Harry Potter e la Seconda Guerra Magica

di Acchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1."The departure, the match, the party" ***
Capitolo 3: *** 2. "Fears" ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

 

 

Prologo

 

 

Rabbia.

Gioia.

- Aaaaaah!!!-

Un ragazzo si contorceva ai suoi piedi, sotto la mira della sua bacchetta.

Rideva sentendo quelle urla di dolore, così meritate.

Il ragazzo era scosso da violenti spasmi, sembrava al limite, e lui abbassò la bacchetta. Non certo perché gli facesse pena!

- Pa..Padrone…anf- il biondo torturato si mise in ginocchio a supplicarlo - Ti prego…non esiterò più, io ti sono fedele, te lo giuro!-

- Mi hai deluso profondamente, di nuovo, come tuo padre del resto…la vostra famiglia non pare capire i miei ordini…-

- No! No, Mio Signore, non è così, lo giuro…non accadrà più!-

- Sarà meglio per te…e per tua madre naturalmente. – prese il mento del ragazzo e lo sollevò a incontrare i suoi occhi – Anche perché ho un altro compito per te, e stavolta i fallimenti non sono  accettati!-

 

 

Harry Potter si svegliò di soprassalto nel suo letto.

Era accaduto di nuovo.

La cicatrice doleva ancora, ma il ragazzo era ormai talmente abituato a quel familiare dolore, che riusciva a ignorarlo senza grandi sforzi e inoltre non era certo quello a preoccuparlo.

Da quando Voldemort aveva scoperto della loro connessione, aveva utilizzato tutte le sue profonde conoscenze di Occlumanzia per tenere Harry fuori dalla sua mente, e se lui aveva potuto vedere quella scena c’ era una sola spiegazione: Voldemort voleva che la vedesse.

Ma perché? Cosa c’ era di tanto interessante nell’ assistere alla tortura di Draco Malfoy?

D’ altronde sapeva già perfettamente che il Serpeverde era un Mangiamorte; Voldemort lo stava punendo per qualcosa che non aveva fatto, possibile che si trattasse ancora di Silente? Eppure era passato più di un mese da…Harry scacciò via quei pensieri e solo allora gli venne in mente un articolo del Profeta del giorno prima: era stata attaccata la casa di una famiglia Babbana. Non c’ era stato nessun morto, però… “non esiterò più”  gli tornarono in mente le parole di Malfoy…quindi c’ era lui dietro a quell’ attacco, ma alla fine non ce l’ aveva fatta a uccidere.

Niente di nuovo neanche qui, Harry aveva visto coi suoi stessi occhi il raggazzo abbassare la bacchetta che puntava su Silente, non voleva ucciderlo.

Poi c’ era la storia del nuovo incarico. Forse era quello che Voldemort gli mostrava, ma ancora non capiva il perché: credeva di mettergli paura facendogli sapere che Malfoy doveva fare qualcosa che evidentemente lo riguardava, che si sarebbe spaventato di Malfoy?

Voldemort stava perdendo colpi, se era davvero ciò che pensava; ovviamente Harry aveva parecchi dubbi, in fondo il Signore Oscuro non era così stupido e lui lo sapeva bene…decise che ne avrebbe parlato con Ron ed Hermione e con l’ Ordine forse.

Già, l’ Ordine. Sospirò voltando lo sguardo sulla scrivania, dove era poggiata una lettera dalla scrittura molto curata.

 

Caro Harry,

non ci siamo dimenticati di te, non preoccuparti, ti verremo a prendere la mattina del tuo compleanno! Come sai la tua protezione nella casa dei tuoi zii finirà esattamente con la mezzanotte del 31, e non possiamo lasciarti così esposto al pericolo.

Arriveremo alle 7.30, tieniti pronto e mi raccomando stai attento fino a quell’ ora e non fare niente di avventato.

A presto

Remus Lupin

 

Era incredibile, lo trattava ancora come un bambino! Davvero Lupin lo riteneva così sciocco da scappare di casa allo scoccare della mezzanotte per andare a cercare l’ uomo, se ancora si poteva definire tale, che lo odiava più di chiunque altro al mondo?

Non che non volesse farlo davvero, ma un po’ di cervello ce l’ aveva, tanto da capire perfettamente che sarebbe stato un autentico suicidio.

Harry Potter era cresciuto. Non era più il bambino impulsivo e un po’ troppo spavaldo, nel suo coraggio, che era una volta. Ora nei suoi occhi verde smeraldo c’ era un a luce adulta e responsabile.

Eppure non era un adulto a tutti gli effetti, la sveglia sul suo comodino segnava ancora le 23.47 del 30 luglio.

Mancavano 13 minuti e sarebbe diventato maggiorenne…e totalmente vulnerabile.

Mancavano 12 minuti e la potente magia di Silente sarebbe svanita, lasciandolo solo con la sua bacchetta e il suo potere, niente a confronto.

Si alzò dal suo letto, il sonno era passato completamente e si affacciò alla finestra.

Il silenzio era assoluto: nessun rumore proveniva da Privet Drive, neanche il vento soffiava, Edvige era uscita e la gabbia vuota, persino Dudley non russava!

Tutto quel silenzio turbava Harry profondamente, sembrava la classica calma pre-tempesta. E,  sinceramente, sperava che le acque non si agitassero più di quello che già erano.

Fu risvegliato dai suoi pensieri dalla sveglia, che con un leggero suono aveva annunciato il cambio di data.

Era il 31 luglio.

- Buon compleanno, Harry -

Sussurrò all’ aria.

 

 

 

Note dell’ autrice: Salve!!!^_^

Scusate il breve capitolo, è solo il prologo!In realtà non so esattamente come si svilupperà, anche se ho una mezza idea, ma mi picerebbe sentire anche le vostre opinioni perché purtroppo non so cosa succeda nel settimo libro…me tapina!!

