destino??

di saramik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Lidia ***
Capitolo 3: *** 2. scherzo.. ***
Capitolo 4: *** risveglio e scontri ***
Capitolo 5: *** incontri e pre- concerto ***
Capitolo 6: *** concerto e dopo ***
Capitolo 7: *** se il buongiorno si vede dal mattino ***
Capitolo 8: *** spiegazioni ***
Capitolo 9: *** una brutta serata ***
Capitolo 10: *** primi.... ***
Capitolo 11: *** rabbia e sentimenti ***
Capitolo 12: *** e adesso che succederà? ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Ed eccomi qui destinazione Los Angeles, la mia metà precisa è casa del mio fratellastro Tommy, eh si i miei hanno deciso che era meglio farmi cambiare area cosi loro potevano starsene tranquilli a casa tutti soli soletti. Mia madre ormai era al terzo matrimonio, si era sposata dopo un divorzio e purtroppo un funerale del secondo marito, che era anche mio padre. Dopo 10 anni era riuscita a rifarsi una vita e io ne ero contenta per lei anche se io e il nuovo marito non andavamo molto d'accordo. Forse è il caso che mi presenti mi chiamo Elisabeth Marie Castro ho 19 anni e quest'anno inizio il college qui a Los Angeles. Mio fratello ed io siamo molto uniti lui è frutto del primo matrimonio di mia mamma e ci passiamo 10 anni tra me e lui. Lui fa il dj, ma suona anche qualche volta, ed è anche abastanza conusciuto, almeno cosi lui mi dice. Proveniamo da due mondi completamente differenti lui ha visuto sempre in America con il padre io in Italia con mia mamma, fortunatamente il suo ex marito e lei sono rimasti in ottimi rapporti quindi ogni estate o durante le vacanze invernali andavamo noi in America oppure veniva Tommy da noi.
Sono gia arrivata a L.A. purtroppo mio fratello oggi non poteva proprio era occupato con un gruppo, e non poteva proprio disdire quindi mi toccherà prendere un Taxi per arrivare a casa sua.

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Capitolo 2
*** 1. Lidia ***


p.s. i fatti raccontati sono, ovviamente di mia immaginazione! Non conosco i 30 second to mars (per sfortuna!) spero che la storia vi piaccia! beso

Casa di mio fratello era a dir poco stupenda ormai erano due anni che non ci entravo perché tra il suo lavoro e i miei impegni scolasti e sportivi era gia una gran cosa se riuscivamo a sentirci tutte le settimane.
Bussai alla porta e come al solito venne ad aprirmi Lidia la mamma del suo miglior amico, con cui condivideva anche la casa, che per lui era come una seconda mamma.
-          Buongiorno signorina desidera?- mi chiese Lidia non riconoscendomi.
-          Buongiorno signorina? Lidia sono Liz…- dissi io abbracciandola.
-          Oh mio Dio sei cambiata molto piccola! Dai entra…Tommy e Tim mi hanno detto che arrivavi oggi ma non mi avevano detto che eri cosi cambiata!- disse lei aiutandomi a portare dentro le valigie.
-          Forse perché non vedo mio fratello da due anni! E Tim  saranno beh…- ci pensai un po’ – saranno se non sbaglio 7 anni…beh diciamo che sono cambiata un pochino..- dissi io.
-          Eh si mi ricordo quando ancora Tommy veniva a trovare Tim a casa nostra e tu eri ancora cosi piccolina con quelle guanciotte…- disse lei con le lacrime agli occhi.
In effetti quando ero più piccola ero sempre stata in soprappeso ma poi due anni fa avevo deciso di mettermi a dieta e perdere tutti quei chili che mi portavo dietro. Diciamo che mi ero trasformata da brutto anatroccolo e cigno, lo avevo fatto per amore sperando di riuscire a conquistare il ragazzo che mi piaceva ma poi alla fine la cosa non andò ma la mia voglia per rimettermi in forma e la mia passione per il nuoto erano rimaste.
-          Tim e Tommy mi hanno detto di darti questi! Sono cosi felici  che tu sia qui.. spero che ti troverai bene! Per qualsiasi cosa ti lascio il mio numero…- disse lei passandomi un bellissimo mazzo di fiori e un bigliettino.
-          Grazie Lidia di tutto…spero anche io presto di ambientarmi…e farmi dei nuovi amici..- dissi io con un po’ di tristezza pensando ai miei amici a casa.
-          Sono sicura che ci riuscirai…ah piccola raccomandazione cerca tu di tenerli a bada quei due poi se ci sono anche Jay e Shannon peggio ancora…- disse lei ridendo.
-          Eh chi sarebbero scusa?- dissi io curiosa.
-          I migliori amici di Tim e Tommy e fanno parte di un gruppo famoso i 30 secondo to mars li conoscerai sicuramente…- disse lei.
-          Eh chi? No mi dispiace ma mia madre era un po’ fissata con i classici e anche io ho questa passione..- dissi sorridendole.
-          Ok ok tanto avrai modo di conoscerli…l’unico di cui non devi preoccuparti e Tomo lui si che è un bravo ragazzo!- disse lei quasi come se parlasse di un santo.
-          Ok starò attenta…- stavo per continuare ma venni interrotta dallo squillo del telefono di casa.
-          Scusami un attimo..- disse Lidia rispondendo.
-          Pronto?........si si è arrivata….ah ok allora te la passo…è per te – disse girandosi nella mia direzione.
-          Ehi ciao peste…- disse la voce al telefono.
-          Ciao Tommy
-          Allora sei arrivata…nessun problema con il volo? I bagagli ci sono tutti?
-          Certo fratellone tutto apposto non ti preoccupare i miei mille bagagli sono intati
-          Mille? Ehi non sarai diventata una maniaca dello shopping come mamma?- disse lui ridendo.
-          Dai scherzavo sono sempre uguale topo di biblioteca ero e topo di biblioteca sono rimasta..- dissi io ridendo.
-          Ok comunque tra un’oretta siamo li non vedo l’ora di vederti! Mi sei mancata pulce!
-          Anche tu! Salutami Tim io adesso vado che mi faccio una doccia veloce prima del vostro arrivo ciao a dopo!
-          Ciao a dopo!
Riattaccai il telefono e vidi che Lidia si era messa gia la giacca.
-          vai via ? – domandai io
-          eh si sai com’è c’è Billy che  mi aspetta a casa e poi da come ho capito stanno per arrivare quindi ti lascio cosi ti riposi un po’…ci vediamo uno di questi giorni ok?- dicendo cosi mi abbraccia.

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Capitolo 3
*** 2. scherzo.. ***


La doccia non fu lunghissima, come al solito, avevo paura che loro entrando mi avessero trovato ancora  sotto la doccia.
Mi misi comoda tanto erano solo loro i miei fratelloni quindi nulla di cui preoccuparsi, optai quindi per una tuta blu e una canottiera molto semplice.
Ero intenta a disfare la valigia e a riporre nella libreria accanto all’armadio i mille libri che mi ero portata dietro quando senti scattare la porta di casa.
Corsi subito di sotto, appena vidi Tommy gli saltai addosso in modalità Koala.
-         finalmente!- gli urlai abbracciandolo.
-         Eh…scusa…ma ci conosciamo?- chiese lui dubbioso facendomi scendere.
-         Cosa scusa?- chiesi io perplessa.
-         Scusa ma chi ti ha fatto entrare?- chiese lui quasi arrabbiato.
-         Tommy, Lidia la madre del tuo amico Tim…oddio non può essere…- e incomincia a ridere.
-         Scusa cosa c’è da ridere? E dov’è mia sorella?- chiese lui furioso.
-         C’è che sei scemo! Tommy non mi dire che non mi riconosci? sai tua sorella quella che ha 10 anni meno dei tuoi e studia per diventare ancora non sa cosa?- dissi io sorridendogli.
-         No non può essere…- disse lui guardandomi perplesso.
-         Eh si sai Tom-Tom si cresce e si cambia….ma adesso non mi merito un abbraccio?- dissi io apprendo le braccia. Lui si catapulto nelle mie.
-         Certo che sei cambiatissima…dovrò diventare ancora più iperprotettivo..- disse lui ridendo.
-         L’unico punto che non è cambiato è proprio questo…- disse io – ehi ma Tim?- chiesi.
-         Sta parcheggiando gli vogliamo fare uno scherzo? Ti ricordi quello che abbiamo fatto a Sam, con Maya, facendogli fare la figura del cretino..- chiese lui.
-         Ok ma mi devo cambiare e poi come gli spieghiamo che io non ci sono?- chiesi io dubbiosa.
-         Tranquilla lascia fare a me..- rispose mio fratello.
Mi precipitai su per le scale e mi infilai in camera facendo il minor rumore possibile. Mi misi un vestitino che mia madre mi aveva comprato per un evento importate, in previsione che ce ne fossero stati, mi misi anche i tacchi alti che di solito non portavo. Sembravo una di quelle ragazze copertina cosi vestita misi anche gli occhiali da sole, per non farmi riconoscere.
Scesi le scale piano piano mentre mio fratello parlava di la in salone con Tim e notai che c’erano anche altre 3 persone che fossero i famosi Jared, Tomo e come si chiama? Usci dalla porta sul retro per non far rumore e feci tutto il giro e suonai al campanello.
Ad aprirmi venne, ovviamente Tom, che mi passò un biglietto, lo lessi subito e memorizzai.
-         ciao cercavo Tim è in casa?- dissi.
-         Ciao a te, si è in casa vuoi entrai…- disse lui a voce alta.
-         Forse è meglio..- e andammo in salotto.
-         Ehi Tim qui c’è qualcuno che ti cerca…- disse Tom guardando Tim, che non era cambiato per niente.
-         Ok e chi è? – chiese lui.
-         Una ragazza.. ehi tu entra…- disse Tom rivolto a me.
-         Ciao.. -dissi io guardando i ragazzi e facendogli un sorriso.
-         Scusa ma chi sei? – chiese Tim che mi guardava con faccia perplessa.
-         Come chi sono? Non ti ricordi di me? Hai detto che mi amavi che mi avresti sposato….- dissi io recitando la parte della ragazza ferita.
-         Scusa cosa avrei detto? Mi dispiace ma non mi ricordo..- disse lui guardandomi sorpreso.
-         Come eravamo a letto e mi hai detto che mi avresti sposata che ero la donna della tua vita…- dissi io fingendo le lacrime. I ragazzi intanto mi guardavano e ridevano forse per la figura di mm che stava facendo il loro amico.
-         E scusa dove ci saremmo conosciuti?- disse lui.
-         Come dove? All’Immagine, il 13 agosto e dopo mi hai portata qui e abbiamo….- e mi interuppi. Immagine e il 13 agosto erano scritti sul fogliettino che mi aveva passato Tom.
-         Beh scusa ma non mi ricordo.. ricordo solo che ero ubriaco…mi dispiace veramente ma adesso è meglio che tu vada…- disse lui avvicinandosi a me forse per accompagnarmi alla porta.
-         Forse è meglio cosi, le tue prestazione sono alquanto deludenti? – dissi io, pizzicandolo su il suo orgoglio maschile.
-         Cosa? Che hai detto?- disse lui arrabbiato.
-         Beh si vedete ragazzi con me non è che sia stato appagante..- dissi io guardando gli altri che ridevano.
-         Ok adesso basta...- disse lui, prendendomi per un braccio.
-         Ok ok Tim ma non ti arrabbiare…in fondo capita a tutti di fare cilecca…anche se con lei la vedo difficile..- disse un ragazzo del trio – se vuoi tesoro ci sono io..- disse prendendomi il mento e facendo incontrare i suoi occhi con i miei.
-         Scusa ma sai come i miei standart sono molto alti e tu mio caro non ci rientri! – dissi io spostando la sua mano.
-         Ok mi sa che stavolta lo scherzo non è riuscito – disse Tom – dai togliti quegli occhiali che ti presento..- mio fratello era super geloso, e appena qualcuno mi si avvicinava scappava.
-         Scherzo? Che significa?- chiese Tim guardandomi.
-         Ehi certo che non sei cambiato….ciao fratellone!- dissi io saltandogli in braccio.
-         Non può essere….Liz…- disse lui abbracciandomi.

