Das Es Amour

di Mikiri_Tohoshima
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


DEA Capitolo 1

Stava camminando lento e svogliato con le mani in tasca per raggiungere l’aula di chimica, senza nessuna vera intenzione di arrivarci. Tanto era l’ultimo anno, e a parte studiare per gli esami di marzo, ora che erano a settembre non aveva granché da fare. Fece un grosso sbadiglio, chiuse per un attimo gli occhi per poi sentire qualcosa di duro sbattergli addosso. Fissò stupito la ... cosa rotolata per terra dopo l’impatto contro di lui, ma quando notò che era un ragazzino, si abbassò per aiutarlo ad alzarsi. ≪ Scusami, non l’ho fatto apposta, niňo...≫. Si ritrovò a terra dopo uno spintone da parte dell’altro. ≪Guarda dove vai, bastardo!≫. E udì appena il trepestio della sua corsa. Quegli occhi acquamarina lo avevano paralizzato.

 

“Ben preparati ad un altro giorno all’Accademia USH! (sigla nota solo al preside e fondatore dell’istituto) Ove studenti da ogni parte del globo si conosceranno e studieranno insieme per crescere in un pensiero cosmopolita!”

Gilbert Weillschmidt diede un morso al suo panino, per poi appoggiare i piedi sulla panca. ≪Chissà che fine ha fatto ‘Tonio...≫. era un tedesco albino, all’ultimo anno. Possedeva un ego smisurato ed era ossessionato dalle manie di grandezza e dalla sua stessa persona. Francis Bonnefoy continuava a guardarsi intorno, attorcigliando nervosamente una ciocca di capelli intorno ad un dito. Biondo con gli occhi azzurri e francese, anche lui all’ultimo anno. ≪ In genere arriva sempre in orario... Oh guarda, c’è il piccolo Alexander... ≫. E si mise a lanciare baci e saluti in direzione del giovane, che rosso come un pomodoro, fece finta di non vederlo.

≪ Quando smetterai di importunarlo? Cerca solo di vivere una vita normale!≫. Francis alzò le spalle, mettendosi composto e squadrando dubbioso il contenuto del suo tramezzino. ≪ La smetterò quando si renderà conto che quella relazione con l’inglese non lo porterà da nesuuuna parte!≫. Gilbert annuì, lo sguardo concentrato su una frotta di giovani del secondo anno. ≪ Mh... Per te è più capace di ammirarmi quello moro o il biond...≫. ≪ Hola a todos amigos!≫ Esclamò Antonio, sedendosi di colpo accanto a Gilbert, il quale sobbalzò. ≪ Tu! Spagnolo! Hai quasi fatto perdere trenta preziosissimi anni alla mia MAGNIFICA Persona!≫ E si dilungò in una tiritera sul fatto di quanto fosse esistenziale per il mondo che lui vivesse fino alla bellezza di trecentoventisette anni.

Antonio lo ignorò fin dal primo “Innanzitutto” e si rivolse a Francis, che lo squadrava corrucciato e pensieroso. ≪ Francisco... Ho bisogno di una mano.≫. il francese mise da parte il tramezzino, avvicinando il viso attraverso il tavolo. ≪Se vuoi perdere la tua verginità anale, sai che sono sempre....≫. ≪Non si tratta di questo, idiota! Ho... visto un ragazzo, mentre venivo qui e...≫. ≪ E hai passato la lezione di chimica, quella di storia e metà pausa pranzo a masturbarti in bagno... Ti conosco troppo bene, mon ami... Lascia perdere! Andrà a finire come con Roderich, Alfred, Matthew e... mh... come si chiamava quel thailandese... ≫. Si voltò su un lato per rifletterci sopra.