So che questo chap è davvero una noia, ma vi prometto che la storia si farà più interessante^^

X Chii: Sorpresina!!Ti piace? Spero che commenterai tesora adorata!!

X Joy: Non so se stai leggendo dato che non hai ancora letto il 6, perché qui ci sono moooolti spoiler, però ti ringrazio per la mail, mi ha fatto molto piacere^^Un bacione grande grande

A tutti un grazie di stare leggendo e una supplica di commentare!!

Al prossimo capitolo Baci

Acchi

 

 

 

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Capitolo 2
*** 1."The departure, the match, the party" ***


Quando alle 7 di quella mattina Harry scese per la colazione, fu accolto da tre “Buongiorno”

 

 

Capitolo 1: “The departure, the match, the party”

 

 

Quando alle 7 di quella mattina Harry scese per la colazione, fu accolto da tre “Buongiorno”.

Si fermò stupito sulla porta, forse non aveva sentito bene: i Dursley lo avevano appena salutato?!

Poi si ricordò che anche loro in fondo sapevano fare 2+2, dovevano aver intuito che come mago maggiorenne era autorizzato a fare magie e non avevano la minima intenzione di dargliene occasione. Rispose al saluto e si sedette a tavola.

- Oggi mi vengono a prendere. – disse casualmente

Le sue parole ebbero un effetto devastante: zia Petunia fece scivolare un piatto, zio Vernon sputò il caffè che stava bevendo e Dudley si stava quasi soffocando (peccato per il quasi^^NdA).

Harry invece soffocò a stento le risate.

- Quando??- sbraitò suo zio

- Tra mezz’ ora…-

- E quando avevi intenzione di avvertirci?!-

- Esattamente quando l’ ho fatto!-

- E come arriveranno?- Harry notò la nota di panico dell’ uomo che evidentemente ricordava ancora l’ entrata in scena dei Weasley tre anni prima; Dudley rabbrividì, la ricordava perfettamente anche lui.

- Si Materializzeranno, immagino.- disse con un’ alzata di spalle

Zio Vernon aveva una faccia spaurita e stava per domandargli che diavolo volesse dire, ma fu preceduto da zia Petunia

- Qui? In casa nostra??- a quanto pareva lei sapeva di cosa stesse parlando e non ne era per niente felice

- Si…ora che sono maggiorenne posso Smaterializzarmi anch’ io-

- Suppongo che non ci sia scelta allora…-

- Infatti-

Lo zio guardava da uno all’ altro, incredulo delle conoscenze della moglie

- Petunia, come fai a saperlo? Perché non dovremmo avere scelta? Io non permetterò che quei…quei cosi entrino in casa nostra!!!- le sue guancie avevano assunto il loro tipico rosso acceso – Non voglio che nessun altro vecchio rimbambito si permetta di mettere piede qui e insultarci come l’ anno scorso!!-

Harry sentì la rabbia salire, era adulto d’ accordo, ma non avrebbe lasciato che qualcuno insultasse la memoria del Preside così sfacciatamente. La sua impulsività non era diminuita dopotutto; estrasse la bacchetta e la puntò contro suo zio.

- Non insultare mai più Albus Silente!- gli sembrò di essere la copia in piccolo di Hagrid ed evidentemente faceva anche paura quanto lui, perché Vernon perse l’ uso della parola e Dudley urlò e scappò di sopra.

- S-smettila- era stata sua zia a parlare –Non..non puoi farlo…-

- Si che posso, e tu lo sai bene, vero zia? Tu sai molto più di quello che dai a vedere o che qualche volta ti lasci scappare, ho ragione? Cos’ è, invidiavi così tanto mia madre che volevi sempre sapere tutto del nostro mondo?-

Petunia non rispose, si limitò a fissarlo negli occhi.

Improvvisamente tre sonori POP ruppero il silenzio, insieme all’ urlo di zio Vernon.

- Harry!!!- un ben noto tono di rimprovero giunse dalle sue spalle.

- Ehm…Professor Lupin…- Harry si voltò e vide Lupin, Moody e Kingsley Davanti all’ entrata della cucina.

- Quando dicevo “avventato”, intendevo proprio questo!-

- Ma non ho fatto niente, davvero! Non volevo fare nessun incantesimo!- mentì il ragazzo- Aspettate un secondo, non potete essere già qui!- disse osservando l’ orologio della cucina che segnava le 7.10.

- Siamo venuti prima- disse Kingsley- Molly ci ha praticamente buttati fuori di casa!-

Harry abbassò la bacchetta, notò lo sguardo disgustato che Moody rivolgeva a suo zio e sorrise.

- Andiamo alla Tana?- chiese cominciando ad avviarsi all’ uscita.

- Si, vai a prendere il tuo baule, appena sei pronto ci Smaterializzamo- rispose Lupin

- Sei in grado di Materializzarti fin laggiù?- domandò dubbioso Moody

- Si…- in effetti però Harry non ne era assolutamente sicuro, l’ unica volta che si era Materializzato seriamente, a Hogsmeade, non sapeva esattamente quanto lantana era dal luogo di partenza.

Andò in camera sua, mise le ultime cose nel baule e chiuse la gabbia di Edvige, che era tornata nel frattempo; stava per chiedere una mano per trasportare tutto giù, quando si ricordò che ora poteva usare la magia liberamente (che memoria!-_-’’’NdA), puntò la bacchetta sui bagagli e mormorò l’ incantesimo “Baule locomotor”, afferrò la gabbia e scese le scale seguito dal suo baule.

Lupin e i due Auror lo aspettevano all’ ingresso, li raggiunse e rilasciò l’ incantesimo.

