Ma QUEL Rob?

di Alekiamo
(/viewuser.php?uid=117090)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eh no,le sorprese non mi piacciono.. ***
Capitolo 2: *** She's a rebel. ***
Capitolo 3: *** Perchè hanno inventato lo shopping? ç_ç ***
Capitolo 4: *** Strani fidanzamenti.. ***
Capitolo 5: *** PATTINSOOOOON! ***
Capitolo 6: *** Non ho idee per il titolo di questo capitolo ç.ç ***
Capitolo 7: *** Bad Girls,YEAH! ***
Capitolo 8: *** Solo io posso scappare da una prima mondiale. ***
Capitolo 9: *** You're in ruins. ***
Capitolo 10: *** A che ora è la fine del mondo? ***
Capitolo 11: *** La verità è un'impresa. ***
Capitolo 12: *** Sola..come un cane. ***
Capitolo 13: *** Che cosa vuoi che sia,passa tutto quanto. ***
Capitolo 14: *** Il peso della valigia. ***
Capitolo 15: *** Ah,l'amour.. ***
Capitolo 16: *** L'amore conta,conosci un altro modo per fregar la morte? ***
Capitolo 17: *** Sono qui per l'amore. ***
Capitolo 18: *** Epilogo: Quanta vita mi hai passato,non la chiedi indietro mai. ***



Capitolo 1
*** Eh no,le sorprese non mi piacciono.. ***


-Lele!-mi urlò incazzata nera Roberta,battendo un piede a terra.Veramente da Oscar.
-Si?-mugugnai,rigirandomi nel letto.
-Dobbiamo fare le valigie,pecora!-mi urlò ancora,usando quell’epiteto tanto dolce che mi affibiava da un po’ di tempo.Di controvoglia mi alzai e andai a prendere la valigia nell’armadio.Che palle.
L’indomani avremmo preso un aereo alla volta di Londra,per andare alla prima di “Killing Bono”,il cui protagonista principale era Banjamin Barnes.Sì,proprio quel Ben Barnes.
Che casualmente era fidanzato con Angela,una delle nostre più care amiche.Insieme ci avevano mandato un invito per il tappeto rosso della premiere.
Fantastico!,direte voi.
No!,vi rispondo io.
Perché quella simpaticona ci aveva avvertito che avremmo alloggiato momentaneamente a casa di Rob,così l’aveva chiamato lei.
Chissà cosa intendeva quando mi aveva detto “Ti piacerà tantissimo,vedrai..” con voce maliziosa.
Presi vari capi d’abbigliamento e li gettai (ordinatamene,altrimenti Rò mi avrebbe uccisa) nella valigia,bestemmiando in aramaico antico.
Dico io,in hotel no,eh? E lei invece ci mette in casa di uno sconosciuto.E chi mi dice che non sia un maniaco sessuale,eh,eh?! Ok,mi stavo facendo troppe paranoi,ma quella zucca vuota avrebbe potuto dircelo prima.
 
-Ma cos’è tutta ‘sta Twilight-mania? Ma che cagata è Twilight?Ceh, “i vampiri brillano”? Io sono rimasta che dovevano morire con un paletto a forma di croce nel cuore..-avevo ricominciato la mia solita solfa su che cagata è Twilight.Ma che ci potevo fare se non mi piaceva?
L’attore era poi Robert Pattinson,di cui avevo una foto a grandezze naturali nel “Cioè” comprato nell’aeroporto prima di partire,che mi stava proprio sulle palle.
-Rò?-chiamai,notando che la mia migliore amica aveva appoggiato la sua testolina sulla mia spalla.
Sorrisi.Si era addormentata ed era dolcissima.Le passai una mano tra i corti capelli marroni e lei aprì un occhio castano.
-Siamo arrivati?-bisbicò.ancora mezza addormentata.
-No,torna a dormire,piccola.-le sussurai.
-Stai ricominciando a prendertela con Twilight?-mi chiese,notando il “Cioè”.
-Sì.-risposi.
-Sembri un’assatanata quando parla della Meyer.-
-è colpa mia se sono rimasta a Dracula?-
-Tu sei ritardata,che è diverso.-
-Belle amiche di merda che ho scelto.-bofonchiai come un orso.
 
-Ma cosa sono tutti questi fotografi?- chiesi,scioccata dalla quantità che c’era al di fuori dei cancelli.Ok che eravamo a Londra che era la città delle star,che appena giravi l’angolo ne incontravi una,ma lì era veramente esagerato!
-Uh,forse c’è Justin Bieber!-ipotizzò Rò con gli occhi luccicanti.Roberta poteva essere dolce,simpatica e divertente quanto voleva,ma quando parlava di Giustino non la sopportavo proprio.
-AHI!Mi hai fatto male Alessia!-strillò quando la colpii con una borsata al fianco.Dolce vendetta.
-è inutile che fai,tanto non lo incontrerai mai.-dissi,mettendo fine a tutti i suoi sogni.
Che potenza infrangere i sogni degli altri.
-E nemmeno William Moseley.-starnazzò lei.Oh,che brutta sensazione.
Le lanciai un’occhiataccia,a cui lei rispose con una linguaccia,e insieme scoppiamo a ridere.Ah,l’amicizia.
Sentii qualcuno prenderemi per le braccia e portarmi non so dove,e in quel momento sospettai fortemente di essere stata rapita dagli alieni.Sai che figata.
Invece quando aprii gli occhi mi ritrovai in una limousine lunghissima,con due volti bene conosciuti avanti.
Avevo appena scoperto il dilemma dei fotografi qui fuori.Anche meglio di Sherlok Holmes.
Elementare Watson,suggerì la mia vocina ironica.
Già,risposi con malgarbo.Come avevo fatto a non capire che erano lì fuori per fotografare Bin Bons che raccoglieva tipo borsa due ragazze?
Aveva ragione Rò,a volte ero proprio una capra.
-Allora,come è andato il viaggio? Mi chiese un’eccitatissima Angela,fissandomi intensamente.Era inquietante.
-Ehm,non siamo precipitate per fortuna.-risposi ironica.Guardai Bin Bons,comodamente seduto sul sedile,con un sorriso malizioso stampato in  volto.Ma cos’era ‘sto fatto?Perchè tutti mi guardavano come se mi nascondessero qualcosa?
-Ciao Ben!-mi sporsi per salutarlo,quasi stritolandolo.Gli volevo un gran bene,soprattutto perché sopportava (non sapevo bene come) Angi.
Ci salutammo con i soliti convenevoli fino a quando non posi la domanda da centomila euro (o sterline,viste che eravamo a Londra? Vabbè,dettagli.)
-Ma dov’è questo Rob dove andremo a vivere?-chiesi sospettosa.Nemmeno avessi proposto di fare la terza guerra mondiale.Tutti e due mi guardarono come se fossi pazza.
-Ehm..te lo dico quando arriviamo..-
Frenata.
-Oh,siamo arrivati.-sussurrò sconfitta Angela.
Uscimmo dalla macchina e la mascella mi cadde dalla sorpresa.Eravamo di fronte a un’enorme villa.Ma chi cazzo era questo Rob?
Dopo aver ripreso la mia mascella e averla rimesso a posto,ammirai quella stupenda villa.
Aveva una piscina,tre piani e un grandissimo giardino.Ma per caso era Dio?
-Angi,se non mi dici chi è giuro che ti spacco il naso!-la minacciai,agitando pericolosamente il pugno.Roberta e Ben ridevano come matti della faccia terrorizzata della mia amica riccia.
-Ehm,si chiama Robert-si nascose dietro le larghe spalle del suo ragazzo-Pattinson.-
CHE COSAAAAAAAAAAAAA?!
-Q-quel Robert Pattinson?!-al loro cenno affermativo esplosi.-Ma come vi viene in mente di scaricarci in casa di un attore famoso,strapagato e magari anche viziatissimo?-
-Non sono né viziato né strapagato.-
Mi girai e trovai Pattinson con le mani nelle tasche dei jeans e una sigaretta in bocca.
Ma che grande figura di merda.
Balbettai cose senza senso per scusarmi e lui in risposta sollevò un sopracciglio.
-Tu devi essere Alessia,giusto?-chiese.Rimasi a bocca aperta. Come faceva a conoscere il mio nome? Annuii con al testa e lui guardò Rò con un sorrisetto che poteva significare tutto.
-Quindi tu sei Roberta,giusto?-chiese.
-Come fai a conoscere i nostri nomi?- chiese lei,invece.
-Non si risponde a una domanda con un’altra domanda.-disse lui,sempre guardando Rò.Che saccente.E che faccia da schiaffi.
-Oh,andiamo Rob,non essere così antipatico con le ragazze.-una voce sbucò da chi sa dove.
Fermi tutti.Oh mio Dio.Santo Cazzo.
Quello che era sbucato da dietro Pattinson mica era Kellan? Dio,da vicino era ancora più bello.
-Oh Kell,Alessia mi ha dato del viziato.-si lamentò,sputando la cicca e spegnendola con la scarpa.Firmata,naturalmente.
Sì,indubbiamente era Kellan Lutz quello davanti a me.
-Dai,fate pace,da bravi.-cercò di convincerci.Io però ero troppo impegnata ad ammirarlo per prestare attenzione alle sue parole.mi era però giunto alle orecchie un “fate pace”.Eh? IO? Dovevo fare pace con quella zucca vuota? Dico,ma stiamo scherzando?
-Io non ho fatte niente!-mi difesi.-e poi vedi che è davvero viziatissimo?-gli puntai contro un dito.-In fondo ho ragione io.-
-Ma se non  mi conosci nemmeno!-protestò Pattinson.-Sei troppo prevenuta!-mi ringhiò contro.
Ok,è vero,me lo dice sempre anche Chiara.Ma non sopportavo sentirmelo dire da lui.
-Ehi non ti ho dato tutta questa confidenza!-
Sentii Rò scuotere violentamente la testa e sussurare ad Angi e Ben dietro di me un:- Sarà una lunghissima e difficile vacanza!- 




*myspace*
Ok,direte voi,che cazzo ci faccio in questa sezione a prendermela con il Pattz? Beh,niente,avevo voglia di scrivere qualcosa su di lui u.u Così,nessuna spiegazione in merito.Almeno,non una spiegazione logica.Beh,cari,che vi posso dire? Leggete e fatemi sapere.Sono nelle vostre mani!
I love you
Ale <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** She's a rebel. ***


- Ceh,fatemi capire,cosa gli avreste detto di me?-chiesi,trattenendomi dall’impulso di spaccargli la testa in cento pezzi. O almeno regalargli un morte lenta e dolorosa.
-E-ehm..- tossiccchiò Rò,dall’altra parte della stanza. Povera ragazza,voleva essere considerata anche lei.
-..Cosa gli avete detto di noi?.-r ipetei,suscitando un cenno affermativo da parte di Rò.Era soddisfatta.
Angela si nascose dietro il suo fidanzato,lasciandogli il difficile compito di spiegare. E di sopravvivere.
-Niente,lui aveva casa libera…-
-..e noi non vi volevamo a casa  nostra..- aggiunse Angela,guadagnandosi un’occhiataccia.
-…e così gli abbiamo chiesto il favore di ospitarvi per un po’.-concluse Ben,ormai rintanato in un angolo,aspettando la sua punizione. Oh,non avrebbe visto la prima del suo film,giuro.
-E dircelo prima,no,eh?!-
-A dir la verità,ce l’avevano detto che stavamo casa di Rob. Non ha specificato quale “Rob” però.-sentenziò Rò,a braccia incrociate.
Resistetti all’intenzione di ucciderla e chiesi:-Ma tu da che parte stai?-
Lei scollò le spalle,facendo intendere che non le importava un fico secco a casa di chi alloggiassimo.
A LEI forse no,ma a ME non andava giù il fatto di stare a casa di una zucca vuota.
 
-Stai attento alla mia valigia blu!Ci sono tutti i vestiti!-urlai a Pattz,che molto poco garbatamente stava portando su le nostre valigie,aiutato da Kellan.
-Ringrazia il Cielo che te le porto su,dopo ciò che mi hai detto!-rispose lui,dalla scala a chiocciola dove stava. In quella casa mancava solo un ascensore. Mi sarei lamentata appena avrei avuto un po’ di tempo,giusto per rompergli le palle. Sai che goduria,pensai.
-Ma non ho detto niente!-protestai,puntando i piedi. Già vedevo Roberta lanciarmi occhiate per farmi finire. Ma se non avevo nemmeno cominciato!
Lo guardai salire le scale e mi fermai un po’ troppo ad osservare il suo fondoschiena. Beh,antipatico era antipatico,ma non ammirare quella meraviglia era un crimine.
-. Smettila di fissarmi il sedere.- disse lui,ancore girato di schiena. Ah? ma aveva gli occhi anche dietro?Chiusi la bocca che avevo spalancato e ripresi un po’ di contegno. Come aveva fatto a sputtanarmi subito?
-E chi te lo dice che io ti stia guardando il culo? Sei troppo egocentrico.- sbuffai,arrampicandomi sugli specchi. Ero fottuta.
Mi lanciò un’occhiata maliziosa che non compresi,ma non potei chiedere spiegazioni perché la voce di Angela interruppe il nostro simpatico scambio di opinioni,se possiamo chiamarle così. Oh,ma me lo appuntavo che dovevo dirgli due paroline.T anto avrai tutto quel tempo,mi ricordò la mia vocina fastidiosa. Oh,perfetto,avevo una vocina che patteggiava per Robert!
-Che ne dite se domani andassimo a fare un giro per Londra?Così possiamo ammirarla un po’.-propose Angela,cercando di riconquistami .Tentativo inutile. Non riuscivo a stare arrabbiata con le mie amiche per più di un’ora.
-Sììì,dai,Ale,andiamo!-mi supplicò Roberta,con le mani unite  a mò di preghiera .Sospirai. Eravamo a Londra,sarebbe stata una cazzata non visitarla.
-Va bene.- acconsentii, e subito le mie due miei amiche mi abbracciarono. Avevo appena stipulato un patto di pace con loro,lo sapevo
-Voi due venite con noi?-chiese Bin Bons a Kellan e a Pattinson,che stavano seguendo la conversazione da sopra le scale.
-Veramente noi dovremmo incontrare il caste per alcune scene di Twilight.-rispose Kellan.
Dire  o non dire la mia su Twilight.Questo era il dilemma. Dopo una rapida occhiata ai ragazzi sulle scale,optai di tenerla per me.In fondo ero ospite a casa di altri,non volevo essere mandata a calci fuori la porta. Roberta non me l’avrebbe mai perdonato.
Anche se avevo seri dubbi che lei sarebbe venuta con me,visto come la guardava Kellan.E lei? Lei non lo pensava minimamente .Dico,hai un figo della madonna a farti gli occhi dolci e tu non lo calcoli minimamente?! Ero certa di essere capitata in un mondo parallelo. Non era lontanamente pensabile!
-Ok,allora ci vediamo domani!Buona serata-ci salutò Angi,abbracciandoci.
-E non scannatevi.-mi sussurrò all’orecchio quando fu il mio turno.Io? Ma se ero la ragazza più dolce sulla faccia della Terra. (Che immensa palla!)
-Beh,è ora che vada anche io! È stato un piacere,ragazze- salutò Kell.Ma perché non potevamo stare a casa sua?,mi disperai.
Decisi per una bella doccia appena misi piede in camera. Però,dovevo ammettere che il zuccone giù aveva  un gran bel gusto. Solo che lui non avrebbe mai saputo che io lo avevo pensato. MAI.
Passando mi guardai nello specchio. Avevo i corti capelli castani tagliati in un carrè all’inglesina tutti arruffati,le guance arrossate e gli occhi marroni con una strana luce in fondo. Anche se avrei odiato ammetterlo,mi sentivo davvero bene.
 
Dopo una grande doccia calda,scesi in cucina,rifiutandomi vivamente di mangiare una pizza.Avrei scommesso dei centoni che lì a Londra la facevano una schifezza e per me che venivo da Napoli era impensabile.
-Dov’è Roberta?-mi apostrofò Pattinson,appena misi in piede in cucina. Ed era ancora una volta girato di spalle. Forse in quella casa c’erano delle telecamere.
-Grazie per la considerazione.-bofonchiai,risentita. Se non avessi voluto così bene a Rò,l’avrei odiata.
-Ti vedo,so che sei qui e che sei viva. Invece non vedo Roberta. Che sta facendo?-mi richiese per la seconda volta.
-Sta mettendo a posto la roba.-risposi,aprendo il frigo,il mio migliore amico.
Ma cazzo,era vuoto!Lo guardai a bocca aperta:era inconcepibile per me certe cose.
-Ma hai il frigo vuoto!-esclamai. Lui si girò con il sopracciglio alzato. Ma allora era un vizio quella che aveva.
-Mi perdoni,Sua Altezza,ma non ho un avuto tempo di fare la spesa.-mi prese bonariamente in giro,accennando un inchino irriverente.
Misi le mani sui fianchi e accusai:-E cosa ci mangiamo stasera?-
-Una bella pizza?-mi propose. Mai cosa fu più sbagliata da dire.Mi rimbccai le maniche e incominciai ad aprire tutti i cassetti,alla ricerca di qualcosa da mangiare. Pattinson mi guardava a bocca aperte,probabilmente chiedendosi cosa cavolo stavo facendo.
-Proverai i famosi spaghetti,aglio,olio e peperoncino.- esclamai quando ebbi trovato ciò che cercavo.
-Ma perché non la pizza?-
-perché vengo da Napoli,mio caro,e non sopporto mangiare una pizza fottutamente schifosa.-lo minacciai con il mestolo Metti davvero paura,mi prese in giro la mia vocina. Ma da quanto tempo non ci sentivamo!
-Meglio!Così non devo uscire ed essere assalito dalle fans urlanti.-sospirò Pattinson,sollevato.
-Eh già,questi sono i veri problemi,non la guerra,la fame nel mondo e tutto il resto.-lo rimproverai.Non mi andava giù quel fatto.Lamentarsi di problemi così inutili.
..Quanto avrei voluto lamentarmi IO di fans urlanti..
-prova tu a camminare con delle fans che ti seguono dappertutto! È bello,ma stressante.-disse Pattz.
Scusatemi,ma l’omicidio è reato anche se la vittima è una zucca vuota?
 
 
*my space*
 
Ma..ma..Grazie a tutte voi che mi avete messo tra le seguite e i preferiti e che avete recensito.Davvero grazie *-* Ecco di ritorno con un altro capitolo.Sono stata davvero veloce,caspita O.o Non vi ci abituate,però xDD Grazie ragazze :33 I love you <3 Ale

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Perchè hanno inventato lo shopping? ç_ç ***


-La volete finire di sbacciucchiarvi davanti a noi?- urlai,al limite della mia pazienza. Non che ne avessi molta,certo..
-Ma non stiamo facendo niente di illegale!-si giustificò Bin Bons,dietro milioni di buste di negozi dove la sua CARA fidanzata ci aveva fatto entrare. A forza.
Quella mattina ci erano venuti a prendere presto per il famoso giro di Londra. Non che il giro non l’avessimo fatto,anzi.. Ma non rientrava nei miei piani lo shopping.
-Non puoi andare alla prima in jeans,devi essere elegante.- aveva detto,ed adesso mi ritrovavo in una feroce sessione di shopping forzato.
Mi avevano trascinato da negozio a negozio,fino ad ora di pranzo. A proposito di pranzo,o meglio cena,vi starete chiedendo come è andata l’altra sera. Beh,posso orgogliosamente dire di aver strappato a Pattinson un “La cucina italiana è sempre buonissima.” Certo,non ha detto “Sei stata davvero brava”, ma è un passo avanti verso la mia superiorità.
-Che ne dite di andare in una bella pizzeria?-chiese Angela,sorridendo felice.
Ah,ma allora erano fissati qui a Londra! Probabilmente il rifiuto mi si leggeva in facci,visto che Angi e Rò mi artigliarono e spinsero a forza in una pizzeria là vicino.
Spingermi a forza in qualche posto era diventato il loro sport preferito,soprattutto se i posti non mi erano graditi.
Sadiche fino al midollo. E pure bastarde.
Quando misi a fuoco l’interno del ristorante,ebbi davvero voglia di mandarle a fanculo. Seduti ad un grande tavolo al centro c’era tutto, e dico tuttoil cast di Twilight.
Appena incrocia lo sguardo di Kellan,lui alzò le braccia per farci segno di raggiungerlo. E io che volevo voltarmi ed andarmene.
-Jaaaaaaaaaack!- urlò Angela,prima di schizzare tra le braccia di Jackson,con in sottofondo i grugniti di protesta di Ben. Ehi,non mi piaceva Twilight,ma conoscevo gli attori!
-Ragazzi,voglio farvi conoscere queste simpaticissime ragazze che –purtroppo- devono sopportare Robert tutti i giorni!- Kellan aveva un futuro come presentatore,ne ero certa.
Io annuii energicamente .Ero totalmente d’accordo con lui. Era una prova schiacciante,eravamo anime gemelle.
Pattinson mi tirò a sedere su una sedia accanto a lui,abbracciandomi forte. Mi dibattei,mi stava uccidendo.
-Ma no,le ragazze mi vogliono tanto bene,vero?-mi chiese,lasciando un braccio attorno alle mie spalle e facendomi l’occhiolino. Se un’occhiata può incenerirlo,la mia l’avrebbe fatto dissolvere nell’aria. Ma che cazzo si era messo in testa quello?
-Pattinson..- Sibilai,a denti stretti,velando il mio richiamo di minaccia,
-Lascia fare a me..- mi rispose,sempre con un sorriso a 576 denti.
- Ok,lei è Alessia e lei.- indicò Rò e i suoi occhi si addolcirono. Ghignai divertita.- è Roberta.-
-Ah,ve l’ho detto che mi ha chiamato Justin?-chiese Robert al gruppo.
Justun? Solo sentire quel nome avrebbe fatto morire Rò.
-Justin? Chi è Justin?-chiese infatti subito lei.
-Justin Bieber,lo conosci?-chiese stupito Pattz.
- è il mio cantante preferito. Me lo fai conoscere,vero? Vero,vero,vero?- chiese congiungendo le mani. Quando si parlava di Giustino la sua dignità andava a farsi fottere.Quando colui che le stava per aprire le porte del paradiso annuì, Rò lo abbracciò così stretto che impallidì.
Beh,più del solito,s’intende.
-Fammi respirare,almeno, cazzo!-protestò lui.
Approfittai del momento per liberarmi dell’iguana (?!)  accanto a me e me ne andai vicino a Tylor.
Mamma che addominali!
-Salve,io sono Alessia.- tesi la mano,sorridendo. Quel ragazzo mi ispirava fiducia a prima vista. Altro che Robert..
-Oh,piacere,io sono Tylor!- e mi stritolò in un  abbraccione. Ma non erano gli inglesi quelli rigidi e posati? Bah.
Conobbi tutti i ragazzi,ma quando mi presentai a Kristen,non ebbi proprio una bellissima sensazione. Avrei giurato che volesse farmi a pezzettini e nascondere il mio cadavere in un cassonetto.
Pattinson intanto mi stava appiccicato come una ventosa,nonostante i miei evidentissimi tentativi di scappare. Ma lui se ne faceva beffa come se nulla fosse,ghignando sempre con quella dannatissima sigaretta in bocca.
-Dopo ti spiego,ma adesso fai finta.- mi sussurrò tra i denti.,chinandosi all’orecchio. Sentii il suo respiro sulla gola e mi vennero i brividi.
-Va bene.- acconsentii, sputando a forza le parole,visto che avevo un magone che mi bloccava le corde vocali.
-Thank you very much,love.- disse,facendo scivolare la mano sul mio fianco. Mi irrigidii sentendo l’appellativo con cui mi aveva chiamato e gli mollai una gomitata nello sterno. Mugugnò di dolore,e io sorrisi soddisfatta.
Volsi lo sguardo all’angolo della tavola,sentendomi osservata, e vidi Kristen guardarci torva. La sfidai apertamente con gli occhi,decisa a vedere chi delle due avrebbe abbassato prima lo sguardo. Di sicuro non avrei perso io,ne ero certa.
- Ale,come va,allora?- mi chiese Angela,costringendomi a voltarmi verso di lei. Dannazione.
-Bene,bene,grazie.- sorrisi.-Ma Tylor è inglese?-
-No,è americano! Non è un grandissimo figo?- mi fece l’occhiolino,dandomi di gomito. Alzai le spalle con fare indifferente, e lei sbuffo.Non amava non avere delle risposte.
-Piuttosto,vedo che tu e Rob siete diventati amici..- buttò lì.
-Non so cosa si sia messo in testa Pattinson,ma adesso chiariremo subito.
-Ma no,siete così carini!-sognò ad occhi aperti lei. Ah,che nervoso!Mi alzai ed uscii da là dentro.
Trovai Pattz che,guarda caso,stava fumando.
-Patinson,che dici di spiegarmi le cose e dirmi perché mi stai appiccicato?
Si girò e ,con un rapido movimento del mento,mi fece segno di andarci a sedere sotto il gazebo.
Prese un bel respiro ed iniziò a raccontare.
-Devi sapere che io e Kristen stiamo.. stavamo insieme..-
-Ma dai,non l’avevo capito..-
-Zitta ed ascoltami. Ok,stavamo insieme,come la tua dubbia intelligenza ti avrà suggerito, e come avrai letto sui giornali. Due settimane fa però lei è venuta da me dicendo che non mi amava più,che voleva lasciarmi. Io cercai di convincerla del contrario,ma lei fu irremovibile. Io la amo ancora,e così ho pensato una cos…-
-NO,TU PENSI?!-
-Ho detto silenzio! Che ne dici di fingere di stare con me così da farla ingelosire?-
Aprii la bocca per rifiutare e magari per dirgliene quattro,ma Kellan mi anticipò chiamando a gran voce il ragazzo seduto di fronte a me.
-Non essere frettolosa e rispondi dopo.- mi disse prima di alzarsi e spazzolarsi i pantaloni,andandosene.
Bastardo,non mi aveva nemmeno aiutato come avrebbe dovuto fare un vero gentiluomo!
 
