HetaOni

di Kyuketsuki Assassin
(/viewuser.php?uid=103215)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3 ***
Capitolo 4: *** Parte 4 (1/3) ***
Capitolo 5: *** Parte 4 (2/3) ***
Capitolo 6: *** Parte 4 (3/3) ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


Si precipitò alla porta d’ingresso, afferrò la maniglia, tentando si aprire, mentre dal corridoio adiacente si sentiva un rantolo, accompagnato dai passi di qualcosa che si stava avvicinando. Tentò più volte di aprire la porta, ma quella era chiusa, e i passi si facevano più vicini. Il terrore lo assalì, e, disperato, tentò di forzare la serratura, senza successo: era in trappola. I passi si fermarono, l’ombra lo coprì. Mochi America gridò.
 
La casa si stagliava davanti a loro, bianca e immobile, apparentemente innocua, ma c’erano delle voci che giravano su di essa: c’era chi diceva che fosse infestata dai fantasmi, e che tutti quelli che avevano osato avventurarsi al suo interno, non avevano mai fatto ritorno.
 
“veee! E’ veramente qui!” esclamò Italia, il quale, assieme a Germania, Giappone e Prussia, dopo una camminata di tre ore, erano riusciti ad arrivare davanti alla casa
 
“pensavo fosse solo una diceria … non credevo che l’avremmo realmente trovata …” disse Giappone, osservando l’edificio
 
“trasmette un forte senso di desolazione … non male!” commentò Prussia, incrociando le braccia sul petto
 
“non credo sia poi così interessante …” aggiunse Germania
 
“nemmeno io … non potremmo semplicemente dargli un’occhiata dall’esterno ed andarcene?” propose Giappone
 
“dopo tutti i problemi che abbiamo avuto per trovarla?! Suvvia, andiamo dentro solo per un pochino!” miagolò Italia, e senza aspettare una risposta dagli altri, aprì la porta ed entrò, venendo raggiunto dai compagni. Una volta entrati, la prima cosa che notarono, a parte il silenzio tombale e l’assenza completa di qualsiasi tipo di arredamento, fu il fatto che fosse, stranamente, pulita
 
“è più pulita di quanto credessi” notò l’italiano guardando l’ingresso
 
“E-ehy, possiamo andarcene ora?” tutti e tre si girarono verso Germania, sorpresi da quello che aveva detto: una frase del genere sarebbe stata tipica di Italia. Sembrava che il tedesco fosse a disagio, infatti guardava nervosamente i corridoi che andavano a destra, a sinistra e quello vicino alle scale che portavano al piano superiore
 
“qual è il problema West? Sei spaventato?”
 
Appena Prussia finì di parlare, le quattro nazioni sentirono il rumore di qualcosa che cadeva a terra e si rompeva. Germania sobbalzò, facendosi scappare un gemito di terrore
 
“g-guardate, dovremmo veramente andarcene adesso …”
 
“non essere ridicolo, Germania. Non ci sono fantasmi o cose simili, dov’è finito il tuo buon senso?”
 
Ma vedendo che il tedesco e gli altri non erano per niente tranquilli, Giappone sospirò, per poi avviarsi nel corridoio dietro le spalle di Germania
 
“vado a vedere cos’è successo, tornerò il prima possibile”
 
“ fa attenzione, Giappone” mormorò Prussia
 
Il giapponese accenno a un “tranquillo”, per poi andare nel corridoio. L’unico suono che sentiva erano i suoi passi sul parchet, e mentre procedeva, notò una porta nera, sulla sua destra. Provò ad aprirla, ma siccome era chiusa, riprese a camminare, finché non arrivò in quella che doveva essere la cucina. Iniziò a guardarsi intorno, trovando, vicino al lavello, la causa del rumore di prima: un piatto rotto. Notando che nella stanza non c’era altro, tornò indietro, ma quando raggiunse l’ingresso … non c’era nessuno: Italia, Germania e Prussia erano scomparsi.
 
“gli altri se ne sono andati veramente?” sbuffò, irritato “che deplorevole atteggiamento”

Si avvicinò alla porta d’ingresso, ma quando provò ad aprirla, si rivelò chiusa a chiave. Sulle prime non rimase spaventato, e decise di esplorare il pian terreno. Proseguì per il corridoio vicino alle scale che portavano al primo piano, arrivando in un sala arredata in stile giapponese, per poi tornare all’ingresso e prendere il corridoio a sinistra, quello a cui Italia aveva dato le spalle. Lo percorse, svoltando a destra, ma quando si avvicinò verso il fondo, per una frazione di secondo, gli parve di vedere una figura enorme, grigia, che sparì attraverso la porta. Giappone rimase agghiacciato, e si accorse di sudare freddo
 
“c-che cos’era quella …? Forse mi sono … affaticato troppo …?”
 
Si chiese, decidendo poi di tornare indietro e salire le scale che portavano al primo piano, iniziando dalla stanza a destra, ma quando entrò non vide niente. Proseguì a sinistra, trovando una porta chiusa, mentre quella davanti, fortunatamente, era aperta. Una cosa catturò la sua attenzione, e si trovava sul letto presente nella stanza. Si avvicinò
 
“questa è … la frusta di Germania? Che cosa ci fa in un posto come questo?”
 
La prese, per poi uscire e continuare a esplorare il piano, trovando però sempre le porte chiuse.
 
Tornò nella stanza in cui era entrato la prima volta arrivato al primo piano, e quando si avvicinò alla tenda, che aveva notato solo ora, gli parve di sentire dei rumori. La scostò, rimanendo sorpreso nel vedere Germania rannicchiato a terra, scosso da violenti tremiti
 
“Germania, dove sono gli altri?”
 
Il tedesco non rispose, sembrava troppo scioccato
 
“mi sembri … scosso. Ti vado a prendere qualcosa da bere”
 
Dicendo questo il giapponese uscì, scendendo al piano terra per andare in cucina, ma arrivato lì, notò che il rubinetto non funzionava
 
“dovrò cercare l’acqua da un’altra parte”
 
Tornò nel corridoio in cui aveva visto … quella cosa, notando che sulla destra c’era un bagno, e fortunatamente il rubinetto funzionava. Tornò da Germania, trovandolo ancora nello stato in qui l’aveva trovato
 
“ti ho portato dell’acqua Germania, bevi e cerca di tranquillizzarti, ma non credo sia stata filtrata …”
 
Nonostante ciò, Germania bevve
 
“ … è veramente acqua?”
 
“a giudicare dal colore … credo di sì”
 
“capisco … in ogni caso chiedo scusa per essere crollato in questo modo. Mi sento molto meglio ora, grazie a te”
 
“questa è una buona notizia. Dove sono gli altri?”
 
Germania sembrò riflettere su quello che doveva dire
 
“io … non ne sono sicuro. In ogni caso ci siamo messi a correre per salvarci la vita e quei due sono andati in direzioni diverse … credo … scusami, dammi sono un secondo per riprendermi …” mormorò, alla fine, quasi con imbarazzo il tedesco
 
“va bene. Io andrò a cercare gli altri due, cerca di riposarti un poco”
 
“scusami … oh, in ogni caso … mentre correvo ho trovato questa”
 
Dicendo ciò, Germania consegnò a Giappone una chiave, per poi tornare dietro la tenda.
 
 


 
 
ANGOLO DI KONOHA E DOITSU:
 
Ko: saaaaaaaaaaaalve a tutti!!! E grazie per aver deciso di leggere questa fic!!! ^O^ siccome HetaOni sta diventando la mia nuova fissa (e devo ringraziare moniko chan che me l’ha fatto scoprire), ho avuto la “brillante” idea di trascrivere gli avvenimenti del gioco che trovate su YouTube in questa fic, le cui battute saranno uguali identiche a quelle del gioco!!! Spero che commentiate!! Io e Lud risponderemo alle vostre recensioni!!!
 
Ger: ammesso che ci saranno …
 
Ko: non dire così Lud! çAç
 
Ger: comunque … MI VUOI SPIEGARE PERCHE’ SONO COSI’ SCHIFOSAMENTE OOC?!?!?!?!?
 
Ko: sciallo ne?! Esigenze di copione!!! E poi non prendertela con me, io seguo fedelmente il gioco!!! E già dico che farò fatica ad essere puntuale, dalla terza parte in poi è tutti in inglese e ci metterò un po’.
 
Ger: hai tralasciato il fatto che, andando avanti, metterai rating arancione …
 
Ko: non fare spoiler!!! E quello accadrà più avanti!!! Beh, spero comunque che il primo capitolo vi sia piaciuto, e spero di essere stata brava a descrivere le scene. Fatemi sapere che ne pensate, ok?
 
Ger: tanto sarà un flop gigantesco …
 
Ko: SMETTILA DI GUFAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!! çAAAAAç
 
Ger: ja ja … alla prossima gente
 
Ko: do svidanya! ^O^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Giappone guardò la chiave che gli aveva dato Germania, rigirandosela tra le mani, finché sul dorso non notò una scritta: “libreria, piano terra” almeno sapeva dove andare. Uscì dalla stanza tornando al pian terreno, iniziando dalla porta che aveva provato ad aprire andando in cucina, e, appena mise la chiave nella serratura, notò con sommo piacere che si aprì. Entrò nella stanza, piena di scaffali stracolmi di libri, avvicinandosi all’enorme tavolo, su cui erano cosparsi un sacco di fogli, e in mezzo ai fogli, trovò un’altra chiave, e anche questa aveva una scritta sul dorso “attico, quarto piano” la mise in tasca, mentre osservava le librerie, ed ebbe l’irrefrenabile impulso di prendere un libro e iniziare a leggere
 
“ci sono così tanti libri qui. Se non fossi così di fretta ne sfoglierei qualcuno”
 
guardò i libri, che sembravano invitarlo a prenderli
 
“beh … se ne guardo uno solo non causerà dei problemi, giusto?”
 
Convinto di quello che aveva detto, prese il primo libro che aveva attirato la sua attenzione, e iniziò a sfogliarlo quando, appena girate due pagine, trovò una serie di foglietti con sopra scritto “licenziato”. Si chiese cosa ci facessero lì delle lettere di licenziamento, ma decise comunque di prenderle. Rimise a posto il libro ed uscì dalla libreria, dirigendosi al quarto piano, sperando di rivedere quella strana cosa che aveva visto al piano terra, che l’aveva scioccato non poco. Arrivò a destinazione sano e salvo, e, una volta aperta la porta, iniziò a setacciare in lungo e in largo, e quando si avvicinò alla libreria, si accorse che dietro c’era qualcosa. La spostò, rimanendo sorpreso nel trovarvi, incastrato contro alla parete, un mochi
 
“oh, un mochi. Sei incastrato?”
 
La creatura annuì, e Giappone, chinandosi, tentò di liberarlo, senza successo
 
“ah, non riesco a tirarti fuori, non così. Povera creatura … penso che Germania potrebbe essere in grado di tirarti fuori, credo. Mi domando se vorrà venire fino a qui per questo. Mh, forse dovrei prima trascinarlo fuori … no, in ogni caso prima glielo chiederò”
 
E dicendo questo, anche se a malincuore, dovette abbandonare il mochi e tornare da Germania, ma quando arrivò nella stanza dove si trovava il tedesco, si accorse che la tenda era sparita, sostituita da una pesante porta di ferra
 
Cosa …? C’era già questa porta?E’ forse uno scherzo della mia immaginazione? Eppure sono sicuro che non fosse di ferro …
 
Pensò, per poi bussare
 
“uh .. Germania, hai un minuto?”
 
“sei tu Giappone? Qual è il problema?”
 
“vedi, c’è un misterioso mochi incastrato nel muro in una delle stanze al quarto piano. Mi spiace un po’ per lui, mi chiedevo se potessi provare a tirarlo fuori da lì …”
 
“capisco. Ok, andrò a tirarlo fuori. Ho solo un favore da chiederti, credo”
 
“certamente, se è qualcosa che io sono in grado di fare”
 
“ecco, mentre stavo correndo, ho fatto cadere la mia frusta. Credo che dovremmo avere qualche tipo di arma nel caso quella … Cosa si faccia vedere nuovamente. Per favore, potresti cercarla se non è un eccessivo problema?”
 
“che coincidenza! Ho trovato la tua frusta poco fa …”
 
“oh …” fu l’unica riposta di Germania
 
“aspetta, te la passo …”
 
La porta di ferro si aprì appena, permettendo a Giappone di passare la frusta a Germania, che richiuse subito
 
“era appoggiata sul letto vicino alla porta”
 
“ oh, capisco … ehm … grazie”
 
“di nulla, dopotutto l’ho trovata per puro caso. Ora andiamo al quarto piano …”
 
Non finì neanche la frase che Germania lo interruppe
 
“oh! Giappone!! Mi dispiace, ma …”
 
“sì? Cosa c’è?”
 
