Gelosia Parallel Story

di Willow
(/viewuser.php?uid=72040)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 ***
Capitolo 2: *** 02 ***
Capitolo 3: *** 03 ***
Capitolo 4: *** 04 ***
Capitolo 5: *** 05 ***
Capitolo 6: *** 06 ***
Capitolo 7: *** 07 ***
Capitolo 8: *** 08 ***
Capitolo 9: *** 09 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***



Capitolo 1
*** 01 ***


Salve a tutti, ecco qui la parallel story che avevo annunciato, spero sia di vostro gradimento. Le due storie saranno collegate solo in alcuni particolari eventi ma perlopiù saranno storie a se stanti. Ringrazio chi leggerà e commenterà la storia

Ho aggiornato il mio profilo inserendo una scaletta degli aggiornamenti previsti durante la settimana divisi per fandom, al momento la scaletta è provvisoria, conto infatti di renderla definitiva la prossima settimana.

Inoltre se volete vedere i miei progetti futuri vi basta andare sul mio profilo. Vi invito a leggere inoltre la mia nuva fic sempre in questo fandom, si intitola la Talpa.

Ringrazio la cara Rebychan che ha letto in anteprima il capitolo e mi ha dato alcuni suggerimenti utili.

Buona lettura

...................................................................

Un gruppo di ragazzi aveva appena finito la giornata lavorativa in università, si dirigevano chiacchierando allegramente verso il bar vicino all'ateneo.

Tuttavia due ragazzi del gruppetto erano in disparte e sembravano discutere animatamente.

“Nagato cosa hai oggi?” chiese preoccupato un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri.

“Niente” rispose Nagato senza guardare l'altro.

“Non mentire con me.” rispose l'altro prendendogli il volto con due dita e fissandolo dolcemente.

“Uff, va bene non posso nasconderti nulla. E' solo che il professor Sarutobi ha detto che tra tre settimane tornano Yahiko e Konan dall'Italia, e non so se sono pronto a rivederlo.” rispose mesto

“Se si azzarda ad avvicinarsi a te dopo quello che ti ha fatto giuro sul bene che ti voglio che lo ammazzo.” ribattè alzando un po' troppo il tono di voce al punto che gli altri tre si voltarono incuriositi.

“Siamo in mezzo la strada cretino, abbassa la voce.” rispose un ragazzo con i capelli neri.

“Shisui, Itachi ha ragione, per noi non c'è problema ma dubito che Nagato-san abbia voglia di far sapere i suoi problemi a tutto l'ateneo.”intervenne un altro ragazzo dai capelli lunghi e biondi.

“Che cretino.”commentò nuovamente Itachi non accorgendosi che l'altro ragazzo gli era arrivato alle spalle.

“Cosa c'è Itachi, sei geloso per caso?” gli soffiò sensualmente nell'orecchio facendo ritrarre l'altro di scatto.

“Nei tuoi sogni.” replicò Itachi lanciandogli un occhiataccia.

“Ragazzi, non vorrei interrompervi ma siamo arrivati al bar.Deidara vieni qui” li bloccò un ragazzo dai capelli rossi mentre gli altri tre si guardavano complici.

“Arrivo Sasori san.” rispose l'altro dolcemente.

“Mi chiedo quando si decideranno” commentò Shisui rivolgendosi agli altri due.

“Già, secondo me starebbero benissimo insieme. Sono complementari.”diede manforte Nagato.

“Sono affari loro noi possiamo farci poco” li stroncò Itachi.

“Oh Itachi come sei freddo. Cos'è stai pensando che anche noi potremmo essere una coppia bella come loro?”replicò Shisui circondando con le braccia la vita minuta del moro che si irrigidi' tentando di togliere le mani dell'altro dai suoi fianchi.

“No sto pensando che se non mi togli subito queste mani da dosso te le spezzo.” ringhiò guardandolo truce. Shisui si rattristò e abbassò le mani da fianchi dell'altro mentre Nagato lo fissava preoccupato.

Itachi si allontanò raggiungendo Sasori e Deidara che erano già nel locale, Nagato mise una mano sulla spalla dell'amico.

“Non abbatterti.” disse tentando di consolarlo.

“Non so è che certe volte vorrei davvero lasciar perdere, ma per me lui non è un passatempo. Ha un suo pregiudizio nei miei riguardi e non si sforza neanche di conoscermi. So che non gli interesso però io ci spero, spero che un giorno lui si innamori di me.”replicò Shisui tristemente.

“Dovresti provare ad evitarlo per un po', vediamo cosa succede.” Gli consigliò Nagato.

“Non ci riesco, ci ho già provato una volta senza successo.” rispose facendo spallucce.

“Io non sono la persona adatta a darti consigli, però sappi che ti capisco.”replicò il rosso.

“Lo so, non importa prima o poi mi passerà.Ma non voglio arrendermi”ribattè mestamente Shisui.

“Sono quattro anni che lo ripeti. Ma ribadisco, io non posso proprio parlare.”affermò il rosso “Coraggio, ce la faremo. E ora entriamo, gli altri ci aspettano.”rispose il moro avviandosi dentro il locale seguito dall'altro.

I cinque si erano conosciuti all'università e avevano formato presto un bel gruppo. Nagato, Sasori e Shisui si conoscevano dalle scuole superiori, avevano frequentato lo stesso istituto anche se con indirizzi diversi. Nagato e Shisui avevano frequentato l'indirizzo psicologico-filosofico mentre Sasori aveva frequentato il liceo artistico. Una volta entrati in università Shisui aveva scelto psicologia, Nagato invece Filosofia. L'unico rimasto fedele ai suoi studi precedenti era Sasori che aveva proseguito i suoi studi artistici.

Tre anni dopo erano arrivati anche Deidara e Itachi, il primo aveva intrapreso anch'esso studi di arte mentre l'altro aveva intrapreso la facoltà di Psicologia. Tuttavia Deidara e Sasori erano entrati subito in contrasto per le loro differenti visioni di arte, dando luogo a divertenti battibecchi che li vedevano spesso protagonisti. Due anni dopo Shisui, Nagato e Sasori erano diventati assistenti dei professori Hiruzen Sarutobi e Hashirama Senju. Qualche anno dopo Sasori era diventato insegnante a pieno titolo e aveva nominato Deidara tra i suoi assistenti, sebbene i due avessero diverse concezioni di arte. Nagato aveva ricevuto la nomina a professore effettivo solo qualche giorno prima e gli altri quattro volevano festeggiare questo lieto evento per il loro amico. Shisui invece era ancora un assistente e si ritrovava molto spesso a lavorare, per conto di Sarutobi ,con Itachi, diventato assistente mentre studiava poiché Sarutobi aveva notato la sua spiccata intelligenza e bravura e aveva deciso di inserirlo nell'organico dei suoi collaboratori.

Nagato e Shisui Entrano dentro cercando gli altri tre con lo sguardo, li videro e si sedettero con loro prendendo le loro ordinazioni.

“Allora, cosa facciamo stasera?” chiese Deidara rivolgendosi agli altri.

“Io non esco, sono stanco oggi.” rispose Nagato

“Io esco solo se esce Itachi.” replicò Shisui.

“Io esco solo se non esce Shisui.” rispose Itachi con un ghigno.

“Ma come sei cattivo, ti ricordo che dobbiamo finire di lavorare al progetto per il professor Sarutobi la consegna è tra due giorni.”replicò serio Shisui.

“Me lo ricordo bene, ma avrei bisogno di un po' di pausa sono un po' stanco.”rispose Itachi “Quindi che facciamo alla fine?” chiese nuovamente Deidara mentre la cameriera portava le loro ordinazioni.

“Io esco comunque.” rispose Shisui

“Anche io” diede conferma Sasori.

“Anche per me va bene, pensavo di andare al Templare non ho voglia di cucinare per questo qui”replicò indicando Shisui che si imbronciò facendo ridere gli altri sommessamente.

Il Templare era uno dei più famosi locali gay di Konoha, tuttavia non era riservato solo alle coppie omosessuali ma anche le coppie etero potevano accedervi. Proprio perchè non era ghettizzato il locale riscuoteva un enorme successo. Al piano terra c'era il ristorante in cui venivano servite pietanze di vari tipi e di tutte le nazionalità, era diviso in due sale grandi più cinque salette appartate per ricorrenze particolari. Sasori e Shisui avevano prenotato una saletta per festeggiare Nagato sperando che la cosa facesse piacere all'amico. Al piano superiore invece c'era la discoteca e la terrazza per i fumatori.

“Nagato sicuro che non vuoi uscire stasera?” chiese Shisui, lui e Sasori avevano preparato una cena a sorpresa per festeggiare la nomina a professore effettivo di Nagato, quindi dovevano assolutamente convincerlo ad uscire.

“Non lo so, al massimo vi raggiungo dopo.”rispose il rosso facendo spallucce.

“Nagato, non fare l'asociale, che cosa fai in casa stasera. Esci con noi la notte è giovane.”rispose dolcemente Shisui accarezzandogli il viso con due dita.

“Quando hai finito di fare lo pseudo-seduttore direi che possiamo andare a lavorare.”commentò ironico Itachi. Prese il portafoglio e lasciò i soldi della sua ordinazione sul tavolo, dopodichè si alzò fissando Shisui con le braccia incrociate al petto e un sopracciglio inarcato.

“Mh come mi piaci quando sei cosi' ligio al lavoro”rispose avvicinando il suo volto a quello dell'altro che si scostò infastidito.”Nagato passo a prenderti alle dieci ti conviene farti trovare pronto.”aggiunse poi con un sorriso e il rosso dovette accettare. Lasciò anche lui i soldi per l'ordinazione e dopo aver salutato tutti i due si allontanarono insieme.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 02 ***


Salve a tutti ecco il nuovo capitolo postato con un giorno di ritardo, mi scuso ma ho avuto qualche piccolo problema tecnico ieri. Ringrazio le 4 persone che hanno commentato lo scorso capitolo, le due persone che l'hanno messa nei preferiti e le 6 tra le seguite. Grazie mille.Spero che anche questo capitolo vi piaccia, attendo riscontri

Ho aggiornato il mio profilo con i giorni di postaggio delle fanfiction dateci un occhio se volete anche perchè metto li avvisi su eventuali ritardi nel postaggio. Al prossimo capitolo. Willow

..........................................

Intanto Sasori e Deidara erano ancora nel bar, Nagato poco dopo che Shisui e Itachi erano andati via, li aveva salutati tornando a casa per correggere le sua parte di compiti d'esame. Deidara chiacchierava animatamente mentre Sasori lo ascoltava annuendo sorridendo ogni tanto per le battute del biondo. Dopo aver consumato le ordinazioni e lasciato i soldi sul tavolino i due uscirono silenziosamente dal locale.

“Allora ci vediamo stasera Sasori-san”affermò Deidara rompendo il silenzio imbarazzante che c'era tra loro.

<< Ultimamente è sempre cosi' quando rimaniamo da soli >> pensò il biondo.

“Va bene, ci vediamo a casa di Itachi tra due ore per mettere insieme i risultati dei compiti per l'esame orale di domani pomeriggio. Ma quindi tu cosa fai adesso?”chiese fissandolo serio.

“Ho un appuntamento con un amico che non vedo da un po' anche se ci sentiamo sempre e lavora anche lui nell'Ateneo. Poi mi metto a lavorare”rispose serio il biondo.

“Ah... e chi è questo amico?”chiese leggermente irritato.

“Lo conosci sicuramente, cioè magari non lo consoci proprio però l'hai sentito nominare è un amico di tuo cugino Kankuro, si chiama Kimimaro Kaguya. E' una persona in gamba, ci conosciamo da quando eravamo bambini solo che poi abbiamo preso percorsi differenti di studio sia all'università che alle scuole superiori ma l'amicizia è rimasta è una persona importante per me.

“Capisco, rispose freddamente il rosso.

“Deidara”lo chiamò a gran voce un ragazzo dai capelli lunghi bianchi. Il biondo si voltò sorridendo al nuovo venuto, i due dopo essersi abbracciati si rivolsero verso Sasori che li fissava con le braccia incrociate al petto e un sopracciglio inarcato.

“Sasori-san lui è Kimimaro.” affermò Deidara

“Piacere” ribattè Sasori irrigidendosi.

“Piacere mio.” rispose l'altro tendendogli una mano per presentarsi, Sasori la prese sfuggevolmente fissandolo torvo, dopodiché iniziò a squadrarlo notando la pelle candida del viso, le orecchie piene di piercing e l'abbigliamento molto dark. Kimimaro si sentiva osservato e inarcò un sopracciglio, detestava quando la gente lo guardava dall'alto al basso.

Deidara notando che Kimimaro si stava innervosendo decise di intervenire mettendosi in mezzo tra i due.

“Ehm Kimimaro, forse è meglio se andiamo, visto che poi devo lavorare.”

“Ok, arrivederci”affermò Kimimaro rivolgendosi verso Sasori

“Salve” replicò il rosso inarcando un sopracciglio e sorridendo ironico mentre i due si allontanavano.

Kimimaro si rivolse a Deidara: “Ma è lui il tipo che ti interessa?” chiese

“Si.” replicò serio.

“Mah mi sembra un po' snob, hai visto come mi ha squadrato dall'alto al basso” commentò mentre camminavano.

“L'ho notato ma non so perché” replicò facendo spallucce

“Non preoccuparti, sono abituato ad essere guardato dall'alto al basso dalla gente.” considerò amaramente.

