Grazie per essermi restata accanto

di Uruka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una mattina troppo diversa dalle altre ***
Capitolo 2: *** Resta con noi ancora un po', ti prego ***
Capitolo 3: *** Cose in comune ***
Capitolo 4: *** Spiegazioni ***
Capitolo 5: *** Un brutto incontro ***
Capitolo 6: *** Uno scontro inaspettato ***
Capitolo 7: *** Una strana amicizia ***
Capitolo 8: *** Identità rivelata? Più appuntamento ***
Capitolo 9: *** Key verrà convinto o no? ***
Capitolo 10: *** Shopping! ***
Capitolo 11: *** Pranzo insieme e conclusione degli acquisti ***
Capitolo 12: *** Passaggio ***
Capitolo 13: *** Un nuovo amico ***
Capitolo 14: *** Preparazione (anche psicologica) per l'appuntamento ***
Capitolo 15: *** Appuntamento (1) ***
Capitolo 16: *** Appuntamento (2) ***
Capitolo 17: *** Dubbi ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***



Capitolo 1
*** Una mattina troppo diversa dalle altre ***




Salve a tutti, questa è la mia prima FF a capitoli e vi anticipo che sarà una cosa abbastanza lunga...
E' raccontata in prima persona e da un solo narratiore, quidi alcune cose risulteranno poco chiare all'inizio, ma poi si chiarirà tutto ^^
Se vi piacerà sarete costretti a subirmi e a soffrire d'ansia per le varie situazioni, no dai, scherzo ahahah
Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali e le ripetizioni che certamente ci saranno....


Capitolo 1 - Una mattina troppo diversa dalle altre...


Era una luminosa mattina primaverile, l'aria era fresca e il vento leggero mi soffiava tra i capelli, le piante iniziavano a mettere i primi germogli e gli alberi da frutto erano pieni di piccoli fiori bianchi e rosa.
Il parco di Seul in questa stagione è davvero stupendo e la mattina, siccome devo andare a scuola ci passo sempre, e visto che non c'è mai nessuno mi godo tutto tranquillamente riflettendo su tutto ciò che mi passa per la mente.

Quella mattina però non ero sola come credevo, stavo passeggiando in tutta calma quando sentii dei passi dietro di me, come se qualcuno stesse correndo e poi, subito dopo un peso enorme sulla mia schiena e la ghiaia freddo del sentiero sulla fronte.
Cercai di rialzarmi, ma questa persona non aveva proprio intenzione di sollevarsi e in più pesava davvero tanto...
Mi feci forza e con uno sforzo immane riuscii a far rotolare via il peso, mi alzai e notai che la persona che mi era caduta addosso era un ragazzo, era alto e aveva i capelli neri corti, le braccia erano quelle di un atleta e un po' abbronzate, molto probabilmente doveva avere la mia età.
Il mio prima pensiero quando lo vidi disteso sulla ghiaia senza dare segni di vita fu: "Per essere un atleta deva aver preso una bella botta per essere svenuto svenuto"
Mi dovetti riscredere subito perchè notai una macchia rossa sul suo fianco che faceva da contrasto con la magliatta azzurra che portava.
Mi guardai intorno, non c'era nessuno. Cavolo! Quando serve,non c'è mai nessuno! In più il mio cellulare era scarico di batteria così lo lasciai a casa...
L'unica mia e, in particolare, sua speranza era che lui si fosse portato dietro il suo, con grandissimo timore gli tastai le tasche dei pantaloni, e per fortuna lo trovai, lo persi e chiamai subito l'ambulanza.
Per tutto il tempo dell'attesa piansi, per tensione di ciò che mi stava accadendo, per paura, sì paura per quel ragazzo e per il timore che potesse morire vicino a me senza che io avessi potuto fare niente.

Dopo dei buoni dieci minuti arrivò il mezzo che tanto attendevo e i medici misero subito il ragazzo su ana barella e lo caricarono, uno di loro mi chiese chi era ma io, non sapendo nulla di lui ed essendo ancora scossa, rimasi in silenzio, però salii comunque con loro: volevo vedere se ce l'avrebbe fatta.
Un medico mi svegliò dai miei pensieri con poche parole: "Gli hanno sparato, dalla dimensione della ferita abbastanza da lontano, il colpevole non doveva avere un'ottima mira...
Ehi, ragazza, hai per caso sentito uno sparo o un botto?"
"Perchè lo avrebbero fatto? Perchè avrebbero dovuto sparare a un ragazzo?" Avevo pensato ad alta voce senza rendermene conto, ero stroppo scioccata...
"Scusa, sappiamo che sei stordita, non è da tutti i giorni vedere un ragazzo ferito da un colpo di pistola, ma tu hai sentito questo sparo?"
"Eh? n...no..non credo, non...non mi ricordo...."
Cercavo di fare mente locale e una lacrima mi scese lungo la guancia. Stavo piangendo per un ragazzo che non conoscevo.
Perchè non riuscivo a ricordarmi niente? Eppure gli avevano sparato pochi minuti prima e io non mi ero resa conto di niente. A cosa stavo pensando in quei momenti per non sentire un colpo di pistola a pochi metri da me?
"Signorina, l'ha sentito sì o no questo sparo?" Tornai alla realtà
"N..no, non l'ho sentito, non ho sentito niente"
"Mi sa almeno dire da quanto tempo è svenuto? Insomma, da quanto tempo era a terra prima che fossimo arrivati?"
Non è caduto a terra, ma su di me, di sicuro sono stato un 'atterraggio di sicurezza' per lui.
"Direi che era sul sentiero da circa cinque minuti, voi siete arrivati dopo dieci minuti circa.Per favore, salvatelo..." Un'altra lacrima ribelle...
"Non si preoccupi, ce la farà."
In quel momento arivammo all'ospedale, alcuni medici e infermieri erano già pronti: presero il ragazzo, lo misero su un lettino e lo portarono in quell'edificio, lugubre e triste per me, ma che potrebbe salvare la vita a quel ragazzo dall'identità sconosciuta per me che era piombato letteralmente nella mia vita.

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Mi scuso per questa schifezza (lo penso veramente).
Ditemi subito che fa schifo, che vi fa vomitare così lo elimino immediatamente.

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Capitolo 2
*** Resta con noi ancora un po', ti prego ***


Capitolo 2 - Resta con noi ancora un po', ti prego...



Erano passate più di quattro ore da quando era entrato in sala operatoria e nessuno era venuto a cercarlo, ciò mi metteva una tristezza incredibile e mi sentivo tremendamente a disagio, possibile che nessuno lo conoscesse?
Eppure eravamo due perfetti sconosciuti, sarei potuta anche andarmene, ma le mie gambe, anzi il mio corpo non rispondeva ai miei impulsi...cosa stavo aspettando? Cosa volevo sapere? Sarei potuta tornare a casa e poi telefonare all'ospedale chiedendo come stava il ragazzo che era stato operato la mattina per una ferita da arma da fuoco.... ma il mio corpo per qualche motivo non si voleva muovere.

Solo alla fine di questi miei contorti pensieri alzai la tasta e davanti a me vidi un'infermiera e vicino a lei due ragazzi: il primo era snello e alto, i capelli castani gli mettevano in risalto i lineamenti del viso e in particolare i piccoli occhi scuri e lucidi dai quali scesero due piccole lacrime che rigarono le guance bianche; il secondo era poco più alto dell'altro ma ugualmente magro (ma mangiano 'sti due?), aveva i capelli color miele che gli arrivavano fino alle spalle, la frangia gli copriva gli occhi e teneva la testa bassa, ruiscii comunque a capire che stava piangendo perchè delle piccole goccioline gli percorrevano tutto il viso e gli cadevano dal mento sul bianco pavimento dell'ospedale e nel silenzio del corridoio si sentivano distintamente i suoi singhiozzi.
"S..signorina.. la.. la ringraziamo..per... per aver... salvato..i ..il nostro amico"
Era stato il moro a parlare, mentre l'atro si era seduto due sedie più lontano di me tenendosi la testa tra le mani e continuando a piangere.
"Io non ho fatto niente di chè... ora devo andare, spero che il vostro amica guarisca.."
"Si sbaglia, lei ha fatto molto"
"Non è vero, ho solo fatto una telefonata, ora mi scusi ma devo proprio andare. Arrivederci"
"L...la... la..pre...prego... re... resti..."
Mi girai di colpo, il ragazzo biondo che non aveva detto niente per tutto il tempo perchè era troppo scioccato, mi aveva chiesto di restare, ma lo aveva fatto con un tono tremendamente triste che mi colpì nel profondo. Tentai comunque di andarmene.
"Scusate, ma io non vi conosco e, come ho detto prima ho fatto solo una semplice telefonata"
"Insisto nel dire che lei ha fatto molto. Se non ci fosse stata lei probabilmente a quest'ora il nostro amico sarebbe mortoe noi non avremmo potuto neanche avere la speranzadi poterlo riabbracciare, quindi, per favore, resti, quando il nostro amico si sarà risvegliato e l'avrà ringraziata se ne potrà andare"
"Va bene, mi ha convinto, rimmarrò, ma a una condizione."
"Quale?"
"Voglio sapere i vostri nomi. Non voglio aspettare che qualcuno si risvegli senza sapere il suo nome e quello dei suoi amici."
"Mi sembra giusto. Piacere, io so-"

In quel momento si aprirono le porte della sala operatoria e il ragazzo uscì su un lettino portato da dei medici che lo portarono in una stanza poco lontana. Di nuovo il ragazzo biondo scoppiò a piangere, cavolo, doveva essere un ragazzo davvero fragile e, in un certo senso, difficile da sopportare, va bene che hanno sparato al tuo amico ma piangere ogni due secondi non lo farà stare di certo meglio. Non avrei immaginato se l'amico fosse stato colpito da un'altro proiettile o, addiritura, fosse morto, quanti metri cubi di lacrime avrebbe versato...
Un'infermeira si avvicinò a noi e disse:"Il vostro amico sta bene, adesso deve riposare, se volete potete enrare ma cercate di non fare troppo ruomre e lasciatelo dormire, va bene?"
"A dire il vero io non lo con-" Mi fermai perchè il ragazzo moro mi pestò il piede, che male...
"Cosa stava dicendo signorina?"
"Niente, voleva solo rassicurarla perchè noi saremo più silenziosi di un pesce, vero?" Mi lanciò uno sguardo assassino facendomi acconsentire subito, senza esitazione.
"Bene, allora potete entrare, mi raccomando però di fare silenzio"
Appena si allontanò mi sentii prendere per un polso e in un attimo mi trovai all'interno della una stanza, realizzai subito in quale delle tante mi trovavo: il ragazzo era sdraiato sul lettino e tanti fili e tubicini erano sul suo corpo, in modo particolare sulle sue braccia.
Stava dormendo, il suo viso era rilassato e sulle sue labbra c'era un piccolo sorriso che mi fece tornare un po' di buon umore, era davvero lui il ragazzo a cui solo poche ore prima avevano sparato?
Vedendolo così rilassato decidemmo di seguire il consiglio dell'infermiera di prima, io visto che ero stata coinvolta in questa storia senza volerlo mi aggiudicai l'unica poltroncina in quella stanza, il moro una sedia piccolissima, forse dei bambini delle elementari e il biondo, mi dispiace davvero per lui, si beccò un tavolino di legno appoggiato al muro, non osai immaginare la comodità di quel mobile...
"Allora, mi volete gentilemnte dire come vi chiamate visto che prima siamo stati interrotti e che eravate troppo agitati?"
"Ah, giusto. Io sono Kibum, ma per gli amici sono Key"
"Io invece io mi chiamo Taemin, tu invece? La regola vale anche per te"
"Io sono Jia, piacere mio. Il vostro amico? Quello che mi è caduto addosso e che fra un po' mi sfracellava il cervello con il suo peso?"
"Minho... ma cos'hai detto scusa? Ti è caduto addosso?"
"sì, se no come credavate che mi sarei accorta di lui? ahahah"
"Dai, racconta tutto. Di tempo ne abbiamo fin che vogliamo, Minho è un dormiglione incredibile e ci metterà un po' prima di svegliarsi anche grazie all'anestetico che gli hanno dato"
Mi ritrovai così a raccontare di ciò che mi era successo quella mattina, e a loro volta mi raccontarono della loro vita.



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Mi scuso per le ripetizioni e per avervi interrotto il capitolo così ma poi diventava troppo lungo voglio che vi venga l'ansia per il prossimo capitolo LOL no, non è vero. mi ero stancata di scrivere...

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Capitolo 3
*** Cose in comune ***


Capitolo 3 - Cose in comune

Mi dissero che vivevano in un quartiere mafioso e che il parco dove andavo a passeggiare ogni mattina era stato racchiuso nel potere del boss da pochi giorni. E poi ognuno mi disse le proprie passioni

"Io amo ballare, non c'è cosa più bella, mi fa sentire in un altro mondo, leggero e penso che tutto quello che intorno a me non ci sia più. Mi sento libero. Però oltre al ballo mi piace leggere i manga e cosa davvero importante mangiare TANTI dolci e caramelle! Sono così buone ~~"
"Sai Taemin che abbiamo una cosa in comune?"
"Sì? Quale? Il ballo??"
"No... anch'io sono golosissima di caramelle e di dolci ahahah "
"AHHHHH! Allora me ne coprerai tante per il mio compleanno?"
"E quando sarebbe?"
"Fra un mese ~"
"Sì, ti regalerò un chilo di caramelle ahahahaha"
"YEAH!!!!!"
"Ok, avevte scoperto una cosa in comune eheh. A me piace cantare, è una passione che ho fin da piccolo solo che non l'ho mai potuta sviluppare come vorrei... Oltre a cantare però amo la moda... un altro mio sogno è quello di poter diventare uno stilista internazionale..."
"OH! Non avevo mai conosciuto un ragazzo a cui piace la moda ahahahah "
"Beh, c'è sempre una prima volta"
"Hai ragione LOL. Beh, già che ci siamo, al dormiglione lì cosa gli piace?"
"Credo che avrai notato le sue braccia, sappi che lui è un promettente campione di calcio e di pallavolo, gli piacciono davvero molto gli sport, e tutte le mattine prima di andare a scuola va in quel parco ad allenarsi"
"AH, capisco"
"Jia, sei stata molto fortunata, se non ci fosse stato Minho forse saresti tu su quel lettino, se non peggio"
"lo so Kibum...però mi dispiace per lui, era meglio se non ci fosse stato nessuno dei due in quel parco stamattina. Anzi, se quel proiettile dove colpire qualcuno sarebbe stato meglio se avesse colpito me, io non sono nessuno mentre lui è un campione, uno con un futuro promettente e magari dopo questo 'incidente' non potrà più muoversi come prima..."
"Jia, non dire queste cose...te ne prego..."
Taemin mi si avvicinò e con il suo pollice mi asciugò una lacrima che era uscita dai miei occhi senza permesso.
"G...gr...grazie..."
Mi girai subito nella direzione da dove era arrivata la voce: Minho.

"Minho? Ma tu non dovevi riposare??"
Ero felicissima nel vedere che si fosse svegliato e che stesse bene, ma non volevo che mi vedesse piangere, in fondo siamo due sconosciuti.
"Ho già dormito ieri notte per più di 10 ore e fino a 5 minuti fa, credo di aver dormito abbastanza signorina, ma, mi scusi, lei chi è? E come fa a conoscere il mio nome?"
Appena quei due lo sentirono parlare, iniziarono a correre per la stanza urlando a più non posso il suo nome e continuandosi ad abbracciare ogni volta che si scontravano.
"Hey! Voi due! Vi volete calmare? Ho capito che siete felici che Minho stia bene ma non vi sembra di stare esagerando? Vi ricordo che siamo in un ospedale e l'infermiera di prima ci ha detto di non fare rumore!"
Di colpo si fermarono e abbassando la testa dissero contemporaneamente: "Scusaci Jia, hai ragione, ma eravamo tanto felici che Minho stesse bene"
Quanto erano teneri...
"Ah! Eccovi qui! ora ho capito perchè questa ragazza sa il mio nome, siete voi la causa" Non credevo che potesse essere così scorbutico, mi aveva lasciata perplessa, ma loro evidentemente erano al settimo cielo perchè appena disse quelle parole gli saltarono letteralmente addosso schiacciandolo, meno male che erano due stecchini.
"Rimmarrei anch'io così solo che devo respirare.. *coff coff*"
"Sì sì, ci togliamo subito"
"AH! Presi singolarmente siete leggeri come delle piume ma messi insieme pesate molto più di me"
"Devi ringraziare che non pesano come te allara Minho!"
"Già, ma io non ho ancora capito come ti chiami..."
"Ahahah giusto! Io sono Jia, loro mi hanno già raccontato un po' di cose su di te"
"Spero che non abbiate detto le solite cretinate come fate sempre..."
"No. Stavolta abbiamo detto la verità"
"Spero per voi, se no me la pagerete quando sarò fuori da questo letto"
Subito Kibum e Taemin si rifugiarono dietro la mia schiena.
"Ah, scusate... ma che ore sono? Non volevo interrompere questo momento drammatico ma vorrei tornare a casa prima delle 5"
"Mi sa che le tue speranze sono un po' vane...."
"Perchè?"
"Sono le 19:26!"
"COSA!?!? ODDIO!! SONO IN RITARDISSIMO!! I miei mi ammazzeranno! Scusate ragazzi ma devo proprio andare! Domani torno a trovarvi! CIAO ~~!"
"Aspetta!" Kibum mi afferrò per un braccio "Dammi il tuo numero, se ci saranno novità te lo farò sapere"
"Sì, hai ragione, 3763952504. Fammi te lo squillo fra un po'. Sono davvero in ritardo, ci vediamo domani!"
"Va bene. Ciao!!"

