Save me from myself.

di feltbeats
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa. ***
Capitolo 2: *** Another cigarette. ***
Capitolo 3: *** Il destino mescola solo le carte. ***
Capitolo 4: *** E d'un tratto,danzarono. ***
Capitolo 5: *** Tutto ha un suo prezzo. ***
Capitolo 6: *** Is it love or is it art? ***
Capitolo 7: *** Can't escape. ***



Capitolo 1
*** Ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa. ***


Premetto che questa è la mia prima Dramione,siate clementi! Soprattutto perchè ho avuto un pò di difficoltà con l'html ahahaha. Va beh,fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura!

Ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa.

Non riusciva a chiudere occhio. Quella notte non era di certo la prima delle notti insonni di Hermione Jean Granger,che si rigirava nel letto nel vano tentativo di prendere sonno.
Da quando aveva deciso che sarebbe stato meglio rompere con il giovane Weasley ne risentirono soprattutto le sue nottate che,da un po'di giorni,non erano di certo quelle tranquille di un tempo.
Ancora una volta lo studio risultò la sua ancora di salvezza. Ora doveva solo pensare e concentrarsi sul rendimento scolastico e i G.U.F.O non rappresentavano sicuramente una minaccia,dato che la sua fama di strega più brillante della sua età non era mai stata smentita.
Si alzò cautamente dal letto,stando attenta a non svegliare Ginny,compagna di stanza nonchè fedele amica,che pareva dormire beatamente.
Presa la bacchetta e il pacchetto di sigarette,riponendo entrambi in una tasca della felpa chiaramente più grande della sua tagla naturale,svincolò dalla stanza.
Già,fumava. Anche la perfetta,impeccabile Hermione Granger da poco tempo,sentì la necessità di evadere da quella perfezione e di rifugiarsi nella più classica forma di ribellione,o libertà che dir si voglia,del fumo.
Naturalmente nessuno sapeva di questa sua pecca,se così si può definire,a parte Ginny e Grattastinchi,il suo gatto che le aveva fatto più di una volta compagnia,nei momenti peggiori.
La giovane Granger era perfettamente cosciente del fatto che rifugiarsi in un vizio non era il contrattacco migliore per qualsiasi tipo di problema a cui potesse incombere,ma se non altro,quando inspirava quel tabacco si sentiva leggera,priva di ogni preoccupazione.
Salì le interminabili scale,attraversando corridoi e mezzo castello fino a raggiungere,finalmente,la torre di astronomia.
Era uno dei suoi luoghi preferiti. Il paesaggio che era possibile ammirare da lassù era un qualcosa di raro e se avevi bisogno di stare solo a pensare,non c'era posto migliore.
Si accostò alla ringhiera e,socchiudendo leggermente gli occhi,si lasciò accarezzare dalla piacevole brezza notturna.
Poco dopo,assicurandosi con lo sguardo che fosse completamente sola,portò la sigaretta alla bocca e l'accese lasciando poi che il grigiore del fumo si dissolvesse elegantemente nell'aria.
Certo,andare fin sopra la torre non era cosa da poco e il rischio di essere vista,con conseguenze per niente piacevoli,era altrettanto alto.
Ma del resto,a quell'ora della notte chi poteva essere sveglio e andare fin sopra la torre di astronomia? E in tal caso,nessuno avrebbe potuto pensar male dell'innoqua Griffondoro.
Fece un tiro e un altro ancora lasciando poi che il suo sguardo venisse catturato dalle luminose stelle chiaramente visibili a quell'altezza.
Chiunque conoscesse Hermione sapeva che era un inguaribile sognatrice e quell'atmosfera non faceva che incrementare l'assiduo flusso di pensieri che colmavano la sua mente.
Per quanto continuasse a pensarci,Ronald risultava nient'altro che un capitolo chiuso e,perchè no,una scusa per portare un'altra sigaretta alla bocca.
-Granger?!
Improvvisamente una voce interruppe i pensieri della riccia,la quale istintivamente gettò via la sigaretta accesa,ancora prima di riuscir a guardare in faccia l'interlocutore.
Tono sorpreso e sprezzante allo stesso tempo,non poteva essere che una sola persona.
-Malfoy.
Rispose sdegnosa la Griffondoro. Il biondo,sebbene notte fonda,si presentò impeccabile come sempre. Capelli perfettamente in ordine e postura composta. Indubbiamente degno della fama di Principe dei Serpeverde,di cui si vantava da sempre ormai.
-Che ci fa un'indifesa mezzosangue,qui sù a quest'ora della notte?
Ghignò il rampollo dei Malfoy,avanzando verso di lei.
-Potrei farti la stessa domanda Malfoy. Non dovresti essere qui.
-Sta zitta mezzosangue,volevo solo fumarmi una cicca. E a quanto pare non ero il solo..
Disse poi aguzzando la vista verso la sigaretta ancora fumante. La riccia sbuffò guardando in alto,pronta a sentire uno dei ricatti che quasi certamente,il Serpeverde le stava per proporre.
-D'accordo quanto vuoi? 20 galeoni possono bastare?
-Ricatto? No,non per ora almeno. Sono,come dire..sorpreso. Chi l'avrebbe mai detto che l'innocente e brillante Granger sgattaiolasse furtivamente dalla propria stanza,in piena notte,per cedere al raffinato vizio del fumo?
-Non ho il vizio,Malfoy.
-Cosa ti turba,mezzosangue? Ti manca Wesleiuccio? O stai aspirando a divetare una ribelle?
Proferì il ragazzo con una punta di veleno,sollevando il sopraciglio e posizionandosi di fianco alla ragazza,la quale si irrigidì,un po' per la fredda presenza del biondo,un po' perchè,fondamentalmente,aveva centrato i punti.
Ribelle,non era esattamente la parola adatta. Lei voleva semplicemente..evadere.
-Chi ti dice che ci sia effettivamente qualcosa che mi turbi? Una persona può fumare e basta. Non è necessario che abbia un problema.
-Ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa,Granger. Dovresti saperlo.
Continuò il ragazzo,mettendosi una sigaretta in bocca e offrendone provocatoriamente una alla riccia.
Non avrebbe mai potuto immaginare che,almeno per quella volta,dovesse dare ragione a Malfoy. Per quanto fredda,dura e velenosa,quella non era nient'altro che la verità.
Ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa.
Hermione,rimasta in silenzio e presa la terza sigaretta,volse il suo sguardo verso Draco,il quale continuava ad aspirare a pieni polmoni il fumo e a farlo poi uscire in una chiara nube,ricca probabilmente di preoccupazioni.
Ma quali potevano essere le preoccupazioni di un Malfoy?
Continuò a scrutare silenziosamente il ragazzo. La sua pelle era lattea e i suoi occhi argentei,persi nel vuoto del paesaggio.
-Allora qual'è la tua mancanza,Malfoy?
Draco scosse la testa e corrugò la fronte,incrociando per la prima volta il caldo sguardo di Hermione,che si era concentrato su di lui da qualche minuto.
Rimase in silenzio e ritornò a guardare difronte a sè,concedendosi un ultimo tiro.
-Non so neanche perchè ti sto parlando,mezzosangue.
Bisbigliò.

