti di ciò che si erano detti.
- Mi hanno invitata per pranzo a casa loro, ma il signor Wright non ci sarà.-
Era talmente sorpresa che non fece troppo caso all’assenza del signor Wright.
- Posso andare? Vi prego…-
La madre non ebbe obiezioni, e quando Franziska propose di prestarle la sua macchina, la donna scosse la testa.
- Io e tuo padre abbiamo bisogno dell’auto oggi, andrà a piedi.-
Franziska sgranò gli occhi, la sua automobile era dal meccanico e non poteva neanche accompagnarla.
Come previsto andarono in chiesa per la funzione domenicale, dopodiché la famiglia si separò. La signora Fey andò in centro con le figlie, mentre Franziska tornò in macchina con il padre.
Cominciò a sentire tuoni in lontananza, ed era sicura che avrebbe cominciato a piovere da un momento all’altro. Il sole del mattino era solo un ricordo.
Franziska non ebbe notizie di sua sorella se non in tardo pomeriggio. Le aveva mandato un messaggio dicendole che non poteva tornare a casa poiché allettata con la febbre alta.
Mentre andava a casa del signor Wright, la pioggia la colse di sorpresa, e non avendo con sé né ombrello e né impermeabile, rimase esposta non solo alla pioggia ma anche al freddo.
Sentita la notizia, la signora Fey non poté fare altro che sorridere.
- Lo sapevo! Per nostra fortuna sarà costretta a rimanere lì in casa loro e finalmente potrà conoscere meglio il signor Wright.-
Franziska spalancò la bocca incredula.
- Ciò fa solo fare a lei brutta figura, dato che in quel modo penseranno solo a che madre degenere voi siate, lasciando andare in giro la propria figlia in quel modo -
La signora Fey alzò lo sguardo stupita, mai Franziska si era rivolta a lei in quel modo, invece Iris e Dahlia trovarono il tutto molto divertente.
La ragazza decise di andare a casa del signor Wright, e prese un taxi poiché lNetherfield Park era situata al di fuori di Meryton dal lato opposto rispetto a dove abitava lei.
Il cielo minacciava ancora pioggia, così a parte un paio di jeans ed una maglia a maniche lunghe, indossò un impermeabile con cappuccio.
Arrivarono in poco tempo, e dopo aver pagato il taxi si affrettò a raggiungere l’ingresso della casa.
Venne condotta al suo interno e annunciata ai padroni di casa.
Non vi era il signor Wright in casa, v’erano solo le sue due sorelle ed il signor Edgeworth.
Sia Mia che Adrian osservarono in malo modo la ragazza dopo averla salutata in modo molto compito.
Edgeworth dal canto suo, non poté non ammirare il rossore sulle sue gote dovute alla fretta e al freddo che c’era fuori, i suoi capelli celesti poi parevano ancora più belli.
- Buonasera… perdonate dov’è mia sorella?-
Anche il suo modo di parlare e di muoversi, ogni cosa pareva diversa.
- Al piano di sopra, lasciate che vi accompagni.- disse il signor Edgeworth.
- Non vi disturbate vado da sola.-
Franziska sorrise e dopo aver salutato e ringraziato, raggiunse grazie all’aiuto di un maggiordomo, la stanza dove era Maya.
Uscendo prima non ebbe modo di sentire i commenti sprezzanti delle due sorelle Wright, ma Edgeworth non diede loro peso.
Trovò la sorellastra sdraiata a letto, la fronte imperlata di sudore ed il respiro pesante.
- Maya… sei ridotta proprio male…-
La ragazza aprì gli occhi ed il suo viso si stirò in un sorriso.
- Il medico dice che ho preso parecchio freddo e che ho la febbre alta.-