“Sasori-san fa cosi' con tutte le persone che conosce non è la prima volta che succede, non demoralizzarti.”rispose il biondo

“Tranquillo, dove andiamo per l'aperitivo?”chiese Kimimaro

“Non so andiamo al Kaze?” propose indicando il bar poco distante da loro, Kimimaro annui' estraendo dalla borsa il tabacco, le cartine e i filtri per prepararsi le sigarette.

“Ne vuoi una?” chiese notando che l'altro lo fissava divertito

“Si grazie, ho finito il tabacco, devo comprarlo.”rispose grattandosi la testa e sorridendo dolcemente.

“Dovremmo vederci più spesso, ultimamente sei latitante.” commentò Kimimaro accendendo la sigaretta che aveva finito di prepararsi, mentre Deidara si sedeva sulla poltroncina di un tavolo libero, seguito subito dopo dall'altro.

“Sono d'accordo, ma anche tu sei impegnato spesso con Kabuto san e Orochimaru -sama.” commentò Deidara

“Stiamo lavorando ad un importante progetto di ricerca, ma non chiedermi nulla, lo presenteremo prima delle vacanze natalizie.”rispose Kimimaro.

“Mamma mia quanto mistero, e dai io sono tuo amico” rispose imbronciato.

“Diciamo che è una grande rivoluzione medica, ma devi aspettare.” replicò leggermente divertito guardando il broncio dell'altro.

“Ok, non insisto, piuttosto come va con chi sappiamo noi?”chiese leggermente malizioso il biondo.

“Non lo so nemmeno io, lui ha in testa un altra persona, non mi nota nemmeno.” rispose sbuffando.

“Tu non ti arrendere vedrai che prima o poi cederà” commentò sicuro il biondo

“Mah, sarà”rispose dubbioso.

…............................................................................................................................................................

Intanto Shisui e Itachi erano arrivati a casa di quest'ultimo, era la prima volta che Shisui entrava in casa di Itachi e si sentiva come un bambino che fa la sua prima scoperta. Itachi si mise una mano nella tasca estraendo le chiavi e aprendo la porta di ingresso,scostandosi per far passare l'altro che entrò guardandosi intorno entusiasta. La stanza era davvero molto ampia, a destra c'era il salotto con due divani e due grandi tappeti, di fronte ai divani c'era un mobile con sopra la televisione, sulle mura vi erano dei quadri di autori famosi, Shisui riconobbe il viandante sul mare di nebbia di Friedrich, uno dei suoi pittori preferiti e alcuni quadri di Constable e Turner.

Li fissò entusiasta, aveva disegnata sul volto un espressione di puro stupore e compiacimento. A sinistra invece c'era la porta della cucina in cui c'era un tavolo con 4 sedie il piano cottura sotto il quale c'era il forno. A destra c'era il frigorifero , uscendo dalla cucina c'era un corridoio che portava al bagno,dopo il bagno c'era una scala che portava alle camere da letto.

Itachi poggiò le chiavi sul tavolo fissando Shisui con la coda dell'occhio tossendo per attirare la sua attenzione, l'altro si ridestò dal suo stato catatonico prestandogli attenzione.

“Questo è il tavolo dove ci metteremo a lavorare, dopo il corridoio c'è il bagno.” disse freddo il moro.

“E la camera da letto non me la mostri” gli soffiò nell'orecchio mentre con le mani gli circondava la vita minuta.

“Assolutamente no, non ci serve la camera da letto.” replicò togliendo le mani dell'altro dai suoi fianchi.

“Ma perchè?E' il nostro nido d'amore.” commentò melodrammatico.

“Che cretino” replicò oltrepassando il tavolo, lasciando Shisui che ancora si guardava intorno entusiasta.

“Non hai mai visto una casa?” commentò ironico Itachi .

“Stavo pensando che il nostro nido d'amore potrebbe essere cosi'.” commentò entusiasta Shisui.

“Nei tuoi sogni, non ci sarà mai nessun nido d'amore, o per lo meno non con te. E ora smettila di fare l'idiota e iniziamo a lavorare.” commentò Itachi sedendosi e fissando truce l'altro.

“Mh come mi piaci quando sei cosi' aggressivo.”disse provocante. “Che imbecille” commentò Itachi alzando gli occhi al cielo e tirando fuori dalla borsa i compiti d'esame che si erano precedentemente divisi con Sasori, Nagato e Deidara. Shisui si sedette appendendo la borsa a tracolla nella parte superiore delle sedia, allungò poi la mano prendendo una parte del materiale sul tavolo e inforcando gli occhiali iniziò a leggere i fogli.

Dopo un ora e mezza di duro lavoro Shisui alzò lo sguardo dai fogli pensieroso, solo mezz'ora prima avevano fatto una capatina in casa Naruto e Sasuke, ed avevano avuto un tenero battibecco prima di riandarsene. Shisui era contento di aver rivisto Naruto, il nipote di Nagato.

Guartò Itachi tutto concentrato sul lavoro e non potè fare a meno di trovarlo irresistibile mentre fissava corrucciato il foglio che teneva in mano. Provò un fortissimo desiderio di baciarlo, in genere riusciva a controllarsi ma questa volta senti' di non riuscire a resistere. Si alzò con fare deciso dirigendosi verso Itachi che vedendolo cosi' vicino lo guardò con un espressione leggermente confusa che fece perdere definitivamente il controllo a Shisui il quale, dopo avergli bloccato le mani, lo attirò a se baciandolo con passione

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 03 ***


Salcve a tutti, ecco qui il nuovo capitolo spero sia di vostro gradimento, volevo ringraziare le tre persone che hanno messo la storia tra le preferite e le 9 che l'hanno messa tra le seguite. Ringrazio inoltre chi ha commentato lo scorso capitolo.

Avviso

Nel forum di Rebychan è stata aperta una sezione dedicata alle mie fanfiction, se volete leggere i capitoli in anteprima o semplicemente vedere le mie idee future, fate un salto, mi farebbe molto piacere. Vi lascio il link http://otakurclub.forumfree.it/?f=9856877

.................................  

Dopo un ora e mezza di duro lavoro Shisui alzò lo sguardo dai fogli pensieroso, solo mezz'ora prima erano andati in casa Sasuke e Naruto che avevano avuto un tenero battibecco e dopo poco erano andati via. Shisui era contento di aver rivisto Naruto, il nipote di Nagato. Guardò Itachi tutto concentrato sul lavoro e non potè fare a meno di trovarlo irresistibile mentre fissava corrucciato il foglio che teneva in mano. Provò un fortissimo desiderio di baciarlo, in genere riusciva a controllarsi ma questa volta senti' di non riuscire a resistere. Si alzò con fare deciso dirigendosi verso Itachi che vedendolo cosi' vicino lo guardò con un espressione leggermente confusa che fece perdere definitivamente il controllo a Shisui il quale, dopo avergli bloccato le mani, lo attirò a se baciandolo con passione.

Itachi tentò di divincolarsi dalla presa ferrea di Shisui inizialmente senza successo finchè facendo forza con le braccia spinse Shisui all'indietro e l'altro per proteggersi la testa lasciò la presa. Itachi si toccò le labbra con due dita, inizialmente sconvolto, poi fissò Shisui carico di rabbia.

“Mi sono stufato, chiudiamo immediatamente questa storia. Avanti andiamo in camera mia e facciamo quello che dobbiamo fare. Forse la smetterai di assillarmi se ottieni quello che vuoi.” replicò con una freddezza disarmante.

“Non è quello che voglio”replicò l'altro mentre faceva leva con un braccio per alzarsi dal pavimento.

“Ah no?Non prendermi in giro, finiamola qui, sono solo dieci minuti e dopo ti prego di lasciarmi in pace perchè da me non avrai altro.”rispose nervoso.

“Non voglio fare sesso con te, non cosi' almeno.”replicò amaro Shisui.

“Non fare la pseudo-vittima per favore. Sono stufo del tuo atteggiamento, come devo farti capire che non mi interessi?Ho tentato prima con le gentilezza e non è servito, poi ho tentato di fartelo capire respingendo le tue avances nemmeno tanto velate. Ti ho già respinto la prima volta che ti sei dichiarato, cosa devo fare ancora?”commentò guardandolo truce.

“Se io sto insistendo è perchè mi interessi davvero e poi sono certo di non esserti del tutto indifferente.”replicò Shisui sicuro di se guardandolo con sfida

Itachi lo fissò stranito scuotendo la testa: “Tu hai seri problemi psicologici, dimmi quando mai ho mostrato interesse per te, Se prima mi sono contenuto per educazione ora te lo dirò in modo chiaro e diretto, mi fai schifo, sei bruttissimo e inoltre sei il genere di uomo che più odio: troppo sicuro di se, vanitoso e per concludere puttaniere e pseudo-vittima.” replicò duramente

“Cosi' credi anche tu alle voci che girano sul mio conto”ribattè irritato

“Come non potrei, è evidente.”rispose

“Questo perchè non hai mai provato a conoscermi davvero.”replicò amaro

“Perchè dovrei, non ho interesse a farlo” rispose serio

“Allora avrei dovuto credere anche io alle voci sul tuo conto che ti descrivono come una persona fredda e senza cuore per i sentimenti altrui.”replicò provocatorio

“Credi quello che ti pare, non mi interessa.”rispose seccato

“Evidentemente non hai mai avuto esperienze.”continuò a provocarlo il moro.

“La cosa non ti riguarda.” rispose fissandolo torvo.

“Guarda guarda, fai tanto il sostenuto, ora ho capito perchè. Non hai mai avuto esperienze secondo me non saresti in grado di conquistare nessuno perchè appena vedono come sei scappano via spaventati.” continuò a infierire Shisui.

“Mi fai davvero schifo adesso. Tu non sai nulla di me e comunque ti assicuro che se volessi potrei conquistare chiunque.”replicò Itachi non riuscendo a controllare il nervosismo.

“Davvero?Secondo me non ci riusciresti nemmeno se provassi per anni.”continò fissandolo furbo.

“Non devo dimostrare nulla, perlomeno non a te.” commentò

“Davvero?Perchè non facciamo una scommessa?Questa sera proviamo entrambi a cercare di conquistare qualcuno vediamo chi ci riesce se sei davvero cosi' bravo come dici.”propose Shisui continuando nella sua provocazione.

“Cos'hai in mente Shisui?”replicò

“Dunque facciamo cosi' se vinco la scommessa uscirai con me per un mese, se perdo sono disposto a lasciar perdere ogni mira di conquista nei tuoi riguardi.Accetti?”rispose serio.

“Non accetto, non ho interesse a fare una sfida cosi' stupida.”replicò Itachi

“Ma guarda, hai forse paura di perdere?Il freddo Itachi Uchiha che si tira indietro di fronte ad una scommessa, chi l'avrebbe mai detto, pensa se si sapesse in giro che otre ad essere senza cuore non hai le palle per accettare una scommessa. Che vigliacco.”replicò Shisui notando che l'altro era in evidentissima difficoltà, sapeva che colpendo il suo orgoglio sarebbe riuscito ad ottenere quello che voleva.

“Dannazione, mi hai incastrato, accetto questa dannatissima sfida anche solo per il gusto di smontare la tua arrogante sicurezza.”replicò con rabbia malcelata.

“Perfetto, allora siamo d'accordo, mi assicurerò che in caso di una tua sconfitta tu rispetti la condizione che ti ho posto e dall'altro lato io mi impegnerò a rispettare l'altra condizione se dovessi perdere, ma dubito di perdere in tutta sincerità. Sappi solo una cosa, io finora con te non ho fatto sul serio, perchè se lo avessi fatto saresti crollato ai miei piedi.”comemntò sicuro di se Shisui.

“Che arroganza, ti farò rimangiare tutto ciò che hai detto e ti farò mettere sotto i piedi la tua sicurezza.” replicò infastidito Itachi

“Staremo a vedere.” rispose con un sorriso poco promettente.

Prima che Itachi potesse rispondere all'ennesima provocazione il suono del campanello fece sobbalzare entrambi. Itachi sorpassò Shisui senza degnarlo di uno sguardo, apri' la porta trovandosi davanti un corrucciato Sasori, lo salutò scostandosi per farlo entrare.

“Sasori tutto ok?”chiese Shisui preoccupato mentre Sasori si sedeva

“Certo”rispose con un sorriso finto che fece inarcare un sopracciglio a Shisui mentre Itachi li raggiugeva sedendosi vicino a Sasori.

“Ti conosco da una vita e conosco quel sorriso finto indice che sei arrabbiato e parecchio anche. E' successo qualcosa con Deidara?”chiese diretto beccandosi un occhiataccia da Itachi per il poco tatto usato.

“Quell'idiota invece di lavorare va in giro a bighellonare con gente poco raccomandabile. Non ha proprio il senso del dovere. Mi auguro per lui che completi il suo lavoro altrimenti gliela faccio pagare cara.”affermò il rosso con un tono che fece insospettire Shisui.

“Chi sarebbe questa gente poco raccomandabile?”chiese Shisui.

“Un tipo che mi sembra un drogato. Io non lo so, fa le cose senza criterio, dovrebbe fare più attenzione a chi frequenta, anche perchè sicuramente quel tizio è un'altro esaltato di quella stupida arte come la definisce lui.”affermò irritato.

“Ma chi è questo tizio?”chiese curioso Shisui

“Mah si chiama Kimimaro, e non mi piace per niente.”replicò il rosso

“Ho capito chi è, comunque è molto devoto al suo lavoro ed è in gamba, nonostante l'aspetto non incuta affidabilità.”rispose Shisui.