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Capitolo 4
*** risveglio e scontri ***


-         Allora adesso ve la presento ufficialmente…ragazzi lei è mia sorellina Liz…Liz loro sono Jared, Tomo e Shannon e insieme a Tim formano i famosi 30 second to mars ma forse gia sai chi sono…- disse mio fratello indicando uno per uno i suoi amici.
 
-         Ehm piacere…in realtà li conosco di nome per via di Lidia…- dissi io.
 
-         Mia madre e adesso che c’entra…- disse Tim su cui ero seduta.
 
-         Ma niente mi ha chiesto solo di tenervi d’occhio e di preoccuparmi se con voi c’erano anche Jared e Shannon….- dissi io ridendo.
 
-         Come al solito ma sai sorellina non abbiamo più 16 anni….- disse mio fratello.
 
-         Ok ok ma neanche io se te lo ricordi bene…- specificai non volevo che si comportasse come quando ne avevo 14 era gia troppo geloso.
 
-         Okok ma sai le regole e poi i ragazzi staranno qui per un po’..purtroppo casa di Jared è allagata – disse lui.
 
-         E quali sarebbero le regole Tom?- chiese Jared.
 
-         Non sono regole per voi ma per lei…- poi si fermò a pensare un attimo – comunque la regole sono:
 

  1. alle 2 c’è il rientro.

  2. deve sempre tenere il cellulare accesso.

  3. prima i compiti poi può divertirsi…ma mi sa che questa la possiamo anche togliere..

        ma adesso mi sa che dovremmo anche fissare un quarto punto.
-         Quarto punto?- dissi io
-         Certo ti sei fatto uno schianto, quindi niente ragazzi senza avermi presentati…- disse lui serissimo.
-         Ok papi…sai che con me puoi star sicuro…- dissi io.
In realtà i ragazzi non mi erano mai interessato più di tanto, anche perché avevo il mio sogno da raggiungere volevo diventare una musicista e un assistente sociale.
-         ehi sorellina ma hai gia visto tutta la nuova casa?- disse Tim – sai da quando non sei venuta l’abbiamo rimodernata e ce anche una piccola sorpresa che ti farà piacere..
-         e quale sarebbe?- dissi io sorpresa.
-         Veramente le sorprese sono due…- disse Tom – se vieni te le mostro..
Ci dirigemmo nell’ala della casa che fino a poco tempo fa non era ancora finita, era veramente grande, Tom apri una porta scorrevole e quello che vidi mi fece spalancare la bocca.
C’era uno studio di registrazione e al lato un enorme spazio con un pianoforte, il mio strumento preferito e una  serie di chitarre, dietro di esso un enorme vetrata che dava sul giardino e li c’era la seconda sorpresa una piscina enorme.
-         grazie grazie…non ci posso credere! – dissi io abbracciando Tom e Tim.
-         Ehi sai che ancora non avevo visto questa parte della casa, è venuta veramente bene…mi sa che ci sarà molto utile…- disse Jared.
-         Si l’abbiamo finita apposta in tempo perché veniva Liz, lei si è diplomata al quest’anno con il massimo dei voti ed questo è un regalo mio e di Tim, e visto che le cose che adora sono il piano e il nuoto l’abbiamo accontentata sai mia madre l’ha cresciuta a pane e musica classica…- disse Tom.
-         Ma davverò? Allora perché non ci fai sentire qualcosa?- chiese Tomo.
-         Ehm scusate non mi sembra il caso…e poi vorrei andare a cambiarmi se non vi dispiace..- dissi io cercando una scusa.
-         Devi essere stanca…meglio se vai a riposare..- disse Tim.
-         Si meglio vado su con il vostro permesso…ci vediamo più tardi..- e mi defilai di corsa verso il piano di sopra.
Per tutto il pomeriggio fini di sistemare le mie cose e poi mi riposai un po’fino a quando non sentii bussare alla porta.
-         ehi Liz sono io posso entrare?- chiese Tom.
-         Si certo…- dissi io ancora un po’ addormentata.
-         Ehi riposato bene?- mi chiese entrando.
-         Certo, finalmente sono a casa…- dissi tirando un sospiro di solievo.
-         Allora mi dici finalmente la verità? Perché sei qui?- chiese lui.
-         Te l’ho detto mi mancavi e poi i college americani sono migliori di quelli italiani..- dissi io cercando di essere convincente.
-         Certo e io ci dovrei credere…va bene se non vuoi parlarne ti lascio i tuoi tempi..comunque noi per stasera pensavamo di andare a mangiare in un locale e poi discoteca ti va? – chiese lui un po’ incerto, sapendo che la discoteca non era proprio il mio genere.
-         Ok per il locale ma penso che la discoteca rinuncio…sai il fuso orario…-dissi io.
-         Ok ok nessun problema…adesso sbrigati che tra un ora andiamo al locale ok?- disse lui.
-         Certo…- e adesso che mi metto?
-         Ok ci vediamo dopo…- disse lui avvicinandosi alla porta – ah Liz…una cosa…sono felice che tu sia qui!- e chiuse la porta.
 
La cena fu molto divertente anche se Shannon non riuscivo proprio a capirlo, forse per la differenza di età? Jared e Tomo invece erano molto simpatici e parlammo soprattutto di musica e mi dissero che il giorno dopo mi avrebbero voluto con loro ad un concerto, volevano farmi sentire che musica facevano. Dopo cena convinsi mio fratello che doveva andarsi a divertire con i suoi amici che io avrei dormito e di non preoccuparsi. I ragazzi tornarono verso le 2 di notte, li senti perché la camera di mio fratello e quella di Jared erano adiacenti alla mia e io non riuscivo a prendere sonno.
La mattina mi alzai presto e mi misi il costume per fare una bella nuotata, la casa era silenziosa forse si dovevano riprendere dalla serata appena trascorsa.
La piscina era veramente stupenda Tommy mi aveva spiegato che l’acqua era sempre riscaldata e che d’inverno la si poteva chiudere.
Mi piaceva nuotare era anche un modo per scaricare tutta la tensione.
Era circa un ora che nuotavo senza sosta, quando mi accorsi che si sentiva una musica di sottofondo, cosi presi l’asciugamano me l’avvolsi intorno ed entrai.
-         ehi ciao Baby..- disse Shannon che stava sistemando la batteria.
-         Buongiorno Leto! Non sapevo fossi mattiniero….e poi non mi chiamare Baby non sono la tua bambina!- dissi io, proprio non lo sopportavo.
-         Scusami che c’è ti sei alzata con il piede sbagliato stamattina?- disse lui in modo acido. Era da ieri sera che mi stuzzicava e ormai io mi ero rotta.
-         Gli altri?- chiesi io.
-         Dormono ma penso che tra un oretta siano in piedi dobbiamo provare..- disse lui.
-         Ok allora vado a farmi una doccia…- dissi io salendo le scale.
-         Ok se ti serve aiuto chiama…- disse lui.
Neanche risposi non ne valeva la pena.
Dopo circa un ora inizia a preparare la colazione, preparai un po’ di tutto visto che non sapevo cosa piaceva agli altri, in cucina me la cavavo abbastanza bene.
-         senti che odorino…mi sono mancante i tuoi pancake!- disse Tom venendomi ad abbracciare mentre finivo di cuocere le frittele.
-         Scusami se ho messo un po’ sottosopra la cucina ma non sapevo cosa piacesse agli altri e cosi ho preparato un po’ di tutto..- dissi io.
-         Non ti preoccupare, anzi sei stata molto gentile!- e si mise a sedere dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
-         Ehi ragazzi che meraviglia!- disse Tomo entrato in cucina.
 
 
 

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Capitolo 5
*** incontri e pre- concerto ***


Fecero tutti colazioni, facendomi i complimenti per l’ottima cucina.
-         ehi Liz noi andiamo che dobbiamo fare il soud-chek ci vediamo dopo…mi raccomando non aprire a nessuno e fai attenzione…- disse Tom prima di uscire.
-         Ok non apro a nessuno e non accetterò caramelle dagli estranei! Adesso tutti fuori…vi devo aspettare per pranzo?- chiesi.
-         Non so ti faccio sapere…ciao!- rispose Tom.
Finalmente avevo tutta casa per me! Visto che era presto rimisi un po’ in ordine e poi andai a cucinare non feci nulla di complicato preparai una semplice insalata di riso, cosi se non tornavano a pranzo si poteva sempre conservare.
Mentre aspettavo che mi chiamassero per pranzo, decisi di andare un po’ al pianoforte e inizia a suonare era una canzone che avevo imperato da poco e come mi diceva il mio ex insegnante mi dovevo esercitare.
Inizia a suonare, era da un po’ che non lo facevo, i gesti erano quelli di sempre le mie dita scorrevano veloci e precise sulla tastiera. Dopo un po’ mi stufai però della solita musica classica cosi andai a prendere in camera degli spartiti che mi avevano regalato i miei prima di partire, forse nella speranza che credessi ancora nel mio stupido sogno.
Varie canzoni non le avevo sentite nominare neanche cosi feci una ricerca su internet, mi stupì scoprire che non erano dei soliti artisti ma di gruppi moderni.
Andai di sotto e presi questa volta la chitarra e inizia a suonare una delle canzoni che avevo degli spartiti, l’avevo gia sentita qualche volta e mi piaceva.
 
when I was younger I saw
my daddy cry
and curse at the wind
he broke his own heart
and I watched
as he tried to reassemble it
and my momma swore
that she would
never let herself forget
and that was the day that I promised
I'd never sing of love
if it does not exist


But Darling...
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception


maybe I know somewhere
deep in my soul
that love never lasts
and we've got to find other ways
to make it alone
keep a straight face
and I’ve always lived like this, keeping a comfortable distance
and up until now I had sworn to myself that I'm content with loneliness
because none of it was ever worth the risk

[CHORUS:]
well you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception

I’ve got a tight grip on reality
but I can't let go of what's in front of me here
I know you're leaving in the morning when you wake up leave me with some kind of proof it's not a dream

oh oh oh


you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception


and I'm on my way to believing
oh and I'm on my way to believing


 
 
