Piccolo principe...(grande cuore)

di Sarah Corvinus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo uno ***
Capitolo 3: *** capitolo due ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Note- i personaggi non mi appartengono e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.


Prologo


Erano ormai tre giorni che viaggiavano per raggiungere il regno di Camelot dove sarebbero stati ospiti per qualche tempo.
Ma il giovane Principino del regno di Helan* iniziava ad annoiarsi di tutto quel viaggiare.

- Padre? -
- Si Kian? Cosa c’è? -
- Quanto manca ancora per Camelot? Io mi sto annoiando! -  il Re Helan sorrise davanti al broncio del figlio, assomigliava così tanto alla sua defunta madre.
- Guarda davanti a te e rallegrati, presto saremo a destinazione! -

Il piccolo sollevò gli occhietti verdi verso l’orizzonte, le mura di Camelot erano ormai visibili.
Sorrise contento, non vedeva l’ora di arrivare e di poter curiosare nel castello.


Nel frattempo a Camelot i sovrani si stavano preparando per accogliere i loro ospiti, e i servi sistemavano gli alloggi.
Merlino stava sistemando sul letto le vesti che il principe Artù avrebbe indossato a breve.

- Chi è il re Helan? -
- Un vecchio amico di mio padre, sono nostri alleati da moltissimi anni, lo incontrai per la prima volta cinque anni fa, quando la moglie era morta di parto, il bambino sopravvisse per fortuna! - il biondo uscì dal paravento iniziando a vestirsi, Merlino notò un certo dispiacere nei suoi occhi, ma decise di non parlare, tuttavia venne richiamato.
- a proposito, sarai tu a doverti preoccupare del principe! -
- cosa? Io? Ma.. Io non sono capace non ho ma badato ad un bambino, non ha una balia? -
- a quanto pare la sua balia si è ferita proprio qualche giorno fa, su con la vita merlino, che vuoi che sia badare ad un moccioso? -
- ho paura di saperlo! -


Continua...


Finestrina:
* ovviamente è inventato!
spero che questa sciocchezza possa piacervi, non so come continuerà e quando aggiornerò, dipende da lady ispirazione XD
un grazie in anticipo a voi lettori

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Capitolo 2
*** capitolo uno ***


CAPITOLO 1


Note: i personaggi non mi appartengono e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.



Artù ne era sicuro, non avrebbe mai avuto dei figli!
Sarebbe sicuramente impazzito di li a poco, la sua già residua pazienza stava esaurendo, quel bambino era un demonio, una calamità naturale, non pensava che i mocciosi potessero essere così perfidi.
In quei pochi giorni che Kian e suo padre erano rimasti a Camelot ne erano successe di tutti i colori.
Aveva fatto fuggire i cavalli dalle stalle, messo a soqquadro il suo armadio, mischiato i profumi di morgana, e come se non bastasse era sempre attaccato alla gamba del suo servitore.

Tutte le volte che il principino veniva sgridato e punito per le sue marachelle correva con gli occhi lacrimosi verso il moro valletto chiedendo conforto, e non appena Merlino si abbassava a consolarlo, la piccola peste lo guardava e ghignava!
Ma era normale che un bambino di cinque anni ghignasse tutto soddisfatto?
A quanto pare si!


- Merlino non puoi continuare a difenderlo, non ci sono scusanti! -
- ma è solo un bambino, anche voi avrete fatto sicuramente quelle cose a quell’età! -
- non è questo il punto! Non ti accorgi che quello è il demonio? Lo fa apposta per attirarti in trappola, e tu ci caschi sempre! - il moro guardò il suo signore accigliato.
- Artù vi rendete conto delle assurdità che state dicendo? Kian ha solo cinque anni come potete pensare che organizzi tutto apposta? E poi che motivo avrebbe di “attirarmi” se mi prendo cura di lui al posto della sua balia! -
- ti dico che è così, hai notato che ogni volta che siamo insieme cerca di attirare la tua attenzione? Come ieri pomeriggio all’allenamento, ha fatto cadere le spade e per poco non si tagliava una mano, e dopo che tu sei corso da lui, si è voltato e mi ha ghignato soddisfatto! - disse infervorato, sbattendo le mani sul tavolo in legno.
- è stato un incidente Artù, e poi come sarebbe che ti ha ghignato? Ditemi la verità non è che siete geloso? - Merlino sorrise divertito pensando che il suo principe fosse invidioso delle attenzioni che rivolgeva a Kian e che di conseguenza non rivolgeva a lui.
- come scusa? Io geloso di quel marmocchio? Ridicolo! -
- se lo dite voi sire -
- smettila di cianciare e vai a lucidarmi l’armatura! -

Merlino con un cenno uscì dalle stanze reali per dirigersi all’armeria, non notando di una piccola figura che lo guardava allontanarsi con un’aria soddisfatta.