- Sei pronto, Harry?- chiese Lupin, mentre afferrava le sue cose.

- Credo di sì…-

- Ah insomma! O sei pronto o non lo sei!- esclamò Moody con tono irritato

- Sono pronto!-

- Bene, al mio tre.- Harry si concentrò intensamente sulla Tana- Uno…due…TRE!-

Sentì una forte compressione e l’ attimo dopo sentì l’ aria fresca lambirgli la pelle.

Ce l’ ho fatta, pensò sollevato aprendo gli occhi sulla casa contorta. Ma la sua visuale fu presto coperta da una massa di capelli castani: una ragazza gli era corsa incontro e l’ aveva abbracciato così di slancio che le gambe gli avevano ceduto ed erano caduti a terra entrambi; nonostante il tonfo Hermione non lo lasciò e Harry ricambiò l’ abbraccio come meglio potè

- Anche io sono contento di vederti Hermione, però…ehm…forse è meglio che ti alzi ora-

- Oh…- sciolse la sua stretta e si mise in ginocchio- Già, scusami Harry!- si alzò ridendo felice e porgendogli la mano per aiutarlo. Quando si rialzò anche lui, notò che un’ altra ragazza gli era corsa incontro ma si era trattenuta dal saltargli addosso, le sorrise e, non trovando le parole, disse semplicemente

- Ciao, Ginny-

La rossa rispose al sorriso imbarazzata e mormorò un appena udibile saluto, poi rimasero entrambi in silenzio, non sapendo più cosa dire; Hermione, che aveva capito la situazione, si intromise allegramente

- Andiamo, Harry, devi venire a salutare tutti!- e lo trascinò verso casa.

Harry notò in quel momento che c’ era decisamente qualcosa di strano: Il giardino era cosparso di fiori e la Tana era tutta addobbata con fiocchi e fiocchetti. Come aveva fatto a dimenticarsene? Il primo agosto c’ era il matrimonio di Fleur e Bill!

Furono subito raggiunti da Ron e Harry si fermò a parlare con lui, mentre Lupin, Kingsley, Moody e Ginny entrarono in casa; Hermione invece si diresse verso il retro, quasi saltellando di gioia.

- Che diavolo le prende, a Hermione?- chiese preoccupato a Ron- Non pensavo che il matrimonio la esaltasse tanto, sembra…raggiante!-

- Oh, non è certo per il matrimonio!- rispose arrabbiato il rosso- Fleur ha pensato bene di fare una bella rimpatriata del Tremaghi…C’ è anche “Vicky”- Disse quel nome disgustato, in quella che doveva essere un’ imitazione della voce di Hermione, che fece ridere l’ amico fin quasi alle lacrime.

Si diressero anche loro dentro casa e Harry fu sommerso di saluti: la signora Weasley lo abbracciò e da dietro le sue spalle lo salutò l’ Ordine della Fenice al completo, o quasi: c’ erano Tonks, Dedalus Lux, Sturgis Podmore, Hestia Jones, Elphias Doge, il professor Vitious, ovviamente Lupin, Moody e Kingsley e un’ altra strega che Harry non conosceva. Fu invaso da una felicità improvvisa, quasi come avesse bevuto la Felix Felicis, tutte quelle persone riunite che lo accoglievano con affetto gli scaldarono il cuore; aveva avuto paura, paura che la morte di Silente potesse portare via la speranza e il sorriso, ma quelle persone non avevano perso nessuna delle due.

Si sedette a tavola, invitato dalla signora Weasley a fare colazione (“Fra un po’ diventerai trasparente, caro!”), anche perché non era riuscito a toccare cibo a casa Dursley. Mentre mangiava una fetta biscottata, si chiese se erano tutti lì gli invitati, avrebbe scommesso che Fleur avesse invitato mezza Francia, o quantomeno tutta Beauxbatons; Tonks doveva aver intuito i suoi pensieri perché gli spiegò

- La maggior parte degli ospiti arriverà domani, i rimanenti dell’ Ordine e tutti quelli francesi- Harry notò che i suoi capelli erano tornati rosa e il sorriso era di nuovo sul suo viso, Quindi lei e Lupin stanno insieme alla fine!

- Oh, a proposito Harry!- continuò Tonks- Questa qui è mia madre!- disse indicando la strega seduta accanto a lei. Harry ricordava bene chi fosse quella donna, Andromeda Black, la cugina preferita di Sirius; aveva i capelli castano chiaro, ma i tratti del suo viso erano inconfondibili per il ragazzo, identici ai suoi, terribilmente simili al viso di Bellatrix Lestrange; e i suoi occhi azzurri, poi, li aveva già visti in Narcissa Malfoy, madre del suo acerrimo nemico. Tutti questi particolari vennero messi in secondo piano da un’ altra somiglianza che notò quando gli porse la mano sorridendo: aveva lo stesso sorriso di Sirius.

- Piacere, Harry, sono Andromeda Tonks! Sono davvero contenta di conoscerti, sai, Ninfadora e Remus mi hanno tanto parlato di te…-

- Mamma!- Tonks esclamò imbarazzata, Harry non sapeva se per via del suo nome o per il fatto che gli avesse appena dato la conferma della relazione tra l’ Auror e il suo ex-professore.

- Che c’ è, Dora, che ho detto?- chise curiosa alla figlia dopo aver lasciato la mano del ragazzo, che fu felice di constatare che lo sguardo della strega non era mai caduto sulla sua cicatrice…la signora Tonks gli stava decisamente simpatica.

In quel momento, dalle scale scesero i due futuri sposi, richiamati probabilmente dalla confusione dei saluti.

