I Don't Know You

di ruka88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premessa ***
Capitolo 2: *** La scuola di Playa Linda ***



Capitolo 1
*** Premessa ***


Piccola premessa: dato che sembra che Bradin cambi ragazza come io mangio pasta a pranzo, ho pensato, perché non potrei invent

Piccola premessa: dato che sembra che Bradin cambi ragazza come io mangio pasta a pranzo, ho pensato, perché non potrei inventare pure io una ragazza per lui?

Tutte sembrano disposte a cadere ai suoi piedi dopo due minuti di chiacchiere e dopo un giorno sono già coinvolti in un bacio mozzafiato e per ognuna di loro il biondo crede di provare qualcosa di speciale…

Perché per una volta non lo mettiamo a contatto con una ragazza a cui non sta molto simpatico??

Vedremo come si comporterà..^___^

Non so quanti di voi leggeranno questa ff, ma spero che lascerete una recensione! (immaginatevi jesse!!!)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una nuova giornata era iniziata a Play Linda.

Tante villette in riva al mare, monofamiliari, plurifamiliari….

Il sole splendeva alto e luminoso, neanche una nuvola in quel cielo azzurro.

L’orologio del soggiorno che una ragazza di 13 anni era intenta a fissare segnava le dieci del mattino.

Era quella l’ora ideale.

 

 

L’ora del surf.

 

 

 

 

-Attento Bradin!- urlò una ragazza dalla spiaggia.

 

Un ragazzo stava cavalcando l’onda, deciso e sicuro.

Almeno, deciso e sicuro prima che un’onda anomala lo prese alla sprovvista e lo fece cadere pesantemente in acqua.

 

Riemerse scrollando la testa e appoggiandosi alla sua tavola con le braccia.

 

-Non hai mai pensato che devi guardare la grandezza delle onde prima di decidere subito che fare?- continuò a urlargli dietro la bruna.

 

Bradin sbuffò, raggiungendo con un po’ di bracciate la riva e avvicinandosi a lei.

 

-Non pensavo fosse così grande Erika…si vede che ho visto male!- cercò di giustificarsi il ragazzo, sorpassandola.

 

-Non credo Bradin! Credo più che altro che tu non l’abbia proprio notata e che ti fossi issato sulla tavola solo per riflesso!- continuò incrociando le braccia e seguendolo, cercando di attirare la sua attenzione.

 

-Insomma Kansas, è da un paio di giorni che non presti attenzione a quel che fai! Sei tornato a lavorare con Jay e lui mi dice che te ne stai sempre in un angolo del negozio silenzioso… questo non è da te! In più da quando hai inziato a fare surf ti ho visto cadere solo le prime settimane, poi sei diventato un vero campione! Mi vuoi dire che ti prende?-

 

-Hai finito?- domandò Bradin scocciato, guardando l’orizzonte dell’oceano.

 

-Grazie dell’attenzione!-

 

-Erika, calmati, non ti devi preoccupare! E’ un momento un po’ così, passa, capita di avere momento no!- si giustificò riprendendo a camminare e lasciandola lì immobile a fissarlo.

 

-I tuoi momenti no sono un po’ troppo frequenti allora!- gli urlò dietro, correndogli subito incontro.

 

-Erika, lasciami in pace!-

 

-Bradin ok, se non vuoi dirmi che ti prende va bene, rispetto la tua privacy, ma non sopporto di essere trattata da te in questo modo, come se fossi…- lasciò in sospeso

 

-Mia amica?-

 

-No Bradin, essere amici significa sapersi fidare l’uno dell’altro e per quanto io mi possa fidare di te, so di per certo che non è ricambiato!-

 

-Erika, sei mia amica…ma non ho voglia di parlare ok?- mormorò scocciato per l’ennesima volta.

 

-Visto? Hai di nuovo sbuffato! Come se ti dessi fastidio! E a me questo non va!-

 

-Vuoi capire che tu non centri?? Sono incazzato per i fatti miei e se non ti dispiace vorrei stare un po’ da solo! Questo gli amici dovrebbero capirlo!- ribattè fissandola negli occhi.

 

La ragazzo sospirò.

 

-E va bene, prenditi una pausa…ma non solo oggi! Prenditi una pausa fino a che non avrai risolto questa questione perché non voglio parlare con uno che continua ad aggredirmi e non voglio fare lezioni di surf  ad uno che non ha la testa dove dovrebbe essere!-

 

Detto questo si voltò indietro e se ne andò.

