Dimmi che tu ci sarai

di Brancarellina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brutte notizie ***
Capitolo 2: *** Il dolore continua ***
Capitolo 3: *** Non tutto va come è giusto che vada ***
Capitolo 4: *** Ricordando 1°parte ***
Capitolo 5: *** Un prezioso piccolo dono ***
Capitolo 6: *** Ricordando 2°parte ***
Capitolo 7: *** Le cattive notizie non finisco mai ***
Capitolo 8: *** Sarah dove sei? ***
Capitolo 9: *** Lo sbaglio più grande ***
Capitolo 10: *** soltanto amici ***
Capitolo 11: *** Una sorpresa inaspettata ***
Capitolo 12: *** Memory ***
Capitolo 13: *** Un’ora sola ti vorrei ***



Capitolo 1
*** Brutte notizie ***


Lucia era nel suo ufficio e passeggiava accarezzandosi la pancia di circa 5 mesi, quando improvvisamente entrò Serra con il volto sconvolto, Lucia vedendolo disse
L: -Come mai questa faccia? È successo qualcosa?-
Lui chiuse gli occhi, ingoiò la saliva e respirò profondamente
S:- ha appena chiamato il maggiore Rambaudi dicendo, che mentre si dirigeva con i nostri colleghi sul luogo dell’omicidio, sono rimasti coinvolti in una sparatoria alla banca e uno dei nostri è rimasto ferito gravemente.-
Lucia lo guardò senza smettere di camminare
L:- Chi è? Di chi si tratta?-
Serra la guardò ma non rispose
Lucia si fermò di colpo e lo fissò negli occhi
L: -Orlando ti prego dimmi che non è lui!!!-
Serra le si avvicinò e le accarezzò una guancia
S: -mi dispiace tanto Lucia!-
Lei scoppiò a piangere
L: -no, no perché ora, perché proprio ora che stiamo per avere un altro figlio? Perché? Perché Orlando perché?-
Lui la strinse a se abbracciandola
S: -Dai vedrai che si riprenderà presto è forte lo conosci!-
L: -devo vederlo, devo andare da lui subito!-
S: -Lucia invece perché non vai a casa?? ti riposi e stai con Riccardo e Sarah che hanno tanto bisogno di te.-
Si scostò leggermente si asciugò le lacrime
L: - perché se vado a casa è peggio voglio andare da lui voglio sapere come sta e stargli vicino io devo andare da lui lo capisci?-
Serra abbozzò un sorriso
S: -va bene Lucia ti accompagno in ospedale..-
E insieme uscirono dal RIS, salirono in macchina e andarono in ospedale quando arrivarono trovarono gli altri colleghi, Bianca si avvicinò a loro
Bi: -Orlando come mai lei è qui?-
S: -ho cercato di mandarla a casa ma niente non mi ha voluto sentire-
L: -come sta? Posso vederlo??-
Bi: -l’hanno portato pochi minuti fa in sala operatoria, ma è messo davvero male.-
M: -Bianca, sempre la solita sei, capitano la scusi vedrà che ne uscirà ne sono sicuro!-
L: -Emiliano, chiamami Lucia e dammi del tu te lo sto ripetendo da più di 5 anni-
M: -si mi scusi, mmm scusa Lucia-
Lucia abbozzò un sorriso e poi si sedette ad aspettare novità. Qualche ora dopo un medico uscì dalla sala operatoria con il viso stravolto dalla stanchezza e Lucia si alzò e andò verso di lui e si presentò
L: -Capitano Lucia Brancato, allora che notizie ci da?-
medico: -mi dispiace non posso dirle niente del suo collega, vorrei parlare con qualcuno della sua famiglia non c’è nessuno?-
S: -il capitano è la moglie-
medico: -mi scusi allora posso parlare con lei venga ci allontaniamo un po’-
Lucia e il medico si allontanarono un po’ e il medico riprese a parlare
medico: -allora l’intervento teoricamente è riuscito solo che l’ abbiamo dovuto mettere sotto coma farmacologico nella speranza che l’ematoma vicino al cervello si riassorba così da poterlo svegliare.-
L: -ma che rischi corre se non si riassorbe?-
medico: -la morte celebrale-
Lucia si sentì mancare la terra sotto i piedi e svenne, ma prontamente il medico la prese evitandone la caduta e la portò a sdraiarsi una barella aspettando che si riprendesse.

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Capitolo 2
*** Il dolore continua ***