Antonio abbassò la testa, deluso dal comportamento del francese. Intanto Gilbert aveva finito di elencare i motivi per cui il mondo non poteva fare a meno di lui, e sorrise. ≪ Potrei aiutarti io a conquistare questo... “visto”.≫. Antonio abbassò la testa, scuotendola. ≪Gilbert... tu non sei bravo come Francis...≫. ≪Io ho perso la verginità...≫. In quella Antonio si alzò. ≪ Anche quella posteriore. Comunque, no. Se Francis non vuole aiutarmi, vorrà dire che conquisterò... il niňo anche da solo.≫.

≪ JACK! Ecco come si chiamava! Certo, essere thailandese e portare un nome ... Ragazzi? Dove siete finiti?≫

 

Toris fissava da lontano quella figura con i capelli argentei, stringendo tra le mani il pacchettino. Era il suo compleanno, forse, e aveva intenzione di rivelargli i suoi sentimenti quel giorno. Insieme a quel regalo. Prese un profondo respiro, si incamminò lungo il corridoio tremando come una foglia e lo toccò lievemente sulla spalla, per poi chinarsi ed esclamare. ≪Questo regalo è per te, volevo dirti che mi sono innamorato di te, ti prego di non rifiutarmi!≫. lo studente davanti a lui si voltò lentamente. ≪Stai parlando con me?≫. E Toris si rese conto della gaffe. Divenne tutto rosso, e perse i sensi dall’imbarazzo, mormorando. “Tu non sei Braginski”.

Gilbert avrebbe voluto ridere di quella specie di incidente, ma subito si preoccupò del ragazzo del secondo anno svenuto. Lo sorresse, prese da terra quel pacchetto con carta a girasoli, e lo portò in giardino per fargli prendere un po’ d’aria. Gli sventolò un foglio davanti al viso fino a quando il brunetto non riprese conoscenza, spalancando gli occhi blu. ≪ Mi... mi scusi... io... il regalo...≫. Gilbert lo aiutò a mettersi seduto. ≪Braginsky fa gli anni in dicembre. Hai cannato in pieno, per essere innamorato di lui.≫. Toris divenne rosso come un pomodoro, mormorando parole inarticolate. ≪ Io, invece, gli anni li faccio in settembre. Li ho già fatto, per l’esattezza, ma non faresti una brutta figura, se me lo daresti adesso.≫. La sua faccia tosta andava oltre ogni limite. ≪Riguardo la dichiarazione, potremo lavoraci, no? ≫. Scoppiò a ridere, alzandosi e prendendo il pacchetto. ≪ Ci vediamo in giro!≫. e gli strizzò l’occhio. Toris, umiliato, imbarazzato, e ora privo di... mesi di lavoro da donare a Braginsky, rimase molto tempo a pensare, fino al momento in cui gli venne il mal di pancia e dovette andare in bagno.

 

Benvenuti alla mia ennesima FF! Qua siamo alle prese con una scuola, evvivaaaa‼! E, come mio desiderio, a parte la Spamano, temo che non ci saranno altre coppie canon della serie. Vi prego di recensire, e al prossimo capitolo!

Note: Non so quando è il compleanno di Gilbert (Ivan è il 30 dicembre) ma per... licenza poetica glielo faccio in setttembre. La scuola funziona come la scuola giapponese, (da quello che ho imparato nei manga) Tre anni scolastici di superiori, e si inizia in aprile e finisce in marzo. Credo.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


DEA capitolo 2

≪Alex, dovresti dirgli di smetterla.≫. Alexander sospirò. Bastava una parola da parte del francese nei suoi confronti, che per Arthur era come se gli avesse messo addosso dieci corna. ≪Ma Arthur.... non mi ascolta mai! E se mi avvicino troppo, cerca di baciarmi!≫. ≪Comunque dovresti dirgli di smetterla. Mi mette in imbarazzo pensare che quella rana ci prova con il mio ragazzo.≫. Si sporse verso di lui, dandogli un veloce bacio sulle labbra. ≪Ora devo andare. Ci sentiamo più tardi?≫. Alexander scosse la testa, passandosi una mano tra i capelli biondi e mordendosi il labbro. ≪Ho ancora voglia....≫. Arthur sospirò. ≪Scusami, ma devo davvero andare. Ti chiami “Dick” mica per nulla, sei insaziabile!≫. Alexander alzò le spalle, affondando la testa nel cuscino. ≪Va’ pure a fare in culo, teinomane....≫. Sperando che l’inglese non lo avesse sentito.