**********
-Pattinson,ti aiuterò.-
Lui si girò sorpreso. Forse non si aspettava che rispondessi con un sì
-Ma a una condizione.-
-Tutto quello che vuoi.-
-Niente baci in pubblico.- ordinai,incrociando le braccia.
Acconsentì con un cenno della testa e mi sorrise,forse il primo vero sorriso che mi faceva da due giorni.
-Grazie mille,Ale.-
-Non chiamarmi Ale.-
-Ok,Ale.-
La squillante voce di Angela mi interruppe dal mandarlo a quel paese.
-LELE,DOBBIAMO ANDARE,CI SONO ANCORA LE SCARPE DA COMPRARE!-
Mi girai di scatto e incontrai lo sguardo supplicante di Ben,che mi chiedeva di rifiutare. Angela era una vera rompicoglioni quando si trattava di vestiti. Ma anche in generale,in realtà.
Mi prese per il braccio, e dopo un breve ma intenso saluto a “licantropi e vampiri”, mi portò di nuovo per le strade,con alle calcagna una Roberta eccitatissima e un Ben che chiedeva pietà. Povero,non sapeva come lo capivo.
In quello che credo sia stato il nostro 623esimo negozio di scarpe,rischiai seriamente di morire.
Angela mi voleva far mettere alla prima un paio di scarpe  con tacco 12! E per lei non erano nemmeno alte! Lo sapeva benissimo che non sapevo portare i tacchi.
-Ma io non so camminare su questi trampoli!-protestai,anche se ben sapevo che sarebbe stato inutile.
-Imparerai,o,nel peggior dei casi,ti dovrai aggrappare a Rob.- disse con un sorrisetto sadico stampato in faccia.
Cazzo,quello era il suo piano fin da subito!
 
 
 
*my space*
Ok,ecco tornata con un’altra immane cazzata.Sto riducendo sempre più gli intervalli,questo è preoccupante.

Perché non recensite? çWWWç
Mi mettete fra seguiti e tutto il resto,ma non recensite ._. Ma a me servono tantissimo i vostri commenti,altrimenti come faccio a migliorarmi? ç_ç
Beh,che dire,questo è tutto per voi :33
E una dedica speciale (perché si deve fare per forza u.ù) a Roberta,Chiara,Federica e Angela ,che mi sopportano tutti i SANTI giorni. Grazie mille,sul serio <3
I love you.
Ale <3
  

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Strani fidanzamenti.. ***


-Non possiamo dire che siamo subito “fidanzati” –virgolette con le mani- non è credibile!-
Io e Pattz,mio futuro fidanzato,stavamo discutendo sul paino d’azione del nostro fidanzamento. Ceh….IO stavo decidendo,visto che lui trovava il modo di ribattere tutto ciò che dicevo. Una coppia da Oscar.
-Ma se glielo diciamo ora,è meglio!-disse per l’ennesima volta. Sbuffai. Che scassacazzo.
Ora capivo come mai era così amico di Angela.
-Ma non è possibile essere fidanzati dopo solo due giorni!-
-mai creduto ai colpi di fulmine?- mi guardò intensamente con quegli occhi di quella cazzo di tonalità tra il grigio e il verde. Inevitabilmente arrossii.
Merda,ma perché non riuscivo a tenere sotto controllo il mio cuor…Corpo. Corpo,corpo,corpo. Solo del mio corpo.Merda.
-EEEEHHHII! Che sta succedendo qui?- a malincuore dovetti distogliere lo sguardo da Pattinson per posarlo sull’enorme figura di Kellan che stava entrando.
Un momento,come aveva fatto ad entrare senza che me ne accorgessi? Probabilmente la domanda mi si leggeva in faccia visto che quel grande figo (s’intende Kellan,naturalmente) mi rispose con un sorriso,abbracciandomi stretta.
-C’ho le chiavi,sia com’è..-
-Che ci fai qui?- lo interruppe Pattinson,palesemente scocciato dalla sua entrata. Mi chiedevo sempre più spesso come avrei fatto a sopportarlo durante il nostro “fidanzamento”.
-Sono venuto a prendere Rò,andiamo a mangiare un gelato.-
Spalancai la bocca sorpresa. Quei due uscivano assieme e io non sapevo nulla?
-No,non usciamo insieme-si affrettò a spiegare lui.- Solo che lei oggi voleva uscire perché ha detto che voi due avevate una cosa da fare,vero?-insinuò con gli occhi che rideva maliziosi.Maledetta Roberta,lei era l’unica che conosceva la nostra farsa,e aveva pensato bene di lasciarci da soli per conoscerci meglio.
Parli del diavolo e spuntano le corna.
Roberta fece il suo ingresso in cucina saltellando felice e subito il gran figo s’illuminò.
Ehi,che faccio,glielo dico che il cuore di Roberta appartiene solo a Giustino? Naaah,lasciamo sperare un altro po’.
-Kell,andiamo?-propose la mia migliore amica, che con una fantastica faccia da schiaffi mi fece l’occhiolino e si chinò a darmi un bacio sulla guancia.
Una volta che se ne furono andati,mi girai verso Pattinson per finire il piano,ma sgranai gli occhi sorpresa.Era sparito! Mi voltai intorno e lo vidi nel giardino a soddisfare la sua necessità primaria:fumare.
Mi alzai e andai dritta da lui. Non volevo che fumasse così tanto.
Ehi,non fatevi strane idee,non è che mi preoccupassi per la sua salute,ma per la mia.
Gli presi la sigaretta da bocca e la spensi sotto il piede. Lui alzò un sopracciglio sorpreso.
-Ma che cazzo fai?-
-Preservo la mia salute,cretino!-
Pattinson mi guardò per un lungo momento,e poi scoppiò a ridere. Ma era stupido o cosa?
-Mi sono sempre piaciute le ragazze che sanno imporsi.- disse con un sorrisetto compiaciuto.
Sentii il solito calore diffondersi sulle guance e mi maledii per la….centesima? No,forse era la millesima volta.
Decisa a mettere fine alla mia sfiga,cosa impossibile,lo agguantai per il polso e lo trascinai in casa. Ma appena varcata la soglia,lui si fermò di botto,portandomi a sbattere sul suo corpo muscoloso.
Lo guardai,decisa a dirgliene quattro,ma lui mi passò il braccio per la vita e mi spinse di più contro di sé.
-è sempre valido il divieto dei baci?-
Eh? Divieto? Baci?
Ok,ero in palla. Riprenditi Ale,riprenditi.
DRIIIIIN!
Eccheccazzo,tutti devono venire a rompere nel momento sbagliato.
Un momento,ma che ci facevo tra le braccia di Pattinson,con le sue labbra a un passo dalle mie?
Mi liberai e corsi ad aprire la porta. Probabilmente sembravo una pazza,ma quello che mi interessava era mettere distanza tra me e quel ragazzo in cucina.
-ALESSIA! Come va?-mi stritolò Angela,accompagnata come sempre dal suo inseparabile cane..ops,fidanzato,Ben.
-Bene,bene. Come mai siete qui?-chiesi,mettendomi a posto i capelli con una mano.
-Perché non avevamo niente da fare e abbiamo fatto un salto qui. Contenta?-
Sospirai distrutta. Sarebbe stato un pomeriggio lunghissimo.
 
-Angela,che dici di metter giù le mani,schiaffarti in un posto e stare zitta e ferma?-trattenni a  stento l’impulso di picchiarla selvaggiamente a sangue.O almeno sfogare la mia rabbia su qualcuno.
Sì,perché ero letteralmente incazzata con tutto e tutti. Ero stata tentata di mandare tutto all’aria,ma lo sguardo supplice di Pattinson mi aveva fatto desistere. Io,che mi faccio fermare solo dal “no” di mia madre,messa fuori gioco per uno sguardo un po’ dolce.
Meglio che non si sapesse in giro,avrebbe potuto rovinarmi la reputazione.
Sempre se ne avessi avuta una.
-Ragazzi,se non avete niente da fare qui,che dite di andare? Io e Lele- sorrise al mio nomignolo- avremmo qualcosa da fare.- suggerì,per così dire,visto che sembrava un ordine,il mio futuro fidanzato,comodamente seduto e a suo agio sul tavolo. Sembrava essersi dimenticato di cinque minuti prima.
Si passava spesso la mani tra i capelli,in un gesto che non sapevo se interpretare di nervosismo o d’abitudine.
-Come siete rompiscatole!- sbuffò Angela,e io mi trattenni a stento dal rispondere “Da che pulpito viene la predica” ,lasciandola continuare.
-Volevamo solo avvisarvi che avevamo organizzato una festicciola sobria- sobria? Per Angela sobria significava invitare tutta Hollywood!- e saremmo stati felice se aveste preso parte anche voi!-
Stavo già per rifiutare delicatamente,ma Pattinson mi fermò con uno sguardo (ed eravamo a due) ed accettò al posto mio.
Ma chi cazzo si credeva di essere quello?
-Oh,sono così contenta. Domani andiamo a fare compere,ti va?- NOOOO,TUTTO MA NON QUELLO! Anche andare alla forca!
-Mi spiace,ma la ragazza è impegnata con me,domani.-disse Pattinson,senza pensare alle conseguenze della sua frase. Mi nascondo dietro la porta,speramdo così di non essere vista da Angela. Vane speranze.
Mi abbraccia felice,saltellando e battendo le mani.
-Che bello,state insieme!- Io e quel deficiente che mi ritrovo accanto cercammo di spiegarle come stavano le cose,ma lei non ce lo permise.
Il mio piano era andato tutto a puttane,perfetto.
-Vabbè,significa che domani mi accompagni tu,vero?- chiese al suo fidanzato,fino a quel momento passivo come una pianta.
-Ehm,domani io avrei da fare..- cominciò lui con voce tremante.
-Noooo,e chi le porta le buste?-
In quel momento l’unica cosa che desideravo era un coltello per tagliarmi le vene.
 
*****
-Oh,grazie per essere venuta,la pasticceria era chiusa e non sapevo dove prendere le torte.-mi ringraziò per la centesima volta Angela. Ero nella cucina…cucinona..di casa Barnes,quattro ore prima della festa,a preparare torte.Ah,cosa non si fa per le amiche!
-Uh,guarda il cioccolato!-vidi la mano di Pattinson avvicinarsi pericolosamente a pezzetti di cioccolato fondente posti accanto a me.Presi la cucchiarella e gliela sbattei con forza sulle mani. La ritirò con forza e la sua faccia si fece un maschera di dolore.
-Ahi!-urlò,guardandomi male.- Perché l’hai fatto?-
- Perchè quelli mi servono!- Misi le mani sui fianchi agitando la cucchiarella minacciosamente,sotto il suo sguardo impaurito.
Mentre infornavo la torta lo sentii muoversi dietro di me.
-però,non ti facevo cuoca,sai?-Si sporse per prendere un fazzoletto,facendo sbattere il suo petto contro la mia schiena. A quel contatto provai u8n brivido.
ECCHECCAZZO,odiavo quando faceva il malizioso e faceva cose che non doveva fare.(Ho detto troppe volte fare? Perdono xDD)
E quella era una cosa che non doveva fare.
-Pattinson,levati dalle palle.- sibilai bene decisa a non cadere nella sua trappola di seduzione. Sembrava non aver capito che dovevamo fare finta di essere fidanzati.
-Non posso prendere nemmeno confidenza con la mia fidanzata?-calcò volutamente sull’ultima parola. Evidentemente si divertiva un mondo a stuzzicarmi.
Lo spinsi via in malo modo e così gli sporcai il vestito con la farina.Sogghignai divertita.
-Oh,scusa,non volevo.- portai la mano alla bocca,fingendo una faccia fintamente dispiaciuta.Lui guardò prima il suo bel vestito e poi me,con un sopracciglio alzato.
Si girò,prese il pacchetto di farina e me la buttò addosso.Ma che cazz..? Io avevo sbagliato,ma lui voleva la guerra!
-oh scusa non volevo.-mi rifece il verso,sghignazzando malefico. Non sai chi ti sei inimicato,signor Robert Pattinson!
-A noi due maledetto.-presi un uovo lì vicino e glielo ruppi in testa. Lui mi guardò basito,prima di lanciarmi dello zucchero. Andammo avanti così, finchè non sentimmo un urlo disumano che ci fece voltare contemporaneamente.
Chi era colui il quale ci interrompeva,rischiando così un uovo rotto in testa?
Una rapida occhiata alla porta mi diede la riposta.
Oh.
La padrona di casa.
Cerbero in quel momento aveva una faccia più simpatica.
-Si può sapere cosa vi è saltato in mente?-si vedeva  lontano un miglio che si stava trattenendo a stento.
-Ha iniziato lei!-mi puntò il dito contro Pattinson.Che bambinone infantile. o non avrei mai fatto così.
-Non è veeeero! Credi a me?- le chiesi con gli occhi dolci,cercando di convincerla. Ma non era comprabile,lei.
-Non mi interessa. Adesso mettete a posto e vi cambiate chiaro?-non ci diede il tempo di ribattere,perché si girò e se ne andò,lasciandoci come sciocchi a guadarci.
-Pattinson,tu hai iniziato e tu pulisci.- feci per andarmene,ma lui mi trattenne per un braccio.
-Io? TU pulisci.-
-No,TU pulisci.-
-No,TU pulisci-
-No,TU pulisci-
-No,TU..-
-TUTTI E DUE DOVETE PULIRE!-Sentimmo la voce di Angela,scendere su di noi,avvolgerci e…picchiarci.
-Va bene.-sospirammo,e ci mettemmo a pulire.
Come se non bastasse quella sera la ciliegina sulla torta sarebbe stato l’annuncio del nostro finto fidanzamento.
ECCHEPALLE!
 
 
*myspace*
Buuuuongiorno! O buonasera? Vabbè,sono tornata (uuuh,paura) con un nuovo capitolo. Grazie a tutti,sul serio *-* Oggi vado di fretta,devo andare all’allenamanto di pallavolo =.= CHEPPALLE.
Alla prossima,ragazze :33
I love you,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** PATTINSOOOOON! ***


-Angi,ma dov’è William Moseley?-chiesi alla mia amica.
-Non poteva venire. Ma non stai con Rob,tu?-mi ri-chiese lei,con gli occhi sgranati.
-Ma allora è vero che state assieme?-mi ri-ri-richiese Ashley,che passava di lì per caso. Eccheccacchio,non avevamo nemmeno ancora sfiorato l’idea di dirlo in pubblico,che già tutti lo sapevano.
Rivolsi un’eloquente occhiata alle due ragazze,facendole il segno di “dopo vi spiego”.
Fra risate,chiacchierate,balli, e grosse mangiata (quelle da parte mia,di sicuro) quel dopo arrivò subito.
-Allora,come glielo diciamo?-mi bisbigliò Pattinson all’orecchio,evidentemente nervoso. Per tutta la serata non aveva fatto altro che guardare la sua Kristen divertirsi.
Indubbiamente non sembrava una ragazza che aveva appena lasciato il suo famossissimo (e bellissimo,aggiungerei,ma non voglio sembrare una di quelle fans che sbavano dietro) fidanzato attore (:Q___ ndAngi Appunto ndAle).
-Ti piace l’idea di mettere uno striscione con scritto “Ehi,Ale e Rob stanno insieme”?- gli proposi,pesantemente ironica. Ok,ammetto che mi aveva dato molto fastidio il fatto che lui stesse sempre attaccato a Kris.
Pattinson aggrottò le sopracciglia e corrugò la fronte,sorpreso.
-Fai sul serio?- per poco non gli scoppiai a ridere in faccia. Mi trattenni e gli diedi uno scappellotto dietro la nuca (Giiibbs *-*) scuotendo la testa.
-Oh,allora è vero che state insieme!-squittì una voce alle nostre spalle. Era Ash,che,a nostra insaputa,aveva portato tutti i ragazzi del cast da noi.
-Sono così carini!-
-Già,e guarda come sono vicini.-
-Ma un bel bacio?-
Oddio,adesso si stavano pericolosamente allargando con le loro richieste. Lanciai uno sguardo al ragazzo accanto a me che stava (fintemente) sorridendo.
-Glielo hai detto tu?-nel rivolgermi la domanda non aveva smesso nemmeno per un minuto di sorridere.
-No,ma che ci vuoi fare,hai degli amici intelligenti. A differenza di qualcuno..-Lasciai la frase in sospeso come provocazione,ma lui fece finta di niente e la lasciò stare.
ECCHECCACCHIO,l’unico mio divertimento era stuzzicarlo,ma se lui non mi rispondeva,io come cazzeggiavo?
-Sì,dai un bel bacio!- Eccola,la bomba di Kellan.mi irrigidii e feci finta di tagliargli la gola.Non sarebbe sopravvissuto molto,con sommo dispiacere delle fans.
-Kellan,finiscila.- lo minacciai. Ma lui si fece beffa di me continuando a ripetere “Bacio,Bacio”.Al limite della mia scarsa riserva di pazienza, lo rincorsi per tutta casa urlandogli epiteti molto poco fini. A quanto pareva,lui si stava divertendo un mondo,perché rideva  come un matto,fino a quando non mi prese a forza sulle spalle e mi buttò a peso morto sul divano,bloccandomi e mettendosi seduto su di me. CAZZO,ERA PESANTE!
-Adesso siamo più tranquilli,non è vero?- ridacchiò Kell, il quale non sembrava minimamente disturbato dai miei continui calci.
-E quand’è che vi siete scoperti innamorati?-chiese Kris maliziosa.
Avrei voluto risponderle io,ma soffocata com’ero dall’enorme corpo di kell,non ne avevo la possibilità.
-Un colpo di fulmine.- Però,a quanto ne capivo,Pattz era davvero un grande attore.Sembrava che ci credesse sul serio a quello che strava dicendo.
-KELLAN,SE NON TI LEVI,MUOIO!- urlai.Finalmente sembrò darmi ascolto,perché mi si levò di dosso e potei prendere una bella boccata d’aria.
-Ho sonno,che ne dici di andare via?-mi sussurrò Rò,che magicamente era uscita fuori da non so dove.
-Ok.Ma tu dove ti eri cacciata?-
-Ho visto tutto da lontano.Dai,andiamo.- Sembrava contenta quando guardava me e Pattinson,forse era sapeva qualcosa di cui io non ero a conoscenza.
-Beh,complimenti per il fidanzamento.- Sentii una voce farmi i complimenti, e quando mi girai,incontrai gli occhi più blu che avessi mai visto. Moro,alto,occhi blu. Uno spettacolo.
-Io sono Matt,aiuto regista.- fece un inchino scherzoso e mi sorrise.Cazzo,ma non potevo conoscerlo prima questo dio greco?
-Ehm,io sono Alessia.- Eh,che cosa intelligente,complimenti!Mi morsi la lingua e stavo per aggiungere qualcosa quando Pattinson comparve al mio fianco con un sorriso strafottente sul bel volto.Ehi,da quando avevo aggiunto l’aggettivo bel accanto alla parola volto?
-Ciao Matt,come va?- chiese il nuovo arrivato,mettendomi il braccio attorno alle spalle,in una morsa possessiva.
Per caso era geloso? Ma nooo,cosa andavo a pensare!
-Bene Robert,e tu?- Si guardarono negli occhi,fronteggiandosi.Pizzicai il fianco di Pattinson,per richiamare la sua attenzione,e lui mi rivolse un –Si,amore?-pieno di mielosità.
Alzai gli occhi al cielo e ,dopo un rapido saluto (e un’ultima occhiata alla sua bella figura) lasciammo quella che soprannominai “la casa della paura”.Sia nel buono che nel cattivo senso.
 