Franziska annuì, e dopo aver imbevuto un piccolo asciugamano nell’acqua fredda, gliela mise sulla fronte per alleviarle il mal di testa. Per sua fortuna le domestiche della grande villa si prendevano cura di lei nel miglior modo possibile.
Proprio quando Maya si era addormentata, fece ritorno a casa il signor Wright. Franziska lo incontrò sulle scale mentre lei scendeva al pianterreno e lui saliva per poterla salutare, dopo aver saputo che anche lei era lì.
- Signorina Von Karma, è un piacere incontrarla di nuovo, sebbene in queste tristi circostanze.-
Il suo sguardo andò su per le scale, e Franziska capì che si riferiva alle condizioni di Maya.
- Il dottore ha detto che si riprenderà presto. – aggiunse. – Spero che per voi non sia un problema se rimanga qui, trasportarla in auto o in taxi sarebbe di certo controproducente.-
La ragazza annuì, fortemente concorde con le sue parole, rimase di sasso quando poi il signor Wright le propose di rimanere, era sicuro che la sorella sarebbe guarita in fretta avendola accanto.
Franziska aprì e chiuse la bocca leggermente perplessa, poi accettò senza ulteriori indugi, voleva rimanere vicina alla sorellastra più che poteva, e per poterla assistere al meglio prese dei giorni di permesso dal lavoro.
Chiamò rapidamente il padre per comunicargli il tutto, lasciando delle direttive alla sua matrigna affinché le mandasse una valigia con abiti e biancheria pulita per il suo soggiorno.
Non voleva di certo scomodare i padroni di casa e insistette per poter dormire nella camera di Maya, ma il signor Wright non volle sentire ragioni, e insistette per sistemarla nella camera adiacente, che fu preparata in un batter d’occhio dalla cameriera.
All’ora di cena Franziska si ritrovò a tavola accanto al signor Wright che sedeva al capo della lunga tavola rettangolare, mentre di fronte a lei vi era Edgeworth. Di fianco a lei invece vi era la sorella di Wright, la signora Armando, di fronte invece sedeva il marito, mentre affianco alla signora vi era l’altra sorella, la signorina Adrian.
Quella fu una delle cene più silenziose a cui partecipò, solo il signor Wright parlava parecchio con l’ospite, interessandosi a tutto quello che faceva, a partire dal suo lavoro, fino a suoi hobby.
Franziska trovò nel signor Wright un ottimo conversatore, ed una persona molto colta ed interessante. Degli altri invece trovò solo che mostrassero poca cortesia nei suoi confronti, ma fino a quando riservavano attenzioni a Maya, il resto non contava.
Il dopo cena fu ancora più straziante, il signor Armando e il signor Edgeworth, si trasferirono in salotto per guardare la televisione, il signor Wright propose di fare qualcosa insieme, o di vedere un film che piacesse a tutti, ma nessuno accolse la sua richiesta, così dopo un’ultima visita a Maya, si sedette in un angolo della stanza con Franziska, intrattenendola con una partita a scacchi.
Notò a volte gli sguardi del signor Edgeworth posarsi su di lei, e non fu l’unica a notarlo, anche Adrian ci fece caso, e ne fu gelosa.
- Signorina Von Karma non vuole fare due passi con me per la stanza? È un sollievo dopo essere stata molto tempo seduta.-
Il signor Wright aveva ormai perso la partita a scacchi, e con un sorriso si congedò da lei per unirsi al signor Armando e il signor Edgeworth che guardavano la televisione.
- Sì mi farebbe piacere.-
Fu quella l’unica risposta di Franziska, che presa poi sotto braccio da Adrian, fece il giro della stanza, evitando di passare dinanzi il televisore che gli uomini stavano guardando.