*

Come ogni mattina,Hermione Jean Granger e il resto degli studenti si ritrovarono nella Sala Grande prima delle lezioni.
Hermione non aveva per niente un'aria stanca o segnata,forse perchè ormai,anche il suo fisico si era abituato a passare gran parte delle notti quasi completamente in bianco.
Di tanto in tanto incrociava lo sguardo di Malfoy e non poteva far a meno di ripensare alla notte precedente.
Nonostante il tono arrogante della sua voce che sembrava essersi abituata a pronunciare parole taglienti,Hermione intravide qualcosa di diverso negli occhi argentei del Principe.
Ripensò alla sua espressione mentre liberava il fumo dalla bocca.
Era come se si stesse liberando da un qualche pensiero che lo schiacciava. Era la stessa espressione della ragazza quando buttava fuori il grigiore e insieme a questo,il pensiero di Ron ed ogni tipo di stress.
Un vizio nasce dalla mancanza di qualcosa,Granger.
Questa frase le rimbobava nella testa. Era forse una richiesta d'aiuto?
Le tornarono in mente quegli occhi persi nel vuoto e quei silenzi assordanti.
Ma cosa poteva mai mancare ad un Malfoy? Un Malfoy che ad ogni schiocco di dita riceveva ciò che voleva,un Malfoy desidarato da tutte le ragazze,un Malfoy che aveva la fama,oggetto per cui molte persone si venderebbero l'anima pur di arrivarci.
Hermione scosse la testa ricordandosi chi effettivamente fosse l'oggetto di quei pensieri.
Miserabile Malfoy.
-Hai detto qualcosa Herm?

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Capitolo 2
*** Another cigarette. ***


Another cigarette.

"Una sigaretta è il prototipo perfetto del piacere perfetto: è squisita e ci lascia insoddisfatti.
Mezzanotte,torre di astronomia. "

Draco.

Hermione rabbrividì nel leggere quel biglietto e lo ripose furtivamente in mezzo al libro di pozioni che teneva in mano.
Era contrariata e confusa. Cosa avrebbe mai voluto Draco Malfoy da lei? A scuola non si rivolgevano la parola e l'unica volta che fecero una conversazione senza insultarsi del tutto
fu proprio quella notte alla torre di astronomia.
Ma la curiosità la divorava e di paura non ce n'era perciò,arrivata l'ora,si recò come d'accordo alla torre.
Superata la rampa di scale lo vide di spalle,mentre consumava l'ennesima sigaretta.
Hermione si fermò notando la perfezione fisica del ragazzo.
Era alto e ben proporzionato e aveva la capacità di indossare perfettamente ogni tipo di indumento.
Che Draco Malfoy fosse un bel ragazzo,Hermione Granger non lo poteva negare. Tutto veniva però rovinato dalla sua intramontabile superbia e arroganza.
La ragazza fece un colpo di tosse per preannunciare la sua presenza così che Draco si girò trovandosela difronte.
-Non avevo sonno.
Disse la riccia,precedendo ogni tipo di riferimento all'invito che ebbe palesemente accettato,mentre il biondo si limitò a ghignare compiaciuto.
Posta al fianco del Serpeverde,Hermione si accese una stecca di raffinato tabacco innamorandosi per l'ennesima volta di quella sensazione di liberazione.
-Ingenua.
Sussurrò il biondo osservando la Griffondoro.
-Come scusa?
-Non ti renderà ribelle una banale sigaretta,Granger. Non sai osare,ecco il punto.
Concluse fermo Malfoy rigettandole il fumo in faccia.
-Ma tu che ne sai? Solo perchè non faccio la sgualdrina come le tue amichette,non significa che non mi sappia divertire.
-Divertire? Tu non sai neanche cosa signichi divertirsi. Il tuo concetto di osare suppongo che sia cambiare genere di lettura.
La Griffondoro innorvosita,non sapendo ribattere,fece un rumoroso sospiro voltando la faccia dall'altra parte.
Non sopportava il fatto che Malfoy,per la centesima volta,avesse azzeccato il punto.
Ed era proprio quello che costituiva la sua nota dolente. Era stanca di essere riconosciuta solo come la ragazza che sa tutto,la brillante ed intelligente Hermione Granger.
Certo,ormai aveva imparato a conviverci,o meglio si era come rassegnata a quell'etichetta che le era stata assegnata,anzi,che si era costriuta da sola.
Per una volta,solo per una volta,non poteva essere riconosciuta per qualcosa che fosse diverso dallo studio? Impossibile,non aveva nemmeno il coraggio di dire ai suoi amici che fumasse.
-Dovresti fare più sesso,mezzosangue.
-Squallido,Malfoy.
Rispose schifata la riccia.
-Sono serio. Fare sesso aiuta,dovresti provare.
-Il sesso senza amore è una delle cose più ripugnanti che possa esistere. Non è nient'altro che una forma di egoismo,un prestito di corpi per il piacere personale. Cosa ti rimane dopo? Solo un letto disfatto. E tu dovresti saperlo bene,Malfoy.
Il ragazzo si limitò a guardarla. Sapeva perfettamente che la Griffondoro aveva ragione ma ammetterlo sarebbe stato un po'come svelare il senso di solitudine che ogni notte lo attanagliava.
Si girò di scatto verso la rampa di scale.
-Che ti prende Malfoy?
Il ragazzo fulmineo,corse verso un pilastro prendendo per un braccio la ragazza e trascinandola con sè,la quale istintivamente cacciò un urlo.
Draco si attaccò con le spalle al muro cingendo Hermione con una mano sul fianco e l'altra alla bocca.
La schiena di lei aderiva perfettamente al petto del biondo che le prevocò inevitabilmente un brivido che le percorse tutto il corpo.
-Hai visto? Non c'è nessuno qui,torna a letto.
Proferì una voce conosciuta ma non identificata.
Hermione si strinse impulsivamente al giovane Malfoy,il quale incrociò le braccia sui delicati fianchi di lei. Come in segno di..protezione.
Ennesimo brivido.
Intanto le voci si allontanarono del tutto e il ragazzo allentò la presa lasciando che Hermione si staccasse.
Un silenzio imbarazzante cadde sui ragazzi,spezzato poco dopo da un timido "Grazie" pronunciato dalla Griffondoro.
-Và a letto,mezzosangue.