Uscii di corsa dall'ospedale e iniziai a correre più veloce che potevo.
Cavolo! Non ero andata a scuola ed ero stata via tutto il giorno!
I miei genitori mi avrebbero fatto certamente il terzo grado e non potevo dirgli la verità se no si che guaio...
E ora? Cosa posso fare? Per il momento correre e cercare di arrivare il prima possibile a casa, poi improvviserò...

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Capitolo 4
*** Spiegazioni ***


Capitolo 4 - Spiegazioni
 

Arrivai a casa dopo appena 10 minuti e, cercando di fare meno rumore possibile salli le scale, ma non vendo mangiato per tutto il giorno il mio stomaco si ribellò e si fece sentire 'ma porca... dovevi brontolare proprio adesso??' Adesso mi metto a parlare con il mio stomaco.... sì, dovevo andare anch'io in un ospedale, ma quello di malati e compagnia bella....
"Jia! Finalmente sei tornata! Dove sei stata fino ad adesso? I tuoi professori ci hanno detto che non sei andata a scuola, ci hai fatto preoccupare tantissimo!"
Mia mamma mi crede subito e facilmente devo trovare una scusa prima che arrivi mio padre poi potrò mangiare.
"Ecco, io... non è successo niente, non ti preoccupare. Adesso vado a dormire, 'notte!"
"ALT! Tu non vai da nessuna parte fino a che non ci spieghi TUTTO quello che è successo"
Mio padre, ORA sono davvero nei guai... ti prego, fa che Kibum mi faccia lo squillo quando sarò in camera...
[Hey rap haedodwae ?
Hey (Hey) rap haedodwae ?]
Come non detto... Kibum, dopo le senti...
"Chi è? Fa vedere"
Non recepisco subito il messaggio ma subito dopo vidi il MIO cellulare nelle SUE mani
"Perchè non c'è il nome? Lo conosciamo?"
"Tranquilli, è una mia compagna di classe, siccome ha combiato il numero mi ha fatto lo squillo, e se per favore mi ridessi il cellulare lo farei più che volentieri"
Feci per riprenderlo ma lui si scansò velocemente e io finii per pendere l'aria, non credevo che mio padre fosse così agile...
"Non sono sicuro, richiamala e facci parlare con lei"
"Ehm.... a dire il vero non ho soldi sul telefono..."
"Cosa? Ma.. la ricarica da 30000 kwon (circa 20 euro) che ti avevo fatto due giorni fa?"
Aish... me n'ero dimenticata...
"Diciamo che li ho spesi tutti..."
"COSA?!?! MA COME CACCHIO HAI FATTO??"
"Beh... in chiamate emessaggi..."
"Ma a chi! Non hai fatto le promozioni che di solito fai sempre?"
"Mi sono dimenticata eh eh sai... hai presente Heunji? Ecco, ho iniziato a messaggiare con lei e mi sono dimenticata"
"Ma cos'era di così importante da spendere 30000 kwon di ricarica del telefono?"
"Non credo che ti possa interessare!"
"INVECE MI INTERESSA ECCOME!! I SOLDI DELLA TUA RICARICA ERANO I MIEI, E IO E ORA, IN QUESTA MOMENTO, VOGLIO SAPERE COS'ERA QUELLA COSA COSì IMPORTANTE DA SPENDERE TUTTI QUEI SOLDI IN MESSAGGI E CHIAMATE!!"
Non credevo che si potesse arrabbiare così tanto per una cosa del genere, meglio che si sia sfogato subito almeno ho avuto la conferma che non gli devo dire niente riguardo a Taemin, Kibum e Minho...
"Mi dispiace... Ora calmati, per favore.... è una storia molto complicata..."
"Raccontamela... ora mi sono calmato, però io l'ho fatto perchè sono preoccupato per te..."
lo so, lo so, mi dispiace di averti fatto preoccupare..."
"Allora, cosa mi vuoi raccontare prima? La storia della ricarica o quella della tua giornata di oggi? Finito questo, se sarò convito che quello che mi dirai sarà la verità potrai mangiare a volontà. SOLO se mi convincerai e ne sarò sicuro"
Cavolo... mentire a mio papà e convincerlo che era la verità era una cosa a dir poco impossibile...
Pensa Jia, vuoi o no tornare a trovarli domani? Insomm, glielo hai promesso. Pensa, pensa pensa... TROVATO!!
"Allora, le due cose sono strettamente collegate... come ti ho già detto Heunji ha iniziato a chiamarmi e a mandarmi messaggi perchè il suo ragazzo, anzi, ormai ex ragazzo, l'aveva lasciata perchè si era messo con un'altra, che guarda caso è la cugina di Heunji, lei continuava a piangere e così cercavo di consolarla, poi stamattina, mentre andavo a scuola , ho sentito delle voci familiari: erano Heunji e il suo ex ragazzo, mi ero avicinata per vedere meglio e per intervenire se fosse stato necessario, all'inizio parlavano ma poi Heunji ha iniziato a urlare, a tirare pugni sul petto del ragazzo e intanto piangeca, lui invece era immobile, non faceva niente, dopo un po' se ne andò lasciandola al centro del parco in lacrime. Io non potevo abbandonarla, così le andai a vicino e iniziai a consolarla. Dopo un po' si addormentò, sfinita, così decisi di portarla a casa sua, ma una volta appoggiatola sul letto mi addormentai anch'io, dovevo recuperare un bel po' di ore di sonno, che ho perso per colpa della scuola, mi svegliai con un messaggio e vendendo che erano le 19:20 mi svegliai di colpo e iniziai a correre verso casa.
Però, sapendo che avevo fatto tardi e che mi avreste fatto un interrogatoria da far diventere verdi d'invidia i polizziotti e cosa più importante non volete spere i problemi di cuore delle mie amiche cercai di non fare rumore ma il mio stomaco mi ha tradita. Adesso conoscete tutta la storia, contenti?"
"Non potevi semplicemente dire che eri andata a casa di un'amica perchè il suo ragazzo l'aveva lasciata??"
"Ma tu hai detto che volevi tutta la storia e io te l'ho raccontata... non ti va mai bene niene..."
"comunque devo dire che sei stata più che dettagliata, purtroppo esistono anche quelle sottospecie di uomini, e sia chiaro che io non sono così...
Vai a mangiare, ho, anzi abbiamo sentito come il tuo povero panciano reclami cibo ahahah"
WOH! Devo ammettere che sono stata proprio brava hahaha Dovrei scrivere qualche FF hahahahaha

Mi fiondai subito in cucina e il mio stomaco accettò più che volentieri il buon cibo che mia mamma aveva preparato, ma mi farmai poco con loro, dovevo insultare Kibum per avermi messo nei guai, così dopo 15 minuti ero già chiusa in camera e chiamai quel tonto sperando che non stesse dormendo.

"Uhm..pronto?" Lo avevo svegliato, la sua voce era impastata, ben gli sta ahahahah
"Kibum... ti ho svegliato?"
"Eh? Jia? N..no, stavo solo riposando un po'..... "
"Beh, sappi che sono scampata ai miei ma io DOMANI TI STROZZO!! TI AMMAZZO, TI FACCIO A PEZZETTINI E TI USO COME STUFATO PER NUTRIRE MINHO!! TI..TI..TI FACCIO DIVENTARE POLVERE!!"
"EH?? si può sapere perchè??"
"Perchè mi hai fatto lo squillo nel momento più sbagliato della serata!!"
"E io come potevo saperlo??"
"Non lo so!! Ma lo avresti potuto fare dopo!!"
"Ma...ma io non volevo....uff... *Chi è?* Tu cosa ci fai sveglio? *Mi hai svegliato tu inteligentone* scusi tanto principino sul tavolino, ma è stata Jia a farmi urlare *Jia?? e perchè non l'hai detto subito?* perchè tu non mi me lo hai fatto dire *passa il cellulare, fammi parlare con lei!* perchè dovrei? *perchè tu mi hai sveglito brutto barbone!* barbone a chi?? *a te*"
"Ragazzi, non vi vorrei disturbare ma sto sentendo tutto ahahah"
"JIAAAAAAAAAAAAA!!" Era sicuramente Tae, avrà preso il cellulare dalla mano di Kibum e probbilmente si stavano rincorrendo per tutta la stanza perchè si sentivano di sottofondo degli urletti istirici che dicevano: "Hey! marmocchio! Vieni subito qui" Ridammi il mio cellulare!" e ogni tanto delle pernacchie di Taemin.
"Ce la fate voi due?"
"Eh? sì. Key, lasciami!"
"Non mi pare proprio ahahah"
"non ridere, mi sta ammazzando il braccio. AHIA!! MA LA SMETTI DI MORDERMI IL BRACCIO?? NON SONO MICA UN OSSO!!"
"OK, guardate che non la smettete io non vengo domani!"
"COSA?!? NO JIA! TE NE PREGO~~!! Key smettila! se no Jia non viene domani! *cosa? ok, la smetto subito*"
"Bravi, il mio timpano stava andando a cagare... "
"Jia, allora ai risolto con i tuoi genitori? Ti hanno creduto? Ti lasciano venire domani?"
"Troppe domande! Comunque sì, ho risolto con loro e mi hanno creduto, anche se per colpa di qualcuno di nome Kibum mi aveva messa nei casini..
Il punto è che non so come fare per domani, ci penserò. Daltra parte la notte porta consiglio, no? ahahahh"
"Ti prego~~!! Ti voglio rivedere~~!! Fai funzionare il tuo bel cervellino che ha già inventato una storia così bella che pure i tuoi 'genitori-poliziotti' ci hanno creduto"
"La fai facile piccoletto! Prova tu a darmi tu una VALIDA scusa per non andare a scuola domani e che vada bene ai miei genitori"
"Scusa, ma tu vai a scuola anche di domenica?"
"Eì vero! Cavolo, grazie piccola peste! Allora, il problema della scuola è risolto ma come faccio con i miei?"
"Non lo so, dì che vai da una tua amica a studiare e che rimani anche a dormire, ti porti il cambio, la divisa scolastica e i libri delle materie che hai lunedì"
"Ma da quando si è deciso che rimarrò anche la notte?"
Ma..ma...io credevo che tu volessi..." Il suo tono di voce si era rattristato, fra poco si sarebbe messo a piangere, avevo ragione sul dire che era un ragazzo delicato, forse lo era fin troppo... E ora come facevo a calmarlo?
"Tae...lo sai che vorrei, ma dipende tutto dai miei. Non piangere per favore..non vorrai mica svegliare Minho?"
"No, certo che no! Pregherò tutta la notte sperando che i tuoi tuoi ti lascino venire" Mano male, era tornato di ottimo umore.
"Non ti preoccupare, ce la farò! Mi potresti passare Kibum per farvore? Devo chiarire con lui alune cose..."
"Certo! Buona notte Jia~~"
"Buona notte anche a te cocciolone!"
"Jia, se ancora arrabbiata?"
"No, mi è passata... Taemin ha il potere di tirarmi su il morale ahahahh"
"Hai ragione ahahah Comunque domani riesci a venire?"
"Non lo so so Kubum... Tae mi ha dato un ottimo piano, spero che funzioni..."
"Sì, ho sentito, comunque chiaammi Key, ormai siamo amici, no?"
"Va bene Key, buona notte. Ti devo salutare pechè sto spendendo davvero tutti i soldi della ricaricha del telefono ahaha"
"In che senso?"
"Lunga storia, domani te la racconto. Buone notte!"
"Ok, Buona notte Jia!"
Chiusi il telefono e guardai l'orologio appeso al muro, segnava le 23:47.
Appena vidi l'ora mi stesi sul letto e mi addormentai pensando a quello che mi era successo in quel giorno, di sicuro era il più strano, faticoso, anormale e spettacolare della mia vita...



 
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Ringrazio tutte le persone che hanno (e spero continueranno a fare) recensito questa storia (penosa), davvero, non ho parole per descrivere la mia gratitudine verso di voi *A* 
Al prossimo capitolo! 


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Capitolo 5
*** Un brutto incontro ***


Capitolo 5 - Un brutto incontro

La mattina seguente mi svegliai verso le 10:30 con un sorriso sulle labbra: volevo assolutamente andare in ospedale, lo so, è una cosa stranissima e stupidissima, d'altronde chi mai vorrebbe andare in ospedale di propria volontà?
Dopo essermi vestita mi fiondai subito in cucina dove trovai mia madre intenta a preparare una torta, perfetto, potevo attuare da subito il piano mio e di Tae.
"Buongiorno mamma ~"
"Buongiorno Jia, oggi mi sembri molto più allegra di ieri, hai dormito bene?"
"Sì, mai dormito meglio, senti...posso andare da una mia amica oggi? La devo aiutare a recuperare matematica e, ecco, vorrebbe che rimanessi anche a dormire"
"Umh...non so..."
"Dai.... mi porterò la divisa scolastica in una borsa e la cartella pronta per domani, vedrai, non dimenticherò niente, sarà tutto perfetto"
"A che ora vorresti andare?"
"Verso le 11:30?"
"Quindi rimarresti anche a pranzo e a cena?"
"Sì, ma non è un problema perchè sua mamma ha detto che non c'è nessun problema"
"Va bene, ma voglio dei messaggi, uno al pomeriggio, uno allla sera e uno domani mattina, mi va bene anche solo un 'ciao, va tutto bene', chiaro?"
"Chiaro come, anzi, più del sole"
"Attenta a non accecarti ahahahhah"
"Tranquilla ahahahahah Adesso vado a prepararm, iciao!"
"Ciao! E mi raccomando: studiate!"
"Sì si, stai calma"
Tornai ancora in camera e ci misi una buona mezzora per sistemare tutto nella cartella e nella borsa: il mio pigiama azzurro con dei gattini stampati, la divisa e quei macigni di libri scolastici.
Altra cosa stupida del mio cervello: speravo che Minho ci mettesse un po' di tempo per guarire perchè pensavo che loro tre si potessero dimenticare di me, sì, sono una persona associale e faccio amicizia molto difficilmente, quindi volevo che almeno loro mi sarebbero rimasti accanto.

Corsi a perdifiato mentre mi facevo tutti i miei problemi mentali verso l'ospedale ma quando entrai un uomo mi comparse davanti all'improvviso andandoci a sbattere e cadendo rovinosamente.
Mi faceva paura, non era molto alto o muscoloso ma il completo nero elegante che portava con un cappello abbinato e gli occhiali da sole in una giornata nuvolosa gli conferivano un'aria da gangster.
Dopo un paio di minuti in cui non si era mosso di un centimentro si tolse gli occhiali e con uno sguardo che mi fece raggelere tutte le cellule del mio corpo mi disse: "Togliti dai piedi"
"Ma guardi che lei mi è comparso davanti improvvisamente, almeno le sue scuse me le potrebbe fare..."
"Razza di mocciosa, non perlarmi in questo modo" La sua voce calcò molto sul termine 'mocciosa' e si stava anche alterando.
Ma io che colpa ne avevo? E' proprio vero che la gente sta peggiorando di salute mentale ahahah
"Togliti dalla mia strada, non sai con chi hai a che fare"
"Cosa? Chi ti credi di essere? Mi sposto ma come le ho già detto prima poteva scusarsi, o comunque chiedermi di andarmene via in un modo più gentile..." Faccio per spostarmi definitivamente ma lui mi prende per una spalla e mi fa voltare verso di lui
"Non finisce qui mocciosetta, la prossima volta che finirai in un ospedale ti porteranno in barella, o se non addirittura in un sacco nero chiuso"
Ma che..? Mi aveva minacciato di uccidermi? Ma chi cavolo era?
Lo vidi dirigersi verso una macchina nera con i vetri oscurati e salirci dopo avermi rivolto un'altra occhiata raggelante.
Non volendo correre più rischi mi diressi verso la stanza dove si trovavano Minho e gli altri, ero venuta qui per trovare qualcuno e non perchè qualcuno venisse a trovare me.


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Spero vi piaccia anche se è un po' corto ç_ç
Comunque non mi merito tutti questi complimenti, davvero, questa è una storia davvero stupida....


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Capitolo 6
*** Uno scontro inaspettato ***


Capitolo 6 - Uno scontro inaspettato


Quando entrai nella stanza mi ritrovai davanti una scena alquanto buffa ma particolarmente tenera:Minho dormiva stravaccato sul letto con le coperte per terra, Key era sulla poltrona con le gambe distese e appoggiate allo schienale della sedia e Taemin era raggomitolato sul tavolino con la testa a penzoloni, se solo si fosse mosso di un centimetro sarebbe caduto e avrebbe picchiato una testata.