“ah … sono veramente, veramente dispiaciuto, ma … al momento sono pure veramente affamato. Non è che hai anche da mangiare?” (oddio Lud … che figure del cavolo che mi fai … ndKonoha)
 
Giappone quasi incredulo dalla domanda che gli aveva appena fatto Germania, una domanda che sarebbe stata tipica di Italia
 
“da mangiare … mi dispiace, ma non ho portato cibo con me. Non ho nemmeno niente che possa essere usato per cucinare”
 
“capisco! Quindi, se non è chiede tropo, potresti andare a cercare qualcosa da mangiare?”
 
Inutile dire che il giapponese rimase scioccato
 
“coosa?! Que-questo è impossibile! Che possibilità ho di trovare del cibo in un posto come questo?!”
 
“ti prego! Non ho più forse in questo momento! Qualsiasi cosa andrà bene, trovami solo del cibo, ok?”
 
Giappone sospirò sconsolato
 
“va bene, darò un’altra occhiata in giro. In ogni caso devo anche cercare Italia …”
 
“fantastico!! Ti ringrazio!! In ogni caso, hai per caso trovato mio fratello?”
 
“no … la lui dovrebbe stare bene. Credo …”
 
“perdonami per tutti questi problemi. Oh, in ogni caso, prendi questo con te”
 
Dicendo ciò, Germania riaprì il portone, dando a Giappone una bottiglia di birra, per poi richiudere, lasciando il nipponico con la bottiglia in mano, sorpreso
 
una bibita?! E birra, oltretutto?!”
 
“ah, ti ringrazio. Ora vado, allora …”
 
“ok, grazie”
 
Fece per uscire, ma si riavvicinò, sentendo dei rumori provenire da dietro il portone
 
cosa diamine starà facendo lì dentro?
 
Si chiese, per poi uscire dalla stanza e dirigersi al piano terra, dove iniziò a cercare, partendo stavolta dal corridoio doveva aveva visto la Cosa. Notò, inoltre, che la porta alla fine del corridoio era aperta, ma qualcosa gli diceva che era il caso di stare alla larga da lì, e andò nel bagno che aveva sulla destra. Vi entrò, iniziando a cercare, per poi avvicinarsi al gabinetto
 
“questo gabinetto … sembra ce io ci possa comprare qualcosa se inserisco le monete, in qualche modo”
E così fece: mise dentro la tazza sei monete che subito, dal nulla, uscirono due polpette di riso, sorprendendo il giapponese che in fretta e furia prese i due alimenti, senza risparmiare uno sguardo scettico al sanitario prima di andarsene.
 
Uscì dal bagno, ma stava per andarsene quando la curiosità lo spinse ad entrare nella stanza che aveva la porta aperta, la stessa porta dove, in precedenza, aveva visto quello strano essere entrare. L’istinto gli diceva di non entrare lì dentro, che era pericoloso, ma la curiosità ebbe la meglio, ed entrò
 
“wow, è completamente buio. Dov’è l’interruttore …?”
 
Iniziò a cercare a tentoni lungo la parete, finché non lo trovò. L’accese. Davanti a lui, c’era la Cosa di cui aveva parlato Germania: un essere alto forse tre metri, grigio, con una testa enorme e un paio di occhi completamente neri obliqui che lo fissavano … famelici. Il mostro allungò verso di lui le sue mani, come a volerlo afferrare
 
“tu … non … fug … gi … rai”
 
Rantolò. A causa dell’effetto a sorpresa Giappone rimase impalato, ma appena vide le mani artigliate dell’essere avvicinarsi pericolosamente a lui, sguainò la sua katana e attaccò, ferendo di poco il mostro che passò al contrattacco, sferrando un’ artigliata che lo mancò di striscio. Il giapponese, avvantaggiato dal fatto che la stanza fosse piccola e che poteva muoversi meglio dell’essere, si spostò a destra, tirando fuori le sue carte con sopra riportata una maledizione, lanciandole contro il nemico che, gemendo, venne brutalmente ferito, ma proprio quando Giappone stava per riattaccare, il mostro spense la luce
 
ha spento la luce?! Sta per -
 
Non finì di formulare il pensiero che la luce si riaccese
 
“cosa?! E’ … sparito”
 
sono preoccupato per Italia, è meglio che mi sbrighi …
 
Stava per uscire quando, per terra, notò un chiave. La raccolse, notando anche qui una scritta sul dorso: “camera da letto. secondo piano” andò al secondo piano, provando ad aprire tutte le porte finché non trovò quella giusta, ed entrando, notò una figura rannicchiata tra i due letti posti in fondo alla stanza, ma prima di avvicinarsi, per precauzione, chiuse la porta. Si avvicinò, e la figura si rivelò essere Prussia, che nel sentirlo si girò di scatto
 
“chi va là?!”
 
 Urlò, attaccando Giappone con la sua spada, che venì prontamente parata dalla katana del giapponese
 
“whoa! C-calmati! Sono io!”
 
“oh … sei tu, Giappone? S-scusa”
 
Il prussiano abbassò l’arma, imbarazzato
 
 
“stai bene?”
 
“c’era … c’era un mostro! Io l’ho visto! Un gigante completamente nudo con lo stesso colore che hanno gli scones ammuffiti!”
 
Giappone preferì non rispondere
 
“sto dicendo la verità! Tutti noi l’abbiamo visto! Io, West e anche Italia!”
 
“sì, lo so”
 
“prima che me ne accorgessi ero già qui, spaventato. Quei due … io non so dove sono andati. Ciò che dico ha un qualche senso?”
 
“sì, abbastanza. Tutto ciò ha un senso, Anche io l’ho visto”
 
“che diavolo è quella Cosa?! O-oh, e che cos’è successo agli altri?”
 
“ti prego, calmati. Vuoi che ti porti qualcosa da bere?”
 
“cosa? Oh … ora che me lo fai notare, in effetti, ho un po’ di sete. Hai dell’acqua … o qualcos’altro?”
 
“no, ma posso andare a prendertene un po’, vuoi che lo faccia?” gli chiese gentilmente Giappone
 
“sì … no, aspetta. Non fa niente, non ne ho veramente bisogno. Cos’è successo agli altri due?” gli chiese Prussia
 
“Germania è su questo stesso piano, ha detto di essere affamato, ma non ho trovato traccia di Italia. Hai qualche idea su dove possa essere andato?”
 
“cosa?! Italia è disperso?! Credi che sia stato attaccato da quel mostro …?”
 
“non possiamo esserne sicuro al cento per cento … ma lui è veramente veloce e in gamba quando si tratta di fuggire, io credo che sia riuscito a scappare in qualche modo”
 
“ok, allora io ti darò una mano a cercarlo! Ma prima andiamo dove c’è West. In ogni caso, cosa stava facendo?”
 
“ha detto di essere troppo affamato per muoversi. Prussia, non è che hai qualcosa da mangiare per lui?”
 
“qualcosa da mangiare … ora che me ne parli, ho trovato alcuni funghi mentre stavo correndo via. Credi possano andare?” (ma dove li ha trovati i funghi sto qua? Boh … ndKonoha)
 
“dovrebbero andare”
 
“bene! Allora andiam-“
 
Prussia si bloccò, rimanendo immobile, come in ascolto
 
“qual è il problema?”
 
“non senti anche tu il rumore di qualcosa … che si sta … avvicinando?”
 
Un rantolo sinistro ruppe il silenzio teso che si era creato. I due guardarono nervosamente la porta, sudando freddo
 
“ehi … se quella cosa attaccata alla tua cintura non è lì solo per figura, tirala fuori dal fodero. Così si fa se non si vuole essere mangiati”
 
“concordo” disse Giappone, sguainando la katana. Sentirono la maniglia abbassarsi di colpo, e Prussia sobbalzò, serrando la presa sull’impugnatura della sua spada, mentre la maniglia continuava ad abbassarsi ripetutamente, un chiaro segno che quello che si trovava dietro la porta stava tentando di entrare. I due rimasero in silenzio a fissare la porta, i loro cuori che battevano all’impazzata dal terrore. Passarono pochi minuti, ma che parvero interminabili, e alla fine non sentirono più i rantoli del mostro
 
“ … se n’è andato?” azzardò Prussia, deglutendo a vuoto, continuando a fissare la porta
 
“sì, probabilmente”
 
“perfetto. Questo è stato un po’ spaventoso, ma ora dobbiamo raggiungere West, trovare Italia ed uscire di qui il più velocemente possibile!”
 
“concordo” disse Giappone
 
I due si avviarono alla porta, ma quando uscirono, si ritrovarono il mostro a sbarrare loro la strada
 
“credevo se ne fosse andato!!” gridò Prussia
 
“apparentemente no …”
 
“più lo guardo, più mi sembra pauroso! Non posso far sfoggio delle mie strabilianti tecniche così! Fai qualcosa!”
 
santo cielo …
 
Ma ora non avevano tempo per continuare a parlare, era ora di agire: Giappone, come aveva fatto in precedenza con l’altro mostro, gli lanciò contro le pergamene maledette, ferendolo lievemente, ma prima ancora che il mostro potesse attaccare uno dei due, Prussia lo colpì con un fendente, riportando più successo, ma l’essere non si dava per vinto e attaccò Giappone, riuscendo a colpirlo, ma fortunatamente non gravemente. La lotta continuò così, un susseguirsi di attacchi delle due nazioni e del mostro, che, alla fine, ebbe la peggio, ma i guai non erano finiti: sibilando sinistro, l’essere inseguì i due che fuggirono, cercando rifugio in una delle stanze del piano, ma vennero seguiti. Fortunatamente, una volta usciti dalla stanza, la Cosa non li raggiunse. Tirarono un sospiro di sollievo, e, velocemente, raggiunsero la stanza dove si trovava Germania
 
“questa è la ‘fortezza’ dove si trova Germania” disse Giappone
 
“sembra piuttosto solida. Ehi West! Giappone mi ha detto che sei affamato! Vuoi un paio di funghi?”
 
“sei tu Prussia? Stai bene?!”
 
“sì, sto bene! Ma ho brutte notizie: Italia è ancora disperso. E noi dobbiamo andare ad aiutare un mochi”
 
“mmmh … va bene. Qui ho finito, quindi ora possiamo andare”
 
Detto ciò, Germania uscì dalla porta
 
“non ho esattamente capito cosa dobbiamo fare, ma andiamo al quarto piano” disse Prussia
 
“di tanto in tanto potremmo tornare qui?” chiese Germania
 
“non è un problema per me, ma … ti piacciono gli spazi stretti?” gli chiese Giappone
 
“beh, penso che tu possa dire che … ci sono abituato, e poi c’è un sacco di spazio, credo”
 
Poco dopo i tre erano arrivati nella stanza dove Giappone aveva trovato il mochi
 
“allora?”
 
“è incastrato veramente a fondo … ce la fai West?”
 
Germania in risposta digrignò i denti tentando di tirare fuori il mochi, che si mise a lanciare degli squittii in segno di protesta. Il tedesco lasciò la presa, sospirando sconsolato
 
“mi dispiace, non ce la faccio solo con le mie mani, se avessi un qualche tipo di strumento, magari …”
 
“uno strumento … beh, è una casa piuttosto grande … andrò a dare un’occhiata in giro” disse Giappone
 
“sì, te ne sarei veramente grate se potessi trovare qualcosa di utile”
 
“oh beh … pare che ci dovremo nuovamente dividere per cercare” commentò Prussia facendo un sorriso amaro
 
“allora io comincio ad andare. Tornerò indietro non appena trovo qualcosa che possa andare bene”
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DI KONOHA E DOITSU:
 
Ko: lo so lo so, ho messo la fic ieri, ma ero talmente felice che non ho saputo resistere e ho messo la seconda parte! <3 e devo dire che è stata una faticaccia a scrivere tutto! Oh, prima che lo dimentichi, dico subito che certe parti le modificherò, per fare un esempio ...
 
Ger: KONOHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
 
Ko: oh oh …
 
Ger: ti rendi conto di quello che hai fatto?!
 
Ko: che ho fatto? (si fa piccola piccola sotto lo sguardo furente di Germania)
 
Ger: hai postato il nuovo capitolo con un solo giorno di distanza dal primo!!! Sai benissimo che bisogna lasciare tempo ai lettori di leggere e recensire!!!
 
Ko: m-ma io …
 
Ger: niente ma! Per il prossimo capitolo dovrai far passare almeno una settimana!
 
Ko: ma non è giusto!!! çAç
 
Ger: è_____é
 
Ko: sigh … ok … farò passare più tempo ç___ç
 
Ger: ecco, brava
 
Ko: e allora rispondiamo alle recensioni! Visto che hanno recensito?! Alla faccia tua Lud!!! XD
 
Ger: zitta e comincia a rispondere … o ti faccio fare cinque serie da quindici di addominali
 
Ko: çAç ok ok inizio!!! La prima è la mia cara amica moniko chan! Devo farti un ringraziamento enorme per avermi fatto scoprire HetaOni!!! Grazie fes!!! Continua a commentare ne?
 
