Uno stupido fratello innamorato

di Smeralda Elesar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***



Capitolo 1
*** I ***


 

Desclaimer 1: La Valle è una pasticceria che esiste davvero nella mia città e mi sono servita di questo nome perchè…

 

Desclaimer 2: … c’è una strana assonanza con la canzone di DeAndrè “la guerra di Piero”

 

Desclaimer 3: i personaggi appartengono a Masami Kurumada e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro. Sempre ammesso che si possa lucrare su una cosa del genere XD

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Uno Stupido Fratello Innamorato  (parte I)

 

 

Bastaaa…

 

La pazienza di Kanon, già poca per natura, era scesa al livello di “riserva” , peccato che Saga, seduto davanti a lui all’altro lato del tavolo, non se ne accorgesse minimamente.

 

“Per tutti gli dei olimpici, ma come fa a parlare tanto a lungo di una creatura insulsa come Aioros?”

 

:-… e quindi, Kanon, mi capisci? Io non so proprio cosa devo fare! Sembra che Aioros mi eviti… possibile che non voglia più avere niente a che fare con me?-:

 

Questa prospettiva sembrava terrorizzare Saga, che alzò sul fratello uno sguardo da cucciolo maltrattato che avrebbe commosso le lastre di marmo del tempio.

 

:-Ma no, no che non ti evita… ok, forse un pochino sì… ma ricordi che lui stesso ha detto che avrebbe volentieri dimenticato tutto? Insomma, doveva per forza essere sincero!-:

 

:-Come fai ad esserne sicuro?-:

 

“Perché Aioros è troppo stupido per mentire!”

 

:-Hem… perché Aioros è sempre sincero!-:

 

La risposta sembrò quietare l’animo di Saga, e Kanon ne approfittò per svignarsela.

 

Scese rapidamente le scalinate del Santuario e puntò dritto su Atene e sulla nuova pasticceria italiana che aveva appena aperto: La Valle.

Aveva assoluto bisogno di qualcosa che lo aiutasse a superare la crisi acuta di saggittariemia appena procuratagli da Saga, e siccome Saga parlava di Aioros un giorno sì e l’altro pure Kanon era diventato un cliente fisso della pasticceria.

A quell’ora di mattina c’era poca gente ad un certo punto, tra un vecchietto ed una signora con il bambino in braccio,  Kanon riconobbe una sagoma familiare in fondo al locale, (quindi potremmo correttamente dire che vide un uomo in fondo a La Valle) che aveva il suo stesso identico umore.

 

“Aioria?! Che ci fa qui Aioria?“

 

Evidentemente la stessa cosa che ci faceva lui, perché il Saint del Leone aveva tra le mani un pacchetto di carta uguale al suo.

 

:-Hei, Aioria! Aspetta!-:

 

Richiamato così platealmente Aioria fu costretto a girarsi.

 

:-Sì…?-:

 

:-Anche tu da La Valle, eh?-:

 

Chiese Kanon con un sorriso complice.

Aioria non sembrò apprezzare.

 

:-Sì, è parecchio frequentato ultimamente. Ma per me è solo una tantum-:

 

Rispose rigido.

Kanon decise di continuare a punzecchiarlo, per niente disposto a lasciare che Aioria salvasse la sua reputazione da integerrimo Gold Saint.

 

:-Che hai comprato di buono?-:

 

Zufolò allegro come un uccelletto di primavera.

Aioria arrossì leggermente.

 

:-Non… non credo sia il caso-:

 

E fece per riprendere la strada verso il Santuario come niente fosse.

Kanon gli andò dietro.

In realtà non gliene fregava niente di cosa ci fosse nel pacchetto di Aioria, ma era divertentissimo vedere Leo che tentava disperatamente di mantenere un contegno dignitoso, come se comprare un innocuo dolcetto fosse chissà quale macchia sul suo onore di Saint di Atena.

 

:-E dai! Che sarà mai di così peccaminoso? Insomma, è una pasticceria! Su, fai vedere!-:

 

Alla fine Aioria perse la pazienza.