Quando sentii la porta sbattere mi fermai di colpo, qualcuno doveva essere rientrato.
-         chi è?- chiesi ad alta voce.
-         Sono Tom….- disse lui spuntando da dietro la porta.
-         Ah….mi hai messo paura….ero qui solo per…- dissi io, cercando di capire se mi avesse sentita.
-         Scusa non volevo…comunque che combinavi?- disse lui.
-         Provavo solo una canzone..gli altri?- dissi io cercando di sviare il discorso.
-         Gli altri rimangono li…io dovevo solo dare una mano…
 
 
La sera mi preparai con molta calma, erano gia le 21 quando Tom mi chiamo dal piano di sotto.
-         forza Liz sbrigati!- disse lui.
-         Ok un minuto e sono pronta…- dissi io mentre stavo riordinando la borsa.
-         Okok ma ti avverto se hai messo solo un minigonna o qualche vestitino molto mini non esci da questa casa!- disse lui serio.
-         Scusa Tom ma non avevi detto che ero cresciuta?- dissi io ridendo mentre scendevo le scale- comunque cosi vado bene? E poi i vestiti di ieri me li ha comprati mamma io non indosserei mai quella roba!- dissi io uscendo di casa.
Lui mi aveva avvertita di non mettermi in ghingheri perché era un concerto rock e quindi niente di elegante, cosi optai per un jeans finto strappato e un top nero sopra senza spalline, scarpe con poco tacco. Mi feci anche una coda alta, per non sentire caldo e non mi truccai molto solo lucidalabbra e un po’ di ombretto chiaro.
Il locale era pieno di gente, Tom diceva che era cosi perché c’erano anche degli attori amici di Jared. Andammo nei camerini, perché mio fratello doveva portare una cosa a jared.
Mi disse di aspettare solo un attimo fuori.
-         ehi ma qui non è permesso sostare…come sei entrata?- mi disse subito un omone grosso e alto, era uno dei buttafuori sicuramente.
-         Eh io…ho accompagnato….- dissi io balbettando quell’uomo mi incuteva timore.
-         Non puoi stare qui e adesso fuori…- disse lui spingendomi fuori dall’aria camerini.
-         E adesso?- presi il cellulare in mano cercando di chiamare Tom ma purtroppo non c’era campo.
Ero cosi nervosa lasciata li in mezzo a fan urlanti e alcune sembrare avessero crisi nervose.
Non sapevo più cosa fare quando un ragazzo molto alto con i capelli biondi mi viene adosso.
-         ehm scusa non volevo..- disse lui per scusarsi e porgendomi la mano per rialzarmi.
-         Figurati…- dissi io alzandomi ma non mi reggevo molto bene in piedi avevo preso sicuramente una storta – ahia che male – dissi poggiandomi al bancone.
-         È colpa mia non volevo mi dispiace…bisogna metterci subito del ghiaccio…- disse lui osservando la caviglia.
-         Non ti preoccupare nulla di grave…- dissi io mettendoci il ghiaccio che nel frattempo il barista mi aveva portato.
-         Ok mi dispiace comunque, ma sei qui da sola? Vuoi che chiamo qualcuno?- disse lui.
-         No sono con mio fratello ma l’ho perso di vista con tutta questa gente…- dissi io.
-         Ok allora facciamo cosi, qui c’è troppa gente…vieni con me..- disse lui aiutandomi ad alzarmi dalla sedia.
-         Ma dove andiamo?- chiesi io un po’ preoccupata non lo conoscevo in fondo.
-         Andiamo nel privè sai i miei amici conoscono gli artisti e allora lo hanno riservato per noi..- disse lui mentre mi aiutava ad entrare in quello che sembrava essere un corridoio.
-         Ah ok…- dissi io.
-         Signor Lutz da questa parte…- disse un altro buttafuori.
-         Luzt? Dov’è che ho sentito questo nome…- dissi io tra me e me .
-         Ehi Kellan ce l’hai fatta…e lei chi è?- chiese una ragazza appena ci vide.
-         Lei è….scusa ma il tuo nome?- chiese Kellan.
-         Io sono…- stavo per presentarmi quando.
-         Elisabeth Marie Castro dove diavolo eri finita?- disse Tom urlando.
-         Scusa fratellone ma il buttafuori mi ha preso per un fan…e non prendeva il cellulare…- dissi io mortificata.
-         Dai Tom poverina…- disse una ragazza abbracciando mio fratello.
-         Ok ok è solo che mi sono spaventata a morte! Comunque che ci fai abbracciata a Kellan?- disse lui vedendo che abbracciavo ancora il mio salvatore.
-         Nulla ci siamo scontrati e mi sono storta una caviglia cosi Kellan giusto? Mi ha aiutato ad arrivare qui…- dissi io.
Ok ok Kellan grazie…adesso faccio io…-

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Capitolo 6
*** concerto e dopo ***


-         Ok ok Kellan grazie…adesso faccio io…- disse lui prendendomi sotto braccio e facendomi sedere.
-         Ok adesso però Tommy lasciala respirare…- disse la ragazza che prima era abbracciata a mio fratello – io sono Heather, la ragazza di tuo fratello, tu devi essere Liz piacere di conoscerti…Tom qui non faceva altro che parlare di te!- prosegui.
-         Ehm si è un piacere conoscerti! E condoglianze!- dissi io stringendogli la mano.
-         Condoglianze? Ahaha dai Tom non è cosi male come fidanzato!- disse lei sorridendomi.
-         Comunque mi sbaglio o io ti ho gia visto da qualche parte?- dissi io.
-         Boh forse in qualche telefilm?- disse lei.
-         Ma certo! Come ho fatto a non ricordami! Tu fai Brittany in Glee!- eppure è uno dei miei programmi preferiti, non l’avevo riconosciuta subito.
-         Si esatto ma vieni con me ti presento un po’ di persone!- disse lei accompagnandomi all’altro tavoli dove c’erano mio fratello e altre persone.
-         Allora ragazzi lei è Liz la sorella di Tom, Liz loro sono Mark, Cory ma penso che tu gia li conosca!- disse lei presentandomi ai ragazzi con cui stava parlando mio fratello.
-         Certo sono una fan di Glee!- dissi io.
-         Piacere di conoscerti! Allora Tom dove la tenevi nascosta la tua bellissima sorellina?- disse subito Mark.
-         Da nessuna parte! Lei vive in italia con nostra madre e adesso inizierà il college qui!- disse Tom.
-         Ah come mai qui?- mi chiese Cory.
-         Sai le università qui sono migliori…e poi chi non sogna di frequentare i college americani!- dissi io per restare sul vago.
-         Che ne dici se adesso ti presento gli altri?- chiese Heather.
-         Okok a dopo!- dissi io rivolta a Mark e Cory.
-         Ciao Heather finalmente ci degni della tua presenza!- disse una ragazza bassina castana.
-         Scusatemi ma Tommy era un po’ agitato e non riusciva a trovare sua sorella…allora ragazzi lei è Liz la sorella di Tom, Liz loro sono Asheley, Jack, Robert, Kris e …- disse lei.
-         E Kellan noi ci siamo gia conosciuti…- dissi io guardando Kellan.
-         Certo ma adesso sedetevi…ti fa ancora male la caviglia?- chiese Kel.
-         Un po’ ma non ti preoccupare..- dissi io.
-         Allora Liz, Tom dice che frequenterai il college qui…dove di preciso? In cosa pensi di laurearti?- chiese Kris.
-         Sono stata ammessa alla Southern california..spero di laurearmi in psicologia…e diventare assistente sociale…- dissi io.
-         Ehi ma quando inizia il concerto?- disse Tommy sedendosi affianco a Heather.
-         Ecco sta per iniziare…- dissi io, notando che stavano abbassando le luci.
Il concerto durò quasi un ora se non di più. La musica non era male, ma non rientrava proprio nel mio genere.
Jared, Shannon,Tomo e Tim quasi subito finito il concerto ci raggiunsero.
-         allora piccola piaciuto il nostro mini- concerto? – disse Tim.
-         Siete molto bravi, anche se sai che non è il mio genere, la canzone che mi è piaciuta più di tutte è quella che hanno fatto Tomo e Jared in acustica…come si chiama?- chiesi io, quella canzone mi aveva preso parecchio.
-         Si chiama The Kill, Baby, e non può essere la tua preferita in acustica…- disse Shannon che aveva nel frattempo rimorchiato una semi-barbie.
-         E perché non potrebbe essere la mia preferita?- chiesi io acida.
-         Perché manco io Baby…- disse lui avvicinandosi di più a me.
-         Ma se è proprio per questo che mi piace!- dissi ridendo - e poi non chiamarmi Baby ti ripeto non sono la tua bambina..- dissi io avvicinandomi al suo orecchio, e poi andandomene.
Shannon era rimasto li di sasso, forse non pensava che rispondessi cosi.
La serata prosegui tranquillamente, io e Shannon non ci rivolgemmo più parola, in compeso notai che Mark non mi toglieva gli occhi di dosso.
Quando tornammo a casa, Tom mi aiuto a salire le scale e poi andò in camera sua con la sua dolce fidanzatina.
La mattina mi alzai come al solito presto cosi almeno avevo la casa tutta per me.
Andai a nuotare come al solito, forse non mi ero accorta del passare del tempo, perché trovai Tom che mi guardava, seduto sul bordo.
-         buongiorno Liz..- disse lui sorridendomi.
-         Ehi ciao ma che ore sono?- dissi io, se lui era gia sveglio voleva dire che almeno ero stata in acqua due ore abbondanti.
-         Sono le 10 passate..ma almeno per oggi potevi evitare con la caviglia…- disse lui.
-         No tranquillo, e poi non mi fa più male, ma perché invece di parlare non vieni a farti una nuotata?

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Capitolo 7
*** se il buongiorno si vede dal mattino ***


-         No tranquillo, e poi non mi fa più male, ma perché invece di parlare non vieni a farti una nuotata?- chiesi io prendendolo per un braccio e facendolo cadere in acqua.
-         Questa me la paghi!- disse lui, cercando di prendermi.
Ma io più veloce di lui uscii dalla piscina e inizia a correre verso casa.
Proprio nel momento in cui aprivo la porta mi prese di peso, in modalità sacco di patate, e mi porto sul divano iniziando a farmi il solletico.
-         chiedi scusa..- disse lui continuando.
-         No mai..- dissi io tra una risata e  l’altra e prendendo un cuscino e iniziamo a fare una lotta.
-         Ehi Shan dammi una mano…questa piccola non vuole cedere..- disse mio fratello a Shannon che nel frattempo, forse anche a causa dei rumori era sceso.
-         No, ho mal di testa scusa..e poi io ho paura di fare male alla bambina…- disse lui entrando in cucina.
-         Chi sa cos’ha…- chiese mio fratello interrompendo la guerra.
-         Non lo so, e neanche mi interessa ma se vuoi vai a vedere.. io vado su a farmi una doccia…- dissi io arrabbiata.
-         Ok…- e cosi andò in cucina.
Io adesso dovevo sbollire, non mi andava di creare problemi a mio fratello con i suoi amici, ma chi si credeva di essere, era da quando avevo messo piede in casa che o non mi calcolava proprio oppure si rivolgeva male, ho capito essere cortesi e tutto quanto, ma quando è troppo è troppo!
Neanche mi feci la doccia, avevo l’adrenalina al massimo e sapevo che l’unica cosa che mi avrebbe calmata sarebbe stata una bella corsa, ormai era una mia abitudine mi sembrava di fuggire dai problemi.
Cosi mi cambiai velocemente e usci dalla stanza.
-         ehi buongiorno dove vai?- chiese Jared che era uscito dalla sua stanza.
-         Vado a correre!- dissi io sorridendo falsamente.
-         Posso venire?- chiese lui.
-         No scusa Jared ma meglio se vado da sola…- dissi io precipitandomi fuori casa e iniziando a correre con la musica che mi evitava di pensare.