- ‘Arry!- Fleur lo baciò sulle guancie- Bienvenue!-

- Ciao, Fleur, Bill…-

Lo sguardo di Harry si soffermò un attimo sul volto dell’ uomo, solcato da profonde cicatrici, souvenir del Mangiamorte mannaro Greyback, e nonstante queste sorridente; poi fu richiamato dalla voce della mezza-Veela.

- ‘Ai visto chi ch’ è anche? ‘O invitato Krum, così siamo di nuovo tutti insieme, i tre Campioni del Torneo Tremaghi!-

Harry si trattenne dal ricordarle che in effetti lui non era il vero Campione di Hogwarts, ma solo il quarto incomodo, invece le sorrise.

- Non l’ ho ancora visto, veramente! A proposito, dove sono Fred e George?- chiese a Ron

- Sono tutti sul retro, Fred, George, Krum e Charlie…andiamo anche noi? Stanno giocando a Quidditch!-

- D’ accordo, devo solo prendere la mia…-

“Dove diavolo ho lasciato il baule??”

La signora Weasley sorrise, intuendo i suoi pensieri

- Ho portato tutte le tue cose in camera di Ron, caro, c’ è anche la tua Firebolt-

- Ah, grazie!-

Lui e Ron si alzarono da tavola e si avviarono alla camera del secondo, in cima alle scale. Quando arrivarono nel prato dietro casa armati di scope, però, nessuno stava volando, stavano tutti confabulando e l’ unica voce che riuscì a sentire fu quella di Hermione

- Assolutamente no, Fred! Non devi dirgli niente fino a stasera. Trattieniti, fai finta di niente!-

- Ragazzi!!- Ron richiamò la loro attenzione in fretta, troppo in fretta.

“Mi nascondono qualcosa…” sospettò Harry, che però non disse niente, per non rischiare di perdere le staffe come al solito.

- Ciao Harry!!!- lo salutarono troppo allegramente.

- Ciao a tutti! Bhè? Che ci fate tutti a terra, credevo dovessimo giocare?-

- Certo!- Krum si avvicinò a lui con un sorriso furbo- Finalmente noi ha occasione di sfidarci, Potter! Hermione dice che tu migliorato molto da prova di drago, che devo stare attento al mio titolo di migliore Cercatore di mondo…- disse offrendogli la mano in segno di sfida

- Hermione esagera, come al solito- Harry arrossì un po’, ma prese la mano del bulgaro- Comunque, come potrei rifiutare una sfida così interessante?-

- Ehi, aspettate un attimo!- si intromise Charlie- Anche io ho il mio onore da difendere, da quando sei entrato nel Grifondoro tutti i miei fratelli non fanno altro che dirmi che mi hai rimpiazzato e superato, credi che possa lasciar correre queste diffamazioni, signor Capitano?-

Harry sorrise ampiamente

- Sfida accettata, signor ex-Capitano!-

Montarono tutti e tre in scopa e decollarono velocemente, seguiti subito dopo da Ron e i gemelli, lasciando a terra una scocciata Hermione.

- Maschi…tutti uguali!-

 

Quella sera Harry, Ron e Hermione rimasero da soli nella stanza dei ragazzi, dovevano discutere su quello che avrebbero fatto dopo il matrimonio: Harry aveva intenzione di stabilirsi a Godric’s Hollow e da lì cominciare la ricerca degli Horcrux, e i suoi due amici gli avevano già assicurato che sarebbero rimasti con lui.

- Tu credi che sia sicura la casa dei tuoi genitori?- domandò ragionevolmente Hermione- Voglio dire, Voldemort l’ ha già trovata una volta, no?-

- Non lo so, quella volta era per Codaliscia, non so nemmeno se sia abitata o meno ora, bisogna solo controllare-

- Ma non credi sia troppo pericoloso? Ragiona, tutti i Mangiamorte ti staranno cercando adesso, ti sembra sicuro girare senza protezione? Per di più vivendo in un posto così ovvio…-

- So badare da solo a me stesso, grazie!-

- Andiamo, Harry, non era questo che voleva dire Hermione! Sappiamo benissimo che te la sai cavare da solo!- sbottò Ron

- Comunque sia, non posso dire all’ Ordine degli Horcrux, quindi non posso neanche chiedere protezione!-

- Su questo non ci sono dubbi, non possiamo rischiare, non dopo Piton…-

Rimasero un secondo in silenzio, dandosi per l’ ennesima volta degli stupidi per essersi fidati di quel…Coglione*

- Senti, Harry- la ragazza ruppe il silenzio- riguardo a quella lettera nel lucchetto…-

- Hai scoperto chi è R.A.B.??- chiesero speanzosi i ragazzi

- No, nessuna novità…però ci ho pensato un po’. Questa persona indirizza il biglietto “Al Signore Oscuro”, giusto? Bè, non sono in molti a chiamare così Voldemort, solamente…-

- I Mangiamorte…- conluse Harry, riflettendo

- Esattamente. Quindi è plausibile che questa persona fosse un servo di Voldemort che, scoperto il suo gioco, abbia tradito e che sia stato ucciso proprio per questo; dopotutto lo dice anche nella lettera che sapeva di morire entro breve…-

- Ci avevo pensato anch’ io- in effetti, Harry non aveva fatto nient’ altro tutta l’ estate che rileggere all’ infinito quel pezzo di pergamena e anche lui era giunto a quelle conclusioni- Avevo pensato anche un’ altra cosa, comunque, quel tizio doveva sapere anche della profezia, vi ricordate la fine? “Quando incontrerai il tuo rivale”…-

-Hai ragione, questo restringe il campo! Sai, forse potresti chiedere all’ Ordine se esiste una lista di tutti i Mangiamorte che sono morti dopo quel giorno della profezia…-