Con grande disappunto, Adrian notò che lo sguardo del signor Edgeworth sovente cadeva su di loro e non le rimaneva difficile indovinare il motivo.
- Vuole unirsi a noi signor Edgeworth?-
Franziska alzò gli occhi al cielo, ora capiva la mossa astuta della donna. E vedeva tutto l’interesse che aveva nello stringere un matrimonio con il ricco signor Edgeworth, uno dei migliori procuratori del paese.
- Avete solo due motivi per passeggiare insieme, e sarei in entrambi i casi d’intralcio.-
Adrian non fu soddisfatta della risposta, voleva sentirne i dettagli, si affrettò perciò a chiedere una spiegazione più esauriente.
- O siete molto amiche, e la passeggiata è solo una scusa per potervi allontanare e chiacchierare dei vostri affari, altrimenti è per mettere in risalto le vostre figure. Nel primo caso sarei di troppo, nel secondo, vi ammiro molto meglio da qui!-
Adrian aprì la bocca divertita.
- Che maleducato! Esprimere codesti pensieri di fronte a due signorine! Non pensate che sia maleducato, signorina Von Karma?-
Franziska sorrise debolmente.
- Potremmo punirlo o ridere di lui.-
Adrian lanciò uno sguardo al signor Edgworth che in quel momento aveva lo sguardo puntato di Franziska.
- Trovo che siate abbastanza orgoglioso…-
Il signore si alzò in piedi puntandole un dito contro.
- Obiezione!-
Franziska rise.
- Non posso canzonarvi, peccato a me mi piace tanto ridere.- disse ironicamente.
- Un vizio di famiglia.- disse Adrian a mò di frecciatina.
Franziska le lanciò una smorfia, e prima che il signor Wright potesse riprendere la sorella, lasciò la stanza augurando la buona notte.
Le giornate in casa Wright furono più o meno le stesse.
La mattina Franziska si occupava di Maya, poiché ognuno di loro andava a lavoro, il pomeriggio invece, il suo tempo lo passava con le sorelle del signor Wright e talvolta con il signor Edgeworth.
Franziska non si rivolse a lui da quella sera in cui ebbe quello scontro, e rimase di sasso quando propose di accompagnarlo in una passeggiata.
- Vi ringrazio ma non voglio allontanarmi da Maya.-
Edgeworth annuì e cambiata idea, si cimentò nella scrittura di una lettera. Aveva il suo computer portatile su un tavolinetto, ed un foglio di carta dinanzi a lui, dove era chinato, intento nella stesura della lettera.
- Come scrivete bene signor Edgeworth.-
Adrian partì nuovamente all’attacco, nel giro di pochi minuti lo elogiò e si complimentò in tutti i modi possibili e immaginabili.
- Potete riferire a vostra sorella che la rivedrei volentieri? E ditemi come procedono le lezioni al conservatorio? Mi piacerebbe molto sentirla suonare il pianoforte ancora una volta!-
Franziska si chiedeva come poteva il signor Edgeworth, sopportare tanti complimenti e chiacchiere inutili.
- Riferirò lei i vostri impeti nella prossima lettera, in questa non ho abbastanza spazio da renderli come dovrei.-
La sera stessa fu felice di vedere che sua sorella stava abbastanza bene da poter cenare con loro. Il signor Wright tornato da lavoro, si dedicò completamente a lei, assicurandosi che fosse ben coperta, che non prendesse freddo, e che una stufa elettrica fosse posta al suo fianco.
Il signor Edgeworth quella sera si dedicò al gioco degli scacchi insieme al signor Armando, con la signorina Adrian che li osservava rapita insieme alla signora Armando.
Vedendo sua sorella di un colorito migliore, Franziska cominciò a sperare che il loro soggiorno a Netherfield, giungesse presto al termine.
 