 

:-Piantala! Non ti ci mettere anche tu adesso ché tuo fratello è già abbastanza!-:

 

Ah-a! Questo è interessante!”

 

:-Cosa c’entra Saga? Da quello che so tu e lui non vi rivolgete neanche la parola!-:

 

Aioria sbuffò.

 

:-Infatti il problema non è che Saga che mi parla, il problema è Aioros che mi parla costantemente di Saga!-:

 

:-Ah! Allora abbiamo lo stesso problema: anche a me Saga parla costantemente di Aioros!-:

 

Sospirò Kanon.

 

:-Saga parla di Aioros?! Come osa lui che…-:

 

:-Cuccia, felino!-:

 

Aioria lo guardò malissimo.

Nonostante la pace domestica che regnava tra i Gold Saint Aioria tendeva spesso a farsi trascinare dai suoi personali risentimenti verso Saga.

Riprese a camminare a passo svelto.

 

:-Ok, ok, basta… solo che mio fratello è innamorato di Saga… innamorato, capisci?-:

 

A quelle parole Kanon drizzò le orecchie come una volpe.

 

:-Comecomecome? Aioros è innamorato di Saga? Ma ne sei sicuro?-:

 

:-Me lo ripete ogni giorno e vuoi che non ne sia sicuro?! -:

 

Nella mente di Kanon si formarono velocissime connessioni sinaptiche per fargli afferrare appieno il senso di quello che diceva Aioria, dopodiché scoppiò in una colossale risata.

 

:-Sei davvero insopportabile, Kanon! Facevo meglio a non dirti niente!-:

 

:-No… no, scusa… è che, non capisci? Anche Saga è innamorato perso di Aioros! Ed in questo momento si starà struggendo di malinconia al pensiero che Aioros non voglia più vederlo!-:

 

La mascella di Aioria arrivò al livello delle ginocchia.

 

:-Che cosa?! E allora perché lo evita? Non hai idea di quanto ci rimanga male Aioros ogni volta che Saga gli passa vicino e non incrocia neanche il suo sguardo! Saga si sta comportando da codardo!-:

 

:-Hei! Non è mica colpa sua se si è innamorato giusto giusto di quello stupido di Aioros che è incapace di leggere tra le righe!-:

 

:-Mio fratello non è stupido! Semmai lo stupido è Saga che non sa fare una cosa così semplice come andare a parlare con Aioros!-:

 

Finivano sempre così le discussioni tra loro a proposito dei rispettivi fratelli: Aioria non accettava la minima critica su Aioros e Kanon difendeva Saga contro tutto e tutti perché il diritto di maltrattare il gemello era suo esclusivo appannaggio.

Si fermarono a guardarsi in cagnesco per qualche secondo.

 

:-Propongo di chiudere questa discussione prima di arrivare ad una Guerra dei Mille Giorni, ok?-:

 

Disse Kanon.

Aioria si limitò ad annuire.

Per un po’ camminarono in silenzio fianco a fianco, ognuno pensando a quello che aveva detto l’altro.

Nel frattempo Kanon aveva scartato il krapfen alla crema pasticcera e lo addentava con aria assorta, e poco dopo anche Aioria cedette alla tentazione e liberò dall’involucro un fragrante cornetto al cioccolato.

 

:-Certo che è veramente strano! Quei due sono persi uno per l’altro ed invece di parlarsi tra loro continuano ad assillarci!-:

 

Ragionò Kanon a voce alta.

Aioria grugnì un assenso.

 

:-A questo punto credo che tocchi a noi sbloccare questa assurda situazione, non sei d’accordo Aioria?-:

 

:-Dove vuoi arrivare?-:

 

Chiese lui sospettoso.

 

:-Molto semplice, caro Leone! Visto che il tuo stupido fratello è innamorato proprio del mio stupido fratello, credo che faremmo meglio a spingerli uno tra le braccia dell’altro così i problemi se li risolvono da soli. O vuoi passare il resto della tua vita a sorbirti le lamentele romantiche di Aioros?-:

 

Per quanto il giovane Leone fosse indubbiamente affezionato al fratello, la prospettiva che Aioros gli parlasse di Saga per il resto dei suoi giorni terreni non lo entusiasmava minimamente.