Ger: ma se la prima volta che l’hai visto ha passato la notte insonne perché avevi paura che la Cosa entrasse in camera tua …
 
Ko: ma che ti ho fatto io? çAç
 
Ger: mi diverto a torturarti! XD
 
Ko: Signore aiutami tu … ç___ç fai tu la prossima?
 
Ger: ja … la prossima è Bimba127, ti fa i complimenti per l’idea che hai avuto di fare questa versione scritta di HetaOni, e si chiede come fa ad essere l’unica a vedere tutti i video subbati in italiano
 
Ko: bella domanda … non è che mi dici dove vai a vederli i video? Mi faresti un favore enorme! La prossima è AlisaMask, beh, come vedi, alla fine HetaOni in chiave fic qualcuno si è preso la briga di farlo! Sono contenta che ti sarò d’aiuto, hai ragionissima sui video in inglese, è una rottura tradurre tutto, finisci col confonderti le idee
 
Ger: la prossima è Dark Marienne, si è iscritta da poco, beh, benvenuta su EFP
 
Ko: e benvenuta nel fandom di Hetalia!!! ^O^ spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^ la prossima è la mia cara Eren Raimizu! <3 la parte dove Kiku voleva prendere l’acqua dal wc l’ho tagliata apposta, volevo risparmiargli questa figuraccia
 
Giap: harigato Konoha- chan
 
Ko: di nulla Nihon! ^^ e povera te che hai perso tutte le immagini e le doujinshi di Hetalia e le 700 e passa canzoni! çAç povera cara! Su, è dura, ma piano piano riuscirai a riprendere tutto, basta avere fiducia ^^ Lud? Ha una domandina per te … leggi!
 
Ger: (legge recensione) -.-“” sempre a pensare male! Mentre scappavo mi è caduta, tutto qui!
 
Ko: fingeremo di crederci … (legge recensione successiva, la mette via e passa all’ultima)
 
Ger: perché l’hai saltata quella?
 
Ko: … già risolto
 
Ger: ehm … ok … l’ultima di oggi è _Zazzy, che si congratula per la tua idea di mettere HetaOni per iscritto
 
Ko: tranquilla _Zazzy, ho messo l’avviso shonen-ai perché nel gioco ci sono piccolissimi accenni alle coppie usuk, gerita, spamano e franada, niente di che! Facciamo così: nel prossimo capitolo chiederò a Rod di rispondere alla tua recensione, ok? Bene! E con questo abbiamo finito! Spero che questo capitolo chilometrico vi sia piaciuto! Chiedo scusa  in anticipo per le scene di lotta, ma non sono molto brava a descrivere le scene d’azione! ^^” beh, ci vediamo al prossimo capitolo! ^O^
 
Ger: auf Wiedersehen!
 
Ko: Do svianya! XD

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Parte 3 ***


Una volta uscito dalla stanza, Giappone entrò nella stanza l’ vicina. Cominciò a setacciare ovunque, perfino sotto i divani, e lì trovò un pezzo di carta. Non c’era scritto niente, fatta eccezione di due rettangoli colorati: il primo verde, il secondo blu. Mise il foglietto in tasca, per poi notare un pannello di controllo. Si avvicinò, incuriosito: era una semplice leva, e vicino ad essa c’era stricco qualcosa: “su è il Paradiso, al centro è la Terra, giù è l’Inferno” ci pensò su un attimo, ma poi scelse di spostare la leva verso il basso. Appena lo fece, uno dei due letti si spostò come per magia, rivelando un buco nel pavimento. Come se qualcuno gliel’avesse detto, si buttò nel buco, atterrando poi, senza un graffio, nella stanza sottostante: completamente bianca, con al centro un pianoforte, anch’esso bianco. Tutto quel bianco mise a disagio il giapponese, gli dava un forte senso di freddezza, senza contare che lo disorientava un po’. Uscì dalla stanza frettolosamente, per poi continuare ad esplorare il terzo piano, finendo in una  seconda libreria, anch’essa bianca. Aveva appena iniziato a guardare fra gli scaffali quando sentì la porta, infondo alla stanza, aprirsi. Alzò il volto, non potendo fare a meno di sorridere vedendo che Italia lo stava raggiungendo di gran fretta
 
“Italia!”
 
“Giappone! Stai bene!”
 
“sì, grazie a Dio. In qualche modo …” rispose il giapponese
 
“subito dopo che te ne sei andato, un mostro è improvvisamente apparso dal corridoio e si è messo a inseguirci! Germania è stato il primo ad urlare. Tu … l’hai sentito, vero?”
 
“no, per niente …” gli rispose l’altro
 
“capisco. L’urlo di Germania mi ha sorpreso ed ero così confuso in quel momento che ho cercato di fuggire via e lasciarti indietro. Mi dispiace, Giappone …” concluse l’italiano abbassandolo sguardo, imbarazzo, per poi riprendere a parlare
 
“la porta d’ingresso non voleva assolutamente aprirsi e ci siamo separati correndo via”
 
Giappone sorrise appena, un sorriso mirato a tranquillizzarlo “non c’è bisogno di scusarsi, chiunque avrebbe fatto lo stesso in una situazione del genere, anch’io l’avrei fatto. Piuttosto … che diavolo sta accadendo in questa casa? La porta e le finestre non possono essere aperte, inoltre, come se non avessimo abbastanza problemi, i nostri cellulari non funzionano”
 
“già, pare proprio che siamo chiusi qui dentro” concluse Italia, per poi sorridere raggiante
 
“ma sono così felice di averti trovato, Giappone! Non sei ferito vero? Non è che hai fame?” (e lui pensa a mangiare in un momento come questo? Chi lo capisce è bravo … ndKonoha)
 
“sto bene, ma … nonostante tutto … sei sorprendentemente calmo, Italia. Stavi pure gironzolando per la casa …” disse Giappone, perplesso dalla calma dell’amico
 
“ecco … quando quel mostro è apparso volevo solo piangere e aggrapparmi a Germania, ma … beh, sia lui che Prussia erano terrorizzati a loro volta, così ho pensato che qualcuno doveva mantenere il controllo … anch’io mi sono sorpreso per come mi sono sentito calmo! E quindi ho iniziando a girovagare per cercare gli altri cos’ì saremo potuti uscire di qui il prima possibile” concluse Italia
 
“ha un senso … all’inizio anch’io ero sorpreso, ma dopo aver visto tutti così agitati mi sono sentito stranamente calmo”
 
“allora, cosa mi dici di Germania e Prussia? Non li hai ancora trovati?” gli chiese l’italiano, in ansia per i due tedeschi
 
“li ho già incontrati. Sono al quarto piano, ma ti spiegherò i dettagli mentre andiamo. Erano entrambi molto preoccupati per te, faresti meglio ad andare a vederli il prima possibile”
 
“ah, ok! Andiamo insieme allora! Ho trovato alcune cose mentre esploravo, le lascio a te”
 
detto ciò consegnò al giapponese le cose che aveva trovato, ovvero sia: sei polpette di riso, due birre, e 150 Heta, le strane monete che si trovavano in quel posto, per poi aggiungere, al settimo cielo e con un sorriso a trentadue denti:
 
“ho anche preparato della pasta, puoi avere anche quella” (ma dico … come cavolo ha fatto a fare della pasta in un luogo da incubo come quello?! O_O” ndKonoha)
 
I due risalirono fino al quarto piano, e durante il tragitto Giappone informava Italia degli ultimi avvenimenti, ma quando si avvicinarono alla stanza dove si trovava Germania e Prussia ... sentirono chiaramente lo schiocco di una frusta e i fendenti di una spada, sempre accompagnati da dei rantoli sinistri che i due conoscevano fin troppo bene. Si precipitarono nella stanza, e quello che videro li paralizzò dall’orrore: la Cosa stava combattendo contro Prussia e Germania, e le due nazioni non erano messe molto bene
 
“aaaargh!! Giappone! La Cosa! E’ la Cosa!” strillò Italia in preda al panico
 
“tsk … siete arrivati troppo presto! Giappone! Prendi Italia con te e correte!” gridò Prussia, evitando per un soffio un’artigliata del mostro, che dall’irritazione sibilò sinistro
 
“Italia! Stai bene!” gridò invece Germania, felice di vedere che l’italiano stesse bene
 
“G-Germania … ve … il tuo volto è strano …” pigolò Italia spaventato
 
“io e West ci occuperemo di lui! Voi scappate, presto!”
 
Urlò ancora il prussiano, venendo ferito, ma per fortuna lievemente, mentre Germania continuava a sferzare frustate contro l’essere, riportando solo lievi danni, mentre, ancora all’ingresso, Italia e Giappone assistevano alla scena, indecisi sul da farsi
 
“Giappone!” urlò di nuovo Prussia, come a incitarlo a scappare, ma il giapponese sospirò, sorridendo appena
 
“povero me … sto perdendo l’udito con la vecchiaia. Non riesco a sentire niente”
 
“eh?! Ehi, Italia!” chiamo Prussia mentre respingeva un attacco assestando un affondo che riportò danni maggiore, ma l’italiano non si mosse
 
“oh … all’improvviso sono diventato sordo anch’io!”
 
Questa volta fu il turno di Germania di disperarsi
 
“Italia! Tu-!”
 
Ma venne interrotto da Giappone, che sguainò la sua katana
 
“non è nostalgico? Ancora una volta, brandisco la mia katana nel nome dell’Asse”
 
“ora che mi ci fai pensare … siamo in pace da un po’ di tempo, l’avevo completamente scordato ...” commentò Italia
 
“Italia … Giappone …” mormorò il tedesco, quasi commosso
 
“è mio dovere e un onore lottare insieme a voi. Andiamo, Italia”
 
“s-sì!”
 
Così dicendo, italiano e giapponese corsero a dare man forte ai compagni. Con l’arrivo delle altre due nazioni il mostro cominciò ad essere in serie difficoltà: da una parte era attaccato da Prussia e Giappone, che non gli davano un attimo di tregua con le loro spade, mentre dall’altra c’era Germania che lo colpiva brutalmente ferendolo gravemente, mentre Italia si limitava a urlare con enfasi versi della Bibbia, cosa che sembrava indebolire notevolmente il mostro che, alla fine, sparì.
 
“è sparito …” mormorò Giappone
 
“ve … era davvero un fantasma …” commentò Italia
 
E finalmente, tutti poterono tirare un sospiro di sollievo
 
“ti sei fatto male?”
 
 “e che diavolo! Ignora completamente quello che ho detto!” sbraitò Prussia, molto vicino a un esaurimento nervoso
 
“pensavo che da soli avremmo potuto fare qualcosa … mi dispiace. Siete stati davvero d’aiuto. Stai bene Italia?” domandò il tedesco
 
“sì, sono davvero sollevato ora! Voi due siete scappati davvero velocemente, mi sono chiesto cosa ti fosse successo” rispose l’italiano sorridente
 
“sono contento che ognuno stia bene, ma ora cosa facciamo?” intervenne Giappone
 
“la Cosa potrebbe apparire di nuovo, dovremmo andare in una stanza più sicura, inoltre, se tutti stiamo bene non sarà spaventoso” disse Prussia
 
“buona idea Prussia!! Adesso cerchiamo la stanza che sembra più sicura, senza separarci, naturalmente” aggiunse in fretta Germania, non molto desideroso di girare in quella casa da solo
 
“roger, capitano!” esclamò Italia facendo il saluto militare, sorridendo
 
I quattro uscirono dalla stanza, e mentre procedevano nei corridoi, Giappone trovò una chiave, trovando, com’era accaduto con le altre, una scritta sul dorso “stanza riunioni. Secondo piano” si diressero dritti filati al secondo piano guardandosi attorno con aria circospetta, i sensi in allerta, caso mai il mostro si fosse fatto vivo di nuovo. Dopo aver trovato, finalmente, la stanza giusta, vi entrarono, chiudendo a chiave
 
“non possiamo distrarci troppo, ma credo che per ora siamo al sicuro: abbiamo la chiave, e la porta è ben chiusa dall’interno” disse Prussia, lasciandosi cadere stancamente su una delle sedie poste vicino al tavolo, al centro della stanza
 
“è solo temporaneo, basterà per una notte, suppongo …” commentò Giappone
 
“una notte va bene per me, sono veramente stanco di correre in giro per la casa” aggiunse Italia, sbadigliando subito dopo, strofinandosi gli occhi
 
“sì, abbiamo fatto molto per oggi. Mi fa sentire come se avessi bevuto della birra …” disse Germania
 