Lucia poco dopo si riprese, le girava la testa si alzò
L: cosa è successo?
medico: niente è solo svenuta non si preoccupi le conviene andare a casa, e comunque mi scusi non avevo fatto caso che era in attesa!
L: no non voglio andare casa voglio avere altre notizie su mio marito!
medico: prima è svenuta perché le ho detto che potrebbe morire ma non è detto poi è forte suo marito.
L: ma dove è stato colpito durante la sparatoria?
Medico: all’addome, ma cadendo ha sbattuto la testa e si formato questo ematoma.  Ora vada a casa qui non può fare altro.
L: devo vederlo posso?
medico: si ma solo se dopo va a casa e si riposa.
L: ora mi porti da lui.
Il medico si avviò verso la stanza del marito di Lucia, le fece mettere un camice e le apri la porta. Lei entrò e lo vide disteso immobile e gli si avvicinò trattenendo le lacrime e gli prese la mano
L: amore mio, riprenditi abbiamo bisogno di te, non ci lasciare!!
Rimase li vicino a lui per un po’ poi venne il medico e le disse che doveva andare a casa, così gli diede un leggero bacio e andò via. Appena arrivò andò a salutare i sui bambini che dormivano già beati e congedò Carmela la baby-sitter e si andò a sdraiare anche lei.
Durante la notte si svegliò di soprassalto e toccò con la mano il lato dove di solito dormiva lui era vuoto e freddo si alzò di colpo e lo chiamò
L:  Daniele!? Amore?
Ma non ricevette nessuna risposta, qualche secondo dopo come una doccia gelata si ricordò di quello che era successo a suo marito poi si stese un’ altra volta e respirò profondamente cercando di non pensare, mise una mano sulla pancia e l’accarezzò sentendo muovere il piccolo dentro di se. Accese la luce e vide l’orario erano le 6:30 decise di alzarsi  e andò in cucina prendere un bicchiere d’acqua, si sedette e iniziò a piangere poco dopo la raggiunse Riccardo.
Ri: mamma non ho sonno!!
L: Ricky, cucciolo mio
Disse prendendolo in braccio e dandogli un bacino sulla guancia e lo strinse a se
Ri: voglio papà
L: Ricky ascoltami, papà sta lavorando tanto per catturare dei cattivi che fanno male a tante persone buone e quindi e rimasto a lavorare in caserma, ma appena finisce corre subito da te e da Sarah e ora torna a letto che è ancora presto.
Così lei rimase di nuovo sola in cucina a pensare a lui, per un po’ di tempo verso le 7:00 qualcuno bussò alla sua porta e andò ad aprire
B: Sono tornato da Berlino da poco e ho saputo solo ora cosa è successo mi dispiace davvero tanto
L: Bart non puoi capire come mi sento, ho un peso sul cuore e non riesco a darmi pace, non trovo risposte alle mie domande perché proprio ora e perché di nuovo a me?
Bart l’abbracciò e la tenne così per un po’
L: dai entra accomodati.
Poi si sedettero sul divano e iniziarono a parlare
B: Lucia, Ghiro è forte lo sai ce la farà e poi deve vedere nascere il suo terzo capolavoro. Comunque non colpevolizzarti, non è colpa tua è successo. Quello che è capitato a lui poteva capitare a chiunque, a te a me, siamo carabinieri lo sai che il nostro mestiere è pericoloso e io e te e anche Ghiro ne abbiamo pagato le conseguenze. Vedi le morti di Alex, di Milena e di Flavia, ci sono andati in mezzo perché erano unito a noi che facciamo un mestiere pericoloso.
L:  hai ragione scusami, ma con la gravidanza sono diventata isterica sono gli ormoni!!!
B: non scusarti è normale. Comunque sai già cos’è?
Disse appoggiando la mano sul suo ventre arrotondato
L: no ancora no fra due giorni dovrei fare l’altra ecografia, ma senza lui non credo di andare!!!
B: qui sbagli devi andare lui lo vorrebbe. Se vuoi ti accompagno! Tanto ci sono abituato...
L: hai ragione grazie per il conforto!! Come abituato??
B: ma da quando è che non ci sentiamo?
L: dal battesimo di Sarah ci siamo persi
B: da quando mi hanno richiamato al RIS di Messina, comunque torno a lavorare qui con voi
L: che bello così ho di nuovo il mio amico vicino comunque mi dovevi dire altro o sbaglio?
B: no non sbagli, io e Eleonora abbiamo da poco avuto una bimba Federica!!!
L: questa notizia è bellissima congratulazione papà.
Disse abbracciandolo
B: grazie mille. Comunque ora scusami, ma devo andare al RIS ci vediamo li non mi scappi più.
L: chi vuole scappare e se anche volessi sono impossibilitata.
Scoppiarono a ridere e poi si salutarono.

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Capitolo 3
*** Non tutto va come è giusto che vada ***


Lucia era da poco arrivata al RIS, quando ricevette una telefonata dall’ospedale, rispose
L: pronto!?
Medico: parlo con Lucia Brancato?
L: si sono io. Chi è?
Medico: signora, sono il dottor Pattinson, dell’ospedale Sant’Angelo, volevo avvisarla che  abbiamo deciso di svegliare suo marito dal coma perché sembra che l’ematoma si sia ritirato, e risponde bene agli stimoli quindi se vuole può venire anche lei!
L: certo sto arrivando.
Si sistemò prese il cappotto le chiavi e uscì ma prima incontrò i tutti gli altri e disse
L: io devo andare in ospedale stanno per svegliare Daniele, vi terrò informati.
Poi uscì e andò in ospedale dove incontrò i medici che le chiesero di aspettare in sala d’attesa quando lo svegliarono e gli fecero tutti gli accertamenti fecero entrare Lucia.
L: amore mio che spavento che mi hai fatto prendere.
G: capitano, cosa ci fa qui?
L: come capitano?? Amore dai non scherzare
G: perché mi chiami amore?
L: Daniele siamo sposati da 5 anni!
G: capitano ma che dice, sposati? Ma se mi sono da poco messo con Costanza!!
Lucia guardò spaventata un medico li presente e poi continuò
L: Daniele sono passati 6 anni da quando ti sei lascito con Costanza, ora stai con me e abbiamo 2 bambini Riccardo e Sarah e fra 4 mesi ne avremo un altro
G: ma dai non scherziamo, dove è Costanza?
Lucia non rispose si allontanò un po’ e si avvicinò al medico
L: ha dimenticato i nostri 5 anni insieme come è possibile?
Medico: credo che l’ematoma che ha avuto abbia provocato un’amnesia, ma credo che sia solo temporanea, a breve dovrebbe riacquistarla e tornerà tutto come prima, abbia solo pazienza e stia tranquilla.
Poi uscì e Lucia tornò vicino a ghiro
L: Costanza è in America, tornerà il prima possibile ora riposati ne hai bisogno.
G: si capitano! Comunque gli altri come stanno Flavia, Cecchi, Dossena?
Quando sentì il nome Flavia le vennero gli occhi lucidi, aveva anche dimenticato la morte della sua amica, ma in quel momento non poteva dirglielo, chiuse gli occhi e disse
L: tutti bene, sai abbiamo due nuovi acquisti!
G: mi fa piacere e chi sono?
L: il tenente Orlando Serra e il sottotenente Bianca Proietti
G: non vedo l’ora di conoscerli!
Lucia sorrise debolmente e gli accarezzò una guancia, lui sorrise
G: comunque congratulazione per la gravidanza, come sta Alex? E il caso di Lily come procede?
Lei si mise una mano sulla bocca è una lacrima le solcò il viso aveva dimenticato tutto, anche che Alex era stato ucciso da Lily e che lei era stata arrestata. Lui si accorse della lacrima
G: ehi perché piangi?
L: niente non ricordi quello che è successo in tutto questo tempo
Rimase a guardarla ma non con capiva quello che lei diceva, ma per lui il tempo era tornato indietro e aveva cancellato il presente dimenticandolo. Lucia si sedette su una sedia vicino a lui e rimase lì nonostante tutto era sempre suo marito anche se Daniele in quel momento non lo ricordava!!! 