Angolo dell'Autrice

Per chiunque pensava di salvarsi dal mio angolino si sbagliava di grosso.. muahahaha!
Per prima cosa ringrazio le mie prime due lettrici: Danielle_Lady of Blue Roses e la mia Fragolina. Grazie anche a Cicacica che segue la storia ^^
Grazie per i vostri commenti davvero, mi avete resa felice sopratutto perchè la mia idea malsana non era poi così malsana. 
Allora vi anticipo solo che le scelte dei personaggi le ho fatte in base ai personaggi che ritenevo più indicati. Non sto seguendo nessun pairing o parentele se non alcune. 
Per esempio Adrian Andrews non è sorella di Phoenix ma l'ho trovata adatta nel ruolo di Caroline Bingley. 
E che ne dite di Vera? Non è una fantastica Charlotte?
Ok spero che il mio secondo capitolo vi piaccia, sto seguendo una Narumayo e una Meimitsu. Giusto per la cronaca. 
E gli altri personaggi li ho messi a caso, secondo il loro carattere e il miglior modo di impiegarli. 
Vi prego non mi abbandonate xD Continuate a leggere e recensire! 

Grazie mille!!!

Siry

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Capitolo 3
*** Incontri inaspettati ***


Da quando Maya si era ripresa, l’allegria di Franziska era tornata, e le giornate a Netherfield andavano sempre meglio. Proprio una delle ultime sere di permanenza lì, il signor Armando decise di suonare il pianoforte, suonando musiche per ballare.
Il signor Edgeworth ballò un valzer con Adrian poiché richiesto dalla dama, e chiese di conseguenza a Franziska se voleva concedergli un ballo.
Franziska non rispose inizialmente, e risentita di nuovo la domanda, alzò lo sguardo sorridendo.
- Perdonate pensavo non fosse rivolta a me la domanda. Comunque no, non ho voglia di danzare, e ora dite pure ciò che volete.-
Il signor Edgeworth sorrise e fece un inchino, poi andò via.
La ragazza rimase stupita da tale comportamento, era pronta per tenergli testa e rispondere a tono ad ogni cosa che lui poteva dire.
Maya passò la serata in sala accanto al signor Wright e rimasero tutto il tempo a parlottare tra di loro.
Il giorno seguente chiamò la madre, per comunicarle che il giorno dopo sarebbero potute tornare a casa, aggiungendo che si aspettava che lei venisse a prenderle.
Felice di quella decisione, Franziska si concesse una camminata nel giardino, dove trovò anche la signora Armando. Mia Armando era una donna compita, non sopportava le donne ignoranti, di basso ceto e di poca cultura. Nonostante Franziska non fosse dell’alta società, la sua cultura il buonsenso e buon carattere, bastavano per poter godere della sua compagnia.
Proprio mentre le due passeggiavano, altre due persone erano in giro per il giardino: il signor Edgeworth e la signorina Wright.
- Ebbene ho notato un certo interesse da parte vostra nei confronti della signorina Von Karma, o sbaglio?-
Il tono della dama era calmo e pacato, ma dentro ribolliva di rabbia e di invidia, perché le attenzioni di Edgeworth per tutti quei giorni, erano volti verso Franziska e non verso di lei.
- Vi stupisce? Trovo che sia una ragazza, o meglio una donna, molto colta e ammodo.-
Adrian ricevette solo risposte che non fecero altro che far crescere il suo odio nei confronti di lei.