 
Nel frattempo in casa.
 
Pov Jared.

 
 

Scendo le scale, per vedere che fine hanno fatto tutti.
Oggi Liz mi è parsa strana, ieri era tutta sorrisi, chi sa cosa le è successo?
Mi avvicino alla cucina e noto che Shannon sta parlando con Tom.
-         ehi buongiorno! Avete visto che bel sole?- dissi io sorridendo.
-         Ehi buongiorno Jay mi sa che oggi non è giornata…- disse Tom.
-         Come mai? Scommetto che c’entra Shannon…- dissi io, guardando mio fratello in viso capivo subito che c’era qualcosa che non andava.
-         Il signorino è stato mollato..e adesso se la prende con il mondo intero….- disse Tom.
-         Ehi vi ricordo che sono qui! Comunque non ce l’ho con il mondo intero, è solo che penso che non troverò mai la persona giusta e ormai ho 40anni passati! Pensavo fosse la persona giusta ma invece mi ha detto che devo crescere!- disse lui dispiaciuto. La ragazza con cui stava Shannon non mi era mai piaciuta, pensava sola alla fama e cercava di comandarlo a bacchetta.
-         Ok si però non te la puoi prendere con chi non c’entra nulla..- disse Tom ammonendolo.
-         Perché con chi se l’è presa?- avevo paura a fare questa domanda.
-         Con Liz, le ha dato della bambina…- disse Tom.
-         E che mai le avrò detto in fondo rispetto a me lo è!- disse lui acido.
-         Ecco perché era cosi oggi…

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Capitolo 8
*** spiegazioni ***


destino??

Pov Jared.
 
 
Scendo le scale, per vedere che fine hanno fatto tutti.
Oggi Liz mi è parsa strana, ieri era tutta sorrisi, chi sa cosa le è successo?
Mi avvicino alla cucina e noto che Shannon sta parlando con Tom.
ehi buongiorno! Avete visto che bel sole?- dissi io sorridendo.
Ehi buongiorno Jay mi sa che oggi non è giornata…- disse Tom.
Come mai? Scommetto che c’entra Shannon…- dissi io, guardando mio fratello in viso capivo subito che c’era qualcosa che non andava.
Il signorino è stato mollato..e adesso se la prende con il mondo intero….- disse Tom.
Ehi vi ricordo che sono qui! Comunque non ce l’ho con il mondo intero, è solo che penso che non troverò mai la persona giusta e ormai ho 40anni passati! Pensavo fosse la persona giusta ma invece mi ha detto che devo crescere!- disse lui dispiaciuto. La ragazza con cui stava Shannon non mi era mai piaciuta, pensava sola alla fama e cercava di comandarlo a bacchetta.
Ok si però non te la puoi prendere con chi non c’entra nulla..- disse Tom ammonendolo.
Perché con chi se l’è presa?- avevo paura a fare questa domanda.
- Con Liz, le ha dato della bambina…- disse Tom.
-E che mai le avrò detto in fondo rispetto a me lo è!- disse lui acido.
-Ecco perché era cosi oggi…- dissi io pensando all’episodio di poco fa.
- Cosi come? Prima sul divano mi è parsa tranquilla anzi mi ha mandato lei a vedere se Shannon stesse bene..- disse suo fratello.
- No nulla forse sono io che ingigantisco le cose…forse voleva andare a fare solo una corsa..- in fondo che male c’era non poteva farle male correre un po.
- Cosa? È uscita da sola….non conosce neanche la città…- disse Tom tutto preoccupato, ma non capivo il suo agitarsi tanto, Liz aveva 20 anni ed era una ragazza con la testa sulle spalle. Non è che Tom sa qualcosa che noi ignoriamo?
-Tom che succede? Sputa fuori il rospo? In questi giorni sei troppo preoccupato per Liz..anche ieri prima del concerto…che sta succedendo?- chiesi io con calma. 
- Ok ok forse è meglio che ne parlo con qualcuno..- disse lui serio.
- Ok che c’è un problema e che riguarda Liz lo abbiamo intuito..adesso vai avanti..- disse Shannon preoccupato, mio fratello tende sempre a preoccuparsi troppo.
- È una cosa seria, sapete che Liz è orfana di padre..ma quello che non sapete è che il padre di Liz era un grande magnate dell’industria farmaceutica, uno dei maggiori, morendo lasciò tutto il suo patrimonio alla figlia..- disse lui facendo una pausa.
- Ok quindi è un pochino ricca e dov’è il problema?- chiesi io, non capendo dove volesse andar a parare.
- No Jared non un pochino ricca ma molto molto molto ricca, il problema è nel patrigno di Liz, mia madre finge che vada tutto bene ma secondo me non vuole vedere la realtà, o forse è solo egoista, comunque il patrigno di Liz, Alessandro, è un uomo molto avido e a cercato sempre di mettere le mani sul suo patrimonio. Liz non si è mai accorta di tutto questo perchè è molto ingenua ma in Italia sono successi troppi incidenti strani che hanno portato me e mio padre ad investigare se fossero tutti collegati tra loro, e qui spunta sempre fuori il nome di Alessandro.- disse lui arrabbiato.
- okok ma incidenti del tipo?- chiese Shay.
- del tipo macchine che senza volerlo più di una volta l'hanno quasi investita, cadute di oggetti dalla finestra della scuola, non so come ma Liz si è fatta solo qualche graffio. L'ultimo è stata che pensava di far fidanzare Liz con suo nipote, appena l'ho saputo, visto che io e suo nipote abbiamo degli amici in comune, ho pregato mia madre di mandarla da me. E adesso ho paura che le succeda qualcos'altro.- disse lui.
-okok allora facciamo cosi, io Tomo e Jay ti aiuteremo a tenerla d'occhio. Nessuno deve perderla di vista neanche per un secondo.- disse Shan con fare da generale.
-Non è cosi semplice...ci ho gia provato ma è difficile tenerla d'occhio senza che lei sospetti- disse Tom.
io intanto vado a cercarla con la moto...infondo è colpa mia se è arrabbiata...- disse Shan prendendo il casco.
- prova verso la spiaggia li abbiamo una specie di casetta dove si rifuggiava quando voleva stare da sola...- disse Tom allungando un bigliettino con su scritto l'indirizzo.
-ah e portale anche questo forse avrà fame...- disse sempre il fratello passando una busta con 4 muffin.
- okok..adesso però vado, se torna a casa invece avvertitemi...- disse  Shan
 
 
 
 
pov. Liz 
 
 
La mia casetta quanto mi era mancata, da piccola venivo sempre qui quando volevo pensare, è stata sempre il mio rifugio. 
Mio padre l'aveva comprata tempo prima per far in modo che io e Tom  passassimo le vacanze estive insieme, non era grande ma per 4 persone era più che sufficiente, la cosa che mi piaceva di più era che affacciava sul mare.
Entrare non era stato un problema visto che le chiavi di riserva erano sempre nello stesso punto.
La casa era pulita, segno che Tom facesse andare sempre la donna di servizio a pulire e come abitudine c'erano sempre gli asciugamani puliti e un cambio per ogniuno di noi.
Decisi di farmi una bella doccia, lunga e rilassante, mandai prima un sms a Tom.
 
da liz:
sono nella casa sul mare, non ti preoccupare, avevo bisogno di stare solo un pò sola, torno presto. baci.
 
La doccia fu lunga e rilassante, mi avvolsi nel grande accapatoio, e mi misi un pò sul letto perchè ero stanca.
Quando mi svegliai trovai due occhi profondi che mi guardavano.
-e tu che ci fai qui?- dissi rivolta a Shan
- nulla, volevo chiederti scusa e tuo fratello mi ha detto dove potevo trovarti - rispose lui con un sorriso.
-scusa di cosa? forse del fatto che da quando sono intranta in quella casa non hai fatto altro che trattarmi come un intrusa, insulsa, stupida ragazzina?- chiesi io in tono acido.
-si anche di questo...è un periodo che me la prendo con tutti...mi dispiace...- disse lui rosso in viso.
-e adesso che ti prende?- chiesi io non capivo il perchè.
-no nulla solo che se non ti copri, sai sono pur sempre un uomo.- disse lui prendendomi in giro.
Mi guardai allo specchio e notai che l'accapatoio si era quasi aperto del tutto.
- oh scusami...- dissi io entrando di corsa in bagno.

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Capitolo 9
*** una brutta serata ***


Erano passati alcuni mesi da quello che si potrebbe definire il mio primo appuntamento con Shannon, le cose erano cambiate tantissimo, Avril mi aveva stupito raccontandomi che da quando la madre se n'era andata aveva dovuto rinunciare ai suoi sogni, il padre non poteva permettersi più il college della figlia avendo dovuto assumere un ragazzo al posto della moglie che la sostituisse, e quindi lei si era trovato costretta a lavorare li e ad arrangiarsi cosi per il resto della sua vita, anche se era stata accettata da tutti i college più prestigiosi come Harvard, Yale e anche dalla Southern California. Mi ritrovai a rifletterci per giorni, non potevo permettere che a causa di sua madre, una donna che non avevo mai potuto sopportare, lei non studiasse, che non si creasse il futuro che aveva sempre sognato, mio padre se fosse ancora vivo non lo avrebbe di certo permesso.

inizio flashback.

- ehi Avril sei libera?- dissi io chiamando la mia amica.

- no scusa tra mezz'ora stacco se vuoi possiamo vederci tra un ora...- disse lei.

- si ok che ne dici se ci vediamo davanti al centro commerciale vicino casa mia?- dissi io.

- certo!! adesso scappo che ho dei clienti!!- e cosi si concluse la chiamata.

Pochi giorni prima avevo parlato con il mio avvocato, che altri non era che Max il padre di Tom, mio padre fidandosi completamente di lui gli aveva lasciato il suo testamento e lo aveva designato come tutore del mio patrimonio, lui mi sorprese dicendomi che mio padre aveva lasciato una lettera se mai mi fossi presentata con dei problemi e me la diede.

Cara Liz,

se stai leggendo questa lettera significa che sono morto prima di quanto immaginassi, mi dispiace tantissimo.

so che se stai leggendo queste mie parole hai qualche problema che ti assilla, l'unico consiglio che posso darti è di ascoltare quello che ti dice il tuo cuore, e anche Max, Tom, la mamma, zio Rob e Avril, so che per te è come una sorella e io la considero come una seconda figlia ormai, so che su di lei potrai sempre contare!! spero anche viceversa!!

so che ti manco! infondo sei sempre stata la mia piccolina!!! Ti amo sopra ogni altra cosa!!!

non so cosa dire anche perché spero di non andarmene presto!