*

Erano le 4 del mattino quando Draco,cautamente,entrò in camera sua.
-Lumos
Sussurrò puntando la bacchetta davanti a sè.
-Buongiorno Malfoy.
Blaise Zabini,seduto nel letto del biondo con le braccia incrociate al petto,lo accolse con un sorriso inquisitorio.
-Cazzo ci fai sul mio letto Zabini? Và a dormire!
Disse il biondo irritanto da ciò che il compagno di stanza,sicuramente,stava per dire.
-Dove sei stato?
-Cazzi miei.
-No.
-Sì.
-Ti vedi con la mezzosangue.
Pronunciò maliziosamente Blaise alzandosi dal letto e osservando la reazione dell'amico che fece una smorfia di meraviglia e tensione contemporaneamente.
Draco rimase in silenzio,facendo finta di non capire.
-Ti piace?
-Fanculo Zabini,và a dormire ho detto.
-Ti piace.
Il biondo con espressione schifata si passò nervosamente una mano fra i capelli platino,corrugando la fronte.
-No.
-Ti piace.
-No.
-Ti vedi ogni notte con quella,da soli. Alla torre di astronomia.
-E..?
-E ti piace.
-No. Credo sia il contrario.
-In ogni caso ci stai.
-Sono solo curioso.
-Sei curioso di sapere se sia cotta di te o sei curioso di sapere com'è sotto le coperte?
Proferì il moro,sicuro di aver centrato il punto.
-Basta Blà,io non ti ho mai rotto quando avevi quella ossesiva cotta per Ginny Weasley!
-Allora è vero,hai una cotta per lei.
-Non ho detto questo.
-Che stai facendo allora?
-Non lo so..
Mormorò Draco buttandosi nel letto e guardando un punto fisso sul soffitto.

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Capitolo 3
*** Il destino mescola solo le carte. ***


Il destino mescola solo le carte,sta a noi giocare.

Ormai era passata una settimana da quando Draco Malfoy ed Hermione Granger avevano cominciato a vedersi ogni notte,alla torre di astronomia.
La riccia Grifondoro non riusciva a non pensare al profumo fresco del ragazzo che ormai era rimasto intrappolato nei suoi polmoni e che sentiva praticamente in ogni luogo e in ogni persona.
Pensava a quegli occhi ghiaccio e a quel sorriso apparantemente sicuro ma che nascondeva tanti,troppi segreti.
Pensava a lui e sorrideva. Poi scuoteva la testa come per far uscire quel tormentoso pensiero e tornava sui libri.
Era come se non riuscisse ad accettare il fatto che le piaceva parlare col Serpeverde più amato e odiato di Hogwarts.
Ogni giorno aspettava la mezzanotte per poterlo vedere e poter ascoltare cosa avesse da dirle.
Ed era come se capisse perfettamente tutto ciò che il ragazzo le dicesse,o le lasciasse semplicemente intendere.
Non riusciva minimamente a sopportare la sua presenza,la sua arroganza. La innervosiva. Ma lo aspettava.
Durante tutto il giorno aspettava solo quel momento. Che fossero due ore o due minuti doveva parlare con lui.
Era come se stesse diventando la sua sigaretta quotidiana. Sbagliato,sbagliatissimo fumare. Fa male,si sa. Ma quando assapori quel tabacco,il più delle volte,ne diventi strettamente dipendente.
Non vuoi ammetterlo ma lo senti.
Così anche Draco non riuscì più a forzare i pensieri della riccia mezzosangue che si impadronirono ben presto della sua mente.
Lo incuriosiva la voglia di trasgressione che da un po' aveva attanagliato Hermione.
Voleva capire da cosa dipendesse e soprattutto,voleva esaminare fino a che punto la ragazza potesse spingersi.
Insomma,era totalmente incuriosito da lei. Ma si sà,curiosità è anche attrazione.

*

-Sai qual'è il problema,mezzosangue? Per prima cosa dovresti smetterla di comportarti come se sapessi fottutamente tutto.
La riccia rimase in silenzio e abbassò lo sguardo,incapace di ribattere quella fredda verità che,ancora una volta,le era stata sbattuta in faccia da Malfoy senza alcun preavviso.
-E poi,non dico che devi andare in giro per Hogwarts a fare l'idiota per farti notare. Non ti si addicerebbe neanche,sinceramente.
Continuò il biondo.
-Solo che..quello che mi fa più rabbia di te,Granger..è che te ne stai ferma lì,aspettando che tutto accada da sè.
-Cosa dovrei fare Malfoy? Se è destino accade e basta,non è necessario fare grandi cose pur che qualcosa succeda.
-Stupida. Il destino mescola solo le carte,sta a noi giocare.
Ennesima pura verità. Hermione alzò lo sguardo incrociando quello argenteo del ragazzo che la fissava in attesa di una risposta.
-E che la partita abbia inizio,allora.
Rispose inaspettatamente la riccia con tono deciso,provocando un sorriso soddisfatto a Malfoy.
-Sabato ci sarà una festa,come ben sai.
La Griffondoro lo ascoltò,deglutendo,lasciandosi per un secondo sfiorare dall'idea di ritirarsi dall'appena intrapresa nuova filosofia di vita.
Non amava particolarmente le feste,soprattutto quel genere di feste in cui le ochette Serpeverde occupavano tutta la scena,pronte ad umiliarti nel caso non fossi una di loro.
E poi,tutto ciò avrebbe dovuto prevedere un vestito,dei tacchi,e inevitabilmente,un'accompagnatore.
-Allora?
-Allora ci vediamo sabato,Malfoy.
Disse alle strette Hermione,superando il biondo e tornando al suo dormitoio.