Non era vero che era insaziabile. Forse poteva esserlo, già, ma non poteva saperlo finché il suo ragazzo lo faceva venire una sola volta, al momento dell’amplesso. Quasi non esistevano i preliminari, né le coccole post-sesso. Era tutto un “avanti facciamolo” un “sto venendo” e un “adesso devo andare”. Arthur era dolce e gentile... forse... in altri momenti, ma di sicuro, non durante il sesso che faceva come se fosse stato un dovere. A cui essere ligi. Una cosa “canonica”, come se scritta su un manuale.

“Il maschio entra nella femmina, il maschio deve stare sopra, non ci devono essere movimenti all’infuori di quelli destinati al raggiungimento dell’orgasmo, il maschio deve uscire subito dalla femmina, il maschio deve sparire finché la femmina non sia presentabile, magari con una bella tazza di tè per il maschio lavoratore.”.

Alexander “Dick” Smithson amava Arthur Kirkland. Si erano conosciuti l’anno prima nella stessa classe di economia domestica, e, una cosa tira l’altra, Alex si era innamorato di quel maledetto inglese. Un po’, ma solo un po’, si odiava per essere caduto così presto in quella trappola dolceamara, forse avrebbe dovuto prima guardarsi intorno, e invece, attirato dall’idea di... “stare insieme a qualcuno” si era subito buttato tra le braccia dell’inglese, per poi scoprire che non era altro che un frigido pezzo di ghiaccio.

Il clima della terra di Alex era caldo e ricco di vita, i suoi erano botanici e aveva passato gran parte della sua vita in mezzo a foreste e parchi naturali.

Non aveva amici quando fu mandato in quella scuola, e, appunto, era caduto nelle grinfie di Arthur. E si sentiva in colpa, perché, i fondo, a lui Francis piaceva. Assomigliava parecchio a suo padre...

 

Antonio non riuscì a rivedere il giovane del quale si era invaghito fino a pochi giorni dopo. Lo incrociò sempre nel corridoio dove lo aveva trovato la prima volta, e riuscì a fermarlo per farci due chiacchiere. Lovino, si chiamava, ed era italiano. E no, non gli interessavano gli spagnoli bastardi come lui. Antonio sospirò, un po’ desolato, per poi mormorare: ≪ Ma se hai bisogno, potrei aiutarti nelle materie in cui hai qualche difficoltà...≫ ≪Per poi approfittare di me mentre sono chino sul libro? Dovranno passare mille anni prima che accada, bastardo!≫. E rosso, Lovino scappò via per raggiungere la sua classe. Non aveva dato allo spagnolo neanche il tempo di spiegarsi.

Mogio, Antonio andò a lezione. In fondo, aveva tutto il resto dell’anno per provarci. Anche se quelle parole, senza neanche conoscerlo, l’avevano ferito nel profondo.

≪Capisco tutti i tuoi problemi, Ami...≫. Fece Francis, passandogli un fazzoletto. ≪ È così orgoglioso! Non la smetteva mai di darmi del bastardo, senza neanche conoscermi! Oh Francis, come potrei fare per conquistarlo??≫. Il francese gli passò una mano sul braccio, mormorando. ≪Per prima cosa... Dovresti deprimerti in camera tua! Forse tu non ne hai voglia, ma io cerco di studiare qualche volta! Per seconda cosa... forse è meglio se ti fai da parte per un po’. Se lo hai colpito almeno un poco, dovresti aspettare che sia lui a cercarti... E non dovresti fare come un certo tedesco di nostra comune conoscenza che si sgola la roba altrui≫.