 

 

 

 

Appoggiò la tavola da surf vicino alle scale d’entrata e entrò in casa, trovando sua sorella seduta sul divano a fissare l’orologio appeso al muro.

 

-Che stai facendo?-

 

-Secondo te Bradin? Aspetto Babbo Natale!-

 

-Non credevo che ci credessi ancora!- la prese in giro scompigliandole i capelli e sedendosi accanto a lei, ancora un po’ turbato dalla discussione avuta con Erika.

 

-Mi domando se sia l’influenza negativa di questo paese o solo la tua intelligenza più alta del normale a farti sparare queste stupidaggini!-

 

-Avanti Nikky, era solo una battuta! A parte gli scherzi, che stai facendo?-

 

-Sto aspettando Cameron…ha detto che sarebbe venuto alle dieci a prendermi, sono già le dieci e un quarto e non è ancora arrivato!- disse senza staccare gli occhi dall’orologio.

 

-Non ti preoccupare…arriverà! Quel ragazzino ci tiene troppo a te! Che dovete fare?-

 

-Andiamo a mangiare qualcosa insieme! Pronto per iniziare la scuola?- chiese la ragazza per glissare l’argomento Cameron.

 

-Ecco come si fa a rovinarmi l’ultima settimana di vacanza!- alzò gli occhi al cielo lui, appoggiandosi stancamente allo schienale – Non ci pensavo e vivevo più felice!-

 

-Invece dovresti pensarci carino, perché esattamente tra quattro giorni ti alzerai alle nove e prenderai l’autobus per entrare in quell’edificio da cui passi quasi ogni giorno per andare alla spiaggia e ti siederai ad un banco con un libro davanti!- gli sorrise.

 

-Nikky…. Sei la sorella peggiore che ho!- disse rabbuiato, alzandosi dal divano.

 

-Anche perché sono l’unica!- disse sorridendo, andando alla porta contenta dopo aver udito il campanello suonare.

 

 

 

Il ragazzo ritornò in spiaggia, ma non riprese a fare surf.

 

Erika se n’era andata.

 

E come darle torto, si era comportato proprio male con lei.

Sapeva che la ragazza voleva cercare di reinstaurare i rapporti che avevano avuto prima di intraprendere la loro relazione…

 

Si sedette sulla sabbia, con le baccia attorno alle ginocchia, ad ammirare le onde.

 

Amava il mare.

 

E amava fare surf.

 

 

Da quando si era trasferito a Play Linda dalla zia questo sport era l’unica cosa sempre fedele che gli fosse rimasta: di compagnie ne aveva sbagliate molte, di ragazze ancora di più…

 

Callie era stata la più importante per lui, pensava davvero che avrebbero passato moltissimo tempo ancora insieme, ma a quanto pare si era sbagliato per l’ennesima volta.

 

A quanto pare non era bravo a capire le persone.

 

Con Sarah non si sarebbe mai dimenticato delle prima volta, ma non era il tipo di ragazza adatta a lui.

 

A Erika ci teneva molto, gli era subito piaciuta, ma la loro storia era impossibile e faceva soffrire troppe persone, in particolare Jay, il quale, terminata la storia con la giovane donna-mamma, gli aveva confessato di non aver mai smesso di pensare a Erika.

 

Infine c’era Faith… ragazza particolare, fantastica, di cui si era preso una bella cotta, ma ci era stato solo un bacio, dato che lei si era trasferita a studiare chissà dove!

 

 

Si era promesso qualche giorno fa che avrebbe fatto più attenzione…

 

Ma eccolo ritornare come prima ad una festa di Jay, per il suo compleanno, dove aveva rimorchiato una ragazza.

 

Si era svegliato a letto con lei, bionda, formosa, mai vista prima e lei si era spaventata tanto quanto lui, probabilmente ubriaca pure lei la sera prima.

 

Non aveva detto nulla a nessuno di ciò.

Alcuni ragazzi al posto suo si sarebbero vantati, ma per lui era solo l’ennesima prova che non era affatto cresciuto.

 

Il fatto di essere già andato a letto qualche ragazza non implicava che fosse diventato più maturo e tutto ciò lo dimostrava.

 

Forse aveva ragione sua zia a cercare di controllarlo e definendolo ancora un ragazzo…

 

 

Sospirò grattandosi per un attimo la nuca con la mano destra e abbassando lo sguardo.

 

Notò un gruppo di amici giocare a beachvolley poco lontano e fu tentato di andare ad aggiungersi.

Avrebbero potuto essere benissimo suoi compagni di scuola.