 

:-Va bene, ma come facciamo?-:

 

:-Lascia fare a me! Ricordati che sono io quello dei piani machiavellici!-:

 

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Capitolo 2
*** II ***


 

Uno stupido fratello innamorato (parte II)

 

 

 

All’alba del giorno dopo Kanon era prontissimo per l’attuazione pratica del piano.

Dopo colazione Aioria si presentò alla Terza Casa e chiese il permesso di entrare, permesso prontamente concesso da Kanon, che però aveva “impegni urgenti e non poteva trattenersi”.

Saga, con l’espressione mesta e contrita che assumeva sempre quando si trovava in presenza di Aioria e che gli faceva tenere costantemente lo sguardo abbassato, non si accorse del rapido cenno di intesa tra loro due.

Si defilò rapidamente ed imboccò deciso la strada verso l’arena dove, secondo i suoi piani, tra poco avrebbe incontrato Aioros.

 

“Adesso che si trova solo con Aioria per Saga sarà dura affrontare i suoi sensi di colpa… perfetto! Così sarà ancora più facile!”

 

Una volta nell’arena si mise a sedere e cominciò a ripassare mentalmente quello che doveva fare.

Aioros era partito il giorno prima per un addestramento fuori dal Santuario con i futuri Saint e sarebbe tornato quella mattina, appena tornato lui gli sarebbe andato incontro ed avrebbe cominciato un melenso discorso sui sentimenti di Saga sperando che, con un po’ di fortuna, Aioros si lasciasse andare alla sua proverbiale sincerità e confessasse a sua volta l’attrazione per Saga.

A quel punto sarebbe scattata un’offerta che non poteva rifiutare: l’aiuto di Kanon, la persona a Saga più vicina, per conquistare il suo cuoricino dorato.

Kanon sorrise.

 

“Perfetto”

 

Dovette aspettare ancora un’ora sotto il sole che si alzava sempre più caldo, e l’unica cosa che lo tratteneva dall’alzarsi e andarsene era la prospettiva che dopo quell’ultimo, grande sacrificio, Saga avrebbe smesso di recitargli ogni santo giorno il suo personale rosario di autocommiserazione.

Finalmente all’orizzonte comparve il Saint del Sagittario seguito da un gruppetto di marmocchi adoranti come una chioccia dai suoi pulcini.

Aioros aveva sempre avuto un grande successo con i bambini, cosa che Kanon non gli invidiava affatto.

 

“Era ora!”

 

Kanon si alzò e si diede una manata sul sedere per togliere la polvere dai pantaloni, poi puntò deciso verso Aioros.

I bambini si zittirono immediatamente al suo arrivo.

 

:-Aioros, posso parlarti un attimo?-:

 

:-Ah… hem… certo. Bambini, voi andate pure, ci vediamo nel pomeriggio-:

 

La piccola truppa si disperse rivolgendo loro piccoli cenni di saluto.

 

:-A dire la verità, Kanon… anche io dovrei parlarti-:

 

C’era una vaga nota di imbarazzo nella voce di Aioros, che Kanon cominciò subito a pensare come poter sfruttare a suo favore.

Perché ogni punto di debolezza del tuo nemico è un punto di forza per te.

 

:-Hum… anche tu, eh? Va bene, allora sediamoci. E comincia tu-:

 

Sì: Aioros era decisamente imbarazzato.

 

:-Ecco, io lo so che sembra strano, ma… Saga ti parla mai di me?-:

 

“Tombola!”

 

Esultò mentalmente Kanon.

Cercò di assumere l’espressione più conciliante che gli riusciva.

 

:-Di te? Ma certo che mi parla di te!-:

 

La luce speranzosa che si accese negli occhi del Sagittario confermò i suoi sospetti.