- Certo, Hermione, e tu credi davvero che esista una cosa del genere?-

- Era solo un’ idea…-

- Comunque dovrò parlare di un’ altra cosa all’ Ordine…Stanotte ho fatto un altro sogno, ero di nuovo nella mente di Voldemort.-

- Ma come è possibile?- Ron sembrava decisamente stupito- Che cosa succedeva? Non c’ è nessuno in pericolo vero?-

- Nessuno che valga la pena salvare…l’ ho visto torturare Malfoy.-

- Per una volta, e sarà l’ unica in tutta la mia vita lo assicuro, approvo le azioni di Tu-Sai-Chi!-

- Non era così bello, sai? La Cruciatus non è piacevole da vedere, soprattutto per chi l’ ha provata sulla propria pelle…-

- E che cosa ha detto Voldemort?- chiese preoccupata Hermione

- E’ deluso di Malfoy, credo che non abbia avuto il coraggio di uccidere quei Babbani l’ altro giorno, e poi gli ha dato un nuovo incarico…-

Hermione si preoccupò ancora di più

- Un nuovo incarico? Ma perché avrebbe dovuto svelarti dei piani che chiaramente sono contro di te?-

- Ehi un attimo, non vi seguo…svelargli piani? Di che state parlando?-

- Ma non è chiaro, Ronald? Voldemort è un Occlumante, è perfettamente capace di impedire a Harry di fare questi sogni!-

- Ah, già…-

TOC TOC

- Ragazzi!- la voce di Tonks fece cadere un preoccupato silenzio- La cena è pronta, venite giù!-

Si diressero alle scale e Harry notò che Ron e Hermione si scambiarono un sorriso complice.

“Che cavolo sta succedendo?” (certo che sei proprio ritardato!NdA)

Si stava preparando a tutto, meno che a quello che lo aspettava fuori in giardino.

- BUON COMPLEANNO HARRY!!!!! -

Una miriade di persone gli venne incontro facendogli gli auguri e abbracciandolo, sulla tavola imbandita torreggiva una torta enorme a cinque piani, probabilmente tenuta in piedi dalla magia. Non trovò altre parole che

- Oh…Gra…Grazie!!! Io non…-

Il professor Lupin si avvicinò a lui sorridendo ampiamente, poggiando la mano sulla sua spalla, e tutti si zittirono.

- E questa non è l’ unica sorpresa della serata: devo dirti una cosa da parte di tutti noi, o quasi, quindi…Benvenuto nell’ Ordine della Fenice, Harry!-

 

 

 

(*)So che la Maestra Joanne non usa di queste espressioni colorite, ma non potevo fare a meno di insultare quell’ ameba di uomo, quel lurido e untuoso bastardello, quel...ok credo di aver reso l’ idea.

 

Note dell’ autrice: Premetto che questo capitolo l’ ho scritto senza la minima ispirazione e quindi è venuto come è venuto, mi dispiace! Le novità vere sono nel prossimo capitolo, lo so vi sto annoiando, ma era così teatrale questa fine, non potevo rovinarla^^

Comunque non credo che ci metterò troppo a scriverlo il prossimo, scuola permettendo (Aiuuuutooo devo recuperare Greco!!!!ç_ç )

Grazie per aver letto!!!

X Yuba: Ciao Yuba!!A che diavolo serve salutarti che sei a 10 cm da me? Vabbè, grazie per l’ ennesimo commento, amora^^

X Stellasilente: Grazie per aver commentato, spero che ti sia piaciuto anche questo chap e che commenterai di nuovo (ti pregooo, mi faresti immensamente felice^^)

X Dawn87: Grazie per i complimenti, spero di risentirti^_-

X Chii (quando riparerà quel dannato computer…): Ciao Tesy, ti voglio davvero tanto bene e grazie per il commento che mi lascerai, perché lo lascerai, VERO??^^

Un’ altra cosa…Vi prego, scrivete un commentino, piccino picciò, giuto per sapere se è orrenda o passabile, dato che è la prima fanfic a capitoli che scrivo, vi scongiuro!!!

Un grosso bacione a tutti

Acchi

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Capitolo 3
*** 2. "Fears" ***


Capitolo 2: “Fears”

 

 

 

 

Capitolo 2: “Fears”

 

 

 

- S-state scherzando?-

- Affatto, ragazzo, affatto!!- Proruppe Malocchio con un inquietante ghigno sulla faccia, che probabilmente doveva essere un sorriso- Abbiamo tenuto una riunione ufficiale e, nonostante qualcuno fosse contrario,- e qui scoccò uno sguardo alla signora Weasley- la maggioranza di noi è pienamente d’ accordo ad ammetterti all’ Ordine!-

- Ma così, improvvisamente…-

- Se non ti va Potter, sei libero di non accettare l’ offerta!-

- No no, accetto! Volevo dire, non devo fare niente? Nessun giuramento o qualcosa di simile?- Harry aveva sempre desiderato diventare un membro, ma ora che ne aveva l’ occasione non aveva la minima idea di cosa avrebbe dovuto fare. Moody scoppiò in una fragorosa risata che lo fece arrossire, Lupin invece gli sorrise comprensivo

- No, Harry, non dovrai fare niente del genere, di sicuro non tu! Solo, potresti evocare il tuo Patronus? Dobbiamo renderlo Comunicabile…-

- Comu-che?- la domanda di Ron fu soffocata da una gomitata di Hermione

- Comunicabile, Ronald- spiegò con il suo tipico tono saccente- Significa che un incantesimo corporeo, come l’ Incanto Patronus appunto, è in grado di portare messaggi-

- Esattamente- il tono di Lupin era così simile a quello che aveva usato con loro durante le lezioni tre anni prima, che Harry quasi si aspettava di sentirlo esclamare “Dieci punti in più a Grifondoro!”