****
 
-PATTINSOOOOON!-
-Che cazzo urli? Mi hai stonato!-
Era mattina presto ed io ero già sveglia a leggere il giornale di gossip,quando un articolo aveva attirato la mia attenzione.
-PATTINSOOOOON!-urlai ancora.
-Sono qui! Che cazzo vuoi!?- Pattz si accasciò sulla sedia,sbadigliando e poggiando la testa sulle braccia incrociate davanti a sé sulla tavola. L ’avevo svegliato e ne andavo abbastanza fiera. Anche se dovevo ammettere che faceva tenerezza così.
- È VERO QUEST’ARTICOLO?- gli schiaffai davanti un articolo che parlava delle riprese della prima notte d’amore di Edward e bella. Non era stato tanto quello ad attirare la mia attenzione. Almeno non quanto le ultime righe.
-“Robert Pattinson e Kristen Stewart,fidanzati nella vita reale,hanno girato quella scena d’amore e si sospetta fortemente che non sia stata finzione.- lesse ad alta voce.- Beh,e allora?-mi chiese.
Spalancai la bocca.
-Allora è vero che l’avete fatto sul serio?- No,non era possibile. Sul serio loro avevano.. davanti a tutti?
 -Si,e allora?
Non è possibile. No,No,NO!
-Ma davanti a tutti?-
-Sì.
 Rimasi un intero minuto a d aspettare e poi me ne uscii con una domanda poco intelligente che il mio cervello (e Angela ndAle xD) aveva partorito.
-E quando la regista ha detto stop,vi siete riusciti a fermare?-
Lui mi guardò e poi sorrise.
-Sei per caso gelosa?- mi chiese con un occhiolino.
Ma dico,siamo per forza impazziti? E poi gelosa di cosa?!Di quello che.. che ogni coppia faceva?
Certo,davanti a tante persone,ma questo è un altro paio di maniche.
-Io..Pfff…Tsè…Gelosa…naaaah!-
Mi incartai e lui scoppiò a ridere.
-Ma chi cazzo ha urlato così forte?- Roberta mi diede uno schiaffo sul braccio e si prese una tazza di cappuccino. Anche se è risaputo che a Londra facciano il caffè uno schifo. E Pattinson non faceva eccezione.
-Ahhhi,perché mi hai dato uno schiaffo?- mi lamentai.
-Perché era scontato che ad urlare fossi stata tu.- sorseggiò il suo cappuccino con aria saccente.
Pattinson sghignazzò accanto a me e io ,per risposta,gli diedi un pugno sul braccio.
-Ma perché lo picchi?- lo difese Rò. La guardai male. Ceh,anche lei si stava schierando dalla sua parte? In che mondo stiamo finendo?
-Ecco,Rò,proteggimi tu!- Pattinson poggiò la testa sul braccio della mia amica,strusciandola come e facendole gli occhi dolci,come un cagnolino. Lei gli passò una mano tra i capelli e si chinò a dargli un bacio sulla fronte.
-Vi siete uniti contro di me?- misi il broncio con aria infantile. Ero in una casa in cui il mio voto non contava niente.
-Sì!- risposero in coro.
-Siete una banda di stronzi!-
-Chi è una banda di stronzi?- Kellan entrò in cucina con un sacchetto fumante e dal buonissimo odore. Lo puntai come un cane da caccia.
-Cosa c’è in quel sacchetto?-
-Cornetti caldi.-
-MIEIIIIIIII!- mi buttai su di lui,ma Pattinson fu più veloce. Li alzò dove io non potessi arrivare e fece “no” con il dito.
-Oggi sei stata cattiva e non li hai.- ordinò. Caddi in una depressione nera a quelle parole.
-Su,obbedisci,da brava.- Roberta mi fece il segno di stare a cuccia e poi chiese un cornetto a Pattinson il quale,obbediente,l’accontentò.
Seguii con sguardo disperato quello scambio di cortesie e non potei trattenere dal dire:- Ma non eri fidanzato con me?-
-Eh,Rob,non si tratta così la tua fidanzata!- lo riprese scherzosamente Kell,appoggiato nella posa figa,che tanto gli si abbinava, alla cucina.
-È vero,ha ragione Kellan.Tu sei dalla parte mia,vero?- lo supplicai a mani congiunte a mò di preghiera.
-Veramente non so chi tu sia..- mi rispose lui. A quelle parole gli altri due diavoli presenti in stanza scoppiarono a ridere.
..Mi sentivo tanto un genio incompreso…
 
*myspace*
Saaaaalve,sono tornata u.u è stato un capitolo molto impegnativo da ricopiare,e Riy Stewart ne sa qualcosa xDD Anzi,qusto capitolo è per lei :33 YEAH! In questo chap,oltre il fidanzamento,succedono due cose molto importanti : 1) Ale e Rob parlano senza scannarsi 2) Ale scopre che Rob le fa tenerezza <3 Ah,e state attente a quel Matt,eh! xDD Okkè,è tutto per oggi.
Alla prossima <3
I love you,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Non ho idee per il titolo di questo capitolo ç.ç ***


-Sei molto carina oggi, Ale - mi disse Matt,facendomi un elegante baciamano e guardandomi intensamente. Posso svenire? No,indubbiamente non era il luogo adatto,visto che eravamo sul set di Twilight.
Dopo aver conquistato molto eroicamente il cornetto che mi spettava di diritto,Kellan aveva proposto di andare tutti sul set. Naturalmente Pattinson non era stato d’accordo, ma non aveva voluto spiegarci il motivo e così,vistosi in minoranza schiacciante,eravamo saliti tutti sulla macchinona di Kellan.
Ed eccomi qua,a guardare questo gran pezzo di ragazzo farmi quasi svenire.
Spostai lo sguardo e incontrai quello furente di Pattinson.Non capivo perché facesse così. Probabilmente il suo orgoglio maschile lo portava a difendere tutto quello che credeva gli appartenesse.
Peccato che qualcuno dovesse spiegargli che io non gli appartenevo.
-Vuoi dire che gli altri giorni sono brutta?- lo ripresi scherzosamente,cercando di metterlo in difficoltà.
-Oh,non dico questo. Solo che negli altri giorni non posso dirti quanto sei carina.- mi ripose lui. Intelligente,oltre che carino. Una combinazione micidiale,in grado di far cadere ai suoi piedi tutte le ragazze di questo mondo. E anche degli altri.
E,odio ammetterlo, anche io ne ero caduta affascinata.
-Ehi, amore che dici di andare? Ti voglio far vedere quella scena del matrimonio tra Edward e Bella che tanto ti piace nel libro.- disse con un sorriso smagliante Pattinson,comparso magicamente al mio fianco.M a che cazzo andava a dire?!
-Pattinson,non ho MAI letto i libri di Twilight. E- lo interruppi mentre apriva bocca.- non ho mai visto nessun film.-
-Però hai visto gli altri miei film. Scommetto che hai pianto con Remember Me.-
-Mai visto.-
-Allora sarai una fan di Harry Potter.-
-Ma sei fai solo una scena!-
-Allora l’hai visto!-
-Lo schifo altamente,ma me l’hanno raccontato.-
Pattinson sembrava disperato.
-..Come l’acqua per gli elefanti?..-
-In Italia non è ancora uscito,e non avevo intenzione di andarlo a vedere.-
- Robert,vuoi venire o no? Dobbiamo truccarti ancora.- Vidi una donna bionda arrivare e trascinare via a forza Pattinson per portarlo non so dove.
Però,mi era simpatica.
Occupai il mio tempo pazzeggiando e guardandomi intorno. Ammetto che ruppi anche qualche cosa e la rimisi a posto come veniva,ma nessuno mi scoprì. Almeno credo.
-ALESSIA!-
No,non era possibile. Era anche là? Ma allora Angela non aveva un cazzo da fare dalla mattina alla sera.
Le volevo bene,ma non poteva essere dappertutto.
-Allora,che dici,dopo dobbiamo andare a comprare il vestito per la prima.- Lo disse con un candore disarmante,che mi terrorizzò. Significava che non avevo via di scampo,che ero fottutamente FOTTUTA!
-Uhm..ehm..Quando andiamo?- chiesi,trattenendomi a forza dallo scappare via,correndo fuori alla porta.
-Oh,verrà anche Rob,quindi appena finite le riprese?- Oh merda,perché dovevamo portarci anche quello zuccone? Già non sopportavo fare shopping da ola,se poi mi mettevate dietro anche quello a criticarmi,mi incazzavo sul serio.
-Ma guarda come sono carini!-esclamò d’un tratto Angi.Mi girai per vedere cosa avesse attirato la sua attenzione e vidi Kristen fare la sua entrata in un fantastico vestito da sposa. Oh cazzo.
Dietro di lei comparve Pattinson in uno smoking che lo fasciava in modo fantastico,mettendone in risalto la muscolatura. Oh porca vacca.
Articolai qualcosa come –Uh,Eh,Argh.- troppo estasiata da quella visione per permettere la mio cervello di mettersi in funzione.
Mi risvegliai solo quando Angi mi battè il gomito sul braccio,facendomi l’occhiolino.
- Eeeeh,ad avercelo un fidanzato così bello!-
Risposi con un –wow- molto costruttivo per la mia intelligenza e rimasi lì imbambolata a guardarli discutere con la regista.
Però,che strana situazione. Costretti a girare una scena di un matrimonio quando i due attori si sono appena lasciati. Nello specifico,che situazione di merda.
Erano davvero belli .Il modo in cui Pattinson guardava Kristen,poi.. Come se fosse il loro matrimonio.
Erano belli,sul serio L’ho già detto che erano belli?
Persa nei miei pensieri,non mi accorsi che la scena era stata girata e che dovevamo uscire.
Angi mi artigliò il braccio e mi spinse fuori,seguite dalla camminata sciolta di Pattinson e Roberta.
-Dove andiamo?- chiesi, autoconvicendomi che fosse tutto uno scherzo e che stessimo per tornare a casa.
Mi inchiodai davanti a un vestito esposto in una vetrina. Era troppo bello. Ma purtroppo era anche troppo scollato,troppo elegante,troppo costoso. Insomma,era troppo per me.
-Guarda quel vestito! Non è bellissimo?- Roberta,accanto a me,mi indicò quella meraviglia. Era un vestito viola a corpetto,con una fiocco nero su un fianco,e faceva bella mostra di sé. E anche il prezzo saltava subito all’occhio.
-Oh,ma è troppo costoso.- mi lamentai.
-Non fa niente,non costa nulla provarlo. Dai,andiamo!- Sempre delicatamente,Angela mi spinse nel negozio e mi fece provare il vestito a forza. Un po’ titubante,uscii dal negozio ed abbassai lo sguardo.
Angi e Rò mi guardarono e lanciarono un urlo,estasiate,portandomi davanti lo specchio,e battendo le mani.
-Rooob,tu che dici?- chiese Angi a Pattinson,seduto in un angolo del camerino.
-É..bellissima.- sussurrò lui,guardandomi intensamente (*-* nd Rò ed Angi).La reazione del mio corpo fu la solita: arrossii. Scossi la testa e stavo già per ribatter quando lui alzò la mano e mi fermò.
-No,sul serio.-
Si può andare a fuoco per due paroline? Evidentemente sì, perchè era quello che stava accadendo a me.
-Ragazzi,è troppo. Sul serio. Ok,è bello,ma non è per le mie tasche. E niente obiezioni.
E,senza aggiungere altro,tornai a cambiarmi.
 
****
 
-Ragazzi,ho un mal di testa bestiale,vado in camera.-
annunciai a voce bassa,perché mi sembrava di avere una bomba ad orologeria nella testa,che scoppiava ogni cinque minuti.
-Ohi,stai bene?- mi chiese Rò,cercando di tastarmi la fronte. Mi scostai di malavoglia.
-Sarà un po’ di stanchezza,non ti preoccupare.-
Me ne salii in camera,e dopo aver levato le scarpe,mi rannnicchiai sotto le coperte.
Anche se era estate inoltrata.
-Come va?-chiese Pattinson,entrando in camera. Avevo gli occhi chiusi perché mi bruciavano,ma sentii il materasso abbassarsi sotto il suo peso. Si era seduto.
-Da chi sei stato inviato?- Il mal di testa mi rendeva scorbutica.
Anche se in realtà ero sempre scorbutica.
-Uh,come siamo antipatiche! Fammi vedere se hai la febbre.- Allungò la mano per tastarmi la fronte,ma mi ritirai,veloce. Rimase un attimo fermo e poi ci riprovò .Io ero troppo stanca per sottrarmi di nuovo,e lo lascia fare,godendo del contatto della sua mano fredda con la mia fronte.
Mi sentivo un fuoco. E non nel senso buono.
-Cazzo,hai la febbre alta. Stai ferma,vado a chiamare un medico.- cercò di alzarsi,ma lo trattenni.
-No..uh..sei freddo.- bisbigliai qualcosa di questo genere,troppo persa tra realtà e sogno per costruire una frase di senso compiuto.
-Cazzo,Alessia.- imprecò tra i denti,alzandosi,ma non lasciando mai il contatto con la mia fronte bollente.
Ad un certo punto non capii più niente. Lo sentii chiamare Rò e poi darmi qualcosa da bere,una medicina,molto probabilmente.
I minuti passarono in fretta,e poi caddi nella più totale incoscienza.
 
 
*myspace*
Saaaalve! Sono tornata dopo soli pochi giorni perché qualcuno mi tiene puntata (riferito ad una persona in PARTICOLARE,che ha in mano della farina con cui mi minaccia). Il capitolo è cortino,ma non potevo andare troppo avanti >.< Chiedo perdono. Ringrazio sentitamente (ed è pure ora che lo faccia) le 13 persone che mi hanno tra i seguiti e le 5 tra i preferiti *-* Grazie,sul serio <3
Beh,ho finito di dire quello che dovevo.
Alla prossima.
I love you,,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Bad Girls,YEAH! ***


Mi risvegliai la mattina dopo intontita al massimo,tanto che solo sforzandomi riuscivo a ricordare il mio nome. Ma già lo consideravo un bel passo in avanti.
-Ehi, malatina ,come stai?- mi chiese Rò,entrando con in camera con un vassoio in mano. Sperai vivamente che non fosse quello che pensavo.
-Ecco un bel brodo per te.-
ECCHECCAZZO. Perchè quando qualcuno ha la febbre gli devono portare sempre quella merda di brodo?
-Non lo voglio!- mi lamentai come una bambina,girando il viso dall’altra parte.
-Il dottore ha detto che ti serve qualcosa di caldo per riprenderti,e non dimenticare che domani abbiamo la prima.-
Oh porca miseria,me l’ero proprio dimenticato. I giorni erano passati così velocemente che non mi ero accorta che la date della première era già il giorno dopo.
E io non avevo nemmeno il vestito.
-Ma io non ho il vestito!-dissi,girando il viso verso Rò.Pessima mossa. Mi ficcò in bocca un gran cucchiaio di brodo che fui costretta ad ingoiare per non soffocare.
-Oh,a questo pensiamo noi,don’t worry!- e con questa grande perla di saggezza,mi rifilò un altro cucchiaio in bocca.
Se fosse stato almeno buono..
-Ma chi cazzo ha cucinato ‘sta merda?-
-Robert.-
Adesso si capivano tante cose.
-Ah,e stasera c’è una cena con i ragazzi del cast. Quindi..- e da una rapida occhiata all’orologio.- tra un’ora e mezza.- concluse con un sorriso.
UN’ ORA E MEZZA?! Ma che cazzo di ore erano? Oddio,era già pomeriggio inoltrato. Corsi giù dal divano,incespicai tra le coperte e,quasi cadendo,mi avviai al bagno a farmi la doccia.
Quando uscii dal bagno sentii il campanello suonare e mi affrettai a vestirmi. Perchè cazzo non potevano svegliarmi prima?
-Ciao Ale!- mi fiondai tra le braccia di Kellan,il quale mi strinse fino quasi a strozzarmi. Bisognava che qualcuno gli dicesse che doveva imparare a misurare la sua forza.
-Sappiamo che hai avuto la febbre. Come stai ora?- mi chiese Ash,accarezzandomi i capelli.
-Di sicuro hai avuto un bel dottore..- insinuò Nikki maliziosa,facendomi l’occhiolino.
Alzai il dito,facendo “no”.
-Al massimo una bella dottoressa…-indicai Rò.Scoppiarono a ridere e insieme andammo a tavola.
Non vi dico cosa fu. Ricordo solo che ad un certo punto incominciammo a tirarci le palline di mollica e fu una battaglia peggio di quella di Troia..
E ricordo molto bene anche un’altra cosa: il dopo-cena. Ci mettemmo tutti seduti sul divano e incominciammo a parlar.
-Rob,come sta il piano?- chiese ad un certo punto Jackson,lasciandomi a bocca aperta.
Pattinson era un pianista?
-Perché suoni il piano?- chiesi sbalordita.No,non ce lo vedevo proprio.
Il mio finto fidanzato mi sorrise,indubbiamente divertito.
-Sì,e suono anche la chitarra. E ho anche un gruppo.- Se prima avevo qualche dubbio,adesso ero certa che mi stesse pigliando per il culo.
-Sì,le Bad Girls..- lo derise Kellan,pigliandolo in giro. Scoppiai a ridere senza freni,rotolandomi sul tappeto,subito seguita da Rò.
Pattinson sprofondò nel divano dalla vergogna.
-Aaaahh,le Bad Girls..Abbiamo qualche dubbio,ragazzo?-lo presi per il culo,faticando anche solo a respirar per quanto erano grandi le risate.
-È stato un errore di gioventù..- provò a giustificarsi lui,ma nessuno non lo ascoltava più.
Appena ripresi un po’ di controllo,gli misi una mano sulla spalla,lo guardia solennemente e gli dissi:-Sono cose che capitano,Pattinson.Un po’ come fare cilecca a letto.
Appena lo dissi scoppiò un'altra risata,e ,se possibile, Pattinson scomparve ancora di più nel divano. Non sapevo se fosse vero,visto che mai ero andata a letto con lui,ma il solo dirlo mi faceva sentire importante.
O figa.*
-Oh tesoro,perché non hai mai provato.- Sembrò riprendersi subito,perché mi rispose con molta cattiveria.
Nikki si sporse verso di noi,palesemente sorpresa. Ops,ci eravamo traditi. Ecco,sempre colpa di quel coglione di Pattinson.
-Volete dirmi che non avete mai..”consumato”?- ci chiese infatti. E ora che le andavo a rispondere? “No,non abbiamo mai fatto nulla perché è tutta una presa per il culo?” Trovai lo sguardo di Kristen che mi sorrideva con aria di sfida e cercai di formare una cazzata di senso compiuto.
In fondo ero brava in questo,no?Ce la potevo fare,dai.
-Perché questo per noi deve essere un passo importante,vero amore?- scivolai a sedere sulle gambe di Pattinson,che prontamente mi prese per i fianchi.
Lanciai un’occhiata a Rò,che si stava coprendo la bocca per soffocare le risate che le dava la nostra vista.
Beata lei,quanto volevo essere una spettatrice anche io..
-Strano,perché quando stava con me,era insaziabile..- La mano che stava accarezzando con tanto finto amore i capelli di Pattinson ebbe uno scatto improvviso e glieli tirò tutti. Maledetta lingua lunga di Kristen .E maledetto Pattinson che non mi diceva nulla.
In fondo erano cose abbastanza personali,mi ricordò la mia dolce vocina interiore. Sì,quella che stava dalla parte del mio finto (e guai a scordarselo!) fidanzato.
Fanculo,risposi. Adesso sarebbe stato lui a trovare una bugia da rifilarle. Io avevo già fatto abbastanza.
-Ehm.uhm..-titubò. Chiaramente non riusciva ad inventare una bugia lì per lì. Sbuffai. Mi toccava sempre parargli il didietro.
-Beh,la prima volta deve essere importante,no?- DI sicuro ero senza pudore,perché non arrossii minimamente. Tanto con loro si poteva parlare di tutto. O sbaglio?
-Giusto..Ben detto Ale.La prima volta deve essere dolce,importante.. E deve essere con il ragazzo che si ama.- Ash,mi fece l’occhiolino,e io mi sentii andare a fuoco. Come era possibile che non arrossissi per i discorsi perversi ed invece lo facevo quando si parlava d’amore?
Beh,lo fai anche quando Pattinson ti si avvicina. Senti un po’,vocina che patteggia per il nemico,non puoi andartene a rompere le scatole da qualche altra parte?
-E tu Rò,come siamo messi con la tua prima volta?- Nikki di sicuro non lo faceva per imbarazzarla,ma solo per raccogliere,diciamo così,informazione. Rò lo capì,ma ugualmente,quando scosse la testa,prese una simpatica tonalità bordeaux.
Ma com’eravamo finiti a prendere questa piega pervertita?
-Ma ragazze,quanti anni avete? TRE?!- Jackson sembrava sconvolta,manco avessimo l’epatite virale. ECCHECAZZO.
-Ma per i maschi è più semplice. Per le donne invece è un passo importante..- Ash,comodamente distesa sul divano,sembrava a suo agio nel discorso.
I ragazzi invece sembravano non parlare mai,come se sapessero che le loro donne avessero sempre ragione.
Però,erano addestrati bene!
 
****
 
-Ale,vuoi muoverti,cazzo? Devi ancora prepararti!- mi urlò dalle scale Rò.Sbuffai e mi alzai di malavoglia dal divano per avviarmi a preparare. Che palle.
Mi scocciavo immensamente di andare alla prima. Voi direte:ma ti scocci di fare tutto,tu?
MA NON VOLEVO ESSERE ASSOLUTAMENTE PAPARAZZATA DAI FOTOGRAFI!
..Come se pensassero a te..
Vabbeh,dettagli.
DRRRRIIINNNN.
Vedete che non sono io a decidere di non andarmi a vestire? Erano cause di forza maggiore a impedirmelo.
Quando aprii la porta,trovai l’occhio critico di Angela analizzarmi e scuotere la testa.
-Stai ancora così?! Forza,vatti a fare la doccia!- mi urlò dietro.
Quando uscii,lavata ed asciugata,trovai sul letto una bella sorpresa:un vestito. E non un vestito qualsiasi,ma IL vestito.
Quello che mi ero provata con i ragazzi. L’altro giorno.
Centrava Pattinson,me lo sentivo. Arrivai davanti camera sua e ,senza pensarci due volte (e senza bussare) aprii la porta.
La scena che mi si parò di fronte mi lasciò a bocca aperta: Pattinson in boxer e camicia aperta. Minchia.
Da quando aveva messo su quella tartaruga niente male?
-Pattinson,ti sembra il modo di presentarti?!- sbraitai.
-Ma è camera mia!- beh,questo non lo avevo considerato. Macchissenefrega.
-E vestiti,allora!-Come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Potresti girarti?- mi chiese con un candido sorriso. Arrossii e mi girai,ma non persi occasione di parlare.
-Che ci fa quel vestito sul mio letto?
-È tuo no? È il tuo vestito per la prima.-
-E chi cazzo te l’ha detto?- mi girai di nuovo,adesso che lui si era messo i pantaloni della tuta.
-Bel ringraziamento di merda! Fai così con tutti?- Cazzo,solo allora capii che me l’aveva comprato lui. Nessuno aveva mai fatto una cosa così carina per me. A parte le mie amiche.
Sentii un dolce calore nello stomaco.
-Io…Grazie.. ma non posso acce..-
-Facciamo così,consideralo un regalo per me,ok? Voglio vedere come ti sta.- mi interruppe-Fallo per me. Mi guardò con gli occhi più azzurri e limpidi che poteva.
Dio,non sopportavo quando faceva così.
-Ok- acconsentii con un sospiro stanco e lui subito mi buttò fuori dalla stanza.
-Adesso vatti a vestire e mettere nelle mani di Angela e Rò.-
Detto questo,mi chiuse la porta in faccia.
 