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Capitolo 4
*** Ricordando 1°parte ***


Era arrivato il giorno dell’ecografia e Lucia era giù di morale, perché non solo non poteva andare con suo marito, ma lui non si ricordava di essere sposato con lei. Così decise di chiamare Bart quando lui rispose
L: Ciao Bart, sono Lucia non è che verresti con me?
B: hai l’ecografia?
L: si e non voglio andare sola.
B: certo vengo, ma Ghiro ancora non si ricorda niente
L: no Bart ancora niente.
B: capito comunque tranquilla sto arrivando
L: Grazie ti aspetto.
Mise giù il telefono e lo aspettò. Qualche minuto dopo arrivò e insieme andarono in ospedale per fare l’ecografia. Quando arrivarono il medico li chiamò dentro e iniziò a fare l’ecografia e proprio in quel momento Lucia iniziò a ricordare.
5 anni prima
G: Lucia, ce l’abbiamo fatta la banda del lupo è finalmente in galera non ci posso credere è finita.
Disse Ghiro entrando nell’ufficio del capitano
L: si Daniele è tutto finito e questa sera si festeggia.
G: certamente lo vado a dire agli altri.
E uscì dall’ufficio per andare a dire agli altri che quella sera avrebbero festeggiato. Il clima al RIS era tranquillo tutti erano felici di aver messo fine alla banda del lupo e non solo, la sera prima Emiliano aveva lasciato la moglie Giada per mettersi con Bianca. Quella sera tutti avevano confermato la loro presenza, ma quando fu ora davanti al locale si ritrovarono solo il capitano Lucia Brancato e il capitano Daniele Ghirelli.
L: ma gli altri?
G: non lo so avevano detto che venivano provo a sentirli.
L: ok
Lui prese il telefonino e compose il numero di Bianca
Bi: pronto?
G: ma che fine avete fatto?
Bi: mi sono dimenticata di avvisarti che io e Milo non possiamo venire perché avevamo già una cena con amici. Sarà per la prossima volta.
Ghiro chiuse il telefono e chiamò Dossena
G: Bart ma non vieni al locale?
B: no mi dispiace Eleonora si è liberata da un impegno e mi ha chiesto se volevo stare con lei questa sera e io ho preferito..divertitevi..
Chiuse la comunicazione e provò a sentire anche Serra
G: ehi orlando tu che fai vieni?
S: no mi dispiace sono stanco e poi è appena tornata Francesca da un lungo viaggio
G: ho capito..buona serata
E riattaccò ridendo poi si girò verso Lucia
G: a quanto pare saremo solo io e te!!!
Lucia sorrise e insieme andarono nel locale passarono una sera ridendo e bevendo e quando fu ora di ritornare a casa ero completamenti ubriachi. La mattina dopo quando si risvegliarono si ritrovarono abbracciati e nudi nello stesso letto e non fu difficile fare 2+2. Si rivestirono e insieme andarono al RIS durante il tragitto
G: mi dispiace per quello che è successo ma per me..
Lucia non lo lasciò parlare
L: è stato solo uno sbaglio, tranquillo ho già dimenticato
Ghiro non voleva dire quello ma annuì solamente. I giorni passavano e quella notte si faceva spazio nelle loro teste e si ritrovarono un’altra volta a parlarne al RIS in una sera che non c’era nessuno.
G: Lucia per me non è stato un errore anzi è stato bellissimo certo avevamo bevuto però secondo me non c’entra.
L: ho capito
Disse distrattamente, lui le si avvicinò e istintivamente le prese il viso fra le mani e iniziò a baciarla da lì pian piano si ritrovarono nudi sulla scrivania e iniziarono la danza più antica del mondo. Lui si muoveva dentro di lei e insieme soffocavano i gemiti sulle labbra dell’altro continuarono ancora per un po’ fino a quando non vennero tutti e due gemendo e stringendosi l’uno all’altro continuando a baciarsi. Da quella sera iniziarono una storia solo di sesso che però con il tempo si trasformò in qualcosa di più importante.
Presente
B: Lucia sei con noi?
L: si sono qui
B: ti eri addormentata
L: OPS scusate
Disse sia a Bart che al medico
Medico: tranquilla signora capisco che sia molto stanca
L: grazie comunque che notizie mi da sull’ecografia?
Medico: cresce bene ed è una femmina
L: un’altra bimba che bello
Medico: sarà felice suo marito
L: se solo si ricordasse che questa bimba è sua credo proprio di si.
Disse trattenendo le lacrime, poi si alzò e insieme a Bart tornarono a casa.  

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Capitolo 5
*** Un prezioso piccolo dono ***


Al RIS tutto era tornato normale, anche Ghiro aveva ripreso a lavorare dopo due mesi di assenza, ma la sua memoria ancora non era tornata, infatti non fu facile fargli mettere la divisa da capitano, perché lui non ricordava la promozione ma alla fine ce l’avevano fatta e aveva accettato la cosa.  Da un po’ di giorni stavano seguendo il caso di una ragazza che aveva ucciso il ragazzo senza un buon motivi e quella mattina erano riusciti ad arrestarla e la portarono al RIS. Lucia nonostante le avevano detto che se ne sarebbero occupati loro dell’interrogatorio aveva deciso di andare anche lei.
L: Allora Katherine ci dici il motivo per cui hai ucciso Simone Cavaliere?
K: No.
L: sai che rischi l’ergastolo?
La ragazza non rispose Lucia le si avvicinò
L: dai parla e cercheremo di aiutarti.
K: va bene, allora Simone mi perseguitava non mi lasciava vivere, non voleva che uscissi con le mia amiche, dovevo stare chiusa in casa quando lui non c’era e io non ce la facevo più quel giorno abbiamo litigato e non ci ho visto più ho preso le forbici che erano vicino a me e l’ho fatto.
L: ok credo che basti così. Sasso la porti via.
Il tenente Sasso potrò via la ragazza e Lucia e i suoi uomini rimase a riflettere  su quello che la ragazza aveva appena raccontato, quando Bart e Orlando iniziarono a litigare pensante mente.
L: basta, ma non vi rendete conto che sembrate dei bambini? Non riuscite a trattenervi da dire la vostra va bene ma parlare civilmente no? A volte non vi capisco ora tornate immediatamente al vostro lavoro.
Si era alterata ma queste liti inutili lei non le sopportava e i due senza dire niente tornarono alle loro postazioni. Mentre tornava anche lei nel suo ufficio venne colta da un dolore fortissimo al ventre che la fece piagare in due. Lo soccorse Bianca che era nelle vicinanze
Bi: Capitano che cosa ha?
L: un dolore fortissimo come delle contrazioni, ma è ancora presto!
Bi: chiamo un medico
Disse mentre portava Lucia a distendersi sul divanetto del suo ufficio. Nel frattempo tutti si erano allarmati per il capitano. Dopo che Bianca chiamò un medico arrivò immediatamente un ambulanza che la portò immediatamente in ospedale, dove un medico la visitò
Medico: dobbiamo intervenire immediatamente se vogliamo salvare la vita sia a lei che alla piccola, c’è il distacco della placente rischia di perderla
L: ma è ancora è presto sono solo al settimo mese
Medico: dobbiamo rischiare deve nascere immediatamente.
L: va bene. salvatela.
Venne portata in sala operatoria anestetizzata e sottoposta a un cesareo e venne fatta nascere una bambina. In un primo momento la piccola non respirava però poi grazie all’intervento dei medici si sentì piangere e subito dopo messa in una incubatrice e portata nel reparto neonatale. Lucia fu portata in stanza e dopo che si fu ripresa un medico le chiese
Medico: signora come vuole chiamare sua figlia?
L: Martina, era  il nome che avevamo scelto con mio marito, prima che perdesse la memoria, in caso fosse una bimba. Ma ora come sta?
Medico: sembra molto forte tutti noi stiamo facendo tutto il possibile per salvarla. Comunque bel nome.
Mezz’ora dopo tutta la sua squadra era li nella sua stanza e Bart chiese
B: allora come si chiama?
Lucia stava per rispondere ma fu preceduta
G: Martina!!
Lei lo guardò meravigliata
L: cosa hai detto? Ti sei ricordato?
G: no non ricordo altro mi è venuto in testa questo nome e l’ho detto. Perché la piccola davvero chiama Martina.
L: si così si chiama.
B: ma ne avevate già parlato?
L: no non ne abbiamo parlato o meglio prima dell’incidente avevamo deciso che se era una femmina la chiamavamo Martina e lui se ne è ricordato. Si! Si è ricordato il nome del nostro prezioso piccolo dono. Questo è un primo passo ne sono sicura.
Disse sorridendo guardando tutti i suoi colleghi.