                                                                           per sempre con te, angelo mio

                                                                                    il tuo Papà

gli occhi mi si riempirono di lacrime, leggendo quelle poche righe avevo già preso una decisione , Max disse che si poteva benissimo fare, in fondo mio padre aveva lasciato in via precauzionale un deposito a nome di Avril, anche se lo doveva ricevere come regalo per i suoi 21 anni, ma che per fortuna si poteva utilizzare, come scritto nel testamento nel caso in cui per un qualsiasi motivo non avrebbe potuto permettersi gli studi.

erano già 20 minuti che l'aspettavo all'entrata del centro commerciale.

- ehi scusa il ritardo!!- disse lei con il fiatone per la corsa.

- no figurati, però adesso sbrighiamoci!- dissi io tirandola per un braccio.

- ehi ma mi spieghi tutta questa urgenza??- disse lei ridendo - non vorrai dirmi che sei diventata una fissata con la moda anche tu?- chiese stupendomi.

- nessuna urgenza ma pensavo che tra poco inizio il college e quindi ho bisogno dei libri, guarda ho già qui la lista!- dissi io ridendo, e subito notai in lei un po' di tristezza, e rimpianto.

- ah ok...- disse lei un pò delusa.

- uhm...cos'hai?- dissi io, recitando la parte dell'amica che non capiva.

- no nulla...dai andiamo a comprare questi libri..- disse lei fingendo entusiasmo.

un ora dopo e con un mucchio di libri in mano ci avvicinammo alla cassa.

- ehi non sapevo studiassi anche anatomia? a che ti serve?- disse lei incredula.

- oh quelli non sono per me, sono per una mia amica sai studia medicina alla Southern e ho pensato che fosse carino visto che sono qua, darle un piccolo aiuto visto che lei ha qualche difficoltà al momento- dissi io con fare ovvio.

- oh ma certo scusa...- disse lei sempre più triste.

- ok facciamo cosi scusami un attimo tu paga quelli con questa io pagherò i miei con l'altra- dissi porgendogli la carta di credito, che avevo fatto intestare a suo nome.

- ok certo..- disse lei.

Dopo aver pagato e presi tutti i libri ci dirigemmo verso una sala da te, molto carina.

- ehi scusa mi sono scordata di ridarti questa..- disse lei porgendomi la carta di credito.

- ah no guarda che non me la devi ridare non è la mia...- dissi io.

- come non è la tua? e di chi è allora? non vorrai dirmi che l'hai rubata??- chiese lei allarmata.

- no ma che dici l'ho solo presa in prestito e poi tranquilla che non penso che la padrona ne sarà cosi delusa..- dissi io con fare innocente.

- Liz se questo è uno scherzo non mi sto divertendo!!- allarmata ancora di più, lei irrispettosa verso la legge!

Un sacrilegio solo il pensiero.

- dai!! meglio che ti racconti tutto prima che ti prenda un infarto! allora sai la mia amica che studia medicina alla Southern? - dissi io- beh vedi tanto amica non è, è una sorella per me e pensavo le avrebbe fatto piacere andare al college con la sua , spero, migliore amica e studiare medicina e diventare pediatra giusto, era questo che volevi diventare?- dissi io sorridendo.

- che stai dicendo Liz parla chiaro!- disse lei cercando di trattenere una lacrima.

- sto dicendo che verrai al college con me e non perché sarò io a finanziarti ma perché sarai in grado di farlo da sola, in realtà volevo darti una mano ma mio padre è stato molto previdente e ha lasciato un deposito a tuo nome con un pò di soldi e quindi ho pensato, scusami se mi sono permessa ma ne ho parlato prima con tuo padre, che ti avrebbe fatto piacere venire al college con me qui alla Southern visto che gli altri college non prendevano più in considerazione nuove domande d'ammissione, quindi sei già iscritta e ricordati che lunedì scade la tua prima rata da pagare!- dissi io felice.

- scusami è che non so che dire non avrei mai pensato che Zio potesse farmi un cosi bel regalo!!- era rimasta sbalordita.

- vedi di riprenderti e di rendermi orgogliosa di te!! comunque per la carta di credito non preoccuparti in fondo hai pagato tutto tu! comunque Max mi ha detto di dirti di non preoccuparti hai qualche milione sul conto nulla di che.. - dissi io come se non fosse nulla.

- qualche milione?? no Liz aspetta non posso accettare...- disse lei porgendomi la carta di credito.

- ehi ma cosa dici certo che puoi accettare!! anzi devi!!- dissi io autoritaria- sono per pagarti gli studi e per non farti mancare nulla, mio padre ti ha sempre considerata una figlia!!- dissi io.

lei mi abbraccio .

-grazie!!- disse solamente.

fine flashback

le cose con Shannon invece erano molto cambiate, mi piaceva ogni giorno di più, solo che lui mi trattava sempre come una sorellina più piccola, mentre Jared e Avril facevano coppia fissa da qualche giorno, vivevamo ancora tutti là visto che la casa di Jared era, a loro dire impraticabile, lei era felicissima anche non lo avevano detto ancora a nessuno.

- ehi piccola che combini?- disse Shannon dandomi un bacio sulla fronte come tutte le mattine.

- studio Shan, una noia !!!- dissi io prendendo ancora un goccio di succo da arancia.

- brava la mia piccola! ehi ma mi spieghi cosa succede tra Avril e Jay?- disse lui.

- nulla che dovrebbe succedere?- dissi io innocentemente.

- mah sarà!! comunque ti ha detto Tom che stasera c'è il concerto?- disse lui.

- certo ma non penso di poter venire devo vedermi con Adam per studiare e domani ho lezione presto- dissi io, Adam era un mio compagno di corso, non so per quale motivo ma lo trovavo alquanto viscido, anche a Shan non piaceva molto, ma purtroppo dovevamo fare un lavoro insieme.

- ah e cosi Adam viene qui!! sai che non voglio che lo vedi!!- disse lui arrabbiato.

- ma perché ogni volta la stessa storia!! e poi chi sei tu per dirmi quello che posso e non posso fare? mi sono stufata Liz non fare questo, Liz non fare quello ma non ne hai alcun diritto- era una cosa che mi portavo dentro da un pò, e si sa accumula accumula poi alla fine si scoppia!!

- certo non sono nessuno adesso!!! ma vai al....- dicendo cosi prese il casco e usci sbattendo la porta.

io invece raccolsi le mie cose e me ne andai in camera mia, ci restai per tutto il giorno non pranzai neanche, ma mi sfogai con il sacco della box che avevo in camera!

distrutta mi addormentai finche non mi arrivarono un sms di mio fratello e uno di Adam

" ehi tutto a posto? Adam è già li da te? Perché non rispondi sono le 19 ed è un ora che provo a chiamarti!" chiese mio fratello.

"Ehi Liz scusa ma non posso venire, impegni con la famiglia, mi dispiace spero che tu non abbia dovuto rinunciare ad altri impegni a causa mia..." mi scrisse Adam.

cosi risposi prima ad Adam visto che non mi andava di parlare con mio fratello, gli avrei risposto dopo, essendo sicura che sapendomi sola sarebbe corso da me, e io ci volevo rimanere ancora un pò.

scrissi "Adam non ti preoccupare nessun problema, si è vero ho dovuto rinunciare ad un concerto ma nulla di importante, finalmente potrò godermi da sola un pò di relax, almeno fino alle 2!!! ci si vede lunedì buona serata!! e buon fine settimana!" dopo averglielo inviato, mandai anche se mal volentieri un sms a mio fratello.

"ehi ciao fratellone tutto tranquillo qui non ti stare a preoccupare!!! ci vediamo dopo baci!!" non appena posai il telefono mi riaddormentai, litigare con Shan mi faceva sentire male era una persona speciale per me, mi svegliai di colpo perché sentii dei rumori che provenivano dal salotto non potevano essere i miei amici e neanche mio fratello perché erano appena le 11.

mi feci coraggio e usci dalla mia stanza non appena misi il piede fuori dalla porta qualcuno la spinse ed entrò.

- che bella sorpresa cosa abbiamo trovato qui? una piccola e innocente bimba!!- disse un uomo incappucciato.

- cos'è hai paura tesoro?? ma vedi io e il mio amico vogliamo solo divertirci non allontanarti o ti farai male- avevo paura chi erano quei due che ci facevano li? cosi comincia ad indietreggiare cercando di allontanarmi il più possibile da loro.

- cosa volete da me? che ci fate qui?- dissi io balbettando e tremando.

- ma sai passavamo di qui e abbiamo visto questa villa vuota ma non pensavamo di trovare una bambolina come te ma visto che ci siamo perché sprecare tanta fortuna,mentre i miei amici sono giù e prendono qualcosina io mi divertirò con te!- disse lui afferrandomi per i capelli e buttandomi sul letto.

Anche se la paura bloccava ogni singolo muscolo del mio corpo mi ritrovai a combattere con tutte le mie forze per far sì che quel mostro mi lasciasse andare, e più tentavo di liberarmi più lui mi picchiava.

Sentivo il bruciore dei graffi lasciati in vari punti del mio corpo, e mentre le lacrime di disperazione segnavano il mio viso non contento cominciò a picchiarmi ancora più violentemente. Fortunatamente il suo complice dovette sbagliare qualcosa e fece scattare l'allarme della casa e per la paura corse verso la stanza, da dove provenivano le mie urla, per richiamare il suo compare.

- che cazzo succede?? mi sa che devo proprio andare ma ci rincontreremo piccola stanne sicura!!- disse lui.

Avevo paura, le lacrime iniziarono a scendere mi coprì con una coperta non avevo più la forza di muovermi o reagire.

Fui ridestata dai miei pensieri solo dalla voce di Shan che proveniva dal piano di sotto.

Pov Shannon

Il concerto era andato benissimo anche se in parte ero ancora molto arrabbiato , avevamo passato una serata divertente, decisi di tornare a casa prima degli altri perché io di quel come diavolo si chiama ah si Adam proprio non riuscivo a fidarmi. In questi mesi avevo cercato di togliermi Liz dalla mente, credevo fosse troppo piccola per me, troppo pura innocente, per stare insieme.

appena apri la porta di casa rimasi a bocca aperta, tutto era sotto sopra dai divani alla cucina, c'era un vetro rotto, il mio primo pensiero andò a Liz.

- Liz Liz dove sei?- gridai a gran voce.

la cercai per tutta la casa finche non entrai in camera sua, facendomi coraggio, la stanza era nella penombra la cercai sforzandomi di pensare che magari era solo una festa finita male, ma quando vidi quel piccolo esserino coperto solo dalla coperta che singhiozzava capii che doveva esserci qualcosa di più.

- ehi piccola su non piangere...- dicendo cosi scostai le coperte, ma non ero preparato a quello che vidi il suo bellissimo corpo ricoperto di graffi e lividi, dalla sua bocca usciva un rivolo di sangue la maglietta che lei teneva stretta al petto tutta strappata.