*

-Ma che ti prende Herm?!
-Ginny,ho bisogno di te.
La rossa guardò Hermione negli occhi,e in silenzio si sedetterò nel letto della riccia,la quale iniziò a spiegare all'amica le cose dal principio.
-Aspetta. TI VEDI OGNI NOTTE CON DRACO MALFOY HAI DETTO?
-Shh potresti evitare di urlare? E comunque sì ma non è come credi. E' tutto un caso,io non so che..
-MA SEI IMPAZZITA? Ti ha fatto del male? Sei sotto incantesimo eh? eh? eh?
Esclamò Ginny esagitata sventolando una mano davanti agli occhi dell'amica.
-No Ginny! Sto bene. Non mi ha fatto del male anzi,mi ha protetta..
-p..protetta? Oh merlino,la mia Hermione. Cosa ti è successo? Chi sei tu? Dov'è la mia Herm?
-Va bene,ho capito. Pensavo che almeno con la mia migliore amica avrei potuto parlarne ma..
Sbuffò Hermione,cercando un modo alternativo per far tacere la piccola Weasley.
-Nononono d'accordo,non ti interrompo più,dimmi il punto allora.
-Il punto è che sabato andremo alla festa.
Esclamò decisa la riccia,non ammettendo possibilità di rifiuto da parte dell'amica.
-COSA? No Hermione,no. Ti rendi conto di che gente va a quella festa? Non ho intenzione di essere squadrata dall'alto in basso dalle Greengrass o peggio..fissata,da Zabini.
Disse la rossa rabbrividendo.
-Secondo te a me fa piacere? Ma devo andarci! E' una specie di sfida..
Ginny la osservò ancora titubante.
-Ti preeeeego. Fallo per me. Per me Per me Per meeeee!
Hermione prese a sbattere le ciglia forzatamente e ad esibire uno di quei sorrisi che raramente,qualcuno era riuscito a dirle di no.
-E va beeeeene.
Esclamò la fedele amica lasciandosi travolgere da un abbraccio di Hermione.
-Ma promettimi una cosa,Ginny. Di tutto questo non dire niente a Ron,per favore.

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Capitolo 4
*** E d'un tratto,danzarono. ***


E d'un tratto,danzarono.

Harry e Ron si guardarono con aria interrogativa. Le due Griffondoro li avevano lasciati lì senza una spiegazione,ed erano corse verso il proprio dormitorio.
Era arrivata la sera del ballo e come promesso,i ragazzi non erano a conoscenza di niente.
Ginny indossava un elegante abito verde smeraldo,comprato alla fattucchieria pregiata di Diagon Alley.
I capelli lisci e rossi marchiati Weasley,le cadevano ordinati sulle spalle e come di suo solito,quella sera non avrebbe avuto difficoltà nell'attirare l'attenzione di svariati
ragazzi.
-Herm sei pronta? Se hai cambiato idea giuro che ti uccido!
Urlò scherzosamente Ginny da dietro la porta del bagno,in cui la riccia si era stabilita da quando erano entrate.
-Non posso uscire così..
Farfugliò a bassa voce uscendo dal bagno e indicandosi il corpo.
Indossava un delicato abito bianco che le fasciava il busto,mettendo in risalto le dolci curve e tralasciando buona parte della bianca schiena scoperta.
I capelli non erano crespi e ricci ma bensì cadevano in dolci e lineari boccoli sulle spalle e due perle alle orecchie le adornavano il viso.
-Sei..bellissima.
Esclamò emozionata Ginny posandosi una mano sul petto.
-Davvero?
Rispose timidamente l'altra. Aveva bisogno di sentirselo dire. Non era solita andare a delle feste,nè indossare abiti così sofisticati,a sua detta; doveva solo essere incoraggiata perchè non si rendeva conto che era davvero bellissima.
-Assolutamente. Direi che questa sera,mia cara signorina Granger,non passerai inosservata!
Disse la rossa scatenando un sorriso d'eccitazione all'amica.
-..e tanto so che il Furetto farà qualcosa. Ho visto come ti guarda in Sala Grande,sai!
La riccia fece finta di non dare peso a quelle parole e scortò l'amica alla porta.
In realtà voleva solo vederlo. Vedere la sua faccia e stupirlo.
Voleva solo che lui e tutta la sala quella notte pensasse:"Cavolo,quella è Hermione Granger!". E così fu.
Gli occhi di tutti gli invitati erano costantemente puntati su di lei e mentre i più audaci si avvicinarono a farle i complimenti e a chiederle l'onore di un ballo,tra gli impacciati si celava il volto della persona di cui tutti avrebbero giurato sulla sua sicurezza e autostima.
Draco Malfoy non perdeva occasione per fissare furtivamente la Griffondoro e quando lei ricambiava lo sguardo,lui si girava imbarazzato.
Non si avvicinò nemmeno un momento. Era stupito. O meglio affascinato.
Avrebbe solo voluto avvicinarsi e guardarla più da vicino. Toccarla.
Ma tutto ciò non fu possibile visto che furono rari i momenti in cui la dolce mezzosangue si trovava sola.
E inoltre,tutti avrebbero considerato uno scandolo il fatto che un Serpeverde,anzi il Principe dei Serpeverde,potesse contraddire i suoi principi e i le sue convinzioni sui mezzosangue.
Ma in quella serata,a quanto pare,tutto fu concesso e inaspettatamente,una delle Serpi si avvicinò ad Hermione tra lo stupore della sala.
Theodor Nott,con passo deciso,si fermò di fronte alla bella Griffondoro ed esibendo un sorriso tipico dei Serpeverde,fece un principesco inchino baciandole classicamente la mano.
Hermione sussultò dall'inaspettato invito,ma nonostante ciò,sotto gli occhi sorpresi di Ginny e di tutti gli invitati,accettò compostamente concedendosi un ballo con il misterioso ragazzo.
Draco osservò la scena immobile per lo stupore o forse,troppo colmo di stizza per fare qualcosa finchè non vide i due staccarsi e Nott che baciò nuovamente la mano candida di Hermione,così incrociò gli occhi caldi di lei per poi voltare le spalle e lasciare quella sala.