Non riscii a trattenermi, con molta delicatezza lo sistemai e presa una coperta, la piegai e gliela sistemai a mo di cuscino.
"Mi potresti sistemare le coperte? Stanotte avevo caldo e le ho fatte cadere"
"Parla a bassa voce, non li vorrai mica svegliare?"
"No, me le sistemi allora Jia-umma?"
"Ora lo faccio, calmati. Comunque da quando sarei diventata Jia-umma?"
"Da... adesso? ahahah *Coff coff"
"E come mai?"
"Beh, sei così gentile con noi anche se ci conosciamo da appena un giorno..."
"Ah, così io, siccome ho rimboccto le coperte a te e a Taemin, sono diventata una mammina? Ma guarda te! Io me ne vado! CIAO!" Ecco che mi ero messa a urlare senza volerlo, scommetto di aver svegliato qualcuno....
"JIAAAA!!!!" Infatti....
"Tae!"
"Sei arrivata!!! KIM KIBUM SVEGLIAAAAAA!!!!!!! Smettila di produrre saliva e di espellerla dalla tua bocca! Renditi presentabile! C'è Jia!!"
"Guarda che neanche tu eri molto 'presentabile' quando sono arrivata ahahahah"
"Eh? Ma se ero nella posizione più dignitosa possibile in questo mondo constatando che stavo dormendo su un tavolino..."
"A dire la verità ti ha sistemato Jia"
"EH??" Che tenero, era rimasto 'sconvolto' dalla frase che aveva appena detto Minho, aveva messo il broncio e gli occhi erano diventati lucidi.
"Tae, non te la prendere ahahahahahah Eravate tutti e tre tenerissimi quando sono arrivata ahahahahah"
"OH! Tae! Minho! Ma la volete smettere di ridere?"
"Ciao anche a te Key..."
"Chi ha parlato? Chi...chi sei?" Mi stava scrutando con gli occhi ridotti a due fessure, si era già dimenticato di me? Cercai di farlo ricordare.
"Come sarebbe a dire 'Chi sei tu?' brutto barbone che non sei altro? Ma io non ti parlo più! Me ne vado! Tae, vieni con me! Andiamo a prendere qualcosa da mangiare, magari 'sto qua si ricorderà chi sono"
"Ahi hyung, stavolta l'hai fatta grossa...."
"Jia?!? Stavo scherzando! Vengo anc-"
Niente da fare, con me non si scherza. Gli chiusi la porta in faccia, chissà se ci aveva sbattuto contro? Tanto era già in ospedale e se si fosse rotto il naso non avrebbe dovuto fare tanta strada ahahah Sì, sono crudele.

"Jia, spostati"
"Eh?"
Feci per girarmi verso Tae ma sentii un colpo al petto per poi predere l'equilibrio e ritrovarmi di nuovo a terra.
"Ahia! Che botta!"
"Oddio! Mi scusi tanto signore! Non volevo! E..ero distratta!Mi dispiace davvero tanto!"
Era già la terza volta che cadevo per colpa di qualcuno nell'arco di 24 ore e non ne potevo più.
"Non si preoccupi, sto bene, è anche colpa mia che non guardavo dove mettevo i piedi"
Non capivo più niente, il mio sguardo era fisso sul sorriso del ragazzo davanti a me, era davvero magnifico, non ne avevo mai visto uno più bello.
"Mi scusi ancora signorina" Mi aiutò ad alzarmi e se ne andò rivolgendomi ancora un sorriso.
"Jia, ti senti bene?"
"S..sì, sì, sto benissimo, mai stata meglio"
"Se lo dici tu..."
Dovevo avere una faccia da ebete visto l'espressione poco convinta di Taemin.
Alla fine arrivammo alle macchinette, prendemmo qualche snack e tornammo nella stanza di Minho senza più scontrarmi con nessuno.

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Chi sarà il ragazzo misterioso?
Ora vi starete chiedendo: "Ma questa si scontra con tutti?" e la risposta è Sì ahahah



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Capitolo 7
*** Una strana amicizia ***


Capitolo 7 - Una strana amicizia


Quando arrivammo alcuni medici stavano visitando Minho così io e Tae decidemmo di restare fuori ed ecco che lo rividi si stava dirigendo verso le scale, probabilmente per uscire dall'ospedale, e mi sorrise, ma quanto era bello il suo sorriso, mi faceva andare in tranche anche se era solo la terza volta che lo vedevo.

"Potresti non incantarti ogni volta che ti sorride? Hey, Jia! Ohhhh!!" Ecco che mi distraeva come sempre dai miei pensieri...
"Si, tranquillo, non mi sono mica incantata...ero solo...distratta, ecco distratta"
"Sì, distratta dal suo sorriso. Oh, hanno finito! Ragazzi! C'è uno scoop fresco fresco di pochi minuti! Jia è inn-"
"Brutto ragazzino impertinente! Ma farti gli affari tuoi no?"
"Cos'ho fatto adesso?"
"Stai blaterando a vanvera, ecco cosa stai facendo!"
Feci per tirargli un pugnetto sulla testa ma lui prevendo il mio gesto si spostò e la mia mano finì per colpire il ginocchio di Minho, che stava dormendo, svegliandolo.
"Ma che..possibile che voi due dobbiate sempre bisticciare? Vi conoscete solo da un giorno e vi rincorrete in ogni momento, alla fine chi ci va di mezzo? IO. Ora Tae smettila di rifugiarti dietro di me"
Detto fatto, Tae da dietro Minho si spostò in meno di un secondo vicino a Key che stava leggendo una rivista di moda.
"Lee Taemin, togliti immediatamente, non riesco a leggere mi togli la visuale. Questo è un alrticolo di vitale importanza per me, parla della nuova stagione primavera-inverno di quest'anno. E per favore, parla con Jia, non avrai mica paura di lei, vero?"
"Sì invece, e anche tanta...."
"Ma se mi hai rotto tutta la notte perchè non vedevi l'ora di vederla"
"E' vero, ma adesso mi sta terrorizzando...."
"ma sì dai, stavo scherzando. Dai, facciamo pace ok?"
"Niente scherzi?"
"Niente scherzi, promesso"
L'importante è crederci Tae, l'importante è crederci ahahahahahaha
Fece per avvicinarsi ma arrivato alla distanza giusta gli diedi il pugno che aveva schiavato poco prima.
"Ahhhhh! Ma swi scema? credevo che volessi far pace! Ora me la paghi!"
"Ragazzi, vi ricordo che siete in un ospedale, se non volete essere cacciati fuori a calci nel vostro delicato e morbido sederino da me e dagli infermieri, vi consiglio di smetterla di urlare e fare pace una volta per tutte"
"Ops...la divaH Key si è arrabbiata, ci conviene metterci in salvo Jia"
"Divah? Perchè lo chiami così?"
"Non hai visto cosa stava leggendo?"
"Sì, un rivista di moda, e allora? Io non ci vedo niente di strano..."
"A parte il fatto che lui è un ragazzo e non una ragazza come te Jia..."
"Hahahahahahah hai ragione Minho ahahahah E' che non ci avevo fatto caso, inteso, non ci avevo dato molto peso"
"Allora voi voi, avete finito di spettegolare su di me? Solo io posso spettegolare sulla gente"
"Scusi tanto signorina divaH"
"Ancora con 'sta storia della divaH? Pfff.... tralasciamo, per il vostro bene... comunque Tae, cosa stavi per dire prima che Jia cercasse di colpirti?"
"Quando?"
"Ma sei proprio tonto... quando stavi entrando hai detto che avevi un grande scoop..."
"Ah! Sì sì, ho capito!"
"Eh... finalmente..."
"Jia, prometti di non picchiarmi?"
"Promesso"
"Niente scherzi?"
"Niente scherzi, giuro"
"Umh... va bene!!Stavo dicendo che forse, anzi senza forse, Jia si è presa una bella cotta!"
I volti degli altri due diventarono subito cupi ma per non darlo a vedere cercarono di fare un sorriso , cosa che non servì a molto perchè il risultato fu peggiore di prima, erano grotteschi e mi inquotevano un certo timore...
"E chi sarebbe costui? Inteso, chi sarebbe questo bel giovane che ha conquistato il tuo cuore?"
"Beh... a dire il vero non lo so... l'ho visto quanto io e Taemin siamo andati alle macchinette...""Ad essere sinceri si sono scontrati..."
"Potresti non interrompermi sottospecie di fungo?"
"Ok...scusa..." Forse ero stato un po' troppo crudele. Chissene, doveva imparare a stare un po' zitto, la mia pazienza ha un limite e lui lo stava superando...
"Va beh, sta di fatto che secondo me è bellissimo, ha un sorriso magnifico e la giacca di pelle nera gli conferisce un'aria misteriosa e affascinante..."
"L'hai visto solo quando ti sei scontrata con lui?"
"No, anche quando ero fuori dalla tua stanza, si stava dirigendo verso le scale"
"Però si può dire che sia stato un colpo di fulmine?"
Sia Minho che Key non sembravano entusiasti ma perchè? Infondo non c'è niente di male a prendersi una cotta per qualcuno, no?
"Beh... direi di sì, ma non credo che la cosa sia reciproca, e anche se lo fosse, cosa alquanto improbabile, non credo che lo rivedrei più"
"Perchè no? Infondo non vi siete scontrati proprio qui in ospedale?"
"Sì Tae, hai ragione.. però... magari non tornerà..."
"Smettila di farti tutti quesi problemi da ragazzina di dieci anni, sono sicuro che lo rincontrerai. Tira fuori la tua grinta! Quella con cui poco prima mi stavi per ammazzare"
"... sicuro?"
"Ma sì dai... senti, mi faresti un favore?"
"Sì Key, dimmi pure"
"Mi potresti prendere per favore altre riviste di moda nell'edicola di fronte all'ospedale?"
"Va bene... Quante?"
"Non lo so, abbastanza. Siccome devo stare qui in questa stanza a fare da balia a questo macho che è stato 'abbattuto' da un piccolo e insignificante proiettile, vorrei passare la mia condanna con qualcosa di utile, costruttivo e interessante"
"Ma stai zitta donnetta, io sono un vero uomo"
"E' quello che ho detto..."
"Ma hai sottinteso che sono una schiappa per il fatto che sono stato colpito da un proiettile"
"Ho detto questo? Tae, ho detto questo?"
"No, certo che no"
"Tae, ballerina dei miei stivali, smettila di proteggerlo. Va beh che fra donnicciole ci si aiuta ma così mi sembra esagerato..."
"Io non sono una donnetta, Choi Minho tu sei solo un omaccio pompato con un cervello più piccolo di una pulce!"
"Meglio essere un 'omaccio pompato con un cervello di una pulce' che un grissino con un cervello grande con una casa che con il suo peso ti fa perdere l'equilibrio e rischi di spezzarti la colonna vertebrale, Kim Kibum"
"Oh! MA AVETE FINITO? MINHO, SMETTILA DI INSULTARLI, SOLO PERCHE' UNO HA LA PASSIONE PER IL BALLO E L'ALTRO PER LA MODA NON TI DA IL PERMESSO DI PREDERLI IN GIRO; E VOI DUE! CALMATEVI DICE TUTTO QUESTO SOLO PER FARVI PERDERE LA CALMA E FAR USCIRE IL PEGGIO DI VOI!"
Senza volerlo mi ero messa ad urlare, ma ero stata costretta... non potevo vedere degli amici, così legati, che litigavano per una scemenza del genere.
"Jia, Guarda che sei tu ad aver perso la calma..."
"TAE, ADESSO TI AMMAZZO! SMETTILA DI DIRE QUELLO CHE PENSO!"
"Eh? Cosa stai blaterando?"
"LO SO ANCH'IO CHE STO URLANDO! LA DEVI SMETTERE DI FARMI NOTARE COSE CHE IO SO BENISSIMO!"
"Scusa... la prossima volta starò zitto..."
"SARA' MEGLIO PER TE!" Cavolo, non mi ero mai arrabbiata tanto...
"Stavolta ti devo dire io qualcosa Jia... io, Tae e Key facciamo sempre così.. diciamo che è un modo per dire che ci vogliamo bene eh eh"
"E TU ME LO DICI SOLO ORA?? MA IO VI AMMAZZO TUTTI!! BASTA!! VADO A COMPRARE 'STE CAVOLO DI RIVISTE PER KEY!! MA GARI L'ARIA FRESCA MI FARA' CALMARE!"
"Hey! Non dire che sono del cavolo! Sono di vitale importanza per me! Jia?! FERMA! Ti devo di-"
Di nuovo gli chiusi la porta in faccia, stavolta avevo superato davvero il limite...
Stavo per dirigermi verso le scale quando sentii Taemin parlare in modo agitato, di cosa stavano parlando? Essendo molto curiosa misi l'orecchio vicino alla porta e mi misi ad origliare anche se sapevo che non era una bella cosa...

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Mi scuso per il ritardo ^^;

Di cosa staranno parlando gli altri tre di così importante?
E perchè hanno aspettato che JIa se ne andasse?



Piccolo spoiler
"Non avrei mai creduto che una ragazza come te potesse leggere tutte quelle riviste di... moda? e contemporaneamente dei manga..."
Era lui! non potevo certamente fare finta di niente così mi girai e cercai di sorridere.

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Capitolo 8
*** Identità rivelata? Più appuntamento ***


Capitolo 8 - Identità rivelata? Più appuntamento

"Ragazzi, non vorrei farvi preoccupare inutilmente ma... sapete il ragazzo che ha 'conquistato' il cuore di Jia?"
"Sì, se solo potessi lo potessi lo pernderei a botte"
"Anch'io"
"lo so che lo vorreste fare, ma il problema è un'altro"
"E sarebbe?"
"Mi pare di averlo già visto nel nostro quartiere co-"
"E dove starebbe il problema?"
"Sì infatti, non trovo il problema"
"Se mi lasciaste parlare ve lo direi..."
"Sì, hai ragione..."
"Il punto è che mi pare di averlo visto nelle vicinanze delle sparatorie che sono avvenute poche settimane fa..."
"E...?"
"Ed era affiancato da alcuni picciotti del boss del quartiere..."
"Cosa?!? E perchè ce lo dici solo adesso? MAgari Jia è con lui e non immmagina in che pericolo si è cacciata, Vado a cercarla!"
"No! Fermati Key! D'altronde siamo stati noi a dirle di provare a ritrovarlo e a 'provarci' con lui"
"Sei stato l'unico Tae, neanche Minho ha pensato una cosa simile, vero?"
"Verissimo"
"Ok, se non c'è nient'altro io vado a cercarla"
Mi allontanai subito e mi rifugiai in una stanza vicin, che per mia fortuna era libera, poco prima che Key apresse la porta.
Possibile che quel ragazzo così bello, gentile e con un sorriso magnifico fosse un mafioso? E da quello che avevo capito era anche uno abbastanza importante... ma è mai possibile che capitino tutte a me?
Dopo un paio di minuti mi decisi ad uscire e ad andare a comprare quelle riviste di 'vitale importanza' per Key, altrimenti sarei finita mal.
Arrivai all'edicola, presi una decina di giornali di moda e, già che c'ero, anche dei manga per Taemin.
"Non avrei mai creduto che una ragazza come te potesse leggere tutte quelle riviste di... moda? e contemporaneamente dei manga..."
Era lui! non potevo certamente fare finta di niente così mi girai e cercai di sorridere.
"Questi? Ahahahahahah no, non sono per me ma per degli amici che devono passare un po' di tempo qui in ospedale..."
"Ah, capisco" Ecco che mi rivolgeva ancora uno di quegli splendidi sorrisi...
"VIsto che è la seconda volta che ci incontriamo... che ne diresti di presentarci?"
"Eh? S... sì. Io sono Jia, piacere"
"Io sono Jonghyun, il piacere è solo mio"
Con un secondo sorriso era stato in grado di farmi dimenticare tutto quello che avevo sentito pochi minuti prima su di lui, ma com'è possibile?
"Senti Jia... non vorrei essere troppo diretto..." Era molto a disagio, si stava grattando il collo con il braccio e guardava la strada, che fossi io il motivo di tanto imbarazzo? Nah, impossibile!
"Dimmi pure Jonghyun, senti, ti posso chiamare Jong?"
"S.. sì, certamente eh eh... Comunque...sì, ecco, lo so che non ci conosciamo per niente ma... ti andrebbe di cenare con me stasera?"
E meno male che non voleva essere troppo diretto! Per poco non mi veniva un'infarto!
La proposta mi allettava e non poco... allora, ricapitoliamo:
- Il nostro primo incontro è stato in un corridoio di un'ospedale perchè gli sono andata addosso;
- Lo rivedo poco dopo mentre ero fuori dalla stanza di Minho;
- Scopro che probabilmente è un mafioso;
- Ha un sorrido stupendo;
- Mi invita a cena anche se sa solo il mio nome.
Ho le idee un po' confuse...
"Ecco... io non lo so... avevo promesso ai miei amici che sarei rimasta tutto il giorno con loro..."
"Capisco... vorrà dire che ci rivedremo ancora prima o poi, magari ancora in questo ospedale ahah" Mi sembrava alquanto dispiaciuto...
"Sì, comunque per la cena..."
"Dimmi pure" Gli occhi si erano illuminati subito a quelle parole.
"Beh, si potrebbe fare sabato prossimo..."
"E prima non si potrebbe proprio, vero?"
"Prima si potrebbe solo un cappuccino, non un caffè perchè non mi piace ahahahahah"
"Ah, va bene. Allora.. Jia, vorresti prendere un cappuccino con me domani?"
"Sì, va bene Jonghyun"
"Da... davvero? Non mi stai prendendo in giro?"
"Perchè dovrei?"
"Già, perchè mai dovresti? ahahahahah"
Non era possibile che LUI fosse un mafioso, Taemin doveva essersi sbagliato per forza, non c'erano altre soluzioni plausibili.
"Dove ci incontriamo?"
"Non lo so... facciamo al 인디피아 (esiste veramente, naturalmente preso tra migliaia LOL)?"
"Sì, va benissimo, alle 12:30?"
"Ok, ci vediamo domani Jia"
"A domani Jong! CIAO!"
"CIAO!"
Cosa cavolo avevo fatto? Sarei uscita da scuola mezz'ora prima e non potevo di certo presentarmi con la divisa, mi avrebbe preso per una bocia e riso in faccia... e in più non avrei fatto in tempo ad andare a casa e cambiarmi.... che casino!
Trovato! Mi sarei portata i vestiti in cartella e cambiata nei bagni del bar, tanto ci andavo ogni giorni con le mie compagne e il personale mi conosceva, ma la cartella? Dove l'avrei nascosta?
Yesung, il mio migliore amico, nonchè il figlio del proprietario del bar, mi avrebbe aiutata di sicuro! Perchè non ci avevo pensato prima?
Ora non mi resta che andare a casa e... porco cane! non ci posso tornare! L'unica soluzione è SHOPPING! E per farsi perdonare Key mi accompagnerà ahahahahahah
Kim Kibum preparati a soffrire le pene dell'inferno, fare shopping con me non è una passeggiata ahahahahaha



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Ok, Cosa succederà all'appuntamento?
Key si farà convincere a fare shopping con Jia per mandarla all'appuntamento con Jong?
Tutto, non nel prossimo, ma nei prossimi capitoli ahahahaha *adesso mi ammazzate LOL


Spoiler
Vidi davanti a me Taemin che correva a velocità folle nella mia direzione.
"E no! io non voglio finire un'altra volta col culo per terra per colpa di qualcuno..."
Mi spostai subito ma quel maledetto fungo vide il mio spostamente e modificò la sua traiettoria



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Capitolo 9
*** Key verrà convinto o no? ***


Capitolo 9 - Key verrà convinto o no?