Mi avvicinai di più a lei ma lei si scostò come se avesse paura, come se io avessi mai potuto farle del male.

- ehi Liz sono io Shan guardami, non voglio farti del male sono solo io!- dissi cercando di tendergli una mano.

Pov Liz.

A sentire quelle parole mi risvegliai dal trans nella quale ero caduta, perché doveva succedere tutto a me non potevo essere felice come le altre persone? Continuai a piangere e a piangere.

finche non sentii le braccia di Shan che mi cullavano.

- Shan ho avuto paura!!- dissi io in un sussurro.

- ehi adesso non ne devi più avere posso sapere che è successo piccola ??- chiese lui dolcemente, cercando di calmarmi e cercando di farsi spiegare cosa fosse accaduto.

- sono entrati dei ladri credo e uno di loro ha tentato di....di...- non potevo andare avanti non ce la facevo.

- shhh shhh adesso è tutto a posto…. va tutto bene…. ci sono io qui..- disse lui.

Pov Shannon

La cullai fino a quando non si addormentò, ma le dovetti dare dei tranquillanti.  Com'era possibile che fosse successo l'unica sera che la lasciavamo a casa.

avvertii subito Tom

-Pronto Shan?- disse lui.

- ehi ciao Tom potresti venire a casa con gli altri adesso?- dissi io frettoloso cercando di rimanere calmo, ci mancava solo che facesse un incidente per sbrigarsi.

- ehi cosa c'è? è successo qualcosa?- chiese lui preoccupato.

- no che dici solo che vorrei parlarvi...- dissi io.

- ok torniamo…10 minuti e siamo li- disse lui e riattaccò il telefono.

neanche 10 minuti dopo.

- ehi ma cosa è successo qui?- chiese Jay che era rientrato con Avril a seguito, avevo cercato di mettere qualcosa in ordine ma c'era troppa confusione.

- ehi ragazzi calma adesso vi spiego..- dissi io.

- dov'è mia sorella? ti giuro che se ha fatto una festa e non mi ha detto nulla sono guai!!- disse Tom nero.

- è meglio se ti siedi Tom, ora Liz dorme ma è meglio cosi, ho dovuto darle dei tranquillanti per farla addormentare..- dissi io cercando di fermarlo.

- cosa? Perché ? Adam dov'è?- chiese Tom.

- vedete Liz mi ha raccontato che Adam le aveva mandato un sms per dirle che non sarebbe venuto, cosi lei ha deciso di rimanere a casa ma si era appena addormentata quando ha sentito dei rumori provenire dal piano di sotto...- dissi io fermandomi un attimo e cercando di controllare la rabbia. Come aveva solo provato quel verme a metterle le mani addosso.

- non mi dire che sono entrati i ladri? per una volta che non c'eravamo....- disse Tim arrabbiato nero, gli altri non riuscivano a parlare.

un grazie a tutti coloro che la leggono ma soprattutto alla mia beta violet80 grazie!!!

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Capitolo 10
*** primi.... ***


Mi vestii velocemente, non era da me farmi attendere, per fortuna trovai un vecchio jeans mai usato della mamma che mi andava un pò largo ma poteva andare e una mia ex maglietta sotto misi una canottiera di mio fratello perchè essendo la maglietta troppo grande mi scendeva una manica.
- come stiamo bene vestite cosi!- disse Shan ridendo.
- smettila di prendermi in giro!!- dissi io sorridendo.
-. ehi ti va di fare un giro in moto? se non ho capito male non vieni da un pò qui o sbaglio? e poi è per farmi un pò perdonare!!- disse lui con gia i caschi in mano e gli occhi da cucciolo.
- ok ma prima fammi finire il muffin approposito grazie morivo di fame!- dissi io.
Dopo poco ci trovammo in sella alla sua moto, oddio un pò avevo paura ma tenermi stretta lui mi faceva sentire bene, era come se tutto l'astio che c'era stato tra di noi fino a qualche ora fa fosse scomparso.
Eravamo arrivati sulla banchina del porto, la ricordavo bene mio padre mi ci portava speso li, ovviamente quando era libero ricordo ancora quando ero piccola e lui partiva per lavoro e io per sentirlo più vicino mi raggomitolavo nella coperta ancora piena del suo profumo e piangevo.
- ehi cosa hai?- la voce di Shannon mi riportò alla realtà, avevo gli occhi lucidi e forse lui se n'era accorto.
- nulla ricordi che tornano..sai venivo spesso qui con mio padre..- dissi io asciugandomi una lacrima che voleva uscire.
- ehi...adesso non pensarci...vogliamo andare da un altra parte?- disse lui preoccupato.
- no tutto apposto...ehi a proposito c'è ancora quel banchetto che fa le cimbelle...ricordo che mi padre era amico del proprietario e quando venivo qui giocavo spesso con la figlia si chiamava...aspetta Avril....era molto simpatica...- dissi io tutto ad un tratto.
- penso di si...vediamo se riusciamo a trovarlo....- disse lui facendomi l'occhiolino.
Era passata più di un ora da quando avevamo cominciato a cercarlo, purtroppo sensa riuscirci fino a quando lo vedemmo quasi per caso quando stavamo per ritornare a casa.
- ehi eccolo!!.- disse Shannon tutto contento.
- eh si chissà se ci lavora ancora zio Rob!! avviciniamoci...- dissi io contentissima.
Cosi piano piano ci avvicinamo, riconobbi subito Rob  sembrava che per lui gli anni non fosserò mai passati, e vidi che affianco c'era una bellissima ragazza alta, mora e con quei occhi che avrei riconosciuto sempre doveva per forza essere Avril. Ma cosa ci faceva li? Ci eravamo sentite fino a qualche anno fa e mi raccontava che voleva divintare una pianista ed entrare a Yale, poi purtroppo avevamo perso i contatti io troppo presa dal mio allenamento e dai miei studi poi con la morte di mio padre, si sa con la distanza anche le amicizie si vanno a perdere.
- Ehi cosa posso fare per voi ragazzi?- disse Rob.
- per una ciambella con sopra del cioccolato - disse subito Shannon, avevo da subito capito che era goloso.
- e per le signorina?- mi chiese Rob.
- signorina? Certo che sei proprio invecchiato Zio Rob per non riconoscermi...- dissi io ridendo.
- Liz!!! - gridò subito Avril, che usci subito da dietro al bancone e mi abbraccio.
- come Liz? ma sei proprio tu?- disse zio Rob ancora incredulo.
- io in persona!!! che fai non vieni ad abbracciare la tua nipotina?- dissi io piangendo quasi di felicità.
Passamo quasi due ore li, nel frattempo Shannon fece qualche chiamata e io e Avril parlamo di tutto. Dovevamo qualche modo recuperare il tempo perduto cosi la invitai a cena da noi, e le dissi che poteva fermarsi anche a dormire se voleva mi doveva raccontare ancora un bel pò di cose e soprattutto perchè era ancora li e non in qualche prestigiosa facoltà, visto che era un genio.
Arrivati alla moto mi voltai verso Shannon era merito suo se avevo potuto rincontrarli e vivere una meravigliosa giornata, cosi lo abbraccia
- ehi grazie per la splendida giornata!!- gli dissi, forse comincia a piaciarmi un pò. Ma forse per lui non era la stessa cosa, pensai subito, per lui infondo ero solo la piccola sorella di uno dei suoi migliori amici.
- ehi di nulla sono contenta! spero solo che quesra sia una solo delle nostre prime uscite!- disse lui dandomi un casto bacio sulla guancia, ma che fece infiamare la pella sotto le sue labbra. Poi salimmo sulla moto diretti a casa.

Mentre Liz parla con Avril pov. Shannon

Era cosi bella mentre rideva e scherzava con la sua amica. Infondo un pò iniziava a piacermi quella piccola testarda donna. 
Mi allontanai solo per chiamare Jared e per rassicurarlo.
- ehi bro!! l'hai trovata? dove siete?- disse Jared tutto agitato.
- certo che l'ho trovata! siamo insieme non ti preoccupare diciamo che ho cercato di chiederle scusa, siamo al porto ora sta parlando con una sua amica...- dissi io tutto sorridente, senti Tom dire ok ero sicuro che Jared avesse messo il vivavoce.
- sua amica? chi è?- chiese subito Tom, forse preoccupato che fosse qualcuno mandato dal patrigno di Liz.
- è una certa Avril la conosci?- dissi io.
- Avril? si la conosco è apposto mio padre è molto amico del suo! purtroppo loro si sono perse di viste sai con la morte del padre Liz si è un pò estraniata da tutti. Comunque Avril è una apposto, con lei possiamo stare tranquilli!- disse Tom sollevato.
- Ok perfetto! - dissi io.
-Ehi bro adesso ho tolto il vivavoce posso parlarti un attimo?- disse mio fratello.
- certo dimmi?- dissi io chissà cosa voleva dirmi che Tom non potesse sentire.
- Ti sta cominciando a piacere vero?- chiese lui.
- chi? - dissi io.
- come chi Liz! non ti saresti preoccupato cosi se non ti importasse!- disse lui allegro.
- ma che dici? e poi a vent'anni meno di me!- dissi un pò giustificandomi.
- ma non dire cavolate non ti sei mai fatto questi problemi!! comunque adesso devo andare mi raccomandare non combinare cavolate, lei è diversa, è speciale!- disse lui ridendo.
- lo so Jay adesso vado che sennò si insospettisce! passo e chiedo!- dissi io ridendo e chiudendo la chiamata.
Infondo aveva ragione Jay mi piaceva eccome!!

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Capitolo 11
*** rabbia e sentimenti ***


Pov  Shannon

- si è cosi, sono entrati dei ladri, purtroppo uno di loro è entrato in camera di Liz..- dissi io abbassando lo sguardo e stringendo ancora di più il pugno.

- non vorrai dirmi che l'hanno violentata! Io li ammazzo!!!- disse Tom alzandosi e buttando via la sedia, Heather gli fu subito accanto.

- no fortunatamente, uno di loro per sbaglio ha fatto scattare l'allarme e non ci sono riusciti..- dissi io cercando di calmare, per quanto possibile Tom e Tim che erano i più nervosi, non so cosa provassero loro, ma quei bastardi aveva toccato la mia piccolina e sicuramente dovevano pagarla.

- noi andiamo su sicuramente non passerà la nottata tranquilla..- dissero Heather e Avril.

- non vi conviene ragazze sicuramente sta dormendo, ho dovuto darle come vi dicevo dei tranquillanti e poi ho cercato di curarle i graffi che aveva...- dissi io.

- come graffi??- disse Jared, lui era l'unico che ancora non aveva parlato insieme a Tomo.

- si vedete, l'hanno picchiata ha molti ematomi e graffi sul tutto il corpo, era molto agitata quando l'ho trovata, cosi l'ho portata in camera mia e l'ho curata...ragazze per cortesia andreste su un attimo vorrei parlare con loro in privato...- dissi indicando i ragazzi.

- ok, andiamo su cosi diamo anche una sistemata, però dopo pretendo di sapere tutto!!- disse Avril rivolta a Jared.