“Ma guarda nemmeno io direi che sei affidabile guardandoti”commentò ironico Itachi.

“Mah sai l'apparenza inganna e poi anche tu sembri affidabilissimo ma si sa che non è tutto oro quello che luccica”replicò Shisui beccandosi un occhiataccia dall'altro e uno sguardo confuso da Sasori. Decisero di mettersi a lavorare riuscendo a finire la loro parte di lavoro, Sasori guardò l'orologio notando che Deidara era in ritardo

“Quell'esaltato è in ritardo, guai a lui se non ha completato il lavoro.”sindacò acido

“Sasori, dovresti essere più sincero con te stesso”rispose Shisui

“Che vuoi dire?”chiese fingendo di non capire

“Dovresti dirgli quello che provi.”affermò

“Shisui, ti sbagli, io non provo nulla per lui, siamo cosi' diversi, non abbiamo molte cose in comune e poi lui anche se abbiamo pochi anni di differenza è un ragazzino.”si giustificò il rosso.

Prima che Shisui potesse replicare il campanello suonò nuovamente e Itachi andò ad aprire trovandosi davanti un trafelato Deidara.

“Ciao a tutti, scusate il ritardo, ho fatto la mia parte di lavoro, se avete finito possiamo metterle insieme.” disse mentre entrava, Sasori lo guardò con un cipiglio che irritò il biondo.

“Fammi ricontrollare il lavoro sicuramente sarai stato superficiale nell'attribuzione dei voti.”commentò acido Sasori.

“Per quale motivo dovrei essere stato superficiale nei voti?”ringhiò il biondo

“Voglio sapere in quanto tempo li hai corretti, ammesso che tu li abbia letti.”replciò Sasori.

Il biondo irritato prese i fogli dalla borsa sbattendoli sul tavolo con violenza: “Vorrei capire cosa ti è preso, solo perchè sono andato a bere qualcosa con il mio amico. Inoltre non mi piace come lo hai guardato.”replicò

“Innanzitutto se ti sei permesso questa volta di sbattermi i fogli sotto il naso in quel modo non ti azzardare mai più a farlo, sono cinque anni più grande di te e non ti permetto di mancarmi di rispetto.”replciò Sasori scattando in piedi e mettendosi di fronte al biondo con le mani sui fianchi e lo sguardo furioso.

“Ma chi ti credi di essere, abbassa la cresta sei solo un marionettista fallito.”replicò Deidara sapendo benissimo quanto l'altro amasse le sue marionette.

“Sempre meglio di quegli sgorbi che produci tu, nenache un idiota li apprezzerebbe.”commentò con cattiveria Sasori.

“A Kimimaro piacciono, se non piacciono a te non mi interessa affatto.”replicò innervosito

“Ah, se piacciono a Kimimaro allora sono grandi opere d'arte, ma per piacere.”ribattè nervoso Sasori.

“Beh si può dire lo stesso di te se piacciono ad Hidan-san allora è tutto ok, quello non capisce nulla di arte, almeno Kimimaro ha fatto una scuola d'arte e ne capisce sicuramente molto di più.”ribattè Deidara stringendo i pugni.

“Cosa c'entra Hidan adesso?”replicò il rosso.

“Ragazzi per favore, calmatevi o non finiamo più di lavorare.”tentò di placarli Itachi, i due si fissarono nuovamente in cagnesco per poi sedersi distanti l'uno dall'altro riprendendo il lavoro.

Un'ora dopo avevano finalmente terminato il lavoro e i quattro si fissarono soddisfatti.

“Bene, vado a prepararmi per la sorpresa a Nagato, Sasori, vuoi un passaggio?”chiese Shisui.

“Ti ringrazio, accetto volentieri.”rispose il rosso.

“Tu sei apposto Deidara?”chiese Shisui.

“Si, passa a prendermi Kimimaro e andiamo prima a casa mia e poi al locale.”replicò Deidara.

“Ti stanchi a fare quattro passi a piedi?Hai bisogno del taxi privato?”commentò con ironia Sasori.

“Non meriti risposta”replicò salutando con una mano Itachi e uscendo fuori seguito dal rosso.

“Non dimenticarti della nostra scommessa” affermò Shisui rivolgendosi ad Itachi.

“Non vedo l'ora di calpestare la tua eccessiva sicurezza sotto i piedi.” replicò il moro ritrovandosi Shisui nuovamente a due centimetri dal viso.

“Vedremo”rispose prendendo con due dita il mento dell'altro che lo guardò truce.

Shisui lo salutò con la mano raggiungendo Sasori e Deidara che erano fuori ad aspettarlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 04 ***


Salve a tutti, lo so sono in ritardo e me ne scuso ma è un periodo veramente pessimo per me per tanti motivi. Come al solito ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo, e chi a messo la storia tra i preferiti/seguite/ricordate. Spero che il capitolo vi piaccia attendo riscontri

Avviso

Ho aggiornato la mia pagina del profilo se volete avere informazioni aggiornate sulle prossime fic che posterò leggete pure. Al prossimo capitolo.

 

Deidara e Sasori erano davanti al Templare, i due si guardavano di sottecchi avevano litigato parecchio anche durante il tragitto in macchina con Shisui , inutili i tentativi di quest'ultimo di placare gli animi,e adesso erano entrambi nervosi per quello che era successo. Deidara guardava spesso il cellulare nella speranza che arrivassero presto anche gli altri.

Sasori si innvervosi' nel vedere che il biondo non faceva altro che guardare il cellulare e sbottò irritato: “Stai aspettando il messaggino della buonasera?”

“Non sono affari che ti riguardano, e comunque no non sto aspettando nessun messaggino della buonasera.”replicò scimmiottandolo

Sasori lo fissò truce ma decise di non rispondere, in quel momento arrivò Kimimaro con Kankuro e altri ragazzi.

Il biondo sembrò rianimarsi e fece segno con la mano all'altro che vedendolo sorrise e si avvicinò dandogli un bacio sulla guancia.

Anche Kankuro si avvicinò salutando il cugino e iniziando a raccontare dei suoi nuovi progetti sulle marionette all'altro che lo ascoltava interessato pur sbirciando Kimimaro e Deidara che chiacchieravano animatamente e sembravano anche divertirsi.

Dopo dieci minuti i due si congedarono entrando nel locale e il rosso fissava Deidara con scherno e la cosa fece irritare l'altro.

“Togliti quell'odioso sorriso falso.”ringhiò Deidara furioso.

“Cosa vi siete detti tu e quello li?A quando il prossimo incontro?Perchè non ammetti semplicemente che te lo sei portato a letto e la finiamo con tutte queste scene. Non succede mica nulla se lo ammetti.”affermò provacatorio continuando a sorridergli per farlo irritare.

“Anche se fosse non ti interessa” rispose stringendo i pugni

“Patetico, ho capito come è andata, lui ti ha rifiutato. E usi metodi subdoli per vederlo. Per non parlare del fatto che stai trascurando il tuo lavoro“affermò incrociando le braccia al petto.

“Non è assolutamente vero, io sto facendo del mio meglio nel lavoro. E comunque se il problema sono gli aperitivi con Kimimaro, io non lo trovo rilevante. E poi potresti venire anche tu se volessi. Solo che sei sempre impegnato con quelle marionette”rispose arrabbiato.

“Non me lo hai mai chiesto.”rispose il rosso.

“Te lo sto chiedendo ora.Se davvero vuoi farlo un po' di tempo lo trovi.”ribattè imbarazzato

“Va bene, allora magari facciamo aperitivo e cena da me.La prossima settimana c'è la golden week quindi l'università è chiusa”affermò ora più tranquillo.

“Va bene, fammi sapere tu il giorno.”rispose con un sorriso il biondo.

In quel momento arrivarono Shisui,Nagato e Itachi, il secondo era stato rigorosamente bendato e si muoveva a tentoni guidato da Shisui che stava ben attento a non farlo cadere, arrivarono vicino ai due salutandoli

“Entriamo?”propose Shisui ottenendo l'assenso di tutti

“Dai Shisui toglimi questa benda, non vedo niente, ho capito che stai tramando qualcosa, ormai siamo arrivati no?Me la puoi togliere.”affermò con un tono che fece sorridere dolcemente Shisui.

“Va bene, ma solo perchè sono magnanimo.”rispose slacciandogli la benda che gli aveva messo sugli occhi.

Nagato si stropicciò gli occhi con le mani per abituarsi all'ambiente circostante: “Siamo al Templare. “

“Sasori hai fatto quella cosa”chiese Shisui

“Si appena sono arrivato.”rispose

“Bene, allora andiamo, ciao Itachi, tutto bene?”chiese ironico notando lo sguardo truce dell'altro.

“Fottiti”rispose ringhiando

Nagato guardò Shisui preoccupato e mentre gli altri tre si avviavano verso l'ingresso lo tirò per una manica: “E' successo qualcosa?Sembra molto arrabbiato.”

“Non mi interessa se è arrabbiato stasera gli faccio vedere io, non ho più intenzione di essere trattato come una pezza da lui.”rispose alterandosi.

“E quindi, cosa è successo?”chiese Nagato

“L'ho provocato e alla fine abbiamo fatto una scommessa.”rispose

“Si ma cosa è successo, lui non mi sembra il tipo da cedere facilmente alle provocazioni.”chiese

“Poi ti spiego con calma, sappi solo che stasera c'è una scommessa.”affermò alzando la voce in modo che anche gli altri sentissero.

Itachi lo guardò truce mentre Sasori e Deidara guardavano rispettivamente prima uno e poi l'altro

stupiti.

“Lo comunico a tutti cosi' non si possono trovare scappatoie, io e Itachi abbiamo fatto una scommessa, questa sera ci contenderemo un cameriere del ristorante, se vinco io usciremo insieme per un mese, se vince lui io non avrò più pretese su di lui.”affermò guardando con sfida Itachi che rispose allo sguardo con disappunto.

“Sei troppo sicuro di te imbecille, facciamo questa scommessa, sarò felice di umilarti davanti a tutti.”replicò Itachi zitto fino a quel momento.

“Staremo a vedere.Io mi impegno a rispettare i patti ma conviene farlo anche a te.”rispose sicuro di se

“Non vedo l'ora di calpestare questa tua irritante sicurezza.”controbattè Itachi.

“Benissimo diamo il via alle danze allora” proclamò provocatorio

Entrarono nel locale e furono diretti dal cameriere nella sala per la cena.

La saletta era piccola ma accogliente vi era un solo tavolo tondo riservato per loro,le luci erano soffuse e in fondo alla sala vi era una porticina oltre la quale c'era un balconcino per poter fumare.

Il tavolo era apparecchiato per cinque persone, al centro di esso c'erano delle candele che emettevano un odore di muschio bianco e un contenitore in metallo in cui vi erano delle bottiglie di vino.

Shisui sorrise, mentre toglieva la benda all'amico che fissò il posto stupito, sebbene fossero andati molte volte a mangiare li, quella saletta non l'aveva mai vista. Si voltò verso Shisui e lo abbracciò.

“Grazie”disse solamente

“Per te questo e altro”rispose dolcemente prendendogli il mento con due dita.

Itachi li fissava ironico con un sopracciglio inarcato e le braccia conserte mentre Sasori e Deidara sorridevano.

“Ora ho capito perchè mi hai fatto lasciare il portafoglio a casa.”rispose

“Certo, per te pago io.”ribattè sorridendogli dolcemente

Due camerieri entrarono nella sala, dando il benvenuto ai presenti e facendoli accomodare, Shisui si sedette di fronte a Itachi che lo guardava truce.

“A te l'onore di scegliere il nostro target, tra i due bei camerieri che sono entrati prima. Abbiamo un ragazzo moro con i capelli corti,occhi neri, abbastanza alto e con dei bei pettorali. Dall'altro lato abbiamo un bel biondone niente male, capelli medio lunghi,occhioni verdi, magrolino ma con un sorriso dolce.”affermò Shisui.

“Il moro.”rispose secco

“Wow, ti piacciono i tipi muscolosi, allora potrei essere il tuo tipo dato che i muscoli li ho anche io.”commentò stuzzicandolo.

“E' il cervello che non hai.”replicò tagliente Itachi.

“Ignorerò il tuo commento sarcastico,ne riparliamo a fine serate cheriè.”replicò notando che l'altro sebbene si sforzasse di rimanere calmo stava ribollendo di rabbia.

Shisui rispose con un ghigno iniziando a tirare fuori le sue migliori doti seduttive, sorrisi provocanti, battutine allusive ma senza esagerare. Si poneva in mdo scherzoso con il ragazzo moro mentre con quello biondo era più gentile ma senza mai essere provocatorio.

Sasori e Nagato erano sinceramente sorpresi, era da molto tempo che Shisui non usava le sue tecniche seduttive in maniera seria, ricordavano che quando frequentavano il liceo, il ragazzo era riuscito a conquistare anche i ragazzi più restii con il suo modo di fare.

Tuttavia Itachi non si era lasciato intimorire e aveva cominciato anche lui ad assumere atteggiamenti provocanti ma senza esagarare in quanto sentiva che non erano affini al suo carattere e cosi' arrivò il momento della verità....

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 05 ***


Ciao a tutti, eccovi il nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Mi scuso per il ritardo nel postaggio ma per me agosto è un mese problematico per scrivere,inoltre il 14 agosto parto per la Spagna fino al 24. Non so quindi quanto e se riuscirò a scrivere questa settimana. Gli aggiornamenti regolari riprenderanno da Settembre sia per Gelosia che per la Talpa.

Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo e ovviamente chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate. Se vi fà piacere commentate, non costa nulla e fate felice una persona che ama scrivere. Al prossimo capitolo

 

La serata si era conclusa molto prima di quello che temeva Itachi, poco prima che andassero a pagare il conto tutti e due i camerieri avevano lasciato un bigliettino a Shisui chiedendo il suo numero di cellulare.

Shisui sorrise soddisfatto ad Itachi guardandolo con aria sarcastica: “Come puoi vedere ho vinto io, adesso se non ti dispiace usciamo fuori, dobbiamo fare una chiacchierata. Sasori, ti lascio i soldi per la parte mia e di Nagato. Ci vediamo domani in università.”commentò tirandosi dietro un reticente e irritato Itachi.

Uscirono dal locale dirigendosi verso la macchina di Shisui

“Dove stiamo andando?”chiese freddamente Itachi

“In un posto tranquillo.Qui non mi sembra il caso di parlare”rispose Shisui

“Ucciditi bastardo.”ribattè senza guardarlo

“Cosa c'è ti rode il fatto che hai perso”lo provocò Shisui mettendo in moto la macchina.

“Sei davvero subdolo, hai illuso quei due poverini. Ma tu guarda con quei modi di fare cosi' melliflui. Quelli come te mi fanno schifo.” gli sibilò

“Sei per caso geloso?”lo stuzzicò

“Assolutamente no, non ho motivo per essere geloso di uno come te.” rispose Itachi

“Tranquillo, in questo mese vedremo.”ribattè

“Non ho intenzione di uscire con te.”affermò

“Dovrai farlo, ho vinto io o forse Itachi Uchiha è un vigliacco senza attributi.”lo provocò

“Ti farò passare un mese di inferno puoi contarci.”sbottò

“Lo vedremo, sicuramente non mi farò mettere i piedi in testa da te.Ti ricordo che ho vinto io quindi le regole le stabilisco io.”rispose

“Che cosa vuoi da me?Vuoi portarmi a letto, avanti fermati al lago e risolviamo subito questo problema.”affermò irritato

“Desideri cosi' tanto venire a letto con me?Allora forse non ti sono poi cosi' indifferente.”lo stuzzicò

“Non farti strane idee, voglio solo chiudere la questione con te ed evitare questo mese di tortura.” ringhiò

“Addirittura tortura, se tu ti rilassassi un po' potremmo godercelo e conoscerci meglio.”replicò Shisui

“Non mi interessa conoscerti al di fuori dell'ambito lavorativo mi è bastato vedere come ti sei comportato al locale.”replicò

“Che cosa ho fatto di male?”chiese

“Quegli sguardi e quei sorrisi da ebete, per non parlare poi di quel tono di voce pseudosensuale che davvero mi ha fatto accapponare la pelle.E poi come se non bastasse quel modo di camminare e di fumare che sembravi un deficiente.”gli rispose

“Cosa c'è, ti sei eccitato?O forse stai solo impazzendo di gelosia.”ribattè Shisui

“Non potrei mai essere geloso di qualcuno che non mi interessa.”controbattè

“Siamo arrivati ne parliamo ora che scendiamo dalla macchina.”rispose accostando la macchina in una stradina, scesero insieme proseguendo poi a piedi per la stradina e poco dopo arrivarono in un enorme prato, di fronte ad esso c'era il lago.Shisui si sedette invitando l'altro a seguirlo

“Siediti”disse il moro

“No grazie sto in piedi”ribattè

“Come preferisci, dunque ci sono tre regole basilari a cui dovrai attenerti in questo mese: la prima è che innanzitutto non dovrai accettare altri inviti ad uscire da persone interessate a te, secondo decidi io orari e luoghi dove andremo, terzo io ho il diritto di baciarti come e quando voglio. Non andrò oltre per questo mese, non ho intenzione di venire a letto con te, non per ora.”affermò sicuro di se Shisui

“E tu credi che io rispetterò queste stupide clausole, e poi scusami non hai detto che ti piaccio?E' normale portarsi a letto la persona che ti piace no?”lo provocò Itachi

“Spiacente non cederò alle tue provocazioni, io voglio che tu mi conosca e mi apprezzi come persona e allo stesso modo io voglio conoscere e apprezzare te.”replicò Shisui

<< Vedremo quanto resisterai >>pensò Itachi ghignando

“Ma quante belle parole, sono quasi commosso, queste parole sono talmente false che ho la nausea solo a sentirle.”ribattè Itachi

“Ti dimostrerò che non sono solo parole.”affermò sicuro Shisui

“Vedremo.”rispose

“Dunque inizieremo da domani mattina, passo a prenderti perfare colazione insieme, domani è il 24 settembre, in teoria l'ultimo giorno che usciamo dovrebbe essere il 24 ottobre. Tuttavia se ci dovessero essere imprevisti il giorno slitta, ti avviso già che dal 28 Settembre al 5 Ottobre vado in vacanza con Nagato-san, avevamo già prenotato prima in occasione della Golden Week. Quindi l'ultimo giorno sarà il 1 novembre.”spiegò il moro

“Mille scuse per allungare il brodo, non accetto questa condizione.”rispose Itachi

“Ti conviene farlo, le sere che mi darai buca si aggiungeranno alla data finale.”ribattè Shisui

“Non contarci.”controbattè Itachi irritato mentre tentava invano di rimanere impassibile e di controllare la rabbia.

“Forse prima eri abituato ad uno Shisui che comunque era sottomesso, ma adesso si cambia musica.” rispose

“Avevo ragione sul fatto che sei falso, quelli come te sono la peggior specie di persone.”lo provocò

“Non sono falso semplicemente sei tu che con il tuo atteggiamento mi costringi a comportarmi cosi'.” ribattè

“E non hai ancora visto nulla.”ribattè Itachi

“Nemmeno tu.”rispose Shisui con aria di sfida che irritò profondamente Itachi.

Nagato era appena rientrato a casa dopo la bella serata passata con gli altri, era contento, conosceva bene Shisui e si aspettava che gli avrebbe fatto una sorpresa per la sua promozione. Sorrise ma poi la sua attenzione venne catalizzata da una foto posta sul comodino della sua camera, ritraeva lui, Shisui, una donna e l'uomo che aveva tanto amato e che forse amava ancora.

<< Tra quindici giorni ci rivedremo>> pensò con amarezza

Intanto in Italia un uomo ed una donna erano di ritorno da una cena tra colleghi universitari, camminavano silenziosamente per le strade di Milano.

La loro attenzione venne catturata da una coppia omosessuale che passeggiava con fare circospetto, mano nelle mano per le vie della città facendo ben attenzione a non farsi vedere da gente che avrebbe potuto giudicarli.

Erano due ragazzi, uno bassino con i capelli lunghi rossi, l'altro con i capelli alla spina biondo scuro tendente all'arancione.

La donna lo guardò notando che l'altro si era fermato, l'uomo sospirò rivolgendosi alla limpida luna.

“Nagato, sto per arrivare e ti assicuro che ti farò di nuovo mio.”

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 06 ***


Ciao a tutti è da un pò che non postavo questa storia, mi spiace l'immenso ritardo ma ho avuto un pò di problemini ma da ora dovrei postare regolarmente. Ringrazio chi ha commentato il precendente capitolo e chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate.

 Alle otto e mezza in punto Shisui era sotto casa di Itachi, guardò l'orologio sbuffando lievemente, erano le nove e un quarto e Itachi non era ancora sceso.

Pazienza Shisui, devi avere pazienza pensò mentre fumava l'ennesima sigaretta.

Finalmente Itachi usci' dalla sua abitazione, sul volto aveva un evidentissimo ghigno.

E' da tanto che aspetti?” chiese in tono mellifluo non riuscendo a togliere l'espressione soddisfatta che aveva.

“Si, sono tre quarti d'ora di ritardo.Benissimo, per la tua gioia staremo tre quarti d'ora in più questa sera.” replicò Shisui

“Non ho intenzione di stare con te più del tempo necessario, anzi se potessi eviterei.” rispose acidamente

“Spiacente, tu hai perso la scommessa e quindi adesso sono io che detto le regole.” replicò Shisui con tono provocatorio sapendo che l'altro si sarebbe irritato terribilmente.

Infatti Itachi lo guardò malissimo cercando di trattenere il nervosismo che provava, gli avrebbe reso quel mese un inferno, giurò a se stesso.

Entrarono in macchina silenziosamente, Itachi si accese una sigaretta senza guardare l'altro che, invece lo guardava con la coda dell'occhio.

“Dove andiamo a fare colazione?”chiese Shisui per rompere il silenzio

“Da nessuna parte l'ho fatta a casa.” rispose.

“Perfetto, mi accompagni comunque.” rispose tentando di celare la profonda irritazione

“Hai bisogno di una balia per fare colazione.”lo stuzzicò gettando poi il mozzicone della sigaretta fuori dal finestrino

“Fingerò di ignorare il commento che mi hai appena fatto, comunque sia pranziamo insieme allora.” affermò

“No, ho un appuntamento.”rispose Itachi freddo

“Con chi?”ringhiò ingelosito Shisui fermando di colpo la macchina

“Non sono affari che ti riguardano.” rispose mal celando il divertimento per la reazione di Shisui.

“Non ti azzardare ad andarci.” rispose con rabbia crescente Shisui

“Perchè sennò cosa fai? Batti i piedi a terra?O ti metti a piangere?” commentò guardandolo ironicamente.

“Voglio sapere chi è.” affermò alzando la voce

“Patetico, non sarai mica geloso?”commentò guardandolo con scherno, ma non ebbe risposta perchè l'altro lo baciò.Itachi tentò di difendersi da quel bacio cosi' carico e denso delle emozioni di Shisui.

Shisui si staccò poco dopo:”Scusa, ho esagerato, è solo che mi fa impazzire l'idea che tu possa uscire con qualcun'altro. Lo so che non stiamo insieme, ma sono geloso e non riesco a controllarlo. “E credi che mi interessi che tu sei geloso? E non azzardarti più a baciarmi o la prossima volta ti riempio di schiaffi, hai capito idiota?” rispose Itachi acidamente.

“Devo pensare che i miei baci ti turbino?” chiese Shisui

“Non interpretare le cose a tuo piacimento, tu non mi piaci, e ora per cortesia vuoi ripartire non voglio fare tardi al lavoro per queste sciocchezze.”rispose guardandolo truce

“Ti avviso che verrò a controllare con chi sei.” rispose il moro riaccendendo la macchina.

“E io non andrò in mensa.” rispose Itachi

“Allora ti seguirò.” rispose serio Shisui

“E io ti denuncio per stalking.” controbattè Itachi.

“Prego fa pure, non ho paura.” continuò l'altro.

“Si può sapere che diavolo vuoi?Io sono libero di vedere chi voglio e quando voglio.”commentò iniziando ad irritarsi

“Non finchè ci sono io.” rispose Shisui

“Benissimo, allora nella settimana in cui tu non ci sarai io mi divertirò ad uscire con altre persone, tanto sei a chilometri di distanza e non puoi fare nulla.” continuò a stuzzicarlo.

“Posso fare molto al mio ritorno.Tu non hai capito una cosa, io ti voglio e ti avrò, punto”rispose

“Quindi è solo una questione di civetteria, vuoi portare il trofeo in giro e magari vantarti di essere riuscito a portarmi a letto.” affermò Itachi freddo.

“Non voglio portarti solo a letto, voglio anche farmi apprezzare da te.” rispose Shisui con dolcezza

“I miracoli non esistono. E per fortuna che siamo arrivati, non ti sopporto già più.” replicò freddo.

“Non sfidarmi, potresti uscirne male.” affermò Shisui prendendo il mento dell'altro con due dita.

“Che paura” commentò ironico senza abbassare lo sguardo

“Ti farò innamorare perdutamente di me vedrai.” controbattè guardandolo con sfida.

“Scusa, ma ora dovrei andare a lavorare, non ne posso più di sentire queste stupidagini.”replicò Itachi liberandosi dalla presa sul suo mento con un movimento della testa e uscendo poi dalla macchina.

“Perchè fai cosi'?” sospirò Shisui sconsolato prima di uscire dalla macchina e dirigersi in università.

Finalmente era arrivata l'ora di pranzo, Shisui si era chiuso nel suo studio per lavorare alla parte del progetto che gli era stata assegnata, erano passate ormai quattro ore da quando si era messo al lavoro. Guardò l'orologio erano quasi le due, senti' il suo stomaco borbottare, poi guardò il lavoro che gli mancava da fare e sbuffò.

Poco dopo un lieve bussare alla porta lo fece sobbalzare: “Avanti.” rispose nella stanza entrano Nagato-, Deidara e Sasori

“Ma che fine hai fatto, non ti ho visto in mensa.” affermò il primo

“Abbiamo chiesto ad Itachi se sapeva dov'eri, ma non ha saputo dirci nulla.” continuò Sasori

“Ah, e con chi era?” chiese ricordando che l'altro gli aveva detto che aveva un appuntamento.

“Con suo fratello Sasuke.” rispose Deidara

“Ah ok.” rispose più sollevato

“Piuttosto, hai mangiato?” chiese Nagato

“No, mi sono messo a lavorare e ormai adesso la mensa è chiusa, mangerò stasera.” rispose sbuffando.

“Ti ho preso qualcosa io dalla mensa, Deidara passami la busta.” affermò Nagato

“Grazie, aspetta che ti do i soldi.” rispose estraendo il portafoglio.