"Finalmente ti ho trovata Jia MA quanto ci metti per comprare delle riviste? Jia... Oh! Stai bene?"
"Eh? Che? Ah, sei tu Key! S... sì... sto bene... Ero solo sovrappensiero, non sapevo che cosa prendere..."
"Queste vanno benissimo, tranquilla. Ora andiamo dagli altri. Ma questi?"
"Sono per Tae, mi sono ricordata che gli piacciono i manga e ne ho comprato qualcuno, ho pensato che gli avrebbe fatto piacere"
"Sì, ha fatto benissimo... Guarda un po', si parla del diavolo e spuntano le corna ahahah"
"Cosa?"
"Niente, solo che non vuoi essere travolta da un fungo assassino ti conviene spostarti"
Vidi davanti a me Taemin che correva a velocità folle nella mia direzione.
"E no! io non voglio finire un'altra volta col culo per terra per colpa di qualcuno..."
Mi spostai subito ma quel maledetto fungo vide il mio spostamente e modificò la sua traiettoriae in meno di due secondi mi ritrovai di nuovo straiata sul pavimento dell'ospedale con Tae sopra di me che sorrideva tutto compiaciuto.
"Grazie Jia~~!!" Fece per darmi un bacio ventosa sulla guancia am Key gli diede una manata sulla spalla facendo ritornare in sè il più piccolo.
"MA PORCO CANE!!! IO MI ERO SPOSTATA PROPRIO PER EVITARE TUTTO CIO' E TU COSA FAI?? MI VIENI ADDOSSO? MA SEI CRETINO O COSA LEE TAEMIN??"
"SCUSA!! Volevo rallentare ma il pavimento di quest'ospedale è scivolosissimo e così, senza volerlo, ti sonovenuto addosso. Promettio che non lo faccio più~"
"Ti perdono solo perchè in questo momento sono di ottimo umore e non voglio arrabbiarmi ancora con te..."
"Grazieeeee~~" Altro tentativo di bacio ma stavolta fui io a colpirlo (sia chiaro che erano solo dei piccoli colpetti, che non facevano neanche il solletico... tengo a precisarlo perchè se no mi vorreste linciare per tutte le botte che si prende il piccoletto)
"Ma lo sai che sei peggio di una sanguisuga piccolo parassita di un fungetto?"
"E tu invece sai che sei peggio di Key-umma?"
"E da qunado serei Key-umma?"
"Da quando io e Minho ti abbiamo conuscuito. PRRRRRRRRRRRRR"
"Non osare farmi la pernacchia! Devi portare rispetto per le persone più grnadi di te!"
"Visto? E' da qundo ho cinque anni che ti comporti come se fossi già una umma!"
"Cosa? Ma come ti permetti piccolo maleducato?"
"AHAHAHHAHAHHA ragazzi... siete davvero spettacolari! ahahahahaha"
Non ce l'avevo fatto, sembravano davvero madre e figlia e io stavo scoppiando dalle risate mentre loro si guardavano come dire 'ma cosa abbiamo fatto per farla ridere così tanto?'
"Ok, basta... mi è passata la ridarola ahahh giuro ahahahah"
Mi asciugai le lacrime e ci dirigemmo verso la stanza di Minho, anche se alcune risate mi scappavano di tanto in tanto.
"Ciao, bentornata, il ragazzo meraviglioso l'hai rivisto?" Ma perchè sono tutti così interessati? ghtrgusrhgodhth barboni.
"Sì, a dir la verità mi ha anche invitato a cena..."
"E tu hai accettato...."
"No" Tirarono un sospiro di sollievo a sentire quelle due lettere
"Però mi ha invitato a prendere un cappuccino domani e lì ho accettato, solo che c'è un piccolo problema... 'l'appuntamento' e per domani appena dopo la scuola e grazie a qualcuno di nome Taemin non posso tornare a casa e non mi sono portata qualcosa di carino da mettere...."
"E...?"
"E mi serve qualcuno che mi aiuti..."
"Che sarebbe?"
"Provate ad indovinare... uno con un grande senso di stile..."
Tae e Minho si voltarono di scatto verso Key che si guardava attorna spaesato indicandosi con l'indice della mano destra
"I...io?" Tutti annuimmo con con sicurezza
"Non se ne parla per niente, tu sei una ragazza e il senso dello stile ce l'hai nel sngue..."
"Cannato... Dai... per favore~~"
"No, te l'ho già detto, non se ne parla..."
"Ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti pregoooooooooo~~~" Vidi che stava per cedere così con un ultimo 'ti prego' crollò definitivamente
"Va bene, solo per dimostrarti le mie qualità da stilista uh!"
"Adesso non darti troppe arie..."
"Sentite, facciamo diventare questa bella ragazza un vero schianto da far sbavare ogni uomo di tutte le età, sia questo un neonato, un adolescente, un uomo con la crisi di mezza età o un vecchio senza dentiera!"
Lui era tutto soddisfatto del suo piccolo discorso ma noi tre lo svavamo guardando alquanto schiafati e interdetti...
"E io dovrei andare a fare shopping con uno come lui?"
"Ehm... sì?"
"Che c'è? Cos'ho detto di male?"
"Vedi un po' te... hai appena detto che ogni uomo mi sbaverà dieto ma non hai menzionato l'unico che m'interessa..."
"Ok, rifacciamo tutto: facciamo diventar questa bella ragazza un vero schianto da far sbavare ogni uomo di tutte le età, sia questo un neonato, un adolescente, un uomo con la crisi di mezza età o un vecchio senza dentiera ma soprattutto... come si chiama?"
"Jonghyun""
"Ma soprattutto Jonghyun. Va bene ora?"
"Meglio... comunque io non pretendo un gran che, mi basta qualcosa di molto semplice tipo il classico paio di jeans e una maglietta..."
"E no! Se vuoi fare shopping con me devi stare ai miei consigli! Infatti secondo questa recentissima rivista di moda ti servono una ma-"
"Ok, va bene, mi farai tutta la lista delle cose da comprare quando saremo nei negozi, per adesso risparmia il fiato"
"pfhhhh ok...."
"Però non ti azzardare a dire qualcosa su come si vestono le persone che ci sono lì...."
"Neanche che si dovrebbero comprare delle cose un po' più adatte a loro?"
"No, niente di niente"
"Neanche che dov-"
"NO! Basta! Altrimenti giuro che me ne vado da sola a fare compere!"
"Ok, starò zitto solo perchè non voglio che tu vada ad un appuntamento come una barbona!
"Barbona a chi?"
"A... a Taeminnie!"
"Oh! BarbonA sarai tu!"
"Di litigi ne ho avuti abbastanza per oggi! Andiamo Key, ciao ciao!"
"Ciao, e divertitevi!"
"Se se..."
Questa era la prima volta che andavo al centro commerciale con un ragazzo, chissà se è come se fossi in compagnia di una mia amica?"
Comprammo i biglietti del pulman e in 15minuti arrivammo a destinazione.
Sia dia inizio alle danze! Alle danze? Ma che cacchio sto dicendo? Volevo dire, sia dia inizio al divertimento e alla ricerca del vestito 'perfetto' per domani! ahahahahaha

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Ringrazio tutti quelli che stanno recensendo questa storia :3
Bene, bene, Key ha accettato cosa succederà? E cosa compreranno?
Ci vediamo al prossimo capitolo
Chu<3




Spoiler
Come non detto, mi aspettarono altre dieci prove.
Indossato il primo paio mi vide ma fece una faccia alquanto 'disgustata'
"Toglieteli subito, per favore! Ti fanno i fianchi più grandi di quelli di un elefante obeso"

 

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Capitolo 10
*** Shopping! ***


Capitolo 10 - Shopping!


"Pronta? Via!"

Mi prese per la mano e si fiondò in uno dei tanti negozi del centro commerciale, iniziando a curiosare dappertutto.
"A AH! Trovate le maglie giuste! Allora...prova questa, questa, questa qui, quest'altra, quella e quest'ultima qui..ah no, anche questa! Dai, muoviti! Non abbiamo mica tutta la giornata, poi gli altri si preoccupano..."
Mi consegnoò una dozzina di maglie lunghe ma di colori e con fantasie stempate tutte diverse e mi scaraventò nel primo camerino libero...
"Fai in fretta che dobbiamo scegliere anche i pantaloni e le scarpe..."
"Sì sì, fareianche prima se tu non mi caricassi di quintali di maglie da provare..."
"Non lamentarti e cambiati PRRRR"
"PRRRRRRR a te DivaH!"
Mi provai la prima maglietta ma non gli piaceva
"E' troppo scollata, vai a prendere un cappuccino e non in discoteca a ballare sul cubo, non bis-""Oh! A me non piace neanche la discoteca, e a ballare sul cubo ci vai te!"
"Tralasciamo... e comunque ti stavo dicendo che non bisogna mai essere troppo volgari al primo appuntamento"
Mi disse più o meno la stessa cosa per le altre dieci magliette ma all'ultima quando avevo ormai perso le speranze gli si illuminarono gli occhi
"Il blu scuro ti fa risaltare gli occhi e la farfalla stilizzata è molto elegante ed è perfetta per quest'occasione, è perfetta!"
Beh, credo che non ci sia bisogno di descriverla, giusto?
"Bene, la maglia l'abbiamo trovata, ora tocca ai pantaloni ma non dovrebbe essere un'impresa..."
"Sì, lo spero vivamente..."

Come non detto, mi aspettarono altre dieci prove.
Indossato il primo paio mi vide ma fece una faccia alquanto 'disgustata'
"Toglieteli subito, per favore! Ti fanno i fianchi più grandi di quelli di un elefante obeso"
Certo che quello pensava non se lo teneva dentro, anche se ciò erano cose poche carine...
Il terzo paio, con mio grandissimo stupore lo soddisfò, ma ciò non mi rese felice sentivo che non sarebbe finita lì la ricerca dei pantaloni...
"Questi sono davvero perfetti!" Esclamò tutto contento applaudendo
"Però per sicurezza prova anche gli altri"
Ecco, me lo sentivo io... e meno male che dovevo essere io a farlo impazzire, stava accadendo tutto il contrario di quello che credevo...
Comunque le prove degli altri pantaloni si rivelò del tutto inutile, però mentre ci stavamo dirigendo verso la cassa vidi qualcosa che mi tolse il fiato: erano dei pantaloni neri, lunghi fino al ginocchio con il cavallo basso, li stavo cercando da più di un anno in tutti i negozi del centro, non potevo certamente far sfuggire quest'occasione!
"Key, mi posso comprare questi? Tranquillo, non li voglio mettere doamni ma mi piacciono e li stavo cercando da tanto..."
Mi sentivo quasi una bambina che chiede alla mamma se le può comprare qualcosa...
Key però fece qualcosa che nonmi sarei mai aspettata: appena li vide si mise a saltellare e mi diede un bacino sulla fronte, ma era impazzito?
"Ma perchè fai tutte 'ste scenate? Ti ho solo chiesto se li posso prendere..."
"Ti ho mai detto che sei un genio?"
"No, ma pe-"
"Bene, sei un genio!"
"Ma perchè?!?"
"Perchè è proprio quello che cercavo!"
"Ma scusa, non erano questi i 'pantaloni perfetti'?" Gli allungai quelli che avevo in mano
"Lo erano solo perchè non avevo visto questi!"
Ne prese un paio e me lo porse
"Vai a provarli"
"Ma questi sono una taglia più grande della mia..."
"Lo so, è che fanno un effetto più bello, ora basta storie e valli a provare, ti voglio vedere con questa meraviglia!"
"Ok, va bene..."
Fui costretta in quello spazio piccolissimo e a provarmi l'ennesino paio di pantalonicon Key che mi continuava a dire ogni due secondi che mi dovevo muovere, sia perchè non avevamo tutto il giorno, sia perchè non vedeva l'ora di vedere il 'suo capolavoro' finito, che alla fine non ero altro che io... come dire che i pantaloni li aveva trovati lui...
Quando uscii Key era di spalle e aveva le mani sul volto.
"Key, cosa stai facendo?"
"Voglio vederti poco per volta, se no, molto probabilmente, sclererei troppo..." Difatti si girò alla velocità di un bradipo in letargo morto e alla stesse 'velocità', se così si può dire, si tolse le mani dal viso, la sua tecnica di 'anti-scleramento' non funzionò affatto...
"Ma Jia!! Dovresti vestirti sempre così!! Sei a dir poco magnifica!!" Lo disse, anzi urlò, mentre batteva le mani convulsamente e saltellava tutto contento, no, il suo metodo non aveva funzionato neanche per un millessimo...
"Meno male che non dovevi sclerare troppo muovendoti alla velocità del suono nel nulla..."
"Eh? Ma il suono non si propaga velocemente?"
"Sì, ma non lo fa nel vuoto, anzi non si propaga affatto...."
"Ah... capito! Comunque direi che il discorso di scienze/fisica/quel che è, è concluso. Ora andiamo a cercare le scarpe!"
"Sì, ma che ore sono?"
"Le 12:37, vuoi andare a mangiare qualcosa prima?"
"Sì! Andiamo in quel bar! Vedo tante torte, pasticcini e focacce! Voglio assaggiare tutto!"
Così per una volta fui io a prenderlo per il polso e a trascinarlo da qualche parte, in questa caso in un bar dove ci saremmo abbuffati.

Ci sedemmo uno di fronte all'altra a un tavolino in fondo al locale e mentre aspettavo il cameriere mi misi a guardare i miei due acquisti.


Scusate il ritardo ma ho avuto davvero pochissimo tempo in questi giorni ç_ç
Spero che mi perdonerete anche grazie a questo capitolo *^*
Lo so, mi prolungo troppo nei dialoghi, ma non ci posso fare niente x°D

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Capitolo 11
*** Pranzo insieme e conclusione degli acquisti ***