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Capitolo 6
*** Ricordando 2°parte ***


5 anni prima(Il giorno del matrimonio)
L: ma io non capisco perché solo noi donne non possiamo mettere l’alta uniforme e dobbiamo mettere questi vestiti che sono complicatissimi e poi sono ingombranti...
Disse mentre cercava di mettersi il vestito aiutata da Bianca.
Bi: Lucia per prima cosa calmati, seconda cosa respira profondamente chiudi gli occhi per qualche secondo e poi vedrai che andrà tutto bene. Non ti lamentare, io vorrei tanto poterlo mettere un vestito così e invece non potrò mai...perché Emiliano è già sposato in chiesa quindi anche se ci dovessimo sposare, lo faremmo in comune. Goditi questo momento.
L: si hai ragione ma questi vestiti rimangono complicati anche da calma. Poi il velo che non mi sta l’acconciatura che mi tira..
Bi: Lucia non ti riconosco più dove è finito il nostro capitano? Tranquillo calmo!!
L: in questo momento non c’è è in congedo...
Bi: bene ora tranquilla ci vestiamo e andiamo in chiesa
L: e se ci ha ripensato e non viene? O se mi lascia sull’altare?
Bi: mamma mia quanto sei paranoica devi stare solo calma vedrai che andrà tutto bene.
Quel giorno Lucia era peggio di una bambina. Dopo tanto tempo riuscì a vestirsi e Bianca le ritoccò il trucco e quando ebbe finito la portò davanti lo specchio
Bi: guardati, sei stupenda
Lucia si guardò e vide riflessa la sua immagine in un vestito fantastico. Il vestito aveva un corpetto legato al collo fatto con pietrine e strass, che lascia quasi nuda la schiena se non fosse per una piccola strisca di stoffa che l’unisce da parte a parte. Il resto cade morbido su i fianchi e si allarga alla fine. I capelli si troppo corti, si era deciso di mettere l’extesion e poi glieli fecero ricci e li raccolsero in una metà coda e inserirono dei fiorellini e da sopra fissarono il velo. Finalmente era pronta e fra meno di un’ora sarebbe stata sposata.
Bi: Vogliamo andare? Tuo padre ci aspetta giù
L: si andiamo sono pronta.
Bianca aprì la porta e usci, chiuse gli occhi e poco dopo uscì anche lei scendendo le scale pronta per andare in chiesa. Quando arrivarono venne avvisata che il suo futuro marito ancora non era arrivato e in quell’attimo in cominciò a sentirsi male.
Nel frattempo al RIS...
Ghiro stava analizzando del sangue che avevano trovato sulla scena del crimine dell’ultimo caso che stavano seguendo. Quel giorno era rimasto solo al RIS tutti era via e anche lui doveva essere già andato ma aveva promesso che sarebbe rimasto altri 5 minuti per finire alcune analisi. Ma da 5 minuti erano diventati 20 e da 20 a un’ora. Era talmente presto da queste analisi che non sentiva nemmeno il telefono suonare e solo in un momento di distrazione lo sentì e rispose
G: Pronto?
B: Ghiro ma dove diavolo sei?
G: al RIS
B: ancora? Muoviti stiamo solo aspettando te.
G: oh cazzo il matrimonio
B: appunto muoviti Lucia è già qui!!
G: mi metto la divisa e arrivo.
Chiuse la comunicazione e immediatamente andò a cambiarsi per mettersi la divisa. Poi arrivò in chiesa e entrò dalla sacrestia. Subito dopo Lucia venne avvertita che era arrivato e iniziò a tranquillizzarsi e quando fu più calma fece il suo ingresso, guardata da tutti presenti, e quando arrivò all’altare e suo padre la lasciò a Daniele lei gli sussurrò
L: ti meriteresti di essere lasciato sull’altare.
G: lo so scusami davvero tanto.
Lei lo guardò e sorrise e insieme si avviarono ai loro posti e la cerimonia ebbe inizio. Quando finì tutti gli invitati uscirono e i colleghi maschi anche loro in alta uniforme si disposero in due file e con le sciabole alte formarono un passaggio dove i due sposi dovettero passare quando arrivarono alla fine i primi delle due file abbassarono le sciabole davanti a loro e prima di uscire si baciarono e dopo Daniele estrasse la sciabola dal fodero e insieme a Lucia divisero l’incrocio delle sciabole dei loro colleghi e uscirono fra gli applausi di tutti i presenti. E da quel giorno Lucia era Ufficialmente legata a Daniele Ghirelli detto Ghiro.