*myspace*
*ogni riferimento a persona o cosa accaduta è puramente casuale.
MA BUONSAAALVE! U.u Eccomi di ritorno con un altro chap per voi u.u Oggi non so che dirvi,e devo anche scendere ç.ç Sono una scansafatiche esagerata,lo so già.Per fortuna che la scuola è quasi finita.Detto questo,alla prossima :3
I love you,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Solo io posso scappare da una prima mondiale. ***


-AAAAAAAAAAAAAAH-
Non ce la facevo più,le mani di Angi e Rò mi stavano esasperando.
-Fatto!- Ecco l’annuncio tanto agognato. Alzai lo sguardo e mi osservai allo specchio: mi avevano raccolto i capelli in un’acconciatura complicatissima.
Non volli chiedere spiegazioni inutili su come l’avessero tirata fuori dal cilindro,il mio sensibilissimo animo da maschio non avrebbe capito.
-Sei bellissima!- esultò Rò,chiaramente soddisfatta del suo lavoro. Era già vestita con il suo tubino scuro e i tacchi. Alti. Molto alti. Rabbrividii.
Non volevo pensare al momento in cui anche io avrei dovuto indossare quelle micidiali armi letali.
-E adesso mettiamo il vestito!-
Mi aiutarono ad infilare l’abito ed a finire di aggiustare gli ultimi ritocchi.
Non sarei mai più andata a una prima,giuro.
Dopo aspettai quel gran signorino viziato che stava finendosi di vestire.
-Possiamo andare. Ho chiamato la limousine.-
Pattinson fece la su a entrata in bello stile,in smoking e cravatta. Un Dio,praticamente.
L’ultima frase è da attribuire alla mia vocina ironica,chiariamoci. Non voglio che pensiate che sia una pervertita.
-Dov’è Angela? E Rò?- mi chiese,guardandosi attorno fino a posare gli occhi su di me. Scorsi una luce di apprezzamento passare nel suo sguardo,ma fu troppo veloce per esserne davvero sicure.
-Angela è andata con Bin Bons e Rò l’ha rapita Kellan.-risposi,acida. Mi avevano lasciata da sola a vedermela con quello ECCHEPPALLE.
Oggi non l’avevo ancora detto.
-Oggi vedo che ti stai perfino sforzando i essere simpatica. Per caso ti sono venute?- mi chiese con un sorriso sghembo,quello che lo caratterizzava, e mi offrì il braccio. Lo guardai e gli tirai un pugnetto,ma non lo rifiutai.
Il meglio della mia acidità lo avevo dato durante la febbre e quindi in quel momento ero un po’ più calma.
Calma. Quanto può essere una ragazza che sta andando a una prima mondiale.
Ammetto che non ero abituata a queste cose e che avevo un po’ di paura,ma presi un bel respiro profondo e andai verso la limousine appena arrivata.
-Hai paura?- mi chiese Pattinson,una volta entrati in macchina. Guardai in basso per non far trapelare i miei sentimenti,ma fu tutto inutile,li capì lo stesso.
-Basta sorridere solo. Ti prometto che ce ne andremo presto,prestissimo.- mi sorrise lui,prendendomi il mento e facendomi scontrare con il suo sguardo. Gli sfuggii guardando fuori al finestrino. Eravamo arrivati.
-Ah,sei bellissima stasera.- mi passò il braccio intorno alla vita e si dipinse un falso sorriso sul volto.
Lo show stava per cominciare.
 
****
 
-Pattinsoooon!- lo chiamai a bassa voce nel cinema.- mi scoccio!- mi lamentai-
-Non scassare le palle!-mi riprese lui,chiaramente scocciato dalla mia interruzione. E come dargli torto.
-Non possiamo andarcene?- era una richiesta assurda,ne ero ben consapevole,ma la speranza era l’ultima a morire,no?
Accanto a me sentii un gran respiro e poi un’imprecazione.
-Non farti vedere.- mi raccomandò lui,e il mio cuore uscì dal corpo e si mise a saltellare felice come una Pasqua in  tutta la sala.
Quando stavamo per andarcene,Angi prese il polso di Pattinson e sussurrò:- C’è un albergo qui vicino,miei cari ragazzi.-
Ok,avremmo dovuto concludere in fretta questa farsa del finto fidanzamento.
Uscimmo dal cinema e ci guardammo intorno,cercando di non farci vedere. Sembravamo delle spie,figo. E adesso dove andiamo?
-Vieni con me,conoscono un bel posticino qui vicino.- Il mio accompagnatore mi prese il polso e mi accompagnò in un pub.
-Non ti riconosceranno?-chiesi con una certa apprensione.
-Sono miei amici,sanno cosa fare.- e con questa rassicurazione mi fece sedere ad un tavolo dietro un separè.
-Allora ragazzi,cosa vi porto?-ci chiese un cameriere.
-Una birra e una Coca-cola.-Eh? Perchè io la Coca? Chi gliel’aveva detto?
-Perché io la Coca,Pattinson?- Gli chiesi,sforzandomi di non staccargli la testa a morsi. Era un’impresa difficilissima.
-Non sei il tipo da alcolici. O sbaglio?-
Colpita ed affondata. Bravo,Pattinson,bravo.
Devo smettere di far parlare la mia vocina. Solo quando ci portarono le ordinazione,ci decidemmo ad emettere uno straccio di parola.
-Ti stavi divertendo sul serio alla prima?- Non volevo sentirmi in colpa,non mi piaceva.
-Naaaah,non mi divertono certe cose.- Strano,avrei detto il contrario.
- Allora perché ci sei venuto?-
-Per un attore l’apparenza è la miglior cosa,no?- sorrise amaramente e si scolò mezza bottiglia. Riflettei sulle sue parole. Era vero,le esistenze di tutti si basavano sulle apparenze,e non c’era cosa più schifosa. Spesso si decideva in base a un vestito o un taglio di capelli. Era orribile.
-Sai,avrei detto che andavi pazzo per queste cose.- mi decisi a confessare,percorrendo con il dito il bordo del bicchiere.
Rise piano e stette in silenzio qualche minuto. Si era per caso offeso?
-Odio tutto questo. Non passa giorno in cui mi chieda perché ho fatto l’attore. Devo andare sempre in giro con la scorta,e combattere anche solo per una passeggiata. Però mi piace molto il mio lavoro,e non lo cambierei mai. A volte,quando non ho niente da fare,mi ubriaco in hotel.-
Rimasi spiazzata dalle sue parole. Non me lo sarei mai aspettato. Con me era sempre così spigliato,deciso.
-Perché con me fai finta di essere un’altra persona?-
Mi guardò negli occhi,e prima di rispondermi,buttò giù la birra rimanente. Avrei dovuto fermarlo,non volevo riportarlo ubriaco al dopo-prima.
-Perché è questo che ci si aspetta da me,no?- Abbassai lo sguardo,sentendomi vagamente in colpa.
Le parole che ci eravamo scambiati il nostro primo incontro mi ronzavano nelle orecchie.
Non avevo ragione,lo ammettevo. Quel ragazzo che tanto odiavo si era rivelato un’altra persona.
-Ero in torto,perdonami,non avrei mai dovuto dire quelle cose.- mi scusai. Non volevo alzare la testa,non volevo incontrare il suo sguardo.
Lui scosse la testa e guardò fuori.
-Molte persone dicono questo di me. Non preoccuparti. Si vede che faccio quest’impressione.-
Sospirai pesantemente e mi decisi ad alzare lo sguardo. Quel che vidi mi lasciò senza fiato. I n quel pub,solo noi due,Pattinson sembrava così…normale. Un ragazzo normale.
-Perché mi chiami per cognome?- Quella domanda mi spiazzò davvero. I suoi occhi erano seri e in mano aveva ancora la bottiglia vuota di birra.
-Cosa?- fu l’unico commento che mi venne in mente.
Lui sorrise e mi riformulò la domanda.
Non ci avevo mai pensato,in realtà. Mi veniva spontaneo chiamarlo per cognome. Era naturale.
Gli esposi i miei ragionamenti,ma non sembrò soddisfatto della risposta,infatti scosse la testa.
-Non ci credo. Penso che tu abbia la risposta,ma che non me la voglia dire.-
Cazzo,ero così palesemente un  libro aperto?
Era vero,la risposta ce l’avevo.
Lo chiamavo per cognome per mettere le distanze,per non affezionarmi. Lui era un attore,io una ragazza che studiava in un altro stato.
Non eravamo compatibili per niente. Così erano i fatti,e così dovevano rimanere.
Non avrei voluto cambiarli.
-Perché vuoi conquistare così tanto Kristen?- Cercai abilmente di sviare il discorso,ma lui non si fece sorprendere. Ma me la diedi vinta comunque,stranamente.
-Sai,una volta avrei detto perché la amo immensamente. Adesso no. Sai perché? Perché mi sono stancato di andarle dietro. E anche lei. Me l’ha detto chiaro e tondo. Possiamo essere solo amici.-
Era triste,i suoi occhioni azzurri erano malinconici,persi in un oceano di emozioni.
-Allora possiamo finire questa farsa?- Ehm,non era proprio la frase adatta da dire in un momento come quello,ma non mi venne nient’altro in mente per consolarlo. Che ci potevo fare se avevo il tatto di un elefante appena nato?
Per fortuna scoppiò a ridere esageratamente,e mi potei liberare anche io in un bel sorriso. Era questa la mia tattica vincente: far sorridere le mie amiche nei momenti tristi,perché altro non sapevo fare.
Le mie amiche.
Ma Pattinson non era mio amico.
-Ma dai,a me divertiva questo gioco. Però se tu vuoi concluderlo,non dico certo di no.-
-Uhm,no,andiamo avanti. Però almeno finiscila di sembrava un quattordicenne allupato nel pieno degli ormoni!- lo ripresi e assieme scoppiamo a ridere.
All’improvviso mi porse la mano e io lo guardai ad occhi sgranati.
-Allora,vogliamo firmare un trattato di pace e diventare amici?- e mi sorrise come un bambino piccolo.
Amici? Io e Pattinson..amici? Questo avrebbe voluto dire mandare a puttane tutte le mie convinzioni sulle distanze e bla,bla,bla.
Però era anche vero che per un’ora avevamo parlato senza scannarci,né insultarci,conoscendoci solamente. Era un gran bel passo aventi,non credete?
Lo guardai ancora. Mi stava osservando,ancora con la mano ad aspettare una mia risposta.
Mi stava facendo scegliere.
Lo feci senza pensare.
La mia bocca fu più svelta di me.
-Sì,ok Pattinson,saremo amici.- e presi la sua mano in una stretta decisa ma dolce,proprio come era lui.- Ma ti posso insultare lo stesso,vero?- lo pregai.
Con una risate acconsentì.
-Ehi,il film è concluso. Che dici se ce ne torniamo?-  si alzò ed andò a pagare. Era vero,tutti stavano uscendo. Se non ci avessero beccato là,ci avrebbero scannato come minimo.
Quando Pattinson tornò,mi offrì il braccio e uscimmo.
-Posso dire che la versione ufficiale è che siamo andati a sfogare i nostri istinti animali in hotel?- mi fece gli occhi da cucciolo, ma questa volta ero troppo sconvolta per parlare.
Fu un errore.
-Grazie,amica.- e mi trascinò dall’altra parte della strada.
Beh,chi tace acconsente,giusto. Il mio amico aveva ragione.
 
 
*myspace*
*muore*
Madò,ma che chiusura *-* E che capitolo *-* *rotola*
Ok,la Ale è fuori di testa. Indubbiamente diventare amica di Robert le ha fatto male.
Robert,che assieme al cast di Eclipse, ha trionfato agli Mtv cosi cosetti. ( E faccio il linguistico,eh!) Meglio Twilight o Harry Potter? Per quanto non sopporti nessuno dei due (dura e difficile realtà,miei cari!) preferisco Twilight. Così posso prendere in giro Federica,LOOOL.
Ok,questo sfogo che non interessa un granchè  a nessuno,posso anche chiudere.
I love you,
Ale <3
 
Ps: Questo capitolo va alle mie solite amiche di peti Chia,Rò,Fede,Angi e Maria u.u Tutto vostro,care :3 
Pps: le parole che Rob dice ad Ale nel discorso che fa sul fatto che si ubriaca,sono vere.Lo ha detto in una intervista.Quando l'ho letta sono saltata in aria urlando "è un uomo da sposare!"

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** You're in ruins. ***


 -Allora,come vi è sembrato il film?- ci chiese Ben,con un simpaticissimo sorrisetto innocente. Scambiai una rapida occhiata con Rob.. Pattinson. Niente,non mi veniva proprio di chiamarlo per nome,era più forte di me. Cazzarola.
-Oh,niente male,davvero.- mentii spudoratamente. A dir la verità mi ricordavo solo i primi tre minuti iniziali .Poi zero più totale,dovuto al fatto che ce ne eravamo scappati via di corsa.
-Avete visto il mio Bennuccio come era adorabile? Certo,ti dovrei menare a sangue per quelle scene in cui baciavi un’altra,ma non lo faccio perché so che mi ami.- Caspita,quando Angela voleva sapere essere davvero una ragazza generosa. Accanto a me,Pattison prese un altro sorso dalla sua birra,e seguì il discorso divertito e stranamente silenzioso.
Era da quando eravamo usciti che non parlava molto, persa in chissà quali strani pensieri nella sua testa bacata.
Una volta fuori il cinema,eravamo andati a un bar a prenderci qualcosa. “Così si fa nel mondo dello spettacolo,baby.” era stata la spiegazioni di Kellan e io non avevo osato controbattere.
-Ehi,Ale,ma che avete fatto poi prima quando siete usciti?- mi chiese per la centesima volta Rò.Era da quando ci eravamo riaggregati al gruppo che mi chiedeva sempre la stessa cosa.
E io le rispondevo sempre nello stesso modo.
-A firmare un trattato di pace.-
Quando rispondevo così,un ghigno mi si dipingeva in faccia,e non facevo nulla per nasconderlo. Però devo dire la verità,questo trattato mi soddisfaceva. Non sapevo in che modo,ma mi ritrovavo a ridere per le cose più assurde,anche da sola.
Ero forse diventata pazza?
Ma quando mai non lo sei stata?
-Ehi, pianeta Terra chiama Lele,ci sei?- Mi girai confusa verso Kellan,a cui apparteneva la manona che stava sventolando davanti al naso. Forse mi ero persa leggermente nei miei pensieri. Forse.
-Sì,dicevate?- Aggrottai la fronte sospettosa quando si misero a ridacchiare. Che cazzo ridevano quelli?
-Stavamo dicendo che i balli lenti stanno per incominciare e ci chiedevamo con chi volevi pomic..ballare. Forse stavi pensando al tuo principe azzurro londinese per questa sera..- Quel lapsus mi fece storcere le budella. Ma perché bisogna per forza pomiciare nei balli lenti?
E feci finta di non ascoltare la loro provocazione.
Mi girai verso il posto dove doveva esserci Pattinson,ma lo trovai stranamente vuoto. Ah,già era andato in bagno. Chissà perché il mio cuore aveva sperato ardentemente che lui mi avrebbe chiesto di ballare. Ci rimasi male,ma non lo diedi a vedere.Non volevo dargliela vinta a quegli scemi accanto a me. Semplicemente rifiutai l’offerta accampando la scusa che non sapessi ballare,e così loro andarono a scatenarsi in pista.
Erano già dieci minuti che Pattz non si faceva vedere e incominciavo a preoccuparmi. No,no per lui,che credete. Pensavo a chi mi avesse riaccompagnato a casa nel caso lui fosse stato rapito o cose del genere.
Seh,seh,nasconditi dietro delle stupide scuse,visto che a casa ci puoi tornar anche a piedi dato che siamo vicini.
Decisi di ignorare bellamente la mia vocina e mi impegnai a guardarmi intorno. Poi lo beccai.
Era comodamente seduto al bancone,parlando con una bella bionda formosa. Stavano ridendo e bevendo assieme. Qualcosa mi si rigirò dentro e m’intristì all’improvviso.
Che credevo,che adesso avrebbe pensato solo a me? Come mi illudevo. Era un ragazzo famoso,bello e con un sacco di fascino. Mica poteva perdere tempo con me?
MA PERDERE TEMPO A FARE COSA,POI?
Che andavo a farneticare nella mia testa complessata?
No,non avevo i complessi,avevo proprio l’orchestra,come disse il grande Troisi nel suo film. Dopo la tristezza,subentrò però un altro sentimento,più forte del precedente: rabbia, più nello specifico vendetta.
Volevo vendicarmi di Pattinson che mi aveva lasciato là sola al tavolo.
..O forse perché è in compagnia di una bella biondina che sta facendo la gattamorta con lui?
Mi diedi una sistematina veloce e mi avvicinai al bancone dritta verso il mio obiettivo,ma all’ultimo cambiai opinione,perché avevo visto due occhi azzurri che conoscevo molto bene.
-Matt,amico mio,come va?- Usai volutamente un tono più alto di voce del normale (e io ho già una voce bella squillante,per intenderci) per attirare sia l’attenzione di Matt che quella di Pattinson.
Adesso ci divertiamo.
-Ehi,bellezza,come va?- mi sorrise con quello che doveva essere un sorriso fuorilegge,visto che circa metà delle ragazze presenti in sala si girò verso di lui.
E anche Pattinson.
-Ma bene,tesoro. Che ci fai qui?- Matt mi sorrise quando lo chiamai in quell’orribile modo. Ma che ci volevo fare,per raggiungere i proprio scopi si deve anche un po’ soffrire,no? Ash mi aveva avvertito da un po’ di giorni a questa parte che quello che avevo davanti non era un santarellino come credevo. Anzi.
Era una viscida sanguisuga che voleva fare solo soldi. Io avevo deciso di mettere distanze tra me e lui.
-Niente,mi divertivo un po’- e non volli sapere come- E tu? Ti posso offrire qualcosa,baby?- sorrisi e decisi di provare il tutto per tutto. Sentivo lo sguardo di Pattinson puntato addosso, e volevo sfruttarlo al massimo.
-Mah,direi una bella birra.- Adesso stavo rischiando grosso. Quanto avrei resistito all’alcool,io che non ne bevevo mai?
Sta’ attenta,Lele.
Mi infischiai delle consiglio che la mia stessa testa mi aveva dato e bevvi mezza bottiglia tutta d’un fiato. Ma dai,che potevano mai essere due gocce di birra?
Sentii un simpatico calore nel petto che mi solleticò tutta. Forte.
Mi accorsi di avere già bevuto quattro birre e di essere leggermente ubriaca quando Matt mi accarezzò la gamba da sotto il vestito e io lo lasciai fare,ridacchiando divertita come quelle oche starnazzanti che tanto mi davano sui nervi.
-Che dici di concludere la serata da un’altra parte,eh baby?-
Tanto,che ci andavo a perdere? La mia testa era leggera e avevo perso tutte le inibizioni che avevo.
Stavo già per rispondergli di sì,quando il mio angelo custode fece la sua comparsa portandomi in salvo dalle grinfie del diavolo.
-Scusami,Matt,ma è un po’ tardi e Lele deve tornare a casa,vero?- disse Pattinson che era comparso accanto a me. Da dove sbucava?
-Ma no,mi stavo divertendo così tanto!- mi lamentai,ma lui mi rivolse un’occhiataccia che mi fece ammutolire e obbedire all’istante. Mi alzai,ma le gambe mi cedettero sotto il peso e fui costretta ad appoggiarmi al mio angelo per non perdere l’equilibrio.
Il mio angelo? Da quando era diventato mio?
-Adesso andiamo subito a casa,dai vieni con me.- mi soffiò nell’orecchio,aiutandomi ad uscire. Appena mettemmo piede sul marciapiede,però, lui mi passò il braccio sotto le ginocchia e mi prese in braccio. Il movimento fu così brusco per la mia povera testa alcolizzata che mi venne un capogiro e feci una smorfia di dolore.
-Calma,calma,va tutto bene.- mi rassicurò lui,tenendomi stretta al suo petto e scaldandomi,cullandomi.
-Volevo solo che tu mi prendessi un po’ in considerazione…- mi ritrovai a farfugliare senza volere,preda di quella confessione che mi uscii spontanea,aiutata dall’alcool.
-Ma perché cazzo la tua testolina non ti dà consigli giusti?- sbuffò lui. Minchia, camminavamo.. cioè,LUI camminava,con me in braccio.. da cinque minuti buoni e non aveva nemmeno un po’ di fiatone.
-Me li dà,solo che io non li ascolto…- e feci una cosa che di sicuro da lucida non avrei mai fatto:incominciai a baciargli il collo e a mordicchiarlo. Appena mi sarei ripresa avrei avuto tempo per prendermi a parole.
- Alessia..Alessia,smettila,stai giocando con il fuoco..- mi ammonì lui,ma,come avevo fatto con i consigli che precedentemente mi aveva dato la mia cosiddetta “testolina” ,lo ignorai.
-Forza,dai,siamo quasi arrivati!- Feci scivolare una mano sul cavallo dei suoi pantaloni,ma prima che potessi fare qualcosa che avrebbe danneggiato sia me che lui,Pattinson mi prese il polso e rimisi le mani a posto.
-Perché non mi vuoi? Perché?! C’è solo Kristen nella tua testa,vero? Io non sono bella come lei,vero?- Non so perché,ma incominciai a piangere e singhiozzare sulla sua spalla,colpendo il suo petto con i pugni. Per fortuna che eravamo arrivati sotto casa,altrimenti sono sicura che mi avrebbe mollato da qualche parte,magari in un cassonetto della spazzatura.
Sarebbe stata una conclusione degna di una serata di merda come quella.
- Honey,non così,ti sei beccata la sbronza triste.- mi lasciò prenderlo a pugni,apparentemente non scalfito dai miei tentativi di fargli male
E io che pensavo che i superpoteri li avesse solo Kellan.
Mentre salivamo le scale smisi di picchiarlo e poggiai la testa sulla sua spalla,piagnucolando.
-Mi viene da vomitare..-
- Normale,non lo reggi proprio l’alcool,sono sorpreso che tu sia ancora in grado di parlare…-
Mi portò nel bagno giusto in tempo,perché incominciai a rimettere tutto quello che avevo mangiato quella serata.
Si posizionò dietro di me,tenendomi i capelli con dolcezza e regalandomi paroline dolci e di conforto,accarezzandomi la schiena con leggerezza.
Quando mi ripresi un pochino,espressi il desiderio di tornare in camera,e Pattinson,ancora una volta,mi prese in braccio e mi portò nella mia stanza.
-Come stai?- mi chiese appoggiandomi sul materasso che si piegò sotto il nostro peso.
Che dolce morbidezza.
Avrei voluto rispondergli che mi sentivo come si mi avessero passato sopra con un camion,e poi erano tornati indietro in retromarcia,e poi di nuovo avanti e poi di nuovo in retromarcia,così all’infinito..
Ma non mi uscivano le parole e mi limitai a dirgli che mi faceva male la testa.
-Posso fare qualcosa per te?- mi chiese premuroso. Di nuovo mi salì un magone in gola.
Gli avevo rovinato la serata.
Prima gli avevo impedito di vedersi la prima,poi di divertirsi con i suoi amici.
Mi sentivo così inadeguata accanto a lui.
Lui era troppo per me,proprio come il vestito che avevo ancora addosso. Il vestito..
Quello che lui mi aveva regalato tanto gentilmente,perché potessi fare una bella figura davanti agli altri.
E proprio come il vestito,lui era troppo caro per me.
Aveva tutto,e poteva permettersi tutto,mentre io non avevo niente con cui ripagarlo. Niente,se non il mio amore.
Amore,che parola stupida. Nessuno ama davvero a questo mondo,è solo una facciata per i proprio interessi. Fa solo soffrire. Ecco perché non avevo avuto un ragazzo fino ad allora,e nemmeno lo avevo cercato tanto impazientemente come le miei amiche.
Io stavo bene così,solo con le mie amiche.
E perché allora in quel momento ebbi l’impressione che mancasse qualcosa alla mia vita?
Come una tassello importante per finire il puzzle della mia esistenza.
Al cuor non si comanda,diceva un vecchio proverbio.
E il mio cuore,stupidamente aveva scelto. Sì,aveva scelto,ma la persona sbagliata.
Il mio primo pensiero lucido in tutta quella testa,fu che volevo andare il letargo e non svegliarmi più.
Wake me up when September ends.
Proprio come la canzone dei Green Day. Svegliatemi quando finisce Settembre. Forse allora il mio amore sarà passato.
Ma anche a quel pensiero mi venne da sorridere amaramente. L’amore non passa,stupida Alessia che non sei altro. Rimane lì,sotto la pelle, come una droga di cui credi di non aver bisogno,ma che appena ti si presenta l’occasione di sniffare,non ti tiri indietro.
E allora scelsi un altro verso delle canzoni dei Green Day per descrivere quel momento.
You’re in ruins.
Già,ero rovinata. Perchè per quanto potessi decidere di far finta di niente,Pattinson mi sarebbe sempre rimasto dentro,a farmi soffrire e a farmi gioire. Trovavo molto stupido che l’umore si una persona dovesse dipendere da un’altra.
E allora lo dissi senza pensare.
Forse quella sera si sarebbe conclusa anche peggio di come pensavo all’inizio,ma non m’importò molto.
-Amami.-
E poi i miei ricordi scivolano nel buio più totale.
 