“eheh avevo ragione, l’asino biondo vuole Merlino tutto per se, ma a me merlino piace tanto perché assomiglia alla mamma, anche il papà l’ha detto, quando torniamo a casa sicuramente lui verrà con me!”

E con questi pensieri rincorse il moro valletto verso le armerie, gli avrebbe fatto compagnia mentre lucidava l’armatura dell’asino biondo, e magari avrebbe potuto ascoltare una delle storie che il servitore gli raccontava quando era ora di andare a dormire!


*********

All’ora di pranzo tutti i reali si erano riuniti per consumare il pasto, serviti da Gwen e Merlino.
Kian e Artù erano seduti uno davanti all’altro e si lanciavano occhiate ostili sotto lo sguardo divertito di Morgana che aveva ormai capito la situazione, così decise di giocare un po’.

- Kian, ti piace molto giocare con Merlino vero? - il bambino portò la sua attenzione sulla mora sorridendo.
- si! Con me è gentile e mi racconta tante storie e non si arrabbia quando faccio qualcosa di sbagliato! -
- ahah davvero?  Bè sei fortunato no? -
- si! E quando tornerò a casa porterò Merlino con me! - a quelle parole per poco Artù non si strozzò con vino che stava bevendo, attirando anche l’attenzione dei due re.
- tutto bene figliolo? -
- couch s-si padre tutto bene, comunque Kian, non credo Merlino possa venire con te quando ritornerai nel tuo regno! - disse irritato
- ma io voglio che Merlino rimanga sempre con me! Padre… - chiamò, cercando il consenso del padre il quale leggermente a disagio cercava di spiegare la situazione al figlio, per sua fortuna il moro valletto venne in suo soccorso.
- principe Kian, io non potrò venire nel vostro regno perché sono il servitore di artù, tuttavia se mi sarà dato il permesso, verrò a trovarti! -

A quelle parole il piccolo si imbronciò leggermente mentre il pranzo riprendeva tranquillamente.

“uffa, io voglio che Merlino stia sempre con me, con lui non mi sento mai solo come a casa!”



CONTINUA….



Eccomi sono tornata, chiedo scusa se il capitolo è un po’ corto, ma per il momento non avevo altre idee ^-^’’
Io sinceramente lo trovo un po’ noioso, ma lascio giudicare a voi!
Intanto ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo e chi ha messo la storia in seguite/preferite, davvero grazie ^-^
Al prossimo aggiornamento bye bye

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Capitolo 3
*** capitolo due ***


CAPITOLO 2

Note; i personaggi non mi appartengono, e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.



Il re Helan osservava la cittadella dall’alto del cammino di ronda.
Quanti ricordi, era proprio li a Camelot che aveva incontrato la sua amata Angelina, li che l’aveva amata dal primo momento.
Era così bella e lucente nel suo vestito rosso, elegante e leggiadra come un cigno che danza a pelo d’acqua.
Ricordava ogni momento passato con lei, che sia esso triste o felice, ma il destino aveva voluto portargliela via, lasciando in sua memoria solo il loro splendido figlio, a cui dedicava tutta la sua vita.
Raccontava spesso a Kian di sua madre, voleva che almeno questo potesse conoscere di lei, di quanto fosse bella e gentile, e di quanto fosse bello vedere i suoi lunghi capelli neri accarezzati dal vento e gli occhi blu illuminati dall’amore.

I suoi pensieri vennero presto interrotti da una voce gentile.
Voltandosi vide un sorriso dolce, quello di Merlino.
Apprezzava molto quello che il giovane faceva per suo figlio, era felice di vedere Kian così allegro.

- Merlino, mi cercano? -
- si vostra altezza, mi hanno mandato ad avvisarvi che tra poco sarà servita la cena! -
- ti ringrazio Merlino, per tutto! - il moro sembrò non capire
- per quello che stai facendo per mio figlio, non si era mai affezionato a qualcuno come con te, era da tempo che non lo vedevo così felice, e questo è merito tuo! - Merlino sorrise imbarazzato
- mi fa piacere stare con il principe Kian, è un bambino molto dolce, e comunque non faccio niente di che! - il re si voltò verso il ragazzo, e per un attimo il suo volto si sostituì a quello di Angelina.
In effetti il ragazzo assomigliava molto alla sua amata, lo stesso sorriso dolce e gentile, gli stessi occhi blu pieni di vita e voglia di imparare, gli stessi capelli neri, scosse il capo sorridendo e poggiando una mano sulla guancia del moro.
- ti sbagli Merlino, tu stai facendo molto per Kian, è raro che si affezioni alla gente e che sorrida così apertamente, mio figlio sente molto la mancanza di una madre, e tu con la tua dolcezza lo stai aiutando a colmare quella piccola mancanza, io di questo ti ringrazio dal più profondo del mio cuore! - Merlino a quelle parole rimase stupito, e sentì le guance andare a fuoco al contatto con la mano dell’uomo, si sentiva davvero imbarazzato e…strano!
Helan accarezzò la guancia fino ad arrivare al collo candido coperto dalla bandana rossa, ma ridestandosi allontanò la mano e si scusò col valletto avviandosi verso le scale.