- ok tesoro, dopo ti racconto adesso è meglio che andiate noi ragazzi dobbiamo parlare..- disse Jay dandole un bacio sulle labbra.

Appena Avril, Heather e Vicky se ne furono andate, tirai fuori quello che avevo trovato in salotto, forse nel correre via i tre compari non si erano ricordati del borsone.

- Allora si può sapere cosa altro c'è? Perché ci stai, o per meglio dire state, nascondendo qualcosa vero?- disse Tomo, con aria preoccupata, guardando me, Tom e Jared.

- voi tutti sapete la situazione di Liz e del rapporto con il patrigno, ma Tom ci ha rivelato, scusa Tom se lo dico anche a loro ma più siamo e meglio è..- dissi io guardando Tom, come per chiedergli un tacito consenso, e infatti lo vidi annuire, sapendo perfettamente che dovevamo e potevamo fidarci - il fatto è che abbiamo scoperto che il patrigno ha cercato più volte di attentare alla vita di Liz, cercando di far passare il tutto come incidenti casuali , aveva addirittura pensato di farla sposare con uno dei suoi nipoti per poter mettere le mani sull'eredità del padre di Liz, ma Tom fortunatamente lo ha scoperto e l'ha fatta venire qui...- dissi io dalle facce di Tomo e Tim la loro incredulità.

- non ci posso credere quel bastardo, figlio di....- disse Tim sbattendo i pugni contro il tavolo.

- ok abbiamo capito ma va avanti....- disse Tomo intuendo che ci fosse dell'altro qualcos'altro.

- vedete secondo me non erano ladri, hanno lasciato questo per sbaglio, e rovistandoci dentro ho trovato una foto di Liz scattata sicuramente pochi giorni fa, e poi questo...- dissi io, tirando fuori un coltello.

- cosa? ma allora la stavano seguendo...ma se è cosi vuol dire..- disse Tom non potendo crederci.

- vuol dire che volevano farla fuori facendo passare il gesto come una rapina finita male...- dissi io concludendo.

- non possiamo nemmeno avvertire la polizia visto che non ci sono prove contro quel bastardo, perché deve esserci lui dietro tutto questo! maledetto!- disse Tom.

- si è vero...ma possiamo fare in modo che Liz non sia mai sola, non fino a quando non saremo certi di avere delle prove che lo possano inchiodare...al momento purtroppo le nostre restano solo delle supposizioni….maledizione…- disse Jared.

- ok, su questo ci stavo pensando anche io, ecco perché ho raccontato tutto a Tim e Tomo è importante sapere di avere accanto delle persone delle quali possiamo realmente fidarci, forse è il caso di dirlo anche ad Avril cosi anche lei potrà aiutarci, visto che nessuno di noi va al college..- dissi io guardando Jared che annuiva.

- si Avril sicuramente sarebbe d'accordo e poi conoscendo il suo caratterino sicuramente si arrabbierebbe molto se non la mettessimo al corrente di tutto questo casino, Liz per lei è come una sorella, e poi sono sicuro che voi non sappiate che Avril è una maestra di arti marziali, suo padre le ha fatto fare dei corsi e poi ha il porto d'armi...quindi sarebbe in grado di difendersi e sicuramente Alessandro, ovvero il patrigno di Liz, non lo sospetterebbe mai...ah una cosa ovviamente Liz non sa nulla di questa storia...- disse Tom.

- ok perfetto, ma non sarebbe meglio metterla al corrente visto che riguarda anche lei?- propose Tomo.

- no meglio di no, vorrei farla vivere tranquilla per quanto possibile, ha subito già troppi traumi quando era piccola e vorrei almeno evitargli di rivelarle che alla madre non importa nulla di lei..- dissi a Tom, ero d'accordo con lui, volevo che la mia piccola fosse felice avevo preso una decisione avrei rivelato i miei sentimenti a Liz, e se lei mi avesse accettato sarebbe fantastico e perfetto cosi avrei avuto anche la scusa per non lasciarla mai sola, ma prima ne volevo parlare con Tom.

- ragazzi adesso è meglio che andiamo sono le 3 ed è meglio se stiamo attenti da adesso in poi voi siete con me??- disse Tom con decisione.

- certo! si!- dicemmo noi tutti in coro.

detto ciò andammo tutti nelle proprie stanze, solo io e Tom ci fermammo un attimo a parlare, volevo prima spiegarmi con lui.

- Tom ti dovrei parlare prima di andare a dormire e so che non lo faccio adesso non lo farò più..- dissi io prendendo coraggio.

-ok dimmi...- disse lui.

- senti pensavo, ti sarai accorto che io e Liz abbiamo un rapporto…diciamo… speciale. Vedi...io…- non trovavo le parole.

- siete innamorati non è vero?- disse lui, io mi stupì non credevo fosse cosi evidente.

- come fai tu? si ok è cosi quindi vorrei dichiararmi se sei d'accordo...- mi aspettavo un pugno in faccia o qualcosa del genere, lui era molto geloso.

- sono d'accordo, non poteva trovare persona migliore e so che anche lei ti ama o almeno prova qualcosa per te, si vede da come vi guardate da come vi cercate...e da come sei geloso...- disse lui guardandomi - so che tu la proteggerai e che sicuramente sarai un ottimo compagno per lei, sicuramente ti sarai posto dei freni per la differenza di età non è vero? Fidati amico se c'è amore e comprensione nient'altro conta- disse lui, facendomi restare di stucco.

- ok non so che dire...sono felice!!- disse lui.

- ok adesso scimmione andiamo a dormire!!- disse lui dandomi una pacca sulla schiena.

- un ultima cosa Tom non ti pare strano che siano entrati l'unica sera che non c'eravamo, mi chiedo come potevano saperlo? oltre a noi l'unico ad essere informato era...- no non poteva essere io gli spacco le gambe.

- Adam!- dicemmo all'unisono.

- dobbiamo stare attenti anche a lui!- disse Tom.

Pov Liz

Mi svegliai in preda agli incubi, non poteva essere ero stata quasi violentata da due ladri, mi guardai intorno quella non era la mia camera, era la stanza di Shannon sicuramente mi ci aveva portato lui dopo avermi trovata. Avevo voglia solo di farmi una doccia mi sentivo ancora le loro mani sul corpo cosi mi infilai subito sotto la doccia e iniziai a strofinare forte fino a scoppiare in lacrime e mi rannicchiai contro la parete.

L'acqua calda mista alle mie lacrime scendeva sulla pelle .

Sentii solo qualcuno che apriva la porta del box doccia e mi prendeva in braccio, per poi coprirmi con un telo da bagno.

- ehi piccola, ci sono io adesso con te, non avere più paura!!- disse Shannon poggiandomi sul letto e abbracciandomi.

- ho avuto tanta paura!! - dissi io in un sussurro.

- lo so ma adesso non ti lascio più sola!! nessuno ti farà più del male!!- disse lui abbracciandomi da dietro.

- Shan io ti....- lo so forse il momento non era quello che avevo sempre sognato, ma ormai avevo capito che dovevo vivere l'attimo presi tutti il coraggio e dissi - Shannon io ti amo!- dissi stringendomi ancora di più a lui, come per nascondermi.

- anche io piccola, e da adesso in poi ci penso io a te!- disse lui sorridendomi facendomi girare per poi baciarmi, un bacio che sapeva di noi, un bacio dolce e delicato ma che pian piano diventò più passionale.

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Capitolo 12
*** e adesso che succederà? ***


Mi addormento tra le braccia del mio batterista serenamente.
Mi sveglio la mattina seguente sola nel letto, perché Shannon non é qui con me? É il mio primo pensiero..che si sia pentito? Ma non ho neanche il tempo di pensarlo che la porta che collega il bagno alla camera si apre ed esce lui, certo che é proprio fatto bene...indossa solo un asciugamano, posso notare tutti i suoi muscoli dovuti all'esercizio fisico che fa..
-ehi ti sei svegliata tesoro? Come va?- mi chiede sedendosi accanto a me e accarezzandomi i capelli.
- va..shay non ho voglia di parlarne...- sono ancora scossa da quello che é successo, anche perché immagino che dietro a tutto questo ci sia il mo patrigno come al solito, ed io che pensavo venendo qui sarebbe finito tutto. Devo parlarne con qualcuno prima che sia troppo tardi, devo farmi aiutare anche perché se voglio iniziare una relazione seria con lui deve conoscere determinate cose. Lui ha uno sguardo da cucciolo in questo momento e mi tocca il labbro spaccato dai quei maledetti.
- mi sa che é meglio che io sia chiara con te da subito prima che le cose vadano avanti..- dissi io seria mettendomi a sedere con la schiena appoggiata alla tastiera del letto.
-ti chiedo una cosa prima di continuare..tu dicevi seriamente ieri sera? Vuoi stare veramente con me?- gli chiesi guardandolo negli occhi.
Lui era stupito da questa domanda lo si notava
- certo non scherzo mai su certe cose! - disse seriamente lui guardandomi dritto negli occhi - cosa ti fa pensare il contrario?- mi chiese.
- Nulla Shay solo che..vedi ti devo qualche spiegazione...io non sono venuta perché volevo studiare qui ma per fuggire...- dissi io buttando fuori ció che avevo nascosto.
- fuggire?- chiese lui preoccupato.
- allora adesso ti racconto tutto ma tu non m'interrompere...sennó non ne avró piú il coraggio..- dissi io alzandomi e iniziando a camminare su e giu per la stanza, come facevo sempre quando ero nervosa.
- tu sai che quandi ero piccola mio padre morí, lui era il mio idolo il mio punto di riferimento visto che mia madre era spesso assente per via del lavoro, lui morendo mi ha lasciato tutta la sua fortuna che é gestita da Max, mia madre dopo qualche anno conobbe il mio attuale patrigno, lui i primi tempi mi trattó come una principessa ma subito dopo il matrimonio le cose cambiarono, allontanó mia madre da me e mi trattava come una nullità mi rimproverava per ogni cosa.. Poi quando crebbi le cose peggiorarono mi impose in casa la presenza di suo nipote nel quale trovai un finto complice, lui mi trasmetteva sicurezza e mi difendeva davanti a suo zio...finche un giorno li sentii parlare..era una domenica mattina e loro stavano facendo colazione sul balcone...io ero rientrata a prendere la giacca che avevo scordato prima di uscire e  quello che sentii mi fece tremare di paura..- mi fermai ripensando a quei momenti una lacrima, Shannon si alzó e mi abbraccio - loro parlavano di farmi fuori..tutti gli incidenti che avevo avuto..era colpa loro...- dissi io piangendo.
- shhh non piangere..-disse lui che non mi sembró sorpreso da tutto quello che avevo detto..
- perché non sei sorpreso??..-chiesi e lui mi spiego tutta la situazione..
Quando scesi trovai tutti tranne Heather che era dovuta partire per girare la nuova stagione di glee presto, riordinare la casa, mio fratello mi guardo sconcertato forse dei miei lividi o era perché Shannon mi teneva per la mano?
- Allora bel casino hanno lasciato?? -dissi io per smorzare la tensione.
-eh si piccoletta..-disse Jay sorridendo.
-ehi bro piccoletta alla mia donna lo posso dire solo io..- disse Shannon ridendo.
-tua donna? - disse Tim sorpreso guardandoci.
-eh si é la mia donna vero piccola??- rispose shannon ridendo
- eh si scimmione...- dissi io - certo che l'hanno organizzata proprio bene..- mi guardai in giro e notai tutto il disordine.
- che cosa Liz? - chiese Tom non capendo.
- come cosa? Lo so che sai a cosa mi sto riferendo...non prendiamoci in giro Tom...la messa in scena della rapina...- dissi io raccogliendo una sedia che era caduta.
- ti avevo chiesto di non dirle nulla!!- tom si rivolse a shannon urlando
- guarda che lui non c'entra nulla...io sapevo tutto prima di venire qui...perché secondo te sono venuta?? - chiesi io urlando.
- adesso calmatevi ci sediamo a tavolino e ne parliamo ok?- disse Tim
Ci seddemo tutti intorno al tavolo Shannon mi stringeva la mano..
- é inutile dire che so tutto tom.. Una domenica mattina di un po' di tempo fa ho sentito Alessandro e suo nipote che parlavano sul balcone di come... Di come..- avevo ripreso a piangere.
- Liz cazzo perché non me lo hai detto!!!-  Tom sbatté il pugno sul tavolo violentemente alzandosi di scatto...- Io ero certo!! Ora ho voglia di ammazzarlo!! - prese il vaso che era sulla mensola vicina e lo scagliò contro la parete. Io ebbi un susulto e portaì le braccia e le gambe verso il petto come a stringermi. Non ne potevo più, la mia vita era una continua fonte di guai per me e per chi mi era intorno.
- Tom, vacci piano é ancora scossa....- aggiunse Jared prendendolo per un braccio e portandolo in un altra stanza. Shannon mi prese in braccio per riportarmi  in camera sua.
- Pensi che mio fratello sia arrabbiato con me?- gli dissi tra una lacrima e l'altra.
- No Liz... É arrabbiato con Alessandro e con se stesso per non averti protetta è frustante vederti ridotta così e non aver fatto nulla per evitarlo.Lo capisco...- nel suo tono di voce c'era sofferenza e frustrazione.
In cima alle scale, gli chiesi di lasciarmi sola, avevo di nuovo la testa che mi scoppiava. Mi recaì nella mia stanza, qualcuno doveva aver rimesso in ordine e cambiato le lenzuola. Mi gettai sul letto dopo aver preso due aspirine e un sonnifero. Volevo dormire sperando che il tempo passase più in fretta e che lasciasse a tutti il tempo di sbollire la rabbia. Non volevo pensare..