Capitolo 11 - Pranzo insieme e conclusione degli acquisti


"Buongiorno, cosa vorreste ordinare?"
"Buongiorno, se possibile vorrei una fetta di ogni torta che avete è...."
il cameriere aveva una faccia più che sconvolta, cos'è, una ragazza come me non può ingozzarsi di torte? Ma che razza di pregiudizi che ha la gente, sono davvero stupidi. E il bello era che non avevo ancora finito di ordinare ahaha
"E anche due focacce alle olive, grazie mille"
"Cosa? Ma io vol-"
"Tu sei a posto Jia, non è vero?"
"Certo che no!"
"Sì invece, è tutto, grazie mille"
Il cameriere se ne andò lasciando che io mi potessi sfogare totalmente con la persona, anzi essere, che aveva osato ordinare due misere focacce alle olive: Kim Kibum
"Ma chi cavolo ti ha detto che volevo solo quello?"
"Jia, lo so che avresti voluto tutto quello che hanno, dalle torte ai pasticcini ai salatini, solo che non hai visto la faccia più ce sconvolta del cameriere?"
"Sì, ma io ho fame! E poi volevo qualcosa di diverso dalle solite cose..."
"Vorrà dire che torneremo un'alta volta"
"E quando? Non avrò più l'occasione di venire qui a fare shopping con te..."
"Perchè no? Anzi, sai cosa penso?"
"No, certo che no..."
"Lo so che non lo sai perchè non sei intellignte e brillante come me ahahah"
"Senti divaH dei miei stivali... dimmi cosa pensi e stronchiamo sul nascere questa discussione..."
"Lo dici solo perchè sai che io ho ragione, ammettilo"
"Key! Non ti darò questa soddisfazione. Ora Dimmi quello a cui stavi pensando prima..."
"Ah a! Questo conferma la mia teoria! Comunque... stavo pensando che...oh oh...non mi ricordo più eheh"
"Non è possibile! Io me ne vado, adieu!"
"No! Ok, mi sono ricordato!"
"Sputa il rospo allora!"
"Pensavo che potremmo tornare qui quando Minho sarà dimesso o per il compleanno di Taemin..."
"Spero che Minho guarisca presto, io non voglio aspettare un mese..."
"Golosona"
"Ufffffff, la smetti?"
"No"
"Non mi fare la linguaccia!"
"Ehm ehm....scusate signori....le vostre ordinazioni...."
"Oh, grazie mille" Giuro che sto iniziando ad odiare Key...
Appena il cameriere se ne andò iniziai a mangiare, o per meglio dire ingurgitare, le torte con Key che mi guardava con una faccia più che scandalizzata, sembravo un lupo a digiuno da un mese.
"Ma tu non mangi niente?"
"E come faccio se tu stai ingurgitando tutto quello che c'è?"
"Beh... in effetti... ma hanno tutte un aspetto così invitante..."
"Non ti preoccupare, anche Taemin è così, se qualcosa, dolci in primis, gli sembra buono non lascia a nessuno neanche una bricciola, ingoia tutto in pochissimo tempo ahahahah e comunque le due focacce erano, anzi sono, per me"
"E quando avresti voluto dirmelo? Io credevo che una fosse per me..." Misi un piccolo broncio cercando di convincerlo a lasciarmene un pezzo
"Con me non attacca, nemmeno Tae con il suo viso da angioletto ci riesce, rinuncia"
"Ma..."
"Niente ma" Così dicendo si mangiò l'ultimo pezzetto di focaccia rimasto mettendo fine alle mie speranze
"Finisci di mangiare che dobbiamo ancora trovare le scarpe e anche qualche piccolo accessorio"
"Agli ordini!" Mi rifiondai sul cibo e in dieci minuti finii tutto.
"Senti Key... non è che potremmo prendere una torta da portare via?"
"E perchè mai? Non hai mangiato abbastanza?"
"Neanche poi così tanto..."
"Ma sei ti sei mangiata più di venti fette di torte tutte diverse!"
"E...ma io sono golosissima e tutto quello che è successo tra ieri e oggi mi ha stimolato davvero tanto l'appetito"
"Sei un pozzo senza fondo..."
"Lo so ahahahah grazie"
"Prego, comunque perchè vorresti un'altra torta?"
"Beh... pensavo che a Tae e a Minho avrebbe fatto piacere mangiare qualcosa di decente invece dei brodini che gli danno all'ospedale"
"Giusto, hai avuto una buona idea per la prima volta oggi"
"Io ho sempre buone idee!"
"Sì, quale gli prendiamo? Direi che dopo averle assaggiate tutte sarai in grado di dire qual è la più buona"
"Ehm.... non lo so...forse direi che quella ai mirtilli con la panna era un po' più buona delle altre... ma solo di poco..."
"Ok... vada per quella. Aspetta qui che la vado a prendere"
Si allontanò di corsa, rientrò nel bar e dopo pochi minuti era di ritorno con una grossa scatola bianca in mano.
"Bene, ora possiamo andare, vero?"
"Sì, prima le scarpe giusto?"
Annuì con enfasi, doveva essere contento di essere uscito da quel posto per tornare a fare shopping.
Entrammo nel negozio di scarpe e, stavolta non dovetti fare troppe prove perchè trovammo quasi subito il modello adatto alle mie necessità: delle adidas alte blu scuro che che sfumavano in un azzurro cielo verso le punte, con le stringhe nere.
"Che sollievo! credevo che mi sarei dovuta provare tutte le scarpe presenti in 'sto negozio enorme!"
"Se proprio ci tieni lo puoi sempre fare ahahahahaha"
"No no grazie, rifiuto l'offerta e vado avanti..."
"Vai dove?"
"All'ospedael, abbiamo preso tutto"
"Non direi proprio"
"Cosa vorresti dire?"
"Che dobbiamo prendere gli accessori, smemorata"
"Me n'ero dimenicata... ma non ne possiamo fare a meno?"
"E me lo chiedi anche? Potrai anche avere i vestiti più belli del mondo ma se non indossi anche un solo accessorio non sarai MAI perfetta"
"E infatti io non voglio essere perfetta PRRRRR"
"Ma io voglio che tu lo sia, quindi basta discutere e andiamo!"
"Tranquillo, so camminare anche da sola, non c'è bisogno che tu mi prenda la mano come se fossi una bambina..."
"Oh, la mia bambina sta crescendo... mi commuovo... domani sarà il suo primo appuntamento... non ci posso credere..."
"Gurada che non è mica il mio primo appuntamento..."
"Va beh...volevo fare la parte della madre emozionata..."
"sì sì, ok... vogliamo andare a prendere 'sti maledetti accessori? Sai, vorrei tornare dagli altri..."
"Let's go!"
Altro negozio, altro giro, altra prova, con lui non ci sarei mai più andata a fare compere, poco ma sicuro.
"Guarda questi orecchini! Non sono superbi?"
"Se tu per superbi intendi dei piedi blu con tre dita... no, non lo sono..." (nota personale, non credo proprio che a Key piacerebbero x°D )
"Ufff.... e questi?"
"WHAT?!? Ma che schifo! questi mi piacciono di più"
"Nah! Girano da troppo tempo... UH! Guarda questi! Si abbinano perfettamente alla maglia!"
Indicò dei pendenti a sagoma di farfalla in argento.
"Aggiudicati!"
"Perfetto, per i braccialetti che questi di cuoio nero andranno benissimo"
"Sì, sono d'accordo"
"Ok, ora abbiamo davvero finito. Possiamo tornare dagli altri"
"YEH!! Posso mangiare un'altra fetta di quella torta deliziosa!"
"AH A! Allora era questo il vero motivo della tua fretta!"
"No no! cosa vai a pensare ah ah ah... Volevo dire... non vedo l'ora di tornare dagli altri per fargli mangiare la torta... hai capito male..."
"Se se, vallo a raccontare a qualcun'altro..."
"Ok, vuoi stare qui a discutere di 'sta roba inutile o andarcene da qui?"
"Scelgo la seconda opsione eh eh eh "
"Bene, allora iniziamo ad andare"
"Ok, Jia-umma"
"No, sei tu l'umma del gruppo ahahah"
"Fai così solo perchè l'ha detto Tae"
"No, perchè lo sembri davvero ahahah"
"Non è vero..."
"Dai, scherzavo ahahah"
Scherzando e ridendo ci incamminammo verso la fermata dell'autobus, sarebbe dovuto passare dopo cinque minuti.
Non vedevo l'ora di sedermi su qualcosa di morbido...

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Capitolo 12
*** Passaggio ***


Capitolo 12 - Passaggio


Passarono venti minuti ma del mezzo neanche l'ombra
"Scusa Key, ma non sarebbe dovuto arrivare dieci minuti fa il pullman?"
"Sì, sarà in ritardo... non ti preoccupare, adesso arriva"
"Ma no, non mi ero mica resa conto che era in ritardo..."
"Lo so che tu sai sempre tutto.... WikiJia"
"Wiki che?"
"Niente" Così alzò lo sguardo verso il cielo e iniziò a fischiettare
"Non ti sopporto quando fai così"
"Così come?"
"Quando dici qualcosa e fai finta di non averla detta"
"Ma quando mai l'ho fatto?"
"Un minuto fa"
"...."
"Ok, non ci rimane altro che aspettare in silenzio visto che con te è impossibile fare un discorso serio"
"Io i discorsi seri li so fare, è solo che con te..."
"Con me cosa" Ok, aveva stuzzicato la mia curiosità
"...."
"Allora?"
"...."
"Ma perchè non finisci mai un disorso? Mi dai davvero sui nervi quanso fai così"
"Non è colpa mia..."
"E allora sarebbe mia?"
"Beh... in un certo senso..."
"Eh? Come sarebbe a dire?"
"Niente, lascia perdere..."
"Addio, non ti parlo più" Ero completamente stizzita dal suo comportamento, ma perchè si comportava così con me? Manco avessi la lebbra...
Aspettammo altri dieci minuti ed ero 'leggermente' stanca di aspettare, insomma, quando mai si è sentito parlare di un autobus in ritardo di più di mezzora? E perchè c'eravamo solo io e Key in quella fermata?
"Senti, andiamo in quella tabaccheria per sapere quando arriverà 'sto maledetto pullman..."
"E se poi arriva quando siamo là?"
"Oh insomma! Non è arriato in tutto questo tempo, credi che lo faccia nei due minuti in cui ci allontaniamo per chiedere informazioni?"
"E se invece lo facesse?"
"Che vadino tutti a cagare, si corre!"
"Ma poi mi spettino i capelli!"
"E chissene frega! Avrai tutto il tempo di sistemarti quando saliremo"
"Va bene, andiamo a chiedere 'ste benedette informazioni... "
Iniziai a camminare spedita mentre lui mi seguiva pochi passi più indietro con le borse in mano, compresa quella con la torta (che mi sarei sbafata presto ahahahahahah)
"Jia, aspettami! Non riesco a portare tutta questa roba, pesa!"
"Allora dovresti prendere in considerazione il fatto di andare in palestra... "
"Scherzi? Non voglio diventare un essere tutto muscoli come Minho.... BRRR.... non voglio assolutamente rinunciare al mio fisico perfaetto"
"Asciutto come una sardina..." Sussurai sperando di non essere sentita
"Cosa' Cos'hai detto?"
"Io? Assolutamente niente! Ti muovi?"
"Arrivo, don't worry"
"E non parlare in inglese"
"oh, I'm really sorry miss..."
"Key!"
"Ok, scusa... sorry sorry sorry sorry...." Feci finta di non aver sentito ed entrammo nella tabaccheria

"Buongiorno"
"Buongiorno, le vorremmo chiedere un'informazione"
"Certo, chiedete pure"
"Ecco, è da più di mezz'ora che stiamo aspettando il pullman ma non è ancora arrivato..."
"Ma in che mondo vivete?"
"Eh? Perchè?"
"Perchè è da ieri pomeriggio che gira l'avviso delo sciopero..."
Ah, in effetti non guardavo la televisione da due giorni, però...
"Scusi, ma perchè stamattina c'era?"
"Perchè lo sciopero è iniziato a mezzogiorno e finirà domani..."
Ora tutte le domande avevano una risposta... Ma come avremmo fatto a tornare da Taemin e Minho?
Mi stava scoppiando il cervello a furia di pensare così mossi le mani per cercare di scacciare tutti i miei pensieri e feci un verso, che si avvininava un po' a un sospiro, poco femminile e aggraziato.
"E ora come facciamo?" Mi chiese Key molto preoccupato
"Non ne ho la minima idea..."
"Ragazzi, siccome vi trovo molto simpatici e.... sfurtunati" Disse guardando Key con dispiacere e compassione "Ditemi dove dovete andare che vi do un passaggio, sempr che non sia troppo lontano, sia chiaro"
"Non la vorremmo disturbare, davvero..."
"Nah, nessun distrubo, allora, dove dovete andare?" Uscì da dietro il bancone e tirò fuori le chiavi dalla tasca dei jeans
"Se insiste tanto... dovremmo andare all'ospedale di Pyeong-dong"
"Perfetto, non ci vorrà molto"
"Grazie mille, non so davvero come ringraziarla"
"Non è niente di che... anzi, è l'occasione perfetta per andare a trovare un... un mio amico che è stato ricovrato lì proprio ieri"
"Davvero, e, se non sono indiscreta, come mai?"
"Non credo che ti farebbe piacere saperlo... Dai, andiamo?"
Kibum e io ci guardammo e annuimmo, non vedevamo l'ora di tornare da quei due, chissà come si erano annoiati in queste ore ahahah
"Bene, aspettate qua mentre vado a prendere la macchina"
"Attento al va-"
Non feci in tempo ad avvisarlo che inciampò in un vaso posto fuori dalla porta e cadde rovinosamente sull'asfalto
"Oddio! Sta bene?"
"Ahiu~ Non ti preoccupare, sto bene... mi capita molto spesso a dire il vero ahahahahha"
"E perchè non lo sposta quel vaso?"
"Perchè sarebbe totalmente inutile. Se nno inciampassi in quel vaso, lo farei sul tappetino del benvenuto e se togliessi anche quello, inciamperei nei miei stessi piedi... è una mia caratteristica, quindi non posso farci niente..."
Sentendo quelle parole non potei fare a meno di scoppiare a ridere, doveva essere un ragazzo (sì, avrà avuto sui 22 anni circa) molto divertente e semplice.
"Mi scusi.... ahahahahahahahahah... non volevo... ahahahahah... è che... hahahahahah... è davvero buffo... ahahahah"
"Jia, questa tua mancanza di contegno è davvero scortese. La prego di scusarla, a volte non riesce a controllarsi" Così dicendo fece un piccolo inchino mentre io mi stavo tenendo la pancia dal ridere, in fondo, confessatelo, voi non sareste scoppiati a ridere sentendo una cosa del genere?
"Stai tranquillo, io sono il primo a ridere di me stesso e della mia goffaggine, e per favore, dammi del tu"
"Ok"
Senza dire più niente, e senza altre cadute dal nostro 'taxista', salimmo in macchina e ci dirigemmo verso l'ospedale.
Quando stavamo girando in una stradina, sentimmo dei colpi molto forti, come se fossero dei petardi, o meglio, come se fossero degli spari...


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Ringrazio chi sta leggendo e recensendo questa sottospecie di FF, davvero grazie *A*
So che aspettate l'appuntamento con Jong, e vi dico che sarà fra tre capitoli (ora m'ammazzate ç_ç()
Bhe, ci vediamo, forse
Ciau! <3

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Capitolo 13
*** Un nuovo amico ***


Capitolo 13 - Un nuovo amico


"Che cosa succede?" Squittì Key che mi stava stritolando la mano dal primo colpo che avevamo sentito
"Non lo so, ma tu mi stai riducendo la mano a qualcosa di simile a una gelatina..." Cercai di farlo sorridere e di alleggerire un po' la tensione che si poteva palpare nell'aria con un risultato più che penoso.
Il nostro 'taxista' però non dava segni di paura o nervosismo, sembrava più che altro scocciato, come se sapesse esattamente cosa stava succedendo, stringeva il volante dell'auto con forza, quasi volendo scaricare la sua rabbia su di esso.
"State a sentire, rimanete qui in macchina e non uscite per NESSUN motivo, intesi?"
"S...sì...sì"
"Perfetto, se tutto va bene credo di tornare fra una decina minuti, rimanete in macchina e tenete la testa bassa"
"Per... perchè?"
"Per la vostra sicurezza"
Non feci in tempo a chiedergli nient'altro che uscì dall'auto, appena chiuse la portiera seguii il suo consiglio: mi accovacciai vicino al sedile e costrinsi Key a fare lo stesso, era come se fosse pietrificato dallo spavento.
Seguirono altri spari e poi il silenzio erano ormai passati più di dieci minuti e questa tranquillità non mi rassicurava di certo, anzi mi faceva pensare al peggio.

Quando ero sull'orlo di un attacco di panico vidi una figura che si avvicinava con passo incerto, era lui!
D'istinto aprii la portiera ma lui mi fermò con la mano, voleva che rimanessi in macchina.
Quando salì notai che si teneva il bracio sinistro con la mano e da questa colava un liquido rosso, non poteva essersi ferito, sarebe stata colpa mia, tutta colpa di un mio capriccio, se non avessi mai accettato quell'appuntamento con Jonghyun non saremmo mai stati in questa situazione....
Tornai alla realtà quando sentii il rumore del motore in avvio, come poteva guidare in quello stato?
"Stai... stai bene?"
"Sì, non ti preoccupare, è solo un graffietto"
"Se... un graffietto molto profondo..."
"Stai tranquilla, non è niente, te lo giuro"
"Non è vero! Stai mentendo! Dal tuo braccio esce un sacco di sangue! Dobbiamo andare all'ospedale!" Ormai avevo le lacrime agli occhi, la devo smettere di affezionarmi troppo in fretta alle persone
"Non è quello che stavamo facendo?" Disse il ragazzo sorridendo
"S... sì, è.. è vero..." Mi ero persino dimenticata il motivo di quel passaggio...
"Ah! Non ci siamo ancora presentati, io sono Lee Jaewon"
"E' vero! Comunque io sono Jia, piacere mio"
"E il tuo ragazzo?"
"Chi?"
"Il tuo ragazo, quello sul sedile che non si muove da mezz'ora..."
"Kibum? Lui non è il mio ragazzo, è solo un amico"
"Ah, credo di aver frainteso... di solito le ragazze quando vanno a fare shopping si portano dietro il ragazzo per fargli portare le borse"
"Di solito è così, solo che lui è completamente diverso da tutti gli altri"
"Sì? E come mai?"
"Beh, diciamo che è stato lui a farmi comprare tutte quelle robe metre io volevo due cose e basta..."
"Resta il fatto che gli fai portare le borse..."
"Sì, ma solo perchè è comunque un uomo e poi mi dovevo vendicare in qualche modo, mi avrà fatto provare un centinaio di vestiti"
"Sei molto gentile Jia a sparlare di me con uno sconosciuto..."
"Ben tornato nel mondo dei vivi Key! E per la precisione lui non è più uno sconosciuto"
"Davvero? Allora chiedo scusa, tu sei...?"
"Lee Jaewon"
"Piacere, io sono Kim Kibum"
"Ooooook! Sono state fatte tutte le presentazioni! Non siamo più dei perfetti sconosciuti, vero Key?"
"Se se... non lo siamo più..."
"Ma perchè devi sempre criticare quello che faccio o dico?"
"Perchè dfai e dici cose stupide"
"Ma senti chi parla! E non farmi la linguaccia!"
"Bla bla bla, sì, sto parlando, non senti?"
"Quanto sei snervante!Non ti sopporto quando fai così!"
"Scusate, non vorrei interrompere la vostra discussione da coppietta ma vol-"
"Non siamo una coppietta!" Sbottai alerata mentre notai ch Key era arrossito un po'
"Ok, tranquilla Jia, vi volevo solo avvisare che siamo arrivati
"Waaaaa!! Era ora!"
Appena Jaewon parcheggiò la macchina cercai subito di correre verso l'entrata am Key mi prese per un braccio e fermò la mia fuga cedendomi gentilmente metà delle borse con i vestiti
"Già che ci sei dammi quella con la torta" Cercai di fare gli occhi da cucciolo
"Ti ho già detto he con me non funziona, e comunque no, non mi fido di te e del tuo stomaco, considerando la velocità con cui hai divorato in venti minuti ciò che avevi ordinato, potresti mangiarti la torta pima di arrivare dagli altri, quindi, mi dispiace, ma la tengo io"
"Uffff... quanto sei antipatico..."
"No, prendo solo delle precauzioni"
"PRRRRRRRRR! Jaewon, vieni, andiamo a farti curare quella ferita!"
"Che? Ma non volevi tornare dai tuoi amici?"
"Sì, ma prima ti devi far curare, poi aniamo insieme da loro, sono sicura che saranno felici di conoscerti!"
"Io non credo..."
"Ma sì dai! Non ti mangiano mica! Key, vero che non ti dispiace andare dagli altri e portare le altre borse? Grazieeee!"
"Se, comunque ti devi ricordare che non sei in un hotel"
"E io ti ricordo che sei stato proprio TU a voler comprare tutte queste cose"
"Bla bla bla vado"
Prendendo così le borse si diresse verso l'ascensore, entrò e poco prima che le porte si richiudessero mi rivolse una linguaccia, la voglia e il desiderio di richiamare al piano terra quell'aggeggio erano fortissimi che non so per quale oscuro motivo non lo feci...