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Capitolo 7
*** Le cattive notizie non finisco mai ***


Ore 07:30
L: Riccardo, muoviti che se no arrivi in ritardo a scuola.
Disse Lucia tenendo in braccio Sarah in attesa che arrivasse Carmela.
Ri:mamma eccomi qui pronto andiamo?
L: si ora arriva la baby-sitter e andiamo dai un bacino a Sarah.
Ricky si avvicinò alla mamma si alzò sulle punte dei piedi e diede un bacino alla sorellina e poi disse
Ri: mamma, ma quando tornano a casa papà e la sorellina?
L: vedrai prestissimo.
Poi bussarono alla porta ed era Carmela
L: buongiorno, Carmela ti lascio Sarah che devo scappare ad portare Ricky a scuola e poi vado a trovare Martina in ospedale
Ca: Buongiorno!! Certo dia a me. Comunque quando potrà tornare la piccola a casa?
L: i medici hanno detto che probabilmente settimana prossima potrò portarla a casa e io non vedo l’ora.
Ca: sono contenta
Disse sorridendo Carmela, poi Lucia uscì per portare a scuola Riccardo e dopo che l’accompagnò andò in ospedale non pensando minimamente a quello che stava per succedere a casa sua.
La notte prima due malviventi riuscirono a evadere e avevano tantissima voglia di vendetta.
P: hai notizie su i nostri due?
St: si ho saputo che si sono sposati e che hanno figli
P: chi te l’ha detto a te?
St: una persona informata di cui mi fido
P: benissimo e quanti figli hanno?
St: se non sbaglio 3.
P: benissimo credo che ci potrà servire questa informazione..io direi di rapirne uno no?
St: si cosa si imparano a sottovalutarci e comunque se vuoi un mio parere potremmo rapire la seconda figlia mi hanno detto che sta sempre a casa con la baby-sitter.
P: e quanti anni ha?
St: 2 anni
P: benissimo andiamo.
E i due si diressero alla casa entrano dal da una finestra aperta e si portarono nella stanzetta dove c’erano Sarah e Carmela. Il malviventi sorpresero Carmela di spalle e con un fazzolettino con del cloroformio sopra la fecero addormentare e la posarono a terra poi presero la bambina e scapparono lasciando solo un bigliettino con scritto in grande “SIAMO TORNATI L&S”
St: Io ti sto aiutando, ma come mai anche tu li odi?
P: perché lei ha sempre intralciato i miei piani e mi ha fatto uccidere mia madre e tu?
St: ero un grande amico di lui ma poi è successo tutto un caso e il nostro rapporto  si è incrinato e ci siamo persi sono entrato nella banda e proprio loro insieme mi hanno arrestato insieme a tutti gli altri.
P: e ora noi abbiamo lei sarà una vendetta con i fiocchi.
Rise tenendo in braccio la piccola addormenta.
Nel frattempo Carmela si era ripresa e non trovando la piccola per casa decise di chiamare prima Lucia ma vedendo che non rispondeva decise di chiamare al RIS, la chiamata la prese Bianca
Bi: pronto?
Ca: sono Carmela hanno rapito Sarah AUITO!!
Bi: come hanno rapito Sarah
Ca: sono venuti due dentro casa poi non ricordo niente, mi sono ritrovata a terra e la piccola non c’era più
Ghiro si trovava a passare di la e sentì tutta la telefonata e sentendo il nome Sarah ebbe come un flash e tutta la sua vita gli passò davanti e poi si ripresa e di corsa uscì dal RIS diretto a casa sua finalmente si ricordava tutto. Quando arrivò entrò in casa chiuse era tutto come l’aveva lasciato solo che dentro non c’era sua più sua figlia e andò da Carmela che le spiegò cosa le era successo e trovò il bigliettino chi poteva aver rapito la piccola Sarah? E ora soprattutto chi avrebbe avvisato Lucia? 

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Capitolo 8
*** Sarah dove sei? ***


Lucia era in ospedale ed era ignara di tutto, ma mentre usciva dal nido dell’ospedale sentì al telegiornale “bimba di 2 anni rapida da due malviventi. Si pensa che il rapimento si a scopo vendicativo visto che i genitori della piccola Sarah sono due capitani del RIS di Roma”. Sentendo questa notizia sbiancò e fece fatica a reggersi in piedi e un infermiere le chiese
In: signora tutto bene?
Lucia non rispose era sconvolta riuscì solo a dire
L: hanno rapito la mia bambina.
L’infermiere l’aiutò a sedersi e le andò a prendere un calmante, dopo qualche minuto arrivò Ghiro insieme a Dossena in ospedale e quando la vide bianca e tremante sulla sedia capì che aveva già appreso la notizia e si precipitò da lei.
G: amore mio, hanno preso nostra figlia , ma la ritroveremo la nostra squadra è già in azione, dobbiamo capire chi è stato a rapirla..
L: Daniele rivoglio nostra figlia
G: si la riavremo presto. Ora andiamo a casa...
L: no a casa no andiamo al RIS.
B: Lucia per favore andate a casa tutti e due.
L: no farò le indagini personalmente devo scoprire chi è che se la presa con mia figlia.
E subito dopo si in camminò verso l’uscita dell’ospedale e Ghiro e Bart la seguirono. Quando arrivarono al RIS Lucia iniziò ad analizzare il fogliettino su cui c’era il messaggio che i rapitori avevano lasciato a casa sua. Poco dopo arrivò il Generale Abrami e convocò tutta la squadra
A: Ho appena saputo che la vostra seconda figlia è stata rapita
Disse rivolto a Lucia e a Daniele e i due annuirono e poi continuò
A: mi dispiace tantissimo, per questa cosa che vi è successa, spero che si risolverà tutto al più presto, però vi devo estromettere dalle indagini!
L: Non è giusto, NO. Come faccio a ritrovare mia figlia? Se lei mi toglie l’indagine? Daniele dici qualcosa anche tu!
A: Capitano la prego non faccia cosi, lei potrà continuare insieme al Capitano Ghirelli indagare su altri casi che non mancano di certo, ma non mi costringa a darle un periodo di riposo forzato.
G: Lucia dai anche senza di noi troveranno la nostra Sarah, ma a chi sarà assegnata l’indagine?
A: Alla territoriale e a due dei vostri Serra e Dossena. Con questo ho concluso ci vedremo presto
Salutò tutti e uscì dal RIS. Lucia subito si scagliò contro Ghiro
L: Daniele io non capisco perché non ha detto niente? Anzi gli hai dato ragione io a volte non ti capisco
G: Lucia, non potevamo fare altrimenti, ora che è andato via, ti posso dire che collaboreremo ufficiosamente alle indagini come mi avevi fatto fare tu nell’indagini contro la banda del lupo. Troveremo nostra figlia. E poi Bart e Orlando sanno fare il loro lavoro.
Poi l’abbracciò e le accarezzò i capelli, Lei si strinse a lui e iniziò a piangere. Ghiro l’allontanò di poco e le asciugò le lacrime e lei disse
L: tutte a me..prima te con l’incidente la perdita della memoria, la nascita prematura di Martina e ora questo io non riuscirò a reggere altro.
G: Lucia sei una donna forte e io so che puoi farcela certo la vita ti sta mettendo a dura prova ma tu ne uscirai anzi  ne usciremo insieme perché io sono qui con te e non ti lascerò.
Qualche minuto dopo entrò Bart e disse
B: sappiamo chi ha rapito Sarah, ma non vi piacerà saperlo
L&G: parla Bart
Dissero insieme, Bart prese fiato e disse
B: ieri notte sono evasi due nostre conoscenze Roberto Stincone detto Stinco e Liliana Paravidino detta Lily 
 I due si guardarono e rimasero immobili e sconvolti dalla notizia non sapevano che dire. 