 

 

Tra quattro giorni sarebbe entrato nella California Beach Linda School a frequentare il terzo anno…

 

“Che palle” pensò continuando a osservare le tre ragazze del gruppo intente a recuperare una palla e schiacciarla contro la squadra maschile avversaria.

 

 

-Era fuori!- si lamentò alzando un braccio un ragazzo

 

-Sam, la palla era dentro, mettiti gli occhiali anche in spiaggia!- lo riprese una ragazza bionda che Bradin vide solo di schiena.

 

 

 

-Bradin! A tavola!-

 

Al richiamo di Ava si alzò, dando un’ultima occhiata al gruppo e dirigendosi verso casa.

 

 

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Capitolo 2
*** La scuola di Playa Linda ***


Era entrato in quell’edificio da neanche un minuto e già aveva voglia di uscirci

Era entrato in quell’edificio da neanche un minuto e già aveva voglia di uscirci.

 

Non conosceva nessuno!

 

Aveva sperato di incontrare fino all’ultimo qualche faccia famigliare, ma proprio niente.

 

I ragazzi parlavano tra di loro scherzando e lo ignoravano totalmente, delle ragazze neanche l’ombra…

 

Gli pareva di aver intravisto qualche volto familiare…qualche ragazzo che notava a volte a fare surf, ma niente di sicuro.

 

Aveva deciso di vestirsi in modo semplice e comodo, un paio di pantaloni alla pescatora beige, un maglietta a maniche corte arancione e dei vecchi infradito di Jay.

 

Guardò l’orologio da polso e gli si strinse il cuore nel constatare che tra una decina di minuti sarebbe suonata la campanella e lui non aveva la più pallida idea di dove andare.

 

Continuando a guardarsi intorno si diresse verso il suo futuro armadietto.

 

Fortunatamente pochi giorni fa a casa erano arrivate le lettere di benvenuto per i ragazzi che frequentavano le scuola, con annotati i corsi, i numeri di armadietti e le classi…

 

Se almeno avesse saputo dove si trovassero…

 

Chiese aiuto a un gruppo di ragazzini più piccoli di lui, mostrando loro il luogo dove doveva andare, ma questi negarono con la testa, spiegandogli che era il loro primo anno lì.

 

Infine, dopo un po’, riuscì a trovare il corridoio degli armadietti e cercò ansiosamente il suo.

Prese le chiavi dalla borsa e lo aprì, rimanendo un secondo spaesato non appena notò al suo interno una serie di fogli colorati, appunti, foto di ragazze…

 

 

-Ops… è tutto mio!-

 

Una voce femminile dietro di lui lo fece voltare.

 

Si trovò davanti una ragazza poco più bassa di lui, abbastanza magra, con lunghi capelli neri lisci e grandi occhi azzurri.

Sul suo viso spuntava un sorriso tirato, di circostanza.

 

-Mi sono scordata di levare le mie cose dall’anno scorso. Faccio in un attimo e poi me ne vado!- disse lei imbarazzata.

 

-Fai pure con comodo…- sorrise lui, contento di poter, per così dire, “dialogare” con qualcuno.

 

-Come ti chiami?-

 

-Guarda, ho quasi finito!- ripetè lei buttando sempre più velocemente gli oggetti nella sua cartella.

 

-Ti ho detto che non ci sono problemi, ora non mi serve l’armadietto, puoi fare con comodo…- continuò lui appoggiandosi all’antina aperta, tentando di tranquillizzare la ragazza.

 

Peccato però che quel gesto la fece solo irritare di più.

 

-Fatto!- sorrise lei, voltandosi.

 

-Ma… ehi ehi ehi!!- fece lui rinocrrendola per qualche metro e parandolesi davanti.

 

-Si??- chiese lei cercando di farsi strada.

 

-Ma…hai qualcosa contro di me??- chiese lui con faccia leggermente stupita.

 

-Sembra?-

 

-Si!-

 

-Bene, allora significa che ho qualcosa contro di te! Con permesso!- strinse maggiormente i fogli che aveva tolto dall’armadietto al petto e lo superò.

 

-Ma ci conosciamo?- chiese lui rincorrendola.

 

-Come scusa?- ripetè lei, sorridendo appena.

 

Ebbene, Bradin non era mai stato molto bravo nel percepire le cose…

Il primo pensiero che gli venne in mente dopo aver udito quella risposta fu che senz’altro si erano conosciuti a qualche festa e molto probabilmente era successo qualcosa tra di loro, ma lui non si ricordava, lei era offesa, faceva finta di niente, ma in realtà era pronta per tirargli un pugno e dirgli:” E così non ti ricordi nemmeno chi sono brutto stronzo?????”