“sento un po’ di freddo … mi chiedo se è a causa di questa casa” azzardò Italia stringendosi nelle spalle
“se non sbaglio, abbiamo trovato molte casse, vi è abbastanza legna per una notte, in modo da poterci scaldare” propose Giappone
 
“ok, accenderò il fuoco allora”
 
Dopo neanche due minuti, Germania riuscì ad accendere il fuoco nel caminetto che si trovava nella stanza
 
“bello, vero?” commentò il prussiano sorridendo, commento che venne subito condiviso con gli assensi degli altri
 
“sì, mi sento molto meglio ora che abbiamo una luce, e ora che non sono più solo” aggiunse il giapponese sorridendo lievemente
 
“già! Ma è stato davvero spaventoso all’inizio! Anche se Germania è stato il primo a scappare, il fantasma ha inseguito me!” disse Italia
 
“già, hai ragione. Ricordo di aver pensato: no, non il mio piccolo e prezioso Italia! E poi sia il mostro che Italia erano spariti! E anche West era scomparso!”  disse Prussia, agitato
 
“odio le cose soprannaturali! I-inoltre … non è come scappare e nascondersi … beh, non importa ora. Finché stiamo tutti bene, non ha importanza” aggiunse Germania
 
“sì, esatto. Inoltre, invece di pensare a come abbiamo agito, dovremmo discutere su cosa fare d’ora in poi” si intromise Giappone, e tutti gli diedero ragione annuendo
 
“giusto! Ho cercato per la casa una via d’uscita, ma non c’è né nessuna, è tutto bloccato … è orribile!” disse Italia
 
“capisco. Possiamo solo concludere che quel mostro ci ha fatti prigionieri” concluse Germania, sospirando pesantemente “non abbiamo vie d’uscita, e la cosa mi da fastidio” concluse
 
“infatti … mi piacerebbe poter tornare a casa. Ho aspettato molto per dei videogiochi che verranno rilasciati in commercio presto …” aggiunse Giappone con una nota di rammarico nella voce
 
“anch’io. Non riesco a mangiare la pasta o la pizza così!” esclamò Italia
 
“ehi” iniziò Prussia rivolto a Giappone “tu che continua a parlare di via d’uscita … se tutte le uscite sono bloccate, perché non ne creiamo una noi? Non l’hai fatto quand’eri prigioniero di guerra? Questo è il momento di metterlo in pratica!”
 
Giappone ridacchiò appena, guardando le fiamme che danzavano nel caminetto
 
“uhuh … anche questo mi riporta ai ricordi … mi mancano i momenti il cui ho sempre cercato di suicidarmi”
 
“Germania ha lavorato duramente per creare una via d’uscita per noi, ma questa volta, farò tutto il possibile per aiutare!” esclamò Italia, determinato
 
“va bene, va bene. Quindi, il piano di domani è creare una via d’uscita, non possiamo dimenticarlo” disse Germania
 
“bene. Ora, non so che ore sono, ma cerchiamo di dormire qui stanotte” disse Giappone
 
“anche il mio orologio si è rotto mentre non vedevo!” intervenne Italia
 
“aspettate” si intromise Germania “non sarà pericoloso se andiamo a dormire tutti? Penso che uno di noi dovrebbe restare sveglio e fare la guardia”
 
“hai perfettamente ragione. Quindi, dobbiamo giocare a janken per decidere chi resterà alzato?” propose il giapponese
 
“janken? Quali sono le regole?” chiese confuso l’italiano
 
“beh … ehm … si tratta di un gioco semplice. Si gioca mostrando tre tipi di segni a mano e …”
 
“aaaaah! Ho capito! E’ tipo la morra!” esclamò Italia sorridente
 
I quattro giocarono, e il fortunato che sarebbe stato sveglio fu … Prussia
 
“ah … scherzi a parte, è così divertente stare soli …”
 
Sospirò, osservando gli altri tre che stavano dormendo
 
“ma quei tre … si sono già addormentati …”
 
Sospirò di nuovo, pesantemente e preso dallo sconforto
 
“se solo avessi un computer, aggiornerei il mio blog … tutto quello che posso fare adesso è prendere le foto dei loro volti dormienti … è solo che … le loro facce serie mentre giocavamo a janken … erano magnifici, non ho potuto resistere!”
 
Il sorriso dovuto all’ultima frase sparì subito, sostituito ben presto da un sospirò pesante e un’espressione triste.
 
“certo che fa freddo. Il fuoco è …” e qui si girò, vedendo che il fuoco scoppiettava vivace “ … abbastanza forte. ma che cavolo sta accadendo? Ho sentito un brivido lungo la schiena …”
 
Un rantolo sinistro. Un altro ancora. La maniglia della porta che si abbassava bruscamente. Prussia sobbalzò sulla sedia, iniziando a tremare
 
“g-gaurda … questo non è divertente … l-l’ho sentito solo io, giusto?” biascicò, mentre la maniglia continua ad abbassarsi con forza
 
“n-non c’è nessuno qui! Nessuno!” strillò isterico il prussiano, per poi guardare i tre “ perché quei tre non si sono svegliati?! Non sentono nulla?!”
 
“ah! I-il gioco è fatto! ho capito! Userò la strategia di Giappone e fingerò di non essere qui! Se spengo la mia aura, non verrò trovato!”
 
Ma era tutto inutile, perché la maniglia continuò ad abbassarsi
 
“… credo non possa farlo. bene. Non ho scelta, dunque”
 
Si alzò dalla sedia, sguainando la spada, per poi avviarsi alla porta, come se stesse andando al patibolo. Si fermò davanti ad essa, la presa sull’elsa si serrò, i rantoli del mostro erano maledettamente vicini e tetri. Tremava violentemente, ma nei suoi occhi si poteva leggere la determinazione
 
“dimenticatemi …” mormorò tristemente, guardando i compagni mentre dormivano ancora, ignari di quello che stava per accadere. Inserì la chiave nella serratura, l’aprì
 
“è dura essere soli” ma proprio alla fine, in lui si riaccese lo spirito combattivo
 
“cazzo no! Non voglio morire ancora!”
 
Dicendo questo e a testa alta, uscì dalla porta.
 
Il sibilo di una lama vibrare nell’aria.
 
Il sibilo di artigli letali.
 
Il suono di sangue che cadeva per terra.
 
Il tonfo sordo di qualcosa che cadeva.
 
Non si può facilmente mettere piede in quella “casa misteriosa” nella tua città, perché se la rabbia è la sua ex occupante, non sarà possibile ottenere la via con leggerezza … soprattutto quando non ci sono persone lì …
 
 
 


 
ANGOLO DI KONOHA E DOITSU:
 
Ko: salve! E ben tornati con la terza parte di HetaOni! Pensavate sul serio che avrei dato retta a Lud? Come avete visto, non l’ho fatto! XD ma tanto non mi rimprovererà sta volta … (indica Lud dietro le quinte intento a bere litri di pura birra crucca) so bene come corromperlo! E lo so che la terza parte non finisce così, ma preferisco rimandare certe robe, soprattutto per creare suspance! Ma bando alle ciance e iniziamo subito col rispondere a …
 
Us: (entra dalla finestra) I’M THE HEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! XD
 
Ko: Alfie?! Tu che si fai qui?!
 
Us: mi pare ovvio! Ti aiuto a rispondere alle recensioni! Un vero eroe non lascia mai sola una fanciulla in difficoltà!
 
Ko: ehm … grazie … ma c’è già Lud che mi aiuta e …
 
Us: ti preeeeeeeeeeeeeeeeeegooooooooooooooooo!!!
 
Ko: ehm …
 
Us: (occhioni da cane bastonato)
 
Ko: ma quanto sei pucciooooooooooo!!!! Ma certo che puoi aiutarmi!!! <3 (abbraccia)
 
Us: thanks! <3
 
Ko: ma a una condizione …
 
Us: cioè?
 
Ko: io ti permetterò di aiutarmi con le risposte se … mi aiuterai a far dannare Lud … kesesesesesese …
 
Us: … ok!
 
Ko: benissimo! La prima di oggi è Eren Raimizu! Mi fa piacere sapere che riesca a rendere bene la storia, spero di esserci riuscita anche con questo capitolo! E poi … solo accenni di coppie, ma secondo me e moniko chan, HetaOni e usukkista da far paura!
 
Si vede la Cosa con una maglietta con sopra scritto “UsUk 4ever!!! <3”
 
Ko e Us: agghiacciante …
 
Us: la prossima è Dark Marienne! Si complimenta perché sei molto fedele al videogioco, e a parte alcuni errori grammaticali trova la fic molto carina
 
Ko: grazie cara! <3 e come vedi non ho dato minimante retta a Lud! Grazie per aver recensito! Oh, ora tocca alla mia cara _Zazzy!!! <3 oooooh … ma quanto mi fai felice dicendo di essere una mia fan! Mi fai arrossire!!! <3 e, leggendo la recensione che hai lasciato in “Pazze Interviste Hetaliane!”, capisco il tuo odio verso Lud … (guarda il tedesco parlare con  una bottiglia di birra chi mandola Italia) bah … ti do ragione, ma a me sta simpatico lo stesso
 
Us: la prossima! Bimba127! Come altri non ha capito neanche lei la storia dei funghi trovati nei corridoi … ma è possibile una roba del genere?
 
Ko: nei videogiochi tutto e possibile Alfie
 
Us: giusto … anche lei si complimenta per la tua fedeltà alla storia
 
Ko: e grazie per avermi detto come guardare i video subbati in ita! E’ vero, sarà Google Traduttore, ma mi è stato molto utile! Mi hai semplificato il lavoro una cifra! Grazie ancora! Ora è il turno di Lady_Shinigami! Mi fa piacere che la storia ti incuriosisca, e come ti ho detto una volta su FB, più si va avanti più sarà peggiore! Spero seguirai ancora!
 
Us: ora tocca a Blacket! Ha addirittura messo la fic tra le preferite!
 
Ko: grassie cara! <3
 
Us: anche lei si complimenta per la tua idea. Monotone ragazze ne?
 
Ko: quanto la fai lunga! A me va benissimo! E ringrazia anche la tua amica! Alla prossima! Ma … guarda gaurda chi abbiamo qui … (ridacchia maligna) ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao Miharu_Chan … è da un po’ che non ci si sente … mi fa piacere che la mia idea ti sia piaciuta. E … davvero, dove l’hai tirata fuori un’idea del genere? P-p-pffffffffffffffff!!! Ahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!! E’ magnifica!!!! È troppo bello immaginarsi Lud vestito da pastorella e cantare l sigla di Heidi! X°°D comunque RomaHeta probabilmente lo farò moniko chan, ma non è sicuro ... e non distruggere casa tua! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere!
 
Us: ehi! C’è una recensione dell’ultimo momento! E’ di … moniko chan!
 
Ko: uuuuuuuh! Che bello! Mi chiedevo che fine avesse fatto! beh, grazie, almeno so che le sene di lotta sono uscite decenti! Spero di esserci riuscita anche qui! E con questo abbiamo finito! Spero che anche la terza parte sia stata di vostro gradimento! Fatemi sapere che ne pensate! Alla prossima puntata con l’arrivo degli Alleati!
 
Us: esatto! Con l’arrivo de-WHAT?! Entrare in quella casa?!
 
Ko: beh … sì! È stata una tua idea!
 
Us: … shit …
 
Ko: do svidanya gente! XD
 
Us: see you lateeeeeeer! XD
 
Ger: auf … hic … Wiedersehen …

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Parte 4 (1/3) ***


Alla fine anche loro erano arrivati davanti a quella casa. Anche loro sarebbero entrati, anche loro ne avrebbero subiti gli orrori che si celavano dietro a quella porta all’apparenza innocua. Gli Alleati erano davanti all’edificio: chi lo guardava leggermente turbato, chi invece era entusiasta alla sua vista
 
“E’ davvero qui!” esclamò Cina, con gli occhi che gli brillavano dall’emozione, smanioso di entrare in quella casa, come lo erano alcuni di loro.
 
“Pensavo che fossero solo voci … ma è davvero qui” commentò Inghilterra osservando l’edificio, senza un particolare interesse.
 
“Questa sensazione di desolazione da un tocco piuttosto piacevole, non credi?” chiese Francia sorridendo all’inglese, che in risposta gli ringhiò contro, intimandolo a non dire altro, messaggio che il francese colse al volo.
 
“Non credo che sia molto interessante, però” intervenne Canada, ma parlò con voce talmente bassa che nessuno lo sentì, e il commento di America fu la conferma.
 
“Avete sentito una voce poco fa?” al commento del fratello, il povero canadese si depresse un po’, e le cose non migliorarono molto quando anche Russia rincarò la dose.
 
“Oh, America, sei troppo teso! Non abbiamo sentito nulla, vero?” chiese il russo agli altri, che annuirono, tranne Canada che sospirò sconsolato.
 