Ancora un po’ riluttante Harry tirò fuori la sua bacchetta, che come al solito aveva riposto nella tasca posteriore dei pantaloni.

- Tieni ancora lì la bacchetta??- sbottò Moody- Quante volte devo ripetertelo che è pericoloso, Mister una-sola-chiappa Potter?-

Il ragazzo ignorò spudoratamente l’ ex-Professore e si concentrò su un pensiero felice: che cosa c’ era di più bello della gara di volo di quella mattina? Aveva battuto Charlie Weasley e dato del filo da torcere persino al grande Viktor Krum!

- Expecto Patronum!-

Dalla sua bacchetta si materializzò il familiare cervo argentato, che lo affiancò rassicurante; subito si accorse dello sguardo triste e malinconico che Lupin rivolgeva al suo Patronus e pian piano vide un sorriso amaro che increspava le sue labbra, Harry comprese la sua solitudine ed ebbe paura, paura che un giorno anche sul suo volto si sarebbe potuta dipingere la stessa espressione sofferente: cosa avrebbe fatto se avesse perso i suoi migliori amici per colpa di quella stupida guerra, come era accaduto a Lupin? La sola idea lo terrorizzava.

Il suo sguardo cadde inconsapevolmente sui volti sorridenti di Ron e Hermione.

E se invece quell’ espressione avesse cancellato il loro sorriso? Non se lo sarebbe mai perdonato.

- Remus?- La voce rassicurante di Tonks riscosse sia Lupin che Harry-Procedi tu con l’ Incantesimo?-

- Sì…sì, lo faccio io-

Chiuse gli occhi concentrato, levando la bacchetta sul cervo.

- Iungo! -

Un alone dorato lo circondò e poi fu come se la figura si sfaldasse, piccole scie d’ argento si staccarono dal Patronus e si diressero verso tutti i membri dell’ Ordine, una di queste giunse di fronte a Krum e, con enorme sorpresa di Harry, un’ altra si fermò davanti a Hermione. Le luci avvolsero le bacchette che nel frattempo tutti avevano tirato fuori.

- Bene- la voce del signor Weasley ruppe il silenzio- Ora, Harry, sei in grado di affidare messaggi al tuo Patronus e indirizzarli ad ognuno di noi. Ovviamente soltanto chi è legato al tuo cervo potrà comprenderli…-

Harry osservò affascinato l’ ombra di Prongs che stava svanendo.

- Merlino, che mortorio!- esclamò improvvisamente Fred- E questa dovrebbe essere una festa di compleanno??-

- Me lo chiedo anche io, fratello…forse dovremmo un po’ movimentarla, non credi?- rispose George, con uno strano e inquietante sorrisino sulla faccia

- Che cosa avete in testa?! Non azzardatevi_- ma era troppo tardi, la voce della Signora Weasley fu coperta dai potenti tuoni dei fuochi d’ artificio targati Tiri Vispi Weasley, gli stessi che avevano risuonato nei corridoi di Hogwarts quando i due gemelli avevano lasciato la scuola.

Quella sera Harry riuscì a ridere davvero, una risata sincera che nessuno aveva più visto in lui, dopo il giorno della morte di Silente. In quei momenti nella sua mente non c’ era spazio per nessun Voldemort, nessun Malfoy, nessun Mangiamorte, nessuna morte.

Ma la pace durò poco.

Quando il ragazzo, a notte inoltrata, salì nella sua stanza con Ron, i fuochi, le risate, la gente felice intorno a lui, tutto si zittì di nuovo e Harry poté sentire l’ eco della paura che rimbombava nella sua testa.

Come faceva da tutta l’ estate.

Sospirò profondamente, infilandosi il pigiama; Ron non si accorse del suo turbamento e si mise sotto le coperte velocemente.

Anche lui si coricò dopo aver augurato la buonanotte all’ amico, ma il sonno non arrivava.

Non voleva sentire ancora quelle urla di dolore e terrore.

Aveva paura.

Anche il grande Harry Potter, il Bambino-sopravvissuto, il Prescelto, temeva il dolore.

No, non poteva addormentarsi.

- Ron? Sei sveglio?- sussurrò.

In un primo momento nessuno rispose, poi la voce dell’ amico lo raggiunse.

- Sì…non riesci a dormire?-

- Non voglio dormire…-

-…Immagino di sì-

- Ron? Tu non hai paura?-

Ron rimase per un attimo sorpreso dalla domanda, ma poi sorrise.

- Credevo che tu temessi solo i Dissennatori-

- Io non ho paura di Voldemort, se è questo che intendi!- ribatté Harry offeso – E’ solo che…-

- Cosa, Harry?-

- Cosa farete se io dovessi morire?-

Ron rimase in silenzio, valutando la domanda

- Guarda che posso benissimo salvarmi le chiappe anche da solo, non credere di essere così superiore, Mister Prescelto!- lo prese in giro

- Io…non- NON INTENDEVO QUESTO!!-

Il rosso scoppiò a ridere sentendo il tono fortemente offeso e un po’ imbarazzato di Harry.

- Volevo dire che se io morissi, e se la Profezia fosse vera ovviamente, nessuno potrà più fermare Voldemort e allora tutti voi rischierete…-

- Non ho la minima intenzione di farmi uccidere da quella viscida serpe, e non permetterò che faccia del male a Hermione o alla mia famiglia!-

- Me lo prometti? Se io morirò, prometti…-

- Piantala di dire “ se muoio”, “se mi uccidono”!!! Sei ancora vivo mi pare, no??!!-

Harry sorrise e sospirò.

- Hai ragione, scusami.-

- Buonanotte, Harry.-

- Buonanotte….eh eh….Ma se io…-

- SMETTILAAA!!! Dormi!!-

Harry rise e dopo poco il sonno lo avvolse, tranquillamente.