Gilbert lo fissò da dietro la bottiglia di succo che stava finendo. ≪Le paturnie di ‘Tonio mi mettono sete, scusa!≫. ≪Potresti cercare di essere un po’ meno egoista! Anche lui vuole trovare l’amore!≫. Antonio guardò sorpreso Francis. Per quanto palese fosse potuto sembrare, nessuno si era azzardato a dare dell’egoista a Gilbert.

Questo sbuffò, alzandosi e lasciando cadere a terra la bottiglia vuota. ≪Vado a mangiare. Continua pure a fare il filantropo rompendoti i maroni ascoltando le paturnie altrui≫. E abbandonò la stanza sotto gli occhi, spauriti Antonio e seri Francis.

 

 

Si, lo so, capitolo un po’ merdoso, ma vi prometto che dal prossimo accadrà qualcosa di meglio. Avevo preso in considerazione l’idea di abbandonarla, ma poi mi sono svegliata e ho trovato un mucchio di idee. Alla prossima‼!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


DEA capitolo 3

Era passato qualche giorno e Francis e Gilbert avevano finito per fare la pace, poiché il tedesco comunque si considerava superiore a quelle battute, che considerava dettate dall’invidia nei suoi confronti per il fatto di non essere meravigliosi quanto lui. Così, un mattino, Francis si stava dirigendo verso la biblioteca, quando incrociò Alexander mentre usciva con la sua classe dall’aula di chimica. Sorrise dolcemente, per poi avvicinarsi a lui, piazzandoglisi davanti. ≪Bon jour Alexander, come stai?≫. Il giovane arrossì quasi subito, anche perché sentiva dietro di sé gli occhi infuocati di Arthur, che studiava la situazione.

Non rispose, cercando di evitarlo, ma Francis era ben determinato. Quando puntava una preda, non c’era niente al mondo che potesse portargliela via. Ma Arthur era dello stesso parere, quindi si avvicinò, posando una mano sulla spalla del suo ragazzo. ≪Qualche problema Bonnefoy?≫. Francis sorrise educatamente all’inglese. ≪ Di nessun genere, Kirkland.≫. Arthur alzò un sopracciglio, irritato. ≪Allora perché, nonostante le mie continue “considerazioni” in merito, ti sei azzardato a rivolgere la parola al MIO ragazzo?≫. Francis continuò a sorridere. ≪Ma le tue considerazioni non possono fermare il mio desiderio di...≫.

Il pugno lo raggiunse senza che potesse evitarlo, in viso, pesante, lo fece traballare con il naso sanguinante. Gli occhi di Arthur mandavano lampi, mentre con il braccio sinistro cingeva possessivo la vita di Alexander. ≪Ti avevo avvertito, rana di merda. Le MIE cose non si toccano.≫. Francis lo guardò, notando la mossa sleale dell’inglese. Non stava tenendo il povero neozelandese con amore, no. Lo stava usando come scudo.

La rabbia per assistere a quella scena disgustosa fece tornare Francis in sé, e dopo essersi pulito il naso con un fazzoletto, restituì il colpo, mirando alla faccia imbronciata di Arthur, che sobbalzò, lasciando andare il ragazzo. Francis sorrise. ≪Bene, ami, ora possiamo combattere fra noi...≫. fece, soddisfatto dall’azione. E Alexander si ritrovò involontario spettatore di quella che fu una delle peggiori risse della storia dell’ USH Academy.

Toris era di turno nell’infermeria quando furono portati i due rissosi, accompagnati da amici e compagni di classe. Alexander era già stato ricoverato perché assistere a quella lotta lo aveva condotto ad uno stato di shock.