 
*myspace*
Pwahahhaha,penso il capitolo più lungo mai scritto in vita mia u.u Io so come è andata e voi no,LOOL, *caccia linguaccia* Ecco,ho fatto il capitolo più lungo e più emo della mia storia x°° Beh,mi sa che vi dovete accontentare u.u
Fatemi sapere come è stato,ci tengo molto,soprattutto su questo capitolo :3
Alla prossima,
I love you,
Ale <3

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** A che ora è la fine del mondo? ***


 Ahi,ahi,ahi.
Che mal di testa bestiale.
Dolore,dolore,dolore.
Dove mi trovavo?
Allora,vediamo di riprendere le cose dall’inizio.
Ieri sera era la prima del film di Bin Bons.Bene,fin qui ci siamo. Ricapitoliamo. Io e Pattz siamo andati al pub e siamo diventati amici. Amici sul serio.
Poi la festa,i balli,Matt,la bir.. No. NO. Non è possibile .Ditemi che non l’ho fatto sul serio,che non ho detto quelle cose a Pattinson.Cazzo,sono nella merda fino al collo.
Provai a girarmi ma un braccio e un giramento di testa bestiale me lo impedì.
Il giramento di testa lo posso anche capire,ma il braccio no. Avevo per caso fatto a pezzi qualche persona? Lo escludo,anche se ero ubriaca.
Mi girai,piano piano,per vedere se c’era qualche maniaco nel mio letto.
Cazzo.
Maniaco non sapevo se era,ma di sicuro lo conoscevo.
Nel mio letto c’era Robert Pattinson a torso nudo.
Diedi una veloce occhiata sotto il letto. Io avevo solo la maglietta sopra l’intimo,lui aveva solo i pantaloni del pigiama.
No,non era possibile che si fosse approfittato di me in quelle condizioni,era da escludere. O no?
I troppi ragionamenti mi stavano solo acuendo il mal di testa,così,il più dolcemente possibile,cercai di sfuggire alla morsa dell’angelo accanto a me e scesi dal letto.
-Mmmh,dove vai?- bisbigliò lui con voce impastata dal sonno,muovendosi e stiracchiandosi leggermente. Ma che faccia tosta! Prima mi porta a letto e poi fa il cucciolo abbandonato.
-Lontano da te.- sibilai e scesi dal letto.
-Attenta che ti viene un giramento di testa.- mi avvertì lui con gli occhi ancora chiusi e steso comodamente far i cuscini. Non lo ascoltai e mi alzai di scatto,ma,come aveva previsto quella zucca vuota ricaddi malamente sul materasso.
-Te l’avev..-
-NON DIRE CHE ME L’AVEVI DETTO!- urlai,rannicchiandomi su me stessa,con la fronte sulle ginocchia e le mani tra i capelli,cercando di fermare le pulsazioni dolorose tipo bomba che scuotevano la mia testa.
-Vado a preparati qualcosa per calmarti,honey.- Di nuovo quel soprannome,di nuovo. Mi veniva da piangere sapendo quello che avevo fatto,e molto probabilmente,avevamo fatto la sera prima.
Cazzo,cazzo,cazzo.
Cercai solo di non muovermi e non pensare nulla fino al suo ritorno con un enorme bicchierone contenente qualcosa di scuro e denso. Non feci domande,lo guardai solamente come si guardano i pazzi.
- È  un ottimo dopo sbronza,non preoccuparti. Fa schifo,ma ti fa riprendere subito.- Lo guardai male di nuovo,ma mi affrettai a ingurgitare quella schifezza. Dopotutto lui era un esperto in materia di sbronze,no?
Lo rimisi sul comodino e incominciai a guardarlo insistentemente, ma lui sostenne senza problemi il mio sguardo. Alla fine mi decisi a parlare.
-Che cosa è successo ieri sera,Pattinson?! Mi hai per caso portato a letto? – lo dissi con cattiveria,decisa a guardare la sua reazione .Ma non ebbe reazioni.
-No,mi sono addormentato accanto a te che blateravi cose senza senso.-
Cose senza senso.
Amami.
Anche quella la considerava una cosa senza senso?
Non glielo chiesi,ma lo mandai fuori la porta per farmi una doccia. Prima di uscire,lo sentii sussurrare un “Allora è vero che ringrazi solo me in questo modo.” ,ma non dissi niente a riguardo e mi fiondai in bagno a lavare via i postumi di quella nottata.
Quando scesi,sentii la voce di Pattz che parlava al telefono,e come una degna spia quale non ero (si vede che mi ero ripresa bene dalla sbornia! Quell’intruglio era miracolo,ma questa sarebbe stata un’altra cosa di cui Pattinson non sarebbe mai venuto a conoscenza) ascoltai la telefonata.
No,non era origliare,era informarsi.
-Che cosa significa,Kris?- lo sentii dire. Bene,stava parlando con Kristen,interessante.
-Me lo dovevi dire,cazzo! Non mi va bene per niente!-
Uh,aveva detto una cosa che l’aveva fatto incazzare enormemente.
-Ok,ci vediamo domani,va bene.- E senza salutare richiuse il telefono. Era una bestia.
Uscì dalla cucina,passando proprio dove ero appostata io. Pregai in tutte le lingue che non mi vedesse,e si vede che qualcuno mi pensò perché non mi degno di uno sguardo e si chiuse in una stanza che mai avevo visto aprire da quando ero lì dentro.
Stavo già per avvicinare l’orecchio alla porta che sentii la musica di un pianoforte risuonare per casa.
Pattinson stava forse..suonando?
Fu più forte di me,dovetti aprire per forza quella porta. (LOOOL NON APRITE QUELLA PORTA! Niente,scazzo completo,non centra una mazza,scusate ‘-‘)
Lo trovai di spalle,seduto a un bellissimo pianoforte nero. Stava suonando sul serio.
Rimasi lì appoggiata non so quanto tempo ad ascoltarlo,fino a quando non sbagliò una nota e per la rabbia suonò tutti i tasti alla rinfusa,poggiando i gomiti su di essi.
Mi avvicinai furtiva (quanto può esserlo un elefante) e gli poggiai una mano sulla spalla. Non si girò nemmeno,rimase lì immobile.
Mi sedetti sullo sgabello accanto lui e gli accarezzai la schiena per confortarlo. Arrivai anche a pensare di accarezzargli i capelli,ma appena mi avvicinai con la mano,ci ripensai e tornai sulla schiena.
-Che cosa ha detto Kristen?- gli chiesi,con tatto. Sì,sempre quello di un elefante.
-Come facevi a sapere che stavo parlando con Kris?-
Beccata.
-Dai,devi parlare tu,devi sfogarti!- Ecco che la psicologa in me veniva a galla. E salvarmi il culo.
-Ha detto che esce con un altro,e per correttezza,me l’ha voluto far sapere.-
Ma che brava ragazza.
Adesso mi ritrovavo un Pattinson depresso che non sapevo come far uscire.
-Ti va di uscire oggi?- mi sorprese lui d’un tratto.
Uscire? Dove? Io e lui? Ma siamo pazzi?!
Citai solo la seconda domanda,e lui rise.
-Ci facciamo un giro in moto per Londra.- Così,naturale.
IN MOTO?!
Massimo massimo io ero salita su un motorino,ma su una moto MAI.
Soprattutto se guidata da Pattinson.
-Guidi tu?- Ma brava, Ale ,bella domanda,davvero!
-Noooh,va da sola!- Quasi stavo per credergli. Per fortuna incominciò a ridere e mi complimentai con me stessa per essere stata così brava a farlo riprendere.
Anche se in realtà non avevo fatto una mazza.
-Dai,vatti a vestire,che adesso usciamo.- mi spinse lui fino alla porta,con delicatezza.
Quando misi la mano sulla maniglia,mi venne però una folgorazione.
-Pattinson,ma dov’è Rò?-
-Ha dormito da Kellan.-
A quella risposta quasi svenni .Io che uscivo (si fa per dire!) con Pattinson e lei che passava la notte con Kellan.
La fine del mondo era vicina.
 
 
*my space*
Vi chiederete cosa ci faccia qui il giorno dopo aver postato un capitolo. Eccomi a postarne un altro. Che volete farci,avevo un sacco di pistole puntate alla testa. Ma non è dolcissimo Pattinson?!
*sclera*
Ok,riprendiamoci. Bene.
Mi aspetto di sapere cosa ne pensiate,care :3
Questo capitolo va sempre alla mie ragazze che sono le prime a leggermi e a sostenermi. Grazie,davvero. Vi voglio bene <3
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La verità è un'impresa. ***


C’è qualcosa fra te e la vita,
che non ho ancora conosciuto,
mentre ridi così facilmente.,
C’è qualcosa fra te e la vita,
chissà quanto vi conoscete,
mentre ridi,mentre ridi..
{Ligabue,Il meglio deve ancora venire}
 
 
-Ah, eccoci arrivati,finalmente! Il mio posto personale,che uso solo io per pensare.- esclamò Pattinson togliendosi il casco e scendendo dalla moto.
Mi morsi la lingua,cercando di non rispondergli con una battutaccia classica,ma sempre efficace.
“Ma perché,tu pensi?” Eccola qui,la mia battuta preferita.
Me lo levai anche io,ma rimasi in moto ad ammirare lo splendido paesaggio che si stendeva sotto di noi.
Era stato un viaggio un po’ (MOLTO) difficile,visto che mi ero stretta così tanto a Pattinson durante il viaggio da non farlo respirare. Ma non nascondo che mi era piaciuto avere il vento tra i capelli e guardare le macchine dalla moto.
E anche stare azzeccata come una cozza al bell’imbusto che la guidava.
-Che fai,non scendi?- mi chiese lui,appoggiandosi  con i gomiti alla balaustra,con il profilo di una magnifica Londra dietro di lui.
Se fossi stata un fotografo,non avrei perso l’occasione di fargli un set fotografico completo.
-Sì.. cioè no..Forse..- arrossii e guardai a terra. Come glielo dicevo ora che soffrivo di vertigini?
Per fortuna il mio cellulare squillò e mi salvò da qualsiasi spiegazione.
-Pronto?- risposi, incrociando lo sguardo compiaciuto di Pattinson che mi aspettava ancora.
-ALESSIAAAAAAA! COME VA A LONDRA CON QUEL DIO DI ATTORE ACCANTO?!- Staccai leggermente (TANTO) il cellulare dall’orecchio per non diventare sorda prima del tempo e aspettai che la mia amica si calmasse un po’.
- Maria! Non urlare,ci voglio sentire ancora per un po’ d’anni! A me va abbastanza bene,e a te?-
- Abbastanza bene?! Hai quel figo di Robert Pattinson a casa e mi vuoi dire che va abbastanza bene?! E comunque non sono solo io al telefono,ci sono anche le altre! Dite “ciao” ad Ale..- Sentii un coro di “ciao” in sottofondo e mio malgrado sorrisi.
Lasciate che vi spieghi un paio di cose sulle amiche della Lele.
Quella che parlava con me in quel momento era Maria,il cui attore preferito era, guarda caso, proprio quello che stava a due metri circa da me. Quando aveva saputo,con una telefonata illuminante che stavo a casa sua (a scrocco,aggiungerei), mi aveva pregato di portarla con me,che era disposta anche a dormire sotto il letto.
Poi c’era Chiara, il cui principale scopo nella sua vita penso sia quello di insultarmi e mettere fine ai miei sogni, ma era il nostro modo di giocare. In fondo (MOLTO) ci volevamo bene.
Non dimentichiamoci di Federica, una coreana mancata,sempre fissata con la Corea e i suoi cantanti. Sì,ascolta un gruppo di quelle parti lì che io odio profondamente,ma che immancabilmente ho sull’Ipod.
Bene,dopo questa panoramica sulla mia vita sociale,torniamo alla conversazione in svolgimento.
-Ma ciao,mie tesori! Mi mancate tantissimo..- Mi giocai la carta strappalacrime,anche se in fondo era vero che mi mancavano,ma speravo di chiudere la conversazione il più tardi possibile.
Ma quando mai le cose vanno come dico io?
-Oh,tesoro bello, facciamo veloce che dobbiamo andare al mare - ecco,appunto- Ti volevo solo dire che ho scoperto una cosa INCREDIBILE su Rob –e qui immaginai stesse sbavando- Lo sai che fino ai dieci anni faceva balletto?! Immaginatelo in tuta di pelle stile “Bat-man”,per usare le sue stesse parole. Non è adorabile?- mi trattenni dallo risponderle,anche perché ero soffocata dalle risate provocate l’immagine di Pattinson in tuta di pelle,e la lasciai continuare.
Peccato che continuò solo per salutarmi e lasciarmi in balia dell’orribile immagine partorita dalla mia mente malata,e di un Pattinson che mi guardava confuso.
-Chi era?- mi chiese, non capendo perché stessi quasi per morire dalle risate.
- Pattinson…Hai qualche foto di quando avevi dieci anni?- faticai a parlare,tanto mi faceva male la pancia.
Mi guardò confuso,con lo sguardo di chi non ha capito niente. Presi un bel respiro e mi imposi di calmarmi.
-Perché?-mi chiese infatti.
-Volevo vedere come stavi con la tuta da ballo!!- E fu più forte di me,ricominciai a ridere come una pazza. Il mio interlocutore invece volse lo sguardo da un’altra parte, alquanto imbarazzato.
-Beh,almeno ho fatto un sacco di conquiste.- e si lasciò andare a un sorriso rievocando i tempi passati.
-Ora vuoi scendere e venire qui?!- mi esortò,sbuffando. Obbedii solo alla prima parte della frase.
-Ehm…Non vorrei dirtelo,masoffrodivertigini. –mugolai l’ultima frasetta,tappandomi la bocca con una mano.
-Cosa?!- non aveva capito.
ECHECCAZZO,Pattinson,sturati le orecchie!
-Soffrodivertigini.- ripetei allo stesso modo di prima. Lui mi stava ancora guardando in attesa di qualcosa di più comprendibile.
-SOFFRO DI VERTIGINI,CAZZO,PATTINSON!- Stavolta parve capirlo e incominciò a ridere.
Ma che cazzo si metteva a ridere questo qua?
-Scusami,ma non ce la faccio. Tu.. tutta “non ho paura di niente,sono dura” –mi fece il verso,che sono convinta non mi somigliasse per niente - K.O. per un po’ d’altezza?! –
Affilai lo sguardo e aspettai pazientemente (ma mica tanto) che smettesse di ridere.
-Scusa,scusa.- stavolta fu lui a prendere un bel respiro e mi tese la mano per invitarmi a venire da lui.- Ti fidi di me?- mi chiese.
Ma che crede,che fosse facile avvicinarsi a quella grata per una che soffro di vertigini?
Mica eravamo in film,che, PAF ,con l’aiuto della persona che si ama si superano tutte le paure.
-No.- risposi con enfasi. Lui rimase un attimo interdetto dalla mia risposta e poi si aprì in un sorriso sadico. Ma che cazz..?
-Guarda,il sole non è bellissimo?- mi chiese indicando un punto alle mie spalle.
Non ebbi tempo di girarmi nemmeno intermante che mi ritrovai stretta al suo corpo a guardare il Tamigi dall’alto.
Ma che stronzo! Mi aveva attirato a lui quando io non guardavo. E io stupida che ci avevo creduta! Chiusi gli occhi e mi aggrappai con forza alla sua maglia,scossa da un brivido. Era la seconda volta che mi ritrovavo così vicina a lui.
Non c’è due senza tre..
Ma speriamo di no!
-Adesso devi per forza fidarti di me.- mi sussurrò lui all’orecchio.- Apri gli occhi.-
No,no,no . Manco sotto tortura facevo quello che mi diceva lui.
Prima l’hai fatto..
Casualità della vita.
-Forza,aprili.- e incominciò a farmi il solletico dappertutto. Ma che stronzo.Inevitabilmente incominciai a ridere e a dimenarmi.
-Va bene,va bene,hai vinto,li apro,li apro.-  Li apri con cautela,prima uno e poi l’altro, godendomi la bellissima città che mi stava davanti.
-Adesso puoi dirmi anche che avevo ragione.- gongolò lui,dopo una mia espressione di sorpresa.
- Questo mai.- negai,ridendo.
Era un bellissimo spettacolo,sul serio.
Anche se in compagnia di Pattinson? Mi chiese la mia vocina.
Ci pensai su un po’ e poi le risposi.
Soprattutto in compagnia di Pattinson.
Eh no,Lele,adesso mi stai diventando sdolcinata? Guarda che mi sono comparse anche quattro o cinque carie per colpa tua.
Mi segnai quell’appunto mentale e tornai a non pensare a niente.
-Adesso possiamo anche tornare,non credi?- mi chiese lui,dopo che rimasi non so quanto tempo a godermi il sole e il vento. Piano piano,come quando un bambino deve fare i primi passi la prima volta,mi lasciò andare,così che potessi tornare da sola.
Ma mi aggrappai svelta di nuovo a lui,scossa da un brivido di paura.
-Mi sono bloccata,mi dovresti riportare vicino la moto. Ti spiace?- feci un mega-sorriso e tornammo piano piano accanto il nostro (fighissimo) mezzo di trasporto.
Non è che volessi rimanere un altro po’ accanto al suo corpo muscoloso a ricevere calore e sentire il suo battere sotto il mio orecchio. In fondo,più o meno arrivavo a quell’altezza.
Stramaledettissima altezza del cazzo.
Mi accorsi che nonostante fossimo arrivati alla nostra meta,lui non mi lasciava andare. Che cosa stava succedendo?
-Sei bellissima oggi..- mi sussurrò Pattinson,mettendomi il ciuffo dietro all’orecchio. La situazione stava diventando pesante.
-Che ti sei fumato stamattina?- cercai di sdrammatizzare, e,contemporaneamente, di liberarmi della sua morsa ferrea.
- Ti prego,Ale..-mi pregò lui,prima di  chiudere gli occhi e  avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra. Fulminea come non mai (forse prima e unica volta) misi la mano tra le nostre labbra e lo fermai.
Che sforzo mi era costato quel gesto!
-Robert,lo stai facendo solo perché stai male per Kristen.Te ne pentiresti subito,lo so. Non voglio far soffrire nessuno. Per favore,non farlo.- non farmi innamorare di te,perché potrei non tornare indietro mai più. Ma queste furono parole che dalla mia bocca non uscirono.
Mi guardò un momento e poi sorrise tristemente.
-Hai ragione. Come sempre. Torniamo a casa,che è meglio. Non sei tu quella che voleva sapere cosa aveva fatto Rò stanotte?- balzò su alla moto e mi porse il casco.
Lo guardai e le nostre mani si sfiorarono quando presi quello che mi porgeva.
Ero certa che appena sarei entrata in camera mia mi sarei presa a schiaffi da sola per ciò che avevo fatto,ma almeno era l’unica cosa giusta da fare.
 