*

-Non è educato lasciare un luogo senza preavviso e senza salutare,non credi?
Draco si girò di scatto. Hermione sorrise e si avvicinò al ragazzo. Era ancora perfetta,nonostante fossero passate un paio d'ore dall'inizio della festa e il suo sguardo era più caldo e solare del solito.
-Torna alla festa,mezzosangue. Ti aspettano,immagino.
Disse il biondo con quel suo solito tono freddo e pungente accompagnato da una nota di nervosismo.
-Che ti prende Malfoy? Non hai passato una bella serata forse?
Ribattè a tono la Griffondoro,irrigidendosi alla freddezza del ragazzo il quale buttò la sigaretta ancora fumante a terra,calpestandola con il piede.
-La mia serata è andata..andata. Sarebbe stata perfetta se non fosse per il fatto che Pansy non sappia ballare.
La riccia si lasciò sfuggire una leggera risata e così anche lui.
Draco la guardò ancora una volta e si mise dinanzi alla ragazza e abozzando un inchino,le prese la mano attirando poi il suo corpo a sè.
La musica che si udiva era debole e soffocata dall'altezza in cui i due si trovavano. D'altronde si sa,la torre di astronomia era il luogo più alto di Hogwarts.
Il biondo cingeva delicatamente Hermione con una mano sul fianco e con l'altra teneva quella morbida di lei.
Danzavano.
La Griffondoro sorrideva e si concedeva un'altra piroetta per poi tornare a ondeggiare dolcemente insieme al principe.
Di nuovo quel profumo. Quel profumo fresco di colonia l'aveva inebriata più dell'alccol,a tal punto da costringerla ad avvicinarsi ancora di più al ragazzo,il quale la strinse a sè,facendo il passo più lento.
I corpi aderivano perfettamente.
Draco sentì i caldi seni poggiarsi sul suo petto. Se avesse voluto,avrebbe potuto sentire il battito del cuore della ragazza che andò ad accellerare al contatto.
Hermione poggiò la testa sulla sua spalla e anche Draco così,fu lieto di estasiarsi di quel profumo di cannella di cui la riccia era completamente impregnata.

*
-Sei mai stato innamorato,Draco?
-No. La gente è convinta che uno come me non sappia cosa sia l'amore,così me ne sono convinto anch'io.
Hermione guardò il ragazzo e intravide il dolore e forse,il motivo per cui ogni giorno inspirava da quelle sigarette.
Il suo nome. Le aspettative di tutti su di lui l'avevano portato a non sapere più chi fosse.
Un solo pensiero diverso da ciò per cui era stato educato era in grado di mandarlo in tilt.
-Se hai intenzione di guardarmi con quello sguardo alla "povero elfo bastonato",và pure a letto mezzosangue.
-No.
-Non voglio la tua pietà,Granger.
-Mi fai ridere,Malfoy. Ricordi cosa mi dissi qualche giorno fa? Quello che odi di me è che aspetto che il destino agisca al mio posto. Beh,predichi bene ma razzoli male a quanto pare.
Il biondo rimase in silenzio e con un sospiro forzato,voltò la faccia alla ragazza.
-Buonanotte Malfoy.
-Aspetta.
La riccia si sentì trattenere,bloccata dalla mano fredda di Draco che la strinse nel polso.
-Resta qui..Hermione.

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Capitolo 5
*** Tutto ha un suo prezzo. ***


Tutto ha un suo prezzo.

Hermione aprì lentamente gli occhi ancora appannati dal sonno e dalla luce del sole che penetrava da un angolo della finestra.
Si stropicciò pigramente le palpebre e solo quando si mise su un fianco soffermando lo sguardo su un'insolita ed estranea tapezzeria color verde-argento,capì che quella non era la sua stanza,nè quello il suo letto.
Sobbalzò a sedere sul baldacchino per poi emettere un urlo talmente forte che probabilmente,se solo fosse stato chiesto,anche gli abitanti di Hogsmaede avrebbero confermato di aver udito.
Draco cadde bruscamente dal letto trascinando con sè la soffice trapunta e il guanciale su cui poco prima dormiva beatamente.
-Dico,ma sei impazzita?!
Biascicò con la voce ancora impastata dal sonno.
-BRUTTO LURIDO VERME APROFITTATORE SCHIFOSO SENZA PUDORE!
Strillò lei avanzando minacciosa verso il ragazzo.
-Cosa mi hai fatto eh?? Perchè sono qui?? Ti conviene dirmi la verità o io..
-Oh calma mezzosangue,non ti ho fatto niente!
Disse lui alzandosi barcollante e grattandosi la testa.
Erano state davvero poche le volte che qualcuno aveva avuto l'onore di assistere ad una scenata di quel calibro di Hermione Granger,e Draco Malfoy naturalmente,non poteva che essere uno dei pochi,insieme a Ronald.
-Cosa ci facevo nel tuo letto,Furetto? COSA??
Il ragazzo,avendo aquisito un minimo di lucidità,guardò Hermione mentre lo fissava furibonda e imbarazzata nel contempo,e scoppiò in una fragorosa risata.
-Aspetta tu pensi che io..abbia..te..ahahahahahhaha
La riccia incrociò le braccia al petto con aria imbronciata.
-Sono seria.
-Non sono ancora sceso così in basso,mezzosangue.
Riprese Malfoy,riassumendo la sua solita espressione altezzosa.
-Per quale motivo sono in camera tua?
-Ieri notte eravamo alla torre di astronomia.
-Sì.
-Ci siamo seduti a parlare e dopo poco tempo sei crollata sulla mia spalla.
-Oh..
Sussurrò la ragazza ricollegando il tutto e maledicendosi per la scenata più che imbarazzante di qualche attimo prima.
-E credo che avrei destato più sospetti ad andare in quei..deplorevoli dormitoi,con te..tra le braccia.
Proferì il biondo con una nota di disagio.
Aveva capito bene? Draco Malfoy l'aveva portata di peso fino al suo dormitorio,facendola dormire sul suo letto pur di non svegliarla? Non c'erano altre spiegazioni.
Per quale motivo avrebbe dovuto farlo altrimenti? Forse semplice compassione. O forse era davvero interessato e..no. Non era possibile. In ogni caso,Hermione avrebbe dovuto quanto meno ringraziarlo,ma non lo fece.
La riccia si risedette nel letto poggiando i gomiti sulle ginocchia e a sua volta,mise il capo tra le mani.
-E adesso come faccio ad uscire da qui?
Borbottò preoccupata.
-Ti alzi in piedi,cammini,apri la porta ed esci. Ti facevo più arguta,mezzosangue.
Disse ironicamente il ragazzo.
-Sarà la tua vicinanza,Malfoy!
Ribattè a tono lei.
-Comunque. Intendevo dire che se esco di qui adesso mi vedranno di certo e oltre a scoppiare uno scandalo per il fatto che una Griffondoro si trovi nei dormitoi Serpeverde,il preside non gradirà affatto sapere che una ragazza abbia..passato la notte nella camera di un ragazzo.
Sentenziò seria cercando di nascondere il rossore improvviso che le infiammò le guance.
-Per non parlare di tutti i pettegolezzi e..
-Mmh.
-Che c'è?
-Andrai via stanotte,allora.
Pronunciò il biondo,come se fosse la cosa più ovvia e naturale del mondo.
-No..no. Malfoy,sei impazzito forse? E' già tanto che questa notte non sia stata nel mio dormitorio e poi..tutti si accorgerebbero della mia assenza! E..
-Io ho proposto. Se vuoi andare và. Gradirei solo non essere coinvolto nei tuoi trasferimenti clandestini,Granger.
Hermione sospirò. Effettivamente,non era una cattivissima idea quella di lasciare la stanza durante la notte.
Nessuno l'avrebbe vista ed,essendo quel giorno dispensato da ogni tipo di lezione,nemmeno i professori avrebbero fatto caso alla sua assenza.
Unico effettivo problema sarebbe stato inventarsi una scusa plausibile con Harry,Ron e Ginny ma non era questo ciò che la preoccupava maggiormente.
Come avrebbe mai potuto passare un'intera giornata chiusa in una stanza,per quanto relativamente grande,sola con Draco Malfoy? L'odioso,altezzoso,irritante Draco Malfoy.
D'accordo,aveva appena passato la notte insieme a lui ma inconsciamente. E il risveglio non fu esattamente tra i più piacevoli.
La Griffondoro rimase in silenzio.

