Lacrime come pioggia

di DianaLawliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eppure io lo amo tanto! ***
Capitolo 2: *** Ognuno ha il proprio segreto. ***
Capitolo 3: *** In nome dell'amicizia ***
Capitolo 4: *** Bloody End ***
Capitolo 5: *** Ostinazione ***
Capitolo 6: *** Sayonara ***
Capitolo 7: *** Convinzione ***



Capitolo 1
*** Eppure io lo amo tanto! ***


Eppure io lo amo tanto!
 
Misa osservò la lunga catena che univa il suo amato al suo insolito amico, voleva essere lei legata fisicamente a Light, voleva che lui ricambiasse i suoi sentimenti, voleva sentirsi protetta tra le sue braccia. Eppure Light concentrava tutta la sua attenzione sui monitor e sul suo nuovo amico detective! Non la degnava mai di uno sguardo, non gli importava niente di lei, per lui la sua esistenza non aveva alcun peso. Tanto vale smettere di respirare!
“Io… io torno in camera mia, sono stanca! Light, vuoi venire pure tu?” si sa, la speranza è l’ultima a morire.
“No, io sto qua con Ryuzaki a tentar di scovare Kira!” disse Light freddamente.
Entrata nella sua stanza, si accasciò a terra disperata. Le lacrime potevano finalmente scivolarle sulle guance per poi finire sulla moquette. Misa si portò sul divano strisciando, ci si sedette sopra e si portò le ginocchia al petto. Perché non poteva amarla? Ora ne era certa, lui non provava un minimo di interesse per lei. Era ora di farla finita!
Asciugandosi le guance col braccio, prese il suo diario da sopra il tavolino, lì aveva scritto tutto ciò che provava per Light da quando l’avevano rinchiusa in quella gabbia. Aprì la copertina e frasi sdolcinate indirizzate a quel pezzo di ghiaccio la invasero. Dopo la disperazione si abbattè su di lei la rabbia e iniziò a strappare i fogli di quel quaderno e li gettò nel camino acceso, la fiamma rossa divorò i suoi sentimenti.
Quando si fu sfogata per bene, la modella decise di coricarsi per non rovinare ulteriormente la sua figura.

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Capitolo 2
*** Ognuno ha il proprio segreto. ***


Ognuno ha il proprio segreto
 
Intanto nella stanza dei PC Light si stava scervellando su come Kira potesse uccidere le persone.
“Light, Misa sembrava alquanto triste, se vuoi puoi andare a consolarla! In fondo sei il suo fidanzato, no?” disse L.
“Ryuzaki, non posso aspettare oltre, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro! Ti prego, posso parlarti in privato?”
“Mh… va bene. Andiamo nel salotto dell’ultimo piano.”
Presero l’ascensore, Light era entusiasta! Finalmente poteva dichiarare a L tutto ciò che provava, anche se aveva il timore di ciò che L gli poteva rispondere. Ma ormai era fatto! Non poteva tirarsi più indietro! Non stanotte.
L gli aprì cordialmente la porta, la richiuse a chiave e si accomodarono sul divano. Uno di fianco all’altro, girati per vedersi in faccia. Fuori dalla finestra la luna vegliava su di loro incorniciata da stelle splendenti. Era il plenilunio.
“Ti ascolto, Light, di cosa mi volevi parlare?”
“L, è da tempo che te lo voglio dire, ma non ci sono mai state né il tempo né le circostanze! Però, vedi… ora sento proprio il bisogno di dirtelo… e non mi tirerò indietro! Lo giuro.” Light si avvicinò a L, un braccio correva sullo schienale, la mano dell’altro braccio si impiantò sul cuscino. “Io… ti amo!” si sporse ancora di più e diede un bacio passionale a L che rimase in principio sorpreso, ma poi rispose con la stessa passione.