**********


Ormai era notte inoltrata e Kian si stava infilando nel letto per poi farsi rimboccare le coperte da Merlino che si sedette su una sedia a bordo del letto pronto a raccontare una nuova favola all’impaziente principino.

- allora Kian che storia vuoi che ti racconti? - il moretto sembrò pensarci su per poi sorridere.
- raccontami una storia sui maghi! -
- sui maghi? - chiese stupito Merlino
- si, a me piacciono i maghi perché fanno tante magie, anche papà dice che non tutti sono cattivi e che usano la magia per fare del bene, vero? - Merlino sorrise intenerito accarezzando la chioma scura del bambino
- si sono d’accordo, non tutti i maghi sono malvagi! Va bene, allora ti racconterò di un mago che aveva un grande destino! -

Merlino iniziò a raccontare di un giovane mago che era da poco giunto in un regno lontano, e che li, un drago millenario gli aveva parlato del suo destino, che lui e un giovane principe dal cuore puro erano le due facce della stessa medaglia e che insieme avrebbero dato vita a un regno di pace e prosperità.
Il mago non era convinto delle parole del drago, quando aveva conosciuto il principe aveva visto nel giovane arroganza e boria, ma col tempo aveva scoperto il vero io del giovane cavaliere, della sua forza e giustizia, e dell’animo puro che nascondeva dietro una maschera di compostezza.
Il mago decise di rimanere accanto al principe e di aiutarlo a mantenere la pace nel regno.

Cullato dalla voce dolce del moro, Kian si addormentò, sognando un giovane mago dalla chioma scura.
Merlino spense la candela sul comodino e si avviò verso le stanze dell’altro principe.
La sua mente però era altrove, verso il ricordo di qualche ora prima, quando il re Helan gli aveva sorriso e accarezzato una guancia.
Si era sentito davvero strano, come se un calore confortante fosse passato da quella mano grande e calda al suo spirito, una sensazione di pace e benessere che non provava da tempo.
Arrossì a quei pensieri, non capiva cosa gli stava succedendo, anche durante la cena era con la mente fra le nuvole, e questo gli aveva procurato alcuni rimproveri da re Uther.

Svoltando l’angolo di un corridoio si imbattè in Artù che lo stava cercando dato il suo ritardo.

- Artù! -
- Merlino, si può sapere dove eri finito? Ti stavo aspettando da più di un’ora! - ringhiò irritato
- scusatemi stavo facendo addormentare il principe Kian! - rispose abbassando la testa, perso ancora nei suoi pensieri
- si può sapere che ti prende? È tutta la sera che ti comporti in modo strano, è successo qualcosa? -
- come? No no, sono solo un po’ stanco! -
Artù guardò il moro un po’ incerto, era sicuro che gli stesse nascondendo qualcosa, lo vedeva dal suo sguardo, e dalle gote leggermente arrossate, che si sentisse male?
Forse avrebbe dovuto dispensarlo da alcuni dei suoi doveri, infondo badare a quel piccolo demonio del principino doveva essere faticoso.
- domani non c’è bisogno che mi vieni a svegliare e che tu sia presente all’allenamento pomeridiano, fai quello che più ti aggrada! -
- siete sicuro? - chiese sorridendo sorpreso il moro, era da un po’ che non aveva del tempo per se, avrebbe potuto giocare con Kian e magari leggere un libro!

Quando finalmente i due erano giunti alle stanze reali, Merlino aiutò il biondo a prepararsi per la notte per poi congedarsi e andare a riposarsi egli stesso.
Il giorno dopo si sarebbe svegliato con calma e poi sarebbe andato da Kian.



CONTINUA…..


Ecco a voi il secondo capitolo, cosa ne pensate? Lo so che ancora i capitoli sono un po’ corti, cercherò di farli più lunghi se possibile.
Ringrazio molto chi ha commentato i capitoli precedenti e a chi ha messo la storia in preferite/seguite, mi avete fatto davvero contenta.
Al prossimo capitolo bye bye


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