 

….

 

Pensieri che lui non ebbe il buon senso di tenere per sé, convinto più che mai che lei dovesse conoscerlo per comportarsi così…

 

Coda di paglia…

 

-Ok…cerchiamo di chiarire…

 

-Chiarire cosa??- disse lei irritata sistemandosi la borsa verde a tracolla.

 

-Cioè…Cavolo, mi spiace qualsiasi cosa sia successa!- sbottò pregandola con lo sguardo.

 

-Ma che diavolo stai dicendo…sei matto???-

 

L’espressione di pura sorpresa dipinta sul volto della mora fecero nascere dei dubbi a Bradin.

 

-Non ci conosciamo?- ripetè lentamente.

 

-Per fortuna no… e non ho intenzione di conoscerti….- fece scorbutica.

 

Svoltarono l’angolo, quando un ragazzo castano sorrise e raggiunse la ragazza, abbracciandola.

 

-Ecco dove eri finita! Holly ti sta cercando per tutto il primo piano…sai che se diventa isterica…-

 

-La raggiungo subito Sam, mi porteresti questi fogli nel mio nuovo armadietto? La chiave è questa! Grazie mille, ti voglio un mondo di bene, ci vediamo dopo!- recitò precipitandosi su per le scale.

 

-Ma…- iniziò Bradin fissando il punto in cui se n’era andata.

 

-Stavi parlando con lei?-

 

-In realtà non lo so nemmeno io…-

 

-Allora se sei così confuso vuol dire che ti stava parlando… non preoccuparti, è normale…Tu sei Bradin, giusto?- chiese il ragazzo porgendogli una mano.

 

-Si..-

 

-Sam. Piacere…Dalla tua faccia mi pare di capire che non è stata una conversazione civile…scusa Karen, non è sempre così scorbutica, solitamente è perché ha preso un brutto voto o perché non gli sta simpatica la gente con cui parla…-

 

-Magnifico…-

 

-Ma non te la prendere, sapendo chi sei è logico che stia un po’ sulla difensiva…-

 

-Non pensavo di essere famoso…- commentò con una smorfia sistemandosi a tracolla lo zaino.

 

-Diciamo che la tua carriera è nota ai tuoi coetanei!-

 

-Non è stata propriamente un carriera…fare da pubblicità in uno spot per surf…-

 

-E’ sempre pubblicità! Poi anche noi partecipiamo alle feste sulla spiaggia…credi che nessuno qui sappia chi tu sia?- sorrise Sam.

 

-Forse un ragazzo agitato per il primo giorno di scuola?-

 

-Forse…ma qui la gente guarda molto alle apparenze! Io mi sono trasferito qui tre anni fa dall’Ohio e credimi, è stato difficile ambientarmi! Fortunatamente ho incontrato Holly e Karen, le uniche due ragazze che non passavano ore davanti allo specchio in bagno! Sai, qui non vedrai un essere di sesso femminile fino al suono della campanella… prima sono tutte occupate dentro i cessi a fare chissà cosa!-

 

-Immagino…-

 

-Oh…fidati, è meglio non farlo…. Comunque Karen e Holly non sono come le altre…riescono a divertirsi e a fare divertire senza mettersi minigonne o urlare come delle oche! Vedrai che si abitueranno alla tua presenza!-

 

-Ne dubito dopo quello che ho visto…-

 

-Holly ti chiederà sicuramente di fare una sfida con lei a beachvolley! Ama quello sport…-

 

-Non credo che quella Karen…-

 

-Oh, Karen si fa molto condizionare da Holly! Inizia a piacere a lei, poi sarò tutto automatico!-

 

-E che devo fare?-

 

-E’ questo il punto…più cercherai di fare qualcosa per attirare la loro attenzione e più loro non ti sopporteranno…-

 

-Odiano i ragazzi di copertina! Ho capito…-

 

-Esattamente amico, vedi che ci arrivi alle cose?? In più la tua fama non è solo quella di ragazzo immagine…-

 

-Ok, capito l’antifona…-

 

-In che classe sei?- cambiò discorso Sam

 

-Non ne ho la più pallida idea…-

 

-Allora ti faccio fare prima un giro di perlustrazione della scuola!-

 

-Grazie…almeno posso dire di avere conosciuto una persona il primo giorno!-

 

-Entro la fine ne conoscerai altre! Vedrai le ragazze! Appena ti vedranno ti staranno addosso come delle sanguisughe…-

 

-Ci manca solo questo…-

 

-Ma ci penserò io a tenerle alla larga!!- sorrise in modo così contagioso che anche Bradin non potè fare a meno di distendersi…

 

 

Per la prima volta il biondo iniziò a sentirsi a suo agio in quell’ambiente sconosciuto.