“Lascia stare, offro io e adesso mangia e poi tra un due orette ripasso e facciamo pausa.Che fai stasera?”chiese Nagato.

“Una cenetta romantica con Itachi.” commentò il moro

“Nei tuoi sogni, invece di perdere tempo pensa un po' a lavorare.” rispose acido Itachi.

“Hai sentito la mia mancanza e sei venuto a trovarmi?Che carino.” affermò Shisui

“Cretino ti ho portato la mia parte di lavoro, se potessi eviterei.” controbattè acidamente.

“Va bene, allora noi vi lasciamo lavorare.” affermò Sasori iniziando ad uscire

“Ci vediamo dopo Nagato.” rispose Shisui sorridendo all'amico.

“Invece di fare l'idiota pensa a lavorare, cretino.” commentò Itachi sedendosi di fronte a lui e decretando cosi' l'inizio del loro lavoro pomeridiano.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 07 ***


Ciao a tutti ecco il nuovo capitolo di questa storia. Ringraizo Lady Moon e Rebychan per aver commentato lo scorso capitolo. I vostri commenti mi incitano a crivere sempre di più grazie mille.

 Due ore dopo Shisui e Itachi stavano ancora lavorando al progetto, tuttavia erano ad un punto morto. Shisui' sbuffò poggiando la penna sui fogli

“Basta, ho bisogno di una pausa.”commentò

“Siamo indietro con il lavoro non pensarci nemmeno.” replicò Itachi.

“A differenza di qualcuno che è andato ad un appuntamento, io sono rimasto qui a lavorare avrò diritto ad una pausa. A proposito, come è andato l'appuntamento romantico?”chiese ironico

“Sai benissimo che sono stato con mio fratello, te lo avranno riferito e comunque se io voglio uscire con qualcuno che non sia tu ho tutto il diritto di farlo.” replicò Itachi irritato

“No, abbiamo fatto una scommessa e tu l'hai persa.”rispose Shisui

“Ma chi ti credi di essere, non sono un tuo possesso.” replicò Itachi

“E invece si.” rispose Shisui

“Ah ho capito tutto adesso, tu sei quel tipo di persona che inzialmente si mostra carina e gentile per cercare di ingannare gli altri e poi sotto sotto si nasconde il marcio. Con questa tipologia di persona ci ho già avuto a che fare.”rispose Itachi.

“Che vuoi dire?”chiese non comprendendo cosa l'altro volesse dire.

“Mi sembri una di quelle persone che cercano la bambolina da domare, completamente sotto il loto controllo. All'inizio sono tutte carine e gentili ma quando hanno catturato la loro preda si mostrano per quello che sono: delle bestie.” rispose

“Sei tu che mi costringi a comportarmi in modo irriverente, e comunque non sono una persona violenta se è questo quello di cui hai paura.”rispose Shisui guardandolo intensamente.

Dicono tutti cosi'. L'ho già sentita questa storia.” replicò ironico Itachi.

“Senti, io non so nulla del tuo passato, anche se mi interesserebbe tanto saperlo. Però una cosa voglio dirtela, io non sono come queste persone che hai avuto nel passato e che ti hanno fatto del male.” rispose

“E da dove avresti tratto le conclusioni che qualcuno mi ha fatto del male in passato. Ti sbagli di grosso è solo una considerazione generale. Semplicemente le persone come te mi sembrano tutte uguali.” rispose Itachi alzandosi e dopo aver aperto la finestra si accese una sigaretta.

“Non ti forzerò a parlarmi del tuo passato, ma sappi che non sono stupido. Comunque cambiamo argomento, stasera ho prenotato un ristorate vegetariano, ci andiamo appena usciamo da qui, cosi' sono sicuro che non scappi.”affermò

“Non voglio venire.”replicò

“Allora andiamo a casa mia.” controbattè ritrovandosi improvvisamente dietro Itachi.

“E cosa dovremmo fare a casa tua?Vedi che ho ragione.”gli soffiò sensualmente nell'orecchio

Shisui ebbe una reazione immediata allontanandosi di scatto e arrossendo. Itachi lo guardò stupito poi sorrise consapevole continuando a sussurrargli nell'orecchio:”Sembra che ho trovato il tuo punto debole. Interessante.”

“Smettila, non è il mio punto debole.” replicò nervoso tentando di allontanarsi il più possibile da Itachi.

“Davvero?Ti avverto, se dovessi essere io a provocarti cadresti ai miei piedi come una pera cotta. E poi non hai detto che ti piaccio? Non dirmi che non mi desideri.”affermò avvicinandosi pericolosamente all'altro che invece indietreggiava con la sedia. Lo sguardo di Itachi si poggiò sul bassoventre di Shisui notando che si era eccitato.

“Non mi interessa solo portarti a letto, voglio anche il tuo cuore.”affermò cercando di contenere l'agitazione.

“Non ci siamo, non si dicono le bugie.”affermò sorridendo provocante, Shisui era intrappolato con la sedia tra due mobili,Itachi si sedette a cavalcioni su Shisui che era incapace di muoversi, avvicinandosi pericolosamente all'orecchio dell'altro.

In quel momento Nagato apri' la porta della stanza:”Shisui devo parlarti assolutament...”si bloccò immediatamente nel vedere la scena che aveva davanti.”Oddio scusate, Shisui, passa tu dal mio studio, cosi' dopo andiamo da Sasori e Deidara per la pausa.”commentò imbarazzato chiudendo la porta. Tuttavia fu proprio grazie a quello che il moro si ridestò riuscendo a respingere con delicatezza l'altro.

“Quindi io non ti piaccio?”disse ironico Shisui alzandosi

“Ovviamente no, stavo solo giocando. Devi ringraziare Nagato che ti ha salvato.” replicò acidamente Itachi.

“Sei cosi' sicuro del fatto che avrei ceduto, è vero lo ammetto l'orecchio è il mio punto debole, ma non basta a farmi crollare. E comunque io rifletterei su quello che stavi per fare, io personalmente, non salto addosso ad una persona che non mi interessa. E ora scusami, ma devo andare da Nagato, ci vediamo da Sasori e Deidara”affermò Shisui uscendo dalla stanza.

“E' una sfida?Adesso ti faccio vedere io se non cedi.E quando avrai ceduto ti umilierò ridendo della tua ingenuità.Ripensa a quello che stavi per fare, ha avuto il coraggio di dirmi che presuntuoso” commentò indispettito Itachi accedendosi un'altra sigaretta.

Shisui arrivò poco dopo da Nagato, stava per bussare quando senti' l'altro urlare

“Yahiko che diavolo vuoi?Spiegami cosa significa il messaggio che hai mandato. No, non sono turbato assolutamente, sono incazzato. Cosa?Mi riconquisterai?Ma vattene al diavolo tu e la tua amata Konan. No, non sono geloso, non farti strane idee. Non mi interessa che stai per tornare e che volevi sentire la mia voce, spero che tu muoia sotto un treno imbecille.”

Shisui entrò immediatamente nella stanza togliendo il telefono dalle mani di Cagato che lo guard stupito.

“Yahiko, sono Shisui, ho un avvertimento da darti. Se osi avvicinarti a Nagato dovrai vedertela con me.” affermò.

“Shisui, da quanto tempo non sentivo la tua orrenda voce. Non sapevo che Nagato avesse una balia.” commentò ironico l'uomo dall'altro capo del telefono.

“Razza di stronzo, se ti becco nei paraggi ti riempio la faccia di pugni a costo di finire in galera.” affermò minacciosamente chiudendo la chiamata.

“Shisui....”

“Cosa ti ha detto quel bastardo. Giuro che se si azzarda a tormentarti ancora lo ammazzo.”ringhiò furioso.

“Ha detto che torna domenica, non voglio vederlo, mi farebbe troppo male. Non sono preparato a rivederlo.” ribattè il rosso tremando lievemente, Shisui lo strinse protettivo tra le sue braccia

“Non gli permetterò di farti nuovamente del male. Ti proteggerò io.”lo rassicurò Shisui. Nagato scoppiò in un pianto liberatorio mentre il moro gli accarezzava la testa per tranquillizzarlo.

“Scusami, sono patetico, un uomo di quasi 35 anni che piange come un bambino.”affermò singhiozzando mentre con le mani si asciugava le lacrime.

“Non gli permetterò di farti del male, te lo assicuro.” rispose asciugando con una mano una lacrima dispettosa che scendeva sul viso dell'amico.

“Dai, andiamo da Sasori e Deidara, almeno mi riprendo un po', anzi aspetta, vado in bagno a lavarmi la faccia. Arrivo subito.” affermò uscendo dalla stanza e rientrandoci poco dopo.

“Possiamo andare, ma voglio un sorriso, anche se non è semplice.” si impuntò Shisui.

“Cosi' va bene?”chiese il rosso cercando di sorridere.

“Non proprio, però per questa volta passa.” rispose dandogli un bacio sul naso e uscendo dalla stanza seguito poco dopo dall'altro.

 

Sasori e Deidara erano nello studio del primo, il biondo stava lavorando ad un progetto artistico assegnatogli dal professor Sarutobi.

L'idea di base da cui partire era la creazione di un quadro che avesse in se dinamicità e statiticità.

Tuttavia per il biondo l'arte era come un'esplosione, quindi non riusciva a concepire come potesse creare un qualcosa di statico e dinamico allo stesso tempo.

Aveva poco tempo per lavorare al progetto in quanto il quadro sarebbe stato esposto in una mostra e poiché Sarutobi credeva nelle potenzialità del ragazzo lo aveva spinto ad iscriversi.

“Uffa non so proprio cosa potrei dipingere, cioè come fa un dipinto ad essere statico e dinamico insieme, è assurdo.” sbottò il biondo

“Deidara per quanto tu possa tentare di renderlo dinamico rimarrà sempre statico in quanto non è un qualcosa che può muoversi. L'arte è eterna ricordalo.”rispose Sasori,

“Non è vero, se io ad esempio distruggessi quelle stupide marionette, almeno sembrerebbero più vive. A guardarle cosi' sono inquietanti sembrano morte.”lo stuzzicò Deidara,

“Sempre meglio di quelle tue stupide esplosioni, cosa c'è di bello e artistico in qualcosa che non rimane eterno.” replicò Sasori irritato.

“Non lo so, al momento so solo che ho un forte mal di testa e non so cosa fare.”sbottò esausto.

“Perchè non stacchi un po', magari potresti venire a cena da me stasera.” propose il rosso

“Mi spiace Sasori-san, per questa settimana ho preso un sacco di impegni con Kimimaro.”replicò facendo spallucce.

“Siete molto legati a quanto vedo. Anche troppo.” commentò Sasori aggrottando le sopracciglia e mettendo le braccia conserte mentre lo guardava truce.

“Perchè?E' ovvio che siamo legati, siamo amici. Tu non sei legato a Shisui-san e Nagato-san?” chiese stupito Deidara.

“Si, ma è diverso.” replicò secco.

“Non è diverso è la stessa cosa,voi siete amici no?”rispose Deidara non capendo la differenza.

“Senti, quello li non mi piace. Ha una brutta influenza su di te.” replicò irritato.

“Ma perchè, non capisco. Non penso che sto facendo qualcosa di male, sto solo uscendo con un amico.”rispose Deidara serio.

“Continua a vivere nel mondo dei sogni.” commentò con rabbia, in quel momento entrarono nella stanza Shisui e Nagato seguiti poco dopo da Itachi.

“Mamma mia che aria tesa. Che succede qui?Non starete ancora litigando per l'arte spero.” affermò Shisui conoscendo bene i suoi due amici.

“No, Sasori-san, si è arrabbiato perchè gli ho detto che questa settimana esco tutte le sere con Kimimaro. Io non capisco cosa c'è di male, sto uscendo con un amico, mica è il mio fidanzato.” sbottò irritato.

Shisui e Nagato dovettero trattenersi dal ridere quando videro l'espressione irritata di Sasori e la faccia stupita di Deidara.

“No, infatti non c'è nulla di male,però devi ammettere che la cosa è un po' ambigua, siete solo voi due?”chiese Nagato.

“Si, ma che male c'è?Io non ci vedo nulla di ambiguo”affermò Deidara impuntandosi.

“Andiamo a prendere il caffè, fatelo vivere ancora nel mondo dei sogni.”commentò Sasori uscendo e sbattendo la porta.

“Io sinceramente non lo capisco.Che cosa ho fatto?” chiese guardando gli altri che scossero la testa sconsolati

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 08 ***


Ciao a tuttie cco il nuovo capitolo della storia, ringrazio Rebychan e Ladymoon per aver commentato lo scorso capitolo.Grazie ai lettori silenziosi e a chi ha inserito la storia tra i preferiti/seguiti/ricordate. Mi farebbe piacere ricevere qualche commento in più, mi farebbe molto piacere. Spero che questo vi piaccia. Willow

 Sasori attendeva davanti all'entrata del bar gli altri tre che arrivarono poco dopo, Deidara continuava a guardarlo confuso non capendo il perchè l'altro si fosse arrabbiato, lui non aveva fatto nulla di male.

Aveva chiesto delucidazioni a Nagato e Shisui ma i due si erano messi a ridere senza rispondere. Allora aveva guardato Itachi che aveva fatto spallucce senza rispondere, mah chi li capiva era bravo.

“Sasor...”provò a chiamarlo il biondo ma l'altro entrò nel bar senza degnarlo di uno sguardo ne di una risposta, seguito dagli altri.

“Deidara.”