Aiutò il medico a curarli, per poi mettersi in disparte mentre riposavano. Gilbert, che aveva accompagnato Francis, si sedette accanto a lui. ≪Si sono picchiati per un ragazzino. Ci crederesti?≫. Toris abbassò lo sguardo, sospirando. ≪Forse per loro era una faccenda d’onore...≫. Gilbert scosse la testa, mentre osservava l’amico.≪Onore o non onore, non doveva ridursi così per il ragazzo di un altro. Alexander dovrebbe capire che non può fare questi giochi...≫. ≪Ad Alex piace Francis...≫. La frase fece emettere uno sbuffo stizzito dal tedesco. ≪E perché non molla l’inglese?≫. Toris alzò le spalle. ≪Questo non me lo ha detto.≫

Lovino era fuori dall’infermeria assieme ad Antonio. Passava di lì per caso quando era terminata la rissa, ed era stato costretto a portare l’inglese. Antonio lo guardava intenerito, mentre pensava ad una frase per rompere il ghiaccio...≪Il tuo amico è un deficiente≫. Esordì l’italiano. Antonio cercò di comprendere il significato di quella parola che non aveva mai sentito, per poi chiedere:≪Perché?≫. L’italiano alzò le spalle, sbuffando. ≪Perché sì. Ha pensato di fare del bene e invece non ha fatto altro che rompere i coglioni a tutti quanti. Te compreso che sei suo amico.≫. Antonio fece un sorrisetto. ≪ è stato per difendere la perdona amata. È come me da questo punto di vista.... darebbe la vita pur di vedere Alexander sorridere.≫. ≪Anche a te piace Smithson?≫. Antonio arrossì. ≪Non Smithson...≫. Lovino alzò le spalle, le mani ingoiate dalle tasche e la schiena appoggiata alla parete. ≪ Penso che gliene bastino due di pretendenti... Altrimenti diventa peggio della principessa della luna...≫. Antonio annuì, incredulo che Lovino gli8 stesse parlando con un tono così semplice e senza, quasi, parolacce. ≪Penso che ce la farà a sceglierne uno. È impossibile stare accanto ad Arthur senza farsi venire un’ulcera....≫. Lovino non rispose, pensieroso. E per gli occhi di Antonio, sempre più bello. ≪Sai che sei strano, bastardo?≫. attaccò ancora Lovino. ≪ È da quasi mezz’ora che siamo qui e non hai ancora cercato di molestarmi... ≫. Antonio rise, improvvisamente facendolo sobbalzare. ≪ Lovi... non lo farei mai... ≫. Lovino lo scrutò critico. ≪Dici davvero?≫. Il viso d’Antonio... quell’espressione lo convinse. ≪Beh, se la metti così... se vuoi... potremmo uscire qualche volta...≫. E scappò via, rosso come un pomodoro, seguito dallo sguardo innamorato dello spagnolo.

Ed ecco anche il terzo capitolo volato viaaaaaaaa

Vorrei approfittare di questo spazio per fare alcune precisazioni riguardo le classi aule eccetera etcetera, e darvi una panoramica sui personaggi che compariranno ancora.

Lovino, Alexander e Tino Sono al primo anno. (si comparirà anche Tino come protagonista della storia)

Arthur, Toris, Roderich, Berwald, Jack, e Ling (gli ultimi due sono Thailandia e Macao) sono al secondo anno. Alcuni studenti del secondo anno si occupano di alcune zone della scuola, Toris dell’infermeria, Arthur della biblioteca e Berwald del teatro

Antonio, Francis, Gilbert, Ivan, Alfred e Matthew sono al terzo anno. Per ora non ho pensato ad altri personaggi, anche se Rod, Alfredo Matt e Jack sono solo comparse che ho usato nel primo capitolo, e dubito che ricompariranno...

Ci sono alcune materie facoltative, nel lungo elenco che ho stilato di materie che si insegnano al USH Academy, e in questi corsi facoltativi che i personaggi si sono incontrati anche se di anni diversi. Alexander Toris e Arthur fanno insieme il corso di francese.

Ovviamente, in questo allegro mondo ci sono anche gli insegnanti, ma di questi ne parlerò nella prossima puntata.

Ringrazio chi recensisce e chi mi segue. Leggete anche le altre mie fic‼ Alla prossima!

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