“Comunque … in realtà non sembra un posto molto divertente “ ammise l’americano osservando meglio la casa, incrociando le braccia al petto, cominciando ad avere dei ripensamenti sulla loro presenza lì.
 
“Beh, perché non diamo un’occhiata e poi torniamo indietro? Penso che possiamo uscire prima di notte” commentò Russia, dirigendosi verso la porta.
 
“Sì, non voglio restare qui a lungo” commentò Cina, avvicina dosi anche lui alla porta
 
“beh, allora … entriamo?”
 
Avrebbero fatto meglio a non varcare quella soglia: non avevano idea di quello che sarebbe accaduto una volta dentro, non sapevano che, una volta entrati, la casa non li avrebbe più fatti uscire.
Entrarono. Cina, Francia e Inghilterra andarono al primo piano, mentre all’ingresso restarono Russia, America e Canada, che si guardavano attorno. America era parecchio nervoso, si guardava in giro scoccando delle occhiata ai corridoi bui, e quel silenzio tombale così carico di tensione non contribuiva a calmarlo.
 
“Le voci dicono che ci siano i fantasmi qui, sapete? Eco perché nessuno si avvicina a questo posto …” iniziò Russia, sorridendo sinistro, innervosendo le altre due nazioni
 
“Non c’è da meravigliarsi … è un luogo così … misterioso” disse l’americano continuando a guardarsi in torno all’erta, come se si aspettasse da  un momento all’altro di essere attaccato, e questo suo comportamento non passò inosservato a Canada, che lo guardò sorpreso, incredulo che suo fratello avesse paura di stare in una vecchia casa abbandonata.
 
“Eh? Non è da te comportarti così America, hai paura?”
 
“No! Ma si tratta di un piccolo-eh? Dove sono tutti?!”
 
“Hanno detto che ci avrebbero lasciato il piano terra, poi sono andati al primo piano” gli spiegò Russia, al che America parve tranquillizzarsi
 
“Beh, allora andiamo“
 
Sentirono una porta aprirsi di colpo. Si guardarono attorno allarmati, cercando la fonte del rumore, e quando sentirono dei passi veloci, si voltarono di scatto, ma non ebbero tempo di reagire che la Cosa attaccò America.
 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
 
Nel frattempo, Inghilterra, Francia e Cina erano al primo piano, e discutevano sul da farsi.
 
“E’ più pulito di quando ci si aspetterebbe, vero?” commentò il francese guardandosi attorno, ma il suo contemplare venne bruscamente interrotto da Inghilterra, innervosito da quell’atmosfera pesante e tetra, che gli dava l’impressione di essere spiato.
 
“Possiamo andare adesso?” chiese, senza smettere di guardarsi dietro con fare nervoso, come se si aspettasse di essere aggredito da un momento all’altro. Il suo comportamento non passò inosservato a Francia, che non perse l’occasione per schernirlo e gli rivolse un ghigno malefico.
 
“Qual è il problema Inghilterra? Hai paura?”
 
“Certo che no! Idiota! Non è questo il motivo! E’ solo che questo luogo è una sorta di …” tentò di spiegarsi, ma si limitò a balbettare parole senza senso, come se non riuscisse a trovare il termine più adatto per quello che pensava, e vedendolo così, Cina sospirò, sconsolato.
 
“Questa è una scemenza. Non ci sono fantasmi qui. Puoi tornare indietro”
 
Dicendo questo, il cinese si allontanò dagli altri due per andare a controllare le stanze lì vicino, e il suo comportamento allarmò un po’ Francia.
 
“Ehi! Stai andando a guardare in giro da solo?!”
 
“Mi limiterò a sbirciare in questa stanza” disse Cina indicando la stanza che aveva davanti “ha uno strano odore …” concluse, pensieroso, guardando la superficie liscia e scura della porta.
 
“Cosa?! Non è rischioso?! A-aspetta!” esclamò l’inglese, per poi raggiungerlo assieme al francese, dove quest’ultimo fissò la porta preoccupato, con addosso una malsana sensazione di pericolo che sembrava non volerlo abbandonare.
 
“Ho un brutto presentimento su questo posto …” mormorò Francia, e notando che Inghilterra non accennava a ribattere, ma che si limitava a guardare la porta turbato, non poté fare a meno di insospettirsi.
 
“Sei troppo calmo. Che c’è? C’è qualcosa di strano qui?”
 
L’inglese non gli rispose, continuava a guardare la porta. Negò.
 
“No, non c’è né niente né nessuno” rispose, senza smettere di fissare quella porta, come se stesse controllando quello che vi fosse al suo interno.
 
“Russia e gli altri sono al piano terra” gli ricordò Cina.
 
“Sì, lo so. Quando ho detto che non c’è nessuno, volevo dire …” si fermò, pensando alle parole adatte, ma come prima, sembrava non trovarle “Come dire? E’ come se … tutto fosse stato consumato …” mormorò alla fine, anche se aveva capito, dagli sguardi spaesati degli altri due, che non era stato molto chiaro a spiegare, ma non gli erano venute in mente altre parole per esprimersi.
 
“Vuoi dire che non vedi le solite illusioni? Se anche le illusioni sono state consumate, forse è meglio tenerci fuori” disse Francia, scelta che anche le altre due nazioni appoggiarono.
 
“D’accordo. Allora io vado al piano di sopra, cos’hai intenzione di fare?” chiese Cina rivolto all’inglese, che non tardò a rispondere
 
“Non  voglio restare su questo piano, vengo con te”
 
“Mi lasciate qui tutto solo? Va beh, allora quando finite il giro di sopra, ci rincontreremo qui” disse Francia, senza nascondere un lieve sentore di scocciatura nella voce, che i due notarono subito, ma non gli diedero tanto peso.
 
“D’accordo, allora al primo piano ci pensi tu”
 
“Trenta minuti dovrebbero bastare. Non fare tardi, Francia” disse Inghilterra, fissandolo serio, facendo ridere il francese.
 
“Potete fidarvi di me! A dopo!”
 Detto ciò, Francia si allontanò dai due per cominciare dall’altro capo del corridoio, lasciando gli altri due perplessi.
 
“Cominci da un’altra stanza?”
 
“Sì! Quella stanza non è buona, vero? La lascerò a dopo!”
 
Inghilterra sbuffò, irritato dal tono gioviale del francese, chiedendosi come potesse essere così tranquillo in una situazione del genere.
 
“Andiamo, presto! Se facciamo aspettare America, non la smetterà di lagnarsi” sbottò l’inglese, desideroso di andarsene da lì il prima possibile, e il suo disagio non passò inosservato a Cina, che lo guardò preoccupato.
 
“Sei pallido. Devi proprio odiare questo posto, eh?”
 
L’inglese non rispose, si limitò a osservare il compagno dirigersi alle scale che portavano al secondo piano. Fissò un’ultima volta la porta, preoccupato.
 
“ … Non avrei mai pensato che avrei invidiato così tanto quelli che non possono vedere” mormorò, e le sue parole, se si fossero ascoltate, si sarebbe capito che dietro a quella porta, molto probabilmente, c’era qualcosa di orribile che, a quanto pare, solo lui riusciva a vedere.
 
“Cos’hai detto? Non ti ho sentito”
 
“Niente”
 
In religioso silenzio salirono al piano superiore, iniziando a cercare nella libreria, osservando fra i vari scaffali
 
“Quanti libri! Giappone si sentirebbe a casa!”
 
Cina sospirò amareggiato “Vorrei essere con Giappone”
 
“Anch’io preferirei stare con Giappone. A proposito … ha già risposto?”
 
“Risposto a cosa? Oh! Vuoi dire il messaggio che gli ho inviato? L’ultima volta che ho controllato, il mio telefonino non aveva segnale”
 
“Oh, nemmeno il mio” notò Inghilterra tirando fuori il cellulare, notando che non aveva campo “Molto probabilmente non c’è campo. Se anche Giappone vorrà venire, sarà un problema. Meglio uscire di qui” concluse rimettendo a posto l’oggetto.

“Non credo che vorrà venire” concluse il cinese, per poi seguire l’inglese fuori dalla libreria, per poi dirigersi verso la stanza vicina, arrivando nella stanza in cui si trovava il piano forte bianco. Inghilterra guardò la stanza, sentendosi addosso una brutta sensazione, anche se non riusciva a spiegarsi perché fosse così a disagio, forse era a causa di quello stesso piano forte, o forse a causa del colore della stanza, che lo innervosiva. Uscirono dalla stanza, per poi dirigersi al piano superiore, entrando nell’ultima stanza infondo al corridoio.
 
Entrarono, e la prima cosa che notarono, a parte il silenzio, che regnava sovrano, una poltrona rosso sangue.
 
“Oh! Questo è …” ma Inghilterra non ebbe il tempo di finire la frase che Cina lo interruppe, fissando la poltrona agghiacciato.
 
“Che sedia raccapricciante! Somiglia a una sedia maledetta che ho visto una volta” Inghilterra sapeva a cosa si riferiva, e preferì star ben zitto sull’argomento, per poi schiarirsi la voce e riprendere a parlare.
 
“Beh, siamo arrivati fino al quarto piano ma … sembra tutto normale. Solo l’aria è orribile, mi sembra di essere costantemente tenuto d’occhio”
 
“Anch’io ho un brutto presentimento. Meglio cercare Francia e andare a casa!”
 
“già, andia-“
 
Uno sparo.
 
Una lunga serie di spari, che rimbombarono sinistri nell’aria, come un’eco lontana.
 
“Quel rumore …”
 
“Non è il suono della pistola di America?” domandò Cina “Ha sparato un sacco”
 
“Significa che … è successo qualcosa?” se si avesse fatto attenzione, oltre al tono chiaramente preoccupato, si sarebbero visti gli occhi verdi di Inghilterra dilatarsi dalla paura. Cina, notandolo, cercò di correre ai ripari.
 
“In un posto così? Non sarà solo caduto nella provocazione di Russia?” azzardò il cinese, notando con piacere che il compagno parve tranquillizzarsi.
 
“Forse hai ragione” disse, ridacchiando nervosamente “Si fanno proprio prendere la mano quando scherzano tra di loro …” concluse, soprattutto per convincere sé stesso della cosa, anche se non era per niente tranquillo, ed era in ansia per America.
 
“Comunque, rincontriamoci con Francia e andiamo a vedere cos’è successo”
 
Quando arrivarono al primo piano, notarono che Francia non c’era. Si guardarono intorno, cercando la famigliare figura del francese, che non videro da nessuna parte.
 
“quindici minuti … e Francia non si è fatto vivo” fece notare Inghilterra guardando l’orologio.
 
“Non ci vuole tanto tempo per vedere il primo piano”
“Forse si è stancato di aspettarci ed è andato al piano di sotto?” propose l’inglese.
 
“Forse hai ragione, si annoia facilmente. Io vado a controllare le stanze del piano, per essere sicuro che non ci sia più. Tu aspettami qui”
 
Dicendo ciò, Cina iniziò a setacciare da cima a fondo le stanze del piano, trovandole, però, completamente vuote. Alla fine, anche se titubante, decise di entrare nella stanza in cui lui, Inghilterra e Francia, ne avevano analizzato la porta. Prese la maniglia, deglutendo, sperando con tutto se stesso di non trovare niente dall’altra parte. Serrò la presa, chiuse gli occhi e spalancò la porta. Quando osò aprirli, vide solo un grande tavolo e un caminetto sul fondo della stanza. Si lasciò scappare un sospiro di sollievo, e iniziò a setacciare la stanza, finché la sua attenzione non venne catturata dal caminetto, o meglio … da quello che c’era dentro.
 
“Legna bruciata … allora è per questo che sentivo un cattivo odore” mormorò fra sé e sé.
 
Fece per andarsene quando notò qualcosa nascosta tra la cenere. Sulle prime non capì di cosa si trattava, ma quando se ne accorse, indietreggiò, orripilato.
 
“Q-questi sono … senza dubbio … sono …” si portò le mani alla bocca tanto era l’orrore, scuotendo lievemente la testa, gli occhi che lievemente si stavano riempiendo di lacrime
 
“ … i vestiti di Giappone …” sussurrò.
 
“P-perché … sono … coperti … di sangue?”
 
 
 
FINE PRIMA PARTE
 
 
 


 
ANGOLO DI KONOHA, ALFIE E DOITSU:

 
Ko: salve! Scusate il ritardo, ma la scuola mi uccide e poi non ho avuto molto tempo a disposizione! ç__ç ma noto con piacere che ci sono ben dieci recensioni! Quanto mi fate felice! <3
 
Ger: la mia testaaaaaaaaaa … @______@
 
Ko: ciao Lud! Tutto ok?
 
Ger: nein … ho paura che la testa mi stia er scoppiare tanto mi fa male …
 
Us: questo perché hai bevuto dieci litri di birra! Ci credo che stai male!
 