*

Ginny camminava ansiosamente avanti indietro per la stanza.
La preoccupazione e i sensi di colpa la stavano divorando. Come aveva potuto lasciare che la sua migliore amica andasse a raggiungere Draco Malfoy?
Era certa che fosse tutta colpa del vile Serpeverde. Conoscendo Hermione,sarebbe di certo tornata in stanza dopo la festa o quanto meno,l'avrebbe avvertita della sua assenza.
Invece no. Hermione Granger era sparita nel nulla.
Il respiro di Ginny si faceva sempre più affannato e gli occhi iniziavano ad arrossarsi. Che la piccola Weasley si facesse prendere facilmente dal panico,era risaputo.
Il solo pensiero che potesse essere capitato qualcosa alla sua migliore amica,per mano di Malfoy per di più,le faceva accapponare la pelle ed attorcigliare lo stomaco.
D'un tratto i torti pensieri furono interrotti dal picchiettare frenetico che quasi buttò giù la porta in ciliegio della calda camera.
La rossa corse impaziente ad aprire la porta ma la visione che la investì non fu quella della dolce riccia con una pila di libri in mano.
Prima che potesse aprir bocca,Ginny riuscì quasi a chiudere la porta in faccia allo sgradito ospite il quale però,incastrò fulmineo il piede nel margine che lo divideva dalla ragazza.
-Buongiorno Weasley.
Pronunciò beffardo il ragazzo.
-Zabini.
Rispose lei esibendo uno dei sorrisi più falsi che avesse mai mostrato in vita sua.
Erano passati due anni esatti da quando il Serpeverde Blaise Zabini,aveva cominciato a rendere più che esplicita la sua cotta morbosa per Ginny Weasley.
Tutta Hogwarts si era convinta che fosse solo una diceria,visto che non era cosa da tutti giorni vedere un Serpeverde fare la corte a una Griffondoro o viceversa,tutti tranne la diretta interessata naturalmente,che si sentiva costantemente osservata e oggetto di commenti non esattamente pudici.
Il moro fece per baciarle la mano quando la ragazza la ritrasse sprezzante,chiedendogli quale fosse il motivo per cui fosse lì.
-Fammi entrare e..
-Che vuoi?
Lo interruppe irritata.
-Oh beh niente,vedo che disturbo quindi..Salutami la mezzosangue,se mai dovessi rivederla.
Disse cinico il moro voltandole le spalle. Ginny sentì una stretta allo stomaco nell'udire quelle sadiche parole. Zabini sapeva dove fosse Hermione e per quanto disgustata dalla sua persona,lo bloccò istintivamente per un braccio.
-Aspetta.
Proferì invitandolo rassegnatamente ad entrare e provocandogli un nascosto sorriso di soddisfazione.

-Dimmi dov'è la mia amica.
-Mmh,non vedo perchè dovrei farlo.
Ghignò il moro inducendo la Griffondoro a patteggiare. La rossa deglutì.
Sapeva bene che fare un compromesso con Zabini sarebbe stato come gettare un fiammifero acceso accanto a un fienile.
-D'accordo. Dammi un po' di tempo,Zabini. Troverò Hermione.
-Un giorno.
Rispose secco lui.
-Ti do un giorno. Se domani a quest'ora Hermione è qui con te,bene. Se no..beh ti porterò da lei,ma come ben sai tutto ha un suo prezzo, piccola.

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Capitolo 6
*** Is it love or is it art? ***


Piccolo commento d'autrice: Spero che la storia vi stia piacendo! Mi farebbe piacere ricevere qualche recensione in più,critiche positive o negative che siano! Mi metterò subito all'opera per il prossimo capitolo. Un abbraccio e buona lettura!
-Alessandra.


Is it love or is it art?