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Capitolo 3
*** In nome dell'amicizia ***


In nome dell’amicizia
Il giorno seguente Light e L non si scambiarono neppure una parola, Misa lo trovava un fatto alquanto strano perché di solito erano sempre ai PC a confrontarsi per vedere quanto era giusta una supposizione di uno in base a ciò che pensava l’altro. Ma oggi niente. Se ne stavano seduti sulle sedie ad osservare i monitor in religioso silenzio. Light, tu sei mio amico, ma non “quel” genere di amico. Ieri mi ero solo lasciato trasportare, i dispiace ma… non ti amo… e adesso come faccio a spiegartelo? Pensò L, in colpa per aver ricambiato il bacio di ieri. Ma in fondo quello era un bacio rubato… ieri erano tutti un po’ giù, forse per l’esito delle ricerche su Kira che non stanno dando frutti… chi lo sa!
“Light, ti dovrei parlare riguardo le ricerche di ieri notte. Per te va bene?” disse L ad un assente Light che sentendo la voce del suo amico piombò dalle nuvole confuso.
“Ri-ricerche? Ieri notte? Ah… ho capito… tu mi vorresti parlare riguardo a quello?… va bene, andiamo di sopra?”
I due si avviarono verso il salotto della scorsa notte e come allora L richiuse a chiave la porta alle sue spalle. Questa volta però rimase in piedi.
“Light, mi dispiace, ieri mi ero lasciato trasportare. Tu sei un valido amico! Ma non per quelle cose… rimarrai abbattuto, lo so. Ma a te preferisco dire la verità e non nascondermi nelle menzogne!”
A Light sembrò che il mondo gli stesse crollando da sotto ai piedi, com’era possibile che i suoi peggiori timori si avverassero? Non poteva neanche fare in modo di non vederlo per un po’ perché i due erano legati con le manette… adesso cosa poteva fare? Vivere ogni giorno nell’imbarazzo perché oramai lui era a conoscenza di tutto? Sfogarsi con Misa? No… non era così infantile, doveva superare questa sua debolezza passeggera! Doveva vivere ogni giorno come sempre aeva fatto finora, trovare Kira e condannarlo a morte, perché questa era la promessa che aveva fatto a L, e non voleva rimangiarsela.
“L, non fa niente, non ti devi scusare, quello che lo deve fare sono io! Mi dispiace di averti coinvolto così ieri, facciamo finta che non sia successo niente? Per favore!”
“In effetti questa è la cosa migliore da fare… è inutile piangersi addosso! La nostra amicizia sarà capace di superare anche questo ostacolo!”
Ritornarono ai PC dove li attendeva Misa spazientita.
“Hei, ma dov’è che ve ne andate sempre voi due? Non posso neppure stare felice e beata col mio fidanzato che voi sparite! Guardate che qua tutti quanti stiamo cercando di catturare Kira! Non solo voi due! Quindi se era una cosa riguardante il caso dovete dirla anche a noi!”
Light iniziò a sudare freddo, aveva il timore che L rivelasse il suo segreto, dopotutto niente glielo impediva, e invece…
“No, niente.” le rispose L “Stavamo discutendo su una tattica, se utilizzarla o meno. Ma dato che abbiamo deciso di non farlo, sarebbe troppo complicato spiegarvela.” poi L si voltò e fece l’occhiolino a Light in segno di complicità.
 

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Capitolo 4
*** Bloody End ***