- Ah sì? Pensavo fosse una donna poco attraente, e di carattere poco amabile.-
Edgeworth alzò gli occhi al cielo.
- Quelle parole appartengono al passato, ora trovo che Franziska Von Karma siano tra le donne più belle e colte che abbia mai conosciuto.-
Adrian insistette sui suoi lati negativi, sulla famiglia poco ricca, sul carattere del padre e della matrigna di lei, per non parlare delle sue sorellastre, una più frivola dell’altra.
Le risposte del signor Edgeworth furono tutte a favore di Franziska, e questo fece solo irritare Adrian.
- E così anche voi a passeggio! Che bello sgarbo che ci avete fatto!-
Adrian si accorse solo troppo tardi che nel giardino vi erano anche la signorina Von Karma e la signora Armando.
- Oh perdonateci.-
Adrian distolse lo sguardo e la signora Armando prese l’altro braccio del signor Edgeworth. Stavano per continuare la loro passeggiata, quando Edgeworth notò che la stradina che stavano per prendere era troppo stretta per passarci tutti.
- Prendiamo il viale…- propose Edgeworth.
Franziska li fermò.
- Prendete pure il viottolo, io sto per tornare in casa, siete un così bel quadretto che un quarto potrebbe rovinarlo.-
Detto questo tornò felice nella villa, ad assistere sua sorella che in quel momento era in camera a riposare.
Il giorno seguente sua madre andò a prenderle in macchina, portandosi dietro anche le altre figlie.
Furono ricevute con molta cortesia dal signor Wright, che le fece accomodare in salotto, dove vi erano anche il signor Edgeworth e la signorina Wright.
- Che casa splendida avete e che mobili costosi! Avete scelto proprio bene signor Wright. –
I complimenti della matrigna, misero a disagio Franziska, non c’era molto migliore per dire loro quanto guardassero alle apparenze.
- Vi ringrazio signora Fey, adoro questo posto, e spero di potervi rimanere per molto tempo ancora!-
La ciliegina sulla torta fu messa dalle sorellastre di Franziska. Saputo che presto sarebbe arrivato un gruppo rock molto famoso in Inghilterra, chiese al signor Wright di organizzare una festa per poter dare loro il benvenuto.
- Vi prego signor Wright, sarebbe così bello!-
- Oh sì signor Wright!-
Queste furono le parole delle due gemelle, Dahlia e Iris. A nulla servirono le occhiatacce di Franziska e gli ammonimenti verbali.
- Quando vostra sorella si sarà ristabilita, deciderete la data. -
Franziska accantonata una scusa, andò da sua sorella, aiutandola a scendere le scale, e accompagnandola fino in macchina, dove la signora Fey e le sorelle le aspettavano.
Il signor Wright aiutò Franziska a caricare le valigie dopodiché aiutò Maya a salire in macchina.
- Grazie per la compagnia, le auguro un buon viaggio di ritorno.- disse Adrian in modo cortese.
- Grazie a voi la vostra compagnia è stata molto… interessante.-
Maya aspettava per tornare a casa e mancava solo Franziska. Quando salì in macchina, Edgeworth le prese la mano aiutandola a salire senza perdere l’equilibrio.
I loro sguardi s’incrociarono per un secondo, e prima che la macchina andasse via, Edgeworth voltò le spalle e ritornò in casa.