-Che ore sono?
-Non lo so,Malfoy
Rispose incurante la riccia,voltando pagina del titanico tomo che fece comparire per passare il tempo.
Il Serpeverde irritato,si avvicinò con passo teso a Hermione,gettandole via il mastodontico libro che cadde a terra in un fruscio di pagine sparpagliate.
-Che ore sono?
Scandì di nuovo il biondo,avvicinandosi all'espressione sconvolta della ragazza.
-CHE COSA HAI FATTO? Stavo leggendo!
-Sì ho notato,ed è stato spiacevolmente irritante!
-Irritante? Ti ho forse importunato in qualche modo?
-Sì!
-NO INVECE. Raccoglilo!
-NO.
La riccia sbuffò. Non solo avrebbe dovuto trascorrere mezza giornata interamente sola con Draco Malfoy,ma per di più,non avrebbe neanche potuto leggere per passare il tempo o fare qualsiasi altra cosa riguardante lo studio.
-Devi disintossicarti da quella roba.
-Si chiama c u l t u r a.
-No,si chiama fanatismo.
Rispose secco lui.
-In ogni piccolo arco di tempo su cui,finalmente,potresti distrarti dallo studio,lo ricerchi. Mezzosangue,dovresti sul serio vederti quando leggi quelle improponibili enciclopedie. Sembri davvero una fissata.
-Io non sono una fissata.
-A me pare di sì.
Draco volse lo sguardo al libro sul pavimento e si chinò a prenderlo soffermandosi sulla copertina.
-Lettura della mano e nozioni di Chirognomia. Stai cercando di imparare Divinazione nonostante la Cooman ti abbia detto esplicitamente che sei negata?
Proferì con un sorriso compiaciuto.
-Tecnicamente so già tutto sulla Chiromanzia. Sto solo cercando di perfezionarmi.
Rispose lei,cercando di non dare peso alla velenosa frecciatina lanciata dal ragazzo.
-Certo. Leggimi la mano allora,sotuttoio.
Pronunciò il biondo tendendole il palmo.
Hermione lo guardò e afferrò delicatamente la mano fresca e morbida del Principe.
-Siediti. Devi..devi essere rilassato.

*


-HERMIONE è SPARITA CON MALFOY?
Urlò nervosamente Ron alzandosi dalla sedia mentre Ginny si piegava in un fiume di lacrime e singhiozzi.
-Non è stata colpa tua Ginny,troveremo Hermione.
Fece Harry con un tono di conforto verso la rossa.
-Dobbiamo..entro..entro oggi.
Balbettò lei,tentando di asciugarsi gli occhi.
-Sì,certo..voglio dire,prima la troviamo e meglio è,quindi..
-No Harry. Entro oggi,per forza.
Harry e Ron la guardarono con aria interrogativa.
-Zabini..lui sa..e se..se non la troviamo entro oggi,mi porterà da lei sì, ma..
Ginny non riuscì a concludere la frase che riprese a piangere rumorosamente.
-QUEL VERME! Io giuro,vado lì e..io,io..gli spacco la faccia! Io,lo disintegro,lo lo..lo anniento e..
-Ron calmati! La troveremo. Ora Ginny,lavati la faccia e controlla nella sala della festa,io e Ron ci divideremo su questo piano e poi alla torre di astronomia. La troveremo.
Concluse Harry con un sorriso d'incoraggiamento. Sembrava l'unico capace di mantere la calma.

*

-Allora mezzosangue?
-La linea della vita è piuttosto lunga e lineare quindi auspica vita lunga e buona resistenza agli sforzi fisici. E' abbastanza pallida e larga e..
-E..? Che significa?
-Significa che la persona in questione non è ancora riuscita a trovare il giusto equilibrio.
Draco rimase in silenzio.
-Continua.
-La linea della testa. E' orizzontale quindi indica una buona propensione alla logicità,alla praticità,alla capacità analitica e anche una buona memoria. Inoltre discende fino all'altro lato della mano,dunque segnala spiccate qualità artistiche, estrosità e noncuranza delle regole formali.
Il Serpeverde fece un'espressione superba spenta poco dopo da un ironico "Devo aver sbagliato qualcosa" di Hermione.
-Cos'è la linea più alta,vicina alle dita?
-La linea del cuore.
Rispose la riccia aguzzando lo sguardo.
-E'..irregolare. Indica amori discontinui e mancanza di equilibrio affettivo. E' anche molto in alto,vicino alle dita e segnala impulsività e gelosia. Sei geloso,Malfoy?
Proferì sorridendo.
Mentre la Griffondoro continuò a studiare il palmo di Draco,quest'ultimo si concentrò nello scrutare invece,ogni singolo dettaglio di lei.
La sua pelle era liscia e candida,stellata da piccole letiggini che le adornavano la zona alta del naso.
Gli occhi mielati erano concentrati sulla mano del ragazzo e sembravano esaminarne ogni singolo particolare.
Draco sorrise inconsciamente tanto che la riccia,sentendosi osservata,alzò lo sguardo diventando paonazza.
Le sue gote si colorarono di un rosso scarlatto e cominciò a balbettare parole confuse e senza senso,impadronita da una buffa forma di goffaggine.
-Ho dello sporco sul naso vero? Oh Merlino lo sapevo,è colpa della torta forse ieri ne ho mangiata troppa o forse era polvere di questa stanza e se se se l'avevo ieri tutta la sera? oh Merlino! Potrei essere allergica alla pol..
Draco le prese il viso tra le mani e avvicinò lentamente le labbra a quelle della ragazza,abozzando un sorriso come per preannunciare ciò che avrebbe seguito.
Hermione chiuse istintivamente gli occhi e aprì leggermente le labbra.
Il battito del suo cuore fece per accelerare talmente tanto,da ricordare il galoppo di un cavallo in corsa.
La vista le si annebbiò e una serie di brividi freddi e caldi le attraversarono il corpo andando poi ad aumentare quando sentì la mano del Serpeverde sfiorarle la guancia bollente e infuocata.
Il bacio cambiò forma quando Malfoy si fece più avido,spingendo con forza la lingua contro quella della ragazza tornando poi a fare dolci movimenti e ad accarezzarle il palato.
D'un tratto si staccò.
Hermione era confusa,disorientata. Draco Malfoy l'aveva appena baciata o era in preda a una serie di forti deliri?
Neanche il suo corpo sapeva che reazione assumere e la sua espressione facciale era probabilmente paragonabile a quella assunta quando al primo anno,si era ritrovata difronte un gigantesco troll di montagna. Solo un po' meno spaventata.
-Beh credo che tu possa andare,mezzosangue. Vedo che si è fatto buio.
Esclamò il Serpeverde come se non fosse successo niente,volgendo il suo sguardo alla finestra.
-Sì..sì. Forse è meglio che vada. Dammi qualcosa per uscire.
-Qualcosa per uscire?
Ripetè il biondo agrottando le sopraciglia.
-Sì non so,un lenzuolo..qualcosa. Non si sa mai!
Draco la guardò con aria confusa ma senza replicare le diede una sua vecchia felpa e la scortò alla porta.
-Sù forza,apri.
-Ehm,mezzosangue..
-Che c'è adesso? Rivuoi la felpa?
-La porta è chiusa a chiave.