Bloody End
Misa passò una mano sullo specchio appannato, ora vedeva chiaramente le lacrime che le rigavano le guance. La vasca si stava riempiendo d’acqua calda, ci aveva messo i suoi sali preferiti alla lavanda, stranamente oggi non le importava di sprecarli, essendo molto rari e non esultava da questa sua scelta amandoli parecchio. L’ultimo bagno deve essere perfetto, tanto tutto ciò che sarebbe successo dopo non l’avrebbe interessata.
Si strinse nel morbido asciugamano che la copriva, doveva farlo! Anche se aveva paura, anche se non ne aveva la forza, lei sapeva che andava fatto! Accanto al suo triste riflesso nello specchio c’era un coltello molto antico ed elegante, sul manico erano impressi dei fiori che si intrecciavano tra di loro per poi scomparire arrivando alla lama. Quel coltello era appartenuto alla sua bis-nonna e ne aveva sempre avuto cura. Chissà cosa pensava lei della sua scelta? Non importava, tra poco le lo avrebbe potuto chiedere di persona.
“Morire giovane e bella, non dover vedere il proprio corpo invecchiare, è sempre stato il mio sogno…” disse Misa allo specchio.
Prese il coltello e se lo strinse al petto, doveva trovare il coraggio per compiere quel suo ultimo gesto.
Light non l’amava, ne era certa, le era pure sorto il dubbio che lui provasse qualcosa per Ryuzaki, come aveva fatto a non capirlo prima? Era per questo che la degnava di uno sguardo! Lui non era interessato alle ragazze…
Kira,… Kira aveva vendicato i suoi genitori e per questo gli era grata, ma da questo ad arrivare ad una ragione di vita ce n’era di strada! Le sarebbe piaciuto incontrarlo e ringraziarlo ma era rinchiusa in questo grattacielo per dargli la caccia e condannarlo a morte! Non si poteva presentare e subito farlo arrestare… non sarebbe un bel gesto.
I suoi genitori oramai sono morti, così facendo andrebbe da loro, in paradiso, perché era una brava ragazza, in fondo non le sarebbe mai passato per la mente di uccidere qualcuno! In questo mondo le rimaneva soltanto la sorella, ma Misa sapeva che avrebbe capito.
La ragazza alzò il coltello verso il suo braccio sinistro, si fece coraggio ed entrò nella vasca ormai pina. Il coltello era arrivato all’altezza della vena sul polso. “Mi… Mi dispiace!” Il coltello affondò nella carne e taglio le vene, il sangue tinse l’acqua di rosso.
“Light, io… ti amo!” Con queste parole che le rimasero come sospese sulle labbra, Misa perse i sensi e sprofondò nella vasca macchiata dal suo dolore.

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Capitolo 5
*** Ostinazione ***


Ostinazione
“È da un po’ che Misa non si fa vedere, che le sia successo qualcosa?” disse L a Light sovrappensiero come sempre, questa volta non si risvegliò bruscamente ma disse con tono freddo:
“Si starà facendo il bagno… ma poi che ce ne frega!”
“È sparita da cinque ore! Poi fa parte pure lei delle ricerche contro Kira! Se le è successo qualcosa è molto probabile che sia stato lui e pure la nostra vita sarebbe in pericolo! Io vado a cercarla!” con queste parole Ryuzaki si alzò e andò verso l’ascensore tirandosi dietro un Light riluttante, lasciando sul tavolo una magnifica fetta di torta alle fragole.
Entrarono nella stanza di Misa e quel che trovarono fu un ordine maniacale; di solito la ragazza lasciava tutto in giro, sulla sedia erano solitamente ammucchiati vestiti, sulla scrivania c’erano borse e matite. Ma oggi niente. Era come se lei volesse scappare via da un momento all’altro e non volesse lasciarci il compito di rimettere a posto la roba.
Dopo un attimo di sgomento, L varcò la soglia e si diresse con passo deciso verso il bagno, aprì la porta e trovò la stanza nel buio più assoluto se non fosse per le candele rosse posizionate attorno alla vasca donando a quel luogo un’atmosfera tetra. In aria c’era uno strano odore… L non riusciva a vedere bene ma nella vasca c’era qualcosa, ne era sicuro. Cercò accanto alla porta il bottone per accendere la luce, lo trovò e in un attimo assieme alla luce arrivò anche lo sgomento…
Era una scena raccapricciante, che sia stato uno scherzo di cattovo gusto? Ma no… l’odore che sentivano provenire dal liquido rosso nella vasca era proprio quello del sangue! Light trovò accanto al lavandino una busta di carta col suo nome sopra, la calligrafia era sicuramente quella di Misa, non riuscendo a sostenere un attimo di più la visione di quella scena disgustosa, uscì dal bagno e solo quando si fu tranquillizzato sedendosi sul letto trovò il coraggio per aprire la lettera.
Diceva:
 
Caro Light,
Come puoi vedere, non ce l’ho più fatta a sostenere la tua indifferenza nei miei confronti e ho compiuto questo gesto estremo.
Sappi che ti ho amato fino alla fine…
A più tardi possibile
Misa
 