Imparò a distinguere i vari corridoi per arrivare alla sua aula, che scoprì essere la stessa si Sam e Karen.

 

Non appena entrò si ritrovò gli sguardi di tutte le ragazze puntati addosso…

 

Si può dire che quella era una cosa normale, non riusciva a passare inosservato neppure volendo…ma il fatto di essere accolto come una star, preso a braccetto da due bionde e portato nel posto d’onore alla fine dell’aula gli sembrava decisamente esagerato.

 

Sam sorrise a quella vista, sedendosi nel suo banco in seconda fila accanto a Karin che guardava fuori dalla finestra.

 

L’altra ragazza bionda, Holly, era in prima fila, avanti alla ragazza e si girò subito a parlare con lei non appena vide Bradin circondato al suo nuovo posto.

 

-Dici che lo lasceranno almeno respirare??-

 

-Sempre che lui voglia…-

 

-Avanti, non fare la prevenuta…ti pare il tipo a cui piace mettersi al centro dell’attenzione??- iniziò, interrotta da un’occhiata eloquente della mora – Ok, magari dato che è molto conosciuto qui a Playa Linda può essere che sia come tutti gli altri ragazzi…-

 

-Ma se ci ho parlato io vuol dire che è ok!-

 

-Esatto!!! Sam deve andare in avanscoperta per vedere che intenzioni hanno i ragazzi su di noi prima di presentarceli, ricordi?? E’ sempre stato il nostro patto!!-

 

-Innanzitutto sono io quella che non vuole avere a che fare con lui!-

 

-Però è un bel ragazzo…-

 

-Che c’entra! Ce ne sono migliaia di bei ragazzi atletici qui!-

 

-Ma nessuno è come lui!-

 

-Holly, se vuoi provarci fai pure…non devi chiedere il permesso a me!!-

 

-O non ti preoccupare…se mi fosse davvero interessato non starei certamente qui a parlare con te… ma io credo che lui voglia provare a parlarti…la chiacchierata di stamattina è stata traumatizzante per lui!!-

 

-Anche per me, che credi!-

 

-Per lui di più!- si intromise Sam.

 

-Mi fai il favore di farti i cazzi tuoi??-

 

-Ok, ma pomeriggio viene a giocare con noi a pallavolo!-

 

-Si!!!! Nuove sfide! Nuove vittorie!!! Anche oggi l’ennesima medaglia per me!!- esultò Holly alzando i pugni.

 

-Allora io sto a casa!-

 

-Non fare la guastafeste Karen! E’ nuovo….lascialo fare amicizie!-

 

-Ne sta facendo già abbastanza!-

 

-Gelosa?... andiamo…io so che ti piace! E’ il tuo tipo!!!-

 

-I tipi che viglio io non sono degli stronzi che cambiano ragazza come si cambiano le mutande…-

 

-Qui esageri…-

 

-Sam, non esagero! So quello che dico…ora posso passare la mattina a seguire la lezione o dovete rompermi ancora per molto???-

 

 

 

 

 

 

 

Premetto che ci ho impegato molto per scriverlo…e mi spiace….ma…. ne è valsa la pena, perché in questi giorni ero impegnata nel pensare ad altro…

Più precisamente al protagonista di questa storia in carne ed ossa (magari fossi davvero impegnata con lui…) ad ogni modo….

 

L’HO INCONTRATO A MILANO!!!!!!

 

MI HA FATTO L’AUTOGRAFOOOOOOOOOO!!!!!

 

Volete rendermi più felice di quello che sono già????

 

Commentate!!^___^

 

Ringrazio Fly ( ecco qui….hihihihhih siamo felici!!!), vivy92 (sono contenta che ti piaccia..e…grazie per la pubblicità!!!), Ary^^ (sono contenta che ti piaccia…ho aggiornato in ritardo, scusa!) , Emiemi (eh beh…anche per me Bradin è il migliore e karen gli darà del filo da torcere…), Danielle (anche io pensavo avesse un harem…certo darei oro per farne parte!!!), wrori (cara, pure io adoro quel gran pesso di figo di jesse!!!!), Delyla (eh già…l’indifferenza fa miracoli…vedremo come finirà!!) ….per le recensioni…mi spiace di non poterlo fare singolarmente!!

 

 

 

 

 

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