Il biondo e gli altri tre si voltarono, Deidara sorrise dolcemente vedendo davanti a se il suo amico Kimimaro.

“Kimimaro ciao, non ti avevo visto.” rispose Deidara

“Non preoccuparti, vieni siediti con noi.” lo invitò il biondo.

“Non so se sono gradito.”commentò guardando Sasori con ironia. Il rosso non rispose guardandolo in maniera terrificante, ma l'argenteo non si fece intimorire e, sempre fissandolo con aria di sfida, si sedette sulle gambe di Deidara che accolse quel gesto con un sorriso, loro erano abituati cosi', non c'era nulla di male.

“Ora Sasori scoppia.”sussurrò con un misto di divertimento e preoccupazione Shisui, a Nagato che guardava la scena preoccupato.

Kimimaro-kun, ci sono tante sedie, accomodati pure. Sei il benvenuto.” commentò Sasori sorridendogli enigmatico. Deidara e tutti gli altri lo guardarono stupiti

Sto bene qui, però non vorrei pesare troppo sulle gambe del povero Deidara, quindi accetterò il tuo gentile suggerimento.” rispose con un sorriso sfrontato, alzandosi per prendere una sedia.

“Ma non è che prima si è arrabbiato perchè gli piace Kimimaro?”sussurrò Deidara con irritazione all'orecchio di Nagato che lo guardò sorpreso senza sapere cosa rispondere davanti ad una ingenuità cosi' disarmante.

Kimimaro si sedette vicino a Deidara sorridendo provocatorio al rosso che lo guardava truce, al tavolo si respirava una pesantissima tensione ma Deidara sembrava non accorgersene.

“Kimimaro c'è posto anche vicino a Sasori, se vuoi vai li.”commentò acido.

Kimimaro lo guardò stupito poi sorrise:”Sto bene qui.Comunque, tutto ok, hai il viso stanco”chiese con lieve preoccupazione.

“Sto impazzendo con quel progetto che mi ha assegnato il professor Sarutobi. Devo dipingere qualcosa di statico e dinamico insieme, ma non ho idee.” sbuffò seccato il biondo.

“Dipingi un bacio. E' statico e dinamico allo stesso tempo. Statico perchè dipingeresti due persone immobili dinamico perchè dipingendo in un certo modo potresti mettere in risalto le emozioni del momento.” commentò serio Kimimaro.

“Sei un genio, ti adoro Kimimaro.” affermò il biondo saltando letteralmente addosso all'altro sotto lo sguardo sconvolto dei presenti.

Sasori non ce la fece più e strisciando rumorosamente la sedia si alzò andando via non prima di aver detto ad alta voce:”Patetico.”.

Tutti lo guardarono stupiti, qualcuno anche preoccupato.

“Scusa Kimimaro, vado da quell'idiota, mi sta facendo davvero saltare i nervi.”sbottò Deidara alzandosi, gli altri lo imitarono.

“Va bene,ci vediamo dopo allora.” affermò con preoccupazione Kimimaro.

Deidara usci' come un lampo dal bar, Nagato, Shisui e Itachi dovettero alzare il passo perchè un Deidara arrabbiato era imprevedibile.

Il biondo arrivò davanti allo studio di Sasori tentando di aprire la porta, ma era chiusa a chiave, iniziò a bussare con violenza:”Apri immediatamente.”urlò con rabbia il biondo.

Poco dopo Sasori apri' la porta guardando l'altro con sufficienza:”Finito la scena patetica?” commentò poi

“Si può sapere cosa diavolo ti prende?Io non ti capisco.”sbottò frustrato il biondo

“Tu e quello li siete irritanti.” replicò Sasori

“Ma che ipocrita che sei, prima lo inviti a sedersi con noi e poi dici che è irritante. E poi se ti do cosi' fastidio perchè mi hai scelto come tuo assistente.E comunque quello li si chiama Kimimaro” replicò l'altro.

“Ah si Kimimaro, oh mio dio quanto sei figo. No aspetta com'era: Sei un genio, ti adoro.” controbattè Sasori imitando alla perfezione Deidara.

“Si lo è. Ho chiesto consiglio a te e non hai saputo cosa dirmi, lui si. Problemi al riguardo?”rispose Deidara alzando il tono di voce.

“Innanzitutto abbassa la voce, sono un tuo superiore e non devi rivolgerti a me in questi toni.” replicò il rosso.

“Un mio superiore, no tu sei un coglione.” controbattè Deidara.

“Anche tu, sei cosi' stupido da non renderti conto delle cose ovvie.” rispose ironico.

“Di quali cose ovvie?”chiese Deidara esasperato.

“Nagato, Shisui, Itachi. Spiegate a questo coglione quello che non vuole capire.”sbottò Sasori notando i tre che li guardavano attoniti.

“Non mettere in mezzo altre persone, rispondi tu.”replicò il biondo

“Sei talmente stupido che non capisci che quel Kimimaro ti sta corteggiando, e tu come uno stupido ci stai pure. Dai vai, vai a farti le seratine con lui, guai a te se la mattina non sei sveglio, pronto e scattante per il lavoro.” replicò Sasori.

“Innanzitutto quello che dici non è vero, siamo solo amici. E poi da che pulpito viene la predica. Anche se lui fosse interessato a me qual'è il tuo problema, non hai già con chi passare le serate?” rispose ormai su tutte le furie Deidara.

“Lo vedi che lo ammetti anche tu che è interessato a te?E comunque sentiamo, con chi è che passerei le serate.”replicò incrociando le braccia al petto e guardando l'altro con un sorrisetto sarcastico che ebbe l'effetto di far innervosire ancora di più Deidara.

“Ti prenderei a schiaffi quando fai quella faccia, mamma mia che nervi che mi fai venire. E comunque avete sentito?Fà finta di non capire lo stronzo.” commentò rivolgendosi a Nagato e Shisui.

“Ragazzi per favore, abbassate i toni.” provò ad intervenire Nagato venendo ignorato dai due litiganti.

“Tu invece hai capito tutto, sentiamo con chi è che passerei le serate?” chiese Sasori sarcastico.

“Guarda meglio che non ti rispondo.” controbattè il biondo.

“Allora non lo sai e te lo stai inventando.”continuò a stuzzicarlo il rosso

“Ti dice niente il nome Hidan?”affermò Deidara, Sasori si bloccò sul posto.” Ah adesso non parli più eh, meglio che me ne vada o giuro che oggi ti prendo a pugni.”commentò poi iniziando a prender le sue cose.

“Chi ti ha detto che esco con Hidan?”gli chiese Sasori stupito.

“Credevi che nessuno lo sapesse eh?E invece no, vi ho visti io insieme. E non provare a negare.Ma alla fine non me ne frega niente, fai quel diavolo che vuoi”gli rispose Deidara avviandosi verso la porta.

“Bravo, corri a piangere da Kimimaro, vai, quello li non aspetta altro.”rispose acido, Deidara lo guardò malissimo e usci' dalla stanza sbattendo violentemente la porta.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 09 ***


Ciao a tutti, ecco qui il nuovo capitolo di questa storia spero che vi piaccia. Sinceramente è stato un parto scriverlo, spero sia quantomeno decente. Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo e chi ha messo me o la mia storia tra i preferiti/seguite/ricordate.

 “Sasori...”provò ad intervenire Nagato.

“Lasciatemi solo per favore.”rispose acido il rosso.

“Dai Nagato, Itachi andiamo.” li incitò Shisui iniziando ad uscire dalla stanza, tuttavia fissò Sasori con preoccupazione.

Non appena chiusero la porta sentirono un violento rumore provenire dalla stanza di Sasori, Nagato si avvicinò nuovamente per provare ad entrare ma Shisui lo prese per un braccio negando con la testa. Sospirando i tre si allontanarono dalla stanza di Sasori, Shisui conosceva molto bene il rosso e sentiva che sarebbero stati tempi duri per Deidara- L'uomo infatti era terribilmente vendicativo quando era geloso, ricordava ancora quante gliene aveva fatte passare al suo ex quando sospettava che avesse una relazione con un'altra persona. Tuttavia in quel caso i sospetti erano più che leciti, ma dubitava seriamente che ci fosse qualcosa tra Deidara e Kimimaro.

Sicuramente l'argenteo si stava divertendo a provocare il rosso però lui vedeva solo un'amicizia tra i due,molto forte, ma comunque un'amicizia.

“A che pensi?” chiese curioso Nagato.

“A quello che è successo poco fa, io sinceramente dubito che tra Kimimaro e Deidara ci sia del tenero.” rispose serio.

“E come fai a dirlo?”intervenne Itachi

“Sono un'esperto in queste cose.”gli rispose con un sorriso.

“Immagino.”rispose ironicamente Itachi.

Nagato li guardò con curiosità, poi sorrise:”Itachi,ti spiacerebbe lasciarmi Shisui per qualche minuto?” chiese poi gentilmente

“Puoi tenertelo anche tutto il giorno, una piaga in meno.”commentò acidamente Itachi.

“Tanto lo so che ti manco.” gli rispose mentre l'altro si allontanava senza degnarlo di uno sguardo.

“Allora?Vedo che ci sono sviluppi positivi.”commentò il rosso con un sorriso.

“Ti sbagli, non è come sembra.”rispose amaro Shisui.

“Ma se ti è saltato addosso.”affermò incredulo Nagato.

“Non so perchè lo abbia fatto, ma ti assicuro che non è cambiato nulla.”confermò con sicurezza

“Io non salto addosso in quel modo ad una persona che non mi interessa.”rispose

“Non è cosi' mi ha detto che sta giocando e io devo ringraziarti per aver bussato, altrimenti temo che avrei perso il controllo.”affermò serio.

“Io non ci vedo nulla di male, Itachi ti piace, quindi è ovvio che avresti ceduto.” gli fece notare

“Si, è vero, ma non voglio che pensi che sto uscendo con lui solo per portarmelo a letto.”rispose

“Pensa davvero che tu voglia solo portartelo a letto?”chiese stupito

“Secondo me si, e adesso vuole provocarmi in modo che io ceda e se dovesse succedere lui potrebbe dire tranquillamente che era per quello,”rispose amaro

“Io penso che sia una bella persona, ma non capisco perchè si è accanito cosi' con te.”commentò Nagato.

“Non lo so, la vedo nera.”rispose

“Magari con il tempo la situazione migliorerà.”affermò il rosso.

“Dubito, vediamo cosa succede stasera. Ti farò sapere.Ora ritorno da lui che sennò non finiamo più di lavorare oggi”replicò sconsolato salutando l'amico e dirigendosi verso il suo studio.

Intanto a chilometri di distanza Yahiko era nel residence che gli era stato assegnato dall'università, precisamente nell'appartamento che condivideva con la sua amica Konan,ricercatrice come lui. L'uomo sentiva montare dentro una rabbia assurda per la telefonata appena conclusasi con Nagato.

Tuttavia non era stata la telefonata in se ad infastidirlo quanto l'intervento, a parer suo fuori luogo di Shisui.

Gliela avrebbe fatta vedere lui a quei due, Nagato era suo, e solo suo nessuno doveva azzardarsi a toccarlo, ancora meno Shisui.

Avrebbe avuto voglia di riempirlo di pugni, come si permetteva di intervenire nella sua telefonata con Nagato.

Sbuffò aprendo il pacchetto di sigarette, e dopo averne estratto una la fumò nervosamente. In quel momento la porta dell'appartamento si apri', comparve la figura di Konan con delle buste per la spesa.

La donna guardò il suo amico pensierosa:”Che hai?”chiese

“Nulla.”rispose l'uomo glaciale.

“Non ci credo,hai una faccia.”rispose la donna poggiando le buste della spesa sul tavolo

“Ho telefonato a Nagato,e quel pezzo di merda di Shisui si è messo in mezzo nella chiamata” ringhiò

“E Nagato come ti è sembrato?”chiese la donna

“Freddo, come al solito.”replicò

“Scusa se sono schietta, ma come ti aspettavi che ti avrebbe risposto dopo quello che gli hai fatto.” commentò la donna.

“Perchè visto che ti azzardi a giudicarmi non provi a chiamarlo tu, vediamo se ti tratta alla stessa maniera.”replicò acidamente

“Non me la sento, non sono cose che si possono chiarire per telefono.”rispose la donna.

“Sei una vigliacca Konan, sei una donna senza palle.” la provocò

La donna non ci vide più sbattendo le mani sul tavolo:”Qui se c'è qualcuno che è un vigliacco quello sei tu. Per non perdere i soldi di tuo padre ti sei piegato alle sue richieste, perchè era troppo scomodo per te rimboccarti le maniche e andare avanti senza il nome di tuo padre. E cosi' per colpa tua ho perso Nagato.”rispose Konan.

“Sei ancora innamorata di lui?E comunque non ti permetto di giudicarmi, tu non sai nulla.”replicò alzando la voce.

“Si, lo sono ancora, e anche se so che non ho speranze con lui, voglio almeno recuperare l'amicizia. E comunque dici che non posso permettermi di giudicarti ma perchè tu lo fai con me?Riconosco che hai delle ottime capacità in campo di ricerca, ma non saresti da nessuna parte senza il nome di tuo padre” rispose seria la donna.

“E tu non saresti da nessuna parte se il tuo nome non fosse affiancato al mio, non fare la santarella che il fidanzamento è convenuto anche a te.”rispose acido.