Light strinse il foglio, non l’aveva mai amata, anzi, lo irritava in continuazione con le sue attenzioni. Che sia stato Kira? No… nessuno sapeva che lui non l’amava all’infuori di Ryuzaki; quindi questo era proprio un suicidio… povera ragazza, glli dispiaceva non averla amata.
“Che hai lì in mano” L riportò sulla terra Light e gli strappò la lettera dalle mani, la lesse e gliela ripose dicendo:
“Davvero non l’amavi?”
“No… e tu lo sai, sai ciò che provo per te…”
“E tu sai che per me sei un amico e basta… eppure ti ostini a volermi… mi dispiace molto… ma non proviamo la stessa cosa… poi suppongo ancora che tu sia Kira e abbia ucciso Misa per non farmi aver prove sul secondo Kira!”
“Come sei ostinato, Ryuzaki! Non sono Kira… non ucciderei mai, neppure i criminali! Mai e per nessun motivo…”

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Capitolo 6
*** Sayonara ***


Sayonara
Addio a tutti.
Addio a chi mi ha amata, con tutti i miei difetti.
Addio a chi mi ha odiata, ora non ti creerò più problemi.
Addio a chi non mi conosceva, e non mi conoscerà mai.
La vita non ha alcun significato… ma se è per questo, neppure la morte ne ha visto che senza di essa non ci sarebbe neppure la vita.
Sono due facce della stessa medaglia, si sostengono a vicenda, l’una esiste sull’esistenza dell’altra.
È impossibile vivere senza poi morire.
È impossibile morire senza aver vissuto.
Ma io ho vissuto davvero? Se non l’asci tracce nel cuore di qualcun altro si può dire di aver vissuto veramente?
Ma adesso… dove mi trovo? So di non essere viva, ma cos’è la morte?
Il mio corpo non ha massa, mi sembra di levitare nel nulla più assoluto.
È tutto troppo buio, è troppo nero… si potrebbe dire che sia dieci volte più nero del nero… è così opprimente!
Ma quella cos’è? Una stella? Non è possibile… nell’aldilà non esistono stelle… si sta avvicinando! Devo ammettere che ho un po’ di paura… in fondo non sono più in un posto reale… sono morta… me ne devo fare una ragione!
La cosa fluttuante e luminosa continua ad avvicinarsi a me… ora riesco a distinguerne bene il contorno e a capire che si tratta di un’anima.
Si avvicina sempre di più e…
Mi mangia. Poi scompare
Il buio può continuare a dominare indisturbato.
La mia anima si unisce a quella di tante altre persone.
Ritrova quella dei miei cari morti negli anni.
Addio mondo... non mi mancherai più di quel tanto...

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Capitolo 7
*** Convinzione ***


Convinzione

Alcuni mesi dopo…

Sono finalmente riuscito a catturare Kira… Fino all’ultimo momento non volevo che fosse Light, anche se in cuor mio lo sapevo fin dall’inizio… Light mi era sembrata una persona buona e gentile, ho capito che non ci si può fidare proprio di nessuno, neppure della persona che dice di amarti! Forse quella dichiarazione era stata pensata per portarmi fuori strada, forse Light aveva pianificato tutto dall’inizio, forse ha costretto Misa a suicidarsi!

NO!

Non posso pensare che Light era una persona così meschina! Lo Shinigami aveva preso il controllo della sua mente! È questa la verità alla quale voglio veramente credere! In fondo Light è stato il mio primo vero amico… Non posso distruggere nella mente questa mia idea di amicizia! Poi, forse…

ANCHE IO FORSE LO AMAVO… Ma sicuramente era l’amore che si prova per un amico molto caro… Non credo che fosse quello che prova una coppia di innamorati anche perché IO NON HO MAI AMATO NESSUNO IN VITA MIA!

Ora non mi resta che mettere a posto i fogli riguardanti il caso Kira ed archiviarli, l’indomani mi rimetterò in viaggio… Sono stato troppo tempo fisso nello stesso posto, qualcuno potrebbe trovarmi!

“Watari!”

“Sì?”

“Prepari le valigie, voglio andare alle Hawaii a rilassarmi, questo caso mi ha fatto stressare tantissimo!”

“Certo!”

“Ma prima… voglio passare a fare una visita ad un amico… Alla prigione…”
 

THE END

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