I suoi sogni però non furono altrettanto tranquilli.

Stava volando sulla sua fedele Firebolt, nel campo di Quidditch di Hogwarts; c’ erano tutti: Ron, Ginny, Katie, persino McLaggen che tirava Bolidi a destra e a manca, poi all’ improvviso un bagliore dorato attirò la sua attenzione, ma ad inseguire il boccino non fu solo lui…Harry si specchiò negli occhi grigi di Draco Malfoy. Era lui, ma non riusciva a distinguerne bene i lineamenti, sembrava che l’ immagine stesse in qualche modo mutando, nonappena credette di esserci riuscito ecco che il ragazzino biondo si era trasformato in un adulto dai capelli lunghi, con il suo stesso ghigno sulle labbra.

Stava guardando il volto di Lucius Malfoy.

C’ era solo un piccolo problema: quell’ uomo avrebbe dovuto trovarsi ad Azkaban, prigioniero sulla via della pazzia, e non in quella grande casa, in perfetta salute fisica e mentale.

Harry parlò con una voce sibilante

- Lucius, Lucius…tuo figlio è uno smidollato, ma credo che stavolta riuscirà nel suo compito…-

L’ uomo sembrava spaesato, sul suo volto si dipinse un’ espressione interrogativa

- Mio Signore, credo di non comprendere…-

- Capirai col tempo, mio caro Lucius…e con le maledizioni…-

Malfoy spalancò gli occhi, terrorizzato

- Vi prego, non…-

- Le suppliche non mi hanno mai fatto cambiare idea, Lucius, dovresti averlo imparato ormai…Scoprirai quanto anche una casa babbana come questa possa essere pericolosa. Tua moglie sarà felice di rivederti…-

Subito un uomo che era rimasto nell’ ombra fino ad allora, si mosse verso Malfoy e lo afferrò per trascinarlo via.

- Fenrir…ti prego…-

Negli occhi del Lupo Mannaro si accese una scintilla di sadico divertimento e Harry sorrise compiaciuto.

Greyback uscì portando con sé il prigioniero e subito dopo nella stanza entrò una donna dai capelli neri, come l’ oscurità che albergava nei suoi occhi, Harry la osservò venire verso di lui, ammirandone la bellezza e la nobiltà, che trasparivano in ogni suo movimento.

- Mio Signore Voldemort…- La donna si inchinò e abbassò il capo rispettosa.

- Bellatrix…che cosa ci fai qui? Credevo di essere stato chiaro quando ti ho ordinato di rimanere a Londra…-

- Siete stato chiaro, mi sono Materializzata solo poco fa, Mio Lord, a guardia è rimasto Rodolphus…-

- E come mai avresti disobbedito?-

- Ma io non…-

- Attualmente ci troviamo a Little Hangleton, Bellatrix, non sei a Londra…-

- Mi dispiace, chiedo perdono, Signore-

- Quindi, perché sei qui?-

- …Io…per domandarle una cosa, Signore…vorrei chiederle se mi può essere affidata la custodia di Narcissa Malfoy…- la sua voce, prima un po’ timorosa, era diventata decisa – Voglio punirla io stessa per i crimini…-

Fu interrotta dalla forte risata di Harry.

- Mi credi tanto stolto, Bella? Rispondi!-

- No, Mio Signore, non mi permetterei mai di poter dire una cosa del genere, né mai di pensarla!!-

- Di conseguenza, Bellatrix, perché, se tu sapevi che non lo sono, vieni qui a domandarmi una cosa che solo uno stolto ti darebbe il permesso di fare? Ignorando un mio preciso ordine peraltro…-

Dicendo questo, Harry prese in mano la sua bacchetta. Il tono che la donna usò dopo assunse una palese nota di urgenza.

- Avete ragione, Signore…ho commesso un errore imperdonabile, torno subito alla mia postazione! Ve lo giuro, non accadrà più!-

- Ultimamente sento queste parole troppo spesso…devo dire che la cosa mi irrita terribilmente…Crucio!-

Bellatrix si contorse, la schiena si curvò e le ginocchia cedettero sotto il peso del dolore, il suo bel viso contratto in una smorfia di sofferenza; in un primo momento non emise neanche un gemito, ma l’ incantesimo si intensificò e un urlo strozzato le uscì dalle labbra.

- Aaaaaaaah!!-

Fu Harry a gridare, con la sua voce, svegliandosi nel suo letto.

La cicatrice era incandescente, la sua vista era annebbiata, non capiva dove si trovasse.

All’ improvviso due mani gli afferrarono le spalle, scuotendolo e chiamandolo, con un nome che non riconobbe.

- Harry!! HARRY!! Calmati, era un incubo!!!-

Il ragazzo si ritrasse velocemente dalla presa dell’ altro, si alzò dal letto di corsa, come se stesse scappando, si strinse contro il muro; quando si voltò, nei suoi occhi Ron vide un odio profondo, che sembrava decisamente diretto completamente a lui.

- Shakhahassieth!!!-

Harry sibilò con tono spettrale e con disprezzo. Ron era atterrito, un po’ dallo stupore, un po’ dalla paura che gli incutevano quegli occhi e quei sibili. Mosse un passo verso il suo amico, che alzò la voce

- SHAKHAHASSIETH!!!-

- Piantala di parlare in Serpentese, maledizione!!! Che ti sta capitando, si può sapere??-

All’ improvviso il dolore alla cicatrice terminò, Harry ebbe un mancamento e si appoggiò al muro, riprendendo finalmente coscienza di se stesso.