Ger: O__O” TU COSA C***O CI FAI QUI MALEDETTO YANKEE?!?!
 
Us: visto che eri … occupato, ho aiutato Konoha a rispondere ^^
 
Ger: ma … Konoha! Ti aiuto io per quello!
 
Ko: senti cocco, resisti tu a uno che ti guarda con uno sguardo mega puccioso da cane bastonato, poi mi dirai se ce la fai, da? E comunque Alfie resta U_U
 
Ger: perché ho il presentimento che mi farete dannare?
 
Ko e Us: impressione tua (nascondono dietro alla schiena dozzine di fogli con sopra vari modi per far perdere le staffe al tedesco)
 
Ger: … cominciamo? Ci sono dieci recensioni a cui rispondere!
 
Ko: subito! La prima di oggi è Blacket! Sono contenta che la fic ti stia appassionando ad HetaOni a tal punto da volerci giocare! E poi ti do ragione, fossi in Giappone io non me ne andrei in giro con quell’affare mangia-nazioni U_U
 
Us: grazie per aver commentato! La prossima è moniko chan! Le piace la parte dove Kiku e Feli ignorano Prussia e gli danno una mano! E … ah-ah … divertente … dice che sono uno scemo perché li ho trascinati lì dentro …
 
Alleati: ED HA RAGIONE!!!
 
Us: ç_____ç
 
Ko: su su Alfie non deprimerti, lo sai che ti vuole bene!
 
Ger: è il turno di Eren Raimizu … Subiaco, continua a bloccarla se vedi che le sfugge uno spoiler, e comunque mi chiedo, effettivamente, come cavolo ho fatto a non accorgermi del freddo e del rantolo sinistro … boh, mistero … e poi sì, noi tedeschi siamo superstiziosi … e mi preoccupano le possibili minacce ch potresti fare a me e a Gilbert … (si fa il segno della croce)
 
Ko: ora tocca a _Zazzy! Ciao tesoro! <3 oddio! Hai ragione! Mi sono scordata di Roooooooood!!! Ah beh, rimedio subitissimo! RODERICH ELDESTEIN VIENI SUBITO QUI!!
 
Au: con gentilezza Konoha U_U
 
Ko: … perfavore
 
Au: va già meglio … (prende recensione) inizio col farti le condoglianze per il piccolo Kadar, suonerò un requiem per lui
 
Ko: requiescat in pace coniglietto Kadar ç__ç
 
Us: povero coniglietto ç__ç
 
Au: a parte questo ti fa i complimento per il capitolo. Bene, alla prossima recensione _Zazzy, e continua ad esercitarti col paino e il violino (va via)
 
Ko: e lui è andato … tocca a Birby! Miseria ladra! O___O” hai fatto un bordello di spoiler! E … e …
 
Ger: perché ti sei fermata?
 
Ko: quante … dita … vedi? BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-AAAAAAAAAAH!!!!!! TOT
 
Ger: perché ti sei messa a piangere?!
 
Ko: PERCHE’ L’HAI DETTOOOOOOOOOO?!?! CERCAVO DI NON PENSARCI PIUUUUUUUUUUUUUU’!!!! TOT (si rifugia nell’angolo della disperazione)
 
Ger: -_______-“ l’autrice è andata, finisco io: comunque sì, Konoha ha visto tutto HetOni, almeno fino a dove sono arrivati, e sarebbe felice di rispondere alla tua domanda in privato, vero Konoha?
 
Ko: ç____ç (annuisce)
 
Ger: bene
 
Us: tocca a Dark Marienne. Si chiede come Italia faccia ad essere così calmo, in effetti me lo chiedo anch’io … e come fai a stravedere per uno squilibrato come Prussia?! È un pericolo pubblico!
 
Pr: kesesesese! Nessuna ragazza sa resistere al mio fascino!
 
Ung e Ko: noi sì
 
Pr: -_______-“
 
Ger: tocca a …
 
Ko: già fatto … non rispondere … spero di essere stata un pochino più descrittiva sugli stati d’animo
 
Ger: ehm … ok … vuoi fare tu la prossima?
 
Ko: da qua! (prende recensione) cara AlisaMask, grazie per gli auguri, spero di riuscire in quest’ardua impresa! XD e spero di essere stata migliore a descrivere, ma sta a voi lettori decidere! ^^
 
Us: toh! Ora è il turno di Miharu_Chan!
 
Ko: faccio iooooooooooo!
 
Us: O___O” tieni
 
Ko: allora mia cara Miharu … grazie per il complimento e sta tranquilla, Lud non lo torturerò … per ora … e comunque … RUSSIA E’ MIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! (brandisce l’ascia di Danimarca e inizia una lotta all’ultimo sangue con Miharu)
 
Ger: andata … grazie per aver recensito …
 
Us: ora è il turno di Angeneko, che ringrazia Konoha per averle fatto conoscere HetaOni!
 
Ko: di nulla cara! E lo so che è triste la storia, ma vale la pena seguirla, e come vedi, in questo capitolo un piccolo accenno UsUk c’è! <3 (torna a menarsi con Miharu)
 
Us: s-sì >/////////>” comunque grazie per la recensione
 
Ger: all’ultimo momento si aggiunge Lady_Shinigami. Non prendetela con me! Non è colpa mia se non mi sono svegliato! E comunque non disperarti, non c’è motivo di farlo per mio fratello
 
Ko: te l’ho già detto, più avanti avrai una bella sorpresa! <3 e … Lud? Tieni d’occhio lei e le tue regioni vitali …
 
Ger: p-perché?! °||||||°
 
Ko: kesesesesese … lo scoprirai … comunque, prima che Miharu voglia la rivincita … (dallo sgabuzzino arrivano grida isteriche e maledizioni contro l’autrice) ho deciso do dividere la quarta parte in due parti, altrimenti mi usciva troppo lungo. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere, ci conto! Farvel! ^O^
 
Us: see you lateeeeeeeeeeeeer! XD
 
Ger: auf Wiedersehen!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Parte 4 (2/3) ***


Cina automaticamente prese ciò che restava degli abiti, per poi uscire subito dalla stanza, profondamente scosso, raggiungendo Inghilterra che l’aspettava alle scale che portavano al piano di sotto.
 
“Allora? L’hai trovato?”
 
Il cinese non rispose, continuava a fissare i brandelli degli abiti di Giappone, pallidissimo e forse prossimo allo svenimento, e vedendo tale turbamento anche Inghilterra iniziò a preoccuparsi.
 
“S-sei terribilmente pallido! Stai bene?! C-cosa tieni in mano?!”
 
“S-sono … gli abiti di Giappone … metà di essi sono … bruciati, anche … anche se …” si bloccò, incapace di andare avanti, continuando a fissare quelle macchie scure, mentre le lacrime minacciavano di scendergli dagli occhi.
 
“Questo è … sangue … giusto? Ehi … aspetta un momento … se questi sono gli abiti di Giappone allora … vuoi vedere che loro …?”
Venne interrotto bruscamente da Cina, che lo guardò furioso e spaventato allo stesso tempo.
 
“Questo posto è pericoloso! Ma se Giappone è qui, si tratta di una faccenda diversa! Lo cercherò e poi ce ne andremo a casa!”
 
“C-calmati! Prova a pensare razionalmente! Innanzi tutto … perché Giappone è qui?” chiese Inghilterra, sperando di calmare un attimo il compagno che sembrava sull’orlo di una crisi isterica, e vedendo che non accennava a parlare, continuò:
 
“Guarda, siamo venuti qui soltanto perché abbiamo creduto ad America e alla sua storia idiota, giusto?”
 
“Ecco perché c’è qualcosa di sbagliato!” esclamò Cina dopo i suoi attimi di silenzio, e la sua voce risuonò stridula nel corridoio vuoto e silenzioso.
 
“L’hai detto tu, non è vero? Tu hai mandato il messaggio a Giappone. Quando gli hai parlato di questo posto al meeting, ha detto vedrò cosa posso fare, che è quello che dice quando non vuole fare qualcosa, quindi non è venuto qui, e quando siamo venuto in casa, gli hai mandato un messaggio dicendo: siamo qui e lui ha risposto sta attento solo una volta” l’inglese si fermò, accorgendosi che l’altra nazione pareva non seguire il suo filo logico, preoccupato com’era per il giapponese. Sbuffò, esasperato, e cercò di essere il più schietto possibile.
 
“Ti ha inviato il messaggio dal meeting!”
 
Cina lo guardò, pensieroso, poi, alla fine, capì il giro di parole fatto prima
 
“Oh … capisco …”
 
Inghilterra sorrise vittorioso, ricominciando col suo discorso con l’aria di chi la sa lunga.
 
“Basta pensarci” disse, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo “Lui si trova al meeting in questo momento, non sarebbe potuto venire prima di noi”
 
Ma se prima sembrava convinto, Cina scosse la testa, come a rifiutare la tesi dell’altro, mettendogli davanti al naso gli abiti bruciati del nipponico, con la paura che era tornata lampante nei suoi occhi, così come nella sua voce, ancora più stridula e acuta di prima.
 
“Allora come si spiegano questi?! Sono gli stessi abiti che aveva Giappone stamattina! Mi spieghi che senso ha bruciare gli stessi abiti nel camino?!”
 
E questa volta l’inglese non seppe rispondere, si limitò ad aprire la bocca per poi richiuderla, senza dire nulla, lasciando che il cinese continuasse a parlare.
 
“Anche Francia è sparito, e America stava sparando a qualcosa! Questo posto è troppo strano! Vado a parlare agli altri e vedere che ne pensano di tutta questa situazione”
 
“Giusto, torniamo indietro. Le possibilità che quegli abiti appartengano a Giappone … beh, non possiamo ancora essere certi di niente”
 
I due tornarono al piano inferiore quando sentirono un suono, che nonostante il silenzio che regnava sovrano arrivava ovattato alle due nazioni, che si misero in ascolto: sembravano … urla … o erano dei sibili? Non lo capirono, ma comunque, preoccupati e temendo il peggio, si precipitarono di corsa verso la fonte degli strani rumori.
 
Arrivarono in cucina.
 
La Cosa stava combattendo contro Russia e Canada.
 
Inghilterra e Cina urlarono dalla paura.
 
“Aaaaaah! C-che cos’è quell’affare?!”
 
“C-cos diavolo è quel mostro?!”
 
In quel momento Russia schivò per un soffio un’artigliata del mostro, per poi accorgersi della presenza delle altre due nazioni. Dall’espressione si capiva che il russo non era molto contento.
 
“Giusto in tempo vero?” disse, sarcastico, evitando per l’ennesima volta di essere colpito, mentre dietro di lui Canada tremava come una foglia, incapace di fare mezzo passo.
 
“Come potete vedere …” continuò Russia “siamo nel bel mezzo di un attacco!”
 
“V-voi due … F-f-fareste meglio a correre …” biascicò Canada, per poi urlare quando Russia, distratto, venne colpito in pieno da un’artigliata del mostro.
 
Il russo sbarrò gli occhi, incredulo, indietreggiando appena, boccheggiando, cercando di respirare, ma era come se i polmoni fossero bloccati, mentre il sangue usciva dalla ferita sul torace, macchiando il pavimento di rosso. I presenti rimasero agghiacciati a tale vista.
 
Gli occhi neri del mostro brillarono famelici quando videro il sangue cadere a terra.
 
Canada se ne accorse, e tremò.
 
“Fa male …” borbottò Russia, riprendendosi subito e tenendo stretto in mano il suo rubinetto, fissando il mostro senza la minima traccia di paura “i tubi di questa casa non servono a niente, fortuna che ho preso uno dei miei!”
 
“M-ma a cosa può servirti?! E’ solo un rubinetto!”
 
Neanche a dirlo.
 
Con un unico movimento rapido, il russo dal rubinetto sguainò una spada, sottile ma tagliente, che vibrò sinistra nell’aria prima di abbattersi sulle braccia protese dell’essere, che vennero tranciate come se fossero state di burro, sporcando di nero il pavimento. La creatura indietreggiò, lanciando uno strillo acuto, talmente acuto che trapassò i timpani delle nazioni, quasi stordendole, ma non era il momento giusto per svenire quello. Russia rimase immobile, con la spada in posizione, pronto al prossimo attacco. La Cosa gli sibilò contro furente, mostrando una chiostra di denti affilati. Inaspettatamente le braccia tagliate, giacenti a terra, si solevarono per riattaccarsi ai monchi, e subito il mostro si avventò di nuovo su Russia, che non si fece trovare impreparato, e con un solo e unico movimento assestò all’essere altri tagli, che purtroppo si rimarginarono subito.
 
“N-non ha avuto effetto …” biascicò Canada
 
Dall’altro canto, Inghilterra e Cina decisero di andare a dar man forte a Russia.
 
Purtroppo fu tutto inutile.
 