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Capitolo 7
*** Can't escape. ***


Can't escape.

-Alohomora!
-Fa provare a me.
-Alohomora!
-E'cambiato qualcosa,mezzosangue? E' evidentemente chiusa da un'incantesimo!
-Accio chiave!
Hermione sospirò. Erano ore ormai che provava ad aprire invano la porta e oltre a sentire la stanchezza,iniziava ad essere irritata dal comportamento inerte del Serpeverde.
-Smettila di startene fermo lì come se aspettassi la mano divina!
-Oh Merlino resteremo chiusi qui per sempre! Ohh! ..va meglio?
La Grifondoro,nonostante l'immane fatica dal trattenere la risata per la buffa voce di Draco,lo fulminò con lo sguardo.
-SEI STATO TU!
Urlò scattando verso il ragazzo.
-Io cosa? Come pos..
-SEI STATO TU! CHI ALTRO POTEVA ESSERE?! DAMMI LA TUA BACCHETTA!
-Non te la do la mia bacchetta! E non sono stato io,Granger!
Disse il biondo indietreggiando,stampandosi in faccia uno di quei sorrisi forzati per soffocare la risata.
-Draco Malfoy non ridere mentre ti rimprovero! Dammi la bacchetta!
-Mi stai rimproverando? E non te la do la bacchetta!
-DAMMI LA BACCHETTA HO DETTO! DAMMI SUBITO QUELLA BAC..
Per la seconda volta,quella sera,le parole di Hermione Granger furono interrotte dalle labbra di Draco,che senza preavviso si attaccarono dolcemente alle sue.
La riccia esitò un attimo per poi allontanare il biondo spingendolo con la mano.
-SMETTILA DI FARLO!
Urlò imbarazzata mentre il solito rossore iniziò a colorarle le gote.
Il Serpeverde sorrise divertito.
-Sei tu che ti avvicini troppo! E almeno così hai smesso di parlare.
-Sei..sei insopportabile!
Ruggì,incrociando le braccia al petto.


*


-Trovato qualcosa?
-Niente. Voi?
-Niente..ma mi è sembrato di sentire il profumo di Hermione alla torre..
Pronunciò Ron visibilmente accigliato.
-Sciocchezze Ron,si sa che il profumo dopo poco tempo si dissolve!
-Ragazzi..
Ginny interruppe sottovoce i due amici,indicando con lo sguardo Zabini che con passo fiero e un ghigno stampato sulla faccia si dirigeva verso di loro.
-Ancora niente,bellezza?
-Sta lontano da lei!
Si intromise Harry aguzzando minacciosamente lo sguardo verso il moro.
D'improvviso una figura estranea si aggiunse inaspettatamente a quella conversazione.
-Professor Piton.
Pronunciarono in coro i quattro con stupore e un pizzico di soggezione che accompagna costantemente il sillabare di quel nome.
-Voi tre
Proferì con disprezzo il professore osservando dall'alto il trio Grifondoro.
-Non dovreste scorrazzare a quest'ora della sera per il castello. Potreste incombere in spiacevoli inconvenienti.
Continuò poi voltando il cupo sguardo su Zabini.
-E' quello che li stavo spiegando,signore. Li ho trovati vagare per i sotterranei in prossimità dei dormitori Serpeverde e li stavo intimando a rincasare. Forse sarebbe il caso di segnalare alla professoressa McGranitt maggior riguardo verso i propri studenti.
Esclamò Zabini aguzzando lo sguardo verso il trio e ghignando superbo.
-Bene. Ognuno nei propri dormitori ora. Non voglio sentire un solo altro elemento di disturbo. Chiaro,Potter?
-Si signore.


*


Draco osservava attentamente l'atteggiamento della Grifondoro. Era tesa,sovrappensiero e visibilmente stanca.
-Dovresti metterti a letto.
Esclamò inaspettatamente.
La riccia,come se non avesse sentito ciò che il Serpeverde le aveva appena detto,si catapultò alla porta.
-Che ti prende adesso?
-Hai sentito? C'è qualcuno là fuori!
-Levati. ZABINI,APRI SUBITO QUESTA PORTA!
Urlò il biondo,battendo il pugno freneticamente contro la porta.
-Hai sentito? APRI HO DETTO!
Dopo pochi secondi,si udirono dei passi avvicinarsi alla porta e subito una voce soffocata.
-Draco?
-Si Zabini,siamo chiusi qui dentro,apri!
-Oh..sei con la mezzosangue giusto? Credo vi farà bene socializzare un po'..per qualche giorno..divertitevi!
A quelle parole gli occhi di Hermione si infiammarono di astio e corse a bussare con tutte le sue forze sull'ingresso di quella camera in cui era successo,in poche ore,l'impensabile.
-LURIDO VERME! APRI SUBITO QUESTA PORTA! SUBITO!!
-Tranquillizzati dolcezza,c'è Dracuccio lì con te! Buon proseguimento.
La Grifondoro si sedette a terra,con le spalle contro la porta,emettendo un rumoroso sospiro che avrebbe,probabilmente,preceduto una leggendaria crisi di nervi.
Gli occhi le si inumidirono e si arrossarono nei bordi,ma non pianse. Strinse le ginocchia al petto e mise a fissare Draco che la osservò con occhi stanchi.
-Pensi davvero che rimarremo chiusi qui per sempre? Pensi che nessuno si accorgerà della nostra assenza? Ok,forse di te faranno piacevolmente a meno ma di me..Draco Malfoy..
Draco le volse un sorriso. Era strano. Probabilmente nessuno,nemmeno i suoi genitori,avevano mai visto quel sorriso. Era come premuroso,preoccupato di cancellare l'evidente tensione che angosciava la Grifondoro.
Hermione rispose con un sorriso stanco e poggiò debolmente la testa nelle ginocchia.
Draco balzò in piedi e le tese una mano.
-Và a letto,Granger.

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