Repressa la mia voglia omicida mi voltai verso Jaewon, era seduto su una sedia di plastica in sala d'aspetto con la mano destra che faceva pressione sul braccio ferito.
"Ma ti fa tanto male?" Chiesi sedendomi vicino a lui
"N... no, è sopportabile" Cercò di fare un sorriso ma il risultato fu una smorfia di dolore
Vidi passare un'infermiera davanti a noi così la fermai immediatamente
"Infermiera, il mio amico è stato ferito e ha bisogno di essere curato, sta perdendo molto sangue"
"Mi dispiace, ma tutti i medici sono occupati al momento, c'è stata una sparatoria con molti feriti a pochi isolati da qui, mi dispiace ma dovrà aspettare"
"Ma non può aspettare ancora! Dovete... dovete..."
"Jia, va bene così, non morirò di certo per aver perso un po' di sangue"
"Ma... ma ne stai perdendo davvero troppo!" Ormai le lacrime stavano scendendo copiose dai miei occhi, stavo piangendo ancora per qualcuno che conoscevo da pochissimo tempo
In quel momento mi prese il viso tra le mani e mentre mi asciugava le lacrime con i pollici sorridendo cercò di calmarmi
"Stai tranquilla, non è niente di grave, davvero, ho idea che però sarà una cosa abbastanza lunga, vai pure dai tuoi amici, vi raggiungerò non appena avranno fatto"
"Sei.. sei sicuro?"
"Sì, ho solo bisogno di sapere il nuimero della stanza, oppure mi perderò tra le migliaia di corridoi presenti ahahah"
"Ahahahah hai ragione" Dissi mentre qualche lacrima mi scendeva ancora lungo le guance "Siamo nella 243" Quel ragazzo, come Tae, aveva il potere di far tornare il sorriso a chiunque
"Ok, ora vai dai tuoi amici, ti staranno aspettando, ci vediamo dopo"
"Ok, ciao!" Lo abbracciai e corsi verso l'ascensore, gli rivolsi un'ultimo saluto con la mano e le porte si chiusero.

"Ragazzi!" Spalancai la porta e con le brccia aperte andai ad abbracciare Taemin per poi fiondarmi verso Minho che stava leggendo un manga
"Tu leggi manga?"
"Mi ha costretto il fungo"
"Non è vero!"
"Sì invece"
"Io ti ho solo consigliato di leggere qualcosa per passare il tempo e la scelta era tra i miei manga e le riviste di moda di Key"
"Sì, comunque hai ragione, non sono poi così male, però non diventerò mai un drogato come te"
"E io non diventerò un drogato di flessioni e quelle robe lì che fai te 24 ore su 24, sette giorni su sette"
"Bla bla bla, ora non li posso più fare, contento?"
"Sì! E anche tanto! In quella casa c'era un odore di sudore perenne nonostante i quintali di deodorante che io e Key continuavamo a spruzzare"
"Scusate se vi interrompo ancora, ma non mi avevate detto che vivevate da soli"
"Non l'abbiamo fatto Tae?"
"Evidentemente no"
"Senz'offesa, ma non oso nemmeno immaginare in che stato pietoso sia messo quell'appartamento..."
"Guarda che è ordinatissimo!E anche pulito, se non fosse per, appunto, l'odore di sudore di Minho, Key-umma v-"
"Non chiamarmi Key-umma!"
"Scusa umma"
"Tae!"
"Ok, la smetto. Comunque dicevo che è meglio della casa dove abitavo con i miei fino all'anno scorso e Key(umma) si occupa d itutto, dal tenerla in ordine, al fare la spesa, dal cucinare allo stirare, proprio tutto"
"Il marito che ogni ragazza volesse sposare, insomma"
A questa mia affermazione Kibum arrossì violentemente, aveva iniziato a comportarsi in modo strano già alla fermata dell'autobus, cosa gli stava succedendo?
Stavo per chiedere altre informazioni sulla loro convivenza quando qualcuno bussò alla porta e io ero sicura al 99% di sapere chi fosse quel qualcuno.
"Avanti!" Non stavo più nella pelle di far conoscee Jaewon a Tae e a Minho.
"Anneyong!" Entrò con un po' di timore e fece vari inchini tenendo il capo abbassato.
"Tae, Minho, lui è Jaewon, il ragazzo che ci ha accompagnati qui"
"Piacere, io sono Taemin, gli amici di Key e di Jia sono anche amici miei" Gli porse la mano sfoggiando il sorriso più bello che gli avessi visto in quei due giorni.
"Allora spero che continueremo ad essergli amici" Jaewon gli strinse la mano e sorrise di rimando, sembrava che per loro il mondo intorno fosse scomparso, si continuavano a fissare negli occhi senza muoversi, Jaewon aveva fatto colpo sul funghetto malefico ahahah.
Per qunto fossero teneri li dovetti interrompere, volevo mangiare quella torta, e per farlo dovevamo finire le presentazioni.
"Bene, Jaewon lui è Minho" Taemin, dopo che li ebbi interrotti, si accorse di essersi incantato negli occhi dell'altro e abbassò la testa arrossendo andando a sedersi sulla poltroncina.
"Piacere" Minho, al contrario del piccolino, aveva il viso contratto, sembrava arrabbiato e spaventato, come se lo conoscesse da sempre.
"Vi conoscete per caso?"
"No"
"No, perchè?" Jaewon sorrideva sempre, anche in quel momento in cui stavo facndo una domanda 'seria'
"No, niente d'importante. Le presentazioni sono state fatte, direi che possiamo festeggiare!"
"E con cosa?" Tutti mi guardarono sconcertati
"Ma con la torta!"
"Torta?"
"Sì, quella che abbiamo comprato io e Key al centro commerciale"
"Ma voi avete comprato vestiti o cibo?"
"Tutti e due ahahahahahhah"
"Ok, direi che possiamo mangiare allora!"
Passamo il resto della giornata così, mangiando la torta e parlando, scherzando e ridendo, verso le dieci di sera Jaewon se ne andò promettendoci che sarebbe tornato a trovarci la sera dopo.
"Ragazzi buonanotte, devo riposare un bel po' se voglio essere in forma domani a scuola e all'appuntamento"
"Sì, sono stanco anch'io... buonanotte!"
"Notte!"
"Notte a tutti"
Ci addormentammo con un sorriso sulle labbra, nonostante la giornata fosse stata lunga e faticosa era stata molto piacevole e divertente, ed ero sicura che il giorno dopo sarebbe stato ancora migliore.

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Ok, l'identità del ragazzo è stata rivelata, scommetto che credavate tutti che fosse Onew e invece... boh è Jaewon x°°D 
Mi dovrete scusare tutti i vari errori di battitura, sintassi, grammatica e chi più ne ha più ne metta LOL 
Ringrazio tutti quelli che recensiscono, e anche chi legge 'sta schifezza *scappa 
ciau!

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Capitolo 14
*** Preparazione (anche psicologica) per l'appuntamento ***


Capitolo 14 - Preparazione (anche psicologica) per l'appuntamento

Non credo di aver mai amato la sveglia, ma quel giorno lo feci, mi svegliai circa mezzora prima del solito per l'agitazione e la contentezza e anche perchè la scuola era abbastanza lontana dall'ospedale così, cercando di fare meno rumore possibile mi alzai e andai nel bagnetto della stanza per sistemarmi un po' e cambiarmi.
Stavo per mettermi la camicetta dell'uniforme quando la porta si aprì ed entrò un più che assonnato Key, ma che quando si accorse della mia presenza si svegliò di colpo, manco gli avessi urlato dietro o rovesciato un secchiello d'acqua gelata...
"AHHHHHHHHHHHHHHH!" Prima o poi i suoi urletti isterici da donnetta indifesa mi avrebbero spaccato i timpani, e poi sbaglio, o sarei stata io a dover urlare? Bah... a volte era più che strano... "UNA RAGAZZA IN BAGNO!! TAEMIN!! MINHO!! COSA CI FA UNA RAGAZZA NEL NOSTRO BAGNO?!?"
Andò verso gli amici e iniziò a squoterli abbastanza violentemente, ne aveva di forza... , per cercare di svegliarmi, io, intanto, stavo finendo di vestirmi come se nn fosse successo niente.
Dopo un piao di minuti e di altri urletti isterici, con i quali aveva svegliato mezz'ospedale, si svegliò Minho.
"KEY! Cosa ti succede? Perchè hai osato svegliarmi alle... sei e mezza?!? MA TI SEI BEVUTO IL CERVELLO?!?"
"Ecco, non arrabbiarti, ma è urgentissimo! Ero andato in bagno per dei bisogni fisiologici e c'era una ragazza! Cosa ci fa nel nostro bagno?"
"Stai... stai scherzando vero?"
"No che non lo sto facendo!"
"Ma chi vuoi che sia? Se non ti sei confuso con Tae all-"
"Ehi! Non sono scemo! E poi Tae non ha il seno! E lui è lì tranquillo che dorme sul tavolino..."
"Allora, come ti stavo dicendo, è Jia"
"Chi?"
"Come chi? JIA!"
"Ma io non conosco nessuno di nome Jia!"
"Key, non schezare, lo sai benissimo, forse meglio di me, di cosa è capace..."
"Sei tu quello che non deve scherzare io s-"
"Dove sei stato ieri?"
"Io?"
"No, il mio trinonno nella tomba... certo che l'ho chiesto a te!"
"Allora... ieri... sono andato a fare shopping se non mi sbaglio..."
"Risposta esatta, ma con chi sei andato?"
"Con... con... con Jia!!"
"Bingo!"
"Oddio! E' lei quella in bagno?"
"Sì che sono io" Risposi tranquilla mentre uscivo dal bagno
"Hai... hai sentito tutto?"
"Certo, non è mica colpa mia se, al posto di parlare normalmente come tutte le persone civili, urlate..."
"E... aspetta... senza contare il tuo solito sarcasmo, non mi picchi nè urli dietro o cose simili?"
"No"
"No? Credo che più tempo passa più mi sembra di conoscerti di meno.... e si può sapere come mai?"
"Perchè so che non sei perfetto, e oggi, nonostante l'inizio poco tranquillo, è un giorno bellissimo"
"Why? Ah no, ho capito, hai l'appuntamento con 'mister sorriso' "
"Whe whe whe, ho detto che questo giorno è bellissimo, vediamo di non rovinarlo con batuttine, eh?"
"Beh, dove vi incontrate?"
"Perchè?"
"Non posso sapere il luogo dell'incontro? Bell'amica, bah!"
"Non ti credevo così permaloso... comunque il bar è il 인디피아, ora vado a prendere qualcosa da mangiare, ci vediamo fra poco, bye"
"Ok, postresti prendere qualcosa anche per me e Key? Grazieeeee"
"Qualsiasi cosa?"
"Qualsiasi"
"Bene, a dopo"
Persi la borsa e uscii, però appena chiusa la portami misi a cercare il portafoglio, non ero sicura che ci fosse ma lo trovai sul fondo, per fortuna era solo un'impressione, stavo per andarmene quando sentii le voci di Minho e Key provenire dalla stanza, si sa che la curiosità è donna e io forse battevo tutte le donne, così mi misi ad origliare, ci stavo prendendo davvero gusto.
"Cos'hai intenzione di fare Key?"
"Io? Assolutamente niente"
"Conosco quel tuo sguardo, stai progettando qualcosa..."
"E va bene, vieni più vicino che te lo dico..."
"Ma siamo solo noi due qui, non ci sente nessuno..."
"Lo so, ma così gli do un tocco di "missione segreta", ora vieni qui"
"Ok, sentiamo questo piano"
Abbassarono ancora di più il tono così fui costretta ad andarmene, chissà cosa gli avrà detto... ma no, non sono affari miei, a volte la curiosità porta in brutte cose... e poi non ero la loro baby-sitter, anche se a volte credevo di esserlo.
"Allora... cosa posso prendere...?"
"Io ti consiglierei una baretta energetica alla frutta, ottima per iniziare la giornata"
"Jaewon? Cosa ci fai qui?" Gli saltai addosso e lo abbracciai.
"Vediamo, volevo vedere come ve la cavavate tu e gli altri, dovevo tornare per far controllare la ferita e credo che tu abbia bisogno di un passaggio a scuola"
"E tu come fai a sapere che vado a scuola?"
"Forse dall'uniforme che indossi?"
"Aahaha hai ragione, comunque posso benissimo prendere l'autobus"
"E lo sciopero?"
"Oddio! Sei un angelo, lo sai vero?"
"Troppo gentile, comunque... ce la fai a prendere da mangiare? Vorrei sgranocchiare anch'io qualcosa..."
"Eh? Certo! Ecco fatto! Serviti e vieni con me, sono sicura che agli altri farà piacere rivederti"
"Ma tu non devi andare a scuola?"
"Sì, ma sono solo le sette meno dieci, ho quasi un'ora di tempo libero"
lo presi per la mano e tornai in stanza con lui, Minho quando lo vide gli fece un gesto di saluto con la mano ma il viso era scuro, chissà come mai era arrabbiato con Jaewon, Key, invece, gli sorrise felice e Taemin, che aveva appena aperto gli occhi cadde dal suo "letto".
Una risata venne spontanea a tutti, ma andai ad assicurarmi che stesse bene.
"Tae, niente di rotto, vero?"
"Cosa? No, no, sto bene..." poi a bassa voce mi chiese "Cosa ci fa lui qui?"
"Jaewon? Allora, doveva tornare in ospedale per farsi vedere la ferita, si è offerto di accompagnarmi a scuola e voleva sapere come stavi"
"Eh? Perchè solo io?" ra arossito leggermente, che tenero, mi era venuta una voglia matta di spupazzarlo (?).
"Ahahahahstai tranquillo, ha chiesto di tutti ahahah"
"Perchè ridi?"
"Niente, comunque... tu non vai a scuola?"
"Sì, solo che oggi rimango qui, non ho voglia di andarci"
"No?"
"No, e poi ho la scusa che il mio amico e coinquilino è all'ospedale"
"Tu sei troppo furbo per avere due anni meno di me"
"Gnè gnè, sei solo invidiosa di me. PRRRRRRRRRR"
"Io? Invidiosa? Di te poi? Ahahahahah no, mi dispiace ahahahah"
"Se se, dicono tutti così... ma, a proposito, tu non sei coscritta di Minho?"
"Sì, perchè?"
"Allora come mai vai ancora a scuola?"
"Ehm... ecco..."
"Ehi voi due! se state spettegolando su qualcuno voglio essere informato anch'io, chiaro? Nessuno spettegola senza di me, il Re degli spettegulessss"
Key, giuro che iniziavo ad amare questo tuo amore innato per la moda ed i pettegolezzi...
"Mi dispiace umma, se vuoi sapere delle "news", come le chiami tu a volte, guardati programmi per vecchie rincitrullite come Beautiful o robe del genere. E comunque stavo solo chiedendo a Jia come mai andasse ancora a scuola dato che è coscritta di Minho"
"E questa non la chiami news? Ce lo puoi dire Jia?"
Ok, ritirai tutto quello che pensai prima...
"No, va beh, è che è una cosa davvero assurda... Due anni fa, durante le vacanze invernali, sono caduta dalle scale di casa mia e mi sono rotta una spalla, sono rimasta in ospedale per circa tre mesi e il consiglio di classe ha deciso di non ammettermi alla classe successiva perchè "Dissi imitando il preside della scuola, un uomo più grasso di un'elefantessa incinta di tre elefanti e con la bocca a ciambella.
Ci fu un silenzio tombale per un po' poi tutti scoppiarono a ridere, mi avrebbero presa in giro per la vita con questa storia, come facevano i miei compagni di classe.
"Ma quanto sono stupidi questi? Siamo sicuri che siano degli insegnanti del liceo? ahahahahahah non ci posso credere!"
"Una cosa del genere è successa ad un mio amico, al posto della spalla aveva rotto un paio di costole, magari andava nella tua stessa scuola Jai ahahahahha"
"Forse hai ragione Jaewon ahahahahh"
Possibile che loro, in un modo o nell'altro, mi facevano tornare il sorriso? Evidentemente sì, e speravo che avrebbero continuato a farlo.
"Mi dispiace interrompere questo momento, ma a che ora inizia la scuola Jia?"
"Alle otto... perchè?"
"Beh, non ti allarmare, ma sono le otto meno un quarto..."
"Ce la farò... ce la farò... NO CHE NON CE LA FARO'! " Sarebbe stata la prima volta che sarei arrivata in ritardo in tutta la mia carriera di studentessa e non volevo per nessun motivo rovinare il mio record inmmacolato.
"Ok, calmati, inspira... espira..." Feci come mi aveva consigliato Minho e in effetti mi calmai un po'
"Non... non voglio fare tardi..."
"Se non vuoi fare tardi cosa fai ancora qui? Guarda che Jaewon è sceso già da un bel pezzo. Svegliati bell'addormentata..."
"Eh? E tu, Key, me lo dici così? Ma... ma io lo prendo a botte quello... scende così senza dirmi niente...."
"Sì, lo riempirai di pugni quando sarai arrivata a scuola, ora ti conviene andare, noi ci vediamo fra un paio d'ore, ciao!!"
Senza salutarli mi diressi verso le scale e le scesi a una velocità folle, appena fuori dall'edificio riconobbi l'auto di Jaewon vicino alla strada e salii senza perdere altro tempo.
"Muoviti, sono giàle otto meno sette... oddio... mi sa venendo un'infarto..."
"Respira, arriverai in tempo, te lo prometto, ma non stai dimenticando qualcosa?"
"Eh? Cosa?"
"La cartella" Lo disse e partì
"ODDIO! MA perchè vai se devo tornare a prenderla?"
"L'avevo già presa io quando ero sceso, sapendo che al 99% l'avresti dimenticata..."
"Te l'ho già detto che sei un angelo?"
"Sì"
"E io lo ridico: SEI UN VERO ANGELO!"
"Ne sei sicura? Guarda! Sono le otto meno due e siamo arrivati, quello che prometto, mantengo, non sei in ritardo"
"Giuro che non so davvero come ringraziarti"
"Vedremo più avanti"
"Ok, ora vado, ciao!"
"Ciao!"
Corsi verso la mia classe che era al pino terra e andai al mio banco dieci secondi esatti prima del suono della campanelle, il mio record era ancora salvo.
Per tutte e quattro le ore quel giorno c'erano delle persone che dovevano essere interrogate e io ero fuori pericolo (farsi volontaria da subito ha un sacco di aspetti positivi, tra cui i migliori sono: uno si ha poco da studiare e due le lezioni successive saranno buche) così mi misi a disegnera durante inglese e nelle altre tre, per non dimenticarmi niente, decisi di scrivere tutto ciò che mi era successo a partire da sbato mattina, parola per parola, gesto per gesto, una sorta di Fanfiction.
Quando la campanella che segnava la fine dell'ultima ora suonò salutai i miei compagni in fretta e mi unii alla mischia, che si forma sempre e che io cercavo sempre di evitare, e prima che me ne rendessi conto ero già fuori, credevo che fosse stato peggio...
Senza pensare a quello che stavo facendo attraversai la strada senza guardare se c'erano macchine in arrivo e proprio per questo una rischiò di tirarmi sotto, però io ero sulle strisce, la precendenza ce l'avevo io, tzè, poi, lasciando il "povero" autista in mezzo la strada a pensare, mi misi a correre verso il bar, dovevo essere là entro dieci minuti.
"Wha! Ce l'ho fatta! Sono le dodici e undici!" Mi misi ad urlare appena fui entrata.
"Jia! Cosa ci fai qui?"
"Yesung! Non sai quanto sono felice che tu ci sia!"
"Anch'io sono felice che tu sia qui, ma non dovresti essere a casa a mangiare?"
"Dovrei, ma ho un appuntamento con un ragazzo e ho-"
"E lo conosco?"
"Non lo so, ma ho bisogno del tuo aiuto"
"Di cosa si tratta?"
"Dovresti tenermi la cartella"
"E come mai? Non dirmi che hai vergogna di dirgli che vai a scuola?"
"Ecco... un po'..."
"E lui quanti anni ha?"
"Non gliel'ho chiesto... comunque mi fai questo favore?"
"Ma certo! Sono o non sono il tuo migliore amico?"
"Grazie!! Senti... dove posso cambiarmi?"
"Nella stanza del personale, non ci sono cambi fino alle dodici e meza, dovresti riuscire a farcela, no?"
"Certo! Non sono mica un bradipo. Comunque sei il migliore! Insieme a Jaewon..."
"Jaewon? E' lui il ragazzo con cui hai l'appuntamento?"
"Eh? Ahahahah no, lui è un ragazzo simpaticissimo che ho conosciuto ieri e con cui ho fatto subito amicizia"
"Ma tu non eri la ragazza intrioversa che faceva amicizia difficilmente?"
"Sì, ma sabato ho conosciuto altri tre ragazzi..."
"Sai che ti riconosco più? Rivoglio la vecchia Jia, ho paura che vogliano portarti via da me"
"Ma cosa dici!"
"Prima hai detto che sono il migliore dopo Jaewon... guarda che divento geloso"
"Ma non lo devi essere, nessuno mi allontanerà mai da te, e tanto meno riuscirà a sostituirti"
"Grazie, lo stesso vale per te, ecco, questa è la stanza, quando hai finito passa dietro il bancone che mi dai la cartella, chiaro?"
"Come il sole signor capitano!"
"Bene, a dopo"
Mi cambiai in fretta e nei dieci minuti rimasti mi truccai leggermente, tutto era pronto e niente avrebbe rovinato quell'incontro.