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Capitolo 9
*** Lo sbaglio più grande ***


Ore 04:30
Lucia si agitava nel letto non riusciva a stare tranquilla, erano 4 giorni che non aveva notizie di sua figlia. Daniele al suo fianco percepiva tutti i suoi movimenti, perché anche lui non dormiva, accese la luce
G: ehi tesoro vieni qui!
Lei gli si avvicinò e lo strinse.
L: non riesco a darmi pace, non posso pensare che la nostra Sarah si nelle mani di quei pazzi e se le succede qualcosa?
G: la troveremo vedrai, anche io come te non riesco a darmi pace, perché oltretutto sono stato lontano da voi per tutto questo tempo
L: Ghiro tesoro, non è colpa tua quello che ti è successo ora è tutto apposto dobbiamo trovare la nostra piccola. Io vado al RIS tu stai con Riccardo.
E si alzò dal letto, lui la guardò con gli occhi spalancati
G: Lucia non mi sembra il caso e poi sono le 4:30.
L: non ce la faccio devo andare a vedere se ci sono novità
G: ma non ci sarà nessuno a quest’ora
L: non mi interessa io devo andare..
E iniziò a vestirsi, quando fu pronta uscì e raggiunse il RIS. Quando arrivò in un primo momento sembrò che non c’era nessuno ma poi si accorse che qualcuno c’era. Si avviò verso l’ufficio dove c’era la Luce accesa e vide Orlando
L: ehi cosa ci fai qui a quest’ora?
S: potrei farti la stessa domanda, comunque stavo cercando nuovi indizi per capire dove hanno portato Sarah
L: ottima pensata bravo. Io non riuscivo a dormire e volevo venire qui, Ghiro ha cercato di trattenermi ma io a casa impazzisco.
S: Lucia è normale che ti senti così tua figlia è in mano a due pazzi, però ora siediti tranquilla buona, e prova a non pensarci
Disse facendola sedere sul divano, lei d’impulso l’abbracciò
L: grazie per quello che fai per trovare nostra figlia
S: non mi devi ringraziare è il mio lavoro
Affermò mentre anche lui l’abbracciava e lei all’improvvisamente gli diede un leggero bacio sfiorandogli le labbra e lui ne approfittò per approfondire la cosa. Lucia era in un momento di debolezza e non riuscì a fermarlo e così da quel bacio arrivarono a possedersi l’un l’altro non era stata una cosa voluta, ma successa per caso ora tutti e due erano sul divano abbracciati e si guardavano ma il silenzio regnava su di loro. Lucia alla fine ruppe il silenzio
L: che cosa ho fatto?
Disse guardando Orlando
L: non dovevo venire, ho sbagliato che stupida
S: abbiamo sbagliato entrambi, mi dispiace
L: ho tradito mio marito che amo da morire non posso perdonarmelo
S: Lucia non è colpa tua è stato solo un momento di debolezza e io...
Non finì la frase non ci riuscì lei nel frattempo si vestì
L: scusami ora devo andare ci vediamo più tardi
Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che lei era uscita dalla stanza e anche dal RIS. Lucia aveva appena commesso lo sbaglio più grande della sua vita. 

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Capitolo 10
*** soltanto amici ***


Era uscita dal RIS sconvolta per quello che era appena successo e andò sul Tevere il posto dove di solito andava a pensare. Si appoggiò al parapetto e chiuse gli occhi, un leggero vento le scompigliava i capelli e fu in quel momento che le lacrime iniziarono a cadere copiose. Pensava che aveva appena tradito suo marito, da una parte si sentiva in colpa per l’amava e dall’altra si sentiva libera. Ma non riusciva a capire perché l’aveva fatto era stato come se in quel momento suo marito non potesse darle sicurezza e così aveva deciso di cercare la sicurezza in un altro uomo. La cosa non poteva continuare quella doveva essere l’ultima volta che si era lasciata andare, non l’avrebbe fatto mai più sarebbe tornata a essere il vecchio capitano chiusa a riccio che non permette a nessuno di entrare dentro. La sua vita privata sarebbe stata solo sua e dalla sua famiglia. E ora l’unica cosa che le importava era di ritrovare sua figlia la sua piccola Sarah. Ma anche se pensava a Sarah in quei momenti l’immagine del tenente Serra le si focalizzò davanti agli occhi, non riusciva a togliersi dalla mente le sue mani sul suo corpo i suoi occhi che si specchiavano in quelli di lui le sue labbra sulle sue. Era invasa da questi pensieri, ma non poteva non doveva pensarci era stato solo un errore uno sbaglio, loro erano amici e dovevano rimanere soltanto amici,  cercava di convincersi. Cercava di trovare risposta alla domanda che il suo cuore e la sua testa le ponevano “devo dirlo a Daniele quello che è successo?” la risposta non riusciva a essere quella che magari poteva sembrare più ovvia ma si contrastava con altre “si devo dirglielo, perché tra me e lui c’è stato quel che c’è stato ma non provo niente per lui o forse qualcosa si, no è meglio non dirgli niente per il momento sarà un mio segreto” si disse continuando a tenere gli occhi chiusi, poi improvvisamente le squillo il telefono rispose.
S: Lucia mi volevo scusare per quello che è successo prima.
L: ma non è successo niente, avevi ragione tu l’errore l’abbiamo fatto in due. Comunque ora basta così siamo solo e soltanto amici non cambierà nulla fra di no
Disse cercando di convincere più se stessa che lui
S: si Lucia, anche io avevo chiamo per lo stesso motivo.
Disse lui mentendo
L: allora stai tranquillo.
S: si allora ci vediamo più tardi al RIS. Ciao
L: ciao a dopo
E chiusero la comunicazione. Poco dopo squillò di nuovo il telefono lesse Ghiro sul display respirò profondamente e rispose
L: ehi tesoro
G: dove sei?
L: sono andata a fare una passeggiata, tranquillo non mi hanno rapita
G: come sei spiritosa, comunque ho appena  ricevuto un messaggio credo dai due torna a casa perché la cosa è più tosto seria io ho già avvertito Bart.
L: cosa?? Si sono fatti sentire? Arrivo subito
Chiuse la telefonata, tornò alla macchina e tornò a casa.