 
I giorni seguenti furono scanditi da due eventi: l’arrivo della rock band più amata d’Inghilterra, e l’arrivo di un cugino lontano, che con un telegramma, comunicava la sua volontà di incontrare la famiglia, in quanto futuro erede del signor Von Karma.
- Franny! Maya! Venite con noi in città? La rock band è qui!-
Le due ragazze saltarono di gioia mostrando alle due sorelle una locandina.
- Gavinners… chi sono?-
Franziska passò la locandina a Maya che osservò il cantante chitarrista, che troneggiava al di sopra degli altri componenti della band.
- Lui è Klavier, è lui che ha formato la band, ed è il più carino della band non trovi?-
Franny lo guardò, al momento non le disse nulla. Tornò poi alle sorellastre che imploravano loro di accompagnarle in macchina in centro.
Maya si era ormai ristabilita aveva ripreso anche ad andare a lavoro, ma spesso aveva piccole ricadute di stanchezza. Franziska si assicurò che lei stesse bene prima di rispondere alla richiesta delle sorellastre.
- Se andate in città dovete fare la spesa per stasera!-
La signora Fey si parò dinanzi a loro con in mano un telegramma.
- Il signor Butz verrà qui per cena.-
Maya prese la lista da sua madre e senza aggiungere altro se non un saluto veloce, uscì di casa insieme alle altre.
Dahlia ed Iris erano più intenzionate ad avvistare i membri della band piuttosto che pensare ad altro, mentre a Maya e Franziska toccava preoccuparsi della spesa.
In città trovarono anche Vera Misham, la migliore amica di Franziska, che si unì a loro con gioia.
Maya chiese informazioni riguardo il signor Butz, e visto che anche Vera era interessata alla questione, decise di spiegare loro il tutto mentre raggiungevano il supermarket.
- Colui che eredita. Per ragioni legislative, l’eredità di mio padre passa per la maggior parte al cugino, poiché non ha avuto figli maschi.-
Maya e Vera si guardarono scioccate.
- Non ci posso credere e quindi a te non tocca nulla?-
- Non proprio, a me toccano solo alcune cose, ma la maggior parte va a lui.-
Talmente infervorata, Franziska non si accorse che si era slacciato il suo braccialetto dorato, e le cadde a terra con un tintinnio.
- Suppongo sia vostro…- disse una voce maschile alle sue spalle.
Franziska si voltò, e vide un giovane vestito in giacca e pantalone viola scuro, e una vistosa collana con una strana G. I suoi capelli biondi lunghi, erano raccolti in una coda attorcigliata su se stessa che ricadeva sulla sua spalla.
- Oh… grazie.-
La ragazza riprese ciò che era suo e ringraziò con un inchino.
- Siete molto gentile signor…?-
Il signore che aveva preso il bracciale fece un inchino a sua volta.
- Gavin. Klavier Gavin. Membro dei Gavinners.-
Dahlia e Iris quando videro la sorella parlare con il famoso Klavier, accorsero subito.
- Non trovi sia gentile il signor Gavin?- sospirò Dahlia.
Iris lo guardava con occhi adoranti.
- Ha raccolto anche il mio bracciale, tu l’hai fatto cadere apposta Franny?-
Il biondo non pareva dare molto retta alle due giovani ragazze, era più interessato a cosa facesse Franziska e dove stesse andando.
- Veramente dobbiamo fare la spesa.-
Klavier sorrise.
- Lasciate che vi accompagni.-
Nessun componente della comitiva aveva problemi, così tutti loro andarono al supermarket.
Klavier non si staccava dal fianco di Franziska, che rimase piacevolmente sorpresa dai suoi modi di fare e dalla sua cortesia.
Si offrì anche di pagare un accessorio che Dahlia voleva a tutti i costi, ma per cui non aveva denaro.
- Siete molto gentile non dovevate.-
Queste furono le parole di Franziska mentre lanciava un’occhiataccia alla sorellastra.
Klavier seguì il gruppo fino a dove avevano l’auto, ma prima di giungere a destinazione, video il signor Wright e il signor Edgeworth in una macchina decapottabile.
- Stavamo giusto venendo a casa vostra.- disse il signor Wright fermandosi vicino al gruppo fermo sul ciglio del marciapiede.
Franziska lasciò che Maya salutasse il signor Wright con calma, e non poté fare a meno di notare gli sguardi che si lanciarono il signor Gavin ed il signor Edgeworth.
Distolse lo sguardo da loro giusto il tempo di sentire un frettoloso saluto dal signor Wright, ed un invito al ballo che Dahlia ed Iris chiesero a suo a tempo.
- Un ballo?- chiese Franziska a Maya.
- Non mi andava di deludere Iris e Dahlia. –
Franziska non era proprio amante dei balli, ma ci sarebbe andata anche solo per rivedere il signor Gavin, che era stato compreso ovviamente nell’invito.
- Posso avere l’onore di accompagnarvi a casa? La mia moto è a pochi passi da qui.-
Maya diede una gomitata a Franziska.
- Certo signor Gavin, è stato un piacere conoscerla spero di vederla presto!-
Maya salutò per tutti, e trascinò via le sorelle gemelle che incredule assistettero alla scena, e Vera Misham che andò via con un grosso sorriso sulle labbra. 





Angolo della Scrittrice

Spero nessuno rimanga deluso da questo capitolo, 
non è facile scrivere una storia cambiando anche di poco il contesto perchè i personaggi vi si adattino alla perfezione. 
Ho lasciato Klavier capo della rock band perchè intendiamoci, un reggimento nel XXI secolo non si può vedere! 
Comunque sia accetto consigli critiche suggerimenti, per quanto io abbia una mia idea in testa, non fa mai male sentirli. 
Spero vi piaccia questo capitolo, sopratutto spero che voi lo recensiate, e spero sopratutto mi perdoniate per averlo fatto cortino!

S.

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