Pov Shannon

Ero sceso di nuovo di sotto. Non mi sentivo tranquillo a lasciare Liz da sola, ma non potevo oppormi. Tom camminava innervosito in salone e Jared stava raccogliendo i pezzi del vaso che si era rotto. Tim era sul divano con Tomo e Avril.
- Shannon dov' é Liz?- avril fu la prima a parlare.
-è in camera sua con un forte mal di testa... Ha detto che voleva stare da sola e non ha voluto sentire ragioni.- risposi
- Cosa facciamo ora?- jared ci raggiunse in salotto.
- Ieri sera ho chiamato mio padre, e si é messo in contatto con alcune persone che conosce lui per andare più a fondo nella faccenda. Ora quello che possiamo fare è staere attenti che Liz non sia mai da sola. Avril ti dispiace venire ad abitare qui per un pò?so che hai il porto d'armi e vorrei qualcuno che sappia diffendersi bene vicino a lei, so di chiederti molto, ma te..- stava dicendo Tom quando
- Non aggiungere altro te lo avreì detto io stessa.. Lei é la sorella che non ho. Nel pomeriggio prendo le mie cose e vengo qui... -
Jared la interruppe - In realtà i lavori a casa sarebbero finiti da noi, ma se per Tom non é un problema vorreì fermarmi anch'io..-
- Io non mi muovo!! - aggiunsi subito. E vidi che anche tomo e tim annuivano.
-RAgazzi grazie é veramnte grande quello che state facendo per me e per mia sorella. Avril ora dobbiamo trovarti una stanza..magari..- stava dicendo Tom sedendosi un pò più tranquillo sul divano.
-Starà nella mia!- lo bloccó subito Jared guardando Avril e cercandone il tacito consenso per proseguire- io e Avril stiamo insieme da un pò quindi stai tranquillo Tom!..
- Ok tutto risolto allora.- disse TOm facendo un mezzo sorriso.
- Solo una cosa , volevo aggiungere- Avril si alzò andando a prendere la giacca- cercate di sembrare tranquilli con Liz, lei sicuramente sarà spaventata e impaurita e lo siamo tutti del resto. Ma ora cercate di essere normali quando scenderà. Ditele che avete avertito Max e che stanno indagando deve ritrovare un po' di serenità non sarà facile. Io ora vado a prendere le mie cose. Ci vediamo dopo- diede un bacio veloce a mio fratello e uscì.
-ha ragione lei.. Cerchiamo di apparire sereni- Tomo era il solito calmo e riflessivo.- andiamo in studio e sfoghiamoci con la musica.
Ci alzammo tutti e io pensavo che si aveva ragione, la batteria era la mia valvola di sfogo.

Tre ore dopo.
 
Eravamo in sala prove da non so più quanto tempo e anche se era difficile concentrarsi dovevamo portare avanti il lavoro, avevamo un album da finire.
  • Ragazzi io ho fame- disse Jared poggiando Artemis, la sua chitarra,- e poi dovrei andare a prendere Avril. Mi ha mandato un sms perché con la moto non può portare dietro la sua roba. Che faccio  passo dal take away  e prendo qualcosa per tutti?-
  • Si magari è meglio, poi stasera cuciniamo..- aggiunse Tomo- magari preparo io una cenetta coi fiocchi…_
Le cene di Tomo le conoscevamo bene… quindi non mi sorpresi quando Tim si affretto ad aggiungere.
-No preparo io una tipica cena Italiana, Tomo siamo già abbastanza incasinati non voglio che rischiamo di farci ricoverare per una lavanda gastrica di gruppo.
Ci sciogliemmo tutti in una risata liberatoria, compreso Tomo.
-Io vado a vedere che fa Liz, sono quasi quattro ore che non la vedo e voglio vedere come va- detto ciò mi avvio verso la piscina convinto di trovarla li a rilassarsi, ma la trovo vuota. Guardo in salone e in quasi tutte le stanze del pian terreno. Possibile che stia ancora dormendo? Faccio le scale a due a due preso da una leggera ansia. Mi precipito in camera sua e tiro un sospiro di sollievo quando la vedo nel suo letto. Avvicinandomi, mi accorgo però che è tutta sudata e si muove leggermente come se stesse sognando qualcosa di orribile.Un incubo? Poi tutto diventa più frenetico lei si muove convulsamente.
-NO, NO- è un urlo che squarcia il silenzio. Provo a percuoterla , ma lei non si sveglia. Che sta succedendo? Che faccio ora? Lei piange nel sonno.  E allora io le parlo cerco di calmarla.
-Liz va tutto bene…sono io Shannon. Svegliati ti prego. E’ solo un sogno.- Lei comincia a rilassarsi e piano piano torna da me. Apre gli occhi mi guarda e poi mi salta al collo abbracciandomi. Io non dico niente e la tiro sulle mie ginocchia e rimaniamo abbracciati per un periodo lunghissimo.
-Tutto bene?- le dico
-si, era un incubo, solo un brutto incubo.._ e mi abbracci a più forte.
Sento un colpo di tosse dalla porta e Tom mi lancia uno sguardo di intesa. Vuole parlare con sua sorella e non mi vuole tra i piedi. Ho capito.
 
Pov Liz
 
Tom si siede sul letto e mi guarda con fare circospetto. Sono io la prima a rompere il silenzio.
  • Tommy mi dispiace di non averti detto nulla. Sono stata una sciocca solo ora me ne rendo conto e mi potrai mai perdonare?
  • Non hai nulla da farti perdonare scusami tu per non averti protetta a sufficienza. Io.. Io..- Lo vidi abbassare lo sguardo.
  • Non potevi saperlo.. nessuno poteva prevederlo e ora cosa faccio?- gli chiesi prendendogli una mano e appoggiando la testa sulla sua spalla.
  • Volevi dire cosa faremo… non ti lascio in questo casino. Comunque mi son già mosso ho chiamato mio padre e si è messo in contatto con dei tizi che conosce lui e se c’è del marcio in Alessandro  o in suo nipote lo sapremo. Ora la cosa importante è che tu stia tranquilla. Domani vengono a motare degli altri apparecchi di sicurezza e poi vorrei che tu ed io e shannon prendessimo lezioni di auto difesa e magari andassimo al poligono di tiro qualche volta.. a proposito tu e Shannon…??- Oddio era il momento della conversazione imbarazzante.
  • Io e shannon vogliamo provare a stare insieme se per te non è un problema… se non è un problema per nessuno intendo..
  • No tranquilla.. solo mi raccomando Shay è uno dei miei migliori amici e mi fid.. fatele cose con calma… queste cose non te le dovrei dire io.. ma sei mia sorella più piccola.. e il ses..- lo interruppi il discorso mi imbarazzava, cavolo era mio fratello.
  • Capito Tommy, alt, alt. Il discorso sulle api e l’impollinazione già lo conosco.. sai ho 20 anni e non 12..e poi se mai lo volessi fare lo farei con una mia amica non con te, magari Avril.
  • A proposito di avril- dice ad un tratto alzandosi- si trasferisce qui per Jared che ne dici ti sta bene?-
  • Ceto più che bene- dico io alzandomi. E dirigendomi in bagno.
  • Scendi tra poco arriva il pranzo….-Mi da un bacio sulla testa ed esce.
Uscita dal bagno trovo Shannon che mi aspetta e mi sorride. Poi si avvicina e mi bacia profondamente, è impetuoso e tenero al contempo. Io mi avvinghio a lui e lui mi sfiora il fianco, ho un sussulto.
Ci stacchiamo e io lo guardo e quanto lo desidero. Lui mi sposta una ciocca di capelli dal viso.
- Dio Liz sei bellissima..- mi ribacia. Arriviamo non soò come arriviamo sul letto io gli ho tolto la maglietta e bacio il suo petto muscolo.. quando lo sento con le mani sulla mia maglia a trafficare con i bottoni mi fermo.. e penso “o mio dio non sta per succedere ora con la casa piena di gente.. io non sono pronta..” raccolgo tutto il mio coraggio e gli blocco le mani. Lui mi capisce al volo e smette di trafficare con la mia camicia.
- shan scusa io non poso.. io non …_ e mi blocco per l’imbarazzo
Lui mi guarda con tenerezza e poi dice
-Shh ho capito tranquilla abbiamo tutto il tempo del  mondo..- e mi bacia di  nuovo poi si alza prende la sua maglietta e la indossa si volta verso di me e mi fa un bellissimo sorriso mi tende la mano e mi dice
- Scendiamo, credo sia arrivato Jared col pranzo, Tomo si era offerto di cucinare- mia fa l’occhiolino e io gli prendo la mano e scendiamo insieme.

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