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Capitolo 11
*** Una sorpresa inaspettata ***


Lucia tornò a casa voleva sapere che cosa avevano scritto era preoccupatissima per sua figlia.
L: allora che cosa vogliono? dicono come sta Sarah?
G: Lucia per prima cosa siediti e prendi fiato
Le disse prendendola la mano, Bart era già lì seduto sul divano, poi si alzò e iniziò a parlare leggendo il messaggio
B: il messaggio parla chiaro vostrafiglia è spacciata vi chiediamo 5.000.000 euro e in più vogliamo un elicottero che ci permetti di andarcene e vi rendiamo vostra figlia se no non la vedrete più. Lo scambio avverrà in un posto lontano da telecamere e non molto affollato. Ci faremo sentire al più presto e  in tanto state in guardia e vedete di stare attenti.
L: e noi dove li troviamo tutti questi soldi? E poi conoscendo Lily non lascerebbe mai viva un suo bersaglio..mia figlia e ancora di più in pericolo.
G: si Lucia, ma li prenderemo e nostra figlia stare bene.
B: Ghiro ora che siamo qui, riusciresti a capire da dove è partito questo messaggio?
G: posso provare ma sono molto astuti ricordati che con lei c’è anche stinco un genio del computer ma ci posso provare.
Intanto Lucia camminava nervosamente per la stanza, mentre Ghiro e Bart cercavano di scoprire da che zona era stato mandato il messaggio.
G: niente da fare è criptato e a questo messaggio è stato mandato dal un computer non da un telefonino. Maledizione.
Bart sbatté un pugno sul tavolino
B: ma non è possibile
G: Bart capisco che sei preso anche tu dal caso ma non spaccarmi il tavolino!!
Disse sorridendo cercando di smorzare un po’ la tensione. Lucia invece sembrava assente era lì fisicamente ma mentalmente non c’era, continuava a pensare a quello che era successo con Orlando, anche se in quel momento tutte i suoi pensieri dovevano essere per la figlia, ma non riusciva a non pensarci.
B: allora Lucia non ci dici niente?
Lei non rispose, Ghiro le si avvicinò
G: ehi amore, tutto bene?
Lucia tornò li con loro
L: si tutto bene, ora scusatemi vado un po’ sul letto mi sento stanca.
Bart sorrise e la vide allontanarsi e poi disse
B: vi lascio un po’ da soli capisco il momento ci sentiamo
E andò via anche lui. Ghiro raggiunse sua moglie sul letto e iniziò ad accarezzarle i capelli
G: Bart è andato via.
L: Ghiro e se non dovessimo più trovarla?
G: Lucia, ma cosa dici? Noi troveremo nostra figlia, non pensare a queste cose negative
L: in questo momento sono molto pessimista, però cercherò di pensare positivo ok?
G: si tesoro ora riposati un po’.
Disse abbracciandola e tenendola stretta fra le sue braccia...lei sospirò poco dopo bussarono alla porta. Ghiro fece per alzarsi ma Lucia lo precedette e andò ad aprire la porta, poco dopo si alzò anche lui e la seguì. Quando aprì la porta spalancò gli occhi e un leggero sorriso le spuntò sulle labbra!!

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Capitolo 12
*** Memory ***


Gu: Lucia
Disse sorridendo guardandola
L: Guido che bello vederti dopo tutto questo tempo sono contenta di vederti specialmente ora!!!
Gu: ho sentito e anche per questo sono, comunque stai tranquilla, il comando generale ha avvisato anche i R.O.S. il reparto operativo speciale.
L: si è mossa tutta l’arma? Non bastava il RIS e la territoriale? Anche il ROS? E magari anche i NAS?!
Gu: Lucia sono due malviventi pericolosissimi ti devo ricordare cosa ha fatto la Paravidino?
L: no lo so benissimo che cosa ha fatto. Comunque ora spero tanto di riuscire a trovare mia figlia.
Gu: si dai vedrai che la troveremo presto comunque c’è una sorpresa!
L: davvero?
Gu: si, ora la chiamo.
Si girò di spalle e andò dietro l’angolo della casa prese per mano una ragazza e la portò davanti a Lucia e lei rimase immobile per l’emozione non sapeva che cosa dire.
V: Lucia non mi riconosci più?
L: Virginia, come non ti riconosco più sei sempre la stessa, anche se ti sei fatta allungare i capelli
Le si avvicinò e l’abbracciò
V: e si sai mi ero stancata che tutti mi confondessero per te, nemmeno se fossimo state gemelle ci passiamo due anni ma sembriamo identiche quindi ho deciso per i capelli lunghi. Comunque non ci vediamo da quanto tu sei stata trasferita nei RIS e non conosco nessuno dei miei nipotini e nemmeno tuo marito.
L: e lo so ma il tuo lavoro è peggio del mio sei sempre in missioni cosi pericolose, e non ci si becca mai. Comunque Daniele, Riccardo e Martina li conoscerai a breve e spero tanto che anche Sarah la conoscerai presto.
V: si lo so, anche noi stiamo seguendo questo caso.
Poi Lucia li fece entrare e li fece accomodare sul divano poi chiamò anche Ghiro.
G: ciao Guido
Disse entrando nella saletta e poi vide una ragazza che assomigliava a sua moglie e rimase a guardarla e poi lei intervenne.
V: Piacere tu devi essere Daniele il marito di mia sorella no? Comunque io sono Virginia
G: si sono io piacere Virginia, ma siete identiche.
L: ce lo dicono tutti, ma ci passiamo 2 anni e lei è la più piccola.
G: a bene, ma non mi dite che anche è nell’arma
Gu: si anche lei è nell’arma siamo tre fratelli e tutti e tre nell’arma.
L: 3 tre capitani mamma mia.
Virginia e Guido risero guardandosi. Lucia e Ghiro li fissarono
L: che cosa c’è?
Gu: beh hai fatto un errore
L: perché?
V: perché io non so più capitano ora sono un maggiore.
L: cosa maggiore complimenti.
Poi si rivolse a Guido
L: tu lo sapevi e non mi hai detto niente?
Gu: a dire il vero l’ho saputo questa mattina me l’ha detto lei quando mi è venuto a prendere.
Ghiro sorrideva per quella allegra discussione fra fratelli.
V: Da più piccola sono diventata maggiore in grado e quando stiamo in divisa vi posso comandare. No Daniele?
Disse sorridendo
G: certo.
Lucia lo guardò
L: senti, non incominciare ad allearti con lei.
Disse fingendosi seria
G: no io sono e resterò dalla tua parte sempre
Disse e poi scoppio ridendo mentre passava lo sguardo da Guido a Lucia e da Lucia a Virginia
G: comunque se permettete vado a prendere i bambini dai nonni torno fra un po’
Disse uscendo da casa e così rimasero solo i 3 fratelli.
V: allora Lucia che mi racconti? Quanti hanno i miei nipotini belli?
L: allora Riccardo ne ha 4, Sarah 2 e Martina 3 mesi.
V: wow tu e tuo marito vi siete dati da fare è?
L: e si abbiamo battuto pure Guido, ma tu ancora niente?
V: sai che non amo le storie lunghe, non voglio vincoli.
L: lo so. Guido e a lei non provi a trovarle marito come facevi con me?
Gu: non c’è verso lei è peggio di te su questo punto.
E tutti e tre risero.
Gu: Virgy, Lucia ti ha mai raccontato come ha detto a Daniele di essere incinta tutte l 3 volte?
V: no come?
Gu: per ogni gravidanza se ne inventava una. Racconta Lucia.
L: ma dai che le devo andare a raccontare dai Guido.
V: invece voglio sapere da Lucia ti prego.
L: va bene.
Gu: ci sarà da ridere
L: finiscila
Disse lei prima di iniziare a raccontare
L: tu devi sapere che quando ho scoperto di essere incinta di Riccardo l’ho scoperto una mattina al RIS dopo aver fatto un test nel bagno. Uscì dal bagno felicissima con il test nelle mani vidi Daniele e mi avvicinai e gli dissi: “ vedi che ti devo dire una cosa importante”  e lui: “si dimmi tutto” ma nel frattempo arrivo un nostro sottoposto che doveva farsi rimare nelle carte da lui e quel punto lui si girò verso di me e credendo fosse una penna si prese il test. Quando si accorse che non era una penna lo guardò bene e poi guardò me e mi disse: “non mi dire che” lo guardai fisso negli occhi: “ cosa non ti devo dire che sono incinta? “ e sorrisi, lui invece per poco non sveniva e dovetti tenerlo e quando si riprese mi baciò e poi il 21 ottobre nacque Riccardo.. poi due anni dopo il 12 agosto nacque Sarah e anche li il modo in cui ho detto di essere incinta è stato molto carino ma questa volta romantico
V: il primo modo avrei voluto vedere la sua faccia e la seconda volta più romantica voglio saperla anche e anche la terza
Disse lei sorridendo
L: beh la seconda volta era nel periodo natalizio e così appena scoprì di essere incinta andai a comprare delle scarpine e una gliela misi sulla scrivania e l’altra la misi sull’albero di Natale . quando lui la trovò pensò subito che era di Emiliano visto che quella mattina c’era stato, Fabio, figlio suo e di Bianca. E io ero tanto divertita a pensare che aveva pensato a lui e non al fatto che potesse avere un altro figlio, quando tornò a casa trovò la stessa scarpina appesa all’albero e mi disse: “come mai questa scarpina è qui?” i mi girai visto che ero di spalle gli sorrisi solamente e lui capì e mi abbracciò baciandomi non me lo dimenticherò mai questi momenti. Mentre la terza volta tramite messaggio sul telefonino sapeva che dovevo andare dal medico perché stavo stando male e era molto preoccupato così appena tornai uscì dal medico presi il telefono e scrissi “pronto per diventare papà per la terza volta?” pochi secondi dopo mi rispose “assolutamente si. Mi stai rendendo molto felice ti amo tanto ti aspetto a casa” quando tornai a casa festeggiammo come due ragazzini e dopo 7 mesi arrivò anche Martina.
V: wow Lucia. Sono davvero tanto contenta per te e non vedo l’ora di conoscerli.
Disse alzandosi per andare vicino alla sorella e abbracciarla.