 
*my space*
Ok,e dopo questo capitolo posso anche andarmene X°°D Le carie,mi sono uscite le carie! Penso che adesso le mie ragazze non mi romperanno più che vogliono un capitolo. O forse si? Ç_ç
Comunue,comunicazione di servizio *din don* : siete pregati di passare,se volete, per la FF chiamata “Quel culo che tutti vorrebbero avere.” Sul profilo della Riy Stewart. La sto scrivendo assieme a lei u.u
Dopo aver detto questo,vado. Mi scuso per il capitolo cortino,ma dovevo lasciarvi così *trollface*
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Sola..come un cane. ***


Ero una cretina,una cretina, una cretina.
Ma chi me l’aveva fatto fare di non accettare il bacio di Pattinson?!
Una cretina,una cretina, una cretina.
Mi buttai sul letto e sprofondai con la testa nel cuscino.
-Leleeee,dove sei?- Mi rialzai di scatto. Era o non era la voce di Kellan,quella?
Aprii la porta  e me lo ritrovai davanti con la mano a pugno per bussare.
Lo presi per il colletto e lo buttai nella stanza a forza.
O forse fu lui a lasciarmelo fare. Più probabile la seconda.
-Allora,Kellan Lutz,chiariamo una cosa,va bene?- L’omaccione seduto sul mio letto annuì,aveva una faccia spaventata a morte- Se ieri sera hai fatto qualcosa che non dovevo fare con la mia migliore amica,quello spazzolone che c’è nel bagno te lo faccio ingoiare,va bene?- lo minacciai.
Annuì di nuovo.
-Bene. Adesso,cosa avete fatto una volta che siete usciti dal bar?- presi una lampada dal comodino e gliela puntai negli occhi. Avevo sempre sognato di farlo.
-Siamo andati a casa mia per perché Rò pensava che forse la casa vi..ehm..sarebbe servita.- Servita? Servita per cosa?
Non so cosa lesse Kell sul mio volto,ma si affrettò a spiegare.
-Sì,nel caso,voleste…ehm..”consumare”.-
Arrossii solo al pensiero e lo lascia andare.
-Non avete fatto niente?-indagai. Non che non mi fidassi,ma volevo averne la certezza.
Lui scosse la testa e alzò le mani in segno di innocenza.
Sospirai.
-Va bene,puoi andare. Ma se combini qualcosa di male con la mia amica non vedrai più nessun set fotografico o registrazione,o del cinema,o quel che sia..CHIARO?!- Annuì di nuovo. Bene,una cosa era stata fatta.
- Cosa volevi prima?- chiesi,risedendomi sul letto.
-Volevo sapere che fine aveva fatto Rob.Non c’è da nessuna parte.- Alzai lo sguardo confusa.Da quando eravamo tornati da quella simpatica “scampagnata” mi ero chiusa in camera e non ero più scesa,troppo impegnata a insultarmi da sola.
-Perché? Non è in camera sua?-
Kell scosse la testa. Mica avremmo dovuto mandar le sue foto a “Chi l’ha visto?” ? Anche perché credo che anche loro abbiano le foto del Pattinson.
-Leeeeele!- Rò entrò come una furia e mi strinse le braccia attorno al collo,soffocandomi. Non le faceva bene la vicinanza di Kellan,indubbiamente. – Allora,novità da raccontarmi?- E adesso come glielo dicevo che mi ero ubriacata,avevo confessato cose che non dovevo dire, avevo rifiutato un bacio da Robert Pattinson e che adesso mi stavo insultando da sola?!
Ci girammo contemporaneamente verso il ragazzo che ci stava guardando come se fosse assetato anche lui di novità. Percepì subito il messaggio e si affrettò a lasciare la stanza.
Dopo aver preso un bel respirone e avermi preparato psicologicamente al cazziatone che mi avrebbe fatto Roberta,incomincia a raccontarle le ultime avventura,anche per mettere i tasselli a posto nella mia mente.
Stranamente non mi disse niente di brutto,anzi,si complimentò con me perché avevo fatto la cosa giusta secondo lei.
Sarà,ma io non mi sentivo affatto bene.
-Sono a casa!- Alzai la testa di scatto sentendo la voce di Pattinson. Lanciai uno sguardo a Rò,che mi fece un occhiolino e mormorò qualcosa come “Devo farmi una doccia..”
Sicuramente un modo per lasciare me e Pattz da soli,ci scommetto.
Scesi le scale e lo trovai a prendere un bicchiere d’acqua.
Sul tavolo era posata qualcosa di molto simile  a una.. cuccia?
-Ehi senti,riguardo a stamattina..-incominciai,ma lui alzò una mano e mi fermò. Cavolo,aveva troppo controllo su di me,non andava bene.
-No,sono io a dover dire qualcosa riguardo quello che accaduto stamattina. Mi spiace,avevi ragione tu,ci tengo ancora molto a Kristen. Ho sbagliato.-
Il mio cuore vibrò a quelle parole,ma lo ignorai.
Strano come a volte sia così facile ignorare le cose più dolorose. Basta metterle da una parte e non vederle più,facendo così finta che non ci siano.
-Non fa niente.- mormorai,mentendo spudoratamente. Faceva molto,invece.
-Per farmi perdonare ti ho portato un regalo.- e indicò quella cosa che stava sul tavolo. Ehi,quello che sentivo era per caso un…bau?
Lo guardai sconvolta e lui mi sorrise.
-Mi sei venuta in mente tu quando l’ho visto. E’ per te.- spiegò lui,avvicinandosi e tirando fuori dalla cosa una piccola palla nera e marrone.
No,aspetta,non era una palla.
Era un..cucciolo di cane.
Un Pastore Tedesco,per la precisione,con il muso nero e macchie dello stesso colore sparse sul corpo.
- Così bella e fragile all’apparenza,ma dentro con una forza immane. – e con queste parole,mi posò il cucciolo tra le mani. Ci stava a stento tanto era piccolo.
Era stupendo.
-Perché l’hai fatto?- chiesi,mentre il cucciolo mi leccava dappertutto in faccia. Pattinson mi sorrise e prese ad accarezzare il cagnolino sulla testa.
-Te l’ho detto,mi ricordava te.- No,non si prendeva un cucciolo di cane a una persona solo perché questo ti ricorda lei. Non avevo mai visto nessuno fare questo per gli altri.
O le altre.
Ma non esposi la mia teoria,e lasciai che Pattz accarezzasse il cuccioletto che faceva rauchi borbotti di apprezzamento.
- Gli stai simpatico,guarda come ti fa le fusa. Si vede che hai sempre un grande fascino sulle donne.- borbottai,volgendo lo sguardo dall’altra parte. Chissà perché me ne ero uscita con una frase del genere.
- E’ un maschio.- mi rispose lui,alzando per un attimo lo sguardo su di me. –Sei per caso gelosa?-
IO? GELOSA?! Ma và!
Adesso si sarebbe messo anche a dire che ero innamorata di lui?
Tsè.
Che cosa incredibilmente,stupidamente..vera.
No,no,falsa,falsa! Volevo,dovevo dire che era falsa.
Maledettissima vocina petulante che avevo in testa.
Mi ricordava tanto la mia amica Rita,alias Riy,fan scatenata di Twilight. Sembrava che le beccassi tutte io! Erano allo stesso tipo di insopportabilità. Solo che a Riy volevo bene,alla mia vocina no.
Scossi la testa e guardai il cane faccia a faccia.
O meglio,faccia a muso.
-Come lo chiamiamo?- gli chiesi. A Pattinson,chiaramente.
-Stai chiedendo un consiglio a me? – Ero sconvolta tanto quanto lui. Mi era venuto spontaneo chiederglielo.
-No,guarda al cane.- gli risposi,acida. –Adesso,come per magia,apre il muso e mi dice come vuole chiamarsi.- manco mi avesse ascoltato il cane aprì davvero la bocca per abbaiare.
- Pattinson,cosa ha detto secondo te?-
-Perché lo dovrei sapere io?- allargò le braccia in cerca di una spiegazione.
-Ma pensavo che tu sapessi parlare da bestia a bestia.- lo presi in giro.
Dio,quanto mi erano mancate le nostre baruffe quotidiane.
-Ah-ah,simpatica! Piuttosto, con il fascino che hai sui maschi,penso che voglia parlare con te.- Quando si accorse di cosa aveva detto,si passò la mano tra i capelli,arrossendo impercettibilmente.
Mi aveva fatto un complimento?
MI AVEVA FATTO UN COMPLIMENTO?!
Sorrisi e scossi la testa. Gli stava salendo la febbre?
- Seh,eh,sei un ruffiano!- scherzai,ridendo. Scoppiò a ridere anche lui,e insieme scegliemmo un nome.
-Lucky!- propose lui.
-Macchia!-
-Bob!-
-Fido-
-Buddy!- Buddy? Mi piaceva Buddy,come il film!
-Andata!- dissi,battendo il pugno con il suo.
 
 
 
*my space*
Chiedo venia. È un capitolo mini ç___ç Chiedo scusa,ma non ho idee ç__ç Alla prossima,sperando che sia più lungo u.u
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Che cosa vuoi che sia,passa tutto quanto. ***


Quella mattina il risveglio fu molto.. bagnato.
-C’è una perdita…- mugugnai nel sonno. Sentivo dell’acqua viscida che mi cadeva addosso e decisi di aprire un occhio,quanto meno per non ritrovarmi in balia  di uno tsunami.
Altro che tsunami.
Su di me c’era Buddy,in piena missione “Risveglia Alessia con una grande sbavata!”
-Ma Buddy,che schifo! – me lo levai di dosso,ma,presa dai sensi di colpa,lo ripresi in braccio.- Che c’è,quel cattivone di Pattinson non ti ha dato la colazione?- gli chiesi.
-Veramente,quel “cattivone”, ha dato a questo signorino anche il pranzo!-
E ti pareva che Pattinson non avesse qualcosa da ridire anche se stava più in basso di un piano?!
Ma…PRANZO?! Ma che cazzo di ore erano?
Le due e mezza. Ma quanto avevo dormito?!
Sì,indubbiamente ero un fottuto panda quando si trattava di dormire.
Fottuto..da chi?
Maledetti doppi sensi!
Mi preparai velocemente e me ne scesi in cucina,dove praticamente ci passavo metà della giornata, e trovai un piatto fumante di pasta ad attendermi.
Mi sedetti e incominciai a mangiare,quando venni assalita da un dubbio atroce.
- Chi l’ha fatta questa pasta?- chiesi al mio coinquilino.
- Uff,l’ha fatta Rò,contenta?-
Tirai un sospiro di sollievo e ricominciai a mangiare gustosamente.
-A proposito,che fine ha fatto quella cara ragazza?-
- Se l’è portata via Angela,dormirà da lei stanotte. Ha detto che voleva anche te,ma dato che stavi russando alla grande,ha deciso di venire anche domani.- mi informò in tono pratico Pattz.
Caspita,quante cose erano successe mentre io dormivo.
E,per inciso,io non russo.
-E tu che fai oggi?- gli chiesi,combattendo contro uno spaghetto che non si voleva arrotolare.
- Devo passare tutta la giornata sul set,fino a sera tardi. Vieni con me?- si girò e mi osservò. Sapeva bene che mi divertivo un mondo quando li vedevo recitare,era più forte di me.
Mi affascinavano.
-Uhm,forse più tardi .Voglio farmi un giro per Londra senza le grinfie di nessuno. – Presi il piatto e lo posai nel lavandino,incominciando a lavarlo.
Era sottinteso che naturalmente mi riferivo ad Angela. Le volevo bene, certo,però non mi ero mai goduta davvero la città come piace a me.
- Va bene,ma stà attenta. Ci vediamo dopo.- prese il telefono che era appoggiato accanto a me e mi sfiorò la nuca con una carezza.
Qualcosa mi si sciolse dentro. Sembrava una tipica mattinata (MATTINATA?!) di una tipica coppia di fidanzati.
Ma noi non eravamo fidanzati. Eppure penso che quello sia stata la più bella mattinata dal nostro arrivo a quella parte.
Le acque si erano distese fra me e Pattinson, e adesso riuscivo perfino a parlare con lui in modo civile.
Anche se le baruffe non mancavano.
E fra una settimana sarei dovuta partire,mi dissi con tristezza. Scossi la testa. Non volevo pensarci,non proprio ora che le cose sembravano andare per il verso giusto.
Ma oramai ne sono certa,la dea della fortuna è bendata,ma quella della sfortuna ci vede benissimo.
O almeno vede me benissimo.
Presi Buddy e me ne andai avanti e dietro per Londra,aspirando quell’aria fredda e pungente che mi piaceva tanto,anche se probabilmente le nere nuvole all’orizzonte minacciavano un bel temporale.
Poggiai quel batuffolo di pelo nella mia felpa e me la strinsi forte addosso.
Quando si fece più scuro,decisi di andare sul set, lo avevo promesso a Pattinson,in fondo.
Oramai mi conoscevano e mi fecero passare senza nessun problema.
Problemi.
È così strano il fatto che quando pensi sia tutto rose e fiori, un vaso ti si debba rompere in testa e riportarti alla realtà.
Nel mio caso non fu un vaso,ma un’ incudine da quindici quintali a cadermi in testa e schiacciarmi sotto il suo peso.
Il mio sguardo vagò lungo la sala,finchè non trovò quello che segretamente stava cercando: Pattinson.
Il quale,stava amorevolmente parlando con una biondina niente male,che mi sembrava di aver già visto da qualche parte. Scherzava e rideva,appoggiato al muro,e aveva uno sguardo limpido e felice,come non lo vedevo da molto.
Ebbi un flash. Ecco dove l’avevo già vista!
Era la stessa ragazza che lo portò via la prima volta che andammo sul set e la stessa con cui parlava la sera in cui mi ubriacai. Insomma,in un certo senso era colpa sua se mi ero sbronzata.
Ecco un comune caso di coscienza sporca..
Mi si inumidirono gli occhi così me ne uscii all’aria aperta per prendere una bella boccata d’aria e calmarmi.
Maledizione,era la seconda volta che m’illudevo come una cretina.
Cretina? No,forse non era il termine adatto.
Stupida? Non esprimeva a pieno come mi sentivo in quel momento.
Cogliona? Ecco il termine esatto!
Una cogliona, ero una cogliona.
- Oh,le belle ragazze non dovrebbero piangere,lo sai? – mi apostrofò una voce ben conosciuta.
- Matt,vattene, non sono dell’umore giusto,ok?- sputai con forza,acida come non mai.
- Dai,su,dì al tuo amico come vanno le cose. Chi ti ha fatto piangere,quel cretino di Robert? Sai,com’è,lui non sa come prendere una donna. Ti consolo io dai.- e mi provò ad abbracciare. Mi spostai velocemente per non permettergli di toccarmi.
Mi faceva schifo,tutti gli uomini del mondo mi facevano schifo in quel momento.
A parte Kellan,naturalmente.
- Che cosa vuoi Matt? Se mi devi rompere le palle solamente, allora puoi anche andartene.-
- Te,voglio te.- mi sussurrò lui,tagliante.
Mi girai di scatto. Non mi piaceva quella voce e nemmeno il tono con cui l’aveva detto.
Sembrava quasi una.. minaccia.
Mi sforzai per rimanere calma e non fare la figura della stupida scappando a gambe levate.
-Mi spiace,ma sono occupata.- tagliai corto,sperando che non insistesse.
- Daaai, un po’ di sano divertimento non ti fa male.- mi prese un braccio,ma io cercai di divincolarmi.
Lui non mi stette  a sentire, e mi torse il braccio dietro la schiena,portandomi ad appoggiare sul muro.
Non ero il tipo certo da arrendermi io.
Incominciai ad insultarlo,urlando e,quando lui mi tappò la bocca con una mano, gliela morsi,provocando un mugugno di dolore dalla sua bocca.
Ma era troppo forte,mi teneva in pugno.
Sentii le sue mani dappertutto sul mio corpo,e incominciai a singhiozzare disperata,come mai nella mia vita avevo fatto.
La paura era così grande che mi immobilizzava tutta, non potevo muovermi ed ero arrabbiatissima con me per questo fatto.
Oh ti prego, che qualcuno mi salvi,per favore!
Peccato che non avevo la forza per tirare fuori dalla mia bocca questa preghiera, speravo solamente.
Quando però  mi ero arresa,sentii che la sua presa si allentava e che veniva buttato da un’altra parte.
Non alzai gli occhi,ma mi accucciai vicino al muro con la testa tra le mani e la fronte sulle ginocchia,come una bambina piccola.
Non so quanto tempo rimasi là immobile,terrorizzata dal pensiero che Matt potesse riavvicinarsi di nuovo.
Sobbalzai quando una mano si posò cauta sul mio braccio  e una voce mi parlò con un tono disperato.
-Come stai,Ale,come stai?-
La riconobbi subito. Mi lanciai in avanti e strinsi le mani dietro al suo collo. Pattinson mi strinse a se,scendendo fin quasi a sedersi tra le mie gambe.
-Va tutto bene,va tutto bene.-
Quelle parole non uscirono dalla sua bocca,ma bensì dalla mia. Tremava tutto, forse per la rabbia o forse per la.. paura.
Non lo so,fatto sta che comunque rimanemmo in quella posizione per uno,dieci,venti minuti,a calmarci l’un l’altro e a cercare conforto nei rispettivi calori.
Avevo la testa posata nell’incavo della sua spalla,quando girò un po’ la testa e mi diede un bacio sulla nuca.
- Grazie mille,Robert. Non so come avei fatto senza il tuo intervento.- lo strinsi più saldamente a me,e sentii dipingersi un sorriso sul suo volto.
- Grazie a te,honey.- mi sbalordì con le sue parole.
Grazie? Ma grazie di cosa,poi?
- Grazie,perché è la seconda volta che mi chiami per nome. Ed è una bella sensazione.- mi spiegò lui,alzandosi lentamente.
La seconda volta?
Ricordai. Già,la prima era stata quando avevo rifiutato il suo bacio qualche giorno prima. Sorrisi tristemente. Non poteva immaginare quanta voglia avevo adesso di un suo bacio.
- Non ti abituare troppo,però!- scherzai. Mi ero leggermente ripresa, e questa era la prova definitiva che stavo bene.
Lui lo sapeva perché mi sorrise.
Prima di entrare, amorevolmente aggrappata al suo braccio, lo fermai e gli chiesi una cosa che ero sicura avrebbe cambiato il mio futuro.
- C’è qualcosa fra te e quella bionda?-
Gli ci volle un po’ per comprendere a chi mi riferissi. Poi scosse la testa,come divertito da quella eventualità.
- No,niente, è solo un’amica.-
Sospirai ed emisi quel fiato che non mi ero accorta di aver trattenuto fino a quel momento.
-Ah,un’altra cosa,Pattinson. Non una parola su questo incidente,chiaro?!- lo minaccia.
-Come lei desidera, principessa.-
 
 
 
*my space*
Eccomi tornata. Non ho voluto fare questo capitolo troppo forte,ma mi piace l’idea di un Rob forte ma allo stesso tempo che è dolce con la Lele.
Ah, preparatevi alla notizia bomba che darà l’amata Angela nel prossimo chap *-*
Pwhahaha,con questo dubbio irrisolto,vi lascio. Mi aspetto taaanti commenti (vane speranze,lo so çWç)
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3  

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Il peso della valigia. ***


Ma chi cazzo mi chiama a prima mattina?! Dio,una cosa che non sopporto è essere svegliata dal mio cellulare,che,sempre con l’amore che contraddistingue il nostro rapporto (Sì,quello tra me e il cellulare) vorrei buttare giù dalla finestra  e vederlo spezzato in diecimila pezzi.
-  Cazzo,Lele,spegni quel cellulare!- mi arrivò la voce scocciata di Pattinson dalla camera accanto alla mia.
Sbuffando ed imprecando,presi il cellulare e biascicai un “pronto?” con una voce molto arrochita dal sonno.
- MA DORMI ANCORA?! PREPARATI,VENITE A MANGIARE DA NOI! A DOPO!- Una frase detta in dieci secondi a volume massimo alle sette del mattino da parte di Angela aveva il poter di farmi prendere in considerazione l’idea di buttarmi giù dal balcone.
Ammetto che Angela aveva un grande potere su me,non per poco era infatti una delle mie migliori amiche.
Presi il cuscino e mi ci seppellì sotto cercando di non pensare a niente.
Soprattutto non alle tre splendide settimane che avevo passato in quella casa e che stavano per finire malamente,senza un niente di fatto.
Oddio,veramente qualcosa era accaduto. Mi ero innamorata.
Non mi er.. Ma vaffanculo,và,accettiamo la realtà com’è.
Sono innamorata.
In altre parole, la vita me l’aveva messo in quel posto,perché mi aveva fatto innamorare di una persona che mai avrebbe potuto ricambiare i miei sentimenti.
O no? O qualcosa poteva cambiare?
Non mi volevo illudere,già l’avevo fatto troppe volte quei giorni e stavo malissimo. Perché,perché,perché?! La vita se l’era presa bellamente con me,non lo sopportavo. Tre giorni,tre maledettissimi giorni e sarei tornata alla mia vita di sempre.
No,forse non era esattamente così. Come non può cambiare la vita,quando il tuo cuore è in mano a persone lontane?
- Chi era?- mi chiese la voce di Pattinson,il quale sentii che si era praticamente stravaccato sul mio letto.
- Angela,dopo dobbiamo andare da lei.- risposi,uscendo con la testa fuori e girai le spalle all’indesiderato coinquilino del mio letto.
Desideravo mettere le distanze fra lui e me,almeno nell’ultimo mese. Il distacco sarebbe stato meno doloroso. O così credevo.
-Ah,quella cosa che ci doveva dire. Interessante.-
Mica si lasciava scoraggiare quella zucca. Caparbio,rotolò sul mio lato e fece aderire il suo petto contro di me. Solo allora mi accorsi che indossava sì e no una canotta e dei boxer.
OH MIO DIO.
-Che pensi ci debba dire?- mi alitò all’orecchio,mentre giocava con una ciocca di capelli,arrotolandosela al dito e tirandola leggermente,senza farmi del male,però.
Non volontariamente,almeno.
- Non ne ho idea .- mi schiarì la gola,perché  mi uscì una voce alquanto balbettante ed..eccitata.
Oh,provate voi a non essere eccitate con quel gran figo che vi abbraccia da dietro!
Lo sentii abbassare la testa e posarla tra i miei capelli. Non svenire,non svenire, non svenire.
-Ti levi da dosso?- sbraitai,ma lui era molto più forte di me,sarebbe stato inutile. E  lui ne era perfettamente consapevole.
-No. Non puoi fare niente,tanto. – sopirò pesantemente e non si mosse manco di un millimetro. Caparbio e strafottente. Due aggettivi che mi fanno ribollire il sangue nelle vene. Sia per la rabbia che per il divertimento di giocare con lui.
Come il gatto ed il topo.
- Mi metto ad urlare. Urlo così forte che mi sentono tutti.- lo sfidai,assottigliando lo sguardo. Era inutile,tanto lui non mi poteva vedere in quella posizione
- Non,anche se ti mettessi ad urlare nessuno farà niente,perché non uscirebbe da questa casa. E,altro punto fondamentale, siamo soli in questa casa. Sei alla mia mercè. –
Come caspita faceva a formare delle frasi di senso compiuto,quando io mi ricordavo a stento come mi chiamavo,data la sua presenza destabilizzante?!
Chissà perché,il sapermi alla sua mercè non mi spaventava affatto.
Ma sono proprio malata,mi ripresi mentalmente.
- Vado a farmi una doccia,muoviamoci che altrimenti Angela ci uccide. – E detto fatto. Saltò giù dal letto e mi lasciò lì imbambolata a fissare il soffitto,rossa ed accaldata. Questo era l’effetto che mi faceva Robert Pattinson.
Spostai lo sguardo verso le valigie posate vicino la porta.
Acidenti,accidenti,accidenti.
 