- Oh Santo Godric…- sussurrò, ormai completamente lucido

- Harry?-

- Sì…credo..credo di sì…-

- Cosa diavolo è successo??-

- Io…ho sognato…ero di nuovo Voldemort…e quando mi sono svegliato non riuscivo a muovere da solo il mio corpo, non capisco…mi sembrava di essere in un posto sconosciuto, non riuscivo a riconoscerti…io…-

- Miseriaccia, se mi hai messo paura!-

“Mi faccio paura da solo veramente…”

Harry non parlò, credeva che la sua voce potesse tradire la sua agitazione e rimase zitto.

- Perché parlavi Serpentese? Da quando lo riesci a parlare così facilmente?- lo sguardo indagatore di Ron non lo abbandonò, infastidendolo terribilmente.

- Non lo so Ron, torna a dormire…-

- Ma Harry, c’ è qualcosa che non va, io…-

- Non ti preoccupare, dormi! Non è successo niente di diverso dal solito…-

- Sai scherzando?? Tutto è…-

- Torna a dormire!-

Ron lo guardò arrabbiato, ma non ribatté e si rimise a letto.

- Ai suoi ordini…- mormorò prima di girarsi dall’ altra parte.

Harry sospirò.

Non aveva parlato così male perché lo voleva davvero, sentiva solo il bisogno di pensare e se Ron avesse continuato a porgli domande non sarebbe arrivato a nessuna conclusione.

Non che ora avesse un’ idea più chiara dell’ accaduto!

Ripensò a come si era comportato, a come non fosse riuscito a controllare la sua mente.

Non era come quando Voldemort l’ aveva posseduto, in quell’ occasione lo aveva sentito dentro il suo corpo ed era anche riuscito a scacciarlo.

No…non aveva sentito niente del genere.

Allora che diavolo era stato a controllare i suoi movimenti e le sue parole?

Una cosa era certa…avrebbe dovuto assolutamente parlare con Lupin.

I suoi pensieri  vorticavano ancora nella sua testa, ma presto di confusero l’ uno con l’ altro e gli occhi di Harry cominciarono a richiudersi, mentre un sonno senza sogni, fortunatamente, si impadronì di lui.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’ Autrice: MI DISPIAAAAACEEEE!!!!! Lo so, sono in enorme ritardo!! Per Merlino, è passato più di un mese dal primo capitolo, sono immensamente dispiaciuta >_< Chiedo Perdono!

Ultimamente ho pochissima ispirazione, non riesco a scrivere niente, persino i temi d’ Italiano mi vanno male…Ne dedurrete che non sono per niente soddisfatta di come è venuto questo capitolo, i personaggi (soprattutto Harry e Ron) sono terribilmente OOC ma purtroppo al momento non mi escono meglio di così…Me no convinta -___-‘’’

Passiamo ai ringraziamenti (che è meglio!)

X Marco: Mi fa molto piacere che la storia sia interessante, ma mi dispiace informarti che non sarà una H/Hr, per loro riesco a vedere solo una grande amicizia e niente di più! Spero che continuerai a leggere comunque >_<

X DarthSteo: Grazie mille per i complimenti!! ^////^ Sapere che apprezzi il mio lavoro mi fa davvero tanto piacere!! Bhè, per il pairing ho già risposto: mi dispiace non sarà una H/Hr…grazie ancora!

X Neve272: Mi hai fatto arrossire ^/////////^ Grazie davvero!!! Eh eh, nel prossimo cap Remus avrà un po’ più di spazio, stanne certa, e…sì, si saprà qualcosa in più su lui e Tonks ^ ^ Spero di sentirti ancora, bacio

X Luca er meyo: Grazie per aver commentato, sono contenta che ti piaccia^ ^

X Chii: Bhè, ho mantenuto la promessa, no? Ho pubblicato questa mostruosità…non voglio neanche fare commenti…Allora, O Fulgida Mia Bellatrix, come ti sembra di essere stata rappresentata? Eh eh, la mia sadicità ha voluto dare spunti alla mia teoria sul tuo personaggio, e tu sai, immagino, di cosa parlo^ ^ Comunque sappi che la tua opinione per me è sempre la più importante! Ti adoro, Bella, grazie per essere come sei!!!

X Spekled: Grazie dei complimenti!! Spero di vedere un altro tuo commento^ ^

X Highlander: Mi dispiace per il ritardo, davvero!! Ma lo sai che abbiamo gusti molto simili? Bhè, a parte i cartoni animati giapponesi, si intende…Ti ringrazio per avermi inserito tra i Preferiti! A presto

X Joy: Che emozione, ricevere un tuo commento^////^ Non sai quanto sia importante sapere che ho il tuo sostegno!! Lo so, mi sono infangata da sola, ma saprò rialzarmi e concluderò questa impresa a testa alta, da brava Grifondoro!!^ ^ Rinnovo i miei più grandi complimenti per “Tre regole”, è stupenda!!! Un bacione grande grande, Acchi

 

Bene, e ora che ho compiuto il mio dovere…Un po’ di pubblicità^ ^

Ho appena aperto due blog, uno mio personale e uno di fanfictions sui Malandrini!!

Mi farebbe immensamente contenta sapere che li leggiate^ ^

http://maraudersinwonderland.splinder.com (Per ora sto postando una splendida fic di Joy, mi raccomando leggetela, che sia qui o su EFP non importa^^)

http://magicowl.splinder.com (Questa pagina è davvero personale, ma io non mi vergogno, sono pur sempre una Grifondoro!)

 

E con questo ho davvero finito! Mi scuso ancora per il ritardo e spero che l’ ispirazione per il terzo capitolo rimanga stabile al livello attuale, così non dovrei metterci troppo!!

Un grazie anche a tutti quelli che hanno letto!!!

Un bacio

Acchi

 

 

 

 

 

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