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Capitolo 13
*** Un’ora sola ti vorrei ***


 
Erano passati un po’ di giorni da quando erano arrivati a Roma Guido e Virginia i fratelli di Lucia e le indagini sul rapimento della piccola Sarah continuavano, anche se da due giorni, anche un’altra bambina era stata rapita e non si sapeva niente neanche su di lei. Tutti i telegiornali davano la notizia delle due bambine rapite. Fino a quando un giorno un contadino chiamò in caserma per dire che aveva ritrovato un cadavere nel suo orto e così la territoriale avverti i RIS per un rilievo. Al RIS la chiamata la prese Bart e subito dopo chiamò a casa dei due capitano e li rispose Virginia che sta con loro
G: pronto?
B: ciao Ghiro sono Bart
G: ciao Bart che succede novità?
B: forse, abbiamo ricevuto una segnalazione che in un orto è stato ritrovato una bambina...morta!!
G: oh mio Dio, non mi dire che nostra figlia
Era sconvolto da quella notizia
B: non solo Daniele, dovreste venire per riconoscerla!
G: ma come faccio a dirlo a Lucia?
B: lo so è dura, però devi farcela, magari non sarà tua figlia,ma è fondamentale che venite.
Lui respirò a fondo e chiuse gli occhi
G: va bene dammi il tempo di dirlo a Lucia e arriviamo a fra poco.
B: ok va bene vi aspetto
E chiuse la comunicazione. Ghiro si sedette sul divano e si prese la testa tra le mani non sapeva che fare come gliel’avrebbe detto a Lucia che probabilmente avevano trovato sua figlia ma morta? Poco dopo arrivò Lucia e gli si sedette accanto
L: ehi che cosa c’è?
G: Lucia devo dirti una cosa
L: Ghiro mi fai paura!
G: hanno trovato una bimba morta e ci hanno chiesto di andare per riconoscerla  
L: cosa?? Mia figlia è morta??
Disse scoppiando a piangere, lui l’abbracciò
G: amore mio potrebbe anche non essere lei, la speranza è l’ultima a morire.
Poco dopo si prepararono e uscirono di casa. Quando arrivarono allo studio d Carnacina, Lucia scese di corsa dalla macchina e si precipitò dentro. Guardò il piccolo corpo senza vita, chiuse gli occhi e si girò verso Ghiro, che nel frattempo l’aveva raggiunta e si appoggiò al suo petto e disse
L: non è nostra figlia, non è lei, Sarah è viva.
Ghiro l’abbracciò e la strinse forte a se abbozzando un sorriso. E così rincuorati tornarono a casa. la sera Lucia decise di uscire e mentre passeggiava chiamò Orlando per parlare un po’ si incontrarono in un bar. Li iniziarono a parlare della situazione e dopo decisero di andare a cena insieme. Lucia in quel momento si sentiva libera e prima di arrivare al ristorante lo baciò e lo strinse, lui la guardò e disse
S: Lucia ma ti senti bene?
L: si sto bene, ma per questa sera dimentichiamoci che sono sposata, siamo solo io e te.
Così dicendo ripresero a baciarsi e andarono a casa di lui dove continuarono fino a ritrovarsi nudi nel letto e li l’uno si concesse all’altro. Dopo si ritrovarono abbracciati consapevoli di quello che avevano appena fatto ma nessuno dei due aveva rimorsi...
 

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