“Stai mettendo in dubbio anche il mio affetto per te?Pensavo che dopo anni di amicizia lo avessi capito che ti voglio bene perchè sei Yahiko e non perchè sei il figlio di uno dei più importanti ricercatori a livello mondiale.”rispose ferita la donna,In quel momento Yahiko capi' di aver esagerato, effettivamente la donna gli era sempre stata vicino fin da quando erano bambini e lo aveva aiutato sempre nei momenti difficili, soprattutto quando era successo il patatrack con suo padre, si stava comportando da irriconoscente anche se sapeva che il suo atteggiamento era scaturito oltre che dalla rabbia anche dalla gelosia.

Si passò una mano tra i capelli, sospirando pesantemente:”Scusa Konan, non volevo ferirti è solo che quel dannato Shisui mi fa venire una rabbia.”commentò con rabbia.

“Ne sono invidiosa anche io, da quello che mi ha detto Anko sono sempre legatissimi, e soprattutto sono spesso insieme.”affermò la donna

“Ha tempo fino a Domenica per fare quello che vuole, appena torno gli faccio vedere io a quello li.”affermò serio.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10 ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti ecco qui il nuovo capitolo di questa storia. Ringrazio come sempre chi ha commentato lo scorso capitolo, risponderò tra poco ai vostri bellissimi commenti. Ringrazio chi ha messo le mie storie tra preferiti/seguite/ricordate. Piccolo avviso nel capitolo troverete la ripetizione delle parole, libero e sicuramente,leggendo capirete perchè. Buona lettura

 Sasori era una furia, sentiva la rabbia montargli dentro, guardò sospirando la mano che gli faceva male, aveva perso il controllo come non gli succedeva da anni. La discussione con Deidara lo aveva davvero fatto arrabbiare, sapeva di non avere nessun diritto di comportarsi in quel modo, lui e il biondo non erano fidanzati. Si sedette sulla sedia sospirando, gli era venuto un fortissimo mal di testa ma si perse lo stesso nei suoi pensieri.

Pensò alla prima volta che aveva visto Deidara, era stato durante un esame,lo aveva colpito non solo per i tratti somatici cosi' delicati, ma soprattutto per quei bellissimi occhi azzurri.

Qualche mese dopo il professore di cui era assistente si era presentato nel suo studio per fargli conoscere il nuovo collega che lo avrebbe aiutato nel progetto che doveva seguire.

Tentò di mantenere un'espressione neutra quando dietro le possenti spalle del suo professore comparve la figura efebica di Deidara.

Nella stanza c'erano oltre a lui anche i suoi amici di sempre Yahiko, Konan, Nagato e Shisui. I quattro sapevano che quel ragazzo era l'oggetto dell'interesse del loro amico e dal canto loro cercarono di mantenere un'espressione neutra per non scoppiare a ridere.

“Ah Sasori, vedo che sei in pausa, vorrei approfittarne per presentarti il tuo nuovo collega per il progetto che dovrete presentare alla mostra. Vieni avanti Deidara.ora scusatemi ma vi lascio, devo correre al consiglio di facoltà. Sasori te lo affido”affermò l'uomo conciliante chiudendo poi la porta.

“Non ci credo, tu sei l'assistente stronzo che mi controllava come un cane da guardia all'esame.” affermò Deidara indicandolo incredulo, i presenti eccetto Sasori che inarcò un sopracciglio, scoppiarono a ridere.

“Non è come sembra, in realtà è un pezzo di pane. Comunque piacere, io sono Yahiko collega e amico di Sasori.”si presentò subito Yahiko

“Mi sei simpatico, hai già guadagnato 100 punti. Io sono Shisui, se hai bisogno di qualcosa la mia stanza è in fondo al corridoio.”intervenne Shisui presentandosi

“Il solito protagonista.”commentò acido Yahiko

“Solo perchè io mi sono reso più disponibile di te.”rimbeccò l'altro guardandolo con aria di sfida.

“Per favore non litigate adesso, io mi chiamo Nagato, piacere.” si presentò l'altro

“Fanno cosi' ma in realtà anche se sono rivali, si stimano molto e sotto sotto sono amici. Comunque io sono Konan.”sorrise la donna

“Konan”sbottarono i due interessati

“Parlano anche in sincronia vedi.”commentò ancora più divertita ridendo nuovamente.

Deidara la sorrise avvicinandosi poi a Sasori:”Accidenti hai un viso dolcissimo, oltre che dei lineamenti assolutamente perfetti. Devo assolutamente farti un ritratto.”commentò indicandolo

“Ah, comunque io sono Sasori, lo stronzo.”replicò ironico il rosso

“Ti sei offeso?Scusa ma ho il vizio di dire quello che penso e poi dai mi fissavi sempre e giravi sempre intorno al mio posto, gli altri hanno copiato come matti, io ero l'unico a non avere bigliettini in quell'aula e mi stavi sempre addosso. Non potevo nemmeno prendere l'acqua dalla borsa e per colpa tua quella volta il professore mi ha messo un voto basso”commentò giustificandosi

“Veramente il tuo compito l'ho corretto io.”rispose Sasori con un ghigno

“Peggio di peggio, ho dovuto ristudiare un esame che sapevo alla perfezione e ho rimandato la laurea.”commentò guardandolo torvo.

Prima che Sasori potesse rispondere intervenne Yahiko:”Il passato è passato no?Adesso siete colleghi e dovete collaborare per un progetto. Sarebbe carino ricominciare daccapo no?”

“Va bene, magari scopro che sei anche simpatico oltre ad avere un viso carino.” commentò Deidara

Era iniziata davvero male tra loro due, sorrise ripensando all'inizio della loro collaborazione lavorativa, forse era solo un preludio al loro tormentato rapporto. Litigavano per ogni minima cosa in particolare per la loro concezione di arte,tuttavia lui con il tempo si era anche innamorato del biondo. Yahiko lo aveva sempre incoraggiato perchè riteneva che Deidara fosse la persona giusta per lui in quanto era una delle poche persone che riusciva a tenergli testa in una discussione, cosa non semplice visto il carattere di Sasori.

Nonostante questo il progetto presentato alla mostra riscosse un ampio successo, ciò grazie alla genialità di Sasori e alla spiccata e originale creatività di Deidara. Erano passati cinque anni eppure le cose tra loro sembravano tese come il primo giorno, ripensò alla discussione avuta pochi minuti prima, doveva andare da Hidan perchè aveva un sospetto.

Alzò la cornetta del telefono interno al suo studio componendo il numero interno e attese che l'uomo dall'altro capo del telefono rispondesse.

“Hidan sono Sasori, ho necessità di parlarti, sei libero?”chiese il rosso

“Per te sono sempre libero.”rispose l'uomo

“Allora ci vediamo tra cinque minuti sul terrazzo.”rispose chiudendo la chiamata e uscendo poi dallo studio dirigendosi verso il terrazzo.

Arrivò cinque minuti dopo, Hidan lo stava già aspettando

“Allora bel faccino, cosa devi dirmi?”chiese l'uomo guardandolo ammicante

“Volevo sapere se hai detto qualcosa a Deidara.”rispose accendendosi una sigaretta

“A chi?A quella femminuccia con la faccia da puttana?”rispose Hidan

“Si chiama Deidara, comunque rispondi alla mia domanda.”affermò serio

“Solo se esci a cena con me, e magari ti fermi anche dopo cena.”affermò avvicinandosi pericolosamente all'altro.

“Hidan, non mi sembra il caso. La nostra storia è finita sei anni fa ormai.”replicò l'altro fissandolo serio.

“Per me no, ti riconquisterò. Stanne certo.” affermò attirandolo a se e baciandolo con passione. Con molta difficoltà il rosso riusci' a respingerlo

“Hidan, ti ho detto che è finita. E ora se vuoi scusarmi devo tornare al lavoro.”rispose allontanandosi e sbattendo poi violentemente la porta.

Non fece nemmeno in tempo ad arrivare in studio che il suo cellulare vibrò, notò che aveva un messaggio, guardò il mittente inarcando un sopracciglio. Era Deidara, cliccò sul tasto verde per leggerne il contenuto

Sei un'ipocrita e un bugiardo. E anche falso

Sasori inarcò un sopracciglio e decise di rispondere

Comodo parlare per sms, fai tanto il figo e poi non hai le palle per dire quello che pensi.

Premette il tasto invio, la risposta non tardò ad arrivare

Dovrei sprecare tempo a dirtelo in faccia?E poi mi sembravi cosi' impegnato prima

Sasori lesse la risposta, cosa significava eri cosi' impegnato prima. A cosa si riferiva Deidara?

Non capisco a cosa ti riferisci

La risposta arrivò dopo cinque minuti

Non meriti nemmeno risposta e poi sono io quello che ha una relazione e non vuole ammetterlo. E poi voglio dire, potevi anche evitare di dare spettacolo sul terrazzo,con Hidan. Vi ho visti sai, oh no scusa sarà stata la mia immaginazione.

“Maledizione ci ha visti.”pensò il rosso

Non è come pensi

Inviò il messaggio, la risposta non tardò ad arrivare

Non è come penso?Ma allora mi prendi per il culo, a momenti facevate sesso sul terrazzo. Ma guarda tu che faccia di bronzo che hai. Fai pure finta di non capire, che nervi che mi fai venire quando fai il finto ingenuo.

Sasori si innervosi' mentre leggeva la risposta

Sei geloso?Avresti voluto essere tu al suo posto?

La replica di Deidara arrivò immediata

No, fai pure quello che vuoi con Hidan a me non interessa assolutamente e poi io ho Kimimaro no?E poi che presuntuoso non vorrei essere al suo posto nemmeno tra mille anni.

Sasori senti' la rabbia montare nel leggere la risposta, gli tremavano le mani mentre scriveva

Giusto magari stavi facendo la stessa cosa con lui, tranquillo il problema non si pone non ti bacerei nemmeno se fossi l'ultimo essere umano rimasto sulla terra. Tanto c'è Kimimaro no?E ora scusami ma devo lavorare. Ti consiglio di essere puntuale domattina devi recuperare il lavoro che hai perso oggi.Buon divertimento

Poggiò il telefono sul tavolo e si avvicinò alla sue marionette deciso a non guardare il telefono per vedere se Deidara rispondeva. Tuttavia non resistette e dopo dieci minuti andò a controllare il cellulare e vide un messaggio.

Chi è il geloso adesso?Tranquillo sicuramente mi divertirò con Kimimaro, non immagini quanto. Tu invece divertiti con Hidan, buona serata anzi buona scopata.

Sasori decise di non rispondere, se Deidara pensava che c'era qualcosa tra lui e Hidan gli avrebbe confermato questa certezza. Visto che lui si divertiva sicuramente con Kimimaro, lui altrettanto sicuramente si sarebbe divertito con Hidan. Erano pari, niente da aggiungere. 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11 ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti ecco il nuovo capitolo della storia, ringrazio davvero tanto chi commenta e segue le mie storie. Ne approfitto per augurarvi una Buona Pasqua, al prossimo capitolo.

...............................................

 Erano ormai le nove in punto quando Shisui si presentò sotto casa di Itachi, quest'ultimo era in ritardo come al solito, o meglio sicuramente era già pronto per uscire da un pezzo si stava divertendo a spiarlo dalla finestra per farlo irritare. Ormai aveva capito il suo gioco e cercava di mantenere la calma.

Finalmente Itachi si decise a comparire davanti a lui, il ragazzo aveva un ghigno stampato sulla faccia, tuttavia Shisui non riusci' a dire nulla era semplicemente incantato dalla figura di Itachi.

Il ragazzo aveva lasciato i capelli sciolti, indossava un pantalone di pelle aderente e un giubotto di pelle lunga.

Itachi ghignò soddisfatto avvicinandosi pericolosamente al lobo dell'orecchio di Shisui, sussurrando sensuale:”Ti piace quello che vedi?”

Shisui stava cercando di ignorare i brividi che gli percorrevano la schiena, dannazione perchè Itachi si divertiva in quel modo a tormentarlo, come se non bastasse il moro aveva addosso un profumo che lui adorava: il muschio bianco, era un profumo che lo faceva impazzire. Ci mancava solo che Itachi scoprisse anche quella debolezza e poi era finito.

Dovette farsi violenza per tentare di allontanare l'altro:”Itachi, smettila mi dà fastidio quando mi vengono sussurrate le cose nell'orecchio.”affermò pentendosene subito dopo, se qualcosa gli dava fastidio Itachi l'avrebbe sicuramente usata.

“Ma davvero?O forse è perchè sai di non potermi resistere. Ti farò cedere vedrai, vuoi la guerra e guerra sia.”gli rispose Itachi

“Come mai ci tieni tanto che ceda alle tua avances?Non dirmi che ti piaccio?”replicò ironico.

“No, assolutamente voglio solo divertirmi un po'.”rispose con cattiveria

“Se vuoi giocare prego fa pure, ma attento a giocare con il fuoco c'è il rischio che ti bruci.”replicò con un sorriso

“Tranquillo non mi brucerò.”replicò sarcastico

“Vedremo, e ora andiamo a cena, ho fame.”ribattè Shisui entrando in macchina seguito subito dopo dall'altro.

Il viaggio fino al ristorante fu abbastanza silenzioso, Itachi guardava fuori dal finestrino senza dire nulla, completamente assorto nei suoi pensieri.

Shisui accostò la macchina nel parcheggio di fronte al ristorante la temperatura era abbastanza gradevole, entrarono nel locale sempre in silenzio.

Shisui parlò con il proprietario del locale che li condusse in una saletta privata, nella stanza c'era un solo tavolo apparecchiato, di fronte al tavolo vi era una porta-finestra da cui si vedeva il mare, vi era inoltre un balconcino per poter fumare.Nella stanza si sentiva un gradevole odore di muschio bianco.