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E finalmente nel prossimo capitolo ci sarà l'appuntamento con Jonghuyn!! Yeh!!! *stappa spumante da sola visto che nessuno la caga più çAç *
Bene, credo che di non aver nient'altro da dire, o meglio scrivere LOL
Ciao *per chi la legge ancora....

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Capitolo 15
*** Appuntamento (1) ***


Capitolo 15 - Appuntamento (1)


Dopo essermi sistemata ancora una volta i capelli alla "cieca" tornai nel bar e consegnai la cartella a Yesung.
"Grazie mille!" Dissi abbracciandolo.
"Non c'è di che, ora sarà meglio che ci stacchiamo..."
"Perchè?"
"C'è un ragazzo che ci, o meglio mi sta guardando in un modo poco amichevole..."
Mi staccai subito e vidi che il ragazzo non era altri che Jonghyun, il quale stava stringendo i pugni come per trattenere la rabbia. Ma che avevano tutti? Erano uno più alterato e suscettibile dell'altro... non li avrei mai capiti.
Andai subito verso di lui e lo abbracciai, sentivo che stava tremando, e non era certo per il freddo dato che era una bella giornata di sole primaverile.
"Jonghyun! Sei arrivato!" Dovevo cercare di tranquillizzarlo, non sembrava avere belle intenzioni, soprattutto riguardo a Yesung
"Chi...chi...chi era quallo che.. che stavi abbracciando?"
"Non dirmi che sei geloso... te ne prego..."
"Ti ho chiesto chi era quello!" Tremava sempre di più, dovevo calmarlo ad ogni costo oppure sarebbe stato capace di distruggere tutto, in primis Yesung e me.
"Lui è Yesung, il mio migliore amico dai tempi dell'asilo, siamo praticamente cresciuti insieme. E' solo un amico, ok? Non devi essere geloso, di lui in particolar modo"
Smise di tremare ma potevo vedere che aveva ancora i pugni serrati, eravamo partiti con il piede sbagliato, decisamente, ma la situazione non doveva peggiorare, così lo presi per i polsi e lo condussi fuori ad un tavolino.
"Jonghyun, va tutto bene?" Eravamo seduti da un paio di minuti ma lui non dava nessun segnale di vita.
"..."
"Jonghyun..." Gli scossi un po' la mano.
"... Uhm?"
"Jong, stai bene?"
"Sì, è che ... non so cosa mi sia successo... non mi era mai capitato prima d'ora"
"Cosa non ti era mai successo?"
"La mezza scenata di gelosia di prima.... mi dispiace, davvero" Chiamala mezza scenata, se avessi dato un bacio sulla guancia a Yesung com'ero solita fare, sarebbe stato capace di dare fuoco al locale.
"Tranquillo, alla fine non è successo niente, no?"
"Sì, ma..."
"Niente ma, non mi avrai mica invitata qui per parlare delle tue mezze scenate di gelosia per una ragazza che hai conosciuto il giorno prima, o è così?"
"No, certo che no!" Ecco che torna a sorridere, sarebbe in grado di sciogliere anche tutto il polo nord, ok, forse sono un po' esagerata, ma è bellissimo quando sorride.
"Sai, dovresti sorridere sempre, sei davvero bello quando lo fai" ODDIO, non l'avevo detto davvero, non potevo averlo detto...
"Grazie, anche tu sei molto bella quando sorridi" Ok, stava scherzando, sì, era sicuramente così, non lo pensava davvero, che imbarazzo...
"E quando arroscisci lo sei ancora di più" Mi prese le mani tra le sue e iniziò ad avvicinarsi di molto al mio viso fissandomi intensamente negli occhi, abbassai il capo dopo pochi secondi, non riuscivo a sostenere quel suo sguardo,sembrava leggermi nell'anima, vadere gli angoli più remoti di me, tutto, e poi non ero assolutamente pronta per quello che sarebbe potuto succedere dopo pochissimi attimi, no, insomma, stava accadendo tutto troppo velocemente:non lo conoscevo neanche bene, alla fine sapevo solo come si chiamava e quello che avevo sentito dagli altri tre mentre origliavo, anche se queste unltime informazioni non è che siano del tutto sicure e fondate...
Intanto Jong era sempre più vicino, il mio cuore stava per scoppiare e ogni tanto perdeva dei battiti, nello stomaco avevo una strana sensazione, che avevo provato poche volte nella mia vita, come se ci fossero delle farfalle che si continuavano a muovere, le mie guance, anzi tutto il viso, mi stava andando a fuoco, e il mio cervello aveva staccato la spina, no, direi che non era pronta per niente, così sperai che qualsiasi cosa, animale o persona lo fermasse, è stupido da pensare ma sarei svenuta di certo, la cosa incredibile è che le mie preghiere furono esaudite...
"Ehm ehm... scusatemi, vorreste ordare...?" Un momento, quella voce, va beh che avevo detto qualsiasi persona... ma non intendevo proprio qualsiasi.
Il problema "Jonghyun vuole baciarti" è risolto, ma ecco che ne compariva un'altro di nome Kim Kibum, e lui, forse, era anche peggio secondo il mio intuito femminile...
"Due cappuccini, grazie" Jong era abbasatanza stizzito dato che lo avevano appena interrotto.
"Subito"
"Ehm... Key...Potrei parlarti un attimo?"
"Certo, accompagnatore permettendo..."
"Jong, devo parlare un attimo con lui, torno subito, ok?" Mi sembrava di stare a parlare con un bembino, bah, perchè ero finita in quella situazione?
Mi alzai e, preso Key per un polso, lo trascinai in un angolo in modo con Jonghyun non ci sentisse.
"Cosa ci fai TU QUI?"
"Lavoro" Fece un sorrisetto, non mi stava dicendo la verità, ormai avevo capito il significato di quell'espressione.
"E perchè non mi hai mai detto che lavoravi qui?"
"Boh, me ne sarò dimenticato..."
"Certo, guarda caso ti sei dimenticato di dirmi che lavori nel bar dove ho l'appuntamento con Jonghyun"
"Senti, non posso mica ricordarmi tutto..."
"Alzheimer. Comunque vedi di non rovinare tutto"
"E come potrei?"
"Non lo so, ma non t'azzardare"
"Altrimenti...?"
"Altrimenti... ohhhh ci penserò. Ma non credere che possa essere una cosa positiva"
"Uhm... comunque se hai finito io andrei a prepararvi i cappuccini, bye~" Mi avrebbe fatta impazzire quel ragazzo, sarei potuta andare al manicomio per colpa sua...
Mentre tornavo da Jong però mi ricordai del discorso tra Minho e Key che avevo origliato quella mattina e un brivido mi percorse la schiena, non mi sentivo affatto tranquilla...
"Jia!"
E poi quel sorrisino, c'era qualcosa di molto strano...
"Jia..."
No, dovevo capire bene la situazione, non c'erano altre soluzioni.
"Ji-"
"Jong, scusami, ma devo andare in bagno a rinfrescarmi, torno subito"
"O..ok"
Così lo lasciai da solo per andare riflettere, nno potevo certo sapere che era l'errore più grande che potessi fare....

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Ok, è cortissimo çAç
Ma la prossima parte del capitolo sarà raccontata da un altro personaggio e le fan di Key saranno contente, quelle di Jong mi uccideranno e quelle di Minho dipende da che è il loro secondo preferito LOL

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Capitolo 16
*** Appuntamento (2) ***


 
 

Capitolo 16 - Appuntamento (2)


                                                                                                                                     *~*~*~*~*
                                                                                                                                       Pov Key:

Odiavo il modo in cui si guardavano: lei si perdeva nei suoi occhi e sembrava incantata dal suo sorriso, lui l'ammirava, quasi fosse un sogno, e che quindi potesse sparire da un momento all'altro, cogliendone tutti i particolari, per poi farne un ritratto o una scultura di marmo, anche se ammentendolo, la stavo guardando anch'io in quel modo.
L'avevo incontrata appena due giorni prima ma mi sembrava di conoscerla da sempre.
Forse grazie alla giornata di ieri, quando eravamo andati a fare shopping insieme, avevo capito che quello che mi legava a lei non era semplice affetto fraterno, ma qualcosa di molto più intenso e profondo, ogni volta che la guardava o le parlavo il mio cuore perdeva un battito, no, ma che dico, ne perdeva molti di più, erano quasi di più i battiti persi che gli altri da due giorni.
La cosa che mi faceva più male di tutte era che lei non provava lo stesso per me, da quando si era scontrata con quel Jonghyun mi aveva considerato solo per consigliarla nei vestiti e farla mangiare, mi considerava solo un amico, e questo faceva tremendamente male.
Fingevo che non m'interessasse, era tutta una farsa per fare in modo che si accorgesse che quel bel ragazzo che aveva da poco incontrato era finto come la giacca di pelle D&G tarocca, uguale alla mia originale, che avevo regalato a Taemin per il suo compleanno, perchè ero a corto di soldi, ma questa è un'altra storia, era solo un esempio, uno stupidissimo esempio ma che rende perfettamente quello che penso e so di lui.
Mi ero distratto troppo con i miei pensieri e lo vidi, era vicinissimo al viso di Jia, lei era più rossa di un pomodoro maturo, aveva gli occhi spalancati e avevo anche visto una gocciolina di sudore percorrerle la tempia, se le piaceva tanto quel ragazzo allora perchè era così sconvolta? Perchè non lo baciava? Ad ogni modo dovevo fermarli, non potevo permettere che la baciasse, altrimenti credo che sarei potuto impazzire.
Proprio pochi attimi prima del quasi inevitabile mi avvicinai al loro tavolo interrompendoli.
"Ehm ehm... scusatemi, vorreste ordare...?" Jia si era girata di scatto verso di me, sembrava ringraziarmi e nello stesso momento odiarmi, non l'avrei mai capita...
"Due cappuccini, grazie" Jong, dopo essersi preso una "frustata" in faccia grazie ai capelli di Jia si era seduto, non sembrava essere molto felice che io l'avessi interrotto nel "momento clou"
"Subito"
"Ehm... Key...Potrei parlarti un attimo?"
"Certo, accompagnatore permettendo..."
"Jong, devo parlare un attimo con lui, torno subito, ok?"
Il suo "cavaliere" annuì e lei mi prese il polso trascinandomi in un angolo
"Cosa ci fai TU QUI?" Stava per arrabbiarsi davvero, che carina
"Lavoro" Feci un sorrisetto falso, e sapevo che lei lo aveva capito, mi piaceva in un certo modo farla uscire di testa
"E perchè non mi hai mai detto che lavoravi qui?"
"Boh, me ne sarò dimenticato..."
"Certo, guarda caso ti sei dimenticato di dirmi che lavori nel bar dove ho l'appuntamento con Jonghyun"
"Senti, non posso mica ricordarmi tutto..."
"Alzheimer. Comunque vedi di non rovinare tutto"
"E come potrei?"
"Non lo so, ma non t'azzardare"
"Altrimenti...?"
"Altrimenti... ohhhh ci penserò. Ma non credere che possa essere una cosa positiva" Oh, che tenera, cerca di minacciarmi senza sapere cosa fare poi ahaha Mi piaceva troppo quando faceva così
"Uhm... comunque se hai finito io andrei a prepararvi i cappuccini, bye~" Così tornai dietro al bancone e chiesi ad un mio ex compagno di classe, che lavorava lì e che mi aiutò ad "infiltrarmi" nel bar, se poteva preparare i due cappuccini mentre io mi appostai dietro ad una colonna in modo da poterli spiare ma facendo in modo che loro non mi notassero.
Vidi Jonghyun che la chiamava ma lei sembrava non accorgarsi minimamente di lui, a che cosa stava pensando? Solo dopo un po' lei sembrò risvegliarsi dai suoi pensieri e gli disse qualcosa a bassa voce per poi alzarsi e andarsene.
Che avesse capito che non era il ragazzo ideale per lei? Impossibile, mi aveva "minacciato" un minuto prima perchè non rovinassi niente.
La seguii con lo sguardo per accorgermi che si stava dirigendo verso i bagni, pochi attimi dopo era scomparsa dietro la porta, ora Jonghyun era solo ed era il momento perfetto per agire.
Mi sentii chiamare così mi girai e vidi il mio amico che mi stava porgendo il vassoio con su le due tazze di cappuccino, era tutto perfetto.
"Sbrigati a postarli Kibum si raffredderanno se aspetti ancora"
"Hai ragione, grazie"
Presi il vassoio e mi avvicinai al tavolo dov'era seduto beatamente, non si immaginava cosa stavo per fare, non poteva, non era mica intelligente come me ahahahah, ok la smetto con i miei momenti di vanità assoluta.
Quando vidi che ero alla distanza giusta per attuare il mio piano, inciampai di proposito in una sedia lì vicino e rovesciai sulla testa di Jonghyun i due cappuccini, risultato?
Due tazzine in mille pezzi e più sul pavimento, un Jonghyun abbastanza incavolato con i capelli che odoravano di caffè, sarei morto se non avessi inventato qualcosa, e per me, data la mia grande intelligenza, era una cosa da nulla.
"Mi... mi scusi... io.. non vole... non volevo... mi duispiac davvero..." Cercai di sembrare il più mortificato possibile
"Certca di stare più attento la prossimo volta, per colpa tua mi sono rovinato i vestiti" Pffffff, ma se erano di quarta mano a dargliela buona, si vedeva lontano un miglio che erano di qualità pessima, un barbone si sarebbe vestito meglio, secondo il mio modestissimo parere, avrei voluto ridergli in faccia ma non potevo, non ancora.
"Mi scusi... aspetti, lasci che l'asciughi..." Presi un tovagliolo e iniziai a tamponarela maglia, quando arrivai vicino all'orecchio gli sussurrai con aria minacciosa di stare lontano da Jia, non doveva permettersi di toccarla.
"Secondo me farebbe meglio a stare lontana da qualcun'altro se hai paura che le facciano del male" Lo disse quasi per schernirmi, lo odiavo, questo era sicuro.
"E da chi, mister so tutto?"
"Diciamo che qualcuno che conoscete non è propriamente chi dice di essere"
"E chi sarebbe que-"
"Key! Che succede qui?" Cavoli! Stavo per sapere da ci dovevo, anzi dovevamo, stare lontani che Jia tornò e ci interruppe.
"Niente di grave, il tuo amico è inciampato e per puro sbaglio -" Mi guardò male, molto male " -Mi ha rovesciato addosso le tazze e i corrispettivi contenuti" Odiavo le persone che cambiavano comportamento a seconda delle persone e delle occasioni che si presentavano, e lui non faceva di certo eccezione.
"Scusatemi ancora, vado a preparare altri due cappuccini"
"No, lascia stare Kibum, andiamo a fare una passeggiata, ci vediamo dopo dagli altri in ospedale, sempre che tu abbia finito il turno. Ciao~" Si presero a braccetto e ne ne andarono, lasciandomi il conto da pagare e il pavimento da pulire.
Appena finii tutto me ne tornai nell'appartamento che condividevo con gli altri e mi chiusi in camera mia (per fortuna ero l'unico con la camera singola, Tae e Minho ne avevano una insieme)
e iniziai a rompere tutto: i poster li strappai, i quadri e le cornici portaritratti li scaraventai a terra e i vetri si dispersero in centinaia di pezzi, alla fine anche il mio cuore era ridotto così, avevo amato certo, ma per tutte con cui ero stota avevo provavo sempre un senso di vuoto e quasi fossi fuori posto, con Jia, il solo averla vicina mi rendeva completo, sicuro di me, ma ormai avevo capito che per lei ero solo un amico, niente di più niente di meno, e con questi pensieri amari piansi tutte le lacrime che avevo, non lo avevo mai fatto prima, perchè dovevo essermi innamorato proprio di lei? Forse dopo la guarigione di Minho non l'avrei neanche più vista in giro.
Erano ormai le quattro e mezza passate quando mi addormentai, dimenticandomi completamente di andare da Tae e da Min, o anche solo di avvisarli, di dirgli che non sarei andato.