 
- E voi che ci fate qui? – chiesi,prima di buttarmi tra le bracci a del mio biondo preferito,Kellan. Mi prese al volo e mi ruppe quasi tutte le ossa del corpo nella sua stretta micidiale. Ma c’era tutto tutto il cast! Mah,me li ritrovavo dappertutto,ma non potevo dire che mi dispiacesse.
Vidi con la coda dell’occhio Pattz stirare le labbra in un accenno di sorriso, per non far cadere la sigaretta che stava fumando solo da quando eravamo scesi dalla macchina,perché avevo categoricamente vietato il suo uso con me.
Non che mi desse fastidio che fumasse,anzi,poteva fare quello che voleva,ma mi dava fastidio il fumo. Sono scassa cazzo direte voi,ma non ci posso fare niente,è più forte di me.
-Siamo stati gentilmente invitati – un altro modo per dire costretti- a venire a pranzo qui. Anche voi?- Jack mi scompigliò amorevolmente i capelli,e quasi mi misi a fare le fusa. Mi piaceva un mondo stare con Jackson, mi piaceva parlare con lui. Era così calmo,ma allo stesso tempo un diavoletto quando voleva fare gli scherzi. Eppure per lui era facile stare a sentire e dare dei consigli a tutti.
L’esatto opposto di Robert,insomma.
Caspita,è la terza volta che lo chiamo così. Dio,sto peggiorando. Mi diedi un pugno in testa da sola. Uno. Forse era meglio se me ne fossi dati cinquecento.
- Già,proprio così!- rispose per me Rò. La stritolai in un grande abbraccio e le sussurrai che avevo cose da dirle. Le brillarono gli occhi e fece un sorrisino furbo.
Il pranzo passò senza intoppi in gran casino,anzi,perché parlavamo tutti assieme,come una grande famiglia. Ecco,sto diventando anche malinconica,ECCHEPPALLE.
-Calma,calma. –Ben prese un bicchiere e ci battè la forchetta su con classe per richiamare l’attenzione. Tsè, sembrava un lord dell’ottocento. – Io e Angi avremmo qualcosa da dirvi.- si schiarì la gola e aprì bocca per parlare,ma Angi fu più veloce di lui.
-CI SPOSIAMO!-  urlò tutta contenta. In un primo momento la notizia fu così sorprendente che nessuno fiatò. Io credetti che fosse persino uno scherzo.
- AH-AH,bello scherzo. Perché state scherzando,vero? Vuoi davvero passare tutta la tua vita con Angela? SEI UN PAZZO!-  scherzai, ma non tanto, con gli occhi sgranati verso Bin Bons.
-Sììì,passeremo tutta la vita assieme!- detta così sembrava una minaccia,devo dire la verità. E ci fu uno scoppiò di auguri,di abbracci,di belle cose,verso i due neo sposini.
Io dovevo ancora riprendermi dalla notizia.
Quando si furono calmati un po’ tutti,mi azzardai verso Angela.
-E questo cosa comporta per noi?-
-Che mi aiuterete a preparare tutti i preparativi in questi tre mesi che mancano alla data finale – si girò verso Ashley,che la guardava con occhi da cucciola. Era tenerissima,avrebbe fatto cadere ai suoi piedi chiunque.- Sì,puoi aiutarmi con i preparativi. E sì,puoi aiutarmi con la scelta del vestito. E sì,puoi essere la mia testimone di nozze.-
Ed Ash l’abbracciò come una pazza. Si conoscevano da tanto quelle due..
Solo allora il mio cervello registrò quella notizia.
Tre mesi. Altri tre mesi da passare a Londra?
Voleva dire che non finiva tutto lì? Continuava?
Mi girai di scatto verso Pattinson, che osservava la scena con un sorriso felice e divertito dipinto sul bel viso.
Incontrai il suo sguardo,con gli occhi più chiari che gli avessi mai visto.
-Forse adesso puoi mettere a posto quelle valigie,non credi?- mi fece l’occhiolino. Anche lui aveva pensato alla nostra partenza. Significava che forse anche a lui dispiaceva che ce ne andassimo?
-Guarda qui,Ale,guarda che bell’anello mi ha regalato Ben!- mi mostrò la mano con un anello semplice,ma secondo me mooolto costoso,visto che aveva una grande pietra preziosa che credo fosse uno smeraldo sopra.
-Davvero niente male!- apprezzai contenta.
- Me lo farai vedere quando Rob ti regalerà il suo anello di fidanzamento,vero?-
Così,senza manco avvertirmi prima. Con l’innocenza di una bambina di cinque anni.
 Pattinson sputò l’acqua che stava bevendo,passandosi nervoso le mani tra i capelli.
CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?!
Ma dico,siamo impazziti?! Io e Rob..cioè Pattinson, sposati? Magari in chiesa,io con l’abito bianco, in un viaggio di nozze in giro per il…
Riprenditi Ale,torna in te!
Presi dal mio reperto la migliore occhiata omicida che potevo per rivolgerla ad Angela,ma lei non s ene fregò minimamente,girandosi a parlare con Nikki.
Come in un tacito accordo,io e Pattinson decidemmo di alzarci ed andare in due direzioni diverse,forse per riprenderci dalla frase sparata da Angela.
Non feci nemmeno il primo passo che subito Ben mi fermò prendendomi per il braccio.
Sembrava nervoso e sulle spine.
- Senti,Ale,volevo dirti una cosa. Insomma – e quante seghe mentali si faceva però!- Angela avrà come testimoni Ash e Rò… e io volevo chiedere a te e Rob di farmi da testimoni. Insomma..- non lo feci finire di parlare che lo abbracciai stretto stretto, felicissima.
-Sì,sì,ti voglio tanto bene,tanto tanto!- gli schioccai un gran bacio sulla guancia e battei le mani come se mi avessero drogato. Sospirò felice e più rilassato.
Tornai saltellante al tavolo,stile “Heidi”. Indubbiamente mi ero fatta quanto Heidi,solo che lei vedeva le montagne che le faceva ciao,io vedevo le rose che si giravano e mi sorridevano contente.
Lo stesso grado di pazzia,in fondo.
Incrociai per caso Pattinson che fumava fuori al balcone.  Sprofondai le mani dentro ai jeans corti che indossavo quel giorno e feci per andarmene,ma lui mi bloccò con la sua voce.
- Da come sei felice vedo che Ben ha chiesto anche a te di fare la sua testimone di nozze,vero?- Mi girai ed annuii.
Mi guardò e mi fece segno di raggiungerlo fuori. Obbedii,strizzando gli occhi alla forte luce del sole.
Sembrava sul punto di volermi dire qualcosa,ma Kellan,orso in tutto e per tutto,ci interruppe venendo dall’altra parte del balcone,proprio dal giardino.
-Ragazzi venite a farvi un bagno in piscina! E non dite la scusa delle tre ore dopo il pranzo,che non è mai morto nessuno!- ci urlò,anche se era a meno di dieci centimetri di distanza.
-Ma non abbiamo il costume!- rifiutai. Accanto a me,Pattinson fece un sorriso enigmatico. Mi nascondeva per caso qualcosa?
-Arriviamo!- eh sì,certo,mettiti sempre in mezzo come se niente fosse,bravo!
-Ma Pattinson,io..- provai a ribattere,ma mi mise un dito davanti alla bocca.
- Li ho portati io i costumi,don’t worry.- si girò e rientrò in casa.
-Significa che hai frugato tra la mia roba? – gli urlai dietro. Lui alzò le spalle indifferente.
-Tutto dipende da come guardi la cosa.-
 
 
 
*my space*
Oddio,che faticata  -W- Ho scritto questo capitolo in due ore,e mi è venuto un mal di testa bestiale. L’ho voluto scrivere così in un colpo solo,perché non volevo lasciarvi due settimane senza chap u.u
Sì,non ci sarò per ben due settimane,parto ç__ç Dio,come mi mancherete ç___ç  *sventola fazzoletto bianco*
Dopo questi sentimentalismi,diamo un’occhiata al capitolo. Sì,Pattinson mi è diventato stronzetto. Sì, Lele ha fatto chiarezza dentro di se,ma mica si lascerà andare tanto facilmente all’amore.
Si metteranno assieme? Difficile rispondere come e quando. Ci vorrà ancora un po’ credo.
Vado,Madrid e Lisbona mi attendono! Quando torno pretendo di vedervi  più del solito u.u (CREDICI,CREDICI)
Alla prossima :3 (così lontano! Ç_ç)
I love you,
Ale <3 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Ah,l'amour.. ***


I duri hanno due cuori,
con il cuore buono,
amano un pò di più.
I duri hanno due cuori,
con il cuore guasto,
amano un pò di più.
 {Liga



Mi vergognava non tanto,ma tantissimo. Manco avessi commesso un omicidio.
Mi sistemai per la trecentociquantesima volta la maglia lunga che mi ero messa sul costume e girai la pagina del libro che stavo leggendo.
Ok,lo so cosa state pensando: Questa qui si sta ancora facendo i suoi soliti complessi?
Non era colpa mia,ma con Robert a meno di un metro,anche lui in costume, (ed era uno spettacolo!) pensavo di essere davvero orribile. Lo odiavo,lo odiavo per quello che mi stava facendo.
Non era normale quello che mi stava succedendo,forse avevo qualche malattia.
-Che fai non ti butti?- Pattinson arrivò nuotando e posò la testa sulla mie ginocchia. Un brivido mi partì dalla schiena e si diramò per tutto il corpo.
Era qualcosa di sorprendente ciò che mi faceva quel ragazzo. Non avevo mai provato niente del genere.
-Non mi va.- gli risposi,cercando di non guardarlo negli occhi. Quegli occhi che non sapeva come,ma mi lasciavano sempre un vuoto nello stomaco.
-Via i libri- e mi lanciò lontano il libro. Lo trafissi con un'occhiataccia.- e vieni dentro.-
-Ma io non vogl..- non finii la frase che lui fece leva sulle braccia e mi prese per i fianchi attirandomi a lui.
Caddi nell'acqua con un tonfo sordo e riemersi,prendendo violentemente fiato.
-Ma sei uno stronzo!- gli urlai,ma lui mi intrappolò vicino al bordo e posò la testa nell'incavo del mio collo.
Non fare così,non fare così,maledizione.
Perchè,perchè,è così difficile prendere le distanze da te? Una cosa voglio fare,e tu non me lo permetti.
Ti odio,ti odio.
No,ti amo,forse.
-Puoi perdonarmi?- mormorò,posando le labbra in un bacio leggere sulla mia spalla.
-Sai,non so regolarmi proprio con i tuoi cambiamente d'umore.Mi fanno impazzire.- gli confessai tra i capelli,strofinandogli il naso in mezzo.
-Sai,forse è perchè ho capito una cosa.- i brividi causati dal movimento delle sue labbra sulla mia pelle non accennavano a fermarsi. Oh Dio,perchè sei così cattivo da farmi una cosa così brutta?!
Innamorarsi?
No,forse non innamorarsi,ma innamorarsi di una persona che non puoi avere.
Innamorarsi di una persona che non ti considera.
Inammorarsi di una persona che vorresti odiare.
Preferivo piuttosto la morte.

Peggio dei complessi di Bella,stavo peggiorando.
Non fece in modo di confessarmi l'inconfessabile che Kellan,il solito coglionazzo,buttò in acqua Ben e Angela,proprio nel momento in cui Pattinson  apriva bocca.
-Ohhhhh,i due piccioncini devono un pò sbollire!- ci sbeffeggiò amorevolmente. Infastidita,lo mandai a fanculo e uscii dall'acqua,scrollandomi i capelli.
-Non esci,tu?- chiesi a Robert,che aveva appoggiato gli avambracci sul bordo e mi osservava.
-Potrebbe non essere una buona idea.- mormorò con voce roca,guardandomi intensamente dalla testa ai piedi.
Mi osservai anche io, e arrossii violentemente.
La maglia mi si era appiccicata addosso,rivelando così tutte le mie forme.
Ma che merda,perchè mai niente va come voglio io?!
Scappai dalla sua occhiata rivelatrice ed entrai in casa,appoggiandomi alla porta.
Così schietta,così menefreghista,davo davvero così tanto peso all'occhiata e all'apprazzamento di un solo ragazzo?! Perchè,perchè senti la testa scoppiare?
Non era vero che avevo accettato i miei sentimenti,ci stavo ancora combattendo da tempo. Non riuscivo,non volevo metterli a tacere!
Perchè quel ragazzo era diventato il mio tutto,merda,merda!
E lo odiavo,lo odiavo sempre di più.E tuto si andava a scontrare immancabilmente con i sentimenti d'amore che provavo nei suoi confronti.
Perchè i miei monologhi mentali sono sempre così complessi?! Perchè non poteva capitarmi un amore semplice,fatto di baci e coccole,con qualcuno che non fosse così famose e da cui ci aspettava sempre qualcosa?
Capivo perchè Robert diceva che la vita delle star era difficile. Adesso lo capivo sul serio.
-Che hai?- mi raggiunse Rò,preoccupata dalla mia fuga precipitosa. Dietro di lei vidi il mio amato Buddy.
Mi buttai su di lei,singhiozzando.
-Mi sono innamorata di Robert,Rò,mi sono innamorata!- mormorai,sulla sua spalla,mentre lei mi cullava.
-Shhh,lo so,lo so. Non piangere,è una cosa bella,vero?- mi accarezzò i capelli e mi asciugò le lacrime. Mi sfogai con lei,raccontandole delle mie paure e lei alla fine mi sorrire dolce.
-E' normale avere paura,ma non respingere questo sentimento. Prova ad accettarlo,anche se è difficile.Sono convinta che Robert non ti sia indifferente.-
-E tu come lo sai? Non è minimamente possibile che io gli piaccia!- urlai. Abbassò lo sguardo nervosa e intimorita e la guardai sospettosa. Mi stava per caso nascondendo qualcosa?
-Che c'è,Rò? Parla,se sai qualcosa.- la incitai.
Arricciò le labbra.
- H parlato con Kellan. Tu gli piaci.-
Forse avevo perso un passaggio,o non avevo capito bene. Non ero certa di quello che aeva detto.Forse era sotto l'influsso di qualche droga.Capita,anche quando non se ne accorge di sniffare qualcosa..
-COSA?!-
-TU PIACI A ROBERT. Adesso ti è chiaro? Solo tu non l'hai capito!-
Sbattei più volte gli occhi per accertarmi di non stare sognando,e mi diedi un pizzicotto.
No,era proprio tutto vero.
-E...e addesso che faccio? Come mi comporto?!- mi disperai. La mia amica venne in mio soccorso,calmandomi. Avevo proprio bisogno di una camomilla,si vedeva lontano tre miglia.

-Niente,adesso ti comporti normalmente. Hai scoperto che gli piaci,mica che ha una malattia contagiosa!- Eh,però con la malattia avevo la scusa di stargli lontano,però! La preferivo di gran lunga,indubbiamente.
-Ma..ma..-balbettai,mentre gli occhi mi si riempivano di nuovo di lacrime. ECCHECAZZO, quello mi faceva piangere ogni cinque minuti!
-Lui tra due giorni parte per l'America per gli Mtv,lo so. - mi rincurò Rò, E vedi se tu non lo sapevi,ti aveva proposto di andarci con lui perchè c'era anche Justin Bieber lì,le avrei voluto dire,ma mi trattenni dallo sfogarmi.Io avevo rifiutato,meglio stargli lontana,mi ero detta.
Mai cosa fu più peggiore.
-Allora te ne andrai a casa,ti farà bene parlare con le ragazze.- ordinò in tono autoritario Rò e io non ebbi la forza di oppormi.


*my space*
Sono tornata! Corto come sempre,ma oggi sono di fretta,non ho tempo per i saluti! çWWç Passate da "Quel culo che tutti vorrebero",della Riy Stewart e fatemi sapere,ci tengo!
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** L'amore conta,conosci un altro modo per fregar la morte? ***


 Scesi giù per le scale,trascinandomi la valigia che batteva ogni due scalini sul retro delle mie cosce.
Ed a ogni botta,avevo un’imprecazione.
Botta.
Imprecazione.
Botta.
Imprecazione.
- Ehi,ti vuoi muovere o no? Dai,che altrimenti facciamo tardi!- mi spronò il bel Kell, che, gentilmente (sotto minaccia,cioè) aveva deciso di accompagnarmi all’aereoporto,prima di partire con gli altri per l’America.
Annuii e gli feci segno di andare in macchina. Avevo salutato tutti…o quasi.
Mi mancava l’ultimo,il più importante. Lo vidi scendere dalle scale,mentre anche lui era alle prese con una valigiona. Lo aspettai,cercando di farmi forza.
Una settimana,è solo una settimana.
Chiusi gli occhi e lo ripetei come un mantra,per darmi coraggio.
-Ehi.- mi salutò lui,posando la valigia ai suoi piedi. Mi sorrise e io abbassai lo sguardo,le guance brucianti.
-Ehi.- gli risposi. Che gran cosa intelligente.
-Beh,allora partiamo…- buttò lì Pattinson. Sembrava voler dire qualcosa,ma era come bloccata da una forza misteriosa.
-Già,così sembra…- ECCHECCAZZO,datti una svegliata,Alessia, hai deciso o no di fare quella cosa che ti eri in messa in testa di fare?
- Esatto,allora…-
- Quindi…Voglio tanti premi dall’America!- dissi come una bambina piccola. Sorrise e annuii,felice.
-ALESSIA,VUOI VENIRE?!- mi chiamò spazientito Kellan dal garage. Povero ragazzo,lo stavo facendo aspettare da dieci minuti buoni.
-Eh,devo andare- balbettai- ehm.. ci vediamo la settimana prossima,quindi.-
Ritorna possessore del tuo cervello,ragazza! Dì qualche cosa di più intelligente,qualunque cosa.
Niente,il mio cervello era completamente scollegato.
-Allora.. va bene.- rispose lui. Sospirai e mi avviai alla porta. Stavo per oltrepassarla quando me ne tornai indietro e mi avvicinai a Pattinson. Gli misi le mani sulle spalle e mi alzai sulle punte dei piedi,avvicinandomi al suo viso.
Gli lasciai un bacio piccolo,leggero e dolce sulla guancia. Solo un sfioramento con le labbra,ma che mi lasciò senza parole. Perché l’avevo fatto? Perché non ero rimasta dov’ero o meglio,non me n’ero uscita?
Perché avevo messo così a rischio la mia salute mentale.
- Ciao.- soffiai,e me ne scappai giù per le scale,raggiungendo di corsa Kellan.
Avrei resistito un’intera settimana?
 
****
 
-Allora,cosa ci racconti?- Chiara mi si fece più vicina,guardandomi con i suoi occhi indagatori. Rita e Maria la seguirono a ruota.
Ehm,vi ho detto quanto le ultime due siano innamoratissime di Pattinson? E quando intendo innamoratissimi,vuol dire che sfiorano lo stalking.
Non so se abbiate amiche così,ma vi consiglio di non avercele mai.
Soprattutto se,casualmente,poi incontrate la persona che occupa tutti i santi giorni i loro pensieri.
E allora lì sono cazzi amari.
-No,niente,io..- incominciai.
-NIENTE?! Ma ti rendi conto che hai una angelo sceso dal cielo che ti tiene compagnia tutti i santi giorni?- Maria pronunciò le parole “angelo sceso dal cielo” con gli occhi a forma di cuoricino e Rita la seguì a ruota,contornando il tutto di un melodrammatico sospiro.
Alzai gli occhi,ma non potei fare a mano di pensare che avessero ragione.
Insomma,un pochino-ino-ino.
-Ok,forse qualcosina è successo..- incominciai di nuovo.
-AAAAHHH,ti sei innamorata di Pattinson,eh? Non si può resistere a lungo al suo fascino!- m’interruppe ancora Rita, stavolta scambiando la parte da recitare con Maria.
Incrociai lo sguardo supplice di Chiara,che mi pregava di dare fine a quello straziante..strazio.
-Non esattamente..- provai a ribattere.
-MA TI PIACE!- stavolta lo urlano assieme,e dallo spavento mi fecero rotolare giù dal letto dove ci trovavamo a parlare. Mi rialzai dolorante e m’issai di nuovo sul campo di battaglia.
-No..-
-….-
-Forse è simpatico..-
-….-
-Ha degli occhi bellissimi..-
-….-
-Un fisico stupendo..-
-….-
-E poi è dolce,romantico,e…-
-…-
-..E forse mi piace.-
-FORSE?!?-
-Ok,mi piace.- confessai e tutte m’abbracciarono felici e contente. Ecco,l’avevo confessato,adesso anche le mie amiche lo sapevano ed era tutto a posto,giusto?
No,deve ancora saperlo la persona giusta..
Oh,no,questo mai. Insomma,chi te lo dice che,giusto,io e lui,possiamo,sì,insomma.. Stare bene insieme?
- Bisogna solo dirlo a lui,adesso..Come stareste bene insime..- incominciò a sognare Maria,mentre Rita pensava a un problema più pratico.
-Quando ce lo fai conoscere?- mi minacciò. Indietreggiai fino a cadere di nuovo dal letto.
-E’ agli Mtv,ora… Al matrimonio di Angela..-
-Sempre che non cada con l’aereo,o non si vada a schiantare,oppure potrebbe cadere nell’oceano,perdere il suo corpo o non trovarlo più. Oppure potrebbe scappare con una ragazza conosciuta là,o rimettersi con Kristen…- Chiara incominciò a raccontare tutte le sventure che potevano capitare a quel povero cristo,con somma depressione mia e delle ragazze fans.
Kristen..Sospirai.
 
-Ehi,lo sai,io e Kristen abbiamo parlato per un po’ di tempo…-
-E..insomma,di cosa?-
-Niente,abbiamo fatto chiarezza,adesso siamo amici.-
-Ah..Capisco.-
 
Ricordavo ancora quella conversazione con Pattinson. Avevo avuto paura,sul serio,che lui mi dicesse che tornavano insieme. Una paura totalmente irrazionale e ,inspiegabilmente, anche una bella ondata di gelosia.
Tornai al presente,giusto in tempo per sentire Rita che finalmente diceva che mi poteva far vedere tutti i film in cui compariva Robert.
Ehm,no,aspettate..
-Ehm,ragazze,uno me lo sarei già visto..- confessai a bassa voce.
-Allora hai visto Twilight,ecco perché sei così depressa.- m’indico Chiara,come se avesse fatto la scoperta migliore del mondo. Scossi la testa.
-Non esattamente.-
Tutte e tre mi guardarono a bocca aperta.
- Non dirmi che tu..-
-..in fase di depressione..-
-..te ne vai a vedere…- -
-“REMEMBER ME”?!?!?- mi urlarono contro. Feci di sì con la testa e per poco non me la staccarono.
Uffa,era stato più forte di me,me lo volevo vedere, e poi dicevano che era un bel film..
Che ne sapevo se lui alla fine moriva?! C’ero rimasta davvero male e per poco non mi mettevo a piangere.
Ho detto per poco.
IO NON MI ERO MESSA A PIANGERE.
..O almeno non credo.
-Shhhh,fermi tutti,iniziano gli Mtv!-
Data la nostra mooolto profonda conoscenza dell’inglese,li vedemmo in diretta e,miracoli dei miracoli,quasi tutte capimmo qualcosa.
-Alla vittoria di Kristen,Riy saltò come una pazza. Era la sua attrice preferita,non ci potevo far niente.Noi rimanemmo abbastanza impassibili,anche se,in cuor nostro,speravamo in Emma Watson (sacrilegio per tutte le Twilighters!)
- Alla vittoria di Robert,ammisi che non saltai in aria come le altre,ma mi sentii molto,molto felice,come vedevo esserlo Pattinson. Sorrisi come un’ebete tutto il tempo del suo stupidissimo discorso.
-Alla vittoria di tutti e due nel Miglior Bacio,pregai in tutte le lingue che non si baciassero proprio davanti a me. Accettai anche il bacio fra Taylor e Robert,mentre Chiara commentava con un “Ho sempre sospettato che fosse gay.” al quale le altre due la sotterrarono nei cuscini.
-Alla vittoria di “Eclipse” Rita,che era saltato giù dal letto, quasi vomitò quando parlò Taylor.Ah,che ci vuoi fare,non lo sopportava proprio.
Quando stavo per andare a letto,circa la mattina dopo,quindi,m’arrivo un messaggio che mi fece scoppiare il cuore.
 
“Hai visto,ho vinto,come promesso. ‘Notte,honey.
R.”
 