 

:-Davvero?! E… posso sapere cosa dice?-:

 

:-Oh, bè… non so se faccio bene a parlartene… ma del resto io lo faccio per Saga!-:

 

“E per me, perché non lo sopporto più”

 

:-Devi sapere che Saga tiene molto a te. So che sembra proprio che ti eviti, ma credimi, lo fa solo perché non è sicuro di come reagiresti tu-:

 

Tacque aspettando la reazione di Aioros, reazione che non si fece attendere: caduta della mascella e sguardo luccicante.

 

:-Quindi… anche lui…?-:

 

Mormorò Aioros più a se stesso che a Kanon.

 

“Sì, anche lui, razza di idiota!”

 

Decise di dare un’accelerata alle cose oppure sarebbe rimasto davanti ad Aioros allucinato fino a sera.

 

:-Dimmi la verità, Aioros, tu provi qualcosa di particolare per Saga? Perché da come parla di te credo proprio che lui si sia innamorato di te-:

 

Ecco, la bomba era sganciata ed aveva preso in pieno Aioros.

 

“Oh, no! Non è che gli ho distrutto quei due neuroni che aveva?”

 

Ridurre Aioros ad un vegetale non era precisamente la sua intenzione, anche perché poi Saga sarebbe diventato ancora più insopportabile.

 

:-Io vado da lui…-:

 

Mormorò Aioros pianissimo.

 

:-Che hai detto?-:

 

:-Vado da Saga!-:

 

Ed Aioros si alzò di scatto pronto a correre dal suo innamorato.

 

:-NOOO!!!-:

 

:-E perché no? Io lo amo, lui mi ama… vado da lui!-:

 

Kanon dovette placcarlo per impedire che si precipitasse al Tempio dei Gemelli alla velocità della luce.

 

:-Fermati! Non è così semplice! Vedi: Saga non sa e non dovrà mai sapere che io ti ho detto questa cosa, quindi lui non sa che tu sai-:

 

:-Eh?-:

 

“Accidenti! Ma con dodici che siamo perché Saga doveva scegliere proprio questo tonto?”

 

Provò a spiegarglielo più in dettaglio.

 

:-Il fatto è che tu conosci i veri sentimenti di Saga, ma lui non deve sapere che tu sai già. Dovete incontrarvi e parlarvi, questo sì, ma dovrà essere una cosa come per caso, hai capito?-:

 

:-No-:

 

“E ti pareva!”

 

:-Ok, allora facciamola semplice: vuoi che ti aiuti io ad incontrare Saga senza farlo scappare?-:

 

:-Bè… magari…-:

 

:-Perfetto! Allora lascia fare a me! Però dovrai promettermi un paio di cose-:

 

Aioros esitò un po’, ma si sa, a cosa il disonesto amore non costringe i cuori mortali? *

 

:-Va bene, cosa devo promettere?-:

 

:-Giura di fare tutto quello che ti dico-:

 

:-Lo giuro-:

 

:-Giura che, mentre fai quello che ti dico di fare, non dirai a nessuno che lo fai perché te l’ho detto io-:

 

:-Lo giuro-:

 

:-Ultima cosa: giura che non dirai mai a nessuno che io mi sono immischiato in una faccenda sentimentale come questa!-:

 

:-Lo giuro-:

 

Kanon annuì soddisfatto.

 

:-Bene! E adesso vieni con me!-:

 

Se lo trascinò dietro su per le scalinate dei Santuario oltre le Casa dell’Ariete e del Toro.

A quell’ora Aioria aveva di sicuro finito di parlare con Saga raccontandogli secondo le sue istruzioni: raccontare tutta la verità circa l’insana attrazione di Aioros nei suoi confronti chiedendo però a Saga l’assoluto silenzio con Aioros sulla rivelazione apocalittica.

Finalmente arrivarono all’ingresso di quella dei Gemelli.

 

:-Ok… allora, Aioros, come te la cavi a recitazione?-:

 

:-Non saprei… non mi sono mai occupato di teatro. Perché?-:

 

:-Perché adesso tu fingerai di esserti preso una storta alla caviglia e di avere un disperato bisogno di un posto dove riposare in attesa che ti passi il dolore. Ed ovviamente questo posto sarà alla terza casa con Saga che si prende amorevolmente cura di te, comprendi il concetto?-:

 

Aioros spalancò la bocca a forma di O maiuscola in un’espressione di assoluto sgomento.