Il proprietario, un uomo alto, dai capelli ricci neri e due occhi azzurrissimi si avvicinò ai due che intanto si erano seduti:”Allora Shisui, come stai?Ho preparato le candele al muschio bianco, so che ti piace come profumo. Spero che anche la saletta sia di tuo gradimento. E' da tanto tempo che non vedo Sasori e Nagato,salutameli quando li vedi. Sono contento che ti sia trovato un nuovo ragazzo, era da un po' che non ti vedevo in compagnia di qualcuno.Per iniziare la cena vi porto un antipasto di carne va bene?”chiese professionale l'uomo

“Non è il mio ragazzo è solo un amico, inoltre è vegetariano, se riesci porta qualcosa con le verdure grazie.”rispose Shisui

“Oh scusami, comunque provvedo subito. A dopo Shisui.”salutò cordiale l'uomo

“Quanta confidenza, chi è quello?”chiese Itachi con noncuranza

“Il mio ex datore di lavoro, una persona meravigliosa, mi ha davvero aiutato in passato.”rispose con un sorriso malinconico Shisui

“E tu cosa gli hai dato in cambio?”chiese sarcastico Itachi guardandolo dritto negli occhi.

“Gli ho portato tanta clientela e poi i clienti abitudinari mi adoravano.”rispose Shisui

“Immagino.”commentò ironico roteando gli occhi

“Sei geloso?”chiese Shisui divertito

“Ovviamente no, ero solo curioso, visto che sembrate molto in confidenza e conosce anche Nagato e Sasori.”rispose serio

Finalmente arrivò l'antipasto e i due iniziarono a mangiare silenziosamente

“Carino il cameriere che ci sta servendo. Non trovi?”affermò Itachi interrompendo il silenzio che si era creato.

Shisui guardò il ragazzo in questione era bassino, magrolino, capelli neri e occhi dello stesso colore, non riusci' a trattenere uno sguardo infastidito:”Non mi sembra niente di che. E smettila di fissarlo.” sbottò poi.

“Perchè mai?Ti dà fastidio?Io con te non ho nessun vincolo, non posso uscire con nessun altro ma posso guardare, no?”chiese provocatorio alzandosi dal tavolo per uscire a fumare.

“Lascia stare, è fidanzatissimo e innamoratissimo del suo ragazzo, e comunque si, mi dà fastidio.” controbattè secco.

“Davvero, però sai pensavo che anche il proprietario poi non è cosi' male.”replicò Itachi con un ghigno

“Smettila.”ringhiò ingelosito Shisui

“Altrimenti cosa mi fai?Mi picchi?Oppure sbatti i piedi come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo?”lo provocò

“Ma sei stupido?Non mi permetterei mai di picchiarti, però non mi piace che tu giochi con i miei sentimenti.”rispose Shisui nervoso

“Se vuoi quando usciamo da qui mi faccio perdonare.”gli sussurrò provocatorio mordicchiandogli leggermente il lobo.

“Sm...smettila”balbettò a fatica.

“Aspetta solo che finiamo la cena e poi soddisferò i tuoi desideri.”affermò Itachi

“Non voglio andare a letto con te.”rispose secco Shisui cercando di resistere a quella voce sensuale.

“Ma non hai detto che ti piaccio?Non mi desideri?”continuò ancora il moro, ma venne respinto da Shisui che trovò la forza.

“Ma come devo fartelo capire che non voglio solo portarti a letto.”sbottò esasperato.

“Allora se non vuoi venire tu con me, mi cerco qualcun'altro.Magari quel cameriere di prima.” continuò imperterrito a provocarlo.

“Non riuscirai a farmi arrabbiare.”replicò Shisui, a Itachi per il momento sembrò bastare sebbene non riusciva a togliersi dal viso un espressione soddisfatta.

Nonostante Shisui si stesse imponendo di mantenersi calmo, non riusciva a controllare il tremolio che aveva alle mani, era arrabbiato. Non capiva perchè Itachi si divertisse in quel modo a provocarlo, lo aveva costretto lui ad uscire insieme, ma questo non significava che poteva calpestarlo in quel modo. Aveva anche lui una dignità e Itachi la stava distruggendo, e la cosa lo faceva soffrire perchè in passato loro due avevano un bel rapporto.

Finalmente la cena fini', Itachi insistette per pagare da solo la sua parte e Shisui troppo arrabbiato per quello che era successo prima non obiettò.

Avrebbe voluto portarlo in spiaggia ma dato che era arrabbiato optò per accompagnarlo a casa, decise però che doveva dirgli qualcosa perché se Itachi continuava con quell'atteggiamento tutto quello che avrebbe fatto sarebbe stato inutile. Decise allora di accostare in modo da poter parlare con calma.

“Itachi, sarò sincero, il tuo atteggiamento non mi piace.”iniziò il moro

“Sei tu che mi hai messo nelle condizioni di agire in quel modo. Io non sono interessato a te e tu mi hai intrappolato in questo stupido gioco in cui speri in fondo al tuo cuore che io mi innamori di te. Ma ti avviso adesso, questo non avverrà mai. Quindi finiamo questa farsa per favore.”replicò Itachi serio.

“Ma perchè sei cosi' sicuro che conoscendomi non potrei piacerti, come persona intendo. Se agisci cosi' ti precludi la possibilità di passare delle belle serate insieme.”controbattè guardandolo negli occhi.

“Non sono interessato a conoscerti sotto altri aspetti che non siano quello lavorativo.”replicò secco

“Ma perchè?Ti giuro non capisco, è un pregiudizio che hai nei miei confronti?O forse hai paura di innamorarti di me perchè in passato hai sofferto?Non credere che non me ne sia accorto da alcune frasi che hai detto credo che ci sia stato qualcuno che ti ha fatto soffrire. Tuttavia io non sono quella persona, sono diverso. E ti dirò di più secondo me sotto quella apparente maschera di freddezza si nasconde una persona ferita, una persona dolce e sensibile che ha paura di innamorarsi di nuovo per non essere ferita e allora adotta una corazza di difesa che mostra agli altri per difendersi.”rispose Shisui.

“Smettila di psicoanalizzarmi, e comunque la tua analisi è sbagliata. Chi ti credi di essere?Cosa credi di sapere di me?Tu non sai niente, detesto quando le persone parlano a vanvera.”tuonò freddamente Itachi.

“E allora se ho sbagliato perchè reagisci cosi'?Sappi che io non mi arrendo, ti conquisterò.”replicò Shisui per nulla intimorito dal tono dell'altro.

“Fai come credi ma se vuoi la guerra sappi che sarò io a vincerla e tu ne uscirai distrutto.”rispose irritato.

“Vedremo.”replicò sicuro di se Shisui.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12 ***


Angolino di Willow

Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo, mi scuso per l'immane ritardo, ma ho avuto mesi un pò problematici. Da adesso dovrei essere in grado di aggiornare più o meno regolarmente. Spero che il capitolo vi piaccia. Vorrei ringraziare lady angel, Rebychan e lovemusic per aver recensito lo scorso capitolo e tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate. Al prossimo capitolo.

___________________________________

 Il giorno seguente Sasori si trovava nel suo studio, aspettava ,tamburellando con il piede, e con le braccia incrociate, l'arrivo di Deidara.

Il biondo era in ritardo di mezz'ora e Sasori si stava innervosendo sempre di più. Improvvisamente senti' bussare alla porta.

Rimase deluso nel constatare che , invece di Deidara, c'erano Nagato e Shisui.

“Ti va un caffè?” chiese Shisui.

“Vi raggiungo dopo, sto aspettando Deidara.” rispose inarcando un sopracciglio.

Shisui e Nagato sospirarono, come temevano la situazione tra i due non si era risolta. Poco dopo entrò Deidara nella stanza.

I due notarono che aveva il viso stanco, indice che aveva dormito poco.

Sasori lo guardò irritato: “Ti pregherei di essere puntuale quando devi venire qui al lavoro, cerca di andare a dormire prima la sera. Altrimenti poi al lavoro non si sa mai quali imprevisti potrebbero accadere.”

“La mia vita privata non deve interessarle professor Akasuna.” Deidara rispose con sfida.

“Non mi interessa, sul tuo tavolo c'è tutto il lavoro arretrato che hai, non vai via fino a quando non hai finito.” Sasori disse.

Nagato e Shisui rimasero sorpresi dalla grande quantità di fogli sulla scrivania di Deidara.

“Ehm, Sasori, non ti sembra di esagerare, non riuscirà mai a finire tutto entro oggi.” Nagato disse serio

“Non è un mio problema,gli conviene finire oggi,domani ci sarà altro lavoro e ora possiamo andare a prendere il caffè.” disse Sasori fingendo di non notare lo sguardo truce di Deidara.

“Vuoi venire con noi, Deidara?” chiese Shisui.

“Volentieri,ne ho bisogno.” Deidara disse

“Se evitassi di fare le ore piccole la sera, forse non saresti in queste condizioni.” Sasori disse

“Non è un problema suo, io posso fare le ore piccole quanto voglio e soprattutto con chi voglio. Perchè non pensa agli affari suoi e va dal suo nuovo fidanzato, penso che a quest'ora sarebbe meno acido.” Deidara disse.

“Non provocarmi, o sarà peggio per te.” controbattè Sasori.

“Sei noioso, ho bisogno di un caffè, ma ci vado dopo, oggi sei insopportabile.” replicò Deidara irritato.

“Benissimo, adesso ti faccio vedere io quanto sono insopportabile. Oltre al lavoro che già ti ho messo sulla scrivania adesso ti prendi anche questo, e guai se non lo finisci, non mi interessa come farai. Rinunci alle tue notti brave.” sbottò Sasori sbattendo sul tavolo un altro enorme plico di fogli.

“Bravo, complimenti e ora sparisci per cortesia, la tua presenza mi irrita.” replicò Deidara.

“Tu non ti rendi conto con chi stai parlando, sono un tuo superiore.”sbottò irritato Sasori.

“No, io sto parlando con un frustrato, vai da Hidan e fatti sfondare un po', vediamo se ti calmi.” affermò Deidara. Sasori non ci vide più e preso dall'ira gli diede un violento schiaffo.

“Come osi.”tuonò furibondo

“Ti odio, ti odio, ti odio.” urlò Deidara con le lacrime agli occhi.

“Vuoi venire nel mio studio?Ci sono due tavoli liberi, credo che per oggi sia meglio.” si intromise Nagato guardando con preoccupazione entrambi.

“Sarà meglio, anzi chiedo a Sarutobi-sama di trasferirmi li, io qua con questo pazzo non voglio stare.” replicò Deidara.

“Fai come vuoi, non mi interessa.” controbattè Sasori.

“Perfetto, trasferisco le mie cose nella tua stanza Nagato-san.” affermò Deidara prendendo un plico di fogli e uscendo dalla stanza.

“Sasori, mi spieghi che cosa ti è preso?” domandò Nagato preoccupato.

“Niente, e ora andiamo a prendere il caffè.” replicò secco lasciando Nagato e Shisui interdetti.

“Andiamo Nagato, si prospetta una lunga giornata.” sospirò Shisui.

Dopo aver preso il caffè i tre si diressero verso le loro stanze

“Itachi è arrivato?” chiese il rosso.

“Non lo so.” rispose sincero ma anche irritato

“Ti vedo piuttosto nervoso oggi, è andata male la serata ieri.” chiese preoccupato

“Abbastanza, io non lo capisco sinceramente, perchè fa cosi?” sospirò Shisui

“Magari ti sta mettendo alla prova.” rispose Nagato.

“Non credo, vuole solo farmi saltare i nervi.” controbattè Shisui.

“Qualcuno si è alzato dalla parte sbagliata del letto?”intervenne la voce ironica di Itachi.

“A qualcun'altro invece è passato il ciclo?” ribattè con la stessa ironia Shisui.

“Muoviti e andiamo a lavorare, imbecille.” replicò Itachi

“Ci vediamo a pranzo, Nagato. Buon lavoro.” affermò Shisui dandogli un bacio sulla guancia.

“Quando hai finito con le tue idiozie, possiamo andare. Ho un impegno oggi pomeriggio.” replicò secco Itachi.

“Cosa devi fare?” chiese Shisui

“Ho detto che ho un impegno, non che ti avrei detto quale era l'impegno.” replicò Itachi acido.

“Un pomeriggio con il fratellino?Che dolce che sei.” lo stuzzicò Shisui.

“Cosa c'entra Sasuke adesso?E comunque no, non è con lui l'impegno.” replicò Itachi

“E con chi è?”domandò lievemente irritato Shisui, mentre entravano nel loro studio.

“Con uno che mi piace.” rispose Itachi.

“Tu non ci vai.” controbattè secco Shisui

“E perchè dovrei?Io e te non siamo niente.” affermò Itachi.

“Azzardati ad uscire con questo e me la paghi.” rispose Shisui

“E cosa mi fai se esco con questo ragazzo, non dirmi che sei geloso?Ridicolo.” controbattè ironico.

Prima che Shisui potesse controbattere, si senti' bussare alla porta e subito dopo entrò uno sconvolto Nagato.

“Che succede Nagato?”chiese Shisui in apprensione

“Hai visite.” replicò con voce tremula.

“Visite?Chi mi cerca?” chiese Shisui curioso.

“Tuo fratello.” rispose Nagato.

Improvvisamente il silenzio piombò nella stanza.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=711518