Giacevano tutti a terra, esausti, coperti di ferite, mentre il mostro non aveva nessun graffio, li guardava con fare superiore, e, per loro sfortuna, anche affamato.
 
“Peccato, non ha funzionato” biascicò Russia, ridacchiando appena.
 
“Inghilterra, perché non hai fatto nulla di utile?!” sbraitò Cina, tossendo subito dopo per lo sforzo.
 
“M-mi dispiace … questo posto blocca la mia magia, sembra possa usarne solo una minima parte …”
 
L’inglese si zittì di colpo, notando con orrore che la Cosa si stava avvicinando a lui.
 
“N-no! A-aspetta!”
 
Ma era inutile, il mostro si avvicinava sempre più, riusciva a vedere i denti affilati da cui colava la saliva verdognola, ma quando si stava dando per morto …
 
Un fendente di spada colpì in piena schiena il mostro, che stridì dal dolore, per poi voltarsi e fissare schiumante di rabbia chi aveva osato colpirlo: Giappone.
 
 


FINE PARTE SECONDA
 



 
ANGOLO DI KONOHA, ALFIE E DOITSU:

 
Ger: KONOHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
 
Ko: handam ben … sì Lud?
 
Ger: non avevi detto che questo capitolo concludeva la parte quattro?!
 
Ko: m-ma era troppo lungo!! çAç e poi a me piace creare suspance :D vi prego non uccidetemi!! Giuro, il prossimo è il capitolo che concluderà la parte quattro!
 
Ger: sarà meglio per te!
 
Ko: Alfie difendimi! çAç
 
Us: subito! Non ci si comporta così con l’autrice! Avrà avuto le sue buone ragioni!
 
Ger: bah, fate come volete … iniziamo a rispondere allora?!
 
Ko: subito! La prima di oggi è moniko chan! si complimenta per la mia miglioria ai capitoli, beh, grazie cara! <3
 
Us: tocca a Lady_Shinigami! Le dispiace per Canada … chi?
 
Can: sono io! Sono tuo fratello!
 
Us: … ho un fratello? E da quando?
 
Can: çAç
 
Ko: povera stella! (consola Canada)
 
Us: comunque, hai visto che Giappone è ancora vivo? :D ma che fino ho fatto io?!
 
Ko: ohi, io spoiler non li faccio U_U
 
Ger: ahah … simpatica … Svizzera? Mi impresti il tuo mitra? Devo difendere le mie regioni vitali
 
Svi: 100 €
 
Ger: cosa?!
 
Svi: paga se vuoi le tue regioni vitali in salvo
 
Ger: questa me la lego al dito … (paga e prende il mitra) è il turno di Birby … oh no, ecco quella che fa un sacco di spoiler … le fa piacere che si siano delle parti Cina/Giappone, e … Italia? Occupati di lei caso mai faccia altri spoiler
 
Ita: ok! ^^
 
Ko: tocca a Eren Raimizu, anzi a Subiaco, visto che risponde lei. Ecco, fa come dice Lud e assicurati che Eren non spoilerizzi, e tranquilla, a Gilbo non verrà torto neanche un capello!
 
Us: tocca a Miharu_Chan… già capito, tieni -___-“
 
Ko: ahi ahi Miharu … non dovevi citare la ScoziaxInghilterra, monoko chan è andata su tutte le furie, lei odia Scozia, e sta girando per la zona armata di badile quindi fossi in te terrei gli occhi ben aperti … E RUSSIA E’ MIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! (riprende la battaglia epica)
 
Ger: non la finiranno mai quelle due -_-“ tocca a Morgana Midnightmare, è nuova dell’ambiente ma conosce la tua scorribanda con moniko chan … e chi se la dimentica? -_-
 
Ko: quanto la fai lunga! Tanto lo so che ti sei divertito con noi due! XD grazie per il complimento, sono felice di esserti utile, e per quanto riguarda il “requiescat in pace” sì, l’ho preso da AC2, da brava fan quale sono, ma non ho sbagliato a scriverlo, la “s” si mette solo al plurale, la “t” al singolare. Non studierò latino ma il libro di Assassin’s Creed Rinascimento l’ho letto! XD (torna nella mischia)
 
Us: ora tocca a _Zazzy … Austriaaaaaaaaaaaaaaa!! E’ il tuo turno!
 
Au: (legge recensione) non disperarti per la scuola e datti forza, ormai manca poco, questi sono gli ultimi giorni e forse i più importanti, quindi sii forte. e grazie per il tiramisù (mangia pezzetto e va via)
 
Us: bene! Dark Marienne è la prossima!  Konoha, un’altra rivale con cui combattere per Russia
 
Ko: FATTE SOTTOOOOOOOOOOOOOOOO!!! *W* (brandisce ascia di Danimarca con uno sguardo da posseduta)
 
Ger e Us: agghiacciante …
 
Us: c-comunque … ti fa i complimenti e si chiede contro chi abbia sparato! Ma si può sapere che fine ho fatto?!
 
Ko: aridaje! Nun te dico nulla! Canada, comunque, si chiama Matthew. e sono più che disposta a farmi invadere dalla Danimarca! *ççç*
 
Dan: O___O””
 
Ger: caliamo un velo sulla faccenda … Angeneko è contenta per la presenza dell’UsUk, come l’autrice del resto
 
Ko: USUK!! <33 e cancellerò tutte le parti FrUk per favorire l’UsUk! <33
 
Fr: ma non è giusto! D:
 
Ko: zitto tu! Quando ti deciderai a crepare?!
 
Fr: çAç
 
Ger: ma sei hai sull’mp3 la sua Marukayte e l’Hattapufe?
 
Fr: d-davvero cherì?! çUç
 
Ko: non montarti la testa!! Le ho scaricate solo perché mi dava fastidio non avere la serie completa!
 
Fr: però le hai salvate lo stesso! <3 (abbraccia)
 
Ko: WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! BRUCIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! (si libera e scappa)
 
Fr: torna qui cherì! Voglio mostrarti la mia gratitudine! <3
 
Ko: VADE RETRO SATANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
 
Us: e intanto che sono impegnati … è preoccupata per me, grazie cara, e pensa sia giusto che Francia soffra
 
Ko: CONCORDO!! (scappa di nuovo da Francia che continua a inseguirla)
 
Us: sssssì … ed è traumatizzata dalla Cosa
 
Ger: e chi non lo è? L’ultima di oggi è AlisaMask, si complimenta con l’autrice perché è migliorata nelle descrizioni, e ci manda un bacio
 
Us: un bacione anche a te! <3
 
Ger: bene, abbiamo finito! Ci vediamo al prossimo capitolo, che sarà la parte conclusiva della parte quattro, finalmente. Auf Wiedersehen!
 
Us: see you lateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer! XD
 
Ko: FARVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEL!!! TOT
 
Fr: AU REVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOIR!!! <33

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Parte 4 (3/3) ***


“Non ti permetterò di toccare con le tue grinfie i miei amici” disse il giapponese guardando freddo il mostro, che gli sibilò contro sinistro, mentre la ferita sulla schiena si rimarginava lentamente.
 
“G-Giappone?!” esclamò Inghilterra, incredulo, ma altrettanto felice di vederlo sano e salvo, come lo era Cina, che dalla contentezza a momenti si sarebbe messo a piangere. Giappone guardò l’inglese annuendo e sorridendo lievemente, spostando poi lo sguardo su Cina, Canada e Russia.
 
“Ora siamo di nuovo tutti insieme, tuttavia, ti chiedo di aspettare un po’ prima di poter parlare”
 
“Giappone! Come hai fatto a venire!” urlò Cina, ma il giapponese non lo ascoltò.
 
“State tutti bene, vero? Scusati, ora mi occuperò di questa Cosa”

“M-ma è terribilmente forte …” balbettò Canada, cercando di alzarsi, inutilmente.
 
“Vuoi che ti aiutiamo?” gli chiese Russia
 
“No c’è bisogno di preoccuparsi … penserò io a ripagarlo per tutto il male che vi ha fatto, è l’avversario ideale sul quale posso riversare tutta la mia ira!”
 
Dicendo ciò Giappone si avventò sul mostro, che però non si fece trovare impreparato e cercò di colpirlo con un’artigliata, ma la nazione riuscì ad evitarla e rispose all’attacco ferendolo nel punto allo stomaco, riuscendo ad arrivare in profondità con la katana, che estrasse dal corpo del nemico spargendo fiotti di sangue nero sul pavimento, mentre la creatura strideva e sibilava dal dolore, ma approfittando di Giappone che si stava girando per colpire di nuovo, il mostro sparì.
 
Nella cucina calò il silenzio, interrotto dai respiri affannosi di tutti i presenti, ancora scossi dalla raccapricciante visione di pochi minuti fa.
 
Il primo a parlare fu Russia.
 
“Wow. E’ sparito, sembrava Canada”
 
“Non bastava dire che è scomparso?” chiese un tantino irritato il canadese, facendo ridacchiare il russo divertito, mentre Giappone prestava soccorse alla nazione inglese.
 
“Riesci a stare in piedi, Inghilterra?”
 
“S-sì. In ogni caso … Giappone, tu hai già combattuto con quel mostro, vero? Si vedeva che non era la prima volta”
 
Il giapponese lo guardò confuso, non capendo che cosa intendesse dire.
 
“Di cosa stai parlando? Anche voi ci avete combattuto in precedenza. Vero? Siete arrivati prima voi, dopo tutto”
 
“Siamo qui da neanche un’ora … non ci aspettavamo di trovarti qui” disse Cina, rialzandosi, aiutando Inghilterra.
 
“Questo è vero. Voglio dire … Cina ti ha inviato un messaggio, e tu gli hai risposto al meeting, giusto?” cominciò Russia, discorso che venne continuato da Giappone.
 
“Sì, poi Italia ha detto che voleva venire qui, così Germania, Prussia ed io siamo venuti con lui ma …” venne bloccato da Canada, che s’intromise al discorso, perplesso.
 
“Ma ci vogliono tre ore per venire qui dal meeting, siamo davvero qui da circa un’ora, non pensi che sia strano questo posto?” gli domandò Canada, dubbio che in quel momento preoccupava anche gli altri presenti.
 
“Ci sono molte cose di cui dobbiamo parlare. Prima di tutto andiamo al primo piano, so di una stanza dove staremo al sicuro” disse Giappone, ma si era appena avviato verso l’uscita della cucina che Cina richiamò la sua attenzione, mostrandogli gli abiti bruciati e sporchi di sangue.
 
“Che mi dici di questi?! Non sono i tuoi vestiti?! Sono sporchi di sangue!”
 
“Oh … questi sono i vestiti che ho buttato nel camino. Perché ce li hai?”
 
“Li ho trovati quando sono andato in quella stanza! Tu … non sei ferito, vero?” gli chiese Cina, senza nascondere una nota di preoccupazione nella voce. Il giapponese non rispose, si avvicinò all’altro indicando una delle macchie.
 
“Questo è pomodoro”
 
Tutti i presenti lo guardarono basito, specie il cinese, che lo guardava incredulo.
 
“Cosa? P-pomodoro?!”
 
“Esatto. Io sto bene, non sono affatto ferito. Appena troveremo Germania e Italia vi spiegherò la situazione”
 
Gli altri annuirono e lo seguirono fino al piano superiore, stando ben attenti ad eventuali rumori, non molto propensi a fare un secondo incontro ravvicinato con la Cosa. Giappone li portò nella stanza del camino, consegnando la chiave della porta a Inghilterra, raccomandandosi di chiudere a chiave e aprire solo se avesse sentito la sua voce. Il giapponese ritornò nella stanza dove si trovavano Germania e Italia, e appena disse a quest’ultimo che anche gli Alleati erano arrivati, l’italiano andò fuori di sé dalla contentezza.
 
“Siamo tutti qui! Torniamo nella stanza del camino allora!”
 
“Sì, ma alcuni sono scomparsi, faremo una riunione d’emergenza” gli spiegò Giappone, per poi guardare il pesante portone di ferro da cui giungevano i rumori di Germania che stava lavorando a qualcosa.
 
“Germania, se sei pronto andiamo. Non possono aspettare” gli disse, riferendosi alle altre quattro nazioni che stavano aspettando nella stanza al lato opposto del piano.
 
“Capito”
 
Il tedesco uscì poco dopo dalla porta, richiudendola, per poi voltarsi verso gli altri.
 
“Scusate se vi ho fatto attendere”
 
“Stai bene adesso? Vuoi tornare di là ancora?” gli chiese l’italiano sorridendo appena, ma l’altro negò.
 
“No, sto bene. Probabilmente non tornerò qui. O meglio, spero di non farlo più”
 
“Facciamo in fretta. Non possiamo perdere il nostro tempo qui, abbiamo bisogno di parlare con loro al più presto”
 
“Non … non hai trovato mio fratello, vero?”
 