 
*my space*
Ma ri-salve! Ecco,torno ad aggiornare,che volete farci u.u Ho voluto scrivere questo punto di vista degli Mtv Movie Awards da parte di Lele,per farvi capire quanto tenga a Robert. E di quando lui tenga a lei,anche se solo con un messaggio.Detto questo,mi aspetto qualche (non tante!) recensioni!
Ah,e due cose:
- Vi ho già detto di passare per “Quel culo che tutti vorrebbero”? Beh,ve lo ridico,non si sa mai u.u
-Se volete aggiungermi,il profilo Facebook è qui http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100002582387631
 
Lo so,i titoli sono sempre canzoni del Liga,ma è lui che ispira ;3 Detto questo,
Alla prossima :3
I love you,
Ale <3

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Sono qui per l'amore. ***


Due settimane. Due settimane erano passate.
La prima era andata via pesantemente,anche se le mie amiche avevano fatto di tutto per risollevarmi il morale. Ma la cosa che non sapevano,anche se sorridevo ogni volta che si avvicinano, era il fatto che l'unica cosa che mi rendeva felice era l'arrivo dei messaggi da parte di Robert.
Lo chiamavo oramai solo Robert. Era diventato SOLO Robert per me.
E più mi allontanavo,più non volevo pensarci,più era costantemente nei miei pensieri.
E più lui fottutamente sembrava saperlo,perchè avevamo iniziato una violenta serie di messaggi che non si interrompeva mai,tranne quando lui mi ricordava che forse era il momento di andare a dormire,altrimenti io col cazzo lo facevo.
Quando poi tornai a Londra,in quella casa,lui non c'era ancora. Mi intristii.
Che mi aspettavo,in fondo? Che io tornassi e lui mi dicesse che mi amava? Quante belle storielle si faceva il mio cervellino bacato.
Lui arrivò quello stesso pomeriggio. Dovetti fare uno sforzo immenso per non saltargli addosso e abbracciarlo,scoppiando dalla felicità. Chi abbracciai fu invece Roberta,la quale era eccitatissima per l'incontro con il suo amato idolo. Le sorrisi. Mi rendeva felice vedere le mie amiche così.
Scambiai uno sguardo da sopra la spalla della mia amica con Robert,che mi guardava intensamente. RImanemmo incatenati così non so per quanto tempo,a cercare di scambiarci qualcosa.
La settimana successiva fu una noia pazzesca.
Non tanto perchè non successe niente,ma perchè successe troppo,fin troppo.
Angela ci portava in giro per ogni sacrosanto negozio della città,alla ricerca di non so bene cosa. Ogni giorno cambiava. Prima le bomboniere,e poi la chiesa,e poi il ristorante,e poi il vestito.
Era estenuante,ma almeno non mi faceva pensare.E questo era da ringraziare sul serio.
Perchè Robert doveva girare,e a casa sarei dovuta rimanere da sola.
E poi faceva piacere anche a Buddy. Scorrazzava fra le vie,e io perdevo kili e kili a stargli dietro.
Che poi non capii mai perchè dovevo essere sempre IO a portarlo a spasso..
Insomma, tutto andava bene.
Andava.
Fino a quando non arrivò Angela a mandare in pezzi la routine con una strana e odiossisima lettera.
Guarda chi mi ha scritto-" mi urlò,eccitata,prima del rapimento solito della mattina. La guardai storta,mentre mi mettevo il caffè nella tazza. Lo avvicinai alla bocca.
-Barbie!- mormorò e io sputai indietro tutto il sorso che avevo preso. Barbie era il soprannome di un'amica di Angela che mi stava,diciamocela tutta,sul cazzo. Alta,bionda,occhi verdi chiaro,era la tipica ragazza dietro la quale tutti sbavano. E non pensate che fosse stupida.
Era intelligente,oh,se era intelligente.
Tutti le cadevano ai piedi,tranne io. E per questo mi odiava.
Riuscivo sempre a risponderle,zittendola così a volte anche in pubblico,e non c'era cosa che mi facesse più piacere che vedere quella bella faccia andare in fiamme dall'imbarazzo. E a contorno di tutto c'era anche il fatto che la lunga lista dei suoi fidanzati era immensa ed erano tutti importanti e famosi.
In quel momento però stava con uno stra-miliardario.
Mi chiesi il perchè Angela fosse venuta da me con quell'invito.
-C'è una cena con lei...-incominciò,guardando dall'altra parte della stanza.- e sei invitata anche tu!- concluse,facendomi sputare di nuovo il caffè schifata. Lo posai sul tavolo,rinunciando per sempre all'idea di berlo.
-Ma trova una scusa,lo sai che non la sopporto!-
-Ehm,non posso. E' molto importante,e lei ha chiesto espressamente di vedere Robert..-
La guardai confusa. Allora perchè lo stava dicendo a me?
-..e la sua fidanzata.- concluse.
Mi battei la mano sulla testa,incazzata. C'era ancora in giro quella storia che eravamo fidanzati,me n'ero scordata. Ma perchè,perchè?,mi disperai.
-Ma io non..-
- Senti,è per il bene di Robert. Potrebbe essere una nuova rampa di lancio per lui. Io ne ho parlato con lui,ma non gli ho detto che la odi. Almeno per questa volta,prova a sopportarla!- mi pregò,le mani giunte e gli occhi luccicanti.
La guardai per cinque minuti buoni,finchè non sospirai,battuta.
-Fallo.Per.Lui.- mi pregò,prima di sapere la mia risposta. In tono lento,scandendo ogni parola.
Per lui.
Sospirai di nuovo,ancora più battuta.
-Va bene,ma solo per questa volta. E Robert mi deve un favore grande quanto una casa.-
Angela mi abbracciò,contenta. Era in pratica una grandissima stronza,aveva giocato sul mio punto debole.
-Ci sarai anche tu,vero?- sperai. Da sola non ce l'avrei mai fatta a sopportare quell'oca.
-Ohssì,certo che sì. E ti presterò il mio vestito più bello,così lei se lo ingoierà!- affermò soddisfatta.
Beh,almeno non sarei andata in giro a fare shopping.


*****


Quella sera arrivò presto,troppo presto.
Mi ero fatta bella come poche volte nella mia vita. Posso sembrare una dura,ma forse è tutta paura quella che ho dentro. Mi piace essere indipendente,ma ho anche paura di perdere le persone e soffire.
Quando arrivò Robert,persi la mascella nel Colorado,tanto rimasi a bocca aperta. Era bellissimo. Da quando era tornato sorrideva di più ed era meno corrucciato. Era una spettacolo,se sapete quello che intendo. Emanava felicità da tutti i pori.
Una volta Kellan aveva anche azzardato un "E' innamorato.." guardandomi. Non tutti avevano capito a cosa si riferisse.Io sì. Lo sapevo bene. Ma non ero ancora pronta a dare ciò che era così importante per me. O almeno era questo quello di cui mi ero convinta.
Quella sera mi rivolse un aperto segno di gradimento,mormorandomi un "Farai sfigurare le altre,stasera." tra i capelli.
Il mio cuore ebbe un sussulto a quelle parole.
-Vieni.- mi prese per mano e assieme ci avviamo al ristorante dove avremmo cenato.
Roberta non aveva fatto altro che dirmi come mi dovevo comportarmi tutta la serata, dicendo di pensare dieci secondi prima di rispondere e poi NON apire bocca. Ma ero troppo impulsiva per darle retta,anche se avevo promesso di comportarmi come meglio potevo.
O almeno cercare di comportarmi come meglio potevo.
-Non so se ce la faccio.- mormorai a Robert,un attimo prima di entrare. Gli avevo detto che la ragazza là dentro mi stava decisamente sulle scatole,ma anche a lui avevo promesso di stare calma.
Quante promesse inutili. Già sapevo che non sarebbero servite a nulla. E penso che lo sapessero anche loro.
Angela ci aveva provato,ma aveva rinunciato in partenza,liquidanomi con un "Tanto lo so che non lo fai." Era cresciuta la mia amica,da quando Ben le aveva fatto la proposta di matrimonio. Si completavano. Ed ero un pò invidiosa del loro amore.
Litigavano,ma facevano sempre pace. Mi piaceva quell'amore così schietto.
Strinsi la mano (curata e laccata come sempre) di Barbie e mi sedetti,incominciando a contare i minuti che mancavano alla fine,scambiando uno sguardo di supplice compassione con Robert e Angela.
-Allora,Rob,come va?- chiese la bambolina,muovendosi sensuale come un gatto vicino al mio ragazzo.
Ehm..no,cioè,accanto a Robert.
Mi salii il sangue al cervello. Già incominciava bene la serata,e non avevamo ancora ordinato il primo!
E lui non sembrava nemmeno respingerla!
- Bene..- sorrise gentilmente lui. Strinsi il fazzoletto tra le mani e quando lo avvicinai alla bocca per pulirmela,lo morsi dalla rabbia.
TROPPO VICINA. TROPPO TROPPO.
Continuò così tutto il tempo. A un certo punto,quando mise la mano sul braccio di Pattinson, strinsi il pugno sotto la tavola. Lui se ne accorse e con dolcezza mi prese la mano e mi costrinse ad aprirla.
-Ti fai male così..- mormorò al mio orecchio,tanto vicino.
Mormorai qualcosa del tipo "Hai ragione.." e mi sorrise,sempre vicino alla guancia.
-Grazie per quello che fai.- disse,schioccandomi un bacio sulla guancia.- E' molto importante per me.-
Ah beh,se diceva così..MA MI FACEVO COMPRARE COSI' FACILMENTE?!
A un certo punto persi le staffe,proprio. Stavo tornando da una telefonata a Roberta,quando sentii l'ochetta chiedere a Robert "Ma come fai a stare con lei? E' così sciatta.." strusciandosi senza ritegno.
Non volli sentire la sua risposta. NON VOLEVO.
Corsi in bagno,ma Robert si accorse di me e mi venne dietro.
-Vai via!- gli urlai,ma mi prese i polsi e mi spinse contro il muro,entrando nel bagno delle ragazze. Singhozzavo.
-Vai..vai via..-
-Perchè sei scappata?- mormorò,tenendomi ferma. Sentivo il suo corpo caldo sul mio,così dolce,così prottetivo..
-Non volevo sentire cosa avresti risposto..-
-A quella domanda? Beh,io avrei risposto qualcosa tipo "La amo per il suo sorriso.La amo per i suoi occhi espressivi.La amo perchè mi sfida sempre. La amo perchè è così dura e così fragile. La amo perchè mi fa incazzare sempre. La amo perchè è bella. La amo perchè è testarda. La amo perchè gesticola troppo. La amo perchè ha così poca fiducia in se. La amo perchè è schietta. La amo perchè mi fa stare bene. La amo,e basta."- rispose,guardandomi negli occhi.
Rimasi senza parole, a bocca aperta.
E lui ne approfittò. Mi diede un bacio a fior di labbra,come se volesse controllare se me ne scappassi. Ma non mi mossi di un centimetro, e lui approffondì il bacio,chiedendomi il permesso di entrare nella mia bocca. Glielo diedi e misi le mani dietro la sua nuca,avvicinandolo ancora di più a me.
-Mi fai impazzire..- mormorò,scendendo sul mio collo e infilando le mani sotto il mio vestito.Gemetti mentre lui giocava con me.
- Lo stesso fai tu..- riuscii ad articolare,mentre mi faceva perdere la ragione.
Ci staccammo di colpo quando sentimmo la porta aprirsi,e lo spinsi nel bagno delle ragazze,il primo che mi capitò sotto tiro. Lo sentii tirare un pugno alla porta e imprecare. Mi rimisi a posto e vidi una ragazza entrare nel bagno.
Lo tirai fuori in fretta e furia.
-Dobbiamo tornare..-
-No!- mi interruppe lui.- Ce ne andiamo.Adesso.-
-Ma il tuo..- provai,ma mi interruppe con un bacio che accettai. Non avevo la forza di respingerlo.
-Non mi importa. Adesso noi ce ne andiamo.C'è qualcos'altro che devo fare.- e mi trascinò via,senza salutare nessuno. Quando incontrai lo sguardo di Angela mi fece l'occhiolino, senza essere arrabbiata.
Le sorrisi,e lo seguii a casa.




*my space*
Ci siamo. Ci stiamo avviando verso la fine. E non sapete quanto sono triste. Qualche capitolo e ci sarà l'epilogo. E' il mio miglior capitolo,penso. E il più lungo.E' davvero importante per me. Uccidetemi ragazze. Vi voglio tutte in questo capitolo.Anche perchè è vostro. A voi che mi seguite sempre. E non mi avete abbandonato.
Grazie,sul serio.
Alla prossima :3
I love you,all you.
Ale <3

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Epilogo: Quanta vita mi hai passato,non la chiedi indietro mai. ***


 -3 mesi dopo,al matrimonio.
 
Le presi la mano, avvicinandola a me. Era così bella nel suo vestito che la fasciava a perfezione,mettendone in risalto le forme. Quelle forme che tanto amavo e alle quali pensavo spesso.
Pervertito? Sì,forse un po’. Ma dopo che l’avevo avuta la prima volta,non ne avevo mai abbastanza.
La guardai negli occhi,quelli neri ed espressivi che mi aprivano un mondo. Il SUO mondo.
Quello che con tanta fatica avevo cercato di conquistare.
 
“Ho paura..” aveva messo la mia mano sul cuore, che sentivo battere furiosamente. “Se io ti dono la cosa più importante che c’è.. Chi mi dice che non lo userai contro di me?”
 
Avevo faticato non poco a convincerla che quello che provavo fosse vero e genuino. Un po’ lo stesso tempo che ci avevo messo per convincere me stesso di quello che provavo.
Era strano,non mi ero mai sentito così coinvolto in una storia. Ma con lei era diverso,sentivo che potevo fidarmi. Ma lei no.
Lei era più difficile da convincere. Forse perché aveva vissuto una vita d’indipendenza e,a parte le sue migliori amiche, nessuno aveva conquistato il suo dono più prezioso.
 
“Oh, non ti farei mai del male,sappilo. Per primo io mi sono messo nei guai in questa storia. Non  ho mai fatto nulla con le altre che ho fatto con te. Perché tu sei speciale.”
 
-Ti va di ballare con me?- le chiesi,spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Sorrise. Stava bene con quel nuovo taglio,più sbarazzino. E più riccio. Mi piaceva tanto.
Dio,ero proprio cotto.
-Sì,mio maestro.- Ridacchiai. In quei mesi si era voluta far insegnare da me a ballare “Così non sfigurerò con te vicino.” Aveva affermato convinta. Certo,non sempre mi ero ritrovato proprio così convinto a ballare SOLO con lei.
 
“Robert,mi vuoi insegnare o no?! Smettila di baciarmi o qui non concludiamo niente”
 
Ma che ci volete fare, anche se non lo sapeva, era una vera e propria bomba di sensualità. Anche se lei diceva spesso (SEMPRE!) il contrario. E avevo faticato,caspita se avevo faticato a convincerla che mi piaceva un mondo. Amavo il suo corpo così come la sua anima,la sua mente. Sottile,arguta e spesso molto precipitosa,si scocciava di fare tutto. E quanto mi piaceva quando tutti e due ci ritrovavamo a ronfare nel nostro idilliaco non-far-niente sul divano mentre Rò ci urlava contro.
Ancora oggi mi sorprendo quanto anche Roberta mi abbia fatto bene. Quando non sapevo come comportarmi con Alessia, andavo da lei a chiedere consigli. E li seguivo passo passo. Beh,non sempre. Come quella volta in cui avevo cercato di baciarla sulla moto. Lì non ero riuscito a trattenermi. Non era vero che stavo male per Kristen, ma glielo volevo far credere. Era l’unico modo per non urlarle in faccia “Voglio solo te.”
Le avevo fatto male,ma Roberta (dopo avermi saggiamente picchiato.) aveva detto che forse non avevo sbagliato (e allora mi chiedo ancora perché mi abbia fatto così tanti lividi.).
Alzai lo sguardo,incontrando quello di Kellan, a braccetto con Rò. Quei due avevano ancora un po’ da fare,ma sarebbe nato qualcosa con l’aiuto del tempo. E quello di Alessia,chiaro.
Li vedeva perfetti l’uno per l’altro. Bah,non volevo immischiarmi negli amore degli altri. Soprattutto del mio migliore amico.
Perché ero sicuro che sarebbe venuto a lamentarsi da me per ogni cosa.
Anche quando aveva cercato di baciarla e lei lo aveva respinto,era venuto a piangere da me. A dir la verità,mi aveva mandato un messaggio proprio mentre noi facevamo quello che a lui era precluso.
 
“Sai,è la prima volta per me..” mormorò spaventata, guardandomi come una cerbiattina.
“Lo so.”
“Ho paura..”
“Non devi averne. Non ti farò del male- e aveva un doppio significato quella frase.- E poi,sai sono contento che sia la prima volta. Vuol dire che avrò sul serio tutto di te.”
 
Era rimasta sorpresa dalle mie parole. Ma ero serio. Come non lo ero mai stato in tutta la mia vita. E adesso,mentre le circondavo la vita con il braccio e la facevo appoggiare a me, mi sentivo felice davvero. Mi sorrise,mentre incominciavamo a ballare piano,con il suo viso appoggiato nell’incavo della mia spalla. Dove molto spesso lo ritrovavo la mattina quando mi svegliavo. Sembrava sempre in cerca di protezione. Faceva la dura, ma sapevo che sotto lo faceva solo per proteggersi dagli altri.
Dalla paura di perderli.
 
“Perché hai così paura?”
“Perché so che da un momento all’altro ve ne possiate andare. Non ho mai creduto nel vero amore,quello delle fiabe. Non ho mai incontrato un principe azzurro che mi facesse battere il cuore così forte.,”
“Ed ora non è cambiato niente?”
“Ora è cambiato tutto,con te,Robert. Hai mandato in frantumi tutto ciò in cui credevo. Ti amo.”
 
Ancora non ci credevo a quelle parole. E non credevo nemmeno al fatto che mi chiamasse con il mio nome! Era una piacevole sorpresa sentire le farfalle nello stomaco. Dio,ero diventato una femminuccia? Alessia tirava fuori la parte peggiore di me. O migliore. Dipende sempre dai punti di vista.
Come quella mattina,per esempio. Mi ero scordato del matrimonio!
 
“Robert Thomas  Pattinson, ti sei per caso scordato del matrimonio di uno dei tuoi migliori amici?!”
 
Avevo imparato che quando mi chiamava per nome,erano sempre cazzi amari per tutti. ANCHE PER ME. A nulla erano valsi i tentativi di labbruccio, occhioni sbrilluccicanti e altri vari tentativi di abbordaggio sempre riusciti nel corso della mia vita. Lei non si faceva comprare così facilmente. Cedeva solo ai ricatti.
Beh,a dir la verità,solo a certi tipi di ricatti.
 
“Ti faccio andare in bianco per una settimana!” la minacciai quella volta in cui mi aveva nascosto tutti i vestiti.
“Non ci credo,non ce la farai mai!”
 
In fondo non aveva tutti i torti..Alzai lo sguardo dal suo,giusto per vedere Angela e Ben ridere felici,come due principi. Erano bellissimi. Lei era fasciata nel suo stupendo abito bianco, che faceva impazzire la ragazza che avevo tra le braccia,e che aveva comprato solo dopo averla trascinato in tutti (E sottolineo TUTTI) i negozi che c’erano a Londra. E non erano pochi.
Una volta ero stato invidioso di loro,del loro amore.
Adesso non più. Adesso sapevo anche io cosa significava avere tra le braccia la persona che tanto avevi desiderato tutto il tempo.
E che avevi conquistato con fatica. Anche conoscendo i suoi genitori.
 
“Ahi! Ci sono i miei,me n’ero scordata.” S’era guardata intorno, a bocca aperta.
“Ti vergogni di me?” avevo chiesto ironico,con un sorrisetto sulle labbra.
“No,cretino! Ti metteranno in difficoltà,però..” Era davvero preoccupata. Le avevo dato un bacio per calmarla e le avevo sorriso.
“Oh,non preoccuparti,me la caverò a testa alta.”
 
Così era stato, avevo superato anche quella prova. Certo,non era stato rose e fiori,ma insomma,dopo aver superato indenne l’interrogatorio delle sue migliori amiche,mi ritenevo un esperto in quel campo.
Scesi a baciarle la spalla nuda,stringendola di più a me.
Strinse forte la mano tra i miei capelli,tirandomeli un po’. Era il suo segnale per farmi fermare,altrimenti non avrebbe avuto la forza di andare avanti. Mi piaceva però giocare con lei,portarla sul baratro e poi ritrarmi prima del dovuto.
-Ci stanno guardando tutti…- mi bisbigliò all’orecchio,nervosa.
-A me non importa un fico secco. A te?- le chiesi,abbastanza cattivo. Non volevo giri di parole. Volevo solo la verità.
-Se a te non importa,allora nemmeno a me. Ma ti avverto che i miei potrebbero farti a pezzi,dopo questo ballo.- M’avvertì, guardandomi negli occhi. Sorrisi soddisfatto.
-Se questo è il prezzo da pagare per avere la mia amata tutta per me per questo ballo,allora va bene.- Le risposi.
La vidi arrossire e darmi uno scappellotto dietro la nuca.
-Stupido,sei il solito ruffiano.-
Ridacchiai. Mi piaceva farla arrossire, come a lei piaceva negarsi ogni volta che la volevo un po’. Era come il suo carattere. Sfuggente, difficile da prendere, ti dava l’impressione di essere la preda,ma in realtà era il cacciatore. E poteva farti male. Ma se guardavi più a fondo,notavi che in realtà, eri tu quello che disponevi della sua vita e della sua morte.
Un passo sbagliato tu,e tutto si distruggeva. Dovevi stare attento. Le trappole erano dappertutto.
Ma solo chi aveva il controllo del suo cuore poteva avvistarle. E evitarle,se voleva.
Io sapevo come farle male,così come lei sapeva come farlo a me. Quando litigavamo,e succedeva spesso, lei usciva sempre con altri.
Mio piccolo difetto fatale: ero geloso. Oh sì,di lei tantissimo.
E non volevo vederla nemmeno sfiorata con lo sguardo da un essere maschile in età da riproduzione.
Il lento si fermò e mi riprese per il braccio,portandomi al nostro tavolo,vicino al quale ci aspettavano tutti.
Intrecciai le dita con le sue e prendemmo i bicchieri di spumante.
- Un brindisi a tutti noi. Alla nostra amicizia. All’amore che ci lega. A tutto quello successo in questi mesi. A ciò che è stato unito oggi,il vero amore. A noi,che abbiamo sempre avuto la forza di superare qualsiasi sbaglio.- proclamò Alessia, gli occhi lucidi di lacrime.
Io ve l’ho detto,fa la dura,ma è tenera quanto la maionese (questi paragoni con il cibo mi fanno pensare che sto troppo tempo con lei…).
Mi abbassai alla sua altezza, facendo tintinnare il bicchiere con il suo.
-Al nostro amore.-
E la baciai.
 
 
 
 
 
*my space*
Nemmeno io mi aspettavo questo epilogo. Ma avete mai avuto l’impressione che i personaggi facciano sempre come non volete voi? Ecco,è così che ha fatto Robert. Mi si è messo in testa con quest’idea, e devo dire che lui l’ha scritto questo capitolo.
E’ stata una bellissima avventura,che mi ha fatto conoscere persone stupende (<3) e fatto legare di più con le altre giù presenti nella mia vita (:’D). Questa è solo una parte di me,lo so. E mi ha fatto piacere vedervi così partecipi. Grazie di tutto. Non so se ci sarà un seguito,qualche O-shot sì.
Grazie,davvero,grazie di tutto :’D
Alla prossima,sperando ci sia presto :3
I love you,
Alessia. <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=699268