 

:-Io dovrei… mentire? Mentire a Saga?! No, assolutamente no!-:

 

“Ma questo qua è scemo! Gli sto offrendo su un piatto d’argento la possibilità di abbordare Saga e lui che fa? Si pone il problema di una piccola bugia! No, non gli permetterò di mandare a monte il mio piano!”

 

:-Aioros… se non vuoi farlo mi toccherà ricorrere ad un altro sistema-:

 

Chiunque avrebbe colto la minaccia per niente velata nel tono di Kanon.

Aioros evidentemente no.

 

:-E allora ricorri all’altro sistema!-:

 

:-Tu lo dici…-:

 

E Kanon sferrò un calcione alla caviglia di Aioros centrando in pieno il malleolo.

 

:-AHIAHIAHIAAAA!!!-:

 

Approfittando dei suoi ululati di dolore Kanon se lo caricò in spalla come un sacco di patate e lo trascinò dentro la Terza Casa.

 

:-Saga! Hei, Saga! Vieni qui!-:

 

Cominciò ad urlare.

 

:-Ma sei impazzito a pestarmi così?-:

 

Gli sibilò Aioros che si era ripreso in quel momento.

 

:-Tu zitto! E ricorda che hai giurato di non dire niente! Adesso cerca di fare un’espressione più addolorata-:

 

:-Io non ci riesco a fingere!-:

 

:-Ci penso io!-:

 

Un cazzotto nello stomaco.

Aioros si piegò in due dal dolore.

 

:-Ecco! Ora sei abbastanza patetico!-:

 

Esclamò Kanon soddisfatto.

In quel momento Saga emerse dalle ombre della Terza Casa.

 

:-Aioros! Che succede?!-:

 

:-Ha preso una storta poco fa. Ha bisogno di stendersi da qualche parte ed io ho pensato di portarlo qui-:

 

Saga lo squadrò attentamente.

 

:-Una storta, eh? E come mai si tiene lo stomaco?-:

 

:-Oh, , ecco… sta male perché non ha seguito il mio consiglio di evitare le tisane di erbe di Shaka!-:

 

Aioros scosse disperatamente la testa.

 

:-Ecco, visto? Lo dice anche lui che non lo ha seguito!-:

 

Nascondendo le dita tra le pieghe della maglietta di Aioros gli tirò un micidiale pizzico a torciglione e quello ricominciò a gridare.

 

:-Basta, portiamolo dentro!-:

 

Decise Saga.

 

:-Io… hem… sono stato convocato da Sion. Ti dispiace pensarci tu?-:

 

E rapidamente scaricò il suo prezioso fardello tra le braccia di Saga per scappare via il più presto possibile.

Si fermò a sbirciare da dietro una colonna ed ebbe la conferma che il suo piano aveva funzionato alla grande: Saga aveva amorevolmente preso in braccio Aioros, che dal canto suo gli rivolgeva uno sguardo languido da perfetto innamorato e gli si era persino aggrappato alla spalla.

 

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* Virgilio; Eneide libro IV v 412 “Improbe amor, quid non mortalia pectora cogis?”

 

Ecco il secondo nonché penultimo capitolo. Sono stata cattiva con Aioros, non trovate? Per fortuna non è niente di irrimediabile, ed in ogni caso ci penserà Saga a consolarlo XD

 

Un grazie a tutti i recensori, a Bea che ha messo la storia tra le preferite e a Tifawow ed Haru che l’hanno messa tra le ricordate.

 

 

 

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Capitolo 3
*** III ***


Uno stupido fratello innamorato (parte III)

 

Appena fuori dal tempio dei Gemelli rischiò di travolgere Aioria.

 

:-E tu che ci fai qua?-:

 

:-Vengo a controllare come procedono le cose, no?-:

 

Kanon fece due rapidi conti e decise di raccontargli solo mezza verità.