Giappone sospirò amareggiato, negando, e il tedesco si fece cupo, chiedendosi dove fosse finito suo fratello, e, soprattutto, se fosse ancora vivo. Notando il suo sguardo afflitto, Italia cercò di tirarlo su di morale.
 
“A-andrà tutto bene! Coraggio Germania! Se restiamo qui, non troveremo mai Prussia!”
 
“Hai ragione, scusate”
 
“Andiamo”
 
I tre arrivarono davanti alla porta della stanza del camino, e fu solo dopo che Inghilterra sentì la voce di Giappone che aprì la porta, facendoli entrare. Italia, notando subito che erano tutti feriti, in particolar modo Russia, si apprestò a medicarli.
 
“Bene, ora che Italia ha finito possiamo cominciare. Comincio col porgervi le nostre scuse se vi abbiamo fatto aspettare. Ora, senza ulteriori indugi, vi spiego la nostra situazione” iniziò Giappone, e notando che tutti lo stavano ascoltando, iniziò a parlare:
 
“In primo luogo, come sapete, ho ricevuto un messaggio da Cina che diceva che era arrivato qui, Italia aveva pensato che sarebbe stato interessante e voleva venire pure lui, così io, Germania e Prussia siamo venuti qui con lui. Arrivati, sono andato a dare un’occhiata in giro, ma nel frattempo, quel mostro che avete visto prima è apparso e li ha attaccati”
 
“S-stavate bene dopo?” chiese Inghilterra preoccupato, guardando i tre.
 
“Sì, in qualche modo. Bene o male, mi è sembrato che mi avesse preso di mira, fortuna che sono bravo a scappare, e così ho fatto”
 
“Sei fuggito?! Questo è incredibile …” mormorò Cina, incredulo che Italia fosse riuscito a scappare da un tale mostro, poi Giappone continuò.
 
“Alla fine, mentre noi non conoscevamo la vera natura di quella Cosa, ci siamo incontrati di nuovo e trascorso la notte in questa stanza, con un senso di sicurezza perché avevamo trovato la chiave”
 
“La notte …” disse Russia, perplesso: loro, gli Alleati, erano arrivati quand’era ancora chiaro.
 
Com’era possibile che avessero passato la notte lì?
 
“Q-questo è davvero strano … voglio dire, noi …” Canada si bloccò, notando gli sguardi seccati di tutti puntati su di lui “Oh, mi dispiace … per favore, continua pure”
 
“Ehi, siamo a corto di legna da ardere, posso usare questa scatola?” chiese Italia indicando una delle tante scatole di legno presenti nella stanza.
 
“Sì, facciamo bruciare tutto ciò che può essere usato come combustibile” gli rispose Germania, e mentre lui e l’italiano si occupavano di accendere il fuoco, Giappone riprese il racconto.
 
“Avevamo deciso che uno di noi avrebbe fatto la guardia e Prussia gentilmente ha assunto questo compito, ma forse, a causa della nostra troppo sicurezza, noi tre siamo caduti in un sonno profondo, e quando ci siamo svegliati … Prussia non c’era più. C’erano macchie di sangue nel corridoio, le ho seguite, ma alla fine …”
 
Russia concluse per lui “Il sentiero finiva” il giapponese annuì, poi prese parola Italia:
 
“Abbiamo provato a cercarlo, ma non volevamo perdere nessun altro, così Germania ed io abbiamo cambiato stanza, e poi Giappone vi ha trovati, giusto?”
 
“Sì” confermò il giapponese “Questo è quello che è successo a noi. Ma … mi sarei aspettato di vedere anche America e Francia”
 
“Sì, noi siamo arrivati qui su suggerimento di America e ci siamo divisi in due gruppi. Io, Cina e Francia siamo andati al primo piano, mentre America, Russia e Canada sono rimasti al piano terra” disse Inghilterra.
 
“Abbiamo avuto una strana sensazione mentre eravamo al primo piano, e sono andato a controllare il secondo e il terzo piano” aggiunse Cina “quando abbiamo finito il primo piano, Francia era andato via a esplorare per conto suo, e qui ho trovato gli abiti di Giappone bruciati. Mi sono subito chiesto cosa fosse successo, ero davvero preoccupato”
 
Concluse Inghilterra “Siamo tornati al piano terra e abbiamo trovato Russia e Canada combattere contro quella Cosa” l’inglese sbuffò irritato, guardando verso il camino acceso “Quel bastardo è scomparso non appena ne ha avuta occasione”
 
“L’ho vagamente notato mentre combattevo, è proprio una strana creatura …” aggiunse il giapponese, pensieroso.
 
“Assomiglia a un amico di America, non vero?” fece notare Germania, e subito a tutti venne in mente la figura del piccolo alieno grigio che viveva con l’americano.
 
“Proprio così!” esclamò Cina alzandosi dalla sedia e sbattendo le mani sul tavolo “L’avevo notato anch’io nel momento in cui l’ho visto! Questo è certo! Uhm … come si chiamava …”
 
“Mi pare Tommy” azzardò Germania
 
“Sì, era quello il suo nome. Erano identici. Non pensate che fosse questo che America stesse facendo? È uno di quelli che ha sentito le voci su questo posto, e poi ci ha chiesto di venire qui”
 
“Quindi questo è solo uno scherzo di America che si è spinto troppo oltre!” rincarò Italia, notevolmente sollevato “In questo caso, non c’è altro da dire! Andiamo a cercare America!”
 
Tutti sembravano infinitamente sollevati all’idea che tutto quello che era successo fosse una montatura di America.
 
Tutti tranne Canada, che scosse la testa per poi guardare serio Inghilterra.
 
“Ti sbagli”
 
“Cosa?” disse l’inglese perplesso.
 
“Questo non è Tony”
 
 
FINE PARTE 4
 



 
ANGOLO DI KONOHA, ALFIE E DOITSU:
 
Ko: scusate infinite per il ritardo, ma ero talmente stanca che mi passava la voglia di tradurre e poi questo video è stato bello complicato, quindi scusatemi se ci saranno dei problemi di comprensione .-. ehi, ma dove sono tutti?
 
Us: HAPPY BIRTHDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAYYYYYYYYYY!!!!! ^O^ (abbraccia l’autrice)
 
Ko: Alfie … io gli anni li ho fatti il sette, oggi è l’undici .-.
 
Us: come ho fatto a sbagliarmi?! çAç (si deprime)
 
Ko: su su, grazie lo stesso, è il pensiero che conta ^^
 
Us: ^^
 
Ger: anche se in ritardo, auguri Konoha
 
Ko: grazie Lud ^^
 
Fr: auguri cherì!!! <3
 
Ko: tu che ci fai ancora qui?! Va via!
 
Fr: no
 
Ko: ORA! (sbianca di colpo) d-dove l’hai preso quello?!
 
Fr: non ti deve interessare: o mi fai stare qui o pubblico questo foglietto su FB
 
Ko: non oserai!
 
Fr: puoi starne certa che oserò! >:D
 
Ger e Us: che cos-
 
Ko: NIENTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! (copre gli occhi ai due) ok mangia rane, puoi restare, ma se fai un passo falso sei morto è___é
 
Fr: farò il bravo ^^
 
Ko: ti conviene … la prima di oggi è Nermeryal: sono contenta che tu abbia notato i miei miglioramenti, e per il cambio di tempo verbale me ne sono accorta appena me l’hai detto, quindi ho sistemato ^^ spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, mi auguro di non aver fatto casini ç__ç
 
Us: ora tocca a Birby: ti consiglia di ascoltare Germania, ma non troppo …
 
Ko: e chi lo fa? :D
 
Ger: guarda che io sono qui -___-
 
Ko: lo so :D
 
Ger: mpf … italiani …
 
Us: ahahah! Sei finito tra le sue antipatie perché l’hai soprannominata “quella che fa tanti spoiler”! Che cattivo! Le lettrici non si trattano così! Tranquilla Birby, ti difendo io! XD
 
Ger: io non commento che è meglio …
 
Fr: Lady_Shinigami si complimenta per la descrizione del combattimento, dice che ti sono usciti davvero bene e che stai facendo un ottimo lavoro coi capitoli e …
 
Ko: perché stai rispondendo? è__é
 
Fr: se sono qui dovrò pure rispondere no? Mica faccio da tappezzeria U_U
 
Ko: grrrrr … spicciati allora!
 
Fr: dicevo … Germania, non si rifiuta così l’amore di una signorina!
 
Ger: tu non hai idea di quello che è capace di fare … e poi la signorina ti vorrebbe morto
 
Fr: ma che dici? Nessuna ragazza sa resistermi! ^^
 
Us: leggi fino in fondo …
 
Fr: … ma che simpatica … è amica dell’autrice?
 
Ko: sissignore ^^
 
Fr: eh … ti pareva ç__ç
 
Ko: Chiaki_chan, mi fa piacere sapere che la mia idea di mettere HetaOni per iscritto ti piaccia ^^ ah, prima che me ne dimentichi … per la fic dei due Groenlandia, mandami il tuo indirizzo e-mail su msn, così possiamo iniziare a fare qualcosa :D
 
Fr: ma tu organizzi così per fare delle fic? Le scrivi su msn?!
 
Ko: ovvio, come tutti, o almeno immagino
 
Ger: ora è il turno di moniko chan … è entusiasta per il combattimento di Russia e per l’entrata in scena di Giappone. Ma chi è questo Gai?
 
Ko: il MAESTRO Gai Lud, il maestro Gai U_U chi conosce Naruto sa chi è, come la sottoscritta XD
 
Ger: -____-“ Scozia, se giri in zona, occhio che questo vuole farti la pelle
 
Sco: me ne sono accorto! çOç WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!! (scappa inseguito da moniko chan)
 
Fr: oh, MIharu_Chan, quanto mi fai felice, almeno tu mi vuoi bene çUç
 
Us: ma se la tocchi sei morto …
 
Fr: dettagli U_U
 
Ko: RUSSIA E’ MIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! (scontro all’ultimo sangue contro Miharu)
 
Fr: e mentre Konoha si diverte a uccidere … no, Giappone non gira nudo, anche se non mi dispiacerebbe *ç*
 
Ger: MANIACO! (colpisce)
 
Fr: ahia ç_ç
 
Us: comunque nessuno sa che cosa ci faccia lì Mochi America, neanche l’autrice lo sa
 
Ko: è così carino Mochi America! <33 (torna a menarsi con Miharu)
 
I tre: è un caso perso …
 
Us: siamo contenti che tu abbia risolto il dilemma del requiescat Morgana Mdnightmare, e mi fa piacere sapere che ti preoccupi per me! Ehi, Konoha! Ma che fine ho fatto io?! ç__ç
 
Ko: NON FACCIO SPOILEEEEEEEEEEEEEEEEER!!!! Me lo devo tatuare sulla fronte?!
 
Us: nono …
 
Ko: faccio piccola anteprima: Lovi e Tonio ci saranno, ma dovrete pazientare :D
 
Us: ma non avevi appena detto che non facevi spoiler?! °__°”
 
Ko: dettagli U_U ma ciao _Zazzy! :D Rod, è il tuo turno!
 
Au: l’autrice è contenta che la fic ti intrighi sempre più, e sta certa che da qui in poi le cose si faranno sempre più emozionanti e anche, purtroppo, drammatiche
 
Ko: (pensa a quello che accade dopo) BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!! TOT
 
Ger: grazie Austria, l’autrice è partita -__-“
 
Au: sventolale davanti una doujin UsUk e poi vedi come si riprendere … scusate ma ora devo andare, alla prossima (va via)
 
Fr: siamo all’ultima: Dark Marienne. Sente la mancanza di Prussia, in effetti mi chiedo anch’io che fine abbia fatto, spero stia bene!
 
Ko: BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! SONO TROPPO DEPRESSA PER COMBATTERE PER RUSSIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! TOT
 
Us: povera Konoha ç___ç
 
Ger: pensa a una cosa. La scuola è finita.
 
Ko: …
 
Fr: beh?
 
Ko: LA SCUOLA E’ FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! *O* CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
 
Us: si è ripresa! ^O^
 
Ko: ma lunedì comincio il Grest! çAç (si deprime di nuovo)
 
Fr: depressa di nuovo! È una cosa incredibile! Questa ragazza si deprime per niente!
 
Ger: lasciala stare, si riprenderà da sola. Un avviso ai lettori: dato che lunedì l’autrice comincia il Grest, molto probabilmente sarà molto lenta a postare i nuovi capitoli, questo per le prossime tre settimane, poi riprenderà un’andatura decente, vero Konoha?
 
Ko: ç__ç (annuisce)
 
Ger: perfetto! Alla prossima! Auf Wiedersehen!
 
Us: see you lateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer! XD
 
Fr: au revoir! <3
 
Ko: farvel … sigh ç___ç

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=707408