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Ok, credo che mi ammazzerete dopo questo capitolo ahahah °A°
E scusate anche per il ritardo, solo che i sta passando la voglia di scrivere al pc e la mia fantasia inizia a scrseggiare LOL ma mi impegnerò e la finirò a tutti i costi èwé

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Capitolo 17
*** Dubbi ***


Nel caso in cui si ricordasse ancora di questo orrore, eccovi il 17° capitolo (yeah! *festeggia da sola*)
Dovrei specificare una piccola cosa, nel capitolo precedente avevo scritto che Key si era addormentato verso le sei e mezza, bene, ho modificato per via della tempistica x°D
Bene, credo di aver detto tutto...
Buona lettura per chi sta ancora seguendo 'sta roba x°°D



Capitolo 17 - Dubbi

Quando uscii dal bagno vidi Jonghyun fradicio di cappuccino, e Key che cercava di asciugarlo anche se ad un certo punto si avvicino al suo orecchio e gli disse qualcosa per la quale Jong iniziò a ridere, mi avvicinai un poco, per cercare di capire qualcosa di quello che dicevano.
"Diciamo che qualcuno che conoscete non è propriamente chi dici di essere" Key stava per rispondere solo che li interruppi, non so perchè ma non mi sembrava un dialogo tra un cameriere e un cliente.
"Key! che succede qui?"
"Niente di grave, il tuo amico è inciampato e per puro sbaglio -" Vidi Che Jong lanciò un'occhiataccia a Kibum, quasi come se gli stesse dando la colpa, contrariamente a quello che stava dicendo " -Mi ha rovesciato addosso le tazze e i corrispettivi contenuti"
"Scusatemi ancora, vado a preparare altri due cappuccini"
"No, lascia stare Kibum, andiamo a fare una passeggiata, ci vediamo dopo dagli altri in ospedale, sempre che tu abbia finito il turno. Ciao~" Presi a braccetto Jonghyun e iniziammo a camminare.
Secondo il mio intuito femminile (o come lo chiamate voi) Key non era inciampato per sbaglio, ma lo aveva fatto di proposito, però c'era qualcosa che non mi quadrava: se non era stato un incidente ma era una cosa premeditata perchè quando si parlavano, Jonghyun rideva divertito e Kibum aveva un'aria confusa e spaventata?
E poi c'era quella frase: -Qualcuno che conoscete non è chi dice di essere- ... Chi è che ci stava mentendo? Minho? Taemin? Impossibile, erano i migliori amici di Key... Allora... no no no no. Non poteva essere lui, non Jaewon, era stato gentilissimo ieri...
Però quando gli chiesi il nome aveva tentennato un po', sì, il cognome me l'aveva detto subito -Lee-, ma per il nome aveva aspettato, come se dovesse pensarci...
Anche se per quanto mi riguardava poteva aver mentito anche sul cognome, d'altronde ci sono più di 6 milioni e mezzo di Lee in SudCorea...
Mi sembrava tutto possibile, anche quello che avevo sentito su Jonghyun. Nah, ma a cosa stavo pensando? Stavo viaggiando troppo con la fantasia, nelle ultime settimane non facevo altro che vedere film di spionaggio, sì, sicuramente era colpa loro se "sospettavo" di Jaewon.
"Joghyun"
"Sì?"
"Key, prima...ecco, è stato davvero solo un incidente?"
Per un attimo intravidi sul suo volto un'espressione infastidita, mista a un ghigno, ma sparì subito, rimpiazata da un sorriso "Certo, è solo inciampato"
Gli avrei creduto se non fosse stato per il sorriso tirato che aveva, non era sincero come quelli che mi aveva rivolto fino ad ora, era proprio finto.
Feci finta di niente e gli sorrisi di rimando continuando a camminare in silenzio.
"Visto che l'occasione di prima l'ho sprecata miseramente, mi lasceresti una seconda chanche?"
"Va bene"
"Allora che ne dici di fare un giro in quel parco?" Chiese indicando una fila di alberi delimitati da una recinzione.
Annuii, in fondo volevo rilassarmi un po', anche perchè in questi giorni non ebbi un attimo di pace e quell'invito era come manna dal cielo.
Quel posto era davvero tranquillo, forse anche per via dell'ora, non era molto grande, le panchine erano abbastanza poche, ma i grandi alberi e il prato verde lo rendevano davvero un piccolo pezzo di paradiso.
Ci sedemmo su una panchina e dopo un paio di minuti prese parola
"Ti piace?"
"Certo, è davvero tranquillo""
"Ci venivo spesso con i miei genitori,ci siedavamo su una panchina e mia madre mi leggeva dei libri. Sono stati i momenti più belli della mia infanzia..."
"Pechè?"
"I miei genitori se ne andarono quando avevo otto anni..."
"Mi dispiace, io non vol-"
"Tranquilla, sono io che ho iniziato a parlare" Questa volta aveva sorriso come sempre, e ciò non poteva che rendermi felice, nonostante quello che mi stesse raccontanto.
"E posso chiederti come sono morti? Sempre che non ti dispiaccia, ovvio..."
"Non sono morti, mi hanno abbandonato..."
Questo non me lo sarei mai aspettato, come fanno dei genitori ad abbandonare il figlio di otto anni?
"Oh...scusa..."
"E di cosa? Comunque sono stato addottato da una famiglia che aveva già un figlio, più grande di me di cinque mesi, Jinki, diventammo come fratelli, eravamo sempre insieme, sempre con il sorriso sulle labbra, fino a quando, a sedici anni, entrò nella mafia, non mi disse il motivo, nè allora, nè adesso. Ma... com'è che ho iniziato questo brutto discorso? ahahah"
Satavo per dirgli che non era brutto, solo triste, quando mi squillò il telefono, era Taemin.
Ma possibile che non potevo stare in santa pace con Jonghyun per più di cinque minuti?
Mi decisi però a rispondere, prima la conversazione sarebbe finita, prima me ne sarei liberata.
"Pronto?"
"Pronto Jia?"
"Sì, dimmi Tae"
"Ecco, volevo chiederti... Kibum è lì con te?"
"No, non ne vedo il motivo"
"Bhe... lo abbiamo chiamato sul cellulare e anche al numero di casa ma non risponde. io e Minho siamo preoccupati, se non può venire da qualche parte avvisa subito, non è da lui"
Guardai l'orologio, segnava le 15:10.
"Strano, neanche due ore fa era... l'avevo visto in quel bar"
"Quale bar?"
"Ma io mi chiedo cosa avete tutti, tra te e Kibum non so chi soffra più d'alzeimer... Taemin, QUEL bar"
"Ahhhh~ QUEL bar... Capito! Comunque Key?"
"Non lo so, non sono rimasta là molto, sono andata via quasi subito..."
"E il tuo principe azzurro?"
"E' con me, ma senti, mi vuoi fare il terzo grado al telefono?"
"No no, era per sapere. Comunque, volevo chiederti se, gentilmente, dopo che avrai finito di stare con il tuo Jonghyun, saresti potuta andare a vedere se a casa nostra fosse tutto a posto"
"Kibum è adulto e vaccinato, non vedo perchè dovrei fargli da baby-sitter"
"Ti prego Jia, non so perchè ma ho un brutto presentimento" Sembrava davvero preoccupato e, non volevo ammetterlo, ma sentito anch'io che c'era qualcosa che non andava.
"Ok, va bene. Ciao~" E riattaccai senza lasciarlo rispondere, volevo passare ancora un po' di tempo con Jonghyun, visto che tra una cosa e l'altra non avevamo parlato molto.
Il tempo passò in fretta e verso le cinque ci salutammo.
Stavo già per tornare a casa quando mi ricordai di quello che dovevo fare così presi il cellulare erichiamai Taemin.
"Jia? Kibum è lì con te? Perchè non ha chiamato? Sta bene? E' successo qualcosa?"
"Taemin calmati! E no, Key non è con me, non mi hai detto dov'è il vostro indirizzo..."
Lo sentii biascicare qualcosa simile ad un -Aish, che stupido- per poi darmi l'inidrizzo e raccomandarmi di fare in fretta.
Conoscevo abbastanza bene la zona così nno ci misi molto ad arrivare, era un condominio di una decina di piani, mi diressi verso le scale e salii al terzo piano, il corridoio che mi ritrovai davanti era lunghissimo e, leggendo sulle porte, arrivai alla numero 38B, misi la mano sulla maniglia senza rendermene conto, e con mio stupore vidi che era aperta, strano, Key non mi sembrava il tipo di lasciare aperta la porta di casa.
Con timore la aprii ed entrai, era tutto buoio, le finestre erano chiuse e le persiane impedivano alla luce del sole di entrare, a tastoni cercai l'interruttore e quando lo trovai lo premetti. Il lampadario al centro delle stanza si accese e mi mostrò in che stato era la stanza: mobili rovesciati, foto, disegni e carte varie sparse sul pavimento, libri e quaderni sparsi a casaccio sul tavolo e divani rotti e sfoderati.
Non era "semplice" disordine, doveva essere successo qualcosa.
Andai anche nelle altre stanze e la situazione era la stessa, solo quella di Key faceva leggermente eccezione:sembrava che il disordine fosse stato causato da una crisi di rabbia, me ne accorsi perchè a casa mia succedevano spesso queste sfuriate (?).
Guardai meglio e vidi una cornice per terra, all'intero c'era una foto raffiguranti Key, Taemin e Minho sorridenti che si abbracciavano, dovevano essere davvero affiatati, poco dopo notai che su alcune scheggie di vetro c'erano delle macchie di sangue.
Che appartenesse a Key? E perchè non era a casa?
Non volevo piangere, non ancora. Decisi di tornare a casa, il mio "permesso" era finito, poi avrei avvisato Taemin, ero molto più che preoccupata, ma non sapevo cosa fare.

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


Dopo neanche dieci minuti ero già a casa, dovevo assolutamente far sapere a Minho e Taemin quello che avevo visto e avvisarli della, ormai certa, scomparsa di Key.
Spalancai la porta e mi fiondai subito sulle scale buttando le scarpe da qualche parte, quando ero già a metà della scalinata sentii dei passi in cucina e mia madre che mi chiamava, mi dispiaceva farla preoccupare ma non avevo tempo da perdere con loro e le loro ramanzine che duravano secoli.
"Jia, ti sembra questo il modo di salutare i tuoi genitori che non vedi da due giorni? Vieni giù e raccontaci come è andata con la tua amica. Avete dormito bene? Cosa avete mangiato per colazione? E per pranzo? Jia!"
"Adesso non ho tempo, vi dirò tutto poi. Non venite a disturbarmi, devo fare una cosa importante!"
"Ehi! Jia! Cos'è questa cosa cos-" Chiusi la porta della mia camera in modo da non sentirli più e girai la chiave un paio di volte.
Di colpo tutte le energie erano scomparse dal mio corpo e riscii a fatica a raggiungere il letto, per poi lascirmi sprofondare nel materasso, presi il telefono dalla tasca e digitai il numero di Taemin, non fece neanche uno squillo che il piccolo fungo rispose.
"Jia! Che sollievo! Allora? Kibum è con te? Sta bene, non si è fatto male o qualcosa di simile, vero? Perchè non rispondeva alle mie chiamate? Ah, probabilmente ha la batteria scarica, dovrebbe smetterla di messaggiare continuamente... Dai, passamelo"
"Tae... Key... Key non..."
"Non cosa? Non vuole parlare con me? Solo perchè gli avevo detto di non interferire tra te e Jong *sniff*, ma l'ho fatto solo per il suo bene *sniff*"
"Di cosa stai parlando? Che stesse male?"
"Sì, io ho capito che gli piac-... Emh, lascia stare... allora?" I..io piaccio a Kibum? Ma... com'è possibile? Ci conosciamo da pochissimo...Non è possibile...
"Jia! Dove siete adesso?"
"Siamo? Io sono a casa mia..."
"E Key?!"
"Non lo so, ti avevo chiamato proprio per questo, sono arrivata al vostro appartamento e... la porta era aperta e tutto era sottosopra, di Key non c'era traccia e in camera sua, almeno secondo me, c'era una foto di voi tre per terra e sui vetri rotti c'erano delle goccie di sangue... io... non so cosa pensare... non voglio che sia successo qualcosa a Kibum..."
"Ferma ferma, hai praticamente detto che qualcuno è entrato nel nostro appartamento e potrebbe aver rapito Key e forse anche avergli fatto del male? E' questo quello che vorresti dire?!"
"N-no... a di-dire il v-vero n-non ne h-ho id-idea..." Sentii delle lacrime che si facevano strada lungo le mie guance, in questi giorni ho sicuramente pianto più di quanto abbia fatto da quando ero piccola.
"Minho! Dobbiamo andare! Key è in pericolo! Sono sicuro che sia stato rapito dai ChickenB!"
"Chi?"
"Forza! Non puoi assolutemente permetterti di dormire in questo momento!" Ecco che sono stata completamente dimenticata...
"Ya, fungo! Chi sono 'sti polli?"
"Sono dei criminali presenti nel nostro quartiere, ho sentito che qualche giorno fa avevano causato una sparatoria, poco lontano dall'ospedale in cui siamo io e Minho, ma sembra che dopo pochi minuti si sia fermato tutto, non so bene perchè..." Forse era la stessa sparatoria in cui ci eravamo trovati in mezzo io, Key e Jaewon... e il fatto che dopo che Jaewon fosse uscito dalla macchina gli spari avevano smesso mi facevano dubitare sempre di più della sua identità. Ma c'era ancora qualcosa che non capivo.
"Perchè sei convinto che Kibum sia stato rapito da loro?"
"Beh... l-lui... i-io... Min-minho...."
"Parla"
"Umh... Oh, Minho si è alzato, non posso più parlare, dobbiamo andare, ciao!"
"Non provare a riattaccare! Dimmi cosa è successo!"
"Uhu~ Incontriamoci al parco dove hai "incontrato" Minho, ti spiegheremo tutto"
"Ora?!"
"Sì, non possiamo perdere tempo"
"M-ma... i miei mi ammazzeranno di sicuro se esco a quest'ora" dissi guardando l'orologio che segnava le 23:34.
"Allora dovremo andare a salvare Key da soli senza avere la possibilità di dirti addio di persona. Addio Jia, è stato bello conoscerti" no, no, di cosa stava parlando, addio?
"Ok, dieci minuti e sono lì, aspettatemi, vi prego" Riattaccai e, presa una felpa nera, scesi di corsa le scale e uscii di casa senza farmi vedere.

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Salve~
Sono tornata *si nasconde per l'ennesima volta* ma siamo ottimiste, non è passato un anno *ci mancava poco però* 
Ahhhh, non so cosa scrivere, lo so che non esiste più nessun'anima che segue 'sta roba... 
Boh, vi dico (??) che nno so quando aggiornerò ancora, scusate (????) 
ciao, o meglio addio~

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