 

:-No! Non entrare proprio adesso, se no rovini tutto il nostro lavoro! Finalmente sono rimasti soli e credo che…-:

 

:-Sono rimasti soli?!-:

 

Ovviamente a Kanon non sfuggì il suo tono da padre preoccupato.

 

:-Di che hai paura, Leo? Che Saga salti addosso a tuo fratello senza permesso?-:

 

Ghignò lui, ed il rapido rossore di Aioria fu una risposta chiarissima.

 

:-Bè, non devi proprio preoccuparti per questo: Saga ha dei fortissimi freni inibitori, anzi a volte mi chiedo se non sia un tantino represso. Piuttosto dovrei essere io a preoccuparmi per l’integrità di mio fratello nelle mani di Aioros!-:

 

:-Cosa vorresti insinuare su Aioros?! Ti assicuro che non sarà certo lui a prendere iniziative perché è molto timido, e poi non ha la minima esperienza!-:

 

Kanon sogghignò come una faina.

 

:-Vabbè, lasciamo perdere, che è meglio, eh? Ci si vede!-:

 

Non si incontrarono più fino a sera, quando si trovarono entrambi nell’arena ad assistere agli allenamenti delle nuove reclute.

 

:-I ragazzi procedono bene, non trovi? Ah, senti… non è che hai visto in giro Aioros?-:

 

Chiese Aioria.

 

:-Aioros? No, non l’ho visto… ma ora che mi ci fai pensare non ho più visto neanche Saga da stamattina! Vuoi vedere che… presto, Aioria: alla Terza Casa!-:

 

Kanon volò giù per le scalinate con un sorriso sornione stampato in faccia.

Si fermò solo davanti all’ingresso e si rivolse ad Aioria.

 

:-Adesso mi raccomando: non il minimo rumore!-:

 

Si diresse furtivo verso la stanza di Saga, ascoltò rapidamente il silenzio dall’altro lato della porta e si chinò a sbirciare dalla serratura senza farsi il minimo problema etico.

 

:-Kanon! Ma che fai?!-:

 

:-Shh!-:

 

La scena all’interno era sconvolgente: sul letto sembrava essere passato un ciclone ed i due responsabili si erano addormentati per terra aggrovigliati tra le lenzuola.

Kanon si staccò dalla serratura con una mano premuta sulla bocca a soffocare le risate.

Dopo qualche dubbio di coscienza anche Aioria si chinò a dare una sbirciata e quando si tirò via dalla porta trovò ad aspettarlo il sorriso malizioso di Kanon.

 

:-Allora? Dov’è il tuo fratellino timido e senza esperienza?-:

 

:-Evidentemente insieme al tuo fratellino represso… che a quanto pare ha sganciato tutti i freni inibitori!-:

             *

Qualche giorno dopo Shaka e Mu si stavano godendo un pomeriggio di calma buddista nella distesa verde dello Sharasojo.

 

:-Dimmi, Mu, trovi che la tisana sia buona?-:

 

Chiese Shaka con un tono leggermente preoccupato.

 

:-Certo, è buona come sempre… perché questa domanda?-:

 

:-Oh, nulla. È solo che l’altro giorno, quando ne ho offerto un po’ a Saga, ha rifiutato come se ne avesse paura. Strano, non trovi?-:

 

:-Sì, strano-:

 

Convenne Mu.

Sorseggiò un altro po’ di tisana.

 

:-A proposito di cose strane… Shaka, hai notato che ultimamente Aioros ha come delle ecchimosi sul collo? Secondo me esagera con gli allenamenti-:

 

Shaka annuì.

 

:-Io ho notato che a volte la mattina è stanco. Sarà come dici tu: esagera con gli allenamenti-:

 

E versò ancora tisana nella propria tazza.

 

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Bene, la storia è finita, andate in pace.

No, scherzavo… volevo ringraziare chi ha letto tutto e chi ha aggiunto questa fiction tra le preferite o seguite.

Ci tenevo a dire che, anche se Shaka e Mu fanno un po’ la figura dei deficienti, io non ho nulla di personale contro di loro XD

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